"Migrazioni. Scenari per il XXI secolo" org. Agenzia romana per la preparazione del Giubileo nei giorni 12 13 e 14 luglio 2000 presso la Pontificia Università San Tommaso D'Aquino

Distrazione degli esteri dopo naturalmente rappresentante politico che il ministro ma e la figura di maggiore spicco maggiore responsabilità all'interno di un'amministrazione come quella degli affari esteri che oggi in Italia si comincia con luci robusto di più
Che prima era conosciuta a più livelli internazionali e che raccoglie grandi professionalità grandi competenze diplomatiche e e competenze proprio professionali ambasciatore Vattani a lei la parola
Qui piacevole con gli organi specie di ritrovarla
Debbo dire che
Trovarsi di fronte
A un uditorio
E a dei relatori che conoscono così bene i problemi dell'emigrazione
Mi suggerisce forse di soffermarmi soprattutto
Sull'angolo visuale con il quale questi fenomeni vengono esaminati dal ministero degli Esteri
E cercherò di farlo brevemente mettendo in evidenza il ruolo che la Farnesina svolge in questo campo
E che probabilmente destinato a crescere col tempo
Come forse molti di loro sanno
Proprio all'inizio di quest'anno è stata avviata una riforma del ministero degli Esteri
Che ha modificato profondamente l'architettura delle direzioni generali
Dell'organigramma
Una direzione generale tradizionale che si chiamava direzione generale delle migrazioni
Ha cambiato il suo nome
Ed è diventata direzione generale degli italiani all'estero e delle politiche migratoria
Questo stesso cambiamento del titolo
Sottolinea in parte la grande trasformazione che il nostro Paese ha riconosciuto negli ultimi decenni
Un paese tradizionalmente di emigrazione
Che si è trasformato progressivamente
In un Paese di immigrazione
Mantiene perciò un interesse prioritario
Nel tenere i rapporti con le collettività
Che si sono ormai stabiliti all'estero e che vivono all'estero si tratta di milioni decine di milioni di italiani
E intanto deve affrontare il problema di un Paese che invece comincia ad accogliere
Cittadini di altri Paesi
Ora questo fenomeno dell'immigrazione come è stato messo bene in evidenza stamattina
Si presenta sotto due aspetti diversi
Un primo drammatico che fa appello all'emergenza
Qual è quello che abbiamo vissuto dopo la crisi nei Paesi dell'ex Jugoslavia in particolare in nel Kosovo quando abbiamo visto centinaia di migliaia di persone sfuggire a una situazione di crisi d'instabilità
E di pericolo per cercare rifugio altrove
Questi fenomeni sono avvenuti nel corso della storia
Da Adamo ed Eva in poi
Noi ci auguriamo che avvengano sempre di meno
Io poi c'è un secondo fenomeno dell'immigrazione
Che quello più naturale che risponde a una vocazione insopprimibile nell'uomo quello di cercare una terra promessa una terra diversa dal quale da quella nella quale lui si trova ora nel fronteggiare questi due fenomeni il governo italiano lo può fare sia mettendo può a fuoco una propria strategia una propria politica
Ma lo deve fare anche
D'intesa con i propri partners
Perché esistendo ormai in Europa la libera circolazione delle persone
Chiunque entri nel nostro Paese e poi libero
Di viaggiare liberamente di trasferirsi liberamente in uno qualsiasi dei paesi
Dell'Unione Europea
Il fenomeno naturalmente è stato previsto con un sistema normativo
Complesso che prende il nome
Della cittadina lussemburghese dove fu firmato questo accordo l'accordo di Schengen ma far sì che ormai tra i Paesi che partecipano a questo sistema la libertà di circolazione sia del tutto
Sotto priva di controllo
Ebbene
Il fatto che sia proprio l'Italia Paese che ha conosciuto questa profonda trasformazione nel suo essere di paesi da immigrazione immigrazione a occuparsi di questi problemi a discutere di questo convegno
Di queste tematiche in un anno così simbolicamente importante come quello del Giubileo
E certamente uno stimolo annoia la diplomazia italiana per portare avanti con i nostri partners europei
Quel quell'agenda che si è aperta col Consiglio di Tampere ma non è andata molto avanti
Occorre riflettere e soprattutto agire in maniera molto più incisiva se vogliamo che
L'indice delle materie convenuto in Europa veda effettivamente un momento conclusivo
Ebbene perché dicevo che interessante vederlo dal punto di vista dell'Italia questo problema delle migrazioni perché per noi è naturale e forse più naturale che per altri discutere di questo problema
Tanto con i Paesi di origine così come i singoli cittadini
Con uno spirito di maggiore solidarietà
Farò un esempio
Nel mille ottocentosessanta più o meno nel periodo in cui questo Paese raggiungeva la sua unità nazionale
Si recarono in Egitto per trovare lavoro
Circa ottanta mila italiani
La nostra emigrazione in Egitto nel sud era di ottanta mila persone
Oggi cento quarant'anni dopo
E scesa a cinque mila
E invece è aumentata quella degli egiziani che vengono da noi per lo stesso motivo per il quale noi ci eravamo recati Necci
Ebbene se noi andiamo a vedere cosa fanno i cinque mila italiani che sono tuttora in Egitto
Ci accorgiamo che la maggior parte di essi sono degli imprenditori
Cioè sono delle persone che hanno avviato attività economiche e che danno lavoro ora loro agli egiziani
Questo parallelismo
Ci deve far pensare che un giorno quel gruppo di egiziani che si sta stabilendo da noi
Potrebbe benissimo sviluppare quelle stesse capacità imprenditoriali forse lo ha già fatto in molti seggi e quindi vediamo un parallelismo che ci fa meglio capire a noi cosa vuol dire questo fenomeno dell'emigrazione
Prendendo per esempio come punto di partenza questo semplice esempio
Nei confronti dei singoli cosa vuol dire questo
Vuol dire che il ministero degli Esteri
Avendo centottantotto posti sparsi per il mondo che rilasciano i visti
E praticamente
La prima immagine che uno straniero incontra delicati
Quando va a presentarsi allo sportello per chiedere il visto
E lì e dalla cortesia con la quale viene accolto
Nel modo col quale vengono esaminati i suoi documenti che lui si fa un'idea dell'Italia
Ed è per questo motivo che
Alla Farnesina
Attribuiamo enorme enorme importanza alla formazione del nostro personale proprio perché questa prima immagine che il singolo a quando decide di venire da noi
Ho fatto manda per un visto ecco sia quello di un'immagine di un'Italia accogliente un paese ospitale come di fatto è aperto agli influenze culturali di altre regioni o di altri continenti e che è lieta di di a vere persone di altre nazionalità naturalmente che entrino rispettando le regole
E in questo ruolo che praticamente si riassume il lavoro del ministero degli Esteri
Il negoziato con i Paesi di origine per fare in modo che coloro che entrano in Italia entrino legalmente
Non come clandestini
Ma come cittadini con la loro dignità
E dall'altro il negoziato con i singoli che poi si riduce nell'esame di domande individuali fatto il con uno spirito e con delle modalità
Che faccia capire che quel primo incontro in un ufficio sparso per il mondo del ministero degli Esteri
E già un incontro col nostro Paese
Ho menzionato la parola dignità
Ebbene
Noi più di altri
Dovremmo essere sensibili
Alla situazione nella quale si trovano coloro che vengono a vivere da noi e che provengono da paesi
Del terzo mondo
Perché
Perché abbiamo vissuto noi stessi quell'esperienza
Molti di voi avranno avuto l'occasione di parlare
Concittadini con concittadini nostri che vivono in Germania o in Argentina o in Australia
Gli avranno potuto costatare
Quanto sia stata talvolta difficile
L'approdo in quei Paesi e l'avvio di una vita diversa in un Paese che non era il loro ebbene noi dovremmo
Sentire lo stesso dovere nei confronti di coloro che vengono a stare da nove e perché questa dignità ci sia dovremmo fare in modo nei negoziati con i Paesi di origine
Di cercare di insegnare o un minimo della lingua italiana a coloro che vengono da noi
Per non parlare di un qualche avvio a un mestiere a una vita professionale
La seconda parola importante quella della libertà
Chi viene da noi
Deve sentirsi spinto sì da una necessità
Per esempio quella di migliorare le proprie condizioni di vita proprio della famiglia
Ma non deve nemmeno sentirsi costretto a doversi per forza recare
In un paese perché è lì che è stato stabilito che egli debba andare
Da un certo punto di vista la regola sulla libertà di circolazione nell'Unione Europea
Facilità una scelta è una selezione definitiva
Ma in ogni caso bisognerebbe evitare di riprodurre questi sistemi dei quali la regolamentazione dei flussi e talmente precisa praticamente da condizionare con le scelte di libertà individuale
Ci furono nel Settecento non so se sono state ricordati oggi veri e propri emigrazioni organizzate sotto l'impulso di Federico secondo di Prussia
Caterina la Zarina Caterina seconda e Maria Theresia di Austria
Dove effettivamente furono organizzati spostamenti di popoli per andare a popolare il Brandeburgo o il Burgenland o l'volgare
Ecco questo non è più lo spirito dei tempi e nel si può immaginare che spostamenti di persone non debbano rispettare in maniera assolutamente prioritaria
Queste punti fermi rappresentati dalla dignità della persona e della libertà della propria scelta
Noi abbiamo stipulato
Intendo Novi del ministero degli Esteri d'accordo col ministero dell'Interno e con altre amministrazioni dello Stato Asti abbiamo stipulato venti accordi di riammissione
Sono degli accordi abbastanza elementare noi richiamiamo di prima generazione perché questi accordi si propongono soprattutto come ricordava un momento fa il ministro Toia
Di rendere legale l'ingresso nel nostro Paese e quindi di far tornare indietro coloro che non avessero rispettato le regole dell'ingresso in Italia
Questi accordi
Hanno diciamo così un premio
Danno ai Paesi con i quali noi riusciamo a collaborare a creare un flusso regolare legale
Un premio nel senso di assicurare una certa quota di in di cittadini di quel Paese assicurando loro l'ingresso in Italia ma si può fare molto di più
E quello che ha
Illustrato stamane
Come obiettivi fondamentali il ministro degli affari sociali del Marocco
E alla base delle stesse preoccupazioni che muovono la Farnesina
Fare in modo che anziché limitarsi al semplicemente regolamentare i flussi
In modo da evitare il fenomeno dei clandestini
Creare delle condizioni nelle quali la dignità delle persone che vengono in Italia e la loro libertà di scelta siano espanse raggiungano margini più ampi
La diplomazia italiana e concludo si trova perciò al centro di un triangolo
Un triangolo che la vede impegnata sul fronte interno con il ministero dell'Interno con il ministero del lavoro con il ministero delle Attività produttive
Ma anche con gli enti territoriali con le regioni con i Comuni per fare in modo che l'ingresso in Italia
Degli immigrati avvenga nelle condizioni migliori per garantire loro i permessi necessari per svolgere la loro attività
Un secondo fronte
Per l'ha presentato dai paesi di origine
Con i quali noi desideriamo progredire ora nel negoziato con un tipo di accordo più evoluto più complesso che prende in considerazioni altri aspetti
Oltre a quello della legalità dell'ingresso e infine
Il terzo fronte né col quale la diplomazia italiana è oggi confrontata e quello dei paesi europei perché non ha molto senso
Restringere il negoziato esclusivamente al Governo italiano ma dovremmo cercare di estendere
Quei progressi che noi riusciamo a fare siamo quelli che ne hanno fatti di più
Tra tutti i Paesi membri dell'Unione europea in tema di riammissione perché questi progressi vengano estesi progressivamente a tutta l'area comunitaria
Questo convegno ha per noi assume per noi un'importanza davvero fondamentale fondamentale perché può aiutarci a far superare una dicotomia
Un contrasto che c'è sempre stato in questo campo da quando il mondo il mondo
E soprattutto che noi possiamo definire con riferimento all'area del Mediterraneo come la contrapposta visione di Roma e di Bisanzio
La visione di Bisanzio
Era caratterizzata
Durato di più l'impero di Bisanzio ma era caratterizzato da questo spirito di chiusura Costantinopoli e circondata da tre cerchie di mura
E ha cercato di sopravvivere
Creando questa psicologia della fortezza chiusa alle influenze esterne per garantire a chi era all'interno della fortezza delle condizioni di sicurezza
La visione di Roma era molto diverso era quella di allargare
I confini dell'impero e di estendere progressivamente il concetto della cittadinanza sempre a nuove popolazioni
Dal piccolo nucleo originario dei cives romani si passava progressivamente a un riconoscimento dei diritti civili
Anni nuove popolazioni che entravano a far parte di questo gruppo più ampio
Faceva l'ora si dominava allora l'impero romano
Io credo che un convegno come quello e vorrei esprimere l'apprezzamento più vivo del ministero degli Esteri
Agli organizzatori e a coloro che hanno in un momento così importante per Roma Città di Roma due mila avviato questa riflessione in comune
Vorrei dire che questo convegno può servire e noi ci auguriamo
Che serva a far prevalere a quella visione un po'stretta ristretta
Meschina
Di Bisanzio che si chiude su se stessa e che cerca di tener fuori coloro che non hanno ottenuto gli stessi vantaggi raggiunto le stesse livello di ricchezza o di prosperità faccia prevalere la visione di Roma molto più aperta molto più ospitale
Molto più portata all'incontro tra civiltà culture scambi di esperienza
Molte grazie
Negativamente ora ambasciatore Vattani i la presentazione del prossimo curatore uno studioso molto conosciuto il professore Morozzo Della Rocca che professore di Storia contemporanea autore di molti saggi di molti volumi sulle sue conoscenze in materia di durò poche tale in Russia e di altri Paesi a lei la parola professore
Lo scenario di una inversione dal resto dell'Europa occidentale prospettato da parecchi all'indomani della caduta del muro di Berlino non si è verificato
Non si sono avuti pronosticato i milioni di russi riversarsi a occidente
Questo motivo per questo abbaglio si possono invocare delle scusanti tecniche c'erano i precedenti delle migrazioni di massa dalla Jugoslavia Titina della DDR ero dall'Albania nel novanta
Ma credo soprattutto che ci sia stato un errore di valutazione per una certa euforia ottanta nuovista con una sopravvalutazione dell'attrattiva costituita dall'Occidente vincitore della Guerra fredda i popoli dell'est ci può dire nell'insieme sono rimasti dov'erano
La Russia con i paesi della CIA il sei è stata sì
Coinvolta negli anni novanta in grandi spostamenti di popolazioni ma gli ex cittadini sovietici non si sono messi in movimento verso l'Europa occidentale
Per i sommovimenti interni del defunto impero sovietico e per le varie crisi tragiche georgiane armene moldave cecene
Nella Csi si sono avuti tra il novanta e il novantacinque due milioni di dei rifugiati e sfollati interni
