"Ambiente Italia 2000. Rapporto sullo stato del Paese" org. dalla Lega Ambiente e dall'Istituto di Ricerche Ambiente Italia presso la sede nazionale di Lega Ambiente, via Salaria, 403

Facciamo gli faccio prendere riconducibile a fare una cosa un po'il no
Allora grazie di essere venuti a questa conferenza stampa di presentazione del rapporto Ambiente Italia due mila come sapete noi sono molti anni che compiliamo annualmente questo rapporto quest'anno abbiamo deciso forse per la scadenza del millennio
Anche di in qualche maniera riorganizzare la formulazione del rapporto e siamo passati diciamo a a cercare di trovare delle chiavi e che ci consentisse o anche di tracciare un bilancio alle soglie del Duemila di quanto è accaduto in Italia
Negli ultimi dieci anni almeno in qualche caso come vedete le serie storiche sono molto più lunghe però possiamo prendere come riferimento gli ultimi dieci anni su molte delle questioni che qui nel rapporto vengono affrontate dal punto di vista metodologico e contenuti exploit dopo
Dive Duccio Bianchi meglio illustrerà le caratteristiche del rapporto perché l'apporto voglio ricordare un rapporto di Legambiente che però viene curato dall'Istituto Ambiente Italia ad un istituto
Vicino alla all'associazione le e dal punto vista metodologico il dato forse il principale e lo sforzo che abbiamo fatto derivare cento indicatori che potessero fotografare in senso lato la qualità ambientale del nostro Paese
Quelli quindi trovate questi ci hanno evitato illustrati nelle varie tabelle
Il dato complessivo che ne emerge però poi lo lo affronteremo in termini più precisi è di un Paese che ha mosso qualche passo significativo ma che ancora fortissima punti di sofferenza non voglio affrontare tutti i temi ve ne segnalo soltanto due o tre
Io fra i passi più significativi passi in avanti c'è sicuramente la politica e la reclute
Da questo punto di vista negli ultimi dieci anni ed è utile soprattutto negli ultimi anni abbiamo fatto veramente dei notevoli passi avanti abbiamo quadruplicato la superficie delle aree protette nel nostro Paese e questo è un dato sicuramente di grande interesse altri passi significativi sono stati condotti su vari terreni alcuni dei quali come sapete stanno particolarmente a cuore a Legambiente ad esempio segnaliamo che pure sento l'abusivismo una piaga pesantissima per l'Italia per la prima volta comincia a esserci qualche segno di interdizione nei confronti del fenomeno dell'abusivismo perché nell'ultimo anno anno e mezzo sono stati demolito circa mille case abusive
Che sono poche rispetto alle cinque mila costruite nel novantotto e alle centinaia di miliardi che dovrebbero essere deboli ma insomma rappresentano un segnale evidente che si cerca da molte parti di mutare rotta rimane però la situazione
Molto di stress del nostro lavoro delle nostre politica ammirare soprattutto dell'acquisizione dell'ambiente come un fattore complessivo di sviluppo di avanzamento del nostro paese che è segnalato da molti comparti
Cito tra tutti il comparto dei trasporti in quella situazione continua a essere patologicamente pesante per l'Italia per lo squilibrio a favore del trasporto su gomma che si traduce in stress delle città adesso entrerà all'inizio l'anno prossimo in vigore
In maniera più stringente la normativa sul benzene che il ministro Ronchi ha ha predisposto che dovrebbe indurre le città politiche più rigorose per quanto riguarda
La il controllo diciamo dell'inquinamento da traffico privato però c'è un fortissimo stress per il nostro Paese derivante ha voglia di esporsi nelle città e fuori dalle città che si traduce sia in aumento
Dei morti sulle strade sia un momento degli impatti sanitari del traffico soprattutto un'uscita sia anche questo riguarda anche le grandi politiche internazionali gli accordi di Kyoto in fortissimi consumi energetici promozione di Alice nel nostro Paese negli usi finali dell'energia il nostro Paese nel settore trasporti sono sostanzialmente raddoppiati
Negli ultimi vent'anni all'incirca e come capite è un ritmo insostenibile
Che porta peraltro l'Italia verso il primo uno dei primi Paesi del mondo come motorizzazione privata il primo d'Europa se si esclude il Lussemburgo però insomma
Come capite bene ha dimensioni non paragonabili con con con gli altri con molti altri Paesi europei
E quindi sono molti i punti di sofferenza appunti che molto spesso non emergono neanche con chiarezza nel dibattito politico per esempio noi abbiamo difeso che riteniamo un passo molto positivo l'introduzione della carbon tax nei giorni scorsi ci sono state polemiche
Nel
O richieste di far slittare o di edulcorare la carbon tax noi vi facciamo illustriamo vi abbiamo presentato anche nella sintesi una tabella che trovate illustrata con più particolari anche nel rapporto da cui risulta con chiarezza che la carbon tax dal punto di vista macroscopico del Complesso di tasse che gravano
Sulle su fattori ambientali soprattutto energia ma in parte anche acqua consumi eccetera in realtà rappresenta un tentativo di riequilibrare una tendenza che negli ultimi anni ha portato a una riduzione della pressione fiscale su fattori legati alla distruzione dell'ambiente esattamente negli anni che trovate nella sintesi del comunicato stampa che vanno fra il novantuno e il novantotto le tasse ambientali in senso lato
Sono passate dal tredici virgola quattro per cento delle entrate fiscali al nove virgola quattro per cento con riduzione quindi di quattro punti che la riduzione molto significativa infine e qui mi fermo
