"Per non dimenticare" manifestazione per commemorare il sesto anniversario della strage di Capaci promossa dal Pool antimafia tenutasi presso il Teatro Biondo di Palermo

Per la vostra presenza stasera desidero ringraziare anche
Importanti rappresentanti di cariche istituzionali che sono venute a Palermo per essere assieme a nove stasera
Per spiegare una momento soltanto perché sto parlando io
In questa serata è stata voluta
In maniera del tutto informale nessuno di voi può dire di avere ricevuto un invito stampato qualcosa che Bessie ufficialità a questa occasione
Dai colleghi del pool antimafia
I quali mi hanno chiesto
E di questo li ringrazio
Anche se il compito che mi hanno assegnato non è dei più facili
Ma come noi siamo stati abituati ad affrontare compiti non faccio mi hanno chiesto di prendere io la parola per tutti loro
Quindi non c'è in questo momento collegato alla mia persona né incarico politico né incarico di governo nel responsabilità istituzionale io so parlo
Per me per loro
Come
Amico di Giovanni Falcone
E come un uomo che assieme al ruolo avuto il privilegio
Che non dipende certamente dai nostri merita alcun merito nostro di lavorare per dieci anni
Con Giovanni Falcone con Paolo Borsellino
Questa questo unico titolo
Lavoro designazione di cui ripeto ancora vi ringrazio
E questa esperienza lunga e drammatica vissuta assieme che fa sì che sia rimasto un rapporto e non è facile spiegare ma che affido alla vostra sensibilità di comprendere anche se non ci vediamo più ogni giorno come capita
Abbiamo ricevuto
Dei messaggi dei quali vorrei darvi lettura
E il primo non può che essere quello del Presidente della Repubblica
L'iniziativa dei magistrati di Palermo e dei colleghi che più da vicino condivisero la dura lotta di Giovanni Falcone contro la criminalità organizzata e testimonianza di affetto
Di gratitudine e di rimpianto
Il sesto anniversario del sacrificio di Giovanni Falcone di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta
Occasione di rinnovato impegno delle istituzioni per la legalità
E per l'ordinato progresso della collettività nazionale
L'opera indispensabile dalla magistratura ed alle forze dell'ordine deve continuamente essere sostenuta dalla solidarietà delle istituzioni dalla società civile ed ai semplici cittadini
L'esempio di abnegazione di coraggio di fedeltà alle istituzioni che Giovanni Falcone c'ha donato rimane per ciascuno di noi luce
E guida Oscar Luigi Scalfaro
Ci è giunto anche un messaggio del presidente del Senato
Senatore Mancino
Giovanni Falcone fu un magistrato coraggioso innovatore un uomo delle istituzioni convinto della necessità di dotare lo Stato di strumenti nuovi con i quali combattere e sconfiggere i suoi nemici
Per questo ha lavorato tutta la vita e per questo la mafia lo ha ucciso
Molti di voi che questa sera non ricorda Rita al Teatro Biondo hanno conosciuto personalmente Falcone
Sanno bene quanto egli propende se per sintesi operative sempre precedute da approfondite fasi conoscitive lasciano non affronta come tendesse a saldare l'analisi scientifica con sbocchi realizzativi coerenti un uomo dei nostri tempi che aveva il coraggio dalla prudenza nei gesti quotidiani
Che preferiva l'applicazione professionale appartata le facce di ribalte che aggiornava il metodo di indagine sulle tecnologie invece di far proclami ben sapendo di essere fin troppo esposto all'odio mortale di un nemico spietato che gli aveva che gli aveva scoperto essere uno Stato mafioso più funzionale ed efficiente del nostro Stato
Quello Stato nello Stato da cui scoperto esiste ancora ed è sempre terribile e temibile
Ma ora il nostro Stato che lo contrasta è un po'più forte di prima e lo è grazie a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Per citare di personaggi con mille novecentonovantadue due magistrati di frontiera che su di essa sono caduti
Giovanni Falcone conoscendo più di altre se non c'è insegnato come combatterlo
Chissà quante volte si è detto e si è sentito dire che la guardia non deve essere abbassata
Nel momento in cui si avvertono segni di un allentamento di questa tensione morale che anche in termini di mobilitazione popolare
Ha consentito proprio all'indomani del sacrificio di Falcone e di Borsellino significativi successi nella lotta contro la mafia necessario contribuire a ritrovare quel clima per continuare
Mi scuso per non poter essere presente
Vi prego però di considerarmi spiritualmente con voi
E di accogliere estendendo di ai familiari di Giovanni Falcone di Francesca Morvillo e dagli uomini di scorta sentimenti di solidarietà e di amicizia Nicola Mancino Presidente del Senato alla Repubblica
Siamo anche ricevuto un messaggio il ministro degli interni onorevole Napolitano
Rammaricato di non poter essere presente per i densi impegni di questi giorni desidero esprimere il mio apprezzamento per la cerimonia che commemora Giovanni e Francesca Falcone Paolo Borsellino gli uomini e donne della Polizia di Stato vittime delle stragi di Capaci e di via D'Amelio
è nostro dovere morale civile onorarne la memoria insieme a quella di tutti coloro che in anni vicini e lontani sono caduti vittime dalla mafia
Consideriamo nostro preciso compito rispondere con fermezza e determinazione all'aggressione delle organizzazioni criminali senza mai attenuare l'attenzione la vigilanza la mobilitazione delle risorse
E questo l'impegno che ho riaffermato nel modo più netto e concreto a nome del governo rivolgendomi ieri a tutte le forze di polizia l'occasione dell'anniversario dalla fondazione dalla Polizia di Stato
Dobbiamo proseguire lungo la strada indicata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con la stessa passione di impegno che li animano
Per fare in modo che il loro sacrificio non sia stato vano e nella consapevolezza che un Paese civile non tralascia di coltivare trasmettere la memoria dei suoi figli migliori
Cordialmente
Giorgio Napolitano ministro degli Interni c'è anche inviato un telegramma il sottosegretario agli interni onorevole Sinisi
Impossibilitato a partecipare come avrei desiderato causa improrogabili impegni altri commemorazione Giovanni Falcone che si terrà ventidue maggio prossimo venturo ringrazio per cortese invito che rivolgo tutti miei saluti Gian Nicola Sinisi
Ho avuto legge questi messaggi soprattutto per la grande autorevolezza della dei loro nel dei mittenti naturalmente del ringrazio molto anche come avevo accennato all'inizio del i rappresentanti istituzionali presente ai comincerà l'onorevole Violante del presidente alla Camera dei deputati
Il ministro Flick assume una land non vorrei dimenticare qualcuno presenta la commissione antimafia senatore Del Turco
Sindaco di Palermo Leoluca Orlando procuratore generale di Palermo dottor Caselli procuratore di Palermo
