"Riforma del bilancio e programmazione negoziata" presentazione del volume di Alessandra Sartori, edito dalla SVIMEZ c/o Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani - via della Dogana Vecchia

Forza
Causa una situazione politica il presidente Mancino aveva ha assicurato la sua presenza
è impossibile intervenire
Il lolicon saluto calda ringraziamento per averci
Prima di dare la parola
Tra cultura e dell'istituzione dichiarando aderito al nostro invito
Nel ringraziarvi
Proprio per questa adesione e mi sia consentito di esporre molto sinteticamente i motivi che hanno indotto la Svimez a evitare nella propria Collana di studi per il suo lavoro dedicata ad un tema appare ante apparentemente lontano dalla tematica Maria
E vero invece che la tematica trattata dal volume è pienamente coerente con il filone di pensiero della nostra associazione
Allorché vennero centonovantatré il Parlamento decise quasi a sorpresa la repentina soppressione dell'intervento straordinario la Svimez pur dando atto che si trattava di una decisione nome eludibile attizza la progressiva degenerazione dell'organizzazione di intervento da essa stizza tempestivamente denunciata
Richiamo l'attenzione sui problemi che sia privo ma per la politica di sviluppo delle regioni meridionali
Sotto un duplice profilo del venir meno della certezza delle dotazioni finanziarie e quindi della possibilità di una programmazione degli interventi e anche la rinuncia al criterio della diversificazione organizzativa e normativa cavea caratterizzato il precedente ordinamento
La politica di sviluppo delle regioni meridionali e rimase così per circa quattro anni
Priva di una strumentazione adeguata sotto il profilo organizzativo e sotto quello finanziario e solo a partire dal collegato alla Finanziaria mille novecentonovantasette che comincia a intravedersi il disegno organico di un nuovo assetto della polizia di internet è un disegno basato da un lato sulla riforma del bilancio
In cui si fa strada la tendenziale regionalizzazione della spesa pubblica e viene adottato criterio della funzione obiettivi e dall'altro sulla programmazione negoziata articolate in vari istituti tra i quali la intesa istituzionale di programma riveste un ruolo fondamentale per tradurre in interventi coordinati il principio della regionalizzazione della spesa
La Svimez a seguito grande interesse del processo evolutivo della normativa di intervento avviato con le prime linee di questo disegno organico da qui la pubblicazione di questo volume che attraverso la scheda di lettura di Alessandra Sartore qualificata dirigente verrà in via generale dello Stato ed esperta della materia riconduce ad un quadro unitario rinnovazione adottate nell'ultimo triennio a livello legislativo per assicurare la strumentazione la certezza del finanziamento dalla nuova politica intervento del Mezzogiorno
Grazie do la parola al presidente i sì grazie
Mario prima di tutto
Oltre a rivolgere a tutti un saluto un devo anche scusare perché venti all'una da loro dovrò abbandonare stiamo discutendo qui di bilancio io devo concludere il dibattito nel consiglio regionale della Toscana perché abbiamo un approvazione il bilancio e non vorrei che è proprio l'ultimo mio appuntamento devo dire che mi sarebbe dispiaciuto non poter partecipare perché il volume della dottoressa Alessandra Sartore è pieno di stime cercherò alcuni di rappresentarle e comunque poi diciamo nel confronto venire o non venire ho visto che la determinazione di un toscano è minore della determinazione di un salto questa ne è assegnata alla storia ed è confermata dall'attualità
E il volume di Alessandra Sartore rappresenta come dicevo
A mio giudizio un contributo importante non solo per quelli che si occupano di politiche di sviluppo per chi impegnato a vari livelli istituzionali
Seguito deve seguire con particolare attenzione l'evolversi della normativa in materia di bilancio dello Stato
Ma anche per un altro aspetto diciamo io se permette sottotenente sottotitolo le Ray questo libro la riforma silenziosa
Perché oltre a costruire il libro a costituire il libro una preziosa guida in tema
Di legislazione di bilancio e di programmazione negoziata rappresenta anche o almeno ha rappresentato per me lo spunto per una riflessione
Sul tema dei rapporti tra stato centrale Regioni ed autonomie locali
Nella ricerca di questo libro secondo me puntualizzata in modo corretto l'azione che i governi hanno sviluppato nel corso di questa legislatura
Un'azione tesa a risanamento finanziario al rafforzamento delle politiche a sostegno della crescita dentro questo orizzonte che non può essere rimosso
Anche con un impegno forte con delle innovazioni nel miglioramento della capacità di spesa delle risorse disponibili per quanto si riferisce alle politiche di investimento pubblico
In questo anche stabilendo con delle innovazioni importanti rispetto alla legislatura precedente in tema anche del punto del nel tema specifico della programmazione
Della programmazione contrattata con le regioni noi ora qui parlo della Toscana avevamo cominciata a costruire pesa non poco nell'ora governo Amato con il presidente del Consiglio Amato un'idea di accordo di programma che poi fu realizzato nel mille novecentonovantaquattro con il governo presieduto all'allora presidente del Consiglio Ciampi e abbiamo avuto un'esperienza positiva anche di quella fase
Non fosse altro per la messa in Comune di esperienze non solo per un raccordo finanziario ma per una messa in comune di esperienze di collaborazione tra settori della pubblica amministrazione
E tuttavia non c'è dubbio che ti hanno delle difficoltà una per tutte la non conoscenza delle diciamo la non regionalizzazione delle partite di bilancio che il sottosegretario Macciotta i governi di questo periodo hanno introdotto naturalmente io voglio anche dire qui che il percorso quotidiano
Di queste esperienze soprattutto delle intese istituzionali di programma tra Stato centrale e Regioni e talvolta ancora faticoso
Presenta anche delle contraddizioni
Tuttavia la tendenza si è vista punto con questi riferimenti di medio periodo è certamente è certamente giusta
Questo vale anche per alcuni altri strumenti di contrattazione negoziata ad esempio gli stessi patti territoriali
Che io penso si dovrebbe fare uno sforzo per alleggerire nelle procedure tuttavia cominciano esperienza questa della nostra regione credo non solo della nostra regione a produrre e senza dunque si tratta di scelte innovative in tema di struttura di bilancio sia a livello centrale sia per quello che hanno indotto a livello regionale e soprattutto di procedure anche come dicevo di concertazione tra diversi livelli di governo che hanno cercato di sollecitare le capacità dei vari soggetti istituzionali nel selezionare priorità nella destinazione delle risorse poi nella concreta realizzazione dei progetti
Per questo ripeto la scelta di privilegiare la programmazione negoziata
E di dare vita intese istituzionali rappresenta non solo un'innovazione positiva ma io credo debba essere un punto da cui si avanza non si ritorna indietro perché coerente
Non soltanto con quello che già si è realizzato ma anche con quello che io mi auguro si realizzerà in termini di riforma dello Stato
Non si è parlato molto del processo che è stato innescato dalla legge seicentosessantadue e dalle altre leggi di riforma di bilancio credo che i risultati finali se ne ancora nell'insieme da valutare però e senza dubbio anche per me che nel processo di riforma rappresentato un momento fondamentale un diverso modo di raccordarsi tra istituzioni tra soggetti economici e forze sociali
Ma soprattutto io insisto per su questo esperienza in particolare l'intesa istituzionale di programma fonda un rapporto tra governo centrale e governi regionali su basi paritaria esperienze simili le troviamo in Europa anche in altri Stati
In Austria in Germania che hanno fatto degli accordi economici tra il governo centrale governo federale in quel caso i lender un principio cardine addirittura all'interno delle loro costituzione quindi riconoscendo un vero ruolo paritario
Tra i due livelli di governo e arrivando apre vedere che gli accordi Stato-Regioni siano norme rafforzate rispetto alla legislazione vigente dando quindi una certezza di realizzazione
Non solo diciamo oltre che finanziarie anche dal punto di vista di tutti gli aspetti di che che che possono intervenire in Austria
La legge costituzionale quattrocentoquarantaquattro del settantaquattro all'articolo cinque regola la cooperazione tra il governo federale lender ma anche tra i lender tra loro e questo mezzo per regolata sono appunto gli accordi gli accordi vengono approvati con legge e sono vincolanti per gli organi legislativi cioè sono così rafforzati che se una legge successiva contrasta con quella che ha ratificato gli accordi decade la legge successiva c'è un principio di coerenza
Che viene stabilito quindi con grande forza e anche in Germania
è prevista questa figura che viene chiamata trattato che segue lo stesso iter di ratificazione College e stipulato dall'organo esecutivo
Io richiamo con forza questo aspetto anche alla nostra riflessione la riflessione del ministro Maccanico il sottosegretario del governo perché penso che su questo per esempio si potrebbe utilmente lavorare anche nel proseguo mi auguro nel proseguo della della legislatura perché questa riforma fognario conclude Crepax
è condivisa dalle regioni dell'autonomia
Tanto è condivisa che oggi sette regioni la Lombardia la Toscana l'Umbria le Marche la Sicilia la Sardegna la Calabria hanno sottoscritto l'intesa istituzionale di programma
Altri due Basilicata e Molise stanno per farlo e altre regioni ancora hanno iniziato la fase di concertazione diciamo che in questa scelta è acquisita
Allora si può ipotizzare che in tempi non troppo lunghi questo processo si è concluso per tutte per questo io pongo il problema di come rafforzare perché come in tutte le riforme vi sono luce vi sono anche aspetti che bisogna migliorare
Il disegno legislativo secondo me chiaro ci sono presupposti istituzionali corretti ma vi è ancora da operare in tema di comportamenti mani amministrativi
Di convincimento delle strutture di snellimento perché le procedure siano più efficaci
Cioè voglio dire in modo chiaro
Lo dicevo prima sottosegretario Macciotta per riportare due esempi naturalmente non prendete i come critica lo Stato centrale perché non è così ecco lo porto come esempi magari si intervenire quando interverrà mi si strozza segretario porteranno in negativo delle regioni ma è in senso costruttivo non ci sono alcuni comparti dello Stato centrale
Per noi Toscana è il caso dell'ambiente e dei lavori pubblici un cui gli accordi di programma vengono ancora considerati come protocolli d'intesa variabili gestibile cambiate di allora dischetto forse a volte anche in modo unilaterale ma unilaterale non non è corsi non ecco sì qui si parla di altre decisioni che quando sono prese sono vincolanti
E ancora ecco perché va rafforzato questo processo vale anche per il Parlamento
