"Liberalismo e comunismo a dieci anni dal muro" lezione a cura di Massimo Teodori organizzata dalla Scuola di Liberalismo (c/o l'European Scool of Economics - Largo del Nazareno, 15)

Il secolo che sta verrà terminare
Il secolo Breve secondo una fortunata
Definizione storiografica
Ma non breve abbastanza per non aver conosciuto le peggiori forme di totalitarismo
Totalitarismi di destra totalitarismi di sinistra mi è una dei differenza nella sorte dei due
Perché i totalitarismi di destra furono combattuti dai loro avversari mentre il totalitarismo di sinistra non fu abbattuto del cioè avversari ma crollò sui propri fallimenti stessi cioè il Bureau
Non è caduto a terra perfetto di una esplosione nessuno lo ha bombardato è accaduto per effetto di una implosione cioè di una corrosione interna che ne aveva leso
La strutturale anche simbolica
A ciò consegue e adesso incominciamo a prepararsi a quello che Odorizzi dirà fra poco
Le considerazioni che dobbiamo trarre nel decennale dalla caduta del muro che cosa accaduto in questi dieci anni
Se guardiamo all'Europa dell'Est cioè quelli che stavano tara coercizione dei regimi dall'altra parte del muro allora fino ad allora dobbiamo dire che è avvenuto ciò è un grande
Un grande scrittore liberale come Isaiah Berlin aveva previsto con lucidità maggiore di chiunque altro nel mille novecentosettantadue analizzando gli effetti della contestazione
Berlin scrisse allora
In quel memorabile saggio che s'intitola il ramoscello incurvato
Una lettura degli eventi che prefigurava il recupero la ricomparsa delle nazionalità compresse
Di fatto ciò che ha nell'est Europa l'accaduto nei dieci anni successivi al crollo del Muro proprio questa ritorno delle nazionalità
Che si vede anche sulle carte geografiche
Nella moltiplicazione degli Stati
Quando il Muro cadde vi erano nell'Europa dell'Est otto Stati adesso ce ne sono ventisette e forse arriveremo a trenta in cui entro qualche anno in base ai conflitti che sono in corso
Però io spero che si debba ragionare che Teodori si parlerà anche di questo bisogna vedere anche cosa è accaduto da quest'altra parte del muro
C'è una caduta in del muro invisibile come si chiama che ha profondamente spostato interni della questione anche nel Occidente con la caduta del muro sì attiva in Occidente in Oriente e nel mondo il processo che va sotto il nome di globalizzazione i mercati diventano globali ciò io ha indotto a pochi mesi fa
Un scrittore brillante ma in questa parte a mio avviso non non non nel giusto la sua interpretazione come Alain Touraine a scrivere un libro che si intitola come uscire dal liberalismo perché Turin si preoccupa di trovare una via d'uscita dal liberalismo perché egli stabilisce una equazione a mio avviso indebita fra il liberalismo la egemonia del mercato globale
Credo che non dobbiamo ragionare in secondo questa semplificazione perché in realtà il liberalismo come poi penso avremo modo di trattare nel nel corso delle conferenze che seguiranno quella di questa sera
Come di consueto il liberalismo un insieme di istituti il mercato alla democrazia sono i diritti individuale allora se la mettiamo in questi termini dobbiamo dire che dieci anni dopo la caduta del muro il mercato è diventato globale
Ma la democrazia è diventata un po'meno globale del mercato e i diritti individuali sono diventati ancor meno globale della democrazia cioè il progressivo espandersi delle istituzioni liberali nel mondo a subito una diversa capacità di accelerazione questo porta anche a vedere che cosa si deve fare decennale dopo la caduta del muro
Non a caso la giornata di oggi coincide ad esempio corre eventi di grande significato
Alle Nazioni Unite per quanto riguarda la moratoria della pena di morte dal dal caso se in questo momento una vasta problematica tenente i diritti umani che riguardano anche alle democrazie occidentali anche i Paesi civilizzati
Bisogna dunque che ci sia gradi nel decennale non soltanto una rievocazione ma anche una indicazione per il futuro
La rievocazione porre semmai un problema che che tocco soltanto di striscio
Teodori già fatto mi pare un libro penso ce ne parlerà ma insomma riguarda sostanzialmente affetto dalla caduta del muro anche sui comunismi occidentali a cominciare da quello di casa nostra
Penso che la cosa peggiore che chi ha avuto quell'esperienza potrebbe fare quella di auto con c'è darsi una specie di Amnesia giù giustificato via il
Bisogna avere presente che chi dimentica la propria storia corre il rischio di tornare a ripeterla
C'è invece un problema che riguarda noi cioè quel mondo democratico liberale quell'Europa occidentale quella quella quell'ambito Atlantico che infondono la caduta del Muro i dieci anni fa ha visto celebrare la propria affermazione storica bene c'è un obiettivo obiettivo è quello europeo
La caduta del muro anche qui in questo senso ha spostato totalmente e radicalmente i termini della questione dopo il mille novecentottantanove la configurazione del processo l'integrazione europea è sostanzialmente cambiata
Non soltanto perché la Germania si è estesa highlander che ne erano prima esclusi non soltanto perché nuovi Stati fremono per accedere all'unione europea
Ma perché la l'unione europea acquisisce deve acquisire
E non ha ancora acquisito credo sufficienza una connotazione diversa da quella che fu la passato nel senso di una acquisizione di diritti costituzionali se noi guardiamo questo processo
Chi è privo citavo e l'ho concluso per cui il mercato in dieci anni dentato globale la democrazia si è allargata sessanta Stati rispetto ai dieci mila centoquarantadue ma sono soltanto un terzo di quelle derivanti dalle Nazioni Unite anche oggi
E i problemi dei diritti viceversa restano un problema aperto dappertutto il problema allora di questa Europa che è andata anche dall'altra parte del Moro diventa il problema della fase costituente europea
Bisognerà mettere in programma come fase storica successiva alla caduta del Muro un velo Brains degli Stati Uniti d'Europa Teodori che un eccellente
Studioso ed esperto dei birrai sa americani penso avrà anche qualche buon consiglio da darci a questo proposito complimenti e Morbelli parla su iniziativa mi fa piacere che la udienza questa prima conferenza sia tanto numerosa questa scuola di liberalismo nel suo decennale il percorso ha seguito un po'le vicende di questi anni così così difficili così imprevedibili e anche così
Promettenti si deve alla infaticabile tenace l'inguaribile
Ottimismo di Morbelli sequestro avvenuto
