"Il nuovo dibattito sul conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, la legge elettorale, l'antitrust, i radicali" servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'archivio di Radio Radicale

Vecchio dibattito sul conflitto di interessi di chi titolare di patrimoni industriali di svariati miliardi viene eletto o è chiamato a ricoprire cariche pubbliche
Ci spinge questa volta Callieri a Scutari innanzitutto un documento d'archivio del dieci aprile novantaquattro quando a Roma si svolse la convenzione nazionale dei riformatori
Rinviando il momento di quella la sinistra radicale organizzata all'indomani di quelle elezioni politiche che portare mai governo Silvio Berlusconi
Torneo scuotono quanto dissero
In quell'occasione
Marcello Prayer
Professore di filosofia della politica all'Università di Pisa
Editorialista del Messaggero
E adesso anche il senatore di Forza Italia
è responsabile del settore giustizia di questa organizzazione
Silvio Berlusconi Marco Pannella
Il calendario dei lavori prevede che immediatamente dopo di me Pannella parole l'onorevole Berlusconi per un saluto un intervento coi Marco Pannella e quindi io mi sto domandando se c'è qualcosa che io possa fare fin dall'inizio per evitare che poi è scoppiato l'orologio immediatamente
Quindi cercherò di entrare immediatamente in argomento credo che
Per quei molti ripresenti che ci ascoltano per radio radicale che la pensano come me come si direbbe in lombardo moderno che hanno un idem sentire
I risultati della elezioni il ventisette e il ventotto di marzo siano stati tra
Realizzazione nulla
Quasi realizzazione di un sogno
Io vi dico concentrerò prevalentemente su quel qua
E tuttavia siccome il sogno era ed è allettante consentitemi di dire una parola anche se dietro voi sapete che si trattava perché tante volte lo abbiamo sognato insieme si trattava di un sogno in inglese
Sogno difficilissimo peraltro in un Paese che ancora oggi guardate materia allegramente maggioritario Spina non insegnare questa lingua nella scuola superiore
Sogno inglese perché prevedeva la divisione delle forze politiche in due schieramenti o due parti o due partiti
Con la presentazione di due ricette diverte alternative
Con una libera competizione e finalmente con un'assunzione diretta di responsabilità in funzioni di governo della parte o del popolo o del partito vincente
Questo sì quasi realizzato
E penso che molto meglio si sarebbe realizzato
Se la legge elettorale non fosse stata quel compromesso tra due logiche di vero
Che è stato un compromesso frutto di un altro compromesso politico realizzato in un momento ma non sono tanti secoli fa appena pochi mesi in cui le forze politiche travolte dal voto elettorale pensavano ancora di essere intramontabili
E credo che dobbiamo dire grazie
E comunque io personalmente dico grazie ai cittadini italiani che hanno compreso meglio di tanti leader anche di coloro che del bipolarismo per come ha fatto una bandiera hanno compreso qual è la logica del maggioritario
Oggi siamo finalmente in una situazione in cui possiamo dire che qualcuno governa e va al governo e non al potere e qualcuno va all'opposizione
Questo era il sogno
Si obietta perché lo si legge tutti i giorni lo sentiamo dire questo sogno e realtà irrealizzato malissimo perché ha vinto la destra
Ora consentitemi di dire prima di esprimere la mia opinione su chi ha vinto intanto perché mi sembra più facile oltre che mi sembra anche più cavalleresco dire chi ha perso
E così come io vedo la situazione
A me sembra che abbia perso la sinistra quella sinistra che dava alla percezione vivissima sotto la quale porterà anche una intenzione altrettanto viva di instaurare un regime e credo che non sia squilibrata all'ultimo
Nove
Non sia spendeva dall'uso di mezzi anche poco leciti per quel realizzazione ha perso quella sinistra che oggi teme la epurazione così come noi tendiamo perché parola qui noi aborriamo tema l'epurazione eppure appena ieri arrivano i realizzatori stava ritornando giorno per giorno una epurazione preventiva
Ha perso la sinistra che si è presentata nel segno della restaurazione della continuità quella sinistra che fin dall'inizio metteva Ciampini riserva chiamo a Martinazzoli a scaldarsi i muscoli ai lati del campo ed era pronta a presentare dischetto rosso per mandare in tribuna il Presidente della Repubblica
Ha perso anche la sinistra che voleva fare la destra
Ha perso la sinistra trasformista
Ah perché la finestra che rinunciavo scuole apparentemente pensava di rinunciare alla propria identità politica e culturale presentandosi come amica del mercato come amica dell'imprenditoria come amica del liberalismo
Perché quella sinistra che non ha saputo fare i conti con i tempi moderni che hanno saputo fare i conti con l'evoluzione del capitalismo anche in Italia
E tuttavia non intendo illudere la risposta per questo dal sogno passò al quasi non intende giunge la risposta su chi ha vinto
Perché obiettivamente dobbiamo dire che il Polo che ha vinto è un pollo eterogeneo
è un polo in cui sono presenti
Delle componenti postfascista
Sono pervenute delle componenti di destra
Ho difeso liberale sono presenti delle componenti o delle forze regionali del talvolta al limite dello scisto della scissione
E sono presenti delle forze liberaldemocratiche
E da qui credo che dobbiamo partire
Ed è qui credo l'impegno di quella componente liberaldemocratica del Popolo delle Libertà
Che ha vinto l'impegno e l'onere di fare in modo che quella componente che quei valori che quella cultura sia prevalente entro l'intero Polo dei vincitori
Come
Come si può fare
Io una parola
A questo proposito unico
La parola è quella dei paletti
Quella componente liberaldemocratica del Polo delle Libertà deve porre
Agli altri è assente
Veri paletti
Dei vincoli delle garanzie
La liberaldemocratica e un regime difficile
Non è un regime delle persone virtuose
Soltanto le dittature sono regimi di persone virtuose
Non è non è neppure un generico regime della sovranità della legge
Soprattutto nel regime della sovranità di una norma in particolare cioè della norma secondo la quale nessun potere
Per quanto forte finanziari editoriale
Industriale e imprenditoriale quello che volete nessun potere per quanto forte può vivere senza un adeguato contropotere
Ecco perché ci sono delle responsabilità nel Polo dei vincitori ecco perché quella componente genuinamente liberaldemocratica che è rappresentata qui e che io considero rappresentata anche dalla forza che si chiama Forza Italia
A un prevalente la responsabilità di diffusione di questa cultura a veniamo ai paletti perché credo che palle che ci siano per tutti ma intanto ci sono anche per coloro che hanno che hanno perduto
Essi dovranno pure decidere se l'opposizione la si fa
Rigorosa
Tura
Rigida
Ma parlamentare ma politica oppure se si intende fare una opposizione di piazza anche questa è una responsabilità e un palo
Ma veniamo veniamo ai paletti del Polo vincitore
Ecco mi rivolgo in primo luogo ad Alleanza Nazionale
Pensionamento apprezzo la evoluzione di quel partito
