"Il divario nord-sud, la fame nel mondo, i radicali..." servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'Archivio di Radio Radicale

Ancora un momento di informazione di riflessione ha realizzato con documenti d'archivio è relativo alla presenza dei radicali nelle istituzioni e all'iniziativa condotta dal partito radicale contro la fame nel mondo problema sempre di estrema attualità che all'origine del flusso di milioni di persone costretta a pagare da un continente all'altro
In cerca di condizioni di vita migliori questa volta vogliamo farvi riascoltare un intervento pronunciato alla Camera dall'ex segreta aria il parlamentare radicale Adelaide Aglietta il sette gennaio novecentottanta durante uno dei primi dibattiti parlamentari imposti sull'argomento
Io la prima osservazione che volevo fare rispetto a quanto è è avvenuto in quest'aula in questi giorni a quanto è avvenuto dal ventuno di dicembre in poi era esprimere la profonda delusione la profonda tristezza il profondo senso di Scola mento l'ho avuta nel constatare l'andamento di questo dibattito
E l'ho avuto proprio perché mi è parso ho avuto la sensazione pone sia dalle reazioni dell'aula
Sia dall'andamento delle conferenze dei capigruppo dalle prese di posizioni che in queste sede si sono realizzate
Che in realtà questo dibattito sulla fame nel mondo sul fatto che ogni giorno muoiono decine di migliaia di persone sulla faccia della terra forse un fatto che non interessava forse un fatto vissuto con sufficienza fosse in realtà queste un dibattito che veniva concesso una concessione che veniva fatta al gruppo di Kale e che non era problema che coinvolgeva fino in fondo le coscienze di quanti in questo Parlamento a parole dicono di esserne coinvolto e io credo che il
Dal primo che noi abbiamo fatto e che stiamo facendo è un tentativo di di tanti capire
è un tentativo di spiegare cinque è un tentativo di far capire qual è la porta
Ma di questo problema un tentativo ancora una volta di dialogare di dialogare con i colleghi in quest'aula dichiarò dare con l'opinione pubblica di dialogare di discutere di cercare di trovare una soluzione così come dai ogni su tutte le questioni da non violenti e la regola prima della non violenza la pratica prima della non violenza e la pratica della ricerca sempre ecco comunque del dialogo nel tentativo di trovare soluzioni nel tentativo di costruire
E io credo che proprio
Le cose che sono state dette in quest'aula la prassi che noi portiamo avanti che si fonda sul principio del diritto alla vita sulla riaffermare in ogni momento quello che è la sacralità della vita come diritto primario come diritto fondamentale
E oggi ne Gatto non nelle parole dei pochi donatori aldilà di quelli radicali che hanno preso la parola
Hai negato nei comportamenti dall'assenza dei deputati in quest'aula dal disinteresse del Presidente del Consiglio del Ministro della Difesa che non si sono degni
Atti
Di venire ad assistere e a intervenire in questo dibattito
Io mi ricordo e vale forse la pena di fare la storia
La storia
Del problema di come il problema della fame e venuto lentamente affermando sì nel Paese di come abbiamo imposto
Forse di come la testardaggine di alcuni radicali ha imposto a quest'aula al governo alle forze politiche l'urgente la drammaticità di questo problema nell'anno trascorso
E devo dire che voglio fare nella storia perché proprio da quello che è successo nell'anno passato fino diciamo agli ultimi avvenimenti agli ultrà all'ultimo mese c'era stata una speranza effettivamente l'urgente matita del problema fosse quello che era stato imposto alle forze politiche e al governo l'anno scorso in questi giorni io ricordo
Che si è scatenata una campagna una campagna Larry cale in nome del diritto alla vita contro quell'infame contro l'aborto contro il problema dell'aborto una campa e mi ha scatenata dal Vaticano una campana campagna scatenata dalle forze più reazionari e proprio in quei giorni noire e agendo a questo tipo di campagna in nome proprio del diritto alla vita per cui per e mi abbiamo condotto abbiamo imposto all'attenzione del Paese il problema della Porto del diritto dell'aborto a una Bortoli per auto deciso dalla donna proprio in quei giorni in cui contemporaneamente le statistiche e ci venivano dati all'apertura tra Dell'Anno del fanciullo per cui nel mille novecentosettantanove le previsioni erano di diciassette milioni di bambini uccisi mo'a e assassinati per fame per denutrizione sulla faccia della terra ora
