"La pena di morte, i radicali, la campagna per la moratoria" servizio realizzato con documentazione d'archivio

Le registrazioni d'archivio che vogliamo proporvi in questa occasione sono del nove dicembre novantatré il giorno in cui a Bruxelles
Si svolse il congresso di fondazione della lega per l'abolizione della pena di morte secondo quanto auspicato indiscusso nell'aprile del novantadue alla trentaseiesimo Congresso del partito radicale
è il primo intervento che vogliamo proporvi da quanto venne dibattuto in quella sede
E quello che pronuncio l'allora segretaria del partito radicale Emma Bonino
Certamente non è il mio ruolo quello di invadere il campo degli eminenti giuristi che sono qui presenti
E che interverranno sicuramente anche nel dettaglio
Nella diciamo esprime e Stella spiegazione degli studi e delle motivazioni che ci portano ad essere fargli uniti
Noi contrari all'applicazione la della pena di morte insomma noi che vogliamo affermare il diritto a non essere uccisi neppure in forza di legge
Credo che il mio ruolo sia diverso
Cioè il ruolo di chi tenta di costruire un'organizzazione politica o di cercare di costruire un'organizzazione politica al di là delle frontiere
Ma cerca soprattutto di cercare di colmare e di coniugare il divario e il baratro sempre più grande che è ormai così viste tra scienza e coscienza
Gli studi giuridici ci dicono la coscienza appare di molte parti dell'opinione pubblica non segue o il divario tremendo che esiste tra il sapere e l'agire politico
Insomma una forza politica che sta tentando
Di fare del diritto e del diritto internazionale e della non violenza gli strumenti più radicali e più efficaci per costruire un mondo migliore
Non è una caratteristica nuova di questa organizzazione
Quella cioè di non accettare il diritto come pura proclamazione di principi valida la domenica mattina
Senza però pretendere nell'effettiva applicazione e quindi la giurisdizione e quindi la strumentazione efficace perché possano essere effettivamente esercitati e i violatori degli stessi diritti
Possano essere effettivamente perseguiti
Questo abbiamo c'è sempre cercato ad inverare a livello o in territorio italiano quando diritto italiano eravamo questo è quello che cerchiamo di affermare oggi al di là delle frontiere e non è un caso forse che proprio l'Adelaide Aglietta oggi presidente del gruppo Verde
Che è una delle appunto organizzatrici de di questa riunione da segretaria del Partito radicale nel lontano mille o vicino mille novecentosettantasette accettando di far parte della giuria popolare nel processo contro le Brigate rosse a Torino rese possibile esattamente il primo processo alle Brigate Rosse
Siete tutti molto giovani non tutti italiani non vi è chiaro cos'era quel Periodo in Italia ma credo che si debba e tutti oggi lo riconoscono al coraggio che derivava dalla sua commenti convinzione profonda e dalla che i diritti sono tali solo se possono essere esercitati ai violatori degli stessi possono essere perseguiti
Ad Adelaide Aglietta accettò avendo nel mille ragioni giuridiche vere per rifiutare di essere la prima a far parte della giuria popolare
Forse per questo a noi è sembrato ad esempio che la campagna fatta con grande energia o con quella che possiamo per l'istituzione del tribunale ad hoc contro i crimini nella ex-Jugoslavia
Si è sembrata o ci è apparsa una campagna conseguente appunto all'applicazione del diritto tutti noi sappiamo come il diritto internazionale oggi si basi su convenzioni Patti ratificati da tutti o da molti che rischiano però di rimanere appelli manifesti espressioni di buone intenzioni proprio perché ne manca la giurisdizione e ne manca uno strumento applicativo
Ci siamo trovati quindi e ci dispiace mi dispiace se volete di essermene accorta o di estrazione tutti collettivamente a corti tardi per cui non abbiamo preteso tutti insieme l'istituzione di un tribunale permanente da tanti e tanti anni
Certamente noi sappiamo che esiste la convenzione sul genocidio per esempio esistono i patti sui diritti umani
Ma non è esistito e non siamo stati in grado come collettività politica ma anche come società civile e nazionali ed internazionali di creare di pretendere la strumentazione giuridica che potesse rendere quindi vincolanti in qualche modo o applicate quelle convenzioni
Allora la campagna che abbiamo insieme fatto per l'istituzione effettiva del tribunale ad hoc contro i crimini nella ex-Jugoslavia che è per noi un primo passo politico per la istituzione effettiva di un tribunale permanente chiaro
E l'obiezione che viene fatta spesso ma perché contro i crimini in ex Jugoslavia e non in Burundi in Cambogia in Somalia o dove certamente è una limitazione del responsabilità collettiva se volete
Di tutti quanti non averci pensato prima
Dico anche che però se non si inizia mai non arriveremo mai e che quindi questo tribunale ad hoc eh credo il primo passo
Giuridico politico diciamo per l'effetto la costituzione del tribunale permanente che credo dovremo tutti volere
Nel minor tempo possibile o dandoci una scadenza massima per il mille novecentonovantacinque cioè il cinquantenario delle Nazioni Unite
Forse se riuscissimo a creare questo primo segmento di giurisdizione effettiva su qualche comma convenzione forse avremmo fatto un passo avanti
O avremo forse colmato questo grande divario tra la declamazione dei principi e la reale applicazione degli stessi
