"Storia della società italiana" presentazione dei volumi editi dalla Teti (c/o Sala del Cenacolo - Vicolo Valdina 3/A)

Comincio io allora signore e signori buonasera come si usa dire siamo qui riuniti vera una presentazione nella storia della Società italiana edita dall'editore Teti perché pur essendo questa storia cominciata
Vari anni fa si è conclusa
Soltanto adesso con la pubblicazione
Dell'ultimo volume dedicato alla storia antica la storiella nella sua materialità sapete anche dagli inviti che composta di venticinque volumi
Ma ai ai quali hanno cooperato circa duecento Dori dagli anni stranieri
Per un totale di dodici mila cinquecento pagine
Detto questo della
Storia dell'opera rappresento me stesso
E poi presenteremo gli altri alcuni sono molto noti altri gatti sono molto più noti di me io però la prerogativa forse di essere un romano
Essendo nato a Roma moltissimi decenni fa
Poi trasferito in esilio volontario ma non tanto dorato a Mila no dal mille novecentocinquanta
Però le vicende della vita mi portano a un'anamnesi
Relativa appunto alla mia infanzia perché io ho studiato proprio in questa strada ho fatto le elementari nelle nella scuola elementare morì Gian turco di vicolo Baldina
Siamo negli anni mille novecento o prima della della dedito della seconda guerra mondiale durante il fascismo e ricordo ancora che c'era una rivalità accesissima di bande giovanili no tra tra gli otto e i dieci anni tra quelli che frequentavano
Vicolo Valdina e quelli che frequentavano invece una scuola vicina Montedoro pilota romani sanno dove Montedoro no e quindi c'erano queste questi scontri tra giovani
Delle due località
Per i casi della vita voi prima di trasferirmi nel nord essendomi
Cominciato qua avendo cominciato a occuparmi di storia e di storia del movimento operaio del socialismo perché si usciva dalla seconda guerra mondiale dal fascismo e il fascismo e obliterato in sostanza gli studi su questi aspetti delle nostre vicende essendo che anche un po'autodidatta non avendo fatto un corso universitario regolare se mi sono laureato ma senza andare molto nell'università non ho fatto l'assistente non ha fatto queste cose
Tra la passione per quegli studi storici che IP negavano a questi origini delle vicende della storia contemporanea
Mi spinsero as studiare le vicende delle origini del socialismo a Roma
Il socialismo a Roma dato dal mille ottocentosettantuno dopo la breccia di Porta dei a e la prima struttura organizzata socialista fu la sezione romana della prima internazionale
Ed internazionale che si rifaceva le idee di Bakunin l'anarchismo quell'internazionale illustrata da nomi di tutto rispetto come Cafiero Errico Malatesta lo stesso Andrea Costa che segneranno poi un filo rosso nella storia del socialismo italiano
E allora voi che c'è l'esigenza di Filologia
La cosa più opportuna un gruppo che si recò intorno alla rivista Movimento operaio intorno al quale c'erano storici tra alcuni scomparsi alcuni vivi che appartenevano alla sinistra in particolare al Partito comunista come Ernesto ragionieri
Renato Zangheri Giuliano Procacci ad altri demolite appunto a questa rivista e alcuni studiano le vicende rapine per nazionale
Dov'erano i processi relativi alla prima internazionale cioè quando venivano arrestati ed erano le stadi spesso questi militanti di sequestravano tutto quello che si trovava anche l'archivio della sezione erano guarda caso proprio in questa sede dove siamo noi
Che era la una sezione staccata dell'Archivio di Stato perché ogni Stato in corso Rinascimento e c'era la sezione dell'Archivio di Stato che conservava i processi
E c'era vecchio commesso bravissimo che sapendo i nomi degli imputati e sapendo l'aveva sentenza attraverso le grandi e polverosi rubriche nei meandri di questi corridoi ha trovato questi processi su questa strada voi è nato lavorato anche vorrei richiamare per esempio lo storico di tutto rispetto Luciano Cafagna che alcuni conoscono perché
C'è anche occupato di politica
E Carfagna ha trovato qui i processi relativi a Malatesta Merlino ad altri ha dato un anche gli un contributo importante sulle vicende del socialismo Romano di fine ottocento ecco fatta questa premessa che giustifica la mia presenza qui devo dire che poi insieme a questi miei amici abbiamo coppe continua ad occuparci di storie ognuno seguendo i suoi filoni
Però a un certo punto collegandoci aderito lite all'editore Teti che pur essendo un piccolo editore aveva e da una costanza veramente eccezionale e anche la lungimiranza nelle accoglie dei Progetti quindi dalla sinergia come si dice adesso tra queste energie
Ormai mature ma perché siamo a vent'anni fa e dell'idoneità e di nato in questa l'idea di fare una storia della società italiana
Naturalmente l'idea era che dovesse essere qualcosa di diverso da quello che offrivo il mercato che stava offrendo il mercato perché non è che manchino storie d'Italia in questi ultimi venti trent'anni non sono uscite varie a più mani a più voci in tanti volumi tutti un quasi tutti conoscerete
La prestigiosa come si dice Storia d'Italia della prestigiosissima cassa indice Inaudi quando si parla di navi l'aggettivo d'obbligo e prestigiosa
E e due oppure la storia d'Italia della UTET diretta da
Galasso
Ecco che hanno delle loro caratteristiche cioè la Storia d'Italia Einaudi è un prodotto di alta sofisticazione in cui i singoli temi sono trattati da specialisti ma senza una attenzione per il continuum della storia per cui sono saggi eccellenti eccezionali alcuni ma in cui il discorso del percorso non è sempre facile da capire
La storia invece della utenze ha scelto una struttura per Stati e quindi segue gli stati regionali Italia come sapete è stata a lungo
Insieme e di Stati regionali e e quindi c'è una particolare attenzione per gli aspetti politico e amministrativi oltre che per gli aspetti più generali
Idea guida di questa storia di teche era invece che ovviamente
Accanto alla storia politica la storia dell'istituzione alla storia amministrativa che ineliminabile perché la politica il momento più alto dell'attività dell'uomo associato
Ci dovesse anche e soprattutto puntare sulla agire degli uomini neri in collettività
E
Cercando di di spicco d'ispirazione era vagamente marxista o possiamo dire anche l'ispirazione gramsciana
E di vedere l'interazione da quelle con tempo si chiamava le forze produttive rapporti di produzione e il resto
E poiché
La società questo è in sostanza è il modo in cui si produce il modo in cui si divide il prodotto
Il modo in cui le classi o i ceti perché a volte si parla di classi a volte di ceti interagiscono tra loro ecco tutto questo era un viluppo che era prioritario di fronte l'anno quindi attenzione centrale per le economie
Per la società
E con qualche derivazione anche dalla famosa rivista no anche qui è un topos eccitare le annate di blocchi e via dicendo no che avevano per sottotitolo appunto economie civiltà civilizzazioni no però per con intenzione di essere alla moda e di derivare dall'esempio francese tener presente quello che di buono le storiche viveva un prodotto e cercarne l'applicazione
E ad i temi della storia italiana
E qui ci voleva un problema di origini da quando il termine a quo come si dice in generale
Sapete benissimo che la discussione sulla continuità della storia italiana ha una tradizione lunghissima si continua a discutere su di queste ore la scelta fu pur consapevoli delle differenziazioni enormi che ci sono tra l'epoca romana è quello che viene dopo il Medioevo retta moderna e contemporanea si decise di tenere presente anche e società gli uomini e le collettività dell'età romana
Una scelta che può esser discussa ma una certa che veniva confortata tra l'altro dal fatto che una de uno dei tratti distintivi della storica del nostro Paese rispetto a quelli di altri Paesi
E l'alto tasso di presenza di città
Nella penisola e nelle isole soprattutto in Sicilia
Che città che risalgono a o prevalentemente all'età romana qualche volta l'età preromana
Con un un filo rosso corri insieme di fili rossi che fa sì che l'Italia pur essendo stata fino a tempi recenti fino al fascismo e la seconda guerra mondiale un paese prevalentemente agricolo
Perché ancora nel mille novecentoquarantatré il sessanta per cento degli italiani erano contadini tuttavia era un Paese in cui recita erano più fitte più numerose irretiti coro il tessuto delle città era
Più
Diffuso più concreto più pervasivo che non in altri Paesi
Tant'è vero che è un grandissimo italiano dell'Ottocento Carlo Cattaneo
Posto sì di fronte al problema dei
Di carattere distintivo della storia Italia lo identificò appunto nelle città e scrisse se non vado errato nel mille ottocentocinquantasette un saggio che è ancora centrale tacita concedere considerata come principio ideale delle storie italiane dall'età romana in avanti e la città era per il Cattaneo
Non soltanto l'aggregato di mura di case ma era una funzione di città una funzione urbana
Implicava la cultura che implicava il mercato che implicava l'attività produttiva di flusso di capitali in circolo perenne con la campagna determinando quindi questo carattere tipico della vicenda della vicenda italiana
Ed è in dubbio che questa permanenza di città ebbe poi un momento alto della civiltà comunale
Ed ebbe successivi momenti o momenti anteriori nella costruzione dei centri storici delle città italiane
Non c'è niente di simile nell'Europa centrorientale se non in misura ridotta
E anche rispetto alla Francia alla Spagna o all'Inghilterra Paesi giunti prima ad unità statuale
E direi che il tesoro degli il Tesoro dei centri urbani italiani e irripetibile non è un caso
Ecco una cosa che va tenuta presente naturalmente le dimensioni delle città sono state nel passato diverse da quelle attuali Roma aveva nel mille ottocentosettanta meno di duecento mila abitanti e stava tutta in larga detto la cinta delle mura
Aureliana eccetera Milano nel mille ottocentoquarantotto quando ci furono le Cinque giornate arriva a centosessanta mila abitanti e stava tutta là dentro la cerchia del delle mura spagnole i bastioni spagnoli
E questo si può dire di tutte le città italiane Brescia città importante per una serie di vicende aveva nel mille ottocento quarantotto trenta mila abitanti
Però aldilà del numero degli abitanti la città era un connotato essenziale nelle vicende italiane perché ne recita viveva
Quelli che usufruivano della rendita
