"Crisi balcanica. Origini e scenari possibili" dibattito organizzato dalla Cgil Veneto

Po'
Annunciare che purtroppo abbiamo qualche ritardo
Dovuto come sempre a lettera sui
Che si bloccato da qualche parte
Io volevo
Innanzitutto presentare un un momento velocemente l'iniziativa
Che come voi avete visto come voi avete sicuramente capito anche dalla presenza colto
Non è semplicemente una manifestazione non un una delle solite iniziative che fa il sindacato Nunzio pioppo particolare noi abbiamo voluto vedere insieme due momenti quello della dimostrazione della
Della mobilitazione contro la guerra
Le iniziative che abbiamo fatto in questi due mesi sono parecchio alla manifestazione nazionale di Bari da quello per l'altro giorno
A Venezia molto partecipata
Questo piano d'iniziativa con un altro più amministrativo cioè quello della discussione della conoscenza della comprensione
Noi siamo convinti tutti insieme di avere in questi mesi recuperato un ritardo di conoscenza su una vicenda molto complessa
E che però nonostante la frettolosi Pannella recuperare letture delle conoscenze eccetera
Abbiamo capito tutti e se una vicenda molto molto complicato
Ed è per questo che abbiamo invitato delle persone dei personaggi molto
L'importante
Dai quali non le vogliamo appunto sentire la loro opinione il loro punto di osservazione
Le loro riflessioni aperte come deve essere aperta una riflessione come quella che facciamo
Io però vi chiedo scusa un momento perché vorrei
Anticipare l'inizio della discussione
E non possono farlo
Ricordando quello che è successo due giorni fa
Fra l'altro voi naturalmente il capannone del Petrolchimico l'avevamo scelto prima che succedesse
Il grave previste episodio e speriamo che sia un episodio
Dell'uccisione del professor Massimo D'Antona
Però guarda caso siamo
In un luogo emblematico non solo delle lotte dei lavoratori ma anche di quella triste vicenda
Vent'anni fa chi ha la sfortuna di averla vissuta direttamente come sottoscritto
Proprio qui a pochi metri proprio qui fisicamente si consumava una delle pagine più nere del terrorismo delle Brigate Rosse
Che è andato per quanto riguarda quest'anno dal mille novecentosettantasette al mille novecentottanta
Prima con l'uccisione del vicedirettore lo stabilimento ingegner Gori
Poi con l'uccisione del del responsabile della DIGOS dopo l'albanese infine con il rapimento sequestro per quaranta giorni e più e poi uccisione del direttore dello stabilimento di Anzio Taliercio il cui corpo è stato trovato lasciato trovare qui
A dieci metri di distanza da questo luogo dove siamo
Per voi quindi senza fare riferimenti senza fare discorsi lunghi
Per noi quello che è successo l'altra mattina è un ritorno a un film purtroppo già visto e drammaticamente
Quindi io non voglio né togliere spazio al dibattito di oggi sviare l'attenzione voglio solo dire che per quanto riguarda il sindacato
Per quanto riguarda i lavoratori e per quanto riguarda il Petrolchimico ma tutti i lavoratori veneziani
Veneti italiani ci sarà una risposta ferma dura senza nessun tipo di equivoco senza nessun tipo di giustificazione
Il conto ai dissenso anche di fronte alle questioni del lavoro
Anche di fronte alla questione della guerra dissenso deve essere assolutamente garantito offerto
Guai se non ci fosse il dissenso però tra il dissenso e l'estremizzazione terroristica non c'è nessun tipo di parentela nessun tipo di congiunzione medici di giustificazione
Massimo D'Antona era un collaboratore della CGIL da quindici vent'anni ha lavorato una consulta giuridica era da qualche anno il prestito come si dice alla politica il governo più che alla politica un tecnico per noi quindi è una perdita
Non indifferente non solo sul piano umano ma anche sul piano punto simbolico io mi fermo qui chiedo a voi tutti
Un minuto di raccoglimento e ricordo che il professor Massimo
Ancora due minuti poi cominciamo
C'è un'altra varia che vogliamo introdurre invece di carattere molto più molto più rilassante
Abbiamo il
Vogliamo approfittare in questa occasione presentare
Quello che vedete alle nostre spalle
Un quadro che poi andrà messo lì in quella in cui lo spazio oggi coperto dalle due bandiere
E che è un quadro che non abbiamo chiesto ad un lavoratore del Petrolchimico un tecnico del parco serbatoi che qui davanti a nuove adesso salutiamo gli diamo la parola per due minuti
è un quadro appunto che come vedete la presenta
La pace rappresenta il segno della discussione che facciamo anche oggi
Capano e petrolchimico adirarsi pannelli come vedete alcuni sono legate all'ambiente altri sono legate i morti sul lavoro
Al terrorismo naturalmente perché l'abbiamo vissuto in prima persona questa volta abbia voluto invece scegliere un titolo più come dire più rassicurante speriamo e quello della pace come vedete in quel quadro sono raffigurate diverse cose la città di Venezia la zona industriale
Naturalmente alcuni simboli della pace
E naturalmente anche la il lavoro le varie le varie razze le varie dei vari i vari confronti tra le varie diversità questo è un po'il segno come dire che era pazzo e porta con sé
Una società multietnica una società nonno chiusa ma
Io do la parola verso a Bruno Garland per due minuti che ci può sempre sulla sua opera e poi finalmente cominceremo
La discussione
Allora il Pardo credete alle mie spalle
Come ha detto De Gasperi è stato richiesto dai lavoratori del
Del Petrolchimico di Porto Marghera
Per lanciare un messaggio visivo di sensibilizzazione alla pace
La tecnica che ha usato
è uno stile pittorico un Liberti
Di proposto però in chiave moderna
E fuso di elementi decorativi
Questo stile aperto il nostro secolo il mille novecento che purtroppo è stato macchiato di due guerre mondiali
Mi auguro che lo stesso stile Liberti chiuda una parentesi negativa
E si prospetti al Duemila con propositi di mediazione e di pace
Se osserviamo le simbologie nel quadro sono concreti messaggi di pace
L'albero qui raffigurato tre volte è il segno della vita è fuso nella natura
Qui l'albero rappresentato con i tre elementi delle medaglie olimpioniche
Foro al centro e bronzo quindi serenità e fratellanza fra i popoli
Il palazzo Dario
Prestigiosa emblema di Venezia non è più un simbolo di negatività e di sventura ma si propone in tutta la sua bellezza nell'ambiente lagunare
Le con lembo le colombe sull'albero dentro al nido sono un simbolo di amore comunione familiare
Madre Teresa di Calcutta per questa non servono ulteriori parole
Premio Nobel per la pace simbolo di amore di pace senza frontiere
Lo stabilimento
Non è più elemento inquinante ma è un futuro positivo
La figura femminile della speranza di un mondo migliore dell'amore e della pace fra uomo ambiente
I tre volti raffigurati fusi tra loro
Rappresentano riunione di popoli comunione di Lazio riunione di etnie
I giochi materici che compongono il quadro lasciano spazio all'interpretazione di chi li osserva comunque sono motivi decorativi dinamici che danno un senso di movimento a tutta l'opera
Un grazie ad amici e colleghi per il loro sostegno
La ringraziamo naturalmente Bruno Galland
Quadro Alessandra
Al suo posto sarà un altro tassello per la storia di questo
Di questo lo stabilimento di questa mondo del lavoro bene allora cominciamo la l'iniziativa di oggi
Come avete visto abbiamo qui tutti i nostri ospiti abbiamo solo un ritardo di aerei
Anche Paolo Rumiz
Abbiamo solo Italo gli aerei per quanto riguarda Volcic che abbiamo fatto tornare un po'di fretta e che ha avuto disguido su una rete di nominare però questione di di qualche mezzo di mezz'ora speriamo non di più
Allora
Noi abbiamo pensato questa iniziativa appunto in questo quadro
Iniziativa che abbiamo organizzato come le tre
CGIL del così detto modesto Triveneto Friuli Trentino
Friuli Venezia Giulia Trentino Veneto anche per dare una dimensione un po'come dire storica un po'geografica a questa nostra vicinanza alla
Al mondo dei Balcani che oggi che oggi sul quale oggi discuterà
Io dico solo due cose di di apertura per riportare ai nostri ospiti che poi naturalmente presenterò
Molti giornali conoscete
Due due valutazione di apertura riguardo al dibattito che c'è in CGIL
E che credo possa interessare anche anche voi insomma nel mondo del lavoro CGIL CISL UIL naturalmente
Noi abbiamo la sensazione noi che siamo sindacato che da tempo non dal ventitré di marzo ma da tempo
Cerca di avere l'azione con l'altra parte del dell'Adriatico che è stato più volte
Nelle terre martoriate dal novantuno novantadue novantatré novantacinque
Dei Balcani
Abbiamo l'impressione che questa guerra sia in qualche modo una cronaca drammatica di una crisi annunciata
Cioè abbiamo la netta impressione
Che la guerra che si ha scosso
Tante coscienze ma abbia anche svegliato tante
Intelligenza e tante
Riflessione un po'sopite un po'distratte
E diciamo anche abbastanza colpevoli
La crisi balcanica non è nata
A nostro giudizio a mio giudizio il ventitré di marzo con l'inizio dei bombardamenti
Crisi balcanica viene da lontano poi naturalmente i nostri ospiti sapranno meglio di me
