Presentazione del libro di Micheletta: "Italia: il calvario dei diffamati. Indagine sulla mancata tutela penale dell'onore e della reputazione", Ideazione editrice

Ci occupiamo di diritto di cronaca diritto all'immagine libertà di opinione
Se ne è parlato a lungo nel corso delle scorse settimane sul consigliano il foglio se ne è parlato nel corso di un importante convegno organizzato dalla Fnsi che vi proporremo di qui a poco tenutosi lo scorso diciannove aprile noi
Di tutto ciò parliamo con Giuseppe Micheletto agli ascoltatori ricorderanno michette Autore di un libro destra proprio dedicata a queste tematiche dal titolo Italia il calvario dei diffamati indagine sulla mancata tutela penale dell'onore e della reputazione un libro che e pubblicato da ideazione Editrice vede un contributo molto importante quello del presidente Giovanni Leone che ne ha fatto la prefazione allora
Giuseppe mi che Letta intanto parliamo dicevamo diritto di cronaca di vita l'immagine di libertà di opinione spieghiamolo ascoltatori cosa si tratta
Ma il tema investe delle questioni centrali assolutamente centrale fondamentali
Della vita di uno Stato democratico della vita della società cosiddetta della informazione
Il rapporto Complesso dedicato difficile spesso da dipanare tra libertà di manifestazione del pensiero la libertà di stampa cosiddetto diritto di cronaca giornalistica e diritto di critica da una parte e diritti della personalità a dall'altro sia onore e reputazione immagine identità al personale diritti della persona sempre più importanti nella società dell'informazione è un tema assolutamente centrale
Centrale perché investe da una parte non solo il problema di quale debba essere la tutela che un ordinamento giuridico deve assicurare alla persona per quanto concerne questi i profili della sua personalità l'immagine la reputazione l'onore eccetera ma dall'altra perché investe il problema di cosa sia e cosa si debba intendere
Per libertà di stampa libertà di manifestare il proprio pensiero cosiddetto diritto di cronaca e diritto di critica
E per ultimo ma sicuramente non in quanta importanza investe il ruolo della giurisdizione in un ordinamento giuridico in uno stato moderno cioè come la giurisdizione deve tutelare questi diritti
E allora dicevamo se era interessato il foglio se ne sono interessati non pochi giornalisti nella scorsa estate all'incirca ricorderanno Champions ascoltatori ci fu un altro importante convegno organizzato dall'ordine dei giornalisti
Emerge che cosa emerge una specie di lamentela degli stessi giornalisti delle firme più importanti possiamo dire più note quanto meno una lamentela relativa alla ai risarcimenti alla a quello che devono pagare
Spesso gli stessi giornalisti nei confronti di chi si ritiene da di rifiuto diffamato dalla giurisdizione proprio ma è un riflesso di che tipo di importazione come si può definire insomma tu cosa ne pensi di questa impostazione
Ma da mesi anzi da anni ma soprattutto con un intensificarsi delle urne ultime settimane
Una gran parte del mondo giornalistico
Ma anche giuridico anche politico o solleva il problema in questi termini ormai negli ultimi quindici anni e poi vediamo per merito di chi il la tutela della personalità la tutela dei diritti della personalità tende a spostarsi dalla sede penale alla sede civile ossia coloro che si ritengono diffamati invece di proporre querela quindi di chiedere la condanna
Del giornalista che assumono colpevole si rivolgono al giudice civile chiedendo il risarcimento dei danni che hanno subito per la lesione della loro immagine quindi soldi in sosta si chiedono soldi
Gran parte del mondo giornalistico ritiene che questa tendenza sia fortemente lesiva della libertà di stampa
Ultimamente il foglio a partire da un
Appello pubblicato appagamento da Massimo Fini sul foglio aperto o il dibattito vi è stato un convegno pochi giorni fa organizzato dalla Federazione nazionale della stampa
E il tono del del dibattito il tono delle esposizioni può essere
Riassunto da un dalla lettura
Di un appello sottoscritto da tantissimi giornalisti più di duecento credo sovente dal Gotha delle penne
Italiane
Che così che così recita loro dicono da qualche tempo le redazioni dei giornali sono a luglio alluvionate da querele penali e da processi civili per diffamazione con richieste di danni ogni volta miliardari
