"I Democratici di Sinistra del Veneto di fronte agli appuntamenti del 2000": intervento di Valter Veltroni

Partito compare
Noi oggi siamo noi oggi siamo noi che qui per due obiettivi e per due ragioni del primo che mi fa piacere possa svolgersi in un clima di convergenza tra le diverse forze diverse culture diverse personalità che attraversano e che sono presenti all'interno del nostro partito è la scelta che la direzione regionale del partito stesso avanzate che Mauro Bortoli a qui esplicitato con il consenso nostro dalla determinazione del partito Luciano De Gasperi come nuovo segretario regionale la seconda è una scelta politica
Più direttamente legata alle scadenze che abbiamo di fronte
E che però io vorrei legare alla prima vuole legare la prima nella misura in cui la prima è una scelta che si colloca con una doppia dimensione unità del nostro partito e innovazione legato a questo c'è appunto il secondo aspetto il secondo obiettivo di questo nostro incontro
Da qui da oggi comincia per parte nostra
La sfida delle elezioni regionali del Veneto una sfida che noi sappiamo di poter vincere pensiamo che il centro sinistra in Veneto possano vincere le prossime elezioni
E posso sostituire una giunta quella di Galan che non è stata all'altezza
La forza del peso e del rilievo che questa Regione a nel Paese
Dunque comincia da oggi questo lavoro e il primo traguardo che abbiamo di fronte
è appunto quello di creare le condizioni perché questo risultato sia raggiungibile dette
Io non sono compagni che lavorano con me sanno che non sono tra quelli che vivono di sondaggi anzi considero spesso molto fuorvianti e di considero una supplenza che spesso viene invocata quando sia scarsa capacità di ascolto dalla Società so che i sondaggi vanno sbaglia talvolta e tuttavia è giusto guardare giusto esaminare non facendo come fa Berlusconi di sondaggi vive ma facendo come fa una forza politica moderna si dota di una strumentazione di rilevazione dello stato dell'opinione pubblica
Che può essere utile per integrare le analisi e le valutazioni
Il sentimento che i nostri terminali sono in grado di riproporre
Dunque il paradosso e questo in questo momento
Noi siamo una situazione alla quale apparentemente la destra si sente particolarmente baldanzosa anche se ho l'impressione che ogni giorno che passa comincino ne parlerò
Di qui a un attimo oggi le cose di cui piacerebbe parlare sono molte ma insomma cercherà di farlo lasso di tempo ragionevole ma insomma l'attualità ci propone molti temi comunque molte scelte da compiere
La destra appare però molto baldanzosa molto sicura di sé Berlusconi si muove e parla come se avesse un risultato elettorale in tasca la verità non è questa non lo dico per confortare noi stessi perché sarebbero parole di conforto diciamo abbastanza inutili da questo punto di vista lo dico perché così stanno le cose lo dico perché Berlusconi ai sondaggi fatti dal suo istituto di sondaggi però che di solito lo da non la media tra l'ottantacinque e l'ottantotto per cento e tutte le lezioni
Che stavolta però invece ne ha dato notizia che non lo entusiasmano
Dal che forse una certa come posso dire in azienda un certo inasprimento dell'attenzione politica di questi giorni
Qui siamo in questo paradosso che mentre adesso si sente molto baldanzosa le due scadenze elettorali che abbiamo di fronte quella di cinque collegi nei quali si punterà il ventisei di novembre e quella delle quindici Regioni nel quale si voterà ventisei di marzo
Sono due scadenze elettorali che possono essere molto positive per noi
Le elezioni regionali anche in Veneto
Possono essere vinte dallo schieramento di centrosinistra nello schieramento dell'Ulivo
Io penso che dobbiamo avere questa sicurezza questa forza riprendo l'ultima cosa che ha detto Luciano De Gasperi questo entusiasmo
La consapevolezza che qui veramente sarebbe un fatto nazionale di enorme portata
Qui nostro schieramento alla possibilità di segnare un elemento di grande novità e di mettere davvero il Veneto in sintonia con
Quella Italia della nuova Europa che si sta costruendo rispetto al quale un modo di governare quale quello che è stato impresso
In un contesto che non sono Veneto ma insomma seguo le cose di questa regione attraverso le compagne e compagni qui lavora attraverso i giornali l'impressione è stata di un anno non solo di una forte
Quel consiglio prepotenza ma la prepotenza unita a una grande fragilità politica ad una grande instabilità politica non mi pare che la Giunta Camanzi è stato
Una Giunta campione dal punto di vista della della stabilità e dell'equilibrio raggiunto definitivamente per assicurare un governo a questa Regione così importante dunque
Abbiamo molte ragioni di ottimismo
Abbiamo molte ragioni per combattere una battaglia non mi nascondo però nel corso di questo intervento fin dalla parte iniziale i problemi i difetti e le innovazioni da compiere penso tuttavia
Che non sia per caso che alle elezioni regionali noi abbiamo prevedibilmente sulla carta la possibilità di avere un risultato positivo abbiamo esperienza di governo positive dove abbiamo realizzato abbiamo personale di governo autorevole