Io non so mai se e quando finisce la cena ricoprì vetrinista pigliando in giro o dice sul serio comunque non questa opera su sei ore altre volte invece vogliamo fare due operazioni allora quelli che stanno in piedi si possono anche sedere qua ci sono i posti liberi ma quelli in piedi la signora con cappotto chiude la porta perché lì l'arrivano degli strani chiude la porta qualora eh eh
A una giacca a una giacca e una giacca e lo so ma io sono seduto quindi va bene grazie
Grazie a una valente collaboratrice del dell'onorevole Raffaele Costa che ringraziamo per la sua partecipazione e allora
è il momento di prendere questo bottone perché
Perché poi dopo la fregatura Teodori non è tanto nel venire quater lezione e nel correggere poi il testo che verrà tirato giù che è una specie di tortura alla si rischia sempre negato
E ora
Per me è veramente un onore
Fare questa conversazione iniziale del corso di liberalismo
Un onore di cui ringrazio
Enrico Morbelli che ha il merito di
Aver tenuto in piedi e tenere in piedi quella che mi pare sia diventata
Ormai un'istituzione un'istituzione
L'importante grazie a Valerio Zanone
Il vecchio amico Zenone che con la sua per Fondazione Einaudi ha voluto militare entrato nell'ambito nel sotto l'ombrello Della Fondazione opportunamente mi pare e Ludina Barzini
Che anima gli amici della Fondazione
Io parlerò
Non parlerò stasera del crollo del Muro e degli eventi
Di quel mille novecentottantanove cercherò di parlare cercherò di proporvi una riflessione sulla crollo del muro come atto simbolico del fallimento storico del comunismo
E delle sue
Ripercussioni
E conseguenze soprattutto per quello che riguarda la nostra situazione italiana
La nostra situazione italiana di Paese singolare
Nel quale unico paese dell'Occidente e a questo punto direi del mondo in cui un partito postcomunista una forza o forse postcomunista
E al potere Ca'a dieci anni da cui il fallimento storico
Questo alimento che è stato un fallimento politico
Del tentativo di organizzare
Lo uno stato
Ispirato a principi chiamiamoli così opposti al liberalismo
E connotati da un totalitarismo
Nascosto dalla una pulsione un'esigenza una facciata di egualitarismo
Fallimento economico Tor di un l'ideologia che non che prometteva di produrre benessere
Sviluppo per tutti contrapposto al capitalismo
E che e invece ha lasciato i disastri che ha lasciato
Fallimento
Ideologico e morale
Di chi prometteva
Una società nuova e addirittura un uomo nuovo
E che invece ha lasciato dei detriti
Ha lasciato violenza ha lasciato razzismo
Cara strato conflitti etnici di ogni tipo
Che ha lasciato soprattutto una società e delle società in cui i valori
Ci vivi i valori morali sono distrutto
Io parlerò quindi di questo fallimento non degli eventi del dell'ottantanove
Di un comunismo
Che è stato un fenomeno storico politico ideologico
è un'esperienza storica concreta
Nei paesi nell'URSS e negli altri paesi dell'est dell'Asia
Forse
Molto più devastanti dell'altro totalitarismo di questo secolo cioè del nazismo
Pensate che il nazismo in fondo è durato
Una decina d'anni dieci anni poco più con i suoi campi di concentramento con i suoi milioni
Persone uccise
E che invece ma che
Chiusa quell'esperienza è battuta dalle forze
Occidentali dalle forze democratiche insieme all'URSS
Ma ha battuto il nazismo il nazismo non ha lasciato degli strascichi sostanzialmente ci sono dei gruppi gruppetti qui e lì
In Europa altrove ma sostanzialmente finita quell'esperienza storica
Di Hitler te il nazismo non ha lasciato delle code non ha fatto un folk fallout
Il comunismo no comunismo non solo durato non dieci anni ma
Durato quarant'anni ho cinquant'anni in quell'esperienza storica molto di più
Si parte da una stazione precedente
E non solo ha ha prodotto quello che ci dicono di cento milioni di morti ammazzati
Ma soprattutto ha lasciato una coda e continua a lasciare una coda
I incredibile
Bettiza in un bel saggio lungo dei bei saggi pubblicato proprio noti ideazione in questo bel numero di reazione speciale
Scusa in maniera il castigato un una immagine il comunismo è stata l'esperienza più apocalittica e insieme la più sanguinosa che l'umanità si sia inflitta nel nome della redenzione umana
Cancellarlo significa sopprimere due secoli di storia
Le conseguenze della Jugoslavia le conseguenze
Del fallimento del comunismo sono tuttora tra noi
E sono pesantemente intorno a noi guardate la Jugoslavia guardate nazi comunismo di Milosevic
Guardate
Lo sterminio dei popoli caucasici che ancora viene operata per mano del militarismo degli eredi diretti del KGB sovietico che di nuovo sono al potere anche se in regioni sconosciute lontane
Perfetto no degli stermini che non sono inferiori a quelli dei decenni passati
E ancora tra noi nella devastazione della classe dirigente sovietica
Quella su cui l'Occidente appuntato che rapina miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale
Che è tra noi nella in una società che civilmente sfasciata e che per la cui ricostruzione probabilmente impiegheranno anni e se ricorda
In fondo il comunismo e quindi qualcosa di molto più pesante di molto più radicato di molto
I cui danni per l'umanità intera sono molto più gravi di quelli che sono stati compiuti dal
Io qui vi dicevo prima
Voglio occuparmi da un punto di vista liberale
Belle degli effetti e di come la fine del comunismo è stato vissuto in Italia in questo Paese così singolare che appunto una forza postcomunista al potere evitarlo
Vi parlo da persona
Che
Oggi sono tutti liberali lo abbiamo detto ripetuto tante volte con con Valerio Zanone
Oggi tutti quanti si richiamano liberale compresi i postcomunisti tutti sono in prima fila
E ne parlo io che il
Sono stato tutta
La mia vita da liberale così come Valerio Zanone come gli altri amici che son qui che vi propongo questa scuola perché penso che sia
Nostro diritto di rivendicare oggi e di parlare del fallimento del comunismo e di quello che il comunismo è stato di quello che che il comunismo ancora continua ad essere parlare noi non
Farne parlare
Quelli che oggi si dicono i neo comunisti postcomunisti impara comunisti eccetera che si dichiarano tutti liberali io dieci anni fa
Proprio nel momento della caduta del comunismo
Scrivevo un intervento
Sul Corriere della Sera che vista intitolato la solitudine di una comunista
Dicevo in questo nostro strano Paese l'egemonia concettuale del marxismo meglio delle sue svariate purgante
Continua a dettare sotterraneamente i suoi cannoni
A nome della silente bistrattata categoria degli a comunisti di quelli che sono stati sempre liberali
Vorrei rivolgere un appello formulare un auspicio è giunto il momento di mettere la sordina comunisti e ad ex comunisti ai parà comunisti di ieri
