"Debito estero: quale soluzione? Per un nuovo rapporto tra nazioni industrializzate e Paesi in via di sviluppo" organizzato dall'Assessorato alle Politiche culturali della Provincia di Roma in collaborazione con l'Associazione volontari per il servizio internazionale (AVSI) e dalla Federazione Compagnia delle Opere no profit (c/o Sala delle Bandiere di Palazzo Valentini)

E non solo proverbiale ritardo che si accumula viaggiando per le vie di Roma ma anche
Perché solo dei milanesi potevano sanitario alle due e mezza del pomeriggio a Roma ma c'erano motivi logistici
In sormontabili
Presento gli ospiti a questo seduto intorno a questo tavolo
Sua Eccellenza Monsignor Attilio Nicora su questo sarà la Conferenza Episcopale Italiana
Siamo in attesa ventitré dopo Boni che ha avuto notizie recenti del ministro Amato
Il senatore Andreotti c'è appena recapitato un biglietto in cui si scusa di non poter intervenire il ministro Gian Guido Folloni
Rapporti con il Parlamento
Il dottor Iglesias presidente del Banco Hispano Americano di sviluppo
Monsignor Marche segretario del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace
Il ministro per Vincenzo Petrone direttore generale della cooperazione del ministero degli affari esteri prima di un breve mio intervento chiedo alla nostra offerta che ringrazio
Insomma questa sala Paola Guerci assessore alla Cultura e Politiche giovanili alla Provincia di Roma
Intanto io la ringrazio le autorità anche altri sono presenti qui a Palazzo Valentini in provincia di Roma e ringrazio voi che siete qui il mio intervento è soprattutto un vuole essere un saluto pene d'un augurio per un tema che a mio avviso e oggi importantissima all'ordine del giorno si parla di debito estero ma io credo che l'Italia intanto e spero che oggi arrivi il ministro Amato l'Italia è apposta in qualche modo andar fiera del fatto che ha cancellato i tre mila miliardi di Webber di debito estero
E che appunto aveva alcuni paesi in via di sviluppo io credo che sul debito estero vada fatta una riflessione importante rispetto anche al fatto e soprattutto per capire se vi siano poi delle volontà
Mi
A mantenere il debito estero tale nei confronti dei Paesi in via di sviluppo e credo che oggi si debba anche parlare oltre il debito estero anche gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo affinché appunto si possa arrivare a dun
Diciamo ad un'esitazione in cui questi Paesi divengano anche loro e si trovino non più a combattere con problemi quale la fame occupare appunto quelli che oggi andiamo andiamo vedendo ogni giorno nei telegiornali e sulle pensioni e da parte della Provincia di Roma io porto un diciamo un augurio di buona giornata e soprattutto un augurio affinché da questo dibattito poi emergano anche delle proposte concrete nei confronti di un brano di un problema così in attenti perché oggi al tavolo siedono ministri DS d'autorità che poi hanno inoltre nell'oscurità hanno anche la responsabilità e la possibilità di intervenire in questo settore
E allora ben venga questa ribatte dalla Provincia di Roma e lieta di averlo ospitato e ripeto spunti di riflessione ce ne sono tanti e sarò qui con voi ad ascoltare di
E a a seguito di buona giornata buon dibattito da
Ottima
Quattro poco ottimo no introduco occupando qualche minuto
Per dire semplicemente questo questi dibattiti che questi seminari questo così nelle sue azioni
Che ha sì Associazione volontari per il servizio internazionale una ONG riconosciuta dal ministero che attraversi in organizzata alcuni anni
Hanno lo scopo fondamentale
Di aiutarci a riflettere
E hanno lo scopo di ad attivare la sensibilità dell'opinione pubblica
Sicuramente non per far dall'Accademia
Ci interessa far conoscere
A noi che viviamo
E i nostri amici che vivono sul campo
I riflessi di certe politiche sulle popolazioni dei Paesi cosiddetti in via di sviluppo
I nove sul campo ci siamo ci siamo da ventisette anni
Siamo in una trentina di Paesi mentre vi sto parlando di italiani
Volontario cooperanti
Sui nostri progetti sono settanta
Ah sì il Legia associata a darsi in questo momento stanno gestendo
Sessantun progetti di cooperazione di sviluppo
Quando dieci anni fa più di dieci anni fa il Santo Padre
Cominciò a porre con forza con la forza di cui è capace il problema del debito estero
Sembrava la voce di un uomo che grida nel deserto
Sono passati gli anni ma la tenacia con cui il problema è stato posto
Ha evidenziato a tutti oramai in termini di una coscienza chiara che il problema del debito va affrontato
Va affrontato perché oggettivamente un inciampo lo sviluppo dei popoli
C'è la felice coincidenza
Non programmabile
Che il governo raffinata la settimana scorsa ha presentato un disegno di legge
Volto alla cancellazione di tre mila miliardi di debito estero
E noto che le dimensioni del problema sono ben più ampie
Si parla dell'ordine dei quattrocentotrenta mila miliardi di lire di debito estero di cui condonato ad oggi
Intorno ai ventitré mila miliardi quattrocentotrenta mila contro ventitré mila è sicuramente un segnale estremamente positivo
Rappresenta un segno di buona volontà oggettiva ma come le cifre descrivono meglio di ogni altra parola
Il problema è ben lungi dall'essere risolto
Il debito è un inciampo lo sviluppo
Ieri ho avuto l'occasione la fortuna di ascoltare il presidente inglese a a Milano dove ha fatto un lucidissimo quadro dalla situazione dal l'America Latina
Vorrei trattenere uno spunto da Luigi
Evidenziato quello che ha chiamato il problema sociale nello sviluppo dell'America latina una persona su tre in questo continente vive in uno stato di povertà mi permetto di aggiungere per alcune situazioni che conosco che molte volte
Il confine tra la povertà e l'indigenza estremamente indefinibile
Se questa è la situazione dell'America Latina
Possiamo immaginarci
La situazione dell'Africa
Sicuramente la remissione del debito e uno dei fattori per la lotta per la lotta contro l'eradicazione dalla povertà
Ma questa lotta
E questa remissione del debito
Deve necessariamente porre alcune condizioni
La remissione del debito deve costringere i Paesi beneficiari ad ottemperare ad alcune regole elementari
Il disegno di legge come dirà Folloni lo prevede mi permetto di suggerire
Un criterio che a mio avviso deve informare tutto questo intervento
Il criterio è il criterio che ci viene dall'esperienza del campo
E che che potremmo definire così sia l'uomo la persona umana
Al centro degli interventi abbiamo paura di piani e di strategie
Sì è la persona al centro d'intervento
Nella sua relazione primario sulla famiglia e la comunità a cui appartiene
Questo è il principio che deve necessariamente informare qualsiasi tipo di intervento a favore delle popolazioni in via di sviluppo e in particolare anche l'intervento per la remissione del debito pubblico
Potremmo citare due bisogni primari che è l'educazione di base
E la salute di base ma anche qui l'esperienza ci dice
Che i piani e i progetti se non nascono da un processo di partecipazione delle comunità locali
Sono miseramente destinati al fallimento
Bisogna che questa sia l'occasione perché le comunità locali
Ho i corpi intermedi
Come preferiamo definirle
Secondo il principio di sussidiarietà
Possono avere una capacità azione
Per essere protagonisti del proprio sviluppo
è un'occasione perché è una società civile
Possa emergere possa organizzarsi
Deve emergere e deve organizzarsi
Ci sono alcune esemplificazioni
Di questo modalità di organizzazione dei corpi intermedi di queste società civile ricorda il caso drammatico dall'associazione delle madri delle bambine rapite nel nel Nord Uganda
Come sapete
Sono qualche migliaio i bambini rapiti per diventare soldatino
Ottone dei soldati
Fronte che combatte nel Sud Sudan ma non solo questa modalità
Non solo per questi spunti così drammatici
Per questo per l'esperienza che abbiamo in tanti Paesi del mondo
Ne richiamiamo l'attenzione
Al governo
E a chi è la responsabilità su questo provvedimento
Perché sia prevista esplicitamente un ruolo attivo delle organizzazioni non governative
Nello sviluppo
E nel prosieguo di questi programmi
Che aiutino se mi consentite il termine anche a controllare anche se il termine è un po'forte come questi denari
Vengano spesi e che aiutino capacità le comunità di base i corpi intermedi ad essere protagonisti del proprio
Da ultimo chiediamo anche se
Dobbiamo un po'per scontato
