"Presentazione dei materiali per il manifesto programmatico della sinistra riformista toscana" conferenza programmatica dei Democratici di Sinistra della Toscana promossa in vista del Congresso regionale previsto nei giorni dal 17 al 18 dicembre 1999 presso la Fortezza da basso

Io direi di cominciare
E la questa è la prima conferenza programmatica dei DS della Toscana
Potete avete già potuto esaminare immateriali di questa conferenza per il programma della sinistra riformista toscana
Al centro c'è una parola d'ordine la Toscana cambia
Cambiamo era insieme
Si delinea la funzione dei DS del partito dei Democratici di sinistra
Che vogliono governare la trasformazione del nostro Paese e di questa regione
Per questo immateriali che oggi discuteremo e che oggi vengono presentati e che poi sottoporremo al confronto di tutte le forze della coalizione delle organizzazioni economiche sindacali e sociali e del mondo del volontariato e dell'associazionismo questi materiali rappresentano sicuramente un contributo importante
Facciamo questa lavoro questa presentazione con la convinzione di avere fatto bene in questi cinque anni di legislatura regionale e avere fatto cioè un buon lavoro anzi
Possiamo ben dire di essere orgogliosi di avere mantenuto le promesse fatte nel mille novecento novantacinque l'abbiamo fatte intorno a quattro grandi direttrici la prima era quella della promozione dello sviluppo sostenibile
La seconda era quella della creazione di nuovo lavoro Laterza era intorno all'affermazione dei diritti di cittadinanza
La quarta era il rinnovamento della pubblica amministrazione sono stati quattro priorità del governo della Regione assunte con un punto di vista comune la qualità
Non è stato facile
Raggiungere questi obiettivi perché questi sono stati anni segnati da pesanti restrizioni per il risanamento dei conti pubblici
Per il raggiungimento dei parametri e l'ingresso nell'Unione monetaria europea
Un quadro di condizioni esterne che poteva rendere irrealizzabili questi obiettivi gli obiettivi che avevamo presentato agli elettori
Per scongiurare questo pericolo e questo rischio
Abbiamo selezionato fortemente le priorità
Vorrei dire che ci siamo rifatti al significato più alto della politica
La capacità di scelta di assumersi le responsabilità di queste scelte secondo un progetto di riforma sociale e secondo una forte etica pubblica
Tuttavia siamo anche consapevoli che si deve dare un impulso alla nostra azione di trasformazione sociale una trasformazione che faccia leva sulla valorizzazione delle peculiare risorse della Toscana
Le risorse sono tutte le notti l'ambiente e il paesaggio toscano senza pari un patrimonio artistico storico culturale unico al mondo e universalmente riconosciuto
Un tessuto produttivo K che è stato capace prevalentemente di innestare l'innovazione tecnologica sulle tradizioni agricole artigianali e mercantili toscani
Un tessuto sociale diffuso ricco ricco di intelligenza e generosità
Sono queste virtù che se sostenute come noi vogliamo da politiche pubbliche sapienti capaci di dialogare coniglio s'le forze sociali
Possono consentire alla nostra Regione di accrescere competitività nel mercato mondiale senza perdere la nostra identità
Ed essere quindi riferimento positivo vede un Europa più integrata politicamente e socialmente
Cioè noi possiamo far lenta sulle norme civiltà democratica di questa Regione
In cui compagni amici ed invitati e certamente rintracciabile fortemente il segno della tradizione morale intellettuale politica delle riformismo
Comunista socialista e laico un riformismo che ha saputo rinnovarsi
E innestarsi con altre culture politiche cattoliche e democratiche
Oggi noi possiamo consegnare una toscana in cui si vive bene
E che proprio per ciò che successe in questi cinque anni aumentato la sua funzione nazionale è internazionale
Dobbiamo essere tutti più consapevoli della forza acquisita
E a essere qui quindi più in grado di guidare il cambiamento
Io penso che in due direzioni questo cambiamento vada guidato il primo accrescere le possibilità di lavoro di tanti lavori affermando neanche in modo estremamente connesso la piena dignità del lavoro quello che è il The Grand è tema dei diritti del lavoro
Primo fra tutti e su questo la Regione Toscana si è impegnata nonostante tanti problemi primo fra tutti quel diritto a non morire di lavoro
Secondo
Si tratta di continuare uno spazio che è stato fatto in questi cinque anni nonostante le molte difficoltà continuare ad incrementare la spesa sociale per potenziare diffondere i servizi per diversificati allo scopo di corrispondere alla varietà delle situazioni
E per affermare i diritti fondamentali salute casa studio formazione educazione sicurezza
Con la presentazione di materiali per il manifesto programmatico della sinistra riformista toscana i DS dicono la loro in modo autonomo sul governo della trasformazione per noi infatti la funzione della politica è quella di elaborare rielaborare con grande pazienza il bene della polis
La prima conferenza programmatica dei DS toscani e quindi un contributo a questo fondamentale lavoro do la parola per la relazione a Luca Bonechi
Cari ospiti
Care compagne e cari compagni
Il compito che mi è stato assegnato
Di illustrare in modo sintetico
Il materiale fin qui prodotto per poter procedere
Con il congresso regionale che si apre domani alla definitiva stesura del manifesto programmatico dei Democratici della sinistra della Toscana
Illustrerò quindi il senso di un lavoro il valore i contenuti e le scelte di ciò che possiamo definire un progetto di società
Un progetto voluto fortemente da Agostino Fraga in fin dall'assemblea congressuale del mille novecentonovantasette e frutto di una molteplicità di contributi e di iniziative
Del comitato scientifico del gruppo PDS alla Regione Toscana del forme degli amministratori dell'autonomia e tematiche
Di Sinistra giovanile del Consiglio delle donne dell'Istituto Gramsci e dell'Associazione Gramsci ventunesimo secolo del partito toscano nel suo insieme
E dell'Associazione toscani europei che ha prodotto peraltro un'interessante quaderno curato da Guido Ferrari e Roberto Negrini sulle ipotesi di sviluppo socio demografico della Toscana nei prossimi anni
Un lavoro frutto anche di una utile ed inedita campagna di ascolto effettuata nel mondo delle imprese più interessanti ed innovative della nostra regione
Abbiamo voluto come si dice e ha avuto notti o molto attento alle istituzioni ed un orecchio ancor più rivolto alla società
Questa stessa nostra iniziativa ha un carattere aperto a contributi diverso
Abbiamo infatti richiesto ed ottenuto l'attenzione e l'adesione di personalità rappresentative del mondo della cultura dell'economia e della Società Toscana che voglio ringraziare per l'atteso contributo che porteranno
Atti tra loro non a torto
Ha dimostrato Riserve per la politica e per l'immagine che offre di sé anche in questi ultimi tempi
L'agguato al presidente del Consiglio Massimo D'Alema nella più chiara esemplificazione
Voglio ricordare alcuni passi di una lettera che nel settembre del mille novecentoquarantaquattro Ranuccio Bianchi Bandinelli al ritorno da Roma scrisse all'amico comunista Bruno Sanguinetti
Da Roma scriveva Ranuccio ho riportato un'impressione che direi sconfortante se non avessi fiducia in soluzioni generali
Che determineranno anche la situazione italiana soprattutto mi sono reso conto di quanto massiccia sia non solo la incomprensione ma anche forte e decisa la volontà di resistenza dei gruppi reazionari
I quali non mancano di uomini abili abili è vero soltanto all'intrigo e alla manovra ma per troppi italiani ciò è ancora sinonimo di politica
La conclusione che ho tratto che vorrei francamente sporti è la seguente
Sono più che mai disgustata
Dal mettere le mani nella brodaglia della politica
Ma sento anche l'impossibilità morale di continuare a stare alla finestra
Credo che per il partito comunista in Italia si prepareranno giorni assai difficili contrariamente a tutte le speranze che si potevano aver concepite nel clima della Resistenza fiorentina
Se il Partito comunista fosse andato incontro ad una facile vittoria avrei di molto preferito restare a margine del movimento conservando tutta l'indipendenza connaturata alla mia mentalità storici spicca
E rimanendo chiuso nelle mie attitudini tecniche e nella mio lavoro scientifico per esplicare il quale non occorrono etichette
Ma di fronte alle difficoltà che vedo sempre sorgere maggiori di quanto non credessi ritengo che ognuno debba assumere il proprio posto senza possibilità di equivoci e con carte chiare
In questo modo
Trancio Bianchi Bandinelli ruppe ogni incertezza ed entrò a far parte di quel partito che coltivava ancora insieme l'istinto rivoluzionario per poter cambiare il mondo
Oggi il mondo è cambiato e molto ancora cambierà per effetto di grandi trasformazioni economiche e sociali che vengono descritte con un termine divenuto ormai di moda globalizzazione
Oggi sono riformisti a misurarsi con il governo del cambiamento e a constatarne tutte le difficoltà e tutte le contraddizioni
Oggi siamo noi Democratici di sinistra che abbiamo bisogno del sostegno dell'apporto critico critico quanto si vuole ma ne abbiamo bisogno di donne e domini della cultura della scienza dell'economia per poter dare profondità le nostre idee e qualità alla nostra proposta politica
Tuttavia voglio rassicurare tutti presenti che questa nostra iniziativa non vuole avere un Carapelle un carattere per così dire ornamentale mai al contrario intimamente legata al cuore del congresso
Riguarda l'identità del nostro partito e costituisce il contributo che noi toscani intendiamo dare al progetto nazionale all'ottimo programma fondamentale elaborato dal gruppo di lavoro coordinato da Giorgio Ruffolo
Il nostro vuole essere il partito dei valori e del riformismo non un partito ideologico la nostra identità è il progetto
Il progetto e la nostra utopia concreta una idea della Toscana e del suo futuro che delinea la nostra identità politica meglio di ogni altra cosa
Con il Progetto abbiamo inteso produrre un salto di qualità nell'analisi nella capacità di proposta e di dialogo con la società toscana
Abbiamo inteso colmare il vuoto dovuto alla non chiara identificazione del partito e del Progetto che lo sostiene
Con il Progetto ci proponiamo di rafforzare il collante che tiene unite in un solo partito le diverse culture ed esperienze politiche che lo animano
Io credo che un pezzo importante della costruzione della sinistra riformista toscana e del blocco sociale che la sostiene Possa realmente passare da questo progetto
Dalle sue scelte dall'iniziativa politica che il partito sarà capace di sviluppare e da come nella dimensione del governo a partire da quello regionale saremo capaci di fornire risposte alle tante domande che ci vengono poste ai problemi più critici della società toscana
In tutta questa non credo che il nostro progetto sia appeso alle nuvole è un progetto che sembra è vero attratti toccare il cielo avendo come fondamento precise scelte di valore una gerarchia di valori condivisi direi
Ma che al tempo stesso ha un preciso rapporto con la terra con i problemi quotidiani di ogni giorno
Non so quanto nei prossimi mesi riusciremo ad approfondire alcuni temi che vengono qui proposti come temi decisivi uno su tutti la costruzione in Toscana del welfare delle opportunità
Temi che hanno il carattere della complessità e che non si sciolgono così facilmente in una sintesi unitaria ed in una azione politica incisiva
E non so quanto sarà possibile svilupparli di fronte alla convulsa fase politica in cui siamo immersi e all'effettivi quelli radicale chiarimento voluto giustamente da D'Alema
Noi lavoreremo in ogni sede per il rilancio pieno di una coalizione di un governo che ha fatto bene e che per questo deve continuare la propria opera
Di sicuro penso però
Che il Progetto potremo poppe con il Progetto potremo portare un contributo ancora più preciso
Alla positiva discussione avviata si nella coalizione di centro sinistra della Toscana e al non facile lavoro che Claudio Martini ha di fronte in vista delle prossime elezioni regionali
Elezioni dove noi abbiamo il vantaggio di poter raccontare ciò che di positivo si è fatto con Toscana democratica e ciò che potremo fare se ci verrà rinnovata come credo la FISU la fiducia da parte degli elettori
A noi interessa al nostro partito siamo particolarmente affezionati alle nostre idee ma interessa altrettanto la coalizione la crescita di una cultura più forte della coalizione e la sua piena affermazione elettorale
Il progetto si fonda su una rilettura critica della società toscana
In tal senso l'analisi contenuta nel programma regionale di sviluppo
è recente studio dell'IRPEF e su Toscana e toscane ci aiutano molto
Decisivo è stato comunque il lavoro di immersione nella società svolto direttamente dal partito in questo ultimo anno
Si può dire
Senza ombra di dubbio che la storia e il buon governo e in particolare l'esperienza dei governi toscani guidati da Vannino Chiti ci consegnano una Toscana evoluta
Civile una regione d'Europa e del mondo di grande immagine una istituzione regione autorevole e rispettata
Una regione che pur interessata
Da un consistente cambiamento strutturale di natura economica sociale e demografica si presenta all'appuntamento con il nuovo secolo coesa e in nel suo tessuto sociale e non consumata nelle proprie risorse
Il successo della Toscana è dato dalle virtù civiche dei toscani
Dal carattere dei cittadini come diceva Machiavelli e dalla qualità del suo sistema di governo che ha origini antiche nell'Italia dei Comuni di mille anni fa e radici profonde nell'esperienza democratica e riformista dell'Italia repubblicana
La Toscana una regione ad alto tasso di comunità civica
Ce lo ricordava qualche anno fa Robert Guttmann in un mirabile saggio di ricerca sociale
Perché al capitale fisico si accompagna un ingente capitale sociale una risorsa morale che costituisce la chiave della democrazia della coesione sociale e dello sviluppo
Ciò non significa affatto
Che la Toscana non si apriva di problemi dei limiti
Problemi in larga parte nuovi ed inediti limiti forse connaturati alla mentalità e cultura toscana alle caratteristiche del suo modello di sviluppo
C'è da dire ad esempio che negli anni ottanta gli effetti della globalizzazione da alcuni ritardi interpretativi e di azione dei gruppi dirigenti e di gran parte degli attori sociali hanno esposto la Toscana ad alcuni rischi tanto da non rendere pienamente efficaci politiche volte ad affrontare alcuni fenomeni negativi già in atto
Quali la perdita di peso economico e di reddito prodotto rispetto alle regioni più dinamiche perdita dovuta in larga parte alla crisi dell'industria manifatturiera nel motore dominante dell'economia toscana
Limiti dovuti anche al gap infrastrutturale all'incrinarsi degli alti livelli di solidarietà intergenerazionale
Tali problemi
Hanno invece avuto successivamente risposte adeguate dal governo regionale e dal sistema delle autonomie che assieme hanno dato vita ad una fase di modernizzazione della Toscana
Capace di determinare un corso positivo al processo di cambiamento strutturale nella nostra regione
La Toscana si avvia quindi a chiudere questa fase della sua modernizzazione con alcuni risultati indubbiamente positivi
Segna il primato della modernizzazione istituzionale essendo la punta avanzata della trasformazione federalista del Paese della concertazione sociale e della collaborazione istituzionale
Grecista tra i primi effetti positivi sul tessuto produttivo determinati dal ripensamento delle strategie di sviluppo
Il consolidamento dell'industria la creazione di punti di eccellenza in alcune nicchie produttive
Produzioni di qualità in agricoltura sfruttamento dei beni culturali e ambientali apertura a nuovi settori ed un certo rafforzamento infrastrutturale costituiscono segni tangibili di politiche efficaci
Che assieme all'impegno per lo sviluppo dei diritti sociali alla salute per le esigenze di conoscenza hanno assicurato una più alta qualità della vita
In questo modo si sono create le basi della crescita
Si è preparato il benessere di domani tanto che la Toscana è considerata da più di una fonte di ricerca una delle regioni che saranno protagoniste del ciclo di sviluppo di inizio secolo
Ma il consenso come si sa come sappiamo bene tutti non si eredita lo si conquista e in questo senso noi ci dobbiamo fortemente impegnare
Il problema è che
Ora abbiamo di fronte e aprire una fase nuova della modernizzazione che in atto nella nostra regione
I processi di cambiamento si vanno facendo sempre più veloci ed intensi
è in corso in tutti i Paesi una vera e propria rivoluzione degli assetti economici e sociali dei comportamenti degli stili di vita dei linguaggi chi muove unisce il mondo sono i mercati finanziari
Di fronte a un'economia globale che cresce più del previsto si creano nuove ricchezze e nuove povertà si accentua ce l'ha detto alcuni giorni fa la Banca mondiale il processo iniqua distribuzione della ricchezza prodotta
Un benessere per così dire Butera quindi contratti estesi di povertà e di consumismo sfrenato
La stessa rivoluzione digitale ha una doppia valenza tecnologica e filosofica
Si affermano principi improntati ad un maggiore liberismo ad un maggiore individualismo consumo e servizi sostituiscono in termini di importanza produzione e industria
Gli stessi conflitti sociali si ristrutturano attorno alla globalizzazione si guardi a ciò che è successo recentemente attorno alla trattativa sul commercio mondiale
Il dato è che l'insieme di questi fenomeni tende a premiare le Regioni più volute culturalmente
Più preparate nel loro assetti istituzionali ed economici e penalizza quelli a più bassa specializzazione meno preparate al cambiamento al quale non si può resistere e neppure si può lasciarlo fare
Di fronte a ciò la sinistra deve avere un atteggiamento Citto coraggioso deve avere uno spirito positivo la sinistra se non vuole perdere quella che è la sua funzione storica vede governare il cambiamento