Io ho visto e qualche giornale ha scritto che io oggi sarei venuto qui a dire chi sarebbe stato il candidato alla Presidenza della Giunta regionale del Veneto mi dispiace deludere
Ma non è per scortesia e perché non è affar mio il candidato alla giunta eletti regionale del Veneto
Si decide inventa
Si decide solamente in questa regione e si deciderà non da parte di un partito che è consapevole benissimo e persino politicamente orgoglioso del suo non essere tutto
Ma da parte di una coalizione che è fatta di partiti ed è fatta di energie tra società civile dunque l'ultima cosa al mondo che sentirete dire dal segretario dei DS
Qualcosa che non lo riguarda non lo riguarda istituzionalmente non lo riguarda politicamente perché io credo davvero ma non siamo come Berlusconi che fa le selezioni televisive per scegliere i candidati
E poi il capitano incidenti come quello che mi è successo in Sardegna ed è uscito uno bello ma
Che ha confuso la Sardegna con la Lombardia
Voi
Noi vogliamo che i candidati vengano scelti
Dove devono governare e avendo fatto così in generale abbiamo governato bene tante Regioni tante province e tanti Comuni
Dunque parto da questa nota di ottimismo
Per raggiungere questo
Che riguarda più direttamente nostro partito sono molto contento l'elezione di aspre vero c'è qualcosa di qua possiede non rituale nella nella convocazione questa assemblea congressuale così vicina la scadenza come sua naturale ma questa è una decisione che avevamo preso prima quando pensavamo che il Congresso fosse più lontane
E quando poi abbiamo deciso di confermare il Congresso nonostante le elezioni siano state ravvicinate ma mi sarebbe sembrato un grave torto sottrarre a questo partito la possibilità di avere una grande opportunità di discussione
Come quella che si propone con il Congresso e sarà congresso di di dibattito politico pluralista io concordo con quello che ha detto compagno Peruzza prima io sono convinto che
Un partito monolitico è un partito che non esiste non ha ragion d'essere un partito che si irrigidisce perde forza
Il la pluralità delle opinioni si può accompagnare nel nostro caso a quel Rispetto a quella voglia di partecipare di vivere insieme che è testimoniata qui dalla vostra decisioni di votare a favore di Luciano De Gasperi e posso dire
Anche dalla decisione che la mozione di non nazionale congresso di non presentare un candidato alternativo alla segreteria del partito
E dunque
Questo naturalmente ha una responsabilità dei gruppi dirigenti io per esempio ho l'orgoglio di poter dire che nel corso di questo anno di lavoro nel partito poi dirò qualcosa su questo ma però siamo riusciti ad assicurare una direzione del partito la segreteria del partito
Nella quale c'erano tutte le componenti
Anche le componenti che sono venuti a costituire DS tutte le forze interne al partito e insieme abbiamo lavorato per un anno insieme abbiamo deciso insieme abbiamo gestito Daina del partito e anche quando c'erano delle differenze insieme le abbiamo superate
Dimostrazione che si può anche in un partito moderno dirigere collegialmente e io quello che mi sento di poter dire e che questo deve essere il modo di funzionario di lavorare poi naturalmente con una forte responsabilità di chi ha
L'onere della decisione ultima ma in un quadro di convergenza di pluralismo politico e culturale di ascolto
Non abbiamo bisogno per ciò che riguarda il partito di un forte segno di novità questo congresso deve segnare segna per noi questo gruppo dirigente
Vorrei dire la prima tappa di un lavoro che ha attraversato questi undici mesi non è ancora passato un anno da quando abbiamo cominciato il nostro ok
Il nostro sforzo è stato fin dall'inizio teso a creare le condizioni per
Ricostruire un tessuto che aveva subito dei forti da
Io son tornato a lavorare al partito dopo sei anni e mezzo di lavoro quattro anni all'unità e due anni e mezzo a Palazzo Chigi
L'ho trovato molto cambiato
Per certe cose meglio per altre cose non
Ho avuto come l'impressione che su un soggetto partito
Sì forse lavorato poco no nel corso di un anno di due anni nel corso di un lungo periodo di tempo tanto che noi abbiamo vissuto questa singolare contraddizione
Abbiamo cambiato questo partito il mila centottantanove lo abbiamo cambiato politicamente e culturalmente l'abbiamo cambiato come alfabeto di valori ma non abbiamo mai cambiato la struttura del partito
Che ha sostanzialmente rimasta quella che era nella formazione che precedeva la svolta dell'ottantanove come modo di essere come organizzazione come procedure talvolta persino come logica
Questa contraddizione alla fine ci ha fatto pagare un prezzo
Aggiungo che ci fa pagare un prezzo tutto ciò che
Come posso dire riduce la politica ad una dimensione di pura tecnica
Io in questo ascoltato i richiami sia dell'intervento di Luciano De Gasperi sia dell'intervento di Bortone parliamo tutti lo stesso linguaggio e vostro applauso quando degasperiana
Fatto senza forzare il tono ha fatto un richiamo alla necessità di non considerare prioritari gli aspetti che ineriscono Hai cursus di ciascuno di noi
è la testimonianza di un bisogno che c'è di tutto il partito
