"Una sanità vicina ai cittadini" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Palaconad

Allora
Funzione allora buonasera a tutti
Buonasera
Benvenuti
Appare avviso così fra
Pronto buona sera mi sentite sì buonasera benvenuti benvenuti
Sanità vicina ai cittadini questo è il titolo che è stato scelto per questo incontro e tutti sappiamo come la salute lo star bene il benessere rappresenti no una parte essenziale della nostra esistenza
Sappiamo anche tutti purtroppo che cosa significhi ammalarsi che cosa significhi stare male avere un figlio un un parente un genitore un un amico che sia malato essere preoccupati per loro in quale tunnel di domande di paura e di incertezze si entra e ci si senta immediatamente come ci si sente anche spesso soli in queste in queste situazioni ecco perché i temi della sanità sono sempre al centro dell'interesse dell'opinione pubblica
Ad esempio anche questa estate tanti casi di cronaca hanno riempito le pagine dei giornali
Non so il caso ad esempio lo ricorderete tutti della bambina malata di leucemia la piccola Greta che i genitori avevano rifiutato di sottoporre alla chemioterapia preferendo la cura Di Bella
La bambina non ce l'ha fatta e al dolore per la perdita si è unita la denuncia per omicidio colposo da parte dei magistrati
Un caldo che ha sollevato grandi grandi interrogativi che c'ha emozionato tutti
Oppure il caso del professor Antonino Cavallaro del Policlinico di Roma ferito nel garage della sua casa
A colpi di pistola presumibilmente dal piglio di una persona che lui aveva operato e che poi era deceduto
Oppure la notizia finalmente bella quella di oggi la rete letta su tutti i giornali di un grande successo della ricerca italiana da scoperta realizzata a Milano dei laboratori di biologia molecolare da alla San Raffaele dall'équipe dei ricercatori del professor Boncinelli
La scoperta studiando dei topi di un gene capace di riparare i danni delle cellule cerebrali
Una scoperta di enorme valore una scoperta che apre delle speranze impensate per la cura di ictus di traumi cerebrali e forse anche per morbo di Alzheimer
Son tutte le notizie che ci emozionano che ci toccano da vicino ecco perché che che incidono possono incidere sul corso della nostra vita sul corso
Della vita dei nostri figli ecco perché i temi della sanità sono sempre così importanti e ci toccano da vicino
Quindi mi auguro che anche l'incontro di questa sera che stiamo per aprire posta in essere per voi di grande interesse certamente visti i protagonisti di questa sera
Le premesse ci sono tutte diamo il benvenuto all'onorevole Rosi Bindi ministro della sanità
Al presidente bella Federazione degli ordini dei medici il dottorato Pagni
Al presidente della Regione Toscana Vannino Chiti
E per ultimo Paola padrona di casa la responsabile per la Sanità dei Democratici di sinistra Gloria Buffo
Al centro di questo nostro incontro sarà la riforma di cui tutti parlando di cui tutti i giornali parlano questo decreto legge per la riforma della sanità
Allora ministro in vent'anni questa è la terza riforma sanitaria la prima compatta nel settantotto diede vita al dal servizio sanitario nazionale e porta la firma di finanze
La seconda con il ministro De Lorenzo nel novantadue soltanto sette anni fa
Perché è stata necessaria una nuova in curva
è stato necessario
Del resto così abbiamo ritenuto come governo ma anche come forze politiche che sostengono questo governo
Ritenuto altrettanto necessario ulteriore intervento riformatore da parte delle regioni
Dei comuni delle Province anche da parte dei dei sindacati soprattutto dei sindacati confederali
Perché
Noi abbiamo ritenuto che la scelta compiuta vent'anni fa la istituzione del servizio sanitario nazionale
Fosse da riconfermare da potenziare
Una scelta
Che abbiamo ritenuto
Più in grado di altri attuare l'articolo trentadue della Costituzione che prevede
Il diritto alla salute come diritto fondamentale della persona
Perché la scelta del servizio sanitario nazionale sicuramente quella più equa
Quella che si ispira di più a principi di solidarietà di equità ma anche di efficacia basterebbe pensare che il nostro Paese
è uno di quei paesi che spende meno per la tutela della salute
Eppure al quarto posto nel mondo
Quella scelta si ispira un principio molto semplice quello universalistico per cui il diritto alla salute va tutelato in base al bisogno e non in base al reddito delle persone
Per cui noi abbiamo detto di no allora il sistema delle mutue e delle assicurazioni
Poi intervenuto nei primi anni Novanta la riforma
Appunto nota come la riforma dello Renzo era un altro
Periodo della vita del nostro Paese quella riforma si era posta un problema vero serio
Dovevamo fare i conti con le risorse finanziarie che sono sempre meno che comunque sono limitate per tutelare un diritto che potenzialmente richiederebbe risorse infinite
Però per rispondere a questa giusta esigenza aveva trovato dei meccanismi e un modello organizzativo
Che secondo noi finiva per snaturare per affievolire
Il principio istitutivo del servizio sanitario nazionale allora noi abbiamo voluto intervenire nuovamente
Per rafforzare alcune scelte positive anche della regia di Lorenzo perché riteniamo che per essere per esempio più equo un sistema deve essere anche più efficiente
Sicuramente il principio che affidava alle Regioni la responsabilità dava rafforzati
Il principio che voleva che le aziende sanitarie si comportassero
Appunto con procedure anche privatistiche che consentono di utilizzare meglio il denaro pubblico andavano chiarite ma al tempo stesso andavano risolte molte ambiguità
Che riguardavano il modello organizzativo il rapporto pubblico-privato
Lo stesso rapporto con i medici
Il rafforzamento del controllo dei cittadini
Un nuovo equilibrio tra regioni comuni e Stato centrale
Ecco allora abbiamo ritenuto di dover fare un'altra fu perché secondo noi
Il principio secondo il quale ciascuno di noi
Non compra la propria salute ma finanze alla salute di tutti
E il servizio sanitario nazionale organizza servizi di qualità per tutti
Sia per il più grande contribuente che per l'indigente l'immigrato ecco questo principio andava salvato
Certo
Non era scontato tanto è vero che mentre si pubblica questa legge questa nuova riforma c'è chi raccoglie le firme per abolire il servizio sanitario nazionale erano introdurre in questo Paese il sistema assicurativo
Quindi era tutt'altro che scontata questa riforma
Voi però riteniamo che questa deve essere attuata e quel referendum respinto perché non c'è nessuna assicurazione né in Italia né al mondo che con un milione novecento mila lire a testa tanto spende lo Stato
Per garantire la nostra salute non c'è nessuna assicurazione che garantisce dal medico di famiglia i trapianti
E che non aumenta il premio o magari si lascia per strada quando siamo malati da
Con una riforma
Che però ha sollevato un mare di polemiche l'abbiamo visto sui giornali alcuni anche molto violente ecco perché queste polemiche ministro
Un po'come dicevo perché questa è una scelta politica che dobbiamo fare
Non è scontato punto mentre noi facciamo questa riforma c'è chi raccoglie le firme quindi noi siamo in un sistema bipolare c'è una maggioranza anche ampia che va da Rifondazione comunista all'UDR tale è la maggioranza che ha votato questa riforma
Che la condivide e c'è un'opposizione che la pensa in tutt'altro modo quindi questo in parte è legittimo quello che non è legittimo e che per fare opposizione politica si dicano che intensificano in questa riforma ci sono delle cose che non ci sono addirittura si dica esattamente il contrario
Questo non è come dire dialettica politica queste contro informazione che fa male
Però
Come sappiamo sanno tutti in Italia per fare controinformazione l'opposizione ha più strumenti di noi che per fare informazione vera sanno tutti quindi è chiaro che questa riforma ne ha fatte le spese
E poi perché per tutelare
Il diritto alla salute
E rafforzare un principio come quello che prima ricordavo
è evidente che bisogna regolare gli interessi
Non mortificare ma regolarmente
E gli interessi non amano mai essere regolati
E allora se uno li regola dice che lui comprime che li mortifica
E chiaramente questo a scatenato qualche qualche problema ma io credo che se noi riusciremo come mi auguro che faremo anche considerando che si apre una campagna elettorale per le regionali e le regioni sono competente in questa materia si dovrà sicuramente parlare e molto di questa riforma
Io credo che riusciremo a spiegare quello che davvero c'è scritto e io sono convinta che tutti alla fine si convinceranno
Coloro che sono davvero interessati a questo bene che è la nostra salute si convinceranno che questa riforma degli aspetti molto positivi
Allora prendiamo no a conoscerla un pochino meglio un pochino più da vicino questa questa riforma
Che cosa cambierà per il cittadino intanto in linea generale poi entreremo più nel dettaglio
Nella pratica
Ma io credo che la cosa più importante
E anche mi auguro percepibile presto
Subito dopo che avremo capito tutti meglio che cosa c'è scritto vedo che l'aspetto si più positivo sia quello di poter contare su professionisti
Medici ma non solo medici
Ma comunque diciamo su risorse umane alle quali è affidata alla cura della nostra salute
Su strutture
Sanità su prestazioni sanitarie su
Beni per la salute dai farmacia
Alle terapie a agli interventi diagnostici ecco su un sistema complessivo più sicuro
Di maggiore qualità
Quindi professionisti più preparati strutture sanitarie più sicuro e prestazioni sanitarie efficace di qualità soprattutto direi tutto questo
Davvero adeguato al nostro bisogno di salute
Per esempio qualcuno critica questa riforma perché c'è troppo la parola programmazione
Ma se non si fa programmazione nazionale programmazione regionale se non si fanno piani nelle varie zone
Non è possibile
Adattare diciamo
Anche tutto il sistema delle conoscenze di cui oggi si dispone
I modelli organizzativi a quello che è davvero il bisogno di salute dell'Italia dell'Emilia Romagna della Toscana e di Modena perché se è vero che ci sono delle linee di carattere internazionale
è pur vero che ciascuna popolazione ai suoi bisogni di salute
Se non si programma per esempio che se non si ha il coraggio di programmare continueremo ad avere troppi ospedali e troppe poche case per la riabilitazione
Magari una sovrabbondanza di certi reparti o di certi specialisti e la mancanza di altri
Non sufficiente integrazione tra i vari momenti dell'assistenza allora programmare da parte di uno Stato centrale insieme alle regioni da parte delle regioni anche se qualche volta significa fare scelte dolorose vuol dire rispondere alla domanda di salute di oggi
E per esempio non dobbiamo fare i conti oggi con le cronicità
E quindi
Bisogna avere una sanità che guarisce ma anche una sanità che si prende cura anche quando la malattia non guarisce questo comporta sicuramente un'organizzazione molto diverse
Però dentro questa scelta che è per tutti noi che per una popolazione che
Che tiene conto dalla differenza tra nord e sud e poi ci siamo noi
Ed allora il rapporto con il medico che deve essere un rapporto nel quale