Questo il suo compito
Il governo del cambiamento della Toscana deve fare in primo luogo i conti con una crisi che si riflette su di essa
Forse è la crisi più profonda e pericolosa per una regione così avanzata e dalla solida tradizione democratica e la crisi della politica e dei luoghi dove la politica esprime la propria forza e compete con l'economia le istituzioni
E in particolare la crisi dello Stato nazionale e degli organismi sovrannazionali
All'indebolimento della capacità di regolazione dello Stato nazionale fa riscontro oggi una esposizione maggiore forte direi dei sistemi locali dei quali sono sempre più evidenti i punti di forza e i punti di debolezza
Diviene quindi sempre più centrale il rapporto globale e locale
E nel nostro caso la dimensione europea e quella locale l'Europa politica e l'autogoverno del resto come ci ricorda Dahrendorf si può vivere la globalità solo partendo da solide radici locali il federalismo solidale e cooperativo abbiamo scritto nei materiali programmatici che troverete all'ingresso è condizione dalla quale non si può prescindere per lo sviluppo futuro della nostra regione
Ed abbiamo di conseguenza ha proposto che la nuova legislatura si apra con una vera e propria fase costituente di alto profilo
Verso un sistema statale e federale e secondo i principi ispiratori quali l'autonomia la responsabilità
La sussidiarietà istituzionale la coesione sociale economica la flessibilità e l'efficienza organizzativa alla trasparenza e semplificazione dei procedimenti la diffusione delle tecnologie innovative e lo sviluppo della fiscalità locale
Ed abbiamo anche proposto che con l'elezione diretta del presidente della regione si proceda anche alla definizione di nuovo statuto
è un cambiamento della legge elettorale regionale con il possa con il passaggio ad un sistema maggioritario uninominale capace di dare luogo a maggioranze stabili e di rafforzare il carattere bipolare
Le risposte che dobbiamo dare rispetto alla crisi democratica non toccano però solo il fronte istituzionale ma anche quello più strettamente politico e sociale
La nostra regione non è infatti estranea al fenomeno
Di crisi di rappresentanza che riguarda non solo i partiti ma tutti i soggetti tradizionali che hanno canali particolarmente occlusivi nei confronti dei nuovi lavori delle marginalità dei giovani
Tale limite incide fortemente sulla qualità della concertazione e quindi sulla qualità democratica
Rispetto a questi grandi problemi la politica sta dimostrando tutta la sua debolezza
Povera culturalmente spesso priva di acume critico di utopia incapaci di dare scelte coraggiose e quindi di sollecitare le passioni non riesce a ricomporre pagelle di una società sempre più molecolare
Anzi appare pericolosamente toccata
Come ha notato il cardinale Martini non il nostro candidato ovviamente alla cardinale Martini
Da uno dei sette vizi capitali l'accidia quella sorta di indolenza di inerzia di depressione di appiattimento che fa sì che le cose seguono indisturbate il loro corso
Il recente rapporto Censis su comportamenti degli italiani ci ha fornito uno spaccato del Paese contraddittorio
Un Paese contrastato tra vizi e virtù tra apatia e vitalità
Di negativo non c'è solo lo storico tecnici te di religione civile di un popolo c'è di più
Cioè la corsa al consumo
La fretta di vivere c'è l'immagine di un italiano in preda al pensiero di sorvolo così è stato definito una sorta di passività
Di individualismo di deresponsabilizzazione verso il futuro di dormiveglia privo di motivazioni forti di precariato intellettuale ed etico
Così per i giovani da ciò che si può leggere nella ricerca sulla contro condizione giovanile della regione
In Toscana la politica fa venire le bolle e l'impegno di in un partito e l'ultima delle cose al mondo che si immagino del voler fare
Va detto che tutto ciò non significa affatto che la nostra società toscana sia priva di energie vitali anzi al contrario queste sono ben presenti e si manifestano in tanti campi da quello sociale quello culturale e scientifico del volontariato e dell'impresa
Cioè di particolare una grande ricchezza l'autonomia e la vitalità delle donne che stanno producendo uno dei più grandi cambiamenti in corso della società toscana
Un cambiamento che vede molte donne farsi imprenditrici grazie a buone leggi quali quelle sull'imprenditoria
Femminile che vede le donne protagoniste della vivacità del mercato del lavoro toscano ed agenti di ulteriori profondi cambiamenti che sono destinati a modificare ancora le relazioni sociali e le relazioni familiari
Queste energie spesso si trovano a margine della nostra attenzione
Più escluse che incluse nel nostro pensiero
E dal circuito della rappresentanza di sinistra queste energie questi mondi spesso viaggiano in parallelo non si incontrano con la politica
Il problema di un partito come il nostro e di aprirsi alle nuove energie valorizzarle intercettare la nuova domanda di politica mettersi insomma il rapporto con la società politica
Per riuscire in questo compito non certo facile ma decisivo la sinistra deve riaffermare con chiarezza
I valori fondanti e ricercare dotandosi di una più solida cultura riformista nuove modalità politiche attraverso le quali i valori si possono tradurre in obiettivi concreti
Quando nel documento parliamo di una toscana che ha bisogno di nuovi obiettivi riformisti immobili tanti
Intendiamo con ciò occorre l'innovazione la ricerca e la sperimentazione come dato permanente della nostra natura riformista
E la qualità l'inclusione la partecipazione la sostenibilità e le pari opportunità come elementi ed obiettivi del nostro riformismo
Tali opzioni fanno sì che anche il problema sociale si presenti in termini nuovi e che oggi come ieri resti il problema cruciale di distinzione fra destra e sinistra
Il problema sociale la pista che la sinistra deve percorrere di fronte ad una nuova lacerazione dell'ordine tradizionale delle cose anche nella nostra regione
E che ci impone anzitutto di combattere ogni forma di disuguaglianza non solo economica e sociale ma che impedisce l'affermarsi
Del concetto delle pari opportunità
è un problema quello sociale che ci impegna ad una ulteriore civilizzazione del mercato ma direi anche di creazione di un mercato libero e concorrenziale
E che ci impegna ad attivare politiche di redistribuzione che non riguardano solo la ricchezza prodotta
Ma anche i beni non materiali quali la cultura la conoscenza la creatività beni che stanno alla base della qualità della vita che sono e che sono ben presenti nella nostra regione
Per poter perseguire e cogliere tali ambiziosi obiettivi ci vuole una classe dirigente toscana all'altezza della sfida e ci vuole un nuovo patto sociale un patto per lo sviluppo
Il futuro della Toscana si gioca su un terreno culturale non ci sono dubbi e la Toscana è ricca di cultura umanistica e di cultura scientifica
è terra di enormi giacimenti culturali di prestigiose istituzioni famose in tutto il mondo è terra di importanti scambi e di incontro tra molte culture tradizioni è una realtà multiculturale
E proprio dalla Toscana dei popoli delle culture e del riformismo che può svilupparsi l'humus adatto alla formazione di una nuova classe dirigente dal pensiero generale
Rappresentativa della società ancor più popolata di giovani e di donne e selezionata in base a progetti di ampio respiro nelle molteplici sedi della cultura del lavoro e della politica
Il clima sociale creatosi nei migliori periodi della storia della Toscana ha favorito l'emergere di figure che in quel contesto hanno garantito il successo toscano grandi poeti del Trecento io Daci architetti e inventori del Rinascimento
L'intraprendente i mercanti banchieri i sagaci Mezzadri imprenditori e gli abili artigiani
Hanno animato la Toscana di ogni tempo la Toscana ha sempre dimostrato di avere idee di avere risorse e di essere un terreno favorevole dal punto di vista sociale politico per poterle sviluppare il patto sociale sul quale si era fondato però il modello produttivo degli anni sessanta e settanta costruito sul binomio piccola impresa e specializzazione produttiva modello che ha lasciato l'impronta più profonda nella moderna società toscana si sta esaurendo mostra limiti del tempo ed è toccato sempre più da segni del cambiamento per le ragioni che ho esposto
Alle radici di quel patto e di quel processo economico e sociale c'era un clima favorevole
Un incontro virtuoso tra la ricca tradizione artigiana le potenziali capacità imprenditoriali dei mezzadri e lo storico rapporto della Toscana con il mondo
Oggi noi proponiamo un nuovo patto sociale un patto per lo sviluppo della nostra regione
Con il patto che offriamo alla società toscana ci proponiamo di ricreare quel clima
Un clima capace di far circolare idee di produrre progetti e di innovazione capace di far convergere su obiettivi comuni le migliori energie e le migliori risorse disponibili
Il patto deve sicuramente contare sulle forze che rappresentano la base tradizionale dello sviluppo regionale nel corso degli ultimi decenni i lavoratori le piccole imprese la cooperazione e le comunità locali
Il patto deve essere soprattutto però capace di includere di rendere ancora più protagoniste forze nuove e decisive
I giovani e le donne anzitutto il mondo scientifico le nostre università le imprese innovative il volontariato le imprese non profit degli immigrati e gli immigrati anche
Che in una regione dove nei prossimi dieci anni per effetto del declino demografico mancheranno sessanta mila unità tra i denti e sessantaquattro anni possono costituire una grande risorse
Ma il patto può rischiare di perdere gran parte della sua vita ed efficacia direi del suo valore politico se non è anche un patto fra i due generi
Ed in quanto tale comporta la piena valorizzazione di quella risorsa che è costituita dall'autonomia femminile
E compagni hanno presentato un documento molto ricco che spero venga discusso e fatto proprio dal partito
Nel documento si rileva che nonostante l'elevato tasso di scolarizzazione femminile e la positiva affermazione dei percorsi formativi l'incontro delle donne toscane con il lavoro è un incontro difficile
E si evidenzia anche che nonostante l'aumento dell'occupazione femminile
Continua a persistere un elevato tasso di disoccupazione femminile tanto che in Toscana il fenomeno della disoccupazione adulta e in gran parte ascrivibile allo svantaggio delle donne
Affrontare tale problema è uno dei compiti principali della sinistra nei prossimi anni
Per questo le donne devono essere protagoniste del nuovo Patto per lo sviluppo della Toscana
Proporre il patto
Significa anche dare una risposta ad un interrogativo che ci siamo posti e cioè se e come sia possibile innovare e cambiare senza lacerare il tessuto sociale toscano anzi sia possibile renderlo più forte e più coeso
Innovare nella continuità è il termine che si è usato nel programma
Un concetto che costituisce il tratto distintivo del cambiamento toscano una regione in costante equilibrio tra continuità e trasformazione
Questo fenomeno viene definito moderatismo toscano ad indicare il luogo dove i conflitti e sviluppo i conflitti e lo sviluppo sono temperati
E la discussione è sempre aperta tra coloro che ritengono che ciò costituisca un freno a livello la qualità dello sviluppo e coloro che al contrario sostengono che con notti un buono e durevole sviluppo
Del resto il concetto innovare nella continuità lo ritroviamo andando a ritroso nel tempo alla ripresa della vita culturale toscana
Quando già il Ciacci il già citato Ranuccio Bianchi Bandinelli nella prolusione pronunciata all'Università di Firenze
Il tredici novembre del mille novecentoquarantaquattro mentre incita giungevano ancora i rumori della guerra si può leggere tutto questo nel primo numero del Ponte la rivista di Piero Calamandrei indicò pur essendo consapevole che bisognava rinnovare radicalmente le basi morali e civili ricostruendo come si diceva nel pulito come compito della individuò come compito della cultura il rinnovare conservando come si vede c'è qualcosa di più profondo di intimamente legato alla storia alla cultura della nostra regione in questo atteggiamento verso il cambiamento
Sta di fatto però oggi che la Toscana e di fronte a un cambiamento così profondo che comporta ricchezza e prontezza di analisi
Capacità di scegliere una strada invece di un'altra comporta l'immissione di dosi massicce di innovazione nel sistema
Che che significa una cosa molto semplice fare cose che fino ad oggi non abbiamo mai fatto
Nel mare aperto in cui si trovano cultura ed economia l'accento va indubbiamente posto senza indugio sull'innovazione
In questa ultima parte della relazione
Breve cercherò di il rendere esplicite quelle che sono le scelte di fondo
Che proponiamo senza ovviamente dilungarmi sulle proposte settoriali ed operative che potete trovare nel programma e ancora in modo più dettagliato nelle schede che sono disponibili per la consultazione
Gli obiettivi strategici del nostro programma le finalità del patto sono molto chiare e semplici
Creare lavoro
E assicurare un'elevata qualità della vita ai cittadini toscani
Per poter perseguire cogliere tali obiettivi è necessario imboccare un sentiero di crescita economica elevata e duratura
Tale da produrre reddito nuova e buona occupazione e tale da costituire fattore propedeutico al miglioramento delle condizioni di vita e del benessere individuale e collettivo
In questo modo è possibile userò un termine che non mi piace ma mi sembra efficace ricapitalizzare la Toscana
Crescere più di quanto non si sia fatto negli ultimi anni questo è l'obiettivo di fondo la crescita e la prima garanzia del patto
L'ipotesi di partenza di un possibile modello competitivo di sviluppo toscano come scrive Franco Volpi nell'introduzione al volume toscane toscane
E che la crescita si è avviata da quella parte della produzione di beni e servizi che viene acquistata da soggetti esterni generando saldi commerciali o turistici
E con l'utilizzo dei redditi dei fattori implicati nella produzione per l'esportazione attivino la domanda locale dipendente dalla propensione al consumo della popolazione regionale
Ci sarà quindi una ripresa di uno sviluppo sostenuto equilibrato anche territorialmente se il motore della crescita rappresentato dai sistemi locali base dell'esportazione consolida ed estende la sua posizione nel mercato mondiale
Se si intensificano i suo rapporti con la produzione di beni e servizi che ne accrescono la competitività se i flussi di reddito generati vengono reinvestiti e si diffondono nella regione in modo uniforme
Trovandovi strutture produttive e distributive in grado di soddisfare in modo efficiente i bisogni dei residenti
Se questo come credo può essere un approccio possibile due sono allora le scelte di campo irrinunciabili la prima riguarda l'ambiente l'ambiente rimane per noi la dimensione generale dell'azione di governo dimensione che assieme al principio di sostenibilità economico sociale costituisce fattore essenziale della risorsa qualità ed elemento di identità ed originalità del modello Toscana
La modernizzazione ecologica poi più che una opzione è per noi un imperativo costruendo
La seconda riguarda la cultura ho già detto in parte che diviene per lui una vera e propria opzione strategica in quanto risorsa Indocina elemento connotativo della qualità dello sviluppo fattore fondamentale per processi di innovazione punto di riferimento degli standard di qualità
Di civiltà e di qualità
Queste due opzioni non bastano comunque ad esaurire la gamma di scelte che vengono fatte con il programma
Anche se sono sufficienti ad indicare che per crescere in Toscana più che altrove è necessario modificare profondamente le condizioni della competitività e pertanto è necessario agire su quelli che vanno considerati due fattori fondamentali di un nuovo ciclo di sviluppo da caratteri fortemente innovativi mi riferisco al fattore umano e mi riferisco al fattore locale
Entrambi si opportunamente collocati in un disegno strategico e correttamente sollecitati sono capaci indubbiamente di consolidare un modello dal sapere diffuso basato sulla qualità delle risorse umane sulla qualità dei prodotti sulla qualità del lavoro e del capitale tecnologico sulla qualità del Guelfa e delle relazioni
Sono in grado di valorizzare attraverso la strategia delle vocazioni
E lì nell'utilizzo delle risorse endogene le potenzialità locali in grado di far funzionare appieno il i vari motori dello sviluppo e di ricostruire una identità regionale della Toscana datato un insieme di sistemi tenuti uniti da una forte rete di relazioni
Ad evitare che la competitività delle varie realtà allora locali non rimanga fine a se stessa
In tale contesto è fondamentale pur nel rispetto del policentrismo il ruolo connettivo e propulsivo dell'Area metropolitana di Firenze che solo in questo modo potrà svolgere compiutamente il ruolo di capitale non solo amministrativa della Toscana
Così come è decisivo l'equilibrio che si realizzerà tra le varie aree tipologiche della Toscana nonché l'affermazione del ruolo multifunzionale dell'agricoltura teso a produzioni di qualità e a mantenere una campagna vivente
Ma bisognerà che la dimensione locale si attrezzi bene perché la programmazione dal basso mette a nudo la capacità dei vari sistemi di innovare le politiche istituzionali ed elevare la progettualità saranno in grado questi due fattori anche di superare i ritardi del sistema economico dovuta molte cause tra le quali la leggerezza del sistema industriale
E la ritrosia alla diversificazione delle attività produttive il nanismo delle imprese congiunto la difficoltà a fare sistema
E accedere alle conoscenze il tiepido sviluppo dell'alta della tecnologia la bassa propensione all'investimento unità i limiti di un sistema creditizio guidato nelle scelte più dalle garanzie reali che dalla qualità dei progetti
Ed un non ancora adeguato standard di dotazioni infrastrutturali soprattutto per la mobilità
