"Economia e riforma del welfare" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità

Certo un caloroso ringraziamento
A tutti voi
Averci preferito a Vasco Rossi mi se ne siamo addirittura commossi
Poi
In secondo luogo chiedo scusa per il ritardo accademico però Vasco Rossi e più in ritardo Dinoi
Allora io
Non e credo che non ci sia bisogno di presentazioni ma le faccio comunque alla mia sinistra caldo Calieri dalla Confindustria alla mia destra nell'ordine
Il ministro del Tesoro Giuliano Amato il capogruppo Angius dei DS e il segretario generale della CGIL
Sergio Cofferati
Io
Io mi chiamo Federico Rampini sono un giornalista della Repubblica e comincerò subito col mettere
In questa discussione il tema che domani appariva le prime pagine dei quotidiani italiani e cioè la flessibilità del lavoro
Oggi ci sono stati due interventi importanti uno del Presidente del Consiglio Massimo D'Alema alla Fiera del levante e l'altro del presidente della Confindustria Fossa su questo tema
D'Alema ha speso parole favorevole alla flessibilità Fossa è andato ancora più in là ma ci faremo spiegare meglio da Callieri il tenore esatto di questa proposta di
Flessibilità totale nel Mezzogiorno per un certo numero di anni io da lei prima di tutto la parola al ministro del Tesoro perché Giuliano Amato negli ultimi anni ha molto riflettuto e anche direi proposto prodotto in termini di
Progettualità riformista in questo Paese ecco in questo nel nel progetto riformista che lei rappresenta oggi
Che ruolo ha il tema della flessibilità del lavoro e un tema diciamo così alla Tony Blair
Cioè che porta la sinistra italiana ha perso un contenuto sempre più neoliberista
O è qualcosa di cui abbiamo semplicemente bisogno per rilanciare la creazione di occupazione in questo Paese
Va bene
Intanto così sentir dire che una cosa alla Tony Blair neoliberista
Mi mette un po'a disagio sarà che io sono un vecchio socialista ma per me Blair è un socialista sia pure così inglese moderno
Quindi se
Ciò un po'problema su questo ma che stanno non è importante io devo dire questa la la flessibilità la flessibilità è un'esigenza generale di un'economia rientra nel ventunesimo secolo
E secondo me se è un errore viene fatto spesso dal mondo dell'impresa e di dare la sensazione che gli unici a dover essere flessibili sono i lavoratori
Se la nostra economia come molti dicono è un'economia rigida lo è non per lesso le rigidità del mercato del lavoro ma per tante altre rigidità rigidità vuol dire essere incapace di cambiare avere delle barriere protezionistiche che impediscono a chi è fuori di entrare dentro significa che i soldi dove sono devono restare non possono andare a cercare occasioni migliori di Investimenti
Ora l'Italia è un Paese rigido per tante ragioni
L'Italia è un Paese dove chi fa innovazione e ci mette dieci anni per avere un brevetto e allora vi conviene andare a brevettare il prodotto fuori del in un altro Paese anziché farlo qui
Ecco l'Italia è il Paese Giove un giovane che vuole fare una professione si trova la barriera di regole che tutela non le professioni esistenti e non fanno entrare l'Italia è un Paese dove chi è in grado di offrire un servizio se lo trova occupato da monopoli pubblici spesso locale che lo affidano esclusivamente ad aziende locali
Ecco questo è il problema della flessibilità
Se vogliamo parlare anche di quella del lavoro ecco qui io farei io una domanda a Caldiero
Che estivo ci conosciamo da anni
Cioè anzi due domande
Io non nego affatto che ci sono rigidità nel mercato del lavoro
Ma ho due domande se davvero noi vogliamo fare l'impresa innovativa
L'impresa che è una squadra di persone che hanno tutte un training elevato
L'interesse dell'impresa non è quello di avere un rapido turn over del personale ma di assumere formare e teneri
Possibilmente di avere un personale che viene messo in grado di esercitare mansioni diverso
Che viene messa in grado di tenere il passo dell'innovazione e quindi se cambia il macchinario se cambiano gli strumenti a una preparazione sufficiente a cambiare insieme agli strumenti
A questo punto dove l'interesse al licenziamento certo se sbaglio persona devo poterla cambiare
Ma non è che a me nell'impresa innovativa interessa cambiare la gente ogni sei mesi
Immagino che il mio interesse sia l'opposto perché io ci investo in questo personale ne faccio quelli che lavoreranno insieme a me nella mia squadra
Primo punto allora rispetto a questo secondo punto no no no no no no no non sono ragionamenti direbbe De Mita quindi ragionamenti non si applaudono si ascolta
Secondo punto l'Italia alle stesse regole e questa è una cosa che viene lamentata in tutto il territorio nazionale
Quest'argomento non è mio lo dicevo a tavola
Federico Rampini di Fiorella Padoa Schioppa che lo ha introdotto in un rapporto che io ho fatto sul Mezzogiorno per la commissione Bilancio alcuni mesi fa
Alle stesse regole in tutto il territorio nazionale
Nel Nord-Est
Come in Calabria
Nel nord est della disoccupazione come dicono in gergo di economisti frizione male cioè bassissima
Il problema è trovare i lavoratori non Mantelli
In Calabria la disoccupazione elevatissima
Visse Fiorella Padoa Schioppa quindi la ragione della disoccupazione non è la rigidità ma il sottosviluppo
In poche parole queste regole che sono regole pesanti saranno quello che saranno laddove la macchina dello sviluppo è in moto
Queste regole vengono macinate dalla macchina dello sviluppo che comunque mentre nel sud sono le cause del sottosviluppo che rendono le rigidità del mercato del lavoro un vero sta mi rendo conto che qui si può contro obiettare a Fiorella Padoa Schioppa se le regole fossero più flessibili probabilmente questo aiuterebbe a mettere in moto la macchina dello sviluppo
Io non escludo che questo sia così
Ma il punto base diventa da considerare anche queste occhi cos'è che conta per un'impresa nel Mezzogiorno il non avere la luce dove le serve il non avere la strada che le servirebbe il non avere i servizi scolastici che servirebbero perché il personale vuole scuole per i figli o questa faccenda qui della rigidità lo dico perché sono tra quelli convinti che noi dobbiamo adattarlo meglio il mercato del lavoro renderlo effettivamente più flessibile ma devo dire è una mia antica visione proprio culturale
Se vedo un Cristo che è messo in croce la mia prima reazione non può essere tutta colpa sua c'è qualcuno che lo ha messo in croce che usa quella croce per non mettere in evidenza delle altre cose quindi
Ecco meriterebbe valutare ma qual è davvero il peso specifico delle rigidità che si attribuiscono al mercato del lavoro nel nell'impedire l'investimento e mi fermerei qui
Ecco nel
Nel passare la parola a Carlo Callieri vorrei aggiungere anch'io qualche domanda anche perché dobbiamo spenderlo bene adesso Callieri bonaccia a una certa ora per motivi di chiusura dell'aeroporto di Bologna dovrà lasciarci prima degli altri
Di Torino di Torino
Quindi dobbiamo approfittare della sua presenza per sfruttare al massimo la Confindustria allora io vorrei intanto
Prima di tutto fargli delle domande di tipo didascalico informativo cioè quando parliamo di flessibilità per non usare questi termini
In maniera propagandistica agitatori esattamente che cosa intendiamo
Intendiamo la diffusione di contratti
Di lavoro di tipo part-time contratti a tempo determinato contratti stagionali questo tipo di flessibilità oppure intendiamo la libertà pura e semplice di licenziamento perché naturalmente son due cose ben diverse
Poi oltre alle domande che gli ha già fatto il ministro del Tesoro Amato alle quali è assolutamente obbligato a rispondere
Voglio ancora aggiungere quello che il rimprovero che si fa in questo momento spesso da parte sindacale poi naturalmente avrà la parola Sergio Cofferati
Al agli imprenditori italiani e cioè di flessibilità ne avete avuta tanta ma nel Mezzogiorno continuate a non investire quindi e c'è qualcosa che non funziona nel capitalismo italiano nella capacità imprenditoriale delle aziende italiane che determina questa situazione di continuo sotto sviluppo di alcune aree del Paese
Io
Provo a rispondere partendo dalle domande che faceva il presidente Amato e poi cercando di dare risposte anche a Rampini nell'anzitutto credo che tutti siamo consapevoli chi più chi meno di come il mondo sta cambiando
Eccome i cambiamenti del mondo si riflettono sulle imprese e sul lavoro organizzato il mondo va verso l'integrazione commerciale del libero scambio
Che aumenta enormemente le possibilità di crescita e di sviluppo generali perché se chi a ricchezze naturali ha competenze rimane chiuso non
E Paesi poveri rimangono altrettanto chiusi non si stabiliscono interscambi voi sapete che se uno esporta deve coprirsi
Se non vuole fallire e con delle importazioni e il tutto crea genera ricchezza quindi l'apertura commerciale è un grande fattore di sviluppo dei mercati
In sé o lo sviluppo dei mercati ce la rivoluzione tecnologica del information mi comunica Shawn technology detto volgarmente la possibilità di far passare su cavi fibre ottiche
Via onde radio una quantità enorme di informazioni di dati di voci di immagini con i sistemi digitali che comprimono le informazioni rendono estremamente rapido economico di trasporto e l'organizzazione di informazione e comunicazione
Queste due cose insieme
Unite a una diffusione maggiore di benessere
Perché tutte relativo certamente ma il benessere delle delle Nazioni industrializzate
Genera di riflesso anche incrementi di benessere e nei Paesi del Terzo Mondo bene o male i redditi medi stanno crescendo
Genera ancora una volta rivoluzioni evoluzioni del sistema dei consumi le società più mature più ricche evolvono verso bisogni che hanno sempre più matura in materiale vogliono meno cose vogliono più servizi vogliono più informazione vogliono più conoscenza vogliono più benessere
La vita media aumenta
Cambia fortemente la scala dei bisogni una persona anziana a bisogni di servizi abbisogni di svaghi di intrattenimenti che sono diversi rispetto a quelli di popolazioni persone più giovani
Questi cambiamenti
Si riflettono fortemente sulla struttura dell'impresa l'impresa un'organizzazione orientata affini
Di produrre beni e servizi da collocare sul mercato il mercato non è più il mercatino vicino casa non ha più dimensione regionale o nazionale a dimensione globale
E l'evoluzione della tecnologia che molto rapida l'evoluzione dei bisogni che è in crescita verso classe di bisogni superiori impone alle imprese una estrema capacità adattativa
Voi sapete che i cicli di vita di un prodotto in elettronica in telecomunicazioni
In servizi
Si sono compressi enormemente la vita media di un prodotto è nell'ordine dell'anno non è più nell'ordine degli anni ma non perché ci sia diabolica astuzia da parte dei produttori i quali si scannano per costi di ricerca molto alti
Per cavalcare l'onda tecnologica ma perché l'onda tecnologica procede con estrema rapidità
Quella della comunicazione formazione è una vera rivoluzione di portata epocale superiore in termini di contenuti a quella delle macchine e del vapore e dell'Energia
Si delibera in Italia tutto ciò richiede flessibilità cosa significa capacità adattativa
Richiede innanzitutto alle persone di sviluppare competenze conoscenze di base che gli consentano di rimaner sempre aggiornate sull'onda richiede alle imprese capacità combinatoria molto duttili
Allora nelle imprese si stabiliscono sostanzialmente dei nuclei duri che sono il cuore dell'impresa nei confronti dei quali la fidelizzazione è fondamentale
E una serie di apporti variabili in funzione del variare delle esigenze
