"I care" 1° Congresso Nazionale dei Democratici di Sinistra Lingotto di Torino, 13 - 16 gennaio 2000

Vorrei
Normalmente
Va bene
No
Se
C'è in sala la compagna Colaceci
Perfetto allora iniziamo i lavori della seduta di stamane ha per prima la parola alla compagna Amalia Colaceci
Poco prima della scadere dei dieci minuti previsti come il tempo per ogni intervento io avviserò che sta parlando mediante un lampeggia mentolo osso che vedi sul tavolo che ha di fronte
Sì grazie prego sarò nei dieci minuti buongiorno a tutti care compagne e cari compagni gentili ospiti vivo con voi la bellissima esperienza di questo congresso cui io per la prima volta partecipo come delegata della regione Lazio
Sento seppure nel mio piccolo il peso di questo appuntamento del nostro partito che si costituisce con il contributo preziosissimo di culture e di provenienze diverte
Ma comuni nella voglia di elaborare il progetto della sinistra italiana del Duemila
L'impegno è grande e noi siamo in grado di assolverlo facendo attenzione a non rispondere se non con i fatti
Alle provocazioni che da più parti ci giungono e che cercano di fare apparire la nostra discussione interna come una malcelata divisione
L'attenzione nei nostri confronti ha raggiunto il massimo in questi giorni che hanno preceduto l'apertura dei lavori congressuali
Con articoli su ogni quotidiano con i quali ci sono stati rivolti consigli suggerimenti e ripeto qualche provocazione
Tra questi vorrei citare l'articolo in prima pagina su la Repubblica dei primi giorni della settimana firmato da Gad Lerner
Nel quale il noto giornalista che tra l'altro il primo giorno di apertura del congresso era tra noi ha chiesto a Walter Veltroni di compiere un atto di coraggio
Nello stesso articolo Lerner ha parlato del riformismo e di quella che egli stesso ha definito la realpolitik del presidente da Vienna
Per giungere al suggerimento e qui secondo lui l'atto di coraggio o almeno in questo suggerimento io ho letto la sostanza di quello che lui chiama atto di coraggio
Che ci dovrebbe portare ad andare via da dove siamo
Ad intraprendere una nuova strada della quale però non ci viene indicato ne è il percorso nell'approdo
A tale proposito anche nostro illustre compagno Giorgio Ruffolo elaboratore del Progetto Duemila dalle colonne dello stesso giornale ha testualmente detto
Il bravo opinionista Lerner mi è sembrato in questa occasione smarrito come Alice nel paese delle meraviglie
Io cari compagni e care compagne e vorrei aggiungere una domanda
In tutti questi anni ci è mancato il coraggio non è stato forse un atto di coraggio tutta la discussione che il nostro partito ha fatto negli ultimi dieci anni che ci ha portato a scelte storiche mediante le quali ci siamo confrontati con il nostro passato andando oltre e mantenne e mantenendo il giusto e doveroso Rispetto nei confronti di tanta parte della nostra storia che ci ha fatto grandi ed ha contribuito alla democrazia del nostro Paese
Non è stato un atto di intuizione politica e di coraggio quello che ci ha portato nel novantasei alla vittoria con l'Ulivo al governo del paese e in seguito come centro sinistra poi non è un atto di coraggio affrontare ogni giorno il governo della nazione dimostrando con le cose concrete resta nostra identità il nostro obiettivo la nostra speranza nella sua relazione Walter Veltroni ha detto identità del partito e cose concrete e qui segna permesso vorrei fare una riflessione anzi esprimere una preoccupazione
La importante discussione che stiamo facendo a proposito anche del rapporto tra identità e valori e fare concreto non può secondo me essere posta nel senso che è stato riassunto in una frase già detta che a me non piace ma che richiamo per brevità
Il partito resta il governo no e per questo il senso unico del nostro agire non può essere il potere il governo se la questione viene in tal modo posta noi rischiamo fortemente di non andare avanti di non vincere la sfida della Sinistra del Duemila di restare ancorati ad un modo di intendere la sinistra che diciamo di voler superare di essere una sinistra che parla che si parla addosso che non esprime quello che è in grado di realizzare nel momento in cui governa il Paese e si candida a rigovernare lo stiamo guidando insieme alle altre forze del centrosinistra la nazione e la stiamo guidando bene
Con tutto il nostro patrimonio di identità e di valori che come donne e uomini della sinistra condividiamo solidarietà libertà equità e giustizia sociale
Vuole che consentano il controllo collettivo dei processi sociali
E allora dove dunque il problema
Perché ci dobbiamo avviluppa are in una discussione tutta teorica che allontana il partito dal suo ruolo di governo ruolo di cui il partito stesso può e a mio avviso deve essere fiero
Sentendo al momento dell'apertura del Congresso il saluto degli altri leader della sinistra europea
Blair Jospin si vede ho notato che gli stessi si sono rivolti in egual modo a Veltroni e da Massimo D'Alema implicitamente riconoscendo in eguale misura al partito e alla sua espressione di governo un ruolo fondamentale nel modo in cui la sinistra italiana vive ed opera in Italia ed in Europa
A me non sembra a cari compagni care compagna che gli altri partiti della sinistra europea
Nel momento in cui governa nel loro Paese si pongano un problema di identità tutto teso a segnare la differenza ideale come se ciò fosse assolutamente necessario dalle cose concrete che il governo realizza eppure anche in questi Paesi come ci è dato sapere dalle scorse elezioni europee c'è un problema di consenso di maggiore partecipazione alla vita politica di astensionismo
Il nostro partito in questi anni e qui con buona pace di tutti coloro che sulla stampa in questi giorni hanno espresso preoccupazione
Per un nostro eventuale scatto di orgoglio qui dicevo sì con grande orgoglio il nostro partito ha fornito alla nazione una classe dirigente giovane autorevole intelligente ed onesta
Di uomini e di tante donne che tanto sta facendo per il Paese
Che ha guidato la fase del risanamento e che io credo sia la migliore candidata a guidare la fase dello sviluppo
Detto questo è certo e direi scontato che il partito deve avere una sua anima deve elaborare un progetto che sia in grado di coinvolgere maggiormente la società civile nella vita politica
Di far vivere la passione per questa nobile parola appunto politica con la P maiuscola quella politica con la quale dimostriamo con i fatti di saper praticare oltre che di saper predicare
Praticare significa oggi dare una risposta di sinistra alle sfide della modernità e dell'innovazione significa contribuire alla ricerca delle prospettive politiche più efficaci per governare lo sviluppo e di mutamento
Garantendo che le stesse siano fortemente rispondenti all'equità al rispetto dei diritti umani e civili
Mi ha appassionato il taglio che il presidente della Camera ha dato al suo intervento per me estremamente chiarificatore del rapporto che deve esserci
Tra i valori che noi esprimiamo ed il modo in cui questi divengono risposte ai bisogni ai bisogni della gente
Due ultime considerazioni prima che scada il tempo a mia disposizione che voglio rispettare
è un fatto che i partiti e tra questi anche il nostro non riescano più ma a dire il vero non sono riusciti mai ad esprimere tutta la complessa realtà sociale perdendo forza di aggregazione
Ma non è vero il contrario non è vero cioè compagni e compagne che il nostro partito si oggi solo o in maggior parte espressione di assessori di poteri di macchine blu
I compagni e le compagne i simpatizzanti tutti coloro che quasi quotidianamente danno il loro contributo pratico intellettuale di idee di sentimenti al nostro partito sono anch'essi la società civile di cui tanto si parla
Io stesso sono un'espressione di questa società civile svolgo un lavoro una famiglia di quei problemi di tutti i giorni come voi
E non credo che questo mio ruolo nella società venga meno Comi debba essere riconosciuto in maniera minore solo perché sono una dirigente locale del partito
Io credo che il rispetto del lavoro e della partecipazione sia unico
Che valga tanto del chi ha intorno a noi che noi vogliamo aggregare che per chi è vicino a noi
Termino con un breve riferimento ad un fatto che ha una valenza politica anzi direi ad una provocazione di questi giorni che credo meriti una risposta ferma ed inequivocabile
Che già è stata autorevolmente data dalla relazione in tre introduttiva di Walter Veltroni mi riferisco come forse già avete capito all'intervista di Parisi sul quotidiano la Repubblica
Questo accadimento merita una riflessione profonda poche poiché nulla in politica accade per caso
E se è vero che le parole nella ricchezza della nostra lingua e del nostro vocabolario hanno un peso e con parole di peso che è giusto rispondere
Non ci sono stati equivoci ci è stato chiesto di scioglierci per la costruzione di una casa riformista nuova e più grande
Ebbene a questa domanda rispondo no no non pregiudiziale tutto legato ad un senso di appartenenza egemonico o presuntuoso ma dico un no motivato politicamente dalla idea chiara del ruolo che il mio il nostro partito svolge e deve continuare a svolgere anche come soggetto parte di una coalizione di centro sinistra che deve essere rilanciata con forza e determinazione
Non possiamo cadere compagni nella trappola che per difenderci da chi ci vuole far apparire fagocitare di ci indebolisce con finalità dai contorni troppo sfumati
Termino con una considerazione io sono convinta che questo Paese ancora bisogno di un partito come il nostro vi ringrazio
Grazie Colaceci a la parola Alessandro Cosimi seguirà Federico Ottolenghi vi vi ricordo questo il tempo ovviamente di dieci minuti siamo tenuti a rispettarlo rigorosamente perché se non sforiamo e alle dodici e trenta siamo tenuti a dare la parola a Massimo D'Alema quindi io richiamerò un minuto prima del termine di dieci minuti con quella peggio attore rosso che alla base del microfono che davanti
Prego corsa né Veltroni ha tracciato nella propria relazione una riflessione che gli indica come un partito che non riesca a definire una propria identità dei propri valori sia destinato ad esaurire la propria funzione una riflessione che nella sua linearità e senza apparire banale fotografa la difficoltà di un progetto politico che sia cornice di temi presupposti che faccia percepire a donne ed uomini il senso del proprio lavoro giornaliero nella politica
E che ci facciano percepire dei cittadini commenta di un presente positivo e speranza per il futuro
Quindi i temi come la lotta per l'eguaglianza o contro la povertà
Per la dignità dell'uomo quale individuo o per una dimensione umana dalla globalizzazione che sono espresse dal l'azione del segretario possono e debbono essere gli obiettivi sui quale costruire questo processo di identità
Abbiamo di fronte a noi scadenze importanti e per certo certi versi essenziali per il ruolo che giocano i Democratici di sinistra nel Paese
L'evoluzione del problema del referendum con la necessaria del decisione del governo
Di non opporsi attraverso aspetti formali ma Di Carlo contrastare sul terreno della politica assume la valenza di uno scontro essenziale sugli strumenti ma anche e soprattutto sui nodi di una concezione della società e dei rapporti e modelli che la regolano
Si apre una fase delicata nella quale è necessaria una mobilitazione intensa che riesca a far capire a larghi strati della cittadinanza come in questo evento il disegno ultraliberista di società sotteso nel cui si i referendari non possa essere inteso come la liberazione dallo stallo in cui alcuni corpi poteri corporativi parastatali
Che i radicali tenti di canone il sindacato siano lo strumento attraverso il quale viene mantenuto un assetto regressivo del Moscato del lavoro del governo fa è necessario prendere atto che l'attacco va ben oltre il contingente e che l'obiettivo è una concezione della coesione sociale come tradizionalmente intesa dalla sinistra
Tant'è che non basta citare in questo caso ruoli e funzioni politica di coesione delle grandi organizzazioni di massa inerenti anche terribili della nostra storia recente o la capacità di accordo sui grandi temi del lavoro dell'occupazione o dal confronto serrato sulle pensioni ma si debba utilizzare l'occasione di questa bomba dono vigilia referendarie per cercare di ricostruire una riflessione su di un'idea di società che contribuisca a creare una percettivo l'identità del nuovo partito della sinistra italiana
La teorizzazione dapprima e poi il crescente riconoscimento di diritti civili e politici e dei principi costituzionali
La teoria della separazione dei poteri precedono l'affermazione puramente estensione del principio democratico dell'affidamento del potere legislativo e più tardi l'esecutivo ahimè ai rappresentanti liberamente scelti dei cittadini
Un percorso difficile storicamente lento che ha trovato frequenti interruzioni ed improvvise fasi di accelerazione ma del quale già detto che il PIL coglieva l'inarrestabile motore nel graduale progredire dell'idea di eguaglianza
E quindi l'idea di democrazia nella sua definizione che risiede uno dei punti di ridefinizione complessa delle identità di un partito della sinistra
Da una parte la definizione sobria e realistica come quella Schumpeter Yllana
Che vede come elemento fondante una democrazia del ricambio attraverso elezioni periodiche a suffragio libero e segreto e dunque la democrazia liberale
Rispetto alla quale rimane un forte il giudizio di incompletezza rispetto alle aspirazioni di uguaglianza suscitate sì negli ultimi due secoli del millennio un giudizio di incompletezza che non significa in alcun modo che vi possono essere altre strade
Ma un'analisi del fatto che il contesto nel quale si scardina la democrazia sciur pretoriana possa distorcere l'esercizio di impedire l'estensione del potere dei cittadini di decidere sulle materie che maggiormente penso il loro destino
Azione che il significato vero della democrazia
Quali strumenti quindi per un'economia di mercato che non crei condizioni di insicurezza di povertà
E dipendenza in una larga parte dei cittadini che non non li trasformi cioè il meno cittadini degli altri limitando di fatto la loro necessità e capacità di democrazia
Un'azione di governo di sinistra o di centrosinistra quale quello D'Alema è quella di spostare dal consumo all'investimento una parte rilevante del reddito nazionale
Di presiedere la redistribuzione di funzione all'interno dello Stato determinando nel processo federalista un avvicinamento dei luoghi della rappresentanza ai cittadini ma anche una redistribuzione rimodulazione di tutti i sistemi di difesa e ridistribuzione sociale che ormai da alcuni decenni costituiscono la vera essenza della cittadinanza nelle società modernizzate
Abbiamo quindi un compito che non è quello di opporsi al referendum con uno esclusivo
Ma è quello di esprimere la nostra idea di inclusione la nostra idea di diritti puntando allo stato sociale organizzato che Saccà querelare le condizioni procura al quarto Uork puntando come elemento prioritario all'inserimento dei giovani all'interno del mondo del lavoro
L'altro grande appuntamento sono le elezioni regionali
Queste dovranno diventare un'occasione di rilancio della partecipazione
Dovremo cioè puntare ad una campagna elettorale che sia capace di coinvolgere larghi strati di cittadini
Utilizzare il tessuto sociale per aprire la capacità del partito di parlare a tutti quei cittadini che fanno parte della cittadinanza attiva
Apprendo in un progetto di coesione sociale che connota lo sviluppo dei territori
Un'occasione anche di rilancio della coalizione di governo che vede la nostra iniziativa politica dispiegarsi per creare le condizioni di strumenti permanente di confronto anche a livello locale
Che dire il segno di una nuova stagione di comunanza di progetto e di stabilità
In questo i Democratici di sinistra portano la grande responsabilità di essa il partito di maggioranza relativa
Questo però non deve portarci a commettere l'errore di una concezione egemonica interno della coalizione
Ma caso mai ad assumersi responsabilità proprio per una maggiore apertura della coalizione medesima verso maggiori ambiti nella società e nella rappresentanza politica
Quale soggetto politico può rappresentare l'elemento di sintesi di questo progetto
Un partito che voglia di segnarsi questo ruolo non può che essere un partito autorevole
Che consegno ai compagni eletti nelle istituzioni un ruolo politico e che consegnando né di menziona la portata un partito quindi come luogo e strumento di confronto che si aggancia i problemi utilizza le proprie rappresentanze per governare sul terreno dei precetti senza diventare in alcun modo invasivo sul terreno gestionale
è uno strumento cioè di azione politica che non isola le amministrazioni dal progetto politico ma anzi è capace di esprimere un progetto complessivo che impronta il fare quotidiano
Un partito riformista per diventare centrale nella cultura politica verde conquistare fuor d'informare il partito prendendo slancio dalle storie delle era dice che lo caratterizzano muovendo da queste e tornando alla storia collocandosi in un contesto europeo dove i partiti riformisti di sinistra hanno il proprio atto di nascita
Un partito che si candida a essere luogo di confronto per lo sviluppo e il monitoraggio di un progetto di governo che è suo compito costruire in un rapporto chiare fondante con la coalizione esaltandone in questo modo ruolo e funzione
Un partito quindi che fa della propria struttura federativa una sintesi di progetto politico che riconosce essere legittimata dal riconoscimento del proprio progetto collettivo composto assieme alle Unioni regionali
Un partito che è un soggetto politico nuovo che non è la somma di storie e culture diverse non un partito di ex ma un nuovo patto associativo di donne e uomini che partono dal meglio delle culture politiche della Sinistra democratica italiana
Un partito che ci ha consegnato dal Congresso con un protagonista nel quale si siano rappresentati i punti di vista DiVersi nel quale le posizioni delle mozioni debbono contro lire contribuire a costruire l'unità su un senso comune dell'identità costruite rinnovata attraverso il libero e limpido confronto che stima le differenziazioni senza traumi e con la comune coscienza del ritrovarsi insieme nella quotidiana applicazione alla realtà delle cose per cui ci ritroviamo un partito del quale L'Unità è data dalla capacità di rappresentarsi in un progetto politico unificante che sia capace di comprendere che non basta amministrare perché il mondo non ha rinunciato alla propria storicità non è diventato a sette ecco non vive le sue passioni mondi frammentati o puramente amministrati
Ma il fatto come sempre di forze di gruppi di potere di interessi di conflitti alternativa compito di un partito e rappresentare il luogo dove questi si confrontano ed essere capaci di un progetto che sia l'espressione dell'interesse collettivo
Un partito quindi che in una fase di così forte trasformazione della società deve essere capace di rappresentare l'innovazione
Cogliere gli aspetti anche all'interno dei propri referenti sociali del cambiamento della necessità di innovazione avvicinando le opportunità di conoscenza e di espressione ai cittadini e agli iscritti ai gruppi dirigenti
Nel paese scelto il dinamismo e confortante la percezione di segnali innovativi altrettanto il compito di un partito autorevole di ricondurre il proprio ruolo a quello di vettore dell'interesse collettivo tanto più oggi che governiamo il Paese
Forse quindi un elemento innovativo alla costruzione d'una città da dire rete di regole che ci faccia percepire come di fatto vettori della circolazione delle idee
Riconoscendo la complessità della società e diventando in questo modo coloro che imprimono una visse positiva lo sviluppo sostenibile ai territori e alla coesione sociale
Proprio per creare quel progetto politico riempito di idealità che beve da una parte rappresentare la nuova speranza del futuro e dall'altra un puntello essenziale per chi governa grazie
Grazie così mi dunque Federico Ottolenghi dopo Walter vitali Ottolenghi al microfono per favore
Tra pochi giorni avremo di fronte un appuntamento fondamentale al quale in molte realtà abbiamo già iniziato a lavorare le elezioni regionali
Io non credo compagne e compagni che possiamo più permetterci di parlare federalismo e poi di ragionare sulla politica e sulle alleanze sempre solo in chiave nazionale
Non credo che possiamo ancora permetterci di ragionare su un ruolo diverso è un profilo rinnovato della politica e poi ridurre esclusivamente la riflessione agli schermi alle logiche interne alla politica politica
Non possiamo permetterci di evocare una questione settentrionale e poi non trarre le accette necessarie conseguenze in termini di politiche di modo di rapportarsi alla società di scelte istituzionali
Se questo è vero allora le elezioni regionali sono un'occasione la cui portata va pienamente colta e realizzata
Al Nord ci presentiamo con una Terna di candidati di grande autorevolezza Martinazzoli Cacciari che la compagna di via turco
Non dobbiamo sottovalutare l'importanza di questa sfida in primo luogo perché senza o contro il Nord non è possibile nel medio periodo governare questo Paese non almeno se si ha l'ambizione di trasformarlo in secondo luogo perché viviamo qui l'anticipazione di molti processi penso all'intreccio caratteristico di Milano fra ricerca innovazione produttiva internazionalizzazione
Penso alla trasformazione profonda non alla scomparsa del lavoro di fabbrica alla moltiplicazione delle forme di lavoro e all'espansione di modelli Ford visti nella grande distribuzione
Penso ancora le mille facce concrete della globalizzazione alta e bassa dalla Borsa alla delocalizzazione produttiva dall'immigrazione al commercio elettronico
Mi limito allora due osservazioni la prima che la qualità dei candidati che presentiamo indica quanto prendiamo sul serio questa sfida e quanto intendiamo investire nel ricostruire un rapporto con questa parte del Paese la seconda è che i processi politici che ci vedono impegnati a costruire coalizioni che si candidano al governo del Paese e delle regioni
So come soggetti politici coesi dotati di una fisionomia di un progetto riconoscibile hanno un valore che va oltre i confini regionali
Io credo che qui ci sia una risposta non la sola forse non completa ma certo una parte fondamentale della risposta
Alla domanda che c'è posto dalle cose più che da questo o da quello sul rapporto fra noi e la coalizione sul presente e sul futuro del nostro partito della sinistra e del centrosinistra
Credo cioè che se la discussione su questo punto è declinata solo in chiave nazionale non approderà ad alcuni risultato
Se viceversa dopo le elezioni saranno in campo soggetti territoriali e legittimati dal voto popolare allora le risposte potranno essere più interessante e forse cambieranno le domande stesse
La questione dunque non essere scioglierci o fonderci per poi immediatamente ricostituirci come Sting da parte di un tutto che non c'è ancora piuttosto dobbiamo individuare con precisione le questioni o al limite la questione su cui c'era la coalizione al potere decisionale le sedi e gli strumenti per farlo e alcune politiche sulle quali è possibile definire progetti unitari
A partire da qui e con chi ci sta possiamo costruire un centro sinistra stabile strategico dotato di un simbolo un nome un progetto è un candidato ma c'è anche un altro nodo al quale non possiamo sfuggire se vogliamo dare risposte forti ma anche credibili su di noi
E affrontare questo tema è il contrario di cambiare discorso
Io credo che l'identità di una forza come la nostra sia data Cida i valori che ci animano ma l'insieme ma insieme dagli interessi che difendiamo e da quelli che combattiamo di più da come questi valori e questi interessi si traducono in politiche
Ci sono allora due aree tematiche sulle quali si definisce la nostra identità il lavoro l'economia lo stato sociale l'istruzione la formazione la ricerca si tratta di questioni che non si possono più declinare oggi in italiano ma soltanto in europeo su questi due terreni si misura la nostra capacità di essere sinistra moderna all'altezza cioè della sfida della modernizzazione e dell'equità
Lo saremmo se sul terreno del lavoro della formazione sapremo produrre innovazione e inclusione e sarebbe un errore clamoroso compagne e compagni pensare che la partita oltre che sul terreno decisivo del lavoro dello stato sociale non si giochi anche sulla forma sulla formazione come strumento attivo di politica del lavoro dello sviluppo e come requisito per l'accesso alla cittadinanza
Anche questo oggi è stato sociale
E se è vero che oggi si profila la necessità di una nuova alfabetizzazione di massa
Paragonabile a quella di altre nel secolo scorso in questo dopoguerra nel campo delle tecnologie multimediali allora si capisce bene che qui è in gioco tanto la sfida dell'innovazione quanto quella dell'inclusione
Questa compagne e compagni è un'impostazione autenticamente votata alla promozione degli individui delle loro opportunità e potenzialità l'esatto contrario di quanto proposto dei referendum radicali
Anche essi rappresentano un terreno fondamentale sul quale esercitare una scelta così costruendo identità
Perché mettono in gioco condizioni opportunità di vita di milioni di individui e con questo deve misurarsi una politica rinnovata di questo deve occuparsi una forza della sinistra
Se è così sappiamo che lo scontro non è tra innovazione e conservazione ma dobbiamo anche sapere che la battaglia sarà durissima e che nulla ci sarà risparmiato
Dobbiamo sapere che il carattere diffuso degli interessi che non intendiamo tutelare schierandosi per il no non è affatto garanzia di vittoria
Dobbiamo sapere che soprattutto in realtà come la nostra questi referendum incontrano un certo spirito pubblico che è lo stesso che oggi viene meglio interpretato dal Polo che da noi
Quello che rifugge dalla politica dal pubblico dalla collettività e che eleva a sistema l'approccio del Freeride
Ebbene dobbiamo allora riuscirà a far passare il messaggio che lo scontro non è fra innovazione e conservazione ma fra due strategie alternative di innovazione
L'una mira a costruire una società quale mai abbiamo conosciuto nel nostro paese nel dopoguerra e nel nostro continente in cui ognuno è solo con se stesso
In questa società non solo viene meno un elementare principio di eguaglianza ma la stessa libertà si trasforma in privilegio per pochi e i non libertà per i più altro che liberalismo altro che Polo delle Libertà è ora di strappare questa bandiera dalle mani dei nostri avversari
L'altra strategia di innovazione costruisce una società delle opportunità per tutti promuove la persona creando le condizioni per la sua piena libertà e mette a disposizione dei più deboli una rete di protezione è un modello di su superiore di civiltà è la società come dice lo studioso israeliano che non umilia il cittadino
Questo il progetto nel quale siamo impegnati dal Governo da tre anni e mezzo
è il percorso di cui dobbiamo saper indicare rivendicare tutte le tappe già raggiunte e quelle ancora da raggiungere è il processo che referendum vogliono arrestare è infine ciò che avviene in tutta Europa e anche in questo noi vogliamo essere europea protezione promozione lavoro e formazione sono temi Dei e per i giovani e per il futuro ma con le giovani generazioni noi non riusciamo a parlare
E soprattutto non le sappiamo ascoltare a questo dobbiamo porre rimedio io vedo tre strade
Dobbiamo innanzitutto essere noi consapevoli e dire la generazione più giovane la più europea internazionalizzata che la prima e principale politica giovanile è stato risanamento finanziario e l'ingresso nell'Unione monetaria
In secondo luogo dobbiamo procedere con coraggio sulla strada intrapresa della revisione delle tutele del sistema di protezione di promozione
Non esigenza di bilancio ma la scelta di ridurre le diseguaglianze sociali e di genere ci spinge a intervenire ancora su un sistema di protezione di promozione che tende a perpetuare le diseguaglianze iniziali
Consegnandoci un immobilità sociale che lo stiamo riuscire ad aggredire con più forza intervenendo sulla previdenza sull'assistenza sulla formazione il diritto allo studio sulle politiche del lavoro e l'accesso alle professioni
Infine essenziale Tor a tornare a parlare non dentro ma con i giovani e questo si può fare solo in due modi
Da un lato per sequestro con chiarezza come ho detto politiche che aprano prospettive certe di crescita personale e professionale mettendo in gradi più giovani di costruirsi percorsi di autonomia
Dall'altro come stiamo facendo
Come stiamo facendo dall'altro assumendo i giovani e soggetti sociali e politici giovanili a cominciare dalla Sinistra giovanile come interlocutore riconosciuti prendendoli sul serio riconoscendone l'autonomia e chiamandoli ad assumersi le connesse responsabilità
Anche per questa via io credo si perseguono innovazione inclusione tanto nella sfera politica quanto in ambito sociale
Ho iniziato con un accenno al federalismo e su questo vorrei chiudere il federalismo è senz'altro un modello istituzionale ma nella nostra accezione è anche soprattutto altre tre cose
è un investimento di fiducia della politica nella società l'unica via attraverso cui la politica può a sua volta recuperare un ruolo e un prestigio che non ha più è un modo avanzato per affrontare la globalizzazione attraverso una politica dei territori nel segno dell'internazionalizzazione e della coesione
Infine è un'idea di relazioni fra individui che fra individui e società basata sui concetti di libertà autonomia e responsabilità
Questi stessi principi devono essere alla base dell'innovazione del partito che è necessaria e urgente
Avvieremo fin dai prossimi giorni a Milano la sperimentazione di nuove forme organizzative autonomia dei territori serie strumenti nuovi di partecipazione decisione una pluralità di opportunità di informazione di formazione
è mia convinzione che in questo modo possa essere messa pienamente a frutto la risorsa rappresentata da i nostri scritte delle nostre iscritte e dalle loro pluralità di opinioni di competenze e che possa innescarsi un processo di apertura del partito di rapporto con altre di ingresso di nuovi iscritti ai giovani compagni e compagne
è sempre stata miei conti convinzione continuerà a essere mio impegno che questo avvenga nel massimo di unità perché la pluralità delle mozioni delle posizioni delle culture è una ricchezza che può e deve aiutarci a sviluppare un'erogazione più ricca con la società che vogliamo servire rappresentare governare e cambiare
Grazie grazie Ottolenghi c'è una variazione nell'ordine degli interventi al posto di Walter vitali interviene Alfiero Grandi
C'è una
Una bella battuta di qualche tempo fa di una tradizione la TV delle ragazze in cui loro che diceva la ringrazio di avermi fatto questa domanda
Io la penso così riguardo ad Arturo Parisi
La sua proposta la sua richiesta di scioglimento del nostro partito per dare vita ad un'altra formazione politica forse arrivato in un'occasione poco felice però c'è stata
Mi colpisce tra l'altro che l'attenzione con cui una forza politica importante della coalizione
In questo momento si sia rivolto ad un congresso come il nostro
Non per vedere meglio come combattere la battaglia difficile che ci ha ricordato anche ieri vita
Sulla par condicio o come rimettere in campo con qualche speranza di approvarla la legge sul conflitto di interessi quindi centro sinistra contro il centrodestra
No l'attenzione era stata invece su un altro aspetto una cosa tutta interna alla coalizione una proposta evidentemente non accettabile tuttavia Parisi ha un merito
Ha messo al centro un problema che in certi momenti del percorso congressuale a qualcuno di noi è sembrato quasi un fantasma una nebbia uno via di qualcuno
Durante il congresso è sembrato che il problema non esistesse invece Parisi al merito di avere posto il problema al di là del fatto che abbia avuto forse torto nel modo e nei tempi
E abbiamo visto in questo congresso che non era poi così inventata quella proposta giacché dei compagni di grande autorevolezza stimabili hanno raccolto quell'osservazione
E ritengono che in quella direzione se non proprio l'accettazione però sicuramente qualche passo dovrebbe essere fatto
Allora il problema c'è riguardo alla sinistra al suo ruolo e al futuro a questo punto quindi io credo che sia bene che il congresso abbia una conclusione forte e chiara su questo punto riguardo all'esistenza della sinistra alle sue caratteristiche alla sua identità non solo all'anima ma anche al corpo cioè alla natura dell'insediamento sociale che la sinistra si candida a rappresentare Walter Veltroni ha iniziato l'introduzione cogliendo un punto molto opportunamente il distacco tra politica e cittadini la crisi di fiducia e sicuramente la recente crisi di governo per come si è sviluppata delle soluzione che ha trovato
Risultata più un processo esoterico per pochi iniziati che convincente nel grosso dell'opinione pubblica
Questo distacco tra cittadini e politica a una particolare connotazione per ciò che riguarda noi e per ciò che riguarda quindi la sinistra gli elettori coloro che hanno dato fiducia nel corso di questi anni a sinistra e aggiungo quelli che lo dovrebbero dare a partire dai giovani
Non vanno a destra non cambiano schieramento ma vanno nell'astensione esprimono un disagio tolgono voti non dimentichiamo non espungiamo da questo congresso
Il risultato delle europee il risultato delle comunali è un risultato che non possiamo considerare soddisfacente
La sinistra quindi e deve dare un suo contributo nel superare il distacco tra elettori e partiti
Perché abbiamo noi il problema di riportare di riconquistare alla politica
L'adesione attiva di forze e di energie che oggi sono lontane
Restio sono convinto che questo è il primo e più importante contributo che dobbiamo dare che dobbiamo portare in dote all'alleanza di centro sinistra
A quell'alleanza noi porteremo il miglior contributo portando tutti noi stessi e tutti i nostri elettori
Ed è proprio in questa direzione che il rapporto tra noi e l'alleanza deve essere quella di una sinistra che ritrovando se stessa ritrova le condizioni per rilanciare nel modo migliore l'alleanza
Walter ha risposto no alla proposta di Parisi bene
è un atteggiamento politico che apprezza
Ma vorrei capire meglio vorrei capire cioè se dopo la caduta ammessa anche da Parisi della proposta del partito democratico non vi sia in natura i minori il pericolo che rientri dalla finestra qualcosa che oggi uscito dalla porta
Cioè sia il nostro partito la sinistra stemperare i suoi connotati le sue caratteristiche fino a coincidere con l'idea del partito democratico
Non vorrei cioè che rimanesse il pericolo di ridurre noia Partito Democratico di fatto ecco perché dobbiamo fare la nostra parte fino in fondo come componente leale ma di sinistra della coalizione
E d'altra parte non c'è solo il problema che quando la sinistra è più debole e cominciano esami infiniti
Se con noi se vincerà se la leadership della coalizione possa essere nostra e quant'altro è stato chiesto in questi giorni
Ma soprattutto che la nostra cultura i nostri orientamenti
La società che vogliamo interpretare sono il contributo che noi dobbiamo avere l'ambizione di portare nell'ambito delle idee ed alla battaglia politica dall'alleanza
Senza dimenticare che la linea politica gli orientamenti il Progetto sono fondamentali
Perché gran parte dei nani cosiddetti cioè dei gruppi e gruppetti vini che vivono anche nel centro sinistra sono figli legittimi del maggioritario
E non del proporzionale in cui solo tre partiti si erano presentati allora c'è qualcosa di più su cui dobbiamo lavorare
Dobbiamo lavorare sul progetto politico anzitutto sull'idea di società sul filo con cui leghiamo le diverse risposte e di conseguenza a cui affidiamo il nostro punto di vista sul ruolo di governo Massimo Salvadori ci ha ricordato che è una grande battaglia sulla libertà e sui diritti a da sinistra una particolare chiave di lettura che solo la sinistra può dare la chiave di lettura dei diritti sociali
Dei diritti che portano secondo l'insegnamento di Marx dalle libertà civili alle libertà sociali alla libertà dal bisogno ad una reale possibilità di elevare a pari opportunità il destino di ognuno badate che è pari opportunità non è uno sconto rispetto la libertà dal bisogno pari opportunità se inteso correttamente è una grande rivoluzione
Mettere chi rimane indietro
Magari rimane indietro per internet e per la società dell'informazione alla Parietti invece sarà all'interno di coloro che capiscono il meccanismo di comando e di funzione significa fare un'autentica rivoluzione sociale
Significa correggere la frantumazione la divaricazione che inducano globalizzazione e queste caratteristiche di sviluppo significa criticare e correggere la natura della situazione
Ed è in questa direzione che io ritengo molto importante la vicenda dei referendum intanto sarebbe bene che noi dicessimo referendum sociali
E contro la libertà dei lavoratori dodici non undici perché c'è anche il referendum della Lega come ha ricordato l'intervento ieri del compagno Allium
Ora io penso che De Benedetti dell'intervento che ha fatto ieri ha dato una chiara rappresentazione di quello che noi non dobbiamo fare noi dobbiamo avere una linea chiara sulla questione dei referendum proposti dai radicali
E io chiedo che questo congresso i sei esprima in termini inequivoci
Partendo da alcune considerazioni che ha già introdotto Walter e che mi trovano d'accordo il giudizio sulla pericolosità di questi referendum su ciò che comporterebbero per la libertà di chi lavora
E anche dal punto di vista del colpo mortale ai diritti di tutti all'assistenza e alla sicurezza sul lavoro
Non sarei preoccupato su questo sono d'accordo con Sergio Cofferati
Di essere schiacciati su una posizione di retrovia quasi conservatrice non mi pare proprio che coloro che propongono i referendum abbiano il titolo di innovatore non avrei questa preoccupazione
Ma per farlo in modo corretto
Bisogna chiediamo al Paese all'opinione pubblica il senso dello scontro e della battaglia politica la sinistra non può rifuggire non può costare non può fare tattica rispetto a queste non ho difficoltà a dire e spero che non sia incompatibile con il nuovo ruolo
Se l'è chiaro perché il diritto alla salute e il diritto alla sicurezza del lavoro sono diritti costituzionale che impegnano il governo a difendere quei diritti e aggiungo
E anche i diritti del lavoro anche il diritto ad avere regole è questione che si pone il Parlamento europeo con un importante documento sul tempo determinato quindi abbiamo tutte le ragioni per essere chiari anche noi
Allora diamo un giudizio politico non abbiamo paura di essere arretrate conservatori è un pericolo che non corriamo ma dobbiamo essere chiari su che cosa ne consegue primo partecipare ai comitati per il no fare in modo che si sviluppi una grande iniziativa unitaria senza ambiguità certo ci staremo con il nostro punto di vista ma deve essere chiara questa scelta Secondo questo congresso deve impegnare il partito ad una campagna di orientamento di mobilitazione di battaglia politica per sconfiggere i referendum radicali Petruccioli si è chiesto in un'intervista che sui giornali questa mattina
Ma perché è un giovane dovrebbe votare noi il referendum
Beh spieghiamo questo giovane due cose
Primo che non è vero che togliendo i diritti e qualcuno si recarono ad altri secondo aggiungiamo a questa battaglia
Un'altra importante fondamentale battaglia per i diritti dei giovani che hanno contratti atipici e precari
La legge che porta il nome del compagno Smuraglia approvata al Senato deve diventare legge dello Stato al più presto
E questa legge il gruppo parlamentare della Camera deve superare le sue contraddizioni e deve decidere di approvarla rapidamente altrimenti finiremo la legislatura e allora si che i giovani non capiranno quali sono i problemi ma non quelle vere ferendo ma perché il nostro partito perché la nostra coalizione non da una battaglia di fondo attorno a estendere allargare includere chi è fuori all'interno dei diritti
Ecco la ragione per cui bisogna fatta fare battaglie serie aggiungendo quella sulla legge sulle RSU accanto cioè a grandi battaglie bisogna combattere anche questa trincea del referendum
In questa direzione esiste un problema che riguarda la lettura chiediamo della società il modo di affrontare i problemi
Ecco ci ha avvertito dei pericoli lo ha ricordato anche Walter una società in cui alle contraddizioni vecchie se ne sommano di nuove ma le nuove non cancellano le reti Sansonetti sull'Unità
Di rare ma la sinistra sacchetto occhiuta grazie pochissimo
Non ha parlato di capitalismo no al capitalismo c'è certo che ce lo ha detto Jospin capitalismo la grande macchina ma non sa dove vai la sinistra lo deve ordinare deve porsi l'obiettivo di guidare deve avere una griglia di lettura
Deve avere il coraggio di criticare la società ed indicare un nuovo percorso
In questa direzione c'è il grande problema di come affrontare questa delicata fase politica questa delicata fase politica anzitutto l'esigenza che partendo da una base certamente più ristretta come quella che oggi al governo noi però facciamo come dice Shakespeare nel match perso
Con il ritornello delle streghe il brutto è bello il bello e il brutto cerchiamo di trarre da una condizione di maggiore debolezza un elemento di forza
E l'elemento di forza e rilanciare il Progetto anzitutto il quelli che non sono più cinquecento Maro mai quattrocento giorni per la fine della legislatura
Cercando l'erede naturale dell'entrata nell'euro e del risanamento il grande obiettivo dell'occupazione del lavoro e della qualità a me pare l'asse centrale
Riaprendo accerto una discussione con i socialisti dello SDI
Che sono con noi nel Partito socialista europeo Grandoni fuori dalla coalizione ho finito due costa esplorando dei cinque minuti mi spiace mi sa che se lo ricorda un minuto fammi finire sono si capisce ma noi o la facoltà mia
Esclude che parleranno ancora garantisco subito
L'altro aspetto riguarda l'esigenza di riaprire anche a sinistra un dialogo a me pare si siano oggi delle condizioni diverse non è in discussione il novantotto il giudizio su Rifondazione l'errore che ha fatto
Ma noi non possiamo condurre una battaglia soprattutto in un fronte contro il centrodestra
Rinunciando in partenza all'idea di ricostruire uno schieramento in cui la sinistra propri certi di riconquistare un elemento di unità come parte importante di uno schieramento che si contrappone al centrodestra
Io penso che questo congresso deve decidere qualcosa di nuovo anche in questa direzione
Scusate compagni richiamare al tempo è una cosa oggettivamente sgradevole però il mancato rispetto del tempo riduce il numero degli interventi complessivi che siamo in grado di fare quindi
Io prego chiunque interviene di comportarsi in modo da rispettare i dieci minuti grazie la parola e a Giorgio Tonini e poi seguirà Gloria Buffo
Care amiche e compagne cari amici e compagni
Come forse qualcuno di voi ricorderà
Agli stati generali di Firenze
Ermanno Gorrieri sollevò la questione
Se nel nostro partito dobbiamo chiamarci compagni
O anche amici
Una questione solo apparentemente futile
In realtà a suo modo importante
Come sono sempre importanti in politica e nella vita i simboli e le bandiere
E però nei mesi scorsi una compagnia di legge
Di provenienza PDS
Mi ha ricordato quella vicenda
E mi ha fatto pure osservare
L'intensa carica di simbolismo cristiano contenuta nell'espressione compagno
Colui o con lei con il quale spezzi il pane
Poi sono stato a Parigi al congresso dell'Internazionale socialista
E ho sentito buona parte dei leader cominciare i loro interventi chiamando il cd amici e compagni
Che cosa voglio dire con questi due piccoli esempi voglio dire che le culture che stanno alla base della sinistra sono davvero sempre più strettamente intrecciate tra di loro
Fino a rendersi ormai difficilmente distinguibili
E che questo è tanto più evidente quanto più allarghiamo il nostro sguardo dall'Italia verso l'Europa
La storia politica che abbiamo alle spalle noi italiani
è infatti una storia del tutto particolare
è la storia delle diversità inconciliabili
Delle condanne e delle scomuniche
La storia dei muri e degli steccati
Anche quelli che separavano che hanno separato per tanto tempo gli amici dai compagni
Noi dobbiamo alla saggezza dei nostri padri a cominciare da De Gasperi e Togliatti
E alla straordinaria vicenda della Resistenza
Se quelle inconciliabili diversità ideologiche hanno prodotto una grande costituzione e non una tragica guerra civile
Resta il fatto che per mezzo secolo la politica italiana si è strutturata attorno ad un asse ideologico anziché attorno ad uno politico e programmatico
Di questa storia politica sbagliata e che tuttavia è stata la nostra storia
Proprio don Lorenzo Milani ha lasciato una testimonianza carica di inquietudine e di sofferenza nella famosa lettera p detta
Un giovane comunista di San Donato scritta nel mille novecentocinquanta
è un caso sai scriveva don Milani che tu mi trovi a lottare Conte contro i signori
E quel caso è stato quel diciotto aprile che ha sconfitto insieme ai tuoi torti anche le tue ragioni
Ora che il ricco ti ha vinto con il mio aiuto
Mi tocca a dirti che hai ragione
Mi tocca scendere accanto a te a combattere il ricco ma il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco ricordate né di detta non ti fidare di me quel giorno io ti tradirò
C'è voluto mezzo secolo di storia italiana per liberare le ragioni di di Poeta dai suoi torti
E c'è voluto mezzo secolo per superare le ragioni che avevano imposto perfino a don Milani
Di aiutare il ricco abbattere i torti di di testa sciaguratamente insieme ha le sue ragioni
C'è voluto insomma mezzo secolo perché l'Italia si liberasse ad un tempo dall'ipoteca del comunismo sulla sinistra e dell'unità politica dei cattolici
Da dieci anni la politica italiana è cambiata
Si è liberata di quelle due ipoteche ed ha cominciato a strutturarsi in modo nuovo
Finalmente attorno ad un asse politico-programmatico e non più ideologico
Cinquant'anni di storia i cinquant'anni della democrazia bloccata non si cancellano in un giorno
Come non si cancellano in un giorno le passività che quella storia ci ha lasciato in eredità
A cominciare dal debito pubblico più grande dell'Occidente
La ristrutturazione della società e della politica italiana è un'impresa di proporzioni tali che può riempire l'esistenza di un'intera generazione
Ma in questi dieci anni in Italia e cambiata profondamente e si è stata la sinistra è stato il centrosinistra l'attore principale del cambiamento
Ciò lo si deve al fatto che la sinistra e il centrosinistra prima più e meglio di altri hanno individuato nell'Europa la bussola con la quale orientare la transizione italiana
Sinistra e centrosinistra hanno dovuto in questi anni cambiare l'economia la società e la politica insieme cambiando allo stesso tempo se stessi
Lo hanno fatto ad un tempo per convinzione per necessità
Il cambiamento della società e Dinoi messa è insieme la nostra vocazione è il nostro destino
Su questa strada dobbiamo continuare se possibile e se ne siamo capaci accelerando il passo anche perché l'Europa stessa nel mondo che si è fatto globale si muove cammina deve muoversi deve camminare forse dovrebbe correre
E allora c'è per noi in Italia e per la sinistra il centro sinistra italiani il rischio di fare come Achille che rincorre la tartaruga senza mai poterla raggiungere e cosa accadrebbe se come da europei pure dovremmo sperare la tartaruga Europa diventasse una lepre noi dobbiamo accelerare il passo dell'innovazione
Con lo sguardo fisso all'Europa
Dobbiamo farlo sul piano dell'iniziativa di governo in particolare sul versante delle politiche economiche e sociali
Noi dobbiamo dire no un no forte e chiaro ai referendum antisociali non chiamiamoli sociali sono antisociali di Pannella e Bonino
Ma il nostro no non sarà un no difensivo e regressivo non sarà una riedizione del referendum sulla scala mobile solo se sapremo rilancia
Pare l'iniziativa sul terreno dell'innovazione solo se sapremo dimostrare in una prospettiva europea che lavoro e welfare non sono i termini di un'alternativa
Ma che possono e debbono incontrarsi sul terreno delle riforme e su quello Sempre più strategico della coltivazione dell'intelligenza attraverso la formazione l'istruzione la ricerca la cultura il nostro no ai referendum antisociali non sarà un no difensivo e regressivo solo se si accompagnerà ad un sì altrettanto forte e chiaro al referendum sulla legge elettorale
Uno strumento prezioso
Che stavolta non dobbiamo sprecare per far ripartire il treno delle riforme per impedire che torni come vorrebbe Berlusconi la vecchia palude proporzionalisti Ca'una specie di caricatura grottesca dell'Italia della guerra fredda e della democrazia bloccata
Il nostro sia al referendum elettorale sarà tanto più credibile quanto più sapremo rilanciare noi per primi l'innovazione politica del centrosinistra
La linea di risposta di Veltroni a Parisi è giusta ma dobbiamo avere il coraggio di chiedere ai democratici più coraggio
Diamo vita per davvero insieme al grande partito del riformismo italiano dotiamo insieme anche in Italia di una grande e moderna e plurale forza politica riformista di stampo europeo
Chiaramente limpidamente collocata al fianco delle altre forze della sinistra democratica europea e per ciò stesso partecipe e protagonista della loro innovazione della loro apertura
Perché non possono essere proprio i democratici la formazione politica fondata da Romano Prodi a ignorare che c'è una Maastricht della politica che è solo meno esplicita ma è ugualmente stringente della Maastricht finanziaria
E tuttavia non possiamo far finta di non sapere che il successo di questa strategia dipenderà in misura non lieve nei prossimi mesi dalla effettiva capacità di innovazione riflessiva che il nostro partito saprà mettere in campo
Solo se saremo capaci di cambiare noi stessi potremo convincere gli altri a venire con noi e cambiare noi stessi significa innanzitutto di finire ridefinire la nostra identità
Un cammino sul quale siamo arrivati con la relazione di Veltroni ad un primo convincente solido punto di arrivo
Ma significa anche lasciatemelo dire rinnovare con coraggio i nostri gruppi dirigenti aprirli alla società che cambia alle differenze di genere alla pluralità delle culture
Senza un parallelo coraggioso processo di ricambio dei gruppi dirigenti la ridefinizione dell'identità rischierebbe infatti di apparire un'operazione illusionistica trasformandosi anche in un boomerang
Non deve essere così sono certo che non sarà così
Care amiche compagne cari amici e compagni
Da ieri non siamo più cofondatori e non c'è più la Cosa due
Non c'è più questo strano impasto tra un titolo onorifico è un film dell'orrore
Ieri sono nati finalmente i Democratici di sinistra
Ognuno di noi di ha portato un po'della sua intelligenza e della sua passione i cristiano sociali sono orgogliosi di avere concorso con le loro piccole forze culturali sociali e politiche nel nome di una grande tradizione
Ad aprire questa nuova pagina dell'Assia e della storia della sinistra italiana
Noi non abbiamo mai chiesto e non chiediamo nulla per noi stessi
Chiediamo solo a noi stessi al nostro Comune partito di non sentirsi appagato e di non smettere di ricercare
Perché è la ricerca il senso ultimo della vita anche di quella politica grazie
Grazie torni e Gloria Buffo dopo Gloria Buffo un breve intervento di Errico ma anche per conto dell'ufficio di presidenza sui criteri per l'elezione degli organi comunque dopo Gloria Buffo
Noi oggi governiamo Masper Anza lo sappiamo in tanti in questa sala che abbiamo coltivato per anni nocca azione straordinaria però quando ciascuno di noi ne degli amici a cena riceve le lettere incontra colleghi elettori troviamo molti che ci dicono non vi voto più molti sono delusi altri ci chiedono
Dopo le posizioni oscillanti sono scuola privata dopo mister ville dopo la commissione su Tangentopoli ci chiedono fino a dove arriveremo
Questo io credo è il problema del nostro congresso
Dare argomenti e prove che questo partito si può votare il volentieri e per buone ragioni che vanno oltre la soddisfazione
Giusta ma non eterna e non è certo una delega in bianco per il fatto che siamo al governo
Quello che dico non è altra cosa dal battere la destra da ridare vitalità alla politica forza alla coalizione quando noi avevamo il ventuno per cento
E non il diciassette la coalizione era più coesa
A creare i delusi e la dura prova del governo si dice scontentare qualcuno è sicuramente inevitabile ma perdere milioni di voti no
Se no chi governa in politica perderebbe sempre e così sappiamo che non è e la coalizione che ha perso smalto siamo troppo litigiosi sì dice ancora è colpa della legge elettorale
Ma perché nel novantasei con questa brutta legge elettorale che io cambierei con un doppio turno non con un turno unico senza proporzionale che apre la porta davvero alla partitocrazia senza partiti a meno che
Non si faccia il partito di coalizione ma io mi opporrei fino alla fine a questa prospettiva perché nel novantasei con questa brutta legge elettorale con una coalizione fatta di molti partiti ce l'abbiamo fatta se noi non ci diciamo la verità non troveremo il bandolo della matassa
Abbiamo vinto e convinto nel novantasei perché il progetto di società nostra era più convincente di quello della destra
E questo oggi manca benché ci siano tante buone politiche ma tanti frammenti importanti di politica giusta non fanno un progetto sociale economico politico di per sé e trascinante e mobilitando
Diversi partiti con un progetto comune e vincono un super partito del centro sinistra deciso a tavolino non si sa su quale Progetto caro Parisi ma anche caro Petruccioli
Non vince non mobilitati io temo non cambia nemmeno le cose
è la quarta volta in dieci anni che sento dire che bisogna andare oltre il partito in cui stiamo salvo poi scoprire però ogni volta che non basta
E il Progetto chiaro la direzione di marcia in politica il messaggio non quanto vanno d'accordo Massimo e Walter o quanta sovranità si cede in una federazione io credo non siamo in un congresso
Che non è un pranzo di gala ma una sede di bilanci in un partito solidale per trovare la via e le correzioni giusto il rapporto con la destra in questi tre anni e mezzo è stato oscillante
La difficoltà a dire per esempio cosa sia libertà per noi nel campo della scuola dello duca azione è stato difficile
Le posizioni messaggi sul lavoro lo stato sociale contraddittori pensioni posto fisso rapporto giovani anziani
O si attua cioè la risposta alla globalizzazione la dobbiamo lasciare in mano come diceva ieri vita solo ai contadini austriaci o ai navigatori di internet senza la sinistra più consapevole in campo
è qui che entra in gioco la questione del riformismo e la differenza fondamentale che ha animato le due mozioni a confronto di quale riformismo si parla quello di Fazio
Quello di Tronchetti Provera o quello di Cofferati
Quello di cui parla il sino o quello di cui parla Laura Pennacchi dobbiamo sospende lo Statuto dei lavoratori per tre anni nel Mezzogiorno dobbiamo fare uno Statuto di tutti i lavoratori di tutte le lavoratrici anche quelli oggi non tutelati vedete
Solo due idee diverse due progetti sociali sotto la stessa parola e invece in politica bisogna scegliere
Dare un aggettivo al riformismo una qualificazione una direzione di marcia è l'unico modo per parlare alla società a quella che vogliamo rappresentare a partire dei meno garantiti ma non solo
Da loro quelle privatizzazioni passive ricordate la Cofferati ci dicono che ben più ambiziosa può essere la politica economica nostra e dei nostri governi la destra europea
Ha lasciato un segno negli anni ottanta fortissimo nel mondo occidentale qual è il segno delle sinistre insieme ai loro alleati che governano a cavallo del nuovo secolo visto che la forbice delle disuguaglianze cresce nei Paesi ricchi e tra paesi ricchi e parti povere del pianeta
Ai che armi faccio carico dice Veltroni
Certo è la premessa dell'impegno politico e civile ma noi sinistra ambiziosa spetta a cambiare a monte anche e per cambiare capire come può accadere per farlo bisogna nominare la sua città
Che non è un generico contenitore in cui siamo tutti uguali si deve capire da che parte stiamo acquosa Haiti contrastiamo e come lo facciamo
Tu Walter est citato l'Africa il fatto bene ma se accanto agli aiuti e sarebbe ora e questa percentuale del PIL crescesse in Italia
E altrove non diciamo quello che è scritto in un documento dell'Internazionale socialista e cioè che se tutti gli abitanti del pianeta
Di colpo vivessero secondo il nostro modello di vita sarebbe impossibile la vita sulla Terra perché non ci sarebbe l'Energia l'aria sarebbe irrespirabile non basterebbe l'acqua se non diciamo questo e non cominciamo a cambiare quei il modello di sviluppo noi speranza e dignità all'Africa difficilmente riusciremo a da e la qualità non la quantità lo ricordava Cofferati delle merci spesso sono sempre le stesse tra l'altro nel nostro Paese
Che eviterà il conflitto tra clausola sociale proposta dai Paesi ricchi e diritti sociali per tutti quanti non si può fare il propoli cose impossibili mi sento dire tante volte non è vero è che è difficile e faticoso molti non vogliono ma io ho capito e non credo di essermi sbagliata che noi vogliamo governare non essere governati da ciò che accade che son convinta che siamo in molti allora la proposta contenuta la nostra mozione sulla Tobin tax
è un segnale ma importante per indicare una direzione
Nel mondo dice Hobsbawm ci sono due fazioni usa questa parola mi ha molto colpito quella pagata e non si riferisce solo alla pancia piena ma il potere a sapere e quella dei privata
E c'è un risentimento della parte dei privata anche nei paesi ritti proprio perché il mondo poi il piccolo e anche dall'altra parte del pianeta saranno che le risorse ci sarebbero per tutti
Un risentimento che spesso noi non avvertiamo eppure il rumore di fondo della nostra epoca
L'Africa si salva se cambia il mondo allora anche per mano nostra la società e le sue differenze io poco le ho sentite rispetto all'Italia nella relazione va vista nominata
Se vogliamo renderla più uguale peccato che l'uguaglianza non sia più citata
E io invece penso sia un valore moderno negli slogan del nostro congresso la questione persino dentro di noi al congresso di Torino ci hanno raccontato tanti compagni Diversi delegati e siamo in un Paese ricco non sono venuti al congresso perché costava troppo
Perché non tutti se lo potevano permettere anche queste l'Italia perché ce l'abbiamo anche nel nostro partito io non chiedo di scrivere il libro nero del capitalismo in risposta all'altro libro
Ma neanche si può cancellare la parola che sta alla base dei grandi fatti del mondo in cui noi siamo il Papa e gli ambientalisti ne parlano del capitalismo lo voglio cambiare
Jospin dice aperte le virgolette capitalismo va contestato dominato governato
Noi che con la nostra mozione diciamo il mercato regolato le privatizzazioni non passive vorremmo che il nostro partito non si dotasse nessuno dei necessari valori
Ma della forza analitica e politica per fare almeno in parte il mestiere per cui siamo nati cambiare in meglio non solo a valle il punto in cui ci è capitato dividere non è scritto da nessuna parte che si debba essere a destra del Papa in materia sociale i temi di davanti al Papa sulle libertà civili e individuali
C'è un mondo giovane
C'è un mondo giovane e meno giovane volto metropolitano e non solo che aspetta segnali coraggiosi sulla laicità orgogliosa perché un valore penso a tutta la questione della scuola
Sul riconoscimento delle unioni civili va be'che non siamo in Francia i rapporti parlamentari son diversi ma queste una bandiera che la sinistra può fare il suo con nettezza se no i rapporti in Parlamento non cambieranno ma non si è conservatori se si dice di no ai referendum anti sociali altrimenti la Thatcher
Sarebbe stata una campionessa di riformismo innovatore si può essere conservatori sulla famiglia
Sulla sessualità con un atteggiamento paternalistico sugli ordinamenti civili e culturali più coraggio allora su questo fronte ci farebbe solo bene e io dico ci porterebbe anche voti
C'è un volo tra politica e società dice Violante
Non lo abbatte Remo noi contribuiremo a batterlo perché leggiamo il segretario
Dagli scritti così che come ha detto Bassolino fornendo veramente un argomento a chi si opponeva quell'elezione così per tre anni ho finito non vuole rispondere a nessuno l'organismo dirigente né piccolo né grande di leaders soli e camminano su un filo teso sulle cascate del Niagara uso un'espressione usata da Massimo D'Alema li abbiamo avuti in questi anni io non so se ha fatto bene ai leader questa sfida solitaria al partito e alla partecipazione sicuramente no quando faremo la riforma per cui chiunque la pensa in un modo diverso a una proposta politica una posizione da avanzare la offre agli iscritti con una mozione e non lo dice solo ai congressi
Ho finito mai possiamo cambiare dobbiamo per questo noi abbiamo cercato di dare un contributo con una nostra mozione
Per non perdere il governo il consenso la funzione politica la dignità dobbiamo cambiare guardate c'è poco tempo noi ci saremo io credo nell'interesse dei DS della sinistra e ci faremo sentire
La parola ad Enrico Morando dell'ufficio di presidenza che riferirà convive accennavo prima sui criteri per l'elezione degli organi prima che Morando inizi una comunicazione i delegati e gli invitati dell'educazione dall'estero si incontrano con Passuello alle undici e trenta nella sala a prego mora
Grazie nell'ufficio di presidenza che ha come voi sapete l'incarico di portare all'attenzione e al voto del Congresso la proposta di direzione nazionale ha bisogno per poter proseguire nel suo lavoro
Di un atto di indirizzo del e di una scelta del congresso circa le strade che debbono essere percorse per sanare
Una grave ferita aperta da alcuni numerosi congressi regionali che non hanno rispettato la norma antidiscriminatoria
In occasione della designazione dei membri di loro spettanza della direzione nazionale in sostanza si tratta di questo e prego i delegati di seguire un attimo un ragionamento che cercherò di riassumere al massimo
Il nostro Statuto quello che abbiamo già adottato con il voto di ieri stabilisce in maniera inequivoca è tassativa che primo il cinquanta per cento della direzione nazionale sia eletto su base federale dai congressi regionali e che l'altro cinquanta per cento sia eletto dal congresso nazionale secondo che tutto l'organo direzione nazionale deve essere composto appena di scioglimento e di automatica dirette correzione
Nel pieno rispetto della norma antidiscriminatoria che vuole che nessun sesso sia presente nell'organismo con una percentuale inferiore al quaranta per cento
Ora noi ci troviamo in questa situazione i congressi regionali hanno già eletto o eleggeranno col Congresso della Calabria cento quattro membri della direzione nazionale
Adesso col nuovo Statuto
Noi possiamo definire eletti e lo faremo con un apposito voto del congresso nazionale coloro che col vecchio Statuto eravamo stati costretti a definire nel Regolamento designati dai congressi regionali su questi cento quattro eletti dai congressi regionali distesi hanno eletto trentacinque donne in realtà trentatré ma la Calabria e ora obbligata dall'approvazione dello statuto a eleggere due donne
Perché lo Statuto contiene le sanzioni che il Regolamento non poteva contenere perché contraddittori sarebbero state contraddittorie con il vecchio Statuto
Noi diciamo abbiamo quindi trentacinque donne su cento quattro che costituiscono il trentatré per cento
Considerando che la quota federale della direzione si compone dei cento quattro eletti dai congressi più quattro membri di diritto perché presidenti regionali si arriva a concludere che per rispettare il quaranta per cento stabilito dalla norma antidiscriminatoria
E necessario aumentare la quota delle compagnie di dodici naturalmente si tratta di dodici componenti la direzione da attribuire alle due mozioni secondo le percentuali riportate nelle voto delle sezioni
Ora è qui che si pone l'esigenza di una scelta politica
è giusto che per sanare gli affetti di una violazione aperta consapevole e molto grave del Regolamento purtroppo del Regolamento non ancora dello Statuto come oggi si potrebbe dire
Diciamo
Una violazione messa in atto da alcuni congressi regionali sia il Congresso nazionale oggi costretto a determinare uno squilibrio molto serio
Nella propria componente della direzione aumentando la quota delle donne molto al di sopra del cinquanta per cento come sarebbe necessario per riequilibrare lo scompenso determinato sì
Nella componente federale
La nostra risposta e no
Già che risulta molto chiaro nello Statuto che entrambe le componenti quella federale e quella del congresso nazionale debbono rispettare sono tenute a rispettare la norma antidiscriminatoria
Quindi si aprono di fronte a noi due scelte due strade la prima è quella di riconvocare i congressi regionali
Per correggere le violazioni che sono state messe in atto
Ma questo significherebbe dare valore retroattivo alla norma che soltanto ora e non allora cioè quando si sono tenuti i congressi regionali stabilisce sanzioni
Così che possiamo escludere che domani si riproponga un problema analogo
Domani avremo infatti a disposizione un sistema sanzionatorio che consentirà di punire automaticamente comportamenti lesivi della norma antidiscriminatoria
Possiamo quindi seguire senza timore di ingenerare precedenti che spingano a comportamenti poco virtuosi nel futuro la seconda strada
Chiedere alle delegazioni regionali di designare qui in questo congresso dodici compagnie che il congresso nazionale potrà e leggere in direzione data la vastità delle delegazioni regionali al congresso nazionale questa designazione avverrebbe
Ad opera di una platea certamente diversa ma non tale da destituire di legittimazione questa designazione del resto ricordo che anche gli altri componenti
La direzione nazionale legittimati dalla dal sistema federale sono stati designati e non eletti perché oggi possono essere letti a causa della presenza del nuovo Statuto e non prima
Naturalmente è necessario stabilire la distribuzione territoriale delle dodici nuove componenti la direzione de necessario farlo senza premiare i comportamenti negativi
Di quei congressi regionali che non hanno rispettato la norma regolamentare
Ma contemporaneamente bisogna evitare di far gravare sulle compagnie di quelle regioni una seconda iniziativa discriminatoria dopo che sono state vittime della prima compiuta quest'operazione il numero dei componenti la direzione di fonte federale ammonterebbe complessivamente a centoventi
Il congresso nazionale dovrebbe quindi eleggere altri centoventi membri della direzione alla somma come voi sapete sulla base dello statuto che voi avete appena votato
I membri bisogna aggiungere i membri di diritto che sono ventitré in realtà sono ventisette ma abbiamo detto che quattro devono essere messi i presidenti di regione a carico della componente federale come io credo che sia assolutamente corretto
Sommati i membri di diritto si determinerebbe uno squilibrio nel rapporto tra i membri della prima mozione e quelli della seconda mozione a danno di quest'ultima mozione
Deve quindi a norma di statuto secondo vincolo insuperabile essere apportata una correzione attraverso l'elezione di dieci membri tutti della seconda mozione
Mi rendo conto delle obiezioni che possono essere mosse a questa proposta che del resto sono state tutte portate alla discussione dell'ufficio di presidenza
E sono tutte fondate sul determinarsi di una direzione un po'più ampia
Di quanto sarebbe stato auspicabile e necessario credo però che il congresso e ho terminato debba valutare che primo non c'è il rischio che correggendo adesso in questo senso le violazioni messe in atto dai congressi regionali
Si determini una diciamo situazione per cui c'è un incentivo a fare la stessa cosa in futuro perché in futuro avremo le sanzioni automatiche previste adesso dallo statuto e non prima
Secondo
Che la scelta che abbiamo fatto per la struttura federale della direzione introduce un vincolo assoluto al rispetto della norma antidiscriminatoria sia per la parte de diciamo che viene eletta dal Congresso nazionale sia da parte per la parte che viene letta dai congressi regionali
Terzo che il Congresso ha stabilito che necessariamente non facoltativamente come era nella bozza dello statuto e lo ha fatto sulla base di proposte che sono venute sia dalla prima che era la seconda mozione
Si doti diciamo ha stabilito che necessariamente la direzione si doti di un proprio organo
Non come organo del segretario ma di un comitato direttivo che organo della direzione potrà risolvere almeno una parte delle questioni poste dalla dimensione della direzione
Quarto che quanto previsto dalla lettera c del comma tre dell'articolo quindici relativo alle sanzioni per il mancato rispetto della norma antidiscriminatoria non può essere applicato retroattivamente sui congressi che si sono tenuti in assenza di questa norma statutaria
Il congresso quindi è chiamato oggi a intervenire con una decisione è una procedura di tipo di di di sanatoria che ha un assoluto carattere transitorio e infine vorrei diciamo far rilevare che nell'ufficio di presidenza c'è stato un accordo sul fatto che la norma antidiscriminatoria applicandosi le sanzioni previste dal nostro Statuto
Non possa essere a regime al di là della fase transitoria nella quale noi ci troviamo fonte di elefantiasi degli organismi
Quindi e ho terminato il numero dei componenti la direzione nazionale era stato in un primo tempo ipotizzato attorno ai duecentotrenta
Corriere qui libro resosi necessario arriva attorno ai duecentocinquanta in ogni caso il noi chiediamo che il Congresso stabilisca che anche dopo avere realizzato la sanatoria relativa alla mancata applicazione della norma antidiscriminatoria
Da parte di alcuni congressi regionali e dopo aver applicato la correzione relativa rispetto dell'equilibrio tra le mozioni questo numero tassativamente non posso superare i duecento settanta vi ringrazio
Sulla relazione svolta dal compagno Morando ci sono osservazioni
Se non ci sono osservazioni metto ai voti io niente a menti che sono stati manifestati momento fa nella relazione del compagno Morando chi è d'accordo
Chi vota contro
Chi si astiene
Gli orientamenti espressi nella relazione compagno Morando sono approvati dal Congresso
Do ora la parola al compagno Pietro Marcenaro
Si prepari la compagna Pasqualina Napoletano
La relazione
Di Walter Veltroni che ha aperto questo congresso
Micro mi ha confermato quello che ho sostenuto nel corso della discussione congressuale nella discussione con i compagni della sinistra
E cioè che noi ci stiamo provando siamo un partito che ci sta provando non siamo contrariamente a quello che alcuni penso mi hanno sostenuto un partito che si sta perdendo e naturalmente dentro questo tentativo e dentro questa prova ci sono le risposte che cominciano a consolidarsi e ci sono altrettanto importante le domande che rimangono aperte
Nella sua relazione parlando di Torino
Ed è il senso della relazione tra questo congresso è questa città Veltroni ha parlato delle tradizioni del socialismo liberale
Che sono qui così forti
Ha parlato oltre che di Rosselli di Gobetti di Bobbio di Foa
C'è un filone altrettanto importante attraverso il quale l'esperienza della libertà e dell'esperienza del socialismo si sono intrecciate in questa città è l'esperienza delle lotte operaie torinesi
Di questo movimento operaio nel quale la questione della libertà è stato sempre segnata come la ricerca di un filo forte
Lo ricordo perché
è stata da parte della mia vita e lo ricordo perché Kuyt c'è un punto molto importante diciamo così di ricostruzione delle nostre radici anche dei nostri rapporti con una storia culturale che molto spesso anche dentro movimento operaio segnato il ruolo di minoranze rilevanti
Il movimento operaio
Questa parola è stata per noi per la nostra formazione almeno per la mia generazione
Una parola molto importante sì eravamo militanti di un partito eravamo militante di un sindacato ma c'era questa espressione che voleva dire qualcosa di più movimento operaio
Cosa ne rimane oggi di questa espressione
Che cos'è oggi il movimento operaio esiste ancora possiamo ancora usare questa espressione
Qualcuno potrebbe dire che noi Democratici di sinistra siamo un partito del movimento operaio ma la stessa Rifondazione comunista potrebbe e si definirebbe così
è strano è strano perché diciamo no le abbiamo discusse tematizzato la fine dell'esperienza del Partito comunista la fine dell'esperienza del Partito socialista
Abbiamo provato a capire cosa significasse eppure questa cosa questa esperienza che è stata così importante della nostra vita viene meno senza che neanche riusciamo su questo punto a costruire una elaborazione tematizzare lo vedete io provo un certo fastidio
Di fronte alla riproposizione dello schemino partito socialdemocratico Partito Democratico e tuttavia questa domanda cosa significa
Essere un partito socialista europeo dopo la fine del movimento operaio nelle forme che noi abbiamo conosciuto nel corso tra nostra vita questa domanda è una domanda centrale alla quale noi dobbiamo rispondere e affrontare questa domanda appunto significa prendere uno dei tiri che consentono di ridefinire l'identità di una forza politica e l'identità della sinistra