Noi segnaliamo con grande forza in questo rapporto attraverso tutte le cose che diciamo che il fattore ambientale è un grande indicatore per capire lo stato di salute complessivo di un Paese e le direzioni che s'intende intraprendere molte delle cose che non è qui individuiamo come indicatori che sono legate alla qualità del nostro territorio e prodotti tipici all'agricoltura biologiche di qualità alto al ai balli beni storico-culturali sono degli straordinari a tutti per l'Italia anche sul terreno economico e si sposano bene con un'economia che scommette sulla qualità e sull'innovazione da questo punto di vista è un problema anche di natura ambientale la relativa arretratezza i tanti settori della nostra economia che è segnalata tra gli altri da un indicatore particolarmente evidente e che è il la la quantità di brevetti che la nostra industria utilizza acquistandoli all'estero
Del fatto cento il monte di brevetti utilizzata ridusse italiana scopriamo che il novantasette per cento in questi brevetti
Provengono da acquisti all'estero come capite non è uno scenario rassicurante per quanto riguarda le prospettive della nostra economia se andassimo analizzare
Quello che accade nel settore dell'high tech e scopriremo dei paradossi perché noi abbiamo meno brevetti nell'hi-tech della Corea del Sud ma anche della dell'India di formosa di tanti altri Paesi oppure dati che trovate sempre nel rapporto per quanto riguarda le procedure più avanzate certificazione in campo ambientale Emas
Isso eccetera eccetera noi siamo sotto a molti Paesi europei ma sotto spesso anche a molti Paesi in via di sviluppo e questo non è una posizione attraente quindi la nota dell'Hull invito che viene a scommettere diciamo sul sull'ambiente non solo perché è necessario per tutelare lo vediamo anche in questi giorni di micro alluvioni sparse un po'in tutta Italia
La sicurezza dei cittadini la salute la qualità della vita ma anche come un fattore di sviluppo positivo dell'Italia la parola Duccio Bianchi con
C'è una
Noi cerchiamo in questo rapporto di fare un punto su diciamo un direi senior grosso modo almeno di politiche ambientali e di trasformazione della qualità dell'ambiente
Da questo punto di vista sicuramente negli ultimissimi anni si sono viste alcune l'uscita queste vengono qui evitare esse sono spesso luci che attengono soprattutto diciamo all'iniziativa della politica al riordino normativo o all'iniziativa autonoma dei cittadini e ma dobbiamo mettere anche in il dobbiamo diciamo evidenziare anche le ombre gli elementi preoccupanti con il rischio con la noia di fare un po'una una lamentazioni vita di un quadro pessimistico
Noi sostanzialmente come subito che Altara Jammu da questa analisi vale mettere in evidenza due elementi il primo una differenza un po'sconcertante se si pensa a al patrimonio degli Alitalia dello stato diciamo delle ambientale rispetto a arresto d'Europa mentre in molti Paesi europei è partita una terza fase delle politiche ambientali che è una fase di ricostruzione
Della qualità ambientale di ricostruzioni del paesaggio di miglioramento significativo della qualità delle componenti ambientali
In Italia siamo ancora a completare
La fase antica francamente delle infrastrutture ambientali
Gli impianti di depurazione che manchi diciamo noi abbiamo quasi il quaranta per cento degli abitanti su scala nazionale che non è servito
Da impianti di dico pura azione delle acque e il e più del trenta per cento anche nei capoluoghi di provincia e non solo perché manca una città importante come Milano
C'è un
Ritardo e evidente sotto il profilo della gestione dei rifiuti nonostante che questo sia uno dei campi invece in cui sono emersi in maniera più interessante e significative alcune novità appunti iTv cioè il salto nei sistemi di raccolta differenziata soprattutto nelle regioni del Centro-Nord è importanti e ci colloca un livello diciamo rispetto
L'acqua deboli anche in un contesto europeo
Viene un problema rimane un paro Blair ma di estrema carica recita sui suoni in termini di contaminazione dei suoi in questo è uno dei ritardi più gravi è facile profetizzare che scoppierà nell'arco dei prossimi dunque italiani in qualche caso clamoroso perché ve ne sono molti gli che aspettano alcune decine di migliaia di siti già identificati sostanzialmente oltre a quelli ancora non identificati oltre Altair Brema noto e del degli ai Dead è il sesto idrogeologico che è un caso italiano quindi Chamot mentre altrove
C'è un'attenzione alla ricostruzione di questo paesaggio noi siamo ancora in questi infrastrutture difetti Ensi ve impegnati alla costruzione di alla dotazione e si avvia molto lentamente la fase della prevenzione cioè della limitazione dei danni generati dalle attività industriali e antropiche
Ci sembra che in questo quadro Rissa alti in modo particolare un elemento che quello su cui poi vorrei un attimo soffermarmi e cioè che l'Italia sconta una grave debolezza nella capacità di innovazione ambientale
Che in parte ci sembra un riflesso anche di una mancata consapevolezza chi ancora presente nelle club diciamo nella classe dirigente politica io ed ecco orobica e che però al tempo stesso riflette e forse determina una perdita di competitività del Paese e un declino tecnologico in senso stretto
Dei
Ma il sì
Ecco su questo diciamo vorremmo vorrei brevemente diciamo segnalare alcune cose vedere come questo tema si incrocia con la questione ambientale prendiamo un dato
Quello dell'Energia
