"Città e imprese per il Sud" dibattito promosso dall'Associazione degli industriali, dall'Anci, dalle regioni e le province del Sud c/o Monastero dei Benedettini

Visti visti
Questi essa
Autorità signore e signori sono particolarmente lieto
Di poter portare il saluto dell'ateneo di Catania
A questa importante assise di città e di prese riunita per riflettere e penso per aree per lo sviluppo del sud
Aggiungo
Al cordiale Indirizzo di benvenuto in questa struttura
Anche il ringraziamento
Per l'opportunità che mi si dà di potere esprimere qualche considerazione
Sull'argomento oggetto di questo incontro
Lo interpreto sia come un riconoscimento
All'istituzione universitaria in generale
Sia con un riconoscimento
Al al tenero di Catania che ho l'onore di guidare
Riconoscimento dalla volontà di dialogo con i partner
Di voler essere l'interlocutore
Credibile impegnato e flessibile
Rispetto alla domanda di cambiamento
Che emerge dalle nostre regioni
In questo secolo due grandi forze una intellettuale
L'altra politica hanno contribuito Allo sviluppo dell'università
Ponendo le basi per un cambiamento sia della sua missione
Chiede la sua identità
La prima rappresentata dal successo dalla ricerca
E settori soprattutto delle scienze esatte
Che per le possibili ricadute d'innovazione tecnologica
Sembra opporre
Alla concezione di un'istituzione universitaria impegnata solo a coltivare l'intelletto come diceva il cardinale Newman
Una università di tipo diverso
La seconda spinta
Al cambiamento è derivata dalla crescita della democrazia
Ed alla domanda della formazione di massa che ne rappresenta un corollario tutt'altro che trascurabile soprattutto al Sud dove assistiamo a un significativo incremento del numero di iscritti negli atenei
Tutto ciò in contrapposizione al modello di università di élite
Quindi abbiamo un contesto che si modifica che operiamo in uno scenario caratterizzato da significativi e rapidi mutamenti
In cui i principali problemi della società nel campo economico politico culturale ed etico hanno assunto una dimensione globale
A fronte a ciò
Risultiamo in qualche modo incapaci come dice da loro
Di elaborare una nuova sintesi tra gli obiettivi che la società persegue
Il lavoro come fattore di integrazione sociale
La parità di opportunità
E le esigenze dell'economia la competitività la creazione di posti di lavoro
Stiamo registrando il passaggio da un'economia ad alta densità di lavoro ad un'economia ad alta densità di conoscenza
In tale società
La risorsa decisiva sarà sempre più un uomo e di conseguenza la diffusione di un'adeguata formazione culturale e professionale
Rappresenta per ogni Paese un obiettivo strategico ed un impegno prioritario ed ineludibile
In questo contesto si riconosce all'università
Di essere i maggiori produttori di conoscenza ma anche di dovere essere
Fra i rilevanti attori della crescita economica
In quanto parte del sistema di innovazione dunque non tanto e non soltanto una forza morale e culturale
E in questo contesto che il nostro ateneo si è impegnato in una rete di alleanze
Alleanze delle Autonomie
Che ha visto come principali interlocutori le comunità locali e il mondo dell'impresa
Con quest'ultime rapporto nasce dalla convinzione che università e di imprese abbiano bisogno l'una dell'altra
L'università
Che sposa la qualità e l'eccellenza a disposizione uomini e dire
L'industria ha bisogno sia di uomini che dire
Essa ha sua volta
Ha dei progetti può fornire esperienze saperi diversi
E proprio attorno alle risorse umane
Le quali a loro volta Geno idee progetti che si crea innovazione
Non so se l'abbassamento del costo del lavoro
Sarà la chiave di volta per lo sviluppo sono però assolutamente convinto
Che poi che al di sotto di un certo livello non si potrà andare abbiamo bisogno di un valore aggiunto che non potrà non essere investimento informazione è in ricerca e tale tipo di investimento
Qualunque sia stato il tipo di governo nel dopoguerra in Italia è stato assolutamente insufficiente al sud
Anche il CNR che aveva previsto un investimento al trenta per cento al Sud entro il mille novecentonovantaquattro
Registra nella suo ultimo rapporto un incremento di solo tre punti percentuali dal sedici al diciannove per cento
Se si crede
Nell'alleanza delle autonomie bisogna anche credere negli strumenti perché queste alleanze possono esprimere reali sinergie
Più antico è il rapporto con gli enti locali
Questo università è nata dal rapporto con gli enti locali
è stata la città di Catania che ha voluto l'università nel mille quattrocentotrentaquattro
E questo tipo di alleanza si erano rinvigorita estendendosi in tutte le cinque province della Sicilia sud orientale
Dove la nostra università
Ha stretto un rapporto di partnership
Rispondendo alle vocazioni specifiche di sviluppo e individuando insieme agli enti locali le condizioni
Perché accanto al momento dalla formazione fosse presente l'attività di ricerca
E accanto alla differenziazione dell'offerta formativa
Sì
Instaurasse o le condizioni per lo sviluppo occupazionale
Ecco quindi l'intervento a Ragusa
Sul settore agro alimentare con la creazione del laboratorio di ricerca nel settore lattiero-caseario finanziato dagli allevatori ecco l'insediamento di architettura e beni culturali a Ortigia con la creazione di un grande laboratorio per il restauro del recupero
Ecco l'impegno della nostra università nella data Begnis di Almalaurea per offrire ai nostri laureati la possibilità di presentarsi con centododici specifiche sul mercato del lavoro
Quindi non un processo autoreferenziale dell'università ma un processo di alleanze per essere partner dello sviluppo ovviamente a Catania il rapporto è stato molto più forte e quindi accanto all'attività di formazione
Specifica di base
Gli enti locali
Il Comune
L'amministrazione provinciale la Regione hanno creato le condizioni insieme all'impresa alle grandi imprese per la scuola di eccellenza alla Scuola superiore di Catania
Una scuola che farà parte del network di eccellenza recentemente deciso che dal prossimo anno
Comincerà la sua attività ma accanto a questo la possibilità della creazione per la prima volta di una rete consortile di ricerca che vede presente l'università le imprese le aziende nazionali di ricerca che hanno avuto grande successo nel loro porsi davanti alla sfida del Europa e quindi nell'accesso ai fondi comunitari fondi dalla quattrocentottantotto
Nel primo caso in cui Pubblico e privato presentano un progetto di ricerca comune così articolato che investe sviluppo innovazione
Ma
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il riconoscimento non solo dell'esigenza dell'alleanza ma anche del riconoscimento della specificità e dell'autonomia
Su questo speriamo di crediamo di poter essere fattore di successo su questo crediamo di poter essere come ho detto prima interlocutori credibili cioè su cose fatte
E appunto
Questo
Struttura che oggi vi ospita credo che rappresenti a riassuma il significato di questa alleanza
Donato alla fine alla metà alla seconda metà degli anni ottanta all'università e oggi recuperato e lo vedrete anche nel proseguo
A una fruizione che non è solo accademica
Dove al massimo potevano venire cinquantacinque monaci come qualcuno di voi ricorda rifacendosi al testo di De Roberto oggi invece verranno cinque mila studenti
E una struttura per la città
Che permette di inserire ancora una volta un'attività di formazione dentro il recupero di un nuovo modo di intendere o sviluppo sul
Consentitemi di chiudere rinnovando il benvenuto l'augurio di buon lavoro
Con vera convinzione non per convenzione
In nome però delle cose fatte e da fare in nome di una filosofia che la filosofia tutta di cose alle quali si richiamava e ci richiama tra fine settecento i primi dell'ottocento
Un gruppo di intellettuali tra cui spettavano genovesi e cuoco due intellettuali che appartengono alla nostra tradizione meridionale grazie
Il sindaco Bianco presidente dell'ANCI oltre che sindaco di Catania
Introduce i lavori
Ci voleva una elevata dose di coraggio
Starei per dire di
In coscienza per tenere questo appuntamento
Qui a Catania
Venerdì diciassette
Ma sapete uno dei miti che due dobbiamo sfatare
Noi uomini
Del nuovo Sud
E quello di essere
Attenti alle superstizioni
E allora con Antonio D'Amato
Ci siamo consultati
Per sapere se il diciassette portava fortuna hanno i due e siccome il venerdì diciassette a me ha sempre portato fortuna e ad Antonio pure abbiamo deciso che non siamo superstiziosi e quindi lo facciamo oggi
Io naturalmente
Io naturalmente o il piacere e l'onore di rivolgere un saluto
Grato a coloro i quali hanno accettato l'invito di Confindustria e dell'Associazione nazionale dei sindaci delle dei Comuni d'Italia per questa importante iniziativa
Il l'accoglienza che noi gli abbiamo rivolto
Con la quale vive
Accogliamo a Catania un'accoglienza come vedete partito ente calorosa
Ragione per la quale io inviterei chi lo deciderà a partire dal dalla presidenza da Antonio D'Amato che può tranquillamente togliersi la giacca visto che la nostra non ostacoli è stata così calorosa e purtroppo questi locali non sono dotati di aria condizionata come naturale sono quella naturale siete autorizzati a
Sopravvivere chi vuole togliendo la giacca
Maccarini Cirio
O naturalmente una cosa da dire
Come sindaco di Catania e come sindaco siciliano la presenza dei miei colleghi numerosi che sono qui
Ci fa particolare piacere di ospitare a questo appuntamento
Perché non c'è dubbio Catania la Sicilia presidente Drago ha riguadagnato
In questi ultimi mesi in questi ultimi anni un ruolo e una sua centralità qualche tempo fa sarebbe stato impensabile tenere un appuntamento importante come questo nella mia città oggi nel risveglio delle grandi città del sud
Da Napoli a Palermo da Bari a Cagliari a tutte le altre a Reggio Calabria tutte le altre grandi città del sud naturalmente in questo panorama c'è anche Catania che fa la sua parte
E a buon diritto può essere una città che può accampare il desiderio di ospitare appuntamenti di grande rilievo di grande centralità come questi
Qual è il senso dell'incontro di oggi
Vedete nel nostro Paese e anche da noi nel Sud
E normalmente diffuso uno sport in cui siamo talvolta maestri
Ed è lo sport che io chiamo dello scaricabarile
E cioè la responsabilità e sempre gli altri
La colpa e sempre di altri
Coloro i quali devono fare il primo passo sono sempre alta normalmente in questo sport di scaricabarile scarichiamo sempre con più facilità sugli assenti anziché sui presenti
Allora io vorrei oggi invitare calorosamente anche qui
Questo nostro appuntamento a dare un primo senso chiaro dopo quello di non essere superstiziosi proviamo a far vedere che il nuovo Sud
Non pratica con particolare attenzione lo sport dello scaricabarile
E allora oggi questa nostro incontro non sarà per sua definizione per espressa volontà
Degli organizzatori
Ne a favore di qualcuno
Ne contro qualcuno
Noi oggi cercheremo di individuare concretamente e correttamente quello che possiamo fare
Quello che intanto intanto i sindaci i presidenti di Provincia i presidenti delle regioni meridionali da una parte
Gli imprenditori dall'altra e insieme possono fare senza aspettare Godot
Senza aspettare che lo Stato centrare la Commissione europea qualcuno
Che certamente ha responsabilità e che noi non vogliamo né sottacere né dimenticare ma vedere di metterci d'accordo di far partire un percorso che ci consenta è un percorso che non sarà brevissimo di lavorare insieme
Il mondo delle autonomie del nuovo Sud
I protagonisti sociali dell'uovo sud che sono certamente anche gli imprenditori
Per potere fare tutto questo naturalmente siamo pronti a dialogare con gli altri
Siamo pronti ad erogare evidentemente con le parti sociali l'altro grande protagonista sociale che il sindacato con il governo centrale con le forze politiche parlamentari con le quali tra l'altro da un confronto istituzionale
Ahimè non brillantissimo nella fase di avvio che quello del tavolo quadrangolare
E io proprio di questo proporrei parlare nel mio intervento introduttivo
Vedere di individuare alcuni punti sui quali concretamente possiamo lavorare nei prossimi mesi
Un primo argomento di lavoro operativo beh voi sapete che i decreti Bassanini
Hanno previsto tagli altri finalmente lo sportello unico per gli investimenti
Ed è stato deciso di localizzare questo sportello unico
Nel
L'ambito degli uffici comunali
Sapete come è nata questa esperienza in alcune città io voglio ricordare in particolare ovviamente la mia
Da oltre un anno quasi un anno e mezzo funziona lo sportello unico che si chiama investì a Catania
Nato su suggerimento di un catanese che fa il manager in una grande multinazionale Pasquale Pistorio che sulla base dell'esperienza di altri Paesi in particolare a Singapore
Disse che una delle cose fondamentali totalmente lo sperimentiamo ogni giorno e dare agli investitori la positiva di un unico interlocutore per quanto riguarda tutti i permessi tutti rapporti con la burocrazia
A Catania lo sportello funziona certo tra mille difficoltà come naturale ma con dignitosi crescenti risultati
C'è questa idea dello sportello unico adesso il governo ha varato una ipotesi di Regolamento
Devo dire che l'ipotesi di regolamento varato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso
è un po'meno coraggiosa di quello che noi avremmo aspettato
Di quello che avremmo desiderato
Per esempio non è previsto
Da parte del sindaco che presiede la Conferenza di servizi quando si tratta di scroccare qualcosa la possibilità per esempio di convocare la Soprintendenza
E con tutto rispetto che noi abbiamo della necessità di presidiare con grande attenzione il tema dei beni culturali noi vorremmo però che anche la Sovrintendenza facesse parte del mondo
E lo sta sennò lo stesso in un'altra realtà e che quindi avesse la possibilità un pronta arsi di dire no motivato ma di partecipare naturalmente a un incontro
Allora un primo momento di collaborazione Amato e esattamente questo vedere di collaborare nella progettualità di uno schema di massima che naturalmente poi viene adattato al ad ogni realtà a Napoli avrà una veste a Marina avrà un'altra seconda dell'educazione dall'opportunità della città ma noi vorremmo chiamarvi come sindaci
A darci una mano a progettare insieme allo sportello unico in modo che sia organizzato nel modo il più funzionale possibile alle esigenze degli imprenditori che naturalmente voi conoscete molto meglio di chiunque altro
In questo quadro dello sportello unico io a individuerei un altro sentiero
Di collaborazione
Che la semplificazione delle procedure
Oltre quello che già è previsto nella Bassanini ci sono la seri procedure che dipendono da noi
Dipendono dalle Regioni dipendono dalle province dipendono dai Comuni
E sulle quali faccio per dire le procedure per esempio ancora sulle concessioni edilizie o quant'altro
Da dove resistono ancora naturalmente prevalentemente per responsabilità di una parte della burocrazia che non ha nessuna voglia di abbandonare una parte la vecchia cultura si tratta di decidere insieme come semplificare queste procedure
Si possono varare gruppi di lavoro ad hoc per decidere di fare insieme a questa parte che ci aiuti a semplificare le procedure
Un altro terreno di collaborazione concreta e operativa è uso un'espressione un po'forte
L'aziendalizzazione della pubblica amministrazione
E sempre di più frequente nelle amministrazioni comunali il ricorso ai siti merce
A dirigenti esterni
Io mi sono reso conto nell'esperienza catanese quanto importante è stata in questi anni avere avuto l'opportunità la possibilità di chiamare con un contratto di dirigente a tempo determinato
Persone uomini e donne che avevano maturato un'esperienza nel mondo aziendale che hanno portato alla cultura dell'impresa e dell'azienda dentro il Comune risultati veramente assolutamente positivi anche per contaminare quella cultura del risultato senza la quale la pubblica missione non si riesce a sconfiggere
Allora in questo ambito anche in questo ambito
Per esempio a Milano in qualche settimana fa in collaborazione l'associazione degli industriali di Milano il Comune di Milano hanno varato un progetto sul controllo di gestione sulla sulle procedure per una efficace controllo di gestione cose analoghe abbiamo fatto anche in qualcuna delle nostre città vero Simone
Ecco si tratta di vedere se possiamo anche qui vedere una forma di collaborazione per introdurre pratiche di controllo di gestione anche all'interno delle amministrazioni comunali mutuando la dall'esperienza naturalmente del mondo privato
C'è poi il comparto il grande comparto degli investimenti
Avete visto qualche giorno sul Sole ventiquattro era stata pubblicata come viene fatto normalmente la
Il resoconto semestrale dei nuovi appalti pubblici
E avete visto un dato molto positivo
Tra tutti i comparti della pubblica amministrazione
Il comparto Enti locali comuni e Province e il comparto che ha visto crescere rispetto al primo semestre dell'anno passato il maggiore incremento di numero e di importo degli appalti del comparto dei lavori pubblici seguono le Regioni buona ultima ma molto distanziata
Lo Stato centrale
In quest'ambito anche qui nell'ambito delle procedure per sbloccare gli investimenti
Credo che si possa fare anche qui qualcosa di molto positivo
E si fosse insieme anche vedere di lavorare per fare in modo che nel comparto degli appalti pubblici una collaborazione in questo senso l'abbiamo avviata anche a livello europeo del Comitato delle Regioni
Per i valga la logica scusate pongo un tema forte assunte da cui sono partito ente sensibile il tema dell'aggiudicazione delle gare solo col principio del massimo ribasso
Sappiamo che è un punto delicatissimo un punto molto complesso ma sappiamo che è un punto che espone il sistema imprenditoriale al ricatto molto spesso di imprese non sane uso questa espressione un po'film Istica
E naturalmente anche a rischio l'ente locale di aggiudicare un appalto a qualcuno che non sarà in grado poi di portarla avanti quando i ribassi sono sul trentacinque quaranta per cento sapete perfettamente a chi rischia andiamo incontro
C'è il problema della sicurezza
Sapete che in molte città i tessuti in alcune città del Sud è stato stipulato un protocollo di intesa
Tra
Le prefetture i sindaci dei comuni capoluogo dove non si è già sottoscritto
Si può sottoscrivere con grande rapidità c'è l'esempio di Napoli l'esempio di Catania di Cagliari alcuni esempi a questo riguardo ciascuno travet con la sua fisionomia il sindaco partecipa ormai stabilmente il sindaco del comune capoluogo alla alla conferenza provinciale per l'ordine e la sicurezza ecco noi diciamo subito noi vorremmo diventare il portavoce del sistema imprenditoriale all'interno del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza concretamente qui a Catania abbiamo un problema di sicurezza della zona industriale
In raccordo con le associazioni degli imprenditori a partire dal suo seno industrali della provincia di Catania la vorremmo portare questa questione all'interno del Comitato provinciale per l'ordine la sicurezza diventare in qualche modo un punto di confronto di collaborazione
In in questo in questo ampi
C'è poi la grande questione della manutenzione e del risanamento delle grandi aree urbane delle aree urbane in generale in particolare dei grandi Comuni del sud
Sulla quale la collaborazione può essere nettissima deve strettissima io ho molto apprezzato in un precedente incontro proprio qui a Catania in occasione della assemblea dell'associazione degli industriali della provincia di Catania un intervento di Antonio D'Amato che diceva in buona sostanza quello che voi chiedete ma cose analoghe aveva fate sostenuto anche a Napoli un incontro precedente
L'idea è quella che da un canto
I sindaci i presidenti di Provincia i presidenti di regione Bettino le regole nell'ambito delle delle città evidentemente sono i sindaci ad operare in questo senso
E scrissi non gli obiettivi
E abbia dei poteri anche per sbloccare quello che è necessario sblocca
Sono domande sono interventi in quartieri come il centro storico di Napoli se non ci sono poteri straordinari di mettere insieme tutto non si riesce a bloccare ma poi siano gli imprenditori e fare la loro parte a investire con risorse proprie senza pensare di utilizzare solo ed esclusivamente come naturale investimenti pubblici per operazioni che possono avere anche se ben condotte un elevato grado di redditività
Un altro ambito di collaborazione il marketing del territorio
Beh qui a Catania lo sportello e queste catene diventerà fa qualche fra qualche settimana un'agenzia di sviluppo locale
In partenariato ci sarà il Comune ed altri enti pubblici ci sarà una finanziaria pubblica ci sarà naturalmente con un ruolo determinante e di guida la Consulta degli imprenditori e quindi anche l'industriale della provincia di Catania
E oltre l'attività di semplificazione di contratto da aree di patto territoriale vorremmo gestire insieme il marketing del territorio
E infine un'ultima grande questione la questione delle aree industria
Il modello di gestione delle aree industriali attuale
In Sicilia lo devo dire Presidente Drago ma so che se impegnato con determinazione a correggere questa stortura è un modello che in moltissime realtà non funzioni
Arriviamo all'assurdo di avere un milione di metri quadri di aree disponibili nella zona industriale e poi di delegare l'area a qualcuno che vorrebbe fare l'investimento di tenerlo in lista d'attesa per una i consorzi ASI spessissimo sono assolutamente inefficaci
Credo che qualcosa di simile ci sia anche nella nel nel soggiorno ovviamente continentale si tratta di affidare a imprenditori e a sindaci alle autorità locali il governo in qualche misura ciascuno per la prima parte delle aree di sviluppo industria
Nel fare tutto questo non siamo pronti a farlo con coerenza
E a chiedere coerenza
E quando chiediamo coerenza la chiediamo a tutto campo
La chiediamo ovviamente anche al governo centrale
Io cito un esempio di non adeguata coerenza da parte del governo centrale
In questi giorni si discute di un problema molto serio molto importante del sistema Italia il problema dell'aeroporto di Malpensa è un problema certamente di grande rilievo per il Paese e tutti siamo interessati a che nel centro nord nasca un grande ero porto un'ampia di competitivo con gli altri grandi aeroporti
Siamo felici di tutto questo e magari sogniamo il nostro animo chissà fra qualche anno di avere un terzo abbia in una delle regioni d'evitare mi dice
Intanto siamo pronti ad assecondare questo progetto
Ma noi chiediamo al governo
Se li dichiara sesso dichiara
Che vi è una priorità nella con poteri mezzogiorno non può dimenticare nell'affrontare questo problema che il Sud non solo non faccia passi avanti ma addirittura faccia passi indietro spostare oggi i collegamenti da Catania Palermo Bari Brindisi Napoli
Su Malpensa in queste condizioni significa dare uno schiaffo al Sud
Uno schiaffo al Sud
Significa penalizzare i nostri rapporti
Significa
Avere la possibilità
Di
Compromettere ulteriormente quella facilitare i collegamenti con Milano che essenziale quanti imprenditori più volte la settimana sono costretti o decidono di andare a Milano
E non è immaginabile che seicentocinquanta miliardi è stato calcolato anche da voi
Siciliani vero settecento
Il l'onere
L'altra coerenza che chiediamo
Sugli aiuti fiscali
Io sono stato in questi giorni a Brussel per cercare di capire qualcosa
Devo dirvi francamente che nel no dell'Unione Europea
Nei confronti di un regime di aiuti fiscali agevolato fortemente agevolato per il Sud
Ho avuto la sensazione che il modo di chiederlo
è stato modo richiedere che ha in qualche modo facilitato il no
Ha facilitato il no
Allora si tratta di lavorare seriamente abbiamo delle idee al riguardo
Innanzitutto sostituendo il sistema di incentivi non teniamo Ict di più intanto dinamici di più semplici più facili più automatici più diretti e quindi incentivi fiscali apposta di quelli che vengono dati in conto interesse in conto capitale
Incentivi fiscali automatici sostitutivi
Se poi ci dicono che non si possono dare aiuti nazionali per una zona del Paese Echoes lo strumento delle regioni
Ci sediamo attorno al tavolo imprenditori autonomia è stato e studiamo forti può oggi l'intervento che consentono alle Regioni di dare questo tipo di intervento in collaborazione con gli enti locali
E consente allo Stato di rientrare naturalmente Co coprendosi dalle e coprendo le regioni delle dei maggiori oneri derivanti da questo aspetto
Cari amici abbiamo iniziato un lavoro stamattina Qatar
Lavoro su quale dovremo proseguire varando una serie di iniziative di gruppi di lavoro
Un lavoro che può essere decisivo per il no come socio
Perché di una cosa sono sempre di più convinto il Sud AST grandi potenzialità a grandi energie
Ha grande vitalità
Comincia ad esserci nel Sud una ripresa di orgoglio di dignità non è più una bestemmia parlare di questione meridionale in ciascuna delle nostre case
Ma c'è una condizione sulla quale Sud ce la può fare oppure no e la condizione si avrà un gruppo dirigente all'altezza di affrontare questa condizione io credo che da un'alleanza da una collaborazione
Tra impresa e e città tra territorio e sistema produttivo può nascere una delle occasioni del grande riscatto dell'uomo e soggiorno buon lavoro
E adesso la parola
Ad Antonio D'Amato che insieme e per conto di Confindustria ha organizzato questo incontro e farà la parte di relazione introduttiva per conto della Confindustria quanto
Grazie a voi mi scuserete se solo senza giacca ma il taglio che noi abbiamo voluto dare a questo incontro è quello di un non di una Passarella di un convegno di un vero incontro di lavoro e quindi con molta sostanza e con poca forma io mi sono messo come auguro che ognuno di voi si metta se ne ha voglia
Questo questa giornata è nata qualche settimana fa nelle pieghe