L'ammontare complessivo al momento i tre cerchi di tre mila cinquecento miliardi gli attori sono quasi sempre esponenti della classe politica dirigente non poveri cittadini indifesi
In verità qui mancanza di aggiungere che spesso i gli attori sono anche magistrati qualcosa dalla polemica eccetera nel procedimento civile che è incentrato soprattutto sull'accertamento del danno più che sulla più che su quello della verità dei fatti le garanzie a difesa del giornalista sono minime per non dire inesistenti non c'è alcun giusto processo e può essere condannato come già avvenuto anche chi ha scritto la pura verità
Eccetera eccetera
Dopo un atto sedi premesse di questo tipo si arriva le doglianze
E questi giornalisti chiedono innanzitutto al sindacato dei giornalisti la cui colpevole inerzia dicono siamo costretti a surrogare chiedono un patto non scritto secondo il quale l'editore si accolla le conseguenze economiche della diffamazione
Chiedono la creazione di un fondo
Costituito dalla dalla stessa Federazione della stampa o dagli impicci o dalla FIEG con cui sovvenire i giornalisti di testate che hanno chiuso e quindi sprovvisti di Marilleva i quali abbiano in corso procedimenti per diffamazione
Chiedono poi al Parlamento
Non solo l'abrogazione della norma introdotto da poco che rende inappellabili le sentenze penali per i reati di diffamazione qualora il giornalista sia stato condannato a una pena pecuniaria e qui va inserito un inciso
Può essere condivisibile anzi per me è giusto chiedere questa abrogazione perché
Non credo che sia la via quella di eliminare la possibilità di appellare le sentenze di condanna ma l'introduzione di questa norma che rende inappellabili le sentenze penali
Per i reati di fa Mazzone quando giornalista è stato condannato ad una pena pecuniaria non vale non è stata introdotta solo per i reati di diffamazione a mezzo stampa ma è stata introdotta per tutti i reati che vale in tutti i casi in cui vi siano sentenze di condanna che comportano una pena
Pecuniaria la condanna di una pena pecuniaria
Poi chiedono comunque al Parlamento
Questo affermano questo in un'Italia diversa più civile era prassi tra gentiluomini che chi si riteneva diffamato procedesse prima per via penale con querele ampia facoltà di prova e successivamente se vincerà la causa per via civile per il risarcimento dei danni
Attualmente la maggior parte degli attori agisce per via civile bypassando il penale
Ora il processo civile oltre a non consentire autentiche possibilità di difesa
Non è assolutamente adeguato per giudicare un fatto delicato come la diffamazione dove non è in gioco solo l'uno l'onorabilità del presunto diffamato ma anche quella del presunto diffamatori chiediamo quindi e così si chiude l'appello
Una legge che per la diffamazione a mezzo stampa renda obbligatorio adire il giudice penale prima di quello civile allora questo è l'appello sottoscritto innanzitutto da Indro Montanelli e poi come accennavo dal Gotha delle penne italiane con il quale si
Si solleva la questione sostanzialmente qual è la impostazione
Di coloro che sottoscrivono questa pelle della maggioranza delle persone che sono intervenute nella questione la impostazione quella di dire
La libertà di stampa e a tal punto insidiata dall'uso e si dice dall'abuso degli strumenti predisposti dall'ordinamento a tutela dei diritti della personalità
Da essere messa gravemente a rischio
E fortemente lesa questa libertà stessa ossia presente Massimo Fini attacca con il suo intervento dicendo si sta consumando la soluzione finale per la libertà di informazione in questo Paese
Io credo che il problema vada impostato in termini assolutamente differenti
E cioè in sostanza per essere più chiari nei confronti di chi ci ascolta che cosa che non va nella impostazione di visti importanti signori
Ma
Io credo che in Italia non esiste non sia mai esistita una una effettiva libertà di stampa
Il cioè la libertà di stampare piuttosto esiste una libertà indiscriminata della stampa così come credo non sia mai esistita e non esista una tutela effettiva dei diritti della personalità
Dei diritti della persona muore reputazione eccetera
Queste due mancanze sono dei delle lesioni gravissime alla democrazia
