"Comunitari o liberal?" presentazione del libro di Marcello Veneziani (ed. Laterza), nell'ambito del ciclo di incontri "Nuovi comunitari: persone, virtù e bene comune"

Abbiamo
Io mi ricordo che
Uno
Gli appuntamenti e questa è l'ultima Cerabona io prima di dar la parola tra i relatori a chi ha collaborato col quartiere preconizzare questa iniziativa
Di
Vi illustro le prossime iniziative che ci saranno organizzate da qualche Santo Stefano
La prima delle Luti vedermi novecentonovantanove l'ultima delle quali sarà una molto sullo Shammah n-esimo magico patrocinata da Bologna due mila e con conferenze musica tibetana eccetera fra un po'avrete gli inviti non ce li ha possiamo trovare in quartiere
E potete così partecipare a questo ulteriore seguito attiva ultima del mille novecentonovantanove organizzata la commissione cultura quelle Santo Stefano
Di ricordo le ultime cose tecniche velocemente le dispense che sono a disposizione gratuitamente nel quartiere su tutte le conferenze fatte da qualche Santo Stefano
Su faccio Martello aperta scientifica ai DS uniti di mille dubbi insomma varie cose che abbiamo varie iniziative che anche nel precedente Manta mandato abbiamo organizzato sono qua disposizione quelle che sono rimaste sono
Disposizione per il le altre poter sempre chiederle ha qualche santo Stefano gratuitamente
Vi invito a seguirci a compilare il questionario di qua disposizione lasciando posto in diritto pro così potrete ricevere a casa gratuitamente gli inviti per le altre inziative del due mila
Per i prossimi cinque anni Bindi il lustro che comunque noi continueremo su
La trattazione di temi che di solito nel nostro piccolo non vengono trattati né a livello
Di mass media ingente renne
Trattati dalla cultura ufficiale proveremo a fare questo come stasera come in questo ciclo di conferenze come in passato cercheremo di lanciare questo piccolo sasso nello stagno il Moro un po'le acque di una cultura dominante ormai completamente omologata
Totalmente omologato ora io lascio la parola Edward Ungarelli che con la soluzione filo d'Arianna collaborato insieme a me organizzazioni queste serate poi relatori grazie
Io
Qui a Bologna
Ce l'ho con piacere perché tra l'altro ha dato alle stampe dire proprio questi giorni come uscita nuovo nuovo villaggio locale un testo interessante dove tra l'altro il riferimento comunità lista mi sembra piuttosto determinate non voglio dire
Assoluto quanto meno determinante
Io dico solo due cose che sono relative come organizzatore
Rispetto alla scelta del titolo delle due conferenze che abbiamo fatto rispetto a questo richiamo comunitari sta anche perché il titolo della del delle due Conferenze dato anche dal titolo che io ho dato a un a un libro che ho edito come come editore
Che proprio noi comunitari persone virtù il bene comune che è una raccolta di scritti di pensatori comunità rischio neocomunitari visti americani
Diciamo uniti dalla dalla dalla dimensione redazionale di Amitav lezioni che è uno dei pochi Comuni tristi non non ancora tradotti se vogliamo così in Italia perché poi realtà al pensiero neocomunitari sta già oramai da sette otto anni ha avuto una cerchi poi di fusione mi mi limito in particolar modo a ricordare direi sicuramente più valido Taylor con il disagio della modernità in ambito di filosofia morale alzai Makin Taricone l'elogio della virtù
E volse con le sfere di giustizia come tipo di riferimento il libro che io ho edito è abbastanza emblematico perché Anita elezioni viene stanziamento per consoliderà e alla fin fine penso che lo rivendica anche abbastanza
Però io ho voluto dare un senso di apertura al dibattito culturale intellettuale piuttosto ristagna tre alloggi sulla tendenza mi sembra mai abbastanza palese che
Le società aperti insomma le democrazie liberali hanno un problema notevole sia di legittimazione politica sia di collante sociale
E nel bene o nel male il richiamo comunitari sta è quello ritrovare un senso del bene comune
In questa chiave il messaggio di Veneziani che è stato pubblicato in due mesi fa
Circa è stato oggetto predestinato per invitarlo a a fare questa serata proprio perché tra l'altro all'interno sia della anamnesi della diagnosi diciamo così del pensiero comuni tariffe pensiero liberale
Richiama questa di Como dicotomia con una dicotomia spendibile per il futuro perché in realtà alloggi tramontate le ideologie
Sembra che qui è piuttosto emblematico insomma l'emergere di una tendenza o individualista emancipata quindi emancipate cosmopolita sarà di Cantù altrimenti contrapposta a quello che qualcuno di Fitto pensiero unico possa essere unito un'ipotesi comunitari lista variamente declinata difatti tratta anche all'interno del volume di Veneziani questo comunitarismo viene ci sono e analizzato cono con un notevole non tutto potevo le cura io personalmente non sono d'accordissimo sulle conclusioni dell'idioma mi limiterò poi a eventualmente se ci sarà il tempo a richiamare già ne parlavamo venendo qua col dottor veneziani della declinazione che io dò come ecologista e come comunità vista come dimensione di corpi intermedi eminentemente la riorganizzazione della società in funzione dal basso e quelli chiave decisioni Istica
Politica perché mi sembra che la politica stessa sì ma che si legittimità più profonda di una crisi strutturale soluzione allegata sistemi elettorali
Comunque io passo la parola con piacere Ivo Germano che condurrà la serata spero che la sera sia il vostro godimento e piacere
Grazie a tutti essere avvenuti sfidando un grigio Lupescu inverno questo dà ancora più calore
Si sente pure qui
Ma
Sulla tecnica intellettuale
No grazie a tutti di essere convenuti la serata di stasera
Si propone di
Capire comprendere il senso di due nuovi termini anzi uno di tradizione
Ben più lontana nel tempo
Libera liberale liberalismo un altro rinvio formazione comunitarismo ma non certo meno del perito meno deperibile nelle Sico terminologico della politologi Artagnan internazionale
E a parlare di questi due concetti introdurli
Abbiamo Marcello Veneziani autore di questo libro edito da Laterza comunitario libera la prossima alternativa punto interrogativo e vedremo perché interrogativo e il professor Angelo Panebianco
Professore a Scienze Politiche a Forlì a Bologna politologo studioso di sistemi di partito e direi che il filo conduttore il filo rosso che può diciamo punire i
Veneziani Panebianco è quello anche di essere saggisti dei giornalisti l'uno del giornale dato del Corriere della Sera oltre a vedere
Sparsi su settimanali e potremmo dire anche chiosa attori della transizione italiana negli ultimi anni trasmissione culturale tradizione morfologica trasmissione politologi caso ma i termini sono pari e sarà diciamo nostro compito analizzarli ma dire che comunque il filone principale da seguire i piccoli sassolini vincoli muniti di Pollicino intellettuale che vorremo percorre stasera sono
Una previsione di un secolo che investa finendo che novecento io personalmente adoro anzi c'è stato contento di essere contemporaneo di questo secolo
Non ho certo nostalgie di passati credo se non altro perché nostre perché la sincronia è sempre un ottimo materiale magmatico da plasmare
Quindi novecento che da un certo punto nasce stato alla ecco nasce etico nasce con la presenza dello Stato
All'inizio in colletto inamidato e con bombette e cappellini di paglia poi a una declinazione dei massimi di coliformi dei totalitarismi e poi si scopre sempre di più
Diciamo sbracciato sfilacciato senza garanti termini di contrapposizione o per converso senza termini scientifici di contrapposizione
Non a caso l'operazione di dottor veneziani quella di vedere due termini in sì in sincronia chiede l'economia sia nello Stato dello scrittore cioè di colui che deve raccontarci cambiamento la transizione
Sia di chi si richiama ha determinato tradizioni di pensiero perché no a determinate
Concezioni quelle che una volta i filosofi chiamano Weltanschauung lascia ordinanza rurale
E che adesso da rappresentazioni da proiezioni di un mondo e quindi di Termini diventano anche forse relegate solo forse legata minimi definizioni a micro diapositive di qualcosa che non si riesce più a capire globalmente
Dentro questo secolo che nasce il grande forse si rimpicciolisce come sempre di crescita per poi tornare del ventunesimo con nuovi termini con nuove sintesi colore trasmissioni dire
Rispetto a questo secoli spetta questa sono azioni di dare la parola inizialmente al professor Panebianco
E dopo sovrani stiano in primis vedere alcune chiose
Minime alcuni diciamo intercalare
Per cui stimolare come ogni buona convegno serata propone e necessità il dibattito grazie
Io
Senta
Anche là in fondo
Sì perlomeno
Va bene non ho capito va bene questo no va bene così
Allora per
Discutere la alternativa
Comunitari liberal che il tema di questa sera io cercherò di stare al tema come viene trattato da Veneziani questo libro di Veneziani e mi pare in qualche modo un seguito è un andare oltre il l'libro che lui aveva già il lavoro che aveva già fatto disposta a Bobbio ricordate un famoso
Saggio di Bobbio su destra e sinistra veneziani scrisse allora in replica un
Un pamphlet per mettere in rilievo i punti di contraddizione a suo avviso del discorso di Bobbio
Qui mi pare questo in qualche modo il seguito perché tenta di mettere a fuoco meglio
Il perché dell'insoddisfazione rispetto alla vecchia distinzione destra sinistra così come era stata riuniti così come c'era stata consegnata la tradizione e come era stata ripresa anche da Bobbio
Prima di spiegare le ragioni per cui ancorché suggestiva la proposta di Veneziani non non mi convince vorrei però fare qualche osservazione sul libroni libro gradevolissima o a per esempio delle pagine sicuramente efficaci sul problema chiedendo anche prima
Enunciato cioè il problema che la crisi della politica che a sua volta è evidentemente l'effetto di una crisi dello Stato nella quale ci troviamo e il proprio perché ci troviamo dentro è difficile per noi dello sbocco vedere la via d'uscita certo gli affetti dalla globalizzazione e così via
Dei cambiamenti tecnologici eccetera
E su questo ci sono pagine molto efficaci poi pagine il secondo me di grande efficacia e di grande anticonformismo sono quelle che lui dedica al senso d'onore alla problema della ripresa del senso dell'onore
Questa è una pagina perché è un come dire è una un insieme di osservazioni che più politicamente scorrette di così non potrebbero essere perché in una democrazia di massa
Riprendere termini che rinviano a principi di tipo aristocratico è evidentemente il massimo che la scorrettezza possibile tra
Il senatore che fa vedere i sono molto interessanti molto intelligente molto godibili e su questo su questo punto tra gli autori che cita ho visto non citato
Stranamente veder i rilievi di Webber sui ceti e sul senso dell'onore che uno degli elementi centrali
Del ceto perché il senso dell'onore non rinvia soltanto come dire ami di quel rischi e così gli anche se quella nell'origine però ovviamente ma rinvia anche e soprattutto a quella funzionario che
Che lavora e che fa il suo lavoro bene perché a il senso del dovere il senso del piacere del lavoro ben fatto quindi non esclusivamente sul Perù perché lavora su basi su un rapporto di tipo squisitamente contrattuale ma perché il lavorare bene e parte della sua identità del rispetto che gli altri li portano e del prestigio sociale che il lavorare bene con quel particolare senso per onore vita
E il fatto che
