"La par condicio, Forza Italia, Elio Vito, i radicali..." servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'Archivio di Radio Radicale

Ancora un momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio questa volta ci occuperemo di par condicio argomento tuttora oggetto di dibattito parlamentare non
E che vede tra l'altro Forza Italia impegnata al massimo nella sostenere l'inqualificabile tesi secondo la quale i partiti in campagna elettorale
Non devono poter disporre di spazi televisivi uguali per tutti ma devono poter dire la loro soltanto secondo la forza elettorale acquisita in passato
Tra i principali fautori di questa tesi anche Elio Vito già radicale deputato riformatore che il ventisei gennaio del novantacinque nel momento in cui il governo Dini si apprestava a varare il primo provvedimento sull'argomento
Così si esprimeva in una nota firmata insieme ad un altro deputato riformatore di quel periodo Marco Taradash che però sull'argomento non ha cambiato idea
Ci auguriamo che il governo Dini sappia affrontare la questione della par condicio elettorale
Garantendo il rispetto dei valori generali della libertà di informazione e al tempo stesso la doverosa premessa secondo cui le liste alla nastro di partenza della competizione elettorale
Devono avere uguali opportunità di accesso a tutte le trasmissioni di propaganda
A tal fine
I seguenti suggerimenti primo tribune elettorali estendere l'obbligo di svolgerà un circolo di tribune elettorali a tutte le reti televisive nazionali garantendo a tutte le liste presenti nelle medesimo ambito territoriale condizioni uguali di accesso
Secondo pubblicità televisiva abolizione del divieto di trasmettere spot elettorali con la condizione che ha tutte le liste e candidati siano garantite ai denti che tariffe
Terzo carta stampata garantire il rispetto immediato della rettifica nella stessa pagina nella stessa posizione con identico risalto
Dotando l'Autorità di garanzia del potere d'imposizione della rettifiche di efficacia immediata sanzione del suo mancato rispetto questi dunque i suggerimenti che Elio Vito Marco Taradash davano all'ex presidente del Consiglio Dini in materia di par condicio il ventisei gennaio del novantacinque
La registrazione che ascolterete adesso invece dalla marzo di quell'anno un altro ex parlamentare
Riformatore Peppino Calderisi l'invito durante una conferenza stampa per illustrare i tanti no alla par condicio voluta dalla governo
La proposta che il gruppo progressista i popolari la Lega anche Rifondazione Comunista vogliono assumere come testo base
E la proposta di legge Bassanini firmata anche da Elia Mattarella Ronchi
Bielli dosi Vignieri paesane Corleone nell'atto Camera due mila centonovantaquattro che a nostro avviso non ha in realtà nulla a che vedere con la cosiddetta par condicio ma che di fatto rappresenta una abolizione tout cour della campagna elettorale della possibilità di campagna elettorale
E la proposta di legge Bassanini rappresenta a nostro avviso un vero e proprio attentato alla costituzione avviene in particolare travolto l'articolo quarantanove della Costituzione
Perché in base a a questa proposta di fatto potrà esistere solo il partito d'apparato burocratico di massa e viene di fatto abolito il partito d'opinione che si basa sulla comunicazione politica attraverso i mezzi di informazione di massa
E dobbiamo dire subito che se divenisse legge questa proposta Bassanini occorrerebbe promuovere immediatamente un referendum abrogativo
L'abbiamo chiesto su questo argomento su questa questione un incontro urgente con il presidente della Repubblica
Ma veniamo nel dettaglio per capire per comprendere il perché di questa posizione come deputati riformatori come appartenenti per tanti anni al partito allora il Partito nazionale partito radicale ci siamo sempre battuti
Storicamente da trent'anni per la par condicio ma questo provvedimento e quello di cui si discute in realtà non ha nulla a che vedere con la par condicio basta leggere l'articolo due della proposta Bassanini
Nei trenta giorni prima del voto sarà vietata qualsiasi inserzione pubblicitaria anche sulla stampa non solo sulla televisione
Per intenderci non si potrà acquistare un qualunque spazio sul Corriere della Sera o su qualunque altro giornale per pubblicare per esempio il programma di un partito di una coalizione
Non si potrà attraverso un'inserzione pubblicitaria
Far conoscere il contrassegno del partito politico della coalizione né annunciare un comizio questo nei trenta giorni prima del voto questo vale ripeto non solo per le televisioni sia nazionali che e locali ma anche per la carta stampata
E e invece nel Periodo che intercorre tra l'indizione dei comizi elettorali e il trentunesimo giorno prima del voto
Ci potranno essere inserzioni appagamento ma potranno riguardare soltanto la denominazione della forza politica il contrassegno e l'appartenenza del soggetto politico dura determinata coalizione
