Consiglio nazionale dell'Anci (10 - 11 luglio 1998) Sala del Consiglio Comunale, Palazzo degli Elefanti I giornata dei lavori

Buona sera Friedman leggiamo allarga l'accordo ecco l'accenno all'altra per com'io viveva
Poi c'è la neve
Però mi ha
Friedman io li vedo perfettamente stiamo vedendo umano ascoltando qualcuno che sta parlando ecco ci sentite Friedman
Friedman ci sentite
Ecco Cino abbiamo adesso è in visione il seme dobbiam costruendo parcheggio nel villaggio boxer presente io la sento perfettamente siamo qui in questo momento
A Palazzo degli Elefanti nella sala del consiglio comunale
Dove stanno per iniziare i lavori del consiglio nazionale dell'Anci ci sono in questo momento nella sala consiliare di Catania circa un centinaio di amministratori da tutta Italia membri del Consiglio nazionale
Dalla città di Verona a quella di Marsala di ogni colore politico facciamo la nostra riunione tradizionale di consiglio nazionale in giro per l'Italia questa volta tocca a Catania ospitare
Ne ho pianto nei suoi cinque minuti saremo grati Settat sede potrebbe affrontare molto in termini concreti promessi può attirare investimenti creare le condizione lo sviluppo nel Mezzogiorno oggi è stato un ruolo molto il solito qui a Roma e abbiamo scritto da imprenditore e da ricitarli diversi colleghi stranieri e qui si è parlato molto di scavi fiscale l'infrastruttura di sicurezza la garanzia sicurezza scuole formazione
Ma una volta non in chiave di luoghi comuni mangiamo le moto concreti e quindi
Sindaco Bianco nella sua esperienza via Catania Croce racconta in primo luogo la prima cosa che voglio dire è che noi sindaci soprattutto naturalmente i sindaci del Sud ma non solo
Stiamo diventando sempre di più managers dello sviluppo locale nel senso che le nostre comunità ci chiedono di occuparci quotidianamente di una questione della quale teoricamente che per la quale teoricamente non avremmo competenza qual è la ricetta che stiamo seguendo per esempio qui a Catania ma che seguono molti miei colleghi in altre città
In primo luogo non fare la tradizionale politica dello scaricabarile
Prima di chiedere agli altri quello che altri devono fare prima di chiedere allo Stato centrale alle imprese al sindacato
Che cosa devono fare loro rimbocchiamoci le maniche e decidiamo di fare quello che noi possiamo fare vuole un esempio concreto che ho vissuto direttamente nella mia città a Catania
Io messo insieme da circa due anni e mezzo una sorta di advisor counselor
Una gruppo di catanesi che hanno avuto successo nella loro vita professionale in giro per il mondo
Queste persone hanno dato vita a un gruppo che si chiama Atena si riuniscono una volta ogni due mesi e suggeriscono alla Città di Catania ricette opportunità per cogliere prospettive di investimento nella nostra città
Per esempio un manager molto importante molto innovativo si chiama Pasquale Pistorio vede il capo della
E se ti macro Electronics nella sua esperienza amministrativa nella sua esperienza di governo aveva ci ha suggerito di fare qualcosa di simile a quello che si fa in altre capitali nel mondo e ci ha suggerito per esempio di dar vita alla a uno sportello unico quando stop Station uno sportello a disposizione di coloro i quali vogliono investire nelle città
Una delle cose che rallenta molto la disponibilità degli investitori e questo mostro che la burocrazia bruttissima dappertutto molto brutta ancora peggio nell'Italia
Nell'Italia del del Sud naturalmente
Oltre a questa oppure da questa idea è nata lo sportello investì a Catania Franco Bassanini ha colto questa opportunità e la inserita nei suoi decreti
Fra pochi mesi in tutte le città d'Italia in tutti i comuni italiani ci sarà uno sportello unico grazie al quale l'investitore non viene sballottato da un posto piuttosto che da un le ricette indispensabile per favorire lo sviluppo del Sud sono in primo luogo come viene detto con che alla grande chiarezza da parte di tutti
Il tema della sicurezza
Una delle cose che spaventa gli investitori sono e il tema della sicurezza occorre destinare uomini risorse qualità per proteggere in modo adeguato coloro quali fanno investimento
Ci sono strumenti tecnologici anche molto raffinati il ministero degli interni ha studiato un progetto molto interessante che però riguarda soltanto alcune aree del Sud si tratta di trovare nuove risorse per alzare il livello di sicurezza
Messaggio importante nel frattempo però la lotta alla criminalità nel Sud sta dando in molte regioni i risultati anche molto positivo
Una seconda cosa che noi avvertiamo come molto forte abbiamo Bisoli di un sistema di incentivi molto più facile di quello che oggi non esiste
Il ministro Visco di di recente venuto a Catania ha raccontato che il sud dell'Italia offre già una forte gamma di incentivi fiscali nei confronti di chi vuole investire al Sud io ho controreplicato questo sistema è talmente complicato difficile da spiegare che non riesce a sortire effetto
Se non riuscissimo a semplificare notevolmente le procedure di incentivazione
Per esempio con la detassazione totale degli utili reinvestiti noi non avremmo avremo la possibilità di dare un messaggio molto semplice che si può spiegare in dieci secondi a un investitore inglese esattamente come a uno di ogni altro di ogni altro Paese
Infine
C'è il tema della infrastrutture nel Sud delle reti virtuali quindi trasporto di energia trasporto telematico che essenziale ma naturalmente anche trasporto e poi naturalmente ci vuole
Il coraggio della classe dirigente del Sud del degli amministratori anche degli imprenditori per riempire questo di contenuti io sono relativamente ottimista
Non credo che ci sarà uno sviluppo omogeneo in tutto il Sud io credo che in molte realtà del Sud dove si creano condizioni favorevoli per esempio di collaborazione con un sistema imprenditoriale forte o con un sistema formativo forte il Sud scatenerà grandi occasioni di competitività
Se diverse gazzelle popolarsi da sei otto ministri per il Catania va un po'meglio degli altri partiti sedute canestri Aston possente questo grande stabilimento di avverte forse più fuori prima delle altre ma un risposte di cento secondo e poi ci sono diciamo essendo il bianco
Si legge nel giornale stamane sinistri parla molto dura aggiunsi per lo sviluppo tutti prescritti escussione del governo durante una verifica
Come le pare aspetto questo problema lo da questo politiche per il Sud questa agenzia che aspetto via Catania beh io ho le idee molto chiare adeguato se l'agenzia per il Sud è una struttura pesante destinata a decidere a Roma quale deve essere lo sviluppo del Mezzogiorno se a Siracusa o a cena bisogna fare un nuovo impianto petrolchimico o l'impianto elettronico noi diciamo no a un'agenzia per il Sud di questo tipo
Se l'agenzia per il Sud lo strumento leggero fatto di trecento quattrocento ragazzi
Laureati magari io specializzati in università di grande competitivi che era che vanno in giro per il mondo a fare marketing del territorio che sostengono le agenzie di sviluppo locale
Creando una rete e migliorando pacchetti localizzativi c'è una struttura di sostegno allora ne siamo molto interessati a questo progetto e siamo interessati a dare una mano lo sviluppo del Sud non si deciderà sempre meno si deciderà a Roma si deciderà molto di più delle singole comunità là dove si creano condizioni favorevoli
Sentito Bar Bianco aveva in braccio prima di lasciarci c'è qualcosa per Roma che vuol dire qualcosa che le qualcosa se debba pianto
Ministro algerino
Va be'la salutiamo a cambiarla dei colleghi sindaci che sono qui presenti a Palazzo degli Elefanti
Grazie a Roma
Star di un indirizzo di benvenuto a a Palazzo gli elefanti a Catania credo che piuttosto che il benvenuto formale
Come dire speriamo di essere all'altezza della grande tradizione di ospitalità che le altre città italiane che in questi mesi hanno ospitato i lavori del Consiglio nazionale speriamo di essere all'altezza dato la mente anche a Catania
Con una tradizione di ospitalità che a partire naturalmente anche alla nostra terra ecco era solo questo che volevo dirvi grazie di essere qui a Catania così numerosi un Consiglio nazionale molto partecipato nonostante siamo già a luglio il resto lo dirò fra qualche momento
Fra qualche minuto poi come naturalmente Presidente svolgendo la mia relazione introduttiva grazie Francesco assume la presidenza grazie presidente
Collega sindaco
Bene se voi avete davanti l'ordine del giorno il primo punto
E l'approvazione del verbale della seduta precedente chiedere a me l'idea di entrambe le sedute perché credo sia quello il Consiglio del due aprile sia quello precedente ventitré gennaio Pisa
Vi sono obiezioni sui verbali
Se non ci sono obiezioni allora consideriamo approvati entrambi i verbali do la parola nella qualità di presidente dell'ANCI Sicilia al sindaco di Palermo Leoluca Orlando che oggi credo abbiamo una una giustificazione ineludibile
Se la festa più importante della vita la città e quindi prenderà la parola farà il suo saluto il suo intervento poi credo ci dovrà lasciare
Per una motivazione ampiamente giustificate prego grazie Francesco non potevo certamente mancare così come non posso certamente trattenermi non poteva mancare per sottolineare l'importanza di questo Consiglio nazionale che si tiene in Sicilia e quindi come presidente dell'Anci Sicilia porgere il saluto tutte lanci siciliana sapendo interpretare in questa occasione non soltanto il benvenuto a tutti voi ma anche l'apprezzamento per il lavoro che ha svolto e svolge il nostro presidente nazionale Enzo Bianco
Non potevo mancare ma non posso restare perché alle diciotto e trenta inizio ai festeggiamenti Santa Rosalia a Palermo
E voi capite che un sindaco può anche saltare una riunione di maggioranza Guarco presentarsi in Consiglio comunale ma non può certamente mancare l'occasione dalla festa Della patrona della città e quindi io dono a un certo punto allontanarmi per essere presente a Palermo ma
Sono dieci e di essere qui per fare alcune considerazioni che in qualche modo riprendo le cose dette questa mattina in occasione dell'incontro che abbiamo fatto come presidente l ANCI regionale
Intanto ricordare come in questi due anni e mezzo la nostra associazione ha fatto grazie all'impegno di tutti grazie all'impegno del suo presidente in particolare un gran cambino
A Sorrento
A Catania possiamo dire che si è fatto certamente un grande cambino si è conquistata una intorno Puzo relazionale politica certamente significativa ed importante e mai come in questo periodo lance è stata avvertita come un patrimonio risorse di tutti noi al di là degli schieramenti caldi alle posizioni personali e mi sembra che questo sia uno straordinario contributo di crescita complessiva del sistema d'autonomia nel nostro paese se ci fossimo divisi forse i Comuni non sarebbero cresciuti così come sono cresciuti nella interlocuzione nella realtà politica dall'ospedale dal nostro Paese la seconda considerazione credo che si possa ripetere
C'è una sorta di squilibrio tra queste interlocuzione politica e quella concreta positiva dell'ANCI dare risposta alle attese politiche qualche volta si ha l'impressione che il presidente nazionale dell'ANCI ma tutti noi per la nostra responsabilità in qualche modo le Fiano
Chiediamo interlocuzione quando poi interlocuzione ci viene concessa non sappiamo cosa dire perché spesso non siamo attrezzati per poter affrontare ma inadeguata la sfida della della competizione un livello più alto di responsabilità
Questo lo dico perché credo che questo Consiglio nazionale potrà essere un Consiglio nazionale importante di svolta la misura in cui riuscirà a quel affrontare il tema dell'attrezzatura tecnica da nostra struttura per evitare che all'interlocuzione politica può non corrisponda una quale ricchezza di capacità di proposta di capacità progettuale voglio soltanto fare un'ultima considerazione
Dopo il fallimento della Bicamerale
Dobbiamo renderci conto che i Comuni sono rimasti tra le poche postazioni culturali politiche italiane che possa in qualche modo alimentare la riforma cioè siamo in una condizione nella quale ai sui Comuni si fa un carico di fermento riformista che non trova risposta in altri livelli
E allora noi siamo chiamati non soltanto al svolge la nostra funzione gli amministratori che il nostro primo dovere ma siamo anche chiamati in qualche modo a destra al tempo stesso la realtà riformata e che riforma
Un esempio di riforma fatta ma anche al tempo stesso un esempio lo stimolo per la riforma spesso diciamocelo francamente
Accade che questo messaggio non viene colto alle regioni
Si associa spesso la sensazione che la Regione consideri lei sistema dei comuni una sorta di fastidioso ostacolo
Non comprendendo le regioni che la risorsa maggiore che le Regioni hanno per affermare le loro prerogative è proprio la vivacità dei comuni e proprio da vivacità dei Comuni che sta tenendo vivo nel nostro Paese un impianto l'attenzione federalista che diversamente sarebbe già spenta e allora in qualche misura io credo che sia importante quello che ha fatto
In questi ultimi tempi lanci di riuscire a trovare un'intesa con il sistema delle regioni
E far comprendere come in fondo comuni e regioni non so avversari ma solo uniti insieme per costruire un ipotesi federalista che abbia senso politico e chi abbia significato
Mi sembra che questa operazione in qualche misura stia riuscendo è riuscita perché almeno sul versante della riforma della cultura politica oggi comuni in primo luogo ma comuni regioni sono uno stimolo importante è significativo
Qui non voglio aggiungere altro che soltanto confermare ancora una volta il il saluto dell'ANCI Sicilia
Sarà presente lentamente a questo incontro al venti i siciliani della nostra associazione saprebbe anche è presente il segretario
Generale dell'ANCI Sicilia e quindi comunque la Sicilia viene in qualche modo avesse rappresentato in questa questo incontro se mi consentite anche perché non dimentichiamo mai che lo so Presidente nazionale e siciliano Che peccato adesso nel Palermitano comunque Sicilia
Voi sapete che non a Palermo diciamo e chi non salta catanese
E quindi è chiaro che quando io dico che è che Enzo Siciliano
Per me in qualche modo la forzatura morì al più siciliano come noi pensiamo palermitani e quindi questo mi sembra che sia un fatto importante e significativo
Non parlo a oltre perché più parole dico meno parole posso ascoltare introduzione di Enzo Bianco io vorrei se posso questa Serra conciliare non soltanto Santa Rosalia ma con sponsor pagata ma anche Santa Rosalia con Enzo Bianco grazie
Grazie dunque credo che la santità ancora
Ne ha ne ha viste tante questa questa volta dipinta sopra la santità del sindaco
Di Catania non ha configura di fare questa proposta sull'ordine dei lavori
Di dare al presidente adesso la parola perché i illustri nella sua relazione
Anche i punti tre
Quattro e cinque dell'ordine del giorno
Ovvero sia l'Assemblea generale
L'attuazione della Bassanini
E il tema occupazione
Dopodiché apriamo il dibattito
Vorrei chiedervi un orientamento sulla sua durata mi mi diceva
Enzo adesso che ci sono forse le riunioni previste per le diciotto e trenta
Ieri dei partiti diciamo delle delle delle forze degli amministratori varie forze politiche
Potremmo ottenere questo punto di riferimento del Brenta però sapendo può essere necessario andare anche oltre per consentire lo svolgimento del dibattito
In ogni caso chiuderei come tendenziale conclusione diciannove salvo altra valutazione del consiglio nazionale
Poi domani mattina riprendiamo alle nove e trenta
Se voi siete d'accordo sui tre punti successivi conclusivi
Servizi comuni quote associative cooptazioni varie ed eventuali a questo fine chiederei a tutti di presentare la richiesta di trattazione varie
Ed eventuali entro lo svolgimento di questa sera
Sei sei e mezzo di modo che ci si possa predisporre per domani
Non so se ci sono altre valutazione propone
Consuntivo viene richiesto non è il tema
Ah il punto successivo però qua non c'è stampato dove lo mettiamo al punto
Otto otto
C'è altro no appunto punto otto a consuntivo punto nove varie eventuali se mai aggiungiamo ci sono altre
Osservazione
Va bene allora io darei la parola al presidente per una unica trattazione del punto it due tre quattro e cinque dopodiché apriamo il dibattito chiederei al dottor Melilli di raccogliere lui le iscrizioni e di trasmetterle e via via che pervengono e domani ci rivediamo ripetono nove e trenta per affrontare gli altri temi in una parola presidente bianco
Grazie Francesco grazie ancora una volta che nemici per avere ha colto la disponibilità del
Della mia città a ospitare
I lavori di un Consiglio nazionale secondo questa tradizione
Positiva che ci consente di volta in volta di riunirci in città diverse
Del nord e del centro del sud delle isole
E ci consente tra l'altro di promuovere di far conoscere lanci delle nostre realtà ci conosce anche ci consente anche di far conoscere quello che stiamo cercando di realizzare ciascuno nella città che amministra
Io ricordo con grande piacere la visita fatta durante un Consiglio nazionale ad Aosta
Una molto bella prima ancora a Bari ricordo il Consiglio nazionale di Pisa
E così le altre occasioni che ci hanno consentito ripeto di potere
Cogliere appieno questa opportunità
Questo Consiglio nazionale
Capita in un momento ovviamente particolarmente delicato dal punto di vista politico dal punto di vista del dibattito
Dal punto di vista anche e direttamente della vita all'interno del mondo dei comuni
Nel corso di questa mia relazione io affronterò sostanzialmente due questioni che queste diciamo di rilievo di merito che riguardano la nostra vita in particolare
Con particolare attenzione cercano di guardare agli aspetti relativi alla attuazione della Bassanini e al processo riformatore del sistema delle istituzioni locali
Una seconda parte del Miglio ragionamento riguarderà invece più la vita Interna all'ANCI perché credo che sia giusto a poco più di un anno
Dal completamento del mandato che al congresso di Sorrento citato affidato di decidere come utilizzare questi quindici sedici mesi che ci restava al congresso di Sorrento per completare un processo riformatore anche della vita associativa della quale questa mattina molto proficuamente abbiamo discusso con i presidenti delle Anci regionali
Perché sono arrivati ad alcune conclusioni che costituiscono in qualche misura parte integrando integrante della mia della mia ampia relazione va be è fin troppo evidente dire che rispetto all'ultimo Consiglio nazionale c'è un elemento di grande novità
Una novità dal punto di vista dei Comuni ovviamente molto negativa e cioè il fallimento del disegno della riforma della Costituzione anche della sua parte relativo alla forma di Stato che è affondato esattamente con la bicamerale
Naturalmente ciascuno di noi aveva espresso e l'ANCI nel suo complesso
Aveva espresso più volte
Preoccupazioni aveva evidenziato i limiti del disegno riformatore
Anche e soprattutto nella parte che ci interessa direttamente come sindaci e cioè la parte relativa alla forma di Stato al federalismo