Di una sinistra che non è stata solo capacità di riconoscere l'ingiustizia sociale le sue radici ma anche sempre la capacità la proporsi di costruire un ruolo attivo dei soggetti più deboli non solo riconoscimento della debolezza ma la sua trasformazione attraverso l'organizzazione la via insomma attraverso la quale un semplice operaio poteva non solo aumentare il suo salario ma da un lato cambiare il suo lavoro e dall'altra
Proporsi di giungere come un avvocato come un medico come un professionista a svolgerà un ruolo di direzione nella società questo è stato la sinistra e questo problema
è un problema che rimane aperto è un problema senza risposte
Io penso che già
Di formulare questa domanda di tenerla viva sia una delle questioni e degli aspetti che distinguono la sinistra dalla destra
Ma
Vedete la fine
Del movimento operaio nella forma in cui noi l'abbiamo conosciuto
A anche delle conseguenze politiche la fine di quell'esperienza
E in qualche modo del senso di appartenenza che quelle espresse speri Enza coinvolgeva
Comporta la caduta
Dei presupposti di quella teoria politica diciamo che qualcuno ha trovato bene riassumere sotto il nome di teoria della transustanziazione
Per cui l'importante non nera cosa si faceva ma chi lo faceva l'ostia nelle mani mie non vale niente ma nelle mani del sacerdote diventa un'altra cosa
Ecco questa teoria che si basava su un'idea di appartenenza forte oggi non ha più possibilità di aggregazione e per questo la ricostruzione degli scopi della politica la ricostruzione degli scopi della sinistra costituisce un terreno altrettanto importante altrettanto essenziale di quello sul quale pure fino ad oggi si è concentrata fondamentalmente l'attenzione che è stato quello della ricostruzione degli strumenti
Vedete
La politica diciamo la sinistra un problema è una relazione quando affronta i premi della politica con la questione del tempo che è molto diverso da quello della destra per la sinistra nonostante tutto la politica ancora costruzione e questa idea della politica costruzione
Diciamo comporta un problema del tempo
Di costruire una dimensione temporale nel quale la politica diventa credibile per la sinistra necessariamente la politica rapporto fra oggi e domani e questo è il Progetto è quello che ci consenta
Di stabilire questo tipo di relazione
Io penso che in questo congresso su questo punto noi facciamo un passo in avanti importante questo slogan I Pierre
Naturalmente può piacere di più o di meno come qualsiasi scelta di comunicazione
Come qualsiasi società di comunicazione può essere più o meno efficace però in queste idea del prendersi cura io è questa la traduzione che preferisco c'è una scelta importante si imposta così un tentativo di risposta è quello che è forse il problema principale che caratterizzato la società moderna cioè quello della crescita dell'incertezza in circolazione
E si enuncia con quest'idea del prendersi cura un principio a partire dal quale affrontare a sinistra da sinistra
Il problema della innovazione e della riforma del modello sociale europeo e proporsi di governare le conseguenze dei processi di internazionalizzazione di mondializzazione
Vedete prendersi cura
In primo luogo diciamo è un criterio molto forte che ci può aiutare molto diciamo così nella ricomprensione dei temi del lavoro e del lavoro che cambia
Prendersi cura vuol dire ridefinire un principio di responsabilità e vuol dire riconoscere diciamo così che nel momento in cui per tutti i sistemi moderne di welfare il problema è il passaggio dal lavoro come presupposto come era nella fase precedente al lavoro come problema come oggetto dei sistemi di welfare questo diventa un criterio forte di orientamento delle politiche e io penso che questo ci aiuti a cambiare radicalmente
L'approccio e l'impostazione sui problemi del lavoro e dell'occupazione
Dentro un approccio fondamentalmente quantitativo il problema del lavoro dell'occupazione rimane il problema di una minoranza
I prevale e quando prevale l'occupazione è un problema solo dei disoccupati noi sappiamo che alla fine tutti i politologi ce l'hanno spiegato questo problema non rientra mai come priorità nell'agenda di un governo alla fine la lotta contro l'inflazione eh elettoralmente la questione decisiva
Fare diventare il problema dell'occupazione il problema di tutti vuol dire affrontare prima dell'occupazione come esposizione
A rischio della disoccupazione che m'esposizione all'incertezza che riguarda oggi insieme delle persone che lavorano i lavori vecchi lavori nuovi e costruire per la prima volta un'idea di prevenzione della disoccupazione
Oramai noi consideriamo normale discutere di prevenzione della malattia non è sempre stato così
Bisogna che ci abituiamo a considerare normale l'idea che si può prevenire la disoccupazione e questo richiede politiche che considerino la disoccupazione con una questione che riguardi tutti
Che contrastino prima ancora
Della aspetto quantitativo dalla disoccupazione
Puntino a ridurre l'esposizione a rischio disoccupazione che è risultato della crescita dell'incertezza in circolazione del sistemi
Qua emerge però su questo punto che nella società italiana c'è un conflitto molto forte che va riconosciuto sviluppato
Vedete
Io penso semplicemente questo noi abbiamo conosciuto in passato e tutti ne abbiamo parlato
Un grande partito della svalutazione un partito che si è opposto all'Europa perché pensava che nella svaluta azione competitiva ci fossero per lui le possibilità di stare a galla
Questo partito della svalutazione non è morto con la moneta unica
Questo partito dalla svalutazione vive in altre forme e oggi fa attraverso i referendum della svalutazione del lavoro il suo nuovo terreno di riproposizione
E per questo e questo conflitto che passa anche dentro il sistema dell'impresa noi dobbiamo vederlo con una proposta che sia in grado di distinguere e di parlare in modo diverso a soggetti che si comportano in modo diverso
Vedi la dico però vedete la differenza non è flessibilità sì o no come si fa la differenza è oltre scusabilità vs contro irresponsabilità questo è il punto chiaro e vedi cara Fulvia Bandoli gara Fulvia Bandoli del fatto ieri secondo me è un bellissimo intervento
Non c'è imbarazzo quando si cerca di affrontare in modo
Avanzato
Non difensivo la questione dei referendum
C'è l'esigenza di attingere
E di vincere il referendum su una linea giusta che faccia della battaglia sui referendum l'occasione non solo di propaganda elettorale ma di costruzione di una linea di una proposta
Positiva e nuova sulle questioni del lavoro
Il nostro avversario non è e non sarà un progetto liberale il nostro avversario è quello che io definisco liberismo corporativo
Di quelli cioè diciamo così che dividono il lavoro in due quello che va bene per i figli propri e quello che va bene per i figli degli altri e noi vedremo i notai e mentre difendono il diritto ereditario per la loro professione chiederanno il licenziamento per gli operai delle piccole impresa
Questo è la battaglia la quale noi siamo chiamati
E quotidiano ho finito è l'ultimo punto e queste al tempo stesso una battaglia che riguarda la produttività del sistema e la sua equità infine l'ultimo appunto
Guardate le prossime elezioni regionali che si intrecceranno con questa battaglia dei referendum
Saranno un passaggio importante per rimettere in movimento una proposta in grado di parlare a tutto il Paese di ricostruire il senso della direzione del centro sinistra non saranno né è una semplice battaglie locale
Nell'occasione per un referendum sul governo centrale dobbiamo vederlo come costruzione di una proposta e di una coalizione
Il mille novecentonovantotto ci ha lasciato un problema aperti
Un problema che non si può rimuovere
Noi abbiamo vissuto al paradosso di un partito
Che aveva tempo stesso l'orgoglio del suo segretario che diventava presidente del Consiglio
E che rivela questo passo come un passo indietro dal punto di vista la prospettiva politica perché vedevo un logoramento della coalizione sulla quale avevamo scommesso
Questo problema questo paradosso rimane per noi una questione aperta che deve essere affrontato
E questo è un punto decisivo le elezioni regionali possono contribuire non dico a risolvere ma fare un passo in avanti in questa direzione
Nelle grandi regioni del Nord c'è un fatto nuovo Massimo Cacciari Mino Martinazzoli Livia Turco dicono di una scelta sul nord più impegnativa di quanto non abbiano detto in questi anni mille documenti sul federalismo testimoniano un elemento di qualità nuovo
E intorno a loro coalizioni inedite
Per quanto riguarda rapporto col centro e per quanto riguarda l'apporto con Rifondazione Comunista
Guardate in tutte e tre le grandi Regioni ed anche in altre noi andiamo a quali zone nelle quali costruiamo poi centro e con Rifondazione Comunista
Un accordo che non sarà il vecchio accordo di desistenza ma un accordo pieno politico-programmatico e di governo
Io chiedo è un fatto locale
O è un fatto nazionale c'è qualcosa che riguarda solo noi o c'è qualcosa che riguarda la politica italiana ma noi lo dico a questo congresso questo discorso abbiamo bisogno di costruirlo insieme questa esperienza queste nuove coalizioni dobbiamo sapere dove metterli in un discorso generale
Per ricostruire appunto una nuova prospettiva e da questo punto di vista sappiamo io vi dico francamente ho lavorato molto qua per costruire questa intesa ma dico con altrettanta chiarezza Fausto Bertinotti che questo è il contrario di quello che ci sta proponendo in questi giorni
Noi non abbiamo bisogno di una nuova piattaforma rivendicativa in cui ci chiedono duecento mila lire per i pensionati al minimo e chissà cosa abbiamo bisogno di un'altra cosa
Di un Progetto di un accordo politico
E abbiamo bisogno per quanto ci riguarda di una proposta
Così innovativa sul piano istituzionale programmatico
Che ci consenta di ricollocare su un altro piano la stessa dialettica fra moderati e radicali e poi che moderato e radicale rimane naturalmente una questione
Da verificare definire vorrei prossimo mese tra elezioni e referendum
C'è una una tregua ditemi noi siamo in grado di farlo
Guardate diceva un mio amico se mi considerò non mi sento tanto bene ma se mi confronto mi sento meglio forse è un punto da considerare nella valutazione di questo congresso
Chiudo dicendo solo questo
La gratitudine del partito piemontese
Livia Turco
Oggi se noi siamo in grado di fare compiuti sfiducia
Con più forza con più possibilità di vincere questa battaglia e anche perché la generosità che non è una merce frequente abbondante in politica
La Genovesi tali cui è stata data prova ci dice appunto che non solo abbiamo un progetto ma anche un leader che è in grado di guidare e di vincere questa battaglia
Chiedo la collaborazione dei compagni che interverranno per contenere i loro interventi entro i tempi previsti
E per cominciare a pensare intorno al settimo minuto dell'intervento che debbono avviarsi alle conclusioni i prego di corrispondere a questo invito della presidenza perché ciò può garantire lavori più spediti ed efficaci
Prima di dare la parola alla compagna Pasqualina Napoletano vorrei dire che di è una delegazione di lavoratori della Goodyear di Cisterna che partecipa al nostro congresso
Noi li salutiamo e immediatamente dopo l'intervento alla compagna Pasqualina Napoletano io darò la parola al compagno Andreatta Rourke io delegato sindacale
Rivolgere un indirizzo di saluto al congresso
La parola la compagna Pasqualina Napoletano
La questione della nostra identità è stata al centro di questo congresso
Io penso che essa debba sempre di più ritrovarsi nella sinistra europea nel suo dibattito nelle sue prospettive dalla dimensione europea può e deve scaturire una riflessione anche sulla sinistra italiana
Insieme alle prospettive e dalle forme che dovrà assumere l'acqua dizione di centro sinistra questione altrettanto importante ma già presente almeno nel dibattito
Dobbiamo dare per scontato che la sinistra italiana si articoli in quattro partiti e si approfondisca il solco tra sinistra riformista di governo sinistra di opposizione e sinistra moderata inaugurata solo qualche settimana fa dal compagno Boselli al congresso di Fiuggi
Con i compagni dello SDI come Stato ricordato condividiamo l'appartenenza all'Internazionale socialista
Al partito del socialismo europeo ma non solo siamo insieme nel gruppo del socialismo europee ed ancora facciamo parte della stessa delegazione italiana di questo gruppo il che vuol dire confrontarsi tutti i giorni su temi politici ed esprimere posizioni che si confrontano con le altre delegazioni nazionali del gruppo socialista
Anche per questo vi è stato sconcerto nella sinistra europea per la partecipazione dei compagni dello SDI all'alleanza organica del Trifoglio
Ma io vorrei dire perché è allora quello che è possibile a Bruxelles non deve essere possibile a Roma
Spero che la questione della sinistra in Italia non si cristallizza i i ruoli dati una volta per tutte
E non perpetui la tradizione conti rituale e fratricida che pure fa parte della sua storia lontana e recente l'esperienza francese può essere di esempio per una prospettiva nuova e soprattutto non archiviare questo temo questo è il congresso della formazione politica chi ha le maggiori responsabilità del governo di un Paese che è la quinta potenza economica mondiale
Non possiamo perciò limitarci a descrivere le sofferenze e le disuguaglianze che vanno crescendo nel mondo o pensare di poterle risolvere solo attraverso la cooperazione allo sviluppo
Abbiamo la responsabilità di costruire risposte che aggrediscano alare dice i problemi
E queste risposte non poche darle una nuova politica internazionale della sinistra un nuovo internazionalismo
Sono cosciente di porre un problema di non facile soluzione
Vista anche l'entità degli sconvolgimenti che accompagnano la modernità nel contesto globale
Ma il punto di partenza è intanto quello dell'analisi della conoscenza dello studio dei meccanismi e degli affetti dei vari aspetti della globalizzazione
Per sottrarre la spiegazione delle cause effettive di questi fenomeni alla sfera della oggettività tende ineluttabilità dei processi economici
Identificare quali sono i reali interessi in campo
Quale gli attori quali LSD e di momenti decisionali quanto di influiscano la presenza o l'assenza di politiche pubbliche
In definitiva le cause degli squilibri oggi come ieri sono da ricercare nel meccanismo di sviluppo
La risposta ai problemi del sottosviluppo e delle povertà
Sta in gran parte nel mondo sviluppato ed opulento e nel modo in cui oggi si realizza l'accumulazione e la redistribuzione della ricchezza nel mondo lo stesso riferimento al mercato ha già cambiato di significato
Quando per esempio il novantotto per cento dei movimenti di capitale che si muovono nel mondo non è legato a transazioni di merci
O di servizi si può continuare a parlare di mercato
O non dobbiamo chiamare tutto ciò con il suo bello nome e cioè speculazione da qui anche la crisi delle socialdemocrazie europee che nasce dalla crescente inefficacia degli strumenti di regolazione sociale del mercato
Finora conosciuti crisi dalla quale si può uscire soltanto se da un lato non ci si limita ad una sterile difesa dell'esistente
E dall'altra se non si assume pezzo per pezzo il pensiero neoliberista sotto forma di ineluttabili leggi dell'economia
Le politiche di welfare che abbiamo conosciuti in Europa fondate sul prelievo fiscale si attuavano attraverso una regolazione sociale del mercato
Che poteva avvenire a livello nazionale perché ricchezza e mercato avevano dimensioni nazionali
Oggi non è più così da qui l'esigenza di portare a livello sovranazionale la sede della regolazione sociale
A parole i governi socialdemocratici lo afferma no
Ma resta ancora difficile anche per loro cedere sovranità persino alla dimensione europea che è la dimensione minima in cui questa regolazione può essere realizzata e anche e soprattutto per questo motivo che dobbiamo contrastare i referendum antisociali proposti dei radicali e quello xenofobo proposto dalla lega
E dobbiamo farlo con chiarezza essenza Complessi
Non solo e si destruttura hanno istituti testi si contrappongono a diritti sociali nuovi che oggi si tende dire irregolare nella dimensione europea si pensi agli accordi europei sul part-time e sul lavoro a tempo determinato e alla direttiva in elaborazione che pone garanzie rispetto ai licenziamenti
Il compagno trentina ci ricorda spesso che in Europa la forza lavoro attiva delle persone che hanno cinquant'anni è del cinquanta per cento se poi si esamina questa forza lavoro
A città cinquantacinque anni si scende al trentotto per cento
Vedete quinti quanto sciocco
Proporre un conflitto generazionale o pensare che vi siano una contrapposizione tra garantiti e non garantiti e questo lo testimoniano tra l'altro i compagni e la delegazione della Goodyear che è qui e che prenderà la parola dopo di me
La moneta unica che abbiamo contribuito a realizzare e che abbiamo giustamente perseguito come priorità
Porta con sé non solo l'urgenza di una armonizzazione fiscale questione di cui si è appresa completamente coscienza
Ma anche l'urgenza di attuare una politica sociale europea se non si vuole percorrere la via che già si intravede ma è una via molto pericolosa
E cioè quella di una concorrenza economica tra gli stati membri dell'Unione europea
Basata sulla competizione verso il basso dei sistemi sociali nazionali la vittoria di questi referendum darebbe una forte spinta in questo direzione in questa direzione che lo dobbiamo sapere
Vorrebbe dire la pregressi Buddy istruzione della integrazione europea e queste a confronto lo dobbiamo aprire perfino con gli stessi promotori che si riferiscono avvalori del federalismo europeo
Queste sono le questioni con le quali ci misuriamo ogni giorno al parlamento europeo questioni che hanno come necessario complemento il rafforzamento dell'integrazione politica attraverso la riunione la riforma dell'unione
Passo decisivo per la costruzione distruzione istituzioni credibili ed efficaci nell'era della globalizzazione e indispensabile per poter corrispondere alla grande strategia dell'ampliamento dell'Europa
Sono convinta che le motivazioni che oggi portano alla politica non siano meno forti oggi che nel passato
La fine delle cosiddette ideologie apre uno spazio di creatività alla politica uno spazio grande ma si potrebbe dire che oggi la politica è nuda
E io voglio dire a Walter che vedo il rischio anche per il nostro partito ma anche per la sinistra europea nel suo complesso che a quei valori enunciati
Non corrisponda una politica che riesca a tradurli in una quotidianità
Che spinga all'impegno soprattutto le giovani generazioni
Che non dobbiamo deludere e a cui dobbiamo far capire non con i discorsi e di sermoni che la politica può essere importante per la loro vita tempo costruire un futuro migliori ho apprezzato nella relazione la decisione di rinunciare a Lerna arduo come strumento di pressione internazionali per risolvere questioni che riguardano i diritti umani
è da molto tempo che io mi batto per questo obiettivo
E spesso anche in poi insoluti Udine mi sono sentita chiamare qualche volta amica di Gheddafi antica di Saddam Hussein amica di Milosevic ma penso che questo approvato sia molto interessante
Per una ricerca di nuovi strumenti
Da questo congresso può ripartire una nuova ricerca
Attraverso una pratica pluralistica che come si è visto non è impedimento
E condizione per sintesi più alte e non mi riferisco soltanto alle due mozioni ma tutti le identità culturale
Culturali che insieme da oggi danno vita alle democratiche e ai democratici di sinistra
Delegati e gli invitati delle organizzazioni dell'Estero si incontrano con il compagno Passuello alle ore undici e trenta nella sala a inoltre comunico che alla fine dell'intervento del compagno Massimo D'Alema delegati nuova sinistra si riuniscono nella sala Bernini
Vorrei chiedere a tutti i compagni che sono presenti di abbassare al massimo il brusio e di non aggirarsi in piedi e camminando nell'aula
Grazie
Do
Ora la parola al compagno Andreatta Rourke io delegato sindacale dei lavoratori della Goodyear
Grazie
Si prepari compagno Walter vitali
I compagni e gli amici i lavoratori della Goodyear italiana portano i loro saluti al congresso
Compagni e compagni
è un grande onore per me e per tutti i lavoratori dello stabilimento Goodyear di Cisterna di latina unico in Italia e con il secondo mercato in Europa che oggi qui rappresento essere qui al Lingotto
Che è stato per anni uno dei luoghi più prestigiosi della lotta operaia e per questo desidero ringraziare la Presidenza la direzione e tutti voi per l'occasione che ci viene offerta per comprendere appieno il problema in tutta la sua gravità desidero raccontarvi la nostra storia
Cisterna di Latina è stata liberata dei Rangers americani Durante la guerra e da quell'epoca sia creato un forte legame pertanto che la città è gemellata con forza Smith dell'Arkansas
Quando la società Goodyear aperto lo stabilimento di Cisterna è accorsa manodopera dalla provincia di latina ma anche da quella di Roma
Nel corso degli anni attraverso le lotte sindacali
Siamo maturati sia professionalmente
Che come uomini
All'esterno frattanto il mondo è cambiato
Dapprima lentamente e poi sempre più rapidamente fino alla caduta del muro di Berlino
Molti hanno interpretato quell'evento come la sconfitta del comunismo e la vittoria del liberismo liberismo considerato come ideologia vincente
E in grado di gestire in maniera perfetta tutto il mondo
Vediamo invece il sistema capitalistico americano ha portato ad enormi diseguaglianze sociali
E ad oltre cinquanta milioni di abitanti senza assistenza sociale
In questi anni di pesante crisi economica dovuta ad una serie di problemi di Ulivo di origine non solo nazionale abbiamo assistito ad un progressivo abbandono da parte di varie imprese della provincia di latina
Il numero dei lavoratori in cassa integrazione e dei disoccupati è uno dei più alti d'Italia e spesso ci siamo sentiti soli di fronte ai problemi come se fossimo stati a Fort Apache
Questo problema che purtroppo si consuma cisterna presente anche nel resto dell'Italia quante multe nazionale operano nel nostro Paese
Che esempio darà la Goodyear alle altre multinazionali quanti altri lavoratori rischiano il posto di lavoro
Pensate e tutti i deputati e senatori eletti nella Provincia sono del Polo e che quelli regionali uno solo e dei democratici di sinistra
Noi lavoratori della Goodyear pur di mantenere il posto di lavoro abbiamo siglato accordi integrativi aziendali che hanno inciso pesantemente su di noi e abbiamo accettato anche di lavorare in condizioni a rischio per la salute
Io lo stabilimento non adeguato alle norme di sicurezza e in presenza di materiali cancerogeni
Grazie al responsabile comportamento dei lavoratori e del sindacato tutto CGIL CISL e UIL lo stabilimento di Cisterna di latina ha raggiunto elevatissimi livelli di efficienza e lei come della Goodyear Codroipo diciassette per cento del fabbisogno nazionale equipaggiando soprattutto le autovetture della più grande casa automobilistica italiana che sono prodotte qui a Torino a Melfi a Maranello
La nostra grande azienda ha potuto godere in questi anni dei contributi della Cassa del Mezzogiorno e di altri benefici fiscali oltre trecentosessanta miliardi
Ora solo di meno alcuni dei benefici per le aree depresse
E la Goodyear ha fatto delle scelte di politica economica a livello internazionale
Con una decisione autonoma ha stabilito di spostare la produzione in altri in altre nazioni di chiudere lo stabilimento l'unico in Italia a Cisterna di latina
All'improvviso è così giunta dove si fa la comunicazione dell'avvio della procedura della chiusura dello stabilimento della messa in mobilità del personale ci sentiamo traditi
Sin dall'inizio della procedura di licenziamento lago dir assunto un comportamento arrogante e di chiusura ed ha rifiutato qualsiasi confronto con i lavoratori anche nei confronti avuti con il nostro governo
è stato tenuto un atteggiamento estremamente negativo dalla società
Non è stato inoltre considerato in alcun modo il grado di produttività e di redditività dello stabilimento né tanto meno né tanto meno altri aspetti vivo sociale
E assurdo del sul bilancio dell'Italia e quindi dei cittadini italiani vengano addossati gli oneri della cassa integrazione per la Goodyear mentre gli azionisti americani percepiscono ricchi dividendi
I liceali non sono stati reinvestiti da almeno quindici anni in alcun modo sullo stabilimento
Causando il progressivo degrado dello stesso anche sotto l'aspetto delle norme di sicurezza nonostante ciò sempre grazie all'impegno dei lavoratori siamo riusciti a mantenere elevatissimi livelli di competitività in Europa
Nel novantacinque eravamo il secondo stabilimento più competitivo per quanto riguarda i costi
Questo non è giusto non siamo d'accordo su questo metodo mordi e fuggi
Non dobbiamo consentire alle imprese straniere i prendere fino a quando hanno interesse e di andarsene in base ai loro dopo di lasciando l'attività commerciale e chiudendo a quella produttiva
Non è possibile che le nostre professionalità vengano disperse anche perché lo stabilimento di Cisterna è il migliore per la qualità e l'Europa ci siamo distinti anche in questo non lasciamo del neoliberismo capitalista contagi il nostro Paese
Il governo attuale si è mosso con decisione nei confronti della Goodyear ma fino ad oggi senza successo
Occorre un segnale forte a livello internazionale ricordando ai padroni americani della Goodyear Rea loro governanti che noi abbiamo trattato Isan preda amici in campo politico eccolo possiamo essere trattati da Colonia in campo economico
Grazie all'impegno di decine di milioni di lavoratori l'Italia riveste oggi una bowling una posizione di rilievo nel contesto mondiale
Se passa la chiusura dello stabilimento della Goodyear di Cisterna di latina
Tutte le altre multinazionali capiranno che l'Italia ahimè all'anello debole dell'Europa e se ne approfitteranno
Compagni compagnie
Vi chiediamo che da questo congresso resta un documento forte e concreto per la difesa del lavoro così come ci siamo impegnati in ansia gli elettori
Chiediamo che in quel suo come negli altri casi analoghi vengano assunte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con decisione tutte le iniziative consentite dalle leggi nazionali e internazionali per difendere i lavoratori italiani grazie
Esiterò
Eh sì però confermare ai compagni della Goodyear il pieno e combattivo impegno dei Democratici di sinistra a sostenere la loro domanda di lavoro e la loro battaglia di giustizia
Io credo che sia possibile un impegno serio del governo italiano
Affinché tutti gli strumenti idonei a sostenere la domanda di occupazione di tutela dei diritti dei lavoratori siano attivati ed impiegati con efficacia
Do la parola adesso accompagna Walter vitali si prepari il compagno Tortorella
Per Veltroni
Rispondendo nella relazione l'Arturo Parisi ha proposto di fare un passo avanti rispetto al documento sottoscritto al momento dalla formazione del nuovo governo D'Alema e di dare una forma federativa alleanza di centro sinistra
Io penso che questa sia effettivamente la strada da battere e dico di più
Penso che questa proposta costituisca la novità politica del Congresso naturalmente a volerla prendere sul serio io credo che vada presa molto sul serio
Non comprendo certe sufficienza esterne e permettetelo di dire anche certi tendenza non soffermarsi pienamente su questo punto che ho notato nel corso del nostro dibattito perché per i Democratici di sinistra questa una proposta molto impegnativa così come per tutti gli altri partiti i soggetti cui essa si rivolge interroghiamoci infatti su un punto che cos'è una federazione tutti noi abbiamo detto che è risultato elettorale negativo per il centrosinistra nel giugno di quest'anno è stato determinato dal fatto che il cartello elettorale tra i partiti
è stato penalizzato soprattutto dalla demotivazione e dall'astensionismo degli elettori che consentirono invece la vittoria dell'Ulivo nel mille novecentonovantasei
Federazione e la creazione di un soggetto politico collettivo
Con strutture di coordinamento stabile permanenti che rispettino l'identità di ciascuno
Capace però di parlare non solo ai partiti ma tanta parte della società che sta fuori dei partiti e lo sappiamo bene che la crisi della politica
E anche crisi dei partiti attuali e necessità di ricostruire una motivazione è una passione dell'agire politico
è il riconoscimento della centralità della coalizione e della inscindibilità tra l'identità di ciascun singolo partito è quella comune dell'alleanza infine mi si permetta di dire che la federazione
E la forma più avanzata oggi possibile dell'unità tra tutti i democratici italiani e che Veltroni ha fatto dire una proposta del tutto simile ad altre anche di recente formulate e che vanno tutte nella stessa direzione
Penso che la strada e la Federazione sia la strada giusta ma penso anche che l'operazione sarebbe votata al fallimento dopo le alterne vicende dell'Ulivo sia l'impresa comune fossero chiamati a lavorare solo gli stati maggiori dei partiti
Occorre dare vita ad un processo largamente partecipato
Dobbiamo saper suscitare di nuovo passione ed entusiasmo
Per questo credo che dobbiamo dare vita ad una fase costituente della Federazione dovranno proposto del resto gli stati generali degli amministratori locali e regionali del centrosinistra a Genova il sei novembre scorso che cosa si intende per fase costituente avanzò la proposta articolato in tre punti
In primo luogo la creazione di momenti di aggregazione unitaria nei campi dell'associazionismo del volontariato della cultura del mondo del lavoro dei giovani della soggettività femminile come si sta facendo con l'idea di un movimento politico stabile e permanente dei sindaci e degli amministratori locali regionali del centrosinistra
Secondo definire un percorso comprendente l'articolazione momenti locale in un grande momento nazionale
Prevedendo l'elaborazione di una sorta di carta fondamentale della federazione del programma per la prossima legislatura e di una carta delle regole oltre alla definizione dei coordinamenti a tutti diverso livello terzo elaborazione della proposta di carta fondamentale che deve precedere il programma di legislatura ed è la base per l'adesione dall'alleanza da parte delle formazioni politiche e dei cittadini che non si riconoscono nei partiti esistenti
Può essere affidata ad un gruppo di personalità espressione della coalizione scelte per autorevolezza intellettuale e per rappresentarti vita dei vari mondi che la Pomponio
Ho letteralmente compagne e compagni al centro di tutto questo progetto deve essere proposto una grande proposta per il futuro di questo Paese perché è vero che l'Ulivo ha suscitato grandi entusiasmi
Con un'idea un traguardo percepibile capace di mobilitare le migliori energie di questo nostro Paese l'Europa dobbiamo indicare un nuovo traguardo che sia un impegno alto di civilizzazione di modernizzazione di progresso di questo Paese
E recuperare una radicalità una passione riformista nella chiarezza estrema degli obiettivi dei valori e degli indirizzi di fondo della nostra proposta
Questa è la vera sfida la questione del nome e del simbolo nella saranno la logica conseguenza
Nel corso del nostro dibattito ci siamo a lungo interrogati su un punto che io credo sia effettivamente la questione centrale
Lo direi così
Si dissolve in un indistinto riformismo democratico si disintegra l'anima della sinistra se l'accento è posto sulla centralità dalla coalizione
E se i suoi più forti referenti sociali lavoro gli strati più deboli meno protetti della popolazione perdono in questo modo rappresentanza e di conseguenza tutela perché allora continuare a pensare a questo super partito della coalizione che oggi ha come tappa fondamentale o come momento realistico la federazione quando sarebbe meglio che la sinistra facesse la sinistra per poi allearsi con un Centro democratico che rappresentanti interessa
Badate bene io condivido fino in fondo
L'idea che qui è stata con forza rappresentata che bisogna presentare la propria parte sociale riconoscere il lavoro e dare vita grandi alternative tra destra e sinistra su diversi modelli di società
Ma penso e gli interessi del lavoro e di questa parte della società non possono essere effettivamente rappresentati servizi isolato un progetto di riforma complessiva capace di mobilitare basti stretti strategici sociale
La ricerche in corso del socialismo europeo non è un fatto accademico
Metterà a sinistra in un recinto mentre qualcun altro si propone di rappresentare il centro è un'idea ti ci costringerebbe ad un ruolo perennemente subalterno e che giustamente abbiamo voluto superare con questo nuovo partito grande anima di un'alleanza di una coalizione stabile e permanente di capace di parlare al Paese
Il carattere delle alleanze che stiamo definendo per le prossime elezioni regionali si muove in questa direzione
Sono tutte alleanze ben radicate sul territorio non sono il frutto di accordi centralistici in alcune di queste c'è a pieno titolo Rifondazione Comunista in altre dove ci sono differenze programmatiche quest'incontro è stato possibile tutto ciò dimostra che non sono alleanze costruita a tavolino
Sono tutte alleanze che crescono nella comunità regionale per le riforme per il federalismo e che si propongono in modo aperti come una sorta di costituente a tutte le forze a tutte le energie che si riconoscono nel programma ma perché queste elezioni regionali sono così importanti
Lo sono non solo come prova generale nazionale dei rapporti di forza politici lo sono anche perché è l'occasione stavolta vera per fare compiere un salto di qualità a tutta la comunità nazionale e per farvi dire per ambiente il policentrismo l'autonomia delle comunità regionali come una risorsa finora soffocata e non sufficientemente utilizzata nel nostro Paese
La prossima legislatura avrà un carattere costituente
Io adoro davanti l'interrogativo e dico alta Lista Bonino innanzitutto noi siamo contro questi referendum e le motivazioni sui temi sociali sono state dette molto bene
Vediamo chi sarà più coerente con la prospettiva del bipolarismo nel proporre leggi elettorali regionali
Se il centro sinistra che coerentemente sostiene il referendum sulla proporzionale o Berlusconi che vuole il proporzionale è contrario al referendum e sostiene la restaurazione del vecchio rigido cuori
Berlusconi
Si presenta queste elezioni
Con avendo governato nel corso di questi tre anni le tre grandi regioni del noi stiamo definendo candidatura presidenti in tutte le regioni d'Italia avvalendoci anche delle positive esperienze di quelle alleanze di quei candidati che hanno governato al nord il ruolo che i candidati Livia Turco Mino Martinazzoli e Massimo Cacciari hanno è molto importante e molto delicato
Ma ad essere precisi
Dire che le giunte di Berlusconi hanno governato il Nord in questi anni è sbagliato non l'hanno governato la lo tuttalpiù amministrato proponendosi in qualche caso espressamente di non intervenire con il mercato e le sue regole se non con qualche manciata assistenziale
Per il Polo questo doveva essere sviluppo e invece ha prodotto ritardo rispetto ad altri grandi regioni europee che stanno al di là delle ali
Noi lanciamo la sfida anche per governare il nord del Paese attraverso queste candidature queste alleanze e la prossima scadenza delle elezioni regionali
Bossi potrà passare soprattutto questo
Sì l'all'era ugualmente con il Polo Nord lo voti verrà di nuovo per ragioni di sopravvivenza lo vedremo in ogni caso gli elettori i cittadini sanno dove sta il centro sinistra con una proposta forte
Dite del realismo fondato su regioni che come del resto d'Europa siano effettivamente protagoniste di un governo nazionale Torino e concludo è un buon esempio anche per questa idea nuova di governo del paese
Con Napoli con Catania con Venezia con Genova conferenze con tante altre città italiane ha dimostrato come la nuova stagione di sindaci eletti direttamente
Ha dato una nuova fisionomia l'intera comunità
Un traguardo di nuovo sviluppo da raggiungere una vocazione per il suo futuro fatta di continuità di innovazione dai nuove regioni può venire dunque una sfida per continuare a rinnovare nel governo del Paese parte per dare vita ora nel confronto diretto con la gente ad un'alleanza di centro sinistra finalmente stabile UNI
è un impegno nel quale metterci alla prova
La
Compagno Domenici
Detto questo
Lo presiede
Un
Ci sentiamo
La discussione che si è venuta qui svolgendo ha già chiarito in grande misura qual è il reale confronto che ha animato e anima questo congresso
Non era no e non sono in gara tra di loro come ha sottolineato Terzi già una posizione di giocatrice e una conservatrice
Una che si pronuncia per la modernità
E l'alta da chi propende per me no l'Apocalisse mo'una che vuole trovare le ragioni della nuova sinistra e l'alta Battifolle farle rivivere nostalgicamente le ragioni di quella antica queste rappresentazioni strumentali evoca non solo un cattivo modo di discutere che va messo fuori corso una volta per tutte il confronto vero come qui si è visto e tra concezioni diverse della indie Mazza innovazione della modernità
Del modo di affrontare i problemi nuovi del paese del mondo del senso da dare alla sinistra italiano questo congresso è percorso da inquietudini e interrogativi che non appartengono più ad da parte sulla da diversi punti di vista si avverte con linguaggio più o meno esplicito compresa la relazione che la sinistra deve affrontare e superare una crisi grave non si tratta di una preoccupazione per le sorti di una famiglia partitica
La crisi della sinistra e della coalizione di centro sinistra apparve dischi sei ha ridato il tipo di centrodestra che esiste qui da noi
I referendum radicali sul lavoro hanno avuto la paradossale funzione
Di ridare consapevolezza anche ai più vesti del punto a cui siamo arrivato
Arrivati cioè in quel tentativo un pericolo Beha Ale di involuzione e come è stato detto qui da conservati una volontà di scardinamento devo spesso fragile assetto istituzionale
Ma sappiamo tutti che non è questo l'unico segnale di una restaurazione strisciante e conosciamo le cifre preoccupanti del passaggio all'astensione di tanti elettori di sinistra e le dure perdite nelle elezioni amministrative
Dobbiamo chiederci perché questo avvenuto dopo tre anni e più di governo non ci debbono interessare di accuse che qualcuno ha portato anche qui a questo a quell'esponente ma la comprensione di ciò che è accaduto e in modo farvi fronte
Noi siamo al nostro secondo o terzo primo congresso e già c'è chi chiede di preparare in quanto primo congresso per l'unione di tutti i riformisti
Come è stato osservato da Monti non c'è nessuno in Italia che non si dia l'etichetta di riformista ma la questione quale riformismo per quale politiche
Non c'è nessuna sinistra riformista senza moderna e aggiornata critica sociale per riprendere il titolo della rivista di Turati il mutamento profondo nell'economia e nella società
Non annulla le domande medesime che la sinistra di ispirazione socialista si era venuta ponendo e tutta la riflessione che la compagnia noi viviamo in una società nelle quali posto subordinato del lavoro di Juan dente e Lambendola e in cui l'esclusione non è un'aberrazione ma a una condizione una condizione costitutiva della società
Allo stesso modo dell'estrema ricchezza perché entrambe forniscono il deterrente o lo stimolo alla composizione verso l'alto cui peraltro la immensa maggioranza non arriverà mai
Quando si ricorda il risanamento dei conti pubblici che ama dito ovviamente ha portato il Paese nella moneta unica europea
E contemporaneamente si ricorda la diminuzione già avvenuta sulla spesa pensionistica insieme all'aumento foste dei profitti
Noi sappiamo che tutto questo significa che vi è stato un sacrificio per i lavoratori e per i più deboli
La sinistra non può e non deve dimenticare che sia al governo o che sia l'opposizione di sapere di vivere che viviamo continuiamo a vivere in una società profondamente ingiusta
Ciò non significa ricadere indizi ideologi stizzito ma al contrario guardate alla realtà come ha fatto bene Veltroni
A ricordare il cow così squilibri del mondo
Ma come ha giustamente osservato la Bandoli tutta questa disperazione questa fame hanno dei responsabili nell'Occidente e chiedono non solo opere di solidarietà ma impegni che non ci sono per lottare al fine del mutamento del modello di sviluppo
Sono egualmente convinto che sia giusto affermare la universalità dei diritti umani sanciti dalla Carta dell'ONU
Vi pensando il rapporto tra di essi e la sovranità statale ma la universalità dei diritti è tale se intanto si legge sulla legge internazionale che cioè e se non si praticano pesa e e misure diverse una per gli insorti albanesi e un'alzata e gli insorti ceceni una per la pulizia etnica di Milosevic un'altra per la pulizia etnica di Tucci Manieri ore UCK oggi in tal modo
I diritti umani
Sono modulati a seconda della vicinanza o lontananza dall'Occidente
A seconda della forza o della debolezza degli Stati
Questo è soltanto il ritorno alla legge del più forte
So bene che non solo io so che così stanno le cose
Ma allora se si vuole una difesa di senso bisogna dire con chiarezza in che mondo viviamo e come vogliamo cercate di modificarlo e non chiamare una guerra che era una guerra dettata ricadesse anche di potenza come una guerra etica si dice della fine delle ideologie
Ma non è finita da ideologia liederistica chi ha sfondato anche a sinistra e che considera quasi come dato di natura l'assetto attuale del mercato
E certo già significativo che nell'Internazionale socialista si sia fatta strada la idea che l'economia di mercato non deve significare società di mercato
Ma anche il mercato come attualmente non è una creatura spontanea
E sono vi verrebbe senza una complesso di regole così come l'economia dei Paesi sviluppati non starebbe in piedi senza una dose grandissima di spesa pubblica
Soprattutto la distribuzione del reddito fra lavoro profitto e vendita non è il risultato di automatismi ma di un conflitto se vedo ed ascoltare
Il capitalismo dunque esiste e va nominato esso ha dimostrato la sua capacità di cambiare il mondo e di cambiare continuamente se stesso come Marx aveva quindi scritto nel Manifesto ma il fatto che abbia vinto non significhi che non meriti di essere criticato Jospin continua a criticarlo anche dal presidente del Consiglio e dice che produce denaro per il denaro e non a Kobe fino agli esseri umani
è una tesi forse parziale ma l'importante e ricominciare a discutere con la consapevolezza della tragedie e della sconfitta storica certamente che sono alle nostre spalle
è stato un grave danno per l'insieme della sinistra italiana i perdeva leve della rimozione del passato il luogo di un'analisi attenta della propria storia parlò soprattutto di chi è stato comunista
La rimozione impedisce la comprensione e moltiplica la dannazione della memoria
Non si sa più chi condannato e più si condanna più si chiede di condannare
Fino a fissare l'immagine di Togliatti come qui è avvenuto nella fase di una polemica feroce come sedili non si fosse più mosso
Come se non fosse stato come fu uno dei protagonisti con Annie De Gasperi Einaudi della decostruzione democratica dell'Italia
Il problema è quello di capire in tempo che delle cose giuste e degli errori commessi come fu l'errore di una speranza
Che durò fino a Gorbaciov nonostante la rottura aperta e piena operata ricordiamolo da un compagno caro combattuto da vivo e da morto come Enrico Berlinguer
Vedere
Gli errori
Tanti anni dopo è facile
Il difficile e vederne i motivi i motivi profondi politici e culturali ma questo è il problema e questo che conta se si vuole imparare dagli errori e non ripeterli come talora avviene per esempio quando si passa un tatticismo esasperato
L'analisi dei meriti e dei limiti ecco il punto della cultura studi cistica su cui si era formato il nucleo migliore del vecchio Pci
Una cultura certamente anti dogmatica mai spostai rischi gravissimi del relativismo etico e attraverso questa strada
Che si può formare una nuova cultura critica come sta cercando di fare tra gli altri anche l'associazione per il rinnovamento della sinistra
Formata da persone di tutti i partiti di sinistra e di nessun partito che è nata appunto proponendo un modo nuovo di leggere la parola socialismo che è la parola terra internazionale come scelta che si sa tra altre possibili come idea limite no ma per politiche comportamenti e non come una scienza della storia che conosce il modello giusto da imporre alla società
Non si tratta di un bisogno astratto
Anche per svolgere solo una critica di ciò che c'è occorre avere in mente la possibilità di cambiare il movimento socialista non avrebbe mai potuto nascere senza lei maggior immaginazione ingenua quanto si vuole di una società diversa
Senza il bisogno di cambiamento non c'è nessuna sinistra alla fine anche no per la pertinente per mitigare le ineguaglianze le ingiustizie più evidenti a Paddy Lebed accantonare senza il bisogno di cambiamento perché anche se sono funzionali alla Società data
Ora è vero che per cambiare le cose in Italia la sinistra da sola non basta anche perché diciamolo è diventata sempre più piccola dunque ci vuole una coalizione tra forze diverse
Sembrerebbe questo la Paroto di questo congresso anche per la maggioranza
Ma esso è tuttavia messo in dubbio non solo dalle ampie deleghi alla coalizione o alla Federazione ma dalla scelta della legge uninominale a turno unico con premio di maggioranza
Una tale legge non esiste in nessun Paese d'Europa
L'unica ma l'uninominale a turno unico non spegne le divisioni e le risse di coalizione
E inutile ricordarli a voi che con il proporzionale sbarrato al quattro per cento sovvenzionati in Parlamento sette partitini
Mentre tutti gli altri sono nati nelle Aule parlamentari dopo il voto e ognuno vuole il suo spazio non certo nel proporzionale
Guardiamo la realtà è crollata la
Senza femminile in Parlamento il trasformismo come all'inizio del secolo e divenuto endemico la partecipazione al voto va diminuendo
In più nell'elettorato di sinistra l'appello al voto contro rischia di non essere più accorto
Il bastone della legge elettorale non può costringere alla coalizione e chi ne restasse fuori si sentirebbe discriminato e diventerebbe il peggior nemico io penso continua a pensare voi alcuni di voi lo sanno che la scelta per l'uninominale a turno unico sia stata e di manga una scelta grave ma quale che sia l'esito di questo nuovo scontro provvederemo in ogni modo c'è bisogno non di restringere ma di allargare il fronte se si vuole un programma comune tra le sinistre e tra tutte le forze del centro sinistra bisogna incominciare subito cercando di superare steccati e bandiere
Con due politiche assolutamente opposte su tutto
Democratici di sinistra e di fondazione hanno perduto alle europee in modo assolutamente sincrono quasi quattro milioni di voti così come insieme
Erano cresciuti sia pure con una labile intesa
Oggi se la Corte fa da passare i referendum sociali proposti dai radicali si Albacom essa già si annuncia una battaglia comune oltre che dei sindacati dell'insieme a dire forze di sinistra e del centro sinistra
Ed è giusto chiedere al governo che si pronunci e ai DS di entità dei dei comitati del no come ha sottolineato più grandi poc'anzi ma non bisognerebbe aspettare solo lei rinuncia a dire lotte difensive finito per ritornare alle intese e alla unità degli intenti tra tutte le forze della sinistra e del centro sinistra
Anche per questo scopo è scesa in campo la mozione della nuova sinistra una sinistra davvero nuova per la provenienza divenne sa di coloro che l'hanno voluta
L'anima no e la dividono e che sono soprattutto giovani così come avete visto
Così come a sostenerla sono tante donne e tanti giovani e giovanissimi pericoli Indira che io ringrazio per l'aveva avuto con loro anche un vecchio compagno come me animando la discussione
Con una compiuta piattaforma politica essi hanno già segnato un anno innovatrice svolta di metodo come ha ricordato Fumagalli
Non voglio in alcun modo essere dispettoso verso alcun compagno
Ma il forse è un po'antiquato il costume vita ad un arsi all'ottanta per cento per poi scoprire posizioni tanto diverse in questo ottanta per cento e se non ho inteso male persino contraddittorie l'ideale
Sarebbe la capacità di esprimere compiutamente la propria posizione
Ma sempre cercando di vedere il nocciolo di verità che c'è nell'altro e così che nasce una vera unità nelle differenze
Non ci dovrebbero essere in un partito chi si sente animato da spirito proprietario e chi si sente quasi tollerato
E non è un vero partito quello che lentamente si venga poggiando su un sistema notabilato
Queste situazioni generano o la denuncia o il conformismo male piante che non sono lontane dal nostro otto o dal nostro giardino come voi ma è così che si impoverisce la discussione
Con il conformismo la rinuncia sì miseri c'è un'esperienza e poi alla lunga ricordiamolo si perdono le battaglie i migliori amici lo ricordo non sono coloro che ti compiacciono
Magari con qualche interesse ma coloro che ti avvertono che stai compiendo un passo falso o comunque si battono per i loro convincimenti senza faziosità ma senza sconti
L'interesse per la politica non torna se c'è un gruppo una persona che si sapessero onniscienti questi sapendo tutto non avevo bisogno di nessuno
Interesse politico ritorna se c'è una volontà di ascoltare se c'è bella vita democratica ma ci vuole allora la riconquista di un sentimento e di una passione comune
Vorrei chiedere a tutti i compagni e le compagne che intervengono di fare il massimo sforzo di collaborazione per rispettare i tempi che sono stati indicati
Con particolare
Con particolare affetto compagne e compagni io vorrei rivolgere il benvenuto del congresso alla compagnia Maria Cervi
Il nome della compagnia certi
Il nome della compagnia Maria Cervi è caro a tutti i democratici di sinistra e noi la ringraziamo per la presenza e la partecipazione al nostro congresso
D'ora la parola al compagno Leonardo Domenici si prepari il compagno Roberto Vecchione
La relazione di Veltroni ha un'ambizione forte
Non tanto non solo rilanciare un'identità di partito
Ma riflettere sul ruolo la funzione il profilo politico e culturale della sinistra e dell'essere sinistra oggi
Una sinistra italiana quindi che ride indica e riscopre una sua funzione fondamentale in questo momento storico cruciale
Una sinistra aperta
Che non si limita a riproporre se stesse a un proprio generico antagonismo
Ma si misura con le trasformazioni di questo mondo
Ricomprendendo e valorizzando alcuni filoni importanti del pensiero socialista contemporaneo penso a quanto veniva detto nella relazione sul socialismo
Liberale su Carlo Rosselli anzi sono convinto che questo punto è fondamentale
Il punto della libertà e dei diritti su questo
Non può non deve esserci confusione composizione di altro tipo con assunti di carattere liberista un è un liberista penso ai referendum
In realtà è lo stesso liberalismo sociale del Novecento che ci dice
Che i diritti della persona sono anche i diritti civili sono diritti sociali sono diritti politici e non si capisce bene che cosa c'entra allora tutto questo dal punto di vista liberale
Con l'attacco alle garanzie dei lavoratori che cosa c'entra tutto questo con la possibilità di licenziare senza giusto motivo per essere molto concreti
Una sinistra dei diritti quindi una sinistra che guarda alle maggiori correnti anche del pensiero del riformismo contemporaneo e penso al meeting internazionale che abbiamo fatto a Firenze il ventuno novembre scorso una sinistra che rivendica il ruolo e lo spazio della politica e della democrazia
In un mondo in cui i poteri veri sono concentrati altrove
In un mondo in cui le fusioni vere non sono tanto quelle di cui possiamo parlare qui ma quelle fra americane on line e Time Warner forse e non per riproporre una visione dirigistica o statalisti Pia ma per far valere quei diritti di cui prima parlavo a cui mi riferivo
Rispetto ai quali cosa dice la destra che cos'è la destra
La destra in questo momento è anche profondamente contraddittoria
Ma dietro e cauda Tarja a quelle che sono le tendenze le spinte del mercato globale ci penserà il mercato come dice Berlusconi
Oppure ripiegata sul Nostalgia e nazionalistiche ed è sempre a rischio di degenerazioni Senofonte o razzisti
E c'è poi una funzione nazionale essenziale di questa sinistra intanto io vorrei dire questo
Credo che questa sinistra questa nostra sinistra
Debba rivendicare con forza come già ha fatto Veltroni nella sua introduzione ciò che ha contribuito in modo determinante a fare in questi anni e non sto a citare Europa risanamento leggi di riforma in campo economico e civile non credo proprio che si debba a Bir dire come un peso il nostro ruolo di governo e vorrei dirlo spero che questo sia condiviso non avverto come un peso il fatto che oggi il Presidente del Consiglio sia uno dei leader della sinistra italiana
Credo anzi che questo sia un aspetto fondamentale da ricordare non soltanto per dire che cosa avrebbero fatto gli altri ma per ciò che noi siamo stati siamo e saremo in grado di fare questo non significa certo stare fermi non vedere i problemi e le contraddizioni la sinistra deve riproporsi come grande forza riformatrice penso al tema della riforma delle istituzioni per esempio
Una sinistra democratica e riformista rappresentata da questo nuovo partito deve saper portare il proprio impulso dentro il più ampio schieramento l'alleanza la coalizione in cui è collocato non un ruolo egemonico non un'autosufficienza credo che questo lo dobbiamo dire esce come messaggio dal congresso dei Democratici di sinistra di sinistra ma una funzione propulsiva fondamentale sapendo che non si tratta già stato detto non lo ripeto
Di proporre improponibili scioglimenti ma si tratta anche di sapere che oggi un processo politico è aperto nel centro sinistra un processo che sta nella logica del bipolarismo e del maggioritario
Ed è chiaro quindi che la configurazione vorrei dire la morfologia
Di questa alleanza è comunque destinata a cambiare bene quindi ciò che Veltroni ha detto nella sua relazione fase costituente costitutiva federazione di forze rielaborazione di una base programmatica che non sia soltanto di partiti ma che coinvolga altri soggetti associazioni cultura ma soprattutto coinvolga
Quel movimento di sindaci di amministratori del centrosinistra che ha avuto il suo momento di avvio con l'Assemblea di Genova del sei novembre scorso e a cui ha fatto riferimento anche Walter vitali nel suo intervento non la riedizione del partito dei sindaci
Ma un movimento che sta dentro l'alleanza che contribuisce al suo rilancio federativo e programmatico soprattutto sui temi del federalismo e vorrei avviarmi alla conclusione
Facendo riferimento proprio al fatto che in questo processo lei città sono i luoghi fondamentali per la rivitalizzazione dell'alleanza anche in vista delle prossime elezioni regionali ma tensioni
Coalizioni locali che devono aprirsi e non essere mera aggregazione di forze politiche che magari si svegliano come forze politiche o come singoli rappresentanti di esse quando c'è da discutere di qualche posto in un ente in qualche posto in una municipalizzata
Le città che sono anche luogo in cui ci si misura con le contraddizioni della nuova modernità la legalità la vivibilità penso alle cose che diceva ieri Fulvia Bandoli l'integrazione e l'inclusione sociale
E che esigono una nuova distribuzione di risorse è fondamentale in questo senso il rilancio di una prospettiva di riforma verso il federalismo fiscale che non può riguardare evidentemente soltanto le regioni deve riguardare anche gli enti locali i comuni le grandi aree urbane se non c'è riorganizzazione delle risorse
E del welfare a livello locale non può esserci neppure a livello nazionale cari compagni e compagne
Da questo congresso può uscire dunque un'idea nuova di sinistra e per la sinistra
Io credo che tutti noi vogliamo una cosa
Vogliamo che il secolo che si sta aprendo sia meno violento io oppressivo sia più giusto e libero di quello che ci lasciamo alle spalle ci sono le condizioni perché ciò accada e bisogna lavorare perché ciò accada
Io credo che si debba guardare con fiducia e speranza al futuro io credo che anche questo è un modo fondamentale di essere e dividere come forza di sinistra grazie
Dolo ora adesso la parola al compagno Roberto Vecchione si prepari la compagna Claudia Mancina
Cominciamo con un quiz logico uno di quelli che piacciono tanto al nostro presidente
C'è un grande paese che si chiama ossimoro oppure ossimoro non sa nemmeno lui come si chiama posato la mette l'accento
Probabilmente i suoi Noè
Forza Italia russo
In questo Paese arriva un esploratore
E si trova davanti tre indigeni
Uno si chiama Massimo
Uno si chiama Umberto
E uno si chiama Silvio
Nel tredicesimo vince sempre la verità
L'altro dice sempre di falso
E l'altro vice Pippo la verità un po'di falso
Abbiamo una sola domanda per capire
Che cosa dico
Non due perché sarebbe troppo facile
L'indovinello è risolvibile anche al di fuori del gioco di parole e questa è una piccola sfida al presidente
C'era una volta un grande uomo
Che tutti conoscete
Era un uomo che aveva passate di tutti i colori
Ed è descritto in un'opera meravigliosa l'Edipo a Colono
Nel terzo atto
Nel terzo atto dell'Edipo a Colono
Edipo si avvia alla sua morte perché sa morire
E lascia indietro Teseo Antigone vuole stare da sola
Restano solo con la luce
Io lo prenderà
Solo il messo lo vede da lontano lo guarda
E poi riferisce quello che succede
E ricorda le ultime parole di che tipo morente
Che sono queste più o meno
Ho vissuto tutte le cose degli uomini
E ho dato un senso a tutte le cose
Sono parole straordinari e in montagna
Quando io ne cito di classe
O quando lecito a me
Viene da chiedermi come fa un uomo che è stato esposto dal piccolo che ha ucciso il padre che ha per sbaglio messo incinta la madre che ha visto i due figli ammazzarsi tra loro che è diventato cieco
A dire ho trovato un senso in tutte le cose
E l'ha trovato
Perché la maturità l'intelligenza ma forse il coraggio
Sono nel senso che si trova in tutte le cose
Non nella funzione delle cose
Nel senso le cose
Questa
Compagni
E la svolta dalla scuola
Questa è la cultura
La cultura non è come dicono Malinovskij
Strauss tutti gli antropologi viventi e non viventi un modo di guidare
La cultura è una ragione dell'etica
Il modo e il fermo e Frank e inerte non si muove
Col modo siamo capaci tutti
Basta cliccare
La ragione il perché il come e dinamica e lotta e squarci e voglia di fare
Ma voi vi ricordate cos'era la scuola quattro cinque anni fa
Sì non sarà perfetta questa riforma
Non sarà eccezionale
Ma aperto uno sbocco straordinario all'indipendenza alla ricerca di valori alla voglia di relazionare di mettersi insieme agli altri
Io non sono il pifferaio di verso la rivoluzione né tanto qui intanto ve lo sto qui a sottolineare il mio ministro che pure stimo
Secondo me siamo all'inizio di una grandissima parabola
Finalmente i ragazzi possono dire delle cose finalmente gli insegnanti il corpo insegnante alla possibilità di uscire dalle segrete dal qualunquismo dal menefreghismo da metto il voto e me ne vado a casa
E capire che la scuola è questa formicolio di vita
Che prepara
Che congiunzione con quello che sarà l'espressione economica e non solo espressione economica espressione di vita comunque e qui si devono svegliare anche i datori di lavoro gli enti e industria
Perché non basta sta lì con le mani nelle mani le braccia conserte aspettare che ci mandino qualcuno
Una nazione seria come la nostra perché non siamo solo fantasiose siamo seri deve avere dei datori di lavoro che guardano già da prima non in un imbuto in una serie di connessioni che cosa sta crescendo nei licei nei ginnasi negli istituti tecnici doveva indirizzata la forza lavoro
E dare un senso a questa forza lavoro
Non solo una funzione in questo senso forza lavoro
Ci sono delle regole del gioco
E non si può barare
Perché non si può in questo casino perché la vita questo casino per i ragazzi e la vita non si può certo punto cambiargli croupier mandarli fuori o mettersi le fiches in tasca come fanno in tanti definisce solo loro e l'abbiamo data e valgono valgono quelle finisce
Vedete se le idee
Fanno gli uomini e le idee hanno fatto anche noi
è anche vero che ci devono essere uomini che fanno altre idee
Non è possibile fare sempre allo stesso punto
Deve cambiare la scuola perché deve cambiare la società
Insieme ma forma alla radice di tutto
E la consapevolezza di sé che sia la scuola vedete i nostri ragazzi oggi hanno hanno la testa spaesati sin i nostri ragazzi sono parecchio fuori dalla storia
Noi abbiamo percorso questo palazzo grande e ogni pianerottolo ci siamo fermati abbiamo ascoltato alle porte cosa succedeva pianti lacrime gemiti Paure Joy risate
Loro no
Loro sono già sul terrazzo
E vedono a trecentosessanta gradi il mondo
Ma il loro orizzonte non è un orizzonte
è una serie di trecentosessanta mila televisori
Che riproducono la fiction quella non è la vita
Lì si può morire e rinascere ma non si fa così nella
Noi dobbiamo e questo deve fare la scuola riprende alle portarli giù per tutti quei piani e rifarli in salita uno alla volta con loro entrare nelle stanze e fargli vedere come stanno le cose
Guarda il figlio rimane sul tavolo
E pale vale la credenza
La televisione chiusa di notte
Questo è il senso delle cose non solo la funzione delle cose
E cominceranno a dire allora c'è un senso nel mondo non è che soltanto i ricchi arrivano primi non è che soltanto chi appunto arriva primo
Non è che dobbiamo lamentarci se c'è un senso
E non è un'immagine una verità
Noi siamo in una nave tutti quanti
Noi insegnanti noi che abbiamo delle responsabilità verso i giovani
Questa nave va e ogni cent'anni cambia l'equipaggio perché tra cent'anni al congresso del partito non ci sarà nessuno di noi
E abbiamo pochissimo tempo io ho l'ansia di questo poco tempo perché in questo poco tempo io voi dobbiamo spiegare a chi viene come si getta l'ancora come si manovra il motore
Come si sa o non si sono a bandiera come si lava un ponte ma noi dobbiamo insegnare solo questo perché questo sono funzioni
Noi sulla nave dobbiamo insegnare ai ragazzi anche come si guardano le stelle
Qual è il posto dove si fa l'amore
Quali lucida Riva ingannano e quali no
Tutte queste cose
Che hanno il senso
Un ultimo definitivo di ciò comanda tutta la nostra vita
Cioè l'umanesimo
Che non dovremmo perdere mai e noi siamo depositari dell'umanesimo noi compagni
L'altra cosa solo
Lo so di molti insegnanti non so anche di me
Mi succedono due cose quanto in tre classi
La prima è una grande emozione a quel cinque dieci secondi di silenzio che hanno gli alunni
Ma non per me che sono Capezzone qualunque
Rispetto per il ruolo che ricopro
Questo comunicare storia
Umanesimo e lotta
Ai ragazzi
E la seconda cosa che mi succede che quando entra in classe non sono più io non vado più a me cerco tutti gli stili possibili
Per interessare per fargli capire che la vita non è un sogno realtà è un sogno ma non è il tutto assurdo
E dargli queste coordinati
Perché vedete pensare ad est
Significa usare la ditta per appropriarsi degli uomini e delle cose
Pensare a sinistra significa usare le cose
E stare con gli uomini
Per con quest'arma perché
Ringraziamo
Compaiono per professione
Vorrei segnalare è presente qui tra noi anche il regista Francesco Rosi lo ringraziamo per la sua presenza quelli porgiamo saluto il tutto il congresso d'ora la parola alla compagnia Claudia Mancina si prepari Giovanna Melandri grazie
Compagni compagni siamo riusciti in questi giorni a dare una risposta alla domanda che così insistentemente ci viene posta che noi stessi ci poniamo la domanda sulla nostra identità
A sentire Vecchioni sembrerebbe di sì permettetemi però di andare un po'più a fondo
Nelle questioni
Certamente questo congresso ha fatto un grosso passo avanti con la relazione di Veltroni ma anche con l'approvazione del nuovo statuto so che questo non è un argomento che incontra le emozioni di tutti noi tuttavia una goletta importante per un partito
Lo diceva Zani anche ieri per dieci anni dalla svolta dell'ottantanove in poi non siamo riusciti a darci uno statuto degno del nome
E quindi non siamo riusciti a definire che partito volevamo essere arrivarci finalmente non è una cosa secondaria e non è un fatto puramente tecnico
In quello Statuto noi diciamo chi siamo il nostro biglietto da visita
Diciamo di essere o di volere essere un partito moderno e democratico
Un partito in cui gli scritti prendono le decisioni fondamentali
Un partito aperto ai non iscritti federalista andrete e soprattutto un partito in cui vigono regole e procedure certe e non l'informalità alla quale fin troppo in questi anni ci siamo abituati
E che è un retaggio di altre culture non certo il segno di una cultura moderna e democratica
A me è dispiaciuto molto che una parte del partito una parte in cui ci sono compagni e compagne che io stimo e con i quali lavoro volentieri
Non abbia compreso l'importanza di questo Statuto e non abbia voluto o saputo superare una valutazione parziale e partigiana di questa innovazione
Spero comunque che lavoreremo insieme nell'ambito di quello Statuto
Ecco al di là di questo però resta il cool il nodo grosso della cultura politica della strategia soprattutto
Veltroni ha ricordato lo sprezzante e peraltro del tutto infondato giudizio Espresso da Togliatti su Carlo Rosselli ha fatto bene a ricordarlo e questo non toglie nulla
Ai meriti che pure Togliatti ha avuto nella costruzione della democrazia italiana insieme ad altri insieme soprattutto anche a quegli eredi del socialismo liberale che così aveva insultato
C'è una colpa grande nella storia dei pc
Una delle storie certo non la più piccola che stanno sulle spalle di questo nostro partito di oggi
La colpa di aver creduto di essere l'unica vera espressione della sinistra italiana e di a e di essersi separata demonizzando la da altre sinistre e non è finita certamente con la Costituzione questa colpa
Noi questa verità dobbiamo dirla non per indulgere a vecchi fantasmi ma perché è importante per l'oggi e importante per i nostri rapporti attuali con altre forze della sinistra
E importante della nostra identità per l'appunto di forza democratica e riformista
Qui però io devo dire che non credo che il tema dell'identità possa ricoprire tutti i problemi che abbiamo di fronte e credo anzi che in alcuni momenti possa essere perfino deformante
Perché l'identità è un concetto comunque che invita affermare affermare il fotogramma
Mentre noi abbiamo bisogno di concentrare la nostra attenzione sulle strategie cinque sull'identità
Oggi identità stesse di una forza di sinistra che vuole esservi governo che è di governo si definisce soprattutto nelle strategie nelle scelte politiche programmati
Oggi in Italia il problema essenziale deriva dal fatto che la sinistra in quanto tale per le sue storiche
Divisioni e lacerazioni per la sua storica configurazione unica in Europa
Quella costituita da un grande partito comunista e da un piccolo partito socialista questa sinistra non è stata in grado nel dopoguerra di costruire una capacità riformista e di governo come negli altri Paesi europei
Ed è per questo Veltroni l'ha detto nella sua relazione che oggi noi non possiamo pensare di proporsi di proporci come soggetto politico da soli e per questo non basta discorso sull'identità
La sinistra oggi la sinistra che non solo noi rappresentiamo ma anche la sinistra nel suo insieme
Ha necessità di una coalizione di un soggetto politico federato nel quale convergere con forze di centro o comunque non appartenenti alla famiglia della sinistra europea
Questo significa che ci muoviamo nel doppio vincolo nel doppio legale Della nostra indubbia irrinunciabile appartenenza alla famiglia dalla sinistra europea quindi all'Internazionale socialista
E dall'altro lato dagli anni della necessità di coalizione con forze di altra natura
In questi anni questa realtà questo doppio vincolo contraddittorio ma anche ricco ricco di sviluppi di potenzialità e stato da noi ha affrontato in modo non so non soddisfacente ed è stato affrontato in modo non soddisfacente precisamente perché l'abbiamo posto troppo sul terreno statico dell'identità e quindi abbiamo dato vita ad un interminabile sebbene reticente dibattito sul partito socialdemocratico il Partito Democratico un dibattito del tutto insensato rispetto al problema strategico reale che era ed è ancora se vogliamo costruire un soggetto politico federato in grado di vincere le elezioni e governare oppure ci accontentiamo di un cartello di partiti
Tra le due strade abbiamo Scillato
Abbiamo di fatto nesso usato in modo retorico la nostra appartenenza all'Internazionale socialista
E altrettanto in modo retorico qualche volta abbiamo usato riferimento alla coalizione
Di fatto abbiamo scelto la seconda strada quella del cartello di partiti e non solo per nostra responsabilità certamente anche per responsabilità di altri ma il risultato è stato che il cartello di partiti e diventato pura e semplice alleanza parlamentare
Prendendo infine a causa della defezione di Rifondazione Comunista la deriva trasformista
Qui ci troviamo oggi di fronte a questo grande e terribile problema di degenerazione del sistema politico italiano qui c'ha portato la vicenda contorta di una transizione che non finisce e che non riesce a produrre processi democratici quando riproduce l'interrompe come la costruzione dell'Ulivo
E non devo certo sottolineare in tanti lo hanno già fatto il problema costituito dalla delusione
Problema io credo non possa essere nella riproposizione di un'idea appunto di un'identità pura e dura questo soprattutto Milito ad alcuni compagni la risposta a questa delusione può consistere soltanto nella definizione di strategie chiare e strategie di sinistra moderna e innovativa
Questo problema non lo abbiamo di fronte sia per quanto riguarda il sistema politico e quindi la coalizione sia per quanto riguarda i referendum
Finisco subito
Voglio dire che io sul referendum sono d'accordo con Veltroni
Quando dice che noi diciamo no ai referendum ma che lo dico sappiamo che questo non sarà tanto più forte quanto più si lega a una posizione di innovazione e non rischia in nessun modo di arroccarsi in una pura difesa del sistema esistente noi sappiamo chi sui punti indicati dai referendum ci sono da fare delle riforme non quelle che il referendum propone ma ci sono delle riforme da fare e dobbiamo muoverci in questa direzione
Altrimenti noi rischiamo di perdere anche il contributo di innovazione così importante che in questi anni ci ha dato il sindacato
E così pure per quanto riguarda invece la questione del del soggetto politico anche io son d'accordo con Veltroni son d'accordo nella risposta Parisi noi non abbiamo bisogno di gesti clamorosi abbiamo bisogno di avviare mettere in piedi processi politici concreti come diceva proprio su Alitalia abbiamo bisogno di avviare mosse mosse precise e determinate per una costituente della coalizione dell'Ulivo
Questo si fa a partire dall'esperienza del novantasei si fa partire anche dalla storia nostro di tutti i partiti che costituiscono l'Ulivo solo in questo modo potremo offrire ai cittadini di nuovo una proposta politica credibile una proposta politica forte che possa vincere che possa dare soprattutto una prospettiva un futuro al nostro Paese
Cari compagni e care compagne
Mentre nel mondo la crescita della popolazione galoppa
Il due mila si apre con il primato incontrastato di un cittadino Unicom globale che potremmo chiamare con la maiuscola il consumatore urbano ecco l'incrocio di questi due fenomeni l'estensione a tutto il mondo del modello di consumo dell'emisfero Nord del mondo e la crescita della popolazione
Produce un risultato semplicemente incompatibile con quella che gli ecologisti chiamano la capacità di carico del pianeta
E aggiungo non saprà dicano quello scandalo denunciato giustamente da Walter Veltroni aprendo questo congresso lo scandalo della povertà e della morte per fame
Eric Pozzobon ci ha ricordato che alle attuali condizioni il divario tra ricchi e poveri e destinato solo ad aumentare ma questi dati di fatto sono il frutto di una politica la politica negli anni ottanta degli aggiustamenti strutturali che hanno portato molti paesi in via di sviluppo a compromettere il loro futuro
La destra economica non ha consentito loro di partecipare alla pari sul mercato globale
La sinistra un compito difficile sarà se veramente se veramente giudicata su questo deve piegare la globalizzazione al suo volto positivo a quello dell'emancipazione e dell'estensione della democrazia e dei diritti
Lo deve far fare sapendo però che l'identikit di questo consumatore unico globale
La qualità e la quantità del suo consumo è cruciale dunque per occuparci del mondo anche della fame del mondo
Dobbiamo innanzitutto proporre cui a casa nostra
Modelli di consumo e di sviluppo che incorpori non valore della solidarietà e della coesione sociale modelli sobri non di rapina questo il grande messaggio di Seattle questa è la grande palestra per la cultura della sinistra di oggi una cultura che rifiuta la logica della distribuzione dei costi e della privatizzazione dei guadagni una cultura che chiede regole a dire il vero l'Italia con il governo D'Alema ha fatto un passo importante in questa direzione di cui davvero si è parlato troppo poco
