Le sanzioni richieste da Clinton contro l'Iran e la Libia e la strategia americana nel Medio Oriente; Il ruolo dell'Eni nel Medio Oriente

Toni russo per radio radicale mi trova in collegamento con il giornalista ai analista del Sole ventiquattro Ore Alberto Negri esperto soprattutto per quanto riguarda l'area mediorientale l'aria del ma crebbe nello specifico quindi parliamo di Libia Algeria Tunisia Marocco e Egitto e anche sulle questioni della politiche energetiche della stessa ecco e intanto un ringraziamento da parte spettatori di radio radicale
Dunque la prima questione per entrare subito nel vivo del del problema che è un problema come ben sappiamo ampio il Complesso
In questi ultimi giorni la stampa ha dato molto rilievo al alle dichiarazioni di Clinton di essere disponibile a levare le sanzioni per quanto riguarda l'Iran e la Libia oltre a Cuba ma non ci interessiamo allo specifico dell'Iran dell'arringa della Libia che ricordiamo sono sotto la a cosiddetta alla Libia e Iran sanciamo tutta nonché prevedeva appunto una un embargo nei termini di contratti petroliferi per quanto riguarda si arriva anche la Libia
Questa dichiarazioni di Clinton ha erano a favore del fatto di elevare queste queste sanzioni per quanto riguardava la totale la Texaco è stato dalla stampa anche italiana soprattutto visto come però un levare completamente le sanzioni a questi due Paesi mentre invece stampa estera come nero cibi un dava come possibile la la chance di levare queste sanzioni per l'appunto oltre ai due Paesi di riferimento ecco cosa mi puoi dire su questo questa impressione di sembra giusta
A da questo punto di vista
Diciamo che forse la stampa interviene in questi giorni ha peccato un po'di entusiasmo devo salutare hip le dichiarazioni di Clinton come una cancellazione totale dell'embargo diciamo forse anche un po'di imprecisione perché in realtà negli Stati Uniti in questo caso si sono pronunciati limitatamente al caso della totale dei casi delle società che avevano già dei contratti in essere
Coni i Paesi che abbiamo citato prima cella dpi Pirani in particolare per quanto riguarda il petrolio quello che succederà in futuro è ancora abbastanza incerto
Perché perché questa registrazione deve essere poi questa decisione deve essere poi passata
Al Congresso congresso dove si scontrano tutte le lobby molto forti la lobby petrolifera
Lo spinge da tempo negli Stati Uniti perché siano cancellate le canzoni che riguardano gli investimenti in questi Paesi perché attenzione non vengono tolte le sanzioni che per esempio riguardano le limitazioni molto severe
Che sono state poste alle esportazioni di materiali cosiddetti sensibili che sono che possono andare dal Ida i computer fino agli apparati militari ovviamente
E quel verso questi Paesi soprattutto verso la Libia l'Iran queste sanzioni rimangono ancora prettamente mantenute come rimangono mantenute le sanzioni che hanno adottato rispetti uniti nei confronti dei beni di questi Paesi cioè Reitano congelati per esempio i beni iraniani e libici nel nel territorio americano
Quindi insomma
Come si come si dice è una sorta di di di vittoria di Pirro cantata dalla Comunità europea della stampa almeno europea soprattutto quelle italiana ma e
Non è proprio una vittoria di Pirro diciamo che comunque la presa d'atto da parte degli Stati Uniti che un determinato tipo di sanzioni soprattutto quelli che riguardano gli investimenti in campo industriale petrolifero non possono essere mantenute più di tanti come dicevo prima negli Stati Uniti c'è una fortissima lobby petrolifera che spinge da tempo per che vengano tolte queste tipo di sanzioni riguardo agli investimenti
Le società americane sono raggruppate in un organizzazione informale che gli US open dirige raccoglie dalle quattrocento alle seicento compagnie americane che tutte chiedono del tempo che vengono tolti le limitazioni agli investimenti delle società straniere che americani in quel Paese perché perché le grandi società petrolifere americane non vogliono essere non vogliono rimanere fuori dal gioco
Ricordiamoci che quando vennero imposte quelle sanzioni soprattutto quelli confronto dell'Iran nel novantacinque
Nel novantasei si può l'amministrazione Clinton tracciò un contratto da tutti ci miliardi di dollari firmato allora dalla Chevrolet
Ne in Iran
Quindi e tanto forte che il peso di queste sanzioni anche per l'industria americana che calcola tra i quindici e i ventinove miliardi di dollari le perdite per l'intenzioni americani in genere
Non clic non soltanto nei confronti di Iran e Libia e Cuba applicate verso il resto del mondo
