Ieri la Giunta di Confindustria ha designato, a larghissima maggioranza, Antonio D'Amato alla presidenza

Radio radicale ieri la Giunta di Confindustria ha designato larghissima maggioranza Antonio D'Amato alla presidenza dell'organismo più importante di rappresentanza degli imprenditori privati del nostro Paese
Onore ai nostri microfoni Guglielmo Epifani segretario generale aggiunto di e CGIL qual è la sua opinione qual è la tua opinione e della CGIL su questa elezione fino all'attuale Toro anche al comma autorevoli giornali ritenevano che Carlo Callieri fosse sarebbe stato il nuovo presidente di Confindustria invece c'è stata questa novità qualcuno dice il rappresentante del Regno economi delle piccole e medie imprese insomma voi come la
A come valutato in questa elezione ma innanzitutto diciamo che c'è stata sicuramente una una novità anche una sorpresa perché
Magari a torto e sicuramente a torto gran parte delle indiscrezioni che filtrano da Confindustria e sui giornali anche legati al mondo delle ride sembrava invece avere la prevalenza Callieri quindi diciamo si è trattato di una sorpresa sicuramente un fatto di novità
Ovviamente conosciamo conosco conosciamo bene il dottor D'Amato quindi sappiamo al tipo di relazione che lui stabilisce con sindacati un'agenda che sono molto buone il piglio che ha sostenuto negli anni scorsi su molte battaglie sappiamo anche i punti che
Ci sono stati e ci sono degli senso quali sono i punti di dissenso adesso naturalmente bisogna aspettare bene il il programma che presenterà all'Assemblea
E ai anche la composizione della squadra prima di poter dare una valutazione di merito diciamo che i punti sui quali abbiamo avuto più discussione nel passato riguardano sostanzialmente il tipo di relazioni sindacali il tipo di valutazione che l'unità della situazione sociale del Paese Luini opera in un settore quello cartotecnica dico ma grandissima innovazione il processo operato su una scala europea molto molto importante e quindi per quel tipo di prodotto non c'è dubbio che il rapporto tra qualità e costi e molto molto sensibile quindi diciamo che appartiene a quegli imprenditori che puntano si l'attenzione sui problemi dell'innovazione ma puntano contemporaneamente altrettanta attenzione al problema dei costi da questo punto di vista più che la new economy che lui rappresenta una fascia di piccola e piccolissima impresa legate ad attività di tipo vanità Torino mi pare difficile presentarlo come campione d'animo ecco nomi contemporaneamente lui pensa a un rapporto tra sindacato e imprenditori che si rivolga prevalentemente a livello di impresa questo credo sia stato una il passato rispetto alle ai suoi punti di vista sul modello contrattuale ovviamente su questo abbiamo opinioni diverse avevamo opinioni diverse adesso si tratta un po'di vedere come il che il suo nuovo incarico lo lo con
Cioè a confermare o meno questa impostazione anche perché abbiamo accordi firmati che vanno in un certo senso e quindi giocoforza anche per lui sostenere questo ecco però ci potrebbe essere si potrebbe aprire con questa Presidenza di Confindustria non ho
La fase nei rapporti una una la fase non più concertativo non esclusivamente concertativa nei rapporti tra le parti sociali e questo non potrebbe alla fine essere un grosso vantaggio per il Paese a noi intanto diciamo che sulla
Sul piano della pratica concertativa non è che negli ultimi tempi e ci siamo fatti par particolari passi in avanti o particolari prove di concertazione nove realtà siamo fermi all'accordo all'accordo di Natale di qualche mese fa di qualche tempo fa dopo di allora abbiamo avuto molti motivi di polemica il problema però ancora prima che all'a futuro della concertazione riguarderà secondo me il futuro della contrattazione questo è un problema che riguarda ovviamente prevalentemente Confindustria sindacati
Cioè come si che metterà Confindustria rispetto al problema dei due livelli di contrattazione contratto nazionale e quant'quindi pare di capire che voi pensate in qualche modo D'Amato c'è una inclinazione molto forte verso una contrattazione molto più aziendale molto meno nazione
