"La vita imperfetta" presentazione del libro di Furio Colombo organizzato pressi la sede Rai - viale Mazzini 14 (Ed. Eri-Rai e Rizzoli)

Allora grazie
Alla possiamo cominciare buon giorno a tutti ringrazio di essere intervenuti a questa presentazione del libro di Furio Colombo la vita in perfetta pubblicato dalla RAI ieri dalla Rizzoli
A questa presentazione intervengono e seguo l'ordine alfabeti per evitare problemi
Il consiglio d'amministrazione per Alberto Contri don Vincenzo Paglia Eugenio Scalfari la signora Tullia Zevi
Chiaramente presente Furio Colombo che abbiamo messo anche al centro del tavolo che sarà il bersaglio valutazioni del quale toccherà a corrispondere poi ai commenti degli illustri intervenuti io comincerei subito dando la parola a Marchetti Tricamo che il responsabile dell'edizione io direi e che quindi può spiegare il perché di questa nuovo nuova iniziativa Marchetti
Grazie soltanto brevemente
Per dire che RAI ieri non è altro che la sigla editoriale di una struttura che ormai era un paio di anni di vita che si occupa di trasferire sulla carta stampata le cose più significative che passa in radio e in televisione gli argomenti più interessanti sui quali è concentrata l'attenzione dell'opinione pubblica del Paese degli studiosi eccetera
Noi abbiamo iniziato un un azione di restyling della casa editrice e siamo partiti dalla diciamo dalla veste grafica perché io ritengo che anche la cioè che la crisi la anche la copertina sia importante che la lettura di un libro inizia proprio dall'immagine di copertina
E se ne notiamo il libro di Furio Colombo inizia proprio dell'immagine di un tre devo di un treno che setta su un ponte altissimo Furio Colombo digiunare linea retta tra cielo e terra che attraversa la natura domata dalla tecnica
Che viaggia al di sopra della civiltà del cemento popolata di macchine
E sembra che nessuno possa fermare la corsa di questo treno
Ma questa è un'immagine dell'inizio del secolo in realtà tante cose son successe da quell'immagine da quel quadro e quella copertina
E quanti ostacoli ha incontrato quel treno quanti cambiamenti sono intervenuti del mondo è proprio il questi cambiamenti che Furio Colombo parla nel suo libro la civiltà continua il futuro ci pur sempre maggiori interrogativi e al futuro in modo particolare sul siamo tutti interessati pare giovedì qui abbiamo una classe
Dell'istituto professionale di Stato per i i servizi commerciali stupri stesi accompagnata dalla professoressa saputo che che salutiamo i giovani che seguirà con particolare attenzione questo dibattito sono arrivati parecchi messaggi
Di personalità e amici che non sono impegnati in altre altrove in modo particolare ce n'è uno della cardinale Achille Silvestrini della Croma congregazione chiese orientali che vi leggo grato cortese invito presentazione la vive in perfetta di Furio Colombo
Dispiaciuto non poter partecipare per lavori sito d'Europa esprimo vivere allegramente i tre persino di amicizie riconoscente d'Autore cordiale va bene prosegue e alle distinti i relatori personalità partecipanti cardinale
Achille Silvestrini quindi ho soltanto brevemente volevo richiama l'attenzione sulla copertina del libro sui contenuti del libro col vento e poi verranno gli altri tre vero grazie
Grazie al marchese ricavò la che darei subito la parola Alberto comprese
Per averlo ora tocca il compito di votare subito qualche sasso nello stagno così rendiamo vivace dibattito io ho molto apprezzato questo quello che definirei un libro confessione a un certo punto perché sì ammettono finalmente una quantità di cose che sono successe in questo secolo e ci se ne se ci sono domande la ragione certamente non si può non notare come l'imperfezione sia un dato di fatto soltanto l'irrazionalità può negare o cercare di nasconderlo certamente ogni costruzione ideologica religiosa o anche di impresa che intende prescindere da questo concetto si rivela sicuramente fallace
Tutto sta a vedere se e più umano partire dall'imperfezione ritenendola un handicap
Un condizionamento o piuttosto una condizione addirittura un proprio ma del fattore umano che ci mette nella nella nella posizione più adatta per comprendere il vero dell'esistenza
Tener conto dell'imperfezione umana ammette probabilmente nella nella condizione più umana e realista come quella che traspare poi dal libro per affrontare i vari Campi dell'esistenza dalla politica lavoro dalla giustizia naturalmente ci sono due modi per affrontarla
Pensiamo a K neo che nell'inferno dantesco alza i pugni addio a o o ancora come lo ero avvincente grida tutta la volontà di un uomo non serve ad aggiungere un istante di più alla sua vita oppure si può essere come San Francesco che alla fine con la faccia a terra Revolt addio chiede chi sono io chi sei tu sei tu che mi fai quindi pretendere di eliminare l'imperfezione significa eliminare un fattore proprio dell'uomo
E quindi è è un fatto violento come dimostra la storia di ogni dittatura che se ci pensiamo bene sempre basata sull'idea della perfezione basta pensare alla percezione della razza
Ricordiamo Mounier per esempio nelle sue spendere tre suo dolore lui aveva una figlia che allora era affetta da una forma di meningite che non si poteva curare diceva che l'arrivo del dolore nella vita e come l'arrivo di un grande ospite insomma il mistero
Quindi l'imperfezione nella vita soprattutto perché ha una cultura cristiana io provengo da questa cultura
è il peccato originale cioè qualcosa che ci richiama al fatto che uno siamo creature ma non padroni c'è un mistero nella vita che rompe ogni nostra misura e ogni nostro tentativo e che non ci serviamo da soli
La cultura laica invece chiama imperfezione questo fattore dell'uomo continuamente riproposto da mille vicende personali e sociali e però constatare il continuo ripetersi dell'imperfezione può portare oggettivamente alla disperazione
Infatti oggi per non cedere alla disperazione vanno di moda e mi fa molto piacere che alla fine di per sé né pare in lungo e in largo filosofie ore o orientaleggianti io ostile nella legge che predicano una perfezione che raggiunta attraverso sostanziale distacco dalle cose così che i fatti e le cose non ci feriscono più e come staccare la spina insomma
Certo è un distacco ben differente dalla da quella occidentale Greco cristiana che non è così passione per la realtà
E in cui la scienza e la carità con le loro grandi imprese sono state viste proprio come impegno dell'uomo contro il limite ma non ritenendo di poterlo eliminare e di qui si consideriamo anche come in questo secolo tutto sommato la delusione
Non deriva tanto dalla mancanza di assenza di volontà di battere limitata ingiustamente queste pagine sul volontariato sono assolutamente illuminanti
Quanto dal fatto che noi siamo rimasti delusi che c'è una grande parte della nostra cultura che è rimasta delusa proprio dalla visione esclusivamente positivista del progresso tecnologico e scientifico in quanto capace di eliminare totalmente l'imperfezione
Quindi se mai il problema che abbiamo di fronte