Ma perché dicevo
è importante a mio avviso poi i giuristi
Vedranno se concordano meno l'istituzione del tribunale ad hoc contro i crimini in ex Jugoslavia non solo in sé
Ma perché
Questo tribunale ha in sé o ha recepito lo statuto di questo tribunale due punti a mio avviso fondamentali
Ed essendo certo di ambizione e di volontà transnazionale ma cittadina italiana ancora sono contenta che questi punti cardine siano stati proposti dal Progetto Italia il primo punto cardine che ci lega quindi a questa campagna e che il tribunale ad hoc non potrà combinare né eseguire pene capitali
Non ci ritroveremo quindi di fronte alla Norimberga con l orrore evidentemente che tutti abbiamo provato nei impiccagioni seguite ma importante a mio avviso perché questo tribunale ad hoc istituito dal Consiglio di Sicurezza ovvero dalla autorità più alta è universalmente riconosciuta non dico apprezzata criticata spesso ma incerto universalmente riconosciuta
Cioè dal Consiglio di sicurezza
Peraltro l'unica che abbia poteri vincolanti
Ha stabilito appunto che questo tribunale non attuerà ne combinerà pene capitali
E ci sembra questo nella concezione o nella verticalizzazione del diritto
Un dato importante perché appare delle contraddizioni lo dico al collega russo appare delle contraddizioni che possiamo noi abolizionisti
Molto credo in qualche modo sfruttare perché questo tribunale che esclude la pena capitale per i reati peggiori no per il genocidio PRI reati peggiori
è stato votato all'unanimità dai Paesi membri del Consiglio di sicurezza quindi dalla Russia quindi tra dagli Stati Uniti quindi eccetera
Cioè da paesi che poi si ritrovano con la contraddizione
Invece di avere la pena di morte per reati di diritto nazionale certamente voglio dire
Tutto esecrabile ma certamente meno esecrabili di un genocidio organizzato credo e questo è il ministro della giustizia degli Stati Uniti giallo ha segnalato dicendo mi sento un po'a disagio di essere il ministro per la giustizia di un Paese che ancora la pena di morte anche se la pena di morte dagli Stati Uniti sapete di competenza non di competenza federale ma dei singoli Stati quando proprio il suo Paese
In Consiglio di sicurezza vota l'istituzione di un tribunale che esplicitamente esclusi
Questa io credo sia una contraddizione che potremmo utilmente la parola sfruttare no sfruttare
Utilizzare diciamo così almeno dei paesi membri o permanenti o in questo momento di turno del Consiglio di sicurezza che invece a livello nazionale lo mantengono perché è chiaro che c'è una patente contraddizione è chiaro appunto come dicevo nell'ottica della verticalizzazione del diritto che è la più alta autorità internazionale
Evidentemente prende col voto favorevole del Paese che ha ancora la pena di morte
Lo davo come riflessione che forse può essere utile utile
Ma dico anche e restò per concludere che questo lo dobbiamo pretendere per esempio nell'istituzione del Tribunale permanente questo concetto e questa reale applicazione così come io credo che ci sia per esempio un'idea che mi è venuta voi altri colleghi italiani parleranno appunto della ratifica del secondo protocollo che abbiamo in corso e del problemi della Riserva che speriamo di non dover apporre ma mi è venuto in mente forse un'idea che può in qualche modo accomunare i Paesi già abolizionisti diciamo e i Paesi che invece ancora la mantengono
Niente penso ad esempio che SISTAN quasi tutti ratificando qui il secondo protocollo sui e diritti umani
E gli Stati Uniti come è noto danno espresso la riserva
Io credo che potremmo impegnare e gli stati già abolizionisti per esempio ad applicare questa procedura poco nota ma che potrebbe essere invece molto interessante quella cioè dell'obiezione
Ovvero una campagna che metta insieme
E che unisca in qualche modo gli abolizionisti pochi magari oppure un po'timidi diciamo e faccio l'esempio degli Stati Uniti e l'opinione pubblica l'opinione parlamentare e politica
Di Paesi già abolizionisti
I quali all'atto della ratifica con riserva di questo o quello Stato sia esso la Cina piuttosto che gli Stati Uniti piuttosto che la Russia si impegnino appunto a opporre obiezione
Alle riserve da questi Paesi espressi
Credo che questo possa imporsi e in qualche modo trovare un obiettivo comune tra chi è cittadino di paese abolizionista e chi è invece cittadino abolizionista di paese invece cittadino abolizionista di paese che ancora la conserva lascia però evidentemente al chi avrà più dirette responsabilità nell'organizzazione e nella gestione della lega per l'abolizione della pena di morte di verificare questa possibile questa possibile idee in conclusione consentitemi di dirvi che in questo campo quello dei diritti dei diritti umani o dei diritti civili e politici come in altri
Io credo che questi sono temi troppo importanti
Per lasciarli solo ai governi alla diplomazia agli esperti
Credo che se solo solo se e si possono diventare cultura e cultura organizzata non cultura testimonianza individuale
Cultura organizzata o e quindi obiettivo comune
Io non so riconoscere mai la cultura astratta che non sappia poi anche scendere sulla tempificazione delle campagne sugli obiettivi apparentemente modesti ma a volte così e invece determinanti per i passi futuri
Questo è il dicevo sono temi a mio avviso troppo importanti perché rimangono ristretti in alcuni ambiti specifici