Peccato che i contrassegni si depositano
Solo trenta giorni prima del voto addirittura venticinque per l'elezioni regionali e che quindi in tutti quei casi di contrassegni nuovi di forze politiche nuove o comunque di contrassegni nuovi evidentemente non è possibile mai fare un'infezione per far conoscere ai cittadini addirittura la il simbolo di un partito perché prima non c'è ancora e di trenta giorni è vietato
Anche l'attuale vicenda in corso nel Partito popolare
O la considerazione di un sistema politico in rapida e anche convulse evoluzione che quindi a sta cambiando completamente la geografia politica del nostro Paese e non induce ad alcuna riflessione chiede i proponenti di questa proposta che appunto intendono vietare impedire così che i cittadini possano conoscere addirittura quali sono i contrassegni
Delle varie forze politiche
Alle emittenti locali sono settecentocinquanta emittenti locali televisive e oltre due mila radiofoniche
Sarà di fatto impedito da questa legge ancor più di quanto già non sia venuto con la legge cinquecentoquindici del novantatré sarà di fatto impedito di svolgere un qualunque ruolo di informazione la campagna elettorale
C'è una disciplina che li accomuna a quelli nazionali senza invece nessun parallelo con la carta stampata
Una concezione della par condicio di burocratiche di fatto inapplicabile
Una normativa estremamente complessa con sanzioni pesantissime indurranno la quasi totalità delle emittenti locali ad astenersi da qualsiasi trasmissione e informazione sulla campagna elettorale
Tutto questo come si può ben vedere non ha nulla a che vedere con la la parità di accesso ai mezzi di informazione di massa da parte delle forze politiche
In realtà quello che si vuol perseguire un altro obiettivo è l'obiettivo della soppressione
Delle campagne elettorali o di fatto le si vuole e si vuole consentire che le campagne tra ali possono svolgere soltanto attraverso gli apparati burocratici dei partiti e i loro insediamenti nelle istituzioni in questo senso la proposta Bassanini modifica di fatto e stravolge l'articolo quarantanove della Costituzione
Perché di fatto consente solo l'esistenza del modello di partito d'apparato burocratico di massa che quindi ha un forte capacità di insediamento nelle istituzioni una forte capacità di presenza nel territorio ma e si esclude il partito il modello di partito d'opinione che si basa appunto sulla comunicazione politica ecco basta pensare io ho fatto ero sono stato tesoriere del partito radicale per tre anni
E basta vedere i bilanci dei il partito radicale prima credo adesso anche della Lista Pannella Riformatori per guardare che oltre il novanta per cento delle spesse che il partito radicale allora oralità Panella ora appunto impiegano nella campagna elettorale il novanta per cento e passa e di spazi sono spese e relative agli spazi all'acquisto di spazi sulle e i giornali e sulle emittenti televisive cioè spese tutte che sarebbero ora vietate io oltre il novanta per cento partito legale stava ne sono partiti partiti eticamente opinione
Un'ultima considerazione poi passo la parola ad Elio Vito riguarda un'altra colossale Bugia che viene detta a proposito della e campagne tra Lecce e quella dei mezzi finanziari
Eccola qui va fatta un'opera di verità
Vogliamo ricordare che già la legge cinquecentoquindici del novantatré ha elevato in modo considerevole il rimborso elettorale per la Camera e senato per cioè per lezioni politiche sono previste oltre o novanta miliardi di rimborso elettorale
Novanta miliardi di rimborsi e tonale vuol dire che una forza col venti per cento circa per fare un esempio
Con i meccanismi di ripartizione a un rimborso di oltre venti miliardi di lire quando la stessa legge fissa come tetto di spessa Massimo e dodici miliardi
Quindi è già una non senso una questione del genere altre quarantacinque miliardi nota di previsti per le campagna elettorale per le elezioni europee e ora per le regionali la nuova legge ha già previsto oltre sessanta miliardi
Di contributo elettorale complessivo con un tetto di spesa di circa dieci miliardi ecco quindi il fatto stesso che siano previsti addirittura dei rimborsi enormemente maggiori dei tetti di spesa la dice lunga la dice lunga su in realtà e il tipo di contributo non è vero innanzitutto che non ci sono le risorse finanziarie e in realtà e l'entità di queste risorse maggiori detti fa capire che l'alta quello che si persegue un contributo che in realtà è un finanziamento pubblico
Ai partiti un finanziamento che non deve essere speso per acquistare spazi di informazione dei mezzi
Televisivi o sulle giornali ma che deve evidentemente solo a pagare i debiti deve servire solo a pagare i debiti solo a pagare i funzionari e sedi di partito
Questa è il disegno di legge sulla cosiddetta par condicio un disegno di legge appunto che non ha nulla a che vedere con la par condicio ma con una diverso obiettivo in contrasto con quella che la nostra carta costituzionale su questo ripeto deputati riformatori
