"Costituzione Critica" presentazione degli scritti curati da Pietro Giuseppe Grasso e Francesco Gentile (Ed. Esi 1999) org. c/o Sala del Refettorio - via del Seminario

Mutando completamente quelle che sono le descrizioni del lo dico in maniera sintetica delle possibilità di intervento del governo nazionale per limitando molto queste possibilità escludendo anzi il governo centrale da certe possibilità di intervento
Forse a cagione di ciò non ripeto quella storia del fra pensar male si fa bene si fa non lo so lasciamo ma insomma mentre tutto questo accadeva si assisteva a questo fenomeno che la legge
Promulgata il dodici novembre non riusciva a spuntare in Gazzetta Ufficiale per affollamento della Gazzetta Charles spiegato il Poligrafico perché
Era intasata insomma la le le le macchine di stampa della Gazzetta guarda caso se erano in intasate non riusciva a spuntare ma alla fine di dicembre
Perché accennava a un fenomeno che io considero anche questo nell'ambito del disordine nel nostro ordinamento stupefacente perché la spia probabilmente di
Come dire andamenti e politici di condotte politici e che politiche che ormai sono fuori controllo e questi atei
Non ho proprio a che cosa alla revisione per Centoni o per pezzi della del testo
Della costituzione vigente magari poi ci saranno altre parti del testo che ormai sono cadute in desuetudine non sono applicabili applicate o applicabili però intanto quest'ultimo tenta d'tipo di revisione ha subito queste vicissitudini e le spiegazioni sono mille possibili ma certamente sì erano probabilmente condizionate da quelle che erano delle vicende sia pure locali o regionali perché dicevo tutto questo perché noi dobbiamo stare attenti a mio parere a seguire i fenomeni ormai per quello che direi che è l'andamento immediato quello che si verifica sotto i nostri occhi quindi tutti i discorsi relativi oggi al prima parte alla seconda parte della Costituzione Io confesso onestamente e mi sono arrivati in cima i capelli
è un un senso di Sas sazietà non se ne può più modifichiamo la seconda parte non modifichiamo la prima io mi ricordo che c'era certa gente passato qualche secolo che si dava la pena di affermare ce li possiamo andare rilegge che ogni mutamento del Bill of Craxi implicava necessariamente mutamenti del Plano singolarmente e viceversa questo lo avevano l'avevano scoperto un secolo e mezzo fa fortuna o forse anche di più
Però all'improvviso si è detto avevano c'è una parte intangibile perché perché lì sarebbero contenuti i valori essenziali e qui io non voglio aprire una parentesi quadra che sarebbe troppo lunga dati i tempi a quella che è la disco Peart al dei valori essenziali acquis dedicata alla nostra Corte costituzionale opera che potrà essere considerata a seconda dei punti di vista meritoria o meno meritoria però sta di fatto che a questi valori essenziali la nostra corte costituzionale
Pare tenga o perlomeno fino a un certo momento è sembrato tenere molto è andata alla ricerca all'individuazione di questi valori e della attenzione della intangibilità di questi valori sarà ma quando si è posto il problema allora che cosa si modifica la prima o la seconda parte della Costituzione si è detto ma lo si è limitato esplicitamente in quella stavo per dire male mal congegnata modifica all'atto in cui si mal congegnata la modifica del centotrentotto si è fatta questa operazione e si è detto beh no no la prima parte non si tocca procediamo sulla seconda con tutte le conseguenze sono seguite sono sotto gli occhi di tutti e quindi non mi ci voglio soffermare ma quello che forse vale la pena di rilevare e che ne sentivo parlare poco fa si è introdotta appunto in questo lavoro di ieri confezionamento
Di in questa attività come l'ha definita Giorgio Bin ricostituente si è inserito tutta una serie di discorsi e generiche per esempio sul principio di sussidiarietà senza tener conto alla circostanza che quello per così dire ci arrivava dall'ordinamento dell'Unione Europea ma ci viene dal diritto nordico dal diritto che hanno ma dal diritto amministrativo tedesco non è altro che il principio di proporzionalità lì è stato applicato correttamente