E quello di una speranza appassionata che traspare anche a fondo dalle ultime pagine di una speranza costruttiva non utopica e quindi non violenta che tutto il contrario dell'ambiguità anche un'altra posizione che oggi sta andando molto di moda
Che sembra trarre molto perché la speranza è come dice sempre padre Dante abbisognano di posare su delle certezze la certezza almeno che la vita non sia vana che la vita non sia un gioco che il mistero che ha crea a un disegno buono alla fine
Certo come entrare in rapporto con questo mistero con la M maiuscola il problema dell'uomo realista
E qui si colloca sicuramente la proposta cristiane proprio nella nella imperfezione della condizione umana che si scopre che la Moratti
Verso Dio e un un qualcosa che ben di più della nostra semplice buona volontà e che riscatta l'imperfezione quindi la non la elimina ma la illumina
La certezza queste io penso sia il territorio tra l'altro di incontro e di discussione fra la cultura laica e la cultura cristiana
Ovvero che cosa è la ragione perché per noi la ragione procede normalmente attraversa delle certezze non soltanto attraverso dei dubbi come invece è stato detto per molto tempo
Quindi quello che noi dobbiamo ricercare sostanzialmente l'ipotesi che ci porta al meglio a ciò che è positivo ricordo che sia Ratzinger che Biffi recentemente hanno detto che il dramma del nostro secolo non è stata la perdita della fede ma è stata la perdita della ragione dando in un certo senso ragione alla profezia di Chesterton che diceva non credono più a nulla così finiscono per credere a tutto le pagine della new age sono molto indicative per questo
L'incontro dicevo tra laici e cattolici intorno a una progettualità positiva nel costruire qualcosa con obiettivi a cui tendere
Perché non siamo nemmeno certa di raggiungere pensiamo anche a dove siamo qui oggi è una grande impresa televisiva
Per esempio il dichiarare come come si sta cercando di fare come stanno Costanza molti stanno chiedendo che definisca la propria missione in maniera chiara
Per esempio è un fatto di proprio dall'età positiva
Una progettualità che si fondi sulla testimonianza del vero vorrebbe chiedo solo due righe i di questa a pagina trenta
Dove dove
Colombo dice
Parla della comunicazione e dice una forma di cultura che non ama la riflessione su di sé ma esige altre comunicazioni un processo senza fine
Del quale non è mai detto con precisione dove e quando le cose accadono perché le cose accadono sempre non devono interrompersi mai quindi questa sorta di circolo vizioso nel quale noi siamo immersi e ci si dimentica francamente della che ciò che che interessa poi alla gente che ci guarda è la testimonianza di un'esperienza in improvvisamente scopriamo che quando un'esperienza si comunica l'attenzione si fa viva
Ecco probabilmente si è persa essendosi perse la fede nella regione nel nella ragione ma nella ragione dell'esperienza si è persa la fede in tutto e quindi si va a finire nella grande delusione per questo
Per queste grandi confessioni questo dico nel processo moltissimo grazie ad Alberto Contri mi sembra che i temi indicati siano già abbastanza importanti forse anche per aprire una discussione di altro tipo e chiedere a don Vincenzo Pagliari intervenire
Grazie anche a me il libro è piaciuto molto direi che è uscito anche al tempo opportuno perché un secolo e un millennio definiscano assieme come dire non capita di frequente
E certamente non possiamo sottrarci a bilanci o a riflessioni anche se non completa ed esaustiva per questo il libro di Furio Colombo diceva Contri è una confessione io direi
è una meditazione ecco su questo secolo che è passato
Perché cerca di coglierne il senso alla direzione ci mette in guardia dei sentieri pericolosi e devianti
In ogni caso è un c'è un volume che offre molti suggerimenti anche su come districarci
Nel futuro rifuggendo sia da uno sterile pessimismo o da una triste omologazione oppure anche da fughe come lo ricordava anche Contri della new age oppure di un pericoloso ripiegamento su di sé bella l'affermazione quasi una tavola come dire che scendeva dal Sinai quando Furio Colombo dice
E i comandamenti gli ho primo il più importante sei tu
Ecco io credo che l'autore infila i capitoli uno dopo l'altro non in sequenza tematica ma io le immaginati un po'come tante stazioni lungo questo secondo lo stile che guida l'autore non è quello dello storico come dire costretta la freddezza dei documenti io lo direi piuttosto un uomo appassionato della vita per l'uomo per la donna di tutto il pianeta
Belle le riflessioni sui bambini armati del Sudan e dell'Afghanistan che fortunatamente la televisione
Adesso RAI tre in questi proprio anche da ieri sera qualche programma sta mettendo all'attenzione storie terribili dimenticate oppure i motivi
Volontari di Medici senza frontiere
Ho anche poi Gabriel chiarezza Marta ecco
Credo che le stazioni di questo treno sono tante e permettono di entrare nel cuore di questo nostro secolo e dire che non c'è
Per nulla una osservazione neutri neutra mi verrebbe spontaneo chiamarla religiosa ma direi non certamente segnata da un'alta passione morale ed è circa è insomma un volume nel quale l'attenzione etica
E più volte ne abbiamo parlato con Eugenio Scalfari in vari dibattiti o anche in incontri comuni con Tullia Zevi ecco ventitré capitoli
Tieni di una tensione morale
E la lettura suscita molte reazioni i temi sono sempre suggestivi non mi riferisco anche a me personalmente
Non mi riferisco io per caso ho aperto il libro quando mi arrivate a pagina duecentotrentasette è un bambino delle elementari reali intervistato Tron
Da un intervistatore della tv risponde io di lavoro foglio fare l'attore quando mi licenziano voglio fare il prete concreto fino a quando solo sentito interpellato per questo ma alcuni temi mi hanno toccata particolarmente penso quando ho letto
Il capitolo intitolato a o si accingono io subito mi è tornato in mente un episodio
Abbastanza singolare perché con nell'ottantanove con la Comunità di Sant'Egidio abbiamo organizzato avversaria un incontro internazionale di capi religiosi da tutto il mondo e nel programma promesso Auschwitz
Unanimemente da tutti i Paesi arabi ci arriva lo stop noi non veniamo perché evidentemente la comunità e su Nietzsche finanziata da Israele per parlare di questo
Come dire di questa impostura diamoci il signore non sapevamo come fare cambiamo il nome mettiamo offesi vengono tutti e e fu proprio in quella occasione che scoppio l'altro tema del Carmelo per un'intervista dal cardinale Grant un po'e fece rumore andò questo su tutta la stampa in realtà poi noi portammo singolarmente e tutti i musulmani a visitare Auschwitz tutti
Compreso il Ministro degli a un Caf il ministro dei culti egiziano
Il quale visitò tutte tutte le baracche di Auschwitz e tornando scrisse sul giornale più noto del Cairo e la mamma un articolo sulla Shoah
Ovviamente nessuno ne ha parlato ma io credo fu un gesto consegno che davvero ci lascio molto sorpresi allora mentre leggevo queste pagine
Mi ritornava in mente quanto la cultura e la comunicazione siano determinanti oppure mi ha fatto pensare molto anche l'arte la il capitolo sulla sulla pena di morte dove acutamente Furio Colombo
