"Per un progetto di scuola alle soglie del XXI secolo" Assemblea Nazionale della CEI sulla scuola cattolica org. c/o Ergife Palace Hotel - via Aurelia, 619 Roma, dal 27 al 30 ottobre Nota: dei lavori dell'assemblea è stato registrato soltanto il seguente dibattito

Al professor Lorenzo Ornaghi
Prorettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Grazie allora
Apro i lavori di questa tavola rotonda
Il padre
Apro i lavori di questa tavola rotonda intitolata alla scuola e le sfide del nuovo millennio l'apro dopo che il filmato ha rasserenato intelletto e spirito
E la però con un ringraziamento davvero sentito il meno rituali mistico convenzionale possibile agli autorevoli intervenuti
Al signor ministro onorevole professor Luigi Berlinguer
Al dottor Etienne Seracca al dottor Giorgio Fossa adottò Sergio D'Antoni e dal dottor Cesare Romiti
Un grazie naturalmente anche gli organizzatori del intera assemblea nazionale di questo tavolo tonda oltre che a tutti coloro che sostato i presenti in questi giorni
Le relazioni delle giornate precedenti e le sezioni di approfondimento né i lavoratori mi esonero no mi liberano molto felicemente dal compito di illustrare pur con una premessa molto sintetica lo Stato Square spionistico
La questione e tutti i problemi non facili che la compongono e spesso la complicano
Sono sotto gli occhi di tutti sono sulle pagine dei giornali
Sono nelle Aule parlamentari sono soprattutto nella quotidiana attività di chi insegna di chi apprende delle famiglie di chi impara
La questione della scuola è davvero le questioni cruciali di questo paese di questo Paese
Quella che maggiormente incombe quella a cui assieme l'altro problema della formazione di un'élite politiche di élite economiche sociali la questione cui è appesa la sorte di un Paese un po'sempre in bilico fra stagnazione convulsioni improvvisa
A me sembra il cardinale presidente nella sua prolusione ben coglieva il nocciolo mi verrebbe da dire nocciolo duro della questione
Allorché osservava che la questione della parità scolastica è lo snodo fondamentale del rinnovamento del sistema formativo
In tale rinnovamento continua della mia citazione
Questo infatti sinteticamente rappresentato come il passaggio da una scuola sostanzialmente dello Stato a una scuola della società civile certo con un perdurante irrinunciabile scuole o del pret ruolo dello Stato scusate
Ma nella linea del sussidiarietà
Ora gli autorevoli intervenuti oggi sono rappresentanti rappresentanti forniti di rappresentanza istituzionale di rappresentanza delle associazioni d'interesse
Del mondo professionale
E hanno oltre al titolo della rappresentanza una grande rappresentatività
E appunto questa grande rappresentatività sollecita il moderatore
A formulare un auspicio un auspicio qui credo sia tuttavia realistico e cioè che questa tavola rotonda oltre a consistere in uno schietto
Leale Comiso dire confronto possa anche essere un utile competizione di idee e se possibilmente se possibile
Idee nuove né pare infatti che soprattutto e soprattutto in una materia come questa il conformismo sia spesso la cappa più pericolosa su ogni tentativo di riforma del nostra tende della nostra convivenza politica complessiva
Formula lei le prime domande alla dottore Thiene Ferak anche il segretario generale del Comitato europeo dell'educazione cattolica deforma la RAI a Luís dapprima in quanto la questione della scuola è appunto da inserire ormai nel processo di essere e completamente nel processo di integrazione europea
Al dottor Ferak formule punto le seguenti questioni lo scorso marzo il comitato europeo dell'educazione cattolica celebrando il suo venticinquesimo di fondazione
Ha formulato un'analisi attenta approfondite sulle condizioni attuali della scuola in Europa e sulle sue realistiche prospettive di sviluppo
Con particolare interesse è stato poi considerata la situazione del Europa centrorientale
E l'ora chiedo al dottor Ferak
A quale pur oggi che siamo a un punto di svolta il punto di svolta fra la fine del secolo e l'avvio del millennio punto di svolta fatidico pur nella sua convenzionalità ecco
Questi Europa che almeno dal due trecento ha prodotto lo Stato ha prodotto il sistema degli Stati
Prodotto la stessa università come grandi creature poi esportate per ogni dove ecco questa Europa che compiti ha rispetto la scuola e la scuola che compiti via
Rispetto all'Europa e per l'Europa in una fase che una fase ancora di accelerata secolarizzazione grazie
Piace mercerizzato indotta parla italiano
Nel saggio interazione
Il dato venne stimolato il tizio diciotto sì il disastro
Per prima che cosa vuol dire la sicura ricreazione
La si chiude a riccio assiomi e le finalmente parla e che l'obiettivo lotto riti valigie
Se ieri consigliere combinate tutto e non della sicura reazione per primo di ritirare
L'autonomia dall'uomo autorità religiosa
Se tasse Ersilia Tito ha deciso come sette più di la cifra SOGIN filosofi utili produttori Tivoli chiuso da un mese a fare otto della sia mosso per esempio secolarizzazione Consigliere non sopportare più l'ingerenza di una filosofia o Tune autorità religiosa negli affari propri dell'Arci annuncia o
Proprio Lazio perdere della Scienza sì gettarsi chiusura Tito ha deciso che se nato il sedici ancor più su li li dei delle collisioni uno Labib un erbario
Sono gente che reclutano anche adesso l'idea delle volizione nel nome della PPA
Ho parlato del fondo a Motta Lismarì questo e fondamentalismo settato il Floris lettrice moderno non più niente perché azioni Tedaldo diciamo cinque per esempio
Qualcuno di reclusione o leccese esami l'esegesi moderno nel nome dell'interpretazione letterale del ricco degli Fancello
Mi il sì qui la disastri uno tifo di finalmente a un Pd male assicura l'esazione in un fenomeno antico ambivalente
Grinta se la firma SIU del lotto non mi legittimi dello nel FAS a Sucre atti per primo secolarizzazione folti all'affermazione dell'autonomia del legittime legittima dell'uomo
Davanti al Creatore e dottor per se la società USA context sua Danny Cassio la sono sonda URSS soprattutto della banalizzazioni Cuddy elusione della assolto Bata altra parte con l'ambiguità
Le secolarizzazione ponti Vierne la negazione anche della trascendenza o alla banalizzazione o l'erosione della trascendenza oppure conclude che la modernità e cattolica testo a rotti
La conclusione potrebbero essere con la motilità cattolica se stress sta impiantare sui quali su questi possibile oppure pay delle strutture per il perverso sette Lupi si un ponte la modernità ed in maniera lui Quagliano
Forse che Paesi dell'Est possono ritriti scoprire la secolarizzazione sul modo più cattolico da Pontida tra un sentenza di culti Home prepara affetti lessi li sprona ont prepara affetti ed esiti
Non si o
Cambiarla storia
Non si può impedisce le idealità nascere se chiamato fu giusto se del Bois le sommosse desse finalmente
Cosa che importa se vedere il senso di questi fenomeni
Cioè plaid a far in salito informazioni filosofiche
Il pollice verso del professore Brasilia alle scale verso la soluzione deve venire Dellas
Formazione solida filosofica e religiosa dei professori avevo peste anche all'estero Nicola a poiché la firma assiomi dell'otto nomi dello nel Papa Rocco della foie dalla creazione si deve comprendere che la prima azione dell'autonomia dell'uomo non vanno incontro al all'incontro tela ferite nella creazione Meckel Poggiolini linfa su cotta un po'perenne
Del fisco in corresponsabili tutti a vecchie privata questa autonomia può diventare un
Con
Quel modo contemporaneo di chi per la corresponsabilità con il creatore
Quella sui pit bull e di ha potuto sette che stiamo ecco dunque il la mia risposta a questa domanda
Se il ministro ogni Progetto e ogni azione di riforma di rinnovamento della scuola si delinea sempre più all'interno di trasformazioni grandi trasformazioni che riguardano all'interno di ciascuna comunità nazionale
Che riguardano i rapporti fra le comunità nazionali
Che riguardano anche il rapporto le propensioni della società nel suo complesso rispetto alla politiche rispetto lo Stato se non ci si inganna sono molti segni che stanno mostrando come lo stato sia qui per restare autorevole per non inabissarsi a diventare uno Stato essenziale c'è uno Stato con poche funzioni svolte autorevolmente informa decisa uno stato sempre meno gestore diretto sempre più garante
Bene
Chiederei al signor ministro di ripercorrere le tappe principali della sua azione di riforma così che se ne possano accogliere di aspetti che sono possono essere in asse o in maggiore minor coerenza con queste trasformazioni
Secondo luogo chiederei allora signor ministro qual è la base della le sue opinioni le sue convinzioni la base bella politica scolastica se si va a trovare soprattutto l'efficientismo nella tecnica
Oppure in una più ampia formazione della persona e in questo senso allora qual è il rapporto fra scuola dell'autonomia e scuola della qualità grazie subito
Il rinvio
Io ringrazio sentitamente
Gli organizzatori e
Della tavola rotonda del
Di queste giornate per l'invito
Particolarmente per il tema
Per un progetto di scuola alle soglie del ventunesimo secolo
E ringrazio naturalmente delle domande di ampio respiro che mi sono state proposte
La scuola è un bene in sé
Siamo talora indotti a misurare il valore di quanto apprendiamo in termini per così dire utilitaristici
Certo la scuola deve essere inserita nella società e quindi non può ignorare che studia poi dovrà lavorare a maggior ragione in una fase storica in cui viene profondamente modificandosi il sistema produttivo
Sarebbe tuttavia sbagliato esaurire in questo compito il ruolo della scuola
La scuola bisogna dirlo con forza e qualcosa di più ripeto la scuola è un bene in sé perché la cultura è un bene in sé
Un bene che si riverbera nel benessere del singolo individuo e dell'intera società
E questo tanto più in una fase in cui come ha ricordato il cardinale Ruini
La società si presenta strutturalmente complessa e culturalmente policentrica
E richiede di conseguenza la scuola un'adeguata capacità di orientamento ed interpretazione
Tutte le grandi scelte della vita
Portano il segno della propria pur
In una parola esercitare difficile mestiere di vivere è segnato da questo
E una stagione di grandi trasformazioni qual è quella che vi stiamo vivendo
La scuola non può dunque certo tirarsi indietro o restringere il proprio compito ad aspetti settoriali
Siano essi quello di registrare in modo meramente notarile i livelli di istruzione o peggio ancora quello di essere una sorta di grande e moderno Ufficio di Collocamento
Vorrei aggiungere che e mi si perdoni l'inevitabile semplificazione una cultura senza cultura senza memoria e senza spirito critico non c'è vera libertà né vera democrazia
Perché senza memoria e senza spirito critico si vanificano almeno due aspetti che ritengo essenziale
La garanzia dei diritti della persona umana in tutte le sue identità storicamente determinato
E l'uguaglianza delle opportunità nel rispetto delle diversità e dei diversi tali
Se la cultura latita alla fine anche una democrazia merita di morire
Prendono di fatti sopravvento quel rampanti Isma'arrogante quella protervia corporativa che della libertà individuale della solidarietà sociale sono appunto le incolte e pericolosissime degenerazione
Un ministro della pubblica istruzione non può allora non aspirare a rendere una formazione
Umanamente ricca il tratto distintivo non di un'élite privilegiata
Ma dell'insieme della società
La scuola che sarà
Dovrà essere innanzitutto l'oscura della cultura
E non solo per alcuni ma per tutti
Coloro che entreranno nella scuola di domani
Quale che sia il tempo impiegato il percorso intrapreso e il livello differenti ha raggiunto
Dovranno insomma uscirne avendo consolidato un patrimonio di conoscenze e competenze
Dalla recare spendere consapevolmente durante l'intero corso per la loro vita una democrazia matura ed esigente che voglio sconfiggere i rischi di un elitarismo tecnocratico
O di una deriva consumistica priva di valori
Richiede allora una formazione diffusa
E comporta dunque che a tutti sia garantito il bagaglio culturale
Capaci di connotare la qualità dell'esistenza e del lavoro in una società in continua evoluzione
Questo ambizioso obiettivo si fonda sulla convinzione che la scuola sarà veramente tale
Non sono si garantirà a tutti l'opportunità di studiare
Ah se sarà pure capaci di garantire ad ognuno
La possibilità di apprendere secondo i propri talenti le proprie vocazioni
E le proprie capacità
Gli allievi saranno condotti cioè un traguardo che non sarà necessariamente lo stesso per tutti ma per tutti sarà di piena cittadinanza nel mondo degli adulti e della complessiva Società Civile
Questo e non altro significa vincere la scommessa già scritta nella nostra Costituzione
Di una scuola capace di essere la scuola per tutti e per ognuno
E di essere al tempo stesso una scuola di qualità
Una istruzione diffusa di una scuola di qualità non stanno in contraddizione tra loro non sono un'insanabile antinomia
Invece come è stato proposto dalla domanda
Una politica scolastica
Non debba basarsi solo sull'efficientismo
Ho sulla formazione integrale della persona a me pare che neanche questa sia un'antinomia
Assolutamente forzate
L'efficacia del sistema formativo non è in antitesi con la formazione integrale della persona
La scuola deve istruire
E nello stesso tempo deve educare
E in questo preciso senso che forma le giovani generazioni
E qui di nuovo concordo con le parole del cardinal Ruini quando osserva che formare non significa certo adagiarsi in una demagogica condiscendenza al vissuto e agli umori del mondo giovanile bensì valorizzando era naturale vitalità
Identificarne le esigenze forti dare loro risposte forti
Attraverso un percorso scolastico capace di essere al tempo stesso culturalmente rigoroso che umanamente coinvolgente
Il processo innovativo avviato all'ambizione di porre all'ordine del giorno del Paese una riforma dell'intero sistema
Si tratta anzi della prima riforma organica che viene concretamente avviata nella storia ormai cinquantennale dell'Italia repubblicana
Il riordino dei cicli si presenta con un'architettura ordinamentale che a quale sua principale carattere distintivo
Quello di essere segnata da una forte dimensione unitaria all'insegna della continuità e non più delle cesure
In tale contesto vediamo costruire dei curricoli caratterizzati da una logica progressiva
L'obiettivo e cioè quello di costruire dei percorsi formativi in grado di accompagnare gli allievi dalla scuola dell'infanzia alla conclusione dell'intero ciclo scolastico superando in questo modo accavallamenti ridondanze ripetizione ma per ribadire quanto ho appena detto
Desidero sottolineare che la logica progressiva dei curricoli sarà orientata in modo calibrato al raggiungimento delle competenze
Vale a dire al padre oggi padroneggia mento criticamente compiuto delle conoscenze dei saperi e alla loro utilizzazione teorica e pratica in contesti diversi
L'attenzione a costruire un'armonica identità personale degli allievi
Porrà pertanto equilibratamente l'accento sia sull'insegnamento sia sull'apprendimento
In questo modo i curricoli nella loro stessa costituzione intrecceranno chi non l'unica valenza formativa finalmente integrata
Il momento dell'istruzione e quello dell'educazione
Sembra questo il modo concreto di superare annosi antinomie penso alla separatezza fra il sapere il saper fare tra cultura umanistica e scientifica tra le esigenze dell'efficienza e l'aspirazione a una formazione ricca della persona
Dice domanda allora la scuola dell'autonomia
Come si concilia con quella della qualità
Innanzitutto sento l'obbligo di ricordare sommessamente che dopo anni ed anni di chiacchiere di tentativi infruttuosi
Siamo stati noi a rendere l'autonomia scolastica una legge dello Stato ero mai una realtà avviata ad essere concreta ed operante
L'autonomia lo ribadisco una volta di più non è certo un fine
Ma uno strumento un nuovo modo di essere del nostro sistema formativo
Essa quale sua caratteristica fondamentale la flessibilità vale a dire in estrema sintesi la capacità di adattarsi di volta in volta alle specifiche esigenze di ogni insegnante
Alla personalità ed ai percorsi di crescita di ogni allievo e quindi ti ogni singola scuola
Ciò naturalmente non significa che il ministero della pubblica istruzione
Il quale pure viene trasformando profondamente il suo secolare ruolo dirigistico voglia abbandonare le nostre scuole ad una spontaneità anarchica
La sfida ingaggiata è quella di di cominciare a trasformare il quadro normativo e istituzionale
Attraverso l'esercizio di una duplice responsabilità
La prima affidata al ministero
Consiste nell'indicare un modo in modo chiaro obiettivi generali e specifici del sistema nazionale di istruzione
E le modalità di valutazione dei suoi risultati dei senesi
La seconda affidata alle scuole
Risiede nella possibilità di scegliere liberamente le metodologie e gli strumenti
Per raggiungere gli obiettivi prefissati
E quanto prevedono l'articolo ventuno della legge cinquantanove sull'autonomia e nessuna norme attuative prima di tutti Regolamento
La scuola dell'autonomia
