"Leonardo Sciascia nella prospettiva del tempo (1989-1999)" dibattito organizzato dal quotidiano la Repubblica e dalla Fondazione Banco di Sicilia in occasione del X anniversario della morte di Leonardo Sciascia

Grazie a tutti innanzitutto per questa bellissima sala che ci dà il senso di una riapertura di questo palazzo alla gente al territorio alle persone alla cultura
Solo felice di questo momento che un se mi consentite mira grande soddisfazione per il lavoro che in questi liberi Nesi con i miei collaboratori abbiamo fatto e speriamo che diverse serate come queste sale sino a tante altre
Intanto ringraziamo moltissimo i nostri quelli che sono qui intorno a me e al tavolo ideatore Scalfari smesso Francesco Rossi
Il professor Massimo
Io ho molto micenei dando la parola Giusi la Fabrizio Direttore delle pagine palermitana di Repubblica al quale si deve gran parte di questa iniziativa
Grazie a tutti per essere intervenuti aveva questo incontro
Che Repubblica organizzato con la Fondazione Banco di Sicilia presieduta da Salvatore Butera che qui ringrazio per la disponibilità e la lungimiranza con cui ha raccolto la mia proposta di organizzare
Una serie di conferenze
Che abbiamo per Protagora che abbiano per protagonisti di gli articolisti più noti più illustri di Repubblica da tenere con una cadenza speriamo mensile qui in questa sede nei prossimi mesi
è chiaro che il nostro obiettivo è di stringere ancora di più il rapporto che cioè fra Repubblica e questa città
Un rapporto che finora è stato particolarmente intenso e rispetto alle cui attese sempre crescenti ci sentiamo chiamati ogni giorno a rispondere
L'occasione per cominciare e delle migliori
Nel decennale della scomparsa di Leonardo Sciascia intelligenza profonda che ha raccontato assegnato l'anima di questa Regione
Siamo dunque particolarmente grati agli intervenuti
A Massimo Onofri
Il giovane ma già famoso studioso di Sciascia a Francesco posti regista di fama internazionale che di Sciascia portato sullo schermo con Cadaveri eccellenti il contesto
Cose a cui facciamo i migliori auguri perché oggi è il suo compleanno
No salariale curiosità risalire no no no no
No
Infine grazie
Ammodernato infine grazie Eugenio Scalfari che per noi di Repubblica rappresenta l'origine di tutto e quindi è sempre molto bello cominciare qualcosa con lui grazie
Giovanni
In due
Rimanendo nella Repubblica un errore
Dunque volevo dirvi alcune cose innanzitutto
Mentre arrivavate negli schermi a circuito chiuso della della nostra fondazione mandava in onda le immagini di il sogno dalla ragione documentare di mare via Ferri nella che presente alla quale vorrei indirizzare un applauso perché un bellissimo documentario
Che ecco alle ecco la Maria Pia bravissima
Che ha voluto l'altro giorno io deboli alle da loro ricordava la portata e trovare nove avesse il tempo di darlo tutto l'abbiamo però votiamo in onda e creiamo questa atmosfera mentre la gente arriva e Sorbelli Seaman Magini estrema suggestione che meriterebbero per la ridavo la miglior fortuna adesso sono passate un po'in fretta
Ma di questo ci scusiamo e grazie ripeto
Un altro grazie
Molto sentito la signora Anna Maria Catalano Sciascia la figlia una delle figlie di Leonardo Sciascia che ha voluto onorare questa manifestazione anche se con lo stile dalla famiglia se mi consentite di dirlo e nelle ultime file non ha voluto essere avanti e questo la dice lunga su un certo stile
Su un certo tipo di persona
Che dire l'imbarazzo e quello ricominciare un discorso così complicato e difficile lo fatto ieri su Repubblica proprio per cercare di chiarire le idee
Voglio chiarire il motivo sostanzialmente del perché abbiamo fatto queste demodé molto semplici e quell'altro già Giustino c'è quello di onorare
Qui ricordare a più che di ricordare vorrei dire un anno qui non c'è nulla di luttuoso vedi onorare Leonardo Cioce di cercare di capirlo sempre di più di ritornarci euro in qualche modo presente diciamo sceso ad un uomo indubbiamente difficile
Per molti versi un uomo anche di polemiche ma anche di molta forza uno e utile che lo dica io che so francamente l'ultimo però vorrei dire eccolo detto c'era un piccolo modulo che era un muro divisorio perché certi nel certamente rumori di non era un uomo di concime vuoi divisi o la sua opinione a volte dividere meno molto importante un muro che dava se mi consentite credibilità questa terra una più forte credibilità questa vera
Dalla voce dava identità
Dalla presenza la Sicilia cosa di cui la Sicilia un estremo bisogno
La Sicilia come metafora la Sicilia
E la metafora del Paese ha inserito ottimali ma se la sede a Milano e trentasette qui e trentanove se trentotto qui e quarantuno quindi i mali sono tutti riportati ci sono tutti non è che l'agilità e tutto qua
Però indubbiamente in Sicilia il grado dalla febbre sempre maggiore
Di questa febbre Leonardo Sciascia è stato un diagnostico perfetto ha scalato come dire ha cercato tutta la sua vita dedicato negli angoli più buio scuri nei risvolti più complessi della storia straordinaria di questa vostra terra che veramente viene voglia avvolte di dire sì è una normale regione Tanzi deve acquisire questa ruoli normale regione di questo Paese ma la normalità in qualche modo ci sfugge esempio avrebbe vero per il volo per il cattivo perché talmente anormale nella sua in complessità la sua richiesta nel fatto che appena uscite da qui ci si imbatte in qualche pietanza vasi incisi ingombra in un pezzo di storia che è troppo ingombrante troppo lunga troppo complicata per farne a meno
E in questo groviglio in questo grande magazzino in questo come dire deposito Sciascia ha frugato a lungo
E ha capito molte cose molto più cose di quante ne abbiamo capito e noi però è stato ecco un esempio per tutti l'esempio di vita un esempio di rigore di rigore morale di qualità della vita che che non possiamo dimenticare che al quale dobbiamo continuare a guardare con inesausta passione civile tutti quelli che ancora crediamo nonostante tutto in un destino moderno e civile per questa terra che tante volte lo vede sfuggire davanti essere visto sul giro tante volte la sua storia
Che dire ancora io francamente non non mi sento di allungare vorrei lasciare la parola il concetto l'organizzazione qui sa noi faremo un paio di giri speriamo di fatti se il tempo ce lo consentirà
E alla fine del secondo giro però ci sarà in sala la signora Giulia adesso ecco la le già adesso vedo che si preoccuperà di girare chiederà qualcuno se vuole intervenire se saremmo lieti eventualmente di interventi poi alla fine concluderemo questa nostra spero bella serata
L'inizio
Secondo gli accordi presi va al messo Rosi il quale ha lavorato su alcuni testi c'è Jeanie piene in qualche modo con andante con moto non so che dire con allegro moderato devo dare inizio ma questa questa nostra serata quindi la parola Francesco Rossi grazie
Io ho incontrato per la prima volta Leonardo Sciascia nell'aprile del sessantadue nella sede del circolo culturale Turati a Milano in occasione di un dibattito intitolato la morte sul mandato la mafia siciliani
Era presieduto da Ferruccio Parri il primo presidente del Consiglio dell'Italia liberale
Presentatore dell'inchiesta parlamentare
Sulla mafia
E partecipavano il senatore Simone Gatto socialista il professor Salvatore Francesco Romano dell'Università di Trieste io quale regista del film Salvatore Giuliano in quei giorni uscito sugli schermi
E Leonardo Sciascia autore del romanzo documentali ioni sulla mafia così veniva definito il giorno della civetta
Su questo invito
Romanzo documentario che la prima volta che ho sentito
Una definizione del genere per un romanzo
Che ci doveva essere una ragione
Film e libero rompevano infatti il silenzio che in quegli anni nei confronti della mafia veniva mantenuto dalla società civile del continente dell'isola
Che la parola mafia evitava di pronunciare fatta eccezione alla Stampa democratica e liberale
Ma anche dalla magistratura
Che è di evitava
Che allora non assumeva posizioni in contrasto con il potere dal clero
E dalle istituzioni in genere
I partiti di sinistra comunista e socialista pagavano un contributo di sangue e di voti
A una campagna di lotta e di informazione costante sui crimini mafiosi che denunciavano per chi avesse avuto occhi per volere vedere
Lo strapotere della mafia
Che solo da certi responsabili politici democristiani veniva sottovalutato per loro stessa tardiva ammissione
