Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio a tutti i lunedì ventisette dicembre mille novecentonovantanove stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale consueto appuntamento del lunedì pomeriggio per un approfondimento dei temi dell'economia e della finanza
In studio Benedetto Della Vedova oggi non escono non sono usciti i supplementi dei due principali quotidiani italiani dedicati all'economia e supplementi da lunedì Affari e Finanza di Repubblica e Corriere economia e quindi
Cercheremo di dare conto delle poche in realtà cose
Interventi commenti notizie sui temi economici che troviamo sui giornali di oggi che riprendono la pubblicazione dopo la pausa
Consueta natalizia
Abbiamo alcuni commenti che vediamo subito
Che partono in particolare Francesco Giavazzi sul Corriere Ugo Bertone sulla stampa che partono da una riflessione sul piano fiscale
Preannunciato da Schroeder negli ultimi giorni di questo mille novecentonovantanove il piano fiscale per il prossimo triennio
E un confronto viene proposto un confronto con quanto sta succedendo
Con quanto sta succedendo in Italia ci occuperemo poi di banche con un intervento di Mereu sul messaggero
Di Confindustria con il pezzo di Turani su Repubblica
Relativo alla prossima elezione del nuovo presidente di Confindustria e poi qualche altro
Qualche altro convento in particolare recano attesi sulla stampa eccetera
Partiamo quindi da D'Alema il fisco e la sfida tedesca Francesco Giavazzi e l'editoriale del Corriere della Sera Berlino tagli alle tasse noi
Un solo motivo giustifica la vicenda poco edificante delle dimissioni dalla successiva ricostituzione del governo D'Alema l'esigenza di non lasciare probabilmente per molti mesi l'Italia senza un governo
Proprio nel momento in cui nonostante alcuni timidi segni di ripresa i duecentosessantasei mila posti in più creati in un anno la nostra economia continua a essere la più debole d'Europa cresciamo la metà dagli altri con un'inflazione più che doppia
è un'esigenza che D'Alema ha posto in modo in e Spini cito al Parlamento
è un virgolettato dall'intervento di D'Alema dalle forze sociali è venuta in questi giorni una forte richiesta di uscire al più presto dalla crisi
Perché si avverte il bisogno che la politica faccia la sua parte per aiutare l'economia superare il divario che ci separa dai nostri diretti competitori in settori strategici
E tuttavia questa affermazione non è seguito alcun annuncio concreto se fra un anno il risultato sarà un'altra legge finanziaria simile a quelle che il Parlamento appena approvato non una parola sulle pensioni di anzianità
Nulla sulla previdenza complementare quasi nulla sul fisco forse non ne valeva la pena
Con il fallimento del vertice di Helsinki il Progetto di armonizzazione fiscale europeo
E con la recente decisione tedesca
Con il fallimento scusate al vertice di Helsinki del Progetto di armonizzazione fiscale europea
E con la conseguente e con la regia recente decisione tedesca di ridurre in modo significativo le imposte sulle imprese se aperti hanno rotto una nuova fase
La gara a usare la leva fiscale per attrarre i capitali perché se la soluzione la fallimento del vertice di Helsinki e in particolare
Il dossier sull'armonizzazione fiscale ha portato il porterà una diminuzione del fisco credo che
Credo che col fallimento quindi sia da alla fine si rivelerà
Positivo vi sono
Molti motivi per restare perplessi davanti a questa sfida soprattutto quando è il caso del cancelliere Schröder si riducono le imposte non ma non si fa alcun cenno alle spezie come sottolinea Mario Monti sinora la concorrenza fiscale in Europa è andata soprattutto a scapito del lavoro
Trasferendo su contributi
Sui contributi i costi dello Stato sociale detassare il capitale e politicamente facile soprattutto quando non si ha il coraggio di liberalizzare le regole del mercato del lavoro o di affrontare il tema delle pensioni