Proprio in nome di quel diritto alla vita che veniva proprio in quei giorni così platealmente
Richiamato dalle forze più reazionaria del Paese
Abbiamo
Dichiarato che quelle fredde statistiche erano un fatto sconvolgente un fatto sconvolgente certo che esisteva già da anni
Ma che nel momento in cui la nostra coscienza quindi ne diveniva consapevole fino in fondo da quel momento in nome del diritto alla vita
La battaglia e la lotta prioritaria nel nostro impegno politico sarebbe stata quella
Ed è cominciato in quell'anno è stato un anno di azioni dirette è stato un anno di sollecitazioni alle forze politiche alle porte di governo
è stato un anno
è iniziato con uno sciopero della fame di Pannella
Sulla Strada di questo sciopero della fame si è costituito un comitato per la vita per la pace per il disarmo la vita la pace il disarmo così tanto spesso riaffermate in quest'aula da tutte le forze politiche
E in questo comitato c'erano persone prestigiose c'erano esponenti di tutte le parti politiche
Chi era veramente si era formato veramente un ampio schieramento intorno a dei valori
Non mi intorno ai giochi di potere come in altre occasioni
E questo Comitato si è dato un obiettivo
Che l'obiettivo era quello del due per cento
Per gli interventi a favore dei Paesi in via di sviluppo
E culminate lo voglio ricordare perché è stato significativo l'azione di questo comitato in una marcia la marcia di Pasqua che andava da Porta Pia al Vaticano in cui erano coinvolte di nuovo e lo ripeto tutte le forze politiche
Le coscienze cattoliche le coscienze laiche
Il Papa ha avuto parole in quel giorno
Rispetto a questo problema rispetto agli sforzi
Di attenzione
Ci sono stati in quei giorni e non solo in quei giorni il coinvolgimento le parole precise delle più alte cariche tali del Paese il Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio il presidente della Camera e del Senato in quel giorno hanno aderito
A quelli che erano gli obiettivi
Gli obiettivi di pace che animavano quella marcia che animavano il comitato
E questo
Ha fatto sì
Che proprio di fronte a queste adesioni a queste prestigiose adesioni per rispetto per il rispetto per le porte per la volontà che le forze politiche manifestavano in quel momento
La lotta non violenta per ottenere se il governo si facesse carico attivamente di tutto questo
Il digiuno di Marco Pannella pulso speso
E si giunse
Dopo le elezioni dopo la sospensione per le elezioni
Si giunse alla convocazione del Parlamento a settembre di nuovo su iniziativa radicale perché di nuovo una volta avuta di nuovo una controparte cioè il governo alla costituzione del nuovo governo Cossiga
Di nuovo il gruppo radicale con testardaggine certo
Si fece carico del problema insieme ad altri deputati a deputati del gruppo democristiano sollecitati dalla loro coscienza cristiana
Si fece carico
Di tentare di emblematizza dare quanto il problema fosse drammatico e urgente
Costringendo il Parlamento a convocarsi in seduta straordinaria e Cipullo appunto la convocazione del Parlamento il venti di settembre del Senato e poi della Camera
Nella quale si votò all'unanimità
E credo nel nostro gruppo ci sono stati alcuni dissensi
Ma proprio
Io non ero presente ma proprio in nome dell'accordo che si raggiungeva su alcune questioni di principio il sud delle indicazioni che venivano date da questo Parlamento il venti di settembre al governo
Portammo quella risoluzione
Sperando che l'unanimità raggiunta significasse non fosse un fatto formale non posso un'affermazione di principio forse una reale volontà di scegliere di agire in una certa direzione una volontà da parte di un Parlamento che deliberato all'unanimità di tale donare il governo
Di far sì che il governo forse spinto
Forse aiutato
Fosse costretto se era il caso
Ad agire in quella direzione
è stato un altro fatto che certamente non ha avuto molto rilievo in quest'aula ma al Parlamento europeo
Che ha votato ha preso una decisione
In cui il proprio sottolineando l'urgenza di questo problema chiedeva ai Paesi membri della comunità europea distanziare lo zero settanta del prodotto nazionale lordo
Per i problemi della cooperazione ai paesi in via di sviluppo
