"Servizio sanitario nazionale: dalla legge delega ai decreti legislativi" dibattito organizzato da Federsanità-Sicilia presso Palazzo Elefanti

Giorno attutito
Grazie innanzitutto tutti voi che oggi
Siete qui partecipi a questa riunione
Che si erige nostre città epoche ringrazio innanzitutto il ministro per la sensibilità che ha mostrato con la presenza di oggi verso quello che la problematica e tutto quello che commesso agli Enti locali che autore di una vera e propria svolta nella sanità italiana saluti regola di qui presente il sindaco bianco che guida i sindaci il loro ruolo di un di autorità sanitaria locale
Loro euro Fioroni e Mengozzi Acqui devo dare un un grazie particolare perché hanno puntato moltissimo sulla federazione
Regionale di Federsanità Anci Sicilia e così tutti i deputati gli assessori l'assessore Castione capito presentassero sanitaria dure verso arrivare poco tutte le autorità
Mi scusi assessora la gaffe
Questo è il secondo appuntamento che ci diamo in pochi mesi e che scandisce gli eventi del cambiamento della sanità in Italia se ci voltiamo nati in indietro vediamo che dalla ottocentotrentatré oggi sono passati vent'anni ma è come se fosse passato
Un secolo e tutto questo proprio per quello che c'è in itinere Che Dio per il patto della salute per la legge delega per il Piano sanitario regionale e per la Finanziaria
Patto per la salute profilo citato come tale e non come piano sanitario perché e qualche cosa di più perché guarda gli stili di vita in senso lato attraverso quelli che sono i suoi nuovi punti principi fondamentali
Atte a garantire soprattutto l'universalismo nel risposta e l'uguaglianza nell'accesso ai servizi che vengono offerte allo stesso modo in così parte di tali ci si trovi
I decreti delegati cioè dire modifiche cinquecentodue daranno sicuramente una svolta totalmente diversa in cambio di rotta quello che sta dalla sanità fino a oggi si sta passando da una cultura a prevalenza di interessi ospedalieri ad una cultura sicuramente più aperta verso il territorio
Il fulcro di tutto questo nuovo sistema è il distretto che il nuovo grande capitolo dell'integrazione che fra l'altro sarà oggetto del prossimo convegno che organizzeremo come come Federsanità Sicilia
Questo nuovo ruolo delle Autonomie Locali nasce da una verità dal fatto che i sindaci sono i veri e proprio autentici e migliori Inter Peter e di quelli che sono i bisogni di salute della gente nel territorio ed insieme i direttori generali sono coloro che hanno il termometro costante di tutto quello che succede in sanità
Nel territorio che da loro amministrato ognuno per le proprie competenze
Il ministro e notevole Bolognesi presidente la dodicesima Commissione affari sociali hanno compreso perfettamente questo ruolo degli enti locali
Ascoltandoci come Federsanità quindi come ANCI nei vari passaggi istituzionali parlamentari e adesso ritorniamo nuovamente della ruolo nella programmazione sanitaria e nella valutazione dei risultati delle aziende
Soprattutto la cosa che mi affaccio che mi affascina in modo particolare di questi passaggi e questo ritorno alla concertazione con tutti quelli che sono i veri e propri attori del sistema sanitario nazionale questa è la promessa e la scommessa per la quale ci battiamo come ANCE come Federsanità
Mi auguro che questo ruolo dei sindaci venga sicuramente molto per nitido nei decreti delegati che devono adesso essere legiferati per quello che riguarda la nostra regione come Federsanità
Abbiamo fatto sicuramente passi da gigante siamo impastati interlocutori dell'assessorato e ho fatto una proposta interlocutori nome dei sindaci e dei direttori generali abbiamo proposto nella bozza del piano sanitario abbiamo richiesto che fosse inserita nella bozza di Piano sanitario due organismi di programmazione la conferenza sanitaria locale la conferenza regionale sanitaria la proposta è stata fatta durante il convegno del venti luglio da parte del presidente dell'Anci Enzo Bianco
Agli all'allora assessore competente nel piano sta nella bozza di piano sanitario cioè e è stata inserita
Questa struttura di programmazione che ci auguriamo ovviamente assessore che vada avanti perché il rapporto strettissimo che deve avvenire fra gli Enti locali direttori generali e la Regione proveniente armi della programmazione sanitaria è sicuramente quello che D'può essere il fulcro migliore per riuscire ad avere di do Irti ed ottenere i risultati migliori rispetto ai bisogni di salute della gente della nostra terra di Sicilia
E in effetti sono abbastanza ottimista che col Governo Capodicasa sì riabbia nuovamente il ruolo di soggetti istituzionali per quelle che guardi riguarda i sindaci e che le conferenze dei sindaci e direttori generali diventino organo della riforma sanitaria
Questa è la strada che vogliamo percorrere sindaci e direttori generali insieme per essere gli interpreti eliminatorie dei bisogni di salute della gente
Una riflessione che Stern al ministro il federalismo si è una grandissima scommessa
Ma attenzione e lo dico purtroppo con amarezza e venendo da una regione a statuto autonomo a non creare tanti centri di poteri quanti sono le regioni e lo cerchiamo di fissare dei paletti ben precise finché decentrare significa e synth realmente cercare di vicinato e molto di più tutto verso il territorio
E quindi essere più vicini ovviamente e cittadini
Una paura che riguarda la nostra ragione da noi è sempre mancata la cultura della programmazione pensando forse in passato più o forme di assistenzialismo che di concertazione e difficile oggi parlare di programmazione purtroppo da quello che vediamo e che leggiamo che sentiamo da dal dei nostri conti regionali in un momento come questo in cui economicamente la la regione si trova sicuramente in un deficit non indifferente
Una raccomandazione il il processo avviato Federsanità andrà avanti ma occorre grande maturità dei sindaci per superare i problemi di campanile
L'ultima speranza una speranza che attraverso questo il lavoro che stiamo facendo come Federsanità in queste in date altre regioni e grazie soprattutto alla sensibilità del ministro verso le Autonomie locali possiamo sicuramente costruire una sanità migliore di quella che viene ereditato fino a oggi vi ringrazio per scortato
Iniziamo con con le relazioni
Con i saluti il sindaco
Per l'onorevole Fioroni presidente nazionale di Federsanità ANCI
Con un Grazie mento intanto
Al ministro per essere qui con noi ma Renzo bianco presidente dell'Anci e sindaco di Catania per averci ospitato Federsanità
ANCI Sicilia che ci dà l'opportunità di fare oggi una riflessione insieme con il ministro dicono i rappresentanti delle Regioni con i direttori generali estremamente importante all'indomani della delega
Dall'inizio del lavoro per la sua attuazione tramite i decreti legislativi questo nostro convegno vede coinvolto in modo particolare sia lanci che Federsanità perché proprio nel rapporto tra le aziende dei comuni
Che sia giocata la scommessa della nostra associazione la possibilità di comprendere che a livello istituzionale all'interno della sanità c'era la possibilità di sviluppare sinergie e potenzialità diverse tutto nell'interesse del cittadino utente regge il cittadino paziente allora credo che questa delega così come uscita rafforza questa possibilità di sinergie e di collaborazione
Trovando ruoli e definendo ruoli precisi
Credo che per primi come comuni come Federsanità abbiamo ribadito la necessità che sia completato il processo di regionalizzazione che sia definitivamente affidato alla Regione il compito di programmare e di governare gli obiettivi di salute
Del proprio territorio e dei propri cittadini ma all'interno di questo individuare con altrettanta forza che l'aziendalizzazione
Doveva essere sì completata ma anche verificata nel suo processo ribadendo che l'azienda è una istituzione è un ente non soltanto un ente strumentale ma è un ente con una propria autonomia con una propria capacità di porsi rispetto al territorio nell'attuazione degli obiettivi di salute di programma che le ragioni singolarmente
Danno ad ogni singola azienda allora credo che nel ribadire questo ruolo delle aziende come istituzione si avvalora anche il ruolo e la funzione del direttore generale che con la delega ancora di più viene individuato come l'unico responsabile
L'unico responsabile artefice della gestione e delle responsabilità gestionale dei programmi di attuazione regionale delle della propria della propria azienda
Ma viene ribadito anche in questo contesto di una azienda che istituzione che ha avuto dalla Regione la delega ad attuare
Gli obiettivi di programma sanitario viene anche configura avrà una figura del direttore generale che deve interfacciare
Con le realtà locali e con le comunità locali io credo che dopo l'elezione diretta del sindaco che si presenta ai cittadini con un proprio programma che investe direttamente tutti i campi tutte le attese tutte le aspettative tutte le speranze dei propri concittadini
Era veramente difficile poter spiegare che il Sindaco il consiglio comunale non rientrava minimamente nella gestì non nella gestione e nella individuazione di come garantire un diritto fondamentale del cittadino qual è la salute che non è sanità soltanto ma una serie multiforme
I fattori che intervengono a garantirne appunto un bene così fondamentale come la salute allora la delega che cosa fa individua un nuovo ruolo per i Comuni lo individua lo sancisce e per quello che ci riguarda lo esalta
Abbiamo detto con chiarezza è stata una battaglia che come ANCE come Federsanità abbiamo fatto i Comuni non ritornano alla gestione della sanità nessuno di noi ha Nostalgia nei dei comitati di gestione né dei consigli di amministrazione
Ma è necessario che le conferenze sanitarie locali i sindaci o loro organismi di rappresentanza siano chiamati a livello locale
Ha potere
Insieme con il direttore generale individuare gli obiettivi di salute che in quell'azienda per le loro comunità devono essere portate avanti ed a livello regionale è normale che i comuni alcune Regioni hanno già individuato gli strumenti altre regioni dovranno individuarlo siano chiamati a compartecipare con la Giunta regionale col Consiglio regionale a individuare il programma sanitario regionale
Ed è altrettanto ovvio che dopo che un programma è stato concertato è stato individuato ci sono fissati gli obiettivi e normale che i sindaci vengano coinvolti nelle valutazioni dei risultati ottenuti dall'azienda
E che questa valutazione diventi uno degli elementi importanti essenziali per definire qual è stato il rapporto che è intercorso tra l'azienda e l'azione del direttore
E le azioni del direttore generale e credo che questa nuova impostazione istituzionale che con chiarezza e detta all'interno della delega credo che venda un grosso servizio alla sanità
Perché consente che i comuni abbiano un ruolo attivo nella condivisione nella compartecipazione degli sforzi
Che le aziende sanitarie debbono fare per realizzare una migliore qualità delle prestazioni sanitarie è una migliore qualità della salute del cittadino delle comunità che vengono amministrato
E credo che in questo senso vada letta lo sforzo che la nostra associazione ha fatto vada letto anche il motivo di una collaborazione stretta tra comuni e aziende sanitarie entrambi rappresentano per il PD per il cittadino la vera la vera prima linea ma l'altro aspetto altrettanto importante contenuta all'interno della legge delega riguarda la possibilità per i comuni e per le comunità locali divi individuare anche livelli integrativi di assistenza cioè la possibilità che in alcune realtà ci sia la possibilità di retta per le comunità locali e per i Comuni di poter realizzare
Forme di intervento a sostegno o in aggiunta di quelle che sono le prestazioni che già normalmente le aziende il sistema sanitario nazionale quindi possono erogare e dare dicevo prima un'aziendalizzazione che va verificata
E credo che in questo anche il ruolo dato ai Comuni ai sindaci di verificare che gli obiettivi concordato insieme siano raggiunti
Perché ho detto va verificato il processo di aziendalizzazione perché che dobbiamo chiarisce una volta per tutte l'azienda sanitaria non è un'azienda che produce elettrodomestici e non può rispondere solamente alla logica del costo beneficio o del perseguimento del profitto
Perché così si rischia di lasciare a casa senza cure tanti dei nostri ma l'azienda produce un bene particolare che è la salute e proprio per questo
Credo che gli obiettivi che deve raggiungere non sono solo quelli del risanamento del bilancio della razionalizzazione della spesa ma sono quelle di migliorare le prestazioni sanitarie in qualità inefficienza ed inefficace d'altronde credo di non dire una cosa ignota al ministro che se andiamo a vedere le regioni che hanno concluso i bilanci in pareggio in sanità o inattivo
Con grande difficoltà si riesce a riscontrare in quelle regioni un'eguale risultato di qualità della salute anzi molte di queste sono ai primi posti per i viaggi della speranza verso il nord del Paese
O verso l'Europa allora credo che in questo discorso di un'azienda che deve produrre la salute e di un'azienda che non risponde solo la logica del pareggio di bilancio
La presenza dei comuni nella programmazione superando la logica del campanile essendo corresponsabile delle risorse che sono a disposizione può consentire di raggiungere una programmazione che sia più vicina
Al cittadino il tema de la programmazione un altro dei temi che nella delega e che come Federsanità abbiamo portato avanti ottenendo tante critiche ritenendolo per qualcuno un metodo un metodo superato io credo che la programmazione superata da quella programmazione da libro dei sogni che chi faceva sapeva bene di non poter attuare
Consentendo in questo modo di governare solamente la politica delle emergenze
Una politica in piena libertà al di fuori di ogni schema di razionalizzazione e di utilità per i cittadini una programmazione invece che venga fatta a livello nazionale e a livello regionali individuando non solo obiettivi di salute ma individuando anche le prestazioni uniforme appropriate ed efficaci
Da dare gratuitamente a tutti i cittadini a prescindere da dove sono nati o dà i soldi che hanno in tasca una programmazione che individui questi livelli di assistenza all'interno del Piano sanitario nazionale è una programmazione che evita per esempio alcuni dei disastri che sono avvenute in alcune regioni italiane dove la carenza e anche nella nostra regione Sicilia dove la carenza di una programmazione genera poi una ingovernabilità
E tutta la tutto mette a rischio il diritto del cittadino ad avere quei livelli di prestazioni efficaci appropriati e soprattutto e soprattutto gratuita
Questa programmazione consente anche un altro aspetto
Anzi consente due aspetti fondamentali la prima e che le risorse perché a mentire questi livelli uniformi appropriati efficaci di assistenza siano generati sulla scorta delle reali esigenze economiche
In altri termini noi oggi spesso abbiamo vissuto un periodo in cui il fondo sanitario nazionale era lo specchio delle risorse che erano disponibili
E con quelle bisognava garantire quello che era possibile
Anche se nei programmi scrivevamo libro dei sogni credo che con questa seconda fase che vede insieme delega piano sanitario nazionale ci sia l'opportunità di avere un fondo sanitario nazionale oppure chiamiamo dei fondi vincolati nazionali con un fondo
Di perequazione nazionale che garantisca l'uniformità sul territorio nazionale ma ci sia un'opportunità di avere dei fondi che garantiscono veramente il diritto alla salute del cittadino
A prescindere da dove è nato e soprattutto senza richiedere ulteriori esborsi di carattere economico e questo quindi credo significa riaffermare la validità di un sistema sanitario nazionale universale
E solidaristico all'interno di questa programmazione credo anche in un dibattito che è di questi giorni
In Sicilia si trova la vera risposta a un rapporto corretto tra pubblico e privato
Dove non c'è l'emarginazione del privato
Ma in un in accordo virtuoso tra una domanda certa
E un'offerta di menzionata le esigenze reali che nascono dalla domanda di salute del tempo del territorio e quindi tra la gente dalla popolazione di quel territorio scaturiscono le certezze perché opera in sanità siano essi operatori pubblici siano essi operatori privati
Fuori da questo si genera un caos economico finanziario che apparentemente dà garanzie ma che poi accumula talmente tanti debiti che non è più in grado di dare certezze a nessuno che opera sia nel sistema sanitario pubblico
Sia all'interno le strutture pubbliche che all'interno delle strutture private
L'altro aspetto che ritengo altrettanto importante e vado rapidamente a concludere che all'interno della delega è stato ritagliato un ruolo
E con alte anche provvedimenti legislativi che qui non cito ma che il presidente Bianco sicuramente ricordo l'agenzia regionale dei servizi sanitari dove per la prima volta è passata la sua composizione suoi compiti all'interno d'una conferenza unificata un ruolo che è stato riscoperto
Da questo governo dal ministro Bindi che vedi comuni compartecipe anche nell'elemento di monitoraggio e di verifica perché se vogliamo garantire che le prestazioni siano uniformi e siano date anche come diceva D'Avola prima in un sistema federalista ci vuole che poi si il cittadino abbia la capacità di essere certo che qualcuno verifichi che ciò che gli era dovuto vi sia veramente dato e laddove ci fossero difficoltà ci sia una possibile anche di interventi affinché si superano
Lei carenze che possono essere state evidenzia ma credo che poi come comuni e come azienda siamo coinvolti anche Marta spetti pensiamo della delega al riordino del rapporto tra università nuovo modello dei policlinici universitari pensiamo al rapporto con la ricerca biomedica e con gli istituti di ricerche e cura a carattere scientifico ma soprattutto pensiamo a come è stato riformulato il rapporto di integrazione socio sanitaria
Che è l'altro elemento che potenzia il rapporto tra Comuni e aziende Comuni aziende regioni nella Verdi sancito con certezza che alcune forme di pazienti e di cittadini pensiamo malati di AIDS tossicodipendente disabili gravi e gravissimi agli anziani non autosufficienti è stato definitivamente chiarito che hanno diritto a un'assistenza integrata che non può essere un'alchimia o una separazione netta con una spada tra bilancio sociale bilancio sanitario che può dare a questi cittadini il diritto sacrosanto che hanno ad avere un'assistenza integrata che oggi era garantita solo dare disponibilità esistenti
E dalla buona disponibilità a collaborare tra Comuni ed aziende questo credo e questa integrazione fatta nel distretto come struttura territoriale nel distretto delle aziende tenendo presente che le aziende come hanno avuto una delega a gestire la sanità possono avere anche una delega
Di governo ovviamente data dai Comuni possono realizzare anche un meccanismo di assistenza socio sanitaria integrata altri elementi che credo e concludo vadano accuratamente valutati
