"Europa: il futuro del welfare" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Palaconad

Il tema di questa discussione
E il futuro There were far dello stato sociale
In Europa
Partecipa discussione
Il senatore Enrico Morando
Dei DS Renzo in beni che il vicepresidente del Parlamento europeo e Pierluigi Castagnetti dirigente del Partito popolare
Leggo sui giornali
Candidato alla segreteria
Ma questo diciamo non è il tema del dibattito
Di questa sera
Io vorrei porre qualche domanda generale
Da profano più o meno come credo tutti noi sulla questione politica della riforma
Dello stato sociale che è una questione diciamo generalissima in Occidente che riguarda l'Italia riguarda in girare l'Europa riguarda più in generale tutti i Paesi occidentali grande dibattito anche negli Stati Uniti è molto simile è quello che si svolge da noi
Ho letto
Proprio l'altro giorno o l'ultimo libro di uscito di Furio Colombo
Il riassumo in due parole una domanda che lui pone che è questa
In questa fase c'è una crisi molto grave della cultura politica in Occidente c'è quasi un annullamento della cultura politica cioè c'è una separazione fra cultura
E vita reale
Questo provoca la cancellazione della memoria e della memoria politica
E cancellando sì la memoria si cancella anche la consapevolezza di come lo stato sociale l'UE far
è stato
In questi settant'anni in Occidente
La più importante conquista politica
è costata molte lotte è costato molti anni di storia è costato Colombo cita gli Stati Uniti e dice costato l'impegno di almeno cinque o sei generazioni politiche da Roosevelt acché NdA Johnson a Carter a Clinton
Ora la domanda è questa
L'Occidente sempre più ricco
I profitti
Sono sempre più alti mi pare che gli ultimi dati dicono fra l'altro in Italia in particolare il Paese dove più forte è l'aumento dei profitti negli ultimi due anni rispetto agli altri Paesi europei
Il numero dei poveri vedo dagli ultimi dati ufficiali anche dell'Istat in Occidente in Europa e in Italia non diminuisce anzi forse aumenta in percentuale
Come mai
Il grande problema politico che si pone oggi in Occidente non è quello di usare le ricchezze per rafforzare
Lo stato sociale per rafforzare la spesa sociale ma il problema politico che si pone in Occidente dagli Stati Uniti all'Italia passando per tutta l'Europa
Eccome ridurre lo stato sociale o comunque come ridimensionare la spesa non è questa chiedo a tutti e tre gli interlocutori un po'una contraddizione di questi nostri tempi
Il senso comune non ha l'impressione che di fronte a una ricchezza sicuramente in espansione un prodotto lordo che aumenta
A dei Paesi sempre più ricchi però con un numero di poveri in aumento sarebbe giusto aumentare la spesa sociale e non contenere la cominciamo pur se con Morando rispettando
L'ordine della linea
Sì
Io penso che
L'esigenza di riformare lo Stato sociale
E non debba essere considerata l'equivalente di smantellare lo stato sociale ridurre la spesa sociale
La sinistra in Italia ma anche in Europa e di fronte a dire al compito di riformare lo stato sociale così come noi lo conosciamo oggi perché
Ci si propone questo problema per una ragione semplicissima
Che grosso modo questa lo stato sociale in Italia con qualche
Anno di ritardo
In Europa
Diciamo circa dieci anni prima è stato costruito a cavallo così come noi lo conosciamo oggi poi è chiaro che la costruzione viene da più lontano ma le strutture portanti dello stato sociale
Italiane ed europee si sono costruite a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni Settanta prima nei grandi Paesi industriali avanzati dell'Europa e poi anche in Italia in negli altri paesi europei spesso sotto la direzione di governi socialisti laburisti socialdemocratici in Italia sotto la direzione di governi egemonizzato i dalla Democrazia cristiana
La realtà economica e sociale e soprattutto la realtà del mondo del lavoro
Su cui lo stato sociale è stato costruito e su cui lo Stato sociale era chiamato ad intervenire per tutelare i cittadini lavoratori dai rischi che quella realtà economico sociale proponeva per la loro vita
Diciamo quella realtà si è nel frattempo profondamente modificata
Noi siamo passati sappiamo tutti che cosa mi riferisco da quella che è stata chiamata la fase fordista del capitalismo
Grandi fabbriche produzioni di massa
Divisione della società in classi omogenei
Ad una fase post fordista post industriale nella quale il mondo del lavoro si è complesso indicato in maniera impressionante
Questa è una realtà non un'invenzione di quelli che vogliono riformare lo Stato sociale a tutti i costi anche se non ce ne sarebbe bisogno
La domanda è semplice
Pensiamo noi che lo stato sociale che è stato costruito su quella realtà economica e produttiva
Su quella realtà del mondo del lavoro possa è rimanere inalterato se la realtà economica e sociale e il mondo del lavoro si è nel frattempo radicalmente modificato
Cioè questa non è una costruzione intellettuale queste il semplice esame della realtà è del tutto evidente che se vogliamo uno Stato sociale
Che garantisca contro i rischi che si propongono oggi non contro quelli che si proponevano vent'anni fa noi dobbiamo cambiare lo stato sociale così come noi lo conosciamo un esempio per tutti
Un pezzo importante di stato sociale solo per esempio gli ammortizzatori sociali quella detto con le con diciamo le parole per usiamo quando siamo a tavola in famiglia o al bar per esempio la cassa integrazione bene chi è che ha la cassa integrazione in Italia oggi
Non oggi oggi adesso
I d i lavoratori dipendenti della media e grande industria ma i lavoratori in maggioranza dove sono occupati oggi in Italia forse nella media della grande industria assolutamente no
La riforma dello Stato sociale per esempio in questo campo vuole dire che il diritto di avere un sostegno al loro reddito quando la loro azienda entra in una situazione di difficoltà di ristrutturazione o addirittura quando chiude e debbono cercare un altro lavoro il diritto di avere un sostegno in quel momento lo devono avere anche i lavoratori della piccola della piccola fabbrica ciò ESA della piccola industria della piccola azienda
Esattamente la maggioranza dei lavoratori italiani come si fa a sostenere che la riforma dello Stato sociale è un'invenzione della destra in una situazione nella quale per esempio nel campo degli ammortizzatori sociali in Italia
La maggioranza dei lavoratori italiani ne è priva perché quando abbiamo costruito questa realtà questo pezzo di stato sociale
Il modo di produzione era prevalentemente organizzato sulla grande azienda sulla produzione di massa su di una società divisa nettamente in classi sociali omogenee
Quindi io dico
Lo stato sociale è la principale conquista del secolo socialdemocratico lo stato sociale è quell'insieme di interventi che si che lo Stato organizza per consentire al cittadino e ancor di più al cittadino lavoratore di fare fronte ai rischi che la vita gli propone
Se lo vogliamo rendere capace questo stato sociale non SMA se non vogliamo smantellarla ma se non vogliamo che questo stato sociale Deppe rischia perché risponde a rischi che non si propongono più e agisce su di una realtà del tutto diversa lo dobbiamo cambiare
In Italia poi dobbiamo stiamo spendendo
Come Sansonetti sa bene a parlavamo prima dei dati pubblicati anche recentemente in Italia spendiamo
Per lo stato sociale nel suo complesso compresa la spesa per formazione che invece ne i dati che si continuano a citare non è mai compreso ma anche se di se li comprendiamo la spesa per formazione che è una componente fondamentale dello stato sociale
Della società dell'informazione così come noi
Diciamo diciamo sempre senza poi trarne le conseguenze la spesa sociale in Italia è nella media europea o addirittura al di sotto
Se al di sotto noi possiamo sperare di aumentarla soprattutto se il risanamento dei conti pubblici andrà avanti a ritmo a cui l'abbiamo fatto andare avanti nel corso di questi anni con i governi di centro sinistra
La domanda che a questo proposito si pone che ci introduce ma non ne parlo per esempio al tema della previdenza è però se se hanno gli incontri continueranno ad andare bene potremo cambiare lo stato sociale proporci anche l'obiettivo di aumentare la spesa sociale
Ma se non interveniamo per esempio con aggiustamenti sulla spesa previdenziale
Noi avremo l'esigenza tutto quello che avremo in più da spendere nel campo sociale di tornare a spendono nella previdenza e allora riforma dell'assistenza per i più deboli per il giovane riforma degli ammortizzatori sociali e ne ho parlato poco fa
Soldi in più da spendere nel campo dell'infonde la formazione dell'informazione perché lo stato sociale di domani dovrà garantire contro rischio dell'ignoranza che nella società di di domani diventa a rischio fondamentale non lo era ieri
Perché ieri tu potevi partire dalla Calabria facendo il contadino è venire a Torino Mirafiori a lavorare