Ripercorrere questa questa storia
Ma comunque insomma almeno nel periodo recente nata dopo la seconda guerra mondiale una molto di Tito con il crollo del muro di Berlino
Ritardi colpevoli dicevo prima di conoscenza e di coscienza del e secondo me anche errori di analisi
E di intervento dovuti a questi ritardi
Certo la guerra adesso cambia lo scenario cambia il panorama cambia l'agenda radicalizza appiattisce
Allontana la riflessione
è già successo questo
Alcuni anni fa con guerra in Croazia poi con quella in Bosnia
L'intervento armato del ventitré di marzo dalla NATO
Io continuo a vederlo più come un segno come via di debolezza la decisione estrema
Della è una dimostrazione di un vuoto politico di un'assenza strategica
Di una carenza di relazioni di conoscenza che l'America ma anche l'Europa hanno dimostrato in questa vicenda
Allora noi bisogna che recuperiamo questo ritardo riflettiamo che recuperiamo questo ritardo e come sindacato
Capire che cosa possiamo fare noi non siamo né strateghi della guerra né
Tecnici dalla diplomazia però siamo una grande organizzazione di massa
Che ha dei valori sono quelli della multietnicità che sono quelli della solidarietà
E che sono credo valori che noi dobbiamo salvaguardare anche di fronte alla deriva pericolosa che questa guerra sta provocando
Che oltre a essere quella delle morti delle stragi
Dei profughi
E anche quella di una di una pericolo molto più sottile ma molto più pericoloso e cioè quella di una sorta di implosione etnica
Di una fuga nazionalistica di una vi sfugge razziale insomma ognuno dentro la sua casa contro armato contro gli altri ecco credo che sia su questo che noi dobbiamo ragionare
Ed è su questo che noi dobbiamo lavorare come organizzazione sindacale ed è su questo che non abbiamo chiesto appunto
A questi nomi importanti di farci riflettere di aiutarci a capire
Di farci capire come possiamo andare avanti anche con la nostra iniziativa che ripeto non essersi di mobilitazione perché la guerra finisca presto ma lei sarà anche di ricostruzione
Ideale culturale oltre che materiale
Ecco questo mi sembra il punto forse più complicato speriamo che le armi tacciono presto
E però questo secondo aspetto noi dovremmo affrontano per diverso tempo
Dobbiamo essere coscienti i tempi sono lunghi
Che mi sembrano davvero scarse complicate le possibilità di una la ricostruzione di un minimo di tessuto integrato
In quelle terre e quindi e ruolo nostro ruolo dell'Europa il ruolo del la comunità internazionale il ruolo dell'Italia
Che in questi mesi si stato in queste settimane si sta spendendo come un ruolo di mediazione
E noi come sindacato stiamo cercando di spingere perché il nostro Paese abbia questo ruolo
Ecco avere questo questo chiaro segno davanti a noi e cosa noi possiamo fare
Quindi io chiedo innanzitutto che il dibattito rimanga principalmente su questa taglio
Ricostruzione storica conoscenza e soprattutto che cosa si può fare come si può affrontare questa questione che viene da lontano come abbiamo capito che molto probabilmente andrà assai lontana che corre il rischio di lasciare sul campo oltre ai morti oltre ai feriti oltre ai profughi oltre ed è al devastazioni anche una retaggio una divisione culturale religiosa etnica
Che che che sarà difficile recupero
Ecco questo mi sembra il quadro veloce
Finisco qua
E e do subito la parola ai nostri ospiti ora è far parlare per primo
Il professore
Ma playlist che sta qui alla mia destra
Personaggio sconosciuto
L'uomo un esponente del dissenso della letteratura dall'est Europa come qualcuno l'ha definito per chi
Ha avuto la fortuna di leggere i suoi libri in particolare nel Mediterraneo nuovo breviario
Ma anche gli altri Sarajevo
Ex Jugoslavia Diario di una guerra e altre ancora
Sa che il professor Martinelli ces sempre interrogato proprio su questo punto
Cioè considerando il il Mediterraneo l'unico sistema
Gli appelli
Ha detto delle cose interessate perché le ha lette ieri sul Corriere a sera io mi fermo qua personaggio molto importante intelligenza viva che sicuramente saprà vincere le cose tra il professor
Senza parole convenzionali seminiferi se fra di noi e vi ringrazio di manifestare ancora una volta fresca
Manifesta preoccupazione di quello che succede nel mio ex poter insensibile inizio con alcuni senza una fine
Se ne è stato
Otranto proprio all'inizio perché stesura volevo andare all'incontro di questi poveri kosovari
Che annuncia attori stessi scogli come noi erano i servizi militari annoieranno così fanno esperienze istituzionali volevo siti sanno tutti riserbo perché vivono in Serbia e in un anno fa Trescore serve
E ho vissuto una dei più gravi momenti di Capri e perché viva del sette otto anni che io definisco comunque io fra l'asilo e di Siviglia
E lì sì poniamo una questione per McCain voi dovreste infatti cercare voi stessi ma risposte come chiamiamo cresca cent'
Forse non gli altri stranieri temo che siamo che più sensibile alcuni terribili stiamo imparando la vostra lingua abbiamo un'altra percezione è quella cosa che mi ha sorpreso
Profughi rifugiati fuggiaschi richiamato sforati deportati esiliati emigrati respinti espulsi espatriati in quei giardini Ceccarini
è una profusione della lingua italiana sia una confusione
Solo tre mesi fa ancora tutta questa gente si chiama con un altra termina chiamati con un'altra che in media clandestini
Così capita che non sono più prestanti estivi solo una di queste dieci category
Ecco subito mi metto dinanzi a un fatto difficile da risolvere razionalmente e che si pone però che con un problema non filologico detto apparentemente filologico si entra in un altro modo in cresta in questa problematica quello che alcuno che ha vissuto di che è venuto di là
Sicuramente non mi aspettate di di scoprirli le cose che hanno fatto al meglio i giornalisti italiani coraggiosissimo insomma figlia tavole
Con noi ma di dirmi alcune cose sul significato che forse dietro questi termini questa terminologia che a cui ho accennato
Si tratta di contenuti ma soprattutto si tratta dei tessuti
E di cercare una risposta
Perché presto tessuto balcanico e dell'Europa dell'Est nello stesso tempo è così fragile
Questa mi sembra
Allora farò assume un forma di alcune molto Brady molto concise costatazione
Non è solamente il sistema che crolla che anch'
E la società stessa che esplose questa mi sembra molto importante differenza un sistema crollato una società esplosa
Un altro e così che vale far forse per tutta l'ex Europa dell'est
Differenza fra transizioni e trasformazione Licci sì o no ancora le transizioni in transizione avete la parola iter l'Iran dare cammino
Che durano più a lungo di prevista nessuna non pensava dieci anni fa quando però i problemi Gallino che la Cassazione sarà così
Transizioni durano nel don diventano vere trasformazioni talvolta diventando trasformazioni sono grottesche sia tragiche come Mexico USA nello stesso contesto pure alcune cose contestazioni
Che fanno parte di un'esperienza diciamo di una di un dissenso Garics Europa dell'est
Si voleva confiscare il presente
Ma non si riesce a controllare e dominare in casa
E la cassa escono fuori queste creste Farcas si voleva dunque conquistare il presente ma non si riesce a dominare il passaggio
Si voleva alcuni di noi salvare la memoria ed è se la memoria finisce per punire
Sono le Memorie uscite fuori che puniscono
Si voleva difendere le eredità positive eredità nazionale
E adesso occorre difendersi veleni ed eredità
Perché le forme di paradossi così presente esponente noi difenderemo eredità positiva che è poco che c'era la democrazia ieri
Adesso occorre difendersi dall'eredità che uscita fu vediamo così nascere le libertà e senza sapere che farcene o rischiare rischiando di abusarne anche qui un paradosso veder nascere la libertà senza se e perché farmi rischiando di abusare
Ancora una consacrazione del genere le spartizioni le divisioni si impongono a c'è poco da spartire poco da dividere queste idee forieri di una Grande Serbia di una Grande Albania dura gradi ieri Bulgaria una grande Croazia non c'è posto per la gran domani c'è uno spazio determinata dei Balcani in cui ognuna a suo spazio stretto il suo abbia in cui il Po trovarsi dunque anche ancora un paradosso con cui siamo confronta e finalmente in queste queste prime paghi parole introduttive si proclama e non solo nei Balcani non soltanto nemici Posavina campate Dressi Europa dell'est e del Mediterraneo
Si proclama la democrazia ma si crea credo che io chiamai ancora e recriminazioni Francia otto anni fa
Sì si crea la demmo creatura la parola che volete dire ibride di democrazia di dittature questi regimi siamo alle demmo crack Touré
Eventi questo paradosso c'è gente che crede nel momento sì ma adesso democrazia si credeva Milosevic che volesse pare l'abbia anzi democrazia si credeva attori Masi infatti sono né demmo creature questo il tessuto in cui si scrive in chi scrive si può semplici vuol proprio andare chi siano non voglio togliere la parola agli altri che hanno le cose quelle che Simone anzi più dirette dei dei dei figli di di mente