Creare un mercato toscano di servizi di pubblica utilità competitivo con le grandi aziende multinazionali devoluto tanto da essere fonte di nuova occupazione produttore di servizi di qualità costi esso eccessivi
Accessibile saranno capaci anche di sviluppare Guelfa inclusivo e delle opportunità che poggia le sue basi sulla comunità solidale
Una comunità generatrice anche di sicurezza e di equità ed in grado di garantire attraverso l'efficienza del sistema sanitario regionale prestazioni di qualità
Dal programma credo che emerga con chiarezza la nostra idea della Toscana del due mila
E l'idea di una regione d'Europa che si confronta con le realtà più avanzate dove si vive in armonia con il tempo è una regione collocata al centro del Mediterraneo dove relazioni culturali economiche e sociali assumono un valore di primaria importanza
Una regione ricca non solo dal punto di vista economico ma ricca perché colta tollerante solidale bella da vedersi ed a viverci
Una regione creativa dalla forze identità legata alle proprie tradizioni ma aperta alle innovazioni e dal mondo una regione dove la multiculturalità
Multiculturalità costituisce una risorsa ed una opportunità
Una regione che ha fiducia nel futuro
Dove istituzioni Società ed economia concorrono al bene senza confusione di ruoli ma nella piena consapevolezza che il ruolo della politica sia necessario
A regolare l'economia di mercato e a correggerne alcuni comportamenti affinché il cambiamento e la crescita non siano accompagnati da alcuni da devastanti fratture sociali o danni irrimediabili all'ambiente
Una regione ad alta coesione sociale e quindi ad elevato tasso di comunità civica dove le donne giovani divengono sempre più primi attori e protagonisti del lavoro nella società e nella politica
Una regione dove si afferma un nuovo concetto di uguaglianza come uguale valore di ogni individuo pari opportunità per ogni cittadino
Una regione dove servizi funzionano il pubblico regola e controlla ed il privato produce beni e servizi di qualità a costi accessibili
Dove il volontariato e le associazioni per i diritti degli utenti e dei consumatori svolgono un ruolo insostituibile una regione ad alta civiltà politica
Dove il confronto tra i partiti e depurato da slogan e vuoti proclami ma si concentra su chiare e differenti opzioni politiche e su contenuti miti di nettamente nettamente distinguibili
Una regione dove succede come ci informa la nazione io ho qui con me di qualche giorno fa che il candidato a Presidente della Regione del Polo e deciso dai vertici romani e quello del centro sinistra danno i toscani
Ed è anche questa una differenza da valutare così come un bel giorno saranno da valutare i programmi del Polo
Una volta che secondo le migliori le migliori antiche tradizioni della scuola Radio Elettra il comando centrale ricapiterà a Firenze il fascicolo delle istruzioni
Per per intanto nell'attesa impegniamoci con tutta la serietà possibile e con una grande tranquillità a discutere e a migliorare le nostre proposte per una Toscana che vogliamo ancora più ricca e civile per una toscana di tutti
Parola d'arte di primo intervento a Simonetta Crescini Presidente della quinta commissione del consiglio regionale
Io
Non è stato chiesto di presentare contributo delle democratiche di sinistra cui faceva
Accidenti non è il sua relazione introduttiva Luca Bonechi
E che ha un contributo alle discussione programmatica il frutto di un gruppo di lavoro io soltanto l'incarico della presentazione essendo stati una delle tante che abbia lavorato
Questo documento è da integrare nel manifesto democratico programmatico
Anche se potrai essere da qui alle elezioni uno strumento di confronto con l'elettorato femminile in Toscana
La richiesta di integrazione coerente con quanto del resto viene disposto presente in sede europea dove appunto si chiede che le azioni e quindi anche i precedenti
E le politiche rivolte alle donne il piano nelle politiche generali oltre che in momenti specifici non chiediamo uno spazio nel documento
Non è arricchimento trasversale rispetto a quanto già dobbiamo dare atto in esso è presidente
Il documento
Riccò in termini di analisi e di proposta e non lo stop qui a riassumere in sé non è segnalare quattro cinque punti che ne danno il senso
Documento parte dall'autonomia delle donne in relazione alla situazione in Toscana l'autonomia delle donne è una risorsa
Che ha messo in movimento tanti fattori di cambiamento nella nostra regione ma che preme alle porte contanti esigente
Che hanno bisogno di trovare risposte nel modello progettuale che noi individuiamo per la Toscana
L'autonomia agite agisce nel pubblico e nel privato nell'economia come nel sociale nell'istruzione nella formazione nel lavoro
Nei nuovi bisogni sociali e richiedendo Uruguay per inclusivo e rispondente alle nuove dirigenti
Nei rapporti interpersonali interpersonali mescolando le carte di un modello familiare che non può che avere a riferimento le relazioni affettive in tutta la gamma in cui si trovano organizzati
E rispetto alle quali il modello di famiglia costituzionale tenuto come unico punto di riferimento diventa discriminatorio
Un'autonomia che ha ribadito continua a ribadire il valore della maternità come Progetto di libertà scegliere liberamente di essere madri
Ma compiuta la scelta vere anche necessari sostegni sociali per vivere bene la maternità
Scegliere di essere madri significa anche abbevererà sicurezza che i centri pubblici e privati che impera
Che praticano le tecniche di fecondazione assistita stiano regolamentati da un punto di vista igienico-sanitario
Che è oggi la prima e unica grande risposta ad abitare in su cui la Regione in Toscana ha già speso il proprio impegno
Autonomia e libertà delle donne in Toscana quindi anche delle tante immigrate previdenti
A cui rivolgere politiche ed anzi ogni inclusive né ed un nel pieno riconoscimento della cittadinanza e nel rispetto dei loro modelli culturali
Il documento mette in luce poi la situazione complessiva delle donne toscane sottolineando le cose che qui riassumeva prima di me Luca Bonetti
Vale a dire che le donne hanno una alta azioni positiva nella scuola oggi abbiamo donne che hanno quarantadue anni
In quella fascia di età il superamento del risultato scolastico da parte delle donne
Nei confronti degli uomini era già attuato quindi fenomeni che in Italia accadono adesso sono stati fortemente anticipati in questa regione
E lo stesso vale per le donne diploma anche nella formazione professionale buono è il successo di queste donne mentre c'è un differenziale negativo per le donne laddove c'è bassa istruzione
E quindi quello che possiamo tirar fuori da questa situazione
La seguente equazioni mentre l'alta formazione istruzione non sono sufficienti
Per l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro pensano però in maniera negativa più che per gli uomini in termini di emarginazione
E abbiamo un dato avete riferisce al novantotto dove i disoccupati laureati uomini sono il due virgola due mentre le donne sono in dieci virgola prego qui c'è un enorme spreco di risorse
Umane
Questo dipende anche dal fatto che le piccole imprese non portano innovazione noi abbiamo presentato in questa documenti dopo Mema di testo programmatico un punto che a questa industria di frontiera quest'industria per l'innovazione occorrenti all'interno di questo ci siano le donne e occorre che incentivi pubblici per l'occupazione femminile in questi settori siano da c'è sì come elemento strutturale una crescita occupazionale delle donne in Toscana
Che è presente costante negli ultimi anni nel novantotto Presidente il trentanove per cento delle donne lavora ed elemento strutturale
Che però sta indietro rispetto alle regioni del centro nord mentre è o ovviamente superiore alla situazione italiani
Però come elemento strutturale abbiamo anche una disoccupazione che segnava il dodici virgola otto per le donne nel novantotto a fronte di un cinque per cento degli uomini
I dati del giugno di quest'anno danno dalla disoccupazione in Toscana al sei virgola uno con il seguente differenziale intorno al tre per cento la disoccupazione maschile il che vuol dire a un dato quasi ideologico che ci metta in pari
Con le regioni del Nord Italia e con le regioni europee più avanzate e uno undici virgola sette di disoccupazione femminile adesioni Lupa Bonenti quando dice
Che nella fascia adulta ma non solo la disoccupazione femminile il vero problema della disoccupazione in Toscana
Il differenziale tra uomini e donne nell'ingresso al lavoro si Paul ma questi sondati del novantasette quando le donne hanno quarant'anni perché prima il differenziale anche in presenza di dati molto alti di disoccupazione
Giovanile la maschile e fortemente minore rispetto a quella femminile se andiamo a vedere la qualità della occupazione vediamo che c'è una segregazione orizzontale e verticale che mette le donne
Anche in presenza di formazione istruzione alta in ruoli di tipo marginali
Sono scarse le donne dirigenti imprenditrici dirigenti di azienda mentre è più facile trovare in lei donne laureati occupati in lavori che rendono possibile la con Celli conciliabilità con i lavori di cura per non parlare poi del lavoro dipendente dove le donne hanno normalmente e qualifiche
Walter o Mediobanca
Nel lavoro autonomo dove le donne eppure hanno una presenza abbastanza alta in Italia del ventinove per cento delle donne in Toscana il trentadue per cento
Anche qui le qualifiche le posizioni non sono posizioni di forza
Occorre da questo punto di vista un sostegno in termini di politiche pubbliche ma in termini anche di ricerca di risorse finanziarie Attraverso Pd toscano attraverso tutti quei punti
Che possono aiutare
A
Trovare i finanziamenti per le impresa
Il punto di crisi fondamentale risulta quello dei tempi di lavoro non è un caso Stellone nel mille novecentonovantacinque ha preso una risoluzione in cui diceva che c'era un differenziale
Fortemente pesante di maggior lavoro sommati i lavori di cura e il lavoro produttivo sulle donne italiani
E questo differenziale e porti anche in in Toscana anche se non è uguale per tutte le donne perché articolato secondo la posizione sociale potendo alcuni secondi lavori che fanno avere risorse tali da poter avere un sostegno
Nei lavori di cura
Rispetto a i nuovi lavori e alla flessibilità le donne ci stanno dentro l'importante è che questa flessibilità non sia una flessibilità di precariato
Ma che sia una buona flessibilità se ne vogliamo una buona occupazioni e che quindi abbia tutte quelle tutele che si devono avere in questi casi da quelli previdenziali a quelle di maternità
Anche il part-time che pure in Italia meno usato che in Toscana è usato
Più che in Emilia e meno che nel Veneto interessa quasi unicamente le donne è possibile vedere questo Struth in questo strumento un uso positivo
Se questo strumento non serve a bloccare uno sviluppo di percorso lavorativo ma può essere utilizzato nei diversi momenti di bisogno di vita delle donne vale a dire nella prima parte bisogni
Relativi alla maternità e poi percorsi che possono aiutare
Con una necessità di incremento per esempio distruzioni di formazione per cui si può scegliere non soltanto le risorse che ci sono nel percorso lavorativo ma anche il part-time
Ho la necessità di stare dietro a qualcuno dei familiari nell'età più avanzata
E anche in questo caso il ricorso al part-time naturalmente tutto questo non preclude il fatto che ci sia un ragionamento su una diversa organizzazioni sociali ma anche culturale dei lavori di cura e dico questo qui perché un partito anche un dovere culturale età in questa direzione non è possibile continuare a pensare che lavori di cura sfide chinino unicamente al femminile
Naturalmente noi abbiamo bisogno sottolineiamo il fatto che è necessaria una nuova concezione del Welfare un estensioni di una serie di servizi e un amplificazioni dei servizi
Che sono a sostegno delle famiglie complessivamente delle donne e poi delle donne dove sulle le famiglie ricade complessivamente come dicevo prima il lavoro di cura quindi potenziamento di tutti quelli che sono i servizi per l'infanzia ma non solo anche servizi che riguardano la cura degli anziani noi sappiamo che dal Duemila in poi noi avremo una crescita di bambini e gli anziani questo differenziale dal punto di vista demografico calibrata sulle giovani donne pone ancora molte più pesanti
Nella ricerca del lavoro il documento conclude con una serie di proposte che vanno riprendo quella iniziale vi ho già detto alle la introduzione il mio ragionamento
Il fatto che le politiche di pari opportunità non debbano essere viste come interventi settoriali ma debbano stare all'interno delle politiche generali come politiche di sistemi il premier la il prendere atto che ci sono risultati positivi dal punto di vista dell'istruzione ma anche all'interno di questi risultati positivi bardata forze consapevolezza del loro valore alle donne
Va be'va fatto un'operazione che noi chiamiamo di valorizzazione del genere per miniclub sotto il profilo appunto anche dei contenuti
Un sostegno alle politiche di formazioni soprattutto nei confronti di quelle donne che a queste politiche non possono partecipare per la somma il carico di ore di lavoro che hanno e quindi una forma di monetizzazione per poter nelle ore in cui partecipano ai lavori di formazione avere un sostegno per quanto riguarda i lavori di cura sostegni dal punto di vista delle politiche
Pubbliche vale a dire che si sottoscriva no i patti territoriali laddove sono mesti al centro anche le questioni che riguardano l'occupazione femminile che si sostengano in Preite laddove queste procurano occupazione femminile che si dia un sostegno attivo alle imprese autonome delle donne
Che si applichino insomma in quelle che sono le politiche economiche di quelle regioni che si applichi la valutazione di impatto strategico delle pari opportunità così come previsto
Dal ministero delle pari opportunità
Che ci sia la possibilità presso il
Nuovi centri per l'impiego di momenti specifici
Per quanto riguarda l'occupazione femminile mettendo poi dei momenti ancora più articolati
Nelle aree dove la disoccupazione è più alta in particolare quella femminile e quindi cento idee per la noi chiamiamo occupabilità femminile riprendendo un po'il modello che è stato dato per il Sud
Soprattutto Lella Costa
Dove questo fenomeno della disoccupazione femminile è fortissimo
E infine le questioni relative a i tempi di lavoro i tempi di cura mettere in piedi quello che negli altri Paesi a livello europeo chiamiamo family friendly cioè amichevoli nei confronti delle famiglie
Stimolare sull'esempio francese lavori di prossimità vale a dire a gente che prevedono insieme agli enti locali nei territori in cui queste aziende operano una serie di coordinamenti tra i servizi i tempi di lavori nella fabbrica le prestazioni di cui lavori i lavoratori possono a bere necessità rimettere in piedi la progettazione e la realizzazione dei tempi di lavoro e di cura all'interno delle città noi crediamo che questo sia un contributo dal punto di vista propositivo e chiediamo che appunto all'interno del Manifesto ciò che io un po'rapidamente così riassunto possa diventare parte integrante l'ultima posta le donne non chiedono politiche di assistenza chiedono che le politiche che riguardano il donne diventino una nuova ricchezza e partecipò non nuovo modello di sviluppo della Toscana
Dunque
Chi fare intervenire le iscrizioni sono pronte però io a questo punto se non costretta estere rigida
E peraltro anche dare la possibilità a tutti di poter parlare sette minuti al quinto minuto batterò in modo tale che chi parla forse a regolarsi
Da subito la parola a Federico Tiezzi regista teatrale segue Baran Ascari dell'ufficio immigrati CGIL regionale
Dunque quella sera
Tutto quello questo piccolo intervento che che ti faccio un intervento che forse può risultare poco ortogonale agli elementi di discussione di questo di questo pomeriggio
Però forse il suo linguaggio più visionario più figurato io sono un artista sono un regista di teatro
In qualche modo può connettersi collegarsi a quello stesso linguaggio con il quale sono espressi nel documento che che ha letto nel documento programmatico colletto sono espressi contenuti più essenziali e fondamentali
Un tempo pensavo che il compito di un artista fosse quello di dare risposte attraverso la scelta di questi particolari essendo io un regista teatrale o di particolari autori
Cercavo di rispondere alle domande che la società la storia
Mi ponevano ci ponevano credo adesso che invece in un'epoca di globalizzazione e di omologazione delle risposte il suo compito sia piuttosto quello di porre delle domande
Di dubitare
La generazione alla quale appartengo alla generazione verso che ha superato da poco i quarant'anni
Che ha avuto come problema essenziale quello di rifondare il linguaggio il linguaggio dell'arte e soprattutto fu come riuscire a a rendere più diffuso più espansivo più o
Più coinvolgente tutto questo linguaggio alla metà degli anni ottanta tutta una serie di artisti in Toscana parlo cerco di parlare un linguaggio artistico differente proprio partecipando a quegli impulsi trasformazione che tutti noi leggevamo nella nella sinistra e si iniziò a sviluppare una specie di interazione tra le arti con l'idea di costruire un teatro della memoria per le generazioni successive alla mia
Io credo che quello che allora mettemmo appunto credo che sia un'istanza che anche oggi Possa essere recepita che date le peppole peculiarità storiche della nostra regione data la presenza di un patrimonio artistico e museale meraviglioso