è di ieri che il Parlamento la Commissione trasporti ha bocciato un emendamento che era dentro l'accordo di programma Stato centrale Regione Toscana e altre regioni per l'alta velocità
Appunto bisogna che ci sia un rafforzamento del procedimento legislativo cioè che un'intesa istituzionale quando è realizzata abbia forza verso il passato il pezzo ogni contraddizione futura termino davvero con una battuta naturalmente
Questi aspetti
Di cui discutiamo diciamo questa riforma silenziosa ma molto importante per diventare efficace oltre che di questo rafforzamento legislativo ha bisogno che vada avanti altri due processi
Uno che si attui pienamente e non siamo ancora un punto di soddisfazione di soddisfacimento
Quello che abbiamo chiamato federalismo amministrativo c'è un ritardo dei DPCM che attuano le cosiddette leggi Bassanini non è risolto il problema delle delle delle risorse e comunque ora l'aspetto più importante la delega sull'articolo dieci della finanziare come sarà costruite effettivamente una volta neppure chiamare federalismo federalismo fiscale anche meno insomma l'autonomia e la responsabilità fiscale da parte delle regioni
L'altro è quello della riforma costituzionale vero e proprio perché è evidente che a un certo momento questi o hanno la forza di incardinarsi in un cambiamento costituzionale oppure insomma faranno fatica ho portato l'esempio di paesi dove c'è un cambiamento costituzionale nel senso del federalismo che sostiene anche queste importanti riforme di rapporti tra Stato centrale e Regioni in ogni caso quello che è stato realizzato importanti e penso che si possa procedere anche in modo parziale ma coerente
Ho indicato alcuni punti su cui si potrebbe procedere un altro aspetto è quello della conferenza unificata
Io ritengo che la conferenza unificata vada liberata da un insieme
Di pareri che se ci devono essere modo formale se ne modo formale del dovrebbe essere concentrata nel confronto sulle grandi riforme da fare sulla gestione delle riforme sul confronto sull'attuazione di queste intese istituzionali di programma e sulla loro verifica e su una concertazione istituzionale quando si discute di finanziarie di bilancio dello Stato che per ora manca
Qui c'è una contraddizione rispetto a quello che è stato invece già costruito con queste procedure allora ho concluso davvero
Il lavoro
Della dottoressa Sartore costituisce secondo me ho cercato di re quali spunti al mi aveva dato una ricerca seria e documentata
Un utile contributo di studio e di approfondimento per interpretare correttamente questa delicata fase ma forse per le faccio tutte nessuna forzatura insomma rappresenta anche a mio giudizio se si riflette affondo su quello che il libro scrive ci dice uno stimolo per le forze politiche a portare a compimento in tempi brevi il progetto di riforma costituzionale grazie
Grazie presidente vestiti
No
Allora scavalchiamo indagine gli acclamato affrontiamo la parola dottor Triola bellicosi
Un tempo al presidente
Visita
Ma io farei in qualche considerazione di carattere un po'generale che vuole essere una modo di testimoniare questa mia esperienza dentro l'amministrazione prima al Tesoro ed ora la presidenza guardando un po'di una visione del bilancio che sono un pochino quelle di cui mi sono occupato
Negli anni passati dico subito che il libro della Sartore
Io considero uno straordinario strumento di lavoro fondamentalmente con spunti che servì grande interesse ma soprattutto offre come dire una visione sistematica analitica di quello che si sta facendo
E il fare e il problema secondo me con sale di questa fase di riforma dall'amministrazione cioè la teoria sulle norme ci sono le idee però il fare lo sprofondare nell'amministrazione della concretezza dell'azione amministrativa confronto quotidiano con la dirigenza se non è questo il problema vero di questo momento il lavoro fatto
L'assertore e la testimonianza di un fare che si è svolto in parte come diceva il presidente Chiti cioè l'idea di saldare bilancio la collocazione territoriale delle risorse analisi del grande disponibilità di queste risorse riprogrammazione a livello regionale e in tre diciamo tutto questo costituisce la base di intese di patti di azioni programmatiche se reale tutto questo a mio modo di di vedere conferma come dire nel micro di una vicenda italiana
Una una riflessione che si è fatto in questi anni
In tutte le democrazie industriali avanzate c'è un legame molto forte eccellente ce ne rendiamo conto sempre di più tra rendimento dei sistemi economici
E innovazione istituzionale amministrativa è un problema che riguarda tutte le grandi democrazie industriali e tutte più o meno
Guarda caso sono partiti da un'innovazione amministrativa che assume come punto di riferimento fondamentale il Bilancio
è una lezione diciamo teorica che in Italia nel dopoguerra è stata ripresa molte volte
Penso come dire alle cose che di Cassese negli anni Sessanta dove era chiarissimo che ogni riforma reale
Della pubblica amministrazione i fili di questa riforma partivano dal bilancio il bilancio del luogo
Dell'amministrazione luogo delle risorse il luogo delle istituzioni Governo il Parlamento come ci ricordava adesso bene presidente Chiti il luogo del dove si fa e si verifica la misura il limite della
Del decentramento del fedele diciamo tra virgolette insomma cercano sono un federalismo insomma l'autonomia finanziaria delle regioni
Ora qui io farei come dire una considerazione di carattere generale che riguarda un po'tutta questa fase di politiche che io definisco trasversali orizzontale
Sono le politiche che riguardano il bilancio ma riguarda il sistema dei controlli riguardano la valutazione delle performances evidentemente riguardano la valuta cioè l'abbiamo messo in campo grazie a un'azione scusate il nutrimento mi sento parte di questa vicenda grazie a un'azione coerente rinnovazione normativa una serie di elementi sistemici che sono ormai tutti in campo il bilancio mi la riforma dei ministeri la responsabilità dei dirigenti controlli le direttive dei ministri sistemi di valutazione però come tutti
I sistemi se i pezzi del sistema rimangono come dire scollegati
Rimangono delle mobile di il sistema non innova non morte quindi bisogna fare entrare in sinergia questi sistemi e legale c'è molto chiaramente nella nella nell'isola la riforma il bilancio a mio modo di vedere costituisce il punto Leonardi con la base l'inizio e la fine di tutto questo processo
Bilancio non è solo un elemento naturalmente contabile e gestionale ma diventa la misura di politiche specifiche e ognuna di questi indirizzo questi strumenti il Bilancio il controllo dice sono tutti strumenti che come dire vanno trattati come se si trattasse di politiche pubbliche specifiche venivano trattati con strumenti adatti con come dire indirizzi specifici era proprio l'esperienza europea mi sembra ci dice che per far funzionare queste politiche trasversali per metterle in in sinergia
Bisogna sviluppare esperienze che spezzano le barriere organizzative creino linguaggi comuni credono culture specialismo dei comuni
E perfettamente e l'esperienza della regionalizzazione dei bilanci è proprio il come dire il campo di elezione dove bisogna mettere insieme culture contanti culture economiche
Culture diciamo relative alle economie di settore capacità organizzativa io mi permetto di dire che in questo momento il sovrano più che manca nell'organizzazione amministrativa e diffuso cioè attratti è un un un quadro di luci ed ombre onoramento di capacità organizzativa
Quello che si potrebbe dire di ingegneria gestionale secondo una una nuova teorica che peraltro concreta una sua forza e quello che viene utilizzato cioè la capacità di mettere insieme e fare entrare in sinergia questi elementi
Quindi sviluppare esperienze che spezza no le barriere amministrative e li porrei l'esempio da regionalizzazione dei bilanci esattamente questo con l'amico Giorgio Macciotta nel lavoro iniziato al Tesoro era interessante vedere comma operazione dalla sartoria interessante vedere proprio come reagisse ero anche le culture amministrativa rispetta una questione che era obiettivamente nuova io ricordando che si parlava la regionalizzazione della spesa statale
Ci si è avvicinati al sono fatti come dire molti passi in avanti e tuttavia il problema esattamente quello che ha visto molto bene la Sartore nel suo suo libero però non è solo di descrivere degli involucri contabili e di entrare in questi valori capire quanto di questa spesa si Burri programmare quanto di questa spesa è rigida quanto di questa spesa può essere oggetto dell'intesa delle dei programmi dei patti e quant'altro
Questo lavoro fine e quel lavoro concreto quel lavoro come dicevo dentro l'amministrazione che non si fa in un giorno che si fa
Attraverso una implementazione che deve continuare naturalmente non è un'esercitazione teorica ma non si deve cadere in qualcosa di più a portare avanti
E così sulla quale continua a lavorare come diceva il presidente ci
Proprio questa esperienza e quindi diciamo europee a cui facevo riferimento ci dicono che per spezzare queste separatezze amministrative più operare sui processi sui sistemi che sulle colture di quegli specialisti pene e mi avvio verso la conclusione io credo che gli strumenti normativi che abbiamo messo in campo consentono di fare questo
Ci danno come dire la strada si tratta adesso come dire di calare tutto questo nelle amministrazioni riflettendo alcuni mesi fa sullo stato diciamo di questi processi io
Mi permettevo di sottolineare che occorre rimettere insieme una doppia tensione dall'alto e dal basso dall'alto le norme ci sono anzi mi permetterei di dire come dire
Come mia sensazione personale non sarebbe male se ci fosse una sorta di tregua normativa di tregua regolamentare in un momento come dire di riflessione su quello che si è fatto e quindi su quello invece che occorre fare dentro le amministrazioni dal basso far ripartire con forza il problema della gestione la responsabilità dei dirigenti
E chiudo dicendo proprio come strumenti del tipo di quelli che abbiamo visto adesso con la nel libro dalla senatore sono strumenti delicate non lo so so tempo però sostanziali per far funzionare diciamo le novità che ne abbiamo a disposizione
E e chiudo se evidentemente noi dobbiamo mettere insieme responsabilità dei dirigenti Budget direttiva del ministro valutazione dei risultati del controllo a posteriori non l'abbiamo fatto beh questi tre elementi devono essere costruiti insieme io mi permetto di dire
Come dire che la direttiva del ministro
Non costituisce in questo senso semplicemente la descrizione da a spese di talco come come dicono i i gli studiosi dei linguaggi il calcolo è sceso dall'auto e classica alla realtà nessuna visione assolutamente irrealistiche
Deve essere il essendo punto di arrivo di quel lavoro dentro le amministrazioni di confronto
Che per quanto riguarda evidentemente alla parte del bilancio la regionalizzazione
E di
In questi ultimi mesi in questi ultimi anni al Tesoro è stato portato avanti come dire con con coerenza molto rimane evidentemente ancora da fare dunque