E dopo quindici giorni lavoravi perfettamente se tu fai la stessa cosa oggi non riesce ad inserirsi in fabbrica la formazione decisiva
Ma per fare tutto ciò medio di come fa lo Stato sociale oggi e in maniera tale da escludere l'esclusione
L'emarginazione dei giovani in particolare i noi dobbiamo spendere di più
Ma spendono diversamente l'esigenza di riforma nasce da qui non dal predominio di quello che viene chiamato il pensiero unico e cioè non dal fatto che la sinistra è subalterna la destra la sinistra se vuole
Essere ancora qualcosa di importante del secolo che si apre deve riuscire a riformare quello che ha realizzato grazie
Io secca se ho capito cioè se ho capito diciamo l'intervento di Morando
Diciamo modifica il terreno della discussione diciamo e dice non è qui la questione non è di smantellare lo Stato sociale ma è di modificarla eccetera eccetera
A me mi convince questo ragionamento però io chiedo in beni l'impressione di tutti noi però non è questi la discussione che io leggo sui giornali sento in televisione vedo nei nei convegni politici sento a Cernobbio non è esattamente nei termini in quella posa Morando
La discussione per esempio volevo cita bionda o di Panorama perché m'ha colpito chiunque di noi ha seguito in questi dieci anni non in questi sei mesi e la discussione sugli sprechi sanitari d'Italia e sulla necessità che l'Italia si avvicina all'Europa sarà convento immagino e lo ero anch'io pur facendo il giornalista quindi periodo sapeva cosa di più su questa della spesa sanitaria italiana è infinitamente superiore a quella della Germania o della svizzero della Francia leggo oggi su Panorama addirittura impressionante
Che e la spesa sanitaria in Italia e il cinque virgola uno per cento del prodotto lordo
Citiamo in una percentuale anziché in cifra assoluta perché se no è ovvio la differenza in Germania è dell'otto e sette siamo quasi al doppio non ha qualcosina di più in Francia e dell'otto e cinque persino in Gran Bretagna dopo la Thatcher è del sei e otto
E e e nella Spagna di Aznar che viene diciamo indicata come modello della moderna destra del sei e quattro quindi siamo la Cenerentola adesso lasciamo stare su come è fatta la sanità è fatta male spesi male sospesi male così sospesi ma ma sono anche pochi o sbaglio
E la discussione che noi abbiamo generalmente nel mondo politico dei giornali parliamo dei giornali e della televisione delle cose più vistosa non è quella che ha posto Morando è un'altra ed è effettivamente quella del
Funziona sì sì no
No la luce
Ma io ritengo che
Abbia ragione Morando per quanto riguarda la presentazione delle nostre proposte di riforma dello stato sociale e delle forme di protezione sociale e che naturalmente però ci sia in campo anche un'altra linea anche un'altra strategia un'altra posizione che intende quando parla di riforma dello stato sociale di smantellamento
Parla di riduzione secca della quota del reddito prodotto in Italia destinato alla protezione sociale io ritengo che c'è un conflitto tra due linee tra due strategie
E spesso noi la sinistra non è stata in grado ecco dove poi ha potuto apparire subalterna
Di dire in modo chiaro che si sono queste due linee di riforma
Ma la riforma dello Stato sociale è una cosa quella cui pensiamo noi quella di cui parla la sinistra di cui parlano le forze del centrosinistra dell'Ulivo e invece lo smantellamento è un'altra cosa
Quando tu all'inizio poi ricco come domanda
Ma allora perché noi dobbiamo dire riforma dello stato sociale cioè riduzione della spesa sociale è questo cioè che non c'è quando noi parliamo di riforma intendiamo la necessità di un adeguamento del sistema di protezione sociale ad una società che è completamente cambiata e come diceva
Bene volando prima tenuto conto però io vorrei qui inserire un elemento europeo in questo dibattito voi che tu hai citato i dati confrontando la spesa sanitaria che tutte le volte che sentite parlare di modello di esempio guardate come fanno in quel Paese io vi invito a essere diffidenti
Perché non ci sono modelli non ci sono modelli vari ci sono situazioni diverse e le situazioni sono più di quindici di quanto sono i Paesi dell'Unione europea perché un conto è dire che c'è l'Unione sul piano istituzionale
Un conto è dire che sia l'Unione monetaria e da un po'di anni è vero
Un conto è dire che c'è il mercato unico unione doganale e tutto il resto è vero un conto è dire che ci sono delle politiche comuni la politica agricola e altri che poi sono contributi che vengono dati attraverso il bilancio dell'Unione a persone strati e ceti sociali
Ma se si arriva a parlare invece di una situazione europea dal punto di vista dello stato sociale e della possibile riforma di questo stato sociale allora secondo me siamo molto lontani dalla realtà
Per parlare in rapporto all'Europa dell'Italia come si fa ad esempio a non tenere conto dei differenziali negativi che ci sono su punti fondamentali
Forze attive
Cioè per sommando persone occupati
Non occupati cioè le forze in attività noi abbiamo un differenziale in Italia i dieci punti
Rispetto alla media europea il che vuol dire di quindici venti punti rispetto ai Paesi dove c'è un tasso di attività più elevati occupati forze che lavorano di queste forze attive altri dieci punti donne donne attive quindici punti di differenziale rispetto alla media europea
O per prendere un aspetto diverso al quale è stato accennato prima anche da Morando il debito pubblico ma noi abbiamo ognuno di noi ogni italiano fino a due anni fa adesso questa cifra tende a calare
A ogni anno aveva ogni anno adesso ripeto la cifra tende a calare ma cala lentamente tre milioni e mezzo l'anno di tassa sul debito da pagare
Ogni anno circa tre milioni trecentotré mila e quattrocento mila lire
Ora come facciamo noi
A pensare di aumentare la spesa sociale come in assoluto a mio avviso è necessario in futuro se non ci togliamo se non ci togliamo in parte consistente questa eredità negativa che ci portiamo dietro dal passato
Ora lo il problema drammatico
E questo noi abbiamo cominciato ad agire secondo un circolo virtuoso la riduzione dei tassi la riduzione dell'inflazione passi che non abbiamo più come fino al mille novecentonovantasei duecento mila miliardi di tasse da pagare ogni anno di tassa sul debito pubblico complessivo prodotto del circolo vizioso precedente
Ma ecco se non riusciamo questo circolo virtuoso a produrlo per un certo numero di anni fino a arrivare in linea con la media europea del debito pubblico allora non riusciremo neppure a fare in modo che la riforma dello stato sociale assuma anche la veste in tempi rapidi di forme nuove di protezione nei confronti delle forze che ne hanno bisogno
Perché oltre all'aspetto che diceva prima Morando che è quello che è sotto gli occhi di tutti non c'è più
La grande industria le grandi masse operaie che partono e dentro i cancelli delle grandissime fabbriche adesso il sistema produttivo è completamente modificato largamente modificato
Ma non solo non c'è implicitamente Morando lo richiamava non c'è più la situazione di un tempo dove c'erano tre quattro cinque dieci persone che lavoravano per una persona che era andato in pensione
Tra quindici anni circa noi avremo una persona che lavora ed una persona che in pensione ed una sola persona che lavora non riesce a garantire la pensione per sei e la pensione per chi ha già finito di lavorare e di conseguenza si pone assolutamente la necessità di una riforma
Di una riforma di un sistema di protezione sociale che non deve ridurre la sua protezione sociale ma la deve distribuire alle forze sociali tenuto conto del cambiamento democratico che c'è altro tema differenziale da par da paese a paese lo sapete qual è il Paese in Europa che il tasso di natalità più alto
A questa domanda pochi anni fa tutti voi avreste risposto la Spagna l'Italia Portogallo la Grecia forse no cioè tre Paesi del Sud e cattolici per eccellenza
Invece no
Il paese europeo che ha il tasso di natalità più alto è la Danimarca
Seguito dalla Gran Bretagna dalla Francia
I Paesi che hanno la natalità più bassa in assoluto è l'Italia seguito dalla Spagna
Questo avendo ha delle conseguenze
Ha delle conseguenze ha delle conseguenze sulle forze che saranno forze lavoro domani
In grado di produrre reddito di produrre ricchezza e perciò di produrre anche quella ricchezza che servirà poi a finanziare il sistema di protezione sociale
E a anche diciamo questa differenziale di natalità anche una conseguenza sui fenomeni migratori
è evidente che in Italia
Se noi vogliamo di qui a trenta quarant'anni non diventare un Paese che passa dal cinquantasette milioni a quarantadue quarantatré milioni di abitanti avremo bisogna che qualcheduno copra questo vuote norme determinato dal crollo del tasso di natalità il questo al di là di tutte le discussioni adesso confuse confusissima eh che mettono insieme immigrazione e delinquenza criminalità senza distinguere fa emergere fa emergere l'esigenza di una regolamentazione di una programmazione della immigrazione proprio per finanziare
