"Politiche, impegni e prospettive per lo sviluppo sostenibile nel bacino del Mediterraneo" org. dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro dal Ministero dell'Ambiente e dall'Osservatorio sulle Convenzioni e gli strumenti internazionali di collaborazione nella regione mediterranea (c/o sede Cnel - Viale David Lubin, 2)

Dare un governo non solo un'azione diciamo culturale o politica senza che poi ci siano strumenti e Gamper per lo sviluppo sostenibile nelle regioni
Naturalmente c'è poi un altro punto che riguarda un ulteriore passaggio se poi lo schema di sviluppo spaziale europeo
Rimane asse da una parte e i programmi concrete le risorse dell'unione europea come avviene oggi
Con i vari obiettivi vanno da un'altra e non c'è un raccordo tra questo processo di programmazione di pianificazione territoriale e le azioni concrete che si realizzano allora va bene tutto tutto questo diventerebbe ugualmente una importante e nobile
Fondamentale esercitazione culturale ma noi abbiamo cioè dobbiamo legate alla politica
Tra l'altro proprio a Siracusa
Le Regioni gli enti locali delle due sponde del Mediterraneo avevano chiesto anche un programma quadro per il Mediterraneo dove questi aspetti
Dell'inserimento nello schema di sviluppo spaziale europeo e delle gambe e poi con le azioni delle risorse e degli interventi realizzi verificarsi
Con quelle regioni rappresenta una parte integrante di questa iniziativa dello sviluppo lo scambio di sviluppo spaziale europeo sono loro in gran parte le competenze l'esperienza nelle politiche territoriali insieme a quelle dei Comuni
E tuttavia per essere efficace a livello internazionale occorre creare organicamente quei presupposti di sistema Paese
Che includono sia la cooperazione prevista dall'accordo tra gli enti promotori di questo convegno che tra i vari ministeri interessati ripeto che una collaborazione con Regione con gli enti locali se la formulazione
Di uno schema di sviluppo per lo spazio mediterraneo e nel futuro e mi auguro futuro prossimo ci sono già programmi finanziati dall'Unione europea che si occupano del Mediterraneo e del suo ambiente
Per prima cosa vorrei fare riferimento al fatto che il programma Meda prodotto dalla Conferenza di Barcellona e tre programmi dell'Unione Europea quello che non ha dato negli ultimi cinque anni i risultati sperati
Almeno per quanto riguarda la cooperazione decentrata
In questo caso si è persa io mi auguro non si continui a perdere una grande occasione
Per sviluppare una rete Denza di collaborazioni pratiche su problemi importanti tra Regioni enti locali espressioni organizzate della società civile in Europa e nelle zone mediterranee
L'enfasi principale è stata porta sulle politiche di equilibrio finanziario dei Paesi mediterranei
Poca attenzione è stata rivolta alla formulazione di progetti di intervento in settori specifici e e iniziative programmatiche comuni tra l'altro a me pare del tutto evidente
Che se si vuole realizzare come diceva la Conferenza di Barcellona
Un programma organico per il Mediterraneo non solo di settori separati
E se si vuole far sì che rafforzamento dei diritti umani e della democrazia non sia una precondizione ma un risultato che si realizza attraverso la stabilità la fiducia e la cooperazione è del tutto evidente che il ruolo città città dove ci sono regioni regioni è indispensabile e che per questa via che non vi sono sospetti di ingerenze per questa via che si creano sani sani virtù diciamo che danno vita
A
Embrioni o o consolidano sviluppa un'ancora di più la società civile perché quando parliamo di città e di regioni non parliamo solo di istituzioni ma parliamo di organizzazioni economiche e culturali che sono nella comunità locale e regionale
Dove si è fatto invece un notevole passo avanti e nella coppia nella cooperazione decentrata è nell'ambito del programma interventi questo programma assunto la funzione di stimolare la cooperazione tra severo Nale tra regioni dell'Unione che hanno una frontiera terrestre in comune e dove esistono interessi in comune
Nell'ambito del nuovo programma Interreg tre proposto dalla Commissione europea l'interazione tra regioni di Paesi con una frontiera Terrestre in comune viene sviluppata dal programma di cooperazione della vuole a la cooperazione per aree estese come il Mediterraneo pertinenza della volervi cooperazione transnazionale e ci cooperazione interregionale
Per lavori bis ci sarà un programma per il Mediterraneo occidentale al pila Pink latine
Che coinvolgerà l'Italia la Spagna la Francia e un altro Archimede ristretta la cooperazione tra Italia e Grecia
Nell'ambito dei due programmi Mediterraneo occidentale Archimede sarà possibile organizzare delle iniziative importanti dirette a favore dell'ambiente
E per sostenere una politica di sviluppo rispettosa e capaci di valorizzare l'ambiente mediterraneo anche se dico subito che le regioni e le città italiane non hanno condiviso questa separazione in due del bacino del Mediterraneo
Che invece è stata determinata credo neppure la Commissione dell'Unione europea fosse d'accordo ma se è stato un punto su cui forse il nostro Paese non tenuto sufficientemente che ha riguardato iniziative degli altri paesi che si affaccia degli altri stati che si affacciano sul Mediterraneo
Le iniziative da intraprendere per il nuovo programma Interreg tre bit per il Mediterraneo occidentale sono già state elaborate
E per esempio noi abbiamo collaborato la Toscana molte altre sanità altre regioni italiane con la regione capofila che in questo caso Provence cotti dal SIULP
E con nell'Andalusia per identificare le priorità del progetto anni atelier metterà né Nanterre sono gli obiettivi
Principali di amiche un importante momento di lavoro delle regioni e degli enti locali del Mediterraneo sono la messa in rete di laboratori di ricerca sull'ambiente del Mediterraneo in ogni Paese
L'analisi delle componenti fisiche del paesaggio mediterraneo
Il miglioramento della gestione delle risorse idriche
L'adozione di metodi di gestione di aree sensibili e biodiversità dell'ambiente mediterraneo la gestione delle zone umide il monitoraggio e gestione della lotta contro la contaminazione delle acque nel Mediterraneo
Il progetto si basa sul riconoscimento che l'ambiente del Mediterraneo non deve essere tutelato solo nei riguardi dello sviluppo socio economico concentrato che incrementa le attività economiche l'urbanizzazione lungo le sue coste come richiamavo all'inizio del mio intervento
Ma deve essere anche tutelato nei riguardi di una politica di noncuranza che in passato ha lasciato questo bacino in modo spera in mano speculatori edilizia inquinatori delle sue acque delle sue spiagge
Ah distruttori dell'ambiente naturale
I primi risultati di questo progetto studio anni confermano
