"La tv nel mercato globale" presentazione del libro di Stefano Balassone (Ed. Meltemi)

E ha chiesto di fare il moderatore di questo dibattito
Anche perché gli ATER se per la prima volta ha rifiutato di fare moderatore Fossalta sia molto più esperto in queste cose io lo faccio
Però diciamo non rinunciando alle poche riflessioni che volevo portarvi su questo bel libro Di Stefano
La prima considerazione che mi viene forse banale ma insomma leggendo il titolo di questo libro e
Considerando la condizione della nostra televisione
La prima riflessione non siamo noi non siamo purtroppo nel mercato globale della televisione
E ci sono una serie di ragioni la prima vorrei dire
è questo
Questo condizione questo stato di passo
Permanente ormai sono quattro anni
La legge di riforma questa che mi da centotrentotto giace in Parlamento è un fatto straordinario
Treviso deve tenuta come un cantiere aperto costantemente
Quasi la politica avesse deciso
Che il modo migliore per esercitare il proprio potere sia quello di non legiferare
Quasi che il tenero tutti in uno stato di attese da e di negoziazione continua e permanente
Sia il modo in cui la politica oggi ha deciso di incidere di influenzare sui destini della televisione io credo che questo sia un fatto grave
Ma grave lo direi non dal punto di vista né politico né tanto meno diciamo dell'etica politica comportamento politico lo dico perché questo è il primo elemento che ci esclude
Dal mercato globale questi quattro anni sono stati anni decisivi per lo sviluppo
Dei sistemi televisivi internazionali noi abbiamo trascorsi aspettando aspettando sapere quali reti dovessero andare sul satellite quali
Parti del servizio pubblico dovesse essere finanziati in un certo modo in un altro sanciamo inattesa in un'attesa che ci marginalizzate ci pone fuori dal mercato globale che ci ha fatto perdere alcuni treni importanti dello sviluppo dell'ammodernamento dei sistemi televisivi sono stati quattro anni importantissimi perso inutilmente in questa tesa in questo cantiere sempre aperto
Secondo secondo punto diciamo seconda
Visione fatemi dire
Che ci che ci penalizzare questo considerare la competizione nel sistema televisivo
Pura mente in un'ottica di audience televisiva tradizionale cioè in termini assolutamente vecchi scontati non c'è stata nessuna innovazione nel modo di vedere la prospettiva di competizione all'interno del sistema televisivo siamo ancora qui a considerare che la competizione è quella che si svolge tra due attori uno cosiddetto pubblico l'altro privato commerciale questo è un modo superato da tutti i Paesi non abbiamo fatto nulla per alimentare una visione più moderna
Che abbracciasse altri sistemi di comunicazione che competono continuamente quotidianamente sempre di più con i sistemi televisivi magari
Su con strumenti diversi magari su piattaforme diverse fatemi usare questa parola un po'tecnologica
Lo abbiamo continuato a pensare che fosse sul Prime Time tradizionale generalista che si giocava la competizione
Se terza terza visione distorta e la colgo da una bella pagina di questo libro pagina nove
Siamo con te continuiamo a ragionare in termini di scarsità di risorse scarsità di risorse televisive scarsità di risorse tecnologiche come se fossimo fermi a quindici vent'anni fa
C'è una pagina bella che invito a leggere Di Stefano sul tema sul tema dell'abbondanza non abbiamo ancora capito
Che il nuovo sistema televisivo e quello che entra in un mercato abbondante di risorse abbondante di tecnologie
Stefano dice nel suo libro il mercato dei bisogni formativi e culturali è un mercato infinito che tende all'infinito
Noi siamo ancora prigionieri di una visione minimalista
Piccola riduttiva tutta centrata sulla vecchia cultura della scarsità poche reti
Poche frequenze
Pochi accessi
Poche tecnologie diffusione
Sembra che il tempo in questo senso sia passato invano
Altre aree visione
Pericolosamente distorta
E quella che mi pare Stefano direttore ne fa uso in un titolo capitoli un sottocapitolo
Aprirsi per non essere invasi nostro protezionismo televisivo continua ad essere alla radice delle politiche televisive delle politiche industriali abbiamo continuato a pensare
Che fosse meglio chiudere
Su un mercato che escludesse competitori stranieri ok comunque dire legarsi una posizione
Diciamo subordinata
Stefano dice nel suo libro insomma è molto correttamente abbiamo finito in questo modo per fare i contrabbandieri
Non abbiamo aperto le frontiere come tutte le frontiere chiuse si prestano al contrabbando addirittura abbiamo fatto la quinta colonna dice Stefano di prodotti televisivi stranieri tutto questo per non avere ha dovuto aprire il mercato in termini strutturali
In termini strategici fatemi dire
Ultima visione secondo me che emerge molto bene questo libro distorta pericolosamente distorta è questa che Stefano chiama la dica
Cito cito testualmente tattica costituita dalla regolazione pubblica dalla televisione
Credo che questa veramente simpatica che attende ricadere
Almeno nei termini tradizionali con la quale invece lo teniamo innalzata attorno ad un recinto che ormai percorso attraversato continuamente
Da correnti di tutti i generi noi continuiamo in modo vecchio tradizionale a tenere alta questa diga nipote Stefano rispetto a queste quattro visioni distorte che secondo me è ancora verme no il dibattito televisivo nazionale
Se messe a confronto come fa Stefano con mercato globale revisione secondo me danno adito a tre riflessioni
Quali sono le tre secondo me ragioni dello strabismo del nostro dibattito televisivo la prima è quella della dimensione
Continuiamo a a a a perseguire una dimensione piccola parlo soprattutto della RAI a Cellini nota disse vogliono mettere la RAI in una riserva indiana questo tenerla piccola ridurne le possibilità di espansione da questo ossessiva ricerca del modo di limitare le capacità e andare sul mercato di andare a trovare risorse alleanze
Il primo
Il primo tema dello strabismo televisivo italiano e questo della piccola dimensione in questi questi anni recenti
I grandi sistemi televisivi internazionali sono cresciuti dimensioni in maniera straordinaria noi i nostri fatturati divisivi sono cresciuti per inerzia
Sono cresciuti per quanto cresceva la pubblicità
E per quel poco cresceva il cannone un abbiamo aggiunto una lira di fatturato televisivo di nuovo business
Secondo strabismo
Su cui vorrei richiamare la vostra attenzione è il tema naturalmente del servizio pubblico basta
Scorrere questo libro per capire come ancora siamo chiusi in una visione a un dibattito sul servizio pubblico assolutamente anacronistica pensiamo ancora
Che sia un problema di programmi
Quando va bene pensiamo che sia o prema di qualità dei programmi io credo che qui ci sia una scissione netta da compiere
Una rottura del dibattito
Passare dal discutere del ruolo della ragione d'essere del servizio pubblico non più in termini di programmazione ma qui propongo due ipotesi uno in termini di accesso alla Rete
Cioè io credo che la nuova frontiera servizio pubblico si è quello di aprire la propria rete
Le proprie strutture di diffusione
A altri operatori
Non quello di difendere diciamo un ruolo una vocazione tipo programmi stinco di tipo culturale di tipo informativo ma quello di aprire il discorso alla Rete quindi passaggio dal servizio pubblico al servizio universale è un po'il percorso che ha fatto
Il sistema le telecomunicazioni
Secondo seconda ipotesi sul quale varrebbe la pena mi viene in mente leggendo questo libro riflettere che il servizio pubblico sia posto nelle condizioni di aiutare il Paese nello sviluppo