Si calcola addirittura siano stati persi trecento mila posti di lavoro ora quelle delibere vengono fornite dalle compagnie americane però indicano molto chiaramente che c'è anche una pressione forte
All'interno degli Stati Uniti perché vengono cancellate questo tipo di sanzioni come c'è invece d'altra parte sull'altro fronte una forte lobby che chiede invece il mantenimento di queste sanzioni
Soprattutto nei riguardi paesi come la Libia in particolare l'Iran
Che il cui ruolo in Medio Oriente viene ritenuto dal Dipartimento di Stato come quello di attori sostenitori in qualche modo di una linea anti americane e addirittura accusati di sostenere il terrorismo internazionale
Ecco approfondendo che la questione adesso petrolifera nello specifico sento partiti da questa chiarificazione parlavamo ieri se ti ricordi di di questa di questo termine trovato coniato da Brzezinski c'è l'arco della crisi sulla questione petrolifera
Stiamo vedendo appunto dei cambiamenti in atto che interessano tanto in Medioriente il il il Paese ma crebbe soprattutto Algeria Libia per quanto riguarda il gas e il petrolio stiamo assistendo piano piano a un rientro nella ambito di accredito internazionale dell'Iran
Ma al contempo stiamo vedendo nuove giro strategie che si stanno sviluppando invece nella contrafforti del Sud-Est asiatico ecco potresti su questo cercare di descrivere lo scenario ci campo di descrivere il confronti fra formulato l'interesse energetico storico del americano che partito da mia dalla Minerva centosettantatré in cui l'America appunto a a andata in una sorta di crisi o fibrillazione energetica interna e quindi si è proiettata poi al massimo per recuperare energie
All'esterno energie parliamo sempre di petrolio e gas e l'Europa come anche in questo contesto si pone nel nel grande gioco della del petrolio
Felice come ebbene detto tu fu quell'espressione coniata vent'anni fa circa da dall'allora consigliere per la Sicurezza nazionale americana Brzezinski allora Brzezinski con l'arco della crisi interne per definire indicare quell'area che va più o meno dal Boscolo dalla Turchia fino all'Indo quell'area dove si intersecano instabilità
Grandi risorse energetiche guerre il petrolio insomma Oro nero e l'instabilità un po'insite in questa zona hanno lo stallo sempre preoccupato l'amministrazione americana e in fondo questo arco della crisi a posto via via nel tempo una serie di equazioni non facili da risolvere per l'amministrazione di Washington
Quando Brzezinski faceva cognato a questa sua definizione eravamo alla vigilia della caduta dello chalet settantotto lo sciapo fu costretto ad andarsene via un anno dopo circa e cadeva uno dei grandi tasselli della politica americana in Medio Oriente ricordiamo che allora l'Iran era uno dei più stretti alleati
Insieme Israele in Medioriente
L'America ancora prima degli anni Settanta e qui ci fu riferiamo ancora agli anni cinquanta sessanta aveva tentato di collegare Paesi amici come la Turchia bastione della NATO né da sempre nei confronti del dell'universo sovietico di allora il Pakistan e l'Iran è e l'Iraq in un patto militare e politico che avrebbe dovuto costituire nel partiti americano una sorta di cintura di sicurezza e di nei confronti dell'espansionismo del dell'ex impero sovietico della loro impero sovietico e nei confronti dell'instabilità mediorientale impegnate a mente dell'area del Golfo
Colpo che costituisce ancora nell'ambito delle priorità nell'ambito delle strategie americane una delle priorità insieme al contra forte a sud-est asiatico all'area Sud-Est asiatico pacifico dall'area del Golfo arrivano pur sempre ancora
Quasi il quaranta per cento delle risorse petrolifere mondiali e quindi il più contiene oltre tutto la gran parte delle stesse riserve petrolifere e quindi costituisce un priorità irrinunciabile controllo dell'aria da parte dell'amministrazione americana
Su queste linee via via il tempo ha proposto l'evoluzione politica nell'area proposto di equazioni difficile perché prima come si diceva è caduto il tassello iraniano poi i evidentemente l'Iraq con l'ascesa di Saddam Hussein è diventato una potente di primo piano nella regione la guerra Iran Iraq evitata combattute tra l'altro con un milione di morti proprio ha in un del cuore del dell'Area dell'area petrolifera
Tutte manovre che insomma in qualche modo hanno costretto gli americani via via da adattare la loro la loro strategia il novantuno è un po'l'anno apice