Quel particolare senso dell'onore nei ceti presentano i ceti sia fatica mettono la cosa pubblica si sia certamente perché lo stile sicuramente indebolito
A contribuisce uno certamente uno degli elementi che che contribuisce a spiegare la crisi dei sistemi educativi per esempio la crisi dei sistemi amministrativi e così via quindi ritengo che siano pagine
Di di grande di grande valore di grande interesse e anche di grande originalità
Vengo però al diciamo
Al bersaglio grosso deliberò l'alternativa liberal comunitari e le ragioni per le quali questa alternativa non anche anche se la riconosco suggestiva non mi convince
Veneziani naturalmente la tratta
Abilmente cioè non non non e perfettamente consapevole di costruire e lo fa diciamo per fini espositivi due come dire due due stereotipi cioè lui come dire infatti sa i caratteri dell'uno dell'altro e questo naturalmente serve
Serve anche a fini espositivi per chiarirsi e chiarire meglio
Le idee
E tuttavia questa divisione che secondo Veneziani potrebbe essere come dire il il il la matrice dei conflitti delle democrazie nel futuro a me e non convince molto
La prima ragione la l'avevo già
Detta veneziani prima parla chiacchierando prima di iniziare nella soprattutto riguarda la la il termine liberal e l'uso che lui ne fa c'è una interessante oscillazione nel libro a volte la parola liberale usata al posto di liberale al volte liberale al posto di libera a volte si dice sopra un passaggio interessante si dice
La la posizione liberale quanto meno nella sua variante libera che cosa sta a indicare questa oscillazione come sempre le oscillazioni
Terminologiche che ciascuno di noi ha una hanno a che fare probabilmente con la nostra percezione che forse sotto ci sono diversi problemi che dobbiamo in qualche modo affrontare e che forse richiedono un supplemento di indagine
Perché questa
Distinzione personalmente non mi soddisfa perché secondo me certamente cattura degli atteggiamenti che sono presenti in Occidente
Promette cattura benissimo gli atteggiamenti di una parte che so dei seguaci di Clinton oggi o dei seguaci di Tony Blair cioè questa mescolanza di liberismo economico e di progressivo cultura in certe varianti della sinistra anglosassone è presente già per quanto riguarda la sinistra europea le cose sono più complicate perché per esempio il liberismo economico non è esattamente molto di casa Bertola le sinistre europee
Quindi il progressivo culturale inteso come emancipazione e così via si questo è diventato presente il liberismo economico no quindi già qui è difficile trovare il il il il referente
E secondo me soprattutto non viene toccata la grande tradizione liberale
Perché la grande tradizione liberale intanto non si è mai contrapposta alle comunitarie per la grande tradizione liberale al contrario a sempre sempre semplicemente sostenuto il combinato l'idea di una libertà individuale istituzionalmente costituzionalmente garantita
Attraverso una limitazione delle possibilità d'azione del potere politico assumendo che il pericolo per le libertà individuali sia il potere politico
E quanto più il potere si concentra quanto più il potere diventa somma le caratteristiche di potere politico potere economico e così via tanto più schiaccia l'individuo perché voi assurge a totalitarismo
Quindi da una parte
L'idea di garantire le libertà individuali attraverso una qualche tipo di limitarmi qualche tipo di limitazione del potere politico quella limitazione poteva prendere varie strade il mercato è una forma di limitazione se Io sottraggo risorse
Allo Stato credo ai privati sto sottraendo degli strumenti che potrebbero essere usati contro di me e le mie libertà oppure il diritto e quindi la grande tradizione del costituzionalismo liberale
Ma in questa in questo tentativo di tutelare libertà individuali attraverso una inevitabilmente imperfetta inevitabilmente destinata hanno una a non raggiungere mai compiutamente l'obiettivo limitazione del potere politico
Non c'è mai stata una tradizione liberale almeno non mi sembra pensata i grandi nomi pensate atto Cuillo pensate adesione costa pensate a tutta la grande tradizione liberale l'idea di attaccare la comunità e le tradizioni
Comunità
Questo non c'è c'è anzi l'idea che una volta garantiti i diritti di diritti di libertà poi ciascuno ha il diritto di vivere e prosperare nelle comunità o che si è scelto un cui è nato e a e ha scelto di restare il problema sorge in un punto che però apre secondo me è una cosa e faccio un esempio che dovrebbe aiutare a vedere come
Possa emerge una contraddizione della dell'alternativa comunitari comunitari liberale che non casualmente
è una distinzione America
E che non a caso aumenta emerge nella filosofia americana nel momento in cui il melting pop finisce cioè non il mito permette importo si usura emerge la volontà da un lato del femminismo più radicale
Di creare delle differenti azioni forti degli strappi forti rispetto alle tradizionali dall'americana e dall'altro quella delle comunità
Non integrata e di mantenere attraverso quote il sistema delle quote altro delle identità differenziate
Da quell'americano non casualmente è proprio nella cultura americana a seguito anche di questi trasformate nella società americana che Serge che emerge quel dibattito faccio faccio un esempio
è vero la tradizione liberale nel momento in cui entrano in conflitto
Mettiamo Pavani terminato mete di principio poi le applicazioni pratiche sono di ogni genere
Diritti individuali che assume come non negoziabile
E
Pretese di gruppo
Scene dei diritti individuali con proprio che storico
E questo in una pagina veneziani in qualche modo condannato cioè dell'etere dice ma anche i gruppi hanno i loro diritti bene allora facciamo un esempio un esempio che per ora ipotetico ma che secondo me si presenterà molto rapidamente in molte società occidentale immaginiamo una cittadina italiana o francese o tedesca
Magari nata in Italia o in Francia o Germania quindi con diritti costituzionali garanti
Di religione musulmana
Questa cittadina si rivolge un tribunale fatto questo esempio perché proprio nel islamiche ha un problema rispetto ai diritti di cittadinanza occidentali nel rapporto con
Questa cittadina si ricorda un tribunale italiano pubblica italiana tedesco francese chiedendo che i suoi diritti che la Costituzione garantisce
Vengano tutelati contro le pretese del gruppo a questo punto abbiamo come dire diritti conferiti magari in modo avventuroso imprudente
Dalla collettività al gruppo questo caso che entrano in conflitto con diritti individuali di quella cittadina francese garantiti dalla Costituzione
Beh la tradizione liberale dice che quei diritti di quella cittadina devono avere la prevalenza sudditi ed eventuali preteso diritti
Questo dice cioè dice che nel momento del conflitto tra diritti individuale che devono essere come dire
Specificati naturalmente non non il lettere le pretese dei desideri per questo Mario per rapimento questo sì forse liberal della della tradizione liberale per cui qualunque pretesa qualunque desiderio diventa automaticamente un diritto
Una volta che i cui diritti sono stati fissati in un bilocale e sono non negoziabili nel senso che non solo non sono non è nemmeno a mia disposizione per i bambini
A quel punto la tradizione liberale dice che se quei diritti entrano in conflitto con pretese di gruppo quei diritti hanno la precedenza su
Perché ho fatto questo esempio fatto questo esempio perché e sono sicuro che nel territorio che c'è un sorge un problema anche rispetto alla sua stessa argomentazione
La cooperativa c'è una possibile contraddizione comunque ci sono gli esiti
Forse paradossale lunedì scorso comunità
Diciamo così
Perché il rischio è quello in nome di una tradizione che si percepisce e indebolita dalle trasformazioni in corso
Una tradizione che però a costruito socialmente l'individuo certo che l'individuo non è una non non esiste in natura l'individuo la civiltà occidentale ha costruito socialmente l'indirizzo
Altra Celentano l'hanno costruito avendo costruito socialmente l'individuo ha poi elaborato i diritti individuali di libertà collegandoli all'indirizzo
Quindi certamente l'individuo non è una qualcosa che si trova in natura ma è una costruzione sociale e la civiltà occidentale la fa
Allora qual è il rischio nella se si schiaccia liberare subito realismo sostanzialmente il rischio è di in nome di una tradizione che a quel punto a fa fatica a definire se stessa
Di prendersela con la tradizione centrale dell'Occidente quella che a partire dal cristianesimo attraverso il giusnaturalismo cristiano e arrivata ad elaborare l'idea di individuo ed i diritti individuali cioè il paradosso di una difesa della tradizione così diventa un attacco alla una tradizione fondante
Identità stessa dell'Occidente
Non so se o chiarito qual è il dilemma quanto meno se non ho una soluzione di cortigiani c'è un dilemma c'è un problema c'è un potenziale paradosso
Un altro punto che mi ha colpito
E che
Veneziani a differenza di gli altri da tradizione comunista perché non tutti lo fa ma veneziani rivendica con forza contro sostanzialmente quello che lui chiama liberismo economico secondo me con qualche imprecisione perché come tecnocrazia europea non sono necessariamente liberiste basta sentire cosa dicono
Gli economisti o comunque liberisti della non per society
Fondato a valle sull'Europa sull'euro sulla sull'Euro burocrazia per vedere che lì la critica dei liberisti al modo in cui è stata costruita d'Europa fortissima quindi quindi non ma comunque non non
A un certo punto veneziani abbia vuole riaffermare con forza il primato della politica
Però il primato della politica mentre è normale è un'affermazione normale invoca un giacobino per esempio crea un problema a chi invece difende
Le comunità le tradizioni
Ancora
La sua critica alla a certamente al pensiero unico che capisco essere fastidioso ogni tanto ho la percezione e la sensazione di essere un rappresentante del pensiero ricco di consigli
Sono sono nel mi piaceva mi piaceva avere un ruolo da irregolare ma proprio di colpo invece la ha volato nella nella nella nel pregiudizi come rappresentante del pensiero dominante però io credo che
In qualche modo qui
Ci sia
Un problema che la la comunità italiana in particolare l'Italia in particolare che ha una forte tradizione anticapitalista e una forte diffidenza per il mercato che viene da lontano che ha preso molte facce e ha preso a varie incarnazioni politiche nel corso del tempo deve secondo me
Trattare questi temi con cautela l'interazione tra l'economia di mercato e la politica non produce necessariamente l'uomo a una dimensione o
Un homo oeconomicus completamente sradicato e così via perché in realtà spesso l'interazione
Nei confronti storici la comparazione storica ci aiuta a vederlo interazione tra economia di mercato effettive non forme di capitalismo politico come le tigri asiatiche ma economie di mercato effettive con poteri diffusi o con poteri relativamente diffusi
La loro interazione con la politica semplicemente massimizzando le libertà degli individui
Ho per quel tanto o quel poco che le libertà sempre scritte con la minuscola per carità possono essere ma stilizzate e ha consentito quindi anche vite comunitarie meno meno drammatiche di quelle che si davano quando l'economia di mercato non esisteva voglio dire che se costruiamo un feticcio dell'economia di mercato il rischio del voi di non vedere che le alternative
Con pur con tutti i problemi che l'economia di mercato a le alternative nell'economia di mercato o eccessi di correzione dell'economia di mercato di tipo statalisti non producono affatto risultati desiderati ma producono altro
