"Questo bipolarismo è il futuro dell'Italia?", dibattito nell'ambito della VI Festa della Vela, "Il Polo dalle parole ai fatti", organizzata dal Ccd, svoltasi dal 9 al 12 settembre a Formia

Guarda caso
No
Allora io non
Quando
Allora via
Allora
Eppure
Signori
Amici
Amici nemici
Sì
Sì
Amici diamo diamo inizio a questo nostro dibattito
Diamo inizio ai nostri lavori
Salutando i nostri ospiti
Partendo dal presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini che è qui con noi
Dal segretario del Partito popolare con lodevole Marini
Dal segretario dei Democratici di sinistra onorevole Veltroni
Ovviamente
Il nostro saluto
Non va in modo
Politico all'onorevole Casini perché Casini è qui con noi
A iniziare questa nostra festa della vela
Il tema del nostro dibattito questo bipolarismo e il futuro dell'Italia
Rappresenta per noi un punto di dibattito importante e significativo qualificante noi carnici siamo il partito delle riforme lo abbiamo detto più volte nei nostri dibattiti politici abbiamo su questo tema sollecitato anche il dibattito nel panorama politico nazionale europeo
Questa sera con autorevoli ospiti vogliamo segnare anche un punto importante un punto significativo
Che vuole aprire ulteriormente anche una fase nuova nel panorama politico nazionale perché il tema delle riforme il tema del bipolarismo rappresenta la qualità della vita la futura qualità della vita del nostro paese delle future generazioni
Io lascio la parola con l'auspicio che da qui da Formia possano nascere veramente poi un giorno dopo in Parlamento
Questo ulteriore senso di responsabilità delle forze politiche affinché il nostro Paese possano Arci are sulla strada delle riforme con me il CCD intensa Marco Follini
Vario dal
Non si sente
Copione di Mario Baccini questa sera affidava a me il compito di fare un introduzione io la risparmio a voi e ai protagonisti di questa serata
Il tema il bipolarismo da questa parte del tavolo ci sono quattro partiti e quattro dirigenti politici che sono bipolari tutti e quattro io mi limito per scaldare il un po'il dibattito e vedere se oltre le cose su cui sicuramente saranno d'accordo ce ne qualcheduna su cui magari manifesteranno opinioni diverse a rivolgere loro tre domande che sono tre
Amichevoli provocazioni
La prima è questa
Fuori dal quadro bipolare esistono la lega Rifondazione Pannella Rauti una serie di forze che si muovono più surreali che sul centro
Chi crede nel bipolarismo in questo bipolarismo che cosa deve fare
Rincorrerli corteggiare lì ingabbiare lì dentro la logica degli attuali schieramenti oppure lasciarli al loro destino
Seconda domanda
Seconda questione chi crede davvero nel bipolarismo deve sacrificare
Alla difesa e alla tenuta del quadro bipolare anche molti interessi di parte
E allora io mi domando quanti interessi ciascuno della propria parte è pronto a sacrificare sull'altare di questa grande opportunità di rinnovamento dalla politica del Paese
Chiedo
A Veltroni e Amerini
Se capitasse un altro Mastella e difficile ma se capitasse un altro Mastella che bussa alle loro porte che cosa farebbero
Metterebbero i cavalli di Frisia o spenderebbero il tappeto rosso
E per essere equanime
Chiedo a Fini
Se capitasse un giorno
Che Di Pietro bussa alle porte del centrodestra metterebbe assieme a noi cavalli di Frisia o dopo che è andato ai banchetti di Alleanza Nazionale a raccogliere le firme dei referendum c'è un pezzo di tappeto rosso
Per lui
Terza questione
Terza questione terza domanda le riforme le riforme sono il tema centrale di questa festa il tema della fatica politica che riguarda l'ultima parte della legislatura
La possibilità esile di un tentativo di riannodare un filo che si è ingarbugliato mille volte ma non si è mai spezzato del tutto
E allora domando ed è l'ultima domanda possiamo immaginare che il bipolarismo vinca e si affermi senza le riforme possiamo immaginare che i poli restino questi e continuino ad essere i protagonisti fondamentali dello scontro politico del Paese se non riescono ad organizzare una nuova architettura dello Stato io mi fermo qui e giro le domande ai nostri ospiti
Sì grazie a Marco Follini
Credo che le domande di Marco Follini rappresentino già i termini di un possibile congresso Gianfranco Fini
Sì io ringrazio salto tutti i preamboli convenevoli vado diretto dal sordo
E contesto in modo radicale l'equazione Mastella Di Pietro
Mastella è stato ministro di Berlusconi
Mastella è stato il leader di un partito che è nato per dar vita ad un'alleanza di centrodestra
E lo sapete voi meglio di me perché il partito è il vostro
Mastella è stato eletto nel novantaquattro e nel novantasei dicendo chiaramente io sono nel centrodestra e contro la sinistra dopodiché per ragioni
Nobili è passato dall'altra parte
Di Pietro Di Pietro
Di Pietro politicamente è stato eletto al Mugello da una coalizione di centro sinistra
è stato ministro con Prodi
Ha dato vita insieme a Casini a Veltroni a me e a tanti altri alla battaglia referendaria culminato il diciotto aprile in quel quarantanove virgola sette
Ha firmato i referendum di AN perché ha ritenuto comunque la firma di dimostrare coerenza con quella battaglia vale a dire l'introduzione di un sistema maggioritario ma non c'è alcun paragone tra Mastella e Di Pietro
Mastella è stato eletto da una parte ed è andato dall'altra Di Pietro è stato letto da una parte ed è ancora lì
Le riforme ammesso che si facciano e poi ne parleremo o sono trasversali o non si fanno quindi caro Follini con tutta l'amicizia il paragone Mastella Di Pietro non regge
Quanto alle altre due domande
Il bipolarismo e le riforme io devo dire che io sono qua innanzitutto perché è un dovere nei confronti di chi mi invita nei confronti di Casini c'è un rapporto non solo di stima politica ma anche di amicizia
Rispetto l'intelligenza politica il ruolo di Marini e di Veltroni ci mancherebbe altro ma come ho detto non credo che la stagione politica che si apre con questo settembre sia l'ennesima stagione del dialogo sulle perché nei dialoghi ne parliamo da tre anni da tre anni in questa legislatura ne avevamo parlato ampiamente ancor prima perché per tante ragioni le riforme non l'abbiamo fatte fallita la Bicamerale siamo ancora in una fase in cui si parla di riforme ma di concreto c'è ben poco io credo che nello scorcio di legislatura sia naturale che si ritorni ad una netta contrapposizione tra gli schieramenti e che quindi più che parlare di riforme si parli di contenuti della politica
Credo che l'Italia per bisogno di una politica economica diversa rispetto a quella che fa la sinistra una politica sociale diverso una politica per la scuola o per la sanità riversa quindi come dice Veltroni il duro confronto
E lo scontro tra posizioni antitetiche
Il che non vuol dire non fare le riforme
Io questa mattina ho depositato insieme ad altri ottocento nove mila trecentoventinove firme per abolire la quota proporzionale e ottocentoventisette mila cinquantotto firme per abolire il finanziamento pubblico ai partiti con i due referendum se si fanno queste due riforme c'è un colpo secondo me mortale alla partitocrazia non dite a me non voi le riforme perché con questi referendum abbiamo dimostrato di volerle perlomeno quanto gli altri non dico più degli altri
Se mai interroghiamoci sul fatto
Che fino ad oggi non si è riusciti a fare le riforme che tutti a parole dicono di volere perché evidentemente troppe volte le riforme sono il paravento dietro cui si nascondono altri obiettivi e allora senza alcuna disse polemiche
Il bipolarismo è chiaro che si salva solo se ci sono le riforme
Perché i tentativi di ritorno indietro di restaurazione partitocratica di ribaltoni di comportamenti politicamente immorali sono fortissimi però chi crede nel bipolarismo ha di nuovo una grande occasione
Io non cerco la rivincita sulle europee che ho perso io cerco spero non da solo la rivincita sul diciotto di aprile che a differenza di Marini vedeva molti di coloro che sono qui oggi
Tanti altri schierati sullo stesso identico versante perché se il diciotto di aprile fosse passato quel referendum probabilmente la politica italiana avrebbe avuto davvero la grande spinta per le riforme noi pensiamo di ridare lo strumento ai cittadini italiani per avviare finalmente le riforme
Se poi in Parlamento nel frattempo
Si potrà votare giusto processo elezione Presidente della Regione il voto agli italiani all'estero magari per carità anche qualcos'altro non è che ho dimenticato quello che dicevo nel passato ci sono gli atti della Bicamerale che fanno testo
Quando si va a votare qualche cosa che sia in qualche modo già connesso a posizioni precedentemente esaminate AN voterà esattamente come aveva detto di fare sei mesi fa un anno fa non abbiamo cambiato idea
