"Controluce" editoriale del prof. Luigi De Marchi

Qualche giorno fa a circus il programma serale di Santoro su RAI uno davanti a una platea furibonda di operai licenziati dalla tutti Alitalia e a milioni di telespettatori esploso il problema drammatico del globalizzazione del suo impatto sull'economia dell'Occidente
Nella discussione accesa e rissoso svolto sia circus abbiamo assistito alla solita retorica del sole il processo contro gli americani col K colpevoli di sacrificare agli interessi dei lavoratori italiani e la loro brama di profitto
Un processo in cui naturalmente Fausto Bertinotti ha potuto svolgere il suo ruolo preferito di eroico paladino degli interessi operaio della dignità nazionale davanti all'invadenza straniera e di uno stadio come indicatore delle teorie marxiste stataliste buono che è rimasto incontestato anche quando si è scoperto che la Goodyear aveva trattato i suoi impianti americani più o meno come quello italiano di lattine per parte mia ho seguito lo spettacolo con l'amarezza di chi vede esplodere un dramma che invano tre annunciato il tentativo di scongiurare come molti di voi ricordano infatti già due anni fa
In diversi editoriali avevo segnalato i gravi rischi della globalizzazione così come viene oggi riproposta e attualità il ventitré gennaio novantotto per esempio dicevo nel mio editoriale del lunedì
Il processo di globalizzazione economica così come responsabilmente promosso dal liberismo astratto degli accademici e gestito dalle burocrazie e nazionali e sovranazionali getta un'ombra minacciosa sui livelli di reddito e occupazione dei popoli dell'Occidente avanzato cioè di noi tutti
Fatta eccezione per i pochi che sono in città in qualche nicchia di privilegio burocrati comica capitalistico
E poiché colossi industriali e finanziari trattano i loro investimenti con le burocrazie nazionali e sovrannazionali il risultato finale che le sorti dei popoli potranno essere decise da Tolkien Managers delle multinazionali e da pochi altri burocrati quella gente del tutto sottratta alle valutazioni e alle preferenze degli elettori
E tutto ciò in barba ai principi basilari del liberalismo politico pochi giorni dopo cerca e poi di elencare alcuni dei molti effetti negativi per questa globalizzazione sul piano fiscale alle multinazionali possono agevolmente trasferì nei paradisi fiscali loro profitti scaricando così i costi delle pletoriche burocrazie sugli imprenditori e sui dipendenti delle piccole e medie imprese
Già oberati di carcasse sul piano culturale questi giganti portano spesso a una omologazione della produzione a un soffocamento delle culture tradizioni ali e delle loro diversità sul piano ecologico il trasferimento massiccio di grandi impianti in Paesi privi di qualsiasi tutela ambientale sta producendo fenomeni rovinosi d'inquinamento mentre sul piano dell'informazione della cultura la concentra non è crescente di immense risorse in pochi individui spesso efficienti sul piano finanziario ma altrettanto spesso deficienti sotto il profilo culturale umano tende a rendere l'informazione la cultura sempre più schiave di questi nomi medio
Non meno preoccupante rischiano di essere gli effetti sul piano occupazionale crescente incapacità dell'Europa continentale allenare la crescita della disoccupazione è dovuta certamente al tenace statalismo dei suoi governi dei fra i sindacati ma è forse anche un segnale dell'incapacità delle aziende europee di reggere la concorrenza dei centri produttivi creati dalle multinazionali in Paesi del Terzo Mondo dove un operaio costa trenta quaranta volte minuti un call l'occidentale inoltre questa enorme disparità dei costi del lavoro spinge non solo le multinazionali ma anche la quantità di imprenditori occidentali a trasferire i loro impianti i loro investimenti nel Terzo Mondo sopportando grandi capitali e visto uscendo l'occupazione nei Paesi occidentali per poi importare nell'Occidente ha vantato questi i loro prodotti a prezzi talmente bassi da distruggere la residua concorrente europea sul piano geopolitico infine
Questo tipo di globalizzazione rischia di dislocare nel terzo mondo gran parte della produzione dei beni di consumo sviluppando nei Paesi dell'Occidente avanzato un'economia di soli servitori ad alto contenuto intellettuale tecnologico col risultato di rendere questi crediti tra indipendenti dai governi spesso Lunatici avevano chi ci del Terzo Mondo per tutti i loro beni di consumo con rischi disastrosi in caso di tensione o di conflitto comunque dei rischi politici di questa globalizzazione per l'Occidente per l'Italia in Prati con aree mi riprometto di parlare profonde non trovassimo editoriale
Per fortuna voglio però precisare che questi scenari angoscianti non sono dietro l'angolo dato che l'importo del terzo mondo costituisce per ora solo il due per cento delle importazioni dell'Occidente avanzato ma i rapidissimi processi economici e tecnologici odierni possono trasformarli presto in una realtà drammatica anche perché i processi di riconversione del nostro lavoro dalle ben sia le nuove tecnologie sono molto più lenti del processo tecnologico
Del resto vari segnali preoccupanti come il calcio come Piero la crisi dei riti cultori piemontesi degli agrumi cultori meridionali sotto i colpi della concorre intratterrà mondi vista ci sono certa come reagire a questo tipo di globalizzazione irresponsabile proposta importo di buona cordolo da chi come liberista Iraq temi agli alti burocrati e grandi manager delle multinazionali non deve mai affrontare i rischi e i danni della concorrenza ma riceve il proprio reddito abbondante ci qui lo indipendentemente dai terremoti economici locali come vada tempo sostenendo
Un ottimo economista americano bisogna ampiamente continuare a promuovere la libera con corretta ma all'interno di aree economiche omogenei in modo da evitare che i costi minimi del lavoro e dei prodotti del terzo mondo possano distruggere le basi stesse
Della produzione della prosperità occidentale insomma si tratta di promuovere la concorrenza leale riproduttori operanti all'interno di chiare o i costi produttivi sono compra rapidi antiche la concorrenza sleale che nulla in comune con liberismo autentico tra produttori privilegiati e il tuo rilevante raggianti e sul piano sociale si tratta di promuovere un liberalismo inutili il liberismo per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni antiche per peggiorarla o distruggere
Soprattutto si tratta di chiarire al popolo dei produttori dipendente indipendenti del privato i termini reali della questione affinché possano votare alle prossime elezioni per un liberismo dal volto umano un liberismo
O che non può essere quindi quello del burocratese dell'accademico o dello gnomo svizzero e saudita gracchia merci ci sentiamo per via alle otto del cinquantuno