E che io interpreto non demagogicamente chi fa chi ha la responsabilità porta sulle proprie spalle
Degli oneri molto pesanti
Non ha ragione di lamentarsi
Non ha ragione mai lamentarsi e perché lo ha fatto per scelte ma non può essere considerato neanche a contrario come qualcuno che vive in una condizione di privilegio almeno in un partito come il nostro però
A condizione che si ristabilisca un circolo di comunicazione di vita comune che abbia
Come centro
Uno sforzo di identificazione
Delle ragioni delle quali si sta in un partito si costituisce una comunità quando si smarriscono questa ragioni alla fine un partito rischia di diventare una macchina di potere
E io ne ho visti di partiti trasformarsi magari quando hanno assunto responsabilità di potere in qualcosa di molto lontane di molto diverso da quello che noi nel nostro DNA non di ieri ma di oggi abbiamo scritto
Noi dobbiamo essere
E questo è il è lo sforzo il lavoro di di nel quale siamo impegnati
Noi dobbiamo essere un partito che restituisce nelle forme nuove la straordinaria bellezza che deriva dall'appartenenza ad una comunità ispirata da ragioni fondanti
Quello che mi ha preoccupato quando sono tornato al partito è stato vedere una perdita di motivazione
Quasi una difficoltà risponde alla domanda del perché stiamo insieme
E dunque con deficit dell'identità politica
Su quale noi dobbiamo lavorare molto non mi sembra singolare che chi come me sostiene parlerò alla fine
Che l'obiettivo è quello di rafforzare la coalizione di rilanciare lo spirito dell'Ulivo di ritrovare quel senso anche lì quella persino quella emozione che attraverso la campagna tra il novantasei chi dice questa cosa sia al tempo stesso
Chi lavora di più sul sul piano della definizione dell'identità di una grande forza di sinistra perché per me non c'è mai stata contraddizione tra queste due cose
E quando abbiamo creato un circuito di contraddizione abbiamo pagato dei prezzi una volta in una direzione una volta nell'altra direzione
Se si lavora su un soggetto politico nuovo ed aperto non c'è contraddizione col patto che si spenda tutto se stessi per rilanciare la coalizione
Lo dobbiamo fare un lavoro su su ripeto sulle ragioni di fondo e poi sui comportamenti fatemi partire da questi ultimi io sento molto lo sento proprio nel lavoro del partito
Sento molto che noi dobbiamo darci con le innovazioni che stiamo decidendo il Congresso prossimo sarà un congresso dal quale scaturirà un partito nuovo
Nuovo per procedura per modi di essere un partito nel quale si avrà una struttura che consentirà un'articolazione dei modi di arrivo al partito che non passeranno solo attraverso le sezioni che peraltro stiamo cercando avete visto di investire di un processo di rivitalizzazione ma che potranno consentire anche appartenenza attraverso le aree che si occuperanno di temi attraverso associazioni di cultura cioè un partito a questo punto di vista più aperto più a Rete per usare l'espressione che abbiamo usato quando abbiamo discusso la riforma del partito un partito che lega la propria direzione nazionale permetta nei congressi regionali del partito in modo tale da segnare un elemento di progressivo trasferimento diciamo così della almeno di questa parte delle responsabilità in una con la concezione notti che ha più federalistica
Un partito che faccia un'anagrafe degli iscritti
Mi sembra ma non abbiamo un'anagrafe degli iscritti
Stiamo facendo io vorrei sapere quali sono ma i nomi dei delle centinaia di migliaia di compagni di compagni sono iscritti al partito perché un giorno vorrei poter rimandare a casa
Non solo le informazioni su quello che facciamo ma anche un certificato elettorale con il quale queste compagnie questi compagni possano votare in un referendum che si fa su questioni tematiche o possano votare su altre questioni
Istituiamo la conferenza annuale nazionale programmatica del partito come succede negli altri per partiti socialisti europei c'è il tema della riforma dello Stato sociale benissimo discutiamo di questo
Perché noi tutte le volte facciamo un congresso che discute di tutto
Il che va bene ha fatto una volta ogni quattro anni perché quello lasso di tempo dentro qualche o meno le cose tutte cambiano ma ogni anno c'è da aggiornare una questione programmatica sia oggi la scuola sia domani lo stato sociale e perché non avere un congresso del partito cioè farà pronunciare le compagne e compagni attorno a questi temi programmatici
Ma poi c'è qualcosa che non attiene alle regole ma tiene vorrei dire comportamenti però qui riguarda il gruppo dirigente l'azione del partito perché segretario del partito in qualche misura anche la responsabilità di come posso dire a scandire
Una temperatura della vita interna del partito
Io spero che il gruppo dirigente del partito non naturalmente da solo abbia mandato qualche segnale che si è arrivato primo
Credere nel partito crederci
Credo dice modello rilancia immaginando il partito non con una struttura liederistica
Ma come un organismo che vive attraverso un tessuto
Una piramide rovesciata rispetto a quella che sembra essere la tendenza naturale dei partiti moderni nei quali non conta più nulla se non invita