Chiedono un incontro urgentissimo con il presidente Repubblica e ci auguriamo che il governo si ci si dice ora dovrebbe fare un decreto legge ma ci auguriamo non riguardi non tocchi questo
Non abbia questa impostazione ma in ogni caso su questo perché il governo si era impegnato altrimenti passo la parola Elio Vito per queste concezioni ed altri
Sì Peppino Calderisi ha spiegato molto bene la gravità delle proposte che sono state presentate delle quali sta discutendo da alcune settimane la prima Commissione affari costituzionali
Io per rendere con un paragone non in maniera efficaci ma in maniera simbolica il significato delle proposte di legge sono state presentate dai progressisti ma in qualche misura alle quali si richiama anche il primo disegno di legge presentato al Governo al ministro Gambino e con l'effetto di queste proposte di legge di queste vedi se approvate sui partiti leggeri sui partiti di opinione sarebbe tale che per descriverlo basta pensare dall'altra parte dalla parte inversa all'effetto che avrebbe sui partiti di massa un decreto legge che per stabilire la par condicio
Prevedesse un numero massimo di sezioni di ritenere aperte in ciascuna città prevedesse un numero massimo di funzionari che i partiti debbano a vere e prevede sul numero massimo di sezioni di funzionari in misura ridottissima
Quindi si tratta evidentemente di un provvedimento che non stabilisce le regole attraverso le quali si deve svolgere la campagna elettorale ma consentendo a tutti di utilizzare in mezzi di informazioni mezzi propaganda come si ritiene quindi di scegliere
Che tipo di modello di partito ci vuole essere ma è semplicemente un provvedimento che propone di limitare lo svolgimento la campagna elettorale quindi frassini
Che possono essere solo alcuni partiti
A fare la campagna elettorale alcuni modelli di partite come appunto se si volesse dire che l'Unità non può vivere in campagna elettorale un numero DT di cottura addirittura superiore chessò le trenta mila copie o altri temi del gene perché di questo si tratta l'effetto che la par condicio
Avrebbe così impostata avrebbe sui partiti che vogliono fare campagna elettorale che vogliono essere dei movimenti d'opinione a leggerli utilizzare quindi lo strumento della comunicazione politica sarebbe un effetto di questo genere ma vediamo all'atteggiamento del governo
E a questo annunciato decreto-legge invece curiamo che naturalmente il Consiglio dei ministri di oggi non approvi il decreto legge sarebbe un vero e proprio schiaffo al Parlamento per una ragione molto semplice che la Commissione sta discutendo non nel voto inutilmente da alcune settimane ma sta progredendo della ricerca di un testo che possa risolvere delle questioni complicate e complesse quali quelle della par condicio che tra l'altro questo decreto legge se approvato dal governo
Sarebbe un vero e proprio schiaffo perché interverrebbe alla vigilia della riunione della commissione Affari costituzionali previste per domani mattina alle undici
Sarebbe uno schiaffo al Parlamento che contraddirebbe anche le ripetute costanti affermazioni del ministro Gambino rese in Commissione confermate può anche in altra sede
Le dichiarazioni del ministro Gambino che dicevo come su una materia del genere il governo potrebbe ricorrere eventualmente allo strumento del decreto legge solo sulla base di un accordo che coinvolgerebbe tutte le forze politiche o gran parte delle forze politiche quindi solo per la necessità di fare entrare in vigore questo testo rapidamente prima che cominci la campagna elettorale delle elezioni regionali il governo potrebbe rendere il servizio le forze politiche di adottarlo come decreto legge
Ma non è invece l'adozione di un decreto legge su questa materia in assenza di un accordo tra le forze politiche con un un iter parlamentare
Avanzato
Dei lavori in commissione che ha già detto Peppino Calderisi voglio solo ricordargli che la necessità di un decreto legge in questa materia non si avverte non perché non ci sia la necessità e l'esigenza di regolamentare la campagna elettorale ma per una ragione molto semplice che vi è già una legge in vigore che la legge cinquecentoquindici del mille novecentonovantatré quindi una legge recentissima che per la par condicio non valgono qui delle considerazioni
Che sono state fatte in occasione dell'approvazione della legge elettorale regionale per cui l'assenza di l'approvazione di un anno la nuova legge per quanto imperfetto avrebbero portato i cittadini al voto con la proporzionale in questo caso la legge che regola l'accesso lampade ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali c'è gente già una legge che limita fortemente l'utilizzo degli spot ed è appunto la legge recente entrata in vigore già un anno fa tra l'altro la decretazione d'urgenza in materia elettorale e vietata dalle nostre leggi della nostra Costituzione