Il governo D'Alema è stato il primo a rispettare l'impegno preso dal G7 tre mila miliardi di debito dei Paesi più poveri del mondo verranno cancellati dal nostro paese entro la prima del due l'aprile del due mila
Questa è la sinistra al governo che cerca le strade per rendere la globalizzazione economica più umana
Ma compie Italia deve misurarsi la nuova sinistra con un'Italia che invecchia che non fa più bambini che ha paura degli immigrati malgrado il fatto sulla ricordato recentemente nono avrà bisogno di nove milioni di essi per mantenere gli attuali livelli di attività economiche di reddito
Un'Italia la cui ricchezza cresce relativamente ma che vede redditi pro-capite sempre più alti
Un'Italia dunque che rischia l'egoismo e l'individualismo la chiusura in se stessa
Un'Italia che per ricchezza è tra i più grandi paesi del mondo ma in cui però può ancora accadere come qualche giorno fa che un uomo di quarantotto anni muoia di freddo e di stenti nel suo giaciglio di cartone
Un'Italia che talvolta dimentica il degrado sociale umano perfino estetico delle periferie urbane delle nostre città
Ma noi dobbiamo misurarci anche con un'Italia che ha potenzialità straordinarie che ha risorse di creatività stupefacenti che ha avviato grandi riforme nella scuola nelle politiche sociali nella pubblica amministrazione
Che non si accontenta più di sedere inerte sulla propria bellezza devastando la e violentandola fatemi dire da questo punto di vista anche con un certo orgoglio quanto sia cambiata l'Italia degli ultimi tre anni
è cambiata perché ha trasformato l'abbattimento di una casa abusiva da un atto d'isolato coraggio a un atto di civiltà condiviso
è cambiata perché il nostro no alla logica perversa dei condoni edilizi è irriducibile è strategico
è cambiata perché stiamo finalmente cominciando investire sulla qualità dei nostri prodotti e dei servizi non più erogati in regime di monopolio ma anche quella del nostro paesaggio del nostro straordinario patrimonio culturale perfino la qualità dei nostri prodotti agricoli
Dunque un'Italia che è in bilico
Potenzialmente più egoista ma anche pronta a spostare parte dei propri consumi verso beni in materiali verso la cultura la formazione la conoscenza
Solo il centro sinistra poteva raddoppiare in due anni come ha fatto
Le risorse per la cultura solo governando da sinistra si poteva costruire un welfare per la cultura e preoccuparsi di estendere il diritto all'accesso alla cultura
La produzione di cultura non è la ciliegina sulla torta o lobby di una società seria che si occupa d'altro a maggior ragione oggi nella società della conoscenza
Quando si dice società della conoscenza non si allude semplicemente a un bagaglio d'informazione
La conoscenza e percezione memoria immaginazione critica e dunque esperienza linguaggio e rapporto identitario collega dice il contrario dello sradicamento dalla propria storia
Nell'era della rivoluzione digitale la prosperità delle nazioni dipenderà dalla loro capacità di navigare nella conoscenza e la Rete nella sua prima fase di vita si caratterizzava per come veniva costruita adesso
Si qualifica sempre di più per quello che vi circola dentro anche la fusione tra America Online e Time Warner mente qualche modo la testimonianza
Ecco perché la cultura diventa un settore strategico un perno dei processi di sviluppo del nostro Paese
Vedete negli ultimi anni ci siamo occupati di restaurare il patrimonio culturale di curarlo di restituirlo al pubblico di trasformare i nostri musei che fino a tre anni fa con gli uffici postali chiudevano le tre di pomeriggio da depositi d'arte in luoghi di socialità accoglienti e accessibile a tutti adesso dobbiamo immettere il nostro patrimonio di arte e di cultura
Nelle autostrade dell'informazione trasferirlo dal mondo reale a quello virtuale qui sta una delle chiavi di crescita del nostro Paese
Persino il posizionamento strategico del nostro Paese dipenderà da questo settore che non si delocalizza e che ha una straordinaria riserva d'impresa e di occupazione per le giovani generazioni
A cavallo della Rete tra l'altro abita quella generazione che in questi ultimi anni è uscita dal radar della sinistra
Non siamo più stati in grado di intercettarne umori Problemi paure e speranze è un grave problema per noi
A cavallo della Rete troviamo quelle nuove figure sociali che vivono sulle frontiere dell'innovazione digitale quei ragazzi e quelle ragazze che il lavoro se lo sono se lo stanno inventando
è quella parte del nostro Paese che comincia a vivere sulla Rete abituando se a vivere senza Rete senza la Rete della protezione sociale
Sono queste nuove figure sociali i giovani in bilico che ci propongono un modo nuovo in modo nuovo la questione del lavoro flessibile
E qui care compagne e cari compagni il rischio è davvero di giocarla tutta sulla difensiva
Dire a un no forte e convinto
Alla deregulation totale alla cancellazione dei diritti dei lavoratori e alla liquidazione del welfare non può però portarci a guardare al part-time che invece un'opportunità solo come un lavoro dimezzato è urgente mettere mano nel mettere a punto gli strumenti per pilotare la flessibilità è urgente una nuova legislazione sul part-time sul collocamento in linea con le direttive europee attenzione
L'alternativa secca di un si o di un no al referendum potrà diventare odiosa anche per noi
Per le nostre nuove basi sociali se non sapremo finalmente imprimere un'accelerazione nell'innovazione delle forme di regolazione del mercato del lavoro
Il nostro partito
Alla prova di questi referendum si deve misurare con la capacità di innovare sul piano dell'esercizio dei diritti sul piano delle norme se non lo faremo cari compagni il nostro no ai quesiti referendari sarà insufficiente e debole
Walter Veltroni
è partito da una constatazione amara aprendo il congresso
Mai la politica ha vissuto un momento tanto difficile
Mai tanti italiani le hanno voltato le spalle
La qualità della politica una questione cruciale nella lunga transizione italiana
E la nostra generazione deve misurarsi con una ricostruzione di verza ma non dissimile da quella sfrontata dalla generazione del dopoguerra
In alcune pagine scritte proprio in quegli anni dannare anzi ho ritrovato lo stesso smarrimento nei confronti della politica scrive Anna Renzi oggi la politica consiste in affetti nel pregiudizio verso la politica
Un pregiudizio comprensibile allora in un mondo che aveva alle spalle l'Olocausto
Un pregiudizio meno comprensibile oggi e tuttavia forte in una società che ha vissuto con Tangentopoli una umiliante debba etica
De Bac che nessuna sottolineo nessuna commissione su Tangentopoli potrà mai purtroppo cancellare dalla coscienza degli italiani
Anche la questione della leadership se vogliamo farci capire dai cittadini non può essere posta in modo astratta e pregiudiziale e deve essere messe vincolata all'azione e al progetto di governo affidandola regole condivise e trasparenti la competizione non è in sé un male
E dobbiamo salutare con favore la crescita di una nuova classe dirigente di donne e di uomini è una ricchezza non è una iattura ma senza regole condivise non può esserci competizione democratica aperta e se posso dirlo da ministro dello Sport sanamente sportiva e non dopata senza regole questa ricchezza diventa terremoto endemico della coalizione spettacolo di una classe dirigente litigiosa dunque le regole con questo congresso ci stiamo dando finalmente le nostre regole
Parisi ha chiesto ai suoi democratici e ai DS di percepirsi come provvisorie
Certo siamo tutti provvisori su questa terra ma il nostro partito è tutto fuorché provvisorio
Così come
Così e ho concluso così come non è provvisoria la scelta strategica di costruire una casa comune dei riformisti in una più forte alleanza di centro sinistra allora cari compagni care compagne costruiamo lo questo nostro partito aperto permeabile plurale di massa di donne e di uomini scegliamo di essere fortemente disponibile a cedere sovranità a una federazione più forte più leale
Che si dia regole condivise ma difendiamo con orgoglio il carattere non biodegradabile di tante storie di tante culture che servono ancora il nostro Paese
Grazie
Concordo
Giovanna Melandri
Adesso darei alcuni avvisi
Preannuncio che alla conclusione di questi avvisi parlerà compagno Massimo D'Alema
Primo avviso che devo dare e di chiedere per cortesia tutti i congressisti agli ospiti
Di prendere possibilmente dove ci fosse disponibilità posto seduti e di lasciare il più possibile per motivi ovvi di sicurezza liberi corridoi
Invito altrettanto coloro che tengono posti occupati con cappotti e giubbotti e altre cose del genere a liberarli per dare possibilità ai compagni di sedersi
Allora vorrei dire che alla conclusione dell'intervento D'Alema si riunirà immediatamente l'ufficio di presidenza presso la saletta della segreteria ripeto alla conclusione dell'intervento l'ufficio di presidenza
Presso la saletta della segreteria e successivamente all'ufficio di presidenza sono convocati nella stessa sala i segretari regionali e delle grandi federazioni
Sempre alla conclusione dell'intervento di D'Alema e convocata la commissione politica
Presso la sala Berlino nel centro congressi
Infine ne approfittò ovviamente deve avere la parola come se segretario della federazione di Torino per fare un ringraziamento ai Democratici di sinistra al nostro partito per aver scelto
Torino come luogo di svolgimento del primo congresso dei Democratici di sinistra pare un appuntamento che nelle premesse e nel suo svolgimento stia confermando l'importanza di questo congresso
E a nome sottoscritto e di tutta la presidenza un ringraziamento agli oltre trecento compagne e compagni della federazione di Torino che hanno svolto e svolgeranno ancora nei prossimi giorni compiti all'interno del congresso un lavoro volontario credo spero abbia dimostrato in questi giorni anche tra buona efficienza allora come ho detto adesso darei la parola al compagno Massimo D'Alema
Bellissime compagne
Grazie
Grazie
Grazie
Vi prego di avere
La pazienza
Perché
Mi è sembrato giusto
Ascoltare
E mi sembra giusto rispondere
Il che ha comportato una decisione preliminare
Pericolosa soprattutto per voi
E cioè di prendere tutti i miei Bay fogli scritti battuti a macchina
Di lasciarli nella borsa
E di presentarmi qui di fronte a voi con gli appunti che via via ascoltando la relazione nella discussione
Ho tracciato
Per
Interloquire
Con il mio partito
Come militante e dirigente di questo partito
Ma anche con la responsabilità e l'onore che mi compete dal fatto che grazie a voi
Ho il compito di guidare il governo del Paese
Questo
Questo congresso
è a mio giudizio utile al governo di al Paese
Utile perché da questo congresso vengono idee slancio
Critiche
Passione unitaria orgoglio
Di cui c'è bisogno
Per affrontare le sfide difficili che ancora sono di fronte cannoli
Utile
Perché il Congresso ha rilanciato il ruolo fondamentale
Unitario ma non arrogante
Della principale forza del centrosinistra
Perché il Congresso ha messo in campo una identità appassionata e una proposta politica convincente
E lo ha fatto a partire da una relazione
Che condivido pienamente
Per la sua chiarezza per la sua forza e per il suo coraggio politico
Il governo che si è ricostituito dopo una crisi difficile
Non incomprensibile a mio giudizio cercherò poi di spiegare
Ma certamente
Condotta
Con una rapidità necessaria che tuttavia ci ha fatto pagare dei prezzi
C'ha anche fatto compiere degli errori
Ma la crisi di governo era la risposta necessaria ad un processo di logoramento
Che avrebbe esposto il centro sinistra e anche questo congresso
A pericoli molto gravi
Alla vigilia di prove importanti
E fondamentale nella transizione italiana come saranno le elezioni regionali e i referendum della primavera prossima
Bisognava reagire al logoramento
Bisognava farlo ponendo fine ad una esperienza
Quella del governo che si costituì dopo la crisi del governo dell'Ulivo che fu segnata fin dall'inizio io lo dissi
Da una duplicità di prospettive politiche
E cioè dal fatto che nella maggioranza che sosteneva il governo vi erano due progetti
Il progetto del bipolarismo
E della costruzione di un'alleanza organica di centrosinistra
E il progetto di una collaborazione transitoria fra il centro e la sinistra in vista di una loro separazione e contrapposizioni
Accettammo consapevolmente quell'ambiguità
Perché era l'unico modo di garantire la governabilità del Paese la prosecuzione dell'opera riformista del governo Prodi e per tenere aperta la prospettiva della costruzione di una democrazia bipolare
Così come consapevolmente
Abbiamo deciso di promuovere una crisi che ponesse fine a quella ambiguità
Rilanciando lo spirito dell'Ulivo il Progetto di un'alleanza organica di centrosinistra per il governo del Paese
Abbiamo pagato il prezzo
Di un restringimento della maggioranza di governo
Un prezzo doloroso ma inevitabile in questo passaggio
Come condizione di chiarezza
Per promuovere ora un dialogo
Che restituisca pienezza l'alleanza di centrosinistra
Per recuperare anche le forze che in questo passaggio hanno avvertito il rischio di un'egemonia
Di una cancellazione della loro identità
Processo al quale noi siamo protesi
E che potrà essere incoraggiato dalle necessarie riforme elettorali e istituzionali
Il governo che si è costituito dopo questa crisi difficile ma necessaria
è un Governo che ha un compito limitato ma importante e ambizioso
Portare a compimento in questa legislatura
Alcune delle scelte fondamentali necessarie per completare la transizione del Paese
Nel campo delle riforme sociali
Che stanno procedendo
E che ci consegneranno alla fine un'Italia completamente diversa
Rispetto all'Italia dell'inizio degli anni Novanta
Stiamo completando le riforme della pubblica amministrazione
Nel senso della efficienza della responsabilità e del federalismo
Le riforme dell'assistenza e dello stato sociale
La grande riforma della scuola
Entriamo nella fase di attuazione nella riforma della sanità pubblica stiamo portando avanti una trasformazione del sistema fiscale italiano che segna un mutamento di portata storica
Il governo ha anche il compito di garantire lo svolgimento di elezioni regionali
Per la prima volta con la elezione popolare diretta del presidente della Regione che assumono un valore costituente
Nella costruzione di un nuovo Stato democratico
Ed anche il compito di garantire lo svolgimento del referendum
E siccome io spero vi sarà fra questi referendum elettorale
Di fare in modo che prima della fine della legislatura
Il Paese possa vedere una nuova legge elettorale
Ed anche questo è il senso della sfida che rilanciano le forze dell'opposizione
Due fondamentali riforme costituzionali oltre a quelle sulle quali abbiamo già convenuto
Una riforma che dia una cornice costituzionale nuova
A quel federalismo a Costituzione invariata che stiamo costruendo
Attraverso scelte coraggiose e l'ultima il federalismo fiscale
Una rivoluzione
Perché non soltanto le Regioni vivranno di risorse proprie e non di soldi trasferiti
Ma di qui a tre anni non ci sarà vincolo di destinazione
E potranno decidere che cosa farne
Passando dal decentramento amministrativo all'auto-governo
Bisogna dare una nuova cornice costituzionale a queste riforme teme il rischio di un assetto squilibrato ed esposto alle mutevoli volontà politiche
Occorre
Riformare la forma di governo anche perché un governo centrale è debole
è un rischio per l'unità del Paese nel momento in cui regioni e città eleggeranno i loro governanti direttamente
Vi sono regioni italiane che hanno più abitanti di diversi Stati europei
E questo sistema ha bisogno di un governo centrale forte e stabile
Interlocutore necessario
Garanzia di di quella solidarietà nazionale
Che vogliamo organizzare su basi nuove e non liquidare
Io sono del tutto favorevoli alla proposta rilanciata da Veltroni
E questa forma di governo consista della scelta popolare di un primo ministro come capo della sua maggioranza
In fondo in tutte le democrazie europee di questo si tratta
In altri Paesi ciò è il frutto più che di regole di consuetudini di un sistema politico più semplice noi dobbiamo cercare attraverso regole di natura elettorale e costituzionale appropriata
Appropriate di renderci simili alle grandi democrazie dell'Europa
Sono
Sono obiettivi ambiziosi
Configurano un periodo poco più di un anno assai impegnativo
Ma necessari
Per arricchire di significato questa straordinaria esperienza di governo del centrosinistra che ha segnato la transizione italiana
Per raggiungere questi obiettivi occorre coesione slancio politico dell'intera alleanza
Delle forze che sono nel governo ma nell'insieme delle forze del centrosinistra con le quali vogliamo mantenere un dialogo
O in vista di una ricomposizione piena
Penso Socialisti Italiani e repubblicani
Ho in vista di un rapporto meno conflittuale possibile di una convergenza su scelte in una distinzione strategica penso al rapporto con Rifondazione Comunista
Questa assunzione di una comune responsabilità del centrosinistra nella transizione quanto mai essenziale tanto più di fronte ad una involuzione rissosa della destra
Questa è la verità
Cosa che io non considero positiva
E che spero che almeno intorno ad alcuni fondamentali obiettivi di riforma delle istituzioni e del sistema elettorale
Posta lasciare posto ad una più meditata irresponsabile assunzione di una funzione democratica
Ma questi obiettivi sono alla nostra porta
Noi cari compagni stiamo cambiando l'Italia il ruolo dell'Italia in Europa e nel mondo
Io vorrei che non ne avevi ne avessimo coscienza
Vorrei che mi avessi mo'la percezione
Ed anche nei passaggi più difficili drammatici più controversi
L'Italia è stato un Paese che ha avuto un proprio profilo
La capacità di proiettare la sua azione e i suoi valori al di fuori dei suoi confini è stato così anche nella esperienza terribile della guerra nel corso
Resta una ferita questa non solo trattino ma nella coscienza di ciascuno di noi
Vi assicuro
Qui non si tratta di responsabilità assegni
Resta il la convinzione
Che la forza è stata usata per affermare i diritti delle persone
Resta invece anche il ricordo vivo che nel momento in cui l'Italia faceva la sua parte si assumeva le sue responsabilità di grande paese che fa parte di un sistema di alleanze
Nello stesso momento
Noi abbiamo saputo caratterizzare la nostra azione con un impegno politico di pace e con un impegno umanitario che hanno qualificato il ruolo dell'Italia
E l'hanno fatto apprezzare persino a quelli che stavano dall'altra parte di un conflitto così tra
E io capisco quanto è forte l'argomento
Che se si decide che si può usare la forza per difendere i diritti umani bisogna farlo sempre e ovunque
è un argomento assolutamente incontrovertibile
Ma il fatto che non si riesca a farlo sempre e ovunque non è una buona ragione neppure dal punto di vista etico per non farlo quando non si può fa
La dignità
Persone
Noi
Noi l'Italia abbiamo fatto una cosa che forse può sarebbe apparsa strana in un altro tema
Ma forse perché avevamo vissuto così drammaticamente quel conflitto e viviamo così acutamente quel bisogno di coerenza
Noi l'Italia siamo stati fra quanti non hanno esitato di fronte alla necessità di inviare soldati nella lontanissima Timor ex
Dove dall'altra parte
Non c'era la ferocia di un regime dittatoriale di sinistra
Ma i militari indonesiani amici degli Stati Uniti d'America eppure anche lì le Nazioni Unite hanno inviato i loro soldati per affermare
All'indipendenza e alla sicurezza
Io considero questi
Momenti nella costruzione che sarà controversa e difficile
Di un nuovo ordine internazionale
Basato su valori condivisi
Impegnato a fare in modo che la globalizzazione sia progresso globale
E cioè più libertà più democrazia
Difesa più intransigente dei diritti dell'uomo maggiori opportunità di benessere di lavoro e di crescita
Questa è la grande sfida della sinistra
Ma è la sfida delle nazioni civili e noi ci sia siamo tra questi
Con un ruolo importante
Con molte attese ed un grande rispetto
E se e come è giusto
Molti tra voi penseranno che insufficiente ciò che facciamo
Quanto importante questo stimolo lo so io tuttavia l'invito a farsi un giro tra i rappresentanti qui di tanti popoli e Paesi stranieri per raccogliere dalla loro voce il giudizio sull'Italia il modo in cui in Italia
Ed anche la sinistra italiana
Sono visse gran parte del mondo
Noi io ho ascoltato con molta attenzione interventi critici acuti intelligenti
Ho colto un punto di fondo nella discussione tra di loro
Sulla natura del nostro riformismo
E in fondo una sorta di accusa di critica
Secondo cui il nostro riformismo
In fondo non avrebbe molto di diverso dispetto
A quelli del riformismo che pretendeva di cavalcare il cambiamento governare il cambiamento governare allo spontaneismo sociale
Che a mio giudizio in realtà stato il grande male dell'Italia degli anni ottanta
Ed è la negazione del riformismo questo giudizio è a mio parere radicalmente sbagliato
Nulla
Vi era di più contrario rispetto allo spontaneismo sociale di questo Paese della decisione di portare la lira nelle
Di risanare i conti pubblici di prendere di petto un meccanismo di sviluppo è un meccanismo sociale
Fondati sulla svaluta azione che sosteneva le esportazioni sul bilancio pubblico che alimentava il clientelismo le corporazioni sull'assistenza sulla rendita parassitaria e improduttiva
Noi abbiamo agito
Compassione il Riformista
Contro i vizi più antichi e consolidati per cambiare un modello sociale è un modello di sviluppo non per assecondarne la spontaneità
Questa è la sostanza di questi anni
Questa è la portata riformista
Della scelta europea che abbiamo compiuto
Scelta non incontrastato
Scelta sofferta
Non incontrastata non banale non Ottilia
Una scelta riformista Erede della migliore tradizione del riformismo italiano
Che ha sempre trovato la sua forza nella ispirazione europea
E nella volontà di collegare la nostra società alla civiltà europea
Vedete
Questa scelta non solo ha comportato sacrifici
Ma anche sottoposto l'intero sistema ad una sfida difficile e tuttora aperti
Anche qui tornerò su un punto perché
Mi pare che si deve anche no a me non stupisce che una parte del Paese sia contro di noi
E cari compagni siamo degli strani riformisti
Se pensiamo che le riforme che sono un processo sociale
Debbano soltanto suscitare consenso e se non suscitano consenso non si è colpa nostra che non facciamo abbastanza buona propaganda
Le riforme
Sono una lotta democratica
Noi ci possiamo compiacere del grande fatto storico della grande conquista di civiltà di avere dato una spallata all'evasione fiscale ha davvero ingenuo non capire che ci sono molti italiani che non si compiacciono affatto di cui incontro sono disposti com'
Noi ci mostriamo con piacere come ci siamo compiaciuti del fatto che il centro sinistra ha posto fine alla catena vergognosa dei condoni e ha cominciato ad abbattere le costruzioni abusive
Ovvero contro l'evasione contributiva o il lavoro nero ma queste sono grandi riforme che suscitano resiste
Che mobilitano forze comprò e se noi non sappiamo militare le forze a favore saremo sconfitti cari compagni
Ma per mobilitare le forze a favore bisogna innanzitutto avere coscienza di ciò che il centrosinistra sta facendo nella società italiana
Quella vecchia Italia quella del debito
Quella della lira debole quella della illegalità diffusa
Quella della rendita alti tassi di interesse di botte
Un blocco sociale di massa non una piccola oligarchia quella vecchia Italia non aveva futuro e soprattutto non avrebbe offerto alcun futuro alle nuove generazioni
E non è un caso
Che
Tra i segni più acuti della crisi di quella vecchia Italia non ci sia stato soltanto la crisi del sistema politico
Ma il progressivo invecchiare del Paese
La perdita di slancio fatto che siamo via via diventato un paese più ricco perché il reddito pre pro capite è cresciuto
Ma anche il più piccolo più vecchio più egoista più timoroso del futuro
Bisognava rompere questo meccanismo bisognava invertire la tendenza ad un declino questo noi abbiamo cominciato a fare
Con lei uno con il risanamento il risanamento non è un prima il risanamento è parte importante della grande riforma della società italiana
Ma nello stesso tempo
Abbiamo lavorato per gettare le basi di una nuova capacità di compete fondata sulla qualità
Che richiede uno Stato più moderno pari grande riforma della pubblica amministrazione anche questa una grande riforma in atto anche questa una grande riforma che suscita contrarietà e resistenza
La riforma della scuola
Mai
La scuola era stato come in questi anni uno dei temi centrali dell'agire politico
E nel momento in cui noi tagliavamo la spesa pubblica abbiamo aumentato le risorse di gas destinate alla scuola abbiamo promosso grandi riforme
Ci siamo sforzati di rilanciare il ruolo la professionalità degli insegnanti lo spazio della loro creatività abbiamo ridato prospettiva alla scuola pubblica
E sinceramente il fatto che mentre avviene questa grande battaglia noi siamo tormentati da un ideologismo di sinistra che vede soltanto il tasselli inno della legge di parità e che fa
Lasciare
Che fa pensare
Questi miei si sia lavorato a smantellare la scuola pubblica quando si è fatto di tutto per ridarle un sei su una prospettiva ed un ruolo
Noi abbiamo anche lavorato per sostenere la capacità di innovazione delle imprese italiane
E molto più dobbiamo fare lo dirò in questa direzione
Perché io credo che l'impresa italiana abbiano le risorse di lavoro di intelligenza di capacità imprenditoriale per competere e lo stiamo vedendo
Lo stiamo vedendo
Noi siamo in grado di competere
E noi siamo nelle condizioni dei prossimi mesi
Di essere tra i Paesi non a rimorchio ma protagonisti di una grande ripresa europea
Vedete
Questo processo
Questo processo si è accompagnato anche all'avvio di una riforma dello Stato sociale
Sentito giustamente compagni ricordarci che una grande forza della sinistra
Non può non avere una sua politica sociale
Noi abbiamo avuto in questi anni una importante e innovativa politica sociale
Questa politica sociale innovativa
A consentito di superare anche i limiti ed errori della sinistra
Una delle ragioni della sconfitta della sinistra in Europa
Di fronte all'ondata neoliberista fu il fatto che il blocco sociale sostenitore del Welfare State
Era via via divenuto un blocco sociale minoritario
Incalzato dal basso
Dalle donne ed ai giovani gli esclusi e dall'alto dai piccoli imprenditori dai professionisti dai lavoratori più qualificati quelli che sentivano dello stato sociale nelle sue protezioni una palla al piede Rispetto alla libera manifestazione delle loro qualità individua noi stiamo lavorando per allargare i confini dello Stato sociale
E dalle politiche per la famiglia
Sostegno alla maternità congedi parentali alle politiche per l'handicap
A quella grande legge di civiltà che è stata la legge a favore dei bambini più poveri del
Assistenza noi stiamo disegnando un nuovo Stato sociale e anche promuovendo una correzione
Che significa contenimento della spesa previdenziale ti aumento della spesa sociale per la inclusione e per la difesa dei ceti più deboli io non considero affatto questa scelta
Come una scelta contraria ai valori della sinistra
Se la sinistra è eguaglianza la sinistra non può essere difesa di tutte le conquiste del passato la sinistra deve essere capacità di conquiste oggi e nel futuro almeno Eluana
Noi siamo giunti ad un passaggio importante di questo processo
La sinistra europea che ha contribuito in modo determinante insieme ad altre correnti democratiche cristiani dell'Europa
Ad edificare l'Europa delle
E oggi impegnata a promuovere su questa base un periodo di crescita stabile
Fondata sui bilanci pubblici sani
Fondata non sull'inflazione
O sul debito pubblico ma sulla capacità di innovazione e sul dinamismo delle nostre economy
Soprattutto attraverso la valorizzazione di quella straordinaria risorsa dell'Europa che è la sua civiltà della sua cultura
Che non è un vantaggio di poco conto nel mondo dove si compete nella produzione di beni informali
E dove le tecnologie dell'informazione la cultura le conoscenze e le risorse individuali divengono sempre più terreno fondamentale della competizione e della cresce
In questa Europa che si è rimessa in cammino ci vogliamo essere anche noi
E ci possiamo essere anche no
Altri Paesi dispongono di grandi risorse la Francia dispone della forza delle sue grandi in prese del suo apparato pubblico efficiente
La Gran Bretagna della forza della sua finanza e dell'apertura del suo mercato
La Germania appesantita
Dalle mancate riforme appare tuttavia come un Paese che ha un tale potenziale produttivo finanziario che si rimette in moto questa macchina così potente ed è questo lo sforzo in cui è impegnata la socialdemocrazia tedesca saprà ben presto tornare accorrere e trascinare tanta parte dell'euro
Anche noi vogliamo esserci
Vogliamo esserci trasformando il Mezzogiorno da una zona di arretratezza ad un'opportunità
Le nostre capacità la nostra forza
Ma soprattutto lasciato almeno dire nelle risorse umane del nostro Paese
Né la fantasia né l'intelligenza né la capacità di adattamento dei lavoratori dei giovani degli intellettuali degli imprenditori italiani
E in un'epoca in cui l'innovazione dominata dalle tecnologie dell'informazione che hanno una bassa soglia d'accesso
E che prendiamo soprattutto la capacità creativa nella loro utilizzazione questo nostro Paese se saprà dare slancio alle sue energie intellettuali potrà riprendere accorrere ed avere un posto importante nella ripresa europea
Per questo noi dobbiamo liberare le risorse del Paese liberare la società mi ha fatto piacere che Cofferati abbia sottolinea il valore del nesso tra liberalizzazioni e privatizzazioni
Sergio Cofferati viene ha tolto indicato da taluno come l'espressione di un'anima conservatrice della sinistra io sfido trovare nella sinistra europea
Leader sindacale che dice che bisogna fare le privatizzazioni denuncia
Quentin c'è il giustamente che le privatizzazioni debbono
Accompagnarsi all'apertura di nuovi mercati
Quello che stiamo facendo
Quello che abbiamo fatto nel campo delle telecomunicazioni
Non molti mesi fa in Italia c'era la sì
Adesso ci sono ottantacinque gestori e sia pure attraverso un processo drammatico che ha segnato nel novantotto anche crisi gli esuberi tuttavia le prospettive per il due mila sono quelle di passare da un milione e duecento mila un milione e trecento milioni cinquecento mila occupati nel due mila nel settore delle telecomunicazioni siamo passati dai settecentoventi mila abbonati a dire internet del novantasei e cinque milioni di oggi agli undici milioni di domande
Inviato completamente il Paese
Quando detto questo in Parlamento Fini ha detto si parli di internet invece che dei veri problemi politici i sottosegretari le cose eccetera testimonianza diciamo dell'arretratezza politica e culturale
Noi vogliamo noi vogliamo liberalizzare nel campo dell'energia elettrica del gas dei servizi pubblici locali
Liberalizzare
Non significa rinunciare ad una funzione pubblica
Contemporaneamente in questi anni è cresciuta la Rete delle autorità che controllano che regolano che garantiscono i diritti degli utenti
Sta cambiando il modo di essere dello Stato
Sinceramente dire oggi che bisogna superare lo Stato gestore come taluno ha detto qui nel dibattito per passare ad uno Stato che orienta regola e controlla
E dire una frase di dieci anni fa oggi vorrei che di discutessimo di come lo stiamo facendo bene o male lo stiamo facendo
Io sono contro i referendum sociali
Sinceramente
Sinceramente
Ho già avuto modo di esprimere questa mia opinione
Andando a discuterne radio radicale
Mi sembrava il modo più giusto più diretto e meno demonizzando
Io sono contro quei referendum non perché
Di ritenga una minaccia ad un vecchio ordine che vogliamo difendere ma al contrario perché li ritengo un intralcio sulla via della modernizzazione e del cambiamento del Paese
A
Che rischiano di spingere indietro il Paese non avanti
Non si riforma con l'accetta referendaria
Non voglio neppure parlare
Del referendum sulla sanità
Servizio sanitario nazionale non è un'assicurazione
Un complesso di aziende e istituzioni al servizio dei cittadini e se viene meno la certezza del finanziamento si chiudono gli ospedali si chiudono le TAC e nessuna assicurazione privata può sostituire questi è un'autentica insensatezza diciamo per essere
Non voglio uomo referendum di altro segno ma anch'esso in campo che vuole cancellare la legge sull'immigrazione
Uno degli atti di civiltà e di riformismo più importanti di questi anni lasciandoci i primi veri strumenti governare questo grande in un Paese che ha bisogno di giovani e di immigrati si cavalca la paura l'egoismo
Ma anche i referendum sul lavoro producono un effetto negativo e contrario vedete io sono fra quanti sostengono voi ricorderete quell'appassionata discussione al congresso di Roma fra il compagno Sergio Cofferati e il sottoscritto
Soluzione
Scopo discusso io le chiamo discussioni
Chiamo discussioni e non scontro il confronto delle opinioni che dopo producono dei cambiamenti
Io vi informo diciamo perché sono informazioni che non è facile ottenere ma c'è questa buona occasione io vi informo che dopo quella discussione
A proposito del rapporto tra flessibilità e diritti
Il centrosinistra al governo del paese ha promosso il lavoro part-time
Tempo determinato il lavoro interinale
Il sindacato affatto i contratti di emersione mi ha concordato con il governo le nuove forme di recupero del lavoro nero attraverso flessibilità contrattuale e grande apertura
La cosa che colpisce di più vorrei dirlo ai dirigenti di Confindustria
E che lo stesso giorno in cui essi dichiara che bisogna votare sì ai referendum per ottenere flessibilità l'ufficio studi di Confindustria ci informa che nell'ultimo anno
Si sono creati quasi trecento mila nuovi posti di lavoro e l'ottanta per cento sono posti di lavoro flessibili grazie alle riforme che abbiamo prodotto insieme in questi anni
Noi siamo pronti a discutere
A regolare anche in modo più avanzato è del tutto illusorio invece pensare che direi volando si favorirà il lavoro flessibile non è così perché la sfida è convincere i giovani lavoratori che si può avere un contratto part-time a tempo determinato senza rinunciare ai loro diritti se invece il messaggio sa che quel ritmo di lavoro è giungla senza regole ognuno cercherà solo e soltanto un posto fisso
Riflessi
Rischiarlo anch'io esigenza di una flessibilità che si coniughi alla tutela dei diritti della persona
In qualche caso questo effetto contrario e persino paradossale
Nel referendum sul part-time cancellando le la regolazione del part-time si cancella anche la norma che abbiamo concordato con il fu concordata con i sindacati con gli imprenditori
Che fa sì che i contributi previdenziali che l'imprenditore paga siano proporzionali alle ore lavorate in questo modo grazie al referendum liberista
Un contratto di lavoro part-time avrà lo stesso carico di contributi di un contratto lavoro a tempo pieno con il risultato che non si faranno più
A dimostrazione di come la furia dei regolatrice non promuove innovazione ma solo insicurezza e l'insicurezza genera un riflesso conservatori
Vedete
Che c'è un'altra ragione per cui questi referendum sono mi intralcio lo voglio dire con molta forza lo voglio dire con spirito amichevole agli imprenditori italiani
Perché questi referendum
Mettono un comune
Tra le forze
Del lavoro dell'impresa e dell'intelligenza
E invece noi il governo di centro sinistra abbiamo bisogno che l'impresa il lavoro l'intelligenza collaborino per avere un Paese più moderno e più competitivo
In cui noi ci saremo in questa campagna con questi argomenti che ciò gli argomenti a sostegno del rinnovamento dell'Italia
E non a difesa di una vecchia Italia
Ci saremo con l'iniziativa politica e legislativa per cercare di evitare ciò che si potrà evitare
Ci saremo con la richiesta di un no su ciò che non si potrà evitare
E badate quell'no ai referendum sociali sarà tanto meno conservatore quanto più si accompagnerà ha un forte e chiaro sì all'innovazione politica ed elettorale
Claudia in quanto noi siamo dei riformisti diciamo di no alla cancellazione dei diritti ma diciamo di sì ad un sistema politico più forte per fare le riforme
Queste non è la risposta
A chi ritiene che non c'è altra via che il referendum per cambiare il Paese
Dimostrare che ci può essere una politica più forte e più stabile in grado di governare processi di trasformazione di medio periodo e di farlo con sicurezza e con forza
Un'ultima cosa voglio dire
Sì che ho parlato dell'Italia non solo perché il mio lavoro ma perché credo che questo è il banco di prova fondamentale per noi per il centrosinistra
Questa è la sfida dove vinceremo o perderemo ora alcune cose che voglio dire su di noi
Con eguale franchezza
Con grande spirito unitario
Noi siamo come ha detto Walter
Un partito del socialismo europeo questo non è un tratto accessorio
No
Questo non è un sia anche no
Questo è il cuore della nostra identità
Nel socialismo europeo nell'Internazionale socialista abbiamo ritrovato le ragioni forti del nostro essere sinistra
Dopo una crisi drammatica dopo una transizione dolorosa e coraggiosa
Socialismo europeo Internazionale socialista non sono una certezza un luogo di dopo un mio e di ricette e
Da imparare e da applicare
No
Sono un campo di forze impegnata in uno straordinario lo sforzo di innovazione politica culturale e noi con loro
Con la loro perché
Vedete io non riesco a concepire la sinistra al di fuori di questa dimensione dell'Europa e del mondo
E se noi fossimo usciti dalla grande dolorosa tragica
E positiva esperienza per molti aspetti
Della peculiarità del Partito Comunista Italiano
Per fondare una nuova anomalia italiana
Sul nuovo partito
Senza precise identità noi avremmo fatto un errore senza neppure le ragioni formali e valide che c'erano state passa
Per questo io ritengo che forse noi dobbiamo di più declinare questo aspetto essenziale del nostro essere
Noi siamo il partito socialista europeo
Chi si riunisce qui in una delle sue sezioni
Io trovo che c'è una contraddizione
Tra
La prima parte dei nostri discorsi l'analisi della globalizzazione
E quando poi parliamo di politica il nostro parlare di politica immediatamente si riduce fate entro il chiuso dell'orizzonte nazionale
Se la Sfinge al riformismo è oggi quella dell'Europa e del mondo occorre che i soggetti politici siano pensati in questa dimensione
Avete costruito in Italia
Un sentimento primo e rispettato del socialismo europeo
Non è stato soltanto importante per noi è stato importante anche per l'Italia perché noi abbiamo gettato un ponte tra l'Italia e le nazioni europee più avanzate e moderne
Abbiamo costruito una rete di solidarietà di amicizia un comune pensare con quella sinistra che governa l'Europa e questo ha reso l'Italia più importante e più ascoltato questa è la verità
Vedete
Questo non significa affatto
Che noi consideriamo
Questa dimensione del socialismo europeo lo ripeto come un luogo chiuso e tranquillo
è l'ancoraggio ad alcuni valori fondamentali
La democrazia
Il lavoro
Quel nesso tra democrazia politica libertà politiche ed eguaglianza che è stato il tratto distintivo del socialismo democratico
In contrapposizione con esperienza totalitaria del comunismo
Ed erano loro la parte della sinistra che aveva ragione
Non c'è niente da fare questa è la lezione della storia
E i meriti del Partito Comunista Italiano sono stati di essere su alcune grandi questioni più vicini all'o no che i comunisti questa è la verità
Ma questo non cancella
Cancello che loro sono quelli che hanno tenuto vivi gli ideali della sinistra mentre altrove sono crollati nell'infamia della dittatura dell'oppressione dell'uomo sull'uomo
Questo accordo non significa che noi non siamo impegnati sulla nuova frontiera dell'innovazione del dialogo questo ci viene spesso rimproverato ma sinceramente io vorrei ci
Siamo stati noi
Ad invitare a Firenze il Presidente degli Stati Uniti con i principali leader del socialismo europeo
E loro ci sono anche venuti in considerazione del fatto che forse questo Paese Nicolini
Hanno saputo si ascolta
E
Io voglio dire esplicitamente che cosa abbiamo a che cosa ci siamo sforzati di fare qual è stato il nostro impegno
L'impegno mio nel rapporto con altri capi di Stato e di governo l'impegno di Walter nella Internazionale socialista noi abbiamo lavorato per l'unità del socialismo europeo
E così come nel congresso dalla Internazionale socialista noi abbiamo lavorato per trovare un terreno di impegno comune che potesse coinvolgere Toni Blair e Lione sospende e le nostre proposte hanno avuto un peso importante nel creare le condizioni di un esito unitario di quel congresso
Allo stesso modo una mia preoccupazione è stata quella che nel dialogo con gli americani ci fossero anche i socialisti francesi perché non mi interessa
Una terza via che divide il socialismo vi interessa anche il socialismo è uno
Fu lui
Si confronti con gli altri
Nuove compie
Spirito animato la nostra azione politica in Italia
Io ho partecipato con passione alla ideazione e alla costruzione dell'esperienza dell'Ulivo
Vedete ho avuto sempre un una una sola preoccupazione regola e non nascondo affatto che in alcuni momenti questa preoccupazione e questa remora abbia potuto emergere in modo spigoloso e non ti
Non penso affatto di avere sempre fatto bene
Però vorrei che si capisse
Dov'è il punto di fondo se non ho mai condiviso una idea dell'Ulivo come il luogo in cui svanito alla sinistra italiana
Sì
Assente pompelmo in cui
Noi ed altre forti orgogliosa identità potevano incontrarsi lavorare insieme e costruire insieme qualcosa di più avanzato i di più importante
Io credo che noi ci siamo fermati troppo a lungo
Nella contrapposizione tra due modelli
Tutti e due sbagliati
L'alleanza come mero patto fra partiti con tutti i guasti che questo produce
O l'alleanza come proiezione verso un partito unico
Con tutto il carico di utopia ma anche di paura è che questo porta con sé
La paura di chi teme di perdere la propria identità ma anche la paura di altri che temono di essere poi soffocati dall'egemonia Isma'dell'azionista di maggioranza del partito unico
Io credo che il merito della relazione
E di avere indicato non come esclusioni ma in avanti
Una risposta positiva
E cioè di aver indicato il terremo della collaborazione della costruzione di un'alleanza che è più di un patto tra partiti perché si da forme comuni nel Parlamento nel Paese programma l'idea della federazione è un'idea feconda
Io vorrei rivolgere un appello a tutte le forze del centrosinistra
Non fate l'errore di gettare Elia
Questo Progetto e questa proposta
Non facciamo l'errore che è tipico del di un certo radicalismo del ceto intellettuale italiano che quando si dice facciamo questo subito qualcuno dice no perché bisognerebbe fare mille cose di più e alla fine non si fa niente
Io mi ricordo un vecchio compagno nel nel prima nella prima età della mia militanza che diceva andiamo a dare i volantini e poi diceva sai gli intellettuali sono quelli che dicono i volantini bisogna fare la rivoluzione
E questa è una buona scusa per non distribuire volantini negli USA
Io non vorrei dirlo davvero
Vorrei dirlo davvero affettuosamente
Ad Arturo Parisi a tutti agli altri costruiamo insieme questa federazione
Abbiamo il lavoro per un programma comune discutiamone regole tutte le regole per la scelta del leader
Da parte nostra c'è da parte nostra c'è
La passione
Le nostre la passione per un progetto politico
Che è più forte
Di ogni altra passione e
Secondo un una vecchia frase della politica
Di un grande uomo politico del secolo scorso
Ho un Sanga e qui on verrà
Questo non è il pragmatismo
Questa è la convinzione che i processi politici sono processi storici e che poi giungono a maturazione quando le cose sono mature non quando un professore a una trovata intelligente
Eletto sei maturano attraverso processi storici altrimenti si fa soltanto della propaga
Vedete questo gruppo dirigente ha indicato unitariamente
Quando dico questo gruppo dirigente dicono una maggioranza nel dialogo con altre voci dialogo aperto e sincero
Ma il merito di questo congresso che da questo congresso sta emergendo l'indicazione unitaria di un indirizzo per affrontare
Le prove del futuro
Per ridare slancio passioni all'intero centrosinistra per vincere noi abbiamo aspiriamo a vincere stiamo a vincere le elezioni regionali a vincere la prova del referendum e a gettare le basi per continuare a governare il Paese
Stato di dire so che questa aspirazione a vincere così considerata con sospetto in un certo mondo di sinistra ma penso che questo essendo
Di stile nuove
Ieri il bene del Paese naturalmente noi vogliamo vincere
Questo gruppo dirigente un'ultima cosa che su questo gruppo dirigente su questo gruppo dirigente e sulla sua questo gruppo dirigente e quel che è il frutto di una vicenda storica drammatica
Ha vissuto prove molto difficile
Drammatica
Ha visto mettere in dubbio le proprie certezze la propria educazione ha dovuto compiere dei grandi cambiamenti
E in un processo così duro
Che forse a poche generazioni è toccato un processo così duro
Si sono formati come comprensibili sono formati e solidarietà e inimicizie
Si sono determinate ferite
Che in parte restano aperti e in parte si cicatrizzare è stato una storia dura
Vissuto da un gruppo di personalità forti che nel complesso ha dimostrato
Di sapere affrontare questo passaggio nel quale potevamo uscire semplicemente dissolti questa era forse la prospettiva più probabile
Io credo che
Tuttavia
Deve esserci
Al di là delle differenze politiche e anche dei diversi caratteri
Fra di noi il Rispetto e da parte mia c'è verso tutti
Su un gruppo di persone che attraverso contraddizioni errori battaglie hanno aperto un nuovo cammino per la sinistra eternità
Vedete ci sono due modi di cambiare
C'è un modo che consiste nel rinunciare ai propri ideali
Un cambiamento drammatico
Produce cinismo
Vuoto spirituale
E può anche alla fine risultare costato
E c'è un altro modo di cambiare
Che quello di cercare nuove zie per affermare i propri ideale
Dopo avere misurato
Fallimento anche drammatico di una parte della propria esperienza
Il primo al mondo
è un modo individuale il secondo è necessariamente un'esperienza collettiva ed è quella che abbiamo vissuto
Insieme nel corso di questi anni
Incontrandomi avviata su questa strada
Altre forze e altre anime della sinistra Italia
Questo modo di cambiare quello che abbiamo sperimentato noi
Genera sofferenza
Ma non crea vuoto spirituale ed impotenza
Certo
Si è trattato di un lavoro lungo difficile aspro
Che ha comportato un forte logoramento anche umano intellettuale
Un senso di svuotamento di impazienza Luciano Violante ha scritto in un suo libro che discutere bellico su di noi
Che a volte questo gruppo dirigente ha dato come la sensazione di dire lasciateci lavorare
Ad un popolo della sinistra che invece si rivolgeva anche in modo sofferente per avere delle risposte
Vero avverto questa critica
Come fortemente rivolta e giustamente anche alla mia persona
Vorrei con me scusare
Che si comprendesse
Che abbiamo dovuto affrontare delle sfide molto dure
Nelle quali sbagliare poteva voler dire perder
Con un grave danno per il nostro Paese
Ma è per questo che io apprezzo sinceramente
Il lavoro che sta svolgendo Walter Veltroni ai compagni più giovani che lui sta raccogliendo intorno a sé
Che è un lavoro volto a mettere in comunicazione la sinistra più di quanto io non sia riuscito a far
Con le emozioni le passioni civili di una nuova generazione
Ed è bene questo partito ci ha guidato da un gruppo dirigente capace di suscitare emozioni passioni
E di tornare a far vivere questo partito
Nel cuore del paese
Più di quanto non siamo riusciti negli anni passati
Interpretando di più il nostro ruolo come quello di uno strumento politico
Volto a costruire alleanze e governo
Ma questo non basta lo so
Senza emozione partecipazione nuove generazioni fra di noi
O anche che una generazione come la nostra è logorata è segnata dalla fatica di questa transizione
E io credo che verrà tra non molto tempo il momento in cui non ci sarà più bisogno di noi
Il complimento più impegnativo
Cioè mi ha fatto pensare di più che ho ricevuto nella mia vita politica è stato quello di una donna che ho incontrato e che mi ha detto
Quando io vedo lei mi sento più sicura
è una cosa che mi ha colpito
Perché
Conferisce una grande responsabilità ma c'è anche qualcosa di sbagliato
In questo atteggiamento verso la leadership
Noi vogliamo arrivare presto ad una politica nella quale ciascuno trovi la sicurezza in se stesso
Dolente
Stare tranquilli
Che nel momento in cui avremo e per parte mia avrò la comprensione
Di non essere più utili a questa difficile transizione ci faremo da parte non ho dubbi ed è giusto che sia così che voi me lo farete capire e io cercherò di arrivare un minuto prima di quel doloroso momento
Ma
Tornarsene coscienza care compagne e cari compagni di a vere servito nella vita politica
Gli ideali della nostra giovinezza e di avere lasciato ai nostri figli un'Italia migliore di quella che abbiamo trovato
Grazie
Grazie compagne e compagni un ringraziamento non solo per il suo intervento compagno Massimo D'Alema
Presso i lavori proseguono ricordo gli appuntamenti le riunioni che avevo già indicato in precedenza l'ufficio di presidenza si trova immediatamente presso la saletta della segreteria la commissione politica nella Sala Berlino
E i delegati della mozione della nuova sinistra presso la Sala Londra i delegati e gli invitati dell'associazione riformatori per l'Europa nella sala a presso il Centro fiere il D'e battito prosegue
Come ieri non interromperemo i lavori in modo da dare la possibilità al maggior numero di delegati di intervenire la parola adesso e al compagno Pino Soriero si prepari il compagno Cracolici
Oggi
Allora prego tutti i delegati
Di riaccomodarsi
Dei posti a sedere
In modo da consentire la ripresa dei lavori secondo il calendario prefissato
Lasciamo
Intanto
Radio volturato
Abbiamo deciso e a bordo
Bene compagne e compagni io inviterei i compagni della presidenza di prendere posto compagni delegati a prendere posto seduti in platea
Sì
La ricreazione è finita s'si può ricominciare con il lavoro del congresso
E intanto si prepari il compagno Pino Soriero
La sera
L'avvocato corre
No
Prego
Il voto
Ora approfittò per dare un ulteriore avviso
I segretari regionali e di Federazione della Sinistra giovanile si incontrano subito in presso l'Ostenda della Sinistra giovanile
Sì
L'emozione
Temo
Come si chiama
Fate
No
Roma di di
No no laminati
Oggi
Ma poi
Forme leggere
Una
Altrimenti ora
Dico dopo le quindici entrambi va bene basta che si è basta che sa che le quindici come riferimento perizia sulla fronte
Quindi suona iniziali
Sui insieme
Allora
Via continua
Il fenomeno è togliere colonnine che
No
Aiuto del bandito
Non ha detto guarda
Bene allora come
Ecco c'è se c'è un medico in sala è pregato di avvicinarsi alla presidenza
Allora non alla presidenza ma
Al fondo della sala vicino alle telecamere dove c'è la tribuna stampa grazie
Abbiamo cioè posto bene allora compagne e compagni vi invito ancora una volta
Per cortesia è l'ultima per cortesia a cedermi
E
Darei la parola al compagno Pino Soriero come ho detto prima si prepari il compagno Cracolici
Compagne e compagni
Sono anch'io
Molto coinvolto da
Questa bella e importante discussione
Dico sinceramente sono anch'io molto emozionato nell'essere protagonista assieme a tutti voi di un momento così importante così alto così impegnativo
Una discussione
Tanto ricca ed appassionata
Che ha percorso
Un filo conduttore molto forte dalla relazione presentata da Walter Veltroni a tutto il dibattito fino all'intervento importantissimo di Massimo D'Alema
Un congresso che fa emergere dopo una fase
Di lentezze di difficoltà di complicazioni del modo di essere della sinistra ed anche del nostro partito il congresso che fa emergere visibilmente la forza di nuove idee e valori Progetti in grado di caratterizzare e connotare la nuova sinistra italiana ed europea
Idee valori Progetti è stato detto sui quali
Richiamare non solo l'attenzione
L'ascolto
Ma l'impegno e la capacità di mobilitazione sociale civile e culturale di tante energie di questa Italia moderna ed è innanzitutto delle giovani generazioni
Come hanno sollecitato nei loro interventi
Luciano Violante e Roberto vecchio
Ecco niente vento intende affrontare sono un aspetto di questa problematica così complessa
Modificare la percezione della sinistra italiana caratterizzare un profilo sempre più forte e più alto di questa nuova sinistra renderla capace di mobilitare esplicitare emozioni
Impegni mobilitazione civile culturale
E quanto emerge dall'impostazione che questo congresso presenta all'Italia de quanto ha bisogno in particolare il popolo del Mezzogiorno i cittadini del Mezzogiorno i giovani del Mezzogiorno
Si è parlato di una fase positiva nella quale la sinistra ha ricostruito manca propria capacità di rappresentanza fino a raggiungere
La guida del governo del paese
E non è stato facile né scontato
Conquistare questi obiettivi
Cos'era l'Italia nel novantadue fino al novantaquattro al novantacinque
Cos'era quell'Italia scossa da un fenomeno del tutto nuovo Inc inquietante
Quale si è espresso il leghismo nel nostro Paese
La cultura del leghismo della separazione della rottura tra nord e sud
Il tentativo cioè di piegare una legittima riflessione sulla questione settentrionale come ritorsione nei confronti del Mezzogiorno
Come possibilità di rivalsa nei confronti di quella parte del Paese che aveva per tanto tempo rivendicato il risarcimento di antiche ingiustizie
Evidentemente c'era stato un limite anche della politica e della cultura della sinistra e su questo fronte ci siamo mobilitati al nord e al frutto
Con un impegno eccezionale per modificare la percezione della funzione dell'Italia nel momento in cui l'Italia entrava in Europa
Nel momento cioè in cui l'integrazione europea
Poteva e può essere caratterizzata non solo come un'integrazione di politiche monetarie finanziarie ma come un'integrazione di territori di comunità di energie pulsanti che a pieno titolo vogliono ragionare
In sintonia con l'Europa
Ecco momento fa Massimo D'Alema ha detto dell'impegno nostro a reagire al logoramento
Dell'impegno nostro per non soggiacere a un modello guida dell'economia e della società tutto basato sulla guida della spontaneità sociale
E delle dinamiche del mercato un impegno per cambiare il modello sociale e il modello di sviluppo
Questa è una forte caratterizzazione chieda valori energie a un modo nuovo di rappresentare l'Italia moderna è un nuovo rapporto tra nord e sud tra Europa e Mediterraneo
Quel ruolo nuovo dell'Italia nel Mediterraneo di cui ha parlato
Egregio a mente anche ieri
Presidente della Camera Luciano Violante
Ricordando non solo la funzione di cerniera che l'Italia può assumere in rapporto alla comunicazione di civiltà diverse
Ma anche ma positiva prospezione di un impegno concreto che attraverso politiche di governo concreto
Politiche economiche politiche di Investimenti politiche infrastrutturali politiche delle comunicazioni caratterizzi una funzione moderna dell'Italia che possa essere propulsiva
Di nuove capacità di sviluppo non solo per il nostro Paese ma per l'intera Europa nel rapporto con quel mondo islamico e Violante ha ricordato
Quel mondo islamico quell'altra parte del Mediterraneo quella parte con cui noi abbiamo dovuto interloquire nei mesi scorsi soltanto affrontando le emergenze la guerra le complicate relazioni dell'immigrazione degli immigrati
Il precipitare di crisi continue ma quanta civiltà ha espresso quel Mezzogiorno moderno che dalla Puglia alla Calabria affrontato anche il tema delle immigrazioni del rapporto con gli sbarchi clandestini
Fuori dalla logica ricorsiva con cui una certa destra voleva mobilitare il Mezzogiorno
Invece dando quel messaggio di una grande civiltà del Mediterraneo che ricade la propria storia intende esercitare una nuova funzione propulsiva di investimenti di sviluppo
Non solo strategie difensive ma nuove occasioni di investimento di cooperazione tra le nazioni tra gli stati tra i popoli
Ecco gli ideali valori
Che noi vogliamo abbiamo presente le giovani generazioni quando si interrogano e vengo al secondo punto del mio intervento sul valore di una missione missione di trasformazione politica del modello sociale è stato detto missione di Governo che non si limiti al governo dell'esistente
Ma che sappia caratterizzare nei confronti della destra i grandi temi della mobilitazione civile e sociale del Paese
Di una destra che nel Mezzogiorno si presenta come l'erede più tradizionale
Di quella commistione tra statalismo e assistenzialismo che tende a tenere ancora ripiegato il sistema delle imprese nel rapporto con lo Stato e con le sovvenzioni dello Stato
Noi no
Noi siamo caratterizzando attraverso un nuovo protagonismo
Dalla nostra forza politica della capacità associativa delle grandi organizzazioni sindacali della nuova capacità di governo messa in campo dai giovani sindaci dalle nuove amministrazioni del Mezzogiorno
Ecco il punto
Un mezzogiorno e non si accontenta più
Di chiedere politiche straordinarie che ritiene definitivamente chiuso quel capitolo perché è già protagonista della costruzione di un nuovo Stato federalista & autonomista
Le linee di una politica che ha bisogno adesso di un impulso in più
Io chiedo al governo nostro al Governo che noi sosteniamo di entrare in maniera più incisiva in questa seconda fase dello sviluppo dell'integrazione del Paese
Di non limitarsi alla proposizione delle politiche degli strumenti ma di rimuovere quelle rigidità che hanno caratterizzato nei confronti delle aree deboli del Mezzogiorno e del resto del Paese
Ancora un eccesso di peso delle tecnocrazia in competizione tra di loro
Vediamo allora di recuperare il meglio di un lavoro che si è svolto attraverso la politica del governo l'azione del dipartimento
Per la programmazione della nuova Agenzia Sviluppo Italia di Italia lavoro degli strumenti moderni che abbiamo costruito in questa fase
Per determinare quelle politiche concrete
Che determinano non solo nuovi spazi per l'occupazione e lo sviluppo ma che riescano a definire nuove coordinate nel rapporto tra pubblico e privato tra stato e l'impresa
E lo dico in conclusione intervenendo su un grande tema che è stata al centro di questo dibattito a partire dalla relazione di Veltroni dall'intervento molto importante del compagno Cofferati
La posizione nostra della sinistra moderna nei confronti del referendum ed innanzitutto dei referendum o che hanno un alto valore sui problemi sociali
Il nostro no il nostro riguarda non solo
La difesa di diritti
Non solo la difesa di spazi di libertà
Ma riguarda anche le possibilità nuove i nuovi spazi
Di libertà che noi vogliamo costruire attraverso questa azione unitaria di massa
Per quelle giovani generazioni
Che attendono un'occasione di lavoro sulla quale misurare la propria cultura e la propria competenza
Io lo dico perché anni fa quando c'è stata un'altra scadenza importante
Quell'anno
Del referendum sulla scala mobile
Ricordate compagne e compagni
Va be'mo'qualche ritardo avemmo qualche difetto di sensibilità e di intuizione
E poi dovremmo registrare che in una parte del Paese nel sud dell'Italia quel referendum o non era stato vissuto del tutto da protagonisti in prima persona che quel referendum incerto si trattava di un tema diverso rispetto a quelli che oggi siamo chiamati ad affrontare
Ma pongo un problema della sintonia civile e culturale tra il nord e il sud del Paese de la possibilità cioè lo dico al compagno Cofferati
Facciamo in modo assieme che i giovani dal Mezzogiorno possano avvertire questa battaglia a difesa dei diritti dal mondo del lavoro come una battaglia di tutto il mondo del lavoro di chi già un lavoro ma anche di chi attende un lavoro di chi vuole un lavoro di chi chiede un lavoro lo dico
Perché
Alcuni giovani
Con cui ho avuto modo di discutere nei giorni scorsi
Nella fase delle dibattito precongressuale inni alcune iniziative pubbliche mi hanno detto in Calabria
Ma
Che si fattorino
Che cosa avverrà a Torino
Che cosa sarete in grado di dire a Torino che valga per noi come elemento di risveglio dalla nostra attenzione delle nostre coscienze delle nostre passioni dalle nostre emozioni ed erano molto colpiti da questo dibattito
Tutto cifrato tutto ideologico su un tema della flessibilità
E loro stessi mi hanno ricordato che questo mezzogiorno questo Mezzogiorno moderno non solo non affronta in maniera arretrata il confronto sulla flessibilità
Ma è pronto a misurarsi su questi grandi temi dell'economia e della società più moderna a partire da prime esperienze significative ed emblematiche ricordiamolo a quella parte delle imprese
Che gioca il tema della flessibilità utilizzando la strumentalizzazione che avviene su alcuni referendum proposti dai radicali
Come chiave di volta risolutrice di tutti i problemi che noi in alcuni casi ci siamo già misurati lo dice ad esempio l'esperienza significativa di Gioia Tauro di un'area molto esposta
Al dramma della disoccupazione alle insidie della delinquenza organizzata e della mafia lei in quell'area
Anni ed anni di scioperi sindacali di battaglie civili politiche sociali avevano penato per conquistare un solo posto di lavoro abbiamo capito che bisognava anticipare delle intuizioni che bisognava sperimentare forme nuove di rapporto tra mondo del lavoro e d'impresa
Abbiamo collaborato con le organizzazioni sindacali che sono strade promotrici di una delle esperienze più avanzate lì in quell'area così difficile dove era difficilissimo conquistare un solo posto di lavoro in soli due anni si sono creati circa due mila posti di lavoro vi sono oltre mille giovani impegnati nel porto a partire da un contratto che ha fatto dalla flessibilità no non lo strumento
Ideologico contro i giovani e contro i disoccupati ma invece uno strumento per agevolare un rapporto tra sindacati e imprese tra lavoratori ed azienda
Che oggi presente a quell'area come una delle più dinamiche delle più propulsive non sono per il Mezzogiorno ma per nuovi spazi che l'Italia apre al rapporto tra l'Europa e il Mediterraneo
E qualora concludo così richiamando la frase un po'disincantata di quei giovani
Rispetto a una caratterizzazione di un sistema delle imprese che ancora nel Mezzogiorno tarda
A scommettere fino in fondo sulle nuove potenzialità sulle nuove occasioni di sviluppo diciamolo lo Stato il Governo il Parlamento hanno messo in campo uno sforzo senza precedenti rispetto agli ultimi dieci anni di Investimenti di Investimenti pubblici per creare nuove occasioni di sviluppo nel Mezzogiorno l'impresa quando arriverà ad un impegno di analogo e proporzioni di analoga qualità così vogliamo parlare quindi agli imprenditori privati a quegli imprenditori che trovano noi vicini quando si tratta di resistere coraggiosamente
Alla mafia all'usura alle mille insidie di un Mezzogiorno difficile no
Oggi c'è in campo un nuovo Mezzogiorno questo diciamo ai giovani con le parole anche riprendendo la frase di Roberto Vecchioni quel senso di vita quella voglia di vita oggi è possibile perché c'è una grande forza moderna pronta a rappresentare quel mezzogiorno in maniera nuova in Italia in Europa nel mondo
Sì diamo ora la parola al compagno Cracolici Antonello si prepari Isaia Sales
Inoltre la compagna Adele Tonini ci dice che ha smarrito la delega se qualcuno la ritrova e pregato di portarla alla presidenza
Per me
No no non solo
E sì
Permettetemi care compagne e cari compagni
Di dire
E anche a conclusione
Per l'intervento del di Massimo D'Alema
Credo che questo congresso
Questa assise per cui c'era una grande attesa nel Paese
Stia provando ad offrire una risposta convincente
Che ci dà nuove ragioni e nuove passioni
Per offrire un punto di vista forte ad una larga parte di opinione pubblica smarrita e impaurita
Da una modernità senza diritti da una modernità senza garanzie
Ho trovato convincente il ragionamento che ci ha proposto Veltroni ragionamento forte consapevole che la principale sfida per la sinistra riformista è innanzitutto quella di ridare senso anima per una missione nuova che questo tempo ci chiede
Stiamo conoscendo il tempo sempre più impetuoso della globalizzazione di un di un economia che da un lato modo avrà ma che allo stesso tempo esclude
Tecniche sempre più sofisticate grandi distanze chilometriche cancellate dai centesimi di secondo di percorrenza
Ma siamo ancora lontani da una globalizzazione della politica di cui c'è bisogno in grado di competere e di incidere sulle frontiere nuove che verranno disegnate in questo nuovo secolo abbiamo la forza di far vivere di questa consapevolezza l'azione della nostra politica e costruita attorno ad essa una comune condivisione per larghe fasce di persone io credo che la sfida per noi e riuscire ad affermare innanzitutto l'utilità pur nel riconoscimento del suo limite della politica
Dell'impegno a costruire condizioni nuovi di benessere e di libertà
Riuscire a far sentire protagonisti gli individui del loro destino
Il principale nemico di cui stiamo conoscendo gli effetti perversi e il senso sempre più diffuso di input di impotenza
Della politica a regolare processi complessi e quindi alla partecipazione collettiva come motore del cambiamento
Solo una politica vissuta come utile può dare ridare senso e prospettiva a una moderna sinistra
Moderna perché è consapevole dell'ineluttabilità di processi economici e quindi ancorato ad un riformismo permanente non rassegnato né appagato
Moderno aperti a consapevolezza delle nuove forme di esclusione sociale ma anche delle enormi potenzialità che la Società dell'informazione ci consegna
Siamo dunque capaci di rendere concreto decifrabile il senso e la missione della sinistra in questo nuovo secolo insomma non basta care compagne e cari compagni definirsi riformisti ne possiamo immaginare che la vecchia contrapposizione riformisti e conservatori o destra sinistra sia sufficiente a ridare senso alla nostra identità
Sia sufficiente a richiamare le persone individui a schierarsi a scegliere una parte con nettezza e con chiarezza il tema è per noi quale riff con quale riformismo costruire la modernizzazione di questo Paese come coniugare innovazione ed escluso e di inclusione
Le parole di Massimo D'Alema credo che hanno restituito
Anche al dibattito e alla quotidiana azione di disturbi non propaganda
Di cattiva informazione il senso e la missione che il Governo prima Prodi oggi D'Alema hanno ridato a questo Paese oggi esplicitiamo di subire invece un riformismo che cancella diritti che affida al mercato e alle sue spietate dinamiche la regolazione sociale
Che cosa sono il referendum sui diritti sociali sulla sanità sulla giustizia sugli immigrati se non il tentativo non solo di dare una spallata conquiste di cittadinanza che si sono costruite in questo Paese
Ma una concezione di un altro modello del riformismo quello liberista che se non contrastato sul piano culturale materiale
Rischia di essere vissuta come L'Unità risposta possibile alla complessi alla complessità sociale schiacciando noi schiacciando la sinistra italiana in una difesa conservativa che ci rende distanti dalla domanda di cambiamento e di rinnovamento
C'è un pezzo di società che sta conoscendo una preferenza una precarizzazione soprattutto nel Mezzogiorno selvaggia della propria condizione esistenziale migliaia di persone sono solo una sigla
Pittore LSU l è più ex legge duecentoventitré eppure dietro questi numeri dietro queste formule ci sono individui
Sono persone ci sono
Una nuova richiesta di una nuova Carta dei diritti per il cittadino lavoratore precario per il cittadino lavoratore della cosiddetta flessibilità non quella governata dalle leggi ma quella governata da un mercato del lavoro questo sì molto più selvaggio
Questa e che tiene all'una condizione di lavoro nero di sommerso e di resistenza della condizione lavorativa migliaia e migliaia di ragazzi e di ragazze di donne
E di uomini in tanta parte del Mezzogiorno
Siamo dalla parte dei diritti sui referendum Segni cede senza incertezze e senza titubanze
Ma guai a perdere di vista la necessità di promuoverne di nuovi diritti a cui nulla a persone a cui non è concesso se non la sopravvivenza precaria
Siamo dunque chiamati atte a definire non solo l'orizzonte valoriale della Sinistra del Duemila ma provare a tracciare il nostro progetto di società attorno a nuovi obiettivi di benessere e di inclusione sociale
Valori e Progetto Progetto e valori sono le due gambe indispensabili per rendere credibile l'utilità di un partito a servizio del cambiamento di un Paese
Come viene vissuta
La sinistra questa sinistra nelle desolate periferie delle nostre città
Cosa siamo per quell'Italia sommersa che sopravvive con mille difficoltà e con mille artifizi costretta a volte a convivere con un sistema di tante grandi e piccole illegalità
Questa è l'Italia dei deboli Italia dei consumatori senza diritti ma anche per buona parte dell'Italia in cui la destra berlusconiana costituisce una falsa speranza una falsa illusione io avverto il rischio di vivere in un paese in cui la sinistra venga scelta soltanto da chi è garantito
Dati in qualche modo se lo può permettere per questo considero geniale utilizzare ai Kjaer per dare senso alla missione nostra mi occupo di mi prendo cura per ridare un senso ed un impegno non tanto è semplicemente solidaristico ma un partito come strumento di lotta
Di quella gilet polle Tivo che non si esaurisce nel governo di un Paese ma che nella sua azione di governo nel realizzati i principi questo Paese ha già dimostrato di considerare la missione della costruzione della nuova Europa un obiettivo inscindibile dal proprio destino
Ha vissuto e vive la consapevolezza che oggi parte delle garanzie di benessere economico e sociale si giocano cedendo quote di sovranità dagli Stati
Degli stati nella costruzione dell'Europa politica la missione Europa è stata ed è la principale missione di questi quattro anni dell'Ulivo
Abbiamo ridato fiducia all'Italia sui propri mezzi il sentirsi comunico grande sistema tutto questo è stato percepito dalla maggioranza dei cittadini come il grande sforzo attorno a quali immaginare di costruire parte del nostro futuro
Io penso che la costruzione del nuovo schieramento di centrosinistra
Debba innanzitutto ripartire da una dimensione progettuale forte in grado di dettare il tempo del dibattito politico nel Paese
L'Italia non ho non assolve il compito di competere in Europa non possiamo non sentire i rischi di un accentuato dualismo nord-sud
Anche all'interno della stessa unione europea
Questo ci deve spingere con maggiore convinzione ad indicare alla comunità internazionale l'obiettivo di costruire un pezzo di globalizzazione politica lungo il fronte sud
Il Mediterraneo un mare lo ricordava ieri Luciano violenti Violante ma potrà costituire un grande bacino culturale economico e sociale dentro al quale provare a costruire un nuovo orizzonte di civiltà e di benessere per milioni di persone
Tra meno di un decennio sarà attuato il trattato di Barcellona
E con esso si romperà non nuovi muri nella sfida dei grandi club mercati transnazionali
Come prepariamo il nostro Paese quale ruolo strategico potrà assolvere il nostro Mezzogiorno le sue università il suo sistema impreca alle impresa le sue reti di comunicazione
Mediterraneo d'Europa Europa e Mediterraneo
E questo l'orizzonte nel quale collocare la funzione della nostra politica che scegliere che sceglie di promuovere di sviluppo
Di indicare frontiere nuove delle quali chiamare lo sprint prese ad innovarsi alla grande sfida in cui competere sarà sempre più una qualità di ciò che si produce piuttosto per quanto costa produrre
Frontiere per le quali è necessario ora e non domani investire in innovazione informazioni per l'Italia la grande occasione di assumere un ruolo di cerniera nella grande impresa euromediterranea per il Mezzogiorno potrà questo estere il ventunesimo secolo
Il tempo della sua rinascita civile e sociale ma nulla verrà se prevarrà l'ha appesa se la sinistra il nuovo centrosinistra non sapranno chiamare a questa grande impresa i sub che funzionano
L'energia forti moderne che ci sono e che potranno avere fiducia della propria funzione se riusciremo a fare divenire questa sfida una grande battaglia nazionale ed europea
Partito dei diritti e dei valori lungo e questo coordinata e stiamo compiendo il faticoso sforzo di definire l'identità di una sinistra moderna che prova a dare risposte e agli interrogativi di questo tempo
Ha ragione Veltroni non è possibile di ricercare le ragioni della vera sinistra come sembrano fare molti commentatori anche autorevolissima ex dirigente della sinistra in quel in quel passato in cui di cui ci si si può e si deve avere una grande rispetto ma da cui non possiamo attingere se vogliamo offrire risposte convincenti in un tempo in cui tutto muta con una rapidità sconvolgente come voglio dirlo con massima franchezza non è più sopportabile per migliaia di uomini e donne che militano nei DS assistere a un dibattito nel nostro partito
Anzi sui giornali italiani tiene anche alla vigilia di questo congresso si è distinto per marcare distanze affermare rancori risentimenti basta credo di interpretare il sentimento di tanti nostri aderenti ed elettori nel manifestare il disgusto e la stanchezza per la quantità di veleni che quasi quotidianamente vengono scaricati sui più importanti dirigenti di questo partito