Del sistema televisivo non tanto che la programmazione non tanto della produzione quanto nell'investire nella ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie questo è un vero servizio pubblico
Lo fanno i privati ma c'è un ruolo che lo Stato diciamo che un'azienda pubblica può fare fortemente il supporto chi una a un mento ammodernamento
Chiedo innalzamento qualitativo più innovazione tecnologica che attento un rischio di tipo privato impresa privata ma attento anche un obiettivo e chi può dire d'interesse pubblico il Paese ha bisogno di sviluppo tecnologico e ha bisogno di un'azienda come la RAI
Faccia il suo servizio pubblico nel permettere al paese di raggiungere questi livelli di innovazione tecnologica e questo io credo sia il primo strabismo cioè il secondo stadio prima dimensione secondo strabismo questo servizio pubblico come spostare il centro del dibattito dal tema classico dei programmi a quello dell'accesso alla rete a quello dell'innovazione del sostegno all'innovazione tecnologica
Ultimo terzo fosse ovvio
Strabismo del nostro dibattito è quello della regolazione
Io credo piccolissima cos'è molto semplice
Partiamo da una constatazione oggettiva
Il futuro dei sistemi televisivi e nel suo intreccio nella sua integrazione
Con i sistemi di telecomunicazione
Questo ormai oppio evidente in qualsiasi Paese si vada lo sviluppo dei semi televisivi è legato fortemente fortemente intrecciato allo sviluppo esperite le comunicazioni
Guardate cosa è successo in Italia abbiamo un sistema di telecomunicazioni che è stato liberalizzato
I monopoli è stato privatizzato e aperto alla concorrenza e dall'altra parte abbiamo un sistema televisivo inchiodato questa simmetria da una parte gli iper regolamentazione
E dall'altra parte di iper regolamentazione far sì che il matrimonio tra televisione e telecomunicazioni sia impossibile
Sì è francamente impossibile perché non si possono mettere insieme due sistemi regolamentati con ottica e così diverso e così distanti una quella televisiva tutta legata al controllo alla dimensione nazionale del mercato
No eccetera cioè l'altro invece è tutto aperto comunque progressivamente sempre più aperto
Alla competizione alla concorrenza alla deregolamentazione e non per questo Telecom oggi fa meno servizio pubblico meno servizio universale di quanto faceva cinque sei anni fa dieci anni fa
Lo fa si può benissimo difendere l'interesse pubblico in un sistema deregolamentato e concorrenziale io credo che il pericolo Maggio che corriamo è quello di e marginali
La televisione italiana dando sviluppo delle telecomunicazioni e qui il tema della regolamentazione è un tema fondamentale io credo che questo contributo di Stefano sia importante
Però fatemi
Fare una una una riflessione conclusiva se pure che un po'leggera il personale
Io leggendo questo tipo di Stefano come ogni volta che leggo un'intervista di Celli ultimi gli anni o di Contri nei loro discorsi
Questa schizofrenia di questa azienda nel senso che da una parte si comporta quotidianamente in un certo modo dall'altra dimostra di avere delle menti delle intelligenze all'interno che sanno esprimere progettualità in maniera forte non si capisce come mai
Ci sia un pubblico e privato anche all'interno della dirigenza RAI dove il pubblico eh aperto è pronto alla sfida e progettuale come fa capire questo tema questo tipo di Stefano
E poi il comportamento aziendale come se come sempre quando rientrassero in azienda queste persone
Non fossero in grado di realizzare se non in minima parte ritenete di cui sono portatori questo schizofrenia aziendale francamente lascia sconcertati ed è continuamente poi come abbiamo vediamo ogni giorno ragione di tensioni di incomprensioni e di polemiche cioè un'ultima battuta
La faccio
Pensando
Ottimisticamente che possa succedere qualche cosa di veramente rivoluzionario nei prossimi tempi
Se la cabala Cherchi lui è un po'superstiziose crede alla cabala si può ricordare
Che nel sessantuno avemmo diciamo grande inizio della televisione italiana nel settantuno arrivò il colore
Nell'ottantuno arrivò Canale cinque
Nel novantuno ci fu la grande crisi di Mediaset che in qualche modo però portò anche la RAI ha tirato i remi in barca comunque un grande passaggio importante
Ecco mi domando se la cabala qualche ragione
Di credenza forse nel due mila uno possiamo attenderci un altro passaggio fondamentale fattore uno è quello su cui conterei a questo punto bene mi fermo qui
Come andiamo Stefano alfabetico dev'essere proprio due precisazioni turco allora queste competono allora io direi trattata come se partiamo dal centro vorrei sentire e pensiero di Reichlin che
Credo che sia molto interessante era che
Ma il mio pensiero potreste essere brevissimo capire che in sostanza coincide col ai bruciato molte delle cose
Compresa la da tristezza o l'amarezza di un in certi pensieri
Da Rai mi pare quello che sta succedendo è la prova di come la politica sia enormemente irritare
Risponde
Al ai cambiamenti
Forse potrebbe fare un discorso sulla situazione italiana
Quindi si crea un vuoto quindi si crea un malessere quindi i sindaci del senso intercede
Io mi vado Convivio un uomo della sinistra più che mai nessun pentimento non sono un pentito però più che mai sono convinto che il vero discrimine comincia a essere tra conservatori e innovatori insomma in questo
Essendo di uni e gli altri nei due schieramenti
Fatta questa premessa
Sono anch'io uno poi anche perché conosco Stefano abbiamo discusso di queste cose io folle considero questo libro anch'io importante molto importante
Perché
Perché c'è in questo libro il nucleo di un pensiero che cogliendo la vera novità della rivoluzione in atto dei cambiamenti che sono in atto cui poi dirò qualche parola amiamo la nuova economia
Cerca di spostare il discorso sulla RAI sul servizio pubblico su sui contenuti sul sui programmi nella direzione che diceva adesso sì
Cioè di fare di queste di questa azienda una vera impresa una nuova impresa un'impresa un grosso a assetto si dice così da parola del Paese no perché
Trasmette i discorsi dello
Perché
E qui voglio dire ma sul perché voglio dire qualche cosa
Ora intanto voglio dire siccome sono anche un pochino non perplesso di fronte l'altro giorno ero in quella messa cantata anche la Sembler dalla Banca d'Italia
Ora alte lasciamo stare la retorica lasciamo stare l'enfasi eccessiva che si sta ponendo da varie parti
Chiamando l'intesa new economy nuova economia da d'accordo però guardiamoci neanche dalla dal fermarci ad analisi che sono giuste ma che sono troppo riduttive e banalizza e e cioè che noi ci troviamo ciò faceva riferimento alla Banca d'Italia sostanzialmente di fronte che cosa ha una nuova tecnologia informativa la quale fertilizzare tutto l'insieme delle coop cose giuste tutto l'insieme dell'economia
Aggiunge conoscenza aggiunge informazioni allarga mercati crea un nuovo negozio gigantesco a livello mondiale
Come dire mette in Rete
Cose che prima erano separati
Certo ma se solo di questo si tratta
Non cogliamo la vera novità il sarto che invece Stefano e mente e mi colpisce che lo dica un uomo della televisione
Circa dico
Noi siamo di fronte a un mutamento profondo
Questa
Sono in vena di confessioni era per la cosa che pensiamo anche ieri assistendo a questa difficile discussione che c'è stata nella direzione del mio partito che
Dove non era questo il centro purtroppo della discussione
Così siamo di fronte a un mutamento nel campo delle relazioni sociali e delle relazioni umane
E cioè a qualcosa che pone fine non a una vecchia tecnologia pone fine a una vecchia civilizzazione
