"L'Impero del Papa" Dibattito in occasione della presentazione dell'ultimo volume della rivista italiana di geopolitica Limes org. da Limes presso il Centro Stampa dell'Agenzia Romana per la preparazione del Giubileo, via di Porta Castello, 44

Il Giubileo
Mi scuso per ritardo ma stiamo aspettando ancora il ministro Amato che mi hanno detto che ripara fra fanno poco ma intanto cominciamo
Saluto
Tutti i presenti qui con me tavolo fra i saluto anche i nostri ospiti
Stasera presentiamo l'ultimo un lume
Della rivista italiana di geopolitica Limes impero del Papa
Quale è stato e quale sarà l'impatto della figura di Giovanni Paolo secondo sulla scena della politica internazionale e nella storia della Chiesa quale è la presenza e l'obolo
Dei cattolici nel mondo e i rapporti con le altre chiese e comunità cristiane e Condi Stati Uniti questo sono delle domande veramente importanti
Buonasera
Sì proprio
Allora ancora un copiata salutò ministro Giuliano Amato
Partecipa a questo dibattito stavo dicendo che
Le domande sono molteplice
Devo dire che ho letto con molta interessa
Presto o lume di Limes
Solo una parte secche tutte leggere tutto ci vuole più tempo devo dire che questo numero di Limes sì particolarmente riuscito una anamnesi parcata Siria e profonda
Sono convinto che può essere per tutti che si interessano al Vaticano una specie di vademecum anche se non si concorda con tutti li articoli già il editoriale Giovanni Paolo secondo mistico e giro politico dallo spunto per una discussione animata e forse anche controversa ho trovato anche una buona Edenia di fare
Scrivere su opposti due diversi autori che partono da premesse e giungono a conclusioni DiVersi
Vorrei citare solo altri due articoli
Il titolo è perché l'Italia non può usare il Vaticano dopo la guerra fredda la Santa Sede uscita dall'Occidente tenda a sfidare l'egemonia americana
A noi non combina le Nacci a pestaggi io politica se non vogliamo essere emarginati in Europa e nella NATO Sant'Egidio come esempio positivo illimitate sinergia
Già il titolo promette una discussione molto molto animata
Questo articolo comincia con la frase i rapporti tra l'Italia e Chiesa cattolica sono sempre stati molti complessi
Presto Eno costatazione sentiamo anche
Cosa dicono noi nostri referenti di questa complessità naturalmente io come tedesco letto anche con attenzione l'articolo sul
Sulla Chiesa tedesca su lei chiese tedesche marciano insieme alla conquista dell'Est anche lì ho trovato una Anna lezzi molto profonda molto acuta molto interessante
Ma non vorrei dilungarmi troppo vorrei dare subito la parola al ministro Amato
Sì davvero
Come quando uno viene interrogato il primario di
Beh insomma prova sei proprio brava brava Paolo era l'idea viste Solzenicyn anomalo insomma allora ora ora mi sintonizzo perché io non sono riuscito a leggerlo tutto Lucio Presta ma insomma rimesse impegnativo come Tolstoj e quindi tutto insieme in due giorni è difficilissimo digerirlo l'ho letto qua e là come sempre come sempre questa è una grande rivista secondo me
E non solo per i temi che Cherie che già merito importante esce ma anche per l'ampiezza con cui riesce a trattare a lui io fra l'altro che curò una rivista Ennio curate diverso in vita mia
Vedere qualcuno che riesce a fare uscire un numero con tutti questi pezzi
Ecco dico a chi lo legge badate che qui dentro c'è una rete di rapporti un lavoro culturale e organizzativo di di altissimo livello cioè insomma se lui fosse ingrediente avrebbe già fatto più soldi di Soru probabilmente ma siccome Lucio ama più le idee dei soldi quelli della Rete dicono chiamano entrambi in realtà ci offre Limes su carta
Cosa molto molto bene
Ecco detto questo il tema che affronta appunto con questo titolo provocatorio l'impero del Papa
Così rievocando come parola chiave di qualunque visione geopolitica la parola Impe quella che storicamente ha fatto nascere la geopolitica in sostanza e quindi lo fa apposta sottolinea quello che il profondo cambiamento che di sicuro venuto intervenendo nel tempo credo che Historia non farcite salto se probabilmente non altre disposta a saltare quindi i precedenti ci sono ma di sicuro l'attuale pontefice spinto in modo particolarmente intenso
Verso uno potrebbe dire la collocazione nella globalizzazione della Chiesa per cavarsela con una formula semplice ma in realtà troppo semplice
Terzo una quella che alla fine risulta essere a una trasformazione della Chiesa missionari ci viene la Chiesa nel mondo chi è diverso dalla chiesa missionaria in realtà se uno volesse andare per estremi
Perché le estremizzazioni non sono mai vere ma aiutano a capire la fregatura che spesso vengono prese sul serio e non come espedienti metodologici ma insomma se uno volesse estremizzare perché il Pd si potrebbe dire che il attraverso questo intenso sforzo di così apertura sul mondo diritti collocazione della Chiesa nella dimensioni risultano sovvertito e con la metto così nessuno lo ha fatto ma risulta la alla fine del processo superstite due impostazioni chi erano stati a lungo prevalenti nella vicenda della Chiesa la prima proprio la Chiesa missionari chi era la Chiesa di Roma missionaria Mimmo
Che era una cosa diversa da quella che vediamo
Chi era una cosa in ragione della quale la Chiesa era di Roma
E poi mandava le sue missioni a cristianizzati parti di mondo con lei ha detto che ogni trenta persone Convertino
Si era allargata la
La dimensione al mondo porta a vedere la la cosa alla rovescia
Ci sono
Neanche un venti per cento dei cattolici nel mondo
Tre e alla rovescia la Chiesa collocata nel mondo è una chiesa di minoranze
La visione diventa opposti non è la chiesa che fatto il suo pieno su Roma aggiunge tutto ciò che aggiunge in più ma in qualche modo tutto ciò che ne ma anche il ventuno
Esattamente alla rovescia perché è cambiata è cambiato look di consenso
L'umanità di non è più non è più e quindi l'impianto di impostazione chiede culturale chi le organizza chiede l'impegno chi è di impostazione in funzione
In funzione del mondo
Per poter raggiungere con il messaggio religioso tutti gli esseri umani sì popolano oggi popoleranno domani il mondo far saltare la seconda cosa che salta implichi
Attraverso il modulo della Chiesa concordata
Ma entra nel
E quindi stabilendo rapporti con gli Stati
Ora sarà un caso che si pensa che nel mondo globale lo Stato contabili Noicom
Conta meno
Terminino
Il commercio interna conta meno nella finanza Inter Canale conta almeno nei rapporti fra le valute
Punta meno Miracco
Certo si è che il modulo concordatario non è più un modulo così rilevante
In passato non è stato abbandonato
Ma la chiesa non si ferma ai confini dello Stato
E i stabilisce il suo rap
Le persone
Il pistolotto oralmente crea problemi
E che neanche contraddizioni
Contraddizione e sul piano subito ma
Teme merita di terzi diceva un saggio di Francesco Margiotta Broglio
Merita di più
Non finisce
Inclusione negoziale di un
Voti esperto
Conferenze episcopali Paesi chiave
Regimi speciali come l'Italia nei confronti dell'Unione Europea di fare valere questo
Ai fini del rapporto tra l'unione europea e le religioni Margiotta Broglio racconta come alla fin fine il trattato di Amsterdam avvia collocato in un protocollo aggiuntivo neppur votato la tutela della specialità di questi riti e questo io lo trovo appunto espressivo di una contraddizione rispetto alle moto principale che è quello del quale parlavo
Che pone soprattutto dei problemi
I problemi sono laddove la chiesa
Non è in posizione forte come insediamenti
Ieri
Laddove la chiesa vede collegarsi ad altri espressione della cristianità per mantenere la sua
Qui ecco qui è il tema dell'ecumenismo visto corpi il rapporto tra la chiesa cattolica e la cristianità non cattoliche
Il rapporto tra i cristiani e non cristiani
Qui e quello su cui l'ho già detto più volte insomma io vedo il passo avanti più straordinario per l'attuale pontificato
A
A cui ha dato una mano appunto lo sappiamo tutti Sant'Egidio con il suo lavorìo sulle religioni cioè la ricerche ha dei punti che uniscono le religioni anziché dei temi che li dividono
Che a mio avviso è un fatto di straordinaria importanza nel mondo contemporaneo questo e perché ma noi abbiamo costruito l'Unione Europea per cancellare la guerra tra i rapporti fra gli Stati europei ma non è che tutti i focolai di guerra che esistono nel mondo lì si possono eliminare costruendo delle unioni di tipo quasi federale come abbiamo fatto noi europei questo proprio non è
Non è possibile ci vuole anche e in primo luogo le forze esclusivamente qualcos'altro che investe proprio i valori attraverso i quali stabiliscono rapporti gli esseri umani che potrebbero essere protagonisti di conflitti e che è bene che invece siano protagonisti di cooperazione ora s'il ruolo che le religioni possano esercitare perché il potenziale conflitto si rovesci inattuale cooperazione è un ruolo grandissimo così come è stato grande nella storia il merito il ruolo che le religioni hanno esercitato in passato assecondando addirittura promuovendo conflitti ed è allora pensando a questo ruolo storico che quello che sta accadendo oggi appare di straordinaria e positiva importanza per il futuro dell'umanità