Non è però solo una scuola più agile e flessibile
Ma è anche una scuola non più autoreferenziale chiusa in se stessa semplice terminale delle prescrizioni provenienti dal centro
E se chiamata a dialogare con le altre scuole con gli enti locali con le associazioni professionali disciplinari con le più diverse realtà istituzionali pubbliche e privati
In una parola con il territorio in cui l'istituzione scolastica si trova ad operare
L'offerta formativa delle scuole cioè deve essere progettata ed attuata in rapporto alle esigenze concrete del contesto culturale sociale ed economico della realtà locale considerata di nuovo mi piace ricordare le parole del cardinal Ruini in tutte le sue molteplici articolazioni
Da quelle più informali a quelle più organizzate
In tal modo anche la scuola si viene ad inserire nel più ampio processo in corso che vede riorganizzarsi il complessivo rapporto tra lo Stato e le sue diverse articolazioni periferiche
In modo da valorizzare meglio la forza propositiva
La scuola dell'autonomia insomma è strutturalmente una scuola aperta
è una scuola che diventa trasparente che comunica quanto al suo interno si fa e come lo si fa
E una scuola che riconosce i ragazzi e le famiglie alla società civile il diritto di sapere e quindi anche di dire
è una scuola che si rapporta alla comunità
Mi pare difficile credere che questa nuova identità
Costruito dall'incontro della cultura nazionale ed europea con le culture locali
Posso portare un processo di dequalificazione dell'insegnamento
O addirittura suo dissolvimento nell'animazione in un tipo di animazione da Club Méditerranée o da sagra paesana
Non potremo mai tollerare questo
Precipita è ben altra cosa che la libertà di agire senza obiettivi e senza regole
Eh sì ma insieme di responsabilità e di opportunità
Di raggiungere meglio gli obiettivi all'interno di regole più duttili e funzionale l'attenzione al territorio è ben altra cosa che l'appiattimento strumentale sulle sollecitazioni o peggio sugli interessi esteri
E invece soprattutto l'assunzione
Da parte della scuola di una qualità
Che al tempo stesso alta e nuova quell'appunto che porterà le scuole a essere la sede istituzionale in cui i giovani vengono chiamati a formarsi
Misurando la propria cultura di provenienza con i saperi e con le culture del mondo
E quindi il piano dell'offerta formativa
Che le scuole possono sperimentare già da quest'anno
Che hanno iniziato in qualche misura sperimentare anche l'anno passato
Costituita la schietta espressione della loro identità culturale progettuale metodologica ogni singola scuola del nostro sistema scolastico nazionale
E a partire da questo fondamentale documento
Il piano formativo
Che ci si potrà fare un'idea di come in quella scuola si vive si studia e si lavora
Potremo così non sono valutare contenuti metodi didattici che sbocchi del percorso curriculare che viene seguito in una data a scuola ma di quella scuola potremo anche apprezzare l'offerta di spazi di Porto opportunità extracurriculari
Le iniziative di recupero e di approfondimento utilizzazione delle strutture nel tempo di lavoro di studio e in quello cosiddetto libero disinteressato le modalità dei comportamenti individuali e collettivi in breve il clima complessivo proprio al piano dell'offerta formativa viene difatti affidato il delicato compito
Di integrare armoniosamente la parte di curricolo di carattere nazionale necessaria individuata al centro e quella di carattere locale determinata dalle scelte delle singole scuole
Chi tratta di uno degli aspetti più rilevanti del complessivo quadro dell'autonomia scolastica una volta a regime essa può voler favorirà il superamento dell'attuale impianto degli studi
Che da erede della tradizione risorgimentale si risolve ancora nella esplicitazione di una cultura solo nazionale schiacciando schiacciandolo sia il rapporto con l'Europa che la ricchezza delle diversità territoriali
Ordinamento che si viene configurando quindi si propone di coniugare invece in un piano di studio rigoroso e coeso l'idem sentire del Paese della sua storia con le identità le storie per curiali nelle sue mille contrade
Non è un caso se il regolamento assegna la scuola una specifica autonomia definita funzionale
Per la dire un'autonomia che trova la sua ragion d'essere proprio nello specifico compito di progettare e attuare l'offerta formativa
La scuola di autonomia insomma in primo luogo una scuola dove si insegna e si impara
Non ho certo paura a dirlo
Dove si insegna ed imparano né tanto famigerate nozioni
Perché non ci sono competenze né conoscenze critiche nel formazione umanamente ricca se non ci sono anche contenuti precisi e conoscenze puntuali e articolate
E dunque una scuola che rafforza la propria identità anti luogo del sapere ma di un sapere che ha raccolto criticamente al suo interno
La pluralità delle culture
Ho notato la delicatezza del mio interrogante
In cui non ho sentito un accenno alla questione della parità
E tuttavia mi sento in dovere di pronunciarmi anche su questo
La partita del terzo millennio
Si gioca sul grande tavolo
Della risorsa umana
E lo si sottolinea da tempo anche a livello europeo
Si presenta sempre di più
Come la risorsa davvero strategica
Non si possono quindi non condividere le parole della Centesimus annus che ci ha ricordato che la principale risorsa dell'uomo è l'uomo stesso
Le grandi sfide internazionali che attendono il Paese quelli appunto della cosiddetta società cognitiva o conoscitiva
Vanno dunque ingaggiate sul territorio cultura fondata non solo sulla memoria del patrimonio consolidato ma anche
Sulla possibilità di acquisire quella che oramai comunemente si definisce
L'intelligenza duttile
Queste si esprime soprattutto nella capacità di imparare ad imparare
Solo la formazione di una capacità siffatta
Può infatti consentire ai giovani del nostro tempo di essere all'altezza
E di essere in una prospettiva di lungo periodo
Dell'accelerazione crescente dei processi culturali scientifico tecnologici socio economici che investono la società mature
Alla vigilia del nuovo millennio si sta insomma radicante una duplice consapevolezza
L'istruzione destinata a divenire sempre di più la grande risorsa strategica del futuro prossimo venturo
E si fa quindi pressante l'esigenza di portare l'intero sistema formativo del Paese all'altezza di una fase storica che pone davvero problemi ignoti ad altre età
Al tempo stesso abbattuti i vecchi steccati sembrano stemperarsi dannose contrapposizioni
In nome delle quali orgogliose certezze e riduttivi integralismi ci sono misurati anche nel campo delicatissimo
In cui ci si deve operare per un'armoniosa crescita delle nuove generazioni
Siamo di fronte cioè questi almeno la mia convinzione
All'esordio all'ad esaurimento del tempo in cui le rigidità di uno stampo accentratore
E le tentazioni di privati alla ricerca di spazi esclusivi
Potevano determinare un quadro di querelle e di conflitti non degni di un Paese maturo e civile qual è l'Italia
Si tratta di fatti la prospettiva di un sistema educativo pubblico di un sistema nazionale
Fondato sulla flessibilità nessun lì attorno autonomie esso stesso nella sua integralità
Alle cui finalità partecipino tutte le attività di istruzione
Ed allora un abile che nel suo ambito scuole statali e scuole non statali
In un quadro di regole comuni enti assunte secondo i valori della nostra Costituzione
Possano costruire insieme ad una educazione umanamente ricca dei giovani italiani
Io ormai non solo di essi
Possano contribuire a questo tutte restituzione ed essi riconosciute come facenti parte di un sistema scolastico nazionale
La complessa stagione cui andiamo tutti incontro richiede oggi lo sforzo di prefigurare un processo formativo
Nel quale il pieno rispetto del pluralismo e il riconoscimento spassionato delle diversità
Che sono la nostra ricchezza contemporanei
Siamo sempre in grado di integrarsi con l'attenzione a trasmettere e a ricercare quei valori vecchi e nuovi
Che rendono l'esperienza di ciascuno di noi
Meritevole meritevole di essere fino in fondo vissuta
Il Governo in cui era di far parte si muove nella direzione di dare mani e piedi ad un progetto di complessivo rinnovamento del sistema educativo della nostra nazione
L'autonomia l'elevamento dell'obbligo scolastico il riordino dei cicli il nuovo esame di Stato la riforma del ministero della pubblica istruzione il nuovo contratto degli insegnanti importantissima posta di integrazione fra istruzione e formazione professionale
La ricerca di parità sono tutte tutte iniziative che mirano a rendere più alto obiettate alto obiettivo
Una realtà coesa ed operante
Mi allora un po'sorpreso devo dirlo
Pur avendo citato non solo con sussiego ma anche con molta ammirazione
Ma lo voglio dire con con fermezza che il cardinal Ruini consigliere la legge recentemente approvata dal Senato un passo indietro rispetto al testo precedente le
Nel mio
Nel mio inguaribile ottimismo tende a interpretare questo applauso come rivolto anche a me non soltanto al programma a
E non essendo io uomo di poca fede pensa di poter proseguire nella mia considerazione
In realtà
In realtà anche semplice confronto testuale
Al quale io mi permetto sommessamente di invitarmi con spirito laico
Fa risultare come
Resti immutato il dato fondamentale del quei testi
Quello che porta appunto alla costituzione di un servizio pubblico
Mai menzionato fino ad ora nelle leggi dello Stato
Qui concorrono compari legittimità e dignità
Tutte le istituzioni scolastiche del Paese
E questo l'asse portante la nuova norma
Penso che sia una conquista di civiltà
Per la scuola nel nostro Paese
Al tempo stesso
Anche i criteri generali con cui si riconosce la parità vengono nel nuovo nel nuovo testo sono meglio precisati e articolato
Con un richiamo puntuale e inedito alla possibilità
Che i progetti educativi
Cosa che non c'era il primo testo vale quindi a dire oggi Piani dell'offerta formativa indichino cito l'eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso esplicitamente sta scritto il Lecce
Certo forte è stata la critica al piano straordinario di finanziamento previsto dalla legge ma non vorrei che su questo punto
Pensiero meno quelle esigenze
Cito ancora il cardinale di gradualità e realismo oggi imposte dalla delicatezza della materia e della concreta congiuntura economico-finanziarie
Sono esigenze che stanno sotto gli occhi di tutti
Lo stesso cardinal Ruini esplicitamente più volte richiamato in questa sede
D'altro canto le nuove risorse per la scuola materna ed elementare ho timore che sia stato dimenticato
Non sono statali non statali non possono essere citati
Soltanto come dire i non ha ancora mi si consenta
Mi si consenta un attimo come vedete io uso anche terminologie che non sono però mi sono proprio mi si consenta
Bene ieri si rinviava ad altra legge
La provvista finanziaria ad successiva legge finanziaria in quel testo c'era un'incertezza della statuizione del nome finanziare e il nuovo testo le norme finanziarie sono entrate appieno titolo in più sono stati individuati il modo di considerazione
Lasciatemi terminare cimiteri mai
Delle scuole paritarie sotto la disciplina dell'Onlus e noi stiamo lavorando adesso per correggere un'imperfezione della norma approvata al Senato anche se non in sede normativa con altre forme di correzione
E siamo giunti molto vicino a qualcosa con la quale abbiamo collaborato in questi giorni per la definizione
Credo si tratti quindi un pacchetto di novità positive contenute nel nuovo testo a fronte di altre cose che capisco bene che una parte della scuola qui rappresentata consideri insufficiente legittimamente
Il problema è se noi consideriamo l'insufficienza come nulla
O se preferiamo il nulla ad un passo che noi consideriamo significativo forse ci divide questo apprezzamento ma credo che questo sia un affermazione metodologica e non di principio e come tale ci possiamo confrontare in questo modo realisticamente resto convinto dunque che l'attuale legge di parità rappresenta un passo avanti è una mia interpretazione davvero significativo
Penso che ci sia qualcuno fra di voi che lo condivide forse una minoranza non so ma certamente anche qualcosa
Sarebbe dunque un fatto grave ecco il punto
Sarebbe solo in due va bene
Faremo insieme un cammino con pochi sarebbe dunque un fatto grave
Sarebbe dunque un fatto grave lasciar cadere questa occasione
Che non dimentichiamolo costituisce per il nostro Paese è una novità di rilevanza storica troppo a volte per aver voluto tutto non si è ottenuto niente non si è fatto nessun passo e questo non costituisce un vantaggio
Dobbiamo insomma avere una comune consapevolezza
Che lo scenario che si dischiude
Se richiede il realismo e gradualità
Pretende anche la duttile capacità di comprendere gli uni le ragioni degli altri
Non sarà me ne rendo ben conto un processo facile
Non mancano nelle nostalgie di una storia che ha fatti e fatica scomparire nelle resistenze ad affrontare il mare aperto di una scuola nuova che sappia sottrarsi ai rischi di una prima pigra acquiescenza alle suggestioni di questa o quella moto del presente
E voglia invece costruire i percorsi educativi
In cui il potere criticamente conosce
Con ogni di cui il potere criticamente conosce il passato di attrezzarsi
Coraggiosamente per l'avvenire
La cultura laica sta combattendo non senza travaglio il limite delle sue antiche pregiudiziali
Credo anzi abbia cominciato a compiere uno sforzo notevole per confrontarsi senza a priori il mi apriorismo almeno una parte di essa
Anche su terreni ieri inediti
E comunque non ancora compiutamente esplora
Anche questa è un'acquisizione importante nella cultura del Paese
Che non va negata e che non va esorcizzata
La cultura cattolica non solo è viva nella storia nelle coscienze di questo Paese ma è altresì fortemente radicate presenti anche in quella gestita da pubbliche istituzioni
Che resta pur sempre la scuola dalla grandissima maggioranza degli studenti italiani alla quale la Costituzione assegnato assoluta preminenza
Certo perdurano talune chiusure e tuttavia tra i docenti genitori gli alunni che in una tale scuola
Variamente operano tante motivate sono le energie protese non già alla mera tutela di cittadelle fortificate ideologicamente ma la edificazione di un sistema davvero libero e comprensivo
Dei valori e della dignità di ciascun il vero alto momento di incontro e per tutti lo spirito laico aperto come si addice al mondo della cultura dell'istruzione dell'educazione
Sono fiducioso e forse anche un poster stanco ma fiducioso che il cammino intrapreso i passi compiuti quelli che ancora dopo dovremo compiere e sono tanti lo riconosco ci portino superamento degli steccati
Alla creazione di un clima di dialogo e di fattività che fino a ieri non c'era e che che oggi comincia a fruttificare questo per la scuola e per tutto il paese grazie
Prima di dichiarare un difficoltà del moderatore ringrazio signor ministro
Ringrazia per la chiarezza per la formulazione delle sue convinzioni e grazie anche per aver toccato direttamente quel tema Kill opposto l'intera tavola rotonda rinizia quel passaggio da una scuola sostanzialmente dello Stato una scuola della società civile il piccolo imbarazzo del moderatore è presto detto
Giacché ma due ordini di motivi primo che lei Di mestiere faccio il povero politologo il signor ministro è autorevolissimo storico del diritto oltre che grande conoscitore visto che le istituzioni la questione era davvero istituzionale cioè mi chiedevo il moderatore modera solo gli intervenuti e modera anche il pubblico è non sapevo darmi risposta
Ma credo che sia impossibile moderare il pubblico la seconda questione che
Ero intanto costretto a moderare il segretario generale della Cisl il dottor D'Antoni che mi chiedeva ma molto cortesemente c'era
Io non vorrei fare chiedo scusa segretario generale dell'espressione non voglio fare il sandwich fra due imprenditoria che io ho detto non otteniamo l'ordine alfabetico per cui formula immediatamente le le domande al dottor D'Antoni le formulo però sulla base di un altro richiamo questa citate ed è giusto che sia così perché i lavori di di una assemblea come questa non sono fatte di episodi alla prolusione del cardinale presidente perché forse questo spiega anche le ragioni principali di quel mio esordio sul grado di rappresentatività degli intervenuti ha notato il cardinale presidente nella sua mi ha fatto due citazione a uno ex ministro ha notato il cardinale presidente che appunto la paritarie la questione della piena libertà anzi della scelta educativa dei cittadini il modo per rendere più agile e dinamico cito di nuovo in definitiva meglio in grado di rispondere attuale domanda formativa l'intero sistema scolastico italiano riconoscendo senza riserva la funzione pubblica che svolgono in esso unitamente a quella dello Stato le istituzioni scolastiche non scatta
E subito giungeva e questa è la base per le domande al dottor D'Antoni prima e poi dottor fossato Romiti rientra nella logica di un simile approccio che la scuola cattolica nel rigoroso rispetto delle proprie identità