E ha gli stessi diritti umani a mio avviso ma costituiscono due fasce della stessa identica medaglia
La causa principale di questa mancanza individuabile nel fatto che la giurisdizione
Cioè la magistratura il terzo potere a negli ultimi cinquant'anni operato
Oggettivamente alleata con il quarto potere
Privando i cittadini
Sia dei diritti della personalità sia del diritto di stampare
Cioè se non si parte da questo presupposto
Credo che si imposti in in modo errato il problema cioè comprendere perché non vi siano state effettivo vi sia stata un'effettiva tutela dei diritti della personalità ci aiuta a comprendere perché questo problema è impostato in maniera sbagliata se io dico non esiste la libertà di stampa e la libertà di stampa non è assolutamente insidiata dall'uso
Della città delle citazioni miliardarie
Tutt'dici in Italia non esiste la libertà di stampa è comunque la libertà di stampa non ne messa in pericolo dalle citazioni miliardarie
L'appello in questione invece si conclude chiedendo una legge che per la diffamazione a mezzo stampa renda obbligatorio adire il giudice penale prima di quello civile cioè appunto
Quello che tu uccide scrivevi primo sull'azione di qualche anno fa in sostanza adesso si chiedono i soldi prima si chiedeva una condanna penale questi signori vorrebbero tornare a quello però
Il sottotitolo del tuo libro sottotitolo
Dice indagine sulla mancata tutela penale dell'onore della reputazione
In sostanza si chiede di tornare a un qualcosa che
Si evince dal dal tuo libro e e mancato cioè la tutela penale dell'uno e della reputazione allora intanto perché è mancato
E questo ci può anche spiegare che cosa è successo in dottrina perché c'è stato un cambiamento importante nel negli ultimi anni possiamo dire in quasi degli ultimi quindici anni
Ma allora a mio avviso il fatto che la Costituzione italiana ponga al centro nella sua impalcatura la persona
E che molti atti internazionali la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo la Convenzione europea sui diritti dell'uomo il Patto internazionale sui diritti civili e politici nonché il contesto sociale
Assegnino alla reputazione un ruolo centrale ruolo che nella società dell'informazione sempre più centrale perché le persone vivono spesso nella considerazione degli altri
Tutti questi fatti indicano chiaramente che i beni giuridici dell'onore della reputazione quindi anche dell'immagine della identità debbano essere tutelati con il massimo vigore
E con gli strumenti più severi pronti e drastici poi vediamo se anche il più efficaci
Di questo il legislatore italiano a partire dal costituente
E anche la Cassazione con la sua giurisprudenza che per grandi aspetti in cui meritevole importante
Sembrano fortemente consapevoli valori infatti spesso sono giunte a testimonianze di grande attaccamento agli obiettivi dell'affermazione della difesa dei diritti della personalità
E in particolare correlazione con l'attività della stampa e con le offese le ferite recate con questo mezzo agli individui e non solo agli individui ma anche alla democrazia di un Paese
Io ritengo che per contro e all'opposto e sin dall'inizio della vicenda repubblicana la giurisdizione inteso come il loro l'operato della magistratura da una parte e il quarto potere dall'altra
I giornali
Le televisioni nel loro complesso hanno operato sistematicamente in direzione opposta
Travisando distorcendo annullando travolgendo non solamente lo spirito della Costituzione
Ma l'intero sistema del diritto positivo posto a garanzia di quei beni della personalità che abbiamo detto così importanti
E io richiedibili credo che questa opera sia stata in perfetta convergenza e sintonia con gli interessi e le forze antiliberali di questo Paese
Non dimentichiamo in mano a chi è stata per cinquant'anni ed è la stampa in mano ad unico Poli a Monopoli
Tutto questo ha condotto ad un crescente sistematico affievolimento della tutela dei diritti della personalità dell'onore della reputazione eccetera e al contempo ad una ad una figura affievolimento se vogliamo dare questo femminismo del diritto di stampare a tutto vantaggio del diritto della stampa
Nel corso degli anni la giurisdizione
A annullato tutto ciò che il legislatore attentato