La Toscana per ragioni quasi di di di humus di terreno ben concimato sempre pronta per poter divenire La sette di di un laboratorio permanente delle arti di una di una officina nella quale Possa sperimentarsi prodursi un linguaggio che fa interagire le le arti fra di loro interagire quest'Leardi rispetto ad un territorio nel quale un linguaggio nel quale i i singoli dialetti ogni artista ha una sua lingua quali le singole lingue scontrino le loro peculiarità le uniscano le mettono in le metta l'infusione in vista o provando a rifondare un linguaggio non comprensibile ad un numero limitato di fruitori bensì che fa i conti col con le necessità di una società con le ombre con l'angoscia di questa società
Gli ha degli artisti che la cultura si spostano si si dovranno spostare scusate mi linguaggio molto un po'visionario è figurato capito
Si dovranno spostare lo spazio più fluido e fluida mente
Sì si dovrebbe poter arrivare a considerare la Toscana come una regione città e qui riprendo un concetto che e modifico leggermente un concetto espresso da Berlinguer durante un congresso proprio che durante il quale parlo della della città della città come come regione della città regione ecco
In questa mia idea di un laboratorio permanente del dell'arte del dell'arte dell'arte all'interno di questa Regione e penso alla Toscana come un unico territorio nel quale l'arte si possa mettere liberamente in comunicazioni secondo un progetto secondo un progetto unico Progetto unico che arride a considerare come bene essenziale di un di un progetto artistico non tanto l'oggetto finale il prodotto quanto il processo creativo che quello che rimane che rimane nelle persone che rimane dei partecipanti che rimane in coloro che nel territorio in cui questo Progetto abbia bene
Se vi faccio in questi due ultimi minuti un piccolo esempio
Alcuni anni fa in in Regione fu fu proposto un progetto che si chiamava abitare il teatro una casa per il nostro lavoro
Ma questa questa esigenza
Da trasformare in maniera diversa avevo bisogno di un contesto di una struttura più allargata
Che rispondesse a una differente vocazione artistica più legata al territorio quindi al posto di abitare il teatro proporsi trasformare queste due parole in un abitare i teatri cosa significava significava non replicare uno uno spettacolo non riprodurre un prodotto in vari luoghi bensì mettere in comunicazione attraverso il lavoro sulla metro di Shakespeare
Varie fasce del territorio regionale
Tre luoghi hanno accolto questo progetto in questi tre luoghi è stata portata a termine la fase del progetto in ognuno di questi teatri è stato in ognuno di questi territori è stato lasciato ho attivato qualcosa
La cosa più affascinante e qui rilascio è che su su il mito di questo malinconico principe danese
Si si univano si connetteva hanno di differenti territori sotto di lei la cupola del di di Amleto si si si riunivano
Una serie di territori a per parlare per parlare una lingua per parlare una diversa
Una diversa idea di progettarsi di essere all'interno all'interno dell'arte l'intero territorio regionale era diventato un luogo di scorrimento delle energie e delle energie creative delle energie artistiche catturando
Emulsionanti o per ognuno di questi di questi di questi luoghi catturando la le le le le le le le forze le forze più vive quelle quelle più quelle che che guardavano verso verso tutto un nostro tutto un nostro futuro insomma finalmente vedeva muretto riversarsi come cultura viva sulla sulla nostra Società finalmente vedevo il teatro avere una funzione sociale
Daranno Ascari
Dell'ufficio immigrati CGIL regionale pregherei i compagni gli amici di invitati gli ospiti che intendono fare conversazione di parla al di là della porta perché c'è un brusio che disturba
Colgo l'occasione per salutare
E anzitutto tutti compagni e compagne presenti al congresso
Candidato anzi
Presidente Regione Toscana
è portare il mio saluto come rappresentante coordinata dell'ufficio immigrati regionale CGIL in Toscana
Il poco tempo che aveva in disposizione per fare questi né interventi che ho saputo qualche giorno fa ho raccolto dei dati che spero diano un contributo
Agosto il congresso e non solo
Magari focalizzando alcuni punti
Sulla questione di migrazione
In Toscana
Sarò brevissimo spero di essere all'altezza di buttare un po'di legna su questo fuoco che oggi
Si brucia Siniscalco questo ambiente
Ci proprio stavo abbastanza sintetico
Alcuni dati che abbiamo a disposizione sulla popolazione italiana in Toscana che risalgono
Quelli che si trovano sui giornali e non solo anche al lavorati dal Censis
Danno
La popolazione italiana in Toscana della nel nel due mila venticinque danno circa
Due mi due milioni settecento
Settecento mila abitanti contuso gli attuali tre milioni cinquecentodieci mila che risalgono al nel mille novecentonovantasette
Quella immigrata attualmente e di cento settantasei mila unità fra regolari e non regolari
Mentre nel due mila venticinque
Queste quantità salirà a semi seicentosessanta occupa tre mila unità
Considerando
Due milioni settecento mila italiani nel due mila venticinque che in cui sono compresi anche di stranieri nati su territori nazionali che avranno la cittadinanza italiana
In quella data nel due mila venticinque
Gli immigrati in Toscana stanno a quarantasette virgola due per cento della popolazione italiana
Ovvero la metà di questa platea
Questi sono fonti raccolti dai giornali quotidiani regionali che lei può taglia le stime delle questure questure
Nella nostra città della nostra regione
La Toscana attualmente è la quarta regione italiana per numero di immigrati
E si stima che nel due mila venticinque scenda in quinta posizione
Il settanta per se tanti settanta per cento dell'immigrazione in Italia è legata a motivi di lavoro almeno questa è la dicitura che porta
A causa della regolarizzazione dalla legge quaranta delle mille novecentonovantotto
Sono secondo i dati sempre del Censis
I settori dove gli immigrati
Sono maggiormente occupati in Italia sono seguenti nove virgola nove per cento nell'agricoltura quattordici virgola due per cento nell'edilizia
Quattordici virgola quattro per cento nella disperazione ventidue virgola due per cento nei servizi alla persona
Nel lavoro domestico
Le stesse percentuali
Si registrano agosto modo anche in Toscana
Un altro aspetto da sottolineare è quello legato agli infortuni sul lavoro
Non abbiamo avuto i tanti tanto in collaborazione alcuni da parte di alcuni istituti
Per via reperire questi dati
Alcune vince erano più generoso
E quindi
Questi dati sono relative alla provincia di Siena
Che vi portano attenzione riportano gli incidenti sul posto di lavoro nel mille novecento novanta cento novantotto di centotrenta unità
Senza considerare ripeto senza considerare i casi non denunciati illa il lavoro irregolare è quello magari sottobanco come si chiama
Nel settore nel nostro settore che maggiormente quaranta per cento nell'edilizia trentotto per cento nella agricolo agricolo
Infine la Questura di Firenze comunica che i permessi di soggiorno rilasciati al venti nove novantanove sono pari a sessantasei mila centonovantatré completi quelli comunitari sempre secondo i dati dell'Istat elaborati dal Censis
Lì gli italiani dichiarano
A proposito dell'integrazione che nel tempo libero frequentano i cittadini stranieri
Seconda questa didascalia
Ventidue virgola sei per cento spesso quarantatré virgola nove per cento qualche volta trentatré virgola cinque per cento mai
Invece l'immigrato indicata uno
Di frequentare i propri concittadini sessantotto virgola un per cento spesso venticinque virgola sei per cento qualche volta sei virgola tre per cento mai
Gli stranieri invece
Fra dissesti frequentano secondo è questa seconde questo ordine e spesso sette virgola cinque per cento qualche volta trentatré virgola cinque per cento cinquantanove per cento mai
Secondo alcuni fonti il fenomeno immigrazione in Italia in altri paesi sviluppati e causata per la buona parte dalla mancanza di accesso
Al benessere da parte dei cittadini di Paesi in via di sviluppo non meno importante come causa della mancanza di democrazia
Nonché i conflitti etnici e quelli provocati da regimi autoritari
Questo ultimo è stato uno ed elementi ho motivi principali dell'immigrazione in Italia ad esempio
La guerra arabo-israeliana
La la Polonia i conflitti sociali nel Medioriente i boat people
Il conflitto sociale in Algeria i Paesi ex socialisti il popolo e stampa ogni la guerra del Golfo all'Albania il ripudio la Candy e tutti e la guerra nei Balcani così via
L'ultima legge sull'immigrazione almeno così si intitola l'immigrazione le condizioni per bello stranieri in Italia nonostante quello che sembra è una legge punitiva
è restrittiva da vari punti di vista non si fa altro che parlare di regolarizzazioni di regolarizzazione di doveri non lo straniero di modalità di accesso al lavoro e di tanti cavilli burocratici per ottenere il famigerato permessi di soggiorno
Tutto ciò di fatto polpa a un tubi o no proprio
Vincolando in possesso di di tale permesso ha un reddito che sappiamo ben bene cosa significa i guanti
Più o meno in in questo mercato flessibile per un italiano figuriamoci per uno straniero anche sta uno straniero che risiede in Italia regolarmente da più di vent'anni il giorno dopo che non riesce a dimostrare di avere un debito regolare può essere espulso
Queste questo è un aspetto dell'integrazione e legge quaranta del novantotto
Cerco di essere più veloce ma ciò che mi preme stasera di sottolineare e il vostro programma
E il vostro programma per il manifesto programmatico dei Democratici di sinistra della Toscana ho letto attentamente
Questo programma e devo dire che sull'argomento immigrazione non ho trovato altro che una parola
Mesto una in una parentesi molto ristretta nella pagina quindici nel capitolo quattro facciamo un patto
Se il partito
Che alla guida del governo regionale non considera i nomi citati
Come è stato usato questo termine da parte d'un autorevole esponente del Governo nazionale
Una parte del proprio referente sociale e politico e non si fa promotore delle loro istanze presso le istituzioni locali e regionali e quindi quello nazionale allora mi domando
Quale questo agire della sinistra riformista
Quando si parla di una equità sociale di un federalismo solidale e cooperativo e pensava e dimenticare coloro che comporranno a quasi la metà della popolazione toscana la Toscana è stata e vorrei sperare che resti
Come cita il teste il vostro programma la terra
Di importanti scambi di un complotto a buon più cultura e tradizione e se mi permettete vorrei aggiungere anche etti et similia e che ispira di diventare una realtà multiculturale e multietnica
Ricca di potenzialità umane quindi per uno sviluppo moderno non solo alla Toscana e ancor di più l'Italia ha bisogno degli immigrati ma bensì il mondo globalizzato che e in continua trasformazione ce lo impone
Perciò avvenga non si può fare di meno di integrare gli immigrati nella società italiana
E in quella toscana l'integrazione avviene se gli immigrati si sentono parte appunto integrante della Società Toscana cioè fatte di un insieme di addendi
Che riescono a sommarsi l'uno con l'altro
Se esistono dei ponti riconducono agli immigrati verso l'integrazione e la quali compartecipazione uno di questi uno di questi è il diritto di voto
Politico e amministrativa gli immigrati
Questo è un punto ormai inderogabile nel cammino di qualsiasi società bensì alla costituzione di quelle che del vostro manifesto chiamate la nuova soggettività la giustizia sociale
è vero che esiste una crisi rappresentanza
Come citate nel vostro programma ancora
Del vostro manifesto per quanto riguarda noi gli immigrati nel sindacato nella CGIL in Toscana devo dire che questo è in controtendenza i nostri iscritti immigrati stoloni aumento
In alcune zone rispetto al passato persino fino al trenta per cento
Forse perché gli immigrati ci credono di più nelle istituzioni
Direi semplicemente perché l'immigrato volle ebbene accettare il noto anzi lo desidera
Una Stam medie che la Toscana è stata da sempre la patria della grande lotta per la libertà e la democrazia e il movimento dei partiti di sinistra in Toscana hanno avuto da sempre una tradizione pacifista
Vorrei che il vorrei che il partito che costruì coppe contribuisce all'indirizzo politico a livello regionale
Che l'attuale presidente della Regione Vannino Chiti uno dei sostituenti sostenitore del federalismo in Italia anche in questa occasione si pronunciassero sulla politica estera italiana
Perché anche le regioni siano interpellate
Nella linea programmatica di un governo nazionale che non ha mai dato un peso rilevante alla politica estera ricordiamoci sempre per gli immigrati
Ciò che avviene al di là della frontiera non è una questione secondaria
In questa epoca dove non esistono più le frontiere fisiche continuano ad esistere quelle politiche nell'ingresso
Belli dell'Italia nell'unione europea gli immigrati hanno dato il loro contributo anche finanziario direttamente dalla busta paga come tutti i lavoratori dipendenti
Ma diversamente questi sono sono d'la questi senza i corrispondenti diritti sociali e politici
Vado per finire per come si sta evolvendo l'Unione europea le decisioni prese a carattere regionale
Alda nel sempre più ripercussioni sulla scala europea
Ed è per questo che il partito dei Democratici di sinistra deve pronunciarsi anche a livello regionale sulle scelte politiche ed economiche con i fatti nel oggi europei sono alcuni esempi la questione dei diritti umani lo sfruttamento del lavoro minorile la tutela dei diritti delle minoranze la tutela dell'ambiente
E alla fine
Rimanendo in quest'ambito troppo di estrema importanza
La posizione espressa dalla Regione Toscana per la vicenda di Ab laute all'anno
A suo tempo
Ritengo però che il partito dei Democratici di sinistra in Toscana per il Consiglio regionale non debbano dimenticare che la situazione in Turchia non è migliorata
E che la candidatura della Turchia appaltate dell'Unione europea e sono un passo verso l'acquisizione dei diritti che sono parte integrante della cultura socialdemocratica europea
Perciò ed estrema rilevanza che Firenze come rappresentante la Toscana nel mondo si pronunci in maniera inequivocabile
Come ha fatto con Nelson Mandela durante la sua prigionia con Mikhail Gorbaciov durante la prestò e tacque staccato durante il suo esilio politico lei qual entra anche per l'ho già l'anno conferendogli la cittadinanza onoraria del comune di Firenze comanda già dato hanno fatto alcuni fatti e di Firenze
Anche questa volta sono cento che la sinistra per mostrare toscana non farà mancare il suo il contributo a questa nobile causa grazie per l'occasione che mi avete concesso e buon lavoro
Prende la parola ora Claudio Martini candidato a Presidente della Giunta Regionale Toscana del centro sinistra
I pregherei di raccoglierli di parlare fuori
Vorrei innanzitutto esprimere
Il mio apprezzamento per il documento programmatico che i Democratici sinistra della Toscana hanno portato a questa prima conferenza
Mi pare si tratti di una piattaforma ricca e proiettata in avanti
Di ampio respiro e che ci consente di lavorare
Con impegno nel futuro
Il segno del documento che è sottoposto alla nostra discussione mi pare sia un forte impulso
All'innovazione politica e programmatica del nostro lavoro e anche della nostra cultura di governo
Di tutto ciò vi sarà molto bisogno nella fase che si apre
Nella campagna elettorale che ormai alle porte e nella prossima legislatura
In realtà questo e il tema cruciale che si pone per il futuro della nostra regione e la prospettiva vera sulla quale lavorare per dare un governo adeguato alla Toscana
E cioè essere ancora di più la regione della innovazione il luogo in cui dell'innovazione si fa cultura e pratica costante di governo
Come diceva Marisa Nicchi introducendo i nostri lavori noi abbiamo alle spalle un buon lavoro che ci dà una positiva a base di parte
Abbiamo alle spalle una legislatura dedicata ad un grande sforzo di modernizzazione e di rilancio della Toscana
Sforzo che è stato profuso su una linea politica
Che ha scelto come assistenziali lo sviluppo sostenibile della Toscana
La garanzia di pari opportunità per tutti i cittadini
Su questa linea abbiamo ottenuto risultati importanti che sono stati presentati dalla relazione di Luca Bonechi sull'occupazione e sul rinnovamento delle politiche sulla mobilitazione dei vari territori delle nostre realtà
A Toscana ha costruito in questi anni una sua immagine nazionale ed internazionale una sua credibilità una reputazione che anche questa un valore aggiunto del nostro governo oggi la Toscana è punto di riferimento essenziale sul federalismo sull'autoriforma della pubblica amministrazione su progetti di sviluppo nuovo
Di questo ha parlato anche Vannino Chiti ieri pomeriggio concludendo la discussione sul Bilancio alla Regione Toscana io credo dobbiamo prendere atto di questo lavoro compiuto in questi anni e ringraziare Chiti e chi con lui ha lavorato
Da qui vogliamo partire per porci traguardi più avanzati
Traguardi che io dico sono resi possibili e necessari proprio dai risultati ottenuti in questa fase
Dovesse sintetizzare al massimo proprio al massimo
Un riassunto di questa impostazione io direi così
Che noi ci impegniamo perché la Toscana sia compiutamente pienamente
Una regione moderna evoluto e voluttà e dinamica della nuova Europa dell'Europa sociale che è in costruzione in questi anni e a questo livello che dobbiamo porre il cuore del nostro impegno
Non è soltanto una questione locale
Vogliamo che la Toscana sia su una Regione aperta e attiva un soggetto vivo della costruzione della nuova euro una regione che partecipa a questo grande processo di trasformazione è che ponte tra le due sponde del Mediterraneo
Come prima collocazione ideale e naturale del nostro governo e secondo essere una regione che porta in Europa il suo patrimonio di valori e di potenzialità il suo essere revisione del dialogo e dell'accoglienza della solidarietà e dei diritti dello sviluppo sostenibile delle pari opportunità
Direi di più S. una regione con una sua specifica qualità della vita che vuole portare in Europa perché possa essere un punto di riferimento importante e che porta in Europa anche il suo patrimonio di potenzialità che stanno nelle grandi risorse ambientali e culturali