Consapevoli di tanta disattenzione o tolleranza
Gli organizzatori del convegno vengono messi in evidenza l'aspetto informativo sulla mafia contenuto nel Giorno della civetta ecco perché l'avevo chiamato romanzo documentario gli avevano accomunato in libero al mio film che aveva fatto rumore per l'inchiesta è la denuncia di cui si era fatto portatore
Sciascia a proposito del suo libro aveva dichiarato
Io non so che ci sono dei problemi il limo quotidianamente li rappresento li propongo attraverso forme più o meno vecchi e più o meno tradizionali
Le forme tradizionali della narrativa o del saggio o un insieme del saggio e della narrativa questo e quello che io mi propongo di fare quali problemi chiede l'intervistatore per esempio la mafia risponde Sciascia indubbiamente la mafia è un problema nostro io ne ho fatto una esemplificazione narrativa fino a quel momento sulla mafia esistevano degli studi studi molto interessanti classici addirittura esisteva una commedia di un autore siciliano che era un'Apologia della mafia
E nessuno che avesse messo l'accento su questo problema in un'opera narrativa di largo consumo io l'ho fatto
Concludeva Sciascia
Erano le stesse parole più o meno che adoperavo io quando parlavo del mio film
E ciò indica una comune esigenza di metodo narrativo
La sua per far capire con sé la mafia
Come perché ai costituisce un fatto culturale
Un modo il oltre a essere un'associazione criminale un modo tutto particolare defilato di concepire il vivere la vita
Il perché una persona e mafioso
Questo aspetto didattico in Sciascia e di un'importanza e loro lei perché si affaccia su questo Paese nel sessantuno quando la gente come ho detto prima non ne voleva sentire parlare
La mia era per raccontare una storia italiana di complicità tra Stato e mafia di connivenza tra uomini politici mafiosi e istituzioni
La prima strage politica italiana il primo mistero italiano non ancora oggi del tutto risolto Portella della Ginestra primo maggio mille novecentoquarantasette
Undici contadini uccisi ventinove feriti
Più tardi all'uscita in Francia del mio film Cadaveri eccellenti mille novecentosettantacinque tratto dal suo libro il contesto
Alla rivista cinematografica positivi che gli chiedeva perché
Tra i cineasti italiani quello a cui si sentiva più vicino non quello che preferiva ma quello cui si sentiva più vicino
Fossi io rispose
Virgolette io erosi abbiamo la stessa età
Siamo entrambi del sud
Ciò vuol dire che abbiamo passato i primi venti anni della nostra vita sotto il fascismo
In condizioni quasi identiche
Vedendo le stesse cose leggendo gli stessi libri
Maturando gli stessi sentimenti di avversione verso il fascismo le stesse idee
Nascere al sud di Roma e negli anni della marcia su Roma non è come nascere al nord dieci anni più tardi
Siamo nati da quella che avevano chiamato la questione meridionale
Ma nel momento in cui il fascismo aveva deciso che non c'era più
Avendo semplicemente impedito che se ne parlasse
L'abbiamo dovuto a scoprire da soli scoprendo nel medesimo tempo che eravamo contro il fascismo
Credo che questo abbia contribuito fortemente a fare di noi quello che siamo in una parola molto politicizzati
Che politicizzati al di là dell'impegno banale di certi intellettuali italiani del dopoguerra impegno altrettanto banalmente abbandonato chiusure virgolette
Sciascia parla di quell'impegno che la nostra generazione
Ha mutuato da una situazione oggettiva quella di una società bisognosa di ricostituirsi dopo la dittatura fascista e dopo la guerra un impegno che abbiamo sentito come un dovere
E lo stesso impegno che senso del dovere
Che anni dopo animato un gruppo di magistrati coraggiosi e appassionati
Di differenti formazioni
Per risvegliare la magistratura dal silenzio e ingaggiare una guerra in nome dello Stato contro il terrorismo prima e contro la criminalità e la mafia dopo
Non è stata a mio parere faziosità politica
Quella che ha animato Rocco Chinnici Cesare Terranova Boris Giuliano il generale Dalla Chiesa Giovanni Falcone e Paolo Borsellino Gaetano Costa il capitano Basile Ninni Cassarà e i tanti come loro
E i poliziotti gli uomini di scorta i giornalisti sacerdoti i civili
Che non per schieramento di parte politica hanno dato la vita
Ma per passione civile e senso dello Stato
E per l'amore per un Paese che potesse crescere migliore
Non è stato per faziosità politica che la Procura di Milano ha denunciato al Paese la corruzione che si era fatto sistema
Ed è per la stessa passione civile e senso del dovere
Che Giancarlo Caselli e la Procura di Milano hanno continuato a lavorare a rischio della vita in quello spirito di ricerca della verità che il maxiprocesso aveva intrapreso riuscendo a comunicare forse per la prima volta
La volontà dello Stato di debellare la mafia
Nel mille novecentottantasette l'articolo di Sciascia apparso sul Corriere della Sera con il titolo non suo
I professionisti dell'antimafia
Dall'avvio a strumentalizzazioni giornalistiche politiche che personalizza hanno una questione di metodo espressa da Sciascia nello stile provocatorio che gli appartiene
Sono molte le polemiche di cui Sciascia è protagonista
E mai da Louise Mort Sante
A causa del suo gusto per la polemica il paradosso della provocazione ma anche per rispetto della sua onestà intellettuale
E dalle quali si evidenzia anche una certa sua ingenuità
Polemiche raccolte e pubblicate nel volume a futura memoria nel mille novecentottantanove pubblicato dopo la sua morte
Pur costituendo per mi in un riferimento continuo e sicuro da quando lo avevo
E da quando l'ho conosciuto e che frequentato non sempre e lo dico per rispetto di cronaca
Ho condiviso le sue posizioni
Per esempio a proposito della dichiarazione né con le BR né con questo Stato
Io ho fatto un film Tre fratelli in pieno terrorismo mille novecentottanta
Dal quale viene fuori chiaramente alla mia posizione prima sconfigge amo le BR non dimenticando che viviamo in questo stato
E poi riprendiamo la lotta per riformare questo stato questo lo dico per dire che io qui non voglio solamente santificare un amico che ho molto amato e molto ammirato non voglia anche mettere in evidenza le cose sulle quali magari non mi sono trovato d'accordo con lui
Interno
Che il rumore giornalistico delle polemiche abbiano distratto dal tenere sempre presente la grande importanza di Sciascia e sottolineo grande
Quale raro scrittore italiano di romanzi
Che abbia saputo raccontare con le sue storie l'Italia
Quella che si vede e quella che non si vede neanche c'è
Uno scrittore moralista
Come dice Pier Paolo Pasolini
Un organismo che ha carattere civico
O lo Sciascia meno profeta ma anticipatore logico e lucido di ride lezioni di verità sommerse o di proposte come quella contenuta nel Giorno della civetta mille novecentosessantuno sottolineo
Quella cioè che sarebbe bastato per dare una svolta alla guerra alla mafia mettere le mani sui conti bancari dei mafiosi e delle loro grandi e piccole aziende
Previsionali catasti
Nel mille novecentottantadue dedichi uno anni dopo Pio la Torre segretario del Partito comunista siciliano
Presenta un disegno di legge che se fosse stato approvato avrebbe finalmente consentito ai giudici di indagare sui patrimoni bancari dei mafiosi
Viene ucciso
Assieme al suo autista e braccio destro Rosario Di Salvo
O lo Sciascia di Todo modo e del contesto
Ritratti dell'Italia e metafore del potere sempre attuali
Se non altro come avvertimento sulla necessità
Di non allentare la vigilanza
Finisco
Citando ancora Sciascia
Dall'intervista rilasciata appositi fu nel mille novecentosettantasei dopo riuscito nel mio film Cadaveri eccellenti che molte proteste e critiche aveva suscitato in certi ambienti comunisti
Contro di lui e contro di me
Apro le virgolette Sciascia De Pascali
Il libro voleva essere più che un requiem per la rivoluzione pronunciato allora a mezza voce oggi apertamente da Marché
Un avvertimento
Un avvertimento
A preservare la Fortis
L'autorità morale
La capacità potenziale di un intervento un muretto e decisivo sui tessuti corrotti della società
Che gli italiani non tutti ma sono sempre più numerosi riconoscono al pc e il mondo al comunismo né più
Che mi ora certi comunisti credono fermamente che il PC non assume nessun bisogno di tale avvertimento
Lo scriveva del settantacinque per cento
Che Einaudi le da ogni contaminazione possibile mentre e amaramente evidente e amara venti inevitabile che se ne possano verificare
Ma il fatto è che sei anni fa