Abbiamo la sfida sui contenuti contro cementi amo la coalizione in una visione univoca sul futuro dell'Italia e questo è il compito che a mio avviso ci attende per questo compito vale la pena di spendersi
Parola la parola al compagno Isaia Sales si prepari Carlo Lizzani
Raccomando sempre sì
Cari compagni ascoltando i molti interventi che hanno sottolineato giustamente i risultati positivi che abbiamo raggiunto con la nostra azione di governo mi sono chiesto
E allora da dove nascono i nostri problemi ce li siamo inventati
Quando andremo via da qui torneremo le nostre città dei nostri collegi le nostre sezioni quei problemi torneranno tutti nessuno escluso
Noi ci siamo posti il problema di cosa deve essere la sinistra del futuro e abbiamo trovato in questo congresso un comune sentire
Ma qualche parola pura dovremmo dirla sulla sinistra di oggi sul nostro partito oggi perché siamo così inquieti
Solo per snobismo intellettuale come sembra farci capire il compagno D'Alema
Noi veniamo da un decennio di fuoco
Se guardiamo le scansioni di questi lunghissimi dieci anni la caduta del muro di Berlino la sofferta svolta di Occhetto la scissione di Rifondazione la sconfitta elettorale del novantaquattro non possiamo che essere orgogliosi di noi stessi
Avremmo dovuto festeggiare con questo congresso solo i nostri successi ma il nostro stato d'animo non è solo questo
Soprattutto nell'ultimo anno abbiamo avvertito una difficoltà quasi un arresto della fase espansiva del nostro ciclo perché quella spinta propulsiva cominciata nell'ottantanove si è interrotta
E perché si è interrotto proprio mentre un nostro ridere diventato capo del governo
Perché dunque si è arrestata nel momento del suo massimo compimento
Avvertiamo tutti se vogliamo essere onesti con noi stessi un pesante deficit di motivazione del nostro elettorato
Un milione e duecento mila nostri abituali elettori si sono rifugiati nell'astensionismo il disincanto più che la sfiducia sembra dominare lo stato d'animo dei nostri militanti
Insomma si ha l'impressione dopo dieci anni dalla svolta che non siamo stati mai così influenti e potenti è mai così a rischio il nostro consenso e qualche volta la boria si accompagna la gracilità del consenso
L'Italia sta diventando un caso di scuola tra i sistemi politici europei mentre altrove i governi hanno un gradimento legato alla loro azione in campo economico da noi ciò non avviene
Nessuno può negare i risultati che il governo D'Alema sta ottenendo in questo campo in continuità col governo Prodi i dati sono stati ampiamente ricordati
Ma ciò non si traduce in consenso per la maggioranza di governo al contrario si assiste da diversi mesi ad un'erosione di credibilità dei partiti della coalizione
Io credo e lo dico con sincerità che la spiegazione più evidente sta nel fatto che il governo D'Alema
Mentre si è messo in continuità col governo Prodi sul piano delle scelte economiche ha rappresentato invece una drastica interruzione sul piano della modernizzazione politica
Per il nostro potenziale elettorato di centrosinistra l'intreccio tra modernizzazione dell'economia e innovazione della politica è talmente avvertito da farne oggi la discriminante più importante rispetto all'elettorato di centrodestra
Non si è compreso ancora che erano e restano fortissimi in questa lunga fase di transizione il bisogno di rinnovamento dalla politica dei sui meriti delle sue abitudini la voglia di rompere con un machiavellismo di fondo e con la lunga durata del trasformismo nella storia italiana
Il partito nato dalla svolta di Occhetto ha interpretato più di ogni altro questo bisogno perché la sua trasformazione non è stata solo motivato dal crollo del muro di Berlino
Ma dalla voglia di un nuovo inizio della politica italiana corrotte lacerata per lunghi anni di contrapposizione ideologica e la mancanza di alternative
In questo quadro ricordiamolo l'abolizione delle preferenze l'elezione diretta dei sindaci la costruzione di un sistema politico maggioritario sono state tutte riforme che si sono caricate anche di una forte tensione morale di una grande passione civile
Nella convinzione che la degenerazione della politica italiana aveva una sua ragione strutturale non solo di un'assenza di alternative
Ma nell'autoreferenzialità dei partiti in un primato della politica che si traducevano rendere mai chiare le operazioni strategiche programmatiche mai netto il confine tra una coalizione l'altra mai chiara la scelta di campo
Quando è crollato di botto il vecchio sistema politico italiano gli ex comunisti sono stati percepiti come coloro che avevano le carte in regola per poter governare il Paese
L'appartenenza al campo comunista a quel mondo che veniva spazzato via non ha fatto ostacolo ad assumere questo ruolo sia perché c'era stata la coraggiosa innovazione di Occhetto sia perché il PC non era uscito compromesso da quel sistema
I DS sono dunque un prodotto della rivolta morale di quell'aspirazione ad una fortissima innovazione politica e che ha accompagnato la fine del vecchio sistema in Italia
E noi siamo al governo perché a quel sistema è crollato
Invece a volte si ha l'impressione che si lavora riabilitare tutto e tutti il cui crollo ci ha consentito di essere dove ora siamo noi diessini siamo finiti di quel crollo di quella rivolta morale
Noi diessini del tutto ancora di più
Perché nel tutto non saremmo al governo di tanti Comuni non avremmo trasformato tanta citando a ritornare allo sfascio se non avessimo intercettata interpretato il bisogno di una riforma politica e morale è un cambio radicale di classi dirigenti
Noi siamo alleati di Mastella bene ma nel recente passato
Se non avessimo combattuto ai tanti Mastella di allora non avremmo aperto una pagina nuova nella storia del sud d'Italia
Se li neghiamo ciò o anti a sei semplicemente lo teniamo
Due rinneghiamo la nostra stessa origine la nostra funzione
E così tutto il corpo nel giro di dieci anni perdiamo due identità quello comunista e quella di trasformatori e innovatori nella politica italiana
Rischiamo cioè di essere considerati non come una riserva
In un momento difficile nella sua evoluzione del Paese ma quasi un accidente della storia una parentesi di cui la storia italiana si è servita per aspettare il tempo necessario per ricomporre i vecchi equilibri
Io non voglio che il mio partito sia una parentesi non voglio dare il tempo al vecchio sistema di riemergere
è normale che ogni forza che arriva al governo non per via rivoluzionaria certi di legittimarsi agli occhi di coloro che sono stati sconfitti e Prodi a ritessere i rapporti spezzati
Per separare le forze meno compromesse o meno ostile ad un processo di trasformazione ma non vorrei che noi fossimo inavvertitamente restauratori di vecchi equilibri nell'ultimo anno abbiamo dato l'impressione di saper dialogare
E dare dignità più agli spezzoni della vecchia politica italiana più alle culture politiche tradizionali chi alle forze che hanno tentato di muoversi fuori da quegli orizzonti
Mostrando una fiducia illimitata negli aspetti tattici della politica
Quando c'è stato il crollo del sistema politico precedente ho finito la nostra legittimazione avvenuto perché eravamo percepiti come un elemento di rottura rispetto al passato non di continuità è indubbio per quanto mi riguarda che se decidiamo di metterci in continuità con la storia dei partiti italiani con i loro metodi bizantini noi
Il nostro declino diventerà una continuazione spalmato nel tempo della fine dei partiti della Prima Repubblica
Non capisco ancora per quale superbia politica per quale ha visto cromatico disprezzo delle ragioni di chi ci ha votato dobbiamo apparire gli ultimi epigoni della Prima Repubblica mentre per dieci anni ci è stato affidato il compito di essere protagonisti un'altra storia
Avrei voluto parlare infine del tutto delle sue perduranti difficoltà economiche perché ho visto purtroppo che nella bellissima relazione di Veltroni esso non ha trovato posto il tutto purtroppo compagnia il grande assente di questo congresso
Ma non c'è tempo spero che ci sia un'altra occasione per esempio potrebbe essere la prima conferenza programmatica dei DS ad essere dedicata al sud
Se il riformismo di cui abbiamo parlato abbondantemente parlato e sviscerati in tutti i suoi aspetti non si misura con la questione meridionale non affronta di petto la disoccupazione meridionale market riformismo è io credo a questo punto di vista compagni
Che a volte si ha l'impressione che il tutto venga usato per politiche nazionali che poi non hanno nessun effetto nel fiume
Ripeto
Ci impegneremo a parlarne in un'altra occasione ora quello che chiudo in conclusione quello che chiede in conclusione di ricordare i motivi del nostro successo nel Sud
Essi sono legati alla fine della vecchia politica dei vecchi partiti non diamo del Sud una mano alla vecchia politica quella si affermerà e ci trascinerà con sé noi siamo nati per riformare la politica non per somigliare ai vecchi partiti che abbiamo combattuto
Diamo ora la parola al compagno Carlo Lizzani si prepari Degasperi Luciano
Non è un saluto formale quello che io oggi portò al nome degli autori cinematografici italiani
Le forze creative del cinema italiano sono sempre state all'avanguardia dagli anni quaranta poi sempre insieme alle sinistre
Della difesa dei valori della democrazia e per la sopravvivenza della crescita non solo il cinema ma qui tutta la cultura hanno promosso e contribuito a promuovere tutte le lotte contro le censure
Il maccartismo i e avvertito i pericoli dei processi di omologazione che hanno messo e mettono a rischio la libertà creativa in ogni area delle attività artistiche e intellettuali
E da tempo si sono fatte carico anche della lotta per una vera autentica libertà del mercato intesa come possibilità di accesso ai punti di distribuzione sale e multisale eccetera per la più larga molteplicità di forse produttive abbiamo detto no libero mercato mercato libero operanti come in tutto il mondo anche nella televisione le forze del cinema italiano sentono oggi moltiplicato il peso della loro responsabilità essendo investite anche qui da protagoniste i tutti i processi di distorsione del mercato dalla distribuzione che si stanno verificando nella sfera oramai planetaria delle teorie
Do la prospettiva non remota ma già attuale e quella in cui una manciata di imprese globali prende il posto di molti operatore nazionale
Si appresta al dominio del settore su scala mondiale
Non a caso la la che l'associazione nazionale autori cinematografici che io presiedo ha chiamato a raccolta a Roma alla fine del novantotto tutte le forze del cinema europeo per la stesura di una carta ispirata ai problemi dei nuovi
Non Ciardi saggio profondo che non investe solo nostra categoria ma viene da molto lontano e non può ammettere non mettere in allarme tutta la cultura di Adriano e il nostro partito
La società offre soffre oggi di un degrado culturale profondo
Di pari passo con la caduta verticale di tanti particolarismi provinciali assistiamo ad un impoverimento del linguaggio degli italiani in poche parole ad un all'analfabetismo culturale di ritorno
Negli ultimi anni è stata data una decisa inversione di tendenza da parte dei governi prima Prodi e poi D'Alema nella cultura in genere in particolare nell'audiovisivo sono state indicate alle reti pubbliche e private linee strategiche responsabilità di altissimo profilo
Sono stati presi provvedimenti di emergenza per rianimare tutta l'istituzione cinematografica nel suo complesso
Le sale hanno cominciato a vedere un nuovo afflusso di spettatori
E grazie agli incentivi è aumentato il numero dei film prodotti certo il cinema italiano non ha ancora riconquistato la forte identità che il mondo gli ha riconosciuto così a lungo
Ma una lunga storia di conquiste successi ci legittima comunque come forza primaria di garanzia per una nuova ripresa e come risorsa di identità
Per tutto il quadro democratico per la cultura e per il Paese
Dobbiamo semmai riconosce di essere stati poco incalzanti di avere esercitato noi come categoria pressioni a volte troppo deboli sul Parlamento sul governo sullo stesso partito dei Democratici di sinistra
Il nostro partito
Abituati per decenni a scontrarsi con governi ostili o comunque meno sensibile ai problemi della cultura abbiamo ci siamo fatti prendere da uno spirito di idee lega cioè avendo finalmente al governo le forze del centrosinistra abbiamo pensato queste forze che ci sono state sempre da amiche amiche da sole faranno Berlusconi e questo è stato un gravissimo errore
Da ora in poi non sarà più così
E questo non va inteso nel senso proprio di una volontà di di di conflitto ma di intesa ancora più profonda
Come contributo al governo e a voi di un Energia che è tra le poche in Italia ad avere una portata un ascolto di rilevanza internazionale
E proprio per ricambiare quello che finalmente con tanta sensibilità avete cercato di dare in questi anni al cinema alla cultura e per fare fare un salto di qualità alla televisione italiana
Per esempio si deve alla nostra iniziativa di quando si siamo diventati consapevoli che bisognava agire noi stessi in primo piano e non per bene legga
Siamo riusciti a liberare Cinecittà dal pericolo di un'invasione di una multinazionale con la Warner Bros che avrebbe trasformato questa sede storica del cinema una specie di parco giochi
Ma la situazione non esige più ritardi
E ci sono tre traguardi immediati il primo era legge antitrust
Hai già antitrust che il ministro Melandri
Ha avviato ma che non ci nascondiamo subirà molti ostacoli
E molti ritardi quando sarà affrontata in Parlamento ecco anche in questo caso dobbiamo essere vigilanti e non pensare
Che con una delega al governo e al Parlamento alla parte del Parlamento che ci avvicina si possa dormire tranquilli
Siamo secondo punto secondo traguardo siamo alla vigilia di una ridefinizione della RAI
Proroga o rinnovo dell'organismo che la governa
Abbiamo chiesto noi associazione degli Autori
Ai presidenti della Camera e del Senato di ascoltarci
Vogliamo essere gli interlocutori di questo passaggio così delicato e così importante
Perché troppe volte si sono fatti i conti sono delegati a rappresentarci a rappresentare la cultura italiana persone forse non all'altezza di questo compito
L'articolazione dell'azienda pubblica non è un fatto che riguarda gli autori del cinema ma tutto il cinema tutta la cultura e tutta la società italiana
E tutti i nostri doveri verso l'Europa investe la scuola
Se è vero che negli anni Sessanta la tv ha unificato come si dice la lingua italiana oggi deve addirittura ridare un linguaggio e una identità agli italiani un compito che riguarda la democrazia
Gli autori questa volta non saranno assenti da questo dibattito da questa decisione
Ci sono stati alcuni segnali positivi in questi ultimi tempi da parte della RAI
Ma di fronte allo sfascio culturale che preme da ogni parte
Risposta deve subire un'accelerazione strategica
Non vorrei che si desse l'impressione che siccome la società va indietro lo stare fermi sembri andare avanti illusione puramente ottica
In questo contesto la corsa all'audience appare grottesca
Tutti i grandi opinionisti non solo l'asse la sinistra hanno criticato questo parametro che respinge sullo sfondo i doveri culturali della RAI pubblica
E la mette in concorrenza e la costringeva a stare in concorrenza verso il basso con le aziende private
Di audience non ce ne intendiamo nell'arco di mezzo secolo il cinema italiano è stato il libro di testo del Paese
Per capirci meglio per far capire meglio la nostra storia sono stati fatti i film non pedagogici no schematici no noiosi ma di grande forza spettacolari e artistiche
Rossi Pasolini Taviani Scola Comencini Rossellini Monicelli Desanti sana costa costruito tutti insieme un grande racconto epico di enorme presa popolare
Il Novecento deve entrare nella scuola è stato detto dal Berlinguer ed è una pratica che sta andando avanti
Ecco i testi fondamentali per questa scuola che si deve occupare del Novecento
Ma rivedete questi film sui teleschermi da qualche anno sono scomparsi eppure è un patrimonio prezioso che va valorizzato
E poi c'è un terzo fronte aperto a livello mondiale
Per le forze di centrosinistra
Il Governo che vada Orazi al massimo grave grado affinché la normativa che tutela i diritti materiali
E morali dell'autore dell'audiovisivo si affermi in tutta l'Unione Europea prevenendo i rischi correlati
Alla globalizzazione delle telecomunicazioni questo sembra un discorso tecnico arrivate lealtà diritti morale significa appunto la possibilità di vedere di vedere questi film
Un traguardo altissimo questo che non interessa soltanto alla nostra categoria ma tutte le forze che hanno a cuore e per tradizione la sinistra è stata sempre tra di esse identità stessa del nostro Paese e dell'Europa grazie
Ringraziamo Carlo Lizzani la parola ora a Luciano De Gasperi si prepari compagna Gianfranco Nappi
Io credo di poter dire che non è retorica anche dopo dall'intervento del compagno Massimo D'Alema che questo sia un congresso positivo
Un congresso in grado di segnare mi pare una tensione una voglia di discussione di ricerca che a mio giudizio fanno ben sperare per il futuro
Tante naturalmente sono le novità e le sfide che questo passaggio di millennio ci impone e io credo che imponga a noi alla sinistra
Ma credo imponga a tutti
Di non dare di non voler dare di non poter dare risposte banali ricette miracolistiche
Noi cioè non possiamo fare non vogliamo fare come fa la destra
Accomodarsi a queste ricette dimostrando così il suo vuoto strategico
Dimostrando cioè di voler liquidare tutto con un liberismo svincolato da ogni tutela solidarietà
Abbassando promettendo di abbassare pressioni fiscali
Impossibili irrealizzabili
Va va aleggiando un primato del del privato passando sopra qualsiasi protezione tutela e sistema di welfare
Altro che modernità qui torniamo al pre novecento qui torniamo prima della rivoluzione liberale e delle grandi stagioni dei diritti che hanno segnato appunto la storia del nostro continente dell'Europa
Detto questo però io sono altrettanto convinto e su questo sono d'accordo con un pezzo della relazione di Veltroni che su questo mi sembrava particolarmente significativa che noi che sia aperto nel Paese chiaramente un conflitto politico e che ci sia bisogno di schierarsi per far diventare questo conflitto un confronto vero e appunto non un indistinto
Politico dentro il quale le direttori non sono in grado di scegliere
Diciamo allora alcune cose chiaramente diciamo che l'Europa l'abbiamo voluta conquistata noi perché la destra l'ha ostacolata ancora oggi non la riconosce concretamente anzi la subisce
Diciamo che il risanamento del Paese l'hanno fatto i governi tecnici prima e di centro sinistra poi e comunque sempre con la sinistra protagonista diciamo che il fenomeno dell'immigrazione che noi abbiamo sempre considerato non disgrazia ma una risorsa
Pagando anche prezzi di popolarità assai pesanti
Di fronte al qualunquismo la chiusura delle frontiere agli slogan razzisti della nostra dei nostri avversari politici solo un problema serio che noi vogliamo affrontare seriamente
In Veneto compagne e compagni gli immigrati sono già centoventi mila
Di cui novantacinque mila sono già regolari al lavoro e sono forse per lavoro senza le quali il famoso modello veneto nord est non cambierebbe o andrebbe sicuramente in crisi
Le previsioni le abbiamo viste tutte quelle macro sui giornali in questi giorni
Noi da anni stiamo facendo i conti con questa realtà
Vedendo la appunto dentro le dinamiche del lavoro oltre che naturalmente nelle dinamiche dell'inclusione sociale
Ed è sulla dinamica del lavoro che anch'io mi voglio soffermare un po'di più
Che credo rimanga cioè il lavoro e non tanto e non solo i lavoratori il nostro blocco sociale di riferimento al quale noi non possiamo e non vogliamo rinunciare e allora anche qua diciamo ai nostri avversari politici e qualche volta diciamolo anche a noi stessi
Che non serve ogni volta di chiamarsi al all'estero all'America come fa molto spesso il Polo gli economisti del Polo guardiamo in casa nostra dove vivono già modelli flessibili e competitivi di assoluto livello e dove bisogna studiare capire e dove abbiamo già la possibilità di trarre alcune conseguenze di quello che il nuovo le nuove frontiere del mondo del mondo del lavoro il Veneto e uno di questi
Il Veneto rimane ancora caratterizzato il Nord Est né in generale ma io credo tutto il Nord in generale da una grossa diffusione di attività plurime
E di ampio ricorso al lavoro straordinario
Questo testimonia compagne e compagni del fenomeno dei salari bassi che è ancora un fenomeno assai diffuso anche laddove il lavoro c'è e cioè in modo consistente può essere sopportato da una levata o solo da una elevata redistribuzione del lavoro pure in presenza di uno sostanziale intensità occupazionale
Eppure ecco il punto
Che voglio sottolineare in questo intervento più di altri ecco il punto eppure non nonostante i tanti dati positivi più volte descritti
E sui quali anche a sinistra a volte si guarda con colpevole sufficienza il clima generale ancora di preoccupazione
Sembra prevalere quel senso di insicurezza di cui molti in questi interventi hanno parlato
Che va analizzato bene perché è un fenomeno diffuso in tutti i Paesi industrializzati
Esso deriva secondo me dalla percezione secondo me è corretta
Di un mondo che cambia in fretta troppo in fretta e ciò mette paura non solo a chi non hai paracaduti Olivia ma anche Olea o le reti di protezione ma mette paura a tutti
Urge allora
Ogni volta nel sistema del modo di produrre UDC urge ogni giorno ogni volta ogni ora la competitività la pressione continua il miglioramento ad orientare dal cliente la qualità totale la mentalità zero difetti ormai sono diventate tutte parole diverse per dire la stessa cosa produttività
Intesa naturalmente produttività non solo come spinta fisica
Perché lì c'è anche il concorso delle macchine naturalmente ma soprattutto l'intellettuale per i lavoratori e per i piccoli imprenditori che non hanno più la scappatoia della svalutazione
Ecco anche nella nostra regione questo fenomeno diffuso sembra oggi sovrastare addirittura neppure importanti condizioni che hanno permesso l'impressionante accelerazione economica del Ventennio settanta novanta
Cioè la disponibilità al lavoro la dedizione all'impresa la diffusione dei saperi manifatturieri latitudine spinta all'imprenditorialità la varietà delle specializzazioni
Tutto ciò
Che fino a ieri ripeto era stato suo era stato il mix che ha creato questo benessere tutto ciò non è più vissuto come l'assicurazione di standard di benessere di reddito di opportunità
Eppure questo mix positivo ha garantito condizioni di vita delle famiglie secondo standard medi di benessere che rimane l'aspirazione sociale dominante ecco questo è il momento nel quale bisogna intervenire bisogna agire per cambiare fase per cogliere le trasformazioni in atto per spingere lo sviluppo e la società verso nuove sfide per la qualità e della modernizzazione
Alto appunto dei referendum Bonino
Altro appunto di una linea che è portatrice di una linea alternativa alla nostra e che naturalmente una linea da Pompa terreno
E che però ad oggi sulla quale noi dobbiamo riflettere sul fatto che appunto tanti ancora sono i consensi che raccolgono
Questi referendum proprio perché sono figli della difficoltà e per ritardo sul col quale a volte affrontiamo le novità dal mercato del lavoro
E io credo che da questo punto di vista le pensioni lo Statuto dei lavoratori c'entrano poco e sono solo delle scorciatoie
Occorrono invece secondo me nuove frontiere della contrattazione favorire cioè le nuove sfide della organizzazione attraverso sperimentazioni in tema di formazione di contrattazione legata alla Pro attività di scambi tra impegno del lavoro e benefit non solo economici di partecipazione dei lavoratori a rischio dall'impresa
Di incentivi alla responsabilità
Ecco qui mi pare che sia il punto sul quale ancora noi fatichiamo
Sul quale ancora come dire noi capiamo quali sono le frontiere sulle quali dobbiamo fare lotta politica ma siamo in qualche modo in difficoltà nel proporre iniziative e frontiere nuove della contrattazione facendo cioè crescere assumere la struttura occupazionale
Che dovrà diventare sempre di più una struttura ad alta intensità di conoscenza di informazione
E infine naturalmente e mi avvio alla seconda parte conclusiva elevare la qualità della società
Io credo che per la sinistra questo sia oltre che una questione politica che la questura culturale nel senso che dobbiamo far passare il messaggio che il benessere individuale passa solo esclusivamente attraverso la crescita di un benessere collettivo di tutti e quindi servizi sanitari incluso nel Sahel
Sociale integrazione pubblico privato generale locale diventa lo tutte nostre parole d'ordine
Ma qui ed ecco il secondo punto su questo concludo si pone un grande problema politico nuovo molto netto
Che deve trovare anche da parte nostra una risposta e mi pare che qualche tentativo interessante emerga anche da questo congresso
Il punto politico è questo dove trovano risposta a queste domande
Dove si può ricostruire un significato della politica che sembra sempre più estraneo addirittura inutile
E dove appunto si riesce a dare a combinare bisogni domande risposte
Rispetto alla rappresentanza che invece sembra formarsi fuori estranea dai canali della politica delle organizzazioni storiche
Ecco io credo che qui ci sia un problema e che è quello cioè di assumere la dimensione territoriale che già il luogo della competizione globale assumerla anche come luogo della competizione dell'intervento politico
è cioè nel sistema locale che oggi si giocano i fattori la competitività
Occorre quindi e io cito testualmente le parole di D'Alema prima una fase di cambiamento una fase costituente come l'ha chiamata lui riferendosi alle prossime elezioni regionali ma complessivamente una fase di cambiamento costituente che parta dal basso e che rappresenti un progetto politico in grado anche di generare nuova classe politica
Ricostruendo così quel nuovo patto unitario del Paese
Di cui c'è bisogno e che secondo me non può che il parquet partire dal riconoscimento dalla ricomposizione dalla relazione delle diversità che già oggi solo i fatti allora possiamo anche ridisegnare un nuovo rapporto nord-sud
E ricostruire riportare a novità politica una delle grandi intuizioni teoriche
Della nostra fase politica della sinistra degli ultimi anni
Io credo che noi saremo in grado di interpretare questo appuntamento e vincere le prossime elezioni regionali se saremo credibili nell'assumere questo passaggio politico
Cioè nell'assumere il territorio come nuovo asse strategico della competizione internazionale
Per quanto ci riguarda nel Veneto dove come sapete stiamo tentando questa grande operazione politica assieme alla Lombardia al Piemonte di sfondare sulle prossime elezioni regionali ma anche a Venezia dove dobbiamo uscire rafforzati dalla nuova competizione elettorale che in quel comune ci sarà concomitante collezione regionale di cui e sulla quale il nostro partito vuole investire in pieno la sua forza credo che questo sia il punto decisivo sul quale passa appunto la possibilità di S tre dB dell'impatto terribile
Elettorale altrimenti credo che non sarà sufficiente neanche la forza di un candidato come Massimo Cacciari
Che pure un candidato forte su quale noi abbiamo scommesso su quale noi siamo convinti e sul quale siamo già partiti con la campagna elettorale che ci impegnerà nei prossimi due mesi e mezzo
La coalizione che stiamo costruendo nel Veneto nel Nord complessivamente ripropone tutta intera questa questione settentrionale che non va appunto vissuta in contrapposizione va assunta in grande relazione con le altre realtà del Paese
Queste coalizioni come diceva anche Pietro Marcenaro per quanto riguarda il Piemonte stamattina
Sono ancora composite ma sono anche larghe
E possono diventare domani strutture precise in grado di condizionare positivamente dibattito nazionale così costretto ancora sulle tattiche sulle contingenza del momento
Riferiti a puntuale esternazioni che via via di Cossiga ed altri ancora fanno noi dobbiamo riuscire a volgere in positivo questa la scommessa che vogliamo fare del nel Nord
In positivo cioè in riforma in cambiamento la domanda che emerse in questi anni seppure disordinatamente attraverso momenti di tensione notevole Alco alle novità sinistra le forze sociali hanno saputo dare una risposta positiva altrimenti sarebbe passato davvero l'idea egoistica e secessionista
Che ancorché essere un'idea appunto molto ideologica ma aveva fatto presa in larga e coscienze anche come sappiamo dell'elettorato di sinistra o comunque la dell'elettorato progressista
Saremo noi appunto centro sinistra Nuovo Ulivo comunque la coalizione per la Costituente io vorrei chiamarla così appunto prendendo a riferimento le parole di D'Alema di un'ora fa della la nuova fase costituente saremo noi la classe politica in grado appunto di rompere con i vecchi schemi democristiani consociativi che dalle nostre parti il Polo sta riproponendo
E imporre quella svolta necessaria al nord e al Paese concludo con un'ultima battuta che questa io sono convinto che la posta in gioco alla quale non siamo di fronte sia complicata
Siamo sono convinto però che i DS e i Democratici di sinistra assieme agli altri devono saper rispondere con forza con entusiasmo con profonda convinzione che la sfida sarà difficile
Sarà complicata ma è anche una sfida molto coinvolgente e sono convinto che ce la possiamo fare
Graziano Luciano De Gasperi la parola ora Hanappi Gianfranco
Poi in attesa del cambio della presidenza faremo una pausa di pochissimi minuti per riprendere la nuova presidenza darà conto anche del programma di lavoro che tra qualche minuto riprenderà
Credo che il merito più grande più importante della relazione di che Walter già proposto sia quello di avere immesso nella ordinaria agenda politica del nostro Paese
E della rappresentazione che giorno dopo giorno le danno i media
Un tasso di visione globale prospettica sui problemi di un mondo in rapido cambiamento io credo che di questo noi avessimo abbiamo grande bisogno per il nostro agire qui è dura
E credo dobbiamo mantenere viva questa caratteristica questa scelta del nostro agire politico quotidiano dopo il congresso avvertendo questo come un impegno comune
Ed è esattamente da un da un evento che ha attirato l'attenzione e su cui diverse compagnie diversi compagni sono tornati
Nelle scorse settimane che vorrei partire
Ma ciò che è successo a Seattle
Io credo che sia Tocci limando il nodo di fondo connesso alla globalizzazione
Per le forze riformatrici riformista su scala mondiale
E cioè di fronte al limite oramai evidente di tutta una fase di neoliberismo di sviluppo di un mercato senza regole
Come costruire nel secolo che inizia
Nelle condizioni mutate dell'oggi i nuovi istituti le nuove politiche la nuova cultura politica i nuovi protagonismi sociali capaci di orientare socialmente lo sviluppo di imprimere di una spinta di giustizia di eguaglianza
Torna in termini stringenti un problema in qualche modo da origini del movimento socialista del lavoro di progresso oggi torna questo di fronte ad una nuova e ancor più pervasiva rivoluzione industriale
Quella digitale dell'economia dell'informazione io credo che il tema dell'identità della sinistra nuova su scala europea e globale stia molto qui
E assegnata perché è anche una metafora sono emersi problemi concretissimi che toccano da vicino l'identità e la collocazione del nostro paese del nostro continente
E spingono a delineare un nuovo quadro di rapporti di forza tra aree del mondo Paesi continenti in quale direzione nuove ragioni di scambio in quale direzione e la misura di tutto ciò è anch'essa molto concreta
Possibilità di libera circolazione effettiva delle merci in tutte le direzioni anche al sud e nord commercio elettronico possibilità di accesso in modo diffuso alle nuove tecnologie
Diritti del lavoro diritti riproduttivi virtuali e biotecnologici ricerca controllo delle memorie di ciascuna comunità planetaria diffusione dei saperi sapendo che il tema della diffusione del sapere allegato oggi mi
Molto alla diffusione del fare della capacità produttiva innovativa presente soprattutto che va fatta più presente resa più per senta soprattutto nelle aree tradizionalmente più deboli oggi è sempre più vero nell'economia dell'informazione che Sattin fa
Come continuerà a questo confronto interrotto a Seattle come la sinistra l'Internazionale socialista un movimento democratico più ampio riescono a fornire riusciranno a fornire risposte convincenti coerenti globalmente
Una vera e propria piattaforma innovativa per costruire anche un orientamento nuovo e una mobilitazione della società un la spinta profonda capace di sostenere di spostare più avanti lo sforzo di riforme dei governi di sinistra e di centro sinistra
è in questo quadro che si colloca io credo anche il tema del futuro dell'Europa del nostro Paese il nostro riformismo con questo deve misurarsi la prosecuzione dell'impegno di governo e di riforme del Paese su questo credo che Massimo D'Alema intervenendo poco pochi minuti fa ha avuto parole estremamente chiaro
I margini di queste riforme il grado di consenso reale nel Paese sono legati anche alla capacità di contrattare su scala alé come sistema Italia come sistema Europa spazi nuovi per produzioni servizi attività di ricerca legate ai processi innovativi
La cui diffusione il cui controllo determinano le condizioni effettive di uno sviluppo nuovo e più equo per l'Italia per l'Europa per i Paesi più deboli del mondo è qui che c'è io credo tutto il tema del Mezzogiorno
Di un Mezzogiorno che in questo quadro pure ripartire alla pari quindi non il tema del vecchio meridionalismo
Il Mezzogiorno da un problema grande carta che l'Italia può giocare nel contesto europeo e mediterraneo
Su questo io credo sia giusto alla sollecitazione che è venuta da diversi interventi da ultimo ora da Isaiah dall'editoriale di Gambescia sul Mattino di stamattina su questo noi abbiamo il dovere di riflettere di più
E di costruire una realtà nuova io credo che sia realistico e vada iscritto come prioritario nell'agenda volta determinare una nuova fase di sviluppo di lavoro di capacità competitiva di ripresa di diritti e di unità reale del Paese
Penso sia realistico porsi l'obiettivo di un'accelerazione temporale qualitativa della modernizzazione socialmente orientata di quest'area del Paese
Dove dobbiamo avere fiducia che questo possa cadere la stessa fiducia che animava del resto la relazione di Walter e la prima e fondamentale condizione di questa fiducia di questa possibilità la determinata proprio la politica di questi anni
Io credo che letto dal Mezzogiorno il processo di risanamento di aggancio dell'Euro di avanzamento della nuova soggettività politica informazione a livello mondiale dell'Europa assume un valore ancora più chiaramente storico
Nel raggiungimento di quel traguardo cui ha contribuito la straordinaria e cui contribuisce la straordinaria stagione dei nuovi governi locali delle grandi realtà metropolitane del Mezzogiorno si pongono le condizioni si dischiude una possibilità per svolgere quella che era una storica dipende
USA senza sviluppo in elementi nuovi di centralità che assegnino nel nuovo contesto nuovo spazio nuove funzioni nuovo ruolo ai territori del Mezzogiorno
Nella globalizzazione il Mediterraneo come epicentro di contraddizioni esplosive e come incrocio rinnovato di flussi commerciali economici cultura ali e nella globalizzazione l'Europa come nuova potenza civile ed economica informazione chiamano il mezzogiorno del Paese le regioni di questo su che per secoli ha rappresentato l'embrione vitale della stessa civiltà europea a ripensarsi e ricollocarsi nelle dinamiche aperti
Questa possibilità e dischiusa ma per essere colta essa richiede a questo punto la capacità di un salto anche per noi per la politica per l'azione riformatrice del governo e della col della coalizione e io credo che vada legato molto a questo il tema
Della nuova coalizione da costruire
Anche nella definizione dei suoi caratteri autonome di soggettività politica non solo credo non faremo pochi passi avanti sul piano politico
Mancò sa ancora più grave non riusciremo a rappresentare a parlare ad attivare aree sociali decisive senza la discesa in campo voi non riusciremmo a sostenere lo sforzo di rinnovamento e di cambiamento se non riuscissimo a legare il tema della nuova coalizione a una missione a un programma a un progetto di sviluppo e di modernizzazione del Paese
Hanno in questa accelerazione interessa
Fare cioè se posso dirlo con una battuta e se è lecito immaginare modelli e riferimenti
Nel novantasei lo slogan di Prodi era noi dobbiamo fare del Mezzogiorno la Florida del nostro Paese io mi permetto di dire noi dobbiamo fare se proprio dobbiamo fare qualche cosa del Mezzogiorno dobbiamo fare non la Florida ma la California dell'Italia e dell'Europa cioè dobbiamo fare del Mezzogiorno il territorio più avanzato del paese in cui si misura concretamente la diffusione dell'innovazione nelle produzioni dei servizi nella ricerca innovativa la capa cita di valorizzare le memorie deposito di storia di civiltà che ci sono nel Mezzogiorno traducendoli lavoro in produzioni marchi innovativi
La capacità di avviare percorsi formativi per un'intera giovane generazione meridionale cui si decide la capacità competitiva con i punti alti dello sviluppo
In uno sforzo di sviluppo comune nord-sud questo a me sembra il contenuto fondamentale da portare nella sfida delle regioni meridionali il contenuto fondamentale che le coalizioni di centrosinistra i loro programmi i loro candidati devono riuscire a rappresentare rappresentare quella parte di mezzogiorno che sta già cambiando che azzecca inviato di larga misura la la nostra realtà e il lavoro il lavoro di più il lavoro più ricco più creativo in cui il bagaglio di sapere e di saper fare dell'individuo del ragazzo
Della ragazza sono decisivi non si creino al di fuori di questa scelta di far diventare l'innovazione i terreni più avanzati su questo terreno la frontiera dello sviluppo e diventare quindi noi sinistra
E far diventare la coalizione la politica del governo capaci di rappresentare compiutamente tutto ciò significa anche sul piano sociale questo è quello che credo ci serve di più
Più che è un giudizio sulle coalizioni che attualmente governo regioni meridionali significa anche sul piano sociale determinare le condizioni una ripresa di fiducia sul futuro e costruire forza consenso contro ogni ipotesi questo sì di ritorno al passato
Riaprire una relazione forte tra noi la politica bisogna interessi della parte di società che ci interessa dare gambe questo sforzo anche a partire dalla messa in circolo delle risorse grandi che già oggi su uno nel movimento nostro nel partito nella Sinistra giovanile quei mille giovani che lavorano nei campi della società dell'informazione quasi tutti meridionali che si raccolgono nell'autonomia tematica network ad esempio e io penso che sia opportuno sia necessario spero che nelle conclusioni domani possa essere raccolta una sollecitazione in questa direzione noi dobbiamo non dopo le elezioni regionali ma costui
Rapidamente dopo il congresso nazionale un appuntamento di riflessione forte su quella che su quelli che sono i nuovi termini della realtà e della condizione meridionale oggi io finisco
E chiedo che sia rispetto a questo che Rex rappresenti un vero paradosso italiano il fatto che Confindustria invece di lanciare annoiare DS alla sinistra centrosinistra una sfida per un patto per lo sviluppo innovativo per il Paese
Con l'adesione ai referendum sociali invece prospetta tra l'altro un modello competitivo regressivo
Che ci porterebbe a contendere spazi opportunità di mercato qualità del lavoro non con i punti più forti per lo sviluppo dove si distribuisce il valore aggiunto in più delle produzioni innovative Marconi molti più deboli dello sviluppo quei referendum tra l'altro prima ancora che il mondo del lavoro dipendente classico il sindacato colpirebbero proprio quei milioni di giovani oggi senza tutele e senza diritti
E io credo che sia molto con loro con una nuova capacità di rappresentarne i bisogni aspirazioni e con un appello diretto alla loro scesi in campo che lo evince
Remo questa battaglia io vorrei finisco che pensando progettando costruendo la sinistra nuova del due mila nuovi la pensassimo molto
Anche come la capacità di rappresentare ciò che più si muove nei territori non ancora esplorate nei luoghi nei percorsi dove maturano le idee future che diventeranno il pane quotidiano della vita di oggi e di domani se riusciamo a portare lì dentro il to go un'ansia di giustizia di uguaglianza di valorizzazione dell'uomo e della donna del suo grado di libertà di liberazione la loro portatori le sale le ragioni in fondo cioè di un socialismo nuovo anche il presente parleranno un e di nuovo in modo diverso sicuramente migliore
Ringraziamo Gianfranco Nappi e proporrei pochissimi due minuti senza muoverci è di tempo di sospensione giusto il tempo necessario perché possa insediarsi la presidenza effettiva della sessione dedicata al progetto che prevede la relazione Di Giorgio Ruffolo
A tra due minuti quindi
Di mantenersi entro il tempo stabilito questo permetterà anche di arricchire di più il no alla nostra discussione
Facciamo sempre
All'assemblea
Io degli anni
Vado
Ciao
Bene allora penso che possiamo iniziare la nostra sessione speciale con la relazione introduttiva del compagno Giorgio Ruffolo
Sessione sarà poi questo alla fine del pomeriggio concluda accompagna Folena
Fortunatamente fortunatamente per voi ma anche per me ho appena un quarto d'ora per presentare al Congresso
Questo progetto
E più che sufficiente
Ne trassero dunque in rapidissima rassegna la ragione e il profilo
La ragione del progetto sta semplicemente nel tentativo di ricollegare la politica alla visione
Di una società migliore
Migliore dal punto di vista dei nostri valori di libertà
Di giustizia
Di solidarietà
Il distacco dalla politica di cui ridonda hanno i nostri discorsi
è dovuto alla completa assenza di questa visione
Al tempo delle grandi ideologie
Dietro al potere politico c'erano grandi visioni escatologica
Nel nome di quelle visioni si sono massacrati a decine di milioni di uomini
Di certo noi non le rimpiange hanno
Ma con la scomparsa di quelle visioni allucinogene è scomparsa anche ogni immagine
E lo schermo è vuoto
Le ideologie si sono trascinate il tramonto anche le idee
E gli ideali se è così e purtroppo io credo che sia proprio così
La politica è diventata una cosa povera
E anche in qualche modo un percorso circolare
Privo di direzionalità
Una cosa che gira attorno a se stessa
Ora perché dovrebbero dimostrare grande interesse per questa cosa i giovani
Ma lasciatemelo dire anche i vecchi
L'errore ideologico fonte di tante nequizie non stava nella pretesa della visione di una società migliore
Ma nella pretesa che quella visione si liberasse sul mondo
In un mondo altro in un destino necessario imprescindibile
Che sia lì Enasser dalla libertà delle persone dalla loro responsabilità di scegliere di giudicare
Di decidere
Questa era l'essenza del totalitarismo
C'è una bellissima metafora di Bertrando Giovene
Che spiega la differenza tra progetto e utopia
L'utopia è un destino che ci attende
E ci sovrasta
Che pretendiamo di conoscere e che ci disponiamo servire il progetto e una corda che gettiamo avanti è in alto
Come lo scalatore fa verso gli appigli con tutti i rischi di un percorso incerto e accidentato
Le parole dissimula non è legittimo talvolta il loro senso e l'etimo di progetto entro i viceré gettare avanti
La corda non serve per impiccarci
Ma per i Sarcinelli o nella scalata
è uno strumento non è un destino
Ma uno strumento essenziale se vogliamo procedere se non vogliamo smarrirsi
Così l'abbiamo inteso come la risposta al bisogno di riconoscere un paesaggio che così radicalmente cambiato
E di riconoscerci nel senso del nostro percorso in quel paesaggio
Certo è una pretesa ambiziose
E comprendo bene la critica che è stata sollevata anche da Norberto Bobbio ed altri
Alla vastità delle questioni investite
Troppa carne al fuoco
Beh penso che quel rischio ecumenico sia inevitabile quando si vuole rispondere a un'esigenza che sembra assai forte estiva di orientamento e di identità non si può restringere troppo il compasso incappando poi nel rischio
Opposto quello di tralasciare domande pressanti
Questioni ardenti
Allora la critica Siro crescerebbe verterebbe subito sulle distrazioni sulla dimenticanze
Sulle illusioni
A me pare tuttavia che questo compasso largo
Tracci un disegno che ha un centro focale
è il centro il proprio quello che Norberto Bobbio pone nel massimo risalto
Il modo nuovo e drammatico
In cui si pone per la sinistra
Il problema del rapporto tra il mercato dello Stato
Tra le istituzioni dell'economia
E quelle della politica
Quella risposta noi l'abbiamo sintetizzata icastica mente in un motto
Economia di mercato sì
Società di mercato no
In quel motto si riassume anche la forma nuova che ha assunto nel nostro tempo
La contrapposizione ormai bisecolare
Tra la destra e la sinistra
La destra non più propriamente conservatrice
Affida alla regolazione della società ai rapporti di forza che si esprimono soprattutto nel mercato
Demiurgo della modernizzazione
La sinistra che ha da tempo rinunciato alla società pianificata all'economia pianificata
E che ha accettato il mercato come organizzazione centrale dell'economia intende regolare il campo di quel gioco
Secondo regole che non possono far parte del gioco stesso
Naturalmente si tratta soltanto di uno slogan
Uno slogan che nel nostro progetto abbiamo tentato di svolgere di spiegare esplicitando queste due affermazioni apodittiche di cui si compone
Economia di mercato sì
Il segreto della superiorità economica dell'Occidente sta nell'avere realizzato nel Complesso negli ultimi due secoli un certo equilibrio tra la formidabile energia sprigionata dal libero mercato
E i moderatori etici e sociali e giuridici che consentono di contenerla entro limiti critici senza innescare reazioni a catena
Oggi la mondializzazione dei mercati esige che questo equilibrio venga ristabilito in forme nuove e a nuovi livelli il Progetto indica l'esigenza di non intralciare le potenzialità che si dispiegano in quel processo di smantellare i residui bunker delle immagino burocratiche e corporative del vecchio dirigismo
Orientando l'azione pubblica alla tutela della concorrenza alla trasparenza delle informazioni al sostegno della ricerca alla modernizzazione delle reti informatiche e infrastrutturali
Proponiamo dunque
Uno Stato attivamente impegnato a sostenere l'imprenditorialità e la competitività
Ma anche l'esigenza di mantenere nella sfera pubblica la responsabilità delle grandi regolazioni
La regolazione macro economica la regolazione ambientale la regolazione dei limiti etici della tecnologia
E sosteniamo la necessità di spostare una larga parte di queste macro regolazioni a livello dell'Unione Europea
Il più adatto a bilanciare gli effetti della mondializzazione cogliendone le occasioni e ammortizzando nelle tensioni
Società di mercato no
Una società senza mercato
è una caserma
Una società di solo mercato
è una giungla
Noi proponiamo una società che affidi la responsabilità centrale della produzione della ricchezza
All'Energia della libera competizione ma che riconosca alla politica la responsabilità della coesione sociale e il compito di provvedere ai beni collettivi materiali e immateriali
Parafrasando Erich Fromm potremmo dire che in una società umana ci sono le passioni
Della acquisibilità e del successo
Ma anche quelle della correlazione e della trascendenza
è un fatto quanto alla correlazione alla coesione sociale che essa è messa a dura prova dal dilagare della competizione a livello mondiale
La maratona sociale si sgrana
La crescita produce vincenti e perdenti diva ricavando la società e l'accorciamento delle distanze non può essere lasciato alla politica dei buoni sentimenti
Ma meccanismi istituzionali di compensazione che permettano di redistribuire lavoro e redditi reali sulla base del principio di cittadinanza
Il quale riconosce
Al Duomo ENI e alle donne
Ai nativi e agli immigrati diritti sociali universali
Questo è il principio che la sinistra deve riaffermare
Questa è la specifica ragione d'essere della sinistra
Nel progetto abbiamo affrontato proprio nell'ottica di questo principio e in uno stesso contesto
Il problema della piena e della buona occupazione
E quello del necessario rinnovamento dello stato sociale
Impegnandoci a declinare lì con le nuove esigenze di flessibilità dell'organizzazione del lavoro e di mobilità professionale nel rispetto dei vincoli di competitività e di compatibilità finanziaria
Anche in questo campo abbiamo proposto che queste compatibilità siano assicurate allargando la responsabilità sociale al di là della sfera propria dello Stato
E questa volta non nel senso di costruire un livello politico superiore ma in quello di aprire un nuovo spazio di economia associativa
Dunque
La ricostituzione di un equilibrio tra economia e società
Tra mercato e police
Pone alla sinistra un formidabile problema di rinnovamento della polis
Si prospetta la necessità di ricomporre questo assetto attorno a un asse l'asse del nostro progetto è l'Europa
Per la sinistra italiana questo significa anzitutto la scelta di riconoscersi nella grande famiglia del socialismo democratico europeo
E per l'Italia di assumere l'obiettivo della europeizzazione oltre le monete
Oltre i mercati nel grande impegno nel grande disegno dell'unione politica federativa
Di una unità geopolitica sicché si espanda a Est e si affacci alla sponda meridionale del Mediterraneo
Come partner attivo degli Stati Uniti
Come elemento portante di un nuovo ordine mondiale che persegua concretamente l'obiettivo di un vero governo mondiale
Come è necessario riconoscere il bisogno di correlazione affermando il primato della politica sull'economia
Così è necessario riconoscere il bisogno che la politica non sistemi rischia in una grammatica del potere
Ma che si trascenda come strumento di incivili mento culturale nel progetto che vi presentiamo l'impegno alla educazione permanente alla formazione permanente
Non è considerato come un mezzo per produrre lavoratori più efficienti
Ma come un fine in sé stesso
Così come è un fine in sé stesso la cura e la valorizzazione dell'ambiente
La parola cultura si adatta perfettamente a queste due dimensioni del benessere del benessere spirituale
In conclusione dunque credo che quello slogan che abbiamo adottato
E che io credo avrebbero volentieri sottoscritto illustri personaggi liberali
Come Simitis come Stewart Mill come Kenzo
Sia la matrice di un progetto che ribadendo i valori tradizionali della sinistra li ripropone nel Nuovo Mondo in modo che la globalizzazione dell'economia non comporti la frammentazione della società e l'inaridimento della cultura
Come abbiamo ripetuto più volte è un messaggio aperto alla discussione critica e alla rielaborazione continua
La sua approvazione sarà solo il segnale di partenza di un percorso il cui orizzonte si sposterà Mammano che procederemo che procedere
Questa sua natura di incompletezza
E una garanzia della sua vitalità
Già nella fase di elaborazione intanto questo testo subito continue modifiche altre verranno introdotte alla fine di questa discussione
Sulla base delle proposte della commissione politica che ha esaminato emendamenti presentati nella fase precongressuale
E dopo il congresso
La commissione permanente per il progetto che uscirà dal congresso stesso si incaricherà di gestirne l'ulteriore elaborazione e in particolare di sviluppare la sua parte finale più propriamente programmatica
Compagne e compagni voglio dire un'ultima parola a titolo questa volta strettamente personale per così dire su un aspetto per così dire partitico di questo testo
Da alcuni compagni gli è stata mossa un'obiezione come dire riduttiva
è stato detto che esso costituisce niente più che un massimo comune denominatore di ciò che tutti noi possiamo condividere senza doverci dividere
Be se anche questa sola fosse la sua funzione
Dio mio non sarebbe male
Che ci sia un massimo comune denominatore per quanto minimo non sarebbe una sciagura in un partito le cui divisioni non sono sempre così chiare e distinte inficiate come troppo spesso da formule astratte e talvolta persino da personalismi concreti
Penso però
Che il progetto sia al contrario proprio lo strumento per fare risaltare le differenze vere
Che talvolta si dissimula non nel gioco degli schieramenti e che dovrebbero alimentare una ricca e Franca dialettica politica
Perché quelle differenze ci sono
Ed è bene che emergano
è una discussione non distratta di questo testo può farle emergere per confrontarsi con vantaggio di tutti
Per esempio a me pare evidente che vi sia nel partito
Una tendenza che potremmo definire conservatrice
Non solo delle istituzioni protettive della sinistra che vanno realmente difese con le unghie e con i denti
Ma anche di quelle protezionistiche che vanno radicalmente mutate
E di certi miti pregiudiziali di certi riflessi rituali e automatici come l'antiamericanismo con la k
Di certe sensibilità e comportamenti politici corretti
Per non dire bigotti
E mi pare altrettanto evidente parlo naturalmente a titolo strettamente personale la presenza di una tendenza come chiamarla
Nuovista per la quale la sconfitta storica del comunismo si è rovesciata in una troppo frettolose l'adesione al campo del capitalismo vincente
E in un fastidio per ogni forma di intervento pubblico rivolto a fare prevalere le ragioni della politica su quelle dell'economia e del mercato
Insomma in una idiosincrasia per una sinistra vecchia e desueta che la modernizzazione avrebbe definitivamente screditato
Nonché in questa esortazione ad aprirsi al vento dell'innovazione a investire fiducia nelle a creatività delle in prese e dei mercati
A liberarsi dalle incrostazioni dirigistiche corporative
A dimettere schemi concettuali legati alla vecchia liturgia partitica non ci siano elementi di verità e di autenticità
Ma badate non sempre l'innovazione è rinnovamento
Non sempre è una buona moneta
Talvolta le nuove mode
Ripropongono ideologiche vetuste
Che il grande rinnovamento politico della socialdemocrazia aveva spazzato via dalla storia
Allora il rischio è di farsi rifilare macchine usate e antichi costumi di scena
Anzitutto occorrerebbe guardarsi dal nuovismo retorico e metaforico
Non basta dire ogni cinque secondi competitività flessibilità apertura audacia globalizzazione immaginazione prestare all'avanguardia per mangiare futuro come dice Giuseppe De Rita con la sua consueta immaginazione sociologica
Non basta invocare il coraggio del riformismo
Riformismo di che cosa
Talvolta mi pare che il riformismo di certi innovatori nuovi visti si identifichi in fin dei conti con la richiesta di togliere i vincoli al libero esplicarsi delle forze economiche di questo soltanto dobbiamo prenderci carico io credo che anche di questo dobbiamo prenderci carico
Ma soprattutto di togliere o almeno ridurre le ingiustizie di correggere le disparità di combattere l'ignoranza
E non è affatto detto badate tranne che nei modelli dei ragazzi di Chicago
Un po'invecchiati anch'essi che il primo obiettivo sia sufficiente e neppure convergente per realizzare il secondo
Noi siamo per l'innovazione che migliora le condizioni del mondo
E soprattutto di quelli che nella maratona della competizione continua hanno la peggio i deboli i poveri gli esclusi gli infelici
Io sono convinto che del capitalismo e del mercato occorre accettare e talvolta sollecitare la logica produttivistica
Per aver espresso queste convinzioni dovetti a suo tempo subire lo scherno dei giovani leoni della sinistra dura e pura allora inconsapevolmente pre liberisti
Ma sono più che mai convinto che la sinistra deve fare il suo gioco non quello del capitalismo
Il suo gioco è quello di sparigliare non quello di sparigliare
Il nostro compito è di porre le nuove tecniche al servizio della politica
Di modernizzare davvero il governo e l'amministrazione di provvederei servizi sociali le infrastrutture pubbliche la scuola l'educazione di promuovere la cultura che poi il modo migliore per aiutare le imprese a fare il loro mestiere noi non dobbiamo insegnare adesso il loro mestiere non dobbiamo intralciare uno dobbiamo fare meglio il nostro il progetto che vi presentiamo
è un volenteroso tentativo in questo senso
Non più di un tentativo affidato al partito perché ne faccia non un santuario incerto
Ma una palestra
Un esercizio aperto verso il futuro
Un futuro che non vogliamo mangiare ma dal quale come diceva il principe Amleto non vorremmo neppure essere mangiati
Un avviso per i compagni delegati e la Lombardia la riunione della mozione Veltroni alle sedici trenta la sala ma dritte la parola a Michele Salvati si prepara Renato Soru
Care compagne e compagni
Io credo che quei compagni che hanno fatto osservare a Ruffolo che il programma che stiamo discutendo un massimo comunque denominatore forse si riducono a uno solo tenore qualcun altro gli abbia fatto la stessa obiezione questa era non un'obiezione ma un'osservazione
Che io l'ho fatto in un incontro sul programma all'Istituto Gramsci di Bologna alcuni un paio di mesi fa
Io vorrei ripete gli qui davanti a voi che la mia è un'espressione di stima
A differenza degli esercizi aritmetici che svolgevano nelle elementari trovare questo valore massimo
Quest'area di massimo consenso non è un esercizio facile
E Giorgio Ruffolo il suo gruppo l'hanno svolto in un modo ammirevole
Quel che volevo dire che ovviamente nessuno
Tra noi troverà qui espressi in modo compiuto il proprio specifico universo di valore le proprie credenze i programmi d'azione che ritiene giusti in campi dettagliate
E quindi la tentazione di produrre emendamenti è forte
Io vi suggerisco di resistere a questa tentazione di cedere a testa soltanto nel caso che l'emendamento che intendete proporre abbia una buona probabilità di essere approvato a larghissima maggioranza
Proprio perché il lavoro di Ruffolo è stato fatto molto bene
Proprio perché il denominatore trovato è un massimo
Scommetto che di questi emendamenti non ne troverete molti per parte mia non ne presenterò nessuno
Tutti quelli a cui avevo pensato incontrerebbero consistenti minoranze o addirittura vaste maggioranze di oppositori
Ora se quel che ho detto vi convince vi consiglio di leggere il programma
Vedi convincerà anche la suocera conseguenza che avete trovato un massimo comune denominatore non banale
Una vasta e significativa aree di consenso tra di noi e l'inizio
è un buon inizio del lavoro che ci aspetta
Il lavoro che ci aspetta è un cantiere programma un lavoro di riflessione critica di scambio di interazione
Tra valori ma soprattutto tra credenze progetti specifici che sono tra noi significativamente diverso
E che non possono riconoscersi con interezza nel programma fondamentale che approveremo sì
è importante averlo fatto
Ma è necessario andare avanti
Come ha ricordato Veltroni oggi DS vengono rappresentate nel loro interno praticamente tutte le culture della sinistra italiana
Anzi e per me è la stessa cosa comitiva in conclusione di quel centrosinistra senza trattino che vogliamo unificare in un grande soggetto del bipolarismo italiano
Se vogliamo promuovere un'unificazione vera e non una cooperazione momentanea e diplomatica bisogna cominciare dal riconoscimento delle differenze e da un progetto di riduzione delle differenze nodali azione
Per la costruzione di un progetto comune
Il progetto come il movimento è tutto il cantiere non sarà mai chiuso ma intanto ci si conosce ci si apprezza si impara l'uno dall'altro si sviluppano lealtà e spirito di corpo
Questo cantiere deve partire domani e proprio perché è Giorgio Ruffolo
Ha svolto così bene il suo compito di trovare il massimo comune denominatore propongo che sia Luís a far partire il ben diverso cantiere programma di cui abbiamo ora bisogna
Vorrei farvi solo due esempi
Di aree dove esistono oggi forti differenze che devono essere ridotte non eliminate tramite comunicazione dialogo e poi per concludere ricco netto il progredire il problema del cantiere a quelli più immediatamente politici di cui abbiamo discusso in questi giorni
Solo esempi importanti e rappresentativi di problemi simili nelle altre esperienze della sinistra europea
Lascio fuori deliberatamente ma saranno di cruciale importanza nel cantiere
Quelli che derivano dalle specificità della storia italiana e che creano difficoltà addizionale rispetto a quelle che affronto Bicio spendi Blair e di Schroder quelli che ci hanno inviato i loro messaggi che derivano dal fatto questi altri problemi
Che la forza maggioritaria dalla sinistra è stata comunista e non socialdemocratica
Che derivano dallo sconquasso politico degli anni novanta che ha visto la scomparsa dei due partiti che in buona parte dei Paesi a noi vicini solo i pilastri del sistema politico
Queste specificità italiane influenzato soprattutto la politica politichese i contenitori dei partiti e la loro frammentazione ma molte di esse influenza una e non poco anche i contenuti pensate al peso anomalo che ha da noi la questione della giustizia
O la questione laici cattolici e le sue conseguenze su scuola e questioni di bioetica altri paesi civili hanno conflitti assai minori in questi campi all'interno della sinistra
Noi abbiamo
Ma vediamo i nostri esempi
Il primo attiene al problema dei valori quello che nel progetto di Ruffolo
E affrontato nella prima parte
Alla luce della discussione che c'è stata qui in questi due giorni a me sembra chiaro
Che noi abbiamo qualche problema nella piena accettazione della tradizione liberale come tradizione della sinistra e del liberalismo come uno dei valori fondanti della sinistra
è vero che gran parte delle critiche sono state rivolte all'ultima liberismo o al liberismo estremo con conseguenze darwiniana che viene imputato alla destra
Ma prima di criticare l'uso che della tradizione liberale fa la destra bisognerebbe rivendicare con forza
La tradizione liberale come una delle tradizioni fondanti della sinistra ricordare e il primo secolo dalla sinistra quello successivo la rivoluzione francese è stato un secolo di obiettivi democratici e liberali contro i colori tradizionalisti sia i liberali dell'Ancien Régime
Che anche nel secolo del movimento operaio quando predominano i colori egualitaria dei partiti socialisti i grandi successi delle socialdemocrazie sono dovuti ad efficaci miscele di principi liberali e socialisti che che in sé Beveridge
Euro due liberali gli orgogliosi di essere tali
E che ora modificata si la fase di sviluppo capitalistico venuto meno il grande tragico Progetto del socialismo che è un'affermazione di principio egualitarismo non temperata da principi liberali
Dobbiamo applicare nuove miscele di valori liberali e socialisti che altro è se non questo la terza via di Tony Blair
Critichiamo dunque l'ultima liberismo
E io sono d'accordo con buona parte delle critiche che qui gli sono state rivolte sia nel campo delle relazioni economiche internazionali sì quello delle Politiche interni ma queste critiche mi assocerei più volentieri se fossi convinto che se provengono da compagni e compagne che hanno acquisito fino in fondo il liberalismo come valore fondamentale dalla sinistra Ilo coniugano con valori di uguaglianza di solidarietà
Che sono convinte che liberalismo questo un valore comune della sinistra e della destra ovviamente combinato in diverse miscele con altri valori
Che sono consapevole che liberalismo questi un'arma critica formidabile verso la destra che noi abbiamo di fatto il cui tasso di liberalismo e probabilmente minore di quello che abbiamo noi un tasso che comunque è troppo basso di entrambi gli schieramenti
Queste sono le cose che ho preso una Norberto Bobbio e per questo mi meravigliano le sue riserve critiche nei confronti delle relazioni di Veltroni del nostro programma
Sotto questo profilo che l'azione del segretario con la sua insistenza sul Socialismo liberale di Carlo Rosselli non merita vi serve un rimprovero
Rimproveri invece che possono essere i volti ad altri compagni ad esempio e per non cercare troppo lontano a me stesso anche che per obiettivi di Polesine di polemiche interno alcune volte ho accentuato fin troppo valori di liberismo e di competizione rimproveri però che devono essere estesi anche ai compagni che esagerano nell'altra direzione
Ma vengo subito secondo esempio
Dei valori si deve discutere ma molto presto anche perché a dire problemi teorici la discussione deve calarsi nella concretezza storica nel rapporto tra valori e politiche che da tali
Valori si del rapporto tra politica e valori politiche che si pretende di desume da questi valori
E qui si apre la grande discussione che coinvolge l'intera sinistra europea e che vede schierati da una parte coloro che per difendere le conquiste dell'età dello dell'età che va dalla fine del dopoguerra alla fine degli anni Settanta
Adottano le categorie e vogliono usare le politiche che in quegli anni si rivelano efficace dall'altra coloro che ritengono la situazione così cambiata da credere che quegli strumenti e quelle politiche siano controproducenti dallo stesso punto di vista della sinistra questa è compagne e compagni una spaccatura reale che traspare nelle due mozioni del nostro congresso che è evidente nella Spd di Schröder e che esiste persino nel Regno Unito di Tony Blair poco di questa spaccatura traspare dal programma che si è presentato e mi va bene così
Ma è evidente che in un cantiere programmatico questa divisione delle sia al centro del confronto
E se questa viene messa al centro del confronto al di là dei valori diviene essenziali un'analisi della fase di sviluppo in cui ci troviamo
Di ciò che possiamo fare per modificarla del modo migliore per difendere condizioni di pieno impiego e sviluppo da una parte e giustizia sociale dall'altra
E meglio dal punto di vista dalla sinistra un modo innovativo un modo più tradizionale
Così è costruito vi ricordo il programma di Blair in continua polemica con uno spauracchio di destra conservatrice da una parte e di sinistra tradizionale dall'altra
Quello di Blair è soltanto una brillante semplificazione propagandistica ma le proposte le analisi i dibattiti che hanno preparato il manifesto elettorale di Blair non lo era una affatto
Sono analisi e dibattiti che adattati al nostro paese noi dovremmo temere all'interno del cantiere programmatico ed è per questo che trovi confronto referendario una drammatica iattura
Di tutto avevamo bisogno fuorché di una nuova guerra di religione ovviamente ci schiere Remo da una parte
Ma in ogni caso temo le conseguenze potrebbero essere negative ovviamente
Se vinceranno i sì esse sarebbero saranno dei tua drammatica per la tenuta del blocco sociale su cui si regge la nostra sinistra quella che cioè se vincerà almeno temo che al di là delle promesse riformatrici del governo e che questa mattina il Presidente del Consiglio ha reiterato con tale forza gli interessi conservatori all'interno dalla sinistra saranno rafforzati
Specie se la milizia del della vittoria dei no come spero sarà forte
No e di riforme temo è una possibilità non si parlerà più per un bel pezzo io spero lo dico con chiarezza che vincolino spero di sbagliarmi alla mia previsione in questo caso di un rallentamento dell'azione riformatrice
Ma voi non ritenete compagne e compagni che di questo delle divergenze di valutazione e di analisi interne alla sinistra esplicitamente riconosciute accentuata
Dovrebbe occuparsi in cantiere proprio programmatico
Ora si tratta solo di due esempi a cui si possono aggiungere numerosi altri ex prendiamo in considerazione altri temi ho saputo le vicende della sinistra italiana così più frammentata delle consorelle europee
Questa frammentazione al centro del dibattito sui contenitori tra l'altro che ha caratterizzato il nostro congresso scioglimento fusione coalizione federazione conferimento di quote di potere e altri astrusità
Che i cittadini non capiscono sono astrusità inevitabili perché la storia è stata quella che è stata
Finito
No
E quindi i cittadini le devono capire ma solo i contenuti quelli che contano sia per ottenere il consenso dei cittadini sia per creare contenitori più stabili efficaci
Se teniamo fermo ora rotta bipolare io credo che un cantiere programmatico aperto orientato da valori liberali e di giustizia sociale da valori di Socialismo liberale può creare le condizioni per condizioni per coalizioni stabili efficaci
Il programma che allora ne uscirebbe data la pluralità di orientamenti del nostro partito sarebbe insieme un programma di sinistra e di centro sinistra
Di quel centrosinistra senza trattino che tutti noi stiamo cercando come l'Araba Fenice
Un programma di invece un programma di sinistra sinistra
Un programma di partito che poi dovrebbe mediare con i programmi dei partiti di centro per costruire un programma di coalizione non sarebbe io credo il programma di una sinistra di governo scusatemi per la aver rubato qualche minuto grazie
è stato smarrito forse scambiato un cappotto blu contenente una custodia con documenti persona ed è proprietario
Chi lo avesse ritrovato e pregato rifarla di darne notizia alla segreteria internazionale o quella della presidenza
La parola a Renato Soru che Affondatore e pensi dente di Tiscali la prima società di internet
Si prepara Barbara Ensoli
Intanto consumato tutti grazie di avermi invitato grazie molto di questo invito che mi è giunto con molta sorpresa con qualche mozione ho accettato intanto per l'orgoglio di farlo
E perché poi vado sempre molto volentieri a parlare di internet di tutto quello che le è stato
Oggi certo l'emozione e tanta di più intanto per il valore simbolico di questa strada di questa sala delle presse
Per la storia personale di molti di voi per quello che è rappresentata per quello che avete difeso fino ad ora per questo Bocchino più l'imbarazzo a parlare di quello che comunemente viene detta l'economia virtuale
Vorrei dire subito su che si tratta non di economia virtuale di economia reale realisti ma concretissima importante
Che peraltro credo si sposi molto bene con i vostri interessi con quegli interessi che avete difeso fino ad oggi
Ora inizia dicendo una cosa che stiamo vivendo una rivoluzione
C'è timore di dirlo stiamo vivendo una una rivoluzione sembrava una rivoluzione tecnologica fatta da internet a questa rete di computer perché liberamente casualmente si collegano gli uni con gli altri
In realtà abbiamo capito molto presto che almeno una rivoluzione economica una rivoluzione economica che può avere un paragone solamente con la rivoluzione industriale ma che forse è di dimensioni maggiori a a delle differenze anche sostanziali interessantissimo intanto perché accade tutto molto più rapidamente
La rivoluzione industriale già impiegato dal bel tempo a manifestarsi questa rivoluzione accade ad una velocità finora inconsueti
Poi la rivoluzione industriale si basava sull'accumulazione precedente del capitale della ricchezza e per questo l'hanno potuta fare il ricchi questa rivoluzione sembra che sia in mano ai poveri in mano a chi i soldi non ce li aveva ancora in mano a capitali non ancora accumulati
è una rivoluzione che sembra un'opportunità per tutti
Questa l'evoluzione dell'economia che stiamo vivendo si basa
Sul valore totalmente diversi da quelli della economia che abbiamo conosciuto fino a oggi
Mentre l'economia che abbiamo conosciuto fino a oggi si basava su tutti i classici valori fisici della del tempo
Dall'uovo
Della massa dei beni fisici questa economia si basa invece non più sul tempo ma sulla velocità non più sulla sul luogo sullo spazio fisico ma sulla collettività la capacità di essere collega non più sui beni fisici non più sui capannoni non più sulle macchine non più sulle grandi attrezzature fisica ma sui valori intangibili questa favola fantastica sui valori intangibile le società di oggi non si fondano più sulla ricchezza e ci sulle macchine sulle attrezzature sul cemento che la ricchezza contribuisce permette di comprare Massi INFOSAN si sposa si posa solo sui valori intangibili
Innanzitutto l'intelligenza la Fantasia
No meglio il talento che l'intelligenza la libertà e il coraggio il coraggio di seguire la propria intelligenza e la libertà
Di mantenere la propria intelligenza saldamente ancorata degli obiettivi che sono personali che sono quelli che hanno mosso il fatto muovere i primi passi nell'azione di ognuno di noi
Peraltro questa rivoluzione c'è una cosa molto importante
Si basa sui valori intangibili quindi sui valori dell'uomo
Ma stranamente si basa sull'uomo giovane
è la prima volta che si che appalti che i giovani hanno una così grande importanza nella organizzazione delle nuove imprese che hanno una così grande importanza nell'economia questa qui la rivoluzione dell'uomo ma è la rivoluzione dei giovani nelle vediamo delle cose sorprendenti del il società che sono importantissime Solimano dei ragazzi che hanno meno di trent'anni
Sanchez anche vari accordi calcolare il valore l'età media e vedi che sono sotto i venticinque anni stanno facendo delle cose fantastiche
L'uomo il talento lì l'intelligenza la libertà il coraggio uomo giovane
E se ci pensate un pochino
A me che mi sembra proprio che internet sia la manna dal cielo per il Sud
Io sono molto contento sono molto orgoglioso di rappresentare una società che nasce in Sardegna che cresce di Sardegna che vuole rimanere in Sardegna