Cerchi le più ampie convergenze e collaborazioni con quelle forze culturali e sociali che avvertono le ragioni storiche di un tale progressivo cambiamento e sono disposti a promuovere in concreto la domanda sottesa appunto sono disposte le forze sociali a promuovere concreto e allora al segretario generale D'Antoni pure questa duplice domanda duplice perché risponde a mi perdoni segretario generale al fatto che ormai da tempo il sindacato in Italia da tempo vuol dire da parecchi decenni si trova su una sorta di crinale della rappresentanza per un verso continua è stata presentata ed interessi sezionali da citare sindacato ricco di adesione anche degli insegnanti
E d'altra parte è una associazione o confederazione che Mammano Apolo urbanizzato generalizzato i propri interessi fino a dir la sua per dir così sulle grandi questioni che ricava che riguardano consonanza dello stato e dello stato sociale in particolare
E l'ora la domanda si articola in due in due momenti dottor Antonio cioè la prima qual è la posizione del sindacato quali sono i suoi convincimenti riguardo a altro problema che compone la questione della scuola riguardo la formazione professionale come tenendo conto anche dei mutamenti rapidi in atto nel mercato del lavoro la seconda fosse più complessa ma direi non ideologica e ma rispetto appunto alla questione della scuola e sulla base anche di quella citazione che mi sono permesso di fare qual è l'atteggiamento del sindacato rispetto a un rinnovamento reale della scuola che vede in gioco un'applicazione concreta della sussidiarietà grazie
Io ringrazio lei per domande ringrazio gli organizzatori per invito che mi è stato rivolto Trovo stia
La scelta del tema sia modo come
Sua Eminenza il cardinale Ruini ha posto la questione della
Nell'introduzione a questa giornata in modo veramente
Significativo di grande livello di grande importanza con una visione complessiva diciamo del tema io credo in maniera adeguata altra non chiusa rispetto
Problemi che hanno questo significato sono convinto risponderò alle due questioni particolari facendo solo una premessa
La premessa è che tutti conveniamo ormai tutti coloro che sia vivi responsabili sia esponenti di governo sia esponenti della società sindacato impresa singoli persone tutti conveniamo su questa importanza decisiva del del sapere
Su questa importanza decisiva nella nuova realtà probabilmente anche nella vecchia ma nella nuova realtà di questo elemento discriminante del sapere siccome siamo dentro
Una grande questione aperta nel mondo
Cioè siamo dentro una questione eh no di distribuzione equa della ricchezza del sapere e del potere
Cioè il punto vero è che mentre tutti conveniamo
Su questa necessità di puntare
Verso una distribuzione del sapere come fonte umana ma insieme conoscitiva mai insieme
Di efficienza complessivamente noi abbiamo una situazione che rischia rischia non ancora ma rischia di portare la ricchezza in poche tasche il sapere in poche menti il potere in pochi centri decisionali
C'è come una
Cioè come come una contraddizione palese tra questa esigenza che tutti sentiamo e poi invece
I comportamenti reali le questioni che avvengono le discriminazioni l'insieme delle cose che ognuno di noi vive a secondo del situazione delle circostanze io penso che questo nostro Paese ahimè non non sfugge anche anche esso a questa contraddizione e c'è come una specie di scarti
Tra questi grandi pronunciamenti su cui ci ritroviamo tutti e poi i comportamenti le azioni e gli obiettivi i risultati che da tutto questo se nevica quindi io mi sforzerò almeno cercherò dei bimbi di farlo e questo mio intervento dentro una impostazione che possa portare da questo punto di vista diciamo una linea su cui ci si possa ritrovare poi per impegnarsi invece ad ottenere una vera distribuzione equa oggi parliamo del sapere del sapere consentendo a tutti a tutti appunto questa possibilità ed insieme esercitando la fino in fondo
Se facciamo nell'esempio della formazione professionale proprio era un bellissimo esempio di come tra le parole e i fatti c'è uno scarto impressiona
Cioè nel senso che
Nel senso che noi abbiamo fatto un accordo anche importante a fine dicembre l'accordo portava l'obbligo formativo a diciott'anni
Come riconoscimento quindi pieno di una possibilità di formarsi anche attraverso esperienze lavorative ma di formarsi quindi mettendo questo vincolo come elemento decisivo
Diciamo facendo qui una distinzione in questo secondo me fa dando un segnale migliore
Di una legge sull'obbligo scolastico che a mio giudizio è assolutamente insufficiente perché dopo trent'anni riscossione abbiamo partorito questo grande Topolino da quattordici a quindici anni che non mi far
Un grande risultato
Che non mi pare
Nato grande cosa abbiamo impiegato trent'anni eravamo l'unico paese in Europa vere di quattordici anni ebbe resteremo poi l'unico ad avere quindici ma dato un grande passo avanti siccome mesi
Del Marocco cioè il problema è quello di noi dobbiamo invece puntare a possibilità diverse ma c'è questo principio ora nel principio può e bisogna essere consequenziali
Quando si passa la consequenzialità ahimè io penso che le cose stanno veramente male
Perché dopo una grande fatica noi abbiamo con cui è stato uno strumento legislativo la cosiddetta legge Treu che veniva dopo un altro accordo fatto tra il governo e le parti sociali legge tre o che conteneva un famoso o famigerato sarà stato il numero che ci ha portato sfortuna articolo diciassette
Che io non ci credo anzi io credo che al di sotto di Aportona però ha fatto un danno terribile perché da quel momento questo articolo non è applicato attraverso una disputa tra il governo la Corte dei conti
E tutti e chi ne ha più ne metta che nella sostanza
Blocca ogni processo di rinnovamento nella formazione professionale con conseguenze di allontanamento dall'Europa impressionante
Perché mentre in Italia solo il cinque per cento oggi come dire la popolazione che frequenta attività di formazione professionale
In Germania siamo al trenta per cento in Francia siamo al venti venticinque
Cioè c'è ecco e tutti riconosco che questo è decisivo e poi si scopre che in molte zone ci mancano delle qualifiche però lasciamo perdere qui non non non è il tempo il problema vero è che si è determinata una situazione veramente incredibile
Cioè noi abbiamo proprio nel settore della formazione professionale una forma di parità perché qui si è potuto fare perché era il volo basso alla formazione
Parliamoci chiaro perché qui c'è il problema che si trascura tutto quanto e quindi alla fine il risultato finale che non si produce il livello di formazione professionale che tutti vorremmo perché la sostanza è che in quell'articolo famoso prevedeva appunto la possibilità di fare la ricognizione degli istituti di a vere la possibilità del del della riforma degli enti di a vere un meccanismo che permettesse adeguatamente un controllo di qualità
Per evitare un dibattito che ci portiamo a trent'anni che ogni volta
Lo sport preferito è parlar male alla formazione professionale dire tutti che è la formazione professionale serve solo ai formatori che è una cosa che ci sentiamo di Lamela volte e non fare nulla per cambiare questa situazione questa è una cosa assolutamente aberrante
E quindi siccome qui nel nel filmato si citarla
Giustamente diciamo una delle esperienze storiche fondamentali della formazione professionale non cattolica la formazione professionale appunto quella dei salesiani di composto io penso che su questo c'è un un ritardo impressionante bisogna fare un recupero puntando molto appunto sulla
Recupera l'applicazione di questa legge sugli assetti di previsti sulla determinazione che lì c'era determinate aggiungendo a questo il fatto che neanche le come dell'impostazione a me convince l'impostazione sul futuro questa riforma dei ministeri che finiscono per come dire separare un po'l'attività del mondo al lavoro con l'attività di formazione professionale e quindi allontanando un terreno che invece andava sempre più coordinate
E una vita che non si riescono a coordinare non non ce l'ho con i ministri singolarmente lungi da me ciao
Poi qui sarebbe troppo facile chiuso lo faccio proprio per principio quindi dovrà ma lungi da me però che il ministero del lavoro al ministro la pubblica istruzione da vent'anni non riescono a mettersi insieme per un loro programma di formazione professionale e questo è sicuro cioè queste il Ponto incredibile che determina poi tutte le conseguenze
Che noi abbiamo davanti allora possiamo ritornare in Europa possiamo fare qui usare qui una vera parità determinare un vero scontro io chiamo così un Berlusconi noi abbiamo fatto un'iniziativa che si chiama forma
Di mettere insieme tutti gli istituti religiosi e non religiosi
Della formazione professionale io credo molto in quell'iniziativa
Si tratta di fare in modo che l'iniziativa produca oggi in una logica di sussidiarietà produca oggi un primo dibattito e poi dei veri risultati
Ed netta in moto un processo che sia in grado di fare in modo che le cose che diciamo poi corrispondono alla realtà e se questo è vero
Io sono d'accordissimo con le parole del cardinale che lo fa con grande delicatezza di credo in questa
In questa produzione
Dove dove il concetto vero di sussidiarietà esce con tutta la sua forza
Noi qui non abbiamo il tempo ma io dico altro che terza via
C'è uno strano dibatto nel mondo tra liberismo la socialdemocrazia quando ci sono dei principi molto forte
Che nascono già sulle radici dalla dottrina sociale della Chiesa che applicati potrebbero rendere non dico questo dibattito inutile che sarebbe fondamentalismo presunzione integralismo ma porterebbero vendono molto meno
Nuovo così come lo si presenti
Perché non c'è dubbio che c'è un punto lo Stato non può fare tutto quello che gli viene chiesto di fare ormai altrimenti livello che l'altra soluzione se altre battaglie a tale punto che la gente non sopporta d'altra parte non può lasciare all'individuo
In uno scambio tra individui in un rapporto di forza tra individui tutto perché era il giustiziere diseguaglianze sarebbero in un mondo globale spaventoso c'è appunto qui si Walter Favini
C'è un problema di rapporto tra l'utilizzo dello Stato la società civile
Il rapporto tra un uso della società civile che si organizza che è in grado di organizzarsi e con regole con rapporti dello Stato riesca a fare cosa che altrimenti lo Stato non riesce a fare
Se questo principio non lo accettiamo fino in fondo io sono convinto che anche le come dire le dispute che abbiamo su versanti come quelli che qui abbiamo sentito
Della parità sul versante come quelli complessivi del di un sistema formativo molto più adeguato probabilmente subirebbero
Una svolta in positivo perché usciremmo dalla vecchia impostazione veramente vecchia che io non trovo adeguata al livello la sfida che abbiamo nel nuovo mille perché ancora frutto di una concezione assolutamente sbagliata il problema è diverso se noi possiamo fare NASA Anita se noi possiamo fare l'assistenza se noi possiamo fare completo dello stato oggi oggi vi facciamo in una logica di sussidiarietà attraverso dei sistemi particolari che sono stati a seconda della ragione inventata
Ma se possiamo fare previdenza individuale attraverso la detrazione fiscale per chi fa la previdenza individuale di quel milione quattro beh non si capisce per quale ragione lo stesso principio non si debba applicare al sistema scolastico italiano cioè non è
Siccome io so che qui avevo l'applauso ma sono poi anche difensore dalla scuola pubblica dovendo difendere scritti che io li il mio fa parte il mio problema per essere molto secche si può trovare oggi attraverso il sistema che ho indicato un rapporto di equilibrio
In cui il sistema pubblico nel suo complesso che ne ricevo una vera spinta funzionare bene e dovunque l'autonomia per come la vivo io è questo
Che presuppone un cambiamento profondo anche del sistema contrattuale badate bene da cui non mi sottraggo poi finisco perché l'autonomia significa legare anche i risultati i legare anche una quota di salari e gli stipendi ai risultati dalla formazione significa anche introdurre criteri nuovi dobbiamo fare una battaglia culturale dovunque
Criteri nuovi che siano tali da garantirci e non è vero
Che i criteri di qualità non siano valutabili quando parliamo di assetti formative certo la merce più facile valutare il numero delle merci
Ma è possibile valutare anche qualità se riusciamo a mettere in piedi un sistema che sia in grado di dare condizioni di reciprocità
Condizioni di obiettività condizioni tali che ci possono portare a questi risultati infine io lo dico tutto questo perché è un mio come dire mio motivo continua costante io sono convinto che dobbiamo fare tutte queste cose importanti badate bene
In un clima di fiducia di rispetto
In un clima di spinta io vedo io vedo troppi troppi profeti di sventura in giro che non ci aiutano in questa che non che presentano questo mondo avveniva io sono molto contento se la produzione sia di tutto il dibattito di queste due perché ha dato pur in presenza di questioni serie come abbiamo visto difficili ha dato però un'idea in crescita in un'idea positiva un'idea di fiducia nei viali società che vuole crescere
Invece noi siamo in presenza di da una serie di opinion leaders di maestro di sventure Totti gente che ci spiega per quale ragione dovremmo andare peggio che è una delle cose più devastanti e in un sistema formativo badate bene è una delle cose più incredibili quando si dice questa frase lo si dice continuamente
I figli staranno peggio dei PAC che io trovo veramente devastante perché ogni figlio sì dalla convinzione che per avere speranze Lulli suo padre deve stare peggio pensateci cioè che è una cosa e poi deve essere fiducioso sul futuro e può e deve avere questa quindi dobbiamo convincerlo a studiare dobbiamo convincere io lo dico sempre vent'anni fa trent'anni fa si stava peggio di ora e non ci sono dubbi si stava peggio eppure in casa
A scuola in famiglia all'oratorio salesiano come è capitato a me dovunque andavi ti dicevano impegnati in studi alla RAI
O lavora vedrai cambierà il milione Rai starai meglio odi come stai finora c'era una vera spinta cambiava è stato s'è finita tutto questo ci spiegano tutto il contrario
Io lo dico sempre a mia madre guardate abbia male era fissata poi veramente finisca
è fissata era allora fa rissa che i figli dovevano laurearsi cioè era una cosa assoluta perché dovranno diventare come dire frutto professionisti di un attività liberale diciamo uno medico va be'voleva che facesse l'ingegnere può essere trovato sindacalista Angola si chiede perché ma questo e tratta tra parentesi quando vent'anni fa gli chiedevano ma cosa fanno i suoi figli
Lei diceva uno fa il medico era chiaro e l'altra passò che ogni tanto frequenta il sindacato Val di Non so
Se glielo chiedono oggi gli dice cosa farne seppellire dice uno uno è quello della televisione quello che vedete no quello che e l'altro so che ogni tanto fa il medico cioè si è capovolto
Il rapporto ma sulla base di una forte motivazione
Sulla base del fatto che avendo fiducia nel futuro si innesca una motivazione profonda far bene quello che fa
In questo caso insegnare perché insegna imparare perché imparerà costruire una società più giusta per tutti noi grazie
Da sovrapporsi stesso ma grazie grazie
Grazie dottor D'Antoni dire che ora sentita la voce forte del sindacato e forte per il suo leader soprattutto è giocoforza sentire la voce del Associazione industriali il dottor Giorgio Fossa oltre che presidente della Confindustria anche qualche titolo per queste per la questione che stiamo esaminando in quanto partecipa così un'estrazione di alcune università
Libere la dottor Fossa chiedere quali sono
Ho a suo giudizio di elementi fondamentale per una riforma reale dalla scuola soprattutto secondo standard di qualità europei che riprenderei appunto la domanda iniziale qual è il suo giudizio sulla parità
Ma innanzitutto ringrazio anch'io gli organizzatori per avermi invitato a questo incontro
Ringrazio perché ritengo che sia fondamentale discutere di questi problemi perché come ci ricordava anche il ministro Berlinguer la formazione è una risorsa fondamentale per il Paese vale forse non lo sa fondamentale per le imprese
Per far sì che le imprese possono competere al meglio sui mercati internazionali
E certo che la formazione bisogna costruirla e bisogna costruirlo in un certo modo non si può costruire in maniera standard e allora dobbiamo partire da alcune cose
Alcune cose che sostanzialmente sono state dette anche nel filmato che abbiamo visto prima una scuola Libera è sicuramente condizione di progresso civile la nostra costituzione all'articolo trentatré dichiara solennemente la libertà dei genitori avrà la scelta della scuola dei propri figli
Purtroppo però bisogna a mettere che l'Italia fosse l'unico paese in Europa
Ho sicuramente anche nel panorama delle nazioni più avanzate dove la scuola è sostanzialmente ancora un un monopolio di Stato
E anche la legge sulla parità scolastica recentemente approvata al Senato si muove ancora se non in una logica completamente ma sicuramente in una logica ancora troppo statalista
Il punto è che la scuola italiana non sarà davvero libera lo sarà veramente libera fino in fondo fino a quando non avremo una vera legge su una vera scuola una vera parità scolastica
