"I servizi della CGIL: la nostra evoluzione per la tua tutela" 1^ Conferenza nazionale dei servizi della CGIL (29-30 nov., 1 dic 99 - Fiuggi Teatro delle Terme)

Poi si prepara Romaniello segretario generale di Potenza
La nostra conferenza dei servizi di Torino
Si è presentata all'insieme
Degli uomini e delle donne che lavorano in Camera del lavoro
Dopo un approfondito lavoro
Che ci ha consentito di apprezzare con forza il lavoro straordinario
Di quei compagni di quelle compagnie
E con generosità lavorano negli uffici
è non sempre sono visibili all'insieme dell'organizzazione
Un dato straordinariamente importante
E che è la nostra Camera del lavoro
è l'insieme degli uffici dell'area metropolitana hanno fatto sì che trecentoventi mila persone che si sono rivolte verso i nostri uffici
Molti di questi lavoratori e lavoratrici
Tanti pensionati tanti giovani e tanti cittadini
E cittadine che dall'area metropolitana sono e si sono rivolti verso i nostri uffici
Nella nostra conferenza
Partecipata che ha avuto due giorni di lavori
Abbiamo avuto modo di verificare con freddezza
Con grande attenzione
Quali erano i dati positivi anche quelli meno positivi che l'insieme delle nostre strutture sono in ordine per svolgere compiti quali quella di dare il servizio alle persone che si rivolgono a noi
Da un lato ci sono
Gli uomini e le donne che lavorano nostri uffici che ci chiedono di essere più visibili
E di essere partecipi dell'insieme delle politiche dell'organizzazione
Ci chiedono e questo è un dato estremamente importante
Di avere informazione formazione strumenti informatici
La messa in rete
Delle informazioni che consentano di abbattere due elementi negativi da un lato i tempi di attesa per avere delle risposte
E dall'altro la burocrazia che anche nel nostro mondo viene attraversata
Abbiamo analizzato insieme come affrontare questi problemi e anche come dare risposte
Ad un'idea che noi riteniamo che questa conferenza dei servizi debba lanciare con forza
La prima
L'integrazione fra il servizio
Noi ci aspettiamo da questa conferenza dei servizi
Che l'insieme dell'organizzazione lanci
Non più un solo un'ipotesi ma un lavoro con una verifica continua attraverso i gruppi di lavoro che a livello nazionale abbiamo messo in campo che siamo quelli dell'integrazione dei servizi a partire anche
Da un'analisi dei costi dei servizi stessi e del come questi servizi si pagano e chi li paga
Evitando di essere ricchi da soli e poveri in tanti
Evitando quindi che ci sia una sorta di possesso
Dei luoghi dove è possibile rigenerare anche la politica in campo non politico ma economico e dall'altro lato Ri stabilire dei un ordine che attraverso le camere del lavoro
Nei territori si Gordi non di uffici non solo quelli della solidarietà
Che hanno un costo ma che sono straordinariamente importanti per l'insieme dall'organizzazione
Ma mettere insieme quegli uffici nei territori per evitare che alcune migliaia di cittadini debbano sempre rivolgersi al centro laddove magari siamo in grado di dare di più e meglio
E magari non avere in luoghi dove la gente vive dove operare dove lavora sedi decentrate noi a Torino ci stiamo provando
In accordo anche con lo sprint
Abbiamo stabilito che è possibile utilizzare le leghe dell'ASPI che sono presenti in tutti i territori dell'area metropolitana
Di utilizzarli a partire con una serie di accordi che abbiamo messo in campo per esempio con la Fillea perché noi a Torino avremmo da qui al due mila e sei cantieri aperti
E noi pensiamo sia utile attraverso le sedi più vicine a luoghi di lavoro laddove il lavoro si svolgerà di garantire a questi lavoratori che mediamente sono quelli meno tutelati di avere un luogo più vicino all'uovo al loro luogo di lavoro
E a me per avere più tutele apriremo una una discussione anche un confronto forte con l'insieme degli uomini e delle donne che sono responsabili
A diverso titolo nell'area metropolitana perché non ci si ritrovi voi in una fase successiva ad avere per effetto di una sorta di facciamo in fretta perché se no perdiamo il treno
Condizioni di non governo dei lavori o peggio ancora di rischi che possono correre i lavoratori che vi verranno messi in opera in opera noi pensiamo che bisogna mettere insieme al governo De Luca unico degli uffici e dei servizi tant'è che noi nell'area metropolitana in accordo in sinergia con la struttura regionale abbiamo già oggi il coordinatore che risponde alle due segreterie
Quella torinese e quella regionale e che insieme abbiamo già fatto dopo la conferenza dei servizi una serie di incontri con gli uffici dei servizi medesimi
Non vi neghiamo che ci sono alcune difficoltà
Che sono presenti e questo non è che ci conforta semmai ci pone un problema aggiuntivo che sono presenti nella stessa Commissione nazionale che sono ordinati o disordinate se volete
Riferite alla impossibilità di trovare non mediazioni ma luoghi di discussione vera dove sperimentando noi non pensiamo come ha come Camera di Lavoro di prelevare le autonomie e saremo i garanti per l'insieme delle politiche delle singole categorie ma ma noi pensiamo che sia tempo ormai di mettere insieme per esempio sperimentando uffici vertenze si Ali in sinergia
Mettendo insieme le forze che già abbiamo
Contemporaneamente noi pensiamo che ci debba essere in questa conferenza dei servizi un segnale forte che va in due direzioni
La prima io penso che dopo vent'anni che abbiamo dichiarato
Che tutti gli scritti escluso i pensionati
Tutti gli scritti dal mondo del lavoro debbano pagare una quota in percentuale identica riferita almeno all'uno per cento così come abbiamo fatto così non è stato così non è e non è nell'insieme dell'organizzazione
L'altro punto fondamentale è far chiarezza
Sui costi dei servizi
Io non non mi illudo noi non ci illudiamo non pensiamo che qui si risolvono i problemi nostri
E che quindi deleghiamo in un'altra sede il compito di assumere delle responsabilità ma noi pensiamo che gli uffici e noi ci stiamo provando abbiamo già bilanci unici della Camera del lavoro ma che hanno una separatezza nell'individuazione dei costi dei servizi
Abbiamo per questa via intrapreso un percorso delicatissimo che le quello della trasparenza dei costi del servizio ed è quanto facciamo pagare noi pensiamo che non sia più utile immaginare che ci possa essere all'interno la CGIL una sorta di luogo
Dove si dice che per avere un mercato diverso
In ordine ai costi dei servizi io ho sentito anche a Roma pochi giorni fa alcuni compagni che con generosità lavorano come me il sottoscritto ed altri ma che avanzava una proposta che io ritengo esattamente opposta a quella che il pensiero torinese
Non è possibile dire che chi non è iscritto per avvicinarlo deve pagare di meno di quanto le facciamo pagare perché è possibile pagare poco o pagare niente scrivendo sia sindacati noi preferiamo questa seconda via
Che non può essere quella di mettere in concorrenza l'idea che per avere un mercato
Di persone che non sia vicino a noi non perché le sono impediti non stiamo parlando di lavoratori che noi tentiamo perché abbiamo voluto l'ufficio del Midi al Torino
Non stiamo parlando di questi lavoratori deboli
Che sono deboli sotto tanti profili quello del diritto che a loro non vi viene consentito di avere lo stiamo parlando di persone che hanno difficoltà iscriversi al sindacato stiamo parlando di professionisti o di persone che sia vicino a noi solo nella fase in cui si costruisce il modello sette e trenta e magari trovano qui è l'anche qualche disponibilità
Noi pensiamo altresì che non sia possibile
Immaginare più e lo dico con forza questo per nome e per conto de la Camera del lavoro
Immaginare scenari dove una serie di politiche che intervengono su il modello per esempio ultimo dei Reds da un lato c'è il segretario generale che manda una lettera a tutte le strutture ci indica un percorso Forte
Lo indica all'e sterno
E contemporaneamente scoprire che per questa via si sono fatti interventi e discussione in luoghi diversi io invito la segreteria nazionale a riportare nelle sedi che si sono ci siamo dati
Io sono il coordinamento dei servizi a livello nazionale lì le discussioni non per impedire anche qui mi rendo conto che e ci rendiamo conto che esistono scenari diversi
Perché esistono delle leggi che impediscono che in luoghi deputati a formalizzazioni diverse ce ne impediscono come dire l'inserimento politico ma non è possibile che per questa via si tenti un'operazione che le quella che queste cose competono ad altri
Perché queste cose sono d'altri
Noi pensiamo che in questa conferenza dei servizi occorrerà riordinare no ride
Ma rimettere in ordine è quello che noi abbiamo già la messo in in il riferimento anche alle cose che diceva Carlo ieri
Io non so se sono insonne
O se sono in una fase di congelamento
Credo però che anche qui in uscire da questa conferenza dei servizi dove ci promettiamo tante cose dove diciamo alla fine che siamo tutti d'accordo
Ma con l'idea vecchia ed è quella che uscendo da questa conferenza dei servizi tutti noi continuiamo a lavorare come prima io credo che questo non aiuti nessuno anzi
Il rischio è che ciascuno pensi ad una sua proprietà
Noi CGIL di Torino
Ci stiamo provando
Siamo totalmente disponibili ad un'idea di coordinamento generale
Non per non assumere responsabilità ma perché noi pensiamo che non sia possibile solo immaginare un'organizzazione in rete in termini informatici e poi nella fase della stesura e delle responsabilità politiche essere non solo in rete
Ma essi addirittura separati
Io spero che la forza che voi esprimete attraverso le idee
Che verranno proposte in questa conferenza dei servizi
Certo senza obbligare nessuno
Ma se qualcuno ho qualche ufficio non si troverà d'accordo certo non sarà la cosa più utile più generosa che potremo fare ma non credo che sia possibile immaginare uno scenario dove noi possiamo stare insieme alla condizione che tutti la pensiamo allo stesso modo
Non è possibile immaginare questo scenario perché così non è mai stato così non è così non sarà
Io credo che
Questa conferenza dei servizi debba segnalare la fatica ieri lo faceva Carlo nella sua relazione illustrando quanti numeri quante persone si rivolgono a noi
Io penso e da qui finisco
Sia utile da parte mia ringraziare a nome della Camera del lavoro e se mi permetto un lusso forse un po'più alto anche riferimento regionale
Ringraziare quelle centinaia di persone di uomini di donne che lavorano i nostri uffici
Ringraziarvi perché con generosità lavorano
Vanno sostenuti non non perviene classiche quella della pacco Terapia della pacca sulla schiena e andiamo avanti ma vanno sostenuti attraverso un'idea che è quella di dare loro informazioni formazioni come dicevo all'inizio
Ma immaginare uno scenario di intervento sinergico fra le strutture decentrate che metta in ordine a un disordine che credo in qualche misura volte sia organizzato se così non sarà e rischio che anche loro perdono di vista i valori dell'organizzazione e quindi si sentono anche loro qualcosa un corpo separato questo c'è tutto grazie
Grazie Gianni
Allora Romaniello
Segretario generale della Basilicata
Voce Claudio Bosio a nome dei caffè nazionale
Compagni e compagni io credo che l'essere riusciti come confederazione
Ad organizzare questa prima conferenza
In questo momento
In questa fase in cui non solo la politica ma l'intera società interessata da cambiamenti profonde
Profondi sì ma da contorni dagli sbocchi incerti e quindi la evoluzione stessa degli eventi sono di per sé è oggetto di valutazione di osservazione e per noi un fatto molto significativo
Ed è nota la volontà e la CGIL nostra di affrontare questo tema quello dei servizi con la stessa determinazione
Dandogli pari dignità rispetto ad altri che pure sono importanti e che sono oggetto di riflessione
Significa essere consapevoli che problema della tutela individuale
Dell'assistenza del sostegno ai singoli viene assunta da tutta la organizzazione
E non relegata a questione secondaria e marginale
E questo appunto questione e politica perché la nostra organizzazione il nostro gruppo dirigente
A tutti i livelli
Ha bisogno di cambiare il suo modo di essere la sua cultura molto abilmente l'approccio al tema dei servizi e quindi della tutela specie quella individuale dei singoli delle persone
Per troppo tempo
Abbiamo sottovalutato l'importanza di fornire servizi adeguati qualificati
Ma cosa ancora più importante secondo me di sollecitare di stimolare una domanda capace di allargare la nostra area tradizionale di insediamento
Oltre che consolidare quindi il rapporto con i nostri iscritti
Un rapporto che spesso volte io credo non viene più cercato in molte realtà che in alcuni casi è considerato superfluo o peggio ancora
Forse inopportuno
E questa idea e la difficoltà
Che incontriamo nel ridefinire nuove più vincolanti regole secondo me nel rapporto con i lavoratori che forse ci ha portato fino ad oggi ad avere servizi che hanno guardato al tradizionale da una parte e dall'altra servizi basati solo ed esclusivamente su base mercantile
Questo ha fatto sì che ci si strutturarsi e principalmente su base verticale
Senza alcuna logica di integrazione come veniva detto nella relazione
Sorti alcuni sulla contingenza e poi strutturate sì
In modo in modo autonomo
Un'autonomia vissuta in qualche occasione
Molte volte più come l'autonomia dalle responsabilità
Che come l'autonomia delle responsabilità di questo
Che forse molte volte anche o portata a rispondere meglio nell'immediato al mercato ma che sicuramente non ha contribuito non aiutato ad affermare una nuova cultura uno ha modo di essere e di rapportarsi con i bisogni e le esigenze dei lavoratori dei pensionati e dei disoccupati
Noi dobbiamo fornire servizi adeguati competitivi dobbiamo fare i conti con i costi ma sicuramente che si rivolge a noi deve poter verificare constatare respirare
Respirare che si trova in un ambiente in un luogo un interlocutore diverso disponibile
A comprendere a farsi carico ad aiutarlo a risolvere i suoi problemi questo specie nel Sud specie nelle nostre realtà
Questo può essere può avvenire
Senza nulla togliere al fatto che alcuni servizi
Che nulla hanno a che vedere con quelle universali e gratuiti che noi forniamo debbono essere pagati e non possono rappresentare un costo aggiuntivo per la organizzazione
Ma non dobbiamo nemmeno
Ora non debbono nemmeno rappresentare essere solo occasione opportunità per auto sostenerci
Per auto sostenerci perché molte occasioni questo e
Se così è se pensiamo che i servizi della CGIL hanno il duplice obiettivo di garantire le tutele dei diritti di salvaguardare i più deboli dal faccendiere AATO specie nelle aree del Mezzogiorno
Ma nello stesso tempo hanno obiettivo di allargare la capacità di rappresentanza
Allora un salto di qualità in direzione della loro integrazione delle sinergie va fatto evitando di costruire intorno a nuovi servizi sistemi e strutture ex novo
Però di innescare competitività o conflittualità fra strutture già esistenti
E mia convinzione che la CGIL partendo dall'assunto che i servizi sono uno strumento sono un mezzo in più di cui noi dobbiamo di cui noi abbiamo bisogno specie in questa fase e non un fine
è chiaro che rimane tutta aperta la questione politica del modo e del come recuperiamo difficoltà e ritardi nel processo di insediamento di l'insediamento nel territorio nei luoghi di lavoro
Non solo ma anche non solo in questi giorni ma anche nell'aria dei nuovi lavori dei lavoratori della piccola piccolissima impresa
Fra i nuovi precari
I precari però che vivono una condizione di lavoro che hanno un rapporto di lavoro atipico cioè che si configura come tale ma che ha tutto è solo ed esclusivamente le caratteristiche del lavoro subordinato la stessa nostra ultima indagine lo dimostra
E quindi in quanto tale bisogna per il primo posto il problema di come garantire di come tutelarli
Di come rappresentarlo questo nuovo lavoratore nella sua condizione in primo luogo di lavoratore che vive ed è interessato alla pari degli altri dalle ricadute dalle ripercussioni che sedurre Liala fabbriche uffici
Il territorio cantiere lo studio professionale eccetera
Non possiamo rimuovere il dato che oggi abbiamo di fronte e cioè la necessità di comprendere come e quanto incide sulla condizione di lavoro questa questa nuova condizione
Noi abbiamo con l'aggiunta però che questo lavoratore che Luís si sente un precario è un precario
è uno senza diritti nella stragrande maggioranza dei casi ma in altri forse in altri forse alcuni
Più che
Garantire i diritti più che garantire diritti e bisogni credo che abbia bisogno questo lavoratore di nuove regole in grado di garantirgli nuove opportunità
Perché alcune figure precari alcune di queste figure potenzialmente però le capacità e le competenze professionali hanno bisogno di regole che siano in grado di poter lui in prima persona esercitare i diritti e non noi dall'esterno
Nell'uno come nell'altro caso
Si tratta di garantire quindi di offrire più luoghi ed opportunità di tutela
I luoghi sono l'azienda da una parte perché i lavoratori che sta nella grande fabbrica e che sono dipendenti dalla sanità interinale vivono alla pari tutti insieme nel anzi in modo peggio la condizione di lavoratore di quella fabbrica
Da una parte riceve quindi le nostre strutture aziendale in quei luoghi devono essere in grado di interloquire di colloquiare con loro è il territorio dall'altro
Con le nostre sede di camere del lavoro di strutture strutture quest'ultime le camere del lavoro
Che non possono ne debbono essere immaginate come nel passato specie nel Mezzogiorno e né allo stesso modo possono essere o devono essere o al nord così come assuntori
E per questo che lo stesso nostro modello organizzativo quindi non può essere unico i denti dico non deve esserlo
Dobbiamo immaginare strutture anche noi che siano flessibili calibrate su contesto regionale o meglio ancora sui singoli contesti locali
Con funzioni modalità e tempi diversi
E tempi diversi anche di funzionamento quindi la sfida sui servizi e la sfida di un nuovo modello stesso di sindacato è la sperimentazione di una di una più di una e più l'ipotesi e modelli organizzativi e per questo che la CGIL la confederazione
Deve assumere un ruolo forte o forte né al governo nella organizzazione e nella integrazione di tutti i servizi ma essere capaci anche di garantire la necessaria autonomia delle responsabilità
E oserei dire dei anche dell'intraprendere nell'immaginare un nuovo il rapporto con il mondo esterno delle singole strutture
E su questa strada
Che noi in Basilicata e ci stiamo cimentando
Ci vogliamo
Ci vogliamo misurare consapevoli che come dicevo prima ogni realtà e diversa dalle altre
Ma convinti anche che a partire da questa conferenza noi tutti avremmo più elementi più regole e oserei dire qualche idea in più
è più chiara per continuare il nostro lavoro in una fase in un periodo di grande transizione e proprio perché tale necessitante di aggiustamenti in itinere
In Basilicata una realtà con appena seicento mila abitanti un quartiere di Napoli
A sparsi su centotrentuno comuni con la politica di sinergia e grazie ad un rapporto stretto anche all'operazione importanti che abbiamo fatto dal punto di vista del contenimento dei costi anche del sostegno con strutture con altre strutture penso a quella Delladio per quanto riguarda il capo dei servizi
Siamo riusciti a suturare un servizio fischiare che sicuramente non ha paragoni con quelle decise di cui con costi competitivi ecco risultati economici soddisfacenti
Grazie come dicevo prima al rapporto stretto anche con altre strutture
Lo stesso dicasi per esempio dell'alta dove pur con qualche difficoltà all'inizio siamo riusciti a diventare i punti di riferimento di un'aria d'una fascia di cittadini e di lavoratori che diciamo così guardano a noi con più attenzione
Problemi registriamo invece per quanto riguarda appunto il rapporto con altre strutture di servizi penso al sul neo o ad altri
L'altro punto delicato su cui stiamo lavorando ma che oggi sicuramente abbiamo qualche elemento di difficoltà riguarda la costruzione di punti qualificate d'informazione
Di orientamento per i disoccupati che pensiamo via viaria superamento e grazie per esempio all'avvio spesso dei un progetto specifico che la CGIL nazionale ha messo ammesso messe in campo
Il tutto questo ragionamento discussione sui servizi su un aspetto noi tutti abbiamo definito bisogno di avere più regole e più chiarezza
E riguarda in particolare il rapporto l'apporto che strutture tipo l'Auser la Federconsumatori eccetera danno hanno voi in termini di iscritti e quando noi investiamo come sosteniamo e quindi come siamo impegnati in termini come struttura e con risorse verso queste queste queste queste strutture di servizi perché non è indifferente
Non è ma
Il sostegno e il consolidamento di un nuovo rapporto con queste strutture anche lo sviluppo di queste strutture proprio per fare in modo che queste strutture io siano autonoma che rappresenti una il cittadino in quanto tale e che quindi sono è una cosa diversa dal lavoratore
Dipendente nel senso che noi dobbiamo rimanere appunto il sindacato dei lavoratori dipendenti ma il modo di relazionarci con queste quindi di integrarci
Ai fini del conseguimento di obiettivi comuni sul Passante politica e organizzativo è importante ed ecco perché io credo che anche con questa conferenza con le cose dette nella zona compagno greco Ghezzi sul rapporto con queste strutture noi a partire da oggi riusciremo a fare un passo avanti grazie
Allora Claudio Bossi
E dopo Maura Martini
Anzitutto complimenti del Manifesto
Che rende bene diciamo le attività intrecciate integrale dell'organizzazione
Noi siamo impegnati in questo momento
In un complesso momento dell'organizzazione e trasformazione interna della nostra del nostro sistema di servizi e al tempo stesso un ristrutturazione che è condotta dall'interno quindi cosa che la rende ancora più complessa
Questa conferenza rappresenta peraltro un punto di approdo di una riflessione fino ad oggi soprattutto culturale e di programma
E dobbiamo avere la consapevolezza che solo il momento iniziale di un processo riorganizzativo ancora più complesso che trova dovrà avvenire soprattutto le categorie i delegati parte principali di questo processo di ristrutturazione
Del sistema dei servizi dell'organizzazione
La sollecitazione d'altronde viene dall'esterno viene dal posto di lavoro ormai non abbiamo più o meglio sono purtroppo diminuiti i posti di lavoro le condizioni aziendali che venivano i delegati sindacali lo diceva bene Ghezzi ieri nella ritmica relazione
Punti di riferimento unico sul piano contrattuale sul piano negoziale oggi il sistema dei servizi della nostra organizzazione
Si affianca sia affiancato a alle alle politiche tradizionali della nostra organizzazione per dare ai lavoratori per dare ai cittadini punti e momenti di confronti e di attività comuni
Dall'altra parte
Non c'è soltanto un una trasformazione del mondo del lavoro c'è anche una trasformazione complessa da parte della pubblica amministrazione
Le esigenze non più procrastinabili di una profonda trasformazione dicevo del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione non più improntato prevalentemente sulla politica dello scambio
Nei casi migliori ai fini elettorali fini elettorali ma ispirato da una giusta equilibrata Pogliani quel fare cui si deve accompagnare una efficiente
Una efficienza impositiva da parte dello Stato e avete distributiva da parte della pubblica amministrazione
Questi elementi insieme impongono di unire al basilare il rapporto di categoria e confederale sulle scelte rivendicativa e produttive e su quelle di equilibrata e corretta gestione dello stato sociale
Anche quella di una molteplicità di servizi di tutela dell'iscritti Milano doppia accezione di lavoratori e di cittadini per affiancarli aiutarli nel loro rapporto difficile spesso e non è non informato con la pubblica amministrazione con lo stato sociale per una consapevole per una consapevole ed equilibrata fruizione del sistema welfare
Gli ultimi governi della DC negli ultimi governi nella ricerca di un diverso equilibrio fra assistenza dei cittadini accertamento delle loro ricconi reali condizioni reddituali e l'erogazione finalizzata dei benefici dello stato sociale
Hanno promosso una sinergia con l'intermediazione privata ed in particolare con il potenziale con il potenziale ruolo che avrebbero potuto svolge le grandi associazioni di massa
Il sindacato con una lungimirante intuizione accettato questa sfida ed in aggiunta agli storici servizi di tutela che ha sempre fornito reso con grande efficienza ha creato i propri gaffe impresa e che agiscono nell'ambito del mercato e della libera concorrenza però in una dimensione di natura associativa
I caffè nati con apposita registrazione del novantadue hanno progressivamente esteso la loro attività inizialmente mirata le uniche dichiarazioni dei redditi dei lavoratori dipendenti
In ogni campo dell'attività Pahlavi scale dal sette e quaranta alle successioni al contenzioso tributario la gestione amministrativa dell'attività dei lavoratori parasubordinati oggi sono chiamati a rendere il nuovi ed importanti servizi nella nella pubblica amministrazione
E di tutela per i cittadini nel campo dell'ente dell'ISE dell'ICI e di ogni altra possibile tipologia di dichiarazione utile a quantificare le competenze di ciascun contribuente
Nella propria fruizione del Welfare e della previdenza
Questo ha permesso di collegarsi costantemente più volte all'anno con le fasi più importanti e significative del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione
Questa visto frequentare le sedi della CGIL sempre più diffuse nel territorio da più di voi di due milioni e mezzo di utenti molti dei quali hanno premiato con l'iscrizione il nostro impegno e quello complessivo delle altre attività del sindacato
E fino a quel momento
Questi cittadini lasciati soli o lasciati in mano alle logiche di profitto di mercato degli ordini professionali
Rispetta le loro sempre più compressi incombenze di contribuente dicevo oltretutto disinformato ho reso per ragioni inefficienza dalla pubblica amministrazione incapace di conoscitiva avviliti nella fruizione dello stato sociale
Il gas della CGIL hanno assunto il significato di un ampliamento delle varie attività di servizio dicevo un'occasione per raggiungere i cittadini che diversamente non avrebbe mai avuto occasione di incontrare
In molte in molte situazioni appunto territoriali una possibilità in più per estendere la propria rete di sedi territoriali consolidando ora come l'organismo consolidando le consolidandosi come l'organizzazione democratica più diffusamente presente su tutto il territorio nazionale
Alcuni anche a importanti accordi Synergy da parte dei servizi sono stati fatti con le categorie in particolare quello spicco la Fillea ricordavano alcuni compagni
E si sono consolidati con l'intera rete dei servizi che hanno contribuito a salvare sempre più grande il sindacato di queste categorie
Oggi anche i sindacati di destra sindacati moderati hanno scoperto il sì l'importanza del sistema dei servizi
E stanno rappresentando nel territorio fortunatamente ancora a macchia di leopardo degli elementi appunto concorrenziali
Questo significa quale importanza sì da oggi nella tutela e nell'affiancamento appunto del cittadino deludente nei confronti appunto dello Stato i diafana acquisito peraltro un tale ruolo da divenire un grande concorrente anche per gli ordini professionali dei commercialisti e non soltanto per ragioni di mercato
Hanno motivato ed aiutato il sistema fiscale italiano e qui il problema vero dello scontro con i commercialisti con gli ordini professionali nel superare l'impasse funzionale che aveva hanno permesso l'accertamento rapido sulla stragrande maggioranza dei contribuenti
Per ditte permettendo un diverso indirizzo delle risorse umane da parte del ministero delle delle finanze per perseguire la media la grande evasione
Hanno dimostrato che mediante l'informatica e la telematica era possibile dialogare in tempo reale con la pubblica amministrazione bypassando metodi arcaici della presentazione appunto de nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione nella presentazione delle dichiarazioni dei redditi
Metodi tesi più a favorire l'evasione e ad impedire adeguati accertamenti che invece a garantire l'efficienza dello Stato
Un dato per tutti nel novantanove sono state trasmesse dal Quaranta gaffe esistenti otto milioni dichiarazione dei redditi di cui due milioni e mezzo
E il invece i centocinquanta mila professionisti presenti sul mercato nero dismessi soltanto ottocento mila e ciò significa quale punto di significativo di raccordo oggi sviluppo di caffè per le la cittadinanza nel passato era il dichiarante che presentava la propria dichiarazione magari dopo essersi affidata agli uffici di un commercialista
Il più delle volte questa dichiarazione voi come abbiamo visto rispetto ai dati del Ministero delle Finanze risultava peraltro sbagliati
Fin qui le luci di questo nostro sistema le ombre nostre interne e che mi auguro che con questa conferenza di servizi cominceremo a superare
Anzi sicuramente per quanto appunto si diceva e relazione nell'afflato comune dell'interventi
Le ombre sonore essa erano rappresentate da un sistema servizio l'organizzazione che non ha immediatamente trovato proprie motivazioni e ruoli sinergici fra i diversi servizi l'abbiamo vissuto negli anni precedenti
E tutte quelle altre cose appunto che venivano dette da Carlo Ghezzi in apertura di questo di questo
Di questa conferenza
Un'organizzazione che ha messo del tempo per comprendere a fondo la fondamentale complementarietà tra questi servizi anche dal punto di vista associativo
Continuando a pensare
Diciamo a valutare diversamente i diversi li diciamo le diverse attività di tutela di servizio come elementi
Non del tutto
Omogenei e complementari e non tutti legati alla medesima missione anche di rafforzamento del tesseramento di tutela nei confronti dei cittadini
Le scelte di quest'ultimo anno so che sono alla base di questa conferenza di servizi vanno nella strada giusta ricongiungermi o di un sistema integrato il ruolo e la complementarità dell'intero corpo dei servizi resi dal nostro realizzazione non è riportato al centro l'utente correva ad esigenze di tutela
La missione del sistema viene da verso di queste verso la crescita organizzativa della CGIL la diffusione di valutazione di tutti i servizi del epidemie in tutti i servizi del senso di appartenenza
Le fondali dei fondamentali necessarie sinergie umane tecniche politiche associative di informazione e formazione
Che
Progressivamente si stanno ampliando all'interno appunto del sistema dei servizi permetterà nei prossimi anni un interscambio culturale e formativo un aiuto reciproco una cura deludente un'adeguata politica dei quadri
Che non devono chiudersi all'interno di attività d'ogni singolo servizio ma devono in qualche modo scambiare fruire della della rotazione appunto all'interno delle sedi dell'intero sistema
La cura dell'utente in ogni aspetto della sua vita per garantire la guerra utenti in ogni aspetto che la sua vita di cittadini e lavoratori
E a mio avviso produrranno un motore nuovo già stanno producendo un motore nuovo nell'ottica del rafforzamento da una pavimentazione volete io ed associativo
Il sistema permetterà di estendere modulare meglio la presenza della CGIL in ogni situazione ambientale Logic lavorativa e nel territorio
Utilizzando i delegati in azienda operatori di prima accoglienza nelle serie minori operatori generici operatori specializzati nelle diverse sedi operative
Della CGIL nel territorio questo chiaramente non basta
A me a mio avviso la CGIL deve fare un ulteriore passo in avanti che è il processo dei prossimi anni
Deve saper trarre dai servizi oltre la nuova linfa vitale sul piano appunto del tesseramento e della asso dell'asse dell'associazionismo all'organizzazione
Una maggiore crescita politica una maggiore capacità di dialogo di rapporto diverte inserita nei confronti de la pubblica amministrazione
Il riuscire a fare sintesi
Di tutti i dati di tutte quante le informazioni di tutte le statistiche che possono servire possono venire da un sistema integrato di servizi che possa fruire di una medesima banca dati
Riesce a dare uno spaccato pollici a dare uno spaccato importante di quelle che sono la tipologia dei nostri utenti riesce a dare uno spaccato importante
Delle un diciamo può essere un sensore un sensore intelligente da parte dell'organizzazione rispetta le proprie politiche rivendicativa nei confronti appunto dello stato sociale
Non sfruttare questi elementi
E non sfruttare ad esempio le divora anche sul piano degli uffici vertenze le tipologie più più più consistenti di evasione contrattuale per riversare appunto nell'ambito delle politiche rivendicativa dei contratti
Non riuscire a capire le sofferto a a me a verificare attestare annualmente le in rapporto che all'Inca che al patronato rispetta i pensionati quindi con le loro sofferenze che le sofferenze di questi cittadini che si presentano le nostre sedi significherebbe sostanzialmente mancare ad un impegno importante io credo che l'organizzazione dovrà fare dopo questa conferenza di servizi un ulteriore passo in avanti non soltanto testare la propria capacità organizzativa sul territorio di integrazione di intreccio fra i servizi ma riuscire a utilizzare il la capacità l'accertamento che si sviluppa all'interno di questi servizi per impostare le sue politiche negoziali avverte anziani nei confronti appunto deleghe delle controparti e dello stato sociale