Siamo però convinti che oggi se non si vuole prendere in giro lasciatemi passare questa parola forte una buona parte della pubblica opinione anziché continuare a dialogare sterilmente sulle riforme bisogna confrontarsi se necessario scontrarsi sui contenuti della politica anche perché e concludo se non lo facciamo quelli che tu giustamente chiami
Fuori dal sistema cioè le ali beh hanno delle praterie perché se la politica diventa una marmellata in cui poi non si capisce più dove la distinzione ma è chiaro che chi sta fuori dai due poli finisce per raccogliere consensi maggiori di quelli che merita o magari cresce l'astensione
Io sono convinto che una stagione di confronto duro serrato civile per carità civile perché si può essere molto polemici si può essere assertori dell'intransigenza e anche dello scontro politico ma sempre nella civiltà
Una stagione di duro scontro politico fa bene in questo momento alla politica italiana e fa bene credo anche a quei cittadini
Che sono stanchi di vedere dei Minoletti e magari vorrebbero capire cosa distingue la destra dalla sinistra
Non soltanto sulle riforme perché son tre anni che ne parliamo ma anche sulla sanità sulla scuola sull'economia sull'ordine pubblico e su tutto quello che poi è il quotidiano vivere del nostro popolo
Grazie
Grazie al presidente Fini credo che Walter Veltroni avrà senz'altro qualcosa da dire circa non solo il bipolarismo ma sul se i referendum sono la strada per le riforme se il Parlamento in questa fase bipolare può esercitare un ruolo primario o no
Segretario Veltroni sì tanto io volevo ringraziare per l'invito ringraziare gli organizzatori a ringraziare per Ferdinando Casini anche per me vale quello che ha detto Fini cioè la regione della presenza qui intanto stanno il grado di civiltà che c'è il generale nel confronto quando si determina tra persone che pure hanno collocazioni schieramenti opposti a condizione che ci sia il presupposto fondamentale che in questo caso esiste tra gli interlocutori di questa giornata
Cioè rispetto rispetta la civiltà del confronto del dialogo la voglia di incrociare le proprie idee non gli aggettivi
Quelle cose che servono a fare un Paese migliore che non appartengono appunto alla marmellata ma che servono una mantenere distinte le posizioni e civile del confronto politico sono qui
Perché la forza che organizza questo confronto per Ferdinando Casini che la dirige appartengono a questo grado di civiltà e questo per me è una precondizione fondamentale dunque per questo ringrazio Dio
Per quanto riguarda la questione che ha posto folli le questioni che ha posto fuori io vorrei
Rispondere così belli
A me in questo momento ciò che preoccupa di più non sono le forze politiche organizzate che sono fuori dai due poli
Se io devo pensare qual è la mia priorità in questo momento
Penso agli italiani che si sentono fuori dalla competizione politica così come si è conformata
Penso a quel trenta per cento di italiani che non va più a votare per nessuna elezione
E che rischia di essere una quota crescente se il sistema politico italiano non avrà la forza di concludere questa sua lunga interminabile transizione con un approdo
Io verrò a dire quello che penso debba essere l'approdo di questa transizione del nostro Paese registro però come per quanto mi riguarda la principale preoccupazione
Questo dato di crisi della politica di lontananza di distanza fortissima tra le giovani generazioni
E per questo io quando la sera del referendum si è scambiato
Questo dato con una sorta di affermazione del proporzionale sul maggioritario penso che si sia semplicemente sbagliata analisi
Quel voto ci stava raccontando
O meglio confermando qualcosa che poi le successive elezioni europee avrebbero detto a tutti noi con grande chiarezza che c'è una parte dell'opinione pubblica dello strato di questo Paese che si sente lontana distante non non trova motivazioni di partecipazione al voto io lo sento così parlo per la mia parte cioè per il mio schieramento sento molto forte questo bisogno ma credo che quell'aria di astensionismo non sia solo qualcosa che fa riferimento all'Ulivo al centrosinistra
Dove si deve concludere questa transizione
Ci sono due modi quando una barca e in mezzo al mare
E si alzano le onde alte la transizione si deve concludere se non si viene travolti e allora i modi sono due o si torna al porto di origine il sistema proporzionale
Partiti ciascuno con il suo bravo capolista i governi che si fanno sulla base degli accordi tra i partiti o che non si fanno perché badate che mentre noi parliamo in tante regioni a statuto speciale dove c'è un sistema prevalentemente proporzionale non si riesce a tirar fuori uno straccio
Di coalizione in grado di governare
Oppure
Oppure la transizione si conclude con un sistema bipolare
Un sistema bipolare e dell'alternanza
Che può avvenire in molti modi
Quello che è certo è che noi non dobbiamo non possiamo perlomeno parlo per me ecco io non credo che si possa rinunciare al principio che i cittadini con il loro voto fanno i governi e che quei governi durano cinque anni
Che in quei cinque anni non ci sono cambi di maggioranza perché il problema che si è evocato
è un problema di malattia del sistema politico sia adesso si può attaccare questo o quell'uomo politico potrei rispondere dicendo
Che ci sono uomini politici che stavano a destra sono deve qua poi son tornati di là magari nel giorno in cui si votava la fiducia ad un governo potremmo alimentare ciascuno la casistica
Ma il problema è una malattia più di fondo quando la Parlamento italiano il gruppo misto nel terzo gruppo parlamentare quando centosettanta parlamentari hanno passato schieramento da una parte o dall'altro vuol dire che noi dobbiamo dare forma a questo nostro sistema
Che è un sistema che insieme proporzionale maggioritario e che non ha certezza per ciò che riguarda il governo perché noi non abbiamo elezione diretta per nessuno dei due livelli né quello del Presidente del Consiglio a quel presente pubblica è un sistema che non funziona
Io dico allora concludiamo la transizione rafforzando il maggioritario in che modo
Personalmente rimango fedele e mi fa piacere se i giornalisti hanno riferito correttamente ciò che per Ferdinando Casini ha detto che vi sia una non dico nulla di più una soglia di Hutter e di interesse e di attenzione
Diversa rispetto a quella del passato io rimango fedele all'idea che il sistema a doppio turno che è stato oggetto di un disegno di legge del governo sia il miglior sistema possibile
Infine le riforme
Io qui vorrei dire come funzione in tutta Europa noi dobbiamo guardare sempre di più chi è qui sono quattro parlamentari europei
In Europa funziona così in Europa ci sono schieramenti che si combattono duramente dal punto di vista politico anch'io quando dico duramente aggiungo civilmente
Perché in Italia c'è una singolare
Eredità di un passato più o meno recente perché quando uno dice che ci vuole un confronto politico duro subito qualcuno passa all'insulto io non sono tra quelli si sa perfino riserve è stata appiccicata addosso l'etichetta di essere uno eccessivamente buono
Però a me piace ma credo come a tutti gli italiani che non ci sia come posso dire una zona d'ombra
Ma lo possiamo generare un nuovo consociativismo politico per sperare di trarre dall'in qualche riforma istituzionale no i due piani vanno rigorosamente separati ma la separazione non significa il contrasto tra i due piani confronto forte dal punto di vista politico culturale ideale dei programmi tra lo schieramento di destra ho scritto il centrodestra si metta al centro sinistra e poi le convergenze che sono possibili allora io dico concludiamo il giusto processo concludiamo l'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale affrontiamo il tema della legge elettorale
Se è possibile in Parlamento sapendo che comunque c'è un referendum per il quale sono state raccolte le firme e che ripropone il tema del maggioritario e quindi affrontiamo la legge elettorale per portarla nella direzione di un maggiore impegno bipolare dell'alternanza facciamo tutto questo alla luce del sole
Sulla par condicio abbiamo posizioni diverse ci contrasteremo io ritengo che quella legge che esattamente quello che c'è in tutta Europa sia una legge che tutte le forze politiche veramente tutte comprese Fo compresa Forza Italia dovrebbe acquisire come condizione garanzia di tutti ma comunque se su quello non c'è
Convinzione faremo una battaglia politica ma restituiamo la vita politica italiana questa nitidezza che si è perduta
Il Congo il concorso tra le forze politiche come succede in tutta Europa
