"I giovani e il futuro dell'Italia: la sfida di una frattura, la risorsa su cui scommettere" org. dalla Fondazione "Italianieuropei" c/o Palazzo Marini - via del Pozzetto, 157 (Roma, 12/13 novembre)

Poi giovanissimo
Oppure romano
Un altro giovane forse è
Allora
C'è molta gente che sa ancora arrivando ma io comincerei
Vi prego di prendere posto
Va beh io Hiroki pochissime
Ha inventato al fotografo trasparente secondo me
Consentirgli di lavorare senza
State lavora medaglia per la loro in nuove tecnologie
Il fotografo trasparente così lavora in fasce Marsilio che attraversa prima
Giulia
Allora
Sarà variegata che non la si vede
Prima di dare la parola Giuliano Amato per la relazione che vorrei
Ringraziare i relatori prima di tutto
Gli amici della
Fondazioni gir più potente che è impegnata nella formazione
Di imprenditorialità giovanile e che ci ha aiutato per la preparazione di questo convegno
Naturalmente rivolgo anche un saluto a tutti coloro che hanno accettato il nostro invito che sono qui presenti
Io voglio soltanto dire un paio di cose la prima è questa voglio dire che è passato un anno da quando Orvieto
Quella che allora era l'associazione Italianieuropei
Presenta una specie di carta d'intenti con un convegno che qualcuno ricorderà
E che era dedicata ai problemi diciamo così della sfida che l'Europa poneva alle alle culture riformiste italiane
Stato un convegno molto importante
Che anticipò molti temi che poi sono diventati moneta corrente
Allora abbiamo preso altre iniziative che non sto a ricordare
Dai problemi della multimedialità alla ai problemi dei Balcani
Ma la novità che vorrei qui comunicare perché mi sembra giusto farlo qui in questa sede
E che finalmente la Fondazione si costituita anche giuridiche giuridicamente pochi giorni fa martedì scorso
Nel senso che un gruppo di soci fondatori e cioè impresa persone e associazioni e adesso io non sto ad elencare
Ha versato il patrimonio iniziale necessario
Ha definito lo Statuto e si accinge a nominare gli organismi dirigenti
Dal Presidente che penso sarà Giuliano Amato
Al consiglio di amministrazione nel quale siederanno i rappresentanti dei soci fondatori comprese le prese
Ha un consiglio scientifico altamente qualificati avremo una nuova sede nel centro di Roma
Altri strumenti con i quali lavorare più seriamente
Vorrei aggiungere solo poche parole sui nostri lavori di oggi edito ma
Io penso che non sarà una discussione facile quella che
Innanzitutto per il tema
Il tema il quale non consiste in una ricognizione più o meno vasta e ed esaustiva dei problemi giovanili
A proposito dei quali c'è un'immensa letteratura
Quello che noi abbiamo chiesto ai relatori è piuttosto una rilettura dell'Italia
E del suo futuro
A partire da quella che la sua risorsa fondamentale e cioè il capitale umano
Inteso non solo come saper fra ma anche come capacità di
Per la generazione che entra sulla scena che non è soltanto una summa di individui
Ti ridefinire se stessa
E ridefinendo se stesse ridefinire l'identità italiana
Che è uno dei grandi vuoti
Che questa lunga transizione
Non mi pare sia ancora riuscita colma
E fare questo ridefinendo ma su questo parleranno i relatori ci sarà una relazione Berlusconi proprio su questo
Il nuovo rapporto tra l'Italia l'Europa e il mondo
Una lettura dell'Italia che ovviamente non possiamo più fare come si si trattasse di un normale avvicendamento tra le generazioni
Noi siamo di fronte a una frattura profonda dovuta tante regioni se voi sapete benissimo
Essenzialmente al fatto che la fine del Novecento l'ingresso in un nuovo aereo
In una nuova economia
Il Renzi Chimento Dini grandi strutture
E istituzioni a cominciare dallo Stato nazione entro le quali le generazioni precedenti
Hanno rinnovato rinnovavano i loro patrimoni identitario il loro senso della storia
Il loro senso di una cultura comune e aggiungere l'idea della politica
Come capacità dell'uomo e di di pensare l'interesse generale di decidere del loro futuro per tutte queste regioni e per tante altre non siamo di fronte a una frattura profumi
E quindi è da qui che noi dobbiamo partire della nostra discussione
Sia per comprendere
Tutti quei fenomeni che hanno scritto stamattina che Diamanti chiama
Una generazione invisibile
Sì fenomeni di attese di silenzi di distacchi di rifiuti di ribellioni
Ma sia per ridefinire il senso e la dimensione della svolta riformatrice che è necessario io mi permetto soltanto finisco subito di dire questo
Una svolta questa è la mia opinione è che destinata a fallire sia al di là delle tante riforme che sono necessarie
Non emerge il problema dei problemi che a mio parere è la necessità e la possibilità che la nuova generazione affermi il suo protagonismo entri
Trovi un suo spazio maggiore
Dica la sua
E sia messa in grado
Rompendo una serie di Carpi che sappiamo di vincoli di ostacoli
Di affrontare le sfide del futuro e di governare
Io credo che questo il compito vero dei padri
Ma qui io mi fermo perché parleranno di queste cose i relatori Giuliano Amato gli darei subito la parola non senza aggiungere Gordimer o i lavori
Con una certa se mi consentite con una certa si verifica insomma perché sono molte relazioni lavori complessi
Io quindi penserei la giornata di oggi come la giornata in cui c'è la relazione introduttiva a cui però uno spazio adeguato ma diciamo una mezz'ora
Poi ci sono tre relazioni che però non è detto che debbono essere una dietro l'altra se qualcuno dei presidenti vuole intermezzi dare qualche intervento e chiudere verso le sette sette e mezza stasera
Questo poi dirò chi sono oggetti iscritti
Domani alle nove e trenta per vedere se riusciamo se dobbiamo fare due sedute oppure domani se riuscissi a fare una seduta sola più lunga chiudere con un'interruzione coffee break Simone certo adesso ricitiamo strazio
Noi vita o con la solita forse tenendo conto insomma chiede non c'è anche quello questo questo
Mi alzo in piedi che in questi seminari nonostante la folla non sia estrema c'è un'abitudine crepuscolare di alcuni probabilmente crepuscolari ad appiattirsi nelle file di fondo
Allora ancorché non la meritino è corretto far loro la cortesia di alzarsi così vedono in faccia chi pratica
La colonna c'era prima tutti ci sei messo dietro Michele lei non poteva spostarsi anzi sono gli schermi Carracci tecnologia c'è la tecnologia anche Beppe laggiù in fondo crepuscolare anche Luca
Forse parlerò anche a meno di mezz'ora considero questa mia più una introduzione che non una relazione a fronte del lavoro
Che è stato fatto serio dei relatori e quindi le considerazioni appena puntate e non scritte che io sono in grado di fare sono una introduzione ma
Io partirei da questa constatazione che lo ha già detto Alfredo Reichlin un mondo che profondamente diverso da quello in cui è cresciuta la mia generazione
E la cui diversità è sotto gli occhi di tutti perché è già cominciato
Futuro fatto di nuovi lavori fatto di nuove tecnologie fatto di abolizione di distanze fatto di diversità che prima si ignoravano che ora devono convivere l'una al fianco dell'altra
è un mondo nel quale già si sono incamminate e avranno il loro futuro le generazioni giovani
Un mondo nel quale non solo le generazioni giovani avranno il loro futuro ma un mondo il cui futuro dipenderà da quelle che sono le giovani generazioni di oggi
E ed è cruciale per noi per il mondo per loro
Di uscire a identificare a orientare aspettative visioni missioni compiute
Lo possiamo fare noi lo devono fare loro
E certo è difficile anzi è impossibile per
Chi appartiene alla mia generazione per quelli come me che di questa generazione incarnano la politica e le responsabilità della politica ecco vedere questo mondo futuro con le sensibilità e le aspettative dei giovani sarei grottesco se cercassi di fra quello che la mia generazione e quella parte di essa che incarna la politica può cercare di fare
E sperare di riavere agli occhi dei giovani la credibilità necessaria
Ad essere ascoltati in ciò che riteniamo importante per il mondo futuro che sarà comunque affidato al mondo
E ciò che possiamo e dobbiamo fare è cercare di avere la credibilità necessaria
Per essere ascoltati creare le condizioni perché questa credibilità si sia ora
Il problema che abbiamo davanti è fondamentalmente il problema che da sempre nella storia hanno avuto ed hanno i padri con i loro figli
Quando cercano di comunicare Moro qualcosa di importante
Che cosa è questo l'ho imparato anch'io come figlio quando lo sono stato in credo sia un'esperienza di tutti i figli che cosa chiediamo ai nostri padri per ascoltare
Gli chiediamo che abbiamo sempre chiesto che la loro storia passata
Non ce li renda privi di credibilità
Che i loro comportamenti presenti siano coerenti con quelli che chiedono ai figli per il futuro
C'è quindi il problema del passato eccetera il problema del presente sono problemi entrambi coessenziale alla costruzione per la credibilità
Ebbene di anticipo rapidamente le poche cose che dirò
Affermando che penso nonostante ciò che da allora si dice
Chi è l'anno la mia generazione
La credibilità la quota di credibilità che viene dal passato
La
E che il suo vero problema sia quella quota di credibilità che viene dalla coerenza dei comportamenti presenti rispetto alle domande che facciamo in relazione al futuro
Una sorta di schizofrenia che c'è
Tra la lucidità che sappia muovere nell'identificare i problemi del futuro emissioni necessarie per risolverli
E i comportamenti con i quali le giovani generazioni cinque dono affrontare il prole comodini
Deve
Il passato
Il passato non è un passato di cui questa generazione come le generazioni che l'abbiano preceduta
Sia tale da dover essere nascosto
O di cui vergognarsi
Il ventesimo secolo non è un secolo dal cancello
Il ventesimo secolo dato che poi alla fin fine simbolicamente accade che questo cambio avviene a un cambio di secolo è un cambio di millennio e quindi si è indotti a chiamare il passato secondo fu
Secondo successivo
Il ventesimo secolo non è stato soltanto il secolo del nazismo e del comunismo il secolo di tragedie che hanno segnato il mondo e
E di cui il mondo può solo ricordare la sofferenza
Il ventesimo secolo è stato anche il secondo in cui si è compiuto una sorta di miracolo storico che forse poteva essere ritenuto impossibile
è stato il secolo
Nel quale si è riusciti a far incontrare la libertà
Chi era stata inventata per tutti i marchi era stata praticata dalle élite a milioni e milioni di esseri umani
è stato il secolo chi ha esteso le fondamenta delle regole della democrazia regime nato esso stesso per le élite in modo tale da farla praticare da farvi convivere dentro milioni e milioni di esseri umani
è stato il secolo che ha riconosciuto autodeterminazione di statualità sovrana a comunica a comunità in precedenza sfruttate governate da
è stato lui secondo chi era avviato il riconoscimento dell'eguaglianza tra donne e uomini tra bianchi e neri e in principio in nome di quella libertà arricchimento
è stato il secolo che ha riavvicinato le religioni che nei secoli precedenti erano state protagoniste
Di guerre fra gli esseri umani
è stato il secolo in cui noi europei
Che avevamo insanguinato il mondo e l'Europa per secoli abbiamo radicato tra di noi in modo che possiamo ritenere irreversibile
Il principio della pace delle relazioni pacifiche della soluzione pacifica delle controversie tra di noi della integrazione
Tra Paesi che nei secoli precedenti erano stati sempre autori e vittime di quel
Per questo è stato a il ventesimo sei
E non è stata una missione facile da Acconci perché quando finiva il secolo precedente
E si muoveva nel ventre delle nostre società quelle grande ancora imploso fenomeno di richiesta di riconoscimento di diritti che
Due secoli prima erano stati attribuiti in linea di principio a tutti gli esseri umani torno su questo punto
Tutti gli uomini furono creati uguali ma pochi erano riusciti fino ad allora ad essere eguali
Questo movimento è enorme che avrebbe stesse era destinato assommo avere l'intera storia poteva avere conseguenze catastrofiche
Semplicemente riuscire a sconvolgere gli assenti esistenti senza aprirmi senza riuscire ad estendere i principi in nome dei quali sommovimento stava avvenendo
Ma questo è accaduto nel ventesimo secolo
Non è stata impresa fa
E di questa impresa sono stati i primi protagonisti
Visto che parliamo di politica
I partiti che gli eredi dei partiti nel ventesimo secolo che proprio nella seconda metà del diciannovesimo assunsero su di sé il compito della rappresentanza degli esclusi
I partiti socialisti i partiti liberali i partiti popolari
E i partiti liberali pro chiamiamoli progressisti quelli consapevoli fin dall'inizio
Che i principi liberali non avrebbero potuto reggere l'urto della loro intrinseca su universalità se non si fossero appena
Al di là dei varchi che inizialmente erano stati praticati indomito
E accaduto in Europa è accaduto in Italia
E in Italia questo attraverso il ventesimo secolo lo hanno fatto impartiti e gli eredi di quei due
Nei quali c'è stato il bene e il male
Nei quali non c'è una storia di soli traguardi luminosi né di virtù senza vizi nel PVC senza ombre
Ah c'è una storia del Partito comunista italiano che non è fatta soltanto di comunismo mai fatta di riformismo
Intrecciato col mito sovietico intrecciato con aspettative palingenetiche e tuttavia una storia che ha radicato riformismo in Italia
E che ha rappresentato in qualche modo la più grande scuola di educazione di massa che la politica abbia saputo costruire invita
E stata storia della Democrazia Cristiana
Che ha assunto su di sé il difficilissimo onere il compito di trasferire nelle regole e nei principi della democrazia
Ceti borghesi che essa ha ereditato nell'immediato dopoguerra
Da una storia di diffidenza nei confronti della democrazia di adesione al regime fascista di rifiuto dei principi di eguaglianza
E che lentamente attraverso gli anni è stata e non senza scosse è stata irreversibilmente condotta all'interno dei principi democratici
Ed è stata la storia del Partito Socialista Italiano
Il padre dei partiti degli esclusi in Italia
Che lungo tutta la sua storia attraversata da difficoltà e da scissioni ha sempre rappresentato la ricerca di un impianto socialista che non fosse comunista che fosse scevro dai rischi dai pericoli dalle tragedie del comunismo come vi Venturati prima ancora che la scissione avvenisse negli anni venti e come è sempre stato nella storia successiva pagando anche tutti i prezzi di questo fino a pagare i prezzi del vaso di coccio che si trova in un contesto internazionale come quello che durato fino a tutti gli anni Ottanta
Tra basi legati ad un ferro no nazionali
E così gli atti e così via
Stamattina davanti a poche persone mi son trovato insieme ad altri amici e colleghi ricordare Cesare Merzagora nel centesimo anniversario della sua
Io ho letto di
I principi di governo che egli aveva enunciato nel mille novecentoquarantasei
Che poter praticare per due anni da ministro del Commercio con l'estero fino all'uscita dei liberali nel mille novecentoquarantanove
Un'uscita inevitabile in ragione delle culture di governo che allora prevaleva nomi ma quei principi del mille novecentoquarantasei
Soltanto con linguaggio reso meno arcaico dal passare degli anni ritrovate nel DPEF per il governo della repubblica di tre mesi fa e nella risoluzione va approvato
Che l'ha approvata una maggioranza di centro si questo la dice lunga
Su quanti contributi ci sono stati di cui essere fieri nella nostra storia passa
E questo per quanto riguarda il passato questo va ricordato
Il problema dicevo lo vedo più nel presente e lo vedo più nella nostra coerenza rispetto al futuro che chiediamo perché perché abbiamo bisogno
Di dare un senso al futuro e ne hanno bisogno i giovani i quali sono i primi protagonisti e le prime vittime di questo gigantesco fenomeno liberatorio che nel suo progresso il ventesimo secolo ha portato attraverso questo processo
Rendendo tutti più liberi ha reso anche tutti chiuso e in quanto più sono i ha reso tutti più bisognosi di avere delle visioni comuni con altri di a vere ed ebbe identità collettive che esprimano un senso dell'esserci
Noi percepiamo che il ventunesimo secolo sarà un secondo nel quale di questo ci sarà un bisogno straordinario perché sarà un secolo fa atto di diversità sempre più vicine che rischiano di essere sempre più intolleranti l'una nei confronti dell'altra e nelle quali perciò
I il senso comune l'identità comune e prima ancora un'esigenza di sopravvivenza che non
Mi lavoro
E di trasformazione un mondo che sarà sempre più diviso fra ricchi e poveri
Un mondo nel quale l'Europa
Alla quale stiamo facendo accedere altri Paesi saranno Europa che anche per questo non sarà più quella che è stata costruita dalle generazioni passate
Ma c'era un'Europa più larga più bisognose appunto di governare le sue diversità e di dare loro un senso comune
Che dovrà insieme essere integrata e appena
Che non saprà neppure quale esattamente il suo confine uno
E allora i giovani noi siamo portati ad assegnare l'ammissione di costruire
Con tutta la lucidità ma anche con tutta l'elasticità necessaria con tutta la forza dell'impegno che questo richiede
Così come lo seppero a vedere no un quelli della mia generazione ma di sicuro il nome che io l'ho scritto più volte vero un problema analogo alla
E lo seppero affrontare ecco noi siamo all'altezza da questo punto di vista della missione che qui
Vediamo
Siamo credibili da questo punto di vista sappiamo imprimere nei giovani l'immagine di una politica che ha un'identità comune che tenda nella sua missione
Che guarda al futuro che identifica nel bisogno dei bisogni del futuro e il senso maggiore della propria missione no
E qui equilibrio e quindi il mio vero il mio vero problemi
Questo per certi versi riguarda tutta l'Europa oggi
Un'Europa che ha sa appunto come dicevo prima costruire i rapporti tra il tradizionalista di delle guerre in termini di integrazione coesione e azioni di comuni ma che ora è sempre più in realtà e la parola è quella inglese ingorghi dovuti sempre più attenta ai problemi al proprio interno
E in grande difficoltà gestire le responsabilità il suo ruolo nel mondo e a cui il mondo che la circonda la chiama a partire dalla tematica dell'allargamento
Radicamento dei riguardano riguardo alla politica italiana
Riguarda
Italiano il primo nuovo involucro
Di questo centrosinistra
Immagino di essere un giovane immagino quanto sia intollerabile
Lei veduta aggressione dodici segretari di partiti