Quattro milioni di russi e rimpatriati dal cosiddetto Espero vicino e anche un milione di persone ritornati ai luoghi da cui Stalin le aveva fatte deportare tedeschi Katharine che
Quindi mentre l'Europa occidentale paventava un'inversione da est era invece l'Est vivere
Grandi migrazioni e mutamenti demografici compresi quelli del crollo della natalità e dell'abbassamento della durata media della vita per cui si è calcolato che senza la fine dell'Unione Sovietica vi sarebbero oggi in Russia Ucraina e Bielorussia
Quindici milioni di persone in più in Russia la durata della vita media è calata di otto anni
Dall'ottantanove a oggi
Ma un certo flusso migratorio dirigenti dall'Est verso Occidente c'è stato comunque da parte soprattutto degli orientali vicini potremmo dire balcanici verso Italia Germania Austria polacchi
Soprattutto verso la Germania soprattutto come stagionali veramente un fenomeno recente è una in emigrazione dall'Ucraina
Gli albanesi costituiscono il popolo del sto tutto io penso all'emigrazione sono gli albanesi uno dei più piccoli popoli dell'est ma di gran lunga il più prolifico dei ventuno Paesi dell'Europa orientale
Che nell'insieme conoscono una netta crisi demografica e anche baluardi dell'alta natalità come Polonia Slovacchia rurali cattoliche si avvicinano alla crescita zero
In Italia gli europei dell'Est costituiscono circa un quarto degli immigrati
Ma prima dell'Italia e la Germania il Paese europeo occidentale con il maggior numero di immigrati dall'Est
Qui l'immigrazione da Oriente a varie componenti ma la maggiore rimane quella storica jugoslava avviata dalle aperture di Tito nei primi anni Sessanta
In Germania negli anni ottanta c'erano circa settecento mila persone jugoslavi stabilmente residenti nel Paese
In Gran Bretagna in Francia in Spagna grandi paesi dell'Unione Europea che beneficiano di forti flussi migratori
Ma che sono lontani geograficamente dall'Est l'immigrazione dall'Oriente europeo è molto scarsa oscilla fra il due e il quattro per cento del totale degli immigrati
Una grossa quota della presenza di rotta i dell'Est nettezza europee occidentali era data fino a poco tempo fa da profondi delle guerre jugoslave dei quattro virgola tre milioni di profughi della lunga crisi jugoslava del novantuno novantacinque
Poco più di ottocento mila
Profughi sono stati accolti in Paesi dell'Europa occidentale gli altri sono scollati rivista criteri dislocati nei diversi Paesi dell'ex Jugoslavia
Da questa massa di persone che però ormai molto ridotta
Veniva generalmente accordato uno status di asilo provvisorio anche in questo caso la Germania si è distinta particolarmente per l'accoglienza dei profughi jugoslavi mia assorbiti quasi la metà
Un caso particolare di cui vorrei fare menzione quello dei rom che in Europa orientale sono stimati in circa tre milioni
Molti di loro hanno abbandonato la Jugoslavia paese dov'erano fortemente stanziati qui sono stati tra le prime vittime del conflitto in Bosnia
Altri rom ci son diretti verso Occidente da Romania dall'Ungheria di questi paesi ex comunisti
è venuto meno un sistema che prima esisteva di obblighi e garanzie creato per Ironman appunto
Obblighi alla sedentarietà ma anche il diritto al lavoro e ora senza lavoro tra l'ostilità della popolazione circostante che vive un revival nazionalista sciovinista
Spesso mentre appunto la sedentarietà diventa più un pericolo che ha un vantaggio i rom attendono il più possibile a emigrare verso Ovest
E non è un'emigrazione facile per individui che hanno una incerta identità giuridica e sono Spini delle professionalità ricercate nei Paesi occidentali di approdo è un caso tra i costi più macroscopici
Di minoranze che all'Est conoscono notevoli difficoltà dopo l'ottantanove altri casi sono i turchi Bulgari armeni in Azerbaijan me turche anche prima dell'ottantanove veramente in Bulgaria gli armeni in Azerbaijan in Georgia
I motivi del mancata marea migratoria dall'Est verso occidente sono vari
Ci son Paesi dell'Est in forte sviluppo economico dove la disoccupazione è limitata dove la gente non emigra potrei citare Repubblica Ceca Ungheria Polonia Slovenia quasi a dire il vecchio insieme asburgico danubiano
Ma vorrei ricordare un tratto però della civiltà slava che si oppone alla emigrazione i popoli slavi son particolarmente legati alla loro terra sono popoli stanziali dire contadini per i lati semplicisticamente nel lungo per del nel lungo periodo ecco
Nella storia sono punto popoli sedentari non nomadi radicati sul territorio non sono popoli abili alla creazione molto abile alla creazione di entità statuali sopra sopra locali hanno marcato senso però della tradizione della storia
Singoli individui e comunità possono sentire tra i popoli la la trazione denigrare non è così per i popoli slavi nel loro insieme
Fin qui qualche cenno di carattere statistico demografico sull'emigrazione dalle che cosa vorrei invece dire qualcosa di carattere più storico qualche osservazione appunto sulla diversità dell'Europa orientale da quell'occidentale che si riflette anche sull'emigrazione
Dopo l'ottantanove con la riacquistata libertà di movimento e di comunicazione sono enormemente cresciuti tra Est e Ovest dell'Europa non solo non tanto i flussi migratori quanto gli scambi a livello culturale economico politico
In questi con religioso
Per questo appunto cenato alcuni temi di fondo della questione europea tra Est e Ovest
Anzitutto vorrei dire che ho ragionato finora di Europa occidentale ed Europa orientale feconda ripartito raggio politica tradizionale fino all'ottantanove
Ma oggi molti popoli che anni fa si classificava no normalmente come dell'Europa orientale dicono di essere occidentali così sostengono polacchi cechi ungheresi sloveni croati albanesi romeni i popoli d'altissimo
Questi popoli sento ma la qualificazione di orientali come spregiativamente
Solo i russi sembrano veramente convinti di non essere occidentali
Ma direi neanche orientali sono russi per un euro sulla votino contro Jennifer la Russia non è Ovest e non è spero semplicemente la Russia quasi un impero di mezzo come si diceva della Cina
E sempre più linguaggio comune occidentale colloca il poco di un tempo dell'est Europa in una risorta Europa centrale o del sud est o del Nord come per i Paesi baltici
E in questo linguaggio soli popoli ex sovietici sembra ancora saldamente ancorate al concetto di Europa orientale in realtà a Este dei tedeschi degli italiani c'è una pluralità al di là del concetto di Oriente non Oriente di popoli diversi è un intreccio di sottoinsiemi etnici e culturali
Slavi occidentali slavi orientali mangiare i romeni popoli balcanici
Non è un concetto stabile la stessa estensione geografica dell'Europa della cultura italiana e francese l'Europa arriva fino fino agli Urali ma per i tedeschi l'Europa finisce alla visto l'avversaria
Per un polacco
L'Europa finisce con la Polonia la Russia e ansia ma poiché è un polacco si sostiene di essere uno europeo occidentale
Come cultura e come se l'Europa orientale paradossalmente non si non esistesse più ragionando da bersaglio ecco quindi è tutto molto relativo del resto lo diceva bene anche scialbo nei suoi magistrali lavori che le frontiere dell'Europa si restringono essi allungano secondo le situazioni storiche io credo che l'Europa sia un continente al plurale sia occidentale sia orientale
Se non è più la cortina di ferro dall'erba a Trieste che crea una duplice Europa sono quanto meno le differenze culturali che esistano a creare le due euro per dire che forse almeno una partizione va ricordata quella tra
L'Europa slava ortodossa e quelli e balcanica e quella dell'Europa occidentale c'è una notevole differenza
Culturale tra queste due euro per naturalmente la multiformità dell'Europa tende a urtare il pensiero corrente dei nostri paesi occidentali che vede sicurezza e benessere essenzialmente nell'estensione del sistema occidentale tuttavia ha detto che il pluralismo dell'Europa se riconosciuto può anche costituire un benefico correttivo di alcuni aspetti troppo empirici troppo tecnici della civiltà occidentale
Ma vorrei dire appunto che gli europei orientali specialmente del mondo slavo ortodosso balcanico non hanno la stessa mentalità degli occidentali e qui si può avere un proficuo scambio culturale anche attraverso l'emigrazione
Qualche rapida esemplificazione a questo proposito
Mi stupisco spesso della
Sottovalutazione che all'Est si fa della produzione si pensa che aprire un chiosco bar sia un'attività imprenditoriale produttiva di beni è un'economia virtuale ma non quella delle borse che hanno alle spalle industrie impreviste l'economia virtuale dell'Est senza produzione funziona semmai come truffa
Queste erano
Le finanziarie a piramide romene macedoni russe albanesi
Eppure cosa pensa un orientale come intellettuale ad esempio ebreo romeno ogni costa in arte perseguitato sotto bio chiudere il e Ceausescu del concetto di produzione la citazione è su un piano un po'più nobile dei manuali di economia di mercato e potrebbe far riflettere sulle riserve di pensiero delle genti del dice Stein
La morale del produttore essenzialmente contabile non conosce né generosità né servizio si rifà alla legge del taglione affatto diversa infatti in quanto la meschinità e genericità il mondo non è stato creato a base della morale del produttore ma al contrario a sostegno della donazione e per il bene esclusivo del consumatore
Un altro esempio di diversità la democratizzazione
Democrazia suona diversamente a ovest e a est in Occidente democrazia e sistema politico fondato su dottrina opinione comune libero pensiero
A est e sistema più fondato sulle persone
Per un inglese la democrazia funziona a prescindere dalle persone per uno slavo significa rapporto viscerale con gli esponenti politici c'è un particolare rapporto fra le popolazioni stilare i loro leader
Qui potrei ricordare i casi recenti
Attuali degli enzimi Milosevic merce Luca scenico tu Gilman e altri
I fondamenti dell'Europa al di là delle radici greche e poi cristiane si possono rinvenire dal Cinquecento in poi in un discorso politico così insegnava Chabod
Gli occidentali né affetti da mezzo millennio tendono a definire se stessi sulla base di una vita politica considerata ragionevole regolata equilibrata libera dal dispotismo
Il termine di confronto la tradizionale per gli europei occidentali perché L'identità nasce sempre dal confronto col diverso è la sia incluso quanto viene classificato come asiatico all'interno dell'Europa
E i Paesi europei non occidentali Dalì sono oggi i sospetti di anzi attivismo di dispotismo per l'asprezza della lotta politica per il disprezzo di compromessi sfumature per una certa eredità dei regimi ante ottantanove
Per la scarsa attenzione alle regole per l'accentuata personalizzazione
In realtà appunto proprio la radicalità della lotta politica
Che vede netti vincitori e netti perdenti che affermazione trionfale delle proprie ragioni
è connaturata con lo spirito rientra lago
Osserva Thomas Spinelli
E cito la grande arte di un politico democratico occidentale di saper trovare un compromesso fra le diverse opinioni opposte pacificare i contrari
Trovare una soluzione accettabile almeno parzialmente da tutti gli slavi per lo più non possiedono quest'arte
Se sono di carattere conciliante cedono agli altri ma con tristezza e con la coscienza di aver perduto la causa
Ultimo ultimo esempio di questa diversità culturale
La storia
Ad est la storia occupa spazi esorbitanti
E non si perviene normalmente a una serena risolta memoria storica
In Europa orientale la storia un peso maggiore che in Occidente e non è una storia conosciuta scientificamente sono piuttosto i miti dell'epoca auree dei popoli come gli imperi medievali dei servi dei bulgari
Mosca per tra Roma e ogni popolo nient'tale è nel suo insieme sommo specialista della sua storia ma assai poco di quella dei popoli confinanti malgrado l'inevitabile terreno comune
Inoltre la storia degli europei orientali Estonia storia di lungo periodo i fatti antichi si connettono a quelli recenti senza perdere smalto forza interpretativa ora una memoria storica così marcata significa anche una grande dispone Annika significa o di atti Hertz Finder e oppure eterne fraternità tra popoli in questo anche gli europei orientali son diversi dagli occidentali
Più attratti forse da un sapere specialistico funzionale che non sottolinea i crediti e i debiti della storia che dimentica più facilmente ma anche guarda più positivamente all'avvenire
Per un occidentale la storia va fatta l'ha plasmata
Un orientale invece la riprova la rumena la subisce
E dinanzi alle macerie dell'ex Jugoslavia ci si è spesso chiesti se non fosse stato meglio dimenticare la storia o almeno quella che nei Balcani viene creduta storia
La storia scriveva Nick è un incubo dal quale a volte vorremmo di svegliarci e vi sono casi in cui l'eccesso di storia diventa infelicità
Tuttavia va anche detto che al di là delle perversioni della memoria storica rimane all'Est
Un senso storico più marcato più dell'Occidente
Dove forse gli orologi sono costruì molto veloce costruiti per contare all'Est forse anche un po'più per ricordare contemplare nostalgicamente
Per concludere flussi scambi tra le due europei si sono moltiplicati nell'ultimo decennio ma il fenomeno non si è accompagnato sempre a una migliore comprensione in vista di una unità europea nel pluralismo
Le guerre nell'ex Jugoslavia ultima quella in Kosovo sono state interpretate in maniera diametralmente opposta nelle due parti del continente
Le delusioni politiche economiche anche della transizione postcomunista hanno amareggiato inasprito gli europei orientali
Se molti di essi prima dell'ottantanove guardavano all'Occidente con speranza oggi all'Est stanno riemergendo tradizionali secolari pregiudizi anti occidentali
Mi auguro che in avvenire queste due uno che si scambino di più
Fiducia e anche ciò che di buono rispettivamente possiedono e che la conoscenza reciproca anche attraverso gli scambi dell'emigrazione porti ciascun Europa relativizzare se stessa
La fine della guerra fredda ha consentito ai popoli delle due parti del continente grossomodo trecentocinquanta milioni di persone da una parte nel vecchio impero sovietico e trecentocinquanta milioni dall'altra di incontrarsi di nuovo ma si è aperto un periodo di difficile transizione a Este non si rielabora facilmente delle dita del comunismo mente risorgono in tema di dei nazionalismi nel difficile dialogo tra le due parti del continente
Ma io tra la parte occidentale e soprattutto quella slava ortodossa è forte la tentazione di anatemi Zare gli occidentali condannano l'asserita barbarie russa serba gli slavi ortodossi condanno l'aggressività occidentale della NATO