Quando bisogna scrivere le nelle regole del gioco valide per tutti gli italiani perché badate
Chiunque di noi il centrodestra e centrosinistra con questa legge elettorale alle prossime elezioni nel due mila e uno perché nel due mila e uno saranno le prossime elezioni
Rischia di non avere la maggioranza necessaria
E allora è interesse di tutti noi poi vedremo chi le vince e interessi tutti noi dare con la nuova legge elettorale la garanzia che il voto dei cittadini fa il governo e il Governo dura per cinque anni
E per il resto
Si rifaccia quella sano conflitto politico culturale e programmatico e di valori
Che sta scritto dentro la logica di una democrazia la democrazia muore di asfissia se non si vedono più le differenze tra le forze politiche nella forma civile moderna non ideologica nella quale si devono vedere io non ho Nostalgia lo dico molto chiaramente su questo concludo
Per un'Italia che sia come qualcuno mi pare voler riproporre
Proporzionalista
Consociativa e conflittuale dal punto di vista ideologico non politico-programmatico penso che la transizione italiana si debba chiudere esattamente nell'altra direzione verso un sistema di tipo europeo e bipolare
Grazie ma
Dopo dopo Fini e Veltroni credo che sia opportuno rimettere al centro la Panda quindi la parola a Pier Ferdinando Casini star sembra
Ma
Io credo anche per i doveri di ospitalità che ho di dover essere sintetico ma spero di essere anche chiaro
Veltroni ha concluso dicendo
Ha concluso dicendo che
Lui non hanno sta al Gia per unitaria proporzionale
Condivido anch'io questa sua valutazione
Non ha nostalgia dell'Italia consociativa condivido anch'io questa sua valutazione non vuole unitaria conflittuali di o logicamente
Ci possiamo discutere un po'per intenderci sulla parola ma che il conflitto sia positivo sotto il profilo programmatico e non astrattamente ideologico credo sia una considerazione
E un minimo comune denominatore di un bipolarismo che in questa sede vorremmo tutti
Però qui allora bisogna fare un passo avanti capire di che cosa si discute perché ne discutiamo
Io credo
Che un bipolarismo corretto sia un bipolarismo in cui sui contenuti della politica
C'è una competizione aspra e forte
Cito quattro esempi
Scuola
La scorsa festa della Vela noi parlammo di scuola partendo proprio da questa emergenza che però l'emergenza non solo nella parità
Scuola pubblica
Libertà
E pluralismo delle scuole ma nella scuola pubblica in particolare
Il tema dell'immigrazione
Una certa falso mito dell'accoglienza che finisce per non farsi carico della dignità del lavoro
E pertanto di alimentare forme assai pericolose di emarginazione di nuovi sfruttamento
Il tema della sanità e il tema dell'occupazione quando si parla di ricetta francese i trentacinque ore di ricetta spagnola sì possiamo generalizzare e fare un po'di di polverone politico ma si parla di contenuti
Quando Gianfranco Fini a cui come voi sapete mi lega non solo un rapporto politico con amicizia personale molto forte che maturate in tutti questi anni di lavoro politico assieme
E credo che questo partito possa dire ad Alleanza Nazionale non affini
Che quando si sono levate
Delle sirene o delle colombe centriste che profilavano all'orizzonte un domani di nuove marginazione della destra italiana noi ci siamo sempre opposti con una coerenza cristallina perché crediamo che la destra di Alleanza Nazionale sia una destra
Che necessaria questo popolo per cui non solo che è utile perché c'ha i voti che è necessaria politicamente perché il centro destra è tale perché c'è una destra accanto un centro
Però su queste tematiche su questi temi contenuti veri della politica quotidiana ci deve essere uno scontro forte
Ma Gianfranco
Questi sono i temi dello scontro politico-programmatico tra noi e l'Ulivo sono la distilleria Gioni distintive per cui noi andremo alle elezioni sparando domani di essere maggioranza essendo oggi minoranze rimanendo cui noi riteniamo però che dare l'impressione come pollo
Di non avere abbastanza
Costanza nel perseguire la strada delle riforme possibili delle regole del gioco rischi di essere un imperdonabile vantaggio che noi consegniamo al nostro avversario politico
Io credo che questo popolo è un popolo che è cambiato per delle scelte che ci sono costate
Perché se noi avessimo detto ai nostri elettori sull'Albania noi facciamo cadere il governo molta della nostra base avrebbe detto
Emotivamente facciamolo cadere
Se l'avessimo ripetuto sul Kosovo se avessimo fatto una candidatura di bandiera come qualcuno ci proponeva sull'elezione del presidente a Repubblica noi diamo detto altro cioè il nostro gruppo dirigente a partire da Fini
Per finire a chi vi parla in particolare naturalmente a Berlusconi che di questo polo il leader ha seguito una strada diversa
Ci siamo fatti carico dell'impopolarità di scelte perché questa impopolarità era la premessa per procedere a un a una trasformazione profonda del nostro centro destra che oggi non è più il centrodestra barricadero
Quarantottesimo che dice solo no è un palo che sa dire dei sì
Allora davanti alla sfida di riforme possibili realistiche noi non dobbiamo farci seguire la tentazione della venti mia della dell'Aventino noi dobbiamo dire no guardiamo fino in fondo i nostri avversari in termini civili evidentemente politici
Quale Elenco di riforme ci propongono
Poi diciamo che su conflitto d'interesse si può discutere c'era una legge non si capisce perché questa legge che andava bene prima non vada bene oggi sugli italiani all'estero sul voto si può discutere sul giusto processo sulle regioni
Sulla legge elettorale io ero contrarissimo al doppio turno
Ho fatto meditazioni profonde Bull e devo dire ha voluto ho meditato a Bologna si in particolare ho meritato in un eremo
Vedo vedo che tra noi centristi abbiamo un'affinità che ho meditato in un eremo di Bologna e ho ritenuto che
Forse si può discutere anche su questo
Sul tema della legge sul finanziamento ai partiti io lo dico sa benissimo che ci sono le firme per io però questo lo dico con brutalità è l'unica cosa proprio che mi distanti anni luce da Alleanza nazionale è un dato di demagogia non è un dato di realismo politico dire aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti e poi come facciamo
Poi come ci sarà la possibilità di opportunità pari per gli interlocutori politici in un paese su questi temi non voglio continuare io credo che noi dobbiamo assumerci la responsabilità noi incalzare la sinistra senza questo non è consociativismo non s'il la cultura bipolare la negazione del consociativismo è un antagonismo chiaro ed esplicito ma che si manifesta sui contenuti quotidiane della politica sulla gestione del governo facciamo opposizione
Ma sulle regole del gioco andiamo a vedere
E credo e credo che oggi si anche venuto una considerazione importante da Veltroni io provocatoriamente avevo detto ai giornalisti
Che forse qualcuno vuole le elezioni anticipate in questo Paese
Ho fatto un processo alle intenzioni faccio mea culpa però ho troppa esperienza politica essendo in Parlamento da diversi anni
Per non capire che quando si incomincia a parlare di elezioni anticipate quasi sempre i giornali non ne parlano a caso
Guarda caso invece in questi giorni il tam tam di un'eventuale abbinamento tra elezioni e regionali elezioni politiche è all'ordine del giorno i giornali per a pensar male a volte si fa peccato ma ci si prende come diceva a proposito dei centristi qualcuno di più illustre inoltre e credo che tutto sommato sia bene che il segretario dei DS abbia chiarito che non ci sono tentazioni di questo tipo ne prendiamo atto questa sera Ford perché noi riteniamo che sia una assoluta follia ad andare a lezione anticipate senza avere terminato la derubricazione di questa agenda che noi abbiamo fatto preferendo
Gianfranco io non sono pentito affatto
Della battaglia che noi abbiamo fatto io non sono pentito
Delle ragioni che hanno portato questo partito
Ad essere l'unico piccolo partito d'Italia che sarebbe stato penalizzato dall'abolizione della quota proporzionale a fare una scelta coraggiosa
Perché quando siamo nati noi siamo nati su una scelta di sistema non su una difesa orgogliosa di identità
Privatistica di un piccolo partito che tale doveva rimanere però premesso questo devo anche dire
Che io non credo che le riforme si possano fare non mi riferisco a te
Di cui non mi sfuggono le ragioni della battaglia referendaria di questi due referendum ne abbiamo parlato in pubblico e in privato
Mi riferisco ai radicali alla Bonino a Pannella io non credo che possiamo consegnare a referenti Isma'permanente la politica italiana se no chiudiamo baracca burattini speriamo che non ce la faccia larga marcare