L'Italia era un Paese di poveri fino a cinquant'anni fa la nonna materna maggior parte degli italiani Ramponi
Pensate che dal mille ottocentosettantacinque mille novecentoquattordici sono i miliardi tredici migliori dei nostri concittadini
L'onda sono Mezzogiorno ma dal Triveneto il navigatore transoceanico non è l'emigrazione temporanea che c'è sempre stata
Segno questo di una ristrettezza
Di di di di beni per la massa dei nostri compatrioti ma a fronte di questa di questa grande maggioranza di Boris era una voi le minoranze ricchissimo perché fonte principale di ricchezza fino alla rivoluzione industriale quando questa si delinea negli anni settanta ottanta del secolo scorso era la terra per apparteneva a un numero ristretto di proprietario nobili
Ho poi dalla dalla fine del Settecento in avanti anche borghesi e percettori di rendita sul sudore dei contadini e questa rendita permesso la costruzione tra l'altro dei tesori d'arte
Nelle città e nelle ville campagnole che fanno sì che l'Italia abbia si dice il cinquanta il sessanta per cento dei beni culturali del patrimonio culturale dell'intera umanità
Quindi paese Complesso paese singolare
E che
Si è cercato di studiare nella sua lunga vicenda e ho accennato a questo problema della continuità ho accennato al problema della rottura Rocco accennato al problema delle angolature
Con cui queste vicende sono state esaminate
Non è mio compito
Ovviamente
Entrare nei dettagli però se mi permettete in questi brevi minuti che mi
Mi riservo vuole semplificare gocce uno due temi che aiutano a capire come un modo nuovo di affrontare la storia del nostro Paese porta a connessioni
E vista l'ora impensate porta a come dire giri di orizzonte che aiutano a
A capire meglio il nostro presente
Ecco per esempio una malattia ecco un tema che è ricorrente e non appaia strano nelle nelle pagine di questi volumi e quello delle malattie ma pensate quello che ha significato la presenza della peste nella storia italiana fino alla fine del Settecento
Quando scompare
E quello che ha significato per la vicenda concreta degli uomini e delle donne
La popolazione in Italia ma questo vale anche per il resto dell'Europa non crebbe sostanzialmente sino alla fine del Settecento
Normalmente in demografia di antico regime come si dice non essendoci la contraccezione nascevano
Tanti uomini e donne tanti ne moriva in teoria una coppia feconda legittimamente sposata poteva mettere al mondo un figlio vanno
Poiché però le donne arrivavano al seno i loro bambini per dodici tredici quattordici mesi l'intervallo si raddoppia e quindi non si avevano ventiquattro figli per il coppia Siena avevano dodici tredici quattordici al nord e al sud
Tra ricchi e tremori città in campagna Maria Teresa
Impradice da osteria quindici figli tutti i sei della della fa
Famosa dinastia di Ranieri e si aggiravano tra i dodici e i quattordici figli quindi a alto tasso di natalità
Superiore a quello di mortalità
Quindi in un anno normale e c'era un incremento naturale della popolazione che per quindici venti trent'anni si sommava
Però la vocazione certo punto veniva falcidiata dalla peste o dalle malattie analoga la peste tutti ne conosciamo due famose per i riferimenti letterari no il Decamerone e il Manzoni trecento e e i seicento e la popolazione delle città veniva e delle campagne veniva a volte dimezzata dalla peste questo impediva l'aumento della popolazione
Dalla fine del Settecento invece la peste scompare
C'è quella grande scoperta che Dino colazione del vaccino per cui alla Vaio Lazio ore si sostituisce la vaccinazione dagli inizi del dell'Ottocento e quindi Apolo Ohno ebbe un grande rilievo a spingere in questa direzione
E il vaiolo che era una malattia che niente Iva tra le giovani generazioni invece non fece più questi danni
La popolazione aumento qui e i ventuno milioni di italiani dell'anno mille ottocento la battaglia di Marengo e diventa lo quaranta milioni alla fine dell'Ottocento
In una struttura socio economica comici analizza della città che non ha conosciuta fino al mille ottocentottanta un grande sviluppo
Che l'agricoltura rimaneva stazionaria non tutta la Valle Padana faceva eccezione perché c'erano molti capitali ma come agricoltura nella quale in investimenti cabine erano scarsi il bestiame era poco i concimi chimici erano ancora sconosciuti
E e e quindi le risorse erano scarse e c'erano ancora carestie nel mille ottocento sedici diciassette nel mille ottocentocinquantatré e via dicendo
Questa situazione si verte sul fenomeno detto prima dell'immigrazione
L'emigrazione fu dovuta queste terribili circostanze
Fini nel mille novecentoquattordici perché con la prima guerra mondiale come sapete
Cominciarono agire i sottomarini che si curavano le navi quali esse fossero e quindi non era più possibile andare negli Stati Uniti d'America Latina ovviamente
Quindi vedete
Questo questo esempio no di di che cosa è una malattia incida e come incida altro esempio classico la malaria
Ecco la malaria e
Che è stata si è insediata dagli origine nel nostro Paese dall'epoca romana in avanti
E però avuto LCD che hanno inciso molto su per esempio sulla questione meridionale
Una delle cause dell'integrità del Mezzogiorno era la presenza della malaria
La malaria come sapete portata ma nessuno ha saputo sino alla fine dell'Ottocento dalla zanzara anofele
Che ha il terreno di coltura negli stagni nelle paludi di login paludati il Mezzogiorno
Che civilmente era più arretrato già nei secoli passati rispetto al Settentrione per cui non si facevano opere idrauliche non si facevano per il contenimento dei fondi
De de dei fiumi si produceva un convinto diboscamento eccessivo fecero sì che il fiume dal Garigliano Valli via Alserio alborada Val Basento e via dicendo in paludato
Quindi le pianure cioè le terre migliori dal punto di vista della cultura
Erano luoghi in cui si prendeva la macchina e non si poteva stare e quindi le popolazioni si spostarono nel corso dei secoli dall'età romana in avanti sulle posizioni di vetta i geografi dicono imposizioni che acuminata
La popolazione mezzogiorno si era trasferita nei colori che a monte
Vatti all'unificazione è cosa recente perché come qualcuno di voi ricorderà amare state vinte l'Italia soltanto nel corso della seconda guerra mondiale perché gli angloamericani risalendo da quarantatré a quarantacinque la penisola
Averlo con sé il DDT
E il raro di DDT tutti i distanti le paludi e i corsi d'acqua stagnante che trovarono risalendo il nostro Paese e ma la malaria Fini
La riprova è che in Sardegna dove gli angloamericani non sbarcarono la Sardegna era
Una Regione
Piena di Maharishi e non potendo risalire non potendo non essendoci vegliando americani la disinfestazione si fece tra il mille novecentoquarantotto al mille e novecentocinquanta ad opera della Fondazione Rockefeller
Per cui non dovete stupidi visse in molte città uscente dei sardi Chandigarh Rockfeller il ricordo toponomastico di questo fatto
E allora il fatto delle popolazioni venissero nelle zone più alte significava che si mettevano a coltura
A frumento anche a cereali le pendici delle colline e si incrementava il circolo vizioso del diboscamento che produce provoca uno scatenamento delle acque il peggioramento di questa situazione
Questo sono
Solo un esempio delle diciamo la prospettiva che ha guidato gli studiosi o alcuni degli studiosi che hanno dato vita o quest'opera
Però come dicevo prima non è che non ci sia nelle pagine della storia di tetti la
Oltre alla società anche la politico all'amministrazione
Qui c'è Ettore Rotelli nel saluto con grande piacere che uno dei maggiori storici delle istituzioni
Che sappiamo benissimo che le istituzioni sono centrali
E c'è anche voi alla fine un nesso tra
Tra istituzioni e vita
Economica vita sociale tante vedo che alcuni storici economici in questi ultimi anni sono due
No ti sto lì economici tra l'altro c'è Marzio Romani della Bocconi che stanno lavorando Anna una ipotesi per cui cercando di collegare i duecento distretti economici italiani saranno di più saranno di meno e ha radici i secolari e alle legislazioni comunali addirittura perché le legislazioni degli Antillo unire duecento nel Trecento e via dicendo
Tenderò presente nell'ambito della propria circoscrizione e la reazione dei regolamenti di norme di strutture di infrastrutture che hanno sedimentato permettendo il fatto che nelle Marche piuttosto che dell'Abruzzo nel Triveneto si sviluppasse lo questi fenomeni di attività economica industriale un manifatturiera decentrata
Che si collegavano col passato
Anche qui il legame tra passato e presente
E a volte sotterraneo
Misterioso difficili da individuare ma c'è faccio un altro esempio a me familiare
E perché mi sono occupato in storia del Risorgimento Palazzo Risorgimento ci sono certo punti fatti nel mille ottocentotrentuno tutti ricordiamo Ciro Menotti no che venne poi fatto giustiziare da cattivissimo duca di Modena però
Se uno studia Ciro Menotti e idee che era imprenditore
Di un'attività particolare che era il truciolo
Il truciolo sporchi come forse quest'per questa memoria se ne è persa da quattrocento in queste zone del Carpigiani o del modenese e i pioppi venivano tagliati si facevano delle di stelle i trucioli
Che poi le donne dei contadini era un loro domestico intrecciava in tappeti di grande bellezza ci sono musei ospitano queste cose e il Cappelli
E quindi l'arte del truciolo e durata fino all'età giolittiana un'inchiesta fatta in età giolittiana del ministero dell'Agricoltura endurance Duster foreste Censi ancora quindici mila addetti all'arte del truciolo e poi sparirono però cosa diventata mode Carpi poi diventata la capitale chiama lei della maglieria che non è fatta in grandi opifici era fatta in unità domestiche condotte da donne che erano terreni di quelle donne contadine che faceva una prima truffa
E oggi Carpi e la capitale del prêt à porter perché non si fanno più nemmeno le maglie a Carpi
Si fa si fanno i disegni si fa da promozione il resto viene fatta tie vanno e via dicendo
Ecco allora anche questo è un esempio di come dire antropologico di collegamento di abilità attività che collega i trecento e i quattrocento ai giorni nostri ma questo è vero in tantissimi casi di questa realtà italiana
E quindi anche l'istituzione no
La civiltà dei comuni di autonomie locali pensiamo a Maria Teresa hanno avuto il loro peso in questa complessa vicenda gli annoiato a sufficienza