Nel mille e lode alle agli inizi degli anni ottanta il rapporto tra metri quadri di collettori solari termici installati in Italia e quello installati in Germania da due a uno a oppure dell'Italia l'Italia installava ogni anno all'incirca quindici mila mettete per i quadri di collettori solari la Germania la metà alla all'inizio degli anni novanta la situazione si è all'inizio degli anni Novanta la serie colazione si è modificata Alitalia ha cominciato a installare un po'meno dieci Dodig di dodici mila in Germania sono aumentati e il rapporto era diventato dieci a uno
Nel mille e novecento a favore della Germania
Nel mille e novecento novantasette l'Italia è sempre ai suoi poi sotto i colpi quindici mila metri quadri il rapporto con la Germania diventato trenta a uno a favore della Germania questo sui collettori solari termici e com'è noto poi diciamo il sorriso del mare esatto infatti va bene
Per dare diciamo un'idea di una differenza comunque cospicue di un declino da questo punto di vista e un secondo elemento che qui che vorrei diciamo richiamare il sempre da questo punto di vista è quello della dotazione tecnologici hanno dell'innovazione ambientali di interessa
Noi abbiamo diciamo nei refettori in da Ostia a Lecce sono stati bene gli ornamenti miti i miglioramenti sono percepibili ed evidenti è diminuita sono sicuramente diminuite le emissioni dagli attività industriali però se voi andate a vedere un dato che diciamo fra francamente poco molto poco manipolabile che è quello dell'intensità energetica
Noi siamo usi dire ed è giusto che l'Italia un Paese inefficiente dal punto di vista energetico
Però va anche detto che lei non sta in relazione agli atti ma anche detto che non sta migliorando questa situazione perché il nostro consumo interno pro-capite è sempre più basso di quello degli altri Paesi ma mentre in altri Paesi diminuisce
In Italia aumenta
Cioè questa la differenza si sta dice e e tenete presente che in questa differenza c'è un'efficienza del sistema ma c'è anche un'efficienza del clima obiettivamente che gioco un po'a favore ovviamente dell'Italia
Se voi andati a a vedere l'intensità energetica degli industriali intensità e mediatica vuol dire quanti diciamo così quantità e per quante Pomellato equivalenti di petrolio quanti chilowattore consumo per produrre
Da tot soldi pericolante per un miliardo o per un milione il Bipielle o di valore aggiunto industriale in questo caso ebbene se uno analizza questo dato vede di nuovo che per molti settori industriali nel periodo dall'ottantacinque al novantasette c'è un peggioramento cioè aumenta la quantità di energia che si consuma per produrre
La stessa quantità diciamo di ricchezza di reddito e questo di nuovo è in controtendenza
Con quello che invece si dice avvenire cioè con processi di dematerializzazione di maggiore efficienza eccetera ovviamente in questo non è estranei il basso costo i debiti e di di di questi elementi ovviamente vi sono anche molti elementi positivi elitario dire ha conosciuto uno sviluppo in termini degli di di di teleriscaldamento urbano ed altri ancora
Se passiamo pregiamo segnalare sempre in questo quali siamo di alcuni elementi critici un dato che è quello relativo alla al sistema che ride che sei sia in e segna segnalava Perina
Ermete regalati diciamo della dell'innovazione ambientale d'impresa cioè quanto è dotato il sistema industrializzati attagliano credo che per noi vogliamo bene il nesso tra quello che definiamo appunto un declino tecnologico del Paese quella che è la sua scarsa capacità innovativa in campo ambiente
Poi abbiamo alcuni dati Kemp che merita richiamare ci sono queste certificazioni ambientali in uso edema se sono diffuse francamente in tutto il il mondo l'ISO
Sicuramente diciamo il dato è che l'Italia invidia in ciò all'epoca siamo per fare un confronto omogeneo
Diciotto certificazioni Emas e sono diventate ventuno ma insomma questo esiti devono confrontare con le due mila cento della Germania o con le centonovanta dell'Austria
Se noi andiamo a guardare le certificazioni ISO sono cento cinquanta aziende in Italia e sono mille in Gran Bretagna sono quattrocentocinquanta nei paesi bassi il rapporto fatto un rapportiamo per aveva un rapporto in cui Valente in termini di PIL Lilli lei l'Italia lametta
Della Francia un terzo della Turchia quasi un decimo rispetto alla Repubblica Ceca all'Ungheria e ad altri ancora cioè ai Paesi agli accessi un country essa ai Paesi ex est europee che non sono paesi sotto il toto sviluppati sono paesi in cui si è un alto livello di East adduzione che sono paesi che stanno diciamo entrando nello stesso mercato italiano con prezzi
Del lavoro comporta un costo del lavoro più vasto e a questo punto con una capacità di innovazione ambientale più alta che si riflette che ha unì a cui un equivalente nella capacità diciamo e nell'innovazione techno tecnologica che è l'altro punto appunto critico che dovrebbe essere richiamato
In cui noi in cui l'Italia una grave debolezza in termini di devi devi devi di ricerca in sviluppo dei disponibilità di accessi agli internati che sono un sesto rei rispetto a quelli e del e dell'Olanda dei numeri di personal computer e quando andiamo a vedere il tema delle gli Ascenzi e techno
Della lì delle delle licenze tecnologiche forte diciamo fa un po'impressione pensare sono dati della Word Bank
Che l'Italia in cassa dalla vendita di licenze tecnologiche
Un quarto di quello che incassa l'Olanda
Un quarto le cavallette francamente è più più piccola e spende non è nonostante magari tantissimo spende anche meno diciamo che i due dati insieme in casa poco e spende poco per acquisti terra cui quei Searle