Quanto
Vergallo no ma io
Chiudo chiudo su questo punto sulla democrazia
Vede veneziani mi mi accetta sostanzialmente una definizione un po'perfezionista idealizzata e poi dice che non c'è persi bella forza faccio un esempio
Veneziani dice
E questo il vero paradosso della democrazia diretta
Se la democrazia è per definizione il regime dalla partecipazione attiva alla vita delle istituzioni da parte dei cittadini
Che controllano in trasparenza le decisioni si deve convenire che la democrazia occidentale e caratterizzata dal venir meno del suo fondamento dalla perdita dalla sua stessa legittimazione e dall'avvento di un potere opaco in realtà nessuna democrazia è mai stata questa cosa cioè il regime la partecipazione attiva del mito delle situazioni
Negli anni venti trenta sotto l'effetto del comportamentismo la scelta politica americana cominciavano a fare ricerche empiriche a studiare empiricamente che cosa pensano gli elettori che cosa facevano davvero i politici e e discesa di politici americani gli alimenti che erano tutti ferventi
E sostenitori del credo democratico scoprirono il divario plateale che c'era tra la realtà della democrazia e l'ideale che avevano coltivato
Scoprirono che gli elettori erano largamente disinformati sui temi dalla politica scoprirono che la maggior parte le decisioni importanti erano prese nell'assoluta non trasparenza eccetera eccetera cioè la ricerca empirica quando Comi comincia si comincia a fare ricerca empirica
Perché nel nell'Ottocento non si era fatta quindi negli anni Venti gli americani cominciano a far con strumenti l'intervista richiesta quello che scoprivano naturalmente rigettava nello scoramento più assoluto perché scoprivano il grande divario tra l'ideale e la realtà
Ecco ciò detto
Il divario cioè
Ed è inevitabile perché per dirla brutalmente ma però bisogna necessariamente che un'opinione pubblica matura sia in grado di affrontare la verità le democrazie non sono quelle queste cose che l'ideale ha prescritto e che non si sono mai realizzato verremo grazie sono regimi oligarchici che a differenza però delle altrui cartiere fra cui e sta qui la la il grande la come dire il grande valore della democrazia consentono che la lotta del per il potere tra le minoranze che poi sono sempre quelli rimette ignoranze avvenga in modo non violento avvenga in modo Bacci
Cioè ente la democrazia e l'unico regine che consente a i gruppi politici di spararsi addosso comizi parole
E così via anziché pallottole
Ora questo è e e naturalmente richiede per fare questo che una serie di diritti sì parola di associazione eccetera siano tutelati
Questo naturalmente può sembrare una misera cosa e sembra una misera cosa quando la democrazia l'abbiamo quando abbiamo la democrazia ci sembra cosa da poco no e solo nel momento in cui la si perde che improvvisamente si capisce quanto era importante questa cosa qua
Quant'è importante questa sera per ciascuno di noi poter dire quello che vogliamo senza poi essere che sono arrestati dalla polizia segreta oppure candidati che si scontrano pacificamente uno vince uno perde nel collegio dodici o altrove e senza che questo avvenga questa è la democrazia
Le pretese eccessive cioè la pretesa di farne un regime trasparente eccetera c'è una Matteo la teoria politica
Della democrazia trasparente cioè la teoria dall'agire comunicativo di Abbado di Habermas ma non mi pare che abbia fatto grande grande strada magari abbia mai avuto grandi successi pratici no la democrazia è una cosa molto prosaica
Fatta di istituzione altamente imperfette perché fatte da esseri umani
Perché come dice il federalista se fossimo Santino avremo bisogno né di governo dell'operazione null'altro visti fatta da istituzioni prosaica imperfette che però ci danno questi beni essenziali
Alcune imperfette libertà di espressione parola movimento e così via e soprattutto la possibilità che le lotte per il potere avvengano in modo pacifico contando le teste anziché tagliare
Se questo è vero anche la
E se quindi la la visione della democrazia
Di Veneziani eccessivamente perfezionista idealizzata anche il fatto che le democrazie reali non corrispondono certamente non corrispondono assolutamente a quell'ideale non dovrebbe spaventarci più di tanto in realtà la cosa che è giusto che ci sta non è tanto questo
Quanto il fatto che effettivamente la crisi dello Stato nazione porta con sé problemi enormi anche per quella definizione minima di democrazia che io affermato difesi cioè in sostanza la democrazia anche in quel modo prosaico imperfetto che ho detto si è sviluppata nell'alveo di Stati-nazione
Nel momento in cui gli stati nazionale entrano in crisi un problema è un problema anche grosso per la democrazia sorge e questo è un punto su cui invece da un altro punto di vista io veneziani ci troviamo ci troviamo
Avvocato
Salvo
O
Guardiola sfruttando il lucido e affilato argomentare
Angelo Panebianco dopo sono stato colto un po'dalla sindrome di Zelig che ce l'avevo quasi voglia di essere d'accordo con ora ricompongono ritorno nelle vesti dell'autore il ritorno a pensare al mio libero cercando di rispondere alle osservazioni ripeto affilata e uccide gli ha fatto Panebianco ma innanzitutto devo spiegare come nasce questo libro cedendo al senso quali sono state le molle che poi hanno giustificato la nascita di questa articolazione in comunitaria
è stata una osservazione empirica della realtà
Io mi son trovato di fronte a uno scenario che un po'tutti condividiamo quello di un bipolarismo agonizzante
Destra e sinistra che non funzionano più liberal democratici e socialdemocratici che spesso sono intercambiabili e la politica che si va spegnendo insieme a queste categorie quindi lo scenario di un bipolarismo agonizzante mia portando pormi la domanda ulteriori successiva
Premesso che siamo di fronte a categorie declinante i dopo che cosa c'è c'è il vuoto cioè il centrismo come destino finale
C'è la totale espropriazione della politica a vantaggio di altri centri decisionali oppure si può ripensare alla politica ecco questa è stata la prima molla che mi ha spinto a pensare all'ipotesi di comunitari in secondo luogo il tentativo che ho fatto nel mio libro è stato anche quello di rigenerare diciamo in qualche modo un bipolarismo che non partisse da una considerazione valutativa
A priori io ho sentito spesso teorici e filosofi della politica ne cito uno tra tanti Salvatore Veca
I quali sostengono che il bipolarismo prossimo venturo le parlò di uno scenario trans politico non di uno scenario
Strettamente politico sarà tra universalismo e tribalismo
Attribuendo un già una connotazione negativa al secondo termine e forzando così i termini di un bipolarismo perché nel momento in cui già stabiliamo attraverso una classificazione manichea che c'è un centro che rappresenta l'universalismo e l'altro che diventa una sorta di coagulo di razzismi delle intolleranze evitare i vandalismi
Già attribuiamo un significato negativo l'altro
Allora il mio tentativo è stato quello di ripensare a una coppia una coppia conflittuale dando come dire
Legittimazione ad entrambi le categorie esprimendo le al meglio e non esprimendo già a priori un giudizio di valore negativo su una delle quindi questo è stato il mio tentativo tentativo che ho cercato di fare
Ed è un tentativo che ho cercato di fare attingendo alla realtà cioè non è stata tanto la motivazione di tipo
Teorico che mi ha portato a vedere nelle categorie tra comunitari libera
Uno dei motivi conduttori se non il motivo conduttore gli scenari culturali e politici nei prossimi anni ma è stata come dire la percezione di una sensibilità diffusa che sembra quasi articolarsi attraverso un tipo di sensibilità che io definisco comunitarie è un tipo di sensibilità che definisco liberal ma attingendo Adriano questioni che dividono in qualche modo
Indagini dizione corrente
Della società nostra perché ho usato le categorie di liberarle comunitari e qui vengo subito alla prima osservazione che faceva Panebianco in particolare perché liberal e non liberale beh io ho cercato di distinguere in effetti utilizzando la categoria libera e non liberale e ho cercato di distinguere
Una un uso è una interpretazione ideologica liberalismo dall'interpretazione classica tradizionale
In particolare quando parlo di Liberal faccio riferimento indubbiamente ad una tradizione culturale prevalentemente anglosassone anglo americana
E mi sembra giusto sottolinearlo perché liberare da noi e incaricato di altri significati
Innanzitutto c'è la tradizione del liberalismo realistico qui si è richiamato appunto Panebianco prima ancora di Tocqueville potrei aggiungere Chiarone di tanti altri di Ortega di tanti altri
E filosofi sociologi e filosofi della politica i quali hanno interpretato alcune istanze del liberalismo ma immettendo le come dire in sintonia con
Dichiari comunità con il riconoscimento del tessuto dei valori tradizionali o con quello che oggi si chiama il capitale sociale cioè i valori condivisi i principi comuni
E questa è una tradizione liberale realistica verso cui anch'io sento un debito perché
Riconoscono alcune vetture di questa tradizione un grande stimolo intellettuale grande anche consenso e credo di esprimere in alcune pagine facendo espresso riferimento appunto a Tocqueville o andarono ad altra quindi non volevo in qualche modo contaminare la tradizione del liberalismo realistico con il filone liberarla che invece successivamente tenterò di definire
E non volevo neanche confondere e sovrapporre l'uso dell'espressione liberal con il liberalismo come si è manifestato nella cultura e nella storia del nostro partito
Il nostro liberalismo è un po'diciamo quasi tutto il liberalismo continentale in opposizione al liberalismo anglosassone ha una tradizione soprattutto nel secolo scorso
Prevalentemente conservatrice e nazionale se non risorgimentale
Caso ed è una tradizione che sicuramente non riconosce al contrario la cifra tipica della mentalità liberal dei nostri anni che una mentalità prevalentemente progressista e internazionalista ecco la tradizione liberale da noi aveva quest'altra connotazione
Aveva anche un'altra connotazione importante
Liberalismo da noi non mira la teoria dello Stato minimo a voler semplificare ma era al contrario
La teoria dello Stato autorevole dello Stato forte dello Stato che interveniva addirittura dello Stato che nazionalizzata in alcuni casi ricorderete la destra storica rispetto alle ferrovie e la resistenza della sinistra storica
Rispetto alla Destra storica e quindi quando ho inteso utilizzare la categoria liberal lottizzata proprio per distinguerla dalla tradizione liberale viceversa quando uso il riferimento alla tradizione liberale tout-court allora utilizzo l'espressione liberale
Cioè questa oscillazione mi rendo conto che intorno a questa oscillazione è facile riscontrare alcune contraddizioni ma credo che diciamo il principio ispiratore di questa distinzione sia da prendere in considerazione cioè quando faccio riferimento alla tradizione liberale
Faccio riferimento in particolare a una evoluzione è del liberalismo un'involuzione secondo i punti di vista del liberalismo in chiave internazionalista e progressista
Attraverso l'assimilazione di categorie che provengono soprattutto dalla praticati dalla teoria anglo americane e che vengono oggi riversate
Cultura politica dei nostri giorni e anche europea
Per non andare tanto lontano per andare proprio sul vicino
L'incontro dell'altro giorno a Firenze dell'Internazionale socialista