Personalmente apprezzo le modificazioni che ci si e esso ha compiuto e tuttavia anche anche ad Alleanza nazionale dobbiamo dire che liberaldemocratica vuol dire essere esigenti non si può essere liberaldemocratico
Regia essere restrittivi interno ad esempio di di voci e di APO
Non si può
Non si essere liberaldemocratici e pensare di non rispettare le tutele giudiziario a garanzia dei cittadini o farsi venire puliti
Che la pena di morte
Questi
Questi sono paletti
Questi sono i paletti che non possiamo passato e che il polo liberaldemocratico la componente liberaldemocratica acriliche che esige
Paletti ne occorrono anche
Alla lega
Qui c'è una questione di carattere
Istituzionale che viene posta
Ora
Evidente a me pare che l'unità dello Stato
è compatibile con le diverse configurazioni dunque unità non vuol dire necessariamente unitarietà
Configurazione amministrativi o non amministrative diverse sono possibili ma c'è un limite oltre il quale
Non si può andare se federalismo volesse in realtà dire con un federalismo e confederali non volesse in realtà dire anticamera di una separazione di una scissione allora quella un paletto che non possiamo superare
C'è
C'è un elemento molto semplici per vedere fino a che punto si può spingere questo federalismo
Le riforme istituzionali a mio avviso sono o dovrebbero essere la realizzazione di due principi semplici semplici
La divisione delle forze politiche e la divisione delle forze istituzionali
La divisione delle forze politiche si attua
Al meglio con il sistema uninominale maggioritario secco ad un turno senza compromessi
Non solo non credo che noi dovremmo volere
Il recupero del venticinque per cento non dovremmo volere nemmeno visto che il doppio turno perché quel doppio turno sarebbe la Pasqua di resurrezione leghiste
Tipi diamoci in due ponti
Che siano reciprocamente legittimati ad est l'uno all'opposizione l'altro il governo vicendevolmente ma dividiamoci in due ponti
Non consentiamo agli scheletri del passato di risorgere di cittadini italiani con il volto hanno già detto di no e l'altro principio altrettanto semplice a me pare la divisione dei poteri istituzionali
Non non rincorriamo mitiche e mai tentate mai sperimentate riforme quale possono essere quel quale potrebbe essere quella della elezione diretta del premier
Noi possiamo al nero è una divisione netta di potere con una duplice investitura alla investitura dell'esecutivo cioè del Presidente della Repubblica che ha ha funzione di governo che in carica un governo
E la investitura diretta di un Parlamento che ha funzione di controllo queste democrazia queste peso e contrappeso
Entro questa cornice di divisione delle forze politiche di divisione delle forze istituzionali il federalismo ha un senso in altra maniera è soltanto una minaccia niente più
Ma ci sono anche dei paletti dicevo per la componente
Liberaldemocratica ci sono dei dei paletti per e dobbiamo onestamente
Tranquillamente
Ma chiaramente
Porre anche a Forza Italia che la forza politica principale del dopo lezione
Che mi devo rivolgere
Se me lo consente direttamente all'onorevole Berlusconi
è la prima volta che lo vedo di persona
Le confesso onorevole Berlusconi che anche senza la fatidica calza lei non mi fa paura non mi sembra il diavolo
Non
Non la considero il nemico pubblico numero uno
E tuttavia questa mia mancanza di paura nei suoi riguardi non mi fa velo dal dirle che esiste un problema di quali i rigidi paletti anche nei suoi confronti
Perché come dicevo prima questo come la così come la democrazia non è un regime di persone virtuosi o di persone che hanno delle dichiarazione di intenti e delle intenzioni nobili
Così nel suo caso la democrazia
Sarà e dovrà essere e il polo liberaldemocratico questo dovrà chiederle una separazione è una indicazione netta di separazione di interesse di attività
Non perché noi non riteniamo che non siano legittimi i suoi interessi ma perché noi non vogliamo vivere mai in una democrazia in cui il Presidente del Consiglio io penso che lei diventerà presidente del Consiglio il Presidente del Consiglio sia posto nella condizione obiettivamente difficile dunque fuori delle regole
Di dover scegliere o decidere fra interessi privati i suoi
Legittimi interessi per i fatti suoi e l'interesse del cittadino
Non
Non intendo essere
Certamente vendicativo e non intendo adesso nemmeno così ingenuo da non ritenere o dal chiederle che lei domani metta all'asta tutti quanti i suoi beni o magari ne venga sottoposto i suoi nemici di ieri ma certamente
Come forse qualcuno si aspetta ma certamente una indicazione concreta
Una dichiarazione esplicita e dei fatti poi successivamente concreti saranno quelli sulla quale del sulla base dei quali lei sarà giudicato
Termino perché siccome ho parlato di palette ci sono paletti anche per i liberaldemocratici anche per i radicali so che si dice i radicali si scrive Pannella e quindi pensare di mettere poi paletti o picchetti a Pannella l'impresa è differito è difficile
Ma
Io ho ammirato
E apprezzato
La
Coraggiosa scelta che voi avete fatto prima e durante la lezione
Tanto più coraggiosa perché difficile
Perché
Il ricatto delle parole
Il ricatto della cultura faceva sì che iter radicali
Marco mi esprimo così imparo dell'abitare in generale fossero considerati ossia auto considerassero una forza di sinistra
è stato difficile penso per molti radicali schierarsi in una parte verso la quale la cultura dominante le categorie dominante della cultura bevono una diffidenza pregiudiziale io apprezzo questa ce ma ora bisogna fare di più
Questa componente ha uno scopo e una funzione
Questa componente deve diffondere la sua cultura che prevalentemente soprattutto una cultura di governo il momento è arrivato di assumere dirette responsabilità di governo
Cari
Cari amici radicali avente un compito che è veramente esaltante
Lo dovete assumere senza arroganza
Lo dovete assume però con la consapevolezza che vi aspetto hanno delle funzioni e dei compiti che sono difficile ed importanti
Ci sono delle cose esaltanti da fare nella politica estera ci sono delle cose esaltanti da fare nelle riforme istituzionali ci sono da cosa importante esaltanti da fare nell'ambito della giustizia e della tutela dei diritti
è lì che dovrebbe essere presenti è lì che vi vorrei vedere
E da lì
è da lì che voi dovete partire nono per contemplare la vostra vittoria
Non per inorgoglire ben quattro Successo certamente per diffondere la vostra cultura ed è verissimo ed è importante quello che ha sentito ieri quando si diceva che va a partire da quel lo schieramento da quella componente del Polo delle Libertà si può allargare ulteriormente e va benissimo allargare sta più importante che essere che ieri amici dello del patto siano venuti a Breno e abbiano parlato ma tuttavia ripeto dalle posizioni di governo da forza responsabile di governo si può partire si deve partire per allargare questa attività
Non
Non
Arretrato ed affronta queste responsabilità
Chiedete il massimo della visibilità
Ve lo meritate
è importante per voi è importante per Forza Italia e importante per tutta l'Italia chiedete il massimo della visibilità compatibile