Sì c'è una mancanza di idee forzati i punti di riferimento e affidabili c'è una carenza di lavori verificati e di esempi probanti
Fallimento dell'ideologia diffidenza verso la politica perdita stravolgimento della fede incertezza e smarrimento e dico soltanto una cosa ancora
Avevo un'altra idea ma le pubblicheremo altrove volevo presentare imbarcando e mi sembra molto più importante vedendo la competenza dei miei colleghi che sono qui a tavola forse una cosa su cui che io ho vissuto più direttamente dirò purtroppo e su cui vorrei accennare via a cenare mi mi sembra importante non mi sembra tanto una cosa su cui si è parlato abbastanza nella stampa non soltanto italiane ed estere
Sono le grandi isole del Mediterraneo dei Balcani che ne fanno parte in cui non c'era una vera laicità non penso soltanto alla recita nei confronti della
Attività inizia una concetto molto ristretta forse che viene dal Vaticano della laicità simile nella lecita come attivissimo come non so che c'è una laicità che si può essere laico i credenti attici ben altre apparizioni pensare la laicità
Da una parte mancanza di laicità nei confronti della fede ma dall'altra parte per il fenomeno a cui voglio azionari mancanza di laicità nei confronti di un concetto religioso di nazione
Concepiscono religiosamente alla nazione è un terzo livello parallele continuo mancanza di laicità nei confronti dell'ideologia concepita come religione
Questa infatti anche col perché i credenti contro la religione concepire grazie avete veramente rispecchia nelle sanissimo
E lo stalinismo di tipo di Amber Coggiola di Stalin Mao e via dicendo as c'erano re negati c'erano etici si vede un comportamento religiosi dove ci eretici c'è la fede
Dunque Mosca mancanza di laicità nei confronti del concetto di nazione attuata mi concerne i confronti per ideologia concepita religiosamente secondo l'età nonché sul treno e loro insomma gli elementi che che che si inseriscono in testa come poi per quanto riguarda i balcanici affiancate così capire non dimenticate comunque con una che crescono uno spazio in cui c'è grande grande frattura venne mediterranea dell'Europa lo scisma cristiano che divise due tipi cristianesimo per niente
Per non sino sino a niente NASA classico scrittura e nel testo spazio di frattura di frantumazione sincerità una componente fissa
Sono tutti i problemi del Mediterraneo chi che si concentra i nostri adesso per dare l'esempio di assemblee
Attinente alla parola grazie
Questo
Questo per noi sindacalisti da una versione come come si fa a dire tante cose in pochi minuti riduce diciamo sempre poche cose in tanti minuti
Allora ve io invito tutti a seguire questo questo questo esempio se ce la facciamo naturalmente perché come avete visto la tavoletta la tavolata molto ambiziosa molto vasta
E sappiamo che poi un certo punto l'attenzione cala e poi abbiamo anche il finale
Come dire
Di sorpresa col nostro Moni Ovadia che quindi sono Adele che stiamo tutti qua
Per cui io credo senza determinare tempi che i dieci dodici minuti siano l'ambito naturalmente però siccome
è giusto che i nostri ospiti dicano quello che
Che si sentono gli regalò voglio dire dormo staremo lì fiscalmente da controllare per controllare il tempo io adesso darei la parola a Lucia Annunziata Camp c'è un ferroso per tutti quindi inutile Gaga che rappresento prestigioso giornalista fra l'altro recentemente ha avuto qualche incidente il percorso sul lavoro e quindi inutile commentare niente
Lucia volevo volevo solo ottanta nomi secondo per ringraziare
L'assessore ma la Roma eseguì presente agli oltre che nel solare una nostra perché amicale rappresenta il Comune di Venezia e come il previsto patrocinato questa iniziativa grazie Mara
Lucia Annunziata
Il il secolo voi sapete si apre con pista grandemente della rivoluzione
Russa
Entra sulla scena internazionale con un atto rivoluzionario che fu quello di lei gli in che firmava la pace con l'arcinemico tedesco
Pur di fermare come dire la guerra
E finisce con un nuovo Occidente in mano alla sinistra governato dalla sinistra che esattamente un secolo dopo
Comanda la guerra
Io credo che questo percorso è un percorso esemplare un percorso
Che ricorderete no
Nel senso che io sono convinta che questa diciamo perfezione geometrica eppure capovolta da dall'inizio alla fine del secolo contiene quello che è stato il destino della sinistra contiene in parte quello che è stato il destino del secolo
E io sono convinta che noi ricorderemo questa guerra ben al di là di quelli che saranno i risultati
Perché io penso che dentro questa guerra noi abbiamo visto scoppiare per la prima volta tutta una serie di valori che non sono solo della sinistra diciamo da sinistra in senso allargato nel senso che sono i valori
Che non avevamo identificato con la democrazia in Occidente insomma quindi con quella che consideravamo la forza che ha vinto poi alla fine in un secolo dopo appunto tutte le grandi guerre contro le dittature il pensiero autoritario eccetera
Dico questo per dire che non è facile dire che cosa si pensa su questa guerra non è facile essere d'accordo su che cosa si pensa su questa guerra credo che ognuno di noi ha un obbligo un'opinione diversa sono certa
Che chiunque abbia oggi un opinione ce l'ha in maniera tormentata e sofferta
Il fatto stesso che questa guerra abbia riportato in casa nostra anche lo spettro del terrorismo non è un caso che esso stesso un evento secondo me che prova quanto nel documento delle cosiddette Brigate Rosse c'era anche un forte accenno continua diciamo alla alla guerra prova appunto quanto drammatica la possibilità e la necessità di schierarsi
Dunque io vedo questa guerra come un come quei classici oggetti dei bambini dove si guarda dentro e ci si trova di tutto sostanzialmente proverò elencare
In molti livelli che molti le molte problematiche che questa guerra tirato fuori più che dire
Giusto o sbagliato perché secondo me schierarsi nel senso di dire bisogna fare e non fare la guerra e molto bella fine poi bisogna decidere questo però è visto che qui siamo in una situazione in cui per fortuna non tocca a noi dire
Mandate non mandate le truppe fermato confermate i bombardamenti credo possiamo permetterci anche il lusso di dire è un po'di cose intanto secondo me ci sono un paio di livelli militari dentro questa guerra su cui spessissimo non facciamo comunque confusione io più che questa guerra singolare nel senso che più che una guerra
Diciamo insolito le guerre sono combattute tra nemici che si fronteggiano no io invece penso piuttosto a questa guerra come una triangolazione cioè sono in realtà ci sono tre atti di guerra in corso che non necessariamente interagiscono
Nel senso che c'è il bombardamento della NATO e la pressione della NATO sulla Jugoslavia che è una cosa poi c'è la guerra in Kosovo tra i soldati della Jugoslavia e i soldati dell'UCK o comunque qualunque cosa vi si stiano facendo lì dentro perché non abbiamo ancora informazioni molto precise
Nonostante tutto secondo me questi due livelli non necessariamente si incontrano sono però spessissimo a mio parere dimenticati nel senso che il bombardamento della NATO è diventato anche perché più evidente anche perché il nostro spessissimo il problema che noi abbiamo perché invece dimentichiamo che nel frattempo il coso voi ancora non soltanto materiale di espulsione ma che l'espulsione il dato finale di una guerra che è in corso sostanzialmente quindi io vorrei comitato cominciare a pensare che esistono due guerre per lo meno due teatri di guerra
E che questo è molto importante per tentare Sempre tenerli sempre insieme non informazioni che noi abbiamo sul coso che in realtà sono terribili al di là anche di quello che raccontano i profughi
Cioè per esempio le ultime testimonianze che abbiamo di persone che hanno viaggiato in Kosovo con il permesso della Serbia quindi non abbiamo nessuna ragione di dubitare delle loro testimonianze e che abbiamo ancora migliaia e migliaia e migliaia di profughi in realtà non s'che vagano nelle campagne andando da un posto all'altro senza avere più un posto un paese buttati da una parte e dall'altra io oltretutto bombardati però dico ci sono due di belli
Di guerra che bisogna tenere insieme
La seconda cosa che è successa in questa guerra secondo me che questa guerra cominciata in un modo sta continuando in un altro nel senso che in termini puramente di strategia militare io credo che la guerra ha avuto una sua evoluzione e ha dimostrato ancora una volta ripeto indipendentemente dal se la si crede giusta o sbagliata io sto cercando di fare un'analisi delle cose che sono emesse durante questa guerra è venuta fuori ancora una volta secondo me a mio parere non tanto la polpa della macchina politica americana quando complessivamente il pericolo che noi abbiamo o nell'avere un mondo in cui c'è una macchina da guerra tecnologica estremamente più sofisticata di tutto il resto del mondo