Ho sentito il bisogno di scrivere il contesto
Di pubblicarlo di affrontare il rischio di essere relegato nell'anticomunismo nel qualunquismo eccetera
E che Rossi oggi ha sentito lo stesso bisogno sapendo benissimo che avrebbe corso lo stesso rischia alcuni con l'ardore del neofita o l'assenza di inquietudine del fanatico vogliono gettare ac delle pietre
Facciano pure si divertano anch'io sono su cui sicuramente divertito a scrivere il libro e sono convinto che Rossi non si è divertito a fare il film si vorrà ammettere
Che nessun uomo di sinistra si è divertito a leggere il libro ingressi divertita a vedere il film
Ma in questo Paese
Che si diverte
Bisogna pure di tanto in tanto provocare un interruzione
Per il momento a vantaggio di quelli che non ci sono mai divertiti chiusura di virgolette
Io le ho lette lentamente a queste parole perché secondo me sono molto importanti
Io sento di dovere molto a Leonardo Sciascia
A quanto mi ha comunicato la sua creatività
Di grande scrittore la sua lucida e costante presenza di coscienza critica della società del nostro Paese espressa anche a costo di rischiare incomprensioni ed equivoci
La sua moralità e il suo moralismo
La sua ricerca di verità
Il suo rispetto per il diritto che per lui rappresentava un'ossessione
Conservo vivo il ricordo di tanti momenti passati assieme nei quali mi son potuto arricchire della sua umanità e della sua intelligenza grazie
Siamo molto grati a Francesco Rosi questa testimonianza queste parole soprattutto le ultime solo l'avete colpiscono e credo che vanno nella direzione pago aveva accennato il Paese che si diverte qui nessuno CIACE non si divertiva e l'artista che guarda la sua del non si diverte certamente pista e poi la definizione è morto per un moralista civico che sei pare che vada sottolineata particolarmente così come l'accenno che trovo stranamente stimolante sud del fascismo questione meridionale facevo l'essere cresciuti ecco aver pagato un prezzo nel Sudan a questa ulteriore dice
Premeva Massimo Onofri passi proprio coniuge critico non siciliano ma lui dice che oso dire consolare
Funzionari sì Cesare Gardesana che era lì con la visiera genovese generale voleva essere però un po'più no e lo so ma non sto dicendo per queste
Riceve i galloni di ha deteriorato da un siciliano dice l'Unione europea ha scritto dei libri splendida siano state di Sciascia per la terza un altro della tutti a cena dal maiale all'Astra di letteratura e Mario per Bompiani
E un terzo molto piccolo molto elegante Devil devo dire raffinatissimo nere nel nome dei padri buoni studi Sciascia Edizioni la vita Felice
Milano lì e mi e mi è stato servito scusate dei turisti recitazione per completare col cambio piccolo modesto scritto
Quindi i proponenti e la parola nella preghiera e così dipinte attenersi un po'ai tempi del mai solo se ha ha rispettato fedelissimamente e di questo gli siamo grazie
Grazie grazie soprattutto allora mi raccomando sorvegliate mi per i tempi perché sono l'incontinente e quindi vi invito come dire alla censura
Sì ragiono come un siciliano ma appunto sentendo questo bell'intervento di Rossi mi verrebbe la voglia di cambiare completamente argomento
Di affrontare tutta una serie di questioni che Rossi attraverso anche le testimonianze di Sciascia apposto questo bellissimo come dire finale a proposito del rapporto col Partito comunista anche perché io ritengo a farsi magari mi riserverò di tornarci dopo sentito che magari facciamo una seconda non è così forse questo ma la la questione dell'ossessione di Sciascia da sempre il nome che bisognerebbe fare
E quello di Gobetti il problema della rivoluzione liberale e probabilmente anche della rivoluzione protestante che in questo Paese non è stata mai fatta il concetto di autobiografia la nazione credo sia un concetto straordinariamente utile per capire quello che è stato il viaggio di Sciascia
Di rapporto con Gramsci è stato molto fecondo all'inizio ed è stato via via sempre più fino a quel rapporto con Vittorini e con le speranze progressive di certo Vittorini smog che l'ha portata addirittura a rovesciare il giudizio molto positivo dell'inizio in un giudizio molto duro della fine
La riconciliazione con Tomasi di Lampedusa eccole
Diciamo così
Delusioni storiche sempre più vive e che lo portava in qualche modo a considerare sempre più illusi va a una certa concezione della storia progressiva mi piacerebbe riparare tutto questo ma se mai i peraltro sono se mai ci ritorno dopo rapidamente perché io avevo invece diciamo preparato un discorso sempre attraverso qualche citazione
Relativa alla alcune questioni che a me paiono decisive soprattutto oggi a dieci anni dalla morte quando ormai la vicenda si è chiusa e suggellata dentro un periodo storico molto preciso e purtroppo dopo la scomparsa di Pasolini prima
Quella di Calvino poi quella di Sciascia
E anche di come dire una vicenda che sta tutta dentro una stagione in cui esistevano gli scrittori di idee gli scrittori che oltre che narrare oggi viviamo nel mito del romanzo del prestigio del romanzo
E invece questi scrittori hanno sempre tenuto anche attraverso l'idea di letteratura impura spuria
Che non necessariamente in un paese e come l'Italia che viveva dell'assenza di una vera società civile il romanzo che era cresciuto in Inghilterra in Francia con una ben diversa socia civile potesse in qualche modo essere praticato
E allora io volevo e in qualche modo tornare su alcuni concetti che vengono ripetuti sempre come una vulgata eccome critica i luoghi comuni hanno anche una loro verità non sono mai del tutto falsi
E questi luoghi comuni uno è quello diciamo così di illuminismo che viene sempre ripetuto continuamente costantemente ripetuta
Tra l'altro quello di realismo non che io voglia come dire contestare che Sciascia sia uno scrittore della realtà ma dire scrittore realista significa dire qualcosa di diverso soprattutto se si pensa a quel dibattito che che in Europa è stato fortissimo
Grazie a Luca ci porge un cane morto ma che dominava lo scenario delle sterili agli anni cinquanta
E
E in Italia voglio dire e non non so un critico che andava molto che la maggiore Roma Carlo Salinari ha scritto pagine e pagine sua questione realismo dicembre lo questioni completamente cadute allora dico
Che e a proposito di illuminismo Dalimi non due parole perché mi preme preferisco concentrarmi sulla seconda questione ancor più interessante
Che per quanto riguarda l'illuminismo se io penso a quello che è stato in Italia l'esperienza dell'Eur illuminismo italiano e filosofico basta fare due nomi di un grande vecchio Norberto Bobbio e di un altro
Filosofo importantissimo Abbagnano il nell'Illuminismo è stato qualcosa di molto precisa
E nell'umorismo posto usava postula
Una idea di Stato come sistema di istituzioni senza dubbio da riformare determinate riconoscibili e come dire descrivibile
In questo senso Sciascia così come Pasolini e di invito a riflettere al su una singolare convergenza tra Salò o le centoventi giornate di Sodoma l'ultimo terribile tremendo firma che scosse Sciascia e Todo modo
Ebbene dentro questi romanzi emerge una concezione del del potere non dovrei parlare più di Stato ma di potere
Che attiene ad una sintassi che lasciatemelo dire in una battuta estro con spiana cioè voglio dire
Il potere io lo Stato
Per uno scrittore come Sciascia e in un certo che su uno scrittore che aveva confidenza con quella deformazione mostruosa che dello Stato la mafia riproduceva di un certo modo è stato una sorta di di nazione nella mozione ebbene la il potere per Sciascia lo Stato era epifania di qualcos'altro
Io ho sempre avuto l'impressione leggendo i romanzi di Sciascia che un'analisi attenta di questi romanzi implicasse un'idea come dire controriforme mistica del potere
E che sia stato CIACE una specie di difensore fidei di segno contrario che ha voluto dare la parola a gli eretici inquisiti Diego la Matina di Morte dell'inquisitore fino Aldo Moro inquisito nel carcere del popolo delle Brigate Rosse
In questo senso Sciascia e lo dico come paradosso come dispero fertile anche discussione è stato uno scrittore barocco voi mi dite come già ce lo scooter barocco certe uno scrittore barocco mentale nel senso in cui è stato il grandissimo Manzoni dalla colonna infame
Il problema del potere ossessivamente ripetuto l'idea che in qualche modo il potere rappresentasse comunque un un male metafisico soprattutto nell'Italia in cui Sciascia si era trovato a birre