E quello
Quello che si deve far rendere conto che questo è un problema sentito che però purtroppo poi non è un problema portato avanti e che tutti gli ultimi quattro Governi a partire dal governo Berlusconi e il governo Dini nel governo Prodi all'ultimo governo D'Alema
Hanno inserito nel loro programmi proprio l'esigenza di realizzare finalmente anche in Italia la parità tra scuole statali e scuole non statali
Quello che sostanzialmente abbiamo detto esista degli altri Paesi europei
Più o meno tutti i premier hanno detto nel momento di insediamento le stesse cose su questo su questo tema
Però tutti quanti poi non sono stati in grado o non hanno avuto delle maggioranze tali che gli hanno permesso di portare avanti questa situazione
E di migliorare
Anche attraverso questa vera parità la scuola statale elevando né il livello qualitativo e soprattutto selezionando né capendo meglio i costi del perché dice questi costi
Finora di pregiudizi diciamo ideologici hanno impedito di varare una legge sulla parità scolastica di indirizza europeo
Sulla parità scolastica sia gioca oggi una grande battaglia di civiltà quella tra una concezione statalisti Ca'e auto protettiva e una concezione che accanto allo stato dia spazio a comunità intermedia famiglie e a cittadini
Come
Come nei principali Paesi industrializzati abbiamo detto anche in Italia i genitori devono avere la libertà di scelta di scuole per i loro figli e ogni scuola deve avere il diritto a nostro giudizio questo prova che Confindustria discute da molto tempo
Della libertà di scelta dei docenti ovviamente all'interno di certe regole
Regole quadro ben precise che assicurino un certo livello di qualità ma poi ci deve essere anche di libertà
C'è il problema di finanziare l'apprendimento degli studenti anche nelle scuole non statali
Perché questo è conforme a quello che dice la nostra Costituzione e permette quindi questa scelta di non discriminare fra gli ambienti e non abbienti
Infatti
Non possiamo dimenticarci che nella situazione di oggi chi sceglie la scuola statale ce l'hanno detto ripeto ancora una volta nel filmato precedente sostanzialmente paga la scuola due volte
Perché una parte la paga con le tasse sappiamo che lo so modo sono quattro milioni il peso della tassazione che va per la scuola pubblica la paga una seconda volta con le rette per le scuole non statali liberamente liberamente scelte ore qui il discorso e la scuola come dicevo all'inizio il filmato è una scuola Capolicchio entrata nella testa che la scuola privata debba essere necessariamente una squadra vecchi non è vero
Però è certo che non tutti se lo possono permettere per cui non siamo uguali
Invece
E invece come per tutte le cose mi rendo conto che non è facile arrivarci ma come produttore cose noi dobbiamo cercare di mettere tutti ai nastri di partenza delle stesse condizioni poi secondo me ma perché poi è così e va al mondo vincerà chi avrà maggiori meriti ma noi dobbiamo cercare anche se difficile dimettere tutti ai nastri di partenza nelle stesse condizioni
Allora tornando a noi occorre a nostro giudizio che la camera i deputati migliori e approvi celermente una legge sulla parità scolastica che rispetti alcune condizioni europee i punti irrinunciabili da recepire sancire sono almeno tre
Prima di tutto un sistema efficace di controllo un sostegno finanziario come credito d'imposta per le famiglie che otto non la scuola non statale e terzo una scuola libera di scegliersi come abbiamo ricordato anche premiando economicamente i docenti più capaci emotiva
Un Paese che guarda al proprio futuro deve puntare alla qualità del suo sistema educativo eliminare sprechi e diseconomie
Allargare il numero dei cittadini che hanno accesso all'istruzione
La riforma della scuola presso effettivamente utile ed efficace deve affrontare i punti critici del nostro sistema educativo e saper migliorare per preparare in maniera diversa i giovani al futuro che sarà sempre più complesso che dovrà sempre più affrontare situazioni diverse
Torniamo un po'nel tema più mio
Neppure dalla globalizzazione dei mercati ci porta frontale piaccia o non piaccia situazioni diverse situazioni che possono essere di grande sviluppo per l'impresa che processo di grande sviluppo per tutto il Paese ma che possono anche essere situazioni di grande rischio noi possiamo fare un balzo in avanti e dobbiamo cercare di fare un balzo in avanti vero giocando molto anche sulla formazione diverso ma corriamo il rischio di vedersi allontanare dei Paesi più evoluti se non faremo alcune cose non faremo anche una riforma in maniera per cambiare alcune cose nella scuola nella scollatura l'Italia ha bisogno di una scuola moderna e competitiva sul piano quindi internazionale ma anche pensata
Maggiormente per per gli studenti io non sono di quelli che dice che la scuola italiana non funziona
Però va sicuramente modernizzata bisogna renderla
Più capace di istruire di dare la sensazione di istruire di selezionare di motivare maggiormente lo studio e come ho detto prima di gratificare i professionisti che vi lavorano dentro oggi io ho la sensazione parlando da genitore
E non solo da genitore con gli studenti che non c'è questa alcune con anche gli insegnanti non c'è questa soddisfazione io non credo che abbiano tutte le ragioni ho tutti i torti ma sicuramente bisogna come i dipendenti di qualsiasi azienda cercare di motivarla se non può e non si ottiene ecco il risultato risultato finale
Sintetizzando noi abbiamo bisogno di un servizio pubblico di qualità formato da scuole sia statali che non statali qualità dei processi organizzativi degli insegnanti dell'apprendimento dei ragazzi
Il nostro Paese ha un rapporto studenti insegnanti di uno a dieci
Il più alto del mondo
Con una simile percentuale la scuola italiana dovrebbe produrre risultati eccellenti invece abbiamo un tasso di laureati che è tra i più bassi e anche diplomati tra i più bassi dei paesi industrializzati
E manteniamo un gatto e qualitativamente fra i peggiori soprattutto in alcune materie particolarmente
L'avanguardia sbagliato ma particolarmente necessaria in questo momento come sono Dematté relative alla matematica e le materie scientifiche
Non è una questione di scarsa quantità di risorse quindi il nostro Paese spende più o meno come i nostri partner più avanzati per la formazione ma ed è evidente a questo punto che spende male che bisogna quindi spendere meglio che bisogna in sostanza avere il coraggio anche se mi rendo conto che è difficile che non dipende da un ministro o da un singolo ministro cita mai
Dipende da tanti altri fattori ma bisogna avere il coraggio su questo tema di cambiare pagine
Di girare rispetto al passato
E purtroppo bisogna anche ricordare che finora alcune riforme scolastiche sono state a nostro giudizio
Concepite più che per soddisfare residenze degli studenti esigenze della società per sostenere in un modo forse improprio sicuramente improprio l'occupazione di alcuni segnali
Non vedo
Non vedo infatti quale altra ragione che possa giustificare la moltiplicazione del numero dei maestri della scuole elementare se non è fatto
Fino voleva affrontare il problema del calo demografico e bisogna risolvere il problema in maniera diversa non moltiplicando il numero dei maestri elementari o l'immissione in ruolo di ventiquattro mila insegnanti precari nella scorsa estate
Bisogna abbiamo detto procedere in direzione opposta occorre creare una scuola che sì effettivamente a servizio degli studenti e premi
In particolare il lavoro e la professionalità dei docenti
Solo di recente già riconosce che nell'ultimo contratto
Qualche spiraglio da questo punto di vista si è aperto per incentivare gli insegnanti migliori
Ma è necessario ripeto andare oltre
Ritengo che a questo fine
Possano trarsi utili indicazioni dalle esperienze dell'impresa
Che non sono sempre esperienze positive ma molte volte su temi di questo genere lo sono stati degli ultimi anni per quanto riguarda soprattutto la familiarità dell'impresa e con i processi riorganizzativi con l'innovazione con gli obiettivi di efficienza dobbiamo soprattutto far sì che la scuola diventi un reale trampolino di lancio per il mondo del lavoro
Questa impostazione è stata alla base dell'impegno che Confindustria e le sue associazioni sul territorio hanno riservate continua a riservare ai temi dell'istruzione e della formazione
Sarebbe troppo lungo soffermarsi qui
Discutere di tutte le proposte che abbiamo formulato sul tema in questi anni
Voglio però sottolineare alcune degli aspetti più significativi del nostro ultimo rapporto che dedicato appunto alla scuola del due mila per una scuola più moderna è necessario ridefinire le finalità sulla base dei quattro pilastri che l'UNESCO considera essenziali perché è un'educazione sia efficace
Famoso sapere saper fare saper essere e in particolare saper essere Cogliati
Su queste fondamenta occorre realizzare a nostro modo di vedere una riforma del ministero della pubblica istruzione prevedendo una un'Authority indipendente di valutazione del sistema scolastico una riforma dei cicli che semplifichi i programmi individui Lemeti educative di ogni Indirizzo
Una vera fa parità tra scuole statali e non statali un'efficace intriga integrazione tra scuola e formazione professionale
Un piano pluriennale di quali riqualificazione degli insegnanti e nuovi contratti che incidano molto sulla motivazione del personale
Se vogliamo imprimere una svolta storica alla scuola italiana dobbiamo sconfiggere lo statalismo
Monopolistico anche o soprattutto in questo settore in cui hanno dominato e dobbiamo riconoscerlo fino ad oggi
Non in tutti i casi ma nella stragrande maggioranza dei casi lo spreco e la mancanza di controlli di qualità
E lo dico abbastanza non senza abbastanza lo dico tranquillamente perché le scuole italiane le scuole statali che funzionano non debbono avere non avranno nulla da temere
Per da un'eventuale più forte più vigorosa concorrenza di altro tipo di scuole nel momento in cui saranno però effettivamente efficienti
Chiudo ricordando che la liberalizzazione e l'autonomia dell'istruzione garantiranno condizioni trasparenti di concorrenza in cui tutte le scuole statali e non potranno convivere in un sistema che possa finalmente anche in questo caso dirsi europeo e chiudo ricordando riprendendo un attimo
La chiusura di D'Antoni e ci ha detto ci ha raccontato
Che oggi si dice che tutto va male Seat è vero bisogna ricreare questo clima di fiducia ma per ricreare questo clima di fiducia bisogna che tutto il Paese ognuno ogni componente per la sua parte rimbocca docile mani che si ponga delle bandiere degli obiettivi dei pilastri forti a cui aggrapparsi e da raggiungere
Questo è quello che ci manca perlomeno da un anno e mezzo a questa parte
Ed è per quello che c'è stato uno certo venir meno di questo clima di fiducia ci sono tre o quattro obiettivi sui quali bisogna aggrapparsi un obiettivo importante per l'importanza strategica che ha è sicuramente quello della parità vera nella scuola
Grazie al dottor Fossa per le sue risposte ora approda al dottor Cesare Romiti e Julio formulo un grazie in anticipo ma anche una scusa in anticipo nel senso che la domanda che formulerò mi trova formulato in modo un po'complesso non so se per mia incapacità o per il fatto che nei comportamenti collettivi poi sia in quel tipo di domande che non hanno risposta concreta ma per cercare un po'di aiutarmi nel formula domanda Stokes dismette un attimo i panni del moderato moderatore rivesto quale mai più congeniali dello studioso di studioso anche visto del pensiero politico e anche di liberalismo ma devo dire ho letto molto sorpreso ieri proprio sul Corriere della Sera un'osservazione che lo spunto per la mia domanda è un'osservazione il commento del lavoro di questi giorni
L'osservazione era sostanzialmente quel sarà puntualmente questa il mondo laico non esorcizza il mondo laico non esorcizza la complessità della società
Lasciando intendere che invece il mondo cattolico esorcizzare no questa complessità della società di più secondo giornalista scrittore lo studioso
Qualche autorevole esponente della gerarchia avrebbe orrore il termine orrore di questa complessità ecco mi sembra che sia queste scorie ideologiche che davvero ulteriormente inquinano rendono difficile la soluzione di un problema già di per sé complessa farà non interessa l'episodio rissa interessa la questione generale c'è questo Paese riprenderà anche il tema della speranza e la fiducia no
Di fronte a certi problemi che sono previste cultura Napoli magari storici in affari emerge ma quasi per riflesso pavloviano certi condizionamenti ideologici ecco alla dottor Romiti chiederei ma riusciamo a uscire almeno dalle vecchie ideologia delle più delle più consunte delle più davvero lo corre e sotto questo sotto questo aspetto quale funzione quale responsabilità hanno in media in una impostazione mi si perdoni il termine mai una qualificazione a cui credo in un'impostazione razionale dei problemi grazie
Anche io
Ringrazio gli organizzatori di questa Assemblea di avermi oggi invitato per esprimere il mio parere per ragioni come ha spiegato il nostro moderatore per ragioni di ordine alfabetico mi tocca di parlare per ultimo oggi quindi dopo avere ascoltato in primo luogo il ministro Berlinguer
Che mentre una parte notevole della platea esprimeva in certi punti motivi di dissenso mi faceva pensare anche alle difficoltà che lo stesso ministro ha vincolato fra alcuni pregiudizi ideologici della parte politica dalla quale egli proviene nella quale egli milita pregiudizi politici che certamente in parte per lo meno non sono condivisibili da parte mia
E dall'altro dalle difficoltà che il ministro del governo hanno di fronte a problemi che nascono dalla Costituzione e alla quale evidentemente debbono attenersi ho poi ascoltato
D'Antoni e m'ha fatto molto piacere si vede che un esponente così importante del sindacato come D'Antoni quando viene a un convegno della conferenza organizzato dalla Conferenza episcopale italiana così sì trasforma anche lui si trasformi in un'età
No io no no no io voglio interloquire dopo la no ma li metto in tutte le assemblee che faccio così ti rendi conto che sono sempre lo stesso
Perché fate caso ha detto delle cose molto importanti che mi auguro che poi sindacato attui sempre la stessa distanza fra il dire e il fare fra il dire le cose di comportarsi ha detto
Adepta per esempio parlando della scuola ma parlando in generale e inneggiando al nuovo sistema previdenziale basato sulla libertà dei singoli individui ha detto che le retribuzioni viva Dio debbano essere anche in funzioni del merito
E queste sono concezioni che noi conoscevamo ma dette da un esponente del sindacato ci fanno piacere grazie alla Conferenza Episcopale Italiana
Alla convenzione
D'Antoni ho ascoltato Fossa tenete presente che il pensiero della Confindustria della confederazione degli industriali espresso qui dal dottor Fossa e l'avete sentito poc'anzi
Io invece vorrei fare un intervento centrato appunto su questo problema della scuola incentrato in particolar modo sul problema della parità
Una parità che io non chiamerò mai una parità farà scuola statale e scuola cattolica ma chiamerò una parità farà scuola statale e scuola non statale
Indipendentemente dal fatto che in Italia la scuola non statale è in larga misura scuola cattolica a me non interessa questo lato di all'interezza la scuola statale e la scuola non statale allora se voi mi consentite se non vi annoiate io vorrei prendere le mosse un pochino dalla lontano e vorrei riportarvi un attimo a riflettere sulle sfide di questo nuovo millennio che oramai a poco più di un mese di due mesi di distanza
E dirvi che se uno ci riflette c'è veramente qualcosa di paradossale nella situazione della nostra scuola la scuola italiana
C'è qualcosa di paradossale sia sul piano dei fatti che sul piano delle idee
Io anche qui sono di fronte a una platea certamente molto colta e molto evoluta ma volevo solo ricordava però perché certe volte anche le cose ovvie banali quando vengano ripetute ti fanno un attimo riflettere
Io vorrei ricordarvi come si è evoluta in Italia la descrizione la nostra società
Nel mille novecentosettanta parliamo quindi tra vent'anni fa quindi meno di una generazione
Il prodotto interno lordo di questo Paese proveniva per il dieci diciannove per cento dall'agricoltura per il trentanove per cento dall'industria e per il quarantadue per cento dal terziario
Questi i rapporti sono oggi completamente cambiati l'agricoltura rappresenta nel prodotto interno lordo appena l'otto per cento l'industria il ventotto e il Terzani terziario è salito al sessantaquattro per cento
Allora questi semplici numeri credo che ci riporti una una realtà a indicare come si sono spostati i pesi di quelle che sono le attività tradizionali della società italiane
E che davanti attività manuali a basso valore aggiunto sono diventati attività sofisticate evolute che contengono un alto che hanno un alto contenuto tecnologico quindi questo poi ci riporterà fra poco ai problemi dell'istruzione nell'arco della della scuola e dell'istruzione