Lui si prende carico della nostra persona
E sa capire di che cosa davvero noi abbiamo bisogno in quel momento
Ecco io credo che questo sia il vantaggio è più grande di questa riforma che cento chiederà una grande collaborazione tra Stato e regioni tra Regioni e Comuni
Tra medici tra di loro e medici col servizio sanitario nazionale e anche la nostra disponibilità presenti o c'è un principio che nel Piano sanitario che in questa riforma
La salute non si conquista consumando servizi sanitari
Magari passando al supermercato sapendo che poi c'è qualcuno che passa fa non è il consumismo sanitario
Il ricorso troppe volte allo specialista o il consumo di tante medicine pensiamo a alla resistenza agli antibiotici devi russe oggi da che cosa avviene
Se non dal fatto che c'è stato un consumismo di questa specialità farmaceutica in maniera impropria la salute si recupera se c'è per una popolazione per il ciascun individuo la cura appropriata quella di cui ha davvero bisogno
E questo richiede anche da parte nostra un sapersi affidare il miglior medico come comunemente si dice non è quello che mi segna tutto quello che gli chiedo il miglior medico e quello che cerca di capire dico cosa ho bisogno io in quel momento e questo vorremmo che la riforma lo garantisce a tutti anche con la nostra collaborazione
Dottor Pagni
E invece per i medici che cosa cambia come cambia la protezione del medico con questa riforma
Cambia sostanzialmente
Di una cosa
E qui rappresento gli ordini
Che non sono sindacale
E non solo un sindacato noi siamo un organo ausiliario dello stato che riunisce tutti i medici obbligatoriamente iscritti per legge negli ordini come responsabilità esclusiva di una professione a garanzia della vita dei cittadini questo bisognerà che si ripeta sempre più spesso perché in effetti non c'è una grande consapevolezza questa cosa
Evidenti e la federazione degli ordini è anche sorretta dai sindacati e sindacati medici che la sorreggono anche il Dandolo consenso sono sindacabili hanno scelto il Service Medal nazionale universalistico embolia equità distributiva e e solidaristico questa è la scelta di fondo
Io ho ascoltato spesso ci siamo incontrati e molto spesso con ministro Bindi abbiamo avuto anche del discussioni che fanno parte della dialettica normale devo dire che tutto sommato che apprezzo della ministro Bindi il all'impegno e la convinzione tutto sommato a delle sue idee questa è una legge sicuramente complessa e non fa niente
Una prima osservazione la cultura della salute in questo Paese non è ancora passata abbastanza non è passata fra i cittadini e non è passata neanche preme
Perché la cultura della salute benessere intesa nel senso di voler in qualche modo controllare l'ambiente di controllare l'alimentazione di controllare gli stili di vita di autotutelarsi e quindi di responsabilizzarsi di fatto non è stata molto motivata nonostante l'impegno e dal settantotto si è fatto e l'educazione alla salute dei cittadini
E la salute non è l'assenza di malattia qua e anche l'assenza di malattia ma non è soltanto
D'altra parte il riferimento al medico che dovrebbe prendersi cura del malato
Ma qual è la formazione universitaria che il medico o riscende riceve una vittima così una formazione che tiene conto dell'onnipotenza reale di una medicina tecnologica Gala con possibilità di curare di guarire come mai in passato negli ultimi cinquant'anni ma che sicuramente ha perso il contatto con le persone quel prendersi cura che fa parte degli aspetti relazionali
Devo dire poiché c'è in questo Paese una campagna dei mass media eccessivamente aggressiva nei confronti dei medici il anche al di là del giusto e del giustificabile e questo crea dei problemi di rigetto di reazione e di difesa aggiungere anche una cosa lei ha citato due delle scoperte recenti non dimentichiamo che l'Istituto Superiore di Sanità ente pubblico a scoperte recentemente un vaccino per lei di essere e che è in corso una ricerca sulle cellule staminali per la produzione di globuli rossi piastrine globuli bianchi eccetera senza che ci sia bisogno di ricorrere a prelievi di sangue trasfusioni tenercele quindi siamo di fronte a un grande progresso della medicina che però deve coniugarsi in qualche modo con una visione della salute che presuppone responsabilizzazione anche del cittadino doveri oltre che diritti che sono importanti e lui il malato è una persona fragile e debole però non è che tutto sommato oggi in essere malato è soltanto l'essere affetto da una malattia tradizionale organica Henkel sei malato come sofferenza come disadorna espresse che richiede e in qualche modo reclama una sorta di medicalizzazione e questo bisognerà su questo bisognerà discutere molto
Siamo è alle Regioni sentiamo anche dal presidente della regione Toscana che cosa cambia per le regioni qual è il nuovo ruolo che assumono le regioni all'interno di questa riforma
Io vorrebbero partire da una considerazione breve su internet e ho cominciato a fare il presidente della Regione
Nel novantadue
E avevo come ministro della Sanità di fronte a me il ministro De Lorenzo
Al di là degli aspetti che possono venuti fuori più ora non mi interessa io ricordo la difficoltà che avevamo come presidenti delle Regioni
Ero degli incontri sembravano degli incubi nella stato regioni perché avevamo di fronte un ministro che non credeva nel servizio sanitario che come ministro doveva portare avanti doveva tutelare poi andava la sera alla televisione io a volte tornando tardi lo vedevo insomma varie trasmissioni diceva che il servizio pubblico non funzionava la colpa era delle regioni e doveva e doveva essere cambiato privatizzato il le cinque il decreto di modifica che ha fatto ora il governo il ministro Bindi è una modifica di quella impostazione
Cioè se io dovessi dire qual è per me l'aspetto più importante per me che sono non Presidente Regione ma sono di sinistra e sto in una coalizione che quella di centro sinistra l'aspetto più importante per me è che questo governo e questo ministro hanno difeso il servizio pubblico hanno dato credibilità e impegno a far funzionare il servizio pur io considero che sia del tutto legittimo è all'opposto delle mie convinzioni ma è del tutto legittimo se uno dice sono forza politica dice io voglio privatizzare la sanità in Italia è legittimo io non lo condivido faccio una battaglia contro ma è legittimo io credo che sarebbe una sciagura
Penso che ci siano alcuni campi come quello della sanità come quello dell'istruzione
Dove c'è da garantire almeno per noi le pari opportunità tra cittadini
E per garantire le pari opportunità tra cittadini che poi vuol dire che se io mi sento male le si sente male siamo curati grosso modo allo stesso modo anche se lenta scomunicato io in tasca cinquecento mila lire
O se i nostri figli anche se le nostre famiglie sono diverse possono andare al lo stesso tipo di scuola
Questo Garanzia richiede certo che ci sia il pubblico a programmare e controllare
Non una presenza esclusiva del pubblico ci possono essere anche privati ma una presenza forte del pubblico anche nella gestione questo decreto rimette le cose su questo binario che cosa cambia per le regioni per le regioni
Lo diceva già il ministro c'è un maggiore ruolo della programmazione regionale cioè dentro il Piano sanitario nazionale che deve fissare i grandi obiettivi per la salute degli italiani
C'è un compito delle Regioni che devono costruire il loro piano sanitario regionale e se non lo costruiscono può scattare un potere sostitutivo
C'è un piano sanitario regionale c'è una programmazione regionale che deve dire come in quella regione in Puglia in toscano Lombardia si perseguono le grandi finalità
Della salute dei cittadini come li si determina come si realizzano in quel territorio
Se ce la fanno
Se ce la fanno con l'efficienza con le loro scelte possano andare avanti possono dare dei servizi anche più avanzati non possono andare al di sotto cioè non possono non garantirà cittadini di quella regione
I grandi obiettivi del Piano sanitario nazionale se ce la fanno possono fare di più insomma stabilito un'asticella sette si può fare sette e mezzo non si può fare quattro o cinque o ossei
Poi le regioni la programmazione vuol dire appunto ciò queste risorse quali sono gli obiettivi della salute per i miei cittadini dovranno fare quella scelta che si chiama in termine tecnico di accreditamento che vuol dire questo
Io devo fare dei contratti operativi con le strutture pubbliche con le strutture private
Siccome devo stabilire di che cosa ha bisogno la salute nel mio territorio
Io devo fare poi non posso en con le risorse pubbliche che sono limitate che sono quelle un'invenzione
Di tutte le strutture di intervento devo scegliere quelle che servono e tra quelle che servono devo scendere quindi perché hanno una maggiore qualità su questo sarò giudicato e questa mi pare che sia un ruolo molto forte molto importante che le Regioni avranno poi le altre questioni sono quelle dei rapporti con i comuni con le città perno in Toscana questo è un esperienza che c'è ma in molte regioni non esistevano prima e i decreti dell'epoca De Lorenzo aumenti hanno aumentato
La dissociazione dei Comuni ora è chiaro che i comuni non devono gestire la sanità e neppure le regioni ma essere presenti per valutare per controllare che cosa avviene nelle loro città come fa un sindaco a non essere presente o non partecipare quando a non fare le scelte della programmazione sanitaria nel proprio territorio infine l'ultima questione importante per me del decreto
Su cui dovranno impegnarsi fortemente le regioni è che il decreto
Diciamo oltre alcune scelte per me importanti l'impegno dei medici eccetera eccetera consente anche consente una forte integrazione tra sociale e sanitario cioè consente che non ci sia soltanto l'ospedale ma che ci sia anche il territorio perché se non c'è la prevenzione
Se non c'è appunto quello che diceva questo panni cioè se non se non c'è anche la cultura della salute l'educazione sulla alla salute e la prevenzione sul territorio un nuovo rapporto
Tra servizio sanitario ospedale-territorio l'obiettivo di un salto di qualità
Nella salute dei cittadini non si ottiene da nessuna parte questi sono obiettivi che oggi sono possibili e molto di questo è lasciato alle regioni e a una collaborazione positiva tra Stato centrale e regioni
Allora perché anni per capire meglio vorrei chiedere alla responsabile della sanità dei Democratici di sinistra Gloria Buffo questa riforma da maggiore autonomia o toglie autonomia alle Regioni perché una delle accuse di questa riforma è stata quella di essere una riforma centralista statalista
Ma io nel rispondere a questa domanda devo anche dire che questa è una delle riforme più importanti che il centrosinistra fatte in questa legislatura lo dico perché questa sera giustamente approfondiamo
La riforma cerchiamo di conoscere la più da vicino
Ma c'è un dato politico molto importante questa coalizione sulla sanità affatto probabilmente l'operazione sociale più coraggiosa più innovatrice che più corrisponde anche alle ragioni per cui ci hanno votato e ci hanno chiesto di governare e siccome l'equità di cui giustamente parliamo di giustamente perseguiamo non è un problema solo interno alle pensioni è un problema che si costruisce in tanti modi e molto importante che sulla sanità abbia fatto un passo avanti allora è una riforma statalista un centralinista