Vi ricordate abbiamo approvato dei documenti abbiamo discusso abbiamo portato queste posizioni al confronto con la Commissione bicamerale col presidente D'Alema con i direttivi del dei gruppi rappresentati
Questi incontri si sono ripetuti più volte
Abbiamo prodotto documenti abbiamo
Elaborato una strategia comune questo era un dato di grande rilievo di grande importanza
Di fronte alla sensazione che avevamo ricevuto di
Una
Conflitto tra comuni e regioni in particolare che rischiava di favorire
Le posizioni di chi non voleva cedere quote di decisioni importanti alla alle comunità regionali e locali avevo fatto un passo anche molto coraggioso
Stipulare una sorta di patto di intesa di collaborazione con le regioni
E questo patto di collaborazione con le regioni e in parte anche con le Province l'avevamo portato alla tavolo del confronto con le forze politiche parlamentari
Io voglio ricordare
Perché questo è molto importante anche per il futuro e per la scelta di che cosa fare per evitare che tutto cioè l'argomento che sino a ieri era l'unico argomento di cui si discuteva oggi sia l'argomento di cui non si discute più
Voglio ricordare che il Patto d'intesa con le regioni nasceva da un punto di equilibrio
Noi eravamo fortemente preoccupati che
Trasferire molte importanti nuove competenze a queste regioni come esistono oggi
Potesse significare accentuare il carattere di neo centralismo regionale che è insito oggi nel dialogo tra comuni
E regioni
Nella vita di ognuno di noi spesso indipendentemente dai colori politici io non so se poi confermate questa sensazione ma indipendentemente dal colore politico che al presidente della Regione
Che qualche volta può essere anche dello stesso segno politico a cui come dire appartiene alla storia di ciascuno di noi molto spesso noi nella vita di ogni giorno abbiamo una rilevante conflittualità con
Con le
Con le
Regioni
E allora in punto di intesa e di equilibrio che venne fuori fu quello di immaginare che le regioni che andavano ad acquisire anche su nostra richiesta nuovi importanti poteri fossero regioni profondamente rinnovata
E cioè che si aprisse anche per le Regioni una fase costituente
Una fase costituente in cui le regioni avessero essenzialmente una funzione legislativa di pianificazione e di indirizzo è una funzione amministrativa soltanto limitata alle poche grandi questioni di interesse esclusivo regionali
Le Regioni accettarono questo grazie a questa
Intesa fu deciso che gli statuti delle nuove Regioni quindi questa fase costituente avrebbe visto come protagonisti i comuni e i loro rappresentanti insieme con i consigli regionali nella formula che avevamo individuato e decidemmo di andare in questa in questa direzione
Rispetto a tutto questo naturalmente gli atteggiamenti della commissione Bicamerale prima e delle Camere dopo sono stati molte volte per noi deludenti noi abbiamo il dovere di dirlo
In particolare sul Senato delle autonomie
Andava prevalendo sempre di più l'idea che in Senato fosse quasi una fotocopia del Senato esistente
In particolare sulla numero delle materie da rimettere alla competenza delle Regioni delle autonomie c'era un atteggiamento di grande resistenza
In particolare sulla materia dei beni culturali dell'ambiente ma non solo c'era una forte rivendicazione di un ruolo ancora decisivo dalla struttura centrale dello Stato
Insomma incedere della prospettiva federale nel disegno di riforma della Costituzione era un incedere naturalmente le e però abbiamo il dovere di dire che rispetto alla condizione attuale non c'è qualcuno che per molti aspetti era comunque un netto miglioramento ed è questa la ragione per la quale abbiamo comunque sostenuto esigenza di un disegno di riforma della Corte
Adesso siamo appunto daccapo sostanzialmente perché la Bicamerale come tutti sappiamo ha completato i suoi lavori la Camera dei deputati non ha approvato il disegno di riforma della Costituzione
E in questo momento l'attenzione del paese della sua classe politica e tutta incentrata su altre questioni dedicate importanti decisive la questione della la questione del Mezzogiorno la questione del nuovo assetto del nuovo assetto politico e della verifica di governo la questione della giustizia la polemica in questi giorni per
Con la magistratura per le decisioni che riguardano alcune vicende specifiche al Paese tutto questo si è focalizzato e sta concentrando l'attenzione il processo di riforma
Non solo costituzionale ma anche legislativo in questo ambito rischia di fare dei passi indietro allora noi dobbiamo decidere qui oggi in questi giorni domani a Catania come vogliamo riprendere questo nostro percorso
E il mio suggerimento alla mia proposta che questo mio saluto riprenda dalla questione tale questione relativi alle leggi Bassanini
Avete visto in questi giorni abbiamo più volte preso posizione anche come ANCI ma non solo noi anche le regioni hanno fatto dichiarazioni analoghe c'è un rischio pesantissimo
Che non solo il disegno della Costituzione ma anche la semplice attuazione in chiave
Di flessibilità delle leggi Bassanini
Rischia di essere pregiudicata da una serie di atteggiamenti che sono atteggiamenti gravissimi fortemente contrari all'ASP una riforma che vada anche minimamente in senso federale
Io voglio farvi caraibici due esempi concreti non so se se ne poteva fare ciascuno di noi le potrebbe fare a decine
Vedo presente il presidente dell'Anci Campania D'Antoni con il quale abbiamo discusso questa mattina e che mi raccontava quello che era accaduto beh abbiamo visto tutti quello che è accaduto a Sarno e a quindici
Alcune settimane fa
Avete letto tutti gli indomani i giornali quello che hanno pubblicato a seguito delle dichiarazioni anche di autorevoli esponenti del governo e del Parlamento
Sembrava che la frana Di Sarno e di quindici fosse responsabilità del fatto che in materia di ambiente e territorio una parte delle competenze venivano trasferite erano state trasferite alle regioni ai e ai Comuni
Ci stavano sei facendo una sorta di linciaggio prima ancora che le competenze della Bassanini effettivamente transita astro ai livelli regionali e comune
L'ultima vicenda l'avete vista in occasione della presentazione delle dichiarazioni dell'ICI
Una selva di dichiarazioni
Poi smentite
Nella conferenza stato città dal ministro Visco che ieri ha confermato di non averle mai dette ma una serie di dichiarazioni comunque improntate
Alla critica aspra dura distruttiva rispetto al fatto che essendoci un minimo di flessibilità
Oggi finalmente da noi richiesto da tre anni dei conforti dell'ICI adesso ce la vogliono della rete togliere dicendo che c'è una vera e propria giungla
E daremo difeso puntualmente
Cioè prima ancora di parlare di federalismo fiscale già c'è l'onda di ritorno che vuole riportare tutto alla buona sana antica amministrazione centrale che è l'unica in grado di offrire servizi a pezzi
Questo sono soltanto due esempi ne potremmo fare alcune decine
Allora c'è una prima
Questione fondamentale
Noi dobbiamo scendere in campo con tutta la nostra forza per chiedere che nella interpretazione nella realizzazione nell'attuazione delle leggi Bassanini si vada avanti il più possibile con interpretazioni estensive e non con interpretazioni restrittivo
Questo è fondamentale ai fini della nostra azione
Una seconda cosa forse ancora più importante che nemici anche di questa nuova discusso stamattina con i presidenti delle Anci regionali e quello che riguarda l'attuazione della Bassanini
Nella parte in cui prevede il trasferimento di competenze alle Regioni e da queste ai comuni e cioè la ferma la la famosa questione relativa alle leggi regionali regionali che devono essere attuale qui cari amici l'abbiamo intravisto un pericolo molto sì
Che da parte delle regioni italiane dopo che era stata conclamata la volontà di avere un rapporto di stretta collaborazione con i Comuni nella fase di predisposizione delle leggi regionali di attuazione dalla Bassanini si facesse esattamente l'opposto
In primo luogo le regioni hanno provato a legiferare nelle materie in cui lo Stato assegnava direttamente la competenza ai comuni
E scusate provate a spiegarmi per quale ragione in una materia in cui lo Stato trasferiva in base alla Bassanini la materia direttamente ai Comuni dovevamo assistere a una forma di legiferazione che poi significa sottrazione di competenze vi faccio due esempi concreti
Le Regioni stavano cominciando ad legiferare in materia per esempio di catasto
E catasto è una seria che lo Stato trasferisce direttamente ai Comuni
Immaginate che cosa avrebbe comportato per ciascuno di noi se le regioni avessero interferito rispetto a una materia che è vitale per i Comuni perché sapete che dal catasto dipende ovviamente una più corretta e funzionale efficienza del sistema
Contributivo dei comuni e cioè dici
La seconda questione sulla quale hanno provato a legiferare e la materia dello sportello unico
Per gli investimenti che come sapete per scelta precisa e da noi fortemente sostenuta da parte del governo nel momento in cui dirà diventa uno strumento prevalentemente regionale
Di dialogo con il mondo produttivo grazie allo sportello unico i comuni hanno una possibilità concreta di essere e di diventare sempre di più soggetti
Siamo indispensabile per la promozione di sviluppo economico
Grazie allo sportello in alcune realtà tra cui la mia voi sapete che questo si è realizzato ed è già operativo da anni ma sono molto di più i Comuni che hanno assunto iniziative che vanno in questa direzione
Anche in questa materia stavamo assistendo alle regioni che erano fronte a legiferare in questo dopodiché naturalmente
Ci sono un'altra serie di questioni sulle quali le regioni
Hanno o corrono il rischio di non interpretare correttamente quel punto fondamentale della intesa con le regioni che per noi è irrinunciabile
E cioè le Regioni devono trattenere per sé le funzioni legislative di Indirizzo non devono entrare nell'amministrazione di ogni giorno
Nella fase di attuazione del trasferimento delle competenze ogni giorno assistiamo a atteggiamenti diversi
Consentitemi di dire questo lo ricordo soprattutto agli amici che sollevarono al consiglio nazionale di Pisa forti perplessità su quella iniziativa dell'ANCI tendente a decostituzionalizzare le Province
Io vorrei ricordare agli amici che forse non avevamo ragione non avevamo torto
Nel senso che soprattutto i piccoli Comuni oggi sono oggetto di un'azione di un atteggiamento talvolta aggressivo
Anche da parte delle Province che pensano e pretendono di coordinarci insomma tutto il mondo istituzionale italiano oggi è fatto di persone che vogliono coordinare con le Province vogliono coordinare i Comuni le comunità o montane vogliono coordinare i comuni le Regioni vogliono coordinare i comuni lo Stato vuole coordinare i comuni la comunità europea vuole coordinare insomma non ha bisogno di qualcuno che ci porti abbiamo bisogno di qualcuno che sostenga il nostro sforzo dandoci strumenti per consentire di
Operare almeno allora su questo specifico punto abbiamo molto insistito io lo dico adesso visto che la vicenda è chiusa
Siccome non aveva senso dirlo prima io
E l'ho l'ho dichiarato proprio a Mila nel corso di un bellissimo incontro con i colleghi amministratori dell'Anci Lombardia
In un momento anche molto delicato in quella sede noi lanciammo un preciso messaggio alle regioni ci rivolgevamo alla Lombardia ma lo stesso discorso vale per l'Emilia Romagna per la Toscana gli atteggiamenti spesso non cambiano al mutare dei colori politici delle amministrazioni
Anche se naturalmente forse ingiusto dire che tutte le regioni ovviamente sono uguali
Ma voglio dire in quella sede noi dicemmo chiaramente che se le Regioni avessero insistito in questo atteggiamento tendente a non assumere degli impegni
Su uno standard minimo di collaborazione con i Comuni noi avremmo denunciato il patto di collaborazione con le regioni
Nelle scorse settimane i nostri tecnici o voglio ringraziare il ancora una volta il direttore generale e con lui chi ha lavorato a questo specifico punto molto delicato importante il gruppo è stato coordinato
Dal dottor vittima prevede altre collaborazioni abbiamo stretto un
A mostre su un documento in cui le regioni a livello di Conferenza presenti le regioni assumevano alcuni impegni minimi
Tendenti a dare attuazione in senso di garanzia verso i comuni in questa fase molto delicata
Anche perché le leggi regionali proseguì la regione per regione e quindi dovremo avere la stessa capacità di mobilitazione di attenzione che abbiamo avuto in questi anni e in questi mesi a livello nazionale
Allora
Le Regioni avevano predisposto in sede tecnica questo documento ma poi ahimè non volevano firma
è una notizia di ieri durante a margine della conferenza stato città le regioni dopo un lungo dibattito interno hanno finalmente deciso di sottoscrivere questo documento che poi faremmo eventualmente fotocopiare e distribuire in modo tale che gli amici le possono tenere conto del proprio dibattito dove sono assunti degli impegni importanti
Il primo è che le regioni non legiferano in materia in cui c'è una competenza
Diciamo direttamente trasferita ai Comuni
Una seconda opportunità e quella che prevede il fatto che si attivano in ogni regione come previsto dalla Bassanini su nostra richiesta uno strumento di concertazione a livello regionale tra le regioni e i comuni per le leggi regionali per monitorare collaborare in questo ambito più un'altra serie di precisi paletti che
Impediscono alle
Che impediscono alle
Regioni di diciamo
Avere un atteggiamento
Pendente a ridurre o comprimere
L'autonomia comunali
è un risultato molto positivo e molto importante che ci consente di riprendere il filo di questo ragionamento
Pregherei gli amici presidente dell'ANCI regionale abbiamo detto già stamattina di attivare ogni strumento utile all'interno delle regioni per iniziare una fase di monitoraggio laddove non fosse fatta che ci consenta di fare questo naturalmente Anci nazionale si preoccuperà di mettere in raccordo tutti i momenti elaborate a livello regionale per far sì che quello che si ottiene in una regione possa diventare punto di riferimento anche in altre regioni ed essere mezzo
In circuito
Insieme con la Bassanini
C'è un altro punto
Diciamo di grande rilievo di grande importanza che in questi giorni forma oggetto dallo Stato insomma e sono il completamento del disegno di riforma
Noto come Napolitano di ieri che ha avuto una vicenda naturale da molto più lenta contrastata difficile rispetto a quella
Rispetto a quella
Delle leggi Bassanini
E io voglio ricordargli che in corso di attuazione
Di approvazione di esame da parte della Commissione affari costituzionali della Camera il disegno di legge già approvato dal Senato con le norme sullo status degli amministratori con la norma sulle città metropolitane ci sono dei netti miglioramenti
Nella materia relativa allo status degli amministratori non è ancora soddisfacente stiamo guardando con molta attenzione a questi aspetti
Ma naturalmente come dire si tratta anche su questo di avere una capacità di mobilitazione
Ma più dedicata e la vicenda relativa all'altra parte Napolitano Vinieri quella che è rimasto al Senato che era stata stralciata
Io vorrei dire qui da Catania
Lanciare un messaggio chiaro coerentemente con l'impegno assunto o il Consiglio nazionale per cedente e su sollecitazione anche degli altri organi direttivi abbiamo fatto presente al parlamento e al governo con forza la richiesta che viene unanime ci tengo a sottolinearla unanime
Da parte di tutti gli amministratori locali di qualunque colore politico non c'è stata una sola voce di dissenso che abbiamo sentito all'interno dell'ANCI
Tendente Al Fassi che si decida quanto più rapidamente possibile in ordine alla durata del mandato di amministratore
Io voglio dirlo chiaramente se si perde questa occasione
Soltanto nel due mila e quindici si presenterà l'opportunità di riallineare le elezioni comunali ordinarie con le elezioni regionali
Ed è veramente un misfatto
Nel momento in cui la gente ogni giorno di più si astiene dal voto
E tra le ragioni che porta all'astensione dal voto non c'è dubbio alcuno non me lo toglie nessuno dalla testa c'era eccessivo ripetersi ogni anno di un momento elettorale in questo anno in questa primavera che ha avuto tre o quattro momenti elettorali Rauti momento elettorale regionale e quello delle elezioni provinciali siciliani quello delle elezioni comunali quello del Friuli-Venezia Giulia insomma
Sei o sette momenti alcuni poi coi doppi turni è veramente intollerabile
Allora io rivolgo un appello se il Consiglio nazionale sarà d'accordo una forte mobilitazione di tutti i sindaci nei confronti del Parlamento e di tutte le forze politiche affinché si decida e si decida ora entro settembre dobbiamo sapere se nel mille novecentonovantanove si andrà a votare o se si andrà a votare come riteniamo giusto nel due mila
Questo è l'appello che dal consiglio nazionale io mi sento di fare con il massimo di forza e proponendo all'Anci ogni forma di mobilitazione che vada in questa in questa
Direzione se naturalmente i consiglieri nazionali come io spero saranno d'accordo
C'è un'altra delicato comparto in quest'ambito che è quello relativo ai servizi pubblici
Dove un gruppo di lavoro coordinato dal vicepresidente Muzio che era responsabilità in quest'ambito in collaborazione anche con Cispel sta seguendo la materia relativa alle aziende locali
Il nostro sforzo è quello di conciliare l'esigenza di andare verso una forma di privatizzazione e di trasformazione delle strutture in società con l'esigenza di non disperdere il patrimonio di competenza di conoscenze che abbiamo riguardo alla materia delle aziende delle aziende locali
C'è qualche posizione di miglioramento nei rapporti tra noi e la Cispel da una parte la Confindustria presto naturalmente ancora alcuni punti di distanza ma su questi argomenti pregherei casomai il suo intervento onorevole Muzio di eventualmente riferire
Perché immagino che siano questioni anche queste di grande interesse
Prosegue il dibattito e il confronto sulla materia del personale e dell'ordinamento professionale pregherò il direttore il responsabile del dipartimento per le politiche del personale che come sapete anche componente dell'Aran l'amico Rocco di riferire perché la settimana scorsa abbiamo finalmente firmato
In sede Aran la abbiamo chiuso la trattativa e vorrei che sul contenuto fosse riferito da parte del da parte del
Del della struttura dell'ANCI ecco questo è un po'un complesso di questioni sulle quali ci dovremmo confrontare c'è poi l'esigenza di vedere se è opportuno e in che modo riprendere una qualche forma di iniziativa
Anche con gli strumenti
Ordinariamente previsti per la revisione della Costituzione che ci consente di
Riprendere il cammino della revisione costituzionale
La presidenza della Conferenza delle regioni e i presidenti delle Regioni tutti in modo unanime
Per intenderci dal responsabile degli affari istituzionali della dei presidenti delle Regioni che come sapete Formigoni
Al presidente Chiti
Hanno elaborato una idea che io oggi prima di assumere una qualunque iniziativa desidero sottoporre ovviamente alla valutazione del massimo organo dell'Anci cioè dal suo consiglio nazionale
Prevede sostanzialmente di