E se volete da segretario del partito radicale transnazionale tra spartito insieme ai cinquecento parlamentari di molti Paesi iscritti alle migliaia di persone che provengono da quaranta Paesi diversi e il tentativo che stiamo facendo di affermare diritti principi doveri
Regole regole transnazionali che siano al di là delle frontiere e che siano per lo meno rispettosa dei principi base su cui si dovrebbe basare la completò convivenza internazionale
Ed è proprio perché di questa sono convinto ed è proprio perché uno può appartenere a qualunque ideale o ideologia politica ma ritrovarsi unito su alcuni comuni obiettivi che non mi sento affatto in imbarazzo
Non mi se anzi mi sento quasi in dovere di chiedervi voi che siete membri della lega per l'abolizione della pena di morte di iscrivervi al partito radicale transnazionale tra il partito vi assicuro lo faccio senza ombra di imbarazzo
Ne sono assolutamente convinta credo che se rimarremo separati ognuno nel nostro Paese saremo sempre più deboli
Perché i nostri avversari sono esattamente quelli che invece hanno le maggiori strutture e il maggiore capacità di comunicare velocemente e di prendere decisioni decisioni rapide mi auguro quindi che il nostro lavoro comune
Possa continuare ed essere molto efficace mi auguro davvero che vogliate dar forza al partito della non violenza del diritto e dei diritti grazie
Era Emma Bonino il nove dicembre del novantatré al congresso di fondazione della lega per l'abolizione della pena di morte la Bonino citava nel suo intervento un'altra ex segretaria del partito radicale Adelaide Aglietta ascoltiamo anche del suo intervento
Aglietta era in quel momento relatrice al Parlamento europeo sulla pena di morte
Voglio anche
Parteciparvi una soddisfazione un'emozione cornuto ieri
Vi è stata un'iniziativa del nostro gruppo del gruppo Verde del gruppo socialista
Che abbiamo preso ad invitare al Parlamento europeo l'unico cittadino europeo sulla cui testa grava una pesante condanna a morte decretata direi meglio annunciata al di fuori di qualsiasi norma di diritto internazionale
Che è divenuto il simbolo di una civiltà tollerante intelligente che si contrappone alla barbarie di una visione fondamentalista della società che in nome ad esempio di una fede religiosa ma può anche essere di una razza o di un di un'etnia
Pretende di poter decretare assassini in ogni parte del mondo violando così le norme e trattati
Sto parlando di Salman Rushdie
Che era ieri appunto al Parlamento europeo ospite del nostro gruppo del gruppo socialista
Invito aveva come fine quello di rendere il più visibile possibile non solo la solidarietà che il Parlamento europeo ha già espresso in tante risoluzioni sul caso Rushdie
A un cittadino dell'Unione europea perché noi dobbiamo ricordare che dall'entrata in vigore del Trattato di Maastricht sull'Unione europea e diventata effettiva la cittadinanza europea quindi ognuno di noi
Ha anche questo diritto in fondo alla cittadinanza europea
E quindi la nostra solidarietà un cittadino dell'Unione Europea ma la volontà di fare dei passi avanti per passare dalla solidarietà al pretendere delle azioni politiche concrete dal Consiglio europeo dai dagli Stati membri e dai Governi dei nostri paesi
E anche per loro lanciare un messaggio al mondo le popolazioni in un momento in cui un po'ovunque e in particolare faccio l'esempio dell'Algeria che un esempio drammatico in questi giorni
La la condanna a morte è diventata un pochino un la condanna a morte anche diretta cioè senza passare attraverso i tribunali per intenderci è diventata un pochino un modo per affrontare i problemi o per affermare idee io ho assunte di parte
E quindi per ricordare che il Parlamento europeo i deputati europei stanno dalla parte del diritto
Dalla parte della libertà e della tolleranza stanno a fianco di Salman Rushdie che vogliono continuare a stare a fianco dei tanti Salman Rushdie che il nostro tempo purtroppo conosce
Questo ha indetto per il Parlamento europeo sul caso di Salman Rushdie faremo alla prossima settimana Strasburgo e le solite risoluzioni d'urgenza noti è stato magari come me al Parlamento
Parlamentare europeo sa che cosa sono le risulta indulgenza però sono uno strumento proprio chiedendo specificamente che venga aperto a nome della comunità europea
Un un dialogo se così possiamo dire ma un dialogo duro un dialogo deciso su questo caso specifico
Voglio anche dire che Salman Rushdie ieri ci ha confermato la sua adesione alla campagna la costituzione della lega e credo che sia importante e ci tornano poi alla fine del mio intervento
Vengo ed esce dal nove allora alla ruolo dell'Unione che il contenuto della mia relazione cominciando innanzitutto dal e temo anche finendo tutto sommato dal Parlamento europeo che credo a mio avviso può essere l'unico propulsore di un'azione politica concreta
Visto che le altre istituzioni continuano a celarsi dietro pretesa incompetente rispettive cioè sia consiglio che la commissione in realtà tutte le volte del Parlamento richiede un'azione e vengo poi alla risoluzione del parlamento europeo dove si chiedono delle cose concrete al consiglio alla commissione in realtà ci dicono sì tanto bene noi siamo assolutamente d'accordo però insomma il problema e che non è non rientra nelle competenze dell'Unione e quindi rivolgetevi agli Stati membri