Il
Questi strumenti vanno come dire attuati in un'ottica di grande intreccio
Uno dipende dall'altro
E l'amministrazione deve sentire capire che tutti i passaggi che si fanno
Sono il frutto di una come dire ed un piccolo maiali stimola metodi innovazione che mette in tensione che mette in come diritto che crea un trade off tra ciò che si vuole l'obiettivo e indicazione che cita una dirigenza in questo senso penso che il la riforma del bilancio
Fatta nel novantasette rimani come dire la il mattone sul quale bisogna ancora molto costruire costruire nella identificazione delle unità di base nella nella come dire descrizione delle politiche specifiche affidate missioni a responsabilità specifiche di dirigente
Le la la regionalizzazione della spesa rappresenta un passo in avanti sulla linea del federalismo e del decentramento amministrativo
Tutto questo si teme intrecciare con gli strumenti del controllo della valutazione e con le direttive dei ministri questo e ed è un lavoro che a mio modo di vedere e essenzialmente un lavoro politico amministrativo a questo punto e su grandi diciamo medi bassi nonché un lavoro normativo-regolamentare viceversa diceva il presidente DTT cioè evidentemente uno un discorso di rami alti che deve andare avanti involge questioni sulle quali
Non mi firmo internet Luca grazie
Abbandonati gli Amato
Riforma del bilancio e programmazione negoziata
è un un tema che si apre in due direzioni di riforme ha fatto bene l'autrice a incrociarli in questo modo perché da una parte c'è la finalizzazione del Pilar
E quindi la leggibilità del bilancio in funzione di obiettivi di politica e di indirizzi chiediamo questione che da anni ci portavamo dietro dall'altro questo si incrocia
Con il rapporto tra gli enti di governo e quindi di un bilancio di uno Stato che è sempre più depose commettere competenze operative
Alle regioni e agli enti locali e che quindi diventa più che non l'anno tocca attore delle sorse per i propri interventi uno smista attore di una quota di risorse perché altre dovranno andare direttamente
Alla sistema di governo della repubblica
Ora
Molti anni fa queste erano cose che stavano nei disegni dei riformatori e che si riesca a scrivere oggi in il vero che in fondo e per venti pagine di testo e per tutto il resto di atti normativi che testimoniano
Il percorso che è stato fatto dimostra che un percorso consistente è stato fatto
Rendendo la vita più complicata questo vorrei che fosse chiaro a tutti noi cioè e ecco ancora non fa venir meno la constatazione di questo anzi da accentua la necessità anche la legislazione e la definizione dei ruoli riescano ad essere i più semplici possibile
Ma non ha lo scopo di realizzare una vita pigramente bucolica delle istituzioni
Ma allo scopo di renderla intelligibile e praticabile perché la complessità di un sistema effettivamente decentrato orientale
Da non tollerare una legislazione una disciplina più che semplici perché se leggermente più complicata di quanto guarda Essere e benessere semplice probabilmente diventa un intrico impraticabile
Quello di cui dobbiamo essere convinti che non ci sono scorciatoie e non ci sono semplificazioni
Noi che che appunto siamo figli di una cultura giuridica quella continentale europea che adora le semplificazioni perché come tende a partire da non più di dieci principi massimi
E da questi desume ottocento pagine di diritto pubblico di diritto amministrativo ciascuna delle quali staccato Massimo a due di questi principi ecco intendiamo a ritenere che la vita debba essere si intuisce come le deduzioni logiche da pochi principi ma non è così
Non è così un sistema di governo decentrato o a pluralità di operatori è un sistema che non può non essere compresso io me lo ricordo lo scoprì da ragazzo questo quando scrissi
Il libro con cui presi la coscienza e quindi vediamo era il mille novecentosessantatré mille novecentosessantaquattro ero stato negli Stati Uniti a prendere il master avevo studiato per la prima volta io il sistema federale statunitense allora inizio anni Sessanta si vendeva bene questa roba in Italia perché eravamo ancora in regime di cultura giuridica che stava tra l'autarchico il tedesco ancora allora no quindi tutto ciò che veniva dalle fonti di una lingua che i giuristi italiani all'epoca ignorare la ignoravano perché in genere reggevano solo libri francesi o tedeschi quando ero ragazzo colleghi fui uno degli scopritori di che cosa di quello che all'epoca gli americani chiamavano al federalismo cooperativo realtà e finisce una constatazione che stava in un libro per la docenza tra il teorico la mozione di materia
Ai segni ai fini di quelle liste con le quali negli Stati federali e regionali si identificano le competenze una lista doppia lista dritto all'istante delle Roveri
Che stava tra il teorico dal punto dalla nozione di materia e la politica istituzionale
Arrivai alla conclusione che il sistema americano chiaramente suggeriva che a che un sistema istituzionale nel quale gli enti decentrati sono addirittura i titolari originari della sovranità e l'ente derivato l'ente di governo centrale quindi una situazione storicamente opposta rispetto a quella nella quale ci muoviamo noi
E nel quale perciò la saldezza delle competenze degli Stati membri poggia addirittura su una originaria sovranità Livorno di cooperazione azione ecco e quindi mi ricordo che scrivevo con grande soddisfazione da da da da ragazzo che ha voluto l'illusione di costruire dei sistemi che come il sistema solare
Sono fatti di entità che hanno ciascuna la propria orbita che non incontra mai l'altra perché se la incontra sono guai giganteschi ere
La fine della fine di quei mondi ecco questa non ha nulla a che vedere come i rapporti tra tra gli enti di governo lo stiamo verificando noi europei che oggi ecco se c'è una vita istituzionale complicata a prescindere dalla regionalizzazione stessa che ha cominciato a intervenire in sede di Unione europea ma se c'è una vita già complicata ma i rapporti tra Stati membri e organi dell'Unione proprio quella che deriva dagli inevitabili incolore citerà tra le competenze e gli stati membri che della stessa unione
Il giurista appunto teorico alla soddisfazione di dimostrare al prossimo il perché ma insomma queste azioni non non non è questo il luogo
Per affrontare il tema che appunto da una inesorabile spiegazione nella l'attività concettuale delle zone di tutela dei confini con i quali vengono definite le competenze che appunto insistono tutte sui medesimi esseri umani questa storia e gira gira il punto essenziale
Quando sia un sistema di enti di governo fra loro sovrapposti in qualche modo la comunità europea gli stati membri le regioni per una buona parte delle competenze di tutti e tre finiscono die per esercitarsi sugli stessi territori insiste sulle stesse persone questo
Determina inesorabilmente le esigenze di di di di cooperazione ma
Quindi noi abbiamo sperimentato tutto questo insomma e abbiamo cercato di dare una forma una forma in primo luogo procedurale in intesa istituzionale come architravate gli atti sul interni all'intesa istituzionale della programmazione negoziata
L'incontro tra le istituzioni dai livelli di ripartizione delle risorse ai livelli che attengono alla utilizzazione delle stesse risorse
L'esperienza secondo me è molto positivo
Esperienze molto positiva perché fra l'altro ecco cambia i connotati di buona parte della nostra dirigenza di governo e amministra più lo Stato si viene decentrando più una dirigenza che era fondamentalmente una dirigenza di lobbisti istituzionali con mandato rappresentativo ma non era una dirigenza di governo allora un compito era segnato dai confini del centralismo e quindi più lo Stato centralista più un presidente deve che di religione esercita il suo compito a Roma bussando ai ministeri sostanze ecco più sistema invece articola le responsabilità di governo chiusi omogeneizzando incompiuto la qualità del personale dirigente e si ottiene che tanto nella capitale quanto nelle regioni e negli enti locali il ceto dirigente che viene espresso sia ceto dirigente di governo questo
è un salto enorme al quale ancora non siamo interamente abituati del quale probabilmente il propulsore maggiore è stato in questi anni la legge sull'elezione diretta dei sindaci
L'ha creato proprio le le premesse strutturale perché presto potesse accadere ora saremo in condizioni di verificare quanto di questo aspetto
Riusciamo a produrre in sede regionale dove peraltro
Il fenomeno era già cominciato ad accadere in ragione delle competenze attribuite con tutti i loro limiti già configurano il ceto dirigente regionale come ceto di governo secondo me
Probabilmente qui la riforma avrà un effetto diverso non di di di maiolica trasformazione dell'attualità del personale di governo regionale ma piuttosto di stabilizzazione fondamentalmente quindi di migliore efficacia nell'esercizio di una funzione già acquisita sia istituzionalmente
E sia culturalmente ma ecco quali sono i problemi che incontriamo appunto una volta che abbiamo messo in movimento una una macchina così complessa
Intanto abbiamo procedure che sono lente
Procedure che sono le noi abbiamo
Io ogni settimana ogni quindici giorni il problema di mettere insieme intorno allo stesso tavolo persone che appartengono a istituzioni diverse che debbono trovare l'intento di
Arrivare ridiscutere di perdere anche una giornata
Non vi illudete che loro siano qua soltanto per la bella faccia di Macciotta che pure lo merita dell'autrice assertore del libero
Macciotta è stato il Pia pubbliche relazioni della sartoria in questi due giorni ma insomma ci avevamo anche così incontri che riguardavano l'obiettivo due altre cose eccetera
Ci ritroviamo di frequente a discutere queste cose per le quali non riusciamo mai precedenti che sono parecchio
Parecchio complicate loro voi quando devono sentire i loro comuni fare tutte queste operazioni cioè
Enorme complessità
E qui intorno al mio punto iniziale questo enorme complessità ha bisogno di maneggiare regole letti impossibile certe e le più possibile segno perché e la interazione tra queste istituzioni che ingenera per necessità il massimo di complicazione tollerabile
Essendo una complicazione inevitabile in ragione della cooperazione che si impone che per ma sotto molti profili tra i nostri enti di governo regole il più possibili semplici
E regole il più possibile chiave ecco noi non le abbiamo ancora fatte sufficientemente semplici e su cui né sufficientemente chiaro
Non le abbiamo fatte su sufficientemente semplici perché si incrociano qui e discipline comunitarie nazionali e locali che sono spesso scoordinate fra di voi
Questo è un primo problema prescindono da un fatto al quale stiamo in condizioni di arrivare lentamente noi ci avvaliamo per delle operazioni alle quali siamo congiuntamente chiamati didattiche sono spesso scoordinati fra di loro non solo di nome matita
Matita
Io
Ora o per il Bilancio finalmente col SEC novantacinque dalla possibilità di misurare commisurare il mio bilancio con quelli degli altri Paesi europei sulla base di una stessa filiera didattiche significa hanno tutti la stessa ecco