Stefano primo re d'Ungheria affermava mille anni fa che cito soltanto i Paesi deboli arretrati hanno una sola lingua comune ed un insieme di usi e costumi uniformi
Queste parole potrebbero valere anche per l'Europa odierna se vuole trovare unità e forza volgendo indenne il suo pluralismo grazie
Grazie al professore Morozzo della Rocca per una relazione veramente molto interessante
Ora la parola al professor Godwin killer che considerato ed è uno dei massimi esperti delle problematiche dei rifugiati e anche professore di diritto internazionale i rifugiati e collabora e dei responsabili per questa materia con l'UNHCR professore piste
Grazie per questo invito
Quello che l'argomento di cui parlerò è la evoluzione dei rifugiati e futura vivono della protezione internazionale
Una delle cose che lo contengono più spesso è quella di entrare e cercare di entrare negli Stati cercano appunto di evitare quelli che sono i posti di controllo
E con una certa esperienza nel campo delle migrazioni
Vorrei parlare appunto di diritti umani
Vorrei ricordare che all'inizio dov'eravamo all'inizio degli anni ottanta
Abbiamo fatto molto dal dal mille novecentottanta
Soprattutto dal punto di vista di protezione internazionale dei rifugiati
Anche perché la prodezze non era mai stata portata avanti fino a quel momento
E anche perché faceva tutto parte di questa idea di protezione legale o politica fosse
I profughi
Non usufruivano
Degli stessi diritti dei cittadini di quello Stato non avevano questa protezione
Ed erano effettivamente delle persone senza Stato
Ma dal mille novecentocinquantuno nel caso dell'Ucraina
La prima direttiva la direttiva primaria della protezione internazionale è stata legata a soluzioni che potessero riguardare il problema bei rifugiati
Ma se noi consideriamo più attentamente eh
Lo statuto dell'Umbria
Non credo che ci sia una parte molto importante da considerare e cioè quella che riguarda la definizione del rifugiato
Ed è soprattutto di interesse regale legale
Che riguarda solo otto in la protezione dei diritti
Dei rifugiati la convenzione del mille novecentocinquantuno che poi è stata aggiornata per il protocollo del mio centosessantasette è stato un passo avanti nell'evoluzione della protezione vero rifugiati
E soprattutto non era un documento esaustivo
Certamente non prendeva in considerazione egli movimenti Antimo presenti su larga scala dei rifugiati
E certamente non parlava e non prevedeva una cooperazione internazionale
E certamente non prendeva in considerazione eccolo qua ottici delle Nazioni Unite e ciò il diritto di cercare e di ricevere asilo
Ma con la fine della guerra fredda cosa è cambiato
Innanzitutto credo che il mondo non fosse pronto
Ma a partire dagli anni ottanta
Anche se c'è una mano
Certo le delle aree un po'grigie
Possiamo certamente dire che il rifugiato nella le nel diritto internazionale comprendeva sia l'individuo che aveva
Cercato di sfuggire al gas situazione di persecuzione ma anche altre persone che avevano validi motivi
Per non tornare poi nel loro Paese d'origine
E la cooperazione che erano argomenti chiave
In un regime che soprattutto si dirigeva verso la protezione e le soluzioni ai problemi e poi il né in campo sempre della protezione c'erano delle procedure per determinare lo Stato di rifugiato e di cui si erano cruciali
Ed era quindi un principio universale
Certo dobbiamo per sempre partendo poi dalla metà degli anni ottanta c'è stato una nuova riqualificazione errori considerazione di questi concetti
Infatti
Dopodiché mille novecentottanta fino e per tutta la durata di quel decennio successivo
La domanda la risposta alla domanda ha funzionato cos'è sta male sta ancora no
E infatti nonostante e l'ottimismo iniziale del presidente Bush
Il problema è comunque rimasto
Abbiamo visto certamente una evoluzione
Abbiamo visto problemi
Riguardanti ad esempio un guerre abbiamo visto nuove relazioni tra gli Stati
Un nuovo ordine internazionale
Una
Una lotta quasi violenta
Abbiamo visto un accesso però più ampio al viali e viaggi alla conoscenza
E quindi è stata anche dato un grande riconoscimento a quelle che sono le connessione
Riguardanti i legami di sangue la storia la cultura il lavoro
Al contempo alla fine della guerra fredda finire ottantanove
C'è stato un miglioramento nella situazione
Dei rifugiati
è stata portata avanti
Una diversa politica tant'è vero che poi diretti rifugiati presenta si sono sposati nel Centro America
E anche i problemi in Iran è in atto e in Iraq poi sono finiti
Ma ci sono anche zone in cui questi problemi continuano come ad esempio nello Sri Lanka in Angola in Africa nel Medioriente
Ma nuove estinte nuove sfide sono immerse poi
Rispetto poi alle
Alle vecchie riguardanti soprattutto le ideologie
Vorrei dire che senza questa divisione ideologica tra i a est e a ovest
Possiamo pensare che forse le cose sarebbero diverse ma
Sappiamo che gli stati al nuovo riscoperto
Hanno avuto nuove intercettazioni hanno soprattutto
Dato modo
Alli migrazioni di essere una cosa caratterizzante
Ma ci sono stati anche dei pregiudizi nei confronti dei rifugiati
E spesso si è parlato di una giustificazione riguardante una misura di difesa
Ma certo ci sono aspetti che la porte sono presi meno seriamente
I diritti umani
E le organizzazioni internazionali non sono riuscite sempre a rispondere in maniera giusta e corretta a questi problemi
E non sono sempre riusciti a a creare delle strategie adeguate
Nei giochi
La naturali di alcuni di questi argomenti
Poi essere illustrata dallo scenario
Del Clash of Motors
Che riguarda soprattutto
La il modello delle della sicurezza
Che reagisce al fenomeno dei rifugiati
In maniera da controllarli
Come per esempio immigranti coloro che cercano asilo
E che poi veste rappresentano delle sfide per la sicurezza nazionale regionale anche internazionale
Ma questa caratterizzazione non è neutrale
Ma piuttosto apre la porta ha modo di di a di
Avere a che fare con le persone rispetto all'uno dignità
E certo si parla sempre e comunque della umanità delle persone
E due aspetti importanti riguardo a questo come modello di sicurezza sono la sovranità interna e il protezionismo esterno
Estero
A volte
Si parla di un allarme
Sì vuole cercare di proteggere le nuove comunità
Ho perché si teme che ci siano pensioni sociali
Ma questo modello
Pensa anche a quello che è las nella la protezione all'estero
E certo ci sono dei c'è un sostegno alle soluzioni da parte delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza
Soprattutto tramite tutte le agenzie delle Nazioni Unite
Si parla spesso di protezione preventiva
Regionale
Ma nelle risoluzioni adottata nei capitoli nel capitolo sette del consiglio di sicurezza dell'agente sì per l'appunto di situazioni di disordine interno e quindi
Come risultato c'era lo spostamento di popolazione e questo poteva in qualche modo nuocere alla pace e alla sicurezza internazionali
Quindi non è una sorpresa che il modello dei diritti individuali
Venga visto come un modello
Fondamentale
Ma un modo i relatori questa mattina
Parlava
Per ad esempio della convenzione bella mille novecentocinquantuno
Richiede che i rifugiati o coloro che cercano asilo emigranti siamo considerati come individui e quindi tutti hanno diritto a chiedere protezione
E certo vorrei citarvi un'altra la convenzione e cioè la commissione europea sui Dico i diritti umani
Che considera poiché è un notevole notevole dovute quel documento di giurisprudenza
E bisognerebbe anche andare a considerare quali sono i poteri dello Stato per controllare le ammissioni
Ma sempre in conformità a quel modello che poi riguarda i diritti umani
Dure
Dove sta vanno i rifugiati
E coloro che cercano asino
Pensiamo alle cose che non sono state fatte
Una delle degli obiettivi per raggiungere
Per esempio in quaranta o cinquanta anni
Non siamo stati in grado di creare delle procedure eque
Non abbiamo imparato e non siamo riusciti a creare
A creare delle delle regolamentazioni che potesse aiutarci a preparare qua intervenire su questo problema
Non abbiamo creato politiche flessibili e programmi adeguati per rispondere a questo problema
Non abbiamo preparato meccanismi nazionali e internazionali per promuovere la gestione pellami grazie delle immigrazioni
E poi l'altro problema riguardava la integrazione di diritti umani della dottrina dei diritti umani della legislazione dell'amministrazione
Ma le sfide di oggi sono
A livello legale
Abbiamo
Alcune indicazioni riguardo ciò che intendiamo
Innanzitutto il diritto di cercare di ricevere asilo
Dobbiamo considerare il diritto alla protezione sia in quanto rifugiati che in quanto migranti
Ma poi
La convenzione del mille novecentocinquantuno
Parla ad esempio di rifugiati per motivi religiosi per motivi politici
E poi c'è una un'interessante parte giù giuridica su questo argomento
Ma anche il riconoscimento
Della
Della possibilità da parte del delle persone di sfuggire alle persecuzioni
E quindi
Questo dà ancora l'uovo afflussi di rifugiati
Abbiamo anche bisogno di trovare i modi
Per
Per determinare qual è il diritto alla protezione
E poi ancora la legge le leggi quindi permesse poi dal Consiglio d'Europa sono quelle che poi devono essere attuate
Bisognerebbe accettare la individualità delle domande delle richieste
Ma in ogni caso la legge deve prevalere
Poi l'altra parte delle sfide che dobbiamo affrontare riguardano
Soprattutto le Nazioni Unite
La crescita esponenziale delle organizzazioni che si occupavano di profughi
Ha portato
Queste sfide a conoscenza
Di molte delle parti interessate
Ma se
Le organizzazioni internazionali
Avevano questi particolari obiettivi bisogna considerare
La comunque questa organizzazione
Il cui Prince i cui principi sono molto chiari
E poi dobbiamo considerare un ordine
Interno ma anche un ordine Esterno una protezione Esterna dei rifugiati
Dall'inizio alla fine
Ma le conseguenze sono spesso state disastrose
Le sfide
Soprattutto all'interno del sistema
Delle Nazioni Unite
E poiché il problema dell'accettazione del di fare degli sforzi di cooperazione
Quindi era necessario fare degli sforzi per ristrutturare quel sistema
E quindi cercare di offrire una maggiore protezione
E poi
Il dovere
Di dare delle possibilità
All'interno
Dell'aria di responsabilità
Sicuramente c'è stato una una aspetta Assemblea generale di questa associazione
A volte si traduce in maniera poco determinante
Ma la responsabilità
Delle
Nazioni Unite a dei particolari obiettivi
Che devono essere attuati in conformità con i principi generali
L'americano Michael raggiunto
Ha detto che
Tutti i gruppi hanno voce in capitolo soprattutto quando si parla indifesa dei gruppi di immigrati
La sfida successiva e quella delle soluzioni
In genere e tradizionalmente sono state viste quindi avere alcun pensando di rimpatriare gli immigrati
Si parlava idea di sovranità di bassi vari campi settori
Ma il sistema del diritto internazionale
Riguardo i rifugiati è stato spesso recidivo
Su tutto riguardo a questo a quell'entrata di gruppi migranti di migranti
Ma bisogna cercare
Di
Se non riusciamo a risolvere il problema bisogna comunque trovare una mediazione
è necessario fare un uno sforzo per fare un investimento
Perché se riusciamo ad aiutarli quando sono a casa ha giustamente poi non sentiranno costretti a lasciare il loro Paese
Poi bisognerà considerare ovviamente la compatibilità con gli standard nazionali e internazionali
Perché a volte se non si riesce a sede seguire questi standard le politiche sono destinate a fallire
Bisogna quindi controllare queste politiche di accettazione e di espulsione
Ma tutto questo è molto è lungi dall'essere completo e completato
Quindi se posso torna indietro dire qui che sono i progetti programmi per l'anno due mila
Sappiamo che il diritto a uno strumento
Perché si tratta comunque di parlare di responsabilità dello Stato della definizione dei rifugiati dell'asilo della protezione
E sappiamo che ci sono dei criteri che devono essere seguiti
E tra i vari argomenti e le varie questioni che o richiamato alla vostra attenzione oggi e per i quali credo ci sia bisogno di un intervento del diritto
La definizione punto di rifugiato
Gli standard riguardanti la protezione
Il coordinamento
Il problema della delle migrazioni irregolari del traffico
E poi i diritti umani
Gli standard diritti umani
Che non dipendono solamente dal desiderio per gli stati
Ma anche
Da ciò che gli stati riescono a fare cooperando per risolvere quelli che sono quelle che sono le questioni riguardanti le migrazioni
A livello istituzionale
I programmi per l'anno due mila
Eviterebbe includere innanzitutto un nuovo regime mi direttorio internazionale
Chi uno dei problemi che mi sta più a cuore quello del rientro involontario
Sappiamo che ci sono
Scarse o inadeguate rete rappresentazioni del diritto
Sappiamo che ci sono alcuni obiettivi per tenere in considerazione
Per la gestione di questo problema poi credo che abbiamo bisogno di un nuovo meccanismo delle Nazioni Unite nuovo o comunque a ribadire quelle esistenze esistente
Abbiamo bisogno
Di dare una più grande portata alla Carta delle Nazioni Unite
E poi al Consiglio di Sicurezza devi nazioni unite
Per quanto riguarda il problema dei rifugiati e dei degli immigrati
E poi bisogna considerare
Anche la nuova carta per quanto riguarda il genocidio
E infine
Un rinnovamento della cultura della protezione sia a livello nazionale che internazionale
Perché quello che stiamo cercando di fare è di stabilire o ristabilire un ordine
E stabilire quali sono le responsabilità delle autorità
è una sfida per assicurare l'attuazione di politiche di leggi
Al fine di permettere all'individuo poi di sopravvivere
Perché se non sopravviverà
Sarà solo perché gli stati non saranno impegnati abbastanza per salvarlo grazie
Bettoja mi ha chiesto di sposarla con voi perché a un'era durata non ero piene come vedete avete visto ho dovuto uscire rapidamente mi ha chiesto anche di concludere diciamo la sessione settima sezione prima parte della sessione dedicata alle tensioni internazionali migrazioni
Io chiude la sessione Dan chiedendovi un per cortesia un militare un intervallo molto breve quindici minuti perché sono già arrivati gli ospiti della prossima e conclusiva sezione della giornata
Quindi ci vediamo fra quindici minuti
Diamo inizio alla seconda parte della sessione seconda del convegno internazionale che ha come sottotitolo migranti rifugiati il ruolo delle organizzazioni internazionali la presiede signora catering Bertini direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale un organismo delle Nazioni Unite che ha sede a Roma infettivi
è anche vero che marci
Se cioè in
Costato diversi punti di vista speriamo nel pomeriggio di poter ascoltare delle delle opinioni non soltanto da noi relatori ma anche dal poi dal dall'odierno sa