Come dire si districa tra il capital Defender ermetica scene investì che ritorna notando la durezza della cultura americana a ripensare questo tema
Poi bisogna vedere se anche l'Italia è pronta ad affrontare questa dimensione così incredibilmente arretrata della cultura
Della pena di morte sono lieto anche nel vedere che per altro verso come anche con la comunità abbiamo raccolto quasi due milioni di firme che presenteremo ecco alle Nazioni Unite proprio per intaccare questa cultura di morte che va a braccetto con il con con la la la cultura contemporanea non solo negli Stati Uniti ma in tante altre parti sono due piccoli esempi che però ecco fanno riflettere su dimensioni importanti che ne stiamo vivendo
Si richiamava all'inizio l'immagine della copertina di questo che di Caetano presidiati appunto la ferrovia sul Pacifico diventa all'inizio del secolo e Furio Colombo immagina questo secolo come questo treno
E dice nota che all'inizio del secolo sia la destra che la sinistra
Come dire erano ambedue convinte che la storia era appunto come un treno in bandiera un grande treno in ben girato che correva indisturbato verso la felicità
Era un'illusione come non dirlo visto che e lo nota l'autore che già a metà secolo questo se ne questo treno era pieno di cadaveri o se si vuole la giacca urlato a metà del Pacifico
Ora il Novecento sta per giungere alla sua ultima stazione
Bastano pochi mesi
Ma direi che non è finito solo un percorso non sono cioè terminati solo gli anni è terminato un mondo appunto quello del Novecento
Questo secolo che per un verso ha fatto cambiare come non mai la qualità della vita basti pensare i progressi della medicina della scienza eccetera
Si presenta tuttavia anche come il secolo più tragico della storia umana mai si sono viste tragedie così immani
Qualcuno lo ha chiamato il secolo breve racchiudendo tra il diciassette e l'ottantanove la rivoluzione comunista il crollo del muro di Berlino sebbene i dossier che continua ad arrivare in Italia poi continuano a me stare questa storia
Qualche altro come il cardinale Martini la definitiva ha detto secolo nullo visto che si è aperto con Sarajevo e si termina con i Balcani come tornati alla stazione di partenza
Dicevo che ha terminato non solo un secolo ma un mondo quello diviso in due blocchi era un mondo tragico se si vuole ma chiaro
Ora siamo entrati in una zona grigia di un mondo divenuto improvvisamente più complesso non ci sono più le sicurezze degli ieri anche se erano terribili e tutti siamo come circondati da insicurezze anche se non meno drammatiche
Quello che doveva essere un nuovo ordine mondiale si è trasformato in un disordine pericolosissimo
Chi aveva parlato di fine della storia oggi fa pubblicamente autocritica
E parla piuttosto di Causi ingovernabile mentre si fa strada la tesi di un futuro fatto di conflitti tra civiltà quei conflitti che sorgono ovunque nel mondo
Il peacekeeping negli ultimi dieci anni sono passati da dieci mila a più di ottanta mila nel mondo insomma davvero la vita è imperfetta il mondo è imperfetto
E la caduta del muro di Berlino che accertamenti ha rappresentato uno spartiacque e quanti abbiamo sperato quella sera
Tuttavia nessuno aveva compreso che a vincere ancor più che la tradizione liberale di moquette e democratica in verità a vincere era stato il mercato
E si è trattato di una vittoria tutto canto
Il mercato sostenuto poi dal mito della comunicazione come nota anche l'autore è divenuto una sorta di nuova religione universale con i suoi dèi e i suoi diritti i suoi sacerdoti e i suoi fratelli
Del resto l'assenza di visioni di sogni di utopie la scontiamo così
Bello quel passaggio quando Furio Colombo era direttore dell'Istituto di cultura New York
E riporta la conclusione di quei filosofi americani che avevo l'invidia dei filosofi italiani dicevano
Noi invitiamo la vostra vocazione ad avere una visione del mondo
Noi cerchiamo il rigore di ogni frammento di analisi ma non ci attribuiamo il diritto con la competenza del montaggio dei prezzi in un quadro finale U anche solo in una ipotesi del mondo
Bene io non so in quale stazione del secolo si trovavano quei filosofi americani perché credo che anche non solo i filosofi italiani ma anche gli altri non parliamo dei politici e degli altri
Se possono anzi forse dei pronostici queste stesse identiche parole insomma
Ha ragione l'autore quando dice alla fine del secolo arriviamo alla frontiera a piedi
Entriamo nel prossimo millennio direi un po'a testa bassa
Senza grandi ieri
Bene questo volume come questa ultimo teste questa frase
A me pare più che non grido un grido che sale dalle pagine delibere che credo ci trovi tutti concordi
A me tornava in mente una bella un bel dibattito tra Scalfari e Martini che sarà presto pubblicato dalla Rizzoli con il titolo
Dialoghi di fine millennio
E si parlava del livello di guardia non solo raggiunto ma sorpassato da un egoismo montante che sta invadendo le società di questo fin e secolo
è un grido d'allarme qui
Sono stato attento alla riflessione di Contri che deve come dire scuotere tutti gli spiriti più attenti laici e credenti perché al punto in cui siamo non ci si può salvare da soli
Le diverse tradizioni culturali e religiose
Pur salvaguardando le rispettive identità e autonomie non si salveranno senno stringono un nuovo patto per salvare la convivenza tra i popoli non solo se stessi
Nel testo
Si accennava non ad una moralistica e per certi versi manichea divisione tra buoni e cattivi tra sporchi e puliti
Veramente manichea e sciocca oltre che inutile e dannosa la divisione cito le parole di Furio Colombo
Tra chi vede e chi non vede tra chi ignora e continua tranquillo per la sua strada e chi decide invece di intervenire alterando a causa del dolore agli altri anche la propria vita
Per questo sono d'accordo nel dire
Che siamo scesi dal treno e che camminava a piedi
Al massimo si può accettare una cavalcatura
Perché desse più facile stare scendere in treno allora io credo permettetemi di parafrasare in treno vanno ai tanti davvero troppi preti e Sacristani
Che continuano sulla propria strada
Mentre a piedi o sul giuramento ci fa quel samaritano che si ferma quando vedo l'uomo mezzo morto ai bordi della strada
Scrivo Furio Colombo che ci sono oggi molti che sanno stare dalla parte dei morti e degli sconfitti coloro che vivono dove non si vive
Che curano dove non sicura e con tenacia si oppongono alla morte
Forse questo è il modo di entrare nel nuovo secolo un modo che non fugge la complessità e neppure l'imperfezione
Che non si lascia tentare dalla semplificazione come ad esempio è accaduto in Kosovo dote
La politica internazionale con una miopia incredibile sia lasciata prendere da un intervento semplificato e sono lieto di gli ho detto già prima Algeria Scalfari tra i pochi che ha capito come andavano le cose e ne oggi ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica
In Kosovo qua nei Balcani
Frutto di una a mio parere colpevole semplificazione