Mi sembra evidente che le risorse destinate alla azione parziale del debito
Non possono essere sottratte alle già poche risorse destinate alla cooperazione internazionale
Io mi limito a queste brevi parole
Ricordando che al centro dell'intervento sia l'uomo nelle sue relazioni primarie critici una capacità c'è una società civile locale e che ci sia un esplicito ruolo delle organizzazioni non governative che non conoscono il territorio che conoscono i Paesi
A facilitare questo processo
La parola a sua eccellenza monsignor comico
Saluto Don Salvini direttore della Civiltà Cattolica e rappresentante dell'ambasciata dell'Honduras che l'ambasciatore del Libano presto grazie per essere interrogati
Bene a me chiesto soltanto semplice servizio di moderare gli interventi e
Il dialogo che spero si potrà poi svolgere anche se mi pare che
Sarà buona cosa cercare di rispettare gli orari previsti alle diciassette e trenta sarebbe prevista la conclusione
E credo che
Termine da ritenere non valicabile allora mi permetto fin dall'inizio di invitare coloro che ora interverranno ad essere
Il più possibile essenziali nelle loro proposte
E credo che
Guardano non abbiamo
Ecco e credo che forse la
Cosa che potrebbe appunto risultare alla fine anche più interessante per tutti potrebbe essere la possibilità se riusciamo a stare nei tempi dei singoli interventi di mettere poi in dialogo
Gli stessi che sono intervenuti
Dal momento che probabilmente i presenti sono tutti persone che sulle sulla questione nei suoi termini generali hanno già una buona informazione
Forse la cosa più preziosa e approfittare della presenza di
Personaggi di rilievo per poter
Permettere se se la parola non è troppo forte e di svolgere qualche provocazione reciproca agli uni con gli altri e far venire in maggiore evidenza i nodi delle questioni e le prospettive per risolvere detto questo e dopo aver porto a nome anche penso del dottor piatti il benvenuto al ministro Amato
Credo che convenga seguire l'ordine che qui era stato prefigurato
Abbiamo due interlocutori meno il senatore Andreotti che si è giustificato come pure il senatore Fisichella ma quindi sono cinque gli interventi che rimangono in previsione il primo spetta al ministro Giuliano Amato do la parola meno male che c'è Maria se Cristo era ristretto
A chi arriva sempre in ritardo
Ma sulla questione
Del debito
Per i Paesi in via di sviluppo
Fermati io come ministro del governo italiano una specie di sentimento misto come si dice perché da una parte sento illegittima orgoglio del nostro Paese per aver fatto a più riprese da battistrada nella identificazione e concreto perseguimento delle soluzioni più avanzate per la riduzione
Allo stesso tempo avverto tutta la insufficienza
In questa pur radicale innovazione la cancellazione dei debiti a risolvere poi i problemi di sostanza che in Paesi ai quali cancelliamo
Debbono fronteggiare
E quindi e mi realizza il quale soluzione che qui giustamente viene posto dove domanda e devo dire purtroppo bene della della nelle aziende queste
è giusto che io dica perché lo abbiamo fatto che appunto vi sono nella parte positiva del sentimento misto
Dei motivi di orgoglio per l'Italia
Immagino che tutti presenti sappiano che questo strano acronimo anche edipici
Che vuol dire rivendette qualche anno Press
Identifica i Paesi a più basso reddito
Gravati da un debito tendenzialmente insostenibile
Per i quali nel mille novecentonovantasei Fondo monetario Banca mondiale su impulso ventisette anni lanciarono una iniziativa che consentisse riduzioni più drastiche di quelle che
Dirette
Alle quali si è sempre provveduto attraverso il Club di Parigi che in realtà vacui scheduling che di fatto una riduzione ma che in realtà mantiene impegnato indebito e il credito come tali da una parte e dall'altra
Ci si accorse dopo qualche tempo che l'idea di rafforzare
La l'effetto riduzione non riusciva a raggiungere i risultati sperati sia per i tempi indicati dall'operazione sia per le modalità dell'operazione così come inizialmente concepito
E si arrivò perciò agisse venti del di di Colonia dell'anno scorso
Dove si è stabilito un insieme di nuovi criteri che potessero portare voi per il novanta per cento
In termini di riduzione già ecco rispetto a Colonia l'Italia assunse un atteggiamento che poi diventò
Punto di riferimento per i lavori stessi di Colonia
Definendo duplice criterio da un lato quello che in oltre il novanta poteva arrivare sino al centro
Dall'altro chiede non si adottasse il solo criterio della sostenibilità insostenibilità in termini economici
Ma sei stabilisse una assoluta priorità per i Paesi di particolare povertà
E quindi si identificò la soglia anche purtroppo è una soglia che a questo mondo esistenti qui non sempre ci rendiamo conto anche che cosa significa del reddito inferiore ai trecento dollari hanno
Resiste
Una parte di mondo che sta a questo livello che significa meno di un dollaro al giorno perché
E si stabiliva che vi fossero alcune condizionalità diverse da quelle tradizionali diciamo dal Fondo monetario le condizionalità fondamentalmente erano quelle di tre rispetto per i diritti umani
Riduzione di impegni militari a finalità offensive
Impegno nell'uso delle risorse disponibili Perla riduzioni della spesa pubblica
Sul colonia si è lavorato nuovamente divisi e anche in occasione dell'ultima assemblea del Fondo monetario della Banca nel settembre del mille novecentonovantanove
C'è stato un tutto un lavoro negoziale per mettere in condizione le due istituzioni erano tutti nazionali di fare la loro parte
In quanto l'iniziativa di Colonia era rivolta tanto ai debiti crediti dei singoli Paesi fino a federali quanto ai debiti crediti facenti capo alle due istituzioni sovrana
E quindi sono stati adottati impegni per rafforzare i fondi agli M benché destinati a fronteggiare la riduzione dei
Dei paesi altamente indebitati in condizione di anche qui è capitato proprio a me personalmente
Di rompere il gioco che in queste circostanze si determina tra i maggiori Paesi se riduci Turiddu cui io se dai contributo tutto contributo io
E io ho portato quando vedevo questa situazione di stallo che si manifestava immediatamente il la promessa contributo italiano al Trust Fund della Banca mondiale
Che doveva raggiungere un certo profondi risorse nell'insieme
Ho portato l'impegno italiano per il Trust Fund a settanta miliardi dito milioni di euro settanta milioni campione
Ai torna dell'Avogadro nascosta settanta settanta milioni di dollari
Il che estratto lo devo dire io proprio in termini cronachistica ICI determinante nel rompere il ghiaccio a quel punto anche gli altri hanno dovuto rompere il gioco e hanno dovuto assumere impegno naturalmente li hanno assunti anche gli Stati Uniti però gli Stati Uniti assumono sempre impegni leggendo poi bisogna vedere se il congresso prova poi bisogna vedere se il Congresso approva e per il momento il progresso non ha approvato perché ci siamo trovati con lo stesso problema in sede comunitaria noi avevamo deciso poi come comunità europea
Di destinare trecento milioni di euro
Allo stesso scopo in realtà della comunità interveniva autonomamente rispetto agli Stati membri
Noi lo abbiamo fatto nell'aspettativa di un simmetrico stanziamento da parte degli Stati Uniti quello stanziamento per il momento il congresso nonno ha approvato
Ci siamo domandati se in sede europea se dovevamo metterci in stand by anche noi
Qualcuno è stanco di questo che si traduce nella loro promettono e noi ci mettiamo i soldi che capita canta più volte
Ma abbiamo concluso che l'Europa doveva mantenere fermo il suo impegno anzi ciò sarebbe servito poi a stimolare gli americani per lesto l'amministrazione
E sinceramente impegnato a realizzare questo obiettivo e pensiamo che grazie anche al fatto che l'Europa piene di suo stanziamento l'amministrazione si adopererà perché il voto del Congresso
Venga modificato al più presto
è il momento l'altro ieri
In articulo Mortis ma sembrerebbe che si rinnovi un antico miracolo riusciremo ad aprire entro poche ore la resurrezione
Nemmeno che dove insomma le condizioni sono diverse una cosa tutta terremoto che sarebbero continua può capitare anche morte e resurrezione dei governi la spiegano le leggi della fisica che la politica non è questione di fede
Anche se un po'di fede ci vuole sempre
