La decisione del Tribunale internazionale contro i crimini nell'ex Jugoslavia di processare il leader serbo Milosevic non è stata ancora eseguita; Le tensioni nazionaliste nei paesi che hanno dato vita all'ex Jugoslavia e la politica internazionale con particolare riferimento alla politica dell'Europa; L'Ue ha rinunciato a far mettere ai voti dell'Assemblea dell'Onu la mozione che prevedeva la moratoria delle esecuzioni capitali;

A circa sei ministri dalla l'intervento NATO in Kosovo
Con un mandato di cattura della Corte Internazionale dell'Aja pendente sulla testa il dittatore di Belgrado Slobodan Milosevic e ancora in sella al suo avviso perché
Perché non c'è da parte del potere internazionale una capacità di sanzione politica ed eletti azione diciamo così giudiziaria nei confronti di Milosevic cioè i tribunali internazionali sono sempre destinati a emettere delle sentenze che poi difficilmente vengono eseguite
Per il semplice fatto che non c'è una politica giudiziaria in grado di farle eseguire cioè non c'è in carcere tra virgolette internazionale nel quale mettere in cordata
Quindi fintanto che non ci sarà come dire un Governo mondiale con una capacità di sanzione ma anche con una capacità di polizia giudiziaria questo sarà inevitabile
Sappiamo che l'opposizione serba in è ancora troppo divisa per riuscire a rovesciare Milosevic c'è e sembra che dopo appunto l'intervento NATO
Sia anche calata l'attenzione da parte di della comunità internazionale anche dell'Europa nei confronti appunto del del del del dittatore di Baghdad
Per questo era inevitabile citato diceva questa missione subito dove c'era molto più forte re era era una pressione di carattere internazionale che che rifletteva all'interno dando fiato e dando forza d'opposizione a Milosevic nel momento in cui la guerra Terry soprattutto nel momento in cui nel corso forse sta accadendo l'inverso di quello che cade mi precedette facevano politica replica da parte degli albanesi nei confronti dei serbi è inevitabile
Che l'opposizione interna avendone fece abbia perduto di potere perché poiché nazionalismo e la difesa dell'identità ruba quella che tiene uniti i serbi era inevitabile perché finita la guerra ho detto spesso in cui esercitano nei confronti dei serbi del corso con la stessa violenza
Che prima impervie capitavano nei confronti della maggioranza albanese evitabile che era la l'opposizione serba aperta riporta sia costretta ad allineare inevitabilmente sulle posizioni di pitone
Nonostante appunto che la disoccupazione in tagli al cinquanta per cento e l'inflazione sta galoppante
Perché sono fattori che non sono unificanti quanto loro spirito nazionale cioè pilota che ci ha insegnato che tutte le volte che ci sono dei pro Blair interni alla Serbia dei problemi di questo tipo cioè inflazione disoccupazione crescita rallentata crisi economica
Molla del nazionalismo e tutto viene dimenticato in nome dell'identità nazionale e quindi oggi quello che prevale e ancora una volta l'identità nazionale parlo per bar piuttosto che i problemi economiche che parla che che travalicano i Paesi
Davanti a tutto questo vorrei ricordare e poi vorrei farle una domanda in quanto appunto radicali in particolar modo Marco Pannella hanno svolto l'attività che hanno svolto guardi della questione balcanica nei riguardi particolar modo della questione dell'allora federazione jugoslava e almeno dall'ottantatré
E Marco Pannella ha chiesto alla comunità internazionale di attivarsi affinché la Federazione jugoslava di allora entrasse nella Comunità europea già nell'ottantatré Marco Pannella si batteva affinché la Jugoslavia abbandonasse l'illusione nazionale nazionalista e isolazioniste che abbandonasse in pratica la logica del non allineamento e dall'ottantatré ad oggi i radicali non hanno esso è un solo giorno di chiedere l'intervento dell'Europa davanti alla disgregazione in atto della Federazione jugoslava via e alla tragedia le tragedie provocate da Milosevic è ultima appunto delle quali quella del Kosovo
L'intervento della comunità internazionale che e è arrivato con incredibile ritardo secondo lei è necessario sia affermato anche soprattutto a livello giuridico il principio del diritto all'ingerenza
Innanzitutto bisogna dire che Pannella vedeva lontano vedeva lontano molto più di quanto non abbiano fatto i Paesi dell'Europa cioè l'idea di convincere l'Europa a integrare una Jugoslavia unita
