Rassegna stampa di economia

Lei quattordici e quarantasette minuti questa è radio radicale con questo servizio sul Giubileo si chiude il nostro notiziario pomeridiano ora la parola Benedetto Della Vedova per il supplemento a stampa e regime dedicato ai temi dell'economia
Buongiorno a tutti i lunedì tre gennaio due mila stampa e regime la rassegna stampa radio radicale il consueto appuntamento da lunedì pomeriggio dedicato ai temi dell'economia e della finanza bocca economia oggi sui giornali non ci occuperemo di una delle tante ricorrenze dei tanti festeggiamenti di questi giorni la ricorrenza è quella del primo anno
Delle euro che ricordiamolo
Ha visto la luce come Moletta anche se non ancora come moneta circolante ha visto la luce
All'inizio del mille novecento novantanove oltre a questo ci occuperemo di FIAT Repubblica oggi lancia in prima pagina un'inchiesta più puntate oggi c'era prima
Rampini e Tropea come sarà il due mila in casa della FIAT e poi ci occuperemo
Dal mondo di alcuni ritratti di alcuni ritratti dei protagonisti
Nell'ambito dell'economia e della finanza
Del mille novecentonovantanove protagonisti italiani ma cominciamo quindi con lei euro con menti che prendiamo dalla stampa e dal sole ventiquattro nelle l'euro è debole l'euro forte vediamo cosa ne pensa Alfredo recano attesi oltre la lira euro compie un anno e il bilancio è positivo questo il titolo e quindi Re Caratese
Non ha mezze misure oggi tre gennaio l'euro compie il suo primo anno di vita ma ci sono ma non ci sono celebrazioni anzi tutti quanti hanno ricordato la ricorrenza
Lo hanno fatto con un velo di tristezza forse di delusione l'unico aspetto su quale l'euro è stato giudicato infatti è il cane e il suo cambio con il dollaro rispetto al quale la moneta europea ha perso nel suo primo anno di vita circa un sesto del valore che aveva la nascita da qui un giudizio non negativo o almeno tiepido nel valutare alla prova dei fatti una moneta sulla quale erano stati appuntate tante speranze comprese quelle impropria di una qualche le varici europea sugli Stati Uniti sulla loro i perdita di iniziate economia e sul loro muscoloso biglietto verde ma il successo di una moneta non si misura nella sua capacità di battere altre monete sul piano del cambio e tanto meno quando si tratta dalla moneta di un insieme di Paesi che nel loro complesso costituiscono la prima o la seconda poi Enzo economica dipende da come la si misura dell'intero mondo il cambio non ha rilevanza intanto perché è un rapporto di conversione in un'altra moneta la quale in nessun caso può costituire un parametro assoluto dal momento che Bo apprezzassero deprezzare se per un'infinità di motivi suoi propri non ha rilevanza inoltre perché la sua incidenza sul sistema economico nel suo complesso è molto ridotta proprio perché questo sistema e grande ed auto consistente l'interscambio con i Paesi esterni all'aula del all'area dell'euro quello sul quale il cambio può avere una qualche incidenza e poca cosa rispetto al PIL
Non è forse vero che il dollaro è stato la moneta dominante anche negli anni e ce ne sono stati tanti nei quali rispetto al marco allo yen e persino alla lira stranamente debole si chiede recano attesi e più avanti per quanto riguarda la le funzioni alle quali una un'età deve assolvere non sembra proprio che si possa parlare di un bilancio negativo o soltanto deludente si può aggiungere poi che l'euro sembra svolgere bene anche la funzione strumentale di accelerare il processo di integrazione economica e finanziaria
Quello di sollecitare la razionalizzazione dei sistemi economici e finanziari la moneta unica ha impresso un forte impulso sia alle fusioni e dalle alleanze transnazionali all'interno dell'area sia nel settore pubblico alle riforme volte a consolidare il riequilibrio di i conti a ridurre il ruolo degli Stati nelle economie le notizie su questi effetti dell'unione monetaria hanno assunto un ritmo incalzante paragonabile e non certo a caso solo a quello che lo stesso genere di notizia negli Stati Uniti basterà citare per quel che ci riguarda il caso
Unicredito e BB di quantomai senza il pungolo dalla moneta unica avrebbero immaginato di fondersi due grande banche di Paesi