E detto non si può fare sparare al passero con il cannone questo era un criterio razionale ma che atteneva all'applicazione direi in dalla concretizzazione di certi tipi di potere istantanee in relazione all'attività amministrativa ha una tradizione nell'ordinamento germanico la vera anche nell'ordinamento nordamericano guarda caso lo stesso principio di sussidiarietà tant'è vero che li arrivato poi sotto certi aspetti al controllo della Corte suprema quindi non sono scoperte che noi stavamo facendo noi ma all'improvviso da questa specie di immissione nell'ordinamento del l'Unione Europea del principio di sussidiarietà sono cominciate qui delle disquisizioni inverosimili sul principio sulla verticalità sull'orizzontalità sull'applicabilità tu le discussioni che hanno poi finito troppo lasciare il tempo che trovano mio avviso nel nomignolo e non voglio ignorare che una parte consistente del dottrina si è rifatta addirittura per ritrovare i capisaldi del principio di sussidiarietà a in cicliche papà Ali a cioè di Reja ricostruzioni dei rapporti economico sociali forse estranee direttamente al nostro ordinamento dal discorso che si stava facendo però sta di fatto che tutta una letteratura quella sì tedesca ma anche americana che si chiede se il Prix oggi se il principio di sussidiarietà abbia un significato e queste consultabile e sazi di Haiti effetto eminenti esatte e ce l'abbiamo sotto gli occhi e tipi tutta questa letteratura io credo non lo so
Se il ricostituente consapevole abbia tenuto conto fosse in grado di tener conto non lo so soprusi di tempi stringono e un ultimo esso solo accenno volevo fare a tutto quello che oggi e effettivamente la sorte travagliata e traballante delle disc Signori cosiddette de delle disposizioni della carta costituzionale cosiddette in materia economica ormai ci si è accorti che gli interventi normativi dell'Unione europea certi tipi di vincoli determinati da norme che io non so quanta gente posi signor tanta la pena di leggere perdonatemi linguaggio gergale mettendo canta già ente e accomunando giuristi politici operatori economici e via dicendo ma è chiaro
Che dall'apparato dell'Unione europea e del resto questo l'aveva messo in in luce in maniera dire molto icastica
Guarino e poi una serie di altri autori da quell'apparato discendono il dei vincoli diretti orme mai che battono ma proprio sulla esplicazione dell'indirizzo politico dell'indirizzo politico governativo ma anche della disponibilità concreta dell'indirizzo politico da parte delle assemblee parlamentari e al
Ora dire non c'è da sorprendersi se tema di disposizioni in materia economica queste per così dire queste questi ingressi progressivi di norme che ci derivano dall'Unione Europea provochino effettivamente una necessità emissari per dire una
Costrizione a mutamenti e dei regimi che descrivono le situazioni soggettive di cui tutti siamo titolari di carattere economico che costringono a mutare Re l'inquadramento ma anche la descrizione ma anche il modo di vedere la natura di queste situazioni soggettive basti pensare a quelli che sono i diritti cosiddetti del consumatore dell'utente che nei trattati il mio europea hanno una loro veste propria e sono descritti oserei dire indipendentemente dalle nostre descrizioni costituzionali se si potesse trovare l'aggancio ma sono ormai descritti come diritti del che mai incerti Turchia la dottrina tedesca che è molto più avanti di noi in questo settore li descrive come situazioni soggettive del cittadino dell'Unione quindi lieder riferisce gli intitola no ormai all'Unione Europea l'intitolazione di queste situazioni soggettive e anche in fondo la fonte della garanzia che è una certamente una garanzia per ora extra costituzionale non continua gli accenni ad accenni sul mercato sull'influenza delle regole del mercato perché quelle le conosciamo tutti la realtà di questi rapporti produzione di scambio di beni è una realtà complessa certamente da noi non non voglio dire se sia bene o se sia male ormai e condizionata quale la mia conclusione