Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

La situazione politica ovviamente
Lo sviluppo delle nostre iniziative al riguardo
Su questo punto sarà relatore il compagno Bertinotti
è un secondo punto che l alla sostituzione
I membri della direzione
I missionari con altri compagni
E analogamente per il Comitato politico nazionale su questo punto sarà relatore il compagno Crippa
Avete proposte per l'ordine del giorno osservazioni
Non vi sono così rimane stabilito per quanto riguarda l'ordine dei lavori
Noi abbiamo previsto tutta la giornata di oggi che la mattinata di domani si vedrà poi verso quale ora potremmo concludere i lavori al secondo dell'andamento del dibattito
Per gli interventi si pregano i compagni di fare essi stessi
Venti righe Piero nel
Il nostro giornale per potere pubblicare poi i resoconti
Sì ci saranno più presenti Credit compagni della relazione che raccoglieranno i vari interventi
Possiamo cominciare la parola al compagno perché no
Cari compagni che ai compagni
Partiamo in questa discussione
Che vi proponiamo in questo Comitato politico nazionale
Da un successo politico
Quello guadagnato con la cacciata del governo Dini
Partiamo da un successo politico ma per affrontare una prospettiva molto impegnativa
Molto impegnativa
è assai difficile
Il problema principale che abbiamo è infatti quello oggetti ricostruire una capacità di influenza di incidenza dell'iniziativa collettiva e delle lotte di massa
Sulle condizioni di vita di lavoro sulle Scelta di politiche economiche e sociali
Insomma sull'organizzazione della vita del Paese
E a questo stesso problema che avevamo di fronte quando gli è dicevamo oppure nella battaglia politica
Impegna altissima e aspra Issime
Nelle vicende parlamentari che ci hanno condotto alla all'obiettivo
Di far cadere Dini era quello di uscire dal Coro cioè di non presentarsi semplicemente come una falla frazione di sinistra
Di un di uno schieramento parlamentare tutto tuttavia segnato da una separazione con la vita quotidiana del del Paese
E nel popolo
Problema che oggi ci si propone anche dopo il nostro successo
Con il problema e l'obiettivo di uscire dal pantano in cui già la crisi politica sembra avviata
Nei tentativi di prolungamento di questa legislatura o peggio
Disse una soluzione stabile moderata
Della crisi
Condizioni tuttavia che spesso per l'impotenza dei protagonisti che perseguono questi obiettivi potrebbe portare alla crisi e alle elezioni
Dobbiamo riuscire a diciamo transitare in questo nuovo passaggio tuttavia riuscendo a fare più compiutamente l'operazione che fin qui interamente non c'è riuscita
Cioè quella di costruire un movimento di massa un movimento sociale e politico di massa in grado di restituire un protagonismo
Alla politica
Naturalmente per compiere questa operazione la la prima cosa da fare e sapere a ricostruire delle energie anche da questa ragione importantissimo
Mettere a valore il risultato che abbiamo perseguito ogni sottovalutazione sarebbe da questo punto di vista un attore politico prima ancora che una sottovalutazione questo risultato e essenzialmente nostro il che non vuol dire naturalmente che è stato possibile di essere raggiunto solo con la nostra iniziativa non sarebbe mai possibile così ma è essenzialmente nostro perché noi siamo il fatto siamo stati il fattore scatenante che per la determinazione l'intransigenza e se si può dire così foss'anche l'efficacia delle iniziative dalla manovra politica ha conseguito l'obiettivo che tutt'altro che facile e tutt'altro che alla portata delle cose
Della cacciata di questo governo
Anche diciamo simbolicamente
Questo risultato ci appartiene
Un successo
Che diciamo la conseguenza anche di due scelte che abbiamo fatto con molta precisione l'una quella che ci ha condotto nel passato dibattito sulla fiducia al governo
A scegliere e sapete bene con quanta difficoltà
Di votare anche in una convergenza degli opposti con la destra puro di perseguire l'obiettivo dalla cacciata dal Governo e poi di capitalizzare il risultato dell'impegno di dimettersi di Dini entro il trentuno dicembre sottraendo cioè quell'aspetto
E ancora
Di avere su questo obiettivo già realizzato ingaggiato una battaglia asterrei ma portando il conflitto fino alle sue conseguenze più radicali nei confronti del Presidente del Consiglio e del Presidente della Repubblica
Quando è sembrato che questo obiettivo potesse essere vanificato
Non solo da manovre conto te ma da una vera e propria violazione delle regole dell'ordinamento costituzionale
Un successo
Importante per il nostro partito
E un successo che non si spiega in chiave diciamo tutta interno alla politica poiché si ne va interpretato così
Dini è stato infatti un governo che come abbiamo detto più volte dietro la maschera tecnica ha realizzato un'operazione politica grandissima
Quella di proseguire una politica liberista con uno scudo io la maggioranza di centro sinistra e del sindacalismo confederale
Analizzando la politica antipopolare
Persino più aspra di quella che ha portato contro Juppé a un movimento straordinario di lotta in Francia
E che
Nella prosecuzione della sua esperienza poteva dare vita ad un consolidamento tecnocratico di questa stessa politica cioè come adesione profonda del della condizione democratica del Paese
E o avrebbe potuto lavorare alla ricostruzione pericoli tuttavia nell'uno e nell'altro sventato definitivamente di un nuovo grande centro di una nuova diciamo così democrazia cristiana nuovo architrave del sistema politico
Di quella che altri chiamano la Seconda Repubblica
La messa in crisi
Del governo Dini e la conclusione di questa esperienza non cancella questi pericoli
Ma costringe tutte le forze politiche a fa i conti con i fatti a presentarsi sulla scena politica a dire quello che vogliono e non invece a perseguire questi obiettivi protetti dalla preesistenze dall'esistenza di un governo che ne costruiva
L'ombrello
Contea di questo schermo di svelare i comportamenti concreti
è stato ed è un obiettivo per noi fondamentali alla spesso agli stessi fini della persecuzione la costruzione del movimento
Per questa ragione
Abbiamo condotto la battaglia che insieme abbiamo fatto in questi giorni con questa asprezza
Abbiamo indicato il pericolo che in Italia sì producesse una vera e propria controriforma
Abbiamo denunciato la grave responsabilità del Presidente del Consiglio in questa direzione e la complicità del Presidente della Repubblica
Sappiamo bene si è trattato dall'uno all'altro caso di cose molto siamo politicamente pesanti ma queste erano le critiche corrispondenti a delle violazione e a pericoli reali che si stavano costruendo
Il comportamento del Presidente della Repubblica che è stato un punto grazie
Con il rifiuto prima
Delle dimissioni di Dini finte dimissioni
E con il suo discorso di fine anno ha poi
Il Presidente della Repubblica dismesso le sue i suoi abiti di presidente della Repubblica e ha indossato quelli del capo di una coalizione politica
Si è comportato così con assoluta determinazione
Nel tentativo di evitare la crisi di governo di dare continuità al governo Dini di costruire un nuovo sistema di alleanze che in qualche modo andassero nella direzione del governissimo
è stata appunto un passo concreto in direzione di una controriforma peraltro non dichiarata
Passare da una repubblica parlamentare ad una repubblica presidenziale con il Presidente della Repubblica peraltro neppure letto che si comporta come tale e anticipa concretamente nella prassi
Il i materiali di una controriforma e così ci siamo ritrovati anche dibatto parlamentare
Quando il Presidente del Consiglio invece di dare come era suo divenire le dimissioni si è presentato in una condizione resa fluida da questa cancellazione di un dovere elementare determinando una situazione in cui non sapeva neppure se la Camera avrebbe concluso la sua seduta così impegnativa con un voto oppure no
Fino al punto che dall'interno del centro sinistra nella fase conclusiva è stata avanzata questa inaudita proposta di una sospensione del Parlamento per quindici giorni
Per attribuire a qualcuno la possibilità di trovare una soluzione da immettere a quel punto dal dibattito parlamentare a proseguire il corso dal legislatore
Abbiamo usato parole forti
Ma parole assolutamente corrispondenti ai comportamenti concreti di questo
Di questi soggetti del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio
E io credo che noi dobbiamo a vere diciamo così la consapevolezza di avere ottenuto un successo non soltanto con la cacciata di Dini ma anche ricostruendo
Ai costruendo le regole che erano state lacerante
E avrei mettendo la crisi politica del governo dentro i binari costruzione naturalmente
Anche questo risultato è esposto a tutti i contraccolpi
Ma io credo che una forza come la nostra appunto una forza comunista una forza di movimento non può avere una sottovalutazione di questi elementi che sono in questa fase del conflitto importanti quanto quelli sociali per le connessioni che precisamente esistono
Tra
La progressiva soffocamento o strangolamento di tutti gli elementi di democrazia e il perseguimento di politiche liberiste sempre più esposte ai contraccolpi della fetta di consenso se non riescono ad appoggiarsi su elementi sostanziale svuotamento da democrazia
C'è un rapporto cioè al comportamento del Presidente della Repubblica del presidente Dini e i problemi che si affacciano con la revisione di Maastricht e con i problemi della finanziaria delle scelte impegnative di politica economica
Anche per questa ragione credo non possiamo consentire un'interpretazione appunto semplicemente parlamentare di questa vicenda
Ed è il nostro risultato
Avevamo visto giusto
Quando abbiamo puntato con tutte le nostre forze a chiudere l'esperienza del governo ottenendo l'impegno delle sue dimissioni entro il trentuno dicembre
Credo abbiamo visto giusto nel forzare in tutti i modi per bloccare i due tentativi di controriforma e permette fine
Come avevamo ottenuto nell'annuncio precedente a questa esperienza e così è accaduto
Questo risultato tuttavia non ci deve far sottovalutare
Il distacco che in questo stesso periodo è cresciuto
Tra il Paese reale e il Paese ufficiale tra le masse e la polizia
Ed anche per questa ragione che io credo noi non dobbiamo dismettere la determinazione con cui abbiamo condotto fin qui la nostra battaglia politica
E puntare ora alle elezioni immediate
Come condizione necessaria a consolidare questo risultato che abbiamo ottenuto
E l'aprire la strada a un nuovo capitolo ma la vita politica italiana
Guadagnare le elezioni e adesso una condizione indispensabile necessaria seppure non sufficiente per risanare la politica malata di questo Paese
Attraverso il solo attraverso la conquista delle elezioni noi possiamo tentare di restituire
Una possibilità di vittoria all'alleanza a cui abbiamo lavorato tra il centro sinistra Rifondazione Comunista
E presentare questa alleanza non semplicemente come una replica
Meccanicamente ripetuta
A ogni passo anche diverso dalla situazione
Di un'ipotesi politica ma invece come la necessità e la possibilità per oggi di battere le destre e anche da parte nostra di influenzare questa stessa alleanza politica elettorale di fronte ai gravissima e crescenti problemi del Paese
L'idea insomma la politica italiana da quel troppo di manovra di corridoio di politicantismo e di Palazzo che la ammorbata e che rischia di aprire una crisi verticale nel rapporto fra le masse la politica
Restituire l'attraverso una competizione elettorale una grande battaglia politica una mobilitazione nel Paese
Per questa ragione
Dobbiamo sapere una condurre una battaglia
Come quella che abbiamo realizzato per far cadere Dini oggi per evitare
Una prospettiva che concretamente in atto di dare una soluzione aggressiva all'apertura della crisi
Una ipotesi che va diciamo dal pasticcio di pronta consumazione
Sino al governissimo
In un ventaglio di possibili ipotesi tante se ne possono inventare di escogitare che tuttavia a in comune
L'intesa tra il PDS e Forza Italia l'intesa tra le parti principali della coalizione di centrosinistra e il perno della coalizione di centrodestra
Se ne possono inventare appunto moltissime non credo sia il caso per noi di esercitarsi molto nelle possibile diciamo combinazione
Il fatto che i diversi di questa ipotesi quello che noi dobbiamo sapere sconfigge e ipotesi medesima da quella minimalista del pranzo del pasticcio di pronto consumo a quella più ambizioso e gambe del governissimo
Queste ipotesi cioè questo compromesso deteriore
Non avrebbe oggi neppure la forza dalla sfida cioè non sarebbero due protagonisti della contesa politica forti che si mettono insieme per fare la grande coalizione una cosa diciamo tedesca ma sarebbe invece il frutto della debolezza delle principali forze dell'uno e dell'altro schieramento che dei private di una qualsiasi capacità di guadagnare un consenso reale laddove ipotesi strategica fallita cercheremo di stare insieme pur di galleggiare in una condizione di navigazione a fari spenti
In questa condizione si tratterebbe davvero di una ipotesi avventurista di un'ipotesi oltre che sciagurata diciamo per le sorti dalla sinistra avventurista per il Paese un Paese che ormai non può non richiedere scelte impegnative
Questo galleggiamento non avrebbe altra possibilità al contrario che tentare di mantenere una qualche continuità con le politiche del governo Dini sul terreno economico sociale cioè gravando drammaticamente la situazione
E inventandosi un qualche pasticcio consociativo sul terreno istituzionale in modo da conferma e consolidare ulteriormente
Questa disperata corsa al centro
Contro questa ipotesi noi abbiamo una possibilità reale
Questa possibilità reale di successo
Intendiamoci intendiamoci tutt'altro che scontata copertura o tutt'altro che scontata era la possibilità di cattiva andai a casa vivo
Ha una possibilità di di successo se non riusciamo a fare una operazione politica rilevante cioè non ce la facciamo a impedire questa tendenza che oggi già nelle cose come si vede esploratore diciamo così
E la manifestazione persino fisica di questa impotenza della politica dal governo presuntamente tecnico al al presunto esploratore ogni volta con una diciamo così in maschera nuova dietro cui si nasconde una politica impotente
Ma anche questa elemento dice tuttavia che il processo di costruzione di della politica delle larghe intese sotto qualsiasi spogli e concretamente in atto
La sua forza sta nella debolezza precisamente di quelli che si accingono a comprare il patto la possibilità di sconfiggere la richiesta quindi non semplicemente in una interdizione in un gioco di rimessa ma invece un'operazione politica
L'operazione politica deve essere motivata in primo luogo dalla necessità che si ricava dal situazioni
Concreta dallo Stato dell'Unione del Paese
Dalle sue condizioni materiali
Dalla bilancia dell'inchiesta della sue condizioni economiche sociali e da cosa richiedono queste
E nasce la sua possibilità concreta
Di essere perseguito cioè l'obiettivo di impedire all'intesa cento proprio dalla crisi profonda in cui versa la proposta strategica del PDS
Il primo elemento a cui dobbiamo guardare e il quadro economico e sociale del Paese
Anche gli ultimi dati Istat
Confermano compiutamente l'analisi che siamo andati facendo in questi mesi
Non è il caso di appesantire questa mia relazione
Con questi elementi analitici che tra l'altro mi pare ormai diciamo stanno nel bagaglio del partito viene chiamo soltanto sommariamente perché costituiscono un punto diciamo una bussola per
L'abuso e dato da questi come di esso mai elementi del quadro economico sociale
Noi abbiamo avuto un anno di straordinario crescita economica
Un aumento diciamo record
Della produzione del paese del prodotto interno lordo
Cresciuto a un livello dell'ordine del cinque sei per cento standard altissimo
Mentre questa crescita economica impetuoso sia realizzata
Si è realizzata una politica liberista aspra
Che ha realizzato una riduzione significativa
Dei salari degli stipendi e pensioni immediatamente con una riduzione drastica dal nuovo potere d'acquisto essendo i salari e gli stipendi ancorati all'inflazione programmata che è rimasta a un livello pari alla metà sostanzialmente di quella reale
A questa drastica riduzione del potere d'acquisto dei salari e degli stipendi nell'immediata il Governo ha aggiunto con la controriforma delle pensioni
Anche una propensione di riduzione della spesa pubblica e quindi del salario differito il saio differito nel solaio sociale differito pesantissima per i prossimi anni
In questa condizione la disoccupazione è aumentata di qualche zero due zero uno cioè sia aggrava
Un bilancio di politica economica nazionale assolutamente fallimentare naturalmente so bene
Che quando si usano questi termini si usa con una presunzione di astrazione generale e che dentro questo invece c'è chi ci ha coniato tantissimo che c'è stata una una una cresta i profitti edera internazionali
E una grande crescita persino dei profitti del capitale internazionale che in una condizione come questa che ha reso possibile alto tasso di interessi ha consentito un l'autofinanziamento degli investimenti in Italia
Ma questo ha corrisposto un aggravamento dalla crisi sociale imponente
Al punto che oggi nel Mezzogiorno un lavoro un giovane su due e disoccupato
E segua se questo sommario diciamo indicazione di una indagine da fare sulla condizione sociale in Italia si allarga si vede che ogni elemento della condizione di vita e di lavoro esulta aggravato
In questa condizione il Paese affronta una inversione di tendenza congiuntura cioè il rallentamento della crescita in tutta Europa
Elementi di stagnazione che già intervengono e se vogliamo usare parole meno educate sintomi evidenti di recessione
Che sono presenti ormai da mesi in Francia e le cui avvisaglie anzi più che le avvisaglie si presentano in Germania
E che il tutto e di e del tutto evidente che rebus sic stantibus con queste politiche economiche sociali bussa alle porte dell'Europa una fase recessiva una fase recessiva Crespi solo l'Italia
Farete appunto grandinata là dove più o meno
Perché
L'argomento questo punto di vista che certi ambientalisti usano e del tutto infondato evidente
Che la condizione generale dello sviluppo capitalistico di questa fase non determina più attraverso la crescita economica il perseguimento della crescita occupazionale per questo ci vorrebbe una politica per determinare la nota la disoccupazione
Ma quello che non è vero in positivo cioè che alla crescita economica corrisponde la riduzione del della disoccupazione e invece abbiamo in negativo che al calo della crescita e alla stagnazione corrisponde invece la riduzione d'occupazione
Cioè la crescita non è sufficiente a determinare la lotta la disoccupazione ma la recessione è sufficiente a determinare un taglio aggravamento dei problemi del gioco d'azione
E in un'Europa in cui la disoccupazione a ventidue milioni e in un'Italia in cui la disoccupazione al dodici per cento questo si presenta come un problema gigantesco enorme come il nuovo paradigma delle politiche economiche sociali come il punto insomma il confronto in Europa e in Italia della politica
Per questa ragione ogni idea di però prendere dall'alto la situazione economica e sociale
Dicendo che si può fare un governo perché si possono modificare le regole
Senza affrontare queste norme ho dei problemi che viene davanti è una pura finzione è un po'imbroglio vuol dire semplicemente che si intende perseguire le politiche liberiste considerate come oggettive e naturali anche in una fase in cui la recessione papà due una vera e propria devastazione sociale
Quindi va guardata questa prospettiva con un allarme e con una diciamo aggressione aggressività critica che non riguarda semplicemente il punto di vista diciamo così della linea di fuga
Da elezioni anticipate come se a queste variazioni anticipate fosse diciamo una questione diciamo come di estetica
Oppure come un puro esercizio pur necessario di Democrazia dare la parola al popolo no a che fare con questo passaggio stringente dice che la politica economica e sociale in un momento drammatico possibile aggravamento delle condizioni del Paese e quindi mette a riposo e politica di fronte questa fretta
Laddove invece la scelta di un galleggiamento che addirittura oscura questo problema e mette l'accento sulla riforma istituzionale non sarebbe nient'altro che un nuovo schermo
Diciamo così invece che nel governo nella politica in generale per poter perseguire la stessa la stessa politica economica
Del resto
E proprio questo mutamento di quadro
Che ha fatto emergere nuove critiche alla politica economica del governo Dini
E a Mastella
Bisogna pur chiedersi perché fino all'altro ieri eravamo una voce che l'amante nel deserto quando dicevamo no a Maastricht e oggi invece siamo in larga compagnia
è evidente che non è semplicemente un mutamento del clima di opinione è un mutamento nella diversa esposizione degli interessi detta e sociale
Ci sono tanti importanti di borghesi che musei più interni nazionali ma di borghesie
Che di fronte a questo mutamento della congiuntura si trovano esposte al rischio
Di una maschera che se applicata oggi darebbe luogo a fenomeni di crisi della politiche di queste in paese e di questi sistemi di prego
Chi ha operato sul terreno della esportazione prevalentemente
E che si trova un'altra piccola spinta recessiva sedimenti sopra anche le convergenze fiscali cioè delle politiche i tagli della spesa pubblica gli apre non semplicemente una crisi sociale gli apre una crisi economica cioè che tocca direttamente il sistema di paese
Ed è per questa ragione dunque che non solo noi
Ma parti importanti diciamo di opinione colta comincia a dire che Maastricht deve essere rivista
Perché appunto
Stesso fatto che ragiona la Germania
Constata
Che è fuori dai parametri di Maastricht la Germania
Cioè con la Germania che insieme a altre forze Francia ed altri ha lavorato con particolare intensità diciamo a una Maastricht da cui traeva il massimo di vantaggio ce n'è pure lei riesce stabilito questi paradigmi sia ed è bene piccato e biologica diciamo classista di questi medesimi che tuttavia
Subiscono un contraccolpo Takla mutamento di fase
Gli ha con la coalizione rilevantissima ideologica della borghesia
Vedi Monti prospettano l'avanzamento drastico in questa direzione presupponendo un interesse generale della borghesia ma i suoi singoli settori esposti alla crisi cambiano capi scattano prendono diverse posizioni
E dunque è concretamente per voi possibile oggi aggancia alle forze realtà diverse su questo terreno per aprire naturalmente per aprire un confronto
Questo confronto
Può essere aperto a maggior ragione sul terreno politico
Perché la la crisi dall'ipotesi del centrosinistra e i partiti e i massimi del PDS e io credo sotto gli occhi di tutti
Il PDS ha perso
In questa vicenda di Dini
Ma ha perso per un concorso di cause
No circoscrivibili
Semplicemente alla tattica
Il PDS ha perso in primo luogo perché la sua ipotesi strategica
Si è rivelata impraticabile noi ne avevamo criticato diciamo così
L'ispirazione e la linea
L'avevamo indicata come sbagliata come contraddittoria rispetto agli interessi dei movimenti delle sinistre
Ma oggi si è rivelata anche assolutamente inefficaci
L'assolutizzazione
Della questione del Governo
La politica ridotta perseguimento dall'Obiettivo del governo e del Governo a ogni costo
E per far questo il privilegio dell'interlocuzione con il centro
Fino a cercare ogni volta un centro più cento di quello precedente
E sempre di più sul ma rendono qualsiasi connotato
Di sinistra e di alternativa non solo ha aperto i problemi atto di cui tante volte abbiamo parlato ma alla fine ha reso totalmente impotente il PDS cioè incapace di una iniziativa otto il PDS ha perso perché ha identificato in grazie a questo diciamo e a Roma in potenza strategica le sue sorti con di avendo diciamo ha perso di volta in volta interlocutori centristi considerati così solidi da consentire la vittoria elettorale si è appesa a si è appeso a Dini come diciamo così scudo
Come ultimo scudo per poter realizzare questa stessa e competizione
E così sì e condannato la sconfitta
A questo
Ha aggiunto diciamo così
Una sconfitta tattica
Avendo perseguito una delle varianti possibili di questa alleanza con Dini con il centro quello della prosecuzione della vita del Governo
Ora
Si può perdere
Se anche senza grandi conseguenze intendiamoci meglio vincere e qualche conseguenza la sconfitta la propone sì
Ma si può perdere quando a guidarti
è un elemento
Che sta sopra
Il risultato è la contesa io mi batto per difendere l'interesse lavoratori pensionati non ce la facciamo una controriforma passa lo stesso ben grande problema e tuttavia la giustificazione di questa battaglia sta in un film obiettivo perseguito che dovevo perseguire ma se la politica si deduce semplicemente come nella teoria dei giochi al problema della vittoria al poema la vittoria quando perdi hai perso tutto
Se cioè non c'è non c'è non c'è un Fini è un obiettivo che guida il tuo contrasto ma il problema è vincente
Perché appunto ai assolutizzato il problema dalla maggioranza di governo nel momento in cui perdi a quel punto si apra una crisi verticale dato ipotesi Natoli Poggi politica ed è questo che sta accadendo
Naturalmente questo non vuol dire
Che allora il PDS
Si renda disponibile
Spontaneamente
Ok o o neppure che ci sia una prevalenza per cui bisogna determinare un'aspettativa passiva in una correzione di linea e in uno ai considerazione della ragione da sinistra
Ma noi non possiamo tuttavia
Non mettere nell'agenda della nostra politica la crisi per ipotesi strategica del PDS come un elemento di accelerazione della nostra la donazione alla nostra capacità di proposta
E nel porci l'obiettivo di un'influenza eyalet su questa crisi
Una crisi che non non è destinata a concludersi rapidamente
Che riguarda tutta la geografia delle forze del PDS che riguarda i suoi rapporti con la sua base con il suo insediamento sociale che non è attribuibile neppure semplicemente in una dialettica e duecento tra base e vertice che riguarda la composizione dei suoi gruppi dirigenti diffusi
E che ci chiede una capacità appunto di incidenza su questo processo insisto non siamo di fronte ad una diciamo rendita di posizione di cui possiamo da dire anzi anzi può essere persino che questa crisi si riduca al peggio
Dentro cioè la soluzione che vada sul governissimo
Appunto nel tentativo di occultare fino in fondo la la la la crisi delle ipotesi strategica dunque perseguendo diciamo anche anche con prezzi rilevantissimi sul terreno politico e sociale fino alle estreme questa possibilità
Gli amici possibile
Ma insieme a questo noi non possiamo vedere la possibilità di una riconsiderazione incappati consistenti di questa realtà e giocare su questo mi sentivo molto forte
Per questa ragione noi dobbiamo condurre una battaglia e Pica c'è
Contro l'ipotesi del governissimo
E comunque conto politiche di larghe o piccole intese che sostanzialmente si muovono diciamo nella stessa sintonia
Nella sintonia cioè di determinare una condizione in cui il centro torna a essere la calamita fondamentale della vicenda politica Italia
A corredo di queste tendenze di ricerca
Di intese
Dico gravissimi
Di governi istituzionali
Vengono usate due ordini di ragionamento l'uno
L'esigenza di una riforma istituzionale
Per garantire la governabilità del Paese che sarebbe impedita dall'attuale assetto
L'alto la presenza dell'Italia nel semestre europeo
In una condizione che richiederebbe una presenza
Del governo italiano in termini continuativo
Questo ultimo argomento come le compagne e i compagni sanno è davvero il classico argomento prego
Cioè EPA su è assolutamente privo di ogni fondamento il fatto che venga speso continuamente non cancella per nulla che si tratta di moneta falsa polmone assolutamente false
Chi avesse qualche dubbio dovrebbe leggere i verbali dei dibattiti nel Parlamento europeo nel semestre ha perso la vita
O nel semestre diciamo di colpo il dibattito evita che in nei due casi
Non non passa nessuno angoscia diciamo tra l'appuntamento elettorale
C'è al massimo qualche prudente a richiesta fatta soprattutto nei confronti di unità di non farsi troppo distrarre dagli appuntamenti elettorali nel suo paese di avere anche un occhio per l'Europa
Nulla di più
Del resto tutti sanno che l'appuntamento anche l'appuntamento di marzo dei capi di governo e un appuntamento sopra sostanzialmente diplomatico procedurale
Di avvio dei rapporti diplomatici e dei lavori da fare e che l'appuntamento invece stringente e quello alla conclusione del semestre medesimo
Semmai quindi l'argomento semestre ben venga usato per dire che avremmo dovuto votare a giugno hai voluto Alois votare a novembre in ogni caso votiamo subito
Perché così un governo dotato di una legittimazione democratica e inviato dalla fase stringente del semestre di essere presente per come può esserlo
In alta
La questione di dell'Europa non è la questione del semestre ma era questione di Maastricht e della supervisione
L'argomento istruzione alle a una sua ha una forza maggiore obiettivamente
E comunque così avvertito da tanta parte del Paese
Non è tanto una questione sto parlando delle opinioni diffuse nel Paese
Dieci forma costituzionale cosa che per noi non lo è affatto
Si usa un po'disinvoltamente
Come fossero sinonimi il termine riforma costituzionale ove forma istituzionale
Io credo che noi dobbiamo perseguire una linea di assoluto sbarramento contro l'idea della riforma costituzionale di assoluto sbarramento
Naturalmente non siamo nessuno di noi così ciechi da non sapere che ho questa costruzione come ogni costruzione
è suscettibile di gli elementi critici porta i segni diciamo anche delle sue date questo fatto notare come risulta il suo impianto diciamo culturale
Non succede sufficientemente avvertito dalla contraddizione di sesso o dalla contraddizione tra ambiente di sviluppo
Oppure attento ai fenomeni che sono andati maturando come quella dell'atteso dall'intensità delle comunicazioni di massa cosa certamente dei ma non c'è nessuno
Credo che posso sostenere che l'impianto politico-culturale della costruzione uscite dalla lotta di resistenza e dalle culture d'antifascismo sia oggi un punto alto dalla cultura politica in Italia
E che
Oggi non esiste neppure vagamente la temperie politico-culturale che possa fa immaginare un dibattito alto di revisione costruzione
E anzi semmai la espone totalmente al rischio che correnti liberiste
Possono in fa incursioni pesantissime e violentissime sul suo impianto di fondo quello che si manifesta in alcune grandi affermazioni che fanno diciamo della della Costituzione italiana un elemento da civiltà giuridica europee
Per questa ragione anche per questa ragione noi siamo stati contro la l'assemblea costruendo precisamente tra nord favorire minimamente invece il terreno della possibile idea di riforma costituzionale
Esiste invece indubbiamente esistono questioni istituzionali
Che anche noi abbiamo più volte affrontato indicato
Su questo terreno tuttavia bisogna ormai essere avvertiti anche su questo terreno i pericoli molto seri su cui più un momento tornerò quali quelli che prendono il nome di presidenzialismo e di federalismo
E in ogni caso vedere che anche per la questione delle riforme istituzionali su cui c'è diciamo
Un elemento di verità assai superiore che per la tesi Semestre europeo il l'elemento viene usato interno il pretesto sì per poter prolungare questa legislatura ed è indicativo
C'è un carattere pretestuoso prevalente
In questa discussione come si evince semplicemente dal fatto che in altri momenti si è frutto farla di andare d'azioni semplicemente con la par condicio o con l'Antitrust nessuno ha sollevato il problema
Turba bastava comparazione per rendere evidente esitata oggi invece della messa in luce della crisi strategica da un lato del PDS dall'altra Forza Italia dall'altra e del tentativo per questa via si poteva trovare una soluzione governativa
E un po'sul una prosecuzione della legislatura in realtà tuttavia questi questi cavalli ruffiani
Nascondono due questioni fondamentali con cui deve confrontarsi invece la nostra politica
Che sono la questione del modello sociale in Italia e in Europa e la questione della democrazia in questione democratica in questi Paesi
Questioni queste si concretamente all'ordine del giorno di questo ciclo sia la questione del modello sociale che la questione mucca
Su entrambi questi terreni è aperta la discussione questo sì in Italia come in tutta Europa
E in Italia come in tutta Europa le borghesie
Ragionano in maniera stringente sulla esigenza di mettere fine a questo lungo ciclo di democrazia di massa
Che renderebbe impossibile il Governo degli attuali processi di mondializzazione e di ristrutturazione dell'economia capitalistica
Ma anche per questa ragione dobbiamo allora sviluppare un'iniziativa molto forte
Che riproponga a partire dalla precipitazione elettorale il problema dell'alternativa ed è la nostra capacità di influenza anche sulla sinistra moderata
Per questa ragione
Dobbiamo ragionare
Attorno alle nostre iniziative politiche
Culturali e di massa
Sul terreno istituzionale dobbiamo a prestare un'iniziativa
Che consenta di mettere a fuoco una nostra proposta è una sua capacità incidenza che nuova come ho detto dal rifiuto di considerare necessaria e possibile l'ipotesi di riforma costituzionale
Che si cimenta invece sul terreno della riforma istituzionale
Individuando precisamente i pericoli maggiori che stiamo correndo e individuando nel Naviglio uscì
Il presidenzialismo
è davvero oggi un pericolo consiste
Da un lato esso incontra un consenso di Massa
Io credo che noi su questo punto dobbiamo essere molto avvertiti
E dobbiamo sapere che spesso anche diciamo così tesi politiche
Non suffragate da argomenti teorici e di fatto consistenti possono avere forza travolgenti assumendo diciamo degli elementi mitici di cui si avvalgono per guadagnare consensi di massa
Hill attesi dal maggioritario conta il proporzionale e acqua del tutto infondata e lo ha verificato ciò non toglie che montava un clima che e mettendo in connessione il proporzionale con regime democristiano Graziano e addirittura con Tangentopoli risulta travolgente
E oggi il presidenzialismo è paradossalmente
Come si può dire Fini io e risposta della crisi della politica cioè il presidenzialismo che diciamo avversario dalla politica
è figlia Talia di questa crisi la gente scoraggiata dalla possibilità di vedere affrontati poi problemi e di poter influire attraverso la politica