Io credo fra virgolette che probabilmente con il salto in avanti dell'essere diventati un l'Unione europea e di avere una cittadinanza europea probabilmente qualche cosa di più hanno anche loro a che dire rispetto a questi problemi però allo Stato la situazione è questa
Il Parlamento europeo come voi ben sapete pur soffrendo ancora nella definizione dei suoi poteri di quello che continua ad essere anche dopo Maastricht il deficit democratico dell'Unione
O forse proprio grazie al deficit democratico e una delle sedi più puntuale di intervento per l'abolizione della pena di morte e questo non solo per il fatto di aver preso una posizione netta e coerente
Con la cultura la storia il diritto europee nella sua risoluzione del novanta ma anche per la sua azione diretta ogni qual volta sia preventivate in qualsiasi parte del mondo un'esecuzione allora ce la lettera del presidente che parte il telegramma gli appelli le firme dei deputati
Eccetera eccetera e questo ha una certa sua puntualità cioè da una parte o dall'altra se un qualche deputato europeo e allertato su un caso che c'è nel mondo il Parlamento si muove la sensibilità esiste fra il lavoro che io ho fatto essendo relatrice per la pena di morte per il Parlamento e quindi vengo un pochino ai contenuti di questa risoluzione è stato innanzitutto quello di riuscire a definire
Il principio in forza del quale nei Paesi dell'Unione europea la pena di morte è stata abolita
E io mi auguro che anche laddove non si sia verificato nelle nuove democrazie dell'Est e del centro Europa si possano riappropriare di questa che ora che è una cultura comune che è una cultura europea
Ovviamente anche nell'Europa vi sono dei passi anche dei nostri undici Paesi vi sono ancora dei passi da fare il Belgio la Grecia casi particolare in cui formalmente esiste ancora pieni morte anche se non concretamente i problemi codici militari
Ne parleranno altri relatori negli interventi e nelle relazioni che seguono quindi il Parlamento europeo in questo sforzandosi appunto di definire un principio positivo di diritto positivo
E affermato come principio di diritto che dovrebbe essere un principio costitutivo del rapporto fra Stato e cittadini
Il principio per cui la vita dei cittadini e dei residenti sul territorio di uno Stato è indisponibile per lo Stato stesso
Anche in seguito anche attraverso delle procedure fra virgolette democratiche di processi eccetera cioè non è possibile anche come conseguenza di gravi reati
La vita indisponibile io credo che questa sia un'acquisizione molto importante probabilmente quando la scrivevamo non ce ne rendevamo conto fino in fondo ma credo che sia una cosa importante perché rivolta un pochino il problema
E intanto perché traccia un confine preciso e consente un confronto in termini di diritto e di diritti fondamentali con tutti i Paesi che ancora contemplano la pena di morte sappiamo essere la maggioranza nel mondo
Inoltre consente questo confronto in particolare con quei Paesi democratici innanzitutto con la democrazia americana
Che ritengono invece di avere nelle loro mani la disponibilità e della vita dei propri cittadini residenti
Facendola scadere la merce risarcitoria a fronte di assassinio di reati gravissimi una vita contro una vita e in tal modo credo io illudendosi di aver esercitato giustizia
Dico questo perché il confronto con noi e per noi con Istat Amado lezioni Eastwood con il problema degli Stati Uniti d'America
E un confronto molto importante perché la più grossa legittimità agli Stati non democratici fra virgolette che usano la pena di morte la più grossa legittimità gli viene proprio dal l'esistenza della pelle in morte
Negli Stati Uniti d'America che pure sono una grande democrazia è un paese democratico
Un secondo punto importante credo di questa acquisizione perché consente e questo viene detto in un altro punto della risoluzione
Di coniugare un concetto di democrazia che si fondi sull'indisponibilità della vita dello stato e questo può valere come conseguenza e questo lo dice la risoluzione la possibilità
E se questo avviene cioè se l'indisponibilità della vita per lo stato diventa uno dei principi di diritto riconosciuti internazionalmente
E questo può avere come conseguenza la possibilità di a forte di affermare che il esiste un diritto e dovere di ingerenza laddove questo principio sia violato
Quindi aprendo la strada al confronto e rendendo concreto il confronto fra quanti invece in nome dell'autodeterminazione
In realtà coprono le violazioni dei diritti umani più gravi adesso io non sto dicendo no
Tout-court a all'autodeterminazione sto dicendo che devono esistere dei limiti e che deve esistere poter esistere nel diritto internazionale anche è un diritto dovere d'ingerenza in questi casi specifici questo diciamo un po'in termini di principio non potendo illustrare anche per ovvie ragioni di tempo tutta la risoluzione
Voglio adesso invece venire a quello che dovrebbe essere uno dei ruoli più concreti che potrebbe giocare l'Unione europea se lo volesse
E che il Parlamento europeo preconizzato e nella sua risoluzione e che dovrebbe essere la logica conseguenza delle affermazioni che facevo che che ho fatto delle considerazioni che abbiamo fatto finora
Allora esiste una politica