Che l'ambiente del Mediterraneo ha un'identità specifica rispetto a quella di altri bacini
Che è necessario adottare un approccio integrato di sviluppo per equilibrare le esigenze tra settori
Che debbono vedete ritorna questo tema del coordinamento essere più fortemente coordinate tra loro le politiche regionali di gestione delle coste e delle acque mediterranee
Che è necessario disporre di una base di informazione di indicatori omogenee compatibili in conformità alle esigenze del Mediterraneo
Che c'è bisogno di dare più risalto alle attività delle regioni e degli enti locali nei riguardi l'ambiente mediterraneo per rafforzare i programmi di intervento
Nel prossimo programma per il Mediterraneo occidentale occorre anche andare avanti e creare di strumenti operativi per raggiungere questi obiettivi elencati dal Progetto hanno la Conferenza delle regioni periferiche marittime suggerisce la creazione di una base giuridica comune a livello europeo per intervenire nella gestione integrata delle zone costiere
Affidando questo compito di coordinamento alla commissione o proseguendo nell'ambito perseguendo anche nell'ambito di un'efficace cooperazione integro intergovernativa la tematica ambientale come sappiamo non ha confini
E disastri ambientali nel Mediterraneo non rispetta neppure qui i confini nazionali concludo con un'ultima riflessione
Fino ad oggi
La cooperazione intergovernativa non ha dato frutti sperati nel Mediterraneo perché in sostanza non è riuscita a creare quell'interazione sia transnazionale che con il territorio necessari a tutelare in loco il patrimonio ambientale cioè io son convinto che quando ci sarà un appuntamento di verifica su Barcellona
Anche per le vicende degli ultimi anni le guerre che ci sono state e le non cooperazioni molte delusioni e molte fiducie dovranno essere recuperati
Io penso che gli stati membri a breve devono riuscire a sviluppare una strategia integrata efficace per tutelare l'ambiente nel Mediterraneo
Per intervenire in caso di comportamenti distruttivi delle sue risorse per valorizzare lo sviluppo e le opportunità di sviluppo sostenibile al tempo stesso dobbiamo impegnarci perché un ruolo è una responsabilità in questo campo venga svolta anche dalla commissione
Io e noi come c'era il pm non siamo d'accordo che invitato territorio sia al di fuori delle competenze della commissione dell'unione europea e ci pare anche che questo sia un modo vecchio di concepire la riforma negli Stati nazionali e la costruzione nuova a livello europeo delle istituzioni della democrazia perché oggi se parliamo tutti di sussidiarietà sappiamo dobbiamo sapere che allora alla suddivisione non è tanto o non è prevalentemente tra materia ma e di ruoli all'interno della stessa materia non è vero che nel territorio non c'è un'azione di coordinamento di controllo di Indirizzo della Commissione l'Unione europea come ovviamente non è vero che le città o le regioni possono essere espropriato gli Stati nazionali di questi ruoli si tratta dentro la cooperazione e coordinamento dei tra istituzioni di individuare quali sono i ruoli no
All'amputazione
Di temi o di materia allora ho concluso davvero
Io credo che noi come italiani dobbiamo su questo abbiamo su questo su cioè sul Mediterraneo la il dovere come dire il dovere di sviluppare un di più di attenzione di impegno di contributo anche a questo coordinamento
Perché per noi il Mediterraneo rappresenta molto di più di una risorsa di vitale importanza per lo sviluppo è al centro del nostro senso di identità storica e culturale
E io credo anche un riferimento essenziale per il contributo politico e culturale che noi come Italia possiamo e dobbiamo dare all'Unione Europea
Perché non è vero come a volte si dice e si scrive che l'Italia deve scegliere se essere un paese europeo o mediterraneo la forza dell'Italia e la specificità dell'Italia non solo dell'Italia ma qui siamo in Italia
è invece quello di essere un Paese europeo e mediterranea grazie
Grazie presidente Chiti adesso la parola sommata ieri c'è
Lo ringrazio per la sua disponibilità a partecipare i nostri lavori fin da ora
Ringrazio il signor Presidente comincia con una scusa
Il testo che vi è stato distribuito il mio indimenticato di firmarlo
Con un discorso sullo mediterraneo
E sui problemi ambientali del Mediterraneo deve essere
Collocato
Collocato nel contesto in cui si svolge e credo che il nostro discorso oggi si svolge nel contesto del dopo Barcellona
E devo aggiungere dopo il fallimento di Barcellona
Non sono il primo a constatare questo fallimento sono stato uno dei di coloro che hanno lavorato in questo momento non è lui che era ancora in Italia insegnavo a Parigi ieri un gruppo di professori di Sorbona era
Coinvolto nella lavorazione di questo progetto
Abbiamo visto già all'inizio alcuni alcune possibilità di chi sviare di non realizzare le cose che erano proposte
Abbiamo sperato in questo momento ancora infrangere ministro Jacques Lang
E allora con i progetti fatti prima di quello di Barcellona del Polo credevamo di poter utilizzarli altrimenti suo avete sentito forse mettere telegiornali quest'ultimi tempi che la Francia dall'intenzione di organizzare una nuova conferenza quest'anno proprio il Presidente della Repubblica si sceglie signor Chirac
Chi ha annunciato una conferenza a Marsiglia dove sarebbero evitati i capi degli stati tutti stati mediterranei e dicendo esplicitamente che Barcellona non era quello che si aspettava di essa dunque sono passati proprio di cinque anni novembre erano cinque vani della Conferenza di Barcellona e abbiamo potuto constatare che siamo molto lontano da
Credi scoprì progetti che erano formulati a Barcellona
Da anzi dal punto di vista finanziario non ho potuto avere la cifra precisa ma sembra che
Pinto meno di trenta per cento della cifra di undici mila miliardi che era prevista come l'aiuto ai Paesi mediterranei soltanto trenta per cento è stato stato o
Dà atto e speso
Allora sì bisogna qui proprio qui per collocare questo discorso si possiamo fare la domanda
Del perché
Ossia scritte criteri dell'Europa erano così severi rigidi irrealizzabili
Ossia non c'era neanche una volontà
Di di spendere tutto questo denaro per i Paesi mediterranei anche c'è una terza possibilità Kai presi ma il Mediterraneo di Bruce delusi tante volte dopo e tante conferenze
Non hanno presentato progetti varati devo aggiungere che talvolta non sa non si sa a chi rivolgersi per presentare un progetto che dobbiam sbandare dinanzi alla Commissione europea
Ho visto tante persone che al ossia ci sono forse al al tre o quattro livelli tre o quattro punti