I rapporti di integrazione sono molto diversi le imprese si frammentano
Fanno processi di outsourcing di verticalizzazione perché certe funzioni o certe attività possono essere svolte meglio da chi si specializza su queste e da chi lavora per più o esigenza di prodotto mercato
E si creano le imprese rette
Oppure si crea quei rapporti che sono i tipici rapporti professionali che stanno emergendo con molta forza che oggi definiamo come le nuove professioni che noi Meglio potremmo definire rapporti coordinati e continuativi e che il Parlamento un po'becera mente ha chiamato rapporti para subordinati il già impara subordinati dice che nella mentalità
Di chi affronta questo tipo di problemi esistenti
Un rapporto sostanzialmente di subordinazione tra persone impresa il rapporto tra persone impresa tra organizzazioni è sempre più di integrazione e non di insubordinazione
Perché la via gerarchica non è più assolutamente sufficiente di fronte a crescere delle competenze e questo è il primo grande campo di flessibilità
La flessibilità deve essere
Vista e così su questo siamo tutti d'accordo
Cioè nel senso nel senso che esistono forme Orlando il senatore allora permanere per dirne una che il Senato di cui
Angius presiede se non sbaglio il gruppo il Senato approvata una legge che appunto quella del lavoro parasubordinato in cui guarda caso il tanto deprecato Tfr
Su cui c'è discussione e che è definito obsoleto ma forma di risparmio quattro
è previsto quindi il lavoratore parasubordinato a il Tfr a il Tier Ferrer cioè
Quella persona la quale si dovrebbero apportare in modo flessibile si porta indietro il vecchio strumento di legislazione fascista su cui siamo tutti d'accordo che c'è poco senso che continui a stare in piedi quindi voglio dire siamo a livelli di culture leggermente arcaiche e questo vale probabilmente sollecitata cambiamento
Quindi flessibilità significa questo e poi significa una serie di cose perché vanno viste concretamente i termini di i sistemi di entrata nel mondo del lavoro
I sistemi di entrata nel mondo del lavoro dell'onere sempre più componenti e crescite di tipo professionale e formativo
Allora non parliamo di scuola educazione il ci vorrebbe una vita a parlare
Due parole sulla formazione la formazione in Italia condizioni quasi indecenti come è noto su questo siamo tutti quanti d'accordo però attenzione a questo grande polmone di spinta che fa la vera ricchezza delle nazioni Talavera proiezione di sviluppo in questo Paese si fa molto poco
Ci sono rapporti attraverso i quali si entra
Del mondo del lavoro noi non siamo privi di articolazioni e di strumenti molto diversi l'uno dall'altra per l'entrata nel mondo del lavoro non siamo forse addirittura eccessivi in termini di articolazione
Però ognuna delle varie forme con cui una persona entra in azienda
E si presenta e si offre sul mercato del lavoro
A
Una specificità e una tipizzazione così marcata da diventare una specie di Canaletto ecco tanti canali
Sono di fronte a un flusso molto più di impaccio che non un canale o più canali di una certa di una certa
Consistenza
Con prescrizioni regole molto minute
Che potevano avere
Giustificazione e dell'Italia agropastorale
Parliamo per esempio del lavoro interinale che è uno dei modi attraverso i quali si accede al mercato del lavoro è dimostrato che il lavoro interinale sta dando buoni risultati
è dimostrato anche che lavoro interinale uno dei modi attraverso i quali i giovani conoscono il mondo del lavoro entrano in relazione con le aziende
Passano poi rapporti più stabili e si formano delle
Capacità professionale delle esperienze crescenti quindi è una modalità di entrata molto intelligente c'è una storica opposizione
Di alcuni dei sindacati non di tutti in verità Sergio Cofferati su questo potrà dirvi meglio di me come perché alla utilizzazione del lavoro interinale per le cosiddette qualifiche basse più basse qualifiche
Ora faccio presente e che il modo per accedere al mercato del lavoro in particolare di Giovanni può passare anche attraverso esperienze di lavoro che sono di bassa qualifica non si capisce perché deve esserci questa opposizione
Ci sono dei settori tipo agricoltura edilizia che sono esclusi dal lavoro interinale
Qui in parte giocano dei pregiudizi in parte ciò però dei fatti veri
Lo stato dell'agricoltura in qualche caso è molto arretrata cantieri edilizi e soprattutto a livello a livelli piccoli presentano ancora fenomeni come dire di caporalato di intermediazione pesante
Sul certamente sarebbe molto meglio un'intermediazione alla luce del sole come quelle agenzie interinali rispetto al caporalato e comunque un accesso che potrebbe allargare notevolmente la platea di avviamento al lavoro
Le possibilità
Per i giovani e di andare al lavoro
Ma quelle di entrata non sono le sole flessibilità ci sono flessibilità ancora necessarie nel corso del rapporto di lavoro
In parte risolto in parte da risolvere e sono quelle che riguardano la gestione
Dell'impresa in particolare la gestione dell'impresa
A reti
Riguardano certamente i rapporti di lavoro non soltanto i rapporti di lavoro anche in parte la legislazione di tipo commerciale
Fate conto la legge sulla subfornitura il Parlamento italiano approvato non è molto intelligente voglio dire non fa danni grazie al cielo ma non è molto intelligente da questo punto di vista perché pone
Dei limiti e all'autonomia negoziale del presupposto che il rapporto tra grande impresa piccola impresa c'è un rapporto di disparità
E sempre meno vero come sempre meno vero che il lavoratore la parte più debole del rapporto un lavoratore professionale
E guardate i casi del Veneto guardati casi la Lombardia viene sì rubato d'azienda azienda attrezzo rilanci retributivi continui il mercato funzione
Il mercato funziona e il il problema del Veneto come sapete e di avere lavoratori qualificati e specializzati
E questi lavoratori qualificati e specializzati seguiva a cercare anche fuori dal Veneto creando
Dote quali problemi di flussi migratori in quel in quell'area
Quindi ci sono problemi di flessibilità nella gestione c'è il problema del licenziamento che io vorrei sinteticamente indicare in questi termini non si tratta di riscoprire la licenziabilità ad nutum come tutti voi sapete la magistratura italiana è una magistratura lenta
Inefficace in molti casi pregiudizialmente favorevole alle ragioni del lavoratore perché il principio fondamentale di questa nostra giurisprudenza e che il lavoratore ha sempre ragione salvo prova del contrario
E questo è voglio dire un portato della nostra della nostra cultura
Potete fischiare finché volete
Potete fischiare finché volete potrei farvi un elenco fargli un elenco di sentenze di pretori italiani che sono francamente da un punto di vista della civiltà orripilante di orripilante i ricordo per tutti il caso di un pretore Romano Canosa medico nome e cognome
Pretore militante pretore militante il quale
Stabilì la reintegrazione del garzone del macellaio che si trobar alla moglie del macellaio e che fu scoperto in flagrante e fu scoperto in flagrante prego prego prego prego questa è storia questa storia dopo questa è storia andate a leggere andate a leggere per favore
Ci lascia per favore
Ascoltiamo il senso di vuoto possono cambiare a parlare mentre voi fischiate non me ne può importare di meno gradirei essere ascoltato
Se se fischiate perdiamo soltanto tempo
Possiamo io vi succede ascoltare a seguito dell'intervento di Callieri
Ascoltiamo il seguito dell'intervento di Callieri e poi le ragioni dei lavoratori saranno difese da Sergio Cofferati della CGIL non non c'è bisogno di fischiare
Di conseguenza il suddetto garzone fur reintegrato nel suo posto di lavoro con provvedimento con provvedimento non opponibile nel presupposto che potevano benissimo convivere dietro lo stesso banco in mezzo ai coltelli questo ripeto è storia e non è e non è una barzelletta
Allora questore
Questo è uno dei tantissimi casi in cui di questo Paese la giustizia funziona male perché ha pregiudizi ideologici e in cui i tempi e di rischi risoluzione di cause sono lunghissimi in una situazione come questa
Ed essendo il nostro un paese europeo civile che dovrebbe avere regole come gli altri nel nostro Paese esista dell'obbligo dire integrazione che invece in altri Paesi non esiste questo non è corretto
Si può chiedere e si deve chiedere che di fronte a licenziamenti che sono ingiustificati
Per qualsiasi ragione ci siano sanzioni pecuniarie ma non certo che ci sia l'obbligo di reintegrazione come si dice manu militari del lavoratore licenziato
Questo è il caso della flessibilità in uscita che ci interessa c'è qualcuno ultimo tema anche quello della flessibilità retributiva se il lavoro
A
Un valore fondamentale di autorealizzazione per le persone
E di dignità per le persone come dice la nostra Costituzione su cui tutti siamo d'accordo
Il lavoro e anche un valore economico se così non fosse un valore economico non si spiegherebbe perché un lavoratore di alta professionalità costa e a un salario più alto di un lavoratore di bassa professionalità evidentemente questa in funzione della rarità o della disponibilità di quel tipo di lavoro come tutte le cose che devono avere una valutazione economica
Discende la valutazione economica dal quantità o scarsità
Di presenza sul mercato di quel bene
Che lavoro qualificato o meno allora non si capisce come possa andare in equilibrio un mercato in cui il fattore prezzo e del tutto all'elastico o a elasticità ridotte
Perché le differenziazioni salariali tra nord e sud
Sono contenute nell'ambito della eventuale contrattazione aziendale contrattazione aziendale che può esserci al nord può non esserci al sud può non esserci e invece in qualche caso abbastanza spesso c'è
Che creano differenziali e del tutto marginali e del tutto esigui
Nel nostro Paese sia tentata la strada della riduzione del costo contributivo
Come sapete la Unione Europea non consente più di tanto la riduzione del costo contributivo e allora se insieme costa il prezzo del lavoro non riescono ad essere avere un minimo di flessibilità sarà ben difficile che il mercato del lavoro vado in equilibrio cioè a Sofri assorba
Le le le l'eccedenza di lavoro disponibile
Creandosi lavoro e dall'altra parte peraltro questo avviene attraverso altri fenomeni la crescita del costo del lavoro la precisa retribuzioni mette sostanzialmente o può mettere fuori mercato certe aziende
Ciò che inevitabilmente in qualche caso unito alla mancanza di professionalità nelle aree di grande congestione avviene queste sono le flessibilità di cui si tratta su cui bisogna fare un discorso non ideologico
Non ideologico bisogna fare un discorso tranquillo e sereno pensando che l'Italia non è più l'Italia dei baroni dei caporali e dei e degli agrari
L'Italia è un Paese che dovrebbe essere e si avvia ad essere moderno ha bisogno di tante modernizzazione la modernizzazione del rapporto di lavoro del mercato del lavoro la modernizzazione del ruolo di rappresentanza sono fondamentali
La replica grazie grazie Carlo Callieri la replica Sergio Cofferati
Ma il quadro
Il quadro generale quale dobbiamo provare a rispondere quello che ha tracciato Carlo Callieri
Se dovessi dire di avere contrarietà
Nell'indicazione della situazione da cioè i problemi che è un sistema produttivo nascono in un mercato globale e ancor di più per quanto riguarda un Paese come il nostro della Giunta di problemi che sono legati alla agli obblighi nuovi che l'Unione europea oggettivamente determina per tutto il sistema delle imprese italiane
Se dovessi dire di avere contrarietà alla descrizione che ne ha fatto il dottor per Vieri di dire una cosa non vere
Però di fronte a queste esigenze