Potrei dire più semplicemente che è colpa dell'America io non penso questo io penso che noi abbiamo un problema politico serio col fatto che l'America non ha una seconda leadership nel senso che ogni contenimento possibile di questa leadership quando è venuta a mancare ha lasciato l'America in qualche modo secondo me nella condizione di un pugile che tira pugni a vuoto
Era e molto difficile misurare la propria forza la propria potenza al proprio governo in una situazione in cui non c'è nessuna forma di limiti nessuna forma di contenimento
Questi ancora più complicato secondo me quando come già successo dalla guerra del Golfo poi la macchina militare di questa unico leader e eccessivamente più grande
Rispetto a tutte le aziende macchine nucleari del del continente
Nel senso che per esempio io credo che c'è un discorso da fare anche specifico sulla tecnica di guerra cioè gli americani hanno sbagliato a pensare che la guerra si potesse
Vincere semplicemente col bombardamento e
Nel da guerra mi dispiace anche tecnica quindi voglio dire anche di questo dobbiamo discutere se vogliamo parlarne non c'è dubbio che sono entrati in guerra assicurando se stessi e l'Occidente
Sì di condizioni politiche che non c'erano ma soprattutto di condizioni militari cioè nel senso che loro sono andati
Convinti che la guerra è arrivata
Potesse bastare
Nonostante tutto noi siamo in una situazione in cui dopo cinquantaquattro giorni la guerra aerea non basta non solo non basta io
Ci sono degli errori anche questa è una sciocchezza chiunque è una persona di buona volontà in questo mondo sapeva entrando in guerra che ci sarebbero stati dei morti civili non peraltro perché la guerra fa dei morti altrimenti nessuno di noi
Sarebbe così drammatizzato rispetto a queste scelte quindi io non faccio un discorso specificamente di errori nel momento in cui si è partita era chiaro che ci sarebbero stati errori poi chiamateli come volete insomma cioè civili devono morire in guerra perché se non muoiono i civili non c'è pressione sui governi perché i soldati muoiono per definizione in guerra no
Un discorso ovvio il problema vero però che noi siamo entrati in guerra con una macchina militare esageratamente potente e probabilmente malamente guidata che anche questo un discorso da fare già avevamo visto che la guerra del Golfo ma sapete come quella del Golfo attaccavano gli arabi tutto sommato anche mi più democratici di noi gli arabi sono molto lontani in fondo ci siamo scandalizzati meno per alcune cose
D'altra cosa deve discutere chiaramente noi andiamo il tredici alle elezioni europee spero che si è capito che questa guerra è la disfatta dell'Europa ancora prima che l'Europa nasca
Nel senso che ci sono stati buoni momenti fondamentali uno
Paradossalmente nel momento in cui si andava a costruire il primo Parlamento europeo si è decisa una guerra sulla base delle decisioni dei governi nazionali
E questo è un grande problema
Il secondo problema è che noi all'interno di questa guerra non solo non abbiamo visto ma abbiamo vinto l'Europa abbiamo ne abbiamo visto la disfatta la signora Bonino che pure una persona come dire che gode di molta popolarità diciamo molto rispetto
Forse dovrebbe poter in un po'meno di popolarità e dispetto perché poi alla fine cioè lo dico con amarezza perché è una persona che stimo lei incaricato dei l'aiuto ai profughi
Allora la Bonino l'abbiamo visto in tutte le salse predicare contro i serbi che Dio gliela mandi buona insomma voglio dire ha anche ragione politicamente
Ma non abbiamo visto un pacco dello delle dell'Europa critico anche dire dove diavolo starà signora Bonino che stava lì a scendere le scale gli elicotteri quando si trattava non so degli hutu di Yuzhi delle donne in Afghanistan
Scoppia questa guerra cioè non sarà stata una sua non sarà stata una sua limitazione però certo l'Europa che ha un sacco di soldi pagati da noi caramente è stata talmente non ha avuto nessuna capacità di intervento prima come Parlamento europeo
Non ha avuto nessuna capacità di mediazione dopo è stata esclusa istituzionalmente da questa crisi
Quattro non ha fatto neanche quello che poteva fare normalmente con i nostri soldi che era di mandare le tende è chiaro non sostano è stato mandato niente
Prodi
E alla commissione io a parte la diciamo capo dalla commissione
A parte la proposta della conferenza sui Balcani che va bene insomma non ho visto una tipizzazione neanche da parte di Prodi su questa guerra
Quindi io credo contemporaneamente ci chiedono di andare a votare alle elezioni del tredici bene io predire chiederei diamine perché votiamo a questo punto visto che la guerra ex completamente scomparsa del foglio no
L'altra cosa ancora che ho da dire l'altro grande collasso che noi abbiamo avuto in questa guerra sono le Nazioni Unite
Le Nazioni Unite sono un grande pachiderma
Chi come me ha lavorato per anni in vari posti del mondo sa che è una delle più grandi e corrotte organizzazioni del mondo nel senso che guardate quelli delle Nazioni Uniti son dei personaggi che vivono come il re nel Peterson mondo c'hanno questi ridicole jeep bianche con le loro
Credo esibito
C'è sono dei personaggi ridicoli guidati generale ed ex ambasciatori politici che sono stati fottuto impanate che hanno perso le elezioni sono un branco di deficienti praticamente no è vero
Allora
Voglio dire noi abbiamo sempre simpatizzante o per le Nazioni Unite abbiamo sempre simpatizzare relazioni mani innanzi al perché le Nazioni Unite hanno rappresentato diciamo una forma militante di anti americanismo anche interessante con una spiccata tendenza del per tramonto di riequilibrio del terzo mondo
Ma non illudiamoci
I giochi che il Terzo Mondo ha fatto nei confronti diciamo della dell'America non ha salvato la coscienza loro e soprattutto non li ha messi in grado neanche comunque di operare diplomaticamente in maniera attiva allora voi pensate che Kofi Annan e se ne sta zitto perché lo hanno messo da parte o pensare che Kofi Annan se ne sta zitto perché tanto non sa che fare
Invece stare zitta pertosse e vi resta con gli americani che sta contro gli americani se l'opera del posto no cioè è abbastanza evidente che Kofi Annan ha non è un innocente
In questa situazione cioè quando gli americani e gli inglesi hanno deciso di Rooney bombardare adesso non mi ricordo più se i bombardamenti o cose varie sedi bombardano in Iraq credo in Iraq ma proprio recentissimamente e si disse
Vanno bombardata of senza il via libera titolo ONU e poi tutti i Paesi l'allarme all'Italia la Francia la Russia
Per tutti quanti fece una grandissima protesta nei confronti dell'Inghilterra e dell'America perché avevano bombardato senza sentire gli alleati senza avvertire russe senza avvertire l'orto voi ci credete no naturalmente no perché abbiamo un livello di come dire l'integrazione dei servizi così totale e così oggi abbiamo una copertura del mondo
Completa per quanto riguarda i satelliti non si sposta niente nel mondo che non si non ci sia l'informazione globale soprattutto c'è integrazione dei servizi dotati
Cos'era un gioco delle parti un gioco delle parti per cui gli italiani hanno detto guarda non ci mettete in mezzo perché ci farebbe una brutta figura nanna detonare io non veramente poi se appoggio
Se appoggio così questa cosa contro l'Iran all'Africa mi salta addosso aerei russi ha detto per favore non ce la fate sapere e poi tutti a fare questo gioco
C'è un gioco delle parti anche nella crisi dei Balcani quindi voglio dire non ci fidiamo dell'ONU è chiaro Longo ha fatto peraltro anche lì un collasso pazzesco io ero in Macedonia quando che è successa la storia di blasé no che c'erano questi
Si diceva cento mila ecce riceva cinquanta mila diciamo pure che erano soltanto trentacinque minuti trentacinque mila persone
Che a me personalmente hanno veramente fatto morire di pena perché immaginate
Boeing chiamiamo profughi politici fra il tuo intervento lì quindi poi sono come dire gente come me come voi son dei professori universitari son degli insegnanti son dei lavoratori su per le madri di famiglia
E naturalmente sono arrivati abrase dopo una settimana di guerra negli vagoni blindati nei treni sono arrivati lì sono arrivati lì li hanno messi lì non li facevano passare né da una parte né dall'altra
Ma vi dovete immaginare questa scena il peraltro un po'avete vista di noi che andavamo tutte le mattine a vedere su questa Montagnola questa gente che gente come noi che dopo cinque giorni di di di di fango era chiaramente ridotta erano i profughi no cioè quasi dieci profughi a gente che non ha più nessun umanitarie problema vorrei vedere voi dopo una settimana di treno senza mangiare
Con i bambini c'erano madri che si stendevano nel fango che gli arrivava fino a qui si facevano dormire i bambini addosso ma non potevamo fare niente non ho non faceva niente
Perché perché ovviamente non poteva entrare nel dibattito politico diplomatico dei rapporti tra la NATO e la Macedonia
Non solo a un certo punto una mattina siamo tutti quanti andati lì il campo di base era stato svuotato trentacinque mila profondi portati via la notte sotto il naso dell'ONU