Di dirò soltanto due tre cosa non di più perché poi una scelta che è stata fatta che io ho molto apprezzato penso anche voi sarete d'accordo con me e quella fare parla Giovanni Falcone stasera
Dei giovani colleghi uditori
Giudiziaria
Da poco giunti a Palermo assume la responsabilità Palermo
Una giovane agente di polizia leggeranno brani del pensiero
Di quello che ci ha lasciato
Giovanni Falcone
Io ho sempre detto chi mi conosce questo forse lo ricorderà che
La grandezza di quest'uomo era certamente non la sua straordinaria professionalità magistrato comparabile ma di cui è stato
Storicamente rimane e rimarrà un grande innovatore ma grande forza parlando Energia
Che promana Valla quest'uomo la sua intelligenza la sua sensibilità era questa visione assolutamente innovativa
Io dico lo penso e credo che i colleghi che che hanno voluto questa serata siamo assolutamente d'accordo con me lo devo sottolineare perché anche a nome loro prendo la parola sto parlando a voi
Che non ci sarebbe lotta alla mafia non ci sarebbe stata lotta alla mafia senza fortuna senza borse è un comunque non sarebbe stata quella che è stata sarebbe stata più debole
Meno
Forte
Dura con prezzi
Incredibile che sono stati pagati
Noi non
Non siamo afflitti dalla sindrome del Ricucci
Ne
Da quella dei superstiti noi abbiamo continuato ogni giorno e continuiamo pur nella diversità delle responsabilità e dei ruoli che abbiamo a onorare con la memoria quell'esempio quell'insegnamento nella unica maniera
Possibile
Per essere gradita
A Giovanni appalti continuiamo a fare ogni giorno il nostro
Dovere con i limiti che ci affliggono
Ecco le poche qualità che ci accompagna io ho voluto portare con me
Credo che tutti i colleghi Puccio hanno nella stanza
Una frase
Di John Fitzgerald Kennedy
Che era una presenza costante nel portafoglio Giovanni Falcone potevano mancare dieci mila lire ma questa frase c'era sempre
E balla vorrei rileggere perché
Un uomo che portava con sé sempre questa frase si riconosceva
Pienamente
Nella stessa e leggerla
Vale più di ogni altra parola che io i colleghi possono dire
Per ricordare chi era Giovanni Falcone
La frase questa
Un uomo fa quello che è suo dovere fare
Quali che siano le conseguenze personali
Quali che siano gli ostacoli i pericoli che le pressioni
E questa è la base di tutta la moralità umana
Questo disse John Kennedy
E in questa fase Falcone si riconosceva al punto dall'un separarsene mai
E c'è la ricordava anche ogni tanto Annoni
Con qualche ragione era un po'aveva sempre loro il fratello maggiore
Al ruolo di competenza
Io credo che
La lotta alla mafia che si è aperta in quegli anni
E che ha
Accanto ai prezzi altissimi che ho ricordato
Registrato anche
Risultati credetemi per noi allora impensabili
Debba continuare senza un solo attimo un solo non dico di cedimento ma di distrazione
Io voglio dire soltanto una cosa perché è una mia profonda convinzione
Sento che è condivisa anche dai colleghi
Nel mille novecentonovantatré
In quella strana insolita è stata degli attentati
Fuori Palermo
E
Come dire condotti immaginati realizzati con una strategia assolutamente diversa da quella tradizionale in tema di attentati
Da allora non è successo più nulla
Da cinque anni
Da sei rispetto all'estate del novantadue la mafia non uccide più rappresentanti delle istituzioni questo è fonte per me di preoccupazione
Perché
La lotta alla mafia si è fatta molto in Italia comprensibilmente
Sull'onda sua spinta dall'emergenza di turno
Non faccio l'elenco dei rappresentanti delle istituzioni che sono stati uccisi dalla mafia ma vengo talmente lungo
Che si corre il gravissimo rischio di dimenticarne uno solo
E sarebbe sommamente ingiusto ma tutti sappiamo che questa periodicità di ricorso al cosiddetto omicidio eccellente provocava una periodicità doverosa di risposta dell'istituzione e su questo per anni e anni
Le istituzioni hanno trovato il modo anche con efficacia con efficienza dopo il novantadue soprattutto il risultato insomma sotto gli occhi di tutti e nessuno li può negare sono stati straordinari rispettate precise voi
E cambia strategia
è stata sconfitta la strategia dei corleonesi di Totò Riina
E si è tornati alla vecchia strategia la marcia
Quella tanto per capirci siamo a Palermo e parliamo tra palermitani
Del Tati univoca passa la china
Questa è una scelta dall'loro punto di vista secondo me Felice
Dal punto di vista e le istituzioni un allarme se possibile in più forse più forte di undici
I riflettori si accendono in Calabria l'emergenza non manca quello non manca si accendono in Campania in Sicilia non si accende
Allora questo può farci corre il rischio di una disattenzione
Di un momento forse più di un momento
Di
Non sufficiente concentrazione
Ma come una delle letture che saranno fatte tra poco ricorderà ed è uno dei grandi insegnamenti forse quello di fondo
I giovani Falcone e quello di negare che la mafia sia un'emergenza
La mafia apponendo agenzie ma è una costante
E va combattuta con forza con efficienza con tenacia se possibile con ostinazione
Giorno per giorno senza mai mollare un solo minuto senza attendere la visibilità forte di un'altra emergenza
Ora su questo io credo
Che tutti dobbiamo fare una riflessione stasera forse questo credo che dovrebbe essere sarà diamo che sia il messaggio e per ciascuno di noi da questa serata
Deve restarci dentro
E aiutarci perché ha responsabilità
Su questo messaggio su questa riflessione su questa che è una delle tante vitalità
Vitalità
Pensiero di un uomo non c'è più
Continuare ad orientare la nostra azione quotidiana
I colleghi hanno pensato a questo punto di
Proiettare le immagini che sono state selezionato diciamo assemblate
Da Francesco Petruzzelli perché è un ricercatore lo studioso di problemi e la mafia
Dopo queste immagini
Interverranno altri colleghi
Poi passeremo alle letture
Che ci ha lasciato alcune pitture
Che ci ha lasciato Giovanni Falcone dopo di che darò la parola però alcuni interventi grazie
Se venisse non senza polemiche lordo espositiva per però fatto vaga valutata alla criminalità organizzata in maniera fondamentale missioni veniva ovviamente alle istituzioni
Mai ad avere questo ossia l'avvenuta devo saltare sia connessi all'ospedale poco così posso posso affannosa ricerca parecchio deserta carica direttore
Desidero ringraziare Francesco Petruzzello per queste immagini
Credo che il pezzo più importante di questo applauso
Vada
La mamma di Francesca Morvillo che essere con noi
Suo fratello
Alfredo Morvillo
Le carissime sorelle Giovanni Falcone
Tra i messaggi che ci sono stati inviati ce ne uno e come tutti voi comprenderete per noi ha un valore affatto tutt'affatto particolare
Ed è un messaggio che
Pregherei il procuratore Caselli è un messaggio Antonio Caponnetto
Come sai le mie precarie condizioni di salute mi impediscono di partecipare