Qui non siamo in materia propriamente elettorale siamo in materia che però sicuramente riguarda anche le competizioni elettorali addirittura lo Stato Calderisi riguarda l'assetto dei partiti la forma il modello di partite la forma stessa della politica quindi evidente che un decreto legge che andasse a regolare nell'attuale condizione questa materia a nostro giudizio sarebbe un decreto legge gravemente viziato e l'incontro che chiediamo al capo dello Stato e anche un incontro per chiedere vedente mentre questo decreto legge non sia firmato dal capo dello Stato e che sia consentito invece al Parlamento di concludere rapidamente
L'esame dei diversi disegni di legge è possibile fare una norma una legge ancora possibile fare una legge che regoli davvero la parità di condizioni in campagna elettorale che non limiti all'accesso a nostro giudizio si e possibile superare alcuni errori
Impostazione presente nell'attuale legge cinquecentoquindici
E possibile sicuramente respingere il testo di legge presentato dall'onorevole Bassanini ed altri
Deputati dei gruppi progressisti della Lega ed è anche possibile evidentemente andare oltre il primo disegno di legge presentato dal ministro Gambino su questo in Commissione vi sono state altre proposte lo stesso relatore Nani ha cercato
E sta cercando di trovare un punto di mediazione fra diversi gruppi che a nostro giudizio pur non essendo completamente soddisfacente su duramente non la quei limiti gravissimi che hanno gli altri disegni di legge segnatamente quello del collega Bassanini
E come ci auguriamo che domani mattina in Commissione sia possibile innanzitutto discutere liberamente dell'approvazione della scelta
Di un testo e soprattutto che questo testo venga che adottato davvero per regolare liberamente le campagne elettorali non Pera avvantaggiare con la scusa di star così dettando
La par condicio di avvantaggiare delle forze politiche solo quelle forze politiche che hanno gli apparati dei partiti tradizionali di massa rispetto alle altre
Erano Elio Vito e Peppino Calderisi il venti marzo del novantacinque
La registrazione che ascolterete adesso invece del dieci maggio di quell'anno il professor Beniamino Caravita Peppino Calderisi Elio Vito e Marco Pannella durante una conferenza stampa
Organizzato in occasione della sentenza della Corte costituzionale
Con la quale si dava ragione alla comitato promotore del referendum promossi in quel periodo
Che aveva fatto ricorso contro l'articolo del decreto sulla par condicio che limitava di fatto la propaganda
Dei temi referendari
Un primo aspetto
L'aspetto più Nomisma anche non mai disse di di smettere di sottolineare ed è il significato complessivo dormono dalla Corte Costituzionale nel nostro ordinamento che qualche volta può ora esser che le cui sentenze qualche volta possono esser criticate criticabili possono dar luogo
La discussione ma anche stavolta si rivela un significato una collocazione importante della Corte capace di sottolineare e di intervenire
Anche in tempi rapidissimi come avvenuto in questa vicenda a tutela dei diritti costituzionali la seconda una seconda votazione che è di carattere che già più all'interno dalla sentenza
Riguarda un profilo processuale sui poteri dei promotori del comitato dei promotori del referendum ma la giurisprudenza la Corte costituzionale aveva detto fin sì so che la parte so che la parte più interessante l'ultima però ci sono una serie di presupposti che non sono che sono significativi
La giurisprudenza la corte l'ha sempre detto che i promotori erano legittima erano poteri dello Stato per quanto riguarda l'attivazione del referendum questa è la prima sentenza è il primo caso in cui la Corte Costituzionale ritiene che i promotori siano poteri dello Stato
Non solo per quanto riguarda l'attivazione del referendum il far partire il referendum ma anche per quanto riguarda la tutela di tutta la sfera del corretto svolgimento la campagna referendaria e questo è un passaggio in più
Rispetto alla precedente giurisprudenza
Una seconda cosa da sottolineare questa è veramente molto importante nell'attuale situazione politica e costituzionale del Paese e che la corte
Muta orientamento comunque corregge il proprio orientamento allentamento espresso in una sentenza dell'ottantanove in relazione alla utilizzabilità di questo strumento giuridico
Che il conflitto di attribuzione fra poteri
Contro il decreto legge una sentenza l'ottantanove la quattrocentotré ottantanove ha detto che il decreto legge non poiché il conflitto attribuzione non poteva essere esperito contro le leggi e gli atti equiparati alla legge quindi decreto regio decreto legislativo con questa sentenza la Corte ritorna indietro rispetto o corregge quell'orientamento e dice che anche in considerazione
Dell'uso e dell'abuso e dei pericoli per l'ordinamento democratico che un uso eccessivo del decreto legge può comportare
