"Per un'Italia liberale e liberista" editoriale del prof. Antonio Martino

Buongiorno il settima tale inglese dicono non esclude il cinque febbraio dà conto dei risultati di uno studio dell'OCSE sull'andamento dell'o dove nell'ultimo decennio in venti Paesi i dati confermano considerazioni ben note anzitutto la maggiore Crash cita dell'occupazione sia avuta nei Paesi che hanno avuto il più alto tasso di sviluppo il dato non piacerà ad alcuni esponenti della sinistra che sostengono che siamo ormai in una fase di glioblastoma prove non c'è niente di meglio il ricorso all inglese per spacciare per serie le tesi più idiota cioè di sviluppo economico che non crea occupazione
La tesi per quanto bizzarra ha una sua giustificazione abbastanza ovvia i governi di sinistra hanno condotto una politica e reazione Maria che ha bloccato lo sviluppo regalato all'Italia la più lunga fase di ristagno degli ultimi cinquant'anni e lasciato per anni in stato di disoccupazione permanente circa due milioni e mezzo di persone alcuni poli DC di sinistra pensano di cavarsela sostenendo che lo sviluppo non è importante perché non serve a creare occupazione i dati dell'OCSE sono lì approvare l'insensatezza di quella tesi i paesi che sono cresciuti più rapidamente
Sono anche quelli che hanno creato più occupazione al primo posto l'Irlanda il cui reddito dal mille novecentonovanta al mille novecentonovantanove e cresciuto al tasso medio annuo del sei virgola sei per cento un in crema entro del novanta per cento nel decennio il cui numero di occupati io ma intanto di oltre il quaranta per cento invertendo una tendenza storica virgola andava oggi non esporta più lavoratori costretti a cercare lavoro in altri Paesi ma invece costretta ad importare lavoratori dall'estero per continuare a crei come ha fatto l'Irlanda ad avere tanto successo in un modo molto semplice riducendo la spesa pubblica e fiscalità e liberalizzando l'economia vale la pena ricordare i dati la spesa pubblica in Irlanda è scesa da cinquantadue virgola tre per cento del prodotto interno lordo nel mille novecentottantasei al trentasette virgola sette per cento del mille novecentonovantasei in conseguenza di ciò il tasso di sviluppo e aumentato tanto rapida in ente da fare dell'economia irlandese la più dinamica in Europa il tasso di sviluppo attuale e dell'Otto e mezzo per cento grazie a quella riduzione del peso dell'statalismo il reddito pro-capite dell'Irlanda che ancora nel mille novecentonovanta era pari a soltanto il settanta per cento della media europea e oggi superiore a quello della Gran Bretagna e si avvia a superare la media europea del resto la storia è simile anche per gli altri Paesi che più hanno creato con l'azione gli Stati Uniti per esempio che hanno accresciuto il numero degli occupati di un formidabile quattordici per cento o la Spagna che in soli tre e anni Erri uscite a ridurre la disoccupazione da quasi il venti cinque al quindici per cento in ogni caso in diciassette dei venti Paesi considerati l'occupazione e aumentarla il numero di posti di lavoro nel mille novecentonovantanove è stato superiore a quello del mille nove centonovanta solo in tre dei venti Paesi il numero di occupati di oggi è inferiore a quello del mille novecentonovanta Svezia Finlandia
E Italia tuttavia dei tre fallimenti due sono spiegabili per via di una rete recessione intervenuta agli inizi del decennio Svezia e Finlandia non non è ancora finito di recuperare l'occupazione distrutta dalla recessione che ha colpito le loro economie l'Italia quindi resta sola ed è l'unico dei venti Paesi
I considerati dall'OCSE dove l'occupazione sia oggi minore che dieci anni fa malgrado il fatto che la nostra economia non sia stata colpita da recessione non abbiamo attenuanti la distruzione di posti di lavoro non è la conseguenza di una crisi internazionale che ci sia piovuta Doors so senza responsabilità dei nostri governi no la bassa occupazione e la disoccupazione persistente sono le risultato prevedibile e previsto di politiche nazionali sbagliate recessive reazionarie significativamente inoltre in su uno dei paesi che hanno acre
Tutto l'occupazione e praticata la concertazione care alle nostre sinistre il termine addirittura ignoto non varrebbe la pena di cambiare finalmente la musica
Abbiamo visto alcuni esempi delle conseguenze positive della riduzione della spesa pubblica e delle tasse sullo sviluppo economico potrà forse essere utile a questo punto guardare all'esempio più clamoroso di successo di una politica di contenimento dello Stade validissimo le riforme di Reagan il predecessore di Reagan e democratico Jimmy Carter aveva inventato invece vende l'indice del disagio economico costituito dalla somma dei tassi di disoccupazione di infatti
Pone in un dato anno nel mille novecentottanta ultimo anno dalla presidenza Carter quella bizzarra somma di capre e cavoli superava il venti per cento un record nella sua