Dico questo rapidamente le ridire perché questo impegno tutta una serie di questioni che ci fanno porre in un modo molto problematico Sciascia dentro la grande tradizione diciamo così i ribelli Barale e neo illuminista nel senso in cui invece la tradizione liberale e nelle liste anche una tradizione di empirismo diciamo ben caratterizzati quello di Sciascia e Pasolini invece è stato un empirismo eretico e mirava a considerare a leggere i dettagli della realtà
Ed è un modo straordinario anche in contrapposizione a quello che stava avvenendo nelle scienze sociali
Lo strutturalismo la semiologia pensate alla vicenda di Umberto Eco l'idea che la realtà potesse essere ridotto ad un sistema di segni e che il nodo di una cravatta e l'Ulisse di Joyce Opel potessero essere letti esaminati secondo una stessa metodologia Sciascia e Pasolini hanno invece sostenuto che non tutti i segni sono uguali ci sono dei segni che sono sintomi e quindi come tali vanno trattati e questo ci porta diciamo così a leggere la realtà in modo molto selettivo ecco alcuni dati rapidi veloci per dire che la questione dell'Illuminismo Ciano
è una questione molto problematica e se vogliamo anche riferirci alle grandi fonti
Voltaire Diderot Corriere eccetera che Sciascia più ad molto spesso diciamo
Ostentato con un vessillo vessillo della ragione noi dobbiamo fare i nomi anche per esempio di montagna ma ancor più di Pascal specie l'ultimo Sciascia lo Sciascia dallo sgomento lo Sciascia con preoccupazione lasciatemelo dire anche religiose ma in intendo dire di un cristianesimo magari privo di referente
Divino un cristianesimo che gli forniva uno straordinario concetto come quello di passione che è un concetto decisivo ancora una volta per poter affrontare il problema del potere nell'opera di Sciascia
Ma vengo alla questione del realismo di Sciascia scrittore realista Eros importante perché nel mille novecentosessantasette e Milano centosessantasette Sciascia congedava insieme a Salvatore Guglielmino poi diventato notissimo a livello scolastico per quel famoso manuale Guida al Novecento
Che ha circolato in tutte le scuole italiane congedava una un'antologia intitolata I narratori di Sicilia siamo nel mille novecentosessantasette nella prefazione con una diciamo chiarezza perentoria cha cha rivendicava la vocazione al realismo della letteratura siciliana
Si chiamava bella come primo grande falsario il verbale considera Egitto ricordo ieri è uscito un bellissimo articolo di Salvatore Silvano Nigro sul Sole ventiquattro Ore
Che ancora una volta viene incontro a confermare questa idea di Sciascia scrittore il rapporto fecondo con gli scrittori seicento istigò gli scrittori barocchi piuttosto che con gli scrittori femministi questo sia detto per inciso il grande falsario Bellei l'unico primo e ultimo falsario persino uno scrittore di delicata evasione fantastica e direi persino arcadica se mi consentite come Savarese veniva ricondotto alla curva diciamo così dei grande realismo ceciliano in cui Sciascia diciamo si collocava non è mistero diciamo non è fatto ignoto che Sciascia predilige se molto anche il Pirandello scrittore di cose che proclamava nel discorso del mille novecentoventi ritenuto poi all'Accademia d'Italia nel trentatré proclamava la superiorità di Verga su d'Annunzio appunto proclamando la sobrietà degli scrittori di cose sugli scrittori
Di parole ma le cose stanno veramente così
La lettera odore siciliana è una letteratura che si può come dire sulla base di un pregiudizio che nasce da l'età verista
Soprattutto da Capuana che è stato importantissimo come critico come teorico piuttosto che Verga voglio dire nella determinare autenticare come dire questo filone di realismo e di denuncia sociale
Ebbene secondo me le cose non stanno così le cose sono molto più complesse
E dire che Sciascia scrittore realista secondo me significa ridimensionarlo coglierne soltanto un lato una faccia che certo io non voglio negare perché ripeto ci ha c'è stato un grande scrittore la realtà ritengo anzi che sia stato più di Pasolini forse più di Pasolini il grande testimone delle nostre vicende nazionali e che come Pasolini Pasolini appagato
Come dire con la vita un'idea anche sadomaso Istica del potere CIACE più di Pasolini forse ha sperimentato in certi momenti no il significato della solitudine rispetto a alcuni eventi che scusi consumavano drammaticamente nella nostra storia io mi faccio soltanto riflette sul fatto che il ventidue dicembre mille novecentocinquantacinque quando Sciascia ancora Sciascia e non era ancora uscito le parrocchie di Regalpetra su quel bellissimo settimanale che era il raccoglitore della Gazzetta di Parma su cui scriveva un grandissimo come presenta Attilio Bertolucci e tanti altri
Anche un giovanissimo Bevilacqua che prosegua stato ma comunque la la questione diciamo per una Sciascia pubblicava un articolo un articolo dedicato a Borders Borders ho citato prima del vino
Va be'se in qualche modo l'autore che ha più autorizzato
In Italia e in Europa e nel mondo tutto un'idea ha diciamo così della letteratura commesse miosi limitata come dilatazione permanente come sistema di Rovati che appunto peregrinazioni nei siderali mondi della verità e della menzogna letteraria
Bene questo board esso è stata una conoscenza di precocissima diciamoci ripeto siamo nel cinquantacinque quando non era Monumenta Rizzato come poi lo è diventato
E quindi il l'ultimo CIACE l'ultimo Calvino che hanno dichiaratamente
Venerato Borges come maestro di letteratura
E in qualche modo forze dove dovevano qualcosa qualche altro maestro precedente e qui abbiamo una straordinaria rivelazione letta così a posteriori perché Sciascia per leggere borghese per interpretare Borga schiera nessuno pensa di usciva nei gettoni di Vittorini
E non c'è
Autore così meno vittoriano Dibër verso bene
Sciascia riconduceva Borders a Cecchi
Savinio e trompe-l'
Ricordo soltanto che lo stesso Calvino diversi anni dopo ebbe a riconoscere l'importanza di un maestro di scrittura come Cecchi che certo Cecchi
Scrittore che era dichiaratamente dalla parte del carabiniere a cavallo non poteva essere amato negli anni Cinquanta
Oggi lo è molto di più grazie al cielo dico io e in qualche modo il nome di Cecchi il nome di Seregno e il nome del dimenticato trompe-l'di quello straordinario raffinatissimo francesista che sta all'Anteo che mi piace fare con particolare rigore c'ha c'ho amato moltissimo
Stanno lì ad indicarci le questa idea della letteratura come Cosmo da contrapporre al causa la vita non viene da borghesi ma viene da un apprendistato che all'apprendistato le tiratissima
Detto questo ecco che il cavallo di Troia è entrato nella città del realismo perché abbiamo fatto tre nomi
Di tre scrittori di cui certo il più grande grandissimo direi oggi finalmente lo riconosciamo in molti e Savinio
Citare ammette di poter capire meglio qualche citazione che vi facciano pure rubare troppo tempo che sono anche citazioni molto antiche mille e novecentocinquantotto il quarantotto racconto di quel capolavoro che a rileggerlo non cessa mai di stupirmi che sono gli zii di Sicilia
A cui va aggiunto con l'edizione del sessantuno l'antimonio libro bellissimo e che ci dice sulla Spagna e sulla guerra di Spagna verità che dovrebbero fare impallidire alcuni revisionisti recenti
Sulla loro volontà di appiattire tutto come dire
Franco e nemici di Franco le ragioni della libertà e le ragioni della dittatura non sarà stato fascista Franco ma come dice
Come ci ha detto certo per esplicare romano Sergio Romano ma certo Franco non è stato un campione di libertà l'antimonio leggiamolo allora l'antimonio
E
Nel racconto del cinquantotto
E c'è questo straordinario personaggio vecchissimo che ricorda chiaramente è un calco Ricciarda ricorda parlato di retorica della citazione per Sciascia molto presto anche in un saggio del settantasette per dire che c'è sempre una letteratura che consente di capire
In sostanza i libri di Sciascia libri che richiamano sempre altri libri qui nel quarantotto senza dubbio le confessioni di un italiano rilievo questo poggio erario per i lo ricorda Fereggiano a un certo punto se ne esce con questa dichiarazione scrivere mi pare un modo di trovare consolazione il riposo un modo di trovare mia al di fuori delle contraddizioni della vita finalmente in un destino di verità
La letteratura come consolazione riposo dalla vita parallelamente forse anche di contro alla vita