Ma sitter statalista si intende
Una riforma che
Diciamo così riporta il servizio sanitario nazionale alla sua missione che è quella della salute non quella di far funzionare la macchina della sanità ma quella di ottenere risultati in termini di salute
E sette statalista si intende un sistema che tiene insieme come ha già detto il ministro tutti i cittadini
E non fa la scelta che si è fatta in altri Paesi
Cioè di fare la sanità pubblica per i poveri mentre gli altri si pagano in base al reddito che hanno non maggiore una minore copertura rispetto ai propri problemi ecco sequestro lo statalismo sarà statalista la riforma però ad evitare invece che il Polo
Siamo a un sistema universalistico
Una sanità che appartiene ai cittadini e non manchi in permessi di chi produce pure strutture assicurazioni private
E il Polo questo sistema universalista solidale chiunque lo chiama statalista noi lo chiamiamo un sistema ingiusto non statalista lasciamo perdere che poi il Polo ha una ricetta confusa perché da una parte dice privato concorrenza facciamo come negli Stati Uniti poi gli Stati Uniti spendono molto più di noi e ci sono decine di milioni di americani senza assistenza sanitaria ma lasciamo perdere
Nello stesso tempo poi quando c'è il caso Di Bella
Il Polo dice no lo Stato deve dare gratis a tutti tutto comprese le cure non validate poi lasciamo perdere quella è stata una vicenda complicata e ne abbiamo discusso ne discuteremo ancora ma anche lì la prospettiva non è chiara
E centralista alla riforma questa è stata un'altra obiezione
Nella prima stesura forse c'era ma era una stesura iniziale a proposta alla discussione del Parlamento delle regioni degli operatori c'era qualche meccanismo forse troppo farraginoso oggi io credo
Che non sia così nel senso che
Anzi si afferma esplicitamente che la sanità è governata dal livello centrale nazionale dalle regioni con un intervento dei comuni e anche con l'intervento naturalmente la responsabilità delle aziende oltre che con la partecipazione aumentata dei cittadini e anche del personale e degli operatori a me sembra quindi un governo sicuramente
Più allargato questo certo se la Regione qui ci dobbiamo intendere perché se no
Su un centralismo facciamo confusione se una Regione che ha il dovere di fare il Piano sanitario regionale come ha fatto
Bene la regione in cui siamo questa sera come ha fatto la Regione Toscana come altre regioni non c'è alcun motivo per quindi da Roma ci si debba preoccupare mettere il naso ma se accade come in molte regioni italiane che il Piano sanitario regionale non si fa e questo provoca danni ai cittadini perché vuol dire che invece di fare le strutture gli interventi di cui c'è bisogno in quella realtà
Si fa quello che capita troppi ospedali niente riabilitazione tante cose inutili e poche di quelle necessarie ecco se una Regione non fa il Piano sanitario regionale danneggiando in questo modo i cittadini non
Venendo solo me non so dove
E giusto
Che il ministero della Sanità il ministro Santa eserciti il suo potere sostitutivo per tutelare la salute dei cittadini in quella regione o dobbiamo dire va bene lì la salute sacrificata tra cinque anni cittadini voterà certo che tra cinque anni dopo cinque anni quattro tre i cittadini voteranno giudicheranno e questo è molto importante siamo federalisti
è anche vero però che la Costituzione parla del diritto alla salute e ne abbiamo bisogno di dare il massimo di autonomia
Senza però sacrificare il diritto delle persone essere curate in modo efficace appropriato e anche secondo tempi brevi spero che ci torneremo perché questa questione dei tempi delle liste di attesa e una delle note dolenti
Per le quali questa riforma introduce degli importanti miglioramenti
Torneremo su questi punti intanto
Un'altra accusa che le è stata rivolta ministro da parte di quei medici che non sono d'accordo con la sua riforma e di non essersi confrontata sufficienza con loro qualcuno ha parlato di atto di arroganza lei come risponde
Io forse anche su questo c'è da stabilire prima di un'opinione
C'è da ristabilire i fatti e la verità dei fatti
Questa riforma
Almeno nella sua
Nella versione con la quale ha in gazzetta ufficiale dal sedici di luglio
Di quest'anno
Ha avuto
Il
Parere favorevole
Non solo dell'ordine dei medici
Ma anche
E i sindacati confederali e di alcune grandi organizzazioni sindacali di medici
Cosiddetti sindacati autonomi che rappresentano sicuramente la maggioranza dei medici di questo Paese
Siano essi ospedalieri o medici di famiglia
Quindi quando per esempio
Subito dopo l'uscita del la pubblicazione diciamo la l'ultima approvazione da parte del governo
Ci furono ci fu la proclamazione dello sciopero da parte di alcuni sindacati
Di medici
Di alcune specializzazioni per esempio gli anestesisti
I titoli dei giornali dei telegiornali furono medicine rivolta ora i medici italiani che hanno un rapporto di dipendenza o a convenzione con il Servizio sanitario nazionale sono più di duecento mila se non sbaglio e il sindacato degli anestesisti quel sindacato ne raccoglie undici mila di quegli undici mila peso credo che aderirono allo sciopero
Circa il venti e il trenta per cento non si può dire che i medici italiani erano in rivolta contro la riforma
Quindi è vero che nel nostro Paese come si dice ormai nessuno rappresenta più nessuno e magari responsabili dei sindacati siglano
E i loro iscritti sono un po'in subbuglio e poi ci sono laziali tanti medici che non sono neanche iscritti ai sindacati e dico nel senso che non
Uno è libero di fare ed ha il diritto di essere ugualmente rappresentato e ascolta
Quindi innanzitutto questo insomma non non non c'è una un dissenso così generalizzato come si dice
Non è neanche vero che non abbiamo
Appunto avuto momenti di consultazione di concertazione soprattutto tra la prima e la seconda lettura da parte del governo
D'altra parte il ministro doveva fare una proposta ed era su quella proposta che alla luce del sole
Il resto questo previsto dalla legge doveva consultare le regioni doveva consultare il Parlamento doveva consultare
Le rappresentanze sindacali e così è stato
Ma molte parti
Di questo decreto sono state
Volute
Dagli stessi medici chieste dagli stessi medici faccio alcuni esempi
Che peraltro
Correggono alcune delle distorsioni presente nella nella riforma De Lorenzo
Una un aspetto molto importante
Oggi le i direttori generali delle aziende sanitarie hanno più possibilità di prima
Di governare le proprie aziende sanitarie anche attraverso procedimenti privatistici
Perché il rapporto pubblico privato di De Lorenzo era un rapporto falsato come diceva giustamente Chiti
Diceva che aveva azienda Lizzadro il pubblico perché doveva competere con il privato però non aveva dato al pubblico la possibilità di comportarsi come un privato
Quando un direttore generale Pera visive una nuova tecnologia deve passare attraverso tutte le procedure amministrative e il proprietario di una clinica privata può farlo
Anche senza forse in alcuni casi la delibera del suo consiglio di amministrazione è evidente che non c'è competizione vera tra quella clinica privata e quell'ospedale pubblico
Perché la nuova tecnologia arriva dopo tanto tempo perché magari deve stare ferma qualche mese e qualche settimana c'è un investimento pubblico di denaro che però non viene immediatamente usufruito da parte dei cittadini quindi
Oggi i direttori generali hanno una strumenti di tipo privatistico però
Hanno due contrappesi molto importante
Da una parte
La conferenza dei sindaci
Che deve verificare l'operato del direttore generale non in base alle proprie idee ma in base a quelli che sono gli obiettivi di programmazione
Direttore generale è stato bravo se fa quadrare il bilancio ma se attraverso la quadratura del bilancio ha raggiunto gli obiettivi di salute della programmazione
Che le Regioni hanno condiviso con il sistema delle autonomie locali
E poi il governo aziendale intende sentire i suoi medici suoi dirigenti come ogni tappa azienda quale il capo di un'azienda che si permette di decidere le strategie aziendali di allocare le risorse finanziarie umane
Se non sente coloro che hanno in mano quotidianamente l'esecuzione delle scelte allora su richiesta dei medici noi abbiamo introdotto quello che si chiama il governo clinico dell'azienda
Oggi la dirigenza medica e più corresponsabilizzare
E crediamo che questo sia molto importante perché siamo passati dagli ospedali nei quali la mattina il primario arrivava chiamava la suora egli diceva mandamento infermiera domani si opera oggi no mi faccia passare il paziente
Ad una governo interno agli ospedali nei quali la mattina arriva un ordine di servizio e magari nessuno sa perché
Siccome io ritengo che la risorsa umana nel servizio sanitario nazionale più importante credo che sia stato giusto accogliere questa richiesta dei mitici così come ricorda panni io sono un organo ausiliario dello Stato non sono una libera associazione
Lo scopo dell'ordini degli ordini che io voglio riformati ma non aboliti lo voglio dire subito
Non è quello di come dire tutelare il professionista no è quello di garantire il cittadino attraverso il corrente esercizio dalla professione del medico
Questo l'obiettivo dell'ordine allora giustamente il dottor Pagni ha rivendicato
Che l'ordine venga sentito nelle strategie per esempio di programmazione delle professioni mediche
E venga soprattutto coinvolto
In una scelta che c'è in questa riforma è che prima non c'era che la formazione e l'aggiornamento dei medici degli infermieri
Insomma noi ereditiamo un sistema nel quale un medico si laureava si specializzata vinceva un concorso e nessuno gli chiedeva più se era ancora preparato se si era aggiornato a quali congressi aveva partecipato e quali libri aveva letto
Oggi non sarà più così
Perché siccome hanno a fare con un bene importante della nostra salute è giusto che il sistema pubblico d'accordo con l'ordine dei medici programmi la formazione e l'aggiornamento ecco questo è un altro elemento che noi avevamo introdotto ma che è stato perfezionato nel dialogo con i medici
Un altro elemento che io ritengo altrettanto importante
Si dice questa riforma ha livellato tutti perché ha ammonito i primari non è vero non è vero che è stata abolita la responsabilità anzi è molto più chiaro che quando uno è responsabile deve fare determinate cose deve rendere conto di ciò di cui è responsabile quello che è stato abolito con questa riforma è la certezza di essere primari a vite
Perché ci deve essere un sistema di valutazione ci deve essere un sistema di valutazione fatto dal direttore generale in base a criteri oggettivi che ministero e Regioni con l'ordine deciderà non in base alla gradimento dei propri collaboratori in base ai risultati della propria attività questo non vuol dire che si desume bravo ci resta a vita responsabile di una struttura ma di tanto in tanto bene che qualcuno vada a vedere quando si diventava primari con un quiz al ministero della Sanità e nessuno ti chiedeva più niente il direttore generale era obbligato a tenerti a capo di quella struttura anche se per caso di lì passava il genio della medicina