Dell'Unione Europea che politica di relazioni diplomatiche di relazioni economiche di relazioni commerciali in un mondo dove sempre di più l'interdipendenza è un fatto acquisito lindi l'interdipendenza tutti i i livelli
E non dovrebbe al giudizio del Parlamento europeo e che ed è questa la richiesta che viene fatta alla commissione al consiglio e ai Governi degli Stati membri
Che non dovrebbe prescindere da questo problema cioè che dovrebbe avere come uno dei suoi punti di riferimento a questo problema in tutte le relazioni internazionali fra Stati
E quindi dovrebbe per vedere la la
Il problema della pena di morte e il rispetto dei diritti dell'uomo non dimentichiamoci che esiste la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che è firmata da tutti gli stati quindi voglio dire già esiste una possibilità
Che questo diventi un parametro ecco io credo che nel momento in cui si affermasse in termini di diritto
Anche l'indisponibilità della vita dei cittadini rispetto agli Stati questo potrebbe diventare anche un'altra discriminante
Faccio un esempio faccio alcuni esempi concreti dite di che cosa questo può significare perché di per sé uno dice sì va bene ma
Esiste nell'Est nel centro e nell'Est soprattutto europeo nuove democrazie che si vanno costituendo
Nuove democrazie che hanno un grosso bisogno di aiuto e di aiuti della comunità che ho oramai sono in relazione con la Comunità europea per raccordi economicità raccordi commerciali eccetera eccetera
Ora io non sto dicendo che ci sia una condizionalità assoluta però credo che nei rapporti quando la commissione va per elaborare questi trattati internazionali
E quando il Consiglio poi li firma
Ecco io credo che visto che loro stanno facendo le nuove costituzioni che noi potremmo a vero la comunità potrebbe lei ha un ruolo importante per incidere perché in queste costituzioni è uno degli elementi terra diciamo uno dei parametri di Democrazia sia proprio il non inserire più in queste costituzioni la pena di morte
E credo che questo sarebbe assolutamente fattibile non negherebbe nulla non negherebbe certamente l'aiuto in termini di solidarietà ma in tutto quello che sono i rapporti formali commerciali eccetera farlo presente cioè farlo pensare
Se ci fosse la volontà politica ecco questo credo che io credo che non ci sia o credo che oramai noi siamo in una in un'epoca in un mondo in cui i problemi
Diciamo economici i problemi che certamente io non non sottovaluto
Ma diciamo nelle relazioni fra Stati fra persone fra città fra famiglie fra individui qua quasi vorrei dire
Che hanno più peso considerazioni di carattere economico strettamente a anche più generali
Che non invecchia è un problema di dialogo che si fondi anche su dei valori sapendo che noi possiamo costruire tutti parlano l'Europa dall'Atlantico agli Urali la dovremo costruire non non voglio entrare in questo discorso
Però insomma sarebbe ora di cominciare a dirsi su quali valori comuni perché credo che questo sia una delle cose che sempre estraneo ed esterno
A tutti quelli che sono i nostri grandi dialoghi di principio grande affermazione di principio anche grandi lavoro pratico cioè quando si fanno i trattati e si cercano di elaborare i trattati l'altro esempio e quello di Raciti
Salman Rushdie e cittadino europeo Maastricht fonda la cittadinanza europea la comunità europea ha dei rapporti con l'Iran
Io credo che proprio anche per avere rispetta e credibilità nei confronti dell'Iran
E non dovrebbe veramente ammettere che esista la possibilità che da un altro Stato in nome di tutt'altro credo
Si possa decretare e indicare all'assassinio cioè indicare per te perché sia assassinato la persona di un altro Stato cioè credo che la comunità dovrebbe difendere un suo cittadino
Difendendolo come apre facendo la guerra no evidentemente lo deve difendere a partire dai rapporti diplomatici economici che certamente fra la comunità e l'Iran esistono
Faccio un ultimo esempio che mi sta abbastanza a cuore ed è l'esempio della Cina ed è la Cina in rapporto al Tibet ora la Cina è una politica in è una potenza in via di espansione economica e di forte
Rafforzamento economico che certamente ha necessità di rapporti internazionali poi forse ne abbiamo necessità anche noi ma però certamente né anni gestita anche qui io non dico perché non sono il realista
Blocchiamo completamente i rapporti con la Cina
Però dico che alcune cose alcune condizioni noi dovremmo cominciare sistematicamente a porle rispetto alla Cina adesso io parlo rispetto al Tibet e quindi all'apertura di un dialogo almeno a offrirsi
A a dire vogliamo essere
E i promotori come comunità di un dialogo fra il Dalai Lama e le autorità cinesi perché questo dialogo sulla violazioni che sono anche pene di morte evidentemente
In Tibet perché questo si apra ecco io credo poi non voglio affrontare tutti gli altri problemi inerenti al sistema politico cinese ovviamente in questa sede
Anche perché peraltro un rapporto sto facendo un rapporto e quindi e poi non è il caso però credo che questo è un altro esempio laddove la Cina necessita di un rapporto internazionale di un riconoscimento internazionale
E non dico che e non si debba avere rapporti ma certamente che bisogna avere dei rapporti prudenti e possibilmente ponendo ogni volta sul piatto alcune condizioni alcuni problemi
Perché solo con la perseveranza e continuare quasi l'ossessività di queste cose secondo me si può ottenere qualche cosa