Ma da partire da quel momento a partire da quel momento cercate di governare un Paese dobbiamo rifare e il polo liberaldemocratico deve rifare completamente questo Paese
Auguri
Grazie
Grazie
Grazie a Marcello Fera anche a fare l'abbondanza dei pazienti
Questa Prada ti dice tempo interpretato in qualche modo quasi riassunto tutta una serie di interventi e di pensieri che si sono succede Udine i nostri lavori
E grazie di averle in qualche modo sintetizzati per noi
La parola d'essa all'onorevole Silvio Berlusconi
Buongiorno e chiedo scusa ora
Avete visto che scompiglio mi sono portato dietro
Speriamo di poter in futuro lavorare un po'più tranquillamente speriamo che ci diano l'occasione di lavorare in futuro
Un attimo solo scuole servente finito davvero metà della sala non può seguire francamente è un po'antipatico se avete finito al vostro l'amore concedete a tutti di poter seguire questa interventi
Mi pare che sto parlando ma vorrei invece essere ascoltata ancorché senza certo ordine tutto il possibile per favore per favore
Ce ne sono due che neanche per favore Sempre più per favore
Grazie
Oltre me prega
Bene
Io intanto devo dire mi piace molto dirlo che vengo qui
Con l'animo di chi viene a trovare degli amici antichi gli amici a cui sono stato affettuosamente vicino che mi hanno ricambiato
In un'amicizia che dura da molti anni
Vengo qui anche con qualche merito non soltanto voi avete cambiato il Paese con le vostre iniziative cori Joseph io ricordavo prima ce qui vicino che occhieggia verso di me mi sorride Sergio Stanzani
Io assumo il merito di aver di fatto cambiare un intercalare che lui aveva sempre va bene va bene centoquarantasei volte l'ha detto con me
Io credo che il merito sia un po'anche il mio adesso lo dice più adesso dice va male ma come abbiamo vinto e diceva ma
Comunque sono qui non per un intervento rituale ma veramente per portare il calore
Di una vicinanza il calore di un'amicizia il calore di una stima che ho sempre avuto
Non soltanto nei confronti dell'amico Marco Pannella ma anche nei confronti di tutti coloro che con lui si sono battuti con grande coraggio per cercare di migliorare di ammodernare questo nostro Paese
Ho un intervento
Preparato su cui ho ponderato su cui ho riflettuto prometto assolutamente da parte perché l'intervento di chi mi ha preceduto non ha fatto che dare una fotografia che corrisponde larghissimamente alla percezione che io ho in questo momento e delle cose che si devono fare
Quindi dico soltanto due parole andando all'essenziale
Intanto gioiamo
Di questa vittoria
è una vittoria di tutti noi
è una vittoria
Che ha già raggiunto un obiettivo preciso
Quello di non dare la possibilità a una certa parte politica che anche in questa recente campagna elettorale si è comportata come voi sapete di instaurare in Italia un regime senza libertà e senza democrazia
Abbiamo quindi raggiunto uno dei due obiettivi che ci eravamo proposti anche definendo
La nostra alleanza il Polo delle libertà e il Polo del buongoverno
Molto c'è ancora da fare per quanto riguarda
Naturalmente il raggiungimento delle libertà e sono tante sono tante le espressioni in cui si articola questo concetto
Molto c'è da fare
Per dare a questo Paese un governo efficiente
Un governo che realizzi quei punti di programma che tutte le forze dell'Alleanza hanno chiaramente indicato
Credo
Che molto ci sia ancora da fare per dare al Paese una maggioranza netta decisa e una opposizione che faccia il suo mestiere quello di controllare l'operato della maggioranza credo che giustamente si debba andare verso un miglioramento di questa legge elettorale togliendo
In momento proporzionale della legge stessa
Anch'io penso che la scelta non possa essere che nella direzione del turno unico secco
Ho cambiato idea al riguardo
Credo che questo possa avvenire ora dopo che l'elettorato ha preso le misure
E di questo modo di votare dell'introduzione del sistema maggioritario e credo che in quello che può garantire il turno unico secco sia
Una alleanza tra forze più omogenei e in non proliferare CT troppo de partiti che verrebbero alla maggioranza una difficile vita di governo
Credo che ci siano
Moltissime cose naturalmente da fare per dare risposte concrete ai concreti urgenti gravi problemi del Paese
Credo
Tuttavia che c'è una cosa ancora da precisare con grande forza con grande decisione
Anche a questo
C'è ampiamente riferito il professor Pera quella cioè che questa alleanza non deve accettare
Una definizione che troppo facilmente maliziosamente direi anche in malafede gli oppositori nostri gli avversari della sinistra ci stanno stanno cercando di buttarci addosso questa non è un'alleanza di destra
Non è un'alleanza di
Perché
Le forze che la compongono
Sono quelle che conosciamo sono forze
Che vengono
Una di esse viene dalla destra ma fatto convinta affermazione di
Liberalismo e di liberismo e noi dobbiamo essere lieti che nell'area della liberaldemocrazia entrino nuovi soggetti
E giudicheremo dal loro operato sui loro convincimento è un convincimento
La loro realtà
Tutte le altre forze solo forze che hanno nel tempo dato dimostrazioni inequivocabile
Di essere forze liberaldemocratica
Ci sono qui degli amici dell'Unione di Centro
Ricordiamo anche i cattolici che ci sono staccati dalla vecchia Democrazia cristiana e che sono cattolici liberali
Anche la lega di Bossi pur con tutte le difficoltà che oggi abbiamo di individuarne il pensiero reale
Non può certamente definirsi un movimento di destra
E poi
C'è anche Forza Italia cioè direi soprattutto Forza Italia
Che ha un programma estremamente chiaro che rivendica anzi il merito di avere forse per la prima volta
Portato una campagna elettorale a discutere di cose concrete a discutere di programmi una Forza Italia
Che e nata in un tempo brevissimo che ha risposto a una richiesta generale di cambiamento cambiamento delle vecchie facce dei vecchi partiti cambiamento però anche di un vecchio modo di fare politica
Una forza Italia che credo si possano unire nell'elogio
Dell'avere dato una risposta fresca immediata
A questa voglia di innovazione di rinnovamento
E che lo avvicino in queste ore se permettete anche nel coraggio a ciò che il movimento radicale affatto negli anni nella sua storia e anche in questo caso il
E siamo al punto un'alleanza
Un'alleanza così fatta deve garantire
A tutti coloro che
Le hanno dato il voto di questa sua centralità una centralità assoluta senza esitazioni
Senza defezioni
Io personalmente come Presidente
E di maggiore di Forza Italia
Posso ben dare la mia parola
La parola di chi
Intende essere sempre portatore di buonsenso di moderazione di prudenza di concretezza
Di chi intende cioè temere fortemente costantemente la barra al centro
Ma soprattutto io credo
Che è un'altra garanzia importante sia quella di una partecipazione nella maggioranza questa maggioranza io mi auguro anche nel governo che questa maggioranza sarà chiamata ad esprimere anche una partecipazione del vostro movimento
Di chi cioè ha dimostrato con una militanza
Continua
Di essere capace di trasformare una debole minoranza politica