I chiasso
E finisco i Chiasso sono impegni di coordinamento degli assegni coordinamento legasse nazionale impegnato in questo momento insieme a CISL e UIL perché attrezzarsi
Interne in un impegno politico soprattutto negli ultimi tempi utile a fornire nuovi dati trasformazione delle leggi vigenti sul piano in positivo
Nella recente audizione che abbiamo avuto la commissione Finanze Tesoro la Camera abbiamo proposto ulteriori semplificazioni e razionalizzazioni nel sistema di riscossione dei tributi su argomenti come l'ICI ISE
Modifica dell'iter operativo di sette trenta ed unico cartelle pazze avendo riconoscimento da parte del presidente della commissione del Commissione bilancio della Camera benvenuto
Del contributo che abbiamo prestato
Stiamo cercando di sviluppare con lanci una iniziativa comune per rendere i canoni dell'ICI più gestibile razionali ed omogeneo nell'ambito della gestione da parte dei comuni stessi immortale anche che i cittadini possono comprendere
Il sistema appunto di riscossione tributi locali siamo divenuti interlocutori diretti del ministero per gli affari sociali in campo insieme affiancandosi agli enti locali nella gestione di questa complessa certificazione
Nell'ambito dalla Consulta del contribuente attivato presso il ministero delle Finanze siamo conducendo iniziative per un'ulteriore semplificazione del sistema di riscossione delle imposte
Manchiamo ed è questo un altro argomento lavora all'ordine del giorno a mio avviso nei prossimi nel breve nel prossimo periodo nel breve periodo di una dei di una adeguata ride informativa nei confronti degli utenti
Della pubblica amministrazione nei confronti dell'opinione pubblica
Io ho visto che nelle cartelle a cura della Compagnia Porzio esiste un progetto di riqualificazione di un pago di un di di un'attività di promozione anche di immagine dell'organizzazione dei confronti appunto da Bobbio minore dei mass media
A mio avviso quella la strada giusta
Manchiamo di strumenti comuni dei Castelli di tutta la CGIL per far conoscere per stabilire un rapporto un po'dello relazionale con le istituzioni con i mass media con gli ordini professionali
Anche per un forum di proposta e di discussione non siamo ibridazioni troppo grande troppo importante per non riuscire a far discutere gli altri rispetto alle nostre proposte e non invece discutere soltanto sulle proposte che emergono dagli ordini professionali o dalle altre istituzioni presenti
Per questo abbiamo soldato dicevo con grande interesse idea di un coordinamento nazionale di servizi che ci permetterà a nostro avviso portando ad integrazione di intreccio tutte queste attività di sviluppare nel tempo gli obiettivi che ci siamo dando questa conferenza dei servizi e a mio avviso dovrebbe arricchiti nel tempo grazie
Grazie Claudio
Allora lavora Martini della segreteria nazionale alla fine dopo Silvio Perrella Rosetti
Io credo che sia importante il richiamo della relazione di Tiezzi con molto apprezzato alla nostra storia per guardare avanti verso una nuova fase l'attenzione residuale
Verso le tutele individuali ha fatto parte di una cultura presente nel mondo del lavoro che per molto tempo ha considerato il più generale tema degli stessi diritti civili secondario in un essenziale sopra strutturale dicevamo
Noi facciamo i conti con la nostra storia per andare avanti e segnare una discontinuità nel modo di lavorare del sindacato
Che parte dei servizi considerato la giornata di oggi ma si colloca credo dentro un processo più generale di necessaria riforma organizzativa
Attorno all'obiettivo centrale posto nella riflessione di questa prima conferenza e anche nel lavoro di questi mesi dei servizi come sistema unitario
Io vedo quattro punti centrali e quelle che consideriamo le scelte attorno ai quali ruotano tutti i problemi organizzativi e gestionali relativi ai servizi e la ricerca delle soluzioni
A volte complicate ma sempre possibili se la convinzione comune sulle scelte è davvero condivisa
L'integrazione dei servizi delle tutele della rappresentanza l'integrazione fra orizzontale e verticale il sistema dei servizi il nuovo rapporto della tutela individuale e collettiva la centralità del territorio
Dunque un sistema dei servizi unitario e quindi sinergico ma sistema
E oggi una scelta non ancora una realtà veramente diffusa questo richiede certo anche in prospettiva ma oggi con molta forza un punto di coordinamento e regolazione nel governo di questo processo
Che non può che essere ovviamente confederale nei tre livelli richiamati e a partire dal territorio
Io parlerei addirittura di una fase di centralizzazione confederale forte in ragione di un obiettivo che se da un lato e fare sistema dall'altro di sviluppo del reinsediamento e della sindacalizzazione
Perché questo avvenga a tutto tondo io credo sia importante non solo richiamare ma praticare una rinnovata modalità di rapporto con le categorie proprio a partire dal territorio
Lo dico con chiarezza proprio perché sono convinta che le ricadute o le scelte delle politiche organizzative e la individuazione di modelli a forte impatto territoriale richiederanno una fase come dicevo centralizzata a livello confederale se vogliamo che il processo vada avanti
Ma questo non può avvenire solo con la disponibilità della categoria territoriale in questo caso a mettere in campo e a disposizione parte della propria fra virgolette sovranità a fronte di strutture camerali storicamente inamovibili per dimensioni e qualità
Cioè il processo non può avvenire per sovrapposizione e semplice razionalizzazione dell'esistente
D'altra parte la capacità di risposta a nuovi bisogni e tutele verso il lavoro come è stato descritto nella relazione richiede specializzazioni che non vuol dire verticalizzazioni in comunicabili
Ma che stanno nel sistema integrato e unitario
Dice la relazione non sono superati i ruoli della categoria o della struttura territoriale ma fanno emergere
Modalità più sindacalmente politica qualche volta più trasparente dentro il sistema il ruolo dei coordinamenti dei servizi proposti
Un sistema quindi una modalità delle convenzioni territoriali io sono convinta di questo indicazioni della rivoluzione per l'evidente motivo che ogni territorio ha una specificità
Per modi e bisogni di intervento di tutela per risposte risorse e reciprocità del rapporto per la stessa differenza fra aree forti aree deboli ma con vaste aree di lavoro che hanno invece bisogno di grande tutela
Questioni che non sono risolvibili una volta per tutte o un livello anche nazionale non funzionerebbero
Ma gli altri livelli
Spetta però di mettere in modo questo meccanismo fare analisi ipotesi di lavoro
Regolare anche su questo il sistema costruire un quadro di riferimento come supporto alla realizzazione di una piena e convinta integrazione fra le tre dimensioni
La Fly e molto coinvolta sul tema del sistema dei servizi per la sua propria natura di categoria con larghissima presenza di lavoro diffuso stagionale sommerso
Eccone alcuni punti dei servizi e del nostro fare sindacato ha da sempre costruito sinergie in particolare con l'ospite e con il patronato
Per la reciproche esigenze per la nostra stessa reciproca modalità di insediamento capillare sul territorio
Quindi il tema ci sta molto a cuore sappiamo bene quanto le tutele individuali siano parte integrante della risposta collettiva sindacale e contrattuale
Lo sanno soprattutto ma non soltanto le regioni del Sud anche perché il il costo dell'insediamento nel diffuso del lavoro e alto anche in termini di risorse umane e finanziari
Ma la questione dei diritti del lavoro nella ricomposizione del reddito possibile al sostegno della famiglia
Fatto spesso da più lavori o da più forme di lavoro
Il valore della dignità del lavoratore come oggi è come oggi è richiedono tutela dei diritti a largo raggio finalizzati all'obiettivo politico della nuova solidarietà sociale
Anche in questo senso dopo lunga discussione la Fly come avete già sentito un intervento ieri ha costituito l'alta
La questione per noi complessivamente di allargare i confini e le capacità di tutele risposta nei confronti di un soggetto lavoratore
La cui domanda è sempre più complesse ampia e in sostanza il confine del lavoro che sia andato modificando e che per larghe fasce
Pur nella connotazione fondamentale di lavoratore dipendente assume il connotato di reddito complessivo in questo caso con riferimento al pezzo di terra per i l'esercito
Anche attraverso questa strada si intercetta una domanda di sindacato
Che a volte sfugge e che a partire anche da una specializzazione arriva al sistema dei servizi della CGIL e soprattutto arriva poi al sindacato sia di categoria che confederale
Ma specializzazione vuol dire politica dei quadri nel documento sui servizi alla formazione continua puntuale e precisa è stato dato
Largo larga sottolineatura noi abbiamo bisogno infatti di nuovi quadri e anche di valorizzare competenze o propensioni già presenti
Ma occorre io credo anche una disponibilità individuale a rinnovarsi e a studiare e anche all'autoformazione
Non sono più i tempi di politica senza competenze e cambiamenti sono puntini e rapidi anche sul fronte di grandi nuove tutele
Che ci si prospettano di fronte ad esempio tutti sappiamo la previdenza complementare alcuni ritardi certamente il dibattito è molto più ampio vengono anche dalla mancanza di aggiornate e automatico nate conoscenze
Infine la questione delle risorse vanno trovate evidentemente delle soluzioni ma occorre certamente partire da quanto Ghezzi ha detto nella relazione verificare il consolidato o avvicinarsi alla conoscenza di questo e delle risorse prodotte e consumate da e per i servizi per capire cosa fare come intervenire su cosa investire come fare solidarietà
Questo è opportuno perché diversi sono i servizi e quindi la produzione e il consumo delle risorse
Diversi sono gli stessi temi servizi nei singoli territori e diversi sono i territori diverse sono le ricadute per il se il reinsediamento e il tesseramento penso alla fine per le cose già dette e per le sinergie che vanno consolidate e ampliate sul territorio ma anche alla possibile alle possibilità nuove che ci si possono offrire
Ma anche fatto lo screening alle risorse sarà necessario che le solidarietà siano collegate all'analisi del perché un singolo servizio va bene un male
Razionalizzare ma anche investimenti per lo sviluppo io ho sempre pensato che quando si tratta di verificare la questione delle uscite
Bar razionalizzato ma non bisogna pensare solo all'uscita e ma anche come produrre possibilità di sviluppo e quindi anche nuove entrate quanto meno è un'entrata anche la ricaduta in termini di nuova sindacalizzazione
Nel frattempo possono essere condotte delle sperimentazione in funzione del ragionamento relativo alle risorse
Credo che nelle conferenze dei servizi sono state avanzate delle proposte
Per esempio io ritengo interessante la proposta che è stata avanzata dalla Conferenza dei servizi della Calabria ma naturalmente noi siamo anche aperti alle varie sperimentazioni nell'ambito anche delle decisioni delle valutazioni che verranno fatte
Dante dal coordinamento dei servizi
E per concludere sottolinea ancora una volta di opporre in questa fase la costruzione il consolidamento sulla base delle proposte che sono state avanzate di una direzione forte in direzione della costruzione del sistema
Unitario dei servizi Paul momenti di verifica e mandati di Progetto anche annuale certi in modo che ci sia piena
Agibilità
Della della costruzione di questo progetto alleggerendo in sostanza il più possibile il sistema di governo del sistema dei servizi
Anche da inutili diciamo così burocrazie ma in direzione delle consolidamento anche dei ruoli affidati al coordinamento alle varie responsabilità
Allora lavoro Setti responsabile precocemente servizi dell'Emilia
E poi dopo c'è Ivan Pedretti alle undici e trenta iniziamo la tavola rotonda
Ma io credo che la CGIL abbia fatto bene
Convocare questa conferenza
Che sia un atto importante
E che risponde ad un bisogno largamente sollecitato in particolare ma con la parte
La nostra organizzazione che si occupa di questi temi
Io condivido largamente del documento nazionale è stato posto hanno fatto e che è tuttora a base di questa discussione
Mi pare che se ne possono riassumere in poche battute questi aspetti fondamentali
Una precisa collocazione strategica dei servizi
Anche una sistemazione quasi teorica di cui avevamo bisogno
Dove affermiamo che l'attività dei servizi è complementare all'attività della rappresentanza
Cioè che per dare tutela e servizi individuali
Per l'affermazione dei diritti
E un'altra parte
Del nostro ruolo rappresentanza collettiva
Contemporaneamente affermiamo
Che anche chez Vespa cimento di bisogni individuali di tutela di servizi è l'occasione per consolidare distinti attuali e possibilmente a farne
L'obiettivo centrale che ha posto a base di questa discussione ancora
La integrazione delle strutture di servizio tra di loro
E la integrazione di queste con la rappresentanza
Insisto sul termine integrazione
Nel senso che non parliamo né di unificazione
Ne ha di altri termini
Infine la persona il cittadino l'iscritto il pensionato di volta in volta quello che incontriamo
Sia il centro sia il vincolo su come noi riorganizziamo la prestazione dei servizi
Il coordinamento il coordinamento delle attività di servizio
E alla rappresentanza
Come nuova funzione
Nuova funzione confederale
è strumenti più per la realizzazione degli obiettivi dell'integrazione
Se questi sono i punti sicuri
Fondiamo
Collocazione strategica obiettivi e strumenti
Io credo che la riflessione debba esser fatta come si dice per porre anche a chiarimento lo stato dell'arte in rapporto alle cose che stiamo dicendo
Per quanto ci riguarda sulla base di questi punti essenziali fino allo scorso anno abbiamo promosso credo la prima Conferenza regionale dei servizi
Abbiamo dato vita
Al coordinamento regionale
Il coordinamento regionale operò da otto mesi circa
è costituito dal coordinatore regionale
Che è stato direttamente eletto dal direttivo regionale
Costituiti inoltre dai coordinatori delle camere del lavoro
Più il responsabile regionale dall'aria fiscale previdenziale vertenze individuali
L'esperienza fin qui compiuta ma non è compito Comino addentrarmi su questo
Penso comunque si possa considerare positiva e abbia avuto riscontro tra le intuizioni le decisioni e l'operatività che ci siamo dati
Il programma di lavoro
Che dalla cosa
Elsa che la Conferenza prodotti ha indicato
Diciamo che si basa su due grandi filoni di attività
La produzione di azioni di progetti tesi a realizzare la integrazione
Dei servizi e tra i Servizi rappresentanza
Il presidio dei temi più rilevanti che dentro l'attività dei servizi rappresenta la gestione ma in particolare a proponendomi gli problemi nuovi i settori nuovi che attività della gestione
In concreto
Stiamo lavorando ad un progetto di integrazione
Delle basi dati
Degli elenchi degli iscritti c'è ora la rappresentanza
E delle funzioni e dei servizi più importanti
Polito elenca quelli del fisco quelli delle vertenze
Definendo strumenti informatici in grado di mette in relazione le informazioni tra tutti questi soggetti
Stiamo realizzando strumenti di monitoraggio
Permanente degli scritti che vengono svolti presso i servizi
Se prendiamo in esame i dati verificati nei primi dieci mesi dell'anno fu lei non scopriamo che siamo circa sul sessantotto per cento degli scritti che vengono fatti
Da persone che si rivolgono ai servizi
Poco più di un terzo li fanno le categorie
Se prendiamo una capolavoro medio-grande come Modena
Il trentasette per cento degli iscritti e vengono svolti
Per gli attivi
Dei servizi
E oltre l'ottantasette per cento dei pensionati
Il totale del cinquanta per cento degli iscritti vengono svolti presso i servizi dei nuovi iscritti
Io credo queste sono cose che devono far riflettere
Se guardiamo la dinamica dell'iscrizione pace gli scritti degli ultimi tre anni
C'è un aumento esponenziale tra quelle che si svolgono in crescita forte nei servizi è in calo permanente fatta dalle categorie
Io non sto sostenendo questi sono trendy infiniti sto dicendo quello che sta succedendo
Inoltre non ci stiamo proponendo di realizzare avere primi dati certi con l'inizio dell'anno
Su quelli che sono i costi reali
E i ricavi reali dell'attività di servizio comunque svolta e alle strutture di servizi appresso le categorie perché crediamo che per mettere sul tavolo come si deve questa discussione è fondamentale avere quanto meno una conoscenza dello stato dell'arte
Tenete presente comunque che il volume le risorse ed è l'attività che svolge la rappresentanza rispetto quello dei servizi
Sia in tema di personale che economici ormai i servizi di supporto il cinquanta per cento
Io poi condivido
La scelta del nazionali in particolare
Che è quella
I rapitori coordinamenti quello nazionale quelli regionali quelli alla camera del lavoro
Penso però
Che vanno in relazione complessa come la nostra
Quando dà vita a nuove funzioni e a nuovi strumenti
Derby a compiere un attento esame un'attenta riflessione
Di che cosa sta facendo
Intendo dire che è fondamentale il lavoro che facciamo magari non sarà rustico risolutivo
Avere molta chiarezza CRT il ruolo compiti le funzioni che andiamo segnare il coordinamento nazionale
Poi a cascata scusa vale per tutti
è necessario che noi su questo non lo siamo niente al caso
Perché la cosa peggiore sarebbe quella di mettere in moto una sorta di meccanismo in cui il corpo che conta di più è il posizionamento dei potenti
Tra il coordinamento nazionale dei servizi e magari tra le strutture verticale dei servizi
Io credo che non sia questo il punto centrale oggi il punto centrale con molta precisione dettaglio
Definire le prerogative i compiti degli uni e degli altri e state sicuri che ce n'è per tutti di un uomo di spazio e di valorizzazione di un'attività che ha bisogno come è stato detto di una maggior presenza di direzione confederale
Se noi non facessimo questo
Io credo che rischieremmo di andare incontro a delusioni
L'ho detto anche nei confronti delle strutture verticali nazionali visto che siamo alla Conferenza nazionale
Io credo che è più importante oggi io ed era presente
No la preoccupazione di averne i coordinamenti una sorta di nuova struttura separata
Anche perché a ben vedere
Quello che sta succedendo è il contrario
L'autonomia delle strutture verticali Palo del Caf Palo del venti parlo delle vertenze diventa un'azione costretta perché io opera lì in mancanza di una presenza costante e sistematica determinazione politica confederale
Basterebbe che all'arrivo al massimo come stiamo scrivendo alcune convenzioni in giro sui problemi dell'isola
E scoprire che gli affetti confederale se non una forte capacità di intervento farà scrivere su quelle convenzioni fissiamo e cosa ci occupiamo qual è il nostro rapporto con i cittadini con le istituzioni
Ma non perché il capo vuole arrogarci un potere
Perché siamo in mancanza dell'esercizio di un ruolo forte di indirizzo e di controllo dell'attività delle singole strutture
Io però sono commenta dall'ordinamento confederale a partire da quello nazionale forte esercitare le sue prerogative
Se avrà delle strutture verticali forti che rispondono al bisogno di gestione di quelle specializzazioni
Nell'attività di servizi fiscale l'Agenzia le previdenziale lavoro
Non c'è in sostanza una lotta di potere mio avviso ma c'è una definizione di ruoli che va fatta
Lasciando la prerogativa naturalmente
Livello politica confederale perché il coordinamento nell'espressione
La novità sta in questo
Sta nel fatto che la confederazione si riappropria di un uovo di indirizzo di controllo questo secondo me è il moderno di cui avrei molto piacere ci confrontassimo discutessimo
Perché se non è così
I rischi sconfinamento aprono alle Poteri e finisce tutto lavori poteri
Rischia insomma su un po'di confusione a mio modesto
Ecco perché io condivido lo spirito nazionale di rafforzare il coordinamento nazionale di mettere risorse per operare sul coordinamento
Parimenti va fatta la stessa operazione anche
Su settori verticali definendo quelli che sono i suoi compiti
Io chiedo a questo anche perché la segreteria nazionale la CGIL ha aiutato a questo dovrà essere consapevole
Che esercitano una funzione politica propria mani belle che qualcuno la gestione
Se fa questo sottordine fare fino in fondo
Quel coordinamento dall'ETA depositario della discussione dei problemi dei temi e dei nuovi e nella gestione che avrà l'incontro alla loro hanno un'autonomia gestionale proprio
Che sembra riferita al nodo al al potere dalla segreteria e dei direttivi di riferimento
Ma in quella sede si sa
Fin dove si ha potere di decisione distribuire problemi fin dove c'è bisogno dell'interfaccia con la segreteria perché il suo potere di finissima
Io penso a un modello fatto con queste caratteristiche
Se è così fatto io credo noi facciamo un passo avanti
Poi ci arriviamo tutti insieme ci arriviamo poco alla volta poche in porto perché mi rendo conto delle differenze ma è importante però avere chiaro in questo
Per questo io non considero una incompatibilità
In chi la segreteria decide diventi ad ogni livello il coordinatore non c'è un'incompatibilità
Ma guardate che c'è un problema di spazi e di tempi
A me non interessa se il coordinatore nazionale regionale o della Camera del lavoro
Sta nella segreteria o non ci sta
A me mi interessa secoli ha il tempo da dedicare per svolgere questa funzione
Se nei confronti delle strutture verticale nel controllo del territorio rispondere quando si chiama c'è una destra davanti per cui propone il modello di integrazione io ho avvertito questo nel mio opera porto l'esperienza parziale sicuramente ma questo è il problema con cui dobbiamo fare i conti
Io credo che c'è stato una latitanza fino adesso non è che le strutture di servizio da Bellano Ginko trattano dei vincoli hanno delle leggi che le regolano i rapporti hanno meno responsabilità su cui dare risposte per questo io credo
E va dato atto che approfondiamo come facciamo costruire un'esperienza di questo tipo infine
Infine
Credo che questa conferenza non può far tutto
Ma dovrà così definirà come si dice un pacchetto di obiettivi strategici su cui lavorare
E mettere in agenda una serie di temi che urgono su cui siamo in ritardo a volte miti colta
Penso che
Sulla previdenza complementare guardando l'aspetto dei sì e dei servizi abbiamo bisogno di metterci ristudiare il problema è vedere come rispondiamo abbiamo già i lavoratori ci vengono a chiedere e noi non sempre siamo in grado a una risposta e non è affatto facile immaginare il nostro tipo di intervento organizzato sulla previdenza complementare di risparmi il fatto che tutti siamo perché decolli ma i servizi non sono pronti ad accogliere questo problema
Vale per i lavoratori stranieri in parte
Vale per altre attività ne parleremo forse troppo
Vale per tutta questa questione degli rende dentista
No non possiamo ripetere la storia di questi mezzi
Abbiamo già di tirarsi su le maniche
Ed affrontare il problema perché è difficile complesso e perché ci sono nodi politici nel mondo come quel servizio agiva che hanno rilevanza politica
Su cui dobbiamo trovare la maniera di trovare come ci dice l'uovo di indirizzo per l'appunto
E di sciogliere i nodi quando si presentano infine
Gestire i sei mesi parlo per me
Non è svolge un'attività qualsiasi proprio dall'organizzazione
C'è anche un problema di conoscenze di competenza che si hanno
O non sia per averle applicarci sul
Infine i tempi e i tempi con cui si gestisce l'attività dei servizi non è quella della politica nel mondo lo può essere
Perché se diventa quella politica ancora una volta i servizi da un anno fa per conto suo perché loro sono costrette dei tempi
Che non possono a volte aspettare perché i vincoli ieri pongono anche ogni ripongono le file dei cittadini agli sportelli o li pongono altri ancora quindi io operava in questi due temi
Devono far parte di un modo di intendere la ricostruzione la scelta la formazione delle persone questi sono naturalmente alcuni degli aspetti su cui io credo questa conferenza può aiutare a far decollare prendere prima decisione
Aiuto
Ivan Pedretti della segreteria regionale del Veneto
Ivan
Io penso che
Dovremmo affrontare e discutere meglio la prima parte della relazione
Se si vuol capire dove si va e quali servizi definire integrare
Cioè se non definiamo nella CGIL
Partendo dal titolo
L'evoluzione per il lavoro che cambia
E per cui qual è l'intervento
Politico sociale della CGIL in un lavoro che mute che cambia
Per quale rappresentanza e rappresentatività noi rischiamo di fare una discussione puramente organizzativa importante ma non risolutiva
Lo dico per la CGIL per i servizi
Per una sorta di dualismo che se conformato nell'organizzazione
Che deve essere in qualche modo mutato riportato diciamo a valore politico per ognuno
Cioè non c'è una separazione Lauro
Tra il dirigente politico dall'organizzazione dirigenti di servizio
Se vogliamo integrare davvero un azione reale sulla rappresentanza la nuova tutela dei lavoratori
è un'integrazione politica la farsi
Poi certo ognuno al suo mestiere
Al suo pezzo
Cioè aggredire intervenire sui nuovi mercati dei lavori come si diceva nell'introduzione
A partire da questo mutamento di diffusione del lavoro dalle grandi imprese alle imprese di servizio alle imprese diffuse
E al lavoro Bovo parzialmente autonomo
I giorni ridefinire ride svinare la politica della CGIL delle tutele dell'allargamento della tutela collettiva ed individuale
Ed è un'azione
Che va fatta sia in ambito negoziale contrattuale sia in ambito certo coi di servizio individuale alla tutela del lavoratore
Cioè a quei lavoratori che Ghezzi diceva
Fanno parte delle nuove flessibilità
Anche a quelli che fanno parte del nuovo precariato
Mascherando la per flessibilità
Quale tutela è come arrivare lì
Quella dei collaboratori del lavoro interinale degli appalti
Delle cooperative
E c'è bisogno di un'azione lo si diceva dal punto di vista l'intervento legale CISL attivo
Io ovviamente dal punto di vista contrattuale negoziale e poi della tutela del rispetto dei diritti di quei lavoratori
Per cui occorre allargare la platea dei diritti e la capacità di influenza della CGIL e delle organizzazioni sindacali più in generale
Io penso che questo è il punto primario dell'analisi di una discussione che poi arriva
Su una ridislocazione su un intervento integrato sui servizi altrimenti non si capisce se è giusto avere più efficace efficienza
Competenza qualità e sempre giusto ed è sempre meglio
Ma lo si fa lo si deve fare in un come si dice certa politica precisa dell'organizzazione
Il ruolo dei servizi è importante dentro questa scelta ed è importante come riflessione e ragionamento politico in esplicito nell'azione sindacale della CGIL
Nel rapporto con i governi in questo caso con questo per definire delle leggi i della rappresentanza e della tutela e dei diritti
Io ovviamente nel rapporto delle controparti per ridefinire diciamo
Una capacità di difesa di tutela
Collettiva ed individuale dei lavoratori
E qui ce n'è per tutti
Perché il servizio è svolto sì
In alcuni punti essenziali dei nostri centri di servizio
Mai svolto ormai anche dalle categorie
Quelle quelle territoriali quelle che fanno contrattazione aziendale quelle che rispondono pure a loro a esigenze domande del lavoratore individuale
Nella sua impresa
Per cui è un servizio molto allargato
Ed è un'azione che noi dobbiamo fare di integrazione non solo nei servizi tradizionalmente intesi nelle quattro aree che Catherine indicava
Il capo le vertenze link agli immigrati CID
Ma anche l'azione delle categorie
Nella tutela individuale
Oltre che quella collettiva
Per cui significa ripensare i servizi tradizionali in questa nuova accezione
Di verifica e di analisi sul mercati del lavoro e cambiano
Mercato nazionale ed internazionale
Che vede lavoratori immobilità del territorio non solo nazionale ma anche
Sovranazionale lavoratori trasporto transfrontalieri
Con esigenze e domande diritti diversi
Ora per fare questo occorre superare una sorta di autonomia seppur giusta rivendicata e conquistare dei diversi servizi
Io una capacità della CGIL della Confederazione
Di governare questa necessità di sinergia di integrazione che diversamente un servizio rispetto all'altro non sarebbe in grado di fare
Per sua storia e competenze
Per cui vi è la necessità che la CGIL ritorni rispetto alla sua storia ad essere il soggetto di governo
Di programmazione dell'azione di servizi e poi certo ognuno nella sua gestione fa la sua parte c'è l'autonomia
Ma l'autonomia in qualche modo coordinata e coordinata dalla confederazione non può essere che altrimenti diversamente il rischio è una separazione tra i diversi soggetti e qualche elemento ce l'abbiamo
I soggetti più forti più ricchi tendono in qualche modo come si dice a preservarci
Anche rispetto alla CGIL
Di natura responsabile proprietaria per alcuni
Aspetti delle società dei servizi definì
Per cui occorre sì che qui ci sia una forte capacità politica di direzione della CGIL
La scelta che facciamo in qualche modo va su questo ma su questo terreno
è un terreno di governo di ripresa di capacità di direzione propria dalla Confederazione
Di coordinamento dei diversi soggetti
Dei servizi e delle categorie che spesso hanno agito e hanno teso ad agire in mancanza di questa direzione governo per moto proprio
Attraverso convenzioni tra gli uni con gli altri
Ovviamente chi è in condizioni economiche finanziare migliori fa la gara fa la parte da
Dalle ore
Fa parte grossa
Se vogliamo un sistema solidale tra i diversi servizi
E intervenire sulla tutela occorre che la confederazione ripristinino la sua capacità di forza di coordinamento e di direzione
Questo non significa che poi i coordinamenti che andremo a definire non debbano avere autonomia debbono avere autonomia
I responsabili debbano essere come si dice messi in grado di potere operare gestire e governare
Quei servizi quel coordinamento in autonomia in verifica in rapporto diretto con la struttura della Confederazione
E occorrerà chiarire anche qui
Rispetto
Al ruolo dei servizi del tesseramento
Che va chiarito per tutti gli ombrelloni
Va chiarito qual è il rapporto di proselitismo per esempio tra l'inganno speck
E se la discussione poi che spesso le Camere lavoro hanno da affrontare nel territorio
Sulla garanzia di mantenimento di sostanze amento dell'Inca
Lo speed partecipa a questo intervento
Perché fruisce
Di una considerevole attività dell'Inca nei suoi confronti
Partendo dal tesseramento cioè dalla base principale
E su quella base come si dice risponde
Anche lui ad un processo
Sinergico di coordinamento
Partendo da questa condizione
Non dal fatto che è la più grande struttura di rappresentanza della CGIL
Ma che un pezzo di questa più grande struttura di rappresentanza la CGIL è fornito da un servizio in particolar modo storico quanto vogliamo ma è così
Per cui anche lì occorre trovare un punto di chiarificazione
Così come anche rispetto ad altre categorie
Cioè riportare in luce in chiaro qual è la situazione nostra
Ma senza velleità particolari di colpire questo o quel soggetto ma proprio perché bisogna metterlo in chiaro
Almeno tra di noi la discussione è più semplice
Anche tra la Confederazione rospi e più semplice
Lo spia una grande organizzazione una grande categoria
Ha uno spazio importante da coprire
Di carattere sindacale ebbene che colpisca quello spazio che copra con lo spartito e la Confederazione potrà suo
Perché ci sono ormai troppe commistioni ma sarà una discussione che dovremo fare alla conferenza di organizzazione
Ma e dovrà essere portata a fianco
Poteri ruoli quale contrattazioni quale livelli contrattuali per ognuno per ognuno per le camere lavoro quelle strutture regionali per la Confederazione nazionale e per le categorie che fanno i contratti nazionali compreso lo spirito
Altrimenti c'è una confusione incredibile di ruoli di potere che prima o poi dovremo in qualche modo nella Conferenza un relazione dirimere un poco
Ora l'azione che dobbiamo fare dentro quel quadro secondo me
Cominciando
A lavorare concretamente sui bilanci consolidati
Per cui capire come siamo messi sul piano economico finanziario in misura consolidata nei diversi
Servizi
E a chi fanno capo alla fine io penso alla Confederazione
Penso a quella
Perché la struttura generale della CGIL che può governare
Anche i processi
Di finanziamento e di distribuzione
Del finanziamento in misura solidale tra soggetti Ford che sottende deboli che sono pure presenti in CGIL
Per cui un coordinamento vero che ha una sua autonomia ma che fa parte fa capo l'organizzazione
Dentro questo io credo ci siano le condizioni per sviluppare una nuova capacità di servizio qui efficace più qualitativa più chiara per tutti
Più chiara per tutti e probabilmente litigheremo di meno
Se così sarà
Io penso che questa sia la strada insomma indicata almeno da questa discussione anche dalla relazione
E penso che sia una strada che si intreccia