Per sostenere anche da questo punto di vista la riforma dello stato sociale Luna qui
Per evitare di essere frainteso aggiungo subito un punto perché poi lo stato sociale anche somma
Anche il risultato di consenso sociale di crescita economica di concertazione bisognerà anche arrivare rapidamente a stabilire questo sia a livello europeo
A quali condizioni
In quanto tempo con quali modalità un residente cioè uno che è immigrato può diventare cittadino e assumere perciò oltre ai doveri che ha come lavoratore anche i diritti che sono quelli ovviamente di voto di protezione sociale e così via
Ecco allora chiariamo bene
C'è uno scontro politico c'è uno scontro tra due linee e ed è inutile che la sinistra dica no quando sente parlare di cambiamo anzi deve essere l'avanguardia deve dire no
Noi siamo gli innovatori
Noi siamo coloro che vogliono cambiare perché altrimenti senza questo cambiamento allora sì che va avanti un'altra linea che solo quella dello smantellamento e chiede la sconfitta delle classi lavoratrici dei giovani che la sconfitta delle donne e la sconfitta di tutte le forze invece che sono interessate proprio questa riforma dello stato sociale
Sì lustri predica stranieri di tenendo anche conto del fatto che
E dirigente del Partito popolare da sarebbe stato un dirigente
Diciamo del partito che ha le cure i meriti maggiori per la costruzione dello Stato sociale italiano così come davvero da buttare
No non pronto sì no non è da buttare a me pare che bisogna fare riferimenti a cose che riferimento a cose che sono anche state dette io le vorrei riassumere Sansonetti all'inizio diceva ma allo stato sociale è stato descritto come una grande conquista del secolo
Noi eravamo soliti definire lo stato sociale fino a qualche anno fa il compromesso fra la democrazia e il mercato
Allora perché c'è l'esigenza di cambiare lo stato sociale perché sono cambiati determini che concorrono a questo compromesso
è cambiata la democrazia
Io ricordo qualche anno fa quando Petter grosso venne ad un vostro congresso a Firenze mi pare
A incitarli ad occuparvi dei cambiamenti sociali
Nel senso che per lo riceva tutte le società industriali post industriali hanno raggiunto certi livelli di benessere IDV a priori dei due terzi no i due terzi dei cittadini
Godono una condizione di benessere due terzi di benestanti e un terzo di male stanti diciamo così
Se volete diventare forza di governo lo diceva alla sinistra italiana ma lo diceva anche alla sua sinistra alla socialdemocrazia tedesca dovete occuparvi del mucchio più grosso ai due terzi stanno là
Allora la democrazia è stata la forza dei ceti più deboli era la forza dei numeri quando i ceti più deboli erano maggioritari
E sono riusciti in un qualche modo attraverso lo strumento della democrazia imporre
Un'attenzione e una iniziativa sui problemi che la maggioranza dei ceti ceti più deboli proponeva oggi la democrazia siccome fai conti con la legge dei numeri tiene conto democrazia guardate che è un problema sul quale riflettiamo poco ma siccome ogni partito ogni forza politica fa i conti con i numeri
E costretto a fare i conti anche con questo tipo di situazione siccome tu prima dicevi come mai i poveri non diminuiscono non ci si occupa perché ci sono domande pensiamo solo alle legittimissima e richieste che oggi e i cittadini ci pongono sul tema della sicurezza una esigenza nuova ed è una esigenza che viene posta dal dodici Tadini di sinistra e di destra di centro
Però sono problematiche assoluta senza un aumento della delinquenza tuttavia come senza un aumento della delinquenza tuttavia non lo so no forse c'è anche l'aumento della delinquenza ma il problema è alla nostra attenzione
Ma poi è cambiato anche l'altra termine quello del mercato il mercato è diventato globale prima quando parlavamo di mercato alludono ammonendo italiani alla Borsa di Milano oggi quello che avviene nella Borsa di Hong Kong ha effetti immediati su ogni angolo della terra
Ma poi è cambiato il mercato anche per un'altra ragione
Vi siamo i primi a vivere in un tempo assolutamente inedito in cui all'espansione dell'economia e l'allargamento dei mercati non corrisponde necessariamente anzi quasi spetta sempre avviene il contrario un allargamento dei livelli occupazionali oggi diventare più competitivi vuol dire investire in tecnologia ridurre forza lavoro e problemi nuovi lo stato sociale di ieri
Non aveva questi problemi promuoviamo l'espansione economica ammette automaticamente avremo maggiori livelli occupazionali oggi non è più così
Oggi il tema delle politiche lavoristiche va pensato in termini anche qua assolutamente nuovo
Ma
Il mercato è cambiato anche lo ha detto Morando
Se io penso che il nostro Stato sociale
E ancora organizzato sul principio contributivo del lavoratore dipendente che versa Lince versa allo Stato se al sistema sanitario eccetera eccetera
E oggi i lavoratori dipendenti sono la metà dei lavoratori italiani circa dodici milioni di lavoratori dipendenti altrettanto fra lavoratori autonomi o con un rapporto parasubordinato
L'abbiamo anche sotto questo profilo non foss'altro il profilo della contribuzione rivedere il meccanismo
E poi la causa secondo me
Scatenante è quella cui ha fatto riferimento in beni è e di questo parliamo troppo poco il deficit demografico
Secondo le proiezioni sono proiezioni e non sono previsioni sono proiezioni sui dati delle persone già nate
L'altro giorno Prodi ha detto i pensionati del due mila e cinquanta sono già tra noi
Io mi preoccupo di quello che avviene nel due mila e sette nel due mila e sette noi avremo un milione e mezzo in più d'Italia la stessa popolazione di oggi in Italia cinquantasette milioni un milione e mezzo in più di ultrasessantenni un milione e mezzo in meno di under sessanta
Cioè un milione e mezzo in meno che versano nelle casse dell'indice un milione e mezzo in più che prelevano
Il problema c'è
La questione del deficit demografico è una questione affrontata mi permetto di fare una piccola correzione alla alla ai dati i dati poi proposti da in beni mi pare che il maggior tasso di fecondità oggi ce l'abbia dirittura la Svezia comunque due virgola quattro
Sarà la seconda non mi interessa insomma ecco comunque mi interessa discutere della Spezia la Svezia quindici anni fa aveva il tasso di fecondità dell'Italia uno virgola due
Con una serie di politiche a favore della procreazione oggi sono al due virgola quattro che vuol dire che loro sono in grado di garantire la riproduzione della loro società alla pari
Noi non siamo in grado noi sappiamo già che avremo sempre minori lavoratore cittadini lavoratori e quindi i contribuenti
Dei sistemi di sicurezza sociale e se sempre di più cittadini utenti dei sistemi di Sindel nostri sistemi di sicurezza sociale
Allora possiamo lavorare sulle aliquote sulla riforma delle pensioni su i meccanismi di cui si sta discutendo in questi giorni
Ma è giunto il momento superando i freni inibitori che le tradizioni e i retaggi ideologici
Sì consegnano per affrontare in termini assolutamente laici questo tema oggi fare figli in Italia non è conveniente un figlio dagli zero ai sette anni aumenta del trentacinque per cento del bilancio familiare
Due figli del cinquanta per cento e via a crescere
Lo Stato tratta le famiglie con figli assolutamente con un atteggiamento di neutralità non più possibili un demo broccoli forse il più autorevole fra gli italiani della sinistra Livi Bacci
Nella lezione fatta l'anno scorso l'all'altro al Mulino qui a Bologna ci ha detto questo sistema di stato sospeso il sociale scoraggia la produzione di figli
E i figli sono non solo un bene privato sono un bene pubblico perché sono cittadini che garantiscono la rigenerazione della società che garantiscono la contribuzione che garantiscono il sistema produttivo allora affrontiamo questo tema perché noi Condemi e pezze possiamo anche aggiustare le emergenze del deficit finanziario del nostro sistema di stato sociale a breve ma medio termine noi
Il collasso del nostro sistema previdenziale l'avremo nel due mila e venti nel due mila e venticinque
Siamo ancora in tempo per mettere mano a una seria politica di sostegno alla procreazione è semplicemente una scelta di saggezza e di responsabilità verso di noi verso le generazioni future verso il futuro del nostro Paese in tutta la storia del nostro Paese
Per la prima volta nella millenaria storia dell'Italia
Noi stiamo gestendo delle politiche di espansione economica in una situazione di depressione democratica non è mai capitato