E tuttavia l'Italia dovrà fare i conti con questa nuova stagione fiscale al di là dei timidi sgravi già avviati con impegno dal ministro Visco
Le battaglie finanziarie a cui abbiamo assistito durante il mille novecentonovantanove Telecom Olivetti in Italia BNP Société Generale in Francia modo fan Mannesmann in Germania sono solo le prime avvisaglie del grande riassetto dell'industria europea
Indotto dall'euro
E qui la nuova e qui che la nuova stagione fiscale aperta dal cancelliere Schroeder ci può spiazzare D'Alema nel suo discorso alle Camere annunciato tante riforme dagli uffici pubblici alla ricerca degli ordini professionali alla sicurezza del territorio a nuove norme di diritto fallimentare ottimi progetti
Ma nessuno con la forza e la semplicità della riforma fiscale annunciata verso una riduzione dal quaranta al venticinque per cento dell'imposta federale sugli utili delle imprese decenni di finanza fuori controllo l'eredità del debito pubblico non consentono all'Italia la ricreazione
Che si è concesso il cancelliere tedesco
Ridurre le imposte senza spiegare come verranno finanziate le minori entrate e cioè senza affrontare il problema della spesa sociale significherebbe per noi solo veder crescere il premio di rischio sui titoli del debito pubblico
Abbiamo insediato il comitato di valutazione sull'andamento della spesa previdenziale intendiamo anche sulla base di questi valutazione aprire un confronto con i sindacati con lo scopo di concordare le linee i provvedimenti
Di una riforma dello Stato sociale è un virgolettato di quindi del Presidente del Consiglio conclude invece Giavazzi presidente D'Alema se questi sono i tempi che lei prevede la
Gara fiscale con la Germania è già perduta ora a parte l'annotazione
Sul rischio che gli sgravi fiscali sulle impresa e destinati a favorire l'attrazione di investimenti di capitali possa scaricarsi sul lavoro
Che è un'annotazione giusta però mi pare che il progetto di Strehler contenga anche sgravi fiscali non già sgravi e riduzioni di imposte anche per i redditi delle persone fisiche a parte questo
è evidente che il tema posto da Giavazzi è il tema centrale sarà il tema centrale
Dei prossimi mesi ed è temo altrettanto evidente che non ci si potrà certo aspettare da questo governo D'Alema nei tempi
Di pochi mesi o addirittura anche dell'anno di sopravvivenza cui governo al massimo
Destinato non ci si possa aspettare un granché esistono
Non vuole essere un ritornello un po'stantio ma un dato di fatto esistono però
I referendum radicali e quindi esiste per esempio su uno dei nodi centrali segnalato da Giavazzi le pensioni di anzianità per quel che rappresenta erano in termine quantitativo ma anche in termini più generale in chiave politica e si vede anche simbolica le pensioni d'anzianità esiste la possibilità di arrivare a scelte molto più rapide e
Concrete ma sul tema della
Riduzione fiscale
Preannunciata da Schroeder interviene anche Ugo Bertone con l'editoriale bella stampa abbastanza interessante Corriere e stampa
Abbiamo scelto di dedicare gli editoriali di oggi
A questo tema mentre invece le pubblica
Pubblica il il domenicale di Scalfari che oggi per ragioni di festività passa al lunedì dolore speranza in quella vecchia Manni e quindi ci si occupa del Papa e del Giubileo
Ugo Bertone sulla stampa i regali di Natale del cancelliere Schroeder non convinceranno di sicuro Boris Becker e gli altri esuli fiscale rimpatriare come nota
Con una punta di acidità e wall street journal ma con gli sgravi fiscali per famiglie è impresa per tornaconto sottolinea gli sgravi vanno in crisi famiglie e soprattutto
Con l'abolizione dal due mila uno dei capital gain sulla cessione delle partecipazioni industriali da parte delle istituzioni finanziarie la Germania ha cambiato passo costringendo anche il partner europei
A rivedere la propria tabella di marcia