Dodici che in nome della par condicio debbono ciascuno dire la sua per venti secondi di ciascun telegiornale moltiplicato per otto
Immagino la reazione davanti alla seconda e alla terza pagina dei giornali io sono stato di recente unica volta in vita mia a una trasmissione televisiva chi ha sforato in registrazione come sempre rispetto al tempo assegnato
Io ho detto gentile conduttori e va be taglierebbe qualcosa di quello che abbiamo fatto non mi tagliate la parte in cui ho chiesto che la RAI dia più spazio al tennis perché questo lo considero fondamentale ricco poi tagliate quello che volete
Quello che è stato tagliato
Ma non c'era alcuna cattiveria
è stato un passaggio in cui davanti a una domanda di una signora che mi si riferiva a un articolo di giornale che io ho confessato sinceramente che io appartengo
Acque a quelli italiani che pare sia un numero elevato in particolare tra i giovani a quanto mi riferisce una ricerca i quali leggo nei giornali ma saltano le guerre con l'arma ed è la prima la seconda e la terza pagina che è quello che compresso faccio anch'io
Perché ne ne capisco tutta tutta la l'aggressività e inconcludente
In realtà che e di sicuro qualcosa che non ci aiuta a renderci credibili davanti giù
Come non ci aiuterà l'essere in qualche modo chiusi
In un mondo che essi immaginino immagino brindano come il mondo di coloro che sono sufficientemente organizzati da vere voce boys
Quello che in gergo di ricerca di scienze sociali si dice e di così sentire molto meno il problema di chi non ha pochissimo
Ciò che ho detto sull'Europa riguarda tutti ed è un'esemplificazione in questo senso
Ciò che abbiamo fatto rispetto agli assetti organizzativi professionali e lavorativi che ci siamo dati
Di cui si è parlato mille volte in realtà chi è costruito in funzione delle generazioni che hanno più box
Tutti hanno più potere organizzativo questa sì
Insomma è un dato di fatto che io all'età di trent'anni ero come si dice in gergo universitario intatte
La popolazione universitaria norme esponenzialmente aumentata sino al punto di far sì che per raggiungere quindi bello di carriera un giovane oggi debba avvenire cinquantacinque anni di media
Contando sulla rivoluzione genetica che portandoci verso i ceti i centoquaranta anni
Potrà consentire ma tra qualche anno di dire che i cinquantacinque enni appartengono alle giovani generazioni io che oggi è a dir poco prematuro
Ma è così
L'altra sera abbiamo festeggiato uno dei presenti in casa di uno dei presenti
Io così proprio perché sono vecchio pensavo conoscendolo conoscendone i titoli e conoscendo la maglietta
Che stessimo festeggiando il fatto che era arrivato in cattedra aveva vinto il concorso di ricercato
Lui era contento io ero delusa ma la colpa era mia non avevo capito che appunto più passano gli anni più riserviamo le posizioni di fiori a chi è cresciuto sufficientemente nell'età
Ho visitato in un paese diverso dall'Italia uno splendido centro di microchirurgia
Ed è la microchirurgia una delle discipline che meglio risolvono problemi gravissimi che conseguono ad incidenti può a malattie interne che comportano l'asportazione di parti significative del corpo
Tieni veniva spiegato coloro ai quali ci si affida sono persone stanno tra i venticinque e i trenta anni come accadde infine perché tra i venticinque e i trenta anni c'è quella fermezza della mano
Che permette di intervenire avendo il tra se e nell'oggetto dell'intervento il microscopio su spazi ristrettissimi di pene o di tessuti
Uno dei migliori al mondo di coloro che hanno questa mano ferma e la sanno usare è un italiano reso celebre dà una mano che fu gli appiccicato a Lione tempo addietro
E uno dei primi chirurghi del mondo credo che sia ricercatore o forse neppure che lo trovo ragionevole in base alle regole di oggi data la sua giovane età
Ora
C'è poco da dire c'è poco da difendere c'è poco da spiegare o da razionalizzare
Davanti a chi ha vent'anni questo appare assolutamente alienante e dissennato lo appare francamente un po'anche a me che posso ritenermi un ex ragazzo intelligente ma non un assoluto e quindi ineguagliabile genio perché a trent'anni Franca
Ritengo che sia accaduto qualcosa nel mondo che non è di stupidi mento degli altri rispetto a me
O forse lo è ma non deve ma non ma non di chi si è trovato ad invecchiare aspettando di riavere ciò ciò che gli spetta
Voi come è stato spiegato
Ma mille volte dalle scienze sociali siamo prigionieri di un fenomeno tipico delle società mature che progressivamente si chiudono nelle organizzazioni rappresentative degli interessi che sono stati forti in una data fase e che poi secondo le regole di ogni mercato tendono per una logica interna che prescinde anche dalle loro intenzioni
A chiudere ai nuovi entranti
Questo è un dato di fatto dei mercati non è necessariamente doloso guardate la legge americana queste cose le distingue benissimo
La chiusura del mercato quando non è dolosa e punita con ripristino quando è dolosa è punita con la sanzione penale negli Stati Uniti
Il che dimostra che non è dolorosa per definizione lo può essere
Io credo che questo fenomeno sia non dolorosa
Ma è un fenomeno tipico delle società mature in effetti ed occorre che le società mature reagiscano fra l'altro illustri studiosi hanno spiegato in questi termini il declino delle nazioni
Quando le Nazioni non sanno uscire da questa logica di e strettoia quindi interessi organizzati e così che la Cecchi che la vedono i giovani
Anche nella relazione di Gualtieri eskimo questo viene messo in evidenza ho visto ai loro giustamente dicono una Europa che acquisti un passo diverso da quello che ho avuto l'Europa sino ad una richiesta avendo l'Europa ora la la la si ottiene uscendo da questi schermi e mettendo in moto quelli che quel giorno la l'organizzazione di società civile che è più aperta che l'Europa è già in grado di mettere in moto perché vedete non ce la possiamo cavare davanti a questo fenomeno accusando noi giovani
Di non essere sensibile alle grandi questioni
Che noi politici invece sappiamo meglio custodire questo
è falso e non lo dico per demagogia quanto alto qui la maggioranza dei presenti appartiene alla mia generazione o quasi quindi non temo in parte no anche voi fatemi essere ma insomma ci sono anche i giovani ma voglio non voglio insomma voglio dire lo dico guardando negli occhi Giorgio Ruffolo che appartiene alla mia generazione noi due c'era che Massimo in quel modo faremmo un errore perché non è così
Perché non è così perché non voglio fare la retorica delle statistiche che ci dimostrano quanti giovani hanno un impegno civile nel volontariato che la mia generazione traduceva nell'iscrizione a un partito
Mentre loro assegnando un impegno civile a priori escludono un partito e si mettono nel volontariato non voglio fare per l'ennesima volta questa retorica ma chi conosce i giovani e di frequente questo un po'io riconosco perché non ha mai smesso di fare il professore sa perfettamente che i loro interessi all'esce dalle Editions scientifica
E non se si presenta un politico in una città di provincia italiana rimedia quaranta persone
Se si presenta uno scienziato che spiega qualunque innovazione della fisica della medicina dell'informatica
Oh oh oh oh oh della Neurologia che fa capire come il mondo può cambiare grazie a questo una sala come questa non basta contenere i ragazzi e le ragazze che non ama ascoltare questo è un fatto e questo non è e essere ripiegata in se stessi questo percepire che c'è un mondo che cambia e volerne far parte volerne condividere quelli che ne sono sempre meno i misteri diventano sempre più le prospettive che siamo in grado di spiegarci la tensione che hanno a internet questo è significativo navigare entrare nel mondo conoscerlo parlarci noi siamo i tagliati fuori dal mondo non nuovo
La questione del debito
Ai giovani interessa ho quasi finito ai giovani interessa la questione del diritto del debito del Terzo Mondo
Tengono ancora l'AIDS come una cosa che li può riguardare sarà anche per questo ma l'AIDS nei Paesi subsahariani è un tema del quale con qualunque ragazzo o ragazza si riesce a parlare perché ne sa qualcosa
Insomma i grandi eroi della politica quelli che la politica giustamente o ingiustamente considera i suoi errori sono stati grandi innamoramenti per John Fitzgerald Kennedy
Non so quanto fossero merita più o meno ma ci sono stati grandi innamoramenti per lui ma perché è stato visto come uno che scavalcava gli interessi organizzati e che cercava di mettere insieme un senso comune al di là di questo questa è il senso del Kemetismo al di là di Kenneth
Noi vogliamo dai giovani
Questa capacità di guidare il ventunesimo secolo verso prospettive di governabilità
Noi non siamo coerenti nel presente
Con il messaggio che vogliamo lanciare verso di loro
Lo trovo un po'un paradosso rispetto a quello che in passato
I padri hanno saputo essere un padre degli anni Trenta
Che non aveva modo di stare con i figli che erano lontani
Scriveva al figlio
Mi sento un po'stanco e non posso scriverti vomito
Tu scrivi mi sempre
E dimmi tutto ciò che più interessa della scuola
Io penso che la storia ti piace come piaceva a me quando avevo la tua età perché riguarda gli uomini vivente
E tutto ciò che riguarda gli uomini quanti più uomini è possibile tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro
In societari lavorano nell'opera ne migliorano se stessi non può non piacere ti più di ogni altra cosa
Ma è così finiva male
Ecco quel padre chiedeva ma è così al figlio
Noi se scrivessimo la stessa lettera dovremmo guardarci allo specchio e chiederci mai così
Se il padre devono capirlo vola padre grazie padre Gramsci comunque dal carcere
Allora
Siamo stati mettermi veramente un gentile
Ma io darei la parola a un giovane a questo
E cioè al rappresentante della
Per Luca si chiama Peluffo uno dei relatori che segretario della organizzazione giovanile
Colgo l'occasione già che ho la parola forse non l'ho fatto prima per ringraziare alcuni ministri che vedo qui presenti utilizzava il ministro letta il ministro Laura Balbo
La Pivetti Provera belga Cofferati Pietro insomma
Un ottimo
Non credo che bisogna essere molto formali insomma ci conosciamo
Allora darei la parola Peluffo poi
Ci sarebbe la relatrice sarà la relazione di Rusconi
Che possiamo fare decidiamolo possiamo farlo immediatamente di seguito per un
Oppure se c'è qualcuno dei nostri ospiti il quale dovesse andar via ma volesse o parlare prima si sono fatte le cinque meno un quarto mano credo Peruffo Pallara un quarto d'ora la guerra procediamo così Peluffo poi Rusconi valori accogliendo do la parola a chi me la chiede e poi faccio la l'altra relazione che è quella di ampi Marcenaro
Posso intervenire l'acquirente sommerso in questo pacchetto quale sinistra lamentano anticipi
Il futuro delle giovani generazioni oggi strettamente legato alla sfida per la modernizzazione delle istituzioni economiche sociali apertasi in Italia in Europa nel contesto dell'integrazione del confronto a livello sovranazionale
Essere nel processo di integrazione europea significa per il nostro Paese assumere la consapevolezza di stare dentro una gigantesca transizione che trasformerà le basi della nostra società della nostra economia in cui servizi saranno la struttura sempre più prevalente della produzione e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione avranno un ruolo predominante
è un esito non scontato ma necessario che richiede scelte politiche difficili un cambiamento delle strategie economiche e dei comportamenti dei principali attori sociali e riconoscimento dei soggetti e dell'identità sociali emergenti
Di tale transizione le giovani generazioni sono protagoniste
Da un lato l'esperimento non le potenzialità vivendi cambiamenti profondi che si sviluppano nel mondo del lavoro e nella società con la diffusione delle nuove tecnologie e con l'emergere di nuove conoscenze e saperi
In particolare sempre più la nostra generazione assume l'orizzonte europeo come elemento fondamentale della propria identità e come fattore decisivo per l'innovazione del Paese
Da cui possono derivare opportunità inedite prospettive di miglioramento e ampliamento delle possibilità di vita di formazione e di lavoro
Dall'altro la nostra generazione subisce le conseguenze dei ritardi di processi di modernizzazione del Paese in termini di marginalizzazione ed esclusione
E la modernizzazione nona esiti già prestabiliti si tratta di un processo che presenta forti elementi di ambivalenza la sinistra ha il compito di governare orientali processi verso l'innovazione il benessere sociale e l'inclusione l'eguaglianza la crescita delle libertà positive dei diritti di cittadinanza sono i criteri che anche nel nostro Paese devono ispirare l'azione innovatrice della sinistra in questo quadro elevamento del capitale umano e sociale del Paese l'obiettivo strategico di più
Esso costituisce il presupposto attraverso cui ristabilire le condizioni dalla coesione nazionale tra le aree più avanzate del Paese alla ricerca di una propria identità sociale e di particolarismi delle aree che ancora devono essere pienamente inserita nel processo di sviluppo
Rispetto a tale obiettivo
Si tratta di rafforzare la fiducia dei cittadini e dei più giovani nei confronti delle istituzioni di rimuovere i fattori che stacco che ostacolano la libera e consapevole adesione alla vita pubblica e favorire l'accesso di tutti ai beni collettivi fondamentali
Ciò non sarà possibile senza riorganizzare le istituzioni sociali senza riformare in un quadro europeo stato sociale mercato del lavoro sistema formativo e mondo delle professioni
L'innovazione sarà impossibile se non verrà data a tutti la possibilità di emanciparsi dalle origini familiari e dalle condizioni sociali di partenza e di accendere l'opportunità del cambiamento
Perché la nostra una società bloccata chiusa i livelli di mobilità sociale sono insufficienti
Nel nostro Paese infatti retroterra familiare inteso come livello di istruzione o come condizione occupazionale dei genitori influisce sulla condizione sociale sociale e sull'attività lavorativa dell'individuo in modo determinante la rigidità della Società italiana e il suo immobilismo si traducono nel perpetuarsi delle disuguaglianze
Si traducono in esclusione delle generazioni più giovani in una forte disparità tra generazioni diverse rispetto alle condizioni di vita e le possibilità di scelta
La frattura tra le generazioni che ne deriva un impedimento all'innovazione dal cambiamento
Finché le famiglie e le generazioni adulte dovranno occuparsi di sostenere in maniera esclusiva i livelli di reddito e le scelte di vita dei figli
Finché i giovani non avranno la possibilità di scegliere autonomamente i percorsi di vita la società nel suo insieme sarà schiacciata sul presente
Attraversata dalla sfiducia e dall'incertezza incapace di affrontare il futuro
Per tale ragione la struttura generazionale una questione etica prima ancora che economica e sociale che mette in crisi la tenuta della coesione nazionale e del patto di cittadinanza
Il conflitto tra le generazioni un dato storico permanente delle società aperte mobili in particolare nelle società in una fase di radicale
Una transizione analoga al passaggio vissuto nel secondo dopoguerra da un'economia prevalentemente agricola la società industriale
La questione è come si svolge e si governa nelle diverse fasi evolutive della società il conflitto valoriale culturale prima ancora che materiale tra generazioni diverse
Negli anni Sessanta e Settanta il conflitto generazionale esplose come rivolta verso le autorità le gerarchie consolidate contro i vecchi assetti patriarcale della società contro all'indipendenza di genere delle donne
La sinistra nel suo insieme fece però molto fatica allora ad accogliere le istanze migliore di liberazione scaturiti da quei movimenti
Movimenti giovanili di quegli anni d'altra parte registrare una crescente incapacità di farsi portatori di valori finalizzati ad un progetto riformatore dalla società
Assumendo una deriva ideologica ed estremista che spesso alimentata rivendicazionismo esteri e spinte sociale disegno corporativo
Gran parte dei benefici che quella generazione seppe conquistarsi si affermarono senza mettere in crisi Manzi consolidando gli equilibri corporativi della società
Le distorsioni e privilegi presenti nel sistema formativo dello stato sociale nel pubblico impiego
Oggi il conflitto si trasforma in esclusione dai canali di partecipazione di rappresentanza oggi il conflitto si trasforma in rassegnazione sfiducia di una parte dell'universo giovanile
E anche quando le nuove generazioni non rinunciano all'impegno civile e si organizzano dell'associazionismo del volontariato rimangono per lo più estranee alla politica tradizionale c'è bisogno allora di nuovo patto tra le generazioni come condizione del patto di cittadinanza bisogna fare del rapporto tra le generazioni una questione politica
Che faccia riflettere sull'organizzazione democratica della società si tratta di aprire spazi di libertà e di condurre una lotta senza quartiere ai corporativismi
Senza incidere negli assetti di potere non si può costruire una società più aperta e partecipata capaci di guardare al futuro ed investire nelle nuove generazioni
La sfida del rinnovamento delle classi dirigenti che le giovani generazioni hanno il dovere di fare proprie questo
In tutti gli ambiti della vita nazionale nell'economia nelle professioni nelle amministrazioni dello Stato
Si tratta di investire sulla formazione sulla promozione di nuove classi dirigenti
Sulla base del merito delle competenze delle capacità solo attraverso processo politico sarà possibile liberare la società italiana dal peso dei blocchi corporativi e accelerarne il rinnovamento
Ma la domanda che noi stessi ci poniamo essere giovani generazioni abbiano le carte in regola per essere uno dei soggetti fondatore di un nuovo patto di cittadinanza e aspirare di conseguenza a ruolo di classe dirigente del Paese
Una domanda legittima
Visto anche il dibattito il dibattito sviluppatosi recentemente nelle ricerche sociologiche sugli organi di informazione in cui si è affermato che la nostra una generazione invisibile come diceva anche nella comunicazione introduttivo Alfredo Reichlin
I giovani sono invisibili perché oggi con la loro presenza
Con il loro modo di agire suscitano disagio nel resto della società