La sensazione sempre più netta anche le ultime cose di oggi pomeriggio
Che ne ricavo e che il sistema delle imprese italiane attraverso i suoi rappresentanti
Quando si affronta il nodo della capacità competitiva del sistema nel suo insieme e della singola azienda tende a parlare d'altro cioè non ha il coraggio di affrontare quelli che sono i problemi più delicati che lo riguardano
Lo dico perché senza mordi polemico trovato singolare che il presidente di Confindustria abbia detto le cose che ha detto oggi a Crotone
Cotone è il territorio italiano nel quale sono operative le forme di flessibilità fiscale contrattuale
E contributiva più alte di tutto il Paese
Io mi sarei aspettato a Crotone lo confesso un ragionamento diverso
Poi se ho capito la polemica è stata innescata da alcune cose dette questa mattina dal Presidente del Consiglio nel quale il presidente di Confindustria ha inteso rispondere
Io vorrei se ci fosse davvero la condizione per poter discutere pacatamente senza ideologia in campo chiedere
Un minimo di attenzione
Alla
Mancata risposta
Ad una delle domande del ministro Amato proprio rispondere io visto che non lo fanno le imprese faccio un mestiere che non nel mille
Noi siamo a Modena in questa provincia la disoccupazione è inferiore al quattro e mezzo per cento
Nel corso dei primi sei mesi dell'anno
A Modena gli avviamenti al lavoro sono stati consistenti superiori sensibilmente a quelli dell'anno passato che pure è stato un anno sul piano degli andamenti occupazionali non straordinaria
A modo l'occupazione cresce cresce sensibilmente più della media nazionale Modena è uno dei territori nei quali ci sono le rigidità più alte del sistema economico del sistema produttivo a Modena non ci sono
Per le imprese che investono non ci sono vaste vantaggi fiscali
Non ci sono vantaggi contributivi particolari c'è il sindacato sostanzialmente in quasi tutte le aziende ed è un sindacato tignoso contratta
Per cui anche dal punto di vista delle dinamiche retributive e del controllo delle prestazioni delle retribuzioni qui
Ci sono per un'impresa delle difficoltà
Mettiamoci le virgolette intorno di gran lunga più alte di quelle che troverebbe a Crotone allora bisogna cominciare a chiedersi perché in questo Paese da qualche decennio
L'occupazione cresce sistematicamente dove le presunte rigidità sono più alte e non ci sono segni confortanti dove invece la flessibilità è così diffusa
In fondo mi permetto di interpretare semplificando un po'una delle domande di Giuliano Amato era questa
Il quadro che lei ricordava tracciato da Fiorella Padoa scoppia Schiappa in verità e ancor più accentuato nel Mezzogiorno ci sono condizioni vantaggiose per le imprese che al Nord non esistono
La somma di vantaggi di Crotone e più alta di quella disponibile in Irlanda o nel Galles se vogliamo fare un esempio tra i tanti che si fanno sistematicamente con una qualche
Abbondanza
E con qualche argomento quantitativo inferiore al necessario nei dibattiti quando si parla di flessibilità
Io arrivo d'una prima conclusione
Il problema per quanto riguarda gli effetti degli andamenti occupazionali nell'economia italiana non è oggi il problema principale è quello della flessibilità forme di flessibilità contrattuale
O di flessibilità fiscale e contributiva sei non sono accompagnate da un intervento deciso che riduce le diseconomie esterne ad un'impresa cioè che toglie il sistema produttivo dal sottosviluppo sono inefficaci
Io non lecco le flessibilità di Crotone
Sono figlio di un accordo che ho firmato
Non ho firmato quello di gettare uno quello di protocollo firmato Crotone il primo trentotto nel quale sono stati definiti le norme per il contratto dare non si fanno investimenti a Crotone
E che il presidente di Confindustria dica le cose peraltro non particolarmente nove di oggi a Crotone
Mi preoccupa
E io credo che a Crotone nel Mezzogiorno
Investimenti sono compresi in un contratto di programma del contratto di programma fermo come avversari
è partita un'unica unica iniziativa che quella che quella sul consulente
Ma ci sono investimenti previsti per diverse migliaia di posti di lavoro bene veramente sono qualche decina ma se diventeranno tanti io sarò il primo ad esserne contento non è questo però l'oggetto della polemica stasera tra di noi
Io credo che quello solo conserverà occupa trecento persone solo quello io credo che i controlli ci viene
Centinaia non so decide va bene centinaia dice che l'ha già diverso da migliaia come vede la mediazione si trova
Pirelli i io voglio essere tignoso come sono tignosi sindacati modenesi abbi pazienza non banalizziamo trecento persone
Occupate già adesso in questo momento nel consenta di Crotone il contratto d'area di Crotone prevede posti di lavoro nell'ordine delle migliaia non delle centinaia delle decine allora
Non sarò tignoso è irrilevante ai fini dell'aggiornamento che stavo facendo questo aspetto quantitativo poiché io sono i posti che fare da Crotone io sono il primo ad esserne contento perché quando un accordo che firmo dà risultati sono soddisfatto
Allora il problema di Crotone così come di tante altre mi di aree meridionali non è più quello delle flessibilità che lo fanno già più vantaggioso come territorio con l'impresa che vuole investire rispetto a modo mio a Crotone mancano le cose che ci sono a Modena
E
A Modena come in una parte consistente del paese esistono quelle condizioni che danno valore al sistema produttivo e abbattono diseconomie ci sono infrastrutture
Ci sono risorse materiali disponibili dalla formazione per quanto poco a qui ce ne
Alla ricerca ai fenomeni di innovazione che servono ad un'impresa
Il sistema produttivo italiano però sei non guarda con qualche attenzione alla qualità della sua struttura difficilmente riuscirà a recuperare competitività immaginando di poter agire semplicemente sulle flessibilità le flessibilità servono non sono risolutive e non lo dico perché sono prigioniero di qualche retaggio ideologico perché la condizione del paese di questo Paese diviso in due lo sta a dimostrare voi bisogna intendersi
Quando si dice sospendiamo questo detto oggi presidente di Confindustria gli effetti legislativi per tre o cinque anni
Si dice una cosa di una qualche gravità cosa c'entra con le flessibilità quest'vuol dire non avere più leggi che regolano l'accesso al lavoro
E non si può fare un'affermazione di questa natura e poi aggiungere ma a noi il tema dei licenziamenti in verità non interessa
Se non ci sono regole per entrare è scontato che non ci siano neanche regole per uscire
Rampini vede non c'è più il problema di un'azienda che sbaglia l'assunzione che non può come ha detto lei liberarsi di un lavoratore la stragrande maggioranza delle persone che vengono assunte oggi viene assunto o attraverso i contratti di formazione lavoro
Oppure attraverso l'apprendistato strumento contrattuale legislativo le aziende hanno ampio tempo per vedere chi è quella ragazza o per ragazzo e decidere se confermarlo o no
Il problema del sbaglia prendere qualcuno me lo tengo per la vita è un falso problema c'è una forma di flessibilità diffusa usata a piene mani che ha dato vantaggi noi e per le imprese
Poi ci sono difficoltà di altra natura io non le nego ma guardate che anche qui e se lasciamo da parte
Qualche astrazione e guardiamo alla sostanza le soluzioni sono a portata di mano
C'è un problema che preoccupa me come penso prope preoccupi Carlo Carlo Callieri
Una parte dei tribunali italiani soprattutto le sezioni che si occupano di lavoro sono intasate da tantissime
Cause depositate non è interesse per un lavoratore che ha una qualsiasi contenzioso con la sua azienda restare in attesa di risposta per sette otto anni
Tanto è il tempo se si dovessero smaltire per via ordinaria quelle quelle quelle quelle quelle cause qualunque esse siano che riguardino licenziamento che riguardino semplicemente un contenzioso sulla retribuzione
Io penso che se questo problema esiste e secondo me c'è e c'è volontà comune basta fare una cosa relativamente semplice introdurre anzi rafforzare nel sistema contrattuale italiano
La il tentativo di conciliazione
Anche con un obbligo a tentare la conciliazione
In modo tale che la sede negoziale recupera quello che oggi è finito inevitabilmente in magistratura con tutti i problemi e le preoccupazioni che gli imprenditori hanno e che io posso non aver spero legittimamente
Ci sono delle soluzioni semplici così come ci sono soluzioni che si possono adottare per alcuni strumenti
Che regolano il rapporto di lavoro senza che in queste regolazioni vengano meno i diritti fondamentali delle persone
Perché ad alcune forme atipiche di lavoro abbiamo detto
Occorre mettere dei vincoli e delle regole faccio un esempio tra l'altro è uno di quelli citati dal presidente di Confindustria oggi a Crotone se il contratto a tempo determinato viene privato
Della causa che deve essere definita ho contrattualmente in qualche caso definita anche legislativamente che lo rende necessario da strumento di flessibilità perché secondo me nessuna occasione di lavoro deve essere persa
Un'azienda una commessa improvvisa non può farvi fronte attraverso la richiesta di straordinaria i suoi dipendenti
Non deve perdere la assuma delle persone per risolvere il problema di per la commessa c'è una causa se al contratto a tempo determinato si toglie qualsiasi riferimento
Causale de la conclusione è semplice non si agisce sull'entrata si agisce sull'uscita perché quella persona potrà essere licenziata in qualsiasi momento finito il tempo per il quale è stato assunto che cosa capita che per la fascia d'ingresso nel lavoro sì introduce non uno strumento di flessibilità ma uno strumento che oggettivamente può diventare di arbitrio
E guardate che anche la possibilità di essere integrati
Quando si è licenziato
Non ha rappresentato oggettivamente tanto stando le quantità di
Circostanze nelle quali questi strumenti
Di tutela legislativa si sono realizzati impedimento per alcuno io non sono per niente convinto che senza il reintegro deciso anche attraverso una sentenza del pretore e con una semplice penalizzazione
Salariale le cose andrebbero meglio per i lavoratori andrebbero senz'altro peggio perché guardate che fare l'investimento per pagare una multa salata per allontanare da un'azienda non una persona che viene ritenuta dall'azienda poco produttiva ma una persona che si iscrive al sindacato vuole difendere i suoi diritti è cosa che si è fatta che si potrebbe fare io penso che queste forme di tutela sia bene mantenerle danno anche un tratto di civiltà ad un Paese e non mi pare che per gli effetti che hanno avuto abbiano prodotto alcunché c'è un tema che invece mi interessa moltissimo ed era l'altra domanda del del ministro Amato
Se si vuole io sono pronto a discutere della flessibilità nel lavoro
Il sistema produttivi italiani un sistema rigido
Perché mancano percorsi formativi adeguati e perché è una parte di questo sistema produttivo si è riorganizzato utilizzando strumenti che hanno oggettivamente allontanato delle professionalità perché quando un'azienda
Si possono fare dei casi clamorosi anche di azioni ancora non completamente riorganizzata allontana facciamo il caso delle frodi dello Stato così non si adombra e il il dottor Callieri non parliamo di aziende industriali no ma si può fare ci sono aziende industriali che hanno mandato in prevenzione tante persone salvo poi riprenderle come consulenti spendendo più di quello che avevano risparmiato ma lasciamole fare parliamo delle ferrovie
Ci sarà pure qualche ragione se
L'uscita anticipata
In qualche caso ad un'età insopportabile