Da qui alla conferenza d'organizzazione ovviamente facendo i lavori che dobbiamo fare i coordinamenti devono nascere devono trovare loro autonomia e potere
Le iniziative sull'informatizzazione deve procedere il via alle banche dati ed altri però da qui alla conferenza d'organizzazione al congresso
Carlo diceva un anno e mezzo circa quello che sarà il tempo ma da qui Alinovi dovremo definire qual è non solo al ruolo dei servizi il ruolo dei diversi poteri
Dei servizi dei coordinamenti dei CGIL e del l'insieme dell'organizzazione
Cioè noi non possiamo fare una discussione che finisce qui
Ci separa da una discussione loro fare a momenti della conferenza ordinazione
Sui ruoli poteri contrattuali la definizione degli assetti contrattuali che poi a congresso con l'altra organizzazione con le controparti dovremo definire
Allora pochi minuti andiamo via noi Arrivabene amica vagliata spedite iniziamo la la tavola rotonda
Sto cominciamo nostra tavola rotonda
Alla prendiamo posto
No
Rispetto alla programma
Abbiamo due assenze
Quelle dell'onorevole Giorgio Benvenuto che ha degli impegni parlamentari credo un'audizione con il ministro delle finanze
Il quale però ha mandato un contributo scritto che era almanacco delle ma gli atti del nostro dalla nostra conferenza
In in contributo in cui sottolinea l'importanza dei mezzi di prova
Della situazione economica per l'accesso alle prestazioni dello Stato sociale
E ne mette in risalto anche i limiti rispetta le normative adottate è importante che ci sia una consapevolezza da parte del Parlamento della crucialità di questo dico di questo tema
L'altra o assente il professor Nicola Rossi consigliere economico del Presidente del Consiglio che ha per sopraggiunti impegni non non ha potuto prender parte a questa nostra iniziativa ma che è impegnato anche su sul problema
Che coinvolgeremo
Anche in rapporto agli esiti di questa nostra
Discussione di stamattina
Sono presenti gli altri relatori
Il professor Claudio dei vincenti dell'Università la Sapienza di Roma che anche direttore scientifico del c'era un istituto membro del membro del comitato scientifico dessert nobile
L'istituto che ha svolto importanti ricerche in materia per conto del CNEL
Più direttamente
L'otto Salvatore Tutino che direttore del del sei città il professor Massimo Paci presidente del silenzio
Introdurrò rapidamente
Questa nostra
Riunione innanzitutto
Dicendo che ci occuperemo oggi fondamentalmente degli aspetti pratici
Procedurali
Per le difficoltà che incontra l'applicazione di questo istituto
Ma tenuto conto proprio della parola d'ordine che ha guidato questa nostra conferenza che è la conferenza dei servizi della CGIL
Ma che
Tende appunto a mettere in luce come il sistema dei servizi non sia altro una una faccia della stessa medaglia
L'altra parte la rappresentanza sociale collettiva del del sindacato
è molto importante fare questa discussione qui perché poi la prima linea è costituita proprio dei servizi confederali dei centri assistenza fiscale dal patronato
A cui i cittadini si rivolgono per affrontare queste
Tematiche
Ecco sugli aspetti
Se gli aspetti di ordine politico
Noi abbiamo richiesto l'introduzione di questi istituto
Nella trattativa sul Welfare del mille novecento novantasette
All'epoca si discusse molto se poteva potevano essere presa differimento o i vecchi in dieci i quelli che avevano portato al
Al redditometro c'ha forme oggettive ed automatiche di
Prova dei mezzi per i cittadini che vogliono accedere a prestazioni dello stato sociale che sono appunto limitate da questo punto di vista
Sarebbe stata sicuramente l'opzione
Migliore
Che avrebbe
Evitato ulteriori incombenze per i cittadini ulteriori autocertificazioni bassi constatò che ancora molto probabilmente questa possibilità di
Lavorare in automatico non non era
Possibile
E allora si ripiegò sull'idea di utilizzare accanto alla dato reddituale al dato IRPEF
A cui pure sono connesse ancora moltissime prestazioni dello stato sociale
Anche un dato connesso al patrimonio da qui l'idea del del diverse un un mix di questi due elementi
Una forma di autocertificazione la possibilità di selezionare
Coloro che appunto si presentano per richiedere prestazioni connesse al reddito o sconti sulle compartecipazioni sempre di compartecipazione alla spesa per queste prestazioni connesse al al reddito
Ecco
Perché noi nel mio novecentonovantasette
Mettemmo in piattaforma questa rivendicazione la mettemmo nella convinzione che
Per
La nuova situazione che caratterizza la questione fiscale nel nostro Paese come in in Europa
La crisi della progressività del di PEF connessa alla concorrenza che c'è all'interno dell'unione tra Paesi e paesi
Il fatto che sostanzialmente la progressività
Del sistema fiscale riguardi soltanto ormai il lavoro anche dopo le recenti riforme Cassino passivi nove società individuale a quelli di capitale
E il tema della redistribuzione diventa sempre di più un tema connesso alla spinosa
Cioè la redistribuzione
Nuovo quadro
Sempre più dovrà esser fatta
Non tanto con il fisco quanto con la spesa sociale una sera sociale che non può che rifarsi a criteri di selettività tenuto conto che altrimenti bisognerebbe far ricorso a prelievi massicci a prelievi
Tipici delle dei paesi del Nord del nord Europa i quali anche essi anche se in modo molto attenuato da altre Aldo hanno dovuto cominciare ad inserire forme di selezione dispetto all'universalismo che li caratterizzava
E quindi insomma lo slogan quello della universalismo selettivo e e il problema è come farla questa selezione
L'idea del mixaggio tra
Il reddito
Il patrimonio c'è sembrato un idea un'idea latita come quest'idea si sta concretamente realizzando ebbene presente uno scarto molto molto consistente c'è innanzitutto
Da
Rilevare che cosa da rilevare una sorta di fuga della politica e del stesso Governo da questo tema è un tema sicuramente
Delicato
Perché a che vedere appunto può anche con la consistenza patrimoniale dei soggetti bisogna chiedere
In rapporto appunto al all'Iseo al sanitometro oltre alla ricchezza immobiliare che già risulta dei dati fiscali anche qual è la consistenza del patrimonio mobiliare quali
Il conto in banca se si posseggono titoli via e via discorrendo certamente quindi
Un tema molto molto delicato e cosa è successo dopo il mio
E Confederazione se passata la fase attuativa ciascun vi riescono appeso a dare una propria ho risposto cercando
Guardare molto in termini di consenso rispetto alla politica specifica presieduta
Il liste uscito fuori con
Una
Elevata flessibilità di elevata flessibilità applicativa cosa senz'altro
Necessario il rapporto alle diverse politiche che si devono praticare
Una cosa è è tener conto della situazione reddituale e del e patrimoniale di una famiglia in rapporto ad un asilo nido d'uno un'altra rispetto come residenza assistita per anziani un'altra ancora
Per quanto riguarda la sanità però ecco bisognerebbe che ci fosse una qualche connessione logica tutte quante queste diversi tesi che si attribuiscono al patrimonio piuttosto che al reddito o a scale di equivalenza che vengono stabilite in modo diversificato tutto questo non c'è stato
Direi che
Ancora di più
Non soltanto non c'è stato una responsabilità collegiale del governo ma gli stessi ministri hanno finito per delegare cosiddetti tecnici ai burocrati la gestione di questo tema insomma alla fine abbiamo un risultato molto ma molto scadente
Limite che poi si evidenzia tra tutti e l'impatto amministrativo di questa dell'introduzione di questi nuovi sistemi non si è tenuto minimamente conto del fatto che l'Italia in Italia si sono numeri Slow numerosissimi enti territoriali comuni molto piccoli che non sono in grado di gestire queste complesse tematiche
Si è dato luogo anche a modelli di autocertificazione che potremmo definire lunari
Diventano di computer molto complicati per gli stessi a detti ai lavori
Di fronte a queste difficoltà si è ritenuto di risolvere tutto con uno slogan
Andate ai centri di assistenza fiscale come se di centri di assistenza fiscale miracolosamente potessero risolvere problemi di questa complessità
Quand'è che abbiamo deciso di dire la nostra in un modo molto fermo quando l'Istituto nazionale della previdenza sociale
Alla prima dell'estate
A posto anche adesso una domanda al sistema deserte assistenza fiscale
C'era da a portare avanti il discorso dei grezza di quella modulistica che deve essere compilata da tutti coloro che fanno ricorso a prestazioni che appunto hanno per legge dei limiti reddituale dalle pensioni sociali a quelle integrate al minimo e vari assegni erogati dall'INPS
L'INPS per snellire questa complessa procedura fatta di milioni di moduli cartacei anch'esso pensato di rivolgersi al sistema dei Caf di richiederà questo sistema una convenzione per semplificare per trasmettere questa modulistica per via telematica per semplificare il rapporto con i pensionati
Ecco noi
Abbiamo accolto questo invito dell'INPS però mettendo un secondo i i puntini sugli scrivendo
Come confederazione una una lettera al presidente del Consiglio dicendo che noi assumevamo questo impegno per spirito di servizio nei confronti dei pensionati ma che ritenevamo giunto il momento di rimettere in ordine l'intera martedì
Allora per concludere ci sono aspetti di ordine il più generale politico
Questa eccessiva frantumazione che veramente
Ormai
Inaccettabile siamo di fronte a una babele riccometro
Cioè se ci sono indici che riguardano gli assegni per le famiglie assegni per famiglie numerose povere per la maternità delle lavoratrici che non
Hanno diritto a prestazioni contributive ci sono altri e pesi dati alla
Il nel settore universitari piuttosto che per l'assegno scolastico ce ne sono altre ancora che riguardano la sperimentazione del reddito minimo disinserimento
C'è l'impatto grosso che dovrebbe avere l'introduzione di questo nuovo metodo nei confronti della sanità impatto grosso che ci preoccupava per cui avevamo proposto una sperimentazione propedeutica all'estensione questa sperimentazione Langue
Le regioni anche se sono preoccupate
Si è parlato anche di sperimentazioni virtuali insomma siamo di fronte ad un quadro ampiamente insoddisfacente quello nuovo ma anche quello vecchio perché dall'inizio degli anni ottanta si sono sovrapposti interventi di collegamento al reddito di prestazioni credo che sono alcune decine
E lo si è fatto in un modo del tutto il razionale e privo
Elementi di coordinamento che c'è un primo blocco di problemi
Io credo che Claudio De vincenti su questi aspetti anche in rapporto alla
Lo studio che ha fatto il il Cerci dirà delle cose molto interessanti ce n'è un altro ancora su quello stesso share Tutino si sono soffermati in passato che pure dovrebbe essere presi in considerazione e cioè quali Effeti redistributivi a il Complesso di questi riferimenti reddituali o di Miss reddito patrimonio perché poi il cittadino si può imbattere indenne
Situazioni di questo genere allora fronte magari dio con rinnovo contrattuale o di una promozione ad una crescita del reddito ai fini IRPEF possono succedere determinati conseguenze che addirittura possono avere come aspetto una riduzione del reddito disponibile di quel nucleo familiare quindi ci vuole una una rilettura sistematica di tutti quanti questi aspetti poi e concludo c'è l'impatto amministrativa
Ecco qui è veramente paradossale quello che si sta verificando
Appunto questo riferimento ai Caf comporta che Andy soggette
Sì chiedono di convenzionarsi con i patronati con illiceità assistenza fiscale che non sono naturalmente soltanto di emanazione sindacale ma
Purtroppo nella vulgata giornalistica così appare
Comportano quindi forme di convenzioni anche di tipo oneroso da parte delle pubbliche amministrazioni anche ripetute per cose abbastanza simili
Ebbene noi
Siccome siamo gente seria pensiamo che debba essere strutturato in un modo razionale questo rapporto
Che il cittadino non debba fare N moduli di autocertificazione ripeto molto spesso di carattere lunare che non debba avere con gli stessi centri di assistenza fiscale diciotto rapporti in corso in corso d'anno che debba esser trovato una razionalità in tutto questo
Allora qui la ragionamento molto semplice una razionalità estrema comporterebbe un'assunzione diretta da parte dell'amministrazione fino alla finanziaria di questa tematica per questa questa amministrazione già dispone
Di rilevanti conoscenze sulla situazione economica delle famiglie italiano
Poi però proprio perché però siamo consapevoli della delicatezza del problema e del fatto che questo argomento può essere vissuto come un tentativo improprio di intrusione nella privacy spesso delle famiglie basti pensare a quello che è successo in termini di
Discussione che si è avuta nei giorni passati sull'anagrafe dei conti e dei conti correnti una anagrafe impostata da un qualche degrado del novantuno e che ancora non viene non viene alla luce
Anagrafe che sanno che a luce tra l'altro rende del tutto inutile questa questa normativa perché se si si tratterebbe di autocertificazioni largamente donna controllabili
Tenuto conto di questa discussione noi avanziamo questa proposta di cui si è anche parlato nel corso dei passati Milesi
Di fare presso l'Istituto nazionale della previdenza sociale che già avviato con il sistema dei re
Una ai importante aggiornamento della situazione reddituale dei nuclei familiari
Parentesi probabilmente avremo presto aprire una discussione anche sulla modifica della normativa relativa alle prestazioni assistenziali e che non si capisce per quale motivo le prestazioni economiche debbano S. arrogante in un determinato modo
E altre prestazioni in un altro c'è poi una confusione tra le stesse prestazioni economiche pensiamo a reddito minimo di inserimento o la pensione sociale dovrebbero dovrebbe trattarsi di due misure molto vicine il reddito minimo di inserimento fa riferimento al a anche a parametri patrimoniali la pensione sociale no
Ecco fare presso l'INPS una banca dati ricondurre tutta questa materia ad un unico modello da far compilare al cittadino interessata a questo tipo di prestazioni una sola volta
Con cadenze possibilmente diverse da quelle del sette Trento dell'unico sia per evitare confusioni tra questi due elementi sia anche per permettere ai nostri strutture di servizio di lavorare perché l'accavallamento
Di questi problemi crea grossi appesantimenti organizzativi e allora c'è la piena disponibilità nostra a lavorare in questa direzione
Se dovesse permanere invece l'attuale situazione di confusione
Beh credo che la nostra organizzazione non potrà che riconsiderare il tutto
Per un motivo molto banale innanzitutto noi pensiamo che le risorse del Paese debbano essere impiegati in modo efficiente e razionale e quindi non è non è pensabile che si moltiplicano le convenzioni e alla fine questa materia questa questo questi strumenti di accertamento finiscano col costare di più di quanto fanno
Risparmiare quindi secondo perché non vogliamo essere confusi con l'inefficienza di questa amministrazione
E quindi è evidente che la condizione per poter dare il nostro apporto e che la vita della gente nostre comunque dei cittadini che si rivolgono a noi venga semplificata
I nostri servizi fiscale hanno prodotto questa semplificazione
E per questo li facciamo volentieri
Se per quanto riguarda i se sanitometro e riccometro che dir si voglia raggiungiamo un analogo quadro di semplicità e di utilità per il cittadino dovremo ripensare alla ma la nostra disponibilità in materia e in ogni caso e concludo c'è un ragionamento più di fondo da fare
Credo che la prossima trattativa sul web farm stavolta
Prima di parlare di pensioni e di sanità debba partire da questo perché gigantesco problema tranne che qualcuno a livello di governo ci dimostri che sia praticabile nel nostro Paese un'altra linea
Un universalismo di altra impronta ma allora lo si dica
Chiaramente se invece come io penso la linea non può che essa è quella di un universalismo selettivo ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità
Io ho chiuso questa mia introduzione dare la parola nell'ordine a Claudio De vincenti a Salvatore Tutino a Massimo Pace poi Guglielmo Epifani si era un po'le conclusioni di questa nostra
Tavola rotonda di approfondimento Claudio
Ringrazio Beniamino Lapadula
Io mi scuso con tutti voi ma come del resto avevo preavvisato Beniamino all'organizzazione di questo di questo convegno io all'una o lezione all'università devo dirvi insomma quindi dopo assentarmi prima che la tavola rotonda sia conclusa mi dispiace peraltro di non sentire tutti gli altri interventi
Partirei da una da un'esperienza personale mia figlia sia iscritto all'università
E mi ha portato a casa
Tre i moduli da compilare
Diversi
Per ottenere per i diversi benefici
Il primo riguardava un eventuale sconto sulle tasse universitarie
Il secondo riguardava la possibilità di avevo meno accesso ad una borsa di studio e il terzo riguardava il prezzo differenziato di per la mensa università tre moduli diversi tutti e tre da compilare
E già questo come dire non è piacevolissimo insomma per uno si mette a tavolino la mattinata della domenica la passa riempire tre moduli di una spessa università
Salvo arrivare in fondo a questi tre moduli e trovarsi di fronte alla seguente faccenda
Per quello che concerna lo sconto sulle tasse universitarie sì addotta un indicatore di situazione economica che prevede il reddito più il venti per cento del patrimonio
Naturalmente tutto auto dichiarato non mi si chiede neanche di portare tanto per capirci una ricevuta della banca dove ci sono i titoli si chiede nulla io dichiaro potevo dichiarò che mi pareva spot sfido chiunque a controllarlo
Ma al di là di questo
Reddito più venti per cento di patrimonio divisori il numero dei componenti del nucleo su una scala di equivalenza e questo era per lo sconto delle tasse universitarie
Benissimo compilo questo primo modulo scuro covo di avere diritto un piccolo sconto sa meglio che niente è una contento e procede compilo il secondo modulo diverso dal primo
Per la questione della borsa di studio
E dopo aver compilato questo secondo modulo scoperto che il criterio di accesso al diritto o meno di avere la borsa di studio non è lo stesso
Delle tasse in altri termini ci sono due soglie separate una per il reddito una per il patrimonio per il patrimonio ci rientravamo perché abbiamo un patrimonio basso per il reddito non c'è rientravamo e facevano tutte e due da esclusione secca
Poi con pilota già sono un po'seccato di aver perso tempo per compilare il secondo modulo per poi scoprire che non era lo stesso criterio
Terzo modulo lo sconto sulla mensa universitaria in questo caso sì dopo aver compilato il modulo scopro che il criterio di costruzione la graduatoria è leggermente diverso anche qui nel senso che si ritorna al credito più venti per cento del patrimonio ma non lo si divide per la Scala di per il numero di componenti del nucleo familiare
Si prende quelle e poi su quell'indicatore si calcola in quale fascia di prezzo della mensa si capita a seconda del numero dei componenti ma guardate che non è esattamente la stessa cosa e per capirlo c'ho messo un po'
Questa piccola esperienza personale mi porta alle seguenti considerazioni
Primo
Il mio nucleo familiare vede risulta interi posizioni diverse
Nella graduatoria interne lettere graduatorie presente all'interno l'odissea di Roma perché il fatto di usare indicatori Diversi significa essere collocati in grado in posizione diversa in graduatoria cioè io sono più ricco
Che in alto in graduatoria per la borsa di studio
Sono più basso in graduatoria per le tasse universitarie attenti non è un problema di soglia di accesso io non mi lamento se mi dicono che non ho diritto non c'è problema no il problema è che io rispetto a un nucleo familiare del compagno di banco di Lucia
Ci troviamo una volta io sopra una volta io sotto
Quindi poi dovunque mettiamo la soglia
Una volta casco dentro la vasca volta casco fuori mai modo assolutamente arbitrario
Arbitrario completamente
Seconda considerazione perdo una mattinata della domenica è un costo per me
E sto parlando di un unico ente erogatore
Salvo la distinzione tra
Diciamo effettivamente esistono e distinzione tra l'Adisu soggetto che gestisce la mensa e borse l'università ma insomma
Stanno attaccati l'uno all'altro e mi presentano tre moduli diversi e tre graduatorie diverse si formano
Quattro terza considerazione io bene o male sono abbastanza istruito se io perdo mezza giornata per compilare tre moduli dell'Università di Roma immagino cosa succede ad altri che forse sono meno fortunati di me
E che razza di costi gli sto caricando addosso a magari in quel caso anche pecuniari e non solo di tempo perché dovrà mandare da qualcuno a farsi dare una mano
Ora questo guardate che sta succedendo
Come diceva prima la Padula in tutti i servizi perché la sanità c'ha una graduatoria in cui i cittadini sono collocati per esempio dicendo reddito più venti per cento di patrimonio
Poi ci sono vari sconti per gli anziani e c'era questo si può anche capire ma poi dirò qualcosa su questo il reddito minimo di inserimento è un'altra graduatoria guardate diversa dal sanitometro gli succederà
A chi chiederà sani di accedere alla sanità gratis e di avere il previo l'inserimento di gli succeda quello che è successo amico mio figli all'università di provare che il suo vicino una volta sta sopra una volta sta sotto in graduatoria perché nel reddito minimo di inserimento
Il patrimonio mobiliari titoli valgono infinito in altri termini se io c'ho anche un solo botte non obitorio di ogni mese magari su un reddito pietoso
Magari ciò che edito molto più basso di un altro che ha diritto al re di un inserimento perché non ha il botta però siccome io ho avuto la folle idea di comprare una volta nella mia vita un botta sono tagliato fuori
Quindi sono graduatorie diverso
E così continueranno a moltiplicarsi alla questo cosa significa primo
Significa il massimo dell'ingiustizia sociale possibile
Perché se ho mille graduatorie diverse delle condizioni economiche dei cittadini questo significa che non ha più alcun criterio sensato
Per costruire per tre diciamo individuare le posizioni relative
Secondo significa il massimo dell'arbitrio prego niente erogatore
Perché quando si fa si fanno mille possibili graduatorie sono possibili mille Criterium allora per uno il patrimonio post pesa venti per cento per un altro pesa infinito per un altro pesa zero
Il massimo dell'arbitrio e altro che
Stato di diritto
Qui c'è proprio ogni ente erogatore fa quello che gli pare
E costruisce la graduatoria preferisce per un per una interrogatori io sto in una posizione per un altro sto in un'altra addirittura nel mio caso per lo stesso ante Luca dove sto in tre posizioni diverse di graduatoria
Questo atto Lion arbitrio sull'arbitrio cioè e qualcosa veramente di di demenziale
Terzo costi per i cittadini elevatissimi in termini di tempo e spesso di denaro
Quarto
Costi per lo Stato elevati perché ogni volta bisogna poi mette spendere per costruire tante graduatorie di Tex e selezionare i contanti criteri diversi è roba che costa
Quarto possibilità di controllo sempre più basse perché se si moltiplicano i criteri e se si moltiplicano le graduatorie guardate che è sempre più difficile
Anche Fetouaki controlli a parte che lo ha in sé difficile effettuare i controlli
O tutto questo poi
Per ottenere attenti una situazione in cui questo nell'analisi del c'era fatto per il CNEL la mette abbastanza in evidenza in cui pur tenendo conto del patrimonio il rischio di avere che un evasore fiscale alla fin fine goda comunque dei benefici da cui invece astrattamente vorremmo che non godesse
Opere insomma che stesse più in alto in graduatoria come gli spetterebbe e questo rischio purtroppo continua a esserci perché guardate che io voi al patrimonio dati un peso elevatissimo nel carnet alcuna costruzione dell'indice
E quindi lo rende un criterio schiacciante
O se no il basso reddito del dichiarato dall'evasore
Non riusciamo a compensarlo a sufficienza col patrimonio
Parte i problemi di controllo e parte quei questo può ragionare andò anche ammesso che non siamo in grado di controllare perfettamente il patrimonio del soggetto
Ma guardate che danno un peso elevatissimo al patrimonio è una follia
Già secondo me il venti per cento potrebbe risultare troppo alto
Perché immaginiamo l'anziano che per tutta la vita ha lavorato ha messo da parte ha messo da parte un po'per consentirsi un livello di vita nei suoi ultimi anni migliore per riavere una certa sicurezza anche di fronte agli eventi
Dolorosi che possono capitare negli ultimi anni di vita ma magari ha messo da parte anche per lasciare qualcosa ai figli e così via
E siccome ha messo da parte viene trattato molto peggio dal punto di vista dell'accesso a servizi di welfare del sottoscritto il quale uno spendaccione io sono una cicala
E quando sarò anziano non avrà un gran patrimonio
E voglio capire con quale criterio giudichiamo la cicala più meritevole della formica
Intendiamoci ai miei occhi va benissimo
Però non riesco proprio a capire il criterio sociale non dico che dobbiamo premiare per forza la formica rispetto alla cicala ognuno deve essere libero di fare le scelte di vita che vuole però l'idea che siccome quella stato Formica lo bastonano questo è demenziale
Allora siccome dobbiamo beccare gli evasori basto diamo pure quelli che invece magari evasori non sono semplicemente si sono accumulati in parte io non posso sta andare troppo pesante sul patrimonio
Se no faccio un'altra ingiustizia pesa molto grave
Stiamo attenti costa storia del patrimonio guardate che c'è un giustizialismo su questa faccenda intollerabile
E lo dice chi patrimonio quasi non ne ha come vi dicevo prima perché spesso sono uno spendaccione
Ma non tollero il giustizialismo su questa cosa
Allora
Come si può uscire da questa situazione che io trovo pericolosissima
Pericolosissima però sul terreno del consenso sociale e guardate anche del consenso verso il sindacato
Io credo che dobbiamo uscire dal giustizialismo
Non dobbiamo uscire dall'idea che
Selezioniamo anche la parola d'ordine dell'universalismo selettivo forse la andrebbe un po'qualificata Beniamino mentre parlavi avevo qualche dubbio insomma ma a noi interessa
Allargare la platea di coloro che possono accedere ai servizi di welfare può restringere
A noi interessa
Spendendo meno a dire più persone che usufruiscono del welfare ebraico interessa
Stringere verso ugual Pratesi duale
Allora io personalmente
Preferisco ragionare sul con avendo comune come obiettivo il primo obiettivo
Allora vorrei uno Stato che è in grado di pesare meno sui cittadini dal punto di vista fiscale
Che è in grado di come di convogliare di coinvolgere risorse private nell'UE ma anche risorse delle nostre tasche
Quindi che è in grado di spendere meno ma che in questo modo
Riesce a coinvolgere una più ampia platea di cittadini nel sistema di welfare e questo guardate non è assolutamente botte piena e la moglie ubriaca vari studi che abbiamo fatto tra l'altro di nuovo come eccetera insomma ma anche come altri cento altre anche altri centri di ricerca abbiamo fatto alcuni con lo spirito io su questo ci dicono che se io uso un sistema di deferenza azione del prezzo di accesso ai servizi
Costruito in modo da differenziare in modo da ridurre di più il prezzo per chi ha più bisogno e alzarlo di più perché ha meno bisogno io a parità di risorse pubbliche all'attacco la platea
Quindi io posso anche spendere meno o comunque non spendere più di oggi di avere molte più persone coinvolte nel sistema di voler
Allora verso questo lo accantoniamo senza sarebbe bisogna per spiegare bene che cosa insomma ma insomma abbiamo parlato di voucher assegni servizio 'ste cose qua adesso sistemi di differenziazione della partecipazione dei cittadini alla spesa
Allora l'obiettivo è questo l'obiettivo a includere invece guardate che il giustizialismo ha come obiettivo poter col col col redditometro o e quindi scusatemi il redditometro è uno strumento essenziale di inclusione perché il redditometro dello strumento con cui possiamo differenziare l'accesso ai servizi la il prezzo di accesso ai servizi per i cittadini in modo proporzionato alle loro capacità dispensa
E visto che ho parlato così male del redditometro con lo stanno costruendo mi corre l'obbligo di dire qui che se Salvatore Tutino probabilmente il padre del redditometro nel nostro Paese
E quindi come dire io vengo dopo di lui ho imparato da Salvatore io vi assicuro che ho sostenuto che il redditometro era necessario molto prima di quando è stato pubblicamente sostenuto da tanti
E continua a sostenerlo il redditometro è uno strumento chiave quello che mi fa star male che quello che stiamo facendo affosserà il redditometro
Mentre noi del redditometro abbiamo assoluto bisogno
Allora
Il giustizialismo ha il peggior nemico del redditometro il giustizialismo vuole il redditometro per poter bastonare l'evasore ed escluderlo dal welfare ruoli il redditometro come strumento di esclusione e non di inclusione
Poi si spaventa di quello che dice il giustizialismo e quindi vuole un redditometro che non c'entri nulla con il fisco quindi ogni ente erogatore dispensa si fa il suo redditometro
Costringe i cittadini ad auto dichiararli l'universo mondo
Perché adesso la cosa separata se no quelli si spaventano e penso no che arrivi al ministro Visco di tassa quel dato che questo è il massimo della confusione mentale
Ed è il massimo dell'ingiustizia sociale
Allora noi dobbiamo cominciare a riportare le cose in ordine allora guardate l'unico soggetto che ha il compito in un Paese civile di costruire
Una graduatoria delle condizioni economiche odio poi vedrete che articolo dalla cosa ma delle condizioni economiche dei cittadini e il ministero delle Finanze non c'è altro soggetto che abbia questo diritto
E sta solo a lui costruirla
Quindi qui il problema chiave eccome costruiamo un redditometro centralizzato
Al ministero delle finanze utilizzando tutte le banche dati disponibili da Linus a quant'altro
E quindi il problema chiave come costruiamo il collegamento delle banche dati
E come costruiamo un'unica graduatoria nazionale perché non è possibile che De Vincenti stai in tre graduatorie diverse presso la stessa università non è in tre posizioni diverse
In graduatoria presso la stessa università e pasta con una posizione diversa ancora Cozza ritornato in una diversa ancora con qualsiasi altro servizio
Non è possibile De Vincenti sta in una posizione nella graduatoria nazionale punto e basta e questa posizione me la dà il ministero delle Finanze
Secondo passaggio
Il punto chiave è che data la posizione nella graduatoria per condizione economica poi c'è un'articolazione di soglie di accesso e di criteri di accesso ai servizi allora è chiaro che nella sanità
Quando sola posizione di De vincenti nella graduatoria nazionale poi
Dirò che ha diritto o meno all'accesso al servizio sanitario in relazione alla soglia che vuole mettere il servizio sanitario nazionale che potrebbe su una soglia di condizione economica diversa da quella di un altro ente erogatore questo nulla quaestio perché sono diversi i criteri in base ai quali i servizi sono visti Comes diciamo in relazione il in relazione ai bisogni dei cittadini
Per esempio la sanità è un servizio molto primario no quindi è probabile che la soglia sarà piuttosto bassa nella sanità
Poi è probabile che la soglia andrà corsetta tenendo conto se c'è nel nucleo familiare l'anziano il bambino e così via e questo me lo deve fare il servizio sanitario nazionale questo non lo fa la graduatoria economica
Non c'entra nulla con la graduatoria economica
Ma la graduatoria economica è una e una sola per tutti a livello nazionale
Poi se dei vincenti a una famiglia in cui non ci sono né anziani né bambini certamente sarà meno facilitato nell'accesso al servizio dovrà pagare di più quel vedremo nell'accesso al servizio sanitario rispetto ad un altro
Va bene ma ecco questo è un criterio di accesso che nella giornata data partendo da una posizione economica in graduatoria della graduatoria economica precisa
Che poi viene corretta e l'avvocata in base alle esigenze di quel servizio e così via potremmo articolare questo disco senso all'autonomia degli enti erogatori degli enti locali e così via si gioca sul modo in cui data la graduatoria cosa col tocco colgono diciamo i bisogni dei cittadini e differenze siano le condizioni di accesso ai servizi in modo da includere e qui è l'ultima cosa che volevo dire guardate che è insopportabile l'idea che non solo diciamo ciò il carro la Guardia di Finanza
Ciò il ministro alle Finanze che giustamente in modo autoritativo deve accertare la mia situazione economica ma che pure quando vado a rivolgermi al Comune per accedere all'asilo nido o per accedere o o vado in ospedale e così via mi devo sentire
La Guardia di Finanza non la Guardia di Finanza in questo caso diciamo il medico che mi appare come la Guardia di Finanza
L'assistente di asilo nido che ai miei occhi diventa la guardia di finanza perché devo dichiarare i patrimoni le case le barche i cani e quant'altro ma è terribile
Allora ce n'è una sola di guardia di finanza
E quell'autoritativamente costruisce la mia graduato largo la graduatoria e poi io mi rivolgo all'asilo nido per usufruire del servizio asilo-nido non per dover fare delle dichiarazioni che tendono ad escludere mi
