"L'adesione della Slovenia e della Croazia all'Unione Europea: riflessi sull'area giuliana" org. dalla Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) in collaborazione con l'Associazione Triestini e Goriziani (c/o Palazzetto Venezia - Piazza San Marco)

L'incontro del quale dobbiamo essere grazie alla ai cavalieri ufficiale Aldo veramente
Per presidente dell'associazione Cristini goriziano interveniamo nessuna iniziativa desidero gorgo del saluto a voi della Sivori
Il mio personale
In questa occasione che abbiamo per discutere su un tema di attualità
Di interesse ad adesione della Slovenia e della Croazia all'Unione Europea riflessi sull'area Giuliana abbiamo qui presenti eccome relatori e questa tavola rotonda che il ministro Rocco Cangelosi alla mia destra direttore generale per l'integrazione europea del ministero degli affari esteri il professor Fabio Neri alla mia sinistra docente di economia all'Università di il professor Gasparini docente di Sociologia all'università di Trieste
Antonio saranno già sindaco di Gorizia la mia sinistra per me è una motivo di particolare piacere ed è per questo che ho accettato di moderare questo questa tavola rotonda non perché io abbia competenza in questa in questa su questa questione
Tesi relatori certamente che hanno molto maggiore
Autorità è competenza di me approfondiranno il tema ma perché per la Regione è particolarmente care ai miei ricordi avendo trascorso alla fine degli anni sessantaquattro anni come rappresentante del governo italiano nella zona vive al Territorio libero di Trieste e come console generale mentre retorici italiani deceduti alla fiuto Slavia
Certamente questo mi ha permesso di conoscere quella regione di condividere la passione che anima per la regione ed era la passione dei triestini dei polizia né degli esuberi vietarla dalla bolla dei territori ceduti dall'Istria dalla Dalmazia
La passione anche di quegli italiani che erano rimasti dall'altra parte della linea di demarcazione che dal confine
Oggi i tempi sono cambiati sono cambiate radicalmente oggi già parliamo di di poter far parte tutti quanti di un'unica patria europea difficoltà ce ne sono state sofferenze ce ne sono state problemi ce ne sono stati e ce ne sono ancora ma noi dobbiamo proiettarci ormai verso il futuro un futuro che sia di interesse e di benessere per per tutti i tempi di questa adesione certamente non sono uguali per Slovenia e Croazia noi sappiamo bene come la Slovenia sia già sulla buona strada per avvicinarsi all'adesione all'Unione europea
Già sta facendo dei grossi sforzi di riforma strutturali e di adattamento per poter recepire la chi come note già sta ponendo le proprie strutture
Economiche sociale e anche sia pure più lentamente amministrative giudiziarie alla al passo con quelle che che dovranno essere allorché sarà parte integrante della dell'unione europea a un'economia relativamente stabilire un tasso di inflazione serva decrescendo io credo che quello tendenziale adesso sia l'idea dell'ordine del sei e mezzo per cento anche la disoccupazione
Decresce quindi noi ci auguriamo che il cammino della Slovenia verso l'adesione sia un cammino Breve
Molto diversa la situazione della Croazia la Croazia avuto ancora periodo economico di notevole difficoltà stato sull'orlo di una vera recessione con Dini con crisi nella domanda interna crisi nel sistema bancario
Presi nella bilancia dei pagamenti direi che la sistema economico ancora deve superare un periodo di profonda difficoltà il governo croato sta facendo ogni sforzo per per superarlo ma ovviamente colpito più direttamente della sua venne delle ripercussioni negative del della crisi balcanica e in particolare di quel recente del Kosovo
La ma a parte gli aspetti economici che rendono più lunga la strada per la Croazia ci sono degli aspetti di tipo politico e di tipo di diritti umani che bisogna pure prendere in considerazione perché sono delle condizioni essenziale per la partecipazione all'Unione Europea
Problemi politici sono quelli di un sistema a nome di un sistema che ancora autoritario è soggetto a tentazioni
Totalitarie
Ma è un sistema anche che non ha sufficiente riguardo per i diritti umani per le per i diritti ed erbe delle minoranze non ero leggiamo sui sui giornali come la minoranza serba in Croazia stia soffrendo
Discriminazione
Ma devo dire che in generale da quello che posso constatare io facendo il paragone fra il periodo in cui io mi trovavo in quella regione ed oggi
La il sistema molti nazionale multietnico della Repubblica federali trimestrale sulle Federativa Socialista di Jugoslavia
Il sistema odierno di uno Stato nazionale croato
Questa differenza classiche
Dei diritti formale e sostanziale delle minoranze
Siano si siano indeboliti anziché rafforzarsi e questo è una lunga strada ma è una strada obbligatoria che il Governo croato dovrà percorrere se vuole
Adattarsi agli standard europei in materia di diritti umani e di tutela delle minoranze
Ma in tutto questo l'Italia ha avuto un ruolo e ha un ruolo importante l'Italia avuto alla lungimiranza
Di ricorrere
In qualche modo
Non porre remore alla al processo di adesione già della Slovenia non subordinandola alla soluzione di di residui problemi bilaterali ma al contrario guardando all'adesione della Slovenia e domani e speriamo anche della Croazia come una possibilità
Di di rivedere
L'entroterra
Goriziano pentole per triestino cioè quella zona dove le attività economiche
I contatti
Sono parte naturale della vita di quella giornata di quelle città
Di frontiere italiane che tutta questa zona possa in qualche modo migliorare l'integrazione rispetto a quello che è quella che ancora oggi e che possa anche trovarsi la consolazione se posso così dire
Di vedere che dei luoghi che sono così sacre alla nostra memoria che si trovano oggi al di là della frontiera potranno essere sotto posti sotto la stessa bandiera blu con le stelle gialle Ring c'è dentro la anche nei nostri palazzi
Civici quindi con questo auspicio io vorrei adesso pregare un momento allora l'iniziatore di questa di questo incontro che
Dottor Aldo Clemente presidente dell'associazione triestini goriziana di volere rivolgere il suo saluto e lo prego di venire al momento al posto ora
Io
Eredità delle siamo noi che ringraziamo lei era si aggiunga adesso un grosso limite
Ringraziando
Tra di loro turnover esternato per cui per il romano medio ritardi finisce forse tutto quello che è venuto mira ma proprio l'avvocato
Di fuori
Tutto non non si conosce per cui la nostra totale fatto
Abbiamo chiesto questo se nel convincimento che a quel punto sarebbe arrivato un qualcosa di quelle che sono nuovo le nostre storie ma le nostre priorità
Possono dire quel che è avvenuto al grande situazione anomala perché circa cinquecento persone hanno partecipato alla giornata di Gorizia Della Venezia giù non è vero forse politico non lo sa abbiamo dato il nome a umori quartieri di Roma guardia ritenuta è abbiamo consegnato al sindaco Rutelli simboli delle nostre bellissimo ritorna l'abbiamo giocata in casa questo siamo venuti un po'rappresentativi dell'autorevole
Prandelli salme Vieste dei piccoli e anche l'addetto ai lavori si comporta molto volevo appare questa questa questo incontro sia un attimo per questa autorevole presenza signor ministro la ringrazio in modo particolarmente marcati riguardo il padrone di casa
Do ora la parola al ministro plenipotenziario Rocco Cangelosi direttore generale per l'integrazione europea del ministero degli affari
L'incidente Grasso calcolare l'ambasciatore avesse questo invito
Tra l'altro ricorda privo di collaborazione svolta insieme oppure l'integrazione europea quando il ministro diessino Milano è competente dice effettivamente con di grande modestia
La sua competenza in questo settore molto vaste come abbiamo visto peraltro come abbiamo potuto ascoltare
Per la sua introduzione molto ricca
Per quanto mi concerne concentrerò il mio intervento sul l'allargamento perché se il da questioni più
Ti attualità per l'Unione europea e per il prossimo Consiglio europeo ora noi ci troviamo alla vigilia dunque osso avvenimento
Ecco il passaggio di europea una fase