Sul piano dell'equità della giustizia di quarantasei quarantasette anni di quasi ottanta mila persone hanno lasciato le ferrovie nelle condizioni attuali
Quando ti privi del del delle persone che lavorano scegliendo come strumento prevalente la ristrutturazione nel settore industriale in una parte dei servizi si è fatta così scegliendo come strumento uno strumento che ha una una dimensione quella che taglia anagrafico contributiva mandi via le persone perché hanno cinquant'anni cinquantacinque non perché sono persone che non hanno più le condizioni per contribuire al rilancio di un'impresa tutto questo ha portato a far sì che nel sistema
Del lavoro italiano e nel mercato del lavoro ci siano prodotte delle distorsioni pesante
Sono uscite professionalità non sono state ricreate in pari tempo e oggi abbiamo un sistema più corto sul piano delle professionalità più rigido e per questa ragione meno efficace
C'è tanta rigidità nel lavoro non si discute più di modelli organizzativi il tema dell'organizzazione del lavoro pare diventato un tema assolutamente inefficace addirittura obsoleto
La riprova dei contratti nazionali di lavoro non si riesce da anni a discutere della convenzione che riconosce le professionalità che sono gli inquadramenti
Gli inquadramenti sono rimaste vent'anni fa perché nulla è cambiato no perché son cambiate tante piccole cose in una sede diversa da quella dei contratti ma perché il tema del come si informa una professionalità e la si difende
Sembra essere un tema che purtroppo lo dico con rammarico appassiona poco anche le aziende io invece penso che questa forma di
Rigidità e questa esigenza di flessibilità meriterebbe un po'più di attenzione di quanto non abbia noi la discussione sulla flessibilità siamo condannati a vederla soltanto o in entrata o in uscita
Quando le condizioni per avere
Tanti elementi di novità qualche volta magari eccessivamente articolati sono già state prodotte già in un anno con una crescita sostanzialmente inferiore all'un per cento abbiamo avuto duecentottantaquattro mila posti di lavoro in più dice l'Istat
Sono posti che derivano in larga parte dalla flessibilità come tutti ha riconosciuto allora c'è o non c'è
E se aumento di posti di lavoro con una crescita inferiore al tre per cento fior di economisti avevano giurato che quella era la soglia per avere un posto in più vuol dire che elementi di novità si sono introdotti che qualche elemento di dinamica interno al mercato del lavoro c'è
Poi si può sempre fare di più
Ma negare le condizioni oggettive e tutte le volte che ci sono determinate condizioni nuove penso ai contratti da rispondere ad una sollecitazione del Presidente del Consiglio come ha risposto il presidente di Confindustria oggi lo dico senza amor di polemica secondo me
Io penso di sì
Penso che le forme di flessibilità debbano essere destinate lì
Ma se associazioni imprenditoriali firmano accordi come quelli di Milano
Che alla fine negando diritti fondamentali delle persone danno al territorio più ricco d'Italia condizioni che sono inimmaginabili per le imprese nelle realtà meridionali chiedo dove sta la coerenza
Assieme abbiamo discusso di Enna che il posto
Più povero
Che è più disastrato di questo Paese poi voi avete firmato l'accordo per Milano ma se Milano date quelle condizioni Enna che cosa bisogna fare io questo francamente non l'ho capito però che ci siano dei salti logici
Sì siccome
Siccome Callieri deve partire gli do la parola per una risposta telegrafica
Sono costretto a essere estremamente sintetico per Milano-Verona abbiamo firmato l'accordo di valenza generale abbia firmato un accordo che rivolto sostanzialmente al recupero di emarginati e all'utilizzazione emigrati
Per lavori di servizio piuttosto basse quelli
Prego
Posso questa questa è la realtà è che a Milano c'è siano sacche di portati miseria di migrazione di emarginazione
Voglio dire anche Milano c'ha le sue anch'io voglio risolvere i problemi di Milano non è questo lo risolve i problemi di Milano però risolve problemi quella gente a me interessa no no no alle ossa quello riportato a Milano
Carlo li voglio risolvere
Solo che l'accordo di Milano non è un accordo circoscritto
Prefigura la modifica di contratti nazionali ma nella pratica dei destinatari non sono gli immigrati ecco assoluto di coloro che non hanno un lavoro vorrei segna piloni milanesi valore che si capisse che contratti nazionali
Non sono derogabili se non con il consenso delle parti primo secondo le leggi nazionali non son modificabili se non con il consenso del Parlamento grazie al cielo questo è un paese in cui c'è qualcuno che comanda
Perché così vuole questo è un paese in cui c'è democrazia c'è dibattito e poi alla fine e c'è qualcuno che legittimamente e democraticamente deve prendere delle decisioni punto quindi questa sono polemiche puzze non mi interessano
Vorrei ricordare sul tema del licenziamento dell'East della del reintegrate che chi e viene licenziato per motivi sindacali reintegrarmi da ex articolo ventotto non abbia chiesto la polizia articolo ventotto di cui c'è stato larghissima Buso perché è uno strumento di tutela legittimo quindi che uno debba pensare che c'è U la mancata reintegra di un lavoratore licenziato è il modo per aprire la porta al licenziamento antisindacale dimostra di non conoscere lo Statuto dei lavoratori è questa è la seconda e questa è la seconda di sua prego prego legge però articolo ventotto articolo ventotto articolo diciotto i due il combinato dei due copre qualsiasi persona perché venga licenziata per ragioni anti sindacali
L'ultima considerazione che vorrei fare perché in questo nostro Paese
è è così difficile
Parlare con tranquillità dei diversi problemi che abbiamo perché il nostro paese fatto di una realtà estremamente complessa e spesso sconosciuta il Mezzogiorno a carenza di lavoro ma carenza di lavoro trasparente legale
A carenza di reddito ma di reddito prodotto come dire con la fatica
Il nostro Mezzogiorno purtroppo
è sostenuto ancora da un sistema di assistenza abbastanza diffusa pensate per tutti e la disoccupazione agricola e al perfido gioco che su questo strumento si fa che una cosa scandalosa
Il nostro Mezzogiorno narcotizzati giovani ancora attraverso borse di assistenza la regione Sicilia e su questo siamo tutti d'accordo a Cofferati e D'Antoni che siciliano Larizza
Che è calabrese io che sono nato in Veneto che ha messo in piedi degli strumenti che solo diabolici perché disabituati al lavoro disincentivo al lavoro e poi perché c'è un'economia sommersa dilagante questa economia sommersa risponde da una parte ad agli aspetti di vitalità
E dall'altra a dei fatti degenerativi
E pensare che sia soltanto diabolico interesse ossia soltanto delinquenza e mafia e largamente sbagliato
L'attività
Nera cosiddetta sommersa nel Mezzogiorno e ciò che riesce a manifestarsi sul tessuto spento in cui mancano le infrastrutture la criminalità
è presente in forza il l'organizzazione impresa incontra N e difficoltà i costi i costi dell'essere legali e legittimi sono elevatissimi perché il sistema normativo italiano vi prego di credere
Per chi fa impresa è un sistema che ammazza sia quello che riguarda l'ambiente che è quello che riguarda l'infortunistica che il sistema delle licenze che infine il sistema dei rapporti di lavoro che solo orientati al principio nel sfiducia nei confronti di chi fa come lo Stato fa leggi
Che sono improntata alla sfiducia dei cd nei confronti dei cittadini i sistemi contrattuali sono orientali consistita di contrattuali e legali
Che reggono il lavoro solo orientati a sfiducia nei confronti di chi fa impresa
E quindi devono essere chi fa impresa deve essere punito in qualche modo perché a intenti fraudolenti con sistemi di questo tipo
Le imprese non crescono crescono dove soltanto dove costume cultura civiltà consentono di capire
E che quei vincoli sono vincoli che possono essere gestiti ed attenuati dove non c'è cultura non c'è civiltà è impossibile veramente impossibile fare impresa se non per gli eroi mie le nazioni non possono le patrie non sono fatte da eroi sono fatte da gente normale perché rischia ma rischia nei limiti del ragionevole
Grazie dottor Callieri la salutiamo visto che c'era fra
Dubbi e vorrei dare la parola adesso a Gavino Angius capogruppo dei DS al Senato e con una domanda però poi naturalmente interverrà sui temi che sta ritardati finora però gliela potrei girare
Dal punto di vista più strettamente politico e direi perfino dell'identità di partito perché Gavino Angius è fino a non molto tempo fa ha avuto incarichi proprio di partito
Prima che parlamentari con l'uscita di oggi del Presidente del Consiglio Massimo D'Alema sulla flessibilità mi pare che continui col sì sì continua ad assistere a una sorta di tormento e la transizione dei DS verso un'identità nuova
Cioè il tentativo di raccoglierei rappresentare delle figure sociali nuove
E però al tempo stesso la difficoltà che c'è poi a staccarsi rispetto al mondo del lavoro e qui tra di noi era presentato fisicamente da Sergio Cofferati in fondo questo tormento questo travaglio il partito lo ha vissuto molto drammaticamente alle ultime elezioni europee oppure all'elezione di Bologna
Ecco è possibile conquistare delle fasce sociali nuove da rappresentare come possono essere i giovani delle nuove professioni tanto per intenderci delle professioni flessibili
Della micro imprenditorialità diffusa senza perdere l'appoggio delle truppe di Cofferati che poi alla fine mi sembra comunque decisivo
Ma certamente per un partito di sinistra moderno porsi l'interrogativo di che cosa è che cosa vuole rappresentare fondamentale ed essenziale
Io penso che un partito moderno se vuole restare tale
Oggi forse più ancora che il passato del passato è chiamato ad uno sforzo di rinnovamento di cambiamento rispetto ai profondi mutamenti avvenuti nella società
Pena il suo progressivo deperimento la sua fine
Presto tuttavia convinto che un partito di sinistra riformista
Moderno europeo di governo la sua anima ce l'abbia indissolubilmente legata al mondo del lavoro e dei lavori
Credo che
Una forza politica di rinnovamento che abbia la presunzione di fare a meno
Di un radicamento
Nel mondo del lavoro credo che correre in seri rischi davvero di perdita di identità
Detto questo il compito non è più semplice anzi se si può dire ancora più difficile
Più difficile perché
Noi stessi per antica storia la sinistra italiana era abituata a fare riferimento a un certo modello sociale
A un certo tipo di lavoro una storia legata indissolubilmente
Lavoro per la sinistra spesso non dico sempre voluto dire fondamentalmente essenzialmente classe operaia anche da un punto di vista numerico quella forma la Foro
Praticamente è andata per non solo suo peso alla sua incisività sociale ma proprio quella sua quantificazione norme che aveva avuto nella storia d'Italia è cambiato il modello di produzione il fordismo
Ci sono grandi saggi per cui io penso che l'identità nostra dei Democratici di sinistra sia indissolubilmente legata forse si dovrebbe dire non soltanto al mondo del lavoro ma dei lavori dei lavori che cambiano
L'altro giorno in una discussione che facevamo al partito un compagno che continuava a parlare di lavori atipici l'ho interrotta gli ho detto ma scusa guarda che questi lavori cosiddetti atipici
Dicono poi Sergio mi correggerà ho amato mi correggeranno dicono che siano all'incirca riguardino all'incirca cinque milioni di ragazzi e di ragazze di giovani
Cosa deve diventare un lavoro per essere tipico dopo che esso è svolto da quasi cinque milioni di persone voi me lo dovete spiegare però nella nostra cultura continuiamo ad usare questa definizione