Che talvolta sono in rivalità fra di loro e non si sa esattamente dove atti rivolgersi dicevo che c'è una delusione del Mediterraneo che se comprensibile hanno dimenticate che prima di bar se il Barcellona erano le famose carte convenzioni di Atene di Marsiglia di Jenova piano d'azione per il Mediterraneo che è stato citato famoso Pam piano azione me dichiarano poi molto si molto molto s'molto serio piano blu
Di Sophia Antipolis vicino a Nizza che proiettava l'avvenire del meriteranno cito all'orizzonte del due mila venticinque
Senza e enumerare tutte le dichiarazioni di Napoli Malta Tunisi Spalato Palma di Maiorca e tant'altri
Simili sforzi lodevoli generosi vere intenzioni e stimolanti talvolta e sorretti da commissioni governative da istituzioni internazionali non hanno conseguito con risultati limitati
E direi che questo genere di discorso in prospettiva sta ormai perdendo credibilità e noi cerchiamo forse anche Christa s'era in varie altre occasioni di di dare una specie di credibilità
A questo discorso sul Mediterraneo
Me ne rendo conto con Penelope dico come uno di quelli che con alcuna speranza
E con abbastanza Energia l'avevo con lavorato inizialmente a alle tesi della che sono state esposte la conferenza di di Barcellona dunque
Ci troviamo Krhin nella fase della dei di di post Barcellona
Del dopo Barcellona o con alcuni nomi comunque elementi quelli che hanno già letto vari lavori sì ho pubblicato anche in Italia dopo il libro il Breviario mediterraneo dell'idrovora l'Europa il Mediterraneo
Devono per rendersi conto che i cambiamenti del mio proprio discorso vedendo nere compiere l'inerzia delle cose era molto più forte che si pensava
Alcuni nove elementi sono quelli che l'Unione europea
E nell'Unione Europea anche l'Italia comincia un po'a muoversi
Infatti la responsabilità di Barcellona va in qualche modo va l'impresa dall'Unione europea era questa conferenza era ispirata un po'dall'Unione Europea
Ci ricordiamo delle dichiarazioni generosissimo e disarmante allorché un uomo che Steve Wynn anche un amico
Quest'ultimo ma anche per sentito e la volontà di frodi di andare in avanti di porre le questioni le questioni chiave del rapporto col Mediterraneo
Ma
Comunque in questo momento dobbiamo dobbiamo constatare alcuni alcuni nostri fallimenti che supportano
La prima
Il primo monologo direi per primo obiezione deve dire costatare che c'è una griglia di lettura continentale dei centri europei con cui si leggono male i problemi propri del Mediterraneo
Non per caso sapete istituzioni sono collocate verso l'Europa continentale Strasburgo Lussemburgo precisa nel e da queste zone si impongono delle griglie di lettura come abbiamo fatto anche analisi ho fatto con seminario alla Sorbona e Collège de France le analisi di questi testi convengono in cui si possono ritrovare con uno non è andato proprio queste griglie di lettura che sono fatti negativi
La seconda cosa e che quattro paesi dell'Unione Europea per una facciata mediterranea che sono sta già stati minimi menzionati Francia i Spagna Italia Grecia
Nessuno di questi Paesi non una politica mediterranea coerente
E con lei Keiko che colleghi le istituzioni che esistono in questo Paese
La prima cosa è alla seconda quel poco che hanno a che si potrebbe
Sotto alcune condizioni di finire come una parte di politica mediterranea non è quasi mai stato concertato tra questi quattro Paesi per opporsi agli che alle griglie direttore che vengono dal Nord
Così siamo disarmati in qualche modo dinanzi un mondo finanziamenti più forte di cui la decisione più di peso nelle istituzioni europee
E questo crea frustrazioni tenuta fantasma eh nei territori del Sud intimi amici di Bari un gruppo di Sociologia num
Hanno così fatto uscì fuori questo slogan bisogna che il Sud si difenda con le forze del sud
Questo si può spiegare anche come una una delusione nei confronti di queste
Di queste
Questi strumenti europei di cui parliamo e
Mi piaceva se l'idea di signor Chiti il Mediterraneo naturalmente non è soltanto una striscia risponda il Mediterraneo soprattutto in Italia
E riprende tra talvolta punta sulla sponda non c'è mi dichiarano ci sono promontori in cui comincia il continente
Si potrebbe tracciare una mappa una una carta geografica con per vedere come talvolta contiene il continente subito inizia senza niente di Mediterraneo
E talvolta ci sono troppo penetrazioni molto profonda molto lunghe molto forti molto ispirati
Bisogna tenerne conto quando si fa quando si parla del Mediterraneo e naturalmente in questo senso l'Europa in meriteranno dovrebbe andare insieme ma siamo testimoni di alcune proprio per ragioni che sono state esposte per le altre regioni che che cercherò di dire quel poco di tempo come o alla disposizione sapendo che se ci sia un po'stanchi e che occorrerebbe andare presto
Non possiamo constatare alcune fratture
La prima frattura faglia proprio sarebbe fra l'Europa e la sponda europea mediterranea
Allunga la scadenza questa frattura potrebbe essere molto pericoloso
La vediamo vari paesi proprio che hanno una facciata mediterranea
Vediamo questo festina vediamo in Francia in modo abbastanza duro la grande parte di Francia anche politicamente la parte era più povera votava per le tende
Dove si vedeva proprio questa reazione forte richiamo in Italia in vari altri modi
La vediamo una tre fratture che sono piuttosto verticali diciamo per nella Spagna
La Catalunya non contato intenzione di collaborare molto con la parte castigliane tre volte mi rendo conto i miei libri sono riusciti proprio a Barcellona i del talvolta quando si dice Spagna dicono castighi castigliani su carta Luca taroccata Ranieri questa frattura in cui c'è un po'di nazionalismo anch'essa pericolosa per quanto riguarda la Francia ancora
Diceva già
Braudel non il suo libro famoso sul Mediterraneo con un altro libro sull'industria della Francia un paese che a due facciate marittime illeciti tu tutto moltiplicare del due tutto divise di due con un moncone non riesce a fare una politica mediterranea non diventò mai una potenza mediterranea
E nella Grecia c'è un altro problema che recentemente sono state molto forti polemiche la Grecia è più un Paese balcanico un Paese mediterraneo grande specialista francese nella Grecia traduttore dei dei fra la Tour la letteratura anziana e moderna chakra Carrière fece un'intervista nel mondo dicendo ma Kretschmer otto più balcanica Ca'Méditerranée altrove premendo come prova anche la politica dell'autrice nei confronti di Milosevic
La chiesa ortodossa contestano uva Leanza
Religiosa che sarebbe assolutamente ridicola
Dunque cresta frattura fra l'Europa continentale il Mediterraneo mi sembra evidente l'altra fattura parallela e tre l'altra tradizionale vecchia fra le due sponde del Mediterraneo infatti
Sono questi passepartout tartine Riata del così che abbiamo lanciato vale a Barcellona va che non funzionano in modo in cui le si si voleva
Aggiungo a questo alcune riflessioni