Poiché l'Italia non è un Paese autarchico fuori ormai diciamo dal mondo globale significa che c'è poca attenzioni in questo senso il facciamo sul nome è un parallelo importante posso fuoriusciamo ecco per il il punto Marco perdita ma siamo questo dato per dire che accanto a questo noia abbiamo qui raccolto e presentato una serie di dati invece sull'evoluzione della qualità
Ambientali in senso stretto vorrei segnalare siamo due dati originali perché sono frutto di una prevedi una ricerca di dei dei dei retta presso gli enti le ARPA piuttosto che diciamo a altare sei Michele De guardando due due temi uno diciamo la qualità dell'aria e il rumore urbano e l'altro la cuoco qualità delle acque sono due
Punto su cui meriterebbe una ritratta pressione in un un decennio la qualità delle acque misurata Cuniberti siamo dell'acqua qualità biologiche sono francamente i più attendibili per apprezzare le valutazioni della qualità
Non segnalano quasi sul nessun fiume
Un miglioramento il che vuol dire che investimenti anche ingenti significativi fatti evidenti di di depurazione hanno prodotto con risultati quasi irrilevanti
L'altare ottenute ma forse vissuta ancora marginalmente che però è l'effetto del traffico e dice quanto pesa è quello relativo all'incidenza del rumore
Ci sono due ci sono a alcune belle indagini fatte noi li riportiamo due quella di Torino e qua di Firenze un'altra è quella di Bologna con centinaia UNITALSI migliaia di campionamenti questi ci dicono che più del novanta per cento
Delle persone nelle città vivono in aree che sono esposte sopra il limite ammesso per le aree di intensa attività umana cioè per gli anni industriale ottetti sta accanto a un'autostrada
Che non è la condizione diciamo norma di cui cioè è un livello di pressione altissimo quasi analogo
In tutto diciamo il territorio che da il senso della pervasività diciamo de del traffico motorizzato e dà anche il senso il fatto che il tema del rumore non è incerto riconducibili a all'esistenza di cinque discoteca
Grazie ultimo
La parola al ministro Ronchi vi voglio di una errata corrige ricollocare ciò sia nella finale dei buoni e dei cattivi sia in quella iniziale c'è un errore diciamo di libri di lettura diciamo
Perché l'approdo al primo rigo
Quando si dice c'è stato un balzo in avanti delle aree protette nell'ultimo decennio non è che il titolo vantato è cresciuto il settantacinque per cento ma e che il settantacinque per cento del territorio attualmente tutelato è stato istituito nell'ultimo decennio quindi come dicevo prima è quadruplicato il territorio attualmente tutelato
Questo errore lo trovate sia nei primi righi del comunicato stampa che nella
Tabella conclusiva
In cui di nuovo si dice sulle aree protette più settantacinque per cento in dieci anni no
Ho quadruplicato in dieci anni oppure settantacinque per cento degli ultimi dieci anni Torchiarolo vecchi la
Oppure più trecento per cento volevo salvare il settantacinque presentati evidenti
O a Roma Fitto ogni nel proprio amor contro il torneo
Che anche in queste ore l'antifascista
Sì tanto per
Esprime apprezzamento per questo lavoro per la reimpostazione del rapporto sullo stato del Paese di e Ambiente Italia di Legambiente
Diciamo le novità più positive a mio parere sono questo intreccio fare un'analisi della questione ambientale l'analisi economico industriale
Sociale del Paese in modo che le politiche ambientali non rimangano appese come politica dei settori da questo intreccio emergono osservazioni interessanti
Ne sottolineo una per tutti ci sarebbe anche quella dei trend di crescita dello sviluppo demografico ma quella che mi pare più importante questo collegamento fra la innovazione tecnologica alla ricerca e l'innovazione ambientale
Io penso che sia condivisibile questo collegamento share paese non si modernizza alle politiche ambientali soffrano
Un Paese che ha un tasso di innovazione tecnologica troppo Basha un Paese che non regge la il passo anche nella qualità ambientale
Non è detto che l'innovazione tecnologica debba avere specifiche finalità ambientali ma quando c'è un basso livello di innovazione tecnologica ne risentano anche le politiche ambientali e questa impostazione di questa edizione rapporto per esempio fa emergere questo dato che a me sembra molto interessante sul quale utile una riflessione di ordine generale
L'altro dato più importante a mio parere questo dell'indicatori ed è un perito della analisi dell'indicatore su un arco temporale abbastanza ampio
Perché le politiche ambientali i cambiamenti ambientali non sono contingenti e congiunturali alcuni si individuano se c'è la proiezione sul periodo
Più vasto e quindi alcune dinamiche si capiscono
Diciamo come di maniche di fondo che segnalavano dei cambiamenti che invece delle assistenze di condizioni negative
Nel merito diciamo delle osservazioni in questa proiezione più di lungo termine noi abbiamo difficoltà a misurare i cambiamenti più recenti
Questo non è un difetto del rapporto ma del sistema di rilevazione dei dati e di contabilità ambientale del Paese problema che stiamo cercando di risolvere con un sistema integrato di informazione ambientale Amparo ARPA che in fase di allestimento insomma il
Il sistema è funzionante solo che prima che riesca a catalogare i dati e a fornire Tempo reale
Gli indicatori ci vuole più tempo per cui alcuni dati si fermano al novantasette altri dati sono approssimativi questo è un po'un problema per misurare su sul lungo termine si capisce meglio
Il breve termine e più difficile da decifrare in una serie di settori chiave
Facciamo l'esempio della l'inquinamento delle città