In questa prospettiva punto è difficile e qui il non mi ricordo chi lo mette bene in evidenza
Pensare che si possa accreditare la linea Martens
E quindi in qualche modo interazione legata alle religioni della dei del del del della linea di confine di Huntington parente
Ecco sua Santità questa linea la traversa
Non l'accredito
E in realtà si mette alle spalle
Il trascorso millennio dobbiamo dire a questo punto perché Durazzo cioè dal il il millennio dello scisma in effetti e con
Operazioni analitiche come con operazioni simboliche le ultime delle quali le abbiamo viste proprio in queste settimane con le aperture delle porte sante ha cercato di rimettere insieme i pezzi della cristianità e questo li apre un'altra contraddizione ma apre al Papa polacco finestre
Polonia
Che era proprio la frontiera calda della linea Martens e sulla quale era cresciuto un atteggiamento cattolico negli anni passati proprio le costruiva il muro su quella linea ecco è singolare interessante si può cogliere la contraddizione prenderne atto in fondo con soddisfazione che il Papa polacco
Che pure porta dentro di sé tanta Polonia perché mi porta dentro di sé tanta Polonia eppure questo elemento cruciale del cattolicesimo polacco lo supera in realtà che e e e cerca di mettere insieme la cristianità guardati questa è una cosa siccome difficile da valutare poi perché nel nel medio periodo accadono tante cose di cui ci vuole molto tempo per capire quali fili e le hanno messe insieme ma qui io ci vedo un filo che
In una storia lunga che è fatta di interazioni anche tra i grandi assetti politici e le vicende delle religioni il se io penso a quante incertezze abbiamo sui confini dell'Europa che sto parlando del dell'Europa politica dell'Unione europea
Sulle difficoltà che ancora riscontri diamo a costruire l'allargamento
Beh il fatto chi le religioni superino la linea ma se è un fatto propedeutico che potrà avere degli effetti nell'aiutarci
A costruire in termini e sostanziali veri
Presi sul serio e condivisi l'allargamento dell'Europa a destra
Perché c'è di mezzo questo problema cioè non ne parliamo mai c'è
E si questo viene superato nel sul suo terreno naturale che è quello religioso un riflesso positivo anche su ciò che poi le politiche future potranno fare indiscutibilmente non mancherà
I problemi grossi sono
Collane sia con l'Africa e qui io divento particolarmente incompetente divento particolarmente
Incompetente nel senso che non riesco a capire io subito che cosa potrà aiutare questa opera ecumenica nei continenti ineguali più difficile
L'insediamento rispetto a religioni preesistenti fortemente radicate in Asia
Il punto è una minoranza veramente esigua salvo le Filippine salvo mancavano salvo salvo isolate proprio qui fra l'altro trovato e tutti i dati in ogni piazza Crispi è una cosa è una cosa utilissima
In Africa
Un andamento più alterno minimo meno Mino Mino minoritario
Perché vedete ecco questo io ne parlo perché qui se ne parla molto proprio questa visione globale l'America e di verza
In America
In particolare nell'America latina
La crescita del religione cattolica è una crescita chi avuto vicende diverse ma che comunque si è avvalsa di una serie di elementi per radicarsi fortemente è arrivata insieme ai conquistatori dei conquistadores
è in realtà si è fortemente radicata negli ultimi decenni contro il contro i potenti cioè quindi a a rovesciato fondamentalmente in città
E quindi si raccontano delle cose molto interessanti che merita leggere come in alcuni Paesi
Sia avvenuta non dall'Amministrazione americana necessariamente ma dagli Stati Uniti la organizzazione di sette confessioni le non cattoliche che in qualche modo riducessero il rischio punitivo
Che si vedeva nella diffusione di un cattolicesimo che si era sottratto al rapporto con regimi spesso non liberali sostenuti inizialmente dagli Stati Uniti e quindi una chiesa troppo di sinistra si direbbe dico alterando i termini io mi son trovato molto d'accordo con l'apertura di linee si è sbagliato dire destra sinistra francamente insomma è veramente sbagliate
Ed è veramente veggente ma è poco
Un termine che è stato usato per far capire di che cosa parla insomma e qui ci sono delle dei racconti interessanti il rapporto che Rockfeller fece nel sessantanove a Nixon proprio impostando questo tipo di problema altri inclusi riflessioni analoghe ai tempi dell'amministrazione Reagan insomma nel contesto fa capire come si sia rovesciato il rapporto tra la Chiesa e lo Stato in America Latina negli ultimi anni ed è forse l'evidenza maggiore di quello che dicevo all'inizio è stato sovvertito il tema tipico della Chiesa concordata il tutto è stato fuorché questo dico l'ultima parola sull'Africa lasciando l'Asia alla mia difficoltà di capire
Io non non la capisco montone sia io sono stato vasi a foglia di verza al suo interno sono stato due giorni in Giappone la settimana scorsa nessun uscito assolutamente escono
La mia convinzione che le donne sono esseri umani è stata messa a dura prova
La destra culture molto diverse l'Africa ecco l'Africa e davvero il punto nel quale
La chiesa è comunque importante
Perché l'Africa vinca una scommessa che sta per
Ecco la sete è stata abbandonata da tutti
Una perché è stata abbandonata dagli americani l'Africa è stata abbandonata dai russi perché a loro interessava come base strategica per definire le loro sfera d'influenza nel mondo
Appunto il paradosso per l'Africa e che una volta finito l'odiato bipolarismo fondato sul terrore definito l'interesse per
E se ne deve prendere tragicamente ed è finito al mercato delle tradotto in tutte queste cose ed in ogni cancelliamo debiti salvandosi la coscienza ma non credo che lo facciamo insomma pensando che il Cristo ci serva a salvare la coscienza e ora che una domanda che chiunque abbia a cuore oltre che essi che se stesso e gli altri non con un corsi in questo nostro tempo quali sono le leve sulle quali possiamo contare Ittierre sovvertire
Questa deriva tra tragicamente perdente continente africano sì e uno si domanda Cristo ecco una delle poche leve rispetto e che diventi più fortemente parte dell'impero del Papa usare il titolo
Perché è uno dei pochi tessuti che io riesco a vedere sui quali si può ricostruire fiducia e speranza e sui quali si può ricostruire un rapporto col resto del mondo
Quindi non chiuda Chiesa occidentale perché la Chiesa non può essere occidentale qui viene messo giustamente in evidenza ma la Chiesa come tramite tra questa grande terra abbandonata ed Occidente chi è quello che ha la maggiore responsabilità non abbandono questo è un ruolo che la Chiesa può esercita probabilmente servirà a rafforzarla che servirà a rafforzare il mondo e l'Africa
E qui torno a un altro di questi passaggi misteriosi della storia cui già accennava a proposito dell'allargamento dell'Europa
Le interazioni che semplici sono e che capiamo solo dopo tra ciò che fanno le grandi religioni e ciò che riesce a fare nel bene e nel male la scrisse a tutti
Grazie ministro del su sia punta interessante che da molti spunti per una discussione
Spero che sulle donne Tomba andò in Europa sia ricreduto
Già simili
Adesso la parola
Ambasciatore Bruno Bottai che è stato segretario generale del ministro degli Esteri e anca ambasciatore presso la Santa Sede che ha seguito la preparazione del concordato fra lo Stato italiano lo stato del vaticano
Funzione si occupa anche delle bene mi associo a quello ai complimenti che il ministro Amato rivolto a questo numero Lines come atti tutti o almeno la grandissima maggioranza dei volumi di Linz che sono così stimolanti e questo poiché riguarda una materia per me personalmente penso per molti di straordinario interesse
Sulla quale sono anche in qualche modo con l'ho lavorato alcuni anni della mia carriera quindi va moltissimo apprezzato Nunzio cercato di leggerlo rapidamente non ho nemmeno io l'ho letto tutto naturalmente il disdire sempre deve essere intanto di stimolante diciamo pure di provocatorio non c'è dubbio che il titolo così il titolo va inteso come forse ci vorrebbe un punto interrogativo e poi la risposta sarebbe piuttosto negative comunque molto sfumato
Legge leggendo queste pagine io credo che forse scusate se sono puntini professionista pignolo viene voglia di indurre a riflettere momentino su dei quasi sinonimi
Che vengono usati così come all'indifferenza edile comprensibile
Santa Sede
Vaticano Chiesa universale Chiesa italiana Conferenza Episcopale Italiana
Non sono la stessa cosa si possono ovviamente non è un peccato mortale confondere ma se si confondono questa terminologia si rischia di non capire bene dei dove sta il punto da cui si muove certo sono sono se vuol possono essere concentriche e hanno più o meno hanno anzi sta senz'altro uno stesso capo ma sono cose indifferente