Ma rispetto agli insieme dei dati di cui abbiamo bisogno che investono realtà regionali e locali c'è tuttora un qualche esco un qualche scoordinamento che a volte nella qualità dei dati e quindi nelle metodologie che vengono seguite altre volte e nella tempistica
Io conferma l'altro giorno al presidio eravamo in aereo al presidente del Consiglio mi chiede ma perché i dati sul terzo trimestre del vive in Italia
Listate non c'era ancora dati
E gli ho detto perché all'istante i dati sul trimestre lì dalla fine del trimestre successivo
Questo io ho imparato perché sia così a me non è affatto chiaro
Ma comunque Anita alla fine del trimestre successivo il risultato è che combinazione proprio poco dopo io sono sceso dall'aereo ho fatto la mia brava riunione dell'euro undici e lì c'erano i dati della che la commissione forniva sull'area Euro terzo trimestre
Ho detto meno male che loro ci hanno i dati sul terzo trimestre italiano io non ce l'ho perché visto che avevano i dati sul terzo trimestre dell'area euro di cui mi risulta che l'Italia faccia parte
Cioè i dati sul terzo trimestre italiano nel calderone della media dell'area la maledice ritirati
Ma se me l'avessero chiesti a me io non ce l'avrei sentita siamo alla crisi sono scoordinamento i non da poco
Ecco noi IST siamo ora in un negoziato difficilissimo con la Commissione
La ripartizione delle risorse per l'Obiettivo due
E una delle questioni che abbiamo con la Commissione e banalmente questa e qui alla rovescia invece alla rovescia
Loro hanno i dati sulle Province eleggibili italiane del primo semestre novantanove
Noi abbiamo già quelli del secondo semestre novantanove in base ai loro dati Torino non è eleggibile in base ai miei dati Torino eleggibile
Allora testo poi tra l'altro ha delle conseguenze a catena che non riguardano soltanto Torino ma riguardano tutto l'insieme compresa Pontedera
Sarebbe generalista che c'è in barattoli
Ma voglio dire ora non voglio entrare nel merito di questa questione qui c'è una interazione vedete chiedi tutto al treno perché su questo treno parte dalla comunità un regolamento comunitario le risorse del quadro comunitario entra nel bilancio italiano e si infila in questo libro rientra in viaggio italiano viene ripartito attraverso intese intese con le regioni le Regioni fanno avevano impegni con i loro organi locali e tiene tutto quadro di ripartizione poi salta fuori
Che io nella mia ripartizioni ho tenuto conto dei dati dell'Istat del secondo semestre novantanove la comunità e ferma i dati del primo semestre ed ecco che Pato in corto circuiti bene allora complicazioni di questo sistema diventano assolutamente fantastiche noi che siamo alle prese con i profili tecnici e politici di questo tipo di complicazioni dice
Un problema drammatico di omogeneità della qualità e della tempistica additati
Perché un sistema così complesso possa funzionare in modo fluido
Della semplicità delle regole almeno novanta quota novanta aveva per far sua dignità ne abbia nel paragrafo perché ti vuoi fermare a quota ottantatré Portanova
Purtroppo arcigno programmi clandestino suo marito età ottantasette allora hai fatto tanta sette sei novantatré anni
Va capito
E semplicità poi semplicità poi delle delle regole qui abbiamo problemi particolarmente complessi perché abbiamo bisogno e qui nel tocco uno soltanto da una parte di fondo tutti
Che siano sufficientemente flessibili da poter cambiare nel tempo le regole adattandole perché il più flash di lì sono le fonti più tu corri il rischio che naturalmente il grafo Manelli usi per infilarci le regole più complicate ma per converso cui avere la possibilità di adattarle e di evitare irrigidita uno iniziali o che si sono venute fuori queste esigenze parlante no
Anche l'esigenza Perotti garantire le intese tra i livelli governo contro il rischio che la debolezza delle fonti sulle quali le intese sono costruite tenga poi cancellata da atti unilaterali dell'una o dell'altra formula e questo è un problema che a ai livelli alti come ai livelli bassi lecco faccio critico i due esempi di livello basso di livello alto e poi chiudo perché attive
Insomma come la nostra qualità della vita sia cambiata né medio perché sono i problemi di una democrazia funzionante ma non ci illudiamo appunto che la nostra vita sia sì
Una vita complicata
A livello basso la questione del Patto di stabilità
Se c'è una cosa che mi colpisce
E quando
Al taluni enti locali
Mi dicono che loro non sono così sicuri di essere disposti ad aderire al patto di stabilità
Ma lì dove si vede che hanno cittadinanza neozelandese dico
Insomma il
Il Trattato di Maastricht va be'non l'hanno forno l'hanno firmato i comuni l'ha firmata dall'Italia ma quale legale rappresentante del Paese sostanza degli sotto questo profilo non è stata messa in dubbio in parametri di Maastricht valgono per il Paese
L'indebitamento netto sul quale si misura annualmente il rispetto di quei parametri non è l'indebitamento netto del lo Stato centrale ma è indebitamento netto e tutti i nostri apparati pubblici nazionali regionali dell'oca
Il patto di stabilità chi è diciamo l'interfaccia interno del Patto di stabilità comunitario
E un risvolto naturale di una vicenda che ci riguarda tutti nella stessa misura cioè si esce dal patto di stabilità uscendo dall'area euro
E pare ci dicono i giuristi che dall'area euro non ci passa neanche uscire una volta che ci si è entrati ecco non c'è l'ottima autrice su tante cose in sede comunitaria l'opting out ma una volta che sei mila euro Cirinnà appunto così insomma poi può darsi che con le fenomeni di tipo balcanico si possa arrivare al all'auto in auto ma insomma sarebbe in qualche modo al di fuori al di fuori delle regole quindi è non c'è terzo occorre che siccome non lo posso garantire io il rispetto del patto di stabilità ai livelli di governo che ai quali non arrivano le mie regole ed è giusto
Istituzionalmente coi coerente con il sistema che il rispetto del patto di stabilità la Regione lo auto garantisca giudizi e il comune se l'ho avuto garantisca coglie lo garantisca sempre più la Regione io mi auguro in un sistema in cui sempre più una regione diventi esponenziale del tecnico di tutto il Governo del suo territorio ma insomma critiche questo è un punto sul quale dobbiamo chiarire quali regole garantiscono che cosa semplice un'intesa istituzionale che uno degli architravi
Sui quali stava moneta unica restare a Repubblica italiana che nona garanzie adeguati sotto io
Capisco che con legge del parlamento c'è un limite al di là del quale non si può andare nel fornire questa garanzia sopra dalla parte di sopra noi facciamo intese istituzionali
Facciamo l'intesa istituzionale nella quale prevediamo determinate cose impegni reciproci
Tra questi ci può essere che ci siano determinati investimenti
Che ci siano determinati stanziamenti
Tutto questo deve tradursi in legge
Arriva la legge e quell'articolo che corrispondeva magari ad un passaggio essenziale dell'intesa istituzionale il Parlamento dopo
Allora quale solidità e quale affidabilità all'intesa istituzionale
Fra l'altro ecco questo non è un esempio astratto mi diceva ora il presidente della Regione Toscana
Che in commissione Trasporti proprio stamattina è stato bocciato un emendamento relativo l'alta velocità in Toscana
Che che elimina un capitolo importante dell'intesa istituzionale tra lo Stato centrale che il e e la Regione Toscana
C'è un rimedio a questo
Qui tocchiamo Verardi Savino apicibus certo non si può vincolare in Parlamento a rispettare le intese stipulate tra Esecutivo perché
Sempre esecutivi allo stesso tempo queste intese una volta stipulate sono all'americana esposte alla volontà del Congresso chi è il grande alibi dell'amministrazione che va in giro per il mondo
Promette di rimettere i debiti a Paesi poveri intervenire in Paesi dell'Est europeo
Di fare cose meravigliose coi noi europei magari ne facciamo loro arrivano e dicono al Congresso che la bruciante handicap finite e a venne no e che noi rispetto al sistema di governo nostro siamo in grado di integrare queste procedure in modo tale da evitare che questo accada
Ecco che qui ci si accorge di sicuro dei limiti di quello che abbiamo fatto fino ad ora
E cioè manca la parte costituzionale di quello che abbiamo quindi non è uno dia di alcuni costituzionalisti i quali non sono soddisfatti fino a quando non vedono riscritto l'articolo centodiciassette della Costituzione perché ci tengono perché così poi scrivono nuovi libri
Ormai sul centodiciassette uno che scrive cinquanta miliardi è stato scritto tutto e allora se lo si riscrive scrivono pure i libri no e una nonché unica ma una delle esigenze che è assolutamente fondamentale esplorare per e creare alcuni gruppi di solidità troppi dice di cemento in tutto questo movimento di interrelazioni
Per definire appunto certezze che non rendono il sistema come il sistema solare in cui le orbite dei satelliti
Dei pianeti non si incontrano mai che e non è finita le complicazioni dell'integrazione Malta alla compri che azione delle interazioni quel minimo di certezze essenziale per mantenere una affidabilità che poi produce
Risultati efficienti quindi io credo che gira gira ecco alla fine di questo libero sia arrivata dopo aver scorso tutti i materiali a concludere ecco qui c'è una cosa che ancora manca il nella prossima edizione speriamo che ci possa essere la riforma degli articoli in tarda età l'altro della costituzione della rete
Grazie Jamal data dal presidente Formigoni
Io porto mio contributo questo dibattito rinforza dell'esperienza della Lombardia che è stata assieme alla Toscana uno delle prime Regioni generalmente condiviso sviluppato il potenziale innovativo chili sito nella programmazione
Negoziata
Ricordo qualche breve dato di cronaca già nel luglio novantasette sottoscrivemmo un accordo fra il governo e la Giunta regionale l'intera arrivare alla stipula di un'intesa istituzionale di programma luglio novantasette quindi a pochissimi mesi dalla deliberazione CIPE del ventuno marzo
Poi se di un intenso lavoro istruttorio di confronto bilaterale anche con qualche ritardo si si mise parecchio tempo
Che portò alla fine alla stipula di tre accordi quadro relativi uno alla materie i trasporti in particolare a rendere più accessibile all'aeroporto di Malpensa l'altro all'edilizia sanitaria al terzo ai beni culturali
Era investimenti complessivi di quasi sette mila miliardi
Altri tre accordi sono in corso di conclusione poco in questi tre giorni e riguardano l'ambiente energia la riqualificazione del sistema dalla Grande viabilità in Lombardia e ancora opere relative a Malpensa in particolare
Relative alla interventi di mitigazione di impatto ambientale delocalizzazione
I comuni sul cui territorio ricade il rumore della rapporto dirla in termini sia
Di fatto posso dire che l'intesa rappresenta oggi nella nostra regione uno strumento fondamentale e ordinario per l'attuazione dello sviluppo degli indirizzi di programmazione quindi il giudizio complessivo che noi diamo e di positività di forte positività