Che mi premeva dire queste cose farei batticuori
E dare un giudizio rientra divo su quest'opera che è stata redatta da specialistici e da storici in generale di mestiere e gli storici di mestiere su quelli che vanno libico de che degli archivi scrivono delle cose che non circolano
Perché i libri degli specialisti si vendono quattrocento trecento copie
Invece grazie all'attività di questi storici alla lungimiranza dell'editore Verdi si è fatto un prodotto accessibile
Che i offrono lettura godibile a ogni persona mediamente volta Galletti che stia facendo le scuole medie superiori o che dopo le
Abbiamo curiosità di carattere culturale
Non è che questo cioè vedo per tutte le quattordici mila pagine perché naturalmente quando ci sono molte centinaia di i cervelli
Ogni cervello funziona la sua maniera il grande Benedetto Croce diceva con un'espressione tipica in dialetto napoletano
Che ha K Astoria Capaldo storico che Cestari intorno cioè la storia che sempre contemporanea e la testa dello storico che sta dentro la storia evidentemente
Lo spoglio e vini filtrata alla ricostruzione dal
Dello storico però addita
Delle difformità
Ideali e Caravà logiche degli autori il risultato è un risultato medio che ha le caratteristiche delle quali ho detto e credo che quindi l'editore Teti abbia fatto un'opera non validati che io ma ora un po'di retorica la cultura italiana
Naturalmente editore dico a difficoltà di mercato
Non ci sono più le grandi rateali quindi l'opera non va nemmeno il rateale deliberi e tengono certi libri e non atti non possono temere un'opera
Così voluminosa ma pubblicità
Se la può permettere chi se la può permettere un piccolo editore
Non ha i mezzi e quindi
L'opera è stata completata ha avuto una sua diffusione perché è stata comprata ora ci si augura che il completamento della iniziativa posta produrre un rilancio
Che Teti merita grazie adesso direi che
Poiché è una improvvisazione quella che stiamo facendo quei dieci sono qui competenze vivere se noi i c'è un uno dei condirettori che amministra vediamo dopo dopo vari anni è finito male sbagliati questo secolo in America succede ma attenti andava bene perché è un giocatore vero
Ha chiesto ho letto una settimana fa che veniva dal Belgio dove era stato ingaggiato dal lecco
E arrivato a Lecce
Accedere risponde
Per seriale
Va bene allora io direi seguiamo l'ordine che c'è nell'invito e quindi la parola a Luciano Canfora
Io vorrei
Fermarmi
Da osservatore esterno compiaciuto dell'opera su alcuni caratteri generali su alcune caratteristiche
Complessive anzi partirei dal caratteristica dell'editore di quest'opera
Non per fare un ritratto di un vivente ma per delineare le caratteristiche di una casa editrice che punta molto sulla storia quindi si potrebbe
Il titolare questo piccolo paragrafo Teti e la storia ovvero la Clio figlia
Papà Attilio figlia Germania dedizione totale alla musa della storia che appunto quindi io è una parola
Coniata io a mia scienza da un
Romanziere
Del dissenso sovietico che si chiamava corner che poi passato nel dimenticatoio e ha scritto un libro divertente si chiama la talpa della storia appunto
In cui succedono varie cose e a un certo momento costruì
Protagonista di questo romanzo
Che Corbett spesso ovviamente
Se la prende e si indigna contro i poteri costituiti politici culturali eccetera del suo Paese ciò appunto dell'Unione Sovietica dicendo che in questo Paese domina sul piano proprio delle conoscenze l'attivo Fia tutto si spiega con la storia si evoca la storia perde giustificare quello che accade quello che è accaduto
Naturalmente essendo un autore scontenti Simo del mondo in cui si trova usa questo termine con indignazione con fastidio
E però mette anche il dito su un problema rilevantissimo cioè sulla
Sensibilità Cesa fortissima che
Movimento comunista e prima di esso il movimento socialista
E oserei dire primarie sul movimento democratico hanno avuto per questa musa cioè per questa sorta di entità non visibile ma presente che il raccontare quel che è accaduto con un qualche orientamento come diceva Della Peruta poco fa citando addirittura Benedetto Croce e quindi con una finalità volta altre sei
Questa dedizione alla storia
Si è tradotta in tante iniziative di cui questa e secondo me è la più cospicua e anche quella che davvero promette di durare nel tempo
Ma ve ne sono tante altre che sono fra loro secondo me connesse metterle una accanto all'altra può essere anche interni come dire istruttivo
Cito due iniziative soltanto due aspetti di questa attività editoriale uno e
La pubblicazioni in lingua italiana della storia universale dell'Accademia delle scienze dell'Unione Sovietica
E l'altro e il calendario del popolo
Il quale essenzialmente una rivista di divulgazione storica storiografica
Uno potrebbe dire sarebbe più efficace se fosse di ancor più larga
Pretesa e tuttavia è già molto perché pone la parola storia può entrare di tutto primi nostro ministro dell'istruzione per esempio è convinto che la storia si è soltanto la storia politica no quindi quando dice portiamo il Novecento vescovi italiani pensa alla storia dalla guerra mondiale al governo D'Alema
E invece poi c'è la strada letteratura della scienza della filosofia dell'arte e e tante altre della tecnologia quindi novecento un po'più grande ad ogni modo ma in questa storia come il Calendario del Popolo la pratica cioè tantissimo non c'è soltanto
Le vicende riconducibili alla storia strettamente politica perché ho ricordato questi due titoli
Perché essi si collocano in posizione molto dialettica e di alle e dialogante nei confronti della storia da società italiane di cui parliamo
Storia della universale della catena di recente dall'URSS voleva essere un libro
Definitivo e moderno
E non non Vieri uscito se non in parte
A mio modo di vedere si pone molto al di sotto come livello di maturità storiografica della storia della società italiana che noi oggi
Consideriamo
Voleva essere anche un'opera di alta divulgazione
E infatti queste iniziative di cui stiamo parlando questa della storia difensore vegetariana il calendario e la storia universale sono opere di alta divulgazione più o meno
è un problema come si fa divulgazione
E forse il più complicato dei problemi
Bianchi Bandinelli che era un Grande studioso ma anche un uomo civile un uomo che aveva una sensibilità civile
Assai risentita
Tanti anni fa nel mille novecentosettantatré ripubblicò un suo celebre libro che si chiamava storicità dell'arte classica
Libro importantissimo nella storia degli studi di antichità
Lo ripubblicò con una nuova introduzione molto bella molto intelligente in cui affrontava esattamente questo problema che cosa faccio io specialista di arte classica quindi di una disciplina che di per sé si pone tra le più specialistiche per ovvie ragioni
Per divulgare quello che so
In che consiste il mio lavoro di divulgatore e bene egli esprimeva in questa introduzione un concetto che io amo ripetere spesso quando mi capita di parlare di queste cose e cioè soltanto chi fa continuamente ricerca nuova può divulgate
Altrimenti come lui scriveva efficacemente si producono libri come la storia
Dell'arte universale dell'arte dell'Accademia delle Scienze dell'URSS che quanto di più vecchio dal punto di vista del metodo si sia mai scritto appunto perché perdere il contatto con la ricerca vivente significa divulgare cose vecchie e probabilmente anche sbagliate
Questo è una sfida naturalmente perché lo spread ricercatore magari non ama cimentarsi nella scrittura capace di divulgare i frutti della ricerca
E se questo non fa tutto sommato perde molto altro perde l'efficacia di farsi leggere il criticare ed altri dal cui critica il suo lavoro guadagna tutto questo dico perché a mio modo di valutare in questa storia della sede italiana
Il punto di equilibrio tra ricerca e divulgazione e quasi sempre felicemente ed è forse il risultato più importante
L'altro e quello di interpretare
In modo largo il più largo possibile
L'oggetto della storia che cosa racconta lo storico quando si mette a raccontare a narrare
Se si scorre già soltanto l'indice di quest'opera sì lo diceva Della Peruta molto bene con gli esempi che ha portato all'inizio ci si accorge che il filo conduttore non si perde mai di vista tra l'altro anche per merito di queste cronologie molto ben fatte che sono un aiuto importante per il lettore che non può non disperdersi in una selva di contributi
Ma al tempo stesso
E assicurata questa diacronia rassicurante per il lettore dalla organicità con cui questi saggi sono messi insieme pur partendo ciascuno da punti lontanissimo
Si potrebbe dire scherzando che se c'è un librone di
L'opera meglio in cui l'aspetto cosiddetto come si diceva un tempo in modo minaccioso sovrastruttura paure del
Racconto storiografico prevale straripa rispetto al resto e proprio quest'opera qui e allora questo dipende io credo da vari fattori uno di essi
Va da sé tutto quello che noi facciamo è legato alle nostre caratteristiche personali dal gruppo dirigente diciamo così del gruppo di storici che si sono messi insieme per realizzare
Ne conosco direi
Per quasi tutti tutti di uno di essi sono stato anche scolaro mi sono laureato colui Ettore Lepore che morto vari anni fa precocemente
Mi sembra veramente una comitiva
La cui caratteristica è l'antidogmatismo
Della Peruta che è qui presente quindi ne parliamo affidandolo alla storia io lo collocherei
Nel storia panorama essere più italiana sulla base di quello che ha scritto quindi lui vedo lo studioso di Mazzini il traduttore dice Oreste storia socialiste reclusione francese
Libro fondamentale nella sua formazione io credo quando uno traduce un libro dalla prima all'ultima pagina sono decine e decine di capitoli che lui ha tradotto assimilare si compenetrano con quello che fa
Libro disonesta e forse tra i più importanti sul della storiografia sulla Rivoluzione francese
Lei porre era un uomo il quale aveva assimilato la lezione della storiografia del Novecento al di là delle frontiere ideologiche che la attraversa
Una volta Valentino Parlato che una persona simpatica intelligente sa fare bene il suo giornale
Sì allarmo
è un allarme ricorrente quello che sto per raccontare si allarmò perché l'ottava dopo la crisi del movimento comunista in euro OPA eccetera non ci sono lui diceva o meglio non si dichiarano più uno non si vedono più non si manifestano
Storici marxisti
E lui lanciato un allarme da questo punto di vista ingenuo e mi chiese di scrive