è stato con qualche contraddizione con qualche crisi di rigetto il tentativo di creare una sorta di moralismo progressista o di anima liberal a una evoluzione che la globalizzazione c'è stato il tentativo di dare un supplemento di coscienza
Internazionalista e progressista al fenomeno economico della
Globalizzazione
E credo che su questa lunghezza d'onda
Larga parte delle culture egemoni di governo in Occidente siano sintonizzati
Credo che ci siano indubbiamente crisi di rigetto penso Jospin
Penso ad altri
Esponenti diciamo di tradizioni socialdemocratiche o socia al Nazionale ma credo che il trend che la tendenza prevalente sia proprio quell'altra e credo che ci siano riscontri abbastanza evidenti
Non solo nella scena politica ma anche proprio nella cultura diffusa
Quindi quando parlo di tradizione liberale faccio un esplicito riferimento a questo filone e a questa evoluzione
E non alla liberalismo tout-court al liberalismo nella sua accezione realistica nella sua tradizione classica e nella sua tradizione Italia
Quando invece parlo di comunitarismo e di comunitari io tendono a sottolineare
Come dire l'assimilazione del concetto di comunità non tanto alla tradizione Polito logica filosofiche sociologiche americana quanto a un comunitarismo direi inconsapevoli virtuale che esiste nella tradizione culturale
E il riferimento che lo faccio attraverso la distinzione tra un comunitarismo freddo di tipo anglo americana
E comunitarismo caldo di tipo europeo e appunto ad opere come quella opere tra loro molto diverso intendiamoci come quella di Simon's Bay nella prima radice come Genesi e struttura della Società di Gentile che a suo modo era un tentativo già di superare lo Stato etico in una dimensione comunitaria attraverso l'idea di sulla della società cristiana di rito master Eliot e attraverso l'opera di mummie personalismo del comunità alcuni riferimenti per dire che c'è
Un comunitarismo diffuso nel nostro secolo
E attraverso tradizioni culturali e filosofiche sicuramente di tipo diverso e perché non sono assolutamente assimilabili in un unico filone che possono comunque costituire materiale importante per una contaminazione culturale in senso comunitaria
Quindi quando faccio riferimento al comunitarismo non faccio riferimento alla tradizione americana ma faccio riferimento appunto a una tradizione europea
Indubbiamente c'è nella bipartizione di comunitari veranda la suggestione influenza di una cultura americana che ormai come dire è giunta anche da noi in Europa da diversi anni
Ma questo mi sembra un principio come dire di osservazione della realtà
Nel momento in cui dell'Europa nel momento in cui l'Occidente tende ad essere in qualche modo egemonizzato da modelli culturali americani è giusto fare i conti realisticamente con questi modelli cercando però di reinterpretati alla luce della nostra tradizione e nella chiave della nostra sensibilità comunitaria iconostasi europee gli italiani
Perché d'altra parte sarebbe un comunitarismo contraddittorio se diventassimo vuoi velisti delle tradizioni altrui e dei Comuni carismi al trucco ebbene partire sempre dal vicino ed andare verso lontani quindi mi sembra che da questo punto di vista si tratti di un una di un tentativo di osmosi con la nostra tradizione con la nostra storia ora
E Panebianco leggeva nel mio libro anche come dire una polemica
Sottile ma alle volte anche emergente nei confronti deriva egemonia tende
Beh io devo subito fare una puntualizzazione
Nelle pagine che io dedico la batteria en passant diciamo così all'egemonia del mercato
L'analisi critica non è rivolta contro il mercato nella sua dimensione nella sua sfera economica ma contro il tentativo di organizzare la società alla luce dei fautori del cioè non sono i valori di mercato che funzionò nel nell'economia a creare il mio personale
Dissenso ma è al contrario l'elevazione del mercato a misura di tutte le cose visibili e invisibili e quindi a misura della intera società e l'organizzazione della società alla luce dei valori di mercato che io considero aberrante contraddittorie con la con la concezione comunitari vitale da confliggere con la concezione comunitaria quindi questo credo sia bene precisare perché il mercato in sé è una funzione come dire fisiologica della Società diventa patologica nel momento in cui pretende di organizzare l'universo intero e non soltanto le leggi appunto del mercato la libera concorrenza l'iniziativa privata
Anzi se vogliamo il comunitarismo rappresentato dalla tradizione comunista
Nasceva proprio da questa distorsione cioè dal tentativo di verificare la comunità a partire dalla economia e quindi a partire dalla soppressione del mercato e qui c'è uno dei tratti forti dell'il realismo comunista perché nasceva proprio da questo tentativo di a drizzare le gambe ai cani Zampetti anni qui nel tentativo di forzare la realtà
Ed è proprio questa
Viceversa questa considerazione realistica che mi porta anche a vedere con una certa Maggiore flessibilità alcune contraddizioni che invece Panebianco giustamente evidenziata c'è contraddizioni tra i diritti individuali diritti comunitari
Ecco sarebbero contraddizioni stridenti e fortissime se accettassimo del comunitarismo una tensione ideologica giacobina rigida astratta della dalla realtà nel momento in cui il comunitarismo si cala
Attraverso il principio di realtà nella concreta storia nel concreto agire degli uomini ovviamente delle compere trarsi con tendenze diritti e situazioni diverso e quindi non si può stabilire come dire un principio a priori e poi calarlo in modo rigido rispetto alla realtà sarebbe una forma giacobina di comunitarismo e devo dire a questo proposito che ci sono anche tentazioni nel comunitarismo di tipo giacobino
Io le vedo anche direi in alcune in alcune frange marginali della destra
Che vive il comunitarismo come una forma di separazione dalla realtà perché l'integrazione nella realtà e come una forma di settarismo rispetto alla realtà
Un curioso comunitarismo anche perché poi se si va a vedere le letture preferite di questi comunitari sono il trattato da ribelle di Jung che è un trattato dell'individualismo eroico rispetto alla comunità o l'individuo assoluto Diego o il superuomo dice cioè voglio dire letture che con il comunitarismo hanno ben poco
Della comunitarismo attraverso proprio il calarsi nella realtà
Ecco però c'è una contraddizione in particolare evidenziata è bianco
Che non mi trova d'accordo cioè e quando Panebianco ritiene che al contrario possa essere considerata giacobina la mia considerazione del primato della politica rispetto ai processi economici ecco questa considerazione viene letta alla luce di una sorta come dire di forzatura dall'alto se vogliamo
Di un progetto politico sulla realtà sulla società e quindi sul del sito diversificato articolarsi delle comunità quindi in qualche modo una contraddizione ma io devo dire che partire ancora una volta dalla principio di realtà e dire che in questo momento in questa fase della nostro Occidente in Europa c'è una fenomeno di organizzazione della società come dicevo prima alla luce di principi economici e alla luce di criteri che rispondono a griglie di tipo il nel momento in cui si io rivendica il primato della politica si rivendica in realtà il primato degli interessi generali e di valori condivisi cioè si rivendica il primato di interessi generali contrapposti a interessi oligarchici e il primato dei valori condivisi di quello che si chiama il comune sentire
Rispetto al sentire di alcune minoranze illuminate che pretenderebbero di determinare i valori dominanti della società e che pretendere come riorganizzare la società sulla base di alcuni valori quello che si chiama il politicamente corretto
C'è questa forma di bigottismo progressista come lo definiva gli occhi e che un tipo di sovrapposizione di un'oligarchia intellettuale sul comune sentire ecco io credo che la politica abbia questo compito importante di garantire la preminenza degli interessi generali elevatori con quindi da questo punto di vista credo che stabilire rivendicare da un punto di vista comunitario il primato della politica sia un rivendicare ciò che intrinseco alla comunità cioè ciò che riguarda propriamente lo stare insieme il sentirsi sì quindi questo mi sembra un valore fortemente condiviso e da questo punto di vista si può spiegare anche l'attenzione che una cultura comunitaria rivolge alla democrazia non c'è una critica la democrazia sulla base di un modello a priori c'è al contrario
La lettura di una democrazia espropriata in fondo se noi guardiamo la realtà oggi rosse osserviamo proprio la pendenza prevalente della realtà
E soprattutto se guardiamo al contesto europeo ci rendiamo conto che da qualche anno è in atto una espropriazione delle sovranità nazionali e delle sovranità popolare che privilegia da vantaggio a uniche archi e transnazionale di tipo tecnocratico o di tipo finanziario che decidono di fatto i destini diciamo così dei raccolti
Ecco io credo che un pensiero comunitario debba al contrario proporsi come tentativo di come dire riattivare le sorgenti della democrazia attraverso processi partecipativi arte attraverso meccanismi di coinvolgimento e di integrazione ma soprattutto attraverso il primato dalla polizia
Perché attraverso il primato della politica vengono tutelati appunto interessi generali e quindi la sovranità popolare e viene attraverso la sovranità popolare tutelata anche come dire il il comune sentire l'idem sentire di una comunità di una collettività di una nazione ed una costellazione dilazioni
Uso l'espressione comunità non rendendola intercambiabile con l'espressione nazione ma ritenendo che la nazione costituisca uno degli ambiti comunitari in cui si può esprimere una comunità non l'unico ambito comunità
Il comunitarismo dei nostri tempi mi avvio alla conclusione per consentire poi ulteriori diciamo domande osservazioni il comunitarismo dei nostri tempi rispetto diciamo al comunitarismo
Che ha caratterizzato la tradizione nazionalista si può in effettui considerare come una forma più come dire evoluta più aggiornata rispetto al comunitarismo chiuso del nazionalismo cioè nazionalismo che cosa
è un comunitarismo innanzitutto sulla base diciamo giacobina della identificazione di una sola comunità unità nazionale
A danno di tutte le altre comunità e poi l'idea della elevazione di questa comunità a unicum
Che si contrappone a tutte le altre comunità quindi il primato della propria nazione e quindi il concetto come dire esclusivista egoiste dal Ministero della propria nazione rispetto alle altre la comunità Berta viceversa non procede per esclusioni ma procede per integrazioni e quindi la comunità Berta il concetto di comunità è un concetto che accetta come dire i flussi i flussi della Società le oscillazioni
E la società non si chiude in un solo sistema comunitario ma ammette una costellazione di comunità
E riconosce alla comunità nazionale il valore di un'identità collettiva tra le altre
Il identità collettive da tutelare da salvaguardare da valorizzare ma senza attribuire a questo valore il valore preminente di una collettività che si erge come dire
Assur prima distanza rispetto alle altre comunità alle altre nazioni alle altre identità quindi da questo punto di vista il comunitarismo segnerebbe un passo ulteriore
Rispetto alla stagione di nazionalismi che una stagione che consegniamo novecento che appartiene al Novecento e che quindi non fa parte della diciamo delle prospettive delle aperture che si possono leggere iniziate appunto del prossimo millennio