Conferenza stampa dell'ne abbiamo detto ma scusate ma come è possibile che trentacinque mila profughi se ne siano andati ex grande tema non è di notte non facciamo i tu urne cioè voglio dire questa è la storia bella Di Blasi trentacinque ridondanza e l'hanno portato Richard cinquanta autobus sedevano porta di via portati in Albania insomma ecco
Questo è il secondo mito che è caduto cioè il mito dell'Europa il mito della dell'ONU e poi ci sono secondo me presi e catturati dentro questa guerra
Dunque
Grandi principi della sinistra della finestra di fin e secolo che si scontrano l'uno con l'altro cioè in fondo noi abbiamo da una parte
Una idea forte della sinistra che quello del multiculturalismo
E interveniamo tutto sommato in una guerra in cui sia i serbi
Che gli albanesi sostengono il contrario dicono un popolo una nazione allora noi sosteniamo che il multiculturalismo ovunque eccetto che nei Balcani o no questo è uno dei problemi che abbiamo davanti
Dall'altra parte però voglio dire guardate che cosa siamo stati noi occidentali in questi ultimi non dico cinquanta che in questi ultimi vent'anni
Siamo stati come dire una nazione per dire come Lorenz diceva una nazione grassa una nazione come dire il Papa dice edonistica l'Occidente lo è stato e soprattutto secondo me è una nazione che è stata molto tentata de tutto ora tentata
Da quello che è il relativismo etico cioè ci siamo talmente messi a capire le ragioni altrui ci siamo talmente infilati dentro le questioni delle differenze culturali e del rispetto e culturale
Che questo concetto lo abbiamo tirato al punto da giustificare ogni indifferenza
Per cui se si combatte in Africa sono guerre tribali se si combatte in in altrove hanno ragione quelli hanno ragione quell'altro quindi abbiamo due grandi concetti della sinistra che si sono scontrati
E a questo punto dopo aver fatto l'elenco di tutte le cose che sono state prese intrappolati di queste guerre ributtati indietro come in un grande non so come un grande fanno grande una grande girandola io credo che poi si è toccato il punto sei a questo punto con tutti i difetti con tutti i problemi che io enunciato l'eccesso di leadership americano l'eccesso di ideologia al fallimento dell'ONU l'eccesso della macchina militare lo Svindal sbagliato condotta della guerra la
Volevamo pare a guardare di nuovo o no
Io personalmente credo che la guerra poi ci abbia messo di fronte a questo problema che per la prima volta questa cosa ci fa schierare
Ci fa sentire male perché sappiamo che la scelta in nessun caso è una scelta perfetta come nessuna delle scene
Io personalmente non mi voglio tirare indietro e vi dico che io quando mi guarderò indietro si farà la storia tra vent'anni di questa guerra non voglio essere con tutti i limiti tutti i difetti tutte le pure all'angoscia nella lista di chi guardava e non ha fatto niente preferisco avere risposte Sami sporcata le mani dicendo forse valeva la pena di intervenire
Grazie licenziata anche per la sincerità la e la schiettezza che credo in un dibattito del genere sia sicuramente apprezzabile
Io adesso vale la parola Dolan Pascale Ricci
Gola Pascale Lecce per chi non lo conosce con regista importante
Un regista serbo
Un esponente del dissenso serbo
Uscito da poco un bellissimo film che consiglio a tutti di andare a vedere che si chiama la polveriera chi non l'ha già visto
Ed è un film appunto che in parte riprendeva quel concetto di del professor Buckley e c'è prima cioè che mette in luce
Questa situazione della società che esplode la società violenta della Società disillusa rassegnata a subire impaurita
Poi su questo sentiremo che Rumi si come sapete negli ultimi tempi sulla pubblica scritto diverse cose su questo
Su questo concetto
Pascale c'è una regista importante non solo perché per il film che ha fatto e ha fatto anche altre io conoscendolo
Ho ho appreso con lo sapevo che ha girato un film anche qui a Marghera vicino a qua sui sul popolo non si zingari piante
Scusa
L'angelo custode del
E e adesso stiamo cercando di rintracciare la pellicola per fare un'opposizione a parte volevamo fare una sorpresa stasera proiettata stasera ma non ce l'abbiamo fatta
Troppo no non si può ecco io da lei adesso la parola a Pascali Rizzo uomo naturalmente non politico come lui dirà come lui ha voluto vermi più volte in questi giorni anche prima quindi lui non ha intenzione di fare discorsi però noi sappiamo che poi che queste persone impegnate intellettualmente poi anche in poche battute sanno dire cose importanti la parola Goran
Naturalmente l'ora che conosce tante lingue non conosce bene l'italiano ma dopo vi assicuro che le quotidiane molesto e quindi ha bisogno della traduzione quindi un po'di pazienza
Buongiorno scusi io non parlo taglia non mi
Grazie non lo voglio dire Israel giornalistica magnifico non diciamo niente risponde svegli fino Cedras
All'inizio
Abbiamo malvagio sostegno rilievo di ordine
Io parlo non molto meglio con immagini e con attinente e mi dispiace dentisti non perché non siamo riusciti a fare farmi vedere questo film stasera ma vi ringrazio attentissimo a tutti quanti perché siete qui adesso
Disonesta questo treno Ruggeri Francesconi
Wim esame né dicemmo Francisco inviando al cambio di uno di me David in nel siamo balzo diversi sapori Monnalisa attuali ma negoziato Talia Schinardi coi Motion Lentini pure troppi Coletti in molto casi saresti Sales
Uno in tre scritte Lulzim esazione nasco riceve una banca
Perché adesso vive in Francia aveva anche in ballo anni in Jugoslavia
Per me è molto importante vedere tutti quanti stasera quindi e mi fa tanto piacere anche voglio dire che è il popolo italiano è l'unico italiano che unito in disapprova disapprovare questa guerra Mou
Dunque l'assessore scrisse una come me anzitutto non sta anch'dimostra coscienza è a conoscenza di questo che ci sta succedendo
Io al Ca'dolosi intestato al Canada uno stop mai visti e presi a due proprio contenuto fu gli è indifferente
Perché qua perché quando a vendite dei Balcani cosa che mi risulta di più in questo momento è indifferenza colto il vostro gioco
Club costruendo varata
Come signora ha detto ci sono due guerre
Io non conservo di nascosto
Pronti a non sconfinare Honda
Una guerra che S sta succedendo a in Kosovo incontrò il popolo albanese i cui va a tubo di un altro posto frutti riusciremo nell'utero chiuso il comma
è l'altra guerra che è nato sta facendo contro purtroppo non contro il regime ma contro il popolo serbo
Ieri
O
Coi Iusco Bice
Guan provo opposto che ho servito il losco Bice se stili molto se dotazione massima nel corso
Io reagisco prima come un essere umano dopo ecco dopo con un serbo è come un essere umano mi vergogno anche questo che sta succedendo in corso
Ali poste del mitico niente gallese nato
Steady strega scosse sì coi gettava
Undici tenendo Annarosa
Viste nei a Mesagne minime lo skipper al galiziana ecco
I camorristi politici alla cui luce ostili causa sia stili molto se Diamante o Montinaro del cinque
Ma mi chiedo anche se questa gente minato che questi se questi politici che è nato si vergognano con M come mi vergogno meglio di questo di queste vittime che hanno fatto all'Abi queste distruzioni
In molti settori
Strategia
Dò sta bene posto e strategia NATO
Ho l'impressione che non esiste strategia di nato a parte fatto Puocci Lussu mongolo dove ogni
Tale lettera scavalco i c'è una via d'aceto dal proposizione ecco il problema
Hanno iniziato a bombardamenti e pensavano anche tutto a tutto si fermasse fra un po'
Subisce Citelli chiglie sedicente verso le sei storie del su riesce posavano il nome più stretti
Politici e le inevitabili provate diverse come prima
Negli ultimi interessi istruzione Fini Segni come politiche carie
Se passerà letto un po'più delibere secondo me se fossero conosciuto ancor più storia e arte non s'non sarebbe pensato così
Mi sembra strano grane Tucci col suo politiche carriere
Penso che ad essa loro difendono strenuamente loro carriere politiche
I minori scenici Italia reagì di ludico io Duccio di una far
Nell'OSCE vice sua regine e anche la gente che che decide nel nato a patto
Mi fin da operazioni con M. cederlo avviene
Penso che questa guerra non nessuno non può vincere lì dormono molto per
Ultimo odiavo
Inesausta innanzi
E che dobbiamo prima possibile entrare in dialogo e fermare questa violenza
Avremmo
Questo è nanetti suo bordo
Ogni petizione agresti verserebbe
Mora servì Moore versate demone mondo brani mostro Bozzuffi risulta a tornarci dovrà animo democratici
Naturalmente dipenderà libertà vuol dire anche difendere democrazia vuol dire anche difendere libertà dal dentro
Contenuto fu
Abbiamo crocchio io nemici oscure Mussapi in questo momento la democrazia è al più basso livello nel se pena oppure il mio luogo aperto il suo è aperto è aperta la caccia a streghe Bacucco ministri dunque al Circolo del Cinema Israeli ogni notte pensa di dare in via in modo diverso del regime è un traditore