Sono all'interno della finanziaria tra finanzia dello scorso anno
Dove per la prima volta il Piano sanitario nazionale richiede espressamente il parere dell'Associazione nazionale dei comuni e di Federsanità e credo che questo sia un altro degli elementi che pone al centro le comunità locali aspetto adesso esigenze di salute del cittadino e quest'anno credo che la previsione di mille cinquecento miliardi
Per le aree metropolitani per problemi legati alla sicurezza e la messa a norma
Delle grandi aziende ospedaliere ma anche per progetti di prevenzione e di salute integrati sul territorio in un rapporto diretto tra comuni Ministero e Regione potenzia questa sinergia di rapporto ma affida anche accomuno un ruolo di intervento nell'ambito della sanità
E della salute decreto era da tempo Stato richieste
Questo appartiene alla storia di quello che fino ad oggi è stato fatto credo che come Federsanità
E come ANCI abbiamo l'obbligo condividendo questa impostazione sistema sanitario nazionale in rispetto all'articolo trentadue della Costituzione che coglie un aspetto quello di creare uno Stato sociale che non è l'assistenza ai poveri
Meno stato sociale che può garantire uguali diritti è uguale opportunità a tutti
Allora in questa battaglia è una battaglia di grande responsabilità perché questa delega è un'assunzione responsabile del Governo delle regioni dei comuni nel ritenere che la sanità può essere programmata gestita in modo pubblico avendo una forte integrazione tra erogatori di servizi sanitari fatti da strutture pubbliche da strutture private ma non bollando di incapacità lo Stato governo le Regioni e Comuni prima di aver assunto con forza questo impegno nell'interesse della salute dei cittadini noi
Questa battaglia vogliamo continuarla fare all'interno dei decreti legislativi che vogliamo soprattutto farla operativamente né con le aziende e comunica nella nostra associazione si riconoscono un ringraziamento particolare va a Federsanità Sicilia è stata la prima relazione
Costituita al suo Presidente D'Avola e consentire poi una ringraziamento
Enzo Bianco ci ha incoraggiato in questo cammino di ricostruzione di Anci sanità di Federsanità e soprattutto un ringraziamento al ministro della Sanità
Non si vendicherà non solo condiviso una grossa parte delle nostre proposte e delle nostre sollecitazioni ma che ha con Fossa ridato a tutti coloro che operavano in questo paese nella convinzione che il diritto alla salute fosse un diritto costituzionalmente sancito che lo Stato e la parte pubblica doveva garantire ha dato la sensazione che il Governo su questa linea non solo si mormora parole ma si commuove con i fatti e con determinazione no e per questo la ringrazio
Vanni scusami un attimo ma naturalmente
Io pensavo
Prima di sentire le ultime parole dell'onorevole Fioroni di dovere io esprimere un apprezzamento vivissimo
Come presidente dell'Anci nei confronti dell'onorevole Fioroni dei suoi vicepresidenti e di coloro i quali a livello regionale locale in questi anni hanno costruito una presenza di alto livello qualitativo con un approccio non corporativo dei Comuni nelle tematiche della sanità quando fu eletto presidente dell'Anci dette lo ricorderà perfettamente
C'era molto scetticismo in giro su questa cosa che era Federsanità Anci come mettere insieme a lavorare dalla stessa parte del tavolo le aziende sanitarie e i Comuni insomma era veramente
Questa cosa faceva pensare subito miratamente ai vecchi comitati di gestione della verità noi non abbiamo mai pensato c'è stato un lavoro serio in questi anni abbiamo avuto la fortuna tra l'altro di leggere nel parlamento onorevole Ceroni che guarda caso è andato in Commissione sanità li ha difeso
Con assoluta obiettività vero ministro interessi dei comuni e delle e delle comunità locali
E devo dire si è fatto soprattutto un grande lavoro assessore qui in Sicilia troverai in mezzo a mille difficoltà un patrimonio di relazioni di rapporti a livello locale che ci invidiano tutti i direttori sanitari il credo tutte le le quasi tutte le strutture ottanta per cento aderisco attraversati da e c'è un rapporto assolutamente il positivo ci tenevo naturalmente ad esprimere questo apprezzamento lo conferma tra l'altro l'efficacia di questa azione dal convegno che è stato organizzato oggi qui a Catania al quale sono presenti insieme alle massime autorità della Provincia il signor prefetto che saluto con particolare augurio visto che naturalmente
Da poco entrato nella comunità catanese con un ruolo di grande prestigio oltre naturalmente
Al vicequestore vicario comandate dei carabinieri con la categoria di finanza al rettore ci sono dire pesante di tutte le strutture aziende ci sono deputati regionali assessori regionali
Ci sono i direttori delle aziende
Ospedali eccetera Sante Presidente della Provincia assessore saluto anche se fu un grande simpatia a ci sono amici che vengono da moltissime regioni d'Italia c'è il Presidente lo vedevo poco fa di del Friuli
Della Lombardia rappresentanti di un grande interesse qui in Sicilia sulla tematica che ovviamente e di grande rilievo per recuperare i tempi naturalmente non avevo posto un saluto all'inizio lo faccio telegraficamente in questo momento augurandovi naturalmente
Di proseguire il convegno con efficacia e poi l'avete mi riserbo d'intervenire viceversa nel merito prego
Relazione euro filoni grazie sindaco Bianco valore invitare a parlare il sindaco di Alcamo Massimo Ferrara
Sì per far sentire la voce dei sindaci siciliani perché Enzo Bianco ovviamente questa dimensione anche nazionale per cui ci sovrasta tutti
So che al quale tecnico che M. capisci bene che è difficilissimo alta c'è pure oppure RAI aveva lasciato faceva
No ita Torresi invece i siciliani e prendiamo atto con estremo piacere con estrema soddisfazione delle novità che solo nella delega al governo
Siamo convinti anche che questo sia frutto del opera e dell'impegno politico di Federsanità Anci
Cult credo ha dato un contributo di idee di progetti di capacità di capire la realtà che ha sicuramente e migliorato il riferimento per la realizzazione del sistema e tuttavia non vorrei essere a voci discordanti e bar vita magistrali tele esperienza ci insegna ad essere piuttosto prudenti non siamo finora delusi del ruolo dei sindaci nel sistema sanitario regionale e nazionale
Siamo delusi da diversi ordini fattore uno di tipo culturale noi lasciamo da una cultura dura lezione diretta abbiamo concetti e valori forti di sussidiarietà di responsabilità di forte legittimazione di stabilità
Abbiamo a che fare con regioni che stabilì purtroppo non so
In cinque anni ho avuto modo di conoscere se i governi regionali di Cito per memoria storica campione Martino Graziano Provenzano Drago oggi Capodicasa
Vogliamo scoperto sul territorio sul campo per la stabilità è un valore forte che va perseguito con decisione e quindi io credo che sia molto importante che bisogna che porre mano anche a riforme che permettono di avere analoga stabilita ai livelli regionali peraltro non abbiamo gli strumenti per esercitare la funzione politica che quella di indirizzo e di controllo perché tutte le democrazie l'erogazione dei servizi una chiara distinzione va fatto fra chi a compiti politici l'indirizzo e di controllo e chi invece ha compiti di gestione
Io credo che a livello delle altre noi abbiamo il diritto dovere esercitare il ruolo politico di indirizzo e di controllo il nome delle nostre comunità non abbiamo né gli strumenti né i mezzi né modi per esercitarlo
La conferenza dei sindaci a tutt'oggi è stato in gran parte
In questa terra amate di Sicilia Tagora così difficile vera
Capire da vivere è stata finora un mezzo fallimento o fallimento Franco
E il ruolo del sindaco si riduce molto spesso a firmare ti SO in sigla trattamenti sanitari obbligatori riferisce Roversi
Io credo che sia veramente fondamentale e concludo recuperare il ruolo del sindaco che è essenziale per una visione integrata nella sanità
Che si collega che gli aspetti sociali e se e e assistenziali che sono ovviamente connessa alla sanità e anche per cominciare a costruire insieme una cultura della salute
Più che della sanità io sono un medico lo dobbiamo coltivare la salute delle nostre comunità nonno un'eccessiva medicalizzazione ospedalizzazione hanno questa dimensione forte etica della salute delle nostre comunità
In questa logica io mi auguro che con il neo Assessore del collega peraltro collega Rebetiko
Senza averlo si abbia modo di porre mano finalmente al piano sanitario regionale siamo andati da una bozza o l'altra troppe bozze secondo me
Anche la nostra destra ce ne sono quattro due frontale due parietale casa ma sette bozza finiamo con le bozze andiamo per favore al piano
In questa pianificazione per favore quello di lo chiediamo con forza coinvolgente i sindaci coinvolgete virtuale in salute sul territorio e superiamo se possibile non lo so lo chiedo anche al al ministro la dimensione territoriale che fa sempre coinciderebbe acque territoriali con le province in una forma di eterna maledizione geografica per cui c'è questa provincia sabauda che condiziona tutto io non credo che sia l'ambito territoriale ottimale
Per rispondere ai bisogni io non credo che sia ripeto la l'ambito territoriale ottimale e lo dico da una città che è un po'confine fra le due province Alcamo e e a metà strada fra metropolitana di Palermo Agrigento Trapani
Io non credo che sia la dimensione sempre più sagge perché forniscano di aversi altro ipertrofica e spesso moglie stipendi o altro troppo piccole e talora antieconomiche grazie vol
Grazie al film
Sì devo dire al come come sempre molto passionale beauty center venti fra l'altro stimatissimo dei suoi concittadini perché se non sbaglio esso il sindaco più votato in Italia novantasette per cento dei consensi quindi volta Navarra
Allora vorrei che parlare il dottor Giuseppe Navarria
Direttore generale dell'azienda Cannizzaro e componente dell'esecutivo di Federsanità Anci nazionale
Caro Presidente davo la grazie per l'opportunità che hai costruito in Sicilia e a Catania in particolare anche per questo momento di riflessione nell'ambito delle nostre aziende sanitarie
Signor sindaco unno ringraziamento per la sua presenza
Sempre in senso positivo e costruttivo
Il sindaco di Catania è stato sempre vicino ai problemi della sanità catanese nella sostenuta la incoraggiata non si è mai ingerito nei momenti gestionali del nostro lavoro e per questo lo ringraziamo
Signor ministro
Lei sa che specialmente in Federsanità apprezziamo il suo lavoro siamo perfettamente Vietti della sua riconferma
Siamo sicuri di poter lavorare bene assieme a lei
Onorevole assessore Santarello la prima volta che noi la incontriamo del resto se insediato al tema da alcuni giorni
Ci auguriamo di poter intraprendere nuovamente il cammino e la sanità siciliana assieme alla nuova giunta di governo il tema che mi è stato assegnato
Riferito alle aziende ospedaliere di alta specialità
E il rapporto di esse nel territorio e per il territorio si tratta di un tema che oggi ci vede coinvolti in maniera seria per che è proprio questo il motivo del trasferimento della migrazione all'estero
Di tanti i nostri pazienti
E del trasferimento dalla Sicilia nelle ragioni del centro nord del né persone che dovremmo assistere e che da noi non possono essere assistite o non si fanno assista
Già il legislatore delle Min novecentottantacinque mi riferisco alla legge cinquecentonovantacinque alla delega che conferiva al ministro della sanità in materia e il piano sanitario nazionale del triennio ottantasei ottantotto avevano presso in considerazione ed è in tarda applicazione della riforma sanitaria del mille novecentosettantotto l'attività assistenziale di alta specialità in ossequio ad punte resta ad un interesse collegato a due principale obiettivo
La riforma dell'assistenza all'estero presso i centri di altissima specializzazione la programmazione delle attività di alta specialità in relazione al particolare impegno di qualificazione richiesto per la loro erogazione soltanto nel mille novecento ottantatré venne pubblicato il primo elenco delle istituzioni pubbliche e private che nel nostro Paese erogano prestazioni di alta specialità
Il decreto legislativo cinquecentodue collega il problema delle strutture di alte specialità al territorio all'esercizio della partecipazione dei cittadini alla salute e alla tutela dei loro diritti
Tant'è che il Ministero della Sanità viene incaricato di curare la pubblicazione delle strutture
Che erogano prestazioni di questo tipo corredate dall'elenco delle apparecchiature impiegate e delle tariffe praticate almeno le più rilevanti
Si tenta in questo modo di realizzare il principio di democrazia
E di partecipazione affermati nella legge ottocentottantatré e assai spesso disattesi volti ad acquisire una importante serie di dati organizzativi per la gestione del servizio delle alte specialità
Venendo sì a realizzare un obiettivo sì di natura squisitamente politico ma di politica sanitaria
La conoscenza della mappa di queste strutture ha consentito di conseguire diverse opportunità
La migliore allocazione e programmazione delle risorse nel territorio una gestione più tempestiva e più oculata delle autorizzazioni richieste per ottenere l'assai abusata autorizzazione di assistenza all'esterno
Una più precisa valutazione dei centri di costo delle prestazioni fornite all'estero e ciò direi addirittura in anticipazione del sistema retributivo della spesa sanitaria impostato sui DRG
Ma il modello di definizione e di organizzazione di funzionamento dell'alta specialità di ENEL fornito nel nostro Paese con il decreto ministeriale del mille novecentonovantadue con esso vengono individuate per la prima volta le attività di alta specialità di standard strutturali e strumentali di cui devono essere dotate delle strutture che erogano alta specialità
Le attività sono precisate nella maniera che vi elencherò e sono correlate a un ambito di territorio e di popolazione che è diverso più ampio meno ampio a seconda del diverse discipline abbiamo innanzitutto la attività relativa al trattamento dell'emergenza comprese le emergenze pediatriche
Che vanta un bacino invito da tre a cinque milioni non mi ripeterò poi con gli altri dati perché tre il relativo alta specialità per il trattamento delle grandi ustioni
L'alta specialità del cuore intendendo ovviamente anche quella chirurgica le alte specialità di Neurochirurgia e di neurologia intensiva
L'alta specialità di nessuno Urologia
Quella di Neuro riabilitazione
La specialità trapianti d'organo
Quella del coordinamento interregionale dei trapianti
La onco ematologia compresa quella pediatrica la Pneumologia oncologica la radioterapia oncologica le specialità delle malattie vascolari e la Oncologia G necrologi
L'identità della struttura di alta specialità riassunta come criterio per la individuazione degli ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione da articolo quattro del decreto legislativo cinquecentodue ha stabilito che essi sono i presidi da costituire in aziende ospedaliere Houghton
Con ciò si esalta la dotazione tecnologica e professionale delle strutture la qualità tecnico scientifica dei servizi da essi erogati e la scelta aziendale Istica nella loro gestione pone in primo piano la peculiarità delle problematiche economico finanziaria di questi ospedale
Le stesse scelte legislative pongono in rilievo il particolare bacino di utenza che interessa la popolazione da assiste non più quella riferita a problemi locali o a interessi localistici ma attenta all'esigenza del coordinamento nazionale in una obiettiva e corretta politica sanitaria nazionale
Possono essere individuati come ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione quelli che dispongono di queste caratteristiche
Presenza di almeno tre strutture di alta specialità tra quelle individuate nel decreto ministeriale del novantadue organizzazione funzionale accorpata ed unitaria di tipo dipartimentale di tutti i servizi che compongono una struttura di alta specialità
Con le modifiche apportate dal decreto legislativo cinquecentodiciassette la procedura di individuazione viene incentrata nella proposta regionale a questa deve attenersi il ministero della sanità e poi e la Presidenza del Consiglio dei ministri che decide e delibera
La orientamento definitivo per la regione siciliana la Presidenza del Consiglio dei ministri com'è noto ai individuato due ospedali di rilievo nazionale per le alte specialità
L'ospedale o complesso ospedaliero civico ben fratello dei bambini
G. Di Cristina e Maurizio Ascoli Palermo con no le emergenze l'emergenza pediatrica alla cardiologia medico chirurgica e il lì i grandi ustionati
Il complesso ospedaliero Garibaldi San Luigi Santi corro Ascoli Tomaselli di Catania con la presenza della neuro chirurgia radioterapia Longhi
La Pneumologia oncologica
In questo modo la regione siciliana viene idealmente suddivisa in due grandi bacini di utenza
La Sicilia occidentale
Alla quale sovraintende il complesso ospedaliero Civico e Benfratelli Di Palermo
Per il territorio compreso nelle province di Trapani Palermo Agrigento Caltanissetta ed Enna e la Sicilia orientale con il complesso straniero Garibaldi di Catania per il territorio compreso nelle province di Messina Siracusa l'accusa e ovviamente capanni
Come si evince chiaramente dalle alte specialità presenti al loro interno i due ospedali già costituiti in azienda non sono esaustivi del modello di funzionamento delle alte specialità
In effetti Colle talmente ai due presidi ospedalieri la legislazione in materia prevede la distribuzione delle discipline afferenti l'alta specialità anche in altre tipologie di ospedali innanzitutto gli ospedali nei quali è presente la prevalenza del triennio clinico di formazione della facoltà di Medicina e Chirurgia
E che nella nostra regione è rappresentato dall'ospedale Vittorio Emanuele di Catania i policlinici universitari
Gli ospedali di terzo livello per l'emergenza invero tu delle norme e delle funzioni ad essi affidate dalla legge regionale trenta del novantatré eh sì concorrono agli obiettivi in precedenza
Spiegati e voluti dal legislatore Singh dal secondo livello dello standard strutturali e strumentale delle strutture esistente nella nostra regioni e però si avvicina
Con difficoltà economiche ed operativo è a quello già esistente nelle regioni del centro nord
Ma la diminuzione della quota del fondo sanitario nazionale della parte di spesa del livello ospedaliero non agevola di certo il processo in atto
Si consideri peraltro come non vi sia ha fatto corrispondenza fra le discipline di alta specialità individuate con il decreto ministeriale del novantadue e le diagnosi previste dagli attuali di RG
Possiamo idealmente assimilare all'alta specialità i DRG che siano compresi nel peso medio almeno superiore a tre
Ne risulta una varietà di diagnosi distribuita genericamente in tutti i presidi ospedalieri della regione del Paese
Compresi gli ospedali e di servizi di gusto
Anche se in misura considerevolmente inferiore rispetto agli ospedali più specificamente preposti alla gestione dell'alta specialità ma che nel Paese non mostra la prevalenza di pesi medi superiori a tre