Tende ad assegnare a un elemento come dire in qualche modo irrazionale e tuttavia di appesa la possibilità attraverso un cambiamento quale che sia di poter raggiungere l'obiettivo
E siccome la politica che non risponde a sette e al protagonismo appare come confusa il presidenzialismo sembra la semplificazione e la politica
E quindi in qualche modo ha una carica dalla sua assolutamente rilevante dobbiamo Talia sapeva che questa cosa non è innocente
Il presidenzialismo e una delle forme forse la più organica
Di tenta il tentativo di isolare
Il potere esecutivo
Dalla spinta delle masse
Ci ci avvaliamo di qualche simbolo anche noi per poter racconta sta e cioè in realtà il presidenzialismo e questo è ricordo tutto il discorso il potenziamento dell'esecutivo in realtà e attraverso la messa in mora del Parlamento la il tentativo di immunizzare l'esecutivo dai conflitti sociali
Insomma come capo protestano che protestino
La Cei potestà noi decidiamo oggi siccome questo elemento è a rischio
C'è un tentativo molto forte e nuova in questa direzione il presidenzialismo e il massimo del tentativo di a operai attraverso la delega
L'isolamento del potere esecutivo dalle possibili spinte INPS
Questo l'evento peraltro può combinarsi
Con il federalismo che in apparenza sembrerebbe suo contrario e che invece può risultare un elemento complementare in una tenaglia che si chiude su contro l'ordinamento costruzione
Credo che anche su questo terreno noi dovremmo evitare sottovalutazione
Si dice federalismo e si pensa separatiste
E io vorrei compagni che noi non prendessimo sottogamba le sparate di Bossi
Che non prendessimo sul programma
Naturalmente il carattere la modalità con cui ha vinto con cui avvengono queste esercitazioni possono a volte indurre
Alla sottovalutazione
Però io credo che noi dobbiamo invece pensare che la lega lavora non solo su tendenze profonde del Nord-Italia
Ma anche ma anche ipotizzando esiti di media e lunga durata
L'ipotesi di una rottura dell'unità nazionale non è fuori dall'ipotesi possibile nel medio prego
La riorganizzazione del rapporto tra e mie territori ed Europa è come sappiamo tutti in grande sommovimento
Un'idea carolingia di un'Europa carolingia
Che il mettendo devo il no dell'Italia in quel circuito separata dal resto d'Italia non è non è agli occhi delle tendenze materiali e anche soggetti reggia Tenaris totalmente poveri questa porta
E quindi
Oggi noi dobbiamo vedere che la combinazione di un elemento a Udine autoritario presidenzialismo con l'elemento tendenzialmente separatista federalista fu a minare nelle fondamenta il nostro ordinamento costituzionale in quel caso
La riforma elettorale può essere proprio il cacio sui maccheroni
Perché la riforma elettorale a cui stava pensando non è una qualsiasi poveretto
Non è l'ipotesi attraverso da questo di perseguire la stabilità di governo e l'ipotesi di mettere fuori gioco le minoranze conflittuali le forze antagoniste l'ogni ipotesi di riforma elettorale di cui si ragiona a questo obiettivo presidenzialismo separatismo riforma elettorale sono termini diverso ipotesi diverse che si propongono tuttavia un obiettivo comune
Quello di chiudere con la storia tra democrazia di massa e di chiudere con la possibilità di influenza della lotta di classe sulla scena della politica sull'incidenza dalla politica
Io credo che dobbiamo prenderla così a questo livello
E a replicare quindi con un corredo di proposte istituzionali quella cui stiamo parlando da tempo e su cui prenderemo rapidamente anche un'iniziativa ma sulla base appunto della riapertura di un grande discorso democratico e non semplicemente sulla base di qualche maquillage istruzione ma ancora più
Io credo che noi qui incontriamo il problema principale che abbiamo di fronte il nostro problema per cinque
No sto come del resto però in tutta Europa
Noi siamo credo di fronte ai primi elementi di un rifiuto di massa
Di quella che è stata chiamata la mondializzazione dell'economia o le sue conseguenze
Di un rifiuto di Massa delle politiche di Maastricht di un rifiuto di massa delle politiche monetarista ma questo rifiuto di massa
A ancora una connotazione prevalentemente difensiva
E non riesce a trovare strade della costruzione di un mutamento profondo degli indirizzi delle politiche e di costruzione dell'alternativa
Del resto basta guardare consegue le condanne condizione e caratteristiche in Francia siamo di fronte ad un movimento enorme
C'è durato quasi un mese con uno sciopero a oltranza senza precedenti del Pubblico impiego una grande solidarietà del popolo francese attorno a questo
Ma appunto a una diciamo così insorgenza di un conflitto sociale
Che non ha trovato programmi organizzazione politica possibilità ecco sì possiamo
In altri Paesi come in Polonia in Austria Russia
E nel voto che si manifesta questo bisogno di garanzie sociali il rifiuto alla politica italiana cattivista nelle drammatiche conseguenze che produce e il bis e un bisogno diciamo così di sicurezza e giustizia sociale che si manifesta via via politica
Ovunque tuttavia l'esplosione sociale
La replica politica
Non danno luogo ad una continuità di movimento che sta così anche in Italia
In grado di costruire su questa una proposta politica e sociale alternativa e uno schieramento capaci di vincere
Questo è il passaggio che abbiamo di fronte
Ed è per questa ragione che ci siamo posti con così grande determinazione può non riuscendoci appieno il problema che ieri hanno chiamato dall'uscita dal corpo
E che oggi proponiamo come il problema della costruzione di un movimento politico di massa
Cioè il problema di come costruiamo un'efficacia all'azione collettiva e avviamo ai avviano la questione della trasformazione noi abbiamo di fronte come possibilità di applicazione
La Conferenza di programma
E il problema di come affrontare la questione della continuità dello sviluppo di quella che gli hanno chiamato al suo vicino a campagne d'autunno
Dentro questi due terreni dove dobbiamo ritrovare la forza di rilanciare anche elementi del processo di Rifondazione Rifondazione strategico dentro questi elementi non suoi separato da questo la proposta che facciamo proposta politica che facciamo al Comitato politico nazionale
Passa per una modificazione del calendario politico
E chiede di mettere al primo posto la ricostruzione di un rapporto di massa
Di un rapporto con il Paese
Di una mobilitazione insomma
Per potere anche alzare il tono della ricerca sul programma
Vi proponiamo dunque di rinviare
La Conferenza del Programma
Prevista per la fine di gennaio
In modo anche da consentirci una riflessione collegiale sullo stato della discussione
Ci proponiamo una riunione della direzione entro il mese per fare il punto
E sottolineare l'importanza decisiva per noi di questo lavoro di ricerca
Da fare anche introducendo una valorizzazione dei momenti di elaborazione a cui siamo lavorando ma anche avviando un confronto esterno con e con forza rilevanti impegnato nel partito
E anche sottolineando di più
L'esposizione all'iniziativa politica per esempio il confronto tra il nostro programma e quelli verdi per esempio
Tenendo forte lo sviluppo anzi qualificando il senso di alternativa del nostro programma tuttavia aprendo oggi un fuoco diciamo sul programma Prodi Cartier dalla comunque un cambiamento voi fosse chiaro su questo punto non sto non sto proponendo
Di cambiare il terreno dell'iniziativa che ci siamo dati
Nel rapporto con il centrosinistra che è quella di un'alleanza politico elettorale della ricerca di una convergenza sul terreno democratico di una sostanziale attenzione quello esterno
Ma di fronte a questa crisi di cui sto parlando
Così come viene valorizzato intera la nostra ricerca noi dobbiamo mettere in luce la crisi di un programma come quello di Prodi e chiede a me e chiedere il condimento la conversione anche per poter far fronte a alla possibilità in una competizione elettorale di non perdere
Ma questa diciamo sottolineatura valorizzazione coinvolgimento del partito nelle forme più ampie più articolate nella discussione sul programma
Passa secondo noi oggi per una mutamento delle priorità temporale che mette al primo posto la costruzione e la progettazione di una grande manifestazione di massa
Una grande manifestazione di massa che proponiamo di realizzare a Roma il ventiquattro di febbraio
E che proponiamo diventi il centro dell'iniziativa del partito
Centro dell'iniziativa in base anche per la riqualificazione del rilancio della conferenza programmatica da un lato il centro dell'iniziativa su cui poggiare anche la manifestazione a cui stiamo lavorando internazionale contro la disoccupazione per la riduzione dell'orario a Parigi
Che pure incontra maggiori difficoltà
Di quelle che avevamo previsto e a cui lavoriamo tenacemente e che pensiamo malgrado le difficoltà di poter realizzare in parallelo con la conferenza con la conferenza dei capi di governo previsto per la fine di marzo
Centro dunque sulla questione sulla manifestazione di massa sulla progettazione e la costruzione della manifestazioni di massa
Una manifestazione che deve essere la manifestazione
Promossa dal Partito della Rifondazione Comunista
Ma una manifestazione come dire che non viva
Della bandiera e dell'orgoglio del partito ma invece ma invece che diventi la proposta in Italia di una piattaforma di politica economica e sociale che parte dei grandi bisogni del Paese
Una manifestazione politica e sociale una manifestazione di programma
Una manifestazione che sia in grado di portare dentro grandi forze e grandi connessioni con forza interessata la nostra proposta
Un impegno grande
Un impegno insomma
Di quelli che se ragionassimo freddamente
E diciamo senza passione politica potremmo dire impossibile
Bisogna pensare infatti ad una manifestazione imponente
Ci sarà nel corso di questo Comitato politico nazionale una comunicazione del compagno meglio che in patria sì ma diciamo più puntuale sugli Obiettivi sulle modalità ma insomma noi dobbiamo pensare alle grandi manifestazioni del Paese
Ed è per questo che la preparazione della manifestazione assume un risulta una rilievo politico principale
Dobbiamo pensava la manifestazione nuova anche sul terreno diciamo della sua composizione delle sue caratteristiche
Cioè non è una manifestazione che sulla base dello slogan per esempio basta con i rospi
Indi che tuttavia appunto l'esigenza di un cambiamento di una soluzione di continuità di una connessione tra obiettivi e politica
Promossa da Rifondazione comunista ma non circoscritta e Fondazione comunisti
Promossa a Rifondazione comunista ma che chiede l'adesione di tutte quelle realtà del mondo sociale che sono interessati a una proposta anche quando non la condividono interamente
La grande pala dell'associazione Realtà civile del volontariato parlo soprattutto del sindacato
Nei confronti dei quali va rivolta fondo una sollecitazione è una battaglia politico culturale in questa direzione chiedendo al sindacato a tutto ai sindacalisti a parte di questa di aderire alla manifestazione
Aprendo un confronto ravvicinato anche aspro
Sapendo accompagni che noi
Avremo Sempach recentemente di più davanti a noi una questione sindacale come questione gigantesca che non ci consentirà
Le cautele che fin qui abbiamo secondo me giustamente praticato
Ma il superamento di queste cautele non può avvenire con la dieta separatamente astrattamente nel cielo della politica
Avviene dentro la costruzione e l'analisi di un movimento dentro alla valorizzazione delle forze interne al movimento sindacale che muovono contro questa tendenza a fare il sindacato lo scudo politiche liberiste
Che aprono dei fattori di crisi
E per questo l'appello papale diciamo dalla Rsu fino a tutte le forme di organizzazione alle alle strutture della CGIL ai Cobas a nuove insomma processo che costruisce a corona attorno a Rifondazione comunista in una relazione anche diverse tra di loro forze diverse che possono starci e ancora credo come marginale chiedendo anche una presenza una presenza forze diverse da queste persino politiche
Che magari non condividendo la nostra impostazione tuttavia guardano a questa con una esigenza di interlocuzione
Dobbiamo sapere coinvolgerà esperienze concrete di lotta a un per isolamenti drammatici in cui stanno pene penso a realtà che vanno dall'Alfa Romeo fino a realtà del Sud sfilacciati pezzi Pubblico impiego
Costruendo insomma nella costruzione della manifestazione una mappa politica e sociale di forze protagoniste della manifestazione
Insomma io penso che noi dobbiamo fare di questo il lavoro di tutto il gruppo dirigente diffuso del partito nei prossimi due anni
Di ogni circolano di ogni federazione dei diversi dipartimenti il partito deve camminare uno sforzo gigantesco in questa relazione siccome una manifestazione come questa manifestazione che implica anche grandi impegni finanziari
Dobbiamo lanciare una sottoscrizione appartiene dall'impegno dei parlamentari di Rifondazione Comunista ad arrivare diciamo ai suoi gruppi dirigenti
E per aprirsi tuttavia in una sottoscrizione di massa che collegandosi anche alla raccolta delle firme per la scala mobile chiede un concorso creare dobbiamo insomma fare la manifestazione non un elemento semplicemente di propaganda ma una riattivazione di un canale di Massa e di una politica di massa
Dobbiamo certamente per evitare che questa sia uno nipote semplicemente volontaristica ragionare anche sui nostri libri
Ragionare cioè in un Bilancio seppure provvisorio sulla campagna d'autunno
E sul i limiti severi che viene incontro
Ma anche sui punti di avanzamento che si sono proprio vorrei ricordare in questo bilancio sommario il punto di partenza da cui ci siamo mossi per la campagna d'autunno
La conferenza e lavoratrice i laboratori
Compagni che sono qui ricorderanno in quella conferenza di quella conferenza
L'impegno il rilievo assai significativo di realtà di movimento che si cimentavano con la proposta
Ma anche la distrazione di tanta parte del gruppo dirigente del partito
Ricorderanno come nelle sue conclusioni l'obiettivo di quella campagna d'autunno con quelle caratteristiche ci sembrava tanto necessaria quasi quanto impossibile quasi impossibile
Volevamo da un'analisi critica della rotta sulle pensioni che pure c'aveva caratterizzato così fortemente e che si era arrivo risolta in una sconfitta ma anche in un consenso di tanta parte del mondo del lavoro alla politica del partito e al partito stesso
Ma di cui può avevamo messo in luce come dire i limiti con cui in qualche misura strategici nel senso cioè che in quella campagna non era costruita nella cresciuta un'articolazione di movimento una capace di guadagnare un qualche risultato il problema che si proponeva e si è riproposto acutamente
Nella campagna d'autunno
Sicché anche
Intensità l'acutezza la forza della battaglia parlamentare
Non siamo riusciti a farla diventare un volano di questa costruzione di movimento
E però
Però insieme a questa grande difficoltà tuttavia i temi che abbiamo indicato si frappongono
Oggi come centrale
E vero non è vero che la questione della scala mobile cioè dall'indicizzazione del recupero del potere d'acquisto dei salari costituisce un punto chiave degli apertura non solo il nostro rapporto di massa ma della costruzione di una qualche autonomia di movimento
è vero o non è vero che la questione dell'orario di lavoro tanto soffocata
Si ripropone a maggior ragione noi versante con un punto chiave della nostra iniziativa
è vero o non è vero che la voce e mente utili
Nella ipotesi che noi siamo a posto anni talmente opposta a quella che è andata sotto questo mentito nome da parte del governo in quei termini cioè l'intervento forte di innovazione e la politica economica può costituire oggi il terreno di una leva della lotta in particolare nel Mezzogiorno
Passi in avanti in questa direzione sono stati fatti ma in maniera del tutto insufficienti
E io credo che noi dobbiamo riconoscere
Che in questa difficoltà c'è proprio una difficoltà di ordine politico non semplicemente attivisti con
La campagna d'autunno va indagata criticamente non per dire semplicemente che dovevamo fare di più
Ma per spiegare le ragioni politiche progettuali di insufficienza che non ci consentono ancora di fare questo passo insisto tuttavia
A noi come alle altre forze antagoniste d'Europa che li metta il movimento sul terreno dell'incidenza riavvia il processo di trasformazione
Ma anche per questa ragione che comprende
Noi proponiamo oggi di fare
Questo impegna attivissimo passo indietro
Per fare appunto classicamente dei passi avanti
Cioè nel momento in cui non glieli ai vediamo che è la nostra difficoltà sta in un'ipotesi strategica incallito da una connessione stretta alla questione sociale con la politica
E costruire su questa via il problema della e composizione per soggette alla trasformazione
E della costruzione gli elementi di blocco storico di blocco sociale la Fondazione medesima
Cioè nel momento in cui si rivela il nostro deficit sul terreno di un'articolazione strategica
Del cambiamento noi mettiamo ha valore il punto di maggiore forza che noi sappiamo esprime cioè la capacità di mobilitazione attorno manifestazioni centrale attorno la campagna centrale
Cioè a assumiamo il nostro sappia fai quello che sappiamo fare meglio
Non tuttavia come un elemento di consolazione di separazione ma come un elemento che torna per farlo tornare sulle questioni la costruzione del movimento in termini di inchiesta di mappa d'iniziativa di di di ricerca e viene costruzione teorico politica
Vengono molte sollecitazioni su questo che io capisco e dovremo anche dotarci di nuovi strumenti di elaborazione in questa direzione
Ma su una cosa bisogna dirla bisogna essere chiaro
Non esiste alcuna possibilità di dire ci vuole più strategia
Ci vuole più elaborazione ci vuole più superamento dell'ordine capitalistico non esiste alcuna risposta a questi problemi nodali che non stia nel rapporto tra il processo di costruzione del movimento e la vocazione del piattaforma di programma rispetto a questo questo un punto pannocchia io sento troppo un atteggiamento elusivo di parti del partito rispetto a questo progetto questo impegno
Esperto e spesso le ragioni sono leggerissimi ma ugualmente così
Se infatti in qualche modo si determinasse la sottovalutazione la manifestazione o perché ok anche come dire
Considerata un optional può esserci o non esserci certo meglio ce la facciamo tuttavia se anche non lo facessimo uguale
Oppure peggio se pensiamo che la manifestazione sia un modo semplicemente per scaldare i muscoli allora davvero noi siamo e saremo di fronte ad un dissenso diffondendo con questa impostazione non diciamo una resistenza
E in e questo il senso del foglio sarebbe tale e forse ancora di più se si dicesse va bene va bene
Noi però facciamo tutte queste cose ma servono a poco perché in realtà abbiamo bisogno di ripensare il problema della strategia che ci potrà socialismo della nostra natura della nostra identità del nostro bandi cioè della rifondazione no no la rifondazione si fa dentro questo processo politico
La rifondazione si fa in questa classe e infatti abbiamo tutti considerato che un pezzo della rifondazione abbiamo fatta quando abbiamo scelto quel tipo di opposizione a Dini quel tipo di opere sulla manovra economica quel tipo di battaglia politica di corpo di questo governo
In realtà semmai una situazione una condizione paradossale cioè che noi qualche risultato anche rilevante lo teniamo sul terreno della politica pura mentre invece sul terreno del processo di costruzione di un movimento abbiamo maggiore difficoltà e naturalmente questo spesso è un elemento indaga
è un momento indagare con molta forza
Ma appunto riproponendo c'è questa grande questione un movimento di massa che si proponga dei risultati connessi alla ridefinizione di un ipotesi strategica di cui il programma e l'altra faccia
Io penso che noi oggi abbiamo qualche elemento più di ieri per poter fa che l'avanzamento di una costruzione di cultura politica dalla trasformazione
Sia esattamente quello che possiamo fare dentro questa battaglia politica e sociale
Ma appunto
Per avanzare anche nel processo di Rifondazione dobbiamo liberarci definitivamente dall'idea che si possa fare un'operazione teorica separato da questo
C'è addirittura a questo punto elemento che noi dobbiamo saper indagare che la crisi dell'intellettualità
Della cultura che fa opinione Italia
Al contrario di chi ci propone in qualche modo un'idea separata della ricerca teorica dalla ricerca politica io credo anzi addirittura che noi dovremmo oltre che temi ai diciamo la banca
Di un confronto critico polemico nei confronti della sinistra moderata del PDS
Cioè l'idea diciamo della nostra alternatività di linea rispetto a quella proposta del PDS per affrontare la crisi lascia italiana
Io credo anzi che dovremmo affrontare con attenzione e cautela
Anche il problema di una critica con una posizione che emerge dalla sinistra italiana diverso da quello della sinistra moderata
Ma che tuttavia
Manifesta una diversità rilevante rispetto alla nostra impostazione politica
Sto parlando di forze interessanti
Quale quelle che essi esprimono attorno al Manifesto
O a posizioni politico-culturali ad questa DC
I compagni sanno che abbiamo cercato di evitare in tutti questi mesi qualunque elemento di polemica
Nei confronti dei Comunisti unitari dei compagni siano celebrati
La polemica tra ex essendo diciamo in serie
Molto sgradevole
Ora tuttavia noi credo siamo di fronte invece ad una un'altra questione
Che tra le due sinistre
Cioè tra la sinistra moderata
Che assume il mercato e la modernizzazione come la per il terreno di un governo possibile per introdurre qualche correttivo
E una sinistra antagonista come la nostra come Rifondazione comunista
Che pensa invece che queste facessimo Davide se ne capitalistica introducono nuove forme di allenamento di sfruttamento per cui va reinventata una prospettiva è una costruzione di trasformazione radicale il superamento resta capitalistica tra queste due sinistre
In competizione tra di loro e io credo che l'intuizione che ha avuto qualche mese fa secondo cui questa competizione è ormai tende a essere una competizione per l'egemonia
Sulle masse popolari del del del paese e è una giornata uno scontro aperto in Europa
Fra queste due sinistre chiamati ad un confronto a uno sconto per l'egemonia e per l'alternativa ma anche ad un confronto come come cercatori di anche quando siamo stati chiamati qualche appuntamento di questo genere
Sì
Troppo diciamo così Terza posizione
Con una qualche vocazione diciamo neo terza forzista
Il cui nel cimitero elemento fondativo sia va bene appena una sinistra antagonista oggi si aggrega in un partito cioè in un progetto politico
Essendo questo progetto del tutto immaturo rispetto al suo bagaglio teorico cioè non ha fatto i conti fino in fondo con la crisi del secolo
E con i problemi della ridefinizione di una teoria
Che ne individua il soggetto della trasformazione e il modo concreto in questa sua passione queste forze facendo uno sforzo volontaristico si condannano al settarismo e all'impotenza
Questa posizione secondo me
Ormai è presente credo non serva a nulla negarla io sono per la preghiera
Un versante critico nei confronti di questa posizioni non per un gioco di ripicca insiste
E anzi sono assai assolutamente contrario ad una polemica nei confronti dei suoi soggetti a partire dal dal dal manifesto
Sono invece per esprimere una critica a questa impostazione teorico culturale
Perché da questa critica può venire invece il potenziamento della nostra ipotesi
Cioè quella di riconsiderare la Teoria dentro la prassi di considerare la Teoria dentro l'attività di costruzione del movimento di considerare l'antagonismo dentro la vita di un partito nuovo di Rifondazione Comunista
Cioè appunto non una una una replica non una replica
Nervosa o infastidita perché c'è una tendenza che pur non essendo diciamo quella del PDS tuttavia critica nei suoi confronti ma invece ma invece una sfida e una competizione anche su questo terreno
Per rivendicare anzi che ogni elemento contraddittorio che si muove rispetto all'ordine esistente c'è in quanto c'è l'autonomia di una soggettività politica
Perché sto così della vicenda sociale le pensioni
Perché sto così in tutte le vicende di questi mesi
Perché senza questa bussola non si vede neanche quello che cresce interne di conflitto di antagonismo
E ogni movimento ogni volta viene considerato soltanto come esistente come difensivo nella incapacità così di legge dentro a questo le sue vocazioni le sue virtualità le sue potenzialità cioè quegli elementi che possono comporre il la trama di una nuova cultura politica di un nuovo soggetto politico antagonista ma solo a partire da quest'esperienza
Io credo così che vada quindi introdotto nella nostra battaglia politica e culturale anche questo elemento di innovazione
Per dispiegare internamente
La nostra battaglia politica e culturale credo che lo possiamo fare compere
Perché non solo in Italia ma anche in Europa
La sinistra moderata
E
Con tutta evidenza in una entrato in una fase di crisi basta guardare le socialdemocrazie europee
Attraversato in qualche caso da ipotesi di polarizzazione persino di rottura
In altri casi di disagi molto profondi
In ogni caso dal venire meno nell'ipotesi che sono state fin qui indica guardate ovunque ovunque l'ipotesi dell'alternanza in chiave moderata e neo centrista perde
Persino nella più potente delle socialdemocrazie quella tedesca
No la crisi determina una un'oscillazione per cui alla alternanza moderata
Segue da un lato il tentativo di la Fontaine in qualche modo diretto di riaprire un'ipotesi movimento e dall'altra contestualmente quella di dar luogo alla cosa coalizione al Governo di alleanza centrista appunto la crisi
Ma di fronte a questa crisi ha di fronte al fatto che appunto con come si è visto possono insorgere grandi movimenti con i francesi
Crescono delle soggettività antagoniste come i nuovi partiti comunisti forze antagoniste in tutta Europa il problema tuttavia che noi siamo di fronte acutamente e quello di come colleghiamo politica e lotta sociale
E come coniugando politica lato sociale diamo vita a questa riattivazione di una strategia di trasformazione di cui oggi cui Italia adesso la costruzione di una grande mobilitazione attorno a manifestazione come ipotesi di rilancio al movimento
E
La Conferenza di programma come definizione non semplicemente degli obiettivi immediata ma di un'ipotesi più densamente strategica a presentano il terreno di confronto ho finito
Vorrei
Soltanto richiamare la vostra attenzione compagni
Davvero su un'ultima cosa e nessuna osservazione meriterebbe invece anche questa una impegnata discussione
Noi non siamo confrontati soltanto dal pericolo del centro
Di cui ho parlato fin qui
Cioè il pericolo
Di una convergenza della sinistra moderata con le forze di centro e di centrodestra
O comunque di forme di relazione fra queste per realizzare le politiche liberiste con lo scudo delocalizzazione di Massimo Russo
Non siamo solo di fronte a questo pericolo
Vorrei che fossimo avvertiti che ne siamo anche sui dati da due diversi politiche
Entrambi entrambi dai connotati New populisti gli ostacoli suscettibili diventa assai forte
Mi riferisco ai programmi che in embrione si vedono da un lato nella lega e dall'altra in alleanza nazionale
La crisi di queste società generate per un verso una tendenza neutro Italia che si Aprutina attorno alla grande coalizione e ai centri e dall'altra a ottenuti spinte centrifughe
Che si manifestano attorno a correnti mio populiste in Italia appunto da un lato esplicitamente la lega ma dall'altra può covare dentro Alleanza Nazionale
Noi non abbiamo soltanto il problema di sventare il pericolo di un centro neo totalitario
Abbiamo il problema di svendita
La costruzione di consenso nella nostra gente nelle masse popolari nelle classi lavoratrici di ipotesi neo populiste
Ho nel versante diciamo sopra la pista o nel versante separatista leghista
Ho nel versante che Alleanza nazionale suo opporre in termini di riaudizione di destra nazionale
Vincere questi pericoli chiede appunto non semplicemente la lotta politica
Chiede la capacità di tornare a essere un grande soggetto popolare di massa
Chiede
La capacità per noi di non accontentarci
Del consenso e della simpatia che pure ci viene rivolta per la battaglia politica
Ma di in sedia ci in questo Paese e in questo popolo
Con una forza a di carta è in grado di individuare il percorso concreto con cui questa gente si sottrae alla dell'età mio populista e sta in un fonte di lotta
Contro le nuove ipotesi centriste
Insomma io credo davvero che la questione del Partito Comunista di massa del nuovo prete comunista di massa di cui abbiamo parlato Toni prepotentemente all'ordine del giorno
Apriamo dunque la discussione
Compagni
Che vogliono parlare
Mandi in un progetto perché letteralmente con le mani poi ci si confonde soltanto con l'alzata di mano
Chi è che comincia
Almeno
Al Company tutto
Prepara
Certamente oggi noi in
Data spetta al tetto al momento
Aspetta un attimo
Berlusconi
Prendete posto compagni cominciamo la discussione è il primo iscritto il compagno Calvani
Al quale do la parola dopo di lui arcata oggi possono
Compagni
Credo che noi oggi proviamo certamente grossa una grande soddisfazione
Finalmente il presidente Dini si è dimesso
Però io mi pongo anche una domanda quanto quanto durerà questa soddisfazione
Soddisfazione che temo
Che venga smorzato a dalle decisioni che il capo dello Stato assumerà una volta sentite le delegazioni dei partiti io credo che ci siano tutti gli elementi per trovarci di fronte nuovamente lo stesso presidente dal governo dimissionario con i suoi tagli allo Stato sociale con le sue finanziarie che soddisfano i partner europei
A
Lo troveremo ce l'ho forse ce lo troveremo di fronte a un governissimo
Che assumerà il compito di realizzare la linea politica di riforme silenzi o no
Illustrata dallo stesso Dini a Washington il dieci ottobre del novantacinque
Io credo che ognuno di noi si ricordi quei famosi sette punti
Credo che ognuno di noi ricordi che all'indomani lo stesso Scalfaro addirittura ha indicato il percorso parlamentare per poterla è realizzare e praticamente facendo ciò ha rivendicato la paternità di quella linea illustrata a Washington
Credo che ognuno di noi si ricordi vecchia successivamente gli orfani della DC hanno espresso il loro a favore a quella linea per la politica
Orfani che hanno intravisto una possibilità di una rinascita della DC o per lo meno di un grande centro
Ma io credo anche che l'ipotetica Rinascita della DC abbia Ostia creando un problema di non poco conto al Cavalier Berlusconi
Berlusconi sa che un'ipotetica rinascita di un centro rischia di perdere quei voti
Di i socialisti e democristiani che vedendo venute meno le rappresentanze in sede legislativa dopo la liquidazione del capo l'hanno votato
E allora pur timoroso di passare per un incoerente egli ha fatto la mossa che in quel momento era la più giusta è quella di consultare le forze politiche per vedere se c'era la possibilità di
Aggregarle
Certamente Berlusconi alla speranza
E confida nell'aiuto del fido fede dei suoi Boris di avere una possibilità di ritornare a palazzo Chigi
E il gruppo dirigente del PDS con la sua rincorsa al centro
Io credo che si presta passivamente a questa strategia rinunciando a difendere quei cittadini lavoratori Purdy arrivare alla cognato poter
Certamente ognuno di noi sa che per arrivare al potere per via istituzionale
C'è bisogno del consenso delle classi medie moderate e questo può venire solo a condizione di rassicurarla e nelle ora attese nel senso di non pagare la crisi e se queste attese non possono essere soddisfatte andando a colpire chi veramente alle possibilità
I dati capitali capitalisti mercati interni e internazionali
Allora io credo che la via per i la obbligata per i lavoratori
E quella di rassegnarsi assai nuove sacrifici a nuove denunce
Ma io sinceramente come come operaio credo di aver dato abbastanza e con me come tutti gli operai e non siamo più disponibili a nuove denunce
Perché è stato ampiamente dimostrato che più ci facciamo carico delle aspettative delle esigenze delle classi medie moderate e più queste vedendo la nostra debolezza approfittano per avanzare verso dei nuovi nuove richieste
Come comunisti
Dobbiamo combattere con vigore su quei terreni che ci sono stati dettati dalla stessa offensiva del governo Dini
E dei governi che l'hanno preceduto ovvero il taglio delle pensioni dei salari
La lotta alla disoccupazione e via dicendo le finanziarie
Dobbiamo combattere
Per modificare la situazione politica che si è venuta a creare certamente dagli anni settanta ad oggi ma allora che da allora lo Stato si è progressivamente trasformato
Da stato di tutti i cittadini Stato in cui alcuni i lavoratori sono assoggettati solo il dovere mentre altri dispongono dei prediletti
Oggi ci troviamo di fronte a uno stato nel quale la borghesia rivendica la sua completa estraneità a quel patto sociale che è stato stretto con le classi subalterne al tempo della Resistenza
La rottura certamente si legge nella misura in cui le varie classi contribuiscono a finanziare alla finanziare lo Stato
In realtà
La realtà dei nostri giorni vede le classi subalterne assicurare il funzionamento dello Stato mentre la borghesia che ci governa sotto si sottrae ai doveri che ne provengono
E la nostra critica io credo al PDS per la sua corsa al centro e proprio questa stanno accettando il gioco simboli per i lavoratori Galileo che pesa sulla potatura
Parallelamente a questo fenomeno certamente si è registrata a partire dagli anni ottanta
Una vera e propria controffensiva politica del capitale che ha eroso direi quasi totalmente le garanzie dello stato sociale e che ha imposto di fatto la sterilizzazione dei salari
Una traduzione sul piano della politica dei rapporti di forza suggerisse ai soggetti della sinistra presenze al al principio dell'uguaglianza di non inserirsi in un processo di cambiamento senza prima aver ottenuto
Dalla bersaglio di classe
Degli atti concreti che dimostrino la volontà di una riduzione alla disparità sociali
Noi come comunisti che siamo votati alla difesa del mondo del lavoro dobbiamo certamente aprirci anche a quei ceti sociali perché sono nati nella rivoluzione informatica di questo dopoguerra
E sto pensando al mondo del terziario cosiddetto avanzato ai tecnici agli intellettuali ai ricercatori al mondo della scienza della sanità della cultura
In altre parole è necessario perseguire la strada di una riaggregazione delle classe produttive