che alla luce di tutto queste considerazioni di molte altre che ometto che si potrebbero fare qui sono tutte probabilmente esattissimo né al punto che qui non ci ritroviamo e è necessario prendere atto della circostanza che anche la il punto fermo stavo per dire l'istituzione di un'assemblea la Costituente o di un qualunque comitato di redazione mettiamola in termini molto banali che si accinga a redigere un nuovo testo costituzionale non presenta dal mio punto di vista nessun aspetto scandaloso ma dove sta scritto che per istituire un'assemblea costituente è necessario che si verifichi una catastrofe questa pare una tesi scelte sostenuta da buona parte della dottrina se non c'è un fatto catastrofali non si può far luogo all'istituzione di un comitato rei di gente con funzioni con funzioni di redazione di un nuovo testo non si fa fuori luogo a norma a un'Assemblea costituente ma chi l'ha detto ma dove sta scritto e forse che i nostri vincoli e legami che ci derivano dalla nostra appartenenza all'Unione Europea non sono solo in epoca di globalizzazione da render pari sia pure al fatto catastrofico che dovrebbe poter legittimare l'una un un un a una qualsiasi Commissione un fare Fasson scontento e per dire alla tedesca che eredita una nuova costituzione io proprio non so darmi ragione di questa specie di ostacolo formale le tanto più che l'ostacolo formale e qui concludo rifluisce Sempre sulla presenza di quel tale articolo centotrentotto che ormai lo abbiamo massacrato in tutti i modi possibili e allora non si capisce perché ci si debba riferire all'articolo centotré in toto come norma che prescrive eccetera se quella già non esiste più è labile ne abbiamo fatto tacchetti otto scusatemi linguaggio un po'gergale gli oppone grazie
Grazie professor mozzo prima di salutarci vorrei dare la parola per alcune osservazioni conclusive a uno dei due curatori assente questo gentile per influenza quindi la parola professor Grasso
Io devo anche a nome del professor Gentile dei ringraziamenti alle isole al suo valoroso Presidente che l'amico e collega Labriola
Al professor mosso che è stato anche uno degli ideatori ai colleghi che sono intervenuti colleghi che
Uniscono agli studi anche la responsabilità e l'esperienza del lavoro di legislatori e talora dei ministri un grazie naturalmente agli ascoltatori perché se non ci fossero ascoltatori ma ci sarebbero gli oratori
Al moderatore perché somma con molta diciamo se simpatia essa Quarter riesce a condurre il discorso ma anche un grazie al dottor Ugo Rossi meriti che tanto si è applicato è adoperato per la riuscita io
Terrò un tenore di discorso alquanto diverso da coloro che mi hanno preceduto perché sono un modestissimo studioso puro lontano dalle esperienze anche se cerco di capi
L'esperienza
Dirò inizierò con un ricordo di scuola del mio maestro il professor Biscaretti di Ruffia che poi del suo maestro il professor Santi Romano e risaliva ad Orlando e dicevano questo che una Costituzione scritta
Non è la soluzione migliore è una specie di protesi e di stampella
Detto attori dell'Europa continentale prima degli Stati Uniti perché non avevano la tradizione inglese detto Ramon urlando diceva che la Costituzione più bella del mondo ora quale inglese che fino allora non era stato mai scritta può darsi che le cose cambierà uno ma la grande storia inglese non scrisse la Costituzione non solo studiosi come Friedrich Cernuto le due esperienze quella europea continentale e quella di comunico dicono che non si può chiudere la porta la prassi e che la parte più importante di una Costituzione sarebbe la prassi nella mia modesta postazione ho concluso dicendo che probabilmente si discute di critiche di riforme perché non c'è stato una prassi accettata perché lo Statuto Albertino d'esempio sappiamo che certo punto contava pochissimo come lettera e si viveva di una prassi più o meno accettata ma insomma ora il a che qui si è parlato ad esempio dalla Corte costituzionale problema che si pone oggi come rivedere una Costituzione
E qualche cosa ci dicono alcuni critici