Quindici striati
Ventuno ventitré probabilmente ventisette o trenta sta quindi telegrammi decisioni attendo
Il nostro continente e una una riflessione
Molto oculata trattate sia per quanto riguarda le riforme istituzionali e costituiranno uno degli impegni da realizzare da qui alla presidenza francese
Partitica
Poi il sistema istituzionale nel senso
Il funzionamento e la Commissione otto alla estensione del voto a maggioranza di ponderazione dei voti totale io ne sia pronta questi nuovi Stati membri e Attali funzionale lo stesso lo stesso tempo sia diciamo l'aspetto concreti
Che riguardano la visione che riguarda proprio gli accordi divorziato che sono in corso puliva
Ora per quanto riguarda persone che il partito la commissione cosa ha fatto la commissione presenterà a ad Helsinki un rapporto rapporto sui singoli stati membri il progresso dello Stato Carlo ritroviamo confiscati primo gruppo ai quali appartiene la Slovenia
Insieme a alla Polonia
Circoscritta alla Repubblica Ceca alla alla Ungheria Cipro
Questo mia
E
Un altro gruppo striati che secondo gruppo
Se Ungheria Romania
I tua
Guardia Slovacchia sto pacchia l'altro Stato baltico che dovrebbero a loro volta invece
Aprire i negoziati con il mio
L'Unione Europea
Quale atteggiamento c'era c'è stato un problema
Traumatiche traumatizzato un po'le date
Problema di stabilite le date per l'ingresso
Che avrebbe traumatizzato redatte in quanto da una parte avremmo dovuto ricercare una gatta valida per
E dall'altra
Le liste
La scelta di Unione europea testate direbbe noi fisseremo una data
Potrà essere presa presumibilmente diciamo da fine due mila due entro la quale l'Unione europea avrà ultimato i suoi enti primi
L'attenzione per essere pronta al a di cedere gli Stati candidati nell'Unione Europea
Starà agli Stati candidati dimostrare che sono al passo e chiaro
Rispettato
Tutti gli occhi e gli arricchimenti previsti dal questi criteri di Copenaghen
Sì al pacchetto negozia
Questo questa scelte dell'Unione Europea un duplice Franco che già fa parte del ghetto
Sdrammatizza il problema della piazza e l'Unione europea fissa io son pronte a questo momento ci sarà troppo in fretta
E dall'altra ribadisce
Un concetto fondamentale che è quello del rispetto rigoroso
Dei principi
Di Copenaghen e che il mercato ittico perché effettivamente una divisione all'Unione Europea senza rispettare nella chi il mercato interno rischia di mettere in gioco tutta la costruzione
E proprio per questo che cioè che il mangaka poteva avere soltanto un significato politico
I banchieri gli ufficiali
Invece concentrarsi sul
Sugli aspetti tecnici del negoziato dire quando voi siete pronti nel primo pontefice è una garanzia tuttavia perché l'Unione europea allargata dice istituzioni forti e al e ha bisogno di preservare questo clan
E patrimonio elenchi del mercato
Su questa base quindi il negoziato
Procede
Sono stati cioè trattati soltanto una metà dei capitoli
Negoziale
Per i quali diciamo il rapporto sulla Slovenia e abbastanza positivo anche se ci sono dei settori concernenti i gli appalti concernenti dal il la licitazione Fondiaria la registrazione eccetera che devono ancora essere forniti
E temo per i quali la la sto de Garibaldi
Però a quel capitoli difficile audizione concernenti la libera circolazione dei lavoratori
Quelli concernenti
Il
L'agricoltura gli aspetti finanziari non sono stati ancora per semplicità stendersi un negoziato piuttosto compresso piuttosto appunto
E quindi gli Stati che potranno aderire prima non sappia e il sistema della lega quelli che saranno pronti prima aderire questo poi diciamo la prospettiva la la Slovenia devo dire sono delle valutazioni che che possiamo raccolti è un Paese come diceva l'ambasciatore Lessig
Tutto se limitati fondamentali molto positivi sta rispettando in maniera abbastanza
Accettati quelli che sono i principi del del trattato
Del trattato e quindi sono i criteri stabiliti e Copenaghen e quindici settembre si che tanto bene potrebbe essere nel primo gruppo di aderenti
Che si presenterà all'appuntamento clou
Sulla sugli altri aspetti la Croazia Cupertino punitiva aveva litri d'acqua sia
La tua azienda in un altro
Grazie all'udienza
In quel gruppo citati che ancora crede compiere un passo fermarsi a suo accollare con l'Unione europea
Un accordo di cooperazione peraltro in parte congelato causa quindi elementi di ritardo che segnalava l'ambasciatore all'esito del settore protezione delle minoranze diritti umani pluralismo eccetto alcuni progressi la condanna quasi sta compiendo però quel termine molto ma della prospettiva indicata da Prodi da quattro è stata messa nel gruppo di quei Paesi cinque Paesi pazzia ordinanze corvina Macedonia
Albania
E eventualmente punto interrogativo quando sarà il momento la Serbia che dovrebbero far parte questa nuova generazione di acconti cioè gli accordi stabilizzazione
Ci troviamo su un sogno pesi che sono stati particolarmente toccati della guerra in Kosovo e la cui ripresa economica
Il cui aggancio all'Europa diventa una necessità se vogliamo garantire continenti qui faccio una così nevralgica come quella dei Balcani una maggiore stabilite per questo si chiama con stabilizzazioni ma sono accordi che rilasciano
Risalire in un futuro più o meno più o meno lontano la possibilità a chi ha bisogno indumento si tratterà tenta di questi Paesi a crescere a realizzare le riforme e a realizzare tra di loro un mercato interno basto in modo tale che possano poi integrarsi maggiormente con l'Unione europea l'europea da parte da parte sua svolgendo azioni di assistenza questi Paesi può fare delle concessioni unilaterali nel settore della tocca anche nel settore delle importazioni di accesso al mercato valutare già facilitare lo sviluppo di questi Paesi ma per il momento il percorso davanti a noi e piuttosto monco piuttosto complesso si sente di colonie diversi stati situazioni diverse rispetto a quello della stessa ma e avverte degli eletti questo quadro prescrizioni proprio anche lei nel suo insieme pubblicazione adesso veniamo a parlare di Trieste tenda
Della via Giuliana per capire qual è il ruolo che quest'aria potrà sporgere per l'Europa nel futuro in questo contesto geopolitico cambiato poste godiamo dopo la guerra corso la mia impressione è che
Ingresso dello sloveno Unione Europea dovette
Dal superamento di quelle condizioni ti concorrenzialità difficoltà che abbiamo conosciuto in più
Uno per un motivo del trattato produzione ottetti trattato rientra in vigore neanche prima tutte le pratiche diciamo di concorrenza sleale o ti aiuti di Stato non concessi devono essere abolite devono bisogna conformarsi a cui situazione ma questo non basta secondo me quello che è importante siccome la Slovenia rappresenta per Trieste un po'l'entroterra naturale a questo punto si tratta di sviluppare quindi delle azioni sinergiche fare degli sforzi proprio di fantasia degli sforzi
L'impegno per proiettare meglio
Quest'aria proprio verso la zona degli Este barca che una zona proprio naturale che si offre naturalmente sui
Cioè di una banca un discorso riguardanti l'Adriatico cui si affaccia a Trieste sulla di alcuni faremo una conferenza consiglio di Tampere ha parlato proprio nella conferenza per la stabilizzazione questo male dove ci sono tratti cinque il il genere concernenti la troika concernenti l'
L'immigrazione clandestina concernenti i a il contrabbando che alimenta moltissimo le finanze addirittura di alcuni Stati Uniti Formigli acquistati come con il Montenegro e quindi su questa questa zona c'è Lippi servita dallo studente
La Grecia sono stati e tutti gli Stati rivieraschi a avrete nell'Adriatico
Mare
Sta firmare
Che non conosca più le turbolenze tu
Naturalmente non basta prevenire non basta combattere la criminalità bisogna anche tracciare dei programmi di sviluppo bisogna cioè dei programmi di cooperazione e qui ci sono tutta una serie di possibilità che sia si apre sia con i fondi o nuova insisto quadro comunitario potrà fare si aprono con
I programmi gli interventi che sono ma ciclica parti della stipo strutturali che chiedo