In articulo Mortis del D'Alema uno ho fatto portato in Consiglio dei ministri poi me lo ha seguito lungo prigioniero del Senato in effetti tenute in Consiglio dei ministri abbiamo approvato il disegno di legge per la parte italiana di coloro che appunto è e il primo degli interventi dei Paesi del G7 G8 sia pure in forma del disegno di legge a dar corpo articolazione analitica e in impegno finanziario
Agli obiettivi di Colonia noi prevediamo che per tre mila miliardi
L'Italia provvederà alla cancellazione sia dei crediti d'aiuto
Sia dei crediti commerciali con assistenze garanzia starci per i Paesi rientranti nella categoria della quale parlavamo prima
Con le condizionalità di cui parlavo prima cioè il rispetto dei diritti umani non impegno militare e quant'altro e quindi in sostanza trasformiamo in Doni e quelli che erano crediti sia pure per la parte crediti di aiuto sotto per definizione
E qui finisce la parte orgoglio insomma anche cominciare a parte il problema cioè quanto potrà incidere tutto questo nel migliorare effettivamente situazioni
Che hanno un che io lo devo dire proprio di
Disperante per molti per molti dei che devi sperare un piede disperante per due ragioni da un lato ci sono i governi di questi Paesi i quali non sempre mettono in condizioni Paesi stessi di ottemperare a queste stesse condizioni
Cioè non dico necessariamente ai programmi Piris di risanamento economico finanziario volte troppo far scendere il Fondo monetario ma lo stesso fondo ora a ha iniziato a farsi carico della sostenibilità sociale e i programmi di risanamento che imposta quanto a queste condizionalità insomma ci sono alcuni di questi Paesi le cui spese militari superano di gran lunga il livello per esempio dell'Italia e di altri Paesi europei criteri quali ci troviamo in difficoltà rispetto alle condizionalità che abbiamo
Il rischio concreto che questa iniziativa di Colonia aggravanti e che il maggior numero dei paesi leggibile in base alle condizionalità di Colonia non siano poi in condizioni di usufruire della cancellazione
Promessi dai ipotizza sono diversi Bolivia Mozambico Uganda Mauritania degli insiemi ricca Costa d'Avorio Puglia Tanzania ma di
Uganda
E il
Sette beh che avremmo al mondo sì dovessimo arrivare a constatare che neppure in questi termini si riesce a fare una concentrazione di bibite sarebbe a mio avviso provino
E quindi qua c'è il problema delicatissimo dei rapporti tra noi e voi queste popolazioni i loro dove la necessità di trovare un punto d'incontro tra questi tre elementi necessaria
Mi necessaria di questo la seconda considerazione dell'ultima Landi
E che quand'anche si riesca ad arrivare a questa cancellazione
Ecco si è azzerato Pietro onesti è stata sulle spalle di questi Paesi ma non si è fatto fondamentalmente nulla per agevola
Lo sviluppo
Certo fino a quando qualunque cittadino europeo dei Paesi industrializzati vede in televisione così le bare che portano via malati di AIDS che muoiono uno sull'altro in ciascuno di questi Paesi
Può pensare va beh con la riduzione del debito almeno un po'più di risorse i loro sistemi sanitari potranno destinare si dice questo sicuramente
Ma in termini di sviluppo
C'è non tragica verità della quale dobbiamo prendere ad
Vi sono dei continenti nei quali le tracce dello sviluppo promettono di poter coinvolgere progressivamente anche i Paesi più deboli questo è il caso dell'America latina che alcun'altra resi particolarmente deboli
Ma che ha ormai in un contesto che segnala una dinamica di sviluppo e siccome le parti minori del continente sono reparti afflitte da questa accentuata povertà
Era giovane vuole sperare che con l'impegno ma no insomma questo in un tempo ragionevole possa essere rimosso macchia cadrà nella
Che accadrà per l'Africa per l'Africa subsahariana subsahariani
Io devo dirle la verità sono tra quelli che tristemente pensano che
Il
Il bipolarismo segnato da ragioni di Potenza che ha caratterizzato il mondo per alcuni riesce è stata e lo dico con grandissima amarezza per l'Africa una condizione migliore di quella attuale
Perché il nome di un interesse che Lemina avrebbe giustamente definito imperialista c'era almeno a un interesse di Paesi forti Tremonti per
E in nome di una spartizione di zone di influenza c'era comunque un'attenzione c'erano la fine di quel tipo di bipolarismo ha rappresentato un ominide inizio di un tempo nuovo
Il fatto di intenti pacifici di cooperazione sviluppo ma segnata l'inizio del tempo del disinteresse
Questa è la è la tragica verità che abbiamo in realtà avanti ci siamo affidati per qualche tempo al miracolo del Sudafrica
Abbiamo pensato che l'avvio su basi autonome e indipendenti praticate nella nel nel paese del nuovo Sudafrica potesse fare da locomotiva che piano piano potesse coinvolgere andando verso nord i Paesi dell'Africa centrale
In realtà dopo taluni primi segni in questo senso non si ha l'impressione che quali che siano le vicende del Sudafrica il Sudafrica basti da solo a produrre un fenomeno di crescita endogena diciamo da oggi rispetto al continente africano non è possibile ciò che questo accada senza che il mondo industrializzato faccia qualcosa di più Martin molto di più di quanto non sia la mera cancellazione del debito che va da una parte alla rinuncia ad ogni forma di protezionismo nei confronti dei prodotti quali che siano gli investitori
Perché giustamente è stato detto lo ha detto che ha investito guardate l'altro giorno abbiamo fatto la prima riunione del gruppo dei venti che è stato una cosa utilissima Gruppo dei Venti adatto
Voce allo stesso tavolo del GSM a Paesi che così questa voce era dovevano far sentire solo incontri bilaterali
E proprio a quel tavolo cambiassi giustamente ha detto voi ora di accingersi a cancellare i il debito di una serie di Paesi Massi
Non consentirete introdotti gli stessi eredi di entrare nei vostri mercati avete fatto un'operazione inutile e questo è il primo punto
E gira gira sia le fallite su questi
Su questo al di là delle manifestazioni del prese di posizioni per in strada diciamo di gruppi di opposizione o di manifestazioni interni al mondo industrializzato
Il vero problema di Seattle che Paesi industrializzati economie emergenti parlano due lingue diverse
E questo è il il punto essenziale ma aldilà al Coni
Dell'apertura dei nostri mercati a quei prodotti dice un impegno di cooperazione una finalizzazione di risorse ammortizzati prende riduzione del debito che noi dovremo saper mettere in campo
Io
Sono tra quelli che cercano di convincere partiti le cittadinanze sempre più preoccupate
Degli input dei nostri paesi sempre più preoccupante da lì impulsi incerti e non chiari che vengono dal resto del mondo chi rende sempre più diffidenti le popolazioni significativi segmenti delle popolazioni dei paesi industrializzati quasi che il mondo esterno fosse una minaccia
Una minaccia soltanto per
Ecco che queste loro angoscia rispetto ad un futuro incerto la possono vincerla possono tornare soltanto con Mantegna verso questo mondo esterno non chiudersi ma i nostri confini può avvertenze avverte non fatemelo vedere tenete incontrano possibile no non ci interessi perché anzi se ci si chiude può darsi che davvero al mondo esterno diventi una minaccia può darsi che lo diventi da ma affrontare apertamente le nostre responsabilità verso questo mondo che vanno molto al di là di qui e che implicano una ripresa di sforzi massicci di cooperazione
Probabilmente un riassetto anche delle istituzioni insomma multinazionali in questo senso quello che ha detto Larry Summers l'altro giorno all'ombra che è stato già largamente discusso è una traccia
Di partenza molto utile per definire meglio i compiti del Fondo monetario e della e della Banca mondiale
Con un uso dell'Europa che finalmente esiste eccome soggetto rilevante anche per interventi esterni
E con una nostra capacità appunto di vedere un po'meno come cruciali i problemi che abbiamo all'interno dei nostri paesi
E destinare non solo più risorse ma anche i più energie imprenditoriali più energie di lavoro
In Paesi qui mi hanno bisogno bisogna entrare nella psicologia in cui molti dei nostri giovani sono entrati ma molti non sono tre che andare a lavorare fuori dal proprio Paese se si è in un Paese industrializzato non è una condanna ma è una virtù ed è anche una facoltà che sia questo vale per i medici questo vale per inviti ingegneri questo vale ferite