Ultimo punto che volevo affrontare ed è rapidissimo di impegno anche qui anche se non diretto dell'Unione europea perché l'Unione europea non fa parte delle Nazioni Unite in quanto tale ma invece degli stati membri dell'Unione europea e una richiesta di moratoria
Che è contenuta nella risoluzione questo perché è chiaro che i problemi della pena di morte in tanti stati sono anche legati a tutta una cultura differente e all'esistenza di un un percorso culturale religioso
Del Paese differente allora io credo che ci vogliano anche dei tempi per realizzare questo ma allora quello che forse bisognerebbe da subito cercare di ottenere e questo chi più degli Stati europei cioè io sto veramente tentando di definire un ruolo dell'Europa alto cioè noi siamo sempre col complesso di inferiorità rispetto agli americani perché gli americani sono più forti perché gli americani sono più economicamente più forti militarmente più forte e in genere
Allora io credo che poi ognuno deve anche ritagliarsi uno e parlo ogni Stato ogni aggregazione regionale diffidati deve anche ritagliarsi un ruolo a partire dalla sua specificità dalla sua storia
Dalle cose che ha maturato ecco credo che su questo fronte l'Unione europea potrebbe in termini proprio di aggregazione regionale Europa aviere
Un ruolo propositivo e motore di quell'ordine internazionale tra virgolette che di cui tanto si parla ma che non riesce a vedere gli albori
E quindi di nuovi rapporti fra gli Stati e di riforma anche poi delle istituzioni internazionali
Ecco io so che il mio tempo sta finendo e quindi finisco anch'io non non credo di essere andato e mi auguro di non essere andata troppo fuori tema
Però volevo dire che
Ci sono due cose importanti da cui noi oggi partiamo una cosa e la consistenza che ha già assunto la campagna Nessuno tocchi Caino e credo che di questo vadano ringraziati fra fra tanti che potrei ringraziare e Sergio e Maria Teresa
Peraltro verso credo anche che sia molto importante il fatto che siamo qui riuniti per darci uno strumento che sia uno strumento per portare avanti aiutare questa campagna
E di questo voglio ringraziare Olivia perché credo che poi i meriti che sia giusto anche darli
Quando dico campagna sappiamo che un termine che può essere un termine bucolico un termine militare allora io in questo caso lo vedo come un termine militare perché credo che noi dovremo organizzarci militarmente nei nostri tempi di lavoro negli obiettivi del percorso nelle definizione delle scadenze nella fantasia anche per mutare quando è necessario il percorso
Sappiamo che l'obiettivo è enorme che gli ostacoli sono infiniti ma nonostante questo io vorrei terminare augurandomi
E in fondo forse proponendo a voi tutti come come meta come obiettivo la frase che ieri ha detto Rush di nel dichiarare il suo sostegno alla legge e agli obiettivi alla lega pardon negli obiettivi che si è data
E quindi spero che questo ci possa essere di guida
Sono ovviamente medico solo una parte d'accordo quando gli è stato fatto una domanda da un giornalista sono sempre stato abolizionista nella mia vita
Oggi o anche più ragioni personali per esse erano ricordo con gioia il momento in cui in Gran Bretagna è stata abolita la penale e di morte contro la quale io avevo lottato
Sicuramente sono a favore dell'abolizione della pena di morte nel mondo possibilmente prima del Duemila credo che questo sia un augurio che sia una sfida e che noi possiamo provare a coglierlo grazie a
Così Adelaide Aglietta il nove dicembre del novantatré al congresso di fondazione della lega per l'abolizione della pena di morte l'ultimo intervento che vogliamo proporvi è quello che pronunciò in quella sede
Sergio D'Elia di Nessuno tocchi Caino
Lo scopo della nostra azione
E ottenere ottenere in via istituzionale e di diritto quindi formale
Giuridica e obbligatoria cornuta mentine sistemi legislativi in particolar modo penali atti ad abolire la pena di morte in un tempo determinato il due mila altra altro riferimento altra data simbolica
Non intendiamo vedere scritto nei testi fondamentali della comunità internazionale ma anche negli Stati Uniti nuovo diritto della persone
Diciamo un diritto civile storicizzato cioè che sia l'evoluzione la sintesi proprio evolutiva del nostro tempo
Diciamo entro il Duemila il diritto a non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria
Deve poter dire divenire necessità
Non solo individuale dichiara il problema della pena di morte come fatto individuale ma anche della nostra società del nostro tempo e della nostra società
A questo scopo ne siamo riuniti qui a Brussel nella nella sede del Parlamento europeo
Io spero per decidere anche insieme le scadenze gli obiettivi politici e giuridici da perseguire proprio con delle tappe intermedie ma precise fino all'abolizione della pena di morte
Prima ne scrive le altre caratteristiche di questa nostra campagna voglio aggiungere che essa si riferisce alle esecuzioni legali quindi non a quelle extra giudiziarie che pure costituiscono un grave problema
Spesso l'abitudine di uccidere i propri avversari senza l'impaccio del processo e della legge è presente sia nei Paesi che hanno abolito la pena di morte sia nei Paesi che la mantengono
E costituisce pertanto un ordine di problemi a parer mio di una complessità diverso da quella che noi abbiamo scelto di affrontare
Quali sono