Di imporre a difesa di questi diritti vi sono una serie di punti che sono assolutamente salienti e che fanno comprendere quello che sto dicendo la giurisdizione a svuotato di ogni pregnanza uno dei requisiti fondamentali della legge penale a tutela dei diritti che è la severità della pena
L'altro requisito quello della certezza della pena ha letteralmente annullato il requisito della prontezza della pena
Non esiste un effettivo diritto di rettifica non è mai stata contestata la recidiva a i direttori di giornali pluri condannati
Sono stati sostanzialmente disattesi gli indirizzi della Cassazione e poi per arrivare al problema del risarcimento civile
è vero che spesso i magistrati hanno a mio avviso utilizzato lo strumento di risarcimento dei danni soprattutto per tutelare se stessi su questo
I giornalisti hanno ragione ma sbagliano l'obiettivo esatto se la prendono con coloro grazie ai quali in questi ultimi cinquant'anni hanno potuto utilizzare la stampa in modo assolutamente
Arbitrario
Allora la legge
Penale prevede per il reato di diffamazione a mezzo stampa la pena della reclusione da sei mesi a tre anni
Prevede inoltre una speciale riparazione pecuniaria e l'obbligo di pubblicare integralmente la sentenza cosa è successo negli ultimi cinquant'anni è successo che nella prassi non più del due per cento delle querele presentate sortisca una pronuncia di condanna
Che quasi mai dico quasi mai questa sia stata una condanna severa
Quasi mai una condanna a pena detentiva
E che poi queste condanne siano state assolutamente vanificate dalle Amnistia che regolarmente
Sono giunte con un'intensità maggiore al tempo della durata dei processi
La legge sulla stampa la legge una legge del quarantotto votata nell'ambito dell'Assemblea costituente
Prevedeva che per i reati commessi con il mezzo della stampa si procedesse letteralmente sto citando col rito direttissimo e si faceva obbliga al giudice di emettere in ogni caso la sentenza nel termine massimo di un mese
Dalla presentazione della querela o della denuncia se non ci andiamo a guardare i lavori parlamentari Camerino sono interessantissimi si comprende perfettamente come questa previsione sia quella della celerità del processo per diffamazione a mezzo stampa l'obbligo per il giudice di emettere sentenza entro trenta giorni e di atti azionare il diritto il giudizio direttissimo sia centrale
Il il sia un cardine centrale della nuova della intera legislazione sulla stampa
Se ne andiamo a leggere quello che dicevano tutti di costituenti da destra a sinistra si comprende quanto fosse importante tutelare i cittadini
Bettiol diceva ad esempio la diffamazione a mezzo stampa è una specie di omicidio morale e spirituale
Per cui il diffamatori manifesta un animo perverso e cattivo tale da essere paragonata colui che vuole azzannare un'altra persona
Treves dall'altra parte socialista Bettino era cattolico diceva attuare un procedimento il più possibile rapido
Perché specialmente nei reati di diffamazione di giura la mediatrice nel del giudice condiziona sulla di efficacia della condanna c'è traccia tracce è fondamentale
Allora
Cosa è successa a fronte di tutto questo è successo che mai dico mai è stato azionato il giudizio direttissimo mai è stata emessa una sentenza entro trenta giorni e mediamente per un processo di diffamazione occorrono quattro anni
Non solo esiste una legge seria sul diritto di rettifica che prevede che il direttore responsabile si è tenuta a fare sì del quotidiano entro due giorni la richiesta di rettifica e prevede la possibilità per per l'interessato
La cui richiesta non sia stata pubblicata
Di a chiedere al giudice secondo un procedimento di urgenza che ne sia ordinata la pubblicazione
Per rendere ancora più efficaci queste disposizioni il legislatore è intervenuto con vigore anche sul fronte processuale
Il ha introdotto nello specifico una serie di disposizioni volte a garantire una pronta è una certa attivazione dell'autorità giudiziaria nel caso di inottemperanza da parte del giornale
Agli obblighi di legge anche qui si è imposto il rito direttissima e l'obbligo di depositare in ogni caso la sentenza entro sessanta giorni si è stabilito che i processi siano trattati anche nel periodo feriale facciamo lavorare i giudici anche in quel periodo
E infine è stato previsto che la colpevole inosservanza da parte del giudice di depositare la sentenza entro sessanta giorni sia e costituisca una infrazione disciplinare