Da un lato impongono di adoperare linguaggi chiave di interpretazione categorie di analisi diverse da quelle adottate fino ad oggi per leggere le problematiche del lavoro della politica della cultura
Dall'altro i giovani non piacciono
Perché riflettono e talora anticipano processi che coinvolgono tutti che generazioni più adulte non sono in grado di accettare affronta il disincanto la precarietà il policentrismo dei luoghi di aggregazione la ricerca di gusci proprie protettiva
In realtà l'invisibilità della nostra generazione segnala la grande difficoltà la paura della società adulta di esporsi di porsi come modello da seguire o da rifiuta
Di coinvolgere le giovani generazioni in progetti di lungo termine e di ampio respiro e dire loro chiaramente in quali valori credere di confrontarsi ed eventualmente scontrarsi con loro
La nostra generazione è stata più giudicata che ascolta
è il caso di cominciare a guardare a destra con nuovi strumenti interpretativi tenendo conto dei mutamenti in atto nella società dei modi diversi dal passato di percepire la società la politica la cultura se così si facesse probabilmente cadrebbero molti luoghi comuni a cominciare da quello secondo cui ci troveremmo di fronte ad una generazione priva di valori lontana dall'impegno civile indifferente o persino inesistente
In realtà la generazione tra i diciotto e i trent'anni eterogenei frammentata
Priva di tratti marcati e presento rientra mente comportamenti di segno diverso molto più delle generazioni precedenti
è una generazione schiacciata anche numericamente dagli adulti dagli anziani
Meno idealista e più pragmatica pronta ad individuare in silenzio strategie non di rottura ma di adattamento la frammentazione alla instabilità del mondo esterno
Non c'è solo questo tuttavia non c'è solo un vuoto di senso di memorie di riferimenti culturali forti anzi le ricerche recenti e cominciare dall'ultimo rapporto IARD sulla condizione giovanile
Evidenziano come il diffuso impegno pubblico dei giovani suggerisca l'idea di una generazione che riconosce in questa forma di partecipazione un momento importante della propria socialità quotidiana
Queste ricerche
Oppure come diceva Giuliano Amato il confronto quotidiano con i giovani dimostrano inoltre che le giovani generazioni sono più sensibili delle altre fasce della società alla politica anche si privilegiano le forme meno istituzionali
E maggiormente orientata la solidarietà all'impegno civico
In un sondaggio svolto dal Sole ventiquattro Ore emerso del cinquantaquattro per cento dei giovani
Afferma di aver partecipato nell'anno precedente il sondaggio ad almeno una delle azioni relative all'impegno politico sociale o civico contro il trentasei per cento degli adulti
Certo però questo impegno si orienta per lo più verso l'ambito del sociale della dimensione civica
Attraverso forme organizzate svincolate da una chiara matrice politica ossia i giovani la maggior parte di loro almeno rifiutano di qualificare come politico il loro impegno pubblico
L'altro dato significativo e mi avvio ha concluso dall'ottantadue all'uscita va bene l'altro dato significativo e tuttavia la fine dell'onda del riflusso moderato registrato negli anni ottanta
Il dato prevalente polarizzare assi tra destra e sinistra dell'orientamento giovanile
Se i DS e Forza Italia e AN prevalgono nelle preferenze dei giovani tra i ventuno e ventinove anni le forze più radicali e lega Nord Rifondazione la stessa & esercita una forte attrattiva sui giovanissimi allora il binomio disincanto radicalità
Che caratterizza l'atteggiamento politico giovanile insieme la diffusione di una forte partecipazione civica e sociale fa emergere il profilo di una generazione incerto di una generazione alla ricerca di una identità possiamo dire in sintesi
Che le giovani generazioni che vivono sulla propria pelle gli effetti di una società che cambia sempre più globale mobile flessibile sono portatrici di esperienze culturali
E di valori che devono poter contaminare la ricostruzione dell'identità e del profilo della sinistra in tutti i suoi luoghi poiché la questione generazionale attraversa ogni ambito della società
La sinistra di fronte alla crisi di rappresentanza che le investe deve avere la forza di definire una rinnovata coalizione sociale
Di cui l'esclusione delle giovani generazioni rappresenta un elemento indispensabile di coesione
Infine per rimanere nei tempi che mi ha segnato Alfredo Reichlin e rimandando alla relazione che trovate in cartellina infine è necessario che i riformisti di questo Paese accolgano la sfida di costruire insieme alla nostra generazione nuove strategie per la cittadinanza
Conta l'ambizione ci battiamo come Sinistra giovanile perché gli interessi delle giovani generazioni contribuiscono a definire l'agenda degli obiettivi della coalizione democratica e riformista che governa l'Italia
Un'agenda da rilanciare nella società e nel Paese con il coinvolgimento di un mondo giovanile diffusa
E nell'interesse della nostra generazione che ci sia una sinistra democratica capaci di promuovere i cambiamenti e di non subirlo
è interesse della nostra generazione che si costituisca un Nuovo Ulivo che sia il principale attore della modernizzazione del Paese dopo essere stato l'artefice dell'integrazione europea
Per rendere la società più giusta ed inclusiva per dare alla prima generazione di cittadini europei
Alle ragazze e ragazzi del nostro Paese la libertà di scegliere i propri percorsi di formazione di lavoro e diritti grazie
Non avrà la Rusconi devono di dire anche due cose la prima anche precedente consiglio sebbene tiene domani mattina parlerà a fine mattinata
La seconda o un lungo messaggio College dal dopo del ministro della pubblica istruzione
Perché non è potuta venire all'ultimo momento ha avuto un impedimento
Non sono mi sembra un po'burocratico legge dell'Esselunga cose dunque
Leggerò la parola grazie la parola Berlusconi io affronterò l'alto
Polo del nostro contro l'Europa
Anche se il tema giovanile in principio ma non soltanto al tema giovanile implicito perché il titolo
Di quanto sto per leggere che assunse intanto semplicemente le prime pagine del testo che voi trovate che imposta al problema
Vale anche per i meno giovani
Cioè l'identità europea non è spontanea
Ma l'ha costruita
Evidentemente ha un tono polemico questa osservazione anche riferite ai giovani che avrebbero uno scarso senso identità perché hanno un senso
Europeo che cosa intendiamo con questa espressione poi c'è un sottotitolo ancora più impegnativo
Ipotesi
E un repubblicanesimo europea
L'espressione repubblicanesimo europeo
Se non viene bene argomentata rischia di essere una formula retorica di cui non sentiamo la necessità
Ma non è meno illusoria la convinzione che esista già una cultura politica europea comune
L'Europa dal punto di vista la sua costruzione istituzionale un cantiere che ha interrotto rallentati i suoi lavori perché i suoi ingegneri non sanno più esattamente che Progetto seguire
Anche se hanno cura di esporre il cartello lavori in corso
Ma è inutile dire che senza un ethos politico comune che dà sostanza alla democrazia l'Unione europea rimane l'impalcatura di legge Dipro vedi menti normativi di carattere economico finanziario prima di carica identitaria povera quindi di integrazione
Circa
D'altra parte le risorse di cui parliamo e la somma di quelle virtù civiche di cui già si lamenta l'assenza nei singoli Paesi europei in Italia in particolare
Perché mai queste virtù civiche dovrebbero esserci miracolosamente date dall'Unione Europea
Può l'Europa svolge una funzione di supplenza di supplenza così impegnativo
In quest'ottica presentare repubblicanesimo come eredità comune dell'Europa
In grado di creare un nuovo ethos democratico l'operazione chiarisce soltanto se il paradigma repubblicano classico Ricontati comprende contenuti
Il sistema di leggi che danno concretezza alla cittadinanza democratica così come si esprime a livello europeo
Dei consentito in un breve accendo il concetto repubblicano di legge non indica semplicemente un sistema legale riconosciuto un patto un contratto scritto sottoscritto ma presuppone l'esistenza
Di un vincolo più profondo
Si tratta di un vincolo non contrattuale
Che consente un sistema politico di funzionare anche in presenza di non convenienze
Per singoli membri o settori bene possiamo oggi individuare un vincolo di questo genere tra i cittadini dell'Unione Europea
Per i pubblicani classici questo vincolo atti era implicito nel concetto di patria
In questo senso il patriottismo era la massima formali al superamento degli interessi particolare
Questo patriottismo può essere attivato d'oggi danno voi a livello nazionale soltanto nella sua variante
Costituzionale
Ora ci domandiamo se la costruzione dell'Europa politica non possa offrirci una forma ulteriore di patriottismo o di patria con cui identificarsi
Parliamo di costruttore di costruzione non siamo infatti davanti a fenomeni spontanei ma processi di riflessione
Oggi si stenta a credere che vede per decenni si sia potuto pensare o scrivere in Italia soprattutto che la costruzione dell'Europa politica avrebbe dissolto definitivamente
Se non le nazioni quantomeno loro forma statuale in ogni caso l'identità nazionale avrebbe ceduto il posto un'identità europea sovranazionale
Era un modo innocuo di compensare con l'utopia e con la trasfigurazione i limiti della costruzione politica in atto
Ora che sono stati fatti davvero passi concreti e reversibili verso l'Europa politica possiamo concentrarci da questa utopica
E non farsi ricattare dall'obiezione che criticare la costruzione europea con il deficit europea ossia un modo per nascondere inconfessabili nostalgica e nazionalista
Per cominciare la cittadinanza europea che è scritta sui nostri passaporti non certifica
Non crea nessun popolo europeo inteso nel senso forche disse oggetto fondativo e attivo di politica quale celebrato nelle Costituzioni nazionali
L'Europa non è una nazione
Non è un popolo
Non è uno Stato sfori come dicono i tedeschi in maniera molto efficace
Le l'Unione europea non è uno Stato nel significato della dottrina costituzionale tradizionale che cosa e allora l'Europa
Gli europei
Almeno quali interessanti
Sono imbarazzante concettualmente
Davanti al perfezionamento della sua istituzionalizzazione in grado di fornire la pienezza della sua legittimazione democratica e dell'esercizio della sua sovranità
Perché l'impianto concettuale te la statualità tradizionale appare inadeguato se non fuorviante
Ma condiziona questi impianto le modalità stesse con cui vengono percepite nati la inadeguatezza dello sviluppo europea
La Corte federale tedesca forte del prestigio di cui gode non soltanto in Germania ma presso gli organi omologhi europei ha perso l'intera categoria dei costituzionalisti ha suggerito una interessante definizione dell'Europa
In occasione del Trattato di Maastricht con il Trattato di Maastricht dice una sentenza
Non viene fondato uno stato che ha le sue radici nel popolo
Europeo ma una associazione pistacchi
Attraverso cui diventa più stretto l'unione dei popoli sta attualmente organizzata
è una definizione ragionevole volonterosa chi non ascolta mica il dato di fatto che ad avviso della Corte all'Unione Europea manca il requisito tradizionale fondante la statualità
Cioè quella che chiama compunto Costanzo folk il popolo nella sua accezione politica forte
Non siamo davanti a un problema formale elegante giuridico costituzionale ma una questione che tocca la sostanza dell'essere cittadini
Che cosa vuol dire infatti essere cittadini di unione europea dove i cittadini di una singola nazione sono cittadini dell'Unione ma non cittadini delle altre nazioni che fanno l'Unione stessa in pratica noi siamo cittadini italiani ed europei nello stesso tempo ma non per questo siamo cittadini tedeschi e francesi che pure sono come noi contemporaneamente cittadini europei
Questo paradosso sta a significare in concreto che i contenuti effettivi della nostra cittadinanza
Ci sono garantiti non dall'appartenenza all'Unione
Ma ancora da quella nazionale tradizionale
Qui devo spendere alcune parole che spero non non siano considerate tra professore accademico perché il problema è punto
Uscire dalla genericità di fronte a questo il problema dette doveva quindi de esiste un popolo europeo
Punto di domanda
Tenendo presenti queste considerazioni non appare più accademico l'interrogativo
Se esiste un popolo rotte ovvero se la cittadinanza europea che burocraticamente segnato sui nostri passaporti
è in grado di creare un positivo sentimento di appartenenza transnazionale in questo caso con i suoi vincoli di reciprocità e di solidarietà
Che non entra in collisione con quelli nazionali esistenti in breve se esiste un'idea mosse europeo visto eventualmente in funzione surrogatoria
A un etto il nostro e su questa coppia tornerò subito che è assente in riferimento all'Europa come tutto la distinzione tra mosse etno se preziosa
Ma rischia di sottovalutare il ruolo decisivo che svolgono le dimensioni etno culturali nel differenziare i popoli e le nazioni democratiche europee soprattutto nella loro qualità identitarie
Cioè demo sta nella qualità politica
E la comunità dei cittadini dette nostri invece la comunità dei tratti etno culturali ereditati bene questo inconveniente viene meno se adottassimo Prisco primissimo riadattati Assimoco il concetto repubblicano di popolo che parlava di Civitas
Cioè come comunità di cipressi cittadini di una patria di una città soggetto politico della cittadinanza attiva ma radicata in un luogo storico capace di forte identificazione
Cioè il il paradigma repubblicano di Civita supera
Il contrasto astratto tra popolo temo se il popolo et nos perché Cives e il cittadino dentro la sua città ecco perché è interessante questo concetto storie comunque facciamo tre considerazione
Senti andiamo temo sia in senso repubblicano quindi come civitas non c'è contrasto di principio tra la cittadinanza democratica e l'identificazione con terminata nazione storica
Sappiamo benissimo che non è mai esistito un popolo come omogeneità eterno culturale come puro et nos quale fondamento di una nazione come pretende sia la mitologia nazionalistica
Sia il nostrano leghismo separatista quando sproloqui ad una entra un'azione fatali
Ma sappiamo anche che componenti culturali etniche sono entrati nel lungo faticoso processo di formazione degli Stati nazionali e più democratici
In particolare oggi gli Stati europei sono costruiti in Sud Demos nazionali che sono storicamente irreversibili ma insieme disposti a trascende sì verso un Demos posto nazionale
Neppure come dicevamo prima a livello europeo non si è creato alcun Demos europeo omologo appello delle singole nazioni
Alcuni studiosi affermano che non sono né esiste ma non può neppure esiste
Non è vero
Un Demos europeo c'è un soggetto politico c'è già nella forma ridotta di cittadino che volta elettorato
Oggi il popolo Robinho è sostanzialmente se vogliamo riduttivamente ma è un punto di partenza importanti un popolo di elettori
Quindi l'interrogativo è se questo dato
è il massimo cui possiamo arrivare
Oppure se il punto di partenza per costruire
Un popolo
Se accettiamo questa seconda ipotesi la creazione di un autentico temo se europea o soggetto attive partecipi democrazia richiede però una condizione irrinunciabile una più intensa comunicazione pubblica
Tra gli europei
Oggi gli elettori europea rimangono sono chiusi nel loro Circuiti nazionali anche quando non mando rappresentante a Strasburgo
Anche se si riuscisse a far progredire la parlamentarizzazione di Strasburgo facile nel Parlamento europeo un organo con forti competenze legislative potere reale
Rimarrebbe sempre aperto il problema di far corrispondere la rappresentanza formale più che nazionale la comunicazione effettiva tra i cittadini dell'Unione distribuiti nelle diverse nazioni
Si può aggiungere che a livello europeo ritroviamo al massimo grado ciò che si era già sperimentato a livello nazionale
A fondamento di uno Stato nazionale democratico non ci sono qualità ascritte a una ex non azione fintamente un MOL geni ama la vitalità di una società civile che si fa un'azione di cittadini comunicando al proprio interno quindi il Demos europeo è garantito dalla presenza di cittadini che si riconoscono e comunicano tra loro intensamente entro il confine tra di loro pasto
E anche qui su questo sfondo il paradigma del repubblicanesimo potrebbe offrirci strumenti analitici normativi interessanti con l'avvertenza però che la cultura repubblicana europea anche qui qualcosa da riscoprire età ricostruire il tema della ricostruzione come vedete centrale queste mie riflessioni vado verso la fine perché quello che vi dicevo e mi interessa in questo intervento
A voce indicare un problema che secondo me
Poi le articolazioni l'argomentazione
Vanno scritte
Perché qui occorre fare uno sforzo uno sforzo di riflessione scusate se insisto e faccio un po'il professore ma è così
La spontaneità quel su queste problematiche a
Toccasse molto presto i suoi
Almeno questo dal punto di vista di chi ha responsabilità
Cultura
Leggo quindi la conclusione
Mi riaggancio alla definizione dell'Europa della corte costituzionale tedesco non perché io abbia particolari simpatie verso la Corte tedesca e che l'unico se non sbaglio correggetemi organo formale
Che abbia in qualche modo tentato di definire che cosa diavolo è questa Europa vista politico
Dagli atti
Alludono qui c'è una definizione interessante non lo so se per caso i costituzionalisti i nostri l'abbiano ripresa
Certamente nelle scienze politiche no no non sia non c'è stato un effetto indotto ovunque qualificare l'unione europea come una associazione sta
Nel tentativo di creare una specie di tertium genus tra quelli storicamente ben definiti di federazione di Stati e di Stato federale che su quei conti c'è una confederazione di Stati stile Svizzera e poi c'è uno Stato federale
Stile Germania ecco l'Europa un po'un tertium genus in mezzo
Può essere interpretato alternativamente con un atto di buona volontà europeista da parte della corte o comunque da chi l'assume o come un compromesso
Terminologico
Che scherma tutt'altre intenzioni
Le difficoltà di fissare in maniera precisa istituzionalmente la costruzione dell'Europa non vanno banalizzato dietro a quella che può sembrare un esercizio di acribia
è in gioco la definizione politico istituzionale di uno dei fenomeni più importanti del nostro tempo e Pietro non l'osservazione fare queste critiche
Non vuol dire fare del sottile scetticismo antieuropeo al contrario