Uno idea ma situarsi la totalità all'insistenza totalità ambiziosa dittature
Questa è una situazione ideale per pensiero totalitario e e per un regime totalitario diritto di tutto è muratura indù indotto dittatura
Tanti anni care intercultura rimasto nel mondo il padre Hugh
In democratici Luca Rachel verso il bar Sorbi perciò queste bond cadauno colpiscono anche democrazia per sessanta giorni in Serbia dirlo
Risulta il suo volo bombardò nel Budé
Da di essere via può alcuna reazione
Da su
Alba anzi Sacco osserva dieci milioni ISVAP suoi pur nella uno si riunisce il cavo
Servì Ida poste negli Annales inconsistenze politico europeo Schiratti
Un detto ora Zazzera una citazione dei grazie
Se questi bombardamenti uccidono democrazia nel in Serbia se mandano fuori la gente albanese
Questo allora si uccide anche opposizione in Serbia questa allora è una è una sconfitta per tutti non solo per noi
Gli amici da Consiglio scia non sanno già quale lui sono andati invece
Oppure di scusa di Alonso e Titania
Mi
L'austriaco
Il sito
Grazie molte
Come avete visto Goran conosce bene l'Italia solo che non so perché no
Non lo vuol parlare
Io io invito mi muovo ad andare a vedere questo film che è molto molto bello duro ma molto bello
è stato presentato l'anno scorso a Venezia era stato giudicato uno dei migliori film poi come sempre hanno migliorino del proprio vincano però un bel film molto molto
Molto diretto ecco che che il proprio fa capire tante cose
Io ne sono è la parola e quindi di nuovo grazie al volante alla sua per la sua
Testimonianza darei la parola sua Paolo Rumiz
Paolo mense è un giornalista adesso fra l'altro in queste settimane il proprio tornato arrivato
Puntuale da una da quei posti corrispondente della giornale la Repubblica però Paolo vinse anche un attento osservatore delle nostre terre oltre che essere una un un abitante di queste terre
è stato un attento osservatore per esempio del fenomeno leghista del fenomeno della successione ha scritto anche un bel libro che molti di voi oggi hanno utilizzato per per per il nostro lavoro un paio d'anni fa quando abbiamo avuto a che fare con quel bel problema che è stata la successione con la manifestazione di settembre del novantasette eccetera
Paolo mesi ci ha dato una mano allora adesso vi chiediamo un altrettanto contributo insomma
Lui è un testimone diretto come Lucia quindi pensiamo che abbia sicuramente delle cose interessanti da dirci tra l'altro come avrete osservato mi sta sostenendo un paio di di di ipotesi di ragionamento molto particolari sul fenomeno dalla guerra
Che forse è bene che riprendiamo se lui ha voglia di riprendere comunque la parola lunedì Paolo Rumiz
Tre anni fa io ho smesso di occuparmi di Balcani prova decisione drastica perché rischiamo di ammalarmi e per la complessità di questo argomento e anche per
Il ribaltone intellettuale che son provocava in continuazione ai miei equilibri
Ma soprattutto perché ritenevo che la questione balcanica non fosse una questione balcanica ma forse la questione europea e mondiale quindi sentivo l'urgenza di applicare quanto avevo imparato in quel quadro geopolitico anche al di fuori e quindi di collaudare se ciò che avevo imparato era qualcosa di più generale di più vasta
Ora che questa conferma è avvenuta
Sono rientrato un po'
O su questo argomento trascinato per i capelli dagli eventi
Io qui non vorrei parlare di di che cosa è accaduto vorrei io
Cercare di individuare con voi che cosa può accadere ora e vorrei però che partissimo da una premessa anzi meglio da un'assunzione di responsabilità
E cioè queste e una crisi
Di cui il Mediterraneo e la chiave
Di qui quindi l'Adriatico e il baricentro
Ma è una crisi che tentiamo di risolvere con logiche tra virgolette
Atlantiche
Ecco
è importante che riflettiamo su queste cose qui
A a Mestre Marghera a Venezia in quella che e i capolinea principale del dell'Adriatico e quindi del Mediterraneo
Oggi e il mondo l'Europa l'Italia stessa guarda questo mare come un mare che subisce la guerra ha completamente dimenticato che questo è stato un mare che ha assorbito
Millenni di guerre restando sempre un mare in cui la continuità ha prevalso sugli scontri
E un mare
Che può avere un ruolo fondamentale nel nella ricucitura del dopoguerra innanzitutto il mare in cui si affaccia la parte più vitale del la nostra economia del nostro capitalismo
E quindi il e il e la costa che più di ogni altra e inquieta e sente percepisce sensibile a quanto avviene dall'altra parte ed è quella che più volentieri a spetta una pacificazione di quell'area per poter investire in quella
Viene su questa costa un capitale di relazioni antiche sulle quali dobbiamo giocare e l'Adriatico il mare più europeo che ci sia perché entra nelle terre di mezzo quindi è ciò che collega il quadrante della crisi con la parte più ricca e più forte d'Europa
E il mare dell'accoglienza perché è quello in cui arrivano i profughi seguendo rotte antiche l'immigrazione che non avvengono soltanto in questo secolo ma sono avvenute almeno da cinque seicento e un mare carico di simboli e voi sapete che nelle guerre i simboli sono importantissimi e il mare oltre il quale sorge il sole
Oltre il quale c'è l'Albania Albania il mare da e il mare oltre il quale arrivano le pressioni dei popoli che sono le nostre forze
è un male che si difende ci collega la guerra ma ci difende anche da essa e il mare della complessità perché non esiste e in nessun luogo
Al mondo un mare in cui coesistano simili diversità in modo così armonica e un mare Fertile perché il mare che produce più biologicamente più di qualsiasi altra parte del mondo
E il mare della continuità perché ladri eticità è un elemento fondamentale che collega il nord e il sud di questo Paese molto di più di quanto avvenga sul Tirreno e potrei dire anche il mare dell'intimità perché e il luogo oltre il quale l'altro
CE più vicino che in qualsiasi altra parte in qualsiasi altro in qualsiasi altra riva in questi si altro mare che ci circonda
Ma è anche il mare della fragilità perché un mare incompreso non soltanto
Gli inglesi i francesi non sanno che cosa sia l'Adriatico ma purtroppo neanche gli italiani sanno che cosa sia l'Adriatico purtroppo neanche il Veneto sa che cosa Venezia che cosa sono le sue leggende che cos'è il capitale di relazioni diplomatiche culturali
Economiche che a questa città fanno capo e che potrebbero essere un inestimabile capitale da riattivare
Nel momento del dopo ore
Ecco lo dico perché se oggi noi affrontiamo questa guerra con una logica atlantica
Con la logica delle bombe
E anche colpa nostra perché non abbiamo saputo riempire questa alleanza della nostra sensibilità e della della nostra capacità di capire che e mediterranea che peninsulare
No ai
Sappiamo che abbiamo a che fare con un mondo in cui dietro alla globalizzazione in cui dietro alle apparenti somiglianze ci sono differenze fondamentali
Il mondo che abbiamo di fronte
Noi lo possiamo capire
L'Alleanza atlantica no
E è un'altra cosa è un mondo in cui il passato pesa di più in cui la memoria può uccidere
è un luogo dove come diceva prima Matvejević che esiste una visione religiosa dello Stato
E
Un luogo in cui esiste e questo è un fatto fondamentale era capire non un odio tribale atavico ma esiste una atavica paura di scomparire come nazione
Perché mentre una uno Stato come una nazione come la Francia come l'Inghilterra come la Germania o la Spagna
Sanno anche in caso di una guerra perduta di non poter essere annientati dal punto di vista nazionale
Un paese come la Jugoslavia e le sue piccole ma che le piccole nazioni che la compongono vivono da secoli in un'instabilità che alimenta in ciascuno dei suoi abitanti un senso patologico di paura ancestrale
Di sparire ecco io credo che questa guerra sia nata anche dalla manipolazione non dell'odio ma da questa paura di sparire
Noi siamo in grado di capire
Che le guerre non sono un fatto di bombe
E di equilibri geopolitici ma sono anche un fatto che scatena delle tempeste identitarie nelle popolazioni che noi difficilmente riusciamo a prevedere successivamente a governare
Abbiamo capito prima di altri che
Questi scontri non nascono mai soltanto da un discorso tribale di scontri ancestrali e nemmeno soltanto dalla decisione di una leadership che manipola questo o quello
Ma nasce sempre da un corto circuito tra questi due elementi e soltanto tenendo conto di entrambi gli elementi noi possiamo capire la complessità della guerra e intervenire nel punto sensibile DS per farla cessare
Noi abbiamo capito prima degli altri che queste bombe erano un boomerang perché aumentarla dal potere del regime
Perché accelerava la pulizia etnica perché distruggevano l'opposizione che pure era fortissima in Serbia più che in qualsiasi altro paese dell'ex-Jugoslavia due anni fa soltanto non solo ma questo approccio forte globale planetario allo scontro
Accelera
La più grave delle delle delle crisi di questo mondo che non è soltanto quello etnico ma in quello sociale perché accelera la fuga