E questo guardate che un punto chiave di Filosofia politica e di consenso politico nella società
Quello che stiamo facendo rischia di affossare una cosa fondamentale che è il redditometro per favore cambiamo strada il più presto possibile grazie
Allora dopo l'intervento di Claudio voglio assicurare il suo va dietro all'affermazione universalismo selettivo c'è l'idea di inclusione per la CGIL naturalmente
La parola Salvatore Tutino
Io penso che c'è un punto di arrivo che proveremo un cero e subito almeno secondo le mie vedute
Accusa era in seguito ad eseguire un'analisi sui problemi quindi Comit prima le proposte problemi
Le proposte vanno in una direzione congiunta cioè dire che non può a utilizzare quello che hanno espresso prima Lapadula e poi di Vincenzo io personalmente credo che il sistema attuale del riccometro chiamano così per semplicità tecnicamente si chiama ISE come tutti voi sapete
Vada nella situazione attuale migliorato reso efficiente e e meno costoso possibile
E che quindi c'è una soluzione e potrebbe essere vista dell'individuazione di un'interfaccia che operi nei confronti degli utenti i quali si rivolgono a questi interfaccia per avere le prestazioni che richiedono e non sia invece costrette rivolse a tutti gli erogatori di servizi in ordine sparso
Questo come dire come situazione transitoria a regimi io credo che bisogna puntare al discorso che faceva di vincenti bisogna tornare all'idea originale delle riccometro
Che era quello di uno strumento che e si pone si colloca in ambito fiscale e che anzi utilizzavano strumentazioni già vigente operante in campo fiscale che il cosiddetto redditometro
E che consente da un lato di evitare certificazioni e ripetuti rinnovati e quindi chiedere alla gente quello che già la pubblica amministrazione a quindi noi dobbiamo arrivare a questo non bisogna e più chiedo niente la gente perché la gente l'ha dichiarato e la pubblica ammissione o conosce bisogna arrivare un sistema quindi che per definizione si basa su alcuni indicatori di benessere che sono quelli appunto selezionate redditometro bisogna arrivare a un sistema che per definizione non necessita di controlli
Vediamo perché muovere in questa direzione
L'idea originaria a delle riccometro era quella di porre un argine alla una situazione che si caratterizzava per un'assenza ed equità
Un'assenza di omogeneità dei criteri adottati per un'assenza di semplicità
La semplicità
C'era di fronte all'utente i vari organismi dall'INPS chi eroga alcune prestazioni sempre subordinate livelli di reddito ai comuni alle sistema d'istruzione
Allora l'esigenza era quello di avere come dire dei riferimenti più puntuale più precisi soprattutto creano legati
Diciamo da una logica unificante e crediamo discorso l'omogeneità
Come voi sapete in passato
Si faceva riferimento per avere vita delle prestazioni non soltanto livelli di redditività rinunziati cosa normalissima perché si può stabilire per esempio che per aver diritto all'assegno familiare non bisogna superare butto lì un esempio quaranta milioni di reddito
Come anche per avere diritto per esempio ad avere la si è unito acqua a tariffa agevolata il figlio non bisogna supera i dieci milioni anche questo un esempio perché perché evidentemente c'è una scala di priorità fra tipologie di servizio di prestazioni e quindi normale prevedere criteri diversi nel riconoscere o meno il le le il servizio
La cosa strana e quando per riconoscere e per misurare la condizione economica del soggetto della sua famiglia
Si ricorre a dei misuratori diversi
Cioè in passato si ricorreva arredo dichiarato ai fini IRPEF dall'individuo a quello dichiarato la famiglia arredo complessivo lordo a quello netto in Prati che c'era una Babele
Sì disse cerchiamo arrivare a un sistema più semplice unico che fosse omogeneo
Bene questo ero lì che che guidavano o che hanno guidato la nascita del riccometro e che hanno accompagnato il dibattito che anticipato l'emanazione di un decreto legislativo del novantasette e poi completa del novantotto
Che è successo B già chi mi ha preceduto a dipinto situazione attinte molte fosche
Semplicità il sistema però non è per niente semplice
Ognuno che vuole avere una prestazione deve rivolgersi all'ente che eroga la prestazione
Deve presentare un'autocertificazione che un manifesto di intenti ho vista anch'io quelle stanze io c'ho un figlio che va all'università ma dire che le altre non si differenziano molto
Va al lo sportello c'è quindi un costo di adempimento per il l'utente ma poi a questo si aggiunge un costo di gestione per l'amministrazione
Che devi cedere questa autocertificazione devi inserire dati nel computer devi lasciare un attestato provvisori insomma una sedi passaggi infiniti
Per acquisire cosa
Qui l'acquisire cosa
Per acquisire il più delle volte ho soprattutto soltanto redditi che la pubblica tra i riti elementi soprattutto reddituali o anagrafici che la pubblica amministrazione già possiede
Ma allora che senso
Che senso ha questo sistema dell'Alcesti che azione che dovrebbe essere un'esaltazione della responsabilità del singolo
E di un approccio dello Stato che credevo singolo no come se fosse importante affermare questa questa credibilità nei confronti del single non invece quello di rendere servizio più semplice
E in questa
Complessità e cari del sistema c'è un grande rischio quello che l'avvocato sia la Padula sia dei vincenti il rischio che l'inefficienza del sistema perché guardate chi va a mettersi in fila consegnati in modo dopo quello contro compilato
Di fronte non c'è Anna M. nella Padula nei legislatori che fatti provvedimenti c'ha di fronte qualcuno che il più delle volte il cast anzi una metrica
Quindi realtà il cast e accanto al Caffé sindacato diventa Peres il parafulmine dell'efficienza del sistema questa la cosa singolare no cioè dire qualcuno che risponde per limiti e inefficienze di altri apprezza e questa è una cosa di una gravità inaudito
Omogeneità
Scusate il decreto legislativo che introdusse l'ISE
O meglio quello che affidava la delega legislatore prevedeva due cose fondamentali
La costruzione delle metro
E accanto a questo la revisione dei criteri
Che significa
Il metro secondo voi è un qualcosa di variabili una fisarmonica che si allarga e si stringe a piacimento un metro di gomma o un metro di ferro o di legno che non cambia nel tempo
Beh guardate qui si è creata in me trova viabile e veramente singolare quello che è successo in questo Paese
In pratica questa spinta a riconosce l'autonomia degli enti dagli enti locali agli interrogatori in genere
Che doveva manifestarsi come era sottolineato dalla delega nella definizione dei criteri come dire tu stabilisci a dieci milioni di euro questo Sotti i ventidue a questa costituente quest'altro questa è la vera autonomia
Si è manifestato invece nella costruzione del metro
E pazzesco guarda
E vi spiegano con qualche esempio così unificate
E se il ricorso a questa soluzione
Immaginate voi
Che oggi invece riconosce l'autonomia delle regioni dando loro un'addizionale all'IRPEF
Fosse concessa la regione di determinare loro l'imponibile del singolo i accanto all'imponibile che già definisce lo stato
Immaginate che le regioni possono stabilire che l'imponibile la famiglia e complessivo quindi non la posso introdurre autonomamente il cumulo dei redditi che a livello di se non c'è
Immaginate che nel caso dell'ICI per fare un altro esempio invece dell'autonomia come oggi si dalle regioni per fissare l'aliquota si dica le Regioni sai che ti dico fissato l'imponibile quindi determinato un imponibile ai fini dell'applicazione dell'IRPEF
Riporto un altro esempio che è più banale se volete fuor del tema fiscale
Immaginate chiedere pensavo mentre mettevo su queste cose alla maratona di New York no dicono partecipato come tutte la maratona uomini e donne è chiaro che la fine c'è una classifica separate per uomini e donne in cui la prima donna magari sarà la decima arrivata no
Allora in questo caso chiaramente guai classifiche separate ma immaginate se per riportare come dire uniformità nel confronto ci decidesse di misurare il tempo degli uomini con un cronometro il tempo delle donne con un cronometro diverso
Come dire che il tempo è una variabile così che ognuno si inventa beh guardate questo quello che è successo nel caso riccometro
C'è ognuno sta fissando riccometro che gli pare
Allora qui abbiamo avremo stiamo avendo accanto all'Italia delle mille ICI
Avremo l'Italia dei mille ricominci
Cioè in pratica una stessa condizione economica una famiglia che ha gli stessi bene lo stesso Rezza Canicattì e mi scuso con i si abita dica negativo ma si presta ad esempio avrà una condizione economica diversa da quelle da da diciamo dalla stessa famiglia ex si trasferisse al nord avrebbe una condizione economica misurata diversamente laddove invece logica vorrebbe che se il si deve ricorre per esempio l'asilo nido
Con lo stesso RAI due possibili non averlo a Canicattì ma magari lo si a Torino perché Torino c'è un'esigenza lavorativa è un problema di di di di aculei per accudire i figli diverso da quelli Canicattì
In pratica insisto una cosa sono i criteri e su quello c'è l'autonomia perché riflette delle priorità riflette delle autonomia finanziaria degli enti locali un'altra così il reddito e e la condizione economica che non può che essere misurata in maniera
Uniforme
Il discorso dell'equità che è il terzo obiettivo diciamo del riccometro
Beh guardate vero come dice Vincenzo tutta la vicenda e animate da un giustizialismo che fa paura
Cioè si è voluto utilizzare il discorso del patrimonio
Come una clava per escludere per escludere devo bisogna dire la verità come stanno le cose qui le decisioni sono state condizionate fortemente da quello che già era in vigore per università perché in campo universitario già prima dell'introduzione del riccometro esisteva un strumento di misurazione dalla consegna economiche
Il fatto di aver integrato la condizione reddituale dichiarati ai fini IRPEF con riferimento patrimoniale
Era diciamo nelle vie di chi l'ha proposto un tentativo di come di catturare l'evasione in questo modo c'è la logica è questa
Tu mi potrà dichiarare quattro lire ai fini IRPEF e tu sei un evasore io non posso dimostrarlo però tiferà in un altro modo perché ti vada beccare quello che hai sul fronte del patrimonio
Allora intanto diciamo che questo lo si fa e fino a un certo punto per gli immobili ma scusate ma come lo si fa per l'attività finanziarie
E soprattutto in questo momenti in cui la cosiddetta anagrafe dei conti dopo otto anni sembra che ancora siano come dire agli inizi
E questa è la verità
Allora in realtà scusati con ricovero che si è voluto fare si è voluto risolve il problema o su o lo si è voluto esorcizzare il problema cioè si è fatto finta di fare una politica di selezione per mettere tutti d'accordo in buona pace con la coscienza oppure se ha voluto affrontare veramente il problema di distribuire risorse che sono per definizione limitate su chi veramente ne ha bisogno
Credo che risulta piuttosto controverso
Conclusioni
E ripeto proprio detto all'inizio
A io credo scusate che
Nelle nelle more diciamo per uno due anni l'unico modo per riuscire a far partire i ricoveri che sono in questo momento Solvay strumenti virtuali per chi al di là dei libri di testo e di qualche intervento non mi risulta
Chi si è stato applicato nulla io voglio vedere come faranno in sanità nella sanità Picardi salito prima giunge alle file davanti alle usure no con i morti e robe di questo tipo comunque
Allora se si vuole secondo me applicare questo sistema dell'autocertificazione oggi
Bisogna comunque pervenire a un'unificazione sistema quindi prima cosa se nascono che stanno nascendo atti interventi con la logica del riccometro mi riferisco ai servizi tipo energia elettrica e telecomunicazioni perché stanno nascendo allora bisogna secondo me che nelle determinare la condizione economica ci si riferisca tout-court al riccometro cioè dire quello che prevede il decreto legislativo centonove quello il misuratore di condizioni economiche non c'è bisogni di inventarsene di altri nuovi
Seconda cosa bisogna ridurre i costi di adempimento degli utenti
Noi non possiamo assolutamente accettare che la gente ogni volta che c'è bisogno di una prestazione sociale magari dei cinque sei mila lire per non pagare il ticket debba Ndiaye fila a farla o certificazione se po'da mandare all'INPS ne fa un'altra poteva andare a a scuola ne fa un altro
Allora bisogna trovare un sistema per fare un'unica certificazione annuale e va fatta a qualcuno che faccia come dire da pivot da pivot è un termine di pallacanestro comunque da pivot e nel rapporto fra il singolo che la pubblica amministrazione
Io credo che questa iniziativa che l'INPS ha fatto questa banca dati reddituali se vogliamo evitare che venga vista impropriamente come un'inutile parallelismo rispetto all'anagrafe tributaria be'potrebbe essere l'occasione buona per vedere nell'INPS come dire
Questo famosi interfaccia c'è quello che l'INPS Sabba la professionalità e la forza per porsi come interlocutore unico fra tutta la pubblica amministrazione e l'utente di questa tipologia di servizi quindi Rings potrebbe in qualche modo gestire un sistema di autocertificazione
Questo diciamo nel contingente
Bisogna però anche immaginare una cosa guardate perché un sistema di autocertificazione che non tenga conto anche dei controlli è un sistema ipocrita
Non è possibile immaginare che basti autocertificare e poi scoprire per esempio che il regioni come il Trentino mi sembra vien fuori che il cinquanta per cento dell'autocertificazione non sono fasulle
Ma per forza scusate perché se non c'è un minimo di controllo almeno una promessa di controllo beh non se ne fa niente
Ma allora e qui come dire la uno piccole esperienza professionale torna utile qual è il controllo
Ma scusate il controllo secondo voi e quello di andare a riscontrare che quello che uno dichiara la USL o all'INPS sia uguale a quello che ha dichiarato al fisco
Ma questo non è un controllo e un riscontro banalissimo che l'INPS sola USL e possono fare collegano semplicemente qual nave tributaria Che queste andare a vedere se quello che ha dichiarato al fisco e vuole credere all'INPS
Ma qual è lo sciocco che dichiara alla USL è qualcosa di diverso di quello che dirà dal fisco viceversa
Questo è un controllo anale il vero controllo e un controllo sostanziale quindi non controllo come dire di natura fiscale
Ma si possono fare questi controlli
Sapete quanti controlli si rifà in Italia sul fronte fiscale ogni anno se ne fanno formalmente quattrocentocinquanta mila di fatto solo centocinquanta mila perché gli altri al centro di fare la macchina quindi si fanno per i controlli sostanziale centocinquanta mila per i redditi
Voi pensate perché siano i dieci di venti mila lire esenzioni ticket si possa fare un controllo a tappeto no
Allora bisogna semplicemente individuare un sistema di controlli a campione
Che vengono fatti effettivamente chi qualche modo vengono diffusi nello risultati in modo da creare un forte deterrente nei confronti di chi dichiara il falso però bisogna prevederli
E comunque i controlli non li può farne il vigile urbano dell'anno nell'impiegato da usura per far la guardia di finanza operante previsto dal decreto
In prospettiva
Il sistema dalla certificazione scusatemi tanto deve cessare perché non serve al nulla perché non ha senso insisto costringere la gente a perdere tempo costringe l'uffici ad acquisire elementi che già la pubblica migrazione a oggi già questi dati che vengono richieste contribuenti sono in possesso dell'anagrafe tributaria e di tanti altri enti si tratta di mette il sistema in grado di comunicare
Allora si parla tanto di reti informatiche alla pubblica amministrazione sono spesi migliaia di miliardi vogliamo farli fruttare oppure vogliamo continuare a creare degli inutili parallelismi questa domanda
Lavoriamo in questa prospettiva automatismo
Lavoriamo soprattutto per ricondurre all'interno del naturale all'invio fiscale ogni sistema di misurazione a conduzione economica
è veramente ridicolo immaginare che accanto il fisco Pittini solo il reddito per tassarlo ci sia un altro altri organismi che ti misuri reddito per dato un beneficio ma scusate stiamo parlando della stessa cosa
Questi concetti la differenza è una sola che per dare qualcosa un beneficio vengono fissati dei tetti o niente li fissa però il reclutare terminare sempre quello questa la verità
Allora io raccolgo l'invito dei vincente alta parte Rana che chiami l'idea
Utilizziamo questo benedetto redditometro
A andiamo avanti con l'idea non di massa cara la gente ma soltanto di fare una giusta selezione fra chi ha bisogno riportiamo denti bisognose l'utilizzo e pressione sociale ma facciamo qualcosa veramente che sia un messaggio di efficienza l'amministrazione non scarichiamo sì otto organismi
I i problemi del sistema tale finito
Grazie Tutino ci conforta appunto della abbiamo avanzato come CGIL su cui stiamo lavorando
Di
Sviluppare in questa fase transitoria un sistema semplificato economico sia per l'amministrazione per i cittadini
Massimo Paci
Ancora adesso
Ce ne sono
No concerti
Facciamo prima così
Allora
Io ringrazio nel mille mappatura nemici della CGIL per l'invito
Perché questo è
Convegno a questa è un'iniziativa che valuto
Di grande portata di estremo interesse
Si parla molto delle pensioni troppo forse
Si crede che il problema che l'Italia di fronte sia quello della riforma delle pensioni
Senza tener conto che abbiamo già fatto
Una grande riforma che probabilmente dovremmo fare solo degli aggiustamenti minori
Non si tiene conto che tutto quello che si poteva dire sulle pensioni è stato detto
Sappiamo cosa c'è da fare appunto questi ritocchi pessimi
Il problema è chiaro è stato posto
E non si tiene conto invece che il vero grosso problema nel nostro Paese la riforma diciamo così dell'assistenza se volete ma che direi appunto la costruzione di un sistema nazionale
Di sostegno del reddito
Per i cittadini cittadini indigenti e bisognosi
Per i disoccupati con la riforma degli ammortizzatori è questa la nuova frontiera diciamo sulla quale dovremo lavorare e che invece è un po'appunto come diceva anche mi sembra beniamina della sua introduzione è un po'nel dimenticatoio c'è una latitanza della politica hai detto su questo versante quindi è importante invece questo tipo di iniziativa e che sia poi seguite da altre da dal lavoro che tutti quanti vogliamo fare su questa su questa strada
Io non credo che devo ripetere le cose che sono già state dette sicuramente
Ci troviamo di fronte ad una congerie di sparata di interventi in questo campo
Che andrebbe uniformata
Puntando ad un assegno sociale standard modulato poi a seconda dei diversi bisogni quindi prima ancora del discorso sulla giungla dei criteri o degli indicatori in base ai quali accedere alle prestazioni c'è il problema della razionalizzazione uniformazione delle prestazioni assistenziali stesse che oggi sono appunto
Molto differenziate
Si muovono su piani completamente diversi
Il discorso appunto di andare ad unificare
Sul piano della costruzione di un assegno sociale
Le varie prestazioni sociali e poi ovviamente prevedendo dei moduli differenziati per i diversi bisogni dei cittadini
Poi dopo c'è ed è il problema di oggi quello della Babele della babele degli indicatori
Perché proprio questo è collegato con l'altro tema però siccome l'intervento sociale di intervento economico diciamo si è sviluppato
E per via incrementale
I tanti pezzi separati che si sono sviluppati per conto loro ognuno poi si è fatto anche sull'indicatore per
Fissare la soglia per il per indicare i criteri ed i criteri di accesso e quindi abbiamo questa questa giungla di indicatori questo Babele di indicatori e di mix di indicatori come anche indicata nella presentazione di
Produrre dobbiamo certamente come è stato detto puntare verso un unico metro
Trovare un una un solo criterio di razionalità
Un'unica certificazione nazionale
Questo hanno detto i due attori mi ha proceduto tra le altre cose interessanti che hanno detto
Sarà il ministero delle Finanze col redditometro fornirci questo ben lieto io qui non voglio assolutamente mettere Rhymes in concorrenza con le finanze se se se sembra anche a me devo dire logicamente che è su questo terreno il ministero delle Finanze dovrebbe avere la priorità
Dico dovrebbe però perché ancora stiamo aspettando che queste società insieme si chiama la Sogei
Porti a termine l'aggiornamento della situazione reddituale dei cittadini italiani che a tutt'oggi ferma al novantaquattro novantacinque stava facendo
Dei rapidi progressi ma certo che noi non disponiamo diurna fonte aggiornata presso il ministero delle Finanze sulla situazione reddituale degli individui e delle famiglie al mille novecentonovantotto mila centonovantanove
E dunque è stato giocoforza per Linux
Muoversi in qualche modo su questo terreno in maniera propria autonoma indipendente anche perché l'INPS eroga molti milioni di prestazioni subordinate all'accertamento del reddito del beneficiario quasi dodici tredici milioni
Qualcuno mi dice quattordici milioni per l'esattezza di prestazioni che corrispondono
Un una decina di milioni di beneficiari e la legge ci impone di controllare l'anno dopo la erogazione del della prestazione di controllare se il reddito del beneficiario
Era effettivamente tale da permetterci di adire quella prestazione
Quindi noi siamo tenuti per legge il fatto che non si sia quasi mai fatto strane parzialmente molti anni fa un tentativo di questo questo tipo non vuol dire che noi non dovevamo farlo arrivando all'INPS
Come presidente di questo istituto io mi sono posto il problema dobbiamo evidentemente ottemperare alla legge
E quindi abbiamo pensato di
Abbiamo chiesto l'aiuto ai caffè e agli altri soggetti minori deputati ad asseverare le condizioni reddituali dei cittadini
Io sono molto soddisfatto di questa
Di queste esperienza che stiamo facendo che è partita
Abbiamo firmato decine di convenzioni con decine di casse ripeto anche con altri soggetti deputati accettata accertare il reddito è uno sforzo molto importante
Noi non ci siamo fermati a denunciare che il sistema
Una giungla di criteri una giungla di prestazioni una babele di indicatori
Non ci limitiamo ad imboccare le finanze perché presto possano mette appunto il ROI ritorno tra noi abbiamo voluto fare qualcosa
E credo che facendo
E facendo bene questo tentativo con l'aiuto dei sindacati e dei Caf noi potremo gettare le basi per giungere a qualche cosa di più sistematico ad una banca centrale diretti
Forse da esso io
Voglio giardini delineare un esito scontato
Per qualche anno andremo avanti così due tre anni minimo secondo me nove avremo bisogno di questa macchina che abbiamo fatto partire con l'aiuto dei sindacati e dei casi
Poi certo
Vedremo se nel frattempo il ministero delle Finanze avrà aggiornato definitivamente la sua banca dati allora sarà necessario sarà forse opportuno spingere in quella direzione altrimenti
L'INPS può tentare io credo può tentare legittimamente proprio per la macchina informatica di cui dispone per la capillarità questo sistema e per le esperienze sperimenta l'esperienza che avevo fatto con l'aiuto di carta in questi anni potremmo
Candidarci a mettere in piedi un sistema nazionale di accertamento interventi
Perché le cose sinceramente non posso andare avanti così per noi è un costo enorme anche volevo volevo ricordarvi alcune cifre se
Se mi permettete noi abbiamo almeno una diecina di importanti prestazioni sociali che sono collegate al reddito
L'attenzione agli invalidi civili pensioni sociali gli assegni sociali le pensioni di vecchiaia e anzianità integrate al minimo la maggiorazione sociale
Le pensioni ai superstiti
In certi casi insomma
C'è problema poiché la cumulabilità le pensioni di invalidità che vanno suddivise secondo se sono prima della legge duecento ventidue otto corregge duecentoventidue del ottantaquattro
Gli assegni al nucleo familiare per i pensionati
Gli assegni per il nucleo familiare lavoratori dipendenti e poi ancora gli assegni per i lavoratori Plutone ma
Ne sono molte altre in realtà accanto a queste dieci dodici che ricordava adesso il che appunto
Coinvolgono un numero i circa dieci milioni di cittadini Vito curatori italiani
Ce ne sono ancora molte altre minori io mi sono fatto fare un elenco qui si arriva almeno al venti
Perché dobbiamo tener presente appunto
Che ci sono varie altri
C'è c'è una molteplicità di leggi che ci impongono nel momento in cui noi dobbiamo erogare una pensione un trattamento eccetera ci impongono di verificare alcuni aspetti del re
Anche per le pensioni
Stereo integrazioni al minimo così riesce a tutta una un un un elenco che arriva diciamo a una ventina di prestazioni ma qui non finisce la storia
E che le tipologie di reddito che possono essere influenti per dare una o l'altra di queste venti prestazioni sarà diverso
E abbiamo un elenco di ventinove indicatori dire
In rete da lavoro dipendente il reddito tornammo io vedo farà parasubordinato le pensioni per erogate dall'INPS le pensioni erogate da altri enti gli arretrati di redditi da lavoro gli arretrati vinta da pensioni le pensioni ai superstiti i redditi di partecipazione in società impresa i trattamenti di fine rapporto la cassa integrazione
I redditi della casa di abitazione in reti di terreni e fabbricati le rendite per infortuni e le pensioni di guerra e quant'altro e volete fino appunto all'ammontare dell'IRPEF pagato in relazione ai redditi indicati nei viti
Del
Della dichiarazione del re
Allora cosa succede abbiamo questi venti riusciamo prestazioni sociali e queste trentina circa di differenti tipologie del reddito che voi dovete incrociare gli uni con gli altri
E si dà vita a seicento diverse possibilità
Quindi i funzionari impiegati dell'INPS quando esitano ad erogare un terminato trattamento che compreso in questi hanno davanti a loro seicento diverse possibilità
Il che voi capite che aumenta enormemente il tempo il costo amministrativo come si faceva che prima riferimento il costo amministrativo di questa faccenda qui se non non fosse altro anche per risparmiare
Noi siamo assolutamente fautori di una semplificazione del sistema semplificazione nelle prestazioni semplificazione soprattutto nei
Criteri e degli indicatori di reddito ai quali ai quali fare fare di differimento
Io
Credo appunto che questo sia l'essenziale spinge dunque verso un sistema c'entra Rizzato
Superare l'autonomia attribuita oggi alle singole amministrazioni e dar vita ad un unico sistema nazionale di sostegno del reddito e
Di criteri per la l'accesso per per la verifica del reddito dei beneficiari
Queste si pone sotto vari aspetti certo si si va a cozzare contro la spinta all'autonomia delle amministrazioni contro anche il decentramento se vogliamo le regioni
I Comuni possono essere gelosi di una loro autonomia
Però ci sono problemi di equità e di giustizia di vera nazionale squisito lo prendiamo per esempio l'invalidità civile
è in questo momento un settore caotico
Gestito malamente ci sono le regioni le ASL che accertano rivalità c'è il ministero degli Interni che decide il diritto alla prestazione c'è l'INPS che deve pagare
Tre enti già intervenne questo sistema per di più le regioni Vallotto nelle singole ASL all'interno Jonasson sicuramente le varie regioni valutano con criteri differenti l'invalidità civile per cui un soggetto che può essere dichiarato invalido
A Palermo o in Sicilia può non esserlo o può avere riconosciuto un'invalidità minore in un'altra regione italiana nel Lazio Terna
Ora non è possibile andare avanti così bisogna anche qui creare una sistema standard nazionale attribuire a un ente ecco Lips per esempio potrebbe farlo perché noi abbiamo i nostri capi uniti gli agnostici diffusi su tutto il territorio nazionale possiamo attribuire la invalidità secondo criteri nazionali unici
Senza creare queste diseguaglianze dunque c'è una grande sfida davanti a noi quella della razionalizzazione complessiva di questo sistema
Ripeto per quanto riguarda il problema del amante del
Redditometro riccometro sanitometro che sia
Noi
Saremo ben lieti se la il ministero delle Finanze potrà fornire un unico parametro un unico standard valido per tutti altrimenti altrimenti con l'aiuto del macchinari abbiamo messa in moto
Quest'anno con il Caf
Potremo c'è sicuramente candidarci a realizzare un unica banca centrale dei redditi dei cittadini delle famiglie italiane a cui attingere per verificare se questi cittadini hanno di ritorno ai benefici
Ma io credo che le compagne e compagni che sono qui presenti hanno potuto
Forse anche a seguito di questo intervento
Seguire con grande attenzione il filo di una discussione che ci riporta ai temi della nostra conferenza io vi prego di credere che questa discussione purtroppo non è facile farla
Perché facciamo fatica a trovare interlocutori attenti e disponibili a ragionare con noi attorno alle insufficienze o alle contraddizioni di questo sistema
Di certificazione dei reggenti
Sembra quasi che tutti cerchino di fuggire da una complessità che però se non viene un po'ridotta sistemata
Poi corre il rischio di determinare invece molti problemi sul terreno dell'equità del rapporto tra tra lo Stato il cittadino tra lo stato del cittadino al sindacato tra il sistema imprese il fisco e quindi come vedete questione di grande complessità
Io per conto mio voglio solo riassumere diciamo il perché della proposta di dover aboliamo inquadrare con vogliamo lavorare
Perché dire che facciamo fatica a trovare interlocutore non vuol dire che noi vogliamo rinunciare a lavorare su questo su questo terreno
E lo facciamo perché tutti i giorni abbiamo e avete
Anche sulle spalle di chi lavora nel settore dei servizi la complessità le contraddizioni e il peso di questa situazione
E siccome ho già detto più volte che io non trovo giusto che non ci carichiamo di tutti i pesi anche delle contraddizioni in cui non portiamo responsabilità noi dobbiamo fare responsabilmente la nostra parte contemporaneamente lavorare per riformare le cose che non va
Da questo punto di vista il punto di partenza corretto dell'analisi non è lo ha detto adesso Paci bene lo strumento di misurazione Derna
Il problema che abbiamo di fronte richiama da un lato le modalità oggi esistenti di gestione di politiche di sostegno di assistenza e dall'altra le questione gli indirizzi dalla politica fiscale
Sta dentro questi due grandi bacini queste due grandi questioni le contraddizioni in cui ci muoviamo
L'indicatore lo strumento gli strumenti le sue caratteristiche le contraddizioni sono esattamente al risultante di due problemi che rimangono grossi come una casa e non russo
Allora per quanto riguarda le politiche sociali e di assistenza se posso dirla in maniera breve non c'è dubbio che noi scontiamo la messa insieme in questi anni anche negli anni Novanta
Dei due contraddizioni che tendono in realtà a far esplodere il problema da un lato una limitatezza di risorse permane forse continue cacche caso si aggrava
Mi riferisco soprattutto la spesa pubblica per prestazioni sociali e dall'altro dall'altro questo fenomeno crescente diciamo di frammentazione eccessiva
Nel sistema dell'offerta nelle politiche di assistenza
Vogliamo chiamarla una specie di corporativi Tze azione talvolta settoriale talvolta per tipologia di prestazione io penso che si possa anche chiamarla così Pace ricordava dalle dieci alle ventinove
Prestazioni che riguardano il sistema dell'INPS ma se aggiungiamo quelle che riguardano la scuola l'università agli asili nidi la salute la casa e mi fermo
Noi siamo di fronte a una crescita impetuosa talvolta anche spinta da nord
Di costruzione di una politica di sostegno diciamo di carattere assistenziale o di accesso di inclusione lo stato sociale che però nasce vive e si sviluppa attorno a questa caratteristica di forte frantumazione di forte corporativi Zazie
Allora limitazione di risorse il questa tipologia di crescita delle politiche di inclusione di welfare stanno determinando problemi
Come si risponde a questi problemi e si risponde su due versanti
Sì risponde per quello che ci riguarda sul versante delle possibilità di spesa
Noi restiamo convinti e confermiamo
Che c'è un livello di spesa sociale in Italia che mediamente più basso e in modo particolare c'è un livello di spesa a funzioni assistenziali praticamente inesistente in Italia che va
Ha cresciuto e sviluppato
Possiamo discutere tra di noi dividerci o non dividerci su come poter sostenere questa crescita del livello della spesa assistenziale ma che questo si debba determinare è fuori discussione
Perché con questi livelli di spesa e con queste inefficienze agli SPISAL noi andiamo verso un sistema che assicura molte iniquità e posta così
E da questo punto di vista in rapporto anche che si può stabilire tra politiche pubbliche di specie integrazioni utili di mercato per favorire risorse afflusso di risorse una politica di sostegno
La spesa assistenziale io credo che vadano perseguiti senza problemi
Ma è sul secondo terreno che dobbiamo cominciare a lavorare
Perché questa frammentazione nella gestione delle politiche assistenziali sta diventando davvero un problema grosso
E non stiamo assistendo a qualcosa diciamo che mette ordine o provi ad unificare le diverse tipologie stiamo assistendo viceversa a un continuo proliferare di queste forme