Qualcosa sul manifesto per dire che che così non è insomma invece c'è sono
E ce ne sarà hanno
Un pochino per provocarlo mi
Parve non inutile sulle colonne sempre vivaci del manifesto dire che io non riesco a capire che vuol dire
Cioè che animale uno storico marxista
Perché come lo si connota in base a quello che studia sì perché si occupa del movimento operaio
C'è una lettera bellissima di Togliatti a Donini
Pubblicata della subunità tante non molti anni fa ma è in realtà nota
Da tempo quando fu organizzato nel cinquantacinque un convegno sulla storiografia dall'Istituto Gramsci
E Togliatti ne fu profondamente insoddisfatto una delle critiche che muoveva Argolini era questa perché credete che storiografia marxista sia raccontare essenzialmente la storia del movimento operaio
O meglio si può capire perché come raccontava Della Peruta all'inizio del suo intervento e raccontare ciò che la storiografia tradizionalmente non raccontava era per un certo periodo di tempo una grandissima importante novità solo che ingannevole pensare che quello sia l'otto
Concluso degli storiografi
I quali hanno letto marziano imparato tantissimo da questo genio del pensiero i quali in latino vuol dire ove più tardi col congiuntivo quella è una frase che indica l'eventualità
Ma
Se invece
E qui è l'ingenuità appunto dell'osservazione che ho voluto ricordare rispetto alla quale mi contrapponeva o
Si intende con quella definizione lo storico il quale età ai fattori economici materiali eccetera quel peso che una storiografia di pure idee vorrebbe negare e questo comincia molto prima
Di di Marx se vogliamo comincia con i primi diciotto capitoli
Del libro primo delle storie di Tucidide dove c'è una brillante sintesi della storia del mondo greco in relazione alla fabbricazione delle navi e alla circolazione della moneta quindi questa che chiede visto rischiamo l'archeologia di Tucidide e come è stato scritto una volta da un brillante storico francese un primo esempio di storiografia
Fra virgolette marxisti chiama appunto non è tale si si volge lo sguardo alla grandissima storiografia
Ottocentesca precedente ma se l economia pubblicare gli ateniesi la scritta Augusto Beck nel mille ottocento diciassette
Quindi un anno prima che Marx nascesse
E nel Settecento il commercio del grano in relazione alla popolazione era stato studiato dall'Ume filosofo
E studioso e ricercatore con saggi che tuttora oggi leggiamo arrabbiandosi magari per alcune prese di posizione singolarmente unilaterali ma straordinariamente intelligente
Perché ho fatto questo excursus per dire che messi alla prova del cimento di raccontare gli storici sono gli allievi di tutto quello che mi ha preceduto
E se sono capaci di ascoltare le voci Poli foniche che si sono manifestate sono fanno il loro mestiere
E questo essenzialmente che hanno cercato di fare io credo i direttori dell'opera ieri tantissimi duecento cinquanta e passa forse autori che sono stati mobilitati
Ovviamente
L'equilibrio può essere discutibile la scelta stessa
Di cui si diceva al principio di far partire la Società italiana prima dell'Italia in sostanza può essere messa in discussione grande problema quello perché se vogliamo
In Italia il ricorrente il privato Gioberti hanno ma la stessa spinta della pubblicistica fascista sulla continuità dai latini e immagini
Come dire fa parte di una tradizione auto contemplativa italiana che va messa in crisi ma l'anestesista studiandola e quindi è una scelta non sbagliata la vostra è stata di affrontare diciamo così questo apparente paradosso
Per l'epoca romana l'Italia si forma ad un certo momento Cesare conquista alla dimensione italiana quella parte centrale della nostra penisola che la Cisalpina cioè
Ma farà insomma no
L'altra
L'altra l'altro aspetto sul quale io vorrei spendere tre parole prima di di lasciare la parola agli altri e la forte presenza della problematica storico religiosa
Che sin dal tardo antico quest'ultimo volume che uscito da qualche mese quarto
Si coglie come un elemento unificante di tanti altri capitoli mi riferisco agli studi di Pricoco su monachesimo ed economia tardo antica
Pellegrinaggi ai santuari ed economia c'è questo tema che sembrerebbe legato strettamente allo sviluppo della storia della struttura ecclesiastica a formarsi nel quarto secolo dopo Costantino e fino a Teodosio di una struttura parallela rispetto all'impero della chiesa e anche il centro di una serie di indagine riflessioni che riguarda la storia economia aver saputo intrecciare questi piani secondo me è stato
Un risultato positivo
Il deve
E ora
Rispetto all'ordine alfabetico
Va
Be'del il
Figlio violenza Gherardo verifica
Sì grazie ma che anche voi non è senza significato che dopo uno storico antico
Parli uno storico del e il mondo contemporaneo insomma c'è una specie di di ponte fra il passato antico l presente che è poi il ponte che raccontato è percorso in questi venticinque
Volumi no prima dicevo la battuta mentre parlava Campora a proposito della storiografia marxista
Dicevo se poi questi che si definivano storici marxisti avevano letto veramente Marx perché poi problema della storia italiana è stata quella di essere per lunghi anni incasellato a in in schieramenti bende definiti lo storico liberale lo storico democratico lo storico marxista lo storico cattolico
Poi fa in verità poi questi schematismi servivano poco alla pluralità della ricerca che viene staccare ricerca storica Lidia è stata in Italia soprattutto nel nostro secolo e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale che ha arricchito
Indubbiamente il patrimonio della conoscenza storica
Nel nostro Paese e i cui è testimonianza
Storie tecniche simbolicamente io definirei il solo autore di quest'opera vengono in mente avendo lavorato a questo progetto per tanti anni insomma ha investito anche per così dire il suo pensiero il suo i suoi sentimenti politici la sua visione ideologica della cultura storica della stessa storia
Io dicevo che la cosa è di la battuta su Marx perché come del più i giornali giorni fa la BBC ha fatto un'inchiesta su quale era diciamo l'intellettuale o l'uomo di cultura o il teorico politico più conosciuto e il più prestigioso ancora verrà diciamo per il per le l'uomo medio il il quel cultore medio degli studi eccetera e primo il risultato Karl Marx perché evidentemente non per ragioni politiche ma perché evidentemente Marx viene visto come uno dei referenti di una certa concezione della storia di una certa visione del mondo una certa come dire interpretazione anche della storia che nonostante sia ormai datata insomma più a a metà Ottocento mantiene tuttavia ancora questo carattere di provocazione probabilmente c'era stato questo il motivo per cui cioè la provocazione nel ricostruire vicende della storia secondo un'ottica che non è quella delle dell'ossificazione della della sistemazione ossificato delle vicende storiche ma in quella della visione più articolata in più drammatica se vogliamo più interlocutoria
Più ultras personale della storia stessa io ora qualche segno di questa visione un po'articolate provocatoria della storia c'è anche in questa collana
Di storia sociale italiana e anche nei titoli di alcuni dei volumi che sono stati pubblicati per esempio tre volumi hanno per titolo o nel titolo la parola crisi crisi del Principato e della città imperiale crisi della SIAS del sistema comunale crisi di fin e secolo
Un volume
A nel titolo la parola tramonto tramonto del Rinascimento
Un altro destrutturazione della nella targa della tarda antichità un altro disgregazione dello Stato liberale qui si si avverte diciamo secondo me anche in questa scelta terminologica
Proprio la presenza di una visione critico o iper critica probabilmente anche di derivazione marxista della storia per cui si tende si cerca di di cogliere di momenti importanti della storia anche alla storia italiana in particolare quelli che rappresentano Fattori di contraddizione punto di crisi di decadenza di rottura di frattura
Contestualmente mancano in alcuni titoli in cui erano richiesti e definizioni o termini che appartengono alla tradizione storiografica italiana
Pensate manca il titolo Risorgimento riguardo alle vicende del nostro Risorgimento climatico presenza Della Peruta grettezza di questa collana studioso Rizzo giganti sta evidentemente lui ha lavorato su questo su questo concetto di del siccome sostituirà la parola Risorgimento qualche altra terminologia analogo e mi pare che abbia scelto il movimento nazionale
Quello privato quarantotto o aggregata questo il blocco di potere nell'Italia unita anche qui servendosi
Di una terminologia di derivazione certamente marxista
Perché vuole rappresentare in un certo senso una visione un po'trasversale cioè meno codificata della storia e quindi Marx è presente comunque in vari modi anche nella come dire nell'inquadratura della di questa di questa opera così monumentale così importante di cui dovrei dire
Insomma prevale elemento politico regale appunto questo tipo di visione della storia ecco prima
Campora giustamente criticava nasce anch'io la critico con lo stesso sua con le stesse parole
La scelta per esempio del nostro ministero Pubblica istruzione di vedere il Novecento questo novecento per insegnare ai ragazzi della scuola sotto
Specie soltanto politica lentamente una limitazione molto grave ma se noi trasferiamo questa visione così limitata della storia anche nei secoli passati ed è ci troviamo anche in una certa difficoltà non perché qui non manchi manchino riferimenti agli eventi culturali e artistici
Morì o a rappresentazioni della storia che non sono esclusivamente politico però l'inquadramento generale e denuncia un po'questa visione esclusivamente politica della storia e d'altra parte forse è inevitabile che sia così perché effettivamente insomma i grandi eventi che hanno caratterizzato anche l'evoluzione e la trasformazione i capelli i mutamenti della storia italiana hanno quasi sempre il segno di vicende politiche di ideologie politiche di scelte e politiche
E tuttavia insomma questo queste osservazioni vorrei farla perché evidentemente questa può essere considerata oltre che una storia sociale dell'Italia una sua sociale e politica
Perché se noi scendessimo effettivamente all'interno poi l'analisi di come rappresentata nella storia d'Italia e noteremo che site appunto le vicende artistiche letterarie musicale eccetera sono riportate però hanno una collocazione marginale rispetto perfino al posto che hanno avuto storicamente nel tempo in cui queste manifestazioni si sono manifestati appunto sono avvenute