Pier Ferdinando Casini ha parlato tra le altre cose delle differenze delle differenze che ci devono essere in un sistema bipolare affinché questo sistema sia efficace sia un sistema che possa dare dei frutti
Ma valori come i problemi della scuola della famiglia della fecondazione assistita
Della politica estera della giustizia alla Baraldini sulle adozioni
Sono valori che sottolineano sempre con più efficacia queste differenze
E credo che il dovere dei partiti di centro sia proprio quello di difendere queste questi valori e queste prerogative perché sono i valori a cui si ispirano
Ritengo in questo momento la presenza di Franco Marini una presenza significativa proprio perché dobbiamo sottolineare con grande fermezza queste differenze
E per capire se i partiti di centro se questi valori possono essere difesi così bene a sinistra Franco Marini
Ora
Baccini ha cercato di indirizzarvi su un'altra strada e poi ci torneremo voglio sono cose fondamentali però non mi togliere il gusto dei interloquire con loro
Quindi
Allora a me fa piacere che mi pare già Follini abbia detto qui abbiamo quattro dirigenti politici bipolaristi
Io confermo questo
Io sono convinto che il sistema bipolare risponda Trevor altre Maione indico velocemente mi sembra tre indicate esigenza di fondo
Maggiore stabilità dei governi in Italia non si affrontano i problemi che la globalizzazione pone sul piano economico sociale al nostro Paese senza governi più stabili di quelle che abbiamo conosciuto nel passato
Dare più potere ai cittadini giusto quando votano votano per la coalizione per il governo e il per il proprio parlamentare
La terza osservazione mi viene in mente e anche la possibilità di dare maggiore
Almeno teorica possibilità di alternanza i governi
Perché quelli di noi che vengono da una storia che accomuna me Casini per esempio
Sanno
Al di là di tutti i giudizi positivi che noi diamo al nostro passato e alla nostra storia e io glielo do positivo non è all'ordine del giorno ne parlo
Alla fine in una democrazia parlamentare restare al governo la stessa forza politica per cinquant'anni non si rivela un fatto positivo un'alternanza
è un bene per la democrazia queste sono le ragioni per cui io mi sono sempre dichiarato bipolare sono per un sistema bipolare
E non a caso non solo io in particolare tutti quelli che hanno inventato i grandi centri di varia natura
Nella esperienza politica di questo ultimo periodo tra gli avversari hanno visto mai perché dice non Marini è schiacciato lì a sinistra no io credo alle alleanze che si fanno e credo agli impegni che si prendono con gli elettori
E quando mi ponete il problema
Dei passaggi Veltroni diceva questo enorme gruppo quel misto alla Camera che una bella azione la politica italiana ci saranno delle ragioni che lo fanno per me questa cosa incomprensibile io non potrei voi mi chiedete a me io sono eletto in un collegio
Della mia regione della regione dove sono nato fatto per lo più dai piccoli centri da centri me a me se uno mi chiede
Ti ripresenti la va in giro per la strada per una piazza
E quelli che ma hanno votato lì è forte il mio partito nel mio collegio molto forte
Nella città più grande al Comune ha preso il venticinque per cento ma mi hanno votato moltissimo quelli dello schieramento a partire
Dagli uomini che votano il partito di Veltroni io dico come è possibile passare lì girare per le strade e la gente che Tavo tanto ti vede il suo piano nazionale schierato da un'altra parte
Quindi io sono bipolarista convinto per le ragioni che vi ho detto
è tutto vengo alle domande la legge elettorale la possiamo cambiare sigla possiamo cambiare
Io credo e sono stato contro il referendum
Anche per l'abolizione della proporzionale e sono ancora contro la via referendaria per aggiustare la legge elettorale perché credo che la strada maestra e sei partiti politici la riscoprono la via parlamentare non sbagliano
Credo che dobbiamo farci carico anche della realtà politica italiana perché alla domanda che mi dite
Che fine faranno gli dobbiamo emarginare si emarginano lega Rifondazione
Quelli che non sono i due poli io dico creiamo un sistema che non li schiacci se possiamo riassorbita Molin politicamente ma quindi dobbiamo lasciare uno spazio a chi non si trova all'interno dei due poli non ha fatto questa scelta uno spazio di rispetto dalla democrazia
E questo non toglie le mie convinzioni non è in contraddizione
Ecco io voglio dire che queste infatti Zazie ore dei referendum su queste materie proprio non mi ha mai convinto non mi convince nemmeno
E non mi convince un fatto io poco fa ho detto e lo ripeto qui sì mi pare che Fini abbia detto l'ha ripetuto anche poco fa
La via maestra per le riforme questa legislatura l'abbandona
Il fallimento della Bicamerale blocco questa vicenda stavamo lavorando proprio per aggiornare la nostra carta costituzionale
Gli spazi temporali e politici si sono ridotti ci sono alcune problemi che dobbiamo affrontare noi siamo disponibili ad affrontarlo ma che questa legislatura si possa caratterizzare ancora
Come la legislatura che aggiorna la campagna costituzionale ci credo poco anch'io perché grandi spazi come avevamo non li vedo più e mi dovete permettere visto che condivido pure io al di là delle regole da scrivere assieme
Che il confronto aspro tra di noi sulle scelte il sale della democrazia insomma c'è la maggioranza c'è l'opposizione quindi troppi salamelecchi non ce li facciamo voi vi portate dietro la responsabilità del fallimento della Bicamerale
Perché quell'ala fatta saltare l'onorevole Berlusconi questa è la mia profonda convinzione stando ci dentro e credo che il processo globale di riscrittura dalla Costituzione
Se lo faranno lo faremo nella prossima legislatura questa volta non ce la facciamo ma gli spazi per la legge elettorale per le cose che sono state dette il voto degli italiani all'estero ed altro siamo disponibili a cercare di portarla avanti
Perché sono così convintamente
Della posizione di della nullità del del referendaria per perché il referendum può può essere uno strumento anche efficace e duttile su questo o quell'aspetto della nostra vita politica e istituzionale
L'utilizzo smodato del referendum contribuisce ad allontanare il cittadino dalla politica e poi Gian fra non mi piace sentire Teo altri segretari di partito dire che dobbiamo abbassare il tasso di partitocrazia nel nostro Paese
Noi viviamo in un Paese dove il qualunquismo dilagante non è mai mancato per la propria storia per in tutto quello che abbiamo vissuto fermiamoci pure loro
Di partiti hanno il dovere di aprirsi sei partiti dice scegliamo una linea si riduce a quattro persone che si vedono a cena qualche volta è anche necessario però Walter lo dico pure a te
Voi non potete dire i partiti non debbono decidere questo perché la via per esempio io parlando cotte e basta se faccio una critica di merito danno voi questa coalizione un po'variegata per la verità
Io spero una parte che si possa un pochino possa ridurre il tasso di frammentazione ma se io debbo dire qual è il difetto nostro è che su questioni di merito cose che riguardano i cittadini
Dal Welfare dallo stato sociale alla scuola o altre cose noi di queste riunioni per cercare di concordare una linea di forze di governo lei facciamo troppo poche non ne facciamo nessuno
Per cui stimolati da questa società nella comunicazione
Dove questo impatto
Politica e comunicazione così drammatico siamo stimolati tutti i momenti corriamo il rischio di sparare notizie sui giornali a nome di una coalizione quando invece la coalizione non ha fatto la fatidica di trovare la sintesi al proprio interno
Allora non vi scandalizzate qua e se qualche volta ci possiamo anche incontrare
Si è parlato di quel patto della crostata cominciarono a sparare contro alcuni poi piano piano ho visto che anche gli attori c'ero pure io quella sera per la verità quella crosta della pure buona non
Veramente di grande qualità cominciai a vedere che si sfilò Berlusconi
Poi Fini che mangiò la crostata pure lui stava seduto vicino a me e quindi la mangiata non è chiara poi si
Poi per ultimo D'Alema rimasi insomma con la forza che abbiamo che è relativa a dire no non abbiamo fatto nessun delitto quella sera
Quella sera i partiti
Erano due del del del della maggioranza cercarono di dire attorno a questi principi possiamo lavora quindi state attenti io questo lo dico sono il più vecchio di questo tavolo e credo che si veda anche se me li porto bene
Spero almeno di portarmi libere ma sicuramente sono il più vecchio
