"Tornata" di audizioni a Napoli, presso la sede dell'Authority sulle Comunicazioni: ascoltati i rappresentanti dei giornalisti

Tutto problema
Della della legge Mammì che in modo ricorrente continuativo viene dato atto superata alcuni come richieste antiche Berlusconi piuttosto che altri della politica
Romiti più recentemente ma lo stesso professor Cheli dice che era considerata ormai superata e questo probabilmente Silver si sia fatto delle dichiarazioni per dire che noi quale più ora ammesso che tutto ciò sia vero e che cosa vuole da qui a quando ci sarà una nuova legge chi si occuperà delle concentrazioni i recuperati
Di fatto dei problemi dell'Antitrust il trentuno il poi secondo turno ed emittenza locale danese mobili un pregio ce l'aveva
Rispetto a tante critiche che anche il sindacato dei giornalisti che ha fatto che era quello che prevedeva l'obbligo di casi obbligo di informazione per ogni emittente locale e per informazione significa un telegiornale con dei colleghi a contratto
Se questo non vuole più vuol dire che le televisioni private che può fecero poiché mezzi con con spiccioli in termini di bilancio la prima cosa che chiudono chiudo la cosa meno redditizi cioè un'informazione quindi saranno nella migliore delle ipotesi fiction più tappeti dalle Vera e nella peggiore delle ipotesi tappeti più pornografiche siete naturalmente servizi giornalistici bevitori
Difesa della Manni per salvaguardare i livelli occupazione che ci sono le prima più periferica non mi dice Sella uomini non non non vuole o non ce ne sono
Un'altra questione e in ogni caso in ogni caso la nuova legge deve prevedere l'una e l'altra delle due occorre cioè un Comune di concertazione di antitrust è un problema di garanzie di informazione il problema della salvaguardia di posti lavoro alcun problema sindacale più stretto il gruppo interessare meno all'interessato perché ogni emittente io l'informazione perché queste democrazie prima che posti di lavoro perché in effetti adesso tanti posti di lavoro sono virtuali perché li pagano chili cento Pirelli duecento mie no venga qui per una bella e cento mila però totale delle formazioni apponeva chiede allora come può pensare che ci sia delle emittenti
Che si pongono come come mittenti o marcia e quindi fanno pubblicità eccetera però non dirlo poi niente la città dove vivono la zona dove esistono al paese Arcore fanno riferimento questi questi sono solo i due problemi fondamentali
Poi papa entro breve più specifici che riguardano per esempio la Rai cioè siccome lui dovrà dare il parere su che cosa sarà questa terza rete è una specie di sintesi fra lei stizzita rende la TGR come pensa di muoversi cioè obiettiva Met che il
Consiglio d'amministrazione della RAI deve portare la documentazione a loro che debbono dare un pare era insieme alla Commissione di vigilanza quindi c'è tutta una struttura di storia di accavallamento per cui alla fine chi decide su che cosa
Che è un problema di di di competenze che si sovrappongono un po'strana pesanti un giornalista della RAI che devo rispondere alla Commissione diritti intatto al direttore che lo assunto così l'amministrazione che in qualche modo lo paga la commissione di vigilanza l'Authority per le telecomunicazioni e poi c'è la commissione sulla privacy io
Lotta per cui c'è questo rischio cosa della Ford giornalista RAI cioè se tutti questi poteri non si decidono a stabilirsi fra loro con l'autoregolamentazione chi dice che cosa voi Roversi e poi lui aggiunge il sindacato che gli impone l'ordine dei giornalisti delle Matteo Cordero for giornalista RAI gli altri giornalisti levo alcuna commissione di vigilanza lo stesso problema no tutto questo Torretta chiarisca che fuori confine
Io
Ero cosa interesse ovviamente l'orma sul fatto di dire che arriva un piano e la Commissione di vigilanza e loro debbono stabilire quali sono i rapporti per per decidere chi è che dà delle colluttazione costruttore un'azienda perché corra il rischio di burocratizzare tutta una serie di consensi che debbono venire per cui poi ci sono poi momenti decisionali trasparenti facilmente verificabili
Ma mai dato conto no
Fino
Alla formazione se la posizione ieri formazione delle telecomunicazioni rilassi preannunciato
Un indicati in Mastella informazioni professionalità adatti mondo anzi proprio noi non non c'era
Pare ormai siamo per la preparazione
Il giornalista attraverso scuole universitarie o comunque affini assimilabili questo in generale apparterrà circa a parte la cui età giornalista ormai non può non arrivare alla professione come come arrivo all'ingegnere attraverso il Politecnico