A partire dalla Germania infatti il modello economico europeo centrato finora sui rapporti personali curati nei piani nobili di banche assicurazioni lascerà il passo a un modello anglosassone incentrato sul ruolo dei mercati e sulla loro trasparenza un passaggio che accompagna la crescente diffusione popolare
In Europa dell'investimento azionario ecco forse
In questo senso l'Ubertone lascia intendere che il doppio intervento tutt'altro che anglosassone dissero giusto lo stop
Quanto meno millantato all'operazione vuoto fan Mannesmann e il salvataggio dalla oltre un salvataggio con denaro pubblico dalla Holtz ma interventi di stampo tutt'altro che anglosassone forse sono il il colpo di coda o magari delle mosse propagandistiche con cui sulle della cercato di preventivamente parare il colpo
Degli sgravi fiscali rispetto alla sua sinistra ma comunque dopo aver inseguito invano un accordo sul fisco con la Gran Bretagna Schroeder ha rotto gli indugi sfidando la concorrenza sul fronte dei tagli alle entrate
La riduzione delle aliquote massime per i privati dal cinquantatré al quarantacinque per cento entro il due mila e cinque non è forse una rivoluzione
Ma comunque significativa
Ma il taglio delle tasse alle imprese al trentotto per cento complessivo trattasse federali e locali abbiamo visto che nel federali l'abbiamo visto nel pezzo di Giavazzi sono destinate a scendere dal quaranta al venticinque per cento
E complessivamente quindi le tasse sulle imprese al trentotto per cento renderà difficoltoso per il patron dell'Unione Europea Italia compresa sfuggire alla competizione fiscale con Berlino
Di sorpresa e senza enfasi alla vigilia di Natale ci verrà mandato in soffitta il vecchio modello renano che ha governato per mezzo secolo lo sviluppo dell'economia tedesca
Basta con gli intrecci azionari tra banche assicurazioni grande impresa basta con l'alleanza agli incroci arma formidabile per cacciare eventuali scalatori sgraditi dall'estero
Ma soluzione perversa che ha frenato il capitalismo tedesco nella concorrenza con quello americano a partire dal due mila uno le banche le assicurazioni potranno vendere senza pagare normi pedaggi fiscali
I pacchetti azionari da cui dipende il controllo dei colossi della chimica dalla meccaniche comunque delle grandi conglomerate che hanno segnato la storia industriale d'Europa da queste cessioni inaccessibile nasceranno alleanze fusioni su scala europea o globale
Dalla mega asta che darà i brividi alle borse di tutta Europa scaturiranno inoltre i capitali necessari per scommettere sulla nuove tecnologie il tutto puntando su nuovi talenti e curando i criteri di profitto cari a Wall Street
Non la congestione la cogestione sindacale o i patti di ferro adesso molti bancari
Così conclude Ugo Bertone
Siamo sulla Stampa l'editoriale ed è qui che la sfida le vecchie abitudini e si fa pressante la Germania di Schroder dopo lo choc dell'OPA di voto fan su Mannesmann volta pagina e si fa America abbandonando l'idea dei piani industriali o l'uso virtuoso dalla spesa pubblica per correggere i vizi o i limiti del mercato
Per noi sarà difficile molto costoso cercare di ignorare questa novità così Ugo Bertone rivoluzione nel modello renano l'Europa e in Italia chiusa era l'editoriale sulla stampa e questi due interventi sono molto
Interessanti e squaderna non di fronte a D'Alema al nuovo governo ma anche all'opinione pubblica
Italiana squaderna hanno
Una realtà tutt'altro che a tutt'altro che
Agevole per l'Italia nel prossimo hanno
E soprattutto evidenziano di nuovo che quanto si sta facendo in Italia ha rivendicato dal presidente del consiglio come bilancio di questi quattro anni complessivi dal novantasei ad oggi di Governo
Dell'Ulivo quali i passi millimetrici
Rivendicati da D'Alema non hanno alcuna possibilità di incidere in una competizione che si sta facendo sempre più pesante se anche un colosso
Un colosso pachidermi come lento come la Germania sceglie vi è così rapide alla di transizione dal modello