Perché altrimenti concordiamo il livello a cui va portata alla discussione sul sulla televisione
Industriali ma è stata una no non bisogna dirlo è stato una grande civilizzazione è stata solo la tecnologia delle mani
è stato il modo di vivere e di abitare di fare le città di di organizzare la famiglia gli orari e i consumi bisogni
Noi siamo di fronte a qualcosa tipo simile di analogo
Che tocca queste questioni cambia il mondo dei significati ci sono delle pagine molto belle in questo libro
Il mondo dei significati mondo
Il modo come gli uomini pensano se stessi
E quindi i valori le gerarchie
Il senso dell'ingiustizia e della giustizia in rapporto a un mutamento di queste abbattuti
Il moto come si regolano i rapporti tra i diritti e la sovranità che cos'è la sovranità questo punto come la fermi immondo gruppi
Sovranazionali nel mio piccolo problema eccome fermi dei nuovi diritti
Quindi io non sono catastrofista guai un ogni io parlo per il un e Sinistra la quale di fronte a tutto questo si spaventi ha chiuso
Deve invece e qui è la forza del libro
Deve invece capire l'enorme importanza e che assume in questo quadro capitale sociale capitali umane
Perché non è vero che l'economia a questo punto si rende indipendente dalla scelta
Al contrario
Cioè acquistano sempre più importanza anche gli elementi soggettivi le relazioni di fiducia dicono gli economisti le regole i diritti in patrimoni culturali l'attività in modo
Su questo punto una Fo una politica un con una classe dirigente italiana dovrebbe porsi non soltanto il problema del dei telefonini e delle licenze dei telefonini ma dell'assessore
C'è una cosa grossa che ancora nelle mani e che il sistema televisivo il quale con tutti i suoi difetti
Nel panorama europeo polemico una piccola cosa noi siamo molto più deboli in tanti altri settori
Fino a questo momento non so per quanto
Ma non lo dice molto bene il passaggio da un'economia materiale una in materiale non è il banale è percorso da almeno al più ma è l'avvio di una diverso universo di bisogni di pence di di pensieri e di emozioni
Il che significa molte cose il che significa che il mondo dei i desideri tu l'hai già detto i desideri
Contano più dei bisogni primari
Beh dico ne è una piccola cosa
Il disimpegno e Chicco termine inglesi
Come si formano l'invisibile
Dal momento che hai un relativo sganciamento dei bisogni primari
è una questione che Daniel Bell oppose già vecchio tempo
In America
Chi produce Simplicio questo
Allora a questo punto diventa fortissima la questione
Di come si sviluppa e si dirige e si immagina il futuro e il ruolo della televisione io non sono uomo della televisione
Sono però abbastanza intelligente perché questo poi non so come si chiama
Ma se non si capisce questo è se si pensa che la questione ancora ma Casini ha avuto il suo posto
E la par condicio ma non è questa la questione
No nella raccogliticcia
Io trovo assurdo che nessuno si preoccupi di questa questione che noi lasciamo questa azienda di fatto
Ammoniti ciotole sono un porno per carità non voglio essere ma insomma
Ex scrissi Arsic insomma
E quell'altra fare finisco l'altro pezzo del libro e del pensare di Stefano che ci ha trovato sulla base del quale siamo diventati anche mo'molto amici
Se lei questioni sono queste come ci mettiamo in grado di metterci su questo terreno di svolge una funzione positiva di Daria alla televisione un ruolo che non sia soltanto quella di veicolo passivo
Di cose
Alto puri
Per un Paese come l'Italia
E qui vorrei rendere un omaggio precedo l'onorevole Martino che credo sia stato invitato per questo perché cioè l'autore
Ed è una regione per cui siamo diventati amici
E che si è battuto come nessuno per dire che lo strumento fondamentale per mettersi su questa strada era una rivoluzione liberale
Era un'evoluzione
E su questo dispiace sconfitte
Non so quanto resisterebbe ancora come
Come il consiglio d'amministrazione
Non credo che voi direte di avere portato potrete dire di aver portato a casa una rivoluzione liberale che invece era assolutamente necessario
Ora così io intendo per rivoluzione liberale perché non ci sono equivoci chiaro la rottura di una gabbia
La rottura di quel compromesso perverso che poi viene ben descritto uno store di scriverlo io a fronte del quale
Tu hai un falso servizio pubblico una farsa televisione privata perché anch'essa gode di una di un mano morta di una rendita di posizione assolutamente monopolistica non è
Per cui ci fanno dei profitti giganteschi così
Questa è la questione
Io penso che sia siccome sono un ottimista al fondo
Che il fatto che ci siano uomini che hanno però in questi due tre anni hanno reimpostato sia pure nell'ambito ristretto del tutto eccitato anche Chelsea hanno cercato dirle impostare così l'attenzione televisivo
Io credo che questo fatto sia molto importante io sono tra quelli che ha cercato
Con scarso successo devo dire come complica cercato di appoggiare questo tipo di
Di punto l'iniziativa di di liti rotture di cambiamento che poi deve cominciare da tu non l'hai detto questo ma penso ne sei convinto che deve cominciare dal fatto che questa azienda ha bisogno di un azionista insomma per
Se non città da lì dal fatto che quest'azienda non può andare sul mercato è un'enorme potenzialità alla quale non può andare sul mercato non si può
Approvvigionare di capitali quando se potesse andare io credo che troverebbe migliaia miliardi di
Come sapete lo sterno in cielo né in terra ed è un vero a mio parere un tiro diritto
Ecco io non so se qualcuno di voi
Forse è sfuggito un dato che è venuto fuori nei giorni scorsi un po'tra le righe
Quando li ieri ha dovuto predisporre
Il piano per il passaggio delle sue partecipazioni al Tesoro
Ieri come sapete chiude a fine mese attribuito alla RAI un valore trentadue mila miliardi
E ha detto il presidente dell'IRI
Lo dico perché forse a qualcuno è sfuggito
Che se la RAI non fosse ossia oggi nella gabbia
Faceva riferimento Bachini
Questa gabbia di iper-regolamentazione di interferenze politiche
Il suo valore sarebbe probabilmente vicino ai cento mila miliardi di questa dichiarazione di cui utile interessante perché non si sono mai fatti i conti in tasca
Per capire qual è il prezzo che paghiamo
Alla mancanza di un sistema competitivo e la sua uscita sul mercato alla sua
Messa in gioco come completa oggi sappiamo per quel che vale che forse questo prezzo e quasi settanta mila miliardi
Settanta mila miliardi possono essere pochi o tanti ma se voi pensate
Che la FIAT ne vale
Trenta mila e che con trenta mila miliardi di valore riesce a fare un matrimonio con la General Motors io mi domando cosa sarebbe capace la RAI
Se potesse disporre di un valore di asset per usare la stessa tipologia da la RAI di un valore di cento mila miliardi io credo che sarebbe un grandissimo operatore internazionale
In grado di cogliere opportunità che oggi nemmeno immaginiamo ecco io
Penso che bisogna riflettere su questo conto un po'notarile un po'un po'bilancistico ma insomma fatto dall'IRI è la prima volta che sentiamo dire quanto costa
Aver sottratto la RAI dal mercato globale
Passando la parola a Martino perché adesso abbiamo bisogno assolutamente del pensiero liberale di destra sentiamo tutti l'esigenza dopo questo intervento di Reichlin
Coco colgo nella rete salirà e quindi una nota di amarezza che
Ciò che mi mi colpisce insomma come se fossimo tutti qui ad assistere alla fine
Di un possibile sogno riformatore di un possibile progetto liberale che si poteva compiere in questi ultimi quattro anni che non si è compiuto