Quindi siamo passati da una cultura evidentemente contadina ma io non parlo dell'inizio del secolo parlo del mille novecentosettanta quando già eravamo un Paese che era aveva raggiunto gli altri paesi industrializzati non parlo di epoche molto precedenti
Quindi da una dalla cultura contadina una cultura agricola siamo passati a un'era industrializzata per passare adesso addirittura a una cosiddetta società postindustriale quindi da una proprietà fondiaria una proprietà statica a quelli da quelle immobiliare pensate all'economia Castrense o cittadina
Si è arrivati nel giro di pochissimi anni alla rivoluzione industriale alla rivoluzione imprenditoriale dalle macchine assai più dinamica di quello che era appunto alcuni anni or sono
Oggi ci confrontiamo con qualcosa che molto diverso siamo approdati alla ricchezza delle idee al capitale dell'innovazione nella società uso un termine che oggi di moda invasività dei saperi nella Società delle conoscenze
E a fronte di questa straordinaria innovazione si può constatare il cammino della nostra società in termini di istruzione e scendo adesso al tema di questa convegno in trent'anni sempre i trent'anni gli analfabeti italiani sono scesi dal cinque virgola due al due per cento
E gli italiani in possesso di licenza elementare sono passati dal settantuno per cento al quarantacinque per cento mentre naturalmente
I possessori di licenza media si sono più che raddoppiati erano il quindici per cento oggi sono il trenta per cento
Quelli di diploma di scuola media superiore ci sono addirittura triplicati dal sette al diciotto per cento o meno del triplicati
E i laureati sono raddoppiati passando dall'uno virgola otto per cento al tre virgola sei per cento
Quindi enormi progressi in termini distruzione ma se poi ci confrontiamo anche con i dati attuali con il resto del Paese vediamo quanto questi dati sono penalizzanti
Io ripeto non voglio tediarvi con i dati analitici che poi riescono difficilmente avrà se raffrontati però qualche altro numero vorrei dar loro perché
Questi i dati che vi ho dato e che sono in un certo senso notevoli per il progresso ma notevolmente distanti dagli altri Paesi
Se si scende a a a non alla generalità dei cittadini ma a considerare la fascia più giovane della popolazione quella compresa fra venticinque e quarantaquattro anni
Si può Bellion vedere qual è la situazione del Paese ecco allora
In queste nuove generazioni i diplomati che sono il diciotto per cento in media nazionale per quella fascia di età arrivano al quarantacinque per cento
I laureati che sono il tre virgola sei per cento arrivano al dieci per cento
Anche qui bene
Però volevo solo ricordare che di fronte al quarantacinque per cento dei nostri diplomati ce l'ottantotto per cento dei diplomati negli Stati Uniti l'ottantadue per cento in Gran Bretagna l'ottantanove per cento in Germania ottanta per cento in Francia quindi divaricazioni enormi
Così come quel dieci per cento di Ilaria e i consigli lauree conseguite in Italia in quella fascia di età si confronta questo dieci per cento col trentacinque per cento Stati Uniti ventiquattro per cento inglese tedesco venti per cento in quello francese se poi scendessimo a considerare singole leve vedremo che i numeri cambiamo Emilio erano un po'però questi dati vorremo trasmette di proporre darvi la sensazione del grande divario
Allora
Tornando al fatto che stiamo per affrontare il nome in legno volevo subito dire che queste è l'aspetto il primo aspetto un po'paradossale della situazione italiana quello sul piano dei fatti si distingue molto dal piano delle parole
Siamo entrati nell'era della globalizzazione una parola che pronunciamo continuamente ci troviamo alle soglie della comunità telematico con tutte le sfide che la competitività internazionale di questo fin e secolo cifre annunciate per i prossimi anni
In realtà però questi appuntamenti con la col questi confronti non possono essere per noi non sembrano rappresentare il nostro immediato futuro
La prima autentica sfida per noi e per la nostra scuola è infatti è ancora quella vecchia cioè recuperare quelle gambe di formazione
Quel gap di preparazione che separa il nostro Paese dagli altri partner non dico americani ma dagli altri partner dell'Unione europea e deve quei Paesi a maggiore industrializzazione
E quindi questo gap senza un salto di qualità educativo e culturale e questo lo dico perché certamente dei progressi sono stati fatti
Ma il mondo cammina così velocemente che se pensiamo che per risolvere questi problemi dobbiamo avere pazienza dobbiamo avere tanti anni di fronte a noi noi siamo dei perdenti
Così come il mondo ha preso a camminare velocemente altrettanto velocemente bisogna operare le riforme per adeguarci a quello che riguarda il resto del mondo però in Italia abbiamo anche qualcos'altro e veramente singolare quella che è stata oggi tema di questa tavola rotonda quella dell'antica diatriba fra la scuola pubblica e la scuola privata
Ed è una contrapposizione originale tutta italiana tutta nostra dal momento che questa diatriba questo confronto è stato superato l'irrisolto in tutti i Paesi a cui facciamo riferimento i Paesi industriali con i quali ci confrontiamo è stata superata per abitudine ma soprattutto per doverosa necessità di concorrenza e di cooperazione
La stessa se guardiamo l'Unione europea noi siamo membri fondatori dell'Unione europea ma il nostro paese si è espressa due volte la comunità europea per far affermare la parità fa la scuola privata e scuola pubblica
Nel mille novecentottantaquattro quindi sedici anni or sono con la la risoluzione sul problema della libertà di insegnamento e della scelta libera da parte delle famiglie e delle istituzioni
E poi è tornato ancora sopra nel mille novecentonovantaquattro
Nell'ambito del progetto costituzionale dell'Unione Europea con una risoluzione analoga sui diritti della scuola chiamata libera in questo caso
Allora
Io mi oppongo e mi pongo una domanda ma si può affrontare il due mila con questo problema ancora aperti
Ecco qui sta secondo aspetto paradossale quello proprio sul piano delle idee e qui vengo ai vincoli che ministro esponente importante del Governo a come limite questa vexata quaestio situato a tutt'intorno abbiamo scritto ma lo dico l'aggettivo dico Alphamon suo articolo trentatré della Costituzione
Che riconosce a enti e privati il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione approvi virgolette senza oneri per lo Stato chiuse virgolette così dice l'articolo dalla Costituzione
Se andiamo a vedere i lavori preparatori dell'Assemblea costituente questo le le questo testo letterale ufficiale significa che i privati che istituiscono scuole non hanno diritto di ricevere finanziamenti statali
Ed è il riconoscimento quindi da un punto di vista generale della cosiddetta eguaglianza formale ti considero uguale
Ma nega quest'articolo Della costituzioni in via di principio qualsiasi discriminante Brunetta pardon in via di principio pazienti di discriminazione dei diritti ma non attua quella che formalmente dice essere una parità ma non esclude quest'articolo della Costituzione che per esempio lo Stato
Possa concedere a vario titolo agevolazioni o contributi diverso il faro riferimenti dopo specifici a soggetti per esempio differenti dai gestori privati di scuole per esempio gli alunni
Le loro famiglie basti pensare per esempio come qualche volta già avviene alle cosiddette borse di studio
E questo allora
è il riconoscimento della cosiddetta non eguaglianza formale ma di un'eguaglianza sostanziale a cui dobbiamo pervenire il cui il Paese deve pervenire che realizza un'aspirazione moderna è una parità di fatto e non solo di diritto secondo una linea che informa tutta la Costituzione alla quale dobbiamo tutti sottostare è il principio in base al quale non basta considerare tutti liberi in eguale misura e trattare tutti allo stesso modo
Ma talora per permettere questo occorre crearne o favorirne le condizioni che hanno termino i principi sono importanti
Perché senza i principi non si riesce a procedere Massei principe l'incipit non si traducono infatti comportamenti provvedimenti e quant'altro i principi riteniamo in tasca e non ci facciamo ora in Italia nell'Italia reale di oggi tutto questo è molto problematico sotto il profilo ideologico delle appartenenze dei valori di riferimento tutto trasformiamo noi siamo italiani e tutto trasformiamo in dispute fortemente ideologiche
Non si può per esempio dimenticare che nei dibattiti in corso c'è una carica drammatica sovente di risentimento che si esprime nelle discussioni lo vediamo sia fra privati sia nelle pubblicazioni dicevo questa carica si esprime nelle discussioni fino a sfociare talvolta in una in comunque di in Comune di incomunicabilità assoluta non ci capiamo non riusciamo a non vogliamo cappuccino che non ci capiamo ci capiamo e come ma non ci sforziamo minimamente di arrivare a delle soluzioni
E allora fra le virtù fra la virtù così tra virgolette al repubblicano Anna che rivendica allo Stato la titolarità dell'istruzione pubblica e la rivendicazione liberale non parlo privata ma liberale
Di una pluralità di soggetti in concorrenza perché deve permanere questa frattura storica storica e antitetica al mondo in cui viviamo ma soprattutto agli anni che andiamo avrà ad affrontare prossimamente
Il tema della scuola rappresenta soltanto l'investimento collettivi
La sua essenza anche un patto fra gli italiani perché la scuola e uno degli strumenti principali attraverso cui la società si riproduce
E definito la oggi vuol dire scegliere come saremo o come saranno domani i nostri figli e i nostri nipoti come dice D'Antoni vediamo curarsi che stiamo meglio nonché stiamo peggio ha ragione D'Antoni
Allora si vede bene che l'ostacolo principale dell'articolo trentadue della Costituzione nonostante la formulazione senza oneri per lo Stato perché questo quanto viene negato in realtà è il principio stesso che lo Stato possa ad indicare a un bene così prezioso ad un servizio tanto essenziale come quello dell'educazione e dell'istruzione
E non sembra possibile che date le caratteristiche di corrispondenze obbligatoria e di valenza erga omnes questa funzione possa essere delegata ad altri
Come si fa a sostenere alcune va un po'di polemica credo che fra vivi questa conferenza come si fa a sostenere
Che l'eventuale introduzione della parità avrebbe come effetto la balcanizzazione uso questo termine perché è stato usato usato per effettua la balcanizzazione della società
In quanto i cattolici si farebbero le loro scuole gli ebrei le loro e così i musulmani e così gli stranieri anni fino a tutte le espressioni dell'esoterismo e tutte le frange settarie
Questo vorrebbe dire se si a solo sì sì abbraccia questo concetto vorrebbe dire che l'idea stessa di Società aperta e cioè di democrazia novità diciamo a parole ma che in realtà sta scomparendo
La società possiamo dire di volere alla e di
Perseguire l'aperta
è aperta quando è aperta a tutte le visioni del mondo
Filosofiche e religiose ha più valori
A più partiti ha più proposte per la soluzione dei problemi e delle esigenze che la società ma di fronte a scale differenti di necessità e priorità sia individuali sia comuni alla massima quantità di critica
Essa è chiusa soltanto per una categoria per gli intolleranti
E gli intolleranti non hanno diritto di vivere in una società che vuole perseguire il bene collettivo e il bene comune ma forse
Ma forse si sono per usare il termine di prima balcanizzato e la società tedesca quella olandese e quella francese quell'inglese o spagnola dove in realtà esiste la vera libertà di insegnamento
E è lecito chiedersi a chi giova alla libertà
La ostacolo principale io credo che sta piuttosto nel fatto che questo articolo trentatré della Costituzione individua nella scuola il principio essenziale scuola di Stato
Di presidio essenziale della libertà di insegnamento e dell'autonomia del processo formativo e informativo
Fino a quasi a scambiare o identificare il concetto di Stato con quello di libertà
Che era una concezione
Che era una concezione che negli anni passati nei decenni passati in questo secolo ci ha procurato tante sciagure identificare lo Stato con la libertà
E non colloca pertanto la scuola pubblica e quella privata sullo stesso piano di parità fissa un unico e stesso soggetto tutte le figure coinvolte in questa funzione
Se voi ci pensate identifica il garante della prestazione la scuola dell'obbligo uguale per tutti
Sia con l'erogatore finanziario che su chi tira fuori i soldi secondo gli obblighi fissati dalle la Costituzione sia con il suo possibile organizzatore che diventa però in realtà anche in un unico gestore
Dal momento che l'accesso al privato è considerato tra virgolette eventuale e quindi cade il problema della parità viene a cadere il problema dall'apparenza
Allora
Questo è un principio dico che quando gli ideologismi hanno il sopravvento e non è un detto biro si dice che i morti seppelliscono i vigili e quindi questo non dobbiamo assolutamente
Allora per affrontare questo nuovo secolo però a cui fra poco in cui fra poco interverremo occorre compiere un grande salto culturale ma occorre controllo come dicevo prima presto e non pensare che sia una cosa graduale che possiamo avanti portarci avanti ma
Senza essere irrispettoso per la costituzione cosa che non farei mai vorrei ricordare che la formulazione dell'articolo trentatré della Costituzione italiana appare virgolette birichino come formulata e può questa formulazione effettivamente prestarsi a fare da paravento a un assetto istituzionale anomalo quasi un alibi per una discriminazione latente strisciante ma di fatto esiste
Dire infatti che la pronuncia costituzionale che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo Stato è un pure un femminismo
Prima di tutto perché chi lo legge
Può cadere in un in un in in confusione perché dà adito a una certa ambiguità perché sembrerebbe che la scuola statale sia senza oneri sì e dice che l'istruzione per essere privata
Allora
Anche ministro ce l'ha ricordato non è vero c'è un onere dello Stato per l'istruzione molto sostanzioso sostenuto per le scuole pubbliche che è pari quindi visto il poco a reggere se sbaglio che è pari a circa settantadue mila miliardi comprendendo anche l'università e la formazione professionale
Un studente costa infatti ma l'avete detto anche voi nel film metto nel piccolo film costa quasi otto milioni per ogni allievo alla Statale dell'obbligo e nove milioni nella secondaria superiore
Che il suo iter avvenga in una scuola o nell'altra non muta l'onere complessivo l'OPA siamo al pensiamo al Paese
Se per istruire un giovane ci vogliono otto milioni nella scuola d'obbligo a nove milioni per la scuola secondaria
L'importo complessivo non cambia o non dovrebbe cambiare se questa distruzione e in partita invece che da un soggetto unico lo stato quasi sotto cura ma monopolistica
Dallo Stato età enti liberi che vogliono sottostare ci deve fare
Se quindi quest'onere e sostenuto da tutti coloro che pagano le tasse ma questo è un progetto che è stato ripetuto più volte stasera
Anche da quanti pagano le tasse anche da quanti non hanno figli da inviare a scuola non appare chiaro in virtù di quale principio debba essere limitata la libertà dei cittadini di operare una Cingotta Ship
E poi c'è un altro concetto importante non solo c'è la libertà della scelta
Ma c'è
La concorrenzialità ne abbiamo visto nel mondo privato nel mondo delle imprese abbiamo visto e abbiamo sempre temuto che l'introduzione di una concorrenza più ampia ci mettesse in condizioni di grande difficoltà
Che la concorrenza più ampia il mercato cosiddetto aperto quando si è verificata ci ha certamente messo in difficoltà ma ci ha fatto anche o ci ha obbligato ad essere migliori a sapere che c'è un confronto e che se io faccio un prodotto e la qualità del mio prodotto è inferiore a quella del mio concorrente e il mio concorrente nel campo dell'industria lo sta più in Italia ma sta nel mondo io quel prodotto non lo vendo
Oh io migliora la qualità
Eridu quei costi e quindi i prezzi e oppure venga emarginato dal mercato
Ma questo che vale per un prodotto materiale vale anche per un servizio e vale soprattutto per quel servizio indispensabile che appunto quello di dare distruzione alla alle alle giovani generazioni
Allora non si vede perché come lo Stato finanzia per esempio si dice ma come fa lo Stato a finanziare dei privati ma allora mi domanda ma perché lo Stato accede oggi al finanziamento di attività private che non hanno niente a che vedere con lo Stato
Dal mercato anche carattere per esempio ideologico svolte anche a fini di profitto cito l'attività cinematografica cito quella storia
Quella editoriale lo Stato fra l'altro finanzia organi di giornali di partito che fra l'altro
Tra l'altro
Ottengono il non lusinghiero risultato di moltiplicare le formazioni politiche in Parlamento collega abolendo italiani ancora finanzia cooperative culturali e allora non c'è un principio in base al quale lo Stato non possano finanziare anche quello che padrone finanziarie ma ripartire le risorse che servono per l'istituzione del Paese
Allora permettetemi perché non vorrei annoiarvi con lungo tempo permettetemi di dirvi quattro ordini di motivi che fanno tendere a uniformare la situazione italiana quello che gli altri paesi primo principio