Perché credo speriamo che le nostre presentazioni possano terminare in un nel periodo di tempo previsto in modo tale da poter dare la parola poi quando analizziamo
Alle persone parliamo di per di masse di te di persone che migrano che sono solitamente degli apolidi persone che non hanno
Che non hanno casa
La maggior parte del delle persone che migrano hanno ben poco da perdere e certamente sono delle persone che sono profuga rifugiate
Noi sappiamo che ci sono delle pressioni su queste persone e naturalmente la nostra discussione pomeridiana a che fare su come le organizzazioni internazionali possono
Sostenere le necessità è il desiderata di queste
Di queste persone persone ancora rifugiati persone che profuga quando analizziamo le ragioni per le quali le persone si muovono si spostano ex soprattutto quando analizziamo le prospettive alimentari possiamo notare che la maggior parte delle persone che lasciano le il loro focolare domestico
Terra lo fanno per sopravvivere per avere una vinca una condizione di vita migliore e la maggior parte di queste persone lo fanno perché non hanno accesso alle a delle condizioni minime e quindi le stime sono di circa venticinque milioni di persone persone che si sono spostate negli anni negli anni recenti
Per proprio perché non avevano neanche nulla da mangiare e questo l'abbiamo visto
Abbiamo visto abbiamo assistito a persone che hanno lasciato i loro il loro focolaio domestico proprio perché pensavano di avere delle condizioni migliori in nelle città
Abbiamo analizzato questo
Perché ci sono delle persone appunto che lasciano le loro case in quanto
Non hanno un lavoro le loro condizioni sono molto precarie
E quindi pensano di trovare incita delle condizioni migliori ma quelle sono ecco di cosa hanno bisogno queste persone hanno bisogno di accesso
Al al cibo hanno bisogno di nuove opportunità occupazionali hanno bisogno di un alloggio hanno bisogno di Fonti protezione
Oppure qualcosa che sia che che possano migliorare il loro status hanno bisogno di un diritto al voto e queste sono delle tematiche alquanto notte e speriamo e le le le organizzazioni internazionali cercano di poter profondere degli sforzi al fine di poterne migliorare questa situazione naturalmente bisogna considerare delle condizioni economiche
Delle condizioni politica queste sono alla base delle ragioni appunto degli spostamenti delle migrazioni molti Esperti
Del del settore
Parleranno a proposito di questo argomento e io in questo Pannella abbiamo diversi relatori innanzitutto potrei presentare Anna quelle devo belle e il direttore dell'ufficio regionale europeo del Nazioni Unite per lato commissionato ecco commissariato dei rifugiati poi abbiamo
Il rappresentante direttore del del segretario del degli Stati della Comense negli Stati Uniti per la desertificazione la lotta la desertificazione
Amar va Diallo e poi a
Relatori che si succederanno nella sessione pomeridiana
Dicevo a Marbella Diallo al segretario
Della Convenzione delle Nazioni Unite Perrotta desertificazione
Proviene da perché Hina Fassa ed è stato nominato questa posizione nel mille novecentonovanta tre
A lavorato per due ndt Ellul Thalberg ed Eva ed è stato il rappresentante del del e il malaugurato anche per il ministero del delle degli affari esteri per Burkina Burkina Faso
E il branzino e chimiche direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni è stato nominato nell'ottobre del mille novecentottantanove e a operato negli Stati Uniti d'America nonché in molti altri paesi ivi inclusi l'Italia la Cina il Regno Unito la Germania ha svolto un ruolo fondamentale per la questione migratoria ha cominciato a lavorare nel settore nei settori umanitari nel mille novecentottantacinque per circa tre anni a ha lavorato come coordinatore delle azioni di peacekeeping in Bosnia poi in ordine alfabetico
Abbiamo il dottor Metis che sfortunatamente non non sarà con noi oggi per motivi di indisposizione
Esatto direttore del del dell'ufficio punto che rappresenta per circa crearmi
A lavorato quindi in Perù in Bolivia Paraguay in Algeria ha lavorato anche
Adesso a e a New York
A
Si è occupato di queste Ernest tematiche scritto molti ha preparato molte ricerche molti studi e sicuramente di queste cose comunque ne parleremo successivamente
Poi vorrei introdurre in Sempre in ordine alfabetico
Stefano Zamagni
Se non erro era l'ultimo in ordine alfabetico qui presente del Commissione cattolica internazionale per le migrazioni
è quindi italiano una professore iper professore di economia all'Università di Bologna
Presidente di un centro infatti a Bologna professore esercita quindi la docenza in questo settore nel settore economico
Quindi do il benvenuto adesso tutti i relatori è innanzitutto vorrei
Alle nostro al relatore siamo qui tipo iniziare
Cercherò di
Parlare della migrazione
Oggi e quindi dei vari movimenti che stanno alla base del nel alla base del nei movimenti di di delle popolazioni considerando ma non innanzitutto il fenomeno del migrazioni dovute a problemi problemi civili quindi e anche disastri naturali ci sono tutta una serie di aspetti negativi che vanno considerati quando si ha a che fare e cosa si parla delle migrazioni
Noi sappiamo che le Nazioni che ci sono delle nazioni
Delle nazioni molto ricche verso le quali queste e queste persone tendono
Bisogna cercare di e gestire quindi prendere in considerazione le implicazioni dei diritti umani
Il secondo punto debole sottoporre la vostra attenzione
E che nel resto dell'Europa ci sono dei problemi di migrazione
E soprattutto al problema dei profughi e dei rifugiati
L'ottanta per cento
Di queste migrazione dovuto ad un appunto migrazione da un paese povero verso un paese ricco e verso i Paesi dell'Europa per quanto a risolvere il problema del migrazioni listati hanno fatto ben poco
Hanno attuato delle politiche d'immigrazione
Hanno cercato di trovare delle soluzioni
Per controllare i problemi dell'esclusione delle marginali della marginalizzazione
Le misure non hanno risolto il problema in modo soddisfacente
Spesso le migrazioni sono accompagnate da fattori negativi come la tratta degli esseri umani la prostituzione il traffico
Il traffico di droga
E anche criminalità
Il traffico di droga non non vittimizzazione tanto le persone ma questo è legato anche alla alla povertà all'indigenza alla violenza che sono dei fenomeni che attanagliano la società delle popolazioni indigenti
Per un momento vorrei parlare della situazione ed è rifugiati
La situazione del fenomeno migratorio
Lo rende sia
Cerca di fornire una protezione internazionale ai rifugiati nonché trovare delle soluzioni al problema
La logica
Di questo ente e il riconoscimento che i rifugiati
Fuggì escono scusate
Fuggono proprio perché hanno tutta una serie di problemi nei loro Paesi e quindi la comunità internazionale a effettuato un distinguo sulla base delle ragioni di questi Cindy questi spostamenti
E anche di altri migranti le persone lasciano la loro madrepatria
Perché ambiscono a condizioni di vita migliore
La paura comunque comunque un fattore dominante la fattura di essere torturato DS deprime privato del dei dopo dei dei diritti principali quali appunto quella della libertà
Hanno paura di subire violenza
Hanno paura di subire non soltanto la violenza ma anche le angherie e soprusi del dei governi
Ecco perché fuggì escono tuttavia
I movimenti di popolazioni
Oggi sono e le ragioni di questi di questi spostamenti sono molteplici sono complesse
Il fatto che i rifugiati si allontanano e lasciano il proprio paesi
è e la soluzione di questo problema è alquanto complicata si ha bisogno comunque di trovare delle soluzioni a questo
Vi sono anche delle ragioni economiche e politiche alla base del flusso migratorie queste sono altresì di grande importanza e quindi bisogna trovare delle decisioni
Per risolvere il problema attuare delle politiche seguire delle deve adottare delle delle misure
Bisogna fare una differenza tra
I rifugiati e gli altri immigrati e gli altri immigrati gli Stati soprattutto quelli del mondo industrializzato hanno sviluppato a lungo dei sistemi di dei sistemi di determinazione il cui obiettivo principale è stato
Quello di fornire un
Un processo decisionale efficace anche se non sempre è stato efficace
Si è cercato di fornire Dei mezzi per l'identificazione dei rifugiati
Per poter definire dei criteri dei criteri e delle procedure di discriminazione allo stesso tempo per cercare di risolvere
I problemi di controllare il fenomeno migratorio cercando di
Considerare
Gli ingressi e anche gli ingressi dei richiedenti asilo
Dei meccanismi per poter
Per poter risolvere questi né queste problematiche sono state quindi introdotti si tratta di politiche coerenti che hanno cercato di forzare il movimenti migratori
Questa risposta politica dovrebbe inoltre includere una condivisione di responsabilità per i richiedenti asilo senza
Poter senza dovere cercare di spostare in questo
Questo enorme fardello a coloro che non sono in grado di poterlo accettare un sistema quindi di protezione temporaneo per per delle persone che che fuggono in massa dal dal conflitto
E quindi un piano di azione completo che possano in un certo senso migliorare la soluzione lire parrebbe prevenire le violazioni dei diritti umani chiaramente la la protezione dei dei rifugiati a livello internazionale comporta delle responsabilità
L'UNHCR condivide queste preoccupazioni degli Stati e intanto rispetto e quindi questo è un fattore precipuo anche per l'organizzazione
In quanto organizzazione umanitaria l'UNHCR è dipende molto dalla generosità di di quanti possano assicurare dei costi finanziari
Vi è anche una preoccupazione nei
Tra i vari paesi del dell'unione europea che anche nel mondo industrializzato per quanto riguarda i costi finanziari e delle delle procedure amministrative di coloro che richiedono la Sire quindi certo neanche per il fatto di fornire dei vantaggi dei benefici sociali di welfare ai rifugiati
Solitamente vi sono anche dei dei costi di asilo che sono associati a queste oltre alle alle risorse finanziarie stesse specialmente nei Paesi in via di sviluppo e questi includono anche dei costi a livello di sicurezza dei costi a livello politico
Nei nei paesi che ospitano migliaia di rifugiati
L'UNHCR riconosce i costi
Di varia natura e questi costi sono assolutamente inevitabili infatti bisogna insistere che il modo appropriato per poter ridurre i costi di asilo non è quello di chiudere le frontiere oppure di eliminare completamente i sandali protezione bensì è quello di trovare
Un approccio che sia integrato che sia efficace
Per poter risolvere è sradicare il problema proprio alla radice
Nel futuro questo problema dovrà essere risolto sia da un punto di vista economico che politico l'obiettivo della produzione della protezione dei rifugiati oggi rimane
In effetti così come era nel mille novecentocinquantuno quando la convenzione relativa allo status dei rifugiati è stato redatto vale a dire quello di garantire i diritti umani fondamentali nonché le libertà alle popolazione profuga all'interno di uno stato due Nencini due ne ha per citarne è stato creato al fine di poterne garantire il raggiungimento di questi obiettivi precipui
Comunque l'organizzazione può far ciò fornendo un significato e dando un significato a questo mandato di protezione internazionale nonché puro proponendo delle soluzioni
Può creare delle conduttori delle vere e proprie condizioni per il rimpatrio dei dei profughi può cercare di soddisfare i vari desiderata a livello umanitario quindi cercare di andare incontro alle varie esigenze comunque ciò che noi abbiamo ciò che si è verificato in questi anni e che gli stati sembra non sempre meno
Ricettivi nei confronti della condizione dei dei rifugiati di quanti richiedono asilo
Vi è infatti una sorta di resistenza crescente da parte degli stati un pool lenti a fornire una sorta di supporto di sostegno politico e finanziario e quindi l'impegno reale inesistenti manca manca un intendo nel cercare di combattere l'intolleranza la xenofobia
Allo stesso tempo
In quanto comunità internazionale siamo stati incapaci di sviluppare strategie coerenti non crede politiche per poter risolvere il problema belli rifugiati in molti casi la nostra organizzazione altre organizzazioni umanitarie
Sono state lasciate da sole ad affrontare queste norme richieste di azione umanitaria senza avere un vero e proprio supporto di un'azione politica ci sono state delle aspettative
Su basate punta sull'azione umanitaria
E per poter cercare di risolvere le cause di questo movimento forzato di popolazioni vorrei concludere adesso con un breve sunto
Della tesi centrale delle mie osservazioni la complessità crescente della migrazione internazionale pone una sfida molto seria lessati
Le risposte degli stati che sono coinvolti in questo fenomeno possono aiutare andare gestione dei flussi migratori
Ma
Soltanto delle misure difensivi a breve termine quindi con conseguenze negative per il sistema di produzione dei rifugiati internazionale
I squilibri economici sociali e demografici del mondo odierno sono così presenti che
A livello significa che a livello di flussi di migrazione continueranno ad essere presenti
Malgrado vengano sempre elette delle barriere finanziarie legali politica
Delle misure di di deterrenza quando applicate a Doc
Cercheranno di obbligare sempre più i gli immigrati a rivolgersi al al l'irregolarità all'illegalità
Quindi abbiamo bisogno pertanto di trovare delle risposte che siano il più comprensivo possibile
Per le pressioni che vengono poste appunto dal dalla migrazione
Abbiamo tre tipi di sfide quello di gestire i flussi della migrazione quello di proteggere gli interessi legittimi dei paesi siete le comunità e anche di investire con una volontà politica che sia il più necessari possibile per risolvere questi problemi grazie
Grazie per questa relazione molto esaustiva sicuramente l porremo delle domande in seguito adesso diamo la
Parola
Ad una mamma Diallo
Io non leggerò il testo che io preparato
Sicuramente l'avete nelle vostre candeline per cui lo potrete leggere cercano di razionalizzare il motivo per cui il motivo della mia presenza qui
Sessanta
La mia presenza qui in questa in seno a questa conferenza
Come ha detto la dottoressa Bertini vengo dalla dal Burkina Faso
Come sapete il Burkina Faso
Una delle principali fonti di emigrazione
E poi magari si dimenticano di ritornare indietro ma si tratta di un nuovo sviluppo perché così come potete immaginare e sapere fino agli inizi degli anni Settanta nell'Africa occidentale
Si poteva considerare la migrazione com'è un uno schema un qualcosa di normale per le persone che dopo circa tre mesi di duro sodo lavoro presso Burkina Faso ammali Orchard
Dopo esattamente tre mesi sapevano che non c'era nient'altro da da fare prima del se non aspettare la prossima nella stagione ecco perché