C'è un po'l'aria gli uffici della fine di un'epoca ed al fine di una fase che in qualche modo si chiude vorrei chiedere a Martino che forse tra qualche mese lui spera almeno dovrà raccogliere le eredità della dirigenza di questo Paese se un alto Progetto russe la continuazione di questo sogno è possibile
Grazie
Graziare Stefano Balassone per l'invito
Perché l'invito mi ha costretto ad una lettura che si è rivelata al tempo stesso gradevole importa questo è un libro ricchissimo di spunti importanti che è frutto di una riflessione seria e di una competenza specifica solida io mi limiterò ad alcuni punti in genere di differenza
Con due avvertenze
La prima è che a quanto pare c'è un detto tedesco che recita un professore universitario e uno che la pensa in modo diverso io intendo avvalermi di questo privilegio dirò delle cose diverse che probabilmente anche lieviteranno
Qualcuno dei presenti
Mi consola in parte il fatto che la redazione sarà equanime amente distribuite
E invece la seconda avvertenza e proprio perché posto in aspettativa parlamentare da sei anni non insegno più mi permetterò di fare qualche piccolissima osservazione che apparirà ed è assolutamente pedante
Perché il punto di partenza del libro I Balassone come è stato già ricordato e su questa Embassy sull'economia in materia già sul fatto che l'economia perso caratteristiche di materialità questo è verissimo ed è straordinariamente importante straordinariamente importante pensate per esempio al ruolo delle risorse naturali
Nel promuovere lo sviluppo economico
I paesi non nascono ricchi i Paesi diventano ricchi non sono le risorse naturali che fanno ricco un Paese non è ciò che ha ereditato dalla generosità della natura che lo fa ricco l'abbiamo Paesi largamente dotati di risorse naturali come la federazione russa del Brasile che hanno economie che non vanno bene economiche i Paesi viceversa poveri o privi di risorse naturali come il Giappone la Svizzera
E qui economie vanno benissimo sto conferma la tesi di Balassone
E per andare ad un passo oltre anche la stessa concezione di lavoro come un qualcosa di materiale non ha più molto senso nel mondo d'oggi un mio amico americano ha recentemente subito un intervento chirurgico che gli è costato cinque mila dollari Nereto spesso cinquanta dollari per il taglio e quattro mila novecentocinquanta dollari perché la persona in questione sapesse come perché dove e quando tagliare c'erano le idee che aveva immagazzinato nella sua testa non il lavoro fisico rendere
Valida un valore di cinque mila dollari l'operazione del chirurgo
Però queste le qui l'unica pedanteria che mi permetto di sottoporre a Balassone gli economisti in realtà lo sanno da tempo lo sanno da tempo è una bella citazione di Alfred Marshall che di infliggere che dall'inizio di questo secolo quando dice le idee sia quelle delle arti e delle scienze sia quelle incorporate in prodotti concreti sono il più reale dei doni che ogni generazione riceve dalle precedenti la ricchezza materiale del mondo verrebbe rapidamente ricostruita se andasse distrutta ma si salvasse non le idee che l'hanno resa questo cioè il concetto della immaterialità della ricchezza in realtà è presente agli economisti affatto vero benissimo Balassone a partire da questo ha fatto benissimo a impianti andare su questo punto alla costruzione solide c'è una citazione di Galbiate questo
Non
Non posso resistere alla tentazione mia piccola polemica non con Balassone Gabriel perché in quel lavoro di Gabriel egli sostiene che molti dei bisogni della vita moderna non essendo in di non sono reali ma sono creati e quindi sarebbero fasulli
Stessa tesi di Gabriel è assolutamente indifendibile perché i bisogni innati tranne quello di cibo di riparo e di sesso
Non se ne possono pensare di altri in quasi tutti i nostri bisogni non sono in ma sono culturalmente a determinati dalla conoscenza del mezzo atto a soddisfatta soddisfa e quindi dire per esempio che se non è in atto non è un bisogno significative che la musica di Beethoven non è bella perché siccome l'apprezziamo perché sappiamo che esiste bisogno di musica di Beethoven non è nato e quindi dovremmo negare valore
Da qui nasce la conclusione importante di di di Balassone che bisogni culturali costituiscono un mercato tendenzialmente infinito questo non significa che non esista più la scarsità però quello questo significa che noi vivremo sempre in condizioni di povertà cioè di metterci a confronto con un numero che si espande i bisogni che si espande continuamente
E questo spiega un apparente paradosso
E cioè che il fondatore dell'economia moderna che era un filosofo morale Adam Smith abbia dedicato il suo libro il nodo a una ricerca sulla natura e sulle cause
Della ricchezza delle nazioni allora ci si potrebbe chiedere come mai un filosofo morale si preoccupa della ricchezza e non della povertà
Perché Smith sapeva benissimo
Che la ricchezza cause non la povertà la ricchezza come la luce la luce a cause non il buio la ricchezza è come il calore il calore a a a cause non il freddo
Ed è la ricchezza delle cause non la povertà la povertà e lo stato normale dell'uomo da quando ha scoperto di avere più bisogni che mezzi per soddisfare finisco con le pedanteria e parlo finalmente nella parte centrale del il punto di gran lunga più importante di tutta la costruzione di Balassone e a pagina ventotto ed è la contrapposizione fra quello che viene chiamato dagli esperti
Io non faccio parte Translation modo e quello che viene chiamato Attention modo cioè il modello diciamo così europeo
Che sta proprio al cuore del problema in cui l'attività dei media viene visto come funzione ed agogica una funzione pedagogica il modello americano dove viceversa l'attività dei media viene vista come una normale attività impresa
E dalla scelta fra questi due modelli che discendono poi portare conseguenze analizzata nel libro pensate per esempio a finanziamento
Se lo consideriamo funzione pedagogica dobbiamo avere un finanziamento pubblico coercitivo se invece pensiamo normale attività impresa possiamo pensare finanziamenti volontari
Io ho spinto il discorso oltre la vera contrapposizione fra chi ritiene
Che esistano dei valori assoluti validi per tutti
Che questi valori assoluti siano noti alle élite e che essi siano ignoti al grosso pubblico da cui discende la conseguenza che scopo rimedio è quello di trasmettere questi valori assoluti individuati dal merito in modo da informarne il pubblico
La posizione opposta quella che definisco laica orario che è stato evocato il termine liberale e che il dubbio che esistano valori assoluti se esistono sono molto pochi
Non è detto che siano noti all'élite
Ed è abbastanza probabile che siano noti ai diretti interessati
E da qui discendono poi tutte le conseguenze perché nel primo caso abbiamo un servizio pubblico gestito dallo Stato è amministrata in modo che fa calare il messaggio all'altro nel secondo abbiamo viceversa una situazione di concorrenza non dirò nulla sulle caratteristiche dei media che una parte fatta molto bene ma non è materia mia sono tantissime considerazioni condivisibili invece vengo a quello che è il cuore del problema punto di vista di un economista Balassone illustra molto bene la sua tesi secondo cui RAI Mediaset non è un duopolio realizzato ma e Chico virgolette solo due aziende
Che tutto possono fare tranne che contendersi per davvero gli spazi di Merk
Questo è un punto fondamentale
Per capire i problemi