Della strategia americana del contenimento dal famoso doppio contenimento da una parte il contenimento della potente iraniana dell'espansionismo islamico dell'esportazione della rivoluzione islamica
E via discorrendo dall'altra parte il contenimento dell'Iraq che si era raggiunto attraverso la coalizione internazionale che porto a Desert Storm
Ora questa politica di doppio contenimento che costituisce ha costituito per lungo tempo il pilastro americano diciamo che in qualche modo si è un po'sgretolata soprattutto sul pilastro iraniano cioè l'Iran è un Paese Cobra di risorse economiche e umane con Paesi perché ha un grande ruolo nella regione che via via assegnato progressivamente un ritorno sulla scena diplomatica internazionale
E curioso riallacciandoci al discorso appunto delle sanzioni annunciate tranne un allentamento delle sanzioni annunciato Del Pinto precedentemente
Che quella arrivato dopo un periodo di grossa tensione anche tra l'unione europea e l'Iran spesso signor diamoci il caso Mykonos ovvero l'attentato nel locale di Berlino in cui cinque anni fa o furono uccisi alcune persone alcuni esponenti del dell'opposizione iraniana e portò poi a un processo che si concluse
Germania con il la condanna delle vertici iraniani quanto complici e mandanti di questo attentato questo portò al ritiro delle ambasciatori dell'Unione Europea
Per Anna e quindi a un momento di grossa crisi che fu poi però risolto ha progressivamente a partire dall'anno scorso con un un di apertura quasi totale nei confronti di Teheran in risposta anche i cambiamenti che ci sono stati all'interno del regime islamico iraniano
Che partita con quindi da quella famosa fase di rapporti europei grande di dialogo critico una fase di dialogo aperto una frase che vorrei incoraggiare i i cambiamenti in corso cambieranno
I divertimenti sono rimasti diciamo un po'alla finestra a guardare quelle era l'involuzione all'interno dell'Iran mentre l'Europa si muoveva grandi passi
Diciamo che anche l'Italia ha avuto un ruolo in quelle per questo spiega anche un po'l'entusiasmo che c'è stato sulla stampa italiana riguardo l'apertura di Clinton perché il ministro degli Esteri italiani Pini è stato il primo a tornare Primo Ministro della dell'Unione Europea tornare a Teheran
E quindi a riaprire in moto ufficiali grandi giochi comperarlo
Ecco qui dici una cosa estremamente interessante
Che vorrà impotente è un pochettino approfondire sembrerebbe comunque che il tempismo
La nostra politica estera è sempre un passo indietro a quello della politica estera così diciamo fra virgolette
Dell'ENI che già aveva dei rapporti anzi appunto le visite di mi sembrerebbe essere stata poi è stato il contrafforte a seguito di questi rapporti che già si erano aperti di cooperazione dicono di riapertura anzi di di contatti Giallini aveva nei tempi passati con con l'Iran ecco potremmo su questo analizzare meglio la la situazione l'aspetto anche un po'così un po'paradossale
Diciamo che tra l'Iran e l'Italia sono sempre esistiti rapporti speciali USA per sempre come una tra Roma e imperante del Papa sempre un po'una relazione speciale una riduzione speciale che risale ai tempi Delleani cinquanta di il del presa al potere di Mossadeq quando Leni allora diretta da Mattei
Quando ci fu la razionalizzazione del petrolio iraniano e le ho dette sorelle vennero allontanate dall'Iran alla fu aprire empirista apprendere il loro posto
Questa mossa dell'ENI di Mattei di allora fu tenuto ovviamente in grande considerazione da parte dell'Iran
E in qualche modo Mattei viene tuttora considerato in Iran una sorta di eroe nazionale in quanto rappresenta quella pancia dell'Occidente
Più disponibile al dialogo questo ruolo diciamolo pure storico delle inizieranno è stato poi rafforzato nel corso del tempo e quando c'è stata l'ascesa di Fortini la facciata dello Ari della Repubblica islamica occorre ricordare che la presidenza italiani nera non non è mai venuta meno
Anche negli anni difficili della guerra
Quando le aziende italiane non soltanto l'ENI erano sempre molto attive dentro al Paese degli Ayatollah e quell'atto
è rimasto con un punto fermo un ricordo come dice diciamo pure d'immagine molto forte per quanto riguarda i rapporti tra l'Iran
Tra l'Iran e l'Italia ora tutto questo poi fu appoggiato diplomaticamente dalle missioni italiani in un itinerario spesso per furono sempre molto numerose numerose non soltanto per firmare contratti ma anche per dirimere dei vecchi contenziosi come quello famosissimo di barra la barra
Cioè del l'impianto petrolchimico infatti i tempi dello chalet su cui c'è stato un lunghissimo una lunghissima trattativa