E la manna dal cielo per il sud perché qual è il problema della del sud del Mezzogiorno intanto il recapito
E abbiamo appena detto che questa economia se ne frega del tempo di basta la velocista non importa se sono in letargo son talmente veloce che irritato lo lo stupro d'un balzo qual è il problema del Sud la pelle felicità ma non esiste la periferia citati interne se n'è fregata militare dalla periferici non c'è no va be'non c'è solo l'interno qual è l'altro problema di internet della del del nostro Sud la mancanza di capitali e allora ecco l'intervento straordinario al Mezzogiorno capitali che si cercano di mandare e non bastano mai
Sono sempre su fatti spesi ma non bastano mai perché la mancanza di capitali e invece abbiamo detto che la nuova economia all'economia della corretta se ne frega dei capitali non disse si basa su altre cose
Si basa sui valori intangibili si basa sull'intelligenza e l'intelligenza fortunatamente il buon Dio non l'ha riservata tutta al Nord alla Provincia di Milano emana un forte odore
La cosa
La cosa strana è che questa che sembravano arrivano che partiva per estrarre voluti Simone tecnologica non è nemmeno solamente una rivoluzione dell'economia sta per diventare secondo me una rivoluzione della società e questa è forse la cosa che interessa maggiormente a voi
Est
Faccio cose delle riflessioni e mi scuserete per la banalità o per la stranezza di queste però è sicuramente si intravvede chiarissimamente che sarà una rivoluzione della società forse stiamo andando incontro a quel tipo di società che abbiamo sperato che ha sperato i miei genitori che hanno sperato
In via fratelli maggiori che forse conosce che conosceranno sicuramente misti intanto di Ravetto una società orizzontale dove le classi esistono ma esistono molto poche quando esistono solo classe legate alla conoscenza non sono più classe legati ricchezze precedentemente accumula sono classi legate alla conoscenza alla conoscenza in questo caso è veramente molto
Molto molto alla cotoletta di tutti quelli che la vogliono cogliere poi c'è un'altra un'altra cosa strana il controllo delle società io non credo più che ci saranno famiglie che si passeranno tra generazioni società legate a internet non credo che questa accadrà mai oggi la società per per avere successo devono essere pubbliche non il giorno dopo ma forse il giorno prima quando ancora solo un progetto ed è ed ecco quindi che il controllo della società diventa strano non è più nemmeno il controllo dell'azionista del fondatore è il controllo dei dipendenti che serve il valore della società e data non è capannoni n n i soldi che hanno permesso di comprarli ma nell'intelligenza nei valori degli dei dei collaboratori queste diventano i padroni della società e per quest'anno Davos sto Coccioli
O no opzioni sulle azioni sempre più sostanziosa per queste sono per l'intero patrimonio della società e nessun imprenditore si sognerebbe mai nemmeno di salute di guardarli un pochino storti o di contraria alle davanti all'ascensore perché se se ne vanno è un danno
Credo
E poi vorrei dire un'altra cosa sulle società
Oggi queste società sono delle bande di giovani delle bande di talenti che permette è vero che si mettono assieme con la e il desiderio di fare soldi tanti anche velocemente ed è vero che si mettono assieme per il desiderio del profitto
Però non si mettono assieme solo per quello hanno bisogno di un valore fondante maggiore hanno bisogno qualche volta
Per la sfida intellettuale di squarciare una società più grande qualche volta per l'orgoglio di crescere e di fare impresa nessuno tutti ma hanno bisogno comunque di un valore fondante sicuramente il valore della nostra soltanto della mia società
Ecco è proprio questo l'orgoglio di stare a Cagliari di lavorare da Karl ed è per questo che siamo un gruppo così compatto
E adesso vorrei dire la cosa più strana
Io ho fatto ho studiato in Bocconi abitato nel pensionato il primo anno dell'università proprio all'uscita del pensionato un po'sulla destra
Hanno messo all'improvviso un monumento strano che non si capiva che fu cosa fosse a chi non l'avesse mai visto fintanto che non ce l'hanno spiegato era una pressa immagino che fosse la pressa simile a quelle che da qui una pressa ci hanno scritto a Roberto Franceschi che era uno studente alla Bocconi alla quale è stata in
Forse c'è più spazio anche per la politica per riappropriarsi dei sogni per riappropriarsi dei grandi valori dei sogni
Tipo quelle che ci hanno portato ad una ad un cortile di casa più vasta e ci hanno portato ad avere un posto Padova compratore dove girare il dito lamenta che l'Europa
Allora i politici solamente per questo credo sia lo sto
Giustificati
Solamente per averci fatto svegliare un giorno e averci dato un paese in cui girare senza passaporto in cui sei io sì presto o tardi a casa dappertutto in cui poter competere con poter portare il proprio lavoro esiste questa cosa che l'euro
Il mercato della economia della retta e non può essere Santori non può essere Cagliari non può essere lì Sardegna non può essere l'Italia è necessariamente all'Europa senza l'Europa non potrebbe esserci per noi una possibilità di competere nell'economia della retta
L'economia della rete a un mercato necessariamente più vasto il mercato delle imprese italiane e l'Europa l'Europa ce l'abbiamo c'è stata data ora tocca a noi tocca all'impresa alzarsi avere Raggio nel momento di avere coraggio riguardare fuori dall'Italia hanno la nostra stessa intelligenza sono uomini come noi qualche volta ne sanno di più molto spesso ne sanno di meno c'è veramente una grande possibilità di compra
Grazie a Renato Soru la parola Barbara Enzo a lei
Barba Enzo risse in FIAT è ricercatrice
Impegnata con risultati sul terreno del con la della lotta alla x si prepara Gianni Borgna
Buonasera a tutti sono in chi ha molto menzionata in genere sono abituate ad avere delle idee positive di dati scientifici per parlare agli ascoltatori di questa è la prima volta che faccio un discorso un po'differente
L'onorevole Veltroni mi ha chiesto di raccontargli un pochino qual è stata la mia esperienza di scienziate in America dodici anni in America
E gli racconta di un po'quali sono i problemi che ho visto e trovato in questi quattro anni in cui sono tornate in Italia nella ricerca biomedica italiana
Qualche nota biografica ho lavorato per dodici anni dopo essermi laureato in Medicina e Chirurgia in America all'Istituto nazionale di di sanità statunitense
Dopo dodici anni son tornata è stato un po'una sfida Son tornata per molti motivi soprattutto quello di cercare di poter fare lo stesso lavoro in questo paese che amo incredibilmente e come me tanti altri spettatori all'estero
Ma cosa ho imparato in America che potrebbe essere utile hanno o in questa ricerca biomedica italiana che guardate bene è uno dei gol e uno dice Fini di una Comunità europea e prima di tutto dell'Italia
Ho imparato che dobbiamo pensare alla ricerca biomedica come al progresso
Ai circa biomedicali ha bisogno di molti fondi fondi cospicui è difficile indizi di una vita intera richiede sacrifici enormi per lo scienziato e ricercatore
è necessario finalizzarlo ha problemi sanitari fondamentali importanti che migliorano la salute dei cittadini la nostra salute
Ma proprio perché estremamente costosa bisogna finalizzato va bene
Ma c'è un punto fondamentale qui che io ho imparato lavorando lì in America ho ricevuto vari premi proprio per questo per il trasferimento tecnologico delle scoperte scientifiche dei risultati delle scoperte scientifiche dal settore pubblico al settore privato
è necessaria quindi e questo è quello che ho imparato la connessione con l'industria
Perché perché questo è l'unico modo per sviluppare un farmaco un vaccino una terapia una qualsiasi tecnica un metodologia una qualsiasi scoperte scientifiche che porti a un miglioramento della salute del cittadino senza di questo muore si perde viene nascosta
E questi sono tra l'altro non è qualcosa che succede soltanto in America e noi non vogliamo portare tout-court Dall'America quello che ci sembra importante in Italia lo dobbiamo analizzare assimilare ma questi sono i i dettami della Comunità europea infatti fa specie che i regolamenti
Della comunità europea per accedere ai fondi della ricerca biomedica siano quelli di coinvolgere l'industria
Se non è nelle nostre applicazioni ai fondi europei per la ricerca biomedica non coinvolgiamo gli industriali non possiamo accedere a tali applicazioni
Quindi è un attimino strano
Dobbiamo adeguarci ma e molto strano il fatto che noi in Italia purtroppo non abbiamo queste regolamentazioni
Che ci rendono possibili ci rendano possibile tutto ciò
E questo appaia molto strano incontro senza come mai o per conflitto di interesse Operti mancare alla legge
Io non possa adeguare mi a quelli che sono i dettami della Comunità europea e quindi accedere ai fondi della comunità di pesca per la ricerca scientifica e tecnologica in genere
Quindi questa rappresenta un problema importante grave che mi auguro sarà affrontato mi ha però fondamentalmente di ci siano dati i mezzi per poterla affrontare ci sta tutta l'esperienza di noi ricercatori per poterlo fare ma siamo bloccati nella maniera più assoluta
Quali sono gli atti il problema è che io ho trovata ritorno in Italia
Burocrazia
E pazzesca e opprimente ed ittita e lenta ci comporta di ritardi incredibili te quel sì sì il problema di sanità pubblica che dobbiamo affrontare come ricercatori e scienziati
Non solo aumenta anche molto i costi perché non paghiamo in tempo ma ma è pazzesco che ne dobbiamo spendere dalle tre alle quattro volte di più
Per qualsiasi degente rispetta altri paesi europei non rispetta l'America già abbiamo meno fondi dobbiamo anche spende di più questo è un problema grave
Tanto potremmo anche cercare di affrontarlo defiscalizzare Vito per quanto riguarda quel venti per cento di IVA che dobbiamo pagare per i degenti ci danno i soldi e poi se li riprendono la ricerca costa ha bisogno di fondi
è importante quindi cercare anche di applicare ottenere questi fondi dalla Comunità europea dove potremmo tenerli ci stanno tutta l'esperienza e la bravura dei ricercatori italiani per poterlo fare
C'è un altro problema che è importante affrontare e quello della mancanza quasi totale
Di uffici governativi statali di brevetti per la brevettazione
Per la protezione delle scoperte scientifiche per il trasferimento tecnologico all'industria noi manchiamo di esperti di uffici e e e di leggi non possiamo proteggere le nostre scoperte scientifiche in una collaborazione con qualsiasi ente pubblico privato questo è gravissimo
Perché ci blocca non abbiamo nessun ritorno in questa maniera dai fondi spesi nella ricerca scientifica non abbiamo nessun ritorno per il malato sarebbe inutile continuare a farlo allora sarebbe più semplice andare in un altro Paese ma lo dobbiamo tentare di attuare qui in Italia nel nostro Paese dove ci sono ripeto tutti gli e Sperti per poterlo fare tutti gli esperti ricercatori ci sono molti altri problemi un altro da menzionare quello della vita del ricercatore la mancanza dei posti di lavoro questo è un altro problema che dovrà essere affrontato dai scelte ascientifica
Dio medico ma di tutti i campi e ripete uno dei fini dell'Europa dobbiamo adeguarci a a questi livelli dobbiamo essere in grado di poter fare il nostro lavoro
Come me tanti altri ricercatori sono tornati dall'estero molti son cresciuti in Italia
Una massa e dispetti estremamente preparati potrebbero affrontare questi problemi aiutare a risolvere i aiutare a trovare le liti per adeguarci a quello che è la comunità europea io sarò molto Brebbia quasi finito
Quello che vorrei veramente quello che penso un programma politico debba fare
Una nota fondamentale e quello di aiutare il popolo italiano aiutare i lavoratori italiani ad ettari noi ricercatori gli e Sperti professionisti del Tampa dal cimenti
Noi abbiamo slancio abbiamo l'entusiasmo abbiamo la preparazione ma se non abbiamo i mezzi per poterle attuare non possiamo fare niente questo è un Paese e di storia millenaria di di intelligenza di cultura di fantasia creatività
Ha fatto tanti miracoli ma questo penso che sia forse il momento di passaggio più importante lo slancio l'entusiasmo si sta dobbiamo sola dei rimedi per poterla attuare e mi fermo qui e vi ringrazio
Cosmin galletto deve fare una comunicazione un minuto al con Grosso
E poi la parola Gianni Borgna
Pro forma brevissima comunicazione ringrazio la Presidenza Prévert in carica come rileggere questo messaggio Caruso voluto che parlasse adesso anch'io vivo
Sono stato ricerca con l'America vivo con l'America son pregato
Dagli Stati Uniti e son venuto qui con molto orgoglio non nascondo la mia mozione
A un collega che mi ha detto che ci vai a fare perché circolari gli ho risposto di cosa che
Questo è un messaggio per senatore Charles Schumer
Senatore democratico federale chi rappresenta lo Stato
Il New York con il quale stiamo ma facciamo i rapporti sempre alla luce di quello che si è detto in questi giorni al Congresso per aprire anche altre forze riformiste verrà il resto del mondo la nostra collaborazione ma dopo queste soluzioni dice cari amici brevissimo messaggio che l'amici mando i miei piccolo Rosi sono utili agli amici Democratici di Sinistra unitaria
Dice questo nel mondo di oggi che
Sempre più interdipendente bisogno la comunicazione della cooperazione fra i partiti differenti Paesi che condividono gli stessi ideali gli stessi valori
Più grande che che mai
Credo che una relazione una forte operazione di in stretta collaborazione
Fa Partito democratico degli Stati Uniti democratici sono i paria posso fornire un esempio perfetto di questa collaborazione
Vi ringrazio
E ringrazio per
Grazie la parola Gianni Borgna vorrei anche ricordare ai compagni e le compagne che questa sera la conclusione del dibattito cominceremo le votazioni sugli ordini del giorno sui documenti e sulle organismi dirigenti e quindi dico questo anche perché anche la giornata di oggi è una giornata di grande impegno
La parola Gianni Gola
Ho chiesto di parlare intervenire su un punto perché il documento che Ruffolo Acqui molto ben illustrato
Una novità importante del nostro partito e devo dire che io condivido largamente diciamo in tutta la sua ispirazione
Credo però che vada arricchito e integrato in particolare in tutta la parte in cui affronta le questioni della cultura
Che lei affronta soprattutto parlando dell'educazione
Parlando dell'informazione
Ma io credo che ci sia una dimensione della cultura che non sia solo informazione o educazione e cioè tutta quella parte che riguarda proprio la ricerca la creatività la creazione Napoli esiste diciamo
E rispetto al quale noi in questi anni come partito
Abbiamo lavorato credo poco in maniera insufficiente
Tant'è vero che anche nella vita di partito
Esistono settori che si occupa dell'educazione o dell'informazione ma molto meno della cultura in un senso più stretto
Questo tra l'altro non corrisponde a quello che avviene nella società
Noi vediamo l'importanza sempre più grande che la cultura sta assumendo nella vita del Paese
Attraverso l'azione degli enti locali attraverso l'azione del governo compagno Veltroni è stato un ottimo Ministro della cultura
E forse anche attraverso la sua presenza in quel ministero essendo Egli vicepremier in quel momento nel governo
Appunto ministro per le Attività e per i beni culturali ha dato un peso enorme è un settore che prima era molto più marginale anche all'interno della
Composizione diciamo così del governo sesso
Ecco mi sembra però che appunto tutto questo debba avere un peso anche più forte nell'organizzazione del partito nel lavoro di partito
E lo dico perché tra l'altro pur essendo vero che per esempio anche in questo momento il partito ha come ministro della cultura un suo validissimo rappresentante anzi in questo caso una sua
Validissima rappresentante l'azione di governo non è mai surrogatorio sostitutiva
Di una iniziativa più generale appunto politica
Capisco anche la preoccupazione che al fondo di questa scelta che un potrà sparare nello stesso documento che appunto e alla nostra discussione cioè la preoccupazione che si possa tornare a forme di precettivo
A quel precettive Smoke e certamente è stato tipico per esempio del nostro partito nel passato quando si entrava anche nel merito della valutazione
Estetica quindi nel merito della creazione artistica e questo è assolutamente sbagliato
Credo però che ci siano almeno tre motivi e li riassumo brevissimamente perché è un'azione più incisiva anche di partito e non solo di governo si è sviluppata sul terreno culturale
Il primo motivo
E che bisogna lavorare per rendere sempre migliori le condizioni della produzione e del consumo di cultura questo parlasse di governo ma è un compito più generale una grande forza politica riformista
E qui si può andare dalle questioni più generali alle questioni che più semplici vorrei dire far facendo l'esempio più banale il fatto che per esempio IVA sui comparti visto che sia così alta Neffa in Italia un genere di lusso
Quando invece la musica la musica sinfonica la musica popolare non possono essere considerati un genere di lusso ecco questo è un classico obiettivo di una politica culturale per cui appunto è necessaria un'azione di politica culturale
C'è un po'è un problema e molto importante tutta la dimensione dei facitori dell'informazione
Ma la cultura è fatta non soltanto di opinionisti o di giornalisti della carta stampata oppure anche della televisione la cultura è fatta di storici di filosofi di artisti di pittori di registi di attori di cantanti
E di ricercatori di operatori culturali nel senso più vasto io credo che un partito quale noi stiamo band delineando un grande partito riformista moderno
Che essi dispone all'ascolto della società
Debba disporsi di più all'ascolto di tutte queste forze un tempo considerate troppo soltanto dei fiori all'occhiello del partito no noi dobbiamo ascoltare
Tutte le forze della cultura cercando appunto di trarre da loro un'ispirazione anche alla comprensione estesa di quei processi di trasformazione della realtà di cui abbiamo parlato
E poi c'è un terzo motivo
Che pure è stato in qualche modo detto nel documento ma credo che debba essere sottolineato con ancora maggiore forza cioè la cultura è un grande bene in sé
Beh anche ormai una grande risorsa economica la cultura è un settore chiave anche per la crescita economica basti pensare per esempio al settore dei beni culturali un tempo settore marginalissimo e ammuffito della vita italiana oggi un settore di grande crescita
Anche economica oltre che culturale e civile della società ma anche qui un punto importante
Io credo che dobbiamo ridefinire meglio il rapporto pubblico-privato anche in questo campo si son fatte molte esperienze
L'apporto dei privati come addizione di risorse e anche come freno all'assistenzialismo del dirigismo statuali
è molto importante però credo
Che dobbiamo intervenire per rendere più incentivante l'apporto anche dei privati alla cultura anche qui io credo che dobbiamo superare un limite un po'tutto italiano questo punto al fatto cioè che chi interviene nella cultura da mecenate da sponsor e così via dicendo non ottiene dei sostanziali vantaggi fiscali
Ora non è possibile
Per esempio creare addirittura o Peleggi delle fondazioni culturali in Italia che impongono la presenza dei privati pensiamo agli enti lirici ma non sono e poi non dare ai privati alcune incentivo a intervenire nella vita culturale e poi ci sono alcune questioni o le ho volute indicare per sottolineare l'importanza che ha non soltanto l'informazione
Ma dire la cultura l'arte e la produzione di cultura in un senso più ampio rispetto a cui noi dobbiamo prestare appunto un ascolto
E anche una attenzione maggiori io ho sentito adesso di intervento del compagno non so se posso definirlo così
Credo forse dissi che ha parlato di tutta l'esperienza di internet della grande rivoluzione che questa esperienza
Ha costituito due ha parlato molto bene della dimensione europea del problema ecco io credo che noi abbiamo costruito l'Europa della moneta ma adesso dobbiamo costruire e ancora di più l'Europa della cultura
Grazie la parola Furio Colombo seguirà Vincenzo Visco
Io saluto che abbiamo ascoltato un momento fa da parte del senatore americano il messaggio del senatore americano Schumer da parte di organi delegato che veniva da New York è devo pensare da Manhattan
Mi ha ricordato un aspetto che in questo momento mi pare rilevante
Della mia vita negli Stati Uniti del Periodo che ho passato in quel Paese
Ed è stata l'occasione è così frequentemente ripetuta
Di incontrare uomini e donne
Italiani
Che venivano dal mondo della cultura venivano dal mondo del lavoro
Che si erano affermati nell'artigianato nella scienza
E che vivevano negli Stati Uniti perché non avevano voluto vivere in quell'Italia dove la libertà e la dignità erano negati
è stata una grande scuola
Incontrare quelle persone
A decine a centinaia a migliaia della cui dignità e della cui qualità dei cui lavoro de il cui genio in molti casi l'Italia si è privata
Per la ragione terribile della soppressione della democrazia e per la ragione ignobile della persecuzione e delle leggi razziali
è stato un momento grande per me conoscere questa gente
Ed è stato un'occasione straordinaria quando
Ho avuto l'idea un venticinque aprile l'ultimo venticinque aprile che ho trascorso in America
Come direttore dell'Istituto italiano di cultura dite aprire per venti per per per dodici ore le porte dell'istituto a tutti gli italiani che avevano una testimonianza da rendere sul vivere in libertà
Ed è stata una giornata indimenticabile
E io ci penso oggi perché mentre a sconto cornuto con Tosi andassimo che ritengo giustificato
E che ritengo debba essere proprio del mondo giovane e della parte più giovani di noi le parole che abbiamo sentito prima la vitalità la passione sulle nuove tecnologie sulla possibilità di creare in modo nuovo un nuovo lavoro
Mi domando chi è qui oggi con noi
Come ombra benevola del passato
E io credo che questo ombra benevola sia quella di tutti coloro che hanno lottato per la libertà e credo che questo si debba dire in questa città di Torino
Tutti coloro che hanno lottato per la libertà sia negli anni duri e immediati della guerra e della resistenza
Sia per tutti gli anni precedenti coloro che ostinatamente hanno detto no coloro che hanno rischiato la vita per salvare altre vite
Coloro che non hanno voluto piegarsi
Coloro che non hanno voluto fare il gioco dell'opportunismo coloro che sono rimasti d'Italia e non hanno abbandonato la loro passione di essere italiani soltanto perché in quel momento l'idea di Italia veniva travolta
Vi domandate che cosa c'entra
Un pensiero come questo con il progetto di cui stiamo parlando oggi
C'entra per prima cosa
Per l'occasione è piovuto un momento fa di incontrare qualcuno tra di voi che non veniva da un passato Piccini ho diretto PDS e che mi ha detto oggi mi sento a casa
E la parola casa mi ha ricordato e naturalmente intendeva oggi mi sento a casa dopo avere sentito il discorso di Veltroni e dopo avere sentito l'intervento di D'Alema
E ha capito che qua tra questi due punti di riferimento c'era CEE un punto fondante e che questo è accaduto sta accadendo oggi qui in queste ore che in questa città e permettetemi di essere orgoglioso dal torinese che questo avvenga in questa città
Ma la parola casa
Mi ha ricordato l'esperienza nei villaggi del Vietnam quando mi spostavo di villaggio in villaggio sfuggendo ogni seguendo la guerra come il mestiere del giornalista
è una cosa che avrebbe imparato in quelle case e di trovare che per quanto povere per quanto semidistrutto e per quanto nelle condizioni terribili della guerra c'era un angolo in cui si conservavano
Immagini che rappresentavano l'essenza in qualche modo identità di quella famiglia di quella casa
E qualche volta era un parente qualche volta era un antenato a volte era il maestro elementare che aveva insegnato a leggere e a scrivere e c'era la sua piccola fotografia e un lumino davanti
Se io spero vivamente che questo Parlamento
Con questa maggioranza
All'interno del gruppo al quale appartengo dei DS voglia approvare entro questa legislatura la legge per il Giorno della memoria è perché io penso che noi abbiamo i nostri Penati abbiamo i nostri antenati abbiamo i nostri fantasmi benevoli che sono intorno a noi e che testimonia dove in Italia libera il rinunciabile l'Italia di coloro che sono stati perseguitati
Il ventisette gennaio dovrà essere quel giorno il giorno dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz
Voi avete visto quelle immagini in un film recente la tregua diretto da Francesco Rosi che oggi è qui con noi vi ricordate quando i cavalli dei soldati sovietici allora russi diremmo oggi hanno abbattuto quegli ignobili cancelli sopra cui c'era scritto
Che il lavoro rende liberi
Io chiederò al Parlamento italiano che quel giorno sia ricordato che diventi un giorno nelle scuole che diventi uno degli elementi fondanti per la nostra democrazia per adesso e per sempre
Una delle cose irreversibili che non possono essere più cancellate visto che non può essere cancellato lo sfregio spaventoso
Che è stato fatto a tutti gli italiani
Certe volte c'è chi si domanda perché gli ebrei non possono dimenticare la vera domanda è ma perché gli italiani non devono dimenticare non devono dimenticare l'offesa che è stata fatta atto tutto il popolo italiano rendendo ogni italiano
Complice di un delitto mostruoso
Ed è questo che il ventisette
Gennaio servirà per tutti noi a ricordare raccogliendo ci in un punto di riferimento comune in una memoria preziosa e indelebile
Ed è questo Parlamento questa maggioranza questo gruppo DS che permetterà anche questa legge passi prima che la legislatura sia finita
Ma se è naturale che entri in questo discorso
Con qualche immagine quando si entra nelle porte girevoli dei fatti nuovi chi ha avuto un po'di vita fatalmente porta un po'di memoria
Non potevo non pensare
Ascoltando la relazione di Ruffolo ascoltando quel rapporto delicato che in quella relazione e c'è fra fatti materiali e fatti morali
Fra l'atteggiarsi in modo umano il significativo da un punto di vista di valori e il rendere pratico utile e agibile questo sistema
Di valori non poteva non ricordare
La prima volta e nella città di Atlanta ho varcato la soglia di un piccolo ufficio parrocchiale alle sponde alle spalle della chiesetta di Osbourne Avenue e mi sono trovato per la prima volta di fronte a Martin Luther King
Nella città di Atlanta
Nella città che fino a quel momento aveva avuto nella storia degli Stati Uniti tragico primato dei linciaggi
E quest'uomo sereno e coraggioso
Che aveva allora la mia età avrebbe oggi la mia età
E che
Era il leader di cui avevo letto sui giornali
Mi ha detto
Non si aspetti molto
Dal manifestazione dalla marcia che faremo domani
Domani sarebbe stato Selman sarebbe stato quel famoso scontro con la polizia con i cani lupo con gli idranti e con che che tutti i documentari del mondo ancora ricordano
Mi diceva non si aspetti molto
Di solito siamo pochi
Ma toccano voi comunque essere fisicamente sul posto per cambiare la storia
Io ricordo l'inizio di questa marcia
Saremmo stati in non più di cinquanta persone
Con una città tutta chiusa
Con le assi di legno davanti alle vetrine
Con le case che avevano chiuso imposte
E tende
Con la gente che era
Uscita dalle strade perché non ci fosse né traffico né ostacoli per l'azione della polizia
E mi sono domandato bello Nobile grande tutto questo ma cosa cambierà
Alla fine di un decennio la città di Atlanta è diventata la più tollerante la più integrata
La più pacifica dal punto di vista delle relazioni razziali
In più prospera
Ecco il punto di incontro fra valore e modo di organizzare la vita sociale la più prospera Atlanta a causa della testimonianza della passione
Della decisione di non rinunciare della tenacia del coraggio fisico che lo ha portato a perdere la vita
Di Martin Luther King
E diventata dopo New York e prima di Chicago
La città più prospera degli Stati Uniti perché quella in cui gli americani più hanno imparato dal suo esempio e dalla sua immagini a vivere in pace
E lui lo poneva così il discorso e come sarebbe bello poterlo fare anche a tutti coloro che antagonizzare no purtroppo troppo rabbiosamente interpretano il loro ruolo di antagonisti politici
Come sarebbe bello dirgli
La tua dignità vale la mia il discorso che Kim faceva ai bianchi razzisti più accanitamente decisi a non cedere la tua dignità male la mia ed è per questo io voglio salvare la tua dignità permettendo di di salvare la mia ogni crollo della dignità di qualcuno è il crollo della dignità di tutti
Ed è per questo che quando alcuni anni dopo per una pura circostanza
Di vita universitaria
Mi è accaduto di incontrare Amartya Sen
Il premio Nobel oggi premio Nobel per l'economia
Mi ha fatto molta impressione ha lasciato una traccia profonda
Che c'entra molto
Adesso si nel discorso di oggi le ragioni chiamata se mi ha dato del perché
Questo straordinario piccolo indiano nato nello Stato del Bengala avesse contemporaneamente nell'università di Harvard la cattedra di Filosofia morale
E la cattedra di economia
Anzi era anche il presidente dell'associazione degli economisti americani e lo Stato per molti anni lo è stato fino a quando non è diventato il rettore del Trinity College di Oxford
è una storia straordinaria
Amartya Sen bambino nove anni stato del Bengala
Piccola scuola di campagna villaggio dove si vive abbastanza bene perché l'agricoltura Dante ben curata da dei buoni profitti quella che oggi nell'economia di oggi chiameremo la classe media Amartya Sen e nella sua scuole età
E il maestro sta raccontando una storia della tradizione indiana quando vedono dal prato avvicinarsi un uomo nudo e disperato
Un uomo che si aggrappa
Ad avanzare della scuola poi cade nell'erba
Morto
E il maestro spiega è morto di fame
E il bambino chiede ma come è possibile che quest'uomo qui con noi accanto a noi sia morto di fame mentre qui noi viviamo abbastanza bene
Ed è andato a casa e ha tormentato il padre con questa domanda
E ha avuto la risposta con la quale è nata la teoria della penuria come logistica
E del fatto che non manca mai qualcosa al mondo manca qualcuno che se ne occupi
Il padre gli ha detto sì noi abbiamo da mangiare noi abbiamo derrate abbiamo anche il nostro piccolo cumulo nel villaggio vicino non hanno nulla stanno morendo di fame
E Amartya Sen ne ha richiamato due lezioni la prima noi stiamo bene qui e loro stanno male la perché a quel tempo noi vivevamo sotto l'impero inglese non c'era democrazia la democrazia è la prima condizione per non morire di fame
La libertà
La seconda condizione
è la logistica non mancano i mezzi non mancano le cose
Non c'è ragione al mondo per cui ogni quaranta minuti un bambino muoia di fame nel mondo come ci dicono le statistiche dell'Unicef
C'è che sciocche abbondante non viaggia non si muove e non va
E questa posizione dell'uomo che è diventato nello stesso tempo teorico dell'economia
E
Maestro di filosofia morale
Ci dice dove avviene il miracolo dove avviene la trasformazione esattamente nel punto in cui si sa portare sul terreno reale dentro fisicamente in mezzo alla gente in mezzo ai cittadini laddove i problemi accadono le soluzioni che si aspettano che si possono fare non importa se si è solo in cinquanta come nella marcia di Martin Luther King o se è soltanto l'intuizione accanita di un bambino come nella vicenda di amarti assente entrambi hanno cambiato il mondo
Oggi noi qui non stiamo dicendo che cambieremo il mondo
Stiamo dicendo molto meno ma molto di più di ciò che sta accadendo oggi nella nostra vita politica stiamo dicendo noi non saremo assenti
Noi non mancheremo dal territorio fisico dove la gente si aspetta noi non ci sarà non saremo chiusi e blindati dentro spot televisivi che non hanno senso nove non ci accontenteremo dei talk show nei quali e ad alcuni politici parlano con alcuni politici di un linguaggio che gli altri non capiscono
Noi non saremo fuori lontano astratti
E contenti soltanto di parlare tra noi
Potremmo essere pochi potremmo essere tanti potremmo avere la maggioranza che noi chiediamo il popolo italiano di darci e potremmo non avendo ma noi saremo lì sul posto fisicamente romperemo l'incanto mediatico
Ci penseremo questa specie di leggenda
Che tutto avviene soltanto in televisione e che l'albero non è caduto se le telecamere non lo hanno ripreso
Questa sarà la nostra missione questo può diventare il senso dell'essere partito nel modo in cui qui in questi giorni è stata ridefinita l'identità di un partito
E qualcosa a cui pensiamo possiamo pensare con entusiasmo grazie
Vincenzo Visco seguirà Andrea Riccardi che al fondatore e presidente della Comunità di Sant'Egidio io invito tutti a mantenere il rispetto dei tempi che significa poter fare intervenire tutti
Vorrei anche informare il Congresso che è arrivato un ringraziamento a Walter Veltroni da parte della associazione Emergency che è un'associazione umanitaria per la cura e la riabilitazione delle vittime delle guerre e delle mine anti uomo che ha ringrazio appunto il segretario perché del nostro congresso c'è uno Stand e questa associazione di volontariato è rimasta veramente
Contenta del fatto che immediatamente su richiesta il Congresso ha concesso questo spazio
Vincenzo Visco
Care compagne cari compagni è ormai un luogo comune rilevare che il mondo vive una fase di grandi impressionanti trasformazioni
Che stanno cambiando e sempre più cambieranno i modi di produzioni gli assetti sociali e la vita di ciascuno
La rivoluzione tecnologica in atto è uno dei fenomeni più straordinari che la storia dell'umanità ricco le innovazioni nel campo dell'informatica della telematica dei nuovi materiali della medicina delle biotecnologie sono lì a dimostrarlo
Nessuna rivoluzione di tale portata come la storia ci insegna e priva di costi di adattamenti faticosi di trasformazioni culturali oltre che fonte di straordinaria opportunità
E con questa realtà che occorre misurarci la sinistra in Italia nel mondo il figlia della rivoluzione industriale
Della storia del movimento operaio delle sue lotte delle sue conquiste anche dei suoi rigori delle sue sconfitte
Il fatto è tuttavia che proprio la società industriale come si è configurata nel corso degli ultimi due secoli
E oggi messa in discussione dalla rivoluzione tecnologica in atto lacuali quindi pone in discussioni le basi stesse della storia dell'identità della sinistra
Da qui derivano le nostre difficoltà esitazione dubbie in alcuni casi il nostro smarrimento
Ma di questo dobbiamo essere consapevoli se vogliamo andare avanti e non fermarci a contemplare il passato
Negli ultimi cinquant'anni la sinistra realizzato grandi successi e grandi conquiste
I suoi programmi la sua cultura sono state largamente egemoni per molto tempo
Le soluzioni adottate in molti settori dalle politiche economiche e sociali a quelle industriali o del lavoro riflettono dovunque le lavorazioni tipiche della sinistra riformista
Il modello dell'economie pianificate a d'altro canto fortemente influenzato in movimento e di liberazione del dopoguerra
E tuttavia è già alla fine degli anni Settanta
Che quel modello quella cultura entrano in crisi ed entrò in crisi proprio sul terreno culturale il terreno tradizionale della sinistra in evidente difficoltà al rispondere efficacemente alla produzione teorica e scientifica dell'Istituto di studi osi neo liberisti
Che pongono in quegli anni le basi per una vera e propria rivoluzione economica e sociale attraverso i gol e governi di Veca ne tace
Inoltre la rivoluzione tecnologica incalzante la globalizzazione l'esplosione dei traffici e dei commerci lo sviluppo economico
Che per la prima volta coinvolge nuovi paesi e nuove popolazioni sembrano dare ragione neo liberisti Bellomo delle di società di valori e di vittime questa compagnia è stata la vicenda degli anni ottanta
La caduta del blocco comunista segna e conclude anche simbolicamente questa fase
Il travaglio della sinistra quindi non è casuale coinvolge l'intera vicenda della socialdemocrazia europea e non solo il fallimento del socialismo reale
L'evoluzione ideologica in corso nei partiti dalla sinistra europea e non europea segna quindi un faticoso percorso di recupero di fiducia e ricerca di un'identità rinnovata più moderna è coerente con i tempi
O piace o no ma questi sono i dati di fatto con cui dobbiamo fare i conti sia sul terreno politico che su quello culturale evitando l'oscillazione pericolosa tra la difesa di un'identità super superata
E la subalternità nei confronti di un modernismo fino a se stesso
Sono oggi in crisi nel senso che non funzionano più e risultano quindi inutile gran parte se non tutti i tradizionali strumenti di interpretazione della società e di intervento Napoli che economica utilizzati per decenni ciò non vuol dire ovviamente che il patrimonio di valori e conquisti costruiti nell'arco storico in cui la sinistra operato sia oggi obsoleto
Significa piuttosto che quelle con queste non sono più adeguate alla nuova realtà e che l'affermazione alla difesa di quei valori richiede un complessivo adeguamento degli strumenti di analisi e delle strategie politiche da perseguire
Il fatto è che in un mondo sempre più integrato economicamente e finanziariamente fisicamente le politiche che ne sei tradizionali semplicemente non sono più praticabili risultano inefficaci
L'azione dei governi nazionali effetti limitati che è sempre più considerata condizionate frenata dal contesto internazionale
Prendiamo in considerazione a titolo d'esempio la proposta avanzata anche in questo congresso di introdurre una Tobin tax sui movimenti di capitale
Ebbene se la proposta riguarda la sola Italia si tratta ovviamente di un'ipotesi velleitaria autolesionisti
Se invece su di essa si riuscisse a realizzare una convergenza d'un accordo internazionali di ipotesi sarebbe non solo House ibidem ma anche utile
Occorre quindi essere consapevole che un nuovo ordine economico è nato si sta consolidando
Uno di ha sicuramente portatore di ricchezza e benessere
Ma anche un mondo inquietante e pericoloso per la mancanza di controllo democratico sui processi economici che deriva dal insufficienza crescente dei tradizionali poteri nazionali e internazionali
Rispetto a quello che ho appare lo strapotere dei mercati
I quali mercati pur rimanendo un punto di riferimento essenziale e irrinunciabile non sono entità astratta
Ma sono formati da uomini in carne ed ossa portatore di interessi valori giudizi e pregiudizi insieme
Oggi l'eccesso di potere mercato io rispetto ai sistemi politici e alle stesse organizzazioni internazionali è evidente e pericoloso
Non è sufficiente il meccanismo della concorrenza garantire trasparenza e democrazia
Sono anche necessari controlli e regolamentazioni specifiche anche a livello sovrannazionale anzi sempre più a livello sovranazionale
I disordini e le proteste di sia Seattle dimostrano come vi sia un'esigenza vera reale di rappresentanza popolare sui temi della globalizzazione del Governo mondiale
Come la gente si è inquieta e preoccupata per il suo futuro per quello dell'umanità spesso su questo punto concordo con Cofferati
L'angoscia il campionamento e folte reale ancorché mescolata come è sempre accaduto nella storia con poteste di flussi rifiuti basati su più concrete posa e chi è resistenza ai cambiamenti e difesa di interessi specifici
Tuttavia mentre sarebbe inutile cercare di opporsi al processo di globalizzazione è certamente sbagliato limitarsi a sottolinearne i rischi invece di utilizzarne consapevolmente le opportunità
Ed è anche per questo che la sinistra deve ancora più impegnarsi nella lavorazione dei contenuti di un nuovo sistema universalistico di welfare
Gara democrazia equità e mercato
E del tutto evidente che la destra è sorda disinteressata questi problemi
Essa nel suo liberismo primitivo esprime un sostanziale anarchismo economico e inoltre individualista nazionalista non si preoccupa più di tanto le diseguaglianze eccetera eccetera ed è altrettanto evidente che questi problemi non possono essere possono essere affrontati soltanto a livello in internazionale in Europa prima nel confronto i con gli altri Paesi poi ancora una volta non è un caso che in Italia la sinistra sia europeista e la destra euroscettica
Ma queste considerazioni molto no altresì quanto sia stantio provinciale inconcludente di inutile gran parte del dibattito politico che si stava svolgendo oggi in Italia eccomi temi rilevanti non vengono spesso neppure non ce alcune difficoltà derivano direttamente dall'incapacità del mondo politico tradizionale dei Paesi occidentali a selezionare in questa fase classi dirigenti adeguati ai nuovi compiti
Altre sono nostre specifiche e degli uno direttamente dalle vicende italiane dei primi anni novanta
Su questi aspetti di evidente una carenza di analisi e dibattito che si può fare quota è ormai da troppo tempo e che contribuisce alla perdurante instabilità del quadro politico della stessa alleanza di centro sinistra
Si tratta di nodi non sciolti e che concluso il decennio del risanamento bisogna decidere finalmente di a di affrontare da questo punto di vista la relazione di Veltroni offre finalmente una base di discussione seria che non potrà essere ignorata dalle oltre altre forze politiche
Vorrei concludere con qualche riflessione sulla nostra esperienza di governo e sulle prospettive future
Noi compagne e compagni possiamo essere orgogliosi per quanto abbiamo fatto per il Paese nel corso degli anni novanta e soprattutto nel corso degli ultimi quattro anni
Il risanamento economico il recupero dei dignità d'identità nazionale il riscatto dell'Italia sono in larga misura il frutto del nostro contributo nel nostro impegno
La ripresa economica in atto è forte e robusta e se non si commettono errori essa sarà stabile e duratura
Ma ciò che è importante capire bene e che stiamo entrando in una nuova fase dello sviluppo economico dell'Europa e dell'Italia
Una fase di crescita trainata dalle innovazioni tecnologiche in corso
Una fase di sviluppo endogeno che non necessita di sostegni e politiche keynesiane tradizionale bensì di bilanci in pareggio prezzi stabili bassi tassi d'interesse mercati flessibili concorrenziali e liberalizzare
Sarebbe gravissimo se l'Italia come già era successo altre volte in passato non fosse pronta non fosse in grado di partecipare da protagonista al nuovo ciclo internazionale
Noi non abbiamo tempo da perdere ma abbiamo una grandissima opportunità davanti a noi
La politica deve dirigere ed indirizzare lo sviluppo eliminando strozzatura ritardi carenze infrastrutturali regolando assicurando sicurezza il sostegno ma anche riformando senza timori o sensi di colpa tutto ciò che va riformato
Nella consapevolezza che nel Nuovo Mondo che si sta profilando la tutela dei deboli di sistemi di garanzia e le politiche di redistribuzione sicurezza sociale dovranno trovare soluzioni diverse dal passato ed in parte inedito
E da questo punto di vista mentre del tutto ovvio opporsi al referendum che pongono altre native drastiche sì o no bianco nero su temi delicatissimi
Sarebbe molto pericoloso e sbagliato esorcizzare gli argomenti di merito chi alcuni pochi di quei referenti referendum Eva
La sinistra non può permettersi di continuare ad arrivare in ritardo agli appuntamenti decisivi
E mi sembra evidente che sui temi delicati del mercato del lavoro sia necessaria un'azione forte del sindacato del governo della maggioranza soprattutto dopo che la Corte costituzionale avrà compiuto la sua scelta
Ancora una volta non c'è molto da conservare da difendere ma molto da innovare da cambiare da rivoluzionare
Senza timori senza conservatorismi e corporativismo
Non possiamo limitarci a richiamare le basi fondanti della nostra identità storica le nostre tradisce come è stato detto
Occorre essere in grado anche di integrarle da aggiornare
Io vi fa Isma'non è un mero esercizio retorico
Consiste in azione concreta infatti operativi in decisioni da assumere i rischi da correre
E guardate compagne e compagni le riforme e le innovazioni fanno sempre paura si sa da dove si parte ma non è mai c'è otto l'approdo finale pensate alla diffidenza con cui fu accolta tre anni fa la riforma fiscale del governo la mia riforma di cui oggi molti o tutti sembrano apprezzare i risultati
Chi ha paura in politica destinato alla sconfitta in questa fase occorre quindi una grande forza e consapevolezza ma anche una forte spinta
Ed e questo è un punto importante al di là di moralismo inconcludenti di pulsioni giustizialiste che pure periodicamente riaffiorano e vanno combattute nella storia della sinistra nelle identità della sinistri
Etica e politica sono sempre state strettamente collegati
Guai a noi se questa se tensione si attenua viene meno sarebbe la fine della sinistra
La responsabilità e individuale il disinteresse personale l'onestà e la trasparenza assoluta rappresentano il DNA della sinistra italiana e noi dobbiamo riaffermare difenderne la nostra azione politica e sociale la nostra azione di governo
Nessun compromesso ammissibile su questo punto non ce lo consente la nostra identità non ce lo perdona deboli italiani ai nostri lettori stiamo bene attenti a non so valutare sottovalutare questo punto fondamentale
Care compagne cari compagni
Il Paese esitò oggi grazie all'azione dei governi Prodi e D'Alema in condizioni positive il programma elettorale del mille novecentonovantasei è stato pressoché interamente attuato e quello era e rimane un programma riformista che all'OPA unificò la coalizione consentì la vittoria elettorale e non si comprende perché non dovevo rivendicare oggi lavoro compiuto i risultati ottenuti
Oggi il reddito cresce
L'occupazione aumenta la di Cozzo cupa azione si riduce nonostante la crescita delle forze di lavoro le tasse calano i conti pubblici sono inoltre vi sarebbero quindi tutte le condizioni perché in un Paese normale vi fossero serenità e fiducia tra i cittadini e nelle forze di governo
Se non sapevano creare le condizioni perché questa dissociazione tra realtà economica di equilibri politici possono essere eliminate
Avremo sprecato uno straordinario decennio di azione politica di grandi successi sa la nostra responsabilità di tutte le componenti del partito del sindacato degli alleati politici evitare che ciò possa accade
Andrea Riccardi fondatore e presidente della Comunità di Sant'Egidio seguirà Luigi Berlinguer
Prendo la parola sul progetto del due mila
Perché m'interessa un progetto del due mila
La mia storia non appartiene alla realtà della sinistra
Anzi apparirà parole dossale che lo dica
La mia storia non è fatta di questo impegno politico
La mia storia sale dal Concilio Vaticano secondo e per il sessantotto e storia della scoperta del Vangelo come fonte di umanità e di solidarietà
Questo ha messo in movimento
Nell'esistenza mia e dei miei amici una realtà di sentimenti di azioni di passioni insomma un impegno diretto e personale tra i poveri del nostro Paese la gente del sud del mondo
Lungo le frontiere dei conflitti e della povertà
Questa è la storia della Comunità di Sant'Egidio un movimento non solo italiano ma oggi radicato diffusa in trentacinque Paesi ma che porta nei suoi cromosomi il carattere di umanità e di apertura del nostro Paese
Sono qui non solo per la cortesia dell'invito del segretario
Ma perché mi interessa il Progetto per il due mila
Un progetto per il due mila il progetto per il due mila interessati gli italiani ma anche e lo vedo andando in giro per il mondo la gente per cui l'Italia è il volto del lavoro della solidarietà e dell'umanità
Siamo entrati
Nel due mila tra qualche festeggiamento il Bilancio troppo scarichi di idee di progetti e di sogni
Ieri c'era sovraccarico forse la complessità del due mila induce alla riservatezza ma essere scarichi di progettualità vuol dire avere poche idee da discutere avere pochi sogni suscita tori di nuove energie
Vuol dire soprattutto in un mondo di attori forti contare poco e avere una volontà politica debole
Del resto
è una condizione generale nel mondo intero e nasce dalla consumazione di valori e passioni che si sono spenti negli ultimi decenni la nostra politica ha vissuto questa consumazione
Rischia di diventare luogo di alchimie partitiche di giochi di posti o di mentalità di condominio anche se ma ribadito si è positivamente sdrammatizzava ed è sacra Lizza ma forse in un Paese come il nostro che con i suoi limiti ha vissuto tante passioni c'è bisogno di Progetti di sogni ed idee
Ci rendiamo conto
Vedendo non solo il nostro Paese ma il mondo intero cosa vuol dire la consumazione di tanti valori
Che vuol dire la delusione amara per le attese frustrate di sviluppo di tante tardi tante donne di tanti uomini nel sud del mondo
Qualche mese fa erano in Africa in Africa Australe a un convegno delle nostre associazioni con due mila giovani venuti da cinque Paesi africani c'era una grande domanda di motivi di speranza
Infatti siamo in una stagione di diffusa intensa domanda di valori idee e di sogni per il futuro
Valori nuovi e antichi vengono riproposti troppo spesso sulla misura del gruppo o delle via e in questo bisogna vivere questa stagione con accortezza
Perché accanto alla domanda di valori c'è la rinascita di fondamentalismi di ogni tipo espressioni di gruppi e di singoli spaesati in un mondo troppo grande e troppo deserto di riferimenti
Ma certo non è compito del programma per il due mila farsi ideologia magistero di valori o di verità per fortuna
Ma è compito questo sì intercettare la stagione di domanda di valori del nostro Paese che io ho visto espressa in tante forme generose oltre che in tanti discorsi
Lo abbiamo visto in Albania lo abbiamo visto e lo vediamo sulle frontiere l'emarginazione o sulla gratuità dell'impegno volontario lo vediamo tra i giovani
Un progetto per il due mila deve saldarsi a questo capitale di idee di sogni che bolle forse non maturo ma esistente nelle menti e dei cuori di tanti italiani
è un capitale che si ricrea in cui essere presenti
Per questo personalmente mi pare che la scelta di riprendere ai che ha non sia l'espressione di un eclettismo
Di una leggerezza superficiale tra John Lennon e la Rerum Novarum non mi pare
Il genio di don Milani fu quello di comprendere e di assumere quella Ikea motto dei giovani americani migliori come scriveva
Che per lui voleva dire una cosa semplice fondamentale voleva dire cultura dell'impegno
E ora dico quell'espressione estranea al suo linguaggio nella sua vita di Prete ed è la sua passione di maestro un messaggio di laicità e di concretezza portato con la sua veste quella cultura dell'impegno a cui don Milani voleva formare i suoi ragazzi
è quella di una generazione anzi è forse una delle cose migliori di una generazione che oggi ha la responsabilità nel passaggio di secolo di una generazione che oggi si interroga sull'Italia nel mondo del Duemila
è una cultura questa di credenti e non credenti di credenti a modo loro in un'epoca che spesso come diceva Nicola Chiaromonte è un'epoca non di fede o o non di non fede ma di malafede
Questa cultura dell'impegno è qualcosa che il Novecento trasmette al prossimo secolo su cui riflettere è una cultura che ci dà le basi per un progetto del due mila
E questo progetto del due mila
Deve parlare alla donna l'uomo di domani senza frontiere
L'uomo è internet Soro diceva rivoluzione economica ma io direi anche a rivoluzione antropologica uomo planetario diceva Balducci infatti tutti noi viviamo
Tra il mondo di casa nostra ma anche affacciati alla finestra dell'universo e sull'universo spettatori di uno scenario pasto che ci raggiunge ci interpella ben al di là delle frontiere nazionali il mondo in Presadiretta con i suoi danni entra a casa nostra
E c'è il rischio dell'impotenza di fronte a scenari e problemi tanto basti cui solo qui si colloca una politica nuova capace di connettere le passioni a un largo scenario internazionale e le battaglie debbono essere quelle del mondo e non solo di casa nostra saldate insieme penso prima di tutto alla battaglia della pace
La storia della Comunità di Sant'Egidio negli anni novanta è implicata lungo le frontiere di alcuni conflitti in Africa penso al Mozambico una guerra con un milione di morti conclusa attraverso la nostra mediazione con la pace firmata nel novantadue
è il coraggio di sognare la pace su scenari larghi ma si può sognare che come la schiavitù compagna secolare della storia umana è stata abolita possano venire qualcosa di simile e di drastico anche per la guerra
Io credo che per il domani un Progetto per il due mila deve tener conto che l'etica della felici che l'etica e la felicità di una donna e di un uomo planetario non sono disgiunte etica e felicità
Lo vedo ed è una consapevolezza che matura ha recentemente detto Giovanni Paolo secondo a partire da una meditazione del Novecento
Oggi lo sappiamo più di ieri
Non saremo mai felici e in pace Younis senza gli altri e ancora meno gli uni contro gli altri
In queste parole semplici
C'è una saggezza levigata della storia ma c'è anche un sogno che condivido perché un progetto per il due mila è un progetto capace di coniugare insieme it ragionamenti e sogni sogni
Il sogno di una nuova considerazione della vita umana
Io chiedo e non è problema di poco conto se la crisi demografica del nostro Paese
Non dipenda troppo da una concezione egocentrica che sacrifica i PTP i più piccoli più deboli nascituri bisogna a mio avviso procedere a una considerazione nuova della vita
E della vita perché scateni una logica diversa nell'accoglierla perché vorrei una cultura dell'umanità
In un Paese che sta diventando popolato da anziani e la lunga vita degli anziani dice la qualità della vita della nostra società e non solo l'ingombro dei disabili
Una cultura della vita perché il successo di una società che fa vivere più a lungo non diventi la disperazione di una vita umana invivibile per gli anziani
Una nuova considerazione di diritti umani e quindi dei doveri degli Stati verso i singoli l'impegno per l'abolizione della pena di morte e non posso non dire il mio apprezzamento
Per le parole di Walter Veltroni in proposito l'impegno per l'abolizione della pena di morte e l'emersione di un senso della vita che sta trovando largo spazio nel nostro Paese
Lo dicono il due milioni di firme
Raccolti dalla Comunità di Sant'Egidio do altri in un anno racconta senza sporto occasione di dibattito per la strada sulla vita e i diritti umani
Che trova ampie e inaspettate rispondenze ovunque
Perché c'è in giro ho sete di battaglie concrete e vere per la difesa dei diritti dell'uomo
Il sogno di un Paese Stato e società civile che operi in lungo le frontiere che si producono irrazionalmente dolorosamente nel nostro mondo
Le Front la frontiera con il Sud e le frontiere del sud
Penso all'Africa delle guerre all'Africa delle malattie e all'Africa della fame
Perché l'Africa fa parte e può sembrare un paradosso della nostra civiltà e ne costituisce il Grande Sud che non si può dimenticare ma lo stiamo ricordando basterebbe segnalare il crollo della cooperazione negli anni novanta motivato da un lato ma altamente ingiustificato dall'altro
Del resto come abbiamo sentito le lotte di Mandela contro l'apartheid
Perché quell'Africa il nostro mondo così non possiamo oggi in maniera più concreta non sentire nostre i problemi di quella parte del mondo che fa parte della nostra civiltà
Ci sono da noi energie e risorse che possono incontrarsi con energie africane sane il sogno di operare lungo le frontiere spinose tra le civiltà che si estranea no o confliggono
Il Progetto due mila e quello di un'Italia europea e mediterranea paese del dialogo per la sua storia la sua collocazione geografica
Grande Paese che può lavorare per un dialogo e che può lavorare per l'affermazione dell'universalità dei fondamentali diritti umani concludo
Sogni idee progetti per il due mila un'amica mia Settimia Spizzichino l'unica ebrea
Romana scampata Auschwitz sta guardando con gli orrori del nostro tempo e del Novecento dice sento il bisogno di raccontare e dice sento il bisogno di raccontare
Per tutti gli anni che ci hanno rubato che hanno rubato e milioni di uomini donne e bambini che sono rimasti nei campi
Quanti anni decine migliaia milioni avrebbero avuto da vivere ancora quanti anni di vita sono andati in fumo nei forni crematori dei Lager nel più mostruoso furto della storia
Quanti anni rubati penso che un Progetto del due mila deve partire da questa angolatura
Un due mila come un secolo degli anni ritrovati e non come un secolo in cui si continuano a rubare gli anni alla gente in tante parti del mondo grazie
Luigi Berlinguer seguirà Liliana cori c'è a una una comunicazione per la delegazione della mozione Veltroni della Liguria la riunione delle diciotto e spostata alle ventuno
Ma soprattutto devo ricordare alle compagne e compagni che stasera a seguire
Dopo questa sessione ci saranno importanti votazioni sui documenti e si Gargani ismi dirigenti quindi ci sarà la notturna la sessione serale Luigi Berlinguer
Care compagne cari compagni
Più volte in questi anni siamo stati invitati
A dire parole di sinistra
Devo dire che così formulato l'invito non mi piace
I cittadini i lavoratori si aspettano da noi ora che governiamo
Non solo parole di sinistra ma fatti
Di sinistra
In tutto il nostro passato
Parole di sinistra ne abbiamo dette tante
Abbiamo predicato la pace la libertà l'uguaglianza
E abbiamo imboccato il lavoro lo abbiamo difeso
Abbiamo organizzato i più deboli
Ed abbiamo vinto a modo nostro
Perché con quelle parole di sinistra con quelle richieste di sinistra
Abbiamo formato le coscienze dei deboli la consapevolezza dei propri diritti
E con quelle parole di centrosinistra abbiamo vinto il ventuno aprile
Siamo orgogliosi compagni di quel passato ma chiedo chiedo allora tutti quelli che ci hanno fatto vincere che hanno riposto in noi la fiducia la speranza
Parole di sinistra solo parole ancorché di sinistra
E si chiedono fatti soprattutto fa
Di sinistra
Ora che abbiamo conquistato un posto nuovo nel mondo
Che la nostra credibilità è cresciuta che è cambiato il vostro ruolo internazionale bastano i cortei le parole di pace
O si giustifica l'agnosticismo del responsabilizzato e la rinuncia al ruolo anche duro e doloroso di difesa attiva dei diritti umani e della pace
Che cosa significa per noi essere governo
Significa costruire la pace e questo è un valore in forma nuova
Come ci hanno detto qui Veltroni e D'Alema
è scritto qui in grande ai ieri abbiamo detto viva la scuola pubblica con parole di sinistra
E la scuola non veniva riformata gli anni passavano i pagamenti sia leggevano e si scioglievano e dalle parole di sinistra non usciva la riforma che il solo modo di potenziare la scuola pubblica
Noi abbiamo avviato le riforme della scuola con fatti di sinistra
è il riformismo questi abbiamo sempre parlato di laicità ma poi abbiamo abdicato al compito all'imperativo costituzionale che tutte le scuole devono essere laiche quelle pubbliche e quelle private abbiamo lasciato a queste ultime in un ghetto senza leggi devastante ed è la pagate in inglese questa boutade e a si traduce in aiuto anche non me ne importa sono fatti vostri ebbene no ai cioè io stato voglio guardare anche lì dentro voglia dettare le regole perché tutte le scuole devono essere laiche anche quelle cristiane non statali questa è la vera responsabilità di governo una più alta cultura politica e l'entità e l'efficacia del riformismo
Butti arresti ha detto forte che la nuova discriminazione sociale si basa sull'ignoranza
Lo hanno ripetuto in tanti qui e io li ringrazio di aver posto l'istruzione in una posizione centrale
Nella nuova società capita sempre più che chi non sa non mangia
Le vecchie parole di sinistra hanno predicato il diritto all'istruzione ora però anche qui non solo parole ma fatti anzi nuovo parole e nuovi Stati di sinistra insieme diritto non solo di accesso ma di insuccesso formativo come dicono i nostri gradirà Abrami compagni giovani che sono bravi perché sono moderni riformisti
Non più un diritto solo formale di entrare ma un fatto riformista vero nuovo grande il diritto al successo formativo per tutti anzi per ognuno non è forse un grande fatto di sinistra che finalmente abbiamo elevato l'obbligo scolastico l'obbligo formativo lasciatemi dire compagno che provo anch'io il legittimo orgoglio di essere membro di un governo che oggi fa andare a scuola decine di migliaia di ragazzi che prima si perdeva che fa arrivare a diplomare il settanta per cento dei nostri giovani è l'orgoglio di essere riformisti abbiamo sempre pronunciato una grande parola di sinistra il diritto al lavoro
Con quali fatti oggi sappiamo che la nuova struttura economica si espande con l'innovazione
Che c'è un rapporto fortissimo fra conoscenza innovazione lavoro
E per avere innovazione occorre ricerca ma occorrono anche coloro che l'innovazione l'affanno di persona
Occorre collocare una carica quasi eversiva di innovazione dentro la struttura economica e l'homo sapiens non totalmente scisso dall'homo Faber
Preparato con un processo nuovo che tiene collegati istruzione e formazione
Che ritiene portatore costante di innovazione vero motore di sviluppo per questo creatore di condizioni di lavoro creatore di lavoro e sospesi
Così le parole diritto al lavoro possono diventare
Anche fatto di sinistra nella società della conoscenza giungerà basarsi su queste su chi ha potuto apprendere imparare a sapere e poi sapere per comprendere per risolvere il famoso problem solving costruendo così un po'
L'imprenditore di se stessi
Si tratta di una costruzione faticosa che non si realizza con le sole parole né tantomeno con la demolizione dell'esistente soltanto con il vuoto con il no come vogliono il referendum
Un vero riformismo liberale l'opposto di questi referendum che sono anarchici hanno libertà che è anche responsabilità di nuovo ai che era ai giunte sono più consapevole più responsabile per questo anche un po'più libero
Vorrei tanto
Che oltre a dirlo come ormai tutti fanno
Mi si perdoni una malignità
Arrivassero a capirlo anche a via venti Settembre
Al ministero del Tesoro al ministero non al ministro
Dove e quando si chiede una lira in più per la scuola son dolori
E della società della conoscenza non mi pare che negli importi molto caro Giuliano possiamo dimostrare con la prossima legge finanziaria non solo con parole di sinistra ma anche al con qualche piccolo fratello di sinistra che potremmo chiamare euro se vogliamo
Possiamo discutere che c'è davvero l'importo un rapporto fra riforme e risorse e che la colors la società della conoscenza la vogliamo davvero
E non la possiamo costruire con i fichi secchi
L'ho detto anche stamane il due Attone Fazio all'INPS ho sentito compagni ho parlato di diritto al sapere al successo formativo ieri le parole di sinistra volevano che tutti fossero uguali e dovessero imparare le stesse cose
L'uguaglianza come forzata omogeneità
Sono state le donne ad insegnarci l'idea affascinante che la differenza a fare più forte la parità se non c'è un riconoscimento e valorizzazione della diversità non c'è vera uguaglianza
Sulla scuola ce l'ha detto anche don Milani
Le belle pagine della disuguaglianza di amarti assente
Ci raccontano come l'efficacia delle politiche dell'uguaglianza consista nello spostare l'attenzione dell'uguaglianza nei risultati
Verso la parità delle opportunità ed il possesso di strumenti per realizzare alle proprie identità
è un concetto nuovo per la sinistra un valore nuovo Riformista realizzare l'uguaglianza nella differenza nella disomogeneità e solo con i fatti di effettiva promozione di politiche differenziate e siamo stati noi qui a fare la riforma più grande di sinistra che valorizza le differenze come risorsa la riforma dell'autonomia che sposta un impossibile sapere uguale per tutti verso il sapere per ognuno seguendo ciascuno le proprie attitudini vocazioni aspirazioni libere preferenze cioè
Perché ciascuno sia se stesso
Sentite come qui fa capolino la libertà
Una certa sinistra aveva sacrificato la libertà sull'altare dell'uguaglianza con effetti devastanti
Noi riformisti al contrario abbiamo iniziato a costruire fatti di sinistra con l'ambizione di lavorare perché ognuno esprima compiutamente se stesso
Che cos'è allora l'uguaglianza forse che tutti siano identici e valgono allo stesso modo si impegnino allo stesso modo rendono allo stesso modo sappiamo bene che queste una finzione
Vera eguaglianza e quando ognuno realizza se stesso anche con risultati differenti ma tutti intanto possono partire arrivare e giungere al proprio Massimo
Così si valorizzano i più deboli e si valorizzano i talenti
Grazie anche alla diversità dei percorsi degli apprendimenti
Anche sull'Europa compagni abbiamo detto parole di sinistra ma oggi partendo dalle nuove esperienze di governo dovendo produrre fatti europeisti
Dovendo non più solo propagandare la cittadinanza europea ma costruirla
Dobbiamo con energia a dire che queste Europa così come non ci basta più se vogliamo l'Europa della conoscenza dei cittadini e quindi del sapere la Conferenza intergovernativa abbia il coraggio di correggere i trattati di non occuparsi solo di agricoltura di moneta di dare forte capacità di intervento competenza l'Unione anche in campo culturale scolastico universitario in sintesi compagni insiste gli tutto questo è riformismo sono i nostri valori
Dobbiamo dire anche dobbiamo anche al rilancio dei nostri valori se in questi giorni al congresso
Abbiamo riprovato qualche emozione di appartenenza
Lo dobbiamo a Walter alla sua bella relazione
Non voglio dire all'orgoglio nazionale toccante del Bilancio di successi di Massimo D'Alema
Lo dobbiamo al nostro congresso compagni all'unità di un dibattito franco ma leale ho rivisto negli occhi e nei titoli che inizia la sgomenta delusione di chi non ha potuto raccontare un po'ingresso di veleni dire risse di sgambetti di primedonne rantolo
Un compagno mi ha detto
L'ho sentito anche io questa presenza di passione politica e di unità
Né di appartenenza ad un partito in compagnia detto provato anch'io un'emozione qui e passione politica ma vada non passione o illusioni onirica anzi più razionale
Vorrei dire passione ideale moderna proprio perché riformista lo voglio ripetere un livello superiore di cultura politica ma anche di etica politica
C'è il riformismo inizialmente è ostico e meno accessibile e più fatti e meno facile anche perché le parole arrivano subito i fatti no
Spesso ci fanno aspettare
Il risultato si fa attendere
è così che gli stessi nostri simboli anch'essi devono cambiare
Sono d'accordo con Fabio
Anche il riformismo deve avere una sua simbologia che non può essere fatta solo di testimonianze anche se spesso altissimi nobilissimi di abnegazione solidarietà
Bisogna e anche dei singoli si intreccino parole e fatti di sinistra processualità gradualismo effettività
E ancora coralità non solo individualità e pazienza e fatica di chi costruisce di chi suda ma poi raggiunge un risultato certi
Nel simbolo c'è sempre un sogno ci utopia ma non deve essere solo un sogno
Può esserci anche un sogno non onirico
Ma consolidato dalla ragione dalla scienza
Dal gusto del reale
Perdonatemi se in conclusione compagni abbandono un attimo per un istante un gioco di parole
Leggete il nostro motto è che dietro tutto unito in latino
I chiare un vocativo
Chiama un simbolo altissimo dell'antichità un giovinetto che ha voluto volare volare alto fino al sole quando volevano solo gli uccelli non gli uomini ha sognato ma non si è appoggiato sul reale sulla ragione
E la cena delle sue ali lo ha abbandonato noi amiamo quel simbolo ma amiamo di più volare con la ragione con coraggio ma con la forza della ragione
La parola indiana covare
Seguirà Giuliano Amato
No Liliana colonna volontaria dell'organizzazione non governativa va addebitarsi
La campagna s'evitarsi per un millennio senza debiti fa parte della coalizione internazionale Jubilee due mila
E parte dei movimenti della società civile che in tutto il mondo stanno lavorando sui temi dei diritti umani dell'ambiente e dell'economia per una società globale qua sostenibile giusta
Il Progetto per la sinistra del Duemila che qui discutiamo è ampio ambizioso e dà la misura della complessità dei problemi
Crediamo che la dimensione internazionale e mondiale dei problemi vada sottolineata è resa concreta nelle proposte
Proposte che siano adeguati ad affrontare l'interdipendenza e la sfida di questo inizio di millennio
Qualunque problema potrà essere risolto solo a livello globale non saranno possibili scorciatoie
Lo scenario il dibattito internazionale sono vivaci e complesse
Alcune contraddizioni si fanno evidenti e si impongono a riflessione sono state già ricordate male voglio elencare la prima le ricette per lo sviluppo a livello globale hanno fallito il loro obiettivo
E anche dove c'è stato un aumento della circolazione di denaro non sono migliorate le condizioni di vita della maggior parte della popolazione
La seconda è sempre più evidente Diretta l'interdipendenza delle scelte di ciascun governo nei campi sociali ambientali dei diritti dell'economia e la responsabilità quindi di ciascuno dei governi a livello globale
La terza contraddizione oggi la vera divisione del mondo non è tra Est e Ovest o tra nord e sud ma tra ricchi e poveri in ogni Paese
Pensiamo non solo al miliardo e trecento milioni di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno ma anche cento milioni di poveri e trentasette milioni di senza casa che vivono nei Paesi industrializzati
Come affermato dal vertice sullo sviluppo sociale di Copenaghen nel novantacinque oggi siamo di fronte a una grande questione sociale mondiale
Infine il peso e la capacità decisionale di una serie di entità sovranazionali in particolare nel campo economico sono aumentate in modo esponenziale
E parlo di fondo monetario internazionale di Banca mondiale di organizzazione mondiale del commercio
Entità che sfuggono al controllo democratico e mancano di trasparenza alle quali governi tendono a delegare le decisioni e questo è vero in Italia al punto che solo negli ultimi due anni il Parlamento e le Commissioni competenti hanno cominciato ad operare un controllo sui finanziamenti sulla politica del nostro Paese
In questi organismi che esistono dal mille novecentoquarantaquattro
In questi anni è cresciuta anche nel nostro Paese una società civile organizzata e consapevole che si muove con agilità superando le frontiere nazionali
Nella convinzione che solo un'azione sovranazionale e che crei alleanze tra cittadini lavoratori investitori del nord e del sud del mondo potrà risolvere i problemi della povertà della distruzione ambientale dei diritti violati una società civile organizzata che è cresciuta anche grazie a internet di cui parlava prima assolto con tanta forza come voce di libertà
La voce della società civile si è incontrata in modo imprevisto e conforto straordinaria nel dicembre scorso a Seattle e facendo leva sulle divisioni e contraddizioni dei rappresentanti dei governi del mondo ha contribuito a bloccare negoziati commerciali di portata storica
Ma Seattle non può essere considerata una vittoria e necessari oggi raccogliere capire le diverse voci che si sono levate perché non rimangano esclusi dal dialogo e dalle ipotesi future
Perché dopo il no il rifiuto degli attuali assetti di potere delle regole imposte senza consultazione possa venire la costruzione la proposta il disegno di strategie
La nostra esperienza di dialogo e di presenza nella società civile molto forte
Soprattutto a livello internazionale conosciamo le trappole lentezze del dialogo
Sappiamo chi chi davvero ci vuole fermare si impossessa del nostro linguaggio e ci trascina in tavoli di confronto in dibattiti commenti valutazioni analisi che lasciano fuori il mondo vero e i protagonisti veri che si limitano a subire le decisioni prese
Il dialogo è un'altra cosa e scambio di informazioni e trasparenza decisioni da confrontare progetti concreti sui quali ha misurarsi
è un colloquio e l'apertura di spazi in quei paesi in cui gli spazi democratici non esistono
La politica proprio per questo deve riprendere l'iniziativa tornare protagonista ed essere capace di dare risposte
La questione sociale mondiale solleva dunque un problema di democrazia di trasparenza di responsabilità e di coerenza coerenza che significa conoscenza e consapevolezza della complessità
I temi essenziali su cui si deve esercitare la coerenza sono la cooperazione internazionale le regole del commercio su scala globale e infine il debito dei Paesi poveri
La campagna spedita si affronta un singolo problema quello del debito che soffoca l'economia dei Paesi impoveriti danni di piani di sviluppo sbagliati da aggiustamenti strutturali imposti di paesi che sono ricchissimi di risorse di intelligenze e non hanno la possibilità di valorizzarle
è un singolo problema di rilevanza storica che può essere risolto con lo sforzo concertato dei Paesi ricchi perché nessuno di loro dovrà fare sforzi insostenibili
Che deve essere risolto perché con la crescita dell'interdipendenza l'unico sviluppo possibile dovrà disegnare le azioni è questo sostenibili tra i Paesi e tra i popoli
Che deve essere risolto oggi perché abbiamo tutti gli strumenti gli interlocutori a disposizione per elaborare soluzioni di lungo respiro
Il governo italiano ha presentato un disegno di legge per la cancellazione di una parte dei debiti dei Paesi più poveri è un provvedimento assai importante dal punto di vista politico all'interno dei G7
E per riaprire contatti commerciali con i Paesi poveri
