I problemi del sistema pensionistico italiano: ieri il presidente della Consob Luigi Spaventa ha sottolineato la necessità di un intervento decisivo sulle pensioni. I problemi legati all'eccessiva pressione fiscale in Italia

Radio radicale da organismi internazionali giungono Monetti all'Italia sulla fronte pensioni sia il fondo monetario internazionale che la Commissione europea puntano l'indice sul nostro sistema previdenziale il Fondo monetario guardando al lungo periodo mette in evidenza il relativamente rapido invecchiamento della popolazione
Il alla Commissione europea approvando il documento di linee guida per le politiche economiche per il mille novecentonovantanove che fotografa il grado di attuazione delle raccomandazioni indirizzate lo scorso anno a ciascun Paese
Sottolinea nel medio termine la vera sfida per le finanze pubbliche italiane ovvero la spesa per le pensioni
Secondo la Commissione Europea dovrebbe essere urgentemente risolta
Maggiore giustamente sempre iniziale sono necessari per ridurre il significativo aumento del tasso di spesa per le pensioni rispetto al PIL atteso dei prossimi quindici anni il governo dovrebbe quindi comincerà il più presto possibile lavoro di preparazione in vista della riesame dei parametri del sistema dunque moniti che ci giungono dall'estero che vengono ripresi però da esponenti del mondo politico ed economico italiano anche se sono poche le prese di posizione
A favore di una riapertura del difficile nodo dalla riforma delle pensioni ieri il di presidente della Consob Luigi Spaventa
A puntato il dito sulla necessita di un intervento definitivo sulle pensioni parlando nel corso di un'audizione in Commissione bilancio della Camera
I cereali demografici della produttività spiegato spaventa potrebbero rivelarsi peggiore di quanto stimato non si può penalizzare la spesa sanitaria a favore di quella pensionistica
Spendiamo pochissimo per la famiglia la casa un quarto di quanto spendono gli altri Paesi europei eliminare dunque gobba pensionistica prevista per i prossimi anni non serve solo per il bilancio ma anche per destinare le risorse ad impieghi più produttivi
Infine un altro allarme viene lanciato dal ministro del tesoro Giuliano Amato secondo il quale la la crescita della spesa pensionistica per il due mila in Italia va sopra il tre virgola cinque per cento un livello fondamentalmente legato all'aumento dei prezzi secondo Amato
Bisogna poi considerare che le pensioni che comincia a pagare ora sono più alte di quelle che finiamo di pagare una voce questa ha concluso il ministro del tesoro su cui una riflessione ci vuole
Dunque è una riflessione va aperta sulla tema delle pensioni dice che lo propone da tempo ma sembra il governo non sembra orientato a inserire nell'agenda degli appuntamenti più urgenti questa uno di questo tema questa la necessità di riformare la previdenza italiana noi oggi vogliamo parlarne con il professor Giuliano Cazzola esperto appunto
Di previdenza professor Cazzola allora secondo lei dopo i moniti giunti dalla fondo monetario internazionale dalla dalla Commissione europea con l'approvazione del documento contenente queste critiche nei confronti del nostro sistema pensionistico
E con soprattutto le dichiarazioni al ministro Amato è giunto il momento di alzare il dello su questo tema sul difficile nodo di una riforma del sistema delle pensioni nel nostro Paese
Ma guardi io credo che il ministro Amato abbia dovuto a mettere quello che non si può negare ma in realtà la linea del Governo rimanga quella di
Non fare nulla almeno per adesso salvo situazioni che dovessero presentarsi e che forse si presenteranno nei prossimi mesi armato di una persona intelligente una persona civile
E sa che non può mentire soprattutto quando si rivolge ad una Commissione parlamentare e quindi si è lasciato andare
Ad alcune considerazioni che sono evidenti nel momento in cui la spesa pensionistica cresce non solo qui dell'inflazione ma anche qui del PIL è successo l'anno scorso succederà quest'anno è un segnale
Ma d'altro canto dell'unione europea e dal Fondo monetario internazionale vengono ormai quotidianamente dei segnali forti l'Unione europea ragiona se vogliamo nel breve termine perché è interessato vede e la sostenibilità del risanamento del Paese dell'Italia rispetto ai mutamenti che sono intervenuti il Fondo monetario per alé magari Raiola tu nel lungo periodo guardando gli andamenti demografici tutti però arrivano a dire che e nell'immediato e nel lungo periodo non abbiamo bisogno di rimettere mano ai grosse pressioni
Ecco come come si sta riflettendo esattamente sulla l'incidenza della spesa pubblica la questione del mutamento demografico in Italia
Il le sino all'attuale ritenersi manutenzione noi
Abbiamo oggi una situazione e che presto rappresentato dalle cifre abbiamo credito uno milione di prestazioni in più utili gli occupati