Questo significa che noi anche nel linguaggio abbiamo un problema di innovazione oltre che proprio di rappresentanza degli interessi e dei bisogni
Ora nella discussione che noi abbiamo fatto e anche in ciò che stamattina ha detto D'Alema a Bari
Noi veramente dobbiamo essere chiamati ad uno sforzo di innovazione però si tratta di capirci bene su che cosa deve essere questa innovazione
La parola flessibilità
Giuliano Amato lo sa bene fu usata con grande vigore politico e culturale direi anche ideale per primo da un grande socialista europeo da Richard Long
Che la uso però nelle polemiche che fece contro le forze della destra europea in quel periodo
Accompagnandola con un aggettivo apparentemente di scarso significato l'aggettivo era positiva flessibilità positiva perché egli pensava
Scrissi a suo tempo elaborò a suo tempo quand'era commissario europeo famoso libro di dello sul sul sul lavoro perché egli pensava ad una flessibilità da usare impositivo per creare nuovi posti di lavoro e nuovo la forma in realtà la destra il europea una parte anche dell'imprenditoria europea e italiana è inteso inveisce quella parola come una
Progressiva attenuazione
Dico ai vincoli che a volte andavano attenuati intendiamoci bene ma progressiva attenuazione di quei vincoli sino ad attenuare quei diritti e quelle garanzie che hanno protetto che storicamente hanno protetto il lavoratore o la lavoratrice
Non è vero che non esiste la flessibilità riunita
Guardate quella considerazione che faceva Giuliano Amato che le leggi che governano il mercato del lavoro sono i denti che in Veneto come in Lombardia la differenza è che il Veneto c'è la piena occupazione nello in Calabria c'è la piena disoccupazione
Allora è evidente che la ragione per la quale bisogna intervenire per creare nuovo lavoro in Calabria cito la Calabria perché si è parlato appunto di Crotone non sono legate soltanto arredi alla flessibilità delle regole che governano il mercato del lavoro
O il salario le assunzioni sono legati anche ad altre ragioni quelle ragioni che giustamente ha richiamato il Presidente del Consiglio stamattina
La sicurezza innanzitutto
Il costo del denaro e infine la velocità e la rapidità della pubblica amministrazione nel concedere le licenze per approntare nuove imprese costruire capannoni nelle aree industriali
Alcuni risultati stanno venendo sono parziali ma stanno bene
I contratti d'area e i patti territoriali gli accordi di programma sono forme che di incontro strumenti che consentono l'incontro tra impresa e sindacato
Enti locali per favorire gli investimenti creare nuove opportunità i lavoratori le organizzazioni sindacali ci mettono del loro rendendolo rendendo più flessibile come si è fatto le modalità di assunzione a volte il salario l'orario di lavoro
Gli imprenditori ci mettono da loro dei Progetti vincolati dei programmi degli Investimenti
Le autorità regionali e locali ci mettono a loro volta quell'accelerazione quella velocità in più per la concessione delle pratiche
Burocratiche che si rende necessaria sono stati approvati alcuni contratti Daria sulla base di queste di queste esigenze si stanno facendo investimenti per tre mila settecento miliardi nei contratti Daria di tre mila e quattro per i patti territoriali non è sufficiente
Però queste forme di flessibilità ci sono
Di che cos'è che allora stiamo parlando quando parliamo di di flessibilità ci vuole un qualcosa ci vuole un qualcosa in più che cos'è che si vuole su flettere di più
Mi dispiace che ieri si è andato via perché io di aver posto una domanda semplice che è la seguente perché a fronte
Di questi strumenti che già esistono di flessibilità fiscale salariale contrattuale
Perché la stragrande maggioranza degli investimenti degli industriali italiani fanno all'estero e non in Italia a fronte di enormi profitti che si sono realizzati e che si stanno realizzando in questi anni questa è la domanda vera
Noi ci dobbiamo porre le domande giuste
E la domanda giusta è questa io a dirvi la verità un sospetto cielo
Il sospetto è che per flessibilità in realtà si intenda moltissimo può darsi che non che io sbagli o una flessibilità
Essenzialmente non dico esclusivamente di carattere non solo normativo ma anche strettamente salariale
Ora io penso che gli imprenditori infestano più all'estero che non in Italia perché hanno salari più bassi costo del lavoro di gran lunga inferiore
E anche diciamo così dei vincoli
Contrattuali forme di garanzia per quei lavoratori che vivono in quei Paesi che sono assai più fragili assai più deboli o addirittura quasi inesistenti rispetto a quelli che esistono nel nostro Paese
Ora noi siamo un grande Paese industriale
Ma noi possiamo accettare la sfida della globalizzazione pensando di comprimere i salari
Stante il fatto che nel settore industriale il salario medio orario d'Italia Germania Gran Bretagna Francia e di diciotto dollari possiamo pensare di accettare la sfida su questo piano esclusivo
Con la Romania con l'India con la Russia
O con altre regioni del mondo dove il costo del sì salario orario in un settore industriale e di due o tre dollari c'è una differenza tra quei diciotto e Parkway due o tre dollari che non ci può rendere competitivo
Noi dobbiamo essere competitivi su un altro piano esattamente io penso sulla qualità del prodotto sull'innovazione cioè su quel
Modo di produrre migliore in più tempo
In una forma di tecnologicamente più avanzata per cui il bene prodotto nel nostro Paese il regge e si vince la sfida della competizione con il bene prodotto nell'altro Paese
Questa è una questione essenziale che se affrontata ci porta a spostare completamente anche sulle aziende il tema della flessibilità
Io concludo ma
A colpi mi ha colpito un riferimento che faceva Callieri sul fatto che ci sono forme di assistenza sbagliate nel Mezzogiorno può anche darsi sicuramente ci sono state credo che il Governo il ministero del Bilancio del Tesoro hanno abbiamo fatto in questi anni di grandi sforzi per rendere trasparente
Pulito e vincolante quel tipo di aiuto che viene offerto alle imprese che investono nel Mezzogiorno
Io però vorrei dire una cosa
L'Italia in Europa e dopo la Grecia il Paese dei uro fa
Che sostiene di più le impresse cioè che dà di più soldi pubblici alle imprese prima di noi viene la Grecia la fonte dell'OCSE quindi una fonte diciamo così europea imparziale
Noi diamo sostegni alle imprese italiane per una cifra che si aggira da tra il cinque virgola due il cinque virgola tre del prodotto interno lordo della ricchezza prodotta
In Germania questo aiuto dato all'impresa è del tre virgola tre in Gran Bretagna è del due virgola cinque in Francia e più o meno della stessa cifra
Cos'è che il foglio di dire
Beh voglio dire che allora io penso noi dovremmo cominciare a chiedere un vincolo alle imprese altro che flessibilità
Il vincolo cioè della destinazione di questo denaro anche alla creazione di nuovo lavoro in particolare nel Mezzogiorno
Creazione di nuovo lavoro in particolare nel Mezzogiorno
Perché credo che
In questo modo cioè vincolando la spesa dello Stato gli investimenti pubblici a questa che è la più grande questione che noi abbiamo davanti sotto il profilo sociale ed economico che possiamo veramente dire di destinare utilmente questi investimenti chiediamo perché vengano destinati all'impresa infine
Il licenziamento etc insomma l'esempio che ha fatto Callieri del garzone del macellaio son voi avete fischiato secondo me perché i macellai in questa zona
Tra Modena e Bologna non sono molto di moda anche in questo periodo credo ma a parte questo penso anche perché in realtà Ali nell'esempio che lacera Callieri c'era qualcosa di un po'di improprio non ne hanno parlato né Callieri né Cofferati
Ma vi siete accorti che noi
Che qualcuno sta raccogliendo le firme
Venti referendum di cui uno
Che prevede l'abolizione dell'articolo diciotto
Della legge trecento dello Statuto dei lavoratori
Referendum attraverso il quale se si dovesse tenere e se dovesse vincere viene abolito l'articolo
Che
Blocca la possibilità per un datore di lavoro di licenziare
In qualsiasi momento una sua dipendente lavoratrice o lavoratore
Abolendo quell'articolo si abolisce la giusta causa e il giustificato motivo
Ci siamo accorti che noi siamo in presenza di una iniziativa referendaria che cancella con un solo referendum
Conquiste di decenni e decenni di notte i lavoratori un diritto fondamentale che nemmeno nella Gran Bretagna della signora Thatcher è stato eliminato
Noi siamo fare avere a che fare con una questione
Guardate che voglia al di là molto al di là della del del della della questione
Che lei ed è veramente un principio di farlo ore ideale che contenuto persino nella nostra stessa carta costituzionale
Ecco io quando sento certi discorsi sulla flessibilità diviene il timore che dietro questi discorsi sulla flessibilità che si vuole sempre più spinta
Contratti d'area non bastano patti territoriali insufficienti accordi di programma non serva o no
Le intese che sono state fatte in tante aziende dal Mezzogiorno a cominciare da quelle della FIAT dove a Melfi non sono ancora se vuole ancora di più in realtà poi si voglia la precarizzazione di ogni rapporto di lavoro
è questa una non è la flessibilità questa è un'altra cosa e io penso che una forza politica come la nostra
Che deve essere favore
All'utilizzo intelligente quindi alla Modou donazione utili intelligente della norma per consentire l'ingresso l'accesso nei luoghi di lavoro soprattutto per le nuove generazioni
Abbia
Diciamo come suo fattore di identità il dovere e il diritto oltre un certo limite
A un certo punto di dire basta questa non è più la flessibilità questa è un'altra cosa allora discutiamo di tutto ma sapendo che ci sono dei limiti invalicabili
Passando oltre i quali la lesione dei diritti e delle garanzie dei lavoratori sarebbe cosa fatta e questo noi non lo possiamo accettare
Visto visto che Callieri non c'è più cercherò io in qualche modo di di difendere le sue ragioni
Credo che ve vedo che Cofferati mi considera dà atto a questa ai a questa a questo compito
Dunque no non mi convince del tutto l'argomento
Rinfacciato alla Confindustria che consiste nel dire di abbiamo dato tanta flessibilità nel Mezzogiorno e voi continuate voi imprenditori italiani continuate non investire
Perché io sono abbastanza disposto a credere anzi sono propenso a credere che l'Italia abbia un capitalismo straccione
Però siccome siamo in un'economia aperta ci sono tanti altri capitalisti imprenditori che possano venire nel Mezzogiorno investire e non lo fanno
Gli americani i francesi tedeschi non investono nel Mezzogiorno mentre invece investono
Io la landa
O investono in Portogallo
Quindi c'è qualcosa che manca nel Mezzogiorno e probabilmente sono le cose che indicava Cofferati il fatto che a Dublino c'è un ottimo ed aeroporto collegato con il resto d'Europa mentre a Crotone non c'è
A Crotone ce l'ha la 'ndrangheta mentre a Lisbona non c'è la 'ndrangheta allora queste questi sono problemi a cui bisogna rispondere su questo ridà lei la parola Giuliano Amato che ha già aveva già posto nel suo intervento nel suo intervento iniziale il problema dello sviluppo
E a vorrei però sollecitare anche ad Amato a parlare sulla questione dell'identità della sinistra riformista perché un tema su cui Amato a molto prodotto prima come teorico e adesso da ministro del Tesoro
E confrontato quotidianamente con questi problemi in fondo come ministro del Tesoro Amato ha tentato qualche strappo rispetto alla rappresentanza tradizionale della sinistra e ha dovuto fare marcia indietro ad esempio sulle pensioni d'anzianità
Mi Cereda questo tema l'altro mi pare consequenziale