Voi conosciate perché alcuni programmi sono sono già stati realizzati la costruzione poco grazie a queste esigenze e si apre poi questa prospettiva ci cooperazione ti traffici conti Paesi
Dell'est europeo ci sono i famosi corridoi che sono stati studiati e sui quali effettivamente dobbiamo far coinvolta convergente
Investimenti
Finanziamenti Patto di stabilità è stato lanciato è un fatto di una complessità abbastanza
Dante che conoscete dall'altro vantava uniti concertazione di negoziato uno dei quali condotto da da italiano il dottor Saccomanni
Che dunque siete e decapitato per la ricostruzione della questo lo dico
Cercare di arredi prospettive che perdita
Sono i triestine particolare
Sia
Nei confronti di quest'aria delicatissime e che importanti che lui sterilizziamo con interventi volti rafforzare le loro economie a rafforzare la cooperazione tra di loro in modo tale che ci sia questa insomma prosperità pace sicurezza possa preludere hanno come Europa se
Sono stato piuttosto lungo ma spero di poter abbia affidato qualche elemento di riflessione
Per quanto riguarda il prosieguo della del dibattito grazie
Cangelosi per questo lucido quadro politico che
Sperto della situazione e delle prospettive e anche un quadro che dovrebbe indurci
All'ottimismo sulle
Possibilità che questo allargamento adesso offrirà in futuro alle regioni di frontiera italiana della frontiera orientale dell'Italia
Prego adesso il professor Fabio Neri docente di economia all'Università di Trieste voler prendere la parola
Grazie
Io credo che il quadro che è stato delineato prima dal segretari verso i Alessi e poi dal ministro Cangelosi io credo che sia un quadro molto preciso di riferimento per quello che a cui andiamo incontro nei prossimi anni
Io vorrei partire con un mio intervento fu un piccolo ricordo e cioè ginnica scusi tutti
Con un piccolo ricordo il il giorno dopo per la caduta di me di Berlino ho ho ricevuto una telefonata da un collega americano professor Minsky che credo era una delle persone che conosceva meglio la situazione anche italiana che il quale mi ha detto
Finalmente Trieste a un avvenire hai visto che sono tornate le condizioni per cui importo la città di Trieste si è sviluppata nel passato
Ecco è importante capire come questa
Immediata percezione del cambiamento posta avvenire più facilmente da persone che guardano da lontano piuttosto che da persone che guardano da vicino ma vorrei anche ricordare che negli ultimi negli ultimi due anni ci sono stati da parte di investitori certamente lontani come gli olandesi prima attraverso l'acquisizione del terminal di Trieste da parte della zitti
E i cinesi principis cinesi dopo attraverso l'acquisizione dello il triestino la netta percezione e con la comprensione che questo ruolo di Trieste e un ruolo fondamentale nello sviluppo economico dell'Europa e nelle relazioni fra l'Europa e soprattutto il fatalista
Ma ecco questa percezione ci dice che in effetti non ci troviamo di fronte a una serie di problemi di transizione che vanno affrontati perché non dimentichiamoci che attraverso l'adesione della Slovenia
Quella che era una Regione di extra di confine extracomunitario diventa in prospettiva evidentemente una regione all'interno della comunità europea con l'unica eccezione che è rappresentata evidentemente dal confine marittimo e questo è uno degli elementi di fondo di quello che credo dovevano essere in via di sviluppo
Per il l'area Giuliano cioè noi ci troviamo evidentemente da una parte con un retroterra più ampio rispetto a quello di prima non dimentichiamoci che l'adesione dell'Austria qualche anno fa dopo quasi ottant'anni eliminato un confine
Che era a circa cento chilometri da Trieste la adesione in prospettiva della Slovenia
A eliminato utente ad eliminare un confine che era invece a una distanza di sei dieci chilometri da Trieste
In ogni caso certamente con l'allargamento in particolare dei primi Paesi cioè dell'Ungheria che è stato è stato ricordato con l'allargamento della cerchia e con una a quello della Slovenia una parte di questo hinterland storico viene senz'altro essere ricostruito
Però questa trasformazione si accompagna questo allargamento si accompagna una trasformazione di quello che erano le realtà economiche su cui Trieste ha vissuto viva chiamato negli ultimi decente
Cioè tutte attività legate in qualche maniera l'esistenza di un confine è chiaro che questa allargamento presuppone di creare un delle motivazioni concrete per mantenere una centralità del dell'area triestina quando il confine non è più un elemento in base al quale si creano delle attività quindi c'è un problema senz'altro di riconversione di una certa parte delle attività di un certo modo di fare di fare certe relazioni e dall'altra parte c'è la necessità io credo di avere veramente delle un forte impegno legato alle infrastruttura di trasporto io credo che per mantenere effettivamente questa centralità rispetto a questa area allargata noi dobbiamo primo arrivare a un conclusione del diciamo del è una realizzazione di quella che è l'alta capacità nella da Lione fino a Trieste e questo è fondamentale perché significa collegare importo di Trieste con l'Occidente ma dall'altra parte c'è un altro elemento molto importante che e rappresentato sempre nel campo dei trasporti è rappresentato dal a completamento del raddoppio della Pontebbana
Non dimentichiamoci che dopo morale circa trent'anni fra qualche mese la Pontebbana avrà moltiplicato per due virgola cinque circa la sua capacità di trasporto che cosa significa questo
Significa una via per arrivare praticamente dall'Adriatico all'interno il cuore dell'Europa rappresentato dall'Austria e dal danno una parte delle aree più ricche della Germania
Ebbene
Non sappiamo che collegamenti fra in particolare ferroviario attraverso il Brennero sono dei collegamenti che ormai sono a livello di saturazione
è abbastanza chiaro che la Pontebbana può svolgere questo ruolo di penetrazione e di sostituzione e di di in e implementazione dei traffici verso appunto dal mare Mediterraneo che significa sostanzialmente il collegamento con tutti i Paesi non solo del Mediterraneo ma anche appunto del del dell'Asia in particolare questo collegamento dicevo con con il Nord può avvenire attraverso la Pontebbana grazie e se si riesce a completare e a fare in particolare in un un un tratto diciamo di questa alta velocità che il collegamento fra Monfalcone diciamo e dall'altra parte Trieste non riusciamo a garantire innanzitutto all'Italia una strada alternativa rispetto al Brennero con un investimento ricco una realizzazione che non cozza contro le resistenze ambientalistiche che hanno impedito fino adesso impediranno nel futuro probabilmente il completamento nel cioè il raddoppio del Illy implementazione del pre
E dall'altra parte riusciamo a fissare in maniera definitiva che il punto di riferimento dell'alta velocità e la città di Trieste
Ovviamente questo Scarano lo sa molto bene questo non significa ridurre il ruolo di di Gorizia ma anzi da un punto di vista tecnico significa implementarlo comunque poi possiamo scendere più nel dettaglio
Significa in altri termini far sì che Capodistria o Falcone
Rappresentino o debbano tener conto che il terminale locale
Della della ferrovia
E collocato a Trieste questo e creare uno di cui dicevo prima una delle elementi concreti per mantenere una centralità della rispetto ad un'area che si all'arte
Questo e evidentemente è un elemento che apparentemente difficile ma in realtà non è molto complicato anche perché non dobbiamo dimenticarci che il Governo italiano ha stanziato trecento miliardi ed è stata la prima volta a favore delle ferrovie italiane per realizzare delle infrastrutture ferroviarie sulla al di là del confine in territorio sloveno credo che questa sia una manifestazione molto interessante di questa volontà
Collocare quindi il terminale
Proveniente da Occidente a Trieste significa evidentemente collocare nella stessa area anche il terminale che si costruirà e la strada che si costruirà Traverso ha ricordato il corridoio cinque e che da Trieste e da quest'area va a svilupparsi voi fino a chi ebbe e quindi sulla parte orientale
A questo punto effettivamente fra la Pontebbana