Che diventasse occidentale e che quindi diventate una appendice del mondo o culturale e politico liberaldemocratico economico capitalistico e di mercato e non l'avanguardia del panslavismo che che arriva dalla dalla Russia era un modo di vedere le cose lontane cioè con grande lungimiranza purtroppo il perché di fronte la prospettiva dello smembramento della Jugoslavia sono prevalsi gli interessi nazionali nazionali dei singoli Paesi europei
La l'indipendenza
Pronto proclamata troppo velocemente troppo rapidamente da parte della Slovenia della Croazia sotto pressione
Soprattutto tedesca che li vedeva la possibilità di allargare la propria sfera di influenza ai lei è stato un processo di disgregazione che ha portato alle conseguenze che abbia che abbiamo visto quanto poi a al diritto di intervento di carattere umanitario questo è un gruppo è una questione molto dibattuta sul piano internazionale per una ragione molto semplice che per trecento anni il diritto internazionale era rimasto estraneo alle questioni di carattere interno dei singoli Paesi assegnandole riservandomi soltanto alla sovranità dei singoli Paesi e quindi nessuno interveniva negli affari degli altri perché questo avrebbe complicato la vita internazionale oggi però con la vittoria della democrazia liberale sul comunismo con la crisi del comunismo eccetera versa maggiormente più fortemente una volontari una domanda di giustizia universale che finisce in qualche modo col giustificare il diritto di interferenza io
Il nome di principi di carattere umanitario purtroppo però i principi di carattere umanitario sono sempre secondari nei casi di intervento di interferenza all'interno di un singolo Paese rispetto alla politica di Potenza e agli interessi Chievo strategici e chi ha vinto cedente blocco chiamiamolo così occidentale anche l'intervento in corso è avvenuto per ragioni formalmente di carattere umanitario in realtà è avvenuto per ragioni di oltre a tecniche perché Milosevic tende e va a cambiare gli equilibri balcaniche nella zona e l'Occidente a volte si opponeva a questo cambiamento quindi era un cambiamento di natura dimostra dedica al quale il mondo occidentale si è opposto non potendo intervenire
Sulla base di queste considerazioni di Realpolitik giro strategiche il mondo occidentale ha sposato la tesi
Chiarezza per diritti per la ragione dei diritti umanitari però è stata un po'una foglia di fico perché oggi vediamo che il Kosovo sta succedendo quello che sta succedendo
E nessuno più si pone il problema dei diritti umanitari quando a farne le spese sono i serbi mentre prima erano arrivati e conta a proposito c'è chi sostiene come Sergio Romano che nella politica internazionale esista un principio morale assai più forte di
I tra virgolette diritti i diritti principi umanitari del di diritto all'ingerenza ecco c'è il principio della cosiddetta responsabilità principio di responsabilità principio secondo il quale gli Stati debbano astenersi dal prendere iniziative chi non rispondono ai loro s'
E CCC interessi di cui nessuno può calcolare le conseguenze Romano nono non esprime un'idea personale semplicemente fotografa
Il comportamento dei singoli Stati e da quando esistono cioè Romano è un realista politico cioè a una come dire a un approccio analitico di tipo realistico e quindi semplicemente si limita a fotografare la realtà e non dire
Quello che lui vorrebbe che fosse o che noi vorremmo che fosse cioè non decide io vorrei un mondo così lui dice il mondo è così lo fotografa così come io sono d'accordo con lui cioè i gli Stati si comportano esattamente come il macellaio il birraio il panettiere di Adam Smith che ci fornisce
Non è la birra
Il pane non per generosità per altruismo ma per sua convenienza e qui ed evita che si comportano esattamente allo stesso modo per la loro convenienza ad
I loro interessi non è un principio morale un principio di realismo politico a proposito di interessi vecchi interessi commerciali tuttora
Esistenti da parte di diversi Paesi europei in particolar modo l'Italia la Francia il il bassisti della ricostruzione nel Kosovo ecco questo a suo avviso
Rischia di perpetuare il potere di Milosevic come si può evitare beccato verifica di perpetuare il potere di privo di dettagli perpetuando perché
Ovviamente Caretti diciamo così alla ricostruzione interessi a partecipare alla divisione della torta
Una volta finita la guerra prevalgono sulle considerazioni di carattere morale cioè l'interrogativo che si pone il mondo occidentale vale di più sanzionare dei loro deficit e rinunciare intere ai propri interessi di carattere commerciale ed economico