Nel loro DRG
Peraltro il valore
Economico dei singoli DRG non sufficientemente remunerativo non induce ad incentivare l'esercizio delle discipline afferenti l'alta specialità
Se dovessimo oggi discutere dello stato dell'arte non potremmo affatto sottacere come nobili e opportune intenzioni del legislatore del Governo non siano compiutamente realizzato
Questo anche perché manca nella nostri nostro la nostra organizzazione sanitaria una perfetta e ricca rete di rianimatori le alte specialità si fanno corno l'assistenza di una rianimazione postoperatoria eccellenti le nostre rianimazioni sono purtroppo piene delle emergenze non lasciano spazio per gli interventi anche in programmazione e quindi all'Inter al trattamento apposto operatori
Se dovessimo
Oggi
Verificare il rapporto tra l'alta specialità e il territorio sia nella definizione dei bacini di utenza anche nell'assetto organizzativo ci accorgiamo subito che esistono rapporti e estremamente intimi nel senso cioè che se il territorio è preposto alla gestione prevalentemente delle medie e delle basse specialità proprio adempiendo a questa funzione e lasciano lo spazio possono lasciare lo spazio agli ospedali di rilievo nazionale per le alte specialità di gestire la loro vera effettiva funzione
Sostanzialmente questa dicitur per queste alte specialità armi restano distribuite frazionate nel nostro territorio chiede scusa direttore dovremmo vedere di comprime subito molto fenicotteri che non orienta efficacemente la scelta dell'utente e che rimane libero ancora oggi di ovviamente e preferire il medico il presidio di cura che più gli aggrada noi non crediamo
Ai continui alle continue modifiche legislative noi crediamo piuttosto alla possibilità che con atti amministrativi quale può essere l'ampia delega l'esercito e l'ampia delega concessa al ministro
Dalla legge del mille novecentottantacinque e la possibilità che l'assessore alla sanità ha di incidere efficacemente con il Piano sanitario regionale anche su questa materia che possiamo rivisitare
Razionalizzare l'alta specialità che oggi non risulta pienamente realizzata secondo le buone intenzioni del legislatore grazie per l'attenzione
Grazie direttore
Io allora vorrei pregare coloro i quali interverranno dal momento che abbiamo una pluralità di voci che però sono anche numerose questo programma sarà rispettato se coloro i quali interverranno appunto di sceglieranno un argomento daranno un contributo su quell'argomento contenente l'intervento a un ritmo molto serrato pregherei di intervenire il direttore generale della azienda USL sei di Palermo dottor Giancarlo Manenti e lo pregherei in particolare di affrontare il tema che gli è stato suggeritore che mi è stato richiesto le problematiche rapporti
Nella direzione di un'azienda sanitaria in un'area metropolitana quindi i problemi attraente tipici dell'area metropolitana grazie diretto
Signor sindaco signor ministro signor Assessore alla Sanità ho pregato
Credo d'aver capito che
Un elemento essenziale dalla riforma sanitaria e credo che sia la economicità una economia quindi anche di tempo attraverso il quale io rappresenterò nella sua brevità alla centralità ed essenzialità il tema che è stato proposto
E sarò ancora più breve se faccio riferimento
Al tema patto per la salute che molto bene il bene di sentire personalmente dal Ministero quanto aveva presentato alla presenza del Capo dello Stato
Collegandolo tra l'altro con una considerazione espressa stamattina dall'Assessore alla Sanità del comune di Catania
Il concerto punto ritengo che patto per la salute
Possa raggiungere il suo momento più conclusiva e più efficace se a un certo punto unitamente all'Assessore regionale Sanità un protocollo d'intesa fatto anche con l'assessore agli enti locali
Posso venire incontro a tutte quelle che siamo problematiche per la gestione di un'azienda sanitaria
Perché problematiche vi parla
Un direttore che ha l'onore e l'onere di amministrare l'azienda più grossa ditta
Un'azienda con sette mila cinquecento dipendenti
Con quattordici quindici ospedali quattordici quindici case di cura sedici case di cura e circa duecento tre presidi sanitari a qualunque titolo deserte consultori con le molotov eccetera
Tutto questo da correlarsi necessariamente con un bilancio che quello che con delle frequenze sociale che sono quelle che sono con delle refluenze sanitarie che sono quelle che sono perché tutto questo
Perché è chiaro l'esigenza del cittadino
Oggi si chiama cliente vanno sì rispettate vanno tutelate vanno assistiti
Ma è anche vero come diceva l'onorevole Ferone che non si può fare buona sanità cercando di tagliare a destra e sinistra non facendo sanità ma allo stesso tempo dovendo assiste il cittadino con le sostanze economiche che sono quelli che sono una assistenza sanitaria nel vero senso della parola nel senso filoni nel senso più ottimale non si può
Ecco perché si parla ora da questo punto di problematiche
Perché sono delle contraddizioni in termini perché a un certo punto se si fa assistenza sanitaria così come è giusto che il cittadino
Chieda così come è giusto che il cliente pretenda sono tutte queste delle situazione che poi vanno certamente a imbattersi quando ci sarà il classico revisore dei conti che andrà a vedere se l'assistenza al cittadino è stata fatta in una maniera
Tra l'altro sono due cose che si annulla l'attrice magari torniamo un attimo al concetto della problematica della struttura sanitaria cittadina
Facciamo riferimento non peraltro perché io porto all'attenzione la mia zia
Un'azienda che viene a essere la sintesi di ben quattordici usura
E io sono dell'avviso che ogni uso da una sua cultura
Una una una sua configurazione territoriale una sua configurazione religiosa una sua considerazione sociale ben diversa dalle altre è chiaro che si viene necessariamente ad aprire o inasprire un certo tipo di contenzioso perché è chiaro che sta in un'isola non vuole venire assolutamente città che sta in montagna non vuole stare
Non vuole non vuole venire necessariamente città e qui si aprono tutte questo tipo di controversie per cui mi sembra più che giusto
Applaudo con piacere al concetto di Federsanità e ANCI quando attraverso la Conferenza dei Sindaci si vendono a studiare e a risolvere insieme questi problemi io concordo perfettamente che il sindaco a il dovere di verificare l'attività del direttore generale
Ma sono personalmente convinto che anziché fare una verifica successiva la verifica potrebbe essere già un fatto positivo se si arriva alla verifica quando direttore generale sindaco sin dal primo momento lavoro insieme per poter raggiungere questo risultato
Oltre il bene di poter agire così nella mia città appare da una conferenza dei sindaci costantemente presente in perfetta sintonia con il lavoro che fa il direttore generale certamente far raggiunge dei non dico dei delle sì delle dei risultati ottimali perché chiaro
Non è mai perfetto pure ma è ottimo ma certamente il ritmo otto più rispondente alle esigenze del cittadino molto più rispondente a quel tipo di programmazione che è necessario fare per venire incontro sia le esigenze sociali
Sia le esigenze territoriali sia le esigenze sanitarie sì a qualunque tipo di esigenza
Però è chiaro un'altra considerazione che va fatta proprio perché plaudo sempre all'iniziativa del sindaco o della conferenza dei sindaci ottimizzare le risorse si dice è un termine molto bene
Ottimizzare risorse significa anche non penalizzare nessuno se vogliamo essere fra
E allora una sorta di razionalizzazione perché questo è il terzo sì in termini sanitari si in termini sociali
Deve necessariamente attraverso una inversione di tendenza culturale da parte di chi è di chi è preposto all'attività sociale ecco perché signor assessore alla sanità io parlo di un protocollo d'intesa anche con l'assessore regionale agli enti locali
Può venire incontro a quella sorta di penalizzazione perché chi è abituato a un certo tipo di sistema un certo tipo di convalida è chiaro dovendo subire il fascino del terminal razionalizzazione trovando troverà necessariamente poco spazio per un certo tipo di bene comunque sia contro l'Alessandria
Il salto di qualità tuffarsi benissimo
E in questo caso la rotula razionalizzazione avrà un senso sia questo tipo di razionalizzazione il sindaco e presso il presidente alla conferenza dei sindaci possano realmente portare avanti
Questo momento che non è soltanto un fatto che riguarda l'ospedale non è soltanto un fatto che riguarda il poliambulatorio non è soltanto un fatto che riguarda il consultorio è un fatto che riguarda ancora igiene pubblica un patria riguardante la veterinaria
Un fatto che riguarda anche la forma scelta eccetera
Io sono
Innamorato
Di questo concetto di sinergia commessi
Probabilmente perché ho fatto al passato anche l'amministratore
Dei comuni esso delle Simone su come pesa e quanto pesi sul sindaco
Molte volte una in attività o una risposta inadeguata del cittadino
Per cui faccio appello al di là dei problemi di natura economico-finanziaria che sono certamente essenziale di primo piano perché ci permettiamo discute in altra sede che faccio appello anche al signor Assessore già la sanità che nella definizione finalmente del piano sanitario regionale
E che sia un fatto presto
Conclusosi onde evitare che quando il Piano sanitario regionale dovesse concludersi già quello stralcio di piano che sto già approvato possa essere già talmente superato per cui lo stesso piano potreste già addirittura una sorte non dico di fallimento ma certamente di un piano o di un patto per la salute non più rispondente alle nostre esigenze in queste piccole considerazione alla mia attenzione grazie grazie
Adesso sentiamo la voce di del vicepresidente di uno dei due vicepresidenti Federsanità Anci nazionale che è anche direttore generale del Policlinico Umberto primo di Roma il dottor Riccardo Fatarella credo che abbia qualcosa da raccontarci in particolare vorremmo capire anche la funzione del direttore generale nel governo di questo complessa fase di cambiamento prego di oltre che a ringraziare il ministro e il sindaco
Bianco il ministro Bindi pure dire che anch'io vorrei capire con una battuta qual è la funzione del direttore generale un policlinico universitario e del lavoro di questo periodo ma a parte le battute io devo dire grazie sentitamente al al ministro per lo sforzo che ha profuso per arrivare d'intesa col Parlamento all'approvazione della legge delega
Ne avevamo bisogno
Abbiamo finalmente uno strumento ci attendono molti mesi alcuni mesi di lavoro intensissimo duranti i quali dovremo sostanzialmente consolidare i risultati positivi che abbiamo raggiunto perché io credo che risultati positivi ci siano nel per quanto riguarda e relativamente all'applicazione della cinquecentodue e cinquecentodiciassette e nello stesso tempo correggere
I limiti che quella esperienze quell'impostazione a indotto
Io devo riflettere farò lo farò brevemente sul strumento azienda
Dico strumento azienda perché pure essendo un aziendalista convinto se non altro per esperienza professionale prima di fare questo lavoro e quando finirò questo lavoro continuerò e tornerò a lavorare nell'impresa
E questo è una previsione facile per chi fa il mio mestiere che prevede una transitorietà negli impegni non una permanenza a vita nelle posizioni dicevo sono pure essendo un aziendalista convinto ritengo che noi dovremo
Nonna farci abbindolare non avere Harry non fare errori e ritenere l'azienda esclusivamente uno strumento di una politica sanitaria
Forse delle volte nel passato nel recente passato abbiamo un po'confusa abbiamo in creduto che l'azienda fosse un fine
E il nostro operato aziende uno strumento per raggiungere un miglioramento dei livelli di salute un miglioramento dei livelli di conforto e di assistenza e non è un fine in sé o non è un fine per se stesso
L'azienda peraltro si è posta come esigenza in quanto non abbiamo trovato ci siamo trovati di fronte a un problema di compatibilità tra l'etica e l'economia dirò per slogan mi rendo conto della limitazione di questi tipi di ragionamenti
E quindi abbiamo dovuto invito a individuare qualche cosa che superasse il modello precedente e abbiamo imboccato questa strada ripeto con qualche risultato adesso vorrei dare fare una riflessione sulla sul il futuro il percorso prossimo
Prima dobbiamo cominciare a distinguere con più nettezza tra aziende USA le aziende ospedaliere aziende Policlinico e e IRCCS
Hanno due missioni diversa non lo stesso iniziata lo stesso primo nome la prima parola uguale ma hanno finalità immissione diverso le aziende sanitarie locali o aziende uso che dir si voglia
O aziende a usura come in qualche parte del Paese sono state chiamate hanno una funzione di tutela
Della salute dei cittadini di quel territorio sulla base dei programmi che le regioni il ministero d'intesa con i Comuni determinano per quel che riguarda appunto i livelli di tutela
E quindi hanno una funzione di intermediazione tra un programma regionale e la capacità di operatività di quel programma in un territorio definito le aziende ospedaliere i policlinici universitari gli IRCCS differenti l'uno dall'altra hanno un'altra funzione
Hanno una funzione di erogazione delle prestazioni e quindi anche il compito e il dovere il lavoro del direttore generale totalmente diverso se si trova nella posizione di direttore generale di un'azienda territoriale o di direttore generale di un'azienda ospedaliera
O di un'azienda erogatrice in senso lato
Nel primo caso dicevo prevalgono le funzioni di programmazione tutela di raccordo con le comunità locali
Di stretta collaborazione con il livello regionale non di collaborazione credi promanazione perché anche qui dobbiamo essere chiari su chi sta sopra scusate la brutalità dell'espressione
Tra chi sta sopra e chi sta sotto
Il livello regionale livello politico e la programmazione determinano obiettivi risorse vincoli i direttori generali delle aziende territoriali devono realizzare sulla base di quegli obiettivi risorse vincoli gli obiettivi medesimo
Le aziende ospedaliere gli anziani politici invece hanno un altro compito diverso l'uno tra le altre ma diciamo che in questa fase possiamo dire con compito di ottimizzazione lo diceva il collega che aveva parlato prima di ottimizzazione dell'uso delle risorse anche i sistemi di finanziamento sono e saranno diversi
Allora a questo punto l'invito che io faccio al ministro a me stesso a tutti noi e quello di correggere alcuni limiti che hanno avuto le aziende ospedaliere fino almeno alcune aziende ospedaliere primo il gigantismo
Non ha più senso scientifico
Avere aziende di due mila posti letto o più due mila o più posti letto c'è la letteratura internazionale concorde nel ritenere che un ospedale moderno per i prossimi anni proiettato nel futuro che guarda avanti e non indietro più di sette ottocento posti novecento posti letto non ha senso che abbia e quindi abbiamo un problema di suddivisione di spacchettamento di articolazione di questi mostri che sono ospedali come quello che attualmente a ministro
Ospedali di due mila letti sono realtà talmente complesse che sono fuori dal controllo possibile
Quindi il primo problema e il gigantismo secondo problema bisogna lavorare di più per fare in modo che le aziende ospedaliere siano tra loro messe in rete
Tra loro messe in Rete per evitare non la competizione che a me piace nel
Intesa come confronto tra chi vuole eccellere
Ma per evitare le duplicazioni e la guerra ribasso che a me non piace e mi sembra uno spreco delle risorse dei cittadini che noi amministriamo
Terzo le aziende ospedaliere devono lavorare di più di una proiezione sul territorio non possono pensare di essere avulse dal contesto territoriale nelle quali gli eventi le hanno posizionate
Il che vuol dire costruire sistemi di rapporto tra aziende e territori
Da questo punto di vista mi pare che il dibattito sia ancora un pochino fermo
Cosa mentre siamo ormai abbastanza tutti d'accordo sulla necessità di recuperare a livello di programmazione non gestione ma se continueremo a fare questo distinguo comincia a essere sospettoso
Il ruolo dei Comuni nei rapporti con le aziende territoriali non abbiamo ancora fatto molto per non dire abbiamo fatto abbastanza poco nel recuperare il rapporto tra aziende ospedaliere e territori inteso in senso istituzionale
E questo è un problema che noi dovremmo affrontare nel prossimi mesi e settimane perché non è tollerabile che ci siano aziende che non non fanno riferimento a nessun altro che a se stessi
O quasi
In ultimo non posso esimermi da dire due cose sui policlinici universitari
Da questo punto di vista sono particolarmente contento anche se il motivo per cui è stato introdotto l'articolo sei nella legge delega forse non era dei insomma
è stato un po'forzato dagli eventi recenti di qualche mese fa che hanno travolto il Policlinico Umberto primo di Roma ma non solo al Policlinico Umberto primo di Roma
Che hanno evidenziato quegli eventi la crisi di quel modello gestionale dimensionale culturale
Allora l'articolo sei individua la necessità di emanare in tre in un anno forse un tempo lungo forse un po'troppo lungo speriamo di riuscire a fare un po'prima onorevole ministro
In un anno dicevo emanare norme per ridefinire la natura giuridica quindi la missione metterla con meglio a fuoco del e i rapporti tra sistema universitario sistema sanitario e regioni
Perché non abbiamo oggi dei mostri che hanno un finanziamento così poco determinato chi non è in realtà a delle strade diverse e che determina una grande fatica io credo che noi dovremmo ribadire che le aziende policlinico sono e dovranno essere aziende miste come in qualche modo sì paventa si ipotizza nella delega che dovranno essere aziende autonome ma saldamente in mano a una logica universitaria per quanto riguarda la finalità e gli obiettivi che non sono solo quelli assistenziali non possiamo perdere questo valore
Nei policlinici universitari i prodotti chiamiamoli così sono almeno tre
Il prodotto di formazione dei medici il prodotto medici e specializzandi e diplomi universitari che insomma di formazione professionale il prodotto della ricerca e il prodotto dell'assistenza
E quindi di fronte a una missione che così articolata occorre individuare dei modelli organizzativi articolati e complessi
Modello misto che sembra qua individuarsi può essere un percorso da individuare ed approfondire
Così come peraltro dobbiamo ribadire il valore della no profit sulla per quanto riguarda i policlinici
Io non non sono alieno a individuare a prospettare ipotesi di collaborazione pubblico privato nella gestione della ricerca anzi ritengo questo una frontiera alla quale il nostro Paese non può non può più non confrontarsi un argomento col quale il nostro Paese non può più evitare di confrontarsi
Però non vorrei che noi facessimo nell'ambito della riforma dei policlinici perdessimo di vista il fatto che non essere strutture saldamente ancorate a una logica pubblica perché pubblica e la loro
Finalità