E per questo avvio mi avvio alla conclusione la ipotesi comunitaria e una ipotesi che si oppone all'universalismo
E si oppone attraverso la valorizzazione dei legali sociali familiari nazionali culturali legami che non vengono avvertiti come vincoli ma come risorsa o meglio sono anche vincoli ma sono soprattutto risorse viceversa la dimensione liberal è una dimensione che assegna valore positivo alla emancipazione dell'individuo dei regali sociali da legami territoriali da legami culturali delegati nazionali e legami familiari e così via
Ritenendo che il compimento diciamo così dell'individualità avvenga attraverso una società mondiale una società senza confini senza però ecco credo che questa sia la dialettica che sta emergendo in tutto l'Occidente
E alle volte proprio perché non viene riconosciuta nella sua espressiva e rigorosa realtà
Dà vita e dà luogo a surrogati a forme degenerate
Quando pensiamo al populismo per esempio il populismo che ha invaso e che ha assunto anche dimensioni forte nel centro Europa se pensiamo a Haider a bloccarne e così via ecco pensiamo al populismo come ad una sorta di come dire di comunitarismo volgare di traduzione estemporanea del comunitarismo perché laddove manca una rielaborazione comunitaria là dove manca il legame di riferimento a una cultura comunitaria laddove manca una legittimazione del comunitarismo
Nascono forme come dire abbastanza incontrollate abbastanza irrazionali di richiamo alle identità popolari e nazionali che danno vita poi ai fenomeni del populismo
Però sono fenomeni che insorgono dimostrazione che la realtà oggi non è più racchiusa è rappresentata dalle categorie i destra e sinistra o di liberaldemocrazia e socialdemocrazia ma sta cercando nuovi spazi sta cercando nuove culture nuove forme di diciamo di rappresentazione con tutte le contraddizioni che queste forme possono comportare e per questo nasce la ipotesi di una contrapposizione tra liberali
Tra liberale comunitari come una contrapposizione che in effetti fotografa una diffuso sentire dei nostri tempi e cerca di darne una teorizzazione quindi è stato un tentativo di procedere all'inverso
Di guardare la realtà sulla base di una realtà di tentare di stabilire dei criteri piccanti e quindi non sono come dire degli stereotipi
Nati a priorità una sorta di lettura
Prepolitica da una lettura puramente teoretica o astratta possono al contrario tentativi di evincere dalla realtà due diverse sensibilità che possono dar vita anche a due diverse culture
La i
Quattro ore
Ricercatori il obesità riflessioni impasse
Associato Sudoku porre
Problema di terminologica di contestualizzazione
Devi fare a ordinamenti questo
Saggio
Deve esserci questione Veneziani ci informa che liberale comunitario l'antagonismo possibile un modo per pensare ad aggredire fuori dal lettere divismo del modello Unico del pensiero unico dello Stato verso nessuno
Penale la conflittualità della politiche garanzie della libertà e di rispetto delle differenze ma si tratta importare la conflittualità intramoenia cioè vinto il confine di pane rispetto ed esprime stima reciproca eventualmente una grande città
Il
Il nocciolo secondo me veri discorso e riprendo volutamente quanto Dio
Detto all'inizio per introdurre questa sera c'è sicuramente un problema di fondo che riguarda la sociologia ma politologi all'economia antropologia tutto quel vasto
Territorio io
Epistemologia delle scienze umane e sociali cioè a fine sia sempre di più il ventesimo secolo come fuoriuscita dalla scatoletta di via stato etico necessità dello Stato di imporsi su individui e dallo statalismo che dire chiara compressione un po'impegna poiché alcuni drenato impoverite era stato cioè lo statalismo che cose in realtà è lo Stato che si fa contro io che cerca di incidere anche addirittura gli scambi anche se non con le transazioni o addirittura la diretto ad esempio preclaro di non vorrei assolutamente banale perché non no
Le conoscenze Mata lettore di giornali e da chi ascolta ellissi forme sicuramente il tema delle privatizzazioni
Questo questa secessione di Cassino vuote ma non si sa chi insomma Colaninno dolce inutile parlare
Però esiste anche una me una miopia che ho
Dicevo Marcello Veneziani son d'accordo però non è necessariamente un conflitto questo Franco Montanari illiberale o comunitari e introdurre in libertà ovvero se dovessi fare l'Accademia
Non voglio parlare non so come esempio diligenti pomeridiana un anarco capitalista americano che sono si sono si immagina comporre la ragioneria libere sconfinata comico Daniele diciannovesimo secco in America senza nessun vincolo o un nostalgico delle comunità
Diciamo di una nota comunità di popolo per intenderci feriscono l'intera società
Perché sono degli ostaggi tutte le nostre azioni sono anche il mio io non ci fanno crescere non fanno non riescono ad essere crogiuolo di novità
Secondo me modestamente nelle diciamo nello studio e l'attenzione che comunque certe argomentazioni mirabilmente diciamo affrontato stasera
Si è il problema partirei anche quasi anch'io scrive io stesso cantare la strada attacco invece che gli ha ministero perché probabilmente il vero libertario ovvero libera e comunitario o viceversa oppure vero il comunitario esisterà necessariamente illiberali
E cerco di spiegarmi ci sono stati dei maestri
Dei pensatori
Forte Rivoli non voglio chitarra caratura di una gradazione non mi piace però mi hanno cercato di eliminare contestualmente dello storico che anche l'atmosfera intellettuale individuano e operavano spesso appunto dove unitarietà sono forme integrazione comunitaria anzi addirittura la proprietà privata non vi è un nemico negata
E deve essere quasi il
Meccanismo la la discesa perché si possa essere comunità pensami ventisei lo cita spesso comunicandolo identitaria ma addirittura certamente cattolico certamente diciamo personalistico ma addirittura accetto calcistico ogni spazio da realizzare quindi quasi
Un un cantiere relazione dichiara che si comuni secolo visiting anche altamente conflittuali e quindi altamente contraddittorio ma penso anche al federalismo integrare veneti Alessandra un certo discorso di
Il ricaduta politologi canestri
Cercherei anche
Sottolinea successivamente all'intervento quasi come istituzioni comunitarie garantito dalla geografia e di un nuovo modo di intendendo forti detrazioni oltre conflitti e i limiti l'esperienza italiana
Innovativa di Adriano Olivetti
Il quale non a caso considerava libertà è comunità
Cioè
Proprio partendo tardato della libertà indirettamente siglato sulla comunità addirittura Olivetti qui sarebbe da rifletterci sostiene che la libertà
Socializzare senza stabilità quindi sa poi un salto epistemologico quasi un dire Massironi quindi concetti
Che autovetture ma o quella città cercato di abusare dell'invio in tempo hanno voluto e l'acqua quindi per concludere questa mia prima notazione poi per lanciare una provocazione professor Panebianco
Sul liberalismo non è un caso che si possano incomunicabilità cioè che il problema dell'identità quindi problema del conflitto possano scivolare non so se segnalati in Italia quanto basta discorsi economici nazionali scelto teso ad oltranza come sociologo Marco Cina conclusi a prescindere dai nelle comunicazioni di massa c'è ci sono comunità anche ci sono anche modalità in cui libertà economica probabilmente in corpore vili in albo senza una grossa si sta con grande impatto una grande ricaduta possano mettessimo i centri sociali non voglio Scuras sociale qualsiasi smarrito Molendini interamente ha una propria comunicati del ferimento
Ci sono dei io segno ragazza diversità dispongono della station penso promesso un popolo che potrebbe anche votare esercitare un voto oltre il mercato ci sono sicuramente delle dinamiche senza voler parlare non di massa si riconosceva nello stadio senza voler fare dritto dell'attentato Ettore caratterizza hanno invece sicuramente ci sono dei passaggi importanti come Luca ora dieci secondi per domanda come sopra non le sembra che questo ventesimo secolo di comunitario liberale come nuovo conflitto o come prossima alternativa di realtà liberalismo si è il grande assente
Ovvero c'è quasi una sorta di convitato di pietra immaginavo di Rivera riflettere su tutto anche diciamo tutti inviti all'Inter complessivo circa il concetto di mercato
E
E come questo mercato in Italia
Abbiamo chiuso ideologico c'è molto osteggiato da una certa tradizione politica oppure se quasi dato per scontato c'è ci dovrebbe essere e così le libertà così rispetto non so
I cittadini in quanto vengono incriminati sottoposti a giudizio per esempio
Oppure ha dato le dimissioni la famosa riforma costituzionale tutto il dibattiti elaborato sui nuovi diritti di cittadinanza
Che emersi polifonie folcloristiche per cui ad esempio l'esempio delle donne musulmane a Torino spesso si rischia di confondere i presupposti culturali corrisposta che in burocratese gridare come foto segnaletiche allora
E che sicuramente
Mi perdonerà questa piccola provocazione ma per unire i due termini prima il dibattito d'accordo sogni trattore
E ed espone non pensa che in realtà grande assente sia il liberalismo come dottrina come teoria e non sia quanto meno percepito solo come metodo per difendersi dal potere la ringrazio ringrazia
Respinto brevemente nasce
Ma io sono convinto che non si può stabilire nella ripartizione comunitari liberato da un principio di divisione irrimediabile dell'universo cioè è evidente che si tratta di
Due poli tendenziali cioè in cui c'è una prevalente sensibilità comunitaria da una parte che si contrappone una prevalente sensibilità liberal dall'altra
Ma non c'è la netta distinzione tra comunitari
è libero come se appartenessero ad universi
Differenti è vero che ci sono stati anche vari tentativi di ibridazione che mi sembrano anche interessante da seguire da leggere con attenzione
Però vorrei stabilire ferma restando questa differenza ripeto tendenziale tra comunitari liberale non assoluta vorrebbero pure stabilire diciamo un criterio di distinzione
Io credo che sia essenziale in una sensibilità comunitaria o in una cultura comunitaria il riferimento a quello che che io chiamavo Comit legame sociale e legami nazionale legame famiglia le radici ecco rispetto a questo tipo di Legambiente e le culture che sono state richiamate penso a una tra le tante l'esperimento
Di Olivetti di comunità era al contrario un tentativo di pensare la comunità in astratto era una generosa nobile utopia che pensava alla comunità a prescindere dalla realtà
A prescindere dalla realtà attraverso una tentativo culturale di generale la comunità attraverso una forma diciamo di libertà avvocato attraverso l'altro
E così a volerla semplificati
E quindi credo che questo sia un tipo di comunitarismo flebile debole se non addirittura di comunitarismo appunto utopico e quindi non praticabile
Credo che il dato importante del comunitarismo sia il legame con la realtà il legame con la terra cioè non nel senso etnico CERGAS saggia per i piedi per terra ecco in questo è forte il problema del comunitarismo oggi e quello di contemperare questo questa forza del legame sociale con la libertà con la possibilità quindi di esprimere anche le libertà individuali e quindi le diversità personale
è questo il problema però da qui a farne del comunitarismo una specie di grotta volante cioè che si può trasferire da Nazareth a Loreto
Attraverso appunto una pura nobile immaginazione come quella di Adriano Olivetti credo che indebolisca il discorso comunitaria quindi a questo punto di vista credo che sia importante mantenere questa distinzione