Della segnalazione del rumore fuori discussione questo sicuramente non penso che se facessimo anche un'indagine più raffinate più estesa avremmo con ferme del di quel dato
Più articolata è la situazione degli inquinanti chiamiamoli tradizionali a livello urbano per i quali abbiamo diversi problemi uno le reti di monitoraggio
Per esempio se uno si basarsi sui dati formali della Città di Milano dovrebbe dire che la qualità dell'aria a Milano non è buona ma insomma c'ha dei problemi sostanzialmente solo sulle polveri
Poi va a verificare la rete di monitoraggio si rende conto che il benzene sostanzialmente non è in modi implorato e che non sono monitorati di idrocarburi
Questo ovviamente da da dei dati parziali quindi reti di monitoraggio e capacità di lettura in tempo reale di questi dati questo è un punto fondamentale perché cura questi rapporti ma anche per le istituzioni ne stiamo curando la relazione sullo stato dell'ambiente e la fatica che si sta facendo e perché questa rete di raccolta dei dati di monitoraggio dalla situazione ambientale
In effetti carente
Dicevo le osservazioni di merito
Io sono d'accordo che diciamo uno dei principali problemi e questa congestione da traffico e l'inquinamento derivante dal traffico
Veicolare privato che
In onda alle nostre città
Del resto questo è uno dei dati talmente evidenti che forse anche più semplice fare le rilevazioni statistiche confermate il dato le politiche di cambiamento però di questa situazione sono politiche di breve e di medio e di lungo termine
Quelle di breve termine sono alcune che sono state attivate io credo tutto il possibile nel breve termine
Quelle di medio nel breve termine mi riferisco per esempio al decreto benzene agli incentivi alla sostituzione con i veicoli ecologici sostituzione che è più lenta
Allegri menu di misure proposte i comuni per la diversa regolazione della mobilità urbana
Limitando il traffico gestendo il traffico quel mobility manager
Con le promozioni di car sharing car pooling
Con le soste appagamento con me eccetera eccetera diciamo tutte le misure che stanno discutendo e in parte attuando le città italiane che sono il grande dibattito sul traffico
Nelle città che è in corso in questi mesi in queste settimane che ha avuto e poi a mio parere il culmine della giornata il ventidue settembre In città senza la mia auto questa torna mobilitazione straordinaria
Di amministrazioni di cittadini
In medio termine sono le misure previste dalla Finanziaria che poi sono al potenziamento del trasporto pubblico e in aggiunta in particolare
Il riordino potenziamento della trasporto ferroviario di superficie le metropolitane leggere e la rete metropolitana e la Rete ferroviaria
Diciamo Ka a carattere urbano integrata con le aree metropolitane
Su queste diciamo per portare dei risultati in questa direzione ci vogliono un po'di anni perché pura che si realizzano questi queste scelte che pure sono state determini deliberate ci vuole tempo
Il lungo termine l'attuazione del nuovo piano generale dei trasporti che pure voi come impostazione apprezzate Vito dobbiamo vedere l'attuazione
è un piano se non ai trasporti significa modificare il sistema globale di mobilità del Paese rapporto ferro gomma cabotaggio
I centri di intermodalità al sistema degli incentivi e di disincentivi questa è pure una riforma avviata entro l'anno
Noi chiuderemo il nuovo piano generale dei trasporti però l'attuazione e l'inversione di questo sistema richiede interventi sicuramente di lungo termine
Dico quindi che più complessa e riuscire a vedere le dinamiche che sono in corso
Sul medio e sul lungo termine perché richiedono tempo per essere verificate al tua
Per quanto riguarda altre questioni di diciamo di un certo rilievo
Anche questa lotta all'abusivismo tempo credo un segnale politica e pratico del del centrosinistra percepibile
Poi fa riscontrare nella tabella vostra venticinque mila costruzioni abusive del novantotto è bene che la tabella poiché su vent'anni e si vede che indica un calo
Prima vicino a Tolone sono molto meno stavo esattamente arrivando proprio a queste che
L'effetto delle demolizioni
E sia l'effetto annuncio che la nuova normativa
Di repressione graduale mirata dell'abusivismo invece degli attesi condoni indicherà a mio parere c'è un'inversione di tendenza ulteriore rispetto al calo che è già in atto dell'abusivismo edilizio
I e penso che già avremo i dati nel novantanove che non abbiamo ancora ma si può stimare che questa tendenza che è la vera accelerazione
A mio parere venuto ad alcune demolizioni simboliche che non va sono avvenute quasi tutte quelle più forti nell'anno novantanove se non sono state mille anche negli anni precedenti ma il venticinque mila che sta come dato negativo dal novantotto
Mi sbaglierò ma son convinto che nel rapporto fare e che l'anno prossimo questo Trend cambierà e sarà un dato positivo ma di politiche che sono stati atti sostanzialmente attuate o attivate nel novantotto
Così come il il sistema di gestione dei rifiuti
è una riforma molto complessa giusta la sottolineatura dell'attuazione troppo lenta di questa riformare io aggiungo anche molto sofferta per tutti questi concerti procedure complicate
Insomma si interviene in un sistema che è dipendente da discarica e
Io stesso fatto di questa è una delle riforme più importanti della mia gestione ministero all'Ambiente
Via via che la riforma è proceduto ha dovuto prendere prendere atto delle grandissime difficoltà pensavo all'inizio e che forse è più semplice
E c'è il sistema di gestione la dipendenza della discarica e di anche di una rete pezza di un sistema industriale di riciclaggio