Con sistemi bancari fino a pochi anni fa parcellizzati localistici e dove tu polisti Cima e nel settore pubblico quando mai un governo tedesco avrebbe potuto proporre un forte incentivazione fiscale allo smobilizzo delle partecipazioni bancarie nei grandi gruppi indù le ali così sciogliendo nel blocco proprietario e in molti casi la contendibilità a ben vedere i problemi dell'euro sono quell'istituzione ali imprevedibile previsti e la moneta unica di undici Paesi retti da undici diversi governi e gestito da una banca centrale nella quale le decisioni devono essere prese da un organo di diciassette persone nella quotidianità dei cittadini ancora non esiste e non esisterà ancora per due anni
Ma qui il discorso si porta si sposta su piani diversi a quello strettamente monetarie semmai c'è da osservare che proprio l'efficienza e la funzionalità e la nuova l'ho letta possono concorrere ad accelerare il processo di integrazione altro che bilancio negativo così quindi Alfredo le caratteristiche tracce un bilancio assolutamente positivo del primo anno di vita
Delle euro
Gianfranco Fabi e siamo passati sul Sole ventiquattro Ore che oggi lunedì tre gennaio due mila al acclude al giornale che ricordiamo non nella sua veste da lunedì il passo di un settimanale accludo un dossier proprio dedicato al compleanno della moneta soffrire per loro valeva la pena il primo bilancio sembra dar ragione agli scettici ma superando l'apparenza del giudizio si rovescia quindi sostanzialmente anche solo ventiquattro ore promuove le euro dopo questo primo anno vediamo cosa scrive
Gianfranco cosa scrive Gianfranco Fabbi
Difetti e ritardi senza più alibi una gloriosa commedia sessantottina di Dario Fo aveva per titolo sta arrivando la rivoluzione e non ho niente da mettermi col l'euro è capitata la stessa cosa quand'è arrivata la moneta unica l'Italia ha scoperto che non aveva nessun vestito nuovo adatto per l'occasione le giustificazioni non mancavano
La preparazione dell'evento era stata deciso un po'in fretta per acquistare i biglietti per Maastricht non si erano dovuti mettere in vendita non solo si erano dovuti mettere in vendita i pochi gioielli della corona soprattutto costringe le famiglie a por mano al portafoglio tirar la cinghia il rigore finanziario con tutti l'unico che forse non ha tirato la cinghia
è stato il Bilancio pubblico sul fronte delle spesi e poco o nulla è stato fatto invece sul fronte delle entrate ma lì la cinghia appunto la tirano i contribuenti molto è stato fatto il rigore finanziario prosegue Gianfranco Fabrizio con tutti gli accessori di tasse soprattasse ed euro tasse aveva creato qualche Mulan malumore e superato il fatidico traguardo era prevalso il clima tipico da chi vuol godersi successi e non si cura dalla necessità di difenderli
Ma sono bastati i dodici mesi di euro per mettere a nudo quei difetti strutturali dell'economia o meglio della Società italiana che venivano tradizionalmente coperti sotto la foglia di fico delle svalutazioni della rincorsa della spesa appunto cade l'economia sommersa l'Italia è infatti arrivata la moneta unica in condizioni di forte debolezza come ha sottolineato il recentissimo rapporto da Confindustria sulla competitività gli anni novanta sono stati caratterizzati da una bassa crescita
Dalla bassa crescita economica l'uno virgola due per cento all'anno contro una crescita media da Laura dell'Area euro del due per cento dalla diminuzione degli investimenti diretti esteri che si sono dimezzati tra il novantacinque e novantotto arrivando modesti si lo zero due per cento rispetto al PIL da una rapida riduzione dell'avanzo commerciale anch'esso dimezzato tra novantacinque novantanove dalla progressiva perdita di quote di mercato lei però non poteva né doveva essere una bacchetta magica per allineare l'Italia agli altri Paesi europei nei comportamenti economici nell'efficienza la pubblica amministrazione e la capacità di unire innovazione tecnologica e potenzialità finanziarie