In una grande maggioranza
Di opinione una grande maggioranza culturale e civile
Un movimento che si è segnalato in tante battaglie di libertà
E che credo oggi si è chiamato a questo compito di continuare
Queste battaglie dentro questa nuova alleanza
Di
Dare il suo contributo anche di professionalità anche nella dialettica anche nella polemica politica
Affinché le conquiste
Il rinnovamento l'innovazione che da questa maggioranza il paese si attende
Possano essere raggiunte
Sicuramente
Anche nell'ambito di battaglie che non saranno delle battaglie tracce
E io credo
E la presenza del movimento radicale
Oltre a questa funzione anche un'altra funzione importante
Quella di essere come dire
Un movimento di frontiera
Un movimento aperto che guardi anche tutti i protagonisti
Che oggi non sono entrati in questa alleanza
Innanzitutto i protagonisti del centro questo centro che dopo avere contribuito al formarsi nel sistema maggioritario non l'ha capito e ha voluto estraniarsi e ne isolandosi in una posizione improduttiva
Ma soprattutto anche molti protagonisti della sinistra di quella sinistra aperta liberale
Che si è appiattita
Sulle posizioni
Del PDS e di Rifondazione Comunista e anche in certi casi e che credo già oggi stia meditando
Stia guardando con interesse
A ciò che l'alleanza del Polo delle libertà e del buongoverno saprà fare nella concreta attività di governo
Quindi
Una funzione importante
Una funzione in cui
Ci saranno temi anche che la sensibilità di Marco Pannella di coloro che gli sono stati vicini
Nella sua grande avventura
Potrà dare come contributo determinante ricordiamoci alle tante cose che dovremmo fare al di là dei problemi concreti
Penso ai problemi dell'ambiente la sconfitta dei Verdi sembra avere tolto di mezzo coloro che
Erano i paladini
Che avanzati
Dei problemi dell'ambiente
I problemi dei diritti civili
La necessità in questo momento questo modo di gestire la giustizia di affermare le garanzie degli imputati
E soprattutto la grande attenzione che è sempre stata forzata ai problemi di coloro che hanno di meno ai problemi dei più bisognosi ai problemi di chi soffre
Ciò che dovrà fare questo governo
E qualcosa di
Difficilissimo
Ereditiamo dal passato una condizione disastrosa sto cominciando a guardare a fondo i conti dello Stato
Ci guardo dentro come se si trattasse di un bilancio di un'impresa e vi dico c'è da sentirsi ma
Da sentirsi male
Nono ancora chiaro come si riuscirà
A cambiarli
Ho certamente è chiaro che così non si può continuare
Bisogna invertire la tendenza che bisognerà riorganizzare lo Stato che bisognerà mettere un freno una spesa pubblica che è uscita di controllo per arrivare a una maggiore giustizia fiscale
Per arrivare a trovare i mezzi che consentano al Paese di riprendere la via dello sviluppo i mezzi per finanziare lo sviluppo
Per arrivare a cambiare la situazione dei servizi pubblici oggi costosissimi
Ma anche Viscas sì sì ma qualità
E qui io credo suo verrà la vostra sensibilità la vostra attenzione perché oggi la situazione che conosciamo è una situazione che penalizza soprattutto chi non può scegliere
In un possedere dove andare a farsi curare
Chi non può scegliere fra i servizi offerti dalla mano pubblica e quelli offerti dalla mano privata credo che alla povera gente
Non interessi tanto che questi servizi siano offerti dal pubblico dal privato interesse soprattutto che questi servizi vadano incontro alle sue esigenze ai suoi bisogni e che siano gestiti con umanità e senza arroganza
Questo io credo qualcosa a cui dovremmo tendere a cui dovremo arrivare qui credo che anche qui ci sia un grande campo per dispiegare la vostra sensibilità la vostra professionalità la vostra passione civile
Ecco io credo d'avere detto in poche parole
Quello che io mi attendo
Da una collaborazione da una collaborazione non formale
Da una collaborazione non di somma aritmetica dei voti ma da una collaborazione sincera da una collaborazione che si fondi
Sull'amicizia sulla stima sul rispetto quello che esiste tra noi quello che io credo che debba esistere in questo nuovo modo di pensare
Ai bisogni ai problemi del Paese
Io non so
Non so ancora se portando in un'attività di governo tutta la sofferta esperienza che io ho accumulato in questi anni in tanti differenti settori se questo potrà
Risolvere
Tutti questi grandi problemi cui ho accennato che tutti conosce
Io credo tuttavia
Che sarà difficile fare peggio di chi ci ha preceduto
Credo
Anche rispondo a un'osservazione del professor Pera
Credo che si debba operare un distinguo preciso tra interesse privato e interesse pubblico
Mi rendo conto che non ha partono le affermazioni
Di onestà intellettuale non solo intellettuale è un problema difficile a cui sto lavorando non è assolutamente facile dismettere in poco tempo un gruppo così importante che occupa quaranta mila persone
Un gruppo la cui costruzione ho lavorato dei decenni tuttavia mi rendo conto che una soluzione deve essere trovata sto guardando a ciò che si fa negli altri Paesi soprattutto negli Stati Uniti al blind trust credo che in quella direzione si possano trovare il modo di una garanzia che allontani qualunque possibilità soprattutto di speculazione degli avversari
E voglio darvi anche direttamente personalmente una assicurazione vedete nella vita
Ci sono tante fasi lo potete misurare su voi stessi
Io ne ho avute ho avuto una grande fortuna
Di fare tante cose
Ebbene vi posso garantire che oggi nella mia vita
Si è aperta una fase nuova
Sono stato orgoglioso sono orgoglioso di avere fatto un imprenditore di essere riuscito in ogni campo nel quale mi sono trovato ad operare raggiungere delle posizioni
La protagonista
Ma già adesso essendomi tuffato nella realtà della cosa pubblica
Avendo guardato i problemi che sono di tutti noi avendo soprattutto avuto innumerevoli contatti con la gente
Direi con la povera gente quella che ci aspetta veramente
Un cambiamento un miglioramento della propria vita ecco io vi dico oggi mi sento coperto
Da una responsabilità grandissima
E tutto il mio io tutto ciò che io potrò ancora dare in termini di forza vitale in termini di lavoro in termini di applicazione e perché no anche in termini
Di invenzione di capacità creativa io tutto questo mi sento oggi di doverlo dare a questa gente di doverlo dare al mio paese
Io
Propongo
Un cammino insieme
A chi già da questo spirito e dominato mi ha dato
Prove innumerevoli
è con questo spirito che io dico
Cerchiamo i guardare a ciò che si deve fare
Di guardare
Ad un sogno
Al sogno di trasformare il nostro Paese
Di farlo diventare più giusto
Più sollecito e generoso verso chi veramente soffre
Lontano dai vecchi modi la neve che chiacchiere dai vecchi rancori della vecchia politica
Cerchiamo di fare tutto ciò
Che sarà in noi
Per far sì che il nostro Paese diventi un paese più moderno
Più civile
In cui
Si possa vivere senza paura
In cui si è più bello più piacevole
Vivere
Soprattutto per chi oggi chi è meno fortunato Dinoi
E a su di sé
Tutto il peggio di un sistema che io spero sia ormai alle nostre spalle
Questo è l'augurio che io mi faccio questo è l'augurio che faccio i miei amici