Del sistema radiotelevisivo italiano bisogna partire da questo fatto non è un due poli ho realizzato attenzione io non sto dicendo che un duopolio realizzato sarebbe meglio di quanto abbia perché è un duopolio realizzato non è una situazione stabile perché essendo due protagonisti finisco Ignis proprio coi permettersi di accoda Cordoba e il duopolio si trasforma in monopolio
Ne sto dicendo che quanto attualmente abbiamo sia desiderabile anzi son d'accordo con Balassone sia pure con avendo in mente soluzioni diverse novità
Però a me sembra che la differenza vera fra le varie forme di mercato non sia data la loro descrizione cioè dalla conta del numero dei soggetti nessi operanti ma sia fondamentalmente una sola la libertà di accesso al mercato
Una volta hanno chiesto ad Arthur coiffeur
Quante imprese sono necessarie perché un settore possa essere definito concorrenziale
E lui ha risposto una perché se c'è libertà di accesso nel mercato anche quell'unica impresa dovrà tenere conto del possibile ingresso di potenziali concorrenti e quindi non potranno usare del fatto di essere solo la cosa essenziale il discrimine è vero fra le varie forme di mercato perché esistono mercati in cui c'è la libertà d'accesso e mercati in cui non c'è la libertà di accesso
Ora a me sembra e lei stessa nel mercato di del televisivo sia dovuto primo alla mancanza di libertà d'accesso
E qui la mano invisibile non so se di Smith o meno ha fatto sì che quanto detto da Alfredo Reichlin somiglia molto a quanto io intendevo dire secondo me noi dovremmo passare dal sistema delle concessioni che costituisce un handicap a un sistema di diritti trasferibili di proprietà sulle frequenze perché questo accrescerebbe enormemente la concorrenzialità all'interno del mercato
Sistema della concessione oltretutto rappresenta in un certo senso una sorta di giustificazione per l'intervento regolatorio anche quando non giustificato da parte dei batteri dell'autorità
Secondo
Le condizioni del mercato son dovuti al fatto che abbiamo un sistema misto
Volontario coercitivo di uno dei soggetti in questo suo che Balassone e d'accordo perché voi spiega molto bene come questo mi sto funzioni e determini le conseguenze
Che determina persona conseguente regolamentazione del settore da cui discendono le conseguenze che Balassone Elena
Piccola pignoleria
Da insegnante di economia non c'è nulla né di impopolare nebbia antipatico dal punto di vista tecnico nel termine rendite
La rendita e la differenza fra le remunerazioni un fattore il suo costo alternativo
La rendita differenziale di cui fa parte anche il profitto esiste solo quando o per ragioni naturali monopolio naturale o per ragioni più spesso di regolamentazione pubblica non c'è libertà d'accesso volere fare scomparire la rendita garantiti
Libertà di accesso al settore
La devo anche però aggiungere che oltre alla rendita in questo senso nel senso in cui lo usa Balassone c'è anche la rendita politica
Rendita politica quella che alcuni soggetti riescono a ottenere grazie all'intervento pubblico sui mercati e da questo punto di vista chi è senza peccato scali la prima pietra
Io sono contrario alla blu obbligatorietà del canale
Perché
Perché chi paga compra
Se la RAI viene finanziata
Con un canone obbligatorio non può poi rivendicare quella libertà di gestione economica che le consentirebbe di realizzare grandi risulta chi paga compra se sono i politici con le loro decisioni a garantire una parte del finanziamento saranno i politici a determinare poi l'obbligatorietà dei comportamenti a ridurre la libertà del beneficiario definanziamento
C'è una tesi che vorrei che può apparire paradossale
C'è una grossa preoccupazione nelle libero di Balassone circa la necessità di dimensioni di grosse dimensioni nella concorrenza globale a mio modo di vedere forse ci potremmo trovare l'accordo su cui il problema delle dimensioni è secondario l'accessorio rispetto all'efficienza e farei un esempio
Negli anni Cinquanta
Le imprese automobilistiche giapponesi erano tutte di piccole dimensioni
Il Miti il ministero per l'industria il commercio internazionale suggerì all'industria Robbery stile giapponese delle fusioni in modo che le industrie non venisse giapponesi potessero raggiungere dimensioni sufficienti per la concorrenza globale
Per fortuna per i l'industria giapponese che per i consumatori di automobili questo Consiglio non venne seguito il risultato è che la concorrenza spietata
Nel settore automobilistico all'interno del Giappone rese le imprese automobilistiche giapponesi talmente competitive che riuscirono a battere la concorrenza dei giganti
Internazionali infatti negli anni Ottanta per esempio ci fu una loro propria penetrazione fortissimo addirittura al mercato americano quindi la mia conclusione quale se volete vincere la sfida globale dovete essere efficiente
Per essere efficienti dovete essere competitivi se restate non competitivi le grandi dimensioni non solo non risolvono nessun problema ma lo ha accrescono i problemi esistenti
Le dimensioni devono essere laico la conseguenza di una maggiore efficienza non imposte sperando così di ottenere una maggiore efficienza io sono d'accordo su quasi tutti i vizi da acquisire e le virtù da perdere il sistema rete televisivo dal momento che vi avevo promesso che sarei stato provocatorio finora lo sono stato credo misura molto modesta vi dirò come vedo io
Il passaggio alla concorrenza secondo me le cose da fare sono qua primo
Bisognerebbe passare dal regime delle concessioni a quello di diritti di proprietà trasferibili sulle frequenze
Che determinerebbe la scalabilità delle imprese esistenti perché questi diritti potrebbero essere sarà acquisiti la concorrenza fra titolari attuali e potenziali
Perché un potenziale entrante potrebbe acquisire crediti provvederà sulle frequenti e la RAI e con la mano invisibile corretti potrebbe divenire dovrebbe divenire una normale società per azioni
Acquisendo sul mercato le risorse di cui ha bisogno per potere
A fronte alla spina
Secondo
Bisognerebbe accrescere al massimo qui credo che risentì abbia accennato per queste l'umore di frequenze disponibili
In modo da garantire una concorrenza fra quelli che sono i soggetti attuali e i potenziali nuovi entranti terzo di abolire il canone nella sua forma attuale e per la trasmissione
Del servizio pubblico adotterei la formula a convenzione con lo Stato fatta da soggetti privati in concorrenza fra di loro convenzione potrebbe essere attribuito in base ad aste
E infine ovviamente e questo su questo possono ed accorta
Presta è una sua acuta osservazione anche politica i vecchi allineamenti sono consunti
E i nuovi sono ancora incerti
Ecco perché chi comunica
A oggi il senso di non essere compreso
E il ricevente
Ma il senso che il trasmittente non abbia la capacità di farsi intendere
Uomini politici
Che continuano a credere nell'efficacia delle loro apparizioni televisive
Faranno bene a meditare su questa affermazione di Stefano
La leggo l'efficacia dei media nei tempi corti
Deve avere il suo fulcro in quei tempi lunghi che sono necessari perché si formino le memorie collettive e individuali del pubblico
Il corretto dal sono non arriva più in là di tanto
Fare il conto degli spot quindi nel giro di qualche settimana traggo io questa conclusione e come fare il conto della serva
Che questo è il quadro concettuale
Entro cui si scrive il libero di Balassone
L'analisi concreta che della programmazione televisiva egli svolge e quanto mai ricca di osservazioni preziose
E di notte che da sole avrebbero potuto essere raccolte in un secondo libro per operatori in una specie di grammatica e di sintassi televisiva
Ricordo soltanto alcune di queste osservazioni
Il mercato dell'audiovisivo
Scrive vive sotto l'incombere di una palla di neve