Un Paese che invecchia sempre di più e non è un accusa le persone anziani anzi un Paese che non è che sempre di più è un Paese che non ha futuro che non può parlare del futuro che ha paura del futuro e oggi il problema che affligge un po'tutti e questa è una preoccupazione che dobbiamo avere più tutte le forze politiche noi del centrosinistra in particolare e questa paura del futuro che preoccupa gli anziani
Perché anche se tutti li rassicuriamo pensano che prima o poi mettiamo mano anche alle pensioni che loro hanno guadagnato col sudore di anni di lavoro e che nessuno può toccare ma noi lo diciamo ma insomma la paura c'è sempre
I giovani che sanno che del loro domani non c'è nessuna garanzia
Dobbiamo in un qualche modo porci il problema di restituire fiducia nel futuro ma dobbiamo fare delle politiche perché la politica non parla con le parole parla con i fatti le parole non sono più credute
Scusa
Scusa una domanda forse ingenua ma finché i tassi di disoccupazione giovanile sono così arrivati le questioni che tu poni di carattere demografico non sono ancora diciamo premature no dal gruppo voglio pro-capite tecnicamente cioè finché se abbiamo alcuni milioni di giovani viventi diciamo così
Senza lavoro l'allargamento della base produttiva può avvenire solo su base demografica no i problemi non sono in contraddizione oggi abbiamo l'espansione
Della
Della nostra economia ma abbiamo soprattutto l'espansione
In aree geografiche in cui il problema dell'offerta di manodopera non c'è c'è il contrario
E abbiamo l'offerta di manodopera là dove non ci sono insediamenti produttivi o c'è comunque non una sistema produttivo sufficiente oggi abbiamo il disoccupati prevalentemente al Sud
E i posti di lavoro prevalentemente al Nord Est è un'anomalia tipica italiana
Ma
Il sistema nel suo complesso no no non soffre di un eccedenza di offerta di manodopera nel suo complesso tant'è che le le industrie del nord Italia e anche dell'Emilia Romagna e anche di Modena vanno a investire in Romania altrove allora il problema di capire come non riusciamo Anna a indirizzarli a investire nel Sud del nostro Paese dove c'è questo frate che mano d'opera
E poi c'è ancora una disoccupazione forte in alcuni settori nei quali dobbiamo intervenire con la conversione professionale
Insomma oggi nel nostro Paese abbiamo una disoccupazione giovanile che ha a che fare soprattutto su con la mancanza di offerta di posti di lavoro nel territorio quanti giovani del sud rifiuto dei posti al nord non c'è la casa non ci sono i servizi
Il milione otto di stipendio se ne va semplicemente per questo è un problema ma abbiamo anche una disoccupazione di media di cittadini di medietà chiesti oggi dal sistema produttivo non riesce più a rientrarci euro c'è bisogno di riformare di convertire le professionalità le politiche formative a cui faceva riferimento Morando credo che devono indirizzarsi soprattutto su questo e io credo che il nostro ingresso nell'Unione monetaria ma se mai ne parliamo in un secondo tempo
Ci possa aiutare perché solo a quel livello che non riusciremo a costruire dei vincoli esterni che ci aiutano come è accaduto per i parametri di Maastricht a risolvere problemi che da soli non riusciamo non vinceremo a risolvere io credo e concludo
Che la cosa più importante detta da Prodi giovedì scorso a Strasburgo e questo il problema dell'occupazione è un problema che deve essere affrontato su scala europea
Allora io sono convinto che dobbiamo cominciare a ragionare in termini continentali noi siamo entrati in una rea in cui abbiamo una sola monete e quindi una sola politica monetaria
E difficile che non riusciamo a garantire il valore della moneta se non armonizziamo anche le politiche economiche
Il dibattito fra stare Mario Monti a Cernobbio di dieci solo dieci giorni fa
Mario Monti giustamente dice bisogna proceda all'armonizzazione delle politiche dell'entrata le politiche fiscali
Si deve aggiungere che conseguentemente subito dopo bisogna armonizzare le politiche della spesa perché il sistema diventa uno solo
Altrimenti avremo delle conseguenze sette avendo una stessa moneta con lo stesso valore ogni paese si mette a organizzare una propria modalità di spesa
E di spesa sociale
E Romano Prodi ha detto nell'armonizzazione ci metto anche l'impegno ad armonizzare le politiche lavoristiche il politiche previdenziali e io credo che la difficoltà l'ANPAS in cui si trova oggi il nostro Paese nel dibattito sulle riforme previdenziali possa avere un grande aiuto dall'Europa
E credo che usciamo da questa impasse sei impegnamo D'Alema a sostenere questo proposito di Romano Prodi in sede comunitaria perché se da lì vengono indicazioni credo che possono servire all'Italia alla Germania alla Francia alla Spagna a tutti i Paesi che in questo momento debbono affrontare le stesse emergenze
Diciamo io
Prendo atto dei precedenti due interventi sia di Morando sei ad in Veneto
Della definizione delle differenze fra la proposta della sinistra di riforma dello stato sociale la proposta della destra però mi sembra indiscutibile una cosa che in beni accennata
C'è comunque un deficit politico di presentazione cioè c'è una difficoltà molto forte della sinistra a presentare non per non solo e non tanto avvenuta nel dettaglio la sua proposta di riforma dello stato sociale ma prevale la sua linea politica di riforma dello stato sociale perché nell'opinione pubblica ripeto quello che passa il ridimensionamento adesso
Voglio dire negli Stati Uniti d'America la nettezza dello scontro su questi temi fra la sinistra la destra esemplare
E ancora nelle settimane scorse
C'è stata una battaglia che arrivata fino all'ostruzionismo in Parlamento sulla destinazione dei fondi del surplus nel bilancio degli Stati Uniti
è il mio
No perché la battaglia c'era anche prima lo sai benissimo la battaglia c'era anche quando si stabilisse c'è anche qui è il surplus che non c'è qui abbatta che c'era negli Stati Uniti c'era anche prima che ci fosse il surplus arrestata mentre la spesa anzi era rovesciata quando i repubblicani chiedevano di imporre il pareggio del bilancio entro il due mila e tre due mila quattro due mila cinque di tagliare lo Stato sociale
E la risposta dei Clinton pur non se ne parla nemmeno dopodiché il bilancio è andato in pareggio lo stesso perché comunque che ci sono state anche delle congiunture diciamo che già erano più favorevole agli Stati Uniti non sono state ancora di più e Quinziato al surplus i democratici hanno chiesto anzi hanno deciso di spostare tutti i fondi sulla soluzione della questione le pensioni cioè sulla previdenza diciamo così alla supposta amplificando però per portare la somiglianza tra noi e loro i repubblicani hanno chiesto di portarla in taglio delle tasse i repubblicani hanno vinto dopo l'ostruzionismo in Parlamento il Presidente del hanno vinto e quindi hanno ottenuto che i fonti andassero non sulle pensione ma sul taglio delle tasse i redditi più alti il Presidente degli Stati Uniti ha messo il veto
Quindi ha rifiutato l'abbassamento delle tasse alla ceto medio e al ceto alto e ha imposto lo spostamento
è nettissimo io dire non è che c'è molto da discutere chi legge un attimo i giornali americani poi può schierarsi può decidere chi ha ragione può vedere ma è nettissima lì la differenza
è curioso che da noi sia così difficile perché c'è questo deficit di comunicazione politica forse addirittura di imbarazzo da parte della sinistra che non riesce arrendere così netta la
La divisione delle posizioni è una domanda che faccio Sinai in Venezia
Che a Morando
Se posso cominciare io direi questo intanto vorrei usare questa illustrazione a mio avviso perfetta che Sansonetti ha fatto del conflitto tra repubblicani e democratici negli Stati Uniti d'America
Per dire lo so che è una banalità ma spesso nelle assemblee di sinistra su questa banalità bisogna tornare con qualche diciamo sforzo insistenza per dire che vedete quindi se le cose stanno come dice Sansonetti e stanno così
Che anche negli Stati Uniti d'America il conflitto tra sinistra è destra è forte negli Stati Uniti c'è una sinistra
Il partito democratico avrà tanti problemi ma è la sinistra degli Stati Uniti valido repubblicano la destra detto questo no Saibene quanto quanto nella sinistra diciamo possibile ecco nella sinistra italiana l'accettazione che qualcosa di simile al conflitto tra destra e sinistra che c'è in Europa ci sia anche dall'altra parte dell'Atlantico è stato conquista problematica ha detto questo
In Europa non c'è in Italia non c'è dubbio che ma la difficoltà europea come dimostra la vicenda tedesca attuale e così via
Non c'è dubbio che c'è
Una difficoltà della sinistra a fare passare la sua idea di riforma dello stato sociale
Abbiamo tardato prima di tutto a definire un nostro progetto di riforma ci siamo troppo attardati a difendere lo stato sociale così come era mentre la società ci cambiavamo sotto gli occhi e noi facevamo finta di non vederla
Così la sinistra europea