è opportuno ed è necessario che il decreto legge possono essere attaccato con lo strumento particolare del conflitto d'attribuzione fra poteri mi rendo conto che la cosa può sembrare un po'tecnica ma è importante che questa cosa
Venga sottolineata è la prima volta è una sentenza è un ulteriore passo nella giurisprudenza della Corte
A colpire e a diminuire la collocazione del decreto legge nell'ordinamento cioè si tratta
Di fare di portare avanti quel passaggio politico istituzionale che tende a ridurre l'utilizzabilità e l'utilizzazione l'uso e l'abuso continuo confusionario
Rende che mette a repentaglio le situazioni giuridiche del decreto legge questa sentenza sotto questo profilo è importante anche sotto questo profilo perché da un colpo all'utilizzazione del decreto legge e USA
E in questo caso non solo usa parole
Dure contro un decreto legge ma lo colpisce anche quindi non è solamente fatti parole anche nuvolosa continuate la vigilanza del Parlamento per conto loro certe acidamente Duca
Il il terzo l'ultimo passaggio fondamentale la sentenza e quello con cui la sentenza annulla l'articolo tre comma sei del decreto legge da un punto di vista tecnico la sentenza si applica solamente referendum e infatti il dispositivo dice che non spetta adottare con riferimento alle campagne referendarie
La disposizione di cui all'articolo tre comma sei e annulla il tre comma sei in relazione nella parte in cui intero intero cento nella parte in cui si applica alle campagne referendarie
Il ragionamento che la corte questo
E la Corte non entra o meglio sembrerebbe approvare non si pronuncia esplicitamente su gli articoli uno due e tre del decreto legge in relazione alle campagna elettorale
Pur se poi qualcosa dice qualche dubbio esprime per qualche altra parte la salva salva una distinzione non convincenti sì ma fa pubblicità e propaganda
Poi però dice accogliendo un motivo che era stato esposto nella nel Monella ricorso che in materia referendaria
Questa distinzione fra pubblicità e propaganda non è accettabile perché in materia referendaria il carattere binario sì o no della scelta Fassi che
L'attività di convincimento degli elettori non debba necessariamente a vere quelle caratteristiche
A che la quel decreto legge definisce di propaganda ma posso anche essere fatta
Posta anche essere fatta scusatemi devo ritrovare il passaggio ecco qui nelle campagne referendarie le forme espressive della propaganda vengono invero in larga parte a coincidere con le forme proprie della pubblicità
Con la conseguenza che per queste campagne gli effetti delle limitazioni introdotte in materia pubblicitaria possono risultare aggravati gli effettivi opzioni introdotto sultano aggravati
Fino a ridurre al di là della ragionevolezza gli spazi informativi complessivamente consentiti ai soggetti interessati alla promozione e all'opposizione quesiti referendari e allora conclude la Corte
Poiché in materia referendaria il carattere binario sì no
Della Scelta Fassi che s'la
Propaganda posso assumere toni talmente sintetici da essere equiparabile alla pubblicità il divieto di pubblicità negli ultimi trenta giorni è illegittimo negli ultimi trent'e qui la corte introdurre vi sono due
Punti della sentenza la Corte illegittimo negli ultimi trenta giorni a decorrere a far data dalla campagna elettorale in avanti ed è ancora più legittimo se le campagne si sovrappongono cioè
Evelyn in in da domani la pubblicità si potrebbe fare ma è ancora è stato illegittimo che non si sia potuta fare per la non sovrapposizione fra campagna elettorale campagne referendarie
Questo è il significato giuridico della sentenza
Una sentenza
A mio giudizio di grandissima importanza
Di grandissimo significato in cui io credo che lo si Latilla corte il fatto che la corte ha deciso conclusi rapidità vada apprezzato poi da domani partiranno le discussioni esser finita otto a sette nove sei dieci a cinque all'unanimità chissà forse
Molti di voi sapranno che Street otto sette io non lo so o nove a sei rimane il dato fondamentale finale dell'attività della corte e
Io credo cosa altro non sono tredici adesso se resosi se no no no no perché avente numero comprese quindi dalla sala affinità forse allora sette asse ma insomma otto a cinque io credo che il risultato sia importante ma da domani sia ancora più importante
Sì è ancora più importante che tutti i soggetti che sono interessati a questa sentenza sappiano dimostrare di meritare questa sentenza cioè sappiamo dimostrare che il Paese le forze politiche la forza sociali si sanno
Comunque regolamentare anche in questa situazione
E che i referendum soprattutto non sono solamente i referendum sulla televisione ma sono anche i referendum ma che sono stati promossi da Marco da Peppino viva Strictly verso da Elio Vito per e che hanno e che sono stati i referendum che hanno provocato questo conflitto d'attribuzione io mi fermo perché la mia parte alla parte più giuridica più tecnica le conseguenze politiche l'illustre hanno Marco Peppino meglio