Secondo qualcosa che attiene al modo di essere
Io spero che siano arrivati segnali delle nostre priorità se dovessi dire le priorità sulle quali mi pare debbano essere selezionati gruppi dirigenti questo nuovo partito
Qui ci sono tre onestà la prima onestà
In realtà e passione politica queste sono le tre cose che devono essere richieste
Alla formazione di un gruppo di legge
Badate
è molto meno un'ovvietà di quanto sembra
E che io venga qui cominciando il lavoro che ci porterà al congresso a dire che queste sono per me le tre priorità
Prendete ero se volete come un discorso che si rivolge non solo al vento ma si volge in generale tutto il nostro partito perché abbiamo bisogno di una nuova leva di gruppi dirigenti quando dico nuova leva non dico persone diverse non necessariamente anche
Anche perché
Un partito non è solo un gruppo dirigente
Un partito e tanto altro un partito come il nostro e tanto altro è quello che c'è nella società e quello che c'è nei movimenti nel sindacato nelle istituzioni
E questo e tutto questo deve diventare alimento di un processo di formazione dei quadri che deve evitare il rischio di implosione che non abbiamo vissuto Chio registrato quando son tornato al partito
Questo siamo noi
E questa ricchezza lo dobbiamo far vivere
Se vogliamo rilanciare
Appunto questa fisionomia del partito e dunque queste caratteristiche vengono richieste nel processo di formazione di una nuova leva di dirigenti che deve assumere responsabilità in questo è più vedere si è molto discusso voglio dire tra parentesi di una decisione che mi ci siamo assunti la responsabilità di prendere in Sicilia ma in Sicilia siamo andati il gruppo dirigente del partito pochi mesi dopo essere stati eletti Pietro Folena ed io siamo andati dopo otto mesi
Che quel partito non riusciva ad eleggere un segretario regionale otto mesi
Con tutte quelle cose che conosciamo
E che sono per una parte fisiologica nella vita di un partito per un'altra parte
Non sono fisiologiche sono segni di nel cross
Allora piuttosto che sta abbiamo cercato fuori
E abbiamo individuato una personalità come quella di Claudio Fava al quale abbiamo chiesto di essere segretario regionale e capolista Direzione regionale elezioni europee
Il risultato è che adesso europee Claudio Fava avuto un risultato straordinario aveva come suoi competitori Leoluca Orlando Enzo Bianco avuto un risultato straordinario
Il partito ha avuto un buon risultato
Sono andato a settembre sono stato a festa finita di Palermo e mi hanno detto che altra festa de L'Unità si sono fatte per la prima volta
Non che non ci sia di problemi siciliano che Claudio Fava sia come posso dire un taumaturgo ma si è creato un clima forze nuove sono arrivate energie
Questo può avvenire in molti modi può avvenire attraverso una rigenerazione una rimotivazione di nostri quadri più sperimentati può arrivare attraverso l'afflusso di compagni che vengono dal sindacato che vengono dalle professioni o che vengono dalle istituzioni pensare largo il partito
Pensavo l'arco
E soprattutto si deve sapere che su queste tre questioni che abbiamo detto requisiti a questi requisiti corrisponderà anche una certa durezza io la voglio dire
Penso che la responsabilità di un gruppo di gente a tutto livello a tutti i livelli si anche garantire che queste tre questioni
Siano
Assunte come come posso dire come codice genetico di un partito
E dobbiamo garantire che questo sì e l'esercizio delle responsabilità di direzione politica si verificherà da parte di tutti noi anche in questa direzione
Perché guardate
Al contrario qualche giorno fa Giuliano Amato che mi ha raccontato che negli Stati Uniti è uscito un libro di Bob Woodward il giornalista che ha scritto
Che ha scoperto tutta la storia del Watergate insieme a calpesta in in questo libro Woodward dice che dal momento del Watergate in America sui presidenti che hanno seguito il la vicenda votabili se come sparsa un'ombra come se si fosse rotto un incantesimo
Come se fosse apparso agli americani che anche quella che cioè si richiama la Presidenza imperiale
Fosse e sposta a come posso dire a a contraccolpi a rischi e a contraddizioni che poi si sono estese anche sui presidenti successivi
Ho pensato che qualcosa di diverso qualcosa fondi diverso è successo anche in Italia badate
Che la vicenda di Tangentopoli ha rotto un equilibrio
Dopo Tangentopoli la parola partiti ha un altro significato rispetto a quello che aveva a metà degli anni settanta ci piaccia o non ci piaccia o non ci piace
Ma un altro significato noi alle elezioni ultime europee
Se guardiamo i dati davvero vediamo che solo il venticinque per cento degli italiani ha votato per partiti in senso tradizionale perché il trenta per cento non è andato a votare
L'otto per cento ha votato per la Bonino che non è certo un partito in senso tradizionale anche perché siamo andati a vedere motivazioni debuttò a Bonino e c'era chi ha votato per la Bonino perché era contro la guerra nel Kosovo
Quando invece sappiamo che la Bonino aveva posizioni ancora più come posso dire