Tutte queste previsioni sono state assolutamente vanificato della giurisdizione che è successo nella realtà il diritto di rettifica sappiamo che non esiste perché la giurisdizione i magistrati hanno consentito con il loro lassismo con con la loro mancata attivazione ai giornali di fare del del così detto diritto di rettifica carne di porco e questo è un fatto assolutamente incontestabile
Il Consiglio superiore della magistratura non ha mai non ha mai irrogato sanzioni disciplinari in questo senso ma andiamo avanti
Esistenti esiste la recidiva
Ossia chi è stato condannato più di una volta può o può avere una con una condanna maggiorata eccetera non è stata mai applicata non è stato mai applicato questo istituto
La giurisprudenza della Corte di Cassazione in merito al diritto di cronaca e di critica non è stata mai
Nei fatti rispettata
I magistrati hanno utilizzato questo qui è vero il lo strumento del risarcimento dei danni soprattutto per tutelare se stessi i magistrati son coloro ai quali viene liquidata normalmente una somma maggiore
Che per gli altri cittadini
Dunque tutto quel quell'apparato di norme che era predisposto a tutela dei diritti della personalità e che vedeva in in primo piano il giudice penale è stato vanificato e dunque oggi si chiede
Di tornare al giudice penale prima di adire quello civile così e si chiede di
Di tornare ad un giudice che non ha mai e non è mai riuscito a tutelare effettivamente i diritti dei cittadini quindi allora queste sono coi cos'
Erano definiti i risultati della in può indagine sulla mancata tutela penale dell'onore e della reputazione per parafrasare volevo anziché ripetere letteralmente quello che c'è scritto sulla copertina del tuo libro il calvario dei diffamati queste dunque
Le cause della mancata tutela penale dell'umore della reputazione
Tu dicevi
I sottoscrittori dell'appello voglio tornare a questa situazione che evidentemente per queste cause che c'hai descritto non vedeva la tutela della stessa reputazione
E la dottrina come dire non pochi anni fa sì evidentemente adeguata a questo stato di cose o meglio ne ha preso atto e che cosa possiamo dire cosa ha fatto come si è mossa una certa dottrina
Ma negli ultimi vent'anni gran parte della dottrina
Diciamo ha preso atto del fatto che la tutela penale è inefficace sostenendo da una parte che inefficace di per sé perché il bene dell'onore della reputazione sono dei beni difficilmente definibili sono inafferrabili per cui si dice il giudice penale rozzo
E difficilmente riuscirà e riesce a tutelare da questi beni dunque inefficace dunque cosa facciamo
Cerchiamo di spostare la tutela dal penale al Civile a mio avviso con enorme spirito pionieristico e quindi meritorio il Centro di iniziativa giuridica Calamandrei il professore ZEN con Riccio e quindi anche se vogliamo l'aria culturale radicale negli anni ottanta
Faceva questo ragionamento
Non c'è dubbio che vi sono dei profili assolutamente interessanti e per alcuni versi è vero che
La tutela civile
Può essere più efficace la sfera civile esiste nei Paesi anglosassoni ma a mio avviso il punto di partenza
Rischia di non tenere troppo in considerazione i motivi per i quali quella tutela penale di cui prima ho parlato non ha funzionato e io temo che quei motivi
Che sono assolutamente politici a mio avviso che sono riconducibili al fatto che in Italia non esiste certezza del diritto
Sono riconducibili al fatto che vi è una giurisdizione che non applica la legge buona o cattiva che sia di questo non discutiamo e quindi si crea una situazione di arbitrio di mancanza di certezza del diritto di mancanza di diritto quel famoso Casa Italia di cui parliamo quei motivi quegli stessi motivi
Temo che porteranno a rendere inefficace qualunque altro tipo di tutela e infatti a mio avviso
Per quanto riguarda il la tutela civile o se i risarcimenti dei danni soldi che vengono chiesti ai giornali per alcuni aspetti questa rischia di essere inefficace
Perché non esiste una effettiva
Libertà di impresa non esista una libertà di non c'è concorrenza all'interno delle imprese giornalistiche e dunque chi rischia di rimetterci qui i giornalisti hanno ragione sono di magari le piccole testate ma le grandi testate che hanno