Ripetendo ancora una volta che si tratta di una distinzione che non traccia un fossato irrimediabile ma che semplicemente identifica due tendenze due prevalenza una prevalenza comunitari una prevalenza
Tutto
Q no
Prendo lo spunto
La domanda
Sul liberalismo grande assente la risposta sì
Fondamentalmente il ventesimo secolo nonostante quello che alcuni pensano non è stato certamente un secolo in cui liberalismo abbia trionfato anzi la la la dottrina liberale è stato una dottrina sulla difensiva
E saturato SNIA sull'offensiva non solo a causa delle merci e dei totalitarismi questo è come dire ovvio ma anche a causa di trasformazioni che l'Occidente spesso aveva subito al suo interno e che aveva portato con lei con il gigantismo dei mercati e così via delle minacce evidenti alle libertà liberali così come erano state concepite quando la dottrina tra Sette e Ottocento era in qualche modo venuta alla luce
Secolo ventesimo ha visto il liberalismo sulla difensiva
L'ho visto perché per esempio dagli anni trenta in regimi politici diversissimi ma anche in Occidente presidio comincia emerge uno fortissimo interventismo statale
Che incide conio tv e poi con le altre risposte che l'Occidente da alla grande crisi al che che modifica le tocca alla radice alcuni principi che il liberalismo economico in questo caso avevano seminato nel corso del secolo precedente
E quindi la risposta è sì poi nel caso specifico italiano bene risposte ancora più facile nuovi per esempio abbiamo vissuto per cinquant'anni in un Paese che per ragioni di retorica politica aveva interesse a definirsi economia di mercato
Ma che in realtà non lo era
Nel senso che il mercato era talmente controllato condizionato dallo Stato da essere
è una sorta di di pantomima dell'economia di mercato ma nono una vera autentica economia di mercato come gli stessi industriali si dicevano tra di loro e dicevano
Quando parlavano come dire fuori dai convegni
E in quel cinquantennio cinquantenne dalla Repubblica italiana e il predominio statale Stato talmente forte da compromettere anche lei
Le possibilità di una di un'economia di mercato in realtà come dire che l'economia di mercato si consolidi e si apra e così via si e si sviluppi sul serio in realtà è una scommessa aperta la Società italiana non è anche se io naturalmente la retorica politica poiché noi facevamo parte dell'Occidente
E e quindi era facevamo parte della NATO della CEE barche
Il predecessore Unione Europea imponeva che noi de finissimo questa un'economia di mercato una società aperta eccetera eccetera eccetera là dove non era una società aperta ma in realtà una società corporativa che lo è tuttora
Questa è una società che vive di corporazioni potenti forti a tutti i livelli che con le quali il il potere pubblico deve fare i conti e i cittadini sono largamente impotenti rispetto alla forza delle delle corporazioni di questo Paese
E quando dico corporazioni non intendo
Come dire corporazioni altre ventotto milioni un paese di corporazioni in cui
Le persone trovano tutela dei propri interessi non nella città dell'istituto la cittadinanza ma nel far parte del fu di una qualche tipo di gruppo
Che ha degli strumenti
Per
La difesa e la tutela del gruppo stesso
E quindi è evidente che in queste condizioni il
Il liberalismo non poteva che avere una vita stentata
Fortunoso
Come vivono
Norme specifiche specificare no io torna
Se chiesa concili l'assegno
No no spedite se volete venire qua profondi
Tensione ora
Sentito parlare dal professor Panebianco dice fortemente statalista dagli ultimi cinquant'anni e contemporaneamente vicecapo fortemente corporativa
Ora io volevo dire corporativismo e capitalismo sono architetti o almeno un cenno antitetici come hanno potuto convivere
E sarebbe più opportuno stimo RAI uno o stimolare l'alto o distruggere tutto come sembra che stia accadendo grazie
Basta
Avvocato Barbara al dottor finanziarie
Faccio una premessa io ho letto il suo libro il Secolo sterminato dove dei
Nel passaggio parla che la prospettiva del nuovo secolo naturalmente la secolarizzazione ribadisco la tecnologia e il nichilismo di Max per integrare l'erede al suo nuovo libro rilevare comunitari
Siccome che esiste una dicotomia anche se non è così abbastanza evidente però esiste
Il concetto di valore insomma comunitarie renderà c'è una sostanziale diversificazione oppure poi naturalmente etici morali e religiose e anche Paul
Il professor Panebianco ha detto che una differenza se non la differenza fondamentale eccetera è la lo Stato democratico e i regimi totalitari e quello che allo Stato democratico Scott sostituisce le parole col venditori ieri
E completamente evidentemente ai totalitarismi dove si sparò Enrico che già tener conto che
Questo questo questo questo diritto
E soltanto per quelli che nascono senza considerare secco duecento mila ottocento mila persone Morte di un porto cose che i regimi totalitari non avevano eccetto la copertina invece di questi
In queste indichi dichiarazioni vuole mi salvo ritengo punti di riferimento che sono quelli Stati democratici che parlano ancora prima di nascere
Lo
Avvocato ferimento era appunto alla retroterra di valori
Dei comunitari delibere già esistono delle differenze non solo di tipo come dire politico sensibilità ma anche di valori tra liberale comunitari
Io ho cercato anche di individuare gli ho persino diciamo così organizzate sintetizzate in una finale dicotomia di valori per dimostrare come ci possono essere in effetti orizzonti di valori differenti fermo restando che altri viceversa possono essere comunicata così come aggiungere un'ulteriore considerazione cioè che i valori comunitari e i valori liberal non sono di per sé incompatibili è una questione di priorità
C'è chi assegna più importanza o preminenza o più urgenza ad una galassia di valori e c'è chi viceversa ritiene che altri valori vengano prima degli altri
Diciamo che da un punto di vista comunitario la sensibilità più forte nei confronti della nostra epoca e nel
Come dire
Nei confronti del nichilismo cioè
Il nichilismo e da un punto di vista comunitario il male
Diciamo della nostra epoca nichilismo come assenza di senso come solitudine come deserto di significati come deserto di valori come deserto anche di persone con cui condividere un destino un un processo comunitario e quindi vivere insieme quindi credo che questo sia il motivo forte diciamo che alimenta i valori del comunitarismo rispetto al deserto del nichilismo viceversa dal punto di vista liberal credo che il male per i liberal sia la coazione il soffocamento la chiusura
Possiamo quasi dire che come dire che il liberal soffra di claustrofobia e il comunitarie ancora fobie così a voler essere molto semplificatorio ma è un modo così solo per rappresentare due diverse sensibilità
Dunque
Il caso italiano dimostra che corporativismo e statalismo possono benissimo convivere e anzi si alimenta alimentano cioè una un forte intervento dello Stato spinge a sta entrare in logiche di gruppo per ottenere la benevolenza dello Stato se lo Stato sta fuori e esce da una serie di ambiti allora c'è ancora c'è minore necessità
Di formare gruppi che chiedano l'intervento dello Stato che cerchino di tirare lo Stato la propria parte quindi nel caso o per lo meno nel significato che ho usato io le due espressioni non c'era
Non c'era contraddizione se lei mi dice che c'è contraddizione tra la dottrina corporativa
Questo che intendeva forse ecco no no io qui non lo stavo non mi stavo riferendo la dottrina corporativa ma semplicemente al fatto che logiche di gruppo di gruppo corporativo quindi di di di gruppi con le risorse per pesare e per anche annullare
Gli orientamenti dell'opinione pubblica un gruppo concentrato che possiede risorse e in grado in un sistema di di statalismo onnipresente di ottenere vantaggi di garantirsi privilegi anche in barba a un'opinione pubblica che posa di versamento retta tutto qui
Come
Questo introduce un altro elemento
Però
Io io ma infatti ma io non stavo non stavo facendo altro che fotografare la la la situazione d'per quanto riguarda la democrazia lei ha tutti ovviamente il santo il sacrosanto diritto di essere contro legge sull'aborto però per favore non mi mettete su questo su questa base la democrazia sulla democrazia con un picco nel modo limitato il cui lo definita sullo stesso piano addirittura peggio dei totalitarismi perché basta di consiglio di parlare con qualcuno che ha avuto il privilegio di vivere sotto i totalitarismi per cambiare subito idea
Io non lo stavo
Come
Beh o qua o tecnicamente qualche difficoltà posso parlare con qualche sopravvissuto del totalitarismo
Ma la l'altra possibilità mie tecnicamente negata comunque ribadisco la democrazia è soltanto una regime oligarchico come tutti gli altri regimi che si sono conosciuti nella storia con la differenza che consente a ai gruppi di e risolvere pacificamente le loro tensioni
E questa è una cosa che normalmente non apprezziamo al punto che siamo anche capaci di parlar bene dei totalitarismi vivendo in democrazia però vivendo in democrazia
E questa è la ragione per cui quasi tutti i grandi vecchi che si trovano trovandosi a confrontare l'ideale
Democratico la realtà e trovando Livi dente miseria della realtà imperfetta prosaica eccetera quando poi per qualche ragione si son trovati
A vedere la democrazia sfuggire allora hanno si sono pentiti pensate come Gaetano Salvemini si è pentito si pentì
Degli attacchi al ministro che la malavita Giolitti pensate come Gaetano Mosca che ha fatto feroci attacchi in gioventù alla democrazia italiana assistenti eccetera quando fin quando lo abbiamo possiamo permetterci il lusso di parlarne male
Semplicemente perché e come l'aria fin quando nel nella Disney disponiamo non ci preoccupiamo dell'aria se a un certo punto l'aria deve essere razionata improvvisamente acquista un interesse per noi
Evidente
E e lo dico senza volutamente mitizzare la democrazia senza dicendo che come dire l'ideale democratico è troppo alto e troppo lontano da noi
E quello che possiamo avere la democrazia reale che quella cosa prosaica lì che consente alle persone di avere un minimo di garanzie di libertà di parola di movimento di associazione e che consente ai gruppi ai gruppi alle minoranze che fanno che competono per il potere di farlo
Senza senza violenza
Null'altro che questo in genere tendiamo a disprezzare la ma su e possiamo permettercelo fin quando l'abbiamo e quando l'abbiamo più che allora immediatamente ci rendiamo conto di quanto di quanto era importante
Non
So va bene intenti non so erotiche su ma
Allora non apparteniamo menomazione
Diciamo commentato allora
Ci prego
Acconsentendo obbedendo a all'ordine di essere schema aspetti faccio delle domande precise che chiaramente meriterebbero venne più discorsi
Una domanda secca
Persone anziane e l'altra provocatoria entrambe
Lei diceva due termini due schizzi però conviene approfondire i due termini
E ne sono perfettamente d'accordo
Però è anche vero che ce la potremo cavare facilmente dicendo come diceva il moderatore
Che un vero liberale dovrebbe scendere comunitari viceversa è però sarebbe troppo banale troppo facile perché forse il sol dell'avvenire cioè e ancora molto distante questo obiettivo però rimane l'obiettivo di fondo talora in questo facilita passo la prima domanda per lei
Pur condividendo profondamente discorso sui valori