Presentare un disegno di riforma costituzionale
Firmato dalle regioni dalle Province e dai Comuni sul due o tre appunti essenziali della riforma costituzionale
Quali sarebbero questi punti che loro sottopongo alla vostra attenzione
Uno loro sono molto interessati a che
Prima del due mila si faccia la riforma che prevede l'elezione diretta del presidente della Regione
Del resto voi sapete perfettamente quello che sta accadendo nelle regioni
Italiane io non so quante solo oggi formalmente in crisi
Ma credo che siano non meno di sei o sette le regioni ordinarie o speciali che sono in crisi o in crisi o non hanno ancora varato il Governo dal Friuli-Venezia Giulia dove si è votato e dove di varare un governo neanche se ne parla
Alla Calabria al Piemonte
A una serie di regioni che sono in una condizione di difficoltà i presidenti delle Regioni chiedono che con una procedura di riforma del centotrentotto con la grazia centoventotto la Costituzione si preveda l'elezione diretta del presidente della Regione
Loro sarebbero disponibili a mettere nella stessa riforma anche un meccanismo di garanzia
Nei nostri confronti che preveda quello che noi abbiamo sempre richiesto e cioè per vedere che nella fase di varo dei nuovi statuti regionali
Gli statuti regionali siano scritti non solo dai Consigli regionali ma anche dai consigli delle autonomia e cioè la garanzia nei nostri confronti di fare in modo che il nuovo Statuto eviti e impedisca che ci sia un ragionamento fortemente dal centralismo regionale
Questo è diciamo il perno fondamentale della riforma che loro sottopongono cadrebbero tutte le altre questioni perché naturalmente
Di Pavia parlare di Senato delle autonomie con questo processo di revisione ovviamente non è possibile limitare all'essenziale a due tre questioni su questo presentare un disegno di legge di riforma costituzionale che sarebbe firmato
Dalle regioni perché sapete che loro hanno una capacità di iniziativa costituzionale in quest'ambito passerebbe avrebbe l'avallo all'appoggio del mondo amministrativo dei comuni e delle produce
è un punto di domanda importante sulla quale credo sia utile che il
Consiglio nazionale sì soffre
Sulla seconda parte della mia relazione io rimando naturalmente all'intervento che farò domani mattina quando discuteremo degli altri punti all'ordine del giorno
Voglio soltanto dire quello che con grande efficacia l'amico Leoluca Orlando ha detto nel suo intervento che è stato molto più per l'intervento di San
Non c'è dubbio alcuno che lanciò oggi si trova di fronte a un miglio
Ma anche non notevolmente il mondo dei Comuni cresciuto in questi due anni e mezzo di attività voi ricordata naturalmente i momenti di grande difficoltà
In cui l'amico Presidente Padula che è qui presente si trovò a condurre lanci in un momento in cui c'era una fase di transizione molto delicato
Non c'è qualcuno che rispetto a una situazione di grande difficoltà grazie al lavoro paziente tutti quanti noi di coloro i quali in particolare si sono impegnati
Non solo con le parole ma dando un contributo anche in termini di tempo di prestigio di capacità di lavoro lanci ha guadagnato in questi anni
Rispetto considerazione
Attenzione non c'è oggi momento della vita del dibattito parlamentare
Del dibattito in sede governativa del confronto con le regioni con la Confindustria con la Confcommercio con il sindacato che non veda inducono i comuni protagonista di questo di queste iniziative
A fronte di questa crescita di ruolo politico io devo dirlo con grande franchezza con grande chiarezza
La capacità di crescita a livello centrale ma anche a livello regionale
Delle strutture della capacità di risposta non è naturalmente adeguata
Lo dobbiamo sapere che alcune volte lo dico francamente anche sei sono presenti gli amici della stampa qualche volta noi Defiant
Nel senso che abbiamo una grande sensibilità e dividiamo i temi ma non l'abbiamo dietro un supporto di capacità di elaborazione che pacche sia pari rispetto a questo dobbiamo opporci con forza in questi quattordici quindici mesi che ci restano prima dal consiglio nazionale dal Congresso dall'Assemblea nazionale che e leggera
I nuovi organi esigenza di completare questa riforma questa grande riforma del momento socio dobbiamo farla tutti insieme con quel patto di unità politica che è stato un elemento decisivo della vita del
Il fatto che a distanza di tre
Questo patto di collaborazione che vede collaborare attivamente amministratori locali che vanno dall'estrema sinistra alla dance passando per il centro e per tutte le altre
Ha ragione
Che vedono collaborare ancora attivamente i sindaci delle grandi città che sono rientrati pienamente nell'ANCI oggi la conferenza dei sindaci delle città metropolitane e un organo dell'Anci come lo è la Consulta dei piccoli comuni come domani lo sarà se vorremo realizzarla la Consulta delle mi digita come lo è la Consulta di ogni momento associativo che sta diventando oggi all'interno dell'ANCI cura specifica che va forte in questa in questa direzione
Le dobbiamo mantenere forte questo patto di unità di azione perché altrimenti la divisione ovviamente indebolisce in una fase così delicata la vostra vita ma dobbiamo puntare indenne i prossimi quindici mesi
A rafforzare e a completare anzi di antico riformato che prevede necessariamente una trasformazione in senso federale struttura dell'Ance oggi sono stati elaborati delle idee di riforma che domani cominceremo a presentare nel dibattito dell'ANCI dobbiamo spingere fortemente in questa terminazione una parte delle elaborazioni
Del mondo associativo non vengono con devono essere prodotte a Roma deve essere prodotte a Bari piuttosto che a Torino a Venezia piuttosto che in un piccolo comune in Basilicata in una piccola regione dove questo naturalmente possibile per fare in modo che come dire la visione
Dell'ANCI sia meno distorta meno affitta da quella c'entra lirismo che purtroppo è tipico
Ed è un vizio del Paese su questo abbiamo delle proposte ripeto concrete anche dal punto di vista tecnico delle quali cominceremo a discutere domani ma su questo
La Conferenza dei Presidenti delle Anci regionali mi ha chiesto di essere parte attiva nelle elaborazioni
Della del nuove linee che vengono che vengono essere lavora
Questo è il Bilancio che noi presentiamo oggi in questo Consiglio nazionale rispetto alla quale sui temi politici come su quelli interni
Io direi differenziamo dibattito oggi parliamo prevalentemente dalla parte
Ovviamente politica e di merito domani parliamo prevalentemente della parte interna siamo chiamati a confrontarci io però non potrei chiudere questo mio intervento in Consiglio nazionale senza rivolgere un caloroso saluto a tutti coloro i quali anzitutto sindaci che hanno fatto parte dell'Anci nella sino alle scorse elezioni
E come talvolta capita della competizione elettorale non si sono ricandidati o non si sono o non sono stati rieletti autorete qualche volta capita voglio ringraziare per quello che hanno comunque fatto nella loro vita sociale
Ma voglio salutare con particolare affetto simpatia i sindaci che sono stati eletti per la prima volta in questa tornata elettorale e ce n'è qualcuno anche qui presente di piccoli comuni come di grandi città che hanno immediatamente dato la disponibilità a lavorare
Per Lancini cito una che non è presente ma ha scritto un bellissimo articolo sulla nostra rivista la sindaco di sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone e vogliosa colare salutare con particolare affetto i sindaci che sono stati riletti con particolare consenso tutti i sindaci che hanno vinto le elezioni e naturalmente per un dovere di cavalleria voi capite per un siciliano queste dispensati rivolgo a nome
Di tutti quanti noi un augurio carissimo all'Anica Sironi che è stata rieletta sindaco di Verona saluta con particolare
Ecco lei cresciuta in Puglia
Grazie presidente il primo iscritto a parlare Torchio dove da dove si parla
Presidente ha fatto una prima analisi
Del lavoro svolto durante la sua guida per associazione noi
Abbiamo un dovere
In dovere
Tutti riferirsi al momento presente
Momento che ha portato profonde delusioni
Nello schieramento politico rispetto anche ad alcuni impegni
Che le forze avevano assunto nei confronti di una realtà così importante come quella delle Autonomie locali
Voglio dire Presidente bianco il mio ringraziamento per
La
Volontà
Di dare all'organizzazione all'associazione una propria struttura ne parliamo domani ma è altrettanto vero che i risultati che sono stati ottenuti
Nella sottoscrizione per esempio di un passaggio importante nell'accordo tra la Conferenza dei presidenti di Regione Vancini lucerne e le province
Sono per noi
Una riferimento sicuro nella riscrittura a livello regionale dei provvedimenti di attuazione della Bassanini
Noi abbiamo trovato un punto di mediazione più alto nell'intesa stabilità a livello centrale
Tra le associazioni delle Autonomie
E le rappresentanze delle regioni rispetto
Al materiale che poi è stato messo a disposizione dalle regioni stesse
Vuol dire allora rispetto alla pur necessaria esigenza di una forte ristrutturazione regionale
E noi avvertiamo
Che invita a livello di riferimento di interlocuzione nazionale è oggi più che mai indispensabile
E io vorrei portare a voi
L'esigenza di rafforzare ancora di più
Quel livello di lettura che oggi
E avviene attraverso l'ufficio che segue più da vicino le questioni istituzionali all'interno dell'associazione rispetto al procedimento che interessa le Regioni a statuto ordinario e le regioni a statuto speciale
Sull'attuazione della Bassanini
Noi oggi
Abbiamo una situazione a macchia di leopardo
C'è chi vuole arrivare ad ogni costo
Ai risultati il fronte ad un termine perentorio indicato in pochissimi mesi per nostra esplicita volontà di riscrittura di tutto questo passaggio
Ma è evidente
Che se noi non andiamo ad esaminare
Nella particolare quello che viene avanti
Io penso che in poco tempo rischierà di far nascere Immit cinici
Nel senso che le regioni stanno utilizzando almeno per quanto io ne conosca la centododici come uno strumento per l'inserire
In poche battute quello che il ventisette ventotto ventinove anni di storia non è stato possibile fare
Ma questo è positivo in termini di federalismo
Ma l'applicazione concreta dell'operazione poi la vivremo nei prossimi mesi alla vigilia della campagna elettorale con una serie di situazioni anomale
Che l'attuale vicenda rischia di presentare per esempio il primo punto sul quale noi non riusciamo a trovare un intesa e legato alla questione delle risorse economiche finanziarie perché non è possibile indicare una rischia di riforma se non vi sono le risorse
Quindi contestualmente al conferimento di funzioni amministrative finora svolte dalla Regione
Le Regioni devono provvedere al trasferimento delle risorse finanziarie del personale
E strumentali ma il problema che nasce qui è che può nascere un secondo canale un ruolo di inquadramento uno status del personale regionale che oggi si colloca in una posizione retributiva
Diversa rispetto a quello degli enti locali e quindi potremmo creare all'interno per il sistema una competizione o meglio una frizione una forte frizione tra i due
Monti e quindi la stessa realtà che si sviluppa nei Comuni allorquando qualcuno viene chiamato alla segreteria del sindaco si costituisse un ufficio di gabinetto rispetto alla restante parte della struttura
In effetti determinare dei problemi ai problema più grande ancora a mio avviso rispetto alle questioni ordinamentali io ringrazio lanci per aver introdotto nell'accordo con i presidenti delle Province un passaggio importante i provvedimenti legislativi Reggio
Tali devono prevedere l'attribuzione delle funzioni alla generalità dei comuni a prescindere dalla loro consistenza demografica
Questo è un passaggio fondamentale perché qui oggi via il tentativo da parte di molte regioni di introdurre una normazione e una definizione fino al lago ultima virgola anche dei problemi che sono indispensabili ma che vanno lasciati evidentemente all'autonomia
Delle realtà locali per quanto riguarda le fusioni le unioni e le aggregazioni intere sovracomunale
Bisogna essere molto precisi su questo aspetto la nostra associazione ha subito dei traumi in questi anni in questi mesi ancora ci sono problemi di ferite che non sono sanate
Fior fior di parlamentari ci stanno scrivendo di potendo costituire uffici legislativi a latere dell'ANCI a sostegno delle associazioni dei piccoli comuni che sono uscite
Dalla a realtà locali dalla realtà associativa nazionale dell'ANCI allora è evidente
Che
La accordo che è stato stabilito con la Conferenza delle Regioni debba essere ripreso all'interno dell'attuazione della Bassanini alla interno delle singole regioni questo è uno degli elementi imprescindibili
Così come venendo al ragionamento del presidente bianco bisogna fare
Una sorta di autocritica forse no però un passaggio di
Come dire revisione critica del consiglio nazionale di Pisa forse sì allorquando presi dall'idea di non può rompere una cordata importante con le Province
Molti di noi hanno perorato quella causa e cioè che la Provincia tornasse ad a vere rilevanza
Di carattere costituzionale bene passato lo giorno passato lo Santoro si è tornati su molti aspetti ancora a trafficare con le regioni in alcune realtà
Quasi ammettendo i piani territoriali di coordinamento che sono pure previsti dall'accento quarantadue delle funzioni improprie di piani regolatori generali su una materia come loro balistica che invece è di competenza per la attività amministrativa comunale
E allora su questo è molto importante stabilire un appunto di chiarezza anche con l'UPI perché noi immaginiamo che il discorso della programmazione territoriale sia un elemento di riferimento sicuro ma che debba avvenire con il consenso dei comuni e non sulla teste contro il volere delle Autonomie locali
Un altro aspetto che sta andando avanti in maniera strisciante e ci tocca da vicino riguarda il welfare io non voglio dire aprire un argomento sul tema dell'occupazione che ha segnato al dibattito di domani
Ma voglio però sulla legge quadro sui servizi sociali che su quello che sta avvenendo in giro nelle regioni esprimere modestamente una mia opinione
Noi oggi stiamo vivendo in senso anche di impopolarità il significato terrà autonomia impositiva della capacità impositiva Houghton
La prevalenza alla stragrande prevalenza direi la quasi totalità lì molti comuni di molte regioni a livello di aggregazione dei comuni all'interno appunto di queste regioni
La finanza locale oggi determinata da entrate proprie
Questo non è per la Regione
E si parla di un federalismo regionale che deve avviarsi su nuove vede di carattere fiscale ed IRAP in particolare è lo strumento principe che dovrebbe muovere questa capacità impositiva delle Regioni
Ora io non voglio qui fare un problema di bottega contro una formula politica o contro l'altra perché noi corriamo il rischio di fare la fine del vaso di coccio tra i due vasi di ferro
Se parliamo di formule politiche quindi io sposo in pieno la posizione del presidente via
Ma quando noi avvertiamo nella stesura dei documenti di programmazione economica finanziaria delle Regioni l'assenza di qualsiasi volontà
Di agire sulla leva delle addizionali ed è la capacità impositiva autonoma
Ebbene noi chiediamo affrontato la prova del fuoco dell'applicazione di retta sulla pelle dei cittadini delle sopra ipostenia e delle nuove aliquote eppure nessuno io penso sia stato stravolto perché vi è stato una finalizzazione
Dobbiamo porci il problema allora di un'equità di questi strumenti è se necessario che lo faccia il discorso il Comune lo deve fare anche la Regione non può barricarsi in una forma strumentale di braccio di ferro per avere sempre nuove risorse da Roma nei momenti in cui sappiamo tutti i tagli alla finanza locale hanno colpito pesantemente tutto l'operazione dei trasferimenti in particolare il Como
Non vi è una finanza propria per i Comuni una finanza derivata per le regioni deve esserci la possibilità anzi la necessità di una autonomia
Impositiva esercitata dai vari riferimenti dello stato federale o comunque del sistema delle Autonomie del sistema delle regioni lo dico perché io oggi sono di fronte ad un bivio
Sentire vi sia a Roma per esempio nella nuova legge che riguarda lo stato sociale e la riforma dei servizi sociali o dire di no
E se voglio dire dissi allora io chiedo
Qui che lanciò si faccia interprete manca vitali ma è una parte problema che non è finito e aperto ancora
Per quanto riguarda i trasferimenti per esempio di quella partita che è scritta solo in maniera iniziare e che riguarda il trasferimento di una quota dell'IRPEF per la realizzazione di questo Welfare State decentrato
Io comunque la si voglia girare la frittata si cerca di coinvolgere sempre di più in maniera diretta o indiretta la responsabilità economica finanziaria del Comune sullo Stato sociale
Vi è un taglio dello Stato sociale che parte a livello di Stato e di governo vi è una ricaduta degli effetti come la riforma sanitaria le dimissioni dei pazienti DRG sulla finanza locale perché è mutata la famiglia perché sono mutate le condizioni perché non vi è più il principio di sussidiarietà Interna i livelli di responsabilità locale che allora il problema è scaricare sul Comune questi oneri
Noi lo sappiamo perché oggi sta venendo avanti una legge di riforma dei servizi sociali
Che tenta di unificare il discorso sociale con il discorso sanitario e noi sappiamo come sull'equivoco dei due termini si giochino migliaia di miliardi di quelle che sono le risorse degli enti locali
Noi oggi dobbiamo fare uno sforzo nel momento in cui si va verso questo o quel Fabrizio il tratto al vere un accordo chiaro con il governo su chi paga
Diversamente ci troveremmo senza dargli i trasferimenti adeguati a sopportare una crescente peso
E nella mia regione magari di fronte ad una proposta di legge e essendo i servizi sociali materia propria come dice l'accento quarantadue
Dai Comuni di trasferirsi pezzi in maniera surrettizia e confusa alle Province
C'è un problema di vede autonoma però non di imposizione legislativa conferire a un ente come la Provincia dei servizi che il riguarderebbero soltanto il tema della formazione professionale degli addetti
Chiedo scusa per questo passaggio ma mi sembra che sia un problema molto importante e qualificante per il nostro futuro lavoro e allora io sono convinto che come sull'urbanistica anche sulla questione dei servizi sociali vi debba essere chiarezza nei confronti della l'Unione delle Province nei confronti dei rapporti con la Regione tanti altri argomenti di spingerebbero apportare
E dire va avanti
Io intervenire voglio concludere soltanto su alcune questioni poi ci dirà Muzio tutto bitter
La riforma dalle aziende dei servizi locali
Noi non possiamo però dimenticare un aspetto quale che sia la nostra visione ideologica
Quello della competizione e quello della possibilità degli enti locali di scegliere così come ci ammonisce affare anche rispetto ad una mobilitazione a senso unico la stessa Unione Europea