Renano come ci dice Bertone al d'impostazione al modello
Anglosassone ecco da questo la necessità di interventi drastici
Antonio Mereu sulla prima pagina del Messaggero interviene su uno dei grandi temi
Uno dei grandi dei grandi temi della ristrutturazione dell'economia italiana cioè la ristrutturazione del sistema bancario banche la sfida del mercato aperto
Da quasi cinque anni scrive a un certo punto Antonio Mereu il sistema creditizio italiano ha operato una polverosa destrutturazione incapace tuttavia di disboscate efficacemente la pietra la foresta pietrificata alimentata da decenni di cattiva gestione dall'abitudine a riposare su guanciale sicuro
Delle protezioni assicurate dal mercato chiuso dalla Banca d'Italia quei tempi sono finiti devi piangeva viaggia con gli occhi collocati nella nuca
L'istituto centrale ha pilotato l'opera di concentrazione di rinnovamento delle nostre banche
Scegliendo
La via del dirigismo respingendo ogni iniziativa cosiddetta aggressiva sia di attori nazionali sia di quelli stranieri e bisogna vedere alla lunga vedremo se questa scelta di pianificazione e dirigismo anziché di
Mercato aperto favorirà la nascita di un sistema bancario concorrenziale e competitivo oppure favorirà invece un sistema sostanzialmente basato su logiche
Oligopolistico
Scrive poi Antonio Mele io non intendo sottovalutare la portata dei cambiamenti intervenuti nelle banche italiane nell'azione di chi la propugnate guidata ritengo però indispensabile affrontare il processo di trasformazione per non perdere il treno dei protagonisti per non essere costretti a diventare comparse in un campionato di serie di
O preda di colossi europei o americani
Nemmeno il principale dei nostri gruppi bancari è paragonabile alle prime banche europee né è in grado di agire come global player
Le aggregazioni finora attuati hanno superato vizi del passato ma gli ostacoli frapposti intese tra soggetti forti che sembravano emergere da offerte di acquisto di e di ska
Abbia lanciato sul mercato la scelta di matrimoni combinati per salvare fortuna declinante hanno formato strutture inadatte alla competizione internazionale
Se il processo di ristrutturazione si fermasse alle banche italiane non resterebbero altre prospettive che la scelta tra colonizzatori germanici inglesi francese statunitensi spagnoli oppure la libertà di operare in nicchie di mercato
La propensione nazionalistiche impedirebbe peraltro di offrire ai cittadini alle imprese all'amministrazione servizi finanziari adeguati all'indie
Pensabile modernizzazione dell'Italia predisporre trincee casematte non servirebbe ad arrestare a lungo la presentazione di agenti esterni
Ci condannerebbe a vivacchiare ai margini della grande evoluzione in atto non ci farebbe cogliere ricche opportunità di sviluppo d'altra parte sarebbe ingenuo aprire il nostro mercato datori vorace di Francoforte Londra Madrid Parigi e New Orleans
Senza garanzie dire Proci di reciprocità
Insomma non dobbiamo attenderci regali
Se deboli saremo trattati come ci chi mendica elemosine l'Italia non è un Paese povero rischia però di essere tagliato fuori dal novero delle Nazioni che contano e che possono liberamente disporre dal proprio avvenire
Non è un processo ineluttabile
Abbiamo ancora il nostro destino le nostre mani sebbene partiamo attardati danni di situazioni avviluppati da lacci e laccioli paralizzanti
Scrive più avanti Antonio Mereu con le privatizzazioni le concentrazioni tante cose sono cambiate la redditività è del sette per cento apro io una parentesi da capire però se questa redditività
è frutto di una crescita di efficienza oppure frutto di aumento
Dei aumento dei dei profitti derivanti da condizioni di mercato chiuso che consente di scaricare sul consumatore
Scaricare col succo sul consumatore tutte
Le inefficiente bisogna inefficienze bisogna capire se in futuro in un futuro mercato più competitivo appena aperto all'ingresso di operatori stranieri questi livelli di redditività saranno sostenibili per le nostre per le nostre aziende bancarie