Condivisi e comunque indubbiamente questa lotta al nichilismo che i mille forme nelle varianti devasta questa nostra società e qui liberalismo nella sua versione libertaria ha una sua detta grossa di responsabilità e parlo da questo versante non parlo da un versante anti al contrario
Però malgrado questa cosa che sono d'accordo io riconosco io mi chiedo liberalismo liberali liberalismo non ha importanza è un illustre assente e un illustre sconosciuto
Io credo che troppo male in questo secolo abbiamo avuto dai tentativi comunitari anche se i nobili dimenticando che questo Carmela deve di cui tutti parlavano solo oggi
In Italia non l'abbiamo ormai sconosciuto non solo nella sua forma istituzionale ma tanto meno come cultura condivisa dalla maggioranza della popolazione
è un illustre assente un illustre sconosciuto di cui ci serviamo alla bocca ma che in fondo pur parlandone degli aspetti negativi contraddittori
Manco sappiamo nulla non solo gli aspetti positivi ma nemmeno delle contraddizioni evitabili del livello del del del velivolo incarnando lo dividendolo veramente quindi questa è la prima diciamo provocazione
Forse ci sarebbe bisogno con tutti i rischi e i limiti che questo comporta dividere finalmente un perito veramente liberale
Per cui dopo veleggiare forse periti migliori
La sintesi del tre naturalmente
Adesso invece la provocazione per lei
Io certamente sono cioè come dire convintissimo
Tanto è vero che l'ho appena detto persone anziane che questa sia la strada però mi pongo una domanda un dubbio non è che per caso datteri e liberale pure essendo secondo me e credo che lei diciamolo condivida sia a tutt'oggi la migliore
Almeno la più
Completa non è che per caso abbia dimostrato di essere in fondo deboli non come ispirazione ma come principi ma come elaborazione
Ho la sensazione che si sia ancora ferma ai principi fondamentali
Assolutamente grandiosamente condivisibili ma che però non abbia saputo nel corso del tempo compilando le situazioni sociali economiche sociologiche antropologiche e quant'altro non ci è riuscito ad elaborare Opera meno troppo poco per far fronte ai tempi moderni per cui la provocazione scelte chiedo che mi auguro dividere filamenti liberalismo lasciando stare un momento i danni che comunitarismo ha comunque provocato in tutte le sue versioni però mi chiedo non è che per caso quando approveremo questa strada con questo difetto questa debolezza di elaborazione ci troveremo con lasciata vuota
A
Fu
Uno otto aggiunge
Processa velocemente alla domanda
Alla fine considerando più di un secolo considerando che penso con anima costante storica sia la vivacità dei miliziani di nuovo secolo mediamente
Anche novecento non ottocento e andando a ritroso esista ancora l'Occidente
E può ancora essere processato grazie
Fu
Pregiudizi appunto
Si quindi rispondo rimarrà osservazione che veniva fatta ma io direi subito una
C'è purtroppo la tendenza che vedo che è stata assimilata anche a livello
Universale a considerare ogni tentativo di critica alla liberalismo e ogni tentativo di vedere qualcosa oltre il liberalismo come una ricaduta nel passato
Cioè non c'è mai la possibilità di esprimere una critica liberalismo che non venga ricondotta la terra dei morti a ciò che è già stato novecento acciocché morto ciò che è finito
Ora stabilire un nesso diretto tra comunità di ismi e totalitarismi mi sembra già una forzatura della realtà
Ma anche a poter accetta che quelli del passato possano considerarsi comunitarismo io aggiungerei che si tratta di comunitari artificiale
Calati dall'alto e garantiti dalla forza e in quanto tali non sono dei veri comunitarismo diciamo che sono forme di comunitarismo hegeliano
Che attraverso la forte presenza di uno Stato e attraverso la forte presenza di un'ideologia che prescindeva dalla realtà ma tendeva a modificare sostanzialmente la realtà hanno prodotto poi effetti che sono stati complessivamente
Negli atti ora
Non possiamo ricondurre il comunitarismo al passato
Non mi mi mi sembra una posizione come dire non corretta nel momento in cui noi diciamo che partiamo dalla premessa che viviamo un'epoca di fine millennio
Nichilismo e deserto dei valori accettiamo comunque come premessa di base la libertà e la democrazia come base per un nuovo bipolarismo e parliamo di bipolarismo e non parliamo
Di mono idealismo o di partito unico o di Stato ha una dimensione quindi nel momento in cui vengono accettati questi principi di base pensiamo all'ipotesi comunitaria quindi un'ipotesi ulteriore rispetto non necessariamente un'ipotesi regressiva e poi perché invito alla
Ponderazione prima di usare l'espressione liberale
Perché da quando liberale si definiscono nell'ordine Zhirinovskij Clinton altererebbe Lerna e così via dico allora evidentemente è un'espressione come si usava negli anni sessanta settanta democratico
Tutti erano i collettivi democratiche fece tutto ciò dove non c'era la democrazia veniva chiamato democratico genitori Démocratie Psichiatria democratica e così via
E siamo lì o democrazia psichiatrica forse era più più ma ecco a me è sembrato grazie a
Dobbiamo liberarci da questo uso innanzitutto apologetico a priori encomiastico della Parola Libera e poi nella sua genericità cioè dobbiamo declinano in concreto che vogliamo dire se il liberalismo è quello di Tocqueville di Aron di Ortega
Di Panfilo Gentile secco secoli posato divento dire a me interessa quel liberalismo piace per certi versi se per liberalismo intendiamo quello di Popper a me piace meno se intendiamo quello di von Hayek piace meno ecco si tratta di declinarlo in base a priori o in base a regimi a Paesi a Stati cioè vedere un poco a che cosa e a chi ci riferiamo quindi questo mi sembra importante
Stabilito
A proposito della domanda sull'Occidente ma io innanzitutto stabilire una differenza rispetto ai secoli passati compreso il nostro
Cioè io ho l'impressione che il prossimo decennio non sia un decennio di fervore come quello che ha caratterizzato novecentouno ottocento ma nasca all'insegna della attivo cioè io ricordo trent'anni fa che cos'era l'attesa del due mila e penso che cos'è oggi l'attesa del due mila oggi in attesa del due mila il Millennium banche cioè l'unica novità che attendiamo e utente dei computer e basta
E non c'è nessuna tesa di futuro non c'è nessuna tensione ideale
C'è una forma di apatia diffusa che credo sia il carattere dominante di questa epoca
Quindi francamente non penso che ci possa essere almeno in tempi brevi un terrore idee se non attraverso la contaminazione o addirittura il contrasto con mondi diversi penso al contrasto tra Occidente e resto del mondo
Però sulla categoria Occidente qui vengo bomba proprio alla domanda
Che è stata fatta io avrei qualche qualche dubbio
E cioè aveva un senso parlare di Occidente fino a quando esiste una contrapposizione di blocchi fino a quando esisteva una contrapposizione di mondi via quando esisteva anche un muro che sanciva anche simbolicamente questa divisione di no
Nel momento in cui questa divisione di blocchi non c'è più stata e nel momento in cui l'Occidente ha pervaso alcuni sui modelli di vita buona parte dell'emisfero nord del pianeta e una parte dell'emisfero
Meridionale del pianeta credo che sia una come dire una categoria da usare con maggiore parsimonia
Un po'come quella di liberare
Credo ad esempio se entriamo poi nel realismo della politica
Che la categoria di Occidente oggi in realtà non si possa applicare per indicare la comunanza di interessi geopolitici economici e strategici ad esempio degli Stati Uniti d'Europa fermo restando come dire
La complementarietà strategica in alcuni processi è un fatto reale credo ormai accertato che gli interessi
Le sensibilità culturale la geopolitica la strategia dell'Europa non una si identifica sempre e automaticamente
Con gli interessi con la strategia degli Stati Uniti
Quindi il concetto di Occidente mi sembra oggi un ombrello che comprende realtà un po'diverso e quindi sarebbe bene
C'è lo scenario da fine della storia lo scenario da globalizzazione come unico destino che lo scenario diciamo prevalente che ci viene prospettato poi c'è un altro scenario faccio riferimento
A Samo ante intorno allo scontro delle civiltà in quel bene al contrario ne ha ritenuto che la cosiddetta cocca colonizzazione del pianeta c'è questa forma appunto di globalizzazione riveste in realtà soltanto l'aspetto apparente sì una specie di vernice ma al contrario questa forma di contaminazione di culture potrà produrre come effetto reattivo una valorizzazione di aree culturale di me se per identità per interessi per culture e religioni e così via quindi aree diverse Lou individuava nove o dieci anni che somigliava un po'gli spazi vitali alleare e di cui parlava Carl Schmitt nel no mostre la terra ecco quindi credo che gli scenari futuri siano molto più diversificati rispetto al concetto di Occidente che noi abbiamo assunto come non plus ultra quindi sarebbe bene ripensa criticamente anche chi utilizza l'espressione Occidente come passepartout per indicare moderno futuro mondo e così via
Grado premetto che obiezioni penso anch'io sull'uso della parola liberale in questo momento il problema non è la teoria comunque
La Teoria
Liberale ha avuto adattamenti e lavorazioni anche nel ventesimo secolo di grande importanza il problema non è la teoria il problema in questi casi è sempre la pratica e e ed è dalla pratica che noi e alla pratica che noi non non siamo mai arrivati siamo arrivati appunto ai travestimenti di cui parlava di cui parlava veneziani che sono però un'altra cosa rispetto a
A ciò che una pratica di Società Libera o di grande società come la chiamava Adam Smith potrebbe essere e quindi ed è e non sappiamo se
Talmente se arriveremo a qualcosa del genere molte premesse alcol se alcune tendenze non è quella direzione altre vanno in direzione diversa volevo però aggiungere due parole anch'io sul sul problema dalla parola Occidente perché in realtà io credo che certo la parola come ha detto Veneziani ha perso parte della sua Forza Sud due la sua forza politica a seguito dalla caduta del Muro dalla fine dalla contrapposizione con con l'Oriente tuttavia essa mantiene comune a mio giudizio una
Un suo significato e una sua ragion d'essere
E lo mantiene in termini politici e strategici perché se è vero che ci sono pensioni e e non coincidenza di vedute e di interessi anche politici
E tra l'Unione europea o in Paesi dell'Unione europea e gli Stati Uniti è vero che fino ad oggi e forse ancora per un certo periodo di tempo in futuro per il futuro le le convergenze prevarranno sulle divergenze
E quindi in qualche modo Occidente stanchi indicare un blocco di paesi a leadership che continuavano ad avere pronunciato per il tempo la leadership degli Stati Uniti che continueranno a condizionare i processi politici Economic
C'è culturale del mondo intero e in qualche modo questo dal punto di vista strettamente politico credo che sia l'Occidente confini adesso ma soprattutto a una sua rilevanza a mio giudizio dal punto di vista culturale
E dal punto di vista culturale che la parola Occidente rinvia a una civiltà che con fortissime differenziazioni interne anche perché pensate semplicemente all'Europa ciò che definisce l'Europa non è l'unità ma la diversità l'Europa si definisce per la sua ricchezza di di
Di diversità di esperienze per il fatto che l'unica grande civiltà che a un certo punto finito il grande impegno Romoli costituisce più e quindi realtà costituisce le le grandi differenze politiche culturali che la caratterizzano e per tuttavia la parola Occidente come la parola Europa rinvia a una esperienza culturale che pur con diverse varianti non li riconosciamo come parte di una stessa civiltà e tanto più se lo scenario non di Fukuyama dalla fine la storia ma quello di antifumo diventerà o acquisterà una qualche rilevanza è evidente che a maggior ragione la parola Occidente tornerà aveva un significato per coloro che si riconoscono in lui