Del movimento radicale a Marco Pannella
A un mito del partito radicale non mi piace la parola partito
Perché a un etimo che significa parte ed è esattamente il contrario di ciò che noi dovremmo fare per migliorare il nostro Paese dobbiamo lavorare tutti insieme tutti uniti nella direzione del miglioramento questa è la mia speranza questo e il mio augurio grazie
Silvio Berlusconi fa niente assalto
No novanta salite no il parco e innesti Accardi Renna presidente in difficoltà fisica grazie grazie davvero a lei
Parole che lei ha voluto rivolgere a questa Assemblea
Aspettiamo un attimo prima di dare la parola a Marco Pannella che gli amici fotografi termen o il loro lavoro e di più disciplinatamente si si era sì approvati ma insomma Pazzano qualcosa ma si mettano gioco
La parola a Marco Pannella
La risposta a caldo
All'onorevole Berlusconi anche il momento di chiusure di bilancio
Di questa nostra convenzione dei riformatori
No espresse dovremo fare un po'di sforzo
Per con chiarezza abituarci
A questa nuova dizione a questa nuova sfida
Convenzione
Convenzione de riformatori
Altro continuerà a vivere la sua vita autonoma
Cioè un ecco dei quello che cercava e che ci ha detto Silvio Berlusconi quando ha detto
Che questa formazione questa insieme questo popolo
Popolo di frontiera
E ha rivolto la sua interlocuzione Roberta anche alle donne e agli uomini
Di buona volontà di sinistra liberale Libertà
Sapendo
Che senza queste grandi tradizioni e queste condizioni
Quali che siano gli orrori di un momento sarebbe impossibile animare
Con sufficiente forza di valori
Ed esperienza di tradizioni la via che Silvio Berlusconi si propone reciproco
Esiste già
Un tram spartito transnazionale
Che continuerà a chiamarsi quello partito perché noi diciamo dal sessantatré sessantaquattro onorevole Berlusconi
Noi non eravamo disposti a chi lasciare alla partitocrazia
E i partiti italiani e continentali nemmeno il monopolio di quel nome la partito essenziale nella democrazia noi speriamo
Noi notiamo consapevolmente perché fra qualche anno
Quei partiti siano reperti di archeologia con i loro meriti ai loro demeriti
Nel mondo chi costituisca impartiti della democrazia ed è quello al quale può dare un contributo enorme
Oggi
Ci tengo a sottolinearlo se qualcosa sono convinto e lo spero
Resterà in questa giornata
Per l'Inter politica italiana per questa legislatura per le alleanze nel popolo in Parlamento
è la scelta alla opzione
Che come coloro che sanno guidare ha detto a lungo riflettuto ad un certo punto apparentemente all'improvviso apparentemente all'improvviso compiono nasce e quasi con modestia di tono con umiltà
Quando Silvio Berlusconi che hanno di credere a oggi
Il sistema diciamo anglosassone e non altri continentale
Il sistema nell'uninominale ad un turno questo che ci venga eccita
Come suggerimento la tradizione l'unica grande tradizione democratica che non ha prodotto molte ore in questo secolo né dal SISMI né comunismo né né meccanismi nel militarismi né altre né populismi e le grandi variazioni balcanica e mediterranea o del centro Italia
Non diciamo che necessariamente il rapporto è solamente fra il posto e prova però ma diciamo che è un mezzo proprio la quella valorizzazione ultima non estrema ma della persona e del suo territorio dell'habitat
Eliminando le eccessive mediazioni partitiche
E di costi eredità chiedo più turni sollecitano soprattutto se inserita in questa realtà nella quale già come la riproduzione della tenia no per fissione
Partiti partitini sono così in via di ricostituzione per riparare nel nostro Parlamento e nel nostro Paese un luogo nel mondo un luogo nel quale ogni volta che si affonda in un piede
In un luogo ci sente una parte dire questo piede migliore da qui no avere proprio questo grande insegnamento raccoglierlo con umiltà la persona la donna l'uomo con la sua storia con la testimonianza con il corpo che età alle sue idee non che ha dei cancelli
Lo dà come Silvio pretende giustamente che non ripartirà giudicandolo ma conoscendolo attraverso la sua storia
Ho detto ad un amico anche che mi era accanto e che aveva sorpreso adesso il con l'occhio
Be Berlusconi è molto meglio dal vivo e adesso novene per tutti l'ho detto e lo ripeto a una timidezza e quasi un metus dinanzi allo strumento che si direbbe dover dominare che dovrebbe sapere imbracciare come un'arma contro libertà all'immagine dell'identità altrui che solo chi non lo conosce
Solo chi demonizzare l'avversario perché incapace di avere intelligenza dell'avversario
Perché ha bisogno di abbassarlo per poterlo vincere mentre noi sappiamo che l'altezza la grandezza dell'avversario è il nostro dolore
è quello che accampiamo ogni giorno ne abbiamo velocemente pisolino nessuna risvolti umani nei suoi momenti peggiori perché è alla base della grande civiltà te la collera è una intuizione è un alibi una realtà non l'ho avuto mai questa parola per non scomodare la Madian alta filosofica una verità filosofica
è che ciascuno porta nella sua esistenza un briciolo storico niente ministri Giglio romanticismi storico di verità e di bene per l'altro
E che ne affrontarsi apparentemente feroce che la democrazia anglosassone quella dell'un toro quella dell'uomo e del suo territorio dell'uomo e del suo ambiente
Per l'uomo e della sua campagna basta abbiamo dovuto ripetere giacobita mentre aveva un suo valore noi siamo rappresentanti della nazione
No quando sentite dopo sette secoli almeno anche di più ormai di tradizione
Con quanta fierezza pertinenza con quanto radicamento e io non e con quanto anche furbizia con quanta disonestà della compiutezza della realtà umana un nostro collega anglosassone un nostro collega inglese
Cioè io a nome parate non degli elettori Canterbury
Ma il nome dei miei elettori di Canterbury offrendo al titolo
Questa è la dimensione umana a insopprimibile umiltà nella quale fatta la democrazia nella quale l'errore è il benvenuto perché l'incedere della vita e il sistema democratico e lento perché appunto include
L'errore che può divenire patrimonio al Tesoro per tutti
Allora ad assegnando all'appello giorno ad assegnare finalmente cioè questa cosa va detta da Berlusconi guardia passano e la lega nord
Ecco dove poi si vedono per FIAT pazienza la lega nord era fino ad oggi l'unica organizzazione politica anche servono Umberto poi dimentica se stesso e quando non ha memoria di se stesso di tutti e non i guai che tutti noi chiunque noi è stata la prima organizzazione politica
Con noi a chiedere quello che oggi per Forza Italia per il Paese Silvio Berlusconi dichiara
Cedere imprese leader e di volere sicurissima le lo dico io per primo
Con tutta la prudenza virtù e non la prudenza calcolo che questo esige perché non si deve vincere questa battaglia contro anche le perplessità di coloro che ci sono accanto ci sono accanto occorre con vincere vincere ecco quando il timone l'hai detto quando la bussola il primo nella barra sono stabiliti allora si può navigare
Ponte Lambro non solo le intemperie ma cedendo il passo a delle piccole barche magari che ci sono dinanzi senza sfondare non abbiamo bisogno che non ha finora in successe che non ha frustrazione non ha bisogno di stravincere non ha fretta