E negli nei ritagli
Diciamo in un momento anche un po'di
Di sofferenza della prima convocazione del tavolo a quattro
Bianco ed io ci siamo messi a dire ma questo incontro che da molto tempo vogliamo fare amministratori imprenditori perché non l'organo iniziamo e poi avete visto come è nato il giorno diciassette di luglio abbiamo pensato che fosse meglio farlo prima piuttosto che in un poi
Perché due sono in buona sostanza i punti all'ordine del giorno di questa nuova iniziativa da un lato si tratta di verificare insieme impressi ed amministrazioni quali sono i punti di convergenza rispetto alle politiche macro per il Mezzogiorno
In occasione di
Questo importante tavola quattro che da oltre due anni andavamo chiedendo e che finalmente si è convocato e che occorre riempire di contenuti e di incisività
E mentre insieme vediamo con il governo quali politiche quali linee di
Confronto e anche di pressione possiamo esercitare si tratta poi di vedere le il concreto sul territorio che cosa insieme amministrazioni di imprese possiamo fare per quelle cose che sono il nostro potere nelle nostre mani e che vanno fatte
Dimostrando così finalmente che il Mezzogiorno incomincia ad esprimere gruppi dirigenti che assumendosi le proprie responsabilità hanno più forza e incisività nel chiedere al governo le cose che devono essere allora consentitemi in questa breve relazione introduttiva di chiarire
I due aspetti di questa questione
Per quanto riguarda le politiche per il Mezzogiorno il tavola quattro
E le cose che noi riteniamo debbano essere fatte intorno a questo importante strumento di confronto
La l'idea di Confindustria è semplice la leggete sui giornali ogni giorno ed è in documentazione nella cartellina noi pensiamo che ciascuna delle quattro parti abbia oggi la occasione l'opportunità di assumersi con chiarezza
Di fronte al Paese e di fronte al Mezzogiorno impegno e responsabilità precise sulle cose da fare quali sono
Il governo a nostro avviso deve creare le condizioni di quadro e di mercato per consentire al Mezzogiorno
Di inserirsi attivamente
Sul mercato degli investimenti non solo nazionali ma soprattutto internazionali un mercato che vale duecento mila miliardi di investimenti produttivi all'anno fattive imprenditori al di fuori dei propri confini nazionali che arrivano in Europa
Un mercato che vede l'Italia da oltre dieci anni all'ultimo posto con circa tre miliardi di dollari che sono quattro mila cinque mila miliardi di investimenti
Contro la Gran Bretagna che da dieci anni al primo posto con oltre trenta miliardi di dollari che sono circa cinquantacinque mila miliardi di investimenti in fabbriche
Allora per riposizionarci veneziano che si debbano seriamente affrontare quattro questioni
Lecito non le approfondisco perché sono note ormai la sicurezza le infrastrutture la politica fiscale e le politiche del lavoro
Queste sono le cose che noi pensiamo il governo debba fare
Pensiamo che le parti sociali debbano lavorare seriamente per ridefinire la flessibilità del mercato del lavoro e dare risposte concrete al lavoro sommerso che il vero come dire obiettivo da affrontare nel corso dei prossimi due tre anni
E gli amministratori
Pensiamo che abbiano una forte responsabilità nel promuovere attivamente da imprenditori il proprio territorio perché la competizione non è più solo una competizione tra sistemi tra Paesi ma è sempre più la competizione tra territori in Europa
E quindi c'è molto da fare
E le cose ricordate prima del bianco vale in questa direzione
Queste sono a nostro modo di vedere le responsabilità intorno al tavolo noi imprenditori naturalmente abbiamo quella di fare di fabbrica fare gli investimenti fare posti di lavoro e fare bene il nostro mestiere
Ora da questo punto di vista ne stiamo assistendo da molto tempo da troppo tempo ad un continuo rimbalzo di responsabilità se esistano o meno le convenienze se l'Europa consenta ovvero che si faccia una politica piuttosto che un'altra
Se gli imprenditori del Sud hanno voglio coraggio pieno di investire e di fare il loro mestiere nel Mezzogiorno se gli imprenditori italiani all'abbastanza motivazioni etiche pervenire uno meno nel Sud affrontare le questioni dell'occupazione
Allora per smontare tutto questo rituale
Che francamente comincia a diventare un po'consunto Confindustria promosso e apro molto e a come dire mi solo qualche giorno fa un'indagine statistica affidata la Doxa che coinvolge un campione molto significativo di imprese
Proprio per individuare da un lato quali sono le vere motivazioni per gli investimenti nel Mezzogiorno quali sono cioè i veri e propri drivers che guidano e incentivano gli imprenditori ad investire nel Mezzogiorno
E dall'altro a verificare che impatto sull'occupazione dal punto di vista concreto per i prossimi due anni il sistema produttivo italiano può offrire a in presenza di alcune precise condizioni l'indagine quella troverete in cartellina
Leggete la perché Bolt è importante valore citare solamente due numeri che sono significativi
Se si applicasse
Quello che Confindustria da due anni sta chiedendo
E cioè una politica di intervento sul costo del lavoro
E sulla flessibilità del mercato
E la politica di intervento sulla politica sulla sulla sul prelievo fiscale riposizionando il nostro Paese non al di sotto ma a livello dei paesi che sono oggi leader in Europa nell'attrazione di investimenti facendo innanzitutto riferimento alla Gran Bretagna
L'impatto sull'occupazione nel Mezzogiorno e drammatico perché si creerebbero addizionali cento mila unità in due anni di occupazione manifatturiera in senso stretto
Alla quale si aggiunge da due a tre volte il moltiplicatore degli indotti quindi stiamo parlando di creare da tre a quattrocento mila posti di lavoro nei prossimi due anni incidendo esclusivamente su quelle leve che sono
Prioritariamente state indicate delle imprese italiane come le vere motivazioni veri drivers per fare investimenti
Allora la questione si possono fare queste cose o non si possono fare esistono le convenienze o non esistono queste convenienze
Beh mi pare evidente
Che se noi andiamo a chiedere a Brussel ma possiamo fare uno spunto speciale per il Sud la risposta è scontata
No non si può fare
Ma se noi andiamo a proporre
Alla Comunità europea
Ed è questa la proposta di Confindustria
Un progetto per ridare al Paese da tre a cinque anni
Una politica fiscale una politica di costi dei lavori che vuol dire struttura degli oneri indiretti che gravano impropriamente sul costo del lavoro da applicarsi a regime per tutto il Paese dai tre ai cinque anni ed applicarsi subito al Mezzogiorno immediatamente
Bruxelles ma è d'accordo lo ha detto Van Miert sui giornali lo abbiamo verificato noi come Confindustria era stata assolutamente praticabile la seconda obiezione allora ma ci sono le risorse per finanziarla risorse ci sono
Perché se si sposta in maniera marginale dal prelievo diretto al prelievo indiretto
Parlo di cuneo fiscale
E si vestivano queste risorse prevalentemente alla riduzione innanzitutto nel Mezzogiorno e con il regime per tutto il sistema
La possibilità di mantenere le compatibilità di debito pubblico ed impegni comunitari sul rientro del debito pubblico e finanziare una riduzione del costo del lavoro e del primo fiscale sul Mezzogiorno cioè allora a questo punto ed è questo credo il primo come dire vero
Momento di confronto sul tavolo quattro con il governo si tratta di sedersi e anziché parlare sui giornali e sugli slogan
E sui ping pong della comunicazione come dire dei mass media sedersi confrontarsi liberamente su queste due tre ricette fondamentali che sono quelle che davvero rimuovono il
Come dire gli ostacoli agli investimenti e riposizionare il Mezzogiorno laddove esso deve essere riposizionato
Questo santi a significare e vorrei chiarirlo perché siamo qui a parlare con gli amministratori di questioni sul territorio che la politica di Confindustria su patti e contratti è una politica che va letta con un minimo di articolazione
I sindaci sanno che il sistema confederale si è mobilitato intensamente sul territorio per promuovere Patti e contratti
E noi crediamo che parte contratti possono essere un importante punto di partenza per un processo di rilancio del Mezzogiorno ma dobbiamo tutti diffidare da una politica del Mezzogiorno che si elimini che si concentri che si riduca esclusivamente a patti e contratti
Perché se questo fosse lo sforzo del Paese per il Mezzogiorno riproponendo in aree che hanno già così sconosciuto industrializzazione di da cattedrali del deserto trenta o quaranta di fa
L'unica forma di come dire rimozione di problemi di sicurezza infrastrutturazione convenienze flessibilità
Bene noi per il Mezzogiorno avremo una ricetta di breve periodo e molto pericolosa perché non faremo altro che riprodurre un vecchio modello di sviluppo industriale che era quello che si basava
O sulle fabbriche mordi e fuggi o sulle fabbriche acefale quelle fabbriche cioè che occupano braccia ma non occupano cervelli allora la strada maestra è
Creare condizioni di quadro perché tutto il territorio del Mezzogiorno sia competitivo sia sicuro sia infrastrutturato sia flessibile
Garantista condizioni di vivibilità e di sviluppo economico sociale e civile perché solo così davvero avremo punti forza di crescita e di sviluppo
Su questo noi vorremmo con i sindaci e con gli amministratori confrontarci e capire se siamo d'accordo o meno e se su questo terreno possiamo insieme con il Governo e con il Paese fare più chiarezza e cercare di trovare punti di convergenza ma mentre facciamo questo
E anche importante cominciare a confrontarci sulle cose che da subito possiamo fare sul territorio le diceva prima Enzo Bianco vorrei ricordarlo insieme con lui
Abbiamo gli sportelli unici ma qui non si tratta a fare di fare solo Sportella napoletane o Bari si tratta anche di organizzare nelle aree industriali nei territori extra
Capoluogo di provincia che cosa succede abbiamo territori con centonovanta centocinquanta comuni lo possiamo immaginare di fare
Migliaia di sportelli unici dobbiamo anche cominciare a vedere come lavoriamo in termini più integrati in termini più metropolitani da questo punto di vista dobbiamo lavorare sui pacchetti localizzativi sulle aree industriali attrezzate non ci sono abbastanza rare industriali attrezzate
Se oggi noi soprattutto le grandi città industriali del Mezzogiorno volessimo d'avere attrarre fabbriche di Investimenti avremo difficoltà a trovare aree industriali attrezzate competitive nelle quali far venire gli investitori
Le questo un problema che va affrontato seriamente dal punto di vista della reperibilità dei siti dell'attrezzatura da dare e degli strumenti per gestire le riduzioni attrezzate
Affrontando sciogliendo finalmente questo lodo che coinvolge direttamente la struttura delle aste del modo in cui consorzi industriali vengono affrontati
Cioè il tema della lotta all'abusivismo e all'illegalità che condizione fondamentale per il progresso civile quindi anche economico del nostro territorio
C'è il tema dello sviluppo delle grandi città del solito qua bisogna avere il coraggio lo slogan che io cerco di lanciare questo bisogna avere il coraggio di mettere le mani nelle città
Trent'anni dopo il film fatto sul Napoli delle Mani sulla città adesso insieme dobbiamo metterlo dentro le città dobbiamo rifare il tessuto urbanistico delle città dobbiamo valorizzare il patrimonio culturale e artistico che abbiamo ma dobbiamo fare anche scelte coraggiose
Perché molto spesso abbiamo delle case batte nelle quali l'intreccio fra microcriminalità e economia del vicolo impedisce quel progresso civile che condizione fondamentale perché ci sia vivibilità e anche investimento e sviluppo economico
E poi dobbiamo lavorare seriamente sui fondi strutturali i prossimi fondi strutturali e questo vale per le regioni ma vale per tutti noi i fondi strutturali prossimi sono gli ultimi che avremo si tratta dell'ultima grande possibilità Dio infrastrutturare in maniera competitivo il territorio del Mezzogiorno
In questi ultimi anni non abbiamo dato grande attenzione al raggiungimento di obiettivi quantitativi abbiamo cercato di spendere i soldi che avevamo ma abbiamo visto con poca attenzione la qualità degli investimenti fatti
Qualità spesso fatta secondo le logiche vecchie quelle cioè di fare un po'di interventi a pioggia accontentare un poco tutti senza concentrarsi su quelle due tre quattro grandi realizzazioni
Che sono fondamentali per fare sviluppo e investimenti
Ebbene i prossimi fondi
Nel quadro di sostegno due mila due mila e sei sui quali dobbiamo incominciare a lavorare da subito
Sono l'ultima grande occasione per lavorare e io dico non solo in una logica regionale ma anche interregionale perché come si sta dimostrando ogni giorno di più i distretti produttivi scavalcano i confini amministrativi delle regioni
E dobbiamo avere tutti come gruppi dirigenti del Mezzogiorno che vogliono guidare la crescita degli sviluppi produttivi dobbiamo avere tutti la capacità di progettare di concentrarci e di scegliere
Gli investimenti giusti per fare lo sviluppo vero del nostro debito
Allora su queste cose
Nel Sud cioè chi sta lavorando di più c'è chi sta lavorando di meno ci sono città nelle quali il dialogo fra amministrazioni imprese e più avanzato città nelle quali meno avanzato
C'è sicuramente più di quanto non ci sia stato mai nel passato
Ma credo che siamo tutti consapevoli per questo siamo qui oggi non c'è ancora abbastanza siamo tutti convinti che si può fare molto di più e si debba fare molto di più
Allora il vero significato se mi consentite politico fra virgolette di questo incontro di oggi e quello di dire ma mettiamo insieme finalmente i gruppi dirigenti del Sud e dimostriamo capacità di progettare di realizzare dimostriamo la vera responsabilità della classe dirigente del Mezzogiorno
Il sud oggi ha espresso negli ultimi anni grande voglia di cambiamento grande vitalità ma non ha ancora espresso una capacità come dire di leadership anche politica significativa adeguata alla voglia la necessità di cambiamento del Mezzogiorno
E questo non ci sarà se prima di tutto noi come gruppi dirigenti non saremo in grado di affrontare con serietà la nostra responsabilità
Allora io
E come tutti gli imprenditori del Sud di Confindustria e tutta la Confindustria Annette grandissima importanza l'incontro di oggi perché è un significativo punto di cambiamento rispetto al passato è la prima volta che amministratori prese si mettono in maniera così strutturata ragionare di queste cose
E l'obiettivo che vorremmo porre non è solamente quello di aver fatto di un incontro di lavoro non vogliamo adesso avere la possibilità a valle di questa giornata
Di creare da un lato tavoli tecnici di confronto Francia e Confindustria per vedere anche dal punto normativo e istituzionale dove necessario fare proposte insieme per accelerare la capacità di cambiamento e di sviluppo sul territorio
E dall'altro lato io credo che sia molto importante che noi lanciamo
In maniera anche competitiva
Fra le varie città e le varie amministrazioni del Sud delle varie realtà industriali del Mezzogiorno
Un confronto per vedere chi è capace di far meglio e prima e meglio degli altri e poi ogni sei mesi lo monitoriamo
E vediamo se veramente questa competizione alle quali sarebbe esposti sempre di più in termini di capacità di attrarre investimenti sappiamo guidarla rendendo forte la capacità di dialogo e di lavoro sul territorio fra imprese e amministrazioni
Credo che sia una partita importante abbiamo moltissimi come dire
Possiamo lavora Rizzo
Buongiorno a tutti io sono qui non solo per rappresentare Confindustria ma anche per chiamare al tavolo tutti coloro
Che desidera intervenire e ahimè darvi anche un po'i tempi perché
Per più interventi serve una disciplina il tempo e quindi tempi avremmo pensato che sono dell'ordine di cinque minuti anche se sembrano pochi
Chiamo comunque a cominciare evidentemente anche per un dovere di ospitalità questi cinque minuti non valgono e al presidente dragoni del presidente alla Regione Sicilia
Grazie
Parlare del Sud diceva Enzo Bianco non è più una bestemmia
Anche se la verità il
Dibattito
Sul Mezzogiorno
Sconta
Continui no
E continui Randy
Il fatto che le Autonomie locali recita le Province le Regioni e gli imprenditori ma potrebbero esserci anche le forze sociali
Si incontrano qui questa mattina in questa importante
Iniziativa
Deriva anche dal fatto che le iniziative sul Mezzogiorno compreso il tavolo quadrangolare che è stato insediato a Palazzo Chigi
E assolutamente
Non solo non brillantissimo come
è stato detto poc'anzi me assolutamente Enzo disfacendo
La questione Mezzogiorno non è diventata
Questione nazionale
Questo è il vero problema
L'ingresso in Europa era una questione nazionale l'abbiamo ci siamo riusciti tutti tutti i cittadini italiani compresi quelli del Mezzogiorno con grandi sacrifici
La questione Mezzogiorno non è diventata ancora questione nazionale allora un incontro del genere perché insieme
Insieme
Si possono individuare i giusti percorsi e le giuste iniziative non per nuovi interventi straordinari
Ma per individuare gli strumenti necessari che possono non creare assistenza ma creare le condizioni dello sviluppo
Questo il nostro obiettivo e il mio breve intervento vuole nel mio breve intervento io voglio dare alcune riflessione alcune indicazioni è stato detto
Abbiamo un problema di infrastrutturazione del territorio il Mezzogiorno non ha un sistema il re
Bene
Perché non
Ci assumiamo l'impegno
Autonomie locali Regioni imprenditori perché sappiamo che ormai le infrastrutture le reti si realizzano anche ricorrendo al alle finanze private
Ecco non
Ci impegniamo
A rendere prioritario nel Mezzogiorno la realizzazione di queste reti per cinque anni per cinque anni i nostri Investimenti le nostre risorse comunitarie o dello Stato o regionali
O quelle private per realizzare le infrastrutture in cambio per cinque anni all'interno delle regole comunitarie
All'interno delle regole comunitarie per cinque anni quindi a tempo e se volete anche o meglio se vogliono anche in misura decrescente e se vogliono anche in maniera pluri settoriale chiediamo una diversificazione delle politiche fiscali
Per cinque anni
Per compensare il gap derivante dall'entra da una assenza
Il reti nel Mezzogiorno d'Italia
Ma possiamo anca andare anche oltre perché non pensare
Che la riduzione del della pressione fiscale
Proprio perché stiamo e nemmeno in Europa
E vogliamo lavorare per ridurre le distanze tra il centro dell'Europa e le periferie tra i mezzogiorno in Europa e l'Europa centrale perché non pensare
Che in questi cinque anni mentre realizziamo le infrastrutture
La riduzione della pressione fiscale non avvenga in tutti i territori dell'Obiettivo uno in tutti i territori delle regioni europee individuate come regioni sottosviluppate quindi dell'obiettivo
E tra l'altro devo dire che per quanto ci riguarda come Regione Siciliana viviamo un'esperienza che è estremamente diversa rispetto a quelle delle altre Regioni noi siamo una Regione che in cui le tasse vengono versate direttamente nelle casse della Regione
Essendo regione a statuto speciale
Allora noi non chiediamo un prezzo da pagare c'è una politica fiscale differenziata
Non costituirebbe un prezzo né per lo Stato né per l'Unione europea perché saremmo noi a rinunciare ad una quota dei contributi pagati versati dagli imprenditori nelle casse della nostra regione
Noi rinunciamo a qualche cosa di nostro oggi perché pensiamo che con questa politica possiamo allargare la base produttiva e quindi negli anni avere maggiori entrate ma allora di quale politica assistenziale parlano nei confronti di questo mezzogiorno questa è la politica degli investimenti veste la politica dello sviluppo questa è la iniziativa di un territorio che non vuole essere più assistito
Ma che rinuncia a qualcosa oggi per potere avere di più domani ma non a carico delle risorse allo Stato ma perché essi instaura qui nel territorio
Un modello di sviluppo auto propulsivo iniziative imprenditoriali che magari pagando meno tasse ma saranno di piuma mano le tasse che saranno versate e che entreranno nei nostri i nostri bilanci quindi non solo un aumento dell'occupazione ma negli anni anche la possibilità di avere un maggiore gettito
Che poi e necessario per potere realizzare le altre iniziative
Ma anche qui va detto ci vuole una iniziativa forte
Nel campo delle procedure non possiamo noi ancora essere accusati tutte le regioni dell'obiettivo uno del Mezzogiorno di non spendere di non utilizzare le risorse comunitarie
Quando
Il Regolamento ti che stanno alla base le procedure per utilizzare le risorse comunitarie sono le stesse procedure che vengono utilizzate nelle regioni che non sono sottosviluppate
Cioè noi abbiamo procedure così farraginose che rendono difficile
Utilizzare le risorse che provengono dalla Comunità europea
è la cosiddetta sindrome del pane duro alla tant'è vero che ci vengono date tante risorse negli anni ci sono state date tante risorse ma come quando si dà alla tant'è che non ha denti si dà il pane ma il pane duro
E allora anche qui perché ma questa non è lo Stato il Governo nazionale che deve supportare le richieste delle aree dell'Obiettivo uno per procedure diverse così come ha fatto il Portogallo così come ha fatto la Spagna nel momento in cui è stato chiesto con forza
Dallo Stato dalla sia dalla Spagna patto cave sono state ridefinite le questioni
A te ai regolamenti per l'utilizzo delle risorse
Comunitaria
E così
Anche qui non non possiamo affrontare il problema delle procedure interne
Prove delle aggiudicazione delle gare il blocco della spesa il blocco degli appalti
Come se vivessi ma una situazione normale
Con con i tempi che nello sviluppo non sono neutre e soprattutto non avendo il coraggio di dire che in queste circostanze in molte circostanze occorrono poteri straordinari stabiliscano a chi darlo le possono dare ai prefetti e ai sindaci e prese dalla Regione prese le Province ma occorrono poteri straordinari noi abbiamo solo in Sicilia tredici mila e cinquecento miliardi bloccati per contenziosi che non finiscono mai e anche qui una grande senso di responsabilità nei confronti di coloro i quali anche qui all'imprenditore dobbiamo dirlo
Nel momento in cui si bloccano voglio dire con molta
Normalità si ricorre è chiaro che si senta leso rigore ma non è possibile che chi blocca e perde
Non paghi
La il danno del ritardo che ha arrecato perché sappiamo che comunque si fa ricorso comunque si blocca comunque si spera che prima o poi si arrivi ad un accordo pur sapendo Dino stare dalla parte del giusto
Allora anche qui c'è occorre un grande senso di responsabilità da parte da parte di tutti
Sapendo che i dati i dati che sono stati forniti in questi giorni
Dai di dai centri di ricerca degli istituti di ricerca ci dicono almeno per quanto ci riguarda come Sicilia che c'è una vivacità
Nel nostro territorio che certamente ci ci induce ad un cauto ottimismo ma è anche vero che dobbiamo fare di più ciascuno
Per quanto attiene alla propria responsabilità ed è giusto che prima di lanciare pietre contro altri intanto ciascuno si renda conto
Se ha fatto realmente al massimo per quanto attiene alla propria funzione alla funzione che si svolge in questo determinato momento ecco noi stiamo cercando di farlo anche con le nostre autocritiche sapendo che scontiamo ritardi che dipendono anche solo e soltanto da noi e su questo siamo lavorando così come stiamo lavorando perché si capisca tutti insieme che bisogna scommettere anche non sui settori
Tradizionali che sono quelli più esposti alla concorrenza mai sui settori innovativi la biotecnologia la chimica fine sapendo anche che abbiamo Risorse umane importanti che stanno venendo fuori dalle nostre università nuove professionalità
Siamo qui in una università dall'altro che proprio nel Mezzogiorno
Ma ritengo anche in Italia risulta tra le più meritevole rispetto alla al grado di professionalità che i cui allievi
Sono dotati nel momento in cui escono dai finiscono gli studi quindi ciascuno
Faccia la propria parte
Sapendo che nessuno
Ci chiama
Nessuno ci hanno allora alle regioni del Mezzogiorno
I comuni le Province assieme alle forze sociali
Bene hanno fatto ad organizzare
Questa iniziativa ad andare avanti noi come Regione
Del mezzogiorno non per imitare guardate non per imitare ciò che hanno fatto le regioni del centro alcune alcuni mesi fa
Si sono riuniti le regioni del centro e hanno creato la lobby delle regioni del centro ma non vogliamo creare nessuna lobby nelle regioni del Mezzogiorno
Ma vogliamo discutere confrontarci tra di noi assieme alle altre città alle Province e agli imprenditori e alle forze sociali
Sapendo che non occorrono lobby ma occorre da parte tutte la consapevolezza che l'Italia è una siamo entrati in Europa divisa in due e che l'obiettivo di tutti è quello che il divario tra queste due Italie deve essere ridotto perché conviene sia quelle del centro sia per il suo direttore del Nord
Invito al tavolo pugliesi presidente di Sitchin giustizia
Mi ha promesso che parla sei minuti agli faccia scattare comunque il cronometro così potrà vedere si rispetta il paese viene grazie
Autorità colleghi Benvenuti e grazie per la sensibilità e la partecipazione alla convention di oggi un ringraziamento particolare residuo rivolgerlo al magnifico rettore professor Ricciarelli per l'ospitalità in questo meraviglioso monastero
Il confronto di oggi
Dimostra che se vogliamo uscire
Dalla pratica degli effetti annuncio occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità per sollecitare accompagnare seguire non in maniera episodica e scoordinata quel processo di crescita dell'economia e del lavoro della cultura d'impresa che ancora oggi i lati da qui da noi siamo insoddisfatti e critici sulle riserve riceve sulle diverse ricette sin qui ammannite per lo sviluppo del Mezzogiorno perché non riusciamo a intravedere