Ma comunque scrive Antonio Mereu molti istituti sono stati quotati la loro capitalizzazione salita notevolmente i costi sono stati ridotti alle performances incrementati non male dunque se non cosa che gli altri corrono più di noi che le distanze vicini ci separano da inglesi tedeschi francesi spagnoli sono ancora notevoli soprattutto per quanto concerne il rinnovamento dei gruppi dirigenti e
La proiezione
Internazionale il governo dalla Banca d'Italia pone alle nostre banche di accettare rapporti con le straniere solo a condizioni di reciprocità
Frena la baldanza sita dei tedeschi e francesi fautori peraltro di una concorrenza alla carta decisa dallo chef
Fazio non ha comunque saputo impedire la penetrazione massiccia del Credit Agricole e di Commerzbank dalla banche intesa
Vialli anzi e dodici banche dell'Unicredito intreccio azionario da tempo ventilato col Bilbao segnerebbe il predominio dei baschi se fallisse l'acquisto della BNL da parte dell'Unicredito
Dell'Abn Ambro nella Banca di Roma del Santander nel Sanpaolo IMI
Esiste forse la reciprocità di rapporti non sembra anzi la partecipazione azionaria di banche italiane nel capitale di quelle straniere assume quasi sempre connotati di semplice apporto di capitale
Silent patti perché offrono risorse Silent partner che offrono sic risorse senza pesare
Esemplare il caso dei rapporti tra San Paolo IMI e Santander gli spagnoli controllano i loro investimenti a Torino tramite consigliere di amministrazione
Gli italiani a Madrid non hanno rappresentanti che facciano valere i loro interessi conclude Antonio Mereu e quello che si chiama scambio ineguale altro che colbertismo in salsa italiana governatore Fazio
E con questi otto con questa conclusione
Di Antonio Mereu
La
Da questo da questa analisi da questo articolo viene una
Cauta ma ferma
Critica o quantomeno vengono sollevati alcuni dubbi sulla efficacia
Di una ristrutturazione del sistema bancario italiano quella attuale così fermamente pilotata da via Nazionale dalla Banca d'Italia
Lasciamo quindi
Questi temi generali sulla struttura dell'economia
E della finanza italiana abbiamo visto i temi della concorrenza fiscale abbiamo visto quello che sta succedendo rischia di succedere in uno dei settori cruciali
Quello
Del il settore bancario con quello che ormai significa in termini di bancassicurazione
Di capita di risparmio gestito eccetera eccetera e andiamo occuparci di questioni di
Potere all'interno dell'economia italiana e ci occupiamo di Confindustria Confindustria Callieri favorito ma spunta l'ombra di Romiti
Giuseppe Turani che scrive a pagina ventisei di Repubblica in corsa per la presidenza anche D'Amato e Benedini che però sembrano avete meno chance
La Confindustria l'associazione per molti versi curiosa e la cosa più singolare che la distingue dalle altre associazioni siano esse politico di mestiere e certamente il modo con cui si elegge il presidente
Certo ci sono le votazioni alla fine prescelto deve essere votata a maggioranza ma non ci sono candidati non ci sono campagne elettorali
Non ci sono scontri sui programmi ci sono invece i tre saggi gli ultimi tre presidenti che girano provincia per provincia si fanno un idea
Di quello che potrebbe essere il candidato giusto dopodiché lo propongono e di solito il prescelto viene eletto insomma la democrazia CEE
Ma è soft felpata gestita da poche persone stanze chiuse a volte poi la gestione si riduce a quella di una persona sola come accadde
Quando l'avvocato Agnelli indicò come presidente Guido Carli e nessuno ovviamente ebbe il coraggio di dirglielo o come quando spuntò fuori la candidatura di Bruno Visentini che poi non andò importo perché lui aveva davvero un carattere un po'troppo forte
Quindi giochi discreti protetti appartati ma in realtà il fuori alla fine c'è e si sente