La vita in perfetta è complessa pericolosissimo semplificarla dell'utopia che noi oggi dobbiamo aprire non è la fuga in avanti semplificando o tranquillizzando sì
Ma l'utopia e assumere sulla propria cavalcatura
Il tentativo di armonizzare la complessità di questo mondo partendo dai punti più deboli e delicati per questo la condizione degli uomini che sanno vedere fermarsi è quella di aprire una intelligente e appassionata tensione morale e io direi anche religiosa
Grazie a don Vincenzo Paglia
Chiedere ora la signora Zevi intervenire
Diceva la si potrebbe chiamare questo volume anche il libro delle domande
Sono tante ma sostanzialmente due tre
Delle per quelle perenni termine che l'uomo si racconta ponendo da parecchi secoli se non millenni
Chi siamo e dove andiamo era prima
E la seconda è che fare nell'era della globalizzazione che avanza travagliata imperfetta
Quando Woody Allen implorava disperato e faceto fermate il mondo vagli a scendere nessuno gli ha dato retta tornano attenta un'altra strada
La vita in perfetta è un grande affresco
Un affresco di luoghi situazioni e persone che copre l'intero pianeta
C'è il Quartetto in mente Udinese Di Sanza bagno dove fra violenze e tensioni intravede una convivenza possibile e necessaria fra i vecchi abitanti e nuovi immigrati
C'è lasciando e mai sci ai piedi dell'Himalaya dove dall'Occidente ricco giungono non sono le i Beatles
E non per avviarsi a una vita ascetica ma nella speranza di placcare la propria nevrosi da successo ricchezza
Chiamati assente economista filosofo indiano che dalle sue carte degli avrebbe che invece denuncia e scandalosi ineguaglianze lama il diritto dei popoli ed equità
E c'è Bill Gates fosse uomo più ricco del mondo che invita Tagliavia la memoria entrare liberi infelici nella new age nell'era prossima ventura della religione disse
Il metodo un po'socratico maieutico
Puoi oppone quesiti al lettore ma non dà risposte definitive
Lasciando a dire responsabilità di fare la propria scelta di campo
Ma il lettore tuttavia capta pensieri e sentimenti dell'autore
La sua avversione per violenze ingiustizie ovunque
Il suo di battersi fra il passato come rifugio
L'oblio come tentazione
La memoria come dovere
E il futuro come responsabilità
La sua scelta di campo traspare da ogni pagina
E ne emerge un sommesso ma forte messaggio etico
Nella globalizzazione che avanza si aprono le crepe inevitabili delle imperfezioni scricchiola il vecchio e nuovo pratica nascere sono un bene
O un male le imperfezioni
Che si vanno manifestando
Secondo Furio Colombo l'imperfezione è un segno buono in un mondo di ideali mancati ma non rinuncia
Di speranze spezzate ma non morte
L'importante dice gestirle
Ed ecco che mentre il sistema pianeta fra speranze e tragedie e alla ricerca un assestamento le sue crepe consentono l'emergere di protagonisti dotati di una certa autonomia il volontariato
Che in situazioni estreme consente la speranza di fratellanza e possibili
Le pagine che fu gli ha dedicato l'ho tagliato e in particolare ai Medici senza frontiere sono a mio parere fra le più belle del libro
Dicono che ogni presentazione di libro dovrebbe avere almeno una citazione dal testo allora eccola in sintesi
E a pagina cinquantacinque cinquantotto
Siamo protagonisti di queste immense ai singolare follia un mondo di Como di cui conforto e benessere fianco a fianco con un immenso patibolo
Alcuni se ne sono accorti e su questi semplice constatazione hanno organizzato la loro vita
Vanno dove non si vada
Vivono dove non si vive curano dove non si cura si oppongono con tenacia la morte una catena umana di gesti volontari anche il mondo quasi non vedente ma che però cambia il mondo
Perché lo cambia
Perché ogni loro vita ogni loro atto la decisione di resistere di rimanere segna l'unica frontiera che conta l'unica che quasi nessuno conosce e la frontiera tra un mondo in pace e uno di distruzione continua
Il mondo è uno una è una razza umana quando accadono le cose che accadono ad essi appare impossibile restare nella parte protetta della vita e ignorare la parte invasa dalla morte
La più clamorosa rivelazione e che il mondo è uno solo un solo universo umano un solo destino ma la linea di frontiera dell'indifferenza spacca in due questo universo e dà l'impressione che l'umanità sia diviso in due razze la divisione non è fra buoni e cattivi di un presunto conflitto senza fine è tra chi vede e chi non vede tra chi ignora e continua a Caccamo quello per la sua strada e chi decide di intervenire alterando a causa del dolore di altri la propria vita
E poi c'è il tema della memoria
Soprattutto quella dell'intolleranza
La storia d'Europa dice Furio è segnata da alcuni eventi immensi che ne hanno cambiato il segno e cita l'Inquisizione lo sterminio dei protestanti la cacciata di ebrei musulmani dalla Spagna e nel nostro tempo
La Shoah e i tentativi di negarne l'esistenza a questo proposito vorrei ricordare che abbiamo inattesa in Parlamento un disegno di legge che vorrebbe che anche l'Italia sì le Anna secondo altri Paesi europei per fissare e celebrare un giorno un giorno della memoria
Per commemorare
Le vittime di tutti detti degli degli degli orrendi massacri che hanno segnato questo secolo per poterne trarre delle memorie e dei ricordi e deve delle elezioni per il futuro
Dai dei tanti lavori che si perpetuano ancora oggi negli eccidi inter etnici trae un messaggio importante
C'è un'indicazione dice Furio Colombo di percorso che dovrebbe guidarci oggi il patto trasversale tra persone che avrebbero dovuto essere vittime e persone che avrebbero potuto essere persecutori
Può aiutarci anche adesso questo il male di ieri può e deve servire a individuare e combattere quelle di oggi io sono totalmente d'accordo con un omaggio che Furio Colombo
Presenta agli uomini e alle donne del no che hanno avuto il coraggio di avere paura come dice Gunter Grass che hanno saputo con la propria vita dire no all'orrore e all'obbedienza cieca
Ha dei padroni permessi
Nel prepararmi a presentare il libro dell'amico Furio sulle nostre imperfette vite ho ripreso in mano un libro dell'amica carissima Rita levi Montalcini l'elogio dell'imperfezione
Secondo la scienziata l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o che ci è stato assegnato è più consono alla natura umana così imperfetta che non la perfezione
I processi evolutivi che ne discendenti di lussi una nostra antenata vissuta tre milioni e mezzo di anni fa
Hanno trasformato quello minime di sesso femminile alto un metro e cinque centimetri e dal teschio non più grande di una noce di cocco nell'homo sapiens
Il progressivo aumento del volume del cervello e quello più spettacolare delle sue capacità intellettuali sono stati ripianati risparmiati ai nostri compagni di viaggio interni Ling Beppe beati e gli insetti
Ma lo sviluppo vertiginoso delle capacità costruttive distruttive dell'homo sapiens in stridente contrasto con la lentezza dei processi di elaborazione
E di manifestazione delle facoltà emotive alle quali oggi come in passato e affidata alla condotta delle nostre azioni
è la causa prima dei pericoli che ci minacciano
Se infatti sin dagli albori della civiltà