Nel collegamento verso nord e questi collegamenti a est e a ovest ecco che creiamo le condizioni per cui per i prossimi cinquanta ottant'anni questo è un punto uno uno snodo fondamentale per qualunque tipo di collegamenti
E questo significa creare ancora una volta una centralità da un punto di vista non derivante da elementi legati al confine ma anzi che sopravvivono e s'implementano quando confini nuovo ci saranno
Questo credo che sia un elemento piuttosto importante anche perché non dobbiamo dimenticarci che Trieste continua a svolgere nel nell'ambito delle popolazioni sia nella penisola balcanica ma non soltanto della penisola balcanica anche diciamo dell'area centro est europea un ruolo di riferimento storico un ruolo di riferimento psicologico e che credo sia estremamente importante è possibile in qualche maniera riacquistare e rinverdire
Ha raccolto soltanto un episodio ma credo un episodio significativo voi sapete che a Trieste accanto alla popolazione ufficiale c'è anche una forte presenza di popolazione diciamo grigia
Alcune sono pare che migliaia le persone le stime delle persone
Di che vengono a che abitano a Trieste maniera più o meno temporanea che vengono a lavorare Trieste che vengono a lavorare sia della Croazia sia della Serbia sia dalla Slovenia
Sia anche da altre aree come adesso dalla dalla Cechia eccetera
Queste durante per esempio gli ultimi avvenimenti piuttosto drammatici della nel del Guerra diciamo nei Balcani ma dobbiamo tener presente che a Trieste queste comunità pur presenti perché tutte sono presenti non hanno assolutamente considerato neanche l'eventualità che a Trieste potessero intervenire delle frizioni delle manifestazioni di una comunità contro l'altra io credo che questo significa che sostanzialmente queste popolazioni continuano a ritenere la città di Trieste comunque Renault neutrale un terreno di incontro e questa credo che sia un enorme possibilità e opportunità che l'Italia deve sfruttare
A suo vantaggio di questa questa circostanza non dimentichiamoci e qui chiudo perché il tempo da lasciato a tutti quanti per la discussione dico non dobbiamo dimenticarci che lo sviluppo economico di Trieste è avvenuto grazie all'apporto di numerose collettività
Queste collettività hanno potuto esprimere al meglio la loro capacità di crescita loro ingegno ma anche hanno potuto manifestare
Diciamo la loro diversità da un punto di vista religioso
Ecco io credo che vada recuperato questo concetto per cui il massimo sviluppo della città
E avvenuto quando le diverse collettività in qualche maniera si rispettavano potuto esprimersi liberamente nelle manifestazioni più intime come sono quelle appunto della religione
Questo credo
Che sia un concetto che vada ripreso è un concetto di carattere storico è un concetto che può definire quelle che sono le condizioni di sviluppo in questi prossimi anni della città il ruolo che la città deve svolgere e per questo che da qualche anno noi sosteniamo che Città la Trieste non nella città cara al cuore degli italiani ma Trieste e una opportunità
Che l'Italia deve sfruttare perché credo che ha sia un'opportunità di tipo unico rispetto a altre possibilità da altre città ad altre ad altri contesti nei confronti delle popolazioni di questa determinata
Grazie
Ringrazio
Il professore aveva neri per la sua relazione dopo il quadro politico presentato dall'amministrazione Angelo si abbiano avuto
Il piacere di ascoltare sempre in chiave positiva e
Di prospettiva
Delle indicazioni concrete su come sì è vero la sua vecchia deve essere pronta deve prepararsi ad entrare nell'Unione Europea ma anche noi dobbiamo prepararci all'entrata della sua bene quando dico noi intendo sì la Regione
E Giulia
Ma sì anche del Governo centrale è una responsabilità dell'Italia intera che queste opportunità
Di cui parlava il professor neri siano siano sfruttate e non solo le opportunità di natura strettamente economica ma quello che ha accennato nella sua ultima bene la parte ultima della sua relazione quella cella cultura di Trieste e di Gorizia finisca di essere solo una cultura di frontiera validissima di cui abbiamo avuto degli esempi straordinari
R quella regione riprenda anche quel ruolo culturale di osmosi tra i popoli serve appartiene
Dora la parola al
Al professor Gasparini docente di sociologia dell'Università di Trieste
Grazie
Presidente ambasciatore
Ancora anch'io mi complimento con l'iniziativa perché portare io credo appunto l'Italia come s'è detto spesso nell'immaginario italiano finisce a Venezia e quindi veline ebbene sapere che Latilla ci sono tante altre realtà molto interessanti io apro il modo
D'Europa in qualche modo di rotta si costruisce la si costruisce dalla cioè nel presenti nella vita quotidiana soprattutto della società io sono un sociologo
La lingua fatta su questo tenta che nome utente bollente naturalmente
Io spero che non sia troppo forte
E
Ecco si può trattare finora è stato trattato il problema da un punto di vista macro
Ho da un punto di vista messo oppure micro
Dove macro e l'allargamento dell'Unione Europea io credo che indubbiamente questi Paesi stanno entrando nell'Unione Europea probabilmente probabilmente un allargamento no non sic et simpliciter non immediato ma senz'altro una una una da adozione un dotarsi di una strategia da parte dell'Italia e del dell'unione europea probabilmente non è che avete probabilmente avesse impedito che avrebbe impedito a quello che è successo nella ex Jugoslavia oppure anche in quello scenario di corruzione spesso di privatizzazione selvaggia di
Proposizione di nuove classi sociali che sono così che son diventate imprenditori senza senza meriti delle altre che sono state costrette a essere è così dei poveri ancora più poveri
Né in queste società
Della socialismo reale ecco probabilmente probabilmente una un una una
Una strategia più coinvolgente più prendente più se lei che si inserisce che si inseriva diciamo in questi processi da parte dell'Unione europea avrebbe anche limitato questo intervento del Washington Consensus dalle diverse forze banche mondiali fondi internazionale Fondo mondiale internazionali monetario internazionale
Ma questo è un altro questo è un problema il mio problema il mio approccio Lazio non entro nel micro perché cioè dei rapporti delle singole comunità di qua e di là dei confini perché oltretutto abbiamo una grande personalità come il dottor Scarano già sindaco di coristi e quindi io credo che ci aspetteremmo dall'UE soprattutto questo questo tipo di sensibilità di approccio ma io vorrei tende vederlo appunto a livello di mezzo miliardo di il livello intermedio
E quindi di area di confine in qualche modo è già stato detto che l'area di il confine non deve più essere una risorse stato giocato in passato come risorse ma ormai non è più risorse quindi è inutile
Cincischia inutile inutile starci dietro non non sarà più una risorsa o sarà meno molto molto meno una risorsa se non altro perché la non c'è più il deserto dei Tartari la su quella frontiera non c'è più quella quel fortino dal quale vedere no se arrivavano i se arrivavano i tartari dalla dalla Unione Sovietica e pulita punteria eppure attraverso sopra oleicolo
Non è più e non sappiamo quanti paesi fantasma ha lasciato questa questa panificazione questo non essere più un confine una risorse in qualche modo può essere più Cantil confini biologico vediamo Villa Vicentina per chissà
Per chi conosce quelle zone sa che adesso è una cittadina fantasma è un paese fantasma dove c'erano mille abitanti cinque mila sei mila soldati ma fu chiaramente adesso ci sono solo delle delle caserme che sono vuote che esso neanche
E quindi c'è un problema di trovarvi nuove centralità il professor neri ha ben messo in risalto le centralità per Trieste anche per la zona tormenta anche Gorizia può avanzare anche delle sue centralità ma anche questo un altro e questo è un altro problemi
Io credo che
Ci sono non mi dilungo proprio perché è stato affrontato questi argomenti invece vorrei vedere come elementi di contarsi con testo riguardano anche la società la società da riforma la società da riformare e Puy anche questo