Oggi ad esempio siamo alla vigilia delle elezioni dall'uomo che dovrà prendere il posto di Fossa e che dovrà guidare la Confindustria fino al due mila e quattro ufficialmente come di norma non esiste alcun candidato
Ma si sa che invece ci sono in lizza ci sono almeno tre persone o hanno fatto sapere loro
Con discrezione di essere interessati alla carica oppure lo hanno fatto sapere i loro amici
Ma si sa che ognuno che sono loro i candidati ognuno ha qualche ragione per pensare di poter sedere a maggio dietro la scrivania di Giorgio Fossa
Uno di questi concorrenti Antonio D'Amato ex leader regioni industriali ed esponente degli imprenditori del Sud il suo ragionamento è molto semplice il sud sarà nel prossimo futuro una vera emergenza
Forse ancor più di oggi e allora quale miglior segnale dell'elezione di un meridionale alla testa dalla maggior organizzazione imprenditoriale
Benito Benedini altro candidato presidente della potentissima Assolombarda fa il ragionamento opposto i prossimi anni saranno gli anni della competizione l'Europa
Dal confronto corpo a corpo con le vecchie economie forti con le altre economie forti dal Vecchio Continente
Perché allora non presentarsi con l'esponente dall'area più forte che ci sia in Italia e cioè la Lombardia
Il dilemma come si vede e talmente stretto che la prima le preferenze si vanno orientando sul terzo candidato Carlo Callieri Callieri è diventato imprenditore solo da poco prima lavorava in FIAT
Anzi era uno degli uomini forti dall'azienda torinese è stato capo delle relazioni industriali negli anni duri del terrorismo e delle contestazioni
Molti vedevano per lui un futuro straordinario dentro la FIAT fa invece è stato smistato alla Confindustria dove ha fatto prima il vice di avete e poi con Fossa
Di forza la leggenda dice che a spedirlo a Roma si è stato l'uomo forte di Torino in quegli anni e cioè Cesare Romiti altri sostengono invece che sia stato l'avvocato in persona preoccupato che nascessero contrasti seri fra lui e Romiti
Scrive più avanti Giuseppe Turani le ragioni della simpatia verso Callieri non nascono solo dalle buone prove che ha dato in questi anni nascono anche dal fatto che si ci sono una serie di questioni che Confindustria non potrà evitare nei prossimi quattro anni anzi
Sui quali dovrà concentrare il proprio sforzo internazionalizzazione dell'economia italiana ormai l'euro è cosa fatta
E fusione integrazione sono all'ordine del giorno formazione per preparare la forza lavoro delle nuove tecnologie e nuove Setti
Che prenderanno le aziende tecnologie per aiutare la diffusione di tecnologie per aiutare le aziende a diventare anche aziende di servizi il Sud
Perché ci sono sono molti sono convinti che il Sud non decolla verso che sta cambiando tutto la partita rischia di essere persa per sempre si tratta di temi in cui Callieri se già impegnati in passato
E intorno ai quali ci si può ricostruire un nuovo prestigio e potere dalla Confindustria in più Callieri
Alfiere quanto e più di Giorgio Fossa
E teorizzatore oltre che al fine della concertazione con le parti
Sociali sarebbe sbagliato però pensare che tutti i giochi siano già fatti e i motivi che consigliano di lasciare ancora il punto interrogativo il nome del successore di Fosso sono due
Da un lato tanti piccoli e medi imprenditori che vogliono da otto che vengono ad otto anni di pace sociale per la conquista dell'Euro pensano che queste siano ormai conquiste scritte come dire nella Costituzione pacifiche non più modificabili e allora hanno voglia magari di prendere un po'sull'acceleratore di spingere i sindacati un po'più in fondo
E di ritagliarsi in azienda sette di autonomia maggiore
Chi gira per l'associazione di provincia degli industriali sostiene che per ora si tratta quasi solo di una posizione psicologica
Non ancora di una posizione politica ma le cose si sa possono cambiare e anche
In fretta e i referendum sul lavoro e impresa la prossima primavera