E agli anticomunisti di oggi ai vecchi cripto comunisti i nuovi post comunisti che si dichiarano liberali
Ai compagni di strada camaleonti ICI e dagli indipendenti indipendenti ex neo e posto di sinistra
Vorremmo proprio che insieme alla fine del comunismo fosse sancito anche l'esaurimento del sistema che ci ha costretti a definirci non già con il nostro nome per quel che eravamo ma metterci in relazione con quello che pretendevano fosse un sole che tutto illuminava ma che altro non era se non un asteroide impazzito cresco Soccavo in gran vuoto lo scrivevo dieci anni fa e credo che anche oggi a dieci anni
L'ago del comunismo noi liberali dobbiamo rivendicare questa nostra condito ai dobbiamo rivendicare anche il nodo in cui ed è questa la cosa questa sera io vorrei concentrare la mia attenzione il modo in cui i comunisti hanno vissuto il fallimento del comunismo e lo hanno vissuto in Italia le domande di io vorrei porre qui i i punti di riflessione che vorrei proporvi sono questi
I comunisti italiani hanno fatto i conti con la propria storia
Questo mi pare il punto il primo punto importante su cui concentrare la nostra riflessione
Il secondo punto è qual è brevità politiche
Che il comunismo e il post comunismo hanno lasciato imitare e infine c'è ancora una contrapposizione fra liberali e comunisti e postcomunisti
Quella contrapposizione che era chiara ed esplicita So anche per la divisione del mondo in cui in due blocchi durante la guerra fredda e se questa contrapposizione c'è dove sta e in che cosa s'
Cioè io vorrei
Concentrare la nostra riflessione su il nostro boh universo e su come questo nostro universo ha vissuto in questi dieci anni e che cosa ha significato il crollo del comunismo
I conti con la storia
Li hanno fatti o non li hanno fatti
I nostri post comunisti
A me pare che i postcomunisti italiani non hanno rielaborato criticamente la loro interpretazione della storia
L'interpretazione della loro storia per superarla
Ma piuttosto fanno esercitato una grande rimozione
Nel mille novecentottantanove
Dopo il muro non prima del muro i comunisti italiani si affrettarono
A sostenere un punto si attestano su un punto
Il fatto che la tradizione italiana era un'operazione diversa era qualcosa di fondamentalmente diverso dalla storia del comunismo internazionale e del movimento comunista internazionale
Fu quella la linea di attestazione della rimozione
Comunista in Italia del proprio passa
Dovevano salvare quella tradizione che era stata travolta
Certi
Certo nessuno è così stupido
Deve dire che il il Partito Comunista Italiano era la stessa cosa del partito comunista sovietico che i comunisti italiani erano la stessa cosa del comunismo sovietica
Tutti quanti abbiano sussistente
Cognizione del fatto che il contesto storico il contesto sociale economico di sviluppo civile
Poneva ai comunisti italiani delle condizioni assolutamente diverse da da quelli in cui si era sviluppato il comunismo totalitarismo sovietico e stalinista
Ma poi detto questo limitare sia una cosa elementare è davvero è vero
Che i comunisti italiani erano così diverso
Così distanti così cosa altra dal comunismo internazionale
Questa è la domanda a cui non hanno risposto e a cui si ostinano a non vuole rispondere perché tuttora oggi quando viene fuori l'affare Mitrokhin le altre cose i collegamenti eccetera si continua a dire
Ma noi eravamo Diversi ma noi eravamo un'altra cosa anzi eravamo a tal punto DiVersi che eravamo sotto il fuoco dei su
Io credo che questo appartenga a una mistificazione profonda
Una mistificazione profonda che pesa sul post comunismo italiano pesa perché se non si fanno i conti con la propria storia è assai difficile andare avanti
Bene diciamo alcune cose molto semplice io dovrò essere schematico stasera però voglio porre alcuni punti la posizione internazionalista e pacifista
Del Partito Comunista Italiano fu una posizione in un Paese Occidente all'interno della NATO nel campo occidentale fu una posizione assolutamente funzionale all'espansionismo del comunismo sovietico
I Comuni italiani non potevano essere altro che internazionalisti neutre listi e pacifisti come furono ma non fu una loro diversità
Certo non potevano essere all'interno del blocco sovietico ma fu U qualcosa fu un atteggiamento di funzionalità allegami con la politica teste era sovietica e questo è un punto importa il Partito Comunista fu fino all'ultimo
Anti occidentale e anti americana
Anche nelle sue frange più più aperti e più liberali fu Sempre fu col
Perfino il Berlinguer che oggi viene viene riverniciato come la persona che specie distacco da Mosca e in realtà
Tutte le posizioni di Berlinguer erano le posizioni di fuori dal mondo dalla liberaldemocrazia occidentale rivendicando una propria diversità naturalmente in un Paese sviluppato come l'Occidente
Che cos'altro era
Quella democrazia progressiva
Che fino in fondo
Difesa ero attività e l'ho difeso la ancora negli anni settanta negli anni ottanta quella democrazia progressiva era una formula assolutamente ambigua in cui non si diceva mai che cosa dove fosse debbono che in che cosa consistesse questa democrazia economica Progressio in una cosa consisteva nel fatto
Che non accettava per le regole liberaldemocratiche della democrazia
Una cosa dicendo e non dicendo naturalmente in un Paese in cui c'erano le elezioni partecipavano edizione che cosa voglio dire voglio dire
Che quella linea quella frontiera sulla quale i post comunisti italiani
Si attestarono nell'ottantanove dicendo noi siamo sempre stati diversi e retrò datando Sempre anche tutte le ovazioni in realtà
è stato una forma potente di mistificazione
Che ha impedito che ha che ha mascherato la volontà di non fare i conti con la propria storia per superarla per via Bordoni elaborarla criticamente e questo è qualcosa che
Che torna sulla testa dei comuni
Dei postcomunisti
Ci torna costantemente perché loro pensavano di aver superato quel fallimento quell'ingombro storico quell'ingombro ideologico quelli quella esperienza e di essere cosa altra
Facendo delle dichiarazioni di di occidentalis modi liberalismo di retro datando le proprie appartenenze ma in realtà questo torna costantemente perché se non si fanno i conti con il proprio passato in realtà
Quel passato riafferma sempre il presente ma c'è un altro aspetto che a mio avviso è molto importante
Scusa prima della dell'altro aspetto bisogna c'abbiamo un presidente in piedi che avvenga sedersi una pausa lo viene a balze
Carlo fatto apposta perché voleva applauso voleva oppone entrata trattare ecco come come merita come merita devo dire
Ma c'è o un altro aspetto mi pare importante
Bel capitolo
Diciamo così dei conti con la storia