Queste anche nuovi de io dicevo prima che gli esempi gli esempi dalle per l'Europa possono venire dalle aree di confine all'euro regioni ad esempio ecco qua è un tema che ci però fra un attimo ma possono possono venire possono venire qualche cosa di interessante proprio dalla Costituzione e dalla istituzione dalla creazione di istituzioni diciamo per la cooperazione transfrontaliera chiamato appunto Euroregione
Beh il contesto io credo che l'entrata della Slovenia prima senz'altro cioè prima senz'altro dalla Croazia e poi così come il tempo dalla Croazia
Della Croazia io credo che porti senz'altro a una massima privatizzazione cioè più di piccole e medie aziende che di grandi i aziende di Stato autogestite
Ricordiamo che in passato le l'economia di questi Paesi e anche della ex-Jugoslavia era fatto di grandi di grandi o medio grandi aziende di Stato
Auto gestita
Qua saranno quindi piccole-medie quinte del significa che anche culturalmente bisogna creare costruire una imprenditorialità diffusa questi imprenditori il Friuli ne sa qualcosa di questi imprenditori questi imprenditori che erano prima contadini e poi dopo e qui dopo hanno venduto il terremo semmai esce mai l'anno l'hanno avuto ha dei prezzi diciamo l'hanno venduto dei prezzi molto alti e per le aree fabbricabili ma questo è un altro aspetto dà ad ogni modo hanno costruite le aziende le piccole aziende
Poi diceva ancora
In questo con testo nuovo
Del futuro c'è questa attivazione dell'Euroregione dove l'Euro regioni funzionano funzionano bene laddove non ci sono degli attriti tra etnica
Perché laddove ci sono degli attriti laddove oppure lo Stato percepisce lo Stato centrale percepisce che ci possa essere
Un qualche embolia diciamo di staccarsi anche politicamente utili e creare delle situazioni un po'particolare ovviamente frena
La
La la formazione eventuale di di di di Euroregione l'Alto Adige probabilmente un puntino segue questo criterio mentre d'altra parte l'euroregione sono venute abbastanza facilmente lì un pochino stent anzi greche scritta
C'è un altro aspetto sociale e cioè che di contesto
E cioè che per cinquant'anni sono stati disattivati i rapporti istituzionali e organizzativi tra le due comunità
Di qua e di là del sistema cioè in altri termini tutti si organizzati di qua dal sta di qua del confine e di là dal confine i due Stati si sono organizzati
Per e tre essere autosufficienti quindi per in qualche modo non a dire il bisogno dell'altro quindi con un dispendio tiene
Confine evidentemente lo spreco le risorse ma è uno spreco di risorse soprattutto sociali nel senso che si è è venuta di dei è venuto il senso a queste popolazioni che degli altri Bossi ha bisogno di quelli che stanno delle popolazioni che un tempo
Di un tempo noi avevamo bisogno avevano bisogno per le nostre popolazioni allora non c'era più bisogno
Dunque da un punto di vista quindi culturale è stata scardinata una cultura per la quale
Uno era un po'italiano un po'Sloveno un po'friulana non può a un austriaco un po'mitteleuropeo un po'istriano un po'ebreo un po'anche francese Gorizia probabilmente c'era qualche cogli legittimisti francesi no che nella seconda metà del dell'Ottocento pacchetto vagavano allattare alberghi per le cose insomma in qualche modo
Hanno lasciato almeno nell'immaginario storico qualche cosa dunque e l'epoca dei nazionalismi costretto a fare la scelta ha chiesto o da una parte o dall'altra
E questo indubbiamente disordinate secondo una Slovenia che Intra nell'Unione europea bisogna superarlo
Perché le cose e forse sull'opportunità cioè bisogna in qualche modo ricucire queste questo non soltanto che tutti sanno ovviamente che hanno un venticinque per cento diciamo questo primo
Nelle vene oppure che hanno un venti per cento di sangue o trenta per cento settanta per cento di paura di sangue italiano oppure croato oppure per un tema oppure ecco
Però tutti lo sanno però culturalmente sette sarà anche questa mix questa missione
Ancora
Ancora questo significa che se questa è una nostra eredità dobbiamo pensare che in futuro
Si deve probabilmente si modificherà e anzi sarà venga modificare proprio perché il confine non e più così prendente proprio perché la
E proprio anche perché la lungo nell'estate dentro l'Unione europea ci costringe a essere e ha collabora
Certamente non è facile non è facile ma e il problema della et similia il problema delle miglia dall'appartenenza etnica e dell'identità anche questo supera dei
Dei mutamenti perché non dobbiamo scordare che il concetto di etnia di identità di appartenenza etnica e mobile in qualche modo cioè adesso c'è domani c'è meno
E matrimoni misti ad esempio oppure altri dopodomani ci può ancora ritornare o altro o del moto in questo caso riproporsi in un altro modo con la Slovenia dentro all'euro
Quali sono quindi le conseguenze
Alcune conseguenze potremmo
Dirle dunque appunto dal punto di vista
Le conseguenze dal punto di vista delle minoranze direi che
Lo spostamento verso l'Ucraina
Lo sa
Lo spostamento verso l'Ucraina del confine di Schengen e dell'Unione Europea
Porta a rendere più naturali come ho detto prima i rapporti tra minoranze e più collaborativi anche i rapporti quindi approssimazione qui modelli europei di collaborazione fin perché esistono all'interno delle minoranze
Quote di minoranze o delle minorata o o delle vie sì delle minoranze territoriali oltre che etniche e che ci sono poi in tutti gli Stati europei dell'Europa occidentale in Francia in Germania o in Inghilterra
Ma porta anche come conseguenza questo spostamento del confine porta anche infatti Zare la possibilità delle minoranze di essere in qualche modo dei tre giugno trade union delle app tra maggioranza appunto tra le diverse maggioranze di qua e di là del confine non sappiamo che sapere ad esempio sapere più lingue anche le lingue della maggioranza delle minoranze questo è un fatto estremamente positivo
Avvera significa anche dire più mentalità cioè capire l'altro meglio capire l'altro può significare soprattutto in un clima di chi sta in azione
Ancora
Si può per portare un'altra conseguenza è quello di enfatizzare la conoscenza locale
A conoscenza locale da parte delle minoranze le minoranze proprio perché sono locali conoscono meglio di altri che vengono dall'esterno i fatti locali e in qualche modo anche enfatizzo in una specie di cosmopolitismo direi
Tra una interstiziale cosmopolitismo interstiziale cioè un cosmopolitismo che fatto di gente che conosce
Che conosce sia che conosce sia il mondo e sia le culture locali ma non solo la cultura locale più cultura e quindi e capace di navigare di uscire di entrare in nelle diverse culture e soprattutto di capire gli altri ma evidentemente
Questo significa significa che però anche la minoranza o meglio queste o meglio questo rapporto tra diverse etnie deve riproporsi interni interni diverso
In termini diverso come ha detto ancora in qualche modo recuperare ancora adesso volo vi accenno ancora lo richiamo ancora recuperare
è quella pluralità di appartenenze che uno ha dentro il proprio sangue ma dentro anche la propria cultura quindi recuperarlo anche a livello di cultura quali sono se abbiamo visto le conseguenze di un'apertura dell'Unione Europea alla alla Slovenia e anche oltre l'Ungheria eccetera
A livello di minoranze a livello di società evidentemente
E che le conseguenze che grava però non è facile superare questi aspetti così d'acchito così di colpo cioè non è facile diciamo cooperare all'abitudine ecco non me
Facile diciamo cooperare così immediatamente proprio per quell'abitudine cinquantennale
E acquisita non aprire Pisoni di coloro che stanno di latte il confine
In fondo e c'è un bel da dire c'è un bel da dire che Lecco le popolazioni di qua e di là del confine dovrebbero collaborare devono collaborare ma non è facile non è facile
Data revisione da Treviso a Trieste non è facile proprio per questo motivo proprio perché in fondo ognuno si ritagliato il proprio
Il proprio pacchetto
Ancora
Ma un'altra conseguenza e che quindi e necessario o ricomincia ora spicca vile a mio avviso naturalmente che ricominci un processo di acquisizione di quelle multi appartenenze