Isolare quella capitalismo finanziario sostanzialmente improduttivo che ormai sfugge
Al controllo e alla regolazione delle istituzioni nazionali e internazionali ma certamente Perathoner e questo noi dobbiamo dotarci di una marcata persuasione grazie
Grazie a te la parola del signor compagno arcata dopo di lui il compagno Crippa farà la sua informazioni il suo intervento a proposito non delle proposte di sostituzioni dei membri della direzione del comitato politico quindi qualcuno li sarebbe bene che avvertisse che verso tutti i compagni che sono usciti immagino per andare a fumare una sigaretta patrimoni ormai la sigaretta devono avere la fumata sarebbe bene che rientrassero prego arcata non c'è dubbio che
Il nostro partito
Rispetto alla situazione politica che si è creata c'è alle dimissioni di questo governo Dini
Ha avuto un ruolo un decisivo fondamentale
C'è senza la nostra azione
E credo che non ci saremmo trovati diciamo con la cacciata di questo governo quindi veramente credo che il successo fondamentalmente sia un successo dell'azione
Del nostro partito
E che credo che questo diciamo debba come dire per quanto ci riguarda portarci con più forse coraggio e decisione indicare Arda il lavoro di cui siamo impegnati per la costruzione
Di un movimento politico e dei mass
Io mi trovo d'accordo con
L'introduzione che è stata fatta al compagno Bertinotti e vorrei soffermarmi su un punto in particolar modo cioè
è vero che noi siamo di fronte
Qui
In Italia ma anche in Europa
A un rifiuto a un disagio ma anche gli ammonimenti di massa contro queste politiche liberiste
Che si stanno portando avanti
In Italia Europa
Però registriamo
Qua e là qualche punto di forza anche di moderazione rispetta queste politiche diciamo così selvagge liberiste
Però siamo ancora su un terreno come movimento di massa movimento lavoro dei lavoratori come forze di sinistra anche alternative
Su una battaglia fondamentalmente diciamo come come dire
Il defensive
Cioè manchiamo di un progetto politico alternativo e quindi manchiamo della credibilità di un progetto di trasformazione quindi alternativo a queste politiche liberiste
E io credo che può vedere ma qui dobbiamo partire firmando il due per riflettere anche sul fatto che noi abbiamo lanciato una grande campagna d'autunno per la raccolta
Delle firme sulla scala mobile per l'aumento del salario per il lavoro fondamentalmente ma che tutto sommato lo dice il compagno Bertinotti nella sua introduzione accanto anche a uno sforzo e quindi a un impegno che pure c'è stato complessivamente nel partito non possiamo dire come dire di potere dare un giudizio diciamo come dire soddisfacente
C'è nel quale il partito si è speso fino in fondo
Per cercare di ricostruire anche un tessuto un legame corno masse con lavoratori convenzionate con gente in carne e ossa che pure avverte questo disagio
Allora io ritengo che qui due soli motivo fondamentale
Uno io credo che non lo dobbiamo nascondere tra di noi nascondercelo c'è c'è un ritardo anche nostro culturale io credo che quando parliamo verrà della necessità di tenere insieme
Progetto politico e costruzione di un movimento di massa io credo che poi noi abbiamo un grande deficit nel praticare questo obiettivo nel praticare diciamo così questo concetto e questa necessità
Tant'è vero che anche nell'iniziativi diciamo più diffuse
E del partito c'è un lavoro diciamo così anche a chiazze in alcune realtà si riesce meglio in altre in altre vie di meno
Però c'è un altro motivo l'altra ragione diciamo squisitamente politiche
E cioè il fatto che molto spesso dato il quadro politico generale che abbiamo di fronte l'orientamento del Pds quindi qui diciamo non c'è bisogno di dire altro
Fondamentalmente le organizzazioni sindacali che sono filosofico filo governative
Allora c'è diciamo come dire da parte
Delle masse di lavoratori e quindi influisce anche nella nostra organizzazione del partito
Il fatto che anche questa battaglia queste lotte poi non riescono a trovare uno sbocco politico positivo cioè non si riesce in parole povere non si crei diciamo così nella possibilità di poter incidere la cui io ritengo il bisogno la necessità
Cerchio di una critica forte aspra nei confronti della sinistra moderata dell'organizzazione sindacale
Ma anche diciamo nello stesso tempo la necessità di costruire dal basso un nuovo protagonismo sociale senza il quale Marco io ritengo che quei rischi di cui si parlava di cui abbiamo parlato anche in altre occasioni di un nuovo populismo di una tendenza anche di massaggio a vedere nel presidenzialismo la risoluzione dei problemi gravi e sociale che attraverso le masse popolari che attraversa il Paese io credo che questi rischi possono diventare diciamo un dato
Poi reale in cui magari il partito con coraggio rimarca rari affermerà le sue posizione ma nei fatti come è successo nell'altro referendum tra proporzionale e maggioritario saremo diciamo come dire spazzati
Ecco spazzati via spazzati diretta inevitabilmente per questo io sono d'accordo
Sulla necessità
Di vivere questa manifestazione proposta
Di febbraio con un rilancio diciamo così della nostra iniziativa diciamo politiche di massa con tutte le forze antagoniste con le forze anche sociale politiche che pure su tanti temi che non abbiamo posto che stiamo ponendo al Paese
Sono pure raccordo con e quindi diciamo come dire un bisogno fondamentale che abbiamo e quello diciamo di costruire un grande movimento capace anche di incidere nel rischio oggettivo d'altra parte non nascosto che anche in questi giorni possa maturare questo c'è il governissimo
E quindi un governo che altera delle parole delle chiacchiere tenterà inevitabilmente a ripercorrere quella politica neoliberiste che tanti danni ha fatto e sta facendo al Paese ma nello stesso tempo l'obiettivo non nascosto
Che è quello di una riforma elettorale che possa tagliare diciamo le minoranze in questo caso conflittuale come come come Rifondazione Comunista
Io e ho finito conta se è vero
Che nel momento in cui nel nostro Paese si produce maggiore ricchezza
Poco vento
E che contestualmente a questi lati
C'è una perdita occupazionale
Un maggiore disagio sociale
Tre
Era ecco io mi domando in un momento di possibile recessione e di che cosa potreste nel Mezzogiorno coordinate che tutti conosciamo di una disoccupazione che si esile circa il venticinque per cento
Nei prossimi mesi e nei prossimi anni a venire
Da qui io ritengo che per quanto ci riguarda l'uomo come Mezzogiorno come Calabria forse più di altri ecco abbiamo il compito lamenti ragionare e di vedere come anche spezzare e questo diciamo questa passività azione delle masse
Perché soprattutto nel Mezzogiorno perché i tentativi diciamo così di un nuovo populismo sono anche facile preda diciamo soprattutto nelle nostre realtà grande fasce di giovani
Il quale errore per la grande parte anche fino a un'età avanzata non riescono come dire a vedere nella loro prospettiva la possibilità di un lavoro e credo che anche qui dobbiamo un po'anche Venere
Come come partito se no non ripensare anche il fatto della questione del lavoro se può rimanere o meno solo la questione del lavoro socialmente utile oppure un dobbiamo riflettere comma agganciarci a questi insieme di giovani e non parlare di amore socialmente utile garantiti per tutti i giovani della Calabria e del Mezzogiorno come leva non solo per dare una risposta diciamo positive giusta ma anche come leva come posso abolita
Che con i giovani se posso anche nel Mezzogiorno per lanciare un grande movimento di massa
Ricordo quello che abbiamo già detto e cioè che i compagni che parlano
Sono invitati a scrivere essi stessi venti righe gentili che poi il resoconto da pubblicare su Liberazione possono consegnare il testo
Questo loro un resoconto alla compagna Antonella che si trova all'ingresso di questa nostra sala
Gli interventi dureranno sempre avete visto
Finora i compagni hanno rispettato i tempi
Dieci minuti siccome sono già moltissimi i compagni iscritti a parlare
Lo dico in modo che tutti si attendono a questa a questa regola adesso la parola al compagno critica che riferiranno me della segreteria del partito le proposte per quanto riguarda le sostituzioni di membri della direzione e del comitato politico vorrei pregare anzi prego fate partito e sui fatti del partito
In relazione ad essi sono consapevole che questo discorso generale ogni discorso generale è difficile
Che deve riguardare nodi ancora da voi non risolti
E quindi che non sarà privo di elementi francamente molto critici e forse in parte sgradevoli
Nella prospettiva sia pure procrastinata ci han detto oggi di una conferenza
E programmatica nazionale e soprattutto nell'imminenza delle scelte politiche cui saremo obbligati in un futuro prossimo e che daranno al partito un'identità politica di lungo periodo
Questo discorso generale che sembra tuttavia opportuno mi scuso per ciò semi e richiami alla relazione del segretario e all'azione direttiva dico superi Bertinotti sarà non solo indiretti
E e resta inteso che con ciò non ha inteso sottovalutare alcune novità contenute nella relazione dal segretario
Per esempio la prospettiva di una riflessione strategica lunghe scadenze
Il rinvio dalla conferenza programmatica mi pare questo riguardo positivo
L'unità della lotta teorica e politica la necessità di una competizione sul terreno culturale con uno pseudo comunismo che tende a bloccare con la sinistra moderata verso il centro
Apprezzo questi cenni di Bertinotti ma ritengo che essi vadano sviluppati e approfonditi
Mi sono trovato qualche volta parlando con i compagni a distinguere una rifondazione in senso forte da una rifondazione in senso debole
Ho constatato che questa distinzione era utile alla discussione
E che essa poteva diventare un criterio di metodo
Ancor più essa ci aiuta a superare le tentazioni di appiccicare Tel
E etichette di settarismo o dico scisma
Oppure a disegnare una immaginaria topografia di gruppi costituiti
In termini diversi per ciascuno di noi e per le varie provenienze
L'esperienza di lacerazione Rifondazione parte dal mille novecentottantanove novantuno
Tutti abbiamo ancora presente la situazione del PC e del comunismo internazionale in quegli anni la tragedia storica del crollo dei regimi del socialismo reale e dell'Unione Sovietica rischiano di trascinare con sé tutti i settori tutti gli elementi di una realtà di movimento
E movimenti storici e ideali
Molto complessa che ad almeno tre generazioni di militanti erano erano sembrati costituire contenere pur tra difficoltà e contraddizioni una proposta rivoluzionaria destinata a un successo storico la transizione
Anche il PC ebbe il suo crollo e non solo perché era venuto meno
Un referente esterno in realtà già contestato ma perché era fallita la sua strategia egemonica che si era rovesciata in integrazione nel sistema capitalistico e persino negli aspetti internazionali e militari del sistema occidentale
Si è trattato dunque nel suo complesso di una sconfitta storica la cui eziologia maturava da lungo tempo
Ma il fatto che molti comunisti dall'interno e dall'esterno del partito storico
Abbiano reagito proclamando la vitalità e anzi lei sopra milita del comunismo e di una questione comunista non solo italiana ma mondiale
Nella nostra epoca creato le condizioni per rovesciare il la sconfitta in una riaffermazione in un rilancio
Che non è il rilancio reincarnazioni del PC e allora Cossutta che ai compagni al quale va il maggior merito storico di quel passaggio politico diceva chiaramente che di quell'esperienza del PC occorreva
Fare un'analisi critica e autocritica Franca radicale
Il riconoscimento del lutto Iraq precondizione di un'elaborazione creazione nuova che si presentava come tentativo forte ma non sicuro nell'esito
Il dibattito sembrava dunque aperto Rifondazione pareva destinata dalle cose a diventare il luogo di incontro e discussione delle esperienze delle contestazioni più importanti in senso generale
Dell'intelletto e della sofferenza collettiva dei Comunisti italiani
Rifondazione il sesso forte voleva dunque dire un ricomincia mento non da zero
Perché dietro le etichette c'era una storia di classe che partiva almeno dalla primavera mondiale dalla Rivoluzione d'ottobre tira continua e che non coincideva non può per sua natura coincidere con lo stallo del partito o dei partiti né tanto meno con quello dei gruppi dirigenti
O degli intellettuali
Rifondazione voleva dire ricominciamo tutto da una verifica delle analisi delle strategie delle pratiche di comunismo
Di qua e di là dal muro un'operazione non certo solamente scientifica
Ma volta ad un presente in tumultuoso cambiamento ad una politica da fare ad un progetto da riformulare un compito grandioso entusiasmante e insieme una scelta d'azione per il futuro
Nella nostra tradizione c'è qualcosa di permanente in linea di metodo non c'è pratica senza teoria mi pare che qualche eco di questi nostro principio metodico è risuonato nella relazioni Bertinotti prima
Non c'è pratiche senza teorie senza storia non c'è direzione politica che non sia la risultante Della continua osservazione del movimento dalla storia nella ricognizione critica del percorso da lotta tra le classi non c'è rivoluzione senza scienza
Noi stiamo contravvenendo a questa linea di metodo
Ed ecco la rifondazione in senso debole
Ed ecco la parte più critica del mio discorso d'accomodarci del presente
L'impoverirsi nel tatticismo parlamentare nella sociologia dei gruppi
La navigazione a vista
Affrontando anche con la lotta problema dietro problema una scadenza dietro l'altra ma finendo col perdere quel senso delle radici che costituisce l'identità politica e culturale del partito
Lo storico inglese in Hobsbawm che tutti a tutti noto rileva come le nuove generazioni siano schiacciate dalla cultura dominante in una sorta di presente permanente noi constatiamo direttamente come esse siano private dalla storia del futuro perché la storia diventa un magma incolore una pura quantità di anni
E il futuro è negato alla speranza e persino un lavoro noi scelto
In Italia abbiamo in più un grande scandalo la storia del nostro secolo non viene insegnata e qui mi rivolgo in particolare agli insegnanti compagni insegnanti presente interessati al mondo della scuola
Normalmente la seconda gara mondiale il Fascismo la Resistenza i movimenti di decolonizzazione liberazione sociale la guerra fredda è la condizione atomica i rischi attuali sono altrettanti tabù
Ai bambini e ragazzi già insegnano giovani studenti per lo già docenti per lo più senza preparazione in materia per cui si perpetua quella che possiamo paragonare l'ho detto in qualche convegno scolastiche o universitario a un genocidio culturale e all'annientamento delle generazioni che ci hanno preceduto in particolare quelle che sono le generazioni della nostra lotta questo il sottofondo dall'attacco alla Costituzione secondo me
Cioè questa preparazione culturale questa reazione culturali in pieno svolgimento che ai cui noi non opponiamo una sufficiente argine una sufficiente controffensiva
Ecco il terreno quindi di una battaglia nostre che possiamo fare non solo in Parlamento e dove possiamo nella scuola stessa magari anche incoraggiando l'iniziativa degli studenti la loro diciamo l'obiezione di coscienza a questo genocidio
Ma soprattutto accendono indirettamente apprendo corsi seminari scuole di federazione di partito producendo opuscoli dispense di interpretazione e di alternativa rispetto alla cultura dominante senso di questo mille revisioni costituzionali passeranno e sa porsi il mio il minor livello su cui noi dovrebbe subire l'iniziativa reazionario
E compagno Bertinotti io apprezzo il tuo sforzo di elaborazione di direzione ma l'impasse in cui ci troviamo o rischiamo di trovarci dimostra che non bastano la critica del toyotismo e la difesa dello Stato sociale
Contro i cui aspetti di funzionalità al capitali abbiamo pur lottato negli anni precedenti
Non parte la puntuale interpretazione economico politica e non basta l'impegno parlamentare non basta nemmeno la pura e semplice lotta di classe ai ducali alla storia al comunismo quella leva di giovani che dobbiamo avere con voi
è necessario che la mobilitazione sui temi della teoria della storia
Compreso il presente visto nella luce della teoria della storia diventi un asse dall'attività di partito
Federazione per federazione provincia per provincia dobbiamo chiamare a lavori quadri da formare i quadri intellettuali e politici che riformi no
Dar vita a una nostra stampa editoria organizzare convegni e seminari di discussione in modo sistematico
Le nuove problematiche della mondializzazione necessitano del loro giusto retroterra di studi e analisi del capitalismo e dell'imperialismo l'ecologia deve essere trasformata da motivo di angosciato sentimento della crisi della civiltà umana il nuovo martire di contestazione di lotta contro il modo di produzione
Il rischio nucleare quello ambientale sono la più grande sfida la nostra concezione della storia e alla nostra stessa ragion d'essere questa sfidava accettate sostenuta anche a livello della teoria
Certo dovremo ricontrollare l'ideologia dalla transizione garantita
Certo la via da percorrere le alleanze sulle quali contare avranno bisogno di verifiche nuove ma questo non può avvenire se non guadagniamo nuovi livelli di coscienza proprio in merito alla mondializzazione in corso e li facciamo nuovi strumenti di impegno rivoluzionario mi appiglio alla fine
Sbaglia avemmo se dicessimo che non abbiamo le forze per tutto questo i quadri per cominciare già attivi o che possono essere attivati organizzati dobbiamo invece avere il coraggio di dire che sui piani che ho cercato di indicare l'opera di Rifondazione non è ancora iniziata
O si esaurisce in qualche iniziativa singola priva di coordinamento e di senso dalla totalità del compito politico e politica scientifico politico che ci siamo assunti
Abbiamo posizioni importanti nei movimenti da quello femminile per l'ecologista dal pacifismo i centri sociali e ai gruppi antimperialisti di studi agitazione dei problemi di politica estera militare internazionale
Dei quali il gruppo dirigente del partito si occuperà lealtà in sufficientemente
Al di fuori di ovazione organiche coordinata di radicamento dell'opera di Rifondazione nelle coscienze e specialmente nelle coscienze dei giovani
Al di fuori di questo a me pare che la nostra diventerebbe una pura vicenda di partito
Con qualche successo qualche oscillazione elettorale ma senza chance egemoniche e quindi con la prospettiva di un riassorbimento molecolare nel sistema unico la storia del PC
L'alternativa edifici
Ma un ritorno comunque l'Ulivo dei temi della rifondazione in senso forte possono metterci in grado di affrontarla e di sostenerla
Avrei finito grazie
La parola il compagno Boscoscuro chiesto ma l'aveva già detto per la verità di parlare un po'più avanti la parola L'Oréal compagno Firenze dopo di lui torna bene
Possiamo sentire questi due interventi e poi
Fare l'intero prego dire io penso che farò un intervento breve perché volevo sollevare una questione che mi sta a cuore che spiegano rapidamente al Comitato nazionale
Alcune osservazioni molto veloci sulla relazione del compagno Bertinotti io condivido
La valutazione su le dinamiche della crisi politica italiana in questa fase devo dire che la ritengo però a differenza anche di altri momenti di discussione di questo comitato nazionale in altre fasi altrettanto difficili un po'al di sotto del necessario sulle tre questioni
Che a mio avviso sono un po'fondamentali che sono sul tappeto in primo luogo non condivido la valutazione che individua la centralità di Rifondazione comunista nel corso concreto della crisi di queste settimane
Lo dico molto francamente sarebbe stato così
Se fossimo arrivati a votare la mozione di sfiducia nell'ottobre scorso ritengo che non sia stato così in questi giorni
E ritengo che il pallino dell'iniziativa oggi sembrano le forze del centrodestra e che le dinamiche della crisi politica futura siano fortemente condizionate da questo fatto
Ritengo che non ci sia un serio bilancio di quella che è stata la campagna d'autunno del nostro partito e questa è la cosa più importante e che più mi sta a cuore rispetto alle osservazioni più generali
E quindi ritengo insufficiente la proposta collegata all'assenza di questo bilancio della manifestazione nazionale
Di febbraio perché nella visione che ne emerge un po'dalla relazione fatta dal compagno Bertinotti quella manifestazione finisce con lo svolgerà un ruolo quasi di surrogato di un movimento di massa che non si è riusciti a costruire e questo è sbagliato
Io ritengo che sia giusto che ci sia una manifestazione nazionale
Ritengo che sia importante offrire al partito una discussione su come costruirla io ritengo per esempio che sarebbe negativo dare per scontato che non la si riesca muovendosi dall'alto a costruirla dal basso
Credo che sia chiaro quello che intendo dire
Cioè facendola promuovere da un arco
Di soggetti delegati organizzazioni sindacali auto organizzate la sinistra della CGIL che esistono e con cui aprire subito un confronto ma senza avere illusioni sulla natura la portata e quello che può mettere in moto la manifestazione in sé può essere un fatto politico importante ma non può essere questa la chiave di volta
Della rimessa di movimento delle forze di classe in questo Paese probabilmente neppure la scesa in campo di un'opposizione politica a un quadro politico sempre più confuso
Pericoloso e spostato a destra no e l'opposizione politica al quale è del resto è una costruzione in divenire
è nel corso della quale è evidente la centralità del ruolo
Di rifondazione comunista ma io voglio sollevare all'attenzione del Comitato nazionale un problema che secondo me a che vedere con quello che è il centro il cuore dei problemi a cui Rifondazione Comunista esso e è confrontata
E che non ho trovato francamente affrontati sviluppati nella relazione di Bertinotti cioè la famosa contraddizione tra il dire di questo partito la fondamentale
Giustezza delle scelte che questo partito
Dice di voler fare e afferma nei suoi deliberati politici e il fare concreto di questo partito la sua capacità di essere promotore della conflittualità sociale mi riferisco un fatto molto concreto quello che è un caso politico
Di cui si mormora alato nelle stanze di questo partito ma che non viene mai esplicitato nelle sedi politiche ufficiali come questa ce la vicenda del nostro ruolo rispetto alla vertenza fa del rapporto che vogliamo stabilire con i compagni di Rifondazione comunista dell'Alfa che li combattono una lotta a morte contro la chiusura di quello stabilimento e di scelte concrete che vengono di fatto fatte da questo partito che smentiscono le cose che a parole questo partito dice di voler fare
Ora c'è un fatto gravissimo un accordo sindacale che in violazione anche del già negativo accordo del febbraio scorso
Licenzia novecento quarantacinque lavoratori da subito ventinove dicembre mille novecentonovantacinque queste la scadenza e ne butterà fuori altri mille settecento a partire dal giugno del novantasei questo accordo sindacale è stato votato da sindacalisti di Rifondazione Comunista nella sede del direttivo della FIOM di Milano che ha sostanzialmente sanzionato la scelta della FIAT di buttare fuori
Questi lavoratori io ritengo che questo sia un fatto molto grave
E che il Comitato politico nazionale così come il comitato federale di Milano si riunirà al diciotto io puro anche in quella sede il problema
Debba prendere posizione perché qui siamo di fronte una delle contraddizioni più stridenti di questo partito le cose che questo partito dice di voler fare e la collocazione concreta nello scontro sociale concreto allora
Devono venire prima
Gli equilibri politici l'occupazione dei posti nel sindacato e ruolo politico istituzionale nelle istituzioni ufficiali del movimento operaio così come esso è ho la difesa concreta del posto di lavoro concreto di alcune migliaia di lavoratori questo è il problema concreto di fronte e non è un problema di opinione
Quello commesso dai sindacalisti di Rifondazione che hanno fatto quella scelta grave non è un reato di opinione per voler porre in termini di giurisprudenza perché lì di fronte non c'era un interlocutore con cui discutere ma c'era la FIAT sostanzialmente e la scelta de di quello che ancora il principale sindacato metalmeccanico di questo Paese la FIOM di Milano
Di accettare un accordo che è stato bocciato non solo dalla stragrande maggioranza dei lavoratori dell'Alfa ma è stato bocciato dall'assemblea degli iscritti della FIOM di quella fabbrica non so se è chiaro
Io credo che queste cose siano di una gravità politicamente inaudita per un partito comunista
Io credo che
Il Partito della Rifondazione Comunista su queste cose debba scegliere come collocarsi poi possiamo discutere
Delle prospettive di come collegare la lotta per la difesa di quello stabilimento a un'ipotesi di riconversione produttiva della produzione di auto che vi si fa con la consapevolezza anche qua occorrerebbe evitare ambiguità
Che quando la FIAT parla di consorzi e non solo ne parla ma di fatto è che il Consorzio lo stanno facendo
Non ne parla e non lo mette in pratica per salvaguardare l'occupazione in quello stabilimento ma usa semplicemente come ali di il problema della produzione di auto ecologicamente compatibili
Per chiudere lo stabilimento di Arese
Noi abbiamo detto e scritto non solo i compagni dell'Alfa ma anche Liberazione in più occasioni che dobbiamo partire
Dalla difesa
Delle produzioni di massa che attualmente si svolgono ad Arese cioè la produzione Elide la centosessantaquattro
Perché questo è l'unico modo per tenere aperto quello stabilimento e difendere l'occupazione di quei lavoratori perché senza la difesa dell'occupazione di quei lavoratori non esisterà in futuro nessuna ipotesi vincente credibile
Di riconversione produttiva di quello stabilimento e questo vale credo come approccio per qualunque battaglia che voglia collegare la difesa immediata degli interessi dei lavoratori con una prospettiva di trasformazioni sociali e produttive della struttura industriale
Di questo di questo Paese come di qualunque Paese capitalisti qualora
Io credo che ci sono questi problemi di orientamento politico io credo che le cose che noi scriviamo non vengono poi praticate nella realtà e ci sono compagni che ne praticano delle altre che io ritengo molto gravi politicamente
Personalmente insieme ad altri compagni o l'intenzione di presentare su questo su questa questione specifica un ordine del giorno in conclusione dei lavori di questo comitato nazionale perché ritengo che gli organismi dirigenti nazionali del partito
Devono sapere che sarebbe meglio se non sapessero da Roberto Firenze ma dai compagni che nazionalmente dirigono rientrano rappresentano questo partito e devono decidere come collocarsi su questo terreno
La parola al compagno attorno a bere
Firenze quell'ordine del giorno appena la il preparato ce lo fai
Compagni
Io condivido
L'approvazione politica
Svoltava compagno Bertinotti
In tanti racconti divenendo quindi
Un modo
Per lui esprimere
Quanto sia stata efficace
La nostra azione politica
Le condurre questa battaglia
Per far sì che si giungesse subito
A mandare via questo governo Dini
Io vorrei ricordare ai compagni
Che quanto si trattò di presentare una mozione di sfiducia da parte delle destre
è stato un momento
Non facile per noi
Perché
Quelle telefonate di cui si parlava
Erano anche vedere
Tuttavia il nostro partito
Ha tenuto duro
E questa volta
Quando si è riproposta qua questione
E la nostra segreteria i nostri massimi dirigenti
Hanno cognato non dico degli slogan ma delle affermazioni che avremmo votato una mozione anche alle Antoci col diavolo
Credetemi che telefonate questa volta non le sarebbero giunte
E non è sarebbero giunte
Perché
Ogni decisione politica
Giusta ma accompagnata anche con Little politico
Che si svolge giornalmente
Però c'è un'affermazione del compagno Bertinotti
Perché l'operazione sia compiutamente riuscita dobbiamo saper creare un forte movimento di massa
Creare un forte movimento di massa
Quanto noi parliamo che dobbiamo collegarci al sociale dobbiamo sviluppare delle iniziative
Credetemi per Rifondazione Comunista
Ma intanto gli le famose cinghie di trasmissione
Perché checché se ne dica i sindacati
L'influenza ideologica la subiscono sempre tante che con la proposta di D'Antoni la polemica che sta venendo fuori
Per cui è difficile e difficile pur essendo consapevoli
Che ha teoricamente noi dobbiamo sviluppare in questa direzione tutta le nostre iniziative e tutte le nostre analisi
Per cui
Dobbiamo ricorrere a delle forme di lotta a delle iniziative
Che possono influire maggiormente come Partito della Rifondazione Comunista in questa direzione
Noi secondo me non sempre a proposito abbiamo criticare ove questo partito della rifondazione comunista non ha un programma il siamo coloro i quali i contestiamo e null'altro mente
Io credo che
In definitiva nel condurre la nostra azione politica giornaliera ebbe
Anche elementi di programma li abbiamo presentati benedetto il tiro perché quanto abbiamo contestato il regresso di questo Stato sociali e con le pensioni è ultimamente a comprarla proposta
Delle firme per introdurre di nuovo la scala mobile oppure anche con me le proposte di riforma fiscale con le proposte del modo commis dovrebbero combattere evidentemente cioè
Cioè la disoccupazione denunziando
L'auto utilizzo del reddito da parte delle grosse inglese ebbe insomma se seguiamo i dibattiti televisivi le posizioni prese dei nostri dirigenti e il consenso che essi hanno avuto tra il pubblico ebbe
E insomma quale programma vorremmo noi cari compagni cioè non abbiamo proposto un programma diverso rispetto alle altre forze politiche ora
Lasciatelo dire quanto si tratta di spostamenti e chi ci vuole fare un partito di massa nostro
Dobbiamo essere anche capaci di analizzare quali sono le forze che possono venire a noi perché è uno spostamento di forze verso di noi non è un problema facile non è una cosa facile perché si tratta di uno spostamento ideologico
Quindi noi potremo avere magari i consensi di massa alle nostre lotte ma quando si tratta di spostamento ideologici organizzati la cosa è tutt'altro
Che
Quella di un movimento di massa a su cui possiamo richiedere l'adesione anche di altre forze che voglio uno stato sociale più decente io noto per esempio che più con i sindacati cioè incerte
Questioni come l'immigrazione per esempio ci troviamo più d'accordo
Con voce cattolico che sono si spingono in questa direzione che con i sindacati o con altri partite che invece tradizionalmente dovrebbero dispiegarsi per questa problematiche invece non è così
E allora
Cioè noi nello sviluppare tutte le nostre iniziativa politica e si tratta di chiarimenti e alle volte perdente deterrente
Dico sì l'idea di accarezzare che in fondo in fondo
Tutti questi e salamelecchi tra il centrosinistra e centrodestra potesse vantare importo corsia verrebbe perché alimenta definitivo di cui chiede al compagno Ferrando
Ma questo non gli possiamo chiedere alle masse come partito delle fondazioni comunista io credo di no
Perché si tratta invece di un interesse diverso il nostro non si tratta di far dare questo abbraccio letale
Tra le forze di centrosinistra le forze di centro destra si tratta invece quando con la nostra azione politica e con i chiarimenti portare effettivamente le masse che condividono queste posizioni
Verso le nostre iniziative
è di conseguenza spostare anche ideologicamente forse che possono fare diventare questo partito di massa in una battuta io sentivo dire al compagno Bertinotti così se non ufficialmente che alle prossime elezioni perché no noi dovremmo puntare su un ponte pance edito
Ebbene io dico che potenzialmente no irrazionale la nostra azione politica la nostra immagine alle nostre prese di posizione alla nostra ultima vittoria questo forse sarebbe possibile
Ma certo è difficile poi tramutarsi nella realtà e allora no i secondo me su certi problemi dobbiamo essere più specifici più conseguenti per esempio
Solo una riforma delle istituzioni dalla Costituzione anni avviso Tullia vendono ognuna posizione chiara tuttavia nell'ultimo dibattito televisivo di Tempo reale per esempio sembrava che a difendere la Costituzione fosse Gerardo Bianco che si volete voi sapete quand'è in contrasto con voi ma che tuttavia contrastava il presidenzialismo contrastava e la modifica dell'assetto costituzionale come la vorrebbero il centrodestra dello stesso PDS che contrastava determinati punti sottovalutando quello che ha detto il compagno Bertinotti per esempio quanto chiede il perito alla legge
Elettorale
Tipo sistema delle regioni
Ma noi secondo me è venuto il momento
Dobbiamo essere più contro quello dei e più specifici in questa direzione cioè nel difendere Cuesta costituzione che a mio avviso e uno delle migliori del mondo questa nostra Costituzione costi salvo certo a potere modificare alcuni punti che richiedono una modifica perché i tempi sono cambiati troppo e allora se è vero tutto questo
Se è vero
Che noi dobbiamo collegarci alle masse
Non possiamo prescindere anche dell'est cioè dal combattere
Diverse forme di il plebiscito animismo anche comunale come avviene perché noi per esempio per quanto riguarda la elezione dei sindaci e poi invece il contrasto che esiste nei consigli comunali alle volte noi
Siamo deboli nel riprendere posizioni perché riteniamo che con questo problema dell'assicurare la governabilità etc noia di richiamo
A queste posizioni
Tant'è che si verificano quei pericoli che qui ha accennato il compagno Bertinotti perché i segni allora buon gioco con tutti
Il partito dei sindaci l'Italia dei sindaci sindaco d'Italia
Perché detective Ancona confusione cari compagni amici non vi può essere che un esecutivo formato ad un uomo che dura cinque anni
E che giustamente al Parlamento Jinbe
Allora se governa per cinque anni
E fa male bisogna tenere solo per cinque anni quindi la difesa del sistema parlamentare la vite sta per la rappresentanza consiliari a mio avviso deve trovare più spazio anche nelle nostre posizioni noi vedete
A mio avviso questa ultima battaglia per la scala mobile
Non è stata appresa come il grande problema di una grande riforma che invece è un problema sentito tra i lavoratori io penso alla Sicilia che fra qualche mese andremo a votare obbligatoriamente perché noi dobbiamo lì rinnovare l'Assemblea regionale siciliana
E voi sapete abbiamo uno statuto speciale
Monti si affannano ad usare il tenne lo vediamo quanto di federalismo esista in quegli spazi Statuto siciliano