E che cosa otteniamo in cambio sanzionando Milosevic e ha rinunciato a questi interessi ovvero far prevalere questi interessi lasciando perdere
è come dire la condanna nei confronti di Milosevic chiudendo un occhio addirittura tutti e due nei confronti di quello che Milosevic ha fatto ecco l'Occidente è purtroppo in queste circostanze quando finiscono le guerre e quando si tratta di costruire la pace perde più a guardare ai propri interessi come affari economici che ai primi propri principi questo è un altro dato di fatto assolutamente inedite ineliminabile della realtà internazionale
Ecco passiamo a un'altra aria di crisi in questi giorni radicali a Mosca assieme a deputato liberal radicale Rousseau Costantini elaborò voi hanno chiesto manifestando sulla Piazza Rossa il ritiro delle truppe russe in Cecenia e e la fine della seconda guerra lì in atto ecco la guerra in Cecenia sembra un nuovo Kosovo quanto sono simili a suo avviso le due situazioni
Beh non sono affatto simili sono simili forse per gli aspetti umanitari ma non lo sono certamente gli aspetti politici abbiamo visto che non solo i radicali ma anche Cristo
Egli dell'Unione Europea hanno chiesto alla Russia di
Fare le ostilità nei confronti della CRI che Eltsin ha sbattuto la porta e se n'è andato dicendo che quelli sono affari interni della Russia dal punto di vista i clienti non gli si può dare torto dal suo punto visto ovviamente non dal punto di vista del diritto umanitario ma dal punto di vista politico di clienti non gli si può dare torto per il semplice fatto che e gli enti accetta
Subisse la rivolta cecena ci troverebbe prima poi a fare i conti con altre rivolte all'interno della federazione russa e la Russia esploderebbe o implodere ebbe come preferisce come esploso imploso all'Unione Sovietica con tutte le conseguenze del caso quindi logiche perché da un lato esercita una pressione
Nei confronti della Russia affinché per ragioni umanitarie metta di bombardare la Cecenia dall'altro non può esercitare una pressione
Troppo forte per il semplice fatto
Di fronte perché il muro dell'opposizione russa che non vuole correre il rischio di implodere di fronte ad un calo di secessione che verrebbe moltiplicato per dieci per cento questo che significa chi dobbiamo aspettare dobbiamo sederci
Questo non significa affatto che dobbiamo sederci questo significa che la diplomazia la diplomazia a Perrotta cioè la diplomazia vivibile quella parte dei colleghi dove ci sono le moto le mozioni ufficiali che vengono rese pubbliche serve a pochi
Sì no lepri questi cani e più probabile che l'arrivo diplomazia occulta quella non parlerete quella non pubblica ottenga più di quanto non poter non otterrebbe la diplomazia aperta noi ci siamo sempre illusi
Che la diplomazia aperta cioè dire all'opinione pubblica mondiale quello che è giusto fare risolva i problemi di carattere internazionale venti in realtà che risolve i problemi di carattere nazionale sono i diplomatici nel chiuso delle cancellerie nel chiuso delle trattative coperte dove ciascuno può concedere all'altro qualche cosa senza perdere la partita Quetta è un altro aspetto reale delle della
L'altare internazionale sì le rivolgo agli infine un'ultima domanda pure Stellino come valuta la l'atteggiamento dell'Unione europea riguardo alla questione della moratoria delle esecuzioni capitali
Le pare una grande occasione mancata su questo non ci sono dubbi su questo sì che l'Unione europea
Diciamo così molto civile avrebbe dovuto far sentire maggiormente la propria voce impuntarsi puntare i piedi perché questa è effettivamente una questione di grande civiltà del diritto cioè
La pena capitale
Ci siano ancora dei paesi al mondo che
Mettono a volte qualcuno uno dei momenti di come dire più testi
Più gravi dal punto di vista dell'attività del perito che si possa immaginare questo sì che sarebbe invece il problema sul quale battersi e batterci accordo soprattutto perché i paesi che si dichiarano di democrazia liberale più avanzata con gli stessi Stati Uniti prendano atto che ammazzare il prossimo sia pure un criminale che si sia macchiato dei peggiori crimini un atto di grandissima inciviltà giuridica e morale e questo e politico ovviamente di questo io se secondo dei radicali dovrebbero parti i portavoce di una grande battaglia mondiale
Grazie ringraziamo Piero Ostellino editorialista del Corriere della Sera