Alla cerimonia come Moratti organizzata
A ricordo della strage di Capaci
Mi sarà difficile e penoso accettare questa assenza forzata
La prima dopo sei anni
Ma tu lo sai che il mio cuore i miei ricordi partiranno insieme ai vostri
Con profonde
Intensa partecipazione
Oggi più che mai necessario ricordare coloro che sono caduti per tutti noi
Per l'ingiustizia come disse Paolo Borsellino il ventitré giugno novantadue nella chiesa di Sant'Ernesto
Vedo infatti
Accrescersi numero e l'impudenza
Delle persone disposte a dimenticare
A tradire gli ideali che animarono Giovanni Francesca Paolo e quanti li seguiranno
Fino al sacrificio per difenderne le
Ognuno di noi deve sentirsi impegnato più che mai
Nel difendere contro tutti gli attacchi malevoli ingenerosi
La purezza e la forza di quell'idea
Che ancora oggi continuano a indicare a tutti gli onesti
La via Antoine obbligata
Per la rinascita del nostro Paese
Con animo grato per tutto quello che continuate a fare
E per la vostra incrollabile fedeltà ai principi vi abbraccio Nino Caponnetto
Noi crediamo che come dicevo all'inizio
Ricordo a memoria
Di Giovanni Falcone Francesca Morvillo di Antonio Montinaro di Vito Schifani e di Rocco Di Cillo
Debba passare questa sera attraverso il ricordo del pensiero allora c'è rimasto
Di una parte
E quello che c'è ma
Persone che lo ricorda
Queste letture come aveva anticipato saranno
Fatte da giovani magistrati
I giovani uditori giudiziari
Preso servizio a Palermo come se avessero raccolto
Testimone
L'impegno di un modo di intendere la funzione del magistrato
Che la grande eredità che ci è stata lasciata Giovanni Franceschi
Da Paolo Borsellino
Sono scritti Giovanni una scelta non facile perché Giovanni ha lasciato volto
Non so come si possa quantificare quanto ha scritto Giovanni
Però credo che le cose che sono state scelte siano tra le più significative
La prima
è una
Un intervento tecnico
C'è la parte doveva straordinaria professionalità regionale
Che riguarda i principali problemi pratici nelle inchieste sulla mafia e sul traffico di stupefacenti
E sarà letta da un giovane collega che si chiama Giancarlo Triscari e che io prego di salire
I problemi pratici nei procedimenti penali per fatti di mafia e di traffico di stupefacenti
Riguardano tutti la ricerca l'acquisizione e la valutazione delle prove
Questi tre temi sono da qualche tempo al centro di roventi polemiche
E se investono il concerto stesso di prova che da alcuni si vorrebbe sostanzialmente limitato alla prova diretta di ogni immediata evidenza
Al fine di evitare i pericoli per le libertà individuali che sarebbero connessi alla prova logica vista come fattore di pericoloso arbitrio soggettivo del giudice
A me sembra di potere dire che il processo penale serve in primo luogo all'accertamento della verità
E che questa ricerca condotta senza lo sforzo di dimostrare ad ogni costo tesi concepiti a priori e nel contempo senza porre alcuni limiti all'indagine
La maggior parte della verità si trova infatti oltre l'immediata evidenza che di regola colpisce soltanto i livelli inferiori delle organizzazioni criminali
E più in generale i soggetti in posizione sociale di debolezza e dunque agevole vedere a tacer d'altro
Quanto sarebbe iniquo fermarsi alla prova diretta ed esigere la in ogni caso
In quest'ottica le garanzie degli individui di fronte all'attività del magistrato non limitano la ricerca della verità ma si pongono all'interno di essa come regole codificate di verifica degli elementi di prova
Un'attività giudiziaria che lui dalle garanzie non può essere dunque più efficace
Perché gli esiti processuali così ottenuti sono in primo luogo inattendibili non sono pentita
Questo dato si coglie in concreto soprattutto quando viene impedito all'imputato di indicare elementi sui quali indagare o di proporre chiavi di lettura di elementi già acquisiti
Le garanzie invece non tutela no innaturali interessa dell'imputato ad ostacolare deviare la ricerca e l'acquisizione delle prove nei suoi confronti
L'espressione di tale interesse va fermamente bloccata
Quando si debba ritenere di essere giunti alla verità oltre ogni ragionevole dubbio è detto con molta chiarezza nella seguente massima
Un'affermazione di responsabilità può essere fondata su elementi indiziari soltanto se gli stessi partitamente indicati in motivazione
Ed esattamente valutati nel loro nesso logico diano la sicura certezza dell'attribuibilità del fatto all'azione dell'imputato
Nel senso che non solo venga dimostrato che il fatto può essere accaduto nel modo che si assume ma venga altresì dimostrato che il fatto stesso non può essersi svolto in modo diverso
Non esistono criteri fissi né strumenti da privilegiare a priori per ottenere il risultato così descritto
La realtà è tanto complessa e varia che la certezza o mia o oltre ogni ragionevole dubbio si può ottenere attraverso i percorsi più Diversi secondo le circostanze del singolo caso concreto
Occorre sempre evitare di comprimere l'apporto della difesa e nel contempo curare che la ricerca e l'acquisizione delle prove non sia un inquinante da manovre degli imputati
Occorre riuscire in ogni caso ad offrire risultati d'indagine persuasivi che cioè siano tali da fare invidia chiunque li esamini affondo con serenità che il fatto non può essere accaduto in modo diverso da quello che si assume
A questo punto appare evidente che la confessione con chiamata in correità è soltanto uno degli strumenti utili per l'accertamento della verità nei processi del tipo un esame la stessa questione dei riscontri oggettivi finisce con l'essere mal posta se dista da sola perché quella confessione può essere precedute non seguita dall'acquisizione di altri elementi conformi e un'attendibile ricostruzione completa dei fatti può venire soltanto dalle sintesi di una complessa serie di elementi di prova eterogenei ma concordanti tra cui le eventuali dichiarazioni dei pentiti
In questo campo non vi è un prima e non vi è un dopo né tanto meno è pensabile concepire di fatto una sorta di gerarchia delle fonti di prova
L'uso processuale delle dichiarazioni dei pentiti non può essere visto come una soluzione generale dei problemi delle inchieste sulla mafia e sul traffico di stupefacenti né può essere guardato sempre con avversione pregiudiziale
A questo riguardo più che mai ogni situazione è diversa dalle altre
E non si può in nessun caso perdere di vista l'esigenza di guardare al complessivo contro contesto processuale e di cercare di elaborarlo se manchi assumendo la ricerca dei riscontri all'interno di questa più ampia costruzione
La realtà descritta dal pentito se risponde al vero deve infatti di regola avere lasciato tracce in altri elementi raggiungibili dall'accertamento processuale ed occorre inoltre ricercare le altre realtà alle quali la prima deve essere collegata ove però in mancanza di altri elementi suscettibili di sviluppo non risultasse possibile compiere in tutto o in parte queste più ampie indagini le dichiarazioni del pentito non sarebbero necessariamente da respingere