Ancora
Un'osservazione di carattere generale su questo volume certo il
Il tema forse più
Filicudi
Internazionale che lo percorre cioè questa con la fine della guerra fredda finisce una sorta di di di di alleanza fra io direi la Santa Sede
E e gli Stati Uniti beh questo è accaduto dodici in generale dovunque i due blocchi anche se si erano parecchio scongelati perché poi anche qui si fa una certa Conf
Così si mette insieme i due blocchi quando c'era Stalin e poi la lunghissimo periodo della distensione che ha consentito a noi come a tanti altri paesi una politica molto molto aperta
E comico era una specie di vecchio Zio che veniva a Roma spessissimo e ed individui aveva dei nipoti che lo andavano a trovare a Mosca col molto piacevolmente facendo delle cose molto concrete non solo di affari ma anche di
Di vivi di cammino politico che è stato credo utile anche anche utile alla stessa Unione Sovietica per evolvere
Da comunque però Igwe fino fino a che s'infila che non è caduto il Muro di Berlino grazie anche le trombe di Gerico che aveva suonato poco prima
L'elezione del papa polacco e fino a quel momento lì c'era si ragionava in termini di bene o male di una contrapposizione sempre meno e ora questo è finito
Questo è finito io personalmente non so non so rimpiangerlo e più difficile la vita internazionale oggi però il non so rimpiangere quella di prima francamente
Era una maggiore facilità che che derivava tra l'altro dalla dalla condanna alla prigionia di dieci linee di milioni di persone una prigionia diciamo in un prete in regimi politici assolutamente inaccettabili quindi e dunque per tornare alla Alan Taranto dalla Santa Sede naturalmente sto emergono uno delle delle differenze che c'erano già prima
Delle differenze che riguardano rapporti politici come Cuba Iraq anche se sono molto accentuate perché il realtà poi anche per esempio per Cuba il problema della Santa Sede e la transizione e quindi facilitare una transizione morbida nella condanna a regime di Castro è altrettanto dura quanto quella degli Stati Uniti oppure così ci sono dei problemi chiamiamoli culturali
Che stanno a cuore enormemente a alla alla Santa Sede che sono emersi e che finiscono per condizionarne la moltissimo
La la tv un atto della posizione politico-diplomatica come come l'unità fra i cristiani quindi le difficoltà del rapporto con gli ortodossi in particolare
Con gli ortodossi di di Mosca e l'ecumenismo che trova anch'esso tante difficoltà basta pensare un paese tradizionalmente pacifico come l'India dove abbiamo visto quanto è difficile anche per in alcuni in alcuni Stati Albino per i cristiani per i cattolici di sopravvive
E quindi credo che tutto vada insomma che vada un po'ripensato in questa usare indifferentemente in questi termini
A mio giudizio
La politica della Santa Sede non quella delle Chiese nazionali quella delle Chiese nazionali
E sarà una una presenza molto forte in particolare nei Paesi europei in particolare la Chiesa italiana che l'Italia aleggia oggi un un elemento importante di le della nostra situazione del nostro panorama politico e la Chiesa italiana il Parma Chiesa ricca grazie alla generosità degli italiani è una chiesa che fa una sua politica estera
Quel dopo quella tedesca credo è quella che ha ha più investimenti all'estero aiuti all'estero eccetera
Comunque io credo che la la Santa Sede sempre più sul piano sulla grande scena internazionale si dedicherà a ai grandi temi morali come la procreazione la più la situazione della donna devota Masina
Le ideologie
Seduto illuministiche
Pizza detenuti sempre più agirà
Dei miei Menendez pure sui palcoscenici chiamiamoli delle Nazioni Unite come si è visto al Cairo come si è visto a Pechino e in quei palcoscenici la Santa Sede desidera mantenere
La la sua soggettività in la soggettività internazionale che
Sì conquistata con gli anni che non viene certo dai pochi ettari di territorio della Città del Vaticano viene dato da un hard David da una situazione storica e culturale della Santa Sede
Una una situazione che può anche essere minacciata e lo è stato ma Pechino
Tre-quattro anni fa perché si è tentato di di dire ma e quindi la Santa Sede non è Nembro appartente qualcuno ha tentato eccetera
E che D'Amato vero membro dell'onore soltanto Salvatore come mai partecipa ai nostri lavori queste certo quello che a mantenere la la sua presenza per questi grandi temi
Sarà una delle della delle fatiche della della diplomazia della Santa Sede
Questo l'Iva per c'è monsignor Martin qui liti fra voi lo conoscono sanno veramente uno delle dei diplomatici più straordinari che io conosca soprattutto diciamo su questo piano multilaterale
Quanto a Ale l'atteggiamento della della Santa Sede nei vari continenti figlia disarmato a percorso anche lunghi a me sembra molto brevemente che in Asia
La Santa Sede sia in realtà rispettosa di una situazione culturale e religiosa
Così antica così complessa così interno che ha
Così intrinseca ai a quei popoli e che l'aspirazione sia di altri divi ma di essere presente come con un sostenne come simbolo
Certo una presenza simbolica come quella in India dal punto di vista numerico come quella in Indonesia
Questa è una presenza a cui tiene moltissimo alla Santa Sede
C'è il problema della Cina il problema la Cina in qualche modo è rimasto politico perché la Santa Sede non può delegare alla Chiesa cinese una chiesa cinese
In parte asservita al regime e l'altra è clandestina e quindi deve della Santa Sede con così sforzarsi di ancora di il modo tradizionale diciamo di riuscire a superare questo impasse negarne i rapporti con la Cina
E quanto all'Africa concordo anch'io molto comune
Quello che ha detto il ministro Amato e in una parte dell'Africa dove in cristiani e i cattolici sono maggioritari perché nell'Africa Nigra soprattutto nella parte verso l'Oceano Atlantico non verso l'Oceano Indiano dove l'influenza musulmana è stata maggiore ma le sono i grandi paesi come non sai dire come Angola come come il oltre ai regola si richiama compromessa come moltissimi dei paesi dell'Africa occidentale francesi sono a maggioranza cristiana e cattolica e meno male che ci sono loro perché dico l'abbandono in cui noi tutta l'Europa li ha lasciati a cominciare da noi
Con la sia pur difficilissima Somalia con le sia pure difficile contenzioso fra l'Eritrea e illa l'Etiopia certamente l'abbandono e totale c'è stato un viaggio di Clinton Clinton con non so quante migliaia di persone
Circa un anno fa a cui non è seguito assolutamente niente
E anche le le antiche potenze coloniali forse un pochino meno la Francia ma veramente l'Africa è scomparsa dalle preoccupazioni di tutti per un proprio come ha detto il ministro Amato perché non è più oggetto di di mire da parte del dei due dei dei precedenti due blocchi
Vorrei poi brevis brevemente
Stupire ma qui si tocca anche molto il problema della centralità italiane cambi i cardinali italiani sono diminuiti in un sì italiani sono diminuiti
Ma io sono molto dubbioso su questa su questo certo di numero non c'è nessun dubbio che sono diminuiti e diminuiranno ancora
E poi si addirittura si specula sulla prossima elezione papale questo che sarà chissà quando lei questo queste speculazioni offre lasciamole
Così anche mi pare mi paiono estremamente azzardate io la centralità italiana la vedo forte la vedo rigorosa la vedo
Intanto l'italiano è diventata la lingua veicolare ci può dispiacere che non lo sia più il più Augusto latino nel nostro padre padre italiano ma oggi è in italiano che ci si parla
Una molto meno inglese molto più in italiano
E a Roma
Hanno sede del delle istituzioni culturali importantissime per la Chiesa cattolica e ci sono dieci linee di migliaia di giovani che passano due o tre anni a Roma che compreranno gli spaghetti che ci metteranno sopra il parmigiano
Che useranno i pomodori Cirio non so quali altri insomma
E che ricorderanno Roma come la città dei loro vent'anni questa è una cosa straordinaria fra l'altro che e quando una delle due volte in questo stato ambasciatore presso la Santa Sede c'era un direttore generale dei culturali molto molto colto intelligente e provai a a vedere se era concepibile una un accordo culturale perché si con la Santa Sede che poteva riguardare tra l'altro non solo la presenza di giovani studiosi ma anche di biblioteche di di musei di di collezioni eccetera
Non ci riuscì e probabilmente sbagliavo io
E da parte questo aspetto della lingua io credo che il ruolo italiano direi che ora non voglio dire un paradosso non voglio dire il contrario ma
Quando i cardinali o i Paesi cattolici erano la Spagna la Francia il Portogallo
L'Austria
Il e pochi altri poi delle minoranze cattoliche ma insomma
Tutti sapevano tutti erano tutti molto vicini tutti molto vicini addirittura ci sono i dividendi tutta patto è stato per settanta anni