Cioè non c'è più nessuno che
Non parla non sottolinea questa parola mi federalismo io non vorrei che ci che avessimo anche noi perché anche se se noi siamo stati autonomisti noi riteniamo che il solo che un'amministrazione di una regione
Quantunque possa essere efficace disancorata sempre da politiche nazionali soprattutto quanto dei connazionali che beve a pene iniziare quantomeno settori economici strategici il decollo del Mezzogiorno delle regioni più arretrate non vi sarà mai perché non vi saranno mai queste possibilità cari compagni e allora dobbiamo estrarli avviso più coraggiose importuno in Italia ho finito in questa battaglia per cui verrete
Io in questa manifestazione proposta dal partito pelli il ventiquattro di febbraio
Ripeto comunque vadano le cose state attenti perché potremmo andare a votare non so che cosa faranno eccetera ma dopo che abbiamo condotto questa battaglia
Ma veramente una manifestazione ex diverso promossa solo da Rifondazione Comunista chiedendo le adesioni a un altro ma l'immagine deve essere nostra
Noi dobbiamo incominciare a far capire
E in Italia penso con questo partito bisogna fare oggi dico riguarda e quindi questo bar partito che veramente si è si è a baluardo della democrazia nel nostro Paese soprattutto per la salvaguardia di questa costituzione
Grazie torna bene dunque noi possiamo sospendere qui i lavori riprendere alle quattordici e trenta vi va bene compagni
Quattordici e quarantacinque
I primi iscritti a parlare sono i seguenti compagni quattordici e quarantacinque Mazzei mai tante calante e luccio
Quattordici e quarantacinque grazie
D'altra parte sono le tre e cinque abbiamo
Perché non so presenti in Francia
Grazie
No Volciano aspettare qualche
Allora la parola al compagno Matteo
Poi mai però che riesca rinforzi
Fazio
Va be'visto che siamo in pochi prenderò due minuti di più aspirazione non allargare sto aspettando
Ma io credo che sia giusto partire nella nostra discussione così come nella relazione negli interventi degli altri compagni dalla situazione
Che si è determinata in questi giorni con le dimissioni di di sicuramente siamo di fronte a una battuta dal resto dell'operazione di costruzione del grande centro
E tuttavia condivido l'opinione di quei compagni che hanno sottolineato come sia estremamente probabile che questa operazione riparta e anzi già ci sono dei segnali ed epatite concreti che ci dicono che ovviamente è già ripartita
D'altra parte questo è assolutamente naturale se teniamo conto di quelli che sono i promotori di quali centri di potere stanno dietro questa operazione
E se teniamo conto di quella che è la posta in gioco un tentativo cioè di stabilizzazione
Io credo che ci sia un fatto significativo in queste vicende
Noi quando siamo passati al sistema maggioritario
Abbiamo fatto una considerazione logica e cioè che si tentava di costruire un sistema basato sull'alternanza in modo da vere schieramenti apparentemente alternativi in realtà interscambiabili ed abbiamo pensato che questo fosse il modello ideale per le classi dominanti
Io credo che in astratto si ancora oggi così e tuttavia nella situazione che realmente viviamo in questo momento
Credo di poter dire che i centri di potere che determinano le scelte principali in questo momento nel nostro Paese considerano la stessa alternanza probabilmente non ancora matura tant'è che perseguono invece un disegno
Di larghe intese governissimo eccetera eccetera
Lo schema lo conosciamo tutti e non mi ci soffermo le vicende sono a tutti no
Io credo che dobbiamo avere la consapevolezza necessaria appunto che questo disegno riprenderà probabilmente vigore anche se non è detto che riesca
E però dobbiamo avere la consapevolezza che se andrà avanti questo comporterà dei seri problemi per il nostro partito
E allora è su questo che mi voglio soffermare
Un anno fa in questa stessa sala abbiamo avuto una discussione importante sulla posizione del partito rispetto al governo Dini
è passata molta acqua sotto i ponti e credo che sia anche giusto fare un minimo di bilancio per quanto ovviamente molto schematico io credo che ci siano sicuramente dei punti all'attivo del nostro partito che dobbiamo sottolineare così come è giusto vedere le difficoltà i punti all'attivo riconosciamo tutti abbiamo retto una campagna di annientamento una vera e propria campagna di annientamento di partito ha retto ha tenuto grazie ad una linea che io considero giusta ed abbiamo anche nel corso di una dura battaglia politica acquisito una credibilità a livello di massa che prima non avevamo mi riferisco in particolare la battaglia che abbiamo sviluppato sulle pensioni
In quella campagna nelle vicende dell'ultimo anno il partito da Rifondazione Comunista ha realizzato cioè un passaggio se prima eravamo percepiti a livello di massa come una forza di testimonianza per certi aspetti residuali non dico che fossimo residuali
Va tuttavia venivamo percepiti in questo modo sicuramente dopo le battaglie dell'anno appena trascorso la situazione è cambiata Rifondazione Comunista comincia ad essere vista come una forza che invece ha la possibilità e la capacità di incidere questi sono fatti fondamentali anche perché non erano assolutamente scontato
E tuttavia io credo che sia giusto vedere anche gli elementi di difficoltà e cercare di capire su che cosa concretamente possiamo incidere
Ho fatto riferimento alla campagna sulle pensioni perché credo che questo sia stato il passaggio nel quale maggiormente ci siamo qualificati come partito
Ma già in quella campagna abbiamo avvertito un elemento di grande difficoltà e cioè che mentre riuscivamo a vincere nella sostanza perlomeno nelle grandi fabbriche nei settori più importanti la consultazione su l'accordo sindacale
Non siamo riusciti a costruire un vero e proprio movimento di opposizione in termini di capacità di lotta
E questo problema si è ripresentato informa io credo anche aggravata
Nei mesi passati
Lo abbiamo lanciato una campagna sul salario
E devo dire che non solo non è partito un movimento reale sul salario
Ma il nostro partito ha avuto addirittura delle difficoltà a far marciare anche quella cosa più semplice e più alla nostra portata che è la stessa raccolta delle firme
Io credo che qui ci sia un problema di inadeguatezza del nostro partito nel nel suo insieme
Credo che molte acquisizioni che ci sono nell'elaborazione che ci viene proposta ad esempio accompagna Bertinotti non siano ancora
Patrimonio del partito che spesso ragione ancora in alcune sue parti con la testa rivolta all'indietro come se fossimo in una fase diversa
C'è una difficoltà complessiva costruire movimenti non solo sulla questione del salario ma c'è una questione particolare che voglio affrontare perché credo che sia necessario farlo ed è la questione sindacale
La vicenda delle pensioni ha dimostrato come non si non sia pensabile sviluppare un forte movimento di lotta e di opposizione se non c'è uno straccio di strumento sindacale
La campagna di autunno credo che lo abbia largamente confermato mentre per contro le vicende francesi pur nella difficoltà di strappare risultati concreti ci dimostrano come la presenza di uno strumento sindacali che pure non è ideale neppure Lima che però c'è
Abbia significato la capacità di fare cose radicalmente diverso in sostanza io penso che dobbiamo rispondere ad una domanda
Semmai natura oppure no la questione della ricostruzione di un sindacato democratico confederale di classe nel nostro Paese teso ad affrontare e anche difficile farlo nell'arco di un intervento una questione difficile e delicata ma io credo che sia la questione non rinviabile
Io credo che questa questione sia matura nel comune sentire di milioni di lavoratori
Naturalmente questa è una mia convinzione però sarebbe necessario che il partito su questo riflettesse perché se la risposta che l'insieme del partito intende dare è questa e cioè che si la questione comincia ad essere matura pur avendo ben presenti le difficoltà perché il fatto che sia matura non può certo dire che si può realizzare attraverso scorciatoie
è del tutto evidente che non possiamo immaginare un percorso spunta
E allora diventa centrale impegno del partito rispetto al congresso della CGIL
Io voglio citarvi brevemente
Alcune cose che riguardano la realtà locale io sono di Lucca
E ci e nella nostra realtà abbiano anche dei dati positivi
Ad esempio nel recente congresso di unificazione tra le camere del lavoro di Luca e della Versilia un ordine del giorno a sostegno della petizione sulla scala mobile è passato con quarantacinque voti a favore contro trentotto
Avendo tutto l'apparato ovviamente dall'altra parte
Nella recente elezione del segretario della FIOM
La sinistra sindacale che fa riferimento Alternativa sindacale ha avuto il quaranta per cento
Prima avevamo il venti
Si registrano al partito adesioni significative pur in un quadro che non è di di crescita organizzativa come potremmo aspettarci tuttavia si registrano adesioni significative di delegati sindacali
Ci sono quindi degli elementi positivi
Però dobbiamo aver chiaro che tutto questo avviene all'interno di una prospettiva di una battaglia politica aperta la prospettiva è quella della ricostruzione di un sindacato confederale democratico e di classe
Cosa voglio dire voglio dire che se non fosse questo questi risultati piccoli ma significativi che abbiamo avuto non ci sarebbero stati e non ci sarebbe nessuna possibilità di consolidare è chiaro cioè che questa situazione non può trascinarsi in maniera indefinita
Dopo è scontato credo non ci sia bisogno di dirlo che non non stop proponendo delle scorciatoie
Credo però che ci sia la necessità di due cose
Primo la necessità di un segnale forte al partito il partito deve sapere che su questo piano congresso CGIL
Questione sindacale nel suo complesso si gioca la reale possibilità di un suo radicamento sociale al di fuori
Che si parli un segnale forte al partito ma anche necessita di un segnale chiaro ai lavoratori chiare
Cosa intendo dire
è ovvio che non può essere il partito della Rifondazione comunista
A programmare determinati obiettivi sarebbe assolutamente sbagliato come sarebbe del tutto sbagliato pensare ad un sindacato dei comunisti ma questo non è assolutamente in discussione quello che è necessario però e su questo si misura la nostra credibilità è lanciare un segnale che forte lavoratori
Sul fatto che i comunisti su questo punto come su altri punti hanno dimostrato fanno sul serio
Perché guardate che ci viene chiesto
Guardate che i lavoratori guarda né noi rispetto alle alle sviluppi della questione sindacali
E credo quindi che se noi cominciamo a dare delle risposte su questo piano certo non risolviamo i problemi che toccava stamattina e compagni Bertinotti sulla difficoltà di adeguare il partito e compiti della fase di sviluppare i movimenti i problemi sono anche altri
Però a questo punto questa per lo meno la mia convinzione noi su questo punto non possiamo venir meno a nostro corpo
Sono stato né che ci rimetto grazie grazie molte
è stato il primo intervento e Laura allora
Era proprio quasi interamente volta adesso un po'di compagni sono arrivati continuiamo mai tante
E dopo di lui Galante
Qualcuno ha dimenticato gli occhiali
Forse l'ultimo
Beh io volevo toccare a fare il punto di previamente il primo per quanto riguarda la
E le tendenze economiche io son d'accordo con l'analisi che ha abbozzato in compagnia Bertinotti qui volevo sottolineare soltanto due punti rispetto anche al testo
Che al mio contributo dalla conferenza programmatica che so che è stato inviato alla Federazione mutui alcuni compagni man mano menzionato
Rispetto a quel testo che è stato scritto nel mese di luglio quindi già passato Mezzano quali sono le messe a punto ulteriori che si possono fare
Secondo me ci può dire molto più chiaramente ormai di quanto non fosse possibile dire allora che ormai siamo alla vigilia di una nuova recessione
Giudice in tutta una serie di Paesi con pericoli veramente strano integrati su questo aggiungo niente a quello che ha detto Bertinotti perché io sono convinto che le classi dominanti che al di là di tutte quelle che l'ideologia le sparate che possono fare sono veramente per molti aspetti nel panico perché sente affreschi attendono sviluppi economici estremamente pericoloso il secondo elemento alla domanda più importante
Tutto sommato più importante
E cioè se è possibile che si delinea una nuova onda lunga di sviluppo a me pare che se sei mesi fa si poteva dire che non c'era nessun elemento che andasse in questo senso oggi ci può dire ancora meno
E quindi non siamo anziani e se entriamo in una nuova fase di recessione sia pure congiunturale
Questo significa che l'eventualità di un rilancio di un'onda lunga di sviluppo è rimandata per lo meno di tre quattro anni e che quindi fino alla fine del secolo non se ne parli
Per il primo perché c'è una cosa non so se ci siano e Nesi in sala perché lui potrebbe esprimo un'opinione e perciò come sulla pagina competenza ed è molto maggiore della mia io vedo la possibilità ormai che in alcuni Paesi del mondo che potrebbe essere il primo il Giappone si comincia da verificare dei fallimenti bancari di grandi proporzioni perché finora
Grazie a tutte le politiche del dopoguerra questa è un'eventualità che è stata sempre evitata
Ma se pensate che oggi soltanto per salvare alcuni istituti di credito che facevano dei crediti ipotecari
E che non sono neanche banche dal punto di vista formale davvero non lo sono
Il governo giapponese ha dovuto Decretali nei mesi nelle settimane scorse un aiuto sette miliardi di dollari di con sette miliardi di dollari per salvare sei istituti che non sono tra i più potenti quindi vi date il e avete un'idea dell'in orbita del problema
Quindi questo per quanto riguardava e la situazione economica
Io penso che in realtà volevo accennare a un altro aspetto in cui io ho sempre insistito nelle mie nei miei interventi sia qui sia in direzione in questo senso non indipendenza colleghi dico le analisi del partito di Bertinotti in particolare ma una spalti volare incentivazione io credo che l'accento deve essere messo sulle tendenze
Di decomposizione di Desirée reazione del sistema
Che esistano i grandi disegni sua cantano Abba la capacità di attuare questi disegni sono sempre più ridotti irrealtà Lugli unica e forte che possono ancora
Niente concentrare all'estremo con risultati anche straordinarie a volte ci sono le multinazionali su questo non c'è dubbio ma anche non sono condannati a una squadra una fa a volte a delle fughe in avanti
Che dalla dinamica estremamente pericoloso non so se mi sono espresso chiaramente su questo il secondo punto che voleva toccare riguarda e la e i
La nostra nuova mobilitazione io credo che sia giusto l'ho detto pure da parte mia in direzione sottolineare che la nostra campagna d'autunno in ultima istanza è stata più che altro una campagna propagandistica ma dal punto di vista di mobilitazione reale di massa non è riuscita a questo dobbiamo prenderne atto
Qui nove per individuare i responsabili o capri espiatori ma per riflettere sulle ragioni ora badate bene che quando dei corpi li li non su USA non lo sottovaluto in nessun modo l'importanza di una propaganda antica oggi soprattutto perché penso che come le contraddizioni che emergono ogni giorno di più e che vengono avvertite a livello di massa
Una campagna anti capitalista può avere ora una precisa molto maggiore di quanto non potesse avere dall'inizio di questo decennio quindi in questo senso va bene fa ma ci dobbiamo credere chiedere per quali ragioni
Ancora oggi questo non si possa tradurre solidale a livello di mobilitazioni di massa questo è un un dibattito che facciamo
E che credo che sarebbe bene che i compagni che dei ed eleva il Fausto Bertinotti quando conclude ritorni magari con alcuni elementi che aveva già ha portato in direzione perché io può darsi che mi sbagli ma ho avvertito da parte dei vari compagni qui in sala un certo scetticismo di fronte alla proposta nessuno diranno questa proposta non c'è un certo scetticismo
Ora mentre abbiamo bisogno che questo riesca senta segugi
Ma non lo nel ma non si può fare su una base puramente di appello volontaristico vogliono dare gli elementi e io dirò ancora è l'ultima cosa su cui visto prima di trattare l'ultimo tema che volevo toccare
Io credo che c'è un problema
E c'è il problema di come costruito a come funziona questo partito
Ancora dico ancora perché voglio essere ottimista questo partito non alla struttura il meccanismo
Per alle assolvere questi compiti di mobilitazione di massa in modo continuativo questo non è una questione di discussione organizzati visti castrato questa è un elemento centrale perché se non risolviamo questo problema
C'è ci ridurremo a fare della propaganda sia pure con le correttissima ma non dare una risposta e infine l'ultima cosa che volevo dire diciamo anticipare alcune cose su cui mi pare che ci dovesse la discussione la conferenza programmatica
Io credo che la cosa più importante è trovare dei punti d'aggancio che siano comprensibili a livello di massa anche a livello di quelle ma sentiamo di lo hanno una coscienza anticapitalistica perché dal punto di vista e e in realtà non ce l'hanno la il livello di coscienza anticapitalistica oggi estremamente limitato all'idea a livello di base
Però si possono trovare dei motivi per mettere in moto dei movimenti che vadano in una dinamica anticapitalistica questa il noto problema e io credo che dall'indicazione la scala mobile quella della revisione dall'orario di lavoro hanno questa natura no
In generale lunga ma in questo contesto perché la scala mobile in Italia c'è stato appaltato a tempo e non c'era la rivoluzione al capitalismo andava benissimo
E e ma in questo contesto hanno una dinamica diciamo antisistema perché non solo compatibili con il sistema e d'altra parte badate compare la questione dell'orario di lavoro sarà all'ordine del giorno
Non c'è via d'uscita anche il padronato il padronato che ha una determinata visione sa è ha capito che bisogna ridurre l'orario di lavoro il problema è se si riduce riducendo il salario orco
Se il padronato avrà accenti compensi sarà diverso di flessibilità eccetera eccetera o uno se ci sarà questo e che può passare con l'avallo dei sindacati e in e in Germania anche lui a metà del secolo ha cominciato a metterci su questo terreno scivoloso
Oppure se ci sarà uno sconto dunque noi dobbiamo scegliere questa seconda alternativa da pagarsi a questo
E per concludere volevo dire volevo ai portare qualche argomento
è calda e che noi possiamo e avanzare a sostegno della nostra ed è posizionata la riduzione dell'orario di lavoro su questo ha avuto modo di avere discussione come alcuni economisti in Francia Katie quelli che collaborano con il movimento e FIAT Punto dalle sommarie
E e penso che alcune cose che dicono cioè possono essere lavorata ed Elio nel nostro contesto visto che noi abbiamo un'articolazione di partito evidentemente che non è quella di un movimento che ha una durata di Chiara una carattere per così dire effimero nonostante la sua importanza
Come dobbiamo rispondere all'obiezione io prima di tutto io penso che dal punto di vista diciamo dei risultati reali in realtà l'obiettivo dovrebbe essere trentadue ore uno e trentacinque
Se vogliamo dirlo diciamo per dare donare un po'la pillola per una pallina massimalisti bello c'è obiezione ma in realtà perché abbia un effetto strutturale dopo essere per lo meno per farlo di concluderlo ora ci dicono sapete l'obiezione principale se la avanziamo soltanto in Italia l'Italia va a gambe all'aria e non si può fare cioè già avanzano le cosiddette incompatibilità internazionale
Io credo che noi dobbiamo rispondere a questa obiezione su tre terreni
Il primo dobbiamo dire che la nostra scelta proletari prioritaria è di condurre questa battaglia su scala europea ed è quindi la sposa e dichiarare uno schieramento un appello politico-sindacale con questo obiettivo
Secondo
è il secondo nel caso che l'Italia o in un altro Paese si ottenesse questa l'indicazione e non in altri Paesi è chiaro che bisogna stimolare la dinamica perché questo avvenga ai tre Paesi e terza un argomento su cui vi prego di riflettere in particolare lo ha già accennato in diretta in direzione se ammettiamo che domani in Italia li diamo questo obiettivo non altrove avremmo molta difficoltà
Perché ci attaccano da tutte le parti allora in questo caso noi avremmo il diritto di introdurre charter misure protettive che non siano strettamente economiche ma socio economiche per poterti è questa ed e in altri termini potremmo adottare quello che mi sembra di poter definire con tutta l'implantologia azione possibile
Un protezionismo sociale dinamico perché ha infine di e di difendere certe conquiste sociali e Dina o perché viene no nella misura in cui altri Paesi adottano le stesse misure sociali queste misure non hanno più ragione d'essere
E quindi le togliamo mi sembra che su queste tematiche vale la pena di fare una riflessione perché possiamo veramente dire qualche cosa e tanto più lo potremmo fare Cervantes muri legali con dei movimenti di masse e con il settori d'avanguardia della classe operaia imita
Grazie la parola calante poi l'ufficio
Ma io trovo ottima la proposta analitica che ci è stata fatta dal compagno Bertinotti e questa mattina
Esserci aiuta
Tanto sotto il profilo
O dei criteri interpretativi in maniera particolare del nesso che vuole instaurare tra aspetti istituzionali e aspetti sociali
Tanto anche con sotto il profilo della cornice dentro la quale c'è possibile introdurre una serie di ulteriori riflessioni di approfondimenti io cerco di muovermi su questo terreno
Ponendo il problema del rapporto presente nella relazione tra secessionismo e populismo in relazione alle iniziative di massa che noi stessi dobbiamo attivare e in vista della manifestazione di metà febbraio ma anche dopo di questa perché evidentemente per tutta una serie
Di argomenti
E di temi di intervento i tempi di costruzione sono più lunghi di quelli che possiamo darsi in questa sede per quella fondamentale manifestazione
Accennava il compagno Bertinotti a non sottovalutare Bossi e io credo che questo avvertimento vada colto ma individuando il fatto che Bossi per certi versi e già vecchio e che i rischi secessionisti ci maturano su una base sociale consistente anche oltre comunque al di fuori di Bossi medesima di quindi va fatta una lettura articolata della questione settentrionale come l'altra faccia se così mi posso esprimere della questione meridionale come grande questione nazionale che oggi il partito nel suo complesso ha di fronte
A me pare che gli accenti drammatici che su questo tema erano presenti nella relazione del compagno Bertinotti
Siano inferiori alla consapevolezza che il partito va di questa
Realtà
E bisogna appunto di partito nel suo complesso ne tragga consapevolezza uscendo dalla pigrizia
Delle abitudini per cui quello che che esiste è sempre esistito ed è destinato a durare anche in futuro
Mi riferisco in particolare al tema della unità nazionale italiana e mi pare che sotto questo profilo abbia ragione cortesi siamo vittime noi stessi di un genocidio della storia che non rende conto a se stesso nell'insieme dei cittadini di questa nostra nazione che la nazione per l'appunto sia unificata poco più di un secolo fa non è un dato permanente ne è un dato consolidato il dato di partenza
Per sottolineare la gravità del problema e io ho l'impressione e lo ripeto per la miglior mesi una volta che l'insieme del partito non ne sia perfettamente consapevole
è la riorganizzazione dello spazio economico cioè dei mercati ma insieme delle istituzioni che è in corso su scala europea
Voglio ricordare anche qui non è la prima volta che lo ripeto ai compagni un dato che dovrebbe risultare illuminante se sono ci riflettessimo un po'più che superficialmente
Nel mille novecentonovantuno quando si è mi ha quattro anni fa
Quando si è dissolta l'Unione Sovietica tra Roma e Mosca c'erano nove capitali oggi ma già da qualche anno
Tra Roma e Mosca ci sono venti capitali deve voler dire qualche cosa a questo fatto deve voler dire qualche cosa e dice che sono i sintomi della dissoluzione degli Stati nazionali le manifestazioni evidente e che questo non si ferma all'estrema i grandi imperi che abbiamo ereditato dall'Ottocento o agli Stati nazionali deboli che sono stati costruiti dopo il diciotto è qualche cosa che riguarda almeno l'intero continente nostro
E allora si pone un problema se l'Unione europea dovesse ritenere i rischi di risoluzione di uno Stato nazionale dei buoni come quello italiano sono relativamente ridotti ma se l'Unione Europea Saitta la prospettiva si fa su questo terreno drammatica
E quando denunciamo il fatto della crisi di Maastricht dobbiamo cogliere anche questa dimensione
Perché il fallimento che pare ormai inevitabile a cui forse può essere posta qualche pezza ma che comunque riguarda il complesso
Dell'ipotesi Maastricht
Questo fallimento a che fare
Con l'ovvia alternativa che lo Stato tedesco metterebbe in piedi e chiesta già parzialmente mettendo in piedi
Quella di strutturare l'area del marco in termini gerarchici attorno alla figura di Bond di Berlino anzi in prospettiva
E area del marco non vuol dire soltanto Germania Austria Benelux vuol dire anche una parte della Padania vuol dire il nord est di questo Paese più altre componenti che vengono attratte dalla ridefinizione dei mercati gli Stati nazionali sono formati nell'Ottocento attorno alla zona verranno attorno al mercato unitario nazionale oggi altri mercati
Si stanno componendo
E le strutture statuali sì tendono a strutturare attorno a questo tipo di realtà insisto su questi temi perché il tema di quella frazione di borghesia di cui ci parlava Bertinotti dell'introduzione legata all'export che comincia a porsi una serie di problemi attorno a Maastricht descrive esattamente la situazione del Nord Est
Dove la piccola borghesia formatasi attorno ai distretti industriali sta costruendo oggi
Gli elementi di un nuovo blocco sociale informazione
Che hanno come
Punto di riferimento un concetto di fondo noi
Questo settore questa frangia del capitalismo italiano
Ci troviamo in pole position rispetto ai nuovi mercati dell'Est si sono aperti ma lo Stato centrale a Roma
Non ci dà gli strumenti per intervenire in questa direzione e non ci dà questi strumenti primo perché continua a sostenere assistenziali mentre il Sud
Secondo perché risponde alle spinte i bisogni del grande capitale milanesi in maniera particolare Cuccia tradotto in italiano e Super Gemina e quindi noi siamo e contro Roma e contro Milano
E siamo per fare da soli perché facendo da soli si apre la prospettiva del raccordo con l'Italia dall'Indiana con l'Europa danubiana che è quella a cui se con la mente siamo collegati ovviamente schematizzato il ragionamento ma l'impianto di questo blocco sociale informazione è un impianto secessionista convinto convinto perché sono gli interessi economici oltre che la cultura che spinge in una certa direzione e allora e vado a concludere è necessario che noi assumiamo di petto questo problema
Con un'iniziativa di conflitto e insieme di interlocuzione verso gli soggetti sociali che sono spinti in questa direzione e badate quando dico nuovo blocco sociale attorno alla borghesia dei distretti
Da si può poi nominativamente indicare a partire dei sindacati dei lavoratori totalmente subalterni a questo impianto
Ai partiti del centrosinistra oltre che alla lega e Alleanza
Nazionale a settori dell'intellighenzia dell'università che operano in questa direzione alle associazioni di massa che si stanno manifestando in questo senso al movimento dei sindaci che da voci e sostanza istituzionale a queste istanze ai giornali di partito come il Gazzettino che operano in questa direzione è l'insieme di queste forze che rende preoccupante perché appunto e base di massa strumento di massa
Di un'azione che può avere prospettive
Se ci sionisti e per questo dico che dobbiamo essere allarmati drammaticamente allarmati di quello che sta succedendo in questa parte
Del nostro Paese e questo una volta però detto allarme all'armiamoci si tratta poi di fare iniziativa politica sociale concreta
L'asso costoro che possono nel contempo essere preda appunto ancora di quel populismo o leghista un neofascista perché da questi due soggetti
Si svolge la reale contesa in quelle terre per la conquista di questi ceti possono essere preda di entrambi o di uno di due di queste di questi soggetti in competizione
Bisogna farlo e qui viene il tema della nostra prospettiva programmatica proponendo loro un tipo di sviluppo diverso da quello che gli viene come dire spontaneamente indicato dalle loro esigenze che sia capace di collegare gli interessi della classe operaia di interessi almeno di una parte di questi settori e qui la sfida programmatica diventa altissima diventa altissima a livello nazionale diventa altissima a livello di quelle aree che non sono soltanto il Triveneto
Perché la terza Italia e qualche cosa di più ampio del Triveneto ma ponendo in rapporto con gli interessi e le esigenze di cui noi vogliamo essere interpreti se come partito se come partito non siamo Polo capaci di porsi a livello della sfida che questo situazione ci impone
Allora i rischi i rischi secessionisti si collegate i grandi processi
Già economici del continente sono effettivamente idranti preliminare per tutto e ho concluso e capirlo capirlo sotto questo profilo ancora sono d'accordo quando si dice che bisogna studiare di più esamina lei di più ma capirlo ha solo ovviamente non basta
Poi si tratta di intervenire e allora il nodo il partito il suo funzionamento le sue difficoltà capire vedere dove sono i punti fondamentali del conflitto e concentrate lì risorse Energia
Bene la parola e al compagno Lucio dopo Russo Spena
Compagni io concordo perfettamente con la relazione che ha fatto il compagno Bertinotti quindi non entro nel merito del problema che ha affrontato ritengo peraltro che sia sempre importante riuscire a saldare la riflessione sulle problematiche interni con una riflessione su quanto avviene a livello internazionale
E dico in particolare per questo perché se vogliamo come ha detto il compagno Bertinotti
Coinvolgere il mondo nodo della sinistra largamente sommerso difficilmente afferrabile come quello per esempio che fa capo al volo in tal al volontariato
E che è un mondo che comunque possiamo valutare realisticamente in alto alcuni milioni di persone
E che fa riferimento appunto a volontariato associazioni pacifisti che pacifista eccetera vi sono alcuni temi che dobbiamo sempre e comunque porre in primo piano e fra questi mi riferisco in particolare ai temi della pace
E ai temi dei problemi delle minoranze degli extracomunitari e così via
Allora se noi vogliamo fa ripresa
Con questi argomenti non è assolutamente necessario che noi portiamo le nostre posizioni
Infatti se effettuiamo i Verdi che però manifestano anche molta ambiguità nelle loro posizioni le possiamo dire senza iattanza che siamo l'unica forza politica italiana
Che su questi temi ha sempre assunto una posizione limpida
E che siamo sempre stati molto chiari
E che siamo molto lontani ad esempio e non per fare polemiche non mi interessano milioni minimamente dalle posizioni che presenta su molti di questi temi assunto recentemente il PDS
E l'elenco sarebbe lungo e triste dai sedimenti alle posizioni governative in tema ad esempio del le problematiche della pace per quel che riguarda l'ex Jugoslavia
E poi posizioni invece assunte attivamente per esempio le posizioni assunte in tema di obiezione di coscienza che una attivo tentativo del nel PDS di affossare
La legislazione attuale sull'obiezione di coscienza parte attiva e l'onorevole Ruffino purtroppo della mia regione che responsabile della commissione del problemi dalla difesa per il PDS
Posizioni sa assolutamente inaccettabili
Fino alle posizioni recenti sulla sul problema degli estratti
Ma io vorrei molto schematicamente mettere in rilievo alcuni problemi che dobbiamo tener presente
Per esempio per quel che riguarda il problema della pace occorre che facciamo un minimo di riflessione su quanto avviene da a pochi chilometri da noi e cioè nella ex Jugoslavia
E noi ci troviamo di fronte a dei problemi e voglio vedere le cose sono da un punto di vista che non sempre è giustamente considerato in cui ci sono sistematicamente delle violazioni gravissime del diritto internazionale
Che vengono assunte supinamente dal nostro governo accettate sunnita supinamente dal nostro governo e che creano di fatto dei precedenti che possono avere delle conseguenze gravissime
Anche per il nostro Paese oltre alle conseguenze palesemente gravi che hanno per quello che sta di fatto accade
E evidentemente questa acquiescenza che il Governo italiano nei confronti di queste violazioni acquiescenza che per servilismo per convenienza di complotti di quelli che sono i detentori del nuovo ordine internazionale
E
Hanno delle valenze dei riscontri poi sul piano pratico gravissime
Si può partire molto tranquillamente semplicemente dalla abnorme interpretazione che è stata data
Della dichiarazione sull'autodeterminazione dei popoli il riferimento alla secessione delle ex repubbliche jugoslave dalla Jugoslavia del
Ex repubbliche federate inusuale dalla Jugoslavia con situazioni assolutamente paradossale il caso della Croazia e paradigmatico
Si dichiara che vale per la Croazia il principio all'autodeterminazione se però non viene fatto valere per i serbi di Croazia
Si confonde il fatto che il diritto all'autodeterminazione vale ai esclusivamente nella dichiarazione delle Nazioni Unite nel sessantasei per i popoli coloniali in condizioni di oppressione cosa che non è assolutamente il caso della Croazia e si confonde
Il diritto all'alto dichiara all'autodeterminazione dei popoli con il diritto al possesso territoriale
In confini preesistenti per cui si attribuiscono alla Croazia automaticamente zone che hanno fino all'ottantacinque per cento di maggioranza serba
E Cuesta
Violazione stravolgimento del diritto internazionale un anno delle non secondarie radici della tragedia dell'ex Jugoslavia
Ma se noi andiamo a vedere gli stravolgimenti che sono stati accettati dal governo italiano supinamente con gli accordi di Dayton arriviamo a dei risultati che sono impressionanti
Noi abbiamo in base agli accordi di Dayton boemo Lazio due violazioni clamorose di diritto Della stessa Carta delle Nazioni Unite