Che al momento non si intende mettere in discussione perché vorrebbe dire mettere in discussione la finalità dell'università e mi pare che è un argomento che ci porterebbe troppo lontani
Peraltro i modelli organizzativi e funzionali una volta che Chiara la missione particolare dei policlinici non essere modelli organizzativi e funzionali
Efficienti efficaci
Chiari e pertanto per esempio non possono essere troppo diversi da modelli organizzativi di una buona azienda ospedaliera modernamente organizzate se pur con i modelli diversi e innovativi per quanto riguarda l'articolazione interna di tipo dipartimentale
Da ultimo
Da ultimo
Un altro degli argomenti con quali lavoreremo molto
In particolare il ministro il Governo il Parlamento ma credo che tutti noi che lavoriamo in questo settore sarà il problema del rapporto di lavoro della classe medica con le nostre strutture
Bene io sono un moderato tendenzialmente su queste vicende però ritengo che non possiamo più andare avanti in una situazione di tale incertezza quale quello attuale
Non so se sarà utile arrivare gradualmente ama esclusività di rapporto piuttosto che in maniera drastica questo non lo so è un'arma materia più complessa certo e dovremmo arrivare a una chiarezza nei rapporti tra datore di lavoro e operatori
Tra aziende sanitarie sistema sanitario aziende universitarie e operatori che ivi lavorano finché non arriveremo a questo ride manterremo nel nostro sistema uno livello di tale incertezza da non riuscire poi a governarlo
Forse anche individuando nuovi modelli di rapporto
Non vorrei anticipare ma non mi scandalizzerei se ipotizzassimo rapporti tipo Consultant come vengono definiti
Nei Paesi anglosassoni nordamericani rapporti di tipo di consulenza per coloro che non hanno più interesse a rimanere a tempo pieno nella struttura possiamo studiarli ci sono un po'cheap sono ovviamente delle controindicazioni ma possiamo lavorare su questo
Fatto è che non possiamo rimanere come siamo oggi
Da ultimo un invito cerchiamo di dare al sistema una maggiore stabilità
Però cerchiamo nel dare più stabilità al sistema sanitario di individuare nella stabilizzazione del modello anche i meccanismi per adattarlo nel tempo senza che questo crei ogni volta una necessita di un intervento legislativo
L'asse Anita è un sistema complesso che deve poter cambiare
Giorno per giorno adeguarsi allo sviluppo scientifico allo sviluppo dei bisogni al cambiamento delle attese delle popolazioni alle differenze configurazioni territoriali un modello troppo uguale e forse un limite un modello troppo diverso e altrettanto un limite dobbiamo trovare un modo
Per trovare un equilibrio
Grazie e buon lavoro
Grazie Fatarella allora adesso vorremmo sentire prima di dare la parola al neo assessore regionale alla Sanità esperienza un'esperienza regionale a cui normalmente si guarda con grande simpatie di interesse
Non sempre naturalmente e non dappertutto l'esperienza toscano e poi dal punto di vista dei comuni
Soddisfacente adeguata ma molti in molti casi è certamente tra le più avanzate in Italia vorremmo che il dice Presidente della sesta Commissione
Presidente il presidente della Commissione sanità della Consiglio regionale della Toscana Carlo Melani ci raccontasse dell'esempio toscani in particolare con un'attenzione se possibile al rapporto di collaborazione tra regioni e comuni in materia di sanità
Sì signor Sindaco signor Ministero della Sanità anzitutto un ringraziamento per
Questo invito
E partendo proprio
Dalle considerazione che faceva prima di me
Dottor Fatarella sulla l'impegno e
Siamo la soddisfazione per il fatto che la legge delega grazie all'impegno del ministro all'impegno del Parlamento sia oggi approvata e Possa
Dare il via a una
Lavoro impegnativo per i prossimi mesi
Vorrei riferirmi anch'io a quello proprio per affrontare in maniera
Sintetiche all'esperienza che ha caratterizzato
In questo ambito la nostra regione negli ultimi anni
E in modo particolare anche negli ultimi mesi
La Regione Toscana a recentemente emanato ma legge
Con la quale ha inteso riorganizzare i propri strumenti di programmazione le procedure
E indicare alcunché alcuni elementi nella
Nella programmazione sanitaria
Forse questo è stato anche oggetto di una lunga discussione forse non avendo nemmeno una necessità assoluta nel senso che la l'ultima legge assoluta
Che
Regolava diciamo e ordinava la sanità era appunto la legge regionale quarantanove nel novantaquattro e poi nel novantacinque aveva ulteriormente
Emanato una legge relativa ai processi di organizzazione
E quindi
Ritenevamo potevamo ritenere anche che fosse quel esaustiva l'affrontare questo problema di una ulteriore riorganizzazione è dovuta a una volontà politica che vuole
Naturalmente
In pieno accordo e soprattutto con grande senso di attesa sulle novità che potranno intervenire attraverso i decreti legislativi susseguenti alla
Alla legge delega emanata dal Parlamento ma tuttavia un impegno anche di elaborazione delle regioni stesse in raccordo con il mondo delle Autonomie locali
Perché riteniamo che in questo senso possa essere possono essere fatti ulteriori passi in avanti
In modo particolare in alcuni campi
Sulla integrazione socio sanitaria
E sulla partecipazione finanziaria ovviamente non affrontata nel contesto regionale ma ovviamente dei comuni per assicurare laddove sia necessario e possibile
Livelli assistenziali aggiuntivi a quelli già codificati
La creazione di organismi di coordinamento delle strutture aziendali nell'aree metropolitane
Il potenziamento del ruolo dei Comuni e dei cittadini nella programmazione e nella valutazione dei servizi
La regolazione dei rapporti tra istituzioni sanitarie pubbliche e private nell'ambito degli obiettivi e delle finalità della programmazione regionale
Una grande attenzione al potenziamento
Devi stretti e la configurazione dei medesimi come soggetti di Budget
E coinvolgimento nell'organizzazione distrettuale a pieno titolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta
Lo sviluppo delle attività di promozione e di valutazione delle qualità dell'assistenza conforme partecipa questi elementi sono diciamo Stati in parte veramente per quanto era nelle possibilità della nostra legislazione regionale già nella legge settantadue
Trenta settembre novantotto quindi recentissima
Che e è questi contenuti sono già ampiamente confermati nella proposta di Piano sanitario novantanove due mila uno che attualmente all'attenzione del consiglio regionale della Toscana
Io vorrei qui affrontare molto brevemente due di questi aspetti che prima ricorda
Il problema della programmazione
E il raccordo con il Comune
è diciamo la Norvegia la nostra legge del novantaquattro la quarantanove introduceva Poteri dei comuni nella approvazione e nella diciamo coordinamento per quanto riguarda la programmazione locale i piani attuativi locali erano di competenza venivano approvati sulla base delle indicazioni del Piano sanitario regionale
Dai dalla conferenza dei sindaci e a quella si atteneva quelli orientamenti programmatori doveva attenersi la azienda
Sanitaria locale così come i piani attuativi ospedalieri delle aziende ospedaliere erano approvati dalla conferenza sanitaria regionale dei sindaci
E in quel senso poi venivano venivamo attuati dalle aziende ospedaliere stessi
Il punto sul quale abbiamo cercato ulteriormente di approfondire questo aspetto è la circolarità della programmazione
Cioè noi vogliamo attraverso le indicazioni della legge e possibilmente ulteriori approfondimenti
Che e vorremmo introdurre attraverso il piano e provvedimenti successivi affare della programmazione è un processo partecipativo in cui i Comuni siano pienamente coinvolti
Siano cioè alla base delle scelte di programmazione della regione cioè non sia un fatto
E si cala dall'alto Mack al quale partecipano in maniera attiva e con competenze previste dalla legge
Estremamente estremamente precoce
Il secondo punto riguarda la il potenziamento che questa nostra legge regionale ha introdotto per quanto riguarda le aziende unità sanitarie locali cioè quelle territoriali
Nelle quali le zone che già erano presenti nella precedente legislazione hanno assunto un ruolo estremamente più ampio
Io voglio dire subito che questo non significa affatto
Ne da una parte ingerenza dei Comuni nella gestione su quest'aspetto c'è una piena coincidenza di pareri fra la Regione i Comuni l'associazione dei Comuni né d'altra parte frantumazione dell'unità aziendale
Anzi significa in questo strumento ulteriormente rafforzate allargato riusciti a portare la partecipazione a portare la capacità di gestione della medicina della sanità della prevenzione sul territorio spostandolo dalla dimensione ospedaliera per quello che è necessario e possibile nella realtà attuale tra l'altro il piano sanitario la proposta
Che attualmente abbiamo all'esame a su già questa indicazione era presente nel lo scorso triennio ma anche per il prossimo triennio portiamo la spesa per il territorio
A una cifra superiore alla spesa per l'ospedale ecco è chiaro che se questa non diventa qualcosa
Che si nutre di strumenti organizzativi in cui Comuni e aziende vengono questa esperienza
Non sotto soltanto il profilo del controllore e controllato o viceversa di chi dalle indicazioni vigile subisce ma attraverso una serie di strumenti è chiaro che queste indicazioni rischiano di rimanere soltanto in diciamo generali e indicazione di programmazione l'altro punto è quello dei distretti
E cioè di una
Capacità di dare al distretto quella forza e vorrei dire quella appetibilità
E visibilità al cittadino
Per il quale purtroppo molte volte il ricorso alla struttura ospedaliera non è soltanto una necessità ma esso anche un aspetto diciamo di capacità dimostrare da parte degli operatori e delle strutture del distretto dimostrare la come dire
Come potrei dire la capacità di mostrarsi per quello che si è e per le possibilità concrete che ci sono
E tutto ciò ovviamente se il medico di medicina generale in modo singolo o associato riesce in quella realtà a compenetrare si pienamente con l'organizzazione perché con l'organizzazione della azienda nella sua dimensione distrettuale
Ecco questo diciamo sono i punti
Che sono al centro della legislazione del piano sanitario che stiamo discutendo l'altro punto è quella della integrazione sociosanitaria su cui una parola brevissimo
Se non riusciamo ad affrontare questa questione in modo noi attraverso la legge la precedente legge
Sì che purtroppo porta lo stesso numero del novantasette settantadue novantasette
E questa attuale di oggi lo abbiamo cercato di lavorare molto su questo problema soprattutto su un concetto
Che la persona non si divide in sociale e sanità
La persona è una sola e da dei bisogni e spetta Annoni
Alle istituzioni pubbliche rispondere in maniera efficiente a questo problema
Per cui il tema è quello di accordi di programma come li abbiamo chiamati tra aziende sanitarie e comuni perché ho sì
Affronti il problema del programma terapeutico individualizzato e complessivo di una certa zona o di un ceto di stretto
E poi si diano le risposte ovviamente di Bilancio che sono necessarie
Ma partendo da un programma da un accordo concordata in precedenza e che quindi porti a non dover andare il fronte incontro a quelle grossissime discrasie e anche drammi a cui ci troviamo talvolta subito per non poter fare l'intervento perché manca questo o quella parte del programma sanitario e Sofia
Ecco ancora una volta ringrazio per il vostro invito e e credo che sempre più dovremo affrontare in maniera estremamente partecipata e
Tra le esperienze regionale questi problemi perché credo che stia qui la vitalità anche per far crescere una legislazione nazionale ed esperienze all'altezza dei tempi grazie
Bene
Vorrei rivolgere un protone un saluto particolare mi dice l'onorevole se non ci sono anche alcuni direttori generali direttore regionale della sanità di alcune regioni dalla Lombardia la Basilicata
E presente alla Toscana e presente anche la presidente di Federsanità Anci del Piemonte Silvana Appiano che saluto e ringrazio
Darei per un breve saluto la parola al direttore della uso teneri Catania dottor Stancanelli e subito dopo come annunciato all'assessore regionale
Signor sindaco signor ministro della Sanità autorità l'oggetto del l'odierno convegno estremamente Valli dell'attuale la delega questa da di recente conferito dal Parlamento al governo
Dopo venti anni dalla legge ottocentotrentatré la nuova legge di delega e vedo che possa essere considerata come una prosecuzione nella una continuità dei principi ispiratori che hanno hanno recitato la legge ottocentotrentatré il tutto inquadrato nell'ottica del nuovo piano sanitario nazionale che è stato di recente presentato al quale certamente dovremmo ispirarci e nell'augurio che anche il Piano sanitario regionale Possa in tempi brevi di trovare la sua
Possa Allah tutto ha la sua luce posta nasce
Ecco io vorrei soltanto svolge delle brevissime considerazioni sulla legge delega anche buona sostanza chiama in causa tutto a tutto l'universo mondo della assistenza sanitaria mi piace ricordare alcuni punti che sono stati peraltro sufficientemente trattati il ruolo dei Comuni che certamente oggi diventano diventano delle delle nuove realtà riacquistano l'altra volta un potere che forse in passato avevano potuto attraverso la Conferenza dei Sindaci
Attraverso la la programmazione a tre sulla contrattazione con i direttori generali e un'attività che in questa realtà provinciale è stata già condotta da tempo abbiamo avuto la possibilità di misurarci
Con di confrontarci con i sindaci dei Comuni dovuto alla possibilità di raggiungere insieme gli obiettivi di concordare insieme dei programmi
E non vi nascondo che sono stati i programmi estremamente difficili sol che si consideri che nella nostra provincia abbiamo dovuto rifunzionalizzare ben sei piccoli ospedali
Sette mi correggano sì ma il settimo sostanzialmente una trasformazione da ospedale per acuti l'ospedale di Berluti agenzie
E quello che io desidero evidenziare in sembra particolarmente importante l'importanza il nuovo ruolo che si dal distretto sanitario il distretto sanitario è stato foto praticamente misconosciuto dalla legge regionale siciliano
La legge numero trenta se limitato ad indicare che il distretto unitario coincide nella prima fase con l'ambito territoriale delle soppresse Unità sanitarie locali non dice altro
Abbiamo dovuto inventarci tutto il distretto sanitario lo abbiamo fatto
Con un notevole sforzo ma certamente sarebbe auspicabile che tutta la materia venissero regolamentata in modo uniforme sul territorio regionale
Ancora e i principi che che mi ci sembra particolarmente importanti della legge di delega
I nuovi criteri di individuazione delle aziende sanitarie e se ne è già parlato certamente in Sicilia ci sono poche unità sanitarie locali molte aziende ospedaliere è successo l'inverso di quello che delle altre regioni italiane
Credo che dovremmo fare un momento di riflessione su questa situazione
Ancora
Sì si parla delle nuove regole per i direttori generali ben venga la valutazione deve essere fatta con parametri e con regole pre determinate
La nostra valutazione deve aver luogo sui risultati ottenuti
Non ci innamoriamo dei risultati di bilancio più di tanto importante erogare assistenza assistenza nel modo migliore con efficacia e con efficienza dobbiamo erogare assistenza avendo sì un occhio al bilancio ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo da fare con una utenza che certamente e bisognevole di tanto
Ancora importante della nuova legge delega la modifica del rapporto di lavoro cioè il rapporto di lavoro di stampo privatistico che si fa sempre di più affermando credo che sia un'altra conquista importante e su questa strada certamente il governo nella sua legge che nel decreto del legislativo che andrà ad emanare dirà come dovremmo comportarci
C'è anche il superamento delle convenzioni della guardia medica medicina dei servizi gli specialisti ambulatoriali interni
Nuovi rapporti che l'università ci sono tantissime cose
Ma non è certamente il momento per potere affrontare ed approfondire questi argomenti ne parleremo al momento opportuno però ecco io vorrei chiudere questo mio intervento con una considerazione che credo sia di particolare attualità
La Regione Siciliana sta vivendo un momento di particolare eccezionale delicatezza
Non si era mai verificata l'interruzione dei flussi di cassa che sta mettendo in ginocchio l'economia dell'intera regione
In particolare il comparto sanità costretto praticamente a sopravvivere con le sole quote del fondo sanitario nazionale
Nella provincia di Catania l'indotto occupazionale che ruota intorno alla sanità può realisticamente valutarsi in quasi dieci mila addetti
Lo stato di malessere degli operatori si manifesta con forme sempre più evidenti di contestazione
L'aspetto più grave e il timore che la situazione solo in tempi lunghi potrà ritornare alla normalità
Occorrono interventi decisi e tempestivi
Il nostro appello è quindi rivolto alle autorità presenti cui compete istituzionalmente di intervenire
Che per finire
Il ricorso all'esercizio provvisorio e una palla di piombo al piede dei direttori generali non possiamo fare programmazione basti considerare che nel mille novecentonovantasette il nostro bilancio abbiamo potuto conoscere l'esatta dimensione del nostro bilancio soltanto nell'aprile del mille novecentonovantotto vale a dire quattro mesi dopo la la chiusura dell'esercizio finanziario
Parlare di programmazione in queste condizioni è semplicemente utopistico
Il mio appello pressante all'autorità presenti che veramente si possa una volta tanto finire di parlare di esercizio provvisorio si possono conoscere le disponibilità i flussi di cassa in tempo utile grazie
Grazie direttore abbiamo tutti molta lato avete molto che c'era di dare il benvenuto di formulare in quest'occasione un augurio sincero è anche interessato perché non di buon lavoro alla nuovo assessore regionale alla Sanità
Quindi c'è anche molta curiosità molta attenzione per quello che l'Assessore dirà
Io voglio dire subito che però ha già maturato in questi anni una particolare competenza non solo degli e medico urologo e chirurgo ma è anche stato componente della commissione
Sanità dell'assemblea regionale quindi entra negli vorrei buon lavoro
Grazie
Delle mito rivoltomi dal responsabile della Feder
Cioè da Ranci sanità ho colto volentieri a sono qua non per dire la mia
Ma per ascoltare per capire ed se del caso poi per cercare di trasmettere al governo regionale all'Assemblea alla Commissione sanità quello che qui viene detto Dio sono fortemente convinto che da un raccordo stabile
Tra gli enti locali le istituzione periferiche e il gli amministratori della Sanità può venire un lavoro molto profitti non poteva essere diversamente Enzo Bianco ha colto
Volendo ospitare qui a Catania questo incontro il momento propizio tempestivamente non poteva essere diversamente perché così come Fini noto le sue doti di dinamismo di intraprendenza che lo hanno caratterizzato gli hanno fatto cogliere questo obiettivo per me oggi