La loro attendibilità deve essere in primo luogo saggia alta nel momento stesso in cui le si raccoglie e vanno Boni raccordate agli altri elementi del contesto processuale più o meno ampio e articolato
Un aggiunge un agente di la Polizia di Stato Laura Piraino leggerà un altro brano
Del pensiero di Giovanni tratto dal suo notissimo libro che suo malgrado è diventato un grande bestseller
Nel mille ottocentosettantacinque mille ottocentosettantasei la commissione d'inchiesta Franchetti sondino
Sottolineava come l'interesse dello Stato nella lotta alla mafia fosse episodico mutevole incerto
La diagnosi dei due onesti parlamentari
Verrà confermata nel tempo
Lo Stato passerà da un tentativo di repressione serio quello del prefetto Mori alle dichiarazioni rassicuranti dei procuratori generali che inaugurano gli anni giudiziari
Ma limitiamoci al dopoguerra
Nel mille novecentocinquantasei la procura generale di Palermo dichiara che la delinquenza mafiosa e praticamente scomparsa
Nel mille novecentocinquantasette che i delitti sono la conseguenza di conflitti tra bande rivali
Nel mille novecentosessantasette che la clinica criminalità mafiosa è entrata in una fase di declino lento ma sicuro
Nel mille novecentosessantotto auspica l'allontanamento del mafioso dal suo habitat naturale dato che fuori dalla Sicilia egli diventa offensivo
Tutto questo per ricordare quanto il problema mafia sia stato sottovalutato nella nostra storia anche recente
La virulenza attuale di Cosa Nostra e in parte il frutto di questa sottovalutazione e di questa ignoranza
La macchina si caratterizza per la sua rapidità nell'adeguare valori arcaici alle esigenze del presente
Per la sua abilità nel confondersi con la società civile
Per l'uso dell'intimidazione e della violenza per il numero quella statura criminale dei suoi adepti per la sua capacità ad essere sempre diversa è sempre uguale a se stessa
E necessario distruggere il mito della presunta nuova mafia o meglio dobbiamo convincerci che se c'è c'è sempre una nuova macchina pronta a soppiantare quella vecchia
Tutte le volte che Cosa Nostra si converte ad attività più redditizie e sale il livello di pericolo sociale da essa rappresentato non si sa farà altro che parlare di nuova mafia
Una sentenza della Corte di cassazione del mille novecentosettantasette afferma con incredibile sicurezza che la vecchia mafia non era un'associazione criminale mentre la nuova lo è altro contributo delle istituzioni alla non comprensione del fenomeno e alla disinformazione
Da parte mia ricordo che nel mille novecentosettantanove alcuni colleghi mi chiesero ma tu credi davvero che la ma anche sistemi mentre altri parlavano di germinazione spontanea del fenomeno mafioso anche lontano dalla Sicilia
Magistrati e forze dell'ordine cercano di convincersi che l'attuale inefficienza dello Stato sia dovuta all'entrata in scena di una macchina più però c'è sofisticata della precedente
Ma la vecchia e nobile Macchia e soltanto una leggenda ne sono prova gli episodi criminali più efferati e spettacolari del dopoguerra
Se tralasciamo la strage di Portella delle Ginestre e gli assassini di diversi sindacalisti possiamo ricordare nel mille novecentosessantatré la prima guerra di mafia culmina nel nell'esplosione di una Giulietta imbottita di esplosivo
Che falcia sette carabinieri
Nel mille novecentosessantanove il massacro di viale Lazio a Palermo mette in luce in luce la crudeltà di Cosa Nostra
Nel mille novecentosettanta la macchia e implicata in un tentativo di colpo di Stato il cosiddetto golpe Borghese nel mille novecentosettantuno il procuratore della Repubblica di Palermo viene assassinato
Nel mille novecentosettantaquattro il contrabbando di tabacco in massima espansione testimonia il raggruppamento di un livello che avrebbe dovuto suonare per le istituzioni come campanello d'allarme
Nel mille novecentottanta Cosa Nostra controlla gran parte del traffico mondiale di rovina destinata agli Stati Uniti
Non si è compreso non si è voluto comprendere che dietro tali episodi di era una sola e unica mafia eppure basterebbe rileggere i rapporti di polizia degli anni sessanta per scoprire che certi personaggi importanti
Poi divenuti capi vi erano già citati
Che la struttura di base dell'organizzazione era nota si fa persino menzione menzione dei capi decise dei capidecina e dei rappresentanti ma una cappa di silenzio cala ben presto sul fenomeno mafioso
Gli anni settanta sono gli anni del terrorismo tutti i migliori magistrati o quasi il grosso delle forze dell'ordine sono impegnati nella lotta contro le Brigate rosse ed altre organizzazioni terroristiche
Pochi si interessano di mafia
Proprio allora prende il via il traffico di stupefacenti
E la macchina si trasforma nella potenza che oggi grave quindi l'errore commesso in un momento in cui si sta disponeva di tutte le informazioni e condizioni per capirlo anche combatterla
Il passaggio da una mafia poco attiva in campo economico ad una macchina sempre più aggressiva si consuma tra il mille novecentosettantaquattro ed il mille novecentosettantasette negli anni seguenti
Grazie alla debolezza della repressione
La macchia prospera in tutti i settori dell'economia si comincia a parlare di mafia degli appalti e dei subappalti di mafia dei supermercati di macchia dei negozianti di ma anche a delle tangenti
Come se esistesse una miriade di organizzazioni una accanto all'altra
Come se la macchina non fosse una e indivisibile
Una
Frase che Giovanni Falcone
Ricordare che era questo
Possiamo sempre fare qualcosa
E secondo lui era una massima
Che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato di ogni posizione questo brano parte con questo ricordo sarà letto da un collega un giovane collega Giuseppe Miceli
Possiamo sempre fare qualcosa massima questa che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto per evitare di rifugiarsi né facili luoghi comuni per cui la mafia sento in prima istanza un fenomeno socio economico il che è vero
Non può venire efficacemente repressa senza un radicale mutamento della società della mentalità delle condizioni di sviluppo
Ribadisco al contrario che senza la repressione non si ricostituì l'hanno le condizioni per un ordinato sviluppo e lo ripeto occorre sbarazzarsi una volta per tutte
Dell'equivoco eteree della mafia figlia del sottosviluppo quando in realtà essa rappresenta la sintesi di tutte le forme di illecito sfruttamento delle ricchezze
Non attardiamo ci quindi con rassegnazione in attesa di una lontana molto lontana crescita culturale economica e sociale che dovrebbe creare le condizioni per la lotta contro la mafia