Ma non potremo sicuramente spiegare ai cittadini perché dobbiamo abbandonare delle aziende che hanno rappresenta in molti Comuni un luogo nel quale si sono costruite professionalità si sono dati per i servizi apprezzi anche più ridotti rispetto a quelli che il privato in alcuni casi
Ha somministrato che hanno trasferito nei bilanci degli enti locali
Anche decine e decine di miliardi così come è avvenuto nella mia città Cremona per quanto riguarda il settore dell'energia e altri aspetti allora nel momento in cui si va ad un cambiamento di tutto questo compatibilmente con le impostazioni dell'Antitrust e delle stesse direttive comunitarie noi dobbiamo stare attenti a cercare di mantenere un sistema visto di competizione reale tra il pubblico e il privato il via queste professionalità la possibilità di potere ancora andare l'ultima parola sull'accordo
Io sono stanco di carriere delle situazioni pesante sempre di più quella dei segretari la conosciamo già abbiamo già pagato il quindici per cento in più e probabilmente non abbiamo una risposta ancora all'altezza ma è una riforma in corso d'opera
Il problema dei bidelli che devono scrutare l'orizzonte non possono più fare le pulizie è un'altra delle acquisizioni di una contrattazione nazionale magari per la pubblica istruzione
Ma a furia di questioni che non ci riguardano la finanza locale viene profondamente intaccata da fenomeni di derivazione di trascinamento
Che alla fine non so fino a che punto noi saremo in grado di sopportare quindi ringraziando chi si occupa di questi argomenti per la professionalità e l'attenzione e presta a questi dati io sono anche inattese di sapere di conoscere possiamo promettere nel bilancio preventivo del prossimo anno tipo in questo non è politica ma è la sostanza concreta per la nostra
Grazie a tutti
Ha la parola Ruffier l'Internacional DOP dopo tu mi darei la parola Cruccu come
Bianco
Guarda
Chiederei di via dinanzi a tutti gli intervenuti di tenersi nei dieci minuti massimo
Marzo
Il Consiglio consiglio sarò molto breve sono portare saluto transitano
Io vicino al microfono chiedo scusa
Il problema che volevo
Briciole volare
E quello interessa dato che si parli di applicazioni dalla Bassanini
è quello che interessa piccoli Comuni particolare
Per quanto riguarda in modo particolare
No
Ciò che prevede che
Il terzo comma il terzo comma terzo dell'articolo sei
Quanto riguarda la suddivisione cioè la separazione di funzione
Tra
Gli amministratori ed il personale
Anche per i piccoli comuni
Dove non esiste una classe dirigenziale esistono dirigenti
Che poi la Bassanini ter
Ha previsto che c'era la possibilità con per indegnità di funzioni di poter dar l'incarico di poter dare l'incarico dei servizi anche al personale di livelli inferiori cioè personali Chiuppi livello si potrebbe dare le responsabilità di servizio
Mi ricordo che a Bari sia il ministro Bassanini che il presidente Prodi avevano riconosciuto che era stato un grave errore
Quello di rivale
Gli amministratori dei piccoli comuni i sindaci in modo particolare determinati gestioni anche di bilancio per poter mantenere determinate
Responsabilità tutti minati competenze
Sia per quanto riguarda le concessioni edilizie le licenze e tutte queste cose che prima venivano fatte firmate direttamente dal sito
E per i piccoli comuni almeno in quel momento c'era stata una levata di scudi su questo e di fatti loro sterzo avevano riconosciuto questo grave errore che avevano promesso facendo una legge e in questo momento credo che tutti i piccoli comuni si trovano in grosse difficoltà nell'applicare questa legge
Siamo arrivati al punto che volevamo fare una grossa riforma
Ci voleva riformare e dare più competenze gli amministratori degli l'elezione diretta del sindaco
Voleva dar più competenza al sindaco ma e in questo modo credo che gli abbiamo dato solamente che le responsabilità e non più la possibilità di poter gestire e di poter decidere cosa deve essere realizzato io credo che ai cittadini agli elettori sono gli amministratori che devono rispondere e sovente quando perché lascia la separazione sarebbe quella che l'amministratore assorbì la competenza nel programma e del controllo
E che poi tutta la gestione viene fatta dai funzionari ai dipendenti dai dipendenti comunali
Io credo che a questo punto sovente anche i nostri programmi che vengono fatti dagli amministratori trovano grosse difficoltà per poi essere applicati la parte dei dipendenti perché sovente ci troviamo con dei paletti che ci impongono e ci chiedano di mandare avanti determinate cose
Fino a verso i piccoli Comuni hanno sempre avuto gli amministratori il sindaco e gli assessori che volontariamente hanno seguito tante attività anche i piccoli lavori
La gestione gli appalti tutto questo veniva e sembra che con la nuova legge che la Bassanini volevano anche arrivare
O nomadi miglior trasparenza ma io credo che la trasparenza sia migliore quella prima che libera di Giunta congiunta di Giunta che non di una determinata di un funzionario del segretario comunale che non viene neanche pubblicata che praticamente credo che sia molto meno trasparente di una delibera di giunta pubblicata e alle volte
Anche approvata dagli organi di controllo
Io chiederei veramente che presto venga preso in considerazione da parte dal Consiglio nazionale dell'Anci eccessiva
Fondo sul documento finale si ripiega che venga rivista
Questa norma
E che si dia di nuovo la possibilità nei piccoli comuni attraverso gli Stati Uniti dato che abbiamo la potestas statutaria
Attraverso gli Stati Uniti e regolamenti di poter di nuovo dare quella competenza agli amministratori io ritengo dispetti il diritto di poter Portanova
Perché a questo punto noi ci troviamo come amministratori ad avere solamente le responsabilità
Di ciò che può accadere
Però non abbiamo più la competenza e non possiamo più rispondere all'elettorato dei programmi che vengono presentati questo credo che è una cosa che lanci si deve appartato
Deve far capo
E specialmente all'interno dell'ANCI
Di creare quella Consulta dei piccoli comuni ma che sia veramente una Consulta funzionante per i piccoli comuni perché possa maggioranza dei comuni d'Italia sono in piccoli comuni
E credo che sia giusto pian piano da loro differenza perché possano senz'altro domani poter operare
Con le strutture che hanno e le disponibilità finanziarie possono avere di poter operare nel proprio territorio
Perché io credo che specialmente nei comuni di alta montagna se noi continueremo con queste normative arriveremo che la mia paura anche questa per questa voglia indurre e certi di indurre all'accorpamento dei Comuni prove già tanti Comuni
Hanno avuto un grosso sponsor di spopolamento ma se non mancheremo l'accento sul posto contro il Comune che può essere il posto il punto di riferimento quotidiano di questi cittadini sicuramente avremo dei grossi danni in più di quanto ne abbiamo già avuto fino adesso sul territorio
Io con questo concludo chiedendo che questi quanto ho richiesto venga messo nel documento finale e che l'ANCI si impegni più a fondo per quanto riguarda i piccoli comuni
Grazie Ruffier voglio ricordare agli amici il proprio lunedì avremo l'incontro tra lanci della Val d'Aosta e la presidenza dell'ANCI proprio per discutere di alcune questioni operative molto importante
Era stato già preannunciato l'intervento di Rucco
Che voglio ricordarlo rappresenta l'ANCI del Aran legge in cinque minuti Gianfranco ce la fai spiega il senso le ultime cose varato in modo che siano informati direttamente in tempo reale sulla questo è molto importante
Sì intanto beh io approfitto dell'occasione per ringraziare l'associazione il suo presidente per questo impegno nell'Aran dove il tentativo che stiamo tentando di compiere quello di portare effettivamente le esigenze delle autonomie e gestirle direttamente senza lasciarle a strutture che per la loro derivazione centrale sono comunque abbastanza lontane dalla nostra sensibilità il testo del contratto appena firmato sull'ordinamento del personale e nelle cartelle comunque disponibile presso la Segreteria del del Consiglio Nazionale io
Non intendo annoiare con particolari tecnici dico soltanto quattro cose sul senso generale delle scelte che abbiamo compiuto noi quando abbiamo affrontato la questione dell'inquadramento del personale abbiamo tentato di superare i due grossi problemi che diffusamente si trovano nelle amministrazioni cioè il mansioni Isma'
La rigidità delle qualifiche funzionali del sistema dei livelli e l'attenzione a livellare dipendente dal fatto che l'unico modo di dare un riconoscimento ai dipendenti era promuoverli
Allora il nuovo ordinamento si caratterizza per queste due scelte sono state diminuite il numero delle categorie di inquadramento all'interno delle categorie è stata prevista una progressione economica orizzontale AST a parità di lavoro
Cioè senza cambiare il mestiere che svolge il dipendente premiato dire con criteri selettivi e meritocratici
In cambio di questa maggiore apertura di carriera noi abbiamo avuto delle organizzazioni sindacali la flessibilità nell'impiego del del personale
Però questa è una scelta che richiede molta attenzione gestionale da parte degli enti perché queste possibilità funzionano se effettivamente si passa dalla gestione del personale burocratica
Formalistica e di tipo sostanzialmente amministrativo a una vera politica della gestione della risorsa umana
Che è una cosa che dobbiamo acquisire ancora iscritta nelle leggi di riforma ma non è la cultura della gestione corrente
Verso e questo consentirà a sé gestito adeguatamente di superare il problema dell'astensione livellare perché non ci sarà bisogno per acquistare un cattivo funzionario di perdere un buon impiegato nella sostanza
Abbiamo poi anche sburocratizzazione do tutti i meccanismi di selezione all'interno dell'Ente superando gli strumenti del concorso
E mettendo a disposizione delle amministrazioni degli strumenti di selezione che siano tarati non sulla cultura giuridico burocratica del dipendente in sul piano teorico come i concorsi ma sulla effettiva capacità professionale dell'uomo di corrispondere alle funzioni che deve svolgere anche questo ovviamente uno strumento diverse neutro può essere usato bene può essere usato male
Altra cosa che caratterizza fortemente il nuovo sistema è la grande apertura che abbiamo dato
Sulle posizioni di vertice delle amministrazioni oggi è possibile per l'ente locale Gorrini individuare delle posizioni di direzione nella sua nella fascia diciamo alta gli ex Settimio tali livelli
Posizione di direzione responsabilità precisamente individuate nell'organizzazione e corrispondere a questi soggetti un'indennità in analogia a quella della dirigenza anche significativa si può arrivare a venticinque milioni all'anno
In aggiunta che non sono pochi
E appunto
Naturalmente il problema del finanziamento prima il presidente dell'Anci Lombardia posto dice quanto scrive un bilancio ecco chiaramente nel bilancio bisogna scrivere quello che dice la legge per il periodo di riferimento contrattuale più ahimè è chiaro che sarà data alle amministrazioni una possibilità diversificata di utilizzare risorse aggiuntive guardate questa è forse la cosa più prestigiosa dei quest'accordo che è stato concluso per la prima volta nel nei contratti pubblici lo dico senza enfasi ma è la verità c'è la possibilità per le amministrazioni virtuose
Di essere sollevate dai lacci delle compatibilità finanziarie rigorosamente fissata a Roma
E per amministrazioni virtuose non s'intendono soltanto le punte di eccellenza del sistema
Ma anche quelle amministrazioni che nel periodo di riferimento dell'ultimo quadriennio abbiano dimostrato uno sforzo di risanamento e di recupero dell'inefficienza storica che sia in qualche modo apprezzabile questo è un grande strumento di flessibilità
Anche qui è chiaro che quindi bisognerà fare delle scelte cioè o si trovano i fondi da mettere a queste finalità o si destinano ad altre finalità però queste sono scelte della politica nel senso più pieno del termine
Per cui il quanto costa questo tipo di meccanismo dipenderà da quanto le amministrazioni intenderanno investire in questi termini
E quando dico occorre fare politica del personale è chiaro che i sindacati chiedono però uno deve corrispondere sulla base delle sue possibilità e sulla base delle sue risorse evidentemente
Chiudo con una nota sui piccoli comuni comuni di minori dimensioni demografiche e mi piace di più questa definizione
Anche qui la legge Bassanini ha detto che per quelli che per i dipendenti che hanno le funzioni di responsabilità derivanti dalla legge centoventisette localmente si individuano delle indennità
Noi abbiamo tentato di regolamentare contrattualmente questa vicenda per evitare fosse poi anche difficilmente gestibili nel sistema e in realtà c'è tutta una serie di disposizioni che danno la possibilità ai Comuni più piccoli
Ti avvalersi dello stesso tipo di disciplina dei comuni un pochino più grandi individuando le posizioni di responsabilità sulle loro sui loro apicali e attribuendo all'ora un'indennità anche qui di una qualche consistenza
Chiudo perché il tempo che mi è stato assegnato è finito dicendo
Dando anche un dato che può essere in qualche modo significa dicono che abbiamo registrato su questa proposta di modifica della classificazione del personale un larghissimo consenso sindacale hanno firmato praticamente il contratto
Tutte le sigle sindacali del comparto tranne due una che non firmerebbe comunque l'altra che probabilmente firmerà nei prossimi giorni questo lo dico perché noi abbiamo tentato di utilizzare anche la leva contrattuale per dare uno strumento in più alla realizzazione delle riforme nel convincimento che le cose scritte nelle leggi specialmente nelle leggi delega debbono essere anche attuate con un minimo di consenso sociale generalizzato
Però ripeto ecco al di là dei particolari tecnici non esiste contratti ideale esiste contratto possibile quindi è chiaro che non tutti sono contenti che è normale anche chi vi parla porta a casa delle insoddisfazioni dalle notti di trattativa ma altrimenti
Sarebbe troppo semplice però l'importante è che il sistema delle amministrazioni si attrezzi a pensare che l'epoca è cambiata
Non si tratta di gestire carte più o meno regolari per per governare il personale ma si tratta effettivamente di avere delle idee di politica del personale e di mettersi nella condizione di fare delle scelte vi ringrazio
Io voglio ringraziare di cuore Rucco perché la scelta di mandare all'Aran
Con tutto il rispetto per i professori universitari che naturalmente altissimo
Anziché tradizionalmente un professore universitario
Che poi
Una volta nominato non avremmo mai più visto all'Anci
Da cui non avrebbe non avremmo a cui non avrei potuto dare direttive e che non sarebbe mai venuto a riferire entrare in sintonia la scelta è stata una scelta credo particolari tipi il fatto che Rucco oggi sia qui
Il fatto che sia dell'ANCI soprattutto nel momento in cui si tratta di prendere le direttive di portarla nell'Arma per un argomento di grande forza seconda cosa volevamo dare un carattere operativo all'Aran la RAI deve trattare
Ma deve trattare sulla base delle direttive che non possono che a venire al nostro mondo sono facciamo dei contratti che poi sono dei contratti sostanzialmente senza la filosofia che la filosofia gestionale gruppo lavora con un comitato di settore
Che mi sono assunto l'onere anche se non il tempo materiale di presiedere proprio per fare in modo che gli assessore al personale gusto e dirigenti possano il city manager possono dargli una mano per andare in questa direzione avete sentito che alcune delle linee di riforma vanno nel senso che era stato al
La parola a al dibattito che oltre a essere il sindaco di San Lazzaro
Voglio ricordarlo membro del Comitato operativo dall'Anci perseguì problemi anche la formazione della scuola della cultura
Subito dopo parlerà Giuliano e poi ci sarà un'altra comunicazione tecnica di tutti
Sì Presidente intanto io
Che si terrà forse tutto molto
Alla Città di Catania che
Sì Presidente
Perché almeno da qualche anno non finiva qui coinvolto
Lo fa
E di grande inizia non è solo un fatto materiale anche il segno la
Di una capacità di governo
La prossima settimana
Mentre qui a Catania al Monastero dei Benedettini
Ci sarà una importante
Che vi risulta sia
Credo starà punto
Proprio lo stesso giorno presidente del Consiglio
Sebbene le linee programmatiche quella che dovrebbe essere
Dell'azione del governo
Che dovrebbe servire ad attenuare quella precaria stabilita
Che ancora oggi caratterizza il rapporto politico
Tra
Rifondazione comunista e duri
E vedremo se si sarà in grado
Di evitare che a settembre quando si entrerà nel merito della finanziaria
Novantanove
Si possono evitare fibrillazioni
Purtroppo
Hanno reso difficile questi mezzi
Io credo anche sulla base delle preoccupazioni che il presidente di AN
Ha prima espresso
Deve riflettere sulle conseguenze del fallimento della Bicamerale
è stato problemi che oggi si stanno riaprendo
Con rischi i parte lo stia
Per il ruolo
Delle autonomie locali
Io credo che da questo Consiglio nazionale
Accanto
A quella richiesta di sapere quanto prima
Se se
Votare
In coincidenza con il rinnovo dei consigli ai giornali
Che non è solo una richiesta di certezza i dati e anche una richiesta di certezza politica
Io credo che lo dobbiamo fare
Ogni sforzo
Perché nel discorso che farà il Presidente del Consiglio
Ci sia un impegno chiaro e no
Qui ad assumere
Il rapporto con le autonomie
Locali
Come modo di essere l'aspetto costitutivo
Di una fase nuova dell'azione di governo
Perché anche con riferimento ai problemi relativi alla occupazione
Alle questioni del mezzogiorno
Ma il problema riguarda anche le aree forti del nostro Paese il rapporto con l'Europa
Senza una svolta dal punto di vista dell'azione di governo
Riassumere il valore delle autonomie locali come modo di essere effettivo
Dell'azione di governo
Si rischia ancora di scivolare
In un in una attica centralista
Che rende più difficile oggi azione di riforme
E penso che
Noi dobbiamo fare davvero uno sforzo in questo senso perché anche nell'incontro di ieri
Tra i partiti della maggioranza secondo le notizie che dando i giornali di oggi
Questo aspetto del federalismo questo aspetto di un attenzione alla questione dei comuni
E del loro ruolo
Rispetto al governo rispetto al Parlamento alle regioni e le province mi pare sia ancora in
Se posso fare un'analogia
Tom eccetera ogni ministro e per il presidente del Consiglio il consigliere diplomatico
Così noi dovremmo riuscire a fare in modo
Che questo riflesso condizionato che ogni provvedimento è un provvedimento che può aprire possibilità di azione
Entrando in una sintonia virtuosa con il mondo delle autonomie questo è il salto di qualità
Che sta di fronte oggi
Alla azione del Governo
Perché in fondo anche i rischi che oggi gravano
Sull'attuazione dei provvedimenti Bassanini a legislazione invariata
E il problema che speriamo si possono di prendere in mano per quello che riguarda l'attuazione del trasferimento di funzioni
Sono la spia del fatto che
Appunto
C'è stata una sottovalutazione non collimano dalla conquista della conferenza unificata
In riferimento a questa nostra
Io mi condivido