Insomma forse era più lieve l'anche il sistema di prima che non quello di oggi
Allora io non credo che queste siano scelte come dire frutto del non ascolto
Complessa quella sulla esclusività di rapporto col dei medici col servizio sanitario nazionale tanto lo sappiamo che l'elemento più difficile poi questo quello che noi abbiamo chiesto ai nostri medici di scegliere
Se vogliono lavorare per il servizio sanitario nazionale o se vogliono fare avere una doppia militanza lo potranno aveva certi
Però non potranno essere responsabilizzati
Avranno meno incentivi economici non saranno messi a capo di struttura saranno dei prestatori di opera professionale
Senza far parte di come diciamo delle delle strategie di gestione dell'organizzazione ma questo non l'abbiamo fatto perché vogliamo mortificare la professionalità no l'abbiamo fatto perché vogliamo che il meglio dei il della professione del medico venga spesa dentro il servizio sanitario nazionale a servizio dei cittadini al perseguimento dei fini istituzionali
Insomma
Quando si son verificati i famosi fatti al Policlinico
Mio collega di governo ha detto Obama
Come si fa a dire
Che in quel Policlinico funziona tutto male
Evidentemente ciò succede perché come dire chi circhi dovrebbe lavorare lì alla testa da un'altra parte
Perché se uno fosse tutti i giorni si accorgerebbe
E non ci sono le attrezzature
E i locali sono disagevoli perché nel tempo al mio posto di lavoro ciascuno all'interesse di trovare
Le cose che funzionano ma quando invece uno passa lì il tempo minimo indispensabile che poi tanto il grande della sua attività professionale è da un'altra parte nel suo studio con i quadri tappeti o magari in una clinica privata
è chiaro
Che poi
La struttura pubblica decenni che quelli che sono i servizi per tutti quelli quelli garantiti dal sistema in qualche modo vanno integrati
Ecco noi riteniamo che questa scelta sia una scelta che la stragrande maggioranza dei medici quelli che da sempre lavorano con coscienza con preparazione per i pazienti per gli ammalati dentro le strutture del servizio sanitario nazionale
Abbiamo atteso evoluto questa riforma e siano pronti ad attuarla perché in questo modo si esalta anche la professione del medico
Alcuni alcuni però sostengono che proprio questo obbligo di Scelta potrebbe provocare la fuga dei medici migliori dal pubblico verso il privato
Ma non non non vi sembri uno slogan ma io un medico bravo che sia Ritter divenuto tale ritenuto tale
Senza essere stato a capo di una grande struttura pubblica non l'ho mai trovato
Cioè
Anche noi andiamo a cercare il medico bravo
Magari dentro il suo studio privato
Ma che è bravo lo sappiamo perché a capo di un ospedale di una clinica universitaria non perché c'ha il suo studio privato
è chiaro questo
Ecco allora
Io non credo che se ne andranno i migliori
Penso che coloro che se ne andranno non saranno i migliori diverso
E e e poi certamente faremo di tutto perché questa riforma sia attuata attraverso condivisione coinvolgimento dei medici
Non abbiamo detto per esempio
Che se non ci sono le condizioni per esercitare l'attività libero professionale dentro la struttura pubblica
Non non non ci sarà chiesto ai direttori generali di individuare le modalità perché questo possa avvenire quanto prima magari di fare anche qualche deroga che dalla stessa legge prevista
Perché vogliamo che appunto ci sia la il massimo del del del coinvolgimento nelle scelte nell'attuazione
Di queste scelte quindi io confido su
Una possibilità invece attraverso questo sistema che i migliori siano Sempre di più
Coinvolti e e essi stessi si è possibile siano ancora migliori perché
Facciamo l'esempio del professore del Policlinico
Che è stato ingiustamente secondo
Perché andare ad operare in una clinica privata un paziente
E poi lasciarlo lì e tornare al mio servizio pubblico
E magari non avere la certezza che in quella struttura privata ci sono tutte le garanzie che se arriva una complicazione quello è sicuramente assistito
Essere chiamato mentre sono nell'altra sala operatoria e magari dispone il ricovero nel Policlinico perché lì c'è la camera di rianimazione che nella clinica privata non c'era
E più sicuro anche per il professionista potere svolgere l'attività libero professionale dentro la stessa struttura te la quale può disporre anche di tutta la sicurezza in tutta la qualità
Ecco questo mi pare che sia che sia uno un ulteriore elemento per essere certi che si sono create le condizioni per avere il massimo delle disponibilità professionale dei nostri medici per aumentarne possibile
Dottor Pagni il suo punto di vista su questo io credo che sia proprio di una cultura manageriale dell'azienda la fidelizzazione del personale uno dei principi fondamentali anche l'esaltazione delle risorse umane
Certamente il medico oggi a alcune difficoltà che non sono soltanto il fatto che il ministro Bindi ha messo allo scoperto
Il fatto che la maggior parte dei medici dopo la riforma dei Lorenzo aveva un doppio circuito di retribuzione uno pubblico-privato
E quindi interrompere questo doppio circuito ha creato qualche elemento di non di non consenso statistici ministro lei ha ragione
Il problema è che i medici italiani guadagnano dieci volte meno dei medici europei di alcuni medici europei e questo è un elemento importante non perché l'uomo necessariamente sia quel che guadagna ma certamente anche importante questo
E non possiamo non dimenticarlo e inoltre c'è un altro fatto i continui tagli che sono stati fatti alla sanità negli anni sfalsati non hanno consentito di investire in spesso che ed in conto capitale cioè di investire nell'ammodernamento delle strutture
Hanno consentito soltanto la gestione quotidiana per cui le strutture sono andate vivente sono diventate insufficienti sono invecchiate e adesso quando si deve andare a fare e a proporre una libera professione intramoenia di fatto l'intramoenia non sempre corrisponde allora credo che abbiamo avuto col ministro Bindi anche una serie di scambi di idee da questo punto di vista sull'opportunità che effettivamente ci fosse un lavoro pubblico e io sono d'accordo con lei
Che il prestigio di un di un professionista in genere discende dall'attività pubblica
Devo anche dire un'altra cosa che di vera libera professione in questo Paese ce n'è molta poca la maggior parte dei adesso ne sono o professione convenzionata o professore pubblica
Ed è un'esperienza costante che facciamo che coloro che si illudono di uscire dal servizio pubblico dopo tre quattro anni escono fuori dal mercato
Se non hanno uno spazio un prestigio eccetera che vi consente magari di operare in una struttura privata possibilmente convenzionata col Servizio pubblico perché questo voi e e gioco
Allora a questo punto è evidente che privato è migliorato rispetto al passato che oggi garantisce di più
Perché ha creato situazioni di assistenza di un certo tipo ma cerca ponte risponde ai principi dell'economia dell'efficacia dell'efficienza e del profitto laddove non ci guadagna chiude non ha interesse il pubblico è costretto a mantenere strutture e servizi indipendentemente dal guadagno anzi addetti servizi in perdita partirà alle servizi complesse
Cioè bisogna non ridire ridurre tutto il dibattito della sanità della salute eccetera ha un rapporto pubblico privato mercato non mercato mercato si emergano le prove molto più complesso rientra in una filosofia generale delle steppe della del dello stand del benessere e tutta la collina politica che dell'intorno a questo gioca
Certamente il pubblico troppo spesso inefficienti ma non è l'efficiente soltanto in sanità paesi genti anche negli uffici pubblici dove si vanno a corrente non certificato non c'è una cultura dell'amministrazione pubblica molto spesso
E non dimentichiamo un'altra cosa che il medico che era abituato
Ad essere come diceva un clinico berlinese solo col suo paziente in un'isola deserta oggi è servo di due padroni
Di se stesso del servizio pubbliche del paziente
E poiché le risorse sono diminuite rispetto al bisogno e quindi quei livelli essenziali che ci si propone di definire a livello nazionale regionale sono di come dire definitivi dall'esterno del cittadino se il cittadino non si rende consapevole che quei livelli essenziali sono quelli consentiti si può andare verso le cime liederistico
Il paziente americano sta sulla soglia dell'ospedale eccellente se non alla carta di credito
E le assicurazioni distinguo le polizie al momento stesso in cui il paziente e pieno di rischi
E determinano con linee guida obbligatorie molto comportamenti dei medici in un Paese liberale come l'America per cui tutto il discorso relativo a questo dibattito che estremamente interessante e che è stato suscitato sicuramente da una legge che io ritengo complessa oltretutto i decreti attuativi il ministro ricordava poco fa
Un punto importante che non è stato sottolineato dalla professione
La commissione per la formazione continua obbligatoria del merito perché per tutta la vita deve aggiornarsi e deve dimostrare di essersi aggiornato attraverso l'acquisizione di crediti non è una novità da poco poi vedremo ministro quante risorse ci vorranno come possiamo fare perché questo è un altro problema però i principi di fondo sono sicuramente condivisibili e io credo questa legge che ancora qualche ombra per certi versi ma soprattutto è da vedere nell'attuazione e nella volontà attuativa delle persone
In fondo chi ha protestato chi li ha chiesto le mie dimissioni è a posto elementi di sfiducia avanzava l'idea che io avessi rotto il fronte dei medici dell'unità dei medici che in realtà c'è stato soltanto in un primo momento quando il primo tra i do del decreto era un po'farraginoso come diceva la con la Buffo poco fa ed era anche qualche modo punitivo per certi versi dei con come il tono eccome
Dove da quel momento quando abbiamo cominciato a rivederlo di fatto è diventato un decreto accettabile è una scommessa sulla quale dovremo confrontarci e continuare a confrontarci
Con questa con questa riforma ministro cambia anche il limite di età pensionabile per i medici che passa sessantacinque anni elevabile a sessantasette anni perché questo cambiamento
Ma
Interessante questo dibattito perché quando si parla di pensioni in questo Paese il problema è sempre l'opposto invece per i medici
Bah insomma il motivo il motivo per cui l'abbiam fatto poi c'è naturalmente ma fase di attuazione
Di prima attuazione che soprattutto per i medici di famiglia
Prevederà una ulteriore regolamentazione in convenzione
C'è poi anche una gradualità differente per quanto riguarda gli universitari per il fatto che per il medico universitario deve comunque esserci sempre l'integrazione tra ricerca formazione assistenza come sappiamo i professori universitari in questo Paese vanno in pensione un po'più tardi ma il motivo principale lo abbiamo fatto qui tutto questo credo che lo abbiamo fatto perché
Era necessario anche favorire un ricambio generazionale dentro i medici i non dobbiamo mai dimenticare che