In una esperienza singolare di autonomia e di Autonomie
Che porta una linea di sviluppo più a misura di uomo
Questo è quello che io credo debba essere il cuore del nostro impegno nei prossimi anni lo intendiamo ad andare avanti su questa strada
Esaltare al massimo le potenzialità di una linea di sviluppo che è originale e che vuole continuare ad essere originale
A nostra prospettiva rimane dunque
Quella di di svolgerle in modo innovativo alcune cose importante sostenere uno sviluppo armonico che veda insieme le esigenze dell'ambiente della società
Degli uomini delle donne e io direi delle diverse generazioni della nostra regione
Accendere tutti i motori della Toscana valorizzando le grandi vocazioni e diverse che vi sono fare leva sulle risorse locali perché nei nostri territori con il lavoro l'imprenditorialità il sapere i servizi e le infrastrutture abbiamo risorse molto importanti
Fare tesoro del bene del bene grande della coesione sociale che esiste in Toscana frutto di solidarietà di diritti di spirito cooperativo
E affermare il valore strategico della formazione della ricerca e della cultura che hanno in Toscana grandi tradizioni ecco questa linea
Si è sviluppata in tutte le sue opportunità e potenzialità come noi intendiamo fare
Può darci risultati importanti anche sul piano della crescita quantitativa
Obiettivo cruciale che io credo debba essere al centro del nostro lavoro in campagna elettorale e nei prossimi anni
Conseguire una accelerazione della crescita economica e sociale della regione
Porsi l'obiettivo di un salto in avanti nei risultati qualitativi e quantitativi del nostro sviluppo
In modo da stare stabilmente nel gruppo delle regioni più dinamiche devolute del nostro Paese e dell'Europa intera
Questo è l'obiettivo che credo dobbiamo porre senza esitazioni e senza tentennamenti al centro del nostro lavoro
Porre questo obiettivo a tutta la società toscana e fare in modo che diventi mobili tante per gli sforzi di trasformazione di innovazione che sono ancora necessari
Che faccia sprigionare il meglio delle risorse della regione
Io credo sia giusto e necessario indicare questo orizzonte di crescita e di salto in avanti questo orizzonte di fiducia
Naturalmente le sfide che ci aspettano sono impegnative e difficili
E sono innanzitutto sfide internazionali
A dimensione planetaria ormai dei grandi processi economici e finanziari e certamente molto competitiva
Ma noi abbiamo delle carte da giocare importante dobbiamo farlo io vorrei dirlo qui con questa frase molto semplice a noi la globalizzazione non fa paura
Non è vero che la globalizzazione e solo terreno di conquista delle multinazionali e dei grandi gruppi finanziari internazionali
Anche sistemi come i nostri hanno possibilità e risorse dentro il processo della globalizzazione
Naturalmente se riescono a valorizzare al meglio la loro capacità di far crescere anche una adesione sociale e culturale delle popolazioni allo sviluppo che si determina e d'altro canto lo stesso mondo globale non è poi così ingessato come sembra
Pensiamo a ciò che è accaduto a Seattle nei giorni scorsi ci rendiamo conto che vi è oggi nel mondo un'attenzione vi sono questioni aperte
Che vanno riconosciute sulle quali occorre lavorare quindi lo diciamo hanno voi la globalizzazione non fa paura
Naturalmente nel grande mare della globalizzazione bisogna saper nuotare
Ciò significa esaltare i nostri punti di forza ci tornerò rapidamente e superare senza esitazione i limiti e le criticità che sono propri della nostra società e della nostra cultura di governo
Io penso soprattutto agli squilibri territoriali che ancora esistono in Toscana
Penso ai limiti di un municipalismo che spesso impedisce di unire le risorse della Toscana e far crescere una capacità di governo più alta
In una certa autosufficienza e chiusura provinciali Istica che molto spesso esiste nella nostra cultura
Il dato di fondo e che dobbiamo riuscire a fare sistema questa è la parola d'ordine che credo dobbiamo porre
La Toscana delle toscane
Ma la Toscana delle toscane insieme
La Toscana deve toscane che lavorano insieme fare sistema riuscire di più a far lavorare insieme le nostre energie in tutti i campi
Fare sistema vuol dire che il lavoro Impresa territorio e amministrazioni operano insieme su una linea di innovazione e di sviluppo e di crescita qualitativa
Questo è il punto qualitativo del programma che abbiamo di fronte
Questo significa fare alcune cose importanti
Cito tre o quattro temi e poi concludo
Al primo punto io vedo l'esigenza di favorire e sollecitare l'innalzarsi di una competitività competitività diffusa sul territorio
Valorizzando lo strumento della programmazione negoziata dal basso che è l'esperienza più ricca e più attiva che abbiamo fatto in questi tempi che ha fatto crescere anche una cultura del dialogo
Dando un sostegno allo sviluppo e all'innovazione che stia soprattutto nel creare un contesto positivo per gli Investimenti
Secondo punto valorizzare il fattore umano che in Toscana e molto ricco anche per la storia la tradizione culturale che abbiamo alle spalle scommettendo molto sul valore trainante della formazione dell'istruzione della ricerca e della cultura dei beni culturali che sono risorsa ma sono anche valore e diritto di cittadinanza in sé
Io vorrei recuperare anche questa nozione cultura come risorsa fattore di crescita economica ma anche come valore e diritto di cittadinanza in sé
Vedo poi l'esigenza di adeguare modernizzare il sistema complesso delle infrastrutture
Intendendo per questo la mobilità delle persone e delle merci ma anche delle informazioni e della conoscenza
Lavorando molto sull'informatizzazione sulla crescita delle tecnologie sul cablaggio delle città sul dialogo più intenso fra i settori della nostra società
E infine sento l'urgenza di portare avanti
Il lavoro di modernizzazione della macchina pubblica
Dobbiamo continuare nell'impegno di snellimento e sburocratizzazione scommettere sulla sussidiarietà e sul ruolo integrativo dei vari livelli istituzionale ma anche arricchire la nostra cultura di governo locale
Rendendola sempre più orientata a portare avanti progetti interistituzionali e intersettoriali
Evitando l'assetto realizzazione delle politiche e dando vigore e capacità rinnovate alla politica di concertazione istituzionale e sociali sono cose queste che vogliamo realizzare attraverso una regione più autonoma e più libera
E perciò più vicino ai cittadini per questa abbiamo posto il tema grande ineludibile
Di fare della prossima legislatura una stagione nella quale conquistiamo una autonomia speciale della Toscana
Lo voglio sottolineare autonomia speciale non come ripetizione dell'esperienza a statuto speciale ma innanzitutto come rivendicazione nel confronti del governo che giunga finalmente a compimento la fase di trasformazione federalistica del paese e secondo come impegno essere pronti a quel punto per esercitare in modo autonomo un potere legislativo più ampio ecco dunque in estrema sintesi le linee del lavoro che io vedo necessario per i prossimi tempi
Il documento dei Democratici di sinistra mi pare molto in sintonia
Ci sento un respiro riformatori sincero il segno di una volontà di stare dentro le trasformazioni
Starci con realismo e concretezza ma starci anche con la forza di valori e di idee
Che guardano lontano con l'ambizione di intervenire sui fatti e sui processi mettendoci anche in discussione
Sapendo che la cultura di governo non è data una volta per tutte
Che va rinnovata e riqualificata giorno per giorno
Io mi auguro che anche le altre forze della coalizione vorranno contribuire con la loro elaborazione
A questa fase fondativa del programma del centrosinistra per le prossime elezioni abbiamo una importante appuntamento già fissato per il ventotto gennaio la convention regionale del centro sinistra
Per concludere vorrei dire alle compagne e compagni che su questo tema mi pare importante che ci lavoriamo e che andiamo ancora più in profondo direi di più
Proviamo a trovare anche una chiave di lettura di queste piattaforme che sappiano guardare al futuro
C'è una cartina di tornasole che ci può dire che leggiamo i nostri programmi guardando al futuro
Io penso che forse una può essere questa
Chiediamoci quanto il nostro ragionamento le nostre piattaforme Parrino ai giovani alle nuove generazione ai ragazzi e alle ragazze della Toscana
Proviamo a scriverlo il programma a leggerla praticarlo così chiedendo sci quanto parla ai giovani quanto interessa ai nostri giovani quanto intriga
Diciamo poco così intriga e mobilità i giovani toscani
Quando parliamo di qualità non dimentichiamo che la più grande qualità di una società sta nel far vivere davvero la spinta al futuro che sempre esiste in ogni contesto sociale
E allora forse è questa la vera priorità programmatica della prossima legislatura quella dei giovani
Facciamone la legislatura dell'apertura ai giovani di un investimento strategico sulle nuove generazioni
Facciamo nella legislatura dell'affidamento ai giovani della Toscana
Dalla cultura di governo più antica e sperimentata che via in Toscana
Facciamo scaturire il più forte movimento di innovazione quello che dà spazio e fiducia ai giovani questa è la sfida più difficile e proprio per questo è la più bella interessante
Sono certo che vorremo viverla insieme nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Simonetta Pellegrini della CGIL del della segreteria della CBS regionale della CGIL
Pregherei e consiglierei chi parla al microfono di parlare vicino al microfono perché c'è un'acustica non facile
Io voglio fare alcune considerazioni cercando di essere veramente Brera e scusandomi per l'estrema sinteticità sul documento presentato sul manifesto programmatico dei dei Democratici di sinistra
In primo luogo io voglio dire che condivido l'ispirazione di fondo è la premessa politica di questo documento e cioè il fatto di configurarsi come un progetto politico calato nella realtà della Toscana e nello stesso tempo però di non fermarsi a un semplice pragmatismo programmatico
Ma di cercare con un obiettivo ambizioso i definire la carta d'identità
Dei democratici di sinistra in Toscana la carta di identità di un partito che si ispira ad alcuni valori fondanti e che di questi vuole fare le sue caratteristiche costitutive
Io le ricordo molto brevemente
I DS come partito l'Airone che quindi è un partito che riconosce la libertà degli individui delle persone uomini e donne nelle loro scelte individuali
Il DS come un partito colorato e da questo punto di vista infatti non valore fondante di credo che dica molto sul valore dato all'interculturalità
A riconoscimento della presenza dell'immigrazione extracomunitaria come una risorsa e come un valore
Al partito che si configura come un partito di uomini e donne riconosce il valore della differenza dice Henry e infine il partito del federalismo solidale cooperativo
Le proposte che anche Oria
L'assessore Martini candidato a presidente della regione Toscana ricordava le proposte per un'autonomia per il riconoscimento di un'autonomia della Regione Toscana
Mi sembra vadano in questa direzione in quella cioè di chiedere autonomia e di dare responsabilità della chiave di lettura appunto di un federalismo
Nonché si configura come separazione o come ricordo delle vecchie autonomia a statuto speciale ma come un federalismo solidale e cooperativo che coniuga insieme questi termini autonomia responsabilità
La seconda considerazione molto veloce riguarda il titolo di questo documento la Toscana cambia cambiamola insieme
Ecco nel concetto cambiamola insieme ci sta quell'elemento di partecipazione attiva di codecisione che ha caratterizzato il governo di questa Regione
Il governo nelle istituzioni regionali ma anche nelle istituzioni locali
Quel principio di concertazione che ha ispirato col di concertazione con le parti lo con le parti sociali
Che ha ispirato la programmazione negoziata che ha ispirato quei progetti riguardanti la politica di sviluppo del nostro territorio che sono così importanti bene io credo che da questo punto di vista sulla parola concertazione che spesso viene ricordata anche qui la Toscana possa dare un suo contributo per noi questo termine è stato ricco di significati
E lo dico dal versante di chi come la CGIL regionale ha su questo terreno lavorato ampiamente il terzo concetto che voglio sottolineare è quello di innovazione non di semplice modernizzazione la Toscana bisogno si dice nel documento ma di una innovazione e credo che qui nella parte in cui si parla della necessità di una crescita della Toscana e quindi si riconosce l'obiettivo ambizioso di fare della Toscana una regione che compete con le regioni più sviluppate del Centro Nord e ma anche con le regioni europee
E si pone quindi obiettivi di crescita
Non si dimenticano è questa crescita non può essere slegata da alcune coordinate fondamentali si dice appunto qualità della vita nella foto Scano anche cresce e questi nodi fondamentali per la qualità dello sviluppo venivano ricordati da Bonechi nella sua relazione non mi ci soffermo
Sono la sostenibilità ambientale sono la formazione e la cultura come motori dello sviluppo ma anche come fattori fondamentali diritto di cittadinanza
Allora io credo che la cosa su cui bisogna mettere poi l'accento e lo dico anche dal versante del sindacato e quella sul lavoro e la qualità del lavoro
Il manifesto deve essere molto chiaro delle indicare chiaramente che la Toscana privilegia questa azione
La buona occupazione un termine che a me sembra molto efficace il termine contenuto nel documento Ruffolo e che mi sembra debba essere applicato anche per la Toscana
Buona occupazione significa prima di tutto riconoscere il problema della disoccupazione ancora esistente in Toscana ci veniva ricordato da Simonetta pesci mi frutto dell'elaborazione del documento del gruppo di lavoro delle donne DS come la disoccupazione in Toscana sia presente a macchia di leopardo in alcune aree del territorio fra i giovani fra le donne
è quindi necessario affrontare questo problema sapendo che non possono rimanere e base le domande di tanti giovani e donne che chiedono appunto una piena occupazione pari opportunità
Nell'accesso e durante i percorsi di lavoro
Ma il problema è anche quello della qualità dell'occupazione di quali occupazione abbiamo sappiamo dagli indicatori economici che nel novantanove si è registrato un miglioramento rispetto agli indici di disoccupazione del novantotto
Nel luglio novantotto bene di quale occupazione si parla spesso molta di questa occupazione è flessibile si parla tanto di flessibilità ma la flessibilità dei rapporti di lavoro è già un dato di fatto
è già fortemente presente e allora il problema non è quella di opporsi con una resistenza passiva che finisce per lasciarci inerti
Ma di comportarci tutti insieme certo dal versante sindacale ma poi importante l'azione delle istituzioni e l'azione politica complessiva
Perché questi rapporti di lavoro flessibili abbiano riconosciuti i diritti come già veniva ricordato sapendo che dentro a questi diritti ci sono diritti fondamentali la malattia la maternità
Ci sono diritti di rappresentanza di questi lavoratori collaboratrici soprattutto lavoratrici
Ma significa anche non considerare questo tipo di lavori come un orizzonte ristretto chiuso come un ghetto in cui chiudere giovani o donne significa riconoscere anche la possibilità di offrirgli appunto orizzonti e spazi di crescita
Offrirli quindi anche delle motivazioni che siano quelle di poter aspirare attivi di lavoro diverso e a qualificazione dentro a questi lavori
Allora anche il termine flessibilità come quello di occupazione ha bisogno di aggettivi e di complimenti
Una flessibilità buona una flessibilità contrattata una flessibilità regolata una flessibilità in qualche caso anche Scelta dalle Patricio dei lavoratori
Quando per esempio non devono essere sottoposti a rapporti di lavoro come quella part-time ebbe rifiuta Perseo in tre in questo ti dico
Di attività
Questa è la flessibilità anche nel documento delle donne DS viene richiamata
La flessibilità degli orari di lavoro per i tempi di lavoro la flessibilità anche dei tempi di vita una flessibilità che sta dentro il lavoro e sta dentro i tempi della vita anche nella formazione ed è a questo che dobbiamo mirare sapendo che può sembrare un utopia mai dell'utopia concreta che questo programma dei democratici e delle democratiche di sinistra della Toscana da ridere
Io chiudo con questa osservazione
La Toscana cambia cambiamola insieme
Per i motivi che ho detto e soprattutto per questa parte che si riferisce al lavoro e qualità del lavoro
Credo che dobbiamo dire che questo termine Toscana cambia non è soltanto una fotografia o un'accettazione ma è anche la volontà da parte nostra
Di imprimere una azione al cambiamento
La Toscana deve anche cambiare deve offrire di più ai giovani alle donne di questo territorio di questa Regione è in questo senso settarie cambiare cambiamola insieme
Gino Nunes presidente nella provincia di Pisa
Segue Maurizio Bettini presi dente della facoltà di Scienze politiche di Siena
Io compagni condivido la relazione mi limiterò a tre osservazioni che discendono da un tema che più volte relazione ho sollevato e che anche Martina ripreso nel suo intervento mi pare giustamente e correttamente
Come facciamo operare tutti insieme come la sinistra il centrosinistra in Toscana può determinare nelle sue diverse dislocazioni di governo un processo che contemporaneamente si inserisca nell'Europa mantenga i legami con la realtà questo mi pare il passaggio cruciale del futuro della globalizzazione già la relazione lo richiama io penso che rispetta che ci sia un primo nodo che fa parte della storia della cultura e dei limiti della Tosca
Come cioè faccio passiamo da una Toscana nella quale i localismi le identità locali la frammentazione del sistema delle imprese costituiscono certamente un patrimonio di conoscenze e di presenza di ruolo ma non sono in grado di competere