Quanto a sottolineato il presidente Bianco sulla necessità che noi si affronti una riqualificazione associativa
Dell'ANCI nazionale
E delle
Associazioni regionali
Perché non v'è dubbio che o si riesce
A fare in modo che ci sia una piena ed effettiva rappresentatività
Per l'Associazione nazionale dei comuni a scala nazionale regionale
Del mondo molto articolato e molto vario delle autonomie locali
E allora noi avremo la forza effettiva per riuscire a pretendere e ci sia davvero questa fase nuova
Fino ad ora stentato
Ad essere assunta nell'azione di governo
Oppure
Il rischio che
La nostra indubbia
Presenza
Nella vita del parlamento
Nelle forte che riguardano
Appunto la vita pubblica lanci è sicuramente oggi un soggetto di grande rilievo
Però se noi non riusciamo a fare in modo che ci sia anche dal nostro dal punto di vista del nostro modo di essere tinte
Quella effettiva capacità di rappresentante
E anche
La possibilità di a vere senti certe e autorevoli
Per affrontare tutti i passaggi che riguardano la nostra vita organizzata
Noi rischiamo appunto sono parole di Enzo Bianco che lo diceva nonostante la presenza dei giornalisti rischiamo mi pare dicesse
L'anta concreti nel senso cioè che abbiamo problemi di uscire ad essere coerenti poi in concreto Polito
D'altra parte
è un valore fondamentale lanci quella di essere rappresentanza
Di tutte le politiche e anche delle forze e di quegli amministratori che non si riconoscono diretta mentre per forza
Anche questa
Questa questa questa questa peculiarità che rafforza poiché la nostra associazione ha bisogno appunto
Creare le condizioni
Vedendo le impositivo a seguito dei risultati che abbiamo raggiunto dopo Sorrento
Come una vera e propria riqualificazione associativa
Che ci consenta di essere ingerite di debito effettivo di tutte le alto
Martedì prossimo ho letto che presso il CNEL
La quinta Commissione che continua ad esercitare un ruolo in qualche modo un po'ambiguo
Sia per quello che riguarda i piccoli comuni e oggi anche per i Comuni medi
Ci sarà una iniziativa delle piccole città come adesso
Io non non conosco le motivazioni di questa di questa iniziativa
Credo che noi la dobbiamo sottovalutare proprio per riuscire a
Incorporare nella nostra azione di rappresentanza insieme delle realtà locali
Noi siamo viviamo in una fase diciamo così nella quale c'è una certa disaffezione alla partecipazione democrat
Del resto gli stessi dati elettorali
Hanno messo in evidenza poi
Di conseguenza io credo che dobbiamo essere ben consapevoli che
La nostra azione per una riqualificazione della forma stato e perché no immettere gli Enti locali
Effettivamente nella vita del federalismo come elemento propulsore
è in qualche modo una battaglia contro corrente
Molto difficile
E nella quale abbiamo un problema di
Ripeto intimazione quotidiana del nostro modo
Per quello che riguarda anche l'esperienza della riforma elettorale
Che vede l'elezione diretta dei sindaci
Ci sono in forme nuove
A mio avviso
Almeno in molti
Problemi di un nuovo di un rapporto che dia effettivamente al sindaco
Una possibilità operativa nei confronti della struttura apicale dei dirigenti
Perché
Per esempio questa è una tesi che sostiene
L'attiva nei confronti dell'azione politica e programmatica del sindaco e della giunta
E questo è un altro aspetto credo che noi dobbiamo avere presente
Perché tanto è vero che noi dobbiamo marcare i risultati che abbiamo ottenuto e il ruolo politico che l'ANCI ha conquistato sulla scena nazionale e tanto
Dobbiamo però dire anche la consapevolezza che molto abbiamo da fare
E molto abbiamo da conquistare perché ci sia davvero questa esperienza originale di un federalismo che oggi anche sul ruolo importante degli enti locali
Grazie Bach
Grazie alla prova Giuliano ANCI Basilicata chiederei al sindaco lombardo di estrarre voglia cappellino giallo vale a dire il vero
Per invitare
Per invitare ha un po'più di disciplina
I colleghi sapete il sindaco di Marsala Franco arbitro internazionale
Prestigioso richiama all'ordine quelli che fanno più indietro e fanno poco di confusione
Ti prego Graziano dopodiché dopo il prende la parola rubinetti per illustrare il presidente
Dico subito che non parlerò dei problemi afferenti la gestione in termini riservandomi di parlarne domani vorrei soffermare boh la vostra attenzione sul Quinto punto oggetto della nostra discussione sull'occupazione e sviluppo locale
E dare un messaggio di speranza ai tanti giovani disoccupate del Meridione partendo proprio da questo Consiglio nazionale
Evidenziando soprattutto che gli amministratori non solo quella del Meridione ma di tutt'Italia hanno un progetto organico per poter rilanciare definitivamente il problema della occupazione nel Mezzogiorno
Devo dire che
Diamo merito meriti al governo per gli strumenti operativi che ha messo in atto durante questi anni quali il patti territoriali e contratti d'area la programmazione negoziata il pacchetto Treu
Ma dobbiamo anche subito dire che è illusorio pensare che questi strumenti possono totalizzare una risposta risolutive radicali a tutte le problematiche del ritardo
Dello sviluppo accumulate nella nelle regioni del medio del Mezzogiorno d'Italia
Ci vuole ben altro
Occorre una nuova politica organicamente articolata che impegni tutte le istituzioni pubbliche dalla Unione europea allo Stato alle regioni fino agli enti locali
Una nuova politica e che abbia un carattere di straordinarietà solo come livello di efficacia nella cura d'urto verso i problemi della disoccupazione della sotto occupazione del mancato sviluppo economico e produttivo
Ma che abbia soprattutto una natura di ordinarietà
Nella tipologia degli interventi e degli strumenti di intervento che devono essere ad operare una politica ideazione permanente per lo sviluppo locale
Tutte le misure di intervento per il Sud messi in atto dallo Stato in questi anni
Sono apparse come palliativi inconsistente ed estemporanei
Anzi si sono ripetute le situazioni che hanno rafforzato la constatazione di una politica dello Stato che nei fatti continua non solo a disattendere nei confronti delle regioni meridionali
I conclamati principi della coesione nazionale ma addirittura privilegiare gli interventi a favore delle regione più prospere del Paese
E indispensabile una nuova politica per il Sud che non può che non che scaturire dalla coerenza quando nell'ideale della coesione nazionale e comunità
Che deve certamente essere il frutto della programmazione negoziata e concertata
Ma deve anche essere coerente con una con alcuni altri principi che oggi sono irrinunciabili quali per esempio che nella destinazione dei finanziamenti venga attribuita priorità alle iniziative di sviluppo endogeno a quello sviluppo ha costruito dall'imprenditoria locale
Dalla piccola e media impresa dall'artigianato da un amico impresa locale dei servizi e delle produzioni ridimensionando l'illusione che lo sviluppo locale possa essere affidato allora i grandi brezze ai cosiddetti trasferimenti industriale dalle stelle
E a questo punto devo con rammarico sottolineare una diciamo una rallentamento di un progetto innovativo che lancia verrà messo su in cantiere il Progetto dell'operatore
Locale per lo sviluppo locale perché segna il passo doveva partire a questo progetto ad aprile poi a maggio adesso non sappiamo che fine abbia fatto ecco presidente bianco noi diamo volta tesa
A questo progetto perché in sintonia con le nostre aspirazione è quella di creare uno sviluppo endogeno partendo davo le risorse che una realtà sia da un punto di vista produttive chiede risorse umane
La strategia per vincente
Per noi amministratori meridionale è nella valorizzazione delle autonomie locali
E nella responsabilizzazione delle autorità regionale o locale sui processi di sviluppo che interessano i loro territori
è in un decentramento amministrativo reale ed effettivo in ordine all'esercizio delle funzioni in materia di sviluppo locale purché però venga data al sud
Quella possibilità reale di autopromuoversi e di vincere la sfida contro la disoccupazione divaga
Su questa coscienza si fonda una rivendicazione che lanci di Basilicata pare ormai da tempo ripetendo ma finora purtroppo senza apprezzabili risultati
La rivendicazione del federalismo dio un federalismo della solidarietà nazionale
Di un federalismo della reciprocità nell'utilizzo delle risorse del territorio di un federalismo alimentato dagli ideali della coesione nazionale ed europea
E il nostro convincimento che modello federalista rappresenta oggi l'unico modello che consentirà alle Regioni meridionale di accelerare
In piena autonomia e responsabilità i propri processi di sviluppo e combattere efficacemente la tragedia della disoccupazione
Creando nuovi posto nuovi posti di lavoro tanti quando occorrono per i suoi tre milioni di disoccupati
Più federalismo e più lavoro e questa la rivendicazione che rivolgiamo noi al governo nazionale ma anche l'appello che proponiamo ai nostri colleghi comuni dal Nord alle regioni del Nord
Ma è anche per noi il compito di responsabilità che le istituzioni locali del Sud sono pronto ad assumersi rifiutando ogni forma di assistenzialismo edita responsabilizzazione
In ambito europeo poi la politica di coesione e in particolare la politica strutturale per le regioni dell'obiettivo uno sono le politiche da consolidare con decisione nei prossimi anni
Sono obiettivi che la unione europea deve porre in cima alla sua azione di intervento e sono strumenti che le Regioni meridionale devono impegnarsi ad utilizzare appieno
A questo proposito
Dobbiamo ricordare ancora una volta che i fondi comunitari sono fondi addizionali integrativi è complementare dell'intervento statale
Deve essere chiaro a tutti che l'intervento dello Stato a favore del Sud o non può non deve mancare perché è condizione vincolante proprio per poter utilizzare le risorse comunitarie
Ed è necessario fare delle precisazione anche sulla nuova regolamentazione dei fondi strutturali previsti per il periodo due mila due mila sei e Gianni delineate dell'Agenda due mila
In primo luogo nella valutazione dell'ammissibilità delle regioni dell'obiettivo uno bisogna prestare molta attenzione al criterio di calcolo che è riferito solo al Pio perché questo criterio pennellate penalizzerebbe proprio quelle regioni nelle quali la disoccupazione è un fatto strutturale indotto da un'economia ad alta concentrazione di capitale e a basso impiego di manodopera
In secondo luogo il previsto Obiettivo tre che fa riferimento al titolo sull'occupazione
Contenuto del trattato di Amsterdam e che prende le mosse dall'azione sviluppata dalla comunità a partire dal Consiglio di essendo dovrà essere applicati esclusivamente fuori dalle zone ammissibile agli obiettivi numero uno e numero due
Ebbene dobbiamo dire che una politica di tal genere sarebbe lesiva degli interessi delle regioni Obiettivo uno nelle quali la lotta alla disoccupazione deve costituire obiettivo vitale in conclusione è giunto il momento nel quale assunto debba essere dato finalmente tutto quello che gli spetta
Lo Stato nazionale l'Unione europea
Non possono sottrarsi a questo dovere
Il resto lo faremo noi lo faranno le autorità le Autonomie locali gli operatori economici del territorio che insieme in questo sforzo fanno appello alla solidarietà dei comuni delle regioni del Nord
Un ente da una più profonda ragione della solidarietà nazionale potremmo rinsaldare i vincoli dell'unità nazionale potremo competere alla pare che alla pari con i nostri partners europei
Una sola battuta e chiudo sul problema
Per la per la pressione a cui ci faceva riferimento
Il presidente Bianco per quanto riguarda la proroga è la durata del mandato
Amministrativo io devo dire che non basta da sola pressione anche perché sono due volte che consiglio nazionale si esprime al riguardo senza avere una un ritorno positivo da parte del Parlamento
è qui che lancerei anche una diciamo una sensazione che io quando stavo nella rapporto tra piccoli è grande città Cerati diffusione la sensazione diffusa è che quando si tratta di risolvere
Problemi delle grosse città si fa quella giusta pressione perché si ottengono risposte quando invece un problema tocca a sei mila cinquecento Comuni
Per portare anche a completamente processa di programmazione nella durata allora segnando il passo allora dico non bassa la pressione politica
Ma dobbiamo dare anche un segnale tangibile forte devo dire al Parlamento va bene
Allora non volete prorogare ci dimettiamo noi dapprima non arriviamo noi alla scadenza perché in questo modo ne faremo un servizio al Paese per dimostrare al Paese che la nostra non è una mantenimento di potere perché vorremmo scappare quando prima da queste incombenze ma per dire che necessaria e per meglio servire le nostre comunità
Ebbene equiparare la programmazione comunale provinciale a quella regionale è nella concertazione della programmazione lo sviluppo del futuro se non c'è questo che nemmeno quella concertazione di cui tutte le siamo fortemente convinti
Grazie
Grazie Giuliano
Ha la parola rubinetti per fare il punto come preannunciato al presidente
Sull'attuazione Bassanini dopo di lui presidente Moffa
Cinque minuti proprio sul documento che anche in cartella relativo alla attuazione del decreto legislativo centododici degli altri decreti attuativi della legge cinquantanove
Il documento come potete facilmente notare leggendo insomma è ispirata ad un principio
Che il principio della coerenza rispetto a quanto prima la legge cinquantanove poi il decreto legislativo
Hanno delineato nella impostazione nell'articolazione delle funzioni fra i vari livelli di governo se voi guardate i primi nove articoli del decreto legislativo centododici vi accorgete che c'è una sorta di blindatura se volete a priori quindi ex ante delle leggi regionali
Per evitare che proprio le leggi regionali che sono per noi il momento determinante c'è il momento con il quale vengono concretamente attribuite le funzioni agli Enti locali stravolge estero il sistema che insieme abbiamo costruito contenuta la legge cinquantanove
E questo ci sono alcuni principi fondamentali che conoscete già che il presidente viaggio illustrato il principe relativo alla concertazione
Concertazione intesa nel senso vero del termine perché anche facendo delle analisi poi sul territorio si vede che molte volte le leggi le proposte di legge regionale non è che siano condivise con le rappresentanze degli enti locali ma forse la maggior parte dei casi sono state soltanto comunicato agli enti locali per esprimere dei pareri o proporre degli emendamenti
Questa concertazione importante che sia disciplinata nella legge regionale attuativa del centododici perché poi sarà il sistema attraverso il quale tutte le leggi che regoleranno materie di interesse locale
Dovranno una procedura che si dovrà seguire quindi non soltanto per l'attuazione da cinquantanove ma anche per la materia
Future
Un altro principio che già prima il presidente registrare quello dell'articolo centodiciotto della Costituzione voi sapete che la legge cinquantanove individua due nei binari
Sui quali passa il trasferimento delle funzioni combinare che appunto prevede un trasferimento a Trezzo leggi regionali e l'altro che prese il trasferimento diretto molte Regioni purtroppo hanno provato a scardinare questi binari e quindi andare a inserire norme anche su materie nelle quali non hanno una competenza legislativa né primario cioè riconosciuto accetti o sette la Costituzione ne delegata dalla dalla legge cinquantanove lo sportello unico il catasto sono gli esempi più più eclatanti
Altro tema altro tema è quello delle risorse
Questo forse il tema più importante perché sapete che la legge cinquantanove entrerà effettivamente in vigore solo nel momento in cui saranno siglati
Gli accordi relative alle risorse e beni strumentali finanziari
Questo momento è scavato nel tempo partirà dal mille novecentonovantanove si concluderà comunque entro l'anno due mila
Ora questi soldi queste risorse che dallo Stato dovranno andare alle Regioni e agli altri livelli di governo a cui sono state quelle funzioni riguardano però solo le funzioni assegnate con la legge cinquantanove e non le funzioni che le Regioni esercitavano prima
E invece le regioni sono obbligati per legge oggi ad attribuirci tutte quelle funzioni nelle materie che già esercitavano prima e che in base all'articolo tre della centoquarantadue in base al seicentosedici base dei del settantadue dove hanno già attribuire comuni ad al problema che si pone che oggi le Regioni tentano di fare delle norme cornice cioè dicendo che attribuirà hanno risorse nel momento in cui DPCM avranno stabilito hanno quantificato le risorse dello Stato destinare alle regioni stesse questa è la procedura sbagliata perché le regioni ad oggi esercitando già delle funzioni conoscono beni dei turni proprio Bilancio già determinato quale sia quante siano le risorse impegnate
Per queste terminate funzioni e queste dev'essere ceduti agli enti locali questo passaggio fondamentale nella che è stato accettato dalle regioni con molte difficoltà e che trovate nel documento era uno dei motivi per i quali le Regioni non volevano sigla del documento
Perché oltre ad impegnare le regioni a trasferirci risorse impegna le regioni a trasferirci da subito quelle funzioni che loro Giannino e non aspettare l'anno due mila come invece vorrebbe
Un altro elemento voi fondamentale riguarda quello dei beni strumentali degli enti strumentali sapete tutti ormai il principio di sussidiarietà è un principio che anche inflazionato per quanto se ne parla
Tradotto nel nella attuazione da cinquantanove questo significa che le Regioni devono attribuire funzioni ai livelli agli enti locali e poi salendo quindi Comuni conia montane Province ed eventualmente esercitarle poi a livello regionale le funzioni non c'è dubbio
Anche attraverso la creazione di enti strumentali purtroppo le regioni sono portati per natura fare l'inverso faccia vedere quello prima che possono aversi loro
Se non ce la fanno a farle da sola lo farà presto delle agenzie regionali o dell'ente strumentale quel resto viene ceduto ai livelli di governo inferiore
Nel documento c'è un passaggio forte su questo di cui si dice il principio di serietà deve essere rispettato dalle regioni
Le quali quindi dovranno prima trasferire tutti e poi eventualmente le poche funzioni che rimarranno gas a livello regionale potranno anche resesi da anche essere esercitato attraverso questi enti strumentali ora questi che sono contenuti io mi fermo qui ci sarebbero altri insomma gli elementi importanti sono alcune punti saldi di questo documento che dovremmo ritrovare poi per forza nella legislazione regionale avvengano dal centro dalla ci faccio un po'fatica a stare dietro a tutte le varie proposte di legge che ogni Regione emana che quale sui costi legge sapiens mano una trafila particolare a seconda dell'iter e che si è previsto per la singola regione
Quindi il compito che la citazione settata è quello di fare un monitoraggio insieme alle regioni di carattere nazionale ma soprattutto quello di essere a servizio delle Anci regionali e dei Comuni