Ed allora io credo
Che proprio risalendo a quella che era la risoluzione
Votata il venti di settembre
E vorrei qui a ricordarla e ricordarla non solo a noi stessi ma ricordarla le altre forze politiche che l'hanno votata ricordarla al governo
Vi erano
Prioritariamente tre cose in questa risoluzione
Si parlava di una mobilitazione straordinaria per sottrarre vite umane alla morte
Si parlava si impegnava il governo a riferire con la massima adeguata urgenza sugli interventi straordinari adottati e da adottare per la salvezza di quanti sono destinati
A sicura morte nel corso delle prossime settimane dei prossimi mesi
Si impegnava il governo a sostenere le iniziative a favore del disarmo nella sicurezza
Per trovare nelle somme rese disponibili dalla riduzione delle spese militari le risorse necessarie a risolvere i drammatici problemi
Dello sviluppo di tanta parte dell'umanità
Allora io credo che oggi
A tre mesi e mezzo da quando è stata votata quella risoluzione
Noi sappiamo rimarcare ribadire che le responsabilità del governo italiano sono gravissime
Le responsabilità
Di concorso di coinvolgimento le responsabilità dirette nello sterminio che vi è stato nelle persone che dal venti di settembre
Certamente almeno dal venti di settembre data in cui esisteva esistita testata questa volontà del Parlamento si espresse
A questa volontà del Parlamento
Non vi è stata mobilitazione straordinaria
Tanto è vero devo dire che dal venti di settembre ad oggi ci sono piovuti In sono piovuti sul Parlamento una serie di decreti legge decreti legge che vengono assunti
In particolari condizioni di necessità ed urgenza le condizioni di necessità ed urgenza
Vi erano erano state ribadite dal parlamento erano si era impegnato al governo su questo non c'è stato un decreto legge non c'è stata una decisione non c'è stato un momento operativo del governo in questa direzione
Non solo credo che sia una cosa molto grave il fatto che di fronte
Ha un impegno
Che il Parlamento ha dato al governo di venire a riferire
Sugli interventi di venire a riferire con urgenza in tre mesi e mezzo il governo se non fosse stato sollecitato dall'arte nata dalla testardaggine dei radicali perché su questo anche l'assenza delle altre forze politiche il fatto di non porsi e di non porre al governo il problema di lasciare di delegare
Al gruppo radicale di sollecitare ditta all'ornare il governo su questa risoluzione è evidentemente un preciso segno di volontà politica il governo non ha sentito il bisogno i venire a riferire nulla
Non solo
Abbiamo visto che invece di trovare nelle somme rese disponibili dalla riduzione delle spese militari
Il governo e il Parlamento perché c'è una risoluzione del Parlamento in questo senso hanno operato nel senso completamente opposto impegnando con la decisione sui missili
Impegnando nuove somme per l'installazione di missili
Gli armamenti sempre più pericolosi
Per incrementare la corsa agli armamenti per incrementare la corsa alla guerra per continuare a seguire una politica che si è dimostrata fallimentare e che si sta dimostrando
Pericolosa per la sicurezza nazionale per la pace nel mondo
Non c'è stato lo ripeto in tutti questi mesi nessun richiamo di forze politiche il Partito comunista dalla cosiddetta opposizione non ha sentito il dovere di richiamare il governo a questi impegni
E ripeto era una risoluzione votata all'unanimità in una seduta straordinaria del Parlamento
Non c'è stato un richiamo al governo del presidente della Camera e neppure il presidente del Senato
Del presidente della Camera che ci rappresenta tutti e soprattutto in un momento di questo genere
Non c'è stato un richiamo delle forze politiche non c'è stata una necessità sentita dal Governo e venire a riferire nonostante gli appelli ripetuti
Che le supreme autorità della Repubblica che il presidente Pertini
Credo oramai quasi in ogni discorso che pronuncerà faccia su questo problema
Nonostante l'appello ai governi del mondo e quindi al Governo italiano della suprema autorità
Cattolica
Il Fonzetti
Da allora credo che il fatto che il Governo di fronte a queste cose
Di fronte
A questo impegno del Parlamento gli aveva dato di fronte a una richiesta precisa fatta dal Parlamento europeo in cui viene richiesto distanziare lotterò settanta l'unica risposta che abbiamo