Voilà grazie
Calderisi
Molto brevemente
Devo esprimere innanzitutto la soddisfazione
E se mi consentite anch'io l'entusiasmo
Nel prendere atto di cresta sentenza
Della corte sul decreto legge sulla cosiddetta par condicio
Soddisfazione ed entusiasmo per il e si è riusciti come promotori come Comitato promotore del referendum ad intervenire su una questione di così
Forte rilevanza e centralità nella vicenda politica
Su un decreto profondamente illiberale da regime autoritario pene d'aver provocato ma caducazione di una parte fondamentale di questo decreto che veniva impedire come ha impedito anche per altri versi una campagna precedente lo svolgimento della campagna stessa consentendo ai cittadini di conoscere per deliberare
Soddisfazione ed entusiasmo per il ruolo che viene riconosciuto ai promotori come ha detto il professor Caravita c'è un riconoscimento un ampliamento dei poteri di intervento de il comitato promotore dei referendum e di questo siamo ben lieti perché il promotore ferendo ma dovranno credo anche ben utilizzare questo riconoscimento
In relazione ai tentativi in atto e proprio in questo momento anche io vengo dalla commissione
Lavoro dove si sta tentando con una frode assoluta di evitare di scippare il referendum sulle trattenute sindacali
E credo che questo ampiamente o dei poteri dicono cimento del poteri del ruolo dei promotori nella difesa del diritto dei cittadini a pronunciarsi sul referendum soprattutto la misura in cui le freno è stato già indetto
Il tentativo di evitarlo con una legge fraudolenta credo che sia un fatto significativo ripeto anche per le tutele che il promotori telefonando dovranno mettere in atto nei confronti di questi tentativi fraudolenti di scippare la volontà popolare il diritto dei cittadini ad esprimersi
Soddisfazione ed entusiasmo nella vedere caduta una norma particolarmente grave particolarmente liberale e autoritaria
Soap contro la quale avevamo riversato in tutti i modi in Commissione i nostri attenzione il nostro tentativo di evitare norme di questo tipo
Tentando di far capire che una cosa era la parità di condizioni una cosa era l'abolizione della possibilità di svolge la campagna elettorale che questo decreto a realizzato realizzato in campagna
è elettorale per le amministrative e rischiava di realizzare anche per la campagna referendaria evidentemente la corte potuta intervenire sul solo sotto il profilo delle questioni poste da il comitato promotore dei referendum e quindi a esaminato solo gli aspetti relativi alla vicenda dei referendum era campagne tra le per i referendum ma io mi auguro che questa decisione voglia portare anche ad un ripensamento complessivo di tutta la materia anche per quanto riguarda la disciplina delle campagne tonali
Che non credo possano essere regolata da norme ripeto così i liberali io mi scuso se devo andar via ma come gli ho detto
C'è una questione abiti da lavoro i ladri ha un lavoro come dice Marco bisogna andare a intervenire
Aggiungere solo sette anni veneti eventi ma io volevo solo aggiungere una piccola considerazione naturalmente per quanto riguarda gli effetti della sentenza sulla campagna referendaria sono evidenti già chi mi ha preceduto tossine
Soffermato su questo la sentenza renderà semplicemente possibile lo svolgimento della campagna elettorale sui dodici referendum
Quello che non è stato possibile delle scorse elezioni amministrative con questa sentenza sarà possibile per una campagna
Elettorale sui dodici referendum che sono importanti delicati che giunga il momento difficile della vita politica il nostro Paese
Ma ci sono degli effetti complessivi che la sentenza a anche con riferimento ad alcune scadenze ed anche in riferimento alcune cose che sono scritte nella sentenza stessa
C'è una sentenza
Con i limiti della richiamo dell'intervento fatto dal comitato promotore agli effetti del decreto par condicio sulla campagna referendaria disse qualcosa anche più in generale sul decreto
Io credo che su questo qualcosa o più in generale che ora vedremo che dice la sentenza il governo dovrà tenerne conto il decreto legge sulla par condicio scade il prossimo diciannove maggio
Ne siamo riusciti in queste settimane in Commissione affari siti qualsiasi tentativo qualsiasi possibilità
I farà vere al Governo una sponda sulla maggioranza possibile su un consenso parziale
Sull'alibi per poterlo reiterare con delle modifiche non giungesse il governo ora si trova quindi alla vigilia della reiterazione della scadenza per l'eventuale reiterazione del decreto in assenza di un consenso parlamentare l'accordo parlamentare su questa materia e con una sentenza della Corte che va a intaccare profondamente il decreto stesso per cui la prima richiesta duramente che no a questo punto non reiteri il decreto legge sulla par condicio considerando anche il fatto che non è vero come è stato scritto questa mattina alcuni giornali