Come dire recependo tutti i segnali distorti che voi troverete durante l'applicazione della legge cinquantanove quindi quando all'Inter la legge regionale vi saranno i principi che sono in netto contrasto o addirittura proprio controversi rispetto a quello che è la imposta le impalcature del documento reperiamo insomma di segnalarci perché poi questi sono alcuni aspetti che a livello nazionale non cercheremo di di colmare
L'ultima questione riguarda lo sportello unico per le attività produttive che non è contenuto nella nel nel nel documento di cui insomma oggi si discute attutito da cinquantanove ma che è contenuta nel decreto legislativo centododici l'articolo ventitré voi sapete che conferisce a ai Comuni direttamente questa funzione
Ora questa funzione sta per essere normata attraverso un regolamento quindi a tre sul DPCM di semplificazione
State attenti la massa è molto tecnicamente apprezzabile da questo significa che mentre se fosse stata una funzione attribuita direttamente a noi e il Governo avrebbe dovuto darci risorse adeguate con i DPCM trasformandolo in un procedimento di semplificazione
Le risorse non ci verranno quindi tra traducendo quello che ne verrà fuori sarà sicuramente un servizio per i cittadini perché non avremo l'obbligo di chiudere dei procedimenti i novanta giorni in caso di autocertificazione o in otto mesi in caso di procedimento accelerato
Ma di fatto tutti gli sforzi che a livello di organizzazione della struttura i Comuni dovranno fare non sa non avranno una remunerazione finanzierà la spesa anni
Beni strumentali ma ad esempio di collegamenti telematici delle lady tematica che funzionano queste noi dovremmo dare al governo in occasione della conferenza stato città che dovrà esprimere il parere sulle quali
Grazie diretti
La parola adesso il vicepresidente Silvano Moffa dopo lui il sindaco giusta
Presidente colleghi
Io chiedo scusa se
Non rispetterò
Un po'l'ordine dei lavori che è stato dato oggi al consiglio nazionale
Ma lo faccio per una sorta di economia dei lavori non vorrei cioè dover intervenire anche domani
Anche perché credo che comunque nella relazione ampia
Che ha fatto
Bianco il presidente bianco ci siano tutti gli elementi per una riflessione compiuta
Rispetto alla quale io vorrei avanzare qualche ulteriore elemento di riflessione
Credo che gli aspetti salienti dell'intervento di bianco abbiano riguardato sostanzialmente due aspetti
Una questione generale
Attinente allo Stato dell'arte sul tema della riforma
E del cammino
Delle autonomie locali
è una questione più propriamente interno associativa
Tutta tesa
Ad analizzare lo stato di salute della nostra associazione
A sedici mesi o poco più
Dalla scadenza del mandato e quindi dall'appuntamento congressuale
Per cercare di cogliere alcuni elementi di criticità che indubbiamente esistono
E che a mio avviso il Consiglio nazionale deve discutere
Per avviare una fase anche nuova
Bianco nel suo intervento ha usato un'espressione che io riprendo che è significativa lanci è a un bivio
Occorre riformarla
Beh io vorrei
Appunto riferirmi a questi due elementi
Della relazione bianca
Bianco sa con quale lealtà decidemmo
A Sorrento di sostenere unitariamente il percorso associativo di tutte le associazioni dell'ANCI dell'UPI
Delle
Comunità montane
Proprio perché siamo intimamente convinti
Che l'associazione può avere un ruolo
E può incidere positivamente
Per rendere effettiva la crescita delle comunità locali
Se ha questa spinta sì a questa capacità unificante che ne rende più forte anche la capacità di incidere soprattutto nel confronto con il Governo e con il Parlamento
E allora io credo che con quella lealtà che ha contraddistinto ebbe rapporti
Durante questi mesi di lavoro
Ma anche con la necessaria
Riflessione
Sullo stato complessivo dei lavori che sono stati condotti in questi mesi io credo che alcune cose vadano ditte per cercare
Di focalizzare quelle che a mio avviso sono i rischi che oggi il mondo delle autonomie curdi
Il primo rischio deriva a mio avviso
Dalla possibile in cambiamento
Delle capacità propositive e anche delle possibilità partecipative nella costruzione dei disegni legislativi delle proposte di riforma
Che può derivare
Da una partecipazione alla conferenza stato città o alla conferirle conferenza unificata
Senza
Essere adeguatamente pronti a sviluppare delle nostre proposte
Ho l'impressione cari amici
Per una serie di motivi molti anche di natura strutturale organizzativa
Forse anche dovuti ad una scarsa propensione a sviluppare
Quella discorso federalista che deve coinvolgere anche la periferia e quindi le strutture regionali dell'ANCI ma ho l'impressione
Che la Conferenza Stato Città e vi è più la conferenza unificata si stia ormai traducendo e trasformando in una sorta di fare edificio dove si va per
Esprimere un parere ma non si riesce ad essere protagonisti di quello che è il
Movimento di riforma legislativo nel quale le autonomie debbono saper stare
E lo dico con riferimento anche ad alcune leggi che avranno delle ripercussioni molto pesanti nei confronti dei Comuni
Domani bianco tratteranno e lo ha già anticipato il tema della occupazione e del lavoro
Ma io voglio dire ai colleghi sindaci come stanno vivendo la esperienza dei lavori socialmente utili
Perché prima
Giuliano ha detto per carità è una valutazione di ordine politico
Ha fatto le lodi del Governo
Per alcune leggi soprattutto per il pacchetto Treu per i patti territoriali per strumenti operativi sul campo territoriale che dovrebbero mettere in noto nuovi meccanismi di sviluppo
Però caro Giuliano la realtà che i patti territoriali non può non decollano perché sono stati concepiti male
Perché per esempio la presenza creditizia è stata chiamata ad un tavolo delle trattative viene chiamata al tavolo delle trattative soltanto quando il patto già sottoscritto dai sindacati e delle altre parti sociali e non partecipa fin dall'inizio
In quel processo di costruzione dal basso di un modello di sviluppo nel territorio sì che è inutile parlarne le possiamo costruire molti di Patti territoriali ma pochi potranno effettivamente avere le risorse adeguate e private per de far decollare lo sviluppo soprattutto nelle aree del Mezzogiorno
Ma i lavori socialmente utili cari amici e Collins che dovevano passare ad una seconda fase
Di lavori di pubblica utilità
E che dovevano Totò Marrazzo il vive a mettere in piedi un meccanismo virtuoso
Che per lo meno consentisse di dare
Stabilita da una parte di quei lavori socialmente utili e concretezza anche di ragionamento e di riferimento finanziario ai comuni
Io lo interpreto soltanto in un modo visto che non si è avuta la forza di imporre questo cambiamento delle all'SV i nelle più con questa prospettiva di creare occupazione stabile
E il rischio sapete qual è il rischio è che di fronte alla incapacità del governo centrale
Di risolvere il problema occupazionale di trovare strumenti adeguati si scarichino poi sui Comuni è soltanto sui Comuni tutti gli oneri dei lavori socialmente utili
Si scarichino anche sui Comuni tutte le iniquità che stanno al Monte della scelta dei lavoratori socialmente utili che come sapete sono stati assunti sulla base di criteri che o se deriva oserei dire almeno opinabili che non sono assolutamente qui sotto il profilo anche della necessità di alcune famiglie di ottenere lavoro rispetto ad altre quindi stiamo attenti
Perché c'è anche una partita importante che si sta mettendo in piedi
E che è molto come dire e molto ancora nebbiosa ma che rischia nei prossimi anni di mettere a dura prova i comuni che si troveranno con i Sindaci in prima linea a dover a fronteggiare la protesta come già sta avvenendo soprattutto nel Sud dei lavoratori socialmente utili che crederà che chiederanno di fare la stessa fine della famosa legge duecentottantacinque
Che ha portato tanti why all'interno dei comuni e che certamente non va nel senso di quella riconoscimento anche delle professionalità
Altro riferimento
Da non atto che fa parte del coordinamento operativo ha svolto un ruolo importante oggi non è presente nell'ambito di quella Commissione che è stata messa in piedi a livello ministeriale per
Cercare di trasformare la legge Ronchi attraverso adesso guardi il suo articolato in elemento operativo e voi sapete che dal mille novecentonovantanove avremo la modifica della tassa in tariffa
Beh io credo che non basti limitarsi come dire ad una denuncia più o meno ripetitiva del Consiglio nazionale rispetto a quelli che sono gli effetti indotti di questo passaggio
Noi abbiamo fatto una parametrazione in ANCI
Su alcuni modelli di città medie e ci siamo resi conto che la semplice trasformazione della tassa in tariffa fatti di giudicare la pressione fiscale sul contribuente sull'utente
Il che significa che noi e quindi i sindaci di comuni saranno oggetto di riferimento della protesta anche in questo campo in questo settore
E allora non basta io credo immaginare un'associazione che cura attraverso le sue articolazioni i suoi momenti di confronto oppone
Al tavolo del Governo queste preoccupazioni sono non e le diamo anche il livello del confronto
Se non rendiamo partecipi anche le comunità di quello che il rischio concreto divenire vanificato un grande processo di riforma perché dietro questo poi c'è lo schiacciamento
E il ritornare indietro che è tra l'altro si intravede in tanti in tanti fatti in tanti elementi che cercano in qualche misura di ridiscutere quel processo di grande innovazione della legge ottantuno io lo vedo lo vedo in tanti atteggiamenti
In alcuni ambiti porti parti partitici del tutto trasversali per carità in alcuni tentativi di dare al consiglio comunale un ruolo ulteriore rispetto a quello che oggi ha il consiglio comunale
Nel momento stesso in cui non siamo stati ancora in grado di far capire a un consigliere comunale come oggi deve svolgersi il suo ruolo e qual è l'ambito della sua azione
Lo vedo in tante proposte che qua e là vengono avanti e che Cercone in qualche misura di imbrigliare la posizione del sindaco eletto direttamente dal popolo e allora cari amici
Se c'è questo come c'è un ritardo e processi
Legislativi che tendono a riportare nell'ambito comunale comunale la scelta nel campo della urbanistica presente
Con i ritardi la riqualificazione urbana con quello che diceva qualche collega prima di me che è il ritornare riportare nell'ambito provinciale delle scelte
Per quanto riguarda i piani di coordinamento territoriali che vengono fatti senza concertazione con i Comuni mi sembra che lo dicesse Torchio se c'è tutto questo evidentemente allora c'è anche la necessità di riflettere
Sul ruolo della nostra associazione capire se oggi non sia necessario porre un tema di verifica non solo sullo stato di salute
Perché non c'è dubbio l'associazione ha fatto dei grandi passi e dobbiamo riconoscere
La stessa ora vuole o di bianco è stato un ruolo positivo l'associazione ha acquistato in visibilità è riuscita ad essere presente intorno a tavoli rispetto ai quali in passato lanci veniva esclusa
Ma sono anche cambiate oggettivamente le condizioni è una volta il sindaco non era eletto direttamente
Una volta le condizioni che si creavano soprattutto nelle grandi città rendevano meno visibile l'opera del sindaco è evidente che oggi uno Francesco Rutelli è un vitali eletto a Roma sono enormemente più visibile sono un soggetto politico di riferimento costante
Che fa crescere complessivamente la visibilità ma dall'altro piano della bilancia sull'altro piatto della bilancia c'è il rischio non solo di una compressione complessiva di quella che come dire la specificità di un'associazione che deve rappresentare il mondo dei piccoli e medi Comuni un'articolata non è territoriale molto vasta molto profonda importante rispetto alla quale si fa ma si fa troppo poco ecco perché
Io credo caro Enzo
Che sia questo il momento per aprirci ad una grande riflessione abbiamo bisogno di fare un'analisi seria
Abbiamo bisogno di avviare se è possibile una seconda fase in quel processo di Sorrento abbiamo bisogno anche di riequilibrare i nostri rapporti perché non dirlo
Spesso tu sottolinea un aspetto che è qualificante per la natura associativa dell'ANCI che cioè qui esiste una unità di fondo che è rappresentata geograficamente da tutti i comuni italiani ma che è rappresentata politicamente da tutte le componenti e le articolazioni politiche che ci sono nel nostro Paese
Però con altrettanta onestà e lealtà devi riconoscere io credo che c'è un grande squilibrio anche della rappresentatività negli organismi non c'è nessuno organismo anche di derivazione ANCI nessun consorzio che oggi abbia la possibilità di essere guidato da un riferimento del Polo per esempio io chiedo come mai la Cispel
Dove è il maggior contribuente il Comune di Milano non possa essere degnamente rappresentata dal sindaco dal Comune di Milano chiedo perché non ci debba essere un tavolo di confronto serio su questi problemi per cercare di rispettare questa filosofia che sta al fondo della unità che a mio avviso non deve essere intaccata ma che deve avvenire un momento di verifica in questa fase vedete cari amici e chiudo
Noi ancora oggi attendiamo nonostante gli sforzi che alcune leggi importante per la vita delle nostre amministrazioni siano farà diceva Bassanini qualche settimana fa in un'intervista al Sole ventiquattro Ore che adesso il percorso del decentramento e del federalismo è ancora più difficile
Perché è venuto meno l'ombrello della grande riforma costituzionale
Io sono convinto come Bassanini che effettivamente oggi siamo di fronte a difficoltà ancora più pesanti lungo questo percorso ma ci sono cose
Che non attendevano
La riforma
C'è per esempio ormai da anni sul tavolo la richiesta di riforma dello status degli amministratori locali che Langue e rispetto alla quale ancora non riusciamo a far capire che oggi se si vuole davvero
Portare la gente in una società civile come si dire come si dice ad impegnarsi
Per la propria collettività bisogna anche riconoscere il livello di quel di quel sacrificio il livello di quel impegna in maniera adeguata corretta senza meccanismi strani che rimangono alla demagogia le scelte bisogna avere il coraggio di porre questo in maniera concreta in maniera decisiva così come è una sconfitta
Aver dovuto fare le elezioni amministrative senza sapere
Se il mandato fosse prolungato a cinque anni o meno c'era una logica nella richiesta avanzata due anni fa dalla nostra associazione
Era quella di andare nel senso anche di un risparmio complessivo delle spese elettorali della unificazione complessiva degli appuntamenti
Regionali provinciali e comunali invece oggi abbiamo una mezza proposta che al massimo salverà soltanto
Chi ha avuto la opportunità di del rinnovo elettorale nel proprio territorio e abbiamo vanificato invece quello che era lo scopo di pronto quello che era effettivamente una esigenza primaria e come tale percepita dalla comunità
Oggi invece rischiamo che anche questa che è una riforma legittima anche questo prolungamento a cinque anni venga soltanto guardate osservato dall'opinione pubblica
Come magari il contentino dato agli amministratori pestare qualche anno in più sulla poltrona di sindaco e allora con quella lealtà caro Enzo che ha sempre ispirato ai nostri rapporti io credo che oggi se occorre
Bisogna aprire questo confronto e bisogna soprattutto ripensare anche una struttura associativa tu l'hai definita non adeguata sono convinto di questo ne ho parlato anche a Roma nel Consiglio nazionale fatto
Al Campidoglio dirò di più e inadeguata questa struttura ma forse
C'è anche un campo che ci portiamo indietro
Ed è quello di non averla sufficientemente impegnato e coinvolto gli organi dirigenti di questa associazione quando andavano coinvolti abbiamo pensato che tutto si potesse risolvere nel coordinamento operativo che non è un organo statutario che un organo che tui Ascierto e rispetto al quale io sono
A disposizione ovviamente per l'incarico ma credo che dobbiamo recuperare questa centralità del governo dell'associazione attraverso le sue strutture che sono state eletto nei congressi grazie
Grazie grazie Moffa adesso approva il sindaco di Biella sussista
Dopo di lui Bucci lance toscana
E infine cimici
ANCI Umbria dove tiene
Cari colleghi
In questi ultimi anni anche se i momenti
Di riflessione ne abbiamo avuti diverso
Io credo che in rare occasioni abbiamo ha avuto l'opportunità di approfondire alcuni aspetti politici di fondo
Che invece oggi la relazione di bianco e alcuni interventi che si sono succeduti ma così tutti
Hanno invece sottolineato fortemente
E secondo me è un fatto estremamente positivo che l'Associazione nazionale dei comuni italiani tenti di colmare il deficit di politica che c'è in questo Paese
Un deficit di politica che noi riscontriamo in un dibattito ormai avulso da quello che per quelli che sono i bisogni del Paese a livello nazionale per l'incapacità di trovare un momento di mediazione alto
Tra le opposte esigenze
Quella di fondo di disegnare il nuovo Stato
Allora se il nostro compito è quello di cercare di colmare il deficit di politica è giusto che ci interroghiamo un po'sulla nostra capacità come dal suo punto di vista ha tentato di fare nell'intervento che mi ha preceduto mo'
E intanto le dobbiamo lanciare alcuni messaggi credo come associazione nazionale dei Comuni italiani
Il primo messaggio forte deve venire sulla questione del federalismo non dico una volta per tutte perché siamo così lontani dal traguardo
Che credo sia impossibile lanciare ultimato
Ma per tradurla in soldoni questa politica da colmare relativa al federalismo e ruota intorno a due questioni
La prima è di incomprensione dei problemi che esistono al nord
La seconda è l'incapacità di individuare gli strumenti perché si possa trasferire la ricchezza enorme che accumulate in alcune sacche del nostro Paese al sud
Per raggiungere gli obiettivi che Giuliana che Moffa ricordavano il presidente Bianco una sua introduzione un momento fa
E mi sembra che su questo davvero sì gli atti
Sì Brancoli nel buio
Decisi preoccupi di quelle che possono essere le reazioni di tipo giuridico cavilloso della unione europea
Non sia il coraggio di andare a fondo di queste elementare questione che non voglio banalizzare in quel torno a questi due elementi
Perché mi rendo conto di quanto difficile sia trovare gli strumenti giuridici per fare le cose
Ma se noi non capiamo fino in fondo
Che il problema non sta nello strumento
Ma sta nell'individuazione dell'obiettivo
E l'obiettivo è quello di trasferire la ricchezza dal nord al sud
Affinché questa ricchezza possa produrre dell'altra faccia emergere lavora in nero faccia emergere reddito al reddito poi dopo si trasforma in imposte quindi gettito per lo Stato io credo che la questione nord sud e quindi la questione federalista in questo Paese non può essere posto
Se sono io penso che negli ultimi quindici giorni tre aziende del mia zona del mio distretto industriale hanno aperto in Romania prestabilite due testi di ovviamente è una segheria questo tanto per dire qual è il drammatico problema che bianco poneva e che dobbiamo porci noi tutti insieme e dentro al quale il Governo ma anche l'opposizione
Devono fare la loro parte
La riorganizzazione del nostro Stato non passa attraverso i veti crociati i figli di una sorpassata difesa del proprio potente entrare dentro una logica di contrapposizione tra Comuni Provincia Regione entrare dentro ha una logica perdente