E quella che ci viene annunciato uno stanziamento dello zero due per cento uno stanziamento di duecento miliardi che pare poi non si trovino neppure che poi pare non si sappia non spendere
Questa è la risposta ed è una risposta credo pezzi
Che dovrebbe farci vergogna dovrebbe farci vergogna come deputati come parlamentari come rappresentanti del popolo come Parlamento che ha votato questa risoluzione
Su quali visto non c'è nulla da dire ma con i compagni comunisti tacciono
Su questo non c'è riprovazione su questa non c'era determinazione invece oggi di impegnare il governo a cifre superiori almeno adatterò settanta che è stato richiesto dalla Comunità europea
Ed allora io credo che questa cosa significhi una cosa sola
Che c'è una complicità oggettiva precisa del governo nello sterminio nella strage che si va perpetuando nel mondo
Oggi non si può più solo a parlare di omissione dopo il venti di settembre dopo la risoluzione che abbiamo votato
Dopo il fatto che il Governo il governo era impegnata dal Parlamento la responsabilità è diretta queste persone vengono assassinate vengono assassinate anche dalla mano del governo italiano
E credo che nel momento in cui noi oggi all'inizio degli anni ottanta e sappiamo che l'incremento delle morti aumenterà
Che effetti ha una previsione dell'ONU se non saranno più quaranta ai cinquanta milioni
Ma il numero delle morti aumenterà
Che cosa facciamo
Cerchiamo di liquidare un dibattito il dibattito sulla fame noi oggi dovremmo porci appunto a per non continuare ad essere complice per non continuare ad essere assassini
Dovremmo porci il problema di che cosa facciamo oggi domani la prossima settimana i prossimi mesi
Per evitare questo per far sì che queste statistiche che queste previsioni non si avverino per salvare almeno
Alcune delle persone destinate a morire per fame per denutrizione nel prossimo anno
Ma questo dibattito lo vogliamo liquidare come una cosa fastidiosa lo vogliamo abiti liquidare velocemente lo vogliamo liquidare direi quasi con un senso di vergogna
Mamma Gravity prossimo un senso di vergogna rispetto a queste cose
Qui
Non c'è neppure un senso di vergogna che soltanto l'indifferenza e quindi c'è soltanto la complicità
E allora io credo che è quello che vogliamo ribadire altri compagni del mio gruppo
Hanno esaminato da vari punti di vista e non voglio ripetermi perché poi non voglio ripetere alcune considerazioni che sono state fatte
Ma quello che io voglio dire e ribadire e che come persona come cittadino come deputato
Come gruppo rappresentante del gruppo radicale noi non ci rassegniamo oggi a questa che è per tutti in quest'aula è una fatalità
A questo che viene assunto come il naturale corso degli eventi
Noi non vogliamo salvarci la coscienza a buon mercato noi non vogliamo salvarci la coscienza a buon mercato ripeto sibilando
Una qualunque risoluzione
Che riaffermi di nuovo delle cose di principio ma che non sappia dare corpo
A quelle che sono le affermazioni che da tutte le parti vengono fatti noi crediamo che i principi sono una cosa che spingono l'individuo e quindi poi le forze politiche
A dare corpo se non si dà corpo se materialmente non si riesce a concretizzare qualche cosa
I principi servono a poco ma vuol dire che i principi non sono sentiti che i principi non sono vissuti come momento
Prioritario della vita della persona
Ed allora io credo che su questo voglio ritornare su quanto ha detto il capogruppo comunista intruglio
A noi non interessa salvarci la coscienza a buon mercato compagni comunisti questo lo lasciamo a fare a voi
Quanto di Giulio affermato l'altro giorno
è un salvarsi la coscienza a buon mercato ha detto Di Giulio noi comunque di fronte al comportamento radicale chieste avremmo che cosa vuol dire
Siccome c'è un gruppo che è cattivo chi si comporta male noi ci asterremo questa è una scusa questo sia strumentale perché sulle richieste che faremo
Sulle richieste concrete e sulle richieste di principio che faremo poi in realtà non volete impegnarvi poi in realtà siete complici oggi per il governo
Siete complici dello sterminio che si sta perpetuando
E perché allora non proponete qualcosa
Ma e qui parlando da giorni cercando di imporre alla vostra attenzione i deputati del paese di forze politiche aspettiamo delle proposte vogliamo sapere che cosa farete perché questo non si verifichi perché le previsioni dell'anno per il mille novecentottanta non si verifichino