Sì Vasco Orlando questo determinismo
Tra realtà e letteratura che pure Sciascia sosteneva sostenuto per esempio in Pirandello la Sicilia
Ai sessantuno parallelamente ma le cose non sono mai chiare
Nella testa di un scrittore pur lucidissimo e conseguì siccome CIACE perché per un verso come da un lato continuava a leggere grammi c'è ispirarsi a Luca chic dall'altro emergevano spie
Di quegli anni di quei maestri cechi Serigne trompe-l'o che non potevano certo essere ricondotti a un'idea della letteratura come rispecchiamento della realtà che poi il concetto per dirla con una formula grosso grossolana di Luca Che tradotto così
Rapidissimamente
Ma diciamo nell'antimonio
Che sappiamo provenisse l'antimonio un un siciliano che si trova a combattere la guerra di Spagna per motivi di sopravvivenza economica dalla parte dei fascisti e poi la sua lucida la sua lucida diciamo presa di coscienza il suo cambiare quindi convinzione dice
Io credo che il mistero delle parole siamo nel sessantuno e che le parole possono diventare edita destino così come diventano bellezza il mistero delle parole
Ma continuava davanti la letteratura non sembra solo come voce rispecchiare la realtà sembra addirittura redimerlo a riscattarla in qualche modo e nella settantuno gli atti relativi alla morte di lavoro serio del settantuno lo scrittore morto qui è l'Hotel delle Palme a Palermo nel trentatré anche qui
Dice Sciascia con una dichiarazione di poetica che a me pare straordinaria conferma della grande complessità della sua pagina sempre e comunque
A avendo ricostruito alcuni fatti poco chiari di questa vicenda convinto che la vicenda così ufficiale diciamo e fascista Della Morte Rossa
Non potessero essere attendibile ma che era necessaria anche per certi rapporti che l'Italia aveva con la Francia in quel momento
Ecco che dice forte questi punti oscuri che vengono fuori dalle carte da Ricordi apparivano nell'immediatezza dei fatti del tutto probabili e spiegabili i fatti della vita sempre diventano più complessi ed oscuri
Più ambigui ed equivoci cioè quali veramente sono quando li si scrive cioè quando da atti relativi diventano per così dire assoluti
Cioè se volete consentitemi una metafora certo un po'riempiamo a utile cioè quella della transustanziazione
Che gli atti da relativi diventano assoluti i fatti spiegabili non ordini di ragioni che sono le ragioni della cronaca
Diventano veri nel momento in cui diventano scrittura diventano letteratura
Siamo arrivati
Progressivamente ammettere fortemente in discussione questo concetto
Sì mi si sta Biasi mando e io vado vado velocemente verso la conclusione ma non sono stato io che ho cercato questo
E faccio ancora un paio di citazioni perché tanto sono arrivato al dimostrazioni quello volesse rapidamente la mia tesi
Dichiarava la Padovani nel settantanove la Sicilia come metafora dalla scrittura inganno qual era per il contadino al quale è stata per me stesso sono arrivato alla scrittura verità
E mi sono convinto che se la verità per forza di cose molte facce l'unica forma possibile di verità è quella dell'arte
Lo scrittore svela la verità decifra andò alla realtà e sollevando la superficie in un certo senso semplificandola anche rendendo la più oscura per come la realtà spessore
Prendiamo il caso era moroso che è morta a Palermo tentando di mette in ordine documento sulla sua morte temo di non aver reso le cose più chiare ma anzi più oscure
C'è però una differenza ecco il punto decisivo tra questo oscurità e quella dell'ignoranza non si tratta più dell'oscurità dell'inespresso dell'informe ma al contrario dell'Espresso e del formulato
Noi abbiamo una ricostruzione diciamo dei fatti che quella della cronaca abbiamo una non ricostruzione che l'oscurità acceca di fatti che non sono stati ricostruiti ma c'è un'oscurità più produttivo e più feconda
Che è quella da cui si Gemina probabilmente la verità così come la intende Sciascia la verità
Della letteratura
E siamo arrivati in qualche modo palla ferma Oro dove Sciascia esordisce dicendo appunto non me ne vanto non ne sono contento mi dispiace ma certi fatti dice lasciata la verità dunque la realtà
La verità alla letteratura la realtà sembra generata dalla letteratura e ricorda come ricorda Todo modo ricorda il contesto come in quelle opere si poteva in qualche modo si potevano leggere le opere come preconizza tensione
Di ciò che poi sarebbe avvenuto
Pasolini espressamente interpretò Todo modo Pacciani morto nel settantacinque come una serie di delitti simbolici non reali delitti che avvenivano nel paese nel ventre della democrazia cristiana
Faccio la citazione soltanto ancora una se me lo concedete perché mi sembra molto bella e molto indicativa per dire come il rapporto si è clamorosamente rovesciato
Non solo la letteratura non rispecchia la realtà ma adesso è la letteratura che la prefigura la realtà
Quindi il primo ma la letteratura In principio fu il verbo leggo da alcune pagine molto belle
Di nero sul nero mille novecentosettantanove
Andando per la Toscana la Piana di Campaldino improvvisamente mi insorge inquietante il pensiero che i fatti luoghi le cose la realtà insomma siano sempre insufficienti e generale la cui sia
E sempre restino per così dire inadeguati adesso
E divagando arriva il sospetto che primario della Divina Commedia sia venuto prima cioè che Dante stesso lo abbia preparato per poi per esservi sopra il problema mi consola più tardi al Castello di Poppi nella grande afa
L'ammissione di una farfalla che vola stanca quasi stremata
E io ricordo del verso Burke Lesko
Tutta sudata venne una farfalla Umberto strambo surreale ma viene il momento che la realtà vi si adegua così eh bisogna sempre saper aspettare Clark
Sia che l'equazione si compia
Qui è chiarissimo senza alcuna ombra di dubbio come ci sia una concezione un'estetica oserei dire e lo dico proprio tutto di tipo platonico esistono iperuranio un sistema di oggetti eterni come disse anche nero su nero
E io oggetti gli archetipi le idee le grandi opere del passato tornano a risplendere ad illuminare come fasci di luce la realtà
Quelli pedinare iperuranio in toccato pure purissimo e qui viene fuori secondo me un'antica militanza fondista che Pasolini capì subito nel cinquantadue quando recensisce lascia per la prima volta le Favole della dittatura
DNA appunto in qualche modo chiarissimamente alla luce
Questo neoplatonismo siamo partiti come dire dal realismo siamo arrivati a ipotizzare per Sciascia dal punto di vista estetico una forma di no platonismo per cui in qualche modo la realtà è sempre una copia degradata quell'oscura
Della verità
Se ha un secondo io indico la fonte secondo me a cui Sciascia in si è in qualche modo per sempre ispirate nato è una fonte la mesta molto a cuore e che è uno scrittore tra i più puri secondo me tra storia d'Italia che a Giuseppe Antonio Borgese
Scrittore per cui ci ha ci ha fatto moltissimo non si è riusciti a pubblicarlo nei Meridiani Mondadori forse c'è qualche speranza anche se mi dicevano che fino al due mila tre il catalogo ancora pieno comunque
Di lago soltanto un passo da Borgese il Borgese
Che era stato in Germania il Borgese che aveva avuto la notissima polemica con Croce il Borgese aveva conosciuto in epoca anziani con la scuola di Marburgo
Il Borgese che in qualche modo la labrador corredato di estetica che non potevano essere capite negli anni le giovani e realistica gentiliana crociana in Italia
Se lo trovo però leggo abbiate pazienza
Eh
Ecco
Cito da figurazione e trasfigurazione mille novecentoventisei poetica dell'unità
Vi dico soltanto che nel bellissimo saggio di cruciverba
E c'è una spia Sciascia parla di quest'opera che non l'affronta mai direttamente un'opera di estetica e parla di quell'opera come l'opera in cui Borgese parla della letteratura come sintassi mi pare già abbastanza indicativa e dice Bergessio
La sua vera natura dell'arte non è in nessun luogo è utopia e ucronia
Non vi si approda da nessuna Picello di fantasmi né vi sia per ora alcun cavallo alato questa sua opera matura non è un'altra natura
E l'artista non dà la conoscenza della perfezione divina dell'ipersensibile del mondo assoluto numerico ma le dà il sentimento meglio ancora l'esigenza non li descrive ma li simboleggia siamo dentro linguaggio certo un po'tortuoso
Per l'organismo italiano ma Borgese questo Borgese che ingoia opera stupefacente forse l'unica che può essere avvicinata