Faccio potrei fare diversi esempi ma ne faccio uno fra i tanti anzi ne faccio due
C'è il volume dedicato al secolo dei Lumi e delle riforme secondo le riforme sano comprende tante cose evidentemente cultura politica e ideologia scelte sociali analisi e così via
C'è un un paragrafo dedicato alla musica la grande musica del barocco allora io mi sarei aspettato che si analizza si analizzasse in questo saggio
Musica nel Settecento per l'importanza sociale chi ha avuto la musica per avere una minimi di ieri che cosa potesse essere la musica
E quali incidenza potesse avere la musica del Settecento sulla società di quel tempo intendo dire soprattutto le classi e potevano permettersi l'uso della musica
Diciamo e la la possibilità di ascoltarla e i com'Dida a ricordare Commissione ai musicisti per la produzione musicale ecco Cine pensare insomma la lotta la nostra televisione di oggi ecco questa incidenza sociale enorme che poteva avere la musica
E saggio dedicato a ben sa parla della musica barocca vede i prolungamenti di questo libro capire se decente ma poi tutto
Poi la parte settecentesca viene lasciata un po'cade
E così anche il problema del teatro
Ecco dell'avvenuta prima accennava alla questione delle città importanza del problema della città a conoscenza del dato città per quanto riguarda l'altro e sociale del nostro Paese discorso vale quindi anche per il nostro settecento
Singolarmente e importante notare che il teatro italiano del Settecento che aveva anche un'incidenza sociale molto importante in quel tempo
E un teatro che nasce nelle città e serve quasi da veicolo da vettore di comunicazione culturale e sociale fra le città ideale non a caso i più bei teatri che ancora esistono del nostro Paese nascono appunto nel settecento non solo ma pensando proprio a a coloro che scrivevano nel teatro il nome che viene immediatamente
Quello di Carlo Goldoni voglio sapere che Goldoni ha percorso tutta l'Italia col suo teatro per proprio per dare questo senso a se stesso
Della presenza di un tessuto nazionale anzi mi ha parlato della necessità di costruzione di ho usato esattamente questi termini
La necessità di costruzione di un teatro nazionale pensate settecento paese diviso eccetera Goldoni aveva intuito l'importanza del di un teatro nazionale e lui personalmente si era recato in quasi tutte le città italiane dal nord fino alla Sicilia portando le sue opere e comunicando in questo modo questa esigenza di unificazione nazionale da condivisa teatrale non solo la gran parte delle sue commedie più importanti non sono affatto ambientato a Venezia ma come sappiamo quasi tutte
Altre importanti città italiane alla bandiera per esempio ambientato a Firenze Bottega dell'antiquario ma da da Palermo insomma potrei fare un elenco per dimostrare che anche un dato
Apparentemente non politico come quello del teatro settecentesco
Fondamentale se viene analizzata secondo quest'ottica per capire questi processi di formazione di socializzazione di una coscienza nazionale che una coscienza
Culturale in questa fase ma si carica di valenze politiche estremamente importanti come poi vedremo
Nel periodo successivo perché è evidente che l'importanza del teatro del melodramma nell'Ottocento risorgimentale
Ha le sue radici però anche in queste premesse settecenteschi ho fatto due soli esponenti che possono essere considerati marginali ma che sono importanti per capire la varietà la ricchezza l'ampiezza di significati non esclusivamente politici sia la storia sociale nostro paese
E così mi riferisco per esempio alla al volume dedicato alla crisi di fin e secolo mille ottocentottanta mille e novecento
E di dei e dell'altro ieri la la la visita del nostro Presidente Ciampi
Alla sede del Corriere della Sera si è detto che la per la prima volta la storia di questo giornale in cui abbiamo qui ex direttore
Il giornale che è nato nel mille ottocentosettantasei per la prima volta un capo di Stato visita questo giornale io credo che Ciampi abbia fatto bene trovandosi a Milano
Visitare questo giornale così importante
Per la storia sociale politico e culturale del nostro Paese
Importante anche per la storia del giornalismo
Tuttavia che una pagina non secondaria della Storia sociale del nostro Paese
Ed è importante anche di più pensando proprio alla crisi di fin e secolo
Perché la vicenda del mille ottocentonovantotto i fatti di Mila del mito che centonovantotto sono così strettamente legati a un episodio particolare che riguarda
La storia del Corriere della Sera
Forse andava presi in considerazione all'interno di questo volume come uno dei referenti importanti per capire la complessità anche della storia italiana
Il fondatore del Corriere della Sera
Eugenio Torelli che le era pagato quello napoletano
Nel mille trecentonovantotto fu costretto a dimettersi dal suo giornale quindi abbandonare il giornale che ho fondato e di cui era direttore
Perché protesto
Per le per l'eccesso di reazione e per la repressione Bava Beccaris dei limone i motivi dello sciopero che c'era stato a Milano in quei giorni tragici del maggio mille ottocentonovantotto
Quest'uomo fu cacciato via proprio in malo modo dalla diciamo dagli esponenti
Non solo dai finanziatori del giornale diano degli industriali ma proprio gli esponenti della borghesia milanese come se fosse un un reprobo per avere un traditore nella sua classe un traditore del Corriere della Sera per avere difeso invece il principio diciamo liberale democratico della legittimità anche dello sciopero di cittadine di lavoratori che era finito invece nella tragedia e nel sangue
Ho visto i saggi contro di questo nome si ricorda
L'episodio certo dei fatti di Milano del novantotto ma non si dà e il dovuto risalto a questa vicenda particolare e quindi io dico individuato teatro la musica e questo fatto qui per dimostrare che ci sono momenti in particolare della nostra storia che sono illuminanti e che rendono questa storia viva attuale quindi non c'è dato risalto alla figura di Agenda Vitarelli dirle che oggi può essere considerato diciamo un campione di giornalista libero aperto capace di estrema quest'un maestro per il giornalismo di oggi per la sua capacità di esprimere una critica diretta a certe scelte politiche fatte dal governo scelte politiche fatte dalle autorità e in difesa dei valori della libertà e della democrazia
Allora dico queste tre osservazioni permettono di pensare che
Quello schematismo di cui all'inizio dieci storie di storiografia e di varie tendenze ore tramontata questa visione schematica
Questo schematismo e va superato anche diciamo rispetto alle ricerche più attuali io non so quando questi saggi sono stati scritti perché credo che ci siano stati anche di elaborazione
Probabilmente è con me una una conclusione da parte dei dei i direttori di questa collana io l'avrei messa nell'ultimo volume
Tenendo conto appunto non solo dei cambiamenti avvenuti rispetto alle agli schematismi ideologici che venti abbiamo detto prima ma rispetto alla necessità proprio alla fine di una opera dissi plurale di così vaste dimensioni necessità di non considerare conclusa
Questa storia sociale dell'Italia
Cioè l'opera e conclusa certamente fisicamente conclusa ma intellettualmente non può essere considerata conclusa questo vuole essere un augurio per un'edizione successiva eredi versati quest'opera così vorrà ampia
Però e il principio rimane è un'opera importante accertato un operaio costituisce un una pietra miliare nell'editoria storiografica ma io mi permetto di consigliare un'opera ancora aperti c'è un'opera ancora che va sviluppata che va approfondita in tante sue parti credo che forse migliore augurio non si possa fare a un'iniziativa di questo genere grazie
Io
Prima
Vedi di archivi chiesto decidete a ecco partendo magari dalla Lombardia perché altrimenti la memoria storica di questi fatti centrali della vita culturale della socialità come si dice rischia di non potere essere recuperata grazie di nuovo villa ridiamo adesso la parola a Giovanna attitudini
Io in questi giorni mi sono riguardato il Complesso di questi volumi e come avviene in questi casi essendo io stato
Parte dell'impresa anche se parte il penultimo perché fui l'ultimo ad arrivare diciamo nel comitato naturalmente uno ripensa al clima ripensa al momento mi è tornato in mente Idomeneo Barbadoro che con grande gentilezza però continuamente ci sollecitava ci telefonava tutti i giorni per spingersi a lavorare e devo dire però che e dopo questa rivisitazione seppure molto
Veloce devo dire che mi sono sentito abbastanza contento
Nell'aver partecipato all'impresa
Anche perché mi sembra che tra le tre diciamo che insieme alle altre due grandi storie d'Italia degli ultimi decenni che tutti voi conoscete quella di Einaudi e quella di vera utente Cuesta
Si colloca
Degnamente e con una sua specificità che ora cerco di a mio avviso di e chiarire
Quindi lei caldi è ricchissima di contributi a volte di primissimo livello ma non sempre però dello stesso livello
Intendo storia e annali ma manca volutamente credo una interpretazione un'idea complessiva della storia d'Italia
Quella utente
Alla quale tra l'altro io collaborato quella utente è una storia che gioca
Credo che giustamente anche per certi punti di vista
Tutta la vicenda Alitalia tra unità
Fattura nuova unità prima
L'Italia unita a Roma poi la rottura successivamente si fa la storia in questi volumi dei vari Stati italiani e poi progressivamente si arriva appunto all'unità questa storia dell'arte invece a un taglio e diverso
Presuppone anziane presupposti in maniera molto chiara che il soggetto sia sempre lo stesso in tutti i volumi il soggetto a Invitalia
Quindi Italia complessivamente tutti i volumi trattano dell'Italia qua adesso quando è divisa quante unità eccetera e trattamenti Problemi naturalmente diversi ma è sempre questa visione complessiva quindi già questo costituisce un aspetto voglio dire che è migliore o peggiore però costituisce una specificità che rende diverso questa storia dalle altre tutte e tre sono opera di molti autori come vedrete poi per la parte di cui mi sono copiati più specificamente gli autori di questa storia non voglio fare gerarchie non sono fatti inferiori agli autori delle altre dopo appunto nominerò qualcuno e questo aspetto però mi pare che sia da tenere presente però credo che ci sia un altro elemento che va sottolineato anche se il clima è molto cambiato negli ultimi quindici anni questa storia alcune caratteristiche o almeno a me sembra che ce l'abbia perché ne abbiamo parlato di questo è una storia che programmaticamente pensa