Credo potranno essere un terreno di confronto e anche di scontro all'interno di Confindustria
Il secondo motivo che non consente di dare Callieri già per vincitore porta un nome un cognome Cesare Romiti l'ex uomo forte di Torino oggi traslocato la presidenza da Rizzoli coglie dalla sera che fu a suo tempo il grande elettore di Giorgio Fossa amerebbe molto in realtà sedersi Luís alla testa dall'associazione da dove potrebbe strigliare un'ora si e una no i politici e sindacati e organizzare Mega convegni
Imprenditoriale contro questo e contro quello ma oggi non è più l'uomo forte di Torino e anzi sa che Torino considererebbe il suo arrivo i piani
Alti Del Nero palazzo dell'EUR con una sciagura
E quindi sa che eventualmente non sarà una battaglia semplice soprattutto non gli va giù il fatto di doversi misurare con Callieri che
è un suo ex dipendente vorrebbe che in pista ci fosse qualcuno con più titoli nobiliari che son Marzotto ad esempio nei confronti del quale
Nutro una vecchia ruggine o anche un Merloni
Che se non altro presidente della Confindustria lo è già stato per ora comunque Romiti
Rimane silenzioso finiamo qua questo l'articolo di Giuseppe Turani Confindustria Callieri favorito
Ma spunta l'ombra di Romiti catturati
Non fa un suo pronostico
Altro commento che
Vogliamo
Leggere è quello quindi
Alfredo recano attesi la rubrica
Abituale del lunedì oltre la lira Wall Street è in bilico tra ottimismo e azzardo ritorniamo
Dalle cose di casa nostra alle cose
Più generali
Vediamo cosa scrive altre dove Campese sta per cominciare un anno
Nel quale tutte le economie del mondo si prospettano in espansione è una sintonizzazione assai rara che potrebbe generare sinergie imprevista ed imprevedibile e che perciò emotivo di un non infondato ottimismo
Se l'economia finanziaria non creerà ostacoli e turbamenti all'economia reale ci sono le premesse per una fase di crescita globale senza precedenti ma l'economia finanziaria c'è
è sempre più dominante e per più di un motivo e fonte di inquietudine
Parlare di inquietudine quando tutte le maggiori borse del mondo sembrano sfidarsi tra loro nella capacità di travolgere ogni precedente primato può sembrare fuori luogo
O quanto meno singolare il fatto è che questa globale i due Enza finanziaria si basa su un equilibrio instabile nessun
Presunzione virtuale
L'equilibrio instabile quello di Wall Street l'ombelico dalla finanza globale la Borsa di New York e spinta da capitali provenienti da tutto il mondo richiamati negli Stati Uniti da tassi d'interesse elevati
A motivo della rilevanza dei fondi pensione come si sa al valore delle azioni americane è strettamente connesso il livello della domanda interna che infatti continua a tirare consentendo all'inglese di ampliare fatturato e profitti
Secondo l'economia che si legge
Sui libri questa situazione sfocia ben presto per l'inflazione ma negli Stati Uniti questa continua sorprendente
E non questo continuo e sorprendentemente non avvenire perché i prezzi sono calmierati decrescenti importazione agevolate dal dollaro reso forte dei suddetti elevati tassi d'interesse
Ne nasce un disavanzo commerciale di dimensioni ormai spropositate ma niente paura ci pensa il resto del mondo finanziario e con gioia attraverso il flusso di capitali richiamato verso verso Wall Street dalle quotazioni che sembrano poter salire senza fine
E qui il cerchio si chiude è facile capire però che per farlo rimanere chiuso occorre il rispetto di molte stringenti condizioni tassi di interesse più elevati che in Europa e Giappone dollaro forte economia economia europea e giapponese al rallentatore un potenziale di crescita dalla quotazione delle quotazioni che più continuano a ritenere non esaurito
Che questo e quel libro equilibrio sia instabile non può esservi ombra di dubbio basta che una sola delle molte condizioni sulle quali si regge venga meno
E il rischio che tutto venga giù come un castello di carta si farebbe assai concreto