A L'affaire Moro parlo dal punto di vista formale non ha punti stati contenuti della struttura della sintassi di questo di questa opera stranissima
E ancora tutta da capire nella sua legge ecco nel Goria dice Borgese fa un elogio della letteratura come più storica della stessa storia rileggendo la famosa frase di Aristotele
Ebbene spero credo diedero distillato qualche dubbio non solo sulle mille baci Asciano marzo su realismo scoprendo in terra di Sicilia
Come dire unno scrittore tutt'altro che facilmente
Come dire riducibile a quella letteratura che dal neorealismo in poi in qualche modo no è stata una letteratura che ha sempre inteso il sentimento della realtà in termini diciamo di corrivo rispecchiamento Sciascia non è stato quello e non è stato nemmeno l'amante dell'ultima ora di Borders perché il percorso è molto precedente le premesse sono di tutt'altro tipo grazie
E scusate se abusato della pazienza
Complimenti a Massimo aveva creato una donna bellissima condotto per mano in questi delicatissimi difficile Angri
Dell'evoluzione possiamo dire c'è Sciara verso tipo di scrittura punto barocca che guardava molto più oppure tu detto benissimo tra un peu Azzalini ad altri scrittori
Di ben diversa estrazione
La parola adesso direttore scaltro che credo voglia rimanere qui io volevo semplicemente scusate se la signora Giulia Molentino avanti
Nella nel frattempo coloro i quali avessero voglia desiderio di fare un intervento ovviamente brevissimo perché naturalmente poi ce l'ha bisogna di un secondo giro che speriamo di fare ecco la signora ho molta cortesia gira per la sala e potrà prendere l'elenco di coloro i quali hanno questo desiderio vi ringrazio Dio novanta direttore
Ma io mi aspettavo sta Franco Rossini
Un qualche cosa di così intenso e appassionato
Sul ruolo di uno scrittore che estratto così vicino alla sua esperienza artistica che in qualche modo in quei momenti
In cui lo si è intervenuto con la sua arte cinematografica
Su testi di Sciascia si è creato un tandem depressione civile e di realizzazione artistica che uno delle cose più curare che ci possono essere in Italia ma in Italia non soltanto in Italia perché il tandem tra l'ispiratore
Il facitori di un testo che il realizzatore cinematografico a quei livelli di ciascuno di loro è molto chiaro
E Franco tu hai messo stasera sarà l'anniversario ma una intensità
Una passione una i casti città nell'esporre questa esperienza questo suo dall'inizio e il significato di questo sodalizio è quello che ha prodotto concretamente
Nella storia del Paese
Mi ha molto colpito
Del Borneo e non non se ne abbia a male tanto il giovane quindi il molo conoscevo di nome Onofri come critico soprattutto lo conoscevo per un'annotazione non propriamente benevoli del mio amico Cesare Garboli
Prima del convegno recente che avete fatto mi pare a Bologna
è una allora Allocca
Ancora io non son venuto ma mi sarebbe piaciuto poter venire perché sempre più cerco di abbandonare
Dei miei quarant'anni di giornalismo occuparmi ti cose diverse tra cui la letteratura una
Piccole cose diverse che più mi appassiona
Io
Debbo dire questa
Il fatto di demistificare in qualche modo e al tempo stesso il realismo e l'Illuminismo di Sciascia trovo un'operazione tardività perché
Si pone contro quello che lei giustamente ha definito una barricata
Ma è molto pertinente io
Per quel tanto che migliore occupo di queste cose dal condivido pienamente contenente per quanto riguarda il leninismo perché Sciascia non ha assolutamente nulla di realistico l'intesa come definizione di una scuola
Struttura contenuto ancora di più
Per quanto riguarda l'Illuminismo
E forse questo la differenza culturale che non sia spesso sì patriottici reciprocamente Sciascia e Dio
Perché
La mia formazione e
Profondamente illuministica e e Sciascia non lo è affatto e quando io leggevo e sentivo dire che Sciascia era il l'esponente
Il fiume
Contemporaneo più profondo più ammodernato dell'Illuminismo settecentesco
Provavo un senso di
Per il veglione culturale quindi mi fa molto piacere che
Intanto tecnico della materia
Conferme questa mia
Per questo mio pensiero
Proprio alla fine ho ricordato Borgese
Volgesse a un certo punto città una una frase città
E che Sciascia i cimiteri nell'intervista redatta a Repubblica
Desumendo l'Adda la citazione di Borgese
Ed è una frase molto rivelatrice
E la frase
L'ex Telecom
Ex segretario vivere possono
C'è si applica in quell'intervista alla Sicilia
Ho capito
A un'assonanza
Se non altro appunto come il suo no
Con l'altra frase coniata
E in tempi assai più recenti in volgare
Con le BR né con lo Stato
Allora
Tutto una polemica molto dura Sciascia
Pronta due volte
Per la prima volta
Ci fu l'attacco di Sciascia
Sul Corriere della Sera Comitato di Coordinamento antimafia
Secondo fare quando questa non l'ho avuta con Sciascia perché
Sciascia c'è un morto
Ma rotta diciamo attraverso le posizioni di Sciascia difese da alcuni analisi e l'attacco contro Sciascia effettuato da Arlacchi
Che uno studioso un sociologo attualmente il vice segretario generale dell'ONU per i problemi della deroga che attacco Sciascia ben al di là ben al di là in questo io non lo seguirò ma l'attacco ben al di là delle posizioni politiche
L'attacco addirittura nella sua dimensione letterari
Quindi
Dicono che in ogni suo
Ho trovato
Varie volte su una sponda diversa qualche volta su una sponda opposto
E ho citato il ex Telecom e anche nel comma con lo Stato né con le BR perché quelli furono quel tipo che formulazione
Ne del tutto estraneo
Con me estraneo
Debbo dire al partito dei filosofi
Perché i philosophes settecenteschi
Non coltivate hanno
Il culto del dubbio
Per cui neanche quello delle chiamato il nostro grande vecchio
Bobbio che pure anche lui si richiama agli illuministi ma la cultura del dubbio
Cartesiana non è
Di vero Tiana o mostrarsi Anna
Perché non avevano un obiettivo una se mio e delle certezze molto precise
Loro picchiavano
Intellettualmente su quello che c'era prima che c'era in quel momento
E che veniva
Picchiavano sulla Sierra cinema aveva delle idee su questo chiarissime
E che si chiamano non a caso Gino ministri perché avevamo fiducia nei volumi della regione non dubitavano dei lumi della regione
La singolarmente di Sciascia
E che Sciascia
L'artista uno scrittore
Il quale per definizione e impegnato
Civilmente impegnato ebbe un perché
Si voglia attribuire questa etichetta ma perché lui che la rivendica
Infatti in quasi tutte qualcuno Seregno e tutte ma diciamo in quasi tutte le sue opere l'impegno civile è palese
Ora pallidissimo Spini cento ore implicitamente palese quindi non non esiste variazione
Di Sciascia rispetto all'impegno civile perciò che uno scrittore impegnato civilmente
E allora
Noi non possiamo che giudicarlo apprezzarlo o criticarlo
In questa sua dimensione certo non è Metastasio
In qualche modo se debbo dire
Citato nuovo film
Mi pare un po'del passaggio settembre giorno del oppure accentrato diciamo più Pasolini
Che altri con me scrittore prossimo in qualche modo
Ecco io ci terrei di più Calvino
Perché
C'è in tutte e due
Che cosa quello che non c'è in Pasolini
Cioè quella leggerezza
Che di cui poi che almeno fa l'argomento della sua prima lezione americana
E che uno dei passi posso dire più belli della letteratura italiana
Che Calvino rea lizza nelle opere in quasi tutte nelle nei momenti felici della sua produzione letteraria e anche Sciascia realizzò
Non so se voi ricordate quella lezione sulla leggerezza che sia raccontando un gesto solo un gesto un quasi un appiglio piroetta dei Guido Cavalcanti
Il quale vedendo arrivare veri giovinastri che volevano disturbarlo si sottrae dice una brevissima frase con un giro
Elegante del corpo si sottrae dice ecco questo il tipo di leggerezza che bisognerebbe applicare
Nella letteratura e della leggerezza mercuriale
Poi nonostante ciò
Gli scrittori Mercuriali come lui diceva hanno anche degli aspetti essa turni quindi di tristezza pensando
E aggiungeva badate che la leggerezza non è fatuità
C'è una pesantezza della leggerezza
Che è molto più importante della pesantezza della pesantezza
Voleva Sciascia in buona parte
La sua quest'
Non è che fra sua perché la coppia del resto sono pressoché
Come ieri in qualche modo
Queste uno dei suoi degli elementi costitutivi della scrittura di Sciascia
L'ironia
Questo tipo di
Mandare messaggi senza mandati quasi tra le righe che che poi nel modo più importante di di dire delle cose
è molto più importante del realismo
Voleva
Però
