"Lavoro, sviluppo, occupazione" convegno nazionale organizzato dal CDU all'indomani del Consiglio Nazionale presso il Park Hotel Ca' Noa di Brescia

Ma il massimo che mi consentono un minuto dopo di firmare quello già che già è stato deciso da altri
Si parla di sviluppo
Ma voi io non posso partecipare a questo sviluppo
Si parla di occupazione ma i dati che abbiamo noi e la realtà che noi vediamo sicuramente
Non ci porta a verificare questa questa occupazione
Si parla di lavoro di rapporti di lavoro
Rapporti di lavoro che forse presunzione definire tale
Perché
Vado per per punti lavori socialmente utili va benissimo ma è difficile definirli lavori io li definirei soltanto come situazioni momentanee per praticare la solidarietà e nel contempo consentire a chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro di incominciare a fare esperienza
Perché se è pensabile se una mente normale può pensare che un un individuo possa vivere o mantenere una famiglia corre tribù giovedì un milione al mese io avanzo in Italia la cosa un po'difficile un po'impossibile
Quindi ecco per tutti questi concetti che io ho cercato di così inserire in questo ragionamento maniera molto sintetica molto rapida io credo che evidenzino un dato
Oggi non c'è una un'idea chiara di che cosa
L'Italia deve essere un vuole essere due vuole arrivare e che e condivido in pieno il ragionamento che faceva il professor Savona l'Europa il rapporto con gli Stati Uniti che tutti le problematiche finanziarie economiche
Però credo che nel piccolo ma anche chi proprio un progetto non ci sia proprio non ci siano proprio le idee chiare non si sappia con esattezza da che parte bisogna andare che cosa bisogna fare tolti due grossi filoni
Tutto libero e quindi ognuno pensa a se stesso e la giungla
Oppure tutto assistenziale quindi allora nessuno fa più niente invece credo che forse con uno sforzo comune sia possibile elaborare una terza via sia possibile pensare a un qualche cosa di diverso che cerchi di coniugare queste due questi due estremi e per esempio
Ma non credo che sia follia pensare ad uno Stato che pur non possedendo direttamente la proprietà di servizi pubblici possano avere delle leggi snelle che rivolte al controllo degli stessi
Penso non so alla privatizzazione della Società Autostrade
Quindi è possibile che siano proprietà di privati possibile che possa esistere uno stato che una qualche maniera controlli questo questa realtà importante per la vita di una nazione
Certo poi ci andiamo a scontrare con quello che si sa si legge sui giornali non è possibile superare la soglia del quarantotto per cento del quarantanove per cento
Quindi è chiaro che diventano poi privatizzazioni molto sui generis
E anzi
Fanno diventare quella realtà
Delle delle vie di mezzo che non dicono assolutamente nulla
Però io credo che sia possibile trovare delle ripeto soluzioni diverse sia possibile coniugare questi due
Questi due estremi
Coniugarli per fare in modo che appunto in una società ormai piuttosto brutta
Che non guarda più da che cosa succede alla persona che ci sta accanto sia possibile praticare veramente la solidarietà far crescere veramente il livello culturale della solidarietà delle persone
Perché io poi ecco voglio concludere con un col pensa positivo come quella di ottimismo
Io non credo che se sul serio la gente le persone che vivono che abitano che popolano questa questa nostra Italia siano veramente persone che non gliene importa nulla di quello che succede
Io faccio caso così forse ingenuamente che ogni qual volta c'è qualche manifestazione anche televisiva per raccogliere fondi suo obiettivi precisi dove la garanzia dell'uso di quei fondi non voglio dire certa ma piuttosto sicura piuttosto tranquillo chiedo che le persone rispondono credo che le persone sono disponibili
Alla non voglio credere che ci sia questo disinteresse alla solidarietà della gente delle persone io credo che ci sia da parte della gente delle persone
Beh minimo
Un minimo di dubbio sul di eventuali usi che poi possono nei fatti da alcune risorse ma questo purtroppo per esperienze trascorse vissute direttamente
Ma al momento che l'utilizzo c'è io credo che la solita vita delle persone la troveremo ci sarà come credo che le stesse persone che la stessa gente le stesse visto gli stessi loro rappresentanti nelle sedi opportune forse ecco dovrebbero anche su altri tavoli ad altri livelli fare in modo che la democrazia la libertà siano finalmente valori che in Italia si possano non rinunciare ma ma praticare grazie
è un Cilla allora l'ultimo degli interventi
Quelli Calogero Nicoletti imprenditore allora imprenditore che opera suoi credo che opera nell'Europa fuori fuori dai confini nazionali emette italiano quei confini nazionali perciò ringraziamo anche Nicoletti
Dopo l'intervento di Colletti diamo o la parola daremo la parola al segretario del partito
Miei cari amici in sintonia con il segretario del CDU
Il professor Rocco Buttiglione
Ma
Nel mio primo intervento straordinario del partito ad Abano Terme dello scorso ottobre ricordati i principi valori fondamentali del nostro partito
In economia ad Abano Terme ha ricordato anche i seguenti principi
In questa occasione
Consentitemi di approfondire altri temi economici importanti il reddito procapite italiano nel mille novecentoquarantotto era di un terzo di quello inglese da tempo lo ha superato
Sembra nel mille novecentoquarantotto era di circa un dodicesimo di quello americano mentre oggi è più o meno di tre qua
Questi sono risultati economici indubbiamente positivi
Essi sono stati ottenuti e ricordiamo bene malgrado allo stalinismo economiche malgrado la perversa filosofia economica comunista e delle sinistre tutti