I ad Avignone il buco lungo insomma i loro io venti erano
Erano cattolici o cristiani signor cattolici insomma e era un mondo molto più molto più vicino intendi oggi oggi oggi che questa estensione mondiale
Che se estensione mondiale che non impedisce una che il la il cattolicesimo sia diventi sempre più di minoranza quindi una una un una minoranza che vuole essere attiva secondo le spinte di questo papato ebbe e dubbi io direi che la
La le l'italiano Lerner d'italianità è una condizione è un passaggio necessario è un passaggio leggo un passaggio di cui la Chiesa universale ha più bisogno di Torino del resto c'è un'osservazione proprio dell'arcivescovo presidente della conferenza episcopale tedesca che ha parlato pochi giorni fa creando quel putiferio
Sulla subito sulla storia della delle dimissioni del Papa che lui non aveva detto così ma insomma quando poi gli si chiede ma insomma nella chiesa futura dell'America latina si si si dice ma anche i nostri amici italiani
Sono sono da ricordare io credo che queste sono cose molto importanti per noi e io direi che di cui scendo di moltissimi gradi ma io direi che per esempio e appunto un paese medio come l'Italia ha l'interesse un interesse enorme di coltivare diciamo questi rapporti di buon vicinato
Enter una una cosa è una cosa molto molto qualche volta difficile
Qualche volta difficile perché vi sono perché c'è la Chiesa italiana perché una parte di italiani sono cattolici seguono la chiesa vede dei e altri italiani non sono cattolici e non sicura ma chissà chi dice problema che c'è in tutti i Paesi ma che da noi può incidere maggiormente il io credo che tutti sia possa anche la diplomazia italiana
Proprio anche anche sul piano più elementare quello della contiguità della cortesia di di qualche volta anche aiutare una una rete diplomatica che ha molto meno mezzi di quelle degli altri paesi e quindi che ha bisogno di qualche volta di proprio gli aiuti diciamo quasi materiali io credo che questo sia
Del resto mi pare che si è sempre più o meno seguito questa questa
Questa linea una linea di grande collaborazione con le nunziature e e viceversa
E sì ho letto anch'io ovviamente tra gli articoli più ho letto con maggiore attenzione quello di Margiotta Broglio dei ricordo benissimo io ero per fare durante
La mia seconda secondo mandato alla Santa Sede quindi molto più recente quando la
La Santa Sede e le conferenze episcopali per essa qui insomma agitano conferenze episcopali ma certamente l'idea era della Segreteria di Stato manifestò questo desiderio che i proposito ambizione che nel nei trattati europei di foste un riconoscimento di questo ruolo il risultato è modesto non non concordo con Margiotta Broglio che lo sforzo e il risultato siano negativi io credo che nonostante tutto c'è un piccolo risultato può darsi chi perché questi trattati bisognerà pure scrive l'Italia era più chiara sono diventati delle cose diventino stoffe
Credo che si stia uno dei propositi del presidente Prodi ma forse se ne dimenticherà perché a me le cose più gravi da portare avanti ma certo che i trattati vanno andrebbero riscritti
E e quindi forse ci può può essere un momento per per per raccogliere con maggiore dignità una citazione delle religioni del cristianesimo
In ogni caso credo che lo sforzo fosse necessario io da da da giovinetto sostato a Brussel dando il giovinetto diplomatico per molti anni quando quando nasceva il mercato comune ed era una cosa così eccitante soprattutto per un giovane e uno delle delle osservazioni che facevamo
Non solo noi alle degli italiani ma anche gli ha era una una certa distacco un certo disinteresse della diplomazia vaticana
Che si spiega forse anche con la la minore attitudine della diplomazia vaticana di seguire le cose economiche non si è voluto un po'per capire poi che l'economia economia per modo di dire ma è sempre politica e che comunque bisogna il mondo oggi bisogna capirlo anche da quell'atto vile quindi per esempio per anni e anni l'ambasciatore Nunzio al presso il re dei belgi era anche in qualche modo accreditato presso la comunità ma la sua funzione fatalmente principale
Per se non altro per l'arbitraggio importanza di un Nunzio presso la chiesa locale era quella presso il re dei belgi
Questo era molto sbagliato credo e corpi stile ampiamente corretto tutto ciò e ed il credo che sia molto opportuno sia stato molto opportuno per la Santa Sede di apportare queste correzioni ma credo che sia stato anche molto utile per l'Unione europea per per l'Europa che ci sia stata questa correzione e io vedo questo impegno della Santa Sede le conferenze episcopali impegno che ha avuto una riuscita modesta ma pure pur c'è stato lo vedo
Come
Positivo bene ringrazio molto
Grazie ambasciatore
Grazie ambasciatore sono d'accordo con lei che l'influenza italiana
Il Vaticano Monni
La lingua franca Calamo nella Curia sempre l'italiano
Nonostante i numeri che vengono riferiti questo volume del Limes
Adesso la parola son domenica io con professore storico esperto di questione vaticana ma anche il consigliere culturale dell'ambasciata di Francia presso la Santa Sede
Grazie
Di nuovo la rivista Limes ci offre un numerose realmente
Fuori del comune abbiamo già le abitudini ogni fuori Tati ricevere questi volumi
Potenti
E sempre molto importanti mi ricordo di alcuni volumi per esempio sull'Italia a che serve l'Italia l'Italia mondiale
E e sulle cose francesi per esempio il volume su Francia e Germania che è stato veramente molto importante
Questa volta questo volume
Non so se posso dire che è ancora più importante degli altri ma è veramente molto impressionante
Perché a l'originalità offre una grande officina ditta nel modo di appoggio del pubbliche ma della presenza della Chiesa nel secolo
Una grande originalità nei contenuti non si può evidentemente riprendere ed i saggi l'uno dopo l'altro ma ognuno ognuno a la sua coerenza
La sua il suo grande interesse Rende si tratta di saggi molto serie e penso che saranno a lungo per lungo tempo molto utili attutisca gli studiosi e lo dico anche in quanto storico perché lo storico spesso riprende dopo per esempio alcuni anni dopo la pubblicazione di una rivista Oggioni io de o di un giornale e penso che questo volumi resisterà molto bene
Al tempo
D'altra parte ci sono
C'è tutta una documentazione molto originale a livello delle statistiche a livello della cartografia che renderà veramente Istia Uffizi più importanti
Il tema dell'universalità della chiesa
E il tema evidentemente centrale di questo Fulloni anti altra verso il titolo un po'provocatorio come diceva l'ambasciatore un po'pubblicato io impegna quote il Papa
E questo tema dell'Università della chiesa un'infinità a alterco frontiere nozioni e concerti e dapprima questa nozione
Che sembra più legata all'universalità cioè quella della potenza
La nozione il concetto di impiego e apriamo evidentemente in memoria la famosa formula di Stalin supplizi visioni del Vaticano
Allora quale potenza il Papa e portatore di una religione rivelata
La cui vocazione e di svilupparsi nel mondo intero
E il Papa e anche portatore di una concezione attraverso questa religione è una concezione non accetta idea dell'uomo sulla base di questa rivelazioni
Una concezione dell'uomo fatto all'immagine di Dio quindi tutta una Antropologia
Che non sembra fa parte integrale integrante di questa potenza perché e si tratta di una concezione molto coerente
Quindi da questo
E ideologia costruita dall'uomo su un oggetto che o Sr economico politico imperiali la storia ne offre tanti in seno quindi già abbiamo nello stesso tempo possiamo vedere che certo possiamo accettare questa nozioni di impegna quote il papà di potenza del Papa ma nello stesso tempo dobbiamo costatare che non si tratta di una potenza commenta
Quella detti di imperi bufali
Il Papa un'altra riflessioni su questo un il Papa e una forza ma una forza deboli e quindi possiamo riprendere il tema delle divisioni del distali
Stalin rifiutava soltanto dal punto di vista militare la potenza tiene della forza economica e dell'esercito
Ma la forza del Papa e l'impero sovietico la constatato alcuni anni fa la forza del Papa nonni di questo mondo la forza del Papa e una forza debole e quella della par o la ma una pago la Buffetti Ca'e questa Papola Pofi etica che Giovanni Paolo secondo al pronunciato appena a eletto quando ha evitato
Non abbiate paura questo e la parola la forza della Pakula può fare
Una pura parola profetica perché portatrice della verità Dio portatrice di una ampolla divina
Al contrario possiamo constatare la delusione quando il Papa non palla quando il Papa resta silenzioso
Evidentemente c'è tutto il problema aperto da Pio dodicesimo che dinnanzi alla Luca alla Shoah ha fatto la scelta per ragioni che conosciamo bene ha fatto una scelta di un un certo Silenzio
Poi allora la delusione