Siamo noi che abbiamo responsabilità di dotare una parte del mondo anche delle risorse umane tecnicamente codificati che sono necessarie per superare quei problemi ma certo ecco un mondo così non è un mondo vivibile insomma c'è troppa parte di questo mondo chi vive in condizioni assolutamente intollerabile insomma di nella nostra vita quotidiana questo tono dovrebbe pensare come una condanna per noi finché dura
Alla quale noi non dovremmo essere in condizioni
Di resistere in primo luogo moralmente ecco ma questo implica molte molte cose dovranno essere
Grazie
Grazie al ministro Amato anche per la concretezza e realismo delle osservazioni e ci ha proposto insieme per lo spirito di stimoli di fiducia
Che ha voluto richiamare adesso passerei la parola al ministro Folloni che credo potrà continuare anche la utilmente la illustrazione delle prese di posizione del governo appunto a cui il ministro Amato ha fatto riferimento avendo seguito da vicino la presentazione del disegno di legge
Sì racchiudeva un attestato
Molto esauriente devo dire che a
Toccato
Complessivamente quella è l'azione che il governo italiano con i limiti che il ministro Amato ricordava
Ha svolto anche facendo da
Apripista quindi muovendo i passi
In anticipo e talvolta muovendo i passi con quella tempestività necessaria per catalizzare quei processi anche di adesione agli altri paesi il disegno di legge che è stato presentato
Lo ha richiamato Amato
Un disegno di legge agile che io spero questa è una mia personale un auspicio mio personale incontri
Un Parlamento pronto e disponibile alla conversione disegno di legge
Se il Parlamento sollecito
Va rapidamente all'esame delle Camere se il Parlamento sonnecchia rimane a giacere ma quali sono i contenuti è presto detto
L'Italia si impegna per una cifra pari a tre mila miliardi quindi c'è un tetto l'impegno dell'Italia i Paesi da cui l'Italia destina queste queste somme sono quelli ricordava Amato
Che hanno un reddito molto basso meno di trecento dollari l'anno c'è un vincolo
Che viene diciamo un impegno morale che viene chiesto a questi Paesi di aderire ad alcune
Ad alcuni principi
Il disegno di legge di ricordare rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali
Rinunciare alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
E perseguire il benessere del pieno sviluppo della persona umana favorendo in particolare la riduzione della povertà
I due Stati l'Italia e il paese destinatario devono trovare
Questo dice il disegno di legge modalità e termini concordare su modalità e termini per arrivare a all'annullamento del debito in nell'ambito di questa accordo l'Italia dovrà verificare che questi principi siano rispettati e un impegno che viene chiesto a non incassare
Il debito rimesso
Ne per nuovi debiti per una prospettiva di indebitamento né soprattutto per una utilizzo del nuovo credito perché di questo si tratta perché viene concessa questi Paesi magari per Fini molto privati e poco destinati a sovvenire alle necessità dei più bisognosi all'interno di quella conosciuta
Questo è il disegno di legge
Rinvia dunque
Che definisce quali sono i destinatari che ridefinisce l'impegno dell'Italia e che rinvia ad accordi bilaterali è uno schema che si muove nell'ottica dell'accordo del G7 G8 e quindi fa da apripista perché tutti i Paesi potenzialmente coi e cointeressati in quell'accordo io credo questo secondo spiccio anche altri Paesi possano in qualche modo orientarsi lungo questa strada io credo però che avendo amato molto bene spiegato quello che quelle che sono le virtù e i limiti di questa azione promossa dall'Italia
Quello che io posso aggiungere sono credo alcuni aspetti per quel che riguarda credo possa interessare voi l'atteggiamento del Parlamento nei confronti non tanto di questo disegno di legge ma del problema più in generale del dei Paesi fortemente indebitati che al tempo stesso un problema di risoluzione del del debito del di questo sbilancio finanziario ma al tempo stesso un problema lo lo ricordava anche questo avvocato
Di nuova visione delle relazioni internazionali perché il processo che ha portato a questo questa forbice abnorme così apre norme da fare sì che i Paesi più sviluppati ritengano necessario la cancellazione dici perché probabilmente ormai sono cifre che stanno solo scritte sulla carta non sono esigibili
Che atteggiamento al Parlamento di fronte a questa situazione del mondo perché questa è la condizione del mondo credo si possa fare qualche considerazione di questo se non senza avere prima ricordato mi pare anche questo molto importante
Che
Poi forse monsignor Marco ci aiuterà anche lettera voi su questo che c'è un'azione di denuncia di fronte all'opinione pubblica c'è una mobilitazione delle coscienze
Che muove l'azione della Chiesa credo che l'Italia debba riconoscere che se oggi l'opinione pubblica italiana io credo è sensibile tendenzialmente favorevole
All'iniziativa presa dall'Italia in sede internazionale con il disegno di legge presentato in articulo Mortis diceva amato
Dal governo D'Alema
E credo questo si debba l'azione di denuncia fatta Dalla Chiesa Rizzo la prima denuncia voglio ricordare nell'intervento all'assemblea delle Nazioni Unite del mille novecentottantasei in occasione del quarantesimo anniversario dello in quella sede che per la prima volta che sono passati tredici a il Papa pone all'attenzione delle nazioni tutte nella sede delle Nazioni Unite il problema del debito dei Paesi del Terzo Mondo poi dopo ci sono state altre interventi autorevolissimi
Quello stesso anno c'è un documento della Pontificia Commissione giustizia PACS che sottolinea l'urgenza di un intervento della comunità internazionale
Un intervento si diceva che avrebbe dovuto rendere ai Paesi fortemente indebitati speranza e fiducia nella possibilità di uscire dalla crisi del debito perché
La situazione era
De via via aumentata tale per cui
Ci si trova di fronte a Paesi che non avendo più nemmeno la speranza di poter riscattare la loro condizione debitoria
Si conducono anche questo lo ricorda mancato ad una situazione di antagonismo o di conflitto all'interno dalla committente
Richiamava quell'intervento
Ad un intervento
Globalmente
Un approccio globale in una prospettiva etica e di moralità di rapporto fra Paesi industrializzati sviluppati i Paesi sottosviluppati poi c'è la lettera apostolica Terzo Millennio de niente
Nella quale il Papa invita a cogliere l'occasione del Giubileo due mila
Per pensare tra l'altro ad una consistente riduzione se non proprio totale condono del debito internazionale che pesa sul destino di molte nazioni
Il Giubileo
E l'hanno
In cui ognuno dovrebbe tornare in possesso del suo questo recita nel mitico e quindi credo sia per le Nazioni Unite Vito a restituire anche ai Paesi che noi conosciamo come debitori la dignità ma anche la sovranità del proprio lavoro cosa che oggi non è
Ho ricordato queste cifre si potrebbe ricordare le cifre
Che rendono drammatica la situazione che come giustamente veniva ricordato fanno sì che anche l'azione di restituzione
Quindi direi condono del debito sia un'azione molto modesta rispetto a quella che è la situazione di squilibrio
Faccio decenni brevissimo
Oltre ottanta Paesi hanno oggi un reddito pro capite più basso di quello che avevano dieci anni fa
Una famiglia media africana consuma il venti per cento in meno rispetto a venticinque anni fa
Cresce la concentrazione della ricchezza di duecento individui più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato il loro patrimonio negli ultimi quattro anni
Mondiale
Mister Mosquito
Tre mila miliardi ed è un impegno significativo per l'Italia aprono solo lo sguardo su un problema che ha una partita esterni
Io credo che il Parlamento italiano abbia fatto compiuto in questi anni in questi quattro cinque anni cui ho ho seguito prima anche in commissione Esteri poi in ogni caso anche recentemente dalla mia responsabilità di ministro dei Rapporti col Parlamento che continua a seguire appunto al Governo la ciò che accade quotidianamente nei due rami del Parlamento ha modificato il proprio atteggiamento io ho trovato avevo trovato nel mille novecentonovantaquattro un Parlamento fortemente critico nei confronti dei processi di cooperazione che si erano realizzati nell'ultimo particolarmente nei dieci anni precedenti ricordo che l'Italia era ricoperto italiano era arrivato a formulare l'impegno o almeno la promessa impegnare l'uno per cento del proprio prodotto interno lordo a processi di cooperazione avevo trovato
Un'Italia che non dedicava risorse la cooperazione eravamo scesi a livelli bassissimi sotto lo zero virgola zero uno per cento