è una giornata particolarmente importante il primo giorno da assessore alla Sanità l'ho passato qui a Catania vivendo spaccati diverso di quella che è la realtà sanitaria della nostra ragione iniziando con un incontro non programmato in Prefettura e quindi vivendo un momento oserei dire drammatico di difficoltà dove gli operatori della sanità
Privata per una serie di discrasia dovute a fatti di bilancio della Regione stanno vivendo un momento particolarmente delicato ho partecipato su invito del Magnifico Rettore stamattina alla inaugurazione di due fiore all'occhiello oserei dire due istituti
Che stamattina venivano inaugurati di che danno il segno quando la sanità funziona di quando c'è efficientismo si possono raggiunge gli obiettivi così ragguardevole partecipò stasera qui lo voglio ribadire in termine di uditore
Attento spero per capire fino in fondo quello che deve essere il mio credo in cui nelle prossime settimane
E in discussione in Commissione sanità il piano sanitario regionale Dio per due ordini di motivi dico che non lo ritiro uno perché bisogna far sì che non si perda ulteriormente
E in commissione Lisippo discutere emendare confrontare ascoltare
Le parti ascoltare
Di rappresentanze delle categorie la Federal Cesa metà sarà certamente una interlocuzione avrà una interlocuzione ritengo anche privi a Lecce per quello che qui è stato detto che io con delitto l'altro motivo
Forse meno nobile ma anche per raccogliere un invito del ministro a far sì che ci sia continuità amministrativa e siccome ogni volta che viene ritirato poi presentato un piano sanitario regionale c'è crisi di governo e cade l'assessore io questo rischio non lo voglio voglio influire
Sette sette le dire sette presentazione poi sette assessore che ad Udine non si vedeva il piano sanitario si discute dalla prossima settimana in Commissione sanità e poi sarà lì eventualmente ripeto emendate aggiustato e poi anche in aula
è un momento
Diciamo fecondo che si sta vivendo la Regione ha fatto alcuni passi in tal senso la riordinarle ordine alla rete ospedaliera già è andato fatto già da due anni in via di realizzazione direttore regionale già con le piante organiche in parte lo lo stanno attuando è stato già un primo passo verso quello che e qui è stato detto verso la
L'assistenza che va verso il la prevenzione da un lato in tutte le sue accezioni sul territorio sul sulla sulla alimentazione sull'ambiente
Sulla terapia quindi della ospedalizzazione sulla riabilitazione Queen nel versante poi della dell'assistenza dopo dopo la malattia nel versante del degli anziani e quindi sono stati previsti
Numerosi presidi di lungodegenza che con le piante organiche che stanno per essere attuate già approvata e stanno per essere attuate troveranno accoglimento
E in tal senso è andato anche il l'approvazione del piano di riordino della Psichiatria che anche qui obbedisce alloggi che di deospedalizzazione di assistenza di integrazione
Del degli ammalati psichiatrici questo
Già sono i primi passi che in questi due anni la regione siciliana affatto vanno ritengo nel senso che qui si oggi è stato ribatte
Io sono convinto che se il raccordo tra i direttori generali che hanno in questi due anni acquisito esperienze nate per tutti confrontandosi da pionieri con le difficoltà immani
Dovendo applicare in un sottorete che il delicatissimo quello come quello della sanità le regole della economia spesso difficile stabilire dove finisce
Un dove il limite è molto molto sottile tra il dovere revocare un servizio indispensabile laddove per risparmiare spesso non si coniugano non è stato facile
Mettere riparo ad esagerazione o anche spesso sprechi che erano state perpetrate nel mondo della sanità sull'onda sulla scorta della esigenza di assistere
I malati la salute al primo posto la salute dell'uomo l'uomo si erano obiettivamente
Raggiunti livelli di esagerazione in alcune esattore notevole dover porre rimedio dover tornare indietro dover tagliare ospedale reparti non è certo una cosa né facile né popolare pende alloro la mia personale solidarietà ora anche nella veste di assessore alla sanità questo lo hanno fatto hanno saputo interpretare questo ruolo difficile di risparmiatori dall'altro di erogatori di servizi
Indispensabile
Bene allora questa loro professionalità se oggi la confronti a
Con i sindaci coglie l'amministratore con le organizzazioni dei sindaci e degli amministratori e quindi della vostra organizzazione della Federagenti allora qui possiamo in un momento di legge belle che di decreti che se
Apprestano essere emanati allora possiamo andare avanti nel senso della qui espresso di una
De ospedalizzazione di un'assistenza a caso sul territorio nel senso del miglioramenti dei
Dei servizi domiciliare della prevenzione dell'assistenza della riabilitazione a domicilio che non obbediscono solo alloggi che di risparmio ma soprattutto
Obbediscono a logiche della valorizzazione delle sommarie
L'azienda e un momento di sintesi la l'aziendalizzazione di cui si parla che spesso magari ha raggiunto livelli di tecnicismo e di forse esasperato dove magari certe volte si è stati costretti ad accantonare qui correttivi che vanno apportate quello che è il vero obiettivo che assistere l'uomo nella nel nel momento del bisogno di me nella malattia ma dovrebbe essere e ci sono i presupposti perché oggi lo diventi dal confronto ripeto
Della del del sanità incide in senso lato Queen del direttore dell'assessorato del ministero con con gli amministratori e gli enti locali che diventi veramente l'azienda quel momento di sintesi
Tra il dovere del dell'assistenza quindi in senso lato et la esigenza di razionalizzare la spesa
E le risorse io mi chiudo
Già da da lunedì cercherò di capire
Quelli che sono i problemi più scottante cercare di
Dare risposte immediate che vanno date ma da subito
Dopo un primo incontro con il direttore regimi in generale che qui molti sono presente che saluto intanto e ringrazio per quello che stanno facendo che hanno fatto finora
Cercherò di incontrare sulle prime per prime di rappresentanza e lo diceva presidente regionale della Farhad era già salita per vedere di proporre di apportare quei correttivi al piano sanitario
Qualora sereni intravvedono necessità che giace in commissione sanità con questo intendimento io vi ringrazio vi auguro un buon lavoro spero che da questo incontro possano nascere
Proficue obiettiva interessi grazie
Grazie onorevole Sanza dello e rinnovo gli auguri di buon lavoro
Io credo
Caro ministro che ci siano oggi tutte le condizioni per potere dire
Che il sistema sanitario
Nazionale abbia una buona opportunità da cogliere
Innanzitutto grazie alla tua conferma alla guida del Ministero della Sanità
Si apre si conferma in questa così dedicata parte della vita del sistema Italia una fase di stabilità
Che già di per sé a naturalmente un valore positivo
Come è evidente tutti sappiamo che cosa significa
Io vorrei citare per tutti l'esempio
Del ministero di Grazia e Giustizia
Da quando sono sindaco di Catania eletto dire
Di grazia e giustizia ben otto ministri
E naturalmente come dire la fase di instabilità poi a livello regionale ha determinato per noi una gravissima difficoltà
Non c'è nessun processo riformatore che si può portare a casa seriamente se non c'è una fase di stabilità
Il fatto che il ministro della Sanità abbia avuto due anni e mezzo di lavoro serio duro difficile e abbia una prospettiva di completare tendenzialmente con un discorso di legislatura come dovrebbe essere la regola il governo il presidio con un progetto riformatore di un settore così delicato e certamente già un valore positivo
Apprendiamo con piacere noi siciliani ma credo che faccia piacere a tutti che avendo l'assessore regionale comunicato che non intende ritirare il piano sanitario regionale
Ma soltanto emendarlo in corso d'opera si apre anche per lui una prospettiva di stabilità e naturalmente ci riempie di gioia
Una doppia stabilita nazionale regionale per noi ha un valore naturalmente decisi ma c'è soprattutto una un'opportunità che noi voi sembra di poter cogliere ed è quella che nel complesso oggi come dire ci sono già una serie di elementi di riforma realizzati o avviati che ci fanno particolarmente piacere innanzitutto nel comparto generale della pubblica amministrazione
In cui poi si inserisce il comparto della sanità
E sono naturalmente la normativa è il rinnovo che riguarda il ruolo del dipendente della pubblica amministrazione
La battiti i tre provvedimenti Bassanini sono stati molto prolifici Bassanini uno due e adesso anche terzo che naturalmente vi riguarda più direttamente ma che certamente comportano delle importanti innovazioni anche in questo comparto
La riforma dell'ordinamento delle Autonomie locali in parte toccata dal dalle leggi Bassanini e in parte naturalmente dalla riforma cosiddetta Napolitano Vigneri che dovrebbe rapidamente essere approvata anche in seconda lettura
Dalla dalla Camera per poi ritornare pelle ulteriori definitive modifiche alla al Senato
Nella sanità nel mondo della sanità certamente il momento di presentazione di un programma di ampio respiro di un programma di riforma
Siamo ha avuto quest'anno il suo momento Glucon la presentazione
Nella primavera di quest'anno alloro Sala del l'autore lo stenditoi al collegio di San Michele del piano sanitario nazionale dove sono ricomprese non c'è dubbio alcuno alcune delle linee di profonda riforma della sanità e io le voglio sottolineare
Quali sono queste linee perché naturalmente in parte S
Comportano problemi ricerche di nuovi equilibri naturalmente
Incontro resistenze gli ostacoli come naturale ma io credo nel complesso presentano un mondo della sanità che in grado questa è la missione mi è parso ministro di potere riconoscere una parola nel tuo disegno riformatore questo riportare il malato al centro della sanità
Perché questa era la cosa che lungo la strada a un certo punto si era un po'perduta
A furia di andare a guardare gli scontri a difesa di posizioni anche legittime qualche volta corporative di un settore all'altro ci si era dimenticato che poi la sanità ha una ragion d'essere se e in quanto è funzionale rispetto al malato
Così come la stessa cosa era accaduta nella scuola né più e né meno si erano dimenticati dal mondo della scuola che c'era un ente una entità rispetto alla quale la scuola era costruita che era il bambino lo studente
E la scuola sembrava essere un problema soltanto di determinare quali devono essere gli equilibri di potere
Allora in questo ambito mi sembra che alcune cose importanti siano nel piano affermate e mi sembra di poter dire che su alcune di queste ci si muove o ci si comincia a muovere con coerenza di comportamenti
La prima cosa che mi pare importante
In questo patto della sanità che si comincia a profilare rafforzare l'autonomia decisionale degli utenti
Questo significa mettere il malato al centro in primo luogo consentirgli di potere
Nel momento di una malattia e consentitemi di dire in particolare nel momento di una malattia grave
Di poter avere tutte le informazioni che gli consentono di lottare una scelta lucida sulle modalità con la quale egli dovrà affrontare egli la sua famiglia dovrà affrontare il momento delicate qualche volta disperato della sua malattia
Molti di noi io stesso affrontato attualmente come naturale della vita
Più direttamente o meno direttamente questo difficile momento
Posso dirvi per esperienza diretta e vissuta in modo drammatico che certamente il momento decisivo dal quale può dipendere la serenità di una famiglia la vita di una persona
Metterlo in condizione di poter assumere consapevolmente una scelta che abbia tutti gli elementi di formazione i pro e i contro senza scartare a priori nulla
Certo senza fare innamorare coloro i quali
Sono convinti di dovere prendere questi viaggi disperati della speranza cosiddetti che spesso della speranza non solo ma lautamente anche consentendo a chi ritiene di potere affrontare un'altra condizione no
In modo più con più probabilità di successo quello che è un'avventura di poterlo fare in un modo ripeto però consapevole
Promuovere l'uso appropriato dei servizi sanitari non ho bisogno che aggiungere molto rispetto a questo
Diminuire attenuare quelle che ancora oggi ci sono solo le diseguaglianze nei confronti della salute
Questo è un altro dei grandi obiettivi del patto per la sanità rispetta una tematica comune dalla salute un eccesso di diseguaglianza o un diseguaglianza marcata naturalmente non ha nessuna da John dev'essere questa è una delle scelte di fondo dire i propri ideali di questo governo e di questa maggioranza che vanno francamente difese il modo assoluto
C'è in in questo in questo patto per la sanità una cosa che mi ha molto colpito e mi ha positivamente colpito e della voglia di anticipare il terreno e il luogo dello scontro lo scopo lo dello sconto secondo questa impostazione della sanità non è più quello della malattia nella fase o non vuole essere soprattutto e malattia si tenda si e si tende di enfatizzare di sottolineare la fase della
Diciamo prevenzione in qualche misura con comportamenti
E stili di vita
Della quale tra l'altro in altri Paesi che sono un po'più avanti rispetto a noi si è fatto in questi anni largo uso e quindi tutto quello che riguarda la prevenzione tutto quello che riguarda l'educazione alimentare tutto quello che riguarda in ogni caso l'ecologia ed ambiente la tossicità dei posti di lavoro eccetera eccetera
Un altro obiettivo è aiutare a convivere attivamente con la cronicità
Qui andiamo in quel comparto che cessa di essere sanitario ed è sempre di più prettamente di carattere sociale e apre il le norme terreno di una collaborazione stretta e intensa tra coloro i quali presidiano l'elemento sanitarie coloro i quali cioè gli enti locali in particolare hanno il presidio viceversa degli aspetti degli aspetti sociali
Rilanciare la ricerca la ricerca seria
Ricerca naturalmente anche innovativa anche dirompente ma una ricerca seria che accerti la tua mente le valutazioni degli standard più qualificati nazionali e internazionali
Investire infine nelle risorse umane e nella qualità del sistema la parola qualità la con la risorsa umana e naturalmente di grande rilievo ed importanza tutto questo signor ministro noi siamo convinti che non si possa fare
Con i fichi secchi
Perché parte si può naturalmente risparmiare si deve risparmiare colpi d'interesse in parte se il sistema Italia desidera al avere una quale una salita di qualità la ricerca e la prevenzione e tutto questo deve naturalmente investire
Io credo che il complesso di un obiettivo così di sistema comporti per il Paese sulla necessità di considerare questo settore come quello della scuola e dell'università in genere un settore decisivo in cui si misura la capacità di un sistema promette di definirsi in qualche modo civile
Alcune di queste cose avranno di qui a poco tempo e in parte hanno già la possibilità di camminare su gambe più spedite grazie alla legge delega per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale
Il fatto che sia stata provata questa legge deve aver fatto che entro sei mesi
Il governo sentita la Conferenza unificata sentita
Il Parlamento per quanto riguarda un complesso di norme per quanto riguarda altre norme per un periodo un po'più lungo
Possedeva affrontare alcune questioni che sono importantissime per tutto quello di cui abbiamo parlato cioè senza questa riforma del servizio sanitario nazionale il piano sanitario rischia di essere naturalmente in larga misura o in qualche misura una affermazione
Di principio
Naturalmente è una cosa di e queste già acquisito
Perché sei mesi sono naturalmente il tempo necessario per fare un lavoro serio il ministro si è impegnato lo ha detto più volte
Intende fare questa riforma l'avete ascoltando sentendo tutti a sua stessa presenza oggi qui a Catania la sua disponibilità di sentire le istanze regionali
Quella degli operatori sanitari quelle dei manager della sanità quella degli enti locali conferma questa disponibilità noi ministro siamo disponibili attualmente come ANCI come Federsanità a continuare a collaborare per la ricerca di un equilibrio di grande rilievo di grande importanza io affronto subito la questione che normalmente la più controversa questo conflitto ipotetico qualche volta reale tra regione o regioni non mi riferisco evidentemente soltanto alla Sicilia e comuni in materia di sanità non c'è nessuna maggiore di conflitto solo che notoriamente passiamo tutti dalla logica della affermazione dello spazio che bisogna avere del potere che bisogna avere della competenza che genera alla materia della collaborazione
Io credo che nella realtà catanese i direttori lo potranno confermare tutti senza eccezione alcuna si è determinata in questa città dalla usa il dall'AUSL alle aziende alle aziende ospedaliere un clima naturalmente di buona collaborazione che diciamo ha determinato una ricerca l'altra metà in mezzo a mille difficoltà sempre di più di linee di un possibile sviluppo e crescita
La stessa cosa mi dicono per quanto riguarda altre realtà della nostra Sicilia certo c'è un momento di maggiore sofferenza per quanto riguarda le realtà dei piccoli comuni
In particolare dove naturalmente lo strumento soprattutto in grandi Province
Della conferenza non sempre riesce a essere uno strumento utile per potere funzionare in modo adeguato soprattutto ripeto in una grande realtà provinciale il tema della coincidenza
Della dell'ambito sanitario con la Provincia è un tema delicato me ne rendo perfettamente conto
Mi rendo conto che un tema delicatissimo per le regioni
Però certo non c'è dubbio alcuno che non sempre l'ambito ottimale per il coordinamento di attività sanitarie coincide con le Province laddove soprattutto in alcune regioni le province sono a volte altri grandissime e a volte sono piccolissime
La provincia di Catania o quella di Palermo non sono la Provincia di Enna con tutto il rispetto alla talmente che ho tratto suonato in quella provincia quindi ma è naturale che si tratta di ambiti sia come quantità di popolazione sia quanto come complessità di questioni ovviamente diverse bisogna avere probabilmente il coraggio io spero che gli assessori regionali
Ce l'abbiano gradatamente di andare a costruire una dimensione naturalmente che corrisponda logiche più funzionali piuttosto che a logiche di confini di carattere
Amministrativo
Ecco queste sono nato avete alcune delle cose che andranno affrontate nelle prossime settimane nei prossimi mesi si tratta di trovare un equilibrio portare le strutture ospedaliere e quelle universitarie
Dove anche lì ogni tanto c'è qualche ragione di conflitto che può essere superato
Nel mondo della sanità io credo che bisogna dire che la gestione complessiva nella sua fase naturalmente di alta pianificazione di decidere dove allocare le risorse come utilizzarle con quale priorità e l'attività di controllo e di coordinamento non può che essere ovviamente di livello regionale
La gestione non può che essere affidata alla esclusiva competenza senza interferenze delle strutture di carattere manageriale quindi dei direttori e dei direttori sanitari per la parte di loro competenza