Al di là di ogni previsione forse di ogni logica il tutto continua a reggersi perché le carte sono tenute insieme come incollate tra loro dalla presunzione che i criteri di valutazione dalle imprese validi finora non tornino più travolti da altri valori in quale il posizionamento sul mercato potenziale il patrimonio di clienti registrati o raggiungibili la sostituibilità delle tradizionali reti commerciali correlazioni via internet e la conseguente eliminazione in tutti i passaggi intermedi compresi depositi magazzini e relativo capitale circolante
Tra produttore e consumatore finale indipendentemente dal luogo del buon blocco nel quale l'uno e l'altro si trovino
Che questo abbia un consistente fondo di verità ormai innegabile il project il processo è già tangibile ma la profittabilità è un'altra cosa
Si parla di attività nelle quali la concorrenza e massime quindi commissioni e immagini tendono a comprimere sì sempre più e allora quali fatturati occorre immaginare perché possa dilatarsi conveniente ad esempio valutare un'azienda su internet un milione e mezzo di lire questa la quotazione
Per ogni internauta
Che non abbia fatto altro che registrarsi presso di esse inviando del nome cognome e Indirizzo magari farsi si chiede Alfredo Riccardo Tesi per quanto lei la economico possa essere New
Nuovo paradigma dalla new economy evocato sempre più frequentemente da numerosi
Economisti e osservatori per quanto le economie possano essere new nessuno investe in un titolo azionario se non in previsione di una redditività dell'azienda un incremento del suo valore di mercato di entrambi
Per i titoli che al di là e al di qua dall'Atlantico trainando al rialzo gli indici di borsa la redditività
Con gli incrementi di redditività sono presunti e senza il supporto di una benché minima esperienza
Le attese di incremento del valore sono conseguentemente fondate solo sulla possibilità che la continuità e la consistenza dei rialzi già acquisiti inducano sempre nuove schiere di investitori a far proprie quelle presunzioni
Affinché il rischio insiste sui portatori di azioni poco ma non per niente quello azionario definito appunto l'investimento di rischio ma questo rischio si estende sempre più sull'economia LEA leale poiché la globale stazione tende ad uniformare non solo il tricolore e mercati finanziari ma innalzando il livello di finanziarizzazione del sistema i canonici
Tende anche a condizionare i mercati dei beni e dei servizi quindi l'attività produttiva Investimenti il lavoro il benessere della gente
La scommessa sulla new economy accerto fondamento ma con altrettanta certezza
Diventa tanto più azzardato quanto più si abbandonano territori conosciuti per inoltrarsi e con tanta baldanza in quelli inesplorati sui quali gli antichi con maggiore prudenza e forse con più saggezza
Si sente si limitavano a segnalare con la dicitura X subito
Leonessa e con questo
Intervento di Alfredo recava attesi molto stimolante sulla ciò che ci aspetta anche qui sui mercati finanziari nel nuovo anno
E oltre prospettive
Qualche rischio
Ora che si affronta il territorio inesplorato inesplorato
Della new economiche apre ora che la tesi ci avviamo a concludere questa rassegna stampa segnalando a corollario del intervento di reca la tesi
Senta che riusciamo a ritrovarlo a pagina venticinque
Di Repubblica Gianfranco Modolo riparte all'assalto a Palazzo Affari altre tredici matricole prenotano la quotazione
Nasce da qui ottantun per cento un'analisi un po'di quello che è successo e che succederà prossimamente nelle
Borse italiane e internazionali soprattutto
Per quanto riguarda
Le performances dei cosiddetti titoli
Internet con questo chiudiamo qui l'edizione di oggi di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto appuntamento del lunedì pomeriggio con il supplemento dedicato ai temi dell'economia della finanza in studio Benedetto Della Vedova che ringrazio per l'ascolto risoluta evita appuntamento a lunedì prossimo