Aumentato le difficoltà tuttavia su per esempio sono stato alla ricicla
La fiera del riciclaggio annuale proprio settimana scorsa e la dinamica delle imprese del settore esplosiva a detta degli operatori cioè stanno nascendo umana cosa recentissima anche in Italia un settore industriale in forte espansione di riciclo di varie tipologie di materiali
Che si stanno affermando sul mercato ovviamente registrare questo cambiamento ci vuole un po'di tempo ma sicuramente è in atto
Segnalo anche un'altra scommessa vinta che sta producendo i primi risultati e quella del CONAI partito con tante difficoltà
Beh oggi la più grande associazione d'impresa e d'Italia è il CONAI che a un milione quattrocento mila associati un milione quote più grossa di Confindustria
E che un milione quattrocento mila intraprese
Qui ovviamente di varia dimensione compare riguardasse produttori che utilizzatori di imballaggi
Si associno in Italia per una finalità ambientale io credo che vada ad appena che vada segnalato come discorso di tendenza è chiaro che è stato un lavoro faticosissimo i consorzi
Le le negli statuti il il gli accordi di programma con l'ANCI coi Comuni tutto un lavoro di gestazione molto difficile modifiche normative per calibrare il sistema però il dato oggi c'è oggi ai un milione quattrocento mila imprese associate
A al CONAI
è vero che ISO mass sono un problema in Italia ricordo che sono procedure volontarie cioè lei imprese devono volontariamente decidere di sottoporsi a queste procedure
Questo riflette da una parte come è stato molto ben detto l'arretratezza tecnologica perché l'innovazione tecnologica consente di non aggravare i costi con la certificazione ambientale
Perché se non c'è capacità di adeguamento tecnologico la certificazione diventa una certificazione che va in bilancio o rosso
L'altra osservazione che deve farci riflettere
Della differenza dell'Italia rispetto al resto d'Europa e che non abbiamo un sistema produttivo
Che in maniera diversa dagli altri Paesi è basata su piccole e medie imprese c'abbiamo quattro milioni di piccole imprese in Italia e quindi ogni proporzione al PIL che non tiene conto della dimensione produttiva
Rischia di avere un dato di analisi che è contenuto nella parte economica del rapporto ma che poi non viene proiettato in questo ragionamento allora bisogna che noi ed è questo a cui stiamo pensando incontrando il tavolo dei dieci cioè il tavolo che raccoglie tutti i piccoli fra virgolette
Dalle cooperative agli artigiani ai commercianti
Troviamo sistemi per consentire alle piccole e medie imprese italiane di adeguarci ai livelli di tutela ambientale elevati richiesti dall'Unione Europea
Stiamo ragionando su certificazioni di distretto
Di incentivi e agevolazioni al sistema delle piccole imprese
Tenete conto perché per molti di questo sottoporsi a questa procedura meno ISO perché non c'è almeno questi aspetti ma più Emas significa autodenunciarsi sull'illegalità che su violazioni di norme ambientali
Vigenti nell'azienda cosa che meno diffuso nel resto d'Europa
Ho io penso e mi sono convinto del suo fatto abbiamo attivato i primi passi che dovremmo prevedere per coloro che si autodenunciano
E che risana no quindi con la certificazione ambientale
Si preveda una sanzione amministrativa cioè la multa la paghi ma se non hai fatto danni ambientali non hai sanzione penale perché se no è chiaro che questo sistema resta ingessato
Perché uno vorrebbe anche mettersi in regola incoraggiato ma quando va si mette in regola tirar fuori numeri dati
E si trova e si trova denunciato questo è una situazione diciamo tipica dell'Italia al quale bisogna trovare una soluzione
Cogliendo anche il momento abbastanza favorevole del sistema industriale verso le politiche ambientali perché io ho notato un cambiamento di orientamento in tre anni abbiamo un sistema industriale comprese piccola media impresa e dialogante
Meno arroccato su un'idea forse ci hanno rinunciato che si potesse difendere una nicchia di tutela ambientale arretrata come fattore di competitività
Noi li abbiamo anche un po'stressati il del terzo punto vorrei sottolineare
Nel bilanci positivi secondo me dovreste mettere l'adeguamento delle diretti alle direttive europee in campo ambientale perché vi assicuro che noi siamo partiti con la valutazione estremamente negativa perché avevamo su tutti i settori rifiuti aria acque biodiversità un arretrato di direttive Ambra europee non recepite che abbiamo recepito ci sono non vorrei sbagliarmi ma sedici o diciassette direttive in tre anni in campo ambientale
Questo ha accreditato sul sistema delle imprese una concentrazione di diciamo di livello di protezione più elevata
Che ha cialda
Che ha prodotto un qualche strascico
Che ha prodotto qualche stress perché tutte insieme
Sono arrivati queste questo nuovo pacchetto di norme come dire il sistema
Deve adeguarsi e quindi anche questo è diciamo uno dei problemi che stiamo che stiamo affrontando
D'accordo sulla tutela delle acque
Non in generale ma è giusto alla sottolineatura dei fiumi
Che resta un uno dei grossi problemi diciamo di qualità ambientale dell'Italia
Nelle acque costiere togliendo le foci dei fiumi per ovvie ragioni perché sui fiumi sono inquinati
C'è stata maggiore attenzione e la balneabilità delle acque costiere se consideri poi il il termine come fate voi del decennio grosso modo c'è un netto miglioramento
Abbiamo un problemi consistenti alle foci dei fiumi e quindi la qualità dei fiumi
è un problema significativo questo è
Il problema sostanziale