E un Parlamento distratto quasi pronto a colpevolizzare l'intero processo di cooperazione che l'Italia aveva solo il primo dato che mi pare di dover riconsegnare che il Parlamento italiano ha mutato in questi cinque anni dal novantaquattro a oggi il suo atteggiamento nei confronti dei problemi dei paesi in via di sviluppo e c'è oggi un pare un atteggiamento molto più favorevole ad una ripresa della di processi di cooperazione internazionale
Ne fa testo
Il fatto che il Parlamento si disponga
Nella alla Camera i deputati dopo che il Senato della Repubblica lo ha già votato a votare una nuova un testo di una nuova legge di riforma della cooperazione internazionale e che il dibattito che si è svolto al Senato e che ha portato al varo di quel in Senato di quella legge
Abbia registrato da parte di tutte le forze politiche
Facciamo un inciso la legge di riforma della cooperazione passate in Senato
Sostanzialmente con senza voti contrari voti a favore dell'astensione dice di una disponibilità forte di tutte le forze politiche in questa direzione dice che in quel dibattito
Si è pensato di dare vita ad una riforma della cooperazione perché l'Italia sia più abbia uno strumento più efficace per impegnarsi nell'azione di cooperazione internazionale
Cosa c'è dentro a quella legge è presto detto
C'è dentro
La definizione di strumenti che dovrebbero essere più rapidi più celere più incisivi nel definire procedi progetti di cooperazione ci sono dentro nuovi strumenti di controllo per impedire
Attorno ai finanzia gli stanziamenti per la cooperazione coi avvengano distrazioni che non conducono l'impegno del denaro pubblico là dove deve essere impegnato e c'è ed è un tema sul quale una parte in significativa delle forze parlamentare sono battute
Il recupero di quel fattore umano che l'amico piatti all'inizio
Invoca che cioè la cooperazione consideri che
Nel rapporto che si stabilisce tra Paese sviluppato il Paese non sviluppato se manca questa dimensione di incontro questo fattore umano che lega insieme l'avventura di chi ha di più con quello che di chi ha di meno non
Non si produce un processo formativo e quindi non si raggiunge una compenetrazione utile affinché un meccanismo di sviluppo venga attiva
Queste dentro alla riforma della legge di cooperazione che accompagna accompagnato nel dibattito e si è svolto in commissione esteri al Senato una riflessione più generale che il Parlamento Camera e Senato in questo caso stanno facendo in ordine alla politica estera del nostro Paese anche qui l'Italia avuto all'inizio degli anni Novanta una pausa una stasi nella sua azione di politica estera mi pare oggi maturi anche dal Parlamento non solo dal governo
Una più forte attenzione ad una azioni incisiva dell'Italia in politica estera e mi riferisco in particolare
All'azione che l'Italia che svolgeremo
Alcuni realtà ricade con un impegno serio
Da parte del nostro ministero degli Esteri e degli un'attenzione nuova forte una direttrice di attenzione verso i Paesi dell'area mediterranea medio orientale
Voglio fare
Tuttavia qui un esempio
Questo per capire la frontiera ulteriore quella che Giuliano Amato dice va be'quando noi anche abbiamo condonato
Siamo riusciti a perfezionare questa azione che si è mossa con il G7 G8 su cui l'Italia si è impegnata vai esito questo impegno una tantum perché poi di questo si tratta questi tre mila miliardi che l'Italia destina che cosa succede che cosa abbiamo mosso in quella orizzonte così complesso
Ci sono Paesi africani recitava prima il ministro Amato nel quale ogni telefonata che viene fatto
Viene è un po'
Una piccola tasse un prezzo che viene pagato ad un Paese sviluppato per telefonare da alcuni Paesi africani all'estero si chiamano gli Stati Uniti si chiama New York e da New York di si viene messi in contatto ad esempio con l'età
E questo è un pedaggio lo sviluppo e anche lo sviluppo delle reti di comunicazione in questi Paesi in realtà è una tassa che gli Stati più sviluppati quelli che hanno la tecnologia netto sui Paesi poveri su quegli stessi Paesi rispetto ai quali noi oggi ci accingiamo a rimettere una parte del loro debito mentre li mettiamo una parte del loro debito abbiamo creato una tecnologia abbiamo creati in loro dei gesti un'abitudine di vita una vita la rendiamo possibile la loro vita solo a prezzo di un balzello che li rende in qualche modo dipendente
Vassalli Dio del nostro sviluppo in qualche modo perpetuando quella dipendenza che
Il cosiddetto condono dovrebbe in qualche modo
Superata
Questa mi pare la condizione questo mi pare lo scenario ulteriore quello che ci fa dire che questo passaggio non solo
L'auspicio di un concorso più vasto della remissione del debito ma è l'apertura di sguardo con il quale dovremmo sentirci impegnati a rivedere questo mi pare nella natura della riflessione parlamentare che è in corso e quelli che sono i meccanismi di rapporto Amato diceva siamo disposti Puglia
Raccogliere nel nostro Paese le merci le produzioni di queste nazioni non meno sviluppati io ricordo che
Ancora
è in discussione venire
Vicino a noi
Il problema delle arance dal Marocco
Il Senato ha superato questo scoglio ma la Camera dei deputati siamo ancora fermi nella ratifica di un accordo per cui gli italiani faticano a considerare utile
Perfezionare l'accordo per Maroc consentirebbe al Marocco di venderlo mica tanto qualche arancia in più dello steward
E questo è dunque
Un problema serio che il parla sul quale il parlamento ha gettato lo sguardo ma che rimane al di là di questa iniziativa lodevolissima
Giudicata con favore anche
Da chi ci ha sollecitato
Credo che si è importante
L'incoraggiamento che è venuto dalla Santa Sede
Proprio questa mattina all'Italia fare presto in questa direzione
Noi diamo in qualche modo un esempio ma cerchiamo questo sguardo su questa realtà che ha bisogno di molte più attenzioni e questo esempio si muove a mio avviso lungo tre direttrici
La prima direttrice un si muove lungo l'invito cioè giubilare
Quello una direttrice di moralità
Ci si muove perché c'è un problema di giustizia da ristabilire nel rapporto con questa mattina la seconda direttrice è una direttrice
Di natura crescono riapriamo
Tentiamo di riaprire con questo condono
Una porta che era immetta nel mercato economie che invece rischiano rischiavano l'asfissia non un percorso che dovrebbe condurre ad un recupero anche di partecipazione a questo mercato globalizzato
Consigliere introducendo
Economici consumatori e lavoratori dentro al mercato
E la terza direttrice è una direttrice di natura politica
Convochiamo paesi forte tensione sociale politica alla democrazia alla pace al rispetto dei diritti umani questo mi pare un altro direttrice da perseguire
Una direttrice di moralità una direttrice economiche una direttrice politica sono principi
Che ogni nazione dovrebbe osservare che per primi dovrebbero osservare proprio i Paesi
Più sviluppato
Ora
Alcune delle considerazioni che abbiamo fatto ci fanno vedere in realtà la non osservanza non sta solo da una parte vasta
Simmetricamente sui due versanti si apre quindi questo scenario ben più impegnativo
E
Io credo occorre dire che l'orizzonte più globale non a caso di questa globalità centottanta si faceva carico il primo appello del Papa che intervenire federazione e quello della democrazia internazionale della riforma delle organizzazioni come le Nazioni Unite dei nuovi diritti di tutte le nazioni nella società globalizzata degli individui delle persone e delle comunità
Un discorso questo che meriterebbero approfondimenti ben altra tavola rotonda ma io credo che
Mentre concordo con Amato che
Questo passaggio che noi facciamo ci gratifica come nazione che
Attenta a questo
Questo scenario avvertiamo fino in fondo la responsabilità di tutti non fermare la nostra azione
Su questa dimensione minima io credo che
Anche dall'incontro di oggi o dalla riflessione che questa tavola rotonda sollecita l'interrogativo posto da resterà più vasto
Venga al Governo e al Parlamento l'invito a non fermarsi all'approvazione di questo disegno di legge ma ad andare più a fondo nel capire i nuovi meccanismi di sviluppo di sottosviluppo alcuni in qualche modo con questo provvedimento si cerca di dare soccorso
L'intervento il ministro Folloni ha in qualche modo completato e arricchito
L'orizzonte partendo da un'ottica specificamente italiana sia pura aperta allo scenario mondiale