Che più Kotova a valle più uscì infossato
Palla di neve
è il fenomeno per cui i produttori audiovisivi
Che operano nelle aree linguistiche più ricche e popolose condizionano il resto del mondo perché hanno un mercato interno
Più remunerativo
Perché investono somme proporzionali alla loro ricchezza
Perché esportano prodotti che hanno una qualità media tale da scavalcare le barriere culturali
Più la loro produzione corre più s'ingrossa
Questa è la globalizzazione
Osserva Balassone nel mercato dell'audiovisivo
Un'altra osservazione
Che dà da pensare in qualche modo già stata vedo pensata
è quella che RAI e Mediaset
Cito vendono contatti pubblicitari
L'ascolto
Aggiunge non è il fine della programmazione
Ma il mezzo per realizzare contatti pubblico pubblicitari
Perciò
RAI e Mediaset vendendo contatti pubblicitarie trattando quindi lo stesso una merce sono dice Balassone home o poli cioè omologhi
Questa è un'osservazione un po'preoccupante
Perché essa è così
Non vedo quale possa essere oggi
La funzione in qualche modo distintiva del servizio pubblico rispetto all'emittenza commerciale
E sia e si consolida
L'opinione che sia la pubblicità a impedire che il servizio pubblico sia tale
Che svolga una funzione definiamola genericamente civica
Che possono ispirare la sua attività
Alla logica della qualità e non a quella dell'audience o del contatto pubblicitario
Bah lascia una coscia io ritengo che il servizio pubblico debba stare sul mercato
Ma che debba starci
Come in un'azienda no profit
Come un'istituzione diciamo così etica
Con il compito di calmierare il mercato nel segno della qualità
Con la funzione di non limitare sei
A soddisfare la domanda
Ma di cercare gradualmente di migliorarla
Certo
Un servizio pubblico per essere veramente tale dato che non può vivere di solo Cannone che oltretutto è il più basso d'Europa
Deve integrale questa risorsa istituzionale ma lo potrebbe fare non massimizzando per esempio la pubblicità ma con la commercializzazione dei propri prodotti
Con la multimedialità e con convenzioni specialistiche di enti pubblici
Del resto Balassone ci conferma che cito il finanziamento pubblico mischiando sì con il fatturato pubblicitario
Può di fatto che sciolga RC
Al di là di ogni proclamazione sui figli miei doveri del servizio pubblico
In un semplice cofinanziamento di programmi comunque orientati alla programmazione richiesta dalla pubblicità
Il problema è scottante
Anche perché in questo momento ci sta decidendo proprio direi quasi in queste ore
Il contratto di servizio
Fra il ministero della Comunicazione e la RAI
Quel contratto che definisce la vera identità del servizio pubblico e quali sono i suoi doveri e i suoi obblighi
L'Est letto questo libro
Viene il dubbio
Che un contratto di servizio possa mutare il DNA della RAI
Che prima di essere servizio pubblico
è un'impresa mass media logica troppo debole per andare avanti non in termini destino ma di scelta come diceva Malraux della Francia dei suoi tempi infelici
Balassone per non illuderci ci ricorda che le gerarchie del mercato primario dell'audiovisivo sono le seguenti
La produzione anglo americana conta per il settanta per cento
Quella tedesca
Con il sei e cinquantatré
Undici volte meno
La ispanica con il due settantacinque venticinque volte meno la francese con il tre quaranta venti volte meno
L'Italia che è in coda con il due sessantatré per cento conta venti sei volte meno
Allora che fare
Risponde Balassone che dovremmo fare di necessità virtù e con un po'di furberia antica risalire la china
Scrive testualmente e se ci chiarisce un po'questo suggerimento Licia democratica scrive potremmo tentare di farcela dal di dentro
Del sistema culturale dominante
Scartando ogni riflesso autarchico il riuscendo il sortita
Per rischiare ci con chi è già a buon abbondantemente penetrato nella nostra comunità
Perché ciò sia possibile Stefano aggiunge che dovremmo perdere cinque vizi e conquistare altrettanti virtù indizi sono la retorica protezionistica la retorica antimercato la retorica pagò mercato il mancato duopolio
E la vicino di plance e compagni che sarebbe quella di adattarsi a fare i valletti
Le virtù da conquistare sono invece il vero mercato
Lo sviluppo vs controllo la concentrazione vs disperazione la multinazionale età vs nazionalità e la produzione vs distribuzione
In soldoni Balassone ritiene che la RAI non possa vivere
Con un canone che aumenta soltanto del due per cento l'anno e che impedisce lo sviluppo dei ricavi della pubblicità
Non potendo quindi fare lasciare Bina dice lumi in un mare popolato di balene
La RAI deve operare entro una logica industriale più ampia e quindi entro un'azienda che abbia anche altre attività deve smettere dimettersi al servizio della società e pensare più a se stesso
Bene pur consentendo per guadagnare tempo pur consentendo
Con molte delle opinioni di Balassone
Debbo manifestare un dissenso
Balassone dice che in mezzo a tanti corposi interessi
Reclamare una tv di qualità o esce impliciti statico o è convivo
Il dissenso è chiaro
Io non ritengo che la non qualità
Dipenda dalla povertà
è vero che i prodotti delle grandi imprese televisive circolano più dei nostri ma non sono di migliore qualità dei nostri ce l'hai forse soltanto impresa basterebbe soddisfare gli utenti clienti cento a porci il problema della qualità della domanda
Ma fino a quando ha dai fino a quando anche servizio pubblico
Il suo compito
Dovrebbe essere quello di migliorare gradualmente quella domanda non di metterci al servizio del consumo quale anche la qualità è il frutto di risorse ma non di esclusive risorse finanziarie
è vero che su certi standard di qualità possiamo avere idee diverse per come perché la qualità e per principio più problematica dell'acqua della quantità
Ma appunto acquisiamo
Ci basterebbe che il servizio pubblico entrasse nelle nostre case più educatamente più rispettosamente pulendo sulle scarpe
Ad altri concetti di qualità
Penseremo dopo che ci saranno stati garantiti questi elementari comportamento
Anche perché io sono persuaso e credo che con questa precisazione posso convenire anche Balassone
Che per divenire un'impresa consistente autonoma
Non serva di terzi un'impresa non inquinante ma stimolate vince di sviluppo civico sociale culturale occorra soddisfare una precondizione
Scene credibile
Riscuotere fiducia avere prestigio
Se credibilità fiducia e prestigio sono negli anni diminuiti non è per considerazioni di bilancio di organizzazione aziendale di mercato globale che pur ci sono riferimenti importanti
Ma perché troppo spesso abbiamo diffuso merce
Non ho altezza della nostra ragione sociale
Cioè
Con un oggi che esclusivamente commerciale
Ci siamo Acqui e Tati nella convinzione che sceglie il gusto del pubblico a chiedere prodotti non di qualità invece di rovesciare questa consecutio che è il prodotto di qualità a migliorare nel tempo il gusto del punto
Venne
Stefano qui si passa da tra l'abbandono del regime concessorio per andare diritti proprietà fino a un'azienda non profitto e credo che gli stimoli non potessero essere più ampia te il copione ridarci un po'senso di marcia
Ma è chiaro che si devono realizzare obiettivi che partendo dalle condizioni date di assetto del sistema di regolamentazione
Di sono i tra loro contraddittori io però non penso che siano contraddittori impostando diversamente la questione
Io per esempio non vedo una contraddizione come dire di principio tra qualità e commercialista non nel senso come dire semplice per cui tutta la televisione cultura penso che su questo in un certo senso il raccordo appaiate già vecchia