Del mio di cedere i dominio culturale forse in qualche modo letterario
C'era una differenza essenziale fra la rappresentazione della realtà e la realtà stessa
C'è una differenza fra la rappresaglia la nostra rappresentazione del Mediterraneo e il Mediterraneo stesso
Nella nostra rappresentazione entrano tante cose dentro tutto l'immaginario mercenario culturale immaginario in genere entrano nostre esperienze entra questo mare che chiamiamo il nostro mare nostro
Entrano sapori odori ricordi amori liti cento tutto quello che ci collega colmare perché crea questo era rappresentazione della realtà invece la realtà è molto più molto più lugubre molto più triste è molto diversa e inchieste in queste queste contraddizioni infatti
Non riusciamo forse a constatare di modo un po'abbastanza critico alle situazioni in cui ci trova il nostro discorso i giudici si trova il Mediterraneo stesso una diagnosi che ho fatto spesso e che
Mi sembra ancora adesso più attuale che prima quando la feci la prima volta ci sei una identità dell'essere del Mediterraneo una identità del fare
L'identità dell'essere la conoscete tutti logicità meditano un linguaggio serie le abitudini una storia un'architettura una un modo di pensare di cucinare e via dicendo
Identità dell'essere i confronti cresta fortissima identità deve essere sì una identità del fare di più più debole di più più scarsa in queste condizioni in cui si trovano le città del Sud
Loro tigrato
Siamo testimoni proprio di questa scarsissimo identità del fare questa di sproporzione dei siti schiribilla Dio presto questa contraddizione fra la forza dell'identità dell'essere
E la debolezza dell'identità del fare una diagnosi che si può trovare su tutte le praticamente tutte le sponde del Mediterraneo
Aggiungo a questo alcune alcune osservazioni
Per che fossero più vicine al tema
C'è uno schermo che proviene proprio dal fatto che talvolta si sostituisce la ripresa iterazione della realtà la realtà stessa e con cui si vedono male anche anche le all'attualità
E me l'immediatezza dei problemi
Ambientali
Fatti questi problemi ambientali devono essere letti credo a vari livelli
C'è l'inquinamento nata solamente nel senso stretto dalla parola
Poi c'è l'usurpazione delle sponde molto forte in Italia purtroppo in Francia molto legalmente molto più ma questo è un tipo di inquinamento perché produce vari tipi di inquinamento se naturalmente una costruzione abusiva una produca una inclinazione mi filamento in qualche modo urbanistico
E ci sono alcuni modi di inquinamenti ideologici oncologici con politici di cui è stato
Sì su di esso si è parlato non per caso
Le ultime due aree della del dopoguerra dell'Olimpo la seconda guerra mondiale sono tantissime collocate proprio nell'ambito del bacino mediterraneo Palestina Libano Cipro
Manterrebbe Balcani Bosnia Kosovo
E via dicendo appunto e contraddizioni che tutte e tre signori tensioni fra la Grecia e la Turchia dunque anche direi questa componente entra entra nel contesto di cui si parla qui rende difficile una protezione comune credo
O sono stato recentemente una crociera verso la Grecia e Turchia non si possono inverter proverò oggi lo sappiamo una cosa
Elementare che indichino amento all'inquinamento si può rispondere soltanto internazionalmente se incrinata dalla sponda del nord dell'Italia viene subito in Dalmazia
Abbiamo saputo Christie esempi tragici come l i sacchi pieni di diversa Pecos sono venuti fino a Gerusalemme fino alla sponda dividerà Palestina Meridi registra il
E dunque questi questa anche una una un fenomeno che tocca al a che ci interessa in questo contesto andando un po'più presto voglio dire un'altra cosa che birra prese in considerazione per quanto riguarda proprio la città
La città mediterranea
Da una parte grande difficoltà della gestione della verticalità della città questi problemi della verticalità e dell'orizzontalità veridicità
Dopo domani ci dovrebbe essere a Reggio Calabria un grande convegno sono invitati una di Cina di specialisti colleghi francesi spagnoli greci di cui si parla un po'di si parlerà proprio della cita i suoi problemi
Queste sono alcune idee che devo supporre a questa occasione
Queste Vertical prendete la verticalità di Roma perché tenerci carità di Napoli estremamente difficile da gestire Giubileo hanno ancora una nuova prova come quali difficoltà di cui non si sperava non si aspettava la la l'apparizione d'altra parte per quanto riguarda l'orizzontalità della città mediterranee del suo inquinamento infatti c'è una parte di orizzontalità che si perde nell'estensione immaginate l'estensione diciamo di Napoli queste parti che non ha nessun riferimento a Capello che dà carattere una città mediterranea
Riferimento al centro storico riferimento al porto
Talvolta di fermenti riferimento a vari centri storici
C'è una estensione in cui si è completamente si perdano queste linee di riferì a me riferimenti
Tutto si può svolgere in queste zone che sono che se una qualche moda alienate forse nel senso in senso marziano della vera della procura
Si può parare l'ossessione stende dei porti i grandi vecchi porti che diventano credo che i francesi chiamano porte d'impresa Ones diciamo si direbbe forse Italia porti turistici
Che ci che credo che sono non solo
Attualmente materialmente sono interessanti per queste città ma dal punto di vista del centro storico del questa conservazione della figura della configurazione del vecchio porto
C'è una direi
Non mi inchino amento del immagina
E vado presto alle
Alle ancora alcune
Conclusioni se posso dire
Siamo spesso chiesti cosa si può fare e cosa possiamo fare
Dal punto di vista culturale
Si è parlato
Sì dirige un gruppo in Francia e che ma pesa così una un progetto che si definiva elaborare una cultura intermedi Terrani alternativa
Elaborare una cultura Inter mediterranea alternativa
Purtroppo mettere in atto un progetto del genere non pare imminente
Io ho proposto un contratto a progetto che mi sembra più realizzabile
Iniziare condividendo una visione differenziata
Abbiamo una una visione differenzia
Nel ma bacino mediterraneo perché non c'è solo una cultura mediterranea ce ne sono tante accanto a tornado un solo Mediterraneo
Somiglianza ex sono dovute alla prossimità di mare comunitari conto delle sue sponde di nazioni di forme di espressione di cinesi
E mi sembrava queste differenze
Possono essere condivise condividere dunque una visione differenziata rispettando la differenza e tenendo conto del fatto che il valore norme
Nella differenza in quanto tale ma nei replay rapporti delle differenze tra le differenze
Lo dimentichiamo spesso ponendo tanto più volte questi problemi della particolarità ed è la differenza la particolarità non è un valore il cannibalismo ha una particolarità