Radicali di quelle che venivano sostenuta la comunità internazionale chi invece l'ha votata perché era favorevole quindi era un contenitore dentro il quale si sono riversate domande di innovazione di altro tipo
E l'otto per cento ha votato per la formazione di Prodi che allora non era un partito ma un movimento ora c'è un processo di trasformazione del quale anche qui dirà una cosa alla fine
Il venticinque per cento ha votato per Forza Italia che tutto è fuorché un partito come lo intendiamo noi con delle procedure di meccanismi è una azienda a conduzione familiare diciamo così no nella quale decide uno per tutti
Se fate la somma di tutto questo fa il settantacinque per cento il venticinque per cento ha votato per i partiti
Ora noi non possiamo per questo io sobbalzo ogni volta che sento un'impasse sproporzionata sulla parola partiti se questa non è accompagnata da un lavoro che motivi questa impasse
Ha un senso investire sul partito sia il partito diventa un organismo che ha valori che ha appena detto che interpreta bisogni della società non se è una casta
Se a una casta di professionisti della politica non appassionerà ai cittadini i quali si sentiranno inevitabilmente tagliati fuori
Allora vedete
Lo sforzo che abbiamo fatto in questi hanno
Faccio una situazione concreta
Bortoli è stato veramente tra quelli che ci hanno creduto di più e io gli sono grato di questo perché e tra i compagni che hanno nel corso di questo anno capito che stavo stiamo cercando di fare uno scatto quando abbia deciso di fare una manifestazione dopo dieci anni
La manifestazione nazionale dopo dice
Io nel guardare l'archivio nel vedere che da dieci anni non trovano una buona ragione per stare tutti insieme e mi sono angosciato
Quando l'abbiamo fatta ed è riuscita a Stra ordinamento ebbene soprattutto che c'erano tanti ragazzi e perché cercavamo di dire
Questa è una cosa la lotta razzismo una certa politica dell'immigrazione una certa idea dei diritti umani sulla quale noi riscopriamo la nostra identità
Si sorrideva quando si faceva appunto si sceglieva il tema dei diritti umani
Si andava in Birmania piuttosto che altrove non capendo che oggi quella dimensione nella quale tanti ragazzi che non vedete non dico solo alle nostre iniziative ma non vedete a nessuna iniziativa di nessun partito
Ma provate affari sono andato nelle scuole Sini chiedete le scuole che Buttiglione non lo sa
Se nelle scuole mi parlate di timore ogni parlate della della Turchia o della Birmania ne sanno più di molti
Perché hanno la testa fatte ma hanno esattamente la testa fatta come ce l'avevamo noi alla loro età
Per cui scelgono quelle cose che investono non solo la concretezza della ragione politica ma anche la passione politica
Che investono i valori
Che fanno fare scelte impegnative
E quanto di questo c'è stato il nuovo in questi anni quante di queste battaglie abbiamo fatto in questi anni
Allora dire i diritti umani la lotta contro la fame nel mondo da lotta contro Lindsay le diseguaglianze
Esso verrà il Dalai lama Roma invitato da noi
Da noi e insieme faremo una manifestazione un incontro col pubblico
Son tutti i segni di priorità nuove e di una nuova coscienza internazionale
Perché non possiamo essere neanche solo un partito che vive della vita politica nazionale ma dobbiamo recuperare una testa mondiale
Perché non può essere che tutto si può Panizza meno l'orizzonte della politica di un partito che rimane chiuso tra Montecitorio palazzo Madama noi dobbiamo
Ricaricare in quei mari perché in quei mari che possiamo incontrare le passioni politiche oltre
Che nelle grandi scelte di tipo programmatico e politico alle quali siamo chiamati dunque un partito una sinistra dei valori come abbiamo detto aperti fresca moderna
Io sono preoccupato on difetto di parlare schiettamente la presenza di colleghi che la carta stampata non mi freno a farlo nel farlo io sono preoccupato quando l'immagine che viene nostre prevalentemente sui giornali l'immagine di litigi interni
Che non attengono sulla politica perché vedete se litighiamo se discutiamo Sud giudizi politici su è viva Dio quella è l'ossigeno che la vita di un partito in questo senso dicevo il pluralismo le nostre opinioni
Ma se sui giornali ma insistiamo perché il compagno Tizio ha detto che il compagno Caio non deve andare a fare l'assessore Sempronio perché quel questo
Badate non pensate non pensiamo di essere al riparo da un'immagine
Che può veramente trasmettere non il contrario di ciò che siamo cioè un'immagine di vecchia politica
Dobbiamo inverare la nostra
La nostra identità di Forza Nuova di forza che a quella passione quell'intensità politica
Io penso che non abbiamo tutte le possibilità di farlo penso che appunto abbiamo davanti delle scadenze che ci consentono di farlo penso parlando piogge che la traccia che degasperiana presentato del suo lavoro sia la strada giusta
Avviene in continuità e come se
Tra le cose che Bortoli ha detto le cose che degasperiana sviluppato vi fosse un filo
In cui naturalmente poi ciascuno mette la sua personalità ma insomma noi abbiamo potuto avere qui nel Veneto un risultato elettorale positivo a lezione d'appello anche ad una scelta di innovazione anche in una scelta di candidatura