Il riconoscimento dei principi etici sanciti dal codice morale non è riuscito ad impedire lo scatenarsi delle guerre dei messa anche dei genocidi
Oggi il possesso di immense forze distruttive e la clinica pacifica di esercitare un controllo che ne impedisca l'uso sono causa di pericoli che minacciano la sopravvivenza stessa della nostra specie
Così scrive Rita levi Montalcini
La nostra più grave imperfezione quale dovunque
E forse la l'incapacità sinora dimostrata di elaborare edita penetrare nelle coscienze a livello planetario un Codice etico che riesca a prevenire le conseguenze negative della globalizzazione e gli odori
Che le meraviglie delle tecnologie avanzate possono scatenare
Concludo con la domanda sia dal cinema
Grazie alla signora credo
Adesso io ed Eugenio Scalfari di concludere la serie degli interventi di presentazione
Io avevo fatto con
Stimolante come quello che tu hai scritto delle orecchiette da sommare sedici
E ne avevo fatte ventisette
Ne avevo fatte ventisette segnando i punti che mi sembravano più importanti più stimolanti anche più ben scritti sebbene il libero sia tutto scritto con la lingua che Furio normalmente usa che che e al tempo stesso limpida e
Ambigua anche e insomma moderna
Molto moderna
Adesso rinuncio però alle alle citazioni e al dettaglio delle orecchiette perché giustamente chi ha parlato prima di me in vario modo le ha toccate tutte quindi dovrei solo ripetermi e
Non faccio
E emergono allora quelli che tutti gli amici qui radunati hanno già toccato quindi io cercherò di rendere più evidente più secco il
Analisi
Ha ragione
Tullia quando dice che il libro è già tutto nel primo capitolo intitolato le domande
Le domande
Sono lo scenario il terreno
Che l'autore delimita che però è talmente vasto che il pensiero
Il pensiero
Degli ombrelli
C'è il tutto nelle domande c'è già tutto
E come ormai abbiamo imparato da tempo le domande non chiedono risposte le risposte non si possono dare la domanda contiene già il sì implicitamente la risposta con quel margine
Di contraddizione di ambiguità appunto che una domanda che sì auto risponde nel domandare di Percy dette
In realtà questo libro è un affresco come già è stato detto di che cosa del nichilismo
L'intera
Trama del libero le domande e gli episodi perché la bravura poi stilistica dell'autore di ancorare queste che potrebbero essere delle concezioni astratte a qualche cosa di specifico e quindi episodi personaggi luoghi
Ecco queste designano la storia
Del nichilismo noi siamo in pieno nichilismo non do a questa parola un significato particolarmente negativo
Cioè a un certo punto della sua evoluzione
L'uomo si accorge
Che la verità e l'assoluto non ci sono
E che quindi ne consegue che la vita
E priva di senso questa Furio dimostra questo che la vita e privati senso
O per lo meno
Che il pensiero
Negli ultimi due secoli
è arrivato a questa conclusione
Come si fa a vivere senza senso
Ci sarebbe una
Potenziale popolazione di suicidi non si può vivere senza senso
Quei subentra la perfezione
Della natura
C'è un punto che mi trova lo dico poi tornerò invece sul problema
Del senza senso ma c'è un punto che mi trova debbo dirlo netto
Dissenso sia con l'autore che del resto titola su questo argomento e sia con gli amici che hanno presentato il libero cioè l'imperfezione
è vero questa è la tesi l'imperfezione
La caratteristica
Dell'uomo
Della nostra vita
Ma Furio si spinge anche più in là perché c'è un punto adesso non ricordo più dove in cui dice che la natura e in pace
Ora io dissento radicalmente da questo giudizio sulla natura e anche su di noi che della natura facciamo parte
Non siamo perfetti
Siamo perfetti nel senso che ciascuno
Fattura uomo che appartiene alla natura
A una sua caratteristica e una sua vocazione e in quella caratteristiche vocazione perfetto
Persino lo scorpione che coatto a ripetere ricordate forse la barzelletta varie volte citata
Della a Rana
Che è in grado perché in qualche modo fibbia di traversare un corso d'acqua che lo scorpione invece non può ma vorrebbe andare anche lui da quella parte
Che la la la rana
E dubbiosa perché dice io ti conosco Tumi Monti in groppa e poi mi ammazzi
E lo scorpione facendo uso della ragione proponendo alla rana di farne uso l'indice sbagli perché io voglio andare dall'altra parte se io ti uccido mentre attraversiamo tumori ma muoio anch'io quindi non lo faccio
La rana si convince prende lo scorpione
Sulla sul dorso e comincia la traversata metà del dorso lo scorpione l'ammazza che annega che dici ma come mai e perché quello è scorpione e quella è la sua natura e in quella natura è perfetto
Quindi la natura e anche noi
Siamo perfetti
Noi abbiamo in più
Che
Muniti dotati di coscienza e di mente riflessiva
E cioè
Speculare noi siamo in grado
In questo siamo gli unici che la nostra unica
Differenza reale siamo in grado di guardarci
Noi guardiamo anche noi stessi
E addirittura siamo in grado di guardare noi mentre ci guardiamo
Questo complica notevolmente le cose ma ci consente
Intanto ci obbliga a dare un senso cosa che voi comprendete bene che il filo d'erba la rossa che lo scoiattolo non hanno il problema di dare un senso alla propria vita
Livorno
Non danno non hanno bisogno di dare un senso noi abbiamo bisogno di dare un senso perché perché siamo fatti in modo che possiamo guardarci
E quindi riflettere su noi stessi e riflettendo su noi stessi o diamo un senso o
Diventiamo matti
A meno che
Non comprendiamo di essere così come siamo perfetti
E quindi di non aver bisogno di dare un senso che non sia altro che vive
Il nostro senso come quello del filo d'erba della Rossa e dello scoiattolo è vivere ma noi viviamo con questo rovello
Cioè non siamo angeli
Ho per quelli che sono perfetti in un altro modo non siamo abbastanza Diabolik
Cioè qualche cosa che ci suprema
Questo è il nome
E in che modo però noi riusciamo perché la natura ripeto è perfetta a superare la mancanza del senso
Superiamo
Che anche quando siamo arrivati alla conclusione che il senso non c'è
Nell'operare
Noi fingiamo
Che il senso ci sia e diamo un obiettivo alle nostre azione poi quando riflettiamo su di noi ci accorgiamo che nel senso non c'è ma in tutto quello che agire perché sennò non potremmo nemmeno agire
Noi facciamo una dissociazione inconsapevole
Del nostro io
E quella parte Dinoi che opera cioè noi che ho quando operiamo
E beh in quel momento
Noi siamo convinti
Che ci stiamo battendo per una causa
Ci sono degli avversari di tutto questo siamo assoluta Renzi e fino in fondo convinti fino al momento in cui cessando l'azione siamo in grado di guardare noi stessi mentre diciamo noi non possiamo guardarci tuttora l'apparato mentale è impegnato nel guidare l'azione quando l'azione finisce ci guardiamo
E comprendiamo che
Quello è soltanto il nostro perfetto modo per sussiste
Questo io penso
Veramente non sono il solo
Voglio citare leopardi ma insomma
Non voglio citare micce
Secondo
Alcuni più aggiornati filosoficamente questo modo di nichilismo dissociato
Comincia in realtà da più alto
Il
Mi limito a
Trasferire queste queste questo modo di pensare alla modernità