Ogni volta che prendiamo e spesso si faccia spesso nel Mediterraneo le particolarità come valori disse sì scivola verso i particolarismi di Courbet Perifano è piena anche di cui le zone sono pieni da questa di negli stati diciamo già nazioni Stati
Così le differenze infatti non ne vale un valore in sé anche la più piccola differenza come diceva Freud un grande difetto ma i valori sono nei rapporti fra le differenze
La letteratura la poesia ci propone talvolta di riannodare in qualche modo le vecchie profumi sommerse
Ma bisogna dire che su queste fulmini sommerse sono spesso state rotte strappate dall'intolleranza e e detto ignora dall'ignoranza
Aggiungo una una spegne Asper inserita
Cinque anni da quando sono in Italia la sapienza
Mi sembra che manca
Quasi tragicamente una relazione fra il punto in cui si fanno cose serie in cui c'è volontà la mano destra non sa che cosa fa la mano sinistra
Un istituto non sta ecco cosa si occupa l'altro istituto non vuole come se non volesse sapere
Nella Livorno nove due geni demoni chiedono lavoro sui porti mediterranei quello pubblicato Trieste dal tempo dell'internet a Genova non si sa cosa si fa a Trieste
Un'altra cosa a questo Paese che il nuovo in cui vivo per scelta e non per necessità per amore per una specie di simpatia del sud e del seducenti sintetica e tradizione di questo Paese
Non c'è una purtroppo una università ventitré
Ci sono vari così sezioni si chiamano facoltà ma non c'è c'è una facoltà a Lugano piccoli piccolissimo tiene un seminario comunque a Lugano e caratteristico
Questo Paese si può permettere questo lusso non è neanche un virus direi di farlo oppure sono nei primi anni non ero ancora ero ancora forse più ingenuo
Dei andavo così volevo fare una Università d'estate a Napoli abbiamo fatto i conti ha visto Istituto Orientale università devo suor Orsola Benincasa di un fatto di un laboratorio mediterraneo e abbiamo fatto i conti
Invitando diciamo ogni anno circa un centinaio dei di dei docenti e intellettuali del Maghreb
Avremmo fatto tre dieci ad un'intellighenzia laica che potrebbe lottare meglio di noi contro il fondamentalismo
Tra dieci anni
Costerebbe il costo di un carro armato
E lo sapete ogni tre anni carne Anna carri armati sono invecchiati si fanno i nuovi
E questo Paese ne fa tanti come tutti gli altri
Dunque non si può rischiare un po'l'uno a uno e dicevo si può fare in ottobre a Napoli o ancora
Sì serie
Quasi prestate soprattutto quelli che vengono da altre parti dei più al Nord via perché sono questi già quasi Loti si può fare con minime sospese
Le promesse da tutte le parti
Infatti abbiamo fatto una riunione del genere proprio gli ultimi giorni dell'Ulivo era anche il Presidente Scalfaro era Prodi era D'Alema erano ministri e così via e questi progetti che fatto faccio più rapidamente avevo più richiederebbe Aula Magna della Sapienza
Tutti entusiasti
E dopodiché si comincia sempre a genero come se niente non ci fosse fa
E questo è una una così corso anche una voce voce un'altra voce in deserto io mi sento in questo Paese molto bene
Io amo questo Paese remote dicono commedie scorsi sono un po'troppo pessimistici dicono pessimismo slavo tutte le letterature serale sono piene di pessimismo
Le assicuro che c'è pochissimo pessimi su queste parole c'è un'osservazione una volontà di dire sinceramente Capello che osservo e credo che mi sembra
Di potersi fare cresce ringrazio
Lei professor Matt legis anche per le belle parole di sentimenti uguale accompagnato dal suo il suo intervento nei confronti del nostro che è anche il suo paese da come abbiamo sentito questo anche grande grande attenzione questo grande amore verso questo mare
Comune prima di dare la parola per l'intervento conclusivo l'onorevole Patrizia Toia ministro per le Politiche comunitarie volle io anche ringraziare tutti gli interventori il ministero dell'ambiente per
La cortesia che ci ha fatto di chiederci di ospitare questa con questo convegno che vuole essere l'insediamento il decollo della attività dell'Osservatorio che è stato costituito a seguito dell'intesa interistituzionale tra ministero dall'ambiente diversi
Organi ed enti pubblici tra cui per l'appunto
Il che nel avete scelto aveva chiesto Kernel che certamente fa o per di complimento e di accompagnamento dell'iniziativa pubblica credo però abbia voluto anch'esse un atto di per così dire riconoscimento se così si può dire del forte impegno che il nostro organo sta sviluppando sulle tematiche della tutela ambientale dello sviluppo sostenibile in particolare negli ultimi due anni
Noi abbiamo come i sottosegretari saranno la promosso e accompagnato il Patto per l'Energia che ovviamente adesso va gestito ovviamente in una ex con speranza in una dimensione positive non di pessimismo
Abbiamo organizzato che ha avuto anche un certo successo per l'impegno portato dalle parti sociali dagli attori oltre che dalle istituzioni la conferenza per l'ambiente e lo sviluppo compatibile
Abbiamo prodotto di recentissimamente un rapporto su mediterranee traffici marittimi
Verso il quale il governo ha espresso apprezzamento sul quale sulle qui proposte
I ministeri interessati penso di far seguire azioni politiche per il nostro compito non è quello di ovviamente noi non siamo un organo di amministrazione attiva ma solo di sollecitazione socioculturale di idee
E abbiamo anche voluto presentato ed illustrato alla recente summit euromediterraneo dei degli organismi similari anche nell'i comitati economici sociali
Un rapporto una carta programmatica per lo sviluppo ecosostenibile nel bacino del Mediterraneo che ha avuto un grosso apprezzamento da parte li organismi confratelli dei rappresentanti economici e sociali dei paesi rivieraschi quindi
Un impegno forte che credo abbia potuto concorre assieme agli sforzi di altri all'assimilazione di una cultura viva sensibilità
Ambientale e soprattutto verso la tutela di questo di questo grande male che come qui è stato detto non è solo una pensosa ambientale
Non è solo una occasione lo strumento per avvicinare popoli culture
Economie ma è anche una grande occasione di opportunità di crescita sia per i Paesi che stanno bene mi riferisco a quelli stanno bene rispetto voglio scegliere agli atti qui dalla sponda settentrionale sia quelli che chiedono disperatamente di potere uscì di essere aiutati per uscire da una situazione di sottosviluppo che sono quelli della sponda meridionale del Mediterraneo
E
Fra queste due sponde come qui è stato detto occorre sviluppare ricondurci tutti ad un impegno di convergenza verso comuni obiettivi
E di concertazione oltre che di collaborazione
E di cooperazione concertazione interistituzionale concertazione tra istituzioni e interessi economici e sociali organizzati perché altrimenti senza uno sforzo a più voci con l'impegno non solo delle istituzioni ma anche degli attori che vivono e sono i protagonisti nel bene e nel male delle occasioni di sviluppo non se ne esce e quindi come dicevo il rischio è vicepresidenti Chiti altrimenti che si rimane