Quelle per cui che faceva le la popolazione di confine una popolazione o della popolazione perché visiva queste situazioni multietniche la faceva diverso e più tolleranti in qualche modo ricordiamo ad esempio c'è Fulvio Tomic sa che ha parlato che ha scritto tanti
Scritto tanti libri proprio su queste e specificità allora io non voglio sposare il cento per cento l'imposta strumento milza
Ma certamente ma certamente e lista riarmo l'istriano mite e italiano ha una profonda cultura italiano ma e anche qualcosa d'altro
E anche tanti qualcosa d'altro di diverso
Ancora e credo che come conseguenza della collaborazione concreta
è fatta di coazioni quindi nel campo economico non è solo fatto
Di una coazione così sentimental cultural valoriale mai fatta anche di coazione cioè di azioni fatti insieme nel campo economico culturale sportivo sociale cioè questo fare insieme queste diverse questi diverse attività
Quali sono ci sono degli scenari per il futuro in queste aree
Al Coni possiamo cominciare da due scenari il disegno opposto
Un primo un primo scenario quello della giovinezza azione delle delle aree Italia
Perché delle perché per effetto dell'apertura ulteriore delle possibilità carrizo Vegni di acquistare di spostare la residenza di aprire attività economiche in Italia di elaborare specificità nei nei contenuti della cittadinanza e così via quindi
Un altro un altro un altro scenario di tipo opposto che ovviamente lo paventano più semmai o viene viene è sostenuto forse più dagli sloveni quello dell'italianizzazione deviare slovene
E voi sapete che anche la collaborazione spesso non è facile proprio perché vi sono dei reciproci stereotipi stereotipi più positivi che negativi no gli sloveni hanno un certo o il CRO attigua gli è sovente conosciamo abbiamo vicini gli indovini sono Soraya hanno concerto una certa idea degli italiani gli italiani ne hanno una degli sloveni così via son tutti stereotipi che negativi o positivi e hanno un effetto hanno possano avere un effetto anche sulle relazioni
Italianizzazione e quindi in Arezzo venne possono paventare l'italianizzazione delle aree su venne prefetto di che cosa tra affetto dall'apertura
Delle possibilità di acquistare immobili di aprire attività economiche senza ricorrere alle imprese miste conto
Mettono l'arte l'impresa oppure di spostarla residente a di lavorare specificità nei contenuti da cittadinanza cioè in altri tempi
Anche qua e questo è un altro scenario di tipo opposto ma a me piace e anche esplorare degli scenari che siano un po'più problematici un po'più Complessi e cioè di e cioè dove in uno scenario in cui appare che tutti cambiano
In fondo atteggiamenti anche cultura se vogliamo italiani e sloveni friulani ma nel senso dell'attivazione di quel processo di attivazione di acquisizione di multi appartenenze finché che dicevo prima
Per cui appunto in fondo diventa ininfluente le mie specifiche da all'appartenere alle cure specifiche in quanto si hanno nel proprio DNA tutte le etnie
Con l'ovvia prevalenza e dell'uno dell'altro centra più taglia più
Questo da questa base si costruisce senta di questo scenario si costruisce una certa specificità dell'Euroregione ritorna quel discorso che dicevo prima
Cioè della specificità cioè l'Euroregione ha successo se c'è un certo tipo di non tanto all'interno di una certa se non c'è oppure se non vi viene visto come esiziale
Per delle ragioni politiche centrali o anche locali questo è molto difficile che si ha
Dunque dunque noi abbiamo delle dunque noi abbiamo che la salvaguardia la salvaguardia delle minoranze il loro rapporto con le maggioranze locali
Sia in sia Slovenia con nei confronti degli italiani e del degli italiani nel nostro caso no oppure in Italia rispetto appunto al al i friulani ai all'inizio vennero o altro ecco e ti molto risulta in qualche modo di molto rafforzata ma in questo senso
Ma anche riconcesso palizzata rafforzata ma anche ricco eccetto Lisato cioè l'etnia non è semplicemente una buca dura contrapposizione di Secondigliano agli altri ma è un qualche cosa di un mix
E quindi io credo da questo punto di vista possiamo anche domandarci e questo per concludere
E questo per concludere possiamo domandarci se questo se questo è vero se questa scenario diciamo è vero io credo che ci sono alcune condizioni che lo rendono più vero
Di altri e questo se non altro perché vi è un'apertura di e si è costretti a a ad aprirsi e soprattutto se costretto disattivare e quelle asperità
Quelle asperità diciamo di carattere e tecnico che avevano contrapposto
Che un gruppo all'altro gruppo proprio perché diventano più delle delle differenze culturali ma soprattutto delle differenze culturali che pulito possono metabolizzati sono sono
Sono vissute sono vissuti in maniera in maniera molto quel mix cioè attraverso quella acquisizione di le multiplo tenenze molti appartenenze nel senso che uno si sente un po'di tutto
Sentirsi un po'di tutto significa che non si sente esclusivamente di un mio o dell'altra assistenti di appartenenti è un qualche cosa di diverso ed in questo senso
Può avvenire un messaggio alla integrazione europea da come dicevo all'inizio cioè quella integrazione che fa sì che ci si possa vivere senza senza arrivare senza arrivare e anzi senza attiva attivare quei meccanismi che noi abbiamo perverse che noi abbiamo visto in azione nella ex Jugoslavia della violenza della contrapposizione le tra e quindi e che credo che questa che forse un messaggio non lo so
Si spera si spera che almeno io mi auguro che ci sono alcune premesse perché lo sia così che l'apertura
Alla ex alla Slovenia all'apertura l'Ungheria possano e poi via via insomma l'apertura
Dell'allargamento insomma dell'Unione Europea rappresenti questo rappresento questa AFRICOM
Ricomprensione dirle quel mix è comico unico quella unicità che fa sì che appunto offre un messaggio di integrazione un messaggio originale di integrazione europea
Ringrazio il professor Gasparini e strattonare l'azione particolarmente interessante che integra poi con l'aspetto solo sociologico quello che avevamo ascoltato dai precedenti oratori
Mi faceva svenire mentre l'idea di quanto potrebbe essere interessante un'indagine sociologica nella nostra minoranza nei territori ceduti alla Jugoslavia cioè ricordiamoci che è una minoranza e un gruppo etnico che per decenni ha vissuto in una specie di doccia scozzese tra liberalizzazioni quando io bisognava migliorare i rapporti con l'Italia
Tentativi di assimilazione forzata
Guardata con sospettò se eccedeva nei suoi contatti con la madrepatria
Guardati con sospetto se si cercava di andare troppo avanti nel bilinguismo nelle scuole di lingua italiana e tutta una problematica
Di cui la nostra il nostro gruppo etnico sia rimasto nel capo di Striano sia nella nell'Istria nel resto dell'Istria e nella Quarnaro
Ho qua nero che dir si voglia
Sì che hanno hanno attraversato questa questo questo lungo periodo non facile come vedono adesso con apprensione con desiderio con la speranza questa riunificazione sotto la bandiera europea con la madrepatria
Forse la parola riunificazione troppo ottimistica ma di fatto poi attraverso
Gli accordi di Schengen attraverso le varie forme di libera circolazione delle persone delle aziende dei capitali si avrà diciamo la la frontiera tenderà a scomparire e io credo intere se perfettamente ragione abbia perfettamente ragione professor Gasparini
Di parlare del recupero dell'appartenenza multietnica molti nazionale
Come la via maestra per potere superare anche questi problemi che saranno problemi psicologici degli individui delle piccole comunità italiane rimaste
Al di là della frontiera per tanto tempo
Grazie darò adora la parola al dottor Antonio Scarano già sindaco di Gorizia
Grazie parlasse targate lunghe meno Renzi tra non poche largo
Digitale non bruciato sotto i piedi si rimane ben poco da dire perché veramente tutto è stato detto dal punto di vista economico dal punto di vista storico dal punto di vista culturale dal punto di vista sociologico mi pare che
