"RAI: di tutti di più. Le nuove ragioni del servizio pubblico tra i diritti dei cittadini ed esigenze del mercato" VIII Congresso Nazionale USIGRAI (Unione sindacale giornalisti RAI) Salone principale del Sorrento Palace, Via S. Antonio Sorrento (Napoli) 9-11 Novembre 1999 in collaborazione con la Giunta Regionale Campania, l'Amministrazione Provinciale Napoli, l'Amministrazione Comunale Sorrento, l'Azienda Autonoma di Soggiorno di Sorrento

Lei
Lui non sono
Nella in qualità di segretario organizzativo e a nome del segretario dell'esecutivo uscente dichiaro aperti i lavori dell'ottavo congresso nazionale dell'Usigrai l'Unione sindacale dei giornalisti RAI
Un cordiale saluto di benvenuto al ai Comitati di redazione ai delegati al segretario nazionale della Federazione della stampa
Al presidente del consiglio d'amministrazione della RAI che saresti a momenti è consigliere d'amministrazione Balassone ed Emiliani al direttore generale Pierluigi Celli ai direttori del tante i dirigenti aziendali presenti
Ai dirigenti sindacali CGIL CISL UIL Nader
Ai dirigenti della RAI i parlamentari ed esponenti politici presenti
Il ventidue ringraziamento va esteso al Presidente della Giunta regionale della Campania Andrea Losco e all'assessore
Regionale al Turismo Andrea De Simone al presidente della provincia di Napoli Amato Lamberti al sindaco di Sorrento Ferdinando Pinto
Al commissario dell'azienda autonoma di soggiorno di Sorrento Augusto Laura naturalmente ringraziamento si estende a quanti hanno consentito lo svolgimento di questo ottavo nostro congresso
La Banca di Roma la quindi la FIAT il Monte dei Paschi l'Unicredito la Banca Popolare della penisola sorrentina lato l'autorità portuale di Napoli naturalmente la Terra delle Sirene Sorrento Palace Lovett la Bur
Un ringraziamento ancora la convention running e alla scuola professionale Graziani di Sorrento che ci assisteranno nel corso di questi nostri lavori noi siamo a disposizione il coniglio ringraziamento che va ai nostri più
Fedeli collaboratori del sindacato Agnese del sole
Angelo Giacobelli Antonio doti
Propongo
Al congresso la nomina del presidente dell'ufficio di presidenza
Stefano Tomassini presidente del comitato di garanzia statutaria presidente del congresso
E Ufficio di Presidenza i componenti Stefano Righi Riva
Roberto Collini Claudio Farinelli Claudio Valerio a cui si aggiungono Carlo Verna Maria Teresa Lamberti Elsa Di Gati Alberto ginocchi e Paolo Fayette questo l'ufficio di presidenza del congresso
La commissione verifica Poteri assieme al comitato di garanzia statutaria Milena Boccadoro Fabrizio lasciandoli Giorgio Moscatelli e Monica Petacco questori del congresso
Gianni Carluccio Carruccio Pino Caiati Pasqualino condurlo Claudio Borelli la parola al presidente del congresso Stefano Tomassini
Prima ci vuole ci vorrebbe l'approvazione quantomeno
Il raccordo tra
Normalmente con un applauso tiepido timido ma ci sta
Avendo salutato tutti Gregorio Corigliano io mi limito a dargli il benvenuto
Delegati e ospiti
Poi ben trovato nella maggior parte dei casi do subito lettura del messaggio che il segretario dell'Usigrai Roberto Natale
Ha inviato al presidente della Repubblica Ciampi
Signor presidente nel momento in cui si apre l'ottavo congresso dei giornalisti della RAI
Le giunga il nostro cordiale e affettuoso saluto l'Usigrai punta a fare il in questa occasione è un momento di approfondita discussione con le istituzioni con i rappresentanti della politica e della società civile tra i giornalisti e le giornaliste della RAI
Sui compiti vecchi e nuovi ai quali oggi chiamato il servizio pubblico di fronte mutati assetti del mercato sulle risposte
Che esso è tenuto a dare ai diritti dei cittadini sui contenuti dell'attuale offerta sui doveri che competono a chi opera nell'informazione pubblica
Il nostro appuntamento tra l'altro cade nel corso di una discussione che dovrà portare ad una nuova regolamentazione dell'emittenza radiotelevisiva
E che avrà rilevanti conseguenze anche sul futuro del servizio radiotelevisivo pubblico sono temi noi riteniamo centrali nel confronto politico ed istituzionale
Signor presidente mentre le rinnoviamo il nostro grazie per l'impegno che lei profonde nel rafforzamento delle nostre istituzioni
Abbia per certe o che nei giornalisti del servizio pubblico non mancherà mai l'onesta e trasparente aspirazione alla ricerca della verità le giungano signor Presidente i nostri più deferenti saluti
Il messaggio appunto firmato da Roberto Natale
Io credo che possiamo cominciare questo congresso permettetemi prima cari colleghi amici
Di che ricordare
I colleghi che ci hanno lasciato in questi tre anni
E in particolare uno che
Caro amico di molti di noi che sepolto a pochi chilometri da qui ed è Michele Lubrano
A questo punto posso dare la parola al segretario dell'Usigrai Roberto Natale che va all'asilo
Colleghe e colleghi
Cominciamo col dire cosa non sarà questo congresso
Non sarà il congresso della Nostalgia del rimpianto della lamentazione
Non vi abbiamo chiamato qui per commemorare vecchie centralità da monopolio abbiamo fatto da tempo in maniera irreversibile la scelta di stare dentro le trasformazioni di uno scenario italiano internazionale
Che comunque non si sarebbe fermato ad aspettare il nostro consenso
Ma siamo convinti che in queste trasformazioni non si siano affatto indebolite le ragioni della presenza di un servizio pubblico forte capace di stare sul mercato di continuare a vincere sul mercato matti non legittimarsi solo in risposta alle esigenze del mercato
Questo abbiamo voluto dire scegliendo di giocare per il titolo di questo appuntamento con un classico Soro slogan RAI
L'avete visto di tutti di più non è scritto che la trasformazione dell'azienda debba coincidere con un indebolimento del suo rapporto con i cittadini
All'opposto se verrà colta l'occasione di uscire da un rapporto improprio distorto con la politica potremmo persino ritrovarci con una RAI meno privata sottratta cioè a quella privatizzazione di fatto non dichiarata ma non per questo meno pesante
Rappresentata dai vincoli di parte che continuano a gravare sul Servizio pubblico
Ho detto cosa non sarà questo congresso proviamo a dire cosa vogliamo che sia un congresso europeo innanzitutto
Il riferimento all'Europa assunta come metro per misurare la modernizzazione del Paese Estado de uno degli elementi di fondo della vita politica e sociale italiana di questi anni
Vorremmo capire perché questo riferimento non debba valere quando si parla di emittenza di comunicazione vediamo in giro troppi sedicenti europeisti professori di modernizzazione che quando arrivano a trattare di RAI si scoprono invece molto provinciale
Non abbiamo paura di guardare a ciò che succede in Europa
Un forte servizio pubblico forte non solo nel prestigio ma anche nel dimensioni
E la scelta di tutti i principali Paesi europei
Dalla Gran Bretagna alla Francia dalla Germania alla Spagna i governi dei più diversi orientamenti politici hanno deciso di conservare i loro servizi pubblici radiotelevisivi dimensioni rilevanti innanzitutto nel numero delle tv generaliste
E la stessa scelta hanno compiuto le istituzioni dell'Europa il Parlamento europeo riconosce servizi pubblici un ruolo fondamentale anche aperte le virgolette contro gli accelerati processi di concentrazione transnazionali in atto nel privato
E chiede agli Stati membri di garantire un adeguato sostegno finanziario
I quindici governi dell'Unione col protocollo di Amsterdam ottobre novantasette hanno voluto espressamente escludere che il finanziamento statale nell'ambito radiotelevisivo sia da considerare incompatibile con le norme dell'Unione Europea
Anche perché nuovi compiti vengono aggiunti alle funzioni per così dire classica del servizio pubblico proprio de mutamenti tecnologici e dalla nuova articolazione del mercato internazionale
Un servizio pubblico forte serve per correggere le distorsioni provocate dalla liberalizzazione sono parole del professor Cheli presidente dell'Autorità per le comunicazioni
Ha il compito di evitare nella fase di sviluppo della pay che i contenuti di qualità può anche le emozioni che appartengono alla storia comune come certe vicende sportive i grandi eventi sportivi
Finiscano sulla disposizione di chi può pagare e che dunque si crei un'autentica frattura sociale fra i cittadini
Deve consolidare tramite un'adeguata capacità produttiva l'identità nazionale ed europea del Paese
Deve insomma continuare a parlare a tutti
Esattamente il contrario di quanto chiede con un atteggiamento che non si può che definire spudorato il presidente Mediaset Confalonieri che propone per la RAI trasmissioni a bassa intensità di share da versare contributi ai contribuenti
Arti figurative prosa musica e così via fino agli sport minori
Nessuno fra i grandi Paesi europei a questa visione penitenziale
Non c'è dunque da pentirsi di nessuna anomalia italiana nella presenza di un forte servizio pubblico
Se veniamo provocati ci tocca ricordare che un'altra l'anomalia svelata dal confronto con l'Europa
Non esiste paesi in cui le dimensioni di un solo privato siano diventati il metro per decidere le dimensioni del pubblico come è avvenuto in Italia nel nome della perfetta simmetria
Ebbene conservarne la memoria pur nel doveroso rispetto delle scelte del legislatore non possiamo non vedere che tutto il complesso delle leggi sulla comunicazione inclusi i provvedimenti in discussione sulla par condicio e sul conflitto di interessi
è legato dal tentativo faticosissimo di adeguare l'Italia alle normative europee di rimontare gli squilibri creati da un monopolio privato che in nessun altro Paese avrebbe potuto svilupparsi nelle forme che abbiamo conosciuto lui
Ripeto non spetta naturalmente ad noi giornalisti RAI fare le leggi ma almeno si abbia il pudore di non parlare a sproposito di anomalie se le si può cercare davvero ci si rivolga ad altri indirizzi
Questo contesto europeo vogliamo rammentarlo a coloro che in Parlamento dovranno decidere sul mille centotrentotto ma anche a chi fra i dirigenti della RAI di oggi quando sente parlare di servizio pubblico mette la mano alla pistola riconduce cordata la vecchia espressione quasi che si trattasse del cascami demagogico di una tradizione inguaribile mentre statalista
La difesa di un servizio pubblico rinnovato non annulla di incompatibile con un'azienda normale con ama dire il vertice RAI nel marzo scorso la BBC alla ricerca di un nuovo direttore generale mise un'inserzione
Tra i requisiti l'annuncio citava espressamente l'attaccamento al servizio pubblico loro non se ne vergognano crediamo che lo stesso chiediamo che lo stesso avvenga anche qui da noi
Anche perché ci sono ragioni industriali di mercato contraria un ridimensionamento del servizio pubblico
La RAI considerata un'ingombrante gigante in Italia e poco più che un anno nello scenario internazionale un'azienda medio-piccola in un panorama nel quale si moltiplicano le concentrazioni
E per sedersi al tavolo delle contrattazioni si pensi all'esplosione del costo dei diritti sportivi sono richieste sempre più spesso disponibilità finanziarie enormi
Chiedere un rinvio un ridimensionamento della RAI significa in termini di scelte di politica industriale del Paese chiedere per l'Italia un ruolo ancora più marginale
E allora in questo panorama è utile che i servizi pubblici comincino a porsi il problema di una loro dimensione comune continentale come da tempo stanno facendo i grandi privati in termini di alleanze produttive in prospettiva anche di assetti societari
Ma non è tema che riguardi solo le aziende un raccordo è utile e necessario anche per gli operatori per noi operatori
Secondo una linea che già trovò espressione al congresso di Boario tre anni fa
Abbiamo invitato qui rappresentanti dei giornalisti di alcuni dei più importanti servizi pubblici europei arriveranno tra poco credo Trevor Cuccia & che Alfonso Diez che sono qui a nome dei colleghi inglesi e spagnoli
è un raccordo che ci dovremmo sforzarci di rendere non episodico all'interno degli organismi internazionali della categoria un'occasione importante ci sarà fra poche settimane agli inizi di dicembre in Marocco dov'è convocato l'incontro dei giornalisti dei servizi pubblici dell'area del Mediterraneo
Nella globalizzazione devono pensare non solo le ragioni dei capitali nell'Europa nata da Maastricht
Devono avere rilievo non solo i parametri finanziari ma anche i diritti dell'informazione e i diritti dei cittadini nella comunicazione
Un congresso di taglio europeo abbiamo detto
Aggiungo adesso vogliamo che sia un congresso politico politico
Senza equivoci sull'aggettivo va sfruttata nel modo migliore la coincidenza tra la fine del mandato del gruppo dirigente dell'Usigrai dopo un regolare triennio e il dibattito sulle nuove regole per l'emittenza e sul nuovo assetto istituzionale societario della RAI
Puntiamo a fare di questo congresso un momento di impulso alla riforma e di accelerazione delle trasformazioni sapendo che stanno in mano alla politica alcune delle chiavi che apriranno o no alla RAI nei prossimi mesi le porte del suo futuro
E allora basta con la precarietà regole certe e durature
La legge in pochi mesi questa la prima fondamentale richiesta che i giornalisti del servizio pubblico continuano a rivolgere alle forze politiche l'abbinamento fra l'ormai imminente scioglimento dell'IRI e la prossima scadenza dell'attuale vertice aziendale
Impone al Parlamento un atto di responsabilità verso il servizio pubblico dal novantatré ad oggi la RAI è passato attraverso un turbinio di amministratori sei Presidente sette direttori generali che avrebbe potuto uccidere l'azienda
Questa sì è un'anomalia RAI che chiediamo venga rimossa il servizio pubblico ha bisogno di certezza di leggi di amministratori di risorse per la parte che alla legge connessa
Ogni ulteriore rinvio da parte della politica susciterebbe il fortissimo sospetto di voler tenere l'azienda RAI al guinzaglio della permanente precarietà così da perpetuare interdizioni ricatti interventi impropri
Sappiate che non accetteremo passivamente tattiche dilatorie miranti a far precipitare la RAI nel caos perché indipendentemente dagli atti dagli alti e bassi delle polemiche politiche sul servizio pubblico e nonostante i responsi confortanti degli indici d'ascolto
Non è venuta meno quasi nessuna delle strutturali ragioni di debolezza della RAI
Non abbiamo intenzione di arrivare in silenzio ad una nuova Ennesima applicazione della legge in vigore
Di queste regole la RAI ha urgente bisogno
Non ha alcun bisogno invece di nuove minuziose regolamentazioni dei tempi da dedicare all'informazione politica istituzionale come quelle che sono diventate disegno di legge nel corso delle polemiche delle scorse settimane sulla par condicio
L'ossessivo cronometraggio dei nostri giornali è incompatibile con un'attività giornalistica degna di questo nome
La rispondenza alle linee dettate dagli organismi parlamentari non può diventare una camicia di forza nella quale va perso ogni immagine di autonomia professionale
Chiediamo ancora una legge non punitiva
Sugli affollamenti pubblicitari che verranno determinati dal mille centotrentotto è cominciata da tempo una battaglia nella quale una parte della carta stampata sta svolgendo un'efficace campagna a difesa dei propri interessi che spesso distorce i dati relativi al servizio pubblico
è bene ricordare allora che il canone italiano e un fra i più bassi d'Europa tutti gli interventi che apparentemente preoccupati di incrementare la qualità del servizio pubblico
Ci propongono di vivere di solo canone stanno in realtà chiedendo la vendita di una o due reti della RAI o che è altamente improbabile che il canone possa subire elevati aumenti
Quasi ovunque i servizi pubblici di uno di un finanziamento misto canoni più pubblicità anche qui c'è chi prova a confondere le acque un conto è dire che le due fonti debbano seguire percorsi diversi altro conto e affermare invece che non possano coesistere
L'Europa insieme
Il canone è utile per la Rai ma consente al monopolista privato della raccolta pubblicitaria stratosferici margini di utile altrimenti impensabili
Controlla con ricorrenti raffigurazioni che fanno del canone il segno dell'assistenzialismo statale
Sono da richiamare le parole del presidente dell'IRI che durante il suo mandato ha spesso ricordato che da un eventuale abolizione del cannone non sarebbe la RAI a dover temere le conseguenze più devastanti
E inoltre le risorse che attualmente vanno alla pubblicità televisiva vengono considerate dalla FIEG dalla Federazione degli editori come un'indebita sottrazione che impedisce ai giornali italiani svilupparsi
Ma in questi ultimi anni il gettito pubblicitario aumentato considerevolmente anche per la carta stampata senza che ciò abbia frenato il calo delle copie vendute
Se i quotidiani italiani sono tornati oggi a livelli di diffusione di sessanta anni fa solo ultimamente si registra un'inversione di tendenza evidentemente la colpa non può esser data la tv
Peraltro va ricordato a costo di risultare sgradevoli che sono pubblici i soldi del canone lo sono altrettanto i miliardi arrivati agli editori dalla legge per l'editoria
Quando chiediamo risorse adeguate riconosciamo però che il servizio pubblico debba marcare la sua specificità anche con qualche rinuncia
Riteniamo giusto anche si oneroso per le casse aziendali che il mille centotrentotto imponga alla RAI di rinunciare alle telepromozioni
Deve esistere nell'universo dell'emittenza un luogo nel quale sia impedito a chi parla i cittadini di passare all'improvviso dal ruolo di amico intrattenitore a quello di venditore
è un modo per dire che il servizio pubblico non considera lo spettatore solo per il suo valore di consumatore
è un elemento di pulizia della comunicazione in un momento nel quale la pubblicità sta entrando persino nelle conversazioni telefoniche ed un ulteriore motivo di legittimazione del servizio pubblico
I calcoli sulle risorse quale che sia allestì due mila centotrentotto dicono però che la RAI è costretta se non vuole limitarsi ad una stentata sopravvivenza a trovare nuove fonti perché è chiaro che il canone manterrà ad essere ottimisti il passo di una bassa inflazione
E che gli introiti pubblicitari rimarranno molto al di sotto di quante concesso al privato
E in questo nodo la necessità di un'apertura della RAI al capitale privato ma vorremmo che cessasse l'equivoco terminologico sostanziale sul referendum del novantacinque
L'ingresso di capitali privati a favore del quale si pronunciarmi cittadini italiani non hanno nulla a che vedere con la privatizzazione chiesta da alcuni che vogliono il ridimensionamento della RAI tramite la vendita di sue parti pregiate
Ma invece avviata la discussione sul tipo di capitali che meglio può adattarsi ad un servizio pubblico di comunicazione
Dal cosiddetto privato sociale alle fondazioni agli enti culturali crediamo che molte siano le possibilità per evitare la pura e semplice resa alle ragioni della finanza
è in questa stessa chiave che abbiamo pensato alla proposta di azionariato per i dipendenti se ci sarà apertura capitali privati crediamo che anche questa leva possa essere usata per ribadire che l'azienda RAI e patrimonio di molti
Non una concessione ai venti privatistici imperanti ma al contrario un modo tra gli altri per riaffermare la difesa della natura pubblica della RAI nelle mutate condizioni di mercato
Assegniamo a questa proposta un valore simbolico importante ci sentiamo parte di questa azienda sulla RAI di oggi e di domani ci sentiamo di puntare
Anche perché si stanno predisponendo gli strumenti di legge che possono dar corpo nuove forme di partecipazione
è già aperta la via all'utilizzazione del trattamento di fine rapporto in via di maturazione dei fondi pensione e già oggi esiste la possibilità di accordi fra aziende e sindacati per l'utilizzo di una quota del TFR per l'acquisto di azioni di una società in occasione di aumento di capitale
Sulla strumentazione specifica naturalmente molto ci sarà da approfondire
Quel che ci interessa oggi aprire una discussione anche con i rappresentanti delle altre categorie di dipendenti RAI sul significato che può avere questa scelta per noi sta dire che vogliamo essere soggetti del cambiamento in atto
E visto che stiamo parlando di rapporto che i privati diamo subito e con nettezza il giudizio sulle alleanze recentemente stabilite dalla
è un giudizio positivo
L'azienda ha finalmente messo piede nel digitale l'accordo con Canal Plus ha rotto l'isolamento con la partenza dei primi sei canali pay dirà esatta luglio è stato concretamente scongiurato il rischio che la RAI rimanesse fuori da opportunità in mercati ai quali guardano tutte le grandi aziende di comunicazione
A Boario tre anni fa ci capita di chiedere una RAI digital popolare che sapesse entrare nei nuovi settori continuando a mantenere una forte Presa nell'offerta generalista
Registriamo con soddisfazione i passi avanti fatti su questa strada sia che nei canali pay sia in quelli free Rainews ventiquattro RAI sport satellite RAI Educational
E per lo stesso motivo diamo un giudizio positivo anche delle intese raggiunte e più di recente con RCS Rizzoli Corriere della Sera Il Sole ventiquattro Ore
Lo so che alcuni di noi nelle redazioni avrebbero preferito un sindacato che gridasse vade retro nessun rapporto con la Confindustria
Avremmo forse potuto guadagnare qualche ora di facile popolarità e qualche titolo di giornale minacciando uno sciopero immaginate l'Usigrai contro Romiti ma restiamo convinti che sarebbe stato un grande sbaglio
Abbiamo chiaro che nella competizione globale rifiutare queste intese significherebbe spingere soggetti editoriali e finanziari di grande importanza ad allearsi con i nostri avversari
Di rafforzare Telecom Murdoch e con tutta probabilità Berlusconi non vediamo la necessità ma questo è uno degli elementi di fondo sui quali è legittimo quel congresso
Si pronunci apertamente
Discuta e decida
A nostro avviso il punto di sostanza la questione fondamentale non è impedire le alleanze tanto più di fronte a canali come quello del Sole ventiquattro Ore che sarebbero partiti comunque ma sarebbero partiti contro la RAI anziché d'intesa con la RAI
Il punto è imporre alla RAI di portare in queste alleanze le sue grandi potenzialità produttiva e torneremo a parlarne
Un rapporto nuovo con i privati in alcune aree lontane dall'offerta editoriale generalista non comporta in alcun modo un restringimento dell'area del servizio pubblico
Ne continuiamo a rifiutarci di chiamare Rai Tre Rete di servizio pubblico come se gli altri fossero cosa radicalmente diversa
è importante al riguardo che anche il mille centotrentotto come la legge comincia la legge duecentoquarantanove del luglio novantasette faccia esplicito riferimento all'unitarietà del servizio pubblico che verrà gestito dalla holding
Una unitarietà che va difesa anche dai ricorrenti attacchi di chi insiste nel sostenere che il servizio pubblico può esser fatto sul singolo inferte su specifici programmi per fasce orarie come lo si fa in nessuna parte d'Europa
è un'idea che piace a Confalonieri ma anche a Radio Radicale
è un'idea che può avere applicazioni paradossali come è successo appunto a radio radicale dove si prendono i soldi i miliardi del servizio pubblico per le ore di diretta dal Parlamento
Ma al tempo stesso ci si può permettere di cacciare in malo modo una giornalista per scarsa rispondenza alle esigenze del partito è capitato alla collega Laura Cesaretti fatta fuori perché nella rassegna stampa non dava sufficiente risalto alle iniziative della Lista Pannella
è un caso tra i tanti per dire che al servizio pubblico aure al servizio ore non crediamo
E in base all'unitarietà del servizio pubblico continuiamo a considerare negativamente l'ipotesi che nell'attuale divisione due cioè RAI tre offerte collegate possa finire l'intero canone
Finanziando RAI uno e RAI due esattamente come le emittenti commerciali ci si esporrebbe con troppa facilità alle obiezioni di coloro che vogliono che pezzi di Rai vengano messi in vendita
E nella holding ma questo è compito che opportunamente il mila centotrentotto lasciale autonome scelte aziendali
Dovranno essere trovate le forme organizzative per render chiaro che tutta l'informazione e servizio pubblico anche quella fornita dalle aree di Torriani in parte alimentate dal mercato
è una garanzia dovuta ai giornalisti che ci lavorano ma soprattutto ai cittadini che pagano il canone nello statuto della nuova RAI questo punto andrà definito con chiarezza
Per una nuova legittimazione della RAI in tempi nei quali cresce il distacco dalla politica e tutto ciò che è pubblico è soggetta ad una crescente impopolarità è indispensabile che la prossima legge ponga in maniera corretta il rapporto fra il servizio pubblico e le istituzioni
La fondazione della quale l'Usigrai comincia a parlare nei congressi dei primi anni novanta può essere lo strumento idoneo a garantire l'equilibrio fra l'autonomia della RAI il suo radicamento parlamentare
Parlamentare non governativo a quasi venticinque anni dalla legge centotré i giornalisti del servizio pubblico restano convinti che non si debba tornare alle dipendenze del potere esecutivo perché la RAI non è un premio di maggioranza
è fondamentale rompere la perversa sincronia per la quale il ciclo dei governi RAI segue il ciclo dei governi nazionali se questo abbinamento dovesse continuare
Avremmo condannato la RAI a rimanere per sempre nell'Italia bipolare bersaglio delle polemiche di una metà del Paese
Per questo giudichiamo non idoneo il meccanismo di nomina del consiglio d'amministrazione della Fondazione che il mille centotrentotto assegna i presidenti delle Camere
In epoca di maggioritario troppo forte il rischio che sulla RAI si stampi l'impronta della coalizione che al governo
E sto per di più lascia irrisolto un problema già evidenziato delle leggi in vigore
Cioè ci sia titolare del potere di revocare i consiglieri chiediamo inoltre che sul modello di quanto accade per la corte costituzionale siano previsti ingressi ed uscite sfalsate nel tempo così da assicurare continuità di indirizzi di evitare uno spoil system settennale
Non spetta a noi naturalmente far le leggi l'ho già detto ma suggeriamo due linee tra le altre lungo le quali ragionare per articolare maggiormente le fonti di nomina
Le rappresentanze delle Regioni delle istituzioni locali dopo il gran parlare che si è fatto di autonomia potrebbe esserci finalmente qui un segnale
Le rappresentanti del mondo dell'assetto dell'associazionismo in questi anni ha spesso dimostrato anche capacità imprenditoriali e delle istituzioni culturali
Si può pensare ad un intreccio fra le proposte di candidatura avanzate da questi soggetti e la scelta da parte del Parlamento
L'esigenza di fondo che chiediamo di tenere in considerazione è che anche attraverso i meccanismi di nomina risulti chiara alla natura plurale della prossima Fondazione la sua capacità di render conto non solo alle esigenze dei Parti
Se il consiglio d'amministrazione della Fondazione avrà il compito di rappresentare la pluralità delle forze politiche sociali nel ruolo di indirizzo è essenziale che la gestione della holding sia però affidata ad un vertice assai ristretto c'è da consentire l'individuazione chiara delle responsabilità ed eliminare i rischi di diarchia e lottizzazione
Che hanno segnato troppa enfasi della vita aziendale
Ma c'è anche l'esigenza di semplificare le forme di controllo sulla RAI tutti i partiti ripetono ogni giorno che sulla RAI la politica deve fare un passo indietro
Ma non vorremmo ritrovarci a scoprire la legge varata che ne abbia fatti due avanti all'orizzonte c'è la concreta possibilità che sulla gestione del servizio pubblico in un prossimo futuro abbiano a pronunciarsi ben tre soggetti la Commissione di vigilanza l'autorità per le comunicazioni
Il Cda della Fondazione
Il controllo di una nazione non governativa è cosa positiva ma non deve trasformarsi in una moltiplicazione dei possibili giochi di interdizione
E infine fra le attese che vorremmo veder soddisfatte dalla legge c'è anche quella di una attenzione alla radio nei convegni specifici è pratica diffusa all'atto di pentimento da parte di un di tutta la politica è vero dicono alla tv dedichiamo troppo interesse
Il mille centotrentotto crediamo possa essere l'occasione buona per riscattarsi la RadioRai chiede innanzitutto una cosa la possibilità di essere ascoltata perché sono centinaia i casi di interferenze sulle sue frequenze il canone si paga anche per la radio
Non è accettabile che lo Stato non si preoccupi di come fare arrivare a destinazione il se
Abbiamo parlato fin qui del rapporto con la politica delle nostre richieste alla politica
Adesso ci rivolgiamo all'altro interlocutore di questo nostro congresso l'azienda
Ecco i rappresentati la politica sentiremo quali ascolto abbiano le nostre richieste
La regia per noi è un valore fondamentale lo ribadiamo ancora una volta ma non la carichiamo hanno la carichiamo davvero di aspettative salvifiche
Sappiamo che l'altra metà altrettanto decisiva per la partita della riforma si gioca in RAI si gioca nella capacità di innovazione che l'azienda saprà esprimere Lecce ognuno e allora questo sarà anche un congresso di serrata critica alla RAI di oggi per le sue scelte con le sue mancate scelte per i cambiamenti solo annunciati per le occasioni perse
Al fondo c'è un elemento da rimuovere quasi di ordine psicologico
Lo schema binario che mostra di avere nella testa il vertice aziendale noi siamo l'innovazione dei dipendenti dipendenti in generale giornalisti in particolare siete quelli che si mettono di traverso spostati
Se questa rimane la logica non ne verrà fuori nulla di buono e non si riuscirà nemmeno ad individuare i problemi veri
In un incontro di qualche mese fa ci siamo sentiti dire da un nuovo dirigente di alto rango vi spiego io come funziona questa azienda perché vengo da fuori e la vedo senza lenti deformanti
Ecco questo atteggiamento non aiuta e assomiglia molto al di là della Corte sia dei toni all'uso dell'ancia fiamme che il direttore generale Celli dice invece di voler rigettare in questa sua seconda esperienza in RAI
Non pensiamo alla RAI come ad un universo chiuso in sé e perfetto ci permettiamo di ricordare che in fatto di critica le sue strutture come sindacato come relazioni con i comitati di redazione abbiamo una storia antica
Ma non serve una disposizione mentale da conquistadores per la quale si arriva in una terra convinti di dover civilizzare quei selvaggi che fin qui hanno tenuto in piedi la capanna
Salvo poi piegarsi quando serve come vedremo alle usanze più tradizionali e deprecabili del luogo
Abbiamo il diritto di essere esigenti e critici nei confronti dell'azienda questo diritto ce lo siamo conquistato scegliendo di stare dalla parte del cambiamento in alcuni passaggi chiave della vita RAI di questi ultimi anni è quello che è successo ad esempio con la divisionalizzazione
Se fosse vero se fosse fondato lo schema generale del quale parlavo avremmo dovuto scegliere di carezzare il pelo ai malumori dei dipendenti come cercava di far qualcun altro che proponeva di andare coi trattori a Bruxelles per protestare
Non ci avrebbero fatto passare il raccordo anulare di Roma
E invece abbiamo fatto esattamente l'opposto sono due anni che nelle nostre assemblee ripetiamo che la divisionalizzazione è passaggio indispensabile
L'abbiamo fatto un po'perché uno sguardo all'Europa sconsigliava atteggiamenti nostalgici sarebbe stato drammatico non accorgersi dei sempre più frequenti pronunciamenti del commissario alla concorrenza
Che esigeva dai servizi pubblici la distinzione netta nell'assetto organizzativo fra le risorse da cannone e quelle da pubblicità
Attardarsi a contrastare la divisionalizzazione avrebbe significato concorra a far perdere il canone alla Rai ma c'è un'altra ragione ancor più importante
è nostra ben prima che del vertice aziendale
La consapevolezza dell'urgenza dei cambiamenti che la necessità di sbaraccare forme organizzative e tempi di decisione da Ca'del monopolio di superare assetti editoriali nati dalla tripartizione politica degli anni ottanta
è diventata maggioritaria la consapevolezza che stavolta non bastava dire giù le mani dalla RAI abbiamo in larga misura abbandonato quei riflessi di conservazione che pensarono ad esempio nell'esperienza del novantatré è questo il punto di vista la scelta di campo
Da quale muoviamo le nostre critiche disposti al confronto allo scontro se necessario ma non è accettabile che qualcuno in azienda si riservi pregiudizialmente il titolo di innovatore
Il titolo ha guadagnato sul campo anche mostrando di saper tenere in considerazione le critiche che nel segno dell'innovazione tanti dipendenti Mogol
E allora cominciamo
L'innovazione e l'organizzazione cioè la divisionalizzazione
Come abbiamo detto la divisionalizzazione assolto di sicura un importante compito verso l'esterno è stata l'indispensabile risposta alle sollecitazioni pressante che venivano dall'Europa