I sindaci devono avere una funzione altamente importante perché da un canto sono considerati dai cittadini comunque responsabili nella sanità
Perché se c'è qualcosa che non funziona nel pronto soccorso di un ospedale di Caltagirone certamente Marilena Samperi è la prima a cui la gente si va a rivolgere anche se non ha competenza specifica in questo specifico To ambito quindi c'è un problema di coordinamento
Tra il resto degli interventi ho pensato soltanto l'Inter e di pianificazione urbanistica di realizzazione fare un meraviglioso ospedale poi non dotarlo dei collegamenti con il resto dalla città significa fare nulla praticamente o fare un floppy mattone allora si tratta di mettere tutto questo in condizione di potersi integrare in Sicilia assessore troverai e avremo modo di approfondirlo Colaci sanità delle buone proposte in quest'ambito quelle relative alla voglia di far partecipare i sindaci alla fase di pianificazione regionale tramite la Consulta regionale della sanità composta dai direttori delle aziende e dai diretti belle del conferenze dei sindaci in modo che si possa realizzare un una collaborazione di questo tipo la stessa struttura andrebbe prevista in qualche misura a livello a livello provinciale mi pare che le assicurazioni che hai dato circa la volontà di tenere aperto un rapporto così stretto intenso anche qui in Sicilia sono particolarmente positivo ecco perché per queste ragioni io credo di potere dire che
Superata una fase che è stata certamente lunga tormentata e difficile si apre se ciascuno saprà fare la sua parte sino in fondo
Se prima di chiedere agli altri quello che devono fare farà la sua parte si apre per la sanità forse un momento in cui si può vedere di riconciliare un più reperto un più equilibrato rapporto e soprattutto alla fine di tutto questo
Avremo realizzato caro ministro per questo gli facciamo gli auguri e ti ringraziamo una vera riforma avere riportato il malato il cittadino al centro della sanità grazie di cuore
Prego allora il ministro Rosi Bindi di prendere la parola ringraziandolo ancora una volta per la sua attenta partecipazione ai nostri lavori che naturalmente proseguiranno prego
Sono circa due anni che
Si parla di questa delega di riforma generale servizio sanitario nazionale
Fino al punto che
Prima della sua approvazione del gruppo circa tredici mesi di lavoro parlamentare
Ormai c'era serpeggiava una certa rassegnazione sul fatto che il questa fosse diventata un esercitazione intellettuale tra noi che
Avevamo voluto queste abbiamo voluto in questo processo precetto di riforma
Basterebbe pensare che
La Regione Toscana si è sentita
In dovere di anticipare in qualche modo perché
Arriva o non arriva questa delle
Ecco io sono contenta oggi di fare il primo convegno dopo l'approvazione della delega queste questo è il primo convegno che si fa
Avendo tra le mani lo strumento e non avendo soltanto il desiderio dello strumento ecco quindi questo credo che sia
La prima sottolineatura che Chicchirichì
Va fatta e questa la faccio per rendere
Concreto il ringraziamento a a all'ANCI al suo presidente e a Federsanità e alla sua presidenza
Credo simbolicamente molto importante che il primo convegno del ha delega approvata venga organizzato
Da quell'associazione che
L'ha chiesta subito una riforma del sistema sanitario
Credo che
Corresse nel mese di
Forse di di giugno del mille novecentonovantasei quando facemmo un primo incontro con Federsanità nella sede dell'ANCI rally incominciamo a pensare alla necessità di mettere mano ad un progetto di riforma che poi naturalmente come sempre succede quando il cantiere si tengono molte aperti
Le cose crescono siamo partiti con un
Con un progetto meno ambizioso di quello che poi
Contenuto in in questa legge e ora ci troviamo
A dover concretizzare un lavoro che sarà sicuramente molto impegnativo
Quindi io vi ringrazio davvero molto so di dare fare un ringraziamento che appunto non è affatto formale
E so anche di poter contare sull'aiuto nei prossimi mesi
Abbiamo davanti a noi un anno di lavoro molto molto impegnativo
Se immessi per
La delega di riforma della cinquecentodue
Un anno
Per la delega per la riforma dei rapporti sanità e università
Nove emessi per la riforma del sistema assistenziale penitenziario
E qualcosa più di un anno per un testo unico delle leggi sanitarie che non sarà una semplice redazione delle norme
A che ci consentirà poi di apportare anche quelle eventuali ulteriori modifiche
Nel ridare organicità e sistematicità
Alla alla legislazione italiana in materia sanitaria di cui credo tutti noi avvertiamo una grande necessità
è un lavoro impegnativo perché vogliamo
Onorare
Con un duplice sentimento e una duplice intenzione
Una è quella sicuramente di rispettare
La volontà politica che ci ha portati a fare queste scelte
Non è neutrale questa delega non
Nessuno
Nessuno vuole da questo punto di vista difendersi ecco io
So che
Ci sono state anche molte critiche che mi verranno mosse altre
Io vado fiera del lavoro che ha fatto il Parlamento e e credo che con a testa alta si debba dire si si è voluto
Questo progetto di riforma
Quindi
Non potremo scrivere i decreti legislativi tentando di annacquare
In qualche modo
La scelta culturale e politica
Che è stata compiuta con i principi contenuti in questa in questa deve
Al tempo stesso però
E non non vi sembri contraddittorio questo secondo intento
I decreti legislativi vanno scritti
Con una
Non chiedendo un parere formale
Alla Conferenza Stato Regioni alle commissioni parlamentari alle organizzazioni sindacali
Perché la sanità è una di quei settori sono un po'tutti così malasanità in maniera particolare per tanti motivi non ultimo quello che l'unica materia veramente regionalizzata
Se non c'è il consenso le riforme non si fanno
Si scrivono ma non si fa
E allora
Non possiamo permetterci di vivere un'altra stagione di di
In attuazione della riforma
Perché questo da incertezza e sistemi i sistemi invece hanno bisogno anche di stabilità e di certezza hanno bisogno
Di flessibilità certo per adeguarsi ai cambiamenti ma hanno anche bisogno di una sorta di certezza
Quindi
Rispetto della opzione culturale e politica che contenuta in questa delega ma anche massima attenzione ad individuarne un percorso di attuazione che davvero sia condiviso e sia attuati
Non è facile
Però
Ne va della nostra capacità ecco e e uso il plurale non in senso
Volendo intendere la prima persona
Plurale non la la plurale maiestatis e uso volutamente il noi perché so che è un lavoro così lo si compie solo insieme
E quindi sono qui a chiedere aiuto innanzitutto oltre che a ringraziare di quello avuto a chiedere
Se ho qualche minuto provo a fare l'agenda
Dei problemi
Con uno sguardo anche a ciò che non c'è ma è in preparazione che la modifica del del sistema di finanziamento
Che non è cosa da poco
Allora prima
Chamot primo titolo del nostro lavoro
Nei principi davvero generali della delega
C'è
Pressa esplicito il motivo per cui abbiamo voluto questa riforma
E che molti hanno già detto restituire il servizio sanitario nazionale alle sue finalità
Restituire il sistema alla sua finalità riscattarlo da una sorta di autoreferenzialità nella quale
Era finito in questi anni
E restituirlo davvero
Al suo obiettivo che è quello appunto di tutela della salute
In questo senso tra tele che il Piano sanitario c'è un rapporto molto stretto
Io ringrazio
Il sindaco Bianco di averci ricordato nel suo intervento i contenuti del piano sanitario non è attuabile quel piano sanitario
Senza un coerente sistema e senza un coerente modello organizzativo all'interno del sistema sanitario
Penso al tema dell'integrazione sul quale giustamente si è soffermata toscana tema molto caro
L'integrazione socio sanitaria non è un
Un ritorno di una moda considerata da molti passata eh
Una linea di riforma che meglio che che bene esprime un piano sanitario che ha come titolo un patto di solidarietà per la salute la salute è qualcosa di più
Che l'assenza di malattia noi non vogliamo un sistema sanitario che pensi di trovare la soluzione a problemi attraverso la sua Medical la loro medicalizzazione e la loro sanitarizzazione bensì attraverso la la la capacità di di integrarsi con altri sistemi con altri servizi per produrre appunto salute
E questa è la sfida vera
Un sistema sanitario che ha un senso di esistere
Come servizio sanitario nazionale
Modello che ormai appartiene a pochissimi Paesi al mondo
Non non sono molti paesi
Che hanno il servizio sanitario nazionale con i principi contenuti in ottocentotrentatré
Che fu una scelta vent'anni fa
Che non ritroviamo in altri Paesi europei
Che hanno visto Paesi come la Svezia ride rivisitare
Ritornando alle origini dopo periodi in cui questo era stato smentito che certamente non non è presente negli Stati Uniti d'America ma che viene incrinato in alto in molti paesi europei in virtù di un diverso sistema di finanziamento del sistema
Ecco la il motivo per il quale noi insistiamo sulla presenza di questo modello sulla validità di questo modello sta nella sua finalità che non è la risposta sanitaria
Semplicemente ma è la produzione dell'ASS
Con la complessità anche di relazioni che questo comporta al sistema sanitario per esempio con le politiche ambientali con le politiche industriali con le politiche del lavoro con le politiche dalla formazione dell'informazione della ricerca complessivamente intesa
Come tale noi vorremmo riscattarsi da una sorta anche di marginalità nella quale in qualche modo in questi anni la sanità italiana ha finito per per essere legata semplicemente interpretata come settore di spessa
C'è qui sotto un'ambizione se volete che
Forse
Andrebbe sottolineata ad un'altra ad un altro contesto ma io voglio qui invece proprio
Riprenderlo in sede propriamente istituzionale come siamo questa sera
Noi dobbiamo riuscire a
A
A imporci nell'agenda del modello di sviluppo del Paese
Se non non ci riusciamo cioè
Non ci può non non ci possiamo più permettere di essere qualcosa che viene dopo che il Paese ha ripreso la la strada per produrre aveva ricchezza e aumentare il prodotto interno lordo
Perché se è vero che noi siamo uno di quei capitoli a cui poi la crescita del prodotto intorno lordo va
Destinata è anche vero che noi possiamo essere uno di quei settori che aumento del prodotto interno lordo di un Paese
Pensate solo che cosa vuol dire
Se il l'Italia decidesse
Anziché di inseguire un certo modello industriale
Ti investire nelle scienze della vita
E e quante possibilità si aprirebbero
Per
La le sue città per il suo
Per le sue politiche ambientali per le sue politiche del lavoro prende per la sanità di questo Paese
Ecco leggende lega AN
Piano sanitario insieme coniugate hanno anche questa ambizione
Detto questo
Che è il primo grande titolo
I capitoli
Con questa delega noi dobbiamo puntare ad un serio equilibrio istituzionale
Il processo di regionalizzazione non solo è inarrestabile
Ma noi lo difendiamo come una scelta
Che ha dimostrato nel tempo la validità
Del costituente
Ma riteniamo che la sua attuazione sia stata deficitaria
Nella relazione delle regioni con il sistema delle Autonomie
E anche con il governo centrale
Allora i sindaci
E i comuni
E attraverso di loro i cittadini sono tornano ad essere responsabilizzati nella programmazione
Ma io aggiungo
Soprattutto nella verifica dei risultati raggiunti dalle aziende
Al di là di che cosa poi questo comporti ne nei confronti della figura del direttore la delega parla di rimozione ma
Dietro questo c'è sicuramente anche una chiamata in causa
Nel rapporto tra il momento politico istituzionale e quello più propriamente gestionale restano rigorosamente distinti
Ma non separati mi Fini
Cosa che dobbiamo ammettere si è verificata nei primi anni di applicazione
Anche per la mancanza di equilibrio istituzionale
Distinti ma non separa nel perseguimento dell'obiettivo
Non ha un obiettivo diverso il direttore generale di un'azienda perché il gestore perché nemici suo la sua l'avallo la valutazione del suo operato
Si misura su i livelli di di assistenza ai livelli di salute raggiunti dalla popolazione non sono il sindaco sarà valutato da su questo o l'assessore regionale ma anche il direttore generale con responsabilità diverse evidentemente
Quindi questo intreccio istituzionale e l'altro aspetto l'altro elemento da recuperare è un nuovo rapporto tra Regione e governo centrale
Contestualmente alla delega
Eserciteremo anche la delega di riforma del ministero della Sanità e di riforma dell'Istituto Superiore di Sanità dell'Istituto di sì di sicurezza nei luoghi di lavoro
E intenzione mia ma credo anche del governo in questo davvero fare una trasformazione profonda del ministero della Sanità in rapporto ai nuovi obiettivi che anche questa delega assegna a livello centrale
Il ministero deve diventare utilizzando i suoi strumenti tecnici
Il responsabile della programmazione nazionale
Sempre più
Caratterizzata dalla individuazione degli obiettivi di salute degli standard
E dei livelli assistenziali uniformi sul territorio nazionale
Ma deve diventare anche l'istituzione dotata di strumenti adeguati per il monitoraggio e il controllo dell'azione delle regioni
E attraverso le Regioni delle aziende
E anche il
Mo'iscritti in qualche modo il controllore del sistema dei controlli aziendali e regionali
Ecco questa è
Una sfida culturale
Sulla quale
Amiamo con con cimentarci perché se è vero che tutta l'attuazione delle delle della riforma della pubblica amministrazione le le leggi Bassanini
Chiamano in causa il livello locale e regionale
Che si dice Kapur si affermi con serenità che il cambiamento di questo paese è il larga parte affidato al sistema delle Autonomie ormai il processo di riforma che in tutti i settori è iniziato
Oggi trova il suo strumento principale nelle amministrazioni regionali nelle amministrazioni locali
Ma questo comporta anche un cambiamento profondo del ruolo del governo centrale
Noi non abbiamo messo mano
A a ad un giocattolo che che rischia di disarticolare in qualche modo lo Stato inteso nella sua funzione fondamentale
Che riteniamo debba mantenersi in un certo senso rafforzarsi come guida politica
Se questo è vero
Il settore nel quale sarà possibile sperimentare questo più che in altre proprio la sanità perché la sanità è il primo settore di vita pubblica che ha sperimentato le responsabilità delle regioni e le responsabilità del sistema delle autonomie
Che ha chiamato in causa
Classi dirigenti locali più più di qualunque altro settore della vita
Ed allora
Il nuovo rapporto tra Regione il Governo tra assessorati regionali il ministero della Sanità dovrà misurarsi in questo io sono disponibilissimo a smontare tutto il mio ministero
In tutte quelle a ancora
Aspetti di amministrazione attiva che gli sono rimasti sono prontissimo a smontarlo tutto
Basta naturalmente che mi siano le risorse economiche per riconvertire le risorse umane torno disponibilissima a fare tutto questo
Purché si ammetta che è un sistema regionalizzato tra sanità necessità di una guida politica nazionale forte dotata di strumenti di programmazione di monitoraggio adeguati alla sfida della tutela del diritto alla salute che deve essere appunto garantito in maniera uniforme su tutto il territorio
Questa delega creare condizioni ed esercitata insieme alle riforme Bassanini
è
Ha in sé è una una una sfida culturale con la che potrebbe rappresentare il primo laboratorio
Di tutti i settori dell'amministrazione in questo
Io quando dico questo sono ben consapevole che per esempio e sì perché vale la pena di rito noi investiamo una serie di di miliardi considerevoli nel sistema informativo
E ad oggi non abbiamo i flussi informativi su su elementi fondamentali da non dalla Sicilia dal Veneto
Dalla Sicilia dal Veneto
Non si fa nessun monitoraggio sì sì sì se non ci capiamo su questo
Sono di potere di dover affermare che ci manca un sistema di indicatori della qualità capaci di di essere poi a in qualche modo assunto all'interno dei nuovi sistemi di accreditamento ma questo è esattamente quello che che mancava il sistema precedente e che dobbiamo fare
Secondo capitolo
Principio della delega dice verificare completare il processo di aziendalizzazione
Allora il secondo capitolo si chiama modello organizzativo
L'azienda la sua natura
Le sue tipologie i suoi strumenti
Il suo modello gestionale
è sicuramente al centro di questa delega
E voglio riaffermarlo qua noi siamo per
Esasperare
Il concetto di aziendalizzazione
Che noi riteniamo che in un sistema pubblico come la sanità abbia tutte le carte in regola
Per potersi dotare di strumenti davvero aziendalista Tisci privatistici
Che però devono essere utilizzati per raggiungere quell'obiettivo che e resta eminentemente pubblico
Esattamente ciò che non è avvenuto in questi anni
Cioè i direttori generali continuano a fare i conti con i i vincoli lacci e laccioli delle amministrazioni pubbliche e poi gli viene chiesto la quadratura del bilancio come ad una amministrazioni privata
Al punto tale che questo diventa l'obiettivo rispetto invece accusa la tutela della salute ecco noi vorremmo riportare le aziende alla sua alla loro finalità ma volevo poter illustrare in tutti gli strumenti davvero aziendalisti
Come dirò da qui a poco questo poi diventa il presupposto perché il rapporto pubblico-privato sia un rapporto davvero vero
Che il rapporto pubblico privato in sanità non è vero per tanti motivi uno dei motivi è quello che le strutture pubbliche non ha la possibilità di
Perché non possono comperarsi una TAC e con gli stessi tempi con la quale la comprano imprenditore privato e non posso metterla in azione un giorno dopo
E dove l'attenere chiusa impacchettata fino a quando non arriva
è possibile questo adesso io banalizzo evidentemente porto degli esempi banali ma greca qui è il punto
Basta fare una formula pubblico privato voi affidare ad una fondazione che non è pubblica la costruzione di un reparto di Oncoematologia perché insieme c'è una un'associazione di genitori che questo si costruisce in due anni anziché in dieci anni come ieri come gli ospedali dell'articolo venti
Ecco allora
Noi dobbiamo farlo questo lavoro senza abbandonare la la trasparenza dell'azione amministrativa
Senza minimamente inficiare la legittimità della sua azione ricordandosi sempre che comunque è un'azione pubblica ma dobbiamo a dotarla di tutti gli strumenti
Davvero aziendalisti
Tanto è forte questa convinzione
Quanto però è radicata in me la convinzione che le aziende
E come giustamente il titolo era il titolo della relazione di di di Fioroni
Sono strumenti e istituzioni per tutelare la salute
Cioè
Perché con questo disegno di legge si vorrei con questa legge si vorrebbe anche precisare
Che cos'è un'azienda
E quali sono i rapporti interaziendali
Perché io qui lo voglio dire a costo di scandalizzare Ubi
Io sono per una finzione
Della separazione tra acquirente l'erogatore
Non sono per la realizzazione tra virgolette lombarda della separazione tra acquirente derogato
Perché
All'azienda e al suo direttore e alla corresponsabilità che riuscirà a creare con tutta la dirigenza spetta comunque organizzare la Rete dei servizi che tutelano la salute non semplicemente comperarli o erogarli