No ma proprio nel senso che l'esperienza Intel cerco di riportare di di portare via di muovermi con riferimenti concreti l'esperienza internazionale dimostra che il strategie non tattiche non R. emissivi abbandoni alle cose come stanno ma veri e propri Grandi Progetti
Sono perseguiti in altri Paesi tanto con lo strumento della televisione del finanziamento pubblico quanto in quegli stessi Paesi mi riferisco per esempio l'Inghilterra con lo strumento del finanziamento commerciale ma
Non mischiando il
Per esempio in Inghilterra ne abbiamo il la BBC su questo non ho nulla da aggiungere il a nove mila miliardi di fatture di incassi all'anno dal canone sono da soli il doppio delle intere entrate RAI
Mettendo insieme pubblicità e canone sono cinque volte qualcuno quattro volte diciamo un po'meno di quattro volte gli incassi di Cannone va bene
Il la BBC ha una sua politica che il servendo il pubblico ha costruito la qualità
Può darsi che abbia formato il gusto del pubblico ma sicuramente si è formata
Al gusto del pubblico perché una delle cose che si imparano facendo televisione ecco e che il come dire l'avanzamento innovativo lo spunto creativo lo spostare la palla al di là di dove ti capita di trovarla è una cosa che si fa andando a scuola
Dal pubblico
E imparando ed dal pubblico diciamo la ragione del gradimento dello Skra di mento si dirà
Facile farlo o comunque più facile farlo quando c'è una risorsa pubblica protetta che ti garantisce come dire che se anche non piace tu vai avanti lo stesso
Ebbene l'altro strumento che il sistema inglese oltre al quadro a un quadro generale diciamo di più decente coordinamento disegno diciamo degli attori imprenditoriale del mercato l'altro strumento cardine che il sistema inglese ad opera si chiama Channel Four
è una tv ad esclusivo finanziamento commerciale
A cui aggiunge la vendita delle magliette
Ed è sicuramente la punta avanzata della qualità televisiva in Europa
è il è una televisione che il fa qualcosa nel mercato inglese con mercato dovete tener presente su tre canali rilevanti BBC One
Il canale commerciale che da soli fanno circa settantadue tra l'uno e l'altro fanno il settanta per cento e poi c'è Channel Four che fa il dodici per cento volte dodici quattordici dieci più o meno
Ecco l'appunto Channel Four nasce nel mille novecento ottantadue ottantuno posso sbagliare ad un anno
Ha goduto solo all'inizio di una sorta di Baget privilegiato versato imperativa mente dalle tv commerciali del Paese che gli hanno garantito sostanzialmente il capitale di decollo
Per decollo per fare cosa per innovare il prodotto ma una volta innovato il prodotto Channel Four tanto per dirne una il il produttore magari non l'ha trasmesso in televisione perché ha dei problemi però di Trainspotting e di tantissime altre trasmissioni Dacourt dal quale tutti noi abbiamo imparato molti che stanno qui in questa sala hanno imparato
Cioè il
Si è reso come dire autonomo dalla dalla ciambella di salvataggio che gli è stata garantita per i primi anni è perfettamente in grado di votare di nuotare da solo ed è una ricchissima
Tv commerciale pur essendo un vertice della qualità televisiva al di là di ogni possibile chiacchiera attorno al tema è un dato scontato riconosciuto
Quindi non è la in qualche modo il il discorso della qualità e vero che centrale cioè il non lo si può mettere da parte dicendo non ho modo di pensare alla qualità perché devo pensare al commercio perché si sbaglierebbe
Se non l'unica maniera di pensare per davvero al chiamiamolo commercio è quella di pensare la qualità ma questo vale per chiunque fabbriche anche gli spaghetti tra io sono molto attento a scegliere tra una marca e l'altra
Era e la e la differenza la qualità e vale assolutamente in maniera identica per la televisione dove la differenza è piuttosto fra attivo e passivo
Tra essere scaffale o essere produttore di merce e lì che tu coinvolge una comunità culturale in maniera attiva quindi metti a investi il capitale sociale
E lì la differenza per incasellare dei prodotti sugli scaffali diciamo quel capitale sociale lo lasci deperire e come dire ti ti rendi complementare in maniera dal punto di vista culturale subalterna diciamo ad altri centri di produzione che stanno messi fuori dal sistema Italia questo è il punto di qualità
Ecco e il ed è una maniera di voltare le spalle diciamo a questo fatto assolutamente visibile
No che
Mi rende a volte impaziente nei confronti dei discorsi così che ritengo un po'polverosi sulla sulla qualità quelli diciamo così la Bari in mano il comunque il è facile prendersela diciamo con il il solo omaggiare sulla qualità no qui cioè son tanti che saprebbero farlo meglio di me ma io vorrei soltanto denunciare un'impazienza perché mi sembra talmente urgente e tra mente scandalosa la dissipazione
Del capitale culturale della comunità di lingua e di cultura di cui facciamo parte
Che insomma non si può poi non fu essere presi un po'dai nervi quando il il si sente messo continuamente avanti diciamo un parlar d'altro no è il parlar d'altro è il principale nemico che abbiamo il
Permettetemi di essere a parte per il al di là delle parole cortesi che hanno avuto nei confronti del del mio lavoro del di me stesso ma il permettetemi di essere piuttosto fiero della qualità detti scarsa anta
Insomma abbiamo avuto una messa a fuoco coerente e precisa dire di tutti i nodi fondamentali
Che ha davanti a sé la sia la regolamentazione sia il progettare impresa
Di comunicazione in Italia non so se in altri luoghi magari formalmente più deputati a farlo c'è una
Identica cioè mi auguro mi auguro mi auguro che ci sia ripercorro soltanto percorro soltanto rapidissimamente quelli che mi paiono i punti chiave
Il
Ogni disco sulla rivoluzione liberale io sono tranquillamente la sono come dire assolutamente d'accordo
Beh il e perché non è una
Specialmente per ecco l'esempio che si faceva del Giappone e quello della competitività che si fa qualità e quindi diventa forza di penetrare nel mercato allora è evidente che se uno dice voglio diventare giapponese anch'io cosa deve fare
Un un accordo mafioso tradite o di sviluppare la competitività tra ditte è evidente la seconda strada
E questo naturalmente richiede forte sovranità di ambedue o Amber tre onde quattro fate voi le ditte
Ma la sovranità poi a che serve a giocare come dire nel ring di casa a a a giocare al gioco di darsi di schiaffi esclusivamente nell'indicare sa abbiamo vi si vede dai dati che sarebbe impresa
Come dire in fondo marginale il il vero Ring il panorama su cui si misura l'efficacia dell'azione è il mercato globale
E il con i rapporti di forza che ci stanno allora qui la sovranità sempre due volte ripeto la sovranità delle imprese nazionali
La sua età serve due volte serve per essere
Presa autonoma sul mercato interno ma anche per poter fare in maniera non subalterna alleanze strategiche nei confronti dei grandi attori del mercato globale ma altrimenti ma chi volete che se le prenda delle ed come alleate
Delle imprese a sovranità limitata
Ma al massimo le ad opera come scaffali
Che e allora tutto allora questo questo è un punto assoluto non è separata da da ridisegno
Esame non c'è più la nazione come una volta non è che non possiamo affidare la tecnologia
Quindi
Allora questo è un punto il fra tanta come dire il Sociologia semi semiologia semantica del del
Massima ideologia tutte le cose che più o meno divertenti Riva questo poi è il punto politico voi però allora siccome punte siamo tutti adulti e vaccinati come si dice quando il gioco si fa duro bisogna prendersi delle responsabilità