Non abbiamo sentito nulla
Non c'è nessuna proposta concreta
Le scelte i principi si devono poi anche quantizzare
Credo che darvi questo alibi ci asterremo perché in realtà
I radicali strumentalizzano eccetera e queste sì una strumentalizzazione è questo sì un salvarsi la coscienza
Ed allora io credo poi redento
Va be'evidentemente non lo vuoi dire
E
Io colleghi per niente Piceno dibattito rientra nella tenta gruppo comuni da questo dibattito
Alla conclusione di questo dibattito ben o concretamente la dichiarazione del capogruppo comunista che mi dice che viene carrette su tutto
Se su tutto il significato probabilmente non sapendo neanche quando avverrà pertanto è una posizione di principio diventa mente
è una posizione di fronte a questa richiesta puro
Lodevole eccetto probabile le orecchie
E in Liguria nell'ordine dai colleghi in questa in particolare
In particolare credo che il fatto che una forza politica a priori senza conoscere trenta al sapere quali saranno le risoluzioni gli ordini del giorno forme ce ne sono
Che cosa verrà presentato su che cosa si vorrà impegnare il Governo ecco che a priori dei tetti al terremoto questa significa una presa di posizione di principio di fondo evidentemente
E io non posso che prenderne atto perché credo che di Giulio non abbia scherzato questa è una posizione di principio
è una posizione per salvarsi la coscienza
Ed allora io credo che siccome oggi non è possibile
Di fronte a tutto quanto capita di fronte a quanto è stato detto di fronte all'analisi che sono state fatte in quest'aula e non solo in quest'aula abbiamo ricordato il rapporto della Commissione
Governativa Mary americana di fronte alla constatazione
Alla certezza
Oramai acquisita
Che non ci può essere in sicurezza nazionale e internazionale che non si può acquisire pace nel mondo non può essere garantita la pace del mondo se non si riuscirà a garantire la soluzione di questo problema la soluzione della fame della denutrizione dello sterminio che avviene ogni giorno nel mondo
Se non si riuscirà ad invertire la politica che finora è stata seguita dai Paesi industrializzati nei confronti dei Paesi in via di sviluppo una politica improntata alla rapina improntata allo sfruttamento
Se non si riuscirà a far sì che si realizzi una politica che si muove in una situazione internazionale
Sempre più instabile sempre più pericolosa
Si muova verso obiettivi di pace non verso obiettivi di guerra una politica che si opponga ma si opponga completamente
Allora sperpero di centinaia di miliardi di dollari in armamenti sempre più sofisticati sempre più pericolosi
Di fronte a questa politica che dall'altra parte comporta un costo di vite umane che viene pagato silenziosamente
In varie parti del mondo
Se non si riesce ad invertire a cercare di farsi ad invertire una politica perché ci sia una nuova direttrice perché cambi quanto è avvenuto fino a oggi una nuova direttiva nei rapporti internazionali tra Paesi sviluppati e non tra nord e sud
Fra Paesi dominati dalla logica del consumismo e dallo spreco e i Paesi dominati dalla misura dalla dalla miseria dalla fame
Se questo noi non riusciremo a fare evidentemente avremmo perso una grossa occasione ma se questo non comprendiamo che è quello che dobbiamo fare oggi
E questo mi pare sia il significato emblematico di quanto è accaduto in questi giorni in quest'aula
Noi avremo perso non solo un'occasione ma credo che probabilmente
Avremmo registrato come forze politiche come persone
Un grosso fallimento
Ed allora io credo oggi che vada constatata
E c'è un'oggettiva convergenza delle forze politiche
E delle porte governative
E il fatto che esista questa oggettiva convergenza
Se no credo che tutti oggi qui da ogni parte staremo a porci il problema che cosa completamente si può fare
Come si può dare risoluzione che cosa faremo nei prossimi giorni nelle prossime settimane quali provvedimenti prendere avendo che cosa possiamo chiedere al governo che è fatta
Ecco credo che tutto questo che questa sia un'oggettiva convergenza non lo possiamo rilevare da quello che è stato in questo anno
E direi in questi giorni in questi ultimi mesi il comportamento della RAI TV di quel comportamento della RAI TV perché strettamente legato perché la lottizzazione
Della RAI TV perché l'esempio perché lo sappiamo