Ora
La bellezza di Libero che questa continua
Segnalazione della imperfezione
La militanza
Dell'auto
L'autonomia
Attraverso il libero
Milita
Tu gli ha detto un non mi ricordo chi ha detto
Lui lascia al lettore di decidere ma il lettore comprende bene da che parte sta all'autore certo l'autore mesi
E milita sui bambini sulla pena di morte sulla shoah sulla comunicazione sul mercato globale
Merita su tutto
E mi trova totalmente consenziente perché io milito nello stesso modo
Su queste cose che sono poi realizzano la totalità seppur se volete
Del nostro mondo attuale
E pone una serie di tematiche di problemi di ipotesi di soluzioni anche perché azzarda delle soluzioni e anche
Degli dei riconoscimenti molto belli è già stato ricordato quello ai medici senza frontiere
Quello tutti coloro che si battono e dicono ecco
In realtà noi siamo in quanto militanti in questo modo di commi distanti non certo nel modo della destra o della sinistra merita
Siamo circondati da una quantità da una massa sterminata
I nostri simili
Il quale
Anche simili Tano ma in che modo militano
Io ho scritto di recente
Una cosa così poco divertente forse cioè
La leggenda del Birillo rosso del biliardo di Foligno
Che che il centro del mondo per una serie di ragionamenti e ho detto che ognuno di noi si sente il birillo del biliardo di Foligno questa è una delle molle principali
E fisiologiche del nostro vivere
Cioè ognuno di noi
Si occupa principalmente di affermare la sua esistenza
E se così non fosse il mondo per il Rebbe las la nostra specie non il mondo peserebbero rapidamente noi affermiamo
Se volete il nostro piaceri
Il nostro piacere si afferma poiché è un bravissimo in modi
Gesù di Nazareth
Affermo il suo piacere
Facendosi crocifiggere
Perché quella era la sua perfezione
Cioè il dolore passa inevitabilmente attraverso un piaccia
La nostra autoaffermazione di noi stessi un pilastro di sussistenza della specie
E naturalmente poi c'è un livello patologico
Di questo atteggiarsi rispetto alla vita
Perché noi contemporaneamente
Apparteniamo ad una specie
E gli animali non hanno bisogno di questo perché ripetono i loro comportamenti in un modo coatto e quindi non non c'è una distinzione tra la specie l'individuo
Noi non ripetiamo gli atteggiamenti in modo coatto proprio perché il problema della mente riflessiva che riflette vede guarda se stesso noi siamo indotti a trasgredire
Trasgredire cioè a innovare
La trasgressione molto umana
E appunto quella quel problema di volersi angeli o diavoli non uomini soltanto quelle la trascrizione
E la trasgressione
Distacca all'individuo
Dalla specie
Perché l'individuo trasgredisce rispetto al perpetuarsi di comportamenti coatti
Che gli animali hanno e che assicurano la loro vita individuale è quella della specie inconsapevolmente perché si ripetono non sono evolutivi
Noi non ci ripetiamo trascrive diamo ecco dove subentra
Insieme al Birillo rosso cioè alla propria auto affermazione la necessità di difendere la specie queste LT
Questa è l'etica Non tutti ce l'hanno molto pochi ce l'hanno
Perché il il l'istinto egoistico chiamiamolo così
E quello primario
L'istinto egoistico entra in conflitto con la sussistenza della specie
Le interviene che cosa perché
L'essere che dall'alto cisti il
Ho un fatto biologico
Perché noi siamo portatori
Anche dell'istinto della specie
Ce l'abbiamo detto
Perfino quello che fa il delitto più orrendo
Talvolta capita che quello che fa il diritto più orrendo si ferma per soccorrere il cane preso
Dalla macchina è abbandonato sulla strada
Quello va al di là della specie quello sente la solidarietà per l'essere evidente quale che sia i Medici senza frontiere sono un esempio tipico
Di moralità e che cosa intendo con la parola moralità intendo qualcuno
Che soddisfa il proprio io immedesimarmi indossi nella continuità della specie
E quindi dimenticando il proprio proprio io gode di essere dimenticato a vantaggio dell'altro
Quindi sono problemi compressi
Il libro è molto bello perché stimola riflessioni come quelle che qui sono state fatte come quelli circoli fra io
E questi sono i fondamentali del
Noi non possiamo non militare concludo con questa anche
E oserei dire soprattutto quando sappiamo che viviamo
In un mondo privo di senso nel senso che noi attribuiamo alla parola senso
Cioè non c'è progresso certo che non c'è perplesso
Solo che gli Unni di Attila o i tartari i mongoli di Gengis Scano non avevano i mezzi di distruzione che abbiamo noi
Per il resto si dice che questo è stato il secolo
Più terribile
Forse perché abbiamo più sensibilità nel nell'avvertire il terribile
Ma dico ci sono state stragi genocidi che hanno fatto fuori interi popoli intere etniche
Voi sapete che don Paglia lo sa
Una delle popolazioni più cattoliche più due volte nella pratica
E tutta la popolazione dell'America Latina
Di cui quasi tutti gli attuali salvo occhi
Sono dei sangue misti
Quella fu una popolazione nelle sue varie etnie distrutte
Distrutta non c'è più traccia se non dei meticci non c'è più traccia
Distrutta nel nome della croce
Eppure e determinata
Com'è strana la storia lì ormai il vivaio ter cattolicissimo
Quindi è senza senso
Ma
La militanza e molto importante
Io credo che noi siamo circondati
Da una serie da una massa di persone che ormai sentono poco
La necessità della morale
Non avvertono perché non avverte un perché
Sono persone che vengono da un mondo in cui i bisogni primari sono ancora o da pagare o appena pagati e quindi da questo punto di vista non possono che essere estremamente egoiste
E che e chi fa opera di morale fa devi sapienza che fa opera missionaria
Debbo dire da laico
Che tanto più sente di doverla fare quanto più a certezza
Che non c'è un senso
Non credo che il l'esistenza del senso
Ci renderebbe più morale
Che la e la necessità di nuotare
Nel vuoto senza gravità
Che ci obbliga alla morale
Grazie a Eugenio Scalfari
E adesso Furio Colombo il compito di concludere è che complicare questa serie di analisi
Io credo che dovrà soprattutto dirvi grazie Mieli grazie perché mi avete emessa dal come uno specchio davanti
Le cose che sono riuscito a entrare in quelle che non sono riuscito a stare le case che sono riuscito a dire a spiegare e chiarire e quelle che non chiamami sono riuscite pienamente
Ognuno degli interventi è attraversato da un da quello che a me pare un lampo che che che fa luce nessuno sul sul tentativo sul sul tentativo di lavoro che questo libro
Quando Contri parla di confessioni certa esattamente il senso del libro quando monsignor Paglia
Ricorda l'episodio ricorda perché ho intitolato un capitano o su dieci in meno sviene CM il nome poi
Marco per la località in cui si trova
Quel terribile luogo che conosciamo meglio con il nome tedesco di Auschwitz e debellare l'episodio che ha raccontato
Non si poteva andare a vedere autista si poteva andare a vedere questo dieci erose dieci va fatto breccia su coloro che pensavano di poter trattare la questione al Fritz come in questione politiche
Tullia Zevi ricordano cosa che mi sta moltissimo a cuore in questo libro il patto trasversale