Forse su questo qualche parola andrebbe speso sul fatto che invece in molti soprattutto l'enfasi dal governo Prodi Ciampi in molti hanno finito per credere incolpevolmente per loro colpevolmente perché io Maniva questa falsa informazione hanno finito per credere che l'euro sarebbe stato l'ingresso l'ingresso nell'euro se avrà sarebbe equivalso l'ingresso nel paradiso economico e fiscale al contrario l'euro ha messo ancor più in risalto come l'altro doveva quanto di vecchio c'era nelle regole e nei comportamenti dei rigidità del lavoro le dinamiche dei costi il peso dei privilegi sono stati tutti elementi che hanno finora impedito all'Italia di agganciare completamente i vagoni
Dell'Euro il problema non è certo quello tanto sbandierato sproposito di restare nell'euro
Ormai tutti gli undici Paesi hanno consegnato in maniera irreversibile la loro sovranità bancaria monetaria en alla Banca centrale di Francoforte
C'è tuttavia in positivo quello che è stato chiamato il dividendo delle euro sia a livello di sistema sia a livello di singole imprese gli aspetti più evidenti sono la riduzione dei tassi d'interesse l'ampliamento della concorrenza e quindi la riduzione dei costi le liberalizzazioni ma c'è soprattutto la sfida più importante di tutti i processi economici e che solo i sindacati italiani nei fatti da decenni non vogliono capire far sì che l'economia non sia un gioco a somma zero in cui se qualcuno guadagna e ci deve essere per forza qualcuno che perde
E ora invece proprio uno di quella realtà capaci
Capaci di creare le basi perché il fattore di sviluppo porti un vantaggio a tutti i protagonisti ma per l'Italia la moneta unica deve diventare motore per indurre quelle scelte quei comportamenti virtuosi che da soli non saremo in grado di imporsi per questo in fondo se non ci fosse l'euro bisognerebbe inventarlo così Gianfranco
Fabbri sul Sole ventiquattro ore staremo davvero a vedere se lei euro
Se l'euro sarà di nuovo motore per a un presunta accelerazione del processo di congiunzione dell'economia dalla Società italiana quelle più avanzate dell'Europa oppure se dai invece fatto l'euro per l'Italia comincerà una strada in discesa nel senso in discesa
Negli inferi almeno sotto il profilo economico oggi è ancora debole ma si riprenderà sempre sul Sole ventiquattro Ore vediamo cosa scrive Simonetta Beretta dell'Università Cattolica di Milano
Nelle previsioni di fine novantotto quando la dimensione internazionale della moneta unica non figurava fra i temi caldi dal dibattito pre unificazione la distratto opinione dominante assurge è uno scenario caratterizzato dall'euro forte per il suo disegno istituzionale per il peso dell'Europa nel commercio mondiale per riserve valutarie del G undici invece nel suo primo anno di vita l'euro si è deprezzato del sedici per cento rispetto al dollaro Dom ventisette per cento rispetto allo yen del quindici per cento rispetto alla sterlina
Una spiegazione di ordine congiunturale della debolezza dell'euro sta nel contrasto fra la forte ripresa americana la performance deludenti dall'Europa
E qui se appunto il problema è il divario performances per l'economia e con i chiari di luna e vediamo il divario destinato arrivano alterato se non ad aumentare i recenti dati OCSE forniscono un preconsuntivo del tasso di crescita del PIL novantanove al tre otto per gli USA
Altre sette secondo il Fondo monetario altre nove secondo la media delle previsioni ufficiali contro il due virgola un per cento dall'Europa l'euro debole dal canto suo costituisce un elemento di spinta alla ripresa europea prevista per il due mila circa al tre per cento una svolta congiunturale non è da escludere anche per gli USA dall'assenza di tensioni inflazionistiche
ACER a certo contribuito una gestione macroeconomica sicura del perseguimento e perseguire il risanamento dei conti pubblici e agire la politica monetaria ma anche fattori occasionali che difficilmente sì
Ripresenteranno e quindi sostiene Simona Beretta sostanzialmente ci sarà una convergenza delle economie dopo anni di di via valica azione da i tassi di crescita
Scrive più avanti Simona Beretta molti sostengono che la debolezza dell'euro comprensibile alla luce degli andamenti congiunturali sia esagerata in riferimento ai fondamentali di medio periodo c'è del vero e quotazioni attuali dimenticano alcuni fattori economici e politici in senso lato