Adesso seguono due interventi che mettono a frutto nel nostro confronto punti di vista che si muovono già in partenza in una in una complessità più vasta
Che li ascoltiamo con molto interesse primo è del tutto l'Iglesia aspre incidente del Banco interne all'Inter americano di sviluppo valori la parola
Grazie monsignore
E la ringrazio molto di essere invitato a questo incontro a questo seminario per parlare dei soggetto che restano i nel centro stesso della nostra preoccupazione alla banca in questo momento
Io devo dire che ci sono diversi piani per guardare questo questo problema
Uno direi che l'anno etico
Che dobbiamo salutare perché veramente in questo ultimo anno e bisogna in questo senso riconoscere il ruolo fondamentale del Santo Padre
Creare un nuovo spirito una coscienza internazionale
Simpatia verso questi Paesi
Indi evitati
Ed è fare uno sforzo internazionale con una golosa coscienza morale indietro io penso che questo è un punto alto per i fini del secolo il millennio non lo penso perché particolarmente l'aiuto ai problemi dello sviluppo stava entrando un periodo un po'di di riduzione almeno e in certi Paesi particolarmente grandi paesi
Che avevano perso un po'e praticamente nell'opinione pubblica un po'la sensibilità diciamo un po'di un po'di stanchezza
Con rispetto al al alla cooperazione sperma io penso che questo problema ha fatto se ha creato un ambiente di coscienza che arriva al palo all'opinione pubblica in forma molto molto profonda molto attiva e questo deve essere salutato come un fatto che che che fa onore all'obiettivo della solidarietà diciamo dunque
Sul piano etico io dovrei dire che
Evita e fede soddisfatto e felice di vedere questa coscienza creata nel mondo in questi ultimi tempi
E voglio salutare quello che mio amico il ministro Amato ha letto nel senso che l'Italia è stata veramente la frontiera la prima Dini ha per la riduzione del debito e anche per il contributo al
Fondo della Banca mondiale febbraio ringraziamo molto
E che speriamo di utilizzare questo ponte guardando alla stampa
Detto questo io passerei al secondo piano che è un po'il piano latinoamericano che quello che doveva posso io posso parlare con più esperienze o autorità
In realtà questo problema del debito estero noi abbiamo incominciato a parlare e meglio degli anni ottanta voi vi ricorderete nella decadrà perduta
Da non io ho chiamato Negrar per lo davano stavo nella separa l'inizio della dello tante rimasta una magari farli calare Camber Dudamel
è stata quasi perduta non tutta replicava qualora una guadagnato almeno delle esperienze interessanti ma devo dire che e in quel momento lì
Quando tutti i Paesi praticamente stavano con un delitto veramente molto forte c'è stata una reazione vale la pena riferirsi a questa esperienza c'è stata una reazione molto molto sana da parte dei Paesi che hanno che hanno avuto una reazione di riforme di vi è una buona amministrazione economica alle no buona macroeconomia de de aumentare la capacità
Esportatrice dei paesi in fondo un processo che ha permesso che la grande maggioranza dei paesi se non hanno risolto il Parlamento ha vinto almeno l'hanno gestito e oggi si può dire che con esclusione dei cinque Paesi che sono visibili e tangibili il resto
Continua ad avere il debito ormai del ritorno costituisce oggi un po'brocche o come si diceva un uno una una elemento che bloccherà e la la crescita o lo sviluppo
è vero che dietro
Eravamo confrontati a tutti le possibilità se ne parlava della della della reputo del debito alla luna fatte dall'altra se parlava di fare uno sforzo per superare il problema fortunatamente abbiamo preso elaborati
E l'aiuto anche del mercato con questo piano
Io ero imporrà un forzato atrocemente Apolloni questa iniziativa voi sapete a punta alla riduzione del debito in Paesi che stanno in certe condizioni
Quando
Questo delitto praticamente impossibile di di di sostenere sono Bolivia Guiana Honduras Nicaragua e il in il quinto sarebbe aiuti che ancora non è entrato perché la situazione dei in materia l'interno è un po'complicato
Questo è verdetto così a noi per esempio nella nostra banca costerà il valore presente uno punto un miliardo d'ora di valore
Al a a lungo tende quasi due miliardi due miliardi intrinseco subito due nei campi dicendo tre miliardi e mezzo esattamente
Noi siamo d'accordo con questo stiamo dietro di siamo siamo sereni faremo il la riduzione prevista nell'ATP
Pensiamo che questa riduzione deve essere accompagnata da le condizioni che sono state approvate Pieri quindi è perché i governi prima importante che leadership de questo operativo sia proprio il governo che sia qualcosa appresa avrà il governo con o una
Secondo che abbia una partecipazione in questo processo della società civile importante che sia un processo aperto non appena uno uno una una un una questione meramente contabile
Terzo che il Paese sia si compie sia compromesso appare ardente qua obiettivi sociali molto importante perché a volte io mi domando
E ed importante la riduzione del debito ma a volte lo sforzo fiscale deve continuare per dirigere questo sforzo terzi progetti del tipo sociale
Cioè severamente lei deve traccia due due due due aspetti un aspetto esterno che la preferenza del solo tre Donato il più interno che lo sforzo fiscale
Io sto pensando più una forma importante per quello che ci sono questi i benchmark questi obiettivi sociali i Paesi devono continuare a fare uno sforzo Berti investire nel sociale e così ridurre ridurre la povertà
Dunque questo un elemento centrale e noi siamo molto
Molto seri su questo punto i Paesi debbono compromettersi Ada ad attingere questo certi obiettivi sociali e questa riduzione fiscale essere e indirizzata verso questi problemi del tipo sociale
Un altro punto fondamentale e la trasparenza
Vuol dire che uno sforzo di questo genere che implica la partecipazione del veicolo del del del del contribuente dei paesi sviluppati
E dei nostri organi deve essere accompagnato da una forte trasparenza vuol dire che il buongoverno percorsi chiamarlo forma parte tutto questo
Non sarebbe accettabile un programma di questo genere implica un enorme contributo dalla comunità internazionale se da parte del governo cambiamo corruzione abbiamo e io dico che questo è un un elemento fondamentale che forma parte idee e il il programma dieci dobbiamo dire che il programma Chiti adesso rafforzato a a Colonia attinge più o meno ventotto milioni dollari
Dei quali tredici verranno degli organismi internazionali
Favore sono delle cifre rispettabili non è che dunque io penso che questa iniziativa va avanti ne abbiamo certi problemi perché dobbiamo rispetto ben prima di tutto questa iniziativa non può essere appostati con invettive per ridurre la cooperazione normale perché se no
Mettiamo i soldi da una tasca che viviamo nell'alta dunque bisogna che gli organismi e anche i Paesi possono continuare ad aiutare come poi come i programmi di sviluppo
Il secondo noi come istituzioni multilaterale abbiamo certi problemi di mantenere la nostra la nostra no bilancio
Solido voglio dire non dunque questo che
E ancora non basta risolto però stiamo sicuri e la banca noi avremmo già fatto uno sforzo per arrivare a finanziare il quaranta per cento quello che dobbiamo mettere sotto il tavolo e speriamo di trovare soluzioni ma non vale la pena entrare su questo punto adesso
E il terzo argomento che vuole utilizzare ultimo in questo è una preoccupazione personale perciò io per su questo problema
Dopo lavorare
Quasi trent'anni in questo grande sviluppo problema e che si possa credere
Nell'opinione pubblica internazionale e nell'opinione pubblica dei Paesi beneficiari di questo di questa iniziativa
Che ridotta invece ridotto il debito tutti i problemi verranno risolti
Dobbiamo prepararsi per evitare questa confusione
La riduzione del debito edemi strumento ma solo uno
E devi accompagnare una visione generale che lo sviluppo economico e sociale del Paese
Che ebbe un compito complicato è molto più difficile di quanto si pensava quindici o vent'anni fa o quando lo pensavo io all'inizio della mia carriera in questi affari molto più complicato
Ed è un problema sociale si adombra politico fondamentalmente allora quando si dice quello è importantissimo perché questo implica prima di tutto creare la coscienza in questi paesi che Kento che devono fare uno sforzo fondamentale prima di tutto con efficienza economica