Il quadro che si ha portato ad una riflessione su questa possibilità dell'entrata della Slovenia presto e della Croazia poi ed entrerà anche la Croazia perché l'Europa va avanti ci passeranno c'è dieci anni passeranno quindici ma questo fenomeno di di concentrazione io lo sentivo questo problema di concentrazione di questi stati già Quindici anni prima che cadesse il muro di Berlino parlando con gli ungheresi parlando con i polacchi pala si sente con i cecoslovacchi in particolare
O anche qualche parente in quelle terre e sentivo che si sentivano figli dell'Europa figli di Atene
Figli di Roma figli di Venezia i figli di Vienna
E Firenze ecco d'esterno più nero sì di queste SITA si sentivano figli e volevano farne parte e forse anche che Gorizia avesse avuto il grande merito
Di aver aperto attraverso gli incontri culturali mitteleuropei questa possibilità di dialogo fare Paesi divisi dal blocco politico dell'Est e dell'Ovest
Permettere di scambiare ancora le loro impressioni le loro reminiscenze culturali con la loro base fondamentali entità ed unica
Questo aveva permesso veramente vitali sentire ancora europei aldilà dei regimi politici piedi stavano massacrando
Quando è caduto il muro per noi si è aperto questo grande orizzonte però quando si aprono gli orizzonti è un orizzonte cambiato
Non sono cose facili non sono cose da niente rimettersi in carreggiata certamente le possibilità e qui è stato detto sono ancora tante però oltre alle possibilità le difficoltà sono tante come si può pretendere una Gorizia che dal mille novecento e sedici posso dire campo di battaglia della Prima guerra campo di spartizione della Seconda guerra cortina di ferro in città perché non dimentichiamo quanto iniziarsi del disse da Stettino a Trieste è calata una cortina di ferro quella cortina passava per le vie le strade di Gorizia questa accetti ha dovuto fare di necessità virtù
Quando si dice si è impostata all'economia sul confine e che cosa si dovrebbe impostare le colombe non supera la la l'economia va impostata sulle condizioni reali in cui un paese si trova adesso però dovremmo pensare in un modo completamente diverso
Quelle opportunità
Che aveva dato il confine però non dimentichiamo il grande merito che hanno avuto le nostre genti e Dario Giugliano in particolare
è che su quel confine hanno mantenuto viva di fronte a quei Paesi attraverso anche un'umanità una tolleranza una cortesia un'educazione direi anche una leggerezza
Hanno tenuto viva la fiammella
Della democrazia e della libertà in quei Paesi ed ecco che quando esplose esplosa tutto in un colpo perché qualcuno l'ha tenuta a mente quei contatti continui con noi con i triestini con il goriziano
Che andavamo veramente un po'e direi anche con la Serbia perché ho avuto delle esperienze meravigliose con la gioventù serba
Non crediate che siano
Sono forse molto più occidentali dei croati se mi permettete
Episodico ed egli organico
Però voglio dire potranno sorgere dei problemi in particolare per una città i problemi potranno essere fondamentale per Gorizia perché perché il Gorizia e piccola aveva quarantacinque mila abitanti nel mille novecentoquarantacinque e scesa oggi ha trentasette miglia
Non ha più la presenza delle forze armate che bene o male manteneva era guarnigione dal mille novecentodiciotto non dimentichiamolo guarnigione merita perché era sempre città di confine come qui è stato detto
Ad un certo punto
Si sarà ascende anche sul nostro territorio
Ebbene chiaro Pilo accennate professor Gasparini che chi le valli dell'Isonzo del Vipacco che costituivano sempre
Il vivaio della popolazione di Gorizia e che poi in quei tempi
Quando la campagna o la montagna non era portatrice di cultura assimilando la cultura della città di tentavano sangue slavo diventava italiano perché faceva la scelta culturale oggi non è più così
Perché la Campania la montagna sono portatori di cultura i figli dei contadini farlo all'università come i figli dei borghesi non c'è più questa differenza è cambiato completamente il mondo da questo punto di vista ed allora quando si in Urbe vanno in Gorizia perché ciò avverrà in quanto non è avvenuto per le città sola dobbiate ecco evidentemente spot fanno sorgere problemi etnici di maggioranza e di minoranza è diverso
Ed è qui dove giocheremo tutto quanto
Dovremmo avere tutti quanti un'attenzione estrema perché questi problemi li abbiamo visti Di Salvo non sono irrazionali ma sono problemi fondamentali perché l'identità culturale è la vita di una persona e quando quella persona vede minacciata la sua identità culturale vede minacciata la sua vita la sua e la sua proiezione nel futuro il suo passato è gravissimo questo
Ed ecco che ci vorrà
Tanta cura tanta attenzione e i nostri Stati dovranno anche impegnarsi a creare le condizioni
Di benessere economico perché non prevalga nei momenti anche di preoccupazione economica possono pre gettare in mano a all'irrazionalità etnica questi problema ecco io credo che dovremmo tutti quanti
Avere una grande del governo italiano e il governo sloveno in particolare dovranno veramente fare dei grandi accordi perché questa adesso costituiscono opportunità
Per l'Italia per la Slovenia nel mondo orientale che si apre all'Europa e credo che qui questo concetto è stato ampliato
Ampiamente però soprattutto perché possano avvenire questa integrazione
Nella pace
Nella comprensione e nella reciproca nel reciproco rispetto non dimentichiamo che lo l'italiano è svantaggiato per un semplice motivo lo sloveno stalli blu lingue in buona parte italiano messa una somma di così più
Grazie signor sindaco non credo che le sue parole abbiano bisogno di alcuna alza la Giunta che quella di una piccola testimonianza mia Gorizia divisa da un filo spinato che diventa l'emblema della cooperazione anche nei momenti più difficili e cooperazione come adesso appena detto il sindaco Scarano cooperazione che era ai fatti nelle necessità perché bisognava attivare le condotte idriche le fognature bisognava sopravvivere in una città che essendo unica si è ritrovata tagliata in due dalle sorti della della guerra e del della fine della guerra
E ho assistito a questi contatti tra i sindaci delle due partiti
Di Gorizia e che sono stati precursori di tante cose che sono avvenute dopo e questo veramente va a merito delle autorità locale dell'una e dell'altra parte
Quello che diceva il sindaco pure sulla umanità Eva l'apertura il senso di tolleranza di pazienza di una popolazione ferita nella stessa vita della sua e della sua città questo fa onore veramente del del Venezia Giulia dell'Italia
La prima volta credo che
Un interprete tratta di un altro paese nel nell'Unione Europea ci tocca così da vicino nei nostri sentimenti nella nostra erano sta storia non fa di un paese confinante diciamo
Perciò particolarmente utile riflettere su tutto quello che si è potuto ascoltare stasera da relatori così direttamente
Implicati competenti studiosi della questione
Vorrei adesso chiedere i relatori sede si terranno Latorre superstiti perché devo scusare quelli che hanno dovuto lasciarci prima della fine di questo incontro se desiderano aggiungere qualcosa occorre oltre introdotto sanno anch'io marciare da parte del pubblico
Ci sono domande i relatori sono a vostra disposizione
Se mi permette Signor guardarsi intorno a sondare l'impressione che aveva toccato lei sulla minoranza italiana dell'Istria il grande problema della
Unità territoriale con la nazione d'origine ormai un'isola e si perderà
Inevitabilmente fra cento fra duecento anni e inevitabile
Invece gli sloveni hanno la continuità territoriale con la relazione dodici la minoranza slovena della Provincia di Gorizia ed ecco perché non potrà mai spari perché all'alimentazione continua dal territorio la nazione madre la nostra minoranza purtroppo è un visone chiusa
Che anzi io e dobbiamo essere riconoscenti a quella terza generazione di coloro che sono rimasti perché se qualcosa della lingua del sì è rimasta lì la dobbiamo allora
E questo vale più per il torinese
No global stante la Croazia anche mio padre mi riferisco a Fiume dice apolari a isolare tiranno Parenzo mi riferisco a a tutta l'Istria insomma
Sì non non solo quella visione la Slovenia è anche molto generosa