Su cui potrebbe concentrarsi in un prossimo futuro l'attenzione degli investitori internazionali innanzitutto il dollaro forte nonostante il cresce The disavanzo esterno di parte corrente dagli USA meno tre virgola cinque per cento del PIL nel novantanove secondo il Fondo monetario internazionale
E gli oltre due mila miliardi di dollari di debito verso l'estero con il bond agli investimenti e i tassi di risparmio delle famiglie attorno allo zero erano il sei per cento nel novantatré all'inizio dalla fase espansiva la domanda interna degli Stati Uniti viene soddisfatta da importazioni Crash senti favorite dal dollaro forte finanziate da entusiastici afflussi di capitali una pacchia che potrebbe durare non durare all'infinito ma non bisogna farsi illusioni la rivisitazione della presa intorno al dollaro la prima metà degli anni Ottanta mette in luce che certe dimenticanze possono durare a lungo soprattutto se la dinamica dalla produttività USA non è un fuoco di paglia
Ma così
Vediamo come conclude Simona Beretta non va dimenticato che la sterlina ha perso il suo ruolo di monete internazionale negli anni trenta in via di fatto ma formalmente solo nel mille novecentoquarantaquattro benché la dimensione economica la Gran Bretagna fosse inferiore rispetto a quella americana già all'inizio del secolo la FER ma se di una valuta sulla scena globale è questa la conclusione è un processo che si autoalimenta ma questa circolarità un'arma a doppio taglio per l'euro il processo potrei e non avviarsi del tutto specie specie se l'Europa unita continuerà a essere una promessa da mantenere e quindi anche Simona Beretta chiude
Ricordando la necessità di adeguare le istituzioni europee alla moneta unica così quindi
Concordando con Alfredo
Recano attesi che abbiamo letto prima dalla stampa ma sarà davvero così
Vediamo un altro contributo di Pierangelo soldatini sul Sole ventiquattro Ore il fattore Holzmann fanno indovino che ti faccio ricco il vecchio adagio e fatto su misura per i mercati se le previsioni fossero senso unico le quotazioni andrebbero sempre solo in un'unica direzione e a guadagnare sarebbe un gioco da ragazzi
Se avessero avuto ragione le sfere di cristallo di gran parte degli analisti che la vigilia del debutto dall'Euro prevedevano un futuro radioso per la moneta unica non ci troveremmo oggi con un cambio
Che annaspa attorno alla parità con il dollaro sono tali e tanti infatti fattori comportamenti che influenzano gli andamenti dei mercati dello poter essere presi in considerazione con esattezza in ogni minima scelta che guida soprattutto sul breve periodo le migliaia di miliardi che si muovono quotidianamente
Così anche oggi l'investitore si trova a dover si destreggia are tra previsioni contrastanti non solo per i cambi ma forse ancor più per il destino del del Toro che da mesi impazza sulle piazze azionarie i nella in realtà letture discordanti sono il frutto del peso diverso che si danno a differenti elementi che possono determinare trend futuri
Per quanto riguarda l'euro è necessaria una premessa ormai chiaro che la moneta europea si era presentata inizio novantanove sui mercati gonfiata in parte da una malintesa questione di orgoglio dal modo Lapo monetari ma soprattutto dei flussi di capitale che nel novantotto sull'onda della e tattile avevano interessato le singole valute la delusione per le incertezze che la nuova moneta dimostrato da subito ha provocato una valanga crescente di smobilizzo soprattutto dal Giappone che hanno appesantito la situazione ora queste posizioni potrebbero essersi esaurite ma potrebbero anche farsi sentire ancora nei prossimi mesi è indubbio inoltre che la congiuntura di Eurolandia non dovrebbe riservare s'gradite sorprese come l'anno scorso e che dovrebbe tendere a ridurre se non ad annullare il differenziale di crescita con una performances anche superiore al tre per cento
Soffiando nelle vene le le vele dell'euro
I ribassisti ribattono però che gli undici non riusciranno comunque a colmare lo spread con gli USA che dovrebbero più del novantanove con un ricco non inferiore al quattro per cento e proseguirono lecita solo ridotta nel due mila tanto più che l'Europa è ancora indietro sulle riforme strutturali