Ma il giudizio cambia radicalmente se guardiamo a ciò che prometteva di rappresentare sul versante dell'organizzazione interna della RAI
Era stata presentata come lo strumento per accelerare la velocità decisionale per uscire finalmente dal endemico male RAI delle troppe firme dei troppi passaggi burocratici fonte di vecchie di interdizioni
Non ci siamo però ancora corti che qualcosa sia cambiato so che tocchiamo un tasto dolente nell'intervista il direttore generale è solito ripetere che sulla sua scrivania non c'è più nemmeno una pratica chiediamo ai suoi più stretti collaboratori dismettere di nascondere gliele
è un gioco che non serve visto che a Roma in giro per l'Italia non abbiamo trovato una redazione un collega che ci dicesse di aver notato qualche novità positiva a riguardo
C'era stato detto che la divisionalizzazione avrebbe migliorato anche i rapporti fra Roma e le sedi regionali
Correggendo il tradizionale centralismo aziendale ma anche sotto questo aspetto non vediamo miglioramenti ed attendiamo alla prova dei fatti il meccanismo del prezzo di trasferimento presentato dall'azienda come misuratore di efficienza
Un esempio recente un caso fra i tanti un TG nazionale che ha bisogno di farsi di versare l'immagine dalla terra di una sede regionale
Alla domanda si risponde mandateci la richiesta via fax sapete c'è la divisionalizzazione
Noi abbiamo denunciato per tempo il rischio che una mentalità burocratica irrigidiscono agli schemi in nome di un'astratta chiarezza elimini quella positiva flessibilità quello scambio fra i diversi comparti di curiali già oggi vantaggioso per l'azienda
Se ne può discutere senza per questo dover esser considerati sabotatori del nuovo
Non conosciamo redazioni che vogliono mettere la sabbia negli ingranaggi nessuno ha interesse a lavorare male
C'era stato detto che il novantanove sarebbe stato hanno di prova per mettere in tiro i nuovi meccanismi chiediamo che se ne possa fare un bilancio ad occhi aperti e che si nessuno si offenda se pensiamo di poter aiutare l'azienda ad individuare i punti irrisolti di crisi
Quanto all'organizzazione delle redazioni alle iniziative di presunta modelli di presunta modernizzazione è da sottolineare che è finito nel dimenticatoio come richiesto dal sindacato
Il progetto aziendale di far passare al setaccio ogni testata dai consulenti della Bain Cuneo
Si è dimostrato dopo un confronto anche a sprofondo tu insieme ad alcuni comitati di redazione era sbagliata la prevista di misurare la produzione giornalistica senza nemmeno aver chiara la distinzione
Fra un minuto testo riprodotto dalle agenzie e un minuto di produzione originale non è questa l'innovazione della quale c'è bisogno
Seconda grande questione l'innovazione e le tecnologie riteniamo che questo sia un tema decisivo e al tempo stesso un eccellente test per capire se l'innovazione la si voglia davvero e per farne cosa
Oggi ha dato il nostro giudizio sullo sbarco RAI nel digitale
L'avvio di Rai News ventiquattro ha rappresentato un successo di immagine a quali colleghi il sindacato hanno concorso con determinazione convinti che il servizio pubblico legittimi se stesso anche dimostrando di saper arrivare primo nella gara delle nuove tecnologie delle nuove offerte
Ma il segno complessivo resta quello di un'azienda che preferisce rinviare o addirittura ostacolare l'adozione delle nuove tecnologie e perché non sempre una denuncia generica ci facciamo capire me
Voi avete presente la recente campagna pubblicità progresso computer inglese chi si aggiorna cresce
Si chiude con un ammonimento non esser tu lo scemo del villaggio globale ecco il punto non vorremmo esterno non giornalisti RAI gli scemi del villaggio globale
Perché il piano di fondi cablaggio informatizzazione delle testate nazionali delle sedi regionali è stato segnato da pesanti slittamenti dovuti a quanto ci risulta attagli i finanziamenti al progetto
La gran parte delle redazioni RAI non potrà disporre prima della fine dell'anno due mila di strumenti più evoluti di quell'autentico reperto archeologico che arco
Impossibile dunque ipotizzare a breve un uso Piero delle tecnologie per ricerche documentazioni un reale collegamento il dialogo fra le diverse redazioni fra Roma e le regioni
L'arretratezza tecnologica Pisa particolarmente sulla redazione di Televideo lasciata con le dotazioni di cui disponeva al momento della nascita quindici anni fa e che oggi rischia di essere scavalcata nella sua funzione
Dai nuovi mezzi per una trascuratezza aziendale che non tiene conto a sufficienza del patrimonio rappresentato da milioni di contatti quotidiani
Pesa sulla radio che arriva gravata da questo ritardo ad una trasformazione importante come la nuova configurazione del canale uno
Per tutte le redazioni sono pochissimi gli accessi ad internet mentre anche i piccoli comuni sono ormai passati dal fax all'in mente l'invio dei comunicati stampa
Per l'azienda è più comodo continuare a credere che i giornalisti siano quei signori con la stilografica che davanti al computer hanno una smorfia
E parlano di che qualificazione professionale professionale
Ma non è così non è più così da molto tempo il disgusto e quello dei colleghi tedeschi di Bolzano
Che due settimane fa minacciavano di buttare Argo dalle finestre come forma di protesta perché il sistema era andato in tilt e dentro c'era metà giornale a pochi minuti dalla messa in onda
Ci sono colleghe colleghi che si portano il computer da casa
Ci sono colleghe e colleghi che si portano il computer da casa per lavorarci qualcuno è anche delegato a questo congresso
Hanno diritto a una risposta e non merita di esser considerata molto moderna
Molto innovativa la loro la nostra richiesta di dotazioni adeguate
O saremo costretti a suggerire alle nostre relazioni di fingere di essere scuole
Per poter aderire alla campagna di Repubblica e avere almeno il computer dismesso dalle aziende editoriali dobbiamo scrivere a Bassanini non abbiamo pensato onestamente a invitarlo a questo
Congresso
Però guardate dico la dirigenza aziendale è questa l'aria che tira già qualche CDR ha proposto in una recente Assemblea come forme originali pur di protesta di regalare moderna alla nostra azienda
Insisto su questo elemento perché si tratta di capire chi in azienda si stia mettendo di traverso rispetto all'innovazione tecnologica sentiamo filtrare dagli incontri che il vertice aziendale a con i gruppi dirigenti delle redazioni
Un'esortazione
Non abbiate paura dell'innovazione
Non c'è paura l'unica vera paura e quella di scoprire di essere di ritrovarsi ad essere gli ultimi della fila
E per sconfiggerla per sconfiggerla questa paura servono tempi certi ravvicinati per il piano di ammodernamento tecnologico serve un progetto serio per l'archiviazione delle immagini per esempio
Apprezziamo il gran lavoro fatto nel settore delle Teche RAI siamo contenti che abbia riconoscimenti a livello internazionale ma dobbiamo ricordare che nelle redazioni ammonticchiati in maniera indecorosa stanno migliaia e migliaia di cassette
La memoria di un paese si potrebbe dire senza troppa enfasi
Riesce l'azienda porre fine a questo autentico spreco è possibile recuperare un patrimonio di immagini che vale miliardi e lo sa fare un'azienda che dice di voler stare sul mercato e che verosimilmente da questo recupero potrebbe avere anche benefici di ordine economico
Ciclicamente ci vengono illustrati i progetti di appalto esterno che ci sembrano macchinosi e inutili intanto la messa in onda quotidiana continua ad esser possibile grazie che Musi archivi personali sulla scrivania o negli scaffali ciascuno
E serve sempre per mandar via la paura porre fine a tutte le azioni di interdizione di rallentamento che per esempio abbiamo dovuto contrastare nella vicenda delle valigette digitali criteri cineoperatori
Il sindacato dei giornalisti ha ragionato sullo sviluppo di una figura giornalistica proprio a partire dall'innovazione tecnologica
La risposta RAI è stata finora la conservazione dell'esistente
Nel senso più letterale la conservazione delle valigette chiusa a chiave dentro gli armadietti con l'accompagnamento di indecifrabili lettere in gergo burocratico che stavano a dire nella sostanza nulla cambi
Allora torna a chiedere chi è che vuole l'innovazione e chi è che si sta mettendo di traverso
Gradiremmo risposte concrete nel merito delle questioni che ogni giorno le nostre redazioni denunciano e non generiche apologie del lavoro che cambia le soglie del terzo millennio che vanno bene per le tavole rotonde qui proviamo a dedicare c'è da capire però quale uso vogliamo fare delle tecnologie noi le intendiamo comune occasioni in più per dare qualità al prodotto del lavoro se invece un abbattimento dei costi accorpamento di alcune figure professionali cancellazione di altre senza nessuna preoccupazione per i contenuti cioè per quella qualità alla quale tutti di che tutti diciamo di voler onorare
Per la ricchezza e diversificazione dell'offerta che credo debba essere una preoccupazione anche aziendale non solo nostra allora si si rischia lo scontro pesante
Così come si finisce fuori strada se si pensa di usare le tecnologie come pretesto per aggirare il contratto cioè il sistema di regole che regge i rapporti di lavoro nelle redazioni
Sottolineo questo punto a partire dall'esperienza specifica di RAI news ventiquattro tutti diciamo che è un banco di prova però dobbiamo intenderci su cosa si voglia provare
L'innovazione tecnologica lo sottolineo non c'è affatto problema alle nuove mansioni previste dalle nuove macchine abbiamo dato il via senza resistenze dopo una regolare trattativa
C'era chiaro che lo ius si fa così in tutto il mondo
Che la sogni non avrebbe smesso di produrre quelle macchine se diffidato dall'Usigrai e che davanti a quei terminali il posto di lavoro è uno solo
Occupa un giornalista occupa qualcun altro che comunque dopo diciotto mesi di tempo del praticantato diventerà giornalista perché nella sua attività i contenuti giornalistici sono di gran lunga prevalente
Dovrebbe fare le riflettere meglio su questo passaggio che continuo a immaginare come controparte una categoria giornalistica che non c'è più
Così come dovrebbe pensare alla richiesta di nuove apparecchiature che viene dalla redazione del giornale radio
Quando hanno avuto la possibilità di partecipare a dimostrazioni sul funzionamento dei nuovi mezzi colleghe colleghi del GR sono usciti chiedendosi quanto ancora si debba rimanere nella penosa situazione attuale
Il nodo fondamentale sta nel decidere cosa vogliamo fare di queste nuove macchine
Ha senso pensare che il ciclo produttivo specifico dello ius debba diventare il modello generale di organizzazioni di tutte le redazioni RAI
Questo lasciava intendere il mandato affidato dall'azienda al direttore della testata e su questo da subito è cominciato il conflitto ma non perché ci si opponga al nuovo e che ci interessa evitare l'ulteriore impoverimento impoverimento dei nostri giornali
La stessa azienda quanto ci risulta riconosce come esigenza fondamentale la diversificazione dei nostri prodotti informativi fin qui troppo sì
è un tema importantissimo su cui ragionare magari anche mettendo in discussione alcune nostre pigrizie
Ma va in direzione radicalmente contraria la pretesa sempre più scoperta di immaginare il giornalista di Rai News ventiquattro che sta incollato al terminale che lavora con lanci di agenzia filmati di circuiti internazionali che sembra le immagini come giornalista tipo buono per tutte le redazioni RAI
Così voi state lavorando a giornali sempre più uguali omologati
Parlo di qualità del nostro lavoro tema che legittimamente sta a cuore a noi giornalisti ma parlo soprattutto di qualità del prodotto offerto dalla RAI e questo è tema che deve stare a cuore anche a chi dirige l'azienda
Peraltro abbiamo l'impressione che si abbiano superficiale conoscenza degli apporti specifici che stanno dietro un servizio dal fatto nei TG come alla radio pensare di tagliare le figure professionali preposta al montaggio rivela una preoccupante approssimazione
C'è un altro aspetto per il quale il discorso sulle tecnologie merita un chiarimento perché ci pare che le si voglio usare come pretesto per dire che il contratto di lavoro non vale più
Anche qui un'occhiata all'esperienza recente di RAI news ventiquattro dove sono state usate grande risorsa di fantasia per tentare piccoli trucchi espedienti come il nome inglese dato alle qualifiche contrattualmente previste per poter giocare sugli equivoci della traduzione
E così è in corso da mesi la controversia anche un po'ridicola sembravamo Totò e Peppino al tavolo degli sforzi traduzione su come debbano essere intesi termini capo pesche il vice capo del rischio
Le tecnologie in sé non c'entrano nulla e non c'entra nemmeno la riflessione sull'evoluzione delle figure professionali che siamo apertissimi ad affrontare e alla quale riteniamo di aver ci ha dato quattro qualche contributo
Qui non c'entra la modernità c'è semplicemente il tentativo di forzare il contratto in maniera non accettabile per noi e per di più con essi dannosi per la stessa funzionalità aziendale
E arriviamo allora prendere per le corna il tono del contratto
Perché anche sul contratto c'è l'impostazione di fondo quasi antitetica continuiamo a sentire che l'azienda lo considera come una corazza da smantellare una bardatura corporativa a causa della quale una categoria di privilegiati passa indenne attraverso le ristrutturazioni aziendali
La RAI ha messo piede appena adesso in Cile che come osservatrice al tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale ma dimostra subito una grande sintonia di fondo con l'impostazione degli editori
Dell'importanza di questa trattativa diranno oggi e domani i dirigenti della Federazione della stampa
Diranno del tentativo di cancellare un intero sistema di regole di ridimensionare le relazioni di spostare all'esterno la gran parte della produzione giornalistica attraverso un uso dissennato dei service
Del totale disinteresse per le questioni che la qualità e per le preoccupazioni di tipo etico
A noi interessa mostrare qui che il contratto proprio al contrario delle rappresentazioni aziendali è uno strumento di trasparenza di razionalizzazione nei rapporti persino di risparmio che la RAI fin qui non è stata capace di usare
L'azienda sta parlando con le redazioni il sindacato che in questi anni hanno denunciato le perversioni della cosiddetta piramide rovesciata
Abbiamo sottoscritto già da qualche anno un accordo sul reimpiego dei vicedirettori rimasti senza incarico che ha valore di accordo contrattuale l'azienda ancora di recente ha preferito far finta di nulla far ricorso a nuove nomine
Siete sicuri che fossero funzionalmente motivate che ce ne fosse davvero bisogno
Non avete per caso lavorato in quella situazione ha dato atto aumentare come dite voi le bardature corporative
E ancora il contratto non impone progressioni di carriera particolarmente rapide eppure ancora di recente ci sono state promozioni tenute no
Esempio l'applicazione dell'articolo undici vale a dire la possibilità di premiare il merito personale senza gonfiare artificiosamente le lagne per l'Usigrai è una necessità che rimane in piedi
A giudicare anche da decisioni recenti sembra che l'avvertiamo solo noi visto che si preferisce far ricorso alla Carrà vecchia promozione che spesso i tassi di Pegli superiore
Quando chiediamo il rispetto del contratto intendiamo anche l'ovvia richiesta che ciascuno svolga il ruolo per il quale è pagato
Non ho pietà che siamo però costretti ancora a richiamare visto che ci sono redazioni nelle quali ha redattori ordinari o addirittura praticanti viene spesso richiesto di coprire ruoli di responsabilità superiore
Troppo spesso ci capita di portare in paritetica richieste di riconoscimento della qualifica in conseguenza dell'attività svolta
Potremmo tacere incassare le nomine preferiamo invece continuare a segnalare queste storture e chiede all'azienda di intervenire verificando cosa non vada nell'organizzazione del lavoro
Peraltro a proposito di organizzazione del lavoro segnaliamo che esistono molti colleghi per strano che possa sembrare che non hanno ancora la qualifica di direttore vicedirettore caporedattore o sono addirittura redattori ordinari
Lo dico perché quando compaiono in bacheca lettere di ringraziamento del vertice aziendali i successi di questa quella testata e sono in direzione atea
Direttore vicedirettori capo redattori l'effetto che producono sul resto della redazione non è per nulla positivo gli altri si chiedono se il loro apporto al giornale sia stato insignificante basterebbe
Basterebbe aggiungere due parole due paroline maestranze tutte e prendere esempio da Ligabue una vita da mediano lucidano in molti lo faccio anch'io e può essere utile anche per migliorare i rapporti tra vertice aziendale e redazioni
Contratto significa anche diritti per i collaboratori che costituiscono parte fondamentale delle relazioni
Un sindacato serio non si chiude a difesa dei garantiti e tanto maggiore a destra la nostra determinazione quanto più contraddittorio è il comportamento dell'azienda
Che pratica il massimo di flessibilità sul D uno quattro e invece sente il fascino delle vecchie garanzie il tempo indeterminato quando si tratta di mettere sotto contratto nomi importanti
Ci sentiamo ripetere che questa non è più l'epoca del posto fisso
Sarà protiro ma non è accettabile che la modernità la si pratica con chi prende sessanta milioni lordi all'anno
E non invece con chi ne intasca cinquecento o settecento all'anno se il mercato ha da essere che almeno valga allo stesso modo per tutti
è stata la polemica ad esempio che ci ha visti contrapposti all'azienda al momento del rientro in RAI di Michele Santoro dei tre colleghi nulla da dire sulle professionalità ma la scelta del tempo indeterminato ci sembrava e ci sempre motivata
E la domanda che abbiamo posto alla RAI e stiamo ancora attendendo una risposta in occasione del recente ingresso del collega Pietro Calabrese
Sullo stesso tema
Ricordo ancora l'imbarazzo provato nel partecipare eravamo tenuti a farlo come sindacato non potevamo evitarlo ad una transazione che segnava l'uscita di un direttore di testata con un assegno miliardario
Perché l'azienda lo aveva preso dall'esterno appena due anni prima come direbbe Frizzi per tutta la vita
è stata una delle rare volte che mi sarei vergognato di quello che stavo facendo come sindacalista chiedo che episodi del genere non abbiano a ripetersi perché poi quarto d'ora dopo deve spiegare ai colleghi sotto contratto uno quattro ancora articolo due perché ci debba essere una pausa non impedì un atto Nancy nel loro contrario
Stiamo parlando di contratto
Stiamo parlando di contratto e allora ricordiamo che alla piattaforma contrattuale nazionale i giornalisti RAI hanno partecipato con il contributo di alcune linee guida
Battersi per un più ampio spazio da riservare alla contrattazione integrativa aziendale core così da fornire risposta applicativi specifiche in un panorama editoriale sempre più diversificato mettere al centro i temi della qualità del prodotto dunque lavorare per una figura professionale
Opposta quel tecnologo senza rapporto diretto col proprio lavoro a cui puntano gli editori
Vale anche per internet lo ricordiamo all'azienda anche su internet si fa e sempre più si farà giornalismo non pensiamo di inventare figure strane
Puntare a una forte equità generazionale evitando i rischi del precedente contratto nazionale quando l'introduzione dell'uno quattro fu vissuta come una immotivata penalizzazione dei nuovi assunti
Costruire regole più rigorose per i service che con crescente facilità diventano veicoli di pubblicità occulta i grimaldelli per forzare la rete delle relazioni tra editore irritazioni ne parleremo ancora
Consolidare infine ad allargare gli spazi della previdenza integrativa visti i limiti che l'aumento dei minimi pone l'accordo governo sindacato del mille novecento novantatré
Riteniamo che queste possano valere anche come rivendicazioni delle linee di fondo sulle quali far muovere la prossima contrattazione integrativa
In ogni caso meritano di essere prese stabili iniziative di formazione per i comitati di redazione sullo strumento contrattuale sulla scia di quanto già avevamo fatto nel seminario organizzato a Castrocaro in collaborazione con la Federazione nazionale della stampa
Ha parlato di contratto ma il discorso sul contratto ci porta dritti dritti a parlar di regole
è troppo diffuso anche al vertice dell'azienda un atteggiamento di insofferenza ogni volta che se ne parla quasi che se fossero come la categoria di servizio pubblico inutili residui del passato
Lacci che vincolano la RAI a tutto vantaggio dei concorrenti privati italiani e internazionali
Noi crediamo all'opposto che il rispetto delle regole sia una carta in più che il servizio pubblico deve giocare per rendersi credibile nei confronti dei cittadini soprattutto in un Paese che al concetto di pubblico associa parole come lottizzazione clientelismo discrezionalità
Anche sulle regole allora chiediamo alla RAI di fare innovazione vera innanzitutto nelle regole per le assunzioni
Sulle quali pure un grande camino di trasparenza è stato fatto in questi anni grazie all'iniziativa di CDR del Sindacato nazionale
Abbiamo letto con piacere che si considera borbonica la pratica del cambio padre-figlio ricordiamo che per quanto riguarda l'informazione la possibilità della successione sul posto di lavoro giornalistico l'abbiamo fatta abolire danni e l'abbiamo chiesto noi
E vorremmo un gruppo dirigente aziendale che sapesse fornire un quadro esatto all'esterno quando parla di assunzioni giornalistiche che evitasse di dare alimento a descrizioni false della situazione Rai
In questa azienda sono entrati negli anni recenti in maniera chiara trasparente di civile cento praticanti diciture di selezione oggi ne manca uno Ilaria Alpi
I giovani della scuola di Perugia i giovani che la scuola di Perugia collaboratori che si erano guadagnati in anni di lavoro il diritto di essere assunti
E cogliamo così anche l'occasione per chiarire gli equivoci con i quali l'azienda affronta la questione del precariato il sindacato non firma moduli di assunzione a tempo determinato o indeterminato
Questa è e vogliamo che resti prerogativa dei direttori
Ma non è possibile che si chiede al sindacato di non vedere di girarsi dall'altra parte
Quando i collaboratori vengono usati in modo improprio nonostante tutti i nostri richiami c'è ancora chi ha messo in condizione di vincere una causa di lavoro dopo pochi mesi di contratto con la RAI
O quando qualche direttore scopre al sesto settimo contratto che un collaboratore non è valido
Non ci appartiene la logica delle sanatorie continue e nell'integrativo abbiamo fatto affermare il principio che in RAI si entra per selezione
Sarà questo insieme alle tecnologie il primo tema di incontro e trattativa fra il gruppo dirigente del sindacato che uscirà dal congresso dell'azienda anche per evitare periodi di vuoto normativo
Fissando meccanismi che permettano ai giovani usciti dalle scuole ai precari utilizzati per anni ai professionisti disoccupati di concorrere all'assunzione secondo regole certe e note
Ci auguriamo che l'impostazione aziendale non sia rimasta quella espressa maggio dal direttore generale Celli in vigilanza in nessun'azienda testualmente i criteri di assunzione si contrattano con il sindacato
Non so se questo sia vero
Ma di certo è vero che in nessuna azienda la trasparenza e la qualità dei criteri di accesso sono stati voluti dalle redazioni indetti dal sindacato molto prima e con molta più forza e convinzione di quanta ne avesse l'azienda come dovrebbero per ricordare sulla base del loro precedenti esperienze in in RAI
Tanto il presidente quanto il direttore generale il confronto prossimo può essere l'occasione per i innalzare ulteriormente il tasso di trasparenza e qualità delle norme di reclutamento
A condizione che non si cerchi di spacciare come pure recentemente qualche direttore ha tentato di fare per innovativa logica di mercato la discrezionalità agognata da sempre in cui si cerca di dare una vernice di modernità
Alla segnalazione del potente di turno
Prego le per l'assunzione detto secondo elemento regole per i percorsi di carriera per le quali invece moltissima strada resta da fare
è dura a morire l'idea che la promozione o il trasferimento dipendano dall'arbitrio del direttore magari consigliato diciamo così da qualche esterno
Che l'autocandidatura sì all'originalità di qualche spirito bizzarro che il curriculum sia documento buono per i cassetti
Non dimentichiamo che proprio l'attuale direttore generale aveva mostrato nella sua precedente esperienza in RAI di voler fare dei curricula un elemento di trasparenza e valorizzazione delle risorse professionali
La mancanza di queste regole ha pesato anche sulle nomine decise per le testate dal vertice aziendale in carica
Positiva è stata la scelta a nostro avviso di far ricorso alle professionalità interne ma abbiamo sentito ancora forte il peso di logiche non editoriali delle caselle delle zebrature la logica insomma del teniamo famiglia
La mancanza di regole pesa su molti nelle redazioni ma pesa in particolare sulle colleghe arrivate in questi anni in modo sempre più cospicuo nella professione ma ancora escluse tranne rare eccezioni dall'accesso alle posizioni di maggiore responsabilità
Le giornaliste della RAI hanno il merito di questo davvero le ringrazio di aver posto la questione all'azienda non in termini di quote come pure sarebbe stato legittimo ma nei termini più generali
Chiedono le colleghe che la RAI dica tutti uomini e donne quali sono i suoi criteri per assicurare che prevalga il merito e siano sconfitte logiche di fazione e di clientela
E a proposito di regole per le nomine tocca proprio parlare di una vicenda recente che ha la forza delle storie esemplari la nomina di Pietro Calabrese che ci ho qui per la seconda volta che saluto e ringrazio la sua partecipazioni al nostro congresso alla direzione della divisione due
Ricorderete le nostre critiche che l'azienda ha deciso di non tenere in considerazione come legittimo del resto
Dal momento che le decisioni spettano all'azienda
Queste decisioni furono accompagnate anche da commenti sdegnati degli anche all'ipotesi che avevamo ritenuto di avanzare che giustificavano le nostre critiche
Poi però come dicono da queste parti avaro andasse in pista siccome c'è una giustizia è comparsa un'intervista l'intervista prima comunicazione
è calabrese stesso a parlare
Virgolette Celli di fronte a una nomina così importante nevralgica certamente si è informato e The primi consultati ci sarà stato certamente il Presidente del Consiglio
E aggiunge sempre calabrese affini ho telefonato io per Forza Italia mi hanno telefonato prima Gianni Letta e poi Silvio Berlusconi
Fine della vita della citazione
Un applauso per Berlusconi grazie
Io chiarisco che a Pietro Calabrese va tutta la mia personale simpatia
Finalmente uno che non fa la verginella furibonda i rapporti e via dichiara senza complessi peraltro nel prosieguo dell'intervista dice all'intervistatore ma che pensare che potrei esser direttore del Messaggero
Potreste sta al direttore del Messaggero se non avessi avuto questi rapporti in questione non è calabrese di cui nessuno discute le doti professionali in punto sta nella credibilità aziendale
Leggo da un'altra intervista stavolta al direttore generale Celli da Repubblica sei giugno di quest'anno domanda contano ancora le segreterie di partito in Rai risposta
Meno di quanto la gente pensi meno di quanti dipendenti
Beh mi capirete perché ci evitavamo non poco al danno di procedure assai deprecabili davvero assai di pre cammini si aggiunge la beffa di esser raffigurati non voi come gli orfani dei padri in atti politici come del resto era capitato qualche mese prima
Aperte le virgolette
Il futuro della RAI è nelle mani di quelli che nella RAI vivono e lavorano
Altre attribuzioni salvifiche oltre ad essere improprie sono sempre meno comprensibili e renderanno solo più difficoltoso il percorso di cambiamento che si rende necessario
Capiamo come sia difficile modificare mentalità radicate ma il ricorso a tutte le sterne anche solo per difendere situazioni di normale vita aziendale mette in risalto un solo fa
Che non si creda al proprio valore o peggio che si vuol mettere sul piatto valori spuri aziendalmente controproducenti o diseducativo
Chiuse le virgolette ma l'avete riconosciuta e la lettera che il presidente Zaccaria e il direttore generale Celli inviare un anno fa tutti i dipendenti
E il documento RAI più famoso più capillarmente conosciuto negli ultimi anni non ricordo di aver mai ricevuto tante telefonate tutte insieme
Con unanime rabbia
Allora proviamo ad accostare quella frase che significava infondono fatta telefonare da fuori il racconto di Pietro Calabrese immagino l'obiezione calabrese di alto livello di alta qualità benissimo
Facile però anche la replica perché se la nomina del capo della Divisione due si decide con consensi così prestigiosi
è legittimo comunque pensare che il metodo vada bene e che possa essere replicato anche per l'ultima nomina dell'ultimo capo servizio dell'ultima redazione naturalmente facendo le debite proporzioni le telefonate non coinvolgeranno leader nazionali ma un sindaco un presidente di giunta un segretario di federazione provinciale volete che non troviamo qualcuno che telefoni
Su questo il vertice aziendale non ha detto nulla neanche ad intervista uscita un silenzio che trovo imbarazzante silenzio che trovo grave stiamo aspettando che interrompiamo questo silenzio
A dire il vero però nulla ha detto la politica che pure continua dichiara di voler fare un passo indietro sulla RAI la ringraziamo di questo e non l'hanno detto cari colleghi nemmeno che i giornali cari colleghi dalla carta stampata
Quei giornali che ne siamo certi avrebbero scritto parecchi commenti sì ad avere la stessa franchezza di Calabrese fosse stato un direttore RAI i titoli sono facilmente immaginabili
Quei lotti Zaki di Saxa l'impossibile di forma di viale Mazzini
Perché pagargli il cannone
Su questo ci sentiamo di chiedere una perfetta simmetria
Se il placet politico su una nomina è un problema è un problema sempre sia che il soggetto provenga dalle file Rai sia che venga dall'esterno
E aggiungiamo anche a scanso di equivoci
Che i pericoli interferenze partitiche vanno contrastati ma vanno egualmente contrastati
Anche i rischi che siano i salotti le nuove sedi decisionali la politica almeno ha legittimazione popolare e responsabilità ben individuabili lo stesso non si può dire per altri soggetti se volessimo giocare con le parole potremmo dire
No alla lottizzazione ma hanno anche alla salotti Zazie vuole
Il discorso sulle regole voglio chiuderlo con una definizione che non hanno nulla a che vedere con il contratto e le carte della categoria dei giornalisti
Proprio per sottolineare il valore assolutamente generale e moderno di questo tema la nostra preoccupazione che sulle questioni di metodo
La definizione e la definizione di potere irresponsabile o i campi ability
è aperte le virgolette idoneità a rispondere delle proprie azioni capacità di operare in modo trasparente e motivato predisposizione a controllo da parte di coloro sui quali ricadono gli effetti del proprio agire chiuse le virgolette
Questo vogliamo che sia il modo del vertice RAI di esercitare il potere nessun rischio di consociazione ma capacità di saper discutere spiegare ascoltare in una nettissima distinzione dei ruoli fra chi governa e chi rappresenta alcuni settori dell'azienda
La fase non è di Serventi Longhi né di qualche leader della storia del movimento operaio e di Giuliano Amato attuale ministro del Tesoro non sospettabile crediamo di atteggiamenti passatisti
Forse non è solo all'esempio di Murdoch che ci si deve ispirare per sentirsi manager moderni tanto più quando si è a capo di un'azienda pubblica cioè di tutti
Abbiamo parlato di organizzazione tecnologie di regole parliamo adesso delle questioni di prodotto perché in un'azienda che si caratterizza per quello che mette in onda l'innovazione decisive nel prodotto
Organizzazione tecnologie regole sono precondizioni che devono trovare traduzione nei programmi è questo oggi il fianco della RAI più esposto alle critiche e a fronteggiarlo e non basta ricordare che i bilanci sono in ordine o che la divisionalizzazione ci mette in regola con l'Europa non è solo dagli analisti finanziari che passa una nuova legittimazione del servizio pubblico
Nelle critiche peraltro sappiamo far distinzioni avendo scelto da tempo di rigettare con decisione tutti i richiami che vengono alla RAI da chi in nome della qualità
Vuole relegare l'ad un ruolo marginale
Non ci interessano modelli di servizio pubblico che non siano sostenuti da robusti indici di ascolto
Non ci interessa la voce ha detto offerte elitarie che tradirebbe il senso stesso di un servizio per tutti opportunamente il disegno di legge mille centotrentotto ricorda che il servizio pubblico si caratterizza per un'offerta globale di interesse generale