Proprio perché crediamo in questa cosa si deve cercare di definirla con la stessa
Capacità con cui si è definito nel passato lo Stato moderno
Una costituzione non rinuncia semplicemente norme fondamentali ispirate a valori condivisi
E qui sentimenti alludono possibile costituzione europea ma prevede l'obbligazione politica Hutter la sua messa in atto
Questo significa che non si può parlare per esempio di Costituzione europea senza parlare di governo distanze decisionali di sanzioni che discriminano creando conflitti e dissenso
Tutto questo vuol dire state statualità
Parlare di una costituzione europea
Senza Stato oltre lo Stato come qualcuno
Dice non è seria cioè in altre parole qui un punto su cui no
Il testo si sofferma quando si parla di Costituzione europea sempre in questo linguaggio si confonda due cose un conto è la carta
Di alcuni valori e principi fondamentali che è magicamente facile da fare un altro invece è la costituzione in senso preciso che implica
Invece delle correzioni che le costituzioni esistenti tutt'altro che facile
Di fronte a questa problematica ripeto il mio scopo era quello di dire qui ci sono dei problemi seri ma abbordabili
Possiamo chiederci per momento al dato di fatto che la repubblica europea potrebbe presentarsi o una nei principi nei valori fondanti
E per il momento ancora plurale nella sua articolazione istituzionale costituzionale grazie
Ringrazio Rusconi quale
Ha parlato in realtà dei giovani senza
Cioè venne punto in cui
La nuova generazione del mondo dal punto di vista anche istituzionale in cui si troveranno a vivere pur senza parlare in modo specifico del problema etico questo
Detto questo
Laura Balbo vuoi per la redazione prima deve andar via tra poco prospettare ancorarlo ricadere la parola nel frattempo a quello spirito concluso presidente dell'IRI
No Bellini scusate eh ex presidente
No adesso sarà
Deliri ve li ringrazia ebraico
Tra l'uno e l'altro
Ma
Vedendo che ci sono molti i relatori e e che il tempo poco io vorrei solo tentare non dico di rispondere
Ma di tratteggiare due domande che certamente i giovani si pongono la prima è
E vero che il lavoro scompare
Perché questa è una tesi che è stata autorevolmente avanzata in campo europeo il lavoro scompare si dice e quindi non è naturalmente una colpa non averlo
Ma non è neanche sensato cercarlo perché tanto non c'è più
E poi se per caso la risposta non fosse positiva la prima domanda e allora ne viene un'altra cioè quale ruolo professionale si può pensare che avranno i giovani in Italia ora io credo che una risposta affermativa alla prima domanda e cioè concordare sul fatto che il lavoro scompare
Sarebbe una risposta ingenerosa rispetto alle centinaia di milioni di nuovo i lavoratori che nel mondo
Ci stanno portando via il lavoro è vero ma fanno anche al posto nostro molto meno pagati in condizioni molto peggiori delle nostre i lavori che da noi non si fanno più
E cioè è vero che tutta una serie di mansioni
Vedono diminuire l'occupazione in Italia in Europa soprattutto questo perché quelle attività si stanno spostando nel resto del mondo
E
Paesi emergenti assumono con le funzioni produttive che erano tipiche dei Paesi già sviluppati
Con un ritmo rapidissimo tratteggiava Giuliano Amato nella sua introduzione le innovazioni che rendono questo trasferimento possibile
Sono le multinazionali che operano portando gli investimenti le attività produttive nei Paesi emergenti non è affatto vero che lavoro scompare
Basta guardare la quantità di beni e disservizi crescente che il mondo consuma che sono tutti frutto di lavoro solo che cambia la divisione del lavoro e qui vengo rapidamente alla seconda domanda e cioè che ruolo ci spetta all'ora nella nuova divisione internazionale del lavoro
E qui leggo che nel tra le relazioni che dobbiamo ancora ascoltare viene una che riguarda una diminuzione della ineguaglianza certo c'è una diminuzione delle ineguaglianza nel mondo in quanto la rapidissima diffusione dell'attività economica conseguente la globalizzazione porta i diversi Paesi a essere un poco meno disuguali di qualche anno fa e parlo di anni perché il fenomeno è rapidissimo
Ma questa globalizzazione porta dentro i Paesi alcune delle diseguaglianze che una volta erano separate da migliaia di chilometri voglio dire che una un altro aspetto della globalizzazione che la divisione del lavoro non si fa più per industrie non c'è come nell'esempio di Ricardo un Paese che produce vino è un altro che produce grano ci sono paesi che sono presenti tutti nei diversi settori produttivi ma con ruoli diversi
La tastiera del computer si monta in un paese a basso reddito del Sud-Est asiatico
La progettazione dei chips si fa in California la gestione probabilmente si fa sulla costa atlantica ha invece Catania che mi guarda e sicura ben sa molto più di me
Voglio dire che in questa divisione internazionale del lavoro vi sono mansioni diverse che sono diverso divise tra loro dalle competenze che le persone possiedono si scava un fossato enorme tra chi possiede
Competenze comuni e diffuso in tutto il mondo e chi possiede competenze rare o difficilmente imitabile
E queste diverse qualità di persone convivono ormai a poche centinaia di metri di distanza
Dentro la City di Londra
Nelle grandi città americane in Svizzera
Anche un po'in Italia troviamo alcune di queste persone che appartengono alla crema che riesce a scremare i redditi di tutto il mondo a vantaggio di piccoli gruppi di operatori
Che invece poi organizzano la produzione la distribuzione della ricchezza da parte di tutti gli altri
Ora mi era vivo molto rapidamente alla conclusione
In questa nuova divisione del lavoro le carte vengono ridistribuite incessantemente
Nessuno perde un treno per sempre perché i treni si susseguono rapidamente uno all'altro c'è un solo modo per escludersi completamente
Almeno per un certo periodo di tempo dai ruoli più interessanti in questa divisione internazionale del lavoro
Ed è quello di non possedere affatto competenze rare e quindi di non avere investito non solo nella educazione dei giovani
Ma anche nel processo che permette di costruire delle strutture di educazione di formazione che un processo un po'più lungo che non la formazione di una persona Secondo essere completamenti esclusi dai centri di governo della divisione del lavoro e cioè essere fuori dalla grande finanza e dalle grandi imprese perché questi centri di governo innescano intorno a loro i processi di formazione delle competenze e hanno tendenza e convenienza a tenerli vicino a secco quindi sono i veri inneschi del circolo virtuoso
Di produzione della ricchezza
E allora questo è un altro punto al quale il nostro Paese deve fare attenzione
Lavorava
Dopodiché darò la parola Marcenaro
Chiamato in causa dal professor Grosso
Allora grazie posso anche dire una battuta che io ringrazio voi ma voi dovete ringraziare me perché finalmente c'è anche una signora e oltre alla vostra consapevolezza del mix tra generazioni una complicazione in più e anche che ci sono ragazzi e ragazze giovani donne giovani uomini che non va del tutto per tutto c'è la la relazione se domani intanto gli onorevoli ma non era una critica era una battuta che vive sempre bene io tendo a piazzarla lì
Viene data la parola
Io volevo dire due cose che riguardano la prima la mia collocazione istituzionale come pari opportunità e l'altra un esperienza diciamo di ascolto delle generazioni più giovani che ho fatto prima in università e poi ho continuato
Volevo rapidissimamente ricordare che nella nelle iniziative che sono discusse sei otto mesi fa per la riforma del governo nel suo insieme della presidenza del Consiglio in particolare
Abbiamo definito con l'accordo di tutti le funzioni delle pari opportunità in termini molto ampi come una funzione di lotta alle discriminazioni i cui governo si fa carico e di promozione di pari opportunità
Includendo poi una serie di successivi passaggi che appunto il governo ha fatto il riferimento al trattato di Amsterdam che ci vincola a tener presenti le discriminazioni
In termini allora viene indicata anche l'età il genere l'orientamento sessuale e poi quelle più ovvia se vogliamo dire così
Razza origine etnica e religione quindi la gamma che riguarda i vari meccanismi di discriminazione e tra questi certamente quello che riguarda le generazioni è in qualche modo al centro dell'attenzione di un governo che si immagina di affrontare il futuro questo tema lo deve certamente considerare quindi di questo vorrei dire alcune cose e prima però accenno al fatto che in università uno o due anni fa e poi questa cosa è continuata perché la stiamo facendo presso il Dipartimento del pari opportunità abbiamo organizzato un gruppo di giovani si chiama strati something cioè di giovani trentenni circa che dal loro punto di vista studiano analizzano ci si organizzano per dire la loro sui processi sociali
Nella nostra società questo guardate sembra assolutamente banale spero non vi sembri come dire paternalistico ma è la prima volta che in una università italiana
Quindi siam partiti da una poi questi si sono fatti dei convegni degli incontri in sette otto e in corso oggi a Roma una di queste riunioni il meccanismo è un meccanismo anche europeo quindi esiste la possibilità curiosità io credo anche l'utilità di non fare dei convegni sui giovani ma di fare in modo che i giovani che poi non sono giovanissimi anche perché sono persone di trenta trentacinque qualche volta quaranta
Diventino e laboratori di una cultura e di un punto di vista e questo a me sembra che noi facciamo molto poco
E allora appunto tornavo a questa cosa che ha detto Giuliano Amato la credibilità degli adulti io credo che se noi mostriamo capacità e disponibilità ad ascoltare beh la credibilità ce la si può guadagnare diventa anche una relazione possibile un'operazione tendenzialmente anche paritaria quindi io questi meccanismi
Di organizzazione dell'ascolto che non vuol dire alternare due-tre persone nel corso di un convegno ma insomma dare strutture dare visibilità dare occasione di esserci ma a me sembra una cosa interessante sono contenta che appunto ad un'esperienza universitaria che facevo prima nella mia nel mio ruolo adesso abbiamo una commissione immagino che sia l'unica Commissione presso un ministero in Italia composto da persone che hanno al massimo trentadue trentacinque
A questo si aggiunge un discorso che farò appena rapidamente ma secondo me non anche questo non non viene fatto
Questo terribile tema diciamo della memoria continuamente ci viene detto è giusto e importante di quanto è importante che la memoria non si perda soprattutto dei grandi fatti tragici del passato e di questo secolo
Ecco però io credo che uno dei temi sia come non far pesare troppo la memoria la memoria non come
La conoscenza dei fenomeni ma pensate un po'i litigi della memoria i tempi delle celebrazioni
Il lavoro della memoria se lo chiamiamo così perché la memoria si elabora significa definisce ecco che questo non vada completamente a scapito del lavoro del progettare del lavoro dei rinnovabili equilibrio tra queste due cose riguarda di nuovo moltissimo le generazioni che sono soggetti di esperienze diverse
E quindi io credo che se parliamo di giovani fare un riferimento a come le istituzioni si fanno carico della loro voce anche questo è stato detto
E di come decidiamo come si risorsa no si allocano risorse come anche tempo istituzioni e denaro
Tra le generazioni diverse può essere una questione importante anche politica
L'ultimo punto che io volevo toccare riguarda appunto anche il nostro essere in Europa
Richiamo un esercito intellettuale che si faceva di più alcuni anni fa poi è sparito adesso mi sembra che turni con la storia del due mila
Che vuol dire costo che che sta nel costruire delle degli scenari alternativi quello che a me sembra non tanto soddisfacente dal punto di vista metodologico e di parlare dei giovani e non dello scenario complessivo in cui Giovanni
Si verranno a trovare o gli adulti cioè no cambia un uomo conta solo questo gruppo generazionale ma ovviamente ovviamente il contesto che chiede a una molteplicità complicata di elementi e di Trento
Ecco rispetto a questo ci sono alcune cose nuove interessanti appunto europee richiamo due che proprio in questi giorni mi sono venute tra le mani la Commissione europea a un intero gruppo si chiama la formula thinking unit
Che produce almeno una dozzina di interessanti rapporti e impegno sono venticinque persone che ci lavorano a cosa grossa io sono tra a scoprire un po'per caso presa tre quanti qui la conoscono su questi gran brava e non non dubitava grande giurista allora
Va be'comunque insomma ecco questa cosa di non immaginare un futuro i giovani in cui futuri ma cinque scenari alternativi
Naturalmente una tecnica complicata che forza alcuni aspetti e però che è molto importante perché ci costringa con confrontarci
In questo modo con delle alternative un analogo esercizio avviene accurati erogazione mondiale della sanità Londra nel mese di dicembre
Ecco mi sembra che possa interessanti la metodologia degli scenari da costruire se ultima cosa che dico equidistanza e vi sembrerà riduttiva
Come Progetto per le pari opportunità per il Duemila
Lo scenario su cui io vorrei interna interrogarmi come scenario italiano dentro il contesto europeo e quello di una società Chierici tiene scontate aspettative e pratiche di raccomandazione guardati introduco questo termine che non ci piace mica tanto dire siamo in una società in cui tutti danno per scontato e tutti praticano
Raccomandazioni usiamo questa parola io sono estremamente preoccupata che del fatto del fatto che di questo non si parla mai che non si mette nel conto del futuro dell'Italia
E non solo dei giovani una inquinamento culturale che gravissimo io vorrei che su questo in un momento o nell'altro si ritornasse per quel che riguarda la mia responsabilità personale non ritengo che si possa parlare di pari opportunità se non ci facciamo carico anche di questo ha lo sguardo sulla società italiane su uno dei suoi più tradizionali
Apparentemente immodificabili problemi
Sì tocca a Marcenaro ora chiamato in causa perché lo spiegherò
Alle sei di ieri Tremonti
Sì
Mio nonno non è un lavoro quello che trovate nella cartellina un breve intervento sono solo alcune opinioni opinione che nascono riflettendo sull'esperienza sociale sindacale come quello che gli ho fatto
E delimitate un punto
Che è quello che il titolo dice
L'incertezza e l'instabilità nell'impiego la questione dell'uguaglianza
Nelle valli biellesi dove l'industria laniera è ancora la spina dorsale dell'economia dello sviluppo locale dove il tasso di disoccupazione non raggiunge il cinque per cento fino a non molto tempo fa appunto uno passare sui cancelli delle tessiture delle filatura trovava sui cancelli tra le carte degli cercasse operare e in questo modo negli ultimi anni sono andati lavorare molto spesso abbandonando scuole professionali istituti tecnici che stavano frequentando molti ragazzi tra il sedici i vent'anni
Sono entrati in fabbrica nelle tessiture come apprendisti o con contratti di formazione lavoro e dopo poco tempo sono stati confermati con contratti a tempo pieno e la durata determina
Avremmo considerato lavoro stabile
Ecco io chiedo questo servirà anche una piccola parte
Delle cose che vengono dette e scritte a proposito della velocità dell'innovazione
Tecnico organizzativo dell'obsolescenza del mutamento
Quale futuro si deve attendere un giovane operaio che è stato assunto nell'anno due mila a mala pena con la terza media questo problema ripeto non riguarda solo le nuove generazioni aperta a Torino in questi giorni il germe di una questione che riguarda il futuro di quelle operaie tessili che producono gli abiti di Armani
Anche queste operaie
A tempo pieno rapporti di lavoro a tempo indeterminato
Non sapremo come andrà a finire questa vicenda ma certo la perde quell'impiego comporterebbe per molto di loro probabilmente uscita definitiva dal mercato del lavoro
Ma anche per l'operaio FIAT intorno ai cinquanta anni di età la sicurezza dell'occupazione in questi anni si è con sulle considerevolmente ridotta e ce ne consideriamo la sua età su livelli di qualificazione
Il livello di scolarità che per la maggioranza degli operai FIAT fino a qualche anno fa non superava la scuola elementare per gli occhi una maggioranza regia fino a qualche anno fa non superava la scuola elementare
Beh abbastanza improbabile che i cambiamenti per Luís possono presentarsi sotto un segno positivo
Sono partito di qui dall'insicurezza che cresce nel lavoro che classificate considerato come lavoro stabile
Cioè da esempi classici gli operai industriali con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno e nomi
Dai lavori definiti a tipici dello vuole integrare perché mi pare che in primo luogo sia necessario quando si parla della questione della stabilità dell'incertezza
E delle caratteristiche dell'impiego una riconsiderazione dell'analisi sulla quale la discussione si va
Cioè c'era la vulgata corrente sulla flessibilità sulle precarizzazione dell'impiego da destra e da sinistra una semplificazione analitica che non consente di distinguere che ci ripropone delle categorie generiche dentro le quali non si riesce ad analizzare una condizione tutti
E questo è uno Stato culturale serio o la ricerca di politiche
Io dico un giovane che sta concludendo un dottorato di ricerca e che nel frattempo collabora più o meno saltuariamente
Alla redazione di una casa editrice più o meno esposto ai rischi di esclusione professionale di stabilità di un suo coetaneo de scolarizzato anche si è occupato stabilmente in azienda industriale
Ovvia Fleming è ovvio che almeno però nella classificazione che normalmente viene ricordata il primo viene considerata classificato come un outsider e il secondo invece viene considerato come un insider
Questa diciamo primo punto e prima opinione riguardava esattamente questa questione no
E cioè che la linea dell'incertezza e la possibilità di inclusione di esclusione attraversa il mondo dei lavori secondo direzioni che non coincidono con le forme giuridica del rapporto di lavoro e con le tipologie contrattuali
Secondo ne ha parlato con lo spirito che adesso l'incertezza in circolazione nel sistema economica e sociale è aumentata e aumento era ulteriormente
è un fenomeno che riguarda l'impresa le persone e non si tratta di un aspetto congiunturale si tratta di un dato di fondo di quelle che sono state definite economia ad altre dinamica strutturale