Si dichiara che il diritto alla NATO di intervenire come truppe il luogo del dei e forze speciali delle Nazioni Unite come era l'UNPROFOR in base all'articolo otto dichiarando che la NATO è un'organizzazione regionale quindi è abilitata intervenire con questo principio tenuto conto che nessuno dei Paesi della NATO confina con la Bosnia Erzegovina
Con questo principio la NATO in questo momento viene dichiarato dall'uomo un'organizzazione che praticamente ha diritto di intervenire in tutto il mondo
Perché siamo in chiusura di tale stravolgimento del concetto di organizzazione regionale cosa significa l'organizzazione regionale
La NATO a questo punto se ha diritto di intervenire anche in Paesi in cui nessun Paese della NATO con cui nessun Paese della NATO confida potrà intervenire in tutto il mondo perché la NATO è praticamente in tutto il mondo
Due si dichiara che il comando può essere dato alla NATO stravolgendo l'articolo cinquantatré della Carta dell'ONU
Quando
Si precisa è precisata in modo assolutamente specifico che laddove esiste già un intervento militare improprio delle Nazioni Unite il comando anche se intervengono altri e organizzazioni rimane alle Nazioni Unite
Si tratta di due violazioni gravissime di due violazioni gravissime su cui però il governo italiano non ha fatto assolutamente una piega e anche noi mi sembra che non siano stati molto brillanti nel parole rilevare ma dirittura
Questo intervento della NATO è in violazione del patto dell'Atlantico del Nord
Perché si riferisce a un intervento in una zona in pace e in assenza di aggressione
Il che è vietato dal patto dell'Atlantico del Nord come riconosce anche la stessa
Lo stesso documento del consiglio su consiglio del Nord Atlantico che dite eccezionalmente in deroga al patto dichiarazione del dodici
Di più in questa di Kyoto dichiarazione si dichiara che l'intervento non sarà secondo la Carta delle Nazioni Unite ma secondo la carta della NATO
E quindi con diritto alla rappresaglia militare che è tassativamente esclusa dalla Carta delle Nazioni Unite
Un'altra cosa vorrei dire che comunque interventi di questo genere violano grossolanamente
L'adesione il partiti adesione all'Italia a Lonato
Ancora una cosa però va sottolineato nell'intervento
Delle Nazioni Unite con la parte militare NATO alcun'altra parte che rimane Nazioni Unite esiste un alto responsabile delle Nazioni Unite per la ex Jugoslavia che però dichiaratamente non potrà intervenire sui problemi militari
Non è risolto il problema delle spese e e il governo italiano ha parlato solo delle spese riferite al contingente militare NATO
Chi pagherà le spese che sono estremamente superiori a queste te viceversa la task force di intervento di polizia protezione dei diritti civili
Non se ne è parlato non se ne parla
Sappiamo benissimo che questa è l'anticamera al fatto che anche questa task force sarà sotto il controllo diretto americano
Tre
Compagni queste cose non sono argomentazioni di diritto astratto io son molto contento di aver parlato dopo Severino Galante perché Severino Galante che ha fatto vedere con estrema chiarezza
Quanto i problemi di secessione a cui accennava anche stamattina il compagno Bertinotti non siano affatto prospettive remote per quel che riguarda il nostro Paese e
Se
Alcuni stravolgimenti del diritto internazionale in caso di tentativi reali dice che Silone verranno fatti nel nostro Paese
Quello che oramai il governo italiano ha accettato per la NATO sarà disgraziatamente qualche cosa che potrà venir fatta valere anche per il nostro
Molto rapidamente compagni teniamo anche conto del fatto diceva Severino Galante fra come Mosca da nove volte abbiamo venti capitali va be'Enti capitali significano anche una moltiplicazione indirizza una notte finisco una moltiplicazione impressionante di minoranza
Le minoranze nel nuovo ordine europeo e mondiale si sono moltiplicati
Questo è uno dei grandi problemi accanto a quello della immigrazione che dovremo affrontare poco l'accompagno io ritengo che in questa mobilitazione dovremo fare
Questi saranno temi che dovremo porre in primo piano anche perché sono temi che un mondo sommerso
Legata al volontariato ai movimenti pacifisti eccetera ha ben presente ha in primo piano e noi siamo l'unica forza politica in Italia che per la chiarezza delle nostre posizioni siamo legittimamente in grado di rappresentare
La parola e Russo Spena dopo di lui Nolli
L'accordo convinto
Con l'impianto dell'introduzione
Mi permette anche per la brevità dei tempi di accentuare solamente tre punti e lo farò Petitto
Il primo punto è questo partiamo non c'è dubbio da un indubbio e grande successo
Che non dobbiamo mentre tra parentesi
Con un paradosso
In una fase successi una fase così ambigua e così pericolosa
Che non a caso avvertiamo noi stessi la straordinarietà e e l'urgenza di un riposizionamento e di un rafforzamento del partito della nostra strategia
Cioè voglio dire che non dobbiamo corre il rischio di non vedere che si sono addensate in un colpo solo fossi in maniera accelerata
Rispetto alla stessa a nostra analisi
Tutti gli elementi di contraddizione che pure noi abbiamo individuato su cui abbiamo lavorato e che noi stessi abbiamo alimenta
Non sono ammessi appunto diceva falso stamattina tranquille navigazioni non vi è bonaccia appunto ma dobbiamo tenere la barra in un momento molto difficile
Una logica che è di grande radicalità di grande progettualità nello stesso tempo io credo aliena da ogni forma di massimalismo o di estremismo faccio un esempio
Serve per brevità uno solo
è vero
A mio avviso ad esempio che ormai su superata se i tempi bruciano
Cioè blu verso la lotta per l'egemonia
L'altra sinistra moderata e sinistra antagonista in qualche modo lo stesso schema che ha dato origine
A Pontinia
Io credo che si sono mutati in qualche modo quei rapporti ristabiliti in due sensi
Cioè il binomio unità autonomia
La nostra linea la sinistra moderata e sinistra antagonista
Vede un'accelerazione perlomeno dall'Velardi da un lato la necessità di essere ma anche i visibilmente apparire fuori dal coro appunto si diceva in direzione cioè non parte estrema ma sempre parte lo stesso sistema politico
Bisogna cioè fa saltare in qualche modo il tavolo da gioco se è vero che si sta discutendo di assetti sociali di forma-Stato riformatore in secondo luogo però è contemporaneamente bisogna e non è contraddittorio aveva capacità di incidere fino in fondo ad essere punto di riferimento strategico alternativo rispetto non più ad un modo Moro sua un disagio
Ma a una difficoltà che si evidenza all'interno del fallimento dalla crisi strategica del del PDS e anche le organizzazioni sindacale
Non possiamo farlo come coscienza critica voi sapete che io amo molto
Alcuni compagni del manifesto Rebecchi esperienza di lavoro politico comune credo però che in questo momento uso parole forti per brevità me ne scuso
La posizione di unità delle sinistre ribadita ancora in questi giorni dal direttore del manifesto da da Grazia eccetera
Si diceva prima che tirando con Fausto è un fossile dell'idea De Mita significa un fosse da anni Settanta che nega appunto la possibilità
E la necessità che la costruzione di un campo antagonista rispetto ai poli più o meno subalterni al pensiero unico del mercato non possa che nasce da un'elaborazione che si fa
Nel vivo della costruzione di un movimento sociale politico e culturale a mio avviso nell'ordine delle priorità
Dimas
In secondo luogo
L'onda lunga del movimento francese belga oltre collegiali sia falso stamattina
Danno anche qui un'accelerazione molto forte una percezione a livello di massa che Maastricht appunto è un mostro in qualche modo che divora se stesso lo sa timidamente anche Cofferati rincominciare
Che però mi pare si illuda con con tutte le confederazioni sindacali e questo perfettamente d'accordo con quanto prima
Diceva mai tant'è che per brevità non riprenda
Si illude ancora su forme di concertazione insomma su banali utili in sedicesimo che ancora si possono prospettare invece vediamo cosa accade in Germania è importante comprendere cosa accade nella capitale dell'intero europeo abbiamo visto che anche di fronte a generose a generose tra virgolette Offerte di patti per il lavoro da parte dei sindacati tedeschi beh lo stesso slick
Segretario generale dei metalmeccanici ha dovuto l'altro ieri dichiarare sconsolato
I datori di lavoro stravolgono la nostra generosa offerta di moderazione salariale con una serie di condizioni che sono un catalogo di mostruosità quanto a tagli di salari e spesa sociale
E Osto della sede un presidente della commissione parlamentare dell'economia tedesca propone abbiamo bisogno di una mi di migliaia di accordi nelle singole in prese dove è possibile modificare i contratti di categoria esistenti in base ad obiettivi concreti
Per esempio una riduzione dei salari dell'uno per cento che significherebbe già un alleggerimento dell'economia per sedici miliardi di ma
è che io credo che all'interno di questa nuova fase ripeto molto accelerata che riguarda la crisi di massa in qualche modo Alida rimasti
Ma che può avere una svolta
Anch'di stretta ancora maggiore dobbiamo saper analizzare bruciando appunto un po'le scorie senza e senza mettere in discussione responsabilità soggettive che non vi sono state
Certamente nel partito che in gran parte è stato generosamente impegnato le difficoltà avute
All'interno e la campagna d'autunno
Io l'individuo soprattutto in due aspetti anche qui mi scuso dalla brevità io credo che un primo aspetto e mi interessa per quel che vale per il futuro sia la necessità che la costruzione di un movimento politico sociale in una fase che che sta mutando e che vede appunto
La nascita in qualche modo di attenzione per eccessiva
Il primo grande problema se quello sindacale
C'è la necessità in qualche modo di bruciare anche noi i tempi e la determinazione della costruzione di un nuovo sindacalismo di classe che non significa nuovo costruì costruzione di un nuovo sindacati sindacati nella mia cultura né a logiche non possono nascere certamente a tavolino né per scissione come in qualche modo ma solo in qualche modo possono nascere i partiti palude la necessità da parte nostra di far crescere l'idea di una nuova confederali da dal basso
Ricostruzione di soggettività nei luoghi di lavoro nel territorio di comunicazioni tra soggettività antagonista ecco io credo che uno dei punti dei limiti delle difficoltà della campagna d'autunno sia stato ad esempio nel limitato numero di comitati unitari sul territorio che abbiamo saputo costruire
Cioè questo è un indagini sembra puntato molto unita e non rinfacciarsi responsabilità ma dove siamo stati capaci di mettere insieme Talato dando gamba quella grande a strategie del pool nostro partito ha avuto cioè smettiamola compagne e compagni rinfacciarsi quasi da una forma scritti cistica
I sindacati e quindi di subalternità in quanto semplicistica
Rispetto al sindacato quasi Masini pensionato Vescia io non lavoro con te perché è ancora la tessera CGIL in tasca oppure io non lavoro Conte perché se al di fuori del grande sindacato con la S maiuscola
Dove siamo riusciti a bruciare queste storie a mettere insieme dei comitati che vedessero su un progetto politico su una proposta per quanto parziale
Sull'idea guida della comunicazione sociale
Molto più modestamente rispetta falso non parlo di costruzione lo blocco storico che è l'obiettivo palla anche soltanto di una comunicazione fa soggetti sociali che mettesse insieme Company la sinistra sindacale
Compagni delle RSU
Company che lavorano all'interno dell'autorganizzazione e della extra con federalista
In seconda e questo dobbiamo farlo io credo rimediato a parte la linea che Fausto ci propone in secondo luogo io credo che la campagna d'autunno esplicitamente in qualche modo rimprovera a noi come partito mancato salto di qualità anche culturale intendo qui di cultura operaia insomma una sorta di nuova grande operazione Quaderni Rossi scusatemi è una mia fissazione ma scusatemi
Se lo ripeto cioè una capacità di farsi da parte nostre federazioni i nostri cicli realmente inchiesta sociale sui mutamenti
Sui mutamenti che certamente viso tedesco Theo che giorno fa Napoli se ne sentiamo prese se non è presente avvertiamo oggi la necessità di ridiscutere di Pomigliano perché i compagni
Quindi partono de critica non avevamo capito se non quando sono emersi addirittura in termini di di tragedie di massa di narrazione sociale tragica non hanno capito che ha che ha a Pomigliano coesistevano sofisticata tecnologia del ciclo produttivo dell'auto con il lavoro a domicilio lavoro schiarire il lavoro servile caporalato di massa allora
Un partito che vuole costruire un movimento politico e sociale quindi non è che ha sbagliato la segreteria o ha sbagliato il comitato politico può può ricostruire movimento politica sociale senza insieme ma scendendo teoria e prassi ripartire appunto da questa narrazione sociale che vede ormai suicidi di pensionati che vede ormai le tragedie quotidiane che ricordiamo con trame dalle stesse che per quanto mi riguarda
Veramente Scuotto scuotono il nostro essa militanti comunisti ma possiamo da questa scossa emotiva ripartire da un'inchiesta sociale terzo e ultimo punto
Non temo di non avere il tempo di articolarlo io credo che all'interno dello storico è solamente politica e sociale di questo suo come dire di questo tavolo da gioco e debba saltare esistere come diceva Faso stamattina con forza la questione democratica
Io qua sono d'accordo su tutto e credo che non abbia mandare anche ad una proposizione forte alternativa di punte di riforme istituzionali
Forse lo dico a me stesso lo dico a me stesso eppure sono stato finito nel passato su questo forse dobbiamo rilanciare con più forza
Come dire il modello tedesco in termini di sistema elettorale forse dobbiamo rilanciare dei meccanismi di mozione di sfiducia costruttiva e così via ma credo che invece sul piano costituzionale dobbiamo prendere atto che in qualche modo come dire molti passaggi sono già avvenuti
Ecco in questo senso io credo che
Bisogna essere più offensive più alternativi per non fare un po'una guardia al bidone vuoto cioè mantenendo quelli che sono i valori del patto sociale costituzionale nel patto civile per vere e proprie abbiamo alla base ne dobbiamo comprendere ciò che è avvenuto
In questi in questi mesi anche in questi ultimi anni
A mio avviso un avvenute tre cose molto importante dobbiamo partire da un lato in qualche modo
è passato una forma
Di Venezia appendici Darina sostituti Isma'diceva giustamente Faso stamattina che alimenta a sua volta è alimentata da una colossale operazione di all'inazione politica di massa vede prima nostra avversaria è vero quello che dice Fausto
Io avevo discusso anche intervenendo in direzione cioè vi è un aspetto dignitoso nell'immaginario collettivo che nel presidenzialismo in qualche modo nel sostitutivi Suma in qualche modo si può
Pensate a quello che avviene all'interno è un tema americano trovato in quel campo all'interno delle forze armate pensate a al nuovo modello di difesa
Duccio poco fa diceva cose molto importanti pensate pensate a quello che significa in termini di esserci di di occupazione appunto a livello internazionale all'Inter la nuova strategia NATO
Pensate a quello che significa il mix appunto fra federalismo separatista e liberismo se liberismo selvaggio io credo che in questo senso la nostra battaglia e chiudo contro la democrazia oligarchica e lobbistica del dio mercato
Della veri segna anche di un rilancio in qualche modo della democrazia conflittuale in quanto tale cioè forse non possiamo limitarci a dire dei no
Ah presidenzialismo
Al separatismo e così via forse dobbiamo far comprendere a livello di massa quel verso il nostro sforzo che rapporto fra società e politica per noi significa questo che la tensione verso la democrazia sostanziale non può che prendere corpo nel conflitto per l'abolizione lavora sta dal valore astratto
E quindi che non ci sarà come sappiamo abolizione lavora astratto senza superamento del capitalismo ricongiungendosi quindi la radicalità anticapitalista la lotta per la democrazia e per le comuniste essenziale cioè probabilmente lo dobbiamo in qualche modo
Prospettare una forbice una forbice strategia che è completamente alternativa lotta per la democrazia e lotta sociale
Radicalità anticapitalista oggi di fronte ai processi di di modernizzazione di autoritarismo che nascono all'integrazione finanziaria della mondializzazione sono in qualche modo aspetto è la stessa medaglia quindi forse la realtà ci obbliga ad affrontare anche fra noi in Conferenza di programma insieme alla alla manifestazione che abbiamo proposto
Questa mattina nella relazione come anche come dire con una difficile discussione strategica
La nicchia preconfezionate e anche da pregiudizi reciproci che in qualche modo ancora sussistono all'interno del nostro grazie adesso la parola al compagno Nolli poi il compagno Ortolano scusa Nolli prima di tutto i compagni che hanno preso la parola che hanno parlato sono invitati a fare il resoconto
Repentini che per liberazione alla compagna Antonella che si trova nell'atrio debbono essere consegnati secondo hanno aperto l'urna per le votazioni quindi non tutti in una volta ma adagio adagio adagio uno per volta i compagni e le compagne possono andare a votare
Sulle schede che abbiamo fatto preparare per l'integrazione del comitato politico e della direzione infine si si tiene adesso una riunione invitiamo a parteciparvi
Breve brevissima dei segretari regionali
Per definire alcune questioni relative alla preparazione della manifestazione del ventiquattro febbraio i risultati di questa riunione saranno poi portati in discussione qui perché ed impegno questo più forte
Che noi abbiamo per tutto il partito nelle prossime settimane qui nella sala adiacenti attigua sarà preceduto dal compagno Crippa prego nord
All'interno di una complessiva generale accordo con la relazione del compagno Bertinotti mi premeva sottolineare un elemento di discussione che pure abbiamo come dire
Su quale abbiamo pur discusso un po'di più in coma in direzione quello cioè che riguardava in definitiva come alla crisi dell'impianto liberista corrisponda più complessivamente una crisi del
Diverse
Fa presentazioni come dire di classe politica della
Della situazione è aperta dalla decisa da ultimo Giovanni
Dalla crisi del modello di riferimento socialista per intenderci e quindi dalla aprire come unico riferimento mondiale essenzialmente il pensiero forte il pensiero unico il pensiero del capitale
Evidente
Lo diceva anche no seduzioni compagno Bertinotti
Che questa crisi che che appunto è una crisi come dire che il capitale tende a risolvere nel senso più autoritario e non potrebbe perché fare diversamente e senso che al corrispondere diciamo così di un malessere sempre più di fondo all'interno diciamo così non solo dei strati sociali tradizionali quelli della classe operaia e dei lavoratori dei giovani delle donne ma anche per via diciamo di questa prevista e prevedibile recessione e alcune fasce della stessa borghesia moderata o comunque di un ceto medio ancora non ben definito
è evidente che l'unica risposta che poteri d'insieme quello che un quattro diciamo così di movimento di partecipazione di vita sociale
Che si espresse in questi mesi in questi anni valgano gli esempi della Francia ma valgono i semi della Grecia ma valgono gli esempi dall'Italia stesso della Spagna e tutto il resto
Insieme voglio dire ad un restringimento delle libertà essenzialmente
Cioè il fine ultimo a cui voglio dire
Il limite oltre il quale la democrazia borghese
Sicuramente non può tendere e quella di decretare se stessa voglio dire una sua come dire in produzione interna e quindi come dire una riconversione in senso con socialista per intenderci ma deve solamente storicamente Sander dovuto così solamente implodere per un
La formazione di un regime sicuramente più autoritario
E credo che voglio dire il problema visitò le classi dirigenti
Sicuramente quel nel nostro Paese
Segua Gabel guardare per il problema lo solo se lo ritrovano
In Germania in Francia Inghilterra e un po'in tutta Europa
Sorridono persino negli Stati Uniti d'America fondamentalmente è come voglio dire fa corrispondere a questo livello voglio dire a un livello in cui bisognerà c'è seriamente sempre più tendere a restringere i livelli di vita delle masse popolari non solamente da una rete delle masse volare ma intaccare anche cominciare a intaccare
Anche più colposamente il livello di vita di alcuni civili
Intermedi
Non può più corrispondere senza band un sistema politico voglio dire istituzionale in cui per intenderci così come è stato pensato è stato vissuto in questo secolo
A me sembra questo essere voglio di Tivoli dibattito discussione le difficoltà che vive dal versante diciamo proprio la la classe dirigente del capitalistica
Dall'altra parte questo problema è un problema che coinvolgeva anche le sedi socialdemocrazia lo diceva bene il compagno Bertinotti nella sua relazione
E coinvolge Lecce sono gli azionare la cosiddetta delle cosiddette sinistre moderate
E a ben guardare voglio dire la risposta che stanno dando voglio dire dalla Germania all'Italia
La Francia è un po'troppo vicina al movimento di lotta ma bisognerebbe vedere nei prossimi nella settimana ecco ciò che succederà ma valga ben guardare quello che è successo in Spagna in Portogallo per molti versi nella stessa Inghilterra mi sembra che sia un'involuzione nel senso ormai storico di questa di queste formazioni classicamente socialdemocratica o laburista di involuzione anch'essa a quello che succede in Germania voglio dire a ben vedere non è quello che sta procedendo in Italia voglio dire adesso non so chi sia il capostipite sì e Smith da una parte Occhetto l'altra parte voglio dire di queste teorie
Io se penso che è possibile ricondurre essenzialmente voglio dire a fattori della storia che abbiamo già visto ingresso sei colore nella nella fine secolare fin e secolo precedente
Ma se Vieri un problema di questa natura servirebbe manifestando però io su questo vorrei che poi ci fosse voglio dire un ragionamento persuasivo chiare
Perché se così è voglio dire e qualche problema si apre anche annunci ovviamente
E poi non siamo né qui né in Italia né in Francia né in Germania né in Inghilterra voglio dire attori di comparsa rispetto a quello scenario
E lo si pone da su due versanti il primo sul rapporto con la sinistra moderata
E secondo rispetta regia più generale credo che va bene rispetto alle vicende nazionale e internazionale sullo scenario cioè sulla vicenda dei nostri rapporti con la sinistra moderata
Per avere se una petizione di principio possiamo della tutti quanti insieme voglio dire che bisogna spiegare Pennella si salva moderata come dire si aprono lacerazioni crisi punti ricoprono tale che facciano pure uscire da questa crisi elementi voglio dire in avanti perfetto io sono sempre disponibile ad affermarlo poco civile per i
Io ho il dubbio che voglio dire
Oggi quel che resta del PDS sia lo stesso PDS di Rimini per essere chiari
Ho dei dubbi e quel che resta del PDS di oggi sia lo stesso PDS di Rimini
Ovvero io mi domando ma un qualunque partito compreso il Pd esseri
Poteva assumere di Rimini di Rimini
Poteva con o no Cha Lanza va be assumere uno due tre quattro cinque sei sconfitte consecutive
Chi annoio dire comportato modifiche
Anche di direzione politica
Che hanno sconvolto profondamente la natura e la strategia di crescita
Senza voglio dire che
Questo partito di se stesso esse stesse voglio dire per sua stessa composizione venisse a mutare nel frattempo cioè
Per essere chiari che vi siano presenza certamente voglio dire democratiche forte
Legate alla alla classe al sociale a ribadire anche voglio dire di pensiero marxista all'interno della PDS questo nessuno lo può negare
Ma voglio dire ma un partito che private bene quando nacque quale con i suoi presupposti ricordiamo no
Il cambio del sistema politico la modificazione perché interno diciamo così dal dal rapporto fra diretti e dirigenti la questione essenzialmente che si giocava per arrivare al governo le regole delle modifiche istituzionale
Allora il dubbio mi è questo
Io non so se la strategia del PDS è stata sconfitta finito
Ho un dubbio in tal senso cioè a ben guardare dico da Occhetto a D'Alema e i risultati sono stati gli stessi
Però la domanda mi era questa ma cioè nel momento in cui si sposa si voleva anzi se addirittura si è stati tra i protagonisti dalla scelta perché se al maggioritario
Era o non naturale che dal sistema maggioritario in poi si apriva una deriva Bellesso diciamo così dei sentimenti della vita partecipativa democratica associativa eccetera eccetera
E o non legato intimamente la crisi del sindacato
Della stessa CGIL alla deriva negli anni del PC e poi del PDS
Se tutti questi fattori voglio dire porto no a un comune denominatore
Ecco decidiamo domande un problema
Perché
Ci troviamo voglio dire con forza e che si propongono in maniera anche di alternanza al Paese ma che hanno un obiettivo almeno comunque quello essenzialmente come dire di normalizzare la situazione del Paese
Cioè credo che sia per Berlusconi e sia per Occhetto per D'Alema per il PDS per essere chiari
Andare oggi al governo componimento di protesta ridotto di massa organizzato forte cosa e comunque voglio dire una iattura lascia da sconfiggere
A trenta miliardi non capirei perché rispetto alla questione del governo Dini
Vissero incarico eccetera eccepisce stanco tutta questa manfrina cioè voglio dire se il problema è quella delle compatibilità con Maastricht che tutto quello che ne consegue settanta mila miliardi resta perso eccetera incombe
è evidente che per sua natura nessuno dei due schieramenti ma in maggior mamma giocavo a maggio Burgo lo schieramento diciamo così per intenderci che si rivolge ancora al mondo del lavoro può assumerlo Iggy direttamente voglio dire questo questo l'intero intervento
Allora è evidente
Che se vi è una modifica su questo però torno a ripetere io spero di non avere idee del tutto chiare su questa questione perché se così fosse sarebbe voglio dire veramente drammatica la situazione
Però mi sembra di avvertire voglio dire come dire delle consonanze dei punti di vista degli emendamenti e delle scelte delle leggi Kempten avete non è solamente tatticismo politico mise qualcosa di più sostanziale poi in definitiva ma se così dovesse essere allora anche i problemi diciamo così di una comune piattaforma democratica per questo Paese faceva bene
A Tempo reale voglio dire a ricordarlo quando si diceva ma a domanda della del provocatore Santoro persuaso restando quasi di cinema che vuol dire qualcosa che sta Nisi mecenate stessi insicurezze entra sale l'autoritarismo in definitiva eccetera e va be e questo conta è questo
E in buona sostanza è questo perché se sta
Assurdità e che stanno tutti quanti insieme fondamentalmente per fare voglio dire delle riforme liberali se le riforme che sono il compimento di quella maggioritario che vede come il suo corollario ingiustificati giustifica abilissimo l'elezione del Presidente dalla Repubblica e l'elezione diretta del capo dello Stato
Pochi sia più o meno il doppio turno a questo punto diventa quasi irrilevante con indefiniti
Se questa è la preoccupazione
E io credo compagni
Che non solo la manifestazione del ventiquattro è indispensabile maggior ragione bisogna trasmettere all'intero partito ma il molto di più Roberti all'intero Paese che il terreno sul quale stiamo scivolando è questo qui
E quindi ci vorrà molto più dei cinquanta mila che ne prendiamo per intenderci c'erano cinquantamila giorni ogni città ridare probabilmente s Ono voglio fare dire no voglio fare triste
Ma probabilmente dotarsi di regole saranno più triste rigore penso io sì ho finito
Queste due cose messe insieme c'è questa cosa messi insieme poi ai pericoli che abbiamo sulla federalismo e quindi le cose che diceva Galante mi sembra che veramente meriterebbe un approfondimento
Proprio specifico anche dal versante meridionale venga invece di questa di questa questione
Ritengo che appunto e e da come dire
E io non è stato più che non opportuno rinviare la la la la la Conferenza di programma e più che mai opportuno la riflessione che come dice Bertinotti collegarle tra diciamo così alla pratica all'inchiesta l'indagine di massa eccetera eccetera
Ecco però anche questi vorrei capire compagni da ultimo al compagno sospendiamo diceva su cui sono solo non ho capito ma abbiamo scoperto con ritardo voi
Ma sicuramente non l'hanno scoperto con i dati di Opera gara di Pomigliano
E allora è una delle due l'una e scusate Comba
Alle due una però comma da padre di capire non ho capito se l'abbiamo scoperto noi qui in questa stanza e va be c'è un problema di ribasso nostro probabilmente di nostra mise in discussione
Se non l'avessero Shevardnadze avessero scoperto in ritardo voglio coloro che la vivono sulla pelle che nel Mezzogiorno ma non sono il mio giorno insiste capolavori Massa esistere però il servilismo e sistemi lavora part-time esisteva il mio dire
Come dire
Livelli altissimi tecnologia affianca livelli di schiavitù
Barbariche per intenderci e allora Gorbaciov problema di collegamento fra non lui che siamo dovremmo essergli indelebili dividendi di questo movimento di questo partito è e poi premere alta avariata questo mi fa capire probabilmente mai non usavo Giovanni e peggio ancora consentita
Per se età avanti avanti me lo consentirà dialogherà napoletani cadrà
Verrà veniamo dalla stessa cita zero zero se non altro
In quanto che di questo può essere anche uno come in una chiave di lettura anni di guida di quelle difficoltà che probabilmente dovremmo interrogarci
Parola al compagno ortolano dopodiché l'unico
Raccomando ai compagni di mantenersi nei dieci minuti tra l'altro a questo punto mi pare che possiamo proporre la chiusura delle iscrizioni
Ci sono altri compagni che desiderano iscriversi
Cito va Bushi
Chiuso le iscrizioni sono chiuse
Prego
Cari compagni questa mattina nella relazione compagni Bertinotti ci veniva offerto un quadro di riferimento
La situazione politica sociale a forte caratterizzazione centralità delle questioni economiche sociali ma comprendente tutti gli elementi del quadro che abbiamo di fronte da quelle istituzionali
A quelli dei rapporti dei partono i partiti a quello dei rapporti fra il partito l'iniziativa nostre movimenti
E il una questione che rimarrà centrale per lunghi anni nel nostro Paese del rapporto fra la questione democratica e questione sociale
Io nel mio intervento vorrei affrontare alcune baio di queste questioni
Per fare riferimento ai possibili sbocchi possibili livelli di impostazione della nostra iniziativa per rafforzare l'iniziativa spesso del partito l'incisività dell'al nostro lavoro io credo che il mille novecentonovantacinque e che si è chiuso e quindi il periodo che abbiamo di fronte ci consegno particolarmente
Accentuato drammatizzato il problema del rapporto fra partito iniziativa del nostro partito e movimenti di massa
Noi tutti ci ricordiamo che il mille novecentonovantacinque è stato l'anno in cui è stata messa a dura prova da parte nostra e anche di altri che si muovevano in questa direzione
Della capacità e possibilità in presenza di un governo cosiddetto tecnico sostenuto dal centrosinistra di dare vicoli nuova movimenti di opposizione di massa alle politiche
Neoliberiste che pure si erano efficacemente contrastati nel periodo del governo Berlusconi
Abbiamo visto cioè che di fronte a una situazione in cui gli uomini del PDS e di altre realtà del centrosinistra si trovavano ad appoggiare un governo e dicevano nel movimento sindacale nel movimento di massa ora si rimane fermi perché governare i nostri uomini
Molto difficoltà vi sono state a dare una risposta in termini di mobilitazione all'attacco frontale che a partire dalla controriforma delle pensioni su tutte le altre questioni sociali è stato portato alla condizione di Vito dei lavoratori
Io credo che quindi si avvenuta maturazione nella consapevolezza politica teorica e anche la possibilità di una pratica sociale più incisiva per noi
La necessità di organizzare la nostra presenza nel movimento sindacale in modo più strutturato a partire ad esempio la battaglia in vista del congresso dalla CGIL sul documento
E sui contenuti del documento Alternativa sindacale non solo per farne una bandiera di un momento di dibattito interno all'organizzazione ma per farne un momento di raccolta di forze farmi diventare un punto di riferimento a partire senz'altro nel quadro all'interno della CGIL per tutti coloro che si muovono per un reale possibilità di sviluppo di un sindacalismo di classe attorno a una proposta che certamente porta forte il segno deve lavorazione ed ha proposto dei comunisti ma che si rivolga tutta un'ampia fascia di sindacalismo di classe di sinistra sindacale diffusa che cerca un punto di riferimento per una reale battaglia di alternativo
Da questo punto di vista credo che siano maturi i tempi per considerare che il partito il nostro partito in termini strategici il politico programmatici deve considerare appunto che soltanto con la struttura di partito non ce la fa
A suscitare reali movimenti di massa ma richiede a fianco dell'impegno del partito dei suoi militanti dei nostri circoli delle federazione la capacità di stare dentro le grandi organizzazioni di massa in modo organizzato eventualmente di su citarne promuoverle di nuove per far diventare la nostra presenza nel Paese con la struttura del partito ecco una rete di l'organizzazione di massa diffuse un reale momento di coagulo di una mobilitazione sociale più vasta
Questo credo che sia il problema centrale che abbiamo di fronte a noi quando parliamo di rapporto fra partiti e movimenti
Una un lavoro come si capisce bene di lunga lena
Di grande impegno
Che richiede una raccolta e uno a maggior unificazione anche del dei luoghi
E delle forme del nostro impegno politico che non possono più essere disperse canalizzate in mille rivoli a volte pur con la buona volontà del nostro impegno che tutti abbiamo profuso come è stato finora in passato
E credo che da qui ne derivi un particolare impegno per tutti i compagni anche in vista del prossimo congresso della CGIL
L'altra questione anche se di carattere strategico centrale che deriva che viene a maturazione in questi mesi e che è strettamente collegata anche i successi che stiamo già ottenendo come quello di essere riusciti contribuendo in modo determinante a caccia del governo Dini e quella appunto che definirei del rapporto fra la questione democratica la questione sociale e del modo di come il nostro partito si rapporta agli altri partiti