Questo conferma l'importanza e la forza della favola l'importanza di una tavola che aspettata soprattutto quando deve essere Buffetti
Quindi questa forza profetica e una potenza da una potenza s'incollare una potenza unica
Che non è quindi la potenza legata alla ragioni di Stato alla volontà geopolitica al calcolo geopolitico
Il Papa ha ancora un'altra forza
A la forza del tempo il Papa e un erede
E lei vede di tutta la Storia del cristianesimo che sta adesso quest'anno al Duemila anni di esistenza di presenza di influenza nel mondo questa forza del tempo mi sembra fondamentale perché
Lui mette posta il Papa al Gilda delle contingenze
Bisogna molto semplice viene possiamo ancora oggi aprire i nostri quotidiani per vedere i guai dei politici anti i più grandi statisti
Constatare quanto il fatto di non dipendere da queste con licenze da una forza molto particolare questa forza non viene evidentemente dalla forza
Come dittatura per esempio come può dalla una dittatura me a una forza e nomi il Papa e potente Tor Bella fluttua Litta delle opinioni pubbliche
E si può già lui sull'approfondita del tempo e sulla profondità della storia
Il Papa e la storia credo che sono il Papato e la storia sono due pago le complementare e la storia aiuta molto le azioni del Papa
Nel tempo del Papa direi che c'è il tempo ce tutta la storia e questo e mi sembra una sto una forza veramente unica nel nel mondo quindi il Papa nello stesso tempo quindi si poggia sulla storia e sul tempo ma l'opinione pubblica sa perfettamente che il Papa da questo fatto e direi attribuendo poter non so come si dice in italiano acqua dopo il perno un un punto di riferimento essenziale perché il Papa e sempre quindi
Chi può attivare per esempio anche senza pago parlare di questo Anno Santo così singolare ma tipo attirare ogni mercoledì
Dell'anno quasi senza eccezioni migliaia di persone
E molto
Sono arriva a Roma con me memore della nostra ambasciata presso la Santa Sede da due anni e sono veramente molto impressionato da questo fatto questa capacità di attirare ogni mercoledì alcolemica migliaia di persone
Tipo quali leader può attirare come la sta l'ha fatto ha Parigi due anni fa milioni di Giovanni
Credo che questa questo abbiamo veramente si si può parlare di forza si può parlare di Potenza forse anche di in pericolo un impero fondato su la presenza storica questo punto di riferimento che da anti all'opinione pubblica a quelli che credono il Papa questo punto di riferimento
La forza e anche la capacità di presenza nel mondo in tempo
Ma non soltanto al sappiamo quanto la il cristianesimo sì sviluppato attraverso il mondo attraverso l'avventura missionaria che cominciato
Col suo modo ai tempi moderni
Ma la forza viene non soltanto della capacità di andare dappertutto nel mondo anche se ci sono giorni più difficili delle altre ma anche la capacità di accettare e di integrare le conseguenze dell'universalità di questa universalità e assistiamo a un trasformazioni straordinaria della chiesa con questo squilibrio tra la vecchia in Europa e il resto del mondo
Bisogna vedere la carta la mappa dei reclutamenti per esempio delle grandi conti negazioni religiose
L'internazionalizzazione della chiesa voglio dire della localizzazione centrale della Chiesa quindi
Evidentemente della Curia
La trasformazione ho parlato la trasformazione delle congregazioni religiose mi sembra che qui abbiamo un fatto
Il fattore forse più importante di cambiamento all'interno della chiesa e la conferma di questa capacità della chiesa di Sr presente al mondo e nel mondo intero
Penso per esempio Hague Mantini e grande congregazioni nate in Europa
Che sono state a lungo molto europei nel mondo nel modo di pensiero e di agire e di filiere la fede
E che stanno poco a poco cambiando a causa dei reclutamenti
Reclutamenti che si fanno che hanno cambiato la giù politica direi Interna della Congregazione prenderei per esempio
L'esempio dei gesuiti che stanno sviluppando Orsini
Straordinariamente in India e nel mondo indiano prenderei un altro esempio francese
L'esempio vedi assunzioni insistente un grande ordini molto importante che aveva sì di aver sviluppato una pastorale
Gestito attraverso la stampa e la missione per la prima volta alcuni mesi fa il superiore generale è stato eletto e Lupo è la prima volta e un americano non è più un francese
Luis Durnwalder altro gara altra grande congregazioni femminile abisso
Nata in questa piccola città del centro della Francia non molto presente nel Medio Oriente atteso non ci sono più o quasi più suo ove francese quindi un cambiamento che mi sembra e serve la vittoria finalmente da fare la vittoria della chiesa che e una vittoria che anti una sfida ma che con ferma questa potenza e forse questo impegno ma di nuovo un impegno molto singolare che i nonni l'impiego può fare
Come dire un'altra un'ultima tavola sul Papa sulla personalità del Papa mi sembra che un altro per innalzare riflessioni sarebbe di attirare l'attenzione sul fatto che la chiesa soprattutto ancora più nostro tempo molto mediatico
Si rintana attraverso un pappa quindi una personalità
E riflettere su la personalità mi sembra molto importante il fatto che il Papa stia Pollack con in questo momento e non più italiano la Polonia uscito dico da questa Polonia vittima delle potenze un'attenzione molto forte quindi alla
Alla
A ai piccoli paesi ai Paesi che rischiano sempre di Sr
Mangiati tutti esseri Vizzini delle grandi potenze questo spiega forse questa sfiducia dinanzi alle grandi potenze soprattutto quando la grande potenza e risulta quasi a a una la sua visione del mondo
E molto Paul mente molto il influenzato da questa origine se e penso che se è il prossimo Papa ritiene ancora da un altro Paese avremo un'altra riflessione da fare attraverso la cultura la cultura storica
E evidentemente la cultura teologica e religiosa del Papa quindi realmente un un volume che inflitta all'approfondimento della riflessione sul senso della presenza della chiesa attraverso il mondo
Quindi della presenza della chiesa nel mondo nella città grazie
Grazie
Rondoni
Piovono lei ha cominciato
Parlare della Fox attivo le ma al in dimostrato
Tutt'altro che una forza debole adesso vorrei dare la parola previa ricavati gran professore storico conosciuto naturalmente anche come presidente della Comunità di Sant'Egidio dell'attuale si parla anche ampiamente in questo volume di Limes
Sì io non ho non ho letto anch'io tutto il numero di Limes perché è talmente ricco però voglio dire intendo leggerlo
E ho cominciato a scorrere le prime pagine questo saggio Di Stefano P. Cereda che ci dà un po'il senso dell'impero diciamo queste espressioni impero che forse ha un po'colpito scioccato qualcuno
è un'espressione su cui io vorrei un attimo dopo ritornare questo saggio Distefano più chiara e da molto bello sui confini dell'impero perché la Chiesa si definisce a partire dai suoi confini ma ci sono confini della chiesa
Ed è interessante che per la Chiesa non esiste Esterno e interno non c'è il ministro dell'interno e il ministro degli Esteri perché in una certa misura tutti gli esteri sono affare interno
Questo direi è un sogno un utopia che ha radici in tempi lontani che ha radici nel messaggio i primi passi della Chiesa stessa ma che proprio nel nostro secolo e soprattutto nella seconda metà del nostro secolo
Non è più un sogno ma si avvicina alla realtà cioè la Chiesa cattolica
è chiesa
Radicata certi maniere diverso da come mette bene in luce c'era ed è come sappiamo in tanti popoli DiVersi la lunga battaglia di questo cattolicesimo è stata la battaglia di essere considerato a lungo pensiamo all'Asia
Tu accennavi all'estraneità
Cristiana l'Asia religione straniera dalla rivolta dei boxer a Mao Tze Tung c'è un filo che unisce l'opposizione alla Chiesa di Roma e le chiese protestanti considerate chiese stranieri
E qui c'è tutto lo sforzo direi la linea condotta
Soprattutto da Roma e spesso ha ragione l'ambasciatore Bottai
C'è Roma e ci sono gli episcopati nazionali ed è una linea per esempio condotta in un incerto dibattito in una certa polemica per esempio con
I francesi sul problema della della in cultura azione sul problema degli episcopati autoctoni e via dicendo la grande linea dal nella seconda metà del Novecento è rendere responsabili delle Chiese locali
Vescovi nativi degli stessi Paesi è il discorso della nomina dei vescovi autoctoni linea di Propaganda Fide che si è attuato ormai quasi dappertutto perché i vescovi missionari sono ridotti a un pugno
Questa scelta e soprattutto intensificate in Africa con la stagione delle indipendenze nazionali fatte in maniera molto rapida e direi in genere abbastanza felice che fa sì che siano vescovi
Autoctoni i responsabili di tutte le chiese cattoliche questo è un cambiamento enorme
In fondo il Concilio Vaticano secondo era ancora un concilio prevalentemente bianco basta guardare oggi il Siino di qui vicino nell'Aula Paolo sesto e ci si rende conto