E non pensiamo che il servizio pubblico debba affrontare solo alcuni geni a questi critici interessare rispondiamo con l'esempio della BBC che pur vivendo di solo canone non offre soltanto i generi classicamente considerati di servizio
Ma nella RAI di oggi vediamo scarso coraggio scarsa inventiva
Eppure il momento sarebbe estremamente favorevole per azioni innovative proprio perché sta vincendo da mesi la battaglia degli ascolti la Rai potrebbero investire qualche punto percentuale di Auditel in scelte di maggiore qualità
Non siamo certamente dispiaciuti Chen alcune prime serate la RAI supera il cinquanta per cento ma quando ciò avviene mettendo insieme film telefilm varietà senza preoccuparsi di diversificare ulteriormente l'offerta lo share non basta a respingere le accuse di omologazione
Non mancano peraltro le prove che indurrebbero ad osare di più non di rado scelte solo apparentemente azzardate hanno saputo mettere insieme giudizi positivi Ascom
Innovazione di prodotto significa anche innovare nel modo in cui viene cercato e selezionato il personale che quel prodotto dovrà realizzare
La RAI si è mossa in tutti gli anni
In tutti gli ultimi anni per favorire ogni possibile uscita capace o meno che fosse l'incentivato l'importante era poter alleggerire gli organici e intanto si continuava a cercar fuori secondo un vizio antico talvolta chiamando autori di prestigio
Più spesso regalando spazi a figure di non eccelso rilievo provenienti da vari salotti politico editoriali
Quella fase va chiusa
E se non è annuncio puramente propagandistico quello della costituzione della società
Serra creativa lo si deve dimostrare con un'azione di ricerca selezione formazione che riguardi l'intera azienda redazioni giornalistiche comprese date il segno che all'interno della RAI che si apre la Serra creativa
Anche ai direttori di testata va affidato il compito di individuare far crescere professionalità in prospettiva utilizzabili in programmi di informazione diversi dagli spazi di TG e GR
Le iniziative di formazione sono ancora lontane dall'entrare nel circuito ordinario della vita aziendale
Troppo forte rimane l'indifferenza se non la resistenza dei vertici delle testate rispetta i pochi momenti di aggiornamento professionale
Si percepisce una sostanziale separatezza dei diversi soggetti aziendali coinvolti che impedisce di programmare azioni capillari e non sporadiche
La formazione dei neo assunti a un dovere al quale la Rai assolve il suo in rari casi la ricostituzione di una figura professionale essenziale al giornalismo radiotelevisivo come quella di radio e telecronisti è stata avviata su nostra sollecitazione dopo anni di blocco
Resta ancora da chiarire il rapporto con la scuola di Perugia che da tempo il sindacato chiede sia utilizzata anche ai fini dell'aggiornamento di coloro che già lavorano nelle redazioni
Insomma non c'è grande azienda che non si preoccupi di fare formazione selezione a questo compito vanno vincolati anche gli eventuali collaboratori esterni ai quali si decidesse di fare sporadicamente ricorso stroncando la mala pianta delle ditte in cui il nome di prestigio porta con sé venti persone e fornisce programmi chiavi in mano
Ma i discorsi sulla qualità riguardano anche direttamente la nostra informazione vale per essa lo stesso ragionamento fatto per la generalità dell'offerta RAI si può innovare più agevolmente nel momento in cui i giornali del servizio pubblico continuano ad essere premiati da ottimi indici di ascolto
è questa la fase nella quale provare ad uscire definitivamente dal guado successivo alla fine dalla tripartizione politica i tre TG che negli anni Ottanta avevano nell'attribuzione politica la loro motivazione fondamentali
Devono oggi completare una ridefinizione che sia basata su differenti mandati littoriali fasce di pubblico tematiche linguaggi da tempo i giornalisti del servizio pubblico chiedono che si sia tutti più esigenti nei confronti dell'informazione RAI arricchendo i criteri di giudizio fin qui esclusivamente seguiti e cioè i dati Auditel naturalmente importanti anche per noi come ha detto e i dati dell'Osservatorio di Pavia
Meritevoli della massima attenzione per il punto fondamentale del pluralismo politico
Entrambi importanti ma non esaurienti
Anche altre sono le richieste da porre all'informazione RAI e le poniamo
Innanzitutto esserci non vogliamo dimenticare che uno dei momenti più neri nella vita RAI di questi anni
Foulard la sera dello speciale cinque sul caso Di Bella mentre il servizio pubblico balbetta
Quando all'informazione a mancare le critiche salgono di tono
è un richiamo che rivolgiamo al vertice aziendale perché non solo RAI uno abbia una presenza organizzata e stabile dell'informazione
Ci pare che pesino ancora troppo rigidità gelosi di palinsesto concezioni proprietari delle reti che impediscono di aprire finestre sull'attualità con quell'elasticità che farebbe assai bene all'immagine del servizio pur esserci anche sui temi più controversi
Riteniamo preferibile rischiare una polemica in più anziché subire la critica di aver parlato d'altro il servizio pubblico ha il dovere di esserci con responsabilità
Anche sulle vicende che possono turbare l'opinione pubblica per questo abbiamo difeso ad esempio la scelta del chi l'ha visto dedicato a intervistare il giovane Carretta una puntata di Porta a Porta con Scattone e Ferraro
Essere sul luogo dei fatti a congresso di Boario aveva avuto grande fortuna il concetto lo ricordate di giornalismo di strada
L'obiettivo di modificare in questo senso l'organizzazione delle redazioni spostando risorse professionali da compiti di descritta al lavoro a diretto contatto con gli eventi è stato uno dei cardini del contratto integrativo
Ma la RAI continua a muoversi in direzione opposta
E in questo nodo di fondo anche la ragione di tante tensioni che continuano ad investire la figura dell'inviato
Continuiamo a percepire un clima aziendale per il quale il taglio delle trasferte è un valore economico ed è un valore quasi etico come se si trattasse di impedire gozzo virile a spese dello Stato
Ci sembra una stortura che fa a pugni con tanti nobili discorsi sulla qualità perché o ci accontentiamo delle agenzie immagini e testi uguali per tutti oppure riteniamo che all'informazione del servizio pubblico compete il compito di darci notizie di prima mano
Ce l'hanno ricordato quesiti ma le fa nella sede dell'Usigrai gli inviati di guerra
Li avevamo chiamati a un incontro con gli studiosi che su proposta del sindacato e per incarico della direzione studi e ricerche della RAI
Stanno analizzando la nostra informazione dei mesi scorsi voglio cogliere l'occasione per ringraziarmi questi colleghi Antonia affettati Marcello Ugolini Ennio Remondino
Tutte le colleghe e i colleghi che hanno lavorato nell'ex Jugoslavia dimostrando quale possa essere il potenziale informativo della RAI
Quando parliamo
Vorrei chiarire che quando parliamo di ruolo dell'inviati non stiamo facendo neanche qui una difesa d'ufficio di tutto l'esistente
Perché se gli inviati in corrispondenti vengono utilizzati per Letcher da fuori le agenzie che arrivano sul desk di Roma la loro figura non ha senso
Ma stai direttori di testata individuare il valore aggiunto che da inviati e corrispondenti può venire se la parola d'ordine è quella di diversificare l'offerta questa è una delle vie migliori per farlo
Un programma loda dissi mo'come Morte di una nazione non sarebbe mai nato se gli inglesi avessero scelto di seguire gli eventi con le immagini di cicuta internazionali
L'inchiesta del TG uno Subranni che la P due in questi giorni avete letto è tornato d'attualità non sarebbe mai stata prodotta stroncata sul nascere da una domanda ma c'è proprio bisogno che pare ai due telefonate mettiamo un po'di materiale d'archivio e Pai
No insomma spesso le due telefonate dalla redazione non bastano e al riguardo visto che ne stiamo parlando vorremmo anche capire il rapporto che c'è all'editore i direttori di testata nelle decisioni sulle trasferte all'estero
Non ci pare sempre chiara la distinzione tra le valutazioni fondamentali sulla sicurezza di certe trasferta
Le valutazioni di ordine economico assolutamente legittime e le scelte di tipo giornalistico che devono rimanere Chiara prerogativa dei direttori di testata ai direttori chiediamo di fare il loro mestiere scelgano e rispondano delle loro scelte
E legata a questo c'è anche un'altra richiesta essere specialisti detto così sembra un po'grosso pomposo più sobriamente conoscere ciò di cui si parla
Tocca sottolinearlo perché sentiamo circolare l'idea nociva a nostro avviso che la specializzazione vada combattuta come se fosse lo scudo dietro il quale si rifugiano i fannulloni
Il giornalista ideale sarebbe quello che oggi si occupa di esteri domani di economia dopodomani di costume e poi di politica interna
Insomma un professionista del nulla di riconosciuta incompetenza capace solo di fare il taglia e cuci con le agenzie
Questa non è flessibilità e dilettantismo allo stato puro ci chiediamo quale consistenza culturale e professionale possa avere una tale figura
Quale capacità di fare anche soltanto un'intervista che cosa diversa dal porgere il microfono se si occupa da passante del tema sul quale deve interrogare il suo interlocutore se questo è l'obiettivo inutile perder tempo a parlare di qualità e di formazione
Questa tendenza aziendale va contrastata anche perché non vorremmo che fosse la manifestazione di una più generale aspirazione degli editori italiani
Lecco dalla circolare dalla Federazione della stampa dopo l'apertura della trattativa ai primi del mese scorso
Gli editori hanno sostenuto che siamo ormai in presenza nell'ambito della professione di specialità e responsabilità molto diversa che devono essere riconosciute in una diversa articolazione contrattuale
Ancora una volta dice sempre la nota della Federazione hanno confermato la loro filosofia di distinguere tra giornalisti corrotti dirigenti giornalisti impiegati o giornalisti professionale
In sintesi hanno riproposto la scelta o professionisti quindi senza contratto o impiegati questa tendenza ricco per lui va assolutamente contrastato
E ancora per i criteri essere fonte non si tratta di anziano scoop
Il fatto che l'informazione del servizio pubblico per le sue dimensioni e per il suo radicamento sul territorio deve essere giudicata anche per la sua capacità di portare alla luce in modo autonomo fatti e storie prima di doverli riprendere dalla carta sta abbiamo visto con piacere giorni fa uno studio che per la prima volta Nietzsche Walter Chigi in base alla quota di autoproduzione è un primo passo positivo a nostro avviso verso la definizione di un criterio che merita di esser consolida
Inoltre esser capaci di produrre e vendere
La produzione autonoma è un elemento che deve caratterizzare il servizio pubblico ma al tempo stesso rafforza la sua possibilità di stare sul mercato
Pensa reportage di c'era una volta ad alcuni dossier del TG due
Sono stati i colleghi a chiedere all'azienda che montaggio si è fatto in modo da poter consentire di inserire sugli effetti originali il parlato in altre lingue lo dico con orgoglio perché siamo stati noi a chiederlo lo dico con preoccupazione perché evidentemente un ritardo che la RAI ancora non ha colmato
Ma mi piace sottolineare che forse la contrapposizione tra servizio pubblico e mercato si può scoprire meno frontale del prezzo e poi chiediamo tema discorsi concreti sulla qualità di interrompere la rincorsa alla quantità
La moltiplicazione degli spazi degli appuntamenti va fermata
Da molte redazioni ci giunge il segnale che è stato superato il livello di guardia nel senso che i tempi di produzione di servizi sono ormai incompatibili con la richiesta diversificazione
Con la necessità degli aggiornamenti la quantità finisce per essere d'ostacolo alla qualità
Diversificazione abbiamo detto allora si può ragionare sul kart se il calendario di appuntamenti e micro appuntamenti è davvero tutto necessario
Si può ragionare su appuntamenti micro appuntamenti troppo spesso tutti uguali e impiegare forse quelle risorse per produzione che vadano in profondità
Evitare doppioni e sovrapposizioni anche queste qualità capita ancora adesso nonostante il lavoro fatto sui palinsesti che possa esserci il venerdì in seconda serata l'offerta in contemporanea di tre programmi di informazione sulle tre reti
E poi fare pluralismo in senso pieno
Dalla commissione di vigilanza era uscita due anni fa un importante documento di indirizzo che impegnava la RAI a praticare il pluralismo non solo nel senso dell'equilibrio fra le diverse forze politiche
Chiedeva pluralismo sociale culturale etnico religioso delle realtà locali di genere dieta associativo produttivo un'ottima grigliata verso la quale guardare anche i nostri giornali e sollecita gli ha cambiato
Dalla commissione di vigilanza com'era prevedibile i richiami e le polemiche sono però continuati aggiungere sull'unico punto che realmente interessata gli spazi dedicati ad ogni partito
Ma non per questo viene meno la necessità che giornali e giornalisti del servizio pubblico sappiano cogliere fenomeni ed esigenze della società
Ancora
Praticare l'autonomia professionale siamo abituati a parlarne in riferimento all'informazione politico economica ma lo stesso discorso non mi sembri strano vale ai bordi del campo di calcio quando si tratta di intervistare l'allenatore della nazionale
E fargli le domande che gli farebbe qualsiasi cittadino di buonsenso
Il rapporto che legava RAI alla Federcalcio lo diciamo in risposta a certi suggerimenti chiamiamoli così arrivati alla RAI dopo la vicenda Zoff Varriale possiamo sintetizzare con questo titolo
Non può diventare lo strumento per dimezzare il lavoro dei colleghi e la credibilità della stessa RAI per reggere un microfono senza poter far domande non serve un giornalista è sufficiente un'asta
Dare un'informazione trasparente
No scusare un'asta in questo senso intendevo ecco perché visto che stiamo parlando di calcio non vorrei che qualcuno pensasse all'offerta al rialzo noi pende un'ansa rimasta in senso metallico
Dare un'informazione trasparente
Stiamo parlando di convenzioni anche nei rapporti con i soggetti istituzionali non può esserci alcuna cessione di titolarità
L'esempio recente lo fornisce un nuovo capitolo dell'annosa vicenda ci in sede
Per i non addetti ai lavori diremo solo che quella strana davvero strana convenzione con le regioni italiane in cui la RAI per cinque anni concede gli spazi che per questo paga anziché essere pagata
Siamo dovuti intervenire per evitare che la trasmissione andasse in onda sotto la diretta ed esclusiva responsabilità delle Regioni
Con rischi di pubblicità istituzionale mascherata
I problemi con le convenzioni la RAI come sappiamo tutti qui in passato ne ha già avuti abbastanza chiediamo di evitare il bis
E infine parlando di qualità un punto che ci sta particolarmente a cuore ridimensionare non noti
Il rossa il gossip la notizia vai te questa definizione uno
Conosciuta ieri sera da qualche collega il sondaggio sfizioso ma inconsistente la pseudo notizia lanciata da qualche esperto di comunicazione abile soprattutto ha dato pubblicizzano sì
L'ennesima pagella stilata da un gruppo di psicologi italiani in cerca di notorietà
Tutte voci che stanno acquisendo uno spazio crescente dei nostri giornali anche se poi nei corridoi nelle stanze delle redazioni ci diciamo che sono privi di qualsiasi consistenza le chiamiamo contermini irriferibili che qui dalla tribuna non è bene usare vale la pena di capire se questo sia un cammino inarrestabile sappiamo che non riguarda soltanto i giornali Rai testate in tempo spero e sono diventate organi ufficiali d'informazione sulle storie d'amore più seguite dell'estate
Ma il servizio pubblico ha qualche motivo in più per interrompere la spirale della banalizzazione
Certo ci ha e gli uteri invece aiuterebbe a correggere la rotta anche un diverso atteggiamento della carta stampata
Prontissima ad aprire dibattiti sulla tv trash e sul collo un sul crollo della qualità ma altrettanto altrettanto pronta a dare risalto ad ogni fesseria che riguardi la televisione
Un esempio recente per tutti un titolo di prima pagina dedicato alla classifica dei conduttori di telegiornale aperte le virgolette che maggiormente favoriscono la digestione degli spettatori chiuse le virgolette
Indipendentemente da chi abbia vinto in quella speciale graduatoria io credo che abbia perso giornalismo la nostra residua credibilità di giornalisti RAI e
Allora queste le indicazioni generali che proviamo a dare
Sul tema della qualità dell'informazione ma qualche cosa vogliamo dirla rapidamente anche sulla situazione delle singole testate perché non sembri che come si dice vogliamo
Partiamo dalla nuova RAI tre data è stata unificata perché la riforma del canale tre il cambiamento più cospicuo al quale la RAI è stata chiamata sotto il profilo editoriale oltre che un impegno di legge un'occasione per avviare l'indispensabile diversificazione dei prodotti nel dibattito su questa riforma nelle redazioni il sindacato hanno giocato un ruolo rilevante contribuendo a indirizzare le scelte della politica e dell'azienda verso esiti che non penalizza astro la RAI
Ricordiamo la battaglia combattuta già tre anni fa contro il modello di una rete federale alla tedesca che affascinava allora anche parte del governo
La rivendicazione dell'autonomia Rai nel rapporto con le regioni che nelle primissime versioni dei testi meccanico venivano riconosciute addirittura come titolari del diritto di nominare i dirigenti della Rete
La determinazione con la quale abbiamo contrastato l'ipotesi di una rete sperimentale che fosse sganciato ad obiettivi di ascolto e perdesse la sua connotazione generalista
Il successo della nostro posiziona confusi livelli macro regionali e la difesa di una forte presenza dell'informazione nazionale e internazionale sulla Rete
Ma oggi a più di un anno dal varo del Progetto non è stato ancora scongiurato il rischio che si riduca ad un'operazione di facciata
Le novità procedono con passo lento nella testata evidente per una e soprattutto la nuova grafica e nella Rete dopo la partenza dei palinsesti autunnali la nuova RAI tre si è vista solo in parte Iberi portarci di c'era una volta
I rapporti fra la rete testata rimangono improntate alla rigidità alla diffidenza reciproca secondo un classico malcostume Rai
Il risultato più probabile di questa difficoltà di dialogo e che il canale tre rinunci anche per la stagione in corso ad intervenire sull'attualità al di fuori degli spazi del TG
Nel telegiornale tre l'intenso confronto sindacale di questi mesi ha permesso di giungere a criteri di analisi comuni fra i CDR evitando di misurare il progetto sulla base dei minuti di servizio provenienti dalle sedi ma guardando alle diversità del punto di vista dal territorio
E alla omogeneità di linguaggio da costruire fra nazionale che regionale
Ma di questa unificazione l'azienda la testata non sono in grado di assicurare oggi le basi organizzative e te
E incerti sono i contenuti editoriali delle fasce di palinsesto che dovrebbero raccontare ogni cento Italia e che dovrebbero partire dopo lunga gestazione tra qualche giorno
Ma le nuove produzioni non dovranno comunque mettere a rischio il sindacato lo sottolinea ancora una volta le due funzioni fondamentali dell'informazione dal territorio i giornali regionali e l'agenzia per le testate nazionali
Resiste questa è la nostra fondata impressione il pregiudizio aziendale che considera le sedi regionali più che una ricchezza specifica del servizio pubblico
E i colossi focolai di spesa la fase che sentiamo spessore ogni lira data alle Regioni va moltiplicata per ventiquattro
E questo pregiudizio ha determinato un progressivo arretramento della presenza Rai sul territorio proprio negli anni in cui alla RAI si chiede di esserci di più procede con lentezza estenuante nonostante la disponibilità del sindacato la realizzazione della copertura delle province italiane la metà del totale lasciate scoperte dall'esodo dei corrispondenti
Nulla è stato fatto per riformare la struttura delle sedi e metterle davvero al servizio del prodotto informazione che oggi ne motiva l'esistenza ancora siamo alle prese con la difficoltà di coordinare gli orari di lavoro di chi si occupa della teca con gli orari di produzione dei TG
La RAI continua ad avvertire come peso ciò che è soprattutto una risorsa come altri hanno capito
Dichiara Maurizio Carlotti amministratore delegato di Mediaset se la legge ce lo consentisse farei subito quell'informazione regionale che tanto aiuta la RAI
Il cosiddetto competitor come lo chiamano viale Mazzini ha forse più chiaro della RAI che lì c'è un elemento essenziale della nostra legittimazione come servizio
E di questo pregiudizio rivelatrici anche la recente proposta RAI fortunatamente superata anche per lo stop venuto dall'Usigrai di appaltare all'Ansa la presenza sul territorio regionale
è un'idea che giudichiamo attualmente sbagliata anche perché Lanzani la gran parte delle regioni una presenza meno ramificata della RAI come mi segnalano dalla platea e talvolta usa la RAI regionale come fonte sarebbe davvero paradossale
Resta infine da superare definitivamente la servitù del CIN sedo esempio pessimo di rapporto con le istituzioni regionali che ha rischiato di far depositare sull'informazione del canale un'immagine burocratica subalterna ai poteri locali
A questi problemi la RAI non ha dato ancora risposta adeguata
Non sembra esserci consapevolezza del fatto che un eventuale fallimento della riforma di RAI tre
Oltre a deludere le aspettative di istituzioni e forze sociali alle quali la nuova rete lo voglio ricordare è stata presentata con molte ambizioni rischierebbe di accreditare l'idea pericolosissima del relitto della il riforma vita della per quanto riguarda il TG uno e TG due valgono per questo testate le osservazioni fatte sopra sui criteri in base ai quali giudicare l'informazione RAI criteri che troppo spesso si scontrano con l'esaltazione di una malintesa concorrenza
Sono frequenti le testimonianze di colleghi che denunciano come le preoccupazioni di contenuto e di qualità vengano messi a tacere perché aperte le virgolette ormai siamo sul mercato chiuse le virgolette e dunque ciò che conta è sull'ascolto
Questa tendenza va contrastata con decisione la collocazione nella divisione uno non è incompatibile con una logica di servizio pubblico che l'informazione RAI deve continuare a seguire ovunque in qualsiasi area dell'azienda sia collocata
Il mercato non può diventare la giustificazione per espellere dai giornali i temi meno facili è il caso perciò di ribadire anche qui che l'eventuale ingresso di privati non potrà avvenire in forme tali da stravolgere il ruolo di servizio pubblico delle testate
Peraltro rimane irrisolto il problema del rapporto tra le testate le reti ne contano inserti si è stabilizzata l'offerta in particolare su RAI uno di una notevole quantità di programmi di informazione
Ma le redazioni dei telegiornali non possono essere chiuse nel recinto della notizia breve senza spazi per gli approfondimenti che vanta una tradizione prestigiosa nel reportage nel racconto per immagini e che ora si sono ridotti quasi esclusivamente al modello Totuccio
Bisogna imporre alla RAI almeno quelle sinergie fra rete testata che per esempio rimasero sulla carta nella passata stagione fra Pinocchio e il TG due ne può ripetersi la scelta di appaltare all'esterno interi spazi com'era avvenuto col settimanale passione per giornale radio abbiamo detto abbiamo detto dell'handicap di fondo della radio RAI la sua difficoltà ad essere ascoltato la politica non ha ancora messo mano a causa delle frequenze e la RAI non ha saputo o voluto difendersi col risultato che i canali pubblici annegano nell'etere
Per il sindacato lo confermo questo tema sarà centrale nel confronto con le istituzioni che dovranno decidere il nuovo assetto dell'emittenza quanto alle scelte editoriali la titolarità acquistata dall'informazione su Radiouno secondo quanti giornalisti del servizio pubblico chiedevano da anni rischia di essere un successo solo apparente se l'azienda non abbandonerà in maniera esplicita e convinta
L'ipotesi suicida di rimodellare la radio pubblica sull'esempio delle private di maggior successo secondo una tentazione che troppe dichiarazioni del vertice avevano lasciato trasparire RadioRai può continuare ad avere un grande spazio proprio in quanto anziché scimmiottare le private valorizzi le sue differenze tra queste in primo luogo un'offerta di informazione continua indiretta presente sui luoghi
Ricca delle voci dei protagonisti dei testimoni capace di informazioni veloci e di spazi di approfondimento
Esattamente il contrario di finti giornali ripresi dalle agenzie e messi in musica che propongono le private
Ma perché questo avvenga c'è un problema drammatico di tecnologie da rinnovare e di ruoli tecnici da salvare
E ormai evidenti stimo ricatto della radio pubblica nelle dotazioni per la registrazione montaggio sarebbe però dannosa crediamo l'illusione aziendale di fare dell'ammodernamento tecnologico l'occasione per falcidiare figure professionali essenziale produttore di fondo
I tecnici continuano ad avere un'importanza essenziale anche con nuovi strumenti devono entrare a far parte dei criteri per giudicare prodotto radiofonico anche la varietà e la qualità delle voci dei suoni
E deve essere fermata la tendenza all'abbandono della radiofonia nelle sedi regionali
Cadono i tecnici invecchiano le apparecchiature e c'è un prodotto che sempre più e di risulta rispetto all'attività fatta per la televisione
Per quanto riguarda lo sport l'esplosione del costo dei diritti del calcio e la crescita della pay
Impongono a nostro avviso un salto di qualità nell'attenzione RAI in termini di inventiva nella presentazione degli eventi e di adeguamento dell'offerta sportiva classica alle mutate caratteristiche del mercato
è bene ribadire però che si tratta di informazione le commistioni con l'intrattenimento non possono far perdere con le caratteristiche di autorevolezza che lo sport targato RAI ha fin qui avuto
All'informazione sportiva deve essere garantita certezza di palinsesto dei notiziari sull'offerta giornaliera si gioca infatti una parte importante del servizio offerto dalla testata
La necessità di rafforzare la produzione quotidiana non può esser messe in ombra tagli importanti successi dei grandi eventi
E per porre fine alla questione annusa del rapporto fra Rai sport le altre testate televisive
Chiediamo che venga seriamente sperimentato il modello delle cosiddette interfaccia sul quale l'azienda aveva detto di voler impegnare quasi un anno fa tutti i soggetti interessa non abbiamo registrato novità al riguardo
Anche oltre i confini dei notiziari ci sarebbe proprio il racconto dello sport nei suoi diversi aspetti uno spazio che la RAI non sembra voler occupare che darebbe una connotazione specifica al servizio pubblico
Nel momento in cui lo sport è investito da trasformazioni di indubbio impatto economico politico sociale
A riguardo resta disattesa la direttiva contenuta nelle linee di piano della nuova RAI tre che impegnava la Rete al racconto dei fatti sportivi nella loro rilevanza sociale
E sfide programma di Rete ha fin qui stabilito sinergie solo occasionali con la redazione dire sport
La partenza del canale satellitare rappresenta un importante ampliamento della presenza RAI nello sport ma importante che ben diversamente da quanto accaduto finora esso sia parte integrante del lavoro della redazione non un'area periferica da due legare per lo più ai collaboratori
Proprio la nuova offerta satellitare inoltre rende più acuto il problema dell'informazione sportiva fornita da federazioni agenzie varie con prodotti semilavorati o finiti ripetutamente denunciato dai colleghi
Ne va della credibilità RAI immaginiamo cosa sarebbe accaduto se sulla vicenda di Perugia Bari fosse arrivata la cassetta
Dalla società organizzatrice anziché averli immagini microfono per poter vedere lo show di Gaucci
E a proposito di rapporti con i soggetti istituzionali dello sport chiediamo uno scatto d'orgoglio della RAI per quanto riguarda gli spacci aziendali negli stadi di calcio
Ogni settimana raccogliamo le proteste dei colleghi messi fisicamente i margini che ostacolati nel loro lavoro
Qualcuno ricordi alla lega che la riga dalla ha speso un mucchio di soldi
Ieri si ventiquattro già accennato qualcosa alla base della contrattazione con l'azienda per l'avvio della nuova re
Della nuova redazione noi avevamo posto un punto la titolarità del giornalista sull'intero processo produttivo menti in alcuni Paesi stranieri in altre emittenti italiane
Loro gli USA è stata già o sta per essere affidata figure tecniche e non giornalistiche
Ma questo importante risultato si scontra ogni giorno con l'evidente intenzione RAI come abbiamo visto di Sarli nuove tecnologie come pretesto per forzature
Piuttosto che intestardirsi in queste forzature l'azienda chiediamo colmi gravi lacune che limitano oggi le possibilità della redazione
Ad esempio ad esempio difficoltoso raccordo con le altre testate s direi una mancata archiviazione dell'enorme quantità di immagini che passa per i Cipputi dello ius
Che potrebbe aprire questa sì l'archiviazione delle immagini un'importante funzione per tutta la tv RAI
Il ciclo produttivo continua è stato anche a tutto come motivo per provare ad allargare le maglie sui servizi la reazione del sindacato ha consentito di modificare accordi internazionali che la Rai aveva stipulato con una celerità più che sospetti
Ma che in termini di forzatura sono all'ordine del giorno dietro una presunta modernità c'ha lo stesso obiettivo portare la produzione fuori dalle redazioni che caratterizza la condotta di tutto il di tutti gli editori
Allora riaffermare la titolarità della redazione non ha nulla di corporativo significa difendere caratteristiche di affidabilità e trasparenza dell'informazione del servizio pubblico
Ai colleghi di RAI news ventiquattro banche indicato con chiarezza il ruolo che dovranno giocare negli scambi previsti dagli accordi con il sogno di cui parlavamo
Qui c'è una questione per noi fondamentale la RAI cioè la più grande azienda editoriale del Paese non può limitarsi ad accordi nei quali metta per così dire solo l'antenna per la trasmissione di prodotti al Tour
E visto che stiamo parlando di nuovi mezzi arriviamo a Televideo redazione che vede oggi stringersi nodi del ritardo tecnologico che per anni ha denunciato ai vertici aziendali
Eppure Televideo continua a rappresentare un importante capitale della nostra informazione come testimoniano la mole dei contatti quotidiani la capillarità della penetrazione la capacità di respingere l'assalto di una concorrenza aggressiva e spregiudicata
Questo matrimonio va difeso rafforzato imponendo all'azienda di produrre un progetto organico per l'insieme dei nuovi mezzi che verrà confermata la pari dignità delle testate e si traduca in conclude stime anche per televisione
In questo progetto devono esserci le condizioni per realizzare finalmente la sinergia fin qui semplicemente invocata fa la redazione e l'intero circuito informativo della RAI in particolare le sedi regionali
Quando parliamo di progetto organico non dimentichiamo la scelta aziendale recente la delibera di fine settembre sui rapporti trarrà inerte le testate
Erano almeno due anni che le redazioni RAI interessate il sindacato
Sottolineavano l'esigenza di chiudere la fase della sperimentazione di internet di portare un soccorso a quei pionieri che nelle diverse testate datteri quattro anni se ne stava occupando in splendida solitudine e di razionalizzare le diverse presenze
La risposta è arrivata con un atto che ha chiuso il discorso prima ancora di aprirlo senza prendersi il disturbo di verificare con le varie testate coinvolte come armonizzare le diverse parti dell'offerta
Ancora una volta un metodo assai discutibile
Anche perché le video naturalmente vale non necessita di una particolare vigilanza sul rischio service e sulla distinzione chiara da mantenere fra l'informazione e gli altri servizi offerti
Le nuove tecnologie non cancellano affatto anzi acuiscono le vecchie classiche preoccupazioni deontologiche sulla netta separazione fa notizia e pubblicità
RAI International ha pagato un prezzo pesantissimo le trasformazioni volute dall'azienda e fornisce una chiara dimostrazione purtroppo di come dietro la retorica dell'innovazione emergano spesso le logiche consuete
RAI International
Le cosiddette trecentocinquanta ore realizzate da Rainews ventiquattro per conto di RAI International che si regge su un equilibrio instabile
E poi la produzione RAI in onda corta ma in gran parte perduta dal momento che la RAI non si preoccupa di potenziarla e rilanciarla nei Paesi d'arrivo
In queste condizioni ovviamente la RAI non ha saputo di negoziare con il governo un sostegno economico più cospicua la produzione per gli italiani all'estero che renda meno marcato il divario oggi abissale con i comparti omologhi dei grandi servizi pubblici europei