Sarebbe un comodo alibi offerto a coloro che cercano di persone e merci che non ci sia niente da fare
Certo dovremmo ancora per lungo tempo confrontarci con la criminalità organizzata di stampo mafioso per lungo tempo non parla è perfetta
Perché la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani a un principio una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine
Ma con quali strumenti affrontiamo oggi la mafia in un modo tipicamente italiano
Attraverso una proliferazione incontrollata di leggi ispirata alla logica dall'emergenza
Ogni volta che esploda la violenza mafiosa con manifestazione allarmanti o l'ordine pubblico appare minacciato con precisione cronometrica viene varato un decreto legge tampone molto intensi a intensificare la repressione ma non appena la situazione rientra in un'apparente normalità tutto cade nel dimenticatoio e si torna ad abbassare la guardia
Le leggi non servono se non sono sorretta da una forte precisa volontà politica se non sono in grado di funzionare per carenza di strutture adeguate e soprattutto se le strutture non sono dotate di uomini professionalmente qualificati
Professionalità significa innanzitutto adottare iniziative quando si è sicuri dei risultati ottenibili perseguire qualcuno per un delitto senza disporre di elementi responsabile a sostegno alla sua colpevolezza significa fare un pessimo servizio
Il mafioso verrà rimesso in libertà
La credibilità del magistrato ne uscirà compromessa e quella dello Stato o peggio ancora
Meglio è dopo avere indagato su numerose persone accontentarsi di perseguire solo quelle due o tre raggiunte da sicure prove di abilità
Solo il rigore professionale di magistrati e investigatori darà la mafia la misura che la Sicilia non è più il cortile di casa sua e quindi servirà a smontare l'insolenza e l'arroganza del mafioso che non si inchina all'autorità dello Stato
Posso affermare che il maggior risultato raggiunto dalle indagini condotte a Palermo negli ultimi dieci anni consiste proprio in questo avere privato la mafia della sua aura di impunità e di invincibilità
Anche quando in di condannati al maxiprocesso verranno rimessi Limardi libertà rimarrà comunque acquisito un risultato che la mafia può essere trascinato in tribunale e che i suoi capi possono essere condannati
L'avere dimostrato la vulnerabilità della mafia costituisce una forza anche per gli investigatori nella misura in cui dalla consapevolezza che mafiosi sono uomini come gli altri criminali come gli altri
E che possono essere combattuti con una efficace repressione i risultati si ottengono con un impegno duro continuo quotidiano senza Blair centodue tantissimo
Dato che la lotta che stiamo combattendo una vera e propria guerra cose molte sue periti come tutte le guerre deve essere combattuta con il massimo impegno e la massima serietà
Noi del pool antimafia abbiamo vissuto come forzati sveglia all'alba per studiare il dossier prima di andare in tribunale ritorno a casa a tarda sera nel mille novecentottantacinque io Paolo Borsellino siamo andati in vacanza in una prigione
Alla finale in Sardegna
Per stendere il provvedimento conclusivo dell'istruttoria dal maxiprocesso
Non rimpiango niente anche se a volte percepiscono i miei colleghi un comprensibile desiderio di tornare alla normalità meno scorte meno protezione meno rigore negli spostamenti
E allora mi sorprendono per paura delle conseguenze di un simile atteggiamento normalità significa meno indagini meno incisività meno risultati
E temo che la magistratura torni alla vecchia routine i mafiosi che fanno il loro mestiere da un lato i magistrati che fanno più o meno bene loro dall'altro e alla resa dei conti palpabile l'inefficienza dello Stato
Sarebbe insopportabile sentire nel corso di un interrogatorio l'ironia e l'arroganza mafiosa di una volta
Professionalità nella lotta alla mafia significa anche avere la consapevolezza che le indagini non possono essere monopolio di unica persona ma frutto di un lavoro di gruppo
L'eccesso di personalizzazione e il pericolo maggiore per le forze anti mafia dopo la sottovalutazione dei rischi
Nove stasera ricordiamo
Giovanni e Francesca Lomelo ascolta ma
Un po'da manca non ricordare Paolo Borsellino
La prego
Allora
Evocazione collega Alessia Sinatra di leggere una lettera
Di Paolo forse proprio il suo testamento morale
Quella maledetta domenica diciannove luglio Borsellino si alza più presto del solito alle cinque arriva la telefonata di assetti e metta una volta sveglio ma nello studio
Deve rispondere a una lettera vista oggi può essere considerato un testamento spirituale indirizzata ad una professoressa di Padova
Tre mesi prima non invitato ad un incontro con gli studenti di un liceo ma giudice quell'invito non è mai arrivato
La docente protesta Borsellino avrebbe potuto anche scomoda arsi nel respingere la richiesta una telefonata sarebbe bastata essere un giudice famoso e oberati di lavoro non deve far dimenticare le buone maniere
C'è anche un questionario con dieci domande tra queste come perché è diventato giudice
Oggi non è certo il giorno più adatto per risponderle perché frattanto la velocità si è di nuovo barbaramente insanguinata
Ed io non ho più tempo da dedicare neanche qui Fini che vedo raramente perché dormono quando esco da casa ed al mio rientro quasi sempre in ore notturne li trovo nuovamente tormentati
Ma è la prima domenica dopo almeno tre mesi che mi sono imposto di non lavorare e non ho difficoltà a rispondere però in modo telegrafico le sue domande
Sono diventato giudice perché l'intrigo grandissima passione per il diritto civile ed entra in magistratura con l'idea di diventare un civilista dedito le ricerche giuridica è sollevato per necessità di inseguire compensi dei clienti
La magistratura mi appariva la carriera per me più percorribile perversi popoli desidero di ricerca giuridica non ha pagabile con la carriera universitaria per la quale occorre come tempo e santi in paradiso
Fui fortunato e diventare magistrato nove mesi dopo la laurea e fino al mille novecentottanta più cupa e soprattutto di cause civili mi dedicavo il meglio di me stesso
è vero che riempie novecentosettantacinque per entrare a Palermo cover sempre vissuto la mia famiglia catturato all'ufficio istruzione processi penali
Walter mai l'applicazione anche se saltuaria ad una sezione civile concimaia dedicarmi soprattutto le problematiche di diritti reali delle distanze legali delle divisioni ereditarie
Il quattro maggio mille novecentottanta ucciso nel capitano Emanuele Basile e il consigliere clinici volle che mi occupassi o dell'ispettore del relativo procedimento
Nello stesso ufficio frattanto era approdato provenendo anch'egli dal civile il mio amico d'infanzia Giovanni Falcone e sin da allora capii che il mio lavoro doveva essere un altro