Sono il più giovane di esperienza politica di diciamo così di attività di partite parlamentari si credo il più giovane di voti perché facevo un altro mestiere prima che però aveva qualche contatto pure con la politica quindi non è verifico non è no e nel mi tirò dietro dice quello non sapeva niente non sapevo pure io
Però stavo facendo un altro lavoro qui sono in più vecchio di voi dico che è sbagliato
Il problema di queste nostre democrazie per il futuro è quello proprio della tenuta del quadro politico non esistono
Accettabili i canali di comunicazione più forti e più efficaci delle forze politiche quelle previste dalla Costituzione
Che hanno il dovere di non solo in Italia in tutta Europa di aprirsi ma svolgono un ruolo fondamentale questa polemica strisciante contro i partiti questa via referendaria che non risolverà il problema ora le firme le avete raccolte
Io non lo so se è sicuro che il referendum perché ha promosso finì poi con
Quello che avete perso sulla legge elettorale
Però l'avete perso io credo la la Corte costituzionale dovrà dire se senza passare i cinque anni lo potete riproporre
è qualcuno credo che sia non voglio fare il giurista se non c'è Donofrio Ligeti in agguato quindi con una una
Ma voglio dire è vero che si è perso perché non si è raggiunto il quorum però io posso pure pensare io ero contro quel referendum lo ricordate bene
Ero contro io penso che quella maggioranza di italiani che non è andato a votare non è che ci andava solo perché andava al mare ci sarà sta io sono andata a votare contro
Ma ci sarà stato pure chi non è andato a votare perché non lo voleva far passare io su questo non ho dubbi
E allora io non so se lo ammetteranno ma noi non faremo la legge elettorale ecco e concludo attraverso il referendum la legge elettorale la faremo in Parlamento
Assumiamo lo questo impegno di riportare nel Parlamento la centralità delle scelte politiche e secondo me faremo una cosa buona per la politica italiana e attraverso questa via rafforzeremo pure il bipolarismo
Grazie
Grazie a Franco Marini ma prima del del prossimo Giro anche rapido così concluderemo i nostri lavori noi Franca abbiamo sentito molto parlare di questa crostata
Abbiamo sentito parlare non abbiamo parla per dire la verità non abbiamo protestato perché rispettiamo i nostri vecchi amici democristiani del passato però la prossima volta invitate ci anche hanno
Ma ad
E credo che Gianfranco Fini che ha ascoltato gli interventi sei gli altri segretari dei partiti sicuramente abbia qualcosa da aggiungere
Sì credo anch'io di aver qualcosa da aggiungere io parto dalle ultime affermazioni dell'onorevole Marini credo che Marini sbagli quando mi invita a non mettere l'accento su quella che io definisco
La degenerazione partitocratica perché nel momento stesso in cui lo faccio non intendo minimamente mettere in discussione il ruolo centrale dei partiti
Un ruolo che non solo è codificato dalla nostra costituzione ma che per molti decenni ha dato vita a retto le istituzioni
Tra l'altro
Il presidente di un partito non vedo per quale ragione dovrebbe mettere in discussione se stesso se davvero discute si partì
La degenerazione è un'altra
Franchetti invita a fare una riflessione semplicissima attuo modo di vedere se non avessimo quarantaquattro partiti come i gatti di antica memoria si potrebbe oggi ragionevolmente parlare di degenerazione partitocratica no
La degenerazione proprio nel fatto che c'è un proliferare di sigle di movimento e di associazioni
Che si inventano una dignità che non hanno che quella dei partiti
E la dignità dei partiti e nelle idee e nei programmi nelle storie e in alcuni casi mi sacrifici nelle rivoluzioni ecco per qualche partito che sia alle spalle
E inventano tutto ciò unicamente per l'occupazione sistematica del potere o per il tentativo di occupare il potere e allora io credo che una riflessione sulla degenerazione della democrazia fondata sui partiti in partitocrazia vada fatta e vada fatta soprattutto alla luce di quello che ricordava Veltroni
Ma non è degenerazione di un sistema il semplice fatto che in Parlamento ci sia il terzo gruppo che è quello dei non iscritti uomini senza bandiera siamo arrivati al punto che il definirsi senza bandiera diventa un titolo di merito
Quando al contrario in chi ha una logica politica basata sulla contrapposizione civile dei partiti non avere se non avere bandiera vuol dire essere dei mercenari della politica non essere coloro che si presentano e magari accampano meriti maggiori di altri quindi a mio modo di vedere un discorso sulla degenerazione di un sistema e proprio un discorso serio sulla partitocrazia va fatto mentre voglio dire all'amico Pier Ferdinando che ascoltandolo ma non avevo dubbi perché ci siamo davvero parlati molte volte su queste questioni ho avuto la conferma di come non esista una sostanziale di fare quando Pier Ferdinando dice ma il Polo deve avere senso di responsabilità dice una cosa io condivido appieno perché siamo non solo una grande opposizione in termini numerici ma siamo anche in molte realtà forza di governo
Perché in molte circostanze abbiamo garantito e anche la maggioranza ce ne ha dato atto la credibilità internazionale dell'Italia quindi il senso di responsabilità fuori di discussione così come quando Casini dice ma noi dobbiamo avere costanza nel chiedere le riforme e magari fare le riforme possibili io sottoscrivo
Io non voglio equivoci su questo quando fra qualche giorno si voterà e si voterà il giusto processo voteremo a favore quando si voterà all'elezione diretta del Presidente della Giunta regionali
E le norme antiribaltone voteremo a favore quando si voterà il voto per gli italiani all'estro voteremo a favore nessuno mette in discussione che si possono fare e le riforme possibili e che si debba avere costanza nel proporre le riforme che cosa è stata se non costanza addirittura testardaggine
Addirittura sfida la riproposizione del quesito referendario che si può condividere o meno ma che traccia una via per una riforma quella della legge elettorale quindi su questo siamo tutti d'accordo
Io ti invito fu Pierre con la stessa insiste con la stessa sincerità a riflettere su un ulteriore aspetto
Il dialogo fine a se stesso
Dobbiamo in qualche modo tener lontano da noi
Perché io ho avuto l'impressione che in certi momenti il dialogo sulle riforme alla fine fosse una sorta di minuetto fosse una sorta di dialogo finalizzato al dialogo non finalizzata al raggiungimento dell'obiettivo
E quando il dialogo è fine a se stesso finisce per essere anestetico per che cosa
Per quel forte contrasto che tutti vogliamo di tesi di programmi d'idee
Di strategie perché quando viene meno il contrasto civile ma fermo di tesi di programmi di strategie be'allora c'è l'anestetico c'è la marmellata c'è
Quel clima per cui non si capisce bene nemmeno che cosa differenzia gli uni dagli altri e magari crescono gli astenuti perché è anche questa una delle ragioni
E allora io non dico no alle riforme io non dico no al dialogo sulle riforme io dico basta al dialogo per il dialogo
Dico basta ad un dialogo finalizzato soltanto a far vedere che si dialoga perché questo ormai l'abbiamo capito tutti l'hanno capito benissimo gli italiani che tra noi dialoghiamo
Io dico se si possono fare le riforme facciamole quelle tre o quattro di cui si è detto io sono convinto che le faremo non credo che se ne facciano molte altre la via referendaria è una via
E
Condivido anche che l'istituto referendum non può essere una sorta di clava da agitare per dar vita come dicono gli amici radicali ad una rivoluzione
Io non ho firmato i venti e passa referendum radicale io ho presentato due referendum credo tra l'altro su materia tutto sommato omogenea no c'è un nesso evidente che poi cerco di spiegare tra l'evitare la prosa del proliferazione dei partiti quindi l'abolizione della quota proporzionale
E il fatto che ci siano contributi secondo me gonfiati
C'è un nesso c'è una logica i radicali hanno una strategia diversa difatti dicono venti referendum per dar vita alla rivoluzione
Parte l'uso il termine rivoluzione che può far discutere sono concordi anch'io compariranno quando dice il referente Isma'permanente in qualche modo da respingere ma non si tratta per quel che riguarda il referendum sul maggioritario di referenti sono permanente si tratta di riaffermazione di una strada che che gli italiani avevano a mio modo di vedere scelto almeno in quella larga maggioranza di cittadini che ancora partecipa alla vita politica perché è vero che non raggiungemmo il quoziente
Ma è altrettanto vero che la stragrande maggioranza di coloro che andarono a votare si espresse in modo massiccio per il sì