Nessuno nega il fatto che la pluralità dell'Offerta formativa può attivare una competizione positiva la concorrenza che vi dicevo prima e la ricerca di un più alto livello qualitativo da parte della scuola statale
Tutti pensano in sostanza sarà stato il privato a un gioco a somma positiva volto a migliorare semplicemente il benessere dei cittadini nel senso di migliorare quel prodotto che appunto l'istruzione che si eroga alle giovani generazioni
Sembra allora essenziale ricordare che la competizione è un grande principio lasciato ebbro di donne che ne ho sofferto sulla pelle quando la competizione è avanzata e quanti sacrifici e quanti sforzi e quante sofferenze abbiam dovuto fare per migliorarci
La competizione è il grande principio che animato e anima non ci sono regole la cosiddetta economia di mercato ma l'essenza stessa se vogliamo della democrazia il progresso delle conoscenze
L'avanzata della scienza se mettiamo in istituti di ricerca in competizione stare tranquilli che i risultati avverranno prima e meglio fisici avessimo istituti di ricerca che monopolizzano la ricerca di un determinato settore
La storia del nostro Paese emblematica
Migliaia di iniziative di opere sociali ospedali cooperative scuole formano quando poi giriamo il paesaggio delle nostre città l'ossatura di gran parte delle attuali istituzioni e ne non è che vogliamo essere semplicemente cittadini perché disponiamo di servizi e soluzioni
Ah perché vogliamo collaborare alla costituzione di quei servizi e di quelle soluzioni cioè essere non oggetto ma anche soggetto delle cose che la Società di quella consentita ha bisogno per migliorare
Secondo motivo la scuola nessuno può negare che è un settore strategico ma
E questo motivo per la quale debba essere tutta nelle mani dello Stato no a me non sembra che questo motivo che la scuola essendo strategica debba essere delle mani tutte dello stato
Non si può affermare che soltanto e sei in grado di garantire la formazione del cittadino perché è difficile che per esempio un cittadino inglese che si è formato ai tant'sia peggiore da un punto di vista poi della della vita sia peggiore dell'italiano che si è formato nel miglior liceo statale e soprattutto perché l'idea dello Stato etico
Di uno Stato che ha
Solo lui il diritto di formare le menti dei propri cittadini
Si è già purtroppo drammaticamente scontrata con le risultanze della storia e noi ne abbiamo coloro che qui come me non non hanno un po'di età alle spalle si è scontrata con i grandi di questo secolo
Terzo motivo non credo che ci sia un'alternativa per il rispetto del diritto all'istruzione e per l'istituzione di una scuola dell'obbligo alla regolamentazione alla organizzazione statale
La legge del mille novecentosessantadue aveva esteso l'obbligatorietà alla scuola media inferiore all'imposto anche la presenza quella legge delle scuole medie in tutti i comuni con almeno tre mila abitanti e appare chiaro quindi
A tutti
Che in bacini di utenza così stretti così ristretti non esiste la possibilità né alcun interesse da parte di privati a fondare scuole non statali
Quindi senza lo Stato non vi sarebbe sono i fautori della dell'accentramento per lo Stato quindi senza lo Stato non ci sarebbe un sistema scolastico nazionale
Tuttavia e ormai è assodato che standardizzazione dei livelli d'istruzione e livellamento hanno di fatto dequalificato tutti il processo formativo
Il sistema scolastico italiano lo diceva Fossa poc'anzi non è costoso in assoluto il Paese paga il cinque virgola due per cento più del PIL che esattamente nella media dei Paesi OCSE
Come dimostrano alcuni dati però produce meno e produce peggio di quanto avviene nei Paesi con i quali ci confrontiamo
Anche qui è stato ricordato il costo medio per alunno della scuola statale e per esempio notevolmente più alto della della media della Unione europea abbiamo un più diciotto e cinque per la scuola primaria
Più sette virgola cinque per la scuola secondaria sia nei confronti della media OCSE rispettivamente in paesi OCSE più trentaquattro per cento e più venti per cento
Si deve sì registrano inoltre divario abissali credo che voi lo sapete perché se tutti persone che lavorate sui problemi quando sapete che lo Stato spende mediamente un milione e duecento mila lire pro capite per l'istruzione in Calabria e Basilicata
Ma spende seicentosessantaquattro mila lire in Lombardia quindi divari abissali fra l'una e l'altra parte del Ter
Quarto motivo
Se la scuola di Stato se la passa male è chiaro che la colpa non è della scuola non statale che in lista Italia diciamolo con franchezza sostanzialmente non esiste
è una scuola malgrado gli sforzi del ministro che io qualche volta nell'inseguire le cose che vi fa assist di ha portato tante innovazioni diciamo che la scuola statale e mal gestita il sistema scolastico italiano
Nazionale è il maggior datore di lavoro fra tutte le istituzioni gli insegnanti sono ottocentocinquanta mila più dodici mila capi d'istituto
Quasi se voi andate a vedere com'è composta la spezza quasi l'intera spesa per l'istruzione è rappresentata da salari
Che costituiscono il novantuno per cento dei settantatré mila miliardi con soli mille cinquecento miliardi destinati agli investimenti nella con della della pubblica istruzione
Ma negli altri paesi con cui ci confrontiamo europei la spesa dei salari per l'istruzione Abba dal settanta all'ottanta per cento contro il novantuno per cento nostro
E quindi è chiaro che anche gli sforzi del ministro di forze che siedono sì infrangono contro una difesa di interessi corporativi D'Antoni ma ascolta lei su questo
Non mi sono distratto un momento voglio poi per voi ma è proprio il sindacato risiede stabilmente sono pronto se se ne apre il dibattito ricomincio cioè però va avanti ecco la pericolosità del Bardo ridicolizza andate chiamarsi con R. questo poter parlare dovrà dal no io volevo che ricorda
Pensate che in in poco più di dieci anni gli studenti italiani sono diminuiti da nove a sette milioni quindi si sono persi due milioni di alunni
E quindi un quinto degli alunni è calato quelli di elementari sono calati addirittura di un terzo del trenta per cento
Però il numero degli insegnanti anche questo è stato accennato poc'anzi il numero degli insegnanti è calato appena del sei per cento passa dalla guardare al Sud assorbe è aumentato il numero degli insegnanti anche questo controllo abitualmente
Io dico i dati dati statistici io no non è che posso fare
Qui voglio difendere ancora una volta il ministro Berlinguer dopo troppe cattiverie che gli ho detto
Ma voglio ricordare che mani voglio ricordarvi che la vicenda di un disegno di legge che è sintomatico di come l'istruzione sia gestita guardando alle garanzie più di chi ci lavora che alla qualità del servizio offerto FEAGA
Tempo fa il ministro Berlinguer aveva presentato al Consiglio di ministri e quindi al Parlamento un brevissimo disegno di legge che era composto da un articolo e cinque commi
Per snellire alcune procedure amministrative nella scuola sapendo il Parlamento come l'apparato il barbaro intorno ha varato lo ha esaminato e da un articolo cinque commi è diventato un mostro di centotrentasei com'
Quindi
Giustifichiamo anche il ministro di fronte a certe cose anche fare
Allora la responsabilità verso le nuove generazioni futuro dell'Italia nel terzo millennio e nelle e nei è nei confronti delle condizioni che rendano possibile l'educazione migliore le indicazioni
La scuola è uno dei quattro principali pilastri dell'istituzione statale insieme con la sanità con la protezione sociale e con l'occupazione
Ma il rischio così detto fra virgolette di una polemica Zazie ore della scuola pubblica è pura demagogia ed è molto più pubblica una scuola efficiente che una scuola statale
Statale per legge
Pubblica
Nel senso della res pubblica quando la scuola efficiente
La scuola statale imposta dallo Stato è altrettanto sbagliata in posizione sbagliata quanto una scuola privata che fosse imposta da un movimento da una confezione io mi opporrei di occorre in del cittadino che può dire qualche cosa sarei completamente contrario
Per questo si parla di scuola libera della sua scelta di vita etiche pratica rispetto a quella di Stato
Scuola libera non significa assolutamente una scuola classista che tutta presa dal suo efficientismo abbandonasse spesso le persone meno dotate intellettualmente le più deboli economicamente si propone al contrario per rispondere a tutte le sollecitazioni del rapporto fra persona famiglia educazione che la società esprime attraverso la scuola
Quanto si chiede oggi perlomeno da parte mia della modesta posizione in cui posso chiederla quanto si chiede oggi al potere ossia al parlamento e al governo è una trasformazione e ripeto un'altra soluzione che non si trascina gli anni una riforma legislative soprattutto culturale di cui sono più che evidenti le implicazioni economiche umane e di progresso del i passaggi fondamentali sono tre
Uno rottura del monopolio ma rottura di fatto non a parole rottura del monopolio rottura del monopolio vuol dire scomparsa dello stato vuol dire scomparsa nel senso che lo Stato ha titolo e diritto ma in concorrenza con gli altri
Vuol dire alzare il livello del servizio pubblico vuol dire pluralità di offerta
Vuol dire razionalizzazione e quindi alla fine riduzione dei costi
Per questo non giova credo ad alcuno pensare hanno parità come a un compromesso uno scambio politico un baratto anche perché la soluzione al muro peggio a monopolio non può essere il duopolio deve essere una scuola libera pluralistica
Non è il caso
Non è il caso di ricorrere a scorciatoie perché da una parte si parla di orgoglio repubblicano della scuola per tutti dall'altra parte si invoca la liberalizzazione totale
Sì si può passare a un sistema cosiddetto misto la chiarezza deve essere appunto massima precisa definizioni di diritti
Definizioni di doveri di standard di requisiti di risorse di finalità al fine appunto di raggiungere un prodotto scusate sentiamo l'istruzione un prodotto ma raggiungere un prodotto di qualità a costi efficienti
Secondo punto abolizione legale del titolo di studio
La scuola affida
La scuola attuale
Si è conformata agli operatori agli utenti essi omogenei che non chiedono una seria formazione siamo abituati a questo si richiede soprattutto il pezzo di carta che gratifiche giustifichi
è difficile che nasca qui una competizione non può nascere una competizione sì i singoli istituti non hanno l'incentivo a offrire un sito perché un servizio migliore e attirare così i nuovi studenti il valore legale del titolo di studio impone che gran parte del curriculum scolastico venga deciso per tutti dal centro e che per gli standard richiesti siano commisurati su questo scopo primario ma c'è anche di più
Sì è la obiettivo finale finale e la conquista di un pezzo di carta
Per non è tanto la migliore preparazione possibile che si va cercando ma si cerca una strada maestra per una via agevole e sicura meno faticosa per raggiungere questa metà conclusiva che non è una meta
è una prese in giro dello studente e della società nel quale lo studente
Dopo pochi anni deve andare
Abolendo il valore legale del titolo di studio c'è un altro obiettivo si metterebbero fuori gioco gli istituti pubblici o privati che pur offrendo un servizio pessimo però sparano solamente perché garantiscono sempre e comunque
All'altrui alla cui emissione sono a tutti gli effetti abilitati quello del valore legale del titolo di studio
Secondo il mio parere è il nodo Gordiano della scuola italiana
Terzo punto autonomia degli istituti ma qui il ministro ci ha dato prima nel suo intervento molte molte indicazioni già Luigi Einaudi tanti anni fa nella sua solitaria predica inutile per l'abolizione del valore legale del titolo diceva già allora aveva segnalato che al di là della questione finanziaria
Che l'integrazione nel sistema di istruzione pubblico comporta per necessità per le scuole private l'obbligo di assoggettarsi a regolamenti governativi
Senza volere lo diceva Einaudi allora senza voler individuare la indicati invitati questa attività regolatrice perché oggi tutto quello che regola vicino al centro
I istituisce subito una una specie di di preoccupazione di di di reazione negativa a
Bisogna certamente trovare delle istituzioni si è parlato poc'anzi delle Authority si è parlato di altre istituzioni che naturalmente
Oltre la concorrenza che si stabilisce fra livelli istituti che operano sul mercato garantisca anche la serietà di questi istituti
La scuola libera anche nella formula ora corrente di sistema pubblico integrato con insomma problemi che concernono anche la piena libertà delle scuole private
Chi eppure essa costituzionalmente protetta ma non attuata di fatto
L'unico sistema in grado di salvaguardare di salvaguardare autonomia rispetto alle garanzie costituzionali
E qualità e allora quello di un'agenzia nazionale per la valutazione del sistema scolastico cui affidare il giudizio indipendente sull'affidabilità e validità per tutti gli istituti pubblici o privati che essi siano
Nello stesso senso si dovrebbe presupporre un ruolo finanziario dello Stato più oggettivo meno discrezionale e soprattutto meno centralizzata per esempio attraverso l'assunzione delle spese del personale insegnante anche delle scuole private o il riconoscimento di eventuali agevolazioni finanziarie direttamente le famiglie a Como accennato prima
Voi spetterebbe la responsabilità e la libertà della scelta della scuola in cui scontare questo aiuto che potrebbe essere un credito fiscale un bonus
Un voucher
In uno strumento che consenta appunto di arrivare a finanziare la scuola
Mi mancava un minuto e ho finito non ho abusato della vostra pazienza
Negli ultimi anni rispetto alle condizioni politiche in cui il Paese ha vissuto e all'inerzia precedente sono state compiute questo lo voglio dire anche per i qui presente il ministro passi molto importanti
Sotto diversi titoli per esempio nuovi esami di Stato per la scuola secondaria superiore laurea per i futuri maestri specializzazione dei docenti di scuola secondaria con un corso post lauream
Soppressione degli istituti e delle scuole magistrali
Innalzamento dell'obbligo spia scolastico riordino dei cicli riforma degli organi collegiali collegiali introduzione dell'autonomia prima con il progetto educativo d'istituto quello che si chiama pay
E poi col Piano dell'offerta formativa quello che si chiama POF Piano offerta formativa
E anche quindi tante cose probabilmente ho dimenticato le altre
E quindi anche sotto l'aspetto della corrispondenza di intenti fra Ministero della Pubblica sì istruzione e il cosiddetto buste cioè Emily non è più ministero sia dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica
Ma siamo alle soglie del Duemila delle dimissioni della scuola sulla scuola del due mila impongono maggiore chiarezza maggiore determinazione velocità di decisioni non si possono raccogliere le nuove sfide se non parlandone e non attuando le se non si vince l'ultima la più importante introducendo pari dignità
Pari competitività a tutti i protagonisti dell'educazione e del suo
Grazie grazie dottor Romiti i lavori proseguiranno ora in questo modo abbiamo un firmato con una breve intervista Viviane Reding di cui dirò subito la commissario europeo con la delega l'istruzione e la cultura
Dopo il filmato il dottor Ferak ha chiesto di chiudere brevemente le sue riflessioni della primissima fase e avremo un'altra breve replica la signor ministro via il sacrificio spero modesto dell'intervallo ma molti di voi
Partiranno prima della cena e quindi in questo modo riusciamo attenere dei tempi fissi per tutti
Direi prego filmato e da produrre che replica
Signor Arena Aristide attengano all'Europa nell'ambito della scuola di educazione della cultura nel prossimo millennio
L a settantotto funziona tanto è innanzitutto una stradina strane illusionista per locali europei Menandro dinamicità venale scelte tecniche organizzato se più realiste regionali il pluralismo naturali c'erano state attenti mai lombardo Guerrini nascose grosse era un assembramento predestinazione influenze arricchiscano le riferì infine se accademie d'integrazione separati in effetti italiano quindi poi condusse alla mia cultura dinanzi incitava senza impianto elettrico scorse ninne nanne Europa di famiglie riunite hanno un po'a scendere in scienza esclusive accusa infatti l'uomo con un altro Anabasi torna quando il signor sia una finestra ostello che ci sia degli ultrà
E canapa settantotto
Per rispondere a queste sfide culturali come si preparano istituzione europea crescono Graffeo fu oneroso Capuzzi ex giovanissime così magari sia garantito un segno insegnamento lei è mio