Min nel groviglio di politiche sbocchi tangibili e soprattutto le scelte coerenti che in sede nazionale e locale tardano per ridare slancio agli investimenti e alle imprese nelle nostre regioni
Nel nostro Paese e nel Mezzogiorno c'è bisogno di una cura massiccia ed intensiva di illegalità
L'opera è la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni istituzionali ed operative su questo fronte non sono state all'altezza dei bisogni
Ancora oggi l'argomentazione ricorrente
Nel Sud non si investe per timore della criminalità micro e macro
Aggiungerei quella delle illegalità bianca che il prodotto di intrecci legati alle inefficienze della pubblica amministrazione della inosservanza delle leggi e regole che governano e gravano sui cittadini e sulle imprese
I temi della sicurezza della legalità della giustizia della certezza del diritto
In senso compiuto non sono affatto da sottovalutare in contesti nei quali l'assenza o l'inadeguatezza dello Stato pesa come un macigno sulle possibilità e potenzialità di sviluppo e di crescita civile
Le nostre Regioni hanno bisogno di legalità organizzata con uomini mezzi professionalità tecnologie formazione culture risorse
La prevenzione fondamentale al pari della formazione per diffondere e far radicare la cultura della legalità
Ed il problema della sicurezza va affrontato in maniera organica non soltanto con il controllo di particolari are
L'impresa non può vivere blindata lo abbiamo già detto un cenno meritano i problemi a della giustizia e dei tempi di risposta della giustizia
Intanto è importante partire dal progetto sicurezza per lo sviluppo per assicurare prevenzione controllo sul territorio delle aree di crisi e con potenzialità di investimenti
Ma il Sud ha bisogno di ordinarietà
Le grandi città del Mezzogiorno sono divenute un crogiolo esplosivo di emergenze
Di problemi insoluti e rinviati da troppo tempo legati alle necessità del vivere civile di qualità della vita di povertà e disperazione che determinano condizioni di degrado sociale inaccettabili alle soglie del Duemila
Ingovernabilità e deresponsabilizzazione hanno purtroppo fatto aggio sulla volontà e sull'impegno spesso isolato di parte della classe dirigente di dare risposte coerenti
Alla comunità nonostante la disponibilità di risorse troppo spesso inutilizzate perse nei meandri dell'indecisionismo e di giungle burocratiche e procedurali
La progettualità carente
L'assenza di strumenti di programmazione o lacci l'eccesso di progettualità di facciata senza contenuti hanno condizionato non solo il governo del territorio ma la stessa gestione dei servizi essenziali per le comunità amministrata
Ed è su questo fronte che occorre incidere subito dandosi regole strutture e capacità di fare di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati individuando le responsabilità e i nodi da sciogliere
Altra questione complementare e connessa la legalità e al recupero urbano il problema dell'abusivismo
In questo sostantivo si condensa tutto ciò che è frutto della illegalità diffusa che non è certo peculiare al Sud e alle nostre regioni ma che qui diviene ulteriore elemento di squilibrio
Di devianza sociale di evasione corrente delle regole che presiedono dovrebbero presiedere alle attività individuali o collettive di uno Stato democratico
Nell'abusivismo si dice il Mezzogiorno sopravvive
Ma con l'abusivismo non si crea sviluppo diffuso e non si produce ricchezza da redistribuire
Ed è appena il caso di sottolineare che questo significa fine dello stato sociale dell'assistenzialismo indiscriminato che grava pesantemente sui conti pubblici
Si alimenta così oltre alle diseguaglianze che premiano i furbi e penalizzano chi rispetta le regole quella certezza di impunità Checco efficiente moltiplicatore della illegalità
Le imprese regolari non possono essere danneggiato ulteriormente da tutto ciò che ruota attorno al sommerso ne possono inseguire le imprese clandestine
Sulla strada del non serba Anza delle leggi e degli obblighi fiscali contributivi e contrattuali
Attorno a questi temi e sulle politiche dell'emersione il dibattito è aperto ma occorre chiuderlo
L'intervento educativo repressivo dello Stato e non può limitarsi a porre pietre tombali sull'illegalità
è un aspetto che non Bardi giunto dalla necessità di creare oggi e subito gli strumenti che sul piano della fiscalità e sul costo del lavoro sono indispensabili per salvaguardare la competitività del nostro sistema produttivo
Lo stato italiano ha sicuramente dati ed elementi per sostenere la riduzione di tutti quegli svantaggi che oggi gravano sulle imprese e sugli investimenti delle aree dell'Obiettivo uno per le quali l'Unione europea
Deve decidersi di di attuare ad attuare politiche di sostegno coerenti con la finalità di ridurre in modo reale gli svantaggi che ancora ci separano dal resto d'Europa
E se siamo qui riuniti non possiamo non chiederci quanto pesa nordici più di ieri i ritardi le inefficienze i disservizi incapacità progettuale e mancanza di buon ordinaria amministrazione
Si dice ci sono gli incentivi e gli aiuti alle imprese alcuni strumenti di flessibilità che dovrebbero costituire quel plus di convenienze per investire fare sviluppare attività economica e creare lavoro vero nei nostri territori
Ma se sull'altro piatto della bilancia mettiamo le cose di sicuro segno negativo che continuiamo a registrare scontare
Allora il saldo non può che essere assolutamente rosso
Penso quindi che proprio in questa chiave va letto il significato del confronto odierno e dell'auspicata apertura la collaborazione fra città e impresse
Che parte da Catania per la Sicilia e per l'intero Mezzogiorno perché nonostante tutto c'è un sito tutto che tira e che va avanti grazie
Invito Simone Di Cagno sindaco di Bari
Grazie
Molte cose sono già state dette dal presidente Drago cosa che intendevo dire quindi a queste faccio riferimento
Vorrei partire da una realtà ci stiamo scoprendo di essere un no stato povero
Abbiamo centinaia di migliaia di
Persone che sono al di sotto della soglia di vivibilità di povertà
E abbiamo scoperto che abbiamo milioni due milioni di persone che sono che vivono con un milione duecento mila lire al mese e al Sud un milione e duecento mila lire al mese con un solo reddito significa non poter vivere
Quindi un stato povero in un Meridione ancora più povero
Io non voglio fare accuse perché accolgo quello che il mio presidente Enzo Bianco mi ha detto però abbiamo partecipato a questo tavolo quadrangolare molto infatti Zattoni e io mi sono spaventato nel vedere Presidente del Consiglio vicepresidente dodici ministri davanti a noi davanti al ai tre rappresentanti degli enti locali
E nel momento in cui il presidente Prodi ha detto la prolusione
Mi sono abbastanza abbattuto perché la letta in maniera distratta stanca
Il Meridione la questione meridionale e anche una questione di cervello e di cuore il Presidente del Consiglio non l'ha letta né col cervello né col cuore
Ma un secondo esempio mi sono permesso di fare che mi hanno dato poi nella risposta una esito negativo nel momento in cui si è fatta la gara per il terzo gestore della telefonia mobile
Erano dati a ottanta punti su mille a chi investiva creando le premesse della investimento nelle aree del Mezzogiorno nelle aree dell'Obiettivo uno
Questo significa che per il governo che per e per il suo ministero delle Poste che ha fatto da poco un bando di quel genere il Mezzogiorno vale l'otto per cento
E questo è un altro situazione emblematica cari amici quindi non facciamo accuse però partiamo da delle situazioni che si sono verificate e delle situazioni che sono reali
Allora questo tavolo quadrangolare fino a oggi ha prodotto solo incontri senza esito e solo per due sole commissioni le altre Commissioni non sono state nemmeno convocata
Quindi dicevo che
Bisogna lottare anche sul mezzo giorni abbiamo visto che come abbiamo lottato per entrare in Italia e sono d'accordo su quello che è entrare in Europa e sono d'accordo su quello che ha detto il presidente Drago abbiamo pagato tutti ci siamo tassati si sono siamo stati tassati tutti anche il Mezzogiorno per entrare in Europa
Allora non si capisce perché la pressione fiscale e contributiva delle imprese e dei lavoratori in Italia è assai più alta che negli altri paesi europei
Ridurla inizialmente nel Mezzogiorno o comunque in tutte le aree dell'Obiettivo uno come è stato detto non sarebbe dunque un atto di concorrenza sleale consentirebbe di allineare il Mezzogiorno a livelli di precisione fiscale prevalenti negli altri Paesi non si comprende quindi perché nell'Europa delle Regioni
La commissione non debba consentire alle regioni del Mezzogiorno di avere la stessa pressione fiscale che per esempio hanno le imprese delle un Regno Unito allora è chiaro che in questi sensi bisogna lavorare perché a contro scontiamo un regime penalizzante perché i Paesi che fanno parte del fondo di coesione
Irlanda Grecia Spagna Portogallo possono utilizzare aiuti senza essere accusate delle norme sulla concorrenza allora ecco che bisogna agire anche a livello centrale così noi siamo sommersi oggi delle problematiche dell'euro non siamo sommersi delle problematiche di come attirare
Gli investimenti nel Mezzogiorno certamente noi dobbiamo fare la nostra parte di essere qui significa che vogliamo fare la nostra parte ma come al solito questa parte non si può fare da soli
Allora adesso mi voglio limitare ad alcune realtà che sono venute fuori la lotta al sommerso allo Sasso messo deve essere fatta seriamente
Certamente inducendo gli imprenditori ad emergere con una sanatoria totale lo sappiamo che le sanatorie parziali che devono sanare
Buchi veri e propri non verranno mai attuate e non è vero che con la sanatoria totale essi danneggerebbe la parte buona dell'imprenditoria perché invece in questa maniera l'imprenditoria avrebbe finalmente una concorrenza corretta
Si devono trovare soluzioni radicali sul contenzioso pregresso e sulla sicurezza del lavoro si devono inasprire i controlli la fucilazione verso gli inadempienti
La proroga dei contratti di riallineamento
Un altro capitolo sono i lavoratori socialmente utili rischiamo che di trasferire il costo che non può essere ribaltato dal governo alla periferia dalle indennità di mobilitare convenzioni delle società miste con gli enti locali non solo
Il costo
Una volta trasferito agli enti locali trasferirà anche la prova la protesta nei confronti degli altri locali il governo se ne scaricherà ma noi certamente non potremo mantenere successivamente i posti di lavoro a questi lavoratori e naturalmente in questo caso essendo diventati nuovi datori di lavoro non potremmo subire l'ondata di protesta che coi avverrà al di fuori dei nostri municipi
Meglio sarebbe che i bonus vadano risolti a realtà imprenditoriali del Mezzogiorno esistenti o in nascita e che offrano quelle garanzie di competenza e di spazi sui mercati a patto che occupino lavoratori socialmente utili
Previa formazione e aggiornamenti
Ugualmente vanno incentivate le leggi speciali per la accelerazione delle opere pubbliche
Le infrastrutture strumento di attrazione reale per gli investimenti al Sud non solo perché io sto parlando con coloro che dall'estero vogliono venire a investire la mia città nella mia regione non è soltanto l'incentivi che attirano ma è anche vero che servono delle leggi speciali per le agevolazioni di lungo periodo alle imprese che investono e bisogna concentrare in quattro cinque le forme di agevolazione io apprezzo io sapevo che erano quarantuno i sindacati qualche giorno fa mi hanno detto che sono quarantasette le agevolazioni per coloro che voi le conoscete io ne conoscerò la metà meno della metà allora a cosa servono tutte queste agevolazioni che probabilmente sono state create solo per favorire alcune nicchie
E che certamente non favoriscono invece a tutto campo chi vuole investire nel Mezzogiorno allora quattro cinque contro gli attuali quarantasette
Leggi speciali per l'aggiornamento dalla mano d'opera da riciclare nelle nuove imprese con formazione mirata e a costo zero allora io credo che ripeto non dai tavoli perché se vogliamo non risolvere un problema facciamo una commissione ma dai tavoli operativi dai tavoli ristretti si potranno trovare soluzioni credo che noi da questa Assemblea di oggi abbiamo dato una volontà di un indirizzo io mi auguro che ripeto questa realtà odierna di Catania possa produrre fatti concreti e che finalmente di mezzogiorno se ne faccia una questione di cervello e di cuore grazie
Chiama parlare crolla
Presidente Campania
Gentili signori la grande partecipazione all'incontro di oggi
E la testimonianza dell'impegno che noi imprenditori ci siamo assunti nell'avviare un confronto positivo con le amministrazioni locali
Crediamo che la sinergia con le amministrazioni che governano il territorio sia una forte leva di sviluppo perché funge da stimolo agli stessi enti a migliorare la propria efficienza operativa in ossequio delle stanze imprenditoriale
Ma è necessario che il giorno decentramento amministrativo
Disegnato Cydia Lizzie in concreto perché le amministrazioni regionali
A breve saranno chiamate un ruolo di governo sempre più forte in ragione dell'autonomia che la riforma Bassanini attribuisce all'oro
Ed alla luce di ciò noi auspichiamo prima di tutto una formazione mirata è rivolta agli operatori della pubblica amministrazione in modo funzionale ai ai mutamenti in atto
Solo così potremo ottenere procedure amministrative praticabili a favore dello sviluppo ed una politica industriale che si propongono obiettivi chiari e raggiungibili nel Brembo né Brehme e medio periodo
No il mutamento che auspichiamo deve essere accompagnato da rigorosa gestione delle risorse finanziarie
Sia nazionali che comunitaria
Strettamente collegato ai risultati che si intendono raggiungere
Il nuovo fallendo di programmazione dei fondi comunitari destinati alle aree meridionali rappresenta l'ultima occasione di trasferimento vincenti risorse finanziare a favore del nostre regioni
Successivamente le però l'Europa dei Quindici si apriva verso l'Est
E quindi verso realtà economicamente più svantaggiati dei quali sicuramente assorbiranno
Assorbiranno le molte risorse del bilancio comunitario a nostro discapito
Allora diventa necessario il confronto tra imprenditori enti locali per avviare una riflessione sulla gestione precedente delle risorse e allo stesso tempo una riflessione sulla programmazione futura
In questo senso
So che riteniamo più urgente e la predisposizione di un piano di sviluppo che preveda convenienze fattibilità dei progetti attuabili dall'amministrazione pubblica in collaborazione con l'iniziativa primato
Ma imprenditori siamo disposti a collaborare mettendo a disposizione le nostre competenze per un'alleanza tra pubblico interesse e cultura d'impresa
Ma di seria ma desideriamo un folto mutamento d'indirizzo nella gestione di tutti gli enti locali
Mi auguro pertanto che a partire da oggi questo traguardo sia sempre più vicino
L'interesse dei cittadini ma anche principalmente nell'interesse della crescita e della competitività di tutto il Mezzogiorno grazie
Ringrazia cadaveri rispetto dei tempi oltreché le case dette
Teneva il presidente Rastrelli presidente le elezioni cantante
Cari amici a me pare che questo convegno possa essere molto importante almeno nelle intenzioni più che proposta è se si riesce a comprendere la realtà
Politico istituzionale nazionale ed europea
In un momento particolare nel quale stiamo vivendo
La premessa dal Baldan vuol dire questo secondo il punto di vista abbiamo un governo che fa una politica Nordest
La prima realtà sulla quale dobbiamo riflettere questo
Lo comprendo che la responsabilità istituzionale
La responsabilità di rappresentanza delle categorie debba avere una forma prudente però occorre valutare questa prima realtà
Che la politica in genere non solo la politica governativa la politica espressa anche dalle forze politiche da tutte le forze politiche ha un chiaro segnale un test e quando D'Amato riproduce le quattro emergenze
Che paralizzato nel Mezzogiorno o almeno lo penalizzano
Damato non tiene conto che tutte e quattro o almeno tre DS sono di esclusiva competenza governativa
Sono anni perché parliamo della questione criminale
Sono anni che parliamo del costo del denaro sono anni che parliamo delle infrastrutture sono anni che parliamo della flessibilità non si muove un passo ed anche il tavolo a quattro che pure è stata una coraggiosa invenzione
Per cominciare a discutere nella responsabilità governativa e degli altri livelli istituzionali è un è un tavolo che è nato morto a me sembra che sia il gioco delle carte quel gioco delle carte napoletana diciamo a tre sette dove ma quanta parte del governo gioca col morto
Ora dobbiamo prendere in condizione di questa realtà predisporrò partendo da questo presupposto possiamo cominciare a sentirci impegnati in un ruolo di responsabilità che abbiamo verso la gente che noi rappresentiamo
Quindi a mezzogiorno
Sono d'accordo con bianco quando Bianco dice cominciamo a crearci e a costituirci come classe dirigente autonoma
Che vede ai propri interessi senza aspettare Godot
Perché se aspettiamo l'intervento della politica italiana comunque espresse anche al ballo governativo non andremo molto avanti
Perché le realtà economiche sono quelle che sono le situazioni sociali sono quella che sono
Era secessione nel Paese che Bossi non ha potuto realizzare purtroppo può essere realizzata sulla base soltanto economica questo il pericolo che dobbiamo fronteggiare come lo si può fronteggiare io non fare alcun affidamento
Sulla politica quell'addio
Fare molto affidamento sulla sincronia sulla sinergia sul concetto della responsabilità di tutte le istituzioni meridionali che si costituisca dell'unica grande associazione ne abbiamo avuto il caso delle regioni del Nord Piemonte e Lombardia veneto tesi sono unite in una strategia comune con le famose Regioni motrici d'Europa Francia Spagna Catalogna
Belgio
Abbiamo regioni del centro gli hanno fatto una sorta di comune alleanza per gli interessi età decentrare dobbiamo fare la stessa cosa nel sud dell'Italia ricordando che l'unico interlocutore lo punto di vista finanziario queste soltanto a loro
E l'Europa non riconosce
L'entità dallo Stato nazionale riconosce le politiche regionali intese non come configurazione della regione delle regioni italiane
Ma come configurazione di una macroarea
All'interno un acquario ci sia un unico disegno comune
Ci sia un unico presupposto di sviluppo e quindi ci sia un unico interesse europeo a sostenere la politica è il modello di sviluppo di questa Regione
Tutti quanti diciamo che abbiamo un grande ruolo perché il vero problema il cuore del problema del mondo oggi noto a volte costituito nel Mediterraneo
La nostra posizione geografica e unica i raggi trafugati mette i grandi meccanismi commerciali e finanziarie industriali dell'interscambio tra Europa Asia India passo non per il suo ex non possono fermarsi in Grecia perché alle spalle ci sono i Balcani
Non possono fermarsi in Spagna perché troppo decentrata la penisola italiana il Mezzogiorno d'Italia è il cuore del problema
Se fossimo capace di inventare noi
Il meccanismo di gruppo comune a tutte le regioni del Sud
E in un'unica grande
Visione globale dello sviluppo del Sud
E fossimo in condizioni in virtù di questo modello di porcini Europa che traumatizzata per i fatti del bacino settentrionale del Mediterraneo e dell'Asia noi potremmo veramente giocare un ruolo molto forte ruolo che secondo me deve essere giocato queste mie riflessioni sono poche riflessioni che partono dall'esperienza vissuta
E qui in Campania nel meridione d'Italia
E in Europa dove come Bianco sa benissimo ma l'ha visto gli visto ieri si è creato un asset tra Spagna Francia e Germania
In danno del dell'Italia con un governo assente ne difenda gli interessi complessivi l'Europa però riconosce la macroregione
Riconosce l'entità diverso dallo Stato nazionale
Allora il profilo grande altro la vera scommessa del futuro si articola su questa decisione
E mi auguro che questo convegno abbia questo spirito
Cominciare a creare unità nella classe dirigente meridionale a tutti i livelli non soltanto politica non soltanto istituzionale
Le industrie i sindacati
Le camere di commercio le banche e a questo proposito viene a mente la prima difesa doverosa e necessaria che l'autonomia territoriale del Banco di Napoli
Non possono espropriare apporre nord l'unico istituto di credito che può essere il polmone finanziario per il Mezzogiorno e vitali
E quindi partiamo da questi convincimenti partiamo da qui si riflessioni e se il convegno di oggi West il primo momento per questa grande aggregazione
Per un disegno di sviluppo interregionale
Per valutare le possibilità di un peso grande Collocamento tra le città e le regioni nell'unica visione del Mezzogiorno regione d'Europa
Abilitata a trattare con il bacino del Mediterraneo avremo tracciato forse una strada che lascia qualche speranza
Al di fuori di questa prospettiva Yo altre icone del
Siamo ora Michele Porcelli direttore dell'Assolombarda
Non sono un infiltrato non lo sono per tre motivi primo perché la questione meridionale non è cosa vostra come cosa di tutti secondo perché il perché il presidente Bianco ha avuto la cortesia di citare un'iniziativa di Assolombarda con il Comune cioè quella relativa alla nostra condivisione di un progetto sul controllo di gestione dell'amministrazione comunale di Milano e terzo motivo non sono entrato perché il direttore generale di Assolombarda e un meridionale
Detto questo perché la questione meridionale non è questione vostra ma è questione di tutti perché è questione di tutti la questione dello sviluppo
E lo sviluppo in questo momento passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno le imprese milanesi da Assolombarda ritengono concretamente che senza una ripresa dello sviluppo
Non ci sia la possibilità di guardare con positività a domani e questa ripresa dello sviluppo passa piaccia o meno attraverso la crescita e il risveglio del del Mezzogiorno quindi mezzogiorno non è come è stato considerato fino ad ora una palla al piede il Mezzogiorno anche per le imprese del Nord anche per i cittadini del Nord è deve essere un'opportunità
Per fare questo naturalmente ci vuole quell'assunzione di responsabilità che è stata richiamata da molti degli interventori precedenti
Ci vuole un'assunzione di responsabilità da parte delle imprese ci vuole un'assunzione di responsabilità da parte del sistema in particolare in questo momento stiamo parlando del sistema delle Autonomie delle amministrazioni comunali dei comuni eccetera
Quindi la pubblica amministrazione è un asset non è anche questa più un un freno non può essere più considerata un vincolo ma deve essere considerata una opportunità bisogna che però passiamo da queste dichiarazioni a dei comportamenti concreti
Ad esempio il discorso dello sportello unico sul quale tutti ci stiamo esercitando anche Assolombarda con il Comune di Milano un progetto che si chiama Sessa mo'emblematicamente se siamo perché possano aprire finalmente le porte e la via alla sempre a come dirà alle imprese
Bisogna stare attenti perché lo sportello unico è uno strumento non è un fine
Il fine Emma semplificazione delle procedure
Nostrum per il lo sportello unico è il momento terminale di un processo che deve avere incorporate in sé la semplificazione procedurale questo è un passaggio che credo non tutti abbiamo ancora sufficientemente capito
Metabolizzato
Quindi considero fondamentale la collaborazione tra sistema delle imprese e sistema dalla pubblica amministrazione sappiamo che la competitività oramai è una competitività di è una competitività di sistema e considero importante anche l'impegno delle imprese del Nord rispetto alle imprese di del del Meridione ci sono delle iniziative positive noi ne abbiamo come Assolombarda avviata una con l'associazione di Crotone abbiamo fatto partire quando era presidente di Crotone l'attuale consigliere di Confindustria siciliani è un'iniziativa positiva ma è positiva nella misura in cui riusciamo a far leva sulla capacità delle impresa e delle amministrazioni e delle amministrazioni locali
Chiudo questo mio semplice testimonianza condividendo il fatto che da questa iniziativa mi sembra venir fuori una assunzione di responsabilità collettiva una consapevolezza che c'è questa responsabilità collettiva da parte vostra una consapevolezza che c'è un orgoglio è questo voglio fatelo dire da uno che lavora a Milano e che spesso però tornare a mezzogiorno è un orgoglio che io comincio a verificare è un orgoglio palpabile questo un fatto positivo
Noi ne siamo noi milanesi in questo momento parlo come il milanese
Siamo convinti che bisogna andare in quella direzione siamo convinti e bisogna andare in quella direzione perché è interesse di tutti grazie
Siamo Falcomatà sindaco di Reggio Calabria
Il porto i saluti dell'amministrazione comunale di Reggio labile sono molto contento per questa opportunità che ci offrite
Perché vedete
Io vi parlo
Come devo parlare il sindaco di un comune capoluogo di provincia
La provincia di Reggio Calabria
Che vive
Insieme con i suoi cittadini il negativo presente
Negativo che caratterizza la realtà locale la realtà provinciale la realtà regionale
Con uno stato d'animo
Che non è determinante
Dal trentadue per cento della disoccupazione
Da uno stato d'animo che non è avvilito
Da questo negativo che circonda l'attività politica e amministrativa della classe dirigente
Della città di Reggio calato viviamo questo negativo
Con uno stato d'animo contrario
Uno stato d'animo inedito per quanto riguarda la nostra storia locale uno stato d'animo intriso dal senso
Della novità
Uno stato d'animo intriso dal senso della prospettiva e dello sviluppo che contrasta con tutto ciò che ci circonda