Tale risultati sono stati ottenuti malgrado nulla sia stato concretamente fatto per Roma per sostenere i due veri fenomeni economici italiana degli ultimi decenni
Mi riferisco alle imprese private medie piccole e non del nord tra i circa centocinquanta distretti industriali Poli prodotto mono prodotto formate sul nostro territorio dal dopoguerra ad oggi
Che sono la vera spina dorsale della nostra economia studiate con grande attenzione dai nostri concorrenti europei e americani e che molti Paesi industriale e civile
Cerchiamo per un momento immaginarci quanti migliori sarebbero stati risultati per l'economia italiana se negli ultimi decenni le sinistre non avessero remato contro il buonsenso economico
Proprio nei decenni cruciali in cui l'Italia avrebbe potuto e dovuto tenere il passo dei nostri concorrenti europei ed avrebbe dovuto a tre tra attrezzarsi per affrontare la mondializzazione dell'economia
Da posizione di forza e non di debolezza in primo luogo una politica bancaria che allo stesso tempo è riuscita a penalizzare l'iniziativa delle piccole e medie imprese e il sistema del raccolta dei capitali
è riuscito ad allargare l'inefficienza delle partecipazione statali nella sostanza essi il sistema economico comunista
Erano è riuscita a far crescere a dismisura il debito pubblico che peserà per decenni sulle nostre spalle
E su quelle dei figli e nipoti è riuscita a fare uscire dal controllo l'inflazione che a più riprese ha destabilizzato il nostro sistema economico è riuscita a disincentivare il lavoro e la produttività tanto che ancora si parla di introdurre le trentacinque ore settimanali
Altri appuntamenti sono stati volutamente perse dalle sinistre negli ultimi decenni in particolare la mancata errata promozione del male in Italia
Ad Abano Terme ho sostenuto che la promozione del mare in Italia va fatta non solo all'estero ma anche in Italia
In Italia e nell'informazione nelle scuole nelle famiglie facendo capire al singolo che il prodotto italiano industriale e che hanno delegato astronomico turistico culturale non è secondo in generale
Al prodotto straniero a parità di prezzo senz'altro non è inferiore sempre a parità di prezzo
A quello dei nostri concorrente duro europei danza molto spesso di qualità superiore
Per mantenere il prodotto ma l'Italia pari o superiore a quello dei concorrenti bisogna però introdurre una politica della produzione moderna e quindi attenta ai continui cambiamenti
Non ferma sulle posizione cossuttiano bertinottiana e conservatrice superati
Una politica industriale che riduca il peso fiscale faciliti la mobilità e l'occupazione si Procopio in stretto raccordo con il sistema scolastico
Dell'istruzione della formazione legata al programma in relazione al vero mercato del lavoro attuale e futuro faciliti l'apporto dell'innovazione
Favorisca le aggregazioni Italia e su società italiane per meglio competere in tempi dei comparti globalizzazione
In una parola c'è bisogno di una politica economica che realizzi gli interessi economico nazionale purtroppo si sente poco parlare da nove a livello politico di interessi nazionali
Lo stesso vale anche per l'interesse economico economici nazionali a differenza di quanto avviene da decenni nei Paesi occidentali nostre concorrenti e non solo negli Stati Uniti in Giappone in Francia o in Germania
Ma anche in Paesi quali l'Olanda Finlandia Spagna o di lettura virgola interessi economici nazionale da far valere difendere nell'ambito dell'Unione europea e delle organizzazioni internazionali
Volevo soffermarmi un po'tecnicamente per quanto riguarda la materia che tratto da trenta cinque anni nel nei mercati europei come l'onorevole Tassone citava ritorni per venticinque minuti
C'è
Visitando l'Europa mi sono accorto che le istituzione come dice risulto commercio estero che rappresentano il cuore dell'economia per il Mato in Italia in Europa
Manca una questione di professionali
Di lì e tecnicità per presentare e per promuovere la nostra Italia
Credo che il nostro partito dovrebbe portare avanti un programma anche per andare fuori con una certa
Cultura di quello che si promuove
Perché è impossibile che oggi stiamo diventando il fanalino di coda dell'Europa nell'agroalimentare
Mi ricordo che quando sono arrivato a Brussel
A Parigi a Colonia a Stoccolma si vedevano i demoni del limone siciliani si vedeva la verdura delle Puglie che si vedevano i ivi negli del Veneto degli Abruzzi dalla Toscana
Oggi noi siamo diventati un paese dove ci chiamano quando hanno bisogno ma non abbiamo un anno una nostra vera identità
Riporto un caso la Francia importa nati divino
Che non sono nello stesso tempo identificati nel nel vitigno che rappresenta no perché devono tagliare il bordo il Borgogni che poi a un certo momento quanto noi si va a proporre la nostra bottiglia di vino viene con una certa diplomazia sabotata perché dicono che gli italiani sanno fare solo il bottiglione da due litri non è vera questa e allora bisogna portare un'identità chiara una identità sana
Un'eredità che parlerà alla nostra Italia non si può parlare a un certo momento che dobbiamo essere sembra la ruota di scorta di un'Europa che va a forte velocità noi siamo ormai nella prima gli altri sono nella quinta
Dobbiamo cercare con un certo realismo una certa concretezza ma anche una certa continuità e costanza di essere presente di promuovere il nostro ma di vita
Quello che io vi posso dire abbiamo anche i nostri torti
Sono dei torti infantili perché infantile a un certo momento noi proponiamo l'amato dalla il nostro agroalimentare proponiamo i nostri agrumi dove oggi sei maggio un calibro due di sopra e poi si trova il cavo e poco fa quattro di sotto ormai queste malizie ci hanno portato