Compito che è quello ogni eventuale film detrazioni sinusite bassi creasse una connessione di La sette tale ministro dell'educazione tondo tutte ne la concessione Hernanes unicamente sì Belleri lessare gli onirici per e c'è un manifesto di agonia coltellate Fiaccone il l'attenzione anche i resti in Italia nostro modello latino al signor detto quasi una l'attenuazione rispetto ai loro tondo seggi Cassio nazionale e Rossella vertici sono assegnate così Radiobus uno Cunningham libanese comuni locande rimanenza basilari come sanità in Ferrari sul manico ripresa Massimo ritenendo che non neanche nelle inseguiti un fisico bisogna coordinare il fratello Enzo Iannelli raccontano idoneo avvenuta ma non strong sell nell'una e nell'inverno essere discriminato in ogni anno pisana Milano città di alcuni Formigli altro l esordio l'effetto cultura e tradizione culturale come valorizzare questa tradizione culturale per la formazione delle nuove generazioni
Con insiste no e forse Cappelletti nato assente passi senza alcun dubbio a margine la nostra normalmente non citofono in Italia uno parziale Susan Wallace una stranissima così non sorgano strani arriviamo antisociale costiera lei nasconde un però hanno un accenno è assai complesso industriale indiano comunque aziendale o se nasce coniare un bus lasciando il nostro bisogno solo da un punto di vista puramente commerciale
L'economia oggi possiamo dire va bene servizi a Cancun tenuta Nalesso e giunto il deciso di Visco offrire nei cento in anticipo non sarà unanime quello che c'è in ogni potersi anche agli altri nella umanista meglio quella continente illuminato nazionali fissati a volte attorno a questo Pumas non punta ad una il nostro è un modo Lases dell'uomo complesse tutto questo non le seguenti investe nell'ambito dei programmi non si può solo a prendere una durante Michele è un fondamentali indiana non Cirillo uomo la sua essenza e penso che la venire a Sanremo
Io prossima inevitabilmente a casaccio entro un uomo insomma il seminario se la sua unicità al centro d'un nostro aggiunte
Se l'esame la differenza tra noi e Lerna esclude andando successi e hanno delle fondamenta della nostra cultura e la Santa Messa non sia intesa da ritrattista y su quello che è importante versando un pensiero tanti Riduo dall'artista c'è una straordinaria un di chiusura salvaguardare il pluralismo
Tutelare dei lavori con un'anzianità scusi unico proprio su questi cerimonia insegnamento cattolico ha un ruolo chiave o la la nostra tiene il nostro episcopato combattono una battaglia contro le sanzioni ed esclusi neanche un data sulla uno nell'altro a farla anzi garanzia offesi conoscevamo l'afflusso iniquo anche
Aziende ci rimandano serve l'identità saremmo riusciti a costruire una nuova umanità buoni rimangono gli altri e culminante tutto ciò italiana Tancredi nel nostro insegnamento stiano attenti bisogna ma prenderemo nostro seguono Quinto riuniti in un uomo tubini gonne obbliga incerto pure museo alla centro del nostro impegno quotidiano Bertinotti chiamai e anzi e dell'economia chiarissime denario insomma un altro un attimo stabili economia lunghi consumismo influenza tutta la salsa quindi si rende le radici cristiane vanno tutelati hanno riservati non è soltanto un problema di libertà Cherie nelle mani riservare le radici cristiane del nostro pensiero potrei bisogna che questa visione dell'uomo fondata sulla pista indicata tende anche a quelli che non sono cattolici a quanti vivono in lotta che sono tenuti a rispettare gli stessi principi della ferita assetti sui principi rispetto lungo i suoi diritti dobbiamo adoperarci perché questi concetti azionisti in un insegnamento e non restino confinati alimentazioni cattolica chi lo ribadisco ha un ruolo predominante in questo senso no
Punto no
Grazie ora contro il dottor Ferrari conclude le sue riflessione
Prego
I letta dice il pezzetto per
Cioè scusate
Il progetto perdere Office Plutarco
John del via al palo
Do le sa fare Italian non intervengo negli affari della Repubblica italiana me
Dice ho tolto il
Dei fondi fissi model Repubblica del non segniamo
Ho sentito la difesa Biondi
Ho sentito la difesa di un modello repubblicano della democrazia
Giuseppe Motti chi gli ha tutto il model tu ossido segni mo'tonda Democracy ci sono ancora altri modelli per pensa alle relazioni tra democrazia e informazione
I cenni Rossotti dissi Petretto del frigo smanie l'io che sono
Bossi l'ha fatto oltre la Democracy e la formazione c'è un cuore
Ci sono anche modelli più recenti per pensionare il rapporto tra democrazia e formazioni equazioni nota model atteso lei di viti eletta non ogni modello pattugliatori ripetitivo privato e lo Stato misure model acqua sacchi è un modello a tre attori default di Prison please parce dizione spifferi d'Raoux ed Marcel cosce presto in modello difeso di più a un più di più i più tra loro che si inspira nuota però ULSS il filosofo americano emerse nel corso del suo secolo ciò francese sette quattro sulla di PG
Letta e Lacco minuterie vale ci sono tre attori identifico lo Stato incalliti UE le la comunità degli pipa Dori
Del cinquanta secondo quanto
Dice assistere e i giornali più giù l'ho segnano cattoliche service public
E insisto ripeto che l'insegnamento e cattolica un servizio pubblico
Se poi si dei Jarrett con il auspico osserva nelle OPA belles
Anche loro l'Europa dell'Est riconosce questo principio adesso
Letta pei nelle sale Olli tiranni o Polonia o comunque i a Oslo per chi io Cecchi de'potesse del secco il cattolico solo il prezzo agli altri soli pagate dal centro del paese già dell'est dico vaniglia lo Polonia ombre io Slovacchia e c'è chi ha il GF si siano appelli al su eccolo cattoliche con Contri le colleghe tesi col Catholic delle storie faccio qui una per la loro insegnante di appagare di incontrare questi i loro colleghi dell'opera per lo l'Europa dell'Est Lupu Vosa pompo di la passò step dopo otto in maniera della sua da loro possiamo acque
Sentire la presenza dei paura della complessivo della fede io quasi Antoine e terzo punto
Cioè e la oggi la conclusione sette giorni
Voglio elargire la conclusione per questa tornata più qua quindi tutto un pivot il Fidel mondo Ducato lì noto il spessi fitti specifici temi dobbiamo criteri noi cattolici
I conti dell'Italia la nostra specificità dopo Vesperae dell'applica di piede il PD nel rispetto per la pluralità delle culture ed ha un peso la prive di chiede dodici rispetto a che la priorità dell'edizione il Felicity leso organizzato ex marito aiuti comunque felicitazioni per questo congresso
E ora la replica attesa ed è anche l'ultimo intervento prima delle conclusioni sull'Antonelli Gervasio ministro grazie
Io non desidero replicare perché non sarebbe forse neanche corretto
Che consiglio solo replica
Voglio solo fare due considerazioni
La prima è la seguente
Nel descrivere le condizioni della scuola italiana
Che certamente residente complessivamente intesa che certamente mi con nel confronto con altri Paesi anch'io europei
Ha dei punti di debolezza
Storici
Mi sembra corretto che noi partiamo dagli ultimi dati non da alcuni dati che circolano e che però sono sensibilmente invecchiano
Appartengono a qualche anno fa spesso ne cito uno uno su
Nel mille novecentonovantotto il numero dei ragazzi chiara
Nella scuola statale e non statale ha raggiunto il diploma
Ieri di maturità
E il settantuno per cento dei gruppi coetanei
E un dato straordinario perché la Germania che era più avanti di tutti
Sfiora il novanta ma noi siamo partiti da una cifra che appena su quindici anni fa superava la metà
Quindi negli ultimi anni c'è stato un processo importante di accelerazione
Allora se non ci fermiamo ad un dato invecchiato non comprendiamo che in questo momento nella scuola c'è un forte dinamismo
Noi stiamo conquistando posizioni che ieri non aveva sarebbe non solo ingrato ma non per oppure pensiamo alla crescita sensibile della scuola materna grazie a tutto il sistema
Per fare un altro esempio che invece ci colloca molto avanti rispetto all'euro
Perché abbiamo fra le migliori scuole materne del mondo
E questo fra le migliori scuole materne del mondo
E dobbiamo avere l'orgoglio di dirlo perché parliamo soltanto male del nostro è fra le migliori scuole elementari perché ce lo riconosce anche l'Osservatore straniero quindi abbiamo questa s'visione dinamica e alcune di queste cose non sono di oggi e quindi non se ne può menare vanto soltanto degli ultimi anni
Noi abbiamo proceduto di una riduzione del numero dei docenti
Anche questo naturalmente non siamo potuti andare avanti in modo selvaggio perché in Italia
Non era possibile usare questa leva per aumentare Lino quotazione forse non è permesso manco dalle leggi quindi anche qui processo di cambiamento è stato in atto e tuttavia non poteva essere fatto in un modo come si fa con calcoli economici a tavolino ecco questo lasciatemelo dire
Così pure nel bilancio dello Stato
Le spese non di stipendio cioè la parte di investimento era fino a due anni fa del due due per cento rispetto al bilancio complessivo ora è salito al tre virgola due sono piccole cose che però indicano come c'è un'inversione di tendenza
Io ringrazio come dottor Romiti della puntuale l'elenco che ha fatto delle novità che sono state introdotte ma mi permetta di aggiungerne un altro paio noi abbiamo una legge che riforma il ministero per la Pubblica Istruzione e lo decentra fortemente deve essere attuato perché del luglio abbiamo una legge che istituisce il sistema nazionale di valutazione per valutare la scuola dell'autonomia deve essere attuata ma già una legge nei parlamenti precedenti queste leggi non arrivavano mai in porto sono state soltanto dibattiti parlamentari abbiamo un un nuovo contratto c'è stato riconosciuto che grazie anche alla discussione con i sindacati
Ha consentito di introdurre una differenziazione nel corpo docente valutare la qualità e questo è costata e costato perché c'è una cultura dominante in quel mondo che non accettava questo fa
Noi abbiamo oggi una formazione esposto secondaria che stanzia che legge dello Stato
Che sta iniziando con duecentotrenta corse quest'anno e cinquecento l'anno prossimo che Sergio un primo esempio di integrazione fra regioni ministero del lavoro Ministero dell'istruzione ministero di università e parti sociali è un sociologi lo riconosco però è un'inversione di tendenza ecco una dinamicità
Abbiamo l'obbligo formativo che tu stesso hai citato non vorrei continuare perché non sembra ecco però prima di tutto abbiamo l'autonomia
E allora chiediamoci perché essa sarà in grado di creare le condizioni di vera libertà dell'intero sistema
Ed è la cornice
è la cornice istituzionale complessiva di sistema nella quale anche una dialettica positiva tra scuola statale e non statale acquista un vigore che ieri essendo la scuola statale soltanto centralizzata e di provenienza tutto dall'alto avrebbe creato dei pro
Quindi anche questo è qualcosa arrivo
Non ho eluso prima il problema non lo voglio illudere neanche adesso
Sono molto grato per l'ospitalità che mi è stata offerta in questo luogo io sono sardo e noi abbiamo un sacco il senso dell'ospite scusate se ve lo dico
Sono molto sensibili grato voi della vostra ospita
Vivacemente esprimere con sincerità perché stimo gli interlocutori tutto il mio sino a proposito di parità
C'è anche da dire che per cinquant'anni non si è far
Non basta non basta ma non sempre
Noi oggi siamo a un passo da bere una legge che soddisfa una parte e non soddisfa l'altra
Io non porto la colpa di quei cinquant'anni
Allora
Me ne assumo tutta la responsabilità
Allora
Noi ci troviamo di fronte a un problema
Il governo e disponibile
A discutere possibili
Elementi di modifica
Tuttavia ha una posizione ferma su una cosa
Se questi elementi di modifica del testo attuale diventano un rischio ve lo dico con franchezza e lasciatemelo lasciatemelo perché ragionamento Romiti la tolleranza
E il modo in cui si può si può stare insieme fino in fondo
è io sono sicuramente un reprobo chiude sbagliate abbiate la pazienza di ascoltare
Che si faccia come in tutte le legislature precedenti
E che una modifica sconvolga gli attuali accorpati
Non determini il crearsi di una condizione di effettivo successo
E quindi si blocchi tutto e si ritorni a zero
Il sottoscritto e il Governo hanno il dovere di chiedere l'approvazione della legge come perché
Noi ci troviamo di fronte a questo bivio il governo il sottoscritto portano la responsabilità di raggiungere un successo non di arrivare ad annullare tutto
Ve lo dico con franchezza e so che questo può essere per taluni un Amaro per Talal trino ma noi abbiamo il dovere di un risultato i trecentosessantacinque miliardi che possono dal primo gennaio se si approva presto
Essere spesi rischiano di andare in economia e di perdersi
Si rischia di non avere queste risorse si rischia consentitemi
Di non approvare una norma che istituisce il Sic sistema nazionale di istruzione e che erige a pubblico servizio tutto ciò che dentro l'indirizzo generale e attività di istruzione e di formazione
E questo principio che è straordinario che il più importante di tutti che è un grande principio dichiarazione effettivamente il principio paritario sul piano dei principi che non c'è nella legislazione attuale
Io non lo voterei artiche queste la mia opinione
Allora se c'è un dissenso emerga ma allora deve essere merger e anche la valutazione di tutti i rischi in questo proporsi bene aggiungo il terzo
Permettete
Il giudizio di costituzionalità di una legge
Di conformità di una legge la Costituzione
Non viene dato dalle opinioni dei giuristi o degli imprenditori o dei ministri
C'è un solo una sola istituzione che detiene questa facoltà ed è la Corte costituzionale
Tutto ciò che noi voteremo in Parlamento su un tema che ha rilevanza costituzionale articolo trenta articolo tre articolo cinque articolo trenta articolo trentatré che articolo trentaquattro ha voglia di rilevanza costituzionale passa al vaglio della Corte perché si troverà sicuramente in Italia una persona che farà ricorso come si è trovato su questa materia la corte che è stata investita e ha pronunciato due ricordo indirizzi diversi uno sulla materia del diritto allo studio nei confronti delle scuole non statali si è già pronunciata
C'è giurisprudenza costituzionale abbiamo un ragionevole pensiero che su questa tematica non ci sia il rischio di una bocciatura
Quando è stata mandata alla Corte un'altra legge quella antica non recente della Regione Emilia-Romagna la corte ha si è pronunciata solo in termini di ammissibilità del ricorso non si è pronunciata riguardava la finanziabilità
E tutti i ragionamenti talune i quali sicuramente condivisibili sull'erogazione di fondi dello Stato le scuole non statali non si pronuncia noi non sappiamo come si pronuncerà
Il ministro ha un altro dovere oltre a quello precedente
Di proporre anche a questa solenne assemblea anche al mondo della scuola non statale ispirazione cattolica
Non soltanto il rischio di un nulla di fatto e quindi la valutazione in termini di opportunità e di realismo e gradualità
Circa ciò che è meglio se non avere Imi-Sir rischiare di non avere niente oppure di fare un passo per poi successivamente procedere ma c'è un secondo dovere
C'ha un secondo dovere ciò secondo dove
Ed è quello di dire
Non non sappiamo il parere della maggioranza della Corte costituzionale perché si sa che si vota a maggioranza non conosciamo che cosa potrebbe venire dà un giudizio di costituzionalità
è saggio che noi facciamo uno sforzo sovrumano dopo cinquant'anni partoriamo una legge e poi ci esponiamo ad un eventuale giudizio che domani potrebbe rimettere al esso si in non cale questo sforzo ora meglio percorrere una strada che abbia possibilità di evoluzione successiva graduali Istica nei termini dell'ammontare della Borsa
Ma che comunque si mette al riparo di quel giudizio è quindi crea una condizione di effettivo passo avanti io ho il dovere di proporvi questo problema
In coscienza
E ho il dovere di chiedere che voi mediti atte su questo non in questo momento in cui posso capire che l'amarezza di taluni forse la delusione possa dettare un comportamento Maiolo questo dovere e sono qui a testimoniarlo e lo dico ringraziando caldamente
La Conferenza episcopale gli organizzatori di questo di avermi dato l'opportunità sia pure con fra qualche mormorio più o meno affettuoso la mia opinione e vi ringrazio
Il prodotto
No no settanta non è così
Sì ma mi volevano
Grazie grazie di nuovo al signor ministro e grazie a tutti gli intervenuti
Direi che
Nel chiudere la mia parte di moderatore dire che se la tavola rotonda forse non ha raggiunto l'obiettivo mangiano annunciamo come massimo ambizioso di tante idee nuove l'obiettivo intermedio raggiunto cioè nella chiarezza delle posizioni l'apertura ma non è l'apertura di Patti somministro di un altro ulteriore tema c'è questo ruolo così temibile nota la Corte costituzionale
Un obiettivo minimo l'abbiamo sicuramente raggiunto tipo fra consensi e dissensi siamo rimasti qui tutti inchiodati non ci siamo annoiati
Ma dire che questa al di là della facezie testimonianza della davvero crucialità di questa questione
Per il futuro è più all'inizio storniamo è un futuro che è già presente ma dire che questa capacità di guardare lo si chiami cattolica mente bene comune lo si chiami laicamente interesse generale ma che si guardi al domani questa mi sembra davvero una questione che dovremmo dovremmo risolvere accanto a grazie delle scuse la mia incapacità di moderatore ma di questo avevo preavvertito gli organizzatori ha fatto sì che no no no