In quella dimensione nel quadro europeo
E qui io credo primo osservazione che occorra fare una scelta netta quella che del resto Martini richiamava richiamava come scelta di fare sistema
Bisogna che nelle politiche istituzionali nel quadro normativo regionale nella programmazione regionale siano chiari per ogni livello istituzionale
Lo sforzo per fare sinergia per creare concentrazione
Per determinare cioè una dimensione operativa delle politiche regionale delle politiche locali che abbia dimensioni superiori a quelle delle singole realtà comune e che dia un nuovo quadro di riferimento alle politiche programmatorie che guardi ai tre alle tre grandi toscane e giustamente sono state richiamate la Toscana centrale la Toscana costiera l'Area
Del sud della Toscana come tre punti di riaggregazione delle politiche istituzionali e dei quali programma
In questo contesto mi pare cruciale una scelta relativa alla mobilità insieme alle questioni che Martini sollevava sul cablaggio e sulle comunicazioni
La scelte cioè di puntare sul sistema ferroviario come condizione
Di uno sviluppo sostenibile in grado di far comunicare diverse realtà e di costruire le reti di comunicazione per ogni ambito territoriale che gli dia forza e su questo la seconda questione la questione dell'innovazione
Io credo che anche qui ci sia un passaggio da fare le nostre politiche
Passare da politiche prevalentemente rivolte
A sostenere lo sviluppo della ricerca e il trasferimento i cerca a politica rivolte a costruire le senti gli strumenti i momenti di relazione fra imprese
E ricerca sostenendo il passaggio dell'innovazione e non semplicemente la realizzazione della DC
Terza questione la questione della internazionalizzazione io credo passiva e attiva credo che su questo anche uno sforzo vada compiuto impedendo che il processo si compia spontaneamente
Io penso che c'è una ancora aperta una grande questione di attivazione
Di presenza internazionale in Toscana e quindi di market internazionale e di costruzione di un processo di internazionalizzazione passiva che per noi è ancora un deficit così come io credo che non si tratti di abbandonare asse il processo dell'Internazionale generativa processo cioè di decentramento di off-shore come si chiama del sistema delle imprese toscane sarà un processo che camminerà
Lasciarlo camminare per conto suo indipendentemente e senza connessione è un progetto di qualificazione della presenza di qualità delle imprese in questa regione di accompagnamento penetrazione zio dell'intera generazione significa ritrovarsi a un processo di decentramento che non governiamo
Di cui non conosciamo i confini e che produce l'esistenza
Mi pare in questo senso che la questione centrale del governo
Di come stiamo nella globalizzazione rappresenti davvero il modo con cui la Toscana si rapporta all'Europa e al mondo
E in questo senso e finisco mi pare che in particolare per la Toscana ma non solo per la Toscana
Si è aperta una discussione molto forte in ambito europeo rispetto alle produzioni ci tipiche e allo spazio che queste produzioni parlo dell'agroalimentare possono e debbono ancora vere nel disegno di sviluppo europeo grazie
Maurizio Bettini preside della facoltà di Scienze politiche di Siena segue Giorgio Bertinelli presidente regionale della lega delle cooperative
Promossa dalle scienze politiche ma non è questa la verità
La mia facoltà semplicemente quella di lettere
Le zone sono qui è per avere preso sul serio un paio di passaggi di questo documento
Il primo che dice che questa non è un'iniziativa ornamentale avevo pensato che
Potevo parlare anche io
Sentenze di ornamentale
La mia presenza qui
E soprattutto un altro passaggio che più seriamente mi ha colpito
è un passaggio che riguarda la crisi della politica
Saggi che riguarda crisi della politica in cui Bonetti dice
Rispetto a questi grandi problemi la politica sta dimostrando tutta la sua debolezza
Povera culturalmente spesso priva di acume critico di utopia
Incapace di fare scelte coraggiose quindi di sollecitare le passioni
Voi così ha scritto di sollecitare le passioni mi pare un bellissimo tema come si suscitano le passioni in politica
Magari lo sapessi
Una volta in questo Paese cinquant'anni fa
Fin quando c'erano migliaia e migliaia di persone
Non sono sfruttate ma diseredati e con un avvenire Buglio davanti al loro e a cui si prometteva tutto questo non succederà più perché noi vi daremo un mondo migliore
Se lo stiamo per questo mondo era facile suscitare delle passioni queste passioni si suscitava oggi non è più così perché questa società non è più la stessa e allora come si sa uscito dalle passioni oggi
è difficile suscitare delle passioni su temi come un programma un documento
Non si sa uscivano delle passioni su queste cose in una società come la nostra a mio parere in una società come la nostra le passioni si suscitano
Quando sia un avversario
Ci vuole un avversario
Ci vuole un discorso chiaro che dica questo avversario se vince le elezioni se se prende il potere produrrà questo queste queste saranno conseguenze che noi non possiamo accettare soprattutto questo discorso deve essere vero
Per suscitare le passioni ma la gente se ne accorge di quei processi che non è un vero avversario lo capisce se è un avversario fasullo oppure questo avversario ci vuole per suscitare delle passioni una società come la nostra io adesso mi chiedo se noi abbiamo sempre un avversario scusate io essendo ben abbastanza estraneo alla al mondo della politica mi permette di fare un discorso che piuttosto diretto e che è appunto quello che secondo me noi non abbiamo chiaramente un avversario lo abbiamo avuto
Perché non c'è dubbio che tre anni fa quattro anni fa c'era un avversario che ha anzi ci accusavano non molti di demonizzare io rimpiango i tempi in cui memorizzava uno qualcuno perché c'era un avversario chiaro
Guarda cosa uno è costretto a rimpiangere a un certo punto c'era un avversario molto chiaro oggi non è più così chiaro anche perché anche perché si ha l'impressione a volte che gli avversari siano tanti alcuni siano al di là e altri sono di qua abbiamo degli avversari che sono direttamente insieme a noi peggio ancora ed è il rovescio del problema abbiamo di qua persone che ci sostengono che erano degli avversari
E tutti ricordano certe facce della dalle facce grandi sempre con gli occhi sgranati che trionfava hanno per essere state lette in un campo avverso e che oggi sono un sostegno insostituibile
Per quello che stiamo facendo e che corrispondono alla nostra identità d'identità una cosa e elementare ma estremamente crudele
L'identità vuol dire che uno non può essere se stesso il suo posto non può essere se stesso il suo avversario per avere un'identità bisogna che uno sia se stesso e basta perché altrimenti non funziona
Le le le passioni non si suscitano e la famosa carta d'identità non si scrive
Perché uno non sa che cosa scriverci perché sta con chi
Non è l'unico
Allora questo è un discorso mia le mi rendo conto Balme leggermente paradossale se ne potrebbe discutere a lungo io però lo ritengo sostanzialmente vero anche perché e concludo su questo mio intervento che desidero sia molto breve
Io conosco l'elettorato
Pur non avendo mai fatto politica attivamente
Conosco bene l'elettorato di questo partita di quello che fu il PC e di quello che è stato dopo è un'opinione su questo elettorato
Questo elettorato secondo me è fatto di persone piuttosto perbene e vorrei spiegare questa mia convinzione perché piuttosto perbene perché era fatto di persone che avevano un'idea della vita leggermente più nobile
Non voglio dire che poi nella loro vita fossero più nobili di altri
Quest'anno non lo so
Forse sì addirittura però di sicuro avevano un'idea della vita che era un po'più nobile un po'più intellettuale un po'più etica un po'più morale a tutti i livelli tutte in tutte le classi
E quindi questo è un elettorato molto perbene a cui difficilmente si possono dare delle cose come gli sono state date negli ultimi tempi perché queste persone
Proprio perché hanno avuto delle passioni perché sono state educate miei coetanei quelli più vecchi di me anche per i più giovani a ideali molto alti si rassegnano difficilmente ai reali più bassi o a mancanza di ideali e allora che cosa fanno
Come tutti gli appassionati degli amanti
Quando si sentono rifiutati se ne vanno
Si chiudono in un convento per esempio uso questa metafora per dire non votano più non votano più nessun altro perché perché erano amanti perché erano appassionati e sono stati in qualche modo respinti
Ecco perché non vanno a votare da un'altra parte che non votavano per motivi bassi in buona parte non votavano no buono per un ideale per una passione allora quel tipo di persone lì se ne va e non torna e fa soffrire queste perché unisce guarda non sono nemmeno andati a votare un altro
Non votano più ecco secondo me e su questo tipo di argomentazioni che bisognerebbe riflettere più che su tante altre cose
Su cui siamo spesso invitati a riflettere è difficile recuperare queste persone per un buon progetto di governo per una certa azione ben fatta un certo momento non è lì il punto il punto è la passione il punto è quello che Elio Vittorini chiamava l'attenzione questa attenzione non c'è
Viaggia Bettinelli presidente Rosina nella Liga Veneta per alcune
Grazie alla presidenza per Atm dato l'opportunità di esprimere
Qualche opinione dal nome del mia organizzazione
Scusate non non so usare un granchio
Dicevo che ringrazio la Presidenza per l'avermi consentito di intervenire per esprimere qualche opinione a nome della organizzazione che rappresento
Noi abbiamo partecipato con interesse al percorso che ha condotto fino ad oggi alla conferenza di programma dei DS dall'ultima Conferenza di programma dell'allora PC e da un'analoga iniziativa promossa dal Psi
Sono passati oltre dieci anni da allora sono cambiate molte cose da un punto di vista economico sociale politico sia nel contesto nazionale che in quello regionale
Oggi il congresso di dei DS con la nascita del nuovo soggetto politico segna la fine di una lunga stagione che ha caratterizzato i rapporti fra cooperazione aderente alla lega delle cooperative
E di partiti della sinistra
Si apre quindi alla soglia del Duemila rapporto rinnovato
Basato sul riconoscimento anche formale dell'autonomia delle organizzazioni da tempo praticata almeno in Toscana come ha opportunamente ricordato anche il segretario Fraga e al nostro congresso
Autonomia che però per noi non significa indifferenza verso la politica
Specie considerando che la nostra organizzazione che si colloca all'interno di un sistema di valori comune all'esperienza delle forze politiche della sinistra
Vorrei anche dire che all'interno delle grandi organizzazioni di massa come un tempo si chiamavano come la lega delle cooperative ma credo questo possa valere per esempio anche per la CGIL
La consuetudine dei rapporti unitari
è stata una costante anche nei momenti di più dura contrapposizione fra i due partiti storici di riferimento sì
Ed il PC e che quindi è per noi più facile oggi apprezzare il tentativo di ricomposizione unitaria che la formazione del nuovo partito dei DS rappresenti la mia opinione è che il mondo del lavoro ed all'interno di questo il movimento cooperativo
Abbia bisogno della presenza anche nel nostro Paese di un forte partito della sinistra pur non essendo indifferenti al valore strategico di una coalizione di centro sinistra la forza
I rapporti tra movimento cooperative di partito e di governo della regione negli ultimi anni hanno visto alternarsi momenti positivi ed altri invece caratterizzati da
Talvolta da forti divergenze il partito dei DS ha promosso nel corso nello scorso autunno la campagna d'ascolto degli imprenditori della nostra regione
E fra questi ha consultato anche numerosi cooperatori avendo così modo
Di recepire le istanze di questo mondo ed oggi credo si possa dire
Che avvertiamo una
Attenzione maggiore del partito verso il mondo della cooperazione dopo una fase di indifferenza quanto quando non di vera e propria ostilità
La Regione Toscana seppur dopo numerosi rinvii ha promosso nel settembre scorso la conferenza sulla cooperazione ed ha licenziato un documento conclusivo interessante
E infine durante i lavori del nostro recente congresso l'assessore venture presidente chi chi
Hanno valutato positivamente il ruolo che la cooperazione ha svolto in questi anni definendo quindi un quadro dirà relazioni positive
Determinatesi negli anni successivi alla sottoscrizione del patto per l'occupazione e l'attivazione del tavolo della concertazione
è stato per questo per noi questo un punto di svolta sia superato definitivamente la logica
Delle accordi bilaterali e si è definito il tavolo unico del confronto fra le parti sociali e la Regione il tavolo della concertazione
Ecco da queste premesse ritengo si debba partire
Per esprimere da parte nostra la valutazione su questa conferenza programmatica
Dal manifesto programmatico che oggi ci viene proposto emerge una visione di società all'interno della quale i valori della socialità
Della solidarietà della cultura della valorizzazione dell'ambiente della centralità del lavoro rappresentano i cardini portanti del processo di poter mezza azione della Toscana
Un impianto generale condivisibile ed io credo che su questo quadro la cooperazione posso debba giocare un ruolo importante
Vorrei dare un po'di dati della cooperazione toscana ma è edito per brevità di tempo mi limito solo a confermare che i dati del mille novecentottantotto
Consentono di confermare un incremento della base occupazionale degli ultimi due anni del quindici per cento
è un dato che credo importante che per quanto ci riguarda anche un dato che rappresentiamo concerto fu Fortugno
Questa tendenza
Che dai dati del campione che stiamo predisponendo c'è ulteriormente rafforzata nel novantotto nel novantanove dimostra come la cooperazione c'è una forma di impresa che cerca la quand'è nata di risolvere problemi per gli strati più deboli della popolazione e che per le sue stesse caratteristiche sociali re investe sul territorio la ricchezza che sul territorio si produce
Lega delle cooperative ha in questi anni promosso una forte integrazione fra il movimento cooperativo ha favorito la scelta di non disperdere un patrimonio produttivo che la crisi di molti settori privati faceva considerare ineluttabile
Da qui la scelta anche attraverso un'autorizzazione attenta della legge Marcora oggi in discussione anche per inadempienze del governo di sostenere tutte le iniziative tendenti a recuperare realtà produttive importanti specie nelle aree marginali della nostra regione
Vorrei particolare ricordare l'esperienza dei Cantieri Orlando delle industrie plastiche toscane di Scarperia nel Mugello uscito le zone per rendere evidente questo ragionamento
L'acquisizione della da parte della tessile di soci della stime te nel Casentino
La costituzione di una società cinquanta per cento fra cooperative di industriali locali per rilevare dal fallimento Laine che di Massa Carrara
Insomma un contributo a contenere il processo di deindustrializzazione che si è registrato in Toscana partire dalla fuoriuscita delle partecipazioni statali
Vorrei qui ricordare che sono nuove marginalità del mercato del lavoro extra comunitari donne giovani laureati
I nuovi obiettivi dell'associarsi in forma cooperativa per decidere di dare un progetto imprenditoriale guardare un progetto imprenditoriale che vada oltre alla massimizzazione del risultato di esercizio
E che c'è un interesse forte del movimento cooperativo per la gestione dei servizi di pubblica utilità
Vorrei infine confermare la vocazione mutualistica della cooperazione toscana
Ricordando la nostra stessa proposta congressuale di destinare una parte degli utili
A progetti che rivestano un'alta rilevanti rilievo sociale dimostrando come l'ottica del movimento cooperativo debba essere rivolta costantemente verso i problemi dell'intera società
Per questa ragione concludo
Io credo che vada colta positivamente la proposta di un patto per lo sviluppo e la modernizzazione della Toscana che in questa sede viene avanzata i cambiamenti economici in atto sono prorompente
Gli scenari sono drasticamente cambiate rispetto a dieci anni fa allora si avvertiva che il cambiamento stava lasciando i primi segnali oggi appare indispensabile tentare di governare il cambiamento
Naturalmente una forza politica di sinistra davanti a cambiamenti di questa portata
Nel modo e nei tempi del produrre
Di regolazione della vita sociale
Si deve porre l'interrogativo di come modificare i propri strumenti di fronte al mutamento dello scenario per perseguire gli obiettivi di equità di giustizia sociale e di rispetto delle libertà individuali che devono guida nell'azione con questa conferenza il manifesto programmatico si tenta di Docci tenta di dotare il partito di un efficace strumento di lettura dei mutamenti della società toscana
E della necessità di una sua modernizzazione con l'obiettivo di creare le condizioni di una nuova fase dello sviluppo in grado di recuperare alla Toscana competitività rispetto alle altre regioni d'Italia e d'Europa più sviluppati
La cooperazione stanche sta discutendo di come aggiornare il proprio modello mantenendo però intatte le caratteristiche della mutualità
Della solidarietà del processo democratico decisionale e intergenerazionale che hanno fatto uno strumento imprenditoriale in grado di coniugare l'efficienza e la socialità il percorso che ci attende ci sembra parallelo con punti in comune sia nella sala Nalini del contesto sia dei valori
Spero che la convergenza su questi indirizzi sì anche di buon auspicio per un risultato positivo alle prossime elezioni regionali vi ringrazio