Il lento spegnimento non è tollerabile l'occasione da cogliere per rilanciare la presenza Rai secondo il sindacato e offerta dalla legge sul voto degli italiani all'estero
Anche sfruttando tatticamente la crescita d'attenzione che essa provocherà tra i partiti
Parliamo adesso delle tribune dei servizi parlamentari perché giudichiamo positivo che le produzioni della testata continua ad esser trasmesse su RAI uno e su RAI due per smentire mi fatti inaccettabili interpretazioni puramente mercantili del ruolo della Divisione uno
Programmi di soggetto istituzionale che raccolgono consensi ascolti non sono servitù che complicano il palinsesto ma la dimostrazione concreta del fatto che il servizio pubblico deve attraversare tutta l'offerta RAI
Ciò richiede però che la redazione venga messa nelle condizioni organizzative e tecniche di agire come le altre testate di Saxa Rubra antica anziché dover continua a raccontare sull'ospitalità di questo quel supporto
Per la intestata c'è inoltre riteniamo una prospettiva di sviluppo che l'azienda finora ignorato la costruzione di un canale dedicato alle istituzioni come accaduto nella radiofonia da inserire nell'offerta satellitare gratuita della RAI
Abbiamo parlato fin qui spesso di unitarietà richiesta della Rai
Chiediamo che questa unitarietà debba trovare espressione anche nello nella unitarietà della comunicazione aziendale redazione dell'ufficio stampa continua invece a pagare il prezzo della frammentazione aziendale
Che permette ad ogni spezzone della Rai a singoli programmi a singoli personaggi di curare il rapporto con l'esterno
Questo problema annoso sia ulteriormente aggravato con la divisionalizzazione interpretata da alcuni come la legittimazione dei compartimenti stagni e delle repubbliche indipendenti
Sono rimaste inattuate le disposizioni aziendali che dovevano ricondurre al coordinamento della redazione diverse voci dell'attività Rai
L'ufficio stampa va messo nella condizione di assolvere ai suoi compiti senza riguardo per i piccoli feudi interni
Ne va dell'immagine stessa della RAI ancora troppo segnata dai particolarismi
Usciamo dalle redazioni ma abbiamo ancora giornalisti di cui parlare i colleghi delle reti
Impegnati nelle produzioni dirette vivono la condizione di ospiti poco graditi
Il contratto giornalistico infatti considerati in queste aree un privilegio da scontare un potenziale ostacolo al funzionamento dei gruppi di lavoro per l'eccesso di regole protezioni che porterebbe con sé
Il sindacato
Lo diciamo innanzitutto hanno gli stessi deve rafforzare l'iniziativa e ribadire che non si tratta di un'aria extraterritoriale rispetto all'informazione RAI sia nei contenuti editoriali principi materie deontologica sia nella regolamentazione del rapporto di lavoro
Va respinto il tentativo sempre più esplicito di portare fuori dal contratto i colleghi chiamati a responsabilità di livello dirigenziale nei programmi di rete e dai stesa la capacità di ottenere informazioni sui criteri delle collaborazioni e degli atti
Il bilancio la situazione analisi della situazione delle diverse relazioni
Si chiude qui
Però questo congresso è anche un momento di bilancio del lavoro svolto dal sindacato a tutela dei diritti materiali e contrattuali
Appartiene alla storia di questo sindacato il rifiuto della falsa contrapposizione fra Monica visti e difensori dell'autonomia professionale
Un'efficace difesa della busta paga e il primo compito di un sindacato che la condizione di base per coinvolgerle redazioni nelle vertenze per la qualità dell'informazione
Offriamo dunque in maniera pubblica a tutti la valutazione delle acquisizioni essenziali di questo triennio in primo luogo la difesa del posto di lavoro significa in termini molto concreti che l'organico dei giornalisti RAI non ha subito ridimensionamenti Nannini quali è bene che ce lo ricordiamo anche in presenza dei rappresentanti delle altre categorie
Le altre figure professionali hanno subito perdite pesantissime
Non è calato il livello dell'organico nonostante i progetti aziendali e nonostante le vere e proprie campagne stampa orchestrate a riguardo alla prova dei fatti si è dimostrata efficace la linea di analisi d'azione sindacale sulla quale danni nostro CDR si sono attestati
Non ci sono numeri eccessivi c'è un'organizzazione da razionalizzare innanzitutto incidendo sulla piramide rovesciata in quei numeri stabili tra l'altro c'è anche la nascita di due nuove iniziative editoriali GR Parlamento per Rai News ventiquattro
In termini diciamo così economico-finanziari si può chiamare incremento della produttività far di più con lo stesso numero di persone
Secondo elemento il livello degli stipendi il contratto integrativo del novantasette ha portato alla definizione di un premio di risultato il cui importo permette di tenere agganciata alla retribuzione dei giornalisti RAI come è giusto a quella dei colleghi delle più importanti testate italiane
Gli innovativi criteri che concorrono a definire questo premi di risultato andamento dei bilanci aziendali incremento della produttività mantenimento di buoni livelli di ascolto hanno fornito un'ottima dimostrazione di come in un servizio pubblico si possa premiare in modo trasparente l'efficienza hanno rappresentato perciò anche una buona arma per replicare agli attacchi di stampa sugli stipendi
Il meccanismo del premio di risultato andrà comunque rivisto sia perché è cambiato con la nascita del T tre il paniere delle testate sulle quali rilevare gli ascolti sia perché le modifiche nell'assetto societario potrebbero aver conseguenze anche sul livello del margine operativo lordo
Ancora la previdenza integrativa render più pesante la busta paga c'è anche l'accordo del novantotto che ha recepito in Rai l'intesa tra FIEG Federazione della stampa con un sensibile miglioramento
Per i giornalisti del servizio pubblico l'un per cento viene calcolato sulla retribuzione annua lorda cioè sull'intero stipendio mentre per i colleghi delle altre redazioni italiane restano fuori alcune voci
Significativo al riguardo il giudizio della Federazione nazionale della stampa assumiamo l'intesa realizzata dall'Usigrai come obiettivo per il prossimo contratto nazionale
Ancora l'applicazione uniforme del contratto anche nelle nuove aree di cordiali l'integrativo vale per intero anche per i colleghi passati a RAI Sat cioè ad un'altra società
Il consolidamento del volo della paritetica che anche nella RAI divisionalizzate ha continuato ad esser tavolo unitario i contrattazione in base a regole omogenee trasparenti
Le regole per le uscite da incentivazione da articolo trentatré
Abbiamo ottenuto che l'azienda applicasse il cosiddetto trentatré misto solo in presenza di almeno diciotto anni di contributi in c è stato inoltre posto un freno alla discrezionalità nelle proposte di incentivazione
Anche se è avvenuta nel rispetto delle norme però non per questo sentiamo meno pesante l'uscita di tanti colleghi e colleghe la perdita del loro patrimonio di esperienza
Per questo abbiamo pensato di annunciare qui oggi un nuovo filone dell'attività sindacale il coordinamento dei colleghi RAI che oggi sono in pensione o che ci andranno nei prossimi anni non vedo qui Alberto ginocchi
Dove
Ecco Alberto qualcosa da fare nelle prossime settimane uno per tutti
Che ringraziamo ringraziamo per il tuo tramite facendo il nome tuo tutti i colleghi che in questi anni sono usciti dall'azienda
Ma non dal sindacato
La tutela del lavoro precario è stata conseguita non solo la media mediante la puntigliosa azione che ciascun cd era compiuto a difesa della continuità dell'impiego di collaboratori
Ma anche tramite la definizione di accordi nazionali che hanno irrobustito l'esigua busta paga dei colleghi
L'intesa sull'uno quattro con l'introduzione di un superminimo aziendale rispetto a livelli previsti dal nazionale il varo di un contratto uno depotenziato che ha permesso di a decine di colleghi di uscire dall'articolo due
Punitivo per i limiti che pone l'impiego in relazione per lo stipendio che da in anni di altissima disoccupazione giornalistica il sindacato ha evitato di chiudersi a difesa dei garanti
Voglio ricordare ancora la vertenza per i giornalisti collaboratori delle reti promossa insieme all'Inpgi alla Federazione della stampa è una controversia
è una controversia ancora in pieno svolgimento perché l'azienda si ostina a negare che siano programmi giornalistici trasmissioni come Porta a Porta Pinocchio telecamere
La vertenza non potrà chiudersi fin quando non verrà riconosciuto l'elementare diritto di giornalisti che lavorano come giornalisti ad essere contrattualizzato come giornalista
E infine la tutela legale dei colleghi qui si tratta di un'iniziativa appena messe in cantiere stiamo prendendo contatti per costituire un ufficio legale specifico dell'Usigrai al fine di avere tutti quei supporti che possano rendere ancora più incisiva l'azione sindacale in materia di tutela contrattuale merita però un capitolo specifico la vicenda dittici o italici gli operatori sulla quale già ci siamo soffermati a proposito degli inaccettabili ritardi RAI nell'imboccare la strada dell'innovazione tecnologica e professionale
Nonostante tutte le resistenze e pregiudizi aziendali il sindacato ha saputo costruire anche esercitando un ruolo progettuale
Le condizioni che hanno permesso di conseguire l'importantissimo Obiettivo della equiparazione dei minimi operante dal mese di agosto di quest'anno cioè quattro mesi prima della scadenza fissata dal contratto
Un intervento che centra in pieno gli obiettivi fissati a Boario
L'allora nuovo gruppo dirigente del sindacato si impegnò a conseguire la parificazione di minima ma aggiungendo esplicitamente che era poco realistico pensare di poter chiudere in un colpo solo una divaricazione di quasi seicento mila lire l'Urbe
Questo invece è venuto con l'integrativo del novantasette resta comunque l'impegno del sindacato ad una completa chiusura e le differenze retributive
Ha trovato inoltre concreta attuazione di recente anche l'impegno sindacale a rendere possibile il mutamento di qualifica vertici o redattore ordinario inoltre prossimo l'avvio gennaio due mila della fase operativa nella gestione da parte di Tizio delle valigette digitali
A garanzia delle vie della irreversibilità di questo passaggio c'è il fatto che i corsi di formazione sono stati spesi dopo Roma e Milano etici o delle sedi regionali
Al tempo stesso l'azienda dovrà procedere al completamento delle innovazioni di tutti i colleghi già riconosciuti dall'ordine che lavorano in redazione
E a un reintegro almeno parziali delle posizioni vacanti in una prima fase attingendo a risorse professionali già presenti RAI secondo criteri da concordare
Troppo lungo è stato il blocco aziendale la data del gennaio prossimo e per noi decisiva anche perché in numerose relazioni la situazione si è fatta insostenibile dopo le ripetute uscite resta al momento è risolta anche perché coinvolge altre figure professionali da altre sigle sindacali la questione annosa dell'abbandono delle marce gli operatori di ripresa ma l'Usigrai sta sviluppando ogni pressione perché essa posso trova soluzione
Così come oggetto dell'iniziativa sindacale la piena applicazione degli accordi per l'ottantanove del novantacinque
Che fissarono i contenuti della figura del Ticino su questi temi è stato recentemente costituito all'interno del T tre un gruppo testata sindacato che dovrà individuare gli ostacoli da rimuovere per l'attuazione di quelle intese indicare inoltre gli spazi per una possibile sperimentazione di nuovi contenuti
La logica è quella di far governare l'innovazione alle redazioni e giornalisti per immagini anziché rimettersi alle lentezze agli ostruzionismi aziendali
E le innovazioni dovranno essere praticare anche in materia contrattuale articolando meglio gli sviluppi di carriera intanto però c'è da continuare a premere perché si è accordato quello che già oggi sarebbe dovuto ad esempio l'applicazione dell'articolo undici che tredici o viene applicato ancor meno che nel resto della categoria e la contitolarità dell'immagine archiviati attualmente i servizi finiscono in videoteca con la firma del solo redattore
Dall'avvio del reintegro e dall'abbandono delle mansioni del contratto non giornalistico dipende in buona misura la possibilità di incidere su quell'autentico scandalo aziendale rappresentato dal crescente ricorso e service di immagini
E denunciato con precisione da molti comitati di redazione
Una RAI che dice di voler fare dell'efficienza la sua stella polare non può continuare a dilapidare miliardi in appalti a pioggia ben più onerosi di nuove assunzioni Tizio e troppo spesso di livello professionale assai scarso
Le conseguenze non si limitano alla scadente qualità delle immagini la scomparsa della troupe la scissione fra l'appalto che gira il giornalista che stando in redazione scrive il pezzo all'effetto di impoverire il complesso del prodotto
Vengono meno vincoli di ordine deontologico agli appalti delle cosiddette truppe da matrimonio così li chiamiamo nelle redazioni no scherzando ma non troppo forse nessuno ha mai detto che i bambini non vanno ripristini servizi di cronaca
E però oltre a questi vincoli di ordine deontologico vengono meno anche vincoli diurni contrattuale illegale consideriamo inaccettabile che la RAI favorisca di fatto forme di lavoro nero o addirittura pratiche di subappalto come avviene in Sicilia secondo quanto previsto dall'accordo fra la RAI e la sinergia
Senti un po'Paolo Serventi la sigilla Società del presidente della FIEG Mario Ciancio Sanfilippo com'è piccolo il mondo
Naturalmente la questione degli appalti non potrà arrivare a soluzione vera finché la RAI continuerà ad esser l'unica azienda editoriale chi contrattura che contrattualizzate come giornalisti critici o per questo l'Usigrai ha sollecitato e continua a sollecitare la Federazione della stampa e le associazioni regionali ad intensificare l'azione per ottenere che giornalisti per immagini vengano riconosciuti come tali in tutta l'emittenza italiana a partire dai grandi network quest'ampia gamma di interventi già attuati in corso di realizzazione consente di garantire alle redazioni ai colleghi per i cineoperatori che anche nella RAI del futuro a dispetto di progetti aziendali più o meno dichiarati
La figura del giornalista per immagini continuerà ad aprire un ruolo essenziale
Ma Dio a chiudere avete sentito un bilancio il bilancio di un lavoro che presentiamo al congresso
Perché colleghe colleghi possono ancora meglio valutare criticare correggere cambiare abbiamo provato anche a condensare parte dell'attività di tre anni nel libretto che vi è stato distribuito qui troverete fuori
Aggiungo solo pochi elementi per metterli in condizione di giudicare compiutamente diciamo istruzioni per la lettura
è un lavoro che rivendichiamo con discreto orgoglio pensiamo che ci siano dentro buoni risultati e soprattutto che sia buona la direzione di marcia alcune scelte fatte comprendendo in tempo che l'azienda pur se in forme contraddittorie stava cambiando
E il lavoro di un gruppo che come tale chiede di essere giudicato e del quale chi vi parla porta ovviamente le maggiori responsabilità nel bene e nel male
è un lavoro fatto in profonda continuità con il lavoro dei gruppi dirigenti e dei segretari che ci hanno preceduto permettetemi di ricordare un nome per tutti l'unico che oggi manca continua a mancarci monto Lucio Orazio
Permettetemi anche una parola gli applausi sono di chi l'ha conosciuta o a chi non l'ha conosciuto a chi non ha avuto questa fortuna dico solo una cosa ne do Sul una definizione
Una persona che ha avuto la capacità di praticare l'autonomia in tempi nei quali parlerà molto molto molto più difficile di quanto non sia oggi ed è un insegnamento che per quanto ci riguarda continua a essere di straordinaria importanza
Dicevo la continuità col lavoro dei gruppi dirigenti e segretari che ci hanno preceduto a Boario tre anni fa non è nata nessuna Alba della storia abbiamo continuato a lavorare su alcune fruttuosi sin intuizioni che sono alla base della nascita di questo sindacato
Ancora è un lavoro che deve essere sviluppate completato alcuni detenuti avete già sentiti le tecnologie la figura del Ticino i criteri per assunzioni collaborazioni la qualità dei nostri giornali
Per questo lavoro dunque al fianco di colleghe colleghi che vorranno spendersi spero numerosi in un nuovo impegno ritengo importante che ci siano anche coloro che ci hanno lavorato in questi anni
Se sceglieranno di continuare ricordo peraltro che per nove dei componenti dell'esecutivo quello ricevuto a Boario fu il primo mandato
In questo bilancio ci metto anche il numero sento ottantuno
E il numero di colleghe e colleghi che negli ultimi sei mesi hanno scelto di iscriversi per la prima volta o di scriversi di nuovo all'Usigrai non abbiamo voluto suonare la grancassa perché ci sembrava un caso in cui i numeri
Parlano in maniera oggettiva
Ringraziamo per questo aumento di capitale di fiducia e anche per l'arricchimento del dibattito interno anche dell'eventuale dissenso che esso pro potrà produrre
Ringraziamo non meno come doveroso coloro che hanno continuato a credere nel sindacato e a non fargli mancare lo stimolo il consenso
Anche negli anni lontani ma non troppo in cui qualche direttore subordinava alla cancellazione dall'Usigrai un trasferimento un'assunzione grazie il numero traduce una delle indicazioni più positive dei tre anni trascorsi dal congresso di Boario
Il superamento dei rischi di scissione il recupero di un'unità sostanziale della categoria che fornisce le premesse alla chiusura anche formale delle lacerazioni
A questo cammino un sostegno importantissime venuto dalla Federazione della stampa che prima col Congresso statutario del gennaio novantotto poi con il voto del Consiglio nazionale nel maggio del novantanove ha riaffermato l'unicità dell'Usigrai come rappresentanza sindacale dei giornalisti RAI
Ma questo cammino sia alimentato in Rai del dialogo quotidiano all'interno dei Cdr e del lavoro comune le assemblee nazionali dei Cdr dov'è analisi e proposte hanno potuto confrontarsi in modo aperto che ha portato decisioni unitarie non segnate da logiche di schieramento
Un ulteriore contributo in questa direzione potrà venire da una revisione dello Statuto
Una necessità prospettava già dal congresso di Merano cinque anni fa che non trae origine soltanto dalle tensioni che hanno attraversato la categoria in RAI ma anche nei mutamenti nell'organizzazione aziendale
La riforma potrebbe fra l'altro secondo l'ipotesi da tempo formulata dall'Usigrai prospettato alla Federazione della stampa
Completare in senso puramente proporzionalisti con i meccanismi di elezione dei delegati ai prossimi congressi così da garantire ancor meglio ad ogni eventuale minoranza la presenza che già oggi assicurata dalle norme per l'elezione del CDR il voto per due membri su tre che oggi esiste quasi solo in RAI che il regolamento di CDR in gestazione federazione si appresta ad estendere a tutte le abitazioni italiane
E dal meccanismo di elezione dei membri dell'esecutivo in Congresso ma la riforma la riforma prospettata già dal congresso di Merano
Dicevo si dovrà la riforma su questo tema se il Congresso d'acconto genovesi di Elia sia di si dia vita a un gruppo specifico nel quale il nuovo comitato di garanti ed altre colleghe e colleghi lavorino riprendendo il filo delle proposte fin qui elaborate per arrivare a una proposta compiuta d'intesa con la Federazione della stampa
E a questo stesso gruppo se il Congresso è d'accordo chiedo però che sia assegnato in via prioritaria un compito più gente degli altri ragionare sulla rappresentanza sindacale della nuova testata unificata
Varie sono le scelte possibili più o meno in continuità con la situazione attuale un punto di base è certo
Non potrà essere messa in discussione nessuna delle prerogative di cui gode oggi a norma di contratto ciascun CDR della testata in particolare il potere di trattativa diretta con la testa
Per il resto il gruppo lavorerà per definire uno più proposte di soluzione da presentare in tempi ravvicinati tre mesi alla decisione degli organismi sindacali nazionali e dell'assemblea dei Cdr della testata
L'unità però non è mai soltanto un fatto di regolamenti unità del sindacato significa anche portare dentro il sindacato le richieste e le esigenze la spinta che può venire dalle decine e decine di colleghi che in questi ultimi anni sono entrati a far parte stabilmente delle redazioni e chi con il sindacato si sono incontrati nelle vertenze sugli organici
Anche a loro chiediamo di spendere nel sindacato ai diversi livelli tempo e passione di aiutarci arrendere sempre più incisiva e continua la nostra azione
Unità per quanto ci riguarda ettaro la guida anche nel rapporto fra i diversi comparti aziendali
Riteniamo non abbia senso proprio nel momento in cui la RAI accentua la sorte articolazione interna rispondere con mio pila oggi che di sede oh dimmi di micro categoria pensando che possa essere elemento di definizione dell'azione sindacale il fatto di lavorare a Roma con nelle sedi regionali oppure isolando le ragioni di Tele cineoperatori o ancora mettendo insieme i redattori ordinari all'insegna dell'insofferenza per le alte qualifiche
Il motivo vero per il quale l'Usigrai è rimasta in piedi si è rafforzata in questi anni non ha niente a che vedere con gli schemi della politica o con la solida con la solidità della cosiddetta corporazione
E nell'aver provato io credo allegare le ragioni della professione alle necessità del mutamento dell'azienda
Questo sguardo generale complessivo alle trasformazioni della RAI
è uno dei tratti che che ha caratterizzato l'azione del gruppo dirigente che si presenta all'esame del Congresso ed è un tratto irrinunciabile anche di un eventuale secondo mandato non ci appartiene la logica del regolamento di conti fa parte della categoria
Allo stesso modo non ci appartiene l'idea di una contrapposizione corporativa con le altre categorie della Rai
Lo testimonia anche il raccordo consolidato con le rappresentanze sindacali degli altri dipendenti
Non solo nell'iniziativa generale diciamo così politica nei giudizi sull'assetto del sistema o sull'azione del vertice RAI la collaborazione e la ricerca di un approdo unitario sono stati praticati anche a livello più difficile
Quello della definizione dei confini fra le diverse mansioni nel momento in cui l'innovazione tecnologica modifica profondamente i contenuti del lavoro di ciascuno
Da RAI News ventiquattro alla radiofonia l'azienda sa che non esiste la possibilità di accordi separati la cogestione peraltro finirebbe per esser difficilissima per le tensioni che inevitabilmente produrrebbe
Ringraziamo dunque della presenza questo congresso i rappresentanti di CGIL CISL e UIL dello Snater della Dry
Riaffermare l'importanza della collaborazione per quanto ci riguarda vuole essere anche un modo per rispondere a campagna referendaria che tende a indicare all'opinione pubblica il sindacato ogni tipo di sindacato come elemento di freno allo sviluppo
Anche la vicenda della RAI noi crediamo dimostra il contrario
Controlli conflitti sono importanti per un'azienda in quanto la costringono a migliorarsi ad aumentare il suo tasso di trasparenza e di efficienza
L'unica alternativa alle regole chiare contrattare con i sindacati e il clientelismo il rapporto di favore la subordinazione individuale
E non riusciamo a capire perché questo ritorno al passato debba essere spacciato per progresso per modernizzazione del Paese
Se il segno complessivo dell'azione deve esser la ricerca delle alleanze per il rafforzamento e la trasformazione del servizio pubblico
Nell'azione dei giornalisti RAI deve continuare ad esserci la capacità di stringersi sempre più i rapporti con quei settori quelle voci della società che dall'affermazione di una secca logica di mercato nell'informazione verrebbero penalizzati
Milioni di cittadini organizzati nell'associazionismo nel volontariato chiedono di dare concretezza al diritto a comunicare
In altri Paesi europei meno segnati dal nostro dal ruolo esclusivo dei partiti questi soggetti partecipano alle scelte che riguardano il sistema radiotelevisivo senza che che ciò venga considerato da nessuno come l'indebita invasioni di campo
Non si capisce perché abbiano titolo a pronunciarsi solo le forze politiche un gruppi industriali editoriali nel momento in cui il cosiddetto terzo settore è stato riconosciuto come interlocutore istituzionale persino dal governo e questo rapporto coi cittadini ci serve anche come stimolo a comportarci in maniera seria quando parliamo di deontologia perché ancora clamorosa la sproporzione fra gli strumenti che hanno a disposizione i soggetti forti cittadini qualsiasi nel far valere un proprio diritto leso
Ricorda in due anni fa la tempesta di polemiche sulla con assurda crisi dalla quale farlo il collega Mannoni si discusse per settimane di dell'uso di quell'aggettivo nelle stesse settimane finì in tragedia la vita la vicenda del piccolo Silvestro delicata
Qui in Campania se non ricordo male e fu uno di noi un giornalista RAI a dare quasi in diretta la notizia della morte alla madre
La differenza che ci fu nell'attenzione nell'indignazione della Commissione parlamentare di vigilanza per i due casi rimane a mio avviso come un segnale impressionante
Noi continuiamo a pensare che in tema di diritti dei cittadini nella comunicazione al servizio pubblico spetti qualche dovere in più
A questa esigenza abbiamo provato a dare un nome il garante degli utenti ma su questa proposta siamo stati sbeffeggiati o al massimo trattati con sufficienza
Non ci interessa lo strumento in sé non siamo affezionati a nessuna specifica formulazione tecnica ci interessa far capire che il servizio pubblico doverosamente un livello di rispetto più alto dei diritti di tutti
Se il potenziamento della Consulta Qualità può essere una via benissimo purché sia chiaro che le carte da sole non bastano il presidente Zaccaria ha recentemente annunciato una seconda edizione del testo unico predisposto un anno fa mettendo insieme le diverse fonti normative
Non è un caso che anche questo testo sia rimasto lettera morta
Noi giornalisti italiani tutti RAI e non abbiamo purtroppo una storica riluttanza a sviluppare il tema della deontologia se ci sono da trarre conseguenze incisive se ci sono da incrinare i residui del corporativismo per il quale cane non morde cane
E questa riluttanza l'abbiamo già pagata perché la legge sulla tutela della riservatezza
Nasce anche dalla nostra comunica falsità come categoria di autoregolamentarsi c'è una proposta di Julie per la lealtà dell'informazione che venne accusa la Carta dei doveri Federazione ordini autunno del novantatré è rimasta lì
Ferma per anni e in quel Silenzi in quel vuoto in quel varco e arrivata la necessità della Ricci o ci ha urlato regolamentiamo o sarà la legge a farlo evitiamo di proseguire su questa strada
Intanto però chiediamo ai direttori di non considerare come intralcio alla professione gli scrupoli che colleghe colleghi si fanno venire quando si tratta di toccare temi delicati
L'immagine di un ragazzino le telecamere davanti all'ospedale dove sta morendo Lucio Battisti il collegamento in diretta nei TG sul suicidio in classi di un adolescente questi scrupoli ho citato tutti casi realmente avvenuti a nostro giudizio non hanno nulla di arcaico sono anzi un valore in più che l'informazione del servizio pubblico dovrebbe essere orgogliosa di poter offrire questi scrupoli sono anche il segno che su questi temi come giornalisti RAI abbiamo lavorato fra due settimane ci sarà Capodarco la nuova edizione la sesta di redattore sociale seminario Cocco proposto dall'Usigrai insieme al coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza
Alla Federazione della stampa e all'ordine e che è diventato ormai lo diciamo con orgoglio un appuntamento fisso di formazione sui temi del disagio sociale dell'emarginazione
Stop chiudendo davvero e lo faccio allora con due appena
Il primo è per nuovi rappresentanti delle redazioni
L'appello è dedicare una trappola la trappola della Nostalgia c'è una parola che sento spesso nei nostri incontri e che spero anche a partire da questo congresso possiamo riuscire ad abolire la parola è ormai è una parola che sa di declino della RAI di sguardo all'indietro quasi che dovessimo dipingere un passato meraviglioso per avere il diritto di criticare ciò che oggi non ci piace sarebbe una l'atteggiamento a mio avviso doppiamente sbagliato
Perché regalerebbe al gruppo dirigente un immeritato monopolio dell'istanza di cambiamento come abbiamo visto più apparenti molto più apparenti che reali
Ma soprattutto perché fa ridere colleghi un torto colossale alla nostra storia alla storia di queste relazioni di questo sindacato che non hanno mai avuto da festeggiare un'età del loro orari se perfino Bernabei interviste libri recenti ci dice che non c'è da esser nostalgici davvero non c'è motivo perché lo si sia noi che le nefandezze della RAI le abbiamo denunciate
Anche quando eravamo soli a farlo perché il sistema dei partiti proteggere in maniera ferrea gli assetti della lottizzazione anche quando cioè lo sport disputare sulla RAI era assai meno praticato di quanto non lo sia oggi
E allora l'appello a questo spendiamo nell'oggi
Tutta l'indignazione la progettualità della quale siamo capaci abbiamo in mano carte importanti ragioni forti io approvata ricordarne alcune molte altre li sentiremo certamente dagli interventi di regate delegati per spingere questa azienda cambiare
Indignazione progettualità ma anche orgoglio che è cosa diversa dalla Nostalgia ed è assai più utile
Il secondo appello conclusivo è per il vertice dell'azienda provate ad ascoltare fra le tante critiche che ci sentiamo di muovere a questo gruppo dirigente c'è anche quella di un di una comunicazione unidirezionale riservata a ristrettissima élite
Voglio chiarire non stiamo chiedendo l'invito a Sundance San o a Castel Gandolfo
Stiamo dicendo che non basta chiamare rapporto periodicamente i cinquanta dirigenti fasciato perché automaticamente gli altri dieci mila dipendenti si sentano parte attiva del cambiamento
Questa azienda si può tentare di cambiarla contro i dipendenti Uaw o all'opposto sfruttando le energie di chi ci lavora
Fin qui ha prevalso quasi un atteggiamento di diffidenza di sospetto da parte del vertice aziendale ripagato con la moneta eguale e contraria delle paure dei malumori
Il risultato è che nella percezione diffusa fra molti suoi dipendenti la RAI stia oggi penso di quanto invece segnalano alcuni indicatori oggettivi alcuni suoi cioè i nostri di tutti successi
Per uscire da questa situazione
Serve che il gruppo dirigente abbandoni l'idea di avere il Copyright di ogni esigenza di cambiamento
Smetta di pensare che chi dall'interno segnala problemi irrisolti lo fa perché alle lenti deformanti oppure perché rema contro si accorga del ruolo progettuale che le redazioni il sindacato stanno continuando ad esercitare
A partire da questa relazione abbiamo ripetuto per l'ennesima volta che la riforma della RAI ci sta a cuore e che proprio per questo esigiamo di discutere gli aspetti che non ci convincono
Dall'organizzazione alle tecnologie dalle regole al prodotto abbiamo indicato terreni di confronto o di scontro assai concreti
Adesso la scelta sta al vertice aziendale adesso la scelta sta a voi potete offendervi far finta di non aver sentito e continuare a coltivare un'immagine infondata di questa categoria e della sua rappresentanza
Oppure sfruttare l'opportunità che questo congresso offre e comprendere che le nostre critiche nella loro radicalità
Possono costituire una ricchezza per tutti coloro dirigenti e dipendenti
Che dicono di volere la trasformazione del servizio pubblico possono dare anche l'occasione per quelle correzioni di rotta indispensabili a far vedere più chiaramente che sta nascendo una nuova RAI grazie e buona Quattrocchi
Se fosse in sala
Professore Ferdinando Pinto sindaco di questa bella città di Sorrento lo inviterei
Adesso il suo saluto
è un saluto anomalo perché avrei dovuto farlo evidentemente prima dell'Inter con lei insomma ragioni di cortesia accogliere il presidente della RAI hanno spostato questo saluto
Bene dopo una relazione così corposa diventa difficile anche fare solo un saluto
Potrei partire con una battuta va presa una relazione che anch'io posso fare qualche telefonata questo mi conforta
Ordine dove
No ma io vorrei dire due cose molto breve
Primo almeno la relazione di questo tipo fa anche piacere perché perché questo dimostra che è una città dove si ragiona
Questa è la città dove si ragiona si si confronta si ci scontra questa non è soltanto la città di mandolini e persone questa è la città dove si ragiona si scelgono linee politiche sì ci si scontra ci si confronta si cresce