Ma avrà effetti pratici scarsi o nulli perché cancella crediti già valutati come non ripagati si tratta per miliardi di lire che già sono stati considerati inesigibili
L'Italia può fare molto di più ci impegniamo e vorremmo che anche i DS fossero con noi
Per vedere approvata nell'anno due mila una legge coraggiosa che dia il segno del cambiamento che contribuisca ad un nuovo inizio per un miliardo di persone oppresse dal debito
Chiediamo una legge che preveda la cancellazione del debito dei cinquantadue Paesi più poveri e più indebitati indicati dalla coalizione Jubilee due mila
Una legge che preveda meccanismi di trasparenza e di consultazione con la società civile condizioni e come per la cancellazione e che avvenga in tempi ragionevolmente rapidi grazie
Sinistra Repubblicana sono convocati nella sala primo piano alle diciotto e quindici i delegati della Sinistra repubblicana la parola Giuliano Amato seguirà Giorgio Napolitano
Ringrazio anch'io Walter Veltroni per avermi invitato a discutere perché questo è il tema della seduta di oggi
Il progetto per la Sinistra del Duemila cui ha lavorato Giorgio Ruffolo
Le così lo dico con una qualche soddisfazione anche perché permettetemi una piccolezza nel parlare di un tema grande io in genere non leggo le cattiverie che vengono dette Dinoi anche perché non ho tempo mi ha colpito vedere in questi giorni qualcuno che per evidentemente sottovalutare il tipo di cose che vado dicendo avrebbe detto ma è diventato un po'come Pietro Ingrao
Cioè uno di questi innocui racconta attori di cose inutili
Ora io no no quasi mai condiviso le idee di Pietro Ingrao ma considero un complimento questo che mi è stato fatto
Perché
Perché Di Pietro e come Pietro Ingrao ho sempre condiviso una cosa che è poi quella l'ho imparato andando a Reggio Emilia che Luigi Malaguzzi da Reggio Emilia insegnato ai bambini di tutto il mondo alzare gli occhi oltre il muro alzare gli occhi al di là di quello che accade ogni giorno
Essere capaci di capire e soprattutto quanto ciò che facciamo e che non facciamo ogni giorno
Incide sul futuro nostro e sul futuro di tanta altra gente che dipende da quello che noi facciamo
Ed è questo il cuore dell'impegno della politica ed è rimasto il cuore dell'impegno della sinistra anche in un tempo nel quale qui capisco la ragione di questa piccola esce occhio abbattuta in un tempo nel quale io con crescente fastidio
Sento dire che nel nuovo tempo nel quale ci troviamo a lavorare in un mondo che non ha più bisogno delle nostre nazionalizzazioni delle nostre statizzazione i delle nostre i pesanti regolazioni l'unico compito che noi abbiamo è quello di amministrare l'esistente
Una vita grigia per la sinistra
Amministrare quel che accade ovviamente con più equilibrio di quanto non accade quando ad amministrare la destra ma alla fin fine alla sinistra si chiede solo di farsi carico di quell'eccesso di diseguaglianze che il mondo genere di finisce e non c'è da occuparsi d'altro e pericoloso comparsi da altro amministrare
Ecco sapete qua
Ti
E i nostri figli hanno oggi una formazione per un lavoro che non potranno fare domani come possiamo amministrare in un mondo dove le periferie delle nostre città
Cambiano da un giorno all'altro dove la mobilità in di intero frontaliera interrazziale porta il bene porta il mare
Porta gente che trova la sua nuova speranza porta gente che viene coinvolta in un generale degrado come possiamo amministrare
In un mondo nel quale cinque miliardi di poveri sono destinati a bussare alle porte di un miliardo di ricchi e sarà un mondo che si è soltanto amministrato non farà sopravvivere né ricchi né poveri come possiamo amministrare fatelo dire a me che questo l'ho a cuore più di Andrea Riccardi ma no no alcune premesse culturali su due una società nella quale poco alla volta un numero crescente di bambini
Nasce da ragazzine single una degradazione terribile di quella che è stata una grande stagione di libertà dei conquistate libertari che ora condanna all'esclusione sociale la madre e i figli
Bambini che nascono anelli periferie da queste madri sono bambini condannati all'atto della nascita all'esclusione e se ci si limita ad amministrare queste società
L'Italia è per ora in parte più immune di altri Paesi europei da questo fenomeno ma questo fenomeno sta prendendo piede chi amministra non lo vede ecco qui la necessità di del Progetto
La necessità del Progetto nasce di qua non si fa governo riformista non si fa governo moderno si è essere moderni significa amministrare significa avere un progetto avere un progetto perché l'ordine mondiale non nasce da solo da solo nasce il disordine mondiale
Perché le attività economiche finanziarie hanno rotto gli argini nazionali hanno spesso rotto anche gli argini regionali ma essi stessi e non funzionano se nuovi e diversi gli argini non vengono costruiti per il loro ordinato svolgimento
A livello sovranazionale
Chi amministra questo non lo vede chi si protegge questo non lo vede
C'è un'antica storia della sinistra fatta di richiesta di ordine mondiale c'è una nuova storia di una sinistra conservatrice che vorrebbe chiudersi entro i confini nazionali rinunciare a questo progetto farsi proteggere da questo progetto
Un progetto è necessario perché lo stesso sviluppo
La stessa competitività delle nostre impresa in un Paese come l'Italia o come la Francia o come la Germania non dipende soltanto ed esclusivamente da fattori endogeni a questa impresa
O dall'allentamento delle regole troppo rigide che spesso impediscono loro di funzionare ma dipende sono gli economisti a dircelo
Da un lato i tratti in cui l'impresa si trova dalle infrastrutture che ha intorno dalla formazione che ha il personale che lavora in questa impresa dalla sostenibilità ecologica delle attività che queste imprese stanno svolgendo è questo e Progetto
Questo è il progetto comune degli operatori economici progetto comune di chi deve regolare di Progetto Comune di china di chi ha responsabilità di governo
Occorre un progetto perché ci vuole un progetto per prevenire e combattere l'esclusione sociale
Perché l'esclusione sociale non si combatte fornendo a ciascuno
La possibilità di assicurarsi dai guai del mondo Albina alla Ras o ad Assitalia rivolgendosi ad un mercato forze dell'Impero del sole assicurazioni certo è una missione nuova molto nuova
Molto diversa da quelle a cui si è a cui eravamo abituati in passato è diversa nel contesto in cui dobbiamo operare diversa negli strumenti dei quali ci dobbiamo avvalere ma qui perbacco un po'd'orgoglio ci vuole non è diversa nei fini nelle idealità nelle Bussone che per cento anni hanno guidato movimento socialista fino ad oggi e di cui esso non ha nessuna ragione di pentirsi
Badate che
I riscontri sono riscontri che si fanno che si fanno uno ad uno pensate al senso della missione qual è il senso della missione
Il senso della missione e cominciare
A dare un senso di vita comune a quelle tante vite in cerca di un senso comune che nella società d'oggi tendono a camminare l'una accanto all'altra senza incontrarsi senza vedersi senza interessarsi in una dell'altra
Questo dramma gigantesco della solitudine dei tanti e dei troppi in società non organizzate per loro ma ecco io l'ho ricordato più volte
Ed è un senso straordinario quella cosa con la quale iniziò a vivere il Partito Socialista Italiano e ciò che aveva intorno a sera prima di sì ci si dava a tutti del tu
Come ci si dà oggi tutti del tu era il riconoscimento reciproco di una identità comune al di fuori delle gerarchia della società del tempo ci si dà del voi sul luogo del lavoro ci si dava del voi addirittura in famiglia voi lo sapete o mamma
Ci si cominciò a dare del tu
Si andava a vivere un'esperienza comune sia aveva un'identità collettiva siamo ancora in grado noi politica
Di esprimere un'identità collettiva che sia non solo dello strato partitico ma che sia espressione di una identità collettiva che starà nella società
Questa missione fu assolta cento anni fa questa missione vari tentata oggi ed è quella e la missione deve essere portata e qui giustamente è stato detto al di là degli stessi confini nazionali un principio fondamentale del movimento socialista nacque con questo è l'internazionalismo
L'internazionalismo nasceva dalla consapevolezza che non poteva esservi liberazione per gli uni se non c'era liberazione anche per gli altri
Accadde poi che la vicenda storica il socialismo in un solo Paese trasformarono l'internazionalismo in realtà nelle esigenze politiche internazionali di una delle grandi potenze in Unione Sovietica
Ma questa fu una deviazione da quello che era un principio originario che ci troviamo ancora oggi
Davanti e chiedo l'orizzonte che abbiamo davanti un orizzonte che l'ho detto più volte va ben al di là della cancellazione del debito
Se riflettete sulle matrici che avrete dentro di voi nella vostra storia che chiunque in qualunque partito appartenuto al movimento socialista nella propria storia Sacchi beh differenza
Tra la generosità solidale e la solidarietà dell'internazionalismo perché la generosità solidale e cancellare il debito dei Paesi poveri il principio dell'internazionalismo e aprire i mercati dei Paesi ricchi ai prodotti dei Paesi poveri avere incoraggiato rischiare nuove di cambiare noi le nostre produzioni per fare spazio a quelle degli altri sapendo che corrisponde ad un superiore interesse generale l'interesse generale dell'esplosivo di quelli che rischiano di essere esclusi
Perché se non ci sarà sviluppo in questi Paesi ci saranno rischi e minacce per i nostri Paesi
E quindi è nel nostro stesso interesse che accada e quindi non limitiamoci a crederci generosi
Perché cancelliamo i debiti
Dobbiamo avere la fiducia di cambiare nome
Dobbiamo dimostrare in tutto e non soltanto quando ci capita di sentirlo ad un congresso
Di avere il coraggio che dimostra chi ci dice il mondo cambia le tecnologie sono futuro non sono soltanto il rischio sono anche opportunità l'avete applaudito traente nelle conseguenze anche se nei congressi via riscontro punto gli applausi tendono ad essere incoerenti
Ma questo applauso vorrei che non venisse dimenticato questo applauso deve significare fiducia nel progresso fiducia nella modernizzazione non chiudersi nella difesa dell'esistente ricordatevi ancora che cento anni fa il movimento socialista come tale nacque quando cessarono i movimenti che si limitavano a difendersi dal futuro
Quando gli operai i primi operai smisero di prendere a martellate le macchine
E accettarono che nelle macchine era in progresso in futuro e che si trattava di organizzarlo meglio di renderlo più giusto di renderlo più razionale ma non di negarlo
E forse su queste basi che il ventesimo secolo costruì il così detto Stato del Benessere costruiva istituzioni sociali
Diffusa è una ricchezza che sarebbe stata altrimenti una ricchezza per pochi oggi abbiamo bisogno della stessa fiducia
Oggi abbiamo bisogno dello stesso coraggio lo sviluppo di quella industria che voi avete applaudito costerà la sopravvivenza di altre industrie
Scopriremo tra non molto che industrie che ci appaiono ancora radicate nel presente sono condannate dallo sviluppo di questa che cosa vorremmo fare vorremmo fermare il futuro vorremmo continuare a difendere i posti dell'industria che non c'è più ah vorremmo formare i nostri giovani al più presto perché sappiano competere nell'industria nell'industria del futuro questo è il tema che abbiamo davanti a noi in Paesi come l'Italia hanno voi in paesi come la Germania e quindi ecco non dimentichiamo che abbiamo un passato che il passato è unico
Nel passato c'è bene Che male
Ma nel passato ci sono radici buone
Di un futuro che abbiamo davanti e che siamo in condizioni di costruire
Ci sono radici ma questo futuro dicevo è diverso diverse sono le identità sociali che dovremmo amalgamare da aggregare
E diverse dovranno essere le identità politiche che rifletteranno le nuove identità sociale
Io credo fortemente ha un'identità politica riformista
Nessuno di noi
Può pretendere di averne l'esclusiva
Su questo dobbiamo riflettere con grande chiarezza e con grande franchezza e con grande onestà vedete
Io ho passato gli ultimi anni della mia vita
A cercare di convincere i miei compagni eredi del vecchio Partito Socialista
Chi si chiama socialista
E per ciò stesso porta con sé la storia di chi insegnò quel tu a milioni di uomini
E riuscì ad evitare la solitudine di milioni di vite questa solitudine seppe trasformare in un grande movimento che ha fatto la storia del ventesimo secolo non può mantenere quel nome per piccole aggregazioni politiche all'inizio sette abbisogna del grande aggregazione verticale diversità faranno sempre più crescere i loro conflitti e nel quale perciò alla politica si chiederà di avere una grande capacità aggregante coagulante
Ma capite che è difficile dire ai piccoli
Che l'identità
La tipica può essere superata se chi è il più grande non ha la medesima disponibilità
è difficile
Recuperare dal disamore che si va diffondendo in molti per la politica
Se continuiamo ad offrire soprattutto noi centrosinistra
Un'immagine tanto plurale da risultare non credibile
Non ci sono
Dodici opzioni di centro sinistra nel Paese ma ci sono dodici segretari di gruppi politici di centrosinistra in Parlamento
E vi aggiungo e temi e teniamone conto
In Italia si è rotto un ordine politico
Un ordine che a suo modo e magari con un fortissimo ausilio di spesa pubblica dal contribuente
Ha saputo far d'acqua o brodo di conflitti sociali evitando che diventassero esplosivi
Se noi non ci facciamo carico della capacità della dei nostri contenitori politici di aggregare in modo adeguato le identità sociali dalle quali possono emergere i conflitti noi possiamo trovarci in futuro a fronteggiare scontri che non siamo in grado di domare
La vicenda dei referendum non la vedo come un episodio isolato
La vedo come il segnale di possibili tensioni future Rispetto alle quali lasciare andare lo scontro allo scontro può fare esattamente l'opposto di quello che noi consideriamo nostro scopo salvaguardare la coesione sociale
E allora capite io mi chiedo
In primo luogo visto che parlo dei referendum
Ce ne sono alcuni davanti ai quali
Non mi preoccupa meno delle risultato chi potrà vincere chi potrà perdere
Il fatto che si svolgano e che getti no il Paese nello scontro sociale
Su quali macerie dopo uno scontro sociale sul licenziamento
Sulla tipologia dei contratti di lavoro potrà essere costruita la concertazione sociale chiunque vinca restare
Prescrive
Non voglio
In occasioni passate cercammo di evitare evitando che si celebrasse un referendum sulla liquidazione
Eviterei io nel novantatré che si svolgesse il referendum sul Mezzogiorno
Perché pensavo che era pericoloso che il Paese si dividesse tra nord e sud
E pesci impossibile perché si arrivasse ad una disciplina legislativa in tempo questo bisognerà pensarci bisognerà dedicare uccisi nei prossimi mesi non per tutti
Ma per quelli il cui contenuto è tale da rendere lo scontro sociale in quanto tale un cosa validità non meno della sconfitta
Ma è evidente che se si guarda al futuro
E se si guarda agli altri compiti che possono sorgere le ragioni di identità politica fortemente aggreganti sono ragioni impellenti
Alle quali dobbiamo pensare come ad una essenziale per fronteggiare un secolo difficile per realizzare un progetto impegnativo
E perciò non mettiamo limiti alla Provvidenza
Non mettiamo limiti alla possibilità di costruire una casa comune dei riformisti che sia sentita da tutti i riformisti come una casa davvero comune
Io per presto
O reagito positivamente avendo letto quello che in realtà aveva scritto che poi gira gira coinciso con quello che gli ha risposto Walter Veltroni da questo congresso ad Arturo Parisi
Il quale ovviamente non poteva pretendere che un partito si sciolga senza preavviso di neanche ventiquattro ore il giorno che celebra il congresso questa francamente neanche come colf
Accadeva in tempi lontani
Ma fondamentalmente Parisi non chiedeva presto perché chiedeva di sciogliersi in vista di dare una disponibilità per un percorso comune che possa portare allo scioglimento in una casa comune ebbene io ritengo che questa disponibilità debba essere da che non si possa pensare che qualcuno di noi alloggi e una tale diversità riformista dagli altri
Da non dove i va dovere rifiutare questa disponibilità poi sarà il tempo a decidere vedete noi in Europa non l'abbiamo ancora costruita interamente ma se i nostri padri negli anni cinquanta non avessero cominciato la costruzione di un processo di integrazione che in anni in cui c'erano ancora le macerie della guerra tra Paesi europei sembrava del tutto improbabile impossibile
Questa integrazione neppure a livello a cui l'abbiamo portata saremmo riusciti ad averla
E quindi abbiamo una missione alta da compiere un progetto difficile da realizzare
Ci abbiamo degli ancoraggi solidi inermi corre riformismo nella nostra storia e nel contesto europeo se si apre la prospettiva di una Casa comune dei riformisti coltiviamo la sarà il tempo a decidere in modi ma sarà essenziale che siamo noi a decidere che lo vogliano vi ringrazio
Dopo
Però dagli alcune formazioni
La commissione politica ha cominciato i suoi lavori anzi sta quanto ai suoi lavori e comincia le votazioni e quindi chi ne fa parte deve partecipare a questa
Signora come sta in politica
Alla Paolo Giorgio Napolitano
Care ai compagni
Care compagne e cari compagni intervengo anch'io sul Progetto
Con minore eloquenza di Giuliano Amato naturalmente
Facendo tuttavia anch'io con la premessa politica
Dicendo cioè qualche parola sull'intento e sul senso del Progetto
Abbiamo voluto io credo definire insieme d'identità e la strategia del partito della sinistra ho sentito ieri sera una contestazione la mente pretestuosa in una trasmissione televisiva
Non interessa che ci diciate chi scegliete vogliamo sapere che volete
Separazione insostenibile
Io credo che il progetto significhi per il nostro come per altri partiti del socialismo europeo programma fondamentale
Qualcosa si intende di aperto a sempre nuovi chiarimenti sviluppi arricchimenti ma intanto un punto fermo
E una visione complessiva di cui si avvertiva acutamente il bisogno non c'è separazione tra problemi e compiti immediati e urgenti di breve periodo e in prospettiva ideale strategica proiezione a più lungo termine della politica e del ruolo
Di questo partito
Ma era ed è forte l'esigenza di non restar dominati da dispute quotidiani convulse spesso meschine
O da calcoli di corto respiro non c'è separazione tra i temi del Progetto e quelli della relazione di Veltroni e non si è già visto nel dibattito qui al congresso ancora questo pomeriggio
Ma è giusto concentrarsi in qualche misura sul documento presentato da Giorgio Ruffolo anche per evitare voglio dirlo francamente che esso rimanga scarsamente discusso nel partito messo agli atti per così dire piuttosto che trasformato in oggetto di un impegno sistematico e in banco di prova della coerenza e lungimiranza
Dell'azione politica del partito gli italiani sono interessati alla vostra risposta ai problemi del Paese collocati in uno scenario europeo e mondiale da cui non si può prescindere ebbene questa risposta è oggi concretamente affidata a un ruolo di governo che da oltre tre anni e mezzo si svolge in collaborazione con le altre forze di centrosinistra conseguendo risultati di innegabile perfino straordinaria importanza
Un ruolo di governo che è essenziale potere continuare a svolgere e svolgete al meglio nel prossimo futuro
Ma la risposta di un partito della sinistra ai problemi del Paese e il suo contributo all'azione delle forze di progresso su scala internazionale
Richiede
Una ragionevole sicurezza per quel che riguarda la propria identità la propria ragion d'essere come partito non si può fare politica ogni giorno con efficacia
E non si può guardare più lontano con coraggio se sia e travagliati da dubbi esistenziali io mi auguro che da questo travaglio si possono dopo il congresso
Non essere più pesantemente condizionati
Che tutti possano davvero mettersi il cuore in pace come ha detto Walter Veltroni tutti noi stessi e gli altri
Riconoscendo ci come partito della Sinistra democratica e riformista membro della famiglia socialista europea e mondiale su questa base possono poi ricercarsi
Tutti i muscoli apporti ideali e politici ancora necessari
Per far crescere un partito della sinistra che voglia sempre più di venire un partito davvero grande e unitario e possono intesse essi tutte le forme di associazione proponibili
Con le altre forze di centrosinistra come coalizione diversa lo ribadiva D'Alema questa mattina da un semplice vecchio patto tra partiti io davvero non vedo contrapposizioni tra l'una e l'altra cosa
Credo di poter dire compagne e compagni
Avendo sempre creduto alla necessità di un forte partito della sinistra di un serio partito qui in Italia del socialismo europeo europeo
Credo di poter dire per quelli Dinoi che hanno vissuto negli anni scorsi l'esperienza di governo del centrosinistra di averla vissuta con autentico spirito di coalizione
Senza obbedienti a schemi e discipline di partito e senza cedere alloggi che di concorrenza e di conflitto tra partiti
Sappiamo e non dobbiamo mai trascurare
Questo dato cruciale
Che forse per nessun altro partito del socialismo europeo è così vitale come per noi il saper costruire una cuori Silone
Il saper costruire insieme con altre forze e far vivere una coalizione riformista
Per poter governare sarebbe perfino risibile ogni nostra pretesa di autosufficienza e fuorvianti ogni pretesa totalizzante mi pare che questo volesse dire anche Giuliano Amato
Piuttosto queste la mia opinione Giuliano
Il presentare come partito una nostra Chiara caratterizzazione fisionomia identità sia pure nel modo più aperto può spingere le altre componenti del centrosinistra
A riaffermare serenamente il loro profilo e a perseguire con fiducia il proprio rafforzamento dell'interesse comune della coalizione
Di centro sinistra
E prendiamoci poi tutto il tempo necessario
Io ti ringrazio
Di aver ritenuto improbabile che ci soglie Simo all'indomani del congresso ma tutto il tempo necessario
Per pensare a quello a quella che potrebbe essere una casa comune di tutti i riformisti o i riformismi non è una ipotesi semplice ma merita molti approfondimenti
Vengo vengo al Progetto
Ed è essenzialmente in rapporto all'impegno mio attuale nel Parlamento europeo
Mi soffermerò rapidamente su quel che ha detto Giorgio Ruffolo masse del nostro progetto ed Europa ora vedete la politica dei Democratici di sinistra così come la politica del governo di centrosinistra sono certamente nettamente europeisti che
Ma questo non basta
Molta strada resta ancora da fare
Perché ci sia più diffusa in piena consapevolezza di quel che significa per la sinistra
E per l'Italia stare in Europa cioè nel processo di integrazione unificazione europea starci da protagonisti per contribuire a farlo andare avanti a qualificarlo
E starci assumendone i vincoli e le sfide
Ci rendiamo conto compagni e compagne io non credo onestamente ci rendiamo conto di quel che significherà nel decennio che ora si apre riuscire a uno ad allargare e come allargare l'Unione europea ad altri cinque dodici tredici Paesi soprattutto dell'Est questo lo si è già deciso
Ci rendiamo conto di quale sia la portata storica non solo sul piano politico
Ma sul piano culturale e civile d'impegno a incontrarci e unici
Con paesi e popoli che hanno vissuto nel passato lontano il vicino vicende così diverse sono portatori di esperienze patrimoni con cui dovremo Sapir Ricci davvero confrontare
Impegno difficile
E si può ben dirlo esaltante di cui non tocca solo a un ristretto gruppo dirigente di governo e di partito farsi carico ma che esige la partecipazione la mobilitazione di vaste nel GE sociali culturali e politiche impegno difficile
Perché allargare il più possibile l'Unione europea nel segno della pace della democrazia dei diritti fondamentali non deve impedire all'Unione
Di rafforzarsi e progredire come soggetto politico
Che attraverso le sue istituzioni faccia sentire la voce dell'Europa sulla scena mondiale anche la sua presenza militare
E garantisca lo sviluppo e la competitività dell'economia europea
Nel rapporto con altre grandi aree economiche la garantisca con le riforme e azioni coordinate con quel governo coordinato delle politiche economiche che il Presidente Ciampi
è tornato a sollecitare come necessario coronamento della scelta dell'Eur
Impegno difficile quello di garantire la competitività dell'economia europea ma sostenibile con la valorizzazione di quelle risorse di inciviltà di cui d'Europa dispone come ha detto D'Alema
E del suo modello sociale
Perché noi vogliamo e dappertutto i socialisti in Europa con la riforma del welfare esteti vogliono non limitare ma salvaguardare l'essenziale di quel modello di equità e coesione sociale
Questo è lo scenario nel quale collocare tutte le problematiche che travagliato oggi l'Italia e la sinistra italiana i caratteri propri della nostra vicenda nazionale da cui nascono anche specifici rischi
Di perdita di competitività e di posizioni in seno all'Europa esigono che si definisca una missione Italia come ama chiamarla Giuliano Amato
Ma questo può avere senso e sbocco solo dentro USA visione europea
Il Progetto di una più stretta integrazione europea costituisce la sola via efficace
Anche per far fronte a sfide tra le più ardue complesse di cui voglio dirlo
Troppo poco discutiamo tra Lodi e pubblicamente come quella delle migrazioni e della convivenza multietnica sfida che richiede politiche comuni nel quadro di un vero e proprio spazio europeo di libertà sicurezza e giustizia
Soprattutto
E solo attraverso le istituzioni europee rafforzando l'unione europea come unione politica che potremo parlo della sinistra
Italiana e non incidere sul processo di globalizzazione
E condurre la lotta contro vecchie e nuove disuguaglianze su scala mondiale e d'altra parte non può concepì Risi riformismo del ventunesimo secolo fuori di un orizzonte mondiale che qui dall'Oil a sinistra assume attraverso il grande filtro la grande leva dell'Unione Europea
Le forze del socialismo europeo oggi al Governo la maggior parte dei puzzle dei paesi anche su questo punto non dobbiamo indulgere a rappresentazioni retoriche
Hanno ancora da discutere da superare Riserve e contraddizioni sul terreno di un europeismo conseguente lo stiamo vedendo in questo momento
Nel confronto e contrasto
Tra Consiglio ovvero governi nazionali non solo di destra e Parlamento europeo per l'impostazione di quella nuova conferenza intergovernativa che Walter Veltroni richiamava nella sua relazione lo constatiamo ancora in troppi campi specifici e lo potrebbe dire
Vincenzo Visco a proposito del campo così dedicato dell'armonizzazione fiscale ma è compito di partiti come quelli italiani voglio usare il plurale perché siamo in due in seno al Partito dei socialisti europei operare d'intesa con altri e dare contributi di idee di scelte politiche al lo sviluppo di una più forte comune strategia europeisti
Stare in quella casa in quella famiglia compagne e compagni
Significa non già dotarsi di una carta di identità da esibire di tanto intanto ma condividere e costruire insieme analisi e strategia strategie che per aspetti essenziali sono state rinnovate dal recente Congresso dell'Internazionale socialista con la dichiarazione di Parigi lì si trovano le discriminanti da tenere Spence ferme nei confronti della destra
Soprattutto per quel che riguarda la visione dei problemi dello sviluppo
Nelle nostre società avanzate e nel mondo uno sviluppo dicono i socialisti
Che non può affidarsi a ideologia o anche più semplicemente a ricette neo liberisti che
Questo è l'ultimo confine che non può annebbiarci neppure in Italia sol perché la nostra testa non è credibile nemmeno nel suo liberismo e perché in questo Paese c'è grande bisogno ancora e cene di liberalizzazioni e sburocratizzazione nel campo dell'economia
Lo ha già detto bene Giorgio Ruffolo e forse
Per ritornare in modo non ripetitivo e ambiguo sul tema del rapporto tra Stato e mercato tra economia e politica o tra iniziativa individuale e intervento pubblico e sociale
Bisogna considerare bisognerebbe considerare nuovi apporti culturali di alto livello che pure si stanno esprimendo
Spero
Nell'indicare questo discrimine verso le posizioni della destra di potere essere accettato da Michele Salvati
Di potere essere accettato da Michele Salvati qui accanto a me
Come compagno che ha assorbito anche attraverso faticose divisioni le conquiste del liberalismo politico e le verità del liberalismo economico ne parlammo d'altronde quasi un anno fa al convegno su Carlo Rosselli e il socialismo liberale non c'è modo di riprendere ora quel discorso voglio però dire che manchiamo gravemente
Di luoghi di discussione culturale e politica in generale ma innanzitutto nel partito e la questione ovviamente si lega a quella della sua vita democratica
E della collegialità nella definizione dei suoi Indirizzo
Luoghi voglio terminare su questo punto di più approfondita e serena discussione culturale andrebbero ricercati anche per quel confronto con la storia della sinistra italiana
E dei suoi i due maggiori partiti fino all'inizio degli anni Novanta
Che non può io ritengo considerare concluso
è giusto dire che ciascuno anche individualmente deve fare i conti con la propria storia
Più di quanto non li abbia fatti attraverso una riflessione seria e onesta si venga dal pc o dal PSI
Fermo restando quel che ha ribadito stamane D'Alema sulle ragioni e sui valori del socialismo democratico alle cui risponde non per caso sia amo magari con ritardo
Approvati per poter salvaguardare il patrimonio migliore le esperienze più limpide e valide dei Comunisti italiani
Ma cerchiamo insieme compagni e amici già militanti nel PSI
Oggi impegnati nel partito dei Democratici di sinistra oneroso stia Ostuni impegnativa alcuna formazione della sinistra
Cerchiamo di ricostruire una storia unitaria ed equanime
Della sinistra e nello stesso tempo di costruire una strategia comune ancora troppo forte e divisivo è per la sinistra italiana il peso del passato
Attenzione ancora prima del primo millennio si era fermata una semplice grande verità
E ci sono pensieri antichi che tornano utili ancora all'inizio del terzo millennio neppure gli lei possono cambiare
Il passato
Ma il futuro è nelle nostre mani soprattutto si intende nelle mani delle compagnie dei compagni più giovani non veniamo meno
Come sinistra italiana oggi gravemente indebolita alla responsabilità di costruire un futuro di rinnovata forza e unità
Ha ora la parola al freddo lacrime seguirà quella di Fanny
Il delegato Majocchi Ascenzio senatore Crescenzio ha smarrito la delega la puoi trovare qui alla Presidenza
Passa passa
Cari compagni il problema
Che noi abbiamo cominciato ad affrontare con il Progetto due mila e che ancora sta in larga parte davanti a noi
Certamente quello di contribuire a dare un'identità ho un'anima come si dice
Alla nuova sinistra
E su questo tanti hanno parlato prima di me meglio di me
Con straordinaria efficacia e quindi io non dirò nulla
Facendo però al tempo stesso noi che abbiamo lavorato al progetto
Uno sforzo e su questo vorrei ragionare brevemente perché siamo tutti molto stanca
Per rispondere alla domanda grossa che dal finirebbe novecento ormai ci interroga
E non ci interroga solo come partito
Come sinistra
Ovvero il bisogno
Sì c'è
Non soltanto morale etico ma politico di una forza politica che sia percepita soprattutto dalle nuove generazioni del due mila
Così come i lavoratori
Nei decenni nel secolo passato hanno percepito il socialismo
Come cosa necessaria
A fronte del problema principale
Che domina la loro vita e condiziona in toto il loro futuro
Questo problema che io posso soltanto sfiorare
Nella sostanza è la necessità di governare quel fenomeno impressionante
E che domine dominerà tutte le nostre la nostra vita
Che il divario crescente tra la potenza e il potere
Cioè la potenza impressionante
Dei mercati finanziari della finanza e la tecnologia della scienza dei media
Quello che vediamo ogni giorno e il potere
Politico democratico
Degli uomini di affermare i loro diritti
E di decidere del loro futuro
Questo è il tema di fondo perché la cosa più impressionante più fa e più che più mi ha colpito e che mi dà ottimismo
E vedere che finalmente il movimento socialista europeo abbiamo sentito il discorso di Gutiérrez io sono stato a Firenze al convegno recente la relazione di Veltroni
E tanti interventi prima di me hanno cominciato a porre questo problema ma non i termini soltanto ideali ma come costruzione di nuovi strumenti politici di nuove istituzioni
Ora ma guardando la gioventù italiana il problema non è soltanto la mondializzazione
A mio parere è quel fatto veramente inedito
Che ci obbliga a pensare il riformismo
E il discrimine tra destra e sinistra in un modo in una dimensione molto diverso dal passato
Che è l'integrazione dell'Organismo italiano non a caso unico organismo perché non si tratta solo dell'economia
Ma della forma della società
Della forma nipotini
In un processo storico del tutto nuovo
Che è la costruzione dell'Europa quale nuovo attore della storia mondiale
Potenzialmente in grado di misurarsi con gli Stati Uniti
Io mi limito solo a ricordare che a seconda di come questo processo andrà avanti e noi ci staremo bene
Cambiano tutti i termini delle questioni che abbiamo di fronte
Cambiano i termini della questione meridionale
Della questione sociale
Della qualità del lavoro della capacità dell'Italia di essere partecipe del nuovo sviluppo oppure soltanto grande mercato di consumo
Di fronteggiare la competizione giocando fondamentalmente sul prezzo e quindi sul sul precariato sul lavoro nero oppure sulla qualità e quindi sul futuro il tema delle nuove generazioni qui sta
è da questo dipende anche la riorganizzazione dei partiti e del sistema politico
Questo d'anni è il tema vero della lotta politica italiana
E beh io credo l'ha detto benissimo D'Alema stamattina
La cosa è più di sinistra
Che da almeno venti trenta anni la sinistra italiana stia facendo io sono un vecchio dirigente del Pci
E da almeno tra venti trenta anni dagli anni Settanta noi non abbiamo mai inciso sulla realtà come stiamo incidendo in questi anni
Questo è un fatto non è propaganda
E tuttavia il paradosso
E che danno invece la chiacchiera politica parla d'altro
E cresce un'ondata di sfiducia di qualunquismo di disprezzo perfino per il ceto politico
Io non credo ripete che questo paradosso si spiega solo con difetti di comunicazione
Se guardo indietro vedo tutto quel cammino aspro di successi e di errori che D'Alema ci ha esposto questa mattina
Se però cari compagni io misuro tutta la difficoltà
A formare in Italia maggioranze larghe cui si se mi chiedo che cosa c'è dietro lo sfarinamento delle quali Sironi
Sembra lodato la perdurante debolezza della sinistra e più in generale del comando politico su gli altri poteri
Io non mi accontento di queste spiegazioni
Io sento il bisogno di capire meglio questo paese
Ecco il lavoro del produzioni
Penso che occorre caro Walter avere più chiaro qual è il tema centravanti quattrini
Io ho apprezzato moltissimo la tua relazione
Ma avere più chiaro il tema centrale da cui dipende l'esito dello scontro tra destra e sinistra oggi in Italia
Un progetto o se è un grande progetto è una cosa semplicissima
Bastano poche parole la terra ai contadini
L'unità nazionale io sento che noi dobbiamo andare ha un cuore della questione e intorno a questo far votare
Il cuore della questione a mio parere
L'Italia ce la fa
A reggere una Europa iniziazione non subalterna
Io non credo compagni che si tratta di un'impresa scontato
Io credo che questa impresa dipende dall'economia ma soprattutto dalla politica perché coi paese qui io drammatizzazioni io
Anche di quanto non abbia fatto D'Alema stamattina
O il paese si riforma in tempi Brad Pitt guardiamo alla velocità e alla dimensione dei cambiamenti che sono in atto in Europa e nel mondo era sulle menti impressionante
O fa il salto che è necessario oppure l'integrazione sovranazionale non si fermerà
Con la questione se mi permettete
Che io vorrei porre qui a questo congresso
Può andare avanti non più in quanto nazione italiana L'Unità
E in crescita con tutte le sue risorse nord e sud
Può andare avanti in altre maniere
Non c'è bisogno di Bossi
Può andare avanti con regioni sempre più diverse tra di loro
Che faranno i loro giochi particolari nel nuovo spazio economico e politico europeo
E allo stato delle cose io non sono ottimista sulla situazione del Mezzogiorno
Se questo saranno inseguire Imola concorrenza
Con pezzi pesanti e la questione sociale italiana allora esploderà in tutta la sua drammaticità
Voglio dire anche ai compagni sindacalisti che però credo l'abbiano chiaro
Questa mi sembra la gente del paese e concludo su
Ed è per questo io credo che la transizione italiana resta aperta resta aperta perché restano aperte grandi questioni che avvengono prima della schermaglia tra i partiti
E che riguardano il nuovo assetto dei poteri e che aggiungo riguardano il profilo identitario della nazione italiana
Perciò sono anch'io convinto non voglio spendere parole su questo
Che un partito nuovo della sinistra non si può più fare poggiando fondamentalmente sulla tradizione comunista
Noi abbiamo bisogno di una sintesi molto più larga delle culture nazionali positive
Dobbiamo attingere nella storia di questo Paese
Su questo è perfettamente
Ma allora questo è anche il terreno ovvero su cui
Si fa una grande coalizione
Pieno a terminale su cui si fa una grande coalizione in quanto alleanza strategica
Che diventa non solo necessaria ma possibile
è possibile perché imposta dalle cose
E dagli interessi del Paese
E perciò io non vedo l'uno l'ultima cosa che voglio dire non vedo come si possono fare grandi partiti forse non lo stiamo facendo io esco da questo congresso veramente molto rincuorato
Aggiungo non si fanno grandi partiti se non si avviano a nuovi processi di coesione e di fiducia nella società italiana
Sì io facessi il tuo mestiere io parlerei più di tanti a questo
Io sento molto questa questione che non è la vecchia questo nell'euro
Un nuovo patriottismo
Di questo noi dobbiamo parlare
Siamo nel pieno di una mutazione grandissima paragonabile lo dico sempre
Ed è noioso ripetersi solo a quella che fu il passaggio dall'agricoltura all'industria
Con analoghi sconvolgimenti contro chiede distruttive anche ma anche con enormi progressi balzi in avanti di questo si tratta
Si tratta della più grande rivoluzione sociale non tecnologica da un secolo a questa parte
E allora di che riformismo parliamo se non partiamo da qui
Qui sta alla gente qui stanno le nuove forze i nuovi poteri interessa i conflitti le passioni le idee le nuove generazioni
Qui sta dunque la politica
Se la politica annoia intendiamo non come amministrazione come grande politica quella che offre al Paese valori e ideali
Ma non soltanto questi offre a questo paese in questo momento storico una nuova forma politica
Un Paese che non ha forma
Legami sociali nuove istituzioni di governo a una società italiana che ne ha un bisogno assoluto perché non è soltanto cambiata come tutti diciamo
Questa società ha perso la sua vecchia forma
Che non è poco Giuliano parlavo un momento fa un ordine e cambiato
Ha perso la sua vecchia forma lo Stato centralistico la sovranità monetaria la spesa pubblica il deficit il tipo di lavoro le vecchie logiche le antiche sicurezze sociali e quindi è molto in questo momento molto molecolari balzata e questo spiega tante cose anche della politica e della cultura italiana
Io sollevo questo tema questo legame profondo tra il progetto e questo impegno di misurarsi con un tema che veramente nuovo rispetto anche all'esperienza politica nostra
Dare forma politica legami sociali nuove istituzioni di governo a questo Paese
E quindi un lavoro che abbiamo cominciato a fare e che continueremo a fare al quale se io sarò chiamato a contribuire contributi in nel senso di queste riflessioni che mi sono permesso di fare
Ha la parola Guglielmo Epifani si prepari e Gianni Vattimo volevo fare due comunicazioni stato smarrito mazzo di chiavi un'automobile stile trovassero è pregato di consegnare la presidenza così come una spilla dava delegata smarrite Filatova sensata è pregato di consegna l'acqua
Non solo
Una piccola premessa poi a un ragionamento molto veloce sul rapporto tra mercato coesione ruolo del sindacato ruolo al partito
La premessa è questa
Perché c'è bisogno di un Progetto di un programma ne ha parlato Ruffolo
E quando e come nasce nei partiti socialdemocratici europei queste esigenze
Questa esigenza nasce quando il partito non incarna più il fine della propria storia al fine del proprio Progetto non ha più una filosofia finalistica del proprio compito io a differenza dei partiti di destra deve coprire questa mancanza con una forte identità programmatica
La destra non ha bisogno di un programma forte
Alimenta la spontaneità delle forze di mercato di chi è più forte le asseconda
La sinistra ha bisogno di un forte riferimento programmati
Se questo è vero e se ha un senso quello di cui discutiamo allora il problema diventa un altro
Come farsi davvero che il programma il Progetto diventi non fondamento di identità e di appartenenza per davvero
Non diventino qualcosa che serve soltanto a intellettuali
O compagni più addestrati alle politiche di merito a discutere tra di loro
Come diventa fattore democratico di rapporto con la gente fogli scritti con la società civile
Come diventa metodo democratico che si aggiorna e diventa bussola dei comportamenti
Vedete Walter Veltroni ha fatto riferimento a un congresso importante del PSI che si tenne qui a Torino nel mille novecento settantotto io c'ero
Era il programma socialista per l'alternativa così si chiamava avevano lavorato molti dei compagni piante hanno lavorato a questo progetto
C'era Giuliano Amato c'era Giorgio Ruffolo ricordo ruolo di Riccardo Lombardi
Dopo tre anni si tenne l'assemblea di Rimini quella che è passata alla storia sotto il titolo dei meriti e dei bisogni
E che secondo me rappresenta il primo tentativo intelligente di parlare una società in cui mettere assieme chi ha talento e capacità di fare con quelli che hanno bisogno e necessità di aprire e allora per questo mi permetto di contraddire quello che una compagnia detto in questa discussione congressuale
Non è vero
Che la crisi del PSI nasce perché ha sposato un programma modernista
E vero esattamente il contrario la crisi del PSI nasce quando quel programma quelle intenzioni quei progetti sono stati abbandonati
Questa è la vera lezione da prendere da quella storia e questo deve rappresentare un motivo di impegno anche per i Democratici di sinistra
Voglio dire adesso
Due cose sull'economia di mercato e la coesione sociale che il tema forte di questa discussione
Ora io penso che se non dobbiamo contraddire quello che ho appena detto i finali ismi
Noi dobbiamo riconoscere che il mercato di oggi non è uguale al mercato della fine dell'Ottocento
Non è neanche uguale al mercato degli anni venti non è neanche uguale al mercato degli anni sessanta
Il mercato cambia si trasforma per fortuna o per sfortuna questa è la sua regola queste la sua caratteristica
Ma se questo è vero dobbiamo sapere noi avere chiaro un concetto una nozione che quando parliamo di economia di mercato oggi
Noi parliamo di una realtà complessa in cui c'è naturalmente i capitali che cercano
Dove investire rendimenti più alti dove c'è la libertà dell'imprenditore che vuole rifuggire dei vincoli dai lacci da lacciuoli dove c'è naturalmente lo svantaggio delle nazioni povere rispetto a quelle più ricche
Ma dentro il mercato di oggi ci sono anche altri soggetti altri attori molto più forti che nel passato
Ci sono istituzioni democratiche del mercato più forte ci sono centri di regolazione del mercato più forte ci sono conquiste del movimento operaio del sindacato e di legislazione sociale
Che rendono questo rapporto molto più forte
Se questo è vero come io penso che sia vero il problema allora non è soltanto più economia di mercato
è insieme più economia di mercato e più regole in grado di ridurre quelle contraddizione che una colonia di mercato comunque continua a generare sto parlando di politiche pubbliche di riduzione di queste contraddizioni e delle regole e dei valori che debbono sopraintendere questa scelta di politica pubblica qui sta il punto
Come regolare con quale velocità con quale intensità con quale efficacia ha detto D'Alema questa mattina queste istituzioni del mercato
E allora se questo è vero come io penso allora anche l'altro termine
Meno società di mercato ha un senso se per questo intendiamo dire che per quanto riguarda la politica sociale ci vuole più solidarietà dei più politica di coesione
La politica di coesione è una politica sostanzialmente fondata sul riconoscimento dei diritti eguali
Allora il rapporto tra economia di mercato e società che non deve essere di mercato si presta al rapporto tra coesione e sviluppo
Qui abbiamo l'insidia più forte di questa stagione politica e qui c'abbiamo un problema di verità che tra di noi dobbiamo dire con grande chiarezza
Io non penso lo dico da quei compagni che spesso criticano il sindacato per il suo conservatorismo e poi dirò qualcosa su questo
Io non penso davvero che nelle condizioni del nostro Paese strutturali di difficoltà il problema della mancata crescita risieda sostanzialmente nel fatto che ci sono troppe e troppo estese protezioni sociali
Non commettiamo errori nello scambiare le cose fondamentali le vere cause con qualche e setto
Non è vero tesi il ritmo di sviluppo del Paese è basso perché abbiamo legislazioni sociali più pesanti di altri paesi
Perché potrei portare qui esempi di Paesi europei che compro tensioni sociali molto più pesanti delle nostre si sviluppano oggi e non vent'anni fa al ritmo di sviluppo del quattro del cinque del sei per cento
E la qualità di quello che si produce
E la qualità di come operano le infrastrutture la pubblica amministrazione e la capacità del nostro sistema di impresa di rischiare di innovare che determina il cambiamento della nostra capacità di crescere in maniera più forte è la qualità dei saperi
Perché è vero che oggi il settore delle telecomunicazioni assume molto di più persone di quante ne allontana ma che cosa succede e che si allontanano impiegati di cinquant'anni quasi sempre con prepensionamenti e si assumono giovani e questo è un bene per i giovani
Ma un uomo di cinquant'anni
Noi non possiamo rassegnarci delle Quaglia Anza di un reddito assicurata da una pensione d'anzianità Possa risolvere il proprio problema la propria identità o il proprio diritto di cittadinanza
E allora il referendum è davvero la spina nel fianco di questa sfida ci vogliono inchiodare a dire a riconoscere che coesione sociale e sviluppo non possono stare assieme e che il sindacato che difende la coesione sociale è un sindacato che opera contro lo sviluppo questa è la sfida che in campo oggi e allora voglio dire cioè il problema può essere anche quello di provare a risolvere il prima qualche quesito referendario ma aggiungo io alla condizione che questo non voglia dire dare ragione agli altri che vogliono dare torto alle nostre ragioni ma vuol dire soprattutto che dobbiamo a vere più coraggio nel modo con il quale facciamo alcune battaglie
Io sono uno che per storia e cultura non ama essere catalogato tra i i conservatori tanto più per un sindacalista conservatore e quando qualcuno lo dice io mi interrogo non DOP per risposta una risposta che di per sé vorrei dare ci rifletto
E allora ho provato a mettere insieme quello che questo sindacato ha fatto negli ultimi otto anni
Questo è un sindacato che ha contribuito a ridurre per tre volte l'inflazione
Questo è un sindacato chi ha ridotto in maniera drastica il debito pubblico del Paese gli ha assicurato una politica dei redditi che nessun Paese europeo ha fatto in tutti questi anni
è un sindacato il prima in Europa che ha detto ossia i processi di liberalizzazione è un sindacato che non si è mai opposto a nessun processo di ristrutturazione
è un sindacato che ha contrattato flessibilità istituti di avviamento al lavoro
è un sindacato che ha fatto della formazione della qualità dei saperi il punto fondamentale della sua proposta rivendicativa
è un sindacato che ha saputo sfidare i conservatorismi nella pubblica amministrazione ha rischiato e ha vinto una parte di questa battaglia è un sindacato lo voglio dire qui perché ho sentito Visco
Che per anni consecutivi
Ha deciso del drenaggio fiscale dei lavoratori dipendenti cioè della sua area cosiddetta forte e secondo alcuni garantita andassero al sostegno delle famiglie povere delle famiglie con tanti figli
Questo sindacato in che cosa è stato un sindacato conservatore
Io penso che questo sindacato abbia contribuito a riformare rinnovare il Paese
Poi so bene anch'io che abbiamo grumi ancora e abbiamo grumi che ci dipendono dal fatto che non tutte le trasformazioni non tutte le identità colpite rispondono allo stesso modo ai Processi alla velocità dei cambiamenti
Ma guai a noi se sbagliamo questa bussola queste identità per questo
Mi ha fatto piacere o quello che ha detto oggi Massimo D'Alema sul nostro ruolo e sul nostro contributo ma non per rasserenarsi una volta per tutti no
Perché sappiamo che passato questo congresso ognuno nella sua sfera di lavoro avrà da domani nuovi e impegnativi compiti
Ma perché se non la prendiamo per il verso giusto questa questione questa questione di ruolo che ha il sindacato delle battaglie che ha fatto di come si può tenere assieme la coesione le riforme io penso che potremmo guardare al futuro con qualche maggiore ottimismo
In caso contrario non esiste una sinistra politica che vince e una sinistra sociale che perde ma non esiste neanche il contrario
Non esistono sinistra sociale con gli interessi che rappresenta che può vincere è una sinistra politica che perde siamo legati da un filo comune
Non siamo la stessa cosa partito e sindacato ma i valori i destini gli obiettivi i fini ultimi per quanto laicamente assunti non possono vederci divisi
Gianni Vattimo poi Nicola Tranfaglia
Grazie
Compagne e compagni perdonato incerto imbarazzo di uno che è un meno fitta di partiti di congressi e di Parlamento europeo
Prima di cominciare a leggere il breve intervento che ho scritto vorrei dirvi però alcune cose che mi sono apparse chiare soprattutto ascoltando gli interventi di questo pomeriggio
Anzitutto un'impressione generale che si è confermata soltanto oggi ma che già da ieri o dell'altroieri
Uno come me che viene dall'Est Perna che era educato dai media ad aspettarsi soprattutto contrasti delitti veleni la rivalità fra metti che il sanguinoso tra D'Alema e Veltroni
Considera questo congresso un grosso avvenimento c'ho partecipato con molta diligenza dalla mattina alla sera tranne un paio d'ore oggi pomeriggio che ho dovuto scrivere i miei pezzi
Ebbene siamo cerchiamo di essere consapevoli che si tratta di un grande evento politico in cui abbiamo mostrato il meglio io discorsi D'Alema di stamattina lo trovo semplicemente il meglio che si è sentito in politica in Italia negli ultimi anni
Ne sono convinto non ero non sono mai stato un dalemiano fanatico ma non posso riassumere se non in questo non sono il massimo è anche il migliore e quindi è questo che noi oggi offriamo al Paese e voglio vedere chi altri potrebbe dare di meglio
Mi viene anche in mente provocatoriamente dato che essendo un cane sciolto quasi insomma se mi sciolto mezzo sciolto posso permettermi qualche piccola eresia
Potremmo dare dire a Parisi concerto preavviso più lungo che se vogliono loro cominciare a sciogliersi noi siamo disponibili è che quello che è stato detto in questi giorni giustifica molto più di tutto il resto
La domanda ma perché mai ci siete ancora come un ente separato
Siamo in grado
Con quello che ha detto Amato tra l'altro anche oggi non capiamo più davvero anche dopo tutti gli interventi che abbiamo sentito in questi giorni perché mai i democratici devono arrabattarsi lì sì in rivalità lotte discussioni Parisi e Di Pietro ma quando mai
Se siete dei progressisti se siete di sinistra popolare di origine come se ad eccetera
Per favore prendete in considerazione la possibilità non descrivervi tutti ai DS
Ma di fare davvero anche voi dei passi avanti
E non soltanto di fare delle proposte
Fondamentalmente propagandistiche e provocatorie se sono estremizzato
Se sono prese nel senso della federazione sappiamo benissimo che esattamente quello che vogliamo anche noi che vogliamo tutti noi qui D'Alema a Veltroni a tutti gli interventi che ci sono state il sono anch'io convinto
Come ha detto il presidente D'Alema nel suo discorso di questa mattina
Che io uno dei primi programmi che è un partito democratico deve presentare è quello di vincere le elezioni quando mi si chiede che cosa vi proponete ci proponiamo di vincere le elezioni per vincere le elezioni vogliamo sentire cosa voi ci dite
E propormi delle soluzioni ai problemi che ci offrite ma per un partito democratico che non alla verità in tasca nel taschino predisposto da tutti
E il rappresentare adeguatamente alle esigenze ed aspettative dell'elettorato e farla valere nella competizione elettorale e tutto quindi niente niente volontà di potere a tutti i costi semplicemente senza sentimento della propria
Della propria funzione di partito democratico
Per per vincere le elezioni bisogna
Bisogna interpretare le esigenze dell'elettorato dobbiamo
Impegnarci però su dei motivi ideali non si vincono le elezioni senza quel quadro
Di retorica nel senso migliore della parola che abbiamo sentito risuonare soprattutto nell'intervento di Veltroni nel primo giorno senza questi orizzonti vasti che ci insegna a guardare al di là del muro come diceva D'Amato Amato oggi non arriviamo da nessuna parte non facciamo neanche ove riforma delle Poste non riusciamo neanche a fare arrivare le lettere
Qualcuno dice prendendoci in giro in queste cose vogliamo sparare un cannone per uccidere un moscerino se non si sparano i cannoni probabilmente non si riescono uccidere neanche i moscerini dunque
Dico all'orizzonte ideale non possiamo fare assolutamente a meno e io devo dire che nella vita civile prima di diventare deputato europeo dove faccio il lavoro che descriveva poco fa
Giorgio Napolitano
E io non sto a ripetere
Che anch'io vedo nell'Europa l'occasione di una modernizzazione decisiva della politica italiana in generale e credo anche nel rapporto col partito ai partiti socialisti europei un'occasione decisiva della modernizzazione
Della sinistra italiana compresa quella sinistra che ancora si sente diversa da noi non ci propone di fonderci ma ce lo propone sperando che gli diciamo di no eccetera eccetera dunque non starò a ripetere queste cose ma sono molto convinto che è è importantissimo
Per realizzare la politica quotidiana che sembra talvolta in contrasto altra rispetto alla alla politica dei grandi valori per realizzare questa politica quotidiana non possiamo fare a meno dei grandi valori
Nel dibattito congressuale mi è diventata chiara anche un'altra cosa importante su cui ho sentito con piacere che si fermava Amato poco fa
E cioè che una politica ricca di motivazioni ideali non è desiderabile solo perché produce consenso e permette di vincere le elezioni
Ma anche e soprattutto produce consenso perché producesse voglio devo giocare un po'con le parole senso per chi di partecipare
La povertà contro cui dobbiamo lottare come partito di sinistra nell'attuale condizione della società non è soltanto la povertà materiale che con l'azione di governo bisogna sconfiggere
E anche forse molto più vasta mente
La povertà spirituale la parola spirituale l'ha detto D'Alema stamattina anche in un momento molto toccante del suo intervento
La parola povertà spirituale di troppa gente specialmente di molti giovani che non trovano nell'esistenza tardo moderna motivazioni sufficienti per dare un significato alla propria vita e che dunque sono disponibile alla violenza gratuita delle bande
Alla violenza meno visibile del consumismo passivo o dello sballo e della droga se vogliamo realizzare la democrazia non abbiamo solo il problema di difenderla dalla corruzione della propaganda mediatica nelle mani della destra
Dobbiamo anzitutto far risorgere la politica come modo per ciascuno di dare un senso alla propria esistenza
L'importanza di una politica carica di valori etici non sta solo nel produrre una classe dirigente immune dalla corruzione sta soprattutto credo
Nel creare un clima sociale denso di significati non ripiegato sulla banalità e sulla disperata vacuità dell'industria culturale ed al consumo lasciatemi ricordare anche qui l'intervento
Della studentessa bolognese che ha parlato ieri intorno a mezzogiorno di cui non ricordo il nome ma che mi è sembrato uno di quelli più penetranti e più significativi del congresso
E soprattutto questa responsabilità che ci troviamo a dover sentire
Credo però
Che sarebbe un errore interpretare questa responsabilità nel senso che mi è parso di cogliere nell'intervento del presidente della Camera Violante
Non è la secolarizzazione nostro nemico anche perché senza secolarizzazione tanti dei valori che la sinistra ha difeso e spesso realizzato in questi anni non avrebbero mai avuto modo di affermarsi
Nella liberazione della morale familiare dalle discipline ecclesiastiche nella stessa emancipazione femminile che pure ci sta tanto a cuore che stava a cuore anche al presidente alla Camera il suo intervento di ieri il compito a cui la sinistra si trova di fronte oggi in Italia non è anche su questo piano quello di conservare o restaurare i valori ma quello di cogliere e interpretare le chance di liberazione che sono legate al processo di modernizzazione
Anche coloro fra noi che si richiamano la grande tradizione religiosa dell'Occidente
A coloro di nuovi che si chiamano ancora cristiani possono e debbono riconoscersi in questo programma
Se è vero come credo che posso se si possa sostenere che proprio il cristianesimo è alla base della modernità e della sua liquidazione di ogni genere di idolatria
A cominciare dall'idolatria delle verità eterna che impedirebbe e talvolta rischia davvero di impedire in Italia la realizzazione di una società più giusta più consensuale più amichevole solidale
Sarebbe triste che liberati ci dagli assoluti dell'ideologia e dalle discipline leninista ci trovassimo a cercare di imitare le discipline dogmatismi delle chiese o degli Ayatollah
Come tutti capiscono non si tratta qui di questioni astratte la filosofia anch'io distribuito manifestini abbastanza nella mia vita non sono di quegli intellettuali che si giustificavano con la rivoluzione per non fare niente
Dalla scelta dal questi due generi di valori verità eterne valori forti
Oppure consenso libertà ascolto dell'altro dipendono molte scelte concretissime sul piano politico famiglie di fatto problemi di bioetica politica scolastica ecologia nuovi diritti
Poiché nessuno di noi sa a priori non c'è chiesa o moschea che glielo insegni che cosa bisogna fare su questi diversi terreni abbiamo bisogno di interpellare su ciò i nostri concittadini
Qui credo che si possa e debba chiedere che le conclusioni del nostro congresso siano esplicite precise
Come ha mostrato la straordinaria ricchezza del dibattito congressuale
Non sono certo le idee che ci mancano non è l'identità della sinistra che sia poco chiara
Ci mancano non per colpa nostra par condicio conflitto di interessi modi e mezzi per far circolare questi idee in una società addormentata da una cultura ma si ficcata con la quale noi non abbiamo ancora fatto completamente i conti
Lasciate che è un neofita avviandosi a concludere
Che viene da fuori dalla società cosiddetta civile chieda che l'impegno del partito si orientato da oggi in poi sempre più nella direzione di un'apertura verso l'esterno che vuol dire anzitutto verso quelle sinistra che non stanno dentro un alle nostre sezioni democratici Rifondazione i tanti che credo di dover si riconosce negli slogan radicali fino ai giovani dei centri sociali
Il referendum da questo punto di vista possono essere una grande occasione per iniziative di area per così dire che senza alcuna preclusione promuovano in tutta Italia dibattiti iniziative di informazione Nascita di una cultura o rinascita di una cultura di base di sinistra nel senso più vasto Bertelli qui si è già accennato ai modi in cui cominciare la costruzione della Federazione del centrosinistra a livello di organismi regionali comitati elettorali eccetera
Credo che a questa azione debba accompagnarsi come sua premessa indispensabile una grande iniziativa culturale per chi si sente in qualunque modo di sinistra in questo Paese
Affinché possa incontrarsi discutere magari litigare ma anche chiarirsi le idee e diciamolo scaldarsi un poco gli affetti tra le proposte concrete che spero usciranno dal Congresso per fare i primi passi in direzione della federazione del nuovo Ulivo credo che dovrebbe esserci anche questa grazie
Prima di dare la parola al compagno Nicola Tranfaglia
Comunico che la riunione dei firmatari del documento sinistra innovazione Progetto e società
E delegati del terzo settore si tiene alle diciannove e trenta presso la sala a allora la parola compagno Nicola Tranfaglia
Devo subito dire anch'io
Che in questi giorni di congresso
Mi sembra che per la prima volta dopo molti anni
Si stiano creando le condizioni
Per costruire una prospettiva chiara limpida di una nuova sinistra democratica nel nostro Paese
E sono molto contento di questo perché gli interventi principali che abbiamo ascoltato finora
Hanno fatto vedere con chiarezza
I rapporti
Con la parte migliore della nostra storia
E gli obiettivi di fondo che dobbiamo perseguire
Io vorrei fermarmi su due punti in particolare
Che riguardano due riforme
Che i governi di centrosinistra stanno perseguendo negli ultimi tre anni e mezzo e che oggi sono davanti a uno snodo decisivo
Badate compagni la riforma della scuola come quella dell'università devono potere essere compiute entro la fine di questa legislatura
Perché sono giunte a un punto decisivo e il fatto di non riuscire a compierlo apre la possibilità come spesso è avvenuto in Italia che si torni indietro che la riforma sia distorta che non si conseguono più gli obiettivi che erano stati fissati
Sono due grandi riforme sono due grandi riforme nelle quali io ho detto
Alcuni tra gli obiettivi di questa sinistra a cui mi riferisco io vedo la necessità di farà il botto che la scuola italiana sia sempre più una scuola aperta alla società europea che faccia entrare l'innovazione che faccia entrare un modo nuovo di essere scuola che ci permetta di formare le nuove generazioni e di prepararle alla grande trasformazione in corso
E per quanto riguarda l'università ebbene la riforma è altrettanto importante e a differenza di quello della scuola che ha bisogno ancora di un approvazione parlamentare definitiva quella dell'università potrà avvenire se tutta la sinistra la sosterrà e parteciperà alla lotta necessaria per farlo
Badate l'università è stata per troppo tempo nel nostro Paese un pezzo di Medio Evo noi dobbiamo fare in modo che l'Università diventi un'organizzazione democratica e moderna noi dobbiamo fare in modo che gli studenti siano al centro dell'insegnamento universitario noi dobbiamo fare in modo che l'università
Recepisca quelle che sono le conquiste avvenute in tutta le università europee noi siamo ancora di fronte a una situazione in cui esistono grandi università nelle quali tutto si è ridotto al fare esami
Noi dobbiamo ripristinare quella che è la vera vita universitaria noi dobbiamo fare in modo che l'organizzazione interna sia effettivamente democratica noi dobbiamo fare in modo che la ricerca sia potenziata
Il programma del due mila cui mi riferisco si ricorda che sul piano della ricerca all'Italia
Stanzia risorse che sono minori della maggior parte dei Paesi europei
Ebbene noi dobbiamo superare questa distanza
Come dobbiamo fare in modo che obbligo scolastico arrivi fino ai diciott'anni
Come dobbiamo fare in modo che gli studenti non entrino solo nell'università
Ma possono uscire nella maggior parte laureati secondo una durata che non può essere una durata assai più ampia di quella legale
Insomma non vi sia siamo di fronte a due garanti quanti cantieri che sono vicini alla conclusione
Ma che richiedono non solo da parte del governo ma da parte del nostro partito un'attenzione e una partecipazione e richiedono che nei prossimi anni attraverso la legge finanziaria e altri strumenti anche attraverso la presenza nella Comunità europea di nuovo di un uomo come Romano Prodi ci sia la possibilità che l'Italia sia al livello degli altri paesi europei per quanto riguardi le risorse per la ricerca
Io credo che un partito come il nostro non possa ritenere nel momento in cui si realizza la riforma dell'università che la ricerca sia qualcosa
Di marginale o piccola laterale io credo che la riforma universitaria avrà successo nella misura in cui ci sarà la ristrutturazione didattica il cambiamento nell'organizzazione ma ci sarà anche un rilancio della ricerca e io credo che nel programma del due mila sarà molto importante che questa parte sia allargata e che essi faccia un lavoro per la preparazione di un progetto a lunga scadenza per il rilancio della ricerca italiana della ricerca scientifica come di quella umanistica perché noi abbiamo una grande tradizione un grande patrimonio in questo campo
E non possiamo ritenere che nel campo della ricerca umanistica si mantengono i livelli che ci sono adesso
C'è la necessità di un potenziamento di questa ricerca ed è necessaria l'azione dello Stato oltre che l'azione e le porte e la partecipazione dei docenti
Complessivamente io credo e con questo terminino
Io credo che le due riforme in corso quella scolastica e quella universitaria solo due obiettivi a portata di mano del governo D'Alema
Noi dobbiamo fare di tutto perché possono terminare entro questa legislatura e presentarci al Paese avendo davvero cambiato il volto della scuola e quello dell'università
Ha la parola adesso al compagno Luigi Colajanni e si prepara compagno Massimo Salvadori
E sono previsti e dopo Salvadori ancora Sergio Gentili
Laura Pennacchi e Carlo Federico Grosso
Poi la replica finale la la le conclusioni Di Pietro Folena seguiranno poi le votazione pensiamo grosso modo intorno alle ventuno quindi ecco Vito naturalmente tutti coloro che devono ancora parlare di tenersi nei tempi stabiliti come mi pare stia succedendo
Grazie grazie
Io considero un'ottima base importante giusto quello che è stato notato da prima volta che abbiamo una base organica sulla quale fondare nostre proposte programmatiche il nostro lavoro futuro e anche il lavoro di aggiornamento
Io ho poiché le cose procedono
Velocemente
E io credo che l'asse di quel programma giustamente sia una visione della mondializzazione sulla quale dobbiamo impegnarci vorrei prima di tutto
Osservare che sono apparse alcune esplosive contraddizioni prodotte dalla globalizzazione sono apparse in Kosovo dove abbiamo affrontato un problema serio di legittimità di intervento moralmente giusto
Sono apparsi a Seattle
Sono apparsi all'ONU nella discussione sulla pena di morte sono apparse anche nel caso Pino c'è e potrei continuare
E sono apparse tutte queste contraddizioni riconducibili al tema del rapporto fra la sovranità nazionale e la sovranazionalità
Devo dire
Che abbiamo detto noi abbiamo detto con link all'Internazionale socialista a Parigi che la globalizzazione
è il risultato di un enorme sviluppo delle forze produttive della scienza che può essere al servizio della vita della salute della lotta alla fame come anche accentuare diseguaglianze ed emarginazione
Per noi essa può essere una grande opportunità di progresso ha detto Walter Veltroni di progresso globale e tuttavia dobbiamo come si dice
Il nostro slogan farci carico della paura e delle contraddizioni che si stanno manifestando
Riguarda governi di Paesi del Terzo Mondo riguarda movimenti
Riguarda anche settori del mondo della sinistra
E vorrei osservare e su questo dobbiamo riflettere credo che sia uno dei lavori di aggiornamento che dobbiamo fare di sviluppo del nostro alla nostra piattaforma programmatica
Non si può constatare da un lato con allarme
Che l'economia e la tecnica procedono a rotta di collo verso la più totale sovranazionalità
Denunciare i pericoli per la democrazia per l'identità nazionali per le culture per la libertà oppure per l'ambiente per la salute il dominio delle multinazionali
Per la concentrazione di potere nei media che fanno e disfano modi di vita molto più dei governi e se pensiamo alla fusione di America on line i Time Warner ci rendiamo conto della portata di questi processi denunciare i pericoli di questa separazione fra economia e politica tema fondamentale per la sinistra
E poi reagire con il protezionismo economico che è la causa della delle difficoltà e delle crisi della crisi che si è manifestata si attende il rifiuto di rafforzare o costruire entità sovranazionali regionali o mondiali in grado di intervenire sulla sicurezza sulla finanza sulla salute sulla giustizia con la forza sufficiente
Ad imporre delle regole attuare delle sanzioni intervenire con legittimità che in molti casi ora non c'è è il tema della sovranazionalità chiamate sulla quale Amato ha sollecitato a riflettere per prevenire conflitti o impedire pulizie etniche e catastrofi umanitari reagire arroccandosi nei limiti della sovranità nazionale che è il fondamento del diritto e delle relazioni internazionali del secolo scorso
Corrisponde all'epoca e corrisponde all'epoca dell'economie nazionali non è strutturalmente adeguato all'epoca iniziata ormai da dieci vent'anni dell'economia globale ed è politicamente perdente
Il meglio che può succedere alle classi dirigenti nazionali che non capiscono una diversa dialettica fra nazionale e sovranazionale e di ritrovarsi o con un potere svuotato di contenuto privo di incidenza sull'economia e sui processi sociali oppure con un paese emarginato dallo sviluppo
Questo è un punto decisivo per la sinistra quello della conquista di una comune coscienza e della realizzazione di un progetto di sovranazionalità che riguardi le organizzazioni regionali attualmente esistenti
Un progetto di sovranazionalità per grandi regioni per l'ONU per il WTO e della riforma delle strutture esistenti questa in fondo è la ragione più profonda
Per la quale la sinistra europea deve difendere rafforzare l'unione europea come soggetto politico forte di fronte alla giusta scelta dell'allargamento ma alla necessità assoluta di riformare le sue istituzioni perché questo obiettivo sia garantito la mondializzazione ha finora prodotto i propri strumenti economici sovranazionali il Fondo monetario la Banca mondiale da brutti o eccetera
E non quelli politici deboli o inesistenti ad esempio non c'è un Consiglio di Sicurezza economico ed occorre riformare il Consiglio di sicurezza dell'ONU non c'è un tribunale penale internazionale eccetera non c'è una una riforma della Carta dell'ONU che ridefinisca i criteri di legittimità in nel caso di gravi degli interventi nel caso di gravi violazioni delle umanitaria
Strumenti economici posso dire esagerando ma non tanto di puro servizio al mercato
Prodotti dalla logica ultraliberista che ha dominato i primi decenni dell'era Della Montini mondializzazione
E dunque strumenti da rafforzare perché si appella viene perché da beauty io e debole di fronte ai protezionismo i nazionali ma da riformare profondamente negli indirizzi e nelle finalità e da porre sotto la guida di un Consiglio di Sicurezza economico è una proposta del resto che non è solo nostra ma che è stata fatta propria dal Congresso Internazionale socialista
Come sono necessarie riforme degli organi politici del Consiglio di sicurezza
E del consiglio stesso democratizzare con rappresentanze regionali di apprezza
Socialiste della sinistra europea sta qui nella ricerca comune di strumenti e politiche sovranazionali che governino la globalizzazione e del resto di cosa si è discusso a Firenze se non di questa ricerca anche insieme ai democratici americani ed è anche il cuore l'elemento coordinatore delle priorità delle alleanze e degli obiettivi della nostra politica estera quella del nostro partito
Con i suoi valori con quegli obiettivi generali indicati così diffusamente e anche drammaticamente da Veltroni nella sua relazione per affrontare i quali sono necessari questi strumenti e le alleanze per realizzarli e ci auguriamo naturalmente del governo di tutto il centro sinistra
Allora adesso la parola al compagno Massimo Salvatori seguirà Sergio gentili
Anzitutto vorrei capire quanto mi sento onorato per l'invito
A parlare a questo congresso
In quanto intellettuale sono molto interessato naturalmente a discutere del Progetto
Elaborato sotto la guida di Giorgio Ruffolo
Per parte mia desidero soffermarmi schematicamente brevemente
Sul rapporti tra valori e Paul però ha mezzi e fini partendo dal sottolineare
Che i valori e i fini sono una bellissime necessaria cosa per definire l'identità di qualsiasi forza politica
Ma che si trovano la loro misura nelle realizzazioni pratiche nei fatti che ne seguono
Io sono molto lieto dell'affermazione fatta
Da Veltroni
E da D'Alema
Che i DS intendono mantenere la loro autonomia in quanto partito affermazione è ovviamente scontata
E che individuano un sicuro ancoraggio da un lato nel Socialismo liberale riformista
Dall'altro nell'Internazionale socialista
Ma in riferimento a ciò mi pongo e pongo questi interrogativo
Che è stato ed è al centro del dibattito ideale politico e a cui occorre dare una risposta