La parola Paolo Fontanelli dunque scusa Paola dovrei fare un po'il punto della situazione perché abbiano ancora cinque interventi da scorgere che sono vittoria Franco Piero Baronti Maria Lina Marcucci Fabrizia case e poi a allora io siccome vogliamo svolgere le conclusioni allora accettabile tutti molti ritornano a casa siamo ANAS Congress tale assemblea regionale io chiederei un ulteriore sacrificio a chi parla restringendo gli interventi a cinque minuti in modo che ci possiamo prestare
Grazie
Ieri io credo che il compito principale del nostro congresso
E mi pare sia stato indicato bene dalla relazione di Bonecchi
Che ha illustrato il documento e dall'intervento di Claudio Martini
Sia quello di mandare dei messaggi alla Società Toscana
In preparazione di quello che un evento di grande importanza come quello delle prossime elezioni regionali
Io credo che il primo messaggio insieme alla condivisione delle indicazioni programmatiche che sono state avanzate
Sia quello di dire che noi andiamo alla scadenza delle elezioni regionali
Con grande tranquillità e con grande fiducia
Io credo che questa tranquillità e questa fiducia
Ci venga dall'esperienza di questi anni
Dalla forza dei fatti di governo che abbiamo realizzato
E anche da quella capacità di indicare una strada di continuità e di innovazione
Che nel documento e nell'intervento di Claudio Martini abbiamo qui ascolta
Andiamo quindi con grande serenità e con grande tranquillità
Uno schieramento che ha scelto il candidato qui in Toscana
Che ha scelto nelle proprie energie delle proprie forze nel cuore la propria esperienza di governo non da altre parti come accade ai nostri avversari
Ma andiamo anche con grande tranquillità
E questo messaggio vogliamo darlo tanto più se guardiamo anche alle vicende che avvengono purtroppo io dico su scala nazionale
Noi possiamo sostenere con forza in questo messaggio che è fatto di programmi di contenuti
Anche ciò che ha rappresentato la nostra esperienza di governo in termini di stabilità di governabilità
Di efficacia di rappresentare gli interessi dei cittadini in una costante azione di governo
Perché anche questo è un elemento importante delle programma non è altro dal programma dalla proposta che noi avanziamo e facciamo ai cittadini toscani
Proprio perché se oggi noi avvertiamo che nella nostra Toscana il ruolo della Regione
Nell'amministrazione regionale
è un ruolo che in questi anni è cresciuto
E oggi fortemente riconosciuto
è un ruolo che ha pensato in maniera molto marcata nei processi di sviluppo del nostro territorio regionale
Questo è frutto certamente di una corretta impostazione programmatica
Di una forte alleanza politica
Ma è frutto anche di battaglie importanti come quella che ha fatto della Toscana
Della nostra Regione una realtà capace di svolgere un ruolo di punta nella battaglia federalista in Italia
Che è quella che ha fatto della stabilità e del Governo da un punto fermo dell'azione di ogni giorno
Questa è una rivendicazione che non è certamente solo nostrano Necci certamente solo dei Democratici di sinistra
Io dico una rivendicazione che deve essere di tutto lo schieramento di Toscana democratica e quindi dell'Ulivo Toscana democratica per noi rappresentò l'anticipazione dell'Ulivo un anno prima
Dirlo oggi non è un fatto di poco colto nel momento in cui noi assistiamo a vicende su scala nazionale che purtroppo hanno anche il segno
Hanno anche il segno di impulsi autodistruttivi anche in parti dell'Ulivo
Il fatto che oggi noi attraversiamo una fase così difficile
Che viene proprio a mettere in crisi questi capisaldi
Certamente più difficili sulla scena nazionale più difficile a fronte di un processo di riforma del sistema politico istituzionale che è rimasto a metà strada che non è andato avanti
Che non ha saputo grazie
Italiani Espresso nel novantacinque e nel novantasei
Sulla base dell'idea che occorreva mandare avanti il processo di riforma verso una democrazia dell'alternanza e che oggi sono deluse
Rispetto al ritorno di meccanismi politici che vedono il protagonismo dei condizionamenti del moltiplicarsi dei partiti dei piccoli giochi delicati che erano propri di un'altra epoca di un'altra fase
Ecco perché oggi allora rivendicare questo ciò che siamo stati e ciò che nei nostri obiettivi
E ciò che deve essere perdo forza di un'alleanza che si costruisce sul programma
Anche qui da noi dove veniamo da un'esperienza positiva
Occorre che le forze che si riconoscono nell'Ulivo che si riconosce si riconoscono nel centrosinistra siano chiare e ferme su queste quindi esprimano
Con decisione la volontà di mandare avanti un processo di riforma che nel sistema maggioritario oggi che abbiamo anche l'elezione diretta del presidente della Regione oggi che potevo fare con il nuovo statuto leggi elettorali di carattere regionale
Di esprimere e raccogliere quella volontà di riforma in modo positivo perché è su questo badate
Che i fenomeni di sfiducia di assenteismo di caduta di credibilità che non abbiamo conosciuto in questi anni si sono realizzati non su altro
Non possiamo sentire elezione di chi ci dice ma cresce l'astensionismo perché perché cresce perché dal novantacinque novantasei ad oggi questo è caduto
Perché quella domanda di rinnovamento e di cambiamento che era rappresentata allora da un lato e processi di moralizzazione
E dall'altro dall'esigenza di riforma del sistema politico in parte oggi è stata come dire tradito o delusa nelle sue aspettative
Questa è una parte importante del nostro programma noi possiamo rivendicarla chiaramente a partire dall'esperienza di questi anni da ciò che abbiamo fatto è realizzato nella nostra regione io credo che dal punto di vista programmatico mentre concordo
Con gli elementi che sono stati indicati due putti vorrei sottolineare la questione del rapporto fra la Regione in una fase in cui si andrà nuovo statuto regionale e la realtà delle autonomie locali
In Toscana c'è stato un processo positivo certamente più avanzato rispetto ad altre regioni
Tra l'altro è qui che abbiamo realizzato unici oggi in Italia l'esperienza del consiglio regionale delle Autonomie
Con i suoi limiti
Limiti che badate bene solo da tutte le parti io credo che anche i Comuni
La realtà delle autonomie locali deve riflettere su questo perché anche noi non abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare per valorizzare al meglio questi strumenti
Queste novità
Oggi il fatto che avremo al centro la riscrittura la scrittura del nuovo statuto regionale questo tema e per noi è molto forte molto importante
Ed è un elemento decisivo nel dialogo fra l'istituzione regionale e la realtà del Governo locale
In questo senso credo noi dobbiamo impegnarci seriamente credo che il dell'impianto programmatico questi riferimenti debole se Fo debbono essere molto forti così molto come molto forte deve essere il nostro lavoro in questa in questa direzione in ultimo sulle questioni dello sviluppo
Io condivido l'impostazione che è stata data
Diceva Claudio la Toscana le toscane
La crescita il patto
Sono elementi fondamentali in una visione integrata di sistemi locali che competono e competeranno sempre di più in un mercato aperto
Quindi la necessità di fare sistema è importante la necessità di rifuggire combattere contro ogni atteggiamento di tipo localistico municipale va portata avanti
Questo è il modo di comportarsi della destra dal nove il localismo più deteriore è purtroppo il modo con cui anche con con grandi contraddizioni politiche si muovono i nostri avversari
Noi quando ci siamo caduti lo abbiamo pagato amaramente
Ci sono esperienze di governo nella nostra regione che il sono finite politicamente male proprio perché si è pensato di risolvere i problemi del rivendicazionismo localistico
E non nella capacità di interpretare i bisogni le esigenze di innovazione la necessità di contare sulle proprie forze per creare nuove dinamiche di sviluppo quando si fa così si perde
Ecco perché il fare sistema
Un'esigenza che io credo fondamentale in questo ragionamento quindi rinnovazione le modernizzazione e la necessità di portare avanti l'impegno sviluppato in questi anni sull'ammodernamento infrastrutturale lo sviluppo sostenibile
Questioni che lo riprendo mi soffermo solo su un punto che ritengo importante
Che è un'opportunità
Io credo di grande rilievo nelle possibilità di rendere più forte e moderno e competitivo il nostro sistema economico
Noi si giocherà nei prossimi mesi nei prossimi anni
Una partita di grande rilievo perché è quella legata alla
Liberalizzazione
Le grandi servizi pubblici
E contestualmente l'organizzazione delle aziende e ha processi di apertura ai privati
Si tratta di una realtà che supererà quindi una situazione di monopolio di fatto che è esistita ed esiste tuttora
In grande parte
Che sul piano della realtà economica toscana ha un rilievo davvero eccezionale
è una grossa partita perché già oggi prevediamo di fronte ad alcune iniziative importanti di privatizzazione io penso presente Dario porto di Pisa
Ma anche ai primi accenni di apertura ai privati le aziende pubbliche noi ci troviamo di fronte interlocutori che sono gruppi internazionali
Che sono grandi gruppi italiani
Che essi presentano una certa difficoltà della realtà economica produttiva imprenditoriale Toscana misurarsi con queste dimensioni
Io credo che sia un tema che dobbiamo affrontare dobbiamo affrontarlo noi dobbiamo affrontare dello devono affrontare il sistema dell'impresa lo devono affrontare le organizzazioni dei lavoratori
Perché su questo punto che è parte rilevante grande dell'economia toscana
Dei consumi delle famiglie toscane
Della credibilità dell'innovazione le capacità di innovazione del sistema pubblico nella nostra regione io credo che su questo dovremmo avere una grande forza di innovazione di iniziativa
Perché qui si giocherà molto e dobbiamo chiamare quindi a confronto
Le altre forze le grandi associazioni il sistema dell'impresa le organizzazioni dei lavoratori per riflettere insieme su questa partita
Il disegno di legge in parlamento sta camminando la liberalizzazione dei servizi diventerà realtà troppo
Gli anni non saranno tanti quelli disponibili o noi saremo in grado di fare di questo elemento un'opportunità in grado di accrescere lo sviluppo della nostra regione
O può essere questo un elemento che può diventare un'occasione perduta io credo che per noi e nel confronto con le altre realtà economiche sociali sia questo un tema di grande rilievo che è bene
Segnalarle tenendo ben presente nel lavoro
Del Complesso istituzionale Regione province e comuni della nostra realtà concludo anch'io
Apprezzando molto le indicazioni che ha dato Claudio Martini ma soprattutto la priorità delle priorità che ci indicava la fine del suo intervento
Quella dei giovani
La necessità di mandare messaggi forti convincenti alle giovani generazioni
A partire dalle tematiche dello sviluppo e della formazione
Dalla necessità di fare della cultura della formazione uno strumento di crescita delle risorse umane fondamentali per noi a partire dai processi di ammodernamento anche in termini di servizi per i giovani ristretti delle nostre università
Così come la necessità di lavorare sulla creazione di nuove opportunità occupazionali quelli che vengono chiamati i nuovi bacini di impiego che sono un'altra faccia importante del nostro sviluppo
Beni culturali
Ambiente
Sono grandi elementi che possono dare spazio innovazione bisogna guardare a queste opportunità in termini anche di imprenditorialità nuove di aperture alle disponibilità e alla ricerca dei giovani in queste direzioni ma in questo senso bisogna riuscire a mandare messaggi convincenti perché quello delle giovani generazioni è un tema fondamentale per il futuro
Della nostra Toscana in termini economici e sociali beh è un tema importante anche per il futuro della sinistra della Sinistra democratica e delle prospettive dell'Ulivo nella nostra regione
L'Italia Franco presidente dell'Istituto Gramsci toscano vorrei annunciarvi che non sarà presente il compagno Minniti perché impegnato e romanziere evidente l'impegno di governo
Ma io volevo sottolineare un elemento di positività del lavoro perché ha portato all'elaborazione di questo manifesto programmatico che riguarda non solo i contenuti ma anche il metodo è stato promosso un lavoro collegiale che coinvolto molte figure di ricercatori gli studiosi di Esperti che insieme agli amministratori hanno costituito uno importante laboratorio
Al quale io credo bisognerà dare continuità se riusciremo a dare continuità questo laboratorio che ha prodotto questo lavoro credo che avremo fatto un grande passo avanti
E di fronte allo spettacolo della politica nazionale di questi giorni
Mi sembra che fermarsi a parlare di programmi come stasera si sta facendo di progetti di società di analisi che ci aiutino a capire come questo Paese sia profondamente cambiato
E come con esso stia cambiando una regione importante come la Toscana costituisca davvero una ventata d'aria fresca un modello di comportamento politico responsabile che si prende cura dell'interesse generale
Come sa chi l'ha fatto finora continua a farlo deve essere piuttosto impegnativo governare una Regione come la Toscana una regione dall'identità complessa
Molto segnata dalla storia da una straordinaria ricchezza culturale di beni artistici ambientali ma anche da una rilevante storia industriale e produttiva in diversi settori
Mi piace richiamare un passaggio della del documento del manifesto perché vi coglie il senso di tutto il Progetto è un passaggio in cui si insiste
Sul nesso stretto fra sviluppo economico sviluppo tecnologico mondializzazione dei mercati e un nuovo livello di civilizzazione della Società Toscana
Un più radicale il senso civico che si fonda sulla consapevolezza che le conquiste tecnologiche e trasformazioni economiche la modernizzazione necessaria
Devono andare insieme con la coesione sociale con l'allargamento della cittadinanza con la crescita in autorevolezza delle istituzioni collettive io credo che qui con sia tutto il messaggio è stato già rilevato del lavoro politico e amministrativo che la sinistra dovrà compiere in Toscana
E quindi il senso di come modernizzare senza mortificare storia e identità quell'identità complessa per l'appunto della quale non c'è dubbio la cultura è un tratto importante certo quando si parla di cultura bisogna sapere che si indicano sue dimensioni molto diverse
Cultura sono i beni culturali e l'arte e questa pone determinati problemi di conservazione di valorizzazione di rapporti con alcune attività che costituiscono una parte importante dell'economia della regione
Ma cultura sono anche le istituzioni deputate a preservare la memoria che contengono archivi biblioteche documenti
Sono le fondazioni di istituti storici di cui la Toscana è ricchissima cultura e la produzione culturale che promuovono le università gli istituti di ricerca le riviste che ancora esistono le case editrici
Cultura è ancora spettacolo produzione teatrale cinematografica e tutto quanto e creatività e sperimentazione
Ognuno di questi settori a problemi specifici che sono difficilmente scambiabili con gli altri
C'è però una dimensione
Che vale per tutti ed è quello ed è questa che possono sostenersi a vicenda creando un circolo virtuoso
Il problema di tutti i governi ad ogni livello a oggi è stato già accennato più volte e anche questo ineludibile eccome sostenere gli investimenti in beni in materiali e in capitale umano
Cioè nella ricerca e nella formazione
Non deve essere retorica questa nostra affermazione che anche stasera abbiamo sentito più volte dobbiamo essere convinti che non siamo che una formazione non adeguata e non aggiornata in questa nostra epoca di mutamenti vertiginosi nei saperi
Può diventare il vero strumento di esclusione sociale o di espulsione da fette consistenti del mercato del lavoro
Questo secolo ci consegna e consegna al futuro un patrimonio enorme di sapere ma si tratta di saperi che mutano continuamente e che richiedono una formazione continua
E allora a scuola e università sono davvero i luoghi strategici per il futuro dei giovani e del Paese
Investire di più nella ricerca è un grande problema nazionale e non riguarda solo la Regione
Però non deve essere trascurabile il fatto che in Toscana esistano università prestigiose
Centri di eccellenza come la Scuola Normale Superiore la Scuola Sant'Anna e altri
Per non parlare dell'Istituto Europeo che raccoglie alcuni dei migliori cervelli a livello europeo e mondiale nel campo dell'economia del diritto delle scienze politiche sociali e lì si forma una buona parte della classe dirigente europea
Vi sono altri centri di ricerca legati all'università soprattutto a Firenze ma anche a Pisa istituzioni di carattere scientifico di livello internazionale che vanno valorizzate e sostenute
Bisogna mantenere e incrementare la qualità degli studi e della ricerca vederne le applicazioni dove è possibile per esempio la Spoon una sfera importante di applicazione il restauro a Firenze e in in Tosca
Vorrei ricordare qui brevemente mi avvio a concludere che
Per le istituzioni culturali la Regione Toscana ha compiuto un atto di vera saggezza istituzionale
Varando la legge dodici che prevede una tabella regionale di istituti culturali è un provvedimento equilibrato che riconosce la produzione culturale delle singole istituzioni rispettandone l'autonomia e fondata su un rapporto su fonda il rapporto su uno scambio trasparente e vantaggioso per entrambi e cioè da un lato produzione culturale circolazione delle idee diffusione della cultura formazione e servizi
Secondo progetti che vengono elaborati autonomamente e dall'altro in cambio regole e sostegno
Questa sinergia fra pubblico e privato per la cultura e necessaria ed è necessaria per la sua stessa essenza perché la cultura è un diritto è stato già ricordato da Claudio Martini è una risorsa umana e civile e nello stesso tempo la sua valorizzazione non ne realizzata dal mercato in maniera autonoma e allora c'è bisogno che l'azione pubblica svolga un'azione di stimolo e di promozione
Sappiamo che le risorse private che possono affluire in questo settore devono avere l'interesse pubblico come presupposto