Capograssi Capograssi una pagina lirica e conclude dicendo ma occorre prima di tutto una fede soprattutto una fede con la effe minuscola una fede nelle istituzioni questo è un pensiero che percorre in Calamandrei e qui mi sia consentito dire al collega beh non è più presente per vera che diceva ma hanno cambiato idea io su questo non voglio entrare nel discorso ma distinguiamo le critiche dai critici perché se un pensatore Stato liberale in gioventù che ha scritto dalle ottime pagine su liberalismo se può essere cambiato idea non è che quelle pagine le buttiamo al macero hanno un'oggettività e servono ancora a meditare ora la raccolta delle critiche serve pare collegarci al passato e manca qualche qualche cosa è cambiato le forze politiche di allora io qui un libriccino
Fascicoletto scritto da alcuni dei costituzionalisti che vanno per la maggiore sono tra gli apologeti più decisi della Costituzione non voglio adesso entrare nella polemica nemmeno li nominiamo ma dicono
La forza dalla Costituzione eh che fu approvata da uomini che rappresentavano l'ideologia dominanti allora ma le forze politiche di oggi non seguono più quell'ideologia dominanti sono tutti liberaldemocratici
Ma oggi prevale un'altra idea se mi ha concesso c'è un'ammirazione per l'imprenditore privato absit iniuria verbis c'è una ammirazione per la produzione per la tecnica
Quindi abbiamo cambiato molto come pensiero
E tornando Capograssi dice la Costituzione è la legge dello Stato ma diceva hanno uno stato i popoli di Europa oggi certa ente qui il professor mozzo ci ha ricordato un'opera recente di Guarino lo Stato non è più sovrano lo stato o non diciamo consente più di attuare due Fini fondamentali la difesa verso l'esterno e un ordine
Nei rapporti economici che sono dati da organismi sopra statali quindi abbiamo
Degli organismi finché vogliamo di e Tosi io aggiungerei qualche cosa di più si è parlato tanto dalla prima parte dalla Costituzione i diritti fondamentali ma sono l'espressione del costituzionalismo ora dal mille novecento e quarantacinque ad oggi il costituzionalismo non è più garantito da forze interne italiane a una garanzia internazionale ricordo il vecchio libro dico il perché tutti noi di una certa età abbiamo meditato che diceva il costo prime pagine il costituzionalismo a una tutela internazionale mai una tutela s'sovranazionale una tutela di forze superiori la scelta del costituzionalismo non è una scelta assoluta del costituenti italiano
è una scelta che è venuta da tutto un mondo occidentale a cui ci sarà stato un'adesione libera ora dove stiamo andando
Mi pare che Augusto Barbera stasera abbia detto se si facessero dei progetti di costituzione da quello che il centrodestra di oggi nel centrosinistra di
Oggi sarebbero molto simili io ricordo che i programmi dei due poli di due blocchi moderatore mi sembra che consenta e anche gli altri colleghi
Erano abbastanza simili ma questo potrebbe essere un segno buono o segno che non abbiamo delle idee alcuni hanno detto
Ci stiamo muovendo verso dove mi piace quel tentativo di distinzione linguistica che ha fatto il Labriola brevi dicendo
Transizione
Origine transitorio temporaneo è importante io Lori collegherei a un'altra espressione che avevo sentito da un amico Tripaldi in un convegno questa è stata Patton la trippa al diceva andiamo verso l'Europa questi interessi il giurista spero di non dilungarmi troppo vino questi interessi giurista interesso l'economista il sociologo interessa tante categorie però è significativo che proprio l'amico Tripaldi attentissimo e curatore di importanti ricerche disciplinari abbia dimenticato proprio l'espressione più alta del pensiero occidentale non ha nominato il filo fo io qui non voglio rubare il mestiere ai valorosi colleghi di filosofia del diritto di filosofia della politica che sono presenti ma voglio solo esprimere un'esigenza del costituzionalista oggi di far capo a questi studi
Augusto Del Noce vedo presenti alcuni ammiratori allievi diceva che la storia contemporanea voto un carattere nettamente filosofico come tentativo di cliccare dei sistemi Massimo Severo Giannini in quelle bellissime lezioni di diritto costituzionale purtroppo scritte un po'rapidamente non faccio colpa al