Per realizzare le proprie urgenze ulteriori quindi subito ed a caldo come si dice registriamo per tanti di voi Fanetti amici di coloro che ci ascoltano da radio radicale con loro
Da dodici quattordici anni e le intemperie nelle intemperie interiori nelle difficoltà porgendo invece che le pistole o il denaro alle mani delle donne e degli uomini di questo Paese le più semplice e più munite
Agli inermi Vanoni inerti
La possibilità di firmare loro referendum questo vuol dire che il referendum appuntamento che ho sempre dichiarato in campagna elettorale erano appropriatezza a chi mi diceva con Berlusconi come mai io rispondevo innanzitutto poter qualche altra cosa che ho aggiunto e aggiungo qui
Come andare perché è un riformatore quando ha stabilito e ha conquistato la chiarezza può sbagliare
Sull'obiettivo il contenuto della riforma una sulla moralità
Coloro che danno una mano a danno corpo a volte voce a questa volontà di riforma con loro sono compagni coloro che onora metri non ti chiede da dove vengono non si chiede doveva vi si onora fuori migliori arbitri
E l'ospitalità reciproca diventa in qualche misura una tenue per razza e rivalità quasi contadina
E coloro che sanno che hanno un buon raccolto da preparare se il cielo se il tempo lo vorranno ma la semina si sta facendo insieme e insieme
Si tornerà dal maltempo anche dalle operazioni Malberti se trascuro confronti
Era il il dieci aprile del mille novecento novantaquattro il professor poi adesso senatore di Forza Italia Silvio Berlusconi a Marco Pannella alla Convenzione nazionale dei riformatori fino al prossimo documento
Del novembre di quell'anno un momento di dibattito
Sull'antitrust e dintorni
Protagonisti
Giornalista di teoria vista Massimo Fini Marco Taradash in quel momento
Tra l'altro anche presidente della Commissione di vigilanza dalla RAI TV oltre che parlamentare riformatore
E Marcello veneziani
La questione della Città Nuova pone in questa sezione ecco una questione decisiva per la vita della Seconda Repubblica
Normativa antitrust ne parleremo a brevissimo vuol dire in questo momento soprattutto dibattito sul sistema radiotelevisivo
Come ci sforzeremo di argomentare
Nei prossimi minuti beh questo problema invece un po'più vasto altri più inquietante più consistenti Monopoli si sono sedimentati nel corso di questi cinquant'anni sono stati i pilastri della Prima Repubblica intendo rimanere un molto seriamente anche della seconda
E allora di fronte a questo tipo di problemi che sono un po'più bassi e un po'più articolati
Da Città Nuova
Evidentemente chiamata ad esprimere una tendenza una serie di progetti in sostanza poi a decidere sa essere complice
Di questo tentativo di riproposizione in blocco dei pilastri della Prima Repubblica possa esserne irriducibilmente nemica
Introdurrei questa discussione con una prima domanda a Massimo Fini sull'argomento che paia di principale attualità
Allora poteri forti cominciamo da quelli televisivi le più gettonate i quali a Berlusconi
è in questo momento più che mai al centro del dibattito dell'Antitrust c'è stata la questione del dei trust c'è stata la questione del parere dei saggi
Tra probabilmente tutta questa materia necessario qualche chiarimento una qualche analisi in più com'è che non ci sbagliamo una mattina e scopriamo che esiste in questo Paese un problema dei trust e ed esista proprio nel sistema radiotelevisivo
Perché ci svegliano così di colpo beh non è che ci vediamo di colpo per evitare il problema del l'oligopolio era stato posto è stato posto tranne insomma e io credo che
Soltanto che ha avuto delle desistenze notevolissime anche all'interno
All'interno sia della RAI sia della Fininvest oltre che alle stelle io credo che il che il il problema concettualmente molto semplice si tratta di
Fare un disarmo bilanciato Corazzini investe rari in modo che siano scarnificata e ridotte a ognuna una rete
Vendendo poi le altre anche se l'accordo non sarà ovviamente semplice il la rete pubblica poi dovrebbe essere come in Inghilterra credo come la BBC se sbaglio qualcuno mi corregga è una rete governativa perché anche il governo ha il diritto di fare una sua politica informative latu sensu culturale se pensiamo per esempio alla televisione di Bernabei se lasciamo perdere l'informazione noi vediamo che per esempio da un punto di vista culturale è stata la migliore televisione italiana basta pensare ai ripari
Agli stila il varietà del sabato sera il mattatore con con Gassman a uno due tre con bagnarsi viene
Allora tutti gli studi uno commina con
Cose ecco il il
Questo oltretutto consentirebbe finalmente di evita che la cosa su cui CIA come si diede ci avvolto le amo da tempo cioè la lottizzazione nella nella nelle reti pubbliche perché finché le reti saranno tre la lottizzazione ci sarà sempre perché le forze politiche attente tenteranno e tenderanno sempre ad occupare ad occupare la RAI con una rari una rete chiaramente
Ripeto che faccia riferimento al governo questo problema non ci sarebbe poi ci sarebbero tutte le altre televisioni private a cui spetterebbe appunto di fare la più varia da più pluralistica
Informazione naturalmente questo discorso trova trova resistenze innanzitutto soprattutto per esempio in RAI io so che i giornalisti RAI non vogliono queste questa cosa capisco la loro posizione ma il problema di una vera a come si può dire libertà che conti su su un una serie di di soggetti e più importante del del del problema dei dei dei dei singoli
Giornalistica si diceva in anni che sono stati qui citati e che qualcuno considera gloriose io o meno
Alle di alias sessantotto per me la generazione sessantotto a parte a parte coloro che che che tirassero le conseguenze da quello che si andava dice nelle strade e cioè le conseguenze logiche e le conseguenze politiche cioè i terroristi quelli veri quelli primizie deve almeno il coraggio dimettersi ha visto dico per me la generazione sessantotto è la più mediocre la più
La più opportunista la più squallida devo dire io vi appartengo delle generazioni basta vedere che poi tutti quelli che han fatto il sessantotto tutti molti naturalmente si sono rivelati dei padroni delle Ferriere peggiore di quelli che combattevano la Thema troviamo a a alla alla al nostro argomento si diceva nel sessantotto uno due cento Vietnam ecco non uno duecento Vietnam più modestamente l'uno due cento cento sono importanti ma insomma
Reti televisive questo bisogna fare
Non si può mantenere un tu uno unico podio di questo genere ma non è grave il fatto che ce l'abbia Berlusconi piuttosto chiunque ce l'avesse ce l'avesse Augello sarebbe altrettanto grave ce l'avesse è il il ecco ce lo insegnano a scuola no che lo di un foglio è è un principio di liberale un principio liberista l'oligopolio è l'assassino della libertà quindi questa è la cosa è una riforma che bisogna fare subito proventi ripeto sarà difficile poi tenta di con cui si potrà ottenere di scarnificata e le due le due i due oligopoli poca sicuramente dei problemi ma questo è una cosa che deve essere posta da subito la e poi mi zittisco io credo che il più grave errore di Berlusconi