Che si possa conciliare la ricerca storica seria io oggettiva con l'impegno civile è questo che era una cosa che unificava e tutti i con la i almeno voi direttori
Che non avevano poi opzioni diciamo politiche molto vicini ma non perfettamente identiche erano tutti direi intuitivi marxismo io ad esempio di consigliere piuttosto in palio marxista piuttosto diciamo che un e se queste definizioni poi hanno un senso e il mio amico Franco Cardini assente di Tito un marxista critico mentre per se stesso si definiva un cattolico tradizionalista e però si riusciva a volte a collaborare dicono in questo senso quindi quel però c'era quest'impegno diciamo presente che non vuol dire però asservire la ricerca l'ideologia questo è un punto a è un'altra cosa che unificava diciamo io credo il gruppo dei di coloro che si occupano degli per impostare del dirigere e così via
Tant'è vero vero poi appunto
Quest'aspetto per quello che riguarda il Medioevo tant'è vero che e i collaboratori possono molto riversi parlo per il pellicano collaborate ai tre volumi medievali
Sono diversissimi con opzioni ideali o ideologiche lontanissime dalle vie da quelle di altri collaboratori cadaveri la stessa storia presenta anche delle sfumature diverse come qualsiasi opera direi collettiva un secondo punto che vorrei mettere
Il rilievo questo fatto di questo
Diciamo questo carattere diciamo impegnato eccetera eccetera produceva anche una ripartizione la l'opera è diviso in cinque parti
Ma Prusst produceva anche una equilibrio di un certo tipo vera non per niente si venticinque volumi dodici sono dedicate alla storia contemporanea
Quindi questo era non una cosa casuale era una scelta precisa meditata eccetera
Un altro aspetto
Che forse io dovrei parlare soprattutto per IBM in questo legge perché il pericolo e soprattutto è stato negli ultimi anni molto forti anzi direi imperante
Questo il rifiuto della storia descrizione e della storia senza problemi che la scuola magari bellissima in cui ognuno all'infinito aggiunge qualche tema e quindi si ha l'impressione di fare la storia globale
Ma il rifiuto di una storia senza concatenazioni Seccia spiegazioni senza problemi e certe per il rifiuto di questo che non vuol dire poiché le concatenazioni Problemi o le gerarchie dei fenomeni debbano essere le stesse per tutti io questo sono perfettamente convinto perché qualcuno ci sono fenomeni più importanti di quelli che possono sembrare a me importanti però il rifiuto del fatto che la storia non ha problemi
Questo nell'avveniristica l'elemento che ha imperato in continua fortemente ad inverare anche cura quindi no non c'è sviluppo la storia è immobile la storia non è mai mobile magari qualche momento va un po'veloce e qualche altra volta rallenta però non non c'è mai in questo in quest'opera questi problemi
Erano programmaticamente diciamo evitati
Quindi il desiderio di come fu ripartito il Medioevo voi capite che già questa impostazione
Presupponeva una non larghissima
Quota assegnabile ai mille anni del Medio Evo non io non c'ho sofferto e anzi nell'introduzione
Mi pare di dei tre volumi dissi che c'era proprio il pericolo della moda del Medioevo e i gli ultimi diciamo quello che è successo ma dato ragione perché la radice era questo sognare in maniera la radice era ce n'erano tanti emotiva uno di questi era non credere più al progresso credo credo dall'idea di progresso che forse è vero è avvenuto questo però era palesi e questo ecco direi i volumi furono divisi in tre il Medioevo fu diviso in tre parti non sarà un lunghissimo la prima parte un primo volume
Titolo abbastanza generico l'Italia dell'Alto Medioevo
Il secondo la società comunale e il policentrismo
Il terzo la crisi del sistema comunale
Quindi il Periodo andava dal cinquecentosessantotto quindi dalla rottura dell'unità italiana con l'arrivo dei Longobardi
Fino alla fine del Trecento quando il policentrismo cominciava Dempsey ci si avviava gli Stati nazionali ma soprattutto con Gian Galeazzo Visconti c'era un primo
Nei libri di testo di quando io studiavo si diceva propri desideri di unificare l'Italia ma comunque un tentativo di riaccorpamento quanto meno dell'Italia centro settentrionale quindi una di un elementi di tipo
Territoriali e politico
Però all'interno di questi volumi deriva io credo più stabilite messa in rilievo nella storia d'Italia il momento assolutamente decisivo dell'età
Sono stati particolari la nascita della borghesia la cultura dell'ordine feudale tutta una serie di cose sulle quali forse ora che si ha paura di definizioni generali non io non si insiste più ma che invece avveniva anche in questi volubile Medioevo poi mi pare che si tende presente quello che poi era una scelta di tutta la storia di pareva proprio sottolineato in Libia ha preceduto e storia politica storia politica nel senso migliore del termine
Storia politica e politico territoriale
Economia e società con un peso giustamente storia religiosa io ricorda soprattutto i saggi di Cardini
Uno di questi le ricordo uno quello sui viaggi di religioni ambasceria eccetera è un saggio bellissimo
E c'è tra l'atto una biografia nel suo come quello alcun altro vi fu morali di qualche altro anche altri una prerogativa che ancora un elemento a cui si può attingere per imparare e molte cose non solo i lettori comuni
Sui quali vengo subito ma anche gli specialisti
E quindi sottolinea poi il momento di crisi i momenti di crisi proprio quando però certe cose certe novità economiche si andavano e affermato Pd questa complessità diciamo di
Di visione nella storia minima mantenuto anche in questi tre volumi
Non mi fu sottratto e decidemmo che il Medioevo finisse grosso modo è perché quattrocento in Italia un secolo già moderno almeno in alcune parti d'Italia quindi era e tamburelli Rinascimento ebbe quindi mi pare due o tre volte due volumi di rapimento come
Vorrei concludere questo discorso con due osservazioni una sul tipo di lettori e possibili e qui queste è una storia diversa dalle altre
Più accessibile
L'editore credo che sarà contenti più accessibile anche come perso Rico rispetto alle altre ricordo mi pare sia in USA a meno che il Paese non sia stata moltiplicato negli ultimi anni mi pare molti più accessibile ma però ma più accessibile anche per come si presenta
A minore apparati erudito il che non vuol dire che minore profondità un minore di interpretazione un minore se Camilo apparati pulito tempo le note molte cose vengono scaricati nella
Nelle biografie a questo apparato molto utile io che inizialmente non so molto favorevole a questo tipo di apparato ma e in questo caso molto utile perché molto ampia e molto discorsivo di con lucidità a i volumi l'anno un indice dei nomi degli antichi strumenti ma non ritrova un personaggio che magari ha letto va eccetera
E lo ma quindi questo vorrei concludere per dire appunto che si tratta di un'impresa di un certo rilievo come rammentarvi che alcuni Autori dei volumi medievali alcuni autori del volume medievali
Molti di queste che ci fu uno dei giovani e dei meno giovani alcuni giovani non ci sono più lo stesso perché sono morti nonostante la giovane età comunque per via di qualche nome che conoscete sicuramente perché premette sono presenti anche degli studenti collaborarono a questi impresa sesta ebbrezza Paulo Brizzi Ernesto se sta per questo
Due studiosi internazionali un boemo e un russo di primo ordine come studiosi Victor Wooten Burke e marche che chiosa Markette
Ovidio Capitani Vito Fumagalli
Salvatore tramontana
Illuminato Perri Giuffrè Brusca Giovanni Miglio
Franco Cardini Giuliano Pinto
Pasquale corsi steward Guasparri eccetera eccetera cioè tutte persone quegli appunto identica hanno un posto attuale non solo nell'avveniristica italiana ma in molti casi un posto molto rispettabile nella media mistica internazionale quindi io demolire riguardando questa impresa insomma fatto piacere devo dire di essere stato chiamato
A farne parte grazie
Mettiamo delle polemiche tanto ha dato all'opera non soltanto per la parte medievista insorti stretta competenza dell'impianto generale e dispiace che le riforme dei programmi di storia delle medie perché lì poi IVA parare sempre non diano il posto che merita la storia medievale
Nella linea sei euro ovvero quindi avrebbe nella presunzione che il Novecento essere chiave di volta per la formazione nettamente sarda ANAS insomma comunque queste sono lamentele
Che ci volete scusare adesso diamo la parola a Paolo Mieli
Grazie fra le persone seduti a questo tavolo io sono probabilmente anzi sicuramente l'ultima che ha conosciuto questa assurda storia della Società italiana in ordine di tempo
La conoscevo ma sono l'ultima in termini di tempo appunto che la prese in mano la guardata la riguardata
E
Il mio giudizio quindi un giudizio d'insieme di storia conclusa ma hanno osservata negli anni mentre i volumi venivano fuori
Quindi vale come un vale un punto come un giudizio di adesso
Infine di opere fine di questi anni quasi trenta anzi più di trenta da quando fu concepita
Venticinque euro insomma comunque più di venti da quando hanno cominciato uscì dei volumi
Nelle da sfogliare e leggere guardare così salta beccando da libro libero saggio assaggio mi sono fermato a fare una riflessione sul l'editore Nicola Teti
E sull'impianto è chiaro che Luís senza voler nulla togliere comitato scientifico che poi sia avuto sulle spalle la conduzione all'opera mai Luís un po'l'anima che sta dietro la persona che ha creduto che ha investito che ha dato una parte notevole della sua vita
Perché questa operazione realizzasse mi è venuta una riflessione che vorrei comunicarvi in genere noi pensiamo alla storia della sinistra in questo secolo in questi ultimi cinquant'anni parlo della sinistra marxista sinistra comunista
Che sia un
Lento ma inesorabile procedere dal dogmatismo verso la libertà la parola dogmatismi è stata dando un modo di di pensare chiuso settario
Astioso nei confronti di tutto ciò che non assomiglia al proprio pensiero a una meravigliosa libertà in cui così ci si confronta liberamente con tutto Millefiori fioriscono
In realtà