Prima noi abbiamo pensato per esperienza di pass posta sì che ci fosse una capacità di trascrizione dell'esperienza delle capacità in modo quasi orale quasi artigianale ormai non regge più e ci rendiamo conto che qualche crisi di credibilità che non abbiamo le petrolio alla società civile dipenda dal fatto che non abbiamo dei pezzi di carta da esibire non perché pessimi carte sia di passione una garanzia però insomma il pezzo di carta dà l'idea di un percorso fatto di conoscenze acquisite di una moralità matura ma di una deontologia che che non è appiccicata ICE di conoscenze che non sono messe lì per caso che uno fatto degli studi seri e questo vale per il comunicatore per il P ER per giornalista di carta stampata da quello televisivo
Immaginiamo una sorta di differenziazione come avviene per il Politecnico uno fa l'ingegnere biennio popolosi specializzati genieri
Totemico del genere idraulico ingegnere meccanico ingegnere nucleare noi qua non pieni di giornalismo e poi carta stampata oppure televisione economia sport e politiche
Ma
Pubbliche relazioni portavoce o addetto stampa che noi vediamo differenti fra loro
Che nel sonetto tutte le dive del muto il multimediale quello che lavoro su internet
E vi è quindi questo vuole torno un po'per tutto nel senso che consideriamo che l'accesso alla professione devono diventare una cosa accademica e quindi non più uno viene assunto e fa il giornalista polo diventa
Anche adesso dimetti giornalisti dopo diciotto mesi che lavori cose che e a tutta azione di ambiguità che francamente non reggiamo più a sembriamo più clientelare più lottizzati quanto è alta non siamo perché se ti chiedono come detto giornalista vedeva lavora in un giornale che quei vale infatti raccomandare da qualcuno
Mentre invece i settori reti giornalista unicamente ingegnere una scuola ti dico romeni io ti laurei me poi a quel punto l'ICI attrice la discrezionalità che vuole però a scuotere la barca e quindi da una garanzia superiore in termini di conoscenza
Coinvolto
Fa senso che
Ogni ribadiremo l'autorità che nuova RAI tre deve serve una rete generalista che punta a un'offerta di largo ascolto che deve essere un'occasione per una reale diversificazione dell'offerta del sì il vizio pubblico dico questo anche il riferimento alle polemiche ci sostare che leggiamo anche sui giornali di oggi c'è chi come il presidente da vigile anzi sta credo prospetta rischi per il pluralismo non ci pare che siano questi rischi davvero i rischi del pluralismo ride risoluti punta a ridimensionare il ruolo del RAI RAI i rischi veri incombono sul progetto sono a nostro giudizio quelli di mutamenti di pura facciata
Il rischio che c'è sul progetto di provare i tre e che non venga colta appieno l'occasione per una reale integrazione ne tra informazione nazionale informazione territoriale questa è la scommessa di
Perché la la maggioranza dei anche lanciò una selezione dice qualcosa avrei mancato gli altri sul consumo contenuto di questa audizione frizzante e crediamo gli argomenti sono sempre quelli non i problemi relativi alla nostro settore i nodi strutturali le vendite la pubblicità e i rapporti di multimedialità od eventualmente non c'è nulla di un dopo le c'abbiamo dato un'ampia relazione al Garante entrar Tanzarella siamo lascio lascio la mia singolare e inquietante non era lei a firmare il non sono in grado riunione cosa trova ora il segretario all'ultimo purché criteri
Ma radicale per quanto riguarda il problema della
Delle volte fra due nel cervello il prelievo dell'emittenza radiofonica nazionale quindi radio radicale fa parte dell'emittenza radiofonica nazionale anche se con una specificità sua come altre delle nostre emittenti nazionali come era di Maria che che sanno profit poi parleremo dell'emittenza radiofonica commerciale sempre in ambito nazionale perché l'RNA rappresenta dodici stazioni nazionali che tanto sono le più più no insomma quando da centocinque a Radio Deejay da Radio dimensione suono che la radio più ascoltata Italia RTL Hawa Now Anna non vorrei far torto a nessuno a Italia network grande centocinque non so se glielo dette si nazionali sì le grandi nazionali
Niente allora non innanzitutto preciseremo qual è il ruolo e qual è il compito della radio e della radio privata in Italia oggi che un ruolo importante