Al collega che aggraverà e diceva guarda che tutta la dottrina diciamo dogmatica germanica sembra staccata da tutto guardate che viene dalla filosofia del diritto di shekel aggiungiamo gli diritti fondamentali che sono diritti liberali diritti democratici diritti socialisti socialdemocratici su un'espressione di scuole filosofiche oggi
Ugo Spirito prima di Bobbio bisogna dare atto
Uomo di estrema sinistra lo spirito non molto prima di proprio vent'anni prima e prima di un altro costituzionalista che va per la maggiore
Aveva esposto quello che il paradosso delle riforme e e diceva la Costituzione si vede che non va ma nessuno sa indicare come poco dopo in via disse perché abbiamo tenuto questa Costituzione anche se e criticata e ora
Diciamo che Ugo Spirito ricollega tutto questo discorso la crisi internazionalismo occidentale il razionalismo occidentale è finito in una biforcazione
Tra idee liberali e idee socialiste non si è riusciti a trovare un nuovo principio dicevo e allora è accaduto quello che Burdo ha descritto molto bene nelle costituzioni troviamo dei grandissimi enunciati poi la pratica del governo procede per piccoli compromessi quotidiani leggine concessioni reciproche eccetera quindi crisi di un primato della ragione
Si dice valori essenziali ma questi valori essenziali io non voglio qui aprire una critica
Derivano dal testo dalla Costituzione oppure da un potere di decidere sul testo troppo generico perché allora vuol dire che la Costituzione non ha deciso ha rimandato Carl Schmitt dice un certo punto guarda perché se la Costituzione non decide arriverà un altro decidere ora Carl Schmitt era un avversario delle Corti costituzionali l'illustre presidente emerito che c'è ancora della sua presenza perché
Accetterà che tutto venga messo criticamente in discussione da un punto di vista almeno teorico ora questi valori essenziali
E non sono scuse io ricordo anche un dibattito tra finisco tra diciamo Sergio ricorsa e alcuni giuristi e diceva ama voi volete determinare l'interesse privato e interesse pubblico facilmente
E dice Massi lo determiniamo non per via di logica perché c'è una decisione della Corte costituzionale c'è una prassi o c'è una serie di leggi che applica certo criterio chiuderò diciamo crisi del razionalismo questa crisi secondo me emerge anche
Da una una crisi del pensiero cattolico e dalla prassi democristiana che riflessa in questi testi si dice che tentativo che era stato compiuto trovare una conciliazione tra il razionalismo democratico e
Mantenere una serie di principi che si fondano sul trascendente e tentativi che non sono riusciti ci sono stati dei palliativi qualcun uno addebitato a Dossetti uno doppia verità qualcuno addebitato il tentativo di leggere certi articoli della Costituzione in diversi modi
Ma tutto questo non è riuscito è riprodotto una critica della Costituzione rivolta dalla Conferenza episcopale lombarda la quale dice guarda che certe parole vengono letti in diversi modi ma se non c'è una teoria comune dietro
Il conflitto rimane anzi potremmo dire che io questo affermo in via teorica che queste parole non serviranno conciliare ma serviranno ad aumentare i contrasti oppure serviranno a von
Dare delle autorità perché se c'è un'espressione troppo generica e uno pretende di far valere una sola interpretazione e allora agisce auctoritas non veritas come diceva cachemire chiedo scusa al moderatore ai presenti se mi sono dilungato troppo
Professor Grasso è molto probabile che ciascuno di noi uscendo da questa splendida sala abbia mantenuto confermato il pessimismo della propria ragione circa la possibilità di vedere realizzato presto un compito d'assegno riformatore resta lo spazio ovviamente per il cosiddetto ottimismo della volontà ecco chi sa che questa occasione d'incontro questo dibattito e soluto questo libro cura ATO da Gentile Grasso non ci abbia aiutato a seminarlo almeno un po'gli stessi e quanti possano seguire in altra forma quanto è stato detto oggi grazie a tutti
No con l'uomo