Allora io penso che noi dobbiamo dirla questa cosa con chiarezza perché se non ci proponiamo di cominciare a lavorare e di porre i nostri interlocutori governo Parlamento forze politiche diciamo il limite oltre il quale non possiamo immaginare che questo processo vada avanti in noi lavoriamo assolutamente per arrivare a quell'obiettivo che nelle proposti da Padula sono comunque un obiettivo importante
Come possiamo arrivare sostanzialmente all'unica autocertificazione se continuano a crescere e si radicano nei territori nelle istituzioni negli enti una moltiplicità di criteri di misurazione di indicatore di funzione evidente che dobbiamo mettere un argine
Ora non è che siamo innamorati di un modello diciamo unico rispetto a quello che poi la scuola cosiddetta di Trento finito sviluppare cioè il mille indicatori di misurazione a secondo delle mille situazioni concrete delle miglia realtà differenziate
Però non possiamo neanche immaginare che quello sia il modello più più equo e più forte che possa funzionare perché quel modello alla fine produce distorsioni evidenti nel rapporto tra questa misurazione di reddito tipologia dell'offerta assistenziale
Un'inclusione e dall'altra parte le politiche fiscali
Secondo punto allora da questo punto di vista vedete anche la discussione sull'universalità selettiva la frase che ho usato Beniamino all'inizio del della relazione si comprende che cosa vuol dire
Perché questo tipo di tentativo di inclusione universalistico se viene effettuato in questo modo diventa universalità tutta particolare
Noi invece abbiamo bisogno proprio di universalità selettiva ma il principio della selettività sta esattamente a un processo di riunificazione
Di ordine nelle prestazioni e negli indicatori dire perché se non facciamo questo l'università tasse elettiva ci sale e ci salta nella selezione dei principi deperita dell'inclusione sociale e contemporaneamente ci salta per quanto riguarda diciamo la misurazione delle basi imponibili del reddito su cui costruire dei corretti indicatori di Jean-Claude
C'è poi la seconda grande questione che quella della politica fiscale ora se io posso dire francamente quello che noi avvertiamo noi avvertiamo quasi diciamo un ritrarsi
Della politica fiscale attorno alle questioni su cui oggi noi abbiamo discusso
Io ma le do anche una giustificazione non non voglio dire soltanto limitarmi a dire qui c'è qualcosa che non quadra
Capisco anche per che in questi anni la politica fiscale sia un po'ritratta diciamo da entrare dentro problemi che sono connessi con le questioni di cui discutiamo e probabilmente in una fase difficile
Del bilancio dello stato della politica dei conti pubblici dell'ingresso dell'euro
Tutto può essere giustificato come se si fosse voluto si volesse salvaguardare una capacità di gettito e per questa strada se lo si vuole fare tenendo accrescendo le ragioni dell'equità si è preferito diciamo non contaminare le scelte e gli indirizzi di politica fiscale e tributaria
Con l'inserimento in discussione sugli altri misuratore di reddito collegate diverse prestazioni sociali che avrebbero reso più complicata la stessa politica fiscale quindi io mi do una motivazione positiva di questo
Ma non è allora qui il Problema
Comprendendo questo è abbastanza evidente però che questo Stato non può proseguire a lungo perché si prosegua lungo abbiamo attorno a queste questioni due dinamiche che poi finiscono per fare il punto
Come cioè in sostanza se le politiche di equità o di coesione sociale
Recepite individuate anche attraverso le politiche fiscali fossero tutto uno diverso dalle politiche di equità di coesione o di inclusione che si sostengono attraverso le politiche assistenziali
Ora uno il grado di autonomia è necessario
Come bisogna garantire autonomia approccia essi che non hanno sempre e soltanto unici riferimenti unici punti di valori o di soggetti individuati
Ma non possiamo immaginare una totale separatezza tra i due ordinamenti di politica pubblica perché la separatezza totale
Corrisponde a una separazione nel cuore della società nel cuore dei valori di solidarietà di giustizia di coesione e quindi sostanzialmente qualcosa che poi alla fine
Fa da un lato del fisco un corpo separato e dall'altro le politiche di sostegno all'assistenza
Totalmente sganciato da qualsiasi ordinamento di equità fiscale
Quindi da questo punto di vista c'è qualcosa che parla anche diciamo le politiche pubbliche in materia fiscale ha come cioè richiamiamo
Una di per sé più forte responsabilità finita la fase dell'emergenza del bilancio pubblico anche alle politiche fiscali generale dicevo quindi che le nostre proposte per essere diciamo apprezzate per quello che sono sia diciamo
Nella limitatezza delle possibilità di risolvere a Brema problemi di questa complessità ma anche nel tentativo di offrire intanto si è chiamata transizione
Una risposta diciamo alle maggiore contraddizioni che la situazione di oggi ci propone e quindi quelle che lo strato Beniamino sono un po'anche il frutto di chiacchierate che con gli stessi interlocutori a questa tavola rotonda
Noi abbiamo avuto nel passato il fatto
Che è un po'tutti abbiano apprezzato diciamo il senso di queste proposte mi pare che ci spinga a potere continuare ad approfondire attorno a questi obiettivo
Per ultimo perché vogliamo tenere viva diciamo questo fronte riformatore su questi problemi c'è non soltanto un problema che attiene le priorità dell'agenda sociale del Paese
Si presta attenzione prevalentemente alla questione del previdenza delle pensioni come se fosse
Diciamo l'unico vero problema un solo problema che riassume tutti i problemi irrisolti sulle politiche sociali o di spesa pubblica non è così
Non è così noi ribadiamo
Non solo la validità della riforma del novantacinque ma anche il fatto che con qualche aggiustamento nonno straordinario
E con qualche messa in campo di soluzione innovativa
Per estendere da subito la previdenza integrativa anni siamo in condizione di difendere nel tempo un sistema che insieme flessibile utile e che stabilizza la Spezia
Ma la cosa che non possiamo sopportare che diventa diciamo questo tema delle pensioni il solo tema
Perché accanto a questo ha ragione pace ci son problemi come quelli di cui in parte abbiamo cercato su questo versante discutere oggi che sono altrettanto importanti perché anche attorno alla spesa sociale per assistenza a come si distribuisce acché qualificazione sociale e a acché prospettiva di crescita si gioca una parte non secondaria
Delle politiche di coesione di questo Paese
Ma poi abbiamo un problema proprio nuovo
E su questo voglio terminare che del problema che richiama la relazione di Carlo e la discussione che stiamo facendo tra di noi ora
Sentendo diciamo le difficoltà da parte di persone che hanno responsabilità importanti su questa materia io mi immagino
Un qualsiasi operatore del Caffo segretario di cava e lavoro che segue questa politica dei servizi
Come dire sarà subito andato a pensare alle sue traversie alle sue fatiche agli Stati d'anima i tumulti
Che ogni volta accompagnano la vita del qua dei periodi diciassette e trenta dell'organizzazione informatica delle politiche i sostegni
Cioè ha come vive concretamente i nostri qua della nostra organizzazione
Queste questioni
E allora mi veniva in mente come non pensare a questa strana schizofrenia che ci portiamo un po'tutti dietro per cui da un lato stiamo facendo e state facendo un lavoro straordinario e giustamente per più di un compagno ha ringraziato tutti quanti si adoperano
Con una dedizione inventando soluzioni a problemi che il ministero magari solo il giorno prima ha saputo indicare un nazionale non è stato in grado di chiarire per tempo
E dall'altra parte facciamo discussioni attorno a temi come questi che propone a guardare un po'oltre perché la natura di quelle contraddizioni non stavano in che a mente gli strumenti e le difficoltà di rapporto le incertezze delle politiche nazionali
Stanche in parte alla soluzione dei problemi che ha questa complessità
E questa difficoltà e allora appunto per rimuovere un po'questa schizofrenia
E per evitare di dividerci tra coloro che sostengono che lo strumento ad esempio del caffè il migliore di tutti gli strumenti possibili vivrà in eterno e chi magari più sommessamente prova a dire attenzione perché noi questo lavoro lo dobbiamo fare bene perché è un lavoro che spetta ai cittadini di cui dobbiamo essere orgogliosi di farlo ma guardate che ci sono problemi poiché attengono le politiche pubbliche le politiche generali
Di cui non possiamo noi sempre soltanto e per tutta la vita e caricarci responsabilità per superare questa schizofrenia
Che c'è tra di noi e per riportare un minimo di primato alle scelte generali dell'organizzazione
Io credo davvero che non discussione come questa sia stata una discussione utile perché la difficoltà e posta sotto gli occhi di tutti ma anche la nostra volontà quando Sergio Cofferati
Dopo la vicenda vera ed ha scritto al presidente del Consiglio dicendo
Firmiamo l'accordo sottoscriviamo l'accordo ci impegniamo in questa cosa qui riteniamo utile però il problema non possiamo risolverlo diciamo solo ente per ente comune per comune
Scuola per scuola università per università ma abbiamo bisogno una serie di in cui discutere un'impostazione di politica un pochino più di largo respiro
Intendeva esattamente sottintendere questo
E noi non possiamo stare solo a rimorchio di decisioni peraltro legittime presi da abbiamo anche il dovere mentre facciamo bene il nostro dovere su questo fronte
Di predisporre le condizioni perché ruoli e funzioni siano svolti esattamente da coloro che ne hanno la responsabilità
E così come noi ce la prendiamo tutta la nostra e lavoriamo per fare al meglio possibile il nostro lavoro
Dobbiamo anche sapere che la modernizzazione del Paese una coesione sociale che guardi al futuro deve saper parlare anche di riforme che riguardano la politica fiscale o la politica dei servizi code l'assistenza
Io per questo mi accaloro perché noi questa bussola non la dobbiamo smarrire non dobbiamo separare dentro di noi la tensione politica e morale quella professionale e tecnico la dobbiamo tenere assieme e se ha un senso
Tutto ragionamento che abbiamo fatto dall'avvio dalla Conferenza fino alla conclusione di domani io invito davvero tutti noi stessi a tener ferma questa distinzione ferma questa busso alle regioni del nostro lavoro concreto e anche della nostra prospettiva di cambiamento
Allora
Alle ore quindici si prende quindici in punto
Intanto la compagna via Roviano si avvicina
Rinnovo l'invito a coloro che stanno fuori nei corridoi di entrare in sala grazie
Bene potrebbe persino sembrare dopo l'intervento stamattina Disetti superfluo l'intervento ulteriore del Governo Emilia Romagna però ci sono alcune questioni che penso sia importante ribadire riprendere per questo ringrazio della possibilità di fare questo intervento
Breve storia della nostra esperienza per quello che riguarda Bologna rispetto al centro diritti che tra l'altro che visitava anche nella sua relazione introduttiva
La nascita diciamo così dei dei servizi per quello che riguarda l'esperienza di Bologna a parte il service storici come l'incappucciato
Quello delle presenze viste le procedure diciamo che intorno alla fine degli anni ottanta
C'è stata per quello che riguarda il territorio di Bologna tutta una serie di domande appunto di raccolta di bisogni che vedi si venivano posti
E quindi la necessità di andare costruire dei servizi che effettivamente come veniva ribadito di fatto andavano a sommarsi ai servizi già esistenti poi cos'è successo dalle congresso dei diritti delle solidarietà
E rispetto a appunto a quello che uscì da questa discussione congressuale Bologna decise di costituire anche il Centro diritti
Centro diritti che è sicuramente un'idea ma è anche un luogo fisico dove si metteva al centro la persona
Ecco l'ho sentito dire diverse volte in queste discussioni anche in questi ultimi due giorni mettere al centro la persona una cosa molto impegnativa
Molto impegnativa perché vuol dire considerare il soggetto nella sua Interest unicità
Molto impegnativa non solo per quanto riguarda i servizi per il fatto di dire no parliamo di previdenza parliamo di fisco parliamo parliamo di una persona che ha dei bisogni
Ma impegnativa identico per la CGIL nel suo insieme perché appunto parliamo di una persona che la stessa quando è sul luogo di lavoro quando nella società quando a a bisogni di assistenza quando si rivolge al pubblico
Comunque tornando la nostra esperienza appunto costituita Mogol costituì mo'questo primo nucleo di aggregazione di strutture non era ancora appunto ancora un'idea aggregazioni di strutture consolidate come link alle procedure concorsuali che appunto per Bologna hanno ormai una storia
Abbastanza lunga con e punti nuovi servizi che si stavano costituendo in quegli anni la tutela degli immigrati CID per la cattura dei disoccupati la tutela sindacale intesa non come la tutela di categoria ma come forma organizzata della tutela individuale mi fermo un attimo su questo perché per noi questo è stato un passaggio molto importante che oggi dopo anni di esperienza ci porta ad avere una rete di quattrocento delegati alla tutela sia sui luoghi di lavoro che tra i pensionati nelle che dei pensionati che sono la nostra rete di fatto di contatto con le persone con un compito specifico che appunto quello di rivolgessimo rivolgere la loro attività principalmente alla tutela delle persone tutte le individuale
Stiamo parlando di una struttura che appunto Centro diritti ancora oggi
Nonostante il fatto che siano diminuite domandi pensioni per cui il patronato comunque a dal punto di vista delle tessere indiretta concomitanti ha domande pensione sicuramente un calo stiam parlando una struttura che produce ancora circa cinque mila tessere all'anno
Nuove per quello che riguarda la CGIL tra categorie di attivi appunto e patronato
Però appunto nessuna volontà né di venire a dire come siamo bravi o di no
Ci sono dei problemi non stiamo chiedendo proprio perché ormai le nostre rientra si è sviluppata in tutti questi anni stiamo vivendo dei problemi è rispetto a questo
Diciamo che non ci sembra ancora sufficiente scusatemi la brutalità e la non ci sembra ancora sufficiente la discussione che si sta facendo anche oggi qua
Noi abbiamo sentito giustamente nella proposta che veniva presentata la relazione da Ghezzi veniva detto che c'è bisogno del governo politico dei servizi che questo governo deve fare in capo devi far capo alla segreteria e agli organismi elettivi
Siamo perfettamente d'accordo e proprio perché siamo perfettamente d'accordo
Diciamo che bisogna dare a questa affermazione tutti gli strumenti per cui posso diventare concreta non formale scusatemi anche qua la brevità la sintesi però e il senso è questo perché se prendiamo un'affermazione così in modo secco senza dare conseguenza appunto quello che vogliamo esprimere potrebbe anche sembrare cinture esercizio di potere o di trasferimento di poteri da delle strutture
Che oggi sono appunto l'Inca fisco eccetera eccetera e delle vertenze eccetera ha una struttura unica che sovrintende a tutte e che quindi trasferire poteri quest'questo non è che non credo proprio perché sono convinta della proposta che veniva fatto e non credo che questo sia la volontà
Allora dico che il problema è un altro
Bisogna che noi
Facciamo sì che la CGIL né su complesse mi sembra che questa presidenza sì certamente rappresentativa per potere
Portare avanti questo
Questo Progetto la CGIL su Complesso rivisiti le sue forme della rappresentanza e della rappresentatività e guardate anche qua le parole hanno un senso sono anche impegnative
Dare pari dignità alla tutela collettiva alla tutte le individuale e alla tutela sociale
è una cosa determinante
Per potere poi mettere in pratica appunto le folle affermazioni che qua venivano fatte che appunto noi condividiamo perché è vero abbiamo un unico comune denominatore rispetta le tutele che appunto è la persona quando l'inizio dicevo un'affermazione della centralità della persona nella sua unicità è un'affermazione importante e impegnativa lo dicevo proprio in questo senso
Se partiamo dalla centralità della persona dobbiamo anche immaginarci il contesto sociale nel quale noi vorremmo nel Duemila fare vivere questa persona sta mattina io sputato molto attenta mente
Gli interventi de la tavola rotonda
Che è stata fatta
Devo dire che
Preoccupato
Perché
Mentre in linea di principio sono molto d'accordo sulla appunto sulle questioni che venivano dite su dette sul fatto che abbia bisogno lo Stato moderno bisogna che lo Stato moderno sia in grado di crearsi le sue banche dati che faccia eccetera eccetera Non tutte le le affermazioni appunto che sono state fatte
Io dico non come CGIL allora
Che cosa pensiamo debba è debba essere il rapporto tra Stato e cittadino e quindi tra stato e nostri scritti anche rispetto al allo stato futuro e alla possibilità appunto di avere per quello che riguarda i cittadini ma tutela sociale individuale e collettiva
Noi rispetto a questo abbiamo quindi bisogno
Di riportare anche nostri interlocutori
A un chiarimento rispetto a quelli che sono i ruoli e confini
I confini anche nostri come organizzazione i confini appunto nei confronti dei nostri interlocutori esterni ma anche i nostri confini interni cioè che cosa deve fare chi all'interno della nostra organizzazione
Noi non possiamo sostituirci allo Stato l'abbiamo anche qui parole che sono state dette in diverse occasioni in diversi modi ma quando diciamo che non dopo non possiamo sostituirci allo Stato se lo traduco per esempio ne risente
Vuol dire anche che io mi devo fermare quando faccio assistenza perché oggi lo Stato non è in grado eccetera eccetera che io mi devo fermare che non posso andare a definire apre il diritto o meno alla prestazione perché non è un compito mio perché in questo modo anche soffermato il contrario di vento sostituto dello Stato
Questo vale per Riise navali parate io sono direttore dell'Inca vengo qua parla di tante altre cose no ma io sono preoccupatissima di questa cosa perché la libertà tra virgolette lasciata ai singoli territori di fatto su territori si traduce come la mancanza di una bussola la mancanza di riferimenti e doversi muovere all'interno di un contesto che il più delle volte non è determinato da noi rise ce lo chiede il Comune di Bologna
E magari facendo visto la situazione per quella che i suoi accordi sottobanco e presentando Gigio di Nizza fatti cioè non siamo in una situazione dove se non abbiamo chiaro un indirizzo generale possiamo dire che nessuno di noi è immune voglio dire dal poter fare delle cose che vadano in contraddizione con quelli che noi enunciamo come i nostri obiettivi generali
Allora
Rispetto a questo come dico
La mia preoccupazione appunto per tornare a parlare di Inca eh
Noi stiamo aspettando lo ricordava anche che essi una riforma dei patronati
Una riforma colate che noi abbiamo fortemente voluto una riforma che noi continuiamo a criticare perché ancora limitativa rispetto a quello ma pubblica blindata va bene insomma rispetto al fatto che per quello che riguarda le risorse non ci sono ancora non si è ancora quella trasparenza che noi volevamo alle origini no
Ma questa riforma se non risolviamo appunto
Questi problemi nostri non si risolve anzi se li può complicare
Perché la riforma prevede la tutela del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione forma del patronato sto parlando la tutela del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione
L'assistenza del cittadino e anche qua guardate non si non c'è niente di nuovo già la legge del quarantasette prevedeva tutela e assistenza la cosa nuova come dico che noi abbiamo fortemente voluto che sono le convenzioni se non chiariamo noi cosa vogliamo da questa legge rischia di diventare una cosa pericolosissima
Perché ci vuole un niente appunto a trasformare l'assistenza da integrativa rispetto alla pubblica amministrazione a sostitutiva appunto dicevo l'esempio dell'ISEE bravi Bologna rise adesso stiamo ragionando di cinquecento persone devo dire non siamo neanche in un contesto dove abbiamo delle tensioni sociali fortissime no quindi però appunto
Quando noi ragioniamo di convenzioni per quello che riguarda appunto tutto lo scibile possibile della riforma del patronato
Personale di convenzioni con il Comun con il Comune di Bari c'è la che ci vuol far fare è l'ufficio personale dal sostituto dell'ufficio personale una sonar di convenzioni con l'USL ci chiede di agevolare no il lavoro per quello che riguarda le domande riconoscimento d'invalidità civile non è la stessa cosa non possiamo affrontarla noi allo stesso modo
Ok
Ecco un altro punto che mi sembra importante che esca anche l'acqua un po'più puntuale
è quello che riguarda le forme di finanziamento
Noi non non possiamo altro che antitrust noi non possiamo secondo me presenta prestare il fianco alle forme alle forze politiche
Che già ci accusano di finanziamenti occulti o indiretti quella di questa storia verrebbe non è che non pesi rispetto alle alle appunto a referendum eccetera eccetera quindi
Allora per non prestare il fianco anche noi abbiamo bisogno di fare chiarezza al nostro interno la tutela
Qualsiasi forma di tutela dei nostri iscritti prima di tutto quindi
Delle prove pretendenti non non può non prevedere forme di finanziamento interno
Anche appunto nella riforma dei patronati è stato tolto tutto il contenzioso
No dal finanziamento pubblico facendo un passo avanti in questa direzione perché la tutela deve stare in carico chi la fa allora rispetto a questo al di là del come si trovano poi le risorse non rispetto al fatto se la canalizzazione di AGEA dirette indirette sono che in che modo
Però la tutela deve essere finanziata dalla struttura stessa
Ricordo che il patto associativo dell'iscritto alla CGIL prevede forme di tutele di autotutela quindi cioè non stiamo parlando stiamo parlando di un impegno che non ci prendiamo tutte le volte che diamo una tessera nuove quindi l'assistenza l'assistenza no
L'assistenza è un'altra cosa e deve trovare forme di finanziamento autonome che possono essere incarico al pubblico quando diciamo così si conviene come per esempio punto sulla storia dei red in un interesse comune no affinché venga fatta una determinata cosa possono essere anche in carico al cittadino
Ma in un rapporto di massima trasparenza anche qua non si possono essere modiste sistemi diversi per raggiungere quegli obiettivi non sto parlando di tariffe uguali per tutti i sistemi Regiment dati estroso soprani criteri
Per questo appunto rispetta la proposta che viene che veniva fatta può oggi penso che sia bisognosi c'è bisogno ancora di metterà alcuni contenuti
E che velocemente si vada definire progetto politico perché fatta questa operazione veramente sono convinta che le difficoltà che incontriamo oggi a Bologna con una situazione di servizi sicuramente complessa
E in alcuni che soffre un po'diciamo così appunto rispetto al al patto dello stato molto avanzato come le difficoltà dei piccoli territorio dei grandi territori che comunque partono oggi rispetto a questo progetto dei servizi
Se non riusciamo a individuare la bussola adesso impensate mila no la brevità finanziamenti ritrovare la bussola e quindi a dar la bussola tutti i territori sono in grado dopo di agire Rispetto appunto a quei due-tre obiettivi che ci dobbiamo dare che devono valere per tutti
Allora compagno Panico Angelo se della segreteria regionale del Lazio si prepari cento Giovanna del coordinamento regionale in casi Cilia
Il perché di un conferenza dei servizi oggi
Se lo domandava
Carlo anche nella sua relazione
Credo
Che non sia
Per come dire darci una regolata
Cercare di razionalizzare e ottimizzare integrare il sistema dei servizi ossee naturalmente assai utili
Ma che probabilmente
Sarebbe stato sufficiente
Un lavoro interno precisazione gli organismi direttivi dibattito dentro ci credo che questa conferenza di servizi
Può assumere un valore un alto valore politico
Sì vediamo questo appuntamento
Come uno degli appuntamenti
Che insieme alla conferenza d'organizzazione
E al prossimo congresso
Ci portano a
Affrontare oggi le specificità che abbiamo ma non in un contesto di come nella CGIL
Ridisegna il suo modello di essere sindacato oggi e dunque come la il sistema dei servizi può essere funzionale a una CGIL nuova che vogliamo e dobbiamo costruire
Credo è stato già ricordato insomma
Oggi il sindacato si misura
Con problemi nuovi la globalizzazione che mai dei mercati il processo di integrazione europea il nove le trasformazioni avvenute quelli in via di
Gli avvenimento delle trasformazioni dei processi produttivi nel mondo del lavoro la politica dei redditi
Il sistema della concertazione negoziale tutte cose che in qualche modo impongono al sindacato e alla CGIL in particolare scelte e decisioni che in qualche modo ripensano il sistema complessivo di fare sindacato dal dal sistema delle nuove rappresentanze al sistema al sistema contrattuale ecco penso che non regge più
O comunque assai logoro oggi
Un il classico modello contrattuale il modellino ai confini dell'attuale rappresentanza verticale
Così come è vecchia la competenza nell'attuali divisioni di competenza tra le strutture verticali e orizzontali del sistema confederale della CGIL
In
In più occasioni il nostro segretario generale il compagno Cofferati parlando di queste cose nell'affrontare i queste cose
A insistito più volte
Che il punto strategico della trasformazione è quello di una nuova e più incisiva confederali da che sappia cogliere una nuova capacità di rappresentanza e di un modello di diffusione territoriale della CGIL fino al punto di dire riscopriamo
Le camere del lavoro comunali e territoriali individuiamo nel territorio lo strumento in grado di intercettare il bisogno e la nuova rappresentanza
Ecco sarebbe interessante capire se su queste affermazioni che più volte il compagno Cofferati avuto modo di esprimere di rappresentare
Sì su queste affermazioni di principio c'è complessivamente l'intera organizzazione
Che in qualche modo comprende condivide assume come elemento nuovo di una riflessione e di una costruzione di un nuovo sindacato dunque una nuova confederali ITA
Una è un confederali da individua nel territorio il punto strategico della nuova rappresentanza e innocuo esto il sistema dei servizi
Che deve trovare dentro questo quadro di riferimento
Dunque di un processo di trasformazione che e che trova dunque nei servizi in questa logica una grande occasione è un'occasione in più ecco in questo contesto in questa discussione annoi convince il modello di costruzione che Carlo individuava
Nella sua relazione una serie di proposte che credo Valdano
Accogliere alcune esigenze la prima quella di superare la polverizzazione del Gia chi affidare l'offerta dei servizi
I servizi come non è il nuovo business dell'organizzazione ma una occasione per allargare la capacità di rappresentanza del sindacato
I servizi dentro un governo unitario del sistema e diretto dalla e appresso una Riotta riapprovarlo riappropriazione
Confederale pur mantenendo l'elemento della specifica specializzazione
Un governo unitario del sistema delle risorse
Credo che siano tutti elementi e in qualche modo se ne sentiva il bisogno dentro l'organizzazione e che nella relazioni di Ghezzi in qualche modo raccoglie
E affida all'organizzazione decisioni conseguenti credo questa conferenza d'organizzazione può aiutarci
Credo che dobbiamo ancora fare naturalmente in questi mesi in questi tempi da qui alla Conferenza di organizzazione passi ulteriori penso
Qualche elemento qualche cosa lo diceva anche la compagna che precedentemente intervenuta per ad esempio come quella di come dare pari dignità
Alla ai compagni alle compagne che operano nelle strutture dei servizi Zico ancora pensare
Questo modello organizzativo dell'attuale CGIL oggi individuale ora nei servizi un ma struttura allattare per l'organizzazione o comunque che non ha valenza politica dell'intervento penso ad esempio che dovremo fare qualche passo ulteriore intorno al
La discussione intorno al sistema delle risorse sapendo che una volta acquisito il concetto che per noi il sistema dei servizi non è il dismesse
Del prossimo millennio del sindacato ma è
Essere appunto considerata una occasione per allargare la rappresentanza evidente in questo conseguentemente deve significare un sistema di tariffazione del sistema dei servizi in grado di costruire Diego e i che allargare la capacità di rappresentanza del sindacato in sequestro permane rimane l'obiettivo è evidente che la questione delle risorse rientra
In pieno nella nella discussione nelle decisioni perché io sono convinto che attraverso il sistema dei servizi si possono anche determinare condizioni dove non ci sia bisogno di finanziamento
Problema di capire se il sistema dei servizi però deve essere uno strumento che il sindacato della CGIL USA
Per ricercare nuova rappresentanza allargare la rappresentanza invece è un'operazione di carattere commerciale che naturalmente abbiamo deciso di sembra tutti concordiamo
I nomi in percorrere e dunque se non percorriamo presto la questione delle risorse è un problema che si pone e anche qui credo che ci siano possibilità in condizioni di parlare delle risorse
Senza ad oggi almeno lo vedremo da qui alla Conferenza Dori Ghezzi d'organizzazione senza toccare i i capisaldi delle grandi questioni del riparto delle quote c'era c'era che capisco
Avrà una discussione
Che va ben al di là della conferenza dei servizi penso però che alcuni passi in avanti in qualche modo possiamo farli
Basti pensare ad esempio al attuale meccanismo di del proselitismo
Delle essere che si fanno attraverso il sistema dei servizi senza che questo sistema in qualche modo trova vantaggio dal sistema delle iscrizioni ecco comincerà a pensare
Già da oggi a qualche passettino in avanti anche sul tema delle risorse sapendo che poi una discussione più a fondo la faremo nella conferenza d'organizzazione al congresso credo che sia cosa utile
Naturalmente sono convinto che poi la capacità nostra è quello di vedere le condizioni di costruire bilanci consolidati per aprire un sistema unitario anche delle risorse dei servizi sapendo che qui dobbiamo superare anche difficoltà di non poco conto l'importante però è cadere e dunque come dire cogliendo anche in positivo le novità
Che sta questa conferenza d'organizzazione in qualche modo stanno emergendo si tratta di capire quali passi ulteriori possiamo fare da subito in prossimità della conferenza d'organizzazione ma penso fondamentalmente che la validità di questo a se noi manteniamo questo criterio di una conferenza dei servizi che traguarda agli obiettivi prossimi alle scadenze prossime della CGIL
Penso che non faremmo cosa utile sei la conferenza dei servizi non trovi nuovi appuntamenti penso invece che questa discussione
Di come configurare il nuovo modello dei servizi e farla Scelta Nitta dei servizi non come business ma come occasione per l'allargamento della rappresentanza
E il territorio il punto di riferimento strategico di una CGIL ecco e dunque con passaggi modalità diverse ma tenendo conto di quale modello di quale modello politiche organizzativo dobbiamo fare nei prossimi mesi ecco se lo vediamo dentro questo quadro io credo che questa discussione è una discussione
Che può portare davvero dei dal tagiko per migliorare per migliorare la CGIL dunque come dire un incoraggiamento
E da questa conferenza dei servizi dagli obiettivi che ci stiamo proponendo e in qualche modo raccolgono quali erano i problemi che avevamo aperti partire da queste operò per pensare che in queste settimane in questi mesi che ci vanno che vanno dalla Conferenza dei servizi alla conferenza d'organizzazione al congresso
Dobbiamo pensare che si apre una fase e da oggi raggiunge il congresso per ridisegnare una nuova una nuova CGIL
Cento Giovanna poi si prepari molari Antonio della segreteria CGIL Genova
Il compagno Ghezzi nella sua relazione introduttiva ha egregiamente sintetizzato la nascita e la crescita delle strutture dei servizi della CGIL
Il recupero della confederali dare la direzione strategica dei servizi credo sia il punto centrale di questa prima conferenza
Non si tratta di affermare anche se è giusto farlo l'importanza delle attività di servizio
Ma di prendere atto ed assumere finalmente tutte le iniziative necessarie
Per dare organicità ad attività che negli anni si sono create sono cresciute si sono affermate sulla base di esigenze di sopravvivenza nella nostra organizzazione ma spesso senza una piena consapevolezza della CGIL
Faccio riferimento alla Sicilia ma credo che questo concetto si possa estendere anche alle altre regioni meridionali
La presenza territoriale molto capillare della CGIL si è basata ed è cresciuta su un sistema di servizi che si identificava e per alcuni aspetti ancora si identifica con libica
E questo ha mantenuto alto e forte il rapporto con la gente e non solo con i nostri iscritti
Non è una scoperta di oggi mai nella storia della CGIL fa parte del nostro patrimonio genetico il fatto che l'Inca in particolare è stata in questi decenni una garanzia e presidio della stessa democrazia
Questo sistema è stato costruito credo sia giusto darne atto