C'è qualche cosa di diverso tra Sciascia e Calvino
Che era anche anche lui uno scrittore civilmente impegnato eccome
Che oggi non non
Non l'ha mai detto
Con ignominia e con gli altri
Quando Sciascia lo dice
Calvino scrive un articolo di fondo su Repubblica
Per di
Quale sia l'errore
Che Sciascia sta compiendo e per il resto
Trovo sì il in qualche modo ripetuto allora quello che volevo dire che fin qui ho detto e che molto difficile
Per noi
Distinguere
Lo Sciascia
Letterato quello Sciascia scrittore lo Sciascia artista dallo Sciascia politico
Non sono due cose che stanno con accanto all'altra ma distinte l'una dall'altra
Sono due aspetti della medesima personalità
E
In perché lui è portato acquistato
Questo prende il partito
Ebbene brevemente
Prende il partito
E prende il partito per qualche cosa di altro e che cos'è questo qualche cosa di altro
Queste sono credo le domande che
Dobbiamo porci
Ebbene e qui entrano in gioco anche alcuni tratti di biografia psicologica caratteriale
Sciascia è un uomo
Lo siamo tutti
Ma lunedì risale strano forse più nettamente che in altri è un uomo di contraddizione
Sciascia e timido
Ed è molto superiore o
Sciascia
Ed è il vero
Intolleranze
Ha il culto della tolleranza
Per questo voi
Parla che si richiama moltissimo a volte tanto da generare l'equivoco che che quello sia il suo filone culturale
E in qualche modo va in questo senso che lui è tollerante ma è una delle persone più intolleranti che lei lo abbia conosciuto
Chechi si riferisce qual è il punto di riferimento
Brescia share che uno
Di quei personaggi
E se lo può permettere
Di essere interamente autoreferente
E autoreferente Sciascia
Ecco perché Prodi
Nei comuni né con gli altri
Raccordo me stesso
Il che
Per un per un artista che fa professione di vivere in una torre d'avorio si comprende ma in un artista che civilmente impegnato si comprende meno
E questo lo porta poi anche proprio per vincere questa contraddizione
E per giustificare l'autoreferenza
Ad ad accettare
Una presenza politica militante
Sciascia accetta una presenza politica militante
Diventa consigliere comunale
Diventa
Deputato
Del Partito comunista poi diventerà in un momento successivo dopo alcuni anni deputato che europeo sotto le insegne del partito perché
E in realtà
Noi del partito comunista Marina radicale
Radicale consigliere comunista ogni consigliere comunista sì sì sì consigliere
Consigliere comunista
Indipendente
No non iscritto no ora la prassi Nispi
Allora la
Presa il il
Va bene ci deve essere un motivo per cui uno scrittore così schivo così timido così
Dubito sono
A un certo punto non non sto facendo
L'esame di quali siano le liste con cui è andato entrare in una in un caso e nell'altro sto cercando di capire perché è andato
Questo mi interessa questo
è andato perché diversamente quella contraddizione non si risolveva cioè
Non
Essendo autoreferente né politicamente impegnato debbo dare testimonianza
Di una milizia politica
Debbo stare sui banchi dove si prendono decisioni
Poi c'è una delusione
Che subentra quasi immediatamente perché si accorge ben presto ai diversi livelli ai quali interviene che da quei banchi non si prende nessunissima decisione
E soprattutto
Perché sui con banchi
Lei essere prendo dev'essere un grande scrittore non conta nulla
Non conta assolutamente nulla
Se mi consentite ma guardo l'orologio
Io ho avuto un'esperienza non essendo un grande scrittore quindi l'ha voluto un'esperienza analoga
Quando essendo invece
Alla guida insieme ad altri colleghi del Partito Radicale vecchia maniera
Che non debbo dirlo ma credo che sia ben noto a tutti non è niente a che vedere con quello successivo non è nel bene e che certamente c'è anche stato in quello successivo
Ne nel male è un'altra cosa si chiamano nello stesso modo ma è un'altra cosa allora
A quell'epoca ride del mille novecentosessanta
Il partito radicale
Sì presento alle elezioni amministrative insieme al partito socialista
Perché
Eravamo abbastanza vicini
Noi eravamo a favore del centro sinistra che ancora non c'era eravamo alla vigilia del centrosinistra e quindici presentammo insieme
E io negoziali a nome del partito
Questa faccenda di come si componevano le liste e siccome noi eravamo molto più dei infinitamente più deboli del Partito socialista
I socialisti i dirigenti del Partito socialista di allora si preoccuparono in certi casi di garantirci
Qualche presenza
Allora si poteva fare perché c'era un si potevano fare delle dimissioni non adesso cioè le dimissioni ci sono le elezioni suppletive no allora
Dalle dimissioni subentrava quello che veniva dopo e quindi c'era modo di negoziare non solo le candidature ma la riuscita
A Milano
Noi avevamo una certa forse signor Force si fa per dire forza debole come direbbe Vattimo
E io chiesi per
I radicali di Milano due posti
Due posti nel Consiglio due seggi del consiglio comunale l'allora
Segretario della federazione socialista di Milano mi disse no due no due sono troppi non avete le forze due
L'opinione garantiamo uno
Pennelli ci fu un po'di
Tira e molla alla fine della quale io dissi con grande
Orgoglio di partito dissi guarda allora facciamo così a Milano voi non ci garantite niente e chi va chi riesce riesce
Naturalmente nelle preferenze
I radicali votarono elettori radicali votarono tutti i peli i candidati radicali bloccarono su quelli mentre i socialisti combattevano gli uni contro gli altri quindi dispersero le preferenze inverni
Noi riuscimmo con cinque
Consiglieri comunali a Milano in un gruppo di tredici
Il gruppo socialista radicale voto tredici seggi di cui cinque ai radicali
Perché vi racconto questo fatto perché uno di questi radicali eletti
Fu Elio Vittorini
Allora quando il segretario socialista che si chiamava Mosca
Basterebbe questa notizia per lui feriale
Mi telefono alle tre del mattino appena finito lo spoglio disse siete usciti in cinque e gli ho detto che t'avevo detto insieme devi fare dimettere quattro di Roma Tel sei pazzo da legare Koch allora luoghi insomma dopo una lunga discussione mi disse ma nemmeno fai di mettere editori
Come dire che c'entra Vittorini in consiglio comunale non c'entra niente quindi Vittorini fallo favorevole ad Arvier subito
Lungo racconto e me ne scuso ma che per dire che lì in quei banchi quali che siano la qualifica la non è possibile essere autoreferente per uno scrittore impegnato il quale poi
Logicamente che dia testimonianza di questa sua a il modo di pensare di esercitare la sua presenza utilmente per il Paese non è possibile allora finale
Una delle elezioni più importanti
Che io come il lettore ricavo da Sciascia
è la differenza
Tra l'idea della morale
E l'idea della politica
Che sono
Due
Momenti dello spirito o della mente se volete
Totalmente distinti l'uno dall'altro
Cioè la
Il moralista
Tanto più efficace quanto più si tiene lontano dalla politica e tutte le volte che pensa o altri per lui pensano quello convincono
A partecipare direttamente alla politica egli porta una grammatica ed una sintassi nella politica che con la politica non niente a che vedere
Questo vuol forse dire che la politica può essere svincolata dalla morale no io non penso questo io penso che la politica debba traduce
La morale che quel gruppo quelle persone fanno propria
Cosa debba tradurre nella grammatica che nella sintassi politica il moralista oppone il tutto
Il politico non deve voler tutto perché se vuole tutto provoca soltanto flagelli
Diventa pedagogo U
Diventa
Qualcuno che vuole imporre la propria verità agli altri si avvia tranquillamente verso forme dittatoriali
è pericolosissimo
Allora questa
Lezione
Io lo tratta
Da Sciascia
Vedendo la sua figura contro lucciole
Controluce
Perché non so fino a che punto forse negli ultimi anni a non so fino a che punto
E gli capiva
Questa lezione che lui stesso fornita
Nel momento in cui diceva nei conti ne compri fine contenne Contri
Ma
Viene padrone del partito in quel momento
Due di Fasano quella tua moralità non può non farlo
E questo debbo dire
è una grossa è un grosso lascito che resta in per me ormai molto chiaro
Ma irrisolto in qualche misura nella unità del personale
C'è un ultimo punto ma questo basta solo dirlo
Che mi fa pensare congiuntamente ed è l'unico punto in cui vedo una sicilianità
E in uno scrittore in un artista che europeo
Prima ancora che l'italiano e prima ancora che Siciliano ma ci sono degli del dei ponti erano in particolare
Invece in cui la radice siciliana e se volete meridionale anch'io qui parlo da meridionale non siciliano Calabresi che non è poi tanto lontana