Hanno permesso il miracolo americano di una crescita sostenuta senza pressioni inflazionistiche le euro è stato inoltre indebolito dei tentennamenti donata Banca centrale europea impegnata guadagnarsi credibilità e autorevole se sui mercati anche se i problemi sono in parte superati i pessimisti sottolineano i rischi connessi alla difficoltà di coordinamento tra diciassette membri del consiglio BCE e tra undici politiche fiscali diverse
Chi vede rosa e convinto che uno scenario da Goldie Hawks esteso all'Europa implichi
Prospettive positive per le Borse continentali garantendo un afflusso di capitali che sosterrà anche il cambio ma il fronte otto lo ribatte che gli ultimi avvenimenti vedi caso oltre e Hopa Mannesmann confermano come Eurolandia non sia attraente per gli investitori
Ecco perché oggi si può vedere un euro che tra dodici mesi oscillerà tra zero novantacinque uno a venti dollari rischiando magari di trovato in realtà sopra o sotto questi livelli così la vede Pierangelo soldatini che mette in guardia sulla credibilità dell'Europa come luogo in cui i capitali internazionali possano fermarsi per gli investimenti città molto a proposito del caso sulla e
Lo stop alla acquisizione da parte di Vodafone dal gigante tedesco Mannesmann in Germania peraltro qualcosa successori al piano fiscale di Conte
Lo citavamo primo acconto recare attesi piano fiscale di coloro che però scaturito così almeno è stato detto scaturito non tanto dall'integrazione crescente a livello europeo ma dal fallimento di un'eco sì ATO per l'armonizzazione fiscale che ha spinto i tedeschi soprattutto dopo i contrasti con la Gran Bretagna ha spinto i tedeschi a reagire in quel modo
Staremo a vedere quindi appuntamento tra un anno per capire quali saranno state le sorti delle euro in questo due mila lasciamo la Moretta e trasferiamo ci in Italia su La Repubblica e parliamo di FIAT FIAT un sogno americano tra crisi dell'auto e internet l'avvocato viaggeremo negli USA e sulla rette c'è questo articolo che vedremo di Federico Rampini
Così più sul destino industriale e cioè invece il retroscena di Salvatore Tropea all'ultimo meeting ai manager l'atmosfera diffusa era che tra dodici mesi la situazione sarà molto diverso l'azienda sarà a sai meno familiare e cittadino di oggi il via libera dalla famiglia pronti a contare di meno Umberto Agnelli non impediremo un'alleanza secondo l'Economist i vertici del Lingotto dovranno prendere entro la metà di quest'anno
Le decisioni strategiche e anche questo la prima puntata
Di un retroscena di un retroscena ha più puntate Federico Rampini
In una lunga conversazione
Con il presidente Paolo Fresco e l'amministratore delegato Paolo Cantarella è inevitabile passare in rassegna le ultime occasioni mancate per ingrandirsi la Volvo finita la Ford e i colpi messi a segno dei concorrenti la Daimler con la Chrysler Renault connessa i due rispondono all'unisono
Per voi giornalisti sembra che esista solo l'automobile eppure il novantanove è stato alla FIAT un anno di straordinario attivismo
Abbiamo investito dodici mila miliardi nuove acquisizioni la nostra nuova Olanda balzata in testa alle classifiche internazionali nelle macchine agricole la Comau e leader nella robotica le sorti Gianni Agnelli si dice che la FIAT si è un'azienda che fa automobili e non è vero perché molto diversificata torinese Piero Fassino ministro diessino del commercio estero e il più affidabile
Ambasciatore tra Palazzo Chigi e la FIAT su questo punto d'accordo bisogna distinguere l'automobile da tutto il resto che va benissimo
Ma l'auto è ancora a metà del fatturato del gruppo è un pezzo fondamentale della fisionomia di Torino dalla sua funzione nazionale e la giustificazione storica del peso politico degli Agnelli in Italia lo stesso a bocca atto usa un tono più preoccupato quando grande vertice di fino hanno dei dirigenti FIAT sintetizza le sue previsioni in gergo Marinaro navigazione convento e corrente in procura