è strettamente legato alle di diverse forze politiche è strettamente legato a quelle che sono le volontà
Del governo
è stato persino ecco io potrei dare molti esempi e li danno forse quando presenteremo un ordine del giorno su questo problema
Ma un fatto emblematico è stato persino censurata dalla RAI TV rispetto a questo problema
Perché se questo problema forse trasmesso alla gente al Paese all'opinione pubblica questo problema non sarebbe l'udibile non sarebbe lì liquidabile così come viene fatto da quest'aula vuota
Da queste forze politiche così distratte e così preoccupate dall'altra è stato persino tiene Sorato alla RAI TV il Presidente Pertini quando nel messaggio di Natale la parte del presidente Pertini nel TG due del TG uno quando ha riferito del nel messaggio avvenuto la sera precedente la parte in cui il Presidente Pertini di nuovo ha fatto un appello relativo ai problemi della fame nel mondo
è stato censurato bene Hardy il dibattito sulla fame
Non è stata data notizia della seduta del Parlamento al TG uno e il TG due
Non sono state tenute in nessun conto dalla RAI TV le decisioni della commissione di vigilanza che richiedeva il ventisei di ottobre che vi fossero dei dibattiti
Che la televisione si facesse carico di fare delle trasmissioni
Di coinvolgere l'opinione pubblica sul che fare sulle proposte per avviare a soluzione questo problema
E credo che è significativo anche il fatto se il problema oggi in questo Parlamento non è trovare le soluzioni a tutto questo non è porsi il problema di che cosa avverrà nelle prossime settimane di che cosa faremo nelle prossime settimane ma il problema oggi
E quello dell'editoria e quello degli editori che dall'esterno premono
Perché ha bisogno che si approvi urgentemente la legge perché han bisogno di nuovo di miliardi per rapinare il diritto all'informazione dei cittadini come fanno quotidianamente
Oggi
Lo ripeto
Ma questa è un'esigenza nostra di fondo ecco non c'è speculazione oggi per noi il problema non è di parlare dei miliardi per gli editori
Oggi noi vogliamo parlare dei milioni di morti oggi noi vogliamo parlare della sicurezza nazionale e mondiale
Vogliamo parlare del problema della sopravvivenza dell'umanità di quello che è il problema di fondo oggi dalla nostra generazione di che cosa fare
Perché siamo preoccupati
Anche
Di quale mondo noi stiamo costruendo per le prossime generazioni ed è una cosa su cui io mi soffermo spesso e forse il mio problema è che nella mia mente anche esiste
Sempre presente la presenza i due figli
I due figli e che ho messo al mondo rispetto alle quali ma sono emblematiche solo della generazione che cresce io credo che storicamente ma credo proprio che una persona una forza politica un parlamento un governo non possa limitarsi a fare a tamponare quotidianamente le corse
In un'ottica limitata ma se una forza politica un parlamento e un governo non lavora e non agisce con questa cosa di fondo e cioè di quale futuro andiamo a preparare di quale mondo
Su quali principi ancorato con quali soluzioni per i problemi della pace e della guerra
Ecco questa e una persona una forza politica un parlamento e un governo che ha fallito che non è degno di esistere
E da allora
E mi voglio avviare alla conclusione
Il dubbio che mi resta ma credo
Che non sia un dubbio
E il motivo per cui come parlamentare ho ritenuto ritengo oggi e riterrò di usare tutti gli strumenti che ho a disposizione
Per imporre a questo Parlamento per imparare a conoscenza delle forze politiche questa priorità
è una priorità di scelte nella nostra politica estera
Che non è un vezzo radicale che non è un'esigenza radicale che un'esigenza di tutta la società da tutte le parti provengono appelli in questa direzione
Ecco a volte il dubbio e che in realtà nessuno di voi creda realmente
Questo che al di là di quelle che sono le priorità dettate da un obbligo morale che ci deriva da un'affermazione di principio che facciamo e ripeto che non può essere astratta ma che deve poi diventare prendere corpo diventare un fatto concreto
In realtà
Al di là di questo non c'è la consapevolezza che non ci sarà problema di politica internazionale
Che non c'è oggi che non ci sarà nel futuro che non sia strettamente connesso
Con la necessità di risolvere prioritariamente questo problema