Una caratteristica di fondo
Culturalmente questa crescita dell'incertezza l'altra faccia gravi insieme in modo che un territorio con questa impetuosa crescita di una domanda di libertà che l'altra grande caratteristica
Della situazione nella quale noi stiamo che caratterizza appunto alla grande trasformazione che abbiamo sommariamente chiamato post fordismo
Ecco
Il bene sicurezze tornerò voi su questo punto per dire perché la sicurezza è un bene
Nella forma in cui l'abbiamo conosciuto in passato è sempre meno disponibile in quella forma sempre più scarso una parte delle persone
Comincia a dubitare della possibilità che la propria vicenda biografica possono svolgersi Turco pure attraverso fatica sacrifici come in passato come partecipazione alla crescita di un benessere generale
Si riduce la fiducia in un graduale e lento ma sicuro miglioramento vacilla la convinzione che i figli possono far meglio dei padri
E mi è venuto da pensare scrivendo queste cose appunto che in fondo le grandi migrazioni quindi abbiamo assistito era in fondo motivate da questo dall'uscire dall'esclusione per diciamo trovare un mondo nel quale la parola progresso aveva un senso anche perché no queste stanze
Ecco di questo quadro diciamo di incertezza crescente la crescita dell'esposizione io la chiamo così l'esposizione al rischio di disoccupazione
E la sua disuguale distribuzione sociale costituiscono mi pare un aspetto molto importante
Questo problema non è lo stesso problema che affrontiamo quando parliamo generalmente dell'occupazione della crescita dello sviluppo degli andamenti degli stock di occupazione e disoccupazione anche se evidentemente intrecciato con questo ma non è la stessa questione
Ecco considerare la questione dell'occupazione e del lavoro così dall'alto dalla crescita dell'incertezza e dell'esposizione al rischio disoccupazione significa affrontare preoccupazioni con un problema che non riguarda solo i disoccupati ma significa affrontare i prema dell'occupazione come un problema che riguarda tendenzialmente tutti
Naturalmente in modo differenziato
E se hanno ragione i politologi quando affermano che i governi sono profondamente influenzati nella decisione della loro politica dal fatto che mentre l'inflazione tocca tutti i la disoccupazione riguarda finalmente un numero minore di elettori e questo spiega perché
Diciamo così dei politicanti inflazionistiche hanno un maggiore diciamo così importanza per i gruppi dirigenti di quelle sulla disoccupazione
Ecco provare ad affrontare da questo angolo visuale la questione dell'occupazione una questione appunto che non re la riduciamo questa disoccupati un affronta
Come prova di tutti forse
Può consentire una mobilitazione di energie maggiori di quelle che fino ad oggi effettivamente scarse sono state messe in conto su un problema di
La terza opinione
è questo il nuovo dicevo prima la sicurezza e la stabilità sono beni primari
Sono Benito influenza ne determinò profondamente la qualità della vita personale
Dei quali non è possibile rinunciare
Sono beni che in modo diverso riguardano sia le persone più giovani che le persone più anziane
La sicurezza non è un'alternativa alla libertà ne è semplicemente un aspetto indispensabile in quanto possibilità di conoscenza di controllo e quindi di autogoverno del proprio tempo futuro
E proprio perché è un bisogno che riguarda il tempo lungo il diritto cioè costruire consapevolmente il proprio futuro il vivere e di e noi parsi vivi o del Comune
è stato detto i giovani ne hanno più necessità degli anziani paradossalmente insicurezza contrariamente a quello che si pensa
Per questa ragione il venir meno per un numero crescente di persone delle forme tradizionali nelle quali la sicurezza del lavoro si è realizzato in passato
Non può cedere il passo a una rassegnazione all'incertezza come si trattasse di un dato oggettivo privo di alternative
L'elaborazione di una prospettiva realistica di stabilità dell'impiego di sicurezza del lavoro
Di riduzione e di controllo dell'incertezza adeguate compatibile con un mondo che è cambiato in forme diverse dal passato
Una delle grandi sfide di una sinistra moderna che si proponga di ricostruire non solo gli strumenti ma anche gli scoppi del governare
Non so dire se siano la maggioranza ma cerco sono sempre di più in particolare tra i giovani le persone per le quali il prima dell'insicurezza non si presenta come una catastrofe inattesa
Ma come un aspetto normale della propria condizione umana come problema da fronteggiare governare ogni giorno e che hanno bisogno di diritti di strumenti di sostegni in questa difficile imprese molte persone quelle che hanno più risorse a disposizione ricerca ne costruiscono la propria
Sicurezza sul retro per sul pezzo
Non ho perso niente
Sì c'è qualcuno che parte di una cosa Marco se
Dicevo molte persone costruiscono quelli che hanno risorse costruiscono proprio sicurezza in modo diverso dal passato attraverso la mobilità tra diversi lavori e diverse esperienze
Il problema come con quali politiche questo può avvenire anche per coloro che di risorse ne hanno meno
In questo quadro contro la sicurezza moderna ben lungi dall'essere riproposta come luogo di passività dipendenza può essere ricostruita come spazio per il Progetto per l'autonomia delle persone
Nel quadro di un rilancio delle questioni dell'occupazione che ne mette in luce gli aspetti qualitativi e non solo quantitativi
Io traduco questo problema diciamo così di ricerca nuove forme di stabilità
In un'espressione
Bisogna convincersi che si può prevenire la disoccupazione
Che l'esposizione a rischio di disoccupazione può essere contrastate ridotto
E bisogna investire in questa direzione non solo risorse pubbliche ma anche una disponibilità al cambiamento del quadro normativo che riguarda tanto i sistemi di welfare quanto diciamo le impostazioni contrattuale
Sono tra quelli convinti che contratti di lavoro e welfare faccia parte di un unico sistema che cresciuti insieme nel corso di questo secolo e che definiscono e hanno definito per un lungo periodo
Diciamo così questo è tutto
Diciamo che c'è stata
Ecco c'è stata molta discussione in questi anni suprema della struttura della contrattazione del sistema di relazioni sindacali ce n'è stata molto meno sul contenuto fondamentale di contratti
Eppure lì che l'esigenza di un mutamento risulta più forte
Di a me capita di dire ogni tanto con una battuta il contratto non si occupa dello cioè il contratto non considera la questione d'occupazione con una questione sulla quale intervenire come il welfare moderno così il contratto
Considera il lavoro come un presupposto ci pensava lo sviluppo ad assicurare la stabilità degli impieghi
Ecco cosa vuol dire la possibilità che il contratto affronti la cresta dell'incertezza come diritto come preme ad affrontare lo porti dentro e si proponga appunto di prevenire la discussione di favorire politiche disco
Inclusione di mantenere e sviluppare gli impiegati vita
Sia sul mercato interno sul mercato esterno dello ecco questo diciamo così naturalmente di richiede un profondo cambiamento rispetto una cultura contrattuale parlo dei contenuti contrattuali questa sì fortemente segnata dalle due grandi esperienze che diciamo a sono alla base dell'esperienza contattare italiana quella del fordismo e quella del posto nel pubblico
D'altra parte
C'è un problema che questo orientare una nuova impostazione contrattuale alla prevenzione della disoccupazione
Comporta in contrasto forte con una tendenza presente in molte imprese
Verso un'organizzazione del lavoro rientrata all'esclusione che concentra su nuclei molti molto limitati il proprio investimento in capitale umano e pratica per il resto io lo chiamo un consumo il responsabile del
Un consumo irresponsabile dello
Cioè
I giuristi parlavano di contratto implicito di parlando di quello che si stabiliva implicitamente tra il datore di lavoro
Quello colui che veniva assunto al momento dell'assunzione e chi garantiva in qualche modo la stabilità silenziosamente la stabilità dei nega questo non può sostituirsi a questo contratto implicito che assicurava la garanzia dell'impiego
Una deresponsabilizzazione dell'impresa
Questo a mio parere è il vero punto di conflitto in materia di flessibilità
Certo non ci sarà norma contratto provvedimento che potrà risolvere una volta per tutte la questione ristabilire certezze in crisi ma norme contratti politiche possono sapendo che le persone sono diverse
E che non sono possibili le stesse soluzioni per tutti sostenere un cammino nuovo offrire possibilità di imparare dai rischi o almeno attenuare lì e ripartirli
Costruendo per le persone appigli raggiungibili punti di appoggio affidabili a volte anche la possibilità di riposare riprendere fiato
E questo significa se le risorse resteranno per molto tempo scarse
Concentrare sulla parte più debole
Quella che vive questa grande fase di trasformazione sotto il segno più della costrizione e dell'ansia che delle opportunità e della libertà
Qualche tempo fa in una riga Torino dirigente sindacale dei tessili piemontesi della CGIL diceva bisognerebbe rendere la flessibilità amica ecco cosa vuol dire rendere Office vitaminica
Ma venuto in mente di quand'ero ragazzo a Genova nei primi anni Sessanta ad un amico che era un operaio socialista Silvano Michele vinci io non saldatore specializzato e nonostante molte volte di fosse stata proposta aveva sempre rifiutato l'assunzione al cantiere
Preferiva lavorare a cottimo prendeva un lavoro concordava la paga concordava il tempo di consegne Autogestito organizzava a suo tempo quando non aveva più soldi e i soldi stavo per finire cercava un altro lavoro
Ecco
Lavorava qualche mese e si costruiva il tempo il lavoro politico che era la sua vera passione è quello il periodo nel quale il mercato e la concorrenza potevano usarlo anche gli operai specializzati per aumentare la paga passando da un'azienda all'altra era un periodo in cui sopra spie però il presidente dell'IRI
Ci sarà un più queste cose marginale partecipazione statale Verona par di fare la differenza attraverso i quali escludeva no il passaggio di un'opera specializzata un all'altro per limitare questa forma di concorrenza
Ecco c'è stato questo riguardava gli operai specializzati
Ma noi abbiamo avuto una fase nella quale quell'appunto dell'espansione fordista nella quale anche lavoro dequalificato ha nonostante tutto garantito un certo grado di sicurezza questo
è il a Torino questa è la realtà che abbiamo vissuto no anche lavoro dequalificato garantito
Ora questa fase finisce senza che con questa fase finisca il lavoro comune
Che tende in questa nuova situazione essere estromesso dal circuito della piena cittadinanza e della partecipazione al sistema delle garanzie
Ecco io dico che solo riconoscere che esiste questo problema
Solo riconosce non rispondere nessuno ha risposte a questo crea ma solo riconoscere che esiste considerarlo compleanni ritengo di essere messo nell'agenda della politica a me pare che già questo potrebbe far maturare un'idea più mite della flessibilità l'ultimo punto e finisco rapidamente esaurito
Ecco l'ultimo punto rapidamente una città in gradito perché come tutte le risorse scarse
La sicurezza e anche terreno di un conflitto distributivo
E il campo nel quale
Appunto si misura
Appunto l'equità
Quale appunto
Diciamo e anche se la crescita sarà alta se l'occupazione aumenterà questo problema rimarrà così come rimane comprati distribuzione anche quando la produzione da ricchezza sa
Io penso che diciamo il la distribuzione sociale di insicurezza in sicurezza
Stia diventando e diventi un elemento di valutazione della questione sociale del grado di uguaglianza accettabile di un Paese così come lo è e non in modo non meno importante di quanto lo è la disuguaglianza e la distribuzione sociale del reddito
Ecco però questo oggi incontra diciamo un problema molto serio la flessibilità non è avvenuta in questo Paese come costruzione di un'equivalenza generale dei diritti di un Paese già fortemente segnato da gerarchie corporazioni la flessibilità si manifesta come ulteriore creazione di muri e muretti
Come ulteriore diciamo così elemento di gerarchizzazione
E questo è un problema che riguarda naturalmente l'insieme della società e anche una parte del lavoro dipendente
Cioè per la storia del nostro Paese per le caratteristiche sia del suo capitalismo che del suo sistema politico
Diciamo il queste differenze sono qui più alta che altrove no e liberismo italiano ha diciamo in rapporto ai suoi colleghi del resto del mondo questa caratteristica che se ben più radicato nelle corporazioni che chiedono concorrenza per gli altri e protezione perse
Ecco come si concludo rapidamente per pretenzioso qualcosa io c'è stato un grande dualismo che ha caratterizzato questa differenziazione gerarchica nella distribuzione di certezza e incertezza questo dualismo è è stato fondamentalmente dato al fatto che c'era nel Paese un settore che da sempre si misura coi premi del mercato la competitività
E c'è stato invece un settore quello fondamentalmente dei servizi che con questo premono semmai misura
Ecco oggi c'è un per me io vivo così questa fase un'opportunità straordinaria
La rottura dei monopoli dei i processi trepidazione li vivo come naturalmente con tutti i rischi che hanno io faccio sindacali secondo il Veneto è compatto ma come un enorme opportunità di generare risorse ricchezza e equità
E equità
Però appunto
Per questo mi sembra completamente insensato che questo potenziale possa essere dissipato
Per una scelta che invece di ridiscutere ricostruire un sistema unitario di regole di diritti per l'insieme del mondo del lavoro
Prende la scorciatoia di quella che noi chiamiamo i doppi reggini no cioè costruisce un altro muretto
Che aggiunge agli altri dove mettere gli ultimi assunti senza una ridiscussione generale del quadro di regole per i si affronta e questo non è grave perché si tolgono ai giovani nuovi assunti alcune decine di migliaia di lire il problema è che se non saranno liberate per il Paese quelle risorse sociali di produttività e di sicurezza che ancora sono in tredici giornate
Del monopolio delle corporazioni il loro futuro sarà peggiore di come altrimenti potrebbero essere che altro senso avrebbero altrimenti le privatizzazioni se non fossero al modo con il quale vengano rimessi a disposizione del pubblico beni che erano stati nel corso del tempo requisiti per interesse privato
Ottima
Infine invidie
Ma il contributo breve modesto che vorrei dare resta conversazione di oggi pomeriggio
Direi assolutamente marcato anzi marchiato dal fatto che lavoro in una società la IBM lavoro in un settore industriale dello delle tecnologie che forse racchiudono in modo molto chiaro significativo battuta dalla turbolenza e quelle contraddizioni che abbiamo sentito oggi così indirizzate da da tanti
è stata anche amento che sta quindi se vogliamo anche questo disagio dei giovani nei confronti del mondo del lavoro
è la breve riflessione che vorrei fare vorrei farla proprio partire dal punto che dottorale club ha indicato in apertura questa frattura che poi è il titolo di questo incontro
Questa discontinuità forte dovuta al fatto che siamo entrati in una nuova fase economica quella che gli esperti chiamano casa digitale completa network economy
Perché se vogliamo sta cambiando profondamente un po'tutti i parametri di riferimento
Del nostro modo di lavorare in effetti questa digitale con un effetto netto anche economico sul sopra ce ne stiamo rendendo conto ma ci sta facendo cambiare un po'il terreno sotto i piedi
Ci sta mettendo sottosopra un po'tutti i punti di riferimento cambia sostanzialmente il modo di lavorare cambia sostanzialmente il modo di gestire l'impresa e cambia sostanzialmente il modo di fare processo politico
E e se volete tutto questo ha delle implicazioni profonde queste l'economia che crea i paradossi
Il paradosso delli Amazon DoCoMo che se società che ricoprono che non esisteva una che di colpo prendono il mercato alle grandi ai grandi ai grandi Gruppi da sempre stabiliti crea il paradosso delle capitalizzazione di borsa società piccole minuscole che non servono a nulla e che hanno questi valori gigantesche agli occhi degli investitori
Questo è il paradosso delle piccole imprese che non esistevano e che invece adesso comincio a competere su scala mondiale dove quindi la differenza tra piccola e grande scompare
Questo è il paradosso che sta economia circa di fronte ci pone di fronte al paradosso delle società dove la differenza se non è più tra i tecno teca Matra chiuse non usa tecnologia perché dico tutto questo perché nei confronti del problema dei giovani questo è un altro dei paradossi cui siamo di fronte siamo di fronte in sostanza il bisogno di creare delle nuove professionalità siamo di fronte al bisogno di liberare in questo sforzo di innovazione che in questa nuova economia richiesto siamo di fronte alla possibilità di attivare imprenditorialità nuove e poi ci troviamo di fronte al fatto che in Europa mancano cinquecento mila specialisti specialisti nel mondo dei servizi nel mondo delle tecnologie e abbiamo poi diciotto milioni di disoccupati allora io credo che è corretto inquadrare il tema dei giovani sul voto dei droni nei confronti del mondo del lavoro
Considerando che le risorse umane e dico di più i giovani in questa nuova economia di cui stiamo parlando rappresentano ancor più che nel passato la risorsa strategica
Quindi lo affrontiamo in questi termini oppure probabilmente facciamo perdere delle opportunità allora la domanda le due domande dopo cerco di dare una breve risposta sono che vorrei porre sono stiamo cercando di mettere a fuoco quali sono pochi i valori di competitività delle risorse umane cosa vuol dire oggi per per un giovane che si affaccia al mondo del lavoro essere un giovane competitivo che quindi può contribuire al benessere nel senso più lato della società
E secondo noi i responsabili non leader qualunque sia il nostro ruolo persone d'impresa persone dalla formazione persona di governo stiamo mettendo in esecuzione tutti quei provvedimenti quelle iniziative
Che in effetti puntano la valorizzazione del dei giovani della loro professionalità in questa nuova economia
Quando parliamo di competitività delle risorse umane in particolare dei giovani ma cosa ci stiamo riferendo prende sono cose semplici ma credo bisogna tenerne conto