Fra coloro che avrebbero potuto essere carnefici per sempre coloro che avrebbero potuto essere vittime per sempre viene dalla questa intuizione del del patto trasversale
Mi viene da un da una trasmissione televisiva credo che fosse un una una puntata diretta da Garda Lerner
Alcuni anni fa era un otto maggio era si celebrava e quel giorno in cui si celebra convenzionalmente la fine della della seconda guerra mondiale e Gad Lerner aveva invitato alcune persone io ero collegato dello Studio di New York per dire che cos'è per voi questo giorno come lo ricordate
E uno dei presenti l'aveva detto per me è un lutto per me giorno non è un giorno di festa una vittoria americana è una sconfitta degli italiani
Stava rappresentando un ricordo della sua vita lui da giovanissimo era stato un militante della Repubblica sociale e stava dando un'interpretazione politica e a me è accaduto senza senza
Sapere chi parlasse perché quando siete collegati da lontano a voi siete visti ma non vedete sentite soltanto le voci di buttarmi nella discussione di dire no no no guarda è anche la tua festa
è anche la tua festa è la festa di tutti noi perché se non ci fosse stato quel giorno e quella conclusione
Avremmo avuto davanti a noi il destino di essere carnefici e vittime senza avere scelto di essere carnefici e vittime
Un destino che non sarebbe mai finito
Quale celebrazione si apre anche per te nel ricordo di quel giorno
E devo dire che forse una frase che non è andata perduta perché poi in altre occasioni ci si è ritrovati
Per riflettere sul fatto che non è così semplice i qui dare i fatti della storia di quella grandezza quando sono avvenuti e sono davvero avvenuti e certificano almeno una cosa
Che alcune cose non si possono negare queste il patto trasversale fra tutti coloro che c'erano
Che alcune cose non si possono negare
E che da allora per l'esito che ha avuto la storia siamo liberi
Ed è a partire da quella libertà
Che facciamo riflessioni
Come queste
Eugenia mi
In apparenza mi contesta sul punto essenziale avrei dovuto potevo saperlo perché la tutta la sua riflessione filosofica così limpido
Illuministica che è stato il suo impegno a volte narrativo e a volte saggistico al di là del giornalismo in questo
Grado sullo splendido giornalismo siamo in campi e gli allievi
Lo ha portato a riflettere con rigore e solidità filosofica
Io posso soltanto metterei accanto non obietta che non è un'obiezione impedimento accanto letto accanto alla sua in disputati le rappresentazione
Di di di vivere di esistere così come lui ha fatto filmetto accanto quelli lei indossò sentimento umano
Che era Nostalgia
E che c'è anche nelle domande e quasi tutto quello che caratterizza le domande del primo capitolo quello che si intitola messaggi
Perché siamo tormentati i più felici e i più infelici Dinoi i più ricchi e meno ricchi coloro che hanno di più coloro che hanno di meno coloro che hanno fatto di più e coloro che hanno fatto di meno da questo senso grandi o
Uso grandissimo di Nostalgia per qualche altra cosa che deve essere più grande più perfetta per qualche altra cosa che poteva venire non è avvenuta per qualche altra vita che potremmo avere vissuto e non abbiamo vissuto e questa differenza
Tra la Nostalgia
E la nostra vita quotidiana qualche volta
Un lampo che scocca dà un'immagine di bellezza qualche volta dà un'immagine di bontà qualche volta da un ricordo qualche volta dà una sensazione tattile da una
A mano che che ti ricorda una sensazione infantile una storia d'amore la differenza
Tra esistere ed essere felici che la Costituzione americana voluto addirittura mettere in una legge
People assolutamente chinensis il diritto di essere felici come per stabilire anche giuridicamente la differenza tra dove siamo e dove vorremmo essere
Ecco è quella lì quello dello spazio dell'imperfezione
Ma dentro quella Nostalgia ci sono due risposte una tremenda
è una molto più belle montagne umana quella tremende di dire lasciate fare a me li creerà un mondo perfetto dove non c'è più spazio per la Nostalgia c'è spazio soltanto per alcune verità assolute
E sono gli orrori delle dittature
E sono i pensieri che si propongono di costruire dei binari senza fine che porteranno quel treno della copertina
Lungo binari d'acciaio che non si metteranno mai in un punto di verità assoluta
Oppure
Io mi rendo conto della mia Nostalgia della tua Nostalgia
E mi rendo conto che non ne uscì che non ne possono uscire da solo
Ed è soltanto connettendo Mac con te e insieme facendo qualcosa per gli altri che ne esco
Non esco felice manesco appagato
Ne esco ha pagato almeno nel senso della mia dignità che esiste soltanto se esiste la tua dignità
Ecco in fondo in che modo
Posso provare a tradurre il senso di quello che abbiamo fatto qui stamattina e il senso di quello che c'è in questo libro per le persone più giovani che qualcuno ha avuto l'idea di portare qui questa mattina
Aderendo a una scuola devo pensare da una scuola di Roma
E a voi voglio dire
Che mi ricordo che cos'ha cambiato la vita di mia figlia quando aveva la vostra età
è stata una norme una piccola leggina che non è una legge un un'abitudine delle scuole medie superiori americane secondo le quali non ci si può diplomare
Se insieme a tutti i buoni voti acquisiti non si sa qualcosa per un altro
E quindi ognuno ad alcune ore libere in cui deve inventarsi che cosa fare per chi
Nel caso specifico
Mia figlia ha trovato la strada in una persona anziana che non poteva
Provvedere a se stesse non poteva fare le sue spesi non poteva leggere non poteva intrattenere o riempire le sue ore vuote integra intelligente abbandonata
Nata una trasformazione di di una vita adolescente incredibile
è diventata un'altra persona
Ecco in che senso voi potete uscire da quel senso di labirinto nel quale a volte mi trovate perché noi io adulti non vi stiamo dando niente la vita che viene prima di voi sembra che non abbia messaggi altro che quelli della pubblicità
Quello che ti accade intorno sembra essere tante porte chiuse
Tanta gente che dice a se fosse venuti prima a una volta come erano ben una volta si poteva fare adesso non si può più fare stranamente voi ha figli affacciati alla vita solo per vedere una quantità di cose che non si possono più fare
Prima di misurarvi con tutte queste porte chiuse prima o poi
Troverete il modo di circolare in questo mondo che sembra non essersi organizzato per far rientrare
Tenete presente quel passaggio quella trasformazione
Il fare qualcosa per un'altra persona ha una portata grandiosa di trasformazione della propria personalità
E di lì forse che sei sepolto segreto come un gelo Biffi copie non abbiamo decifrato il sesso
Forse è rimasto è rimasto dentro qualche macigno che è crollato in qualche tempesta o in qualche cosa che si è abbattuta su di noi che ci ha privato
Di quella che mi quindi guerre la busta che il pilota apre in viaggio per sapere dove destinata alla sua missione voi sapete che i piloti americani che erano sempre in viaggio durante dovevano sempre stare in aria durante la guerra fredda
Non sapevano dov'erano destinati giravano sempre in circolo ed aveva una busta chiusa
Quella busta