Tutte
Le le persone naturalmente decidevano di andare via e quindi aspettare magari il raccolto l'ottobre successivo quindi la responsabilità era quella di andare altrove perché non vi erano delle fonti di di sostentamento e quindi bei lavori necessari per poter avere un buon livello di dita
Come sapete in Vysšaja ad esempio non non c'è una goccia d'acqua dopo ottobre quindi se voi ad esempio
Avrete veri dovete coltivare dei terreni agricoli eccetera quindi per questo è un vero questo è un vero problema bisogna ricominciare da zero dopo il raccolto negli anni settanta gradualmente il numero di persone
E il numero di persone che poi ha cercato di migrare quindi lasciare questo io questo paese è aumentato sempre di più delle persone come sapete adesso oggigiorno hanno bisogno di sempre più cibo per poter soddisfare i propri Pisogne le famiglie non sono più in grado di poter sbarcare il proprio lunario rimanendo lì ecco perché una delle persone che è stato estremamente fortunata purché in Alfa so ha cercato di essere di allontanarsi dalle dalle scuole io mi sono allontanato dal Burkina Faso per circa nove anni e mezzo e
Tutti
Chiaramente ai bambini non ai bambini non piace andare a scuola e quindi in quel periodo
Io mi ero iscritta a scuole poi ho deciso di di lasciarla e tuttavia nel frattempo
Nel mio villaggio
Io cercavo di allevare il bestiame quindi unicamente al alla scuola all'educazione vi era anche un'educazione diciamo più di taglio agreste
Quindi ci veniva insegnato come allevare le il bestiame e oggi
Non c'è oggi è infatti il
Non c'è possibilità di poter avere altri fonte di sostentamento se non quelle del del del Pascoli e quindi quello che proviene dalla dall'agricoltura ma negli ultimi
Cinquant'anni
Le aree che era non facilmente coltivabile
Che erano delle aree molto importanti delle aree da pascolo tutte queste aree purtroppo hanno una ha avuto un declino adesso sapete che c'è il problema del del del Zonno adibiti noi siamo preoccupati abbiamo il problema invece il pronto appunto del sole che rende Ari delle nostre terre è questo bisogna quindi combattere la desertificazione
è stata adottata una convenzione internazionale per appunto combattere la desertificazione che è una problema non soltanto per Burkina Faso ma anche per molti altri Paesi a livello mondiale perché ci sono tantissimi paesi che sono appunto che né per i quali la desertificazione a un impatto ci sono circa due miliardi di persone che vivono in aree che sono affette dalla desertificazione e se voi pensate a ciò che si è verificato nel mio villaggio Burkina Faso
Pensate anche a ciò che si è verificato e che si verifica oggi in Cina dove ci sono delle aree che sono pronte alla desertificazione ci sono circa quattrocento milioni di persone che vivono in quelle aree
E pensate a cosa potrebbe succedere S la la fertilità andasse persa per sempre e quindi se l'agricoltura non fosse possibile sale bestiame non fosse ancora possibile quindi le persone
Cosa farebbe Rossi andrebbero in altre e dire verso altre direzioni e in particolar modo per questo è ciò che si verifica in Africa in America Latina e questo si può riferire anche i paesi del sud est
Ernie in Kazakistan ad esempio Uzbekistan nonché altri paesi che per molti anni hanno utilizzato come fonte
Come fonte principale del loro sostegno sostentamento proprio le loro agricoltura
La Rank lender ad esempio
Scusate di era un vi è un un lago
E ci sono comunque per via di un di di problemi che si sono verificati su questo lago le i terreni non sono attualmente sono molto aridi e quindi non sono coltivabili
Sia bisogno di la la necessità di avere delle fonti alimentari è un problema primario quindi come si può riconciliare questa situazione e la come si può riconciliare questo con anche la perdita di terreno
Abile di terreno coltivabile
In Africa ma anche case in in America Latina eccetera
Non sappiamo cosa succederà nel futuro ma
Tuttavia abbiamo bisogno di terre sempre più abili di terre coltivabili è questo attualmente vi è una perdita di terre abile e quindi in base al due alcuni santi che sono stati effettuati altri normalmente
Incluso quello per organizzato dal da un'organizzazione in internazionale la desertificazione una delle cause primarie delle migrazioni di Massa perché le persone
Non possono non possono vivere
E le persone non non vogliono correre dei non vogliono correre dei rischi e pertanto cercano di la
Dirigersi verso altri luoghi presso altri paesi per poter sbarcare il loro lunario quindi dobbiamo analizzare quali sono le cause è cercare di
Cattivi
Allora cosa si può fare per migliorare le condizioni di vita ci sono tante persone che vengono ad esempio dal Messico e vanno negli Stati negli Stati Uniti
Ci sono due mila messicani ogni giorno che Across che strade che attraversano il Rio Grande negli Stati Uniti eh
Non lontano da voi ad esempio potete andare nello stretto di Gibilterra e vedere quante persone ogni anno prendono tutti i rischi necessari per poter attraversare lo stretto di Gibilterra
Con loro che non sono abbastanza intelligenti si portano le loro carte d'identità
E poi se vengono presi dalla polizia spagnola possono essere rinviato indietro nel loro Paese di origine ma se perdono se perdono la carta d'identità allora qual è quali sono
Cosa fanno i poliziotti spagnoli cosa possono fare poiché sono neri di devono ritornare in Senegal oppure non strillando oppure in Sudafrica
Perché
Questo è quello che si verifica comunque quindi queste sono di cervo i problemi emergenti al momento questi sono dei problemi come vedete si sono sempre presenti affrontati dai mass media non soltanto dalla dal la stampa italiana ma anche a livello internazionale e ad esempio ma non soltanto nella parte del sud Italia dove naturalmente ci sono alberi flussi
Migratorie a prescindere dalla situazione politica eccetera che si verifica l'Italia molto vicina all'Africa come sapete quindi vicino anche ad altri paesi ad altri luoghi
Di Merlino Oropa così come ad altre parti altre regioni del Mediterraneo quindi a prescindere da ciò che si fa
Naturalmente le persone quando si trovano di fronte a delle situazioni per cui
Spesso le persone sono obbligate a rivendicare dei diritti uno status politico quando sappiamo noi effettivamente che si tratta di
Dei rifondi rifugiati economici dei rifugiati politici quindi questa mattina è stato maggiormente affrontato questo nel questa tematica ma noi ci sono tante persone che vanno dalla è che che che migrano dal non so dalla Sicilia che il bando a Roma che attraversano i Balcani che vanno nel nell'Europa Europa occidentale oppure in
Come nel caso del cosa succederà bisognerà aspettare
Che si risolvano questi questi problemi queste persone questi rifugiati cosa fanno aspettano che vengano risolti i problemi oppure invece cercano di migliorare la loro condizione quindi pensare di avere diverse prospettive dirigendosi verso altri paesi
Loro pensano di poter essere felici andando in altri Paesi Burkina Faso da dodici milioni di persone
Tre dei quali sono dei lavoratori immigrati
Ci sono delle son delle persone che lasciano il loro focolari domestici le loro punto le loro famiglie in quanto pensano di poter guadagnare qualche qualche lira
Ho soltanto due minuti mi dicono che mi cercherò di andare più penose quindi come possono migliorare la loro situazione cosa possono fare come possono guadagnare di più quindi
Ciò che cercando di fare del ciò che hanno fatto le Nazioni Unite attraverso la convenzione è questo il motivo per cui io son venuto qui a presenziare
E cercare di trovare delle azioni a livello delle misure a livello internazionale nei Paesi laddove si verificano questi problemi i problemi della desertificazione il problema delle terre che non sono più a Rabin bisogna creare le condizioni
Necessari per poter appunto migliorare la situazione di vita di queste persone bisogna migliorare le condizioni di vita
In quelle aree in modo tale da in modo tale che lo sviluppo sostenibile possa diventare una vera e propria realtà
Questo
Questo è quello che bisogna fare em per il problema del della desertificazione delle del terreno si può ad esempio andare
L'inchiesta si può andare in mare dall'alla moschea
è pregare che tutto andrà bene poi uscendo da lì lo si le le persone uscivamo della moschea si guarderanno in faccia e questo non è il modo per poter risolvere la cosa invece perché attraverso questa convenzione cerchiamo di avere un processo partecipativa a livello a livello locale per vedere di trovare una soluzione quindi per cercare di capire come si possono migliorare le condizioni di vita le condizioni economiche
Di queste persone
E in queste are
Come poter migliorare le loro situazioni in questi ambienti per fare in modo che queste persone non
Non lascino i loro Paesi quindi trovando delle situazioni migliori all'interno del proprio paese sicuramente questo comporterà delle condizioni di vita migliori quindi rimarranno nel loro Paese
Può essere naturalmente uno dei modi migliori per i quali le organizzazioni internazionali possono risolvere questo modo ebbene non
Solitamente
Non non bisogna ma rivolgersi ad un profugo don rifugiato dire tu non devi fare quella su pensieri sogni a spiegare le ragioni perplesso bisogna cercare quindi di migliorare la situazione all'interno di un paese per far capire che quindi attraverso il miglioramento delle sue condizioni di vita non è più necessario
Andare in altri Paesi quindi non bisogna obbligare gli immigrati a ma in un certo senso la
A ballare oppure falsificare dei documenti dei dei passaporti per andare in un Paese diverso
Bisogna trovare delle modalità alternative per migliorare la condizione di vita i desiderata di queste persone
Quindi credo che questo sia tutto credo che il sistema veri direi che il sistema delle Nazioni Unite possa aiutare a dare delle definizioni quindi coloro che hanno il mandato possono aiutare le orribile le varie organizzazioni possono aiutare
I paesi e cercare di capire chi sono i rifugiati che sono gli immigrati poi trovare quindi delle per le azioni delle delle misure per poter evitare e di avere dei punti di non ritorno in cui la fertilità non è più possibile quindi può cercare di migliorare le condizioni di vita di queste persone
A questo punto credo di volermi fermare è credo che ci siano delle opportunità delle delle posi delle delle azioni positive sono delle degli studi sono stati già ma nel stilati e si può trovare una coesione e una integrazione tra interi Paesi bisogna sradicare il problema alla radice bisogna bere quindi adottare delle misure che possono appunto risolvere il problema debellare il problema bisogna cercare di lavorare in modo congiunto in modo sinergico
E sicuramente potremmo riuscire a nel nostro
E intanto per le prossime generazioni per generazioni future cercando quindi di proteggere gli stili di vita di queste persone è garantire che le risorse naturali
Attuali
Siano sempre disponibili per le generazioni future grazie
Rinchiudere Marcinkus chiudiamo grazie per il suo esperto intervento per la sua prospettiva ovviamente un po'diversa
Ora vorrei dare la parola a dottor pranzo ne chiedo a lei direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni
Eliminazione desidero Rimini ringraziare l'Agenzia romana
No particolare il signor Francesco magari
Pizzo
Meglio
A partecipare a questo importante è opportuno conferenza che riunisce tanti stimati colleghi
Lasciatemi ringraziare anche il comitato speciale che ha redatto il documento dalla conferenza sessant'agenda per due mila Chierici che ho letto con piacere chiedendo evidenzia molti degli argomenti Cass stiamo affrontando oggi
I temi al centro della nostra gente tensioni internazionale emigrazione in particolare il ruolo delle organizzazioni internazionali
Mi sembrano entrambi appropriatissimo
La questione migratoria stati infatti capitalizzando sempre più l'interesse della comunità internazionale
E viene riportata quasi quotidianamente sulla stampa oppone programmi infrazione televisivi
Allo stesso tempo anche il ruolo egli e oggettivi delle organizzazione internazionale vanno modificando se e lo fanno in misura sempre più rapida
Lo vediamo ritiene che sia impossibile raccogliere queste sfide migratorie e farne scaturire effetti positivi e benefici per l'intera comunità internazionale
Raggiungere questo scopo è però necessario ciascun Paese Celestica le proprie esigenze in campo migratorio nell'interesse comune attraverso meccanismi di cooperazione sempre più stretta
Questi sono gli elementi chiave in un'agenda a breve in medio
Lo yen alla spesso specifica responsabilità
Chi assistere i governi a lavorare insieme sulle questioni migratori l'Oriente concorre con le Ana analisi presentazioni del relatore che ci hanno preceduto oggi il nostro ruolo nostro contributo
E di mettere in atto tutte le attività specifiche
Per rispondere allestite migratori
In tale contesto mi sia consentito illustrare alcuni esempi dall'attività dell'ovvia in linea con i contenuti dell'agenda terribili premere dieci
L'ammirazione laddove gestito & Moro strutturato ed appropriato fuoco istituire uno strumento efficace
Quale strumento di sviluppo
Citerò in proposito con un concreto esempio di questo approccio
Attuato proprio in questo se
E nel relazione alla migrazione per motivi di lavoro l'Italia come alcuni altri Paesi europei si trova a fronteggiare che una situazione caratterizzata da un nuovo andamento demografico per economico
Rilevanti i settori produttivi disservizi
Avevo infatti necessità di la lavoratori non più facilmente reperibili in loco
Inoltre i tassi di natalità non sono sufficienti a sostituire la popolazione assistente
E contribuire a programmi di tutti previdenza sociale
D'altra parte alcuni paesi limitrofi quale l'Albania Maghreb hanno forza lavoro in eccesso
Che sono tradizionalmente fare gli atti emigrazione verso l'Italia più in generale verso l'Europa
Questi Paesi beneficeranno inoltre degli investimenti i delle rimesse dei propri cittadini che lavorano all'estero
In poche parole la spinta migratoria verso l'Italia del otto Fatih pari passo con la necessità di questi Paesi importare manodopera straniera laureandi attualmente impegnato impegnata con ogni ministeri del Lavoro albanesi ed italiano a mettere a punto e realizzare un proclama l'immigrazione selettiva
Che identifichi identifichi un numero determinato di lavoratori albanesi desideroso di emigrare in Italia
Con capacità spessi effigie specifiche press ponte ente a fabbisogni dal mercato del lavoro italiano questi emigranti avranno quindi la possibilità di trasferirsi in Italia con un regolare chiesto più ingresso per motivi di lavoro insieme a queste iniziative l'Oriente sta predisponendo programmi di insegnamento linguistico orientamento socio culturale