E allora bisogna riempire l'espressione cultura come risorsa di un senso più pregnante e più proprio e mettere in atto strategie diverse da quelle richieste da una concezione della cultura Comi rendita che è stata prevalente per molti per molti anni nei decenni scorsi
E la cultura come rendita vede un ruolo passivo di mero consumo legato al turismo di massa
E invece bisogna cambiare strategia politica bisogna investire sui centri di eccellenza sui centri di ricerca universitari sulle fondazioni creare sinergie con i centri internazionali
Bisogna inventarsi politiche che riescano a creare un'interazione tra cultura e sviluppo fra memoria conservazione e produzione di una nuova cultura di ricerca di formazione di occupazione e di creazione di nuove risorse grazie
Allora la parola Maria Lina Marcucci il vicepresidente della Giunta regionale
Vorrei nell'occasione con questa pausa ringraziare Massimiliano Di in Bellini e il segretario della Sinistra giovanile che ha ritirato il suo intervento interverrà nel dibattito congressuale
E ringrazio anche la Sinistra giovanile che ha partecipato all'elaborazione di questa programmati ne discutiamo attraverso un suo documento che si può a reperire
In segreteria
Grazie nella ringrazierò
Tutti voi di averne voluto accreditare almeno invitata
E la ragione per la quale io non vengo ringraziata
Per aver rinunciato all'intervennero in più ritirato l'intervento è perché questa è una delle rare occasioni che mi verrà data da qui alla fine della Lilt allora la legislatura
Per ringraziare tutti quanti nelle istituzioni i compagni che vivono in tutti i comuni della Toscana i sindaci il partito ovunque esso sia rappresentato per ciò che mi ha dato di sostegno in questi cinque anni ma anche per ciò che mi ha dato intermedi patrimonio mio che andando via
Nella primavera mi porterò a causa ed è per questo che intervenendo faccio qualche piccolissima nota biografica
Proprio per dirvi quanto questi cinque anni siano stati importanti per me quanto Rispetto demmo e dovrà nel corso prossimo della mia vita a tutti voi che ho avuto la possibilità di incontrare
E spero questa è la ragione per cui neanche ho provato a chiedere se potevo rimanere Manzi con determinazione ho detto a chiunque con simpatia mi chiedeva cosa volevo fare che non sarei non mi sarei non sarei tornata qui per qualche anno
è proprio il rispetto profondo che ho per voi ma anche il segnale che voglio dare a tutti quelli che come me vivono non me la politica non dei partiti nome la miti militanza quotidiana
Ma svolgendo altre attività
Ma che con grande lealtà sono pronti a mettersi in gioco che si mettano finalmente in gioco perché non essere partecipi perché si fanno altre cose non vuol dire essere disinteressati non vuol dire non essere leali leali fino in fondo questa benedetta
Società civile questa un messaggio che io passo a tutti voi perché incoraggiate ma davvero incoraggiate espropriate
Claudio Martini a fare Opera
Di continuità nei confronti di chi ti in questo senso questa società civile è una società che qualche volta specialmente di RAI forse solamente le la destra
Ha partecipato avendo degli egoismi avendo degli egocentrismo
Ma questa società civile che partecipa e che ha partecipato e spero continuerà a partecipare nella sinistra in particolare nella sinistra da una partecipazione che Pomponio che può a volte produrre dei buoni risultati può a volte forse deludere coloro che chiama
Però sicuramente è una partecipazione leale disinteressata e che è una partecipazione che vuole dare ma che è pronta a ricevere è un messaggio che vi passo non non ha non ha niente di di
Non c'è niente dietro di me se non semplicemente la voglia di dire vedo anche tanti giovani quanto sia importante che voi stessi dalle sedi dei partiti
Dalle vostre riunioni tante se ne faranno di qui alla fine della legislatura è all'inizio della campagna elettorale
Non di ricchi odiate su voi stessi è vero spesso e volentieri la società civile ha dato prova di sedersi su una sedia e ha dato prova di attaccarsi a quella sedia come più di chi ha fatto della politica la propria vita
Ma è vero anche che apprendo se c'è la possibilità di intercettare invece lista la vostra capacità nel cogliere l'opportunità di coloro che sono pronti a partecipare con la loro cultura
Con il loro sapere che viene dalla vita vissuta
E anche ad ascoltare io in questi cinque anni
Ho ascoltato tanto i più diversi e non c'è uno solo di coloro che ha incontrato da cui potrei dire di non aver avuto niente
Da tutti ho avuto qualcosa
Ecco io penso Claudio che questo sia un patrimonio non so come accadde che il presidente Chiti Sacconi partito di allora
Nella coalizione decise di coinvolgere probabilmente andava un po'più di moda di oggi no coinvolgere chi viveva nella nella società cosiddetta tra io spero che il coraggio dimostrato allora abbia prodotto qualche risultato
E che questi risultati mirano a voi la forza di continuare in questo percorso indipendentemente dai simboli indipendentemente dagli ulivi indipendentemente da diva
Perché io vi assicuro che nonostante lo spettacolo penoso e pietoso
Che in questi giorni proprio in questi ultimi giorni ma anche in passato ma in questi ultimi giorni con un'evidenza che mi fa pensare alla volontà di suicidio
Il centro sinistra sta dimostrando ovunque dei grandi mezzi di comunicazione ma voi pensate alle ultime due trasmissioni di Porta a Porta e quella di pochi giorni fa dove erano tutti lì schierati
All'interno della quale sono state dette anche delle cose sacrosante ed intelligenti ma il contesto che siamo riusciti a creare anche alle cose più intelligenti sta distruggendo la nostra capacità di trasmettere valori e questo purtroppo è un fatto sul quale noi non riusciremo a costruire niente l'altra trasmissione quella di se non sbaglio ieri sera ho ieri l'altro sera sulle stragi dove delle cose di straordinaria importanza che la sinistra da trasmette che ha dato
Di cui ha da far partecipe le nuove generazioni trasmesse in quel modo in quel modo non fanno altro che scatenare la violenza nel migliore dei casi contro la partecipazione questo è il problema e non è assenteismo e non partecipazione l'assenteismo ragazzi è un'altra cosa appartiene a un altro mondo è la non partecipazione questo lo dico perché la questa parola l'assenteismo è un fatto voluto è un fatto di indifferenza nei confronti di qualche cosa la non partecipazione al voto è una scelta precisa
Che molti fanno nell'allora lealtà più totale non riuscendo sia riconoscere più né nell'uno né nell'altro
Io come in questi anni ho detto e ho passato le mie cose nel bene e nel male a tutti coloro con cui ho avuto l'opportunità di lavorare anche oggi non ha rinunciato perché quello che mi veniva dal cuore volevo dirlo anche a voi
E ciò che
Vorrei trasmettervi andandomene a voi agli altri è la grande passione che mi anima è la grande voglia che il mille persone io trovo di partecipare e quindi la mia richiesta
Non chiudete le porte alla partecipazione perché la partecipazione è davvero la forza della sinistra e la vostra capacità grazie appresso
Piero Baronti segretario decennale di Legambiente
Allora io ho letto il il documento che è stato presentato oggi la Toscana cambia cambiamola assieme
Ho visto che in in questo documento la questione ambientale viene
Individuata come una delle questioni prioritarie
Quindi il tema della sostenibilità e delle e della contabilità ambientale
Questo tema viene appunto introdotto nelle politiche di settore
Cioè in tutte le politiche di settore e non solo quelle strettamente collegate con la tutela dell'ambiente mi riferisco al agli assessorati all'ambiente
E questo questo è quello che noi come Legambiente andiamo dicendo da tempo
La politica di tutela ambientale non non può e non deve essere considerata una politica di settore
Ma deve essere considerata a tutti gli effetti una politica di ampio amplissimo respiro una politica che deve riguardare
Tutti i settori della pianificazione economica mi sembra che leggendo
Questo documento ci siano delli incoraggiamenti forti che in futuro andremo in questa direzione e allora che cosa dire oggi come associazione ambientalista
Che queste cose le abbiamo fin qui sempre sostenute che siamo pronti a dare il nostro contributo
Noi riteniamo però che sia necessario passare subito
Nel caso della della regione
Con la prossima legislatura nel caso del degli enti locali delle Province e dei Comuni passare subito dalle enunciazioni di principio dalle parole ai fatti e cominciare a lavorare sul territorio
Qualcosa in questo senso è già partito con il piano regionale di sviluppo e con elementi forti introdotti in alcune aree del territorio regionale di sostenibilità ambientale parlo delle Agende ventuno
Quindi cominciare a lavorare sul territorio
Attraverso tutti i soggetti che possono essere coinvolti mi riferisco non solo alle associazioni ambientaliste ma le associazioni del terzo settore in generale mi riferisco alle categorie economiche al mondo sindacale agli enti locali stessi c'è lavorare per la realizzazione a livello locale di ascende ventuno questo in linea con quanto oggi esprime l'unione europea in linea con quanto è scritto
Ben presente nei contenuti dell'Agenda due mila due mila sei cioè i nuovi fondi strutturali dell'Obiettivo due c'è la possibilità di di un cambiamento di una svolta della politica ambientale
E noi diciamo che in questo cambiamento in questa attenzione maggiore alle politiche ambientali
Un'attenzione particolare la dobbiamo riservare alla innovazione tecnologica in cambio in campo ambientale
Al problema della della trasformazione delle merci da da settori inquinanti incompatibili con il territorio a settori compatibili con il territorio avere un'attenzione particolare per le per le are industriali della regione le aree degradate dare piena attuazione alla legge regionale sulle bonifiche
Passare nelle aree industriali ha proceduto process siti trasformazione e in determinati casi di annullamento di quelli che sono i processi inquinanti presenti questo ripeto avendo un'attenzione particolare alla alle nuove tecnologie che si possono adottare in campo ambientale di cui poi abbiamo più vicino un'esperienza presente e appunto
Ecco lavoro organizzato da Legambiente qui alla Fortezza da Basso in Toscana c'è
Una zoo una Toscana
Meno bella che è quella che ho appena descritto delle aree industriali delle armi cara date anche se una toscana che ha prodotto molto in termini di ricchezza
E c'è una Toscana più bella che è quella del territorio rurale dei boschi delle aree protette
Al cui noi riserviamo un'altra particolare attenzione perché di quella toscana che è rappresentata in modo particolare dalla
Dalle Province la Toscana del Sud delle province di Arezzo di Siena di Grosseto lì in quella toscana
Si possono prevedere altri modelli di sviluppo insostenibile e mi riferisco in questo caso a quanto di positivo è stato introdotto
Adesso con il nuovo Piano regionale
Di sviluppo agricolo recentemente approvato dal consiglio regionale sul quale noi abbiamo dato un giudizio essenzialmente positivo perché
Questo piano regionale di sviluppo agricolo individua un modello toscano punta a promuovere e a valorizzare quella che è l'agricoltura molti funzionale a valorizzare il paesaggio agrario toscano quelli tutto quello che ci sta dentro
Dai prodotti tipici alla all'agricoltura biologica eccetera eccetera
Punta appunto a a far avere un ruolo importante alla piccola e media impresa agricola in alternativa all'agricoltura industriale in conclusione dico che per fare tutto questo c'è bisogno di di ragionare e di costruire di costruire in termini di politiche di proposta le associazioni ambientaliste
E penso di poter dire Legambiente in particolare sono state voglio dire capaci in questi anni ne saranno anche in futuro di fare tutte quelle azioni lì
Di protesta e di denuncia tutte le volte che sarà necessario ma alcune di queste associazioni Legambiente compresa
Sono state sempre capaci di
Di fare anche proposte in termini costruttivi ed è quello che dobbiamo fare sempre di più in futuro noi come associazione ambientalista siamo pronti a fare la nostra parte
Allora io vorrei
Ringraziare
Professor Barucci che avvenuto ma non per non ha rinunciato all'intervento e anche Massimo Fabrizio Caselli che rinuncia all'intervento perizia intervenire nella discussione congressuale
Quindi abbiamo finito gli interventi e no quindi la parola per le conclusioni di questa parte di questa giornata a Agostino a Praga il segretario regionale dei DS
Io sarò sarò molto rapido perché molti di voi
Domattina dovranno dovranno invece sopportarmi un po'più a lungo e naturalmente
Ripeterò molte delle cose che sono state dette questa prima giornata voglio però comunque prendere la parola
Per ringraziare innanzitutto quanti del mondo dell'impresa della cultura dell'associazionismo hanno risposto al nostro appello
Un appello a discutere dei programmi ad interpretare le trasformazioni i cambiamenti di questa nostra Regione
Un appello a riportare la politica con i piedi in terra vorrei dire proprio così
Così così come veniva sostenuto appunto da chi ricordava che in questi giorni siamo in mezzo ad una tempesta politica
Siamo in mezzo a gravi difficoltà intorno al governo del paese intorno al suo progetto alla spinta che venne nel mille novecentonovantasei da parte degli elettori
Io credo che non si debba neppure questi momenti perde il rapporto con la realtà
Rapporto con il mondo del lavoro con il mondo dell'impresa non solo con i militanti dei partiti che come sapete si sono ridotti ma con quelle forze vive che esistono che ci sono e che guardano anche con attenzione a ciò che le forze politiche propongono ma se potessi
Rapidamente
Rappresentare questo nostro impegno e questo nostro lavoro che è cominciato quasi due anni fa
Direi che non abbiamo cercato di riposizionare la sinistra riformista in Toscana
Cioè abbiamo cercato di non perdere il meglio della nostra tradizione
Nella tradizione che viene dal Partito comunista italiano ma che in questa Regione Vieri anche dal socialismo liberale da un cattolicesimo democratico attivo vivace
E abbiamo cercato di riposizionarli appunto dentro le grandi trasformazioni quelle che modificano le basi sociali della nostra stessa Regione quelle che cambiano il mondo del lavoro
Quelle che modifiche hanno i rapporti interpersonali le relazioni internazionali grazie anche agli straordinari stravolgimenti e sconvolgimenti
Della rivoluzione informatica e telematica insomma tutte quelle cose che in accadono ogni giorno intorno a noi e che la politica non poche volte ignora tardando se discutere di altro
L'abbiamo provata fare questo percorso continueremo perché non si esaurirà neppure con il congresso di domani
E abbiamo lanciato un messaggio non so se saremo capaci di farlo arrivare in profondità nella società toscana perché poi queste la vera difficoltà
Ma vorremmo che fosse raccolto che fosse racconto soprattutto da quanti sentono che nella loro professione siano essi operai imprenditori artigiani
Operatore della cultura avere un punto di riferimento avere un obiettivo comune
Avere un progetto si direbbe intorno al quale lavorarle sentirsi coinvolti è parte fondamentale ed importante della propria vita della propria attività noi vogliamo rappresentare questo nella regione Toscana
Siamo ancora una grande forza con un notevole consenso
Stiamo cercando di rinnovare ac di immettere nuove forse fresche nuove idee grammo in qualche modo sfidando noi stessi a raccogliere la sfida che ci viene offerta dalle trasformazioni
Ecco questo è il senso politico più profondo di quest'impegno che a quel volto decine e decine di persone di operatori
I ricercatori di compagni di istituzioni gli amministratori un impegno che è stato difficile tenere insieme
Perché è molto più facile affidare la stesura di un programma
Ad un comunicatore ad un solo personaggio magari ad un esponente della cultura però quel programma non vive se non è condiviso e costruito insieme a tanti anni la forza della sinistra in questa regione è stata di avere una diffusa
Forte
Radicate classe dirigente
Classe dirigente che parte scelto dalla Regione ma che arriva fin nel più piccolo comune della nostra della nostra realtà e perché questa Regione si muova come diceva bene Claudio Martini all'unisono si muova
Raccogliendo tutte le potenzialità dei vari territori delle toscane della Toscana c'è bisogno che ci sia un filo che unifica questa classe dirigente e la porta ad operare sugli stessi obiettivi la spinge verso gli stessi traguardi
Ecco noi abbiamo provato a fare il più classico dei lavori di un partito e cioè restituire una dimensione collettiva al lavoro intorno al Progetto
Noi crediamo ne siamo convinti che la politica di oggi ha bisogno dei leader di grandi personalità di uomini capaci lo dirò domani nella mia relazione ma abbiamo anche la consapevolezza che se non è questo tutto questo accompagnato anche da tante energie
Se non è accompagnato dalla passione politica se non è accompagnato dalla chiarezza degli obiettivi tutto questo rischia comunque di andare disperso di non essere sufficiente a sfidare sia confrontarci con con la competizione internazionale e con le sfide del futuro io ringrazio quelli che hanno partecipato a questo nostro incontro vi ringrazio e spero una parte di questi di tornare anche a trovarli perché questa nostra iniziativa è stata costruita anche attraverso la fatica del lavoro la fatica di andare in decine e decine di aziende di piccole di grandi imprese di associazioni di cooperative a parlare
Con i titolari a parlare con i lavoratori
L'incontro nelle università con gli operatori della cultura del mondo del terzo settore
Laddove si segue molte volte la sofferenza incontrando appunto chi soffre di più debole di questa Regione ecco credo che sia una diciamo una modalità anche istruttiva
Per ricostruire quella Rete e quel partito di cui la Toscana ha bisogno ma di cui anche noi abbiamo bisogno che la Toscana sappia apprezzare vi ringrazio vi rimando domattina