Difficoltà della maggioranza al Senato sul decreto applicativo della normativa relativa al giusto processo

La Commissione giustizia del Senato ha approvato il decreto sulla parte ordinamentale del la riforma costituzionale del giusto processo un decreto legge che ha visto però una maggioranza come dire comportarsi in modo anomalo su alcuni punti ne parliamo con il professor Marcello Pera senatore e responsabile Giustizia di Forza Italia allora che cosa è successo effettivamente è successo che
La maggioranza avuto notevoli perplessità fino all'ultimo momento è stata incerta se presentare ancora emendamenti al decreto approvato dalla Camera il che implicava una restituzione del provvedimento alla Camera con un rischio di decadenza a alla fine la maggioranza ha deciso di non presentare emendamenti ma quando si è arrivati al voto alle sugli emendamenti su un emendamento Di Pietro ci sono state delle astensioni da parte della maggioranza alla quale si è così divisa al suo interno e dando ancora la prova che ci c'è all'interno di questa maggioranza un effetto sirena quando parla Di Pietro è alcuni di essi si lasciano ammaliare attivando scrive scrivetelo voi non è che era presente no Di Pietro
Capogruppo peraltro ha mandato non sua sostituzione la senatrice maggio couple Poggiolini la quale devo dire non è riuscito nemmeno dimostrare bene le ragioni di quel provvedimento ricordo che queste era un emendamento che riportava praticamente il testo alla sua origine al decreto Diliberto rendeva un applicabili le garanzie dell'articolo centoundici
Quando si fosse dichiarato aperto il dibattimento in conclusione perché i DS hanno avuto così tanti dubbi su questo decreto
Hanno avuto alcuni dubbi e devo dire ragionevoli perché ci sono delle ambiguità che devono essere sciolti con una interpretazione adeguata su questo provvedimento e altri dubbi è perché e molti di loro non c'non amavano il provvedimento non non mi nemmeno morire la madre di questo provvedimento cioè l'articolo centoundici e di nuovo quando si va a discutere delle norme di attuazione
L'articolo centoundici si trova che c'è chi non ha digerito il giusto processo in aula c'è spazio per Khalid Al qualcosa oppure no giorno le credo proprio di no perché a questo punto significherebbe assumersi il rischio e forse anche la certezza di far decadere
Il il decreto legge questo comporterebbe delle danni gravi perché molte eccezioni di incostituzionalità certamente partirebbero da parte dei tribuna ali e poi significherebbe che il Parlamento non solo non è stato in grado di non approvare norme di attuazione del nuovo articolo ma neppure di fare una norma
Transitoria agile il senatore Russo capogruppo dei DS in commissione Giustizia al al Senato commissione che ha approvato il decreto legge sulla giusto processo la parte relativa alle norme ordinarie un decreto in scadenza il prossimo sette marzo dunque tempi stretti ma anche denti stretti rispetto a questo sì voi avete avuto molti dubbi sull'
A formulazione del decreto e anche su qualche punto di contenuto sì ne abbiamo molte perplessità avremmo preferito un testo
Che fissasse in maniera chiara
L'applicazione dei nuovi principi introdotti con l'articolo centoundici della Costituzione
Ai processi nei quali non sia stata ancora esercitata l'azione penale questa disposizione avrebbe avuto un fondamento costituzionale nell'articolo due della legge costituzionale
Avrebbe salvaguardato i processi in corso avrebbe consentito che prima che i processi nel quale non è ancora esercitata l'azione Nale giungessero al dibattimento potesse sarà approntato dal Parlamento una riforma organica ci rendiamo conto del travaglio con cui la
Approvato questo testo che ha certamente alcuni aspetti positivi che devono essere sottolinea si salvaguardano ad esempio le dichiarazioni già acquisite al dibattimento e quindi non c'è il rischio che sarebbe molto grave che process già giunti ad una fase avanzata fa addirittura già giunte in Cassazione
Serve essere azzerati
Torno all'inizio cosa che vedo l'opinione pubblica non avrebbe capito e non capirebbe
Quindi diciamo questo è un aspetto positivo l'elemento di dubbio che io vedo è questo che nulla dice questo decreto circa
Il modo in cui i principi del centoundici si applicherà l'no ai processi in corso salvo la rispetta il tetto alla salvaguardia delle dichiarazioni già acquisito ora io credo che sarebbe stato opportuno a questo punto introdurre una regola positiva per esempio dire in positivo che
Le dichiarazioni non ancora acquisite
Quelle cioè che saranno acquisì in base alle disposizioni vigenti dopo la entrata in vigore della legge di conversione non possono essere valutate come prova dei fatti in esse affermati
Nella sostanza quando si dice i principi del centoundici si applicano credo cara Camara volesse dire questo però il dubbio che sorge possono i giudizi
Disapplicare le norme vigenti che prevedono invece la valutazione di questi elementi di prova oppure di fronte al contrasto con il centoundici non debbono sollevare questioni di costituzionalità una regola positiva introdotta nel corpo la legge ordinaria avrebbe evitato questo rischio di sospensione dei processi
Quindi a nostro avviso sarebbe stato possibile oggettivamente un miglio rammento pur nella linea seguito dalla Camera di una immediata applicazione dei principi però una immediata applicazione dei principi attraverso regole coerenti a quei principi
Tuttavia abbiamo fatto prevalere la considerazione che visto che alla Camera ha faticato molto ad approvare questo testo tutte ricordiamo che il decreto legge del governo diverso che vi era un emendamento del relatore ancora diverso dal testo del governo che poi alla fine la camma area pro data questo terzo il testo sul quale si è realizzato un ampia
Convergenza il rischio che una modifica sostanziale da parte del Senato avesse potuto poi non essere recepito dalla Ca'era molto alto
E allora tra il rischio cioè da una parte questa ipotesi di miglioramento che
Non è sicuro che sarebbe approdata ad un risultato così e dall'altra il rischio della non conversione del decreto abbiamo fatto Preta bene ma vigna più prudente di un'approvazione del testo d'altra parte io credo che possa esserci una corretta interpretazione di questo decreto legge nel senso appunto che i debiti il suo leggere di questione di costituzionalità e che consente al giudice di applicare subito la regola di giudizio che è contenuta nella seconda parte del comma quattro cioè le dichiarazioni acquisite al di fuori del contraddittorio
Non possono servire come base per la condanna di un imputato ultima considerazione la
Ha l'opposizione Forza Italia in particolare fa notare che un baratro della maggioranza su l'emendamento sull'emendamento di Di Pietro cosa è successo questo
Non è nessun imbarazzo Di Pietro ha presentato un emendamento che riproponeva la formula che era nel decreto legge cioè che i principi del centoundici si applicano ai processi nel quale non è ancora aperto il dibattimento
Ho favorevole al testo del decreto legge quindi sarebbe stato improprio un voto contrario nel merito ci siamo astenuti
Ma ci siamo astenuti perché qualora avessimo invece fatto prevalere l'esigenza di una modifica del testo
Non sarebbe stata quella a nostro avviso la modifica più appropriata ma quella di cui ho parlato prima che io avevo anche indicato così in un mio intervento in Commissione quindi nessun imbarazzo ma ci sembrava improprio un voto contrario no dal momento che nel merito potevamo anche condividere l'ispirazione di quell'emendamento e quindi ci siamo astenuti verso l'astensione in Senato siamo ben consapevoli che vale come voto contrario e quindi il nostro contributo
In fondo è stato per la non approvazione ma con una manifestazione di voto che in qualche maniera salvaguardava una valutazione nel merito non negativa