E questo importantissimo perché non ci sarà una soluzione a lungo termine della povertà se non c'è la crescita economica
Bisogna crescere
Bisogna naturalmente Averna di efficienza sociale cioè dei bisogna puntare su problemi concreti e lì io direi che se c'è uno
Tardava a sottolineare l'educazione che forse sia la cosa più importante che possiamo fare per i sviluppare i nostri paesi d'educazione se no il circolo vizioso della povertà continuerà
Dunque educazione fondamentale dunque efficienza economica se il Paese deve però crescere il Paese deve aumentare il prodotto sì no non ci saranno saranno ma secondo e cioè il terzo efficienza politica cioè di nuovo buongoverno
Di nuovo e seduzione capaci servizio civile capaci
Sì tutto quello che che vuol dire una buona amministrazione nel senso che ha scritto
Questi tre elementi sono parte di un programma complessivo sul sul la riduzione del debito aiuterà in questo momento ma se non abbiamo questo fra cinque dieci anni torniamo allo stesso punto
Bisogna bisogna per quello essere molto chiaro
E stiamo lavorando appena alcuni strumento centrale ma che non servirà alla al fine ultima dello sviluppo si un piano integrale non è messo e allora la domanda è qui dice qua
Quale un nuovo rapporto tra nazioni industrializzate i paesi in via di sviluppo giusto questo il problema
Come fare per aiutare a questo programma ed elesse il programma del Paese per aiutarlo a metterlo in piedi e avere successo
Ministro Amato menzionato un punto fondamentale e il punto del commercio fondamentale chi ha perso asiatica noi abbiamo
I Paesi sottosviluppati noi abbiamo bisogno di una forte organizzazione commerciale internazionale
Perché dipendiamo del commercio siamo molto deboli in questo in quei in queste forze internazionali e noi siamo
Niente come fonte l'abbiamo bisogno di un sistema legale sul quale contare per quello che noi soli siamo i primi a lamentare questo questo insuccesso desiato dunque Comercio molto importante
Io ho visto che ci sono delle iniziative molto buone Gaetano sul tavolo
Sia
Nel senso di aprire le porte a fare una quarantina di Paesi questo nelle linee fondamentali per per permettere veramente accompagnare il processo di sviluppo
Di nuovo la cooperazione internazionale si è ridotta
Giannone parliamo di quel famoso zero virgola sei ci sono dei paesi che salute da dieci credo undici sappiamo chi è va bene Nora dunque la coscienza attorno a questo a questo questa cooperazione internazionale diventa molto importante
E vieta molto importante anche il ruolo dei nostri organismi internazionali
Devo fare un commerciale all'Avana naturalmente no io penso che noi abbiamo un ruolo in questo senso e il ruolo nostro possiamo la la prima fonte le risorse internazionali oggi nell'America latina
Io sto penso che il ruolo non non è tanto non soltanto i soldi de questi organismi internazionale che contano si ma il problema fondamentale le esperienze e le pratiche che vengono dietro ogni resti
E che fanno migliorare le politiche interne
Il problema non è tanto la trasferenza che risorse finanziari problema e la trasparenza dei buone pratiche che possono veramente aiutare il Paese a livello politico dunque io penso che questa mia finalmente innesca moralmente è straordinaria è un è un buon segno per incominciare il prossimo millennio perché il segno della solidarietà
Penso che l'iniziativa aiuterà però specialmente penso che dobbiamo essere molto chiari e questo appena un istrumento e non una soluzione finale al problema dello sviluppo dei Paesi in via di sviluppo da ai quali stiamo così preoccupati
Grazie per questo apporto che nasce anche da una esperienza vissuta sentita diretta che prima di passare la parola monsignor Martini che apporterà la sua volta
La ricchezza di riflessione propria della Santa Sede mi corre l'obbligo di segnalare che è presente tra noi anche l'ambasciatore del Cile
Dottor ciò mali al quale rivolgiamo il nostro deferente cordiale saluto
La parola monsignor Martino
Grazie eccellenza io alcuni anni fa
Ho fatto un po'messo a me stesso che avrei iniziato tutti i miei interventi sul tema del debito con la stessa frase
E la frase è la questione del debito e la questione è sbagliata
Lei può immaginare la reazione non è sempre
Molto gradi questa domanda questa affermazione non sempre molto
Ai
In pratica
Perché la questione del debito come dice molto bene Ecclesia e solo una parte del problema
La questione la vera questione e la questione dalla lotta contro la povertà
E tutto quello che noi facciamo per riduzione del debito deve essere orientato e valutato
In questo contesto dalla lotta contro la povertà
Per sono tre anni due anni e mezzo fa io ho assistito alla riunione del governatore dalla Banca mondiale del Fondo monetario a Konko
E il presidente dalla Banca Mondiale ha fatto una e il suo indirizzo Rent appassionato sul tema dalla lotta contro la povertà
Io ero seduto in mezzo a un gruppo di banchieri svizzeri
A un certo momento uno dice all'altro accanto a lui ma dove siamo in chiesa la domenica
Il problema è che la lotta contro la povertà non è semplicemente una questione per la chiesa intende né la la domenica la lotta contro la povertà e la responsabilità di tutti
E la clandestinità
Del fine secolo e la clandestinità del secolo del progresso
Un sistema economica mondiale
Che lascia gran parte dalla popolazione ai suoi margini
Non sarà mai globale
E non sono mai stati
Se l'esclusione è un male morale
L'inclusione è ormai un bene economico il sistema economico dei rei promuovere l'inclusione di tutti
L'esclusione è anche un male economico
E poi e non economia fondato come quella moderna soprattutto sulle conoscenze
Investire nelle persone sulle persone
Di stili sulle capacità umane e sulle infrastrutture sociali
Non è mai non è più o la questione di filantropia
E il buonsenso economico
Sappiamo bene
Che la lotta contro la povertà si fa investì investendo sulle capacità delle persone migliorando l'istruzione migliorando la capacità di accedere e di gestire
Conoscenze e tecnologie
Non c'è altro al via
Di di di promuovere crescita economica
Cresce l'economica lo richiede investimento sulle persone non sono due dinamiche separate ormai in un mondo moderno
Io vorrei dedicare le mie riflessioni soprattutto alla
Alla questione che credo tutti hanno toccato oggi
Termini Duzioni del debito e riduzione della povertà
è una cosa automatica
Riducendo la il debito che sia liberale del giudizio dalla povertà
La risposta è no
La sfida è come quali meccanismi dobbiamo trovare per fare perciò dure riduzione del debito in riduzione dalla porta sappiamo tutti e ci sono stati
Nel passato diversi tentativi di riduzione da nord del debito
E in cui il vantaggio è passato accetti ellittici ai ai corrotti
O anche in cui
Tutta la faccenda è stato piuttosto un esercizio di contabilità
Sì esoso ho trovato un meccanismo per dire questi debiti che non vengono pagati quando io non sono pagati cerchiamo di chiarire con i nostri libri mastri il problema e il problema del debito risolto passiamo in avanti
Con progresso fino alla lotta contro la povertà neanche di un millimetro
Sono pienamente d'accordo con il ministro Amato che ormai noi siamo di fronti di fronte al tribunale dell'opinione pubblica mondiale
Se
Noi che abbiamo lottato per la riduzione del debito sei tra tre anni
Con un processo di avanzato
Il risultato e che la situazione della povertà del mondo rimane statico
Avremo perso la fiducia degli elettori dall'opinione pubblica di coloro che contribuiscono al al al mondo dalla solidarietà
Questa volta dobbiamo metterci in situazioni in cui possiamo dire tra cinque anni quarta noi abbiamo fatto una campagna e abbiamo portato ai risultati
Come si può fare questo
Io guardando la il progetto di legge italiano e ascoltando per esempio il progetto presentato oggi dal dal dal cancelliere del tesoro inglese del ministro del ministro dello sviluppo internazionale
Delle delle deve leggere differenze
Quello inglese sottolinea molto che tutti i soldi i benefici ricavati da progetti di riduzione del debito devono essere investiti direttamente i progetti contro la porta
Allora e possibile fare queste sono riduzione del debito non necessariamente genera nuove risorse
E se non si si cominciano a trovare dei meccanismi specifici per fare per fare fu fungere questo