Della del momento d'Oro del secolo socialdemocratico che sta per chiudersi e cioè la sinistra europea che si può riassumere con nazionalizzazioni più stato sociale pesante boro Carpi burocratizzato universalistico questa è la sinistra europea
Ha continuato a dire stato sociale pesante burocratizzato anche quando il modo di produzione non era più insisto quello fordista ma era diventato quello che chiamiamo post industriale
Adesso la sinistra e italiana ed europea sia pure con un gravissimo ritardo e rincorre no con la destra ma la realtà
E nasce di qui nasce dall'esigenza di questa rincorsa la difficoltà di comunicazione non è che non siamo più capaci a parlare non abbiamo pensato per tempo alla novità che doveva col che doveva essere inserita nelle nostre parole
Il risultato è che ci troviamo di fronte ad una difficoltà ma non ad uno ostacolo insormontabile
Lo stato sociale la sinistra socialdemocratica in Europa lo ha crea e quindi anche in Italia ha contribuito a crearlo
Sulla base di un'idea elementare
Nella nostra vita
Ci si propongono dei rischi
Contro quei rischi bisogna che la collettività organizzi un intervento
Noi adesso dobbiamo definire quali sono i rischi prevalenti della Società di domani e dobbiamo quindi definire un intervento corrispondente a quei rischi
Ho già detto prima ma adesso voglio in un in pochi secondi tornarci sopra
Scusate ma veramente noi pensiamo che si possa per esempio continuare a parlare di spesa sociale io non so chi è quel genio che ha deciso di continuare a fare così anche nelle statistiche
Ma
Diciamo le statistiche che voi di cui voi sentite parlare dei confronti europei eccetera non comprendono la spesa per la formazione ora il rischio dell'ignoranza contro cui lo stato sociale deve intervenire è diventato obiettivamente il più grave rischio per i nostri giovani i ragazzi i bambini di adesso a quale condizione saranno emarginati tra vent'anni
La prima risposta che dobbiamo dare se non avranno la capacità di padroneggiare il grande flusso di informazioni che passerà
Dati quelle informazioni rimarranno fuori ci sarà un fiume di ricchezza che passa presso di loro ma allora non riusciranno ad utilizzare quella ricchezza che si chiama informazione
Non era così vent'anni fa non era così ancora di meno cinquant'anni fa certo che il rischio dell'ignoranza c'è sempre stato ma adesso rischio dell'ignoranza è infinitamente
Più capace di emarginare di quanto non fosse in passato allora lo Stato sociale del Duemila
Poco prima di tutto si organizza per tutelare i soggetti i gli individui dal rischio dell'ignoranza o non sarà stato sociale non sarà quello stato sociale che diciamo ha realizzato le grandi conquiste di eguaglianza nel corso di questo secolo
Per fare tutto ciò bisogna spendere di più nel campo della formazione meglio ma anche di più molto di più
Se la popolazione invecchia
Nel campo della sanità dove già spendiamo poco come Italia spendiamo di più nella previdenza ma spendiamo di più
Mo'molto meno nella sanità
E diciamo se la popolazione invecchia nella sanità dovremo spendere di più ma questa azione di riequilibrio affini di eguaglianza non a fini di diseguaglianza o di smantellamento costa dobbiamo quindi aumentare se ce la facciamo se l'azione di risanamento dei conti pubblici va avanti con i risultati straordinari che stiamo raggiungendo nel corso di questi anni
Dobbiamo cercare anche di aumentare la spesa sociale ma soprattutto la dobbiamo cambiare la sua destinazione attuale
Dobbiamo cercare di spendere di più sui rischi maggiori che la Società del Duemila presenterà per i cittadini e anche in particolare per i cittadini lavoratori
Quest'operazione non è impossibile perché né tra nelle cose che si sono dette prima
Non solo Dufour involontariamente abbiamo forse ha detto qualcosa che non è esatto in ogni caso non abbiamo ricordato una grandissima riforma che abbiamo realizzato qui in Italia nel corso di questi tre anni di governo e che è destinata a cambiare uno dei punti focali cioè la forma di finanziamento del servizio sanitario nazionale
Non è più vero che il finanziamento del Servizio sanitario nazionale avviene come è sempre avvenuto in Italia a carico della contribuzione
A sua volta a carico dei lavoratori dipendenti e in ogni caso del lavoro
Oggi il finanziamento del Servizio sanitario nazionale grazie alla riforma realizzato dal ministro Visco dai governi di centro sinistra avviene a carico del valore aggiunto di impresa
è il primo passo nella direzione di cui parlava Castagnetti cioè le cose le stiamo facendo non è vero che stiamo schiavi dell'idea dello smantellamento forse non abbiamo però condotto quella quell'azione pensiamo per esempio all'ultimo lo dico autocriticamente all'ultimo congresso dei DS beh questo problema di una svolta nel campo della politica dello stato sociale in quel congresso invece di essere posto a base del dibattito nelle stazioni
Lo sollevò lo sollevammo con le conclusioni dell'intervento di mais ed intervento di Massimo D'Alema alla fine del congresso
Certo
Se noi non costruiamo anche una nuova cultura della sinistra in questo campo se non sollecitiamo tutti i nostri compagni a prendere atto che c'è una nuova realtà su cui noi se Delia i nostri ideali non per tradirli dobbiamo agire attraverso un radicale mutamento della nostra impostazione poi non possiamo lamentarci se la gente
I nostri compagni stessi non capiscono ma abbiamo in testa un'idea di riforma dello stato sociale che corrisponde al mutamento della realtà non è un'invenzione figlia della subalternità al pensiero unico alla destra insomma e quindi io penso che ciò che di cui abbiamo bisogno è un'azione resto questa azione la stiamo facendo
Abbiamo iniziato l'estate con una discussione drammatica a mio avviso su questo tema delle pensioni assolutamente incomprensibile anche per chi se ne occupa per istituto io nella segreteria nazionale mi occupo di politiche sociali
Sì all'inizio dell'estate mi fosse stato chiesto di quale intervento sulla questione delle pensioni si stava parlando io non avrei saputo rispondere
Io non l'ho mai capito
Con l'intervista di Veltroni con il lavoro che abbiamo fatto come DS almeno abbiamo introdotto un elemento chiaro stiamo parlando della possibilità di usare per il calcolo della pensione per tutti i lavoratori il metodo contributivo pro-rata
Questo ha cambiato la natura del dibattito è la dimostrazione che quando si sta al governo
Se sia davvero riformisti
Diciamo bisogna naturalmente avere un intervento che sia sempre preciso puntuale lo so che spiegare cos'è il contributivo pro rata per tutti per calcolare la pensione una cosa noiosa e che è molto più diciamo allettante Arras pagante per i giornalisti per tutti quelli che si occupano di fare informazione
Parlare diciamo di grandi evocazioni
Do diciamo più o meno inutili però per spiegare qual è l'oggetto vero del conflitto ecco questo è un caso in cui il partito ha svolto una funzione positiva spostando il dibattito da un una confusa e generica dia priva di cui nessuno capiva la sostanza ad una proposta preciso se seguiremo questo metodo io penso che il popolo di sinistra capirà di cosa stiamo parlando perché il popolo di sinistra ha fiducia nel fatto che la sinistra non voglia smantellare lo Stato sociale ma cambiarlo ma per nutrire questa fiducia ci vuole razionale comprensione non si può chiedere un atto di fede grazie
è l'uso che vi prego di beni
Dopo mi fa piacere sentire queste parole del compagna Morando a proposito della discussione prima
Delle Stato e dato che ci sono state delle
Del incidenza e delle conseguenze anche di quel pessimo dibattito anche su elezioni locali importanti come sono state quelle di Bologna o di altre città alla fin del giugno scorso anch'io ero tra quelli pur non avendo la responsabilità che ha volando che non non riuscivo assolutamente a capire perché arrivassero dei messaggi che comunque venivano tutti interpretati negativamente come se anche la sinistra appunto come diceva Sansonetti all'inizio del nostro dibattito avesse intenzione di tagliare tagliare smantellare ridurre senza invece una proposta costruttiva e propositive ma io questo tema sulla sinistra comunicazione nostre proposte in Europa
Vorrei arrivare facendo un altro ragionamento alzo altrimenti dato che sono d'accordo con quello che ha detto
Morando ci rischiamo di ripeterci
E il
L'evoluzione politica degli ultimi anni
Che ha visto quattro paesi quattro paesi più importanti dell'Europa più grandi comunque con più abitanti
Passare da governi di destra o di centrodestra governi di sinistra di centro sinistra
La situazione
Dello stato sociale dell'occupazione le politiche sociali ha influito in modo notevole su questi esiti elettorali
Ma in modo diverso da paese a paese
Ora
In Gran Bretagna noi abbiamo avuto un innovatore straordinario sul terreno della comunicazione
Che a mio avviso accentrato un tema enorme importantissimo come quello della scolate scolarizzazione nuova dei tempi nostri