In estrema sintesi le linee conduttrici della nostra strategia abolizionista
Abbiamo detto Nessuno tocchi Caino ovvero una campagna per difendere chi è sicuramente colpevole per non cadere più nella trappola di dover sottrarre allo stato la vita di un presunto innocente alla volta
Non intendiamo affermare a voce alta
A fronte di chi dice che la difesa di un innocente può mettere in crisi il sistema esecuzioni sta che questo ormai non è più vero forse non è mai stato vero
E rischia di diventare un alibi già tutto come dire consumato mi riferisco alla recente sentenza della Corte Suprema americana che ha affermato che l'innocenza effettiva di un condannato non è di per sé è un diritto costituzionalmente rilevante
Che un procione che è un processo che si sia svolto nel pieno rispetto delle regole può assumersi quindi il rischio dell'esecuzione di un innocente
Altro punto della nostra strategia abolizionista il principio che deve diventare diritto positivo e quindi legge penale
E che la vita di un cittadino non è disponibile allo stato l'ha detto benissimo Adelaide Aglietta è scritto nella risoluzione del Parlamento europeo
Quindi per nessuna Regione ha seguito di nessuna leggi di una serie nessuna sentenza sia pure legittima
Non affermiamo questo il nome di un generico diritto alla vita come è scritto nelle convenzioni internazionali nella risoluzione delle Nazioni Unite ma noi dobbiamo credo superare proprio il sistema dei diritti umani così come anche quello è un sistema storico determinato e come ancora noi ereditiamo
A livello di Nazioni Unite cioè la vita del più colpevole deve essere sottratta allo Stato in ragione di un nuovo diritto della persona
Di ripeto un diritto civile da conquistare come si è conquistato il diritto di voto come si è conquistato il diritto a non essere schiavi come si è conquistato il diritto a non essere torturati
Questo vale soprattutto per i sistemi democratici dove ancora applicata la pena di morte
Per gli Stati Uniti ma anche per il Giappone che recentemente ha ripreso le esecuzioni dopo tre anni e mezzo di il sospensione suscitando varie reazioni della popolazione debutti gli studi buddisti in particolare
Sulla non violenza dei quali io credo che la nostra campagna abolizionista conta molto uno dei primi obiettivi da perseguire secondo noi l'organizzazione nei Parlamenti delle obiezioni alle Riserve che i governi pongono la ratifica dei patti internazionali
Un esempio ancora una volta è quello degli Stati Uniti che nel ratificare recentemente il Patto internazionale sui diritti civili e politici apposto la riserva
Sì e cioè riservato la possibilità di non rispettare il punto del patto
Dove si vieta la sentenza di morte nei confronti dei minorenni diciott'anni ed delle donne in gravidanza e veramente inaccettabile che l'adesione a un patto internazionale
Possa avvenire negando un punto fondamentale del patto stesso
Noi dobbiamo impegnare i nostri governi a rifiutare l'adesione ai patti internazionali a quei Paesi che con le loro posizioni snaturano il senso stesso del mettersi assieme dello stare e del continuare a stare assieme
Un altro argomento delle campagne contro la pena di morte che ha perso a parer mio molto del suo peso
E se la pena di morte sia uno un deterrente
In realtà si comincia col dire uccidiamo Los servirà da esempio
Poi si finisce col sostenere chi ha ucciso deve essere ucciso brutalmente
La pena di morte come deterrente a parer mio un vero e proprio validi destinato arrendere poi abituale l'esecuzione quindi a snaturare l'intenzione inizia in realtà l'unica deterrenza
Lo possiamo verificare a parer mio nelle nostre città soprattutto dal funzionamento delle istituzioni per quanto riguarda l'ordine pubblico del ricco della delinquenza
Realtà l'unica deterrenza della prevenzione del crimine una giustizia che funzioni la certezza della pena
L'individuazione del colpevole e il fatto che lui il colpevole venga assicurato alla legge
Ovviamente fino a quando nelle democrazie più avanzate detenere un'arma sarà un diritto costituzionale di ogni cittadino come il diritto di voto
Insomma come dire liberi di votare liberi di sparare
Sarà difficile assicurare la legge tutti colpevoli perché il numero dei potenziali assassini sarà tale da renderlo impossibile
Per questo giudichiamo molto positivamente sia pur ancora una una mossa timida
La decisione assunta da l'amministrazione Clinton di limitare la vendita la concessione delle armi ai cittadini statunitensi
Giungo quindi alla un'ultima considerazione della nostra strategia generale la campagna abolizionista a parer mio non può essere condotta con argomenti proibizionista
Argomenti che colloca il mio i Paesi che la praticano sono cinquantasei per cento e la comunità internazionale fuori dal consorzio umano come di solito si dice in questi casi nel può essere che la pena di morte
Ah per mio divide il mondo tra civili e incivili dall'altra parte
La pena che ha capitale non è una questione di di civiltà e a dimostrazione di questo basta osservare il mondo islamico dove in alcune parti il Corano coincide con la legge penale
In questi luoghi si applica la legge del taglione come limite
Anche come limite è forse il caso di ricordare opposto alla richiesta di risarcimento del danneggiato ma soprattutto come anche come liberazione del reo dalla propria la propria forza