Ci siamo mossi in questa direzione e riteniamo che possa essere un'esperienza da generalizzare
Certo cominciando ad articolare un esame di quello che effettivamente io credo si possano isolare due processi paralleli
Ci sono anche venuti a convergerà completarsi nell'arco di questo triennio primo processo riguarda la sperimentazione del modello programmatorio in senso stretto secondo concesso riguarda il profilo economico-finanziario della programmazione
Sul primo processo mi sembrano prevalere gli elementi di positività sul secondo processo gli elementi di criticità
Positivo è certamente il fatto la previsione l'auspicio che la programmazione negoziata si estende si articoli sul territorio
Come elemento fondamentale di sussidiarietà decentramento e federalismo
Ancora positiva la previsione che le intese Cingano la modalità ordinaria di programmazione degli investimenti pubblici
Assieme al fatto che il processo di decisione abbia natura negoziale pattizia e conduca quindi ad accordi che hanno valore contrattuale
E infine altro elemento una sviluppare nella sua positività il fatto che le concorso delle risorse sia orientato almeno potenzialmente sempre più all'integrazione tra pubblico e priva
Le criticità invece le abbiamo viste almeno a nostro avviso dicevo sul sul processo di adeguamento del profilo economico e finanziario in quanto la regolazione del flusso relativo al fabbisogno finanziario
è rimasta ancorata ai dispositivi popoli delle singole leggi distesa per lo più settoriali e attuata attraverso piani di riparto
Il che fa sì che la programmazione finanziaria degli interventi sia diventata un'opera complicata spesso molto complicata di di composizione di fonti finanziarie diverse di criteri di selezione
Dei progetti di procedure di erogazione delle risorse molteplici ed eterogenee
A fronte invece di obiettivi che sono concepiti e attuati come costrutti unità
Quindi c'è questa discrasia c'è questa difficoltà
Chi rallenta la positività del fatto che appunto in una negoziazione di tipo pattizio governo nazionale governi regionali individuino obiettivi molto chiari molto semplice molto sentiti dalla popolazione
E poi però è la realizzazione degli stessi intervengano questa difficoltà queste difficoltà di di conduzione
Delle risorse risorse finanziarie
Molto spesso la redazione del piano finanziario il programma di interventi tenta una complessa opera di ingegneria che non appare assolutamente positivo egli evidentemente
Nonostante questo torno a dirlo
Le Regioni in ambienti particolare ma il giudizio abbastanza condiviso da Veltroni guardano con reale
Interesse alla convergenza dell'insieme di norme che l'attività la programmazione strategica e finanziaria
E riteniamo che tutto questo sia in grado di innescare un processo autentico di modernizzazione o euro e perizia azione delle politiche
Pubblica del nostro Paese
Certo
Sussistono diversi punti di difficoltà e diverse incongruenze nel nel disegno complessivo
E su queste bisognerà anzi bisogna lavorare per far scattare in tempi ragionevoli sinergie autentiche e virtuose anche per dare al disegno complessivamente alcuni fattori essenziali di credibilità che adesso mancano per esempio
La legge centoquarantaquattro del novantanove all'articolo uno del decreto legislativo duecentottantasei Milano entrambe a introdurre l'amministrazione pubblica metodologia assetti organizzativi finalizzati all'efficacia delle politiche e alla gestione ottimale delle risorse
Ma le logiche con cui concedono non sono affatto conciliabile
Le nuove politiche di sviluppo locale da un lato la riforma pubblica amministrazione dall'altro sono orientate in maniera fortemente divergente questo una difficoltà ancora più evidente credo il caso della programmazione negoziata degli strumenti di bilancio Luna protesa le sinergie tra livelli istituzionali tra pubblico e privato orientata a premiare la capacità di coalizione partenariati progetti eccellenti
Gli altri gli strumenti di bilancio ancora faticosamente solo parzialmente in via di adattamento alle esigenze
Di flessibilità orizzontalità e tempestività richieste dal nuovo livello di programmazione
Si potrebbe anche aggiungere un'altra osservazione che deriva dall'assenza fino ad ora di un vero strumento di programmazione negoziata di livello subregionale
Che sia simmetrico complementare all'intesa istituzionale di programma perché l'attuale patto territoriale
Non ha queste caratteristiche e quindi si tratta una volta di più intervenire in questa in questa direzione
Un'ultima osservazione critica io lavori fare riguardo al fatto che manca e si tratta di colmare questa lacuna una connessione tra la nuova programmazione strategica finanziarie la riforma dei poteri locali
Evidentemente
Montava giustamente il ministro Amato si tratta di porre meno mi auguro con celerità con chiarezza ad una riforma complessiva
Inattesa di questo la situazione attuale si presenta complicata basta pensare anche semplicemente al fatto che le deleghe amministrative ex legge cinquantanove novantasette non sono completate
E tutto questo nel momento in cui si cercano di mettere in moto meccanismi virtuosi verranno nella direzione in cui stiamo parlando aumenta il tema del delle difficoltà
Credo si debba lavorare nella direzione di trovare un percorso che sappia ottenerne sviluppare consenso e coerenza complessiva nell'intero sistema delle delle autonomie locali
Tanto più che
Il tema di cui stiamo parlando
E la vasta operazione di trasferimento di funzioni e di risorse lo sappiamo bene non è destinata a produrre ne è un incremento ma neanche un saldo in pareggio delle risorse finanziarie si chiede io credo legittimamente
Di mettere in moto dei meccanismi virtuosi di recupero di efficienza dal passaggio alla gestione centrale alla gestione locale
Si chiede alle Regioni di esercitare questa autorevolezza nei confronti di di Province ed enti locali
Ma le regioni non hanno non sono ancora state dotate degli strumenti chili degli strumenti adeguati
Per svolgere questo compito virtuoso
E quindi questo determina una difficoltà di azione che va tenuta presente ripeto gli obiettivi sono positivi
Ma non si può lasciare interamente in capo alle Regioni l'opera di una riconduzione a razionalità di una convergenza realmente virtuosa tra questi progetti e quindi anche da questo punto di vista l'osservazione l'ascoltato il ministro Amato mi trova perfettamente comprò e la strada di un cammino che abbiamo davanti da fare consapevole che ai primi passi sono stati certamente positivi bisogna portarla temi
Grazie contorni vari la parola al professor Guido Melis zio come
Ma immaginando che gli interventi di questa mattina potessero porsi con una serie di cerchi concentrici con al centro il bel volume della Svimez
Curato da Alessandra Sartore il mio segretamente rappresenta il cerchio più esterno
Mio capo di mestiere di storie vere istituzioni amministrative perciò mi perdonerete se concentro la mia attenzione su alcuni aspetti di sfondo cercando di ragionare soprattutto sul senso che le riforme in atto hanno dal punto di vista dell'evoluzione storica del nostro ordinamento amministrativo
La prendo un po'alla lontana poi tornarono in consiglio ci rapidamente
Nel leggere la raccolta delle norme e le due introduzione l'introduzione di Alessandra Sartore la postazione
Di Giorgio Macciotta mi è subito venuto in mente un lontanissimo episodio della storia amministrativa italiana che risale al mille novecentoventiquattro quell'anno un dirigente del ministero dei lavori pubblici
Che è stato anche uno degli uomini migliori espressi dalla nostra burocrazia pubblica parlo di Carlo Petrocchi
Idee o e propose una complessa riforma del suo ministero
Che si basava soprattutto sui principi cardine
Una nuova ripartizione del bilancio dei lavori pubblici corrispondente alle tre grandi aree
Del Paese nord centro e sud
E una conseguente tripartizione dei servizi in verticale con direzioni generali come scriveva Petrocchi razione territori e organi periferici del ministero distinti a seconda della loro dislocazione geografica
Quello che questo cliché su quel esperimento del ventiquattro un libro importante uno dei pochi bisogna dire purtroppo prodotti dall'intelligenza dell'amministrazione italiana si chiama quelli promossi o conosceranno la politica dei lavori pubblici e chiari come in questo modo si volesse da una parte affrontare la questione meridionale
Rendendo evidente la tripartizione della spesa in opere pubbliche e le quote assegnate sul bilancio dello Stato a ciascun aree del paese
Che sarebbe una specie di regionalizzazione ante litteram della spesa se mi concede è un'altra
Coinvolgere nella gestione degli interventi la periferia anche attraverso forme per loro molto sperava molto spinte di decentramento agli enti locali
In questo modo la tradizionale integrazione degli interessi locali che si era svolta fino allora non lo Stato liberale su base clientelare mediata dalla deputazione meridionale in Parlamento
Avrebbe lasciato spazio riteneva Petrocchi a una integrazione istituzionalizzata mediata dagli enti esponenziali di quegli interessi
A lei la riforma del conti del consiglio superiore dei lavori pubblici che era parte integrante di questa più generale quadro
E che mirava a coinvolgere direttamente nell'organo tecnico consultivo del ministero i rappresentanti di interessi economici nell'intento di abbreviare le procedure e l'iter élite dell'iter
Delle decisioni
Venivano così allo scoperto due tendenze sino ad allora presenti le nostre istituzioni amministrative italiane ma fortemente compressi
La tendenza a regionalizzare l'azione dello Stato
Che si era tradotta già agli inizi del secolo per la verità nella prima serie di quelle che noi usiamo chiamare le amministrazioni parallele
E la tendenza ad amministrare dialogando con gli interessi
Che aveva provocato specialmente nei ministeri economici la nascita di una prima rete di organismi collegiali e rappresentanza corporativo
è noto che la riforma Petrocchi dei lavori pubblici e Pepita brevissima
Fu cancellata sin dall'anno successivo da quella che egli stesso ha definito una vera e propria controriforma che ripristino le strutture tradizionali del ministero
Però le due tendenze rimasero FIPE ed operanti perfino io credo durante il fascismo sebbene trovassero un ostacolo pressoché insuperabile nelle riforme centralizza attrici tra spesa pubblica e dell'amministrazione finanziaria messe in atto dall'arco di tempo tra il mille novecentoventitré trentanove
Storia separata della spesa degli enti pubblici negli anni venti e trenta e quaranta della quale si occupa da anni fa Rita Perez si potrebbe forse scrivere azzardo seppure tenendo conto di qualche ambiguità all'interno di queste due tendenze
Specialmente della seconda
Nel dopoguerra le politiche dell'intervento straordinario del Mezzogiorno hanno in definitiva riproposto temi analoghi