E di come i conti con la storia non sono stati tanti ed è quello che riguarda
La guerra fredda
Si continua a dire lo ha detto anche recentemente Veltroni l'ottantanove
Libero
Dall'ipoteca delle divisioni del mondo in blocchi contrapposti
Si continua a parlare della guerra fredda i postcomunisti continua per parlare della guerra fredda come se fosse
Un fatto Esterno una legge necessaria
A cui le forze politiche italiane dovevano sottostare quasi un evento misterioso il soprannaturale
Nelle quali le forze politiche italiane all'interno dei quali dovevano porsi e che quindi costringe devono necessariamente il Partito Comunista a stare all'interno della casella sovietica guardate che questa concezione di questa interpretazione della Fed e qualcosa che ci viene ripetuto ogni giorno ci viene ripetuto nei libri di storia dei degli storici
Comunisti o post comunisti nella pubblicistica normale nelle nelle dichiarazioni e cioè in realtà questa è un'altra grande mistificazione perché e no la guerra fredda non è stato una legge al di sopra della storia della politica italiana in cui ognuno era era costretto in questa camicia di forza è stata una scelta tra due campi una scelta consapevole delle forze politiche tra un campo e un altro e non dimentichiamo
Che allo stesso movimento socialista
Era costata nel mille novecentoquarantotto la scissione di Giuseppe Saragat e tutta quella storia qui desse la socialdemocrazia era costata molto allora non si può continuare a considerare ad accettare
Che facendo i conti con il proprio passato i post comunisti italiani
Segni dovrà dire era colpa della guerra fredda non si poteva fare altro che quello che la guerra fredda ci costringeva a a fare cioè a essere in un mondo diviso in due parti no
Le due parti c'erano ma le due parti erano una scelta volontarie e consapevoli di un campo nel campo della libertà da una parte per semplificare al di là di tutte le mediazioni e dal campo del Totip totalitarismo dall'altra parte
Altro aspetto dei conti con la storia
E quello di questa storia
Della
Repubblica nata dalla Resistenza
E del l'antifascismo
Qual è stato un altro degli altri mitiche vive tuttora alimentato che tuttora è una delle spine dorsali
E la propria della propria
Storia identitaria da parte dei postcomunisti quindi sto parlando di cose attuali non di cose che appartengono altre ottantanove o agli anni sessanta
Settanta sto parlando qualcosa di oggi perché e di questo che mi interessa a me sottoporvi come elemento di riflessione
E si continua a dire
Che cosa si continua a dire si continua a dire in realtà
Che l'antifascismo
A base della Resistenza a base della Repubblica sostanzialmente
C'è una progressiva identificazione dell'antifascismo con il comunismo con il partito comunista e
Con le forse che intorno al Partito Comunista
Se voi vedete
Tutta la la la la pubblicisti anche di livello elevato di di di marca della sinistra comunista eccetera anche negli anni recenti ho in mente un libretto di un uno uno storico importante Aurelio lepre che si chiama antifascismo e anticomunismo
In Italia Dini ribadito sostanzialmente Vieri ribadito che cosa
Beh che lo scontro da cui nasce l'Italia nasce la Repubblica uno scontro tra destra e sinistra
In cui sostanzialmente
La sinistra è l'anticomunismo e si identifica con il Partito comunista e i suoi compagni di strada e che la e che la destra è e la destra fascista o o fascistoide in cui tutto l'antifascismo gli venne identificato ha riferito e quindi la base di legittimità
Della resistenza della Costituzione della Repubblica direi identificata nel terno comunista
E in cui si afferma che l'anticomunismo in realtà non può che essere di marca sostanzialmente fascista o fascistoide ex tutto questo questa impalcatura ideologica che proviene poi tradotto una pubblicistica nemmeno nella storia e via di Silvio tutto questo che si diffonde che è una cosa importante nella società italiana perché dalla pubblicistica corrente alle case editrici ai libri di storia i manuali per la scuola ai media e qualcosa estremamente breve vestiva le cose di cui vietarlo
Non sono riflessioni di intellettuali intorno a cose astratte sono cose che terminano e ispirano in realtà l'opinione pubblica sia ai livelli di massa sia tra ai livelli più o qualificati e questo probabilmente anche per quello che potremmo chiamare
Usiamo questa parola che una volta USA usavano i i clericali una specie di disarmo o morale e di disarmo culturale che c'è stata in tutta la storia della Repubblica
Nei confronti del movimento comunista e di tutta la sua Corona intorno al movimento comunista tutto questo non è scomparso col ottantanove
Tutto questo non è scomparso perché se andate a leggere
Ancora i testi nuovi e ma tutto quello che si muove intorno Democratici di sinistra ai loro compagni di strada e cioè è ancora fortemente permeato di questo perché tutto questo acconsentito
Di non fare i conti con la propria storia e ha consentito di avallare che cose di avallare
Il quel quella linea di frontiera di resistenza che fu creata nell'ottantanove cioè la diversità
Del comunismo Italia
Che cosa ci lascia
Oggi questo quadri
Questo quadro ci lascia
Qualcosa che riguarda
Una eredità politica
Della
Chiamiamola quella che non è la seconda Repubblica ma quello che no non è più la Prima Repubblica
Un'eredità politica che e è stato ai importanti vita è stato importante perché ha passato perché è stato il momento del passaggio da con un regime politico a un altro regime politico non c'è dubbio che con il novantatré novantaquattro con gli sconquassi che sono accaduti non c'è dubbio che c'è stato appunto non solo
Un un profondo mutamento degli equilibri politici ma un vero e proprio tipo cambiamento di regime perché quando cambiano le classi dirigenti
Quando cambiano cambiamo le forze politiche scompaiono alcune forze politiche altre assumono o un'importanza che prima non aveva sicuramente è un cambio di regime politico ma come è avvenuto
Questo cambio di regime politico
Come è avvenuto ad opera
Come avvenuto e qual è stato il ruolo non dei comunisti pre ottantanove
Ma dei postcomunisti posto ottantanove post mille novecentonovanta
Cioè questo è il punto cioè che cosa è accaduto in questi dieci anni
Nella Repubblica italiana nel cambiamento di regime non hanno ad opera dei vecchi comunisti legati eccetera eccetera ma ad opera degli eredi di quelli che hanno detto noi non siamo più
Eravamo diversi già allora non siamo più noi siamo abbiamo abolito addirittura l'etichetta comunista perché mille novecentonovanta Palio comunista è stato chiuso