Indicava un obiettivo quell'obiettivo avrebbero dovuto conoscerlo soltanto se fosse scoccata un'emergenza e qualcuno gli avesse dato l'ordine di aprire la busta
Noi forse siamo in in in in volo con quella posta chiusa
E forse l'unico modo di aprirla buste e di connettersi con altre persone di fare qualcosa che non è per noi mai per altri da soli non ci si può che al volgere sempre di più nel senso che non ha senso
In una sorta di solitudine dalla quale non ci salva la pubblicità
E dalla quale non ci salva il consumo
E dalla quale non ci salva neppure l'eventuale accesso alla ricchezza
C'è un un autore americano un politologo che io cito in qualche punto in questo libro che si chiama Putnam che dice che le società le nazioni
Gli stati
Si valutano in due modi
Per la il capitale finanziario di cui dispongono la ricchezza finanziaria di cui dispongono
E il capitale sociale di cui dispongono
La ricchezza è quella che
Il capitale sociale siamo noi
Capitale sociale sono gli esseri umani quando decidono di vivere da esseri umani cioè connessi con gli altri
Che cos'è la differenza in questo momento alla fine della guerra fredda
Tra Stati Uniti e Russia se non il fatto che la Russia un Paese ricchissimo che non a capitale sociale
Perché nello stravolgimento del cambiamento ha perduto
Ogni senso della connessione pietrificata com'era la connessione in altre formule in altri modi
E in quella speranza di per in quella promessa di perfezione che non si poteva mantenere
è mancata ogni capacità individuale di versare il proprio capitale sociale cioè se stessi
Alla propria società al proprio Paese la propria comunità a coloro che ti stanno vicini o che sono lontani ma che hanno bisogno di qualcosa che tu potresti dare se non lo dai
Ai per esempio un Paese sgangherato come la Russia
Il cui indice di ricchezza e forse persino superiore a quello del degli Stati Uniti
Ma che non riesce a connettersi
Non riesce a versare capitale sociale
Ecco forse e forse è forse in queste immagini
In quella del capitale sociale che vorrei dire lui la ricchezza del vostro futuro
è nelle vostre mani
Più di quanto non crediate
Ieri in una
Per una presentazione come questa di questo libro
La persona mi ha domandato
Quale vorrei che fosse
La persona simbolo di questo secolo
E mi ha proposto mi ha detto io penso che un po'simbolo forse sono influenzato dal film salvate il soldato Ryan mi ha detto forse un po'il simbolo potrebbe essere il soldato americano
In fondo
In quella guerra in quella terribile Seconda guerra mondiale che non nera brutta come tutte le guerre era brutta come tutte le guerre ma era
Un episodio a parte diverso perché aveva il suo centro lo scegliere per un progetto di genocidio nel progetto di libertà
Quindi non era soltanto una brutta un'orrenda guerra
E mi diceva questa persona ma il soldato americano non è l'impressione o nell'immagine di qualcosa di disinteressato che rischia dalla propria vita pensava i cento mila ragazzi americani che sono morti in questo Paese per liberare questo Paese non potrebbero essere un buon simbolo
E io ho detto si potrebbero essere un buon simbolo
Vogliamo affidare questo simbolo qualcuno che però anche le armi in mano
In un secolo
Che di Arminia fatte girare così tante
E vero Eugenio che abbiamo avuto un secolo di orrori dopo tanti altri secoli di orrore
Ma gli altri secoli di orrore erano più innocenti del nostro secolo di orrore perché erano come dire a livello erano arrivati a livello delle giustificazioni piena e completa di quell'orrore non avevano ancora scoperta o
Alcune grandi svolte letterarie e poetiche e filosofiche
Di comprensione di dialogo fra gli esseri umani non c'erano arrivati è stato dopo esserci abbracciati che ci siamo assassinati
Ci
Che però era rimasto così solo grandioso verso
Su questo su questo credo che sarà bello per tutti vedere la la biografia di San Francesco ha prima scritto da leggo credo che sarà una grandissima una grandissima rivelazione
Ma certo in questo secolo noi abbiamo cominciato con l'aria la presunzione e la sicurezza di essere a posto di essere arrivati molto in alto preceduti dal Seicento dal Settecento dall'Ottocento dalla nascita della scienza
Dalla presa di possesso della razionalità
E dalla grandezza di universi può etici e ci avevano rivelato delle bellezze e degli orizzonti straordinari e lì nasce invece nasce la banalità del male
Nasce la violenta stupidità degli impiegati di morte
Proprio nel mezzo del punto che avremmo definito il più fantasioso
Nella storia
Nella storia dell'umanità
E allora mi sono domandato se il simbolo del secolo
Non potessero essere quelle persone che sapendo quel che rischiavano hanno rifiutato di sospendere la propria umanità soltanto perché era pericoloso essere esseri umani
Insieme con coloro che sono stati perseguitati senza senso e in nome di un'idea di perfezione folle
E assassine
E poi mi è venuto in mente
Il simbolo di Martin Luther King
Questo inadeguato pasto perché per il prete nero di di di provincia di una piccola chiesa di periferia di una città che allora negli Stati Uniti non contava nulla
Il quale si è messo a fare queste marce anche un po'
Carnevaleschi gli dicevano i governatori e i sindaci delle città bianche di allora
Perché aveva questo sessione dei diritti civili che bisognava dare a tutti
E poi mi è venuto in mente che prima di Martin Luther King tutto è cominciato
A cambiare la storia d'America con una cameriera di mezza età di nome Rosa Parks
Che salendo sull'autobus un giorno del mille novecentocinquantanove
Invece di andarsi a sedere indietro nella parte riservata ai neri
Si lascia sedere sul sedile davanti e dice signori sono stato bruttissima e di qui non mi muovo
E la tutto si è fermato Einaudi l'autista dell'autobus ha voluto imporre che Rosa pare che lasciasse il posto ai bianchi andasse sedersi dietro
E questo signore ha detto sono troppo stanca di tutto quello che è già accaduto a me e alla mia gente io di qui non mi alzo ed è stata arrestata ed è nato il movimento di diritti civili
Che poi sarebbe diventato il movimento dei diritti umani
Che poi è diventata una persuasione che in qualche modo mentre arranchiamo a piedi verso la fine del secolo ci dà un segno
Del come in qualche modo possiamo continente Facci la mia dignità non esiste se non esiste la tua dignità
In queste due in queste in questa frase c'è anche il senso dell'inadeguatezza
Nella mia dignità nella tua bastano da sole
E forse non bastano da sole neanche tutte le dignità di tutti gli esseri umani messe insieme per placare quell'immenso senso di Nostalgia che continuano a provocare tra ciò che siamo e ciò che conteniamo infantili mente a sognare che dovremmo essere
Ma almeno lo sappiamo
E in qualche modo possiamo continuare
Il nostro percorso Nowy che di strada ne abbiamo già fatte e voi ragazzi a cui auguro tutto il bene possibile grazie
Grazie Furio Colombo e quindi umbre ringraziamento alla Rizzoli anche la RAI riproporre questo libro che sicuramente invito è finito a riflettere a scegliere una strada di azione mi sembra aveva militanza che diceva
Scalfari
E quindi buona lettura grazie