Ed è altrettanto vero che lo difficilmente contestabile che la scelta di chi partecipa perché la partecipazione è il sale della democrazia debba essere in qualche modo considerata e non possa essere equiparata alla giustizia ISMEA rifiuto di quella frangia più o meno fisiologica che rifiuta la partecipazione ma al di là di tutti questi aspetti
Non si può almeno a mio modo di vedere mettere sullo stesso piano l'iniziativa di Alleanza Nazionale ma Casini non lo ha fatto è stato molto chiaro
I due referendum su materie omogenea e il tentativo di spallata che i radicali vogliono dare conventi referendum su materie tra l'altro molte delle quali davvero oggetto di riflessioni un po'più accurate di quelle del referendum dico soltanto tra parentesi io sono convintissimo che lo Statuto dei lavoratori vada riformato profondamente è vecchio risale a trenta e a Hassan mi fa ma ho molti molti dubbi sul fatto che con la mannaia del quesito referendario si possa garantire una maggiore giustizia sociale
E ci sono nell'ambito di cui venti referendum quesiti che in qualche modo comportano seri problemi di discussione nel merito quindi noi non siamo per il referente Isma'permanente noi tentiamo di utilizzare uno strumento per fare in modo che l'introduzione di una legge elettorale maggioritaria continui ad essere il perno attorno al quale dovrà discutere la politica italiana
Non mi dilungo ma quando sia Veltroni sia Marini dicono ma vediamo se è possibile farlo in Parlamento adesso la legge elettorale io accolgo la sfida però è evidente che se c'è un referendum anzi due pendenti e Marini
Io non sono un giurista come tu non sei un giurista non credo che possano esservi dubbi sul fatto che sia ammissibile
Noi di qui a qualche giorno renderemo note delle motivate argomentazioni che abbiamo chiesto a numerosi presidenti emeriti della Corte costituzionale
Non posso dire al momento per dovere ovviamente di discrezione i nomi saranno nomi notti di qui a qualche giorno sono pochissimi coloro che si alzano a dire che non è ammissibile ma sarà oggetto diciamo di altre discussioni
Ma quando si dice vediamo se è possibile farle in Parlamento con due referendum che pendono e che secondo me saranno ammessi beh non è che poi si parte in discussione in Parlamento
Dalla proposta di legge che in qualche modo mantiene una quota di proporzionale perché in quel momento io mi alzo mi dicono non ci sto
Prima se mai aspettiamo l'esito del referendum se il referendum viene bocciato io rimetto diligentemente tutte le mie aspirazioni di fare una legge maggioritaria nel cassetto
è che non è stato bocciato molto più semplicemente mancato il numero legale diciamo così
Non si è raggiunto il quorum cioè non c'è stata la partecipazione necessarie perché fosse valida ma a scanso di equivoci non chiedete ad AN di sedersi ad un tavolo per discutere di legge elettorale per quel che riguarda il Parlamento nazionale se non recependo lo spirito e la sostanza del referente c'è il referendum si fa e viene respinto allora io ammetto
Che gli italiani non lo vogliono il maggioritario
Retrocede supposizioni diciamo diverso ma fino a quando non si è celebrato il referendum non credo che si possa aggirare ultimissima precisazione perché tengo alla precisione da questo punto di vista io non sono contro il finanziamento
Io sono contro una manovra che ha gonfiato i rimborsi elettorali se se adesso Veltroni Marini Casini e e di e ovviamente
Potessero scrivere io firmerei subito un patto torniamo alla legge che c'era cioè ogni vuoto a un rimborso elettorale di ottocento lire che mi sembra cifra congrua
Io immediatamente firmare quella legge il referendum non si svolge io non sono contro il finanziamento pubblico ai partiti
Perché io mi rendo conto benissimo poiché sono a capo di un partito di quelli che sono i costi della politica di quella che è la necessità di evitare le tentazioni di quello che il necessario supporto al confronto
Io sono contro ai trucchi c'era una legge che davo ottocento lire ai partiti per ogni voto quella legge è stata cambiate da ottocento lire siamo passati a quattro mila
Non si vuole fare questo referendum sono pronti immediatamente firmiamo una proposta di legge tutti e ritorniamo alla legge che c'era prima non si svolge il referendum e quindi non ci sono
Tentativi o rischi alcuno per un finanziamento lecito dalla politica
Ma dire be ottocento lire sono poche alziamo la quattro mila questo mi sembra sinceramente un trucco anche perché
Lasciatemelo dire tanti italiani non capiscono perché i partiti debbano aumentare i loro rimborsi mentre tanti cittadini che aspettano dallo Stato magari delle sacrosante rivendicazioni però passare anni e anni e non hanno nemmeno la sollecitudine
Fa
Grazie al presidente freni onorevole Veltroni
Basti solo qualche breve considerazione io vorrei intanto rispondere alla domanda alla tua domanda la quale Franco coi non ha risposto perché al seguito giustamente lo stesso percorso
Che avevamo seguito noi ed è stato nella discussione che si era aperta
Per dire questo è un polo stessa cosa che ho risposto a proposito del diciamo così dei passaggi di schieramento
Vedi ci sono probabilmente tra Franco Marini e vede le opinioni diverse su alcune questo questioni molto delicate che chiamano in causa convinzioni etiche insomma cose serie con le quali bisogna ciascuno fa i conti con la sua coscienza con la sua storia con la sua formazione culturale con i suoi valori ma siamo davvero certi che questo accada sono al centro sinistra
Siamo davvero certi che Donofrio e Taradash la pensano allo stesso modo sugli stessi temi sui quali Marini ed io abbiamo opinioni diverse
Ho l'impressione che il problema sia un po'più generale ma questo è un problema che io vedo meno degli altri perché lo ritengo persino naturale in un sistema bipolare e Obi
Io che noi non abbiamo dei partiti come li abbiamo conosciuti nella Prima Repubblica cioè dei partiti il cui grado di omogeneità era talmente definito che era praticamente onnicomprensivo almeno appariva perché pare al tavolo era Lovere nessuno dei partiti che c'erano allora
Quando si va in un'altra dimensione cioè quando si va alle coalizioni è inevitabile che l'arco delle posizioni per fortuna dico io De perché l'arco delle posizioni politico-culturali di valore si allarghi
Ciò che è importante è che il meccanismo istituzionale faccia in modo che questa differenziazione che c'è all'interno di ciascuno schieramento non finisca col determinare una sorta di ambiguità della vita politica e qui torniamo al tema
Perché guardate
I nostri mali non sono scritti nel DNA degli italiani io non ho mai creduto che gli italiani siano peggiori degli altri da questo punto di vista lo insomma la situazione politica di tanti paesi la vediamo sta scritto nella fragilità delle nostre istituzioni politiche
Sta scritto nella in compiutezza noi eravamo un sistema proporzionale
Con quel sistema proporzionale abbiamo conosciuto molti problemi consociazione
I stabilità di governo eccentrici
Abbiamo deciso con un referendum vorrei ricordarlo perché io sono la sua rete raccordo con tutti insomma da questa abuso del sistema referendario è sui venti referendum insomma dovrà aiutare il processo di partecipazione democratica però ci fu bisogno allora di un referendum per passare al maggioritario
Siamo passati al maggioritario ma siamo passati al maggioritario col paracadute
Cioè abbiamo voluto risponderà referendum con settantacinque ma gli abbiamo appoggiato un bel venticinque per cento di proporzionale
Con il che abbiamo due determinato una sorta di doppio regime
Che ha finito con il creare una situazione di obiettivo instabilità che anche qui è balza per tutti
E balza prima delle elezioni perché è vero noi abbiamo fatto l'accordo di desistenza con Rifondazione comunista prima elezione novantasei
Ma il Polo dovette fare l'accordo con la lega una parte sia un'altra parte no prima l'elezione del novantaquattro e quell'accordo scoppiò sei mesi dopo
Allora il problema è diciamo di di rimpallo Arciero ciascuno con la comunità propagandistica dò il problema e delle regole del gioco
Ed è questa la cosa sulla quale noi dovremmo essere come posso dire convergenti qui è bello che ci sia un confronto un alto confronto peccato che la Bicamerale non per diciamo per per virtù divina sia caduta ma noi dobbiamo su alcune di queste cose riprendere il filo del ragionamento
Lo dice uno che come avete visto considera del tutto naturale e fisiologico il confronto politico ideale molto duro e molto sereno però alcune cose facciamolo in Parlamento
Quelle che si sono dette e io penso che da oggi dal da discussione al quale partecipano quattro segretari di partito importanti emerga chiaro che in Parlamento quell'iter almeno per quanto riguarda noi si conclude il giusto processo elezioni dirette al Presidente la Giunta regionale aggiungo che sarebbe importante se in Parlamento potessimo riprende il filo