E poi appoggiata dall'azione diplomatica di un personaggio come l'ex presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Giulio Andreotti che indubitabilmente
E nei rapporti con i Paesi difficili cosiddetti tra virgolette del Medioriente è stato sicuramente
Uno dei personaggi politici europee che hanno avuto più più Pereira in della regione non soltanto con il dramma anche i suoi in altri Paesi come la Siria comprare lo stesso
Stesso Giordania di rapporti con i palestinesi e via discorrendo i rapporti anche con il Maghreb for dunque
Quindi le mosse della politica italiana in quel Tari segnatamente nei confronti dell'Iraq raccolgono in fondo un'eredità storica e della diplomazia italiana degli ultimi vent'anni quindi non è stata diciamo la mostra
Del governo italiano
Che ha un po'anticipato tutti
Nel ritorno a Teheran non è stata una mossa nuova ma per ottenere quei delle linee di politica estera bene radicate la novità issata forse nel fatto che questa volta l'Italia
La scopertura nuova proseguite perseguita soltanto nei confronti dell'Iran ma diciamo che qui in questo caso l'Italia fa cercando di vendere un po'sistema paese a livello diplomatico economico e commerciale
E quindi Rita muovendo con maggiore convinzione i tempi ovviamente sono cambiati perché quando l'Italia che Andreotti o l'Italia degli anni settanta ottanta poteva inquietare c'erano ancora i paletti fissati aprire dalla dalla guerra fredda e poi per esempio dall'espansionismo del fondamentalismo islamico nella regione ora poco effetto in portatori ventotto
Si è modificato molto ovviamente fiction per lucro sovietico crollato ma la Terza Repubblica iraniana non è più quello esportatrice
Dell'integralismo islamico
Che era aperta da o comune perché non è stata giudicata negli anni settanta negli anni ottanta ancora
L'Iran
Ha cercato di riaprire e ha riaperto con successo il dialogo con tutti i suoi vicini lo ha mantenuto aperto con la Russia
E con l'ex repubbliche sovietiche che sono fondamentali per il gioco sul petrolio dello sfruttamento il rosso petroliferi capillare Del Carpio della centrale immediatamente dal verbale già nel Turkmenistan
Ha tenuto il ha riaperto il dialogo è quella prestato fondamentale con l'Arabia Saudita
Una lunghissima emissione dell'ex presidente Ras fagiani accompagnato dal ministro degli Esteri accompagnato dal sindaco stesso di Teheran carpacci appalto poi oggetto
Della tentativo in carcere amento da parte della destra iraniana di conservatori tutte queste ammissioni in Arabia Saudita aperta molto importante per riaprire il dialogo e ridare fiducia ai rapporti tra l'Iran e i Paesi del Golfo che avevano sempre temuto l'espansionismo iraniano avevano appoggiato per tutti gli anni Ottanta l'Iraq in funzione anti regna questo dato è stato completamente ribaltato
In qualche modo e in qualche modo anche preso un po'di sorpresa gli Stati Uniti se non altro non tanto di sorprese in quanto punto personaggi come il che avevano avvertito di questa evoluzione ma diciamo che gli Stati Uniti non hanno preparato un come dire una risposta adeguata e quindi si sono ritrovati soli Paesi del Golfo ma poi d'Europa pensa ritornare in questo ritorno a Teheran
E in qualche modo poi gli obbligati a prendere atto di una realtà diversa che poi è applicata in quella cancellazione di una parte delle infrazioni
Preferibilmente petroliferi fatta da Clinton in questi giorni orbene tutto questo processo inserisce naturalmente in quello che lo sfruttamento delle grandi risorse energetiche dico tecnico resta
Ecco qui sempre fa cento Armando a volo d'uccello invece un'altra parte del Medioriente perlomeno per la precisione la Libia i l'Algeria dove l'Italia ha avuto anche qui
Ma grosso ruolo nel passato e continua ad avere un ruolo ancora nel presente in Algeria ad esempio i rapporti Dini sono attracca
E il contratto del gasdotto insomma che tra l'altro nel Duemila dovrebbe scadere quindi ci sarà anche la la situazione di rifare un un nuovo contratto in Libia c'è sempre stato un interessamento anche se poi le difficoltà dell'embargo appunto creavano problemi ma sembra che comunque l'ENI abbia sempre mantenuto dei rapporti si si dice che appunto cento previsione la possibilità di costruire un Petrol dovuto dalla Libia Progetto appunto caldeggiato da dall'ENI quindi come vediamo una politica abbastanza spregiudicata dell'ENI abbastanza no veloce i tempi sta ecco mi interesserebbe analizzare queste due realtà l'Algeria per quanto riguarda la questione della della presenza delle i miei del modo di agire insieme alla alla realtà Sonatrach che una una diciamo un attimino algerina tutta anche la questione di quel contratto tanto discusso che non sul sulla rifornimento del gas che non si riesce a capire bene