Problema dei medici in questo Paese è un vizio di origine che è la mancata programmazione da parte dell'università
Sia quantitativa che qualitativa noi abbiamo oggi incominciamo ad avere alcune emergenze grandi gli anestesisti gli infermieri
E siamo davvero in onda frutto di una mancata programmazione mentre ci sono specializzazioni e chicche abbondanti sostanza l'ora
Questo però c'è ora noi cerchiamo di di essere più virtuosi per il futuro
Anche se stessa normativa europea non ce lo consente perché non si può formare in base alle esigenze del mercato del lavoro
Bisogna formare in base alle capacità formative
Ora è vero che se noi a un alziamo il livello di esigenza nella formazione forse de università italiane dovranno ammettere che sono capaci di formare molto meno di quello che presumono di saper formare oggi
Però e insomma noi c'abbiamo da scontare una situazione della quale per ogni medico occupato in Italia ce n'è uno disoccupato sottoccupati
Allora io credo che è un un ma spinta all'integrazione generazionale fosse necessaria
Questo vuol dire che no come dire non si vogliano utilizzare queste professionalità ma io credo che un medico di famiglia
Che raggiunge l'età dei sessantasette sessantotto anni
Forse più che avere mille cinquecento mille ottocento iscritti da sue liste
Forse
Può come dire allenare una squadra è un'associazione di giovani medici che incominciano a fare i medici di famiglia
E che hanno bisogno in qualche modo di essere guidati in questa professione così importante Sempre più importante nel servizio sanitario nazionale
Qualcuno ha obiettato ma si incomincia a lavorare tardi e allora per esempio non c'è la possibilità di avere tutto il periodo dalla contribuzione è vero
Probabilmente il mio successore
Tra dieci anni dovrà fare una scelta diversa però oggi noi andiamo ad incidere in una generazione di medici che ha incominciato a lavorare a venticinque ventisei ventotto anni e che quindi è in grado
Anche per la le le contributi previdenziali che ha maturato di fare un gesto di generosità nei confronti delle giovani generazioni
Torniamo a ruolo delle regioni Chiti sono le regioni che si dovranno occupare dei di controllare la qualità dei servizi forniti
Con quali meccanismi lo farà no
Meccanismi parete questi controlli
Noi non cioè io credo che ogni regione sceglieva il Prodi gli strumenti
Con cui fa realmente per quanto riguarda la mia regione noi ci siamo dati prima di tutto una struttura che una struttura di collaborazione anche con i medici un'agenzia che si occupa dei problemi della sanità e che e che deve fissare anche gli obiettivi di qualità a cui la sanità deve corrispondere e in qualche modo è anche una garanzia rispetto al ruolo di controllo della regione perché il controllo naturalmente è un compito politico ma stabilire se quel servizio ci vuole e qual è la qualità l'efficienza qui deve rispondere quel servizio è giù sto che venga fatto secondo me da una struttura da uno strumento che non sia immediatamente dentro la politica ecco che poi possa essere di aiuto alla politica io però man Curio sito una cosa nel dibattito che si fa spesso
E giustamente rispetto alla qualità della sanità in Italia della quale vedere alla qualità della sanità pubblica ora io non voglio essere frainteso non non non voglio essere minimalista so che ci sono zone zone del nostro Paese
Realtà e realtà servizi e servizi però attenzione perché insieme a ombre
A cose che non vanno nel servizio sanitario universalistico che vanno colte e che vanno affrontate con rigore ci sono anche molte cose che vanno c'è stato un sondaggio della scimmia che hanno fatto fare alcuni mesi fa alle regioni sondaggi valgono quello che valgono ma in tutti i casi valgono quello che valgono non solo quando dicono cose ecco cose più positive in questo sondaggio veniva fuori
Che
C'è un giudizio più positivo sulla sanità tra chi l'ha sperimentata negli ultimi dodici mesi che in quelli che non c'hanno avuto un rapporto e io penso che questo voglia dire qualche cosa c'è vuol dire che non soltanto non vuol fare la solita polemica sui giornali io credo che sia giusto cioè è chiaro che se succede un fatto epocale The negativo va messo in piazza va fatto conoscere perché si deve affrontare però deve dovrebbe esserci non dico giornali forse giornali non leggerebbe non quel caso non voglio sono da qualche mese è vietato e ha censurato suoni polemica ne ho avute tante come il desiderio
E allora però il punto della comunicazione della dei dei riuscire a comunicare di far diventare anche opinione che pesa
Quella dei cittadini che invece sperimentano un servizio sanitario che funziona queste importante perché chi vuole abbattere il servizio sanitario Petra è una posizione politica
è legittimo io non lo condivido ma è legittimo che il Polo pensi a una privatizzazione però chi vuole fare questa operazione
Certamente anche facilitato se induce nell'opinione pubblica la sensazione che nella sanità c'è solo non professionalità non efficienza non impegno solo ombre e invece c'è anche professionalità quelle scoperte di cui parla che l'inizio non saranno venute per caso c'è professionalità e c'è impegno c'è abnegazione io ricevo lettere e le conservo
Ricevo lettere di cittadini che vanno in ospedali della mia Regione ma penso altri succeda e che dicono sono stato in questo ospedale
Ho avuto un trattamento positivo a volte sono anche in genere fanno anche stupire come dire non è una grazia ricevuta Zola chissà che cosa ci s'aspettava però c'è anche questo elemento io credo che dobbiamo farcene carico nel mentre ripeto non voglio io sono convinto perché chi vuole un servizio sanitario universalistico che tutti i cittadini deve essere determinato nel voler l'efficienza noi dobbiamo combattere gli sprechi dobbiamo ogni lira utilizzarla al meglio dobbiamo pretendere rigore e impegno
Perché si può battere il servizio sanitario universalistico sia perché se le vuole uno privato
Sia perché per conservatorismo comunque dipinto si pensa che l'efficienza sia un qualche cosa che compito della destra non è vero non è vero c'è l'efficienza che va ricercata che è dovere ricercare e che compito del centro sinistra saper realizzare e noi dobbiamo saperla realizzare controllare
Per questo io penso che una delle scommesse più grandi delle regioni
E dobbiamo impegnarci non ci stiamo impegnando sarà quello di far calare le liste d'attese
Bisogna che i cittadini non l'abbiamo scritto nel nostro piano sanitario regionale in qualche campo ci siamo riusciti in qualche altro no bisogna che cittadino abbiamo detto se uno ha bisogno di una visita entro trenta giorni la deve a vere
Al massimo e i referti entro cinque giorni si devono essere ecco bisogna riuscire con questa collaborazione anche con chi opera nel servizio sanitario pubblico a farlo davvero questa è la scommessa per dare credibilità efficienza al servizio sanitario naturalmente
Per poterlo fare c'è un problema enorme spero che si affronti Qui anche stasera c'è un problema enorme qui faceva riferimento poco fa il professor panni c'è il problema delle risorse
Di questi anni e degli anni avvenire ecco per potercela fare bisogna che anche le risorse per far funzionare le riforme ci siano perché se si fa una riforma che secondo me mette sul binario giusto il servizio sanitario corregge i De Lorenzo e poi non gli si danno le risorse necessarie per funzionare è un boomerang
Non ottiene il risultato che deve ottenerne
Sì adesso prima di chi vi parla eremo anche delle risorse buffo a tutto questo i cittadini come potranno partecipare perché anche loro avranno modo di partecipare ai controlli siti di controllare le varie strutture sanitarie di dire la loro su questo
Sì nella riforma abbiamo previsto esplicitamente la possibilità per le associazioni dei cittadini e alle associazioni di volontariato
Di partecipare
Un diritto di proposta con capacità di criticati controllo ai diversi livelli perché l'ho già detto prima non c'è più
Sanità amministrata da una centrale unica abbiamo il ministero il ministro abbiamo le regioni abbiamo i sindaci abbiamo le aziende e quindi a tutti i livelli abbiamo previsto che i cittadini possono partecipare aggiungo però una cosa
Chi
Non dobbiamo sottovalutare il fatto che abbiamo lo diceva già Keating ridato un potere ai sindaci questo è molto importante perché siccome i sindaci sono eletti direttamente dai cittadini
E questa volta avranno la possibilità sulla sanità davvero
Di intervenire e di fare in modo che
Essendo il sindaco l'autorità più vicina agli elettori di fare in modo che laddove c'è una mancanza una correzione da fare una lacuna da colmare sindaci possano essere protagonisti naturalmente bisognerà anche questa una forma di partecipazione di controllo bisognerà i sindaci premier league in qualche modo allertati sia che siano sindaci che già sono ben propensi a farlo
Sia che siano sindaci magari più diffidenti più distratti meno convinti anche in Emilia le avete qualcuno di sindaco che magari per posizioni politiche
O ideologiche magari non ha tanta voglia di far funzionare bene questa sanità riformata dal centrosinistra ma invece è possibile i sindaci lo facciamo è possibile chiedere i sindaci di farlo
Aggiungo un'altra cosa che noi abbiamo approvato la la partecipazione cittadini insostituibile perché sono un soggetto che
Qui va data voce non è che possono sempre parlare solo i loro rappresentanti istituzionali
Noi però in Parlamento e dal governo e con le regioni abbiamo cercato nel fare la riforma di metterci il più possibile dal punto di vista dei cittadini guardate che quando si fa la riforma di un comparto così complicato
è molto forte la tentazione e anche la forza di inerzia che ti porta occuparvi essenzialmente di quelli che ci lavorano in quella struttura
è vero che le risorse umane di chi lavora nel servizio sanitario sono fondamentali perché se loro non sono convinti non le riforme non si fanno
Ma è anche vero che la sanità non esiste solo per chi ci lavora la sanità esiste anzitutto per i cittadini ne abbiamo fatto uno sforzo penso in buona parte è riuscito
Per mettere il già nella riforma tutti i presupposti
Affinché il servizio sanitario nazionale centri l'obiettivo della salute e del rispetto delle esigenze dei cittadini qui sono state già citate tante cose che io non voglio riprendere ne cito solo tre perché con Pauline pressione che non siano conosciute da tutti perché poi la la polemica sui giornali è stata dominata da la discussione con il Polo oppure dalla protesta di alcuni settori dei medici per esempio il fatto che le strutture
Che saranno autorizzate e accreditate per occuparsi della nostra salute dovranno rispondere d'ora in poi a dei criteri di qualità molto rigorosi
E uguali per tutti per il settore pubblico per il settore privato per il settore non profit queste è una garanzia di qualità
Straordinaria poi si tratterà di applicarla bene la legge c'è una responsabilità delle regioni ma questa cosa qui prima così non c'era e adesso c'è e noi abbiamo una garanzia in più una carta in più da giocare per i cittadini
Oppure noi abbiamo previsto un altro esempio nella riforma