Del ragionamento sulla riforma elettorale è chiaro lo dico a Fini che se riprendiamo il filo di quel ragionamento
è ovvio che non si può passare dal settantacinque venticinque al sessanta e quaranta si deve andare avanti verso un approdo di tipo compiutamente maggioritario il meccanismo del doppio turno by in questa direzione e se da parte del Polo o da parte di oggi di uno dei suoi esponenti Casini vi è una disponibilità ad affrontare a discutere di questa cosa io dico facciamolo in Parlamento
E facciamolo rapidamente perché appunto io solo su questo che fa la battuta casi
Non certo deve guardare a noi quando guarda chi vuole se c'è qualcuno che vuole cioè anticipate dove vogliamo arrivare alla fine di questa legislatura
Sbaglia Remo no ma siamo convinti che lo svilupparsi ulteriore di un'esperienza di governo che noi non voi riteniamo importante ed è ovvio
E l'incontrarsi con la fase di crescita economica di sviluppo di cui ci sono tutti i dati comprese le opinioni della Confindustria possa dare alla prospettiva del nostro schieramento una maggiore possibilità di vittoria e quindi non devi guardare in casa nostra se mai io ho l'impressione che questa surreale share di Toni che c'è stata dei mesi passati
E questa ideologizzazione colgo l'occasione per dire poi vado rapidamente a conclusioni e mi hanno detto che il senatore la Loggia ha detto in una dichiarazione oggi
Dice Veltroni dica quando Berlusconi ha usato nei confronti dello schieramento
Che lui rappresenta del quale fa parte
Degli argomenti poco commendevoli io per sfortuna dell'onorevole la Loggia mentre venivo qui mi guardavo la raccolta delle dichiarazioni che sono state fatte che vi risparmio
Però si vada alla sinistra in puro stile brezneviana no ai negli USA habens allo squadrismo giustizialista
Sono statalisti e centralisti dirigisti e forcaioli va be cosa volete fare lo dico per l'onorevole la Loggia perché non faccia Agata insomma per parte mia guardate questo però adesso dico invece la cosa meno scherzosa per parte mia
Non parteciperò mai non ho mai partecipato non parteciperò mai a questo gioco e considero un gioco al massacro perché alla fine di questa cosa cioè non c'era democrazia dell'alternanza la democrazia l'alternanza presuppone il rispetto reciproco
Io sono tra quelli che hanno salutato suo palo dei due interlocutori che ho qui quello che ha detto Casini all'inizio io lo posso da osservatore esterno sottoscrivere
Credo non sia stato facile per chi ha diretto una formazione politica di questo genere sottrarci a tutte le suggestioni di tipo neo proporzionalista
E stare convintamente lo schieramento bipolare io da avversario lo riconosco come qualcosa che ha aiutato questo processo democrazia italiana sono tra coloro i quali hanno apprezzato l'evoluzione di Alleanza Nazionale
Il suo passaggio nel corso di questi anni il suo assumere le caratteristiche la dimensione di una forza da destra europea non mi verrebbe mai in mente non mi è mai venuto in mente e posso assicurare non mi verrà mai in mente
Di utilizzare nei confronti di Fini e del suo partito specularmente gli aggettivi che Berlusconi utilizza nei confronti di altre forze
è una questione di civiltà politica
Di minima civiltà politica che deve essere salvaguardata
Allora
Detto questo io credo che noi veramente però dobbiamo mantenere il filo di questa sono d'accordo il dialogo di per sé non serve a nulla offusca questa bellezza del confronto politico però se possiamo far delle cose presto facciamo nel due mila uno bisogna votare dobbiamo andarci qua legge elettorale
Facendo fare gli italiani un sospiro di sollievo
Perché l'Italia è un Paese in cui si volta si vota una volta ogni anno
è un Paese in cui i governi durano finché possono è un Paese in cui gli italiani non sono certi che il voto che hanno dato serva fare quello per cui l'hanno dato
Allora in questo senso io dico non anch'io demagogicamente le cose sui partiti figurarsi
Però io dico questo scettro va restituito ai cittadini lo scettro di decidere chi governa
Poi penso che noi dovremmo anche ma ormai lo faremo la prossima legislatura sciogliere un nodo su quale veramente concludo
Di dove devono essere concentrati i poteri in un Paese che magari decida di avere una elezione diretta per uno dei due vertici Presidente Consiglio presidente Repubblica
Io penso che i poteri
E una competizione elettorale debbano essere concentrati su chi governa più che su chi deve garantire l'unità del Paese perché io penso che qui ci sono tutti compreso Franco Marini compreso Franco Marini
Ci sono tutte le forze politiche che hanno concorso all'elezione di Carlo Azeglio Ciampi che in questo momento sta dimostrando come si può garantire l'unità degli italiani indipendentemente dalla loro collocazione politica
Penso che sia più naturale che invece una campagna politica la campagna elettorale politica generi differenze
Che poi si possono ritrovare al momento della decisione di governo Londra funzione di garanzia ma ripeto è un tema che accantoniamo che mettiamo da parte ma su quale sarà bello sì allora tornare a dialogare
Dopo la prossima campagna elettorale dell'intanto confronto politico basse possiamo fare alcune riforme in Parlamento
Non facciamoci dire dagli italiani che abbiamo perso una legislatura senza mettere mano a nessuno di quei problemi che gli italiani sentono come centrali per il funzionamento dell'istituzione di questo Paese
Segretario Veltroni la parola all'onorevole Marini
Ma due due sole riflessioni
Una
Cioè la voglio fare perché se no mi sembra di scappare da una provocazione di chi interloquiva all'inizio
Il nostro bipolarismo ancora est un bipolarismo incerto la seconda riflessione sulla legge elettorale bisogna rafforzarlo
E fin quando incerto voi avete fatto una domanda
Dice ma Mastella proprio non aveva nessuna giustificazione beh io onestamente debbo dire che il disagio quando c'è politicamente si esprime poi in questa condizione mi pare abbia trovato pure delle ragioni per le scelte di Mastella
Io no no no io credo sia lo adesso Ferdinando pigrizia di stare buoni Ronaldo non li voglio mica loro non ne vogliamo no al nuovo incoronò
No non voglio mica vi osare io una sorte di questa è una sorta di complesso perché essendo stato invitato pure alla festa di Telese non vorrei risponde con no novantuno da Crespo Tlass farlo fare a metà poi tu concludi spetta a te concluderei quindi non e allora e quindi io che ho detto prima un un problema
Di cambiamento non mi sfiora nemmeno insomma io per come ve l'ho detto prima non lo ripeto del resto tra le poche cose che posso rivendicare ne rivendico una il mio gruppo
Uno dei gruppi proprio dove non si è toccato nulla alla Camera son rimasti lì ci hanno abbandonato due ma sono andati col somaro non non è che sono andati
Però non se ne sono andati molto lontani son rimasti comunque
La cosa non è che due su tanti perché ne avevamo mobile gruppo Enzo possono lamentarmi perché sono usciti dal Partito popolare ma il confine non vanno superato
Però onestamente debbo dire che ci sono stati disagi politici nei poli e allora bisogna non prendersela con uno o con l'altro ma rafforzare il bipolarismo allora questo lo dico a Fini
E al suo referendum perché io non condivido mi sembra proprio sbagliato nel metodo e nel merito nel metodo perché c'è il Parlamento nel merito noi abbiamo detto facciamo la legge in Parlamento c'è una bozza che mi pare stia al Senato no
La bozza Amato che sta al Senato
Quella bozza riduce la quota proporzionale
Io nella situazione politica italiana di oggi
Capisco il rafforzamento del bipolarismo e quindi più eletti con il sistema bipolare con le coalizioni
Però nella situazione politica italiana il permanere di una quota proporzionale che può essere ridotta dal venticinque per cento non la vivo come uno scandalo
Perché prendiamo i due casi che sono stati citati anche da chi ha introdotto prendete Rifondazione la lega non sono sulle nostre posizioni io non voglio difendere nessuno il governo di centrosinistra poi alla fine l'ha messo in crisi
Bertinotti perché la desistenza non ha retto era una formula che io proprio non vorrei ripetere noi non vogliamo ripetere
Però nessuno può negare ad una forza come la lega Rifondazione di a vere un consenso elettorale prima più forte ora ridotto non so cosa accadrà nel futuro
Se io rafforzo il sistema bipolare per le nostre convinzioni io voglio rafforzare il nostro schieramento voi il vostro non possiamo trascurare che ci sono quote di elettorato che arrivano al cinque al sei al sette una volta erano anche di più