Nato il PDS poi DS e poi non non so più quale altra cosa quindi siamo cucù una cosa diversa ma questi post comunisti diversi
In cui rivendicano la continuità della diversità a maggior ragione dopo ottantanove che prima dell'Ontario nota che cosa hanno qual è stato
Quale è stato la loro opera
Nel mutamento della Repubblica
E è stato una la funzione principale dei postcomunisti è stato quello di delegittimare
La Prima Repubblica
E delle cinque delegittimarlo come
Delegittimarlo accompagna
L'anno delegittimante sostenendo
In in sostanza
Che nelle istituzioni della Prima Repubblica
E nelle forze politiche
Che quelle istituzioni controllavano
Vi era sostanzialmente incorporata una slealtà verso ma democrazia
E la cosiddetta teoria del doppio Stato della doppia lealtà
Cioè che cosa hanno detto noi rileggiamo
Noi imponiamo una rilettura della storia della Prima Repubblica
E la rilettura che noi imponiamo della storia repubblicana e un rilettura per cui il Partito comunista
Fu tenuto lontano dal potere
Perché
Un sistema un continuum di forze eversive
Hanno creato una barriera allo sviluppo di una democrazia
Complete
Questa barriera è stata creata nei confronti del partito comunista ma tutto questo è avvenuto non perché noi eravamo in minoranza perché le forze non comuniste o anticomuniste
Prendevano la maggioranza dei voti no
Perché c'è stato una ci sono state delle forze poi queste forze costa di volta in volta
Definite di diverso tipo comunque sleali verso la democrazia dei poteri occulti i quali sostanzialmente hanno falsato il gioco democratico della Repubblica italiani
Guardate questo è un discorso che non veniva affatto vent'anni fa
Questo discorso che viene fatto oggi
Che viene fatto oggi
Cioè il fatto che ci sia stato una continuità che va addirittura dallo sbarco degli americani in Sicilia
Con la collusione della mafia passa attraverso Portella della Ginestra il Piano Solo le versioni atlantiche i primi anni Settanta
La P due massoneria etc il terrorismo rosso manovrato dalla destra lo stragismo i servizi previa
Questo lo sostengono i postcomunisti
Questa rilettura della storia che è servita comunque una rilettura
Sulla base della quale e star legittimata
Diciamo l'andata al potere del forze postcomunista attraverso la delegittimazione
Delle forze che avevano guidato la prima repubblica forse per carità che son caduti anche
Le loro debolezze per la loro per la corruzione sistematica e tutto il resto che sappiamo ma questo elemento che io visto opponendo che va verso un punto sotto il problema la teoria del doppio Stato
Del della dove doppia lealtà in realtà è stata è una delle delle delle frontiere su cui postcomunisti si attestano in realtà si attestano perché si attestano perché
Si astenne stanno per non rileggere la propria storia
Ma al contrario per cambiare la sto la storia altrui
E per fare degli elementi della slealtà della storia al Tour che sicuramente ci sono stati all'interno della della prima ora fanno invece l'elemento centrale che è stato quello che ha tenuto il Partito Comunista fuori dal
Potere per per quaranta
Ma il carattere
Il liberale antiliberale dei postcomunisti
Che rimane dopo l'ottantanove
Rimane dopo l'ottantanove
Ispira
Gran parte dell'azione politica attraverso cui mutamenti radicali della storia della Repubblica in questo dice non sono avvenuti dopo il muro
A mio avviso
Hanno
Due punti che non si possono in questa sede
Sottacere perché sono due elementi centrali
Che tuttora contraddistinguono
Radicalmente la contrapposizione fra il campo chiamammo liberale e il campo chiamiamolo
Il illiberale o antiliberale
Il primo punto è quello di avere affidato
Nei fatti
Il cambiamento
Del del regime della Repubblica a alla via giudiziaria
Questa è una cosa complessa certo noi non possiamo non possiamo certamente dire che che i i i magistrati le procure partito le procure esperto una marionetta in mano
Alle forze del post comunismo
Ma non c'è dubbio ma non c'è dubbio
Che se noi andiamo a vedere le cose che sono accadute dal novantadue novantatré
Fino agli anni recenti
E attraverso quella strada giudiziaria
Che passa la delegittimazione
Della classe dirigente e dei partiti della Prima Repubblica
Una delegittimazione che va molto al di là delle responsabilità di carattere penali
Insomma le due requisitorie
Cardine in cui queste cose sono scritte è quella di Palermo rispetto ad Andreotti ed è quella della sulla stazione di di Bologna terrore per la strage alla stazione di Bologna le due righe requisitorie
In realtà fanno che cosa fanno riscrivono la storia dell'Italia
Ed è proprio quello l'obiettivo che io non so se per io non credo mai nei complotti non credo mai
Al a ai disegni per versi ma credo che alcuni meccanismi alla fine hanno degli effetti e quelli bisogna considerare nella realtà
Non c'è dubbio che questo e quello che è avvenuto è finita cioè è avvenuto che su ispirazione nello stesso contesto culturale nello stesso contesto ideologico per continuità di intenzioni
Non dico per essere malati certamente il mutamento di regime
Della deve GT nazione di una classe dirigente e la rilegittimazione per converso della classe dirigente opposta è avvenuto attraverso la via giustizia
Questa è una cosa sulla quale dobbiamo riflettere e perché dobbiamo riflettere su questo punto
Perché
C'è o un elemento di
Se volete
Di
Non considerazione di ostilità di estetiche stranita forse questa la parola giù alla separazione dei poteri
E alla separazione delle serre
Che e rimarca le deve rimanere un cardine dello stato di diritto liberale
Io non so quali sono stati i i meccanismi attraverso cui questo è accaduto ma questo è accaduto
Questo e e e concretamente accaduto ad opera della classe dirigente dei postcomunisti dopo l'ottantanove anzi è stato innescato proprio ottantanove perché sia il processo Andreotti a Palermo sia le varie operazioni Mani pulite e le altre e gli altri processi che riguardano le stragi e via di seguito in cui tutta questo tipo di ideologia è stata trasferita avvengono proprio nel momento in cui c'è il fallimento del comunismo in cui c'è la bancarotta del comunismo e la bancarotta del comunismo in Italia
Allora il Partito comunista nel mille novecento novantadue s
Ricordo bene era il sedici per cento
Cioè era al minimo storico perché il mi in uno storico precedente era quello del mille novecentoquarantasei quando il Palio comunista ebbe il diciannove per cento rispetto al ventuno per cento del Partito socialista che era ancora un unificato
Alla Costituente né quarantasei
E il PC ottenne il diciannove per cento che è stato era il minimo storico poi era andato sempre crescente nel novantadue