A livello delle grandi privatizzazioni socio aeromodelli esperienze socioculturali ma non è questo il compito che spetta e che attende l'osservatorio ma è proprio quello di operare o o aiutare affinché le responsabilità decisoria o per il no attorno ad obiettivi concreti
Di sviluppo oltre che di risanamento mi pare che l'osservatorio oltre ai documenti che
Le responsabilità preposte hanno messo a disposizione si possano di questo scenario di questo orizzonte
Propositivo che qui è stato delineato da le responsabilità istituzionali
A questo serbatoio nuovi auguriamo Grande buon lavoro perché ne ha bisogno
I problemi sono tanti ma possono anche essere affascinanti interporto dare una prospettiva
Di sviluppo sotto tutti gli aspetti però sottosegretario Toia che ovviamente ringrazio per le sue conclusioni
Sì io credo che arrivati a questo punto si è molto difficile
Come dire riempire lo spazio di una vera e propria relazione di un vero e proprio intervento quale peraltro avevo preparato mi limiterò raccogliere tre soli punti direi in un dato conclusione di un pomeriggio mi sembra di capire molto intenso certamente intenso
E di alto livello per tutta la parte che gli ho sentito e certamente anche per quella che non ho sentito e particolarmente se volete suggestivo dove suggestivo non sta per politico e dunque lontano ma sta per strenuamente efficace anche se in un linguaggio insolito per noi e per le relazioni che in genere si svolgono in convegni dicevo un intervento particolarmente suggestivo del professor materie dice il quale ha veramente credo toccato alcuni punti essenziali quella consapevolezza della nostra identità mediterranea che credo con la con la sua competenza e con la sua capacità di approfondimento insomma di una lettura la realtà della sua storia sua cultura fatto e dunque anche un po'sotto l'onda di queste di questo intervento che che mi ha veramente molto colpito vorrei non sprecare il significato di questo pomeriggio e limitarmi a questo Servazio allora la prima la prima è relativa mi pare di capire come punto su cui ancora dobbiamo riflettere molto voi lavorare soprattutto e quella della dimensione mediterranea dell'Europa
è una dimensione di cui noi siamo estremamente consapevoli che è una dimensione essenziale non solo alla storia e alla identità attuali dell'Europa ma anche proprio al suo futuro ma certamente è una dimensione che ancora non si è affermata con tutta la consapevolezza necessaria
Problemi di carattere culturale di carattere storico problemi che stanno ancora prima delle decisioni politiche ma le condizionano pesantemente
Dimostrano che ancora è lontana questa consapevolezza che questo non è un confine ma è una linea che può legali in un dividere l'Europa da altre religioni
Che questo è un uopo attorno al quale si può giocare anche per l'intero lotto anche per la parte più lontana una storia proficua una storia anche potenzialmente difficile e pericolosa
è una dimensione che è vero che chi è che non c'è o è sentita come lontana non è percepita in tutta la sua importanza qualche volta è anche un po'subita come un peso un'arretratezza credo sia capitato un po'tutti quelli che nella loro storia istituzionali o di ricercatori gli uomini impegnati nei vari campi
Operatori del diritto piuttosto che di altri settori sia capitato potuti degli incontri europei sentire di essere vissuti noi italiani come i i meridionali di uno lo dico da donna del nord dell'Italia che questa dimensione con la mai sentita nella sua realtà nazionale para capita quando trovandosi per esempio un confronto a ricordo qualche tempo fa
Con un ministro di un paese del nord dell'Europa ministro di grazia e giustizia si discuteva denigrato in una assemblea di giornalisti l'associazione di giornalisti europei del grado di riservatezza ovvero di informazione che vige in Europa rispetto agli atti ufficiali degli organismi europei quindi alle sedute del consiglio alle sedute della commissione eccetera
E devo dire che dispetto cos'è un dibattito che c'è ovviamente anche all'interno delle discussioni dove tecnicamente
Alcuni Paesi del Nord Europa certe posizioni gli altri che hanno altre ma la sensazione di appartenere ai loro occhi a un Paese che in qualche modo vuole chiederei una riservatezza che diventa poi non conoscenza non pubblicizzazione degli atti delle decisioni
E pensiamo in fondo tutte le nostre leggi sulla rete sulla pubblicità degli atti sulla trasparenza per le leggi di cui oggi nessuno seconda più che a padre madre ma che ci sono state la duecentoquarantuno trecentoquarantadue tutta questa quindi l'azione sulla trasparenza e pubblicità ecco e la fatica di dimostrare che noi siamo anche un Paese che non vuole l'oscurantismo ma quindi diciamo pregiudizi mai troppo banali utile pregiudizi è qualche cosa di più su cui il terreno su cui su cui lavorare e credo competa ai Paesi come l'Italia
Come dire vivono in questo Mediterraneo videro ma in particolare all'Italia sviluppare questa dimensione europea è un tema che ha e concludo su questo punto grandi implicazioni di sicurezza complessità chi ha grandi implicazioni in tema di sviluppo e di pace l'UDC Itachi timidi sue anche il considerazioni generali iniziali questa pace così poco scontata però così insita nella stessa costruzione dell'Europa e delle sue finalità e e altre grandi implicazioni in tema di sviluppo complessivo e dunque anche di sviluppo sostenibile se pensiamo solo alla crescita
Di questo potenziale di questo bacino ma tutto il tema dell'immigrazione grandi flussi migratori che stanno caratterizzando questi decenni caratterizzeranno il futuro
Che vedranno appunto tra i Paesi del Mediterraneo e tre Paesi che stanno alle spalle dei paesi del Mediterraneo come Paesi di provenienza e quelli che stanno alle spalle degli altri dei meriteranno cioè Paesi europei che stanno le nostre spalle come Paesi di arrivo vedranno blandi implicazioni e quindi non più mediterraneo
Ma cuore dell'Africa il nord dell'Europa interessati a questi fenomeni cattura i Paesi che vi si affacciano si giocano come punti di partenza e di arrivo ma con provenienze arrivi e quindi diramazioni molto più lontane quindi è una consapevolezza che tocca a lui far crescere e che fosse non so non sempre è stata portata avanti poi negli atti completi voi sapete che nei grandi processi internazionali sette persone che in un modo o nell'altro operano in questo contesto in tutti i grandi processi
Che implicano relazioni internazionali relazioni tra Stati
Relazioni tra governi relazioni tra società che sono l'elemento spesso mancante io prezzato Antiqui Chiti