Io non voglio difendere ciò che ho sostenuto a Pisa per partito preso
Dico alcol tra che se noi partiamo dal presupposto che ciò che va attuato è il principio di sussidiarietà che non vuole dire lasciare alle istituzioni l'attenzione dei deboli e degli emarginati e dei poveri per lasciare il resto ai privati
Ma vuole dire lasciare alle istituzioni ciò che più vicino alle ore andare parlare o su per cercare di rispondere
I nel modo organizzativo migliore alle funzioni che sono proprie di livelli superiori ma non superiori in termini gerarchici ma a livello funzionale e io credo che non riusciamo da qua con delle proposte polemiche con delle proposte Poli
Il ruolo delle Province il ruolo delle regioni si definisce sulla base episodi a cui si deve rispondere
Nei confronti della gente
Ed è chiaro che l'ente originario per definizione come il Comune mantiene la sua centralità la sua originalità
Ma è altrettanto chiaro che gli strumenti intermedi come le Province sono determinante per quelle funzioni che non possono essere svolte se non altro a livello di programmazione non certo a livello di gestione su area vasta
Così come le funzioni politiche di alta amministrazione dallo Stato devono essere trasferite dalle alle regioni no per la logica di decentramento ma perché si riconosce che il potere nasce dal basso
è un criterio elementare di sovranità nazionale
Da questo punto di vista la nostra associazione anche a differenza dell'associazione delle Province
Ed è la Conferenza delle Regioni ha un ruolo politico essenziale
Allora non è l'autocelebrazione del ruolo dei Comuni da Moncenisio a Roma
Che noi dobbiamo riaffermare
Ma il tentativo di ricostruire una democrazia istituzionale partendo dal basso
E noi pur nella diversità delle opere dello opzioni che abbiamo al nostro interno dobbiamo tentare di far sentire non in contrapposizione con il partito
Ma insieme alle forze politiche
Un il tentativo di far passare alcuni criteri
Intanto che siamo di fronte a una palese obsolescenza degli strumenti lo ricordava bianco nel suo introduzioni con questa burocrazia Rossi fare sulla riforma
In secondo luogo l'esigenza della governabilità in terzo luogo il comune riconoscimento dei valori fondanti della Repubblica
Ma quale riforma costituzionale vogliamo fare se non siamo d'accordo neanche sui valori fondamentali su cui si regge la Repubblica e nel momento in cui qualcuno vuole mettere in discussione la prima parte della Costituzione della Repubblica allora io credo che se vogliamo tentare una mediazione dobbiamo fare un grande sforzo di mobilitazione in questo Paese
O vogliamo lasciare ai movimenti parziali alla Di Pietro il tentativo di rispondere al bisogno di riforma che c'è in questo Paese
O vogliamo lasciare iniziative sempre in negativo il tentativo di costruire un momento di mediazione alto
Ecco il terreno di mobilitazione dei comuni italiani
Come e io credo tanto di pormi la domanda quante volte all'interno dei nostri consigli comunali noi ci siamo preoccupati di approfondire il dibattito che arrivava in Bicamerale
Che appoggio abbiamo portato nei confronti anche della presidenza nazionale
Che tentava uno sforzo di mediazione a livello di Commissione bicamerale nei passaggi che il presidente bianco ricordava giusto criticare a volte il verticismo di qualsiasi organizzazione dei partiti dell'ANCI dell'UPI di quant'altro
Ma dove eravamo noi nel momento in cui si stava sfaldando un processo di convergenza intorno i valori fondanti della Repubblica
E allora questo movimento deve ripartire se non vogliamo che i movimenti che nascono dal basso verso assumano delle connotazioni che non si sa poi se sono dentro il sistema fuori dal sistema
Io credo che questo sistema possa essere cambiato ma deve profondamente cambiare anche il metodo di approccio nostro a questi a questi problemi
Allora io credo che certamente si ponga un problema di ruolo
Dell'associazione nazionale dei Comuni italiani
E credo che alcuni lei rilievi che faceva mossa Moffa possano essere interpretati in positivo e non essere momento di contrapposizione non c'è dubbio che noi siamo un'organizzazione che non prescinde dalle forze politiche che non prescinde dall'ideologia rivendico con orgoglio la mia appartenenza politica
Ma credo che noi abbiamo due funzioni la primo la funzione sindacale noi dobbiamo rappresentare gli interessi dei comuni italiani nei confronti degli altri livelli di governo dalla Provincia in su
E da questo punto di vista noi dobbiamo fare gli interessi innanzitutto dei comuni
E credo francamente lo dico anche a Moffa che nulla si possa rimproverare in questi anni alla presidenza bianco anche i momenti di contrapposizione col Governo voglio dire mi risulta che anche ieri non sia stato molto tempo
Aria che certamente non il fatto di appartenere all'Ulivo tanto per essere chiari non ci fa certamente tornare indietro e non si fa neanche abbassare questa banda
Ma dobbiamo trovare al nostro interno una convergenza sulla fase due dicevamo bene quale l'acqua sul la fase due non deve essere quella di voler diventare certamente il megafono del governo non abbiamo come compito quello di contribuire se non all'interno di un quadro costituzionale comunemente riconosciuto al risanamento economico al rilancio della fase due e a sottoscriverle tutti gli impegni concreti
Ma non possiamo neanche non possiamo neanche allinearci in una mediazione bassa a un'opposizione che non ha indicazioni strategiche rispetto al futuro del Paese il futuro del governo catturata come dentro a una logica che non appartiene in questo momento al dibattito sul futuro del Paese ma forse di qualche leader o di qualche forza politica o di conflitti che dovrebbero essere superate
E allora io credo che così come da parte nostrano dobbiamo trasformare l'associazione in uno strumento di sostegno aprioristico nei confronti del governo dobbiamo tentare di evitare di diventare dal principio uno strumento di opposizione
E allora scatta la seconda funzione non quella solo sindacale difendere il ruolo di comuni e il i problemi che noi abbiamo per tentare di risolvere ma questo grande ruolo politico
All'interno della riforme dobbiamo spingere per costringere le forze politiche
A riprendere i lotti del dibattito la Bicamerale abbiamo il dovere rappresentando la trincea della democrazia di non perdere l'orizzonte dello sviluppo democratico
Io credo nei conflitti di questi giorni tra politica e giudici giunti all'esasperazione una mina incredibile
Degli otto mila centodue comuni italiani devono contribuire a disinnescare anche attraverso iniziative dal basso che coinvolgano i consigli comunali che arrivano i consigli provinciali che arrivino dei consigli regionale
Da parte delle regioni avere raccolto le firme per abolire ministero Da Rin cultura del turismo i segretari comunali è stata sicuramente un'iniziativa importante non voglio neanche tra nel merito per certi aspetti la condivide operante non la condividevo credo che un analogo spirito da parte delle regioni debba essere ripreso sotto la nostra sotto la nostra spina e allora questa acquisizione di ruolo politico dalla risolti alcuni problemi organizzativi in tema risolto il problema del raccordo tra presidenza organismi direttivi e organismi periferici è un problema dell'Ance probabilmente anche per la ragione delle emergenze che abbiamo vissuto in continuo in questi ultimi anni è un problema che va affrontato
E in questo senso l'appello di Moffa credo che debba essere racconta
Il compito della dirigenza dell'Anci è quello di capire di avere dietro un esercito
E badate bene è un esercito che va aumentato non ci dobbiamo non ci dobbiamo Trust urlare nella rappresentanza di due mila cinquecento Comuni sullo su otto mila cento
Il nostro obiettivo è quello di tentare di rappresentarle sempre di più
E per fare questo
Abbiamo bisogno non tanto di mobilitarci perché ci hanno tolto qualche trasferimento in più o qualche trasferimento in meno parla il sindaco di città capoluogo di provincia che ha meno trasferimenti d'Italia e quindi credo di doverlo dire per primo io
Ma proprio la mobilitazione su queste cose perché io sono convinto che al di là di quelle che sono le distinzioni che ci devono essere in una democrazia
La poli alternativi tra forze politiche diverse a volte opposta
Ciò che fa diverso il momento che stiamo vivendo rispetto al momento di cinquant'anni fa al processo costituente cinquant'anni fa è che mentre allora c'era una comune condivisione di alcuni valori di fondo oggi non c'è questo obiettivo
è questo che la fase costituente fatta dal Parlamento o dall'assemblea costituente cambia poco sarebbe lo stesso in un'Assemblea costituente se non c'è questo faro davanti agli occhi
Che è il punto di riferimento e di approva di chi arriva da destra o da sinistra o dal centro ma comunque sa che ci sono alcuni valori che appartengono che appartengono io credo che il processo di riorganizzazione interna dell'ANCI
La valorizzazione delle realtà periferiche la dialettica tra il direttivo nazionale i diritti ivi regionali tra la Presidenza nazionale la presidenza regionali
Il dialogo anche con i Comuni non so ci sono il presupposto per una forza che per una associazione che acquisisce questo ruolo questo ruolo politico e il resto viene di conserva Vieri conserva la forza nel proporre le questioni della finanza locale la questione della riforma degli enti locali la riforma dello status degli amministratori la riforma anche dei meccanismi burocratici amministrativi che abbiamo in mano per attuare le nostre leggi
Ecco questo è secondo me lo spirito con cui noi dobbiamo affrontare quest'ultima fase dell'esperienza di questo Consiglio di questo Consiglio nazionale
Credo che dobbiamo recuperare il meglio della tradizione politica italiana quella della capacità di guardare i problemi sempre da una dimensione nazionale mai da una dimensione locali è questo che ci consente di contrapporci anche alle istanze di secessione che ci sono presenti solo presente in questo Paese che sono più presenti nelle nostre realtà del nord che non è la realtà del Sud
Anche se lo dicevo qualche giorno fa in un dibattito e io credo che c'è una secessione ben peggiore
Ben più preoccupante non peggiore al Sud rispetto a quella del Nord sino quando lo diamo le risposte che dicevamo all'inizio mi diceva Giuliano che dicevate anche voi io credo che poi abbiamo la secessione di fatto rispetto allo Stato che non è la situazione istituzionale ma è la secessione
Morale di questo Paese perché io credo che concludendo che davanti a noi si apre una fase interessante
Che può solo reggere se facciamo nostri tutti gli aspetti positivi di questi due anni ha riconosciamo i grandi passi in avanti fatti nel tentativo di ricostruire un'associazione che ha una dimensione politica e che vuole rappresentare le istanze di base della democrazia italiana
Grazie
Dalla prova Bucci
Dopo di lui sindaco di
Le vicende della commissione bicamerale
Fanno pensare che avesse
Vogliamo quando qualche tempo fa parte
Federalismo preterintenzionale
Quando vedeva cioè nel gran discutere di federalismo si faceva insomma qualcosa che andava un po'al di là dell'intenzione
E l'impressione che la discussione il dibattito a avesse preso la mano
Come sembra sia confermata appunto da questo esito della del lavoro della Bicamerale ed ero il processo di riforme
Talmente al di là delle intenzioni che quel processo sembra essersi già interrotto
E ci pone fra l'altro in una riflessioni anche all'interno di questo che sentiamo e che avvertiamo all'interno anche di questo il Consiglio nazionale che un po'ci spiazza rispetto alle nostre considerazioni all'analisi che abbiamo finora ha fatto al tipo di elaborazione di iniziativa che abbiamo cercato che abbiamo cercato di costruire mi pare allora che sia giusto
Pare il peso che alcuni interventi hanno dato al al dibattito che stiamo conducendo come un momento in cui in qualche modo si tratta di scegliere tra queste strade questo video che abbiamo che abbiamo ecco io credo che si possa caratterizzare questa fase fondamentalmente esprimendo almeno tre preoccupazioni rispetto alle quali si tratta poi di cercare di articolare le risposte la prima però dobbiamo prendere atto che il fallimento di questo processo di riforma avviene anche in larga parte per le contraddizioni e per il basso profilo visto che questa queste proposte
Perché a me sembra che sia davvero preoccupante il fatto che intorno a noi vediamo pochi che stanno
Rimpiangendo quelle proposte e che si stanno muovendo per riprendere il cammino della riforma interno questa mi sembra il primo elemento di più
Il secondo aspetto è che non è causa casuale che insieme contestualmente alla rottura della Bicamerale operata sulla sulle proposte della Bicamerale noi abbiamo una recrudescenza forte dei segnali di fastidio verso i sindaci e il sistema degli autori
Questo è il secondo aspetto delle questioni che stanno maturando in questo in questo momento come se in sostanza si volesse rimettere in discussione quell'equilibrio che il processo di questi anni ha determinato nel rapporto di potere fra i sindaci la politica le istituzioni e società civile ruoli i diversi insomma la sensazione che io un po'vivo e che si pensi tutti che passata la nottata si possa ricominciare un po'con le vecchie con le vecchie
Il terzo punto a me sembra si possa vedere si possa cogliere in quel sospetto conclusi i sindaci i tavoli di concertazione decentrata
Vengono visti da parte delle organizzazioni del mondo sindacale
Anche qui viviamo una incapacità stabilire relazioni rapporti i rapporti positivi forse scelto riflesso di una cultura fortemente centra fortemente centralistica che caratterizza il Complesso del mondo sindacale ma sicuramente un aspetto di debolezza un punto di debolezza della nostra della vostra iniziative della nostra capacità e la nostra capacità di è inevitabile che in questo contesto riprendano corpo il fiato aggressività la burocrazia centrale di apparati e che stenti ad andare avanti e che si determinino forti preoccupazioni rispetto agli sbocchi agli esiti della stessa attuazione a a della stessa attuazione di pasta insomma io l'impressione che si corre il rischio di vivere oggi la restaurazione senza avere goduto alcune setto della fase della fase rivoluzione non abbiamo vissuto la rivoluzione e ci troviamo di già nella fase della della restaurazione
Ecco allora a me sembra che da qui nasca l'esigenza di una forte rideterminazione della della linea dell'iniziativa della nostra del lavoro che la nostra della nostra società
Nella sua introduzione il presidente Bianco intanto poneva un una questione rispetta la quale mi pare ci sia bisogno di dare di dare una risposta
Possiamo dare un segnale rispetto al processo di riforma di non considerarlo ormai accantonato una volta per tutte riproponendo aderendo a quella proposta delle regioni di lavorare per introdurre utilizzando gli strumenti dell'articolo centotrentotto quei due o tre punti significativi ecco io credo che occorra un'espressione forte del Consiglio nazionale in questo senso perché in questo senso noi diamo il segno diamo il segnale di non aver abbandonato
E di di di non aver riposto le armi rispetto a questi io devo dire però che se lo facciamo lo dobbiamo fare no una semplice espressione degli organi nazionali dell'associazione ma cercando questa volta di coinvolgere il più possibile il sistema delle Autonomie consigli comunali
Il signor il secondo punto altrettanto significativo io credo sia quello di dare il senso di una comune unitaria iniziativa nazionale per l'attuazione dei Bassanini sederi
Perché se andiamo in ordine sparso se non riusciamo a far diventare questi papà
Vita che abbia anche un senso nazionale ho l'impressione che abbiamo già perso un pezzo della della battaglia visitata che si tratta di cui io però con molta preoccupazione questo questo passaggio perché anche in una regione come la Toscana che certo non è delle più indietro rispetto anche ai processi di riforma di rapporto con il sistema delle autonomie noi lunedì prossimo inseriremo il Consiglio regionale delle Autonomie abbiamo un riconoscimento significativi in questo senso anche se la sua articolazione avremmo preferito qualcosa di più e Dini
Però noi vediamo delle fortissime resistenze
Accedere poteri competenze attribuire riconoscere il ruolo delle del sì delle Autonomie locali e il ruolo che il ruolo dei dei abbiamo questa forte sensazione che insomma rispetto ai Comuni occorra continuare ad esercitare forme di indirizzo di controllo di in una logica gerarchica che ormai credo abbia fatto abbia fatto il suo il suo noi non possiamo rischiare di giocare questa partita questa partita in difesa dobbiamo essere in grado di riarticolare proposti avere una capacità di iniziativa forte nei confronti delle regioni e credo che in questo senso francamente non sia utile essere Dinoi a chiedere slittamenti di tempo
Io credo che il rispetto dei tempi anzi debba essere una delle condizioni che noi vogliamo che noi poniamo alle mi rendo conto che non è semplice riuscire a governare ad articolare un processo così complesso ma ho l'impressione che se siamo noi a porre una questione di dilazione dei tempi siamo già e e un pezzo avanti sulla sulla strada della del disimpegno della e di una
Allora in questo contesto rispetto a questi
Rispetto a queste scadenze che a questi problemi e si pone indubbiamente una questione che riguarda lo stato della nostra lo stato della nostra nella riunione dei presidenti regionali di stamani mattina è stato esplicitamente parlato lo richiamava presidente bianco qui di una fase nuova per il nostro lavoro dopo dopo questo primo dopo questi primi anni che hanno sicuramente rilanciato nel suo ruolo visibilità forza la nostra associazione ma che hanno compiuto solo un un pezzo del percorso vesti segnato nel disegnato nel ora io ho ascoltato con attenzione con interesse ho apprezzato l'intervento che qui Moffa a credo che ci siano elementi serie di riflessione
Io credo che nel momento in cui si pone una questione di rappresentanza del Complesso delle delle forze politiche
Degli schieramenti all'interno dell'intero sistema delle delle associazioni delle Autonomie si ponga un problema crea io credo che questo sia un problema che esiste e che bevi affrontare perché così si può rafforzare il sistema nel suo il sistema del sud
Io credo però che anche il ragionamento di Moffa rischia di collocarsi in una logica che rispetto al progetto del congresso è una logica ancora pazzia manca un pezzo in te manca quello che deve fare della nostra associazione un'associazione fortemente regionalizzata di inghiottito impianto federalista mi sembra che questa sia forse
Il punto la chiave attraverso la quale si possano anche restituire forza vitalità energia freschezza a quel rapporto fra le diverse componenti politiche che vivono all'interno dell'associazione che rischiano altrimenti ho l'impressione di risentire eccessivamente
E del mutare degli equilibri nazionali degli equilibri parlamentari degli equilibri elettorali
Io credo che occorra