Il socialismo ha ancora un senso politicamente forte
O è ridotto ad una sorta di slogan vanno e se ha un senso perché lo ha
Sono convinto che se si trattasse ormai di un richiamo generico di una sorta di nobiltà decaduta seppure seppure sostenuta niente meno che da una internazionale
Allora sarebbe meglio francamente tirare le somme e metterlo da parte
Chi parla è tra coloro che credono che il socialismo sia vivo e possente ancora vivere nel futuro che ci è dato concetti
Il mio amico Claudio Petruccioli intervenendo in questa sede ha fatto l'affermazione secondo cui abbiamo bisogno di democrazia non di socialismo
Io mi permetto di non essere di questo Pignone
La storia conosciuta otterrebbe Randi rivoluzioni dell'eguaglianza
La rivoluzione cristiana che ha fermato la parità spirituale di tutte le persone
La rivoluzione dei Lumière del mille settecentottantanove che ha proclamato l'eguaglianza politica e giuridica
Poi è venuta la rivoluzione dei diritti sociali di cui il socialismo è stato la principale espressione e interprete
Le prime due continuano a venire ad animare il mondo ma anche la terza nonna affatto finito il suo corso
Essa la rivoluzione dei diritti sociali poggia su un principio ideale ed etico fondativo
Che credo per una sinistra irrinunciabile
Questo principio ideale tecnico fondativo dice
Che nessun individuo può diventare appieno cittadino
Se non possiede le risorse materiali spirituali e culturali per diventare parte riconosciuta attiva e partecipe della Società
Oggi giustamente poniamo il problema dell'eguaglianza in relazione alla capacità di ciascuno di utilizzare le opportunità che occorre accrescere quanto più possibile stiamo però attenti per cogliere le opportunità è necessario possedere i molteplici mezzi senza i quali lo sfruttamento delle opportunità
Diventa un campo in cui finisce per affermarsi Nonda solidarietà ma il suo contrario
Barrett i mezzi a tutti i cittadini e il compito che il socialismo si è posto fin dalla sua origine è un compito che mantiene integra la sua ragione più che mai la questione si pone a livello internazionale dove le diseguaglianze sono terribile insopportabili ma anche nel nostro mondo
Che produce una nuova questione sociale segnata da dalla dalla disoccupazione e dalla povertà dall'emarginazione che non è solo economica bensì anche culturale insomma umana
La democrazia politica
E ormai un valore generale delle società avanzate non nullo è quello della solidarietà
Organizzata istituzionalizzata
E la solidarietà cui una sinistra moderna deve mirare non nell'atteggiamento benevolo
Benevolente generoso degli strati più forti verso i più deboli è piuttosto un sistema di regolazione nella distribuzione delle risorse
Di diritti riconosciuti e sanzionati di un modo di essere dei rapporti sociali e della comunità politica
Si tratta di far sì che i valori dell'etica della solidarietà umana si traducano inadeguate istituzioni
I l'UE certo rinnovate liberato da inefficienze e sprechi va difeso nella sua sostanza come un valore non negoziabile la solidarietà come elemento politico
Come struttura delle relazioni sociali
Deve restare un nocciolo duro non transeunte del socialismo che esprimono il sia un impulso etico sia la consapevolezza che ha un ordine politico efficiente deve poggiare su un più alto ordine civile
Altri possono fare e in effetti ormai fanno proprio questo nocciolo ma esso è l'eredità positiva e primaria anzitutto de socialismo riformista
Spostiamo lo sguardo alla scena internazionale in particolare alla globalizzazione che domina ormai la nostra attenzione ebbe si è detto e ridetto che la sinistra deve favorire una regolazione democratica di questo fenomeno il quale rappresenta una tendenza oggettiva tanto importante della nostra epoca essa non può essere respinta deve essere governata e quindi giusto affermare questo aspetto essenziale e fondamentale
Vi è però un altro aspetto su cui è altrettanto importante attirare l'attenzione il che mi pare non è stato fatto sufficientemente esiste un compito specifico della sinistra internazionale
Che consiste nell'opporsi alla globalizzazione
Quale la concepiscono i neo liberisti lottando per risvegliare le masse dei lavoratori sottopagati e sfruttati senza alcun riguardo che vivono nei Paesi dove il capitale corre perché può dare passi e bassissimi salari occorre che il socialismo internazionale la sinistra internazionale edu che queste masse alla lotta per i diritti sociali di cui non godono ignorandone spesso persino la possibilità e l'esistenza
Sì il capitalismo esporta i capitali ebbene l'Internazionale socialista deve esportare i diritti
Vi è un solo soggetto
Che può assumere sulle sue spalle un simile obiettivo ed è l'Internazionale socialista più che mai la sinistra ha bisogno di essere internazionalista e anche su questo piano le radici
Nel passato del socialismo sono vitali
Nessuno può volere che il socialismo sia tutto
Chi l'ha voluto nel passato ha percorso una strada che portata al fallimento alla tragedia
Ma lasciatemi concludere dicendo che non si può accettare d'altra parte che il socialismo si riduca a niente
Esso è e sarà ancora molto in Europa e nel mondo tanto che senza di esso credo
Nessuna sinistra può mantenere alimentare la sua identità
La parola adesso al compagno Sergio gentili si prepara Laura Pennacchi
E mentre viene al microfono volevo soltanto ricordare a totale compagna tutti i compagni che non sono previste interruzioni nei nostri lavori e che quindi dopo l'intervento Di Pietro Folena
Sì continuerà con le votazioni come era prevista quindi siete pregati ovviamente ad informare anche a tutte le compagne e compagni che sono fuori dalla sala
Io volevo sottolineare alcune questioni una sostanzialmente di identità
Per il nostro partito e alcuni contenuti programmatici necessari per definire il nostro programma fondamentale
La moderna sinistra riformista riformatrice
Credo non ha solo da riformulare adeguare valori e principi tradizionali della sinistra
Ma da allora valorizzare fortemente anche quelle nuove culture che già vivono nella sinistra e che già vivono dentro di noi
Mi riferisco a quelle derivanti dall'assunzione piena della contraddizione ecologica anche se le
Pure ambientaliste
Hanno avuto un percorso distinto ed esterno al procedere storico delle sinistre
Esce oggi rappresenta no ma già da qualche decennio questo accade
Una fonte e un punto di riferimento essenziali per il rinnovamento dei valori della cultura del pool del profilo programmatico della nuova sinistra
Si dicono già innovi con gli ambientalisti dei Democratici di sinistra nella vivace significativa autonomia tematica ambiente e territorio
E in tante compagne e compagni che nelle sezioni in questi mesi hanno qua votato gli ordini del giorno degli ambientalisti e in tanti delegati che in questo congresso hanno presentato un ordine del giorno importante
Per migliorare migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città
Ma tanti fuori Dinoi guardano a questo modo d'essere ambientalista della sinistra con grande fiducia e con grandi aspettative
In questo congresso in questa discussione di questa sera noi dobbiamo accogliere ed evidenziare con me nitidezza la nostra cultura il nostro Gruppo Filo ambientalista per questo noi abbiamo proposto l'accoglimento pieno
Di ieri Conti dei principi fondanti dell'antimperialismo che sono quelli della coscienza del limite del valore della diversità
Della responsabilità di specie della responsabilità della specie umana rispetto alle generazioni future e rispetto alle specie del vivente non umano
Accogliere nel DNA della sinistra questi principi rappresenta veramente una innovazione rappresenta una svolta di fondo epocale per la sinistra Dedede senza un tale rinnovamento
Sarebbe fortemente compromessa la nostra capacità di lettura e di interpretazione dei grandi problemi dell'umanità
E delle nuove generazioni
La sinistra sarebbe colpite irrimediabilmente nella sua funzione di forza liberatrice di soggetto di cambiamento e di avanzamento sociale democratico
E ciò perché nel nuovo secolo nell'era della mondializzazione
Sarà sempre più difficile anzi impossibile
Continuare attenere separati i processi di trasformazione economica e sociale dalla capacità di tutelare di mantenere di ripristinare gli equilibri ecologici della biosfera la cultura ambientalista quindi va da noi considerata indispensabile
Perché è una cultura che guarda al mondo è una cultura globale è una moderna chiave critica della Colombia zero della globalizzazione e delle sue contraddizioni
Ed è proprio per questo una cultura in grado di individuare le vie della transizione verso società socialmente ed ecologicamente sostenibili
I valori della libertà dell'eguaglianza e della democrazia che hanno motivato e caratterizzato le lotte delle classi popolari delle forze di sinistra nel secolo che si è chiuso
Se questi valori verranno letti attraverso le lenti dei principi dicevo della responsabilità di specie della coscienza del limite del valore della diversità e dell'equità intergenerazionale ecco
Assumeranno nuovi significati avranno una forza maggiore e daranno una consapevolezza e una responsabilità nuova inedita alla sinistra tutta vedete un'idea di eguaglianza
Nell'era della globalizzazione che non si rivolga all'umanità intera
Che non dia risposte alla necessità di superare le profonde diseguaglianze
Che esistono tra popoli sempre più ricchi e popoli sempre più poveri
Un'idea di eguaglianza che faccia intendere che sia possibile estendere gli attuali modelli economici dei Paesi ricchi a tutta la popolazione mondiale
Alimentando l'illusione che sia possibile garantire a tutti
I livelli occidentali di consumo di materie e di energia ecco un'idea dell'uguaglianza così sarebbe un'idea falsa ipocrita non realizzabile
A me sembra che questo pericolo questa illusione noi stessi
La corriamo riflettiamo su questi dati solo il venti per cento della popolazione mondiale consumati il cinquantotto per cento dell'energia prodotta il quarantacinque per cento della carne e del pesce consuma l'ottanta per cento della carta e usa l'ottantasette per cento dei veicoli
Mentre due miliardi di persone
Poverissimi non hanno l'energia elettrica consuma il cinque per cento della carne e del pesce prodotto possiedono l'uno per cento dei veicoli e nel mezzo
Ci sono altri due miliardi di persone che sono poveri che vivono in carenza di cibo e di acqua
E non hanno i servizi e i consumi sufficienti
Sono
Evidenti le diseguaglianze ma non ci sono solamente questi questi questa lettura questi dati ci dicono anche che le risorse naturali sono usate in modo distorto ingiusto e che sono limitate e non sono infinite
La globalizzazione che non è un Demone ma in quanto mossa ancora da uno spirito liberista e finanziario proprio su queste questioni sta fallendo ecco tutto ciò va cambiato
E il nostro progetto dovrà essere lo strumento culturale programmatico e politico per trovare la rotta del cambiamento
Un'idea di eguaglianza non sorretta dal principio della responsabilità di specie
Non sarà in grado di far trovare alla sinistra quelle motivazioni di fondo per individuare veri e possibile dello dello sviluppo di qualità comici a sollecitato a fare Cofferati e Fulvia Bandoli ieri
Però sarei cioè in modo sostenibile le materie il patrimonio biologico per superare le attuali sperequazioni ingiustizie
Ecco queste culture questi principi sono fondamentali per un opera di cambiamento e di trasformazione gli straordinari risultati della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica nell'era della microelettronica dell'informatica e delle biotecnologie ci dicono
Che vi e qualitative allo sviluppo sono possibili anzi già sono operanti le risorse scientifiche possono essere messe al servizio dello sviluppo sostenibile possono rappresentare un'occasione straordinaria per l'impresa e per il lavoro e per creare nuova e maggiore occupazione
Abbiamo fatto bene nella bozza di progetto a sottolineare che l'innovazione e la ricerca scientifica liberava sostenuta e va applicata
Ovviamente noi dobbiamo chiedere che l'applicazione venga come dire sollecitata aiutata per incentivare le impresse a ripristinare ripensare i cicli produttivi
A ripensare la qualità delle merci e della loro competitività su questi su queste basi per affermare fonti energetiche non inquinanti per non superare la capacità di carico degli enti ecosistemi
Territoriali per riorganizzare l'agricoltura i trasporti il governo del ciclo delle acque dei rifiuti
Per tutelare e valorizzare
I beni culturali ecco
Delle programma dobbiamo ribadire
Che non hanno nessun futuro una concezione della crescita senza limiti
Ed è proprio su questo punto che noi dobbiamo definire meglio la concezione della qualità dello sviluppo in ultima cosa
Voglio ricordare e vado a conclusioni che le contraddizioni ecologiche globali tenderanno a diventare l'oggetto di nuovi e drammatici conflitti tra aree geografiche tra nazioni su questioni come l'acqua la pesca le foreste l'inquinamento la biodiversità
La proprietà è la possibilità assurda di brevettare le specie
Ecco già oggi il conflitto è molto duro e il fallimento delle trattative sul commercio internazionale assito lo dimostrano questi nuovi conflitti richiedono un governo nuovo del mondo una capacità di controllo e di Indirizzo dell'ONU e delle istituzioni
Finanziaria abbiamo bisogno di una organizzazione internazionali di più sedi internazionali dove queste questioni possono essere affrontate il riso molte insieme alle guerre locali ai nazionalismi sanguinosi conflitti religiosi insomma tutte quelle cose che abbiamo conosciuto in questo fine secolo ecco la forza della sinistra non può rimanere in dovrà muoversi prendere iniziative ed è proprio in questa situazione così complicata e seria che i valori dell'ambientalismo e del pacifismo rappresentano punti di riferimento saldi
Per non cedere alla rassegnazione e per trovare le forme dell'azione positiva dell'intervento pacifico e permanente
Le guerre di fin e secolo dal Kosovo alla Cecenia hanno dimostrato come sia pericolosa e di Lussorio all'idea di poter governare il pianeta solo con la forza delle armi di alcune potenze
E senza il pieno coinvolgimento e responsabilità della politica e dell'ONU la guerra nello nell'era atomica non lasciò sopravvivere nessuno
La guerra intelligente tecnologica non risparmia vite innocenti e devasta duramente l'ambiente ogni guerra anche quella cui si è costretti è una sconfitta per la ragione per l'ambiente
Nel nostro progetto due mila nella nostra carta di identità
Per un moderno partito del socialismo europeo
Dovremo scrivere che tra i valori per cui ha senso l'impegno politico
E tra gli strumenti di azione di lotta c'è il valore della pace
Fa la ha ora adesso la parola alla compagna Laura Pennacchi si prepara e Carlo Federico Grosso
Nel duro anno di lavoro che abbiamo alle spalle come Democratici di sinistra
Nel Progetto due mila in questo splendido congresso che stiamo diventa nella bellissima relazione di Walter Veltroni
Noi abbiamo condotto un'elaborazione importante sulla sfera dei valori
C'è una strana per quanto circoscritta devo dire
Sottovalutazione della sfera dei valori
Circoscritta perché in realtà nei congressi e nelle strutture numerosissime che hanno discusso compassione il Progetto due mila e lo hanno discusso perché il Progetto aveva un'articolazione una capacità di discriminare tra diverse opzioni forti altrimenti questa discussione non sarebbe stata possibile
Qui la discussione dicevo è stata molto appassionata e tuttavia su questa singolare sottovalutazione della di della sfera dei valori della dimensione di valori ebbene non sotto su non sorvolare è una sottovalutazione che viene sia da parte di chi sostiene che valori contano soltanto quando si discute di programma fondamentale non quando si definiscono concretamente le politiche
è una sorta di affermazione che l'inverso della raccomandazione che ancora poco fa Salvatore invece ci faceva a a sapere che i mezzi portano i figli e quindi non c'è non può esserci una scissione tra fini e mezzi
E probabilmente in questo tipo di sottovalutazione c'è anche l'implicito assunto che in fondo oggi le soluzioni sono dettate dalla oggettività e dalla drammaticità dei problemi e delle circostanze in onda la soggettività politica che concorre a modellare a trasformare le circostanze
Dall'altra parte
Abbiamo che tenne una sorta di nuovo fili isterismo borghese
Qualcosa del genere ho sentito nell'intervento di Tortorella che ho apprezzato anche molto e la cui inversione del socialismo come idea limite norma io apprezzo moltissimo anzi mi ci riconosco
Vorrei chiedergli se questa versione non ricorda di più Emanuele Kant i grandi pensatori liberali
Alla Stewart mille alla Rolls alla Marti assente alla Keynes
Grandi pensatori liberali di filoni di sinistra vorrei dir così
Ed è una ragione per la quale non capisco l'invito che ci ha fatto Michele Salvati ad aderire a un liberalismo nel quale dovrebbero riconoscersi da destra e sinistra non ho capito questa affermazione
E a Tortorella domando se questa idea adesso se questa decisione del socialismo come idea limite norma nulla ritroviamo più di più in questi pensatori piuttosto che in quelle versioni italiane in particolare del materialismo dialettico e storico che sono sono spinte appuntita di giustificazionismo storico che hanno giustificato anche ciò che era ingiustificabile
Ma perché importante la scala dei valori
Certo
Veniva ricordato poco fa
Da tanti perché mettono insieme
Articolo hanno la connessione tra identità e strategia e dunque tra identità strategia i programmi
Dunque non c'è il rischio che debba esserci una separatezza tra sfera dei valori e realtà delle politiche perché la verità è che politiche significative pregnanti
Non politiche quali che sia politiche significative in grado di definite oggi un'idea nell'interesse collettivo e del bene comune in società così frammentate divaricate come quelle nelle quali noi viviamo nascono solo se abbiamo una definizione
Rigorosa e il forte dei valori siamo illuminanti da questa forse e perché il discorso sui valori ci serve anche a prendere atto
Che d'interessi categorica che dir la quale qui abbiamo poco parlato ma perché il lavoro che stiamo facendo un lavoro in fieri in progressione è un telaio sul quale dobbiamo costa costruire un'architettura da riempire
Ma li tenessi che non possiamo dimenticare
Non si danno mai al di fuori di una mediazione culturale simbolica direbbe Fabio Mussi e quindi anche valoriale che li sussume come tale
I fatti
E gli interessi non esistono a prescindere da un attimo di dona mediazioni simbolica che di sussume come tali e quando gli interessi pretendono di Alto rappresentante sì
Si finisce come il partito azienda di Berlusconi
E porre le questioni in questi termini ci aiuta anche a interrogarci sul tema del radicamento sociale
In termini non tradizionali evitando sia il rimpianto nostalgico di un passato che non c'è più sia di considerarci solo prigionieri del segmento sociale da cui siamo nati
Per il quale invece se sappiamo lavorare tenerli insieme la il cielo dei valori e la carta delle politiche non possiamo consentire di riconoscersi
All'interno del nostro campo di sfide e di volontà di azione senza sentirli o far sentire
Esclusi marginalizzati e al tempo stesso di aprirci a tanti altri soggetti perché nel mondo nel quale oggi noi viviamo tutti i soggetti sono nostri potenziali interlocutori
E Veltroni che c'era ricordato sia il radicamento della sinistra nella modernità sia la natura intimamente Dialettica e quindi contraddittoria della modernità
Io avrei voluto che nel dibattito
Si fosse più prestata attenzione a questa polarità penso in particolare a interventi che pur apprezzato per tantissimi elementi di riflessione che mi hanno suggerito come quello di Fulvia Bandoli
Per un verso come quelli di Fassino e di De Benedetti da per un altro verso
Perché dobbiamo evitare da una parte una lettura catastrofista
In particolare della globalizzazione dall'altra una lettura così neutra che appare così oggettivamente necessitata da sconfinare nell'apologetica
Due esempi soltanto le voglio fare della fecondità possibile dell'intreccio e non della separatezza tra spera dei valori e realtà delle politiche
Il primo riguarda le implicazioni stesse sull'idea dello sviluppo della crescita
E le implicazioni in particolare sul tema della responsabilità sociale delle imprese che è un tema che ci consente di parlare alle imprese
Quelle imprese che hanno fatto grazie anche alle politiche del centrosinistra dal novantasei ad oggi moltissimi profitti il che vuol dire che hanno ridotto drasticamente i costi
E che tuttavia hanno investito molto poco negli investimenti in generale nella ricerca e sviluppo in particolare che dunque hanno poco espresso la loro responsabilità sociale
Così come la esprimono molto poco quando attengono così rigido a proposito di rigidità
E di flessibilità parliamo anche di questo tipo di rigidità quando tengono dicevo così il rigido e chiuso l'assetto dei diritti di proprietà
Non si tratta quindi solo di coniugare lo sviluppo e la crescita economica con l'equità i diritti
Si tratta di cabaret
Da una visione dei diritti e dell'equità una visione dello sviluppo e viceversa il che vende anche i due termini Mutual mente vincolati ci dà una visione non più chiudere missiva
Non riduce la sinistra meno catalogo illimitato di diritti
Che è una visione che non mi piacerebbe
Perché sarebbe non guasterebbe a tutto il tema della
Del nucleo strutturale e dei costi che anche l'esercizio dei diritti comporta ma appunto farebbe renderebbe seconda la
La relazione non si limiterebbe a un sull'affiancamento e c'è un secondo esempio che voglio fare per avviarmi a concludere delle implicazioni profonde che la
Latte la tenuta insieme delle sfere di la fecondità che possiamo ricavarne penso in particolare alle categorie di libertà e di e di eguaglianza e alla loro e hanno un impatto sulla definizione delle politiche di riforma del welfare
Il tempo è scaduto e devo quindi stringere molto
Io voglio innanzitutto ricordare che libertà ed eguaglianza non possono essere considerati sennò come valori interi interdipendenti non può opporsi per noi per la sinistra un problema di scelta tra questi due valori devono s'fare insieme il nostro compito è quello di farli convivere etiche spari scrivere il massimo della loro vitalità
E proprio un'adesione dell'eguaglianza adeguatamente ricca e quindi eguaglianza complesse non è e non piatto livellamento consente di a dottore una visione di libertà altrettanto ricca non solo le due libertà che sono tradizionali nel liberalismo storico una libertà positiva della libertà negativa ma molte altre dimensioni della libertà come l'autonomia e l'integrità della persona
Sì poniamo le cose così però vediamo anche che il concetto di eguaglianza delle opportunità
è un concetto che non può essere assunto in termini troppo restrittivi
Ed è anche questo un merito che io voglio di cui voglio prendere atto alla relazione di Veltroni averci restituito pienamente
La l'orgoglio di usare questa parola che era caduta largamente in disuso diciamo la verità tra di noi quello appunto dell'eguaglianza nei termini di questa eguaglianza complessa e non di Termini di piatto livellamento
Si dovrebbero sviluppare molte altre implicazioni rispetto a tutto ciò certo è evidente che la possibilità di articolare anche
Il paradigma dell'esclusione sociale
Non solo in termini di un gioco a somma zero per cui per poter far spazio a quelli che sono inclusi dobbiamo necessariamente ridurre il livello di garanzia di coloro che sono inclusi
Questo appunto è un gioco a somma zero ma la politica non può mai essere un gioco a somma zero dev'essere un gioco a somma positiva soprattutto la politica della sinistra soprattutto una politica che tiene così fortemente insieme
L'agire concreto eliminazione che viene dai valori
Allora adesso la parola compagno cavolo Federico grosso
Le io d'ora in avanti
Questa mattina in tutte le sedi di Corte d'Appello della Repubblica mi sono tenuti editti inaugurazioni degli anni giudiziari
Si tratta diritti certamente
Sovente forse troppo paludati
Si tratta di Edy tuttavia dove talvolta emergono alcune amare verità
Sullo stato della nostra giustizia
Ed anche questa mattina
Sono state dette in alcune sedi alcune parole pesanti
Su questa condizione
Ricordo
E mi piace ricordare qui alcune
Di questa affermazione
A Milano
Il procuratore Borrelli
Dopo aver espresso le sue preoccupazioni in ordine alla costituzione di una commissione d'inchiesta
Su Tangentopoli
Temendo che se non varranno posti adeguati paletti essa rischi di trasformarsi in un po'accesso della politica ai giudici il che sarebbe legittima fonte della divisione dei poteri
Ha giustamente rilevato come purtroppo fino ad oggi non sono state rispettate gli impegni ad intervenire sul piano dei controlli amministrativi per prevenire la corruzione
E che la corruzione è statisticamente continua quasi come accadeva ai tempi gloriosi di Tangentopoli
A Palermo
Il procuratore generale ha parlato di situazioni assolutamente drammatica
Della organizzazione dello Stato degli uffici giudiziari del circondario
Si tratta di Palermo l'ufficio giudiziario chiamato a fronteggiare i fenomeni gravissimi e più gravi della criminalità mafiosa
Ed ancora a Firenze
Con una espressione che
Mi è piaciuta perché io più volte l'ho usata per definire alcune parti alcuni modi di essere della giustizia ha parlato di giustizia in larga misura virtuale
Alludendo purtroppo a quella parte di giustizia che riguarda direttamente soprattutto i cittadini
Gli scippi i forti
Ricordando con me
Nella stragrande maggioranza dei casi in questi alleati non vengono scoperti quando provengono scoperti i colpevoli non vengono puniti
E quando vengono arrestati vengono liberati il giorno dopo
Ho fatto degli esempi
Ma sono degli esempi illuminanti
Indicare lo stato di una giustizia che non può più può accedere in questo modo ed ecco allora la necessità di procedere ha delle grandi riforme certo
Il Parlamento ha approvato in questi ultimi mesi alcuni importanti provvedimenti
Giudice unico depenalizzazione competenza penale del giudice di pace
Attraverso questi provvedimenti può darsi che a tempo medio lungo l'efficienza della giustizia tavoloni a risultare leggermente migliore
Ma forse
Questi provvedimenti non bastano getta menti S
Buttati sugli uffici giudiziari impreparati
Schierando a tempi brevissimi addirittura di creare scompensi
Difficoltà
Ed ecco allora che di fronte all'inizio degli anni due mila forse dobbiamo dire con forza che ci troviamo di fronte all'esigenza di affrontare finalmente una riforma globale della giustizia a trecentosessanta gradi
Che non segua la logica delle rattoppo che non segua la logica
Delli eseguire il singolo momento di emergenza ma fonti i nodi strutturali questa una grande esigenza l'esigenza fondamentale
Il segretario Veltroni nella sua splendida relazione dell'altra sera
Ha pronunciato alcune espressione estremamente significative
Sulla giustizia accordato giustamente quei giudici per i magistrati che si sono impegnati a rischio della morte nel combattere alla grande criminalità ha affermato che la magistratura non può essere attaccata per le sue decisioni questo importante ma non basta
Occorre recuperare efficienza ed efficienza si recupera soltanto attraverso profonde riforme di struttura
Io credo che in questo opera di riforma occorra iniziare
Dal modificare in profondità
La disciplina derivati delle pene
Cioè in altre parole riformare il nostro Codice Penale e dobbiamo
Il codice penale ancora attualmente vigente il codice penale del mille novecento trenta Guardasigilli fascista Rocco certo
Cambiato in molti punti ma in molti punti ancora riflettente l'ideologia
Di quel tempo
Credo che a settant'anni di distanza
I tempi per cambiarlo radicalmente organicamente siano maturo diciamo così
Badate che modificare il codice Rocco non significa soltanto modificare gli ultimi residui di autoritarismo che in quel Codice ritroviamo modificare il codice Rocco impostare un Codice Penale nuovo significa Zaccaria di recuperare efficienza come dicevo perché vorrei partire
Da alcuni dati o dando alcuni dati sulla in termini concreti perché voi abbiate l'idea di come funziona la giustizia nel nostro Paese
Vediamo un settore apparentemente marginale quello delle sanzioni pecuniarie
Chi viene condannato a una sanzione pecuniaria voi direte ad un certo punto dovrà pagarle
Vi do i dati ufficiale del ministero relativi all'anno mille novecentonovantasei
In quell'anno
A fronte di condanne definitive a pene pecuniarie per mille centosettantaquattro miliardi sono stati riscossi Italia ottantatré miliardi
Voi capite qual è la proporzione
Ci sono
Comune e come per esempio Palermo dove si è risposto lo zero virgola diciotto per cento delle pene pecuniarie catanese te lo devo venticinque ma la media nazionale sull'uno diete virgola cinque per cento
Questo che cos'è
Lo state dicendo
Le prendiamo questa azione detentive il carcere
Al momento svilupperò una brevissima riflessione sul carcere ricollegandomi proprio a quanto diceva l'altro ieri Veltroni parlando di giustizia
Ne abbiamo nel nostro sistema penale un carezze estremamente pesante il codice penale Rocco è un sistema apparentemente terribile
Dove le pene sono elevatissime
In concreto è un codice di fatto del tutto inefficace ed inefficiente
Dove in galera vanno soltanto alcuni poveracci e non sono stati bene difesi
E dove le pene normalmente non vengono applicate se vengono applicate non vengono eseguite
Penso che il tema deve essere profondamente cambiato
Non accetto questo il momento nel c'è il tempo di affrontare per esteti problemi di questa riforma vuole soltanto sviluppare alcune rapidissime riflessioni su questo aspetto a turno da fondamentale
Il sistema penale deve diventare un sistema penale nella sua astrattezza molto meno pesante
Ma nella sua concretezza un sistema penale molto più efficace ed efficiente
Le pene
Quando vengono previste devono essere applicate
Certo esiste un grosso nodo e carcere
Il carcere donne pena per eccellenza il carcere oggi nel Codice penale fa sceso del trenta e la pena cardine
You Codice Penale nuovo in carcere vede diventare una delle pene del sistema possibile di pene
Ma deve essere per molti alleati sostituito da pene alternative che possono essere la detenzione domiciliare la pena pecuniaria certo purché la si riesca a far pagare
E possono essere il lavoro gratuito a favore dell'Italia alla collettività che possono essere interdizioni di diverso tipo importante ritiene pena astrattamente previste anche diversa dal carcere
Da quei reati dove il carcere non è necessario ovvio per la grande criminalità telepromozioni pelle concussione atti
Che rappresentano un pericolo perché citati il carcere deve essere mantenuto ma il sistema
Niente e le pene previste concretamente applicate se no se no continueremo a operare nel quadro di una giustizia che al limite della bancarotta
Non è certo possibile la fontana in questa sede dei diversi aspetti di una possibile riforma
Mi sono limitato ad accennare ad alcuni punti ponendo però con forza quello che un nodo politico
Quali sono oggi le priorità politiche
Parlavo qualche si era fatto non autorevole dirigente del nostro partito che fortunatamente mi diceva oliere priorità politiche non sono la giustizia
Chi è il problema
Dell'economia debole ma dell'occupazione sicuro
Ho risposto i servizi che cosa sono i servizi sono anche se in politica
Dobbiamo far funzionare la sanità dobbiamo far funzionare la giustizia perché un servizio per i cittadini
Non sarà fosse la prima priorità però è in quanto servizio comunque priorità della politica
Questo congresso mia profondamente colpito la sua serietà per il forte impegno politico che è in atto da quella data
Vorrei che in questo congresso
Nei DS anche un forte impegno del nostro partito tette l'efficienza della giustizia diventasse una delle priorità del nostro Paese noi non ci possiamo permettere dei giudici che magari si sacrificano per combattere la criminalità
E i cui risultati sono o risultano in larga misura appannati o lo è utile risultano in larga misura tagliata
Perché lo Stato non in grado di fondi e allora fino in fondo gli strumenti per combattere i fenomeni criminali anche perché l'esistenza della criminalità determina l'esistenza di cittadini vittime di reato e quanto meno alle vittime di reato hanno diritto ad essere tutelate ed eventualmente esatti grazie
Due comunicazioni la delegazione di Bologna si ritrova tra un quarto d'ora davanti al guardaroba
E poi è stata recuperata
Sì cioè cioè
Sì sì alla fine chiedo scusa alla fine del conclusione di Pietro Folena e poi la compagna Adele Tonini ha smarrito la delega e qui alla presidenza adesso do la parola al compagno Pietro Folena per le conclusioni di questa sessione dei nostri lavori
Abbiamo compagne e compagni
A Couto il sentimento della responsabilità
Che grava su di noi governiamo
L'Italia
Governiamo tante comunità locali vogliamo governare le nuove regioni
E a noi sinistra nuova si chiedono due cose
Essere capaci onesti efficienti e non è cosa da poco rispetto agli anni di Tangentopoli
Ma anche a vere
La febbre che i conservatori e le destre non conoscono
Non sentirsi mai appagati come ci ha detto Walter Veltroni
Sapere che sempre
E quanto più in un'epoca di grandi cambiamenti globali
Alla sinistra si chiede
Qualcosa di più
Di cambiare non di sopravvivere
Si chiede di domandarsi sempre accanto alla consapevolezza di ciò che si è fatto quello che di più si può e si deve fare
Si chiede di non perdere mai il senso della propria missione
Insomma di far vivere qui ed ora l'azione positiva contro le ingiustizie
Contro ogni forma di riduzione
Della libertà delle persone
Per l'eguaglianza delle opportunità per la libertà degli uomini e delle donne
E proprio qui a mio avviso che in radice il nostro compito è di costruire non è di distruggere è di fondare non è di sciogliere
Le forme organizzate mutano devono mutare
I programmi cambiano
Ma non è nella nostra disponibilità di chi ha la febbre della sinistra sciogliere le proprie idee negare convinzioni e sentimenti
Senza i quali non saremmo qui
è il mondo che chiede oggi politica
Chiede equilibrio chiede Rispetto della specie e delle specie
Chiede forza
Per i più deboli voce per chi non ha voce chiede sinistra
Il bisogno di questo congresso è la ragione per cui tenacemente lo abbiamo voluto
Non lo abbiamo rinviato
Magari perché legittimamente presi dagli impegni veri del presente la ragione vera sta qui
Nella convinzione
O nel dubbio
Che potevamo perderci
Che il potere cioè uno strumento non è un fine
Che è un partito è molto
Io direi immensamente di più di un'organizzazione elettorale
E che se non sei parte viva della società
Pezzo umile non arrogante ma della partecipazione della democrazia
Se non c'è la consapevolezza di una comune appartenenza
Nell'epoca in cui vigono i modelli del partito padrone
O del partito
Ad ore
Allora sì che anche se non lo sa io mollo vuoi finisci con lo scioglierà la sinistra
A Couto sentimento di responsabilità per ciò che siamo
E per quello che milioni di italiani di italiani si aspettano dal Lingotto significa quindi a Couto sentimento della nostra insufficienza di ciò che noi siamo ancora oggi
Questo sentimento ci ha mosso nell'ultimo anno
La consapevolezza che tante volte come scritta dalla mozione che ha presentato Walter
Noi siamo l'avversario principale di noi stessi
Che siamo o che semplicemente appariamo arroganti chiusi autoreferenziali
L'innovazione del partito è un gigantesco problema politico
E all'indotto troviamo un primo approdo
E mesi che hanno preparato il congresso si è avviata forse la più radicale opera di cambiamento degli ultimi anni
Sta cominciando a cambiare il corpo ricordiamo la metafora del corpo gracile
E l'anima di questo partito arrivano energie
Anche a dirigere il partito ad altri mondi vicini mescolati con i nostri col nostro
Le esperienze sindacali associazionistiche culturali
E da nuove generazioni ma si rimettono anche in moto energie nostre che in questi anni si erano progressivamente perse demotivate spente
Io però voglio dire
Che non ci dobbiamo illudere che il nuovo Statuto o queste forze che stanno assumendo un ruolo di direzione diffusa del partito abbiano risolto il nostro problema
Siamo solo all'inizio di una innovazione coraggiosa e lo voglio dire apertamente di una lotta politica
Che dobbiamo saper condurre per aprirci
Per essere strumento accessibile
Per includere l'abbiamo solo cominciato
Quando dico lotta politica non dico lotta contro qualcuno
No ma per rimetterci in discussione
Contro quei fenomeni che ci sono nel partito
A tanti livelli delle tonalismo di carrierismo
Contro forme di concezione del potere spregiudicata allontana da una moderna etica laica
Della sinistra
Io non ho mai creduto
Da parte di chi esercita una funzione nazionale nella polemica contro le oligarchie demagogica
Credo invece che il tema dell'uso delle risorse umane in un grande partito abbia bisogno di regole di risposte efficaci
Ma la politica è molto di più
Dobbiamo dirci la verità
In molte situazioni noi rischiamo gravi degenerazioni
E nei congressi
Accanto a slanci a innovazione unitarie a grandi risultati noi abbiamo anche conosciuto la dimensione di questi problemi che non vanno minimizzati
Che testimoniano lo stato del partito
Tante volte finiamo anche inconsapevolmente con rappresentare la nostra immagine in modo rissoso incomprensibile
è lei che di fronte a milioni di persone la sinistra rischia di perdere senza
E poi è lì che anche al nostro interno rischiamo di finire col convincerci prima delle elezioni
Che magari mettendoci d'accordo nella stanza ristretta di una segreteria allora il mondo si è messo d'accordo con noi e per le elezioni ci danno
Dei bruschi risvegli
De colpito la sorpresa ne hanno parlato anche altri questo pomeriggio
Con cui i mezzi d'informazione che hanno seguito con obiettività i nostri lavori hanno scoperto in questo congresso come non vi va in conflitto sperato da molti tra Walter Veltroni e Massimo D'Alema
E così e davvero è qui ma è in platea e del partito
E il fatto che ci siano
Caratteri diversi informazioni culture diverse e anche talvolta opinioni diverse in un moderno partito plurale non è una ragione di divisione una grande ricchezza che va tutelato
Il tempo delle magliette è finito davvero
E questo io credo è uno dei meriti di fondo del modo in cui in questo anno Walter Veltroni ha interpretato la sua funzione di segretario del partito
E se c'è qualcuno Dinoi nostalgico che ancora non l'ha capito
Forse potrà convincersene ora leggendo anche i quotidiani abbiamo bisogno di etichette
Dimettere Iran mio le correnti o le appartenenze non me ne scandalizzo perché ci sono le tendenze del partito
Non solo la sinistra che ha portato un contributo al congresso ma anche nella maggioranza posizioni
E interpretazione diverso è se fondata un'associazione Libertà eguale
Che ha un senso importante nel suo programma
All'interno dalla maggioranza un gruppo di compagni ha dato vita a un documento nel congresso
Sotto il nome di
Sinistra sociale associazionismo io non so come queste modalità si organizzeranno
Ma so che il nostro modello è chiaro idee correnti di pensiero pluralismo ricchezza e differenze sì
Correnti di potere finzioni magliette per giustificare magari qualche cordata elettorale no
Non c'è una sorda lotta di potere la politica non può essere ridotta sorda lotta di potere
Partita idee cultura riconoscibilità e appunto Progetto
E se è vero che è una minoranza ristretta quella di chi fa politica
Le prime barriere che noi dobbiamo abbattere sono le fortificazioni della vecchia politica
L'indisponibilità
Di Lou abbia di spazi per troppi per comunicare per partecipare per decidere
Ma io dico anche solo per discutere perché anche solo discutere fa bene fa crescere
Noi dobbiamo cogliere
La perdita di significato di troppe parole
La crisi di un vecchio vocabolario politico consumato
Molte parole anche parole belle
Che non sapremmo come sostituire per poter rivivere ritrovare forza nel cuore di tante persone
Devono saper entrare
In un nuovo vocabolario il Progetto è il primo tentativo
Parziale
Incompleto consapevole della difficoltà di quest'opera come Giorgio Ruffolo ha detto di scrivere insieme questo nuovo vocabolario
E io ho voluto parlare dirle qualcosa del Progetto di noi del partito
Perché al nuovo partito alla nuova politica
Sapendo la parzialità della politica noi dobbiamo sapere anche fornire nuove parole
Nuovi simboli ha detto Fabio Mussi
Al contrario di quello che si dice
Quando si domanda che cosa vuol dire
I ragazzi e le ragazze in quest'epoca parlano quei graffiti
C'è un linguaggio sommerso
Che rimbalza anche con velocità sorprendenti dalla metropolitana di New York e a quella di Parigi
Un linguaggio che il nostro pensiero razionale storici Istica di questo secolo non sa pienamente decifrare
Non la lingua neppure l'inglese Emma un linguaggio interiore i graffiti appunto
Per nuove tendenze musicali
L'occasione di comunicare in Rete per milioni di giovani e per formare nuove esperienze di comunicazione con l'altro
Magari scompare la pur la punteggiatura o l'ordine formale del testo
Ma si coglie Gianni Vattimo ne ha parlato molto bene questa sera un'inquietudine esistenziale
Talvolta la fatica del mestiere di vivere
O la voglia come nel tamburo di latta di non crescere mai di rimanere piccoli
Qui c'è un grande problema
Perché chiama in causa il nostro programma la nostra capacità di di disponibilità di beni materiali il lavoro la casa il cibo le medicine le strutture sociali ma anche quella di beni immateriali
A partire dalla cultura
è questa generazione sono quelle che verranno è in questo mondo fatto di segni e di inquietudini che noi con umiltà dobbiamo sapere entrare e imparare a dialogare
La sinistra giovanile ha fatto e sta facendo molto io ricordo la nostra sorpresa
Quando in piazza del Popolo e ventiquattro aprile dell'anno scorso
Abbiamo trovato una risposta giovanile
Che è andata al di là di ogni appesa abbiamo toccato una corda
Abbiamo colto una domanda
Un grande problema di futuro
La domanda filosofica dissenso
è successo delle nuove religioni
Al di là degli aspetti di moda
Le forme di ricerca interiore di meditazione si colgono anche i segni della necessità di un diverso rapporto col tempo
Frattempo sociale e tecnologico e tempo della propria esistenza tempo interiore
Con un ritmo che non è più quello della macchina industriale ma quello digitale delle fibre ottiche del consumo dell'industria del divertimento fino al fatto che la merce
Diventa feticcio centro della società
E credo che cresca
Ci siano gli embrioni
Di una nuova criticità
In una nuova consapevolezza delle forme nuove di alienazione
Che può se incontra la politica tramutarsi in una nuova domanda di libertà più autentica e più radicale
Il papato questo papato pur consegni anche contraddittori ha messo in campo un pensiero in questi anni
La sinistra non può rimanere afasica
Oltre all'eterno presente
Devo andare oltre
Alla condanna a cui sì sembra destinati nell'epoca moderna con avere passato
E a non poter credere in un futuro
Intendiamoci
Tutto questo va detto con grande laicità
Ce l'hanno detto Biagio De Giovanni Giampaolo Pansa nei giorni passati
Nessuna nuova utopia strategica
Nessuna altra società
Parlato Ruffolo introducendo questa sessione la condanna che la storia del Novecento Espresso a chi ha separato mezzi da Fini è assolutamente inequivocabile e la sinistra non si può
Consolare raccontandosi
Qualcosa di lontano
Ne le considerazioni ben le toccanti
Che Massimo D'Alema ha fatto alla fine del suo intervento
A proposito della necessità di recupero di una dimensione ideale di passioni e di emozioni della politica
Nessuno lo può intendere e non è certo questo il senso delle parole di Massimo D'Alema come una sorta di divisione di compiti fra il realismo di chi governa è un partito che si limiti a occuparsi di emozioni
è un problema che riguarda tutti noi
E il modo in cui questo congresso si è svolto
I sentimenti che lo hanno attraversato
Il modo in cui Cofferati
Insieme ai dirigenti del partito
Hanno interpretato questa ricerca di nuova sinistra ci fa dire che qui oggi si sta costruendo
Qualcosa di importante per il futuro
E non c'è dubbio che al fondo ha ragione
Bobbio
Che bisogna rifare la distinzione netta fra destra e sinistra
Confronto lo scontro è fra le due risposte alla modernità la globalizzazione
Quella liberista del pensiero unico
Che ipotizza un dominio della sfera economica e finanziaria
E quella della sinistra socialista e liberale che concepisce la globalizzazione vado molto più ricco come globalizzazione degli uomini e delle donne e non solo dei capitali e delle merci
Valter dice spesso rifare il segno con la destra
Non solo con questa destra italiana
Esemplare raro anche nella grande famiglia europea internazionale della destra
Ma la distinzione culturale più profonda
Con ciò che le culture di destra rappresenta no
La distinzione quindi
Il riformismo non come un approdo all'ultima ora
Ah no una vulgata neoliberista
Ma è contrario
è un'altra idea di libertà sono due diverse idee di libertà
Il progetto per quest'opera per una riscossa culturale delle idee e dei valori della sinistra nuova è una occasione che però dobbiamo alimentare
Nel dibattito di questo pomeriggio sono venuti i contributi importanti
Come quelli di Giorgio Napolitano e di Luigi Colajanni sulla dimensione europea e internazionale
Come quelle di amici ospiti
Riferisca Riccardi gli amici di sdebitarmi sì che ci hanno riproposto i grandi temi
La globalizzazione giusta
Fino alle questioni dell'innovazione dell'economia di cui hanno parlato Alfredo Reichlin e Giuliano Amato e infine Laura Pennacchi
E quindi questo congresso noi leggeremo fra poco la commissione del Progetto
Che organizzerà ogni anno una conferenza programmatica
Con il compito di rendere vivente davvero ha ragione Giorgio Napolitano non un pezzo di carta
A me pare che noi dobbiamo quindi ricavare delle indicazioni
Già dal Progetto e dalla discussione di oggi per il nostro lavoro
Io credo in un partito che faccia campagne civili
Che hanno un inizio è un termine in cui si rende conto di ciò che si è realizzato che lavora per Progetto
Il primo filone
Ne ha riparlato Giuliano Amato riguarda il rapporto col passato
Oggi c'è una grande sete di memoria da parte dei giovani delle ragazze
E c'è un grande problema di chi trasmette questa memoria la rottura tante volte in famiglia
E nella scuola del sindacato
Nel rapporto con la politica
Non basta la storia allo studio della storia
Occorre una iniziativa culturale
Una potenza culturale capace di far conoscere
Questo Novecento anche per immagini un patrimonio
Quanto hanno fatto per tanti ragazzi
Film come Schindler's List o come la vita è bella molto di più di tante noiose discussioni
Guai quindi alla retorica sul passato all'uso strumentale del passato
Non dobbiamo trovare dei miti
Ma io penso che dei simboli delle sorgenti le dobbiamo indicare e gli anti fascismi al plurale non l'antifascismo gli enti fascismi senza negare le divisioni che vi furono a lungo e poi la grande esperienza della Resistenza dalla Costituzione è l'alimento
Fondamentale
Del Progetto per il quale ancora oggi noi ci battiamo
Io penso che generazione di giovani del Duemila possono giungere
A quelle pagine di storia anche loro conoscendo prima le lettere dal carcere di Antonio Gramsci o quelle dei condannati a morte della Resistenza
C'è bisogno di una sorta di laica religione civile
Io so che dietro questo c'è un problema che riguarda l'idea di nazione che cos'è l'Italia
E quanto per le ragazze e ragazzi di oggi va
Cesura netta di Tangentopoli del dominio mafioso del vecchio sistema abbia rischiato disseppellire una identità
Ma allora per riscoprire una identità c'è bisogno di fare chiarezza noi per parte nostra
Non abbiamo mancato di dare una piena disponibilità
Ma possiamo pur dire
Che all'inizio del due mila è uno scandalo
Che
La strage di piazza Fontana sia ancora impunita
E che con piazza Fontana piazza della Loggia l'Italicus Bologna i delitti politico mafiosi ancora non abbiano trovato
Risposta
Non si tratta di volere le manette no ma di lavorare per la verità
Perché la riconciliazione o la conciliazione se ci sarà se la sapremo costruire ha bisogno che si sappia
Che si dicano le responsabilità
Che si ricostruisca autenticamente la storia di questo Paese
E memoria vuol dire anche orgoglio di questo nuovo riformismo nato negli anni novanta
Perché è nato già negli anni Novanta non ancora forme politiche compiute ma è nato nel duro di un'impresa
Cambiando un Paese che dieci anni fa si trovava in condizioni drammatiche
L'altro aspetto
Riguarda il nostro rapporto col futuro io vorrei suggerire tre punti di campagna
Ancora non ci capaci diamo di quanto la globalizzazione imponga nuovi ordinamenti democratici Luigi Colajanni neri parlava poco fa
E quanto rischino di entrare in discussione valori fondamentali delle democrazie liberali perfino la separazione dei poteri
Perfino la dimensione della sfera privata
Quei rischi di nuove grandi forme di controllo e di lesione di libertà individuali fondamentali
Questo grande tema a dei simboli
è il simbolo fondamentale è la battaglia del nostro partito per i diritti e per la solidarietà
La sovranità nazionale un grande valore e guai a negarlo
Ma la sinistra non si può fermare di fronte ai confini nazionali
La conquista della decisione prese ad istituire un tribunale penale
è tutta da realizzare
E la nuova ONU
E il nuovo diritto internazionale nasceranno dal fatto che vada fino in fondo la possibilità di istituire
Questo nuovo grande organismo
E da questo congresso può quindi partire la campagna per l'Africa
E sarebbe bello pensare che in ogni sezione del partito
Si possono formare nei sette mila nuclei che noi abbiamo in tutto il territorio del Paese un gruppo anche solo di uno o due persone
Che si colleghi in questa campagna
Che si dia obiettivi concreti che forniremo e che stiamo preparando
E che ci permetta fra qualche mese di ritrovarci a dire sì siamo riusciti in questa esperienza a fare questo e anche a portare nel partito
Alcune nuove centinaia o migliaia di persone di giovani e di ragazze con un'idea di impegno concreto
L'altra campagna e quella dell'accesso alla cultura al sapere
Luigi Berlinguer ha fatto un discorso forte
Ha parlato anche il presidente del Consiglio stamattina
Diciamo l'altrimenti oggi l'accesso alla cultura
è la questione decisiva
Oggi
L'impossibilità di accedere alla cultura il principale fattore di esclusione
La lotta per accedere agli strumenti culturali in tutte le forme è il nuovo nome dalla lotta per l'eguaglianza
E questo riguarda le nostre iniziative della scuola nelle dell'università della ricerca ma anche quanto i nostri compagni di network della nostra autonomia che si occupa di questo settore
Quanto le impresa che abbiamo riunito qualche settimana fa nel campo dell'innovazione quanto il dottor Soru ci ha raccontato questo pomeriggio
Con Tiscali quanto sta cambiando rapidissimamente questo Paese e l'Italia abbiamo un'occasione senza precedenti per superare un gatto a culturale grandissimo
E infine una grande campagna che ha imposto dei referendum sui diritti e le libertà
In questo congresso Veltroni Cofferati D'Alema hanno parlato lo stesso linguaggio
Hanno affermato gli stessi principi
Sembrano anni luce la quel novantasette
Quando all'Eur sembrò effettivamente che ci fossero distanze incolmabili
Ma ora abbiamo il dovere questa nuova grande piattaforma di tradurla
E io dico che prima del referendum le elezioni previste dal sei al dieci marzo
Per il la quota di rappresentanti di lavoratori atipici dal fondo della riforma Dini è una straordinaria occasione di contatto di alfabetizzazione
Di affermazione della cultura dei diritti
Di un'idea di flessibilità regolata e che affermi la libertà
Alternativa un'idea di flessibilità nella quale alla fine c'è in solo forte che schiaccia sempre tutti gli altri deboli
Le dobbiamo avere lo stesso atteggiamento che ha saputo avere la parte migliore del riformismo operaio nella storia del secolo che si è chiuso rispetta la catena di montaggio quando ha rifiutato il sabotaggio e ha capito che con l'alleanze
Doveva arrivare a far sentire
Suo quell'amore quell'impresa tutto questo e ho concluso ci richiama evidentemente al presente
Al bisogno di liberare il presente dalla fragilità di una politica debole
Delegittimata in crisi
In questo congresso si è parlato pochissimo di questa politica ed è un bene
Ma è quella che purtroppo occupa larga parte
Del dibattito politico nazionale sui mezzi di informazione
Ebbene qui sulla questione della politica c'è un po'il destino del riformismo italiano
Perché la missione del riformismo italiano
La modernizzazione quegli orizzonti di cui Alfredo Reichlin ha parlato molto bene
Noi se non avremo un sistema istituzionale politico federalistico elettorale nuovo non riusciremo a realizzare e queste cosa dice ora
Riguarda il referendum elettorale
Ma riguarda anche l'idea dei soggetti della politica
Io contesto l'idea
Che sciogliere un partito per fondarne un altro sia una proposta più avanzata rispetto a quella che qui è stata avanzata cioè quella di federare in una nuova concezione della politica con la coalizione organizzata è forte un insieme di identità che rimangono tali che hanno delle differenze ma che sono unite in un grande patto di dieci anni
Possiamo ora per la federazione stabilire patte obiettivi concreti in luoghi
Possiamo dire che le regioni
E le regionali le nuove colate di coalizione di centrosinistra nelle regioni saranno al centro
Della costruzione della nuova coalizione nazionale
Ecco è questa la grande sfida politica lavorare per questa federazione per questo patto per dieci anni e collocarci dentro un'identità perduta
Della nuova sinistra dentro il socialismo europeo e internazionale ma che sa sul terreno dei programmi e contenuti
Navigare in mare aperto sa stare dentro quella coalizione
Ma anche forse una ricchezza in più proprio qui dal Lingotto in questo luogo così carico di memorie di simboli
Questo partito e questa qualità si eone possono e debbono diventare fino in fondo la fabbrica della innovazione e la fabbrica della solidarietà
Adesso diamo la parola accompagna Marco Causi che illustrerà il documento sul Progetto che sarà poi sottoposto al voto dell'Assemblea congressuale
Il Progetto per la sinistra del due mila attraversato la prima fase di elaborazione discussione pubblica raccogliendo decisi ed ampi consensi in tutto il partito e al di fuori di esso
Frutto di questa elaborazione sono stati sia i tanti interventi informali cioè il progetto ha prodotto sui mezzi di informazione sulla rete informatica sia gli ordini del giorno le raccomandazioni suggerimenti e le valutazioni espresse da approvate dalle organizzazioni del partito durante i congressi di base intermedi
Il contenuto di questi contributi è stato valutato dalla Commissione politica del congresso
Rappresenterà una delle basi fondamentali della discussione dell'aggiornamento e del continuo work in progress sul Progetto che verrà svolto nella commis ove nazionale che questo congresso chiamata ad eleggere e in quelle Commissioni regionali a cui tutti questi contenuti si trasmettono per intero
Frutto del dibattito sono anche gli emendamenti formali che sono stati approvati dalle diverse assemblee congressuali
Riguardo a questi la commissione politica cui nome di parlo ha ritenuto che si debbano affermare due necessità
Da un lato considerare appieno il contenuto di tutti i cambiamenti e di tutte le integrazioni proposte dalle compagnie dei compagni dall'altro lato tutelare la compattezza formale la cifra stilistica complessiva di un documento che essendo il fondamento programmatico del partito do per i prossimi anni deve presentarsi necessariamente comuni insieme organico e non raffazzonato di punti progettuali
Di fronte a questa duplice necessità e dati ristretti tempi disponibili nell'ambito dell'assise congressuale la commissione politica ha approvato all'unanimità la seguente proposta raccomanda al congresso di farla propria primo il testo integrale di tutti gli emendamenti viene trasmesso alla Commissione nazionale per il progetto
In modo che i contenuti di tali emendamenti possono essere accolti e inclusi nel testo del documento senza alterarne lo stile l'impianto generale
Secondo
Di alcuni emendamenti la commissione politica ha elaborato e approvato una versione che ritiene possa da subito essere integrata nel testo del Progetto
Motivi tecnici e impossibile riprodurre in fotocopia per tutti i delegati questi testi che verranno fin da lunedì introdotti dal sito web del partito
Si tratta in particolare degli emendamenti presentati dall'Assemblea nazionale delle democratiche di sinistra i quali arricchiscono il Progetto non solo sui temi delle differenze ed l'eguaglianza di opportunità ma anche su altri punti relativi a riforme ampliamento dei sistemi di welfare rapporto fra universalismo e selettività nelle politiche sociali
Dimensione delle diseguaglianze in una società moderna complessa libera e aperta
Diritti universali delle donne politiche attive per l'occupazione innovazione e politiche per i servizi di cura e personali
Si tratta poi degli emendamenti presentati dall'autonomia tematica ambiente e territorio che arricchiscono il Progetto sui temi del rapporto fra Polo Gia ed economia e sulla definizione più puntuale di un'agenda per le politiche del territorio dell'ambiente delle città e si tratta infine di altri emendamenti che specificano e ampliato alcuni punti già presenti nel Progetto come la riforma federalista dello Stato i il ruolo delle aree metropolitane la riforma democratica del London lo scenario innovativo della società dell'informazione su scala globale su scala locale
Segnaliamo infine che molti dei contenuti degli emendamenti la cui analisi dettagliate rimandata alla Commissione nazionale vengono di fatto recepiti da la sostanza dagli emendamenti di cui è proposto l'accoglimento nel testo alla Commissione nazionale ma il compito di eliminare le residue ridondanze
La commissione politica con voto unanime propone quindi al Congresso di approvare il testo così emendato del Progetto per la sinistra del due mila
Adesso torniamo
Prego ancora qualche minuto di attenzione
Dobbiamo sottoporre al voto il documento sulla Progetto
Prima di farlo vorrei ancora vuole pregare abbia una c'è una comunicazione tecnica per ragioni allegate anche all'uso delle telecamere
Di limitare al massimo l'utilizzazione dei cellulari in sala questo è proprio una comunicazione dunque per tornare alla documento coloro che sono d'accordo sono pregati di alzare la delega
Abbassiamo
Quelle che sono contrari
Alzano la delega
Gli astenuti
Documento approvato ora contrariamente a quello che era stato annunciato
Anche per avendo apprezzato insomma in qualche modo le circostanza come si suol dire è per dare modo a tutte le compagne e compagni che nel frattempo sono andati magari a cena o comunque insomma
Riunioni varie che ci sono operative
Ad cioè la indicazione di ridarci appuntamento quindi di fare una pausa di fare una interruzione e dire darsi appuntamento
Alle venti due cioè tra cinquanta meno
E non ci sono alternative mi dispiace non prende terra la Cornacchini presiede ma questa è l'indicazione e quindi dò appontamento a tutte le compagne e compagni alle venti dove
Cara
Bene case
Quale
Alla o ha
A
No poiché ritardo
Invito i delegati a riprendere posto in sala
Commenta il passo
Telefono scomparsa ma è una cosa ovvia
Va bene mi
Allora insomma
Comunque avevamo
Cosa devo fare io
Sì va be'questo richiamo
Ecco il fatto questo diamo la parola va
Va bene allora possiamo dare inizio
Ai nostri lavori
Questa sera
Noi dobbiamo lavorare
Alla innanzitutto al dispositivo di attuazione della norma transitoria del comma uno del comma due del nostro Statuto
Che riguarda l'elezione del segretario nazionale del partito
E la proclamazione della quotate federale
Degli eletti nella direzione nazionale questo è il primo adempimento
Successivamente prenderemo in considerazione dopo un relazione illustrativa del compagno Walter vitali i lavori della commissione politica
E procederemo alla votazione degli ordini del giorno
La terza parte dei nostri lavori prevede la elezione degli organismi dirigenti
Quindi tre blocchi di votazioni
Proporrei di partire subito quindi con il nostro primo adempimento io sto per leggervi un documento che contiene appunto questo adempimento sulla norma transitoria dello statuto e cioè ripeto elezione del segretario e quota federale della direzione nazionale
Questo documento è stato approvato alla unanimità
Dall'ufficio di presidenza con il parere favorevole di entrambe le mozioni
Don lettura del dispositivo
Ad un certo punto siccome questo dispositivo contiene anche le integrazioni che riguardano la quota femminile
Della parte federale della direzione di cui vi ha parlato il compagno Morando questa mattina i nomi dovrebbero anche scorrere sullo schermo si tratta di dodici compagne
Il congresso nazionale dei Democratici di sinistra proclama il risultato definitivo delle mozioni congressuali nei congressi dell'unità di base
Per la mozione uno che ha indicato la candidatura di Walter Veltroni a segretario politico del partito
Hanno votato centotrentasette mila cinquecento quattro iscritte iscritti pari al settantanove virgola nove dei votanti
Per la mozione due che non ha indicato una candidatura segretario e non ha sostenuto la candidatura di Veltroni hanno votato trentaquattro mila seicentottantaquattro iscritte iscritti
Pari al venti virgola uno per cento dei votanti
Sulla base di tale risultato e secondo le disposizioni della norma transitoria comma uno del nuovo Statuto che è stato approvato dal Congresso
Walter Veltroni eletto segretario politico del partito
Il compagno Veltroni naturalmente prenderà la parola domani in conclusione del nostro congresso
Vittorio
Inoltre secondo le disposizioni della norma transitoria uno punto due del nuovo Statuto
Sono stati proclamati eletti in direzione le compagne e i compagni designati dai congressi regionali nonché le seguenti dodici compagnie al riequilibrio secondo i principi del nuovo Statuto
Della rappresentanza di sesso
Anna Bucciarelli non potrà non so se scorrono i nomi Monica Bettoni
A un rally dico bene Bessel Moulin sì non so se si dice in francese euro
In francese mi confermano Silvana Giraldo Manuela Paltrinieri Carmelo la Motta Adriana Buffardi Adriana Mollaroli
Silvana Pisa Rita Lorenzetti a Tampa Anna Maria Carloni Magda Negri
Questo dispositivo del congresso che riguarda il segretario della quota federale della direzione io lo pongo in votazione in questo momento chi è favorevole alzi la delega io nella sua Marco
Chi chi è contrario
Se ci sono degli scrutatori come presumo dovrebbero esserci e contano gli eventuali contrari che ne vedo
Abbiamo contato i contrari dobbiamo funzionare molto rapidamente
Proporrei di procedere rapidamente insisto
Sette gol
Sette contrari chi si astiene
Io qua un elenco di scrutatori che vorrei che fossero presenti in sala
Ci sono corrispondono a questa lista va bene
Quanti astenuti abbiamo
Due astenuti allora il dispositivo del Congresso sul segretario la quota federale della direzione è stato approvato con sette contrari e due astenuti do la parola al compagno Walter vitali
Per il secondo blocco di discussione di votazione
La commissione politica eletta dal Congresso
In base ai nostri regolamenti al nostro Statuto
Gode di poteri deliberanti e a tutti gli affetti un organo congressuale
E a
Usato di questa sua potestà
Per approvare
In Commissione
Un numero rilevante
Gli ordini del giorno adesso sottoposti
Lasciando che l'assemblea congressuale si pronunciasse
Su quelli controversi
Ok per
Una particolare rilevanza politica pur essendo stati approvati a larghissima maggioranza addirittura all'unanimità la commissione ha ritenuto opportuno sottoporre ugualmente a vostro esame
In questo modo la commissione politica ha svolto un'attività istruttoria
Direi utile per i nostri lavori che altrimenti avrebbero dovuto
Esaminare decine e decine di ordini del giorno
Il risultato è il nostro lavoro è il seguente
Vi sono tre ordini del giorno che la commissione
Acquisisce e che invia alla commissione per il programma perché facciano parte della lavoro permanente di elaborazione programmatica che a partire da questo congresso noi abbiamo
Questi ordini del giorno hanno una particolarità
Sono stati approvati
Da assemblee nazionali di organismi previsti dal nostro Statuto
Abbiamo quindi l'ordine del giorno del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
L'ordine del giorno sulla società della informazione globale
Presentato dall'autonomia tematica network
E l'ordine del giorno relativo alla ricerca scientifica l'innovazione tecnologica l'attività arriva spaziali
Questi tre ordine del giorno quindi la Commissione le ha inviati alla commissione del programma con il compito di farli diventare parte permanente di questa nostra attività acquisendo di quindi agli atti del congresso
Vi sono poi trenta ordini del giorno che sono stati approvati
Dalla commissione utilizzando il proprio potere deliberante
Questi trenta ordine del giorno quindi non verranno di nuovo sottoposti al vostro esame
Ma
Poiché ritengo che siano tutti argomenti di grande rilevanza e queste al parere della Commissione
Io ora vi darò conto
Del titolo di questi ordini del giorno per quanto riguarda alcuni di essi su espressa indicazione della Commissione diciamo così degli aspetti fondamentali del loro contenuto
è stato approvato un ordine del giorno sulla governo della globalizzazione per un commercio equo e solidale che rispetti ambiente diritti delle persone
Diciamo anche percependo molti altri testi che affrontavano i temi posti da si è
è stato approvato un ordine del giorno che condanna
Ciò che sta accadendo nella Repubblica ceceno
Un altro ordine del giorno è stato approvato
E si riferisce al tema dei diritti umani e dello sviluppo
Ancora
Un ordine del giorno sui lavoratori atipici
Quanto riguarda questo ordine del giorno in modo particolare
è stato fatto lavoro importante teso a unificare testi che erano stati presentati in modo difforme che hanno trovato una unificazione
Il quinto ordine del giorno si riferisce al tema della pena di morte il sesto solidarietà con il popolo Sahrawi
Il settimo riguarda lo sviluppo del Mezzogiorno come priorità
L'ottavo la legge quadro sulla parte in quarta partecipazione giovanile
Il nonno riguarda il tema posto dalla Sinistra giovanile
Del consumo di musica come attività culturale e quindi della riduzione dell'Iva sui cibi e sui prodotti musicali come avviene già per i libri riconoscendo così valenza culturale anche all'ascolto della musica
Il decimo ordine del giorno
Si è materia sportiva allo sport
Undicesimo ordine del giorno anche su questo la commissione ha discusso ha lavorato a fondo unificando testi diversi sul tema molto importante come la riforma delle professioni liberali
Ancora dodicesimo ordine del giorno sugli italiani all'estero
Un altro ordine del giorno prima per proposto la Sinistra giovanile che riguarda la sospensione della leva militare e
Il l'introduzione di un servizio civile nazionale su base volontaria
Vi è poi un ordine del giorno che la Commissione nona
Neanche ritenuto di mettere ai voti ma che ha acquisito direttamente che si riferisce
Alla uccisione di Massimo D'Antona è stata peraltro il modo migliore con ricordata all'inizio di lavori del nostro congresso
E poi ancora un ordine del giorno presentato dall'autonomia tematica per la salute sulla
Per il servizio sanitario nazionale la sua difesa contro le aggressioni della destra
Ancora un ordine del giorno sul tema del volontariato
Un altro ordine del giorno della Sinistra giovanile questo
è riferito alle unioni civili affettive unioni di fatto in cui si chiede l'approvazione di una legge in materia
Un ordine del giorno relativi a tutti i temi dell'embargo un altro ordine del giorno sul tema della formazione del diritto allo studio della scuola privata
Poi mi sono
Cinque testi
Che la Commissione ha provato e che si riferiscono tutti al tema della rappresentanza di genere
Vi è poi l'ordine del giorno ancora presentato dalla Sinistra giovanile sul tema delle tossicodipendenze
Dove si propone la legalizzazione
E le droghe leggere legalizzare non significa liberalizzare ma liberare i consumatori dal rapporto con lo spacciatore
Depenalizzare il consumo delle droghe
Costruire
Percorsi di informazione
Nelle scuole in particolare per i le cosiddette nuove droghe droghe sintetiche che a torto spesso vengono considerare alla pari delle droghe leggere rafforzare le politiche di riduzione del danno alla sperimentazione medica mente medicalmente assistita della somministrazione controllata
Di rovina
è stato poi approvato un ordine del giorno sulla società della comunicazione globale sulla alfabeto digitale
Un altro sulla formazione
Un altro sulla fame del mondo in cui c'è l'impegno del nostro partito a sostenere le istituzioni ma ambito farò ONU del marchio della solidarietà per impresa associazioni istituzioni locali disponibili a interventi concreti e diritti contro la fame nel mondo
Vi è poi infine gli ultimi due ordini del giorno ancora
Uno relativo al socio lavoratore nelle imprese cooperative
E ancora l'ultimo relativo alla Conferenza mondiale di Kyoto per quanto riguarda i temi della ecco questi sono i trenta ordine del giorno che la commissione ha provato mi sembrava giusto darne conto perché anche se non vengono sottoposti al vostro esame costituiscono però un primo importantissimo
Risultato della grande lavoro di proposte e di approfondimento tematico fatto nel corso di questo nostro congresso
Ora vengo ad illustrare
I diciannove ordini del giorno che invece vi proponiamo per il vostro esame
Questi testi
Come ho detto in parte non hanno potuto approvare in commissione
Diciamo un largo unanime consenso in parte pur avendolo trovato sono di tal rilievo politico che abbiamo ritenuto di sottoporle al vostro esame
Ora nelle numerarli io seguirò un ordine
Che è quello della esame da parte dell'Assemblea abbiamo comprato insieme con il presidente di questa seduta Mauro Zani
E qui devo dirvi che per consentire l'inizio dei nostri lavori in tempo utile
Non siamo purtroppo in grado di fornirvi ancora tutti i testi
Per questo abbiamo proceduto in questo modo
Diciannove sotto gli ordini del giorno a voi sottoposto due di questi sono in realtà già noti
Perché sono parte della documentazione inviata a tutti i congressi
Quello sull'ambiente e quello sulle regole regoliamo sono noti quindi noi proponiamo che vengano comunque sottoposti ad un voto dell'assemblea ma i loro testi ovviamente è inutile vengano distribuite
Dei rimanenti diciassette abbiamo ritenuto di farne riprodurre nove che sono quelli effettivamente controversi in modo tale che tutti i delegati le delegate possano pronunciarsi consapevolmente sui testi più complessi
Per quanto riguarda gli altri otto che non sono controverse in qualche caso addirittura la commissione gli approvati all'unanimità sempre per ragioni di tempo noi proponiamo che il testo venga letto dal Presidente e naturalmente
Possa essere conseguentemente sottoposta al nostro esame
Procedo quindi nell'ordine prima gli otto
Il cui testo verrà letto al presidente poi i nove che verranno nel frattempo messi a vostra disposizione
Vedo che stanno testate distribuendo i documenti ma non ma non sono questi sono quali sono i testi
Allora mi confermate che i delegati hanno tutti i testi no ma che sono stati riprodotti
Parto va be direi Paolo di continuare come abbiamo deciso noi non cambiamo noi continuiamo così perfetto
Allora il primo ordine del giorno scriverà proposto riguarda la par condicio il conflitto di interessi e di riforma della comunicazione il parere della Commissione su questo ordine del giorno è favorevole
Secondo ordine del giorno sul federalismo con parere favorevole della Commissione
Terzo ordine del giorno riguarda norme generali antidiscriminatorie relative a cittadini e cittadini materia di comportamento sessuale
Anche questo ordine del giorno vi viene proposto con il parere favorevole della Commissione
Quarto ordine del giorno ancora parere favorevole la Commissione città senza smog
Quinto ordine del giorno giovedì a mezzogiorno parere favorevole della Commissione
Sesto ordine del giorno sul tema della casa anche questo è un ordine del giorno della Sinistra giovanile parere favorevole Settimo ordine del giorno
Per chiedere
Che vengano odiato provvedimenti nei confronti del dittatore Pinochet anche questo ordine del giorno viene proposto col parere unanime della Commissione questo caso
Infine l'ottavo ordine del giorno parere favorevole della Commissione in materia di politiche dell'immigrazione
Questi testi verranno letti dal presidente
Per quanto riguarda gli altri nove testi
Avrete invece i testi scritti quindi potrete esaminare valutare direttamente delle voglio comunque illustrare enumerare almeno per quanto riguarda il titolo e il parere della Commissione
Primo ordine del giorno sulla Commissione parlamentare d'inchiesta su Tangentopoli parere favorevole propone la commissione alle condizioni che erano sostanzialmente contenute nella relazione del segretario Walter Veltroni
Secondo ordine del giorno sempre su questo tema viene proposto al vostro esame comparire contrario della commissione con parere negativo della commissione in questo caso il testo invita i gruppi parlamentari da valutare con attenzione ed equilibrio i rischi insiti