Dalla partecipazione dei vescovi come la classe dirigente della Chiesa cattolica cioè il suo episcopato sia cambiato sia un episcopato internazionalizzato questo
è un fatto molto importante a tanto questo bisognerebbe dire episcopato autoctono incultura azione la grande battaglia del cattolicesimo Minasi in India e in Cina cosa vuol dire oggi in cultura azione in un mondo globalizzato
Rischia tante volte forse in alcuni casi di essere folklore ma questo è un altro discorso ci può essere fatto in altri momenti in altra sede
Bene internazionalizzazione dell'episcopato
Ma dire qualcosa di più perché il pontificato di Giovanni Paolo secondo aggiunge una tipologia delle nazioni se non ci andiamo a riprendere i discorsi di Giovanni Paolo secondo e mi sembra che il Limes pubblicò un articolo qualche numero fa parecchi numeri fa ormai su Giovanni Paolo secondo e l'Italia scopriamo che Giovanni Paolo secondo a una Geo Geologia se Caracciolo mi lascia passare questo termine da custodi da geloso uno stop della geopolitica
Abbiamo avuto testi sull'aggio fino Sophia forse possiamo avere anche sulla Georgia a una trilogia delle nazioni il discorso sulla Polonia
E chiaro ma non solo sulla Polonia su tante nazioni se ne cedeva prendere i discorsi del Papa
Noi vediamo il suo tentativo per esempio durante i viaggi di leggere il valore il senso delle diverse nazioni in quella che chiama la comunità delle nazioni
Quindi una tipologia delle Nazioni che in un che vuole fare da supporto a questa chiesa che è sempre più al plurale
Mi sembra che uno dei problemi di questo volume provarlo a cercare una chiave di lettura sia proprio nazione internazionalizzazione nazione Chiesa come internazionale
E dobbiamo dire che forse nella storia della Chiesa almeno del secondo millennio e della Chiesa cattolica mai si è giunti a un tale livello di internazionalizzazione
Esistere qui il discorso
Non solo dell'internazionalizzazione degli episcopati ma dell'internazionalizzazione della Curia e mi sono andato a guardare quest'articolo di Cardinale che Gianni cardinale che non è uno pseudonimo
Non è uno pseudonimo ma è un ma esiste ed è anche cui forse non so che
Mi sono andato a guardare quest'articolo perché è un tema che mi interessa molto l'ambasciatore Bottai lo accennava
Quale il ruolo di questa Curia internazionale che come ho scritto altrove non può essere simile alle grandi organizzazioni internazionali una specie di UNESCO cattolica o una specie di ONU
Intorno a piazza San Pietro non può essere perché la Curia è la Curia della Chiesa romana
E perché esiste un rapporto stretto tra il Papa Papa in quanto vescovo di Roma la Curia romana la Chiesa romana e questo è abbastanza chiaro dalla lunga storia ma soprattutto nel Novecento
E direi proprio questo carattere romano e il discorso della romanità nella storia del papato che è andata come è andata ha fatto sì che il Papa non si è ridotto a primate di una chiesa nazionale e o a semplice patriarca d'Occidente
Questo
Nella storia del Novecento direi soprattutto nella storia degli anni della guerra fredda è un tema estremamente interessante da Pio dodicesimo anni Paolo secondo
Anche in momenti difficili di forte identificazione tra Chiesa Occidente c'è il rifiuto di essere solo ha stretti nei confini occidentali allora Julia e internazionalizzazione
è abbastanza chiaro abbastanza documentato come l'elemento italiano
Sia abbia ridotto il proprio spazio all'interno di una Curia che peraltro si è allargata oltre che internazionalizzata ma qui c'è una storia un po'più lunga
C'è la storia di un altro passaggio perché la Curia romana nel Novecento è passata da essere una Curia formata prevalentemente da personale proveniente dagli Stati pontificio dagli ex Stati pontifici che condivideva
Non solo una cultura ma un reticolo anche familiare di rapporti una mentalità una tradizione di governo che era governo temporale degli Stati
è passata da essere la Curia della dei di gli ecclesiastici provenienti degli Stati pontifici a una Curia
Essenzialmente italiana con alcune aperture internazionali dopo il Vaticano secondo ci troviamo davanti a un altro salto cioè la Curia internazionalizzate in cui però Roma
L'Italia l'italiano in un certo senso l'italianità mantiene un suo spazio tutto peculiare perché io concordo pienamente con quello che dice cardinale nel suo articolo non si può accettare non è accettabile per tutti i presupposti della storia della Chiesa romana la trasformazione della Curia romana in una specie di di Santa fa o io credo che qui il termine non è quanti italiani qui non è un problema di quote non è un problema di quote perché perché tale problema non si pone per la strutturazione stessa della Chiesa qui è un problema di Roma e del ruolo di Roma nel quadro di quello che Caracciolo o lime schiamazzi l'intero
E qui mi sembra che
Che il ruolo di Roma e questo Giubileo al di là così di qualche polemiche per eccetera lo mette in luce non sia diminuito dopo il Vaticano secondo ma sia cresciuto
Perché la Roma fino agli anni Cinquanta era capitale cd una grande chiesa ma oggi la Roma la Roma vaticana la Roma Cattolica
è non solo il cuore di una grande chiesa con un miliardo di credenti ma anche il cuore di un plesso di relazioni politiche ecumenica è culturali
Insomma un plesso di relazioni di dialogo interreligioso basta scorrere la lista delle visite a Roma
Gli incontri i momenti privati o ufficiali io credo che una grande parte di questa Roma non solo nel momento straordinario del Giubileo che mette in luce questa potenzialità mi sembra che qui bisogna rifare
Un discorso su Roma allora qui non si tratta di curia e di quote di italiani in Curia quanto si tratta di questo rapporto con Roma e con l'Italia
Allora Chiesa intero o no forse si potrebbe usare il termine di una grande internazionale noi il termine di impero
Mi sono andato a rivedere un vecchio discorso del mille novecentoquarantasei di Pio dodicesimo in cui poneva proprio questo problema dell'intero dice la Chiesa è un impero
E faceva la distinzione del rapporto con gli imperi che poi già allora in fondo si
Andavano configurando quello dell'Est e quello dell'Ovest a me sembra che i termini impero è estremamente provocatorio e significativo e soprattutto ci dice
Come per la Chiesa di Roma nessun Paese sia estraneo l'Italia la Francia e importante come le Isole Fiji
Come come l'Indonesia allo stesso modo di tipo e questo è un modo di guardare le vicende dei popoli veramente particolare certo tutto questo non è senza storia
Ho letto questo articolo molto interessante di Riccardo cammelli e mi piacerebbe un po'un po'parlarne perché
Perché questo discorso diciamo del piano che non è il piano del governo americano ma è il piano di ambienti influenti degli Stati Uniti
Di rompere l'egemonia cattolica nel continente americano questo piano è anche una leggenda nera che gira all'interno del mondo latino americano che ho sentito tante volte ripetere ma è anche l'espressione di quella che è la grande frattura tra la cultura nordamericana e la cultura sudamericana e chi avviene proprio fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta quando il cattolicesimo riconduce pesce il proprio ruolo nel Sud America
In una maniera non vorrei dire
Di sinistra o di destra ma vorrei dire in una maniera fortemente autonoma cioè nell'America Latina negli anni cinquanta degli anni sessanta avviene qualcosa che nuora OPA avviene nell'Ottocento
Cioè la rottura del rapporto privilegiato con gli stati
In fondo in America latina era ancora sopravvissuto oppure in regimi laici una certa idea di cristianità è un certo rapporto privilegiato con gli stati e qui è un cattolicesimo quindi molti dei pc e pieno di contraddizioni ne conosciamo i problemi i dibattiti ma è un cattolicesimo che ha una forte dimensione popolare e questa dimensione in una qualche misura fa paura soprattutto fa paura
La molti cita del cattolicesimo in America Latina ma non vorrei parlare troppo lungo io credo che questo volume ci farà discutere per esempio la parte che riguarda l'ex Jugoslavia
Lucio sa ne abbiamo parlato e discusso tante volte il discorso come giù cuore
Io ma solo dovevo scrivere io l'avrei scritto con un forse un un filino come direbbe qualche amico bolognese un filino di attenzione maggiore a quello che bene o male
è un sentimento una pietà una devozione i milioni e milioni di persone perché si potrebbe anche scrive la storia di Fatima ed è stata scritta in altri modi ecco mi sembra che davanti a Medjugorje al di là del dei francescani o dell'episcopato eccetera
Forse ci dobbiamo un po'interrogare più al fondo o e forse comprendere il senso Lourdes Fatima mi su Cuore nella storia di quest'anima europea così complesse combattuta ma al di là di questo non era di questo Colico volevo parlare
C'è poi tutto il nodo della discussione Santa Serdyukov slavi mandavo riguardare questo volume di Christine de mongolo sul Vaticano è la fine della Jugoslavia beh effettivamente mi sembra che bisogna ritornare su questi temi