Con l'iniziativa il sacrificio personale di tanti compagni e compagne dell'Inca dello spirito
Nella slide che spesso proprio per la mancanza di una direzione strategico politica dei servizi hanno giocato in prima persona ma sempre a nome e per conto della CGIL
Un ruolo fondamentale arricchendo ed aggiornando qualche quotidianamente il loro bagaglio personale di conoscenze capacità professionali
Per dare risposte a nuove domande di tutela e di servizio
Anche la stessa crescita dei Caf io sono assolutamente certa di questo non sarebbe stata così forte in questi anni se di base non ci fossero state nell'organizzazione delle notevoli capacità professionali
Che si erano formate precedentemente alla nascita dei gas
Per dare risposte sul versante fiscale
Anche se questi servizi non erano né prescrittive previsti nella CGIL
Lo stesso concetto vale pervinca che nelle regioni mediche se nelle regioni meridionale si fosse limitata alle attività tabellate
Considerata anche la sempre più scarsa area di mercato tradizionale non avrebbe di certo ha mantenuto un livello così alto di intervento ed una così forte presenza
Questo e certamente un vantaggio
Perché per costruire un sistema sinergico di servizi avere già delle competenze delle capacità non è cosa indifferente
Come non è cosa indifferente per la CGIL avere a disposizione quadri che possono avere funzioni polivalenti
Quello che manca che è mancato e continua a mancare e davvero una direzione centrale confederale delle attività di servizio che secondo me ha poi determinato negli ultimi periodi forti competitività il termine contusioni ed incomprensioni fra le varie strutture di servizio sempre però più verso i legni esotici che la periferia dell'organizzazione
In quest'ultima di fatto l'esigenza di un coordinamento dei servizi e non solo sentita ma nella maggior parte dei casi praticata
I convince quindi il periodo di sperano in sperimentazione proposto nella relazione
Che da qui al congresso definisca un sistema di servizi sinergico partendo dalle esperienze fatte
Mi permetto di dire sommessamente tutte le esperienze fatte quelle del Nord ma anche quelle del sud Italia perché credo che anche lì vi siano significative e qualificate iniziative
Questo però deve servire a costruire un sistema di servizi che amplia anche nella direzione politica certezze
Pur nella diversità di modelli che possono cambiare a seconda delle esigenze e della necessità dei territori
Una direzione politica della CGIL serve anche per nostro naturale una politica dei servizi
Che deve comunque sempre fare riferimento all'Est alle scelte strategiche del sindacato e fare molta attenzione fa bene a ricordarlo Ghezzi a non confondersi con le sole esigenze di mercato
Questo non significa che non dobbiamo dare importanza alle risorse per gestire i servizi ma credo sia diventato invece urgente e necessario arrivare a definire nel modo più preciso possibile quanto produrranno i servizi
In termini di risorse in termini tesseramento e quindi quanta capacità di auto mantenersi hanno da questo punto di vista forse vale la pena riflettere un po'di più anche sui sistemi economici esistenti mi riferisco alle società in particolare ma anche i rapporti tra le categorie sindacali e le strutture di servizio
Tutto questo nella consapevolezza di tutti che in un sistema corretto di servizi vi deve essere un altrettanto corretto sistema di scambi economici e solidarietà Interna
Quindi se a produrre una tessera un servizio a questo va riconosciuto anche un dato economico di riferimento
Chiamatela se volete
Una sana competitività interna il tutto il sistema della CGIL
Dal punto di vista organizzativo ancora io credo debba essere una dire debba esistere una direzione strategica unica sul sistema informatico
Trovo molto singolare che una grande organizzazione come la nostra non riesca a trovare un sistema informativo su basi Numidia e che ogni singola struttura regionale nazionale spesso territoriale di categoria tendo a costruirsi un proprio progetto informatico che non si confronta con gli altri e non si ponga il problema di dialogare con gli altri sistemi soprattutto quelli di servizi
Penso che almeno sui sistemi informatici di base debba esistere nel dialogo e nel confronto un linguaggio unico da questo punto di vista abbiamo in Sicilia avviato un'esperienza pilota vinca siciliana l'Internazionale il caffè della Sicilia e la Società servizi e lavoro nazionale
Per tentare di costruire significativi processi di integrazione dei sistemi informativi
Prima di chiudere vorrei soffermarmi un attimo su un concetto di solidarietà e di solidarietà e non parlo di quella Interna in questo caso parlo di quella Esterno
In questa visione strategica dei servizi la CGIL che ha fatto della solidarietà un tema portante della propria politica non deve dimenticare di rivolgersi e di ricercare rapporti
Anche con una parte di persone una fetta ancora consistente di questo Paese che non ha non trova
E non sa in quali sedi può richiedere un diritto questi devono entrare a pieno titolo nella strategia dei servizi della CGIL grazie
Compagno Munari Antonio CGIL Genova si prepari Moriondo sereno alla compagna Serena Moriondo del Coordinamento servizi Umbria
Ma mi pare che dal novantasei anno in cui è stato tenuto seminario nazionale sui servizi ad oggi
Tante cose sono cambiate
Sono cambiate le opinioni sono cambiate atteggiamenti sono cambiati interessi
Non ci siamo ancora
Ma perché conosce bene la struttura complessa della CGIL
Ed ha creduto nel processo di riorganizzazione lavorando più seriamente
Non può non accorgersi dei mutamenti che sono avvenuti
Le cose che ieri qualcheduno riteneva improvvide sconsiderate
Oggi le riconosce e le dichiara come il toccasana per la trasformazione mentre tentavamo con un giudizio incitamento positivo da e attento da parte nazionale soltanto l'inizio di una discussione che mirava alla costruzione di nuove professionalità come l'operatore polivalente come la costituzione delle quattro aree di servizio
Come l'istituzione del ruolo del direttore unico dei diversi servizi
Ci sono aperte contestazioni e critiche verbali e scritte da parte di autorevoli responsabili di categoria
E dei servizi
Oggi queste scelte vengono considerati interessanti
E queste e questi giudizi certamente ci fanno piacere
Integrazione razionalizzazione delle risorse
Decentramento
Non l'organizzazione del lavoro
Nuovi orari di servizio nuove professionalità
Sono materie sulle quali abbiamo ragionato e fatto interventi
Non dovrebbe essere difficile lavorarci sopra perché sono materie sulle quali si interni alla nostra professionalità e la nostra competenza
Materie che sono di facile comprensione quando si propongono alla parte imprenditoriale
Diventano invece ostiche
Che hanno determinato reazione anche scomposte quando abbiamo volute utilizzarle
Per discutere cambiamenti dalla nostra struttura organizzativa
Lo sapevamo ma in tanti che dovevano cambiare tante cose
E sapevamo in tanti che il cambiamento avrebbe creato rispetto agli interessi individuali e di gruppo
Anche scontri forti
Il primo segnale che indicava l'inizio del cambiamento finalmente era arrivato col Progetto Dellas dell'insediamento della CGIL sul territorio e nei posti di lavoro
Un progetto che ci ha imposto uno studio a tutto campo
Su come siamo organizzati la fotografia perché l'ha fatta non è stata del tutto esaltante e ha determinato anche qualche preoccupazione
Poi il secondo documento nazionale sulla riforma dei servizi dava un segnale chiaro sul processo proposto un processo per una razionalizzazione delle risorse utilizzate per produrre l'attività di tutte le dive duale per migliorare la qualità e la quantità dei servizi e per la nuova attività di rappresentanza
E mentre lavoravamo per metter le mani dentro l'organizzazione dei servizi si facevano strada obiettivi e le linee guida per la conferenza di organizzazione con i nuovi confini delle categorie una nuova condizione della rappresentanza
E nuovi criteri per la gestione della solidarietà Interna
Mi pare e chi ha pensato sin dall'inizio che il percorso mirava ad un progetto molto più grande
Oggi può asserire di aver giustamente inquadrato il problema
D'altronde quando parliamo di razionalizzazione delle risorse
E l'intreccio tra rappresentanza individuale e collettiva non è credibile che il percorso per una nuova organizzazione del lavoro si debba aprire e chiudere solo con il settore dei servizi
Che ha pensato a questo progetto
Se la chiave di lettura che esterno è quella giusta
Ha considerato attentamente della situazione generale
Gli intrecci che questo percorso stava concretizzando e criteri utilizzabili per creare condizioni operative efficaci ed efficienti per tutti
Condizioni operative che riguardano l'attività dall'apparato politico dell'apparato tecnico degli operatori del servizio
Da tutto questo sono nati grandi entusiasmi grande paura
Sono prodotti azioni e reazioni
Reazioni mirata alla conservazione delle proprie prerogative
Sì prerogative così veniva chiamato l'interesse personale o di gruppo o il potere in un articolo pubblicato su rassegna sindacale
L'integrazione la razionalizzazione il decentramento si potevano tentare di effettuare solo se il progetto complessivo era credibile condiviso e sostenere
Credibile condiviso e sostenuto dalla segreteria confederale nel suo complesso dalle categorie dagli operatori del servizio
Questo è lo spirito preciso che ha caratterizzato il percorso che abbiamo costruito a Genova e Liguria per approdare al direttivo e decidere le linee e gli obiettivi in preparazione della Conferenza dei servizi
Certo anche lì
Lo scontro tra i diversi interessi c'è stato e c'è ancora
Di fatti in quel direttivo non c'è stata unanimità di consensi sul progetto originario ma ciononostante siamo riusciti a costruire il Progetto possibile
Un progetto per realizzare un sistema utile alla produzione dei nostri servizi
Alla nostra fretta di concludere in modo razionale
Si contrapponeva la necessità di utilizzare il tempo come risorsa finalizzata a far maturare giudizi ed interessi
Abbiamo ragionato su una nuova organizzazione del lavoro sulla costruzione di nuove professionalità su una nuova condizione relazionale dei nostri operatori con il pubblico
Abbiamo ragionato sulla possibilità di farlo stazionare il minor tempo possibile nelle nostre sale d'attesa
Sugli orari di lavoro individuali e di servizio
Abbiamo quindi costruito un progetto per migliorare il nostro prodotto e per quanto possibile con i tempi giusti per raggiungere il risultato finale
Con i tempi giusti quindi per applicarlo
Il processo di decentramento sul territorio e nei posti di lavoro lo realizzeremo attraverso
Investimenti di carattere logistico con la costituzione di quattro centri di servizio in cui
Che accede sarà nelle condizioni di avere la risposta indipendentemente dei propri bisogni contrattuale
Inoltre l'intendimento è quello di razionalizzare di potenziare le sedi di servizio presso lega dello Spi dove vengono attualmente prestate alcuni servizi come vinca il Caf
L'intenzione è quella di avvicinare i servizi al domicilio e ai posti di lavoro per stringere un rapporto più forte con i nostri scritti o per costruire un nuovo rapporto con i posti di lavoro dove non siamo presenti organizzativamente
Il rafforzamento del collegamento con i posti di lavoro vogliamo realizzarlo anche attraverso percorsi formativi
E con una con una organizzazione che attraverso una rete delegati alla sicurezza sociale coordinato dal Centro ci colleghi con i posti di lavoro più significativi in cui sia possibile dare una prima risposta è fare da filtro sui servizi
Siamo dotati di un sistema informatico che ci permetterà con l'adeguamento dei programmi di mettere in Rete l'anagrafe degli iscritti e tutta l'attività svolta dei servizi con la possibilità di un collegamento su tutto il territorio
In qualsiasi punto di servizio sarà possibile leggere il rapporto che l'utente ha stabilito con la nostra organizzazione
Pensiamo ad un sistema di accettazione e di orientamento che attraverso il sistema informatico ed una buona capacità relazionale
Sì è in condizione di individuare i bisogni complessivi di cui il lavoratore che accede nostri sportelli è portatore
Per utilizzare al meglio le nostre risorse umane e rispondere all'esigenza del Progetto oltre a tendere con gradualità a formare degli operatori polivalenti capaci di dare risposta a tutto campo
è stato deciso di ripartire l'attività di servizio di nostra produzione in quattro aree con a capo un responsabile operativo con l'obiettivo di realizzare nelle stesse il primo processo d'integrazione
Le aree sono le stesse che Carlo Ghezzi ha citato nella sua relazione l'aria dei servizi al lavoro dalla previdenza assistenza pertinenze legale e fiscale
Inoltre un coordinamento operativo del responsabile dei quattro gruppi permetterà di iniziare lo sviluppo dell'ulteriore integrazione possibile fra gli stessi questo è quanto è stato possibile fare ma alcune cose che non sono di secondo ordine si inseriscono nel sistema impediscono lo svilupparsi del processo
Alcuni problemi sono legati alla trasformazione delle normative vediamo il problema della riforma dei patronati vediamo tutte le normative che di un anno in anno modificano e sono costretti di modificarla Trinità del sistema fiscale
Ultimamente anche con le nuove attribuzioni al Caf
Altri sono invece legati solo non sistema organizzativo come la rete servizi al lavoro
E quello delle vertenze quindi al di là del processo di integrazione dei servizi resi ai disoccupati e disabili gli extracomunitari
E la creazione di uno sportello in grado di rispondere complessivamente per tutti i bisogni che possono essere a presentati diventa urgente decidere qual è la nuova attività dei centri del per il lavoro quale parte dovrà essere riconosciuta come servizio il quale come rappresentanza
Che cosa significa per il Gpl il tesseramento quale deve essere il rapporto con i nidi
Sull'area delle vertenze dobbiamo essere in grado di produrre in tempi brevi risultate significativi che ci possono portare alla reale integrazione di tutti gli uffici affermando il Governo confederale
Continuando su quello che è stato fatto ripeto che il tutto a Genova viene diretto operativamente da un direttore unico dei servizi
Inoltre le politiche sui servizi sono costruite attraverso l'attività di un coordinamento composto da un coordinatore nominato dalla segreteria confederale dal direttore unico
Da un rappresentante delle categorie dell'industria da uno delle categorie dei servizi da uno delle categorie pubbliche e dallo spirito
In linea di massima questo il quadro operativo
E le scelte che sono fatte a Genova che sono poi state prese come riferimento ed utilizzate adattate per quanto possibile alle specificità territoriali e dai bisogni delle camere del lavoro liguri
Ci sono infine altre questioni per le quali il tempo non c'è ancora il Tata trovare una risposta
Speriamo che da questa conferenza dei servizi o dalla Conferenza di organizzazione scaturiscono gli strumenti per trovarla
Il primo problema riguarda il livello diretti
Il ruolo del direttore unico è certamente una scelta per noi importanti perché diventa un unico interlocutore referente per tutti i servizi ed è certamente un passo in avanti per il processo di integrazione
Detto questo però dobbiamo ragionare sia davvero con questa scelta si sono create le reali condizioni per poter effettuare politico organizzative e di gestione del personale che possono riconoscersi o avvicinarsi ad una vera attività di direzione
Soprattutto quando questo viene realizzato in una struttura che regola con lo stesso contratto ed in modo approssimativo apparato politico
Credo
Tecnico ed operatori del servizio
Ma fare direzione operativa e politica e non un semplice coordinamento è possibile dove tutti ritengono doveroso intervenire su tutto e dove ancora non è del tutto chiara l'identificazione nel ruolo e campo proprio di intervento
Non stiamo parlando di altri non stiamo parlando delle responsabilità di chi sta sopra di noi stiamo parlando del nostro lavoro delle nostre responsabilità del nostro campo di intervento lavorare con il consenso è consigliabile ma quando le la discesa delle proprie prerogative impediscono di fatto lo svilupparsi di processi innovativi
Ritengo che le cose debbano ricondursi ad una logicità contrattuale e non a dirsi niente mediazioni ed equilibrismi
Parlandoci in modo diretto senza metafore il problema è quello di metter le mani nel Regolamento e trovare una soluzione contrattuale
Per il coordinatore e per il coordinamento delle politiche del servizio indispensabile chiarire ruolo responsabilità e campo di intervento
A chi rispondono al comitato direttivo alla segreteria al Dipartimento di organizzazione alla segreteria generale bah non lo so
Però per l'esperienza fatta in questi ultimi mesi come coordinatore no come segretario
Come coordinatore delle politiche per i servizi della Camera del lavoro di Genova
Ritengo diventa indispensabile costruire un percorso che stabiliti gli obiettivi e i momenti di verifica periodica coordinatore coordinamento possono lavorare con piena autonomia senza interferenze trasversali
Per questo diventa importante non fare confusioni creando infinite responsabilità per poi infine non averla nessuno
La cosa peggiore che si possa fare è quella di continuare a mantenere lo status dove tutti possono parlare con tutti i pre determinando le decisioni finali
Inoltre emerge l'esigenza di creare una condizione di fruizione dei diritti rispondendo ad una logica di solidarietà dove tutti lavoratori scritta la CGIL possono avere gli stessi servizi resti settari
Tentando di saltare alcune cose perché
Definito questo diventa indispensabile
Creare le condizioni per un finanziamento che risponda all'ottica dalla solidarietà
In quanto ci sono necessità di risposta ai bisogni che richiederanno risorse e creeranno poche entrate poche tessere almeno la fase iniziale
Rispetto a quest'ultimo punto tra diverse linee di tendenza pronunciate sulla partecipazione delle categorie al finanziamento dei servizi devo dire che la ligure propende anche se realizzato con fatica per il processo
Di canalizzazione delle quote anche perché è un sistema che dà certezza d'entrata delle risorse
Invece per le risorse economiche siamo intenzionati a investire su questo nuovo realizzazione ci preme sottolineare che non sono mirate ad alcun interesse economico ma solo ad aumentare il radicamento tra CGIL tra la nostra gente rispondendo al meglio i loro bisogni
Cerca lì residenti manifestato alcune categorie penso diventi opportuno un maggiore impegno da parte di tutti per valutare le problematiche nato e partendo da queste costruire un percorso per realizzare una vera integrazione coordinata e diversi livelli territoriali cioè un'integrazione tra i servizi è un'integrazione tra i servizi e le categorie e la Confederazione
Si apre anche rispetto alla nuova attribuzione confederali e di categoria l'esigenza di dare operatività ad un sistema contrattuale che si collega l'attività dei servizi
Per rappresentare nelle contrattazioni territoriali nella contrattazione collettiva alla proprie problematicità che emergono nella rappresentanza dei diritti individuali la trasformazione del tris del sistema le modifiche nell'organizzazione del lavoro il percorso di trasformazione dei mestieri
Con il bisogno di accrescere le conoscenze necessita di un attento monitoraggio per capire come ci adeguiamo per rispondere al nuovo un percorso che deve essere accompagnato da un programma formativo che con puntualità identifichi e costruisca la propria le professionalità che servono che ricostruisca l'identificazione nel ruolo che definisca la conoscenza sul proprio campo di intervento
Una formazione che a tutto campo a partire dalla rappresentanza sindacale territoriale dei posti di lavoro dei servizi e l'attività tecnica amministrativa intervenga per contribuire al cinismo
Al processo di razionalizzazione delle risorse processo che diventa obbligato rispetta le trasformazioni in atto
Anche in questo campo non si può sfuggire alla logica della razionalità e dell'utilizzo al meglio delle risorse a nostra disposizione
Per questo diventa prioritaria che la formazione entra a far parte per la cultura dall'attività sindacale riconoscendola come una necessità primaria perché questo intervento perverso perché ho voluto dare più settario
Perché ritengo che sia importante costruire il collegamento con la Conferenza di organizzazione perché solo riorganizzando la struttura politica ci metteremo nelle condizioni per poter rispondere al meglio i nostri compiti istituzionali rispondere razionalmente positivamente
Anche l'attività di tutte le dive duale rappresentante del servizio
Il tempo è una risorsa per tutti
E bisogna utilizzarlo al meglio
Come dicevo prima può essere anche utilizzato meno frettolosa mente per far maturare opinioni deve ritenersi però bisogna stare attenti a che la politica del temporeggiamento non sia utilizzata per rimandare alle calende greche l'innovazione nel cambiamento
Allora Serena Moriondo si prepari Bettarini della segreteria della CGIL toscana ma poi per comunicazioni Mazziotti Antonino dell'Internazionale Manzotti Marco del regionale Marche se possono momento qui in Presidenza grazie
E voglio assicurare che
Sì e l'accoglienza che ha ricevuto nella regione dell'Umbria dove sono andata a ricoprire l'incarico di coordinatrice regionale dei servizi
Sia per credo l'impegno che mi ha sempre contraddistinto manterrò il mio impegno su questo campo
Ancora per molto tempo
Io ritengo che questa prima conferente nazionale
Assume particolare valore
Non solo per il contributo l'abbiamo appena sentito uno degli ultimi interventi rigori a che le strutture non ha dato al dibattito con le loro conferenze
Regionali e territoriali ma anche perché per anni come ci ha spiegato nella sua introduzione dette ieri non vi è stata da parte della Confederazione
Una seria riflessione su questi temi
Assume dicevo particolare valore perché rappresenta oltretutto per migliaia di persone impegnate nella tutela individua individuali nei servizi da ormai da decenni una prova di capacità
Coraggio e determinazione dei nostri gruppi dirigenti
Una prova dico una prova di capacità
Ad individuare i problemi che sono emersi nel corso del tempo le cause che li hanno prodotti
Ma soprattutto la capacità di comprendere gli spazi evolutivi di sviluppo
Delle tutele individuali che come ci ricorda davano i compagni di rospi anzi non perdono mai l'occasione fanno bene non possono essere esclusivamente quelli legati al tradizionale mondo del lavoro
E quindi rivolte ai soli lavoratori più o meno garantiti del mercato del lavoro ma dobbiamo rivolgere la nostra attenzione
Ad alcune aree che richiedono una riorganizzazione del sistema servizi con l'obiettivo di un allargamento del confine della cittadinanza e quindi dei processi di inclusione sociale
Dove i diritti della persona sono il motore della nostra evoluzione
Una prova di coraggio
Perché vede innanzitutto ad una integrazione reale senza riserve tra le funzioni della rappresentanza e della tutela collettiva e quella dei servizi della tutela individuale
Coraggio anche per creare le condizioni della compressione del dialogo con le migliaia di persone che operano in servizi qui sono stati più volte ricordati ringraziati ma io credo che come dirigenti di questa organizzazione nostro compito io innanzitutto
Creare le condizioni per un dialogo
Per non farle sentire parte di questa nostra grande organizzazione solo quando si parla di risorse o proselitismo
Non pensando a loro
Spero che non me ne voglia Carlo come ad un fucile
Ma come parte di quella mano che agisce per il bene comune dei soggetti che rappresentiamo
Una prova di determinazione
Che ci consenta di arrivare lì dove vorremmo arrivare
Ad attuare quel sistema sinergie per integrato in cui ci sono stati degli delineati con lucidità i passaggi operativi della relazione introduttiva
Per mettere in campo tutto ciò
E necessario che da subito lo hanno detto molti altri interventi prima di me
Che da subito gli organismi preposti coordinamenti ai vari livelli siano pienamente legittimati a svolgerà un ruolo reale iniziando a lavorare
Traducendo quanto è già stato scritto
Nel documento approvato dal direttivo nazionale sulla riorganizzazione del sistema dei servizi non prescindendo dalle esperienze vissute nei territori
La nostra regione come molte altre
Ha ovviamente
Programmato e pianificato delle attività attività di integrazione si è parlato di regge dice stamattina questi sono sicuramente i primi terreni di integrazione piuttosto difficili ma praticabili
Non sarà quindi dico facile
Ma non è impossibile
Non bisogna più attendere
Bisogna trovarci tutti insieme valorizzando la forza di questa grande organizzazione
Me dispiace ricordarlo ma
Mi dispiace perché mi piacerebbe che ci fosse comunemente nei nostri interventi ne siamo sicuramente la prima organizzazione su vari settori della tutela individuale e questo è un motivo di orgoglio per la Confederazione
Ci dobbiamo provare tutti insieme mettendo in campo come dicevo capacità coraggio e determinazione vi ringrazio
Bettelli
Pronto
Si prepara a Ripoli buona nominare un dello spin lumbard via rinnovo sample l'invito al compagno Manzotti Marcuse censurarla di venire un attimo qui
Credo che Carlo Ghezzi nella introduzione abbia fatto una buona sintesi del lavoro avviato ormai un anno e mezzo fa
E che abbiamo buona sostanza dettato primi elementi di riflessione di analisi sui lavoro che ci attende
Credo però che in tutta franchezza la conferenza di oggi debba essere giudicato da noi come un momento di partenza per un nuovo lavoro e non come un momento soltanto di sintesi di quello che abbiamo fatto
Credo anche che bisogna dare merito al lavoro svolto dalla stessa relazione se finalmente i servizi entrano a pieno titolo come parte integrante del lavoro complessivo dell'organizzazione
E vengono finalmente giudicati non come un peso come un'attività di serie B ma come una risorsa
Da questo punto di vista credo che il prossimo appuntamento importante sarà quello di definire cosa significa direzione confederale dei servizi e come si misurerà una presenza nel territorio che non può essere fatta soltanto di buona volontà e di volontariato
Ho apprezzato anche nella relazione la delicatezza con la quale ha trattato il tema dell'unità
Ma io credo che dopo il venti novembre niente sia più come prima
E parlando di servizi dobbiamo avere il coraggio di ragionare anche sulla base delle scelte che la CISL affatto rompendo l'unità sindacale
Io credo che parlando di servizi emerga la necessità di una profonda riflessione su cosa sarà domani la concorrenza la concorrenza tra sindacati confederali la concorrenza che rischia di scivolare anche su concorrenza poco leale
Dobbiamo avere il coraggio di fare questa riflessione fuori dalle provocazioni dimostrando quelli che da sempre siamo quelle dell'unità tra i lavoratori e tra le i sindacati
Però dobbiamo avere il coraggio di parlare e il non parlarne non so se per delicatezza per discrezione non serve a risolvere il problema
Io chiedo che si faccia una discussione approfondita anche su questo versante dei servizi credo che ci sia la necessità di definisco così di superare anche vecchi tabù
E che si costruisca del rispetto di normative una stagione più coraggioso
La seconda riflessione che voglio porre e quella che mi sembra con la conferenza di questi giorni si inizia a ragionare dal sistema e da sistema integrato dei servizi
Si inizia a parlarne però molta strada è ancora da fare
Il primo banco di prova saranno gli avrebbe ma io credo da questo punto di vista che occorrano forti segnali dal centro
Con un salto culturale nella direzione che ha bisogno di una forte sinergia di forti motivazioni ed un gruppo dirigente nazionale in grado di aprire una nuova stagione dei servizi una direzione unica quindi che non sia la sommatoria delle vecchie direzioni
Ma una direzione che ragioni e dia segnali alla periferia che ormai si parla di sistema e di sistema integrato dei servizi
Da questo punto di vista giudico precari ancora la soluzione individuata per quanto riguarda Café
E credo che occorra un forte segnale per quanto riguarda la direzione che l'intera organizzazione dovrà dare Aldo quando la riforma dei patronati uscita dal Parlamento
Credo che ci sia la necessità da subito e dare un forte segnale perché sia detta appunto un programma di formazione integrata un programma di informazione integrato un programma di informatizzazione integrale e si diano segnali di mobilità tra il personale oggi operanti nei servizi di ricerca attraverso l'apporto anche di conoscenze Sterne della qualità
Che vocaboli come efficienza produttività clientele entrino a pieno titolo nel nostro vocabolario parlando di servizi credo anche che la mano operativa di questo centro integrato del sistema dei servizi debba essere una sede periferica noi l'abbiamo definito lo sportello unico nel quale fare riferimento per quanto riguarda una soluzione al tema dei servizi che non sia più quello di tipo parcellizzato
Ma che anche lavoratore il cittadino il cliente che viene da vostre serie
Sa di avere a che fare con la gamma dei servizi che ha come unico fondamento l'integrazione e la confederali vita e non più la concorrenza come per spesso e H dato anche accaduto anche di recente
Credo che da questo punto di vista un segnale forte debba venire dagli operatori sui quali è giusto richiamare l'ottimo lavoro spalto svolto fino a oggi perché se dà i numeri citati dalla relazione emerge il salto numerico e di qualità del lavoro svolto bisogna anche avere il coraggio di non sparare nel mucchio di criticare
Ponendo nome e cognome le cose che non vanno
Occorre un regolamento diverso per quanto riguarda i lavoratori credo che lavoro per quanto riguarda il Regolamento della CGIL deve guardare anche a questo
Nel quale si supera in alcuni tabù come dal rapporto di lavoro lo stesso orario lo straordinario di diritti e doveri
Se dobbiamo guardare ad un sistema dei servizi integrato non possiamo fare a meno
Dell'opera della professionalità indispensabili degli operatori ma non possiamo fare a meno di determinare regole omogenee e valide per tutti i servizi e per tutto il territorio nazionale sulle risorse io credo che emerga la necessità per non perdere ulteriore tempo di individuare un gruppo di lavoro che da subito metta mano ad una proposta da presentare molto prima del congresso e che Ribezzi
A livello delle attuali contribuzioni ha il livello di realizzazione della canalizzazione
All'applicazione e altre ripercussioni che questo ha portato la legge quattrocentosessanta al costo dei servizi credo che per fare un ottimo lavoro su questa delicatissima materia occorre superare la diffidenza e il fatto che ognuno di noi pensa di essere più furbo dell'altro
Se permane la diffidenza o questo luogo comune non faremo passi in avanti anche il gruppo di lavoro avrà strada e vi
Da bere
Dobbiamo avere la capacità di aprire un ragionamento a tutto campo che si interroghi su alcune questioni che già alla relazione poneva a cominciare dal fatto se sia oggi sufficiente mantenere il venti per cento a livello delle camere del lavoro
Se non sia invece è giusto aprire una ragionamento visto che uno dei temi centrali della conferenza di organizzazione
Sarà il ruolo delle Camere del lavoro
Per capire cosa significa oggi parlare di array insediamento nel territorio
Cosa significa oggi per una Camera del lavoro ridisegnare un impegno e una difesa dei diritti dei lavoratori sempre più parcellizzata Rhamed in ficcata disomogenea fatta di lavoro interinale di parasubordinato
Di lavoro stagionale di lavoro precario
Se dobbiamo avere il coraggio di capire se vogliamo realizzare questo con quali risorse con quali interventi lo realizziamo
Credo che non serva a nessuno dire non tocchiamo niente
Credo che occorra aprire un ragionamento a tutto campo
In questo ragionamento credo che sia giusto porci anche l'interrogativo sull'utilizzo di eventuali utili che provengo dalle società del Caf
I quali eventuali utili debbono essere utilizzati nell'attività di servizio devono essere potenziate nel Complesso le attività della CGIL
Certo presupposto indispensabile quello di rendere bilanci trasparenti di ogni servizio
Lavorare per affidare ad ogni servizio dei Budget verificare nel corso dell'anno i costi verificare i benefici dal lavoro svolto e aumento del numero degli scritti
Io credo che dobbiamo aprire con coraggio questa partita
Ripeto lasciare le cose come stanno non serve a nessuno
Due ultime precisazioni
Sull'indica io credo che dobbiamo anche su questo versante aprile una riflessione a tutto tondo sulle potenzialità presenti della riforma
Oggi abbiamo fatto un gran parlare oggi in questo anno abbiamo fatto un gran parlare
Se all'India potesse hanno non potevano essere affidate le attività di assistenza fiscale dimenticandosi tutto l'arresto della portata della riforma
Io credo che insieme all'eventuale impegno dell'incasso le attività di assistenza fiscale dobbiamo aprire una discussione al nostro interno sulle potenzialità presenti nella riforma
Io credo che noi siamo pronti