Come vi dicevo essere veramente la ruota di scorta dobbiamo arrivare ad avere quella saggezza ma anche quella maturità di capire
Che per essere in Europa per conquistare l'Europa si conquista con la serietà e con la costanza e con la concretezza
Questo è un programma che il nostro partito dovrebbe portare avanti oggi noi non possiamo fare dei contratti di pomodori e quando poi non onoriamo i nostri contratti in Europa la nostra poco furbizia Ciapponi ci porta negli anni a venire a essere degradati
Perché non abbiamo una certa costanza una certa serietà una già concerto professionali di Isma'queste io vorrei vedere io vado sempre in Europa in giro sono attaccatissimo alla nostra amata Italia
Un'Italia che amo l'Italia che sono molto legato va male al cuore quando vedo queste situazioni oggi si va dalla pasta con un marchio italiano deve ma dalla Turchia
Oggi si è venuta all'arancia vengono dalla Spagna di con la Spagna
Fino a dieci anni fa era dietro di noi oggi la Spagna ha già superato nel nell'agricoltura
Ma cerchiamo noi di portare un programma avanti oggi abbiamo e le il ministro del Commercio estero il il dottor Fassino che lui va in giro a proporre forse il suo partito no il mare in Italia
Abbiamo bisogno dei professionisti ci sono negli uffici dell'incendio d'Europa forse del mondo se ci stanno dei buoni elementi né ci sono degli elementi che abbiamo avuto degli incontri che quando si parlava di un prezzo d'un pomodoro
Questo signore mi ha detto scusi ma cosa significa brezze ma scusi cosa mettiamo degli elementi così
Che non rappresentano unitaria capace di esprimerà la sua professionalità umbre che seguiva la concentrazione di un pomodoro e quando si aggiunge per esempio un po'me nel vino che significa un mezzo grado aggiunto del suo caro
E che ha degli elementi che sono all'inizio non sanno che cosa sia
Ma io credo che bisogna cambiare aria e giocose bisogna fare un mercato parallelo è questo che apporta che all'Italia dobbiamo essere presenti la dobbiamo presto essere presente
Con una certa Teche Rai concerto protezionismo ma anche una certa maturità è una certa cultura dell'agroalimentare grazie
Penisola passi ora dell'imprenditore e Nicoletti io devo chiedere scusa alla signora Perini Gabriella perché è presente tra di noi signor Bellini
Fa parte dell'ordine consulente del lavoro io la prego di prendere la parola e credo che un po'ascoltato il dibattito quindi credo che possa dare un contributo dalla
Ecco sull'ascolto la sua esperienza questo è uno non esperienza molto interessante per reati connessi poi consente lavoro credo che sia una cotte Goya sempre oggi oggetto di attenzione discussione di dibattiti e di critiche non ecco perciò credo che la parola della signora Pedrini Perini molto interessante grazie
Io ringrazio di organza cuore di avermi dato l'opportunità di partecipare a questa riunione io stimo bresciana quindi no ritrovo in difficoltà ma nella mia città e devo dire che ho assistito volentieri interventi che ho apprezzato lavoro qualità particolarmente ho apprezzato l'intervento del professor Savona e apposto l'accento sulle varie procure nella della nostra Italia per
Purtroppo ci troviamo ci troviamo di fronte in determinate situazioni che i nostri europarlamentari non vanno a difendere le sorti proprio per il nostro per nostro Paese effettivamente è l'appello dei mi sembra d'aver intravisto nel nel suo intervento no apprezzato tantissimo io vengo da un'esperienza professionale che riguarda quindi il problema dei professionisti in Italia qua non se n'è fatto cenno nella nei vari interventi ma io ritengo che vada attenzionato anche da questo partito del CDU
E deve portare avanti anche gli interessi dei professionisti
Sembrava che volessero portare quindi professione perché dovevano essere protetta soltanto due conclusioni di Pavia le professioni dagli avvocati delle professioni lei per medici ma io ritengo che il tessuto professionale che abbiamo noi in Italia vada rinvigorito
E che venga portato avanti quanto prima la famosa legge quadro delle libere professioni perché ritengo che non posso andare alpina
Per il tempo che ormai è stato procrastinato
Un'altra cosa che ritengo che non possa essere non prese in considerazione in questo intatta questo per e il vento che sia la il problema dell'università
Proprio l'altro giorno le i liberi professionisti che sono stati convocati dal ministro Zecchino
Perché la riforma universitaria così come sta andando avanti in questo momento penso che interessi molto il futuro in Italia le quarantun classe e sono state portate avanti terre
E per il triennio universitario per diploma universitario senza peraltro conoscere ancora
Come sarà lo sviluppo futuro Rutelli letture degli ultimi due anni di specializzazione ritengo che sia è un problema da affrontare quanto prima non può la produzione essere staccata da quella che è la formazione anche scolastica sia perché si è proceduto professionale si è il tessuto di preparazione e tese
Accompagnare anche
I protagonisti Tella produzione dell'impresa per la piccolo grande impresa sono di fatto per i problemi dei problemi le investono l'intera economia italiana quindi oltre a tutte le problematiche condivisibilissima ecco sono state approntate strana stamattina ritengo che pensare anche al problema dei professionisti italiani sia molto molto importante grazie ad avermi dato l'opportunità
Lasciavano ai grazie alla signora Perini anche per questo suo contributo del bisogno testimonianza sul tema sul problema