Via recente degli Stati Uniti alla fine degli otto anni di presidenza di Reagan l'indice era sceso al nove virgola sei per cento il valore più basso dal mille novecentosettanta
Le due riforme fiscali di Reagan caratterizzate dalla drastica riduzione delle aliquote l'aliquota marginale massima venne ridotta dal settanta al ventotto per cento e dall'abolizione di molte scappatoie fiscali vengono additati e dalla sinistra italiana come responsabili del deficit americano e stigmatizzate come un regalo ai ricchi entrambe le accuse sono false anzitutto non è vero che gli introiti fiscali diminuirono è vero il contrario
Gli introiti del governo federale che nel mille novecentottanta ammontavano a cinquecentodiciassette miliardi di dollari raddoppiarono nel corso del decennio raggiungendo i mille trentuno miliardi nel mille novecentonovanta anche se si
Io ne conto dell'inflazione l'aumento è considerevole il ventisei per cento quanto al deficit l'aumento fu dovuta esclusivamente al fatto che il Congresso a maggioranza democratica continua a fare aumentare le spese passare dai cinquecentonovanta non miliardi di dollari del mille novecentottanta ai mille duecentocinquantatré del mille novecentonovanta malgrado ciò dimensioni relative del deficit non giusti core giustificano affatto le insensate Geremia di della sinistra
Nel mille novecentottantuno primo anno della presidenza Reagan il deficit era pari al due virgola sette per cento del prodotto interno lordo nel mille novecentottantanove era salito al due virgola nove per cento un po'poco per giusti gare l'atteggiamento indignato dei non disinteressati denigratori della riforma fiscale più coraggiosa di questo secolo quanto all'idea che le riforme ci siano tradotte in un regalo ai ricchi e anche fra platealmente falsa nel mille novecentottantuno il cinque per cento più ricco della popolazione pagava il trentacinque per cento delle imposte sul reddito nel mille novecentonovanta il quarantanove per cento le riforme di Reagan hanno spostato l'onere fiscale sui benestanti alleggerendo quello sopportato dei meno abbienti le rabbiose critiche della sinistra le riforme fiscali di Reagan non soltanto sono basate su menzogne sono anche incomprensibili infatti a muoversi nella stessa direzione era stato dall'inizio degli anni Sessanta John Kennedy e le riforme di Reagan vennero approvate da un congresso a maggioranza democratica grazie ad un consenso vagamente bipartitico quanto agli aspetti reali della politica economica di Reagan limitandoci ai
Principali dal mille novecentottanta al mille novecentonovanta il numero degli occupati è aumentato di ventuno milioni un aumento dell'occupazione di quasi il venti per cento ed il tasso di disoccupazione è diminuito dal sette per cento del mille è importante al cinque per cento del mille novecentonovanta a questo dato i critici rispondono con la tesi che questi posti di lavoro erano di basso livello e mal pagati ammesso che l'accusa abbia senso sarebbe stato forse preferibile
Avere ventuno milioni di disoccupati in più Essex pausa circa l'ottantadue per cento dei nuovi posti di lavoro è stato ad alta remunerazione qualificazione e soltanto il dodici per cento a bassa qualificazione la verità è che Reagan
Una volta superata la recessione ereditata dal suo predecessore ha rimesso in moto l'economia americana dando vita alla più lunga fase di espansione ininterrotta nella sto via degli stati riuniti in tempo di pace novantadue messi dal novembre mille novecentottantadue a luglio mille novecentonovanta un periodo in cui l'economia americana nel e aumentata in The Rimini reali di circa un terzo quell'incremento è pari all'intera economia della Germania o a due tre sì dell'economia del Giappone
Alla fine dell'epoca repubblicana nel mille novecentonovantadue Clinton ebbe la fortuna di realizzare uno sviluppo reale del quattro per cento a l'anno un'inflazione del tre per cento una crescita degli investimenti dell'otto per cento ed una disoccupazione bassissima all'inizio provo a invertire la rotta Reagan e era in direzione statalista col progetto di nazionalizzare alla sanità l'unico risultato che ottenne fu la schiacciante vittoria repubblicana del mille novecentonovantaquattro da allora la maggioranza al Congresso rimasta nelle mani del partito di Reagan la politica economica di Clinton ha dovuto adeguarci lo sviluppo continuo non si è interrotto la disoccupazione è ulteriormente diminuita e l'occupazione ha continuato a crescere l'ottimismo indotto da questa decrescita continua a DDR nato il più spetta spettacolare boom borsistico del nostro tempo perché invece di guardare sempre al Paese sbagliato copiando nelle politiche fallimentari i nostri governanti non cercano di imitare i successi degli altri