Che parlava sempre delle diverse istituzioni e poi chiamati in causa anche la società civile quei popoli che non solo i Comuni e le Regioni ma anche i governi rappresentano e si sforzano di vendere di rendere i vinti ma insomma in questa dimensione più voci
è vero che c'è una grande distanza che noi dovremo soffrire anche qui come una insoddisfazione
Tra gli obiettivi le dichiarazioni vede io le considero né retorica né nelle parole altisonanti
Ma come punti di arrivo rispetti quali i nostri passi le nostre realizzazioni sono sempre così inadeguate e così lontani e non anche qui c'è certamente fosse fosse incompleta ma c'è questa consapevolezza italiana della necessità che tocchi a noi assieme ad altri sviluppare questa vocazione mediterranea dell'Europa questo questa dimensione ma certamente le realizzazioni sono spesso sono spesso è sufficiente forse è mancata anche da parte nostra negli anni quella che minaccia quella consapevolezza ma credo che oggi si possa acquisire come un punto convinto come un punto del nostro del nostro lavoro secondo punto e c'è una capacità poi tener pervenire dalle dichiarazioni alle realizzazioni c'è una capacità delle politiche vere e proprie delle politiche che poi mette in campo questa Europa a partire dei suoi trattati per arrivare a tutti i suoi gli atti normativi o di programmazione o di decisioni voi alla sua gestione
All'interno dei suoi organismi concreti
C'è una capacità di corrispondere
Con i risultati a quelli che sono gli obiettivi sotto questi due profili che qui sono stati richiamati il tema delle politiche ambientali in relazione allo sviluppo euromediterraneo e dunque al partenariato e lo sviluppo in questa regione mediterranea
Certo la risposta la risposta non può essere positiva
Anche se forse certi diciamo accenni molto critici consentito qui io non li condivido non mi voglio addentrare guidati quante risorse in gli atti del Meda quanti dove poté magari dire dati diversi e un po'più il trenta può essere settanta negli impegni quaranta nei pagamenti ma non è questo
Credo che il risultato sia consapevolezza che implica un processo
E che al di là delle diverse valutazioni diciamo tutti che non siamo ancora a buon punto qualcuno ritiene che sia in corso questi avendo passi avanti
Qualcuno ci richiama alla distanza ancora rispetto agli obiettivi ed è un richiamo più che giusto ma certamente guardate i presupposti che ci sono non sono stati sviluppati abbastanza
L'ambiente
Nel Trattato di Amsterdam come un punto il richiamo allo sviluppo sostenibile quindi c'è
Con grande determinazioni netto delle politiche nei trattati nei trattati dell'Unione Europea certo non c'è una competenza oggi attribuita la commissione così così forte come qualcuno diceva ma è un punto che c'è ed è un punto che non è solo relativo
Alla realizzazione diciamo di di soluzione di problemi posto tra i programmi all'interno della comunità ma è un punto che ritroviamo questo dell'ambiente lo sul bus sostenibile anche nella cooperazione internazionale della della commissione e dunque diede la cooperazione internazionale che le unioni ha voluto realizzare pensate alla trentina addirittura di trattati di convenzioni eccetera i quali l'unione è implicata anche ha ratificato che ha sottoscritto insomma
Relativamente al tema al tema ambientale
E
Però è vero che poi queste politiche
Quando diventano politiche anche attive concrete della commissione segnano un po'il passo allora
I programmi nega i tutti quei programmi che da Barcellona in poi i gli auspicati purché ci sia qualche punto di di verificano anche se momenti di Processo diciamo di medio termine della verifica del processo stati fatti probabilmente momenti invece proprio di verifiche di attuazione degli strumenti messi in campo dunque delle politiche concrete non sono del processo complessivo di cooperazione internazionale anche si dicevo questi momenti andrebbero realizzati più più attivamente
Anch'io non sono non so se sono tra i gli ottimisti o pessimisti non
La devo dire che vedo anch'io ho una visione o anche una visione un po'duplice su due versanti guardate forse come tutte le cose complesse ieri le le letture un po'a due facce poi dopo si fa una bilancia ma sono letture vicari perché da un lato misuro
Gli sforzi in atto e anche pensando a Meda pensando il nuovo Regolamento che giustamente qualcuno mi veniva a richiamare come un regolamento più più capace anche di corrispondere a certi accetti obiettivi alle cose che sono stati fatti perché poi abbiamo detto delle soddisfazioni ma ma ma dobbiamo citato anche progetti in realizzazioni
Dall'altra parte però misuro anche anch'io alcune difficoltà che sono stati evocate la complessità di certi processi in un collegamento la difficoltà anche diciamo di un appesantimento un po'burocratico che c'è di una mancanza di informazioni io mi sto un po'cimentando apro una piccola parentesi col tema dell'informazione in relazione e fondi strutturali del nuovo della nuova programmazione del nuovo quadro di sostegno ecco e non vorrei che l'informazione diventasse un bene che già di per sé è poi deve essere pagato
Si pagherà la competenza che accompagna l'utilizzo dell'informazione ma non è pensabile che la stessa informazione sia ostacolo sia bene trattenuto in poche mani
E chiameremo anche le regioni presidente Chiti per vedere se insieme siccome poi evidentemente l'informazione deve essere più
Accessibili e meglio organizzata
In ambito regionale perché lo staff che la competenza poi nella nell'attuazione
Delle misure ma per vedere se insieme possiamo impostare un lavoro mettendo che qui a disposizione non un compito di coordinamento delle Regioni certamente ma un compito di affiancamento come quello di un soggetto in più quale può esserlo mistero delle politiche comunitarie
Perché a questo tema dell'informazione sia sia in qualche modo usato proprio come una valenza strategica anche per raggiungere poi risultato di un buon utilizzo buon accesso prima e di un buon utilizzo poi dei fondi strutturali che allora anche qui luci e un tre che credo sia importante sviscerare concretamente proprio per porre rimedio perché insomma le politiche della Commissione siano politiche capaci di essere all'altezza un po'di più di più speditamente in relazione ad alcuni obiettivi e per quanto ci riguarda gli obiettivi che qui sono stati richiamati
Della creazione di uno sviluppo sostenibile dunque di uno sviluppo ambientalmente capace di integrare in sé tutte le le dimissioni nella nell'area del Mediterraneo come è stata definita anche magari valorizzando di più con gli strumenti e quei meccanismi istituzionali si diceva qui delle regioni
Delle regioni periferiche o o di frontiera che sono regioni che effettivamente rappresentano poi quella zona nevralgica che sono i bordi sconfini in qualche modo è i bordi di queste di queste grandi aree