Avevo scelto di rimanere in Sicilia e a questa scelta dovevo dare un senso i nostri problemi erano quelli dei quali avevo preso d'occuparmi quasi casualmente ma se amavo questa terra di essi dovevo esclusivamente portarmi
Non ho più lasciato questo lavoro e da quel giorno mi occupo pressoché esclusivamente della criminalità mafiosa
E sono ottimista perché vedo che verso di essa i giovani siciliani no hanno già attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che lo mantenne sino ai quarant'anni
Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbia avuta
Come molti di voi ricorderanno
Anzi come tutti voi ricorderete
Francesca Morvillo è un magistrato che si occupava i minori alla Procura di Milano i minori avrà ai colleghi è sembrato giusto che
Una pagina di Giovanni la mafia non è invincibile
Venga letta la Caterina Bartolozzi che è una giovane collega che lavora la Procura dei minori fiscale
è impossibile in questa sede dar conto degli innumerevoli problemi scaturiti dalla maggiore incisività dell'azione dello Stato nel contrasto del fenomeno mafioso e dei meccanismi di rigetto innescati
Forse è più opportuno lasciare che sia il tempo a decantare l'emozionalità
Per esaminare poi con sangue freddo e distacco vicende oggi troppo vicina e coinvolgenti
Ma alcune considerazioni anni avviso è possibile e doveroso formulare canora
Non vi è dubbio anzitutto che un mutamento tanto radicale nell'atteggiamento delle istituzioni e soprattutto di parte della stessa situazione gettati su Diana rispetto al fenomeno mafioso
Non poteva che creare conseguenze di vasta portata
In primo luogo la furiosa reazione dell'organizzazione mafiosa e dei suoi fiancheggiatori ma anche l'incomprensione l'insofferenza di chi fuori e dentro le istituzioni rifiutava il cambiamento
Certamente ci sono state esagerazioni e ingenuità tra coloro che hanno con entusiasmo e voglia di liberazione hanno sostenuto l'attività di uno stato che finalmente cominciava a mostrare di voler fare sul serio
Ma il risultato è stato che in mezzo a tante polemiche l'azione repressiva statuale sia impantanata anche perché la mafia ha saputo addio
Lo sconforto e disorientamento nelle forze dell'ordine
Si sono così innescate le polemiche sui giudici sceriffo sull'uso disinvolto dei pentiti
Persino sul disturbo alla quiete pubblica provocato dalle chiassose scorte di magistrati e si è portata avanti un'azione obiettivamente delegittimante
Prima con le incredibili polemiche in seno al Consiglio superiore della magistratura sul uno quale centro di potere
E poi con la impettiti azione di lettere anonime contenenti accuse nessuno avrebbe dovuto dar peso per la loro evidente falsità
Sì & primitiva offerto all'opinione pubblica l'immagine di pretesti meschini scontri tra magistrati malati di protagonismo
Senza sapere o volere comprendere che la posta in gioco è altissima cioè lo stesso ruolo del magistrato nella società
E tutto ciò mentre la mafia uccide inesorabilmente gli uomini migliori delle istituzioni
Nella tragica estate del mille novecentottantacinque l'uccisione di Beppe Montana e Ninni Cassarà metteva in ginocchio la squadra mobile di Palermo privata di due fra i suoi più attivi e coraggiosi funzionari
Il contemporaneo immediato trasferimento dei migliori ufficiali dei carabinieri che in quanto coinvolto intanto indagini erano maggiormente esposti al pericolo di rappresaglie mafiosa
Produceva le fette di azzerare praticamente le strutture investigativa antimafia
L'uccisione poi di Antonino Saetta presidente della Corte di Assise di appello che aveva giudicato e condannato gli imputati e l'assassino del capitano dei carabinieri Emanuele Basile
Era la dimostrazione di come ormai l'attacco alle istituzioni fosse generalizzato
E come nessuno potesse ritenersi fuori della mischia
Tuttavia malgrado il pesante clima intimidatorio decimazione l'abbassamento del livello di consenso sociale
Le crescenti difficoltà operative l'azione antimafia proseguita il primo maxiprocesso avuto esito soddisfacente
Sia pure tra problemi di ogni genere anche altre difficili e complesse indagini giudiziarie sono andate in porto o stanno per essere conclusa
Sì era il palazzo che nella società comincia a farsi strada la consapevolezza che la mafia non è un fenomeno criminale emergenziale ma una piaga profondamente radicata con cui occorrerà confrontarsi ancora per un lungo periodo
Si comincia a comprendere senza lasciarsi guidare dalla moda del momento ed è muta e voli e contingenti equilibri politici che sono un tenace duro impegno collettivo potrà costituire la base per un'ulteriore avanzata e sia pure con lentezza cominciano a registrarsi mutamenti di mentalità in maggiore comprensione di questi problemi persino negli ambienti finora più restia a comprenderli
Non si hanno lavorato invano in questi anni difficili
Iniziale impegno di pochi ha costretto le istituzioni e la società
A guardare in faccia la realtà di un fenomeno criminale destabilizzante troppo a lungo ha minimizzato
E Del Balzo da aprire un varco a creare una testa di ponte che ha resistito con gravi perdite e tre enormi difficoltà ad una pesante controffensiva
Adesso fortificati delle esperienze nel bene e nel male acquisite è tempo di andare avanti non posteriori declamazioni e non più confidando sull'impegno straordinario Edipo
Ma con il doveroso impegno ordinario di tutti in una battaglia che è anzitutto di civiltà e che può e deve essere venuta
Ottimismo retorica a buon mercato forse ma come sarebbe stato possibile spendere tanti anni in un duro lavoro di trincea se non vi fosse stata anche un po'di sana retorica e un pizzico di ottimismo
I fatti però mi sembra che mi diano ragione è comunque una cosa è certa indietro ormai non si può più tornare
L'ultima vettura che è stata scelta
Riguarda una vecchia polemica come tante altre polemiche del tutto sterile se non strumentale quella del terzo livello
E qui c'è una depressione
Profonda Giovanni che mi è cara perché poco prima avevo scritto le stesse cose era stato oggetto di una lunga conversazione
Questa vettura la farà naso giovane collega Paola Caltabellotta
L'idea del terzo livello prende le mosse distorcendo nel significato da una relazione svolta da me e dal collega Giuliano Turone ad un seminario nel mille novecentottantadue a Castel Gandolfo
Insieme avevamo redatto un rapporto sulle tecniche di indagine in materia di delitti mafiosi avevamo sottolineato che la mafia non è un'organizzazione che commette delitti suo malgrado ma un sodalizio avente come finalità precipua il delitto
Per esigenze sistematiche avevamo distinto i delitti in eventuali da altri essenziali
In altre parole i reati come contrabbando estorsioni sequestri di persona cioè i delitti per cui si è costituita l'organizzazione mafiosa li avevamo classificati di primo livello