Che su questa materia non esistono disposizioni legislative perché esiste una recentissima legge la legge cinquecentoquindici che disciplina proprio la propaganda e la pubblicità elettorale
A me ricordava giustamente Marco perché abbiamo contrastata proprio su questa materia ma che cosa dice il decreto legge anche oltre la sentenza sui referendum
Dice che un limite temporale ragionevolmente contenuto per lo svolgimento della pubblicità può trovare giustificazione nel fatto di privilegiare la propaganda sulla pubblicità e questo ne fa riferimento alle campagne elettorali politiche quindi la corte indica che il limite temporale eventuale di da introdurre deve essere ragionevolmente contenuto e quindi essere un'abolizione tout court della pubblicità elettorale non vi è alcun limite temporale ragionevolmente contenuto
E dice che questo limite temporale eventuale deve essere finalizzato al solo scopo di privilegiare la propaganda che il decreto legge sulla par condicio rende impossibile abolisse al pari della pubblicità quindi la corte indirettamente con queste cinque regia pagine dei i tre che nel giudizio di estrema importanza pone delle condizioni fortissime al Governo ma al Parlamento per intervenire sulla materia nello svolgimento delle campagne elettorali politiche si può introdurre un limite ragionevolmente limitato per lo svolgimento per limitare la pubblicità elettorale ma solo se questo ragionevole limite finalizzato a privilegiare la propaganda elettorale dei mezzi di informazione radiotelevisiva non è possibile fare come ha fatto dei e do sulla par condicio anche per le campagne elettorali politiche abolire la pubblicità elettorale e contemporaneamente abolire anche la propaganda attorale da questo punto di vista quindi mi pare che la sentenza sia di una straordinaria importanza
Il la il la soddisfazione dei promotori come renderete conto evidentemente giustificata sia per l'effetto immediato che da domani sarà possibile far conoscere
Finalmente cittadini quali sono i referendum qual è la posizione del comitato promotore e anche naturalmente per i sostenitori avversari quali sono le loro ragioni ma anche per gli effetti i generali che questa sentenza produce su un provvedimento che sicuramente è stato già in questo Periodo uno dei provvedimenti più i liberali più autoritari che è stato approvato dal Governo Dini e che avuto delle incidenze fortissime sullo svolgimento in condizioni democratiche della lotta politica del nostro Paese
Vorrei fare prima un'annotazione non è un complimento ma
Lo implica
Abbiamo messo molti anni prima di riuscire a a trovare ad affiancare integrare la tenacia e l'intelligenza la sagacia
Ti Peppino Calderisi ed Elio Vito che compare nel nostro movimento
Con una capacità e una volontà rettitudine scientifica
Tale che ci consentisse
Di mettere con le spalle al muro in questa circostanza anche e io parlo ovviamente in termini molto delicati secca veri anche questa Corte costituzionale del quale sapete con il suo nome convinzioni che mi anima
L'entusiasmo mi sembra non fuor di luogo di luogo
E per i motivi ricordati di merito
E perché vorrei fare un riconoscimento al presidente
Baldassarre
Il presidente Baldassarre l'unico al quale si può riconoscere
Per la sua feroce avversione
Alla materia referendaria
No no di Colle si può riconoscere al maestro il professor Baldassarre in base ai suoi scritti scientifici
E ai suoi le sue dispense che io conosco addirittura nel corso di che l'utente
Ed è quindi sintomatico
Che la corte presieduta oggi da questo sensi atto del diritto ma anche operatore
Si limiti non si limiti se volete semplicemente a due parole qua cinque dell'articolo tre
Ma lo annulla tutto quanto
Certo per il resto è la corte che io conosco
Posso dire subito che mi pare evidente che la Corte non perde occasione nemmeno questa
Per aumentare il perimetro delle sue prerogative e competenze per esempio
Da una parte ribadisce intorno quasi solenne la propria competenza in termini di necessità ed urgenza dei decreti
In un tema e quindi abbastanza scottante intermedia assetto costituzionale assegnato al Parlamento assegnato appunto e qui proprio dice no no ci sono io è indubbio
E quindi fa un altro passo nella direzione che io non condivido
Non condivido e politicamente per quel pochissimo cosicché tutto cittadino che è sicuro che tanto su queste cose le qualche trenta quaranta anni nemmeno nel merito insomma con tutta l'umiltà che l'altra cosa c'è anche una esplicita critica anche se non lo nomina al Parlamento perché parla al Presidente della Repubblica se mi si consente se non venisse Falcione professore
E perché parla di attenuata testuale vigilanza
Alla difesa della Costituzione in termini decreti e va anche al di là perché non dice nemmeno a vedere cioè si è poco attenti
Alla a chi deve e chi chi ha il compito di e il compito di c'era il Parlamento e il presidente a Repubblica di sicuro prima ancora