Vedete qualche tempo fa di certo non crede già dieci giorni fa a Sorrento abbiamo avuto un'altra grande occasione di incontro e di scontro perché abbiamo avuto il congresso nazionale dei magistrati con quello che poi è nato dopo quel congresso
Io non so se da questo congresso dell'Usigrai nascerà anche qui un grande momento di dibattito mi fa piacere pensare che però a Sorrento sia l'attuazione per ragionare su questo
E vorrei dire un'altra cosa consentitemi dire una e consentitemi di dirlo proprio da chi fa la politica forse per sbaglio non la fa per professione non intende farlo per professione
Questo è il congresso di quelli che fanno informazione nel settore pubblico ecco non dimenticate questo tutti gli scontri di questo mondo possono avvenire ma devono avvenire con l'orgoglio che voi siete il servizio pubblico
Questo Paese è cresciuto con il servizio pubblico e NATO una generazione come la mia con il servizio pubblico la storia di questo Paese e legata al servizio pubblico
L'orgoglio lo diceva nella alla fine il il vostro segretario deve essere questo non c'è Nostalgia ma voi siete il servizio pubblico
Qualsiasi scontro ci sarà al vostro interno sarà quelle di qualcuno che credano che la televisione l'informazione si faccia come il servizio pubblico
Un'ultima cosa dicevo prima io non sono un politico di professione però credo che a chi fa informazione i politici devono chiedere una cosa
Vedete io sono stato eletto sindaco in un momento in cui faceva notizia quello che qualcuno ha voluto definire il tentativo di fare un Paese normale
Qualche d'un altro ha detto che fa molto più chiasso un albero che cade che una foresta che cresce io sono stato un sindaco che quando è stato eletto insieme a tanti altri faceva notizia perché aiutava le foreste a crescere
Poi è passato di moda poi è tornato a essere di moda l'albero che cade aiutateci a raccontare un paese in cui tanta gente vuole delle foreste che crescono auguri e benvenuti
Devo andare rapidissimamente conto al congresso di messaggi che sono pervenuti
Cominciare nel mito a cominciare da quello della dell'assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Giunta regionale della Campania nel ringraziare dell'invito rivolto mi devo comunicare che per una visita istituzionale
Insieme al Presidente la Giunta regionale presso amministrazione provinciale il comune del Salerno non mi sarà possibile essere presente all'apertura dei lavori congressuali colgo l'occasione per portare i miei saluti a tutti i partecipanti
C'è un messaggio a Roberto Natale del segretario della UIL Pietro Larizza
Un messaggio talleri Piero Ciucci
è un messaggio che però vorrei leggervi perché mi pare scusate per brevità adesso non do lettura di tutte queste cose però quello di Jader Jacobelli mi sembra particolarmente significativo se mi consentite ve lo leggo caro Roberto ringrazio vivamente l'Usigrai per l'invito al suo ottavo congresso nazionale sarei venuto tanto volentieri ma se l'età mi consente ancora di pensare ed è già molto non mi consente di deambulare non voglio però fargli mancare il mio più vivo apprezzamento per l'azione sempre più ispirata al fatto che la nostra non è soltanto un'azienda televisiva ma un'azienda televisiva di servizio pubblico cioè con precisi compiti civici sociali culturali
E lo dovrà essere anche domani pur aprendosi alla partecipazione privata e Carol Dossetti salta
Questo è l'exploit che il consiglio di amministrazione il direttore generale Celli si troveranno a dover compiere dopo aver preparato l'azienda al grande salto trovare privati che vogliamo che sappiano condividere la mission della RAI alcuni qualificati economisti italiani ed esteri stanno disegnando mercati cosiddetti di qualità sociale riguardanti beni definiti di merito in cui si opera non in base alla logica del tradizionale profitto
Ma in base a quella dell'utilità civile secondo una suggestione che risale ad Antonio Genovesi che nel Settecento si era già posto il problema dei diversi mercati
Un servizio pubblico come il nostro e su questo profili e su questo profitto che deve puntare per questo profitto lo Stato ha il dovere e l'interesse di sostenerlo auguri di buon lavoro Jader Jacobelli
Ecco adesso darei la parola alla direttore generale della Rai Pierluigi Celli
Senta potete chiamarci ero per favore rimanenza alla seconda Carlo Lombardo maniglie richiami
Ma se i lavori grazie l'invito
Anche su quello non sarà un piacere quello che dirò
Aveva tentato i utile comincerà a me stesso di liquidare la relazione da segretario dell'Usigrai che ho letto tetto avete questa notte a Bari
Dopo la visita la sede di Bari
Nell'ambito di un generale complesso di Caino in fondo che io ho fatto un frate decisiva stato fra gli dava non aveva parenti più votati e quindi in qualche modo è scusabile
Io credo che ci sia qualcosa di più serio
Come dire
Non può non essere sottolineata
Questo attacco indiscriminato è generalizzato ad una lavoro di un vertice aziendale che qui da diciotto mesi nasconde al di là di una preoccupante sottovalutazione delle strategie rispetto a questa azienda
E io posso capire che ci sono ragioni interne per cui come dire l'aggregazione fa premio sulla verità dei fatti
Ma la verità per Dio è una cosa seria
E quindi non va in qualche modo sottaciuta
Io ritengo caro Natale
Che ci sia stato un errore di prospettiva
Rispetto alle cose come sono state impostate
Quando io non congresso di un sindacato si fa di un caso personale oltre tutto costruito male
L'emblema come dire di una modalità di comportamento di un vertice di un'azienda
Additandolo al pubblico disprezzo lo straripamento
Credo che questo sia
Condannabile
Se tu avessi avuto la pazienza di chiedermi come sono venute le cose
E autorevole spiegate avreste evitato credo
Un incidente di percorso clamoroso
Perché questo vertice ambientale ha pagato più di una volta
E non in termini banali la sua autonomia dalla politica
L'impostazione che ha dato di una maggiore trasparenza rispetto a quello che queste aziende era facendo di tutta un'erba un fascio
Ai accreditato
Un'immagine di un vertice aziendale
Che è esattamente il contrario di quella che noi in qualche modo per abbiamo lottato per avere portando il discorso soprattutto in termini di strategia io capisco che tutto il bene e quello che voi avete fatto ho pensato
Molto prima di noi sta di fatto che noi l'abbiamo realizzato
O lo stiamo realizzando per i tempi ancora strette che ci restano
Non aver ragionato sul fatto che questa tende stata portata fuori dalle secche in cui era in una dimensione strategica che le offre spazio e competenza competitiva in questo mercato
In qualche modo sottolineare in maniera come dire
Persino infantile
Le cose che abbiamo sbagliato
Senta darà atto a questo vertice a questo consiglio di amministrazione
Di avallo a dire lavorato più che in altri tempi
Con una trasparenza assoluta rispetto ai criteri con cui si è mosso
Di aver dichiarato prima le cose che avrebbe fatto e di averle realizzate poi credo che questo sia profondamente ingiusto
è una sottovalutazione di quello che è realmente importante e di quello che invece è pettegolezzo
Io credo che alla fine del nostro mandato ci sia consentito di guardare in faccia alla gente e di tenere la schiena dritta anche nei confronti del sindacato Usigrai
Perché molte delle debolezze di questa azienda sono da ascrivere anche al vostro sindacato
E dal modo con cui certe operazioni e certe battaglie di retroguardia sono state fatte noi non vogliamo essere gli unici Adam Aprea a prendere la bandiera dell'innovazione Dio ce ne scampi
Ma è certo che questa bandiera non l'abbiamo portata anche controvento
E soprattutto non abbiamo preteso mi abbiamo voluto che fosse una bandiera dai colori mimetici
Allora io credo che a un certo punto
Ci sia e si debba essere concesso anche l'orgoglio di aver fatto molte cose
Che io non voglio enumerare
Perché non mi interessa entrare in un discorso il cui poi la cucina interna detta il fatto fondamentale
In termini di strategia questa azienda ha un percorso lo ha designato davanti lo abbiamo disegnato noi
Abbiamo chiarito bene i termini non ci costano nessuno cinque dieci obbligava a fare molte delle cose che abbiamo fatto e sono le cose che possono portar fuori dalle secche questa azienda
Nessuno ci obbliga
L'abbiamo fatta in molti casi a nostro rischio e pericolo
E questo credo si debba prendere coscienza perché altrimenti ragioniamo su termini che sono assolutamente fasulli
No certo punto
Io avrei voluto fare tutt'altro discorso
Volevo fare un discorso proprio sulle prospettive partendo da quello che noi abbiamo cercato di capire in questi due anni
Mi sarebbe piaciuto fare un discorso
So dove si muovono i percorsi e i processi
Che l'abbiamo cercato di individuare utilizzando tutti
Non è vero che le tecnologie quelle volete noi non le vogliamo
Non è vero che è colpa nostra se i computer non ci sono
Chiedetevi che cosa sono stati negli anni precedenti centinaia di miliardi di investimenti buttati
O impegnati
I settori
Che poi in qualche modo
Abbiamo dovuto dismettere
E quanto avrebbe concesso questo in termini di cablatura dei computer e di tutto il resto
Non siamo stati noi che abbiamo tolto gli investimenti sulle tecnologie
Stiamo faticosamente cercando di gli orientali investimenti sulle tecnologie che è un altro discorso
Non ci siamo da venti mesi
Questo non va dimenticato
Potrei passare a spazzola tutti i discorsi
Che hai fatto ti faccio presente che il bilancio di quest'anno viene fatto in ragione della divisionalizzazione che abbiamo realizzato
E di quanto noi abbiamo potuto risparmiare e razionalizzare con la divisionalizzazione verrà fuori dai numeri
Altrimenti il bilancio di quest'anno non si faceva
Se state ingenerosi molte cose
Su RAI International si è stato profondamente arretrato
Perché quando manca la strategia anche la tattica poi dopo diventa meschina
Noi abbiamo tutto fare certi ragionamenti tattici ma risultato da quando ci siamo intervenuti e che per la prima volta abbiamo dei palinsesti di cui ci ringraziano quegli stessi che ci sputavano in faccia quando andavamo in giro per il mondo
E consegniamo un bilancio e ha risparmiato diciotto miliardi su cinquantasei di RAI International rispetto a quello dell'anno scorso e dodici miliardi su quello di quest'anno a partire da una da marzo
Quando si parla bisogna guardarli tutti gli elementi
I palinsesti di RAI International sono cambiati a partire da settembre
Sono stati come dire ristrutturati tutti
Hanno un seguito fatti portare lettere di ringraziamento degli ambasciatori che prima non litigavano delle associazioni che prima non ci volevano vedere
Non si possono dire mezze verità
Senza pensare che queste poi dopo non colpiscono da qualche fan
Io sono abituato in un altro modo mi conoscete dico quello che penso
Credo che ha
Figure normali
In una dialettica aziendale
Ma mica cosa che non si può fare
E di scegliere un bersaglio
E di colpirlo per ragioni diverse
O per ragioni che non sono tutte quelle che si dicono
Sì avete vostri problemi interni è ragionevole sono fatti vostri
Ma sulla verità di quello che questo Consiglio di amministrazione questo vertice ha fatto credo che nessuno possa pensare di cavarsela solo con mezze verità
Anche avere dei nemici è un'arte nobile
Non si scopre invecchiando
Avere dell'IMI gli amici è facile avere dei nemici intelligenti è forse più difficile
L'unica cosa che non bisogna fare e cercarsi dei mezzi nemici
Per poterli in ridere
O dei media micio dei quasi amici
In qualche modo per poterli utilizzare questo non è consentito
Avrei voluto parlavi di un libro
E ho finito di leggere proprio questa notte
Prima del di aver letto la nostra relazione
è un libro scritto da un giornalista spagnolo
E si chiama territorio Comanche vi invito a leggerlo
è un libro che avrei voluto che scrivesse uno di voi
Per racconta perché racconta le vostre storie sono tuttologi storia degli inviati di guerra e l'unico libro che parla dei nostri inviati di guerra
Scritto da uno spagnolo
E cita molti dei nostri mo'molti di voi
Con il quale io fallire
Conosco solo di nome
Achille D'Amelia
I tre che sono morti a Mostar
Di cui il primo libro un libro scritto da altri
Dice come sono avvenuti veramente i fatti
Perché lo raccontano quelli che erano con loro
Raccontano le storie anche privati soprattutto di Marco Lucchetta
Di quando prima di andare a Mostar notava mostra le più le foto dei figli
Ai due spagnole che erano con lui e che poi e hanno scritto
Mi dispiace che questo libro non sia stato scritto da poco uno dei nostri giornalisti perché questo ci avrebbe fatto capire molto di più del lavoro che fate dei comunicati che mettete
O delle note di agenzia grazie
Buonasera a tutti
Ci sono momenti nella vita di un sindacalista del sindacato in cui talvolta ci capita entra
Dobbiamo mantenere i piedi per terra i nervi saldi e la serenità d'animo di chi fa il proprio dovere con coscienza
E credo
E credo che alle colleghe cari colleghi che questo è uno di quei momenti
Perché credo che la mia vita ormai purtroppo non giovanissima di sindacalista
Come dire questo tipo di franchezza non l'avevo mai sentita io apprezzo la franchezza l'apprezzo proprio sempre
E cerco di essere franco
Ma credo che certe volte bisogna anche riflettere
Ma io dico soltanto poche cose e poi dirò le cose che volevo dire perché avevo appunto servire
Rapidamente
Roberto aveva detto il fondo
Con un appello al vertice aziendale
Provate ad ascoltare
è facile dire che non c'è nessuno il più sordo di chi non vuole ascoltare
Certe volte non vuol capire di chi forse sottovaluta lo dico serenamente proprio sottovaluta la portata del disagio e delle difficoltà di chi fa informazione oggi nel servizio pubblico radiotelevisivo
Ma Roberto risponderà per quanto riguarda gli aspetti personali ecco io ho avuto diversi momenti insieme a Roberto il colloquio col vertice della RAI nelle ultime settimane negli ultimi mesi in questi tre anni di lavoro insieme perché io sono diventato segretario pochi mesi prima di Roberto abbiamo lavorato insieme
E ha avuto sempre come dire l'impressione che qualcosa mi sfuggisse che ci fosse una difficoltà oggettiva proprio quasi caratteriale insomma a confrontarsi con noi
Ma io credo una cosa
No voglio dire anche se qualcuno mi accuserà di piaggeria di schieramento Mario sono abituato a schierarmi
Credo che Roberto ha dimostrato quanto oggi ci sia bisogno di un sindacato con la schiena dritta
Con lo Ski indagato che si confronta con quello che accade che è capace di criticare anche duramente e di agire di conseguenza
E lo testimonia il lavoro che abbiamo fatto in questi tre anni lo testimonia le tante vertenze le tante cose che abbiamo fatto battaglie di retroguardia
Non lo so questa è una
è una riflessione una critica legittima
Al sindacato
Io credo che quando abbiamo insieme sostenuto la necessità di riconoscere il lavoro di centinaia e centinaia di lavoratori giornalisti precari
Nella RAI che non sono mai stati trattati come giornalisti nelle reti delle testate io credo che non abbiamo fatto un lavoro di retroguardia ci siamo confrontati serenamente duramente su un problema reale
E quando abbiamo difeso i giornalisti del del servizio pubblico radiotelevisivo dagli attacchi esterni quei storico
Ma cari colleghi evidente che c'è un clima complessivamente molto difficile per chi fa informazione in questo Paese non solo in questo Paese diciamocelo francamente
Noi abbiamo avviato una trattativa contrattuale molto difficile in cui per la prima volta da vostra azienda l'azienda del servizio pubblico è presente al tavolo della controparte insieme alla Federazione degli editori giornali
Come dire c'è una sorta di sintonia lo diceva Roberto nel mondo imprenditoriale rispetto a questo confronto contrattuale
C'è un problema serio per questo rinnovo contrattuale
Ebbene noi abbiamo posto una serie di problemi abbiamo posto il problema dei tanti giornalisti che lavorano senza regole
Quello di dare e cercare di trovare occasioni di lavoro per i colleghi e colleghe che il lavoro l'hanno perso
Gli affrontare confrontarsi con una professione che si trasforma continuamente che cambia
Che deve raccogliere la sfida di internet e dei new media del digitale satellitare dei nuovi strumenti
Ecco io credo che quando abbiamo posto al centro di questa innovazione contrattuale la qualità e la correttezza dell'informazione
La difesa del prodotto voi abbiamo fatto il nostro dovere
Ecco dicevo del Bilancio positivo di questi anni
E naturalmente c'è un problema che riguarda il rapporto con le imprese
Con l'azienda del servizio pubblico
Naturalmente c'è un problema di rapporto con il mondo della politica Roberto ha fatto anche una relazione politica non una relazione che volesse strumentalizzare o inseriti sinistro mentali polemiche politiche questo non era e non è stato ma certamente un contenzioso noi come sindacato complessivamente inteso con il mondo della politica ce l'abbia
E allora io sono contento anche di rispondere e di parlare con il sistema delle imprese né parlare anche con il mondo della politica qui presente allora io credo che ne possiamo dire e dirci come ha detto giustamente nella sua relazione Roberto che noi giornalisti noi lavoratori dell'informazione
Abbiamo il diritto di sapere dal Governo
Dal Parlamento dalla maggioranza e dall'opposizione quale sarà il futuro del servizio pubblico
Nell'attuale mercato
Caratterizzato dei nuovi media eccetera
Se si intende davvero completare la riforma del sistema oppure se si vuole conservare o addirittura distruggere
Il servizio pubblico
Io credo che il problema di del ridimensionamento vedi direttore di che parliamo noi
Il problema del ridimensionamento del servizio pubblico delle tensioni che ci sono in questo senso deve essere una grande questione politica
Da porre agli schieramenti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali di indicazione generale
Anche nelle politiche del due mila uno quando ci saranno io credo che possiamo chiedere
All'Ulivo e al Polo che dopo dicano subito qual è la loro opinione in proposito
Noi abbiamo detto lo ripetiamo sia l'apertura al privato
Sia quelle linee strategiche
Ma quale opposizione sistematica quale attacco continuo al vertice RAI ci siamo confrontati ci confrontiamo una per tecnici
Abbiamo detto sì al privato
Ma abbiamo detto e diciamo lo dico io che sono il segretario della Federazione nazionale della stampa che apriremo un duro confronto una lotta dura contro ogni ipotesi di liberalizzazione completa di privatizzazione totale
Di cui peraltro i disegni di legge le leggi di questa Repubblica non passa notte sono assurde sarebbero assurde in un'Europa che come diceva Roberto va in tutt'altra direzione
E allora respingiamo l'idea di un servizio pubblico strumento della conservazione ancorato alle logiche del passato al clientelismo alle logiche partitiche non abbiamo fatto e non facciamo casi personali facciamo un discorso chiaro netto distacco dal passato
E rivendicazione di una scelta di campo forte
Tutti azienda i giornalisti e lavoratori
La riorganizzazione della RAI le scelte aziendali con queste ci siamo confrontati sui confronti e che ci confrontiamo
Le abbiamo giudicate talvolta contraddittorie le abbiamo criticate la critica che Roberto in maniera aperta
Ma noi siamo determinati
Per un serio confronto con il mercato con l'apertura al privato hanno detto con l'efficienza la flessibilità nella gestione
E abbiamo espresso l'Usigrai espressi
Grande senso di responsabilità
Abbiamo fatto la nostra parte abbiamo continuato a lavorare forse quando avremmo potuto fare qualche sciopero in più
Anche a scapito di una demagogica popolarità nei confronti di qualche collega
La RAI in cui crediamo il servizio pubblico in cui crediamo come sindacato non solo come il sindacato dei giornalisti RAI è diversa da quella del passato signor direttore generale
Non può e non deve essere ridimensionata
Deve essere una RAI azienda più normale
E noi accogliamo questa sfida l'abbiamo raccolta la relazione di Roberto dimostra che l'abbiamo raccolta
Difendiamo abbiamo ritenuto di difesa difenderemo il ruolo fondamentale insostituibile del se dell'informazione del servizio pubblico radiotelevisivo
Un servizio un'informazione di qualità un'informazione chiatta
Anche i ricchi anche qualche errore per carità
Ma Roberto ha citato qualche esempio io pure voglio citare il lavoro straordinario che hanno fatto i nostri colleghi
Nella guerra dei Balcani Mannella guerre di tutti i giorni in tutte le sedi in tutte le città d'Italia
E allora siamo disposti a confrontarci con le critiche e anche con i dati di qualche osservatorio se vi sono errori questi vanno corretti e certamente le leggi che riguardano l'informazione politica né perito elettorale rappresentano binari ben stretti ma inevitabili per direttori di testata giornalistica
La gente i cittadini hanno però bisogno dell'informazione della RAI perché questa è la prima vocazione di un servizio pubblico moderno come dimostrano tutte le democrazie agente occidentali quelle europee ovviamente
Dicevo che il servizio pubblico deve garantire il massimo dell'informazione pluralista corretta responsabile anche con regole certe
Bisogna difendere il principio dell'autonomia e della responsabilità dei direttori
Naturalmente dell'autonomia dei giornalisti sono regole sancite dalla legge istitutiva dell'ordine dal contratto di lavoro sono principi sacri per i giornalisti
Che non possono essere messi in discussione da nessuno che siano dirigenti aziendali oppure leader politici
E i risultati attivamente ridicolo il ripetersi di attacchi da chi considera l'informazione politica soltanto come un veicolo di propaganda emiliani si vende le sue testate RAI con dieci giorni d'anticipo con un annuncio pubblicato su un quotidiano
Allora Roberto parlava di occasioni perse dalla RAI
Io credo che ci sia questo rischio
Io credo che ci sia un rischio molto serio
Perché riguarda tutti gli imprenditori ma anche il nuovo gruppo dirigente del servizio pubblico
Noi siamo disposti ripeto a confrontarci ma non si può pensare di gestire il contratto di lavoro con attraverso l'innovazione per aggirarne i contenuti essenziali
Noi chiameremo i giornalisti italiani alla lotta a difesa dei principi fondanti che sono contenuti nel nostro contratto nella nostra piattaforma chi non conosce la piattaforma che una piattaforma che si confronta con l'innovazione basta che apre il sito della Federazione della stampa c'è tutto lì dentro se la legga e sappia che cosa undici giornalisti italiani pensano dell'innovazione
Ed è una piattaforma quei giornalisti della RAI per la prima volta forse nella storia hanno contribuito a redigere in maniera molto forte
Vado anch'io verso la conclusione devo dirvi due cose rapide una sull'Unità perché ci tengo anch'io a dirlo
Ma Roberto ha dedicato un capitolo importante e anch'io lo voglio trattare abbiamo fatto con Roberto ecco tutti i colleghi dell'esecutivo
Perché giusto vero questo è stato un lavoro di squadra un grande lavoro di squadra
Abbiamo fatto sforzi molto importanti per rilanciare l'unità dei giornalisti della RAI L'Unità del sindacato dei giornalisti della
Per l'Usigrai
è per lo statuto della Federazione della stampa
Il sindacato unico e unitario dei giornalisti della RAI
Non ci può essere un altro sindacato i giornalisti della RAI aderente alla Federazione della stampa
Ci può essere un altro sindacato dei giornalisti RAI o anche di altre testate fuori dalla Federazione per la stampa
Io come dire Roberto qui lo dico molto chiaramente
Lo dico per l'ultima volta
Noi abbiamo finito si è esaurita lei era del sindacato unico
Lei era ed è cominciata l'era della competizione
Noi abbiamo centinaia di giornalisti professionisti ormai che sono iscritti ad altra organizzazione sindacale
Nel settore del lavoro autonomo e comincia qualche realtà muoversi anche nel settore dell'emittenza televisiva locale
Accade per i freelance accade per i giornalisti dell'emittenza locale
Ed è per questo ed anche per questo che il Consiglio nazionale della Federazione come ricordava Roberto giustamente ha approvato a larga maggioranza il documento che chiude definitivamente almeno per noi il problema posto Tanzi integrati
Ci siamo confrontati abbiamo discusso e abbiamo chiuso perché loro hanno chiesto il riconoscimento loro hanno mandato hanno fatto ricorso al Tribunale di Roma contro la decisione del Consiglio nazionale il Tribunale di Roma deciderà non c'è non ci può essere pluralismo sindacale di base
All'interno della Federazione della stampa
Questo significa
Che lui dobbiamo riaprire il dialogo con tutti dobbiamo ragionare con tutti ma il sindacato dei giornalisti RAI e queste o siete voi
I giornalisti RAI sono qua
Non c'è altra possibilità accetto ovviamente la proposta di Roberto
Andiamo a ragionare discutiamo
Ci si organizza sito aggiornato le regole in cui esprimere democraticamente dissenso devono essere fissate e migliorate
Si riformano gli statuti quando si possono riformare quello della Federazione della stampa è stato riformato con molta difficoltà ma è stato fatto
Io credo che questo si potrà fare si farà ma nella chiarezza
Io credo davvero nell'unità dei giornalisti nell'unità delle loro organizzazioni rappresentative nel ruolo e nella funzione democratica
Di tutela della federazione Bellingeri della Casagit
Credo davvero nel ruolo e una funzione fino cambiare finché non cambi la legge che va cambiata dell'ordine nazionale giornalisti ci credesse di dirigenti di di tutti gli ordini dell'ordine nazionale
Io credo non solo e non tanto per la forza che riusciamo a esprimere con la nostra unità
Quanto per la capacità di porre alla società alle istituzioni il problema della centralità di un'informazione corretta
Che rispetti il cittadino che rispetti le regole deontologiche
Io vi chiedo chiedo a tutti voi che siete sindacalisti anche se il eletti delegati di aver fiducia nel vostro sindacato di criticarlo di contestarlo ma di confrontarsi negli organismi
Ecco quindi un messaggio conclusivo anch'io ce l'ho
Da rivolgere
Alla politica e alle imprese
Noi richiediamo
Rispettare le nostre idee le critiche che esprimiamo le istanze che esprimiamo anche quando fanno male anche quando colpiscono basso facciamo il nostro dovere questo è il sindacato
Non siamo né un partito politico né una un ciclo di bocciofila
Siamo un sindacato che rappresenta degli interessi
Sono interessi che talvolta convergono in carbonio divergono ci si confronti si confronti ci si confronti con noi
Nel mondo della politica e delle istituzioni
E anche dell'impresa
Investiamo investite sull'informazione su un giornalismo professionale serio
Dignitoso sulla formazione e la riqualificazione dei giornalisti sull'innovazione tecnologica nel rispetto di regole più flessibili ok
Ma certe e rispettate dal contratto alle leggi e ciò a cominciare da un servizio pubblico radiotelevisivo moderno ed efficiente che continuiamo e continueremo a difendere grazie
Io ero però poco tempo questo congresso
Non solo per portare un
Un saluto formale dei Popolari vostri lavori
Ma per poche sollecito poche riflessioni
Sollecitate da una relazione molto seria molto ampia e in gran parte condivisibili
Vorrei ringraziare anche il segretario dell'Usigrai Natale anche per il tono che ha usato
Perché in questo Paese si sta ci si sta abituando ad una logica di sindacati addomesticati
E quindi si vive con fastidio quando sindacato come suo dovere come avete fatto voi
Parla con chiarezza
Parla con chiarezza
Non aggirando i problemi senza subordinazione senza timori e mi pare che questo sia dovuto per ogni sindacato che vuole fare bene il proprio mestiere e non debba essere la causa di creazioni emotivamente esagerate
La relazione quei utili pregio di riportare l'attenzione fino in fondo sulla
Natura sull'esigenza
Di un servizio pubblico nel nostro Paese
Avete chiesto un impegno sui tempi io credo che
Se un impegno giusto chiedere che il mille centotrentotto vada avanti in fretta perché serve un punto di riferimento
Preciso in un settore come quello del sistema radiotelevisivo delle nuove tecnologie che va avanti con una difficoltà per cui le norme quando vengono approvate rischiano di essere già tremendamente vecchie e quindi non si può perdere tempo
E quindi c'è un impegno a fare in fretta riprende la discussione o Senato subito dopo la legge finanziaria
Ma c'è anche dire se c'è l'impegno ad una riflessione politica approfondita
Se serve ancora nel nostro Paese un servizio pubblico
O se invece dobbiamo vivere trascinati da chissà quali motivazioni
L'idea che il servizio pubblico ormai sia un anomalia qualcosa di vecchio
Dimenticando il quadro degli altri Paesi europei dimenticando che inseguire la televisione privata
Non è da sola una garanzia di modernità
E quindi bisogna riflettere se serve un servizio pubblico noi crediamo di sì e anche con quali risorse questo servizio pubblico vada messo in condizione di operare di restare sul mercato
Abbandonando l'idea che sia tutti ineluttabile ineluttabile andare ad incidere sul canone
Intoccabile io dico anche senza arrivare da oggi aumenti del canone che sarebbe difficilmente capiti anche se il nostro cannone sotto è stato ricordato la metodica negli altri paesi europei basterebbe intervenire cambiando le modalità di riscossione del canone
Per avere da un'entrata diversa
Dovremo parlare di affollamento capendo severo qualche dubbio è legittimo cominciano ad averlo
Se è vero che se che questo meccanismo più pubblicità nelle televisioni uguale meno pubblicità sulla carta stampata è una cosa ancora reale qua invece è una cosa che nei fatti
E già superata
Viceversa si tira segniamo all'ineluttabilità di queste di intervenire in questi campi diventa l'unica strada percorribile quella della privatizzazione peraltro in un momento in cui e forse perché arriva al governo dopo tanto tempo si rischia di inseguire cose che sono state sempre culturalmente lontane ma l'idea che la privatizzazione in qualsiasi campo sia un valore gli insetti una specie di culto della privatizzazione che non può reggere perché non tutti i settori sono uguali
Allora su questo noi popolari stiamo avviando una riflessione che deve avviare a venire in fretta parallelamente al percorso del mille centotré voti in Parlamento su questo proveremo a fare una riflessione collettiva nel centro sinistra perché è giusto che il centrosinistra in Parlamento abbia una posizione il più possibile condiviso su questi temi
Però una riflessione vogliamo farla
Viceversa si rassegneremo ad una logica secondo la quale l'importante per la politica
E mantenere in qualche modo una garanzia di neutralità dell'informazione o di equa spartizione dell'informazione politica sui canali pubblici
Mantenere le nomine Traversi meccanismo Della Fondazione che previsto nel mille centotrentotto e tutto il resto abbandonato ho lasciato alle logiche di mercato
La formula dei mille centotrentotto la Fondazione la holding e quindi la vendita di azioni delle nuove S.p.A. a in sé molti rischi su cui è bene ragionare fino in fondo
Perché la trasformazione in S.p.A. anche si si mantiene la maggioranza del capitale in mani pubbliche e quindi il controllo della società
In sé una conseguenza inevitabile il picco la sinistra che conformazione piccolo risparmiatore o l'investitore che decide di investire hanno diritto
Di Avvenire dei dividendi
E quindi l'amministratore anche se la società e a maggioranza capitale pubblico il dovere di fare i profitti
E poiché qui non si vende le case o la bolletta del telefono
O la luce elettrica prodotti che non cambiano ma qui per fare profitti si può cambiare il prodotto una riflessione dobbiamo far fino in fondo
L'idea poi che il canale terzo diventi una specie di nicchia per i servizi culturali di alta qualità gli altri due canali invece restino affidati soltanto alle logiche di mercato è un profondo cambiamento della natura di servizio pubblico anche se non lo si ammette
E se vogliamo riflettere non c'è il tempo per farla profondità mente ma sulle norme ruolo che purtroppo la televisione soprattutto nella parte che non è informazione
Nell'essere per le famiglie che lasciano vuoti educativi enormi soprattutto sulle giovani generazioni o sulle fasce culturalmente meno difese l'enorme spazio informativo che ha perché contribuisce a creare modelli di vita punti di riferimento
Criteri di sviluppo
è un ruolo che in qualche modo ma educare o a diesel ducale vogliamo che ogni programma come sarebbe inevitabile per una società che deve per sua ragione sociale creare solo profitto ogni programma ogni scelta
Editoriale o di trasmissione sia legata soltanto l'esigenza di fare profitto come spiegheremo l'azionista che ha investito e quella trasmissione che costa dieci
E porta uno bisogna continuare a farla
Non sarà semplice
Allora credo che su questi temi dovremmo riflettere cominciando intanto fa alcune cose io ascoltavo le giuste rivendicazioni Di Natale rispetto a un meccanismo di fare informazione politica nell'ambito del servizio pubblico
E quindi il fatto che molti casi al singolo giornalista è lasciato come dire la consapevolezza la coscienza di fare non fare determinati servizi