Al secondo livello avevamo classificato i reati che non costituendo una ragion d'essere di Cosa Nostra mi sono tuttavia l'indiretta conseguenza per esempio l'omicidio di un uomo d'onore che si è macchiato di uno sgarro nei confronti dell'organizzazione
Restavano i reati non classificabili né come essenziali strutturali di primo livello
Nel come eventuali di secondo livello ma che venivano perpetrati in un dato momento per garantire la sopravvivenza dell'organizzazione
L'omicidio di un prefetto di un commissario di polizia di un magistrato particolarmente impegnato ecco quindi il delitto di terzo livello
Attraverso un percorso misterioso per non so quale rozzezza intellettuale il nostro terzo livello è diventato il grande vecchio il burattinaio che dall'alto della sfera politica tira le fila della mafia
Non esiste ombra di prova di inizio che suffraga l'ipotesi di un vertice segreto che si serve della mafia trasformata in semplice braccio armato di trame politiche
La realtà è più semplice e più complessa nello stesso tempo si fosse trattato di tali personaggi fantomatici di una Spectre all'italiana li avremmo già messi fuori combattimento dopotutto bastava un James Bond
Ciò non toglie che sia legittimo e doveroso chiedersi come mai non siamo ancora riusciti a scoprire mandanti degli omicidi politici
A parziale discolpa potremmo dire che non abbiamo ancora scoperto neanche molti Authority delitti non politici ma sarebbe una giustificazione meschina
In realtà trovo utopico pensare di risolvere i delitti del terzo si livello se prima non sono stati risolti quelli dei livelli precedenti
Considero poiché la ricchezza crescente di Cosa Nostra le dà un potere ha cresciuto che l'organizzazione cerca di usare per bloccare le indagini
Mi sembra infine che le connessioni tra una politica spari Istica è una criminalità mafiosa assenti implicata nell'economia rendono ancora più inestricabile indagini con questo risultato finale
Lo sviluppo di un sistema di potere che si fonde e si alimenta in Sicilia sulle connivenze e sulle complicità mafiose e che costituisce un ostacolo in più ter delle indagini serene ed efficienti
Credo che Cosa Nostra ci ha coinvolto in tutti gli avvenimenti importanti della ditta siciliana a cominciare dallo sbarco alleato in Sicilia durante la seconda guerra mondiale ed alla nomina di sindaci mafiosi dopo la Liberazione
Non pretendo di avventurarmi in analisi politica ma non mi si vorrà far credere che alcuni gruppi politici non si siano alleati a Cosa Nostra per un evidente convergenza di interessi
Nel tentativo di condizionare la nostra democrazia ancora immatura eliminando personaggi scomodi per entrambi
Parlando di mafia con uomini politici siciliani mi sono più volte meravigliato della loro ignoranza in materia
Alcuni forse e non in malafede
Ma in ogni caso nessuno aveva ben chiaro che certe dichiarazioni apparentemente innocue certi comportamenti che nel resto d'Italia fanno parte del gioco politico normale in Sicilia acquistano una valenza specifica
Niente ritenuto innocente in Sicilia né fare visita direttore di una banca per chiedere un prestito perfettamente legittimo vi è un alterco tra deputati né un contrasto ideologico all'interno di un partito accade quindi che alcuni politici a un certo momento si trovino isolati nello stesso contesto essi allora diventano vulnerabili e si trasformano inconsapevolmente in vittime potenziali
Al di là delle specifiche cause della loro eliminazione credo sia incontestabile che Mattarella Renna la Torre erano rimasti isolati a causa delle battaglie politiche in cui erano impegnati il condizionamento dell'ambiente siciliano l'atmosfera globale hanno grande rilevanza dei delitti politici certe dichiarazioni certi comportamenti valgono ad individuare la futura vittima senza che la stessa se ne prenda nemmeno conto
Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in gioco troppo grande
Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze perché si è privi di sostegno in Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere
Io non credo davvero che questa vettura di quello di alcune per le riflessioni tutte profonde tutte attualissime che ci ha lasciato Giovanni forse sia il modo migliore per sottolineare nel giorno della memoria nel giorno del ricordo nel giorno
Dei sentimenti anche la grande attualità
La grande grande riferimento e continua ad essere continuerà ad essere
Se così è io chiederei a Maria Falcone
Mi fa un segno con come aveva detto che volevi dire due parole forse
Essi
Io sono sono cosa che non non si può fare altro che rispettare anche capire figure domando qual morta se se ce la fa vince la mozione che
Fanno pochi interventi
Allora Leonardo
Mi scuso erano se
Non parlo a braccio
Ma leggerò queste poche righe
Sia perché non sono bravo come il nostro campione sia perché sono sinceramente sopraffatto
Dalla commozione che mi hanno dato le immagini che ho visto scorrere sullo schermo
E soprattutto ma commozione che mira vedere una partecipazione così massiccia questa sera di persone che sono intervenute
A questa manifestazione che nell'intendimento
Di chi l'ha organizzata non vuole essere soltanto una cerimonia di commemorazione
Per mantenere viva la memoria ma anche e soprattutto un'occasione di riflessione comune su quello che è accaduto in questi ultimi sei anni
E sullo scenario che si apre ai nostri occhi alla soglia del terzo millennio
Ma forse necessarie che io mi presenti perché credo che molti di voi non mi conoscano ho fatto parte fin dall'inizio insieme al collega chiuse
Il livello
Del popolo antimafioso istituzione di Palermo voluto fortemente dal compianto consigliere Rocco Chinnici soppresso in un vile attentato mafioso
Sorpreso in un vile attentato mafioso prima di veder realizzato il suo progetto è preposto in esse così glielo chiedo a Caponnetto stasera impose il dato a presenziare perché ancora convalescente al quale va l'augurio di una pronta guarigione
Quello sparuto drappello di magistrati che il MOSE che mosse i primi passi inizio degli anni ottanta esperiti primo è serio tentativo di ripristinare nel pieno rispetto delle norme penali e processuali il predominio del diritto dalla carità contro la violenza l'arroganza e la tracotanza divenuto ormai intollerabile della criminalità organizzata comune e soprattutto dall'associazione
Per i delinquenti poco mafioso denominata Cosa Nostra e dunque dopo lunghissimi anni
Di sottovalutazione del fenomeno mafioso forse certamente di colpevole inerzia
Di connivenze di collusioni da apparati dello Stato ed esponenti di quell'organizzazione sulle quali sono stati negli ultimi anni sono nati numerosi precedenti penali dei quali alcuni finiti in primo grado cose vere sentenze di condanna l'azione incisi IVA efficace e determinata di quei magistrati pose fine