Quali siano stati i parametri di fissazione del prezzo sta di fatto che comunque un prezzo più alto di quello che normalmente il prezzo del di mercato del del gas da indiscrezioni che a me sono venute oppure ovviamente da dall'Algeria sapevo che questo contratto appunto si basava su un tot di quantitativo
Di gas che veniva comprato dalla dall'Italia da uno di uno stock annuale
Con un prezzo dal fisso indipendentemente se poi la produzione era minore o molto minore della della della della della quota fissata e in più poi c'era anche il fatto che se invece c'era una richiesta superiore ovviamente qui scattava il un supplemento di ora vitreo se è stato un sovrapprezzo ecco analizzano cerchiamo di analizzare questi due situazioni che penso siano interessanti anche per capire ulteriormente
La nuova gestione Dini come si stia si stia muovendo inferiori scenari capire come
Giustamente sottolinearvi tu prima che l'ENI si è mossa con tempismo e in qualche caso a volte con spregiudicatezza nessun attore Nordafrica Medioriente per gli approvvigionamenti petroliferi
Ora questo questa questo atteggiamento complimenti giustificabile appunto da parte di una grande impresa che carro pur sempre la grande impresa pubblica perlomeno Sperto pubblica per lungo tempo
Era dettato dalla necessità appunto tipo accaparrare utili i rifornimenti petroliferi in un'epoca ricordiamocelo quelle degli anni Settanta e Ottanta contrassegnata dai più grandi shock petroliferi più grandi ciò che nel rap
Ricordiamoci che il prezzo del petrolio negli anni Settanta possono da un dolore ma tutto allora dolore mezzo a barile a a dieci volte tanto e quel tocco s'intuì uno dei dei campanelli d'allarme anzi il più grande campanello d'allarme e per il mondo occidentale e per un Paese come l'Italia che è privo
Di rifornimenti energetici autonomia o per lo meno in misura molto molto rudimentale
Questa strategia hanno subito anche però qualche correzione nel corso del tempo una correzione dettata dalla necessità profitti avere per esempio delle posizioni privilegiate in alcuni Paesi ma di avere anche una strategia di diversificazione
Ritornando per esempio al caso dell'Iran
C'è da lottare come per esempio l'ENI non ha più seguito l'esempio della totale benché abbia in dirittura d'arrivo contratto di notevole importanza ma abbia pescato diciamo che la diplomazia ma c'è il suo corso
Cioè non ha portato all'Armani in questo caso alla diplomazia malcapitato che la diplomazia a attribuiti ai suoi canali non la firmato il contratto come l'ha fatto come ha fatto tutta Mario Pepe tanto aspettato l'azione diplomatica del governo e dell'Europa e questo testimonia di un atteggiamento di prudenza anche secondo me di una certa tutele industriale nel senso che correre correre correre
Dal dal fornitore per avere il contratto migliore vuol dire però anche sottoporsi alle condizioni che vengono date e Leni è ovviamente molto attente al tipo di condizioni
Che vengono proposte oggi sul mercato internazionale da questi Paesi che vendono i loro rifornimenti emergenti Cinzia innanzitutto poiché molto attente al tipo di investimenti che vengono effettuati cioè il tipo di investimenti che sono effettuati oggi sono in investimenti di grandissima portata questo ci deve portare riflette anche un attimo su quello che è stato il contratto da totale di Codella tutta la totale è un'ottima compagnia petrolifera ma diciamo che appartiene alla cosiddetta taglia media delle compagnie petrolifere non è una grande vecchio horror
Come può esserlo anche lei mio può ovviamente le con grandi compagnie americane erano o una gigante come la Royal Dutch puntella
E e oggi servono grandissimi investimenti soprattutto nel campo del Galles per Klein e nel campo del petrolio per lo sfruttamento dei giacimenti off-shore
Il pentimento per esempio dell'atto tali mirare è un investimento destinato al consumo interno il car che viene estratto aut aut sparso in cioè il vento con la carta l'amore USA e la malese Petronas viene venduto sul mercato interno iraniano non viene esportato
Il guard invece che verrà esportato dall'Iran sarà quello che si è accaparrato giudicherà Contra con contratto penso ormai anche queste in dirittura d'arrivo la Royal Dutch Shell che è in progetto la costruzione proprio dal flauto parso di una pipeline terriera
Che arriverà dall'Iran fino ai terminali di Caracciolo