Della riforma delle acque chiamiamo della nuova le merli del decreto legislativo centocinquantadue appena entrato in vigore perché non c'è non c'è la propria possibilità altrimenti di risolverlo lo schema della Merli cioè cinquecento scarichi in regola e non è che fossero tutti in regola ma anche cinquecento in serie su un fiume alla fine il fiume risulta inquinato lo stesso
Invece bisogna rivedere il sistema di autorizzazione degli scali che alla luce dell'obiettivo di qualità di risanamento del corpo idrico recettore se non si fa questo noi spenderemo in depuratori ma non avremmo un risultato di ripulire i fiumi
Questo è certamente un format carenza forte importante delle politiche ambientali in senso lato italiano ha questo di avere i fiumi
Non peggiorati però non sostanzialmente migliorati nonostante gli sforzi nel senso finanziario del termine
Del dei sistemi di depurazione
Salvo con un'eccezione perché continuiamo avere carenza depurativi in città come Milano e di e Firenze quindi questo discorso dei depuratori non è che lo dobbiamo lasciar cadere dobbiamo dire che non è sufficiente anche se l'avete depurativa ovviamente
Completate il sistema
D'accordo sul sistema delle aree naturali protette
Sul la necessità di una proiezione integrata di tutela della fauna
E della flora e della biodiversità del territorio con una visione dirette
Noi stiamo promuovendo una legge a tutela della fauna
C'è stato una polemica recente del ministero con le regioni
Perché autorizza un carniere che sommando i cattivi
Autorizzati per ogni singolo cacciatore per le giornate in cui si può cacciare compreso l'anticipo il posticipo Dell'Atti anticipo dall'apertura il posticipo delle chiusure vengono fuori dei dati incredibili
Poi dicono d'accordo che non poi in effetti i cacciatori sono diminuiti e non ammazzano tutto il carabiniere che sarebbero autorizzati ad ammazzare
Però autorizzare quei numeri che sono
Diciamo di di cento volte la fauna esistente non dico quella prelevabile ma quella esistente è evidente che c'è qualcosa nel sistema che non funziona c'è manca una programmazione della fauna nazionale
E dei prelievi sostenibili al di là del giudizio morale etico culturale della caccia ma quale che sia la valutazione che ciascuno di noi è libero di dare
Sull'attività venatoria è fuori discussione che non si può autorizzare a monte un prelievo che se fosse praticato porterebbe allo sterminio della fauna italiana compresa quell'Amministrazione vuol dire che c'è qualcosa che non funziona
Anche questo viene sottolineato sulla tasse ecologiche e così concludo
Se mi sembra molto interessante perché alla luce dell'aumento del prezzo del petrolio c'è stata un po'una campagna emporio entrata adesso di criminalizzazione dalla carbon tax come che sfocia chissà quale prelievo in realtà siccome il prezzo dei combustibili fossili nel novantotto è crollato
Il prelievo fiscale che in percentuale del prezzo
è relativamente diminuito adesso c'è una crescita un ritorno non una crescita perché siamo intorno al ventidue venticinque dollari al barile cioè si torna ai livelli precedenti al crollo del novantotto
La criminalizzazione la carbon tax è del tutto fuori luogo
E il prelievo fiscale ecologico complessivamente inteso delli nell'Italia a livelli molto bassi
Aggiungo che anche qui abbiamo una delega procedere alla riforma fiscale ecologica entro i prossimi due anni e dovranno produrre lì nei risultati ovviamente invarianza di gettito e senza aumentare la pressione pensiamo alla fiscalità ecologica compensativa è compensata cioè aumenta di qui e diminuisce di là non solo come prelievo ma anche come incentivo
Per e mantenendo il trend e della riduzione della pressione fiscale e questi sono i vincoli che ci siamo dati quindi non vogliamo né aumentare il prelievo fiscale
Ne fare della fiscalità ecologica un'occasione di inversione dalla tendenza alla riduzione della pressione fiscale però indubbiamente diciamo questa annotazione c'è
In conclusione
Penso che il le politiche ambientali di riforma affiliate sono importanti
Devono potere arrivare alla conclusione
E per produrre i loro effetti richiedono un po'di tempo
Conclusione rilevante perché il due mila io lo considero un passaggio diciamo di chiusura
Trova abusivismo edilizio diventano sette
Otto
C'è un pacchetto di ulteriori riforme che possono completare
Diciamo il quadro per esempio la lotta alle ecomafie
Introdurre un apposito titolo al Codice penale dei delitti contro l'ambiente uno di quelle riforme a completamento molto importanti e in una di quelle sei
Versano detto che stavo chiudendo ma non voglio illustrare tutte e sei più le altre due ma certamente la fase di riforma delle politiche ambientali non è conclusa e richiede ancorati in importanti per poter arrivare a regime
E ora sentire qualche domanda foto o no proporrà
Allora
Ma
No
Al solito il il rapporto è una fotografia
Che a me sembra importante utile e con il taglio particolare che al questione ambientale porta la matrice poi di questo ambiente cioè Legambiente
La matrice di questo lavoro cioè Legambiente io non voglio ripetere cose che immagino siano già state ampiamente dette e quindi voglio concentrare la
Attenzione soltanto su due considerazioni
La prima è che
Fa bene questo
Lavoro a indicare tutti gli aspetti su cui c'è un enorme
Lavoro da fare
Ma fa soprattutto bene a mettere al centro del questi io l'ho trovati capitoli più importanti ai capitoli che mettono la questione la questione ambientale dentro le politiche economiche in particolare il la rassegna che è stata fatta al capitolo due le attività produttive
Ora