Perché anche per Linda si imporrà un ragionamento da azienda mentre finora nell'incassi parla dal sindacato si imporrà per l'Inca una profonda revisione dello Statuto e non possiamo aspettare il congresso dobbiamo predisporci prima
Si imporrà per lì da una profonda trasformazione del sistema di finanziamento
Di queste cose bisogna cominciare a parlarne bisogna comincerà a parlarle nel coordinamento nazionale dei servizi bisogna che al centro ci fornisca elementi di analisi e di approfondimento di proposta bisogna parlarle anche nelle strutture periferiche
La seconda questione riguarda i centri per il lavoro sui quali si continua a parlare troppo poco
Io credo che bisogna investire sui centri per il lavoro investire perché i centri per il lavoro non limitino la loro impegno solo nella informazione come i vecchi scende verso i disoccupati
Ma ci sia un impegno verso un mercato del lavoro che dall'inizio dell'anno prossimo sarà profondamente trasformato anche qui operando verso il sommerso perso il lavoro nuovo atipico verso il grande serbatoio degli immigrati
Bisogna che nelle camere del lavoro ma anche il centro si investa su questo tipo di attività altrimenti si rischia di continuare a dedicare risorse sì importanti
Ma non solo per i lavori per i lavoratori tradizionalmente iscritti al sindacato e da questo tutelati e si perda di nuovo la grande occasione di cimentarsi su un mondo del lavoro
Che come soffermava cargo riprendeva Cesare Minghini cambia radicalmente
Intorno a noi
Io credo che non dobbiamo mettere nessuno il sonno
La cosa che va messa in sonno è un vecchio modo di concepire il servizio
Ma io credo che per troppo tempo abbiamo avuto un atteggiamento verso i servizi che se non faceva presagire sonno per Moreno dormiveglia sì
Dobbiamo stare svegli attenti preoccupati nello stesso tempo dobbiamo avere grande coraggio nell'affrontare i problemi che non possono essere affrontati nelle vecchie maniere
Credo per finire
Che dobbiamo stare attenti in maniera tale che per cambiare tutto poi alla fine musicanti niente per questo giudico questa conferenza una partenza e non un arrivo del nostro lavoro
Allora abbiamo la compagnia Bona nominarla dello spillo un bel dia si prepari da Gava terra della presidenza nazionale dell'Inca
Io credo bene ha fatto la CGIL in modo particolare la relazione oltre che a tutti gli interventi che mi hanno preceduto
A cercare di per riportare a coerenza
Il ruolo dei servizi
Nell'ambito di un'organizzazione sindacale di rappresentanza grande quante la CGIL
Credo che i noti strategici su cui siamo chiamati a dare delle risposte dal punto di vista politico oltre che organizzativo
Siano di duplice natura da una parte come già è stato evidenziato c'è un problema di integrare la funzione dei servizi
E l'integrazione di questi attraverso politiche specifiche
Attraverso una integrazione rispetto il ruolo di rappresentanza io credo che i due aspetti del problema non possono
Che estere
Paralleli dal punto di vista delle risposte che intendiamo organizzare
Dico questo perché i servizi nelle associazioni di rappresentanza hanno assunto negli anni un'importanza strategica
Dal ruolo complementare da quando sono nate queste associazioni i servizi hanno sempre più svolto un ruolo strategico
Questo perché la domanda doveva
Si è organizzata e pertanto
Le stesse associazioni si sono posti il problema di organizzarsi al fine di rispondere a questo tipo di domanda spesso
Sommando servizi a servizi pezzi di organizzazioni a pezzi di organizzazione restituendo ci così un'organizzazione molto verticale
Sia i servizi fra di essi sia la rappresentanza rispetto ai servizi cioè il ruolo di rappresentanza rispetto i servizi
Lei motivazioni di ingresso e questo è un problema che io credo deve essere affrontato dal punto di vista politico strategico sempre di più la motivazione all'iscrizione alla CGIL o alle associazioni di rappresentanza in generale
Da una prevalenza ideologica di appartenenza che ancora tutt'oggi esiste evidentemente
Si stanno a mano evolvendo
Per cui come posso dire la scelta di molte persone a iscriversi a un'organizzazione sindacale
Si riferisce anche
All'utilità
Che questa adesione comporta per cui
Da una logica prevalentemente di appartenenza oggi possiamo dire che siamo di fronte a una logica anche di scambio per cui se mi serve mi iscrivo se non mi serve non mi iscrivo
E questo ce lo dimostra se dovessimo andare ad analizzare i dati
Se verifichiamo quante persone quanti pensionati quanti lavoratori si scrivono al sindacato anche alla CGIL proprio perché usufruiscono di un servizio
E allora credo
Che bisogna indagare e bisogna riaggiornare non solo una politica riferita ai servizi alla loro integrazione bisogna obbligatoriamente riaggiornare anche il concetto di rappresentanza proprio perché come posso dire se solo proviamo a pensare di numeri non ne girano però sarebbe interessante indagare da questo punto di vista
Quanti iscritti facciamo attraverso i servizi
E per tutto il periodo che questi scritti rimangono associati alla CGIL nel caso specifico no no vendono fisicamente la CGIL se non appunto attraverso i propri servizi questo credo sia un problema questo credo sia un problema perché la CGIL come missione principale ancora non sono nel suo statuto ma nel posso dire nella sua
Missione appunto principale quella di rappresentare gli interessi generali per cui è rischiosissimo
Che è un numero sempre maggiore di persone
Si scrivano e questo è giusto ovviamente perché usufruiscono di un servizio ma che poi non conoscano sostanzialmente qual è la fine la funzione più complessiva di questo organizzazione viceversa se proviamo a pensare a quanti iscritti e invece qui qualche numero gira per lo meno in Lombardia
A quanti iscritti per esempio
Iscritti alla CGIL che non sanno quali sono i servizi che offre la stessa CGIL per cui molto probabilmente c'è un problema
Di mettere in moto delle politiche che permettano all'una funzione in termini circolari di conoscere
Ma non solo di conoscere
Di adeguare anche le proprie politiche negoziali utilizzando la grande risorsa che sono le centinaia e centinaia e centinaia di donne e uomini che
Per primi intercettano la domanda soprattutto sul territorio e che potrebbe essere utile per
Appunto conoscere e indagare bene il bisogno per poi permettere al ruolo e la funzione di rappresentanza di meglio svolgere
La negoziazione e viceversa ovviamente tutti i compagni che poi si occupano intercettano e contrattano e negoziano dovrebbero in modo circolare far conoscere
E coordinarsi con tutti coloro che gestiscono i servizi perché poi i compagni e le compagne che erogano i servizi sono coloro che in prima persona permettono l'esercizio del diritto acquisito e spesso moltissime persone non sanno neanche quali sono i propri diritti
Io credo sì anche opportuno
Fare un ragionamento e
Decidere seppure in linea di massima magari a certo la relazione anche qui ha fatto uno sforzo ma probabilmente con molta più precisione
Noi dovremmo accingerci a verificare quali servizi
è opportuno che la CGIL roghi
Intanto
Io credo che sono molto pochi con d'accordo con chi prima di me l'ha fermato
Che la qualità dei servizi va mantenuta nel senso che la competitività del sistema servizi passa attraverso la qualità
E ovviamente la qualità come ben tutti sanno non si riferisce esclusivamente alla capacità di conoscere la norma ma la qualità si fa anche oltre che di competenza di un servizio personalizzato che garantisce fiducia eccetera eccetera
Credo che i servizi
Debbano essere
Perché bisogna fare delle scelte e con coraggio bisogna farle orientati agli scritti in primo luogo perché un iscritto
Come posso dire deve comprendere fino in fondo qual è il valore aggiunto del di dell'iscrizione che gli viene offerto e nel momento in cui sceglie deve essere cosciente di questo fatto
Inoltre
L'atteggiamento che i servizi
Cosa credo consolidata del resto già da molte parti si devono orientare
Alla cosiddetta consulenza che significa rapportarsi in termini personali
Agli individui in primo luogo
E nell'ambito di questo concetto di consulenza sviluppare poi tutte quelle azioni che vanno dall'aiuto ovviamente all'informazione e all'assistenza all'orientamento al consiglio e alla scelta
Per cui una gamma di attività che garantiscono ai vari livelli
Di rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone
In questo senso
C'è una discussione che secondo me non solo Rivera ma è opportuno
Stamattina anche la tavola rotonda evidenziato queste problematiche
Per dimensioni dei servizi se pensiamo che in moltissime Camera del lavoro più della metà degli addetti degli dipendenti sono addetti ai servizi se pensiamo
Alle risorse economiche che vengono generate dai servizi
Inevitabilmente ci viene da pensare che questo non è un problema che può essere lasciato a se stante no eh invece è un problema che probabilmente deve diventare parte integrante delle politiche che la stessa CGIL
Deve
Predisporre
Il problema è
Dal punto di vista dei servizi noi non possiamo rischiare di diventare succursale dello Stato
Già l'Inca
Per molti anni ha coperto la nicchia rispetto l'inefficienza dello Stato nel senso che la fortuna dell'Inca per moltissimi anni è stata quella di occupare lo spazio dell'inefficienza dello Stato
Ma mano l'Inter si è trasformata e ha garantito poi la tutela no nel senso che ha aggiornato per certi versi la propria missione
In questo senso io credo che una sana politica associativa
Accompagnata da servizi aggiuntivi garantendo l'avvertenza finalità per cui una posizione di parte insieme all'aiuto e all'informazione e a una parte di aiuto alle persone per sostituirci evidentemente in questo caso è lo Stato posta conciliare e non permettere di diventare o di far diventare i servizi del sindacato appunto succursali dello Stato quali servizi
Io credo che
Senza dubbio noi siamo
Per tradizione e per certi e per altri versi costretti a erogare tutti quei servizi per i quali lo Stato o attraverso convenzioni o attraverso il fondo patronato attraverso
Convenzioni locali dei comuni eccetera eccetera noi dobbiamo erogare nel senso che nel momento in cui gli enti pubblici
Garantiscono al sistema dei servizi CGIL un contributo evidentemente non siamo tenuti per restare fuori dal mercato garantire questa tipologia di servizio
Ci sono poi tutti i cosiddetti servizi di cittadinanza
Che invece mentre per quanto riguarda il lavoro
Ovviamente sono stati indagati sono presidiati anche brillantemente ci sono tutta una sfera appunto di servizi cosiddetti di cittadinanza che vanno dalla sanità
All'assistenza all'accesso dei servizi alla qualità dei servizi
Eccetera eccetera
Che il sistema dei servizi CGIL oggi non eroga e badate bene se pensiamo solo e ovviamente lo spia direttamente interessato tutta questa partita
Che l'età media come tutti ben sapete aumenta in maniera esponenziale
E che abbiamo persone non solo anziani ma in generale ma soprattutto persone anziane che hanno bisogni diversi
Inevitabilmente
Il sistema di servizi CGIL dovrà e deve porsi a nostro giudizio il problema di rispondere a questi modi diversi bisogni che anche e soprattutto attraverso la negoziazione il patto di Natale ha garantito
Il decentramento in sostanza della negoziazione permetterà di acquisire dei benefici e pertanto bisognerà che ci si ponga il problema di garantire l'accesso di quei servizi a tutti quei cittadini per i quali abbiamo negoziato dei benefici cosa che oggi mi pare
Non è
Sì non con qualche esperienza molto interessante
Presidiato
Ci sono poi tutti i servizi di opportunità che badate bene
Sono importantissimi perché fanno la differenza rispetto ai non iscritti
E qui non la sto a far lunga già qualche altro intervento ha puntualizzato questo aspetto credo che anche questo tipo di politica per quanto riguarda i servizi di opportunità debba essere
Un punto centrale dell'erogazione dei nostri servizi
Ci sono poi
Per esempio tutta la formazione professionale che spesso
Come posso dire qualche problema lo pone soprattutto in quei luoghi in cui si dà a trattare la formazione nel senso che la linea che ha scelto la CGIL quella di favorire ovviamente il sistema pubblico
E dopodiché abbiamo le altre organizzazioni che hanno invece un sistema di formazione Autogestito per il quale ovviamente privato accedono e anche questo tipo di servizio questo tipo di problema
Non credo possa essere licenziato senza perlomeno aprire una discussione
Per capire
Come si possano rendere coerente anche questo tipo di servizio ripeto rispetto alla missione più complessiva del sindacato sul modello e vado velocemente
A concludere
Noi abbiamo un modello ormai generalizzato direte e come è noto questo modello ci ha permesso
Di mantenere un insediamento anche rispetto alla rappresentanza fortissimo
E abbiamo tutta una serie di servizi che come dicevo prima richiedono comunque una specializzazione forte perché altrimenti non sono competitivi
Allora il problema è per riuscire dal punto di vista del modello organizzativo a rispondere ai bisogni i quali devono coincidere con la qualità del servizio e la quantità della tipologia di servizi che noi eroghiamo
Allora probabilmente si può pensare ma da questo punto di vista probabilmente una riflessione più puntuale soprattutto a livello locale credo perlomeno a livello regionale è possibile fare
Né possiamo pensare un modello in cui i servizi altamente qualificati per i quali necessità
Un'alta professionalità perché bisogna far scegliere una persona ovviamente devono risiedere in luoghi in cui sia compatibile ovviamente l'erogazione di questo servizio perché un servizio di qualità poi gusta
E ovviamente non sempre la qualità come dicevo prima può permetterci
Di garantire il presidio del territorio e allora si può pensare in termini di scelte organiche ma scelte che vanno fatte
Di pensare a un presidio del territorio dove non si era un vigile del riccamente tutti servizio tutti i pacchetti di servizi
Ma un territorio presidiato capillarmente
In cui esista la polivalenza del servizio
Che in sostanza garantisca un'accoglienza adeguata delle persone che si rivolgono ai nostri uffici alle nostre leghe alle nostre sedi della CGIL
Garantiscano un'informazione mirata
Magari anche la raccolta e la compilazione delle pratiche più semplici cioè un luogo in cui risiede alla specializzazione
Magari più concentrato è un luogo invece assolutamente e
Parcellizzato il più possibile decentrato in cui comunque ci sia una presenza qualificata di servizi di accoglienza e di Indirizzo
Da questo punto di vista
Perché io faccio questo ragionamento perché
In Lombardia abbiamo sperimentato in maniera molto efficace secondo me
La gestione del modello RAI utilizzando un sistema di coordinamento
Però ci sono molti nodi molti problemi
Che non sono sciolti
Nel senso che noi abbiamo oggi una situazione in cui
Il capaci non ha competenze tecniche per quanto riguarda i raid perché greco sta la competenza dal punto di vista professionale stalli Inca
Il caffè Lincar non hanno un una necessità organizzativa per erogare la loro tipologia di servizi decentrata sul territorio mentre lo Spiera CGIL ha un interesse ad essere capillarmente presenti sul territorio ecco conciliare tenera insieme questo mix
Di interessi che finora sono stati è ragionato in termini verticali oggi si sta tentando di ragionare implementare in termini orizzontali è una cosa complicata
è una partita che io credo stiamo vincendo nel senso che stiamo presidiando finora dignitosamente
Questo problema di fatto bisogna capire se questo modello è un modello che tiene rispetto tutto
Tutta la gamma di servizi che noi intendiamo erogare da questo punto di vista evidentemente la necessità e qui la relazione lo diceva io sottolineo solo questo problema
Di mettere in evidenza gli scambi interni è assodato che ogni categoria
Ogni servizio teoricamente si è ragionato in termini verticali
Ha dei propri interessi per cui è ragionevole pensare di metterci d'accordo sul tipo di scambi che si fanno e oltre che metterci d'accordo
Ritengo perlomeno anche qui molti altri l'hanno detto sia opportuno mettere in trasparenza
Gli scambi
Perché
In questo senso molto probabilmente si incomincerà a capire che nel momento in cui un servizio
è in deficit perché non riesce ad avere un bilancio in pareggio se poi però andiamo a verificare questo servizio
Che cosa produce dal punto di vista dell'attività del re propria molto probabilmente questo servizio produrrà dei benefici in questo caso una categoria e viceversa
Molto probabilmente le stesse categorie devono essere nelle condizioni di esplicitare i propri bisogni affinché i servizi sia detto Rino
O si mettano d'accordo per erogare tutti quei servizi che alla stessa categoria che per la stessa categoria sono indispensabili appunto per garantire proselitismo
E affiliazione alla nostra alla CGIL
Il governo
Del sistema
Io sono assolutamente d'accordo con chi ha affermato la stessa relazione
Che il governo del sistema ho finito veramente che il governo del sistema per forza di cose soprattutto in questa fase così delicata deve essere presidiato dalla CGIL
E quando parla di CGIL parlo degli organismi dirigenti della CGIL
Inevitabilmente le politiche
Che dovranno presidiare
Gli organismi dirigenti dovranno può essere politiche non occasionali perché se il direttivo CGIL che una volta l'anno indica un piano strategico e non esiste più poi concretamente nessuno che presidia queste politiche ma si demanda ancora i singoli servizi
Di
Rimanere congruenti punto e basta agli indirizzi generali molto probabilmente
Non riusciamo a far quadrare il cerchio credo invece che attraverso
Una costante presenza e puntuale
Presidio delle politiche per quanto riguarda i servizi si riesca a governare il sistema in questo senso credo che la CGIL senz'altro ha un ruolo dio regolatore e di indirizzo e di controllo di tutte queste problematiche inevitabilmente dovranno essere attori di questo coordinamento non solo i servizi e le categorie e la CGIL ma senz'altro anche le categorie
Alitalia maternità
Della presidenza nazionale link si prepari Errico Giuseppe segretario della Camera del lavoro di Napoli
Nella sua introduzione Carlo Ghezzi
Ci ha detto che questa conferenza la prima Conferenza nazionale dei servizi è un punto di arrivo ma anche un punto di partenza e che è un punto di partenza ce lo ripeteva adesso anche Bettarini dicendo
Che è necessario che sia la CGIL che non ricada nel lungo sonno relativo proprio alla direzione politica strategica dei servizi e che quindi sia la CGIL che si riappropri di questa politica
Nella sua introduzione Carlo Ghezzi ci ha detto che questa conferenza è stata un punto di arrivo un punto di arrivo perché perché per un anno abbiamo discusso è stato un dibattito molto vivace che ha fatto emergere contraddizioni molto forti all'interno della nostra organizzazione
Che ha fatto emergere anche diversità culturali e che soprattutto ha fatto emergere il fatto che per fare applicare per applicare l'articolo tredici dello Statuto della CGIL
Abbiamo avuto la necessità di fare un documento dei servizi
E di discutere per più di un anno sull'applicazione di questo documento
Da questo punto di arrivo da questo dibattito estremamente vivace che cosa è emerso emerso però che c'è stata una totale assenza delle categorie
Totale assenza con l'unica eccezione dello spin che è stato sempre presente
E che ha partecipato attivamente io credo che su questo punto noi dobbiamo riflettere e riflettere a fondo per vedere come riuscirà a coinvolgere in questo processo
Le categorie perché le categorie sono un punto fondamentale dell'integrazione tra rappresentanza e servizi e non possono essere fuori da questo processo
Ghezzi ci diceva anche però che questa conferenza è un punto di partenza punto di partenza perché ritornando domani tutti quanti nelle nostre sedi bisogna cominciare a lavorare concretamente a sederci intorno a un tavolo
E a vedere come si realizza la sperimentazione e quindi come si realizza quella che noi abbiamo sempre definito l'integrazione possibile
Rispetto a queste questioni assenza delle categorie e sperimentazione te per permettetemi due battute sull'assenza delle categorie io credo che su questo punto vi dicevo dobbiamo riflettere e riflettere a fondo
Sapendo che appunto da quando torniamo domani al nostro lavoro e alla sperimentazione non abbiamo da portare avanti soltanto la sperimentazione
Non dobbiamo vivere la presenza delle categorie dei coordinamenti con il fatto che le categorie siano convinti di questo processo che stiamo portando avanti
E allora noi dobbiamo tutti quanti sapere e Ghezzi questo ce l'ha ricordato nella sua introduzione
Che il documento dei servizi aveva due punti fondamentali il primo punto era che i servizi o meglio le tutele individuali e servizi
Sono strategici per la CGIL che hanno pari dignità
E che sono complementari due facce della stessa medaglia
E l'altra cosa importante che ci racconto che ci diceva è che i servizi della CGIL e questa è una scelta politica della nostra organizzazione ha fatto non devono tendere in maniera smodata a tentazioni mercanti listi che ma devono servire soprattutto per il proselitismo della CGIL
Ecco rispetto a questi due concetti fondamentali sui quali abbiamo discusso per un anno
E sui quali da domani cominceremo concretamente a lavorare ma siamo tutti veramente convinti che la CGIL sia convinta tutta profondamente io credo che noi dobbiamo da una parte e sperimentare con i coordinamenti l'integrazione possibile ma dall'altra dobbiamo portare avanti un processo culturale in cambiamento di mentalità e i cambiamenti culturali nella nostra organizzazione lo dimostra l'applicazione dell'articolo tredici dello Statuto che ha scritto dal mille novecentonovantasei mai applicato
Sono cambiamenti estremamente lenti
D'altra parte tutti i cambiamenti culturali implicano che ci vuole tempo che ci vuole volontà che ci prione passione che ci vuole convinzione che ci vuole impegno che ci vuole coinvolgimento di tutta quanta l'organizzazione per riuscire che ci vuole partecipazione che bisogna ottenere il consenso che ci vuole valorizzazione che ci vuole motivazione questo per dire quindi che da domani non abbiamo soltanto il compito di sperimentare con i coordinamenti dei servizi a livello nazionale regionale o territoriale la possibile integrazione ma abbiamo anche il compito tutti quanti nuovi e dipende dall'agire quotidiano di ognuno di noi far passare il cambiamento di mentalità all'interno della nostra organizzazione
Per quanto riguarda la sperimentazione
Io credo che come gruppo dirigente della CGIL
E dico gruppo dirigente della CGIL perché io lavoro all'Inca CGIL ma ritengo di essere un con una compagna della CGIL e credo che questo debba essere riconosciuto relativamente alla sperimentazione vi dicevo io credo che come gruppo dirigente della CGIL noi ci troviamo davanti un compito estremamente Complesso
Estremamente complesso perché dobbiamo tenere insieme specificità ed Autonomie e dobbiamo riuscire a mettere insieme quello che di meglio abbiamo riusciamo a dobbiamo riuscire a creare sinergie
Che cosa ci chiede la gente che cosa ci chiedono le persone che vengono da noi quali sono i bisogni che manifestano
Io qui ho sentito altri interventi e anche la relazione di Ghezzi lo diceva che parlavano della qualità del servizio
Noi dobbiamo riuscire ad essere competitivi ma non è tanto questo il problema non riuscì dobbiamo riuscire perché siamo il sindacato dei diritti e della solidarietà
A dare delle risposte complessive alle persone che con fiducia si rivolgono a noi
E le persone che si rivolgono a noi
Non si rivolgono più a noi per la compilazione di un modulo le persone che si rivolgono a noi si rivolgono a noi e ci chiedono che cosa devo fare che cosa posso fare quali possibilità quali opportunità o davanti
E noi dobbiamo essere in grado di dare risposte a queste persone che non sono soltanto la semplice compilazione di un modulo ma sono un suo percorso individuale una serie di valutazioni di opportunità
E tutto questo si gioca sulla partita della qualità del servizio ma dare risposte sempre più qualificate alle persone
Significa che le nostre tutele individuali i nostri servizi devono essere sempre più specializzati devono avere sempre più professionalità devono acquisire ulteriore professionalità rispetto a quella che hanno significa quindi che noi dobbiamo e lo dicevo prima lo ribadisco che abbiamo un compito estremamente Complesso davanti
Che è quello di mantenere insieme specificità e Autonomie e nello stesso tempo sta per creare sinergie
Io credo che noi abbiamo un compito molto difficile che è quello di saper costruire senza distruggere nulla che è quello di sapere valorizzare l'enorme patrimonio di uomini e donne di capacità
Lire di capitalizzare quel valore e su quel valore e su cui la nostra storia riuscire a costruire anche il nostro futuro
Io credo che la nostra capacità come gruppo dirigente se a propria volta sarà proprio questa quella di riuscire a mettere insieme l'innovazione e il rinnovamento
Ma partendo dall'esistente partendo appunto dalla valorizzazione di tutto quello che già abbiamo
Ho già detto prima e ribadisco che per costruire un progetto di questo tipo
Bisogna che ci sia dentro di noi una grande motivazione io credo che la prima grande motivazione non la troviamo nel fatto che siamo tutti qui e che siamo tutti CGIL
E che lavoriamo tutti quanti per la nostra organizzazione non c'è mai nessuno che lavora contro
Ci può essere qualcuno che magari lavorai lavora troppo e magari lavora e fa a ma noi lavoriamo tutti quanti per la nostra organizzazione
E io credo che noi dobbiamo quindi avere anche la capacità di saper motivare i nostri compagni disse per valorizzare i compagni che lavorano nelle tutele individuali nei servizi
E nel sedere lì renderle ed essere protagonisti di questa azione di integrazione e di rinnovamento
Sapendo che manterranno la loro specificità e la loro autonomia perché specificità e autonomia rimangono ed insieme si mettono insieme le forze per integrare per fare operazioni sinergiche per creare lavoro comune
Per dare un valore aggiunto al valore che già abbiamo perché lo ricordava prima qui qualcuno credo fosse Serena Moriondo
Noi non siamo soltanto la CGIL primo sindacato in Italia siamo anche la CGIL in cui le cui tutele individuali e servizi sono i primi in Italia e anche all'estero
E io credo che questo sia fondamentali cioè noi dobbiamo partire da che da quello che siamo da quello che abbiamo realizzato dal e valorizzare tutto quello che abbiamo per costruire cercando di evitare in di di distruggere
Nella costruzione del modello Ghezzi parlava di un coordinamento nazionale di coordinamenti regionali e coordinamenti territoriali e diceva che questi coordinamenti hanno un ruolo di a sono uno strumento è ovvio che la direzione politico-strategica compete la confederazione i coordinamenti sono uno strumento per realizzare questa direzione e hanno un compito di indirizzo e di controllo
Ecco rispetto ai coordinamenti lei coordinamenti abbiamo visto tutti ed è stato anche detto in maniera puntuale nelle nella relazione sano presenti
I con le la Confederazione sono presenti le categorie sono presenti le tutele individuali e di servizi allora se la parola integrazione ha un senso e in italiano questa parola c'era
Se la parola coordinamento ha un senso è anche questo Cerase il coordinamento è uno strumento e se tutti insieme tutti noi che facciamo parte del sistema CGIL
Ci sediamo intorno a un tavolo e cerchiamo di capire come operare come lavorare come riuscire a mettere insieme sinergie
Be'io credo che possiamo dire tranquillamente che si decide insieme perché insieme che ci si confronta è insieme che ci si scontra perché si possono anche avere idee diverse
Ma delle idee diverse all'interno della nostra organizzazione non deve essere considerato qualcosa che non va si possono avere idee di verze pensare di lavorare comunque tutti quanti per l'organizzazione
Avere idee diverse significa soltanto avere un confronto e cercare di capire qual è poi la mediazione possibile per il bene dell'organizzazione
Per quanto riguarda io condivido molto l'intervento che è stato fatto da setti questa mattina per quanto riguarda sia il gol allo dei coordinamenti sia anche però la forza che la CGIL a relativamente al governo
Della partita delle tutele individuali dei servizi
Sei accanto a dei coordinamenti che devono essere dei coordinamenti che sono strumento di direzione politica ci sono anche delle verticalità che sono delle verticalità
Forti io credo che su questo noi lo dicevo già prima dobbiamo a vere non solo il coraggio ma anche la capacità e io credo che la CGIL ha questa capacità
Di governare il sistema dei servizi sapendo che per governare il sistema dei servizi
Più a dei sistemi forti a livello verticale più riesce a governare medio
Non si governa o non sia in grado di governare bene se si annullano specificità autonomie si governa bene se si riesce a mettere in sinergia e a mettere insieme specificità Autonomie e orizzontalità
Io credo che questo sia quello che la CGIL vuole fare e questo debba essere governo dei servizi
Permettetemi tre ultime battute per quanto riguarda alcune questioni sulla previdenza complementare sulla previdenza complementare Setti questa mattina diceva dobbiamo discutere dobbiamo vedere come CGIL come ci comportiamo
Ecco anche rispetto a questa partita io credo che come previdenza complementare
Noi abbiamo tutte le capacità abbiamo la diffusione capillare non dobbiamo assolutamente aggiungere servizi e servizi
E siamo già pronti io credo che questo ce lo dobbiamo dire poi debbo ne discuteremo dei coordinamenti nazionali dei servizi senz'altro non c'è alcun problema bisogna sapere R. che l'Inca CGIL è già pronta per svolgere questo lavoro
Per quanto riguarda la riforma del padronato
Io credo che è necessario che la riforma è bene che la riforma ci sia tutti siamo perché la riforma venga approvata quanto prima possibile Bettarini ci sollecitava una discussione per quanto riguarda la riforma anche su questo va bene che ne discutiamo da bene che ne discutiamo insieme CGIL Inca categorie ma anche su questo non partiamo dall'anno zero
Anche su questo c'è già tutto nella Borat Simone che è stata fatta e che è stata fatta a livello territoriale a livello nazionale in confederazione
Quindi discutiamo di queste otto ma sapendo che non partiamo dall'anno zero
Una cosa deve essere chiara però se non ci la riforma ho detto speriamo tutti che ci sia ma se la riforma non ci fosse che succede
L'Inca non c'è più
No io credo che dobbiamo smetterla anche questo lo dico con grande franchezza e senza senso di ipocrisia perché credo che ci dobbiamo confrontare in maniera molto aperta tra di noi
Io credo che dobbiamo smetterla con idee che vanno circolando in maniera malsana nella nostra organizzazione perché se la riforma c'è senz'altro link avrà un ruolo dopo ancora maggiore delle potenzialità maggiori e dei compiti maggiori e dei nuovi ruoli ma se la riforma non ci fosse
L'in caccia alla sua storia al suo futuro ai suoi compiti fondamentali e strategici e non è un caso che Ghezzi questa mattina abbia detto che quattro sono i servizi
Insostituibili e necessari per la CGIL e strategici e che devono essere presenti in tutti i territori credo che questo sia una cosa estremamente importante questo perché l'ho detto perché credo che dobbiamo uscire da un clima di incertezza dobbiamo uscire da un clima di Paure dobbiamo cominciare a pensare che lavoriamo tutti
Per salvaguardare non soltanto il nostro passato ma soprattutto per costruirci un futuro che sicuramente e necessariamente visto che siamo la CGIL deve essere un futuro migliore
L'ultima cosa permettete era permettetemela riguarda il senso di appartenenza e la militanza dei compagni che operano nelle tutele individuali
E nei servizi della CGIL io ho fatto molte conferenze territoriali e ho sentito vi dicevo cose abbastanza diverse da una parte all'altra contraddizioni diversità culturali
Viene fuori che da una parte si dice che i compagni che operano nei servizi sono dei compagni che hanno una grande militanza grande impegno grande professionalità
E in qualche altra invece si dice che boh i compagni che stanno nei servizi
Invece sarebbero e questa voglio dire la visione più negativa possibile cioè diciamo è ancora quel cambiamento culturale di cui parlavo all'inizio cioè vengono visti un po'come dei burocrati quasi vicini alla pubblica amministrazione
Che svolgono un certo tipo di attività ma non hanno nessun legame di appartenenza con l'organizzazione
Beh io sono ventisei anni quindi non è uno che lavora all'interno di questa organizzazione ho sempre pensato di lavorare e so che il lavoro per la CGIL
E ciò che i compagni che lavorano in periferia hanno un fortissimo senso di appartenenza alla nostra organizzazione le loro capacità professionali il loro impegno sono legati profondamente alla passione e all'orgoglio che mettono nel loro lavoro ma proprio perché hanno un grande senso di appartenenza alla nostra organizzazione
Grazie
Allora Enrico Giuseppe e poi nell'ultimo intervento Stellone Italo coordinatore nel dipartimento organizzazione la CGIL nazionale come sapete
Io scusate la voce sono poco rauco
Dicevo stamattina visto che ieri non ero presente quindi non ho potuto ascoltare la relazione di Carlo me la sono letta stamattina
Nel prepararmi l'intervento leggevo una parte della relazione di Carlo