Proprio quest'opera sta a dimostrare che le cose non stanno così perché non è detto che in tutto e per tutto questo è uno stereotipo come tutti gli stereotipi hanno nella parte di verità
Ma quello che più interessa se ci fermiamo a riflettere la parte di non verità
Ci sono delle zone nella storia della sinistra
Ha classificato appunto come dure il cioè tutti i recensori di quest'opera ho visto che puntano su questo carattere che proprio in virtù della loro
Pienezza di valori ecco diciamo così sono molto più o ricche
Di opere successive che appartengono a una sinistra che non riesce più a trovare i propri valori di riferimento perché
Generica e per sa che ha perso la bussola gli orizzonti
E non tutto ciò che appartiene alla sinistra tradizionale del passato degli anni in cui appunto a opere come queste furono concepite come un tutto questo appartiene a un universo buio precedente intorno in termini di qualità alla stagione attuale
è chiaro che la sinistra
Di quegli anni siamo siamo negli anni va voglio riconoscendone sì sì sì tirano con costantemente palle
Di fango sul Sessantotto diventato una cosa ma insomma gli ha uno dei benefici del del sessantotto della crisi degli anni sessanta è stata di rimettere in libertà nella sinistra e quindi in senso buono del sessantotto si sente molto in questo in questa serie di volumi e proverò adesso dire perché
L'inizio comincia a essere pensata nel sessantasette però fra
Fu messa sulla carta poiché fra il sessantasette settantacinque se non vado errato no a metà degli anni Settanta
Ecco si sente quella passione critica quella voglia di
Togliere riconoscere i torti confronto tenendo tenendo la bussola in mano ma riconoscere proprie torti guardare e riguardare dentro rimettere in discussione le idee
Quindi si sente un lavoro molto che io ricordo bene di cui si è persa memoria che caratterizzò questo scorcio fra gli anni sessanta e gli anni Settanta questo lavoro
Forte questo lavoro impegnativo questo lavoro molto
Proficuo di una quantità di intellettuale di persone che avevano a che fare appunto con il mondo del ditte dell'editoria e della produzione delle idee
Che si spogliavano si vestivano lavoravano lavava nei loro panni in pubblico li rimetteva hanno andavano incontro esperienze diverse
Prima termini citava appunto il contributo di cardini a quest'opera ecco alloggi Cardini ci siamo una persona normalmente accettata una persona sicuramente intelligente
In quel contesto le io non so in che anno vi venne in mente di metrica l'immagine ecco in quegli anni lì non era una cosa così scontata volere accettare in una storia come questa
Un personale uno studioso che veniva sì da da da sponde cattolico tradizionaliste come militanza fasciste sento ma quasi nei dintorni del movimento sociale della nuova destra accettarlo dentro un'opera come questa era era qualcosa di molto particolare che denotava una apertura mentale che in genere appunto facendo riferimento allo stereotipo di cui ho parlato all'inizio del dogmatismo del settarismo non non verrebbe mai in mente
Prendere in considerazione così una quantità ho preso il caso di Cardini perché lei lo ha citato il perché è un caso estremo ma molti studiosi che partecipano a questa opera sono studiosi che vengono da sponde diverse dalla dalla da quella di chi ha dato l'impianto all'opera stesse e soprattutto molti dei contenuti
Ho notato per esempio
Non so leggendo faccio un esempio il saggio della Rao sul riformismo borbonico alcuni saggi sul brigantaggio meridionale o alcuni precedenti sulle insorgenze ho notato da parte di autori che spesso poi si sono cimentati con cose con libri a parte un'apertura mentale che un coraggio particolare insomma dentro adesso voglio essere breve ma dentro quest'opera
Gli autori coloro che hanno scritto e sono tutte persone di grandissima qualità io ho segnato qui una serie di saggi che chiamiamo interessato Marmeria non dell'Elenco perché l'ora è tarda ma una libertà particolare perché evidentemente intorno alla comunità che ha dato vita a questa storia della Società italiana si era costruito un clima e allora prima voi facevate
Riferimento alle altre due grandi storie d'Italia perché appunto la Storia d'Italia Einaudi la storia d'Italia UTET dicendo questa è terza con tutti
Guardate non stavo dirlo perché siete quasi tutti tranne il credo no neanche tu insomma
Io credo che questa storia avrà più durata delle altre due o per lo meno pari durata questa storia una storia ricca che è destinata a essere mi auguro conosciuta nel tempo approfondita in un
Insomma in una in una lettura successivamente fatte per durare è una storia che ha infinite qualità Della Peruta prima ricordava
Quanto hanno tenuto conto anche delle questa storia delle nuove correnti storiografica mi ha colpito al contrario quanto ha resistito
Per esempio quanto pur essendo una storia scritta negli anni fra negli anni settanta e gli ottanta quanto non sia stato devastata dall'Anna lirismo e dalle dalle mode proveniente da fuori nel senso che pur contenendo le pur dedicando queste attenzioni però voi capite benissimo a cosa mi riferisco in altre storie questa ventata delle Annales è stato devastante ha fatto perdere quella bussola
Per cui consentitemi di chiudere molto rapidamente io penso che il ringraziamento per questa storia vada data Nicola Teti
Come l'uomo con la bussola in mano a voi avete fatto il novanta nove per cento di quest'opera
Però si sente dietro la bussola è una bussola in mano a un liberale che ha un liberale di comportamenti non voglio che si offende ma
A un marxista duro forte liberale è la cosa migliore che ci possa essere stata in questo secondo dopoguerra grazie
Abbiamo Paolo Mieli che con sensibilità storiografica
Perché è uno storico oltre che
Ex direttore del Corriere della Sera ficcato villa Rizzoli Kessler ha saputo ricostruire il clima ideale in cui questa opera è maturata e poi soprattutto gli siamo grati viene richiamato con forza il ruolo della personalità di tecniche è stato centrale sì in questa iniziativa adesso chiudiamo col senatore editore
Va be'
La professore in questa sede cultore di studi storici che benché incentrati enti amministrativi a mercato largamente sulla storia tout-court
Garcia ha intanto vedevo portare il saluto di Renato Zangheri che ho visto ieri che ha scritto anche una un elogio della collana uniti non essendo potuto intervenire Agliana pregato di portare il suo
Il suo saluto
In un il colui nel dire che questa storia d'Italia non è una storia che figurerà nei nel nei salotti radical chic è una storia editorialmente dimessa ma nondimeno una storia importante faccio anch'io
Mi associo all'ospizio che
Posso avere anche un una durata storiografica maggiore maggiore Diana
Io sono uno dei duecentocinquanta Autori e probabilmente sono anch'io un un un esempio pur avendo avuto niente a che fare né con la fascismo nel post fascismo come
Tutt'altro tuttavia un esempio sto del liberalismo della direzione scientifica della rivista credo che questo sia dovuto a essenzialmente a Franco Della Peruta che nell'occasione
Di nuovo ringrazio perché nel volume
Il blocco di il blocco di potere
Sì adesso vedo Lucio Villari classifica come una intitolazione tipicamente basista volle appunto
Franco Della Peruta l'editore Teti volevo appunto che ci fosse
Saggio di storia
Amministrativa e costituzionale differita all'Italia all'Italia unita
E fu una fu un'intuizione molto apprezzata perché noi ci trovavamo in una condizione di di difficoltà di emarginazione non esistendo questa disciplina nella storiografia italiana
Partecipato prima ho sentito le considerazioni sulla storiografia marxista non entro
Nel merito
So che cosa è stata in Italia è stata l'equivalente della storiografia idealista e crociana
Quella considerava che la storia fosse stato che deve portare da libertà chiamava la storia costituzionali amministrativa pura cronaca la parola crociana
La storiografia marxista per lo meno quelle esistenti fino agli anni
Cinquanta e anche i primi anni Sessanta riteneva che fosse una sovrastruttura rispetto appunto alla struttura che alla storia
Economico economico sociale
Detto questo
Io tuttavia ritengo che
Non solo per ciò che è accaduto ma anche per ciò che è accaduto nell'ultimo decennio
Molta parte
Di questa storia d'Italia e mi riferisco al all'Ottocento e soprattutto al Novecento
Debba essere riscritta
Mentre la da parte descriveva Franco Della Peruta sicuramente ha un valore permanente tuttavia molte cose devono essere
Debbono essere descritto
Della storia
Sociale culturale
E politica
Farò qualche
Farò qualche esempio
Ah sì comincerò da
Dal dal dal mio punto di vista spesso della storia costituzionale
Mentre per la storia ministri attiva
Io non avrei difficoltà a confermare
Che l'accentramento
Vi è stato ed è perdurato
Per quanto riguarda la storia costituzionale vent'anni dopo dico vent'anni dopo perché il bimbo uscì nell'ottanta quindi è stato scritto suppongo invio saggio presente nel settantanove sarei molto più netto la storia costituzionale italiana non è stata affatto lo Stoke di un regime parlamentare
Vi sono state delle fasi nelle quali è stato conveniente
Applicare le regole del regime parlamentare l'avvento del Cavour
L'avvento della sinistra mille ottocentosettantasei ma fondamentalmente non è la storia di origine parlamentare
La storia della monarchia poi ci potete via Canova è stata neanche la storia la storia della Repubblica la storia di un regime di un regime
Parlamentari non sto a fare la dimostrazione ma
L'intervento nella prima guerra mondiale non è stato deliberato dal Parlamento ed è inutile che si dica che può il Parlamento successivamente a ratificato le spese le spese le spese di guerra questo non è
è stato che ci interparlamentare
E e i non è stato vigile parlamentare per prendere un punto fondamentale e neanche l'avvento di Mussolini
Si sapeva che colui qua al quale il ed è avrebbe affidato l'incarico di formali il governo avrebbe poi avuto la fiducia del Parlamento in quanto incaricato da me quello da Milano Rosolino si non si mostra fino a quanto non seppe che sarebbe stato incaricato di formare
Come
Questo parte
Vuol dicono una una parentesi proprio perché in questo caso come come senatore io mi sto opponendo alla disposizione
Alla soppressione la disposizione transitoria sul ritorno dei Savoia in Italia se non vi si aggiunge espressamente che lo Stato italiano ha diritto alla restituzione dei documenti noi sulla storia del Novecento non sappiamo niente io come storico dalla Costituzione Boy sapere chi è stato ricevuto fra le otto di sera