A quella che è stata definita la pax mafiosa
Dalla fine nel centottantatré sino al ventiquattro ottobre ottantanove data è entrato in vigore Codice Vassalli e la conseguente soppressione dell'ufficio istruzione ho vissuto lavorando fianco a fianco
Quel due grandissimi giudice rispondo a nome di Giovanni e Paolo un'esperienza professionale e umana unica e irripetibile che mi ha arricchito interiormente e mi ha fatto comprendere che è una causa nobile come quella dalla formazione da legalità del diritto e per una guerra santa come quella combattuta per liberare lo sa di ciglia terrà bella e sfortunata
Verso ai quali Giovanni e Paolo nutrivano verso la quale giovane pal nutrivano un amore infinito perché fieri da loro si cimenta si può anche sacrificare se stessi sino all'estremo Olocausto dalla propria vita e nel pomeriggio del ventitré maggio ore diciannove luglio novantadue l'Olocausto è stato consumato due mani assassine che vigilano su altrettanti pulsanti due esplosioni terrificanti undici vite spezzate via stupore sdegno indignazione dolore disperazione rassegnazione è tutto finito di tanto io Caponnetto dopo la morte di Paolo Borsellino ma poco a poco subentrano la rabbia la voglia di non mollare di reagire la ribellione la forse dire basta alla semina violenza mafiosa la ferme de minata reazione lo Stato impegno profuso a piene mani dai magistrati delle direzioni se panche mafia recupera pubblica di Palermo e Caltanissetta alle forze di polizia la presa di coscienza dalla comunità civile happy però e incondizionato consenso all'azione dei magistrati sollevati così i primi significativi risultati positivi frutto anche di provvide iniziative leggi l'attive ha preso una legge sui collaboratori giustizia istruzione articolo quarantuno bis momento penitenziario l'operazione Vespri siciliani ma quest'ultimi tempi sembra essere iniziata un'inversione di tendenza si avverte un diffuso Di Serio di normalità o di normalizzazione per certi versi comprensibile perché ad esempio si può vivere sempre così è uscito in città si ha la sensazione tangibile
E uno sia pur non volontario abbassamento dalla guardia quasi che il peggio fosse passato quasi che Cosa Nostra non fosse un male difficile da estirpare per la sua stessa forza e diffusione con una mostruosa Idra le più numerose teste se tagliate rinasce e allora
è necessario che le polemiche asperrime in questi ultimi tempi su scottanti temi della giustizia istruzione giudice unico riformulazione la legge sui collaborante divisione delle carriere nuova composizione del CSM si plachi
E che tutti insieme qualunque siano le ideologia che le appartenenze politiche sirene nella stessa direzione per pervenire nel più breve tempo possibile e in modo soddisfacente alla definitiva e appagante soluzione degli annosi problemi logistici che s'sappia coniugare l'interesse dello Stato alla repressione del fenomeno delinquenziale comune di tipo mafioso con il rispetto dei diritti e dell'invulnerabilità Renzi difesa dei singoli e che soprattutto consenta di carenti dal popolo italiano in nome del quale vengono bruciate le sentenze una giustizia giusta eccelle perché
Ricordiamoci tutti se non saremo capaci di ottenere questo risultato l'insegnamento di Giovanni e Paolo andrà perduto e loro saranno morti invano era
è stato ricordato adesso dalla Ronaldo Guarnotta come uno negli altri che sin dall'inizio ha partecipato a questa straordinaria esperienza del pool antimafia Peppino Di Lello credo voglia Ricci qualche
Giovanni Falcone è stato un uomo profondamente legato alle istituzioni di questo nostro Stato democratico mai tentato a metterlo in crisi nemmeno nei momenti più difficili
Della sua vita professionale
Giovanni Falcone è stato anche un magistrato profondamente convinto della valenza sociale della lotta alla mafia
L'UI ragazzo dalla magione
Convinto della necessità di un impegno coerente di tutte le istituzioni a recidere le radici che la mafia affonda nella società
Nel suo intrecci
Tra spezzoni di economia politica potere in generale
Dopo Giovanni Falcone
E dopo tutti quegli altri eroi che lui rappresenta e sintetizza
Non ci sono più alibi per nessun altro cittadino comune o uomo delle istituzioni abbiamo sentito indietro non si può più tornare
Certo mutano le condizioni storiche cambia e si evolve la criminalità
Mafiosa e così può deve evolvere anche la risposta dello Stato
Certo far rabbia vedere queste immagini pensare
Chi chi
Ha pigiato il pulsante potrà al massimo rischiare dieci anni di carcere
Questo ulteriore sacrificio serviva a liberare questa Palermo questa Sicilia
A liberarsi dalla mafia insieme a tutto ciò che la nutre la fortifica
Lavoro libertà del bisogno scuola sanità basta leggerle le interviste e tante interviste che Giovanni Falcone
Lasciava proprio per sottolineare le condizioni che permettono di non vanificare il lavoro dei magistrati
Capiva benissimo
Che era necessario dei magistrati potessero fare il loro dovere fino in fondo ma che anche la società
Civile che anche le istituzioni tutte lo facesse
E allora per ricordarlo tre per onorarlo accogliamo il suo insegnamento
Inscindibile l'uomo ogni magistrato tutto intero grazie
Una rappresentanza delle forze di polizia breve intervento sarà svolto dal della dall'agente scelto Antonello Marini
Allora sono un rappresentante del sindacato di polizia sono tipo
Ma voglio precisare che in questo contesto
Mi sento solo un operatore esterno del reparto scorte della questura di Palermo
Ringrazio gli organizzatori per avermi consentito la partecipazione
A questo e importante momento di riflessione in ricordo del sacrificio del dottore Falcone e dei miei colleghi Antonio Montinaro Rocco Di Cillo Vito Schifani e di tutte le altre vittime della mafia
Intendo testimoniare con questo mio brevissimo intervento che personalmente ho avuto l'onore di scortare il dottor Giovanni Falcone e di lavorare con gli amici dei colleghi della scorta apprezzandone le Dotti per la determinazione del loro lavoro io tuttora svolgo servizio operativi di scorta e vi assicuro che nonostante le feroci stragi l'impegno di tutti i poliziotti non è venuto ma anzi si è rafforzato in difesa delle istituzioni e dei magistrati che in prima linea combattono la lotta combattano contro la criminalità mafiosa
Voglio concludere affermando che il miglior modo per ricordare tutti i caduti è quello di continuare nell'impegno
Di legalità per costruire una società più giusta pulita per futura generazione creato
Inoltre al mio sentimento quello dei colleghi che mi hanno ha chiesto
Di fare l'anfitrione come diceva giustamente Leonardo
Se chiudiamo questa serata su queste parole di un agente scelto della polizia di Stato grazie