In effetti anche nel sistema dell'informazione radiotelevisiva dei telegiornali pubbliche privato scatta anche qui già oggi
Il fatto che l'informazione e di qualità se produce telespettatori
Allora io dico perché non cominciamo ad eliminare le rilevazioni Auditel per i telegiornali
Per evitare questa gara forsennata a fare notizia
Per avere più telespettatori a spararla più grossa e più in fretta solo per avere più telespettatori in molti casi purtroppo e non è colpa di nessuno ne copre il meccanismo a scapito della qualità d'informazione via le rilevazioni Auditel dei telegiornali
Il servizio pubblico del servizio privato
Allora non si tratta di pensare a una cosa nostalgica una tv pubbliche immobile
Destinata a diventare una specie di nicchia in un mercato che invece affidato sempre più i giganti al mercato non è questo si tratta di chiedere sì è possibile pensare ancora a una tv che sia proprietà pubblica ma che passa a stare sul mercato che passa parole anche internazionali
Che sia in grado di tenere il passo con le grandi trasformazioni che ci sono nel campo tra multimedialità delle grandi evoluzioni tecnologiche
Che sia in sostanza come giustamente è stato rivendicato un'azienda normale
Senta però svendere la natura di servizio pubblico
Su questi temi è giusto che l'attuale vertice dell'azienda via dei suggerimenti che saranno ascoltati e capiti ma è giusto ricordare che queste scelte spettano alla politica e spetta al Parlamento e l'azienda diritto che queste scelte vengano fatte in fretta
Grazie Franceschini Sergio rogna dei democratici
Bene sono qua per portare il saluto dei democratici e al per dare anche qualcuna delle risposte della politica non le risposte della politica la risposta di una parte politica va be'devo cominciare a dire di avere qualche difficoltà
A sostenere per i democratici un passo indietro per la verità non abbiamo fatto nessun avanti quindi sarebbe un po'difficile questo punto cominciassimo noi col fare dei passi indietro quello ti consente anche da una certa disinvoltura
Una disinvoltura che in questa sede credo si possa usare
Siamo assolutamente convinti che la televisione generalista rimane per i prossimi dieci anni
Lo strumento principale dalla comunicazione e quello che è importante in una democrazia anche il primo mezzo per la formazione delle opinioni
Questo porta questa enorme responsabilità di tutti voi dei comunicatori
Che fa della necessità del servizio pubblico un qualche cosa di non discutibile
Io credo che ci siano fatiche si siano fatti c'è un passato che certamente non è tutto da assolvere
C'è un presente in cui bisogna incominciare a capire che cosa cambiare
La prima cosa forse e che occorre un vero contratto di servizio che definisca esattamente che cos'è il servizio pubblico
Ecco senza di questo francamente ci possiamo affidare soltanto alla professionalità o alla buona volontà d'ma dobbiamo dare un supporto in più dobbiamo dire che il servizio pubblico è un contratto tra questa nazione questa nazione che qui come parlamentari rappresentiamo e il servizio che viene espletato da un'azienda di proprietà pubblica sostanzialmente pubblica in questo momento
E che diventa abbastanza difficile per questa fase per quello che è il servizio pubblico pensare come privata
Basta quindi che
Il sia allora la guerra dello share quello che condiziona le scelte ecco questo è veramente antitetico alla nostra concezione di servizio pubblico
Quindi la guerra dello share è un altro discorso e nato discorso che tipico della tv commerciale ma è sbagliato in questo caso con questo non voglio arrivare la sovranità del cronometro e cioè queste ancora un altro discorso quello dei cronometri assolutamente precisi che verificano a posteriori questo so benissimo da ex direttore televisivo di locale che questo è la fine del vero pluralismo però questo è un problema a cui non si può sfuggire c'era ancora una cosa dire però attenzione se la politica continua a sbagliare continuano a pensare i politici di El che lo show
Sia effettivamente un modo di arrivare al pubblico e non si rendono conto di quanto è controproducente il politico che si esibisce in varie altre attività
Beh questo forse una questione di buon gusto più che di regole però bisogna cominciare a pensarci
C'è però un problema serio un problema che evidentemente non è un problema né di questo sindacato né di questa azienda ma che bisogna qui invece chiarire molto bene
Attenzione non è il duopolio il nostro ideale
Non possiamo pensare che quello che l'attuale situazione di duopolio duopolio secco come quello italiano corrisponda a quello che era il programma dell'Ulivo
Noi ce lo ricordiamo bene questo e quindi il mille centotrentotto i prossimi passaggi dovranno contenere questi panni questi avvicinamenti progressivi al superamento del duopolio
Tenendo ben distinto quello che servizio pubblico e quello che non lo è
C'è anche un altro aspetto noi non pensiamo affatto alla tv generalista come la tv dei poveri no come ci sia un questo punto una specie di comunque limbo in cui questo dev'essere tenuta ho già detto all'inizio che la ritengo tuttora lo strumento più importante passerà dal novanta al cinquanta per cento come ascolti ma rimarrà per i prossimi pochi anni e poi ci preoccuperemo di cosa succederà dopo ma la politica per la politica dieci anni sono già tanti
Ecco attenzione quindi a ritenere che sia il mercato come valore il mercato è un mezzo è un mercato e un mezzo anche nel campo televisivo
E quindi noi dobbiamo riuscire a fare dell'Italia un Paese normale adesso in questa legislatura cioè questo di oggi non è un mercato questo pare che fosse ben chiaro
Che vorrebbe in chiaro anche i dirigenti di questa azienda
Non ci stiamo muovendo in un gol regolare il mercato dove c'è un'onesta competizione ci stiamo muovendo in un mercato truccato e questo non deve un assolutamente sostenibile da parte di un Parlamento che voglia fare semplicemente il suo mestiere
Credo quindi che bisogna abituarsi all'idea che occorre cambiare le regole di questo mercato e che non possano queste essere mantenute esattamente semplicemente comunque una questione di equilibri e di bilanciamenti
C'è un dato di fatto chiarissimo a chiunque non abbia gli occhi foderati
Non dico di che cosa su quanto la pubblicità televisiva sia sottovalutata in questo Paese perché perché c'è un eccesso di offerta
E quindi sotto questo aspetto occorrono dei meccanismi correttivi non si può pensare che gli atti del sia autore il colino su questo occorre arrivare evidentemente ad aziende che sanno fare i propri conti ma che anche sanno che questo mercato può e deve essere modificato che in questo mercato possono e debbono essere introdotte delle regole nuove e questo certamente potrebbe essere definito un ambizioso programma ma non può essere non possiamo a bere
Un programma diverso
Ancora una cosa
Fondazione
Fondazione deve avere un rapporto con il Parlamento cento dovrà essere crediamo un'espressione Parlamento ed è abbastanza vero questo che questa fondazione in qualche modo espansione del Parlamento rende inutile una Commissione parlamentare di vigilanza
Perché questo davvero è un eccesso ulteriore dal momento che abbiamo dall'altra un'autorità indipendente o per lo meno l'abbiamo dominata per quello perché fosse indipendente che deve a questo punto essere il luogo veramente della regolazione del system
C'è necessità questo è vero raccolgo dal collega Franceschini una c'è bisogno di una politica più uniforme della maggioranza su questo argomento hai ragione
Su questo occorrono proprio per l'occasione del mille centotrentotto arrivare che è l'occasione ultima che abbiamo in questa legislatura lo sappiamo bene
Occorre arrivare a definire meglio come maggioranza quelle che sono le cose che veramente vogliamo e le cose che comunque che consideriamo libro dei sogni però è su questo che si misura una vera maggiore
E su questo che si misura azione di un governo e quindi questo è un passaggio assolutamente non eliminabili
Saremo esigenti ecco su questo do ragione do ragione al vostro segretario il pubblico deve essere esigente nei confronti dell'informazione
Dobbiamo essere esigenti nei confronti dell'informazione della RAI perché da queste ci si aspetta qualcosa che l'altra informazione può anche non avere ma questo e e deve rimanere il servizio pubblico vi ringrazio
Qualcuno ha lasciato un sigaro
No lo dico perché mi disturba risulta
L'orfano siccome anche io non ho una cultura Dorotea come noto pure essendo stato a lungo nel Veneto
E non avendo mai da dare ordine alle imprese francamente mal sopporto che insidiano la politica
E quindi sono una società ordinata
Dirige dirige chi fa il sindacato deve essere critico sono farebbe dirigente
Osservo il sindacato
Nei Paesi che abbiamo criticato dieci anni fa i sindacati obiettiva dei dirigenti
Nei Paesi democratici e l'ho imparato con fatica ho studiato anch'io ho letto qualche libro i sindacati discutano abbiate pazienza alcuni di noi hanno fatto le scuole serali ci vuole pazienza abbiano avuto più fortuna taccio
E allora siccome io non mi sottraggo risponderò a una serie di domande che sono state poste
Facendo la frazione per me è difficile che quella di non rispondere numerose provocazioni così
E quindi manterrò la scaletta del mio intervento
Per ricordare dov'eravamo al precedente congresso e dove la rata del
Congresso dei giornalisti RAI
Per riconoscere i meriti invece del gruppo dirigente in carica io sono uno di quelli che passa per essere persino vedere in modo eccessivo
Schierato su alcune acquisizioni della RAI di quest'ultimo viene
Ma proprio perché ritengo che sia un gruppo di gente forte autorevole
Ma bisogna dialettica più forti altro dal dottore
Altri medici e pensiero unico la riduzione a dura della decisione del pensiero e questo lo troverà ma il mio consenso governasse anche il mio più caro amico
Sono contro ad ogni riduzione ad uno del pensiero della dialettica politica nel sindacato nelle imprese pubbliche e private
Peraltro è critico il mio schieramento quando si riduce ad uno o si pensa che i sindacati siano inutili
Siano anche sonora lezione elettorali
E siccome io oggi non faccio dirigente della RAI ma dei DS mi devo preoccupare anch'io del Bilancio che un bilancio di una forza politica che non può consentirsi di liquidare con fastidio le organizzazioni la democrazia ovunque compreso nel sindacato dei giornalisti
Detto questo vedete tre anni fa c'ero prima drammatico all'interno della RAI
Io ricordo che avete fatto un congresso in cui si parlava di cassa integrazione di licenziamenti diventa di due reti forse questo avrei sottolineato con ancora maggiore forza io ricordo che tre anni fa qui in questa sede in una sede congressuale
Si parlava di una RAI che doveva accompagnare alla porta due reti
Una terza Rete divisa nelle macroregioni
Una RAI fuori da ogni alleanza sulla piattaforma digitale una RAI incapace di dialogare con i francesi una RAI per di più molti dirigenti RAI che vedo tutto ai loro posti di combattimento osteggiato in ogni modo l'accordo con Canal Plus salvo pentirsene poi in ultima istanza
Ma la RAI era fuori da grandi accordi internazionali e sì perché non sono analfabeti soli politici
Talvolta anche altri
Come dire scuole serali venerdì facciamo tutto in questo non soltanto
Perché tutto il contrario di tutto non letto anche io e non è solo a carico del Presidente del Consiglio della politica
E allora tre anni fa era questo l'assetto tre anni dopo la legge mille ventuno la prima parte della legge Maccanico la ricorderete
è stata approvata con grandi difficoltà da questo Parlamento io sono in piena sintonia con Franceschini rogna ed è uno dei pochi settori in cui c'è una sintonia pieno di abituati a essere più in sintonia sulle grandi scelte di modernizzazione di una accolgo l'invito a riunirci appena torniamo qui sulla mille centotrentotto
Ma tre anni fa non c'era la mille ventuno tre anni fa non era neanche iniziato la regolamentazione tre anni fa non c'è una piattaforma agenda la piattaforma digitale tre anni fa di vorrei ricordare che la RAI si avviava ad andare in un angolo del mercato
Questo gruppo dirigente in carica che va criticato quando ha criticato con grande nettezza perché non di rimpasti di quindi altrove
E se si fatti dice pazienza mi fa Cisco moltissimo anch'io quando sento le critiche alla politica e pur avendo un forte temperamento me ne faccio una ragione perché queste sono le
E allora vedete però è altrettanto vero
Che grazie al sottosegretario vita grazie al governo io ricordo che qualche mese fa
Molti dissero non avrà mai il coraggio questo governo di fare un decreto sui diritti sportivi vi ricordate che Murdoch è rientrato in Italia
Ma dove stava comprando diritti sportivi i diritti cinematografici stava chiudendo il circolo della piattaforma digitale si accordò con la signora Moratti e dice sono il monopolista mi candido a governare il sistema per il prossimo decennio uscì anche un interessante a detta del presidente Carraro che diceva sì noi diventeremo tutti quanti i diritti vi ricordate la polemica
Se fosse andata a compimento a quella operazione ci sarebbe stata una sola piattaforma digitale una piccola RAI di paese una RAI buttata fuori dei mercati una Rai debole io penso che vada riconosciuta questo gruppo dirigente
Nella sua unitarietà al presidente e al direttore generale al consiglio di amministrazione ma anche ai sindacati che non hanno avuto alcuna posizione pigro corporativa
Che sono riusciti in questi tre anni a rimontare una situazione difficile oggi la RAI alleanze internazionali non è vera oggi la RAI alleanze con i grandi gruppi imprenditoriali e non è vero permettetemi di ricordarvi che la RAI
Per qualche hanno avuto un accordo di cartello col suo concorrente Mediaset
E autoregolamentare agli ascolti auto regolamentava la pubblicità era un'azienda che non sprigionata dialettica e competizioni questo clima di pace sociale si è rotto io non ritengo positivo che in un mercato si rompa la pace sociale
E credo che questo questo gruppo dirigente abbia ben operato
Ma io aggiungo alle domande che mi sono state poste da Celli da Zaccaria fuori di qui anche dal sindacato
Io penso che siano giuste alcune insoddisfazioni vedete come cerco di essere proprio fuori dalla polemica
Alcune insoddisfazioni che ho avvertito nella sede delle aziende
Sindacali e non solo sindacali
Penso un errore gravissimo avere votato al Senato la legge finanziaria nella quale la prevista per la prima volta la perequazione dei canoni di concessione che portava Mediaset a quaranta miliardi riportava la RAI alla sua naturale vocazione il Parlamento ha commesso un errore tecnico e alla fine si è tornati a Mediaset a un miliardo Laraia centosessanta miliardi e la chiusura del fondo delle emittenti locali un errore politico gravissimo che deve essere corretto alla Camera ma che io comprendo possa creare in un qualunque gruppo dirigente la convinzione di essere attaccato non per le ragioni poste qui da Natale voglio essere chiaro
Ci sono altri che puntano a delegittimare oggi l'azienda RAI io non ho trovato Caro direttore Celli nella relazione di Natale il tentativo di delegittimare servizio e vorrei che nei confronti dei sindacati ci fosse lo stesso rispetto che c'è nei confronti del presidente di Mediaset il quale invece ogni mattina si alza e indica la RAI come deve perdere lo scudetto
E poi ci vuole lo stesso atteggiamento sportivo
Non si può pensare che chiedeva che la passione della difesa del servizio pubblico
Ed è quasi diventata una macchietta dalle battaglie decennali a difesa di questa azienda del Paese
Posatore trattato ho ritenuto qualcosa di residuale
O addirittura qualcosa di cui vergognarsi qualcuno ha cioè
Io ritengo che la storia del servizio pubblico sia storia ci sono persone quali diversi schieramenti politici
Da Albino Longhi a Roberto Morrione che vadano trattati con rispetto ad una grande storia politica e professionale dell'azienda di servizio pubblico ci vuole più rispetto per la memoria di un'azienda che ha tenuto la spina dorsale dritta
Anche quando Berlusconi aveva sei reti
Però tutti si misura in vendita
E lo dico perché lo sia fondamentale in politica
O della memoria della persona di ciascuno
E allora io ritengo che sulla Finanziaria la colazione ci debba essere sono contento anche di una richiesta che ha posto il gruppo dirigente della RAI
Questa richiesta vera
Può un gruppo dirigente lo dico anche agli amici dalla politica essere in permanente fibrillazione
Noi siamo alla fine del biennio
Il mila centotrentotto deve essere portato all'approvazione io penso che solo un cretino può pensare di cambiare i gruppi dirigenti delle aziende senza la legge senza certezze sarebbe ancora una volta un regolamento di conti sarebbe ancora volta una vendetta ancora una volta faremo prima le spartizioni e poi daremo la legge alla RAI
Io pur avendo manifestato a viso aperto alle mie critiche non sarà d'accordo
Con un nuovo giro all'interno dell'azienda prima dalla riforma sarebbe sbagliato
Penso che la richiesta di certezza e di stabilità sia da accogliere
Che la via maestra mila centotrentotto ma se non fosse mila centotrentotto non vi è dubbio che la RAI va data una stabilità di governo non episodica e vado avanti
Perché sono d'accordo col mila centotrentotto
Perché mila centotrentotto introduce il concetto dalla fondazione
Io sono convinto che governerà non possono durare quanto la legislatura devono essere più lunghi della legislatura come accade in Francia
Ma aggiungo anche che il Budget delle risorse deve essere triennale non ricontattato ogni anno nella finanziaria ma aggiungo anche perdonate né che non si deve avere paura del capitale privato
Il problema è che il cinquantun per cento sia pubblico dell'insieme dell'azienda ma chi lo dice che nella holding cinematografica non ci può essere la maggioranza privato ma chi lo dice che nelle holding che si formeranno non deve entrare capitale privato
Ma chi lo dice che l'alleanza con ENEL non abbiano le ragioni strategiche della multimedialità del futuro il servizio pubblico non è solo il TG il servizio pubblico e capacità di portare il proprio prodotto con l'innovazione tecnologica in Europa in Italia
Il problema non riguarda solo quanti minuti telegiornali faranno ma come il nuovo servizio pubblico sarà grande agenzia di alfabetizzazione telematica nel prossimo passaggio la vera legittimazione del servizio pubblico non è più quella di vent'anni fa quando si dai partiti
Ma è un'altra cosa come riconsegniamo i nuovi alfabeti tecnologici ai cittadini italiani come i nostri figli non saranno al padre di diritto nell'Europa ecco la grande missione del servizio pubblico per cui è giusto che resti pubblico
Per cui è giusto che ci sia una presenza come dire di contributo pubblico perché ha un elemento di alfabetico però vogliamo chiamare Non è mai troppo tardi cinquant'anni dopo una grande missione
Il servizio pubblico è un fattore di unificazione
Con qualche ma anche l'azienda dall'ondata da nord ovest erano ecco dell'Italia consegnata un'informazione di serie B o di serie C
Ecco l'idea che io condivido per cui ritengo che si debba proseguire nel percorso
Per cui ritengo che il mila centotrentotto debba essere portato ad approvazione
Facciano tutti un passo indietro certo lo ceduti
Però mi sia consentito
E questa è la parte che ridurrà al minimo ma proprio perché io sostengo che bisogna incoraggiare l'esperimento di innovazione di autoriforma
Proprio perché io sostengo che non è rimesso a posto i conti non è un dato che sindacati possono rimuovere la precondizione della libertà di un'azienda
Proprio perché io sostengo che alcuni anche dei nuovi dirigenti sono un valore aggiunto per l'azienda
Cioè quella perché io condivido questi elementi
E proprio perché ho criticato in primo luogo la politica che è troppo lenta
E qui Amato ad una proposta o il mila centotrentotto l'approviamo rapidamente
O comunque l'azienda RAI deve avere una sua stabilità di governo di risorse più chiaro di così si muore
Non ci può essere un anno di vacatio ma per un motivo evidente si stanno facendo le grandi alleanze internazionali
No polemizziamo sul vicedirettore basta qui c'è un'operazione in corso che tende a mettere assieme Chierici
Mediaset
Guardo belle come sulla grande piattaforma digitale la signora Moratti che ci manda a dire non ci sto perché quando editore è troppo pesante tende a comperare a modificare l'idea di comunicazioni
E secondo voglio posso Gigi l'armi di fronte a questo di fronte a questi Ulivo operare perché il servizio pubblico insieme all'ENEL e ai francesi diventi una grande parte Masci
Il punto diventa dentro queste alleanze serve a chi fa il prodotto non ed ecco che arrivo al punto
Io vedo una disattenzione verso la qualità del prodotto
E mi dispiace se questo io
Ma vedete vorrei non essere frainteso io trovo singolare
Che dopo il processo Andreotti
E non mi riferisco al processo perché si doveva dare un'informazione ampia corretta sulla vicenda Andreotti non è quello di discussione una panca se ne fa
Io penso che per ogni persona sospettata che viene assolta non è mai troppa informazione foto in più lontana vennero uniti quindi avrebbe fatto bene però Andreatti come penultimo marocchino però deve essere chiaro a tutti va restituito l'onore e la dignità comunque collocati grazie alla politica gerarchica ma anche economica questo il principio di libertà e non è mai legato al principio di potere
Però perdonatemi
Quello che trovo strano che subito dopo uso politico di questa sentenza venga fatto non solo all'unisono su quattro reti private
Mario ed alcune reti RAI la rete uno in modo particolare
Deve dal TG due schierati sulla stessa posizione come se ci fosse un comune sentire ne prendo atto mi sono stufato però della RAI attribuito adesso basta con questo gioco
Questo Paese ha perlomeno quattro Retequattro telegiornali che hanno un comune sentire allora questo ce lo diciamo una volta per tutte perché io mi sono seccato
I loro sentirà permanentemente lamenti continui sulla par condicio sul conflitto di interessi quando i numeri sono sotto gli occhi mostri
Questo lo si può tira un partito deve rinunciare anche a questo quelle no io non rinuncio però può chiedere come dire Domine Dio
No rinuncio
No certo
Anche la politica cioè i bilanci
E allora io devo sottolineare che se si farmi scendere dall'azienda ordinaria
Lo stesso tipo di prodotto non mi interessa più questo servizio
Il servizio pubblico ha un valore se linguaggi sono diversi
Ho un valore se le inchieste ci sono all'insegna pongo allora se invece di cantare da Fazio c'è un faccia a faccia tra Berlusconi e D'Alema ha un valore se non me li propone Bonolis con i parlamentari travestiti non è colpa di Bonolis è colpa dei coniglietti amici miei che pur di farsi vedere si travestono
Ma un po'di rispetto per la politica questo parlo anche di via dei compagni un po'di rispetto
Non è colpa dei giornalisti ecco perché a differenza di Storace non ho mai votato la vigilanza dandogli autoregolamentata ci non a voi non invitarci
Come gli abbiamo banche siamo tutti grandi allora posso dire o no che la marmellata o non mi piace
Posso dire o no che c'è una riduzione degli spazi di approfondimento ora
Posso dire o no che non capisco
Per quale motivo acritico me stesso
Su questo non si può discutere
Posso dire o no a carico mio del mio partito
Che c'è stato nei mesi scorsi un riciclaggio troppo forte
Una scarsa attenzione ai valori
Donne e uomini che hanno passato cinque partiti dell'ultimo quinquennio sono sempre sulla tolda di comando anche la sanità pubblica dopo tornano alcuni in tutta la stagione hanno perorato la RAI
Perché questo elemento di melassa di opportunismo ma nulla a che vedere con la schiena dritta della gestione
O devo vergognarmi di chi negli anni ottanta e dopo non ha condiviso di questi atteggiamenti
E voglio su questo sono tignoso anch'io
Non disposto passi indietro
C'è ancora troppa gente che vorrebbe riscrivere l'avvio e la biografia
Di chi non c'è stato io penso che Forza che sindacato poi bestiola biografia degli anni ottanta con nomi e cognomi
E si scoprirà per esempio ho detto in busta chiusa
Che alcune di quelle che oggi fanno delle critiche a viso aperto
Quando cadrà questo gruppo dirigente aziendale magari per un'imboscata staranno con questo gruppo dirigente aziendale come accade un'altra volta staranno con l'impresa staranno con la modernizzazione alcuni di quelli che ha tra di loro in altre stagioni saranno i primi a tirar fuori Pognano ad assassinare il presidente e direttore generale lo dico qua rivedremo in corteo con i nuovi padroni sono sempre loro guardate riconosciamolo circa quindici anni
No lì da prima
Io starò sempre da quella parte dell'innovazione della modernizzazione
Ma sono già dove stanno alcuni lo so già
Siccome è successo lo dico prima per mi dovete cadono tanti dice annali
No o ti sparo tutti al muro di Berlino mi fa piacere noi siamo gente modesta
E non c'era il muro di Trento dieci anni fa
Un congresso sindacale almeno centottantanove vi risparmierò i nomi e cognomi molti son direttori altri suoi autorevoli conduttore commentatori
I quali vengono in quel congresso a spiegarci la modernità della fine degli anni ottanta
La modernità detta
Foto qui si opponevano molti cattolici democratici molti socialisti molti cattolici molti senza testa perché l'Usigrai nacque così non per un commando di partito
No che però mettersi assieme di donne cuore di diversi schieramenti alcuni di destra come sapete bene che si opponevano idea chiusa della democrazia
Allegate alla quale ci si diceva negli anni ottanta che sono questi concorsi
Un direttore deve essere libero sceglie i migliori peccato che non era quella
Sapete che non era quella la storia dell'opposizione alle regole concorsi
Non era per premiare i migliori una cosa diversa
Era per premiare l'appartenenza che quasi mai l'appartamento acceca si sposa col criterio di professionalità tra l'altro giovane anche i partiti quando nomino proferire normalmente non in ufficio perché essendo fedele non vede mai la verità questo vale anche per tal taluni che mi chiama di continuazione so che sono incavolati sprecata le telefonate ce ne sono pochi tanto limite conservate nei gettoni telefonici
Perché secondo me riuscirono davvero i direttori che il problema è la certezza che siano sempre dire
Però diventa difficile
E su alcune cose atterrati non ho capito tutto questo panico sulla vicenda calabrese bastava dire non è vero quell'intervista una mai fatta a che serviva in Camozzi bastava negare l'intervista
Cioè qual è il problema il Papero Bruno Vespa nell'ottantanove per molto meno fu linciato
Dice solo che era un editore di riferimento
Una battaglia che non era vero
Cioè servire al meglio farlo nella regione se non è vero di capito non c'è mai stata chiudiamola qui riceve negando l'oggetto che ti dà una realtà virtuale quindi la proposta di mediazione la mia basta allegare l'oggetto
Problema risolto
Allora vedete io terminato Malia Trento ci si spiegano
E la modernità prevedeva esattamente ritorno indietro ciascuna casa sua vedi Franceschini lo dico a me e a rogna la Franceschini ad altri
Sulle dobbiamo davvero riunirci non solo sul mille centotrentotto ma anche per immettere un clima nuovo io parlo criticamente di me stesso perché a differenza ad altri io penso di fare gli errori io penso di sbagliarmi
E penso che negli ultimi tre anni nel paese dentro la RAI l'idea su cui era nato l'Ulivo due l'Ulivo uno adesso gli U due
Se ha un po'attenuato
Eravamo nati come la grande porta per liberare il Paese
Per creare una partenza più anche non più strette
Per far correre le professioni della società in modo più libero
Per consentire ai talenti di esprimersi questo di questo aumento si attenua
Siamo tornati pensa l'elezioni per l'Authority delle telecomunicazioni è una vecchia idea io ci metto il mio tu ci metti il tuo brillante risultato gli altri li hanno messi cinque
Se la maggioranza ne ha tre voglio dire vedete che succede
Quando si paga apprendisti stregoni succede che forse non funziona più il mio e il tuo in particolare in questo settore in questo settore l'affida un altro
Come si costruisce un'azienda più forte più autonoma con i suoi finanziamenti più capace di competere con li concorrente Mediaset e capace di decidere
Io credo che questo sia il punto dobbiamo tutti liberarci
Ma non è la dipinge mete senza ipocrisie non ciascuno facendo finta che non telefona nessuno perché io le telefonate le faccio e Montero dicevo quando c'è un provvedimento di legge sconsolata l'annuncio molto tale problema non semplice stacchiamo i telefonini ma tutti eh ciascuna verso l'altro non c'è nessuno in grado di spiegare tenendo degli altri vestono perché ciascuno difende come Dio il proprio estro in politica nelle imprese del sindacato
Però se c'è un processo di liberazione di tutti io credo che questo debba essere percepito
Da allora vedete io che non abbiamo un'occasione ho concluso vi chiedo scusa
Ma tutto questo era per dire
Che cerchiamo di ritrovare tutti compreso nei dei toni più assennati
Più tranquilli
Di concentrarci sull'oggetto che la riforma del sistema di concentrarci sull'oggetto che l'autonomia della RAI di dare forza al gruppo dirigente ma dando forza gruppo dirigente va dato forza gli organismi sindacali degli autori dei professionisti
Non c'è azienda rivela se lo si guarda al prodotto con assoluta attenzione spasmodica
Stiamo andando e un'Europa dove cinque persone controlleranno le telecomunicazioni
E secondo voi di fronte a questo io cosa devo fare
Avere buone relazioni con i cinque amministratori delegati oppone come forza di sinistra un problema diverso
Liberare di più coloro che emettono i prodotti nel cinema della musica nel giornalismo io a piloti più libertà
Di fronte a una concentrazione ho bisogno di una maggiore autonomia professionale mangiatoie contratti ma invece di fare contratti moderni da parte dei
Dove ti fanno contratti flessibili ma con l'onorevole si fanno assunzioni serie
Dove si dice che il contratto è un optional non c'è più libertà bene ti dice che non serve la solidarietà collettiva quelle società sono nate con la promessa di libertà ma sapete come finiscono
Che chiedano di controparte impostura direttore da solo se lo fa
Da quando è maggioranza di operatori di autori di questo caso del nostro mondo fotografi montatori giornalisti cinematografari esodati più deboli da idolo schiantati qualunque sia la loro capacità ideativa e produttiva perché manca l'organismo collettivo di tutti
Su questo io penso che si debba discutere con molta forza
Io l'ho fatto con passione e chiedo scusa se ho recitato qualcuno ma non credo
Ma non credo
E però perito e chiudo su un punto che mi sta a cuore di aver con due di via due divagazioni
Però vedete come ciascuno di noi difende la sua biografia
Io penso sia giunto il momento anche per la politica dello stare col cappello in mano Bananas
Quest'idea per cui se parla noto persone in Italia la politica solo compito di far chiasso
Con la politica compito di confliggere di contrastare magari lo avessimo fatto prima sul conflitto di interessi
Magari volessimo patinate stagione sulla par condicio
Magari non avessimo avvalorato idee di mettere in un angolo lo stesso servizio pubblico ogni pensano che
Allora perché se queste sono le considerazioni
Io lo dico chiuderò così in due modi il primo
E che adesso privati italiani intervento dicendo sono pentito di quello che ha fatto dieci anni fa
Allora affinché non resti margine di dubbio io oggi non faccio il sindacato
L'intenzione di tornare a farlo da Marinetti faccio la politica eccetera
Mi trovo bene la coalizione in cui sto emigrò venne a fare il mestiere che faccio
E col sindacato vedete io ho polemizzato con l'Usigrai in questi tre anni come tanti altri a viso aperto manifestati i miei dissensi in modo palese a Boario fece un intervento di violenza inaudita contro i sindacati
Il dialogo molti di voi
E però poi le stagioni passano
Gli itinerari perché vedevo sindacato pigro rattrappito aveva paura che non ci fosse l'idea dell'innovazione ma l'idea di una difesa corporativa di se stessi fino a distruggerne lanciare il proprio lavoro
E se non è un sindacato che difende se stesso neanche la l'interesse generale inutile rende inutile il suo lavoro
E il sindacato dei giornalisti per definizione essere diventa corporativa o fa danni perché non ragiona sull'oggetto che sono le persone di cui parla i sentimenti
Parliamo di persone che esistono spariamo proiettili ecco perché è necessaria una grande attenzione deontologica una grande sensibilità ho trovato francamente peggio rimandare in onda dieci volte Gaucci che non le immagini dalla guerra erano devastanti quelle immagini dagli spogliatoi quel tipo di violenza che entra ormai intento a cura di nel quale ciascuno di noi come se fosse la vita
Su cui dovremo forse spendere qualche parola in più interrogarci litigare tra politica sindacati discutere sull'onda otto poter partita scattato per alcuni modernizzatori è inutile che non è così