Di evocando la sua formazione giovanile il peso che vi ebbe il modello americano a partire dal primo viaggio Detroit nel mille novecentotrentotto alla scoperta del fordismo oggi Anjelica i suoi dirigenti così figlia di viaggiare ancora negli Stati Uniti e poi naturalmente in internet il messaggio è chiaro l'industria dell'auto è alla vigilia di una nuova rivoluzione partite ancora una volta dall'America
Scrive il Wall street journal dimenticato eppure a Masone oggi sono General Motors Ford a guidare la tendenza che trasformerà Inter nelle loro mani in commercio elettronico che finora era un puntino sugli schermi radar dell'economia diventerà il cuore pulsante del nuovo capitalismo l'intuizione di Agnelli
E condiviso da di economisti che vede General Motors e Ford al centro di un nuovo ecosistema in Rete Cantarella rivela che qui da noi l'esperimento barchetta web un modello speciale riservato alla clientela internet non ha avuto successo in un anno confessa candidamente ne abbiamo vendute due ma anche negli Stati Uniti il cliente che seleziona le migliori offerte sulla rete poi preferisce servirsi comunque dal concessionario fisico e vuole fare la prova su strada la vera sfida lanciata dai due leader mondiali e ben più ambiziosa General Motors Ford hanno deciso di riorganizzare su internet quel sistema nervoso che la comunicazione interna e rapporti con le miriadi di imprese che ruotano attorno all'auto fornitori di materie prime di componenti di Elettronica è un modo per sa sperare la trasparenza dei prezzi e la concorrenza velocizzare la circolazione delle informazioni trasmettere ordini e commesse in tempo reale ad azzerare le scorte e abbattere i tempi di consegna il nuovo sogno americano di cui la FIAT sta prendendo le misure è usare la Rete per rimpicciolire le distanze tra il quartier generale i suoi satelliti e l'acquirente finale
Torino deve fare i conti con Detroit con quel modello americano che ha segnato la vita dall'avvocato e prima ancora fu stella polare di suo nonno Giovanni Agnelli quando Cantarella nel suo ufficio del Lingotto ci teorizza un futuro sempre più d'azienda di servizi che un giorno forse affitterà l'sue vetture anziché venderle fornendo in un pacchetto unico il credito la manutenzione e l'assicurazione riciclo dell'usato riecheggia perfettamente il suo collega già ciak Nasser della Ford il nostro mestiere sarà sempre meno quello di fabbricare automobili il nostro futuro nel design la cura dalla qualità il marketing e tutte le attività di servizio
I destini paralleli Terrigno Detroit hanno avuto un incontro emblematico in Brasile Nasser ha realizzato la sua profezia cedendo la fabbrica Ford ai fornitori ora la gestione proprio ora gestisce il comma o del gruppo FIAT in casa sua Cantarella avviato la rivoluzione più silenziosa ma con lo stesso traguardo trasferito diciotto mila dei suoi dipendenti italiani a società esterne che continuano gli impiegati una produzione FIAT
Fresco riassumere tra difficoltà che per lui hanno segnato l'esordio in salita fine dagli incentivi alla rottamazione
Ma questo non difficoltà relativa alla fine di un la fine di un improprio vantaggio comparato crisi sul mercato dall'America latina dove siamo al più più presenti di alte esaurimento del ciclo dei nostri prodotti principali i novantanove si chiude all'insegna di un queste difficoltà con un calo delle vendite Fia del sette per cento su quello che ormai sul mercato domestico cioè l'Europa un andamento in controtendenza visto che l'immatricolazione europee sono cresciute del cinque per Chen risultato la casa italiana e settima sul continente edito Volkswagen Peugeot Citroën le giapponesi General Motors Ford Renault
E proprio quando Torino confida non lo confidano appunto come modello chiave per rilanciare le vendite spunta all'orizzonte un'incognita supplementare al di là delle Alpi dalla capitale gemella dell'Autore appena che a Stoccarda incorrotto su Tedesco americano Daimler Chrysler attacca il segmento delle piccole l'affollamento accentuata competizione i margini di profitto già risicati sia sugli asso ti diranno ancora nel novantatré la prima appunto aveva solo quattordici modelli concorrenti oggi sono ventuno nel due mila quattro
Saranno
Ventiquattro