La capacità di comunicare non voglio dire che l'inglese sia la lingua di riferimento ma certamente e uno degli elementi importanti per far parte di questa economia aperta di questa economia globale la capacità di lavorare con le tecnologie non c'è dubbio è stato detto da Giuliano Amato in apertura
Che c'è una propensione quasi naturale da parte di John a lavorare con le nuove tecnologie però non è soltanto il saper giocare con un computer e saper navigare in internet il saper utilizzare questa immensa mole di informazioni che messa a disposizione che mo'sposa molto spesso può apparire superflua
Competitività vuol dire far affacciare la i nostri giovani al mondo del lavoro con una preparazione che sia adeguata ai tempi
Una preparazione quindi non sia il ruolo d'Oriente del nuovo mutuo uno delle frasi dette da Giuliano Amato ma che sia una preparazione che abbia già avuto esposizione contatti al mercato e quindi al mondo del lavoro una preparazione che soprattutto sabbia consenta ai nostri giovani di lavorare in team di condividere informazioni
Il la conoscenza accumulata all'non legge la conoscenza accumulata oggi è il bene supremo di un'impresa così come di una società e dobbiamo far leva su queste cose non credo che sempre la nostra formazione processi formativi puntino alla creazione di un'attitudine al condividere è un altro dei dei modi assoluti con cui far leva su questa strada la conoscenza
In ultimo se stiamo realmente puntando alla creazione di queste nuove professionalità che ripeto ruotano intorno al mondo dei servizi io vedo l'esperienza mia di persona l'impresa ai giovani che entrano o che così sono a contatto con noi per valutare se entrare la nostra società
Credetemi mi stupiscono e ci stupiscono per l'attitudine che hanno
Per le domande che ci pongono
Prima i giovani ci dicevano quante lo stipendio oggi mi chiedono ci sono quanto il variabile quanto è la mia retribuzione legata alle mie capacità di poter esprimere mio potenziale prima mi chiedevano ma io ho il pieno impiego per tutta la vita oggi mi chiedono
Quanto stai puntando tutto sulla mia formazione quanti giorni spendi per la mia formazione mi chiedono se fornisco loro delle tecnologie per poter navigare in internet e poi per poter accedere alle informazioni
E capite quindi che c'è un rapporto molto più maturo dei giovani che si affaccia al mondo del lavoro e se volete anche molto più stimolante per noi per mogli dell'impresa allora
Ultimo punto della mia breve considerazione ma che tipo di responsabilità dobbiamo avere non leader nei confronti di questo cambiamento che epocale è una vera e propria discontinuità e comincia da noi persone l'impresa
Oggi noi persone d'impresa abbiamo responsabilità molto diverso rispetto a prima nei confronti del mondo del lavoro in generale e in particolare del mondo e dei giovani
Questo è stato detto da Giuliano Amato in apertura
Oggi noi dobbiamo trasferire dobbiamo essere i primi attori di questo cambiamento costante
E di giovani questi lo percepiscono subito
I prigioni percepiscono se l'impresa in cui stanno lavorando estatica immobile immutabile se non percepisce non cattura le trasformazioni che avvengono nel mercato e questa è una responsabilità che non pochi se partire dai padri in questo caso dai dai leader dell'impresa
L'impegno sulla formazione
La formazione continua permanente che la responsabile dell'imprenditore certo poi la responsabilità anche della persona che lavora in società sentirsi obbligato su questo ma io devo creare le condizioni perché la formazione sia continua e permanente per adeguare quindi le professionalità delle persone che lavorano a scenari che cambiano la credibilità capita costante
Oggi non si è più Caf in un'impresa sia il leader e l'autorità non mi deriva dall'organigramma deriva da quanto io sia capace di aiutare capire il mercato e aiutare le persone a svilupparsi
Spesso sono i valori che si riafferma in un'azienda moderna e i giovani questo ce l'hanno chiarissima ed è questo il vero punto io credo per dare una grande opportunità ancora le pari opportunità è stato citato prima dal ministro alle Pari Opportunità chiedo creare all'interno dell'impresa
Pari opportunità nei confronti di qualunque di comunque variabile dal sesso la razza religione o anche le capacità pesano le condizioni che oggi i giovani pretendono da un imprenditore per poter valutare bene o male un'impresa in questo in questo nuovo scenario e questo per quanto riguarda gli imprenditori Chiappori responsabile all'informazione la scuola deve fare la sua parte
Oggi parliamo molto di inserimento di computer nella scuola come un elemento per poter raddrizzare questo problema non credo che sia il solo problema io credo che il computer a scuola va bene ma se non rivediamo i processi formativi per non abbiamo tenuto quasi nulla
Dico dobbiamo fare tutti uno sforzo per rieducare i professori a insegnare diversamente grazie a nuove tecnologie ecco questo sia credo uno degli elementi che può pagare nel campo della formazione e da ultimo dico che ha poi responsabilità di governo deve certamente preoccuparsi perché vengono creati e tutte quelle condizioni
Affinché in questa nuova economia i sistema in questo caso il seme appese possa giocare il suo ruolo di competitività nel senso più pieno
E mi riferisco al grande tema della flessibilità che va affrontato veramente in termini hanno troppo spesso ci dedichiamo la flessibilità come flessibilità soltanto nel mondo del lavoro
Io credo che la flessibilità sia un tema decisamente più ampio proprio per adattare le impresa e quindi le forze del lavoro a scenari che vanno a cambiare costantemente mi riferisco certa alla lavoro ma mi riferisco anche ai sistemi finanziari mi riferisco alle professioni mi riferisco in sostanza quelli insieme alle infrastrutture e mi riferisco in sostanza a quella capacità del sistema di adattarsi costantemente a un mercato che cambia tutto questo se vogliamo far parte di una globalizzazione che è una grande opportunità
Io sono sempre Cauto chiudo qui nel fare raffronti con economie anglosassoni perché sono convinto che non sono modelli trasportabili in modo diretto però probabilmente non considerarli potrebbe essere ugualmente delittuoso e io dico che in alcuni dei modelli anglosassoni questo tipo di flessibilità è questa leva sul fattore tecnologico soprattutto sui giovani è stato uno degli elementi per creare crescita e occupazione i venti milioni di posti di lavoro creati ad esempio negli Stati Uniti in questi nuovi settori
Credo sia una conferma che la leva tecnologica sopra tutto sulle forze nuove possedesse una grande opportunità e chiudo dicendo che il titolo di questo incontro e giovani in futuro
Io sono fortemente ottimista sono fortemente ottimista perché ritengo che sia una grande opportunità per l'Italia
Internet sembra quasi un paradosso ma rimette al centro dell'interesse l'uomo e la donna sulla sulla creatività il suo bisogno di inventare di adattarsi e grazie a Dio le nostre risorse umane soprattutto dei giovani in questo Paese non sono secondi a nessuno da questo punto di vista
E quindi ringrazio con questo mio ottimismo
Mi scuso con voi devo inizia il tapis roulant serale di Palazzo Chigi Saro qua con voi domattina
Il resto del pomeriggio no ecco io né di lavoro voglio dire nel pomeriggio io vorrei chiudere
Sono le il sei nove io c'è lo spazio per quattro cinque Inter in modo che per le sette sette e un quarto mi sembra un'ora molto civile possiamo finire il senza sacrifici eccessivo no
E quindi
Bilancio nelle attese di quali siano questi pezzi rispetto il primo che annuncio
Del dottore ardite
Presidente della di
Qual è la la la qualifica
Però voglio che mi si addice di più
Per mille motivi ma soprattutto per il tema presidente della LUISS Guido Carli quindi preferisco questa cioè quella di ex presidente di Confindustria Prodi presidente la BNL di Cinecittà io preferisco l'imprenditore virgola presidente dell'università Luiss Guido Carli anche se la firma se mi emozionano molto buone Giovanna sa
E volevo partire dal
Vi lascio
Cinque concetti il primo volo partirà dall'università
Io penso che i giovani che vengono LUISS
Ovviamente
Nuovo chiuso selezione normalmente persone che hanno fatto degli studi con un notevole impegno
Sono già un taglio evidentemente selezionato quindi dobbiamo decongestionare il giudizio che do da questo da questo elemento però volevo partire dalla luce sapere dirvi che
Il
Il problema delle opportunità il problema del cambiamento lo vediamo anche ad esempio l'università privata quando dobbiamo stabilire a chi dare le borse di studio
Noi diamo il dieci per cento di borse di studio è una vecchia
No ma
Fatta da Carli d'intesa col Meda ne mantenuta
Consideriamo consideravamo nonna
Ammissibili alle borse di studio coloro che avevano lavori indipendente perché abbiamo il pregiudizio
Che probabilmente era più probabile che potesse o non pagare le tasse quindi avendo un certo livello d'entrata coloro che avevano che hanno il lavoro indipendente non
Concorrevano crea lo di famiglia ovviamente non concorrerà non potevano concorrere alle Borse di studio
Mi sono trovato l'ultimo anno cioè a questo qui due tre casi
Di evidenza al proprio lapalissiana
In azione che avevano un piccolo reddito lavori realmente che correvano il rischio
Avevano a livello familiare con il rischio di non poter fare l'università perché non potevano essere Bisi un amico sindacalista
Della generazione precedente a quella di Cofferati e forza che i trentine mi presento a uno di questi casi e devo dire mi colpì molto allora io cerca vie come faccio a a risolvere il problema perché non lo vi sono semplicemente allargando
E ho proposto all'università che accertata adesso cerco di Resega scavezzacollo di abolire le borse di studio di utilizzare l'importo del dieci per cento che noi diamo per le borse di studio per costituire un fondo di garanzia per finanziare al cento per cento
Tutti gli studenti Luis che si prende un prestito nove sul mercato ovviamente convenzionato con l'università ed i cinque anni di studio e che io istituiscono nei cinque anni successivi e quindi sono andato dalle banche
Anche dalla linea e gli ho detto qual è il
Il fondo di garanzia che considerate quando fate un finanziamento ai Consorzi del dicono in paese
Quindici volte
Una ogni quindici uno ogni dieci se lungo termine uno ogni venti sembrerebbe io vi do
Un fondo di garanzia cumulato del dieci per cento
è più probabile che fallisca una piccola impresa voi più probabile che fallisca uno studente laureato della LUISS nella
L'obbligo di ripide azzardi il finanziamento ecco non sono riuscito
A risolvere il problema ecco a me sembra così come dire matematico se posso usare questo termine e allora la prima considerazione che faccio e che il problema delle opportunità
E le pari opportunità in ospedale cambia comincia a diventare veramente inestricabile se noi rimaniamo con le vecchie regole no perché la vecchia regola che selezionare il lavoro dipendente rispetta la voi mi vedete correva il rischio di penalizzare delle persone che cercavano di fare un po'di lavoro indipendente senza raggiunge i redditi senza avere alcuna possibilità
Di fare o di aver fatto lavoro diventa
Seconda questione che pongo alla vostra attenzione questa
Ci ha detto ce l'ha detto in parecchi
Prima di me che nel rapporto tra lavoro e flessibilità
Il link e la formazione ma
Non lo definirono fargli perdere prosa breve tour ma lo fa perché noi non riusciamo visto che questa cosa diciamo anche questa evidente perché non riusciamo poi a trasferirlo in concreto
Semplicemente per i motivi che venivano detti prima che poi questo esclude il lavoro comune come è stato definito oppure perché
E troppo compresso il tema son troppi gli attori io penso che il motivo sia molto più semplice da quando vediamo di formazione
Che è la vera come dire l'aveva risorsa su cui scommettere
Noi siamo abituati a parlare di una formazione
Generica
Non controllata non misurata a lunghissimo termine
E allora
Poiché abbiamo questa concezione del tema formazione quando poniamo sul tavolo la formazione tutti si chiudono media difesa per il semplice fatto che diciamo che temono che quando si parla di fondazione e va a finire come dire in un discorso general generico
Allora se ne vogliamo
Dato che ne siamo convinti sviluppare lavoro e flessibilità usando il link e la formazione dobbiamo abituarci a parlare della formazione in modo qualificato modo puntuali a breve termine facendo programmi misurabili
Con risorse date con controlli dell'efficienza ed il risultato e della come dire e della disponibilità l'apprendimento scusate se uso questo termine perché altrimenti il problema non lo sappia se la formazione rimane l'araba fenice che tutti inseguono ma nessuno riesce mai raggiungere non il problema lo risolviamo
Paradossalmente dobbiamo puntare una formazione
Che si rivolga innanzitutto ai formati non ha in un formato cioè dobbiamo con siti a quelli che hanno l'etichetta di formati perché hanno fatto le scuole hanno fatto l'università perché
Di riuscire ad aprire quel l'ulteriore Linke che gli consente
Di stare nel lavoro valorizzando il loro lavoro e quindi essendo fine o degli altri
Cioè dobbiamo in qualche modo rafforzare prima
Come dire le aree forti se vogliamo usare questo termine per poter allargare il fenomeno altrimenti corriamo il rischio che fra dieci anni continueremo a discutere
Che tutti sappiamo che c'è bisogno di più flessibilità tutti sappiamo che con una maggiore formazione si risolve anche il problema del dopo cena di lavoro per per peccato
Rimangono episodi isolati
Abbiamo un problema enorme di quadri tecnici
Abbiamo un problema enorme non solo nelle imprese ma nella società nella politica di meno ha già mente delle società complesse
Perché abbiamo una serie di persone anche capaci istruite formate acculturate che se fissa non è una cosa e pensano che il superando quel problema non risolto problemi del mondo
Comunque certamente i loro non è più così le società complessi hanno bisogno di risposte complesse e
E coloro che organizzano risposte complesse devono arrivi il governo delle leve in termini quali-quantitativi a una livello professionale molto più elevato questo nell'impresa nella cultura e nella formazione
Nell'università che da orientare autonomi verso i paesi di piuttosto che verso la politica
Terza osservazione non voglio aprire una querelle
Sul sistema pensionistico sul TFR machista pensionistico TFR sono due evidenti casi in cui la reazione è un problema è di tipo come dire
E di tipo di applicazione del concerto dalla vendita ontologica come la chiamo io cioè la rendita degli insider contro gli outsider
Io impresa o il TFR che oggi funziona in questo modo e giustamente sottolinea giustamente prima rimettono in discussione voglio vedere
Quello che fanno tutti gli altri io lavoratore o un sistema pensionistico che mi dà aspettative barra diritti usare quella parola che ritenete più utile e prima di metterlo in discussione in modo significativo voglio capire
Che succede nel mondo non quindi si incontrano e si scontra le quindi si bloccano due approcci neo corporativi
Nella loro accezione più alta non punto rivista di nobiltà voglio dire ma nella loro applicazione più come dire vedevo
Corporativa sul piano della vendita ontologica
Allora il problema che abbiamo di fronte e che il rapporto rispetto a questa le Mariele Sesto San dal dato economico ha dato morale
Non riuscivo mai a risolvere il problema soltanto facendo la mediazione con le migliaia di miliardi e dobbiamo spostare da un capitolo all'altro da una posizione all'altra
Non riusciremo a risolvere il problema se ci convinciamo e se cominciamo i cittadini di un Paese moderno che stante l'ovvia considerazione che tutti capiamo già mediamente vent'anni più e speriamo tra vent'anni di campare altri vent'anni in più
Non possiamo metterci nessuno di noi siamo messi lavoratore enormi dipendenti ricchi poveri
Sfruttati e sfruttatori non possiamo metterci a cinquantacinque anni HIV dalla collettività
Perché la condizione relativa di modernizzazione di un Paese non lo consente
Se non affrontiamo il tema in questo senso riusciremo a trovare le quadrature del cerchio se non affrontiamo con questa ottica la quadratura del cerchio troverà sempre qualcuno che dice che prima di spostare i miliardi merita un capitolo all'altro sto siamo legittimamente quelli degli altri e io come dire lo comprendo anche se qualche volta lo condivido
Quarta e penultima considerazione ma se questo questi tre concetti ad esempio fossero condivisi per quale motivo
Allora è così difficile declinare
Il rapporto
Applicativo del tema decide prodotto cioè per quale motivo diciamocelo con una battuta brutale siamo così in pochi stasera
Rispetto alle altre volte soltanto perché è un giorno di lavoro perché stiamo ancora
O perché la nostra società non riesce più a trovare le sedi nelle quali far incontrare i valori permanenti con le esperienze che cambiano
E perché
Per usa una parola che a me non piace
Non riusciamo ad organizzare un modello di rapporti tra valori esperienze in quindi gridiamo le relazioni di causa-effetto tra rischio innovazione
Merito che sposa abbellita da un lato e solidarietà
Equità
Opportunità dall'altro
Perché non ci sono le sedi nelle quali questo non si fa
Soltanto per il motivo che con questo concludo perché non c'è nessuno lo fa
Perché non c'è nessuno in questa società il cambiamento che riesce a mettersi un attimo fuori
Dal come dire dalla posizione che gestisce in quel momento
A relazionati con questi problemi in una logica di outsider l'udienza
Pur essendo egli stesso insanabile e cercare di capire come declinare
Io dico da tempo che ci sarebbe bisogno di un cantiere
Per un programma riformista
Se volessimo un giorno sperare di declinare queste cose perché se non c'è la relazione strutturale a livello di sistemico prima è difficile poi fare gli accordi di programma è difficile fare le mediazioni in Parlamento è difficile fatta mantenere coesione maggioranza da una parte e dall'altra
Allora il problema è che noi ci dobbiamo domandare
E come si fa voglio dire a
Affrontare la sfida della di questa frattura e dove e dove si valorizza la risorsa di giovani scudo abbiamo scommettere chi lo sta facendo
Dove sta facendo e quando si farà
Perché se non diamo risposte a questo problema una delle grandi sfide che ha italiani europei per come l'ho vista io il primo giorno a Sammichele come abbiamo visto e che come dire comunque il rischio di fare un'ottima impressione ma di non essere quel ponte tra il momento della rivoluzione culturale il momento dalla proposta politica