Alla loro identità e alle proposte che fa anche all'interno del quadro politico sempre in stretto legame con la capacità di suscitare movimenti di massa
Io credo che la situazione sia particolarmente complessa difficile non si presta certamente a semplificazioni sintetizzabili in formule che hanno la data mille novecentoventotto sesto Congresso dell'Internazionale credo che dobbiamo come partito politico di carattere comunista che si muove per costruire una nuova organizzazione di massa nel Paese a vere una dimensione del rapporto con le altre forze politiche
Sempre tesa avanzare una proposta in grado di scardinare di coinvolgere le forze che sono dentro in modo contraddittorio agli altri schieramenti per raccoglierne la base sociale su una base più avanzato di mobilitazione politica
Noi considerassimo la situazione politica chiusa
Considerassimo rospi gli schieramenti politici dati come una sorta di ammucchiata già preconfezionata in riferimento ai quali nulla si può fare commetteremmo il più grave errore di prospettiva e di analisi politica di questo momento
Per questo penso che la proposta appunto di un patto politico elettorale in vista di eventuali elezioni politiche mantenga la sua attualità
Perché parte da una considerazione che nasce da un lato dei rapporti di forza in campo cioè della possibilità di battere le destre
In uno scontro frontale rapido anche possibilmente ravvicinato in cui destini della democrazia nel nostro Paese sarebbero messi in discussione in modo immediato e non semplicemente con un taglio di carattere politico teorico ma d'altro lato vi è anche una questione più strategica di fondo che il nostro partito al di là della contingenza del momento dello sviluppo della fase politica che di volta in volta o si può vivere ha bisogno di questo modo di concepire il rapporto con la società politica
Ha bisogno di concepire una continua interlocuzione con altre forze politiche con i loro programmi così come lo ha nel rapporto con la capacità di suscitare movimenti sociali
Per quello che mi ma riguarda credo che questa sia la questione di identità di prospettiva strategica e non soltanto di analisi della fase che Sico
L'ultimo punto che voglio trattare compagni e la questione che riguarda appunto le questioni sociali ed economiche che vengono a maturazione in questi mese
E che rendono particolarmente ricca di potenzialità la possibilità che ne vogliamo trasformare in fatti concreti di suscitare nuovamente dei movimenti sociali di lotta e di opposizione il Paese mi riferisco in particolare l'appuntamento del ventinove trenta a Torino di revisione del Trattato di Maastricht
Questa scadenza assume per certi aspetti un carattere emblematico e significativo di quello che è il punto di svolta dei rapporti internazionali del capitalismo dell'imperialismo europeo
E credo che chiamino i comunisti a un particolare impegno di mobilitazione di definizione di evidenziazione della nostra elaborazione e della nostra proposta su questi temi
Mi ha fatto un'ampia accendo il compagno Bertinotti nella sua relazione introduttiva il progetto di Maastricht e senz'altro in crisi
Non prendi e incrinato nei suoi cardini fondamentali nella sua possibilità concreta di attuazione senza effetti devastanti se ne rendono conto come giustamente si diceva anche settori borghese che ne erano stati in un primo momento i più convinti propugnatori
Credo che quindi comunisti soprattutto i partiti comunisti ma anche altre forze antagoniste che fanno parte del gruppo nel della sinistra europea abbiano una possibilità in questi mesi concreta e determinate certamente un impegno che continuano particolarmente incisiva in questi mesi di dimostrare che all'avvicinarsi di questi momenti istituzionale di ridefinizione del quadro di riferimento di Maastricht può emergere una proposta di politica economica alternativa possono emergere punti di creazione e di proposta di un'altra Europa
Che possono è diventare punto di riferimento per uno schieramento sociale più vasto
In particolare si Torino e su questa scadenza di cui come compagni di Torino del Piemonte sentiamo il particolare impegno né crediamo che vada costruita quando il la direzione nazionale del partito Sacconi Grompi appunto parlamentare
Vadano costruite una serie di scadenze e di momenti anche nel luogo politico e geografico in cui la scadenza si viene a determinare cioè nella città di Torino tale da costituire un vero e proprio programma di mobilitazione è una campagna di massa
Volta a dimostrare cosa dicono i comunisti sull'Europa in riferimento alle più fondamentali questioni dello stato sociale e dell'occupazione del lavoro della sanità della scuola
Per rendere evidente non a un'élite di intellettuali e di addetti ai lavori
D'acqua con cui sempre noi vogliamo interloquire ma alle più vaste masse operaie popolare studentesche
Giovanili che vivono in questo Paese che vi è un'altra strada che vi è un'altra possibilità per costruire un'Europa diverso da quello dei monopoli dell'imperialismo vanta andranno cioè costruite compagni una serie di scadenze centrale con punti di riferimento con gli altri partiti movimenti sociali europee per farlo diventare grandi momenti di dibattito di mobilitazione su cui far accendere i riflettori quindi anche su queste nostre iniziative
Sull'attenzione dell'opinione pubblica far accendere i riflettori dei mass media de perché siano adeguatamente pubblicizzate per farle diventare elementi di una campagna non determinato soltanto in un momento ma di lunga durata
Da questo punto di vista crediamo quindi e qui la pensiamo come proposta non solo a titolo personale ma anche per un dibattito che vi è stato nel comitato politico regionale piemontese
Di prendere in considerazione il fatto di fare in coincidenza con la stessa conferenza alla fine di marzo a Torino un momento di mobilitazione che abbia un carattere nazionale in quella città
Per rendere evidente anche nel luogo fisico e geografico politico in cui si riunisce il vertice dell'avversario come vi sia un altra proposta alternativa io ho sentito questa mattina dalla proposta e compagni Bertinotti
Che vi potrebbe essere una coincidenza di mobilitazione a livello internazionale potrebbe coincidere con la manifestazione di Parigi questa data
Era nata come una possibilità mi sembra che la proposta deve ancora con una certezza
Io alla luce poi divenire di questo calendario e quindi dalla possibilità concreta ad attuarla chiedo che venga presa seriamente in considerazione anche questa possibilità di verificare i tempi e modi le forme e le possibilità concrete di fare della città di Torino un momento di iniziativa nazionale internazionale proprio a ridosso o in coincidenza come effettuarsi dello stesso vertice di ridefinizione Trattato di Maastricht del ventinove trenta marzo
Molte sarebbero ancora le questioni da trattare ma mi riferisco soltanto più ad una che quella su cui a Torino avrebbe svolto una conferenza d'organizzazione che riguarda come sempre la struttura del partito il nostro modo d'essere e di lavora
Io credo che anche alla luce di questo anno che ci lasciamo alle spalle dei compiti che abbiamo per il futuro molto è sempre di più impegnativo di destra diventa il nostro modo di lavorare come struttura di partito
Noi abbiamo fatto alcune riflessioni sui limiti ovviamente nella nostra realtà torinese nel nostro modo di funzionare oggi premia morto l'anno sono proprio dovuti ad alcuno
Abbiamo individuato alcuni momenti di articolazione della nostra proposta agonizza attiva che tenda arricchire la vita politica del partito
Abbiamo individuato la necessità di darsi nelle grandi aree metropolitane una struttura di partito più complessa
Fondata su coordinamenti territoriali nella provincia su coordinamenti di zona nella grandi città perché misuriamo come non basti la struttura della federazione il gruppo dirigente federale
In riferimento all'articolazione del tessuto della società civile né una grande area metropolitana abbiamo individuato la necessità di darsi un'organizzazione del partito unitaria
Strutturata per compiti e competenze specifiche corpi in cui i temi del programma siano ben individuati e chiare le funzioni e l'impegno dei compagni credo che queste siano alcune soltanto alcune ovviamente linee di azione di direzione politica che possono arricchire il nostro partito permetterci di fare quel salto di qualità nel nostro iniziativa politica
E tutti aspettiamo e per il quale guardiamo diciamo con ottimismo al nostro lavoro
Compagno Co. col compagno Ghelli
Volevo intervenire compagni su una questione molto specifica
Che è stata sollevata nella relazione del compagno Bertinotti
E che riguarda il problema oggi tanto agitato
Della revisione costituzionale nel nostro Paese
Su questo punto Bertinotti sottolineava il fatto che questo tema
Viene oggi sollevato in maniera pretestuosa
Soprattutto è stato sollevato prima delle dimissioni del governo Dini
In realtà come forma
Di copertura rispetto alla mancata risposta sui grandi problemi economico e sociale del nostro Paese
Nel senso che di fronte ad una difficoltà a formare il nuovo governo si è posta la questione delle riforme istituzionali e costituzionale
Ora io direi che se questo discorso è vero
Fino al momento che ha preceduto le dimissioni del governo Dini
Io ritengo che su questa questione della revisione costituzionale in realtà si gioca oggi dopo le dimissioni del governo Dini una grande questione politica
Ricavo questa considerazione dal fatto che quando si fa della costa della questione costituzionale
La questione politica fondamentale in forza della quale si crea una nuova ipotesi di governo allora io credo che noi ci dobbiamo cimentare su questa questione della revisione costituzionale
Come un problema che viene certamente avanzato in un primo momento in termini pretestuosi ma che sicuramente sarà al centro delle questioni politiche che sul tappeto nei prossimi giorni nei prossimi mesi
Tant'è che è di questi giorni la notizia che settori importanti del centro
Anche di Forza Italia propongono la formazione di un comitato di saggi di Esperti di giuristi per redigere questa carta di revisione costituzionale
Poiché la questione della revisione della Costituzione
Non si è fino ad oggi realizzata attraverso una modifica normativa della carta costituzionale
Ma si è realizzata attraverso una serie di modifiche di fatto cioè della costituzione materiale
Io credo che questa questione non posso trovarci impreparati la Costituzione è stata violata per esempio
Sia su alcune grandi questioni di principio mi riferisco ad esempio alla partecipazione di forze armate italiane contingenti internazionali di polizia internazionale nel mondo che violava un principio costituzionale molto chiaro
Mi riferisco alla sistematica violazione di alcuni principi costituzionali in tema economico sociali
Per esempio sulla vicenda della scuola noi sappiamo bene che la carta costituzionale vieta qualunque forma di finanziamento alla scuola private tuttavia questo è stato fatto
Mi riferisco alla questione
Delle pensioni laddove la carte costituzionali individua un intervento pubblico in tema di assistenza molto chiaro
E lo collega tra l'altro alla questione relativa alla garanzia che lo Stato deve dare a condizioni di vita dei lavoratori
Di dignità appunto all'interno della nostra società
Ora se è vero che tutte questi principi costituzionali sono stati sistematicamente violati in nome del liberismo e le dei delle nuove esigenze economiche della borghesia internazionale europea e italiana
Allora io intravedo in questo progetto di revisione costituzionale di confronto dei partiti
In questa direzione cioè nella direzione sostanzialmente del presidenzialismo un terreno politico estremamente grave e pericoloso
Si parla di una commissione costituente per il cambiamento della Costituzione
E si pone questo problema come terreno di confronto programmatico per garantire la governabilità nel nostro Paese ecco io vedo in questo allora qualcosa di più
Di un pretesto ma l'esigenza che la borghesia italiana a accanto appunto a tendenze anche internazionali di alle ire una carta costituzionale che va nella direzione del restringimento degli spazi di democrazia nel nostro Paese
E che va nella direzione di un accentramento dei poteri in senso appunto presidenziali
Su questa questione tra l'altro c'è una pericolosissima disponibilità del PDS in particolare di Occhetto sulla questione del presidenzialismo
E allora qui vedo una grande opportunità del nostro partito rispetto alla questione dell'accordo politico istituzionale
Da un lato la necessità di rivendicare le elezioni come elemento di democrazia e di pulizia
Istituzionale nel nostro Paese dall'alto la necessità di rilanciare appunto una proposta che sul terreno della difesa della democrazia
Ha vinto un concorso stringente con le forze appunto del centrosinistra
E io condivido molto l'impostazione data da Bertinotti quando dice occorre che noi cominciamo ad operare una critica serrata dei punti programmatici del programma appunto di però perché solo in questo modo
Noi siamo in grado di o trovare un terreno di confronto scontro di critica serrata che accanto alla questione fondamentale delle elezioni ponga i contenuti
Della democrazia al centro di una proposta di accordo appunto politico-elettorale
E allora vedo in questo l'importanza della manifestazione nazionale che noi abbiamo lanciato perché in questa manifestazione che non deve essere la manifestazione di Rifondazione Comunista
Perché allora sì questa non servirebbe assolutamente a nessuno
Ma la necessità di una proposta fatta da Rifondazione Comunista che ovviamente dovrà mobilitarsi con un grande sforzo a tutte quelle forze politiche sociali che in qualche misura non soltanto non si riconoscono in questa politica economica e sociale
Ma che non si riconoscono neppure in questo tentativo di revisione dei presupposti fondamentali della democrazia fondata sulla Costituzione che avrebbe possibilità di interlocuzione non solo all'interno di vaste aree del PDS ma anche di molti settori intellettuali
Di formazioni culturali anche non di sinistra
Nel nostro Paese
Vedo in questa manifestazione l'opportunità di rilanciare anche la questione democratica come ter Reno
Di aggregazione più ampia rispetto a una manifestazione che non si dovrà qualificare soltanto sui terreni economico sociali seppure estremamente importante addirittura prevalenti ma per avere appunto queste caratteristiche di massa avere anche come piattaforma programmatica la difesa della democrazia io oggi credo che la democrazia nel nostro Paese sia attaccata
Da un lato perché appunto è una forma per ritrovare una convergenza di governo dall'altro perché corrisponde alla necessità della borghesia nazionale di restringere quegli spazi appunto di democrazia
Cosiddetta conflittuale di democrazia di massa che consente la rappresentatività istituzionale delle istanze dei lavoratori
Parola al compagno Chelli poi il compagno calzini
Sarebbe bene che i compagni di vadano a votare
Uno per volta naturalmente ma che vadano a votare
Non vi sono prove prego Galli
Io sono d'accordo con la relazione
E anche con la sottolineatura che credo che dobbiamo fare senza impacci
Del successo che noi abbiamo riportato
Bolla le dimissioni di Dini
E in questo quadro io credo che sia assolutamente utile e opportuna la manifestazione nazionale porterebbero arriva un po'tardi
L'opinione mia è che forse era bene parla un po'prima qualche settimana prima chiedendo al partito uno scatto di
Impegno e di mobilitazione
Dico questo perché io parto da una considerazione io credo che nel Paese in questi mesi
Il malcontento per le condizioni materiali della gente sia profondamente cresciuto sia profondamente cresciuto
Nella la metto tra virgolette ve lo dico così per capirci civilissima Toscana
Noi siamo di fronte a cose che essi vengano a sapere così
In una riunione in conversazione
Che Segni hanno uno sconvolgimento profondo negli assetti socioeconomici anche politici della zona della Regione io cito due cose
L'altra sera in una riunione di compagni del sindacato se io sono venuto a sapere sono rimasto scapigliato devo dire
Di una piccola azienda di trenta operai tutti al nero con un salario di seicento mila lire al mese tutti al nero con un salario di seicento mila lire e alla domanda di come era possibile intervenire se si poteva perlomeno avvenire anche sotto forma dell'anonimato una denuncia
La risposta è stata che era difficile perché questi comunque un lavoro ce l'avevano ristretto attinenti
L'altro o l'altra cosa me la diceva il segretario di Livorno la classe
Io credo che non vada presa sottogamba la cosa che che dicevi che a Rosignano a Rosignano Alleanza Nazionale aperti una sezione con duecento ottanta iscritti
Con duecento ottanta iscritti
Questi i mutamenti e questi dati secondo me ci dicono una cosa poi fondamentale
Che il punto vero della questione oggi è chissà pratico raccogliere una proteste un malcontento profondo che monta nel Paese questa è la verità
E in rapporto alla campagna di autunno io non credo che la questione oggi sia quella di dire facciamo un bilancio critico eccetto che va fatta
Ma il problema semmai hospice per me è un'altra Comella sviluppiamo ulteriormente ma se noi non lanciavamo la campagna d'autunno che cos'altro potevamo fare che cos'altro potevamo fare ecco dal probabile
Dal lato qui io apro una parentesi
Rispetto anche a questa sinistra terza forzista che ci critica di non avere un Progetto eccetera eccetera
Io credo che dobbiamo rivendicare con forza il fatto che la difesa degli interessi colpiti prima di tutto del lavoro dipendente che noi abbiamo assunto con grande chiarezza e senza infingimenti
E il fatto e il fatto che noi siamo partiti da qui in un processo di discontinuità rispetto anche al PGT
Rispetto anche al pc all'ultimo Picci è stato il punto di forza vero del nostro processo di rifondazione di una identità comuni
Se noi non avessimo fatto questa scelta queste scelte sulle pensioni e poi a seguire l'orario riporta riproporre la questione del salario
Noi saremmo finiti di fatto inutile una condizione di subalternità rispetto al PDS rispetto alla sinistra moderata che non avremmo avuto voce non avremmo voti va avuto voce in questa in questa situazione
E io ritengo che anche rispetto alla crisi del PDS
Quindi noi questi elementi di radicalità la di Cofide dobbiamo far pensare in positivo io credo che non stiano in contraddizione rispetto a una nostra esigenza di parlare anche alla lettura del PDS
E qui io farei una distinzione
Può esserci una crisi nell'elettorato del Pd e ma le cose stanno diversamente per quanto riguarda i gruppi dirigenti del PDS
Sapete oggi almeno per l'esperienza mia chi è il più inviso ai gruppi dirigenti del Pd
E a chi lo che e a chi gli Occhetto
Che si permette di criticare di criticare Massimo D'Alema
Quella cosa che la cattedra disse Occhetto alla televisione attenzione che qui il PDS diventa un partito socialista in verità per molti versi è già liberata
Chiede a realizzata perché il potere assunto come questione fondamentale unica e unica e perché la adesione al gruppo dirigente in carica dal gruppo di al gruppo dirigente in carica ora Massimo D'Alema
è priva di ogni elemento di e di critica e e e di autocritica di contesto
Ormai si segue quella strada se poi va male si cambia gruppo dirigente magari allora diventerà D'Alema il primo invito ma questo è il processo che hanno messo che hanno messo che hanno messo in questo è il progetto che ha ammesso gadgets
Ultima questione che volevo dire è riguarda il movimento il movimento sindacale
Io credo che la questione del congresso della CGIL debba diventare davvero la questione fondamentale nove la parola d'ordine che io con cui io farei la campagna più che quella di un sindacato di classe e quella di una battaglia per riconquistare l'autonomia della CGIL cento poi dobbiamo trattare perché oggi la la CGIL sta tutta dentro un rapporto di cinghia di trasmissione dispetto al centrosinistra e al PDS fino al punto anche questi sono fatti che ritroviamo in tossica
Che c'è abortì una convergenza nella denuncia del ruolo del resto delle Rsu nel momento in cui conquista una qualche autonomia insieme al padronato insieme al padronato
Insieme anche alle articoli neanche medica rimedi imprenditore
Allora la questione di una battaglia per ridare democrazia nel rapporto tra il sindacato e gli iscritti per ridare autonomia al sindacato secondo me è la questione oggi fondamentale la parola d'ordine intuito punti cui costruire la la battaglia congressuale dello scibile cento in questo quadro io sono da mi fermo qui sono pienamente d'accordo con Bertinotti che le parole d'ordine con cui abbiamo affrontati in questi mesi giustamente anche con cautela la questione sindacale dopo il congresso della CGIL vanno riconsiderate profondamente Bandoli
La parola al compagno calzini dopo di lui Bruschi
Da altrove
Allora io la prima volta intervengo in questa sede come compagno invitato permanente dei giovani comunisti sono già nel mito raccordo relazione fatta dal segretario quindi concentrerò la mia riflessione su un punto che mi sembra presero del segretario e su altre questioni che riguarda la situazione generale del partito
Ora io penso che qui compagni le compagnie non non possiamo negarci comunque
La situazione è difficile in cui ci troviamo nonostante siamo riusciti comunque
A mandare via Dini anche se anche questo diciamo non è solo dovuto alla nostra o stentatezza la nostra decisione rispetto al fatto che Dini se ne dovesse andare però comunque la situazione resta difficile si delineano degli scenari inquietanti anche rispetto al futuro
Io penso che bisogna essere coscienti insomma del delle responsabilità di fronte alle quali ci troviamo e possiamo partire anche provveda dagli ultimi giorni a fare qualche riflessione se abbiamo fatti intervento in quei giorni se abbiamo parlato con la gente io parlerò vince la mente parlato con i giovani con gli studenti
E luoghi di intervento avremmo notato che comunque rispetto alla situazione che si stava delineando c'è una forte confusione rispetto a quello che stava accadendo
C'era un pozzo disincanto rispetto alla politica e c'era un rapporto che si stava creando con difficoltà rispetto a quello che doveva essere la politica
Insomma era molto generale qualunquisti che a mente parlando infatti di razza la politica rischia di tornare ad essere una cosa
Che si allontana sempre di più dei bisogni reali dalla concretezza
Ed è reale punto bisogni che esistono nella società io penso che questo sia un punto molto importante sia un punto molto importante proprio quando parliamo dei progetti di riforme istituzionali per esempio
Sono d'accordo anche un compagno Russo Spena rispetto al fatto che anche le dobbiamo comunque saper proporre qualcosa su quel terreno
Però penso che la prima proposta la prima iniziativa le grandi capacità siano quelle
La proposta demagogica proposte populistiche rispetto alle riforme istituzionali come può essere quella di una tendenza al presidenzialismo altre forme autoritarie
Quando la politica si distacca dai bisogni concreti dallo spessore reale di bisogni quotidiani della gente dei lavoratori da lavoratrici penso che la sia molto più facile che prendano piede appunto proposte demagogiche proposte populistiche
Quindi penso che le nostre grosse responsabilità in questo momento siano oltre appunto di fare andare avanti questo partito
Che l'unica voce che rimane comunque fuori dal coro del pensiero unico e che l'unica voce che rimane fuori dal covo dell'Italia al libero mercato però siano anche di essere il partito
Che portava anche la concezione differente della politica che porta avanti una concezione che realmente è vicina ai bisogni e alle esigenze
Di quelli che vengono presentati dei nostri referenti che avvicinano in quel senso le istituzioni e la nostra battaglia sulla partecipazione quindi ancora battaglie istituzionale
è una battaglia che sempre l'opuscolo sempre più forza di avere la capacità di essere vicina di essere presente e di essere capace di trasmettere appunto le esigenze e i bisogni che esistono nella realtà che ci sentiamo di rappresentare
Io penso che se un partito che si dice appunto a fianco dei lavoratori a presentare le esigenze e i bisogni di lavoratori e lavoratrici dell'idolo delle donne dei giovani in questo momento non sia una cosa formale non sia una cosa facile
Una situazione difficile come questa risoluzione in cui abbiamo visto anche i mass media l'informazione come avevano avuto la capacità comunque di ghettizzare i Fondazione comunista
Di non ricordarsi molto spesso casualmente la posizione del nostro partito e di confondere le acque di confondere posizioni facendo risultare appunto la politica come un teatrino
Io penso e quindi in questo momento la nostra responsabilità è che per esempio quella manifestazione non è un fatto formale non di manifestazioni l'abbiamo fatte
L'abbiamo fatte anche bene che ho fatto le grosse manifestazioni partito ne abbiamo la capacità ma io penso in questo momento la scommessa sia più alta di del solito e si è una scommessa che parte da da dopodomani da lunedì da quando torniamo intervenire nei luoghi in cui facciamo politica per riuscire a far sì che il percorso da qui a quella manifestazione da qui ai prossimi giorni da qui alla Conferenza programmatica
Faccia anche un salto di qualità rilevante rispetto alla nostra capacità di intervenire nel sociale di essere presenti di capirlo questo benedetto sociale
L'inchiesta è uno strumento utilissimo uno strumento ottimo e fa capire sono ben noti ve lo dobbiamo dire che quella di essere estremamente problematici rispetto a questa fase è una fase difficile in cui le case le cose cambino in cui le cose sono cambiate
E in cui proprio per questo è bisogno oggi c'è bisogno oggi più che mai di avere una presenza realmente nei luoghi di avere una presenza nel sociale fortissimo
Di avere la capacità di capire i mutamenti che avvengono nella società ed avere anche la capacità di far capire di avere di di trasmettere una serie di di questioni una serie di parole dopo di una serie di programmi una serie di politiche ne portiamo avanti
E allo stesso momento di essere presenti nel sociale per capire i messaggi che ci vengono dalla realtà reale dal concreto dalla concretezza e di portarli avanti in maniera lineare di portare avanti in maniera forte nelle istituzioni io non penso che queste siano cose scontate io penso che comunque in questo momento appunto la nostra le grosse responsabilità che ci troviamo di fronte non ci permettono di perdere d'occhio quella che è la realtà quello che lo spessore reale di l'intervento che ne facciamo
Un partito comunista oggi dei comunisti oggi hanno delle grosse difficoltà e hanno degli orizzonti anche difficili però appunto se n'è rischiamo poi di staccarci
Da quello che c'è di reale da quello che ci spinge rischiamo di staccarci e di perdere quella sensibilità in più che ne dobbiamo avere come comunisti la sensibilità di essere legati a un filo doppio
Alle alle alle angosce per il futuro dei giovani in questo momento per il futuro disoccupazione pere alle angosce anche esistenziali
Che esistano in questo momento per i giovani e l'angoscia che vuol dire perdere un posto di lavoro in questo momento che non vuol dire appunto vuol dire anche essere differenti rispetta i famosi teatrini la politica
Che la gente vede in televisione vuol dire sei differenti perché vuol dire riuscire a capire a trasmettere quello che c'è di reale che la politica è una cosa fatta di carne di ossa fatta di di sofferenza reali che ora che una legge finanziaria si fa una battaglia sulla legge finanziaria legge finanziaria decide sul futuro
Di milioni di donne e di uomini di lavoratori
E di di giovani
Io penso in questo senso però noi dobbiamo avere la capacità anche di cioè io questo è un fatto io fatto politica appunto Beretta Rifondazione ancora adesso che è solito Rifondazione i collettivi studenteschi
E più o meno lo schema di di lavoro politiche era quello di fare l'analisi della fase di avere la capacità di fare un bilancio dell'intervento fatto
E poi dal bilancio appunto sapere anche ripartire sapere anche ripartire meglio
Conoscendo anche i propri limiti sapendo bene che cosa che paga rimandato in quel momento e saper ripartire con più forza io penso agli interventi dei compagni che sono stati fatti rispetto al bilancio della campagna autunno
Non se li degli interventi Stelio che abbiano un desiderio di di polemica rispetto alla situazione penso che ci siano necessità effettivamente perché nei fatti dei limiti comunque le abbiamo avute per me è sempre un limite il fatto
Che questo partito qua e delle norme potenzialità ha delle enormi potenzialità anche nel programma politico che porta avanti però deve sempre fare dei salti rispetta la situazione che ci troviamo di fronte che è sempre più difficile
Quindi io penso che ci voglia una capacità di essere responsabili di saper fare
In maniera tranquille maniera aperta un bilancio rispetto a quello che sarà la campagna d'autunno Maron bilancia voi essere appunto un pessimismo voglia essere voglia di Mehmet immetterli elementi di pessimismo o di critica sterile
Ma un bilancio che serva andare avanti realmente andare avanti con più forza sapeva andare avanti e superare anche gli ostacoli che ci troviamo qui di fronte
Io per quello penso che in questo momento
Vorrei veramente che ci fosse una coscienza del del momento Della Fase comunque difficile che ci troviamo e dei compiti che ci troviamo qui di fronte
Per aprire una discussione schietta e ampia sull'intervento che ne dobbiamo fare la realtà sull'intervento ne dobbiamo portare avanti
E che la manifestazione nazionale che ci saranno ma non sia appunto un appuntamento così un appuntamento scontato ma sia capace appunto di avere quel percorso prima capace di coinvolgere realtà da cui può venire un arricchimento
E io penso a livello giovanile ai centri sociali e le esperienze dei collettivi studenteschi delle facoltà all'esperienza dei luoghi del femminismo diffuso a livello giovanile ma non soltanto
Penso che dobbiamo avere la capacità di avere questo rapporto con il reale con la realtà concreta percorrere da una capacità sia di trasmettere bene quello che nel portone le politiche ne portiamo avanti e sia proprio perché andiamo verso la conferenza organizzativa
Di essere capaci di arricchirci di quello che vieta la Società Reale di di fare un percorso politico di arricchimento continuo rispetto a quello che avviene nella società di avere una sensibilità in quel senso più forte più ampie in questo di fare un salto di qualità
Un salto di qualità quindi nella presenza del sociale un salto di qualità nella efficacia dell'intervento che portiamo avanti
Perché non basta in questa fase avere una lente giusta degli avvenimenti che si svolgono un basta avere un un'analisi ottima eccezionale rispetto a quello che sta accadendo ma ci vuole una capacità di capire
Se questa lente è sempre giusta e soprattutto se noi riusciamo a trasmettere quello che realizziamo esile diciamo incidere realmente sul terreno di intervento io penso che appunto bisogna iniziare anche intervenire in queste sedi
Anche a vere in queste sedi un po'più di attenzione fra di noi a fare un dibattito schietto e produttivo
Ad avere la capacità di essere problematici rispetto alla situazione lo dico appunto in un'età abbastanza giovane però la mia paura è sempre quella poi
Di rinchiuderci in noi stessi la mia paura è sempre quella che poi le decisioni rispetto al partito non derivino dalla realtà ed alla spinta che c'è
Avete sarebbe appunto tanto anche se so che è difficile ma penso che non si è possibile
Che appunto i dirigenti i candidati le scelte politiche del partito
Vengano proprio dalla realtà che ti impone quel tipo di scelte e che un dirigente un dirigente proprio perché si sa che interviene in quel luogo poi perché si sa che viene dal dalle istanze di base che portano avanti un certo tipo di politica
Io penso che quindi in questo senso ci vogliono sensibilità in più uno scatto in avanti rispetto alla discussione e rispetta la dialettica che ne possiamo portare avanti rispetto alla reale
Penso che i compiti responsabilità che ci troviamo avanti ci impongano
Questo tipo di scelte penso che i compiti che c'abbiamo di fronte ci impongano una presenza sempre più capace la presenza sempre più capace di capire quello che vi dall'esterno e che questo che viene dalla realtà sia il luogo in cui si determina l'idea di questo partito
Come appunto rispetta la questioni Dini Dino lo vogliamo cacciare perché Dini aveva fatto un certo tipo di politiche antipopolari e quindi concretamente metteva in discussione alcune conquiste concretamente poneva delle angosce le difficoltà evitiamo appunti sui cd le morti sul lavoro vediamo delle delle cose che sono nella realtà che sono cose concrete la lotta politica sono me deve essere sempre più questo di una idea che spesso nella politica
Questo è uno delle dei nostri compiti rispetto al Future questo bisogna farlo capire perché la situazione perché metà anche a questo
Livello penso sia molto difficile o con l'appunto di realtà giovanili in cui appunto c'è molta confusione
Penso che questo possa essere uno anche di dei modi
Per portare avanti una battaglia rispetto appunto alle campagne sulle riforme istituzionali ha più palchi vola a chi vorrebbe rispondere sul terreno istituzionale con la democrazia con il populismo con centri di potori Dario alle ai problemi dei cereali al distacco reale che c'è nella che c'è per la politica perché tutti in questo momento parlano di questo distacco con la politica tutti ne parlano da destra a sinistra sui giornali
Si vede che si parla di questo tipo e distacco e di concludere sì però appunto qui il punto
è la capacità appunto di guardarci un attimo degli occhi
E di capire appunto che un salto di qualità va fatto in quel senso un salto di qualità ha fatto dell'efficacia e qui faccio solo una proposta rispetto a un problema che c'è in gente rispetto alla situazione che il problema per esempio economico
Rispetto a questa manifestazione per esempio che impiega de che devi piegare appunto decide di soldi poterla portare avanti
Io penso che questa sarà lanciata anche una volta una campagna autofinanziamento molto forte
E che questa campagna d'ordinanza mente non vada portata avanti solo tre militanti del partito
Va da Lanciano a tutta la società sensibile ai democratici che pensa comunque che oggi Rifondazione Comunista se giusto che esista Pisa giusto che possa andare avanti nonostante appunto i problemi che possiamo avere a livello istituzionale