Naturalmente aveva avuto la la scissione vivi di Rifondazione Comunista ma ci sono e che mi pare
Non valeva più del del cinque per cento nel novantadue e di Palio comunista italiano in bancarotta ideologica per per il muro e per le cose che che abbiamo perché abbiamo detto
Era assolutamente in una crisi assolutamente che la sua classe dirigente le sue strutture e la sua organizzazione il suo impatto con l'opinione pubblica eccetera
Come è accaduto
Che è rimasto l'unica forza perché oggi in questa Repubblica diciamo molto chiaramente
L'unica forza politica portante che esiste sul tappeto è e il sono i Democratici di sinistra anche loro traballanti
Ma L'Unità forza politica degna di questo nome capace di di di di avere una sua reti viarie di avere una sua capacità di Presa e anche per ragioni storiche positive nel senso che è stato una grande scuola un grande partito e vi sia ma l'unica come è potuto accadere come è potuto accadere
Che
Fallimento internazionale
Bancarotta sotto ogni punto di vista in Italia le stesse elezioni alle elezioni del del novantadue minimo storico cioè se Noè toglievamo a quel sedici per cento le regioni del potere rosso cioè le regioni centrali
Era veramente un partito come è potuto accadere che al contrario oggi noi ci troviamo in questa situazione bene
Questa riflessione che io vi pongo dell'uso che è stato fatto dell'uso che io non voglio dire neppure lacci la cinghia di trasmissione perché non ci credo a queste cose ma che la cultura postcomunista ha esercitato nel campo giudiziario infrangendo di fatto
La separazione dei poteri che è una cosa è una cosa molto profonda
Che appartiene al al mondo o liberale quindi questo è qualcosa
Che non possiamo cancelli urlare e che non possiamo ignora ma c'è un secondo
Va spento e su questo vorrei avviarmi verso la conclusione
Il secondo aspetto
Che a mio avviso permane
E quello che potremmo chiamare il concetto dell'egemonia
Nel mondo postcomunista
Continua
Quello che è stato uno degli strumenti
Maggiori della espansione del potere della Presa
Della capacità politiche organizzativa ideologica culturale intellettuale
Di espansione del del compenso e continua tale e quale
Nel posto comunismo ed è quello delle dell'egemonia
Se voi
Andate a leggere anche di recente chiude i documenti anche di chi vuol fare l'americano di chi vuol fare il liberale Veltroni per esempio anche in tutte le le operazioni anche in tutte le operazioni
Di tentativo di costruire un nuovo partito la cosa uno la Cosa due l'Ulivo e via di seguito voi ritrovate puntualmente
Una in maniera di agire una manica di comportarsi dei postcomunisti fondato sull'egemonia
Egemonia nei confronti dei media egemonia nei confronti della scuola egemonia nei confronti della magistratura egemonia nei confronti dei rapporti politici con gli altri
Insomma il fallimento di creare u un nuovo partito che cosa è stato è stato il fatto che Kate di SPD e Sandretto venite da noi venite note molti che nostri amici anche nostri amici sono andati assicurare né né i consiglieri di Botteghe Oscure o o o o altrove e in una una me all'altro da questo che cos'è questo questa politica è stata inaugurata negli anni Trenta
E negli anni Trenta si chiamava prontissimo
Poiché avuto mille varianti a votare varianti degli indipendenti di sinistra dei compagni di strada poi delle firme di dita
The altre cose questa e è una costante una costante una caratteristica costante dell'azione del comunismo in Occidente cioè in campo diciamo non non non proprio e chi ha dato sempre i suoi frutti Ipost comunisti PDS DS e via di seguito
Oggi
Addirittura io ho letto l'altro giorno questo in un articolo di Walter Veltroni volete sapere vuole sapere chi è confluisce chi confluisce nel
Nel nel PDS nel DS e Democratici di sinistra
Gobetti Rosselli
Gramsci Spinelli
Colorni Ernesto Rossi lombardi Parri Dossetti dopo Milani
E questo questo rivendicati come cosa propria allora rivendicare queste cose come cosa però non solo ma rivendicare che il riformismo
Nasce nell'ottantanove
Testualmente nei nuovi documenti si dice e in realtà il riformismo e italiano nasce nel mille nove nove novecento ottantanove nel momento in cui il Partito Comunista si è trasformato il PPE se queste cose le dico Mocci
Queste cose le dicono oggi e voglio dire per anni queste sono state bollate come socia fascisti traditore i socialdemocratici eccetera ecc col e e Vieri si allora
Questa cosa non vanno sottovaluta perché fanno
Il profilo fanno l'anima del post comunismo
Altiero Spinelli viene rivendicato come un padre del ormai a tutto tondo io per fortuna
Alcuni di quelli del del del della mia tradizione riconosco
Sapete che cosa scriveva nel mille novecentotrentasette Altiero Spinelli
Comunisti rilasciò nel momento in cui il giovane Spinelli che era ventottenne carcere
Diceva
E la stessa reputi comunismo e cioè il comunismo è è la reincarnazione la nostra epoca di disordini di crisi di una tendenza profonda e per così dire permanente della coscienza politico umane la stessa religione politica la Repubblica di Platone dalla Compagnia di Gesù di Sant'Ignazio è l'ideale del Grande inquisitore Lido
Si tratta dell'ordine politico religioso degli uomini che sanno e che perciò esigono il potere assoluto sui beni sul corpo e sull'anima del resto dell'umani umanità la quale non sa e deve perciò essere guidata con mano ferma contrariamente ma queste andava dicendo Trotsky e gli altri eretici del comunismo l'opera di Stalin non è la degenerazione il tradimento ricorso millenni anzi la coerente realizzazione voi dirigenti comunisti
Sapete cosa siete cosa volete ve lo leggete reciprocamente negli occhi
Vicina assuefate come ad un orrore il quotidiano ma non volete non potete confesso darvi questa vostra verità e perciò le velate con Pseudo dottrine con formule propagandistiche per riuscirci però dovete togliere la libertà di pensare non solo agli altri ma anche a voi stessi
Oggi adesso il potere anche negli delle altre persone di alcuni altri leggervi altre cose di quello che loro anticomunismo democratico perché è stato di tutta tradizione de de dei liberali
Dei socialisti dei radicali chiese oggi tutto questo ma che cosa significa io
Non attribuisco questo
Come lo chiama Cossiga come dice Cossiga quando scherza su Veltroni ragazza non so che cosa evidenzia no questo appartiene ancora a un'anima profonda
Così come rispetto a alla divisione dei poteri via di seguito c'è una insensibilità è uno strumentalismi e un'incapacità di comprendere
Che cos'è effettivamente l'autonomia delle sfere