Questi due concetti sono alternativi io penso di no
Tanto è vero che l'OMS è tornata indietro ad ha cercato di dimostrare che la netta separazione
Aumenta
I costi
E non aumenta la tutela della salute
Allora e perché aggiungo questo perché noi vogliamo un sistema azienda di ad aziendale coerente con i principi del servizio sanitario nazionale
Non vogliamo che il l'aziendalizzazione sia in qualche modo la via surrettizia la quale nella attraverso la quale si inserisce il sistema assicurativo nell'organizzazione del servizio sanitario nazionale la tutela della salute
Perché la netta separazione a questo porta
A questo punto
Allora io sono per un sistema per una finzione di distinzione perché ci deve essere un sistema di controlli aziendale regionale
E ci deve essere un rapporto vero di distinzione tra alla tra l'acquisto e l'erogazione che passa attraverso per esempio il controllo della registrazione di RC sul quale dopo tra un po'di con altra parola in proposito
Ma senza spezzare le responsabilità
Non è un'impresa da poco ma è l'impresa che ci è chiesta nel rispetto della tipicità del prodotto di queste aziende
Allora tutti tutti i modelli organizzativi vanno comunque piegati al fine dell'organizzazione
Qui sta la nostra abilità
Che dobbiamo prima scrivere nei decreti legislativi e poi praticare
Ecco perché
So di non poterlo dire ma lo dico lo stesso
Io quel di norma provinciale
L'avrei corretto
No
Federica così come scritto ce lo consentirebbe non lo si può fare perché gli assessori regionali vanno posto come una questione ministro non ci rimettere in discussione i territori e non si rimette in discussione
La Toscana che non rimette in discussione i territori però fare zone cioè
Cosa fa fra scorso colpo non ridiscutere non ridiscute la la la la il il limite delle Province però ammette che il limite delle Province non coincide con la la la il territorio la dimensione ottimale non tanto da un punto di vista quantitativo quanto qualitativo per individuare il do la domanda di salute per organizzare la risposta perché le Province italiane non sono nate con questo figlio
Quando son stati fatti i confini delle delle province italiane nessuno pensava che quelli dovevano essere i i i bacini degli insediamenti produttivo i bacini per la per misurare la salute il bisogno di servizi sociali avevano tutt'altra finalità
Quindi il di norma provinciale corrisponde in qualche modo a un modello assicurativo di netta separazione tra acquirente ed erogatore di servizi
Allora
Non si possono toccare i livelli delle aziende bene però si cominci a precisare che questa non è la strada attraverso la quale automaticamente si arriva allo scorporo generali di tutte le aziende ospedaliere
E come tale c'è scritto qua
Che le aziende ospedaliere dovranno essere quelle di rilievo nazionale
E non se ne potranno essere in Italia trecento
Quanti sono gli ospedali
E che l'ospedale e del suo territorio
Perché inserito nella Rete che deve realizzare la globalità dei servizi e le aziende che avranno diventeranno aziende ospedaliere
Miste universitarie
Io se o altro
Ecco saranno tali perché dotate di una particolare finalità e di particolari caratteristiche
E dovranno essere sottoposte ad un particolare rapporto comunque da una parte con la Regione
Con il livello nazionale
Perché già la Bassanini che introduce la la vigilanza del ministro della sanità sulle aziende di rilievo nazionale
Ed è giusto che sia così perché si divide l'alta specializzazione è giusto che sia così che questa abbia un minimo di programmazione nazionale questo corrisponda di fatto ormai direi pure internazionale da certi punti di vista se vogliamo davvero razionalizzare le risorse
Sicuramente un primo
E anche un un un determinato va rivisitato il rapporto con l'azienda territoriale di riferimento
Il direttore generale dell'azienda territoriale che ha l'azienda scorporata al suo interno
è
Colui che orienta
Che ha questa possibilità di orientamento o no
è la Cenerentola o è in qualche modo
Colui che
Condivide
La funzione di programmazione con la regione in rapporto all'azienda ospedaliera questo è un nodo che dobbiamo risolvere
è un nodo che dobbiamo sono
Non porto un esempio
Ma
Questo è molto importante perché
Lì si misura
La in qualche modo la separazione
Non solo
Attraverso una finzione tra
Pagatore ed erogatore
Ma trattandosi di una eccezione c'abbiamo tutti gli strumenti per ricondurla all'interno di quel processo unico
Di servizi che deve garantire la tutela della salute
Non ne avete parlato molto ma guardate che questa delega ci direttori generali a tante cose
Tante cose
E non poteva non avere perché
La riforma questo sì questo questa concezione questo modello organizzativo questa strumentazione
Del servizio sanitario nazionale si fonda e larga parte sulle capacità manageriale e gestionale
E noi dobbiamo ammettere tutti con Santa umiltà
Che c'è da fare un po'di strada
Per avere in Italia
Quella classe dirigente
Dotata davvero di queste capacità
Mica perché si faccia fatica a dire che tutti i direttori generali attuali sono bravi
Perché se se non sono una finzione gli elenchi dai quali gli assessori scelgono bisogna che questi elenchi siano tutti formati da persone che sono effettivamente in competizione tra di loro per le capacità che hanno per fare i direttori generali
Non c'è questo patrimonio
Allora qua bisogna investire in formazione
Davvero
E bisogna prevedere meccanismi veri di selezione di valutazione dell'operato
Perché noi abbiamo detto di no
Sia all'inserimento di un di un consiglio di amministrazione sia Renzi a un inserimento automatico di una sorta di consiglio interno
Degli operatori che fosse davvero vincolante nei confronti del direttore generale
Però
Nella
Nel riconfermare
Una eccezione che è quella
Dovete ammettere non c'è nessun'azienda che sia così monocratica come aziende sanitarie
Cioè nessuna tant'è vero che
Con gli IRCCS ci proviamo a fare qualche cosina di diverso qualche
Ride qualche progetto di riforma
Sui modelli delle aziende universitarie che girava
Parlava di consigli di amministrazione
Allora
Avendo noi ribadito questa scelta
Non troppo condivisa sia ben chiaro da tutti
E questo ci porta ci deve portare a hard a ripensare a ridisegnare la figura del direttore generale
Su questo vi chiediamo un aiuto particolarissimo
Un aiuto particolarissima perché questo è un punto fonte
Altro capitolo è quello che riguarda le risorse
Non sarà sfuggito che c'è una particolare attenzione al tema della ricerca
Si parla di un un riordino della ricerca biomedica nel nostro Paese per la nostra parte ma in cerca di dialogo con l'università italiane con tutto il sistema di ricerca
Non sarà sfuggito che che viene ritenuta tale la sfida della qualità
E della possibilità di certificazione
Della qualità né bisogna introdurre davvero un sistema premiante dentro la sanità italiana
Così come la vera in la vera riforma del rapporto con l'università dovrà anche essere rappresentata da questo
E te la Corte costituzionale ha riconosciuto il numero chiuso benissimo
La possibilità di farlo
Sono tutte uguali le facoltà di medicina di questo Paese o possiamo incominciare a prevedere dei sistemi di accreditare edito per cui si fa una valutazione del dette del materiale umano che
Che si immette su
Diciamo la parola sul mercato
E così cari direttori generali o il sistema degli incentivi di usate
Per premiare quelli che hanno fatto fare un salto ai servizi
Ho altrimenti noi le condizioni per avere il meglio
E per chiamarlo per nome non ce l'abbia
Cioè in in in in uso un sistema di
Premiare
Quelli che si sono già scelti esseri collaboratori del direttore
Questo è un sistema che va abbandonato
Il fondino che vi è messa a disposizione del messo a disposizione per premiare quelli che valgono quelli che raggiungono gli obiettivi ai quali vanno dati e quali va verificato non sono i più stretti collaboratori
Perché questo è un modo improprio di farsi il consiglio di amministrazione
Siccome succede così
Quasi ovunque è questo su questo dobbiamo fare uno sforzo perché questo è anche l'unico modo per poi affrontare il tema delle risorse umane del servizio
Noi il tema dell'incompatibilità che chiaramente contenuto
Della esclusività di rapporto e del nuovo la nuova dirigenza che emergerà
Noi andremo verso una dirigenza
Coinvolta nella a pieno titolo nella gestione ed una di di ed una ed una e e e risorse umane eco alle quali chiederemo semplici prestazioni professionali
Mi pare che questa strada sarà inevitabile nessuna azienda
Cioè noi non vogliamo impedire i medici italiani se vogliono continuare a fare
La libera professione fuori insomma vi vi riterremo prestazioni prestatori professionali ma coloro che dovranno essere coinvolti a pieno titolo nell'organizzazione dell'azienda
Non potranno non potranno essere coloro che li fanno concorrenza neanche nel proprio studio privato
Questo è un punto diceva perché in questo modo non avete paura di perdere i peggiori no di perdere i migliori no perché in questo modo vogliamo vincere la sfida di avere i migliori è diverso
Non è una sfida ribasso questo non partiamo pensando di di perdere la scommessa
Ed è chiaramente
La la qualità della delle risorse umane passa attraverso un accordo forte col sistema universitario con tutto il sistema formativo
Con le collaborazioni da da rivisitare anche in questo senso
Ed è la chiarezza del rapporto con le risorse umane il presupposto anche per affrontare più serenamente il rapporto pubblico-privato
E in questa delega c'è una preoccupazione che è quella di trasformare il rapporto pubblico-privato
Da un rapporto impropriamente competitivo
Con la quasi esclusiva finalità di decidere quali chi chi si accaparra quali quali se il pubblico o il privato debba accaparrarsi più risorse ad una integrazione e collaborazione che punti alla qualità
Perché
Insomma io voglio dire qua anche per per per problemi che ci sono che sono stati hanno impiegato il prefetto stamattina il nuovo assessore appena insediato
Qui come in molte altre parti del mondo noi
Uno o
Sia consapevolezza che il mercato della sanità
A una particolarità non da poco
L'aumento della domanda e l'aumento dell'offerta non aumentar le risorse a disposizione le consuma
Allora c'è libertà di scelta del cittadino
Nella misura in cui c'è programmazione dell'offerta
C'è possibilità di mettere sullo stesso piano gli erogatori se c'è programmazione
Altrimenti succede quello che è successo in tutte le regioni che non hanno programmato che non hanno dato i tetti delle prestazioni e Chieti del bilancio
A un certo punto sono stati costretti a togliere la certezza agli interlocutori
Sono in crisi sistemi privati di quelle regioni che non hanno programmato l'offerta non di quelle Regioni che hanno programmato l'offerta fin dall'inizio che poi questa programmazione debba avvenire
Nel rispetto del della qualità delle prestazioni che vari erogatori possono garantire è un altro discorso
è un altro discorso
Noi non siamo qui a difendere le inefficienze del pubblico
Non siamo qui a difendere l'inefficienza del pubblico siamo qui a affermare che se un servizio e pubblico deve mettere in condizioni programmatore di garantire comunque tutti i servizi e se non c'è un privato sul mercato che li possa erogare comunque il gestore pubblico un direttore generale delle garantire attraverso la sua struttura pubblica
Questo
Non non non per che non è una domanda c'ero io ho bisogno di questa cosa ma non la trovo
Perché non c'era chi era disposto a farla perché non aveva convenienza prestarlo questo non ce lo possiamo permettere allora in questo senso
C'è comunque una destinazione di risorse verso la la garanzia dei livelli essenziali di assistenza dentro questo c'è un rapporto tra pubblico e privato che però deve essere improntato
Al massimo dalla trasparenza della certezza delle regole per l'utente
Per i gli erogatori facendo i conti con questa questa variabile che non è assolutamente indipendente che non è assolutamente dipendente che anziché fa dipendere tutte le altre per cui i finanziamenti a disposizione quelli sono e non si moltiplicano moltiplicando le prestazioni
L'altro aspetto che la delega prende un esempio noi vogliamo essere un Paese europeo
Allora se vogliamo essere un Paese europeo dobbiamo fare i conti col fatto che in tutti i paesi europei e del mondo in sanità il privato che non ha fini di lucro a uno statuto speciale
E c'è una sorta di solidarietà
Tra il privato tra il il pubblico che il privato senza fini di lucro fino a prevedere fondi fuoco forme miste di gestione
Perché questo
Perché trattandosi
Comunque di un privato che viene finanziato attraverso un un fondo pubblico
E l'attenzione a coloro che il profitto loro investono comunque in qualità del servizio che erogano non può non essere preso in considerazione quando non si sa dove va a finire il profitto
Credo che sia sempre e pur sempre più corretto fare delle regole
Che non danno un un particolare statuto di protezione
E così in tutto il mondo anzi anzi noi siamo uno dei pochi Paesi dove è consentito un l'assistenza di un privato che investe per fini di lucro in sanità siamo uno dei pochi paesi al mondo che consente questo
Questo ricordiamocelo sempre
Siamo uno dei pochi per per cui a me qualche Kondo sento venuto a questo dibattito sulla parità scolastica dico ma ma dove erano
Questi i difensori del servizio pubblico quando
In Italia non ci sono date le regole
Per un servizio come questo che non è meno delicato dell'istruzione
Non è meno dedicati all'istruzione
Ecco perché c'è un modello di accreditamento nazionale
Anche se l'accreditato anzi perché la che dittatori perché colui che accrediterà regioni modello deve essere nazionale e il controllo deve essere nazionale
Perché non è pensabile che lo stesso ente che accredita sia poi quello che si auto controlla nell'accreditamento
E si introduce anche il principio dell'autorizzazione perché se non si controlla
L'Offerta nella fase autorizzatoria è un po'più difficile poi controllarla nella fase di accreditamento
Ne sappiamo qualche cosa nella città di Roma
Ultimo capitolo il finanziamento
E qui la delega affronta sostanzialmente tre problemi
Uno è quello del sistema di remunerazione che è l'ultimo uscito per primo con la delega noi vogliamo rivisitare il sistema tariffario di RC
C'è una le lega molto anche da questo punto di vista perché non poteva non essere così mai fondamentale questo sistema di via regia è stato introdotto esso stesso senza un adeguato sistema di controlli e senza le dovute sperimentazione
La sperimentazione abbiamo fatto come il collaudo delle macchine italiane che viene fatto da da quelli che comprano le prime mille macchine
Adesso noi l'abbiamo fatto la sperimentazione sopra il sopra la nostra pelle in qualche modo io credo che il sistema di RC debba essere rivisitato con l'introduzione dei bilanci dei baci e te e con l'introduzione della quota capitaria in qualche modo è così anche questo il l'evoluzione in tutto il mondo è stata questa
C'è l'altro problema che quello dei livelli essenziali di assistenza
La delega lega il fondo sanitario inteso come risorse complessive destinate alla sanità ai livelli essenziali
Efficace appropriati di assistenza ed uniformi su tutto il territorio nazionale
E prevede anche il sistema delle mutualità integrative come le prestazioni ulteriori rispetto a questo mai come sostituti
Chiudo dicendo che mentre noi scriveremo decreti legislativi verrà approvato in Parlamento la delega sul federalismo fiscale
Che del resto
Si accompagna al patto di stabilità con le regioni e con l'autonomia questo è un capitolo
Stiamo attenti perché sistemi di finanziamento non sono mai neutrali
E si può cambiare sistema solo ed esclusivamente in virtù dei sistemi rifinanziamento
Allora noi crediamo che sia arrivato il tempo di legare davvero finanziamento della sanità al prodotto interno lordo e quindi ci sta bene che venga legato alla base imponibile e che si passi dai trasferimenti alle compartecipazioni
Ai tributi bah questo modo con il quale si lega il finanziamento alla sanità
Al prodotto interno lordo che non dimentichiamoci in questi anni ha visto la sanità crescere in maniera molto inferiore rispetto alla crescita del prodotto interno lordo questo va bene
Sì naturalmente c'è una valvola di sicurezza che quando siamo nelle fasi di recessione c'è comunque un tetto di finanziamento che non viene toccato
Però noi non siamo contenti di questo lo dico con molta cioè noi cioè
Quando dicono che questa volta dico le Commissioni sanità e affari sociali della Camera
Hanno chiesto
Alcuni
Chamot alcuni alcuni criteri ben precisi che io condivido primo deve esserci un fondo perequativo nazionale
Perché l'Italia a io la IVA accise della benzina molto squilibrati si passa dal lunedì cinque allo zero sette
Tra le varie regioni d'Italia quindi un fondo perequativo nazionale
Che è tra l'altro anche lo strumento con il quale si può utilizzare la possibilità di avere a livello nazionale la misurazione degli stand il raggiungimento degli standard e dei livelli di assistenza
Secondo che vi sia comunque un ammontare scelto delle risorse da destinare alla sanità ha
Terzo
Che vi sia un lungo a una lunga fase intermedia che non tolga il vincolo di destinazione di quota capitaria ponderata anche a livello regionale
Perché quando alla fine il la sanità rappresenta l'ottanta per cento del bilancio di una regione
La tentazione è forte
Di introdurre elementi di flessibilità
Per non spendere tutto il Bilancio per la sanità e fare altre cose
Allora questa diventa la strada attraverso il quale il finanziamento della sanità
Progressivamente viene affidato alle forma superlativa integrative e questo diventa il modo con il quale attraverso il finanziamento si cambia il sistema
Questa schizofrenia non ci ha consentito se questo è il piano se questo è il sistema che vogliamo riaffermare con questa legge delega il finanziamento deve essere il sistema rifinanziamento deve essere in qualche modo coerente con questo sistema
Tutto questo perché questa sanità si iscrive in una scelta politica ben precisa che considera lo stato sociale non elemento aggiuntive residuale rispetto al modello di sviluppo di un Paese ma lo considera connaturato
Per noi misurare il prodotto interno lordo significa anche automaticamente sapere da che come si è formato ma sapere subito anche come in qualche modo destinato assegnato il diritto alla salute non può essere uno di quei diritti
Sui quali una comunità può negoziare
Fino a rischiare di mettere appunto a rischio il principio secondo il quale il diritto alla salute si tutela a prescindere dal reddito delle persone
è ripeto un'impresa non da poco ci sono comunque in questo Paese oltre una volontà politica precisa sicuramente in questo momento è largamente condivisa in giro per l'Italia quindi non solo al governo
Ma ci sono anche le capacità le risorse per poter dare una risposta
Mettiamoci a lavorare perché questi come si diceva una volta ci sono treni che passano una volta sola bisogna prendere in orario
Grazie di cuore ministro