Che come dicevo poc'anzi estremo interesse che hanno interesse a lei
Dunque e siamo alle conclusioni
Conclusivamente non resta altro che ringraziare nostri illustri ospiti sia cancella Loparco Nicoletti Perini e Paolo Savona
Un ringraziamento ovviamente a Luca Volonté anime gemelle che
Han fatto i moderatori questo dibattito
Un ringraziamento a tutti i presenti
Qualche rammarico che il Consiglio nazionale che sono stati presenti fino alle due e mezza di questa notte oggi può hanno hanno disertato i lavori del convegno e questo lo debbo dire con con estrema chiarezza e con grande rammarico
Se avevano problemi di sono problemi di di altre potevamo fine abbia un quattro al primo ingresso
Va beh e questo questo è bene che io sono molto molto molto rammaricato per questo lo dico perciò ringrazio voi altri rinnovo il ringraziamento è arrivato poi presente ovviamente
Ringrazio i consigli azionare per il contributo che hanno dato stanotte non non c'è dubbio però ora che hanno fatto
Poi un ringraziamento rinnovato agli amici di Brescia abbiamo sentito questa mattina il commissario provinciale di Brescia o non ringraziamento affettuoso capo della segreteria politica Riccardo Conte rinnovato e reiterato
E credo che il primo appuntamento dopo Brescia riguarda ancora Lombardia
E quella del quindici di gennaio a bere contro un collega c'era che che ha come tema la scuola
Perciò ricordi poi riceverete gli inviti opportuni inviti e così via per anche quel sarà una coesione di incontro speriamo meno sborsata che non ci sia la crisi di governo e quindi sette quando il segretario del partito come oggi costretto raggiungere Roma per sentire le dichiarazione del Presidente del Consiglio dei ministri
Detto questo allora segretario del partito allora diamo la parola per per concussione e quindi anche
Luís affidiamo questo compito perché le conclusioni in fondo danno anche un'indicazione di linea
Dell'economia di linea politica politica economica che il CDU Cordova seguire nel prossimo futuro grazie
Io ringrazio ti presenti perché effettivamente dopo un Consiglio nazionale tirato
Che terminato a tarda notte
è anche comprensibile che qualcuno questa mattina
Non se la sia sentita dire alzarsi prima di un'ora che gli attraversa questa sondaggi eventuali turisti
Vorrei partire da una considerazione dell'amico Paolo Savona
Nella quale mi riconosco interamente credo si riconosce il nostro partito
Quando dice
Che e un programmatore per vocazione liberista per disperazione
Io vorrei approfondire questa dichiarazione di fede in qualche modo riandando a a un personaggio della storia italiana che ha recentemente scomparso e che Amintore Fanfani e che credo uno dei padri
Della fase in cui si è tentato di programmare l'economia italiana
E vorrei che voglio riandare a colloquio di tanti tanti anni fa uno dei pochissimi che ho avuto con Amintore Fanfani
In cui mi spiegò
Che lui non è fra uno statalista
Perché non è compito dello Stato dare lavoro alla gente
Il comunismo pensa che lo Stato deve dare lavoro alla gente
Ma e possibile dare lavoro a tutti se si ha un potere di comando sulle energie sulle risorse di tutti uno stato il quale assume l'impegno di dare luce un posto di lavoro a tutti quelli che devono lavorare deve avere il diritto di dire che cosa devi fare indicarti il lavoro che devi fare
E deve avere il diritto di disporre del comando su tutte le risorse del paese uno Stato così non può strutturalmente non essere uno stato totalitaria
D'altro canto diceva Fanfani
In quel colloquio di tanti anni fa con me che ero poco più che un ragazzino
Io non sono neanche un liberista
Perché il liberismo cosa mi dice mi dice che il mercato alla fine e l'unico regolatore dei rapporti umani è che sul mercato tutti i fattori di produzione troveranno alla fine una collocazione e quindi sul mercato in sede teorica
Non è pensabile una non occupazione di fattori produttivi quindi non è pensabile una non occupazione del lavoro la disoccupazione teoricamente non esiste
Ma se guardiamo alla realtà pratica se guardiamo alla realtà pratica del nostro Paese vediamo che nel nostro Paese empiricamente la disoccupazione esiste
Può darsi che come pensa sei nel lungo periodo
La disoccupazione debba scomparire
Ma è anche vero quello che dice Lord John Maynard Keynes che nel lungo periodo saremo tutti morti e vorremmo essere occupati prima di morire cioè del periodo
Medio prende
E allora diceva Fanfani io sono un democratico cristiano
Noi potremmo formularlo in un modo scientificamente più corretto mi perdoni la memoria del professor Fanfani dicendo sono uno che aderisce alla dottrina sociale cristiana
Ma credo che sia sostanzialmente la stessa cosa
E allora mi pongo il problema
Perché il mercato in Italia non da lavoro agli italiani
Non il mercato teorico il mercato in pirico così come esiste imitare
E credo che esistono una serie di colli di bottiglia di strozzature di blocchi i quali impediscono al mercato di funzionare
In conformità al bene del paese realizzando il bene del Paese ritengo che lo Stato abbia il compito di intervenire per rimuovere questi colli di bottiglia
Diceva Fanfani allora i colli di bottiglia erano l'acciaio
L'acciaio costava troppo e quindi le imprese italiane avevano la materia prima fondamentale dell'epoca a prezzi troppo alti i trasporti costavano troppo e quindi esportare
Era troppo costoso l'energia elettrica costava troppo ci siamo posti l'obiettivo di dare alle imprese italiane energia elettrica a basso costo acciaio a basso costo e trasporti autostrade a basso costo
Ha funzionato l'economia italiana rimossi questi colli di bottiglia