E forse un attimo ridimensionare quella che secondo me sta un pochino diventando la leggenda nera del riconoscimento della Santa Sede della Slovenia e della Croazia
Nel senso che che effettivamente qui ci troviamo in un quadro politico completamente completamente nuovo
Il riconoscimento della Santa Sede sappiamo tutti è arrivato alle frontiere occidentali polacche e questo ha fatto anche tanto soffrire vicini Ischia la Chiesa polacca è arrivato tardi tanto tardi solo in presenza di trattati internazionali
Ma qui ci troviamo davanti a un caso diverso gli anni Novanta sono completamente diversi
E ci troviamo davanti a interi che si smembrare o al piccolo impero jugoslavo come al grande impero sovietico
E si coglie la volontà della Santa Sede di di restare in contatto di essere presente in queste realtà che si vanno formando secondo me qui il paragone va alla fine dell'impero asburgico e l'anni ricordo
E la mi ricordo mi sembra almeno se non sbaglio come immediatamente malgrado i grandi interessi di Benedetto quindicesimo perché durasse questo impero che in fondo era un grande antemurale nei confronti di questa Russia non più ortodossa zarista e di questa Russia che non si sapeva che cosa stava diventando ma immediatamente quando ancora i confini erano incerti la Santa Sede
Tentò di prendere contatto attraverso i riconoscimenti i governi che nascevano dalla fine dell'impero asburgico allora io qui voglio dire mi piacerebbe così un attimo tornare a riflettere su questo per evitare per evitare poi che si formassero quelle leggende nere che in una certa misura poi ci ripetiamo e si ripetono e si ritrovano scritta
Ma vorrei concluderà il suo Lucio proprio due minuti con un'ultima osservazione
Forse due molto rapide la prima
Ormai la Santa Sede non è più tra le due frontiera est-ovest e quello che diventa importante lo notava il ministro Amato per la Santa Sede e il dialogo tra religioni dialogo tra le culture
E finito il tempo del rapporto solo con gli stati e quindi della logica dei concordati ma qui ci sono i popoli da un lato le culture e forse le civiltà e questo è un altro discorso che mi sembra di trovare qui ma l'ultimo sono rimasto Meravigli attivissimo
Nel vedere quest'articolo di Olga Matera le persecuzioni anticristiane del mondo con spiegazione della carta colori peraltro questa bellissima come tutte le carte di Limes
Sì perché alla fine potenza non potenza un po'ci vuol dire potenza non lo so
Forse nemmeno Stalin lo sapeva Giandomenico ma questo cristianesimo del Novecento ed è un aspetto
Che va ripetuto non per trionfalismo è un cristianesimo che vive un'esperienza unica nella sua storia cioè è un cristianesimo
Diciamo di martiri di vittime è un cristianesimo che conosce mettiamolo tra moltissime virgolette un olocausto in tutti i continenti questo è un fatto nuovissimo
Della Storia del cristianesimo non nuovo nel senso come esperienza mai nuovo perché è esperienza di massa e scorrendo queste pagine
Di Olga Matera e noi vediamo dall'Egitto alla turchi al Sudan Adriana al Vietnam alla Corea del Nord per finire l'America Latina
Vediamo questa folla di vittime e di martiri non solo cattolici ma ortodossi delle antiche chiese cristiane evangelici che costituisce un fatto su cui bisogna tornare a riflettere come questo cristianesimo in realtà nel nostro secolo proprio nel momento più forte della sua espansione è anche un cristianesimo
Di gente è un cristianesimo che presente il volto non solo dei martiri ma il volto di un'umanità non violenta lite
E perseguitata in tanti angoli del mondo mi sembra che la nostra storiografia e la nostra cultura debba recuperare questa dimensione non per apologetica ma perché è la realtà della nostra storia cristiana del Novecento
Grazie
Grazie Andrea Riccardi
Per la sua espressione sulle leggende nere
Meriterebbe forse un approfondimento ma forse possiamo cominciare anche un prete dialogo dopo le conclusioni di Lucio Caracciolo ma pareggia bianco una notizia che forse non conoscete ancora
Al Comunità di Sant'Egidio è andato ieri la edizione del novantanove del premio Felix un
Fuori buoni della Lecce la pace dell'UNESCO
La giuria internazionale è stata appresi gli ultrà da presieduta dall'ex segretario di Stato americano e premio Nobel per la pace nel mille che signora duri
Dichiarato in un momento e in cui diversi paesi in più regioni del mondo sono teatro di conflitti etnici religiosi o altro
La nostra scelta rappresenta un riconoscimento degli sforzi dalla Comunità di Sant'Egidio in favore della riconciliazione khomeinista di tutte le religioni ma anche
Del suo lavoro in Algeria Mozambico
Guinea Bissau e Jugoslavia penso che la comunità
Sant'Egidio e col suo Presidente merita un grande applauso
Adesso la parola Lucio Caracciolo
Grazie non certo per per concludere alcunché ma innanzitutto ringraziare
Gli amici che hanno avuto per gentilezza di partecipare quest'incontro anche gli autori di cui molti sono in sala che hanno fatto questo volume
E vorrei semplicemente riprendere alcune notazioni critiche che sono state fatte in alcuni degli interventi innanzitutto
Personalmente la cosa che più mi ha intrigato facendo questo volume è stata la figura di questo Pontefice
Per chi si occupa di geopolitica una figura estremamente affascinante
Anche per la sua biografia io credo che per capire bene la più politica di questo Papa sia importante ricordare alcune radici fondamentale di questo Papa primo
La sua nascita in una parte specifica della Polonia cioè vicino a Cracovia vado disse
Una Polonia che potremmo definire sommariamente asburgica molto diversa per intenderci
Dalla Polonia di Varsavia o dalla Polonia di Stettino parlando in termini attuali ovviamente
E non solamente diciamo per le radici geopolitiche di appartenenza ma anche per le alcune espressioni culturali per esempio il fatto che
Nella regione
Di provenienza del Papa certi tratti diciamo per esempio antisemiti molto
Forti in alcune aree della Polonia e anche nel mondo cattolico polacco non c'erano erano molto labili
E quindi l'approccio per esempio di questo Papa all'ebraismo
E anche alla grande tragedia dell'Olocausto è secondo me segnato anche da queste sue origini geografiche e poi anche origini temporali papà nasce col miracolo della Vistola tra il Papa nasce
Quando
Le truppe polacche respingono le orde bolsceviche
E questo evento storico vento fondamentale nella storia la nazione polacca contemporanea e sicuramente impresso
Nella memoria
Di questo Papa nella sua storia personale la sua storia familiare
E quindi questo è un papà direi contemporaneamente molto polacco ma anche molto universale molto polacco
Perché per queste ragioni che ho cercato di spiegare per le sue origini
Ma anche
Aperto
A una visione una geografia spirituale così l'ha chiamata di una volta di tipo universale
Il che non vuol dire che il Papa abbia una visione indifferenziata del mondo anche se dal punto di vista di chi mondo lo deve utilizzare ovviamente i confini dell'attitudine longitudini contano molto poco
Vuol dire però che il Papa consapevole che il trampolino di lancio se posso esprimermi così
Del cattolicesimo non può non essere qui non può non essere in Europa sa bene che per sopravvivere e per vivere meglio e per portare il suo messaggio in tutto il mondo non può limitarsi a una visione puramente europea
Con la visione anche puramente occidentale diceva prima Andrea Riccardi non può e non mi non è mai stato il patriarcato uccide
E lo sforzo maggiore
Forse anche quello in cui il Papa ha avuto meno soddisfazioni finora dalla storia lo sforzo maggiore che in consegue a questo suo spirito
Universalistico è stato il tentativo il dialogo di dialogo ecumenico
Che ricordava soprattutto Giuliano Amato prima
Qui però bisogna tener conto che per dialogare come si dice bisogna essere in due
E sia all'interno della Chiesa cattolica stessa
Sia nel mondo ortodosso per esempio se vogliamo restare alla questione europea
Non tutti erano e sono disposti a questo dialogo
Non tutti erano e sono disposti a guardare se stessi come non semplicemente i portatori della verità assoluta ma anche come coloro che vogliono dialogare piuttosto che sradicare una presunta eresia che si trova o nella prima o nella Terza Roma
E ci siamo occupati per esempio di come nel mondo ortodosso ci sia palese
Una percezione della Chiesa cattolica romana come di una Chiesa occidentale c'è proprio quel tipo di percezione che questo Papa soprattutto nella seconda metà del suo mandato
Ha cercato di mettere tra parentesi di eliminare essendo perfettamente consapevole che non si può essere allo stesso tempo occidentali universali cioè occidentali che i cattolici
Ma nella stessa chiesa cattolica ci sono state e ci sono e qui vengo anche un'osservazione critica che ha fatto Andrea a proposito della leggenda nera ci sono stati e ci sono delle visioni io chiamerei con un ossimoro nazionale cattoliche