Che naturalmente possono essere oggetto di di di come dire di tentazioni centrifughe anche anziché essere momenti di di raccordo e poi di collegamento con le con l'esterno
L'ultima osservazione ho detto che erano tre e mi avvio velocemente chiudere e quella del coordinamento anch'io penso che sia una parola chiave e devo dire che sta diventando un po'un'ossessione in questi giorni per me se mi permettete perché tutto si gioca e molto si gioca intorno proprio al coordinamento addirittura si è parlato di coordinamento a tantissimi livelli qui insomma anche di un coordinamento che diceva diceva sempre Chiti insomma può essere un modo per capire come la stessa competenza
In un nuovo in una nuova architettura istituzionale oggi molto più complessa del passato è perché oltre l'articolazione interna al nostro Paese altri livelli sovranazionali diventano interagenti interattivi molto fortemente anche per l'ente locale anche per il Comune insomma
E quindi anche per le intese istituzionali apparentemente più lontano
In una diciamo riformulazione anche delle competenze che attorno alla stessa materia vede e la capacità di fare sistema insomma di interagire
Tra più livelli sulla stessa materia ma con una capacità di non sono gli stessi medici ma di andare nello stesso obiettivo di mettere insieme le risorse tutte bene ecco io credo anche qui guardate che questo tema del coordinamento dovrà vedere giocare per noi italiani in Europa e quindi italiani come europei e comunque complessivamente una sfida molto grossa perché questo è un tema dei quali voi molto spesso parliamo io misura che qui la distanza tra le dichiarazioni degli impegni internazionali e lo sforzo concreto di attuazione la misurazione di questi sforzi di attuazione
Anche qui il coordinamento una parola che votiamo molto perché ne sentiamo effettivamente l'esigenza ma che pratichiamo davvero poco come cultura
E guardate che non è solo un problema di gelosie politiche o istituzionali e anche una cultura della nostra amministrazione quindi una cultura anche dell'amministrazione della scienza dell'amministrazione poco praticata poco presente probabilmente una sedimentazione anche dei livelli istituzionali molto più separata tra le diverse molto meno complessiva di dire implicante un'interazione in passato non ha sedimentato esperienza al riguardo
Ma certamente noi non abbiamo questa capacità del coordinamento forme attitudini diciamo naturale invece oggi si gioca torna la capacità di coordinamento moltissimo perché molti fanno gli ho parlato solo dei livelli istituzionali ma pensate a tutti gli i gli enti soggetti che che interagiscono in questo quelli economici quelli sociali Quaglia associativi io sto cercando l'associazionismo nel discorso europeo manca questa voce diciamo della della della Società internazionale che si esprime intorno all'Europa complessivamente non torno non solo intorno a questo o quel tema ma insomma tutti questi soggetti quindi c'è bisogno davvero di un forte come dire non solo desiderio di coordinamento ma competenza capacità tecniche di coordinamento e pratica di coordinamento
Diceva mi pare il professore che forse parlando del coordinamento insomma che era un po'come l'ha chiamato la relazione sui punti ecco noi abbiamo molti punti oggi attivi e anche molto bene e anche se ti do un po'disordinatamente per la verità ma chiamiamola un'euforia istituzionale sociale
Molti punti che si attivano e anche molto positivamente la quella che manca è davvero la relazione tra i punti perché i nostri sforzi non siano duplicazione ma siano messa in Rete io ho l'impressione che voglio dire la la la modalità della della nella vita politica nella vita istituzionale nella vita
Anche amministrativa inteso in senso lato del creare veramente la Rete con le sue interconnessioni con i suoi passaggi di informazioni di coordinamento sia difficile però credo anch'io
A questa scommessa eppure anch'io dire professore che non sempre dire le difficoltà vuol dire essere pessimisti vuol dire solo attrezzarsi per a Pera per fare in qualche modo le il nostro compito in modo adeguato e io credo che anche qui non solo per questo tipo di impegni e di responsabilità che oggi questo seminario messo al centro della sua riflessione ma per tutto un anno
La capacità di fare politiche più integrate politiche più efficaci il tema del coordinamento non lo svilupperemo lo metteremo subito anche come ministero lo dico al collega calzolaio sicura di trovare in lui una le ha tenace e convinto lo metteremo anche un po'all'opera innanzitutto in un coordinamento diciamo interministeriale attorno alla nostra presenza se dobbiamo essere più coro e come dire protagonisti anche per incidere ci oggi emerge che insomma il nostro impegno sul vuole Mediterraneo non è stato forse all'altezza delle nostre responsabilità fosse Della Rossa storia ecco per essere incisivi voi sapete occorre di essere presenti in tutti i passaggi occorre fare pacchetto tra noi prima che e lei nelle stanze che noi rappresentiamo e dunque questo tema di un coordinamento tra noi per fare sistema per fare Paesi altre espressioni che oggi ho sentito nella nella
Non solo della recepire per quella quella crescita comunitaria la quale vogliamo contribuire ma per rappresentare il lì
Quindi non solo per essere come dire poi
Capaci di di di di armonizzarci
E l'Europa nate fa sì che poi l'Europa Monica contengo un po'la nostra traccia contenga le nostre esigenze in qualche modo contenga le nostre caratteristiche e se si discuterà di certi tipi di impresa o di altri
Credo che tutti noi dobbiamo tentare di portare lì le nostre peculiarità sedute abbiamo preso un impresa di un certo tipo che non è solo imprese di mercato ma in ripresa mi
è un'impresa sociale fosse l'armonizzazione vive nasce anche con un tentativo da parte nostra di farla politico su nostra misura ma con anche i
Nostro sforzo ecco io credo che anche lì per far valere più fortemente nei principi nelle politiche nella pratica poi di questi progetti eccetera anche questa nostra responsabilità mediterranea chiamiamola così questa nostra visione questa nostra vocazione forse dovremmo fare coordinamento anche nella fase che possiamo chiamare ascendente per il processo normativo ma potremmo chiamare nella fase costruite e costruttiva dell'Europa sentendoci più fortemente portatori di queste responsabilità penso che anche seminario di oggi abbia seminato in questa di pone e anch'io ringrazio apprezzo quest'iniziativa che partendo dall'addio di un osservatorio completo ci ha richiamato a questi problemi più generali
Ringraziamo il ministro togliermi parentesi perché prima l'aver
A forza di leggere tutti i sette sottosegretari
E arrivederci al prossimo appuntamento gran