Il mercato si è messo in movimento
Il mercato ha dato lavoro agli italiani dire che nel mille novecentosessantadue come è stato ricordato mi pare dallo dallo parco
No è stato ricordato da l'aglio burro dire che nel mille novecentosessantadue in Italia c'erano quattrocento mila disoccupati e come dire che tutti quelli che volevano lavorare trovavano rapidamente da lavora
è ovvio
Che noi non vogliamo tornare agli anni di Fanfani
Quella sera la Democrazia Cristiana di allora noi crediamo in un'altra epoca star
E ed è stato una colpa grave della cultura della programmazione in Italia
Avere lasciato arrugginire
Il
Macchinari o concettuale
Con il quale si ragionava
Ostinandosi a difendere l'acciaio
E ha ricordato Paolo Savona la battaglia fatta per difendere l'acciaio in un'epoca in cui l'acciaio ormai si buttava da tutte le parti non servirà più niente
Pensate alle vostre automobili quante la parte d'acciaio quante la parte di plastica ed altri materiali che c'è dentro
è stato un errore fermarsi a difendere le scelte
Materiali degli anni Cinquanta quando non è più stato possibile difendere le scelte materiali degli anni cinquanta che erano superate non sbagliate giusto nell'epoca loro superate vent'anni dopo
Quando è stato impossibile difendere le scelte materiali di quegli anni si è buttato via
Anche l'apparato concettuale che aveva portato a mio avviso giustamente a individuare i compiti dello Stato nell'economia non quelli di dare Luís il lavoro a tutti comunismo
Ma quelli di avere una politica la quale individui i blocchi allo sviluppo di Rimbaud
Cosa sarebbe stato necessario fare domandarsi qual è l'analogo nel tempo nostro
Che non è il tempo di Fanfani dell'acciaio allora serviva l'acciaio dato l'acciaio a basso costo la carpenteria metallica leggera italiana ha invaso i mercati europei oggi qual è l'analogo
Dov'è il collo di bottiglia attuale
Questo è il problema che andava posto in modo spregiudicato all'ora
E ancora il problema che dobbiamo porci noi
Il liberismo per disperazione ha individuato una serie di colpi di bottiglia
Non il liberismo teorico
Ma che il liberismo per disperazione a cui si è arrivati alla fine di quell'esperienza ha individuato alcuni colli di bottiglia
Chi sono i colli di bottiglia che lo Stato stesso oppone allo sviluppo dell'economia l'eccesso di regolamentazione che finisce con il paralizzare
Perché dovendo difendere una struttura sempre più indifendibile come si è ottenuto di difenderla con costruzioni ausiliari e sempre più complessa
Con strutture normative sempre più complesse con una difesa sempre più rigida di posizioni che non tenevano sul mercato mondiale e che quindi dovevano essere smantellate si poteva ritardare il momento in cui sarebbero state smantellate ma non lo si poteva evitare
In questo senso io credo il liberismo per disperazione è stato una cosa positiva a rimosso alcuni blocchi
Ma è sufficiente
Io credo che non sia sufficiente
Perché ci sono degli altri blocchi che non derivano da semplicemente dall'eccesso di regolamentazione
Ma derivano dal contesto concreto nel quale ci veniamo a trovare il mercato non è una parola magica il mercato non è un'assenza di regole il mercato e una regola esso stesso vive i sistemi di regole non può esserci un mercato bene ordinato in un paese senza precise e chiare regole e strutture di carattere etico di carattere giuridico di carattere religioso di carattere politico le quali contengano
E limitino e contemporaneamente sostengano il mercato
Sì consentite un paragone filosofico
Canta fa una volta l'esempio
Della
Colomba
La quale teoricamente nel vuoto dovrà regolare meglio
Però nel vuoto non c'è l'ossigeno non respira e muore
Allora il mercato non contenuto da nulla
Il mercato in cui altre strutture sociali non offrono resistenza
è un mercato che si espande che si suicida
Dobbiamo costruire le strutture etiche religiose politiche morali e giuridiche che contengono quindi limitano ecco deprimente sostengono il mercato così c'è un mercato funzionante
Altrimenti c'è la mafia e la corruzione
Parla per la Russia una parte dei problemi della Russia solo una parte perché la Russia di uscita oggi a mettere assieme due cose contraddittorie
I resti dello statalismo
Un mercato senza regole che sconfina nella mafia nella corruzione il risultato il disastro
Io credo che dobbiamo porci il problema di come riprendere oggi non in modo chiuso e corporativo ma in modo intelligente e creativo l'intuizione fondamentale democratico cristiano
Che era l'intuizione di un intervento pubblico nell'economia fatto non per togliere i compiti che sono propri del mercato
Ma per aiutare il mercato a funzionare e per orientare il mercato perché funzioni per il bene della persona umana
C'è stato qualche tempo fa una polemica
Ricordo fra Romiti e il cardinal Martini
Qual è infine della impresa
E fine dell'impresa produrre profitto
Certo un'impresa che non produce profitto l'impresa malata
E come tale non può sopravvivere a lungo e se sopravvive sopra di tacco a carico della collettività consumando risorse e quindi modo parassitario
Qui il profitto è sicuramente un indicatore fondamentale dello stato di salute di una impresa
Mani previste per produrre profitto
E io qui sarei in disaccordo d'accordo se questa è la finalità immediata ma la finalità fondamentali per cui esiste un'impresa e che gli uomini vivano
Che vivano i lavoratori dell'impresa che vivano gli azionisti dell'impresa que viva la collettività all'interno della quale impresa e inserito perché l'idea di profitto vedrà strumentale
Come in genere l'idea di denaro Lidia di mezzo
Mettere a disposizione
Dell'uomo strumenti per condurre una vita buona per vivere che per vivere bene