Rispetto a questo noi possiamo fotografare una situazione che è quella per cui dal punto di vista ambientale io credo che si possa dire che questi tre anni hanno rappresentato una rottura di continuità con il passato perché è vero che c'è la rissa la situazione nelle risorse idriche fotografata da il rapporto e tuttavia il settore risorse idriche con i quattro mila duecentoventiquattro miliardi spesi è l'unico settore del nostro Paese che ha speso interamente le risorse comunitarie
Che significa questo significa che nelle regioni questo meccanismo faticoso
Della spesa ambientale comincia a rappresentare una indubbia innovazione positiva
è vero che noi siamo anche in questi giorni con il fiato in gola per quello che riguarda la situazione della difesa del suolo
Però avevamo anche ereditato un Paese che spendeva duecentocinquanta miliardi all'anno dal mille novecento ottantanove al novanta sei duecentocinquanta miliardi all'anno per la difesa del suolo
Dal mille novecentonovantasei ad oggi la media è stata dei mille cinquecento miliardi cioè c'è stato un salto anche qui allora io focalizzerei sempre di più la attenzione su la faticoso un meccanismo di chi deve spendere questi soldi e cioè le Regioni
Siamo proprio in una fase delicatissima in cui c'è una cultura della difesa del suolo che era quella della cementificazione dei fiumi
Che si apre alla nuova cultura delle aree di pertinenza fluviale dei geni ingegneria naturalistica ma una cultura che trova le regioni del nostro Paese assolutamente non attrezzate
è una cultura nuova
Rispetta al quale mettere in moto i meccanismi di spesa
E molto difficile io devo dire quasi in modo perentorio Ronchi ha preteso delle accelerazioni nella stesa dei quattrini del del decreto legge Sarno
Che io quasi seguivo con preoccupazione oddio le regioni di fronte a questa perentorietà cosa metteranno vecchi progetti di cementificazione del suolo quindi per dire che un fase importante in cui il Paese e sta cambiando
E così come per quello che riguarda il territorio giusto spazio viene dato dal rapporto al ai contratti di quartiere perché questa è un'idea nata dentro Legambiente
Forse sarebbe stato bene che fosse dato analogo spazio a un'altra idea di Legambiente convenzione tra Legambiente e Ance quella del quarantuno per cento che ci ha dato questa esplosione
Oltre venti mila miliardi di investimenti nel settore edilizio senza che ci fosse un metro cubo di colata di cemento nelle nostre città io credo che Legambiente dovrebbe essere avere lapidi in tutte le città per aver operato questa l'altro fuori dal mondo salafiti commemorativa
Detto questo tuttavia io credo che mentre rispetto agli parametri tradizionali dell'ambiente
Che vengono puntigliosamente individuati elencati e rispetto ai quali è fatti il monitoraggio in questo rapporto
C'è tuttavia il cambiamento profondo che è in discussione nel Paese e cioè quello da un sindacalismo ambientale vogliamo ottenere più salute nell'aria che respiriamo più e salute nell'acqua e e così via
Appunto il tradizionale ter Reno
Di intervento dell'ambientalismo ma sul terreno in cui questa associazione si muove specificamente e cioè sul terreno della politica della sostenibilità
Beh qui nostro paese ancora questa scelta non la sta facendo
Per questo era il riferimento a una mattina di
Pre di pre CIPE in cui devo dire i rappresentanti del ministero dell'Ambiente oltre alla nostra rappresentanza
Ci siamo trovati di nuovo di fronte al fatto che su dodici mila miliardi ogni anno circa dodici mila miliardi vengono assegnati per gli interventi nelle regioni del Mezzogiorno
Nonostante lei critiche nonostante che anche nel seminario del governo di villa Madama sia stato ricordi il Presidente del Consiglio a dire che nel settore della industria manifatturiera nonostante lo sforzo enorme profuso in questi due anni sono stati creati centododici mila nuovi posti di lavoro ma ne sono stati persi centoquaranta mila
Mentre i circa trecentosessanta mila nuovi posti di lavoro creati nel Paese
Sono permetta dovuti ai servizio alla persona e per l'altra metà agli interventi sul territorio
Noi ci ritroviamo di nuovo una proposta per cui su dodici mila miliardi sei mila vengono indirizzati alla industria manifatturiera alla
Quindi quelle formule contratti dare a patti territoriali nonostante che il settore invece dell'intervento sul territorio di salvaguardia eccetera sia quello che si sta concretamente rilevando non solo un obbligo morale
Nei confronti del Paese delle generazioni future come il patrimonio ideale dell'ambientalismo ma si sta rivelando anche quello da cui concretamente lo sviluppo e l'occupazione in questi anni cruciali sta venendo ecco io
Era questa la osservazione perché mi sembra che si possa dire che rispetto a
L'esame veri parametri ambientali qui puntigliosamente riassunti il paese sta crescendo e delle delle cautele sempre più significative si stanno operando ancora proprio forse sul terreno a cui che rappresenta la maggiore originalità di questo rapporto e cioè il collegamento tra ambiente e politiche di sviluppo del Paese è questo il terreno in cui mi pare che lo scontro sia uno scontro tutt'altro
Che vinto se siamo riusciti a trasformare un ministro dei lavori pubblici in un protagonista della lotta all'abusivismo non siamo riusciti a trasformare i ministri dell'economia del bilancio del tesoro in persone più attente alla concretezza dello sviluppo per l'apporto che da il l'intervento sul territorio molto concretamente può avvenire
Scientifico
Questo
Va in onda decide tutto ormai Manuela va
Va
Tutto tanto materiale no come no anche
No
Molto
Fortemente
Buona parte