Che dovrebbe interessare tutti i cittadini italiani dovrebbe interessare in modo particolare quelli che si sentono o amano sentirsi chiamare chiamarsi riformisti perché non c'è il riformismo senza risposte reali a una società complessa grazie
Avverte beh però noi ci stiamo provando
Questa discussione di oggi nella sua pasticcio sta cercando di fare proprio quell'operazione e mi diceva
La parola Giovanna Melandri
Senza
Ma dunque io tanto scelgo nella perimetro molto vasto del del tema che stiamo declinando
Alcune
Alcune così riflessioni
Principalmente tratte dalla dall'esperienza anche dall'azione e dall'esercito la responsabilità di governo
La prima riflessione che vorrei propormi in maniera estremamente sintetiche questa
Io ho l'impressione che discutere di
Di questa frattura e quindi delle politiche
Della ricerca delle politiche di inclusione e soprattutto delle politiche di formazione di nuove opportunità di lavoro e di occupazione per i giovani
Nel nostro Paese si sia concentra
Insomma questa forma sulla questione delle politiche di settore cioè io credo che tutta la discussione anche sul mercato del lavoro e sulle politiche di formazione di nuova occupazione
Anche nel perimetro della sinistra circa declinando
Non dico esclusivamente ma quasi esclusivamente su questo su questo binario e mi chiedo se questa non sia non sia una scelta sbagliata
Mi chiedo vi chiedo se questa non sia una scelta sbagliata non abbiamo sentito qui oggi
Proporre alcune riflessioni molto molto interessante ne ne riprendo subito una
Il settore della diciamo della nuova sistema della nuova economia della conoscenza
La connessione di questo settore con
Con il set con diciamo i processi di produzione dei contenuti
In Italia
Quale è uno dei grandi terreni di ricollocazione competitiva dal nostro Paese
Ecco stabilire che lisce questo è uno dei settori che presenta una straordinaria riserva impresa di occupazione significa declinare poi una politica di settore per sostenere connettere
La produzione di contenuti con dentro diciamo lo scenario globale della società dell'informazione e per produrre quei contenuti che poi si mettono in viaggio non è l'autostrada dell'informazione
E sono un esempio potrei fare altri esempi potrei citare il tema è il settore delle politiche di tutela di valorizzazione del territorio dell'ambiente potrei citare il sette il tema il settore dei servizi alla persona io credo che questi sono tre grandi ambiti
Ecco io credo che visto che a questo punto come è stato detto è un incubatore di ipotesi di lavoro
Noi dobbiamo riprendere un ragionamento più
E più coerente sulla possibilità di ricercare anche politiche di sostegno di settore in alcuni settori strategici per la collocazione competitiva del nostro Paese
è io voglio poi riferirmi ho letto brevemente la relazione di Siniscalco e credo che non l'abbia ancora spostato
Una in quella relazione ho trovato una
Un punto di vista molto molto interessante sulla naturale capacità dei giovani di formarsi anche fuori all'esterno veri processi e dei percorsi di formazione tradizionale naturalmente questo nulla toglie all'esigenza di fare di investire nella formazione di questo è stato detto io non ci torno su anche perché ormai lo considero un dato assolutamente acquisito e anche diciamo un dato recepito nell'azione di governo
Mentre mi interessa capire approfondire che cosa significa in prospettiva
Questa possibilità di sviluppare anche percorsi diciamo fuori Esterni alle strutture della formazione scolastica
Per la formazione giovanile e devo dire che anche qui traggo qualche riflessione dall'esperienza concreta della Mini dal dall'amministrazione delle politiche culturale del nostro Paese
Indubbiamente una delle anzi forse l'asse l'obiettivo la stella polare che sta guidando la nostra azione ormai da qualche anno è proprio quella della estensione del diritto alla cultura dell'accesso alla cultura
Con particolare attenzione all'accesso e all'espansione dei consumi culturali in tutti i campi
Siamo anche registrando i primi risultati risultati positivi i dati crescenti di qualche giorno fa dell'annuario Istat novantanove c ricordano che fa le cose che funzionano in questo Paese
Viene indicata la maggiore affluenza nei musei italiani devo dire che in questi flussi diciamo di maggiore affluenza ai musei italiani ci sono molti cittadini
E cittadine italiani anche di giovane età abbiamo sperimentato siamo producendo delle sperimentazioni in questo campo dall'orario prolungato fino a mezzanotte del sabato sera in tutti i musei italiani che è una offerta culturale rivolta a un pubblico giovanile
Alla riduzione del biglietto il costo del biglietto di ingresso nei musei per i ragazzi fino a venticinque anni del cinquanta per cento
A al allarme trasformati in musei italiani
Da depositi un po'anche estatici diciamo così di opere d'arte straordinarie in luoghi della socialità
Ecco queste esempio è un esempio che mi porta a a dire che che la
Diciamo la l'estensione del del diritto alla cultura dell'accesso alla cultura la capacità dei giovani Ivrea terrestre reagire immediatamente a questa moltiplicazione dell'offerta ci deve spingere a sperimentare ancora di più queste o una politica culturale che abbia l'estensione dell'accesso e del diritto all'accesso tra i suoi obiettivi
Così come sempre rimanendo nel perimetro dell'azione di governo che mi compete devo dire che è una un cambiamento che stiamo sperimentando concretamente è il cambiamento che riguarda
La l'attenzione a mettere energie giovanile a contatto con la valorizzazione del patrimonio storico artistico del Paese soprattutto a sostenere l'Autori a Lita
Giovani
A attraverso forme di sostegno ai giovani musicisti autori
Artisti produttori cinematografici ecco qui c'è un salto di qualità che si sta definite determinando nelle politiche o culturali
Del nostro Paese politica culturali molto attente storicamente alla tutela e la conservazione del patrimonio che abbiamo ereditato
Straordinario che abbiamo ereditato dal passato meno attente nella promozione dell'espressione autoriale del contemporaneo quindi ancora una volta portò a
Alla riflessione diciamo una un asse un obiettivo che ci siamo dati che ci stiamo dando e l'obiettivo del sostegno alla ai ai giovani Autori in tutti i campi diciamo delle politiche culturali per valorizzare il segno della cultura
Contemporanea che poi è anche a che vedere ancora una volta con la formazione di quei contenuti che saranno poi che sono poi i contenuti che viaggiano l'autostrada dell'informazione nella la connessione evidente
Infine una terza riflessione anche questa estraggo dalla dall'esperienza del da un dall'esperienza recente
Noi abbiamo e mi fa piacere avere questa occasione per sottolinearne anche credo l'aspetto innovativo noi abbiamo
Prima
Amministrazione pubblica che sperimenta
Questa forma di flessibilità
Introdotto
Nell'amministrazione dei beni e le attività culturali
Una contratto di flessibilità
Che ci ha consentito che ci sta consentendo di assumere mille giovani assistenti museali per i musei italiani
è un contratto part-time
Che ha una carattere di flessibilità assolutamente innovativo i ragazzi e le ragazze lavoreranno solo il sabato e la domenica quindi è condensato fine settimana
Che consente evidentemente
Una contestuale
Diciamo percorso di formazione è in assoluto la prima volta che la pubblica amministrazione sperimenta un contratto di flessibilità di questa natura ho letto e ho visto che è stato salutato con giustamente con con per favore il contratto del commercio che prevedeva un'analoga forma di flessibilità ecco io credo che questa è una concluso che questa è una è un asso una sperimentazione modesta inseriamo mille giovani nei beni culturali però credo che sia una sperimentazione pilota che va valorizzata e mi auguro di aver portato diciamo anche con questa esperienza un contributo appunto
Positivo soprattutto che coniuga diciamo alle riflessioni generali che stiamo facendo giustamente su questo tema anche con la pratica con l'esperienza di governo di tutti i giorni grazie
Dunque io ho altri due interventi Filippeschi un giovane segretario di una federazione dei DS
Broccoletti fuori
E poi Siniscalco chiudere
Dunque io affronta il tema del seminario prima con una riflessione generale su sulla frattura poi con una per un breve approfondimento del problema dell'alta formazione in questo contesto
Credo che serva la forza di parole chiare dunque parlare di nuovo conflitto generazionale di frattura appunto non deve sembrare un'esagerazione pro capite propagandistica un'immagine di comodo
Abbiamo usato immagini di comodo quando siamo stati portati a sopravvalutare esperienze partecipative con deboli motivazione universalistiche e deboli obiettivi per quanto significative invece si deve dire che è necessario costruire una consapevolezza che non c'è
O almeno che non è sufficiente
E che è fondamentale per trasformare tante esperienze di socializzazione giovanile in un più chiaro impegno politico e sociale una consapevolezza critica Abete diceva valori valori ed esperienze credo
Si riferisse un po'a questo almeno spero che è il motore del cambiamento e la premessa necessaria per l'allargamento del consenso e la creazione di nuovi sentimenti d'appartenenza
Si deve riconoscere e denunciare una condizione sociale giovanile per tanti versi degradante che la prima misura della distanza del nostro Paese da una compiuta integrazione europea
Si devono rappresentare nuovi lavori nuove culture professionalità nuove imprenditorialità prodotte soprattutto dai cambiamenti velocissimi e pervasivi indotti dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione dobbiamo tornare anche vero ad indagare i consumi costumi della galassia giovanile
Impegnando le miss migliori forze intellettuali senza paternalismo
è stato detto generazione flessibile spesso adattabile che rinuncio procrastina l'assunzione di responsabilità
Oppure più disponibile a rischio anche a costo delle tutele essenziali se vuole fare senza l'ammortizzatore sociale della famiglia e ancora lo ricordava Peluffo politicamente invisibile opaca che non fa opinione e non si rappresenta di share tutto i numeri così eloquenti che connotano il lato sociale materiale la questione giovanile parlano chiaro
Una recentissima ricerca dello IARD sulla condizione giovanile in Toscana ripropone contraddizioni e ambivalenze preoccupante
C'è una fortissima proiezione dei giovani sul presente
Emerge la caduta radicale in Toscana dei modelli di riferimento forti delle subculture tradizionali la frammentazione e la relativo relativizzazione dei sistemi di valori
Si vedono bene le difficoltà a formare nuove famiglie e le ragioni degli indici di natalità molto bassi della lunghissima permanenza in famiglia oltre i trent'anni in Toscana
Più alta che nelle altre regioni nonostante i tassi di disoccupazione mediamente più bassi si confermano partecipazione politica e motivazione sociale debolissime
E scarsa attenzione verso le istanze collettive inferiori a quelle medie nazionali
Nonostante una partecipazione associativa più alta di quella del resto del Paese e una fruizione culturale di consumi giovani visti nettamente superiore alla media io credo che questi siano dati
Toscani che devono far Rifle
L'incertezza che oggi produce soprattutto integra
Silone deve essere rielaborata dalla politica trasformata intenzione critica guardando alla soggettività
La politica per i giovani eh e deve essere ancor più il cuore dell'azione di governo e della sfida dell'integrazione europea che è tutt'altro che un'astrazione culturale certo questa politica può generare nuovi conflitti
Oggi credo sia già oltre l'invocazione mena Patrick fu figli su cui si continua a polemizzare
E si stanno facendo atti di governo che muovono in una direzione redistributiva la forza d'attrazione che seppe dimostrare l'innovazione soprattutto politica dell'Ulivo oggi non può nel novantasei oggi non può essere semplicemente replica
Con l'entrata del nell'Europa dell'euro c'è stata una maturazione e c'è un'attesa nuova politica e sociale legata anche alla prova di governo ci sono difficoltà di comunicazione con i giovani ma forse c'è un grande spazio per recuperare il consenso marcando nettamente le differenze si vedono crepe nell'abbaglio individualista
Sono abbastanza lontani gli anni Ottanta da questo punto di vista c'è realismo disincanto è stato detto
E può maturare la consapevolezza critica necessaria a formare identità consapevoli che accendano nuova passione politica nella sfida del dell'integrazione europea deve prendere forma una generazione politica nuova che rompa certe gabbie generazionali associato se così non sarà questa fase probabilmente verrà guidata poi dalla destra
Si può costruire una rete di iniziative e di nuove relazioni tra giovani mi soffermo schematicamente su un aspetto di questo compito l'intervento nel campo dell'alta formazione c'è da parlare ad una classe dirigente che deve crescere
A chi studia fa nuove esperienze culturali e aspira ad uno studio su province Rizzato a poter fruire di una formazione senza confini nello spazio e nel tempo e c'è già una contraddizione visibile tra la rottura di tante barriere e il di schiudersi di potenzialità straordinarie prodotti dall'uso della rete telematica di internet e la rigidità e l'inefficienza del nostro sistema formativo
L'impegno da sinistra e dell'Ulivo nelle scuole e università
In ogni snodo dei sempre più complessi percorsi formativi dunque assolutamente decisivo dobbiamo vincere una contraddizione perché di fronte ad un grande cantiere di riforma
Che si è aperto rischiamo disattenzione o anche peggio la replica di movimenti studenteschi conservatori o di mera autorappresentazione in questo quadro discutere di alta formazione dunque necessariamente della formazione delle élite è tutt'altro che restringere la visuale sfuggire all'onere di cercare risposte all'inefficienza dell'università italiana significa indagare i criteri dell'ascesa sociale e i modi di formazione la classe dirigente valutare gli effetti indotti dalla debolezza del sistema dell'alta formazione sulla costruzione dei grandi apparati pubblici come del ménage del minacce mente delle aziende private
Infatti solo un profondo cambiamento dell'Università rende credibile progettare un sistema di formazione superiore affrontare anche su questo versante decisivo la sfida dell'internazionalizzazione
è accertato che il nostro Paese soffre dell'insufficienza di una formazione adeguata
Alla fascia sempre più estesa e complessa dei lavoratori della conoscenza una carenza che dunque va ben oltre quella di un'élite dirigente più ristretta e selezionate sorvolo sulle differenze tra il grado di produttività
Il prodotto delle nostre università e quello degli altri Paesi comparabili in generale
La riforma il regolamento sull'autonomia didattica degli atenei configura un quadro fortemente innovativo e armonizzato con nuovi standard europee
Tale anche da rendere più credibile la riforma e rilancio del dottorato di ricerca della formazione post lauream dell'alta formazione e dunque anche dei percorsi formativi d'eccellenza
Ci sono intenti e scelte di grande cambiamento con almeno tre obiettivi
Centrali concrete comunicabili se si comunicano tempi abbreviati e definiti per il conseguimento di un titolo di studio universitario organizzazione modulare della didattica
Articolazione flessibilità dei titoli dunque con la laurea triennale è un percorso in linea che conosciamo oggi dunque è possibile avviare un'iniziativa nuova
Più credibile nel campo dell'alta formazione e in particolare la formazione post lauream
Valorizzando l'autonomia anche in una concezione più ricca e articolata dei percorsi formativi d'eccellenza ponendoci dal punto di vista della domanda di alta formazione c'è uno spazio politico speciale da Conte da coltivare in continuità con quelle iniziative che hanno affrontano lo stesso tema promosse io credo che questa sia in continuità con queste iniziative queste stasera
Promosso sostenute da giovani intellettuali italiani studenti dottorandi ricercatori e lavoratori della conoscenza già impegnati fuori dalle università o dei centri di ricerca penso al convegno di Napoli a quello di Milano all'iniziativa dal Cambridge Collegium al lavoro l'Associazione dottori entranti ricerca d'altre cose ancora affrontando con coraggio anche il tema dell'eccellenza
Se è vero che guardando agli altri Paesi alle grandi scuole francesi e collegi inglesi o alle università di rango americani non si vedono modelli ideali o comunque immediatamente importanti
Dobbiamo riconoscere che l'Italia versa in una situazione particolarmente difficile anche da questo punto di vista o comunque non abbastanza governa l'inefficienza del sistema formativo produce ingiustizia perché consente il prevalere dei poteri di fatto e limita la fluidità sociale
Allora credo serva
Una anche diciamo una cultura dell'eccellenza proprio quando riconosciamo le debolezze dello stato e dell'impresa dovute a cause storiche alla fragilità della classe dirigente dunque della società civile Italia
Con l'intervento pubblico posso pubblico
Potremo lavorare per un modello italiano che attenui le barriere sociali d'ingresso che si riscontrano di fatto anche in sistemi delitto degli altri paesi non faccio qui gli esempi è dunque possibile pensare la creazione di nuovi e più diffusi percorsi formativi pre laurea ampie post lauream di alta qualificazione ad elevato grado di interdisciplinarità e di internazionalizzazione
In stretta relazione con altri attori pubblici e privati dalle istituzioni con culturale all'impresse
In una logica di scambio di reciproco arricchimenti
Dunque con una grande attenzione alla domanda di formazione stimolando l'impiego precoce dei giovani talenti in attività di ricerca e professionali di livello adeguato anche diciamo di insegnamento oltre che di ricerca anche di coloro che provengono da campi nel quale si registra una maggiore difficoltà di inserimento quali quello delle discipline letterarie ed artisti ecco io credo che dobbiamo alimentare un percorso d'iniziativa già avviato come dicevo l'idea sulla quale ragioniamo da tempo con l'associazione Gramsci ventunesimo secolo con la Sinistra giovanile
è quella di proporre un manifesto nazionale sull'alta formazione e di aprire un forum in Rete per raccogliere adesione proposte sul tema per giungere a un convegno nazionale tematico