Ma la finalità non è l'elemento strumentale il profitto
Sarebbe come dire che noi viviamo per il salario no ne guadagniamo un salario per vivere la finalità ultima dell'economia e che l'uomo viva parlare di centralità della persona umana nell'economia significa ricondurre tutte le problematiche economiche a questa finalità ultima che che l'uomo viva tutto il resto sono passaggi da rispettare
Rigorosamente ma anche da inserire in un progetto che vede al centro la persona umana
Quando noi Mario ed io abbiamo condotto al in Europa Mario io Nino Gemelli abbiamo condotto in Europa la battaglia sull'ammissione di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo qual è stato uno dei cardini di questa battaglia
Dire a Forza Italia voi fate riferimento semplicemente a una moderna economia di mercato
Non è la stessa cosa che vuole il Partito Popolare Europeo
Il Partito popolare europeo vuole un'economia sociale di mercato ecologicamente compatibile
L'economia di mercato c'è tutto in quei casi in un caso appare come un fine ultimo nel secondo appare come un fine intermedio
Un'economia di mercato che orientata a che l'uomo viva come si orienta l'economia di mercato che l'uomo viva affrontando il problema dei colli di bottiglia che fanno in modo che l'economia di mercato ossa
Il comunismo pensa deve funzionare contro la persona umana non è vero
Non deve funzionare contro la persona umana ma può in certe circostanze funzionare contro la persona umana
E bisogna intervenire ai diversi livelli per orientare economia di mercato in modo che funzioni terra la persona umana e non contro la persona umana esempi ne sono affiorati
Più di uno
A questo tavolo
Parliamo del problema degli ordini professionali o delle professioni in genere
Mercato delle professioni incerto
Concorrenza certo apriamo ai giovani certo ma esistono delle garanzie che sono date per tutelare l'utente
Immaginate un mondo all'interno del quale ognuno si autonominò al dottore in medicina
Chiedo scusa se faccio un esempio sui medici anziché sulle nuove professioni ma un esempio più facilmente comprensibile o di uno che crede sia autonomi dottore in medicina e va in giro a curare i i malati magari prescrivendo ride ricette della
Medicina c.t.
Senza un controllo pubblico a tutela dell'utente sarebbe attentato alla fede pubblica
Allora esiste in questo ambito un problema di regolamentazione per sostenere il mercato
Ma anche per le disciplinare un altro esempio lo traggo dalla stessa relazione di Savona ne abbiamo un mercato dei capitali il quale oggi funziona secondo logiche che non emettono i capitali al servizio della produzione e quindi del bene comune ma con modalità puramente speculative fittizi
Le possiamo generare derivati
Che sono ricchezza fittizia che non corrisponde a nessuna base reale o che ha perso o a un rapporto con la base reale puramente teorico infinitesimale e che sono in grado di sballare il funzionamento del mercato finanziario che che funzione doveva avere allocare le risorse dove si impiegano più produttivamente e quindi nel modo più utile per il bene comune
Ma se si generano flussi meramente speculativi che amplificando piccole differenze
Che non hanno attinenza con differenze reali di produttività scenderà
La turbativa continua del mercato dei capitali il risultato è che il mercato finanziario si scollega
Dal dal dal mondo della produzione
E questo
Sì sarà forse una moderna economia di mercato certamente non è una economia sociale di mercato tanto meno ecologicamente compatibile
Io credo che noi dobbiamo riprendere con prudenza e avendo imparato la lezione
Nel passato
L'idea democratico cristiano
L'idea di una economia di mercato la quale
Sa perseguire prudentemente l'obiettivo del bene comune
Quali sono oggi i colli di bottiglia dello sviluppo uno la identificato il liberismo e in questo noi limitatamente lo accogliamo l'eccesso di regolamentazione statale
L'eccesso di regolamentazione che in pace il mercato per proteggere interessi particolari
Però non è l'unico è affiorata una volta la parola università
Certamente
Un collo di bottiglia fondamentale la quasi l'analogo dell'acciaio di una volta probabilmente oggi è la disponibilità di conoscenza
Un sistema universitario capace di produrre brevetti di fare ricerca scientifica
Oggi in Italia si producono troppo pochi brevetti
Troppo poche merci italiane sono prodotte su brevetti italiani
E quindi troppo poche merci italiane
Sono Survive di alti di contenuto tecnologico troppo poche merci italiane hanno un investimento forte di sapere informazione al loro interno
E quindi vanno sui mercati non godendo il privilegio di stare su fasce alte relativamente protette di mercato ma si va su fasce basse poco protetta
Perché il mercato
è un'espressione vaga forse bisognerebbe dire i cui mercati il mercato è come una una carta geografica che in cui ci sono le alture e ci sono le pianure ci sono i deserti ci sono le valute
Chi sta in una grande protetta dalle montagne
Si trova meglio di chi si trova in un deserto
Chi produce su vicenza propria
Con contenuti tecnologici alti che sono effetto di brevetti
Perché sono proprio il suo sistema Paese e si trova e l'analogo che stare in una valle in regata
E ben provvista o nella terra promessa dove scorre il latte e miele e chi invece lavora su brevetti di altri con un lavoro dequalificato e a basso costo sta nel deserto possiamo fare qualcosa perché il territorio italiano non sia desertificato ma per quanto possibile sia un territorio in cui si produce bene
è il problema delle infrastrutture morali l'università
