La riforma progettata dal Governo per il sistema universitario; L'attuazione della cosiddetta "parità scolastica"; Le proposte per l'abolizione del valore legale dei titoli di studio

Il ministro per la Ricerca universitaria Ortensio Zecchino ha presentato nel corso di una conferenza stampa la riforma dell'università italiana una
Che come ci spiega lo stesso ministro in un
Zatta a margine della stessa conferenza stampa a tre obiettivi ministro Zecchino allora i punti principali di questa riforma i tempi
I punti principali sono
Come finalità principali sono tre reo
Una maggiore autonomia
Università
Nella organizzazione degli studi significa che ciascuna università avrà dei margini ampi per adeguare gli studi per le varie discipline alle esigenze sue proprie sue proprie significa del territorio nel quale università insiste sue proprie della storia delle vocazioni insomma rendiamo più flessibile studi la seconda finalità è quella di
Diciamo compenetrare di più l'attività della didattica con gli studenti se c'è un dato tra gli altri negativo la nostra università e uno scollamento tra la funzione docente e il momento degli studenti noi con questa riforma in poniamo amo legislativamente attraverso il meccanismo dei crediti formativi
Imponiamo sistemi chiede debbono determini are un impegno più diretto dei docenti e insieme un intervento programmato perché
Finisce il tempo che ogni docente può stabilire il programma secondo le sue solo esigenze ore sotto il sole convinzioni ma dovrà concordarlo con tutti ma poi ci allineiamo all'Europa perché noi abbiamo sottoscritto a giugno il diciannove giugno una Carta europea
Di tutti Paesi ci siamo impegnati a seguire questo schema depositato innovativo dal punto di vista dell'architettura che scompare la la aurea così come oggi la concepiamo ci saranno due titoli sostanzialmente due titoli un titolo che si consegue dopo tre anni
Mi e che la laurea e poi ci sarà laurea specialistica che si consegue non con un percorso ma a lei lo ma con un percorso sequenziale dopo i tre anni con altri due anni si potrà dire la laurea specialistica naturalmente non c'è un automatismo nel senso che non tutti quelli che vanno altre altre poi passerà vol due perché questo sarebbe una disastrosa un disastroso allungamento ci saranno dei filtri comunque già la prima a tra
Annuncio la prima il primo ciclo e un ciclo che
Consente un titolo immediatamente spendibile sul mercato queste grande
Rivoluzione quando entra in vigore questa riforma
Nel due mila due mila uno
Ministro sulla parità scolastica tanto il dibattito si è acceso nel corso di questi giorni e ha visto proprio voi popolari proporre una modifica rispetto alla legge licenziata da Palazzo Madama non da moltissimo tempo fai adesso all'attenzione della Commissione cultura della Camera dei deputati apprezzo questa posizione molto fermo
Dei popolari che nella condivisione del responsabilità della maggioranza
Nella consapevolezza che certi traguardi si conseguono come dire in una intelligente ma progressi da marcia l'importante che la marcia sia progressiva noi adesso realizziamo con la legge io non buttare a mare la legge che c'è attualmente la migliore nel senso della estensione
Delle dei sostegni anche ad altri ordini e gran poi muoverei nella direzione indicata dal mio partito che direzione vera
Ma con marce progressive questa è una tappa questa che abbiamo vicino che deve essere migliorata ma è una tappa da non buttar via che si è abbattuta l'ha detto anche il Papa che c'è un apprezzamento naturalmente cioè
L'apprezzamento e poi c'erano lo stimolo dobbiamo realizzare tutte e due le cose guai a buttare l'apprezzamento e guai a
Io l'avevo scrivono e in questi giorni si sono registrati gli interventi di Marco Pannella e Valerio Zanone per l'abolizione del
Il titolo di studio una battaglia che fu di Luigi Einaudi è giunto il momento di pensare a ciò ministro guardi questo è un punto molto delicato
Che però richiede una condizione che per quanto riguarda l'università io mi auguro che si possa realizzare attraverso una era politica di riequilibrio del sistema universitario
Io a chi sostiene queste teorie io sono come dire d'accordo ma io voglio ricordare che noi fino a qualche decennio fa nel nostro Paese non aveva un sistema universitario italiano avevamo un sistema universitario del Centro-Nord perché Giulio non aveva università aveva solo Napoli
Atta a molti secoli fa e null'altro attualmente noi abbiamo creato molte università ma queste università sono Real molte volte soltanto formali nel senso che non sono sostenute da una adeguatezza di strumenti per realizzare il valore Lennon legale non dobbiamo realizzare prima una condizione di riequilibrio complessivo perché se no questa bella trovata si può risolvere in danno da Rahm ma dico vede quando io adesso insisto per l'autonomia che in fondo si muove in una logica di introduzione di elementi di concorrenza sono fortemente preoccupa ha detto dello squilibrio che si sta nel nostro sistema e del danno che può deriva are da un'accentuata autonomia per le università piccole e deboli la mia politica economica universitaria si muove il segno di sostegno di quell'università solo quando avremo realizzato elementi di equilibrio allora potremmo essere com'venti di un'autonomia che crea anche competizione