Territorializzazione della spesa coinvolgimento di soggetti periferici Cassa per il Mezzogiorno è stata concepita per rispondere anche a queste due domande se Penati ha risposto di fatto più alla prima la territorializzazione della spesa che non la seconda coinvolgimento dei soggetti periferici
Larga parte della lavorazione della Svimez
Ricordava anni fa Manin Carabba suo fondamentale libro sul ventennio di programmazione
Muoveva proprio dalla coeva dottrina economica in materia di economia regionale
Riallacciandosi però anche allo studio di istituti giuridici italiani più antichi sorti tra le due guerre o ancora prima per esempio la zona industriale da cui prima formulazione se non sbaglio sta nella legislazione per Napoli d'inizio secolo
Altre esperienze si potrebbero naturalmente città certamente seppure con contrazioni distorsione la recitazione settoriali spesso negli ultimi anni cinquanta i piani settoriali concepiti come me leggi di spesa pluriennali e poi naturalmente interest Rienza della programmazione di governi di centro sinistra
Gli anni sessanta e forse vista la parte avuta da Giorgio Macciotta lavorare questo complesso di norme di regole non è fuori luogo ricordare qui in questo momento tra i lontanissimi precedenti anche il caso della Sardegna e cioè l'attuazione dell'articolo tredici dello Statuto autonomo attraverso la legge cinquecentottantotto del sessantadue il Piano di Rinascita dalla Sardegna con il Complesso e talvolta innovativo strumentario istituzionale che squallore ammesso appunto regione comprensori giorno Janeczek duramente e si potrebbe continuare questa rassegna proseguendo la per anni più recenti avvertendo però di un punto che raramente questa linea di riforma
Antica ha saputo emendarsi
Dall'ipoteca delle politiche centralistica che ne hanno accompagnato e condizionato pesantemente il percorso contraddicendo vagoni
Passo si potrebbe dire sì che il quadro generale conservatore ha finito il più delle volte per avere la meglio sugli spunti innovativi quasi sempre vanificando l'intento il corrente sviluppo
Rispetto a questo retroterra storico che ho sommariamente tracciato la fase attuale documentato molto bene il libro che stiamo discutendo
Presenta novità attivamente rilevanti anche come è stato conservato confortanti mi permetto di indicarne tre che sono anche quelle che mi hanno più colpito dal mio punto di vista
La prima avvertibile anche solo a una prima lettura etnei lessicale accordi di programma con i sostituti dei provvedimenti intese programmatiche programmazione negoziata contratti di programma otaria
Sono tutte locuzioni parzialmente inedite comunque per la prima volta posti in relazione reciproca all'interno di quella che sembra essere un sistema appunto come è stato letto non solo un sistema semantico manca un sistema istituzionale che finalmente comincia
A mostrarsi coerente
La seconda novità strettamente connessa alla prima asta nel definitivo superamento della geometria istituzionale su scala gerarchica che è poi quella tradizionalmente adottata ma nostro sistema amministrativo sin dal secolo scorso
E l'adozione esplicita del sistema Rete nel quale interagiscono alla pari più soggetti pubblici e soggetti pubblici assieme ai soggetti privati che qui il fenomeno
Allontani radici storiche basterebbe ricordare le illuminanti pagine di Gianni negli anni Settanta sui pubblici poteri ma
Credo che in questo caso si presenti con carattere di tale evidenza da costituire di per sé un passaggio rilevante
Il quadro generale che quella riforma federale dello Stato non solo questa volta e coerente ma in larga parte anticipato per la sua realizzazione dalle nuove modalità cui si ispira l'azione pubblica in questo frammento di legislazione
A questo proposito anzi mi pare di qualche significato non vorrei sbagliarmi su questo punto che alla terminologia tradizionale a cui siamo abituati Stato Regioni che implicitamente rinviava comunque è un vecchio schema dualistico
Qui si sostituisca troppo un esempio nella delibera CIPE numero ventinove del ventuno marzo novantasette tra quelle raccolte dalla dottoressa Sartore qui si sostituisca la coppia governo giunta regionale introducendo subito dopo il concetto di azione congiunta
Che è qualitativamente nuovo mi pare rispetto alla logica contrattualistica o pattizia storicamente presente nella cultura del regionalismo italiano di questo dopoguerra degli ultimi decenni
La terza novità almeno dal punto di vista storico istituzionale mi sembra stia non referente centrale della riforma cioè un'articolazione di poteri del Tesoro che non solo attraverso queste norme naturalmente ma anche attraverso queste norme si caratterizza sempre più con l'amministrazione leader
Alludo specialmente la riforma del CIPE all'invenzione cosiddetto pre CIPE dotato di forti poteri istruttori
E al collegamento tra questi organismi alla Conferenza Stato-Regioni
Sotto questo profilo la riforma di cui stiamo discutendo mi pare proponga qualche riflessione in chiave più generale si tratta di conclusioni tanto scontato ed apparire banali ma mi permetto ugualmente ricordarle brevemente
Ma prima il Complesso strumentario istituzionale inventato in questo segmento di legislazione ha bisogno di una cornice coerente cioè del completamento della riforma generale lo Stato secondo le linee impresse
Dagli ultimi governi
La seconda in particolare l'adozione di un'amministrazione per accordi che valorizza la collegialità nelle decisioni deve corrispondere a una concentrazione di poteri di indirizzo e di coordinamento Lucio soggetto istituzionale
Che immagino debba essere il tesoro nelle sue varie articolazioni come garante del funzionamento del sistema in alto diciamo così posto che si possa continuare a parlare di alto e basso dopo quello che abbiamo detto
Mi domando anzi se sotto questo profilo non serva anche pensare al ruolo dell'amministrazione del territorio e specificamente alla funzione del dipartimento provinciale del Tesoro come amministrazione di riferimento nel territorio
Terzo esista un problema che è sempre più difficile da affrontare
Che però è riemerso anche gli interventi precedenti di formazione degli uomini non solo nell'amministrazione statale ma soprattutto giornali chiamate a un ruolo di responsabilità certamente più elevato è più impegnativo
Di quanto non accadesse nel passato
A questo proposito se posso chiudere con una battuta questa brevissima riflessione vorrei farlo esprimendo accanto alla convinta adesione al modello istituzionale è stato designato il desiderio come dire di conoscere di più forse ci vorrebbe un altro rinvio per conoscere di più sulle prime esperienze sul campo
Perché naturalmente le buone riforme sono tali se sanno misurarsi con i dati della realtà se sono tanto flessibile sapersi correggere da sapersi adeguare circostanza penso che ci migliorare
Ringrazio
Ormai
Prego l'Abruzzo è salito a Venezia come
Grazie
I provvedimenti relativi al Bilancio ma in realtà tutti i provvedimenti che vengono raccolti nel volume della dottoressa Sartori in libertà
Mostrano una tendenza come osserva esattamente la curatrice al regionalizzazione della spesa alla valutazione delle politiche pubbliche che era sconosciuta nel passato ma che oggi è richiesta anche dalla recentissimo decreto legislativo che è stato ora citato numero duecentottantasei del mille duecento novantanove è anche dalla messa a punto di comportamenti che siano in linea con
Diciamo l'azione finanziaria prescritte dal Trattato di Maastricht
Benché questo gruppo di provvedimenti io mi riferisco essenzialmente alla legge numero novantaquattro novantasette ma ovviamente anche
Che individua le unità previsionali di base e che è molto importante perché sottrae all'approvazione del Parlamento Ict cinque sei mila capitoli
Che prima una volta approvati dal parlamento erano diciamo così compartimenti stagni per cui non potevano essere utilizzati per spesi
Discrezionale dell'amministrazione
Nel caso in cui un capitolo fosse pieno è un capitolo fosse fosse esaurito
Quindi mi riferisco sia questa legge sia al Regolamento di ieri di attuazione sia alla legge numero due centottantadue del mille novecentonovantanove sia ancora quella proposta che è in discussione oggi cioè in discussione
è sottoposto al parere delle delle delle Commissioni competenti e che riguarda l'estensione delle unità previsionali di base anche bilanci regionali quindi diciamo che l'osservazione dottoressa Sartore insomma trova
Diciamo così conferma in quello che sta accadendo in quello che si sta muovendo sul fronte legislativo questi provvedimenti alcuni in fieri e tanti appena altri appena approvati
Sembrano diciamo così potrebbero essere configurati come la logica conseguenza
Di quella riforma del bilancio o meglio di quella riforma del processo di Bilancio che inizia nel mille novecentosettantasette con i primi provvedimenti Stammati
I quali provvedimenti Stammati che ricordo sono a quelli che hanno tolto il ministro
Del tesoro il monopolio dell'informazione fino al mille novecentosettantasette esistevano in Italia su un Paese di circa cinquantasette milioni di persone soltanto due persone che conoscevano i conti della cassa e che quindi potevano
Dirigere l'amministrazione numerosi sono stati gli studi in questo
In questo campo perché visti c'era interne ministro del tesoro erano due il tesoro ma escludo che il ministro Bossi tra questi due
A dire il Tesoro bene
Io sapevo che era dall'esterno sapevo che era il ministro del Tesoro al direttore generale del Tesoro però insomma accettò resta precisazione anche se tu eri un bambino a quell'epoca e quindi non ho poteri di sapere bene ho quindi questi provvedimenti potrebbero essere la logica conseguenza di quelli i quali i primi settantasette con la legge quattro sì o tra il settantotto e così via
Con una piccola differenza che tutti i provvedimenti che hanno preceduto questi di cui oggi stiamo parlando
Sono dei provvedimenti che hanno toccato il processo di bilancio hanno aggiunto nuovi attori hanno perfezionato il ruolo di vecchi attori però non hanno toccato le strutture
La prima volta che si toccano le strutture in questo secolo
Ad eccezione della legge Curti del mille novecentosessantaquattro
è con la tredicesima legislatura è con la legge numero novantaquattro novantasei
Quindi vorrei dire e sono una conseguenza però o hanno una caratteristica del tutto nuova
Peraltro l'esigenza di modificare la struttura del bilancio non sono nuove perché ancora prima dell'emanazione della legge numero novantaquattro non
Novantasette ma ancora prima della quattro otto settantotto si parlava di questo bilancio che era ingestibile perché era fatto a compartimenti stagni
Allora ci si può chiedere come mai risolto queste esigenze che appaiono alla fine degli anni sessanta tramano improvvisamente attuazione soltanto nel novantasette
La dottoressa Sartori
Osserva che questa riforma
Questo complesso di riforme frutto
Di quella maggioranza politica che esce dalle dalle elezioni del novantasei
Senza togliere importanza al ruolo della decisione politica vorrei dire che accanto a queste diciamo decisi che gli indica la accanto al alla decisione politica