Quindi qui vediamo se siamo vittime di una suggestione o se siamo invece un po'come gli antichi auguri etruschi che vedevano delle novità che gli altri non percepivano
Dalle quali voi tiravano linee che potevano anche essere contestati
Ci offriamo alla vostra analyst
Vi dicevo
Uno stato d'animo della convinzione di trovarci di fronte all'imbocco di una curva la quale perché ampia che possa essere
Comunque la fine ci porterà di fronte ad uno scenario del tutto diverso
Da quello in cui siamo stati costretti per lunghi e lunghi decente
E Dio vi voglio presentare tre degli elementi che esaltano questo stato d'animo dell'attesa di una grande novità per questo mi consento può alla fine anche di entrare
In alcune delle questioni che hanno rappresentato il centro dell'intervento del presente la Regione Sicilia del presente la Regione campagna
Tre elementi esaltano questo stato d'animo dell'attesa della novità del cambio di scenario in cui operare il primo il porto di Gioia Tauro
Lo vediamo come si vive in presenza di un vero e proprio grande mirato
Forse l'unico che sia stato dato in dono al Mezzogiorno
Un luogo dove per la prima volta nella provincia di Reggio Calabria ma penso
Nella Calabria intera ci sia una presenza del capitale privato che non sia stato spinto che non sia stato incentivato invogliato
La pressione untuosa che vengono dal mondo che abbiamo conosciuto nel passato c'è di del mondo
Della politica dello Stato era una vasca
Il porto grande di girata
E non veniva usato nel meno dai motopescherecci
Era lì
Una delle grandi incompiute
Adesso è diventato un elemento al quale noi affidiamo proprio il segno della nostra inevitabili trasformazioni
Il luogo che può essere chiamato come il catturato ore
Di investimenti
Che prima senza di esso con questa tesi
Produttiva
E nei prossimi anni avremo le prime consistenti esperienze da valutare il secondo elemento il secondo elemento lo vediamo come si sta in presenza di un'attesa
La convinzione che davvero tutto poi cambierà il ponte sul nostro stretto
Lo avvertiamo come un portatore sano
Lo avvertiamo come un portatore sano di modernità non solo tecnologica
E nemmeno finanziaria
Sono cose scontate lo avvertiamo come il portatore sano di una presenza internazionale che senza di esso noi non avremo mai grazie alla quale probabilmente potremo poi puntare come si fa sul punto di riferimento per sollevare una condizione negativa
Il terzo degli elementi che io io avevo preannunciato un elemento che noi definiamo con un termine un po'mitico
Un'area dello stress
E questa un'area che noi consideriamo gravità di grandi potenzialità di sviluppo
La consideriamo come un elemento aggiunto
Di cui però le nostre regioni ancora non si sono a corte
Ho sembra
Che non siano tanto interessati
Perché è un elemento inevitabilmente di squilibrio di disordine rispetto al preesistente
Consideriamo questa area dello Stretto come un elemento aggiunto alla capacità di programmazione della politica economica di sviluppo della regione Sicilia ma anche un elemento aggiunto nei confronti della capacità di programmazione la Regione
Calabria con tutti i limiti che queste due regioni possono avere io
Poi la fine
Nerio Enzo qualcuno
Vi dicevo
E su questa area dello Stretto
E su questo stretto di Messina
Dove noi vediamo il ponte ma vediamo anche un trasporto locale
Veloce sul mare
Che possa essere al servizio di una grande area dove ci sono due grandi città pensate che Reggio Calabria essa sola ha una dimensione fisica che è più grande della città di Milano cederà le condizioni della metropoli ma non ai servizi della stessa
E abbiamo bisogno
Insieme con Messina e con tutti i Comuni che ha si affacciano su questa Grande aria dove c'è Taormina dove c'è il museo
Di Reggio Calabria i propri milioni di turisti ogni anno abbiamo noi l'obbligo di presentare questo elemento aggiunto alla economia dello sviluppo meridionale alle tue regioni della Calabria
E della Sicilia e utilizzarla come si utilizzano con la tecnica con cui si utilizzano gli elementi aggiunti che hanno bisogno di cose specifico
Inseriamo
Questi tre elementi
Che consideriamo gli elementi che sono presenti all'imbocco della curva di cui io gli parlavo all'inizio
Le inseriamo vi dicevo in questa coscienza di essere noi Calabria
Ricca di indici sociali negativi riconoscete tutti
Ma siamo anche
La Calabria i che in questo decennio caratterizzato dall'assenza della Cassa del Mezzogiorno che per noi forse era tutto
Siamo la Calabria e che in presenza di questa assenza
è stata anche capace di esprimere
Un dinamismo imprenditoriale minimo
Ma non è la sua dimensione che conta
Conta la sua capacità di essere intanto nata
E la sua capacità di resistere in assenza di tutti gli altri elementi che ti fanno rendere concorrente rispetto ad altri
Non siamo concorrenti però
In questi ultimi dieci anni abbiamo prodotto questo dinamismo che non è indotto non è frutto di attività politica benevola dello Stato e soltanto un elemento nostro
In assenza
Di quello che ha rappresentato per noi la cassa del mezzogiorno e allora cosa chiediamo a questa importante apprezzata assise
Noi li consideriamo tutti
Gli uomini della nel mondo della politica
Ma anche gli uomini del mondo dell'economia
Della finanza
E dell'industria vi consideriamo tutti elementi di un riformismo moderno
Cioè a dire le menti di una concezione del presente
Che deve inevitabilmente basarsi
Su alcune cose
Che esaltino questa concezione della modernità riformisti del tempo nostro
Noi
Vedete
Siamo impegnati
Di fronte a questo moderno riformismo
A sostenere
Ogni politica
Che in un quadro di stabilità
Governativa
Indichi
Le proposte della flessibilità salariale
E indichi anche proposte di riduzione
Del peso fiscale
Siamo in un momento in cui consideriamo tutte le volontà presenti
Al tavolo della trattativa come impegnate di fronte ad una questione di grande importanza qui mi permetto di indicare al presidente della Regione Sicilia un elemento che egli può utilizzare inserirlo nel quadro della sua riflessione
Diceva Drago
Che il Mezzogiorno non è
Come invece l'euro
Al centro della politica del governo dice la questione meridionale non è una questione centrale per il governo
Probabilmente non ha torto
Ma una cosa è certa
Che questa questione meridionale e qualche altra cosa
Di estremamente importante
Per il governo
Potrà non essere ancora un elemento centrale della sua vita politica
Ma la questione meridionale certamente è diventata la questione di vita o di morte del governo italiano qui non siamo più in grado di fronte agli altri governi dei tempi passati
Che avevano davanti a sé la questione meridionale la trattavano come se trattavano le altre questioni tanto se la risolve bene applausi Zennaro Sordi vai avanti perché c'è sempre qualcuno che storicizza
E trova gli elementi
Che giustificano
Qui il governo
Ho tira gli elementi che davvero siano capaci di penetrare attraverso il muro della questione meridionale
Oppure more
Per il governo questa questione meridionale e questioni di vita o di morte quindi attorno a questa nuova coscienza tutto ciò che è stato detto
Sul tiepido e non sul caloroso
Sulla periferia gita e non sulla centralità della non conta proprio granché
E questo è un elemento
Che ci fa diventare partecipi e non più messi lì inattesa della cura Di Bella per l'ammalato che ormai è terminale noi siamo per questo motivo partecipi di questa condizione o di vita o di morte siamo qui per vincere
Siamo il sindaco di Lecce Poli Bortone
Grazie ma ma da quello che dirò sentirete tutta l'inesperienza del neo eletto quindi se ne accorgeranno tutti immediatamente vi ringrazio comunque per avermi invitata per darmi la possibilità di esprimere alcune riflessioni soltanto anche un po'abbraccio direi però credo che che in un così in un coste in un consesso del genere sia più utile forse fare una cosa simile
E allora io mi chiedo facendo delle riflessioni
E leggendo oggi i giornali se Treu deve continuare a sfornare delle ricette
Ogni giorno più fantasiose o se qualcuno finalmente di dovrà dire che basta con le ricette e che dobbiamo mettere un punto fermo e incominciare a stabilire che al di là delle sperimentazioni quotidiane di Treu qualche cosa forse si può fare
Perché le sperimentazioni direi che sono ormai fallite sul territorio e se è vero quello che dice D'Amato cose delle quali io credo profondamente e che posso condividere tutte così come sono state esposte nel nel senso generale nelle priorità anche che sono state indicate
Ma allora io credo che un insieme di di persone di esponenti delle istituzioni quali siamo quelli che oggi noi siamo qui innanzitutto deve trovare il coraggio di dire ad alta voce una cosa che dobbiamo stoppare come si suol dire il Governo centrale perché sta riproducendo
Delle forme di neo assistenzialismo per il sud che sono pericolosissime pericolosissime sia sotto il profilo economico
Che salterà il figlio finanziaria
Che sotto il profilo sociale e perché non dirla fino in fondo così come mi sento di dover dire sotto il profilo politico sono delle forme di neo assistenzialismo che ormai non pagano perché ma del Mezzogiorno credo che abbiamo abbondantemente sperimentato le casse di agenzia e quant'altro e non credo proprio che abbiamo bisogno in questo momento né di borse di lavoro né di salari di ingresso perché abbiamo già fatto la sperimentazione
Dei contratti per esempio di formazione e lavoro che sono state a mio avviso esattamente una finzione
Una finzione tollerata fin troppo perché non solo non hanno formato i giovani ma non hanno dato neanche la possibilità di trovare dei posti di lavoro e quindi sono stati un investimento del tutto inutile
E allora se dobbiamo cambiare mentalità e credo che sia questa la grande rivoluzione di carattere culturale che dobbiamo essenzialmente fare soprattutto noi amministratori
Dobbiamo fare in modo che non siano più consentite forme di neo assistenzialismo
E che in un momento in cui si chiede al massimo a tutti di razionalizzare le risorse si parla di sussidiarietà quindi di segmenti di intervento per evitare una duplicazione di interventi beh
Io mi chiedo se non si possa chiedere al Governo centrale di evitare di spendere ulteriormente in maniera del tutto inutile dei danari procede la si possa invece cercare di finalizzarli a qualche cosa di più utile che viene oggi richiesto
Perché quando si dice in quattro parole così come è venuto fuori ripeto oggi sulla stampa
La ricetta di D'Amato non va la ricetta di Confindustria non va perché cento mila posti di lavoro costano molto ma io credo che quella ricetta possa essere invece utilizzate da assorbita e gestita bene fino in fondo perché non è assolutamente vero che qui cento mila posti di lavoro costano molto costano le borse di lavoro
Costa dei lavori socialmente utili perché va detto a chiare lettere anche a costo di diventare impopolari non è detto che dobbiamo sempre fare
I cortei per dire disoccupati che noi siamo insieme con loro perché gli dobbiamo dire anche come siamo con loro e che cosa effettivamente vogliamo fare
Perché io in quanto amministratore di una città io mi rifiuto
Di sottoscrivere immediatamente qualche documento che mi è stato presentato per fare una società mista perché mi pongo il problema
Se dopo i cinque anni della società mista quei lavoratori dei lavori socialmente utili saranno effettivamente collocabili sul mercato del lavoro o se per caso non ci sarà anche qualche governo centrale
Che mi obbligherà in quanto ente locale a dovere assumere quei lavoratori così come fu fatta a suo tempo per la legge duecentottantacinque che fu un fallimento
E chi ha creato a mio avviso il disastro all'interno della pubblica amministrazione quando si dice la formazione indubbiamente si dice un fatto
Esattissimo
Ma io mi chiedo ad Amato come si fa ad investire come ente locale in formazione quando ci si trova con lavoratori socialmente utili
Con ex Geppi con cassintegrati con legge duecentottantacinque cioè con la impossibilità totale
Di crearsi del personale che sia formato e che sia all'altezza della situazione era quello che si deve chiedere al governo centrale
Non di affidare nuovi incarichi agli enti locali che ne hanno già abbastanza ogni anno di troppi
Ma quando si dice vogliamo lo sportello unico si deve dire anche come e con quali risorse finanziarie si può fare uno sportello unico che utilissimo per l'impresa e quelli si son danari ben spesi
Quando si dice investite cercate di essere dinamici cercate di fare i sindaci Managers e poi non si dà la possibilità di fare se mai più contratti per gente che sia effettivamente speso e che possa colmare quelle carenze che ci sono purtroppo all'interno delle amministrazioni comunali e allora vuol dire che il danaro non lo si vuole spendere bene allora quello che noi chiediamo oggi è una
Una cosa che mi sentirei di chiedere oggi a Confindustria
Perché non fare effettivamente una lobby del mezzogiorno hanno paura a dire celebrato che diceva non facciamo lobby perché non farla dobbiamo fare io dico che la dobbiamo proprio fare perché se noi qui continuiamo ad aspettare le riforme istituzionali ad immaginare che forse ci possa essere una macroregione del Mezzogiorno facciamola di fatto
Cerchiamo di mettere insieme tutti quanti quegli elementi positivi che ci sono nel Mezzogiorno e quelle disponibilità che incomincia ad avvenire anche da Confindustria perché vuole dare fiducia nel Mezzogiorno
E quindi l'investimento nelle risorse umane l'investimento nel Mezzogiorno dando fiducia e rimuovendo indubbiamente tutti quanti insieme
Quelle cause che sono invece elemento di sfiducia soprattutto quando si tratta il tema della sicurezza che in alcune zone del Mezzogiorno d'Italia va affrontato con grande decisione e senza il timore di essere tacciati di eccessivo decisionismo perché non è decisionismo queste necessità difatti per una zona che non può più andare avanti con la immaginazione dei patti territoriali
Con la immaginazione dei contratti d'area che dopo quattro anni ancora non decollano ed oggi ancora Treu incomincia a pensare come rimuoviamo le cause per fare andare avanti i patti territoriali
E di contratti dare e allora se sono degli strumenti che non sono agevoli e che non sono eccessivamente appetibili e che comunque continuano a determinare delle forme di localismo che verità dice cioè sono sale quando sono dei santi localismi economici sono insani
Quando diventano insani localismi politici ho qualche dubbio che diventino quasi tutti Inzaghi localismi politici con delle scelte che io non so in virtù di che cosa possano venire o di quali parametri
Oggettivi possano poi essere fatte allora tutto quanto il Mezzogiorno
Deve essere un distretto tutto il Mezzogiorno e tutti quanti insieme noi di tutti gli enti locali insieme con Confindustria dobbiamo immaginare che si possa fare
Per tutto il Mezzogiorno una grande conferenza degli Investimenti
Il governo non ha fatto la conferenza del lavoro ma io credo che noi potremmo fare una grande conferenza degli investimenti per sapere chi è disponibile a fare investimenti nel Mezzogiorno quale fiducia noi meridionali riusciamo a dare a chi desidera fare degli investimenti perché non creare una holding
Di finanziarie regionali meridionali
In virtù delle quali ma forse sarà una mia fantasia ma già che si possono dire tre o ne immagina tant'è che le immagini una io non è poi niente di male ne ha perché non emettere dei Buoni ordinari per il Mezzogiorno perché intenda investire nel Mezzogiorno
Conta avendo una holding di finanziarie meridionali allora quello che io chiedo oggi a Confindustria e di avere insieme come noi amministratori del Mezzogiorno
La volontà di fare una grande conferenza degli investimenti
La volontà di chiedere insieme con noi al Governo centrale di assumersi delle responsabilità il ritornare indietro per carità non credo che che faccia velo a nessuno si ritorna indietro quando ci sono degli strumenti che sono strumenti inefficaci
Abbiamo già sperimentato dai primi efficacia di tanti strumenti non vorremmo continuare a sperimentare per i prossimi dieci anni altre inefficacia di altri strumenti che sono immaginati in questo momento
Perché noi ancora oggi piangiamo e voglio ricordare una cosa per tutte
Piangiamo perché non abbiamo trasporti che siano sufficienti nemmeno a collegare noi fra le regioni del Mezzogiorno io vivo in una città Lecce che pure ha tanta voglia di nuova imprenditoria siamo venuti fuori sui giornali è vero per essere al novantanovesimo posto per qualità della vita ma non so forse abbiamo sbagliato quando abbiamo risposto a certi parametri ma certamente siamo venuti fuori sui giornali anche perché anche insieme con Catania per esempio facciamo parte di quelle città
Che hanno aderito alle scuole di eccellenza che hanno avuto la possibilità di avere le scuole di eccellenza e che quindi hanno inteso stabilire con le università quel rapporto proficuo che a mio avviso sarà ancora più proficuo
Quanto più sapremo stabilire con l'università la possibilità di avere dei momenti importantissimi di formazione del nostro personale non solo all'interno delle amministrazioni ma anche di formazione di personale che sia poi la vera classe dirigente la classe politica ma anche la classe dirigente
Allora senza non non ci stiamo piangendo addosso per fortuna è uno dei pochi convegni nei quali credo che non ci piangiamo addosso
E proprio perché non ci piangiamo addosso cerchiamo allora di darci fiducia tutti quanti
E di far sì che Confindustria abbia fiducia in noi lo ha fatto anche organizzando questo convegno ma lo faccia ancora di più cercando di stabilire con quelle priorità che sono state indicate da D'Amato di stabilire insieme con noi e non tanto a questi tavoli ai quali partecipano quattro soggetti
Non ci credo molto
E il Governo e un soggetta a sé stante che a tutti quanti modi tempi
E gli spazi per potere programmare per suo conto indubbiamente può concertare ma quando deve concertare a certi prezzi politici è bene che non concerti e che ci lasci con la nostra voglia di imprenditoria
Chiama tavola Luigi Abete ex presidente di Confindustria seguirà poi l'intervento del sindaco di Napoli Bassolino pace l'interruzione successiva
Ma io
Non aveva programmato di starci anche perché l'anno decisa all'ultimo momento l'incontro e quindi Maradona che saputo poi Antonio D'Amato me l'ha ricordato iniziativa con con lanci
Diciamo la concretezza a una serie di spunti che avevamo focalizzato proprio alla fine del periodo della mia presidenza quindi
Ho pensato che fosse mio dovere da imprenditore del Mezzogiorno stare con i colleghi del Mezzogiorno a discutere del Mezzogiorno
Ciò detto
Io vorrei ricordare a tutti che il problema è un po'più grande
Di quello
Di cercare di capire di chi sono le responsabilità che certamente esistono che certamente sono tante e che certamente sono diffuse perché se così fosse lo risolveremo abbastanza semplicemente
Prima o dopo facciamo fuori tutti quelli che hanno delle responsabilità e abbiamo risolto il problema del Mezzogiorno
E se noi facciamo fuori tutti quelli che hanno delle responsabilità non abbiamo risolto il problema del Mezzogiorno e quindi se vogliamo riflettere per costruire dobbiamo renderci conto che quello della modernizzazione del Paese e quello del Mezzogiorno sono due facce della stessa medaglia
Che vanno affrontate in modo integrato a più tavoli ed è molto opportuno questo incontro tra gli imprenditori e gli amministratori non perché deve essere sostitutivo di altre sedi ma perché è importante che in questo Paese superiamo la cultura che i tavoli o si fanno tutti assieme o non si fanno ma non cadiamo neanche nella cultura che basta un tavolo per risolvere i problemi degli altri
Ci sono competenze responsabilità che sono a questo livello e possono essere risolte a questo tavolo ci sono competenze responsabilità che sono ad altri livelli siano essi istituzionali privati sociali o collettivo
E il problema del Mezzogiorno è un problema dicevo
Strutturale che oggi è diventato attuale di più di ieri per una serie di motivi
Il primo e perché accanto alla questione meridionale gli italiani si sono accorti che c'è la questione settentrionale non lo dicono a voce alta ma tutti sanno che se non risolvono insieme
Questione meridionale questione settentrionale non risolvono nessuna delle due questioni
E questa è una differenza rispetto alcuni anni fa
Quindi non è un problema di tutti perché siamo diventati tutti improvvisamente utopici generosi o intelligenti è un problema di tutti perché è nato un secondo problema quello dalla questione settentrionale che non si può risolvere se non si dà un sullo sviluppo integrato al Paese affrontando la questione meridionale
Il secondo motivo è perché non è un problema solo dell'Italia
Guardate in tutti i Paesi forti ci sono delle aree deboli che stanno allontanandosi in termini di distanza dalle aree forti dei Paesi forti
Certo ci sono Paesi più piccoli che riescono ad affrontare meglio il problema
Ci sono Paesi simbolo che riescono a fare un'innovazione spinta
Però parliamo di numeri limitati
E parliamo di politiche specifiche
Il problema strutturale della globalizzazione fa sì che nell'imbuto Dellas crisi strutturale si trovano le aree deboli che Paesi forti e quindi il problema del Mezzogiorno d'Italia piaccia o non piaccia non è solo del Mezzogiorno d'Italia
E quindi c'è una seconda novità
Oggi si raccolgono anche gli altri che bisogna fare delle politiche strutturali per le aree deboli dei Paesi forti
E c'è una terza specificità
Che il momento è eccezionale
Il momento questo sì è straordinario
Ed è non solo strade naja eccezionale ma è irripetibile
Quando qualche collega protestava con me qualche collega del Mezzogiorno perché non acceleravamo
Delle politiche di incentivazione alle imprese nei primi anni Novanta io rispondevo che era inutile perché con una struttura del debito pubblico e con una struttura dei tassi di interesse come quella che avevamo e come quella che abbiamo ancora anche se con un passo avanti
è falso parlare di politiche di investimento nel Mezzogiorno ammesso che non ci fosse la criminalità che ci fossero le infrastrutture che ci fosse tutto
E quindi c'è una priorità quella di entrare in mastica e che non era un simbolo ma era la precondizione per fare politica industriale in un Paese moderno oggi questa precondizione c'è ed è una precondizione che durerà per tre o quattro anni non di più
Perché fra tre o quattro anni dovremmo allargare l'Europa
Quando abbiamo allargato la quota si abbassano i parametri di tutti diventiamo tutti abruzzesi e molisani e quindi con buona pace di tutti il problema del Mezzogiorno d'Italia rimane un problema solo italiano
E quindi non abbiamo una finestra temporale che partiva dal tre maggio e che finisce fra tre o quattro anni in cui dobbiamo accelerare il processo di gli equilibrio
Quindi è un problema nuovo perché c'è la questione settentrionale è un problema nuovo per quella questione non solo italiana è un problema nuovo perché il momento eccezionale
Allora se questo è vero
Noi dobbiamo innanzitutto fa funzionare l'ordinario sviluppo
Abbiamo fatto tanto per superare la cultura della straordinarietà non ci torniamo facendo finta che oggi ha cambiato il clima
La straordinarietà è stato un episodio della costruzione storica di questo Paese la mesta alle spalle oggi ci vogliono politiche accelerati in ordinarietà
E quindi ci vuole un ordinario sviluppo perché lo sviluppo ordinario uno né sviluppo e quindi non ci serve lo sviluppo straordinario
Ci serve uno sviluppo ordinario che non significa uno sviluppo generalizzato
Uno sviluppo ordinario può trovare punti di attrazione punti di partenza leve di sviluppo specifiche
Con politiche specifiche o con politiche mirate sul territorio determinati quindi bisogna stare attenti a non ripetere l'errore della emergenza ma bisogna capire che il momento eccezionale irripetibile e quindi ha bisogno di politiche eccetera accelerati
Bisogna capire che il tempo diventa sempre più l'unica variabile indipendente per promuovere una competitività del sistema Italia all'interno e all'esterno e allora
E allora dobbiamo promuovere nuove imprese nel Sud
Non ci stanno alternative bisogna promuovere nuove imprese nel Sud
Nuove imprese nel Sud
Ricordandoci che le nuove imprese non sono solo quelle fatti dai nuovi imprenditori ma anche fatte da imprenditori che già esistono che non sono solo le imprese fatte da piccoli imprenditori ma anche da imprenditori meno piccoli
Che nuove imprese sono non sono solo quelle fatte da imprenditori italiani ma sono fatti da imprenditori tout-court operatori internazionali
Noi siamo ancora abituati a pensare che la nuova impresa ha bisogno di uno start-up forte perché è piccola italiana è debole la nuova impresa ha bisogno di uno start-up forte perché nuova
Oggi anche una grande impresa che fa una nuova impresa in una nuova struttura al assetto territoriale a grandi problemi
Che non derivano solo da ritardi dall'inefficienza dal Governo dalla Regione dalla Provincia dal Comune dall'Associazione industriali dal sindacato che derivano dalla complessità nella quale la nuova impresa si colloca bisogna capire che la nuova impresa è comunque Bino va sollecitato accrescere rapidamente sul piano della costituzione fisica sul piano dalla costituzione morale sul piano della Costituzione culturale
La nuova impresa a uno start-up che ogni giorno diventa più difficile
E allora il rapporto con l'Europa il dibattito con l'Europa la posizione con l'Europa non va affrontata né in termini di piagnisteo né in termini di falso egualitarismo tanto quelli se ne fregano e quindi come tale è inutile che ci proviamo
Va affrontata ponendo il problema che il Paese Italia vuole promuovere la nuova impresa
Grande o piccola italiana o estera muovo muova in termini di autogiro errato avrà