Come l'altra di quelle varianti della della cultura che chiamiamo che chiamiamo occidentale c'è però anche da dire che
Il futuro plausibile preconizzato guardi intorno a come dire
No scusate termico veramente noi possiamo dire tutto quello che vogliamo di male della globalizzazione del tentativo di fare della società di prendere di organizzare la società modello del mercato benissimo però dobbiamo anche sapere che con tutti
Costi e con tutto quello che di brutto possiamo vedere nella contrattualizzazione di tutti i rapporti sociali eccetera eccetera quell'lo è anche un modello che e come dire punta a alla spuri indicizzazione parola che certamente in Italia dove siamo sempre vissuti ricavi privato dalla politica e quasi una parolaccia per la spola indicizzazione qualcosa che tendenzialmente non ci piace però assenzio la politicizzazione porta con sé tante belle cose ma porta con sé anche la guerra cioè la Spotify
Politicizzazione e per definizione la neutralizzazione del conflitto armato la strada le due strade quella di Fukuyama Stella che poi la fine della storia semplicemente un richiamo hegeliano e potremmo anche dire che
Una temporanea fine della storia c'è stata nel senso che effettivamente in questa fase non ha prevalso nulla di contrapposto di di di forte contrapposto a diciamo al mercato come strumento di organizzazione la vita economica o o alla democrazia liberale come strumento di organizzazione apolitica sì Polo si può giudicare come si vuole ma in questa fase non è emerso nulla di altrettanto forte no in giro per il mondo quindi in qualche modo sia pure limitatamente a una certa fase
Con cui hanno avuto ragione tuttavia lì c'è una proposta disponibili citazione sostanzialmente no che è irrealizzabile del tutto utopica perché ovviamente la la la vita e conflitto e la politica non si fa detronizzare così la politica si riproduce e riproducendo si produce conflitto e e e quindi
Alla lunga lo scenario piante intona il più plausibile più realistico dello scenario di Fukui Anna però no neanche sapere allo scenario di Huntington riporta effettivamente la politica in primo piano riporta il conflitto e ahimè riporta anche la guerra che è uno dei sottoprodotti non dico inevitabili ma
Probabili del
Come dire del ritorno del del ruolo centrale forte della politica quindi certa possiamo dire giustamente diciamo tutto il male che possiamo della della storicizzazione indotta dalla economia di mercato in
La capacità del mercato di arrivare ovunque facciamo benissimo perfetto sono d'accordo su tutto ma quella è anche come dire un ideale politicizzazione irrealizzabile perché non è possibile realizzarlo che però
Preconizza anche il contratto al posto del del dello scontro al posto della violenza in questo comunque bisogna bisogna credo saprà voce
Segnali un sempre ma
è sì ma ecco bolognese
Arsenico
No ho ho premesso che è un'utopia ortodossi Ligorio magico
Il sole scienza politica se mi scompare la politica mi licenzio qui no e quindi certamente un'utopia però attenzione non è vero che l'economia il libero scambio che favorisce le guerre le guerre Bettino appunto appunto le guerre si possono essere favorite dalla ricerca del controllo i mercati ma in questo caso sta prevalendo un particolare orientamento che tende che nasce nel Seicento e si ripresenta che chiamato mercantili smog il mercantilismo e quell'orientamento in base al quale uno Stato si ritiene più potente se ampliare le proprie quote di mercato uno stato ricordo cioè converto ricchezza la ricchezza accumulata attraverso il commercio
Converto impotenza politica sempre male quell'orientamento certamente come dire la lotta per il controllo imbarcati sfocia nella guerra ma la il libero scambio in quanto tale non produce guerra il libero scambio duplice il libero scambio non Co audizione atto dal mercantilismo di per sé non ha mai prodotto guerre anzi è una è il protezionismo che produce guerre non il libero scambio garantita questo problema concettuale ma
è importante perché spesso le parole vengono non vengono usate con la con la dovuta precisione
Una
Dallo nuova prima
O o involontariamente
E
Il
Consumo analoga Monza
Determinare avvocato lei obbligato perché non si sente quadruplicato però
A pratico un attimo io non non non lo capisco quelli che dicono che ci sono ci sono ci sono ci sono le persone vincolate manipolate dai persuaso di occulti chissà perché tirano sempre fuori se stessi e per forza
Lei non giustamente non si sente manipolato perché non lo è perché ha certamente condizionato al contesto come tutti noi ma
Io
Credo che ossia non possiamo aprire un liberale così no ma alla fine vengono sempre fuori
Comunque riservato slash recidere che è un
Un irregolare molto simpatico volevo rispondere scusi
C'è lo sport bar arbitrarietà della
Vorrei espone che
A proposito del suo intervento
Decide di fare affatto un libro si chiama tra il dire e il fare di edito da Sisifo dove dice che ormai non esiste più neanche il consumismo semmai post consumismo quindi siamo talmente in ritardo con le politiche dell'immagine piccoli politica socio che rischiamo le strisce e il suo il suo timore sicuro continueremo bravissimo però rischiano di essere a settantotto giri
Rispetto a una realtà che ormai la valutazione della per cui pensi solo a quanto la memoria il consumo e anche gli oggetti danno identità è una prospettiva questa che sicuramente rispettabile però se c'è una cosa che io
Va bene Rosselli dell'associazione la gente militare combattere parlando delle
Arrestato piacciono anche uguale
Sì sì una vergogna no lo c'era
Come
I vigili assoluto di carne risultato positivo nella relazione un abbassamento delle riserve parlare dica può essere indubbiamente portatrice di guerra ma può essere anche colei che tempera ed evita il conflitto attraverso la mediazione politica la la la guerra nasce in realtà dalla volontà di potenza che si può esprimere sia per motivi religiosi sia per motivi politici sia per motivi economici
Credo che il diciamo il semi della guerra sia nella considerazione per usare un'espressione kantiana dell'umanità come mezzo e non come fine ecco e questo può avvenire sia in ambito politico che in ambito economico che in ambito religioso quindi credo che ci sia un perito uno di guerra in vari altri campi non dimentichiamo poi che negli ultimi tempi accanto agli orrori del razzismo etnico è sorto anche il pericolo di un anzi Isma'etico ed è la possibilità di una ingerenza etica e può dire esiti disastrosi pur provenendo da una dimensione totalmente spuri Tc Zatta per la vita
Mondiale attraverso semplicemente la considerazione del diritto di ingerenza umanitaria ecco credo che il razzismo etico possa essere cioè il razzismo etico nel senso che la supremazia del mio ethos su quello degli altri può essere anche foriero di grandi catastrofi edicole
Per nel
Dello scooter stress RAI
Sicuramente
La sicuramente
Repubblicani
Amare te lo dice ma io non non meno di otto in nord vengono verso il traguardo di un liberale che sarebbe però vorrebbe dati
Comporta ecco avete carriera no io avevo io non rispondo in modo così così categorico la la SPÖ liti citazione indotta dal mercato che un tentativo cioè di limitare il potere politico attraverso un rafforzamento del mercato può benissimo perduto non è non è realizzabile oltre un certo limite quindi in realtà tra si tratta di un'utopia quindi non non è realizzabile ma che poi debba condurre per forza un totalitarismo a meno che non a mensa imprese se usiamo le parole dando un senso preciso che però per il totalitarismo indica qualcosa che non è conciliabile col mercato se parliamo di il totalitarismo è categoria politica che indica una concentrazione di tutti i poteri politici economici e così via in un centro no l'economia di mercato per definizione
Non ha monopoli di forza cioè non esercita la coercizione fisica quindi l'idea che un totalitarismo possa sorgere per quella strada mi sembra difficile però comunque si tratta di una di una
Di utopia che non ha realizzabilità ma che non non vedo come e in realtà spesso quando si dice economia di mercato si pensa in realtà a oligarchie economiche no al mercato
Ecco mentre il mercato e uno strumento che gli oligarchi economiche col tempo le fa anche fuori come è noto il mercato quanto più è aperto
Tanto più e dinamico tanto più porta gruppi a scendere e a salire cioè quindi un'economia di mercato davvero viva e vitale non è i padroni delle Ferriere o i quattro padroni del vapore i quattro gnomi che guidano tutto che invece immagine popolare del mercato nate popolare mercato queste non è la sovranità del consumatore immagine popolare del mercato e il gruppo che signore presente esprime gli atteggiamenti tipicamente italiani di rifiuto del mercato il problema che ha signore hanno tutti quelli che rifiutano il mercato
E di dimostrarmi come organizzando diversamente l'economia cioè faccia sostituendo il mercato per qualcos'altro il sistema migliorerebbe o peggiore in realtà non me lo può dimostrare perché tutti i tentativi
Di sostituire il mercato spinge hanno portato ai fallimenti spaventosi che conosciamo e quindi ormai sono ben pochi quelli che tuonano contro il mercato ma non perché c'è il pensiero unico semplicemente perché adesso alternative praticabili al mercato non esistono semplicemente non è una chi è che arriva a proporre qualcosa di se e per pensando di essere preso sul serio di alternativo al mercato come strumento di organizzazione Davide economica
Qui non è il pensiero unico qui è che la storia ha replicato e ha replicato in modo per ora almeno perché non si può mai dire mai sul futuro per ora conclusivo a chi pensava che possano possibile fare a meno del mercato
Questo è il punto quindi non il pensiero unico ma la storia e si è incaricata di spazzare via le alternative su questo punto almeno per ora poi vedremo o vedranno sì
Adesso
Pure lei ben propone inevitabili può
No
Beh
La risposta è quella di Einaudi scusi se tutte le cartiere le possiede lo Stato la libertà di parola non esiste
è chiaro cioè in realtà l'interazione tra il mercato e la sfera politica cioè l'economia di mercato ha valore in sé anche per quanto di libertà a da all'edicola sul mare di scegliere e non avere uno Stato che decide quante quanti calzettoni lei deve comprare quest'anno o quanti eccetera eccetera ecco e che quindi è lei invece che decide qualità tipo di fronte di fronte all'alternativa e in secondo luogo lei consente di dare un fondamento ma libertà politica che altrimenti lei non avrebbe questo questo il il senso del il resto il resto è il dato dal fatto che alternative non ce
Sono le alternative praticabili si sono dimostrati
Dov'è avvenuta
Coco però parla Leo Caroli fatale
Va bene
Allora avevano le
E poi
Ancora
Riguardanti abbiamo sottolinea scusi infatti confermando e
La targa da
Aveva la quindici ovvero benissimo tavola rotonda grandi fornirà tra Leonardo poi sul e novità miliardi
Degli abilitati
Un secondo me possono
Dico
Interno un tasso hashish Onorio come il problema come quando le grazie in
E poi volte ci sono stati dei casi divisi giungono spesso sì ma uno pericolosa il linguaggio della politica si si sente l'inganno così veloce non seppe distinguere
A problema maschili
Citava alcuni ora grazie
Santa a
Voglio no io ho visto