Parola al compagno Bruschi dopo di lui Giordano
Qualcuno ha ha sollevato obiezioni all'analisi e alle indicazioni della relazione
E vorrei soffermarmi anzitutto su questi aspetti cioè c'è contestato di nuovo la scelta per me ingiusta di accordo politico-elettorale sì ad elezioni andremo per battere la destra Massi anche etichettata la manifestazione del ventiquattro febbraio come prevalentemente atto propagandistico vediamo un po'
La le contestazioni passate sulle alleanze elettorali avevano pochi fondamenti ma oggi penso che ne abbiano di meno
Dopo le dimissioni di vini
Rifondazione comunista
Ha più forza e autorevolezza
Rispetta un PDS che mostra evidenti crei e specialmente poi Rispetto ha un'aria intermedia in evidente sofferenza specie per i terza corsisti
Appollaiati tra i rami dell'Ulivo
Rifondazione ha soprattutto ha più capacità vi incidere sulla contraddizioni in atto che non si manifesta noi non si influenza non solo a livello sociale
La a riproduzioni limpida del cartello anti destri ci colloca in posizione favorevole intanto per combattere i governisti IMI sia di larghe o discrete intese e ci aiuta a rompere anche tentativi di isolamento per assumere invece un ruolo egemone non solo sul terreno sociale ma anche su quello che la difesa della democrazia c'è quindi una possibilità di una svolta per Rifondazione verso l'intera sinistra nel nostro Paese
Naturalmente dobbiamo vedere bene i limiti che hanno ostacolato il decollo della campagna di autunno
Limiti che non sono riscontrabili nelle scelte
Nazionali non hanno fatto difetto le critiche al sistema e non credo che servano ulteriori over dose di anticapitalismo perché questa sì che sarebbe pura propaganda
Siamo militanti di antico pelo e sappiamo che la mobilitazione riesce se si coniugano le proteste degli interessi offesi
Il progetto presentato e la credibilità di poter realizzare i risultati e ora il limite più grosso e qui parlo della mia federazioni
Riguarda essenzialmente l'insufficienza organizzativa del partito la scarsezza
Di risorse umane la propensione alla propaganda e la difficoltà di progettare l'intreccio tra rivendicazione immediata e vertenza generale
E la vertenza nazionale qui proposta dovrà aiutarci a superare questi difetti
Noi ci siamo sforzati con le firme nove mila cinquecento non sono pochi rispetto alla consistenza nostra son pochissime Rispetto alle potenzialità purtroppo interi settori lavoratori territorio cittadini
Che riconoscevano la validità del recupero della scala mobile erano contemporaneamente travolti da altre emergenze chiusure di fabbriche licenziamenti
Chiusura di ospedali taglio di ambulatori eliminazione di servizi sociali
Alluvioni
Abbiamo capito che una mobilitazione monotematica non può raccogliere o non può indirizzare verso una vertenza generale tutte le forze che possono essere interessate
Di cui una discussione vivace nei circoli nel comitato politico è un progetto articolato che sorto in questi giorni
Che promuove un'avvertenza provinciale Genova che si intrecci con le lotte articolate delle fabbriche e dei quartieri e allora diciamo che allo stesso modo una vertenza nazionale si deve collegare alle lotte provinciali e una vertenza nazionale non dico volutamente manifestazione nazionale la manifestazione deve essere uno degli aspetti di una vertenza nazionale che si occupi in primo luogo
Della occupazione
Apro una parentesi Bertinotti ha sottolineato la contraddizione per la ripresa economica e aumento della disoccupazione anzi ha preannunciato la grandine al posto della pioggia per la prossima fase recessiva in Liguria
Questa fase recessiva esiste già
La Liguria anticipa l'Italia dove erano fortissime le partecipazioni statali vi sono state le privatizzazioni
E ora in gran parte della regione regna il deserto
Le statistiche pubblicate ieri dicono che Genova
è scesa da centotrentadue mila operai in un ventennio a sessantatré mila non è soltanto il dimezzamento che preoccupa il segno qualitativo diverso
Della mutazione genetica della composizione sociale se è vero che in Italia in un anno la disoccupazione è aumentata
Dello zero due per cento in un anno di Liguria la disoccupazione aumentata del quattro e cinque per cento a Genova degli nove e quattro per cento siamo diventati una provincia meridionali di cui la rivendicazione principale non può che essere quella della occupazione di invertire la tendenza di bloccare il declino
Con un obiettivo della reindustrializzazione ma questo riguarda tante aree del nostro del nostro Paese una proposta che altri non fanno né il sindacato
Né il pidiessini che non può e deve disturbare coloro che stanno al Governo
Le risorse possono esserci si discute tanto di mastri cede i suoi vincoli quest'anno il bilancio si chiude con sessantacinque mila miliardi di avanzo primario vale a dire che gli introiti dello Stato per tasse e contributi superano di sessantacinque mila miliardi le spesi maltempo spesso si pagano come rendita ai possessori del vitto dei titoli del debito pubblico
Centonovantacinque mila miliardi è il classico dell'economia capitalistica i poveri stanno finanziando i diritti e i titoli di Stato sono posseduti per l'ottanta per cento
Dalle grandi banche dalle grandi assicurazioni dalle grande impresa è vedete di un po'sulle pubblica il bilancio della Banca delle Comunicazioni e scoprirete che tutte le banche
Annota centinaia migliaia di miliardi di depositi in titolo di Stato perché la rendita non espone neppure il rischio del capitalista produttivo
è semplicemente una forma di appropriazioni dei denari della collettività
E allora una parola d'ordine nazionale che dica pasta con questo trasferimento
E che decida che almeno il cinquanta per cento dell'avanzo primario
Sia dedicato a Investimenti per la reindustrializzazione e per l'occupazione in Italia sta diventando sotto questo profilo un paese da Colonia perché Germania e Francia
Senza parlare di industria a partecipazione statale hanno però una politica di investimenti nazionali anche a Fini a favore di soggetti privati ma che riguardino i settori strategici dell'economia
Dalle telecomunicazioni ai trasporti
All'informatica e allora le vertenze provinciali hanno bisogno di questa sponda
Nazionale e cioè stabilire insieme a un collega ha vinto
è una battaglia comune perché le rivendicazioni che sorgono alla base del Paese possano trovare una risposta una risposta nazionale
Noi abbiamo fatto questa esperienza devastante delle privatizzazioni il due di marzo a Genova d'intesa con i gruppi parlamentari ci sarà credo il primo convegno nazionale sugli effetti delle prede iterazioni
Quelle che ci sono state quelle che purtroppo verranno devastazioni in termini di occupazioni di diritti e di libertà
Se si e estendessero queste esperienze ecco allora che andremo a costruire in concreto la presenza del partito nella società ma anche la risposta nazionale
Ai problemi che oggi nei governo ma neanche i partiti della sinistra democratica né moderata e neppure i sindacati sono in grado di dare un ultima
Notazioni
Che al di là del pessimismo
Della realtà ci fa essere ottimisti una grande ripresa del partito una vivacità che non avevamo mai riscontrato l'affluenza notevole addirittura tra Natale e Capodanno negli attivi che abbiamo fatto in federazione le tredici iniziative di circolo
Di questa settimana su cui i temi più svariati che riguardano gli interessi materiali colpiti ma anche la situazione politica
Del nostro Paese i tre i centri sociali occupati dai giovani nella nostra città
è un segnale che probabilmente denota la disponibilità e la volontà dei compagni di poter lavorare per questa vertenza nazionale
Parola compagno Giordano dopo di lui il compagno Canciani
Ma io sono molto d'accordo
Con quella parte dell'introduzione al compagno Bertinotti in cui si avvertiva fortissima l'esigenza di capitalizzare valuta e valorizzare il successo politico ottenuto
Nel dibattito parlamentare
Io credo che questo debba essere vero per due ragioni
Il primo la prima ragione e il rischio di un oscuramento di una soggettività e di un'incidenza politica incomincia ad essere fastidiosa per alcune forze per cui per alcune realtà
E il secondo motivo
Credo che sia perché il nostro atteggiamento il nostro risultato possa in qualche misura divenire illuminanti a sinistra
In virtù del fatto che una battaglia chiara che connette rappresentanza sociale interessi materiali e democrazia può essere aggregante vincente
E non ridurre in un angolo senza uscita forze democratiche consistente
In più credo che incomincia a centrare i giochi non sono ancora fatti per carità
E dobbiamo essere molto vigili accentrare uno snodo decisivo è nevralgico secondo me
Di ricostruzione della morfologia dei poteri reali ed economici nel nostro paese il governo Dini è servito in questa fase a ricostruire
Una mappa i poteri forti che passa secondo me in particolar modo attraverso il meccanismo delle privatizzazioni
E anche in in previsione attraverso il meccanismo delle privatizzazioni in particolar modo lo stato sociale
Io credo che di fronte a tutto ciò
Sia del tutto evidente una crisi di strategia della sinistra moderata
Ma dov'è questa crisi di strategia
Io credo che sia una crisi di strategia evidentissima sul terreno dei giochi politici dei giochi parlamentari
Ma è una crisi che non risolve il nodo di come governare questa fase
Ed è una crisi è una difficoltà che riflette la lettura liberista e il Governo liberista di questa fase sia esso iperliberista ed autoritario sia esso al liberismo temperato
Cioè questo passaggio d'epoca in cui le stesse armi del riformismo risultano inadeguate da questo punto di vista credo che la polemica esplicita con Prodi debba essere fatta esattamente su questo terreno
Ed è ancora più specificatamente una difficoltà di passaggio di governo dello snodo cruciale di Maastricht che dimostra che questi processi non sono assolutamente ineluttabili tanto non sono ineluttabili che determinano o rivolte sociali come abbiamo visto e conosciuto in Francia o sommovimenti politici come abbiamo compiuto nell'Est europeo
Però attenzione la crisi è la debolezza di strategia di questa fase può portare queste forze e la sinistra moderata anche a scelte sciagurate oserei dire per inedia e per i mezzi a scelte squash appurate che sono quelle sotto gli occhi di tutti se avessimo letto le agenzie di quello che dice D'Alema sull'accordo delle riforme istituzionali ci renderemo conto del rischio e del pericolo reale
Ma quello che più mi preme
Dico questo per una ragione semplicissima perché trovo francamente sconcertante ludico per essere più esplicito possibile con quanti nel dibattito sono qui intervenuti dicendo
Questo è il quadro il dado è tratto consegnamo queste forze sic e simpliciter al loro destino è rinunciamo oggi a svolgere una straordinaria battaglie di egemonia esattamente sulle nostre posizioni
Ed è esattamente sulla centralità della nostra iniziativa politica cioè un'iniziativa incidente ed incalza
Dico questo perché è in crisi in particolar modo a mio modo di vedere un'impostazione c'era emendata aria a quell'impostazione strategica del PDS guardate quell'impostazione che cosa diceva scusatemi se no banalizzo
Fermate i paletti della storia il PDS è l'ex partito comunista italiano dei soldi a condizionare il PDS e cercare di evitare la deriva come tutti quanti voi sapete il PDS non solo non è l'ex partito comunista italiano
Fosse quello neanche le sue versioni moderate quando costruisci una mediazione non determina per via di quella mediazione politica una mediazione sociale
Oggi l'elemento di novità esattamente questo che la mediazione politica non determina una mediazione politica socia una mediazione sociali e quindi quella cultura è la più vecchia dal punto di vista delle categorie interpretative della politica che oggi ci troviamo a verificare e a constatare è la cultura più vecchia è più bello
Perché è una cultura nostalgica disperata e in cui lo unica chiave interpretativa
è quella che io chiamo la chiave interpretativa del desiderio vorremmo che tu fossi meno estremista e vorremmo che quegli altri possono meno moderati senza guardare i processi sociali e politici che si stanno determinando
Però per uscire fuori dal coro
Per uscire fuori dal coro come diceva Fausto nella sua introduzione noi abbiamo adesso un'unica arma concreta che
De deve essere combinata con un successo politico
Ed è esattamente l'arma dell'iniziativa sociale la manifestazione care compagne cari compagni
Risponde esattamente a questo obiettivo non è un surrogato come pure ho letto e alcuni interventi o una deroga rispetto alle difficoltà che abbiamo incontrato nella campagna autunno su cui
Brevissimamente voglio dire due cose
Ma è l'obiettivo di stare direttamente in connessione con questa per noi decisiva Scelta uniti
Ed è un punto importantissimo io poi voglio dire brevissimamente come secondo me dobbiamo viverla
Come una indicazione che Rifondazione comunista fa a pezzi della società ma la fa Rifondazione Comunista io credo che non debba sfuggire questo dato
è che cerca per questa chiave
Vedendo le difficoltà che abbiamo incontrato la campagna d'autunno non fare un passo indietro e quindici a cercare la scorciatoia surrettizia per superare quelle difficoltà ma per dare a quella campagna un obiettivo una possibilità di mobilitazione una possibilità di articolazione che può sfociare nella manifestazione nazionale si è parlato del difficoltà della campagna hutu
Io credo lo dico proprio sinceramente che noi abbiamo di fronte con grande evidenza alcuni temi che secondo me devono essere rilanciati nella manifestazione che hanno una loro centralità e sono visibili è urgenti anche adesso
Era sbagliato l'importazione del salario
Io credo che questa emerge appunto emerga con grandissima forza adesso
Così come credo dobbiamo riprendere il tema dell'orario è il tema dell'occupazione e magari dando una maggiore centralità questo è l'unico punto su cui credo in qualche misura dobbiamo recuperare con grande forza ridare una visibilità il tema del Mezzogiorno
Con grande forza perché in alcune realtà possiamo fare di questo mi riferisco le realtà e sul tema del lavoro e sul tema della centralità della questione meridionale possiamo ridare una sponda una possibilità concreta
Ma il punto vero e che io credo dobbiamo cogliere con grande evidenza quali sono le difficoltà che noi incontriamo oggi io son d'accordo con tutti quei compagni
Tanti a dir la verità dicono che c'è un problema grande come una casa che determinato al movimento sindacale
E sono d'accordo in particolar modo su quelli che vedono una difficoltà diciamo di
Clamor tanto più clamorosa se si invero il progetto D'Antoni che secondo me è molto legato anche le vicende del quadro politico e di promesse sì e di come esso si evolverà
Ma è del mai a mio modo di vedere del tutto verosimile il fatto che quello che ha colpito a morte il movimento sindacale in questa fase è stata la subalternità al quadro politico è un deficit clamoroso di autonomia
Allora io qui vedo ma è possibile che la nostra manifestazione la sua preparazione non possa diventare per la CGIL per i compagni che si battono dentro la CGIL
Anche occasione di rilancio di iniziativa politica perché magari il più contrasto che lì si è prodotto e lì si è prodotto
Rischia di essere semplicemente autoreferenziale se non è legato a dinamiche di movimento allora la manifestazione può essere l'occasione per queste di posizioni per costruzioni diverte anzianità diffuse nel territorio per costruzione per la capacità di far scendere in campo esperienza consolidata e concrete come adesione ad un progetto politico complessivo
O magari a parte di questo progetto politico complessivo
Ma penso anche la mobilitazione sulla casa sulle pensioni sulla scuola cioè all'indicazione concreta
Di una vertenza Rita diffusa così come sulla vicenda della raccolta di firme sulla scala mobile che secondo me dovrebbe essere di gran lunga rilanciata i compagni del coordinamento delle presunte entrano di poter continuare questa campagne di raccolta di firme anche fino a metà marzo e cioè tra guardando la nostra stessa manifestazione
Parente io credo che questa mo'manifestazione dell'uno l'ultimo punto brevissimamente che tocco possano unificare ed essere anche una sponda per quelle vertenze che sono tuttora
Aperte e magari con qualche difficoltà in più da come le avevamo lasciate in autunno
è su questa mi voglio soffermare brevissimamente sulla vicenda dell'altro che qui è stata ripresa è toccata
Brevissimamente perché io credo che la nostra posizione sull'alta sia stata netta ed esplicite
Noi siamo stati contrari contrari
All'accordo sindacale e abbiamo chiesto esplicitamente il ritiro della firmata con l'acqua
Chiediamo la difesa dell'intera
Dell'intera forza lavoro lì siamo contrari quindi all'espulsione di forza lavoro è in virtù di ciò anche un processo di riqualificazione produttiva
Dal punto di vista diciamo della presa di posizione del partito dubito che ci possa essere un po'a quell'evento di ritardo oppure di incertezza né credo che tutto ciò possa essere messo in discussione dalle singole prese di posizioni dei sindacalisti
Della CGIL o di altri sindacalisti quindi io non credo francamente che la nostra posizione possa diciamo essere messa in discussione da tutto ciò
Dico di più
E su questi tre opzioni io proporrò anche a nome della presidenza
Ai compagni alla presidenza
Un documento nazionale che riferissi esattamente queste prese di posizione nostra sull'altare credo che su questo tipo di impostazione dobbiamo
Di concerto con la federazione del partito a Milano costruire un'iniziativa politica nazionale a Milano con i compagni Fausto Bertinotti
Voglio semplicemente dire che se poi si costruisce una polemica a latere di questo meccanismo questa polemica diciamo
Rischia di essere anche improduttiva e per certi versi anche controproducente perché se un documento in cui si ricostruisce
I fatti dell'Alfa in una chiave che francamente meriterebbe di essere riverificata viene distribuita a tutte le strutture dello SLAI Cobas sindacato cioè documento di Rifondazione sindacato con cui noi abbiamo una voglia di confronto di verifica di disponibilità di confronto positivo e questo questo processo rischia di alimentare un meccanismo di segno contrario a quello che ha
Che invece tutti quanti noi vogliamo costruire
Perché uno si scrive ad un sindacato sia essa CGIL sia esso SLAI Cobas in virtù del fatto che aderisce ad un progetto sindacale non in virtù di un di un dibattito interno ad un partito
Ed è per questa ragione che ritengo sia decisivo al contrario ricostruire un prima di rapporto d'iniziativa che sul terreno appunto vede per iniziativa unitaria possa alla fine determinare una convergenza di tutte le forze parti
La parola e accompagnò Canciani dopo di lui Albertosi
I compagni che hanno fatto l'intervento sono invitati a scrivere queste ventitré altrimenti domani Liberazione ne può provocare pubblicare solo pochissimi
Dov'è Canciani
No
Allora Albertolli prego
E dopo di lui
Chi è quest'altro ricacci
Parto rapidamente dalla considerazione finale
Della relazione che del compagno Bertinotti laddove mette in risalto il rischio reale di una forma italiana di peronismo
In effetti l'adesione di tanti e tanti giovani ma non solo alle proposte populiste in particolare di Alleanza Nazionale
Sta lì a sottolineare come il pericolo sia vero
Un pericolo tanto maggiore quanto più debole si sta facendo la tenuta democratica del Paese rispetto ai valori forti costituzionalmente sanciti e rispetto ad uno strisciante revisionismo storico che tende a cancellare
Ad oscurare quella cultura antifascista e quegli anticorpi vitali di democrazia
Che fino ad oggi hanno fatto da argine alle tentazioni né autoritarie all'il sorgente razzismo di classe alla caduta insomma di una solidarietà tra lavoratori sempre sempre meno garantiti
E allora diventa pressante l'esigenza di dare maggiore spinta e visibilità sia all'iniziativa del Partito dei comunisti che alla sua proposta politica
Una visibilità che è possibile se riusciamo a riattivare le energie di un nuovo protagonismo
Convinto di quei soggetti che sono così oggi pesantemente colpiti dall'azione economica politiche anti sociale del governo
Ma se anche allo stesso tempo riusciamo noi a socializzare a dare un senso di credibilità e di realizzabilità ai contenuti programmatici di fondo del nostro partito
Ed allora attraverso questo processo noi eviteremo il rischio così forte soprattutto a livello di federazioni
Di un'eccessiva introspezione di una esasperazione di scontri interni su questioni che di fronte allo scontro sociale in atto sono piccole cose
Ma soprattutto riusciremo forse per davvero a giocare la partita per l'egemonia politica e culturale della sinistra altrimenti si limita ad uno slogan una declamazione
Un'egemonia che non si conquista solo attraverso l'elaborazione teorica di un pensiero comunista moderno o solo attraverso un dibattito interno magari intenso e colto
Ma anche e soprattutto con il confronto in campo aperto un confronto che deve orientarsi a mio parere su due direttrici
La prima è l'iniziativa di massa e quindi la mobilitazione la scesa in campo dei soggetti cui noi pretendiamo di fare riferimento la seconda è confronto dentro la sinistra
Coraggiosamente con la più ampia disponibilità
Un confronto quindi che si sviluppi anche a livello di federazioni ma con la difesa senza sconti sulla nostra autonomia politica e programmatica
Un confronto a partire dalle forze ritenute a noi più vicine come quelle ambientaliste un'ampia gamma di associazioni
Di movimenti impegnati nel campo sociale che spesso nelle consultazioni amministrative l'abbiamo trovati vicine
Al nostro impegno e solo perché sostenevano con le liste insieme a noi ma per arrivare anche alle forze che si ritrovano sotto le strette foglie dell'Ulivo
Un complotto diretto quindi senza timori e senza riverenza
Essere protagonisti contro le tendenze all'isolazionismo sicuri delle nostre posizioni è l'unico modo forse di incidere in positivo sulle politiche e sui programmi della coalizione dell'Ulivo
La manifestazione quindi del ventiquattro febbraio è un'opportunità importante che ci dobbiamo costruire e sulla quale dovremmo impegnare la nostre le nostre ahimè non enormi energie
Ma credo che questa manifestazione vada legata anche ad un altro obiettivo
E cioè come occasione di incidere sull'andamento dei congressi della CGIL
Che in diverse realtà cominciano a prendere il via mobilitando quindi le energie nel mondo del lavoro che ad esempio sul referendum sulle pensioni si sono espresse in modo massiccio sulle posizioni che sosteneva Rifondazione Comunista
Non tanto questo quindi per affetto da per sentimento verso una organizzazione che per lunghi anni ha segnato in positivo la storia del movimento operaio italiano
Quanto invece per contrastare l'obiettivo del sindacato unico e la dichiarazione di morte dell'esperienza storica del sindacato di classe in Italia
è un passaggio importante
Il congresso della CGIL che non va sottovalutato neppure se non nutriamo
Grandi speranze
Allo stato attuale delle cose ma tali anche da una sconfitta su una battaglia veramente combattuta
è possibile ricostruire una spinta per una rifondazione di un sindacato di classe che sia pluralista ed autonoma dai partiti
Altrimenti cercheremo solo una scorciatoia verso il disimpegno di tanti lavoratori o verso un sindacati non rosso
Che articolazione del nostro partito più o meno organica mente ma che non avrebbe certamente respiro politico
La parola al compagno ricacci grazie al vectoring dopo di lui Diliberto
Io credo che partito
Abbia dei momenti obbligati di nel quale tirare dei bilanci e individuare delle prospettive
Certo c'è la minore o maggiore
Stabilità sociale e politica di un Paese che terminano determina quando si debbano fare questi bilanci in queste prospettive e io credo che oggi sia un momento in cui è necessario che il nostro partito faccia appunto dei bilanci attivi delle prospettive
Io vorrei concentrare per quanto riguarda la parte relativa al bilancio la mia attenzione sulla questione della campagna d'autunno e sui risultati sicuramente inferiori
Diciamo alle necessità più che alla tesi e per quanto riguarda la parte prospettive alla questione del sindacato
Poiché ritengo che la parola d'ordine del recupero automatico delle retribuzioni assieme a quella della riduzione dell'orario di lavoro la ritengo la più adeguata alla situazione economica e sociale italiana e non solo italiana
Io credo diventi obbligato almeno per quanto mi riguarda cercare di spiegarmi le ragioni per cui la campagna d'autunno dona marciato come avrebbe dovuto
E io credo che non abbia marciato per due ragioni
La prima per la nostra inadeguata analisi della situazione delle prospettive economiche per quelle che si possano fare ovviamente a medio e a lungo termine e la seconda
Perché manca il partito una ipotesi strategica
Anche solo come ipotesi generale
Per cui ogni parola d'ordine compresa quella della scala mobile non può che risultare il fine a se stessa
Non inserita in una strategia più generale tra c'è un po'un mordersi la coda è vero che una prospettiva ma si deve tirar fuori generale la si tira fuori dal movimento ma è anche vero che bisogna tirare fuori anche la Rose via per mettere in piedi movimento traccia un po'un cane che si morde la coda
Pensare ad altre cause e io sono d'accordo vi col segretario penso sia sbagliato e anche in fondo pericoloso
Perché rischiamo di avvitarci su noi stessi e in più ho paura io che rischieremmo di imboccare strade che possono sembrare più facili ma che alla fine ci portano sulla strada scivolosa delle compatibilità
E io credo ci siano alcune domande dobbiamo porci
Le retribuzioni Italia sono diminuite stanno diminuendo ed è già il secondo anno e stanno distribuendo
è colpa del sindacato Cetto sindacato a molata nascano e Coppa il sindacato ma dovremo pur spiegarselo le ragioni per cui negli Stati Uniti le retribuzioni realizzando riducendosi da quindici anni
Perché le retribuzioni reali diminuisca in Australia perché in Europa le retribuzioni viale di uniscano in peggio finiscano in Olanda in Spagna in Svizzera in Francia
Brava spiega c'è l'altare donne e anche spiegarsi le ragioni perché non esiste più da nessuna parte un sistema automatico di retribuzione dei salari che c'era dieci anni fa un po'in moltissimi Paesi
Siccome tutti questi Paesi hanno risultati economici diversi come prodotto interno lordo debito pubblico come inflazione e compagnia bella
Non sarà che il mantenimento dei salari reali sia oggi incompatibile con questo sistema vitalistico
Io personalmente ritengo che il il meccanismo di recupero salariale tipo scala mobile sia incompatibile col sistema
O meno
Che un tale meccanismo
Per esterni conquistato richiede un movimento operaio in piedi capace di contrastare passo passo
L'attacco dei capitalisti
Ciò che dovremmo far capire nuovi e che la scala mobile per il fatto di essere una parola d'ordine è semplice e comprensibile capibile da tutti unificante
è potenzialmente in grado di rovesciare
La tendenza in atto e di far partire questo movimento
Allora è necessario che il nostro quotidiano comincia a dire queste cose
Comincia a dire che quaranta e la scala mobile altalena da tutti l'hanno dato tre parti quaranta tutte le parti si trovano i salari reali per cui noi dobbiamo avere in tasca
è necessario anche la raccolta di firme non sia un fine
Cariche d'ufficio nato in fuori anche uno dice io ci ho centoventi firme io Ciocca sia un mezzo un mezzo che era in contatto con i lavorativa nata noi siamo per la Scala perché il sistema è così perché si perdano i salari per cioè il in mezzo per intenta a far politica con soprattutto nei lavoratori ed essere anche una raccolta qualitativamente alta
No perché va a fini che si applica a tutti i parenti no nel mio circo siamo cento tre pareti per ciascuno cento firme trecento fingendo e ho fatto anche per la figura e non è un altro
Ah può farlo questo partito questa questa operazione dei
Io sento questo partito parecchio vischioso parecchio vischioso insomma
Che parecchio istituzionale insomma ecco visto che siccome movimento un parte io mi occupo di mi comune il mio appello c'è e questo è il problema del PAC
E ed è ancora la visione del sindacato ricchezza del sindacato paniere io Bertinotti lo sentivo varato il sindacato ma il nodo insomma ecco Piserà pronta ai tanti problemi
Ogni tanto io sento parlare compagni e dire
La CGIL avuto già Christe fanno riferimenti storici la Cgia crisi che minaccia degli anni Cinquanta la FIAT è sconfitta di Vittorio ci ripensa ai fatti in movimento
Io credo che questo riferimento storico sia Calvagna
Va bene
A mio avviso l'unico riferimento storico e chiedo scusa perché tutelate in uno fa riferimento storia veniva galattosio chiede a tutti quali le particolarità ma sapendo Lara più centrato
Secondo me e il sindacalismo degli anni Trenta
E segnatamente quella medica
Una scazzottata in pieno congresso della Estelle rinchiudere ricacci Atlantic City un minuto solo nell'ottobre trentacinque sentono avvolta del sindacalismo negli Stati Uniti
Certo quello fu un episodio un episodio un pop no c'era tutto Lecce però Guarani Company quell'episodio avvenne dove c'erano state terribili battaglie contro i comunisti accusati comunisti che gestiva anche dei sindacati
E cosa sono il sindacalismo americano e lo fece diventare il sindacalismo che ha ottenuto più successi quaranta ore e la storia del movimento sindacale
Cioè io credo che non abbiamo bisogno di una scazzottata liberatrice al congresso della CGIL
Siccome i tranelli e nella CGIL perché lì c'è la sta la la massa del movimento operaio italiano e Enti aggiungo un'altra cosa compagnia durata non è possibile uscir fuori dal congresso della CGIL con qualche mozione qualche posto in più
Mario Pani momento Graja riparte indifesa
Poi tori di fare quello che fece Lewis nel minacciata di tassi calanti CT coscientemente salta in piedi e andrò a riempire di fondi e quel per il segretario della e fondò ma S AO
La parola
La parola compagno Diliberto poi c'era
Io credo compagni che sia del tutto legittima
La soddisfazione con la quale il nostro partito ha raccolto come è successo proprio oltre che della democrazia italiana
La cacciata del governo Dini
Credo tuttavia che sia necessario per capire anche quello che succederà dopo
Approfondire analiticamente
Quali
Caratteristiche abbia avuto questo governo e quale salto di qualità esso abbia rappresentato nelle dinamiche politiche in quelle economiche di classe e in quelle istituzionali
Anche perché io credo che le dinamiche innescate dal governo Dini
Rappresentino un salto di qualità
Enorme
E temo
Non ci batteremo contro ovviamente ma temo che possono rappresentare un punto di partenza anche per le dinamiche seguente
Mi scuso in anticipo per la schematicità naturalmente di questa analisi ma prova ad avviarla perché la ritengo importante nell'ambito del quadro generale di analisi che ci ha offerto il segretario del partito sul quale bisogna consenso convinto il governo Dini si è caratterizzato come tutti quanti sappiamo per un governo dai contenuti e dal programma concretamente realizzato con larghissima parte profondamente di classe
Cito per titoli
Anche anche alcune cose che normalmente noi tendiamo a dimenticare e il governo che ha avviato la privatizzazione nei settori gli altri dell'economia nazionale
Energia elettrica
Per le comunicazioni
Non è soltanto il governo delle manovre economiche inique è il governo che ha scardinato uno dei pilastri
Della struttura economico sociale italiana e cioè il sistema previdenziale
E il Governo che per primo ha portato un colpo durissimo poi in parte solo in parte sventato alla scuola pubblica altro caposaldo della struttura dello Stato quale noi lo abbiamo conosciuto
Ed aveva in cantiere come tutti sappiamo poi non è andato avanti una profonda riforma dell'intero mercato del lavoro
L'obiettivo dunque
Era resta per lei per una parte per lo meno che le classi dirigenti di questo Paese è quello della modificazione strutturale
Della degli assetti economici di classe l'obiettivo era era estate quello dell'adeguamento della cosiddetta anomalia italiana alla nuova realtà di Maastricht
Non a caso si parla già di un della necessità della necessitano della scelta della necessità di dover fare una manovra economica per i prossimi anni da ottanta mila cento mila miliardi
Bene e in questo quadro economico e sociale che noi dobbiamo innestare il ragionamento che oggi si sta avviando tra le forze politiche sulle cosiddette riforme istituzionali cioè il tema che noi diamo dinnanzi per i prossimi per i prossimi giorni prossimi mesi anche in questo campo il governo Dini ha prodotto già nei fatti profonde modificazioni strutturali è già stato modificato l'assetto parlamentare del nostro Stato
è stato modificato perché contrariamente a quello che non soltanto è scritto nella Costituzione italiana ma con la quale siamo abituati a pensare come dire dei tempi di Montesquieu ad oggi alla divisione dei poteri all'interno dello Stato
Negli ultimi nell'ultimo anno sostanzialmente vi è stata un'accelerazione di un di un fenomeno che era già in atto precedentemente ma che con il governo Dini ha trovato la più alta espressione e cioè che il potere legislativo viene spostato dal Parlamento che ne sarebbe titolare all'esecutivo al governo
Badate
Non è soltanto l'analisi nostra
E l'analisi che viene largamente svolta da tutti i costituzionalisti democratici
Il Governo si ha avuto attribuisce la potestà legislativa attraverso tre fenomeni sostanzialmente una band dorme decretazione
Per cui viene saltato in Parlamento che poi dovrà eventualmente solo ratificare
Il decreto legge secondo attraverso un uso che nell'ultima finanziaria era non aveva alcun precedente nella storia repubblicana della delegai legislativa al governo quindi la delega del tutto a legiferare terzo
Attraverso un un ancora più abnorme ricorso al voto di fiducia in modo tale da impedire la discussione ed eventualmente la modificazione dei disegni di legge che il governo porta al Parlamento l'esempio classico l'esempio dell'ultima finanziaria
Per la quale la Camera non c'è stata e badate che la prima volta nella storia d'Italia storia repubblicana la possibilità neanche di discutere non dico di modificare neanche di discuterla perché il governo ha presentato come sapete sulla Finanziaria