Che Fondazione professionale in Italia
Così da creare presupposti più favorevoli per l'integrazione dei lavoratori albanesi dal mercato lavorativo e nel tessuto sociale
I programmi di migrazione selettiva e di formazione
Possono contribuire a calante canalizzare le pressioni migratorie dei paesi interessati verso comuni obiettivi economici e sociale
Essi con istituiscono di fatto con il mezzo per Transformer are l'estensione tensioni migratorie il opportunità di sviluppo
In un contesto di gestione fattibile e realistica del fenomeno migratorio
Oltre alle iniziative legate alle migrazioni e selettiva ci sono altri modi concreti e di gestire la liquidazione a favore di oggettivi comuni
Foreign illustrare né alcuni che Loiero sta appunto sviluppando ho per i quali ha in corso l'attività di progetto
Anzitutto
Programmi di ritorno volontario assistito di personale qualificato
Di fatto uno degli aspetti negativi della direzione e costi tutti esco istituito dalla fuga dei cervelli tra Paesi emergenti uno strumento per contrastare almeno parzialmente questo fenomeno e promuovere la skill UFO dei paesi interessati consiste in attivazione di programmi di un ritorno assistito che favoriscano la vorrei integrazione lavorativa di emigrati con capacità d'esperienza esperienza necessaria il sette origine
Lorien prevede di assegnare ente tempi Bree devono rappresentante tecnico nel Maghreb per trasformare in collaborazione con i governi interessati queste altre idee programmi operativi
La gestione dei fenomeni migratori in funzione di obiettivi comuni
Deve tradurre sia in azioni concrete volti ad assistere immigranti del percorso della di adattamento e di integrazione nelle società chi egli accoglie senza alcun dubbio gli immigrati per poter contribuire in pienamente allo sviluppo dal loro Paese accoglienza
Non devono subire discriminazioni di devono avere accesso libero al mercato del lavoro
E delle alloggi all'istituzione alla sanità
Mantenendo la loro identità culturale l'esperto dei diritti e e dove a ridosso eccetera che li ospita
Alla luce dell'agenda il due mila dieci ore sottolineare un'altra attività chiave del Olivia
La lotta alla tratta dell'esseri umani in particolare di donne il minore a scopo di sfruttamento sessuale
Tinte secondo l'agenzia per il Giubileo Toyama allestito una mostra cui alla conferenza con il materiale relativo alla civiltà coordinate tra alcuni uffici Oyemna tempo Europa
Recente tragedia di dover avverrà magicamente riportato alla ribalta
Quanto alle organizzazioni criminali siano penetrate nel mercato internazionale per le migrazioni
La tratta di donne e bambini forse l'aspetto più curioso
Ti queste trattrice
I legali
Di conclusioni
Siamo di fronte a sfide importanti opportunità significative la sfida è quello di raggiungere gli obiettivi comuni sostenibile a livello bilaterale multilaterale regionale Perrone gestione dei fenomeni migratori che risponda all'interesse di tutte le parti coinvolte queste strategie implicano naturalmente un dare e un avere e in un equilibrio costante tra disponibilità alti o l'odore rigore nello regole
Uno dei messaggi più positivi che i governi fan trasmettono quando la migrazione gestito da il Moro responsabile attivo e corporativo perché questo fenomeno non con con subisce una minaccia la questione migratoria e divenuta elemento chiave delle politiche governative che servendo strutturata lungimirante possono generare fiducia e senso civico
In conclusione un'agenda e per il due mila dieci deve essere connotata da obiettivi comuni comuni strategie operative ben articolate che va che faceva favoriscano il Moro equilibrato sia il fattore X giubbotti del fattore regolamentazione dal processo migratorio c'hann questo primo anno il nuovo millennio abbiamo motivo di essere ottimisti poi che si stanno definendo linee programmatiche
E sono in fase di a attuazione programmi che riflettono questo approccio
Avremo perseguire sempre migliore più stretta collaborazione essendo pronti a valutare rivedere le nostre posizioni sulla base dell'avvocato delle nostre azioni
Questa è una sfida impegnativa anche può e deve essere affronta
L'agente di precedente colleghi grazie per avermi offerto l'opportunità di discutere di questi argomenti oggi insieme a voi frazione
Grazie direttore MTM
L'essere trova le i andare
Grazie next la legge novanta
Ora vorrei
Passare la parola a dottor
Dottor Gaetano grazie
Posso sicuramente essere molto breve
Vorrei innanzitutto va be'giumenta Prete urlano
La documentazione riguardante la nostra attività e poi credo che inquina se i miei colleghi ad facciamo un lavoro veramente interessante
Ma certamente quello che farà
Vi dirò quello che noi abbiamo fasto e stiamo facendo e speriamo poi che altri
Saranno continueranno a fare nel campo delle migrazioni e dei rifugiati
Quindi questo Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione
è stato istituito nel mille novecentosessantanove
E abbiamo avuto un mandato molto lungo
L'obiettivo era quello di rendere gli stati membri consapevoli dei problemi della loro popolazione sembra nel contesto dello sviluppo e della promozione del Welfare
Avente ascoltato molti relatori che oggi hanno parlato
Delle cifre e dei problemi che riguardanti le dichiarazioni inoltre
Il primo volevamo ai fare in modo che i paesi in via di sviluppo preparasse ero delle leggi
Riguardanti il problema delle migrazioni
E poi problemi come Perti Rita mortalità emigrazione
E quindi questi sono stati diciamo gli elementi di maggiore interesse vero il nostro istituto
Certo non c'erano informazioni sui flussi Mina migratori
Certo perché non c'erano quindi appunto queste informazioni di base
Ma dall'inizio abbiamo cercato
Di sviluppare le statistiche
Sulla popolazione
E ma sappiamo che certi molto da fare dal punto di vista proprio delle statistiche demografiche
E soprattutto in Sudafrica
Abbiamo ha cercato di portare avanti l'attività così come avevo fatto con la Cina
E quindi ora abbiamo abbastanza dati da poter aprire un'idea piuttosto esaustiva sulla situazione
E sicuramente saremo poi ancora maggiormente in grado di dirvi di più in futuro
Comunque quello che dobbiamo e dovremo fare è cercare di di gestire o aiutare gli altri a gestire i programmi riguardanti i paesi in via di sviluppo e quindi il problema migranti delle migrazioni
Quindi anche programmi per il planning familiare
E quindi cercare di compiere sforzi sempre maggiori per aiutare avrà il compimento di una stabilizzazione delle popolazioni
Non parliamo
Certamente più del planning familiare ma lo facciamo
In un contesto più generale se non
Soprattutto per quanto riguarda la
Sanità a livello riproduttivo
Che riguarda quindi sia gli uomini che le donne
Quindi ci siamo spostati
Da
Periodo concentrato delle delle persone
Ad un approccio più delle più ampio circa la durata delle vie di queste persone
Quindi la nostra organizzazione sin dall'inizio ha avuto due positivi innanzitutto il rispetto per i diritti della vita di tutti gli individui e in secondo luogo la partecipazione delle persone
Al processo di sviluppo e nel corso degli anni
Abbiamo avuto sempre maggiore convinzione
Che la gente passa a partecipare pienamente al Progetto di sviluppo della loro nazione della loro comunità
Cercando anche di abbattere molte barriere
E una di queste barriere che è stata abbattuta è stata quella della differenza dei sessi in molti Paesi
Ecco perché alla conferenza del Cairo
I problemi di attraversamento delle frontiere sono stati portati all'attenzione
E soprattutto da un punto di vista di
Di partecipazione
Quindi
Quindi noi non abbiamo ancora affrontato il problema dei profughi dei rifugiati
Ma dobbiamo
Partire dall'idea che bisogna rispettare i diritti dell'uomo degli uomini dell'umanità
E ci sono gruppi particolari che hanno bisogno di particolari attenzioni e dal novantaquattro noi abbiamo cercato di portare avanti una
Un'attività che aiutasse gli altri
Dare il fornire dei servizi ai rifugiati
Dare l'uno dei servizi sanitari di base
I soprattutto per le donne che sono state vittime di abusi
E anche per bambini per soprattutto Giovanni giovani ragazze
In cui in tutti quei posti in cui la struttura sociali si è praticamente distrutta venuto praticamente meno
Ecco perché la nostra organizzazione stava facendo quello che abbiamo programmato di fare
Questo è il concetto delle migrazioni
E questo è il concetto per i rifugiati
Nostro amico debolino al posto di dato un'idea di per del perché le persone si siano spostate
Quando hanno iniziato a spostarsi venticinque mila non c'era ancora Burkina Faso
Ma si spostano
Da una regione naturale ad un'altra religione naturale
E questo è un problema che dobbiamo definire
Cioè
Quali
Spento il sesso se le correnti migratorie su uno prime di idee che riguardano quindi il perché dello spostamento di ideologia particolari riguardanti l'uno spostamento ma in realtà
Sono consapevoli della loro situazione ecco perché si spostano e poi bisogna considerare un altro importante elemento e cioè
I dati
Tutti parliamo di dati tutti parliamo aboliamo i dati sulla sulla questione delle migrazioni
Ma certo bisogna pagare per avere i dati
Quindi considerate per favore
Che se aumenta il bisogno di dati e avete anche il bisogno di fornisce la disponibilità teleferiche per effettuarli grazie
Che ignari via stanchi
Cinema
Grazie
Dorme dallo
Per la sua relazione per i suoi commenti
Ora vorrei passare la parola al dottor Zamagni
Essenziali perde arrivare a definire una politica dell'immigrazione la prima questione
Consiste nel rispondere alla seguente domanda a chi deve servire l'immigrato a chi acqua limpida e gli interessi di chi l'immigrazione posto al servizio la seconda questione invece fa riferimento all'alternativa tra politica della integrazione e politiche del riconoscimento della diversità
Premetto preciso che il punto di vista la prospettiva dalla quale mi colloco e quella della società civile organizzata quella società civile organizzata di cui le o in Egitto sono magna pars come ben sappiamo
Allora prima questione
A chi deve servire l'immigrazione
Se noi escludiamo le motivazioni di natura puramente solidaristico umanitaria
Vediamo sulle quali c'è il consenso c'è diversità di posizione vediamo che alla domanda chi deve servire l'immigrazione ci sono due tipi di risposte con varianti del caso da un lato coloro i quali sostengono che gli immigrati devono servire gli interessi del Paese ospitante
Dall'altra la posizione di chi dice lì i flussi migratori devono essere pensati articolati in modo da servire gli interessi dei paesi generatori dei flussi medesimo
La mia tesi è che nessuna dieta né di queste due posizioni e accettabile sia pure per motivi diversi ovviamente non avrò il tempo di argomentare le motivazioni ma mi piaceva enunciarla mia tesi
Perché è importante prendere
Cercare di dare risposta a questo interrogativo
Perché sono diverse le politiche che ne derivano se ad esempio scegliessimo la prima alternativa e cioè che l'immigrazione devono servire gli interessi dei Paesi ospitanti
Tre diciamo forme specifiche di intervento ne derivano la prima è che occorre procedere ad una rigorosa programmazione degli cessi
Cioè la fissazione dei tetti se l'immigrazione deve servire il Paese ospitante il Paese ospitante a si dice il diritto il potere di fissare i tetti ma soprattutto questa è la seconda implicazione e la selezione degli accessi perché se gli immigrati devono servire gli interessi del Paese ospitante il Paese ospitante deve avere la possibilità di selezionato e badate che la selezione molto più grave della fissazione dei tetti
Ad esempio ci dice in questi tempi dei nostri paesi i nostri paesi hanno bisogno di ingegneri elettronici la Germania ne ha bisogno di trenta mila l'Italia recentemente ha dichiarato che ha bisogno di dieci mila ingegneri elettronici quindi favoriremo con le nostre politiche dell'immigrazione accessi differenziato
La terza implicazione e che occorre ammettere nel paese quei gruppi di immigrati il cui bilancio economico risulti positivo per il Paese ospitante
Bilancio economico un termine ormai entrato di moda che sta a significare la differenza tra ciò che l'immigrato dal paese ospitante e ciò che riceve dal peso ospitante e la ricerca del cerchio allegata
Al materiale di questo convegno mostra ad esempio chiesi i con riferimento agli ultimi anni che mentre per gli Stati Uniti d'America il saldo è positivo per la finanza pubblica americana per i Paesi dell'Europa
Soprattutto continentali il saldo è negativo dà ragione ben ostia e cioè i sistemi di Welfare europei sono più generosi come sappiamo che non quelli americani e quindi l'immigrato chi arriva nei nostri Paesi
Deve essere ammesso a fruire di benefici che comportano punto dei costi
Ora qual è la critica che io in breve rivolgo a questa posizione la posizione di chi dice
L'immigrazione deve servire agli interessi del Paese ospitante quindi il Paese ospitante ha diritto a fissare i tetti la selezione e a garantire che il bilancio economico dell'immigrato sia positivo
A critiche duplice la prima se vogliamo è di natura etico politica ma forse meglio etica
Ed è una critica ovviamente fondamentale e perché bisogna avere il coraggio prima o poi bisognerà che qualcuno abbia il coraggio di dire che questa posizione rappresenta una forma nuova di sfruttamento neo colonialista
E in passato dai Paesi generatore poveri si portavano via le materie prime si portavano via le risorse naturali oggi si portano via i cervelli oggi ci portano via le persone il cosiddetto migrante sano perché se noi dobbiamo minimizzare il costo ebbene che importiamo i migranti in età giovane porti sani di salute e via discorrendo
E quindi è chiaro che chi si fa sostenitore di una tesi come questa che ho appena criticato io non penso possa eludere la domanda che cosa ne è allora di quelle dichiarazioni sulla solidarietà
Di cui meniamo vanto e di cui sono piene tutte le nostre dichiarazioni ufficiali
C'è un problema di coerenza che io non penso possa essere e Lucio facilmente
Ma c'è una seconda ragione di critica ed echi anche da un punto di vista strettamente economico quindi mettendo disparte la considerazione etica
Anche da un punto di vista economico una politica di questo tipo
Non si servirebbe in una prospettiva di lungo termine gli interessi dei Paesi sviluppati
E la ragione e abbastanza semplice ed è chiesi una politica di selezione di questo tipo finirebbe inevitabilmente col ritardare il processo di sviluppo dei Paesi generatori dei flussi
Determinandone evidentemente un rallentamento e e non ci vuole molta come di non c'è bisogno della modellistica per sapere che questo poi avrebbe degli affetti di ritorno ancora più gravi
Quindi ecco il motivo per cui non me ne anche non dimentichiamo perché una delle cause principali di generazione di flussi migratori sono i conflitti civili