Che le prestazioni davvero utili quell'appropriate perché voi lo sapete per esperienza come tutti noi
Si fanno anche nel servizio sanitario nazionale tante prestazioni nel pubblico e soprattutto nel privato tante prestazioni inutili tanti esami inutili in alcuni casi c'è del dolce lo scandalo in altri è semplicemente il cattivo funzione tanti esami inutili tanti ospedali sopra più tante cose che non sono necessarie soprattutto tanti interventi ripetuti o non adatti a questa casa
Ecco con questa riforma non costruiamo le condizioni
Perché si eroghino che brutto linguaggio burocratico ma insomma sì eroghino le prestazioni cioè quelle cure di interventi davvero utili in ogni singolo caso si dice appropriate nel linguaggio tecnico e questo in tempi utili Vannino Chiti diceva come la Regione Toscana ma anche altre Regioni anche la regione in cui siamo
Si stiano già impegnando anche grazie alle possibilità che da questa riforma a dire che se un cittadino non ha quell'esame diagnostico
O quell'intervento quell'avviso dentro un certo numero di giorni la struttura deve trovare il modo per garantirgli il nome
E se non è in grado di garantirne lo lo devi andare deve andare a procurare una prestazione da un altro che è in grado di garantire però non ci si potrà più sentir rispondere torni tra sei mesi
A fare presa ma oppure venga nel mio studio privato
Questa è una cosa inaccettabile del sistema che noi stiamo cominciando a
Naturalmente non sarà facile qui nessuno fa demagogia le riforme bisogna farle bene poi bisogna applicarle né su questo ci impegneremo
Al tante altre cose non abbiamo citato stasera perché abbiamo stiamo parlando di tutto ma nella vecchia riforma De Lorenzo
Per fare in modo che le strutture per esempio gli ospedali non tenessero ricoverate le persone tanti giorni perché così avevano un rimborso maggiore
Dal sei dal dal fondo sanitario ti ricorderò quindici giorni anziché cinque prende i soldi per quindici giorni
De Lorenzo disse no sei tu devi fare l'intervento di appendicite alcuni interventi appendicite vale x e io ti rimborso x non mi puoi imbrogliare quei giorni di degenza bene giusto cos'è accaduto però e quella è stata la distorsione fondamentale che abbiamo corretto con la riforma che con la legge del Lorenzo contro cui noi raccogliemmo le firme all'ora
Come partito con la riforma dello Renzo le strutture gli ospedali per esempio erano portati a fare quegli interventi che rendevano di più in termini di rimborso dal punto di vista del fondo sanitario
E a non fare può fare poco le cose poco convenienti ma noi non possiamo avere una sanità che funziona come una fabbrica dice devo fare le prestazioni che convengono finanziariamente alla struttura non quelle di cui hanno bisogno i cittadini
Abbiamo modificato questo sistema di rimborso alle strutture
E gli diciamo che per alcune cose vale il vecchio sistema ma per altri casi più difficili da quantificare che spesso riguardano soggetti deboli non può valere ti rimborso x c'è il singolo caso che va guardato nella sua complessità nell'insieme non posso punire la struttura che si fa carico dei casi difficili e che non fa le prestazioni che rendono in termini di danaro e poi tante altre cose che sono state dette l'efficienza al fatto che le aziende potranno avere un regole organizzative snelle come il privato Mazzini pubblici
L'aggiornamento dei medici la verifica dei medici questo non per dire che abbiamo fatto Bengodi con la sanità italiana è fatta di tante luci come dice Vannino Chiti ma ancora di tante ombre però per dire che abbiamo messo tutte le condizioni perché i cittadini entreranno nei comitati di partecipazione per la riforma
Non debbano fare una battaglia contro i mulini a vento una battaglia impossibile ma possono chiedere che siano rispettati dei diritti che la riforma mette in condizione di rispettare di un dove sta la considero una grande vittoria e certa un con una grande scommessa perché poi le vittorie si hanno quando le riforme sono applicate
Ecco perciò uno dei tanti problemi etico con quei cittadini si trovano sempre che trovo seppur con cui si devono scontrare quello della riduzione dei tempi di attese anni hanno parlato dell'importanza di questo ministro ma quando un cittadino del Sud per esempio di di Caltanissetta avrà gli stessi tempi d'attesa e le sulla stessa qualità di prestazione quando si ammala di un cittadino del Nord ad esempio di un cittadino di Modena visto però che siamo qua
Cioè la disomogeneità dei servizi nelle diverse regioni uno uno dei problemi che ci siamo
Sicuramente posti sui quali abbiamo appunto cercato di intervenire che forse da certi punti di vista è il problema è questa differenza che c'è tra tra regione e regione
Diciamo
Forse siamo un posto semplificati ma tra nord e sud ecco tra Centro Nord e Centro Sud poi ci sono invece anche delle grandi differenze spesso all'interno della stessa realtà regionale
E è chiaro che questa differenza non è sopportabile perché il diritto alla salute è un diritto per tutti e nove come non deve essere condizionato
Tale possibilità di reddito di ciascuno di noi e della nostra famiglia o della categoria sociale alla quale apparteniamo del lavoro che facciamo
O magari del lavoro che non facciamo
Non può essere condizionata neanche dal luogo di vita delle persone perché cittadino della Sicilia gli stessi diritti del cittadino e dell'Emilia Romagna e quindi i livelli di assistenza come si dice devono essere uniforme sul territorio nazionale
Allora noi dobbiamo impegnarci a a
A sostenere
Il cammino di quelle regioni che sono
Rimaste più più arretrate anche perché
A lungo andare
Il disagio
Si trasferisce si trasferisce necessariamente perché
Alcune liste di attesa per esempio in regioni come l'Emilia Romagna il Veneto la Toscana la stessa Lombardia
E sono legate anche alla forte migrazione sanitaria da altre regioni perché alcuni tipi di prestazioni si possono avere soltanto là dove c'è quel bravo medico c'è quel buon reparto che funziona
E questo è uno
S volte sarebbe giustificato se ci trovassimo di fronte alla grande specializzazione che voglio dire di
Non voglio fare nomi ma insomma
Nei nomi né cognomi ma non si può pensare che
Tutti siano cioè ci sono alcune persone anche tra i medici che sono più bravi di altri
E allora
Poter andare da quel medico certo non lo si può moltiplicare o quel reparto funziona meglio di un altro e magari c'è una lista di attesa proprio perché
E il prodotto è migliore ma spesso si assista la migrazione sanitaria per prestazioni di base per le più elementari
Io ho trovato
Un giorno a alla nella basilica di Sant'Antonio a Padova
Una donna che veniva dalla Puglia a farsi dei curdi dei cicli di chemioterapia
Che oggi sono come dire
Eppure mi dimostrò perché non ci credevo
Che era costretta e mi disse chi mi rimborsa
Il viaggio l'albergo per i miei familiari il disagio di tutti noi e allora noi dobbiamo colmare questa cosa e come giustamente diceva prima Gloria Buffo
Darsi una struttura
Che controlla che verifica che sostiene che aiuta e che a un certo punto si sostituisce
Alla Regione che non va
Che non programma ma che non costruisce l'ospedale
Perché io ho tanta merce o Chiti qua Regione Toscana
Ha spesso tutti i finanziamenti per l'edilizia sanitaria del triennio precedente
Ed ha già concluso con l'orco col con il Ministero della sanità e del Tesoro un accordo di programma per impegnare tutti i finanziamenti per i prossimi anni
Ci sono regioni che avrebbero avuto più bisogno della Toscana
Di costruire nuovi ospedali che non hanno spesso una linea
Ora io non credo che sia centralismo
Quello di prevenire a un certo punto
Di
Di sostituirsi alla Regione inadempiente
E di nominare una commissione magari in Conferenza Stato Regioni
Che spenda quei finanziamenti per l'edilizia sanitaria faccia gli ospedali nuovi
Crei le tecnologie necessarie e magari attraverso questo trovi anche le professionalità che a quel punto sono disposte arrivare era a casa propria o magari a ritornare a casa
Ecco questo è un impegno
Assoluto per noi nei prossimi anni perché se non uniamo l'Italia anche da questo punto di vista noi di fatto non non diamo una risposta alla tutela del diritto alla salute e quindi cioè le regole sulle liste di attesa sono date abbiamo date a livello centrale le regioni hanno incominciato ad applicarle ma non basta in alcune realtà bisogna fare dei veri e propri interventi strutturali
Perché c'è una arretratezza che va assolutamente colmato magari facendo i gemellaggi con le regioni io credo che a un certo punto saremo anche in grado di poter far questo che per alcuni servizi una regione ma in aiuto di un'altra
Pensiamo all'attuazione del della rete del per esempio dell'assistenza domiciliare
Per i malati terminali che in alcune regioni è partita e che consentirà anche di utilizzare i finanziamenti per fare anche delle strutture
Destinate a questo dove si fanno le terapie del dolore dove si assiste la famiglia
Se c'è una Regione che riesce a realizzare un progetto come questo si può incominciare a creare dei gemellaggi da questo punto di vista a riforma prevede anche questo e questo vorrà dire che la sanità dell'Emilia Romagna avrà un tipo di mobilità dalle altre Regioni per alcuni tipi di specializzazione ma poi potrà
Modellarsi esattamente sui bisogni degli abitanti dell'Emilia Romagna che da questo punto di vista sicuramente avrà maggiori vantaggi
Minestra un'altra delle cose che stanno giustamente più a cuore cittadini è quella delle sicurezze nelle strutture tutti abbiamo ancora in mente le le immagini delle vittime della camera iperbarica di Milano
Oppure più recentemente i neonati contagiati dal virus del Policlinico a Roma ecco come difendere dei cittadini da questi rischi
Ma ecco questo diciamo noi abbiamo fatto una scelta
Trecentosessanta gradi contraria diversa da quella degli Stati Uniti d'America
In una cosa però ci siamo ispirati al modello statunitense che appunto
Il modello della certificazione dell'autorizzazione e dell'accreditamento dalla sicurezza e dalla qualità delle strutture
Perché
Riteniamo che questa sia
Il diritto dei cittadini come dicevo prima insomma le abbiamo diritto ad avere professionisti preparati
Terapie efficaci
E strutture sicure
E di qualità
Ora il sistema che meritavamo non non aveva non aver non dava regole non prevedeva sufficienti controlli
Da svolgere a vari livelli perché e anche bene che il sistema dei controlli in qualche modo sia
Davvero garante terzo rispetto a chi
Quotidianamente gestisce questo per ovvi motivi naturalmente
Ma soprattutto evitavamo un sistema che aveva dettato delle regole ma
Con un tipo di preoccupazione che non era proprio il tutto sanitaria ora
Io credo per esempio che gli standard alberghieri delle strutture sanitarie siano molto importanti perché
Quando andiamo in vacanza pretendiamo il bagno in camera
Ma non si capisce perché quando si è in ospedale si debba stare a disagio
Però pensare che è una struttura è sicura e di maggiore qualità semplicemente perché agli standard alberghieri
E magari passare essere un po'meno esigenti nei confronti
Della sicurezza delle procedure ospedaliere delle procedure mediche
Essere in meno esigenti nelle