In questo settore la Daimler finora ha raccolto delusioni con la Mercedes Classe alla Smart ma i tedeschi non abbandonerà
E a proposito a proposito dei partner Agnelli alla risposta ci stiamo rafforzando in modo tale che se troviamo un patto era adatto saremo in grado di fare un accordo da posizioni
Di forza e questo Rampini su Repubblica a pagina ventisei sulla FIAT
E a segnaliamo poi Salvatore Tropea per quanto riguarda per quanto riguarda invece il il retroscena sul futuro della dinastia e sulla e sulla sugli accordi
Vediamo come concludo Tropea c'è una mappa delle occasioni che periodicamente viene esaminata per vedere ciò che si può fare ci confida il presidente della FIAT questa mappa è cambiata ed è stata più volte aggiornata ma il gruppo del Lingotto per dirla con l'avvocato non è entrato tre soggetti a chi idee le ultime notizie lo danno sotto i riflettori nientemeno che di General Motors e Ford L'amico americano che torna a farsi vivo a Torino ma con un'app ciò diverso da quello di quattordici anni fa fresco conosce gli americani quasi quanto l'avvocato e forse di preferisce ad altri possibili alleati
Ma questo non basta Cantarella
Lascia trasparire un certo scetticismo nei confronti dei mega accordi sui quali sospende il giudizio spetta risultati ma questo non vuole dire che la politica delle alleanze sia stata campo accantonate che la FIAT settimo gruppo automobilistico del mondo
Possa continuare la sua marcia solitaria il Duemila anno decisivo la nascita di DaimlerChrysler e poi l'acquisto di Volvo da parte dalla Ford e la Renault che va alla conquista dalla Nissan hanno rivoluzionato la diplomazia dei negoziati fino a quando FIAT potrà restare al palo
Fresco e Cantarella hanno sul tavolo alcune opzioni importanti secondo quanto ha scritto di recente l'economista dovranno scegliere la prima metà del prossimo anno forse hanno cominciato a farlo se è vero che negli ultimi mesi a Torino sintesi intensificato il traffico dagli emissari di Detroit ma per conto di chi della General Motors o della forza i canali dei contatti FIAT partono in due direzioni la Germania e gli Stati Uniti in Europa l'interlocutore dei torinesi rimane il gruppo DaimlerChrysler la cui scelta può orientarsi verso la FIAT o i francesi della Peugeot se la sua strategia appunto rafforzamento l'abbacchio continente ovvero so i giapponesi escluso Toyota se il disegno risponde alle esigenze di una comprensibile espressione asiatica la Ford la General Motors senza rinunciare all'immenso mercato asiatico nel quale s'non ha forzato contano di rafforzarsi a spese dei giapponesi e coreani accarezzano l'ipotesi di un accordo con FIAT e in subordine con un'altra casa europea per trovare maggiore spazio nel mercato delle vetture medio-piccole
E qualcuno dice per risolvere qualche problema in un'area nella quale non guadagnano più come una volta una FIAT stretta tra i giganti dell'auto mondiale come l'uscita le fusioni tra uguali negli ultimi tempi sono divenute difficili in qualche misura impossibili forse questa l'ragione per la quale alcune alleanze sono sfumate quando ormai sembravano prossimi al traguardo il fatto che la Fia deve pensare agli accordi abbandonando l'idea del vecchio capitalismo familiare Terna intangibile ci dice un analista milanese che da sempre si occupa di cose FIAT la dichiarazione di Umberto Agnelli e forse la chiave di questo rebus
Lungo un secolo Umberto Agnelli che ha dichiarato che gli azionisti non intendono essere d'impedimento alla strategia di crescita della FIAT e se necessario sono disposti a ridurre la partecipazione nella società così si apre quest'anno di incognite e per la principale industrie italiana e per una dinastia di potenti che dalla otto hanno esteso il loro potere
Ha molto dell'economia italiana e a molto dell'editoria italiana chiudiamo questa rassegna stampa segnalando dal mondo in edicola questa settimana
Una galleria di ritratti dei protagonisti dal novantanove Domenico Del Sole il primo il più ampio di questi ritratti Domenico De Sole presidente e amministratore delegato della Bucci
Segnaliamo poi i il banchiere Giovanni Bazoli che sicuramente lascerà traccia in questo hanno che si apre