Con le minoranze però ne ha ne ha mille cinquecento cosa vuole che siano mille cinquecento persone essere generosi come le cinquecento non costa niente coi serbi non sono state altrettanto generò coi croati
Perché erano di più
Prego c'è una domanda
Io mi chiamo Franco Scoglio Scrivo per il difensore civico
Volevo riprendere un paio di punti nell'introduzione ambasciatore alla S lei aveva fatto ha puntualizzato la questione dall'adesione della Croazia facendo riferimento in modo particolare alla problema dei diritti umani e la tutela delle minoranze etniche
è possibile che sia questo il problema fondamentale o c'era ancora la necessità l'Unione Europea tenga una marca di confine uno Stato cuscinetto con la zona più calda dei dei Balcani ecco questa era un po'la domanda avrei voluto rivolgere al ministro cancerose anche la domanda non solo se è possibile formularla ancora se qualcuno di voi vuole dire qualcosa
Al riguardo si tratta di questo fatto si è parlato di integrazione proposta originale di integrazione europea professor Gasperini
Di confini che quando a sparire ambasciatore Alessi
Ma soprattutto della necessità dell'Unione Europea di darsi delle istituzioni
Prima di ricevere tutti questi Paesi e tutte queste nuove realtà Urania e qui io sono un po'preoccupato di come le Unione europea si stava preparando in questo senso perché c'è anche il problema ad esempio della Turchia molti altri Stati che dovrebbero integrarsi allora sappiamo quali problemi sono legate tutti questi Stati
Nel momento in cui li avremmo Accolti con l'Unione europea si sta preparando con delle istituzioni a potere risolvere i problemi che ci portiamo all'interno oppure stiamo solo cercando di fare un'integrazione lasciare lì Problemi perché ad esempio nel caso dell'Istria nel caso degli italiani dell'Istria
Non ha solleviamo la questione ma un giorno sarà possibile affrontarla o nullo affronteremo mai grazie
Grazie sul
Sul primo
Quesito vorrei dire che la considerazione di un estensione dell'Unione Europea fino a una zona di instabilità come quella della ex Jugoslavia
Non entra in linea di conto i tempi dell'adesione
Dell'acrobazia sono abbastanza lunghe perché possano anche realizzarsi la speranza di una stabilizzazione nella nella zona centro meridionale della ex Jugoslavia tale da consentire non soltanto dei rapporti di buon vicinato ma come aveva accennato il ministro Cangelosi anche la speranza che un giorno la Serbia una nuova Serbia possa aderire all'Unione Europea come paese europeo
Sulla
Seconda questione certo è una questione molto importante di cui l'Europa non è ancora stata veramente capace di valutare la gravità
Il nero del primo intervento che ha fatto il nuovo presidente della Commissione europea Prodi ha per l'appunto sottolineato la necessità che l'ampliamento così massiccia tanti Paesi
Non si può realizzare se non si procede ad una seria riflessione sulle istituzioni dell'Unione europea così come sono le istituzioni non potrebbero far fronte a questo ampliamento
Compreso alla Turchia se come speriamo verrà aperta la strada questo anche a questo nel prossimo vertice di impegna ecco al Consiglio europeo di Helsinki
Ma tutti Paesi così disparati che richiederanno certamente una maggiore coesione
Della al nell'ambito dell'Unione esistente ma soprattutto delle istituzioni capaci di fronteggiare il solo fatto del della composizione della Commissione del modo di di votare dentro la Commissione della composizione del diritto di voto dentro il Consiglio europeo e tutto questo quindi è un problema attuale è un problema che va affrontato per fortuna
Di le entrate e le adesioni sono scaglionate nel tempo
Ci sono ad essi o ne del primo gruppo di cui era elencato i paesi il ministro Cangelosi che potrebbero avvenire in un tempo relativamente breve ma si tratta sempre di anni
Per le altre quelle del secondo gruppo Turchia che non appartiene né al primo né al secondo attualmente certamente ci vorrà più tempo
Ti prego
Dato che si parla di appunto di Slovenia e di Croazia d'apertura anche il ministro Cangelosi che adesso non c'è a diciamo c'è edotti con un quadro onnicomprensivo
Della situazione generale dei presenti io sono il segretario della Società di studi fiumani archivio museo storico di Fiume quindi una società che nasce da già da diversi anni almeno centosessanta è stata ricostituita in esilio legioni fiumani
Con la caduta del muro di Berlino
Diciamo c'è stata effettivamente c'è stato un cambiamento nei rapporti diciamo associa dell'associazionismo di una parte del mondo degli esuli
Che si era portato cercato di stabilire un dialogo più costruttivo con l'altra parte sarò breve voglio dire solamente due cose per arricchire un po'il quadro generale
Diciamo dopo anni ecco di difficoltà in quanto la Croazia
Passato e con un periodo bellico che tutti conosciamo
Con la Città di Fiume col dialogo con la città di Fiume Rijeka appreso sempre più sviluppo e quest'anno il ventitré e ventiquattro aprile abbiamo organizzato insieme all'Università popolare di Trieste
L'Unione italiana che ottenuto il patrocinio del ministero degli esteri
Per questa iniziativa è stato organizzato un convegno sul tema fiume nel secolo dei grandi mutamenti che ha visto incontrarsi storici croati ungheresi sloveni e italiani per discutere del di questa storia complessa che una città come fiume che per molti versi ora corda sia a Trieste per la sua multietnicità e situazione anche economica portuale che ed è stato un convegno dovuto molto interesse ha suscitato ecco devo dire
Un po'di polemica era certe parte sono più chiuse sia nel mondo italiano ma anche croato che deve effettivamente fare dei tassi dei passi in avanti e coprodotto solamente dire che ci sono abbiamo ecco dalla nostra esperienza come società degli esuli
Abbiamo ecco incontrato delle aperture che vanno stimolate senz'altro anche con l'aiuto ne sono una piccola società con l'aiuto anche del di enti più importanti istituzioni istituzionalizzati da parte italiana è nello stesso tempo doveroso che io
Ecco di anche quest'altra informazione siamo la prima società di studi che ha stipulato un accordo di ricerca con l'Istituto nazionale visto che ha trovato abbiamo tenuto l'alto patronato del presidente Repubblica italiana
Allora l'onorevole Scalfaro per la ricerca delle vittime italiane dal mille novecentotrentanove al mille novecentoquarantasette questo ecco un altro punto nodo che è stato sempre
Si è rivelato un problema nel miglioramento dei rapporti culturali storici e politici tra i due Stati e con questo conclude con questo breve giro di informazioni non volevo farmi pubblicità ma penso che nell'ambito ecco può interessare il pubblico conoscere questi altri aspetti però devo rimarcare che la via non è certamente facile in quanto in Croazia il processo di democratizzazione proprio prosegue
Forse a fasi troppo alterne grazie
Grazie perché informazioni
Cosa non ho capito bene trentanove qua sì perché gli altri dalla
Forse quarantuno quarantasette dal trentanove densità coincidere certamente dallo scoppio della Prima guerra mondiale comunque dal Quaranta che poi in sostanza ci interessa
Ho sbagliato sbagliato sarebbe ma è stato diciamo Eco si vuole comprendere un Periodo fino al quarantasette noi in realtà avevamo chiesto ecco se lei vedo che fai
In realtà si è il progetto riguardava le vittime quelle scomparse sostanzialmente che la nostra gente ancora ricerca quanto meno per una per un atto di giustizia storica morale ed etica
Il periodo interessato era dal quarantatré al quarantasette però ecco si è intesi allargare a tutto il periodo seconda guerra mondiale
Ci sono altre domanda commenti altrimenti
Nel chiudere questo incontro vorrei ancora una volta ringraziare il relatore che hanno fornito un quadro diversificato ma di interventi complementari che hanno illustrato questa problematica in maniera esauriente in maniera lucida vorrei ringraziare tutto il pubblico è intervenuto
Infine ringraziare ancora una volta l'associazione dei triestini goriziana nel complimentarmi per l'attività che svolge in favore della della con migliore conoscenza della problematica della regione Giuliana in Italia grazie rivedere
No vengono