E qui devo dire che io ho molte perplessità su questa riforma universitaria vorrei avere il tempo di studiarla bene ma con tutto il rispetto per il collega Zecchino io ho grandissime perplessità quarantuno chiamiamole facoltà
Non si chiamano facoltà mai l'analogo delle vecchie Facoltà quarantuno questo è il vecchio vizio italiano che pensa che noi facciamo un'università che produce qualifiche immediatamente spendibili nel mondo del lavoro avvicinandosi alla specializzazione del mondo del lavoro attraverso la moltiplicazione delle facoltà non è così l'università non darà mai dei giovani immediatamente spendibili sul mercato del lavoro perché la finalità dell'università non è quella
Noi dobbiamo avere un numero limitato di facoltà e dobbiamo avere una formazione professionale di terzo livello
Di quelli che i tre non c'è di chiamiamo i Masters
Che non corrispondono al Master dell'ordinamento accademico statunitense l'ormai entrato nell'uso e sono momenti professionalizzanti gestiti dall'università in rapporto col mondo dell'impresa all'interno dei quali c'è quella funzione professionalizzante che l'università da sola non è in grado di fare meno che mai moltiplicando il numero delle facoltà
E universitario e allora
Questa e un elemento strategico un altro elemento strategico certamente il tema di un ordinamento del credito che lamenta servizio dalla produzione
Contenendo in momenti puramente speculativi ma anche apponendo quelle posizioni di monopolio che fanno in modo che la banca italiana si sia potuta lungo consentire di non badare ai suoi costi gravando sulle piccole e medie imprese con l'aumento degli interessi la sua deficienza di produttività
Ma un'altra questione la grande questione dell'infrastruttura
La logistica da che mondo è mondo la produzione si aggrega dove passano le grandi vie di commercio
Noi non abbiamo una logistica nazionali
Non so che siano solo questi provvede sull'ancora altri
I punti sui quali un intervento pubblico nell'economia può rimuovere tappi di bottiglia e creare una vera economia sociale di mercato come
Andando contro l'impresa sostituendo l'impresa privata con l'impresa di Stato
Questa dovrebbe essere la risorsa ultima
A cui si ricorre quando proprio non c'è un'altra possibilità più facilmente sostenendo e facilitando una presenza strategica in settori i quali sono chiave per la crescita dell'economia
Un altro esempio che traggo dall'intervento di Nicoletti
C'è un problema dell'agro alimentare italiano che fortemente penalizzato dal fatto che l'Italia nella distribuzione alimentare non c'è
Per un motivo o per un altro una presenza italiana del settore è venuta a mancare e quando non sei nelle grandi catene distributive i tuoi prodotti per entrare nelle catene distributive gestite da altri devono pagare un pedaggio
E c'è la naturale tendenza a privilegiare prodotti che si sentono più vicini o più affini
Se tutte le pizze napoletane che si vendono del mondo fossero fatte davvero con pomodoro napoletano
La campagna non solo la Campania l'Italia tutta avrebbe risolto il problema della sua agricoltura ma così non è perché non è si non esiste nel mondo una filiera organica del prodotto
Per indagare anche responsabilità politiche del passato su questo
Ma non vogliamo polemizzare in questa sede
C'è il problema di pensare
Un moderno avendo presente
Che il mondo di oggi non è il mondo di ieri non solo perché scambiano le categorie merceologiche cambia il modo come la gente dimentica del mercato rendo presente anche un altro fatto che viviamo in un mondo globalizzato
Ieri
La decisione politica pensava moltissimo
E tutti si fermavano aspettando i tempi della decisione politica
Oggi in cui la scelta di localizzare un impianto produttivo a Brescia piuttosto che a Taiwan è una scelta
Non dico indifferente
Da una opportunità che l'impresa vede
E che si realizza oggi
Se tu fai aspettare l'impresa due anni prima che possa iniziare il ciclo produttivo quell'altra iniziare il ciclo produttivo in un altro posto dove può iniziare oggi perché nell'arco di due anni la brillante intuizione imprenditoriale che ha avuto l'imprenditore bresciano
L'avrà sicuramente qualcun altro che riuscì a realizzarla prima
Perché vive in un contesto normativo in cui d'autorità locale e al sale più al servizio dell'impresa quindi capace più rapidamente di permettere di passare dalla intuizione alla realizzazione
E allora c'è un problema di competitività del sistema della decisione politica c'è un problema di competitività della pubblica amministrazione
Vorrei toccare prima di chiudere un ultimo elemento
No due ultimi elementi è stato citato Guido Carli
Grande
Uomo di banca Grande banchiere
Grande banchiere italiano e quindi consapevole del fatto come dicevamo prima che il mercato non è una realtà omogenea ma è una realtà che ha spezzoni settori non stiamo del settore che si chiama Italia e quindi abbiamo tutto l'interesse a cercare
Di rendere competitivo quel settore
E quindi uomo che conosceva profondamente la realtà italiano
Noi chiediamo in un sistema che subisce l'effetto di una legislazione fiscale sbagliata
Che chiede troppo quindi favorisce l'evasione per una lunga fase la scelta dell'ammontare di tasse da pagare è stata una scelta regolata diciamo così in modo consensuale lo Stato chiede il doppio io pago la metà che siamo a posto
Quando come oggi avviene questo compromesso Tacito salta
A parte la situazione di insicurezza in cui vivono tanti imprenditori a parte la possibilità di misure vessatorie qualche volta politicamente orientate che colpiscono uno che ha fatto lo stesso che fanno gli altri però viene colpito l'UE gli altri no