Nuovo imprenditore da imprenditore che già esiste e all'interno di questo
Fare un processo di start-up in termini di infrastrutture in termini di costi
Di base in termini di supporti che sia innovativo rispetto al passato vedete la comunità accetta la distinzione solo in due casi o se c'è la gradualità
O se c'è la novità non accetta la specificità territoriale vede
Presidente della regione quando lei dice giustamente che noi abbiamo avremmo pagheremo noi meglio la regione Sicilia pagherebbe il costo di un avviamento o quando altri colleghi hanno detto qui che mettersi al pari del costo delle imprese europee per le imprese italiane sarebbe solo un avvicinarsi alla par condicio perché le imprese europee hanno dei costi strutturali molto più bassi delle imprese italiane noi diciamo delle cose che non punto di vista nazionale sono logiche peccato che solo contro le regole che ci siamo dati le regole della unione europea dicono che noi dobbiamo accettare possiamo accettare la gradualità e possiamo accertare l'innovazione non possiamo accettare la differenza di gestione e quindi in questo senso c'è uno spazio enorme per promuovere nuove imprese
Non solo al Sud ma in tutta Italia
Ma poiché le nuove imprese vengono al sud perché al Sud ha bene o male piaccia o non piaccia c'è una formazione di giovani disponibile
C'è una quattro otto otto che con tutti i problemi che abbiamo avuto è una struttura di finanziamento che funziona
Poi ci sono delle opportunità di città che si stanno aprendo alle imprese noi abbiamo la possibilità di fare un salto di novità soltanto se investiamo sulla nuova impresa altrimenti il salto di qualità non ci sarà e noi possiamo semplicemente fare una relazione fra quattro anni perché abbiamo perso un'altra occasione
Io penso concludendo che per fare nuove imprese servono certamente i quattro grandi
Supporti che prima Antonio D'Amato ricordare
Serve un fischio un fisco più leggero serve un'infrastruttura più diffusa serve un costo del lavoro più basso serve una criminalità
Meno palese meno violenta più combattuta un Paese più legale
Però dobbiamo anche evitare di cadere noi stessi delle generalizzazioni io faccio parte di quella categoria di cittadini e di imprenditori che operano al sud
Che possono dire a voce alta e non penso di essere il solo che nel Mezzogiorno c'è criminalità ma non c'è solo criminalità
Non c'è dovunque criminalità se noi andiamo a raccontare sempre questo come un problema esistenziale poi non ci lamentiamo se quelli che il Mezzogiorno non lo conoscono non ci mettono neanche piede
Il Mezzogiorno ha grandi problemi di legalità come ha grandi problemi da questo Paese
Ve lo dice uno che si è fatto anche Luis suo passaggio di avvisi di garanzia distinzioni
Per aver promosso imprese nel Mezzogiorno da presidente dei giovani imprenditori certo ho fatto come dire meno pubblicità ho accettato più segretamente che ho avuto più fiducia nella nelle istituzioni ho aspettato come dobbiamo tutti quanti purtroppo nei momenti difficili saper fare
Però non è vero che al sud c'è solo criminalità
Così come non è vero che non risolviamo il problema
Del costo del lavoro se non interveniamo in modo innovativo sui costi degli oneri aggiuntivi parliamoci chiaramente il salario dobbiamo e possiamo negoziarlo e dobbiamo chiedere al sindacato una capacità di negoziare in alto o in basso io sono uno di quelli che non crede ai contratti d'area
Come panacea di tutti i mali ma non credo neanche alla flessibilità generalizzata per essere chiaro io credo alla flessibilità negoziata perché ogni impresa nel mondo compresso ha una storia
I sindacati e gli imprenditori devono avere il dovere di negoziati a ribasso dove ci sono le condizioni distaccata per favorirlo e le leggi devono consentirlo
Però penso anche che se non ho visto Bianco il problema degli oneri
Previdenziali in termini strutturali e questo non lo risolviamo purtroppo spostando cinquecento mila lire da una parte o dall'altra noi il problema del costo del lavoro sul piano complessivo nel medio termine non lo risolviamo
E allora qui rimane aperta la questione l'Uefa Stay
Come si fa un Welfare State
Diverso e più equo oltre che meno nervoso e come si finanzia Uefa stelle
Noi siamo critici siamo sempre stati criticità è una riforma delle pensioni che non è mai stata risolutiva
Dobbiamo cominciare a domandarci se il costo del lavoro deve sopportare il sistema previdenziale o se il sistema previdenziale non deve essere a carico di tutta la collettività
Quando è sistema previdenziale obbligatorio perché altrimenti il problema degli oneri previdenziali è talmente quantitativamente significativo che non è affrontabile in modo come dire sufficiente per attrarre investimenti
E quindi non abbiamo problemi che vanno affrontati sul piano generale e problemi che vanno affrontati sul piano particolare abbiamo problemi qui abbiamo bisogno delle politiche generali di quadro e abbiamo problemi che invece devono essere di competenza di capacità negoziali delle parti nella fabbrica non commettiamo l'errore di pensare che una sola di queste due strade possa risolvere tutti i problemi perché esistono problemi che sono vanno affrontati sul primo settore e problemi che vanno affrontati sul secondo
Settore purtroppo la biro italiana e che quando capiamo
Esistono più cose vogliamo farle tutte quante assieme dobbiamo avere tutti quanti un po'più di capacità di discriminare ambiti relazioni responsabilità obiettivi di ognuno assumersi la propria quota di responsabilità e di obiettivi
Se lo facciamo tutti insieme può darsi che fra quattro anni abbiamo fatto un passo avanti
Se non lo facciamo tutti assieme il prossimo convegno sul Mezzogiorno fra quattro anni non si farà nel Mezzogiorno
Si farà
A Roma Milano in un altro posto perché sarà il problema del sistema Paese che sarà entrato nella crisi strutturale della quale permane sul piano della capacità di equilibri culturali istituzionali politici ed economici grazie
Prego il sindaco di Napoli Bassolino di prendere la parola queste l'ultimo intervento di questa mattina
Io vorrei innanzitutto
Sottolineare l'importanza di questa iniziativa di questa nostra sede
L'importanza in sede perché siamo certamente in presenza di un fatto politico
E uso il termine del suo significato giusto
Di fatto non partitico maggio di fatto politicamente rilevante significativo
In sé e per il momento perfino per la giornata in cui si svolge questa iniziativa noi siamo qui istituzioni meridionale di imprenditori nelle stesse ore in cui il Presidente del Consiglio illustra al Senato alla Camera il programma di attività per i prossimi mesi per i prossimi anni servì sarà il consenso in Parlamento
C'è dunque perfino qualcosa di simbolicamente significativo
Perciò fatto importante per il momento è in sé stiamo lavorando sono del tutto d'accordo
Per costruire un'alleanza tra al mondo delle imprese istituzioni meridionali e un'alleanza che noi intendiamo cogliamo in intendere come parte di una più generale alleanza di un più generale patto per lo sviluppo che deve comprendere anche il Governo e le organizzazione sindacale
Io in questo senso apprezzato molto le introduzioni di bianco e di Damato i lo spirito che emerge dei nostri interventi
Lo spirito di responsabilità
E al tempo stesso come necessario e giusto fare anche critico e in qualche modo per quello che riguarda noi per vedere anche ciò che noi stessi dobbiamo fare di più e meglio senso di responsabilità spirito critico
Perché noi non abbiamo nessun interessa
A collocare
Né oggi né domani
E vorrei dire neppure ieri lo abbiamo avuto
Il Mezzogiorno all'opposizione
Perché anzi noi abbiamo tutti quelli che siamo qui esattamente al contrario abbiamo tutto l'interesse a cercare e queste la lotta queste l'iniziativa
Questo è lo spirito il Mezzogiorno non all'opposizione ma esattamente al centro del governo e al primo punto dell'attività del Governo e del Parlamento queste nostro sforzo questo è il nostro obiettivo vorrei dire perfino al di là di chi temporalmente al governo del paese
Così abbiamo fatto negli anni scorsi così dobbiamo fare oggi io con ognuno che fa la sua parte
Cerca di farla sempre di più sempre meglio
Noi sindaci chi siamo impegnati adesso anche noi
Con una seconda fase della nostra attività
Anche più impegnativa
Perché lei sarà esattamente la fase della promozione dello sviluppo e su questo si misurerà la nostra attività nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Gli imprenditori meridionali gli imprenditori di altre parti del Paese
Le regioni meridionali che possono avere a disposizione hanno possono avere a disposizione grandi risorse decisive per lo sviluppo del Mezzogiorno e che possono avere debbono a vere
Funzioni e poteri fondamentali in materia di legislazione e di programmazione
E ognuno la sua parte in primo luogo come sempre giusto che avvenga il Governo nazionale
Ognuno e cercare di stabilire un'alleanza una sinergia
Vedendo i problemi e i guai che il Mezzogiorno ha senza nasconderli in mai
E però cercando sempre questa almeno è la mia opinione un po'testarda ed ostinata
Di mettere sempre in primo piano sì ma i problemi ai guai
I passi in avanti che si fanno il Mezzogiorno che produce e che funziona
E anzi io fin da ora vorrei invitare tanti di voi
Ad un appuntamento al quale penso da mesi è da tempo che potremmo aprire nel prossimo autunno a Napoli dedicato proprio al Mezzogiorno che produce e che funziona
Alle cose nuove di questi anni
Alle imprese innovative di importanti a ciò che è cambiato a ciò che di positivo si muove nella società civile a tutto ciò che noi dobbiamo valorizzare
Assieme alla lucida consapevolezza dei problemi dei guai e degli ostacoli che abbiano ma l'uno e l'altro Sempre dobbiamo cercare di vedere beh mezzogiorno che produce che funzione che spinge a ciò che ancora non abbiamo nell'Italia di oggi
Creare
Attorno al Mezzogiorno uno spirito civile oltre che politica
Fare del Mezzogiorno lo dico in questo modo una missione nazionale
Che coinvolga tutti
Fare del Mezzogiorno un'operazione analoga a quella che su Maastricht sull'Euro l'Italia è riuscita a fare l'Italia
Il Governo il Parlamento gli imprenditori i sindacati
L'accordo del luglio mille novecentonovantatré senza del quale ci saremmo scordati
Lei è uno
I cittadini i sacrifici del paese molto i sacrifici della Mezzogiorno d'Italia
Noi dobbiamo riuscire a mettere in campo la nuova Maastricht per l'occupazione per il Mezzogiorno d'Italia
Affrontando contestualmente i inutili che ancora oggi qui io credo con dei passi in avanti stiamo cercando di affronta
Anche forse con qualcosa politicamente e culturalmente di più voglio dire con schiettezza una cosa che penso
L'intervento straordinario cinquant'anni fa
Poi ha avuto un declino negli ultimi anni
Per parlarci con sincerità era diventato anche uno dei più potenti fattori della corruzione della vita meridionale
Ma l'intervento straordinario all'inizio a differenza di quello che penso anche la sinistra in quegli anni
Ed è una grande funzione
Nell'Italia di allora significò importare in un Paese come il nostro il merito delle esperienze straniere
E l'intervento straordinario all'inizio ebbe il merito storico che la sinistra non vide allora di contribuire a rompere il vecchio blocco agrario
Che era un grande limite della Società Meridionale
Noi oggi
Con una logica del tutto riversa e alternativa all'intervento straordinario che nel bene e nel male è finito
Dobbiamo fare culturalmente e politicamente un'operazione di quella grandezza e di cui il segno dobbiamo rompere il blocco di questi anni
Che non è stato il vecchio blocco agrario dell'Italia negli anni Cinquanta
Ma è stato il blocco pubblicò
Nel quale cessato anche il mondo politico meridionale
Per molti anni le istituzioni meridionale tutta una parte dell'imprenditoria meridionale i dettagli
Noi dobbiamo sempre farci discorsi di verità
Per poter andare su strade nuove e la rottura del blocco pubblico oggi la si fa promuovendo creando e rafforzando il mercato
Il mercato
E dunque promuovendo facendo nascere imprese rafforzando le imprese che ci stanno perché il lavoro lo crea all'impresa
Piccola piccolissima media integrata la grande impresa ma il lavoro l'ok all'impresa non lo Stato non il Comune
Alle istituzioni spetta di creare le condizioni per gli investimenti e per il rafforzamento delle imprese che creano lavoro e questa è la
E la strada di oggi
è la strada per risolvere anche il grande dramma italiano
Che è quello che io chiamo il costo del non lavoro che in un Paese come il nostro
Un grandissimo costo di civiltà
Noi stiamo parlando del Mezzogiorno d'Italia
Non con tutto il rispetto di aree arretrate dell'Irlanda e del Portogallo
Parliamo di un problema statale di venti milioni di donne e di uomini
Di una parte della cultura europea tanto che il rettore può cominciare il suo intervento citando intellettuali che sono parte della storia europea
E dunque noi
Dobbiamo ridurre il costo del lavoro
Modernizzando ancor di più le relazioni sindacali
Spingendo a tutto quello che si può fare
Vedo con soddisfazione che oggi parlando alla Camera siamo un po'impresa
Diretta
Il Presidente del Consiglio dice che per gli sgravi fiscali il governo deve fare tutto quello che si può fare perché questi arrivino al massimo livello consentito dalla scena
Lo prendo come un riconoscimento che dunque si può fare di più
Che dobbiamo pelle intanto semplificare il sistema attuale degli incentivi in un corpo unico e il ristretto
Che possono essere conosciuta tutte
E che con Brussel dobbiamo trattare in modo impegnativo
Il governo anche grazie ad un confronto con imprenditori con sindacati con istituzioni meridionali trattando al massimo livello e con la più grande di terminazione
Perché di più possiamo ottenendo
Sulle infrastrutture
L'Italia ha vent'anni di ritardo
E noi dovremmo riuscire a fare ciò che in Francia e in Spagna è stato fatto vent'anni fa
Scegliere
Le dieci quindici grandi aree metropolitane strategiche del Paese e definire il sistema integrato delle infrastrutture investendo circa cinque dieci anni
Con capitali pubblici e privati
Lei lo porto di Napoli si potenzierà
Sul mercato senza chiedere una lira Allo stato con gli inglesi
Altri grandi infrastrutture si possono fare rivolgendoci al mercato e con lo Stato che deve saper fare fino in fondo la propria parte
Infine vorrei sottolineare
Che tra i fattori decisivi per lo sviluppo del Mezzogiorno
C'è anche quello sottolineato dal rettore dell'Università secondo me giustamente
Che attiene alla scuola alle infrastrutture sociali e alla formazione
Noi siamo il Mezzogiorno dell'Italia in Europa dunque
Dobbiamo avere un migliore sistema delle infrastrutture
Ridurre il costo del lavoro
Anche utilizzando fondi europei come si è cominciato a discutere nei mesi scorsi
E poi dobbiamo sapere
Che comunque noi non siamo e non saremo con tutto il rispetto mai un'area depressa dell'Albania o della Romania
E dunque riducendo il costo del lavoro attraendo più Investimenti rafforzando le imprese locali noi dobbiamo avere un livello di know how
Di intelligenza
Di formazione
Dai bambini delle grandi metropoli e città a livello universitario alle competenze tecnologica che ci consentono di competere con le arie sviluppate dell'Europa e del mondo
Proprio perché rappresentiamo questa parte essenziale dell'euro
E questa la grande sfida che di fronte a noi e concludo
Nella quale noi siamo impegnati
Con un forte motivazione Conde spirito critico
Pronti a dialogare a collaborare pronti a far sentire la nostra voce quando non siamo convinti come abbiamo fatto
Nei mesi scorsi anche mettendoci alla testa di grandi manifestazioni per il lavoro e per il Mezzogiorno d'Italia
Ma vogliamo andare avanti sapendo che noi siamo parte della classe dirigente del Paese
E che il tema del Mezzogiorno e dell'occupazione è la sfida più grande ben più grande e difficile della moneta unica e su questo si giocherà il destino di un'intera classe dirigente
Se ce la faremo
A costruire davvero una svolta per l'occupazione per il Mezzogiorno l'Italia avrà per i prossimi anni una classe dirigente degna di questo nome
Se non ce la faremo su questo punto
Si aprì l'hanno problemi e conflitti a mio avviso enormi e PIL fino ingovernabili
In un Paese che nel nord è giunto al limite massimo dello sviluppo e in un Mezzogiorno che vede concentrare tutte le forze del lavoro e tutte le nuove generazioni
Questa e la sfida che di fronte a tutti quanti noi io penso che sindaci istituzioni meridionali imprenditori devono sentire il senso di questa sfida fare di tutto per poterla vincere e per affermarci davvero e fino in fondo come la classe dirigente che ha l'ambizione di cambiar pagina sull'occupazione e sul Mezzogiorno
Allora
Adesso ci spostiamo rapidamente nel chiostro di levante
Che l'università ha appena finito di restaurare lo inauguriamo praticamente dopo il restauro con una leggera e rapida colazione
Alle quattordici e trenta saremo qui perché interverrà il presidente della Camera Violante riprenderemo dibattito per finire puntualmente alle ore sedici come avevamo detto
Prima di cedere la presidenza effettiva
A in Cipolletta volevo dare a nome della città di Catania dei comuni
Dell'ANCI il benvenuto al presidente della Camera che desidero ringraziare
Di cuore per avere accolto il nostro invito sia pure in una giornata in cui vi erano già precedenti importanti impegni sia parlamentare sia impegni istituzionali fuori da Roma e però credo che la sua presenza qui egualmente
Rappresenti per noi un segnale di attenzione
Naturalmente ascolteremo il presidente della Camera onorevole Violante con particolare attenzione e con gratitudine per questa disponibilità cedo subito la parola al dottor Cipolletta grazie
Io non ho parole da dire se non quello di riprendere i lavori pregare presidente Violante
Che vi prende la parola
Buona sera vi chiedo scusa per l'ora in cui parlò ma stamattina avevamo presidente così della Camera vi chiedo scusa perché subito dopo devo partire perché c'è un impegno a Napoli nel pomeriggio
Il sud soffre soprattutto di troppe opinioni spesso scrive utilizzate
Ha sofferto anche di una doppia retorica
Quella dell'abbandono e quello dello sfruttamento
La prima avuto come contropartita la destinazione di risorse statali alle classi dirigenti locali che le hanno spesso utilizzate non per drogare servizi ma salari
La seconda avuto come contropartita alla erogazione diretta di sanare di altri benefici individuali tanto l'una quanto l'altro retorica avevano un fondamento di verità
Le distorsioni invece appartenevano al regno delle conseguenze che da quella parte di verità venivano tratte
Da oggi invece abbiamo il dovere della concretezza così come ci insegna il vostro convegno il Parlamento ha un ruolo determinante nel processo decisionale ma è anche una comunità di lavoro
A volte prima di passare a decidere soprattutto nei momenti di cambiamento sentiamo l'esigenza di verificare con chissà di più con chi opera le premesse conoscitive fondamentali per il nostro lavoro
Per questo abbiamo tenuto recentemente alla Camera dei deputati una giornata di studio promossa dalla Commissione bilancio credo che fosse la scorsa settimana
Per verificare in quanta parte tradizionale bagaglio teorico ancora valido
Ed esporre le novità positive del Mezzogiorno non per trascurare le altre perché quelle negative sono troppo ampiamente note
I cambiamenti possono essere decisi della politica o imposti dalle circostanze ma in entrambi i casi bisogna battere le inerzie del precedente pensiero comune e trovare il modo di scegliere nuove strategie
Siamo di fronte ad una tappa necessaria del percorso che l'Italia intrapreso all'inizio degli anni Novanta e che ci ha condotto a raggiungere l'obiettivo di risanamento dei conti pubblici insieme l'ingresso nel sistema della moneta unica Tropea
Nel quadro della moneta unica del politico le politiche pubbliche sono state dovranno essere tutte riconsiderate nel quadro di regole più rigorose
Ciò significa che la politica anche nei confronti del Mezzogiorno dovrà innovare abbandonando vecchi strumenti vecchi duro GE per nuove strategie e nuovi che i fattori di crisi sono essenzialmente i cinque l'instabilità politica
Cinquantaquattro governi in Sardegna da quarantotto cinquantuno in Sicilia la quarantasei e così via
Pubblica amministrazione i propri alla classe dirigente qui si pagava adesso Amato grandi infrastrutture illegalità
E tuttavia si deve sgombrare il campo dagli stereotipi di assunto come aria di generalizzata arretratezza chiarimento opposte demagogie
Il Sud è cambiato molto di più di quanto sia cambiato il resto del Paese
Se guardiamo alle condizioni di partenza ed è cambiata soprattutto la sua configurazione generare diaria complessivamente ed omogeneamente sotto sviluppata
La fine dell'intervento straordinario il risanamento della finanza pubblica le politiche di liberalizzazione hanno profondamente cambiato il Mezzogiorno
Le reazioni sono state diverse e contrastanti in alcune zone si è inasprita la povertà ed è cresciuta la disoccupazione ma in molti distretti del sud hanno cominciato a nascere imprese non assistite con tassi di crescita a volte più vigorosi del Centro-Nord
Sì mi ha spinta la conflittualità indotta dalla criminalità organizzata ma diciamo indizi che essa da sola non sempre un ostacolo ad insediamenti produttivi quando vi sono altre convenienze
Non ci devono sfuggire le aree di sviluppo di cui ci danno testimonianza gli studi gli economisti la vitalità delle imprese che esportano il fenomeno della crescita dei porti e del loro ruolo strategico al centro del Mediterraneo
Le università che diventerà un polo di attrazione per la ricerche luogo di formazione non la classe dirigente la classe dei sindaci meridionali
Non ci deve sfuggire la forte crescita dell'associazionismo sociale e ci consegna l'immagine di valori civili in forte radicamento
Perciò dobbiamo riconoscere segnalare dell'esperienza dei cambiamenti del successo di cui parlavo dicevo che nessun perché funziona dobbiamo cogliere le chiavi da ricetta quali sono allora gli ostacoli allo sviluppo che vanno rimossi quali fattori hanno impedito e continua ad impedire decollo
Il principale e certamente l'inefficienza carburante di molte delle istituzioni statali locali i costi altissimi che le imprese devono sostenere a fronte di rigidità burocratiche chiusure corporative inaffidabilità i tempi e procedure tutto questo costituisce un ostacolo sviluppo non meno grave di quello rappresentato dalla criminalità organizzata
Penso anche alla questione non questo non è scritto che le giocando stamattina sul Sole ventiquattro articoli Cipolletta se non ricordo male questa mattina sì
Dove Cipolletta giustamente faceva riferimento come questo horror vacui
Del legislatore cioè da riempire il vuoto da riempire non sempre vuoto da riempire qualche volta sotto ad organizzare da coordinare o da lasciar crescere su questo sono perfettamente d'accordo
Su questo fattore dunque si deve impegnare come obiettivo prioritario la nuova politica generale per il progresso del Mezzogiorno costruendo un insieme coerente di legislazione di azioni pubbliche coordinate verso l'obiettivo della effettività della norma ed efficace la politica pubblica perché Alitalia ed ancora di più al Mezzogiorno serve una politica di missione orientata alla verifica dei risultati
Con una forte mobilitazione di energie di capacità professionali che dia fiducia ai soggetti responsabili il proprio luogo proprio le classi in primo luogo proprio le classi dirigenti locali sulla loro capacità di rinnovarsi di essere protagonista dell'impresa dello sviluppo
Così come lo sanno gli imprenditori gli insegnanti sindaci la quell'elezione diretta e la più felice delle nostre recenti riforme il Mezzogiorno e quindi ora in cammino verso una nuova Europa commi resto dell'Italia e partecipa al comune condizione che in simili in coloro che l'opportunità di esposizione alla concorrenza dello Spazio economico europeo e mondiale
è fondamentale la capacità dello Stato di riconquistare la legalità alle zone che esposte ad attività criminale
Non è possibile infatti immaginare una crescita sana e duratura dei regioni meridionali senza l'espulsione della pineta organizzata innanzitutto dalla sfera pubblica pubblica amministrazione politica appalti spesa pubblica questa è la priorità
Da questa espulsione verrà poi l'isolamento delle mafie nella società civile ma la cacciata del crimine dalla sfera pubblica e la condizione del radicamento di valori civili nella società meridionale
Il tema del rispetto della legalità tuttavia più vasto fanno parte del tema della legalità la cultura delle regole e la questione del lavoro nero
Che può essere superata nelle sue attuali condizioni patologiche prima assicurando il rientro indolore delle imprese che vogliono mettersi in regola e poi dopo perseguendo severamente le altre
Lo sviluppo del Mezzogiorno si inquadra inoltre nella rete di rapporti che insistono nell'area gioco economica della riva su
Del Mediterraneo
Si tratta di un'area con molte differenze in cui non è facile intervenire ma che pure parlo di imprenditori presenta potenzialità notevoli compiuto di duecento milioni di abitanti un forte trend demografico dovunque superiore al due per cento
Una crescita economica sostenuta guardando i dati sull'aumento del proprio interlocutore novantasei si va da quattro per cento per l'Algeria al sei virgola nove della Tunisia all'undici virgola otto del Marocco e quindi con un mercato potenzialmente amplissimo
Negli ultimi anni Desportes italiano verso i Paesi del Mediterraneo è stato in continua crescita con un aumento medio annuo di più del dieci per cento
I maggiori clienti dell'Italia sono attualmente Egitto e Tunisia ma essa è rilevante anche l'export verso la Libia Libano Marocco e l'Algeria