Quindi e individuiamo lo questo che almeno perché c'è una dinamica interistituzionale costituzionale
Nell'ambito di questa tendenza e indubbio ecco un altro motivo di entusiasmo tattico no
Si promuove ulteriormente la caratteristica nostra come potere veri e propri potere nemmeno contropotere
E come professor Caravita indicato andrebbero importante perché dice non solo che valiamo esercitiamo legittimamente le funzioni di potere
Oltre quello che pensi al mente c'era riconosciuto ma mi pare che dica addirittura almeno fino al referendum tenuti e quindi a mio avviso tratteggia una nostra possibilità che è di un'importanza immensa
Perché ci consente di intervenire sui risultati e io se mi si consente a questo punto significa che se le leggi viva l'anno
In modo macroscopico come la legge Vassalli Orengo dal civile al giudice qui mi pare si tratteggia la potenziale prorogatio delle funzioni del potere
Anche ad atti successivi successivi in questo in determinati nel tempo no dove potessimo
Riscontrare una patente violazione di quanto con questo strumento legislativo indiretto il popolare poi divenuto legge nel nostro Paese e viene smentito dall'altro potere il Parlamento non so se mi si è allargato troppo ma insomma
Personalmente mi pare che da scalare
Ancora c'è tutto quanto ha detto che solca la vita non ribadito Peppino ed Elio
Questa è una risposta alle richieste che noi abbiamo fatto
Erano mirate
E mi pare che certo da questa sentenza Seat prende l'occasione tecnicamente comprensibile
No di evocare anche la materia elettorale non solo referendaria
E nella preoccupazione patente possiamo dire anche questo che non si prese in modo automatico
L'estensione
A tutta la par condicio in materia anche elettorale no della decisione della Corte
Ma sottolineo non se lo si faccia in modo automatico
Se troveremo modo per produrlo sotto altra veste non abbiamo purtroppo in Italia meccanismi costituzionali le minoranze parlamentari gruppi parlamentari dovremo arrivarci
Che possono divenire recita aumentare agente ecco abbandonare da leggersi come luogo
Quindi a questo punto mi pare che anche da questo punto di vista al solito si è lavorato bene
E possiamo ritenere che quella intensa c'è un'altra cosa deve stare molto ma molto attenta anche la signora Fininvest
In questa sentenza perché noi abbiamo sempre contestato una visione che omologhi il le e televisioni private di mercato con quelle del servizio pubblico sta di fatto che questa la tendenza alla realtà
Legislativa italiana no che si è venuta affermando con queste leggi restando assolutamente ferma la mia personale ostilità a questa competenza rispetto al settore privato
Perché qui poi verranno fuori come son venute fuori in altri settori della cosa la riga prima la costituzionalità poi la rilevanza costituzionale poi fattori no ci si può arrivare a tutto
Però vi viene detto che gli spot si possono fare
Perché in qualche misura diciamo la propaganda e da asporto
Dove c'è il sì e il no non è complessa
Ma viene anche evocato il criterio che la propaganda è il bene primo e la pubblicità o sbaglio questo mi ha colpito quindi se la signora di Fininvest può immaginare a questo punto di farci da domani una caterva di Scotti
Abolendo totalmente il diritto alla propaganda come ha fatto
Per le elezioni politiche
Si viene si verrebbe a trovare in due casi ove su quelli che gli interessano no pare che gli interessano solo quei temi del no no e questa un'operazione truffaldina ha una valenza truffaldina no e si continua a discutere in otto tutti no no no e via dicendo mentre sappiamo che referendum sono quelli che sono e quindi va modulata eccetera
Quindi sia nel caso in cui la Fininvest si occupasse solo dei tre referendum
Per radio televisivi o dei quattro
Ci troveremmo a mio avviso in un forte conflitto
Perché censure Webber completamente e pubblicità e propaganda no sugli altri su tutti gli altri referendum
Evidente dovrà vigilare che la sua pubblicità
Abbia uno spazio equo rispetto a quello della propaganda no mi sembra che lo diciamo quindi con per quel che mi riguarda sono confortato voi sapete
Dalla mia indignata protesta contro la Fininvest da due mesi a questa parte sono confortato adesso mi pare anche dalle ragioni che ci sono state riconosciute per le ragioni che ci sono state attribuite al di là però se quindi questo in particolare mi sentivo di aggiungere punto ringraziando ancora molto
Il professor Caravita
Questa cresciuta
Forza nel nostro Paese richiama la scienza giuridica anche la scienza applicata
Peppino Calderisi in particolare gli auditor insospettiti perché sono stati coloro che hanno formalmente non a nome dei comitati
Promosso questa azione
Termine quindi odierno programma realizzato con documenti d'archivio e questa volta dedicato al tema della par condicio avete ascoltato registrazioni dal marzo è dal maggio del novantacinque