La radio è uno dei mezzi più affidabili così dicono i cittadini europei mezzo immediato di grande pluralismo che ha vissuto una stagione molto complessa del nostro Paese a causa della mancanza di regole e a causa della manca sei pianificazione le frequenze oggi il panorama non è più quello di un tempo le cose sono cambiate investitori credono nel mezzo radiofonico ed in particolare in quello nazionale per che ed editori nazionali hanno fatto degli investimenti molto importanti sia nel potenziamento delle reti di trasmissione sia e la qualità dell'offerta dei programmi e dei servizi
Quindi questo è un patrimonio nazionale non è solo un patrimonio gli editori che posseggono queste emittenti ma riteniamo che sia un patrimonio di tutti i cittadini questo anche
Nel senso come dire del anche il Trattato di Amsterdam che definisce in sede sì di interesse generale che sottolinea che
Tel servizi interessi generali sono effettuati dal servizio pubblico è anche dai privati se pensiamo dall'informazione al traffico a quello che fa radio radicale o altre emittenti che possano dare avere un'idea di quello che è un servizio offerte ai cittadini
Questo significa che la radio oggi è un mezzo il forte espansione e che quindi ha bisogno di regole
Che siano regole per questo sistema e non mutuate dal sistema televisivo questo è uno degli elementi diciamo di partenza io resto qui a raccontare tutta la storia sarebbe lunghissimo però la radio non è la televisione non è un omologo inferiore di nessun altro mezzo i Comuni che Simone e la radio punto e basta e quindi noi chiederemo all'Authority di intervenire in questo settore per applicare la normativa vigente per fare il piano delle frequenze per sostenere questo mezzo che ha bisogno di trovare uno spazio sempre più in tante nel quadro della comunicazione questo significa ad esempio pensare agli investimenti per le nuove tecnologie per il passaggio al digitale il famoso Taba così si chiama per la radio il il futuro sul piano e qui merita un discorso per sceso occorre con l'Authority aprire un dialogo neri riteniamo che l'Authority questa autorità anche per le competenze che gli sono state affidate diversamente da quella precedente sia un momento di incontro con gli operatori non sia semplicemente un organismo che Nanni norme come dire repressive o norme di rigida regolamentazione ma si è anche un'autorità come avviene in Inghilterra come avviene in Francia che abbia la capacità di essere flessibile e di lavorare insieme agli editori il che tutti i giorni si confrontano non solo con le norme ma anche con il mercato e con quello che significa mercato i costi d'impresa io sto parlando di radio che hanno dei fatturati che hanno dei dipendenti che rispetto ai contratti di lavoro lo diciamo da tanto tempo alcune volte sembra cose scontate ma si sta parlando di parecchie centinaia di posti di lavoro insomma poi posti di lavoro il fatturato cure Cennamo il fatturato complessivo non sono in grado di dirlo posso possiamo dare un'occhiata a quelli che sono i dati sì se mi dà un attimo tempo dopo glielo dico ne stiamo parlando intorno ai due mila posti di lavoro nel settore radiofonico per privato quindi stiamo parlando di Nikita piccola indubbiamente i confronti delle grandi imprese ma comunque di una mano d'opera di un come dire anche di una specificità del lavoro ma torniamo al piano fare il piano non significa con una gomma cancellare tutto quello che esistito fino ci si tratta di riorganizzare la definizione che negli anni piano nella riorganizzazione di diciamo lettere italiano
Dilla sulla coordinazione in modo da eliminò eliminare i disturbi e le interferenze e procedere gradualmente verso una compatibilizzazione di quello che fino a oggi in venticinque anni si è creato d'altra parte le leggi fino a oggi ci hanno permesso la compravendita di impianti dalla compravendita di interista azioni si parlava nel nel mille novecentonovanta di quattro mila stazioni noi oggi pensiamo che le stazioni in scende attive in Italia siano intorno tra le mille quattrocento e le mille cinquecento stazioni quindi c'è stato un operazione di sfoltimento dato dal mercato essenzialmente e anche dalle acquisizioni anche dal come dire