Aperti più che avevo di Berlusconi sia stato quello quando ha è diventato capo del governo di non porre immediatamente quel il problema l'aveste fatto ci sarebbe messo ai ripari una posizione fortissima al riparo da tutta una serie di critiche spesso strumentali che ci vengono fatte non l'ha fatto sì come un bambino goloso che vuole giocare solo lui coi suoi giocattoli
Basta vedere cosa ha fatto quando era presidente del Mila no uno che con quello di Gentili per strada quattro mila se quattro miliardi secondo me erano stronzio e si perché infine non ci voleva andare Luís aumentar venti trenta quaranta questo figlio di operare per Civati ecco voglio dire comunque le nove è stato questo adesso naturalmente lo si paga comunque ci sia Berlusconi ci sia D'Alema ci sia chi chi volete il il problema dello vogliono solo televisivo poi se ne potrà parlare ma anche ovviamente di quello la carta stampata che pure c'è la FIAT ci sa che sono tra i gruppi che fanno capo appunto quelli che voi chiamate i poteri forti ecco anche quello doveva essere risolto se no il povero la libertà di stampa e che si risolve perché Maurizio Costanzo e tanto bravo che li dovrebbe Rusconi non è questo non possiamo affidarci al fa a al fatto che Costanzo pagavo Mentana è più lunga e più le libero di fede non è questo bisogna porre delle regole precise e sono quelli della su questo Paese liberaldemocrazia ecco meno rimanevo anziano piace molto ma visto che siamo in libera democrazia as rispettiamo almeno il termine aveva democrazia
Allora io comincerei a sentire i nostri ospiti comincerei proprio dall'onorevole Marco Taradash per chiedere in questo il problema dell'Antitrust è oggi ormai un problema dominante nella scena politica di questa società
Ma come mai il problema l'Antitrust ha secondo lei a questa enorme diffusione proprio nel momento in cui c'è Berlusconi presidente del consiglio io credo che il problema ci sarebbe stato comunque evidente che se caricato di significati ancora maggiori rispetto a prima il problema c'è
Naturalmente noi dobbiamo vedere come nasce il problema di Berlusconi Olivo polista e in quale situazione storica se vogliamo anche uscirne e trovare la soluzione migliore
Non si può dimenticare che le tre reti di Berlusconi si vanno costituendo negli anni io dica che falliscono gli esperimenti di una sola Rete da parte anche di grandi gruppi editoriali e industriali son passati quasi tutti i principali gruppi del Paese da Mondadori a Rizzoli e Rusconi eccetera
E di conseguenza l'accusa che viene rivolta a Berlusconi di aver voluto diventare il come come si chiama Citizen Kane della informazione italiana per una strategia di potere secondo me è un'accusa che non regge
Non ci rendiamo conto che le tre reti di Berlusconi sono tre perché la RAI atterremo reti che sono in parte reti con cannone vale a dire di partito a spese dei cittadini e in parte reti commerciali
E di conseguenza il concorrente privato doveva darsi analoga forza analoga potenza d'urto per Paul per concorre sul mercato pubblicitario noi non capiamo nulla
E allora la soluzione è quella che diceva Massimo Fini noi dobbiamo ripensare il servizio pubblico capire che un servizio pubblico contro le reti non serve a nulla che l'informazione e in termini di telegiornali è probabilmente l'ultima cosa che un servizio pubblico oggi in Italia deve offrire e che di conseguenza la RAI deve essere ripensata nelle sue finalità la RAI in coma di quel servizio pubblico poi vedremo stasera alla RAI o altri a gestire il servizio pubblico comunque il servizio pubblico deve essere ripensato nelle sue dimensioni nelle sue funzioni e sottratto definitivamente separato
Dal potere politico naturalmente io concordo anche in parte con Massimo Fini
Il sistema britannico e quello di quasi tutti i Paesi che affida uno ha una diretta responsabilità del governo la gestione del servizio pubblico è un sistema che funziona in quei Paesi in Italia difficilmente temo potrebbe funzionare di conseguenza studiamo il modo per controllare la RAI ma questo modo deve far sì che la gestione della RAI la nomina del consiglio ammette il consigliere di amministrazione non passi a tra se il Parlamento meglio del governo del Parlamento perché se il governo ci al Parlamento che controlla se il Parlamento non c'è nessuno che controlla perché il Parlamento è semplicemente l'abito della festa della partitocrazia viene svuotato sia il Parlamento sia il consiglio di amministrazione dei suoi poteri che cosa che è accaduta sta accadendo e accadrà in futuro
Scorsa stangata cioè se se l'avete una quella del governo eccetera un patto chiaro non c'è nessun pericolo
Ma io sono d'accordo il problema è il mito servizio pubblico e l'altro problema è il potere servizio pubblico tenete presente che la RAI oggi come oggi
è colonizzata dalla
Spettro persistito del PDS dei progressisti ex socialista ed è progressisti democristiani ed ex democristiani e questo è un problema per il Paese per la libertà di informazione e per la Rai stesse evidentemente
è finito la il Periodo della tripartizione perché sono scomparsi due dei tre partiti dispersa rimaste lo vediamo perché anche il nuovo consiglio di amministrazione ultra governativo alla sciato in piedi il sistema TG tre in tutta la sua struttura delegando nella competenza ai del PDS in senso lato e progressisti alla cultura cosiddetta di sinistra sono crollate invece gli altri per due partiti riferimento DC PSI ma la struttura RAI giù i giornalisti RAI
Sono rimasti quelli che erano prima realmente ci sono sono le solite reti giostre e che cambi che girano e cambiano le casacche di corsa metterà Giostra circola ma la RAI e convinta realtà che questo governo Berlusconi sia soltanto un affusto la sulla storia
Del nostro Paese che riprenderà invece rapidamente la normalità ex torneremo ai compromessi storici italiani che sono la regola un trasformismo consueto italiano quindi io sono d'accordo dobbiamo andare in quella direzione dobbiamo restituire la RAI al servizio pubblico e restituire il servizio pubblico
Ai cittadini e dobbiamo contemporaneamente intervenire sul sistema privato allora sì quando la RAI avrà una Rete il privato potrà avere una Rete o troveremo le altre forme
Che sono necessarie per far sì che ci siano tante voci
Però guardate che non è facile convincere la RAI e il mondo dei poteri che gira intorno alla RAI a rinunciare al quarantacinque quarantasei quarantotto per cento di audience invece questa è la scommessa
Perché il servizio pubblico non può a vere
Di mira soltanto l'audience non può guardare alla pubblicità come al suo fine il fine del servizio pubblico deve essere l'ascolto e un ascolto che non trova nella televisione commerciale quel tipo di programmi che soltanto il servizio pubblico può offrire quindi noi dobbiamo pensare ad una RAI che stia sul quindici venti per cento probabilmente dell'ascolto per lasciare l'ottanta per cento al pluralismo vero che quello del mercato è quello del confronto fra gli editori chiudo dicendo che il problema dell'informazione televisiva soltanto però uno spicchio del problema dell'informazione nel nostro paese anche voi l'avete sottolineato è necessario far sì che l'Italia il giornalismo italiano anche venga dei monopolizzato de virgolette industriale esatto dei lottizzato perché oggi il giornalismo italiano soggiace ad un dominio pressoché totale