Io sono fondamentalmente d'accordo con gravi domani Angius è la vedo detto molto tempo fa
Il problema di un partito di sinistra non può essere quello di cambiare i lettori ma di allargare il proprio elettorato
Cioè le radici si allargano ma non si cambia
Se si cambiano si diventa un'altra cosa se si diventa un'altra cosa non si è più quella che si era prima punta non c'è altra possibile
Il problema che sorge e che quello che sta tormentando la sinistra italiana in questi anni è come fare a combinare le vecchie radici con le ratifiche bisogna allargare e questo riguarda insieme i partiti e e anche le organizzazioni sociali
Esige uno sforzo
Che però non dovrebbe essere difficile impossibile
Nel cambiare in moduli di tutela e di rappresentanza
Inoltre impone il quale quello che tutta la sinistra deve capire e che strumenti che hanno funzionato in passato non funzionano più
La questione della previdenza non entriamo per il momento nei dettagli ma è largamente cresca
Cioè in un mondo nel quale cinque milioni di persone lavoreranno con le forme di lavoro atipiche
Se non sono cinque e sono quattro potranno diventare sei
è impensabile che io continui a finanziare la previdenza con gli stessi strumenti con i quali la finanziamo quando tutti i lavoratori facevano lavori che si chiamavano tipici
Non è che devo cambiare totalmente ma debbo sicuramente allargare il ventaglio degli strumenti finanziari altrimenti questi lavoratori non li raggiungono mi lascia scorgere e quindi è un sistema pensato ottanta anni fa in Grella azioni all'economia di ottant'anni fa chi aveva lo scopo di tutelare i lavoratori dipendenti ottanta anni dopo né tutela alcuni e non li tutela tutti
E questo è il problema
Che esige adeguamento
La se vogliamo renderla semplice appunto la questione non è voi una sinistra giova questo l'aveva già detto Gramsci
Chi vuole governare deve avere un radicamento sociale ma deve essere in grado di esprimere un interesse più generale se non arriva a governare da questo punto di vista una sinistra di governo è una sinistra che fazioni che in qualche modo tengono conto anche degli interessi che direttamente non rappresenta gli interessi imprenditoriali
E va be una volta si chiamava egemoni ora si chiama in un altro modo ma il problema di ed in quel tipo
Ma non è in questa chiave che io vedo l'allargamento delle radici
Insomma una sinistra chi arrivasse a rappresentare l'intero mondo finanziario tutto al mondo imprenditoriale eccetera è insomma troppa grazia Sant'Antonio tant'è che diventa una disgrazia non è più una sinistra
Non è questo il punto il punto è un altro più brutale
Perché la l'ottanta per cento dei giovani a Bologna hanno votato per l'altra parte
Cioè questo è il punto cioè la sinistra invecchia assedi in quanto davanti al cambiamento non è che non si mette in grado di rappresentare tutti quanti
Ma non non si mette in grado di essere percepita come forza innovative affidabile da chi si sta affacciando ora al mondo
E rappresenta invece chi al mondo c'è da un tempo sufficiente per far parte da decenni delle sue organizzazioni perché i lettori dell'Unità sono sessanta mila essere nostro Signore se ne prende uno è difficile vederlo rimpiazza e questo è un problema piccolo ma che esprime questo tipo di questioni e allora questa è una storia sulla quale ci sono tante cose vede chi abbiamo bisogno di ripetere io sono angosciato da questa domanda perché i giovani l'opposta anche al sindacato la pongo al partito la questione della previdenza è largamente qua io vengo da un Paese già passato quindici giorni l'Australia
Che anche spesa sociale più o meno quello che spendiamo noi venti per cento
L'otto per cento di questo venti vada sussidi che vanno molto ampiamente ai giovani
Un giovane a diciott'anni per il sol fatto che a diciott'anni a titolo ad un sussidio pubblico esce di casa
Si mettono insieme in sei o sette
Settecento dollari non è tanto la somma al dollaro australiano vale più o meno come mille lire sette ottocento mila lire si mettono i cinque o sei si prendono un appartamento dormono due per stanza sa Pinto Anna uscire di casa pesce Marco i soldi del contribuente ma intanto sono usciti di casa
E nel giro di due-tre anni hanno inventato anche una cosa va a fare
E non sono più parte della famiglia e non si considerano destinati a vivere fino a quarant'anni in casa fino a quando non trovano un lavoro a tempo parziale
Tutto questo è possibile perché la spesa pensionistica non supera la metà della spesa sociale
Perché noi spendiamo così tardi
Ecco allora avesse è arrivata Amato che vuole succhiare ce la nostra pensione
No Amato non è così stupido
Amato veramente non è così stupido è stupido chi definisce Amato come se Amato fosse stupido
Non è questa la questione è che io provo sì che hanno pesca mente è stupido continuare a far finanziare l'intero sistema previdenziale
Attraverso in buona parte i contributi in parte il contribuente
Quando esistono risorse infinite sul mercato finanziario
Che vengono lasciate interamente alla rendite alla speculazione che potrebbero essere canalizzate per un interesse sociale per finanziare buona parte delle pensioni
E quando qualcuno dice Ahmed che io voglio ridurre le pensioni la mia risposta che non posso dare in pubblico perché un pubblico ministero del Tesoro non parla così essa ITO un imbecille che le stai riducendo perché rinunci alla possibilità di combinare in misura adeguata ed efficace contributi previdenziali e mercato finanziario per che le pensioni aumentino non vengano ridotte le pensioni lei si può riformare per aumentarne
Non per ridurle
Perché i quattrini che ciascuno di voi Tallink s'rendono l'uno virgola cinque per cento i quattrini che potete mettere in un fondo pensioni rendono a dir poco il quattro per cento quindi è probabile sovrana stupidità
Far cadere tutto da una parte e nulla dall'altra perché tra i rendimenti finanziari non ci può essere scelta di destra o di sinistra il quattro per cento ha il doppio del due per cento sia per la destra sia per la sinistra
E se c'è qualcuno che per chi è di sinistra dice che il quattro per cento e meno del due per cento è un imbecille di sinistra
Il problema non è questo
Il problema è calibrare il rapporto tra contribuzione obbligatoria e previdenza integrativa in modo da mantenere intatta la coesione sociale del sistema attorno alla previdenza obbligatoria
Occorre fare in modo che la previdenza obbligatoria copra tutti per evitare che diventi la previdenza dei poveri contro la previdenza dei ricchi ma non c'è nessuna ragione
Per la quale io debbo coprire con la stessa percentuale di previdenza obbligatoria il lavoratore che guadagna un milione e duecento mila lire al mese
E che non può produrre una sola lira di risparmio e il lavoratore che guadagna sei milioni al mese e può accantonare almeno il quindici per cento a dir poco del proprio reddito per coprirsi con previdenza integrativa
Posso entrambi tenerli legati alla previdenza obbligatoria ma con una percentuale di verza
E a quelli addirittura aumentati hanno un trattamento ecco ma debbo ricalibrare le mie spesi
Debordare la percezione ai giovani che io non mi preoccupo esclusivamente dei pensionati o dei pensionandi
L'episodio delle pensioni di anzianità non è stato un bell'episodio perché sono convinto che può aver dato a chi è più giovane la percezione che mandare in pensione persone ancora capace cinquantasei anni potesse essere più importante
Che non fare cose per generazioni più giovani non dimentichiamo che il nostro è un Paese nel quale i giovani stanno diventando sempre di meno
Noi abbiamo quattordici per cento sotto i vent'anni gli Stati Uniti hanno il ventidue ventitré per cento sotto i vent'anni ma questi sono gli elementi decisivi per il futuro
Che noi rischiamo di perdere non è la prima volta che i giovani si buttano a destra
La socialdemocrazia tedesca perse pesantemente le elezioni negli anni settanta dopo anni e anni passarono dall'altra parte perché i giovani non credevano più alla sinistra per l'occupazione
Allora ecco si tratta di ricalibrare il PCI nella direzione giusta fra l'altro i giovani per dirne uno
Quelli che hanno il cervello che hanno studiato conoscono al mercato finanziario sanno che non è un Demone sanno che non va demonizzato
Si sentono in difficoltà quando vedono tutti questi ritardi da parte nostra nell'accettare impossibile cambiamenti
Una battuta sul Mezzogiorno
Su questo
Cioè dire che io sono d'accordo è troppo poco su quell'impianto lì infatti io facevo la domanda Callieri per quella ragione cioè io mi sono convinto anche perché l'ho studiata la cosa e l'ho portata in Parlamento come materia di studio
Gli strumenti di intervento ecco puramente economico e finanziario
Si tratti di incentivi erogati all'impresa si tratti di riduzioni di costo del lavoro attraverso riduzioni salariali
In un ambiente interamente sottosviluppato non producono l'effetto che ci si aspetta che producono sono quattrini buttati
Servono soltanto ad avviare attività deboli e precarie
La politica nel Mezzogiorno oggi deve essere soprattutto la politica sulle infrastrutture sulla sicurezza sulla legalità sulla formazione riqualificata di medio periodo
Si dice a Dublino Cellario porta a Crotone no ora non esageriamo perché Dublino è la capitale dell'Irlanda in fondo noi a Roma Mario Porto ce l'abbiamo come l'irlandese ce la natura lei non è c c bancario Portaluppi
Insomma non Dublino capita non è che c'è una re Oporto in tutti gli angoli leader nel dell'Irlanda ci sono i cavalli ci sono molti cavalli
Non ci sono molti aeroporti ma
Voglio dire l'Irlanda è un Paese che ha investito nella formazione dei giovani come pochi Paesi d'Europa hanno investito
L'Irlanda tratto il software di quasi tutte le grandi multinazionali del mondo occidentale perché aveva giovani a che parlavano inglese questo è troppo facile per un irlandese
Dico che avevano anche la preparazione tecnologica che noi ai nostri non abbiamo da
Allora io prima di vedere questo io non sono nella sinistra anti industriale nel modo più assoluto
Ma prima di vedere lamentare il fatto che a Crotone non c'è sufficiente il flessibilità salariale o di uscita
Vorrei che si facessero le marce contro il fatto che a Crotone ancora oggi si formano i giovani a fare il parrucchiere e non gli si insegna a usare le tecnologie queste lo scandalo questo è lo scandalo del Mezzogiorno cuore noi stiamo reimpostando le cose in questa chiave
E io ho già detto ci vuole tempo
Questa è una politica per la quale non possiamo essere giudicati fra tre mesi ma probabilmente è una politica che esigerà anche il per produrre i suoi effetti
L'importante è che gli elettori ci diano la fiducia tra due anni perché possiamo utilmente continua
Nonostante la partecipazione attenta e appassionata del pubblico direi che ci stiamo avvicinando al termine di questa tavola rotonda e quindi farei un ultimo giro di tre domande una per ognuno
Dei dei partecipanti Nova Brevi Brady questa volta sono domande vedi con risposte dei tre minuti ciascuno così in dieci minuti abbiamo finito tutto a a Cofferati chiederei ovviamente un commento su quello che ha detto Amato sul segnale che è stato mandato ai giovani con la decisione di non toccare le pensioni di anzianità
E poi di porre un'altra domanda cui può rispondere con una battuta proprio cioè perché a un certo momento durante questa è stata una cosa che credo che molti di di voi si saranno chiesti una curiosità
Perché a un certo momento quest'estate durante il mese di agosto Sergio Cofferati
Improvvisamente ha deciso di fare un'apertura su al governo sulla questione della riforma delle pensioni attraverso l'estensione del sistema contributivo a tutta la platea dei futuri pensionandi