Provvidenze continua e sovvenzioni da parte dello Stato che sono legate a poteri forti che hanno tutto l'interesse spesso a mettere in piedi campagne diffamatorie politiche per distruggere magari il nemico
Non non non si preoccupano assolutamente di dover pagare qualche decina di milioni
Perché si dice l'entità dei risarcimenti richieste norme tre mila e cinquecento miliardi sono stati calcolati
Come quelli richiesti e tutte le testate eccetera ma innanzitutto l'entità delle somme richieste assolutamente minore
Rispetta l'entità di quelle che vengono liquidate professor zen come ci ha condotto una interessante ricerca al Tribunale di Roma da cui risulta che dal novantaquattro al novantasette l'importo meglio liquidate quarantacinque milioni e i magistrati son quelli che si liquidano gli importi
Maggiori ma intanto chiediamoci quanto vale la reputazione
In questo lo lo inserisco per inciso
E poi ricordiamoci che ad esempio negli Stati Uniti esistono degli strumenti assolutamente duri anche dal punto di vista civilistico i più miti fu da Magis sono dei danni sono dei risarcimenti enormi che possono portare anche alla chiusura di un giornale lei nei paesi anglosassoni giornali mettono preventivamente in bilancio i costi che presumibilmente saranno pagati a chiarezza saranno chiamati a pagare per le cause di risarcimento ma in una situazione come quella italiana dove non viene
Non vi è un libero mercato e dove
Non non si può ragionare in questi termini perché come abbiamo detto grandi testate grandi mezzi di comunicazione possono benissimo mettere in conto dis di spendere centinaia di milioni una pagina pubblicitaria sul colle della sera cosa cento milioni
Il quindi quello rischia di non essere un mezzo di deterrenza
Quindi le cause che hanno portato al fallimento della tutela attuale della persona dinanzi ai mezzi di comunicazione
Non sono cause prettamente giuridiche e rischiano di essere le stesse che porteranno ad una mancata tutela
Anche nel caso in cui si adottino altri strumenti
Quelle cause sono le stesse per cui non vi è libertà di stampa ma vi è una libertà incondizionata della stampa io credo che su questo si dovrebbe riflettere quando si si chiede
Lo ripeto come fanno i sottoscrittori dell'appello che ho letto pubblicato sul Foglio
Di una legge che renda obbligatorio dire il giudice penale prima di quello civile si chiede non si chiede di a dire un giudice che non ha funzionato perché non ha voluto funzionare
Quindi mi Greta in conclusione quale chiave di lettura si po'possiamo dare ai nostri ascoltatori
Rispetto a anche a questo convegno che di qui a poco proporremo quello appunto del diciannove aprile organizzato dalla Fnsi
Ma a mio avviso la chiave di lettura può essere questa oggi molti giornalisti si accorgono
Alcuni sulla propria pelle perché gli editori non li coprono di quale è e di quale fosse il costo di una informazione illegale che il terzo potere la giurisdizione gran parte della magistratura non ha fatto mai pagare a costoro e questo perché viviamo in un contesto di assoluta mancanza del diritto e di certezza del diritto in un contesto dove la giurisdizione può permettersi di
Violare impunemente
Le leggi quindi nessuna nuova regola mio avviso nessuna nuova norma a tutela di questo di quel diritto potrà suonare fino a quando non si comprende perché le norme precedenti non hanno funzionato è il problema del caso Italia
E il problema di un Paese che vive fuori della legalità di un Paese che tornando a questo tema si sveglia da un momento all'altro e si rende conto ad esempio che i magistrati per loro adottano procedure giudiziarie più veloci che per gli altri risarcimenti più ingenti che per gli altri perché non esiste certezza del diritto
E noi ringraziamo dunque Giuseppe mi che Letta autore di un libro pubblicato alcuni mesi fa da ideazione Editrice dal titolo Italia il calvario diffamati indagine sulla mancata Nutella penale dell'onore e della reputazione con prefazione di Giovanni leone ringraziamo mi chiedete vi lasciamo all'ascolto proprio di questo convegno in cui abbiamo fatto riferimento nel corso di questa intervista il convegno del diciannove aprile è stato organizzato dalla Federazione nazionale stampa italiana e proprio dedicato alla alle tematiche che abbiamo affrontato in questa intervista cioè al diritto di cronaca al diritto all'immagine e al libertà di opinione