Anche in questo glielo metto tra i segni che quando sperimentiamo l'innovazione abbiamo risultati positivi perché anche qui il successo di Massimo Carraro è stato una testimonianza di quando si si va in direzione di forze ed energie anche fresche nuove questo paga positivamente
Noi dobbiamo continuare lungo queste spiegazioni identità
Identità mostra e apertura politica mai mettere in contrapposizione queste due cose e ripeto se lo faremo
Avremmo forti possibilità di successo
Noi abbiamo un'esperienza di governo straordinaria e questo vorrei dire dobbiamo l'ho detto a Modena voglio ripetere dobbiamo continuare dobbiamo cominciare a venderlo con un po'più di Necci
Ma non esiste paragone possibile la storia che ricordo di questo Paese un periodo di governo quale quello assicurato il governo Prodi dal governo D'Alema con una tale intensità di cambiamenti certo travagli contraddizioni
Abbiamo portato l'Italia in Europa abbiamo risale risanato l'economia la finanza di questo Paese oggi c'è la ripresa economica
Non ci sarà più il servizio di leva ci sono i congedi parentali abbiamo riaperto il museo che abbiamo riformate cicli scolastici elevato l'obbligo ma quando mai si è visto in Italia qualcosa del genere non dobbiamo portare l'orgoglio
Abbiamo governato seguendo il filo di un'idea
Avevamo un programma il programma dell'Ulivo l'abbiamo tradotto decisioni
L'Italia ha conosciuto una stagione riformista
Prese a più debole naturalmente dalla fragilità e dall'instabilità politica
Però qui
Fatemi dire
Io sono tra coloro che ancora si mordono le mani perché il referendum non è passato ho visto che tanti anche dei compagni dentro di noi
Perché c'era anche qualche compagno d'intorno al di là di quei compagni che hanno preso posizione contraria non compagni la sinistra ho detto no ma poi c'è una parte di compagni dentro di noi quali sensori
Dicevano che se poi in fondo non non passare referendum era meglio quegli stessi compagni oggi si sono resi conto di che disastro non noi perché per fortuna alla nostra indicazione di voto ha corrisposto il settantadue per cento dei nostri elettori
Ma chi non ha creduto a quella battaglia ha sbagliato
Perché se non avessimo vinto quella sera
Quando per fortuna siamo stati prudenti nella valutazione dei sondaggi per l'appunto
Berlusconi era quando è arrivata la prima notizia era un cane bastonato
Perché Berlusconi ha ripreso le penne dopo che referendum non è passato se fosse passato un referendum noi avremmo già oggi una legge a doppio turno potete star sicuri
Perché a Natale nel sistema politico italiano la paura di un sistema come quello che viene prodotto da referendum che si sarebbe determinata come si era determinata una settimana prima la spinta rivolta a fare la legge o doppio turno e invece adesso siamo così
Siamo alla condizione che
Se ne ferendo un ritorno all'argomento che si è usato da parte di dello schieramento del no dice ma non bisogna fare i referendum perché le leggi si fanno in Parlamento sarà più debole perché è passato un anno sarà passato un anno da riforme tra non sarà stata fatta
Allora
Se noi oggi andiamo a votare se noi dovessimo andare a votare nel due mila e uno con questa legge elettorale questa legge elettorale
Non poche determina l'instabilità politica io per questo parlo di emergenza nazionale per la legge elettorale questa legge elettorale cosa ha prodotto nel novantaquattro ha prodotto le desistenze
A singhiozzo del del Polo nel novantasei ha prodotto la desistenza nostra
La il risultato che nel novantaquattro e nel novantasei ma abbiamo avuto maggioranze stabili che hanno retto per una legislatura come succede negli altri Paesi allora noi dobbiamo decidere da che parte dagli anni
Vogliamo tornare al proporzionale io
Penso che questo sarebbe il nostro suicidio nostro per primo nostro dalla sinistra democratici
Ricco ritorneremmo con il clima che rischia di crearsi in Italia esattamente a come eravamo
Quindici anni fa o invece dobbiamo andare avanti lungo la strada del maggioritario per affermare il principio che chi vota sceglie un governo a quel governo poco governa per cinque quello che riusciremo introdurre con la lezione anche diretta del Presidente della Giunta regionale
Ma questa è la cosa che ci è mancata
Anche in questi giorni lo vediamo nuova
La sensazione di di di di tempesta che c'è tutte le volte
In altri Paesi non è così
Nei Paesi dove si governa col maggioritario
Si governa per cinque anni devi fare le cose dopo cinque anni ti mandano a casa sei fatto male ti confermano se fatto bene
Allora
Questo è stato l'elemento di fragilità diciamo picchi che ha reso impossibile fare ancora di più ma quello che importa e che possiamo rivendicare che la nostra azione di governo si è mossa sulla base di una linea di un'idea
Io la vorrei riassumere visto che ogni tanto bisogna usare frasi in crisi sintetiche nella bellissima frase Dio nei sospende noi siamo per una economia di mercato non siamo per una società di mercato
Cioè l'idea che noi dobbiamo andare ancora più avanti verso la competitività le privatizzazioni e le liberalizzazioni