E cioè della necessità quando faceva la campagna elettorale Toni Blair ricevo un computer per tutti i ragazzi per dire qual è la sfida una delle sfide della società dell'informazione
Ha sicuramente vinto per le sue capacità di proporsi come nuovo New labour nuovo partito Nuova Gran Bretagna ma sicuramente ha raccolto anche l'eredità
Di diciotto anni di dominio conservatore e normalmente in un Paese democratico anche se una uno schieramento
Una forza un partito governa bene dopo un decennio mezzo due decenni il bisogno di cambiare diventa quasi fisiologico
Per cui si può dire che in parte in Gran Bretagna in parte è stata una vittoria di Tony Blair in parte è stata una sconfitta dei conservatori
In collegamento proprio con questa necessità di cambiare di rinnovare
Politiche che avevano smantellato lo Stato sociale
E che avevano buttato via per così dire il bambino a trasporti insieme
In Francia ed in Italia a mio avviso c'è stata una reazione
Nei confronti di una politica sociale di una politica economica di una politica che è apparsa distruttiva
Il CIPE da una parte Berlusconi dall'altra
Ad un certo punto sono stati percepiti dal paese come coloro che avrebbero tagliato ridotto smantellato rimesso in discussione delle conquiste sociali
Che non riguardavano soltanto la parte povera dalla popolazione ma tutta la società italiana
Ecco inseguito c'è stata la vittoria visceralità che a mio avviso è quella che più nettamente si presenta come la sconfitta di collo non come la vittoria di Schreber in questo caso anche dall'ottantadue al novantotto sedici anni
Un monarca
Colto con tantissimi meriti ha al suo attivo che perde perché non si rende conto che occorre cambiare e riformare o non ce la fa
Un sistema di protezione sociale così commosso soli dato come quello tedesco
Il fatto che in Germania abbia perso col e non vinto Cereda a perché vengo qui al ragionamento sulla sinistra lo dimostra il fatto che adesso Cereda non è in grado di comunicare ma non è in grado di comunicare perché non è in grado di ottenere il consenso sufficiente e nel suo partito e nella sinistra una reale progetto di riforma dello stato sociale
Che viene bloccata all'interno del suo partito della sinistra perché non ha vinto
A proposito di quando è che si presentano i progetti non ha vinto la campagna elettorale sulla base di un progetto di riforma dello stato sociale alternativo
A quello di colpo e adesso si trova in difficoltà a presentare una proposta
Diversa la evoluzione politica in Francia e in Italia in Francia sulla base di quella reazione di quella risposta sulla base di una motivazione
Più consistente più visibile di uno scontro più chiaro tra destra e sinistra plurale Jospin sta crescendo
Arrivato livelli di consenso che in questo mille novecentonovantanove sono cresciute rispetto a quando ha vinto le elezioni noi in Italia abbiamo un problema
Che pur avendo vinto quelle elezioni
Avendo ottenuto dei risultati straordinari con l'ingresso dell'Italia nella moneta unica con una coalizione che è apparsa come una coalizione nuova con un appello coalizione che metteva insieme
Forze sociali politiche ideali che avevano una storia diversa
Però in quei due anni e mezzo in cui Prodi ha governato ebbene in cui l'Italia ha ottenuto risultati straordinari L'Ulivo i partiti della coalizione non sono stati in grado di crescere e di diffondere elisir diffondere una maggiore consapevolezza della importanza delle conquiste che erano state ottenute da questo punto di vista c'è stato sicuramente
Ma io lo sostengo da tempo non solo un difetto di comunicazione ma anche un difetto di impostazione il tutto è stato presentato su un terreno monetario
La moneta unica grande risultato grande conquista e non sia invece collegato a questo tema
Alla all'in
Insieme
All'insieme del progetto europeo che vuol dire appunto rinnovamento dell'Italia in senso europeo no modernizzazione tecnica neutrale mando modernizzazione nel senso di riforma
Della pubblica amministrazione legalità un sistema di protezione sociale nuovo e diverso Politiche Europee come diceva prima Castagnetti ecco
Altro caso di cui si parla molto al quale accennato tu prima Sansonetti la Spagna il modello una no anche in Spagna c'era un bisogno di cambio Gonzales governava da più di quindici anni e c'era un senso di stanchezza nei confronti di questo governo
E non è che è cambiato moltissimo dal punto di vista delle politiche sociali
Tanto è vero che Ascona non è che è cresciuto dopo l'elezione di tanto e tant'è vero che il Partito socialista operaio spagnolo non è che ha perso più di tanto la sua influenza
Alle prossime elezioni si combatteranno di nuovo attorno al due tre per cento di differenza
Ecco allora c'è sicuramente un bisogno per la sinistra
Non di come dire di vincere o di proporsi semplicemente in negativo come noi in come capita anche a noi in Italia adesso di ripetere spesso non può dobbiamo permetterà la destro al centrodestra di tornare a governare questo lo slogan perdente
Noi dobbiamo invece dire i motivi per cui vogliamo essere noi a continuare a governare da questo punto di vista c'era necessità appunto di rendere più chiaro più nette più esplicito
Il senso della nostra proposta di riforma del sistema di protezione sociale ma da questo punto di vista tornando all'esigenza di una comunicazione corretta e all'interruzione di Morando i confronti Sansonetti
Bisogna essere chiare non demagogici non populisti bisogna dire le cose come stanno
E bisogna sapere che noi abbiamo avviato questo circolo questo questa fase virtuosa ma abbiamo ancora questo enorme fardello che ci portiamo dietro
E questo fardello si chiama debito pubblico si chiama tassa sul debito e noi l'abbiamo cominciato a ridurre
Con politiche che hanno un significato enorme Ciampi lo fa ancora adesso che è presidente della Repubblica ha sempre polemizzato come ministro del Tesoro nei confronti alla Confindustria
O dei confronti di indirettamente di Berlusconi possibili abbiate sempre di tasse e non parlate di tassi
Possibile cioè che parlate sempre del certo del peso fiscale enorme che c'è in Italia e non parlate della conseguenza che ha avuto la riduzione dei tassi sui redditi italiani e di questo bisognerebbe parlare se noi proseguiamo su questa strada forse riusciamo a fare una proposta secondo me più credibile e più forte anche per potere vincere le prossime elezioni vorrei concludere riprendendo l'accenno che ha fatto Castagnetti a proposito dell'intervento di Prodi
A Strasburgo martedì prima del voto che lo ha eletto confermato presidente
Della Commissione europea
Castagnetti ha ricordato che Prodi ha fatto un accenno
Che ha trovato un'enfatizzazione straordinario solo su un giornale italiano si vede che c'è stato come dire un consiglio di dare questa interpretazione
Una
Discorso di Prodi che sia detto la crescita economica il lavoro il lavoro come priorità poi accennato anche al problema della previdenza sociale al problema delle pensioni tant'è vero punto che un i bravissimo giornalista
Italiano che segue le cose europee ha scritto un articolo una Maastricht sociale una Maastricht per la previdenza sociale a leggere l'articolo era una Maastricht per la previdenza sociale
E questo
Leggendo quell'articolo il pensiero di Prodi che ha una formazione abbastanza simile ad un acqua ad un suo predecessore alla presidente della Commissione europea prima della fallimentare Santer diciate dello
Il quale le loro però in onda un dizione
Di qualche giorno prima al senato francese
A proposito delle politiche comuni o delle politiche che invece devono fare riferimento ai singoli Stati dice esattamente questo
Da allora
è favorevole alla costituzione nel trattato nel nuovo trattato puro che si discuterà a partire dalla fine dell'anno di una lista di competenze esclusive degli Stati membri che dovrebbe comprendere la previdenza sociale l'istruzione la cultura la sanità non vieterebbe una cooperazione fra gli Stati membri in questi settori
Ad esempio si può cooperare utilmente in materia di istruzione favorire gli scambi di studenti ma una politica europea in questo settore non è auspicabile perché si colpiscono al cuore le società
Che sono diverse e ognuna è il frutto di una storia propria
Io vorrei dire non soltanto Castagnetti ovviamente che a leggere queste parole di Dell'Oro io mi sono molto preoccupanti
Non sulla parola cultura perché le culture bene che rimangano tanti
Ma su politiche sociali che riguardano la previdenza o che riguardano la sanità è in qualche modo che riguardano anche il sistema formativo
Perché è chiaro che invece in questi campi a mio avviso così come ci devono essere delle competenze statali e nazionali devono anche esserci delle politiche europee
Che altrimenti non riesco più a capire nulla
Di tutti i discorsi che sono realtà sulla globalizzazione
Sulle conseguenze di questa globalizzazione sugli assetti economici che ogni singolo Paese sugli assetti demografici