Gli standard qualitativi e quantitativi del personale che si deve avere nell'essere meno esigenti nel collegamento determinante specializzazioni ad altre per cui se una struttura viene accreditata per fare determinati servizi deve necessariamente garantirne anche altri perché sono strettamente collegati ecco
Erra era un sistema un po'falso perché consentiva di pensare che la buona sanità era quella che luccicava in qualche modo non quella che effettivamente garantiva delle buone prestazioni sanitarie ecco questa riforma
Vuole garantire gli standard alberghieri certe ma li ritiene come dire
La bella carta con la quale si si si porge un regalo quello che conta è quello che c'è dentro
E quello che c'è dentro e la qualità della prestazione sanitaria ed a questo punto di vista nel nel momento in cui il sistema saranno ormai in tutte le regioni d'Italia
E speriamo
Siamo alleati naturalmente a questo tavolo tutti stasera speriamo di avere risorse sufficienti anche per poter finanziare tutto questo perché qui è il problema
Ah sì parliamo Forman forse questa riforma non costa una lira in più anzi ci aiuterà a spendere meglio
Le le lire che ha che abbiamo e che ci auguriamo di a vere sempre di più
Però
Sono i costi in sede di un sistema sanitario
Degno di questo nome in un paese civile sviluppato cresciuto come l'Italia
Che esige maggiori finanziamenti Orano in questi anni
Siamo stati finanziaria molto meno di quello che sarebbe stato necessario
Quando si dice che nella sanità ci sono gli sprechi
Forse è vero ancora ancora ci sono
Ma questo non è un settore che spende tanti
Spendiamo meno degli altri Paesi europei spendiamo meno degli stessi Paesi dell'OCSE dove tanto per dirla un artista ci sono c'è anche la Turchia dentro
Dentro i Paesi i Paesi dell'OCSE noi siamo sotto la media sia come finanziamento pubblico ma anche come finanziamento pubblico unito alla spesa privata
Questo è un buon dato complessivamente perché vuol dire che davvero il sistema pubblico copre l'essenziale
Questo è un dato di equità
Però noi dei paesi dove il finanziamento pubblico
E la spesa privata
Danno vita a due cifre molto distanti tra di loro vuol dire che il sistema non è equo
Fondamentalmente del nostro il dato positivo del nostro dato Fini finanziamento è questo
è che noi spendiamo meno non solo in virtù di un finanziamento pubblico più basso di altri paesi ma anche in virtù di una spesa privata più bassa di quella di altri Paesi
Questo è un buon segnale però complessivamente noi spendiamo meno e siccome come vi dicevo prima i risultati però sono migliori che in quelle di altri Paesi questo complessivamente un sistema efficiente
è un sistema di qualità
E poi
Finanziamento sanitario e anche un finanziamento produttivo è tempi perché
La sanità dà lavoro a tante persone
Non qualcuno dice troppe no siamo di parametri degli altri paesi
Ma le aziende sanitarie sono normalmente le aziende più grandi in ogni città
Con questi cento
Sedici mila ci auguriamo miliardi del prossimo anno
Noi finanziamo tecnologie ricerca
Formazione e innovazione
Siamo all'avanguardia in molti settori
Quindi è tutt'altro che un settore improduttivo
Però proprio per questo la salute a più ha ha bisogno di aumentare i propri finanziamenti noi riteniamo di avere le carte in regola non appena l'Italia solleva la testa
E grazie a questo governo
Incomincia a poterlo fare noi crediamo di avere le carte in regola per dire che si incominci a a pensare anche a questo settore come un settore da finanziare maggiormente
Perché non è comunque una spesa produttiva perché la salute è un bene molto importante ma anche per tutto ciò che ruota intorno a cui s'ora noi usciamo dando difficili ai quali va dato atto
Alle Regioni più brave che guarda caso
Le più brave sono quelle che sono riuscite attenere i conti sotto controllo e sono anche le stesse che hanno dato i servizi migliori
Le regioni che spendono di più sono anche quelle che danno servizi peggiori
Perché la buona programmazione dà buoni risultati e consente di utilizzare bene le risorse usciamo ci auguriamo da questa fase chiarendo anche il debito che si è accumulato in questi anni
Ma a testa alta chiedendo risorse io credo che un governo di centrosinistra
Debba debba fare questo debba porsi questo problema anche perché
Esiste molti molti problemi che hanno avuto molti settori che hanno avuto finanziamenti sono anche settore che attraversano la sanità la ricerca l'occupazione
L'innovazione tecnologica l'edilizia
Quindi anche maggiori investimenti maggiore possibilità di manutenzione delle strutture attraverso tutto questo io credo poi davvero che saremo in grado di
A Forlì di applicare questa riforma anche nella parte dei medici per
Io vorrei provare questa finanziaria credo che Gloria sia d'accordo
A dire insomma una riforma come questa rivoluzionaria
Che stabilisce l'esclusività dei rapporti di Mendel medici col servizio sanitario nazionale
Che capovolge la prospettiva De Lorenzo che disse a medici non abbiamo soldi fatevi per conto vostro
Ne abbiamo fatto un altro discorso che abbiamo detto
Troviamo insieme la risposta gratificante per la professionalità per la remunerazione economica perché questo è l'unico modo per tutelare davvero i pazienti
Una riforma come questa meriterebbe un segnale da parte del governo una riforma così può anche essere sostenuta con un finanziamento una tantum per avviare una riforma così importante
Noi ci proveremo
A chiedere un fondo adeguata
A fare chiarezza sui debiti delle regioni di questi anni
E anche a cercare come dire
Di investire qualche cosa in più in un settore che io ritengo davvero produttivo non solo perché la salute è importante ed è la più importante
Ma anche perché c'è un indotto anche di crescita di sviluppo con i quali dobbiamo dobbiamo in qualche modo confrontarci in misura
Pagni l'Italia abbiamo sentito è uno dei Paesi che spende meno per la sanità
Di uno dei Paesi europei che spende meno il livello dei medici italiani rispetto ai medici europei livello professionale come come considerato
è un livello molto elevato tant'è vero che quando lavorano all'estero sono
Nonostante che abbiamo problemi di formazione io vorrei dire una cosa
A proposito del problema delle pensioni di cui parlava il ministro
Ha ragione che effettivamente c'è bisogno di un turnover però purtroppo non riscontriamo una politica errata che fu fatta negli anni settanta
Quando passammo da trentotto mila studenti medicina centosessanta mila
Su quella base si adeguarono istruttori per esitare il personale universitario per formare il numero dei medici intorno al quindici per cento che si sono laureati
Questo che cosa vuol dire che noi abbiamo della professione il sessantacinque per cento dei medici a meno di cinquant'anni quindi il turnover è difficile allora noi chiediamo che il numero dei medici sia programmato sulla base del fabbisogno perché è vero che l'Europa dice che il mercato non è il punto di riferimento però è anche vero che la professione del medico alla professione acculturando è un'aggressione
Che che presuppone sapere e saper fare saper essere quindi non è pensabile che un medico possa fare un altro mestiere mentre un laureato in lettere ed altri hanno una cultura di un certo tipo
Ma c'è di più
Di fatto noi dobbiamo anche Inter rintervenire ministro se possibile insieme dice la verità sulla scuola secondaria superiore per l'accesso alla facoltà di medicina
Perché non è pensabile che si arrivi alla facoltà di Medicina passando dalla scuola l'infinito di taglio di cucina e tante altre cose dimenticando che il medico ha bisogno di una formazione umanistica oltre una formazione tecnica se no a quel medico che si prende cura dell'uomo non l'avremo mai
In quanto gli mancano le basi strutturali e culturali di un certo tipo
Per quanto riguarda io fra l'altro devo dire con sorpresa mentre stava stasera veniva a Modena in macchina sostando raggiunto dall'Ansa che mi ha detto che è un modo di elettricista vaticano
Ha dichiarato che il PRC sono responsabili di a un omento dell'eutanasia dei malati terminali cosa veramente strana che fonde perché non ha alcun senso e malato terminale non è che perché venne messo più rapidamente all'ospedale chiede il suicidio assistito di fatto sommato ha problemi poi di assistenza domiciliare integrata eccetera
Ma io vorrei riprendere un momento se consentite il volto velocemente il problema delle liste d'attesa sulle quali mi pare ci sia qualche volta un po'di confusione
Allora se la domanda sanitaria che non prevede una spessa non ha nessun'altra regola che un minimo di responsabilizzazione noi le liste d'attesa non le elimineremo mai
E in tutto il mondo tant'è vero che cosa sono le liste d'attesa etiche che sono due modi di raffreddare la domanda
In proprio se si vuole ma così
Una domanda impropria c'è e lo dimostra il fatto che i pronti soccorsi degli ospedali sono aggrediti dal paziente perché di fatto quando aveva al pronto soccorso ha subito gli esami la visita e tutto il resto e nel giro di senza spendere una lira
Se va dal medico curante per farsi fare l'impegnativa passano praticamente dieci giorni fa appuntamenti e impegni e quindi è evidente che le liste d'attesa nascono per vari motivi avvolte son conflitti di interessi c'è qualcuno e poi cotta la situazione
A volte sono Pessotto dimensionamento delle strutture a volte sono per mancanza di collaborazione fra reparti e settori
Sono molti i motivi per cui i cittadini su questo possono intervenire discutendo che cosa delle linee guida che definiscono i i gli interventi d'eccellenza non è pensabile che si faccia aspettare una cataratta per un anno
Non è pensabile che una donna la quale si scopre un nodulo sospetto al seno
Gli si faccia aspettare due mesi perché vi si fa la radiografia oggi Leo grafia di F dieci giorni l'agopuntura fra altri venti e poi magari d'intervento fra due mesi perché l'angoscia relativa a questa cosa non lo consente
Allora lì lì c'è un problema però anche di collegamento fra reparti competenze che è un problema solo quando dovremo intervenire
Però quando io vedo un mio paziente il quale all'epoca da dieci anni e un giorno dice mi voglio operare e va all'ospedale e mi dicono che prima di sei mesi non glielo fanno e questo dovrà mediche per voi si può anche morire
Questo rivela praticamente una puntura di consumo che tutto sommato non si è responsabilizzare a sufficienza per capire dell'Enea che non era
Nessun Paese del mondo sono state abolite dove c'è un servizio pubblico e dove non c'è una previsione di spesa se no che selezionava domanda incenso e non è quello che vogliamo perché mi pare che non sia giusto che in base ai soldi uno possa
A dire ai servizi sanitari più rapidamente ad un altro però bisogna che ci sia questa nuova consapevolezza e una verifica caso per caso se quel reparto praticamente ha boicottato i servizi responsabili se quella dove
Va be'giustificata e come può effettivamente funziona
Questi sono gli elementi sui quali possono collaborare
Niente i medici dei reparti i cittadini che vogliono che vogliono partecipare come del resto è stato fatto in altri Paesi come la nuova se Grande ed altri buffo abbiamo parlato di militante cose qui questa sera ma e i tempi di realizzazione di tutto questo quando qua qua come saranno quand'è che vedremo realizzata questa riforma