Nella proposta di istituire una commissione d'inchiesta su Tangentopoli e da una valutazione che poi vedrete
Su questo tipo di rischi
Altro ordine del giorno
Che viene sottoposto ma in questo caso non perché
Sia materia controversa ma anzi costituisce un risultato politico rilevantissimo di questo nostro lavoro e di questo congresso direi è un ordine del giorno sui referendum sociali che ne ne hanno proposto dalla Commissione alla unanimità
Quindi congresso dei Democratici di sinistra assunto unanimemente o propone di assume unanimemente la decisione di un no fermo e motivato
Ai referendum sociali proposti dalla Lista Bonino con le argomentazioni che vedete contenute in questo testo
Ancora i viene proposto con parere favorevole della Commissione un ordine del giorno sul nuovo internazionalismo per una carta della solidarietà globale
Un altro ordine del giorno in materia internazionalista invece denominato pace democrazia internazionale contenente anche proposte relative all'ONU i viene proposto con parere contrario della commissione
Vi è un ordine del giorno sui centri di permanenza temporanea di assistenza relative a immigrati stranieri da espelle dal territorio nazionale
Questo ordine del giorno il primo è con parere favorevole alla commissione
Se ne propone sostanzialmente una Esame sotto il profilo gestionale organizzativo di questi centri secondo invece che ne propone la soppressione viene proposto con parere contrario da parte della commissione
Infine gli ultimi due documenti riguardano i referendum in materia elettorale
Il primo che si dice
Contrario a tutti i tentativi di riproporre sistemi di tipo proporzionale con il parere favorevole la commissione il secondo che invece su questo punto assume posizioni dispersi col parere contrario
è chiaro che quando detto parere favorevole al parere contrario mi sono riferito a voti che la commissione ha Espresso e che naturalmente diciamo così richiedono che poi l'assemblea plenaria
Lì esamini ma sapendo qual è l'orientamento che la commissione comunque assunto con maggioranze e minoranze
Infine per quanto riguarda la procedura per l'esame di questi diciannove ordini del giorno
Si propone di procedere con due soli interventi al massimo qualora si richiesti ciascun ordine del giorno durata limitata proponiamo in cinque minuti una favola e uno contro e poi di procedere su ciascuno di questi testi al voto grazie per l'attenzione
Esatto
Sì no procediamo con la lettura nel caso in cui
Quell'elenco
Che ha fatto poc'anzi Walter vitali
Di ordine del giorno voi effettivamente non l'abbiate perché temo invece che voi abbiate proprio questi e non gli altri di cui invece parlava vitale
Faccio un esempio faccio un esempio
Faccio un esempio
Si sta diventando dal comico
No
No voi avete l'ordine del giorno numero nove sulla par condicio sì
No benissimo di qualcuno ALAI qualcuno non la
Va bene se schiette per risparmiare tempo io sono disponibile anche a leggerlo secondo l'ordine stabilito da di tali cominciamo i nostri lavori
Ordine del giorno che leggiamo per primo che corrisponde al vostro chi c'è la numero nove e chi non ce l'ha le io leggo che devo fare
Il completamento della riforma del sistema del coro delle comunicazioni è un'urgenza politica una priorità per il Paese è un primo passo significativo è stato compiuto con l'approvazione della legge numero duecentoquarantanove del luglio novantasette
Che introdusse le norme antitrust istituì la l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Auspichiamo che proprio l'autorità organismo inedito ed essenziale per la regolamentazione del settore
Metta in atto quanto prima sente contro la concentrazione televisiva contenute la legge ora si tratta di completare la riforma vi sono tre capitoli contenuti in altrettante proposte in discussione in Parlamento
Essenziali per il bilancio del per il rilancio della riforma
L'approvazione del disegno di legge numero mille centotrentotto ora al Senato e decisiva per l'innovazione tecnologica
Il riordino della RAI come impresa moderna di servizio a controllo pubblico per la regolazione disporne la televisione nazionale per l'emittenza locale a cui attribuiamo un ruolo strategico
Gli straordinari e necessità sono poi i capitoli della par condicio del conflitto di interessi il conflitto di interessi va superato in quanto con la Somalia grave ed inquietante
La sovrapposizione di funzioni politiche proprietà editoriali e radiotelevisive lede un valore fondamentale della democrazia la divisione dei poteri
Il testo approvato dalla canzone dei deputati ora al Senato va approvata al più presto opportunamente emendato per renderne più forti e cogenti le disposizioni infine il tema di attualità di queste ore la par condicio
Il provvedimento già varato dal Senato e ora alla Camera è drammaticamente urgente nei prossimi giorni deve diventare legge rivolgiamo un appello ai gruppi Trifoglio e a Rifondazione comunista perché si odiano dubbia Riserve su una questione che costituisce uno spartiacque netto e chiaro tra il centrosinistra e le destre
Il confronto si è aperto e va portato avanti lealmente non si possono si devono ipotizzare però altri rinvii
Non si può stravolgere il testo già approvato al Senato l'Italia ha bisogno di una buona legge che la riporta in Europa anche sul terreno della comunicazione politica come sapete il parere della Commissione è favorevole
Propongo di procedere per tutti gli ori nel del giorno nel seguente modo un intervento a favore e uno contro della durata di non più di cinque minuti se sono tre è meglio tre minuti
A favore Vincenzo vita
Ma ritengo di grande importanza a votare questa sede tanto autorevole un ordine del giorno dedicato alla riforma della comunicazione come avete sentito l'ordine del giorno non parla solo di par condicio parla di completamento della riforma di cui però i temi conflitto d'interessi par condicio sono certamente gli elementi di più stretta attualità
E infine
Compagne e compagni l'ordine del giorno anche un valore politico
Molto forte per le prossime ore in cui
Noi tutti come partito ma nello specifico il gruppo parlamentare della Camera dei deputati sarà chiamato insieme al governo a discutere
Del testo per l'approvazione definitiva
E ha aperto un confronto con Rifondazione Comunista
Con i gruppi d'altri fogli in particolare con
Lo SDI noi pensiamo che il testo vada approvato questo il senso dei firmatari sono tantissimi
Dell'ordine del giorno cito in particolare
Beppe Giulietti che responsabile uscente del partito per la comunicazione e tanti altri Carlo Rognoni Serventi Longhi Epifani
Gloria Buffo potrei fare un elenco
Molto lungo
Pensiamo che si debba fare presto che c'è un'urgenza drammatica che il testo del Senato non possano essere indebolito ecco questo è il senso dell'ordine del giorno firmato
Da tanti qui presenti ma piacerebbe a me che venisse considerato uno dei punti prioritari della nostra iniziativa politica grazie
Va bene c'è qualcuno che parla contro
Rapidamente
Non c'è nessuno che parla contro
Allora pongo in approvino approvazione l'ordine del giorno sulla par condicio e conflitto di interessi la riforma ero comunicazione che d'accordo alzi la delega
Giù chi è contrario
Guardare rapidamente
C'è qualcuno che è contrario
No qualcuno si astiene
Approvata all'unanimità
Passiamo all'ordine del giorno sul federalismo
Del devo tornare a chiedere se hanno il testo oppure no non l'hanno i Democratici di sinistra ritengono necessaria una rapida approvazione da parte del Parlamento della legge sull'ordinamento federale della Repubblica dal mille novecentonovantasei ad oggi sono state varate dal governo dell'Ulivo importanti misure
Di decentramento dello Stato centrale di riforma del fisco e della pubblica amministrazione a partire dai cosiddetti decreti Bassanini
Tali provvedimenti però corrono un rischio di dare i frutti auspicati o addirittura di insabbiare sì senza una legge che sviluppi e Novi il quadro costituzionale vigente
Accrescendo per le regioni e per le autonomie locali i poteri e le competenze garantendo l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa eliminando ogni forma di controllo preventivo
Punto fondamentale del processo di riforma federalista era possibilità conferita ad ogni regione interessata
Di stabilire forme e condizioni particolari di autonomia specialmente nelle materie sulle quali esiste il concorso dello Stato centrale
Elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali aiuta la riforma federalista e la costruzione di una classe dirigente più autonoma più responsabile più vicino ai cittadini e diversi territori
Questa legge avrà effetti ancora più positivi se sarà inserita in un nuovo ordinamento federale che deve stabilire con rigore funzioni e poteri
Secondo i Democratici di sinistra la prossima legislatura regionale a trent'anni dalla costituzione delle regioni ordinarie dovrà avere carattere costituente soprattutto attraverso il varo dei nuovi statuti regionali
A tal fine la legge costituzionale di riforma e ancora più necessaria per dare un quadro di riferimento unitario che ha rinnovato il patto costituzionale nazionale
E nello stesso tempo dia una più forte legittimazione democratica delle istituzioni e della rappresentanza politica
Dopo la presentazione in Parlamento del testo unificato della Commissione affari costituzionali
Della Camera dei deputati con il parere delle altre Commissioni ci sono le condizioni perché l'ordinamento federale della Repubblica sia spronato a larga maggioranza in tempi rapidi e in ogni caso prima della fine dell'attuale legislatura
Per questo obiettivo i Democratici di sinistra si impegnano in tutte le sedi istituzionali del Paese
Dato che anche questo all'ordine del giorno che al parere favorevole della Commissione forse converrebbe per snellire i nostri lavori chiedere semplicemente se c'è un intervento contro anni in picchiata no e
Qualcuno vuole svolgerà un intervento contro nessuno metto in approvazione all'ordine del giorno sul federalismo chi è d'accordo alzi la delega
Giù le mani chi è contrario
Chi si astiene
Ci ha provato
All'unanimità con i miei occhi mi pare di sì
Unanimità
Ordine del giorno
Sulle norme antidiscriminatorie in materia sessuale dal titolo liberi di essere liberi di amare
La mancanza nel nostro ordinamento di norme generali antidiscriminatoria relative a cittadini e cittadini omosessuali
La sia priva di tutela giuridica una parte consistente della popolazione che continua ad essere fortemente discriminati
I cittadini gay e lesbiche del nostro Paese chiedono di non essere discriminati per il loro orientamento sessuale ma anche di poter costruire proprie specifiche modalità di vita
Per questo chiediamo ai Democratici di sinistra di tradurre in atti legislativi concreti le dichiarazioni di principio già proclamate al secondo congresso del PDS e dare un punto di riferimento normativo alla libertà
Di espressione di orientamento sessuale come sancito dallo statuto del partito e dalla identità di genere
Sostenere la proposta di legge per le norme antidiscriminatorie per l'orientamento sessuale
Presentate in Parlamento
Qui c'è il parere favorevole della Commissione a questo punto su questi ordini del giorno io propongo una procedura ancora più rapida
Ecco possiamo anche adesso chiedo se qualcuno vuole intervenire contro c'è qualcuno che vuole intervenire contro non c'è nessuno a questo punto chiedo solo i voti contrari
Siamo d'accordo chi è contrario a questo ordine del giorno alzi la delega
Non mi pare che ci sia nessuno chi si astiene
L'ordine del giorno o l'estensione
O o un'astensione vista chiaramente altre estensioni
No approvato all'unanimità con una astensione
Ordine del giorno
Giovani e Mezzogiorno questo è lunghissimo non l'avete peccato
Si potrebbe si potrebbe anche non leggere
Non è effettivamente correttissimo approvare una cosa senza leggere però io l'ho letto se andiamo sulla fiducia
FIAT perché sono
Sono due cartelle molto fitte
C'è qualcuno che parla contro questa procedura straordinaria
Sì c'è uno che parla contro e se uno parla contro temo che sarò obbligato a leggerlo
Anzi ce ne sono due che parla tre via va bene
Che ci posso fare
Io mi sono affidato al vostro buon cuore ma non ha funzionato
Qualcuno dei presentatori che lo presenta in due minuti da parte della sinistra giovanile questo potrebbe andar bene poi poeta finisco qui
Momento che va be'presentiamo la poi se non si è soddisfatti
Presentiamo lo vuol dire che ereditiamo la lettura noi abbiamo inteso portare una piccola elaborazione
E nazionale della Sinistra giovanile delle regioni meridionali della Sinistra giovanile su alcune questioni fondamentali di giovani meridionali della metà dei giovani italiani che sono meridionali e soprattutto ponendo un'alta ai fenomeni di migrazioni interne che nel nostro paese ci sono tante ragazze e ragazzi meridionali si regola oggi nel nord del Paese anche all'estero con un fenomeno migratorio di ritorno nonna
Facendo esperienze di crescita sociale ma facendo anche lavori precari lavori che non fanno crescere il Luigi i giovani meridionali io credo che dobbiamo come partito
Far favorire lo sviluppo locale e non soltanto magari
Appoggiare politiche che vanno a sollecitare la
Fenomeni di migrazione interno ne proponiamo anche una modifica della legislazione riguardante gli incentivi per la creazione d'impresa a partire dalla rete quattrocentottantotto una significazione industriale più seria e superamento delle gestioni dei vecchi Consorzi ASI
Ne hai riteniamo che bisogna puntare per giovani del Mezzogiorno ad una economia dei servizi tecnologicamente avanzata riteniamo che
Abbiamo presentato una sfaccettatura del Mezzogiorno troppe volte dimenticato da questo i da questo anche da questo congresso io ritengo a partire dalle elaborazioni dell'emozione io ritengo che dobbiamo e con non viene il giorno che abbiamo elaborato puntare molto allo sviluppo della metà dei giovani italiani meridionali e soprattutto pensare a dare una speranza pensando a frenare i fenomeni migratori e pensando ha come noi creiamo sviluppo di sviluppo locale il migliore
Di quello che è stato fatto finora è in ordine del giorno il lungo io prego i derivati di leggerlo ove è lungo e articolato
E parla di sommerso parlati Warfare vidi molte altre cose non c'è il tempo per darlo spero che la segreteria del convento abbia la bontà di distribuirlo ai delegati grazie scusate
Chiedo chiedo se può bastare questa presentazione o se lo devo leggere perché se anche uno solo mi chiede di leggerlo devo fare
Può bastare
Lo metto in approvazione chi è favorevole alzi la mano la delega anzi dovevo di chi era contrario va bene giù chi è contrario
Un contrario vedo io che faccio anche lo scrutatore ascoltatori due contrari due contrari astenuti
Burgos sostenuti un astenuto
Due astenuti
Due
Quanti siamo
Tre astenuti
Va bene passiamo all'ordine del giorno intitolato città senza smog ve lo leggo rapidamente molte città italiane
In uno drammaticamente alti livelli di inquinamento acustico elettromagnetico luminoso è soprattutto atmosferico
Benzene e polveri questi puliscono rischio per la salute e l'ambiente ma anche per i beni culturali per le relazioni sociali per la qualità complessiva della vita
I centri storici ed alcune altre aree vanno tutelate con particolare urgenza e determinazione
Servono certe può certo politiche organiche e strutturali quale quelle che il governo e varie amministrazioni hanno avviato e che vanno fortemente massicciamente incentivata
Servono anche atti che si blocchino le situazioni a più grave rischio
In tal senso consultazioni popolari possono aiutare e già a partire dalla prossima scadenza elettorale per promuovere misure semplici ed efficaci di riduzione del traffico individuale privato nei centri storici
C'è il parere favorevole della Commissione chiederei se c'è un intervento contrario
Ve ne sono molto difficile un intervento contrario sull'ordine del giorno di questo genere immagino
Benissimo lo metto in votazione chi è contrario
Alzi la voce la delega
Non ce ne sono chi si astiene
Approvato all'unanimità
A questo punto passiamo all'ordine del giorno dal titolo la casa dove
Ambasciator non porta pena
I giovani con un'età compresa tra i venti e i ventiquattro anni che vivono nella casa dei genitori sono passati dall'ottantuno all'ottantasette per cento in pochi anni
Mentre per un'età compresa tra i venticinque e i ventinove anni la percentuali è passata dal trentanove al cinquantasei per cento
Bisogna puntare su nuove politiche per la casa rivolte innanzitutto creare per i figli e le opportunità per un percorso di vita autonomo con interventi che non assecondino il vincolo familista ossequi parlo io se non grave
Le nostre proposte
Sono le seguenti trasformare l'assegno per il nucleo familiare in una indennità di locazione per quei giovani che raggiunta la maggiore età decidano per esigenze formative e lavorative e di vita di andar via dalla casa dei genitori
Un'indennità di locazione che lo Stato dovrebbe fornire ai giovani
Per sostenere per mettere l'uscita da casa estesa ai singoli alle unioni civili alle famiglie di fatto così come accade in molti paesi europei
Premiare attraverso sgravi fiscali quei proprietari che accettano inquilini beneficiari dell'indennità di locazione
Istituire centri di consulenza legale gratuita diffusi sul territorio parere della Commissione è favorevole
Qualcuno vuole parlare contro
Ma ciò ottanta
Tre minuti
Abbiamo snellito le procedure Tosca no io non voglio parlare contro perché sono d'accordo
Una legge che riguarda non globalmente questa questione che riguarda appunto sgravi fiscali ai proprietari che concedono in in locazione
Gli alloggi che riguarda un un intervento a favore delle famiglie che o de o dei soggetti che non hanno le possibilità economiche di pagare i siti di mercato quindi
Forse è un qualche riferimento in questo ordine del giorno avrebbe introdotto tenendo conto che c'è già una legge dello Stato approvata l'anno scorso che regolamenta esattamente questa che ha una dotazione di seicento miliardi hanno aumentabile dalla legge finanziaria
A questo punto chiedo se qualcuno vuol fare un intervento a favore prego
Allora noi
Abbiamo tenuto conto dell'esistenza di questa legge anche perché lo scorso anno siamo stati promotori con Sinistra giovanile infine mia campagna di Contini l'ammontare delle proposte recepite in una nuova legge di riforma le locazioni quello che vi proponiamo nello specifico anche all'interno di questo fondo sociale di cui ci parlava in compagno prevista dalla legge sì Peligna in modo specifico un'indennità di locazioni quindi un aiuto specifico ai giovani indice Lignano per vari motivi assumesse anche semplicemente è un motivo di scelte individuali viene rinviata la casa dei genitori e chi è un percorso naturale enti in Italia deve trovare uno sbocco positivo
Per cui queste no Agnelli la Spiridione
Bene
Metto in approvazione chi è favorevole alzi la mano alzi la delega
Giù le deleghe chi è contrario
Gli scrutatori continua
Abbiamo contato
Sì certo che ha provato
Devo sapere
Almeno
Quattordici contrari che si astiene
Prima di passare
Trentasette astenuti approvato a maggioranza
Ordine del giorno supino c'è
Pino cioè non può essere sottratto al giudizio per i crimini compiuti lo chiedono i democratici di tutto il mondo lo chiedono i familiari delle vittime delle sue bande armate
Lo chiede la memoria di Salvador Allende presidente eletto dal popolo è morto nella difesa della democrazia e della libertà
Congresso DS auspica che i procedimenti avviati da magistrature dei diversi Paesi si concludono al più presto con un giudizio che accerti le responsabilità
Di questo dittatore per gli atti sanguinari
Di persecuzione e di terrorismo commessi dai militari e dei servizi di sicurezza cileni sulla base degli ordini illegittimi da luci spesso in partiti
Chi è responsabile di crimini contro l'umanità non ha diritto ad alcuna prerogativa anche se si tratta di un ex capo di Stato
Le regole giuridiche internazionali fondate sulla tutela dei diritti umani escludono per questi crimini qualsiasi immunità
Il Congresso impegna il partito e i gruppi parlamentari dei Democratici di sinistra ad assumere tutte le iniziative di rispettiva competenza perché siano perseguiti senza indulgenza i delitti di Pino c'è e del fascismo cileno
Chiedo se qualcuno vuole intervenire contro non mi pare qualcuno vota contro
Qualcuno si astiene approvato all'unanimità
Registro
Ah sì altro ordine del giorno politiche dell'immigrazione
Fra le sfide epocali che l'Italia è chiamata ad affrontare alle soglie del terzo millennio quella migratoria assume una rilevanza del tutto particolare perché è intimamente legata alla qualità della convivenza democratica
Il nostro Paese chiamato a misurarsi sul piano culturale politico con la presenza ormai stabile di cittadini provenienti dal sud del pianeta e dall'Est dell'Europa
La legge quaranta fortemente voluta dai ministri Turco Napolitano dai sindacati e da tutto l'associazionismo riconosce all'immigrazione caratteri di risorse al Paese
E coglie la sfida che essa richiede i democratici di sinistra si impegnano a portare a compimento l'iter riformatore avviato con la legge quaranta attraverso l'approvazione della legge sul diritto d'asilo di una legge di riforma della cittadinanza che superi lo ius sanguinis
E ad approvare da promuovere una grande iniziativa parlamentare
E nella società civile per dare al nostro Paese una legge che riconosca l'elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative ai cittadini stranieri residenti da almeno cinque anni in Italia
Sì però qui sta scritto così se non mi fate perde tempo fa mo'prima
Occorre anche impegnarsi per un'iniziativa parlamentare volta ad ampliare i diritti degli studenti stranieri in Italia istituendo la figura dello studente lavoratore straniero
Il congresso DS in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale invita tutto il partito
A rilanciare l'iniziativa di informazione di mobilitazione contro la pericolosa azione referendaria messa in campo dalla lega nord per l'abolizione della legge Turco-Napolitano
Si tratta di un'iniziativa di vero e proprio razzismo militante che esaspera il clima sociale attorno a questa delicatissima questione creando il terreno fertile per la crescita della discriminazione
E di una cultura Senofonte
Il parere della Commissione favorevole chiedo se qualcuno parla contro
Nessuno parla contro
A questo punto lo metto in approvazione chi è contrario
Qualcuno è contrario nessuno chi si astiene
Nessuno
Approvato all'unanimità
Adesso passiamo agli altri ordini del giorno che sono nove di cui voi dovreste avere tutti i testi
Dette pareva che funzionasse
Dovrebbe dovreste avere mi confermano tutti i testi
I sì prevalgono ampiamente per cui i no si avvicinino a chi ha il test non ho altro suggerimento a questo punto che devo fare
Sì prima di passare a questi più impegnativi per tante ragioni ordine del giorno vorrei fare un rapido una rapida verifica degli scrutatori perché altrimenti poi succede che non siamo in grado di contare rapidamente
Su suggerimento opportuno del compagno Burgos
Cerutti Monica Cibrario Bruna Corona Laura Galantino Giuseppe
Migliori Riccardo Orrù Dino Tesio Aurora valori Bruna Galletti io balla sorso Fabrizio De Nardis Visconti Giarrusso Fernando
Lavarone re Ebola De Crescenzo Di Crescenzo bene Dino Di Martino Cetara Stella l'Oriana Santelli
Sì
Bene
Abbiamo fatto anche questa verifica
A questo punto partiamo con i due ordini del giorno come sapete sulla Commissione parlamentare d'inchiesta su Tangentopoli
La proposta è quella di svolgere un intervento a favore e duro conto Oro naturalmente facendo due votazioni una su ciascuno ordine del giorno a partire dall'ordine del giorno numero uno mi spiego si fanno due interventi uno a favore e quindi si parla su tutti e due gli ordini del giorno e uno contro e si parla sempre naturalmente perché sono posti in questi termini in contraddittorio allora chi parla a favore
Compagno Mussi su questo ordine del giorno quasi potremmo raddoppiare i in piedi passare da tre a sei minuti se siete d'accordo
No
Bene
Beh insomma proporrei di pensarci un attimo prima di dire di no trattandosi di due ordini del giorno io raddoppiate esattamente tre minuti
Facciamo cinque mediazione accolta la parola compagni humus
Spero che abbia del testo perché propongo una una variante la riscrittura di una frase che è un po'involuta in modo che sia più chiara anche nel fotografare gli eventi
Stiamo parlando di una questione
Che abbiamo dibattuto lungamente anche durante il congresso Commissione d'inchiesta nient'affatto
Un'idea scandalosa
A sinistra
Ne ha proposti
Molte nella storia repubblicana di questo dopoguerra
Naturalmente non parliamo di tribunali della storia in inimmaginabili
Tuttavia
Contributi ad una conoscenza non faziosi e manichea della storia sono sempre utili compresi quelli che vengono possono venire sono in passato venuti anche da commissioni parlamentari
Compresi quelli parlamentari perché la ricostruzione direi una vicenda storica insomma
Di deriva da tante fonti in una società aperta dalla pubblicistica dal dibattito dalla comunità scientifica dai libri dagli storici eccetera
Allora perché quando è stata per la prima volta affacciata l'idea di una commissione d'inchiesta di questo tipo abbiamo piuttosto pigiato il freno
Sapete anche il sottoscritto come presidente del gruppo della Camera
Ha pigiato un po'il freno per due ragioni
La prima era una evidente possibilità di interferenza tra valutazione storica invece intervento sull'attualità di Procesi inchieste eccetera
E l'altra era una manifestazione di intenzioni e volontà da parte soprattutto di forze del centrodestra non propriamente rassicuranti
E per questo avevamo proposto lo fece il segretario del partito qualche mese fa un abbiamo avanzato una controproposta cura della condizione dei saggi ciò esterna ai partiti Parlamento
Badate che questa posizione non è mai stato ispirata ad una paura come questa è la polemica politica per per noi
Niente affatto mai avuto di queste paure
Preoccupazione dovuta solo a rischio di una confusione istituzionale di una interferenza
Tuttavia
Nel corso dell'ultima crisi di governo
Che cosa è avvenuto e quindi leggo la frase riscritta perché la riscrittura e più più adeguata a rappresentare come sono andate le cose
L'ultimo che ha
Verso di sé dice la verità
Abbiamo tuttavia condiviso nella fase finale della recente crisi di governo qui andiamo un po'il testo
Le ragioni che hanno spinto il presidente del Consiglio a raccogliere la proposta
Avanzata da numerosi gruppi parlamentari tanto della maggioranza che dell'opposizione di istituire una Commissione eccetera
E poi naturalmente tanto Presidente del Consiglio quanto il nostro gruppo nel dibattito parlamentare
Apposto ora ha messo avanti le condizioni quelle che qui chiamiamo le condizioni determinante i paletti
L'autorevolezza dei componenti la durata definitivo del lavoro d'inchiesta fatto che questa Commissione non interferisca sui processi in corso e su quelli già compiuti
Io credo che sia pure tenendo tenendo presenti i dubbi le perplessità le difficoltà però credo che questa posizione debba essere mantenuta dico mantenuta perché l'abbiamo già adottata
Perché i gruppi parlamentari nostri di Camera e Senato
All'unanimità hanno votato la fiducia al governo quindi Nord giorno che diceva ascoltate le comunicazioni del Presidente del Consiglio
Le approva come questa è la tecnica parlamentare
Quindi abbiamo approvato anche questa parte io credo che si tratti di esercitare intanto nella legge istitutiva della commissione tutta la nostra influenza per porre quei paletti e quelle condizioni
E poi per avere un'attività un'azione politica e parlamentare
Che si batta in tutti i modi per impedire quegli sconfinamenti quei mutamenti di natura che forse stanno a cuore a qualche parte politica e parlamentare
Ma certamente sta nacque anche a quale anno e la rovescia nel senso di impedirgli per evitare quelle confusione istituzionale
C'è quindi già un atto politico che io credo il congresso debba condividere avvenuto tratto pochi giorni fa perché la fiducia e l'abbiamo portata il ventitré di dicembre
Per questo c'è questo ordine del giorno diverso dall'altro che ora vi sarà presentato su quale mi permetto di dire una sola cosa che come dire sono accorsi caricate radicalizzata l
Argomentazioni di contrarietà che poi la conclusione naturale sarebbe dunque dunque che cosa dunque cambiamo la posizione rispetto al ventitré dicembre con gli effetti politici immaginabili credo che sarebbe un errore credo che sia una posizione su una questione spinosa ma aggiusta
Abbiamo anche la forza per evitare che
Questo strumento Possa degenerare quindi invito ad un congresso a votare l'ordine del giorno numero uno
Bene
Chi chiede di parlare contro Gloria Buffo
L'ordine del giorno che io e altri abbiamo presentato sulla commissione Tangentopoli l'ordine del giorno serio e responsabile
Sappiamo tutti in questa sala che questa proposta è stata parte dell'accordo di governo
Ma che il partito possa chiedere ai gruppi come dice il testo
Di tutto il centro sinistra di valutare i rischi
Io personalmente anche altri lo troviamo giusto e utile
Chi propone questo ordine del giorno è consapevole che c'è il problema della transizione italiana naturalmente
La comma ma la commissione veci di chiudere la trasmissione rischia di perpetuare nei i veleni
E la commissione di saggi a cui faceva riferimento Mussi era davvero un'altra cosa il problema allora non è sicuramente quello di aver paura di una discussione sul finanziamento illecito
Esponenti anche del nostro partito hanno vissuto vicende giudiziarie sono stati sottoposti a giudizio e mai si è contestato ciò da parte nostra non non c'è questo timore
Il problema è questo si pensa davvero di poter limitare quella discussione solo al finanziamento illecito si pensa che una commissione così fortemente voluta da Berlusconi possono voler mettere becco sui processi in corso noi ne dubitiamo
E sentiamo la responsabilità di dirlo e che il partito lo segnali ai gruppi parlamentari a cui ovviamente spetta la decisioni di cui va rispettata naturalmente
L'autonomia io mi fermo qua
Chiama anche risparmiato il tempo
Allora adesso passiamo alla votazione Pro propongo di partire dal ordine del giorno numero uno quello che al parere favorevole della Commissione
Chiedo chi è favorevole alzi la delega
Ci vuole un po'di pazienza ricontiamo tutti i presidenti contano presidente
Non voglio e non ho nulla da noi valutato
Abbiamo contato
Possiamo passare contraria pur corso
Farle somma fa avrebbe insomma tanto Ponti ha intanto facciamo il contrario
In intanto che facciamo le somme votiamo sentiamo i contrari alzi la mano chi è contrario
Che si comincino a contare
Sì Cusack cosa vuol dire votare
Succede
Sì ho sentito ma io voglio stringere gli scrutatori gli hotel risicati apposta
Dunque propone
Pur vincitrice nel settore del gioco e non sono stati contati
Fregato l'odio
Centodue
Di
Invece
Vuole
Perché è evidente
Tutti però aveva
Indispensabili tutti
Sostiene
Due
Sì ritmi
Si può succedere
Sì ma allora bisogna usare un metodo parlamentare
E ha controllato quel servitore comunali dicono i militari erano tutti d'incontrare novecentosessanta allora Gast no gli astenuti non serve anche gli astenuti chi si astiene alzi la delega e contiamo le altro inutile
Ecco
Astenuti
Ventotto non ricordo
No
Acqua
Quarantacinque va bene l'ordine del giorno è stato approvato con mille cento sei voti favorevoli duecentosessanta contrari quarantacinque Stelluti passiamo a votare l'ordine del giorno sempre sulla Commissione parlamentare di inchiesta su Tangentopoli
Che ha ottenuto il parere invece contrario della commissione ed è quindi quello illustrato dalla compagna gloria buffo chi è favorevole alzi la delega
Allora
Contiamo
Sì mossi lo sappiamo lo sappiamo non siamo
Lo sappiamo tutto quello che è il tuo mestiere
Ma il problema è puramente intorno alle
Sì perché non siamo in Parlamento ma pure
La figlia auspichiamo una piazza ciascuno
Non mi pare
Lo non mi pare però parere sullo fra Robert proprio
Vuole
Abbiamo contato
Va bene chi è contrario alzi la delega
Si può nuovi contare
Possiamo non contarli contrari o le quote contiamo contiamo portiamo via si conta
Quindi
Quindi quindici
Ne pubblichiamo
Gli amori favorevole perpetrato quindi quindi a presidente degli obiettivi
No quindici
Nove quella perdita di contatto
Quarantotto no
Re quelli contrari
Ai contrari
Vanno aggiunti a duecentotrentanove
Fai meno
Quale la
Legge
Del
Duecentotrentanove
Su
Sei
Proviamo chi si astiene alzate la delega rapidamente stiamo per concludere
Contiamo gli astenuti
Da farlo benissimo
Ma
Abbiamo gli astenuti
Trentacinque
Bene
Favorevoli trecentotrentuno contrari novecento settantasei astenuti trentacinque l'ordine del giorno è respinto a maggioranza
Passiamo adesso alla ordini alla proposta di ordine del giorno del congresso sui referendum sociali di cui avete già letto il testo
Qui c'è il parere favorevole della Commissione quindi io chiederei chi è contrario e quindi occupa il tempo di ben tre minuti per motivare la sua contrarietà c'è qualcuno che vuole fare questo
Non c'è nessuno
Allora chiedo chi è contrario con il meccanismo che abbiamo usato in precedenza siamo d'accordo che è contrario alzi la delega
Vedo un contrario al momento gli scrutatori scrutano
Favorevole bene ricco
Tre contrari chi si astiene
Uno
Approvata a maggioranza con tre contrari e due astenuti
Passiamo
All'ordine del giorno
Definire col titolo una carta della solidarietà globale per un nuovo internazionalismo anche questo lo avete letto c'è il parere favorevole della Commissione chiedo se qualcuno vuole intervenire contro
Nessuno interviene contro in questo caso procediamo alla votazione chi è contrario alzi la delega
Non mi sembra che ci sia nessuno o mi sbaglio
Burlesque
Nessun contrario chi si astiene
Qualche sperduto
Approvato all'unanimità dico bene esatto
Ordine del giorno pace e democrazia internazionale così si chiamano qui c'è il parere contrario della commissione
A questo punto chiedo chi è chi parla a favore e chi parla con un toro
Chi parla a favore la compagna Bandoli
Sì l'ordine del giorno
Che avete ricevuto
L'ordine del giorno che avete ricevuto
Posso direbbero solo in sintesi in due minuti riassume diciamo tutte quelle ragioni che abbiamo cercato di spiegare anche in diversi interventi
Che ribadì ribadendo che pur avendo a cuore i diritti umani ma nel contempo essendo consapevoli che quella del Kosovo non può esservi ritenuta la maniera
Tipica o diciamo la regola quest'intervenire di fronte alla violazione dei diritti questo ordine del giorno mette in evidenza come se necessario riformare l'ONU
Intervenire con contingenti e forze di pace solo sotto leggi da e la legittimazione dell'ONU e oltre a ad altri elementi propone anche una riforma sì
Si incentra anche sue elementi di riforma della star dello dello stesso Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite c'è un punto controverso in quest'ordine del giorno
Riguarda la questione dell'esercito europeo
Nell'ordine del giorno
Noi abbiamo scritto che la cosa più importante è immediata che si può fare
è una forza di polizia internazionale europea che operi a stretto contatto con le altre agenzie regionali nel rispetto delle Nazioni Unite non abbiamo inteso con questo pronunciarci contro la creazione di un esercito europeo che noi intendiamo con una forza legata alla all'ONU e non alla NATO come abbiamo scritto nella nostra mozione quindi sostanzialmente si tratta di un ordine del giorno sulla pace
Che ripropone posizioni che abbiamo già ribadito
E che abbiamo inteso di confermare ancora una volta di più anche con un ordine del giorno che presentiamo al Congresso grazie
Per l'intervento a favore no per l'intervento contro perché quello favore già è stato fatto
Sì ma su questo ordine del giorno la parte che riguarda la riforma degli organismi internazionali è largamente presente in tutti i nostri documenti e per la verità anche in una forma un po'più precisa nel senso che per esempio la sinistra
Italiana uniti non ha mai chiesto un ruolo particolare per l'Italia come qui viene scritto nel Consiglio
E per le e per la verità puntiamo proprio come qui si chiede
A una democratizzazione complessiva infatti abbiamo appoggiato la proposta italiana che ha ottenuto un largo sostegno fra molti paesi
Che non fanno parte del diciamo del consiglio del consiglio di sicurezza su una riforma del Consiglio di sicurezza a rotazione che preveda la presenza di rappresentanti delle grandi regioni del mondo quindi voglio dire noi abbiamo posizioni più precise più precise di queste comunque non è una parte controversa si può dire meglio
Ci sono da questo punto di vista invece tre punti che non possiamo condividere e in primo luogo qui si dice chiaramente che nasca non un nuovo esercito europeo
Ma una forza di polizia internazionale europea ora qui si tratta
Di prendere posizione rispetto a una scelta che è stata fatta e il sinking fortemente voluta
Da tutti i governi europei in cui ci sono i socialisti ma poi voluta da noi perché lo dico subito noi consideriamo la creazione di un esercito europeo insieme alla decisione di creare un rappresentante di politica estera il primo vero passo che l'Europa fa verso una politica estera comune cosa fondamentale a terra l'Europa politica in secondo luogo lo posso dire è anche un passo di autonomia di questo organo militare rispetto alla NATO ci mettiamo in condizione di potere decidere da noi se quando come e con quali modalità
Intervenire
In terzo luogo e qualificato come uno strumento che militare e anche di polizia cioè di e di peacekeeping e di peace and forcing quindi non possiamo accettare questo punto
Come non possiamo accettare il punto
Che dice che si devono individuare come uniche forme di ingerenze umanitarie legittima l'intervento civile internazionale l'intervento di polizia internazionale in un altro punto del documento si dice bene
Dell'intervento di chi a Timor ma l'intervento a Timor non è un intervento di polizia
è semplicemente perché non ci sono stati scontri a fuoco ma era nel l'ordine delle cose che poteva essere un'Inter poteva essere un intervento cruento e quindi un intervento militare c'è quindi una contraddizione la verità e che qui si sfugge ad un nodo che quello che abbiamo tutti presente che quello della riforma della Carta dell'ONU articolo sette con l'introduzione del dovere o possibilità di intervento nel caso di gravi violazioni dei diritti umani finché questo non avverrà e ci battiamo per questo ci sarà sempre un grado di legittimità ma questo come ha detto D'Alema non è una buona ragione per non impegnarsi quando si è di fronte a delle catastrofico questo voglio dire anche la formulazione nessun intervento armato internazionale delle più avvenire fuori dalla legittimazione dell'ONU
è come dire possiamo dirlo fra di noi non è logica perché sappiamo bene che basta un veto per impedirlo noi abbiamo sempre considerato l'intervento in Kosovo un fatto eccezionale in un fatto ordinario equini nessuno vuole sostenere che adesso si interviene ad ogni momento però negare nascondere il fatto che c'è un blocco
Nella possibilità di decisione finché non c'è una riforma del Consiglio di sicurezza non è diciamo così sensato quindi io credo che questo ordine del giorno non possa essere accolto
Va bene a questo punto passiamo ai voti il parere della Commissione come ho detto il contrario chiedo chi è favorevole alzi la delega
Siete due pioggia viste gli autori
No no no ieri
Due
Ecco
Se le
Esperienze quindici anni individuare dice
Intanto faccio una comunicazione di servizio la compagna Lucia Celli e desiderata alla presidenza
Veda un po'lei
Più due presidente
Da tempo dimenticavo i due mila largamente
Favorevole quindi
Grazie fino al chi è contrario alzi la delega
Ma ormai
Sì il suo centonovanta qualcosa
Sessantadue
Cinque
Dunque
Insomma
Divisi
Contrari Conte mille settanta
Se
Parecchie cose qui
Vediamo gli astenuti chi si astiene alzi la delega
No
Avvenuti
Pagliuca
Abbiamo conto
Come su perché
La rissa
Risultato della votazione seguente favorevoli duecentoquattordici contrari mille settantotto astenuti cinquantotto l'ordine del giorno è respinto
Adesso passiamo a due ordini del giorno
Dico non a caso due ordini del giorno che riguardano i centri di permanenza temporanea e di esse stesse sono contrassegnati forse probabilmente comunque lo auspico anche da voi come ora
E come ordine del giorno numero otto d'accordo
Ci sono due ordini del giorno nettamente alternativi a differenza di quelli precedenti che erano solo farsi parzialmente alternativi quindi in questo caso è possibile a nostro parere fare una sola votazione cioè chi vota per un ordine del giorno automaticamente vota contro l'altro so se è chiaro
Quindi io vi propongo di votare l'ordine del giorno compare re favorevole della Commissione
Se questo ordine del giorno passa al cioè viene approvato automaticamente l'altro decade e non c'è bisogno di uno ulteriore votazione chiedo se siamo d'accordo con questa procedura
Va bene allora metto in votazione l'ordine del giorno con parere favorevole della commissione
Chi è d'accordo alzi la delega anzi no veramente dovevo chiedere se qualcuno intende intervenire a favore o contro
Casa dire intende intervenire a favore
Di grande
Prego
Due considerazioni alla vostra attenzione
La legge quaranta la legge Turco Napolitano Napolitano
Ceglie giustamente come strategia di regolazione Biella fenomeno dell'immigrazione nel nostro Paese
La strategia dei flussi programmati e si dota di una serie di strumenti di procedure alzo finalizzati
La necessità quindi di controllare e contrastare il fenomeno delle irregolarità e della clandestinità negli ingressi
è questione indissolubilmente connessa alla aspetto positivo dalla legge alla strategia dalla programmazione dei flussi
Se dovesse sussistere anche una volta parata come è stata varata emessa regime questa legge
Una situazione del Paese secondo la quale convivono da una parte una
Convive una realtà di alcune di parecchie di svariate decine di migliaia di qualche centinaio di migliaia con di persone ancora o come oggi è in stato di clandestinità
Ciò di per sé vanificherebbe automaticamente ogni possibilità di programmare i flussi di ingresso di anno Inanna e quindi la legge nella sua ispirazione la legge che consideriamo tutti uno degli esempi migliori della volontà e della capacità riformatrice
Dei governi dell'Ulivo del centrosinistra che richiede di essere dotata di una strumentazione efficace di controllo e di contrasto del fenomeno della clandestinità
La seconda considerazione e di questo tipo
Noi assistiamo attorno a noi in questo il contesto sociale nella dialettica sociale politica
Strumentalizzazioni a operazioni strumentali e direi regressive in molti casi è per molti aspetti esplicitamente razziste e xenofobe abbiamo le abbiamo condannate alcune di queste le diamo condannate con una presa di posizione chiamiamo votato qualche minuto fa
Queste posizioni in queste operazioni politiche utilizzano in maniera larga e fanno leva attraverso ciò larghi parte dell'opinione pubblica
Il fenomeno della clandestinità le minacce che da questo ne deriverebbero i pericoli i rischi che da questo ne deriverebbero per la sicurezza dei cittadini e delle ed le nostre delle nostre città e della collettività
Noi dobbiamo offrire quindi in positivo una strumentazione efficace di contrasto di questa agitazione
Alternativa ipotesi come quelle configurate con un referendum
Della lega contro la legge quaranta alternative a ipotesi ricorrenti che sappiamo esistono che verranno rilanciate di introdurre anche nel nostro ordinamento giuridico il reato penale di ingresso clandestino nel Paese con tutto la carcerazione che ne seguirebbe
Abbiamo quindi bisogno per queste due ragioni per rendere effettiva ed efficace una delle migliori leggi che noi abbiamo varato la legge quaranta di uno strumento effettivo ed efficace di controllo e di contrasto del fenomeno dell'aggressività
Ne abbiamo bisogno per dire ai cittadini italiani
Che c'è una possibilità concreta di governare questo fenomeno sottraendolo alle agitazioni strumentale propagandistiche e propagandistica dalla destra
Per quanto riguarda le Figaro il governo di questi centri non c'è diversità di valutazione fra di noi per quanto riguarda quindi la necessità che utilizzando l'articolo quarantasette di questa legge che conferisce al legislatore la possibilità due anni dal suo ingresso di rivederne le strumentazioni e la loro efficacia attraverso questo strumento di migliorare il governo dei centri
Di separare dentro i centri le funzioni di sorveglianza e di controllo e di vigilanza da quelle di assistenza di dialogo di mediazione culturale con gli ospiti di quei centri non abbiamo assolutamente bisogno sarebbe una iattura per affermare la nostra legge e per le operazioni di di innovazione culturale che vogliamo introdurre anche attraverso questa legge di sostenere ipotesi il realistiche controproducenti di semplice abolizione o anche solo di adombrare le ipotesi di semplice abolizione di questi di questi strumenti
Chi intende parlare contro
Puramente chiaro che si argomenta un po'su tutti e due l'ordine del giorno no
Noi con la presentazione di questo di questo ordine del giorno non vogliamo assolutamente negare il principio di una i principi di una moderna politica sull'immigrazione
Che è bastata a nostro avviso su programmazione dei flussi politiche di integrazione contrasto all'immigrazione clandestina
Questo ordine del giorno non mette in discussione i principi di una politica sull'integrazione
Noi abbiamo presentato questo ordine del giorno non in maniera ideologica perché in questi due anni di sperimentazione dei centri
Dentro molti di noi che hanno lavorato nei centri hanno tentato di lavorare dice nei centri è venuta maturando
Una riflessione sulla natura stessa dei centri
Oggi in centri di permanenza temporanea sono diventati dei luoghi separati dalla società civile
Dei luoghi separati da qualsiasi pratica e idea di legalità e rispetto dei diritti fondamentali
Oggi nei centri di permanenza temporanea si configura un vero e proprio diritto differenziato
Cioè un diritto che è diverso per i cittadini stranieri rispetta quello che lo è per i cittadini italiani sono dei luoghi di diritto differenziato
I le misure di detenzione temporanea nei centri dovrebbero essere aderente al trattato possibile la costituzione italiana in cui parla della detenzione amministrativa provvisoria ispirata ai principi di eccezionalità
In questi due anni ci si è molto allontanati dal principio dell'eccezionalità
I centri di sono diventati di fatto politica ordinaria nelle politiche di integrazione
Facendo perdere qualsiasi principio di proporzionalità e Baggio ne volesse no estendendo a dismisura i casi di trattenimento dei centri
Questi io ha provocato la di ha provocato la situazione di colpire non gli immigrati verso cui ci sono accertati elementi di pericolosità sociale
Non gli immigrati che si rendono responsabili di gravi violazioni de di nodo me amministrative o penali ma i soggetti più deboli non i soggetti più pericolosi
Queste o è il frutto di questi due anni di sperimentazione dei centri
Ora siccome parliamo di un avvio alle conclusioni paghiamo di questioni che attengono alla libertà personale di persone alla lira alla restrizione della libertà
Io chiedo chiediamo a questo congresso
Un atto di coerenza rispetta quello che diciamo abbiamo detto in questi giorni rispetto al rispetto dei diritti umani e a dispetto dei diritti fondamentali
I diritti umani non vanno bene in Birmania e vanno meno bene attragga duecento invitati duecento metri da casa nostra
Ma è un atteggiamento che dice non riformuliamo e principi della politica di di immigrazione dice dispetti siamo i diritti umani per come in questi due anni centri sono stati sperimentati
Non c'è stata la negazione anche del diritto di asilo nei centri la negazione del diritto alla difesa
è l'unico e su questo va maturando in molti ambienti della magistratura dal e dell'avvocatura il senso per cui per esempio chiudo l'unico procedimento di convalida di un provvedimento di fermo e di distrazione dell'anno di restrizione della libertà personale
Che non avviene in presenza obbligatoria di un legale o di un interprete sono i livelli di convalida di intrattenimenti che riguardano gli immigrati che spesso si trovano in un centro senza sapere perché essi trovano in quel centro come quel cittadino di ventiquattro anni tunisino che è morto a Ponte Galeria il ventiquattro dicembre che non doveva stare in quel centro perché era sposato con una ragazza italiana come tale ricorreva nelle categorie dinasta illiberalità
Stava in quel centro non è stato appurato è morto gravi sono le responsabilità di chi ha permesso a questa situazione all'OLAF chiudo chiedendo un atto di coerenza
Rispetto al ai diritti di cui parliamo e di cui abbiamo spesso parlato in questo congresso i diritti umani devono valere per tutti compreso perdere gli immigrati grazie
Va bene procediamo come
Va bene a questo punto si tratta di fare una sola votazione come ho detto prima perché due ordini del giorno sono nettamente alternativi
Mi si fa presente che si può partire anche da fare dal fare la votazione
Su null'ordine del giorno numero otto che al parere contrario della commissione invece che mettere in discrimina in votazione
Il quello col parere favorevole ma secondo me è risultato non dovrebbe cambiare perché non credo che uno si fa influenzare dal primo ordine del giorno viene messo in votazione
è una procedura non ha e non ha molta importanza secondo me quindi a questo punto mettiamo in approvazione l'ordine del giorno numero otto col parere contrario della commissione chi è favorevole alzi la delega
Contiamo
Sì signor
Due sì
Bene contrari chi è contrario alzi la deve
Il
Cassani veterano
Chi si astiene alzi la delega per favore
Noi abbiamo
L'esito della votazione seguente favorevoli duecentottantasette contrari ottocentoquarantacinque astenuti sessantatré l'ordine del giorno è respinto e di conseguenza approvato l'ordine del giorno precedente numero sette col parere favorevole della Commissione
Passiamo adesso
Agli ordini del giorno numero dieci e numero undici
Che riguardano il referendum il referendum sulla legge elettorale
Cui la proposta e l'accordo è quello di fare una discussione unitaria su tutti e due questi ordini del giorno come abbiamo fatto
In precedenza per la commissione su Tangentopoli e poi effettuare però a una votazione sempre con l'abbiamo fatta in quella fase su ognuno dei due ordini del giorno
L'ordine del giorno li avete di conseguenza chiedo un intervento a favore un intervento contro entrambi gli ordini del giorno raccordo
A
Angelo
Come
Come vi è noto noi siamo favorevoli a cambiare l'attuale legge elettorale in senso coerentemente maggioritario l'abbiamo fatto nel corso di tutta la legislatura e non ci siamo riusciti
Credo che adesso dobbiamo prendere atto che abbiamo degli spazi assai limitati in Parlamento
E che però assai probabilmente abbiamo da tenere un referendum che interviene direttamente sulla legge elettorale
E rispetto al quale come evidente ci dobbiamo pronunciare lo abbiamo già fatto in vari modi lo facciamo adesso in modo formale qui nel nostro congresso
Noi pensiamo che
Si debba andare come il partito coerentemente
Ad una linea che abbiamo seguito nel corso di questi anni qualora non dovessimo riuscire a cambiare cosa molto difficile in Senato ce l'abbiamo all'ordine del giorno la legge elettorale ad una campagna referendaria che vede impegnato tutto il partito
Per l'abolizione della quota proporzionale
Noi non ci possiamo nascondere il tentativo in atto da diverse forze politiche in particolare da Forza Italia per un ritorno al proporzionalismo
è un'iniziativa politica questa di Forza Italia dentro la quale si cela probabilmente il tentativo di un ritorno ad una qualche forma di centrismo
Noi pensiamo che questa iniziativa vada contrastata nel paese sul piano parlamentare
Noi avevamo avanzato il governo aveva anche promosso
Una iniziativa legislativa
Per varare una legge impostata su un sistema maggioritario uninominale a doppio turno
A nostro giudizio quella proposta resta valida era una opzione rispetto alle tante che noi come democratici sinistra come gruppi parlamentari come partito avevamo sostenuto tuttavia abbiamo preso atto nelle discussioni che abbiamo fatto
All'interno della maggioranza
Che una convergenza si poteva realizzare il sì fuori a rizzare tra le forze politiche della maggioranza
Sulla difesa del sistema uninominale maggioritario a sull'abolizione della quota proporzionale
E la sua trasformazione da una parte in una quota di garanzia per la rappresentanza delle minoranze per altra parte per consentire la formazione di una maggioranza attorno ad un candidato alla presidenza del Consiglio che viene indicato nella scheda di voto agli elettori
Penso che in un momento così solenne per il nostro partito noi
Dobbiamo sostenere questa proposta
Perché sulla base di esse è possibile realizzare una convergenza tra tutte le forze di maggioranza io approvo martedì mattina una riunione dei capigruppo di maggioranza in Senato esattamente su questa questione qui su questo tema
Noi pensiamo che questo sia il modo per garantire stabilità governabilità
Per evitare ribaltoni possibili anche quei trasformismi che sono stati giustamente oggetto di condanna politica nel corso di queste settimane e di questi mezzi in altre parole compagne e compagni io penso che noi dobbiamo coerentemente sviluppare guardando in avanti
E non aprendo la strada pericolosi ritorni indietro neo proporzionalisti cinque rispetto a un coerente sviluppo del nostro sistema istituzionale al nostro sistema politico il nostro sistema elettorale
E dobbiamo tener conto anche nell'avanzare nel sostenere questa proposta
Della possibilità reale di convergere insieme alle altre forze di maggioranza su questo punto preciso io non so se riusciremo poi qualora anche come forza di maggioranza raggiungessimo in accordo in Senato
Di discutere questa legge così come ho indicato sommariamente come indica l'ordine del giorno ed approvarla credo però che sarebbe un fatto politicamente rilevante
Sì un'intesa la raggiungessimo come maggioranza S per l'approvazione di questa legge comunque ci presentassimo alla discussione in Senato
Io termino esprimendo una contrarietà che motivo con tre argomenti rapidissimamente
All'ordine del giorno numero undici
Guardate l'argomento che viene usato
Che la legge proposta così come il referendum l'ordine del giorno numero undici dice
Contrasterebbe con le pratiche trasformisti che il potere di condizionamento di ceti politici dei piccoli partiti non è un argomento né convincente sotto il profilo formale né sotto il profilo politico sotto il profilo formale le pratiche trasformisti che si contrastano con la legge elettorale a mio giudizio più coerentemente quale quella che noi proponiamo è con il cambiamento dei regolamenti di Camera e Senato
Non sono d'accordo perché una legge elettorale si faccia carico prima di ogni cosa come dice questo ordine del giorno della rappresenta attività quanto io penso a una legge elettorale di cui il nostro Paese ha bisogno si deve far carico innanzitutto della stabilità
E infine io temo che con la proposta che viene formulata nell'ordine del giorno numero undici si apra uno spazio insperato
Per quanti vogliono cercare di riportare indietro il nostro sistema elettorale verso cioè quel proporzionalismo che sta ormai alle nostre spalle e che noi dobbiamo considerare superato grazie
Riccardo terzo
Noto che su questa materia ci sono da tempo
Valutazioni politiche diverse dentro il partito
Non era possibile evidentemente trovare una soluzione unitaria
Ho una mediazione giusto per il congresso si può giunti su due posizioni tra loro chiaramente alternative
Le posizioni sono note e quindi non ha bisogno di molte argomentazioni noi riteniamo necessario una iniziativa politico parlamentare del partito
Per giungere prima del referendum evitando il referendum una riforma del sistema elettorale
Sulla base di due criteri fondamentalmente
Ho sentito Vanguard rinnovata Justine esclude uno
C'è il criterio della stabilità dei governi ma c'è altrettanto essenziale il problema della rappresentanza politica noi non possiamo accettare un sistema che tasta abilità liquidando la rappresentatività del Parlamento il rapporto del Parlamento con il Paese non possiamo accettare una legge elettorale che favorisce come fin qui avvenuto fenomeni di notabilato e di trasformismo
Vedete
Noi abbiamo alle spalle già un Periodo di sperimentazione del sistema maggioritario
Sarebbe ora di fare un bilancio critico di non stare l'ideologia del maggioritario
Il maggioritario così come si è sperimentati in questi anni non realizzato le sue premesse non ha garantito governabilità e stabilità dei governi ha determinato a fenomeni di trasformismo
Se i nomi allarmanti di distacco
Tra la società e le istituzioni politiche i fenomeni di astensionismo certo non dipendono solo da questo ma anche da un sistema elettorale inadeguato
Facciamo un bilancio critico e riapriamo una riflessione seria con le altre forze politiche
Per trovare una soluzione equilibrati questi avanziamo un ipotesi discutibile
Un sistema a doppio turno anzitutto epoca l'antica e meglio l'equilibrio rappresentanza instabilità un meccanismo di sfiducia costruttiva che un elemento importante a garanzia della stabilità dei governi
Un sistema più equilibrato che tenga insieme le due ragioni della stabilità e della rappresentanza
L'argomento sì i pericoli centristi vedete la politica centrista va contrastata ma è una politica legittima
Non possiamo impedire per via
Elettorale che non vengano perseguite determinate finalità politiche
Va fatta una battaglia politica
Conserviamo per quanto ci riguarda una scelta netta per un bipolarismo per una alleanza di centrosinistra ma c'è un problema di funzionamento più adeguato della legge elettorale
Credo che va fatto un tentativo punto di riaprire la discussione
In ogni caso se ci sarà il referendum noi siamo contrari a un sostegno non ci potrà essere un impegno unitario del partito si direttore la nota è una posizione su questo punto nettamente
Di barricata e contrastante con la valutazione che invece espressa nell'alto code del giorno
Bene questo punto passiamo alle votazioni
Partiamo dall'ordine del giorno numero dieci con parere favorevole della commissione
Chi è favorevole alzi la delega
La lista
Voglio dire
Spero
Voglio ottenuti
Burgos
Chi è contrario
Chi si astiene alzi la delega
Ma quadri dove signor Rezzonico utilmente
Anti
Allora l'esito della votazione sull'ordine del giorno numero dieci il seguente favorevoli novecentoquarantaquattro contrari duecentotrenta astenuti trentuno
Passiamo al voto sull'ordine del giorno numero undici sempre sul referendum legge elettorale quello col parere contrario della commissione chi è favorevole alzi la delega
Due sponde
Vedi tu
Prego
Qual è il problema perché si vota te lo ha spiegato prima do lo devo rispiegare perché questo è l'accordo che su questi due si vota su tutti e due
Ok
Il tono detto molta in sintesi seguaci spiega che il contenuto però facciamo tardi
Saranno quindi uniforme
Grande abilità
Poi
A meno che non mentalmente
Lunghissimo no
Allora chi è contrario all'ordine del giorno alzi la delega
Sarà a circa due o tre minuti vi sarà distribuita la lista della direzione
In modo che voi la potete leggere e in seguito la potremmo rapidamente votare
Contrari gli abbiamo trovati
Gli astenuti alzino per favore la delega
Io tempi
Ventesimo
Sì ho messo
Chiederemo il più possibile
No
Bene l'ordine del giorno numero undici è stato respinto avendo ottenuto duecentotrentaquattro voti favorevoli ottocentoventitré contrarie diciannove astenuti
A questo punto passiamo agli ultimi due ordini del giorno che come vi ha spiegato Walter vitali
Stavo per dire poca anzi realtà alcune ore fa
Sono quelli che avete nella cartella del Congresso perché hanno fatto parte anche della discussione congressuale
Sono precisamente l'ordine del giorno
Intitolato noi Democratici di sinistra
Puntini puntini tutti i giorni ecologisti
E l'ordine del giorno
Intitolato regoliamo ci
Il parere della Commissione favorevole ripeto questi sono lì al giorno che hanno circolati già dentro la campagna congressuale sono documenti
Quindi si danno per letti
Allora metto in votazione se nessuno chiede la parola ritengo di no
Bene
L'ordine del giorno noi Democratici di sinistra tutti i giorni ecologisti
Proporrei di usare questo metodo dato che c'è il parere favorevole contare i contrari chi è contrario a questo ordine del giorno alzi la delega
Si contino i contrari
C'è qualcuno contrario non è che vedevo un braccio alzato in effetti ecco c'è un contrario
Va bene un contrario chi si astiene
Due contrari e chi si astiene
Forza
Non si la gioia de ora astenuto due contrari un astenuto
L'ordine del giorno è stato approvato
Metto in votazione se non c'è nessuno che chieda la parola l'ordine l'ordine del giorno regoliamo ci chi è contrario
Scrutatori scruta te qualcuno contrario no
Strano mi pareva uno
O contrario chi si astiene
Allora tu e contrari realtà e quattro astenuti l'ordine del giorno è approvato e se Dio vuole gli ordini del giorno sono terminati
A questo punto vi prego di rimanere ai vostri posti perché dobbiamo passare alla votazione della direzione
Componente elettiva nazionale dico bene
Se il tuffo per
Do elenca della direzione della garanzia della commissione del Progetto
Anche il terzo è stato distribuito
Sta arrivando comunque
E per ciò che riguarda la direzione nazionale
Come sappiamo tutti dobbiamo procedere all'elezione alla elezione della
Quota spettante all'Assemblea
Il mandato ho dato dal Congresso questa mattina all'ufficio di presidenza dopo la relazione fatta da Morando
Era di lavorare sulla una quota corrispondente
Cinquanta per cento
Corrispondente alla quota del eletta dei congressi regionali dopo che in quella quota era stato operato il riequilibrio
Abbiamo già proceduto a ratificare l'elezione
Della quota federale dei congressi regionali non che delle dodici compagne in riequilibrio della norma del quaranta per cento per le regioni
Adesso procediamo ad eleggere
I cento
Venti corrispondenti ai quali a norma dello statuto e aggiunta una quota di riequilibrio per ragioni di rappresentanza politica cioè in questo caso per la mozione della sinistra in considerazione del fatto che
Vi è una lista invia un elenco di membri di diritto i quali sono
Prevalentemente
Fanno riferimento prevalentemente alla mozione di maggioranza
è stata distribuita credo anche la la lista dei membri di diritto quindi non non c'è bisogno di comunque non è oggetto di votazione
I membri di diritto sono Angius Bassanini benvenuto Berlinguer
Bersani Boggi Bracalente Capodicasa Chiti Crucianelli D'Alema Errani Fassino
Melandri Minniti Mussi napoletano Peluffo Pollastrini saldi Spini Tonini turco Veltroni Visco si chi è il presidente della Commissione di garanzia
Nonché il tesoriere quando verrà nominato tesoriere del partito
Questo per ciò che riguarda la direzione
Potrete osservare che la direzione
Rispetta pienamente
La norma statutaria
Non so esattamente ho fatto i calcoli se qualcuno me li può fornire ma mi pare che non c'è nessuno
I calcoli percentuali comunque
L'organismo si compone così una considerazione devo fare anche introduttiva poi alla illustrazione della proposta della Commissione del Progetto
Come potrete vedere
Abbiamo fatto la scelta come ufficio di presidenza in modo unanime
Rispetto alle nuove competenze che lo Statuto ha dato alla commissione del Progetto
Di dare a questa Commissione una valenza politica notevole
Cioè di inserire
Nella proposta di commissione
Compagne e compagni di primo piano del gruppo dirigente nazionale del partito
Impegnati diversamente ma soprattutto su questioni di carattere programmatico e progettuale
Mi riferisco per esempio a molti direi
Tutti i responsabili dei settori di lavoro
A Botteghe Oscure
Voi sapete che oltre a loro la norma statutaria
La norma statutaria prevede la presenza di diritto
Dei responsabili delle Autonomie tematiche
L'abbiamo ripetuti nell'Elenco di modo che sia chiaro diciamo così il carattere la composizione di questo organismo
E poi si è avviato un lavoro fatto il rapporto fra le i compagni delle due mozioni in rapporto con il territorio per
Permettere di raccogliere
Suggerimenti e nominativi di competenze impegnate le partitamente nata sul terreno culturale nell'università nel mondo economico e così via che possono essere coinvolte in questo lavoro
L'organo dalla commissione del Progetto in questo senso voi sapete che avrà un compito statutario assolutamente stringente
Dovrà preparare già nei prossimi mesi la prima conferenza programmatica dei Democratici di sinistra che si terrà entro la fine dell'anno
E quindi il suo lavoro dovrà essere particolar mente capace di raccogliere una pluralità di energie
Di coinvolgere molte forze di strutturarsi per grandi aree tematiche al proprio interno
Attorno alle questioni fondamentali di cui questa sera abbiamo positivamente discusso nella sessione dedicata al Progetto capaci di elaborare le proposte dei documenti le questioni da sottoporre alle deliberazioni di questa sorta di congresso tematico annuale che noi terremo quindi ha un enorme lavoro non vorrei che ci fosse
Alcun tipo di equivoco sottovalutazione perché non è
La tradizionale il tradizionale ufficio del programma che in altre occasioni si è fatto
Che doveva fornire al gruppo dirigente materiale programmatico
Ma si tratta invece di un organo che prepara il congresso tematico annuale la conferenza programmatica annuale
E quindi davvero di un organo che deve essere per composizione per qualità per coinvolgimento per dimensione territoriale federale e così via in grado di svolgere pienamente questa funzione
è stato consegnato all'entrata come se il progetto ma posso continuare
Posso continuare
No è bene che prima di mettere poter dagli organismi vengano visti insieme nel loro nella loro totalità io debbo però dire
Che
Per quello che riguarda invece
La Commissione di garanzia
Dunque
Decisione
Sì
Allora ci sono due correzioni
La prima riguarda l'elenco della direzione
Nazionale perché è saltata
Una compagna dall'Elenco dalla partitura che era stata decisa nell'ufficio di presidenza proposto nell'imminente dalle compagne la compagna Alba Baldoni quindi bisogna considerare aggiunto a questo elenco
Che vi è stato consegnato il nome dalla compagna Alba Baldoni
Io vi chiedo scusa a compagni e compagne ma in queste ore si è lavorato in modo un po'convulso e quindi qualche ed errore nella battitura e nelle diciamo o e anche dell'allestimento di questi elenchi
Si è fatto Secondo è del tutto evidente che all'elenco della garanzia va aggiunto
Il nome di Giuseppe Chiarante che è il nome non spetta a noi decidere lo dice la la la garanzia che si pensa
Riproporre come presidente della commissione di garanzia
Anche quella civici
Hanno consigliato consegnata
Rivitalizza la telefonata difformi quando
Allora disse questo
Non solo
Va bene io terminato quindi lascio alla presidenza
Però la presidente svolgiamo un'aggressione così
Va bene mi pare non ho seguito con attenzione
Mi pare mi pare che folena già spiegato che oltre all'elenco per quanto riguarda la composizione della direzione che voi avete bisogna sempre ricordare che ci sono membri di diritto
Che non mi pare compaiono nell'elenco membri di diritto sono i ministri in carica e i presidenti delle Regioni in carica e anche Pietro
I cofondatori pone come letto l'elenco al questo per dire che
La completezza l'elenco comprende appunto anche questi altri compagni e com'Pagni
A questo punto si tratta di fare una votazione proporrei di votare prima abbandoni
Sì con la compagna Baldoni anche nell'elenco delle proposte
Da eleggere quota nazionale per la direzione nazionale del Regional progresso
Si tratta di fare il metodo di voto l'abbiamo già deciso e voto palese è un congresso per mozioni e anche questa è la procedura consueta per un congresso per mozioni che sono i nomi già proposti dall'ufficio di presidenza quindi io metto in pone metto in votazione la proposta che voi avete sott'occhio chi è favorevole al sì la delega
Sì contiamo
Rapidamente
Uno share
E contare
Bene chi è contrario
Poi c'è nessun contrario
Uno
O contrari
Tre
Tre contrari e astenuti
Stelluti
Non ho capito
Quanti astenuti tre
Tre più uno quattro più quattro astenuti o deduzione contrari
Tre contrari quattro astenuti va bene la proposta è approvata
A larga maggioranza passiamo alla votazione
Sul Consiglio nazionale dei garanti chi è favore chi è favorevole
Con la Giunta dichiarante presidente giù chi è contrari contattano incontrare non andate via che dobbiamo votare il progetto che sta per arrivare
Nessun contrario
Due contrari
Dei
Due contrari astenuti
Queste niente
Per tre più uno fa quattro astenuti la proposta è approvata anche questa larga maggioranza adesso ci resta da attendere
Pochi minuti stanno
Stanno arrivando per diffondere la commissione nazionale per il Progetto
Che sarebbe opportuno logico e darsi necessario indispensabile
Votare questa sera vedi proporrei di fare uno sforzo ulteriore
Balneare
Dicono che arrivano fino
Abbiamo
Sì ma sono duecento sessanta
Uomini leggerli
Dobbiamo complicate
Si
Senza
Ah va bene io legge amore nazione che problema
Che dobbiamo fare
Leggiamo
Va bene
E possiamo fare la verifica
Carlo
Congiuntura
Sì chiederà
Vanno
Ah va bene Nicolò
Che noi nella tesa della proposta cartacce per la Commissione per il Progetto possiamo far fare la relazione alla commissione verifica poteri e faccio presente che tutto ciò che facciamo stasera
Non faremo domani
In orari difficilissimi altrettanto difficili siamo d'accordo vorrei solo sapere chi fa questa relazione
Compagno fa un'utenza Paolo Persico ha la parola noi vorremmo scoprire che il congresso non è valido per esempio no meridionali propongo che si è si dia voce
In un modo o nell'
Il primo mese
Ha visto la partecipazione al voto dei Congress
Le dicendo seitan centodue iscritti ed iscritte si sono tenuti sette mila centocinquanta congressi di base centosedici congressi di federazione in Italia il Congresso euro
Sì ed assemblee congressuali all'estero sono stati avrei a cinquecentoventuno per questo congresso
Da diciannove congressi regionale ed ai congressi di della Calabria ed è Congress le reazioni all'estero inoltre hanno eletto delegati le quattro assemblee nei dal regolamento e
Quindici assemblee e alle Autonomie tematiche
Diritto sulla base del Regolamento e sono sono trecento e nove le donne delegate sono state complessivamente ottocentottantanove pari al trentacinque per significativa è stata alla base la presenza Giovanni su indicazioni del regionali sono state effettuate le supplenze tempo
Erano fondati motivi di indisponibilità
Hanno partecipato ai lavori due mila tredici trecentonovantasette delegati e delegate dunque e sulla base della verifica svolta degli atti la Commissione dichiara valido il primo congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Se vale
Lo dobbiamo dobbiamo votare questa relazione
Che chi è d'accordo Giovanni giù le mani e chi è contrario chi è contrario pronto e in linea è collegata lei R. era a favore ecco brava
Qua qualcuno si astiene sempre solito astenuto perfetto approvata all'unanimità la relazione la commissione verifica potere con un astenuto adesso ancora qualche minuto non saprei più come certamente interazioni
Leggiamo sui nomi intanto li leggiamo e poi li distribuiamo anche
Gli avete già è fantastico risveglio
Il Diana schiera battuto due volte il pus
A seguito di un posizione battuto due volte con le attrici eccetera Debenedetti Franco sui cioè
C'è qualche correzione all'Elenco sbaglia socio nome sbagliato
Di vittime Giulio non c'è
Dentro non c'è un flusso di cui cinici e Manzella Manzella delle lenti scomparsi risolve ritorni imprese che di diritto sfruttare informazioni
No
Prego
Prego che sembra nemmeno
Urbani Giovanni certo certo certamente questo
Tutto ciò è molto giù Mariella
Queste Maria del
Bene allora lì ci sono alcune correzioni rapidissima
La pagina prima numero trentasei Salvatore Biasco iscritto due volte niente essere cancellato una volta in
In quel posto
In questa caserma
La va a cui è a un limbo seconda pagina colazioni dieci a maglia ripetuta anche s'già due volte al suo posto in questa casella Debenedetti Franco persa pagina cancella are numero novantacinque
All'inizio in testa De Petra Giulio non è in queste dentro Maria
Penultima pagina duecentodue quelle Cini Giulio cancellare perché c'è due volte Manzella Andrea
Oltre come si chiama costruì incluse per Tusa è un membro di diritto che viene
Aggiunto
Poi ci sono al
E nomi da aggiungere all'elenco Michelini
Presumo e Arlati Paulo
Inoltre
Numero duecentoquarantuno ultima pagina Urban anni per vostra informazione si chiama Giovanni
Ultimo numero
Lazzo Oppi Manuela si chiama in realtà Mariella
E questo è tutto divisi
C'è Ceccobelli prego
No debbo aggiungere per Neil compagni non troverà
No rappresentanti del sindacato della CGIA
E le perché esattamente come per la direzione ci sarà una partecipazione di una delegazione la Sinistra giovanile l'altro Tolomei per
Getto partecipano di diritto stabilirà una delegazione che partecipare ai lavori della commissione
Bene chi è favorevole e a questa proposta alzi la delega giù chi è contrario ci sono dei contrari non ce ne sono chi si astiene
Non ce ne sono mi auguro la buonanotte