Cioè in cui alcune conferenze episcopali
Alcuni esponenti
Della Chiesa cattolica si sono disposti diciamo più come patriottiche come pastori
Che forse questa leggenda nera secondo me non troppo leggendaria che riguarda l'atteggiamento della Santa Sede nella vicenda jugoslava e che il Papa stesso in una fase successiva ricordo un suo discorso ad Assisi
Ha rivisto in una luce un po'diverso dicendo ma forse si poteva fare diversamente
Ecco questo sia proprio un esempio di un momento in cui è prevalsa storicamente all'interno della Chiesa cattolica una visione nazionale in questo caso la potenza di una organizzazione come quella della Chiesa cattolica croata per esempio su quella che dovrebbe essere una visione appunto cattolico universale
Della dell'azione della chiesa e liberò anche secondo me al di là di questo cioè forse forse nella memoria anche di questo Pontefice
L'idea della primavera dei popoli cioè l'idea che quello che accadeva allora in Jugoslavia
In fondo non faceva che ripetere alcuni Risorgimento i nazionali di cui era stato anche partecipe fortemente partecipe
E quindi una qualche
Similitudine in questa
Questa presunta primavera dei popoli
Si poteva si poteva trovare che si poteva anche incoraggiato
E infine
Un'ultima osservazione la vorrei fare su quello che e per noi italiani
Della Santa Sede è stato ricordato da da bionda da Andrea dal da tanti altri lasciatole Bottai come la radice italiana
Di questa chiesa sia ancora fortissima malgrado il calo numerico d'altronde non non recentissimo
Dei dei cardinali italiani o comunque della presenza italiana nella Curia meno per esempio nelle nunziature questo calo ma insomma c'è sicuramente da un punto di vista numerico una diminuzione di presenze italiane
Ma è anche vero che credo almeno per la mia modestissima esperienza che nel mondo cattolico sia molto viva la consapevolezza che senza questa radice italiana e si esprime anche i termini linguistici come è stato ricordato senza questa radice italiana
Pure italiana
La Chiesa atteso che un po'alla sua cioè dà più spazio cioè l'internazionalizzazione della Chiesa non necessariamente provoca una sua maggiore universalità
Anzi io vedo un un rischio naturalmente lo vedo da fuori poi dall'interno magari delle sedi percezioni possono essere altre vedo un rischio che appunto la internazionalizzazione
Della chiesa possa in qualche modo paradossalmente diminuirne la sua universalità proprio per il prevalere di
Diciamo di radici di percezioni o se vogliamo anche gli interessi di carattere più nazionale o particolare
Su in un contesto così ampio e a questo proposito vorrei solamente concluderei leggendo a proposito del dell'importanza dell'italianità della nella chiesa
Quello che personaggio insospettabile
Dal punto di vista della sua italianità comma cardinale Joseph Ratzinger
Ha detto su questo punto
Cito dall'articolo già citatissimo non vuole che si montasse la festa del negli anni cardinale
Del cardinal Gianni
Allora in citando il famosa intervista con con Vittorio Messori quando Messori richiede come vedrebbe il centro della Chiesa in Germania
Il cardinale Ratzinger risponde che guaio avremo una chiesa troppo organizzata pensi che dal mio sull'Arcivescovado dipendevano quattrocento tra funzionari e impiegati
Sì meglio lo spirito italiano che non organizzando troppo lascia spazio a quelle personalità individuali a quelle iniziative singolari a quell'iter originali che sono indispensabili alla Chiesa
I santi tutti sono stati uomini fantasia non funzionari di apparato
Mi piace poiché l'umanità latina che lascia sempre spazio la persona concreta nella pur necessaria intelaiatura di leggi e codici
Ma il sistema romano è spesso lento e centralisti consiste Messori
Mi lasci dire replica Ratzinger che la proverbiale lentezza vaticana non ha soltanto aspetti negativi è un'altra delle cose che ho capito bene soltanto a Roma
Saper soprassedere come dite voi italiani può permettere alla situazione di decantare sì di maturarsi dunque di chiarirsi c'è forse anche qui un'antica saggezza latina le reazioni troppo rapide non sempre sono auspicabili
Una non eccessiva prontezza di riflessi finisce talvolta per rispettare meglio le persone grazie
Grazie Lucio Caracciolo ho l'impressione che Ravenna la ragazzina in questo momento era molto illuminato
Abbiamo il tempo ancora punto Revel dialogo asse qualcuno vuol prendere la parola
Ho fatto una domanda
Grazie
Sì
Non mi chiamo sì richiamo
Sono russa dov'è il trucco deviare un periodico spagnolo
La domanda è questa
Questo impero che comunque sembra esistere
E che ha dei risvolti anche politici
Che influenza a secondo loro
E se ne ha sito ove condiziona la politica estera italiana cioè del Paese che ingloba il centro di questo impero
Talmente che secondo alcuni Cancellieri europei ciò fasi che la politica estera italiana sia più piccola di urbana rispetto all'importanza economica che Alitalia nel mondo
Poi non so se sono all'altezza di rispondere però non sono niente l'accordo al comparto non con con i temi della domanda io credo che
Almeno se la se l'ho ben capita che la la presenza della Santa Sede di una grande politica alla Santa Sede politica e pallone
Non è tale ma insomma c'era nell'azione influenza la Santa Sede nel mondo ma questo riguarda il d'Italia non in modo differente dalle altre nazioni in particolare delle altre nazioni cattolico
Quello che che
Pesa sulla politica estera italiana è la presenza e il fatto che ci sia una ci siano dei cattolici questo sì dei cattolici italiani festosi questo è molto più incisivo anche sulla politica estera italiana la la presenza di un ente in una chiesa cattolica di di e di i cattolici prima c'era addirittura un partito che attorno di cattolici oggi ci sono cattolici in tanti perché di questo infinitamente e invece la la la Santa Sede assieme va be naturalmente ci ci interessa perché ma insomma non non non vedo una differenza del sostanziale soprattutto condita e altre grandi nazioni cattoliche come Francia e Spagna
Non vi è dubbio che solo una struttura ramificata capillarmente come la Chiesa cattolica poteva accogliere nel mille novecentottanta quello che sarebbe stata la disgregazione dell'impero sovietico e dei suoi satelliti
In questo senso la Chiesa cattolica ha potuto dire una parola ultima in quella che sarà la guerra delle ideologie del Novecento
Oggi alle soglie del ventunesimo secolo possiamo vedere quelle che sono le sfide future
O in questi giorni stanno discutendo in Svizzera perciò la realtà della globalizzazione la realtà del dei Cambi di climatici la realtà del dello scontro delle città
Coro a queste nuove
Ma non lo so Giovanni Paolo secondo una domanda così ha risposto con un'espressione italiana chi vivrà vedrà
Io io non sono convinto del tutto che la Chiesa cattolica avesse percepito
Forse nella gran parte delle sue Distant la crisi dell'est perché per esempio una parte della politico di andare verso l'Est si muoveva proprio nell'ipotesi che l'impero dell'Est dovesse durare a lungo è quello che le settantotto porta invece il Papa a Roma
Lei ha la convinzione che percezione della realtà ma che è anche una convinzione vorrei dire mistica che non poteva durare a lungo e l'elemento che si aggiunge alla politica orientale vaticana è quella la della mobilitazione diciamo dei cattolici all'Est a Giovanni Paolo secondo non piaceva e non è un mistero per nessuno il modello rappresentato la Chiesa ungherese grosso modo tranquilli la acquiescente non perseguitata troppo dallo Stato e invece suo modello lo era il modello polacco ma grandi studiosi mi Pula dice il modello polacco che è il modello dei popoli e della mobilitazione dei popoli non è alla fine il grande modello contemporaneo per tutto il cattolicesimo riguardo ventunesimo secolo veramente io non non so rispondere
La sensazione insieme mi sembra che è stato detto molto bene di una percezione anche rapida dei mutamenti ma anche di risposte che si muovono potremmo dire sull'onda di risposte di civiltà e di religione su tempi lunghi e non in maniera rapidissima
Che la Chiesa cattolica è un
Il dove esiste un governo
Quindi si Curiazi di rapide ma è anche una chiesa di lunghi processi che poi magari rivela hanno i loro frutti positivi e negativi Complessi sul lungo periodo
Un'ultima domanda in fondo
Volevo chiedere fino a quando l'imperio del Papa sarà un impegno maschile secondo voi
Più
Dario
No va va va più pallide idee a a occhio e croce mi pare che questa caratteristica sarà ancora piuttosto sviluppata in futuro
Possiamo prendono anche come oppure io
Ai partecipanti di questo dibattito secondo me molto interessante
Questo volume di Limes meritati
Letto approfondito grazie ancora
E appresto
Citazione
Adesso
Trecento
Grandi
Allora servì
A reale
Infatti
Almeno autentiche cosa
Per
Sottovalutare
Non
Il pubblico concordi
Il
Avvenuta come
Trentatré
Democrazia