L'Italia e primo forato i fornitori di Libia Libano e Siria il secondo della Tunisia il testo dell'Egitto il quarto di Marocco e di Algeria insomma qui voglio dire fuori delle cose scritte una cosa non possiamo considerare come unico mercato quello d'Europa centrale
Questo vuole strategico fondamentale i mercati sono due i supermercati bisogna giocare sino in fondo le nostre carte mercato Europa centrale senz'altro ma c'è questo mercato che dista mezz'ora o un'ora di voto rispetto alle tre ore quindi stanno gli altri
D'altra parte altri Paesi mediterranei come la Spagna e la Francia stanno facendo una fortissima campagna ingresso e persino la Germania in questa riva sud averla trascurata credo che sia stato uno dei nostri ruoli fondamentali ma siamo in tempo per recuperare
Nei confronti di quest'area manca ancora una visibile linea strategica non solo nazionale ma della stessa unione europea
Eppure ci sono questioni che sono euromediterranea ma che acquisiscono specifico valore nell'area mediterranea si pensa l'indicazione alla stabilità all'attuazione di programmi Meda che sono programmi di investimento nell'aria su tuttavia stanno maturando nuove prospettive la politica di partenariato verso la sponda sud
Per l'apertura dei rapporti con Paesi come la Libia i nuovi processi di cooperazione verso sud e verso l'est europeo aprono importanti possibilità per attività localizzate nelle soggiorna mezzogiorno per iniziativa del Parlamento italiano si è avviato un proficuo lavoro sancito il primo giugno dalla conferenza di Palermo dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi mediterranei del Parlamento europeo
Per creare un ambiente comune nel quale costruire un sistema di relazioni permanenti un quadro di riferimento e di intesa che offre prospettive di sviluppo le popolazioni della regione mediterranea
Oggi si prospetta la possibilità di impostare nel quadro di una politica economica internazionale italiana ed europea una strategia globale di sviluppo di relazioni commerciali con tutta l'area geografica che gravita verso il centro del Mediterraneo
Si pensi soltanto la valorizzazione dell'intero sistema portuale meridionale e si sta conquistando grazie svenuto Gioia Tauro un ruolo centrale nell'interscambio commerciale con i Paesi del bacino del Mediterraneo
Questo sviluppo dei porti e simbolo di una sfida vinta ma anche Catania sta sviluppando a questo punto di vista contro le mafie contro la retorica del sottosviluppo
Quando si è avuto fiducia nello Stato e lo stato risposto bene il saper fare impresa è stato il fattore vincente e la delegittimazione della criminalità insultato più forte
Il Sud e la pur porta naturale per i contatti interruppe mediterraneo ed è anche il primo destinatario di massicce ondate migratorie
Ma se non vogliamo continuare ad importare manodopera per l'affare del lavoro sommerso o peggio ancora manovalanza per organizzazioni criminali
Dobbiamo esplorare la possibilità per una scarsamente sfruttata di contribuire allo sviluppo di quelle zone con nostre imprese a media ed alta qualificazione The conoscevano solo quella data anche quella media qualificazione pro tecnologica viste le condizioni di quel Paese
Le nostre risorse i nostri vizi devono dunque si è rientrati in favore di una visione in cui gli investimenti in tecnologie e sviluppo porti le nostre produzioni ed essere esportatrici di posti di lavoro indotti nella sponda sud del Mediterraneo in modo a trasferire lavoro e nuovi italiani di
Si sta costituendo e passo ad alcuni esempi una rete di telemedicina mediterranea che esso fu qua a Milano
Alla quale sinora nascoste hanno diritto issato PETA l'Université vedi Messuti Algeri ospedale italiano Umberto primo del Cairo la rata Center for spesa Sarcelles di Amman larga Center di Betlemme
La scuola superiore il Catania nata sul modello della Normale di Pisa è collegata alla rete di centri di eccellenza riceverà il dieci per cento dei posti a studenti provenienti all'area mediterranea ed attiverà fin dal primo anno master dedicati tra l'altro alla partnership Tropea
Un esempio di successo di John Venture fra imprese italiane mercato di Mediterraneo era presentato al progetto Tunisia
Si tratta di un progetto di sviluppo di nuova imprenditoria in Tunisia nel quale impegnata la Società per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile chi si è aggiudicata insieme ad un consorzio italo greco una gara internazionale bandita da di un'europea nell'ambito dei programmi meta
Il progetto poste nella crisi dimostra che sa mettere in moto e mettere in moto il sistema Italia collaborando strettamente con ambasciate Istituto del commercio estero e non sono possibili ma vincente
Il progetto lanciato nel giugno novantasette con un bacio totale di quattrocento miliardi durata di dodici mesi e giunto a conclusione con le raggiungimento degli obiettivi fissati quattro imprese localizzate nel Mezzogiorno delle venti iniziali hanno stipulato accordi industriali in Tunisia
L'operazione di particolare interesse perché si inquadra una strategia di espansione all'estero di attività tipiche del made in Italy imballaggio tessile abbigliamento per le quote più alimentari
Si tratta di settori che in Italia hanno raggiunto il proprio livello di massima crescita e che viso quando la produzione nel Maghreb risparmiano sull'acquisto in loco di materia prima e di prodotti semilavorati
E trovano accoglienza favorevole sia per la vicinanza culturale con il nostro Paese sia perché trasferendo in loco il know how a differenza di altri Paesi europei che utilizzano soltanto la manodopera conferiscono valore aggiunto all'economia di quel Paese
Allo stesso modo l'Italia deve sviluppare i suoi rapporti con tutta l'Europa centrale in particolare con il sud di quest'aria
Un esempio significativo il progetto dell'ottavo corridoio ossia il progetto di costruire una rete marittimo autostradali e ferroviarie portuale tra il Mar Nero l'Adriatico attraverso la Bulgaria la Macedonia e l'Albania
Questo asse può cambiare la faccia dei Balcani tessuti della Puglia e trasforma e l'Albania ossia il Paese straniero su cui l'Italia spiega la sua maggiore influenza in un ponte tra Est e Ovest per l'Italia i vantaggi sarebbero evidenti
Passando dall'Adriatico i traffici commerciali abbattono i costi e tempi di percorrenza dando un nuovo lavoro e porti del Sud e spingono l'economia meridionale
Un'altra iniziativa destinata a creare nuovi legami tra le economie dell'area mediterranea e quell'europea e la recente nascita dell'afferra ma una federazione dell'esposizione informatica e tecnologia della comunicazione
La nuova federazione estate si intende aprire a Bari con l'edizione di SMAU The Kurama per l'Italia e delle maggiori esposizioni di Istanbul ma dritte David Malta in conclusione si deve smettere di trattare il Sud come il regno di giudizi immutabili e civile comincerà di innovare nel Sud prendendo ad esempio coloro che non c'è Novato nelle comunità nella società nei municipi nella pubblica amministrazione
Il nostro per ragioni storiche culturali e un Paese centrifugo
Che va periodicamente riunificato ad alcune grandi idee forza che abbiano capacità di traino e di unificazione
La moneta unica è stata una di queste idee forza la politica per il mezzogiorno deve diventarlo ne trarrebbe vantaggi l'intero paese grazie
Ringraziamo il presidente Violante per questo intervento e prego Luigi Siciliani consigliere incaricato per la politica industriale di Confindustria e prendere la parola
Ripristino i cinque minuti dico che abbiamo quattordici persone iscritte a parlare che se parlassero quindi cinque minuti ciascuno fanno settanta minuti che ci porta a un'ora accettabile chi parla di più elimina di conseguenza
Gli ultimi che sono in questa lista e sarebbe un peccato
Se però Enzo ci ha fatto sapere due minuti comunque cerchiamo di recuperare un attimo perché salutiamo il presidente Reagan
Martina sì
L'ho io penso che la rapidità dei tempi ci mi impedisce di fare un discorso organico sul Mezzogiorno cerca di capire invece quale sono due o tre argomenti che si possono affrontare che penso che siano utili perché mente si disegna Mezzogiorno però c'è un Mezzogiorno che vive che opera che deve produrre imprese che devono stare sul mercato
Però io penso che ogni tanto mente si disegna questa grande strategia quello che penso allo sviluppo da qui a dieci anni poi ci dobbiamo ricordare di alcune cose terrene pratiche che tutti i giorni ci troviamo ad affrontare e in questo io penso che parto da quella che tutti definiscono la grande novità per esempio lo sportello unico e Gallo io voglio dire subito che l'ultimo provvedimento in Consiglio ministri ha creato tre problemi primo la valutazione ambientale è rimasta fuori
Secondo
La concessione edilizia
Che dentro però è fuori dalla dall'autocertificazione quindi l'autocertificazione scatta soltanto dopo che ce la concessione edilizia
E i processi di autocertificazione così in prima lettura sembrerebbero uno separato dall'altro allora se queste lo sportello unico così non serve
Allora come diceva prima mio amico Luigi Abete non è problema di capire dichiara responsabilità di uno o dell'altro giusto inutile però il problema invece la cultura e la responsabilità questa importante allora se noi affrontiamo il problema era quella che la cultura responsabilità degli amministratori locali hanno in questo una grande responsabilità perché anche in in presenza di carenza legislativa di di chiarezza di di chiarezza io penso che loro possono svolgere un ruolo vero operativo per far funzionare questi sportelli undici e per rendere competitive
Ben prese e per facilitare le aziende che vogliono Canizares nel Mezzogiorno quindi io penso che la cultura è responsabilità estremamente importante quando si parla di mezzogiorno voglio dire questo perché io penso che sia un passaggio importante l'altro è il decentramento amministrativo e in particolare dal primo gennaio novantanove ne sappiamo che c'è decentramento dalla politica industriale significa che la politica industriale non sarà più di decisa a Roma seguito decise a livello regionali e quindi
Dico Presidente Drago comunque al di là delle responsabilità del governo centrale le regioni potranno fare moltissimo per il sistema e le imprese
E soprattutto dico che nasce sta nascendo una gara tra territori una competizione tra territori
E qui che si giocherà la bravura
Dei singoli sindaci perché creeranno una competizione vera allora le aziende non solo dovranno decidere o potranno decidere se localizzarsi in un'altra mezzogiorno nel Mezzogiorno ma dovranno decidere anche in quale area del Mezzogiorno andare localizzarsi e questo secondo passaggio importante allora queste bene che noi ce lo ricordiamo
Però passo per Flash un altro argomento le infrastrutture
Io penso che l'elenco delle infrastrutture Confindustria penso che la quando Luigi Pecere presidente giovani industriali ci sono libri Confindustria sul quale quale infrastruttura fare quale scegliere come farle però io penso che invece e quindi e poi anche abbiamo anche lì studiato per capire perché non si realizzano infrastrutture ed perché c'è un problema di di progettazione c'è un problema di realizzazione dell'opera però andiamo al nodo oggi c'è un problema chiave
Ci sono infrastrutture finanziate che vengono bloccate soltanto perché un'azienda esclusa blocca il meccanismo o la qualcuno diceva oggi ci vogliono procedure eccezionali no è un errore è un grande errore
Ci vogliono procedure ordinarie che funzionano
Questo il problema vero
E secondo problema anche se una gara viene vinta e la deve scattare un meccanismo invece più rapido perché se una gara viene vinta da un'azienda
Non basta non può bastare il ricorso di un'altra azienda per bloccare per anni un'intera opera allora è qui che noi dobbiamo lavorare trovare delle soluzioni rapide anche coraggiose
Per poter far completare almeno alcune opere fondamentali per questo mezzogiorno ma quando ieri ho letto sul giornale che il presidente Dematté diceva che la Torino Napoli sarà per oppresse sarà completata nel due mila e sette allora mi rendo conto che sul problema delle infrastrutture c'è un secondo problema che sia cioè il Mezzogiorno oggi mentre disegna infrastrutture acqua al due mila dieci deve pensare a quelle che ci sono e c'è un'infrastruttura che pronta che poi li che c'è che quella degli aeroporti
Quello che lo porti è una grande ricchezza del Mezzogiorno
Sia per le merci sia per i passeggeri
Allora in questi giorni non al sindaco bianco con con Rutelli con Francesco Averna abbiamo cercato di fare un ragionamento e dire come è possibile che in questo momento in cui il Paese lo Stato le istituzioni dicono la questione centrale lo sviluppo del Mezzogiorno poi questo mezzogiorno si pensa di mandarlo tutto a Malpensa
Pagando facendogli pagare settecentocinquanta miliardi di costi in più
Facendogli aumentare i tempi di trasferimento
Allora io penso che questo non è possibile e questo non significa che noi non vogliamo Malpensa noi riteniamo che Malpensa debba partire
Ma riteniamo che non debba essere chiuso Linate ai voli che vengono a mezzogiorno però su questo dibattito visto poca vivacità dei miei colleghi mi sembra che un problema che ancora non avete percepito ma sarà un dramma per noi allora vi invito tutti a partecipare a questo dibattito che non è un dibattito tanto di pochi si invece pochi imprenditori problema che riguarda tutti
Secondo problema e quello di Fiumicino
Io penso che se noi parliamo di liberalizzazioni di mercato dobbiamo pensare che se un'azienda che si considerano che pensa di diventare privata
Decide di trasferire dei voli Mantova perché ritiene che per il questioni di mercato sia molto più utile io penso che queste questi salotti devono andare a chi li vuole perché questo è il mercato
Questa è la competizione vera allora se questo se queste cose sono utili insieme a tante altre ma faccio l'ultimo passaggio perché ho esaurito il mio tempo
E quello dei ci sono zio come caro Enzo Bianco delle io più che è una un patto diciamo tre sindaci imprenditori che mi spaventa molto perché poi in fondo siamo diverti diversi quindi un'alleanza che poi diventò delle alleanze oltre mortali perché poi sono fatte da uomini quindi io penso che ci sia invece delle grandi aree di collaborazione
Dei grandi segni di novità per esempio quella dei servizi pubblici e una grande area dove tu sai bisogna dare un segnale che cos'è veramente mercato bisogna rinunciare per esempio alla trattativa privata le aziende speciali Chelsea mercato bisogna chiederci sempre allora lì si possono creare anche lì delle grandi sinergie per costruire un Mezzogiorno più competitivo grazie
Abramo sindaco di Catanzaro
Va benissimo
Volevo ringraziare perché credo che oggi l'opportunità che ci è stata data dal presidente Bianco finalmente di avere un colloquio quasi permanente con gli imprenditori io che è anche un esperienza come imprenditore
Vi dico che l'unica possibilità che hanno i sindaci effettivamente creare sviluppo sulla proprio territorio
Questo perché noi anche io personalmente per esperienza parlava prima siciliani sulla questione dei servizi appena affrontato il problema
Ho solo un anno di esperienza come sindaco di Catanzaro la prima volta che ho affrontato questi problemi ho visto che all'interno delle pubblica amministrazione
Bassanini o non permette di presidente però le cose non è che siano cambiati poi tanto perché credo che ancora il potere che ha un dirigente all'interno della pubblica amministrazione del libero problema che non riusciamo a scardinare
Ancora per molto tempo finché questa Bassanini non sarà completamente applicata bloccano un po'le amministrazione bloccano i sindaci in quello che lo sviluppo sul territorio quindi noi abbiamo questa necessità di confrontarci con il mondo imprenditoriale abbiamo questa necessità perché quando si parla di servizi in generale le idee molto molto spesso chiare non sa o no
E quando il governo dice voglio creare occupazione sul territorio non so se lo dice veramente
Io ho avuto la possibilità anche di confrontarmi con molti politici non so se credono che effettivamente occupazione lo si può creare solo facendo impressa perché le prove che fanno
Con i lavori socialmente utile quando parlano di società miste pubbliche e private io non so se hanno veramente chiare le idee da questo punto di vista e allora credo che in questo momento il raffronto vero che dobbiamo avere col Governo centrale
E se loro sono convinti che occupazione e la si fa solamente facendo impressa
Perché se non chiariamo questo dilemma noi potremmo parlare anche nei prossimi convegni potremmo parlare
Voglio dire anche per ore e ore ma il problema non lo risolviamo io ancora non bello la chiarezza da parte del governo se effettivamente l'impresa che vuole fare tramite imprenditori io faccio solo riferimento a una cosa e poi finisco il mio brevissimo intervento noi abbiamo le piante organiche degli Enti pubblici strapiene stracolma credo che per i prossimi dieci anni quindici anni assumeremo più dipendente
Abbiamo tutte le grosse banche grossi clienti che stanno statali che stanno per essere privatizzate tutti quanti nel piano finanziario di questi enti e prevista praticamente una diminuzione dell'organico
E allora vorrei sapere l'occupazione come la faremo nel prossimo futuro
E quindi io credo che questo sia come dire un flash che volevo dare vista la mia esperienza d'occhio quindi come imprenditore e come politico perché credo che questo possa sicuramente nel proseguo dare un in tutto a un ragionamento diverso grazie
Leonardi presidente dell'associazione di Catania
Vorrei proporre
Nel frattempo corre
Abbiamo in questo momento mi oltre mille duecento registrati iscritti
E fra poco ci arriva il secondo giorno minuto quindi credo che sia un una partecipazione assolutamente straordinario
Soprattutto se pensiamo tutti i colleghi che sono rimasti a terra perché alla fine non abbiamo avuto abbastanza posti sugli aerei quindi veramente significativi
Posso
Il nostro Sindaco Enzo Bianco ha esordito dicendo che non è più tempo di rimpallarsi le responsabilità credo che ne siamo convinti tutti
Non è più tempo e non c'è più tempo dell'imballaggio e responsabilità
Io accetto questa questo invito in termini propositivi io ritengo che a Catania abbiamo degli appuntamenti si chiamano Agenzia per lo sviluppo si chiamano localizzazione dell'aria interportuale
Ed altri
Io credo che questi appuntamenti devono essere almeno per quanto mi riguarda associazione il modo di verificare nei fatti se effettivamente tutto quello che ci stiamo dicendo oggi può avere un seguito
E vorrei
Aggiungere
Che stavolta l'appuntamento vorrei darlo io fra sei mesi qui a Catania un'altra volta in un clima sicuramente più adatto perché invernale
Per vedere cosa abbiamo fatto in questi sei mesi perché i problemi che abbiamo noi sono convinto che ogni presidente Adi associazione e ogni Sindaco un'altra amministrazione similare Provincia e Regione ce le ha a casa propria quindi credo che sia
Indispensabile rivederci fra sei mesi sette al massimo per fare il punto io leggerò brevemente il mio intervento stringendo ma proprio per rispettare i tempi che ci sono stati imposti nella strada dello sviluppo è obiettivo primario procedere coordinando scelte politiche degli amministratori pubblici ed iniziative degli imprenditori alla ricerca di impostazioni più produttivistica eh sia per gli interventi di sport infrastrutturale che per le altre azioni di governo
Tale direzione in tale direzione si deve rinunciare ad ogni ipocrisia o falso mito e di contro perseguire una più attiva partecipazione delle parti sociali alla formazione e alla gestione del progetto del gruppo vocale
Mi riferisco in particolare a patti territoriali e per ora solo nelle intenzione anche ai contratti reali
A nostro territorio si impone oggi un percorso nuovo di rimeditazione sui metodi e sugli obiettivi
Prima di tutto bisognerà assicurare alle imprese la sicurezza delle attività produttive un Empoli efficiente infrastrutturazione una mirata defiscalizzazione premiale flessibilità sul lavoro ed efficienza dalla burocrazia
A Catania a parte la questione della sicurezza in ordine alla quale ci si sta muovendo sono in corso alcune iniziative i cui frutti si potranno verificare nei prossimi mesi
A tal proposito si è considerata nodale l'attenzione alla dotazione delle infrastrutture nel territorio dotazione ma che naturalmente non può e non deve essere pensata
Separatamente opera per opera consiglio di amministrazione del consiglio di amministrazione parte politica di controllo per parte politica di controllo come se si tratti di operazioni in senso lato e non di struttura di gestire in termini di efficienza e con ogni possibile sinergia
E deve sempre operarsi in modo da evitare di costituire ingiustificate privative sul servizio pubblico di tipo sopra strutturale comunque negative per il sistema e per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
Per fare impresa oggi più che mai lo ricordo servono aree industriali efficienti dotate di infrastrutture di servizio e di trasporto a livelli di eccellenza purtroppo però le attuali non rispondono all'esigenza delle imprese
Per dare un esempio concreto dell'attuale grave inefficienza amministrativa e per rifarmi alla cronaca di questi giorni
Proprio oasi ai spesso uno in condivisibile giudizio di natura essenzialmente burocratica sulla impossibilità di dare localizzazione all'interno dalla zona di Pantano d'Arci alle infrastrutture importi interportuale di prossima realizzazione ignorando le possibili sinergie più operative
Eppure
Tutti sappiamo che l'interporto costituirebbe per l'area industriale in gran parte dismessa una occasione irripetibile di rilancio
Speriamo quindi che a questo attacco che sa più di attenda conservazione delle proprie prerogative piuttosto che di un il lungimiranza amministrativa possa essere lì a breve termine superato
Il divario con le aree economicamente più forte d'Europa rischia altrimenti di diventare incolmabile
Secondo lo studio dall'Osservatorio regionale per l'accelerazione della spesa pubblica su mille seicento opere monitorate in Sicilia per un corrispondente investimento totale di tre mila miliardi oggi risulta impiegata solo la metà del tempo
E contro una situazione siffatta e certamente un diverso maggiore e più coraggioso coinvolgimento dei privati nella progettazione e nella gestione delle opere infrastrutturali
Attivare subito gli investimenti significherebbe peraltro alleggerire gli attuali drammatici quando pericolosi livelli di disoccupazione
Un apparato pletorico di leggi regolamenti procedure e controlli spesso formale servono solo a favorire comportamenti elusivi
Mentre la burocrazia finisce per diventare spesso sovente nemica dello sviluppo
Il costo degli adempimenti amministrativi in Italia montabile dei due mila miliardi l'uno virgola due del PIL nazionale
Nelle difficoltà del Sud tutto tutto questo dipenda ancora gravoso ed è spesso causa di rinuncia
Accade così che il successo di un'iniziativa imprenditoriale dipenda più dalla capacità di tenere efficace l'azione con l'apparato dalla pubblica amministrazione piuttosto che dalla validità stessa del progetto io mi fermo qui per rispettare i tempi che sono stati
Ringrazio volentieri Leonardi che ha voluto sacrificare una parte del suo discorso al rispetto dei tempi dando così la possibilità anche agli altri intervenire Cozza presidente associazioni regionale della Calabria
Sì si prepari successivamente De Luca sindaco di Salerno
Sono venuto quasi esclusivamente per ascoltare ed ho ascoltato con grande attenzione cose che sono state conformi alle mie attese
Tuttavia l'occasione eccessivamente gli occhiali per la presenza di tanti amministratori locali perché io non vi lasci due soli riflessioni due giorni fa
In occasione dell'assemblea dei giovani industriali di Cosenza il ministro Bersani che era in Calabria e passato l'anno e forte della sua grande esperienza di ministro della Repubblica ma ancor prima di grandi amministratore della Regione Emilia-Romagna Chappell esplicito dichiarato
Che non ci sarebbe stato sviluppo
In Calabria se non avessimo trovato la maniera per fare in modo che la Regione funzionasse lo ha rimbeccato
Perché gli ho detto che probabilmente additive faceva diventare riduttivo
Un problema drammatico che noi abbiamo stamattina è stato ripetutamente detto e dei più autorevoli di voi che senza che il problema del Mezzogiorno diventi non ridiventi diventi il problema dell'Italia
Con i sacrifici con le due UGL che hanno consentito all'entrata in Europa fortunatamente poi attenuata dagli atteggiamenti consigli ai nostri amici tedeschi noi non riusciremo a rimettere in moto un meccanismo circolare capace di ridare tanto al al al Nord quanto al sud
Quel ruolo e quella funzione in Europa che noi che noi abbiamo nella stessa identica maniera però io devo dire
Che nell'assegnare vi do i miei due riflessioni due osservazioni dico agli amministratori locali e gli amministratori regionali comunali e provinciali che qui dentro solo perché sono in ampia rappresentanza
Delle attese delle popolazioni meridionali che noi il problema dell'Europa il problema della trasferì del trasferimento dei poteri verso le Regioni verso i comuni e verso le Province
Non lo risolveremo se non riusciremo a mettere insieme un meccanismo virtuoso in questa direzione e viva Dio
Questo non compete
Certamente sicuramente allo Stato centrale perché queste due funzioni questi due fatti sono un impegno un compito che evidentemente voi in uno con noi dovete tentare di risolvere l'Europa
E tutti sanno che del trailer
Dopo il due mila due mila sei probabilmente solo alla Calabria rimarrà in Obiettivo uno
Io sono un calabrese che sostiene che quella sarà la più grande sventura posso noi passeremo in Africa soltanto quando questo accadrà perché non contiamo nulla in Europa essendo venti milioni di abitanti e quaranta per cento del territorio