E questo sarà invece un grande legato sia al consumo perché lo sia all'esportazione probabilmente sotto forma di gas liquido ma si tratta di sentimenti notevoli che forse totale non è ancora in grado di fare
Quindi anche l'ENI prende in considerazione muovendosi in questa vasta area che va dalla centrale Medioriente fino al Nord Africa queste considerazioni considerazioni che naturalmente per quanto riguarda il quadrante nord africano solo poco leggermente diverse qui l'indice va un po'valere il peso di una collaborazione molto forte molto grossa pre esempio per con la Libia e con l'Algeria dall'attracco questo lo dice Enrico redatte per prima anche tu
è una compagnia che dei rapporti molto stretti con con l'ENI solo Sonatrach perciò ammissione dei propri dirigenti ha come modello lemmi perlomeno l'ha avuto per lungo tempo
La ricordiamoci che il l'ex direttore generale il precedente della Sonatrach è un uomo che per tanti anni
Portato in Italia si è occupato del gasdotto Italia gelida quindi parliamo di quadri dirigenziali e tecnici con cui l'ENI e in cui le mie non sono là per caso una grande compenetrazione
Dal data dal quel contratto firmato negli anni ottanta
Peli Petrova perché ha un contratto che allora aveva un senso molto preciso ricordiamoci che ci usciva dal secondo shock petrolifero e del rifornimento energetico e quindi un paese come l'Italia attendeva a muoversi anche con una certa velocità eppure con contratti che non erano economicamente allora così
Così interrotta e questo però un contratto che ha portato alla
Alla realizzazione del canone tutto del primo grado tutto il tram come d'fra l'Algeria passaggio per la Tunisia e quindi alla vigilia al raddoppio dello stesso trasmette e pertanto poi il viatico il modello che ha costituito poi la base per fare l'altro gasdotto che invece parte
Dal dall'Algeria attraversa lo Stretto di Filippo il PG per terra va in Spagna e quindi le sue diramazioni arriva fino all'Olanda
Qual è l'ambizione in fondo dell'ENI Progetto dell'ENI in questi anni è stata quello di da rampante soprattutto nel settore del gas di costituire una rete ramificata di gasdotti
Studia quello algerino ma anche il Grande Progetto del gasdotto del Medioriente che dovrebbe partire dell'Egitto che ha avuto un arresto a causa delle battute d'arresto di stop del processo di pace ma anche lì
Si tratta di un pronto recupero in cui cileni avrebbe una grande parte anzi ha già una grande parte scusami se ti interrompo momenti non volevo solo fare una specifica si parla da questo punto di vista di una strategia dell'ENI
Della creazione di quello che si può possiamo chiamare di un circolo energetico nel senso in cui lei mi è al centro senza punto di creare questo cerchio del Mediterraneo per quanto riguarda il gas
Sotto controllo sotto nella maggioranza almeno in grossa percentuale il controllo di contratto da parte dell'ENI esatto
E questo ci porta fare anche una considerazione anche come premessa a questo discorso cioè come siano diverso ormai le strategie che comandano il mercato del petrolio quello del Gargano
Mentre sul nel mercato del petrolio
Cita diversificando sempre di più nelle sue fonti poi approvvigionamento e diciamo gli attori su questo mercato si fornitori che poi compratori sono sempre più numerosi
E le fonti sono sempre più diversificate per i Garzetti discorso è leggermente diverso il costo del Garda fondato in gran parte sulle suture
Tecniche quelle del trasporto del Garda attraverso le pipeline o quella della riduzione del Garda per liquido e quindi del trasporto attraverso le navi no
Ora ad esempio quelle la quota che riguarda per esempio il trasporto del gas liquido per il mercato americano in Algeria esattamente esattamente l'Algeria che tradotto e apre una piccola parecchio diventato uno dei maggiori fornitori stranieri dicano sì anche perché poi per più ricca di gas e di petrolio a fronte della stessa Libia di una ricerca legge esattamente soprattutto
Diciamo che mentre le risorse petrolifere
Algerine sono stati via via scoperte e ci sono ottime prospettive per il futuro di superare il abbondantemente il milione di barili al giorno per quelle del gas sempre notato una sicurezza
Di riserve accertate
No e cosa spinge Leni fondo a guardare con particolare attenzione prestare della Grecia ovviamente la vicinanza perché tracciare dei delle pipeline dal Nordafrica e il sicuramente conveniente dal punto di vista economico il tragitto non sono molto lunghi si può farlo annullare tutte le ho speso trasporto derivanti dei noli marittimi dal problemi dei porti