Non mi mette paura la paura la parola flessibilità esattamente nei termini in cui Luciano De Gasperi mi ha parlato in cui ne parliamo ne abbiamo parlato a monte abbiamo parlato nella mozione congressuale ma quel tipo di flessibilità che non può essere
Quella che la destra immagina
Quella degli spot ricordate gli spot del governo mi ricordo più quale essere quello Berlusconi quello grazie intanto di confronto che era la corsa si correva e chi vinceva era il più bravo chi restava dietro era uno da perdere da tenere ai margini no noi abbiamo un'altra idea che è l'idea di una riforma del welfare
Tra virgolette da sinistra per una sinistra moderna cioè l'idea di quello che chiamiamo flessibilità e accompagnamento
è vero non è un programma è una constatazione il posto di lavoro fisso nella vita sarà sempre più difficile averlo
Ma questo non può determinare una condizione di panico badate di panico ne parlerò tra un attimo
Se lo Stato non dice ad un ragazzo che oggi ha vent'anni bada che la tua vita non sarà un calvario per il quale se trovi un lavoro il tuo incubo sarà di non perderlo perché se no Baio ai margini della società
Io non amo da questo punto di vista
Quel modello americano che i governi democratici hanno cercato di temperare per il quale tu si guadagni ma il giorno che ti hanno cacciato cosa che capita ti casca tutto addosso di tutto improvvisamente non è più i soldi per pagare l'assicurazione sanitaria lariano Episode parecchi dice a Dalmine le macchine
Non è quello il modello che credo mi dobbiamo indicare a me stesso ma dobbiamo immaginare una linea che è una linea di obiettiva flessibilità perché così saranno le le condizioni dell'uomo il capolavoro con una strategia che io chiamo la strategia di accompagnamento
Tutto al mio lavoro semmai dovessi perdere non resterà il solo
Perché le istituzioni che accompagneranno dal momento in cui perde il lavoro che accompagneranno verso quei lavori nuovi che saranno emersi ma non resti sono
Badate questa determinante e decisivo è la chiave con la quale abbiamo trovato la chiave culturale con la quale abbiamo trovato dopo il pasticcio di questa estate una soluzione al tema della riforma delle pensioni è la chiave con la quale affrontiamo questo tema della flessibilità
Che non è appunto il chiudersi di fronte perché come mettere il dito in una diga non non ha senso dire no la flessibilità hanno ma diciamo di no la flessibilità c'è e tra la disoccupazione un posto di lavoro flessibile qualsiasi ragazzo preferisce un posto di lavoro flessibile
Il problema sono le garanzie che ci sono in questa flessibilità e questa strategia di accompagnamento
Ma questo è
Il definire l'identità di una sinistra moderna
E il definirla anche con scelte concrete con i comportamenti con le linee che dobbiamo assume perché guardate io sono preoccupato di una cosa quando le tendenze elettorali in Europa
E non posso non essere preoccupato
In Austria dove hanno la disoccupazione al quattro per cento
E una crescita economica assolutamente impetuosa Haider ha preso il venticinque per cento
Adesso visto che ci sono tutti i distinguo dirà no mai terebra sarà però insomma le posizioni che aiuterà sostenuto le le abbiamo
In altri Paesi europei
C'è una certa difficoltà della sinistra e della politica diciamoci le cose come stanno io cerco di darmi una ragione ho l'impressione che stiamo entrando in una dimensione quasi di o passive di società dell'insicurezza
Questa è una società nella quale non c'è più sicurezza per il posto di lavoro e questo determina
Le generazioni precedenti sapevano che se trovavano posto di lavoro questo
Una constatazione
Perché ci sono dei livelli oltre i quali a propaganda non può arrivare anche a propaganda gli avversari
Perché dalle carte del KGB risulta evidente che Enrico Berlinguer seppe resistere e contrapporsi
Al KGB e al Partito Comunista rimesso Vietti
Berlusconi non è stato in grado non dico di contrapporsi ma neanche di resistere alla P due di Licio Gelli e c'è una certa differenza
Voi
Noi
Noi abbiamo davanti tre grandi prospettive a condizione che ritroviamo questa passione politica questa intensità e questa disponibilità all'innovazione guardate tutto quello che io ho detto diciamo ha un senso solo se si accompagna l'altra parte
Se noi fossimo un partito uno schieramento conservatore sul piano sociale sul piano istituzionale non potremmo dire nulla di quello che ho detto perché appariremmo una vecchia forza di una vecchia senza solo nella misura in cui a innovazione
Poi essere appunto tra virgolette radicale nel senso alto del termine dei comportamenti politici nelle battaglie civili e morali che conduce anche di confronto i tuoi avversari però ed è la cosa che vorrei dire prima di concludere
Badate noi abbiamo bisogno
Di rilanciare la nostra con
L'errore che si è compiuto è stato quello di
Praticare non dico teorizzare e praticare una linea per la quale l'Ulivo doveva rinsecchite
E doveva essere sostituito da un'alleanza tra DS e PPI
Questa linea è stata una linea che ha prodotto degli effetti molto molto legati
L'idea che i partiti fossero più importanti della coalizione
è un'idea che ha reso i partiti ancora più deboli