Sulla composizione delle famiglie sugli assetti sociali e perciò sulla necessità di dare risposte a livello più ampio a livello globale e non soltanto a livello nazionale
Ecco io ho citato il parere di un euro prevista di un quasi federalista pur essendo un francese che di conseguenza non non è mai del tutto vero
Per sottolineare che ci sono anche all'interno delle aree di sinistra o di centro sinistra delle posizioni diverse
E forse queste differenze che a volte sono una ricchezza in qualche altro momento su questioni cruciali come queste favoriscono anche una comunicazione più difficile una
Una diciamo disponibilità minore a presentare la positività del progetto di riforma dello stato sociale con cui la sinistra si presento con cui la sinistra si dovrà presentare anche in Italia per le prossime elezioni politiche grazie
Faccia ancora una domanda faccia ancora una domanda molto breve a casa niente una a Morando cercando di avere sia la domanda che la risposta molto brevi prendendo anche spunto da quest'ultima osservazione dei beni Castagnetti
Ma né nell'alleanza di governo non ci sono un numero divisioni di divisioni così grandi sulla questione dello Stato sociale in generale e in particolare in questo momento sulle pensioni che finiranno poi per paralizzare tutto
Ma il problema è un problema serio
Io sono convinto che la nostra coalizione non posso continuare così
A vivere alla giornata
Ha funzionato molto bene quando avevamo degli obiettivi che riuscivamo a comunicare con chiarezza ai cittadini e agli elettori
Per qualche anno i cittadini ci hanno seguito anche con il consenso perché avevamo
Detto loro il nostro proposito volevamo portare l'Italia nell'Unione monetaria
In un tempo in cui da Romiti ad altri uomini del centrodestra dicevano ma no possiamo entrare in un secondo tempo no l'Italia deve entrare immediatamente
Sono stati fatti dei sacrifici il Governo ha mantenuto la parola persino sull'eurotassa ha mantenuto la parola e nessuno si fidava che che che questo impegno fosse mantenuto
E siamo stati apprezzati per queste no c'era un'idea un'idea trainante un'idea che garantiva la coesione
Della coalizione a me pare che nessuno scandalo il programma dell'Ulivo l'abbiamo fatto tre anni fa i problemi
Diventano cambiano le sfide a cui rispondere possono essere modificate e giunto il momento tali che noi gli che voi ci poniamo la questione di come a ridefinire un Progetto da comunicare al Paese
Non è possibile
Che i gruppi parlamentari parlo di quelli di maggioranza
Apprendono i propositi del Governo
Propositi nuovi non concordati da una qualche intervista di un qualche ministro non mi interessa di quale partito sia
E siano in un qualche modo presi da un ricatto ossia debbono pur non essendone convinti io non serve buono determinando delle crisi possibili crisi di governo
è giunto il momento Kay Governo in cui il governo dovendo approntare delle risposte nuove almeno alle concordi
Non dico coi partiti perché alla soglie del Parlamento i partiti devono fermarsi con i gruppi parlamentari con i parlamentari che devono sostenere l'azione di governo
Dobbiamo tornare a trasmettere
I tecnici dicono la missione qual è la missione di questo governo di centro sinistra diciamo pure la idea che unifica e che spinge tutti a un impegno molto solida deve essere ridefinita
A me pare che la missione sia quella sicuramente
Della riforma dello Stato sociale della riforma delle istituzioni insomma
Del funzionamento del paese dopo avere raggiunto questo obiettivo ambizioso l'ingresso nell'area dell'euro adesso poniamo ce n'è un altro molto difficile
A funzionare questo Paese
La lezione delle elezioni amministrative a Bologna
è molto interessante io so che voi DS la state approfondendo state cercando di capire
Fate bene fa dovranno far bene tutti perché è un problema che non riguarda solo i DS ma riguarda tutto il centro sinistra stava accadendo qualche cosa
I cittadini credono sempre di meno alla parole dei dei politici i cittadini sono sempre meno disposti a concedere una delega lunga non si fidano interroghiamoci perché il successo nella raccolta delle firme per il referendum della Bonino di Fini
A me è capitato di parlare a molti elettori dir ma guardate che è una regressione della democrazia e torniamo indietro democratiche sì sì hai ragione però li sappiamo quello che andiamo a sottoscrivere una cosa concreta
Non va be'sì poi non sempre però si ragiona così
Chiediamoci perché del successo di nuovi dei cosiddetti movimenti i democratici la Bonino
Perché la elezione non solo di Guazzaloca a Bologna ma prima di Ubaldi a Parma di Albertini a Milano Della Giustina destro a Padova
Di uomini che è una maschera del centrodestra
Ma si presenta agli elettori dicendo votate me mi impegno a fare queste due cose i partiti ritengo un passo indietro non è vero ma insomma
L'idea che la delega ai partiti sia sempre meno larga e sempre meno lunga perché ci si fida poco
La inquietudine l'assillo che noi dobbiamo incamerare allora è giunto il momento di rinnovare il patto lo dico come centrosinistra con gli elettori dicendo noi vogliamo portarli la
E devi assumere l'impegno a mantenere la parola data
Voglio fare un cenno alla riforma delle pensioni tutto il discorso che abbiamo fatto prima
è un discorso l'abbiamo solo abbozzato io credo che occorra mettere mano anche lui
Però
E diciamo tutti che dal due mila uno Piero dobbiamo io parto da questo dato
Lo Stato ha dato la parola una parola ai cittadini qualche anno fa con l'ultima riforma del governo Dini e poi dopo del governo Prodi
Abbiamo detto che fino al due mila e uno noi non tocchiamo il sistema
è la parola dello strumento
La prima cosa che lo Stato deve dire mantengo la parola perché quando i cittadini dicono anche lo Stato mette in discussione i suoi impegni io non ho più fiducia nelle istituzioni
Non è che i cittadini si sono allontanati dai partiti rileva che hanno i cittadini e che sono i partiti che si sono allontanati dai cittadini dobbiamo recuperare questa credibilità e allora anche sullo Stato sociale dobbiamo fare un ragionamento chiaro come è cambiato adesso
Fra quindici anni avremo due milioni in più che prelevano dalla cassa pensioni e due milioni in meno che che verso il problema c'è lo vogliamo ricco abbiamo un'idea di riforma dello stato sociale non per pagare meno ma per intervenire laddove è necessario fatto cenno alle politiche a sostegno della procreazione Morando a quelle della formazione e però il progetto è quello dobbiamo ride finirlo e poi
Il percorso consentitemi è una battuta ma non tanto nella vecchia cultura di governo democristiano c'è tanto da spot da buttar via ma c'è anche tanto da apprezzare non è il doroteismo quando sia sta si toccano problemi che hanno a che fare con i diritti soggettivi ogni lavoratore
Hanno in mente che è un suo patrimonio non è un suo diritto alla pensione ha in mente queste idee allora quando si toccano problemi di questo genere
La gradualità
La concertazione
Il consenso e il faticoso
Ma è una fatica a cui non possiamo sottrarci basta con le interviste del ministro a del ministro Bindi nel ministro ci ognuno dice la sua
Basta leggere l'unità degli ultimi giorni due giorni fa ha c'era il ministro del lavoro che diceva una cosa Turci che diceva l'opposto dobbiamo impara imparare
Dalla cultura di governo a cui facevo riferimento che quando si affrontano questi problemi occorre la fatica di costruire il consenso prima ancora di enunciare idee
E il dibattito deve esserci il confronto deve esserci ma all'interno del centro sinistra se il dibattito il confronto avviene prima in sede riservata per arrivare a definire una posizione solo forse meglio
Cassaneti sempreché una battuta nome che nella cultura di governo democristiano non ci fosse il dibattito appena dove le divisioni abbastanza
Accentuate anche visite in parte mi pare anzi che che se una coppia turca nuovo centrosinistra di alcuni difetti della vecchia
Bisogna è una balla però non è così come tu sei un giornalista ma sei anche un saggista un editoriali uno che riflette su
è giunto il momento cari amici l'altro giorno diceva Gabriele De Rosa adesso io sto approntando una fondazione per descrivere la storia della democrazia nel nostro Paese noi l'abbiamo scritta
Partendo dai nostri punti di partenza che sono ovviamente diversi
Ora a me pare insomma ecco che nella quando allude alla cultura di governo democristiano e a quello che ha fatto la democrazia cristiana alludo all'esigenza di fare verità e di rispettare la verità allora certe o sono state fatte nefandezze non a caso oggi la democrazia cristiana non c'è più
Ma insomma questo metodo questa cultura di governo io ricordo un articolo di Moro in polemica con Lucio Colletti che ha girato adesso è finita in in in Forza Italia
Il quale si chiedeva all'indomani di una elezione non mi ricordo quale come mai democristiani continuassero ad avere tanti voti