Bisogna pure in qualche maniera che la comunità
Dei produttori di cultura di questo Paese
Ponga alla politica che l'attuale proprietaria del del del sistema dell'industria audiovisiva né anni ambedue i suoi comparti parliamoci chiaro ponga il problema della vitalizzare zione a partire dal rilascio delle relative sovranità alle imprese del settore
In e il d'non si può avere contemporaneamente e come dire un un cuscino su cui dormire informativa mente parlando
è una vigorosa in per e rigorose no e vigoroso imprese capaci di battersi di farsi valere poi cadde nel mercato globale questo non è possibile e allora bisogna sapere che se non si rilascia la sovranità necessaria
Alle alle imprese per vivere come gli esseri umani per vivere
Bella nelle si destina ad un ruolo di annichilimento delle imprese stesse
Da un lato non importa quanti profitti potranno prendere gli shareholder dal come dire dai dai Dienst del fatto di esporre i prodotti altrui anche una filiale in un certo senso può produrre
Le benefici a qualche azionista ma di fatto con la morte con negando la vitalità la soggettività a quelle imprese
Sì annichilisce di direttamente il l'intera comunità che attraverso quelle imprese deve esprimersi
Perché se non perché nell'industria visiva non ci si esprime come dire prendendo la penna d'oca e e scrivendo sulla pergamena
La penna d'oca si chiama industria la pergamena si chiama strutture distributive internazionali
E il e il le le i processi di convergenza rendono dovrebbe fanno sfociare tutto questo in dimensione d'impresa che noi facciamo perfino fatica a comprendere e nove meraviglia affatto mi pare che lo citasse Paolo che ignudi ecco specie fissi
I un prezzo prudenziale di trentasei mila miliardi ma certo che la RAI vale potenzialmente più della FIAT ma non c'è alcun dubbio cento mila miliardi se non ricordo male dall'offerta per Telecom ecco pensate un po'
Ma è del tutto evidente
Ecco allora il ma è un valore che si realizza non attraverso come dire un accaparramento di valori esistenti sullo nello spazio interno ma soltanto se si può esprimere
Nella creazione di valori aggiunti nell'integrazione globale altrimenti quel valore non compare non prende corpo e il presupposto di tutto questo è la sovranità allora bisogna che qualcuno scelga
E le questo gruppo decade se posso parlare già diciamo questo gruppo dirigente dell'azienda ha portato l'azienda fino al diciamo che è abbastanza convinto d'aver fatto bene il suo lavoro nel senso che gli è stato detto porta l'azienda in condizioni di essere come dire avviata magnifiche sorti e progressive e allora divisionalizzate questo fai quell'altro giustissimo richiamo all'efficienza
Abbiamo ottenuto è stato ottenuto attraverso il recupero di produttività interna no quasi tutto il valore aggiunto che è stato reinvestito in produzione e quasi tutto da lì che è venuto oltre che da un buon andamento dell'entrata pubblicitari ma il il di più diciamo al netto dell'inflazione da costi cioè proprio il di più che è stato fatto è stato ottenuto attraverso l'aumento di produttività peso allora l'azienda è tende delle per tendenzialmente a assestata in maniera da essere in grado di andare verso il nome di mance fare se stessa e anche chi le e anche il competitor che le sta di fronte perché non ci semmai ci fa da soli
Ecco resta solo per farlo
E il non ci sono alibi dalla parte dell'impresa
L'impresa la sua parte l'ha fatta
Il il se qualcuno non lo fa oggi è qualcosa che in altri tempi con un linguaggio figurato lo si sarebbe definito peccato di fellonia politica
Ed esiste ancora peccato di fellonia no ma quando fa comodo però si può dire che una Fellone e il e allora ti qualche Sellone poche in giro bisogna che ce l'andiamo a cercare se se se il se nulla viene fatto se le cose vengono lasciate a friggere morire come il come dire che in chiave apotropaico a mente pessimista io penso diceva Alfredo Reichlin e come tedesco che in qualche modo quindi questo è il siccome questo è il punto centrale non dico tanto del libro diciamo questo può spiegare la passione che uno mette nello scrivere di di certe cose
Ecco però questo è il punto centrale con cui si misura se le le responsabilità di una classe dirigente
Non è che non si è chiaro chiarissimo elementare
Il non siamo di fronte a tutto così ragionamenti
O o ad altre e i tempi sono oltretutto assai stretti non voglio di fare il solito richiamo all'IRI così non è che cascano le mura di Gerico perché di finisce semplicemente
Il come dire una specie di cartina di tornasole di passaggio di tornasole non lo si può dire così essenziale in controluce essenziali in cui si capisce se si gioca leale o si vara
Il se come dire il mettere in circolo certi argomenti certe analisi diciamo che cercano di non essere di respiro corto aiuta a come dire fa perché Ferrara da rendere forte e penetrante il grado di a di allarme sociale di avvertenza
Su questo punto insomma a cui lui insomma
Sono abbastanza soddisfatto del del lavoro che altrimenti ci saremmo divertiti a chiacchierare insieme di questi avrebbe potuto essere e forse non sarà
Bene
Sulla qualità televisiva piano fino a
Per ringrazio del detto che la qualità del scarsa almeno quella non può esser messo
Discussione RAI per forza una precisazione da fare una spiegazione perché non ho fatto io mi si dà un pessimo grazie e temo di non essere stato chiaro
Voglio proprio un minuto
Quando dico slegati rivoluzione chiamiamola come vogliamo parto da due preoccupazioni
La prima e che in un mondo globali il rischio di diventare lo scaffali con tuniche altissimo
E l'unico modo sono d'accordo PD a Corbelli io metto in primo piano la questione della qualità
La prima necessità e qualificare la capacità produttiva
Come stanno facendo poi molti altri nel mondo
Ma per qualificare la capacità produttiva non posso ricorrere a mamma Stato in un momento perché amava pubblicità
Debbo ricorrere a qualcosa che chiamo primo la capacità del patrimonio di operatori Chio in questo Paese secondo alle potenzialità che io in questo Paese dell'impresa in quanto tale perché ritengo che il discorso non sia soltanto da sia veramente un discorso culturale da fare anche al di là di qui che noi siamo una piccola potenza linguistica
Ma siamo una potenza e niente affatto piccola potenzialmente come potenza culturale
E questo è il discorso all'ora che dovete fare tra produttiva televisione mondo politico e mondo culturale in senso verso questa è la prima preoccupazione è la seconda mi scuso per il e tanto dico rivoluzionari per dico che decisivo però di questo discorso alla rottura del duopolio così come organizzato perché son d'accordo con Martino che non possiamo pensare al servizio pubblico come pedagogia dello Stato ma la verità e che noi questo sistema abbiamo creato non solo vero grande pedagogo oggi c'è in Italia un grande pedagogo e io lo dico con rispetto Silvio Berlusconi è un grande pedagogo non è soltanto un uomo politico
è un uomo che ha un'idea della gente il sacco ad un'idea delle menti che vuole forti in qualche modo che vuole formare beh e questo non pone dei problemi non non sono i problemi però scusami
Di dire facciamo ritagliamo show un un settore non profit lasciamo che questo mercato vada avanti con questo meccanismo per cui io sono costretto a inseguire il pedagogo
Altrui e poi no
Mi pongo il problema di rompere questo monopolio questa e questo mi sembra un punto essenziale di questo la rottura
Pare che velocizzazione sfiniti dal caldo ma ancora incuriositi c'è qualcuno che vuole fare domanderanno voi
Va bene fine ancora servono grazie di questa
In altri termini