Sì rispondo con una con una brevissima premessa
Bisognerebbe evitare siccome il primo a introdurre l'argomento sono stato io
Faccio autocritica di utilizzare sempre l'Irlanda come paragone delle nostre pur travagliatesi le vicende economiche perché l'Irlanda è piccola
L'Irlanda ha un'età media tanto più basso dalla nostra
Perché l'Irlanda a condizioni molto particolare che difficilmente possono essere accostate
Con una qualche corrispondenza quelle del Mezzogiorno d'Italia però se si può fare eccezione a questa
Prudenza del consigliere
La si deve fare utilizzando l'argomento che ha usato poco fa Giuliano Amato io credo che il vero differenziale qualitativo tra il modello irlandese ad altri modelli europei stia nella scolarizzazione di quei ragazzi nell'immenso straordinarie che hanno fatto l'investimento straordinario che il Paese ha fatto sulla formazione sulla scolarizzazione
Lì c'è la differenza e credo che rendere disponibili risorse materiali per molti territori apparentemente deboli sia un cambio di registro
Di efficacia straordinaria e serva anche a creare quelle aspettative positive in una parte rilevante della popolazione a partire del giorno
Perché se i giovani non gli dai la prospettiva se l'orizzonte che gli tracce non è un orizzonte per loro interessante
Delle due l'una
Ho qualche volta tutte e due insieme o scelgono l'orizzonte che gli indica un qualcun altro
Oppure non scelgono nulla e la patria dei giovani e la condizione peggiore per un'economia per una società credo anche per delle forze politiche che vogliono contendersi il consenso anche di questi ragazzi
Dagli una prospettiva positiva vuol dire
Disegnare un'idea di società che abbia qualche elemento di fascino
E abbia anche al suo interno tanti elementi di giustizia e di equità visibili
Vuol dire anche evitare di attribuire ad alcuni temi ho ad alcuni meccanismi di protezione o meccanismi contrattuali un valore eccessivo o addirittura farle diventare dei singoli sia in positivo che in negativo
Lo dico perché non mi convince questa riproposizione che ogni tanto ritorna del tema delle pensioni di anzianità
Le pensioni di anzianità erano dal punto di vista della loro efficacia e contemporaneamente del costo per gli effetti distorcente nel sistema previdenziale che generavano un enorme problema quando milioni di persone potevano accedervi
Addirittura condizioni
Perché non si giustificano sul piano delle PETA
Le deliberazioni la possibilità di accedere ad una protezione che durava tantissimi decenni dopo aver lavorato sostanzialmente sedici anni
Ecco io credo che sia stato giusto se mai ci si è arrivati in ritardo vorrei far notare che qualche volta il ritardo non era imputabile alle posizioni del sindacato ma condizioni di ritardo indotte dal sistema politico
Non vorrei che nessuno si scorda asse che nel novantacinque l'accordo che facemmo con il Governo dell'epoca sul piano dell'efficacia nella riduzione progressiva delle normative relative alle condizioni particolari è stato peggiorato dal Parlamento
Però era giusto arrivare a individuare una fine di una storia che aveva prodotto quelle distorsioni e che aveva impedito il trasferimento di risorse verso altre esigenze altre protezioni
Oggi non sono più in quelle condizioni
Riassegnare oggi alle pensioni di anzianità
Lo stesso valore simbolico secondo me sbagliato
Non bisognerebbe mai assegnare valori particolari ha dei meccanismi protettivi capisco che qualche volta aiuta
Non solo non c'è più ragione visto che scompariranno definitivamente la coda di quelle che sono rimaste nel due mila e otto
Ma siamo già di fronte al permanere nella sostanza di una forma calante di protezione con quelle un quelle dinamiche che riguarda sempre meno persone
E riguarda in fondo nella stragrande maggioranza dei casi quelle persone che come abbiamo commentato un paio d'anni fa sono andata a lavorare a quindici anni sono le carriere precoci come ci sono chiamate con un termine giornalistico efficace
Ma vorrei aggiungere un particolare
Oggi un intervento su una platea così ridotta
Può apparire iniquo perché prende a considerazione poche persone che hanno avuto comunque una ragione di disagio nel lavoro ed è assolutamente inefficace sul piano della stabilizzazione della spesa previdenziale
Ci si dimentica troppo spesso che se una persona rimane a lavorare da trentacinque fino a quarant'anni non lavora soltanto cinque anni in più
è vero che l'INPS non eroga una pensione un istituto previdenziale del caso non eroga la pensione e anche dei contributi che vengono versati
Ma è altrettanto vero che la pensione di quella persona aumentar perché cresce il rendimento e aumento del valore con un'aspettativa di vita che si è allungata
I tecnici sono in grado di spiegarvi più di quanto non lo possono fare i sindacalisti che in verità una parte consistente di quel risparmio viene poi rosa
Dalla erogazione successiva di valori più consistenti della pece deve essere per cui il grande vantaggio
Che esisteva dal punto di vista economico quando si
Meno adesso quello che bisogna fare è introdurre eventuali correttivi che abbiano efficace nella stabilizzazione
E che consentano di realizzarlo obiettivo che ricordava prima il ministro Amato cioè bisogna tentare di a vere un sistema modificato nei suoi componenti interni ma che dà alla fine la stessa efficacia protettiva di prima le risorse per farlo ci sono anch'io trovo incomprensibile una somma di ritardi sulla previdenza complementare
Le resistenze che le stesse imprese hanno nella creazione di fondi di previdenza
Che sono utili per i lavoratori ma sono straordinariamente utili per un sistema di imprese che ha un mercato finanziario asfittico è che ne riceve i danni i danni relativi
Credo si possono fare delle cose si si discute pacatamente che particolarmente efficace a partire ad esempio dall'utilizzo di risorse che sono solari differite che vengono accantonate come trattamenti di fine rapporto non per stimolare i consumi
Come era apparso in un primo momento volesse fare il governo ma per dare a tutti la possibilità di aver la previdenza complementare
Consistente sono preoccupato di un fenomeno che permane che però si può risolvere laddove sono stati istituiti i fondi l'adesione ai fondi riguarda prevalentemente persone in età matura i giovani non si scrivono
Per due ragioni credo un bisogno lontano che non implica immediatamente una scelta in qualche caso la scarsa conoscenza dello strumento e della sua efficacia per questa ragione credo sia necessario rovesciare
Il meccanismo che abbiamo utilizzato fin qui passare da un'adesione volontaria ad una norma che viene applicata perché norma contrattuale a tutti nello stesso momento salvo la possibilità per il singolo di recente la per l'ascolto con lo strumento se lo ritiene se lo ritiene necessario la cosa è delicata perché possono cambiare comportamenti di massa di milioni di persone se queste non atti no no oggi un fondo di previdenza complementare e si trovano tra qualche decennio di fronte ad una protezione che giudicheranno insufficiente potrebbero cercare di crearsi né uno nell'immediato
Agendo sull'unico strumento che a quel momento avrebbero disponibile cioè la contrattazione collettiva e facendo saltare qualsiasi coerenza salariale allora se vogliamo pensare ai giovani dobbiamo anche immaginare quali saranno i loro comportamenti di massa quando non sarà più giovani
Ho detto queste cose come le ho detto qualcun'altra relativamente alla possibilità a mio parere per affrontare e risolvere l'unico problema che rimane della riforma del novantacinque quello chiamato della Copa pretese previdenziale che ha origini demografiche
E ha origine in una anomalia della spesa previdenziale per i lavoratori autonomi di cui si parla troppo poco perché dice il ministro Amato bisogna modulare diversamente a secondo dei valori di reddito i contributi faccio notare che oggi un lavoratore autonomo che finisce la sua attività percepisce la stessa pensione di un lavoratore dipendente
A parità di retribuzione salvo pagare contributi che sono sensibilmente inferiori a quelli dei lavoratori dipendenti come risolverlo lo decidono le rappresentanze dei lavoratori autonomi però il problema c'è
Ho detto queste cose qualche qualche altra anticipando quello che a mio parere potrebbe essere un'ipotesi di soluzione e qua della distorsione che permane per un motivo semplice
Io sono convinto che avremo nel due mila e uno al momento della della della verifica come è stata chiamata dalla lettura dell'andamento della spesa previdenziale
In tutta evidenza questo problema
Dal due mila e sei fino al due mila e trenta c'è una crescita che arriva ad un punto e mezzo di rapporto tra la spesa previdenziale e il prodotto interno lordo anomala del della previdenza italiani quella difetto si può correggere o attraverso un aumento consistente del prodotto interno lordo molto più consistente di quello stimato
All'epoca e mi pare difficile da realizzare occorre avere come obiettivo di far crescere l'economia italiana il più possibile ma arrivare a valori che cancellino la coppa mi pare francamente
Assai difficile oppure bisogna diminuire i valori e le dinamiche delle pensioni che vengono erogati a quel momento
Io credo che non si devono toccare in alcun modo le pensioni delle persone che stanno a lavorare che sono scusate già andata in pensione credo che per la parte più giovane la modifica introdotta dall'vanta cinque sia efficace soprattutto nel lungo periodo si tratta di trovare la soluzione più efficace ed equa per quelli che hanno sostanzialmente la mia età
Una generazione che ha già avuto una modifica di aspettative
Ma che non ha ad oggi nella situazione data avuto cambiamenti dei valori finali della sua uscita previdenziale
L'ho detto alla fine di o il primissimi giorni di settembre ma cambia poco perché credo sia utile
Anche come elemento di trasparenze di chiarimento del dibattito tra di noi quando dico tra di noi intendo interno ai sindacati a cominciare da quello che riguarda la riorganizzazione io non so cosa deciderà la CGIL ho voluto dire qual è l'opinione del segretario generale della CGIL
Perché penso che sia importante a vedere per tempo di fronte ad un problema oggettivo un'idea di come intervenire per risolvere quel problema oggettivo e anche perché la discussione preventiva tra relazioni sindacali e tra queste il governo una discussione che ha un po'di mesi davanti e quella che serve individuare gli elementi di correzione ma anche quelli di compensazione se non si fanno alcuni interventi sul trattamento di rapporto se non si generalizza la previdenza complementare a partire da quella dei dipendenti pubblici per arrivare a quella dei dipendenti delle piccole imprese sono settori oggettivamente esposti al due mila e uno se arrivo ugualmente il tè post corre ma non si avrebbero a quel punto gli elementi per costruire il necessario consenso ad un intervento toh
Aspettare e poi scoprire a ridosso di quella che era stata indicata come data di verifica non solo che il problema c'è
Ma che il problema ha bisogno di un intervento rischia di far diventare la discussione di quel momento una discussione oggettivamente più di si produrrebbe una necessità emergenziale e quando sto ci sono interventi di emergenza