Iniziative queste che stanno ormai insomma decollando che vorremmo sottoporre questa sera all'attenzione della Fondazione Italia europea
Si deve progettare e costruire un corsi un utile Network una rete di relazioni tra giovani intellettuali interessati allo scopo
Che studiano lavorano in Italia o all'estero considerando le politiche della conoscenza strettamente collegate allo sviluppo della società dell'informazione
Perché è una nuova generazione politica uso un termine come dire sociologico
Si rappresenta anche nei suoi giovani intellettuali deve avere i suoi giovani intellettuale e alcuni pensieri comuni
In generale in una rete unica non uniforme di iniziative di relazioni sì ricostruisce la società soggettività della sinistra e anche del no quella del nuovo Ulivo direi anche senso
è anche difficile pensarla in queste condizioni ben oltre ciò che oggi rappresenta invertendo una soffocante spirale politici Istica costruendo politiche per i giovani e semplificando il messaggio politico si ritrova la politica dei giovani
Lungo le nuove linee di frattura della società dove allora assenso parlare di nuovi diritti di agire collettivo
Di un nuovo patto tra generazioni e di un strategia del consenso i giovani concludo nel senso più dilatato della classificazione daranno il loro consenso il loro tempo ad una politica che dimostrerà di occuparsi di loro concretamente se la vostra politica non sceglie o non sa comunicare le scelte che fa dandogli
Dando loro un senso progettuale non resterà che la risposta individuale particolaristica alle difficoltà quotidiane al voto di futuro con un segno politico di destra
Passa anche per queste sfide la ricerca di nuove strade per organizzare e comunicare la politica per rilanciare il partito politico per ricreare una partecipazione politica utile e il necessario senso d'appartenenza tenendo al centro gli individui e la soggettività per dare vita a nuovi movimenti molto diversi da quelli del passato meno uniformi ma più concreti e penetranti per superare infine come è ancora possibile fare in questa fase di cambiamento l'estraneità e la delegittimazione della politica ufficiale
Pescante
Grazie moltissime
Non è ovviamente facile concluderà una giornata che potremmo definire eclettica aveva asserito molto né ci provo provo a raccontarmi qualche riflessione facendo riferimento alle cose più importanti
Che io sono più stupefacenti che ho sentito nel corso di questo pomeriggio
Allora io intanto vorrei chiarire il mio punto di partenza io non ho mai studiato i giovani faccio l'economista di mestiere ci lavoro tutti i giorni nel senso che in segno al primo anno all'università quindici hanno circa vent'anni e poi lavoro in una fondazione dove l'età media sui ventotto marzo la mia esperienza e di interazione certamente non di studi per questo quando prima dell'estate Alfredo Reichlin gentilmente ma ha proposto di fare questa relazione che era ed è poi quella parte forse li risparmiano di più ma sugli scenari economici che se questi ragazze con nuove generazioni si trovano di fronte sommato a leggere Sonata prendervi quello che trovavo come fa ogni buon professore sul campo
E devo dire che quando ho visto questa letteratura sui giornali sono rimasto veramente deluso nel senso che poca se ne parla abbastanza poco relativamente molto meno di quello che se ne parlava negli anni settanta negli anni ottanta quando era un tema bello caldo un sacco di persone ci scrivevano
E nel senso che come devo anche dire alcuni dei discorsi che ho sentito oggi pomeriggio mi sembra molto lontana dalla realtà
Cioè si parla dei giovani come fosse una specie biologica magari in estinzione ma molto distante almeno da quello che vedo io
Tutti i giorni invece ho trovato dei contributi estremamente interessanti anche se bisogna saperli andare a scegliere che non sono bell'e pronti in un ambito completamente diverso che non è di studio ma è operativo che è tutto quel gruppo di persone gruppi e organizzazioni non governative aziende che quei giovani ci lavora
Sull'atto vite nel racconto quattro cinque l'ho trovato cioè nei casi entità c'è una un'indagine serie d'indagini assemblate che ha fatto Italia uno nota televisione sì verteva su quel target in cui per decidere che programmi fanno fare
Presente agli studi
Molto concreti possono Piacenti compiacersi ma viene fuori un quadro che c'è il salto non trovino i libri un quadro in cui una generazione si definisce sui tre anni perché tre anni dopo non è più la stessa generazione in prima un quadro di una generazione vedremo che se la cava se la cava moltissimo semplicemente non traspare negli studi diciamo formali tanto che questi studi formali parlano di generazione invisibile no o di generazione inesistente dice Scalfari termine su cui non son d'accordo su gente invisibile perché si è già detto non rappresentata non non ben definita e così via lavora quello che io ho cercato di fare di provare a mettere assieme quello di buono che c'era nel nella letteratura che ho letto ce n'è ovviamente le cose buone
Soprattutto sul piano statistico e quello che c'era di divertente in questa letteratura applicata chiamiamola d'impresa per capirci anche se non c'è solo l'impresa
Scuotere e vedere cosa ne veniva fuori per rispondere a una domanda di fondo che che razza di investimento hanno bisogno garanzie d'investimento una società sostenibile che vuol continuare a progredire deve fare su questi giovani e come fa a farlo
La domanda è la stessa a cui hanno cercato di rispondere con lo spettro
Catania Giovanna Melandri e così via e devo dire che le conclusioni a cui io sono indipendentemente arrivato
Se non altro per omogeneità di mestiere ma somigliano molto a quelle che sono le loro conclusioni semplicemente Sangalli fa un po'sordo nel vedere come fare
A dare a uno quel tipo di che ha uno che oggi ha diciamo tra il quindici e i vent'anni quel tipo di schizza abilità talenti che se proprio anche competenze che servono per cavarsela in quel mondo lì
Allora primo fatto
Su cui oggi non ho scritto una parola ma che è molto importante quantitativo i giovani sono tanti diciassette milioni nella fascia quindici trentacinque poi vi dico perché arriva a trentacinque perché come nella mentalità collettiva uno di trentacinque anni dovrebbe essere uno fatto
Ma statisticamente invece è uno che molto raramente è uscito di casa
Se allora definiamo giovane uno che non è ancora completamente autonomo rispetto alla famiglia di provenienza vedete che arrivati immediatamente ricomprende una fascia molto più ampia che in passato e tende a rivoluzione industriale o di trentacinque anni e un vecchio Mozart era morto
Posso dire invece oggi ha trentacinque anni stanno in casa stiamo in casa oltre va bene
Quindi sono
Tanti stanno sono si dice in gergo in ritardo nel senso che diventano adulti nel senso di autonomia molto più tardi di quanto diventavano adulti prima peraltro tutta la vita si è allungata quindi può avere anche un senso
Sono molto poche indipendenti io oggi vi racconto le statistiche che stanno meglio in relazione ma pensate che nel mille novecentonovantotto cioè ad esso i maschi della fascia diciotto trentacinque che stanno in caso settanta per cento in Italia settanta per cento
Se voi andate in Inghilterra non non c'è ragazzo che abbia più di ventiquattro venticinque anni che sta fuori da casa anticipatoria molto prima
Sarà un problema di politiche per la casa sarà un problema di tradizioni culturali non lo so ma questo è un fatto che c'è soltanto in Italia soltanto in Spagna non c'è nessun altro Paese che generalmente si deve creare qualche problema anche perché questo sessantasei per cento era un cinquantadue per cento soltanto alla fine degli anni ottanta quindi c'è qualcosa di economico legati evidentemente strutturale qui sopra molto importante
Poi son disoccupati
Piccolo particolare non l'ho sentito oggi o come la sinistra piuttosto curioso son tutti disoccupati questi grazie andate a vedere non saranno disoccupati reale saranno disoccupati formali io non lo so ma le cifre vi garantisco sono di nuovo delle cifre sono variabili per province sono variabili per sesso sono variabili per genere voglio e così via però sicuramente c'è un altro fatto importantissimo
Allora
Molti su questi dati hanno fatto
Delle generazioni facili oggi sono delle generalizzazioni schiaffi in faccia generazione bruciata senza speranza Schipa stanno in casa
Non rappresentati oddio siamo finiti se andate a vedere però le analisi che sono state fatte invece salvo fare un quadro diverso a quelli che stanno in casa non son mica disoccupati
Anzi del Nord sono in gran parte disoccupati famosa famiglia con quattro cinque reti
Ci stanno per convenienza ci stanno per modello sociale stanno perché ci sta benissimo tra i miei ragazzi quando gli ho fatto le gesta relazione mandato qui mi ci riconosco c'è anche un passaggio dice ogni anno che passa ci stanno sempre meglio non aggiungerne mi ci riconosco
Secondo se la cavano moltissimo con l'informatica
Secondo più di un dato il settanta per cento dei giovani tra diciotto e ventiquattro anni USA con qualche frequenza in internet il personal computer quindi molti dei miti che ci facciamo sosta alfabetizzazione informatica
Sono dei miti cioè il processo è già partito l'Italia non è all'anno zero non è un Paese con l'anello al naso le crediamo che sia è un Paese che se già iniziato evolvere certamente non è tutto fatto ma che vasta andando su quel treno semplicemente non lo vediamo
Lo vediamo
Viaggiano molto è vero che non è che se tu parli inglese all'idraulico tra le procure non ti risponde in inglese a meno che son laureato sottoccupati ma questi intervenne per dire è un fenomeno che fanno in tantissimi sapete cos'è non si gira l'Europa oltre
L'Erasmus nel campo dell'università lo fanno in tantissime in una città come Torino conosco bene le mandiamo via mille l'anno che ci hanno fatti dieci anni fa dieci mila che vengono dieci mila che sono venuti che vanno diceva che son venuti da fuori e così via
Hanno un rapporto curiosissimo quindi diamo un'altra idea che non c'abbiamo e questi non leggano
Ma non è affatto vero non leggono i quotidiani perché quotidiani evidentemente non li appassionano mi dispiace per lui che ci passo il mio tempo ascoltano tantissimo la radio primo fenomeno guardano la televisione e terzo usano riforma tantissimo
Sul dei numeri abbastanza
Poi di nuovo certo che non leggono i quotidiani leggono i fumetti tantissimo quindi c'è un rapporto che bisogna andare a capire appunto quindi via voi naturalmente non son tutte rose fuori fiori
Nell'analisi che ci sono sono anche un po'sono ovviamente inquieti sul futuro sulla riforma dalla scuola dipende dalle fasce d'età
C'è l'anoressia che è un fenomeno che quando visti i numeri mi ha veramente sconvolto per sei chiaramente un male generazionale sono settecento mila ragazze anoressiche d'Italia un male più femminile che maschile
Il doppio bulimiche allora evidentemente no c'è qualcosa su cui ripetute quanto imparato lì dentro
Tra l'altro la parte sull'estasi perché quando lo scritto sembrava nuova poi volesse di aver portato male è diventato uno dei tecniche onestamente più calde del dibattito
Allora se consideriamo giovani quella generazione espansa quindici trentacinque
Definite in questo modo ci dobbiamo porre il problema in che razza di mondo vanno a finire in quali scenari
L'ICI penso un bel po'non ve ne parlo perché ripeto Laura Balbo ne ha parlato col aspettano ha parlato Catania parlato aggiungo sono un elemento che nessuno a quelli che non hanno già detto
Cioè società del sapere della cultura del saper sarà cavare incerta per cui non sai cosa dovrei sapere ma sai che dovrai essere attrezzato per nel giungo una
Che il tema della demografia la popolazione prima non l'ho detto ma lo ripeto giovanile facciamo
Diciotto quindici trentacinque è di diciassette milioni oggi secondo Livi Bacci che è uno dei più noti demografi italiani su cui non ho dubbi decresce a undici milioni nel due mila venti
Il rapporto giovani adulti oggi tagliando sempre trentacinque come fa peraltro lui oggi è di uno virgola due a uno cioè c'è uno virgola due giovani in quella fascia lì per ogni adulto il rapporto giovani adulti andrà a zero sei
Allora è ovvio che il fenomeno dell'immigrazione un fenomeno non eludibile è ovvio che noi abbiamo della dei giovani che per motivi culturali di valori di capacità devono sapere interagire come generazioni d'immigrati e devono e uno sforzo molto più organico e più attento di quello che fa adesso che si fa adesso scusate mi deve essere rivolto a quella a Torino Corso Marconi indirizzo che forse avrebbe sentito c'è la scuola elementare
Del mio quartiere il quaranta per cento degli iscritti alla prima elementare di questa non sono non comunitari
Allora evidentemente sono evidente disattesa tutto questo genere di cose
Ora qui va benissimo apprezzarle sulla conoscenza sui dalla sulla scuola su tutto quello che si impara fuori da scuola come diceva Giovanna l'anno e che io stesso ho detto attenzione anche in quest'ambito dell'integrazione se non sappiamo fare dei ragazzi integrati finiamo male e di fatti
Con poca attenzione che ci diamo ha sempre a Torino ai Murazzi tutte le sere succedono episodi poco gradevoli
Sono fisiologici o vuole milioni no però un problema un sintomo cioè dobbiamo puntare molto di più all'integrazione per i cui numeri che abbiamo in piedi da sole non ci stiamo
Per il piccolo particolare che non è solo che i giovani si riducono ma è che per dire in Albania al di là dell'Adriatico reddito pro capite un quattordicesimo del reddito che c'è media in Italia sarei molto stupito non ci fosse la migrazione quando rarità quattordici volte tanto
A un tiro di gommone è ovvio voglio dire ed ecco meccanismo compensativo che la gente arriva benissimo
Allora bisogna sicuramente e qui racconto e ve lo risparmio perché sono ormai a tre minuti dalla fine tutta una serie di cose da fare sul capitale umano
Io qui di nuovo sono abbastanza in disaccordo scusatemi se lo dico con la politica con la riforma da scuola disegnata dal governo ma perché sono in disaccordo perché ritengo che in un mondo così incerto andare verso una scuola specializza presto come quella che stiamo dicendo se non sbaglio
Meglio a scassata scuola generaliste che c'abbiamo ma che quanto meno ti permette delle flessibilità di competenza mano mano che vai avanti
Va meglio forse l'autonomia universitaria che sta funzionando c'è tutto un discorso da fare sulla formazione che non ci cioè voglio dire per chi già lavora sta entrando peluche come è stato il tempo raramente espulso al mercato del lavoro
Dove Catania che adesso non c'è più mi dice che si forma uno in grado di usare quelle tecnologie l'informazione stiamo dicendo con quaranta settanta ore e si forma un professional che invece ne sa
Ma leggera con competenza un quattrocento settecento ore quindi anche lì invece di questa formazione regionale a pioggia come già diceva Pepe che diventa veramente il rifugio peccatorum o peggio su un pezzo di welfare non per i formati ma per i formatori tipicamente forse meglio cercavano di tirarlo un politico conclusione i Paesi che hanno funzionato di più del nostro sembra che funzioni più cosa hanno fatto hanno fatto politiche di investimento privato e di regolamentazione nel settore dell'ICT delle telecomunicazioni e di internet e così via
Qua c'è una grande spaccatura tra i paesi che fanno queste politiche non le fanno noi stiamo cominciando a farle non partiamo dall'anno zero speriamo di farle veramente perché per adesso siamo a parole è una finanziaria che ha iniziato a muoversi ma forse in maniera non del tutto coraggio su questi fanno politica di formazione non solo di education stanno attenti a quello che si impara fuori dall'università e si impara molto scuola
Vi lascio perdere la scuola ma ho capito lettino lì dentro di nuova agghiacciante che fa vedere che in Italia per via del famoso fenomeno degli abbandoni ciò che la gente che molla a un certo punto
La percentuale fatto cento i bambini che si scriva alla prima elementare la percentuale che completa il ciclo secondario il ciclo terziario di education rispetto all'Europa agli altri Paesi europei è molto più bassa degli abbiamo ancora anche un problema di quantità
Secondo me da mettere a posto
Ora per chiudere qui mi pare che abbiamo come fare queste cose qui dire mi pare che abbiamo di fronte due alternative di fondo la prima di fare tanti begli interventi al margine
Realistici ben disegnati ben fatti per migliorare le varie cose uno interventi su internet l'interventismo sulla scuola intervento non riporta un interventismo sulla droga con interventi non sull'information technology va bene
Oppure si può provare a pigliare Asti giovani seriamente
Son diciassette milioni lo dico anche politici non so numeri piccoli
Cerchiamo di virali e di fargli una politica organica che vanno dalla casa ma io non lo so come si fa ma qualche cavallo la casa la famiglia l'information technology alla scuola ai Musei all'attività culturale e quant'altro
Che prendendoli sul serio parta da zero e propria ridisegnare questa cosa nell'insieme
La risposta
A questa domanda è implicita nel modo in cui l'opposta io credo che con gli interventi di miglioriamo la nostra società ma non andiamo molto lontano che invece forse visto che c'è la frattura di cui parla il titolo dobbiam degli arresti giovani seria non seriamente e cercare di fare questa politica con un'ultima avvertenza
Che è quella che qualcuno ha detto non mi ricordo più chi perché non ho ottenuto si Laura Balbo l'ha detto di non parlare di loro ma di cercare di avere delle sedi in cui parliamo con loro
Perché io vi garantisco lo dico con autocritica che se questo dibattito per noi interessantissimo l'avessimo fatto di fronte alla mia classe al primo anno uscivano
Uscivano panche parla con i giovani è una cosa completamente diversa che farà visto di peggio
Allora io liberismo detto guardate negli studi delle televisioni e le radio di chi ci lavora
E cinico lo sto dicendo trattiamole con un target e usassero ma vi garantisco che trattare con targate comunque veloci leggo che parlarne con una specie biologica soprattutto in estinzione soprattutto perché l'estinzione non sono grazie
Senta
Ci ci vediamo domani mattina alle nove e trenta avremo germanica molto ricca già detto parleranno D'Alema Cofferati i ministri
E quant'altro
Ecco alcune