E che cos'è tutto questo così nei rapporti con gli altri i rapporti politici e gli altri come del resto sul fronte intellettuale quello che scrivere la storia quello che la il rapporto con l'opinione pubblica attraverso i media e via di seguito rimane tuttora dei postcomunisti questa profonda continuità con il concetto di egemonia che a mio avviso esattamente l'opposto
Esattamente contrapposto a quanto il pensiero liberale
Dibër Ale
Prescriva e postcomunisti oggi intendono
Sul piano della riflessione
Politica e ideologica non solo dell'azione concreta
Inglobare sono pronti a inglobare
Tutti i compagni distratta esercitare l'egemonia su tutti i i fronti e direi che anche molte
Forse molte persone nel nostro campo in fondo
A me realisticamente realisticamente a Bassano
Abbassò le bandiere non per
Per rifarsi a un anticomunismo stupito che non ha nessuna ragione di essere oggi
Ma abbassano le difese rispetto alle profonde diversità
Che tuttora permangono nonostante nonostante le dichiarazioni e di liberalismo che da quel campo vengono fuori ed è questo
Ed è questa qualcosa tra cui bisogna stare credo molti attenti io vorrei finire
Con due citazioni che mi sono molto chiare
Sul tema appunto sul tema appunto della diversità
E dell'egemonia
L'una
Nicola Chiaromonte
Nicola Chiaromonte
è un personaggio straordinario
Appartiene acquei
Grandi democratici che dagli anni trenta agli anni cinquanta
Furono combatterono da Eretici o usciti dal dal dal movimento comunista o mai entrati combatterono accanita mente
Le politiche espansionistiche ed egemoniche
Del movimento comuniste
Quei grandi nomi
Ignazio Silone
Che stile su cui che noi oggi dovremmo ricordare perché appartengono ha una storia una storia della libertà
Poi appartengono ha una storia della lotta per la libertà che
Che era dura in quegli anni era durante in quegli anni anche perché
Sicuramente negli anni Trenta e negli anni quaranta una volta su due fronti essere anticomunisti liberali o anticomunisti democratici
E al tempo stesso essere antifascisti come tutti costoro erano era una cosa difficile proprio perché appunto dall'altra parte comunisti prendevano ad assimilare a se stesso tutto il fronte antifascista
Dico io molte è stato uno straordinario intellettuale
E la citazione che io vorrei fare da un un
Saggio un pamphlet presa su una per la libertà la cultura pubblicato nel mille novecento cinquantatré che se la prende che si chiama il tempo della mala fede il comunismo gli intellettuali
E che prendeva di mira
Prendeva di mira proprio
I compagni di strada proprio quelli che lui chiama
Il comunista dilettante
Comunista dilettante non è né un finto non comunista né un aspirante comunista egli non riceve né ordine suggerimenti dal partito e tranne qualche firma più o meno casuale non dà nessun aiuto diretto alla causa comunista
Egli è insomma un comunista indipendente in un certo qual modo spassionato l'ideale comunista gli sembra è solo possibile ma nell'ambito di questi leale egli intende rimanere libero i suoi punti di contatto eccetera eccetera
L'intellettuale lungi dal sentirsi incerto egli si sente certissimo apposto non solo con la politica ma anche con la logica con la morale con la filosofia in genere
Senza parlare della storia diventa una specie di totalitario
In parte borse e cumula il prestigio dell'uniforme comunista e che egli rifiuta
Indossare con i vantaggi dell'abito borghese di cui continua ad andare fiero
In quanto solidale della causa proletarie gli si considera obiettivamente comunista mai in quanto non legato ad alcuna servitù disciplinare soggettivamente gli si ritiene un uomo libero
L'ultimo e raffinato tocco d'un tale personaggio la certezza spesso Daloui manifestata che in caso di vittoria comunista egli sarà fra i primi a essere liquidato la sua eretiche ortodossia riceverà così persino la corona di martirio
L'intellettuale dilettante di comunismo e in sostanza è vittima non tanto dalla finzione delle manovre comuniste quanto dell'illusione
Che la visione intellettuale un sistema che d'imperio non di persuasione possa rimanere senza conseguenze per l'intelletto
Perché o naturalmente oggi siamo nel mille novecentonovanta
Mi mi nel nel due mila non siamo nel mille novecentocinquantatré non c'è Stalin e non c'è neppure Corbaccio il il muro è caduto
Però le lusinghiere
Le lusinghe del post comunismo di questa cosa così singolare che il post comunismo italiano
Anche se sono molto più sottili molto più sfumate perché perché Pepe io non credo
Che le diversità il crinale di diversità sia molto diverso da quello che c'era nel passato naturalmente fatto questa differenza e
Per finire questa volta ho finito davvero perché sono stato troppo lungo
Voglio farvi un'altra citazione
Recitazione
E di Mario Pannunzio
Che in un articolo di fondo
Del Risorgimento liberale del cinque gennaio mille novecentoquarantasei
Voi sicuramente conoscete Pannunzio come avete sentito parlare lo storico
Direttore del mondo su cui però non ha non ha mai scritto
Annunzio sul mondo da non certo quarantanove
A al momento in cui è finito mio centosessantasei
Stanze
Mario Pannunzio non ha mai scritto non ha mai scritto una riga era il grande ispiratore di grande
Ma Mario Pannunzio
Scriveva spesso e di politica
Perché poi era anche un raffinatissimo letterato su Risorgimento liberale
Risorgimento liberale che io vidi
Vi invito se avete voglia
Dico possibilità di andarli a vedere perché poi emette il più bel giornale liberale
Che
Si conosca la storia del pubblico esce clandestino nel mille novecentoquarantatré
Ha come primo grande direttore Mario Pannunzio
Fino al quarantasei quarantasette poi a dei altri grandi liberali come direttore Maglio Lupinacci
E Vittorio evitare Zincone
E Mario Pannunzio in questa prima serie che che poi era se la sede più importante perché era serie
Della ancora esce ancora sotto l'occupazione tedesca con mezza Italia liberata eccetera poi poi nell'immediato l'Italia dei comitati liberazione Rita del del del referendum quindi con tutti i problemi cederà un bellissimo giornale e Mario Pannunzio
Anche per me è stato un una
Una recente riscoperta di io ho tutta la collezione più di una fibra primo all'ultimo numero perché ce lo dà vita familiare a casa e cioè ecco
E fa già un nasce ex essere sarà andata quando facevo questa di benzina Sandra e con stupore ho incontrato un Pannunzio politico
Straordinario che io non conoscevo avendo conosciuto
Anche molto bene personalmente nel nella mia più
Che cosa diceva
Pannunzio nel gennaio quarantasei quindi siamo a non siamo ancora alla alla Costituente non ci sono state ancora le le le prime elezioni politiche
Le Generali
Metodico paziente mortificante
E il piano tattico del Partito comunista
Disgregazione