Chiede poteri per annullano per esempio problemi legati anche alle questioni ambientali ed ecologiche no
E quindi le pipeline costituiscono un nodo fondamentale proprio per dire per fare questa relitti di cui si accennava prima
C'è una rete carriera che colleghi praticamente in Nordafrica al Medioriente e ai Balcani Enrico giunga con le pipeline del Garda che arrivano che arrivano dall'Asia centrale
Per attraverso lo diranno oppure la Georgia a seconda dei percorsi che verranno scelti
E arrivano ai terminali turchi per poi ripassare
Nell'area dei Balcani ed euro e dell'Europa centrale Trieste diventerebbe un punto centrale da quel punto di vista niente potrebbe diventare un punto centrale ma altri potrebbero diventarlo per esempio perché Albania
Per quanto riguarda il famoso ottavo corridoio che cos'è questo famoso trovo corridoio dell'antica via Ignazia di romana memoria però che collega importo di Valona
Albanese di Valona riguarda verso la Bulgaria fino alla Turchia e in via via tra palco un collegamento Adriatico balcanico di grandissima importanza ora li potrebbero arrivare i gasdotti via
Potrebbe essere fatto valore un un un impianto per il gas liquido che chiami progetti per esempio
Italiani cioè quindi c'è un gran dice l'interesse della politica italiana estera nella situazione della crisi albanese uno dei fattori che anche questo uno dei fattori importanti anche uno dei più di fattori più importanti voglio guardiamo dal punto di vista giusta al principe internazionale
E quindi capisce ovviamente il grande interesse dell'ENI a mantenere anche con l'Algeria di contratti che non erano in corso così economicamente vantaggiosi
Ma che praticamente in prospettiva ma anche oggi è chiaro si possono rilevare di grande importanza
Quel questa questa strategia in ENI questa strategia fondo italiana a un una una interfaccia che è quella dei paesi del Maghreb per che è molto interessante anche dal accennare a mio avviso perché perché quando si parla per esempio della grande zona di libero scambio che cioè ci potrebbe essere entro il due mila e i dieci nel Mediterraneo è chiaro che la quiete garantirebbe energetica
Che comprende non soltanto il trasporto del gas quindi portali via delle risorse
Allora del Nordafrica ma anche portare dall'Europa al Nord grafica per esempio tutta una rete elettrica di energia elettrica e di distribuzione dell'elettricità insomma quel parente
I trasporti energia impacciati in un senso in tutti qui io doppio a doppio senso doppie via costituisce forse uno dei fattori più importanti per l'integrazione
Del nord Africa nel mercato europeo ecco qui ci vorrebbe fare una un'ulteriore domanda
Dicevi giustamente su questa fatto delle bilateralità fra Europa e mancherebbe c'è tutta la questione della nuova politica mediterranea no promosso dalla Comunità europea
E c'è stato se ti ricordi il l'incontro di Madrid dove poi si è prodotto il documento che sanciva la libera circolazione eccetera eccetera Barcellona
A Barcellona sì scusami e il problema è che per esempio però alcuni di questi Paesi del Maghreb e nello specifico per esempio l'Algeria non parliamo poi della della Libia accusano del fatto che comunque è invece l'Europa non rispetta questa questi incontri Barcellona è il documento che è stato firmato quindi non facilita in realtà questo piste bilateralità ecco
Allora questo è un punto in molto importante un punto di cui in cui con la politica italiana ma anche quella spagnola e quella francese sono molto attivi in questo in questo periodo
L'obiettivo dei tre Paesi mediterranei dell'Europa e quello che ha in mente e di avere un ruolo privilegiato come hanno sempre storicamente urto nei confronti di quei Paesi
It vedere un po'in quali modi quali quali sono i modi in cui non si può arrivare il pagamento da maggiore integrazione
Allora l'integrazione procede può procedere in deve procedere su molti su molte su molti canali Carlo state le riunioni preparatorie adesso per l'importante riunione di liti Palermo che ci sarà appunto nel capoluogo siciliano a a giugno
Dove il ventisette paesi del Mediterraneo si ritroveranno per discutere una serie di documenti che dovranno essere preparatori per la riunione
La grande riunione che in Germania l'anno prossimo dovrebbe arrivare a nuovi parametri concreti per l'integrazione di quel Paese qual è il problema di fondo il problema di fondo
Di capire quali fino che punto queste economie possono mente così ammettere a livello come dico di Franco coppole fumose milioni V e potere arrivare a un'integrazione è uno scambio paritario con l'Europa