Fare insomma anche nella diciamo in quello che che ho potuto vedere e verificare lui è prevalentemente attente questo rapporto questo scambio quest'situazione aziendale o territoriale quindi da questo punto di vista può esserci preoccupazione da parte di quelli diciamo anche noi
Che ritengono che un profilo di contrattazione nazionale in una fase di transizione tra diciamo un'economia legata alla nazione è uno sviluppo integrazione europea che ancora non si sta però
Definendo dal punto di vista della contrattazione sindacale mantenga match ancora scosso ma mi pare di capire che questa questione della contrattazione dei dei livelli delle regole della contrattazione sarà potrebbe essere l'argomento centrale dopo questa Successo di chiamare
Toro alla presidenza di nuove dimissioni immediatamente perché noi abbiamo un accordo che per questo quadriennio già il passato quasi un biennio lega un'impostazione diciamo del del tipo di quella che si sta praticando sulla quale naturalmente
Ci sono problemi perché noi rinnoviamo i contratti e inflazione programmata all'uno e due per cento l'inflazione reale al due per cento diciamo che è un modello che in questa fase non favorisce
C'è il recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni si tratta di vedere a scadenza di questo modello in previsione di questa scadenza quale atteggiamento e quale scelta assumerà Confindustria sull'asse confermava il modello Sadat
Carlos cambiarlo questo mi pare rappresenti almeno sul terreno diretto delle relazione tra Confindustria organizzazioni sindacali la cartina forse più più ecco può naturalmente sulla questione del referendum sul tappeto dov'
Dopo l'azione diciamo così della Consulta ci sono rimasti solo due referendum in materia economico sociale nulla con fiducia avrebbe schierarsi un po'
Più efficacemente a sostegno di questa campagna referendaria teme questo però non è una novità cioè D'Amato non introduce una novità rispetto all'altro candidato o rispetto a posto perché della tutta la Giunta di Confindustria che si era espressa per il
Il referendum quindi da questo punto di vista
Non credo che ci saranno particolari
Novità che mai c'è da dire so che poi se ne tolgono in Confindustria Marche e con con
Da quando il presidente fosse stato nominato nel consiglio anche il presidente del degli aeroporti di Milano dalla Società glielo porti di Milano è sostanzialmente la direzione di Confindustria
Chi è un po'diciamo alleggerita ovviamente per per perché era impossibile poter fare due funzioni contemporaneamente dui però Conte puramente D'Amato sarà eletto formalmente a maggio quindi ci sarà ancora il provvedimento una fase di gli atti impreparati
Pone della nuova squadra no profilo di Confindustria quindi vedo qualche settimana ancora in cui continuerà questa situazione bene ti ringraziamo ringraziamo Guglielmo Epifani segretario c'era
La Giunta di CGIL parla scorto come sempre da Radio radicale abbiamo tra i nostri microfoni Benedetto Della Vedova
Europarlamentare radicale Benedetto che cosa ne pensi del la elezione di Antonio D'Amato i vertici di Confindustria elezione a grande maggioranza un'elezione che e non era stata prevista men che mai con queste i con questi voti con questa
Livello di consenso credo possano sonore considerato un segnale molto positivo che
Segue
Di poche settimane un altro segnale molto positivo giunto da Confindustria cioè l'appoggio ai referendum potrebbe
Le le buone premesse verranno confermate
Il segnale che la principale va be'associazioni di categoria degli imprenditori italiani smetta di essere come si diceva un tempo necessariamente governativa ma diventi sin
Cato tinta
Essi che sono ovviamente diventerei degli imprenditori ma appunto sindacato di quegli interessi con una chiave
Ero venuto a mancare nelle grandi stagioni della concertazione in cui la la difesa e la salvaguardia degli interessi degli imprenditori aveva
Erano stati annacquati da un ruolo politico più o meno a trecentosessanta gradi infatti interessante ricordare che però
Tutto questa vicenda inizio proprio da una decisione della giunta di Confindustria di appoggio ai referendum per le libertà economiche