E i conflitti civili come ormai la letteratura sia economica che sociologica ampiamente messo in evidenza sono provocati non dall'aumento delle povertà assolute
Scorsa sì o
Sì sì
Puro non servirebbe ad aiutare il come invece multipli Chamot isterici Parigi cedeva
Perché perché se noi vogliamo aiutare i Paesi in via di sviluppo non basta semplicemente dire mandati ci qua tutti quelli che vuole sto banalizzando per fare il per fare in fretta perché ci vuole ben altro come gli studiosi dei processi di sviluppo punto pensa ecco allora perché io ritengo che sia giunto il momento di fare chiarezza su queste ognuno ognuno è libero di prender le posizioni che ritieni di sottoscrivere edilizia affermare l'idea secondo cui una politica accettabile sostenibile delle migrazioni
Dieta nere entrambi gli obiettivi presenti e cioè di sicuramente aiutare i Paesi generatori e al tempo stesso però essere compatibile con i processi di sviluppo dei Paesi ospitanti
Qualcuno potrebbe dire ma è possibile cioè è possibile facile non lo è di certo però è possibile ed è possibile a condizione però che la politica della immigrazione sia tale non sia una politica tardi immigrazione
Noi continuiamo a confondere una politica perde gli immigrati con una politica degli immigrati son due cose diverse
Perché una politica Bellini di immigrati vuol dire non solo farsi carico dei problemi emergenziali legati alle vicende che ben sappiamo si tratta anche di agire in sostanza a sulle cause che a monte determinano quei frutti e faccio solo due esempi perché per farmi capire sono solo due dei tanti il primo è quello che riguarda ad esempio l'accesso al credito degli immigrati
Pure in una ricerca di chi dei lavori preparatori di questo convegno è stato giustamente messo in evidenza questo aspetto che troppo poco Udine chiamati in causa
Se voi fate attenzione d'immigrati dei nostri Paesi occidentali si vedono razionato il credito non hanno accesso al credito
E quindi pensate a quello che succede alle rimesse
L'immigrato che vuole mandare a casa propria alla rimessa il denaro deve subire delle decurtazioni che a volte arrivano a livelli dell'usura con i danni che potete immaginare non solo ma se noi non curiamo una politica del credito per gli immigrati non favoriremo mai il rientro di queste persone
Nel loro Paese e oggi i flussi migratori ci dicono le statistiche tendono a diventare circolari e non più settoriali
Cioè dire non è più vero come accadeva una volta l'immigrato past trascorre un certo numero di anni e se le condizioni sono favorevoli tende a rientrare
Sì allora non c'è una politica di attenzione di tipo finanziario noi in effetti non solo non favorire i poli rientri ma peggiore Remo le condizioni
Ti dicevo prima di sfruttamento l'altro esempio e quello della che ciò di toccare un tasto molto delicato per noi europei che il problema della politica agricola comune
E ad esempio a me ha fatto specie vedere che i nel summit di Tampere dell'ottobre del novantanove non si sia fatto neppure un cenno neppure menzione
Alla partenariato euro mediterraneo che invece era stato alla base della famosa dichiarazione di Barcellona del mille novecentonovantasei non se ne parla fatto
E ma qui bisognerà anche qualcosa si faccia
Perché non possiamo pretendere che il bacino del Mediterraneo che è diventato il nuovo crocevia dei flussi migratori internazionali possa andare avanti con una politica agricola comune come quell'ancora in in atto
Questo ci sono solo due esempi per spiegare in sostanza che una politica dell'immigrazione che voglia andare oltre una politica R
L'immigrazione ciò che voglio andare oltre la fase emergenziale non può limitarsi soltanto al cosiddetto inserimento dell'immigrato deve operare anche su quelle cause e con cause che determinano il sushi
Il tempo passa passò l'altra questione
E cioè politica della integrazione o politica del riconoscimento delle diversità
Anche qui in breve politica dell'integrazione
Ci sono diversi modelli di politiche dell'integrazione quelli che le risposte in può far in un libro famoso chiamava appunto la politica en antropofagia Ka e la politica antro può eh mica
Così come anche il modello multiculturale di marca anglo sassone oggi star rivelando i segni di crisi e allora qui si pone la questione se la politica dell'integrazione
E nell'una o nell'altro l'altra versione non esso accettabile pienamente
Qual è decisione vogliamo prenderne
Cioè non basto continuare a dire politica dell'integrazione primo perché bisogna specificare quale modello di integrazione e poi prendere atto che pur nella loro diversità questi modelli hanno il seguente elemento di debolezza che sono tutte basate su una tesi che tende a tutelare gli interessi
Dei singoli e dei gruppi ma non ha anche a riconoscere le loro identità a livello di spazio pubblico e non privato e questo come ben capiamo pone un problema
Ecco perché io ritengo che una politica del riconoscimento delle diversità possa sortire l'effetto desiderato certo non è facile ancora una volta perché essa stessa pone dei problemi
Però
Il la posta in gioco è talmente elevata che ritengo si possa essere come dire sufficientemente motivati a cercare una via d'uscita
Una via d'uscita che non può non partire dal riconoscimento che esistono diversi gradi di rito
E di accettazione si può andar dalla tolleranza
Si può andare alla fase successiva del rispetto a quella della condivisione
Cioè ci sono principio valori delle culture rappresentate dai vari migranti che rispetto alle quali si può usarla tolleranza Ina rispetto ad altri rispetto rispetto ad altra Corolla condivisione e badate che l'accettazione di questo ha delle conseguenze sul piano anche di una politica economica perché io ognuno di questi tre gravi comporta risorse diverso cioè l'impiego di risorse anche economico finanziari diversi chiudo finito il mio tempo per dire
Il problema è notevole però non c'è motivo di essere pessimisti in questo senso non fumo kafkiano
Cioè a dire quando casca dice esiste un punto d'arrivo ma nessuna via ecco io non mi riconosco in questa posizione perché ritengo che invece un una via sia pure difficile ci sia e che quindi valga la pena di essere esperita grazie
E che Crema città queste mani al neo piccolo qui o per un suo
Grazie ora vorrei
Dare la possibilità di fare delle domande
Prima di tutto
Diversi rappresentanti improvviso che ci sono
Diverse persone
Quindi vedremo
Gli Staind
Ora chiediamo a tutti voi che fare delle domande
Abbiamo un
Portati microfono qui a disposizione
Quindi chiederei alle persone che intervengono di direi proprio a nome
Chiederei quindi lo di qualificarsi
è di essere ovviamente più rapidi possibili GRA
Presentanti una pesante stranieri in Italia sono avvocato professori
Universitari o e anche il giornalista quindi voglio ringraziare il dottor Sante all'architetto Mandarin per l'agenzia di video che veramente è la prima volta che un'agenzia così nel Giubileo fa questo incontro il saluto a tutti i nostri amici compagni insisti
Ai nostra mio rappresentante straniere in Italia
I ha dunque Dino della carità salpare di Bloom padre preti spia tutti gli amici presenti
E gli studenti universitari
Detto in tutta Italia
Amici questo che parla si dedica tanto tempo
Sui problemi dell'immigrazione migrazioni sono avvocato degli immigrati stranieri i più poveri
Compresi anche quelli italiani e poi
Qui se sono portati nelle test importantissimi
Si sono portati dei dei no quella che è conosciuta in tutto il mondo
E spero che le Nazioni Unite
E tutte le persone che veramente parlano su questi problemi la stragrande maniera Sasso o e stranieri che lavorano nelle Nazioni Unite
Ho professori vedono vedo io quelli protagonisti che sono gli stessi e stranieri e mi sembra a me uno di quelli sono io
E vorrei dire che queste tesi sono importantissime io c'era una tesi Mia
E questo dal punto di vista è storico cinquecento anni fa
La Polonia
Che hanno portato
Le Spagna Francia e Germania
Inghilterra hanno conquistato la sua ospitalità con violenza
In ogni Paese del terzo mondo
E così questi Paesi adesso la domanda si
La domanda la faccio
Questi Paesi se sono arricchiti
E così oggi questi Paesi ricchi Europa centrale stanno bene
Si parla del debito estero dei paese poi resa del debito estero dei Paesi ricchi verso il Paese poveri
Se poi a risanare con voi una commissioni internazionale Despair di nazioni unite
Esperti professori universitari e per ripetere
E il debito de questi Paesi ricchi paesi paese poveri e in cinquecento anni
Di
Sottratti ricchezze di questi Paesi
Poi ti posso percuote rispondere se scrive sparsi quest'idea lui Understanding guasto in ottima idea sui quei lumbard primo anno accedute condannare chi come Apa ce la mia domanda è questa che cosa possiamo fare
E in questo momento con la mia teoria voi che cosa mi può rispondere grazie grazie mille
Tecnica Maggi Walter tale vendette extra poco esigenze antenna gastrina Massa infame
Anche la legge avanza ma
Vecchi ovvero il Manchester grazie tante
Campione molto bella cioè lì un'altra persona che vuole fare una domanda
My name is more ed eterna
Non si è potuto dall'università di Bologna Forlì
Antenne stattene a memoria a chi ricorre l'anniversario della strage in sempre Nizza
La solidarietà con le donne che sembra iniziare e con tante altre
Pensando a quanti lungo il Novecento
No inizia insieme tanti immigrati che hanno fatto da
Ne sere di ambedue le coste dell'Atlantico richiamati stamattina
Pensando anche a quanti hanno perso la vita perché non accolti
Quanti armeni
Che ricordano ma ci spiega
Quanti più tardi
Tra gli ebrei
Colpiti dalla Shoah
Rinchiusi nei campi di concentramento dai nemici e pane in campi d'internamento dagli amici a Cipro ai capi inondano in patria ambiti
Che sono arrivati i miei sarà quando già si formavano i primi campi di palestinesi colpiti dalla Catastrofe Palestinese
Pensando a quelle che sono oggi nei campi ma l'Africa in Burundi per esempio
Nei campi di raggruppamento
Mi chiedo
Pensando al fatto che quando mentre nel novantaquattro
Tanti i ruandesi
Hanno conosciuto
Quell'immagine tra il novanta e il novantasette in diciannove Paesi europei ne sono stati accolti cinque mila davvero non molti
E a tutt'oggi per esempio non abbiamo dati sui display dall'interno dell'Algeria
Che pure conosce un pochino più di pace
In solidarietà con questi uomini e queste donne e questi bambini
Quei tanti che hanno perso la vita le frontiere dei paesi in cui cercano accoglienza tre piccole domande non dovremmo chiederci più spesso dal dove vengono
Quali situazioni fuggono
Come farci partner e così anche in queste situazioni
E anch'io Max nota percentile
Volevo fare una domanda amministra Merkel
Prima aveva fatto riferimento a una progetto redatto con l'Italia
Di immigrazione selettiva dall'Albania
Questo lo trovo un attimo discordanti con quello che appena detto il professor comandi che potrebbe essere un nuovo una nuova forma di sfruttamento
E personalmente condivido la tesi del professor comandi volevo sapere cosa ne pensava servato affrontato il problema e serrato pensato anche a questa possibilità di sfruttamento che l'immigrazione selettiva porta in essa grazie
Sky è incentivare il carcere buonasera sono itinerari che va serissimi che se alcuni di Polonia pure qua soltanto sollevare questo problema
Va beh so che in patria l'integrazione degli immigrati provvedervi Fuggetti richiedenti asilo però non abbiamo parlato del disagio psicologico dei richiedenti asilo e di rifugiati
E anche degli immigrati perché se c'è questo disagio psicologico
Di questi cittadini
Non possiamo mai pensare come trovare queste stesse che cosa ne pensate grazie
E chi per le macchine
Quindi quando Anas
Mandateli grafica e precisamente al signor Mackey lì credo è a Camagni
Vorrei sapere se su quali dati fondare un'affermazione che hanno fatto quei giorni parzialmente secondo la quale sarebbero efficaci realmente delle politiche di sostegno al rientro dico questo perché occupandomi di mediazione da tempo
E anche sulla base di alcune ricerche fatte l'impressione è che troppe sia il contrario che gli immigrati tendano a restare almeno Nania specifica esperienza marocchini e albanesi in una ricerca abbastanza
Approfondita e significativa sono fermi nella loro decisione di restare nel nostro Paese quindi vorrei averi qualche elemento in più avendo loro affermato che in realtà le politiche di rientro sembrano essere efficaci e possibili grazie
Che da qualche mormora questo invio destinato negli aspetti
A Roma vengo da Berlino
Non sono intervento allo straniero l'Italia allo straniero a Berlino da quarant'anni
Mi stupisce che un congresso come oggi come domani tutto parlanti statistiche di numeri di cose belle e tutto quello che ma non c'è un italiano che vive all'estero che ai ITC porta i suoi problemi e che ha avuto lui io per fortuna non ne ho avuto lavorato ha fatto il mio dovere
Quelli non acuto prendeva molti miei amici italiani all'estero hanno avuto problemi a pagare per carattere loro ma non condivido professor la sua opinione noi italiani in Germania a Berlino che lavoriamo nostro dovere facciamo problemi andiamo in banca merce soldi possiamo andassero dell'Italia nessuno si se pagate delle tasse una tangente quindi questo
Scusi ma così per mi auguro che nel prossimo convegno sentirlo espressiva tutta gente come si deve
Il problema dell'immigrazione non d'immigrati emigrazione perché per me emigrate sono gli uccelli signora mi scusi
Sono non c'era nessun uomo quelli scavato una frase più adatta a italiane che vanno all'estero o straniere non l'Italia
Grazie
E anche il cinema
Qualche abbattere alquanto vorrei
Innanzitutto dire che
Per quanto riguarda
I fondi
La un CRA ha detto che non ci sono risorse per i rifugiati
Ma credo che ci siano problemi con i fondi disponibili per i dati in questo momento e credo che ci sia anche
In termini generali di assistenza di su di sostegno
Abbiamo bisogno
Di fare qualcosa per aiutare ad esempio il la l'agricoltura le politiche agricole
Ma è difficile
Soprattutto quando consideriamo che quali sono le risorse
Quindi ce ne sono sempre meno
Per le persone per aiutare le persone atteso da curare appunto per permettere alle persone di rimanere a lavorare nei propri Paesi
Ora quindi vorrei dire a Kyoto facciamo che rispondiamo senza pensare all'ordine alfabetico altrimenti dovremmo andare avanti e indietro
Quindi iniziamo dalla parte poi
Proseguiamo
Vive indipendentemente dai dello ma dalle domande
Ovviamente quando si tratta di domande specifiche sulle vostre aree rispondete
Bloccare vuol dire però ci sono delle differenze
Di oggi sono qualitativamente non quanti dei diversi da quelli del passato
Ci sono diverse ragioni una su cui voglio richiamare la sua attenzione è il fenomeno delle nuove tecnologie