Però immaginate quando conteremo noi calabresi
Quando diventeremo due milioni di abitanti al quattro per cento del territorio sarà veramente una cosa ridicola
Dico però che io in Meridione il Meridione intero alla circostanze l'occasione in questa circostanza in questa occasione di prendere l'uomo forte in cui non soltanto le regioni che sono espressioni di noi ma anche i Comuni ma anche le Province possono esercitare la funzione forte importante perché questo brano di tempo e questo brano importante economia italiana possa essere concretamente realizzate due il problema del trasferimento dei poteri parla uno sventurato che l'idea di una regione che che che che definire sta diventando veramente una specie di di di di di di tiro al bersaglio perché credo credo veramente che non ci sia non ci siano più parole per dire le cose che stanno succedendo nella mia regione ma la inefficienza la mancanza di capacità
Progettuale la non è un difetto soltanto della Calabria è un difetto della struttura integrata soprattutto la parte delle regioni meridionali vogliamo provare a fare questo sì un patto forte perché laddove le culture laddove le competenze
Laddove le possibilità ci siano si riesca a mettere in moto quel meccanismo virtuoso senza la quale non ce la faremo grazie
De Luca il sindaco di Salerno e si prepari De Feo presidente
Industriale di Napoli
Anche io rapidissimamente due battute noi abbiamo registrato in questa iniziativa una grande sintonia credo per una ragione
Perché i protagonisti di questa iniziativa straordinario
Sono persona imprenditori amministratori che hanno una comune propensione alla concretezza
E allora proconsole a valutare i tempi di decisione sulla base delle urgenze sociali che hanno per le logiche di mercato
Noi dobbiamo fare in modo che questa sintonia straordinaria non si disperda e si concluderà mi permetto di proporre alla fine di questi lavori con la definizione di una piattaforma più concreta
Che possiamo elaborare da qui a qualche giorno che diventi la base di un'iniziativa permanente che dobbiamo avere nei prossimi giorni nei confronti del governo delle forze politiche dei gruppi parlamentari delle istituzioni
Dico questo perché se è una preoccupazione o da questa iniziativa è quello di uscire fuori con troppo galateo
Io non credo che possiamo essere all'altezza della svolta che è necessaria in Italia senza mettere in cantiere delle rotture c'è l'idea che si possa cambiare l'Italia senza dare fastidio a nessuno senza toccare aree di potere senza far saltare nessuna testa di nessun direttore generale di nessun ministero così noi non svolti a e così anche questo patrimonio straordinario di acquisizioni non andrà avanti
Badate
Io questo lo dico perché se questa svolta e queste rotture di concretezza non vengono da questa sede
Non verranno ottani su un'altra sede non ci sono altre sedi in Italia questa e quella dotata di maggiore concretezza e di maggiore radicamento con i problemi della società
I tardiva
Nel merito
E giusto per titoli finisco rapidamente
Io credo che l'analisi economica più recente abbia sottolineato il valore dei sistemi economici locali
Questo vuol dire che noi dobbiamo chiudere ed è un'altra delle acquisizioni del confronto di questo oggi con un'idea tutta ideologica che ci sia una chiave di soluzione del problema sviluppo
Una chiave di soluzione non c'è
è inutile attendere il Governo
è inutile polarizzare l'attenzione su un tema pure cruciale del costo del lavoro della flessibilità non è così noi dobbiamo mettere in campo una pluralità di soggetti che avranno dei tempi di azione estremamente differenziate
Dunque concentriamoci sulla possibilità di sviluppo di sistemi economici locali e dunque di responsabilizzazione dei gruppi dirigenti locale
Al di là
Di logiche a mio parere ancora residui ideologici con che sono presenti in alcune scelte cioè un'opinione diversa fra di noi forse come i patti territoriali i contratti d'area che io considero strumenti barocchi assolutamente inutili
Allora nel merito dal punto di vista dei sistemi economici locali ed è la cosa che ci riguarda più direttamente come amministratori ma che più immediatamente può avere delle ricadute sulle forze imprenditoriali e sociali
Io dico
è possibile definire una piattaforma che abbia dei titoli semplici primo nessun taglio finanziario agli enti locali
Mentre parliamo di federalismo siamo di fronte alla centralizzazione finanziaria più selvaggia degli ultimi anni noi comprendiamo l'Europa l'Euro e Mastro
Abbiamo condiviso questa scelta vitale per l'Italia
Ma siamo al punto che un'ulteriore stretta finanziaria mette in condizione di enti locali meridionali di perdere la funzione che pure hanno di essere soggetti economici rilevanti nel territorio meridionale
Se i conti beni demaniali e beni dello Stato
Non voglio toccare il problema della proprietà per non toccare gli equilibri del bilancio statale ma ci vuole tanto a decidere con un decreto legge che da domani i beni demaniali non militari passano ai Comuni
Che ne fanno richiesta
Intesa con le regioni che hanno avuto la competenza ma che ovviamente non potranno definire progetti di sviluppo sulla spiaggia di Salerno sulla litoranea di Napoli o villaggio Calabria
Credo che su questo Rastrelli annuisce è possibile un'intesa di snellimento anche fra di noi
Project finance noi siamo l'unico Paese al mondo che ci mette sei anni per distillare
Una legge sui lavori pubblici
Siamo alla terza versione immaginate con quale certezza per la pubblica amministrazione si possa lavorare in un quartiere in una città in un territorio io credo che quattro persone un rappresentante dell'opposizione uno del Governo uno l'associazione costruttori uno dei Comuni in quarantotto ore possono spendere una proposta di legge per i lavori pubblici
Dobbiamo chiedere che il Parlamento via la legislativa la commissione competente in una settimana la possiamo approvare che cosa lo impedisce io continuo a non comprendere e continuano comprendere perché dobbiamo vivere tutti quanti questo malessere di fronte alle scelte che tutti individuiamo ma alla palude burocratica che ci paralizza tutti qua
Poteri straordinari per alcune opere io sono d'accordo in altri Paesi quelle che chiamiamo poteri straordinari sono poteri ordinari
Ma perché per i porti turistici per gli aeroporti per i sistemi idrici per le strutture annonarie non diamo poteri straordinari per decidere di fare in un anno Opere che oggi si fanno in dieci anni
Ma è chiaro che siamo fuori mercato che cosa lo impedisce non lo si capì
Urbanistica lasciamo perdere la riforma generale aleggia sull'urbanistica possiamo pre vedere con un articolo di legge di estendere l'accordo di programma anche alla materia urbanistica dietetico
Quattro amministrazioni Regione Comune interessato forze imprenditoriali si siedono a un tavolo mettono in un documento l'obiettivo sul quale concordano dopo averlo approvato nei consigli competenti quell'obiettivo esecutivo cosa ci vuole
Perché dobbiamo attendere salvo che per i Piani regolatori generali ma sto parlando di varianti funzionari per le quali perdiamo anni consorzi aria di sviluppo industriale si può decidere che è un comune sulla base di un atto del suo Consiglio comunale può decidere in ventiquattro ore di uscirsene da questi luoghi di malaffare che sono i consorzi darà risultati dovrà cosa lo impedisce cosa impedisce al Comune di Catania Vidal sfidare con una delibera di consiglio comunale cadrà domani mattina assuma il controllo sul territorio del suo valore
Voi siete stavo speciale mai fregato Bocia potranno fare con l'aiuto il bastone ma voglio dire è incredibile che dobbiamo contemplare la vitalità di uno strumento che era funzionale alla Cassa del Mezzogiorno e che oggi non ha più messo
Orazio orale per me progettazioni uno dei punti di blocco di tante attività
Di non si spezza di tante risorse la carenza di progettazioni esecutive
Non credo che sia complicatissimo decidere di conseguire un po'
Della Cassa depositi o presti più come proponeva avanti anche di strutture bancarie private per mettere a disposizione degli enti un fondo che consueto ai doparsi
Di un Parco Progetti infine le società miste sentivo a Poli Bortone io non parlo di quelle previste per i lavoratori socialmente utili che sono pure idiozie
Cioè il bacino di trasformare decine di migliaia di disoccupati Dini prenditori bipolare una bizzarria pura
Parlo della possibilità per gli enti locali di fare società miste a maggioranza pubblica consociativa economici da scegliere
Avendo diciamo una certezza normativa allora io ho elencato in maniera anche un può puntare una serie di capitoli sui quali a mio parere penso che possiamo fare uno sforzo comune
Per definire una piattaforma definita girava che applicate i tempi per ognuno dagli obiettivi che ci poniamo proporre questo piattaforma al governo ai gruppi parlamentari e dar vita alle scadenze
Ora è questo e allora forse riusciamo a pensare insieme ad operare una svolta oppure
Credo che passo dopo passo ci convinceremo che questo Paese è io riforma
Feo presidente dell'industria e di Napoli si prepari Averna
Chi opera
O si impegna nel Mezzogiorno
In generale viene accolto
Aprire un termine grandi frustrazioni frustrazioni ecco questo è una di quelle giornate in cui e dannoso in stazione perché lasciano un segno e lascia una speranza
Nel Mezzogiorno sta verificandosi una rivoluzione silenziosa i primi segnali li ho avuti quando ho partecipato a un convegno mi pare un anno fa dell'ANCI dell'associazione comunitalia alla ah sarebbero Onia a Napoli
Dov'è incominciato
A capire che i sindaci questi nuovi sintomi incominciano a parlare col linguaggio dell'impresa
Questo signori è una rivoluzione copernicana nei comportamenti
Del delle popolazioni del Mezzogiorno
Perché
Guardate le la storia delle della civiltà
Coincide con la storia dello sviluppo dell'impresa
Ma proprio dalle origini del dell'umanità
E allora se
Sì assecondare l'impresa si sviluppa la civiltà
E con la civiltà
Si sviluppa abbiamo gli esempi al Rinascimento alla al tempo dei romani insomma il mondo ha funzionato sempre così
Le società che non sono in grado di produrre ricchezza attraverso l'impresa sono delle società destinate al declino irreversibile
Ora nel Mezzogiorno sta avvenendo questa rivoluzione cioè gli amministratori
Incominciano a parlare con linguaggio e l'imperizia il io ho seguito con estrema attenzione interventi di oggi ma soprattutto quelle gli amministratori
I pare che incomincia a parlare la stessa lingua
è un passo avanti fondamentale
Ora che cosa che cosa l'impresa bisogna ma sempre per per lo scaricare le responsabilità del governo centrale che pure sono tante ne abbiamo un contenzioso notevole abbiamo delle risposte che non arrivano ma vediamo che cosa
In concreto possiamo fare insieme
E le cose che possiamo fare sono moltissimo
Di che cosa ha bisogno d'impresa
Innanzitutto un rapporto costruttivo con la pubblica amministrazione
E qui oggi ho verificato che ci sono i presupposti affinché ciò sia possibile tempi certi
Nelle risposte alle proposte
Per lo meno le risposte
Un ambiente favorevole
La vivibilità
Delle infrastrutture adeguate non parliamo delle cose fantascientifiche le sue infrastrutture minime elementari che consentono la vivibilità all'impresa
Importantissima la disponibilità delle aree e i servizi al conto la disponibilità di una forza di lavoro di adeguata formazione
Ma
Oltre a questo un rapporto costruttivo con il sindacato
Con la rappresentanza dalla forza
E allora
I
Cioè a fronte di questa situazione no ci stanno poi dei fatti che stanno avvenendo i fatti che stanno avvenendo alla legge Bassanini
La legge Berlinguer
Lei euro a dei delle implicazioni a livello di pubblica amministrazione dei Santissimi oltre alle implicazioni per l'impresa
Quindi queste leggi porteranno al decentramento
Delle Autonomie al decentramento sempre più forte il mercato delle responsabilità questi leggi puntano a fare sì che le pubbliche amministrazioni vengono valutate più sui risultati che sulle procedure che utilizza
E allora
Questa
Come le pubblica amministrazione porno ho superato il tetto ma giusto mezzo minuto
Come le pubbliche amministrazioni possono adeguarsi a questi allora utilizzare gli strumenti informatici oramai la posta elettronica la ed è la firma digitale certe ricerche indica un salto culturale notevole
La gestione lo sportello con dev'essere un un nome ma deve essere c'è la sostanza di tutto una serie di fatti di semplificazioni che ma soprattutto ogni Comune od operati comune devono ha scegliere come accogliere l'impresa quindi dura e scegliere quale area destinare con quali servizi e con quale
Ma soprattutto
I faccio un esempio per dire molte cose dipendono da noi no
Dicevo poco fa al al sindaco Bianco la Riviera non romagnola dispone di un numero di posti letto superiore a tutto il Mezzogiorno messi insieme ora gli imprenditori romagnoli hanno operato secondo le leggi dello Stato italiano no per chi li hanno fatto queste cose e e qui non riusciamo a fare perché è stata una forte collaborazione fra l'impresa e la pubblica amministrazione ecco questa è la molla che deve scatta l'impegno è difficile ma possiamo farcela sfida e davanti ai nostri occhi ma penso che è una sfida che possiamo vincere grazie
Averne del consiglio direttivo di Confindustria si prepari Sanna sindaco di SARS
Telegrafico
Patti e contratti
Io sono uno di quelli che a questi strumenti ha creduto abbiamo fatto
Abbiamo siamo andati in giro per il territorio convincere gli imprenditori a fare a progetti di investimenti attraverso questo strumento abbiamo messo insieme
Imprendibili le associazioni industriali il sindacato Enti locali abbiamo realizzando il patto lo abbiamo mandato al nell'eolico nella fatto una prima istruttoria poi una seconda istruttoria è stata fatta dal ministero del Bilancio
Queste strutture del ministro del Bilancio è finita da un anno adesso ci sono molti i patti potrà Breve ci saranno anche parecchi contratti che hanno tutte le carte bollate ha posto il problema è che i patti non sono ancora partiti nella realtà
Quindi prima di criticare i patti facciamo ripartire e poi vediamo se sono uno strumento positivo o meno e io dico qui è in gioco la la stessa credibilità dello Stato lo Stato non può per fare una legge e fare i creare un meccanismo di programmazione dal basso e poi essere inadempiente ai suoi sette stessi strumenti legislativi
Quindi questi fatti vanno finanziati e vanno finanziati in fretta
Tuttavia non ci possiamo illudere che i patti contratti possono essere l'unico strumento di sviluppo del Mezzogiorno in realtà dobbiamo mettere in moto un meccanismo di sviluppo che porta a un aumento del PIL all'incirca doppio rispetto alla media nazionale per aggredire il problema della disoccupazione
E questo è possibile inutile illudersi piaccia o non piaccia è possibile solo con strumenti come la una forte riduzione dell'imposizione fiscale sul reddito di impresa e come una politica del lavoro sostanzialmente diversa rispetto all'attuale fu riduzione all'imposizione fiscale
La la già accennato Antonio dobbiamo trovare una soluzione tecnica che soddisfi le condizioni poste dall'Unione Europea cioè che da un lato sia estesa a tutto il paese ma che Sande magari possa essere immediatamente realizzata nel Mezzogiorno creando la quel vantaggio competitivo per gli investimenti nel Sud secondo la politica
Del lavoro su questo anche su questo il Mezzogiorno può essere il territorio pilota io dico che per esempio uno strumento di flessibilità al lavoro sia in ingresso sia con i dovuti modi anche in uscita può consentire di trovare alle nuovi jet generazioni nuovi nuove occasioni di di impegno di lavoro
E infine un accenno alle infrastrutture stiamo facendo un grande piano di inclusa infrastrutturazione gli aeroporti del Mezzogiorno ha ricordato Enzo Bianco ed altri nel frattempo però un la decisione del governo di chiudere l'aeroporto di Linate di spostare a Malpensa al venticinque di ottobre tutti i volli nazionali e una decisione che pone di fatto un grosso limite è un grosso costo aggiuntivo
Al agli industriali del Mezzogiorno si crea praticamente una frattura di fatto tra la capitale economica di la città industriale più importante del Paese
E le principali città del Mezzogiorno allora
Nessuno di noi e contrario alla all'apertura di Malpensa due mila
Ma no diciamo che questo questa questa nuovo questa nuova infrastruttura non può essere realizzata a scapito a danno dell'economia delle regioni meridionali e questo è possibile Attraverso
Una una la realizzazione di una di una gradualità nell'apertura di di Malpensa e cioè nell'osso nel nello spostamento deboli nazionali soprattutto le regioni meridionali
Da da Linate a Malpensa è anche perché no liberalizzando il il traffico
Delle varie traffico della tra le città del Sud Milano tra le varie compagnie
Quindi non solo attraverso la verità grazie
Sanno al sindacato di Sassari e si prepari giusto e bacchetta
Molto brevemente allora
Volevo richiamare alcuni punti che mi sono sembrate particolarmente interessanti da ultimo la proposta di uscire con un protocollo da questa da questo incontro della degli imprenditori la Confindustria con lei
Quindi è stato e mezza giornata
E importante io credo sottolineare non è che ne pleonastico né retorico sottolineare Ilaria importanza di questo incontro
è un evento politico di grandissimo rilievo che va a voi forse ripetuto anche nelle singole regioni nelle singole realtà locali in modo che si faccia patto la Poli Bortone stamattina diceva facciamo Luppi
E non è sicuramente una una cosa da scartare il Mezzogiorno deve darsi forza unendo tutte le sue forze quelle del lavoro dell'imprenditoria le amministrazioni locali
E naturalmente deve esprimere una forte soggettività politica nei confronti del governo centrale
Fin qui non ci stiamo finora gli intendimenti del governo non sono sufficienti non sono assolutamente rassicuranti per fare uscire il Mezzogiorno dalla sua difficoltà dalla sua difficoltà di sviluppo
In qualche modo però va anche io son d'accordo con chi l'ha sottolineato va sicuramente abbandonata una un'ottica che è stata più del passato che del presente sicuramente
Di rivendicazione pura e semplice va invece espressa una una soggettività molto forte
E vanno colte tutte le opportunità bisogna pensare ad una ad uno sviluppo del Mezzogiorno che fa perno su tempi diversi su soggetti diversi non necessariamente sulle Grande Progetto anche se è necessario che sul problema delle infrastrutture sul problema delle aree urbane non solo di quelle metropolitane ma anche delle città medie sul problema delle telecomunicazioni e e questo è particolarmente importante per una regione come la mia che soffre tutti gli handicap dell'insularità
E dove quindi costi aggiuntivi dei trasporti dell'energia del del credito delle ricco delle telecomunicazioni sono molto forti e molto penalizzanti
Soprattutto se scendiamo sul terreno concreto del rendere attrattivi territori per attrarre nuove iniziative imprenditoriali
Ecco io credo però che alcune cose vadano fatte subito per esempio gli sportelli d'impresa gli sportelli unici l'impresa vanno fatti
Perché è importante che l'impresa abbia un unico interlocutore anziché tanti i referenti spezzettati e difficilmente coordinati
è va fatto sapendo che andrà a regime entro un certo tempo e tuttavia però questo è già un segnale molto forte di sponda che si offre al sistema delle imprese vanno messi in campo
Una serie di altre iniziative si parlava dei Consorzi ASI si parlava della necessità di unificare gli incentivi e di semplificarne e la possibilità di accesso ecco tutte tutte questioni molto importanti che vanno io credo espresse in un documento
Che abbia che riesca a riprodurre la concretezza di questo incontro e rappresentato con molta forza io credo anche con molta solennità tale governo nazionale perché esso posta sulla base di questo anche rivedere molte parti non soddisfacenti dell'attuale proposta che esso avanza al Mezzogiorno per
Giuste Rocchetta presidente industriale di potenza che si prepari Alessio sindaco di Gioia Tauro
La grave situazione in cui versa il mezzogiorno e a tutti ben nota
Gli ultimi bollettini di guerra ci sono pervenuti dalla mia arte dalla Svimez
Anteponendo al pessimismo della ragione l'ottimismo dell'azione come ogni bravo imprenditore
Vorrei focalizzare i pochi minuti che ho a disposizione per cercare di offrire una breve testimonianza sulle possibile sinergie
Con sicure ricadute positive che si possono aderire instaurando una stretta collaborazione tra enti locali ed imprenditori
Mi riferisco ai consorzi di sviluppo industriale e dallo strumento del contratto d'area
Il contratto di sviluppo industriale cui faccio riferimento non è quello di Salerno e quello di Potenza
In cui le cose hanno finalmente cominciato a funzionare piuttosto bene
Grazie ad una legge regionale del mille novecentonovantacinque che ha sancito l'ingresso degli imprenditori nella compagine consortile
E ha portato ad un consiglio di amministrazione con prevalenza imprenditoriale
Consiglio che ha ridotto nel breve volgere di tre anni il costo di gestione delle aree del settanta per cento
E precisamente da un miliardo e duecentosettanta milioni mensili a trecentocinquanta milioni mensili aggiudicando tale gestione a un consorzio di aziende con regolare gara di appalto a livello europeo
L'approvazione dei progetti e l'assegnazione di suoli per esempio
Avviene i non più di tre settimane
E del Consorzio è diventato il braccio operativo della Regione in materia di politica industriale
Un ulteriore riconoscimento gli è giunto dall'articolo dieci della legge Bersani del novantasette che voi tutti conoscete
In tale contesto attenzione in tale contesto il contratto di sviluppo industriale a messa a punto una ipotesi progettuale per la stipula di un contratto d'area
Che le parti sociali insieme alla Regione hanno sottoscritto in via preliminare il venticinque marzo del novantasette
Cui recentemente ha aderito anche la provincia di Potenza presente ai nostri lavori nella persona del suo presidente
Il contratto d'aria che sta per essere firmato alla fine di luglio presso la task force per la Presidenza del Consiglio dei ministri
Oltre che un rilancio del processo di sviluppo industriale della provincia di Potenza vuole chiudere il problema antico e spinoso
Dell'industrializzazione delle cosiddette aree del cratere del sisma del mille novecentottanta di Campania e Basilicata
Industrializzazione purtroppo arenatasi sulle secche di scelte centralistiche verso aziende che almeno in gran parte non potevano definirsi tali se è vero che permangono ancora molte perplessità sui contratti d'area relativamente ai tempi di approvazione alla disponibilità di finanziamenti reali alla qualità degli investimenti
Ad uno sviluppo del Sud a macchia di leopardo e comunque almeno secondo l'esperienza di chi vi parla una scommessa ad accettare se non altro perché tende ad istaurare una nuova stagione di rapporti tra le parti sociali
Imprenditori sindacati pubbliche amministrazioni istituti finanziari affinché insieme ed autonomamente possono essere protagonisti dello sviluppo delle loro comunità
Ma è bene ricordare che questo contratto è stato avviato in una regione priva di fenomeni di malavita organizzata di conflittualità sindacale
Dove c'è la presenta significative e soprattutto attiva di un consorzio di sviluppo industriale gestito dagli imprenditori con il concorso sicuramente propositive convinto delle pubbliche amministrazioni
Consorzio che svolge anche funzioni di sportello unico
Per le imprese che intendono insediarsi e che parla lo stesso linguaggio che fa le stesse valutazioni ed utilizza gli stessi criteri di giudizio degli imprenditori
E questa forse è la sola garanzia che può abbattere le percentuale di rischio comunque esistenti ed accrescere quei fattori di appetibilità per gli investimenti al Sud di cui c'è estremo bisogno e che tutti ci auguriamo possano diventare realtà grazie
Alessio sindaco di Gioia Tauro e si prepari graniglia presidente industriali di Taranto
Io credo che il Mezzogiorno sta cambiando e credo che stanno creando anche alle
Tutte le premesse perché questo cambiamento contiene nella direzione giusta lo dimostra anche questo convegno di oggi che vede sindaci amministratori locali
E Confindustria assieme per costruire
Una nuova politica
Per lo sviluppo possibile e sostenibile nel Mezzogiorno d'Italia
Ma io credo che anche questa questo nostro ragionamento di oggi questo confronto che stiamo facendo non può essere slegato rispetto anche una grande rivoluzione che si sta compiendo nel Mediterraneo
Esempio la
Ritrovata centralità mediterranee rispetto ai traffici mondiali
Era dai tempi della scoperta l'America che il il Mediterraneo non aveva più questa sua centralità e quindi noi dobbiamo individuare all'interno del nostro ragionamento una politica dove dobbiamo continuare ad avere un ruolo prevalente e centrale nel trasporto dei traffici marittimi internazionale perché non è ininfluente rispetto allo sviluppo
Lo dimostra anche come dire del perché si è verificato il miracolo di Gioia Tauro
Grazie come dire all'esplosione del Sud-Est asiatico e quindi questo boom che c'è stato in altra parte del mondo che per necessariamente queste navi devono passare nel Mediterraneo avendo eccome centralità
Il porto di Gioia Tauro il Mezzogiorno vitali
E quindi il miracolo che getta uno si spiega anche su questo versante
A ho partecipato anche alla conferenza nazionale trasporti il sette l'otto luglio che si è tenuta a Roma anche lei ho potuto verificare in quel dibattito che c'è una nuova consapevolezza da parte del governo
Ma da parte anche di tutti gli interventi che si sono susseguite da parte degli imprenditori del del paese del paese nostro rispetto anche alla centralità del Mezzogiorno per creare nuova ricchezza per il Paese