E non lo so cosa sarà alle politiche che debbono mantenere la libertà di non aderire
Perché il bipolarismo non può essere imposto per legge
Il bipolarismo può essere rafforzato attraverso gli strumenti legislativi ma non è giusto in questa nostra democrazia o in altre imporre con legge altrimenti non hanno nessuna voce in Parlamento e dovunque si va con la col voto dei cittadini perché gli abbiamo fatto una legge elettorale che non lascia nessuno spiraglio quindi se noi lasciamo una quota proporzionale
Può darsi faremo di tutto per fare due poli omogenei ma se ci sono forze che non ci stanno la voce piuttosto che in piazza e basta lasciamo era esprimere anche in Parlamento
Questo è il punto che nella sì Marini questo ha un senso solo col turno unico però
Col turno unico si esprime meglio appunto però no no non mi basta questo no no non è questo il blackout con la dovuta e che la proposta al Senato e a Tokyo guarda lo so lo so col doppio turno e ho detto si esprime odio è matto poteva la signorina col doppio tuonano i tre pare date che io ti stavo dichiarare la preesistente sono per no la resistenza hanno fu un errore lo dico ora
Ci vuole oggi era in un altro se è un buono tu pure l'hai fatto con Bossi però non sono rimproverare avevano Lorin proventi io dico che i poli debbono ricercare al proprio interno e quindi a lavorare politicamente
Per una omogeneità programmatica perché da lì si parte
Votiamo per questo governo su questi punti cosa facemmo noi nel sessanta nel novantasei e voglio novantaquattro allora voi con la lega e noi con Rifondazione abbiamo fatto un accordo elettorale senza entrare
Nel merito delle scelte di governo che dovevano poi essere portata avanti
E ci siamo sbattuti poi in Parlamento su questo però soltanto
Lei lavora ma nella complessità politica italiana se ci sono forze che vogliono mantenere una loro autonomia è giusto
Che possano esprimere una quota di rappresentanza se prendono i voti anche se non stanno nei due poli che io voglio rafforzare in questo senso
Poiché poi viviamo un tempo di moderni modo eccetera si sono quelle per proporzionale no io in tutta la mia attività ho dimostrato visto in un polo e ci voglio stare voglio renderlo più omogeneo ma una quota proporzionale
Che garantisca la voce a chi non citano mai poi non è uno scandalo S.r.l. sta non è un male nemmeno per il nostro sistema Grazia
Grazie
Franco Marini credo prima di dare la parola al nostro segretario nazionale Pier Ferdinando Casini tanto era ringraziamento al presidente Gianfranco Fini e all'onorevole Walter Veltroni per la loro presenza oltre che aveva Marini
Noi potremmo anche dire questa sera che possiamo scrivere un decalogo di alcune cose da fare perché il dibattito ha fatto uscire alcuni elementi importanti la posizione del CCD una posizione ormai chiaro a tutti noi
E lo abbiamo espresso anche con questo dibattito è il partito delle riforme tre o quattro cose lo ricordava Fini e Casini possiamo farlo possiamo farle in Parlamento mi sembra che Veltroni abbia ricordato questo insieme a Marini sui grandi temi occorre riflettere ancora di più
La parola a Pier Ferdinando Casini
La prima scusa per Ferdinando volevo ricordare
Tutti gli amici che sono presenti alle associazioni a tutti coloro che stanno seguendo i nostri lavori che domani alle ore diciassette abbiamo un incontro importante
Il nostro federalismo comincia dai sindaci della gente
Ci sarà la senatrice Dentamaro l'onorevole Tabacci Giustina Destro e Giorgio Guazzaloca a sindaco di Bologna quindi l'invito a partecipare subito dopo abbiamo un altro importante
Incontro alle ore dieci a nove le sulle riforme
Dove interverrà l'onorevole Drago l'onorevole Fontana il senatore Mancino e l'onorevole Violante rispettivamente i presidenti della Camera e Senato quindi partecipiamo anche domani a questi incontri importanti dibattiti
Ma cari amici io non ho molto da dire o solamente da aggiungere una riflessione che dagli insulti di queste stante sì è passato a un dibattito sereno in cui anche i falchi perché alcuni dei protagonisti a questa tavola rotonda a dire il vero non mio Marini
Erano considerate tali hanno parlato coi toni misurati delle colombe credo che questo sia un fatto positivo
Io ritengo che sia un piccolo cui ieri perché noi siamo confrontati su nulla se mi fai parla di economia di pensare ad altro che a Falco diventa una qui una frattura
Gianfranco hai fatto bene a ricorrere a questo paragone perché io ti voglio proprio così una qui lo sulla politica e una colomba sulle riforme solitamente doppia è il solito revoca disagiate adesso deve essere il più ardito però a parte tutte a parte scherzi io credo che su alcuni punti in Parlamento si possono trovare la convergenza questo non toglie nulla a una contrapposizione dura per alcuni versi Astra sul tema del dibattito politico e dell'attualità politica
Io credo che se c'erano stati in questa estate delle incomprensioni o delle situazioni in cui non ci siamo reciprocamente capiti va benissimo
Che questo incontro anche sia stato un forse un pretesto per superare alcune piccole incomprensioni io credo che il Polo questa è la parte evidentemente che mi interessa di più
Su questa linea non abbia delle posizioni diverso ci possono essere sensibilità che si esprimono a volte anche diversamente
C'è chi è più
Propenso a un impegno anche referendario come si è visto con la raccolta di firme di Alleanza Nazionale
Che non ha nulla a che vedere con la raccolta di firme dei radicali
C'è chi è più impegnato nella sede parlamentare ma io credo che questa sera sia emersa la necessità di non disperdere alcune cose significative che si possono fare in Parlamento che sono all'ordine del giorno che sono a portata di mano
E termino dicendo una cosa meno vogliamo l'inciucio tra Berlusconi e D'Alema
Noi non vogliamo link su ciò tra Berlusconi e D'Alema noi non ci scandalizziamo però affatto
Di una intesa sulle regole del gioco tra Berlusconi e D'Alema sì però un senso ordina non si stanno facendo troppi inchini da qualche giorno un periodo strano è che l'uno con l'altro usarli
Se vuole poi sono tutte e due le in una in una all'altra vedi Marini la differenza tra me dirglielo io mandai la differenza tra mette questa che tu hai fatto la torte Lai mangiata
Io l'ho difesa senza averla mangiata allora il problema vero eh devo dire che tu sei molto più democristiano di me da questo punto di vista arriverà se il magnate almeno voglio farmi avere però però voglio dire voglio dire a parte tutto a parte le battute che l'inciucio è un fatto negativo perché configura al consociativismo del passato che giustamente è stato liquidato da Veltroni la sua introduzione da tutti noi
Le regole del gioco sono il minimo comune denominatore del bipolarismo ed è giusto anche quello che diceva Fini non però parlare pur di parlare vediamo se ci sono argomenti io dico i capigruppo della maggioranza oggi hanno messo appunto l'alcune cose
Noi faremo i nostri incontri
Facciamo una verifica approfondita e rapida nessuno vuole discutere o dialogare per il gusto di dialogare perché questo veramente nausea la gente allontana la gente dalla politica se ci possono essere alcuni obiettivi concreti io penso che alla ripresa e stiamo in ricominciando dell'attività i nostri capi gruppo partire da D'Onofrio a Follini potranno contribuire con gli altri del Polo impegnarsi per aggiungere alcune risultati
Abbiamo aperto la nostra festa
All'insegna di un tema che sappiamo caro non solo a noi ma anche all'amico Marini anche agli altri amici partecipante questo convegno il tema della vita
Il tema della legislazione a favore della famiglia ecco questa forse non è un sistema problema sistemico di regole del gioco però è senz'altro un tema che può anche creare un minimo comune denominatore di aggregazione tra le forze politiche in Parlamento dico al Marigny
In particolare tra quelle di ispirazione cristiana come il Partito Popolare chiedo vista democratico che non ha niente a che fare con le sirene neo centriste con la confusione tra i poli col superamento il bipolarismo è semplicemente la ricerca anche delle motivazioni ideali nella coerenza con quella che è un'ispirazione che per noi non è affatto superata grazie e buon lavoro a tutti
Vediamo vediamo
Ovviamente
E tutto
Di
Di di diciamo di per
E altri
In TV no come devono
Appunto
Ho trovato improbabile
Angelo
Undici
Giudice
E e ovvero
Cantano altrimenti certo anche
Intanto
Giudizi che
Sì turca propongo
Pubblico non fu
Prego
Sì prendere storico tuo che
Dalla bianca
Ben otto tenta anche
Sì violenti soldi vigente tant'è
Ci spieghi Antezza
E
Inutili Cinzia
Angelo
E Isaac Newton degli esteri
Una larga
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