Ma prima possibile io spero intanto lo dico perché siamo in una platea per molti versi è politicizzata tra qualche mese ci saranno le elezioni e Reggio io credo per le elezioni regionali ne dovremo fare un anche nel ciò che regione per regione è stato già fatto perché dove c'è stato un buon governo della sanità si son fatte già tante buone cose e invece criticare
Laddove queste cose non si sono fatte tra due ne abbiamo fatto opposizione eccetera perché la sanità non comincia oggi questa riforma è molto importante ma noi alle elezioni regionali dovremmo fare un bilancio perché chi è al governo anche alla sanità finora nelle singole regioni aveva comunque la responsabilità di far funzionare le cose al meglio e abbiamo sentito
Dal ministro ma lo sappiamo tutti un po'per esperienza che nelle regioni citiamo uno armato bene che ha fatto bene per la sanità che ha fatto almeno per
Poi c'è la riforma che a regime pieno sedersi ustionante in tutti i suoi aspetti non sarà in poche settimane ci sono tanti provvedimenti attuativi successivi da prendere che però prenderemo nei tempi più ristretti boss sibili
C'è una l'adeguamento di un'intera organizzazione la cosa importante ed è però ce la metteremo tutta perché questo sia fatto nel in modo più veloce ed efficace possibile una cosa va detta come perché se noi lasceremo la riforma
Scritta sulla carta affideremo all'MBA della burocrazia allinea
Per cioè di un sistema ma non perché quello sanitario peggio di altri perché tutti i sistemi sono così e così la scuola e così la sanità e così un anche un'azienda privata
Se lasciata a se stessa se noi lasceremo
Soddisfatti di aver fatto una buona riforma
Così la lascia nel mondo al suo destino lasceremo in mano alla burocrazia dovremmo essere pessimisti li riforme funzionano se oltre a un buon lavoro del come
No e del Parlamento si attiva un meccanismo
Tra gli amministratori regionali tra i sindaci
Tra le categorie tra i cittadini
Nelle associazioni che di questa riforma fanno
Una scommessa una conquista e su questo si mettono a incalzare a proporre a controllare tutte le riforme che hanno funzionato nel nostro paese hanno funzionato se oltre a un buon impianto c'è stato
La partecipazione di un movimento di opinione io penso che questa è la grande cosa da fare perché poi il ministro si impegnerà sicuramente nel nostro interesse anche nel suo interesse perché tutti i provvedimenti che debbono nei applicata è applicabile la riforma siano presi nel tempo minore possibile le Regioni almeno quelle più efficienti è meglio governate faranno lo stesso
Io che faccio parte di un partito
Io anzi noi che facciamo parte di un partito faremo la nostra parte però abbiamo bisogno di non essere soli abbiamo bisogno
Che anche dal basso questa riforma sia conosciuta che l'applicazione venga richiesta come Chiti anche a me capita di ricevere delle lettere di buona e di cattiva sanità e a volte si denunciano casi clamorosi inadempienze già nella precedente te nella precedente assetto e adesso ne avremo altri esempi con quello nuovo ecco bisogna che in ciascun Paese in ciascuna città Ance scomporre laddove si capisce che c'è un
Dopo un ostacolo si trovi lo strumento l'associazione sì che ci si rivolga al sindaco perché questa riforma
Viva davvero guardate davvero una riforma un po'in ma
Hanno tutti noi portiamo più responsabilità ma davvero una cosa che se
Cittadini riconosceranno come propria io credo si riuscirà a fare in tempi più brevi non lo
Non voglio essere reticente nella risposta ma davvero
Poi ministro forse vorrà precisare meglio per la parte che le compete davvero penso che i tempi saranno più Brad
E utili a fare vivere davvero la riforma se non ci mobiliteremo solo nelle sedi istituzionali deputati
Allora ministro non è una battuta conclusiva per quest'incontro
Su
Ma abbiamo detto tante cose ma ce ne sono ancora molto io
Siccome è stato un dibattito molto molto sereno stasera
Abituata come sono sempre ad avere da qualche mese a questa parte sempre un sacco di un sacco di attacchi
Voglio come dire anche legando il miliardo ultime cose che diceva Gloria
Con molta onestà riconoscere che
Un difetto ce l'ha questa riforma
è complessa
Non è ma
Era inevitabile che
Perché gli aspetti che
Che il Parlamento ha voluto no questa riforma andasse a a toccare sono moltissimi tra basti pensare che normalmente quando il governo chiede una delega al Parlamento la chiede ampliare poi il Parlamento restringe in questo caso è essenziale esattamente l'opposto il governo chiese una delega di sedici punti il parlamento della data di quarantadue principi quindi il lavoro si è moltiplicato per tre praticamente sicuramente una riforma che per esempio dovremo fare molta
Anche il avremo dovremo fare davvero
Impegnarci molto a spiegarla a renderla di immediata lettura ora stiamo lavorando anche a questo e poi scelto ha dei meccanismi di attuazione un po'Complessi perché
I sistemi federali come ormai l'Italia e
Mettono in moto collaborazione tra i livelli istituzionali
E quindi fare un provvedimento di attuazione di una riforma
Di uno Stato centralista vuol dire adottare un detto
Vito ministeriali
Fare invece provvedimenti di attuazione di una riforma
Che prevede una collaborazione fra tutti i livelli istituzionali richiede anche proprio
Rendimenti normativi da adottare insieme per esempio molti provvedimenti attuativi si chiamano atti di indirizzo e coordinamento proposti dal ministro ma adottata in Conferenza Stato Regioni che dovremo scrivere insieme
E mettere insieme un ministro e venti regioni non è uno scherzo anche perché qui stasera esce il presidente Chiti ma presidente Chiti presiede una
Conferenza stato regioni
Dove ci sono dei personaggi
Dentro o che non insomma Siri trasferisce nel rapporto istituzionale la differenza politica in qualche modo no cioè e non non è un fatto di polemiche personali tra la Bindi e Formigoni la si pensa Baudo diversamente Formigoni la pensa in un modo e il resto dell'Italia in un altro però è in Conferenza Stato-Regioni quindi è chiaro che vi chiederà anche una negoziazione non da poco e proprio perché non è una riforma statalista come si dice molta di questa attuati o ne dipenderà dai contratti con i medici e dalle convenzioni con i medici di famiglia perché abbiamo volutamente lasciato al conia spetti
Al contratto e alle convenzioni perché vogliamo il coinvolgimento e il consenso
Dei medici degli Infermi
Ieri c'è una parte ancora da scrivere di questa riforma che è il rapporto con l'università quando successe l'ultimo caso al Policlinico Umberto primo Gianfranco Fini disse colmare la riforma Bindi ancora non era stata pubblicata
E invece la riforma questa riforma consentirà in qualche modo di risolvere quel problema perché daranno nuove regole al rapporto tra il mondo università Mario e il sistema sanitario nazionale e regionale è una riforma come diceva Gloria e qui termino davvero
Che si è posta il problema di un rapporto vero con la Società di questo Paese
Con il volontariato con i cittadini con il sistema privato con il sistema produttivo con il grande mondo della ricerca ma soprattutto con le sensibilità nuove di questo Paese
E per esempio
Sicuramente una riforma
Che contiene la sintesi delle culture del centro sinistra e dell'Ulivo che stasera siamo a casa di uno il partito più più più gran
Della della cultura e della e della impostazione politica maggioritaria dentro la coalizione ma io appartengo come sapete bene ad un'altra cultura di questa coalizione che quella Cattle e anche quella del popolarismo ma la cultura ambientalista per esempio è stata molto attiva sia in questa riforma che nel Piano sanitario nazionale e io credo che abbiamo per esempio riscopre
Tutto insieme il concetto di salute nella sua interezza anche perché abbiamo messo insieme queste culture
E questa riforma tutte queste sensibilità questo vuol dire che interpreta la vita del paese non ignorando presente no
Il fatto che ci sono cinque milioni di italiani che ormai si affida ai cosiddette terapie non convenzionali che noi non abbiamo posto a carico del servizio sanitario nazionale proprio perché vogliamo dire però è giusto che c'è bisogno dalla nazionale paghi la ricerca garantisca la sicurezza anche di quei cittadini che si affidano ad altre terapie perché potrebbero incappare in ciarlatani i strutture non non non non sicure e quindi venire incontro anche a questo vuol dire s'avverte affitto e accanto al regole magari internazionali della scienza c'era necessità dell'ascolto delle soggettività di un approccio sempre più personalizzato alla terapia la cura al proprio stato di salute
E allora questo vuol dire che una riforma così la si attua
Non solo se si fanno i provvedimenti Massi si crea ascolto se si crea consenso se come è stato detto da tutti
Ciascuno fa la sua parte se ciascuno si sente in qualche modo il protagonista di questo processo riformatore e per questo motivo che anch'io dico sentiamo la nostra no
Io ho avuto un po'di amarezza quando
Dopo un risultato non esaltante del centro sinistra alle europee e anche alle amministrative e soprattutto non esaltante della mia parte politica qualcuno ha detto colpa della riforma della quindi perché ci ha messo contro i medici a parte che io credo che votano i cittadini e non le categorie economiche e quindi i cittadini son più dei medici in questo Paese
Voglio dire avrebbe scontentato i trecento mila poteva di Ravenna accontentati quegli altri cinquantacinque milioni ma non è questo il problema non è questo problema un altro
E che siccome il Polo ha capito immediatamente che questa era un'aria
Forma
Come dire discriminante tra noi e loro sono andati subito all'attacco e noi abbiamo avuto un po'di timidezza siamo andati in di
Sì se abbiamo detto ma teniamola nascosta chissà come stanno le cose no questa è una riforma fatta nell'esclusivo interesse del diritto alla salute di ciascuno di
Noi e del popolo italiano allora con questa riforma noi andiamo a testa alta il nome dei nostri convincimenti come diceva che le nostre idee
Ma della nostra cultura del del motivo per cui abbiamo chiesto il voto ed abbiamo vinto le elezioni del novantasei
E con questa riforma spiegata attuata e condivisa noi abbiamo le carte in regola per per affronta alle prossime regionali dove questo tema sarà fondamentale e per prepararci alle politiche dicendo il governo di centrosinistra non è stata a guardare ha messo a posto i conti di questo Paese ha ridato credibilità internazionale all'Italia ha fatto fronte a a momenti difficilissimi ma ha fatto anche riforme importa la scuola la sanità il commercio le privatizzazioni la pubblica amministrazione e in tutte queste riforme avuto il coraggio delle proprie idee e con questo in questo modo a testa alta chiederà il consenso degli italiani
Veneri mo'tutti i partecipanti a questo incontro naturalmente ringraziamo soprattutto voi che ci avete ascoltato né con l'augurio che questa sanità sia veramente sempre più vicina ai cittadini vi saluto buona notte grazie per essere stati qui