E la mattina dopo del giorno in cui fu conferito l'incarico Mussolini e quando cioè l'idea di fiuto di fermagli allo stato di assente non sappiamo abbiamo in mano un solo documento del Novecento e spesso da casa da casa da casa Savoia chiusa la parentesi chiedo scusa
E dunque non sulla sto è quindi anche dal punto it andrà a fare costituzionale dove
Tanto da ultimo il comportamento del penultimo presidente della Repubblica Scalfaro che è un comportamento non da regina parlamentare anche se un comportamento tenuto il nome del Parlamento in
Stanno ed è il comportamento di un regime parlamentare siamo può anche di fuoco del regime parlamentare non faccio la discussione se la carta costituzionale consentisse o meno o meno
Prendo prendo anche aspetti fuori dal mio ambito perché mi sono permesso così
è
Per esempio la storia dell'arte
è la storia dell'arte che di questo secolo ed intendo specialmente la storia dalla pittura non può essere descritta come è stata descritta con una
Equilibrismo disperato per trovare una coerenza della pittura italiana passata dal fascismo al la al post fascismo e così via e con una sottovalutazione del fa
Atto che la rottura è stata rappresentata da quattro nomi di cui due notissimi due piuttosto sconosciuti Lord altissimi sono
Sono
Modigliani Boccioni due sconosciuti sono Gino Rossi e Lorenzo Viani e che praticamente inducono mi inducono a ritenere che il saggio che molto politicizzato della storia dell'anch'
Per esempio debba essere debba essere considerato adesso che siamo arrivati alla fine alla fine secco
Faccio un esempio di bis
Poniamo sociale io non ho conosciuto può credo di non aver conosciuto personalmente barba dopo che ha avuto un grande rilievo nella storia della casa editrice
Ma ha e immagino che come sindacalista come tutti quelli di provenienza sindacale si è stata persona molto a molto apprezzabile
Tuttavia la sua la sua storia sindacale non è assolutamente condivisibile farò un esempio soltanto la netta
Sottovalutazione dico sottovalutazione per la verità mi approva la tentazione di dire
Criminalità azione di quelle spese di quella che è stata l'esperienza del sindacalismo rivoluzionario
In base alla circostanza che alcuni poi non discuto se molto tanti
Intellettuali essenzialmente intellettuali aderirono aderirono poi al fascismo colgo l'occasione per dire che il massimo o l'ente di questa cultura Alceste De Ambris è morto sulle in in in in Francia
Del sindacalismo rivoluzionario e è stato un'organizzazione poi diventato l'Unione sindacale italiana che nella sua consistenza organizzativa spaccio di altro è sempre stata pari alla metà ma in meno della metà della Confederazione generale
Del lavoro
E non si può immaginare la Comus fatto assolutamente marginale
E in generale non si può ritenere che il progresso nella società italiana sia dipesa dall'opera parlamentare dei socialisti riformisti atta a cena dall'opera dei sindacalisti che venivano chiamati rivoluzionari quei distinguo dei sindacalisti riformisti ma che per e chiede a Livorno al mito di dirvi sorelle citava che comunque lo in quanto tale si chiamavano puramente e semplicemente dei dei
Sindacalisti e quindi anche la stessa categoria dell'anarco sindacalismo che può aprire una sua giustificazione se ci riferiamo alla Spagna non ha una sua giustificazione se riferita all'Italia a un certo punto quando c'è
Il sindacalismo rivoluzionario di altri secoli Doni aderiscono all'interventismo allora a quel punto soltanto a quel punto quindi mille novecento quattordici quindici la componente anarca dica assolutamente minoritaria prende come dire prende possesso dell'uno e sindacali Italia ma non si può usare questa categoria perché le due categorie i loro palesemente distinte Armando Borghi che non una
Anarchico sindacalista e viceversa
Di
Per i popoli idoneo sindacalista sindacalista rivoluzionaria colgo l'occasione per ricordare che il sindacalista rivoluzionario ed anche un signore all'epoca che si chiamava Giuseppe
Finito nella nella CDL ma è un sindacalista che funziona
è devo dire ed è l'ultimo esempio che faccio che anch'
Che
Anche la storia politica
Che è stata descritta deve essere deve essere rivisita
In questo in questo momento nel quale
Siamo poc'pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Leo Valiani
Devo devo dire e devo lamentare che anche
In tutte le commemorazioni che sono state fatte c'è stato una netta sottovalutazione dell'unico momento della storia della sua vita in cui lui è stato un protagonista hanno mille novecento qua tanta acqua insisto più il quarantaquattro per quarantacinque più più dalla liberazione di Firenze al novembre quarantaquattro teloni venticinque aprile del quarantacinque quando cioè il Comitato di liberazione nazionale ma al Comitato di liberazione nazionale Alta Italia Leo Valiani il nome del partito d'azione propone approfittiamo della Resistenza per modificare la struttura dello Stato non per fare una
Colonia socialista che in improponibile ma per mamma per modificare lo stato sì che poteva essere proposto e ipotizzato rifiuto naturalmente fu da parte dei partiti della della sua proposta non tanto da parte degli alleati ben questa
Pagina è stata completamente trascurato addirittura nella bibliografia delle sue opere non è stato citato il volume l'avvento di De Gasperi che la descrizione della restaurazione
Dello Stato l'Assemblea costituente alta viene redatta quando lo Stato è trattato completamente restaurato quando dice tutte le strade conducono a Roma cose per contro conduco la Roma parte cioè conducono alla ristorazione dello stato
Il la
Ma anche ma anche c'è un'altra ragione che quelli che i perché ci induce a riflettere sulla base di quello che nell'ultimo decennio nell'ultimo quindicennio nell'ultimo quindicennio è
è avvenuto il mio mio saggio chiedo scusa del di questo riferimento
Sì vendite appuntita di storia costituzionale diceva che nessuna delle due modalità classi
Che di funzionamento concludeva così di un rito e il volume uscì nell'ottanta quindi stato scritto nel settantanove peso attenzione settantanove cioè settantotto nuovo settantanove settantanove
Diffusamente di un regime parlamentare si è verificata pertanto nell'Italia repubblicana
Non l'alternanza che le due maggiori formazioni politiche cioè Dc e Pci non si sono affatto alternati al potere non il trasformismo che se questo trasformismo ha ricordato i rapporti fra la DC e partiti minori non è
Cito a includere il secondo partito del Paese mille novecentosettantanove non è uscito in cui per il Partito Comunisti italiani il capolavoro del fra
Del trasformismo italiano da ultimo tentato e mi stavo riferendo punto a asset alla al tornante settantotto settantanove sarebbe stato Lincoln girone vitale secondo partito Partito Comunista nella maggioranza parlamentare chiamata a sostenere il governo e contemporaneamente la sua esclusione dal Governo medesimo
Ma dicevo ecco quello che non potrei deve più vent'anni dopo ma trattandosi Partito Comunista del partito più intrinsecamente partito fra tutti i partiti italiani anch'
Il trasformismo si è trovato in difficoltà questa affermazione mi valse USA con la forza di
Di di Spadolini e naturalmente oggi vent'anni dopo non potremmo dire che quel partito un o o l'organizzazione che che stesse rappresenta la continuità di quel partito è rimasto come dire indenne dalla dal funzionamento trasformisti Corsica dal
L'asta del sistema del sistema politico naturalmente tutte queste considerazioni non tolgono appunto che l'opera sia sia meritoria militi delle
L'elogio che al quale io naturalmente mi associo via
Ringraziamo Ettore Rotelli che con dal suo esemplificazione il suo invito a ripensare ci ricorda una cosa è importante per quanti si occupano di storia che la storia non è mai scritta definitiva nei ente che si ritorna sempre sopra con prospettive variate non soltanto il decorso del tempo e qui sì substrato perché sotto ma anche perché noi che abbiamo nel corso della vita buttiamo condensa e quindi il bello però di chi pratica storie e anche e soprattutto questo che non ci si annoia mai troppo perché chi rinnova sempre quindi io credo che a questo punto rinnovando inversamente a tutti i presenti ricordando ancora i devono Barbadoro che le
Dato nume tutelare incentrare nella vicenda ringraziando l'editore tecnica contenga sotto perché primo volume
Qualunque tornare saggio signori io ecco l'abbiamo presentato alla festa dell'Unità a Milano ma noi maglietta contea viola Pinelli la ecco un altro grande magari lo conosce da Mediobanca allora signor provvedere primo volume uscito appunto nello va bene e noi che l'ora è tarda però a questo punto non credo si sia opportunità per un dibattito solo se l'editore detti vuole dire qualcosa egli accogliendo le sollecitazioni per il sì che ora concludere con un volume di ripensamento di aggiornamento di rivisitazione commenta Domenico io
Voglio ringraziare tutti partecipanti e naturalmente
Gli oratori in modo particolare anche gli autori gli assenti ma voglio mandare un pensiero di gratitudine possibili
A Idomeneo Barbadoro a Carlo sa in Africa sono stati i due padri nobili di questa opera qui questo perenne affetti
Avuto una lunga gestazione abbiamo fatto dovrei anche ringraziare devo anche ringraziare Emilio Sereni
Che si era entusiasmato di questo nostro oggetto come Franco Della Peruta ricorderà ha promosso una riunione all'Istituto Gramsci e qui a Roma riunione
Che
Così sembrava concludere l'avvio di questa impresa perché tutti gli storici si erano tutti dichiarati entusiaste di portare avanti un un discorso nuovo sulla storia d'Italia credo che però tuttavia per varie ore che sarebbe lunga antipatico spiegare si è arenata poi è apparsa la Storia d'Italia di no e
Dagli stessi atto direttori da quelle che poi sono diventati direttore dell'opera sono stato sollecitato a riprendere il le discorso il progetto che avevo che avevamo ho cercato di avviare e quindi alla fine cioè ne il mille novecentottanta proprio a settembre dell'ottanta abbiamo incominciato questo lungo cammino
Di questa storia che oggi mettiamo sotto poniamo al giudizio e della critica e anche di voi lettori che spero che siano sempre numeroso ringrazio tutti gli intervenuti rinnovo i ringraziamenti a tutti buonasera