Ora ci sono Paesi come la Tunisia e il Marocco che stanno procedendo dal tempo su quella strada cercando in qualche modo di seguire i parametri europei e chiedere dall'Europa una contropartita ciao allora questa contropartita in qualche modo c'è già dal punto di vista degli investimenti industriali Tunisia e Marocco sono oggi due Paesi in cui non solo agli alle la Spagna la Francia anche la Germania per esempio stanno investendo parecchio nel trasferimento di tecnologie che trasferimento soprattutto riproduzioni si
E questo costituisce certamente un fattore forte di integrazione però ci sono altri capitoli
Che per esempio richiedono una una grossa dinamica e che pongono da parte di Paesi del Maghreb una rivendicazione che per esempio per la questione agricola dei mercati agricoli
L'apertura ai prodotti del Maghreb ecco Quilici una cosa giustissima perché per esempio l'italiana della in prima posizione o almeno in pole position come si dice per esempio in Marocco
Su una serie di produzione agricola quali per esempio la produzione dell'olio certamente c'è una grande concorrenza per esempio sul fattore delle primizie
Ci sono paesi che hanno accordi di associazione nel bacino mediterraneo che hanno per esempio un grosso vantaggio nell'importazione del solo Europa Israele è uno di questi ovviamente la Turchia anche turchi non cito a caso questi Paesi perché questi due Paesi Turchia Israele sono oggi gli unici guardando le cifre economiche dal punto di vista economico lasciamo stare il dato politico potrebbero entrare dopodomani in un accordo di associazione a pieno titolo
Mete per i paesi e allargherebbe evidentemente ci sono delle cifre dei dati economici che sono molto più per arricchire in questo discorso non ci fa però allontanare di molto dalla questione del del petrolio ed energia perché perché petroli e nelle ed energica dovrebbero essere alla base dei grandi investimenti che dovrebbero essere fatti nei Paesi dell'area del Maghreb per l'agricoltura perché qual è il grande problema di quel Paese il grande problema di questi Paesi e che tutt'oggi il loro deficit agricolo
Il loro tecniche per inventare continua ad ampliare ogni anno sempre di più dipendono per la maggioranza dalle Nadalini vocazioni e questo causa un grande problema di stabilità anche in terra
Quindi ci sono occorrono grandi investimenti nel settore per esempio dell'acqua oggi come oggi il petrolio serve per comprare acqua
Oggi come oggi il petrolio serve per comprare acqua virtuale
Cioè acqua sotto forma di beni importati come grano per esempio l'Algeria è uno dei più grandi importatori di grano quel mondo importa il sessanta settanta per cento del proprio fabbisogno
Cioè
Quindi c'è da parte di questi Paesi la richiesta che l'Europa sia un impulso dal punto di vista degli accordi commerciali e propri prodotti agricoli e quindi è una modifica anche all'interno di questi Paesi della politica agricola sussidiarietà che data poi quelle che in parte appunti caranto rivoluzione agricola in quel Paese
Quindi cade petrolio rientrano in qualche modo in questo discorso perché della catena alimentare dell'acqua sono il motore ieri che chitarra Fiqiri pianta cercando appunto con il Grande Progetto del fiume Po di artificiale Cretu Mermaid equivoca
Poi dare al alla Libia quell'autonomia
Io cricca che le possa consentire poi anche un un un autonomia alimentare questo progetto si slacciato del valore di trenta miliardi di Torre Guaceto stesso che da Rino sarà sufficiente quindi non c'è dubbio che anche quei Paesi petroliferi come da DPR Algeria e a maggior ragione la Tunisia e il Marocco
Debbano essere in qualche modo incanalare il PD prima o poi in un discorso agricolo un discorso Grigolo che in qualche uno dei più sensibili all'interno dell'Unione europea perché provoca come abbiamo visto quello che succede rivolta dei contadini degli allevatori e via discorrendo
Insomma la cattiveria neri descritte le pipeline e la catena degli oleodotti
Sorella è accompagnatrice della appena delle
Idrica rialimentare ecco dopo questa ultima specifica
Data acida Alberto Negri ricordo giornalista del Sole ventiquattro Ore esperto era lista delle questioni energetiche del petrolio soprattutto nell'aria
Mediorientale specifiche che sono approfondimento sull'indagine che la nostra radio sta portando avanti sulla questione del del petrolio sulle nuove politiche nuovi scenari delicati appunto
Al per petrolio ringrazio
Alberto Negri per la sua disponibilità e ringrazio ascoltatori di radio radicale Antonio russo