Ma a parte tutto questo cosa succede che la pressione fiscale reale misurata in gettito aumento
Quella misurata teoricamente sulla base di ciò che si dovrebbe pagare magari diminuisce di un punto un punto e mezzo quella misurata in termini di quello che un effettivamente pagato aumentar continuano ad aumentare
C'è bisogno di un patto fiscale per pagare meno e pagare tutti
E giusto che tutti paghino ma allora bisogna avere un sistema di aliquote
Che sul quale tutti possano effettivamente pagare io non mi cito di stancare il mio maestro professor cosciali che mi ha insegnato una volta i principi della scienza delle finanze che ricerca
L'evasione fiscale e inversamente proporzionale alla repressione più repressione
Meno evasione ma è anche direttamente proporzionale alla pressione più pressione più evasione
Se la pressione arriva a livelli tali che pagate le tasse non sia in grado di tenere in piedi l'azienda la scelta non è tra pagare non pagare tra pagare chiude
Questo e uno una stortura italiana fondamentale alla quale bisogna porre rimedio
Se non si pone rimedio a questa stortura il Paese non riparte infatti cosa avviene
Che sono sette anni che la finanza pubblica va meglio
Le piccole e medie imprese vanno peggio perché quell'elemento di evasione fiscale normalmente non era usato per comprare il vigile
O per mantenere le amanti era usato per investirlo facendo ulteriormente debiti dentro la vita dell'azienda certa costruire un nuovo patto fiscale
E c'è un problema di ricostruire il sistema
Della solidarietà in Italia
Di ricostruirlo sulla base di principi trasparenti ed effettivamente solidaristici
Il nostro sistema non attribuisce solidarietà a chi ha bisogno agli ultimi la Chiesa italiana giustamente insiste sulla solidarietà agli ultimi
Io ricordo uno studio credo che fosse il documento dei trenta in cui deve aver avuto erano trenta
Erano trent'e in cui ha avuto la mano qualche mio amico compreso il professor Savona che credo sia stato l'iniziatore di quel documento in cui si faceva un ragionamento semplicissimo
La misura di sostegno che deriva il reddito del singolo da parte del bilancio pubblico non è assunto determinata semplicemente neanche prevalentemente dallo stato di bisogno
Ma dal livello di protezione politica di cui dispone questo o quel settore
Semplificare se in Italia sì abolissero tutte le forme di protezione sociale per dare
Una cifra che garantisce la sussistenza a tutti quelli che sono in condizioni di non poter provvedere a se stessi
Noi riusciremo a finanziare questa cifra di sussistenza senza aumentare ma probabilmente riducendo quello che oggi il livello della spesa per la solidarietà in questo Paese
Perché questo solidarietà in larga misura è data per cifre molto superiore al livello di sussistenza per sostenere nicchie di privilegio all'interno dei ceti medi
E non per sostenere chi effettivamente versa nel bisogno
E questo tocca anche il problema di un sindacato che in larga misura costruito non per la difesa dei lavoratori ma per costruire niente per difendere in nicchie di privilegio
E lo ha detto bene il nostro amico della Cisal che si sono formate nel tempo e che prevedono tra l'altro anche forme odiose di discriminazione sindacale
Pensare la solidarietà insieme con l'efficienza non come due cose in contraddizione fra di loro è una solidarietà che non fa i conti con il vincolo della risorsa pensare realisticamente la solidarietà e l'efficienza in modo che ci sostengano
E non in modo che si avversi no e si distruggano a vicenda ecco questi sono i temi sui quali si misura io credo
La possibilità di questo Paese di uscire dalla crisi e di entrare
Nel mondo con il ruolo che gli spetta e a cui ha diritto ma questi sono anche i temi con i quali si misura la rinascita in Italia di una cultura dell'economia sociale di mercato
Se permettete la rinascita di quella che Fanfani chiamava l'idea democratico cristiano
Io credo che questo nostro convegno sia un momento importante da parte nostra nella Presa di coscienza di questi temi non ci siamo riusciti a qualificarci davanti alla pubblica opinione sul tema della scuola la scuola libera
La gente può non aver capito niente di cosa eccidio però ha capito che per la scuola libera
E devo dire che in questo caso
Tutta la realtà cattolica italiana si è impegnata in una battaglia che non è stata una battaglia assiste assistenzialista ma una battaglia di libertà perché Paolo ti posso assicurare che i soldi in qualche modo e avrebbero dati
E vorrebbero ancora dare
I soldi non la libertà
Questa volta i cattolici tra le avevano dato una grande battaglie di libertà lo slogan della Boni prestazione di San Pietro San Pietro dei duecento mila non è stato soldi alla scuola dei preti è stato libertà per tutti
Oggi noi dobbiamo qualificarci con un'altra battaglia una battaglia per il lavoro per lo sviluppo e per l'occupazione
Dobbiamo cominciare a qualificarci con una ripresa della idea democristiana dopo la fase della programmazione
Dopo il liberismo per disperazione tornando a pensare una politica industriale una politica dell'occupazione una politica dell'impresa nell'orizzonte del bene comune della nazione italiana
Io ringrazio tutti gli intervenuti perché credo che abbia messo una piccola pietra in questo lungo cammino gran
Allora facciamo qualcosa versasse lavori ringraziando il segretario del partito tutti chiuse ospiti con una comunicazione di servizio c'è e c'è un buffet qui al ristorante uscendo sulla destra bere grazie
Allora domani rappresentare domani ma augurio consultazioni
Consultazione
Quanto piazza quattro quattro ter soggetti scusate
L'altro quando Mario vanta un quarto piazza c'è compaiono