Di una classe intellettuale di un'intellighenzia che in tutte le etnie ha preso il largo ed è finita in altri paesi europei
Ecco
Questo siamo in grado di capirlo questo capitale di conoscenze e di sensibilità mai dobbiamo portare in dote a un'alleanza che altrimenti finirà per morire a Pristina esattamente come l'ONU morto a Sarajevo ringrazia
Care che
Pare che Paolo mezzi sia
Sì è entrato bene in questa in questa questa complessità e anche in questa riflessione sulla paura di sparire molto molto interessante anche molto
Bisogna approfondirla ecco bisognerà dovrà pensarci bene
Io andrei avanti naturalmente con resto delle dei nostri ospiti stiamo sempre aspettando volti che arriva perché l'aereo sembra che adesso si sia capito che arriva a una cert'ora veniva a sole cinque speriamo Calcio cinque un quarto sia qui
Io adesso darei la parola tra Khaled Fouad Allam
Quindi entriamo nell'altro aspetto nell'aspetto diciamo più
Religioso del termine anche se lui pur essendo un islamista un docente qui a Trieste un autore di pubblicazioni e molto importanti su questo tema
è anche un uomo politico un uomo somma che vive la società non è solo un esperto di queste questioni
Però ecco sicuramente lui ci farà entrare anche in questa terza questione della complessi tanto dopo quella etnica dopo quella nazionalistica dopo quella culturale anche quello religioso
Allorché diamo appunto di farsi di farci entrare in questa in questa complessità in questa parte della complessità di farci capire e anche come hanno fatto gli attivisti moral ci rifletta insomma
Dopo se avremo qualche tempo visto che sono tutti bravi nostri ospiti tutti puntuali anche nei tempi possiamo anche fare ritagli la parola o fare qualche domanda qualche riflessione sul
A te la parola
Sì credo che le le parole che tornano sempre
In questa tavola rotonda sono legate a
Due due qualificativi la complessità vedrete son balcanica
E dal punto di vista direi di una filosofia della politica certamente l'idea di una certa fragilità della storia
Ed è evidente che ogni conflitto comunque agli iscritti Polo girarle le sue letture la sua contestualizzazione storica
Ideologica sociali e politiche
Ma credo che il conflitto nei Balcani in un certo senso riflette il compito dei conflitti
In che senso il compito dei Balcani rifiuto il compito di conflitti
In un certo senso funziona un po'da copro specchio in un certo senso
C'è l'immagine in un certo senso i sopite
Di una che sono è fondamentale che posto a noi
Che quelle degli anni d'identità europea
Cosa significa oggi l'identità europea e una mono centravanti mono teologica univoca plurale Loren etnica interetniche eccetera interculturale multiculturale eccetera
La tradizione l'altra lettura relativa
Al conflitto balcanico commenta
Fattispecie
Io questione mai sopiti che sono latente
Da parecchi da parecchi anni
Sia nel DNA dibattito intellettuale sia negli impatti diffido vicine sia ovviamente dopo soprattutto la il crollo del muro di Berlino nell'ottantanove
Il problema è che la questione della rotazione fra Europa e Islam europee mondo musulmano direttamente e indirettamente
Ed è evidente che sia
Nel conflitto che c'è stato dal novantuno in poi fino a oggi certamente si può
Intravedere leggere direttamente e indirettamente
Questa grande questione che la questione del rapporto da poter visto generale dell'Europa con il Mediterraneo e dell'Europa con il mondo con il mondo musulmano
E le in questione sono complesse perché
Toccano
Al di là delle ideologie delle problematiche legate a di architetture politiche
Alle tradizione
Magris parlava di trasformazione in posizione di deposizione leggevo politiche che sono soprattutto e non lo dimentichiamo mai
Delle tradizione trasformazione di tipo culturale
E non possiamo certamente a ragionare sulla questione balcanica
Al di fuori di una lettura che sia anche impostazione e storica vale a dire in un certo senso come il flusso storico
In un certo senso è stato anche il risultato
Di architetture politiche culturale che hanno portato nel corso di questi ultimi cinquant'anni qual congelamento di processi storici antropologici oppure direttamente al alla alla dialettica conflittuale fra rappresentazione culturale la rappresentazione ideologiche rappresentazione rappresentazione storiche
Ed è evidente che nella creazione dei Balcani si ritrovano anche delle contraddizioni che sono venuta dopo più di questi posizione e storico
Non dimentichiamo ad esempio il significato che ha avuto in questa questa terra di crollo dell'Impero ottomano eccome sulla scia delle rovine dell'Impero ottomano si sono architettato delle Costituzione politiche
Che non hanno fortemente rinnovato il processo di socializzazione me che erano congelati
L'aspetto multiculturale multietnico dell'Impero ottomano siero prodotto nel l'architettura direi sociale e politica
Della segmenti di azione nazionale dopo dopo la prima guerra mondiale non dimentichiamo che prima della prima guerra mondiale ci sono stati due guerre balcaniche mille novecentododici e mi novecentotredici
Che avevano proprio per porre per origine in un certo senso più ciò che può essere chiamato all'epoca come la ricerca del paradigma della modernità e che cos'è il paradigma della modernità nel mille duecento dodici tredici per questa zona dei Balcani emanazione
C'è un linguaggio politico in grado di architettare delle differenze che erano sul piano dell'Aral topologica di mente palpabile religioni etnie lingue diverse
E le nazione avuto un doppio processo schizofrenico nel sito senso in questa zona da una parte
Ha introdotto un nuovo un nuovo posizionamento politico una nuova logica della notizia l'articolazione sociale e politica
Ma nello stesso momento la nazione ha riproposto in un certo senso vecchi sedimenti vecchi
Percezione mandale dicevo che la rapporto fra identità e territorio
E le cose che dico possono sempre complesse ma sono fondamentale per capire anche delle ditemi che politiche che hanno proprio alla loro base una complessità un nonno che io chiamo antropologico
Senza vorrei fare una riforma c'è un po'professionale in Sociologia si chiama questa opposizione fra ulivismo individualismo vale a dire che relazione non è stata ovviamente al processo culturale che hanno conosciuto i Paesi occidentali dell'Europa occidentale non è stata d'architettura in nel quale si sono architettati
Sotto forma che atomizzata degli individui liberi ma si è costruito attraverso la Fendi Krizia in mente della nazione un comunitarismo
E il passaggio dal comunitarismo nazionale all'intelletto nazionalismo estremamente facile
Conflitto dunque politico tondi che anche un conflitto topologico chiamo anche un conflitto e Mina mente e Mina mente culturale la questione vale sia per i musulmani in questa zona sia ovviamente per le altre
E Diego e religione appartenne appartenente a questa zona
Dunque le nazioni in certo senso ha trasportato un nuovo linguaggio politico ma se magicamente ha congelato dell'identità che in un certo senso erano delle identità irriducibile
Assenza dell'individuo presenze della comunità ed un pezzi sul comunitaria del rapporto al politico
Poi ci aggiungiamo ovviamente facciamo un'esplicita ferimenti di trasferimento ci aggiungiamo in un certo senso il posizionamento dell'Islam in tutto questa contestualizzazione poi politica
In correlazione con i Balcani ma anche ovviamente in correlazione con l'Europa
Altro problema fondamentale
In un certo senso nell'attenzione
Tuttora esistente oggi fare l'Europa istriano
E in rete anziani che che doppia che proviene dal mondo musulmano ma che proviene o ovviamente anche dal dal dal mondo europeo
Questa attenzione non lo dimentichiamo nei processi anche di formazione del politico e delle solidarietà fra le comunità umane ed individui e dovuto a un grande silenzio qui non possiamo sotto sottovalutare il silenzio del mondo musulmano quando gli islamici confronto confronta con la tematica della nazione
Intorno alla seconda metà dell'Ottocento tematiche che metterò ovviamente in crisi Lantieri e vecchi architettura politiche come ad esempio l'impero austro-ungarico e soprattutto l'Impero ottomano
La percezione del del mondo musulmano nei confronti ovviamente della nazione intravista è filtrata attraverso questo silenzio cioè i musulmani che guardano una nazione guardano questo mondo questa nuova pessimo politiche
Con tre secoli e mezzo di silenzio
Alla metà di ottocento quando Hristian si risveglia
C'è dietro questo silenzio e storici alcuni storici fanno partire questo silenzio nel cinquecento mille quattrocentonovantadue con la cacciata degli ebrei dei musulmani che poi arrivano ovviamente ai sta un gol ma si fermano anche a Sarajevo alcuni invece per la parte di regia produzione Intellectual per l'intelligibilità di questo mondo fanno partire questo lungo silenzio questa lunga notte con la morte di aver ove nel mille centonovantotto
Fu un dramma un dramma
Ed ecco a partire da questo momento che in modo musulmano costruisce in un certo senso le sue architetture Paul