Alle solite motivazioni che si davano e Moro diceva sì fatemela interrogarmi però se voi pensate che tutto abbia a che fare con i luoghi di potere occupato dal turco patire i politici democristiani no non riuscirete a capire il perché
La verità è che
Delli governo della democrazia cristiana alludeva proprio dai discorsi di cui facevamo di cui abbiamo parlato stasera
Si sfidano anche quelli che non la votano perché la democrazia cristiana certe o non ha i voti dei comunisti eccetera mai insomma la cultura dicono democristiana era quella di farsi carico delle dei progetti delle proposte delle indicazioni un po'di tutti allora quando affrontiamo questi temi di riforma dello stato sociale e dobbiamo farlo con questa delicatezza e con questa pazienza e con questa fatica l'obiettivo finale chiaro il percorso
Concordato graduale
Morando una domanda provocatoria la risposta brevissima
E i prendo spunto da una parte del ragionamento che faceva prima in beni e e sulle sconfitte della sinistra europea in Germania in Gran Bretagna i temi prioritari esso invece un po'l'eccezione francese tutto questo diciamo spingerebbe a dire
Che chi ha avuto un risultato politico migliore è stato chi ha condotto una politica più vistosamente rivisto solamente più visibilmente più visibilmente di sinistra la domanda però non è tanto questa ma è l'altra non sarà e tira faccio propria That diciamo perché
E per le due posizioni politiche di ulivista Confidi leader diciamo della dell'idea ulivista non sarà che il bipolarismo finisce con lo schiacciare troppo col fare assomigliare un po'troppo i poli cioè soprattutto con rendere necessarie in termini politici
Una corsa al una corsa al centro non non ci sarà questo rischio no io penso che è vero esattamente l'opposto
Noi oggi se dobbiamo cercare paesi nei quali è chiarissimo anche sullo Stato sociale
Quali sono i termini del conflitto tra destra e sinistra
Possiamo cominciare possiamo finire come tu aver ricominciato noi dobbiamo andare a cercare Paesi nei quali il bipolarismo
E così forte da avere preso le connotazioni non propongo che in Italia non mi propongo che in Italia cadono spesso del bipartitismo
Cioè abbiamo detto in Inghilterra non c'è nessuno ci sarà qualcuno che dice a me non piace la politica di Blair
Ci per esempio tutta la vecchia sinistra presente del labour Party ritiene che Blair stia facendo una cattiva politica
Che stia sbagliando ma non c'è nessuno in Inghilterra che pensa che il New labour è uguale ai conservatori
La distinzione netta su ogni punto su ogni proposta
Negli Stati Uniti ai de hai già detto hai già detto tu la c'è il bipolari il bipolarismo addirittura attraverso la forma del bipartitismo quindi non è il bipolarismo che produce convergenza al centro sotto il profilo programmatico il bipolarismo semmai induce sinistra e destra diciamo a porsi il problema non di instaurare una dittatura attraverso la diciamo la la corsa al centro ma di conquistare i consensi necessari per vincere in un conflitto aperto nei confronti dell'avversario per quello che riguarda la sinistra in un conflitto aperto nei confronti della destra
In Italia l'unico paese nel quale c'è dubbio sul fatto se la destra sia a destra sia la sinistra sia a sinistra si continua per il grigiore cos'è che provoca questo problema
Questo problema provocato dal fatto che il nostro bipolarismo lungi dall'esser troppo è troppo poco è malato è debole è gracile
è una creatura sistematicamente rimessa in discussione
La teoria del rifacimento di un centro che sta in mezzo tra sinistra e destra e sia altalena diciamo un po'di qui un po'di là è una cosa che occupa le pagine dei giornali danni danni
è del tutto evidente che se c'è un centro autonomo non c'è bipolarismo
Io penso che diciamo la difficoltà che anche gli elettori trovano ad orizzontarsi nasce da un lato dal fatto che la sinistra
Il centro sinistra se vogliamo dire ha un ritardo di elaborazione sotto il profilo dell'innovazione che vuole proporre al Paese
E quindi diciamo questo ritardo di elaborazione sulla nuova realtà sociale ed economica produce una difficoltà di comunicazione e naturalmente dell'opinione pubblica una difficoltà di comprensione
E dall'altro lato questa difficoltà questa confusione nasce dal fatto che dobbiamo ancora completare la transizione democratica italiana
Da un sistema fondato sulla competizione sulla base di una legge proporzionale in cui i governi si formavano dopo il voto
Ad una situazione nella quale diciamo il conflitto tra centrosinistra e centrodestra
è strutturato perché così vogliono anche le regole fondamentali che sovraintendono al funzionamento del sistema politico quindi contemporaneamente noi dobbiamo agire su due lati se vogliamo che tutto sia più chiaro
Da un lato dobbiamo rafforzare la costruzione di un soggetto politico di centro sinistra che abbia un suo profilo anche se mantiene un carattere multipartitico
Che sia qualcosa di omogeneo politicamente e di avvertibile come tale esattamente quello che era l'Ulivo nel mille novecentonovantasei poi abbiamo cominciato a pasticciare e li abbiamo costruito le condizioni per la confusione
Attuale dall'altro lato che aldilà
Al di là della dello de e mentre si conduce non al di là mentre si conduce all'operazione di costruzione di un soggetto politico
Più omogenei e credibile come forza di governo del paese in un maturo bipolarismo si facciano le riforme istituzionali diciamo che sono funzionali a questo disegno politico qui però bisogna farle assieme agli altri io ho terminato
E diciamo nasce tutta questa confusione che a sua volta viene determinata dal fatto che tutte le volte c'è un'apertura da parte del Polo si cerca di costruire un assetto istituzionale diverso con il loro consenso
Vedi tutta la vicenda della Bicamerale poi quando si arriva al momento di scegliere il Polo si tira indietro per i ristretti presunti interessi di bottega e la transizione italiana precipita all'indietro nuovamente questa è una tragedia
Della nostra nazione diciamo con la quale dobbiamo fare i conti con il massimo di via determinazione possibile
Le riforme istituzionali sono funzionali ad affrontare correttamente i problemi economico sociali non sono estranei a questi problemi
Abbiamo difficoltà abbiamo avuto difficoltà anche a spiegare questo tant'è vero che quando Berlusconi
Si è assunto la responsabilità di fare fallire il lavoro della Bicamerale nel Paese non c'è stata un'insurrezione se non c'è stato né insurrezione e Berlusconi non ha pagato un prezzo per quella scelta e perché avevamo la ora Toma Ale non avevamo spiegato al Paese non eravamo riusciti ad organizzare il nostro lavoro di riforma sulla base di un rapporto con il paese che diciamo vedesse il paese mobilitato studi un'istanza rinnova trincee
Un telegrafico giudizio rinvenne Zorro opinioni o si sono sono
D'accordo che quando ci si presenta alle elezioni si deve lavorare su due schieramenti su due coalizioni perché siano i cittadini a decidere chi deve governare un Paese sono un po'meno d'accordo sul fatto che la tendenza europea sia il bipolarismo se io prendo le ultime elezioni europee le le elezioni nazionali degli ultimi Paesi vedo invece una frammentazione che che va proprio in una direzione diversa da questo punto di vista non è che si tratta di sostenere un'opinione al posto di un'altra io vi dico solo guardate che in Germania in alcuni Laender la Spd è il terzo partito
Guardate che con le elezioni europee in Gran Bretagna col sistema proporzionale seguito per la prima volta non soltanto tre sono i tre partiti che si conoscono non due conservatori laburisti e liberali ma anche degli altri partiti nazionalisti in diversi posti per cui io ritengo che bisogna trovare una soluzione non teorica non in astratto non ignorando il fatto che le differenziazioni di natura sociale di natura storica di natura culturale di natura economico e sociale all'interno dei singoli Paesi
Sono tali da richiedere delle risposte che non devono apparire ai cittadini
Dal punto di vista partitico dal punto di vista della coalizione come delle gabbie come degli strumenti che non permettono ai cittadini di esprimere fino in fondo quello che penso ecco perché io ritengo che bisogna trovare una soluzione che mette insieme questa esigenza di un pluralismo effettivo vero ricco con l'esigenza fondamentale che i cittadini scelgano quando è il momento
Un Governo una maggioranza un programma un progetto e che decidono che quello che deve
Governare per cinque anni ho quattro anni il Paese mentre un altro deve essere sconfitto a seconda di chi vince le elezioni ecco ritengo che la situazione forse merita una riflessione ulteriore naturalmente ci dedicheremo a questo anche con il nostro prossimo congresso grazie
Chiudiamo qui ringrazio Castagnetti in beni e Morando e ringrazio anche voi che ci avete seguito la sera