Disgregazione e annientare gli avversari usando avvolto avvolta le armi della legalità
E quelli delle illegalità
Il sorriso e il Randello
Se tenere le armi della legalità e della illegalità negli ultimi dieci anni quali sono state le armi della legalità sta per le armi della legalità quindi illegalità
Sono state proprio quella rottura della divisione dei poteri di cui parlavo prima della via giudiziaria cambiamento politico e quelle è un'arma sostanzialmente Villegas il sorriso e il Randello
Prima tappa e la disgregazione del più diretto avversario il partito socialista i comunisti hanno già sbanca spalancato la bocca ramo le quarantasei io in quel periodo personalista era era era era forte era più forte perché comunista
Come il serpente dinanzi alla Mangusta tocca la mangusta saltarci dentro d'un colpo
Poi verrà la volta degli altri partiti se saranno decisi a farsi ingoiare dodici anni fa Hitler conquistò il potere con mezzi altrettanto ipnotici e legalitario allora furono i comunisti a perdere il campo la lezione ha servito
Non esiste eccetera eccetera non esiste una scuola in Russia di tattica al comunista
I partiti totalitari imparano gli uni dagli altri
Gli ultimi ritrovati della tecnica la nuova tecnica comuniste insegna che non c'è più bisogno di rivoluzioni basta la minaccia della rivoluzione lontano sentore
Che potrebbe anche scoppiare al potere oggi si va con i mezzi legali e via dicendo
Mario Pannunzio mille novecentoquarantasei
Io ho finito non ho
Spero di non avervi fatto una
Ho avuto concentrare sulle questo ideale perché mi paiono quelle anche le più singolari tutto il resto fallimento del comunismo mondiale sotto gli occhi di tutti nelle gite tutti i giorni
Però quello che avviene nel nostro Paese
Molte volte rispetto anche alle vicende del giorno per giorno nuovi
Lo dimentichiamo oltre non ride non riusciamo a a vederlo molte volte così siamo un po'annebbiati delle cose troppo troppo vicine non vediamo nella nella loro distinzione
Quello che io ho voluto mettere il richiamare la vostra attenzione
E che
I postcomunisti
Seguiranno un voler fare i conti con la loro storia
E seguito a usare degli strumenti di intervento un'azione politica
Che sono molto sottili
Molto difficile anche da da infida individuare nel giorno dopo giorno ma che non per questo
Sono
Meno distanti
S'e hanno abbandonato quella frontiera fra mondo liberale
E il mondo illiberale che mi pare che la cosa che deve riguardarci da vicino anche nella prossima stagione grazie
Grossomodo ci fermiamo qua con un'unica coda prossima prossima elezione sia per al dibattito questo significa anche che cominceremo alle sei puntuale
Perché io ho visto alcuni che tagliamo la corda e altri continuano a farlo anche perché molti sono quelli che non avvertono proprio dietro l'angolo ma poiché noi siamo partiti da ideazione
Dieci anni dopo il muro
Da questo poi abbiamo tratto lo spunto per inaugurare il corso con questo evento io vorrei concludere con una battuta di Giovanni Orsini il quale Nicola Rossi la cui ha fatto divertente tra virgolette diverse perché il punto
L'approccio è molto divertente cioè ha raccontato
Che il giorno che stava crollando il muro lui stava con sacco in spalla in una stazione ha incontrato un amico il quale gli ha detto mai pensato
A quali guai andremo incontro adesso che il muro è andato giù insomma a ridate Cher muro vero Giovanni
Beh forse messa così mi pare un po'troppo duro no era ero molto giovane insomma erano studente universitario incontrare questo amico che era ben più esperto ben più esperto di me insomma stava in Inghilterra uscì da questa stazione metropolitana con questa copia del giornale nel quale trascritto il muro è caduto io ero tutto contento e idealista è l'unico hard o con un'aria
Che all'epoca io ritenni ributta ampiamente cinica e mi disse guarda che il muro era un fattore di stabilità adesso andiamo dire allunga
Verso il peggio
Eh insomma mi sembrava
Un aneddoto carino e quale iniziare questo discorso che ha fatto sul su questo numero della rivista
Comunque insomma a parte questo
L'amico Morbelli a gentilmente ricordato io continuo a ritenere e insomma questo numero della rivista
Senz'altro va in questa direzione che per quanto questo mondo sia un mondo difficile per quanto questo mondo sia per molti aspetti un mondo più difficile di quello precedente il mille novecentottantanove se potessi decidere io dis di ritirarci su il muro ben lo lascerei giù dove sta perché credo che sia un mondo più difficile senz'altro più complesso più difficile da trattare ma che sia un mondo nel quale l'opportunità che alla libertà
Siano lì opportunità infinitamente maggiori infinitamente
Più ampie di quelle che c'erano prima e quindi tutto sommato si era un fattore di stabilità ma preferisco questa instabilità quella stabilità e questo continuano a dire a tutti quanti quelli che invece continuano a ricordare come si stava meglio quando si stava peggio ecco non non si stava meglio o si stava peggio punto e basta e io su questo diciamo sono pienamente perfettamente convinto non ho nient'altro da dire tranne il fatto che la rivista ideazione appunto dalla quale sono qui
Rappresentante lietissimo a di collaborare con la scuola di liberalismo cosa che sto non è il primo anno che questo avviene
E che quindi a nome di tutta quanta la redazione auguro a docenti e discenti di questa scuola un buon anno di lavoro grazie
Grazie a Giovanni Orsina che come alcuni già sanno passato dai banchi di allievo dell'Ascoli liberalismo alla cattedra di docente
Anche perché ogni tanto gli amici di ideazione quando non non non non lo chiamano
Lo chiamano come supplente e il nostro il nostro panchinaro per eccellenza ne abbiamo due o tre panchinari che sono illustri e vituperati uno di questi è Giovanni Orsina il quale ogni tanto lo riusciamo a catturare quindi lo ringraziamo proprio per questa sua disponibilità
Noi ci fermiamo qui ma la giù in piedi ecco accanto a Franco Chiarenza c'è Gigino compagna che saluta così si fa riconoscere ecco lì perché è già pronto per la lezione che terrà venerdì prossimo non è che vogliamo cominciare adesso però ecco questo quindi Luigi Compagna è vero o non non è solamente un ectoplasma quindi la prossima da venerdì dare no benissimo ove risme ove è vero proprio il tutto luglio e non allora ci risentiamo e ci rivediamo venerdì alle ore diciotto possibilmente puntuali anche per finire in maniera che alle diciannove e trenta possiamo andarcene tutti quanti dopo aver fatto unico dibattito arrivederci
Qua vengano le ragazze bionde con gli occhi azzurri a cui do le copie che sono avanzare di di azione arrivederci