Non è così quando si parla di comunicazione c'è una parola questo poco citare oggi si parla di democrazia economica e politica a seconda di quanti soggetti parlano e comunque non c'è un Paese ricco di comunicazione ridotto
è un problema di democrazia la pubblicazione no so di business no sono di profitti e a Praga di senso comune di opinione pubblica
E lo si percepisce quando non c'è più questo tipo di libertà che tipo di valore rischia di essere stato eliminato
Naturalmente io non sono proprio pentito
Di avere fatto un percorso nel sindacato so che normalmente facendo questi pentimenti c'è anche qualche scatto di carriera io invece no
Sono felice di averlo fatto tornerai a farlo credo che sono stato forse un po'troppo moderato in quegli anni e qualche sberla in più andava tirata ceceno topi di Capaci in senso inverso
Ma consentitemi di di andare a vedere chi cavolo volete come e costume di questo sindacato per certi aspetti segno anarchico quindi molto più libertario
Di chi lo ha scoperto un po'dopo una cultura libertaria
Però chiedo con un aneddoto personale
Per capire perché poi ciascuno deve difendere anche pezzi della sua vita
Quando ho visto poi riscrivere la storia dalla RAI come storia di alcuni grandi modernizzatori che esca il l'Usigrai bloccava nel divano diciamo
Oggi
Ma lo diciamo fregnacce
Alcuni di quelli che l'hanno messa a ferro e a fuoco come dire stanno comodamente nelle loro sei ma pecca un po'di pudore Garibaldi no lezioni io allora fare lezione
Ma se qualcuno vuol farle a me su questo dovunque dibattito televisivo a reti unificate
Nomi e cognomi dovunque
Su questo proprio no
Mi dispiace ma vedete un solo dopo Natale che io trovo di vada moderazione devo fare una critica francamente che rispetto a mio modo Libano invece persone forse giustamente perché
Mi pare strano che nessuno si sia accorto che Natale dedicato tre quarti della sua relazione a condividere le scelte strategiche di questo gruppo dirigente aziendale
Dovrebbe leggere la relazione ci sono sette pagine di critica e trenta pagine che condividono i nodi strategici da leccarsi i baffi per un gruppo di innovatori
Io l'avrei fatto
E però vedete
Sapete come ho conosciuto io molti di quelli che son qua presente lo so che è retorica no per alcuni retorica di quei quattro perdigiorno non hanno mai lavorato pazienza sapessero cosa penso io
Quindi via via ciascuno si tiene i propri giudizi nel proprio cuore sono di scarso interesse conoscersi reciprocamente giudizi ciascuno se li tenga stretti perché ebbene tuttavia quando noi affrontano la prima volta io conobbi Roberto Natale tramite un giornalista di quelli cacciati Tito Cortese
Di quelle come Longhi Morrione tanti altri per recitare a decine Remondino ma sono tanti capi
Però andavano bene perché indagavano sulla P due sul traffico d'armi ricorderete fine anno ottanta fu una simpatica uscita di Cossiga
Quando lesse cacciate Fava
Cacciate Morrione cacciata Remondino ritornano sempre poi nient'
Tornano i nomi ai non mi torna
Allora vedete
A memoria ce l'abbiamo tutti
E quando porremo la questione dei borsisti dei vincitori di concorso
Un simpatico direttore generale disse elevato non ho la testa
E che tanto qui non trova mai un borsista ma è un titolo di concorso ma in titoli di selezione non accetteremo mai le selezioni non accetteremo mai la regola per quanto riguarda le assunzioni perché spettano alla politica non spettano a voi
Il coordinatore vedo di quei borsisti però Roberto Natale
E lo ricorderò sapete perché perché quando ho fatto le selezioni venne lui mi disse io siccome sono il coordinatore entro per ultimo
E potrei tra le molte testate nazionali
Gli ho detto no vai ad Ancona perché l'ultimo non perché ancora fosse l'ultima perché così capitava nella ruota
E come è giusto prese e dando o l'avete poi ci è simpatico o antipatico possono piacere o non piacere
Ma ciascuno deve rispettare la biografia dell'altro Natale almeno un disse mai vorrei passare avanti agli altri così la stragrande maggioranza di voi
Impariamo a rispettarci reciprocamente ciascuno i propri ruoli ma ciascuno però deve sapere che l'altro a grandi orgoglioso la propria biografia non sarà parla riscrivere e non la metterà in vendita grazie
Zaccaria presidente della RAI
Ma non vorrei che pensaste che la camicia è un
è una divisa
No io chiedo scusa ma io la tendenza quando parlo qualche volta almeno riscaldarmi un po'quindi voglio evitare proprio
Dei bagni di sudore di bagni di sangue non se ne parla
Devo dire che
Io ho partecipato a molti congressi
Dei giornalisti
Stamattina c'è il capo di rovistare nella memoria meno quella più recente
Ricordo Bari
Una relazione di Giulietti circa quattro ore quindi oggi
Sì recentemente migliorarsi nelle
Di fronte in prima fila c'erano Pasquarelli Pedullà
Era la fine di un'epoca
Anche per la data
Era la fine di un di un ciclo
Poi in un'altra veste ho partecipato al congresso di Bonanni era stato invitato nel novanta nel novantasette se non sbaglio nata sei Branca sei scusi
Termini sette siciliano mi pare allora un clima molto costruttivo
Forse si parlava di produttività del ditemi aziendali
Non ho mai partecipato ovviamente in questa veste
Né credo che parteciperò altre volte seguite avete compreso la scadenza naturale circa tre anni
Nessuna anticipazione di conclusioni
Quello che ricordo
Perché per me è stato importante in nel lungo percorso più fatti in RAI è stata la tradizione di un dialogo forte con il sindacato
Parlo con tutti i sindacati
Sui temi generali sui fini sui metodi
Prima ancora che su singole pure importanti questioni che naturalmente nel momento in cui l'abbiamo vissuto e ci hanno colpito anche profondamente ma che poi sono passate nella nostra memoria
Non vorrei fare
Assimilazioni tra ai congressi più recenti è questo
Nelle
Sia mio compito dare valutazioni o giudizi
Soprattutto sul sindacato
Certo io credo che questa sia una stagione molto diverso
Rispetto a Bari nel novantatré anche se apparentemente
Si potrebbero riscontrare certe assonanze
Non dico di tipo soggettivo sono cambiati i protagonisti
Ma non credo che questa sia la lettura per dare
Direi che
Siamo di fronte a una situazione di mercato
Che ai più è nota non è nota a tutti
A volte si ha la sensazione non dico qui menzionati interventi di una sorta di convinzione che tutto sia fermo
Che in fondo le cose possono restare nello stesso modo
Siamo inseriti in un contesto di mercato molto dinamico aggressivo
Sanguinario avvolte nelle sue manifestazioni
Stare fermi vuol dire già andare indietro
I grandi gruppi dei quali abbiamo parlato fino a qualche mese fa
Sono ormai decisamente alle porte
Che abbiamo verificato anche noi il intensità delle strategie la concretezza dei progetti
Le norme antitrust
Del quale qualche volta si parla ancora con intensità su alcuni giornali
Fatte per correggere il duopolio arrivati quindici anni dopo
Rischiano di essere inadeguato in alcune parti dirittura anacronistiche
C'è ancora eppure chi pensa che il terzo polo possa essere formato da un consorzio di televisioni locali
Mi pare pura utopia
Il quadro delle risorse
Il quadro delle risorse è altrettanto chiaro
Lo dico ai politici che sono qui presenti che ho ascoltato con grande interesse
Però io non riesco a staccarmi dalla mente
Pochissime cifre
E le risorse complessive del sistema
Gli anni sessanta
Su cento settantacinque era Canone
E venticinque era pubblicità meno
Negli anni ottanta
Sessantacinque per cento
Era Canone trentacinque per cento era pubblicità
Nel due mila
Il settantacinque per cento sarà pubblicità
Il venti per cento Cannone e il cinque per cento altre entrate
Nel due mila cinque
Settantacinque per cento pubblicità quindici per cento canoni dieci per cento altre entrate
Lira più lira meno
Ecco perché
Franceschini
Io ho ascoltato con grande interesse l'altra parte si erano parlati qualche giorno fa
Le considerazioni sul canone di abbonamento
Ma
Chi mi toglie l'impressione che ogni volta che la RAI entra in Parlamento con la finanziaria esce con qualche cosa di meno
E quel qualcosa di meno sono spesso trenta quaranta cinquanta miliardi
Kimi Tonini questa sensazione
Chi mi dà la sensazione che
A un certo punto i modelli della televisione tedesca ARD o della BBC possono essere riproposti
Quando è già in discussione l'aumento del due per cento del canone d'abbonamento l'anno scorso c'è stata una che stanno nessuno ci assicura
Quello che di cui siamo certi e che le risorse pubbliche sono in maniera inesorabile destinate a diventare residuali sistema complessivo
Questo non può sfuggire a nessuno serio analista di questi problemi
Le risorse pubbliche sono destinati a decrescere sia nel quadro RAI nel rapporto canone e pubblicità noi c'abbiamo al cinquanta per cento e per cinque anni saremo quaranta di canone sessanta di pubblicità o altre entrate
Ma io credo che questo discorso e risorse vorrà dire pure qualcosa
Sul correlativo discorso del servizio pubblico
Cioè non è possibile pensare che il servizio pubblico deve essere come qualcosa di complessivo che rimane statico attraverso il tempo e le risorse per sostenerlo decrescono in maniera inesorabile
Io credo che
Ci sia una parte di servizio pubblico che si gioca sull'equazione obblighi risorse
Questo estremamente nitido
C'è poi una parte di servizio pubblico
Che forse non si deve chiamare così ma in altro modo
Che si gioca sul concetto di proprietà pubblica e che è altra cosa
Dal servizio pubblico nel contratto di servizio
Ebbene questo il punto sul quale si deve riflettere
Il terzo punto di quadro dato all'Unione Europea
L'Unione Europea
Provocata è il caso di ricordarlo da una serie di ricorsi coordinati coordinati in sede europea
Mediaset in Italia TF uno in Francia Antena tre in Spagna
Hanno posto la questione della compatibilità delle risorse nei servizi pubblici fra canone e pubblicità
Voi avete un bel citare il protocollo di Amsterdam che è un bel testo a Roberto il Protocollo di Ankara dice per il cinquanta per cento quello che tu hai ricordato e per il cinquanta per cento il suo esatto contrario
Ora noi abbiamo ben chiaro che Van Miert aveva un'impostazione di un certo tipo
Ma guardate che Monti commissaria italiana la concorrenza non pare assolutamente intenzionato a regredire da questa impostazione
E non mi permetto di interpretare il pensiero di di Prodi
Devo dire che
Ormai è nitido il percorso che ha in mente l'Unione europea sulla base di ricordo di ricorsi di gruppi privati che non si sono preoccupati non si è certo preoccupato Mediaset di portare all'Unione Europea un ricorso che comporterebbe se vinto la rinuncia a due mila cinquecento miliardi per il servizio pubblico
Nessuno si è scandalizzato allora quando questo è avvenuto
Ma l'Unione Europea marcia in maniera precisa su due concetti due parole chiave che si chiamano separazione
Tra
Risorse pubbliche e risorse private qui separazione non solo contabile ma organizzativa questo c'è in tutti i documenti nell'appena e sul principio di proporzionalità
Che vuol dire che gli Stati sono liberi definire le missioni servizio pubblico ma devono dare finanziamenti proporzionali e su questo questi punto e del proporzionale l'Unione si riserva una valutazione
Quindi non è peregrina l'idea di considerare queste due cose come cose distinte e vorrei impostare un discorso che non ci porti di colpo in conflitto con l'Unione europea
Siamo arrivati qui due anni fa
Quasi abbiamo presentato dopo tre mesi un progetto industriale
Nessuno si aspettava che dopo tre mesi avremo presentata l'Authority a Napoli questo progetto
Che copriva il percorso che noi avevamo di fronte
Ci siamo anche posti un imperativo di metodo a realizzarlo insieme
Che vuol dire due cose col dire realizzarlo
Tra di noi insieme il gruppo dirigente che non era una questione
Opzionale di poco conto ma realizzarlo ricercare Nizzardo spiegando
Cercando il maggior consenso possibile
Ci sono anche qui alcune parole chiave che voi sapete a memoria però credo che sia il caso di ricordare
Quello che
Si chiama divisionalizzazione societarizzazione si pronunciano in un attimo
Ma sono due parole complesse
Che determina un percorso dell'azienda esattamente nella linea
Di cui parlava un attimo fa una azienda e comincia a identificare costi e ricavi che comincia ad identificare degli asset che presentano un valore e comincia sostanzialmente a metterli sul mercato
E si pone un problema strutturale di non gestire una riorganizzazione fine a se stessa ma impostando in un quadro di sviluppo
Io credo che sia
Facile ancora qui ricordare cosa vuol dire avere fatto nuovi prodotti nel giro di due anni
I nuovi canali tematici in chiaro la RAI di tutti
Ognuno ventiquattro Rai sport cose che sono nate nel giro di pochi mesi io ricordo quando
Giorno dopo giorno avevamo da Roberto Morrione dalla sua squadra che lavoravano in maniera straordinaria per realizzare un prodotto che nessuno avrebbe pensato saremo spiegava sì realizzare
E che oggi la gente guarda con una cosa quasi normale
Il canale sportivo che ha dato una strategia all'offerta sportiva distribuendo la tra il canale terrestri canale satellitare e che ci consente ci consentirà di fare importanti accordi col mondo dello sport che è uno dei punti nevralgici del nostro sistema
Abbiamo impostato un progetto che sembrava
Impensabile quello di dar vita a un telegiornale unificato a caratura nazionale regionale
E abbiamo
Stretto quell'accordo con Canal Plus che sostanzialmente ci ha consentito anche qui in pochissimi mesi di mettere in piedi sei canali tematici appagamento per essere presenti tu ricordi il digital popolare
Ecco ma a quel tempo queste cose si pensava detto in un anno e mezzo queste cose sono state realizzate ne parliamo facendo dei bilanci
E sapendo che i nostri partner oggi ci chiedono affidabilità e ci chiedono sostanzialmente di rinforzare questo percorso
Beh lo sviluppo se giocato sui nuovi prodotti però lo sviluppo si gioca anche sul più ampie quote di mercato
Io credo che noi non possiamo mai il ridere anche perché non entri in cui lo facciamo ci tremano i polsi quando io sto leggo il cinquanta per cento
O leggo di qualcuno che dice dovette vincere non stravincere ritenevano i polsi pensando che qualcuno possa pensare che in una sfida industriale si possano certo punto frenare
Nella obiettivo di avere una maggiore quota di mercato che diventa un ingrediente fondamentale del discorso relativo allo sviluppo
Perché lo sviluppo
Non lo si ottiene con il cannone perché ogni anno tendiamo in Finanziaria usciamo con cinquanta miliardi di meno
Per Roberto tu dici per un fatto di ordine etico togliamo le telepromozioni è mi dispiace sono in grave dissenso su quel punto
Cioè se noi pensiamo che le il nostro sviluppo si gioca sull'ampliamento della quota di mercato e sulla possibilità di competere sul mercato pubblicitario non possiamo assolutamente consentire
Che un solo soggetto sia monopolista in una offerta non c'è una pubblicità eticamente
Apprezzabile e una che eticamente disprezzabile si tratta vedere come la si fa si tratta di avere ascolti alti reputano a fare di meno e a tariffe più alte
Ma non si può sottovalutare che diventa un elemento essenziale di una certa strategia
E questo vuol dire allargare la quota di mercato
E concorrere nella misura consentita dalle leggi esistenti a una maggiore quota di pubblicità attenzione
Qui si mette il coltello nella carne viva
Perché nessuno è disposto a darti una maggiore quota di mercato e nessuno soprattutto disposto ad archi qualche miliardo in più
Quando io l'ho denunciato
Per tre volte negli ultimi mesi
Il problema degli sforamenti pubblicitari del gruppo Mediaset
In un ambiente in cui tutto sommato
La politica del vogliamoci bene rappresentava una sorta di filosofia sottintesa
Quando praticamente ho detto
Che questi sforamenti comportavano un vantaggio di trecento miliardi lordi all'anno riflettete amici tra i cento miliardi lordi all'anno
Poi vedere pure cento ne rimangono duecento letti
Cosa vuol dire per l'equilibrio economico di un'impresa che fa un utile di quattrocento miliardi dimezzare il suo utile
Cosa vuol dire per la politica per tariffe pubblicitarie sostanzialmente evitare un'operazione di dumping che porta perdere ascolto ed aumentare gli spazi pubblicitari
Mi aspettavo sulla stampa un diluvio di interventi di inchieste di indagini mi aspettavo da parte del sistema politico finalmente la consapevolezza che non è il problema di stabilire nuovi indici d'affollamento ma far rispettare quelli che ci sono il vero problema
Siamo andati in avanti all'Authority
Sono stati aperti i due procedimenti
Contro Mediaset
Per lo sforamento presunto dice un giornale di ieri di trecento miliardi
Abbiamo certificato attraverso delle società che tutti conoscono che fanno questi lavori credo che si chiami agibili ben conosciute con indirizzi noti che fanno facilmente queste attività trecento miliardi
Un contemporaneo procedimento aperto contro la RAI che ha un limite settimanale del quattro per cento
Lo guardavo così venendo in macchina
Per vedere ridotta vediamo cosa ci rimproverano
La RAI accusata nella settimana x di avere sforato rispetto al quattro per cento del quattro zero zero sei quattro zero zero sei oppure quattro zero sette
Frazioni decimali che derivano dallo slittamento dei programmi
E allora qualcuno ha detto ma lesa maestà voi pensate di portare Mediaset in tribunale scusa se la se l'Authority non decide rapidamente noi stiamo perdendo ascolto in questa parte iniziale della stagione
Per due ragioni per il magazzino dei film
E per le partite della Champions lei
Acquisite attraverso un sistema non di gara ma di proroga di un contratto preesistente in palese contrasto con tutte le regole allora la due cose messe insieme l'acquisto delle partite di calcio e la possibilità di imbottire le di pubblicità discrezione determina un inammissibile vantaggio concorrenziale inammissibile
E si può pensare che queste cose possano essere sottaciute oppure occupare le pagine di un giornale qualche riga in più
Perché la Federazione della stampa che centra la sua polemica su questi argomenti su queste cose se ne sta in silenzio guardate questo è un punto di una estrema gravità perché o è falso
E io posso essere querelato non credo perché e tre volte che mi si dice che sarò querelato e sistematicamente non lo sono
Oppure è vero e allora non si tratta di fare come ha fatto l'Authority
Il prossima la prossima settimana controlleremo se voi sparate sulla pubblicità
Ma scusate non ci sono le registrazioni di tutto l'anno precedente c'è bisogno di dire e controlliamo la prossima settimana che verso la Guardia di Finanza basta prendersi le registrazioni che ciascuno di noi ha nel cassetto e controllo si può fare
Questa partita è una partita seria
Ed è una partita lo dico da questa tribù non lo dico a voi evidentemente
Sul quale si gioca molto dell'equilibrio nel sistema di informazione
E allora noi dobbiamo avere pudore di fare un ricorso per trecento miliardi l'anno quando in sede europea qualcuno lo fa per due mila cinquecento contro di noi
Ma discutiamo
Discutiamone e soprattutto vorrei avere risposte
Veloci
Poi c'è il problema che riguarda
Il servizio pubblico ecco io credo che nel nostro progetto
La storia di noi Beppe lo diceva
La storia di noi è legata a questa nozione saremmo folli se noi potessimo in qualche modo pensare
Di archiviare questa nozione in maniera sbrigativa noi lavoriamo insieme ai grandi gruppi televisivi europei su questi concetti ma i cento che a r dei lavora su queste cose con una disponibilità diversa avendo sei mila miliardi dal canone e tre mila trecento euro cioè trecentotrenta mila lire
A canone unitario e lavora con un'altra serenità a seicento miliardi di pubblicità il dieci per cento quindi è chiaro che se posponiamo servizio pubblico correlazione risorse
E obblighi voglio dire è un'altra visione
Anche quella della BBC è un'altra visione
Allora noi dobbiamo capire che c'è un lavoro da fare
E lo stiamo facendo in ordine alla definizione del contratto di servizio guardate qualsiasi persona noi stessi a noi che siamo indotti a pensare
Due mila cinquecento miliardi ognuno ci aggiunge un qualcosa che vorrebbe fare lui personalmente qualche concerto in più in prima serata il lavoro che stiamo facendo per Miliani
Molto duro per per dare un senso all'impegno in questa direzione ma voglio dire non si può pensare che i due mila cinquecento miliardi siano lì a disposizione di chi li vuole utilizzare sono impegnati dalla prima all'ultima lira
E allora il contratto di servizio è lo strumento principe per definire come gli obblighi di servizio pubblico devono corrispondere a certe risorse
E se le risorse della parte lo stato tendono a ridursi inevitabilmente questa parte della mozione si restringe è inevitabile che ci sia questa visione evitabile per Bruxelles e per la scelta che fa il nostro Parlamento
Ma poi c'è il concetto
Dell'aspetto soggettivo che la proprietà e qui io credo che noi stiamo lavorando lavorando per far sì che la RAI i resti un gruppo pubblico un gruppo in mano pubblica che può articolarsi come holding nel sistema in maniera complessa
Nulla impedisce che ci siano in questo gruppo delle società che sono controllate al sessanta C al al cento per cento altre al sessantacinque e altre siano date anche in maggioranza privati si tratta di capire
Qual è la parte che deve restare nell'integrale controllo pubblico e questo è il punto che deve decidere il Parlamento è questo il punto che il Parlamento deve affrontare non noi noi abbiamo portato il nostro percorso fino a due terzi abbiamo detto ora sia al Parlamento a fare queste scelte ma il Parlamento non può pensare di fare delle scelte silenziose oppure fare delle scelte attraverso la riduzione della finanziaria che deve fare con delle scelte di impulso industriale
Con delle scelte d'impulso industriale perché altrimenti stare fermi significa andare indietro e noi abbiamo un compito strategico di non fermarci
Noi abbiamo un compito strategico di fare in modo
Che vengano a lavorare con noi
Certi soggetti che sono sul mercato al l'accordo di Canal Plus è strategico
Perché testimonia che un grande gruppo internazionale crede nella RAI
Crede in questa società che ha una sua storia
Gli accordi
Con il Sole ventiquattro Ore io ho visto che tu hai citato mi fa molto piacere sapendo anche che c'è un travaglio all'interno del sindacato su su scelte che possono essere in qualche modo opinabili lo sono state sofferente anche per noi dal punto di vista di principio
Ma dare un segnale
Che entrano per la prima volta nella storia la RAI dei grandi gruppi editoriali italiani che fino al la settimana prima trattavano con Murdoch col Mediaset e con gli altri soggetti
Per andare in un altro sistema di alleanze vengono con noi questo sposta il baricentro della pensione verso questo gruppo
Guardate che questo è un elemento fondamentale in epoche passate qualcuno ha ipotizzato delle scorciatoie dicendo bene si fanno quadrare i conti in maniera semplice si prende una Rete la si vende
Semplicissimo voglio dire non c'è mica difficoltà la strategia diverso di questo gruppo è quella di voler concepire un sistema di alleanze che viene all'interno del gruppo orari ma sarà una cosa profondamente diversa
Non erano costruito una società che resta
Che un anno fa
Valeva
Simbolicamente dieci oggi vale cento in un anno ha decuplicato il suo valore ma per effetto del contratto stipulato con Canal Plus non peraltro e lì entrano i privati a certificare il valore di questa società
Se qualcuno non ti dà il cannone e tu devi sviluppare l'azienda
Tu devi incidere sulle risorse pubblicitarie sulle quote ascolto e sul sistema di alleanze non c'è una terza via è solo questo questa è una strada senza alternative mi fa piacere che il segretario del sindacato abbia detto
Poi c'è un problema di intensità di toni di proporzioni tra le parti ma che questa strategia non alternati
Si tratterà di vedere come si realizza
Ma questa strategia non ha alternative
Al posto di una RAI
Compatta pura solo pubblicano ricostruiamo un un gruppo all'interno del quale in proporzioni che il Parlamento stabilirà concorrono soggetti pubblici mantenendo i connotati fondamentali trascura pubblica i soggetti privati
Questo è l'elemento fondamentale diciamo di questa strategia
Certo
Noi abbiamo dovuto fare delle scelte nel giugno del novantotto
Abbiamo formato una squadra di Direttori io credo che sia passato un po'troppo sotto silenzio non è che noi nella relazione c'era tutto quindi c'era anche questo evidentemente
Però devo dire che non è stato una cosa di poco conto che un gruppo come il nostro che si è formato nel febbraio del novantotto nell'aprile presenta un progetto nel giugno si presenta con una squadra di Direttori
Esclusivamente scelti all'interno dell'azienda
Non era sempre accaduto all'interno della RAI una cosa di questo genere anche in epoche tu sommato in cui sarebbe come necessario ma il segnale era forte
Al di là di tanti discorsi sul servizio pubblico mettere al comando derivare in direzioni tutti uomini rari aveva un significato
E mette ha un significato anche a vere invitato in Rai
La Moratti siciliano
Dematté per far capire che una certa epoca di spaccature nell'azienda lì lo spoil system sul serio era finita e si cominciava a lavorare tutti insieme e mi rendo conto che
Qualcuno forse può fare questi discorsi con la maggiore facilità
E forse con la maggiore disinvoltura mi rendo conto e altri il soprano profondamente perché hanno delle storie che sono intrecciate in maniera dura negli anni passati
Ma il significato di ricostruire una unità in azienda era nitido come miglior discorso di avere un pluralismo sostanziale nell'offerta rari e io non posso pensare che poi si sommi in maniera un po'schematica una rete RAI a un telegiornale RAI
A qualche altra Rete per dire ce ne sono quattro da quell'altra parte i problemi sono del conflitto di interessi sono del Parlamento sono di altra natura ma il computer a RAI e di essere una RAI che non è né del Polo nell'Ulivo questo potrà darci motivo di qualche critica ma io credo che sia un bene profondo del quale dobbiamo essere
Consapevoli
Come dobbiamo essere consapevoli del fatto che non ci sono più gli stampini ideologici in testa alle testate dei telegiornali guardate che sì certo lo dicono l'ambiente meno favorevole so benissimo che apre al d'osservatori anche meno sofisticati qualcosa non sfugge
Devo dire però andate un po'tra la gente come andate certamente nei dibattiti più ordinari che si fanno
E se qualche anno fa era facile identificare in termini precisi la colluttazione non maggioranza opposizione addirittura partitica dei telegiornali oggi questo elemento e dimenticato certo
è un processo ma questo è un elemento che non si può disconoscere e valorizzare fino in fondo i telegiornali
Non appare accordi con noi
Perché evidentemente è credibile sul suo prodotto non giudicano questi signori altre cose giudicò il prodotto della RAI giù dicono quello che si vede giudicano un percorso che è interamente aziendale
Poi certo c'è un forte ricambio anche generazionale io io credo che vadano salutati io con personale
Sofferenza volte saluto dei miei coetanei se io non fossi presenterà e qualcuno era già chiamato per propormi forse l'incentivazione ma devo dire mi dispiace certamente vedere amici che lasciano l'azienda in omaggio a quel principio con l'articolo trentatré il c.t. parlarne
Però io vorrei salutare anche i giovani che sono entrati in questo periodo in azienda come ho salutato con piacere i nuovi dirigenti che abbiamo fatto in questi mesi cioè di non dimentichiamo questi aspetti che sono fondamentali come il discorso delle selezioni ti do atto Roberto l'abbiamo fatto una battaglia insieme
Per far sì che ci fossero dei meccanismi selettivi ben questa direzione generale questa Direzione del personale stanno lavorando su un criterio di selezione
Diciamo trasparenti generali Senes ne stiamo discutendo in consiglio d'amministrazione io credo che questi saranno il nostro punto di riferimento non si governa un gruppo pubblico
Uso questa espressione senza vere delle regole certe
Ecco ancora poche cose al riguardo cinque minuti prima conclusione
Io dicevo che siamo in questo momento nella fase più difficile del nostro percorso io mi rendo conto noi tutti ci rendiamo conto che siamo nella fase più difficile
Non tanto perché ci avviciniamo alla scadenza del mandato non è questo
Ma perché la riforma è avviata
I sacrifici sono stati chiesti eccetto ho fatto l'esempio di RAI news ventiquattro potrei farlo di tanti altri settori è partita una rete parlamentare e partito puntuto una seria attività nuove e partito questo processo di integrazione a livello nazionale del telegiornale nazionale regionale
Beh il sacrificio richiesti e risultati a volte si intravedono ma non sempre i matti in maniera così nitida
Ma il percorso verso la divisionalizzazione non è un percorso di un giorno non è un percorso riquadri rimane un percorso strutturale che richiede certamente anche delle fasi di di rodaggio delle fasi di difficoltà
Io sono stato però devo dire a Milano e ho guardato in sala regia la messa in onda del di tre quello delle dodici e guardate insomma io sono stato colpito dalla da questo prodotto di integrazione tra servizi regionali nazionali questo prodotto nuovo certo non è forse ancora così visibile la prima serata questo risultato ma può dire quanto ci vuole penalizzare un processo in uso di un però il telegiornale delle dodici da Milano non da Roma
Integra il nazionale regionale in maniera esemplare è un capolavoro secondo me devo dire va riconosciuto questa chi lo sta facendo questo lavoro perché quando noi non facciamo questa promozione lo voglio fare coi giornalisti anche Bari applaude perché evidentemente si sente coinvolto però devo dire che questo processo si comincia a vedere
Io devo dire si chiede una grande capacità di far circolare le informazioni ecco io son convinto questo s'è un problema
Cioè nessuno di noi può essere tranquillo sei per il fatto che si trova a Castelgandolfo sapienza e poi pensa che il discorso finisca lì
Ma io credo che il percorso debba continuare certo non è possibile sempre fare delle assemblee di carattere generale ma stai i nostri direttori
Propagandare questo processo farlo capire spiegarlo interpretarlo ritornare con dei feedback ma questo è fondamentale se voi ci dice che che c'è scarsa informazione questa è un'obiezione che non possiamo mettere da parte
Però si deve anche quando si parla degli Investimenti e l'ha detto anche Celli
Si deve correggere la forbice tra gli investimenti tecnici e quelli produttivi questa è stata una delle ragioni dell'indebitamento delle aziende
Questo è fondamentale per ridurre l'indebitamento che uno degli indici noi quest'anno abbatteremo l'indebitamento in maniera drastica rispetto le previsioni il piano triennale questo è un elemento per avere capacità finanziaria per investire sul prodotto
E voglio dire questo significa che ci son dei prezzi da pagare come se ne prese a pagare al fatto che siamo un'articolazione produttiva decentrata su venti ventuno sedi su su quattrocento di produzione
Sul sostanzialmente una realtà che comporta un margine di Investimenti che nessuna azienda sostanzialmente si può permettere ma che noi vogliamo mantenere
Il risanamento economico
E completato sono sei anni sei anni con questo mille novecentonovantanove
Che la RAI è inattivo
Migliora il saldo attivo migliora il margine operativo lordo
Tutti gli indicatori economici sono positivi
Certo a presentare questi bilanci che dovrebbero fare piacere in un'azienda
C'è a volte ad avere qualche preoccupazione per qualcuno può dire beh allora avete avete risorse avete degli utili quindi sulla finanziaria possiamo strizzare perché sarà ancora qualcosa da prendere non rendendosi conto che il valore di un'azienda in un sistema di mercato è dato dai suoi utile al suo margine operativo che su quello che scommettono i partner siano essi anche fondi di investimento nessun fondo di investimento scommettere ha mai su un'azienda che non ha un margine operativo positivo nessun azionista o dipendente io apprezzo questa iniziativa sarà disposto a scommettere su una società che non abbia un utile e Franceschini l'utile
Noi non dobbiamo pensare che l'utile sia una parola che poi ci condiziona il percorso perché noi nel percorso che abbiamo in mente
Noi vogliamo fare in modo che le risorse private possano concorrere una visione strategica di gruppo
A sosta a sostenere anche le finalità di interesse pubblico
Questo è il percorso che noi abbiamo in mente e non un percorso capovolto per cui le risorse pubbliche vada a finanziare attività di natura privata questo è un elemento fondamentale della strategia che noi stiamo realizzando
E allora io credo che noi dobbiamo affrontare le questioni che son venute fuori qui io accetto gli stimoli sul dibattito sulla qualità noi non l'abbiamo rifiutato
Non abbiamo detto che non eravamo disponibile a questo dibattito
Noi siamo disponibili con il metodo che è stato rappresentato in alcuni interventi incerto il fatto che la Rete uno