Allora nel progetto di tipiche allargata e c'è anche l'idea che ogni Paese deve preparare un progetto proprio di riduzione dalla povertà anzi si chiama Progetto di crescita economica orientata alla produzione dalla povertà
Di nuovo in cui queste due questi due scopi quello della crescita economica e quello dalla lotta contro la povertà vanno insieme è e si cerca di trovare un un un meccanismo
Sono contento di sentire che e qui l'ambasciatore del Cile perché il Cile è uno dei Paesi in cui si ha cercato negli ultimi anni esplicitamente
E avere una politica di sana crescita economica ma anche una lotta politica mirata contro la povertà
Con anche i risultati una lotta quantificata in cui si rispondeva ogni anno in termini di numeri diritti di produzione dalla porta
Però noi dobbiamo adesso
Cioè e con il la il Progetto tipiche allargata arrivare a un situazione del genere
In cui il Paese può farlo comincia ad assumerne la responsabilità per il destino economica e sociale proprio con la collaborazione tutti seduti intorno allo stesso tavolo di donatori i rappresentanti dagli dagli organismi internazionali e dalla società civile
Del paese si deve passare la il la una scelta dei progetti dello sviluppo al Paese in via di sviluppo
Sono d'accordo che nel tempo dalla guerra fredda c'era forse più interessante da parte dei dei paesi o del resto dell'Ovest per scopi politici
E che e negli ultimi anni questi presso interessa è diminuito Polo noi dobbiamo adesso
Trovare un nuovo tipo di di presenza un tipo che mette il Paese che investe nelle capacità del Paese stesso e che facilita la crescita lì Società democrazia
Cioè crescita economica e lotta contro la povertà sulla intendo capace lo sta la il Paese
Proprio di fare questo questo è un nuovo commuovono con moderno di sviluppo che certamente non è facile e vorrei da guardare ad alcuni alcuni problemi
Io ho detto coinvolge la società civile
Quello che questa uno del del del
Dalle prime cose per troppe per tanti anni
I negoziati tra le istituzioni finanziare internazionali è i paesi in via di sviluppo si svolgevano dietro le porte chiuse
Neanche i Parlamenti qualche volta sapevano esattamente i termini del negoziato si sono fatti molti progressi
Basta aprire il sito internet del Imf di vedere la quantità informazione che diciamo a disposizione adesso bisogna aprire queste porte alla società civile
Ma qui sorge il problema
Esiste la società civile
Formata con capacità in quei Paesi non necessariamente
I Paesi popoli fortemente indebitati molte volte sono appena uscite da dal dal dal da da crisi
Dalla dal conflitto armato da dittature
Non si può che e immaginare che c'è subito una società civile pronto a ad assumere questa è la scure sponsor privati
Mi avrebbe gli dispiace vedere che dopo tanti anni avrà parlato di Società Civile che occorre al adesso con un rischio
Che le istituzioni finanziarie internazionali arriveranno e non troveranno con la società civile e vivace allora prima cosa investire dalla società civile
Investire nel creare nel sostenere nel formare il quadro di una società civile nel nel Paese
Questo è anche un investimento nella democrazia
E nella libertà politica ed economica dai Paesi in via di sviluppo
Lo scopo finale dei tutti i progetti di sviluppo dei Paesi occidentali e di creare società democratiche libere e partecipative i mezzi che usiamo potevano essere orientato verso
Secondo difficoltà è stato accennato da da tutti qui credo quello del commercio
Non si può pensare al ridurre
Il debito e non offrire accesso ai mercati dei prodotti e dei servizi
Perché per cui i Paesi poveri hanno un certo vantaggio
Ce l'ha ce l'ha dalla storia che anche il vero bella di un emendamento proposto a un ma recapito africani corporation tax
Dal penso dal Senato in cui si è detto noi OPA apriremo
L'accesso al nostro mercato ai capi di abbigliamento fatti in Africa a condizione che si usa il cotone americano
Molto spesso c'è una da una parte sono segnali di apertura che vengono bloccati da
Da tra altre altri altre condizioni bisogna anche passare tant'clima di condizionalità vecchia imposto da fuori a un clima attiverà cooperazione in cui diventiamo tra le in cui paghiamo apertamente di queste cose
E molto interessante il di vedere che sono i Paesi e popolari che sono i più entusiasti riguardante
E l'Organizzazione mondiale del commercio le difficoltà anche alla creazione sono venute soprattutto ai Paesi ricchi che non hanno non non si sentono di avere la stessa sicurezza nei confronti del sistema di di rancore
Terza aria che è stato toccato quello delle armi
Qui siamo tutti d'accordo e tristi di vedere alcuni Paesi appena entrati nell'ippica che hanno aumentato le dispense
Per percorsi militari
Però non è necessario almeno no non è sufficiente ormai dire
Non non i i Paesi devono superare la logica della guerra per risolvere i conflitti io credo che è arrivato il momento di cominciare a fissare
Almeno per consensus certi tetti Kevin McHale è un paese di in via di sviluppo guarda se voi superato il tetto di tale tale del prodotto nazionale per le spese degli armamenti
Interrompe il il il il il normale il rapporto di col di di cooperazione con noi
E noi per la questione del debito abbiamo lamentato una situazione in cui si dava di più per ripagare il debito che poi tutto le spese sociale interni bisogna arrivare a un accordo anche sulle spese militari
E io credo che sia che sia possibile questo e di far di far capire a tutti che migliore investimento sulla sicurezza e l'investimento sulle persone non stanno sole armi
Troppi sogni anche sempre ricordare
Africa a parte dal dal Sudafrica non produce armi
E che lì c'è anche un questione commerciale
Di non puntare il dito solamente al Paese in via di sviluppo
Anche carica vidi dialogo di cooperazione di nuovo condizionalità nel senso positivo e quello della di cominciare a vedere che
Vedi che dai paesi non solamente una nuova forma di gestione economica ma anche di gestione sociale
Si è visto
In molti in molti Paesi che alle medici delle crisi economiche ci sono problemi sociali su un problema di infrastrutture sociali
Non si può avere una crescita economica stabile se non allo stesso tempo si comincia ad investire
E il il nel nel nel nelle infrastrutture sociale della Chiesa ad dal dal dal dal dal dal dal dallo studente di uno Stato
Queste sedi si è visto in Russia queste Service se questo anche in Asia
Tutto coi torna alla questione dallo stato attuale della corporazione
Tutte le indicazioni del sappiamo che
I flussi ufficiali verso i Paesi in via di sviluppo sono adesso ormai a un basso raccolti
E perché
E si vede in negli Stati Uniti Folena e il e quasi considerato un termine è un termine negativo
Un una una una una blasfemia insomma
Allora qui bisogna cominciare el spetta un po'anche a qui al alla Chiesa di creare una nuova cultura di solidarietà mondiale
E di far capire che questo di nuovo non è semplicemente questione di filantropia ma è questione di sopravvivenza di una società globale
Una globalizzazione solamente fondato sole fattori economici non sarà sostenibile deve essere accompagnato di una nuova cultura dalla solidarietà Polo fondato di nuovo su diversi modelli
Non semplicemente è stato Stato sì anche stato stato va coinvolgendo
Comunità e comunità
Coinvolgendo la Società Civile coinvolgendo volontariato e coinvolgendo anche settori privato
Che il settore privato e un fattore molto dinamico quella crescita economica
Però c'è anche il fatto che il settore privato sotto settore che ha più da guadagnare dall'assetto economiche internazionale bisogna un ritrovare
Il concerto dall'Assemblea sporse verità sociale
Di quella società dico di quel settore
I qualche volta quando si chiede quando un un
Il privato comincia cerca di investire non Paesi in via di sviluppo
Esigono un livello di sicurezza
Che elimina quasi il rischio che è un elemento necessario De Cesare del sistema del mercato
Esigere troppo rischio e anche danneggiare e chiedere il privilegio praticamente e danneggiare i beni del del del funzionamento del mercato stesso
E io non credo che
Il settore privato ho sempre dire noi arriveremo quando tutte le infrastrutture strutture sono in ordine per noi infrastrutture da da cui il loro molte volte sono i primi a al beneficiario
E io vengo dal da dall'Irlanda la mia città di Dublino
Il la prima piscina pubblica è stato costruito dalla firma dalla dalla vita che investe
Come anche il primo asilo nido
è alla fine del secolo scorso all'inizio di questo sì