Dice John dice il ritratto di Giovanni Bazoli
Il più estiva capire il nostro modello federativo il modello anglosassone pensano che si tratti di un espediente transitorio per realizzare operazioni compra se con minori difficoltà e invece a un modello di gruppo in cui chi crediamo fino in fondo il tono tradisce l'orgoglio ma è quello pacato di sempre
Così pure il modo di presentarsi sempre cortese distaccato quindi il modello Banca intesa sfida le banche anglosassoni secondo Bazoli per cento anche perché a Banco Ambro nuovo
Il Nuovo Banco
E la banca intesa in realtà nasce con passaggio dalla fondazione al all'Ambroveneto della Cariplo a un prezzo che probabilmente in un mercato anglosassone sarebbe stato di gran lunga superiore segnaliamo ed è l'ultima segnalazione di questa rassegna stampa
Renato Soru l'internet mentre la data decisiva è quella del diciassette dicembre mille novecentonovantotto quel giorno Soro quarantadue anni è un'azienda che si chiama con il più inaccessibile dei nuraghi della sua isola Tiscali due virgola cinque miliardi di fatturato due virgola sette di perdite si presenta in Managers
Della tele come fa una proposta provocatoria l'interconnessione reciproca anziché riconoscere all'ex monopolista un diritto fisso per le telefonate degli abbonati Tiscali che transitano sulla rete di Telecom Tiscali non ha una sua rete Motta da come un rivenditore Soro propone di pagare sessanta per cento del costo di una cava chiamata urbana trentacinque lire per ogni telefonata che parte da lontano da un utente Telecom che utilizza Tiscali per raggiungere un altro utente Telecom
Ma allo stesso tempo vuole incassare sessanta per cento
Per ogni telefonata che parte da un utente Tiscali pari alla Telecom non credono alle loro orecchie i clienti Tiscali non esistono ancora e prima che ce ne sia un numero sufficiente Soru sarà già fallito
Accettano e così consacrano il successo dell'imprenditore sardo Soru ha già pronti migliaia di moto in Tiscali che permettono di generare traffico telefonico in partenza dalle utenze internet il gioco è fatto sono lancia è il primo in Italia l'accesso però tutta la rete tanto a pagare ci pensa Telecom per questo non ci sono dubbi è lui l'uomo interna dall'anno e chi non fosse convinto può guardare il listino del Nuovo Mercato dove Tiscali collocata quarantasei euro arrivate in un mese a duecentoquarantasei eppure nella prima pagina del prospetto informativo si legge non è possibile garantire che in futuro la Società raggiunga la redditività o un flusso di cassa netto positivo ma sono andato in Borsa al momento giusto quando dagli USA soffiava il vento di internet in Italia nessun non aveva ancora approfittato così è diventato plurimiliardario in pochi giorni ha fatto di chianche quelli che avevano creduto lui come la banca olandese Abn Ambro adesso arrivo Piol entrambi azionisti in minoranza di Tiscali ma solo un imprenditore nato che ha iniziato a farsi le ossa mentre frequentava ancora Università Bocconi di Milano a fine anni settanta quando trasforma negozio di alimentari di famiglia in un supermercato il primo dalla provincia di Cagliari da allora la sua è stata una storia di avanguardia ha operato con i derivati Juan no nessuno sapeva cosa fossero alla CBS Merchant di Milano è partito per Praga appena caduto il muro di Berlino e dalla capitale ceca ha iniziato a vendere internet comincia nel mille novecentonovantacinque grazie al suo mutuo Niki Grauso
Avente l'intervista già nel mille novecentonovantacinque grazie al suo amico Niki Grauso che gli concesse la licenza per la versione cieca di video on line ora la prossima sfida di Solaro sono l'espansione all'estero i telefoni UM s per la cui licenza si andrà in gara con la coppia in coppia con Franco Bernabé alla Telecom sono avvertiti e con il ritratto di Renato Soru sicuramente uno dei più importanti e innovatori protagonisti dell'economia e della finanza italiana per questo mille novecentonovantanove chiudiamo qui l'edizione di oggi di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato all'economia e alla finanza un saluto e un arrivederci da Benedetto Della Vedova lunedì prossimo