Io vorrei cogliere questa occasione per lanciare un'opportunità il ministro può essere naturalmente vuole la raccoglierà i comuni si stanno ponendo il problema dello sportello unico
Comunale per la sanità c'è per le prenotazioni sanitarie siamo riusciti a realizzarlo già se questa disponibilità c'è da parte vostra possiamo cominciare a studiarla d'insieme con le regioni per vedere di approfondire la tessera sanitaria con lo sportello unico per le prenotazioni presso gli uffici di relazione del pubblico col comune che posso vendere cara questo servizio
Allora assume la presidenza adesso Mengozzi e diamo la parola al direttore generale dell'al direttore generale dell'azienda ospedaliera Garibaldi di Catania l'otto maggio
Ma io ringrazio
Sinceramente tutti soprattutto quelli che si tratterrà hanno perché vedo che c'è una veloce in fuga Roberto scusa forse
Fermati un attimo mentre c'è movimento mentre c'è movimento
Ovviamente il convegno continua con qualche modifica non ci sarà più la tavolozza lo rotonda perché ci sono assenze motivate e giustificate alcune anticipazioni le abbiamo avute l'assessore regionale
E il presidente Melani solo Inter utile dibattito quindi ci sono gli interventi programmati e anche altri interventi di alcuni ospiti
Di altre regioni che sono venuti questo modo quindici allo Spazio anche di riflessione ulteriore e credo anche di qualche apprezzamento per ciò che si è detto finora
Ho cercato di calmierante un attimo la sala prendo la parola grazie Alberto
Grazie così dopo il via dalla dalla regia riusciamo a riprendere alcune considerazioni
E qui faccio veramente appello a tutti perché il tema è di estremo interesse
Non possiamo affrontare gli argomenti legati alla nostra sanità e alla sanità di tutto il nostro Paese
Senza vere come abbiamo avuto oggi alcuni riferimenti molto importanti i temi in discussione sono i infiniti e sarebbe
Anche comprensibile la tentazione di percorrere né buona parte non è possibile non è questa la sede credo che però avendo
La responsabilità
Di dirigere l'azienda Garibaldi che azienda di rilievo nazionale e di alta specializzazione di cui si è parlato
E quindi di una di quelle aziende a cui ha voluto anche fare riferimento molto cortesemente il ministro
Credo che dobbiamo anche in questa occasione puntualizzare alcuni temi
Il problema
Però qui c'è bisogno per la regia di chiedo di uscire per chi esce con tranquilli caricando il brusio grazie
Riproviamoci dopodiché riprendiamo
Innanzitutto anche per ringraziare naturalmente
Onorevole Rosi Bindi
Per questa sua prima visita
Io ho avuto molto spesso occasione di partecipare ai numerosissimi convegni legati al tema del nostro incontro di oggi cioè alla legge delega e ai successivi decreti delegati
E devo dire
Ancora una volta ringraziando il il ministro
Che se potessimo avere come aziende sanitarie una lira per ognuna delle parole che ha speso in tutti i convegni le nostre aziende potrebbero anche sanare molto velocemente i prodotti problemi finanziari ma naturalmente riprendiamo alcune considerazioni di fondo Catania e certamente una delle sedi
Dove ha un grande senso lo sforzo che stiamo compiendo c'è lo sforzo di un mestiere quello dei direttori generali
Che trova motivi di coinvolgimento professionale enorme ma Catani allo stesso tempo
La sede in cui maturano contraddizioni grandissime difficoltà
Spesso crescenti la necessità di un raccordo fra tutte le istituzioni in termini assolutamente di rispetto reciproco dei ruoli e delle responsabilità
Ma Catani e anche la sede dove il rapporto con l'amministrazione comunale il rapporto con la università il rapporto con le altre aziende fra di loro si fa intenso nelle quotidiano e questo ha consentito e consente di parlare anche senza l'enfasi che queste cose richiedono in altro momento di un modello della sanità a Catania che certamente si impone essi vediamo all'attenzione non solo della nostra regione ma anche del nostro paese
E questo deve essere utile
Soprattutto per quanto è stato fatto in questi giorni in questi mesi dalla fede sanità
Che ha voluto anche con la collaborazione dei colleghi delle altre aziende siciliane
Dare vita a questo organismo un organismo importante che colloca ancora una volta la nostra regione al centro di un dibattito quale quello intorno alla legge delega e i decreti delegati
Ma di questa legge delega bisogna ormai parlare come di uno scenario che consentirà di scrivere i nuovi decreti delegati
E in particolare caduta dei
Sì
Scusate per favore
Io credo che non abbia molto senso no io per Natale credo che non li avevo direttore mio francamente nel sottolineare ancora una volta la nostra disponibilità per questo sforzo che tutti stiamo compiendo
Per una rinnovamento reale che non è soltanto il rinnovamento delle strutture delle tecnologie e il cambiamento radicale dei comportamenti
Il riproporre un livello di grande responsabilità
E il sapere che siamo in una situazione di costante emergenza ma che dobbiamo affrontarla con la serenità e la padronanza degli strumenti di gestione che i grandi problemi richiedono
L'emergenza non è soltanto l'emergenza che affrontiamo come uomini di ospedale ma è l'emergenza finanziaria e l'emergenza delle criticità del rapporto con spesso l'azionista pubblico di riferimento e la difficoltà di dovere a ripartire quando pensavamo di essere già arrivati e la notizia di oggi della possibilità di proseguire il lavoro sul piano sanitario è fondamentale
è una delle grandi buone notizie che noi stiamo ricevendo e accanto a questo la capacità di poter predisporre al nostro interno
Delle
Soluzioni nuove a problemi che hanno en angosciato e angosciano spesso le nostre aziende
Quindi
Definiamo ancora una volta come possibile
Una via diversa che la via della tracciata anche attraverso la legge delega ma non soltanto attraverso questo stupendo ma la via tracciata dai piani triennali che ognuna delle aziende sanitarie hanno già predisposto
E che segnano un elemento di grandissima novità
E che deve essere accompagnato anche da un altro momento di forte discontinuità non possono cambiare soltanto le aziende sanitarie ospedaliere o territoriali che siano deve cambiare l'assessorato deve cambiare la struttura di governo di questi fenomeni deve cambiare la capacità di pianificazione e di programmazione
Deve cambiare il livello delle responsabilità e deve cambiare il sistema di controllo noi siamo pronti e uso il no in termini aziendali
A essere sottoposti a qualunque tipo di verifica
Ma nella certezza di a vere obiettivi condivisi
Perché sono pochi obiettivi comuni
A noi come istituzione e alle altre istituzioni del territorio come tali
Per i quali possiamo dire che vale la pena
L'impegno professionale vale la pena la grande massa monetaria che comunque ogni anno la Regione Siciliana mette a disposizione
Dobbiamo essere tutti convinti di una responsabilità
Che anche scritta nella legge delega che sarà misurata con gli indicatori di cui parla la legge delega ma c'è una responsabilità morale complessiva di tutti gli operatori della sanità
Alla quale nessuno di noi dovrà mai sottrarsi perché è una sorta di giuramento gestionale che noi dobbiamo fare che dobbiamo rinnovare e che i medici hanno già fatto nel momento in cui hanno iniziato la loro professione ma che tutti quanti dobbiamo fare nostro
Abbiamo una forte capacità di cambiare in Sicilia i livelli qualitativi della nostra sanità dobbiamo essere in condizione di poterlo esprimere grazie a tutti e buon lavoro
Grazie Roberto
Io dico la verità proceda con qualche difficoltà perché comincio a Reja eccedere rinuncia dell'intervento io voglio essere molto franco non considerò mai
Finito una cosa finché non è finita
Per norma
E credo che neanche l'intervento del ministro sia l'intervento che di per sé esaurisce o posso fare esaurire stati dibattito anche interno fra operatori fra amministratori e quanto altro quindi io invito coloro che non programmati
Anche gli ospiti regionali ad intervenire non vorrei chiudere così
Una giornata di lavoro che io giudico e polo di Rho delle mie cultura parole giudico già fin d'ora molto fruttuosa quindi vi confermo io avevo in lista il dottor Mazzeo diretto dell'azienda Vittorio Emanuele
Avevo il dottor Battiato direttore del Policlinico
Continua il dottor Fabrizio quante
Fabrizio dove
Sì prego
Su fino che
Potrebbe Symantec coordinatore delle aziende dei direttori delle aziende sanitarie
La nell'ambito del Milanese qui nella Lombardia ed è anche membro del direttivo nazionale del di Federsanità io farò un intervento per
Benissimo anche perché dopo le parole del ministero per sempre molta attenzione nei confronti della Lombardia un po'complicato parlare
Cosa stiamo facendo noi peraltro sono saltate fuori tutta quanta miseria di problemi negli interventi di Fatarella degli altri colleghi che ha parlato prima la Lombardia che ha realizzato questa operazione di divisione tra le strutture
Che producono le strutture che acquistano i servizi da quest'anno
Anche realizzato questa struttura di sperimentazione gestionale
Che peraltro risponde anche alla Conferenza Stato Regioni a un nucleo di valutazione quindi una struttura intermedia nasce dalla Regione ma è controllata anche dalla Conferenza Stato Regioni
Che ha il compito di creare appunto quella struttura Rete negli ospedali degli ospedali milanesi e di realizzare a quella ristretta e di realizzare un programma di integrazione tra queste strutture a un anno dalla De questa realizzazione proprio in questi giorni ma due parole brevissima e stiamo concludendo il piano delle aziende
Piano delle aziende del mondo pubblico con una previsione a tre anni
Peraltro la ieri primo anno del piano sarà il Budget per cui un collega che diceva la certezza dei mezzi finanziari il Budget del mille novecentonovantanove verrà affidato dalla Regione
Ai direttori generali all'inizio dell'anno che sapranno quindi con quale mezzi programmare
è stata fatta la verifica sono stati dati gli obiettivi ai direttori generali
E siccome si parlava anche del dato economico come non un unico elemento determinante nell'ambito degli obiettivi asse mi ad impegno economico ha un valore del venticinque per cento dando al al problema del piano alla qualità e alla sicurezza
Gli altri elementi importanti su cui misurare la capacità dei direttori generali
In questi giorni e entro fine dicembre verrà programmata appunto i l'attività ospedaliera sia pubblica e l'altro poi dovrà svolgere i contratti dovrà sviluppare i contratti con le aziende private
E quindi in un certo senso si crea un modello in cui la non avendo una responsabilità diretta di gestione della parte ospedaliere può programmare la sua attività di prevenzione può in un certo senso razionalizzare
Facendo delle della contrattazione con le aziende pubbliche e private i piani
E i programmi con una previsione triennale in un settore in un altro ecco io e mi fermerei a questo punto perché in un certo senso mi sembra che sia anche invece andare andare oltre vista la scarsa attenzione presenza gadget
Così dicendo è un'esperienza che si sta realizzando il Lombardia e secondo me prima di dare giudizi su questo tipo di esperienza sarebbe importante verificare quali sono i risultati concreti monitorarli con attenzione
Perché
Non credo che esista un modello in assoluto valido
E il confronto tra le varie realtà credo possa essere l'esperienza più concrete pratica non per fare delle programmazioni di carattere generale ma per dare una continuità organizzativa e gestionale se vogliamo effettivamente modificare alla sanità
Grazie Fabrizio
Al trenta
Mi pare che davvero sia finita io devo spendere per compito d'ufficio
Due parole
Non di conclusione per concluso non esistono questo per noi come Federsanità e comunque l'avvio di un percorso della conferma di un percorso le uniche parole che posso dire sono
Che con il sadico di oggi per la qualità che fino a qualche momento fa fino a un attimo fa un secondo fa ha comunque dimostrato ci sono le condizioni per continuare
In un'opera che non abbia avviato due anni e mezzo fa e che per ammissione stessa
Di chi comunque è è madre e dell'Anci nazionale per lo voi e di chi comunque ci riconosce un ruolo ed è il governo di questo Paese davvero qualcosa ha prodotto io voglio andare oltre le cose che abbiamo sentito
Lo voglio questo rivendicare se non ci fosse stato un lavoro forte intenso fra direttori generali sindaci e assessori nell'ambito di Federsanità
Che hanno seguito fin dall'inizio il processo di questa deroga
Questa deroga probabilmente non sarebbe giunta in porto in questa maniera
Quella che ci consegna grandi possibilità di percorso di coesione
Ci affida probabilmente un compito ancora più grande della stessa delega tipo di riuscire a seguito delle Commissioni competenti quelli livello ministeriale
Dove noi siamo collocati la possibilità fattiva di realizzare e decreti attuativi dei legislativi che sino a coerenti con la delega
Delle delle cose che vengono dette e le affermazioni che si fanno
In questo io condivido completamente ciò che ha detto il ministro non sono mai sufficienti rispetto alla realtà dei fatti a ciò che poi bisogna davvero fare non è sufficiente neanche un testo normativo pesa l'applicazione di quel normativo e l'applicazione
Come si può dire che a sette i casi fatta sulle righe sulle parole e sulle virgole e non mediata non confrontata non non confortata da un confronto editoriale molto forte molto aperto che abbia la capacità di tirar fuori il meglio dalle idee dalle volontà
Degli istituti pubblici dalla capacità gestionale dei direttori generali noi non portiamo importo il problema
Ecco io credo che questo sia e debba essere comunque l'augurio che tutti noi ci facciamo di questa giornata Federsanità nazionale
Produrrà agli atti li manderemo un po'in giro per tutta l'Italia perché crediamo che possono segnare non come qualità di per sei non comuni tra dato che poi diventi un qualcosa che che si ricorda che serve che oggi oggi oggetto di di di di utilizzo per formazione no per testimoniare l'arrivo di un percorso avviato e la partenza di un'altra battaglia che noi dobbiamo a realizzare in tutta questa discussione di oggi
Uscito fuori soltanto da alcune parole che ha pronunciato l'onorevole Fioroni il nostro presidente da un intervento che ha fatto il singolo di al Como Massimo Ferrara un aggancio alla questione anche più formale del riordino dell'assistenza delle forme di assistenza
Non dimentichiamoci che questo è l'altro terreno di confronto che non vedrà impegnati soltanto i sindaci e assessori ma dovrà vedere impegnati fra per come è scritta la delega anche le aziende i processi dell'alta integrazione della responsabilità
Che cioè sul piano sanitario e sul piano socio assistenziale di una applicazione coerente di quell'indicazione la delega se non saranno confortate in termini di come si può dire di chi di divisione di competenze chiare fra quelli che sono i compiti e lei titolarità degli enti locali sul piano socio assistenziale quelli che sono invece le possibilità che su questo piano sono assegnate vengono assegnate allora Santo sanitario se non ci sarà questa chiarezza attraverso una legge che è indiscusso di questo momento in dodicesima Commissione alla Camera probabilmente per Marra hanno i conflitti che son venuti avanti in tutti questi anni il seicentosedici DPR seicentosedici non è stato sufficiente per eliminarli nel suo fermi ancora su questo piano alla legge Crispi dello duecentonovantuno
Ecco io credo che sia necessario uno strumento che faccia chiarezza perché altrimenti anche la buona volontà poi si va a scontrare con quello che la il muro perenne col quale dobbiamo fare i conti che il Mullah risorse finanziarie
Noi quello ci troviamo sempre di fronte vale questo per le aziende vale per gli enti locali
Gli enti locali hanno in questo processo di federalismo fiscale che citava il ministro
Veramente acquisito un ruolo importante ma è un ruolo che è strettamente collegato anche alla responsabilità che gli stessi comunicando presi in questo percorso di federalismo fiscale
Molti comuni in Italia la maggior parte dei comuni sono oggi ad un livello del sessanta settanta settantacinque per cento di risorse proprie e non più di risorse delegate i comuni italiani hanno l'obbligo di spendere su programmi certi e su questo piano dell'intreccio di integrazione la programmazione deve essere ancora più certa e più convinta allora lo strumento che veniva citato dapprima da molti anche oggi che mi richiama anche al ministro dell'accordo di programma di un tavolo nel quale si prendono le decisioni e poi comunque tutti son tenuta rispettarle sarà l'altra frontiera sulla quale dovremo confrontarci
Se vogliamo davvero ottimizzare gli affetti di questa grande operazione che sta vedendo in molte regioni italiane spostare risorse sanitarie sempre di più verso il territorio sempre meno per gli ospedali obbligatoriamente questo deve essere fatto però deve trovare un quale riferimento programmatico che dia questa certezza l'ultima cosa la dico in assenza l'assessore regionale ma la voglio spendere una parola per la Sicilia
Il sito l'affermazione non di poco conto
Che è quella che non si mette da parte il Piano sanitario regionale Massi lavoro su quello si emenda quello si discute su quello
Questo è un fatto importante perché Marco una continuità non probabilmente di concessione politico istituzionale generale ma un varco una continuità sul lavoro della gente Marco la continuità anche di conferma
Degli operatori che intorno a queste questioni hanno lavorato ora credo che davvero stia Novi a cominciare da subito città unico un riconoscimento sostanziale da parte dell'assessore regionale del ruolo di Federsanità
Con il il presidente regionale da o l'abbiamo già concordato con l'assessore un primo incontro su questo piano mi pare che sia una buona partenza e di questo governo noi non diamo voti né anticipati
Nei di affezione a nessun governo li diamo soltanto nel momento delle verifiche dei comportamenti questo l'inizio questi non ci convince vedremo se il confronto che ci sarà sul piano e i risultati riusciremo attrarre per quanto riguarda la possibilità di dotare anche questa Regione di un piano sanitario regionale ci potranno poi tardare invece un giudizio più convinto la disponibilità di Federsanità nazionale
Evidentemente assoluta per sostenere l'attività della federazione regionale credo che da parte degli stessi associati alla federazione da parte comunque tutti i comuni della Sicilia quest'impegno debba essere compreso e si debba cominciare a cambiare culturalmente anche l'approccio su queste materie
Il sindaco non può soltanto chiedere al direttore generale un servizio da vere il sindaco deve chiedere un servizio debba rappresentare l'esigenza di quel territorio Guards dalla Pro in maniera coerente con le potrà inserita nel sistema esprime ed era vera anche la capacità di proporre le modifiche necessarie non di chiusura localistica ma in un contesto più ampio che voleva compresa bensì in dieci perché il sistema sia armonica e posso sviluppare appieno tutte le sue potenzialità con questo augurio però pure porti tutti noi io chiudo i lavori questa giornata e vi ringrazio