Politiche culturale in un certo senso con un certo eclettismo con non dà certezze brevità e anche loro come nei Paesi balcanici costruiscono l'architettura delle Nazioni però con dei una tematizzazione in una percezione cultura antropologica che legata alla rapporto tradizionale fra identità e territorio
E dunque a l'esclusività dell'idea di parte mensa
E all'anno in un certo senso alla Mona partenza dal punto di visto di visto religioso
E dunque le nazioni un certo senso non lo riproduce
Ciò che era stata l'eredità in Occidente della filosofia dei lumi con il paradigma fondatore di ciò che la libertà e dell'individuo
Libertà voleva dire anche nel nella filosofia dei lumi in quanto architettura politica voglio dire non aspetto fondatore dell'appartenenza delle identità
E c'è un punto comune meglio da parecchi anni sto lavorando su una ricerca su un libro fra i palchi Davids Ipazia visti ieri i pani islamici su proprio queste tematiche
Che coniugano un po'in un certo senso delle stesse percezione politiche e si voi non dà tregua del linguaggio politico
Nei paesi dell'est che oppure nei paesi islamici si troviamo la stessa semantica l'orto la stessa tonalità
Praticamente spesso gli stessi concetti sono utilizzati nega nei grandi momenti di crisi si parla di comunità di destino ad esempio sia nel mondo musulmano sia nei movimenti dei più del PD Tedesco
Però questa questa questione oggi ci ripiomba hanno indirettamente a Parigi avviene a Venezia
A Roma
Si ripiomba perché si pone un po'per un problema centrale ecco che tutta questa articolazione fra Europa e Mediterraneo questo equilibrio geopolitico di chi parlava Paolo Rumiz
Passa comunque quello vogliamo no attraverso
La relazione dell'Europa con visti anch'io non dico di stare in quanto categoria religiosa assolutamente parlo di Stam in quanto civilizzazioni in quanto ethos
Se volete e in quanto comunità umana e mi riferisco ovviamente nell'Europa del fine di questo secolo
Nel fatto che ci sono musulmani che oggi sono turchi francesi italiani tedeschi eccetera eccetera e che sono certa di cittadini ovviamente di questo spazio europeo e si pongono ci pone oggi a loro da loro articolazione politica all'interno di uno spazio europeo
E indirettamente si pone
Si pone una grande questione
Che è una questione di architettura politica che anche un che son di posizionamento delle definizione dell'identità europea
Che in un certo senso che può essere riassunto così
Nel senso che la grande domanda comunque che la domanda delle nell'entrata di questo testo mi testo millennio di come l'Europa può essere il luogo anche in cui popoli e culture possono convivere insieme
E lì c'è un vuoto di di significato
Perché certamente abbiamo la percezione di ciò che esse giudizio che la multiculturalità all'interculturalità eccetera
Abbiamo la parte dei ricavi che questo fenomeno non sia soltanto un fenomeno scientifico ma un fenomeno che oggi ha un po'politica per Pan antropologicamente parlando definito perché
Il modo di emigrazione fa parte il mondo della visibilità di appaltabilità e presente
E dunque si pone oggi CIE grande questione ecco
Che quella della tradizione in un linguaggio politico tutto tuttora oggi inesistenti
Di questa nuova dinamica che pone il problema diretto direttamente e indirettamente dell'identità dell'identità europea grande filosofo che fu
L'allievo dia Emanuelle vi nasconde filosofo ebbero Jacques Derrida che in atto anche in Algeria fido un bellissimo saggio citiamo su come tradurre italiano lo tocca l'altro capo
Il capo è sempre il punto ultime di una di una posizione geografica però il punto che guarda verso l'altro
E si
Si pone il problema oggi né in questa in questa Europa che non c'è né che cerca di essere dicono di quella collegare l'altro capo
Attraverso altri Ca'egli di attraversare il mare con dei ponti
Con dei Pulp punti in favore di creare
Sinergie nonché nuove solidarietà che non siano soltanto solidarietà meccaniche canoniche ma che siano solidarietà anche culturale
Perché probabilmente un uno dei vettori portante di ciò che sarà veramente una modernità politica
E vale a dire anche in un certo senso
Un elemento fondatore di ciò che potrebbe essere una speranza europea
Passerà certamente sono contento che ci sia un un creatore accanto
Accanto a noi
Passerà certamente attraverso la cultura la cultura come nuovo orizzonte di speranza politica grazie
Grazie fa dalla ci ha fatto
Veramente interessante
Bisogna studiare non è mi pare chiaro che bisogna che ci diamo ancora bene palme sono
Io la sorella pareva la parola don Nicola Madaro
Che come vedete anche l'aspetto un
Un rappresentante non so come vice della Chiesa ortodossa di San Giorgio che a Venezia che e la chiesa più importante in Italia la sede del del Metropolitan quindi insomma
L'abbiamo avuto perché alle otto in piazza con noi l'altra sera Sammarco l'abbiamo avuto anche sul palco l'altra sera
Anche da lui due due testimonianze su come dal suo osservatorio dalla sua cultura del suo
Le sue origine studi
Come vede questa situazione come quali sono riflessioni che ci invita a fare non ricordo
Allora grazie per la parola innanzitutto un saluto da parte del metropolita che purtroppo non è potuto venire mi ha incaricato di rappresentarlo un saluto a tutti i partecipanti in modo particolare al sindacato che ha avvertito l'esigenza di far riflettere
La gente su un tema di così grave scottante attualità
Cordoglio innanzitutto per tutte le vittime di questo conflitto e anche per
Il sindacalista che due giorni fa
E morto
Voglio anticipare per essere breve dare così come fece alcune notizie che forse possono consentire al pubblico così di avere un quadro un po'più preciso
Mi auguro così di quello che sia il mondo ortodosso di come si pone di fronte ma questo evento della guerra
Nel mille ottocentosettantadue si riunisce a Costantinopoli uno sinodo cui partecipano rappresentanti delle diverse Chiese ortodosse per condannare il nazionalismo
Ed il razzismo
Come forme di eresia
Tutti i nazionalismi piccoli e grandi manifesti e travestiti
Chi quindi dovesse venire da me così per confessarsi dovesse confessare delle
L'idea di questo genere non non avrebbe la soluzione ecco non
Certamente lo non lo punì dei però dovrei senz'altro
Fammi capire la gravità
Di questa posizione ecco lavare la
Mancata conformità con la fede cristiana ortodossa quindi la Chiesa ortodossa non ha mai ufficialmente ufficialmente appoggiato il nazionalismo e neanche il razzismo anzi
Ufficialmente l'idea
Condannate
Questo non significa che non ci siano invece ortodossi che probabilmente non hanno frequentato il catechismo degli ultimi anni
E che
Non possa anche se non c'è il rischio di
Strumentalizzazioni della fede
E che i conflitti possono anche
Avere origine diverse che possono poi essere verniciati presentati all'opinione pubblica come conflitti etnico religiosi
La nostra chiesa oltretutto
Per vicende storiche avuto una una evoluzione diversa da quanto da quella che ha avuto la chiesa in Occidente
Non c'è stata la lotta per le investiture non si sviluppato una forma di antagonismo con lo Stato non si è sviluppata una forma sociale
Non esiste quindi una dottrina sociale della Chiesa
Non esistono formule che la Chiesa proponga
La chiesa ortodossa rispetta i governanti
Prega per i governanti prega perché di Dio illumini la loro opera qualunque governante quindi i cristiani per noi hanno pregato per i primi imperatori hanno anche quando erano pagani
La Chiesa ortodossa
Prega per tutti i governanti quali siano governo quale sia la forma di governo e quale sia la coloritura
E non ci rende questo è stato inteso veramente come una forma di Cesano partissimo cioè come dire sottomissione della Chiesa allo Stato
Come una forma di connivenza
In realtà la chiesa
Non si propone di entrare in competizione con lo Stato con le organizza cene politiche e con quelle sindacali perché
Le chiese ortodosse ritiene di dover operare su di un piano diverso
Quindi questo non significa che non ci siano stati episodi soprattutto in tempi recenti che contraddicono quello che comunque la posizione ufficiale
Le chiese ortodosse sono autocefala essi reggono sono governati destino di i fedeli hanno una rivestono importanza notevole per esempio possono aver voce in capitolo in merito ad esempio l'elezione dei vescovi
Come anche dei presbiteri
Alla struttura quindi diciamo che potremmo definire democratica usando questo aggettivo con le pinzette perché si tratta pur sempre più di un uso analogico di questo aggettivo
Proprio perché comunque a questa struttura democratica nonostante diciamo la neutralità di fronte alle forme di governo predilige comunque
La democrazia
La democrazia è scritta si fonda sulle leggi da da un pezzo ecco poter ottenere leggi scritte
Ha significato
Ottenere un elemento diciamo salvaguardia contro l'arbitrio dei potenti
E quindi importanza per la salvaguardia della democrazia delle leggi scritte
Leggi sia intende leggi per i privati cittadini costituzione e diritto internazionale