Determinare una qualche Area di salvaguardia rispetto alla capacità unitaria Vito vitale della nostra società
E questo ritengo lo si possa fare se davvero si porta a compimento quel processo che fino ad ora non abbiamo portato in fondo del tutta che è quello della regionalizzazione dell'associazione io credo che occorra dei
Dare una forte un forte segnale di discontinuità rispetto rispetto a questi rispetta quest'aspetto perché sarebbe davvero una contraddizione insanabile al nostro interno se continuassimo ad alimentare
E a costruire un'associazione fortemente centralizzata che si muove per e si batte per il federalismo e dei e per i decibel io credo che su questa da questa contraddizione occorra oppure da Bush
Grazie Bucci adesso la parola sindaco CPT dell'ANCI Umbria dopo di lui un brevissimo intervento l'assessore Gamba di Milano e poi concludiamo i nostri lavori
Io credo colleghi che l'innalzamento del tono politico del dibattito sia la testimonianza più netta più forte dell'importanza che l'associazione che il sindacato dei comuni italiani assunto nel nostro Paese
Io credo che non sia un caso
I numerosi interventi a partire dall'introduzione del presidente bianco ed il saluto del sindaco Orlando si sia scelta la strada di portare avanti una ragionamento o tipi di ragionamento di carattere generalista oserei dire di sistema
E non come è avvenuto un po'nel tempo nella storia della nostra associazione
Un atteggiamento puramente di rivendicativo sul particolare su questo o quell'altro provvedimento parziale
Come se l'ANCI dovesse bussare per entrare nella porta della grande politica la portata la grande riforma e dovessi invece ritrarsi in un ambito ristretto quello cioè della pura rivendicazione condivido molto il due ultimi interventi che mi hanno preceduto
Perché hanno usato sia il sindaco di Biella che Mucci dei toni politici molto alti che dimostrano un po'quello che come già indicava Biancone sull'introduzione qual è il senso della sfida che noi dobbiamo affrontare oggi
Io credo che sia qui il punto politico di questa di questo Consiglio nazionale se noi ripartiamo infatti da ciò che è accaduto dal novantacinque ad oggi
Noi dovremmo registrare per onestà politica coerenza con la storia del nostro Paese che nel novantacinque si trovava ancora in ordine il governo in pieno governo Berlusconi novantasei
C'è stata il cambio nel novantasei è stato il cambio dalla guardia solo a primavera del novantotto dove due anni dopo due anni di enormi sacrifici abbiamo avuto la certezza di entrare in Europa
Certo nessuno ha voluto che nel nostro Paese si portasse avanti una politica dei due tempi
E però questo è stato nei fatti una politica a due tempi perché la ristrettezza delle spie la forza delle scadenze ha imposto al governo a tutte le Autonomie locali tutto il Paese importanti sacrifici di raggiungere questo importante Obiettivo
Oggi però dobbiamo registrare anche un antro fa un altro fatto che io credo che in qualche modo animato qua e là il dibattito ma sulla base di un equivoco di fondo che va sciolto
è vero che lanci sconta anche diciamo così margini di leaderismo che possono dar fastidio io dico anche con avverte con simpatia
Perché è evidente che certo il sindaco Bianco non aveva bisogno dell'ANCI per essere famoso già essere sindaco di una grande e meravigliosa città come Catania rende prendi diverse il famoso ma la visibilità che hanno avuto i sindaci in Italia non lo si deve solamente al fatto che erano sindaci di grandi città o di città importanti
Ma lo si deve al fatto che erano e parlavano a nome di un'organizzazione chi rappresentava tutti i Comuni d'Italia per questo io credo che il comportamento tenuto dall'ANCI in questi anni vada considerato sotto una luce un tantino più attenta sotto con un occhio critico ma con un occhio attento alle trasformazioni che sono avvenute nel tempo
D'altra parte non si capirebbe perché in questa fase politica c'è stato una differenza così forte rispetto al passato ricordate quando l'ANCI faceva il solito reclamo
L'urlo era una specie di urla savana dopo la presentazione della Finanziaria
Oggi lancia invece ha la possibilità di porre in discussione ogni quindici giorni la conferenza stato città i temi che desidera mettere all'ordine del giorno oggi lanci
è un interlocutore forte autorevole e lo vediamo nella miriade di occasioni che vengono date che vengono date appunto il nome di essere presenti su vari temi
Che sono all'attenzione nel nostro Paese
Io credo che questo sia un fatto storicamente rilevante e doppiamente irrilevanti perché è avvenuto e non a caso proprio nel momento in cui è sparito è scomparso il sistema partitico del partito organizzato di massa
Anche lì ha prevalso hanno prevalso certe forme di liberismo e c'è stato una frantumazione del sistema politico che io credo ha visto tra i pochi
Sì e non tra gli unici soggetti portatori di interessi generali l'Anci l'associazione nazionale dei Comuni italiani
Io credo che questo sia il punto politico di questo Consiglio nazionale cioè siamo arrivati a un punto che la responsabilità politica di questa associazione talmente grande che occorra fare uno scatto in avanti così come indicava
Il presidente nella sua introduzione uno scatto in avanti ma in che senso
Noi commetteremmo un errore gravissimo noi non pene prassi mossi non ristrettissimi quello che sta accadendo nel nostro Paese io voglio per esempio coglie una contraddizione che a me è sembrato è sembrata nell'intervento del vicepresidente quando parlava di patti territoriali non scherziamo
Collega Moffa i patti territoriali e non mettono in crisi o non sono in ritardo che il rapporto con gli istituti finanziari i patti territoriali sono in ritardo perché il superamento degli obiettivi comunitari per aree provinciali
Ora naturalmente superate dagli eventi perché il concetto di area vasta è per sua natura
Interprovinciali e interregionali interregionale sono in ritardo perché in crisi la capacità burocratica di gran parte dei nostri comuni e il ruolo che dobbiamo ritagliarci nuovo importante che non che fa dei comuni non solo enti erogatori di servizi ruolo di animatori economico che fa cresceva mentre la società locale con dei progetti fortemente innovativi
Questo è il limite vero dei patti territoriali e dei contratti d'area non è altre questioni come quelle finanziarie dove una volta che uno ha i progetti di un'integrazione dei progetti può andare sul mercato finanziario mondiale
Cosa che oggi è ampiamente ampiamente Rizzo per cui io credo che la dialettica politica e non una dialettica politica
Di basso profilo ma di ottimo profilo come quella che abbiamo ascoltato oggi deve servire per portare lanci a una fase del tutto nuova
La fase del tutto nuova cari colleghi a mio avviso non è solo quella di pensare a dei tecnicismi che possono risolvere il problema perché è evidente che occorre un centro più forte e occorrono i regionali più attrezzati più organizzati
Portando avanti noi un progetto di federalismo solidale
Il punto nero il vero punto politico avere un progetto complessivo per il nostro Paese
Un progetto complessivo che veda le grandi città armonizzati con i medici Tacconi piccoli comuni in un'unica visione generale dello stato delle cose d'altra parte come bene diceva Mucci prima nessuno affatto
Su a sufficienza nessuno la discussione su una fatto il funerale nessuna pianto su sulla morte della Bicamerale ma perché è evidente
Perché mentre l'amministrazione comunali
Mentre questo sindacato si è fatto carico problemi generali come si poteva pretendere che il Senato che doveva sopprimere se stesso la Camera che dove autoridursi di qualche centinaio di deputati poteva votare una riforma che poteva essere più o meno qualitativa su questo si può discutere ma comunque questa legislatura è nata per riformare la Costituzione e non lo farà
Come è evidente ecco che allora il proprio problema vero
è fare uno scatto in avanti
Non per portare il sindacato ad essere o cinghia di trasmissione o luogo dell'opposizione ma per portare il sindacato dei comuni italiani ad essere portatori di un progetto generale di un progetto complessivo come quello che è stato portato avanti
In questi in questi ultimi anni
Io credo che questo è un punto delicato un punto delicato che dobbiamo portare avanti già dall'azione quotidiana per esempio esprimo una preoccupazione per la mancanza da parte delle regioni dell'attuazione da centoquarantadue in Umbria pensate sono otto anni ancora non esiste il consiglio dell'autonomia
Addirittura abbiamo fatto riferimento al disegno di legge tra Toscana che poi è stato peggiorato in consiglio regionale e scherzando che volti io ho detto che nei consigli regionali c'è il più alto tasso di anticomunismo che si sia mai visto
Nella storia i sindaci danno fastidio bene io credo che la sfida vera non è quello di fare e vi svolge il ruolo della Zanzara nella politica italiana ma è quella scherza scusatemi la battuta
Ma credo che stare nella sala nel comune della città che porta un elefante come simbolo appunto una quello di fare in punzecchiato ori della politica della ma quello di svolge un ruolo politico generale come appunto un animale saggio potente lento ma inesorabile come l'elefante fa grazie
Grazie sui ministri per una prete breve intervento l'assessore Gamba
Il Comune di Milano
Sì grazie presidente colleghi io colgo l'occasione per un paio di brevi considerazioni
Finalizzate anche poi illustrare un una richiesta che si rifà a uno dei punti dell'ordine del giorno in relazione alla prossima assemblea nazionale effettivamente la relazione del presidente Bianco ha toccato molti dei punti generali che sono sul tappeto e questo non posso non si può che condividere e apprezzare però alcune perplessità che vice Presidente Moffa sollevava sono altrettanto condivisibili in effetti proprio in relazione a tutti queste varie funzioni di produzione legislativa di questi ultimi tempi al di là delle vicende della Bicamerale
Sì avvertito un po'la
La tendenza che anche la presenza l'ottimo apporto in termini di di intervento dell'Ance dei suoi rappresentanti nella nell'ambito del conferenza Stato-città piuttosto che della conferenza unificata poi venga in qualche modo disattesa in parte almeno disattesa e la la sensazione di pare edificio di cui diceva Moffa in effetti
Spesso
Non soltanto un un problema di di immagine e quindi certamente anche a a mio parere la necessità di aumentare l'incisività degli interventi dell'ANCI deve essere uno dei dei temi su cui confrontarsi nei prossimi tempi proprio per scongiurare quelle situazioni di cui il presidente Bianco portava due esempi il vicende idrogeologiche la campagna piuttosto che i tentativi di di sottrazione di poteri sul PC e che i di cui morte di cui Moffa paventava ulteriori sviluppi in molti casi certamente sì espongono i sindaci e le amministrazioni comunali al alla responsabilità al confronto con le cittadinanze e con gli operatori sul territorio ma poi non si forniscono quei quegli strumenti che consentirebbero di coniugare il concetto della responsabilità con l'operatività i comuni i sindaci tutti
Di cui certamente c'è una un momento di fastidio come già altri interventi ricordavano non si sottrarrebbero certamente a questo a questo confronto ma la necessità e quella di poi avere di strumenti per sottoporsi al al giudizio anche Della stessa cittadinanza mi viene in mente un tema che forse nessuno Acqui toccato ma un tema che anche i sindaci delle grandi città più volte negli ultimi tempi hanno dibattuto tra di loro quello della sicurezza e anche in in questo ambito credo come molti altri che lanciò i suoi organi e le prossime assemblee debba debba
Ecco la le vicende delle dei vari provvedimenti Bassanini hanno evidenziato come sia le relazioni tecniche e molti interventi di colleghi hanno già sottolineato questo questa schizofrenia un po'nella nella vicenda nel nei rapporti sia con le regioni sia con il governo centrale ma un caso emblematico
Già prodotto in provvedimento
Pressoché definitivo è quello della cosiddetto decreto Bersani di riforma di un settore importantissimo per i comuni e direi per tutti i comuni certamente per quelli più grandi ma altrettanto per quelli più piccoli sulla riforma complessiva della del commercio
Ecco anche in questa in questa vicenda che ha visto una
L'intervento accelerato del Governo a fronte di dubbi studia di lunghi di lunghi dibattiti che erano ancora pendenti da mesi nella Parlamento nazionale si è cercato da parte dell'ANCI da parte delle degli organi tecnici ma anche delle rappresentanze politiche di intervenire con gli strumenti che pure erano previsti dalle leggi dal dal meccanismo di delega contenuto né leggi Bassanini
Ma a fronte di contributi
Io direi preziosi perché frutto di una contatto diretto con le esigenze del territorio i risultati in termini di accoglimento di queste richieste da parte dell'ANCI sono stati abbastanza ridotti
La questione è di un'importanza enorme lo stesso presidente Bianco lo ha sottolineato nel suo intervento recentissimo alla Assemblea nazionale della della Confcommercio e la partita non è del tutto chiusa proprio perché da par da più parti non soltanto degli operatori ma appunto delle amministrazioni anche in termini di gestione perché poi saranno i Comuni a dover gestire tutta questa vicenda
Per i prossimi anni sottoponendo sì per ora a un non ma ancora meglio chiarito meccanismo di elaborazione di criteri da parte delle regioni proprio per questo
Dicevo giovedì scorso a Roma nella sede dell'Anci sono riuniti
Una trentina di assessore al Commercio fa tra i quali chi vi parla non soltanto delle principali città ma anche con importanti
Rappresentanze dei Comuni medi e piccoli e dopo un dibattito prolungato senza distinzione di appartenenza ai segno politico con piena condivisione e così come era stato nella fase diciamo preventiva in relazione al all'emanazione del provvedimento Bersani si è in qualche modo concordato da una parte di dar vita a due diciamo organi interni e uno di carattere tecnico che possa diciamo proporre e e migliorare le questioni in termini applicativi che già da adesso si pongono ma maggiormente si porranno con l'entrata in vigore definitiva di tutto il provvedimento il ventiquattro aprile dell'anno prossimo
E dall'altra di uno strumento diciamo così politico che possa con la presenza di Greenville molti assessori al Commercio delle varie città
Porsi come interlocutore Colin lo stesso ministro con il Governo in virtù di una miglioramento di questo meccanismo
Fra Regioni e Comuni e anche di ricezione di suggerimenti per qualche modifica del provvedimento
Al di là di questo però su proposta anche dell'assessore al Commercio del Comune di Bologna cui hanno in qualche modo tutti consentito si richiedeva ed eccola
Il mio carico auto attribuito di portavoce in questo senso
Di esaminare la la possibilità da parte della presidenza da parte del Consiglio nazionale
Di dedicare una sessione specifica della prossima assemblea nazionale a questa vicenda complessiva del commercio in Italia se questo assolutamente non fosse possibile allora di organizzare da parte dell'ANCI una conferenza
Apposita in cui poter sviluppare ancora però in termini di così possibilità progettuali non soltanto una disamina totale della della vicenda ma anche appunto delle di degli sviluppi futuri in termini operativi
Detto questo e quindi era segno l'assemblea consiglio
Due brevissime sottolineature su due questioni che sono state sollevate da colleghi la prima da parte del del collega Ruffier dell'ANCI Val d'Aosta ha sollevato il problema secondo me importantissimo e che non è soltanto riferito ai piccoli comuni certamente per come ha spiegato
Per i piccoli comuni ci sono anche delle dei problemi di di gestione pratica ma la vicenda relativa alla definizione delle competenze in in ordine al rilascio delle autorizzazioni fra amministratori funzionari o dirigenti là dove ci sono che è contenuta nel nel provvedimento Bassanini
Ha creato sta creando gravi problemi e in particolare in ordine a quella a quel punto laddove si parla di discrezionalità
Anche da parte dei funzionari e dirigenti ma nell'ambito così dovrebbe essere di e strumenti di programmazione generale
Nulla è stato previsto in attesa che questi strumenti possano essere elaborati e per quegli ambiti che comunque è sempre rimarranno di discrezionalità ampia che non possono essere inseriti in una in una in in provvedimenti generale quindi ecco una sottolineatura perché questo problema venga esaminato anche in virtù di
Sviluppi futuri un'ultima sotto ulteriore sottolineatura da parte del rappresentante del Comune di Milano in questa sede non poche
Venire un un plauso e quindi una
Una condivisione della richiesta che faceva
Moffa circa la possibilità che il Comune di Milano col suo Sindaco abbia un ruolo importante nella vicenda Cispel anche in funzione di quella riequilibra Tura di carattere generale e di cui molti hanno parlato grazie
Grazie Carlo
Allora seduta
Ci diamo un secondo conclusivo di attenzione
Volevo ricordare che abbiamo esaurito adesso la prima parte la discussione generale anche rispetto a molte sollecitazioni
Pervenute sì no suo ultimo intervento credo che il presidente replicherà domani anche nel contesto degli altri punti all'ordine del giorno che riguardano più direttamente la vita interno dell'associazione
Ricordo che adesso c'è la riunione nella sala già prevista della dei Democratici di sinistra
Ricordo se ce ne sono altre dite ma come Forza Italia anche in Forza Italia propone forze orario sulla vicenda
Popolare non fanno riunioni assolutamente
Cioè la linea
Co.co.co. copro io dicevo sufficiente
Va bene grazie viene
E apro e approvato documentata grazie e ricordo che domani mattina non ci vediamo alle nove
Per iniziare effettivamente alle nove e trenta darei la parola quindi preghiera di venire qualche minuto prima per iniziare realmente alle nove e trenta perché questo potrebbe consentirci di svolge i lavori
Sui punti residui ecco vorrei anche ribadire che mozioni ordine del giorno documenti per le varie ed eventuali
Vi chiederei proprio di non presentarli oltre l'inizio della seduta di domani mattina avevamo detto entro stasera ma ciò documenti vi chiederei proprio a in apertura di seduta
Ci diamo questo termine darei la parola a ad Enzo per dirci quali sono gli appuntamenti
Per la cena per la sera
Allora in questo momento sta per iniziare nella sala della Giunta
L'incontro degli amministratori
Che provenienza Forza Italia nella sala del segretario comunale quella degli amministratori dei Democratici di sinistra
Chi è senza riunioni
Ho chiesto senza appartenenze specifiche scagli come avviene attualmente
Andare via prima c'è il tempo di andare in albergo con gli autobus e e dopodiché ripartirli passeranno gli autobus per portarci alle nove dentro il porto di Catania nel locale Prost
E lo spiazzo davanti alla Capitaneria di porto dove ci sarà una cena tipica siciliana alla fine della cena che inizierà alle nove alla fine della cena faremo Pechino deciderà una passeggiata a piedi nel centro della città che è molto bella analoga a quella che abbiamo fatto nelle altre città
Grazie a domattina