Allora c'è un punto
Vicende della morte di Sciascia
Che è estremamente no stranamente che somiglia molto all'idea della morte della divinità
Che espressa
Lanza Tomasi nel Gattopardo
Molto simile
Sciascia penso continuamente alla morte
C'è una citazione molto bella di Sciascia
Che dice
La morte non è un pensiero
E pensiero
E questo Montaigne
E
Gli unici il principe di Salina
Noi
Il nostro vizio
è che noi siamo simili agli Dei
Quindi siamo immortali questo il nostro vizio noi riteniamo di essere simili ditemi
Luigi Cirillo i siciliani
Per esperienza posso dire noi meridionali
E condiviso questa in vari luoghi del Meridione continentale
Questo badate questo problema è alla base di gran parte delle arretratezze ti questi società
Allora Sciascia non dice questo della divinità ma dice Macchia ah il problema dalla morte
Il problema della morte angoscioso è presente ogni per le onnipresente questo
Si mette nella vita personaggio
Credo che dobbiamo essere grati a tutti e tre interventi per essere stati vivere sì molto diversi fra loro e tuttavia certamente di grande arricchimento
Mi mi permetterete di dar luogo a un brevi interventi e ha chiesto di parlare e il procuratore generale di Palermo il dottor Vincenzo Rovello prego
Accomodarsi pure il microfono
Conosciuto Sciascia
Quello frequentato alla fine degli anni cinquanta per i due anni sessanta quanto facevo il magistrato sabato iniziativa andavo spesso a Caltanissetta
Mia città di origine dove ci sono altre ed ha presentato un collega perché io considero più che un proprio un amico il mio maestro Gaetano Costa e ci si incontrava al riproduttiva Sciascia un omonimo di Leonardo Sciascia
E si parla giudizio equivale seduttore qualcos'altro una parte e quello che si faceva tutto alla propria quella palude cavilli contrattuali su tanto dalla mafia dal parla per noi sul la mafia non esisteva neanche nei vocabolari
Solo alla fine soltanto sette condurre durante dizionario del Battaglia si comincia a dire che alla Matiz sistemi ma rimane in tutti i dizionari dei siti diceva c'è un fenomeno ormai in estinzione perché che si era verificato in Sicilia e costa soprattutto si parlava della differenza del fenomeno Fiocchi come si presentava nella provincia di Caltanissetta e nella provincia che è qui ci informa che lui non c'era il morto Sciascia presso dell'anno gli argomenti che si faceva in quel pool per la serietà faceva reale riunite arriva alla libreria chance si parla til presto e corte e e criticità che lavori nel contrastata la mafia non ne parlavamo mai lo dicevamo che rompe Romano Morchio e noi lo dicevamo aberrazione pur essendo ormai cosciente proporrà tutto invariato l'album per Roberto sul tratto alla comprarla Auditel per me l'attendibilità questa sera no
E ricordo uscita cioè come il primo siciliano sia pubblico tranne il sessantuno per la prima volta un libro sulla mafia
Anzi l'abbiamo visto o una riparazione sul rispetto a quel libro che era uscito qualche anno prima qualche decennio prima e da qui poi essere piccola Pretura per conto dello Stato priva Arthur il film & dopo averla letta Sos soggiorno in grado nell'uccisione dell'arma finale e il modo di amministrare la giustizia già perso la mafia questa piccola flat cosa che province in nel Giorno della civetta il successiva operatrice altri Trebbiano stortura kosher certissimo Persepoli negli ultimi anni
Con l'unguento ricordava più con assiduità Caltanissetta e qualche volta ci siamo incontrati al Palermo diciamo sì all'affitto voglio ricordarlo un annetto
Adecco fatto parte del collegio chiave verso l'altro Feltrinelli come porvi pubblicazione oscena
Per il libro I sotterranei di Kerouac e cioè ritengo che l'innovazione dall'attesi giuridica che avevamo sostenuta avesse fatto a braccio invece fece viaggio la battuta di questa sentenza nel momento per terra Sciascia chiedendosi se conoscessero l'autore
Della motivazione c'è da Francesco Pintus Pittis etica a Pintus fissi e ce l'ho in video perché c'è il rischio che le cose più viaggio pittori sotterranei io sono rimasto un fermo a Manzoni
Grazie interiore avessero il professor Gianni Puglisi pro rettore dello Iulm vice presidente della Fondazione Banco di Sicilia
Grazie presidente io non avevo intenzione di intervenire se non fossero stati due degli tutti e tre da Coldiretti partito da quello di Rosi ma mi hanno stimolato alcuni spunti di nei due interventi di Onofri di Scalfari
E soprattutto volevo rendere una testimonianza Diretta che in qualche modo conferma alcune cose dette da Scalfari
Io credo che
La cosa peggiore che possa capitare uno scrittore intellettuale sia quella di essere interpreterà alto
Diceva mi dice che è la cosa peggiore
Che era capitata i filosofi dal passato erano le interpretazioni quel povero invece non sapeva cosa sarebbe accaduto a lui negli anni successivi
Credo che il problema si ponga anche per scrittori hanno in molto vicini come nel caso di Sciascia
Io credo che Sciascia da questo punto di vista sia stato prima che uno scrittore c'è stato un uomo della sua terra e quando parlo di sua terra non intendo necessariamente alla Sicilia io sono sempre stato molto polemico con Lacey si chiude di tutti i tipi di tutta la categoria
Sia stato un uomo che nella difficoltà di comunicare a ragione Scalfari
Nella intrinseca difficoltà di comunicare
Abbia trovato e saputo
Direi le corse più taglienti e più intelligenti attraverso la scrittura
Sciascia aveva una grande difficoltà
Di esprimersi in pubblico a braccio
Ricordo uno dei suoi ultimi interventi splendida intervento a un convegno sui viaggiatori stranieri
In Sicilia a Siracusa
Dove lui venne ad aprire il convegno fu una delle ultime cose
E venne con un testo scritto brevissimo lapidario efficace Splendido
E quando gli chiesi se beh volesse aggiungere qualche cosa
Fece così
Quel il suo messaggio
E questo messaggio questo difficoltà di comunicare esprimeva non soltanto un difficoltà personale
Esprimeva il desiderio e la capacità di riuscire a incidere sulla realtà
Stando nel suo silenzio
Ma io credo che Sciascia sono d'accordo ancora una volta con Scalfari
Avesse una profonda intolleranza ma di una cosa
Era intollerante delle persone la vorrei dire brutalmente alle dighe Maniero familistica delle persone non intelligente
Questa intolleranza
Che io condivido pienamente
Lo portava spesso attraverso
La metafora della parola
A incidere con ironia e con l'allusione nelle più profondo dei tessuti dei quali si andava occupando
Credo che questo significa in buona sostanza che oggi noi possiamo fare tutte all'ermeneutica Sciascia ne che vogliamo
Però nella buona sostanza
La capacità di Sciascia di incidere sulla realtà della quale è stato espressione vitale sia una capacità assolutamente unica nel suo tempo
E in quanto espressione del suo tempo sia stata e sia riuscita ad essere oltre ogni tempo
Ultima battuta io credo che Sciascia fosse una persona più decisionista che abbia conosciuto
Diceva giustamente Scalfari nel suo giocare
Nella dualità
Né con le BR tanto per fare un esempio ormai consolidato né con lo Stato non significasse una indecisione di scegliere
Sciascia sempre scelto ed ha scelto sempre in modo strumentale
In funzione della sua idea e della sua proposta da portare avanti
Qualcuno io ricordo in quegli anni le grandi polemiche fra lo Sciascia indipendente di sinistra e lo Sciascia radicale tutte le campagne di stampa che accompagnarono queste scelte politiche di Sciascia io credo credevo allora lo credo oggi più che mai che Sciascia non abbia cambiato opinione
Che Sciascia non abbia svolto delle giravolte politiche mentali Sciascia utilizzato
Se lo posso dire con grande rispetto ma con grande franchezza con cinismo ma con intelligenza
In quei luoghi che gli erano consentiti per portare avanti la sua Filosofia il suo modo di leggere la realtà che glielo consentivano in quei determinati momenti quelli lordi
E quelle tribune perché altri ad un uomo dell'opposizione mentale e culturale di Sciascia non l'avrebbero in quel momento consentì
Certamente è soltanto da quei luoghi avrebbe potuto dire quello che ha detto non sarebbe stato possibile che dicesse le stesse cose dagli scranni per esempio democristiani
Un'ultima battuta
Non le ha mai raccontato
Che i miei lunghi qualcuno ha parlato di ventennio dei miei rispettabili colleghi e nemmeno i lunghi anni di presidenza della Facoltà di Scienze della formazione