Esistono degli altri elementi che si sono formati nel negli anni e che hanno condotto per lo meno hanno aiutato
Diciamo lo sviluppo di questo processo che ha portato poi alla riforma del mille novecentonovantaquattro e apre individuato quattro di questi elementi uno ovviamente è scontato ed è l'influenza della
Dei parà dei parametri fissati dal Nord Unione europea dal Trattato di Maastricht un secondo
Diciamo che un elemento che è stato qui molto
Accennato varie volte questa mattina e il mutamento della cultura finanziaria del nostro ordinamento
Il terzo anche questo di questo se ne è parlato è il legame indissolubile oggi tra finanza e riforma dello Stato e il quarto anche in questo seme ed anche di questo si è parlato e il ruolo che è stato nuovo non non nuovo ma in progressiva crescita del ministero del Tesoro tesoro era già il superministero negli anni negli anni cinquanta sessanta ma la sua creste crescita è stata inarrestabile
Anche se ci sono stati a alcuni diciamo alcune norme che hanno cercato di così di modificarne il ruolo come per esempio quella dei diciamo dei dei conti di cassa di cui ho accennato prima allora tornando a questi quattro elementi quanto al Trattato di Maastricht c'è molto da c'è poco molto poco da dire Maastricht fissa dei parametri e questi debbono essere conseguiti
Però oltre al suo al conseguimento questi parametri vanno mantenuti e alla commissione europea è stato affidato il compito di esaminare la struttura dei provvedimenti con cui si arriva al raggiungimento di questi parametri
Perché la Commissione vuole sapere se questo raggiungimento il frutto di provvedimenti estemporanei non so un'imposta una tantum può invece di provvedimenti che avranno influenza nel corso della di di più anni
Inoltre e qui l'abbiamo anche sentito esistono poi il trattato di Amsterdam diciamo e o il Patto di stabilità e crescita e il patto di stabilità
Interno ovvero il patto interno di stabilità che di fatto vincolerebbero anche i comuni a parte quello che ci ha raccontato Giuliano Amato che mi sembra molto molto sintomatico
Il secondo quindi se diciamo la Commissione europea diciamo le norme europee hanno dato un grosso una grossa spinta verso diciamo riforme di tipo strutturale che riguardano sia il bilancio che le esperienze un secondo elemento che a mio avviso è molto importante è quello del mutamento della cultura finanziaria del nostro Paese
Questo mutamento secondo me percepibile in numerosi eventi io ne avrei isolati tre il prima di quella riforma costituzionale sotterranea che si è avuto senza passare per una formale revisione della Costituzione ai sensi dell'articolo centotrentotto
è che è stato
Diciamo esteri è stato effettuato non so attraverso le leggi del mille novecentottantotto o del mille novecentosettantotto integrando da un lato la costituzione per esempio attraverso i poteri del ministero del Tesoro che in caso di mancanza di copertura di una spesa prevista non da una legge
E nel qual caso scatterebbe l'articolo ottantuno della Costituzione ma una spesa prevista da una decisione giurisdizionale può attivare il meccanismo di copertura
E qui a quindi abbiamo una integrazione di quelle scarse norme che la Costituzione dedica alla finanza vi è poi un altro aspetto di diciamo così riforma costituzionale materiale e che riguarda la modifica del ruolo di istituti previsti dalla Costituzione e occhio che nel mille novecento settantotto quando si introduce la legge finanziaria
Al bilancio insomma aspetta un ruolo diverso da quello che meno centrale rispetto a quello che investigativa
Acquista
Questa questo esperimento in realtà è stato recentemente ho quasi benedetto dalla stessa corte costituzionale la quale ha osservato
Che le leggi di bilancio quindi lo stesso bilancio che un legge non sono definite dalla norma costituzionale
E che la relativa Muzzi nozione ricavata dalle caratteristiche assunte dalle leggi stesse nell'evoluzione gli ordinò di momento
Facendo dunque perno proprio sulla capacità evolutiva dell'ordinamento per verificare questi diciamo queste nuove modi di essere della finanza
Sempre come polso della modifica della una cultura finanziaria del nostro ordinamento non si può non menzionare
La riforma bicamerale
Che pure essendo fallita
Io non è che piango molto sulla fallimento della riforma però debbo dire che gli articoli centotré tempo e centoquattro di quella riforma dedicata alla finanza
Rispecchiavano in quel momento e ancora oggi rispecchia no il tipo Urso della cultura finanziaria del nostro ordinamento
Dalla proposta si evincono quattro punti
Fondamentale il pasto quattro principi che dovrebbero guidare la che dovrebbero insomma guidare l'attività finanziaria dello Stato il primo che l'equilibrio finanziario deve essere fissato dal bilancio e mantenuto nel corso del tutta la sua vita
Il secondo che l'indebitamento è corretto sono se riguarda spesi che creano ricchezza per la collettività perché le generazioni future non debbano essere chiamate a pagare i debiti delle generazioni precedenti senza
Trarne vantaggi il terzo e oramai acquisito ed è che le spese pluriennali debbano essere coperte nel corso di tutto la loro durata e il quarto e che le proposte di modifica del Bilancio sono ammesse nell'equilibrio del bilancio
Allora il terzo elemento che mi sembra si possa ricordare per
Mostrare il cambiamento di cultura finanziaria nel nostro ordinamento è dato dall'evoluzione dei controlli nati hanno vissuto per voglio dire sessanta settanta anni sulla base di un controllo che non vedeva nulla un controllo preventivo di legittimità su atti che era pure
Che era un controllo che addirittura affermava un'attività attorno doverosa dell'amministrazione
A questo controllo
Lentamente si è andato sostituendo un controllo successivo
E quindi non si svolge che non è che non si svolge più sua che ma si svolge sull'attività ed che vuole conoscere non s'è un atto e regolari ma vuole conoscere se quell'attività raggiunge i vicini per i quali è stata messa a punto posta in essere dalla norma
Quindi questo diciamo e d'altronde vorrei anche dire che il controllo preventivo di legittimità che doveva controllare se ad esempio in un capitolo esistevano i fondi con
Il fatto che i capitoli non sono più all'approvazione parlamentare è assolutamente inutile oggi perché esiste una possibilità di utilizzare i capitoli purché non si riferiscono a spese obbligatorie
Che stando accorpati sotto la stessa unità previsionali di base poi per un motivo oltre un'altra esigenza
Al fondo dell'evoluzione compiuta dalla attività del controllo che vede appunto il controllo preventivo morire
E leader invece questo controllo successivo certamente esista un un modo diverso di concepire l'amministrazione la quale non è più
Un'amministrazione di di ordine ma un'Amministrazione disservizi
E un'amministrazione finanziaria ed essendo un'amministrazione di servizi questa Amministrazione si preoccupa di sapere come servizio vengono svolti in modi tempi il costo e come vengono recepiti dalla collettività
E c'è anche una modificazione del diritto amministrativo il quale non è più quel diritto autoritario pari a quel Dio
Che atterra e suscita che affanna e che con sola ma in realtà è un'amministrazione che cerca il consenso è un'amministrazione
Che si pone al fianco del cittadino non davanti a lui o sopra di lui
Tornando quindi avendo dimostrato insomma più o meno questi tre filoni in che modo sia cambiata la cultura finanziari del nostro ordinamento
Vediamo o adesso altri gli altri due elementi che diciamo hanno spinto verso il resto riforme uno e dicevamo il legame tra finanza e riforma dell'amministrazione
Di riforma dell'amministrazione si parla da tanti anni d'altronde Guido Melis ci ha appena ricordato un un un episodio
Certamente c'è la riforma del mille da ricordare la la riforma del mille novecentoventotto ventinove
Del Comitato De Stefani che presiedeva
Una commissione per il perfezionamento un comitato per il perfezionamento dei metodi di lavoro
Finì male e lui scrisse quel libro bello una riforma al rogo ricordando appunto questi episodi poi c'è la Commissione forti
Poi varie altre commissioni di cui adesso ma c'è un continuo volevo dirvi che il problema della riforma dell'amministrazione è stato sempre studiato dal dopoguerra ad oggi fino a dargli ad arrivare al rapporto Gianni di cui qualche giorno fa abbiamo abbiamo celebrato il ventennale che affronta il problema della misurazione della produttività delle pubbliche amministrazioni illegali metterò tra finanza e pubblica amministrazione è un legame che è molto più recente
E che praticamente noi vediamo con il Governo Ciampi
Quando
Attraverso lo studio della finanza sì ci si accorge che il ci si accorge che praticamente una riforma della finanza non può avvenire senza riformare l'amministrazione per un motivo molto semplice studiando la finanza ci si accorge che oltre il novanta per cento delle spezie iscritta in bilancio sono spese correnti che sono gestite dalle singole amministrazioni quindi o si toccano le singole amministrazioni o la spese correnti non si toccano e quindi praticamente il bilancio resta ben poca cosa negli atti di programmazione che invece si volevano fare
Un ultimo elemento certamente molto importante commesso per ultimo però potrebbe forse essere il primo al massimo al secondo è il ruolo del ministero del Tesoro
Il ministero del tesoro ha avuto una legislazione che mi ha sempre diciamo così decantato l'importanza inoltre ha acquisito sempre più spazio in relazione a re acquisito sempre più spazio in relazione agli spazi che le singole amministrazioni per le quali spesso è iniziato un periodo in alcuni casi ha iniziato un momento di crisi gli lasciavano
Le leggi dicevo gli hanno attribuito a molti poteri altri poteri si sono diciamo così vischiosa mente attaccati alle leggi per cui il ministro del Tesoro che per esempio a proposito dei capitoli
E della possibilità di variazioni compensative dei capitoli deve soltanto mettere unica asterisco sui capitoli che riguardano spese obbligatorie perché in quelli non si devono compensare in realtà il ministro del Tesoro o del ministero ed altamente asterischi anche su altre esperienze che non sono obbligatori ma che sono discrezionale acquisendo il fondo
Il voto vs burocrazia dove è chiaro che la durante la burocrazia la fa da padrona però indubbiamente semmai dobbiamo mettere in cantiere queste riforme dobbiamo anche avere la buona volontà di a tua le di rispettarle e di attuarle il poteri del Tesoro sono moltissimi adesso in conclusione vorrei dire il tesoro diciamo con thrall a tutte le relazioni tecniche delle singole amministrazioni che riguardano sia i disegni di legge sia gli emendamenti il tesoro è il propulsore della politica ma di bilancio perché praticamente in tutto passa attraverso di lui in quanto e perché esso stesso presenta il disegno di legge al al Consiglio dei ministri esistono poi detta del Tesoro che attraverso le circolari che si fanno secondo uno studio diretto da Franco Bassanini di anno in anno non più stringenti spesso però questi poteri non sono neppure collegati alle norme approvate dal Parlamento queste ultime è stato ricordato questa mattina sono numerosissime e sono direi che dove dobbiamo ricordarlo e per qualità e per quantità anzi potremmo dire che per quanto riguarda le norme si è fatto il pieno quindi un momento di diciamo distanze e necessaria il problema che oggi si pone e più difficile riguarda l'attuazione di questi interventi