Siamo i ventidue milioni di prestazioni considerando tutti i tipi di prestazioni quelli previdenziali assistenziali tutti credo non arriviamo a ventuno negli ulivi vi occupa di nonostante degli incrementi modesti sono stati gli ultimi antica contro l'altro che la nuova bastione e dal punto di vista contributivo molto debole non sostituisce la vecchia perché e portatrici e titolare di rapporti giuridici di rapporti di lavoro che sono abbastanza reca Ari saltuari Diversi anche dal punto di vista della capacità contributivo di con le ruote valere invece un lavoratore di alcuni decenni fa uno di quelli che vanno in pensione oggi detenga apre
Nel futuro gli scenari demografici sono abbastanza preoccupanti noi come si deve mo'il numero degli abitanti il qui a una ventina d'anni no grazie all'immigrazione questi sono riflessioni dei demografi più recenti
Gli diciamo la composizione della popolazione non sarà non cambia anche grazie all'immigrazione nel senso che noi avremo gli immigrati adulti e anziani che si scioglieranno ai nostri cittadini adulti e anziani
Mentre i giovani inattivi diciamo dal famiglie di immigrati non riusciranno a compensare per almeno vent'anni ancora i vuoti che si apriranno i vuoti clamorosi che se per l'anno di le fila delle corti dei nostri cittadini
Quale sarebbe dunque un primo tipo di intervento cui il Governo potrebbe dare vita per andare verso la riforma del sistema pensionistico ma noi dobbiamo fino a tutto il Viminale
La cosa più clamorosa la
Io ho gruppo Fusari a parole forti tanto privo di vera usassero usati un pochino tutti anche altre autorità che di solito sono molto prudenti e usare le parole noi mandiamo
Va in pensione le persone i lavoratori poco più che cinquantenni attraverso le pensioni di anzianità Aule pensioni di giovinezza come le chiama sembra Marco Pannella e indubbiamente queste una delle prime cose da
A a cambiare da cambiare
Anche qui se vogliamo con prudenza ma con decisione noi dobbiamo quantomeno mandare a regime club
Talmente la riforma Dini in proposito come voleva fare poi riferendosi radicali che purtroppo non è stato ammesso dalla Corte costituzionale
Prima di proseguire con gli altri interventi possibile la questione l'anomalia delle pensioni di giovinezza cosiddette è un'anomalia tutta italiana in Europa non troviamo situazioni di questo tipo Carini Cosimo
Vicino abbiamo in Europa situazioni di pensionamento anticipato vi sono legati prevalentemente a problemi di il mercato del lavoro
Per
No ha un'età più elevata dalla nostra comunità anagrafiche quella fra la nostra etica conto che oggi in Italia ci può dare impressione a cinquantaquattro anni
E oltre alla alla bolla abolizione delle pensioni di anzianità quale intervento si potrebbe fare a breve
Perché il discorso del sistema contributivo della della d'applicazione del sistema contributivo anche i lavoratori più anziani che su cui tra l'altro c'era una larga convergenza il problema è che
Diciamo la CGIL i DS la parte dico ero pensiamo di cavarcela con questa misura che è una misura invece destinata a fare qui tasse vogliamo ma dare
Stati modesti ancora per molti anni e quindi insufficienti inadeguati a correggere la gobba che si verificano i primi piani due il che
Che formerà diciamo sistema pensionistico fino verso il due mila e trentadue mila trentacinque
E dunque per concludere il ministro Amato ha detto che è opportuno aprire una riflessione su questo tema però il Governo non sembra avere in agenda la riapertura del il nodo pensioni qual è la sua opinione ci si andrà verso conosce Saria riforma oppure il governo è fuori linea diciamolo così rispetto a questo argomento
Ma io vedo fuori linea ma il problema è che ci sono le ragioni diciamo di Bilancio utili sul piano chiederà
Tale che portano intervenire sulla spesa cioè noi oggi i dati dell'Istat illecita Cristo dimostrò chiaramente del resto l'ha detto proprio in questi giorni anche il servizio Bilancio della Camera noi abbiamo fatto il risanamento fino al diario essenzialmente su due elementi le entrate dal novantacinque novantanove giusta Tidu cento mila miliardi in più di entrate fiscali e contributive e poi
Sì lo stellone del
A del della bassa inflazione ci ha fatto risparmiare tra i quaranta mila e cinquanta mila miliardi di interessi sul debito allora questo quest'ultimo aspetto Illy invierà un lento perché purtroppo gli interessi sul debito riprenderanno a correre dietro l'inflazione e l'altro aspetto quello delle tasse politicamente impraticabile e socialmente impraticabile perché tra l'altro questo è un Paese che stato strangolato dalla pressione fiscale ha bisogno invece di pagare meno tasse lo dicono tutti anche questo per però
Pare una congiuntura internazionale favorevole quindi dovrebbe assolutamente invertire lunedì scorso in questi anni si si è tenuta a riparo la la spesa corrente
E segnatamente alla spesa sociale e gli aggrada dalle misure io credo appunto che non ci fosse più evitare di affrontare questo problema e come dobbiamo fare vogliamo azzerare il deficit di bilancio di qui al due mila e tre e ridurre il debito e questo poi seppi roulant su cui tutti questi giochi si svolgono
Grazie alla professor Giuliano Cazzola esperto di previdenza con cui eravamo in collegamento