Con la necessità di invertire la rotta in quella che è la politica dei rapporti fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo
Che non ci sarà altro problema embolia e coinvolta la sicurezza nazionale la pace del mondo
Se non a partire dalla soluzione di questo problema e io voglio qui richiamarmi e ne leggo poche righe
Perché sono gli altri compagni già si sono richiamati a questo
Sono emblematiche quanto dice
La commissione governativa
Americana
Emblematico per lo dica ed è oramai una cosa acquisita credo nella coscienza
Della gente la coscienza dei governanti nella coscienza di tutti i Paesi
Lungo tutto il corso dei propri lavori
La Commissione ha incontrato grande difficoltà nel suscitare interesse al problema della fame
In un momento in cui l'opinione pubblica americana
E prese a da problemi più appariscenti appariscenti quali l'inflazione di rifornimenti energetici
La Commissione riconosce
E il problema dell'Energia dell'alimentazione della roba ripeto sono strettamente collegati
Hanno radici in comune e si rinforzano l'uno con l'altro sia nella buona e nella cattiva sorte
La commissione ritiene
Che un fallimento nello sforzo di assicurare risorse alimentari mondiali
Sufficienti potrebbe avvenire negli anni a venire conseguenze più gravi e laceranti per la comunità internazionale
Di quante ne possa causare l'attuale crisi energetica e questo è un esempio sono poche righe che ho letto
Proprio perché
Il dubbio che io e che non ci rendiamo conto che la soluzione di questo problema
Un elemento centrale per gli anni a venire ma un elemento centrale nell'immediato perché solo da un gesto nell'immediato da una volontà specifica nell'immediato noi potremmo invertire un certo tipo di politica e potremo sperare e quanto anche qui affermato non sia poi la realtà dei prossimi giorni o del nostro futuro
Ed allora per concludere
Io voglio ribadire che noi abbiamo atteso un anno e su questo è incentrato il mio intervento
Che il governo che le forze politiche
Si occupassero si facessero carico di questo problema abbiamo affrontato questo dibattito
Il ventuno di dicembre e poi nuovamente il tre di gennaio
Con ancora nonostante tutto nonostante le inadempienze nonostante i ritardi con la speranza e con Lippi con la fiducia
Con un'illusione che riuscisse a venire da questa una non solo e non tanto una risposta di speranza
Ma una risposta e conseguentemente una scelta di ragionevolezza
Che venisse dall'Italia per le altre nazioni l'indicazione un'indicazione di inversione di rotta
Abbiamo faremo delle proposte
Che il Partito Comunista c'ha già annunciato che respingerà un'astensione senza neppure conoscerla
E le illustra Remo dopo delle proposte concrete dell'hip hop delle proposte in linea di principio
Io voglio solo ribadire
Che il governo
Che come forze politiche siamo stati responsabili per il settantanove dell'assassinio di cinquanta milioni di persone
Abbiamo tollerato questo
Quello che noi diciamo oggi e che le persone che stanno morendo oggi sono una responsabilità da addebitare anche al Governo italiana le forze e all'indifferenza delle forze politiche
Noi non vogliamo essere di nuovo tollerare di nuovo tutto questo per il mille novecentottanta
Non lo tollererà Remo non staremo inerti non attenderemo più perché siamo consapevoli che qualunque attesa significherebbe una terribile responsabilità prima di tutto verso di noi verso le nostre coscienze verso i nostri figli verso il popolo che siamo chiamati qui a rappresentare
La responsabilità disseppellire
Nel silenzio e nella complicità o se è meglio preferite nell'astensione compagni comunisti
Disseppellire la speranza di costruire un futuro che allontani il rischio della guerra e della morte
Un futuro in cui si è ancora possibile
Affermare principi di solidarietà umana il principio della vita il diritto alla vita con una vita degna di essere vissuto
Una pace affermare
La volontà di pace una pace che va costruita ogni giorno a cui ogni giorno si deve dare corpo si deve dare un contributo effettivo se non si vuole che queste restino dichiarazioni di principio
Appunto dichiarazioni di principio che salvano la coscienza ma che non costruiscono nulla
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio era l'ex parlamentare segretaria radicale Adelaide Aglietta il sette gennaio mille novecentottanta
Alla Camera durante un dibattito
Sui problemi della fame nel mondo