Che quartiere qualche intervenuto fosse penalizzato non faccio nomi depenalizzati Moggia promesso segretario generale D'Antoni che in una prossima occasione gli darò il doppio dello spazio ritmiche in questo modo cerco di riparare non so infine se l'andamento della tavola rotonda abbia agevolato le conclusioni che sua eccellenza monsignor Antonelli si appresta a trarre ma segretario generale dalla Conferenza episcopale italiana come al solito sarà bravissimo per concludere grazie grazie
Grazie ai nostri illustri ospiti è stato un incontro lungo mi pare sono tre ore e mezza
Ma il tempo è passato in fretta siamo stati interessantissime è stato un momento veramente bello adesso allora dico che se vogliono rimanere siamo contenti loro però sono liberi di uscire
Anche voi lo siete ma mi auguro facciale un altro picco un'altra piccola sforzo
Per far presto leggo senza tante chiose senza tanti commenti
La prolusione del cardinale presidente della Cei ha introdotto i lavori di questa Assemblea
L'intervento peraltro molto meno impegnativo del segretario generale la conclude
Così si sottolinea quanto è scritto
In cima a questo cartellone che campeggia dietro il tavolo della presidenza che cioè il soggetto promotore è la Conferenza Episcopale Italiana
Questa Assemblea è dunque segno della forte attenzione che la Chiesa in Italia a per la scuola
Per tutta la scuola e per la scuola cattolica in particolare
Questa Assemblea è segno della premura piena di amore e di speranza con cui la Chiesa guarda i bambini i ragazzi e i giovani
Tra gli organi della nostra Conferenza Episcopale penso di dover ringraziato i in modo particolare anche a nome di tutti voi
Il Presidente sua eccellenza monsignor Egidio Caporello e i vescovi la Commissione per l'educazione cattolica la cultura alla scuola e l'università che sono
E insieme a loro monsignor Vincenzo Zani il direttore del nostro sì o nazionale
Con i suoi collaboratori quelli stabili e quelli aggiunti per l'occasione ce n'era bisogno
Se la sei ha promosso questa Assemblea a tutti voi ne siete stati protagonisti
Portandovi la voce delle Chiese particolari e degli istituti religiosi della scuola cattolica della scuola non statale e laica e della scuola di Stato
Dei docenti e delle famiglie del mondo economico e sociale della politica e delle istituzioni
Meritano apprezzamento e gratitudine tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla preparazione di questo evento dando una testimonianza esemplare di collaborazione con responsabilità e comunione ecclesiale
Gli organizzatori e partecipanti dei convegni interregionali e dei seminari di studio
Le associazioni degli insegnanti dei genitori e delle scuole
I due organismi recentemente istituito il Consiglio nazionale della scuola cattolica con il suo presidente qui davanti a me monsignor Cesare Nosiglia
E il Centro studi per la scuola cattolica che hanno svolto un lavoro di approfondimento e di sintesi delle molteplici istanze che oggi emergono dal variegato mondo della scuola cattolica
Un grazie di dissi mo'ai relatori cominciare dal cardinale presidente che con il loro qualificato contributo hanno offerto stimoli e orientamenti alla comune riflessione
Grazie a tutti voi partecipanti all'Assemblea
Che soprattutto nei numerosi e vivaci laboratori avete Espresso le vostre considerazioni e proposte
Sulla base di uno strumento la guida ai lavori opportunamente e accuratamente preparato
E perciò penso assai utile anche se questa mattina per la verità inteso qualche piccolissima critica ma mi sembrava nell'insieme
Sia stato veramente utile
Questa Assemblea è il momento pubblico e solenne di un percorso comune di riflessione di proposta che la scuola cattolica avviato da tempo e che intende proseguire con perseveranza per il futuro
Penso perciò che posso in un certo modo ritenermi dispensato dal presentare stasera alle conclusioni sebbene sia questo il compito che mi viene assegnato dal programma dei lavori
Non è che sono stati Kato ma sono provvisori conclusioni per modo di dire
Del resto sono così numerosi Bari e rilevanti contributi offerti le prospettive intraviste i problemi ancora aperti
Che è una sintesi sia pure approssimativa mi pare proprio prematura e comunque superiore alle mie possibilità
Passo volentieri questa incombenza al centro studi per la scuola cattolica sarà questo organismo a riprendere rielaborare sollecita me
Ente il materiale prodotto da questa Assemblea e a riproporlo alla riflessione e discussione delle scuole cattoliche già nel corso di quest'anno
Spetterà poi al consiglio nazionale della scuola cattolica redigere un eventuale documento che costituisca una sintesi significativa
E a e un'autorevole riferimento per tutto il mondo della scuola cattolica in Italia ecco questo è già un primo impegno
Questa
Riflessione sulla base di uno strumento preparato dal centro studi che poi arriva a un documento del Consiglio nazionale
L'Assemblea dunque in un certo senso continua nelle nostre scuole e si fa in esse discernimento circa la propria concreta identità e la propria missione nell'attuale momento storico
Si fa stimolo ad assumere un ruolo attivo nell'attuale contesto di evoluzione dell'intero sistema scolastico italiano
Nella prospettiva dell'assemblea che continua ritengo di potermi limitare a richiamare semplicemente tre nuclei tematici intorno ai quali mi pare si siano polarizzati i lavori di questi giorni
La scuola come soggetto culturale la scuola come soggetto sociale la scuola come soggetto ecclesiale
Pensando si e impegnandosi a crescere secondo queste tre dimensioni la scuola cattolica ritiene di poter dare un valido apporto
Al generale processo di rinnovamento della scuola e della formazione professionale nel nostro Paese
La scuola come soggetto culturale
Nel mille novecentonovantuno a conclusione della prima Assemblea il Santo Padre ha invitato la scuola cattolica ad essere innanzitutto scuola cioè il luogo di cultura ai fini dell'educazione
Questa consegna ci provoca a non perdere mai di vista la finalità fondamentale della scuola che è il servizio educativo alla persona dell'alunno
Certamente in una società dell'informazione e della comunicazione della globalizzazione della rapida innovazione qual è la nostra è necessario ripensare tutta l'architettura della scuola il riordino dei cicli i saperi essenziali
Ma la prima priorità da mettere a fuoco è il senso stesso della scuola la direzione verso cui andare
La dignità della persona umana esige che al centro ossia l'alunno
Compito della scuola è educarlo cioè aiutarlo ad essere se stesso quindi servirlo
Aiutarlo a sviluppare una consapevolezza critica della realtà e una libertà responsabile
A questo scopo devono convergere le varie discipline con i loro diversi metodi
Il confronto con la tradizione culturale il contesto attuale il rapporto con gli insegnanti e con tutte le componenti della comunità scolastica
Insieme e attraverso l'acquisizione di informazioni culturali e competenze professionali deve crescere la comparve la consapevolezza dei significati e dei valori
Certamente la riforma della scuola deve tenere presenti le attuale esigenze della produzione e del mercato
Certamente da diffuso e generalizzato l'uso delle nuove tecnologie dell'informazione
Ma sarebbe errore gravissimo estinguere o anche solo indebolire la tradizione umanistica della nostra scuola della nostra cultura
Sarebbe davvero triste se si pensasse a formare il tecnico il produttore il consumatore e non il cittadino e soprattutto l'uomo
La stessa formazione professionale per la quale rivendichiamo una caratterizzazione propria con adeguato riconoscimento giuridico
Non ha una valenza soltanto tecnica ma anche educativa e culturale e perciò esige di essere riconosciuta di pari dignità con la formazione scolastica
Per confrontarsi con la complessità sociale il pluralismo culturale l'incessante innovazione la cultura diffusa del frammento e dell'indifferenza oggi più che mai occorrono uomini dub Roma Turi consapevoli e responsabili in possesso di riferimenti sicuri preparati a relazionarsi con gli altri e ad affrontare le situazioni con senso critico e capacità progettuale
La scuola cattolica da parte sua vuole essere secondo l'intenzione del Papa autenticamente e pienamente scuola cioè educazione attraverso la comunicazione critica e sistematica della cultura
Il suo impegno educativo include la proposta della fede cristiana
Una proposta però che non teme ma promuove e dilata la razionalità la consapevolezza critica la libertà responsabile
Una proposta che si offre con fiducia alla verifica del pensiero e dell'esperienza vissuta
La scuola come soggetto sociale
Penso che l'autonomia scolastica prospettata dalla legge Bassanini se venga se verrà attuata come vera autonomia gestione
Ali organizzativa pedagogica e didattica possa incontrare presso di noi un consenso generale spero di avervi interpretato bene
Se verrà attuata come vera autonomia naturalmente
Per conseguire las per conseguire la sua finalità primaria di educare alla consapevolezza critica già alla libertà responsabile ai valori umani la scuola abisso ha bisogno dell'autonomia
Ha bisogno di costruirsi come comunità di ricerca e di dialogo di rapporti interpersonali e di esperienza sociale
Valorizzando il più possibile la partecipazione degli studenti e degli altri soggetti chiave che interagiscono con loro
I docenti i dirigenti il personale le famiglie le comunità locali e i soggetti di rilievo sul territorio
L'autonomia consente a ogni istituto di darsi un progetto educativo e quindi rende possibile la differenziazione delle offerte formative
E la sana competizione a vantaggio degli alunni e della crescita culturale
Con l'autonomia alla scuola tende a diventare sempre più scuola della società civile
Mentre viene limitato il ruolo gestionale dello stato che peraltro conserva pienamente il suo ruolo proprio inalienabile di governo e di garanzia
Il sistema dell'autonomia è aperto comica suo logico e coerente compimento anche alla parità giuridica ed economica delle scuole non statali
La parità scolastica non è una questione cattolica
Ma come ha già affermato il cardinale Ruini nella prolusione è una questione generale di libertà civile e di pubblico interesse
Il riconoscimento effettivo di essa non può essere ulteriormente rinviato
Senza recare danno allo stesso sviluppo culturale ed economico del Paese
Non si tratta solo di rispettare il diritto peraltro importantissimo direi sacrosanto delle famiglie alla libertà di educazione ma anche di venire incontro alla domanda di maggiore efficienza di modernità e rispondenza alle sfide della complessità del pluralismo e dell'integrazione europea
Il regime di quasi monopolio statale dell'istruzione fa male alla stessa scuola di Stato
Mi pare
Che senza modifiche incisive tali da assicurare la piena e perciò paritaria libertà di scelta educativa ai cittadini alle famiglie
Ecco e con ciò anche una sana costruttive immolazione l'Assemblea sia concorde nel ritenere che la proposta di
Legge già approvata in Senato e ora in discussione alla Camera qualora rimanga così come non sia accettabile
Le scuole cattoliche da parte loro si collocano agevolmente nel sistema dell'autonomia perché da sempre sanno caratterizzarsi per i progetti educativi che dall'autonomia costituiscono il cuore
E se ritengono di avere le carte in regola per entrare come parte integrante nel sistema pubblico di istruzione e di formazione perché svolgono un servizio di interesse generale
La scuola come soggetto ecclesiale
Per sua costituzione lo spirito umano è aperto su un orizzonte infinito
Con il dinamismo inesauribile della conoscenza e del desiderio è proteso verso esperienze sempre nuove
Si interroga sulla vita e sulla morte sull'origine e sul destino ultimo al di là delle realtà visibili affascinanti per tanti aspetti ma anche in perfette e soggette alla caducità
Intuisce
E i filosofi anche possono argomentare razionalmente intuisce la presenza del fondamento originario della realtà assoluta
Verso il mistero divino tende il nostro dinamismo spirituale
Il rapporto con lui segna tutto il cammino storico dell'umanità
La religione è al centro di ogni grande tradizione culturale
Si ripercuote su tutti gli elementi della cultura costumi famiglia vita sociale lavoro economia letteratura arte musica pensiero filosofico e persino scienza
Nessuna scuola neppure quella statale se vuole essere fedele al suo compito di servire la cultura e l'educazione può sottovalutare la dimensione religiosa dell'uomo e della civiltà
Il confronto con il fatto religioso e in Italia con la tradizione cristiana del nostro popolo non può non entrare tra i contenuti essenziali della formazione di base
Quanto alla scuola cattolica essa fa riferimento esplicito alla rivelazione di Dio in Cristo alla storia e alla vita della comunità ecclesiale
Costituisce anzi un vero e proprio soggetto ecclesiale una comunità educante animata di spirito evangelico
La sua offerta culturale formativa si caratterizza come sintesi di cultura fede e vita per la maturazione umana e cristiana dei giovani
L'ispirazione cristiana lungi dal mortificare rafforza ed esalta la comunicazione critica della cultura la ricerca della verità la crescita della libertà nella carità
Oggi in Italia si avverte l'esigenza che le scuole cattoliche nella loro interazione con i vari mondi vitali intensi fino il loro rapporto con la comunità ecclesiale a cominciare dalle sue espressioni più vicine come l'istituto religioso la parrocchia la diocesi
Da parte sua la comunità ecclesiale dovrà come è stato detto convertirsi alla scuola cattolica
Il Giubileo può essere l'occasione propizia anche per questa complessiva
E considerarla sempre più scuola della comunità cristiana espressione della propria tensione capacità educativa
Via privilegiata all'attuazione del progetto culturale orientato in senso cristiano
La diocesi seguendo l'esempio le indicazioni del Santo Padre le diocesi seguendo l'esempio le indicazioni del Santo Padre sono invitate a prestare un'attenzione più assidua e concreta la scuola cattolica
Curando innanzitutto la crescita di una coscienza diffusa riguardo di essa specialmente presso i sacerdoti e gli operatori pastorali
Assumano nei confronti delle scuole del loro territorio un ruolo efficace di sostegno e di coordinamento incoraggiando le comunità religiose gravate dal peso di istituti scolastici
Collegando la Rete le scuole promuovendo iniziative di supporto alla qualità del servizio scolastico proponendo nuove forme di gestione e procurando aiuti economici alle scuole in difficoltà gestionali
A livello nazionale a livello nazionale saranno perfezionati nella loro rappresentatività e nel loro funzionamento il Consiglio nazionale della scuola cattolica e il centro studi per la scuola cattolica
Si cercherà di incrementare il più possibile il fondo di solidarietà che si sta avviando con la carta aurea dell'educazione che è stata presentata stamattina
Un felice incontro tra le realtà economico finanziarie e la partecipazione dei cittadini e delle famiglie finalizzato a sostenere progetti di qualità
Sarà premura di questa segreteria generale della sei portare a conoscenza di tutti i vescovi le valutazioni le proposte e le attese emerse da questa Assemblea
E continuare ad accompagnare il cammino della scuola cattolica d'Italia che ci auguriamo possa diventare presto meno faticoso di quanto non sia attualmente
A tutta la scuola statale e non statale auguriamo di rinnovarsi e qualificarsi Comes servizio insostituibile alla cultura del paese e all'educazione dei giovani che varcano la soglia del terzo millennio
Per loro la scuola possa essere come suggerisce il manifesto di questa Assemblea una porta
Una porta di accesso alla conoscenza critica della realtà alla libertà autentica all'inserimento nel lavoro e nella società ha un futuro illuminato dalla speranza
Ringraziare più che l'amore
Non sarò certo se vuole prego prego prego
Vogliamo chiuderà con la preghiera per natura nell'ottima
Abbiamo iniziato con la preghiera e credo che dobbiamo ringraziare il Signore perché sono stati giorni intensi carichi non solo studio di repressione ma anche di grande spiritualità e fraternità fra di noi la preghiera che al libretto la trovate a pagina dieci brevissima
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
La pace e la carità e la fede da parte di Dio Padre che del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi
Sorelle fratelli al termine dell'assemblea nazionale sulla scuola cattolica e prima di ritrovarci ancora domani mattina in piazza San Pietro con il Santo Padre
Ringraziamo l'Eterno Padre per tutti i benefici ricevuti durante i lavori di questi giorni
Padre nostro che se inglese il SIAS santificato suo
Tenga ruolo Nico sia fatta la curato tra occorrenze così la
Da sì sì è il nostro fame quotidiano inerzia Tonino scritte i come noi li rimettiamo ai nostri info
Non ci indurre tenta sì o no ma di la sui da vale ti rendiamo grazie per tutti i pro e i benefici o Dio onnipotente tu che vivi e reni nei secoli dei secoli
Il signore sia con voi
Per intercessione della Beata Vergine Maria vi benedica Dio onnipotente padre e figlio Espirito Santo
Nello spirito del Signore risorto salutiamo Cè a vicenda e andiamo in pace rinviato grazie arrivederci Roma in atti