Delle grandi aziende oligopolistico e quelle che controllano la borsa quelle che controllano quindi attraverso i giornali d'informazione economiche attraverso l'informazione economica all'economia del Paese
Nelle sue possibilità di evoluzione
E che rendono il giornalismo italiano giornalismo in cui si può dire che esiste stampa libera perché nessuno mettere mordacchia giornalisti ma non esiste libertà di stampa perché non esiste mercato
E dobbiamo operare per eliminare tutte le strettoie le chiusure corporative che esistono nel mondo del G rarissimo a partire dalla proprietà ma per arrivare all'ordine dei giornalisti che è un controsenso e un elemento qui sovrastruttura rispetto al mercato che impedisce la nascita di un vero mercato editoriale e che crea una corporazione di giornalisti per status chessò voi giornalisti non perché fanno i giornalisti e molto e non lo fanno ma sono giornalisti perché hanno superato un esame di Stato ecco fare l'esame di Stato
Per diventare giornalisti quanto più sia in contrasto con la concezione della libertà di informazione che deve stare alla base di una stampa que viva in un regime di libertà e di democrazia grazie
Assorel sentire l'opinione di Marcello Veneziani direttore dell'Italia settimanale abbiamo parlato fino adesso di a antitrust per quello che riguarda il mondo della televisione va avanti Tassone limitato solo a questo ci sono vari campi della società che vivono ancora in regime di monopolio l'editoria senza un mondo della finanza eccetera che molte volte sono costituiti anche come poteri forti all'interno si sta magari per
In andare ad interferire anche su quello dell'indirizzo politico di uno stato lei su questo cosa ne pensa
Anzi
Beh io penso che innanzitutto c'è da fare una considerazione di fondo che non ho mai visto una monopolizzato ore come Berlusconi che si è riuscito a monopolizzare le critiche in modo così massiccio e compatto su di lui evidentemente qualcosa non funziona fa definizione di monopolizzato detto questo vorrei subito ecco passare alla domanda che lei mi ha fatto che è appunto quella della necessità di di adottare una norma che possano frenare il trust non solo in campo informativo e non solo nel campo della radiotelevisione
In effetti in Italia oggi assistiamo a una sovrapposizione di Poteri che è davvero impressionante un potere che impressiona certo è quello di un leader politico che anche delle reti televisive palme impressiona anche un leader nel campo industriale che ha interessi Campo editoriali a me impressionano i gruppi industriali che hanno interesse nel campo dell'informazione io sono per la separazione dei poteri e ritengo che questa sia l'unica strada per una democrazia sana per una democrazia in cui siano realmente rappresentati tutti
E tutte le forze in campo che ci sia una netta separazione dei poteri la netta separazione dei poteri e una delle condizioni necessari e indispensabili per l'avvio di una sana democrazia fin quando l'informazione sarà assoggettata a regole che sono quelle degli oligopoli
Finanziari industriali o con interessi politici nel caso di Berlusconi non avremo una sana democrazia detto questo un altro dei problemi importanti e qui vengo al nocciolo dalla questione dei poteri forti e la visibilità di questi poteri ebbene che questi poteri siano visibili si assumano le proprie responsabilità e non ha agiscano come dire in ombra cercando in qualche modo di operare attraverso effetti secondari è bene che ognuno si assuma direttamente le sue responsabilità a me piacerebbe qui lancio una utopia di passaggio tanto così per scaldare con dei dei sogni sbagliati un discorso ragionevole a me piacerebbe per esempio che esistesse in Italia una articolazione delle candele in cui ci fosse un'altra camera un senato in cui fosse una presa
Intatti tutti i poteri forti cioè in quei magistrati adesso nel loro ruolo in cui militare adesso il loro ruolo in cui gli industriali adesso il loro ruolo e così via in modo da assumersi direttamente le loro responsabilità rispetto al Paese perché una delle cose più insopportabili di questa fase con il dica e questa continua ripetizione che ci viene fatta tramite i giornali più omogenea questa proprietà industriale che questa democrazia italiana questo bipolarismo uscito dalle urne non è il bipolarismo giusto in una sana democrazia
E bisogna inventare altri due poli quelli che ci sono non vanno o meglio uno potrebbe anche andare l'altro no c'è questa antica logica che poi è quella che già esprimeva molto bene Bertold Brecht tempo fa quando diceva che quando in un paese c'è una dissonanza tra potere e quello che vuole il popolo di solito non si cambia il potere magica del popolo ecco ho l'impressione che noi stiamo andando verso questo tipo i democrazia vigilate controllata in base alla quale praticamente il potere e i industriale o comunque il grande potere che dietro l'informazione deve decidere chi ha le carte chi non ha le carte in regola per poter rappresentare gli italiani quando gli italiani nelle prime elezioni che si sono svolte senza voto di scambio cioè nelle prime elezioni in un cliente lari che si sono svolte il ventisette marzo della del novantaquattro ha deciso e ha premiato comunque uno un polo che appunto il Polo delle libertà e del buongoverno questa è una fondamentale legge antidemocratica fondamentalmente o dichiaro etica che sottostà alla logica dell'informazione alla logica dei poteri forti quindi è il caso di cominciare a smantellare questa logica ed è il caso di cominciare a contrapporre a questi poteri forti il grande potere nato dal consenso popolare per fiori dai rivendico sempre con forza la necessità di radicarsi nella sovranità del popolare evitare legittimazione da quello che l'Italia del novantaquattro che non è in Italia dal settantaquattro dell'ottantaquattro ha rappresentato in questi ultimi tempi quindi credo che e questa Lagra de mancanza della nostra democrazia la incompiutezza della nostra democrazia quella di non aver rappresentato fino in fondo il parere espresso da questi cittadini e così ci troviamo questa Paese schizofrenico in cui i nove decimi dell'informazione ciò tutti da una parte e la maggioranza degli italiani invece si è espresso dall'altra parte evidentemente qualche cosa non funziona il dottor Filippo
E con questo momento di dibattito dal ventisei novembre novantaquattro tra Massimo Fini Marco Taradash Marcello Veneziani
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio questa volta avente per argomento
Nuovo vecchio dibattito sul conflitto d'interessi di Silvio Berlusconi in precedenza avete ascoltato interventi di Marcello Pera Silvio Berlusconi a Marco Pannella dell'aprile novantaquattro