La storia d'esperienza per la poca che ciò mi hanno insegnato che gli interessi delle persone che il sindacato rappresenta e spesso sono interessi di persone deboli non vengono sempre garantiti adeguatamente questa è la ragione poi ho letto tante ipotesi dietrologie che ho ragionato da sindacalista si può essere d'accordo oppure no io penso che un sindacalista di fronte a delle scadenze che già tra guarda e vede debba comportarsi così ci sono altre opinioni assoluta mente legittime vorrei che però da qui in avanti lo dico soprattutto per quanto riguarda il dibattito interno al sindacato si passasse da qualche patema da qualche insulto ad una qualche proposta così confrontiamo le proposte vediamo per cosa si può fare
Una grazie e Cofferati una domanda poi molto puntuale a Gavino Angius perché il tempo stringe su su una proposta specifica che che ha presentato ieri Angius come capogruppo dei DS al Senato insieme con il suo collega Fabio Mussi che riguarda finalmente l'intervento sui privilegi pensionistici dei parlamentari ora dico finalmente ma lo dico anche con un certo stupore perché la prima riforma
In qualche modo rigorista delle pensioni risale all'agosto del novantacinque la riforma Dini lo ricordava prima Cofferati beh rimango io stesso da giornalista dovrei essere ben informato e pure rimango sorpreso stupito che ancora non si sia fatto nulla sui privilegi dei parlamentari che so bene presentano come spesa previdenziale poca cosa però sono quelle cose molto simboliche che se finché non si interviene su quelle è difficile poi chiedere sacrifici a chi ha molto meno allora per questa volta c'è questa volta ce la farete a ridurre le pensioni dei parlamentari o al prossimo fine alla prossima festa nazionale dell'Unità ci ritroveremo con una proposta di Gavino Angius per ridurre le pensioni dei parlamentari
No non lo so spero che la la prossima festa il problema si è risolto spero
Noi abbiamo fatto una proposta ecco sia io che Fabio Mussi rivolgendo una lettera al presidente del Consiglio due presidenti anche del Camera e del Senato perché si è affrontato il tema delle cosiddette pensioni dove dei trattamenti retributivi per quanti sono di nomina governativa o parlamentare che ci sembrano
Ma credo alcuni milioni di italiani alcuni casi decisamente eccessivi ora la proposta non vorrei allarmare Rampini ma non riguarda soltanto il parlamentare riguarda anche i parlamentari
Contrariamente a quello che forse molti di voi pensano sesso e dovesse fare una scala diciamo di stipendi o di pensioni più o meno d'oro d'argento di platino
Vi posso assicurare che i parlamentari non sono ai primi posti
No perché ci sono delle diciamo categorie che sono molto ma molto più in alto dei parlamentari questo non significa che non bisogna intervenire a noi avanziamo tre proposte delle sintetizzo rapidamente perché come diceva Rampini s'è fatto ormai tardi la la la prima questione riguarda le retribuzioni
Ci sono delle retribuzioni di nomina governativa e parlamentare che secondo noi sono troppo alti eccessiva
Intendiamoci bene noi non facciamo né io né Mussi nessun discorso demagogico
E neanche in qualità di testimone chi vi parla cioè io sono del pare che se lo Stato italiano selle istituzioni italiane se gli enti pubblici italiani
Vogliono avere al loro servizio delle professionalità qualificate delle competenze elevate le devono pagare
Perché se questo non lo fanno i migliori non saranno dentro lo Stato a dirigere gangli vitali del
Nostro ordinamento ma se ne andranno nelle imprese pubbliche in Francia in Germania dei grandi Paesi europei fanno così si seleziona rigorosamente il personale attraverso un ma selezione che è davvero molto severa per selezionarne e valutarne il merito alle capacità professionali queste capacità professionali e poi debbono essere pagate e in molti casi io non escludo
Per dirvi come la pensiamo che non si debbano persino
Al alcune retribuzioni persino aumentarla ma molte altre possono essere decisamente abbassate diminuite
Per i parlamentari perdette il sistema che vi cioè è semplice
Lo stipendio chiamiamolo così impropriamente dei parlamentari è legato a quello dei magistrati
Più o meno l'ottanta per cento di quello che prendono i magistrati italiani
Se aumenta lo stipendio dei magistrati aumenta in proporzione cioè per montante a per cento lo stipendio dei parlamentari questa norma che è una norma che vige da molti decenni era stata fatta proprio per rendere come dire oggettivo l'andamento della retribuzione dei parlamentari oggi c'è un sentimento diffuso per cui questo aggancio automatico
Non è consigli non non è pregiudicato sbagliato noi avanziamo una proposta io e Fabio che è la seguente per quanto riguarda le retribuzioni si piangiamo le intanto da questo andamento automatico dei magistrati
Stabiliamo in modo trasparente e lo decide il Parlamento stesso quello che deve essere la retribuzione assumendosi esce il Parlamento di fronte all'opinione pubblica la responsabilità e stabiliamo come punto di riferimento la media una media delle retribuzioni dei parlamentari europei
Quindi entriamo in Europa anche per questo punto di vista per quanto riguarda le retribuzioni e per quanto riguarda poi il funzionamento della fitta al parlamentare l'indennità dispensa che essi hanno nel collegio nel nell'attività normale eccetera stabiliamo dei parametri che segnano in media con gli altri parlamenti europei
E in questo modo crediamo di fare una proposta seria non demagogica che risponde ad un'esigenza di trasparenza giustamente sollecitato dall'opinione pubblica e quindi rendendo come dire difetto le nostre case le caso delle nostre istituzioni quella della Camera è quella del Senato seconda questione le cosiddette pensioni d'onore se finalmente c'è nel nostro sistema una forbice che in alcuni casi è veramente scandalosa nel nostro sistema pensionistico cioè c'è una differenza tra le pensioni medie di un lavoratore medio che a conclusione della sua vita retribuisce una pensione è viceversa le pensioni di chi avendo avuto quegli incarichi di nomina governativa o parlamentare a goduto e gode di una retribuzione pensionistica veramente i eccessiva incredibile secondo noi avrà anche qui noi non vogliamo fare nessun discorso di tipo demagogico né qualità riscritto
Perché ovviamente se accettiamo un principio che mi sembra debba essere accettato secondo la quale la pensione
Poi a un qualche riferimento alle retribuzioni e quindi essendo diverse le retribuzioni di ciascuno non viviamo in un Paese comunista
è evidente che anche le pensioni avranno delle differenze ma questa forbice noi proponiamo che si restringano nel senso
Suggeriamo ai presidenti del al presidente del Consiglio ai presidenti di Camera e Senato che si individuino degli strumenti attraverso i quali questa forbice si possa restringere in altre parole per dirla semplicemente si può stabilire un tetto oltre il quale una pensione non può andare
Faccio un esempio il Presidente degli Stati Uniti d'America Clinton quando finirà il suo mandato che è durato otto anni avrà una pensione abbastanza consistente oltre consistente
Che si aggira circa sui duecento mila dollari credo che più o meno all'anno siano trecento milioni di lire
è mai possibile che in Italia ci possano essere cariche di nomina governativa o parlamentare o di grandi aziende pubbliche o di autori di o di non so che cosa che godono di pensioni che sono di otto sette seicento milioni all'anno penso di no
Allora anche qui si deve chiedere
Di individuare una norma lo chiediamo a noi stessi ci siamo forti fatti portatori di questa proposta perché questa forbice questa divaricazione venga ristretta infine poniamo anche un'altra questione che riguarda anche direttamente gli stessi parlamentari e cioè la questione del cumulo delle pensioni
Anche questa questione è una questione molto delicata perché intendiamoci coloro che sino adesso hanno accumulato diverse pensione lo hanno fatto in base alla legge non violando assolutamente nulla
Però si sono determinate delle distorsioni per le quali effettivamente attraverso il cumulo delle pensioni beh la cifra poi del sì diventa diventa piuttosto consistente la somma ora noi poniamo un problema
Che da un punto di vista normativo non è di facilissima soluzione però lo poniamo e ci impegniamo a risolverlo discutendo le naturalmente con le altre forze politiche in Parlamento col Governo problema è questo
è lecito che quando uno ha una carica parlamentare contemporaneamente
Contemporaneamente maturi
Attraverso i contributi figurativi un'altra pensione contemporaneamente quindi esercitando un la foto perché è un lavoro quello del parlamentare contrariamente a quello che si pensa per chi lo fa seriamente come qualcuno di noi ha un lavoro anche molto duro
Ma è ingiusto al di là di questo lavoro che viene svolto facendo il parlamentare che contemporaneamente sia possibile maturare un'altra pensione per un lavoro che in fondo non si fa
è una questione da un punto di vista normativo del diritto abbastanza complessa però noi l'apponiamo perché sentiamo di dover la prova termino
Io non penso che attraverso questa nostra iniziativa noi risolveremo il problema della spesa pensionistica però forse un qualche risparmio importante e significativo ci sarà può darsi che queste nostre proposte in festa no lo dico ripeto a Rampini non soltanto i parlamentari ma anche altre categorie perché questi sono dei principi che a nostro giudizio devono fa le re per tutti coloro che poi attraverso i versamenti contributivi hanno diritto e maturano i diritti ad avere una pensione un conto è il diritto avere una pressione un conto è pretendere un diritto ad averne molte e ad averne in un modo sproporzionato agli altri insomma una persona e una non può valere mille anche se molto brava e molto capace ha avuto delle grandi responsabilità
Noi pensiamo che questa sia una proposta di serietà non demagogica
Di trasparenza e se mi permettete anche di giustizia di fronte a un paese è un mondo del lavoro lavoratori opinione pubblica alla quale abbiamo chiesto tanti sacrifici è chiaro fatto e sta facendo tanti sacrifici per risanare far crescere il nostro Paese noi pensiamo che questa proposta serva arrendere l'Italia un po'più giusta di quanto sia adesso grazie
Abbandono il tema delle pensioni per l'ultima domanda al ministro Amato ma è una domanda obbligatoria al ministero del tesoro e dell'economia ed è anche una domanda che sta cuore a tutti voi a tutti noi per il futuro del nostre speranze di lavoro e dei nostri redditi ci sarà veramente questa ripresa economica
Rapidissimo
Ride io credo alla concorrenza ma penso che la concorrenza tra noi e Vasco Rossi abbia raggiunto il limite non possiamo essere più sfacciati di Taranto
La ripresa forse già iniziata nel
è una ripresa pallida e ancora pallida
Ci dimostra che in questo Paese produciamo meno di quanto dovremmo e di quanto potremmo c'è molto lavoro che dobbiamo fare
Perché si rompano alcune dighe e il flusso delle attività economiche riprenda ad un ritmo capace di darci i posti di lavoro di cui abbiamo bisogno
Il Paese oggi a un governo che sta lavorando do secondo me troppo facile per me dirlo in modo serio in questa prospettiva
Se dovesse sì dire mi preoccupa di più l'infarto di avere davanti una maggioranza fatta di dodici partiti
E di a vere per una serie di ragioni e un clima sindacale molto teso è molto difficile
Che non la identificazione la possibilità di realizzazione di azioni per lo sviluppo che sono alla nostra portata e che in parte abbiamo cominciato a fare
Se riusciamo abitare la necessaria tranquillità instabilità all'azione politica e di governo
Io sono tuttora convinto che nel giro di due anni noi possiamo portare al Paese un bilancio che permetta di dire che questo governo di centrosinistra non è stato un breve parentesi nella storia d'Italia ma è un'esperienza che potrà utilmente continuare nell'interesse del Paese
Grazie grazie