Cioè dire e c'è un problema nuovo che in passato non c'era il immigrato che viene nei nostri Paesi avanzati devi inserirsi in un sistema produttivo caratterizzato da nuove tecnologie e quindi le difficoltà usuali tutto ogni migrante questi sci giungono quelle legate certamente al discorso dell'universo culturale
Perché per entrare a lavorare in un sistema di nuove tecnologie non basta aprire la forza lavoro bisogna anche essere omogenee culturalmente questo pone un problema nuovo che in passato non c'era
Passato le immigrate facevo il lavoro come dire basso oggi non è più necessariamente così e questo ci aiuta a capire rispondo alla domanda dell'altro signore che parlava del disagio psicologico che esattamente dovuto in parte a questo
L'altro aspetto del disagio psicologico etti e quando io parlavo politica del riconoscimento delle diversità esattamente questo
E cioè dobbiamo tener conto che chi arriva viene carico di una matrice culturale che è fatta di certi valori e così via
Allora se noi prescindiamo da questo potremmo anche soddisfare due esigenze abitative eccetera eccetera
Però se non arriviamo a toccare anche questo aspetto aumenteranno i disagi psicologici collega ricaduta a livello sociale
Di devianza i Di Cioccio Pattie come ormai vengono chiamate che sono sotto gli occhi di tutti ecco perché e questo è un problema Chimp passato non era perché quando l'italiano andava immigrare in Germania o in America l'universo culturale era più o meno omogeneo
La matrice culturale come Gianni non è così oggi quando ci arrivano persone età altri orizzonti culturali ecco perché c'è un problema in più e per certi aspetti più delicato
Ed è per questo che non basta dire dobbiamo integrarli come a volte semplicisticamente si dice bisogna decidere e modello e bisogna vedere se l'immigrato accetta l'integrazione
Grazie
Pentium smettiamo
Auguri laica Cutty reggae Ústí ricco Essence che ad delle di Wall Street dritto verso il suo alto mai Graines Whitey demo e Grant auto di comporre Sudan andando il già Antonino annuo osservo del sa ecologico dal Mancianti ormai cresce Anna
E poi ancora
Una volta e il la questione appunto delle dei rifugiati quindi ci sono delle delle cose che ancora bisogna fare vale a dire la creazione di una tipologia di immigrati ed immigrazione noi sappiamo esattamente qual è
Il la dimensione che esso tende a all'immigrazione
Infatti sappiamo perché ci sono le persone e l'ambiente ma tuttavia non sappiamo come queste interagiscono
è come interagiscono con i fattori che sono correlati alla cultura quindi qui la dimensione psicologica e ancora la struttura economica degli di ciò che noi chiamiamo di Paesi di accoglienza i Paesi di origine
Quindi è importante avere una un prospettiva generale su queste cose al fine di nomina di non fare delle delle mentre disquisizioni
è senza essere chiari quando si parla di fare magari delle delle di delle dichiarazioni che non hanno alcuna alcuna relazione con le condizioni di vita delle persone bisogna creare una tipologia che in un certo senso faccia un buon distinguo tra i diversi si si è delle regioni per le quali le persone migrano
Perché sappiate bisogna considerare anche il tempo e la durata svela dell'immigrazione il motivo per cui le persone vogliono emigrare e poi essere è perché ritorno bisogna raccogliere i dati perché altrimenti traiamo delle conclusioni
E poi ciò che il peggio disegniamo delle politiche sbagliate
E quando i diamo delle politiche sbagliate sbagliate vi è una tendenza ad avere dei modelli sbagliati e quindi creare una situazione che non può essere di ausilio che non può essere di aiuto
Né ai Paesi di origine nei paesi di accoglienza
Quindi bisogna cercare di essere il più obiettivo possibile creare per le politiche sulla base di fatti grazie
Grazie
Non è che gli
Grazie
Cercherò di rispondere alle due domande che mi sono state poste
La prima era relativa al ritornerà al rimpatrio Dei rifugiati
In effetti ci sono delle buone prospettive di ritorno di vari tipi quando si gestiscono dei sistemi di migrazione la seconda era relativa
Ai programmi di migrazione essere di migrazione selettivi per quanto riguarda la prima il la prima molto complicata infatti bisogna è chiaro si possono fare delle delle discussioni molto esaustive è il tempo tuttavia molto prende del tiranno io cercherò di comunque
Dire che
In quanto parte di ogni sistema di gestione delle immigrazioni dia un posto per il rimpatrio belle delle persone degli immigrati dice ci sono due programmi specifici uno al quale ho fatto riferimento e quindi Manzione nelle menzione nel mio discorso ed è chiamato il Rizzo il ritorno di persone qualificate e questo è un qualcosa di molto Complesso è definitivamente qualcosa un bel programma molto ben definito
Che
Che riguarda gli interessi del dello sviluppo e non creerebbe i decisori politici all'interno dei paesi di origine per molti anni infatti
Certi molti né al Governo abbiamo cercato di aiutare i governi e le varie società al fine di potere individuare e identificare i cittadini che erano andati ma che avevano lasciato il loro il loro Paese quindi erano andati all'estero
Cercando quindi di emergono tenuto poi è successo in questi rispettivi Paesi tuttavia queste persone volevano poi ritornare nei loro rispettivi Paesi di origine al potere per poter esercitare le loro professioni quindi le loro attività
Noi abbiamo avuto un superiori scontato un successo devo dire con questo programma naturalmente non è facile di facile attuazione ci sono degli emigrati che vanno né all'estero che vanno in altre aree poi si stabiliscono si insediano in queste zone poi magari preferiscono rimanere lì
Per quindi crearsi una nuova una nuova vita una nuova famiglia eccetera però tuttavia c'è alunna naturalmente ci sono quelli che per patriottismo per amor di patria appunto vogliono assolutamente ritornare indietro sentono questo forte sentimento
Avvertono appunto il desiderio di ritornare per questi necessario fornire un un ulteriore aiuta un'ulteriore ausilio questo è il tipo di programma che noi seguiamo che noi a troviamo & credo che nel corso degli anni centinaia di africani sono poi rientrati dai Paesi europei nel loro rispettivo paese
E e quindi continuano ad esercitare presso il loro Paese le attività le occupazioni che svolgevano negli anni
In negli altri paesi naturalmente
Credo che questo sia uno strumento di sviluppo molto importante per paesi che cercano appunto di adottare questi sistemi il ritorno un ritorno volontario un sistema basato su un ritorno volontario
è una alternativa ad esempio questo spesso si si verifica
Scusate
E quindi
Diciamo questo è uno dei programmi che noi attuiamo questo è un
è una una problematica che naturalmente ha bisogno di molto più tempo per poter essere maggiormente incrementata però vorrei adesso passare alla seconda domanda relativa ai programmi se di immigrazione selettiva sì naturalmente esistono tali programmi
Ci sono delle
Delle
Persone che sono deputate alla realizzazione di questi programmi e questi programmi sono rivolte appunto a delle persone che hanno delle Eskil delle delle un uomo molto sviluppato da un punto di vista anche economico
Credo che
La maggior parte degli relatori
Ma hanno detto stamattina anche io non sono d'accordo in questo che è il il fenomeno migratorio qualcosa che una continuerà ad essere sempre presente bisogna naturalmente controllare le frontiere eccetera ma dobbiamo cercare di capire come si verifica perché si verifica io credo tuttavia che chimica
I programmi di immigrazione selettiva forniscono dentro vantaggi non soltanto
Alle e società esterno delle società di di accoglienza ma anche a quelle di origine perché le persone
Le persone che lasciano i loro Paesi perdono la loro proprio della loro protezione perdono i propri diritti e pensano di andare di poter voterei diurna e di protezione di nuovi diritti gode appunto in nei Paesi nei quali invece
Decidono di nel rifugiarsi
Questo è spesso ciò che essi si verifica ci sono delle dei fattori che vengono più sfruttati di altre comunque credo che uno dei vantaggi
Di fare per queste del proprio punto
Di garantire il rispetto dei diritti umani
Per gli immigrati è aiutarli al fine di sì ottenere una posizione dignitosa nelle loro rispettive società grazie
Grazie al dottor McCain lei a questo punto vorrei chiedere
Al dottor
Di alla di essere molto brenese
In modo tale da finire la nostra sessione grazie
Vorrei che adesso
Cresce
Vorrei anzitutto rispondere all'anno prima domanda riguardante i Paesi ricchi e quelli poveri quello che sta succedendo in questo momento soprattutto lei paesi occidentali
In Europa
E che i pesi spendono al grandissime quantità di denaro
Per cercare di attuare
Procedure
Sociali riguardanti anche il welfare
E ci sono Paesi come l'Olanda o come la Svizzera
Che spendono almeno un miliardo di dollari all'anno solo
Per questo sistema
Ma parliamo
Posso ma ci sono non ci sono così tanti soldi perfetti
Ma bisogna un approccio interessante
Sarebbe quello di un gruppo di lavoro sulle migrazioni
Che sia un po'è un approccio esaustivo
Su ciò che può essere fatto nei paesi d'origine
Al fine di portare avanti delle attività al fine di
Fare in modo che queste persone rimangano nei loro Paesi
E quindi fornire tutte le informazioni del caso
E a bere e poi modo di preparare dei piani d'azione
Ma ciò che succede e che questi piani di azioni ci sono
Ma il controllo la parte di controllo è un po'più forte
Rispetto alla parte relativa all'investimento e quindi
Sono ancora ottimista
Sul fatto che si potrà andare avanti nell'effettuare questi Investimenti
Ma a volte sì annunciato le problemi quindi credo che talvolta questi Paesi
Si rendono conto che non hanno più modo di affrontare il problema quindi
Questo approccio esaustivo
Sarebbe interessa è certo e poi
Parlavamo di un approccio d'origine
Ma
Sicuramente lasciamo fuori l'Europa da questa da questa considerazione
Questo non vede essere un eccesso
Dobbiamo al portare avanti delle azioni positive alla fonte
Perché tanto comunque le persone si sposteranno
Ma certo si può gestire in maniera minore il il numero delle persone che poi si spostano
Sì
Quindi bisognerebbe considerare una riduzione delle spese e dei costi in quei Paesi e detiene come
Se questi fondi possono stress per spesi e usati per Paesi dell'uno occidentale
E quindi dobbiamo lavorare su questo aspetto
Per contribuire
A ridurre questa pressione fiscale
Uno dei problemi è un altro problema e che ci sono molte persone che chiedono asilo
Perché non c'è un altro modo perché la politica migratoria
Perché
Non è solo un fatto che le persone vogliono andare cioè il problemi in quei Paesi ma non vedo perché non c'è scelta cioè non possono fare nient'altro devono necessariamente chiedere asilo
Quindi bisogna rivedere quello che il sistema delle migrazioni
Quindi un approccio migliore può permettere
Di bene quelli che sono gli aspetti riguardanti il controllo del fenomeno grazie
Dovremmo
Credo che l'ultimo punto
Se interessante perché perché siamo tutti italiani in questo momento parliamo tutti quanti conosciamo gli spaghetti e mandando il risotto ma in ogni caso
In Italia
è un Paese che ha visto di tutto
Abbiamo avuto episodi di emigrazione
Ora le persone stanno arrivando in Italia
Quindi e ci sono questi immigrati che arrivano che poi non vogliono ripartire
Ricordo che c'è un mio amico che ha portato in Europa su Zio che era molto malato
E questo lo era molto sul preso di vedere
Così tanti bianche attorno a sé
E quindi chiese a suo nipote
Perché ci sono così tanti bianchi qui
E quindi ragazzo gli disse
Ci sono Solbiati in questo Paese
Perché
Per lui era normale vedere uno due bianchi ma quindi non ha non poteva pensare che in Europa ci fossero così tanti bianchi
E quindi anche detto però ce ne sono tanti
Mai nei rioni caso è una società globale è una comunità globale
Di quindi
Quindi
Così qualunque cosa mangiamo magari possiamo andare spediti a maggior possiamo andare cibo cinese senza bar
Senza bastoncini
Ma il problema riguarda soprattutto le azioni preventive
Ma sappiamo che l'Italia e membro della in Unione Europea
E
E l'Italia può sicuramente anche iniziando Baldo a questo convegno
Popper Lare all'interno del G7
Di come
Il
Come
Che cosa di cosa abbiamo bisogno specifici certo ci sono molte istituzioni
Sì hanno la loro sede qui a Roma quindi bisognerebbe sapere quale di quanto avete bisogno
Al e quali misure di sostegno avete bisogno
Quindi così ci permetterete
Non vi evitare la immigrazioni ma quantomeno di dare una regolamentazione alle dichiarazioni
Sì
Fate in modo che siano selettive e nome basate sulla assoluta necessità
Ad esempio dei un cinese che vuole assolutamente andare in Inghilterra
Cosa possiamo fare per evitare che ciò avvenga
Credo che
E mi devo congratulare con gli organizzatori di questo convegno per questa iniziativa
Ma quanto possiamo andare lontano
Abbiamo sicuramente importanti contributi da parte di molte persone molti Esperti molti
Rappresentanti importanti delle istituzioni per le quali lavorano quindi
Cosa possiamo fare
Fino a quando il G7 non si incontrerà la prossima volta eccome possiamo convincere il governo italiano Ada ad apportare un contributo cosa si può fare
Non solo quindi per proteggere
Non solo il mercato
Borsistico ma anche quello dei pedaggi ai lavori delle persone che provengono da diversi Paesi
Da diverse parti del mondo cosa possiamo fare
Ciò che vogliamo dire che un'azione preventiva
Sicuramente
Sarebbe sicuramente più economica più efficace
E sicuramente eviterebbe la la diffusione di catastrofi
Abbiamo visto ad esempio
In in televisione che già sicuramente le le migliaia di persone in Kosovo durante il periodo della crisi in Kosovo
Spesso si dice certo poi Nova emigrato poi anche tornare nella tua patria pensare Casa dolce casa
Ma cosa si sono lasciati alle spalle quando sono partiti e cosa troveranno se e quando torneranno se pensiamo all'Albania al Montenegro alla Macedonia
Quindi credo che migrazioni continueranno
A meno che non siamo in grado di fare anche il minimo sforzo
Forse il problema è che siamo tutti esseri umani
E come esseri umani e dovremmo essere in grado di aiutare
La vita e l'esistenza di altre persone
E non pensare di voler andare assolutamente in qualunque posto mangiare spaghetti Homburg
Quindi credo che questo sia un aspetto importante e credo che questo incontro ci aiuterà ad andare avanti di sviluppare questo punto grazie
Grazie
Grazie ai relatori grazie tutte le persone che sono intervenute le persone che hanno ha formulato le loro i loro suggerimenti anche delle delle domande grazie per essere stati molto pazienti grazie a tutti grazie al sindaco di Roma grazie agli organizzatori di questa discussione così importante che è avvenuta oggetti avverrà nei prossimi due giorni grazie