Possa fare la rete ammiraglia Qian uno detti d'ascolto e più rilevanti cosa fare una serata dedicata all'informazione questa tra vedere se anche le altre devono farlo e l'Associazione cioè possa fare una serata dedicata a Piero Angela e Acquario
Cosa fare i Racconti di Quarto Oggiaro di Squizzato che è un capolavoro dal punto di vista della narrazione della fiction che praticamente riceve i complimenti delle zone marginali però del sistema degli osservatori attenti che la rete è fatta c'era una volta quindi destando in Dacia Maraini un plauso addirittura sulle pagine di Repubblica de queste cose insieme a tante altre che avete ricordato sono del dibatto sulla qualità ecco ma questo dibattito deve essere interpretato in maniera in maniera forte deve essere interpretato non come pretesto e qui credo che sia giusto quello che voi avete detto
Credo anche che si debba porre il problema lo detto prima del del prodotto
Be'
C'è un problema dell'autonomia dei nostri operatori
Io sono stato colpito l'altro giorno
Da un piccolo pezzo su Repubblica dopo la vicenda Fazio Berlusconi cui Fazio non è il governatore della Banca d'Italia ma e il nostro spazio dove si è giocato un incredibile ruolo diciamo delle parti una commedia all'italiana
Della quale vorrei raccontare un piccolo capitolo che è di mia conoscenza
Beh diceva questo
Commentatore
Che noi avremmo fatto con riferimento a questa vicenda
Come Ponzio Pilato non veniva citato Ponzio Pilato ma e viene in qualche modo evocato
Dicendo ma il gruppo dirigente a RAI ha detto
Decidano le redazioni decidano gli autori sulla presenza dei politici in trasmissione
Può sembrare un atteggiamento alla Ponzio Pilato
Ma lì sostanzialmente era un po'diverso se non ricordo male perché lì c'era una indecisione e quindi si metteva al giudizio
A un pubblico tutto sommato non troppo disponibile
Qui c'è una scelta di principio difendere l'autonomia degli operatori in scelte di questo genere
Guardate che vuol dire difendere l'autonomia del prodotto vuol dire difendere l'autonomia per cui Celentano tornava a lavorare in RAI sapendo che può fare un certo prodotto
Per cui le redazioni lavorano io non ricordo casi di interventi sui contenuti o casi clamorosi che pure in altri vicende c'erano state allora io ho detto decidono le nazioni avevano deciso che la presenza di D'Alema se le quando c'era stato un Morandi poteva decidere Fazio per Berlusconi poi posso anche avere delle opinioni personali ma credo che sia il valore non è Ponzio Pilato dire decidano gli operatori e della loro responsabilità è una scelta ben precisa di tutela dell'autonomia
Mali allora scoppia il balletto
Mi telefona
Professor Cheli mio collega
Alla sera
Del giorno prima e mi dice
Ma Roberto dice ma scusa ma ti pare che possa venire
Berlusconi
Siamo in periodo elettorale
E dico va be però siamo in periodo elettorale
Però sono elezioni suppletive
Cioè non sono elezioni nazionali
Poi dico
Va bene penso a te che mi chiama Cheli e non mi chiama Storace
C'è Storace di così pronto a dialogare con noi va
Le occasioni in questa materia e noto fa parte dei fondamentali che per quanto riguarda la propaganda elettorale servizio pubblico a un soggetto di riferimento che la funzione parlamentare privati e stampa hanno Authority che il c'è un binario doppio quindi mio interlocutore avrebbe dovuto essere l'onorevole Storace
E quindi è il professor che questo può darsi sulla sì da qualche parte c'è questo sia giustifica avvampa
Ma veniamo al merito
Qui c'è un Regolamento l'Authority anche quel giornalista molto dell'ante che mi paragonava ci paragonava Ponzio Pilato dice beh ma in fondo c'è un regolamento l'Authority ma come mai
Ma
C'era una legge c'è una legge del mille novecentonovantanove
Quindi che vale un po'più di un Regolamento sesso dell'Authority aveva cominciato a lamentare che dice
Che per le elezioni suppletive si applica la cinquecentoquindici
Limitatamente alla Regione alle regioni interessate
Cioè siccome praticamente non si può distaccare il segnale vuol dire quella norma non si applica le emittenti nazionali o almeno o almeno consentitemi c'è un ragionevole dubbio che non sia e allora io mi sono arrovellato durante la notte e la mattina dopo il professor Cheli mi telefona ricevuto una telefonata da parte dell'onorevole Berlusconi dicendo professore lei che ne pensa io posso andare
E io
Ho detto ma
Non riusciva a capire bene perché dico Falduto certo dibatto sulla par condicio lo segue un po'come osservatore perché dovete non ma dico tutta la tendenza a interpretare le norme USA par condicio come eccessivamente punitive poi c'è una legge che consente di interpretare una norma esistente in maniera più favorevole
E si chiama al professor Cheli per farsi dire soggetto non competente tu non puoi andare e quindi naturalmente persuaso da questo soggetto chiudere una questione
Che volete che vi dica
Lasciamo stare le competenze sono cose cineserie per addetti ai lavori lasciamo stare le fonti normative sono cineserie per addetti ai lavori che un Regolamento possa valere più di una legge
Ma qui quanto meno traspare un amore forte
Per una delle due aziende qualcuno forse può avere suggerito il fatto che la trasmissione di Fazio Baglioni potrà avere un vantaggio competitivo nei confronti di scherzi a parte forse quindi si mettono da parte i principi e le altre cose
Questa è un pezzo di storia italiana che io vorrei consegnare anche voi per capire tante cose insieme nel frattempo mi auguro mi auguro almeno che la morale di questa favola sia questa
Che ci sia un altrettanto attenta osservanza visto che non c'è stato sugli indici di affollamento pubblicitario almeno sulla presenza dei politici in questo periodo nelle reti RAI nelle reti Mediaset
Perché se quella legge vale per impedire la presenza di Berlusconi sulle reti RAI dovrebbe valere anche in altri casi più o meno noti questo è quello che noi chiediamo
Che sia un po'chiarito e forse lo volevo chiarire a questo giornalista
Va bene io ho finito
Devo dire che
Io sono rimasto colpito dalla relazione di di Roberto Natale
Sì me l'aspettavo in parte
L'avevo letta l'avevo però devo dire che
Alla fine della relazione la mia
Reazione immediata
E quindi
Capisco il direttore generale che cosa ne ha assistito a quella relazione
è stata polarizzata da due questioni un'ala questione calabrese
Io non discuto parlato con Natale in quel periodo di questa questione Natale avevo detto guarda in fondo della nomina di Calabrese giornalista in una divisione dovrebbe forse più dolersi laterali che non l'Usigrai
Perché
Insomma scusa Modugno volevo dire dal punto di vista dei dei principi generali che un giornalista vada occupare un ruolo in una divisione dirigenziale toglie un posto tra virgolette a un dirigente
Che noi possiamo prendere come abbiamo fatto in misura molto ridotta delle risorse dall'esterno è accaduto
Che noi possiamo avere delle valutazioni su cose di questo genere su interviste o altro è accaduto ma io credo che l'avere dedicato una forte attenzione in un congresso
Ad un caso oppure importante di natura personale
Rischia di ingenerare
In qualcuno
La valutazione che così facendo il sindacato
Nieri in qualche modo a cogestire l'azienda
Quando si parla dei principi del metodo delle regole non c'è questo rischio quando si parla delle persone
Il rischio che ci possano essere delle forme diciamo di potenziale cogestione esiste
O almeno la rivendicazione a
Io quando è stata fatta la nomina di calabresi hanno polemizzato
Barbanente
Contro il senatore Di Pietro che cioè ha mandato una lettera dicendo che non bisognava nominare calabrese gli ho detto che ci sono tanti modi per condizionarne le scelte di fare Prodi fare contro
Io credo che
Noi vorremmo essere giudicati per il progetto complessivo e per gli uomini che abbiamo scelto a realizzare questo progetto
Credo che abbiamo portato all'intera RAI delle energie preziose dall'esterno i ruoli manageriali
Credo che fosse indispensabile
Credo che le proporzioni siano assolutamente contenute credo al di sotto del cinque per cento e le nostre scelte e credo che rimanga forte l'impronta di un'azienda
Che è interpretata da i suoi protagonisti dagli uomini che l'hanno fatta
Allora io devo dire che noi la conclusione e queste siamo qui per realizzare un progetto un progetto determinato
Questo progetto tende a fare della RAI
Forse una cosa diversa dalla R. D. tedesca dalla divisi con qualcosa di
Di nuovo ma un gruppo dedito a reale
Sempre più forte nella competizione italiana ed europea ed internazionale
Cerchiamo alleanze
Per chiedere ad altri operatori privati di venire a lavorare con noi insieme a noi
Non abbiamo ipotizzato di vendere per trovare l'equilibrio economico
Non abbiamo ipotizzato di vendere in alcun modo gioielli di famiglia ma abbiamo
Valorizzato degli assetti esistenti
Non abbiamo ipotizzato di ridurre il personale tanto meno quello giornalistico con sistemi traumatici
Come pure hanno ipotizzato
Aziende pubbliche strategiche
Privatizzato in fase di privatizzazione abbiamo puntato sull'aumento di produttività
Siamo convinti che un dialogo sia necessario e quindi se ci sono dei dubbi sul fatto che questo dialogo possa non essere adeguato dobbiamo rinforzato uno
Dobbiamo cercare di spiegare meglio queste strategie dobbiamo discutere di più all'interno dell'azienda se questo è mancato
Però io volevo dire che fino a quando saremo in questo luogo e credo di poter parlare a nome dei miei colleghi di consiglio lo faremo nella pienezza dei poteri
Non ci metteremo a litigare tra di noi come massaia indispettiti l'unità di governo è un bene troppo forte
Ripeto che abbiamo un progetto ora spetta agli organi istituzionali verificare la bontà di questo progetto di dare il consenso alla prosecuzione del nostro percorso
Abbiamo capito oggi che c'è una seria
Volevo dire frattura diciamo distinzione
Con una parte importante dell'azienda
Di questo se restiamo
Dobbiamo tenere conto
Noi siamo impegnati a spedì a a spiegare meglio il nostro progetto
Credo che anche il sindacato
Scusate l'unico accenno che faccio
Debba misurarsi di più
Ancora di più sulle strategie generali dell'azienda
De Belli Tare la tentazione di scaricare su una serie di tematiche pure importanti alcune tensioni interne
Ma debba sostanzialmente farci capire
Che questo percorso
Se non ha alternative deve essere esplorato fino in fondo non ci può liquidare col concetto di una modernizzazione di facciata
Io l'altro giorno fatto un'intervista al Messaggero che è stata che ha sollevato un coro di proteste
Almeno negli ambienti politici
Devo dire che ciascuno di noi quando parla tra interlocutori possibili alla gente che sta lì fuori dall'azienda
E che tutto sommato credo che colga in questo percorso aziendale un momento di novità
Agli interlocutori interni all'azienda
Ai quali è necessario fare riferimento prioritario quando si parla e si fanno degli intervistati sono una forma di comunicazione ai quali era necessario dire
Che non abbiamo intenzione di realizzare nessuna vacatio di poteri cioè che questo consiglio resterà nella pienezza di poteri fino a quando resterà e che noi non chiederemo a nessuno di confermarci non chiederemo a nessuno
Né i privati incontri o nei palazzi
Di confermarci in questo incarico perché abbiamo già avuto molto per il fatto che siamo stati scelti a fare questo mestiere in un periodo importante altare aziende
Però tradire che non chiederemo e dire che non saremmo disposti a proseguire
Quel terzo del nostro percorso che rimane di fronte ci corre molto e credo che questo sia un compito di responsabilità
Ecco non credo che se mi facessi oggi l'intervista al Messaggero cambierei l'epilogo certo sono consapevole che da questo momento la strada un poco più in salita grazie
Allora chiamiamo
Il sottosegretario lettere le azioni
Vincenzo vita
E ciò sarà credo nell'ultimo
No no tanti sono sarà l'ultimo intervento di questa sessione d'asta Luther Laura del congresso mi ricordava un attimo fa
Mi ricordava Natale che mi ricorda Natale che non è potuto partecipare per altri non è potuto venire per altri impegni
Il la Commissione di vigilanza Storace
Altri invitati che non
Sergio Bellucci di Rifondazione Comunista Paolo Romani di Forza Italia Marco Follini del CCD domani verosimilmente interverrà senatore Stefano Semenzato dei Verdi questo per
Intanto prima dei
Vorrei invitare tutti quanti i delegati membri di comitato di redazione a cominciare a pensare alle iscrizioni
Per prendere la parola nel dibattito comincerà naturalmente domattina
Lo volete fare qui alla Presidenza
Io vi ringrazio anche per la pazienza che vedo caparbiamente portate dibattito complesso faticoso da seguire in qualche passaggio
Aspro più di quanto io mi attendersi devo dire la verità pure essendo avvezzo a qualche dibattito di questo tipo mi sarei atteso e lo dico nel salutare Pino salutare Roberto Natale Serventi Longhi
Di qui apprezzo molto l'opera insieme
Quello di cui tutti
Avrei gradito mi sarei aspettato respirato in un momento di consensi attorno ai grandi punti
Su cui oggi si sta svolgendo
Una
Vera e propria battaglia strategica
Ebbene
Segniamo per
Il rilievo che ha
Piacerebbe poter andare via di qui confortato dal fatto che lo schieramento peraltro del governo maggioranza come hanno rilevato interventi di Franceschini di rogna Giulietti tali uniti sul gli elementi essenziali
Dicevo confortato dal fatto che c'è uno schieramento anche più ampio
Qual è l'anagramma dei tematica che riguarda questo sistema di cui voi siete una parte molto significativa e che stiamo cercando di governare da quando nel novantasei prima con il governo del professor Prodi ora col Governo presunto onorevole D'Alema
Siamo tessendo le infilati nello scontro tra una idea dello sviluppo del sistema della comunicazione vecchia e nuova
Fondata essenzialmente su una
Riduzione delle sue convenienze
A una pura logica
Commerciale omologata nella
Nella sua
Forma di contenuto grande tema questo che in Italia talvolta sfugge
Dalle discussioni
Delle prime pagine dei quotidiani non è così in Francia in questi giorni si sta discutendo eccome con iniziative convegni riflessioni sulla apertura a Seattle del da parecchio tra qualche giorno dove questo sarà uno dei grandi argomenti
Oppure è una logica di sviluppo democratico in cui senza negare il mercato non sia mai ci mancherebbe
Peccato e il territorio in cui si muove questo dibattito però non ne fa un astratto valore
Ma appunto lo considera un luogo in cui muoversi e cerca di capire quali sono gli elementi di qualità dove per qualità dello sviluppo non si intende la qualità dei programmi in sé e per sé ma si intende un modello
Di evoluzione del sistema non solamente intensivo ma che apra spazi a nuovi soggetti nuovi mercati e in cui si ricostruisca
Una funzione moderno del servizio pubblico ecco
Questo è anche il contributo che stiamo cercando di dare come Governo con normative ipotesi c'ha rivolto un attimo di legge
Le regioni motore del servizio pubblico
Questo è il grande tema di cui una parte importante dell'azione di Natale
Parla in toni dal mio punto di vista condivisibili
E cioè
Un servizio pubblico non più
Oggetto di un'eredità come è stato per tanti versi il servizio pubblico quando eravamo in una stagione di Monopoli poiché inizio
Di duopolio radiotelevisivo ma soprattutto quando le tecnologie non sei più arretrate sistema più povero più lento complessivamente quindi non un'eredità
Non un servizio pubblico codificato come
Un pezzo della vicenda italiana
Ma invece un servizio pubblico che ritrova le sue ragioni più forti nella nell'epoca della liberalizzazione della concorrenza della competizione globale
Dei mercati mondiali in cui lei essere servizio pubblico esige una scelta soggettiva molto più forte
Una scelta soggettiva che come recita la bella introduzione che stiamo scrivendo insieme alla RAI
E al ministero del tesoro delle finanze nuovo contratto di servizio tra l'altro mi piace dirlo qui a voi dovremmo fare una riunione ormai molto avanzate il prossimo lunedì siamo soddisfatti
Di stare nei tempi perché quando ricordo nel novantasei cominciai a fare
Questa attività una delle varie cose che scoprì che tutte le scadenze precedentemente immaginati da leggi o convenzioni erano tranquillamente superato il cioè non c'era mai una scadenza mi si diceva sempre
I tanti giuristi come dire che non mancano nelle nostre fila dice ma quali non si preoccupi tanto una scadenza non perentoria è una scadenza tra le altre da stiamo cercando di fare il contratto di servizio nei tempi come lo facemmo all'incirca nei tempi quello precedente un po'dal pregiudizio che recita nella sua interruzione è una scelta che si è fatta assieme
Quindi intesa con il presidente Zaccaria col direttore Celli un gruppo di lavoro della RAI un'introduzione chi abbia questo tono quali sono le ragioni moderno del servizio pubblico
Perlomeno tre grandi ragioni la tutela delle libertà dei diritti di cittadinanza nell'elettronica il pluralismo in questa chiave
Non solamente
E non tanto anzi minuti dei partiti ma in questa chiave di grande attualità nell'evoluzione del mondo
La produzione culturale la capacità di dare dell'Italia dell'Europa ne siamo cittadini italiani europei un'idea diversa da quella che in altre epoche ha avuto un'idea che un certo rilancio della serialità del film del cinema italiani mi pare se non contribuendo
Avrà
Quindi la produzione e l'identità culturale in questa veste non veste astratta e ideologica e ancora
Forse la cosa più significativa nell'epoca della convergenza multimediale lei se il servizio pubblico un punto di traino dell'innovazione nel servizio pubblico come anche in altre
Parti della società o della vita economica istituzionali servizio pubblico radiotelevisivo come un punto di qualità di eccellenza
Nell'innovazione tecnologica il servizio pubblico come punto di Lucrezia di un nuovo welfare della comunicazione che può dare a un cittadino una donna o un uomo meno abbiente lo stesso servizio il digitale
L'innovazione più accurata che da un cittadino più abbiente questo è il servizio pubblico
E l'entrata nell'era digitale o della convergenza multimediale senza servizio pubblico ecco la scelta impegnativa nuove che richiede una grande soggettività e materie una grande unità forse superamento anche di qualche eccesso di polemica troppo intestina io la leggo così troppo vista dall'interno
Di una
Stanza chiusa ecco una scelta forte una certa battagliera perché contro questa impostazione ci sarò molte forze in campo
Non è una certa sconta intanto in Italia per il non risolto conflitto di interessi
Contro questa scelta cioè schierato eccome il popolo le forze del Po sono schieratissimo
Voi sapete che in Parlamento dovuto a riprova oggi
Dopo una piccola riunione tecnica
Con la maggioranza sulla calendarizzazione della par condicio verdiane par condicio una riunione non grande momento proprio sul calendario che ha scatenato una politica col Polo perché
Qualcuno del Governo si era permesso di dire semplicemente speriamo che sia approvata presto
La par condicio allora impone scatterà c'è scatenati a cavare dicendo no ve la faremo pagare bloccheremo tutto
Perché questo perché dicevo toccare questi temi
Non avendo ancora evitare risolto il conflitto d'interessi significa toccare un nervo scoperto
Aprire una questione e parlare di servizio pubblico significa toccare un punto molto forte del conflitto politico Italia
Perché
Difendere in modo dinamico il servizio pubblico significa rompere quel meccanismo
Riportare il sistema dalla comunicazione su un territorio diverso da quello assai più
Conservativo
E innocuo
Quello sì molto più consociativo e condiviso del duopolio in cui alla Rai spetterebbe il compito di annoiare i consumatori
E a negli assetti invece di renderli alle queste il duopolio
La RAI complementare a Mediaset è vissuta così da Fedele Confalonieri ho letto alcuni suoi scritti lo dico senza particolare polemica credo anzi di renderli con gratitudine ciò che gli siede cioè la chiarezza
Non è questo il senso della riforma la strada avviata
è una strada molto impegnativa con la legge due quattro nove del novantasette che avviò
La riforma del sistema con interruzione dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la liberalizzazione
Del sistema prima nelle telecomunicazioni monopolio occorre monopolio si sta aprendo anche nell'ambito locale come avete avuto modo di seguire in questi giorni nel campo della telefonia
Abbiamo con la DPR trecentodiciotto immediatamente successivo del settembre del novantasette scusa sì da un po'di numeri a quest'ora ma mi pare importante il tragitto che stiamo cercando di completare
Abbiamo con quel DPR
Introdotto nel nostro ordinamento le direttive europee che erano rimaste nel cassetto dopo anni di un governo di questo sistema molto chiuso nella vicenda italiana molto figlio della concentrazione contante complicità politiche come negli anni ottanta
Abbiamo euro pensato anche in questo sistema il Litta la legge centoventidue quella che introdusse le quote di produzione di film divisivi Italianieuropei Regione e produzioni quindi un punto di innovazione che mi pare stia dando dei frutti una legge che fatti i conti io ho visto un po'di dati di raffronto sarà tutto merito di quella legge però la fiction italiana europea oggi è di più di quanto fosse prima
Nella produzione in Italia
Sia nella parte pubblica ma anche in qualche modo quella prima
Centoventidue ha stabilito anche la tipologia e la quantità dei tre complici Tari
La legge settantotto del novantanove ha introdotto caso più avanzato d'Europa tanto che è stato citato con un esempio nel dibattito sugli argomenti radiotelevisivi l'Assemblea francese dalla ministra Proto Man
Larghi settantotto Ventruto dicevo caso più avanzato un limite antitrust all'acquisto dei diritti televisivi del calcio criptato pensate un anno fa
Quando infuriava la polemica
Ce ne ricordiamo tutti cosa sarebbe stato accedere a chi diceva ma perché ce l'avete con Murdoch perché siete anche i di quanti di là quante volte mi sono sentito diciamo sentiti accusare di anti modernismo
Perché non abbiamo voluto difendere lo status quo con le concentrazioni o un liberismo che oggi anche dagli stessi liberisti e messo in discussione se si osserva il dibattito politologico in atto nei paesi anglosassoni ecco quella legge ha introdotto dei criteri importanti per esempio l'obbligo dal primo luglio del due mila del decoder unico che un modo per tutelare i consumatori
Qual sia si sia l'assetto l'apparato dell'offerta digitale ho fatto queste riflessioni perché professor Zaccaria che davvero
Persona che io stimo profondamente e non da oggi ha introdotto un tarlo nel suo intervento altro molto apprezzabile quando ha detto
C'è un problema di non volontà di fare seguire
Le leggi di osservare le leggi
Professione e dobbiamo batterci tutti quanti non l'abbiamo fatto e con quale tattica sa professor Zaccaria e non sa dopo un anno di ostruzionismo la due quattro nove e ci volle un anno
Per far passare quella legge anche un qualche mediazione io l'avrei fatta meglio
Non perché io sia chissà che ma il buonsenso io avrei messo nonché una rete andava giù senza ricevere nessuna cosa un po'più forte avrei messo lì forse la parte sulla pubblicità che attende ancora di essere a Porta ci fu una mediazione
E va fatta applicare però dobbiamo farlo assieme non
Tirando Ucci nei convegni pubblici delle stilettate facciamolo tutti assieme facciamo sentire anche all'Autorità il peso della critica ma anche il senso di un grande movimento d'opinione favorevole a una battaglia antitrust
In Italia toccare
La concentrazione radiotelevisiva ripete toccare un punto essenziale del potere costituito assai di più di quanto è negli Stati Uniti ma tate un raffronto se in Italia atto potrete mai avvenire allo stato attuale e con certe culture ancora rilevanti
Nel nostro mondo
Quello che è successo con Bill Gates ma pensate semmai una cosa simile in Italia Paul To potrebbe eventualmente avvenire senza
Creare quello che per molto meno peraltro è successo in Italia urla strepiti minacce al sistema di governo la Bicamerale prima e poi ancora commissioni d'inchiesta e lire il più grande concentratore sì ma anche un signore che ha contribuito a introdurre i computer del mondo quindi non proprio uno dei più cattivi in assoluto
è stato giudicato un monopolista dicendo percorso ora assai duro tra l'altro ci sono venti Stati che stanno indagando
Sul caso Bill Gates come fu nell'ottantatré un altro giudice divise in sette le clienti
Ecco tutto questo per dire che serve un qualche cosa di più forte e nessuno di noi ce la fa da solo neanche il Governo credo neanche l'autorità forse nemmeno la RAI non cerchiamo
Ogni volta di sottolineare solamente un segmento della questione come il caso
Della presenza della RAI
Nel corpo sono delle risorse mi riferisco ad alcune riflessioni che ho sentito anche qui
Che sono fa parte di un
Dibattito molto vasto molto delicato mi abbia chiudere proprio su questo il completamento della riforma
Si è detto nella relazione erede punto di discussione
Bisogna approvare disegno di legge mille centotrentotto stando attenti che il disegno di legge non comprometta l'equilibrio economico della RAI assolutamente vero personalmente credo molto nel servizio pubblico quindi mi iscrivo a questo partito
Piccolo particolare mille centotrentotto finché non ha una spinta del tutto inedita
E una decisione a monte di grande lucidità politica meno piace di ripuliti cito Schioppo e non mi ritengo del tutto simile viceversa suppongo ad altri che pure popolano il mondo politico insomma
Io sentivo alcuni per Genova Brescia in atto
Conclusione della disegno di legge al Senato in prima lettura par condicio dico alcuni che interi o del Polo che dicevano quel giorno di legge diciamo di lesa la par condicio pensate un po'
Nazista stalinisti io non sono un collega non mi sento in questo qua da diciamo che il mondo politico nel suo insieme è bene che si renda conto insieme a voi però per la drammaticità del calcio crea un problema di far applicare Zaccaria le leggi questo è un grande tema il problema è avviare un processo che per il momento non si è avviato c'è stato una bella relazione introduttiva da relatore il senatore Carlo Rognoni molto accurata molto approfondito
Molto condivisibile
Però il disegno di legge egli
Questo è un punto serissimo
Quindi
Dobbiamo assieme costruire
Un'iniziativa politica professionale
Sociale
Un mondo vasto di alleanze che rompa questi in blocco
Io credo che il disegno di legge duecentotrentotto stia ancora fermo lì
Non perché
Il destino è stato cattivo ma perché si ritiene a torto che posso togliere risorse a RAI e Mediaset per darlo a qualcun altro
Il rischio è che se rimane fermo lì Eva era un binario morto Rai e in un certo senso anche Mediaset per altri versi
Declini no in un sistema chiuso nel mondo analogico perché senza quel disegno di legge approvato l'Italia non ha la possibilità di fare in modo legittimo
Il salto verso l'innovazione tecnologica la rivoluzione digitale come si chiama bisogna stare attenti questo problema poi ci occuperemo nel corso del dibattito parlamentare raccolgo l'invito che ho letto nella relazione che ho sentito l'intervento del direttore generale Celli su questo punto più di una volta ha insistito nel corso del dibattito parlamentare affronteremo consapevolmente e responsabilmente mi rivolgo anche alle forze di maggioranza che sono qui credo assieme
Il problema delle risorse cioè non è un testo blindato come si dice figuriamoci è un testo che si può discutere però se non si avvia realmente
è il modo serio compiuto veloce
Questo processo di completamento della riforma la Rai non può trasformarsi in una società moderna
In un'impresa Holding con la fondazione che rompa pronta per tutte il meccanismo contorto di rapporto col sistema politico non può entrare Alitalia nel digitale perché ancora adesso in tutto un'autorizzazione provvisoria Nanni va avanti l'Italia licenze autorizzazioni provvisorie perché non c'è una norma primaria che garantisca ai legittimi tutto questo l'emittenza locale è una vera storia perché senza una riforma compiuta il sistema locale
Come sa l'onorevole rogna che si è occupato tanto di questo argomento non avremo un emittenza locale nella stagione
Dell'Amba handling dell'ambito locale come punto di riferimento delle telecomunicazioni non solamente più come strapaese come è stato per certi versi in una parte almeno
Non avremo questa opportunità e sulla pubblicità avremo nell'uno o nell'altro io non voglio fare qui la propaganda al testo che ho contribuito a proporre di cui il governo oggi sente l'urgenza accerto che non non accadrà qualcosa di meglio per qualcuno ma certamente l'Italia perderà tutta
La Rai non starà meglio
La RAI non starà meglio ripeto
Se non ci sarà una struttura di impresa di servizio pubblico ecco la sfida il pubblico e il mercato la missione e il territorio in cui si svolge la missione stessa non possono essere vissuti in contraddizione possono convivere dialetticamente mi pare questi alla scommessa moderna nella comunicazione come in altri settori
In questo quadro vedete vi faccio un esempio
Oggi è una piccola notizia contribuisco a dare non sconterà le pagine anche data l'ora anche forse fatto da sei non non non è una una notizia enorme anche se nel mondo della comunicazione ha un suo rilievo anche strategico oggi è stata firmata dal nostro ministero autorizzazione per la societarizzazione degli impianti
Tema annoso ma vedete bene
Una RAI Holding con una struttura societaria articolata
Avrebbe già risolto implicitamente quest'argomento
E avrebbe risolto implicitamente a gran sgomento che poi è stato invece dibattuto a lungo ed è stato l'elemento che ha fatto tardare questa
Dovuto autorizzazione cioè qual è il grado il confine di utilizzo degli impianti RAI per le telecomunicazioni una RAI societari Giata una RAI
Holding con un'articolazione
Più flessibile
Con una presenza non nella missione fondamentale delle reti terrestri ma in altre società il caso della piattaforma digitale di capitali privati cioè quindi una società da un privatizzata ma in grado di agire da impresa di servizio pubblico aperta sul mercato oggi
è indispensabile e ne è prova provata proprio la difficoltà amministrativa di cui posso esservi testimone ecco questo il senso io credo di una grande innovazione che si può fare ripeto non da soli
Disegno di legge perciò trentotto il contratto di servizio
La possibilità di valorizzare l'idea stessa di un servizio pubblico moderno televisivo e radiofonico mi permetto di dire
Al Presidente al direttore generale se qui ancora sono presenti e a tutti voi che io qui Parrasio mi tolgo la giacca del sottosegretario metto quella in questo caso solo
Del cittadino sono un po'deluso
Dalla radio piacerebbe che la RadioRai venisse valorizzata sviluppata di più la radio più importante di quanto si immagini tra l'altro sta avendo in tutto il mondo mediatico una nuova giovinezza la radio con il dub
Così come l'incrocio tra i broadcaster Inga il net casting con internet alcune esperienze che stanno avvenendo
RAI news ventiquattro ore che una delle esperienze più innovative con tutte queste sono cose che forse danno l'idea tangibile delle opportunità non sprechiamo le la parte nostra va fatta fino in fondo
Io non ho mai creduto alle promesse incaute ricchi fa questa attività credo invece a degli impegni veri noi crediamo alla riforma ci crediamo crediamo al servizio pubblico
Siamo spedendo la risposta al commissario Monti è stato evocato il commissario Monti
In cui noi prendiamo per quanto ci riguarda la legittima difesa del servizio pubblico rispondiamo puntualmente una risposta costruita insieme alla RAI sui punti dell'addebito
Sugli aiuti di Stato al commissario Muti lo facciamo
Con molta decisione noi crediamo nel servizio pubblico
In un servizio pubblico moderno efficiente libero
Dalla vecchia K di quella che si chiama lottizzazione
Ci crediamo però un tetto serve uno scarto uno scarto serio
è un allarme che voglio lanciare qui
Non basta quello che sta avvenendo
Non basta
Il rischio che la riforma si fermi nelle pastoie
E nella gelatina
Di una situazione non facile
E che non prenda la luce nei tempi dovuti
Occupiamoci di questo poi ci occuperemo non è all'ordine del giorno non c'è nessun problema nessuna forzatura il cd accerto che il CDA procede certi
Anche questo ritorno in scena del dibattito
Sulla i partiti non i partiti fatemi dire non non è in testa all'agenda politica
I partiti ancora in modo residuale conteranno non lo so mi direte voi io non lo so io non faccio particolari telefonate come sapete se non su questi argomenti quindi non
Grazie al sottosegretario armi
E le comunicazioni Vitter per il contributo dato i lavori del congresso i lavori della prima giornata si chiudono qui riprenderemo domani alle nove e
Trenta stasera la cena e al secondo piano non dove oggi abbiamo fatto colazione al secondo piano dell'albergo ascensore due va bene arrivederci a domani alle nove e trenta
Per i lavori del congresso perché ne alle nove
Il presidente del congresso
Onorevole dottor otto partiti
Cioè