C'è c'è una vita nel taglione la testualità della versetto del Corano se non erro nella sua due in questa pur terribile catena di sangue ci sono tradizioni e culture molto forti che non possono essere appare mio liquidate né con l'accusa di inciviltà né con un generico richiamo al diritto alla vita
In queste tra in questa tradizione la morte si pone
Esplicitamente c'è una vita nel taglione quindi come possibilità di vita è come un passaggio ribellato
Per certi aspetti abbiamo osservato qualcosa di analogo in realtà verità anche da parte di alcuni assassini occidentali i quali hanno chiesto di essere uccisi proprio per liberarsi del proprio senso di colpa del rimorso
E bisogna considerare che la loro richiesta è stata accettata poi dalle istituzioni democratici
L'Islam ma quindi non è solo la legge del taglione sono molteplici le interpretazioni del Corano sulle questioni di vita di morte probabilmente il Corano
Differenza di altri libri sacri e in grande misura l'interpretazione poiché del Corano se ne fa
Che è un'interpretazione individuale diretta
Proprio nel rapporto tra Dio e chi crede chi crede indica in questa situazione mano soltanto in queste situazioni cioè il mondo islamico ma anche laddove gli standard minimi di rispetto dei diritti umani sono ancora più bassi
Io credo che noi dobbiamo che vada guadagnato per un terreno alla legalità al diritto alla certezza del diritto e quindi la garanzia di un tipico processo
E il diritto alla difesa i più gradi di giudizio la riduzione dei reati punibili con la pena capitale fino poi a l'abolizione Della stessa questo io credo che sia una strategia abolizionista non è semplicemente una strategia di garanzia dei diritti
Umani o civili
Insomma quindi una strategia progressiva nessuna dualismo secondo me è una strategia una dirigo rossa regolamentazione
Anche della questione penale
Questo vale a parer mio più di qualsiasi altra petizione di principio che noi possiamo fare contro la pena di morte
Io mi auguro che da questo congresso
Esca proprio uno scadenzario dettagliato delle azioni e degli obiettivi politici e giuridici intermedi da qui all'anno due mila
Dilagare della pena di morte nel mondo la sua riflessa un po'ovunque ci spinge sono me apporre già un primo obiettivo della nostra campagna c'è una moratoria delle esecuzioni di almeno tre anni proprio per consentire i tempi politici e legislativi necessari per porre mano alle costituzioni ai codici
Codici penali una richiesta da avanzare a livello di nazioni unite
Con una pressione che sia concertata in tutti i parlamenti dove dissi alla presenza di un deputato
Qui presente ma anche di altri colleghi che noi possiamo contattare che collegarci a cui collegarci di presentazione di di mozioni che impegnano i governi apporre la questione della moratoria livello di nazioni unite
La nascita recente la recente inaugurazione all'Aja del tribunale internazionale sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia che esclude in ogni caso il ricorso alla pena capitale secondo me è un punto di successo già della nostra campagna enormemente positivo proprio rispetto alla strategia abolizionista
Ma di questo non parlo su questo questo punto credo sarà esaminato in particolare l'intervento di Emma Bonino Segretario del Partito Radicale transnazionale
Che fino a qui ha condotto con noi questa campagna a cui credo debba andare il nostro ringraziamento
Vorrei solo aggiungere per concludere che a me sembrerebbe opportuno proporre a questo congresso la modifica della denominazione della associazione che stiamo costituendo
E cioè passare da lega internazionale a Nessuno tocchi Caino campagna internazionale per l'abolizione della pena di morte entro il due mila
Nessuno tocchi Caino il nome
Che già forse più conosciuto di questa nostra iniziativa di questa nostra campagne di questa nostra stare assieme
Ed essere organizzati nella conferenza stampa di ieri davanti ai cronisti alle televisioni e giornalisti di tutto il mondo Sama Rachidi o gusci die come dissi Volja insieme Adelaide Aglietta
Hanno tenuto per due tre minuti davanti ai giornalisti alle televisioni questo manifesto con questa scritta punto nessuno tocchi carino quindi questo per innanzitutto ma direi poi anche per il termine campagna cioè per gli indicare un ritmo una velocità e una programmazione degli obiettivi diceva proprio del una cadenza quasi militare diceva Adelaide prima
Per conquistare gli obiettivi intermedi e finali le tappe giuridiche e politiche
E legislative soprattutto che consentano la conquista poiché l'obiettivo finale della nostra azione che l'abolizione della pena di morte dentro due mila dunque Nessuno tocchi Caino secondo me campagna internazionale per l'abolizione della pena di morte entro il due mila condotto ovviamente alla mobilitazione
Dall'impegno civile militante dallo dall'informazione dell'opinione pubblica soprattutto dai parlamentari abolizionisti di tutto il mondo
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio e questa volta avente per tema quanto danni radicali propongono per conseguire l'obiettivo dell'abolizione della pena di morte
In particolare avete riascoltato quanto dissero il nove dicembre dal novantatré durante il congresso di fondazione della Lega per l'abolizione della pena capitale
Emma Bonino all'epoca segretaria del Partito Radicale Adelaide Aglietta e Sergio D'Elia