Perché il paradosso e queste quando c'era l'ombrello dell'Ulivo aperto c'era grande coesione tra le forze politiche le forze politiche non più forte non ci dimentichiamo mai che il nostro risultato elettorale migliore è quello del mille novecentonovantasette
Quando c'era la coalizione forte noi siamo stati più forti
Quando la prospettiva politica in un sistema maggioritario un partito che non ha il quaranta per cento dei voti nel nostro caso non può pensare di fare da solo
E neanche di fare insieme ad un altro partito che all'otto per cento aveva otto per cento perché insieme fanno il venticinque per cento dei voti ne manca un altro venticinque per cento
Noi dobbiamo ritrovare lo spirito del novantasei
E cioè Rina morale sull'Ulivo l'unico nuovo che naturalmente del racconto le novità politica come ovvio
Con sull'Ulivo nuovo non come giustapposizione dei partiti perché badate che se noi ci presentiamo agli elettori tra due anni nel due mila uno gli diciamo e ci chiedono chi siete voi negli diciamo siamo i DS PPI pittura Lista Dini più l'UDR più i veri più lo SDI più un partito deve qualcuno magari anche non
Non è l'idea di uno schieramento compatto e forte io ricordo a campagne tra novantasei con una particolare emozione
Un po'perché quando siamo partiti Romano Dio con i due pullman nessuno scommetteva una lira su di noi come ci salutavano quando il pullman partiva come si salutano quelli che vanno ahinoi
Poi le cose sono andate in un altro modo
Sono andato in un altro modo io veramente se ci ripenso e la più grande emozione politica
In in positivo come sono state altre più tristi la più grande emozione politica ogni volta man mano che la campagna elettorale passava ogni giorno si arrivava con il pool Mani quando Gilardino a curva che ti portava nella piazza c'era più gente
E p.c. antecedenti c'erano le bandiere dell'Ulivo le bandiere dei singoli partiti
E la grandezza di quella campagna elettorale la che per la prima volta stavamo tutti insieme e tutti insieme combattevamo contro un nemico contro avversari non nemico e l'abbiamo sconfitto e ciascuno aveva le sue bandiere non si vergognava ma tutti avevamo una bandiera comune adesso
C'è un guardarsi in cagnesco
Intanto ci si è dimenticati della pericolosità de la Destra che vorrei ricordare a memoria di ciascuno di noi
Ma poi sia di fatto strada quella cultura partitica tipica dello delle culture proporzionalista
La cultura proporzionalista quella per la quale non conta se vince l'alleanza conta sei ho preso lo zero virgola tre in più e a chi lo devo prendere nota dei quadri a quello che mi sta più vicino a quello che mi sta più lontani
Questa cultura qui ha fatto dei danni devastanti
Noi dobbiamo girare invertire tornare allo spirito novantasei dire che Nuovo Ulivo che nascerà non dovrà essere solo la somma dei partiti ma dovrà essere qualcosa di più
Anche qui guardate
O l'Ulivo in grado di raccogliere le energie che la società civile riformista e di presentarsi come casa praticabile per questa società civile oppure noi rischiamo
Ecco perché e ci rimango dell'idea che ci voglia una grande sinistra in un grande Ulivo
Perché non ci sarà né l'uno né l'altro che rischia di vincere la destra se non ci avrà da parte nostra questa forza e anche vorrei dire questa discrezione non dobbiamo muoverci con arroganza
Con l'impressione di essere i primi dalla classe di dover dare le lezioni a tutti
Con l'orgoglio di un'identità che noi rinnoviamo perché ritroviamo le ragioni e le passioni che ci motiva
Non basta una sigla non basta un nome per definirsi un partito di massa ci vogliono delle cose da fare delle ragioni dei valori sulla quale noi stiamo lavorando e che devono costituire il senso il percorso di marcia decideva accompagnare anche durante il congresso dentro la prospettiva di pieno consapevole entusiastico rilancio della coalizione dell'Ulivo
Io penso che con le cose che Luciano De Gasperi ha detto con il lavoro voglio ancora ringraziarlo che Mauro Bortoli affatto che tutti voi avete fatto in Veneto
Con la nuova fase che con questa assemblea congressuale con la nomina se deciderete di Luciano De Gasperi e poi con il Congresso dobbiamo aprire anche se lo hanno detto tutte e tre i compagni che hanno parlato qualche ragione ci deve essere anche nei rapporti umani racconta tra i compagni e compagne in un partito che si senta di nuovo
Perché se un partito non ha un obiettivo allora si finisce con guardarsi in cagnesco sia un partito ritrova una missione allora ciascuno di noi senta di alimentare le ragioni del proprio impegno politico di qualcosa di superiore a ciò che quotidianamente può essere offerto dalle dalle mutevoli vicende degli equilibri politici si determinati dall'istituzione
Mi pare che qui ci siano davvero tutte le condizioni per costruire questa grande forza dalla sinistra nella grande coalizione dell'Ulivo per segnare quella discontinuità col passato nel modo di essere negli elementi fondante del modo di lavorare dell'identità del partito
E al tempo stesso per affrontare e vincere la prima battaglia che voi e noi abbiamo di fronte quella per vincere le prossime elezioni regionali