Cioè oramai c'è questa consapevolezza da parte di tutti che se non sviluppiamo il Mezzogiorno partendo da una moderna rete infrastrutturale dei trasporti difficilmente riusciremo come dire a portare avanti anche l'intero l'intero Paese e allora se abbiamo assieme dalla riflessione che facciamo anche questa consapevolezza ci rendiamo conto che investire nel Sud
Non significa dare assistenza
Non significa riportare nel Sud e una nuova politica clientelare ma significa investire in infrastrutture per creare nuovo valore aggiunto per il sistema Paese per l'Italia per poterle garantire come dire
Continuità
La nostra permanenza in Europa e essere competitive nei traffici venne nei mercati mondiale
Come si spiega in parte il miracolo Gioia Tauro
Si spiega da questa ritrovata centralità del metterla nei traffici
Si spiega dalla grande intuizione di un privato che ha avuto il coraggio di venire ad investire a Gioia Tauro quindi i un territorio anche a rischio criminale che ha avuto il coraggio di di investire il capitale privato ma che c'è stato anche il pubblico lo Stato che ha messo in piedi rapidissimamente un accordo di programma e io rispetto chi dice che l'accordo di programma non aiuta lo sviluppo io medico in piccolo sto vivendo questa esperienza meravigliosa che questo dell'accordo di programma di Gioia Tauro che ha portato rapidissimamente la mia città
Da capitale della 'ndrangheta a capitale come dire tra virgolette dello sviluppo e che incoraggia anche noi amministratori che incoraggia gli imprenditori onesti che incoraggia i cittadini onesti a fare di più a lavorare di più per rafforzare il tessuto democratico e di far diventare un'area depressa anche aria forte del Paese
Ma non solo si spiega anche perché le parti sociali tutti imprenditori e sindacati hanno con grande intelligenza fatto la loro parte sino in fondo attraverso il patto Daria tre sulla flessibilità
D'orario attraverso una visibilità salariale utilizzata per la formazione professionale dei giovani
Ma si spiega anche con me il potenziale umano che abbiamo in trovato in Calabria mi riferisco ai giovani che in pochissimi mesi in meno di sei mesi hanno avuto una formazione professionale all'altezza
Del compito di essere competitivi rispetto o un mestiere nuovo che hanno appreso in pochissimo tempo un mestiere che non era conosciuto in Calabria e che attraverso sacrifici e che hanno fatto
I gli imprenditori ma se grigie che hanno fatto anche questi giovani calabresi
Sì si riesce anche a capire del perché si è potuto fare questo miracolo ma si spiega anche perché ci sono stati in quel momento particolare Cindy ci democratici istituzione attenti che hanno saputo fare anche il scudo
Scudo e hanno saputo garantire l'agibilità democratica nelle banchine del porto impedendone di fatto impedendo di fatto come dire che la criminalità potesse anche entrare nella banchina e fare il bello e cattivo tempo ma ci sono stata anche leggi la quattrocentottantotto alla quattrocentoquarantaquattro che no dobbiamo valorizzare perché hanno aiutato tantissimi imprenditori ad investire nell'area industriale del porto di Gioia Tauro e ci sono già
Imprenditori che stanno costruendo i primi capannoni e che sicuramente nei prossimi mesi ne prossime anni ci aiuteranno rendano
Io non la faccio lunga perché ho poco tempo voglio dire che questo patto
Per lo sviluppo e lavoro tra sindaci tra ente locale e imprenditori io lo vedo positivamente è un fatto nuovo senza precedenti secondo me
è una svolta storica nelle relazione tra imprenditori e venti locali e noi dobbiamo come dire esserne all'altezza accettare questa sfida e assieme a lavorare per il cambiamento per il rinnovamento per creare noi momenti di lavoro di sviluppo e dell'occupazione nel Sud Italia
Graniglia presidente industriali di Taranto e si prepari Anzalone presidente della provincia di Avellino innanzitutto io voglio ringraziare Antonio D'Amato
Che ha interpretato il bisogno e le necessità dell'impresa del Mezzogiorno facendo questa iniziativa un'iniziativa insieme ai sindaci
Perché mi è piaciuto molto quello che ha detto Bassolino presidente bianco
Ha detto che le impresse vengono attratte dove ci sono dei bravi amministratori e dove questi amministratori riescono a fare bene la loro attività anche grazie alla loro burocrazia
E allora io vorrei fare uno spunto ho preso un appunto per le cose che ha detto intelligentemente Luigi Abete
Ha detto che qui non c'è problema mezzogiorno in Italia detto ci sono tanti problemi
E forse c'è il problema della Padania il problema del Sud Est però il sindaco di Lecce Poli Bortone probabilmente se ho capito bene ha detto le stesse cose del sindaco Bassolino e poi delle stesse accuse
Del presidente Rastrelli c'è alla fine io ho capito che indipendentemente dal colore politico
C'è il supremo interesse
Del Paese del paese nel soggiorno ho capito questo perché Poli Bortone parlava di lobby
Bassolino parlava di fare attrazione sul territorio indipendentemente dall'ideologia e allora io vi faccio una domanda voi amministratori
Ma come è possibile io entrando ha avuto questo foglio da Rifondazione comunista che
Condivido in pieno le aspettative che hanno i disoccupati in tutta l'Italia nel Mezzogiorno ma come è possibile che Bertinotti con l'otto per cento riesce a condizionare il governo e il Mezzogiorno d'Italia con venti milioni di persone non riesce a condizionare il governo è la prima riflessione
La seconda i sindaci io parlo della Puglia e qui presente il sindaco di Bari che ha dato una conce
Ce ne edilizie in tredici giorni e che in un anno attratto sul suo territorio almeno mi sembra cinque imprese tedesche
E
Un fenomeno di bravura no ritengo che ha fatto di tutto per attrarre questa impresa è d'accordo con tutte le forze sociali del territorio con l'Associazione Industriali di pari però se noi facciamo delle competizioni fra sindaci o delle competizioni fra sindaci Provincia e Regione come per esempio potremmo fa re fra Lecce Brindisi e Taranto a fare tre Società di Interporto Preare o apporti tre porti tre tutto tre
E questo non vuol dire fare attrazione
Altro spunto ha detto Luigi Abete che bisogna fare sviluppo ordinario e legale allora un'altra domanda ma noi abbiamo in Italia un Parlamento
Finendo o un Parlamento ovvero si fanno leggi Fini però o leggi vere abbiamo sapevamo che era illecito finanziari i partiti
Abbiamo finanziato i partiti
Sapevamo e sappiamo che bisogna pagare i contributi INPS Sinai lei per far e quindi essere competitivi e sappiamo che è vietato fare alcune attività nel sommerso
E invece facciamo il sommerso allora la mia domanda e questa
Ma il Presidente della Repubblica nell'imboccare la legalità in questo Paese chiedendo c'è ancora cultura di legalità e allora io mi chiedo
è possibile pensare che in questo Paese ci siano delle leggi virtuali mi ricordo quando Bassolino a un certo punto chiese ai motociclisti dimettere il casco un altro po'c'era una una una una richiesta di indagine parlamentare
Ora non so se accantoniamo Damato che imbocca queste quattro linee è che la Puglia e tutti gli industriali del Mezzogiorno condividendo no in pieno
è possibile sentire quando Pato in alcune territoriali dire ma quello c'ha il chiodo fisso della criminalità
Ora faranno un inchiesta pure Berté Parlamento Baron inchiesta puramente
Io c'ho il chiodo fisso della competitività leale fra impresa e cioè praticamente
è possibile e concludo è possibile che
Il l'impresa Cipolletta a differenza dell'impresa graniglia possa assumere liberamente posto a licenziare liberamente possono fare tutto lo straordinario che vuole possa lavorare lì sabato o di domenica possano fare indipendentemente dalle leggi e dal contratto collettivo nazionale del lavoro possa apportare tutto quello che vuole è granitica se volessi fare delle leggi se vuole rispettare le leggi deve prima di tutto chiedere al sindacato poi deve chiedo all'ispettorato del lavoro quelle perché per le autorizzazioni poi deve fare tutta una serie di cose per le quali automaticamente esce fuori dal mercato buona monossido
Sicuro graniglia che non ne impresse libertà che lei mi attribuisce al Piave
Anzalone presidente provinciale provincia di Avellino e si prepari falchi ero di Federturismo
Io credo che sia mio proprietà mi fa piacere ringraziare il sindaco Enzo Bianco
Per aver organizzato quest'incontro
In cui il molte grandi idee si trovano soltanto un ostacolo nella nell'afa terrificante di questa sa
Penso però che questo incontro abbia selezione il significato nella misura in cui si concluda con una indicazione in positivo
Con una linea di movimento commi un proposito che vedete soggetti sociali e politici unifica
Da questo punto di vista se mi si consente qualche i Standa di attenzione vorrei rappresentare brevemente la mia opinione
Io credo che noi non dobbiamo sottovalutare una questione che stamattina un rappresentante della Confindustria evidenziato
La questione settentrionale
Cioè che parliamo troppo di quella meridionale
Ma per questione settentrionale intendo soprattutto l'angoscia la nevrosi di una società arricchito polenta
Che tende ad espellere una sorta di sei cattivo che identificando in un'aria in una popolazione l'aria il Mezzogiorno la popolazione in meridionale
Da questo punto di vista il governo nazionale io sono dell'Ulivo
E credo che sia giusto riconoscere al governo dell'Ulivo un grande merito
Quello di averle fatto sicché l'Italia arrivasse in Europa unità
Non divise
Il risanamento dei conti pubblici presidente Rastrelli questo ha significato altrimenti avremmo il Nord Est il Centro-Nord Mannoni sotto in Europa
Però immediatamente voglio aggiungere Moon per essere cerchiobottista
Che questo governo che gioca rinvio continuo degli impegni che assume non convince più
Io ho vissuto personalmente un'esperienza che non vi rappresento ma che è traumatica che in questi giorni porgli assunto a Ciampino alcune pagine
L'esperienza del patto territoriale
Ed affinché dalla fine del mille novecentonovantacinque peccato che non si Eduardo De Filippo e non posso a scrivere gli esami non finiscono mai
Che cambia
Sul sistema di valutazione di accompagnamento del patto territoriale ma sono tre anni che il patto territoriale della provincia di Avellino come di tante altre province che hanno cominciato a primo giorno a lavorarci
Non c'è un c'è al risultato
Io mi rendo conto lo dico ai sindaci che noi presidenti di Provincia siamo un tantino come dire
La sorella più disgraziata età educandato rispetta invece a questa donna più protagonista avvenente e concupita che sono i sindaci e quindi io chiedo ai signori sindaci delle città più grandi e piccole due cose
La prima di farsi sentire Lavoro Valentina il loro protagonismo su questa vicenda dei patti territoriali del contratto a dare alla seconda
E mi dispiace che Bassolino non ci sia mi fa piacere che ci sia il presidente Rastrelli attende i sindaci una delle forme oggi perché la questione meridionale è la seguente
La possibile contrapposizione tra varie socialmente e politicamente forti e Daria politicamente e socialmente deboli che cosa poi tradito
Ci sono tanti mezzo giorni ma in cinque minuti inutile parlarne il problema è questo prendiamo Napoli o Palermo Catania per il grumo di problemi sociali e per il grande valore della loro rappresentanza politica Bassoli bianco Leoluca Orlando
E se
Queste aree hanno una capacità vincita insomma forza una possibilità che ascolto su una platea nazionale che rischia di essere pericolosa per la realtà provinciale
Allora io dico no alla contrapposizione aria forte aree deboli aria costiera Renta Erna città campagne dico invece sì dico anche no e lo voglio spiegare al Presidente Rastrelli mi si scuserà supponenza
Alla contrapposizione
Giro
Che siccome allo sviluppo che si costruisce per podi pollo è una vocazione egemonica di un territorio prendiamo nella provincia di Avellino c'è solo fra con le pelli poi chiudere tutto comunque resta forte
Dico sì invece ad un modello di sviluppo integrato ma qui signori e concludo con due osservazioni
A signori e la Confindustria
A quelli che una volta colui che era il mio segretario provinciale del mio partito quando io ero corrispondente unità chiamavamo i padroni nemico segretario provinciale passo di
Io voglio dire guardate
E inutile che fatte mille calcoli sussulto
Alla fine la scelta e sempre irrazionale
Cioè far riferimento ad un valore allora ogni mezzogiorno d'Italia
Per quella che è la sua società la sua cultura le sue potenzialità
Il suo protagonismo istituzionale ecco una convenienza ed allora collegate la tecnologia il futuro alla memoria passata alle tradizioni all'inespresso all'evocazione alle potenzialità del nostro territorio
Realizzate questa sinergia e costruiamo
Un soggetto
Sociale politico ed istituzionale di carattere plurale
Perché da soli non ce la facciamo e l'ultima cosa
Oggi da Confindustria
E abito di una scelta da cui dipende il destino tessuti
Quella di entrare nel mercato globale mondiale
E di compiere quindi una scelta secondo lo scopo massimo profitto
Oppure quella del profitto che si lega valore
Di cogliere un'occasione storica di sviluppo e di emancipazione di una società che ha bisogno di una nuova rottura ha bisogno di battere una burocrazia parassitaria assistita ha bisogno di esprimo una nuova soggettività
Io credo che il convegno di oggi assente il significato
Se dice al Governo Prodi nel quale compiutamente ti riconosco c'era la verità della par delle parole della politica sono i fatti
E sedici agli industriali dove siamo pronti Polo e Ulivo a collaborare con voi per costruire un futuro
Degno di far sì che la questione meridionale finalmente entri nell'archeologia dalla cultura italiana
Al che ero Federturismo dopo l'intervento di perché era abbiamo le conclusioni di Damato e bianco mi scuso con col numerino vecchio da comizi Chiomenti patriarcati Stigliano sono sette interventi che non potremo sentire perché l'abbiamo tempo abbiamo avuto comunque ventisette interventi nella giornata di oggi
Durante il colloquio di oggi abbiamo sentito parlare di un'estensione viaria di interventi notevolissima al Mezzogiorno d'Italia
Ripensata una regione dell'Europa una piccolo paese del mondo
Se noi allarghiamo questo concetto a quello che il turismo ci rendiamo conto quanto abbiamo assolutamente necessità di coordinamento e di creazione dei cosiddetti distretti turistici non è più ipotizzabile cercare di parlare di turismo
Parlando dei cosiddetti interventi a pioggia o comunque parlando di arie molto delimitate
L'incontro di oggi fra le altre cose lo dice il nostro cartello l'incontro fra gli imprenditori si indice presidenti delle Province delle Regioni dei Comuni e l'essenza stessa della natura del turismo che che gestisce il territorio sono gli Enti locali e che che fa impresa sono gli imprenditori non è più assolutamente quindi pensabile scendere questa politica bisogna assolutamente avviare una nuova concezione del turismo che noi abbiamo definito in Federturismo il concetto del Distretto turistico a cui sedere tutti quanti sono insieme per pianificare appunto quello che deve essere la nuova politica degli interventi ed è una filosofia che Confindustria è iniziato qualche anno fa
E oggi a distanza di poco hanno dobbiamo vivere vincente perché ha incominciato a mettere insieme nello stesso tavolo tutte le diverse imprenditori e che si occupavano di turismo
Quindi a creare una prima concertazione ed avviato adesso quindi una concertazione molto più ampia che proprio quella con gli Enti locali
Quello che noi ci auguriamo come Federturismo
E appunto che nella concezione tutte le amministrazioni comunali così come da quello che è venuto fuori dall'incontro di questa mattina
Nasca realmente il la comprensione di una necessità di affrontare il turismo non più soltanto come un dono che c'è venuto dal Signore
Ma comunque al cosa a livello industriale che va certamente creato pianificato organizzato certamente con l'aiuto di tutti dagli imprenditori agli enti locali ai lavoratori grazie
Chi vuole ricominciare
Enzo Bianco
Naturalmente io soltanto a questo punto prima che le ridottissime energie che sono rimaste dopo un dibattito così intenso e anche il caldo
Della sala
Consuntivo volevo soltanto esprime una parola innanzitutto di ringraziamento
Il ringraziamento a Confindustria per avere voluto insieme con l'Anci questa nostra iniziativa per avere collaborato alla sua organizzazione un ringraziamento all'associazione degli industriali della provincia di Catania classici industria
Un ringraziamento ad ANCI e consentitemi al Comune di Catania in particolare un nome per tutti alla dottoressa basta che ha coordinato l'organizzazione credo che sia stata un'organizzazione adeguata che merita francamente l'apprezzamento
Un ringraziamento a chi numerosissimi
Imprenditori soprattutto con Antonio avevo fatto siamo divisi i compiti
Dovevano dovevano arrivare seicento imprenditori dal Sud e tu hai sforato andando a seicentonovantadue di quelli registrati stamattina io mi ero assunto l'onere di fare in modo che ci fossero trecento amministratori siamo andati e trecentosettanta quindi tutti e due sopra media
Credo che la partecipazione mi dicono ancora fuori da questa sala nelle altre sale altissima sia la migliore dimostrazione che nonostante il momento siamo già in atmosfera calda pre vacanze sia stata un'iniziativa giusta è opportuno a questo punto il messaggio che vorrei dare mi pare di avere sentito oggi certo noto netto ognuno col suo accento
Con l'accento della comunità nella quale vive con l'accento anche dell'appartenenza delle simpatie o delle antipatie abbiamo però ascoltato tutti una comune forte intenzione quella di diventare nella fase del presente non quella del futuro protagonisti di quello che secondo tutti noi e il primo problema del paese il problema di un riequilibrio tra il nord e il sud io voglio ricordarlo lo dicevamo ieri con Rastrelli eravamo a Brussel insieme al Comitato delle Regioni
Non c'è regione in Europa che ha abbia un così accentuato divario tra due zone dello stesso paese
Io voglio ricordare dati di partenza Province come Treviso Piacenza Reggio Emilia ma non solo dove viaggiamo sul tema nessuno a ritmo da piena occupazione addirittura sopra
Quando siamo al tre per cento al quattro per cento siamo sosta sarete al massimo che è possibile immaginare e realtà nel sud un sunto tra l'altro così diverso che poi parliamo sempre risulta accesso del sud
Sono realtà come quella della provincia di Enna della provincia di Agrigento alcune realtà della provincia di Foggia della provincia di Lecce dove siamo a livello di povertà assoluto
Questo non è più un problema rinviabile anche la parola molto forte che il presidente della Camera ha voluto pronunciare oggi qui in modo molto chiaro ci aiuta ad avere consapevolezza che abbiamo oggi le possibilità e la necessità di affrontare questo argomento
Solo venute nel dibattito di oggi una serie di proposte concrete
Io voglio ricordare alcuni interventi anche dei miei colleghi sindaci e sindaco che si sono da poco insediato che sono già sindaca come la collega di Sassari da qualche tempo proposte concrete suggerimenti operativi
Per tutti l'intervento di De Luca della Palin budella Poli Bortone di Simone Di Cagno Abbrescia per parte nostra sono già un'agenda di cose che si possono e si devono fare
Allora l'appuntamento di Catania di oggi non è la conclusione di una iniziativa che non si chiude qui e non si può chiudere qui
Eccepiva che deve continuare a vedere c'è una proposta del presidente della regione Campania di vederci
In Campania subito all'inizio di settembre
Perché il sedici diciassette settembre c'è un'importante scadenza a livello comunitario
Il Comitato delle Regioni d'Europa darà un parere forte io autorevole importante sul tema dei fondi strutturali come saranno nel prossimi quadri comunitari di sostegno voi capite perfettamente che in quell'occasione avere la possibilità di portare in Europa la voce di tutte le regioni del Sud
Di tutte le città del Sud dell'impresa
Del suo significato avente rafforzare fortemente la nostra posizione
Allora io credere credo che oggi inizia un patto di collaborazione
Che inizia da cose concrete operativa che possiamo fare ma che naturalmente ha un obiettivo politico quello di far pesare di più la voce del sud nei confronti del Governo e del Parlamento nei confronti dell'Unione Europea
Ecco perché la nostra proposta sarà quella di continuare da domani
Questo appuntamento insediando gruppi di lavoro su questioni operative le procedure gli incentivi
Alcune grandi riforme che si possono realizzare un tempo molto rapido perché questo appuntamento sarebbe una vera iattura se restassero da spendere occasione d'incontro nell'intera domanda unanime che è venuta a Catania da tutti e quella di proseguire con un rapporto di stretta collaborazione
In quello che De Feo chiamava poco fa questa splendida novità di sindaci presidenti di regione imprenditori che parlano lo stesso linguaggio lo SDI linguaggio di uno sviluppo di un Sud moderno non assistenziale che non chiede elemosina nessuno che ha grandi risorse e che vuole diventare protagonista del suo futuro grazie
Ma
Io credo che
Insomma fatemelo dire noi siamo in quindici giorni in venti giorni abbiamo messo insieme mille duecento
Le associazioni industriali del Sud e gli amministratori del Mezzogiorno
E questo è il secondo me una causa di straordinaria importanza noi qui per la prima volta nella storia del Sodo stiamo cercando di creare un gruppo dirigente che lavora insieme
E questo vuol dire a vere il coraggio di assumerci le nostre responsabilità sul territorio e dobbiamo avere la capacità di incominciare a fare proposte forti e condivise perché nel Paese la cultura per un sunto di sviluppo divenga la cultura di programma la cultura di cose da fare allora se questo è quello sul quale oggi si è dibattuto a lungo diceva Cipolletta ventisette interventi
Beh se ventisette interventi un'altra decina che non abbiamo potuto sentire purtroppo beh vuol dire che c'è una forte esigenza condivisa di fare di più e di cominciare a farlo subito allora come dicevamo stamattina
In molte as in molte realtà territoriali il dialogo fra protagonisti dello sviluppo a chiare ho momenti di di di chiaroscuro momenti di ombre momenti di luce c'è chi fa di più c'è chi fa di meno però tutti oggi abbiamo espresso la consapevolezza che bisogna fare molto di più
Allora così come abbiamo stamattina ha dimostrato che il diciassette luglio venerdì porta pure fortuna
Sfatando così una delle vecchie superstizioni meridionali dimostravano è un'altra
Che il Mezzogiorno non va in vacanza e che la gente vuole fare lo sviluppo del Sud non va in vacanza allora incominciamo a lavorare da subito mettiamo subito insieme un gruppo di tecnici Anci regioni amministrazioni e Confindustria
E i nodi che noi abbiamo oggi individuato che sono poi quelli della lista di stamattina
Gli sportelli unici la lotta all'abusivismo all'illegalità le aree industriali pacchetti localizzativi i fondi strutturali soprattutto al prossimo quadro di coesione
Le grandi città e quindi tutto l'assetto normativo regolamentare istituzionale per far regole e tutto l'aspetto come dire strutturale perché arrivino i fondi e i finanziamenti dal privato per rifare le grandi città bene su questi temi cominciamo a lavorare insieme
Facendo una verifica di quello che c'è e di quello che dovrebbe esserci il faccia avanti proposte insieme
E cominciamo anche a lavorare sul piano di riempire di contenuti concreti il tavolo a quattro
E vediamo laddove abbiamo convergenza fra le proposte di Confindustria le proposte degli amministratori di fare un blocco comune perché in questo momento il rischio che noi oggi abbiamo e che fra tanti che continuano a parlare di sud ci sia molta gente che parla in nome del sud ma non nell'interesse del Sud e allora questo è un momento in cui la dobbiamo con forte chiarezza fare una grande alleanza che vada al di là dell'appartenenza a un partito o un gruppo di interesse un'alleanza che va soprattutto per promuovere lo sviluppo nel Sud e contro l'assistenzialismo
E non c'è su questo riusciamo ad essere in forte sintonia in forte come dire siderurgia secondo me oggi segniamo un punto di svolta significativa
Questo vuol dire anche però e molti lo hanno ripetuto lo hanno indicato sia sito ci sia imprenditori utile però anche darci appuntamenti di verifica
Perché noi dobbiamo a valle di questo incontro
Se Confindustria ANCI regione province incominciano a lavorare dal punto di vista tecnico e propositivo dobbiamo però aprire sulle regioni sul territorio e sui Comuni
Dobbiamo aprire momenti di lavoro in momenti di dialogo e momenti di confronto vero e significativo e poi diamoci un momento di monitoraggio vediamoci fra sei mesi e vediamo fra sei mesi che cosa è successo e allora anziché fare solamente una dichiarazione programmatica e una come dire
Un'indicazione di intenti così come abbiamo fatto oggi facciamo un passo in avanti e cominciamo a misurare cosa si è fatto a Napoli cosa si è fatto a Catania
Cosa si è fatto a Bari cosa si sta facendo a Palermo e le regioni come si stanno muovendo partecipando tutti come dicevamo prima a quella capacità di scelta e di concentrazione che sui fondi strutturali dobbiamo avere noi dobbiamo essere Forti nel proporre a livello regionale interregionale le grandi scelte nello sviluppo dobbiamo saper sostenere questa è la grande partita io sono molto contento che oggi in pochi giorni abbiamo messo insieme questo come dire al momento di svolta adesso sta a noi riempirlo di significato e andare avanti
Cerchiamo di come dire utilizzare questo incontro proprio come un momento di partenza giammai un momento di arrivo dell'iniziativa che abbiamo preso insieme grazie a tutti e grazie fino a organizzare