Dal lavoro che molti editori hanno fatto anche per migliorare la qualità del loro de dello rimpianti e delle dell'utilità del loro segnati sarebbe impensabile che con un colpo come dire dico ma si cancellasse tutto bisogna partire da quello che esiste per lenti a mente giungere al più presto possibile ad una situazione organi come dire regolamentata od organizzata questo è un concetto di piano importante anche perché dicevo dietro a questa diminuzione di stazioni dietro a quello che voi potete ascoltare oggi direttamente con la vostra radici stanno centinaia di miglia di investimento che altrimenti se ne andrebbero la radio italiana rappresenta un grande mezzo pluralista perché nonostante questo nonostante la questo processo di diminuzione dei stazioni Keller all'italiana rimane una delle più grandi mezzo di grande pluralismo sia di offerta di servizi sia in termini proprio anche di proprietà non esistono fenomeni di concentrazione nel settore radiofonico e questo è un grande bene un altro patrimonio che va difeso ciò non avviene in altri Paesi europei per esempio in Francia LAM praticamente tutta la radio francese in mano a quattro gruppi industriali la radio tedesca è praticamente in mano ad un solo gruppo industriale e così vale per la radio belga per quella Luxembourg chiese per quello olandese cioè noi siamo insieme alla Spagna all'Inghilterra una delle oasi dove diciamo settore radiofonico ha retto al la all'invasione da parte di grandi gruppi federati televisivi io voglio fare nomi perché nel cognomi però insomma facile capire di chi stiamo parlando perché poi si parla di grandi gruppi e televisivi ecco difendere il pluralismo significa anche difendere gli investimenti e gli imprenditori italiani si significa anche difendere questo pluralismo
Lo scenario italiano è fatto di pubbliche di privato se non parlassi del pubblico sarebbe come dire una elemento una deficienza molto molto grave non siamo tra quei Paesi dove la missione di servizio pubblico è chiara solo nelle nel principio non i fatti abbiamo un servizio pubblico che fa la pubblicità e che al tempo stesso file di denaro pubblico abbiamo un servizio pubblico che secondo le leggi in vigore dovrebbe avere tre reti in radiofoniche traditi
Visive a decine di reti fra televisive radiofoniche via cavo Cerreti cittadine a una quantità enorme di risorse
A una quantità enorme di risorse pubblicitarie se volete posso anche darvi i dati che superano già i limiti antitrust tre previsti da legge duecentoquarantanove possiede una quantità enorme di frequenze e negli ultimi tempi ha continuato tra l'altro che estende il proprio segnale acquistando nuovi impianti sapete benissimo sia per la rete parlamentare sia per altri servizi allora
Noi crediamo che il servizio pubblico svolga una funzione essenziale nel nostro Paese come in tutti i Paesi però riteniamo anche che in un sistema equilibrato debba esserci perciò uno una missione chiara
E come dire personalmente io non capisco perché il servizio pubblico deve essere finanziato sia da pubblicità che dalla che dallo Stato la polemica qui potrebbe il dramma che tutto quello che si dice così penso subito e si paragona subito con il televisivo e ora emergono come dire partiti posizioni qui stiamo parlando della radio difficile parlare solo della radio però in radio la RAI ha delle posizioni incredibilmente dominanti si pensare che l'unico soggetto che può vendere direttamente a radio e televisione è stata pensata e anche facile riuscire a fare dei contratti e a vendere della pubblicità radiofonica se si vende insieme a RAI uno RAI due nessun'altro può farlo
Ma in tutta Europa generalmente c'è un rapporto di un di un terzo di udienze al pubblico due terzi ai privati anche l'Italia non fa eccezione all'ingrosso no senza a guardare decimali praticamente secondo ho le delle ricerche di mercato sulle udienze il sessantasei per cento e ai privati il trentatré alla RAI guarda caso che l'unico paese dove l'audience è diviso o al cinquanta e cinquanta dell'Inghilterra guarda caso all'Inghilterra un servizio pubblico che non pubblicità quindi vuol dire che la pubblicità non è indifferenti d'un mostro azioni questo non significa immediatamente un una perdita di udienze non significa un servizio meno seguito da cittadini non significa un deterioramento dell'offerta anzi significa evidentemente un la offerta specifico un'offerta diversa noi siamo tra i pochi Paesi che non abbiamo news per esempio ecco in questo la RAI come dire a delle posizioni non solo dominanti ma tali da impedire il lo sviluppo del nostro settore non abbiamo tentato di collaborare con la Rai più pensioni vi garantisco che è molto difficile colloquiare con la RAI e avere dei progetti comuni anche per lo sviluppo delle tecnologie future molto molto molto difficilmente in altri Paesi c'è una collaborazione attiva fra privati e pubblici vogliamo rilanciare la radio o pensiamo che la radio sia morta se vogliamo rilancia Carla occorre come dire che tutti gli operatori dalla radio più piccola alle Grandi Stazioni Nazionali al servizio pubblico si uniscono per dare ai cittadini un servizio migliore perché poi questa è la nostra e la nostra missione
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