Grazie però la parola
Formale
Messa in dubbio poi
Dò la parola per
Considerazioni conclusive al professor Giorgio a maggio ma io credo che questo volume curato da Alessandra Sartore di acconto in modo puntuale degli sviluppi di una tematica di cerniera tra riforme istituzionali politiche con
Mite che consente forse di cogliere meglio di altri possibili approcci la complessiva unitarietà delle scelte compiute in questi anni visto che tante cose fatte e dette io le condivido post
Limitarvi a tre considerazioni la prima può apparire un può esternare i contenuti del volume e si riferisce al contesto politico normativo del quale riforma del Bilancio e programmazione negoziata si Tollo hanno
Considerazione esterna ma
Ma è del tutto evidente che le potenzialità di riforme che fanno leva sulla utilizzazione consapevole delle risorse in funzione dell'equilibrato sviluppo del territorio sarebbero minori se non fossero accompagnate come invece sono accompagnate da una ricostruzione dell'autonomia finanziaria dei poteri locali
Il federalismo fiscale da un massiccio trasferimento di competenze e risorse umane
A me dal centro alla periferia in termini non solo di gestione ma anche di programmazione Complesso dei decreti legislativi conseguenti le leggi Bassanini da un processo di riforma della scuola che impone una scena Bush Sempre maggiore rapporto delle riduzioni formative con il territorio nella prospettiva di uno scambio secondo tra tradizione e innovazione il punto di forza della politica dei due governi che si sono succeduti nella tredicesima legislatura spam mio parere in quest'un filo unitario che collega strettamente scelte compiute in settori diversi tradizionalmente non comunicanti la seconda considera sia nel riguarda un fatto che dal volume emerge con chiarezza la riforma del bilancio rivisitazione della programmazione negoziata che non dimentichiamoci era stata introdotta per le sole a
Avete presse nel novantacinque vanno lette insieme partendo dall'istituto più genera avere la programmazione che è l'intesa istituzionale di programma si coglie così come esse costituiscano un sistema coeso di norme
E come sono il loro intreccio renda possibile sprigionare appieno le potenzialità innovative della cooperazione
Presidente Formigoni avrebbe potuto parlare qui se ci si fosse limitati a parlare delle risorse per le aree depresse la Lombardia dalle dalle aree del pre se pochissime lire la valenza dell'Inter dell'intesa con la Regione Lombardia immettere nel circuito del risorgiva ordita del bilancio dello Stato nella delibera CIPE attuativa della legge sedici due del novantasei della delibera del ventuno marzo che è stata citata l'intesa è definita l'ordinaria modalità del rapporto tra il Governo nazionale male e giunta di ciascuna regione o provincia autonoma per favorire lo sviluppo in coerenza con la prospettiva di una progressiva trasformazione dello Stato in senso federalista basta considerare la sottolineatura dell'ordinarietà
Nell'intesa come strumento di intervento per programmare lo sviluppo non solo nelle aree depresse ma dell'intero territorio nazionale per togliere come tali Street
Tutto non possa fondarsi sull'uso delle sole risorse straordinarie debba invece necessariamente fondarsi sulla utilizzazione delle risorse ordina a del bilancio la regionalizzazione del Bilancio non rappresenta dunque un semplice arricchimento conosce attivo del tradizionale impianto del bilancio dello Stato ma rappresenta il requisito fondante di un nuovo modo di governa e la finanza pubblica costruendo la scelta di allocazione le risorse in un quadro di maggiore partecipazione e condivisione di tutti i livelli istituzionali da questo punto di vista la regione di stazione rappresenta una risposta una prima risposta alla esigenza che poneva il presidente Chigi di una discussione terra sul bilancio che non trasformi la Conferenza Stato Regioni in una sorta di Commissione Interna delle regioni ma affronti il problema vero dell'allocazione complessiva delle risorse dello Stato questa proposta è una lettura d'altra parte a me pare del tutto coerente con gli impegni che l'Italia ha assunto in sede europea e che hanno comportato l'individuazione come indice aggregato significa nativo circa l'andamento dei conti pubblici dell'indebitamento della pubblica amministrazione in sostituzione del più tradizionale fabbisogno del settore statale questa operazione di regionalizzazione enti nella postfazione e indicata e soldati cori i numeri del bilancio novantanove posso dirli che i primi la prima aggregazione che stiamo compiendo dei dati due mila dicono che si è andati avanti la a regionalizzazione del bilancio del due mila e di circa dieci punti superiore a quella del novantanove cioè si è passati dal quarantacinque regionalizzato cinquantacinque centralizzato al presto se teniamo col o del decreto del Presidente della direttiva del presidente del consiglio dei ministri che consente di inseguire le risorse centrali trasferite dal teatro dal vinta Aldo dallo Stato agli enti come le Ferrovie l'han master sono per definizione nel bilancio dello Stato non ripartibile i ma sono ovviamente ben ripartibile nei bilanci di secondo livello questa percentuale cinquantacinque quarantacinque può salire è una percentuale sessanta sessanta ci
Quel forse persino qualcosa di più d'altro lato una sui decostruzione degli aggregati di finanza pubblica è coerente con la progressiva costruzione all'interno delle singole regioni di aggregazioni che superino la
Tanto ovazione comunale questa caratteristica sarà esaltata dalla ormai prossima emanazione del decreto legislativo di riforma dei bilanci regionali
Che introduce la possibilità di una territorializzazione sub regione
Male delle allocazioni dei bilanci delle singole regioni l'utilizzazione di tale potenzialità consentirà alla piena integrazione nella programmazione negoziata degli altri strumenti settoriali e territoriali della programmazione spessa per per i patti territoriali e contratti d'area i contratti di programma che catalizzano le risorse per sui sistemi locali di produzione dei beni e dei servizi il volume da questo punto di vista consente di ricostruire la molteplicità delle accuse Henze positive che dal tale lettura unitaria possono derivare costruendo gli intrecci di norme che in taluni casi sono anch'non solo solo di questo triennio ma sono precedenti a questo triennio penso per tutte alla quella
Che nel in gergo chiamiamo la cassetta unica che consente di gestire in modo unitario le risorse delle amministrazioni destinate alle
Invece istituzionali la terza considerazione anche se è un po'Esterna i contenuti del volume col si colloca fa alle delle ipotesi di riforma che sono nel volume delineata intendo riferirmi alla questione più complicata che seguirà ogni processo riformatore la gestione e la traduzione delle norme in comportamenti coerenti delle istituzioni degli uomini e delle donne che nelle istituzioni che operano
La prima esigenza in tale direzione e quella di sostituire procedure decisionali fondate sulle singole amministrazioni con procedure concertante e cresciuto in questo quadro il ruolo della Conferenza Stato Regioni nella conferenza stato citare la conferenza unificata e si è trasformato il CIPE che dovrebbe tendenzialmente libera arazzi di tutte le minute decisioni per concentrarci sulle strategie nel libro sono contenuti tutti i testi
Base illuso di questo processo passare dal teorico quadro normativo che è stato definito nelle sue linee fondamentali a una
A coerente prassi applicativa non è tuttavia semplicissimo troppo spesso la sua e dei colleghi già
A lei viene intesa come il luogo non come il luogo dove un comune impegno si individua gli obiettivi e si costruiscono i percorsi più utili per realizzarli ma viene intesa come un'arbitraria invasione di campo si tratta di una sorda re dispensa passiva all'innovazione che non contrappone schematicamente centro e periferia ma centro al centro di
Ministeri ai ministeri e periferia periferia alla presidenza delle giunte agli assessorati regionali ha ben considera
Dare una simile concezione della gestione amministrativa per compartimenti stagni significa non solo eliminare la gran parte supera questa concezione significa non solo eliminare la gran parte degli storici ritardi della pubblica amministrazione italiana con un evidente vantaggio per l'economia e l'efficienza ma anche introdurre una trasformazione profonda in termini di democrazia
Eliminando una pericolosa eredità di antiche concezioni patrimoniali dello Stato la seconda esigenza è quella di adeguare le strutture alle nuove immissioni in termini di funzione ma anche di dotazione del personale da questo punto di vista la riorganizzazione di tutti i ministeri a cominciare da quello del Tesoro deve compiere molti ulteriori passi in avanti basta pensare per quanto riguarda il ministero del Tesoro non solo all'esigenza di un The Viorel registrazione di funzioni che la nuova direzione generale delle politiche territoriali e dell'Unità di valutazione degli investimenti è una loro SIM un'interazione con i costituendi nuclei presso le Regioni ma anche alla necessità adeguare le dotazioni centrale di persona alé alle nuove competenze e di dar seguito in secondo luogo al previsto raccordo tra le strutture c'entra
Ali preposte alla programmazione negoziata i locali Dipartimenti del Tesoro che vanno a tal fine riorganizzati prevedendo al loro interno appositi uffici la terza esigenza il la più forse complicata e quella di motivare il
Personale alla nuova missione il volume testimoni anche questo non so ove necessario ma è anche possibile
Se il lavoro di cui in questo libro si raccontò e stabilità il possibile lo si deve non solo alla determinazione della dirigenza politica di governo quella centrale quella regionale ed al consenso delle competenze assemblee legislative ma anche al lavoro quotidiano di tessitura di un gruppo crescente di dirigenti di funzionari ministeriali e regionali senza la l'intelligenza senza la cui dedizione una parte rilevante di questo lavoro non sarebbe stata possibile se io dovessi cita are tra i nomi rappresentativi al centro di questo universo che troppo spesso nome non ha per riprendere il poeta oltre l'autrice della ricerca che si è citata da scene potrei ricordare la dottoressa Antonella ma che curdi servizio degli della direzione carri delle politiche territoriali e soprattutto la dottoressa Patrizia Bitetti che come direttore alla segreteria centrale del CIPE ha rappresentato l'ha annullare il motore di questo processo
Ero la sua maggior propongono rinnovato apprezzabile Giorgio al solito tutto verso sentono lo dichiaro chiuso i lavori