Che mette al centro i servizi come patrimonio prestigio di affidabilità della CGIL
In modo che le persone che vengono le nostre sedi lui diceva
Vengono alla CGIL per esercitare la tutela dei loro diritti
Io dico ben venga che la CGIL oggi si sia posto questo problema
Ad un anno dal lavoro dalla conferenza dei servizi probabilmente un risultato lo abbiamo avuto io ritengo che un risultato importante sia stato quello di farci discutere qui per la prima volta tutta la nostra organizzazione attraverso questo problema che diventa un problema importante ecco ad un anno dalla nostra conferenza dei servizi cioè noi abbiamo iniziato a ragionare un anno fa delle conferenze dei servizi
Penso che arrivare a questa tappa quella di di oggi
Sia un fatto importante per la per la Confederazione
Sia un atto importante anche perché il documento nazionali tutti noi abbiamo discusso nelle conferenze è servito a tutti come prima a base di discussione anche se attraverso questo documento la discussione portata fino a ad ora avanti
Ritengo che non dice ancora delle risposte rispetto alla discussione che noi abbiamo fatto e che noi stiamo facendo non la data probabilmente il coordinamento dei servizi in questo anno ha lavorato e non l'ha ancora potuta dare questa discussione probabilmente come diceva Carlo siamo a un primo atto di ragionamento dovremmo dovremo continuare a lavorare dico che però è stato importante questa discussione è stato importante
Questo documento che è stata la nostra prima base di discussione ecco il percorso però delle conferenze dei servizi ritengo che debba trovare un preciso spazio in un nuovo disegno dell'organizzazione un disegno che ne consegue che si ritiene indispensabile svolge le conferenze di organizzazione prima del congresso
Però sarà necessario di tale conferenza tragga dalla discussione di questi mesi elementi di proposta di Progetto
Che pongono il sistema dei servizi in condizioni di pari importanza colazione contrattuale e concertativa del sindacato lo in non dobbiamo dimenticare che siamo il sindacato dei servizi ma siamo anche sindacato della concertazione e della tutela individuale della tutela collettiva ci arriverò un momento dopo
Ecco fatta questa premessa ritengo utile e importante
Ricordare qui come noi abbiamo lavorato nelle conferenze dei servizi che abbiamo fatto a Napoli in Campania noi delle scelte che abbiamo fatto
Non so se queste scelte poi si sposano con le scelte generali che si faranno si faranno in questa conferenza
Noi abbiamo svolto a Napoli e in Campania le nostre conferenza di servizi ci siamo dati un metodo cioè quello di far precedere alle conferenze dei servizi
Un ragionamento che riguardava il tesseramento quindi un percorso di che abbiamo fatto tra di noi su un test sul tesseramento quindi un seminario perché riteniamo e quindi ho sentito parlare poco
Questa questione strategica nelle norme la nostra organizzazione il tesseramento al legato alle questioni dei servizi diventa un fatto strategico per l'organizzazione per la CGIL non tanto perché il problema del tesseramento risolva
Risolva la questione dei servizi ma diventa importante per la CGIL che il tesseramento vada pari pazzi dai suoi
Abbiamo fatto un lavoro anche questo per consolidare i nostri iscritti ma per aumentare gli scritti
Abbiamo avuto dei buoni risultati
Su sulle questioni del del del tesseramento abbiamo lavorato anche con i servizi tradizionali facendo dei seminari in particolare con i compagni dell'Inca che sono quelli che si che sono più esposti sul sul lavoro sul lavoro tradizionale dei servizi direttamente con l'utenza
Però devo dire che noi abbiamo costituito un coordinamento regionale con le esperienze fatte da tutti i territori nelle loro conferenze dei servizi tese a me costituito la conferenza regionale
Nei territori abbiamo definito i responsabili di servizio io non so se siamo al punto
Di sapere se tutti i territori se tutte le conferenze dei servizi al di là della scelta che farà la CGIL nazionale se sono stati definiti i responsabili dei servizi noi l'abbiamo fatta abbiamo fatto di più abbiamo anche preso una decisione cioè quella di dare alle Camere del lavoro territoriale
La per la titolarità dei servizi cioè facendo svolgere un ruolo di coordinamento
Nel mio ruolo coordinamento del puro di indirizzo politico
Questa è la discussione di cui abbiamo affrontato dell'ultimo nell'ultimo concordi dove tutti abbiamo fatto
Se i coordinamenti debbono avere delle funzioni noi riteniamo che la debbono avere nel ruolo di indirizzo politico in Campania questo lavoro lo abbiamo fatto è ovvio che se lo facciamo da soli non aiuta
Il percorso più in generale quindi il coordinamento deve avere un ruolo e in quella sede istituzionale deve decidere gli obiettivi
Per portare avanti se non ha una funzione di esistere coordinamento
Se queste funzioni ce la dobbiamo dargli tutte le possibilità per poter lavorare
Penso che questo debba essere definito con chiarezza anche perché il ruolo che deve avere il coordinamento nazionale dei servizi non può essere più quella di avere figure sovrapposte o separati
Mi pare che verso verso questa scelta ci stiamo muovendo spero che il documento finale di arriverà contenga queste decisioni ripeto se non conterrà queste decisioni il ragionamento che abbiamo fatto che stiamo facendo è solo di tendenza e non invece quello di assumere del del ruolo delle delle responsabilità
Noi abbiamo cercato con i nostri limiti di contribuire anche alla discussione ragionando con di tutela con i servizi come fine come fine
Non come fine ma come mezzo
Però sono convinto che questa discussione non può essere solo la discussione però teorica non può essere solo a una discussione patto tra di noi delle conferenze non la prassi mettiamo la facciamo diventare azione noi stiamo tentando di farlo abbiamo avuto delle difficoltà guardate non è facile mettere le mani sui servizi anche sui servizi tradizionali
Per quello che riguarda rifaccio un esempio i servizi legali e servizi degli uffici vertenze solo delle cose paurose
Gli stessi uffici legali hanno un rapporto solo burocratico con la nostra gente non c'è un rapporto diciamo politico
Con gli avvocati con gli uffici vertenze noi stiamo tentando di farlo se dovessi dire che ci siamo riusciti dire è una fandonia però lo stiamo facendo ed è difficile non possiamo est tre isolati da quello che mi risulta nel nostro territorio questo è un problema comune a tutti e non credo che sia solo un problema della Campania quindi con più attenzione
Su questo su questo più questo servizio perché è un servizio importante per cui lavoratori e non solo i lavoratori vengono da noi per rispondere a questo tipo di problema
Noi abbiamo spinto verso questo ragionamento dico tentato di coinvolgere tutta la nostra organizzazione
Posso dire che un risultato positivo lo abbiamo avuto stiamo tentando di far diventare il servizio la tutela individuale una scelta visibile di tutta la nostra organizzazione
Abbiamo un lungo cammino da fare duo di duro lavoro
Ma una cosa è certa che in questi mesi i risultati li stiamo avendo è stato un risultato il nostro quello di aver affrontato alcuni problemi che hanno riguardato le questioni di un servizio all'utenza e al cittadino quando come Napoli come Camera del lavoro di Napoli abbiamo affrontato per esempio
Il problema che riguardava il reddito minimo di inserimento che era un problema di riguardava il rapporto con i Comuni luoghi come Camera del lavoro con la CGIL ci siamo posti questo tipo di problema abbiamo aiutato a fare un servizio anche ai comuni nell'accordo con i Comuni come cava del lavoro rispetto a questo tipo di servizio e guardate che il reddito minimo di inserimento in Campania Napoli diventava un fatto ed è stato un fatto importante
Lo abbiamo fatto con l'aiuto determinante di alcune categorie di alcuni territori parlo in particolare dell'ospite dell'Auser però questo molte nello splendido isolamento abbiamo lavorato lo stiamo facendo in difficoltà
Con le nostre risorse insorse di Sorso solamente inoltre anche per quanto riguarda la questione dei modelli Red ed ellissi anche qui la discussione questo coordinamento questa confederazione non l'ha fatta a tutti i livelli
Probabilmente ognuno di noi si sta muovendo sui rette mi sembra di capire e sulle liste con con una un lavoro probabilmente molto molto autonoma noi lo stiamo facendo è difficile ed è è e non è fatto con non poche difficoltà
Ecco ma tutto questo per fare che cosa ma per stare dentro una politica sociale che aiuta i più deboli e per fare questo guardate se non ci sono rischi e se non ci sono indizi indizi di questo coordinamento indirizzi di questa CGIL non può essere quella cava del lavoro ove il Caf che fa la convenzione con i Comuni e basta così io non so se noi per il futuro possiamo affrontare il problema dei Red utilizzando solo un lavoro con lo stile con i pensionati
Che con voi lo hanno fatto lo fanno con tutta la buona volontà ma possiamo porci un problema avete rispetto al futuro pensando che questo tipo di lavoro dovrà essere affrontato dopo dopo quattro che ne so fare
Per i giovani che utilizzano questo questa possibilità di lavoro
Non possiamo noi pensare che questo è un lavoro faccio che facciamo semplicemente da solo utilizzando le nostre strutture libello stanno facendo ripeto il lavoro lo speech ci sta dando una forte ma ma questo ripeto non può essere un problema di Indirizzo di quel territorio l'altro territorio
Ecco questa per noi la parte del lavoro di tutela individuale che dobbiamo fare garantendo probabilmente sempre a tutti i diritti dell'istituto e nove per farlo bene è necessario però rispondere
Rispondere anche alla concorrenzialità che viene avanti dappertutto
Anche qui su questi su questi servizi c'è una forte concorrenzialità degli altri c'è una solo una forte con Gazeta dei sindacati autonomi dei fatti sentieri che lavoro sulle questioni che riguardano le disse nel completamento dei che danno questa assistenza e questo servizio questo servizio all'utente
Qui abbiamo la necessità ripeto di un indirizzo preciso e politico che deve essere determinato dalla CGIL
Sempre per fare che cosa formare sempre di più
I nostri operatori dando una qualità di servizio eccellente perché se noi non parliamo di servizi a e l'interno dei servizi non ragioniamo di una qualità di dare servizi non formiamo la nostra gente ai nostri operatori non gli scritti probabilmente li perdiamo
Perché avevo dei cavalli di ritorno quindi l'impegno deve essere del sindacato della CGIL quindi vengo a un capitolo che non è stato affatto toccato dalla relazione di Carlo il capitolo delle risorse
Non può non è stato affrontato non non so perché probabilmente non era Carlo non l'ha ritenuto necessario affrontarlo ma il problema delle risorse è un problema pesante che tocca tutti quanti voti
Sei servizi costano e se diciamo questo tipo di ragionamento va fatto noi dobbiamo ragionare sulle nuove ripartizioni
Che vanno affrontato affrontano questo problema evitando io penso un'assurda concorrenzialità tra le strutture di categoria e confederali
Nel campo di azione di tutela individuale perché c'è anche questo c'è una concorrenzialità Talca tra categorie
è e e e le confederazioni rispetto a questo tipo di problema a nostro parere la tutela individuale deve essere svolta come attività confederale territoriale
Sotto la responsabilità esecutiva delle camere del lavoro e del coordinamento delle strutture regionali
Il ruolo delle categorie sarà fondamentale nell'ambito dell'integrazione cioè di questa famosa integrazione dunque abbiamo discusso io ci stavano i lati nella commissione sulla sulla vicenda dell'integrazione ma se le categorie non ci sono non riusciamo a integrarli se il rapporto diventa solo nostro e dell'ospite noi questa integrazione non la faremo mai
E quindi noi questo problema ce lo dobbiamo porre ce lo dobbiamo porre a sostegno diciamo discente che vadano sempre di più verso l'organizzazione
E non di concorrenzialità tra noi e le categorie e questo è un problema che pure stiamo affrontando da un anno a chi non vedo citato in nessuna parte
Io però so bene che la CGIL e le categorie lo dicevo prima non sono solo quelli che fanno il ragionamento di tutela individuale beh non possiamo oggi esprimerci sull'aggiramento di tutela individuale dimenticando che ne siamo anche quelli della tutela collettiva noi non dobbiamo perdere di vista questo tipo di problema
E quindi non ragionare di tendenza ma di ragionare di un sindacato che fa la tutela individuare attraverso il servizio presso la sua qualità attraverso il miglioramento dei servizi ma un un sindacato che contrattacca
Un sindacato che stipula i contratti collettivi nazionali che fa la contrattazione un sindacato dei tiene la contrattazione come elemento essenziale per dar vita alle sue gambe di rappresentatività
Un sindacato che discute anche sulle questioni di flessibilità di mobilitati in cassa integrazione e quindi questo è un sindacato vivo che discute e vedo ora non solo di servizi e dimentica la contrattazione ma di un sindacato tutt'uno che lavori su sia tutto la tutela individuale sia sotto la tutela collettiva questo per noi è un terreno diciamo importante su cui non siamo secondi a nessuno
Esercitare il potere di contrattazione nei luoghi di lavoro nei territori
è la nostra linfa di vita abbiamo sempre fatto questo ovviamente io lo dico anche rispetto al fatto che solo un compagno che ha lavorato in una categoria dove la contrattazione era un elemento essenziale per la per la categoria a cui ha lavorato
Però ritengo importante questo tipo di problema
Anche se abbiamo un momento di difficoltà nel rapporto unitario io qui ci voglio arrivare penso che bisogna uscire da questa situazione
Io sono convinto che se noi non ci muoviamo sotto questo aspetto unitario il segretariato della sinistra sbaglia a pensare di poter pensare di fare da solo noi non faremo nessuna contrattazione se l'urgenza di fare da solo
La contrattazione si fa sembra un tavolo negoziale a dove tutti e tre abbiamo sempre lavorato in questo aspetto questo diventa un problema importante è un problema su cui probabilmente noi abbiamo qualche difficoltà recuperare questo problema
Per me diventa diventa importanti ho quasi finito
Buoni risultati ripeto li abbiamo avuti anche sull'aspetto della rappresentanza e voglio ricordare qui la reazione del pubblico impiego nelle ultime RSU per quanto riguarda i lavoratori della comunicazione delle semplici
Bisogna rafforzare la rappresentanza sette diciamo serve per noi la tutela la tutela si serve per la fortuna ma va presa rafforza la rappresentanza abbiamo bisogno della legge
Voglio concludere dicendo che la CGIL ha fatto bene a definire strategica la collocazione dei servizi ma bisogna ancora fare in termini di obiettivi e strumenti
Ecco la sfida che si delinea a partire da questa conferenza per tutta la nostra organizzazione
Occorre una visione di medio periodo occorrono scelte di impostazione che sappia andare oltre gli interessi e le attese degli attuali gruppi dirigenti delle stesse persone che oggi interpretano ruoli funzioni in fase di superamento tutto questo sarà possibile a condizione che saremo capaci di investire con coraggio e con lucida analisi
Sì prospettive nuove che abbiamo mostrato di intuire ma che comportano innanzitutto modifiche profonde della nostra attuale collocazione di donne Wong dirigenti di questa organizzazione grazie
Bene allora i dallo sterno per l'ultimo intervento
Sì sì adesso quando Fini
Scusa idea allora per evitare che poi appena finito l'intervento ci sia il fuggi fuggi
Confermiamo per coloro che fanno parte della Commissione e che la stessa è convocata alle diciotto e trenta su
Fra Allotta del
Sangiorgi Sangiorgio quello in cui nel quale ci siamo visti Santina
Diciotto e trenta precise Hotel San Giorgio in cima a questa salita sulla destra
Io ho ascoltato nelle conferenza d'organizzazione dei servizi alle quali ho avuto modo di partecipare
O leggendo i documenti o le relazioni delle conferenze stesse
Una notevole quantità di argomenti
Che in qualche modo hanno teso a riflettere a ragionare era
Interpretare se volete anche le ragioni per le quali stiamo facendo questa conferenza e le conferenze che abbiamo fatto a livello di territorio
Ho l'impressione consentitemi la franchezza che se non ci troviamo d'accordo oscene sfumature tra di noi rispetto alle motivazioni che ci portano ad affrontare questa materia rimangono
Le difficoltà poi nell'azione che dobbiamo decidere di fare sono delle difficoltà che si incrementano
Provo tento
Di indicare dal mio punto di vista ovviamente
Quali sono le tre ragioni non so se ce ne sono molte altre io ne ho individuate tre
Che ci obbligano a riflettere rispetto al problema che abbiamo voluto affrontare la prima
I diritti individuali
Sono un bene oggi non esigibile da parte di tutti i cittadini e in tutte le realtà del Paese
Credo che questo sia il primo problema è il problema che dà il senso dell'obiettivo di un'organizzazione come la nostra
Qualche volta sento confondere
Gli strumenti con gli obiettivi
Guardate che se confondiamo gli strumenti con gli obiettivi io ho l'impressione
Che facciamo errori che poi possono determinare anche delle ripercussioni non marginali uno per tutti lo dico forse è il più presente anche nella discussione di questi due giorni
Non credo che lavoriamo per fare più iscritti che sia l'obiettivo della nostra organizzazione
Capitemi bene
L'obiettivo della nostra organizzazione risolvere le questioni che la gente che vogliamo rappresentare ci propone
Per farlo meglio abbiamo bisogno di più iscritti
Il confondere però i due ambiti rischia di portarci a ragionare anche attorno alle risposte sulle questioni tutela individuale in maniera se mi consentite un po'arruffona
Tutto potrebbe essere buono per ottenere quel risultato anche quando le azioni che compiamo non sono quelle appunto di risolvere i problemi di cittadinanza che la gente ci propone la seconda
Rendere universalmente praticabili i diritti
Perché questo è l'elemento che lega l'azione di tutela individuale con quella di tutela collettiva che vogliamo facendo rappresentanza
Anche questa è una banalità
è presente nelle nostre riflessioni in maniera compiuta
Io ho l'impressione che continua a permanere una distinzione dei due ambiti
Rappresentanza e tutela individuale che solo a parole sono risolte Corno quanto abbiamo scritto l'articolo tredici dello Statuto nella concretezza poi non è così
All'interno della nostra organizzazione le dignità rimangono dignità a sovranità diversificata una perla rappresentanza una per la capacità di tutela individuale
La terza ragione è quella della persona
Io credo che l'esperienza maturata nei servizi nel corso di questi cinquant'anni di vita posto bellica della nostra organizzazione
Ci abbiano consegnato un patrimonio di grande interesse soprattutto credo per una ragione e soprattutto in questa fase hanno riproposto l'individuo la persona al centro della nostra attenzione
E riproponendo l'individuo la persona i suoi bisogni le sue necessità al centro della nostra attenzione hanno altrettanto reso evidente che se non indole chiamo i due aspetti e non riportiamo a pari dignità effettivamente le azioni di tutela collettiva e quelle di tutela individuale
Poi siamo una organizzazione schizofrenica in molti casi che presuppone di aver ottenuto dei risultati
E poi però se questi risultati che guardate non sono solo di natura previdenziale non sono solo di natura fiscale sono anche di natura contrattuale in quante aziende i contratti di lavoro non vengono applicate
In quante aziende l'organizzazione del lavoro non viene rispettata
Nella frammentazione delle unità produttive in quanti luoghi i diritti minimi non sono garantiti ma questo è il nodo abbiamo legare le due cose
Comprendere che l'azione di tutela collettiva l'attuazione di tutte le individuale hanno appunto pari dignità io parto da questo
Per ragionare sulle ragioni che ci portano a fare le conferenze de servizi tutto il resto è come fare per raggiungere questi obiettivi ma cosa importante interessante però se non siamo d'accordo sul punto di partenza ho impressione che qualche problema ci sia e Carlo lo diceva nella sua relazione in maniera forte quando evidenziava due aspetti
L'emergere della domanda tesa a soddisfare questi nuovi diritti
E il valore crescente nelle forme della rappresentanza
Appunto determinato dalla soddisfacimento di bisogni che sono individuali che vivono all'interno della persona che sono diversificati tra territorio e territorio
Che vivono della condizione sociale che c'è in quel territorio che non è identico in tutto il Paese e che quindi ha bisogno anche da questo punto di vista di risposte flessibili
Allora se è così mi permettete di ragionare su tre questioni di merito perché ritengo che altrimenti noi abbiamo fatto tante conferenze facciamo anche questa ma non si assegniamo in maniera concreta i compiti per il domani quella cosa che Carlo diceva in relazione è un punto di approdo ma anche un punto di partenza sia un punto di partenza
A me interessa vedere se in alcune questioni di merito riusciamo a prendere degli orientamenti se non delle decisioni
Ne ho individuati tre le attività le risorse la costruzione delle condizioni politiche all'interno dell'organizzazione per realizzare le cose che dicevo prima la questione della struttura che mettiamo in piedi rapidamente su tutti e tre
Guardate sento l'ho sentito anche nella discussione che la diversità
Della condizione anche di carattere giuridico che è presente all'interno della diversità delle nostre azioni di tutela individuale
Quindi vinca i servizi fiscali le vertenze gli uffici per i centri per il lavoro
Tutto quello che sappiamo questa diversità è un ostacolo non è vero
La diversità è una diversità ne possiamo prendere atto con grande tranquillità credo che abbiamo strumenti di competenza tecnica che ci consentono di governare queste diversità
Ma appunto potendo governare le diversità di essere in grado di costruire dei quadri di riferimento non più ballerini e incerti ma quadri di riferimento concreti Cinquale la situazione
Delle risorse che oggi questa organizzazione
A disposizione per intervenire nel settore dei servizi nell'area della tutela individuale questo è un primo aspetto delicato importante
Ma che sta nelle nostre mani guardate che se non si fa non è perché ce l'ha ordinato Dio
Non lo si fa perché significa che l'amministratore Carlo il direttore dell'Inca che fa più fatica perché poi vite nel bilancio della CGIL più trasparente ma che le categorie quando gestiscono le attività degli uffici legali che tutta la macchina che abbiamo messo in piedi
Non reagisce in maniera positiva rispetto a questa indicazione e così come facciamo su tante altre cose rispetto alle quali ci promettiamo di fare e poi regolarmente non facciamo anche su questa Sipro metteremo di fare i cosiddetti bilanci
Io lo chiamo consolidato
Ho paura che sia complicato i bilanci aggregati va bene
I bilanci aggregati delle attività dei servizi dove finalmente sappiamo cosa succede in quella camera del lavoro
Guardate che non è un'impresa complicata in alcuni luoghi lo si fa già tranquillamente dove non lo si fa è perché abbiamo interessi
Anche personali a non farlo e dobbiamo cominciare ad avere il coraggio di direzione in maniera esplicita interessi nobili ci mancherebbe altro ma interessi che sono interessi personali e poi dirò perché il secondo
Se è possibile questo è necessario decidere
Che da qui al congresso mettiamo in moto la macchina che era zona
Su come una organizzazione complessa che deve fare
Rispetto alla questione delle tutele la parola solidarietà come la parola centrale per garantire che almeno le quattro petalo indicava nella relazione le quattro tutele fondamentali siano garantite dal Nord al Sud in qualsiasi luogo di questa realtà
Lo si fa mettendo in moto la così detta parola solidarietà che secondo me più che solidarietà trasparenza vera nella gestione delle risorse e della CGIL sulla base sempre dello statuto della CGIL che tutti conosciamo e che però poi ognuno cerca di interpretare io credo che da qui al congresso
Dovremmo essere in grado senza infingimenti di affrontare la questione del riparto delle risorse all'interno di tutta la struttura della CGIL io non credo a pasticci
Non credo a pasticci che siano quelli di toccare qualcosa di mettere mano a qualcosa e non credo ancora di più
A quelle a regole che in qualche modo hanno aiutato ma ci mancherebbe altro a risolvere molti problemi rispetto alla gestione delle attività dei servizi e sono quelle regole che vanno alla contrattazione tra categoria e servizio
Tra spire servizio tra categoria e Camera del lavoro tra spie Camera del lavoro che se sono andate bene per una stagione non vanno più bene
Abbiamo bisogno di riportarle a regola perché assieme a questo vive un costume all'interno della CGIL che io chiamo la piccola gestione del potere individuale dell'organizzatore
Del segretario di quant'altro che attorno a queste cose costruisce molto a volte anche la logica del suo consenso e siccome questo non va bene è meglio che mettiamo le carte sul tavolo ragioniamo in maniera esplicita da qui al congresso ci mancherebbe altro ma se arriviamo al congresso
Ci arriviamo sapendo di cosa stiamo discutendo sul versante delle risorse
Formazione addestramento raggiungimento del quadro politico che consente di fare queste cose alla guardate non ce la regala nessuno nella sinergia nell'integrazione nei servizi non ce la regala nessuno
Bisogna costruirla è un'operazione complicata
Perché è fatta di tante piccole cose a partire dalla disponibilità di ognuno di noi di essere attori in un processo all'interno del quale non abbiamo nessuno tutte le competenze per dire che siamo in grado di gestirlo nella sua complessità io non so tutto
Ho imparato molte cose dalla discussione di questi giorni e nelle conferenze dei servizi ai quali ho partecipato presumo che nessuno di noi si sappia tutto non lo so tutto dal punto di vista tecnico dal punto di vista operativo rossa dal punto di vista politico allora se crediamo a questa cosa
Come costruiamo il collegamento tra quella parte dell'organizzazione io non ho potuto ascoltare tutti gli interventi perché ho lavorato per la commissione ma mi dicono Bettarini ma poi ripreso anche da Carlo nella sua relazione
Tra
Quelle parti cosiddette dormienti dell'organizzazione quadrate delle parti dormienti sono tante
Se dovessimo ragionare di altre cose con gli amici e i compagni all'ospite le parti dormienti ad esempio che i compagni all'ospite imputano alle Camera del lavoro nella gestione decentramento territoriale sono tante non sono poca cosa
E la cosa può essere viceversa e può essere vista in tanti altri modi e così c'è un'Organizzazione dove molte volte alziamo a sovranità per così dire limitata rispetto all'angolo che ci siamo ritagliato non va più
Non è più sufficiente non basta per risolvere i problemi di premessa c'è non basta a risolvere i problemi permessa dobbiamo decidere quali azioni di carattere formativo culturale mettiamo in piedi per superare questo capp
Anche qui però per farle non basta dire che siamo d'accordo di farle io a decidere qual è il tempo dedicato per fare questa cosa e non confondere l'attività anche qualche volta con un po'di malizia
L'attività di addestramento che normalmente deve essere mantenuta rispetto alla gestione delle attività scusate il termine cosiddette tecniche
Di rapporto con la gente che viene da noi per avere tutela individuale ecco invece un'azione che è tutta di carattere politico che consenta
Di costruire il sistema motivazionale forte che aiuta a ragionare in questa direzione
è poca cosa guardate l'esperienza che stiamo costruendo con l'ospite ad esempio della formazione sul decentramento territoriale
Ha reso evidente come un'operazione che fino a poco fa
Era quasi esclusivamente l'ospite con se stesso qualche volta con qualche servizio là dove c'era la condizione ad un'operazione in dovere c'è lo spirito anzi la con fede sì onde l'ospite il tentativo di raccordarsi con le categorie con le azioni di servizio rispetto al territorio consentono di mettere in moto le sinergie che dando quella rotta di marcia
è poca cosa lo stesso vale compagni quando dovevamo discutere delle questioni che si riferiscono al sistema informativo quando volevo discutere delle se questioni che interessano il sistema informatico una sola battuta su queste due cose
In cartella c'è il documento ad esempio sul sistema informativo c'è il documento sul sistema informatico cioè dobbiamo guardarci negli occhi io non vorrei domani vedere tanti compagni che sono qui che alzano le mani che dicono che sono d'accordo su tutto
Però poi loro gioiellino di famiglia del foglietto che stampano nella loro realtà territoriale
Che magari rispetto ad un sistema incongruente però consente di comunque mantenere un qualcosa di specifico di autonomo di suo pezzi spiegano che non cambia nulla
Se si mette in moto quel sistema informativo ci vogliono risorse le risorse non possono essere sperperate se lo devono essere sperperate se si fa una cosa non se ne fa più un'altra
Lo stesso vale per il sistema informatico quaranta compagni anche lì
è nelle mani nostre io chiedo alle strutture regionali che sono qui presenti che dirigono normalmente le strutture informatiche nelle rispettive regioni
Quante sono disponibili a fronte di una discussione che consenta di individuare soluzioni razionali che vanno bene per tutti a fare un passo indietro rispetto alle cose che hanno in cantiere
Non rispetto al nulla il vuoto o all'inconsistenza
Ma rispetto quante sono disponibili io so che tu lo sono dobbiamo come centro nazionale offrire un luogo dove questa cosa sia possibile da verificare ma una volta che l'abbiamo offerto e che l'abbiamo individuato io domando
è disponibile qualcuno a fare un passo indietro se non lo facciamo sono chiacchiere che non producono nessun risultato ultima cose chiudo il modello è diversificato tra centro e periferia
E soprattutto poi riferito diversificato nella periferia che ha compiti diretti di gestione con la periferia stessa che ha compiti di indirizzo in particolare a livello regionale è diversificato rispetto al centro nazionale
La flessibilità è un elemento essenziale non inventiamoci un modello uguale per tutti nella realizzazione non nel modellino in termini generali
Non lo so dappertutto faremo il coordinatore che a tempo pieno in tutte le camere del lavoro gestirà solo esclusivamente le attività dei servizi se chiedete il mio parere magari fossimo in quella condizione non lo siamo
Non lo siamo io sfido i compagni che rappresentano piccole realtà territoriali a dire che sono nella condizione di avere risorse per fare quella roba non sono in grado di fare alla Cavazzana
Lui non si fa nulla non si può fare e si fa quello che si può fare con intelligenza con capacità e in ragione ad un indirizzo generale dove si può fare si deve fare perché là dove ci sono le risorse che consentono di costruire un forte che sarebbe poi anche per gli altri perché sia un luogo dove per ragioni storiche per condizioni economiche pertanto per capacità sono in grado di produrre meglio e di più è quello lo metto a servizio del sistema generale
A viva dio avrà fatto un'operazione interessante per tutta l'organizzazione non solo per quell'uomo che lo produce
Però dobbiamo cominciare a ragionare in questo modo
Arriverò nazionale consentiti nell'ultima battuta io prova a riflettere così chiedo a voi a me piacerebbe sentire da voi
Le funzioni che Carlo ha delineato nella relazione quei quattro compiti che sono di indirizzo politico e scusate la brutta parola disservizio alle strutture periferiche
Le problematiche nella gestione organizzativa alle problematiche nella gestione informatica le problematiche relative alla gestione dei rapporti con sono di sostegno al lavoro delle strutture prive sono attività ritenute utili ed interessanti io credo di sì
Io credo che siano utili per questa ragione aiutano la stessa struttura rispetto alla discussione politica aiutano le
è così
Ed è
La sperimentazione da qui al congresso della proposta che Carlo ha fatto secondo me è una sperimentazione dovuta per poter ragionare in termini poi al congresso di integrazione vera valutando l'esperienza che abbiamo maturato in questo allora mezzo di lavoro io credo che ce l'abbiamo così e se abbiamo il coraggio di convocare il nucleo che lo faremo
La coordinamento nazionale i servizi appena conclusa la conferenza in tempo utile
Per poter affrontare da subito le contingenze comprese quelle della tavola rotonda di questa mattina le contingenze e le altre questioni di merito probabilmente cominciamo a mettere in moto una macchina che in grado appunto di dimostrare che non è un ente inutile quello che stiamo facendo ma è un lavoro che è in grado di aiutare le strutture a produrre meglio e a garantire a quell'obiettivo che risiede in partenza
Una qualità maggiore di tutela rispetto alla gente che rappresentiamo che vogliamo rappresentare
I lavori riprenderanno domattina alle nove e trenta primo iscritto a parlare Eluana del primo ufficio vertenze Pistoia cerchiamo di essere tutti puntuali alle nove e mezzo per evitare che si inizi la discussione in pochi gli ultimi buona serata