Quello è a mio avviso ripeto è stato il segnale di una Confindustria pronta a schierare
Al fianco di iniziative
Politiche legislative referendari che
Tanto le incrostazioni prese
Ma politico e delle relazioni sociali ed italiano che superando questo cercasse di portare
Molto più avanti a
Termini di legislazione sul lavoro sull'impresa di quanto non non sia oggi quello era un segnale importante quello significa quel segnare significava d'inizio vere all'interno di Confindustria delle
Alla nuova imprenditoria nei confronti delle forze tradizionalmente egemone in Confindustria e cioè
Che traevano la massima forza da un legame di ferro con il Governo e da un patto d'acciaio e di pace con il sindacato meno
Dopo quella decisione di Confindustria magari anche per la difficoltà di queste di questa scelta del nuovo presidente sta di fatto che l'ha concluso non si è particolarmente mobilitata su quei temi referendari vado
Diciamo che la Confindustria sfatando
Da
Facilitata in questo poi di nuovo understatement assunto nei confronti del referendum dalla Corte costituzionale che ma sottratto il referendum più ha sottratto i referendum più importanti io mi auguro che Damato qui di Confindustria nella prossima scadenza recare
Daria del ventuno maggio rispetto ai due
Rendono sociali e in particolare rispetto al referendum sulla disciplina del reintegro nel caso di licenziamenti nelle imprese sopra i quindici dipendenti e comunque di Confindustria su posizioni di grande chiarezza Tigran Raggio e non invece supposizioni magari un po'sai che ho così o demagogiche dicendo che quello è un referendum difficili si scontreranno le due anime nel Paese è quella del conservatorismo sin da
Alle quella del paura quella data alla di fare
Il neanche di privilegi illusioni coltivate
Coltivate negli anni settanta essere ma dall'altra parte dalla parte del referendum d'Italia che guarda in avanti d'Italia della new economy e dei nuovi lavori Keith
Che c'era
Va verso la libertà di lavoro e d'impresa non già per consentire eventualmente qualche licenziamento in più ma disc care di slancio il muro dei venti milioni ma ventuno ventidue ventitré milioni preoccupati io mi auguro che con la Confindustria Antonio D'Amato si
Su queste posizioni oggi è chiaro una Confindustria innovatrice sulla lo stesso
Parte dalla stessa parte della barricata con molte delle fasce più deboli socialmente di questo Paese i disoccupati i lavoratori in nero gli esclusi da una dalle pensioni di anzianità agli esclusi dal posto fisso ecco
Se verranno confermate le premesse potrà
Sono molto giovane una stagione importante e spero soprattutto che sia uno studio vogliono Confindustria meno politica di quanto non sia stato fino ad Ostia i sindacati onestà nessuna preoccupazione & Antonio D'Amato sarebbe favorevole molto a mio favore una contrattazione organizzato su base aziendale rispetto a una su basi e nazionali tu che cosa ne pensa penso che abbia ragione l'UE credo che questo sia uno dei motivi per cui gli imprenditori del Nord per
Hanno deciso di appoggiare hanno deciso di appoggiare Amato quella del federalismo anche a livello economico e delle relazioni sociali industriale in particolare
Sa che la contrattazione blocca cara nazionale
E dall'intera oggi i lavoratori del Nord e penalizza le imprese del Sud e quindi poi penalizza anche le persone più deboli al Sud perché impedisce che l'abbondare da di manodopera e il basso costo della vita possono diventare come è giusto che diventino un fattore di competitività per il Sud la contrattazione collettiva nazionale impedisce che il Sud proprio possa far Forte dei troppi vantaggi competitivi per crescere questo è un primo punto molto importante quella nuova stagione di Confindustria anche perché è un punto non politico ma è un punto legato allo specifico delle relazioni industria
Il secondo punto sarà quello della concertazione Damato è sempre stato molto critico nei confronti di una concertazione che regola al minimo il motore per lo sviluppo delle relazioni industriali e poi in definitiva dello sviluppo economico del Paese
Bene ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della Lista Bonino con l'ascolto come sempre da Radio radicale