Bene tre voti di fiducia l'ultimo dei quali poi non attuato per i motivi politici contingenti che tutti conosciamo
Non basta sempre sul campo delle modificazioni costituzionali già realizzate
Il ruolo del Presidente della Repubblica non mi soffermo perché siamo tutti quanti d'accordo e letteralmente non è propaganda politica nostra
E un ruolo totalmente distinto diverso da quello che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica
Scalfaro
Stava andando al di là delle forme che sembrano come dire più moderate sta andando ben al di là dell'opera di smantellamento della Costituzione già portata avanti da Cossiga ben al di là perché ruolo politico assunto da Scalfaro e un ruolo contro il dettato della Costituzione non come dire
Semplicemente non previsto nella Costituzione un volo contro il dettato costituzionale siamo arrivati a diciamo all'ultimo evento solo paventato per fortuna ma l'ultimo evento che è stato minacciato avantieri
Che tutti conoscete cioè la minaccia della chiusura del Parlamento della Camera inattesa che le forze politiche trovassero un accordo per evitare il voto sul governo Dini per evitare le dimissioni ma che il voto sul governo di
Insomma siamo di fronte quindi a modificazioni già oggi delle delle delle strutture costituzionali dello Stato
Queste modificazioni fanno già
In come dire a parare verso quelle riforme istituzionali di cui oggi si parla che sono sostanzialmente
Sia dal centrodestra che dal centrosinistra sono sostanzialmente nell'ottica o di un presidenzialismo in senso stretto comunque l'ho detto persino un un parlamentarista convinto come Guido Bodrato nell'ordine del rafforzamento dell'esecutivo cioè nel rafforzamento del ruolo del governo
E in discussione cari compagni l'impianto della Costituzione l'impianto complessivo della Costituzione
E la prima grande mistificazione di questo dibattito di questi giorni la grande mistificazione che si dice si dice
Dobbiamo
Produrre modificazioni per quanto riguarda solo la seconda parte della Costituzione
Cioè la parte delle regole delle cosiddette regole del funzionamento dello Stato mentre non si toccherebbe la prima parte quella che riguarda i diritti doveri principi generali
Allora siccome nessuno nega neanche noi
Nessuno nega che sia necessario per la seconda parte della Costituzione degli aggiustamenti siano necessari delle modificazioni a cinquant'anni di distanza in realtà l'obiettivo un altro ed è quello dello stravolgimento complessivo
Dell'intero impianto costituzionale
Perché è del tutto evidente che la seconda parte della Costituzione quella dei della regole cosiddette regole era concepita dei costituenti da quelli che l'hanno fatta la Costituzione era concepita come funzione alle alla applicazione alla realizzazione della prima parte
E cioè no non può esistere una parte astratta teorica che la prima dove c'è scritto che c'è il diritto al lavoro che c'è la pace eletta come sistema e poi c'è una seconda parte a settica in cui si stabilisce solo come debba funzionare lo Stato
No quella seconda parte cioè il sistema parlamentare il sistema parlamentare
Fu scelto dei costituenti proprio perché era ritenuto il migliore il più adatto il più idoneo per realizzare la prima cioè per portare a termine appunto quei principi contenuti nella prima parte
Allora prima grande mistificazione
Quindi noi dobbiamo in questa dinamica politica che si apre riaffermare primo
La centralità del parlamento
Centralità del parlamento come appunto caposaldo di quel sistema
Parlamentare che idoneo ad applicare i principi della prima parte della Costituzione ma secondo e ancora più importante dobbiamo ribadire una cosa che non è molto di moda in questo in questo tempo dopo il referendum
E cioè che lo stesso sistema parlamentare e l'intero complesso della Costituzione parte dal fatto che ha un impianto proporzionalista proporzionalista l'intero impianto
Perché nel Parlamento
Entrano attraverso il sistema proporzionale
Tutte le articolazioni della società tutte le contraddizioni della società e in ultima analisi entrano attraverso impianto proporzionalista entrò in Parlamento anche i conflitti che stanno nella società
Quindi il Parlamento non concepito come luogo di mediazione ma come luogo esso stesso della battaglia politica della dialettica appunto del conflitto anche del conflitto sociale
Allora quale in definitiva all'obiettivo di queste riforme istituzionali badate ribadisco sia del centrodestra che del centrosinistra in questa fase l'obiettivo è che si vuole trasformare la costituzione in modo tale che la Costituzione sia come dire omogenea ad un progetto politico e sociale più generale che è quello della alternanza tra due schieramenti consimili comunque non conflittuali l'uno con l'altro dal punto di vista di Class
E noi in questo rappresentiamo una anomalia noi in questa in questo quadro in questa logica siamo un granello nell'ingranaggio
Non siamo omogenei a questo sistema che si sta cercando di delineare badate con le attuali regole
Ventiquattro deputati comunisti ventiquattro cioè pochissimi sono in grado di bloccare il Parlamento sulla sulla controriforma delle pensioni se non il governo avesse fatto ricorso ai voti di fiducia e ai maxiemendamenti un'altra cosa ben norme che non sto a spiegare di tecnicamente un'altra cosa del tutto abnorme nella logica parlamentare saremo ancora lì a discuterne della riforma delle pensioni
E quindi l'obiettivo vero e vado a concludere l'obiettivo vero di tutta questa manfrina certo e anche il presidenzialismo ma l'obiettivo vero è quello di annullare
Questa legge elettorale che per quanto sbagliata essa sia comunque consente ha una forza di alternativa ad una forza politica che porta dentro le istituzioni il conflitto sociale e cioè i comunisti di impedire di andare in Parlamento
Ecco qual è il terreno di scontro della Prati della fase che si apre
Terreno di scontro chi dice chi dice che vi è una differenza che c'è da un lato la questione istituzionale dall'altro la questione sociale dimostra di essere subalterno a teorie Nord marxiste
Delle delle istituzioni
Vi è un intreccio possono due facce della stessa medaglia la battaglia che facciamo sulla Costituzione e sulla legge elettorale e la stessa cosa della battaglia di classe che facciamo nel Paese
Perché l'obiettivo appunto non è solo come dire l'obiettivo miserrimo del PDS di a di fare il doppio turno perché in questo modo si leva il pensiero di avere Rifondazione Comunista la sulla sinistra c'è anche questo ma l'obiettivo è più generale e più strategico
E l'obiettivo di portare in Parlamento soltanto forze che rappresentano certamente dei delle anomalie l'una con l'altra ma sostanzialmente portano interessi di classe analoghi se non omogenei
Noi in questo lo ripeto rappresentiamo l'anomalia
E allora cari compagni se l'obiettivo è questo per noi si apre una partita decisiva
In Parlamento nella combatteremo sino in fondo
Ma fuori dal Parlamento il partito è attrezzato
E commossa pei bolle prima ancora che apprezzato
Dello scontro che si è che lo scontro che si apre uno scontro per noi decisivo perché ne va della sopravvivenza non solo nostra come Rifondazione comunista ma della possibilità che le classi antagoniste che le classi subalterne abbia una rappresentanza nelle istituzioni
Io devo dire lo dico con molta franchezza che non avverto girando per l'Italia
Nelle nostre organizzazioni tranne eccezioni notevoli non avverto la consapevolezza tra i nostri compagni anche per i quadri intermedi che questo è lo scontro che questo è il livello dello scontro Olginate
Avverto una qualche passività
Avverto e una Bellegarde al Nazionale che si fa irrazionale farà la manifestazione nazionale badate ci dobbiamo spendere sulla manifestazione nazionale come non mai come non mai
Ma poi come come si traduce in periferia nei territori delle delle singole luoghi di lavoro nelle fabbriche nelle scuole
Questa dialettica
Questo scontro questo livello dello scontro
Beh io credo compagni che nel per davvero e ho concluso
Abbiamo la necessità di avere dentro ma soprattutto fuori dalle istituzioni un livello di consapevolezza e di capacità di mobilitazione ben superiore a quello al quale abitualmente pensiamo perché vedete
Il governissimo
Le larghe intese l'obiettivo appunto di fare le riforme presidenzialismo federalismo che poi sono ovviamente collegati la riforma della legge elettorale che si trovava anche nel programma di Berlusconi
Quello con il quale Berlusconi ha fatto il sondaggio tra le altre altre forze politiche queste sono cose concrete
Per le quali badate io sono convinto in cambio del doppio turno che a noi ci cancella dai collegi il PDS è disposto anche a fare l'accordo sul presidenzialismo
Allora noi dobbiamo essere in grado in ogni città
In ogni Consiglio comunale in ogni Consiglio provinciale o regionale e ormai ci siamo in tutta Italia non c'è più l'alibi che non ci siamo
Di presentare ordini del giorno
Di costruire a dibattiti di sensibilizzare l'opinione pubblica è di costruire alleanze e questa è l'ultima coda alleanze perché non è affatto scontato questo esito se sapremo lavorare anche sulle contraddizioni degli altri
Perché dentro il PDS sia aperta una contraddizione seria sulla quale dobbiamo lavorare dentro al fronte progressista sia aperta perché i Verdi sono diversi dalle altre forze progressiste per esempio erano per la fine del governo Dini
Perché comunque anche un pezzo dei popolari hanno nella loro testa una concezione proporzionalista e parlamentare della democrazia
E allora su queste contraddizioni bisogna lavorare se vogliamo diventare una forza politica di massa nazionale non un gruppo protestatari o perché i numeri ci vediamo già siamo il quarto partito nazionale compagni l'ultimo sondaggio che era di ieri ci dava al nove virgola nove per cento
Dobbiamo iniziare anche a pensare da grande partito non solo ad esserlo con i numeri
Per questo io credo che la partita che si apre decisiva vediamo da un successo
Che è quello della cacciata del governo Dini largamente determinata dalla nostra azione ma questo successo è la base e il trampolino di lancio per un'altra fase
Che sarà ben più dura della precedente perché contro queste ipotesi noi dobbiamo saper mettere in campo
Tutto le nostre capacità individuali e collettive badate una sfida
Nella quale noi ci giochiamo per davvero non voglio enfatizzare ci giochiamo per davvero anche la sopravvivenza di questo nostro partito
Parola al compagno non c'era dopo di lui
Non c'era
No ah tu sei Nocera alcuni no no no no ci
Poi la parola per parola
Ma Olivetti Alenia
Ex Ilva cantieri navali lavori socialmente utili
Sottopagati e senza diritti
Sono solo alcuni dei simboli
E dei sintomi di una questione sociale
Dirompente disperata
Che sta travolgendo storie collettive distruggendo esistenze individuali
Devastando la coesione sociale stessa di interi pezzi del territorio
Si stanno consumando
Quindi identità e mestieri cool tanto carichi di orgoglio
La speranza di intere generazioni di giovani e di ragazze del Mezzogiorno
Il loro diritto ad una possibilità
Dentro cifre allucinanti cinquecento mila disoccupati i nella provincia di Napoli
Il ventidue per cento dei disoccupati del Mezzogiorno
Il prodotto interno lordo di contro che cresce come non mai prima
Sì convinto confonde in questo modo
Agli occhi di larghi strati delle masse
Il senso stesso di una funzione possibile della politica della democrazia della soggettività dello Stato
Sentiamo penso tutti
Che avremo bisogno qui e ora per far fronte a tutto ciò
Già di un partito grande forte partito che pesa che incide che cambia con la sua stessa esistenza il senso stesso delle cose o almeno una parte del destino di tante persone
Vede qui anche drammaticamente credo
La questione della politica di massa
Quella nostra che per ragioni penso largamente obiettive ancore debole e quella più grande del ruolo in questa nostra epoca delle grandi masse delle cose dello Stato
Che cosa salda oggi questione sociale e questioni istituzionali conflitti e la politica i movimenti e la sinistra canali drammaticamente ostruiti in questo momento prive di uno scorrimento vitale senza un punto di svolta compagne e compagni parliamoci chiaro è forte il rischio di vedere smarrire non solo il ruolo delle sinistre
Ma ogni impulso democratico il senso di una convivenza sociale e civile L'Unità stessa della nazione la rottura grave non solo più economica e sociale ma anche culturale e istituzionale tra il nord e il sud del Paese
A un punto di svolta non è impossibile
Non sta già scritto l'esito di questa terribile contesa tanti fatti sul piano sociale sul piano politico anche stermini al nostro Paese ce lo dicono
Il risultato della scomparsa almeno per il momento del governo di Dini eccetto un risultato di grandissimo rilievo politico
Anche se evidente credo
Che dal quadro politico è difficile che vengano degli impulsi anche intesi nel senso di una reazione contraria alla sua articolazione configurazione lei non vi sono posizioni serie contrapposizioni ti aiutino il quadro politico oggi dissolve spari nato bizze scompone i soggetti nella solitudine della utenza televisiva non compatta opposizione iniziativa sociale
Non bisogna neppure per carità a pensare in contrapposizione sociale e politico nell'azione mostra penso piuttosto invece ad ancorare l'azione mostra la stessa costruzione del programma a questo punto di vista forte della questione sociale
E di metter mano conseguentemente alla costruzione di un partito più convinto ancora più convinto di tener viva questo punto di vista tante cose le facciano però credo possiamo fare meglio
Io non so se la manifestazione proposta stamattina potrei essere davvero la via di questo punto di svolta
Servono anche vertenze territoriali
Capacità di seguirle di orientarle con continuità di costruire strumenti per l'iniziativa unitaria nel conflitto del sindacalismo di classe serve una ripresa della iniziativa sociale dell'inchiesta sociale nel lavoro
Senta la costruzione di un movimento articolato reale
E nel nostro piccolo eppure in una in un passaggio di grande difficoltà politica nell'area napoletana stiamo tentando
Anche nei prossimi giorni a partire proprio da Pomigliano da quel luogo da quel pudore del Mezzogiorno in cui convivono appunto quella industria sofisticata e quella diffusione di lavoro nero è di moderno da Colorado di cui parlava
Qualche compagno prima proprietari proveremo a lanciare un segnale appunto da questo cuore industriale difficile nel Mezzogiorno d'Italia i tre di il tre di febbraio col compagno Bertinotti a lanciare un segnale di ripresa di riscossa sui temi del lavoro sui temi del salario sui temi dei diritti nel lavoro
è certo però che la manifestazione sarebbe necessario diventasse davvero questo punto di svolta
Anche qui non sta scritto che sarà una buona manifestazione quella del ventiquattro ma non dirompente come in realtà diciamocelo francamente pensano nella propria testa molti compagni qui presenti
Si vede l'anno sta scritto questo
Si deve lavorare con la qualità eccola intelligenza necessarie perché sia effettivamente dirompente questa manifestazione perché sia realmente di massa
Perché sia non propagandistiche perché sia capace di scuotere equilibri veri perché pur nel quadro difficile e di esaurimento del vecchio compromesso sociale
Sia in qualche modo un movimento un punto di forza per rimettere in piedi un movimento a partire da mezzogiorno
Di ricontrattazione autentica di obiettivi sul lavoro e nel lavoro
Sia insomma una speranza per tanta sofferenza sociale e per una parte grande del Paese
Il modo che sia un modo anche per provare a rovesciare la piramide e contrastare da sociale con un grande protagonismo di massa il protagonismo passivo della istanza presidenzialiste
E dovremo infine io penso davvero lanciare lo slogan di respingere i rospi come diceva il segretario stamattina respingere i No Speak qui in Italia e altrove per legare c'ha la manifestazione del ventiquattro all'orizzonte spesso qui pensiamo con la con una iniziativa con la scadenza internazionale sulla riduzione dell'orario di lavoro
A conferma che non ci sfugge in questo quadro globale il fatto che ogni vertenza con esso deve fare i conti ma conferma anche di una volontà di non trarre da questa consapevolezza come pure stacca adendo come pure può accadere scoramento ripiegamento ma tranne invece da questa consapevolezza un uovo e più acuto intelligente spirito di lotta
La sottoscrizione che abbiamo deciso di lanciare per sostenere la manifestazione del ventiquattro febbraio
Per la quale occorreranno oltre che tanti impegni organizzativi e politici anche un grande sforzo finanziario ha cominciato ad avere i primi aderenti
Che hanno versato al tesoriere le loro prime sottoscrizioni sono tutti membri quelli più vi leggo del comitato politico i quali sono certo seguiranno molti anche tra i presenti e poi fuori di qui da parte delle nostre organizzazioni hanno quindi versato un milione Bertinotti Cossutta Rizzo Diliberto De Murtas la federazione di Pisa due milioni
Bergonzi un milione Crippa un milione Boghetta un milione Brunetti un milione Solimini un milione Dionisi un milione De Angelis un milione Ferrero un milione
Giordano un milione Grassi un milione per lei un milione Frosini cinquecento mila Damato cinquecento mila Mascia cinquecento mila zuccherini cinquecento mila è già una buona cifra un piccolo gruzzolo che mi auguro possano ampliarsi rapidamente secondo invito i compagni che non hanno ancora votato di polvere votare in modo che si possa rapidamente giungere alla conclusione del delle votazioni la parola del suo a questa lotta dopo di lui la compagna mancano
Ai compagni
A me pare che
Nella relazione del compagno Bertinotti
Non si sia fatto oggi è un passo avanti importante in un momento di essa dove l'analisi trentasei che una della situazione politica e sociale si coniuga in maniera molto stretta
Comunque un un impegno a cui viene richiamato il partito
E a un metodo per l'adempimento di questo impegno
Il metodo è questo legame molto stretto al quale ci richiama con una responsabilità di tutti e non soltanto dei settori interessate a questo tipo di lavoro
Ad avere coscienza che ogni momento della nostra iniziativa politica ha una qualità e un significato teorico molto precise
Questo badate nello scontro sociale è un dato che può essere persa
Nella piena per così dire spontaneità della lotta dell'impegno di lotta
La responsabilità del nostro pensiero
Del nostro progetto di avanzamento come parte organica di ogni nostra iniziativa a me ha particolarmente convinto
Un altro momento di coniuga mentre diciamo quello farla manifestazione
E la Conferenza di programma
La manifestazione come al momento dell'itinerario di lavoro che ci porta la Conferenza di programma la conferenza in programma come un momento di elaborazione programmatica ma dentro una consapevolezza della nostra identità dei comunisti
Di antagonisti
Che si trovano di fronte in questo preciso momento
A una situazione di crisi della società nel capitale molto particolare
Badate che la crisi del governo Dini
Di cui possiamo veramente vantarci
è un lato di questa dal momento che queste crisi
E anche questo è stato richiamato con precisione
Perché io credo che responsabile principale sia lo smarrimento di una delle forze che ha sostenuto con maggiore convinzione e determinazione politica cioè il PDS di fonte ai processi in atto
Che sono stati quasi Galateri e che io indico in questa diciamo situazione
Il processo di modernizzazione l'economia avanza ma ci sono segni avanzamenti anche di fenomeni recessivi
Io vedo il governo Dini impantanato di fronte a questa situazione che le forze politiche non son state in grado nella fase di sua
Eventuale il rinnovamento di affrontare e ci hanno lasciato alla spazio Anna nostra iniziativa e alla nostra vita va in questo senso
Ma
Ho usato la parola recessione chi mi chiedo per esempio in una situazione come quella italiana
Se avanza questo processo
Dov'è il momento di ricaduta più forte o può essere io lo vedo nel punto più forte la nostra situazione economica e sociale nel nord est del Paese
Io lo vedo lì
Uno dei punti di grande esposizione a rischio
Per la natura dell'impresa capitalistica di questa di questa di questa Regione
Per i rapporti interni alle borghesie alla borghesia e fra le borghesie in Italia
Per gli stessi segnali che sono stati indicati interventi di nervosismo esisterà interno per la casa persa
Proprio in vista di questi processi economici
Questo ci apre un grande spazio
Un grande spazio d'iniziativa
Per così dire di collegamento
Con i disagi e i disagiati del Paese
Per sversare ai ceti alle classi
Questo ci carica di una responsabilità che tuttavia non è soltanto di iniziativa sul terreno economico e sul terreno sociale prima di continuare voglio fare un'altra lei
C'è un settore che qui viene poco considerata e trattata
Quello culturale e soprattutto che più mi sta a cuore del lavoro intellettuale
Sta subendo nel nostro Paese è una crisi è un'aggressione micidiale
In queste settimane il settore dello spettacolo è stato attaccato ai processi di privatizzazione su un fronte che è decisivo per l'insieme di questo settore
Ed è quello musicale
Nel quale si collegano la produzione al vivo il settore industriale
Discografico
Quello delle Comunicazioni legate grandi mezzi di comunicazione
è bastato che passasse l'emendamento alla finanziaria sulla questione dei cosiddetti enti lirici ma che investiva tutta al settore della musica per la previsione e riconoscimento della della formazione di agenzie musicali che organizzi in orchestra e cantanti esecutori e distribuiscano perché immediatamente
Pochi giorni dopo si formasse la prima agenzia guarda caso sotto il patronato della Fininvest
Di Confalonieri
E guarda caso nella presidenza urbani
Questo vuol dire in prospettiva un settore che non aveva mai conosciuto disoccupazione che precipita nella più pesante
Disoccupazione con tutta una processione di processi a catena
Gravissimi
Guardiamo al settore dell'editoria
Sta subendo un attacco dei grandi centri finanziari pesantissimo conforme di concentrazione che si riversano in maniera particolare sulla media e piccola editoria
Io che lavoro in questo campo
Ritengo non casuale che il credito bancario venga sistematicamente crescente mente negato
Negata
Guardate settore regionalismo il contratto giornalistico
Contratto giornalistico
Eh già ma è già in atto significa che i giornali vedranno sempre meno giornalisti e sempre più agenzie esterne che come fosse Lanza preparano trasversalmente le pagine di giornale
Il supplemento Salute di del Corriere è fatto da una critica sententiae verranno fatte la quarta la quinta l'ottava la dodicesima pagina
Questo vuol dire una disoccupazione sto guardando la Spagna che lavoro in questo settore imminente e già in atto
Sono tutte zone con le quali noi dobbiamo e possiamo interloquire dobbiamo possiamo interloquire se no però se accanto alla
Diciamo presa di coscienza e all'iniziativa politica di questi problemi noi offriamo anche un riferimento per così dire di critica della società
Di criticarlo se sta io ho già compagni in direzione i corsi ricopre la direzione del di far niente io mi ripeta
Portava ad esempio della bravura dei borghesi sul piano propagandistico il fatto che quando nei Paesi del socialismo reale si rompeva una conduttura d'acqua poco una una metropolitana su tutti i giornali il comunismo fa schifo il socialismo reale fallito
Da noi
L'attacco
Globale alla società
Non siamo ancora decollati a portarla non si tratta di essere così stupidi
Si tratta secondo me di prendere coscienza che proprio qui e ora
Qui e ora
Si è posto un problema pratico teorico di grande importanza nella relazione del segretario
La questione della transizione
C'è stata indicata
Non vuol dire mettere all'ordine del giorno dei sogni
Vuol dire porre il problema
Dire al popolo che questa società non è stabile
Non è data per sempre e perché la propaganda abile sistema formativo dell'avversario e tutto mirato è tutto mirato a creare per così dire adattamento rassegnazione tutto
Ai giornali e alla televisione
A gran parte dell'editoria di consumo ma attendiamo vedere in campo letterario quali sono i romanzi
Che hanno oggi più diffusione sono segnati tutti non dal pessimismo dalla normalità e non a caso da lei ma in una delle sue tante uscite ha parlato di di normalizzare la società normalizzare a quali livelli a questi
Questo non si parla più di fine della storia ma la si pratica quotidianamente nel modo di comunicare un'idea dello stato
E quando si lavoro accompagna Diliberto ha dato un quadro secondo me molto preciso Del Poggetto in atto
Istituzionale e costituzionale ma sostanzialmente politico e sociale da parte di chi vuole cambiare la forma del nostro Stato
Badate che si vuole cambiare perché al fondo c'è un piano di via molto precisa bisogna razionalizzare nella forma dello Stato
Fino alla forma dei del delle leggi elettorali elettorali il fatto che non tanto è soltanto non c'è spazio per l'opposizione sociale la storia chiudo sia organizzata così e così a tastare
E così a restare
Allora compagni ci aspetta
Un affascinante fase di lavoro coniugato
Fa la nostra iniziativa specifica sulle questioni sociale e la nostra iniziativa generale sulla società
Generale sulla società
Io credo che sia bene che noi
Non sottovalutiamo il progetto leghista
Di separazione perché al fondo di questa
C'è un progetto generale chi conosce presenti una i teologi fondatori dalla delle della della lega Miglio
è scomparso per certi versi ma è operante nel pensiero della lega sa bene quale tipo di società
C'è alla base come Progetto di questa proposta iniziativa di separazione
E che questione rate si parla esplicitamente il mio fornita lei Simone in questi teorici detonare a una società di marca feudale cioè gerarchizzata dal principe suo guarda le autonomie delle dipendenze e dalle grandi emarginazioni ed elegante macina emarginazioni
A questo dobbiamo poco oppure non un progetto soltanto utopico senso un pacco di questa parola a dobbiamo oppure la nostra capacità critica
Ho sentito prima e chiudo citare da Diliberto un riferimento marziano
Io penso sempre che ha un grande significato
Che Marx il marxismo sono nati sul Livorno si chiamava comunismo si chiamava capitale
Nella capitale
L'analisi del capitale ci aspetta questo grande compito pratico questo grande compito pratico alla base di tutta la nostra iniziativa
Di opposizione sociale
La parola al compagno la compagnia vandali dopo di lei la compagnia Sentinelli
Tre partite era lì adesso notorio ha dovuto andar via allora la parola la compagna centimetri dopo il compagno Riccio
Perché evidentemente proprio a un dato di fatto che le donne in questo nostro comitato politico nazionale sono proprio potere intervenire prima era stata chiamata una compagna partita io credo di essere la prima della giornata di dibattito forse su questo dovremmo anche provare ad interrogarci un po'di più
Insomma io credo comunque per venire al merito delle questioni oggi all'ordine del giorno che non si può non partire da quello che già il compagno Bertinotti nella sua relazione anche altri interventi
Hanno sottolineato questa sera quest'oggi perciò è insuccesso che abbiamo maturato e conquistato rispetta la battaglia parlamentare Dini è andato via è andato via anche in un modo per così dire plateale dopo cioè una rischio gravissimo che si stava consumando e che noi di Roma abbiamo vissuto in modo diretto avendo fatto per le due giornate conclusive del dibattito parlamentare un presidio davanti alla Camera
Una pericolo enorme grandissimo se si sarebbe concretizzato cioè quello di quella sospensione del Parlamento stesso per permettere una incontro promosso dalle forze politiche del centrosinistra e del centrodestra rispetta possibili intese
Un rischio eventi evidentemente ancora tutti in piedi rispetto all'esito e cioè ad una possibile intesa piccolo o grande che sia che va dal centrosinistra centrodestra ma sicuramente la questione che li ponevamo
Di una gravissima lesione all'Istituzione parlamentare non si è consumato parto da qui non tanto per ritornare sulla questione guadagno di un successo ma perché mi pare forse non tanto qui io forse anche qui in alcuni interventi di oggi
Che mi pare di notare parto dalla mia dal mio punto di osservazione anche dalla mia nella federazione che quella di Roma che viene all'interno del nostro partito ancora una sorta di sottovalutazione di questo risultato
Intendo dire che mi pare di notare e ritorna poi questa questione anche per la discussione che dovremo che stiamo facendo appena sulla campagna d'autunno e quindi sulla mobilitazione che Bertinotti richiamata per il ventiquattro di febbraio una sottovalutazione in genere della parte che noi abbiamo svolto e sviluppate che potremo ancora sviluppare rispetto agli esiti che vengono a determinarsi sul quadro politico e sociale
Mi pare cioè che vi sia ancora un certo di fatto di valutazione ci si sofferma per così dire troppo sovente sulla soglia dell'iniziativa politica per guardare per guardare quello che avviene sulla scena sociale politica senza porsi all'interno della contraddizione sociale e politica in atto
Privilegiando per così dire è ancora troppo spesso la pura descrizione di una valutazione politica
Mi pare cioè che spesso commettiamo un errore io lo chiamo forse più che orrore un difetto
Di iniziativa politica un errore di pensare e io l'ho avuta questa discussione ad esempio nella nostra federazione girando nei circoli facendo discussione politica
Quando è prevalso spesso e volentieri lo scetticismo della lettura pensando che la fase politica era dominata sostanzialmente più dagli altri soggetti politici che da noi
Ma non tanto rispetta il ruolo che si poteva giocare in Parlamento che peraltro mi pare che da questo punto di vista è stato apprezzato in tutta la fase di questi ultimi periodi
Da settembre in poi
Dico soprattutto perché ad esempio a quel presidio a cui mi richiamavo prima
Norme come numero ma significativo come presenza io ho registrato mi pare doveroso farlo anche nel Comitato politico nazionale un feeling forte
Tra i compagni del gruppo parlamentare della segreteria nazionale e i compagni di Rifondazione Comunista e le compagni di Rifondazione Comunista diciamo di base
Cioè c'era una sintonia forte del partito ebbene nonostante questa sintonia a me pare che spesso appunto non si decide l'azione politica che non mettiamo in atto per rispetto a ciò che vogliamo andare a determinare ma ci si fermi un attimo prima
Ad esempio è stato così quando si valuto
Il periodo della mozione se vi ricordate che noi dovevamo fare anche insieme al Polo per cacciare via Dini
Ma così soprattutto quando abbiamo scelto un'altra strada Dini doveva restare fino al trentuno perché noi abbiamo fatto un'azione politica parlamentare tesa
A avere come obiettivo quella di una dichiarazione formale di fine della le della di fine
Del mandato al governo e quindi anche noi abbiamo lavorato per questo della legislatura
Eppure lì vi era lo dico con uno slogan per farmi capire anche brevemente ad esempio una consapevolezza che avevamo mandato il sfratto l'esecutivo ma che ancora questo governo doveva essere cacciato via del tutto e pure per cacciarlo via del tutto in molti compagni e compagne quindi dico in parte del partito non viene ammessa nel gioco in campo l'iniziativa che noi andavamo a produrre cioè si diceva ma tanto prevarrà il gioco politicista allora io credo che ad esempio anche qui in questa fase dopo aver conquistato questo primo risultato
Dobbiamo metterci nella condizione di ragionare e quindi di fare azioni politica e sociale per evitare che si chiudano le maglie di un possibile la possibile chiusura appunto regressiva del quadro politico e sociale fino ad arrivare come ci è stato annunciato anche in questi giorni da gli esponenti importanti del centrosinistra in particolare del PDS ma anche dentro al Polo
Ad un grande pateracchio istituzionale
Detto questo cioè di la capacità nostra di mettere invece in gioco in scacco questa possibile azioni ne deriva il fatto che noi siamo anche capaci possiamo esserlo capaci non solo perché su questo io concordo ad esempio molto
Su una passaggio oltre che sulle altre questioni ma un passaggio che volevo richiamare dell'intervento di Oliviero Diliberto prima quando diceva noi forse troppo spesso non ci pensiamo come grande partito ecco non parlo tanto dal punto di vista di la quantità ma come ruolo e funzione che stiamo svolgendo l'azione che non mettiamo in campo
è dettata ed è diretta a realizzati a determinare condizioni diverse da quelle che si sarebbero da Terni determinate se noi non ci fossimo sennò spendessimo tutta l'azione mi soffermo su questo perché concordo ad esempio quando si dice spesso la nostra azione più politica si sofferma sull'aspetto della propaganda per fare lo scatto in avanti dalla propaganda diventare soggetto politico organizzato di movimento e quindi di movimento di massa
Bisogna assumere anche la consapevolezza della decisione dell'azione dell'azione politica dentro la sfera sociale
E anche qui quando viene richiamato ad esempio nella relazione di Fausto io ero molto d'accordo a registrare non come è un dato su cui non poter intervenire ma solo assunto ma invece io sostengo che vada Mossa una nostra iniziativa per intervenire sulle difficoltà del PDS
Beh io credo che proprio qui ci sia la questione come intervenire sulle difficoltà che si registrano dentro tanto il gruppo dirigente che richiama comunque una discussione di ceto politico
Ma dentro alla base sociale del PDS perché mi pare dal mio punto di vista di registra una convergenza forti analitiche sui fatti anche sull'Islam quella passaggio dell'intervento di Franco Giordano quando diceva
Attenzione
Il primo il il il PDS non è più la continuazione del vecchio Pci non solo perché ha rotto rispetto a termini di analisi
E di prassi politica ma perché ha rotto proprio con la sua rappresentanza sociale cioè è un ceto dirigente staccato dalla rappresentanza sociale nelle scelte che consuma
E qui ad esempio mi pare che viene cotta in modo positivo anche la critica che oggi io credo che dovremmo fare ad esempio che la stessa intervista di Macaluso interessante per alcuni versi
Che viene proposta dal manifesto quando dice ancora il PDS rimane legato all'esperienza del vecchio DC no non è così via questa novità analitica e di prassi sociale che non vi è più dentro
Al quadro che il PDS nuove che alimenta ed entra questo io credo che siamo richiamati i nomi non tanto perché il disagio sociale
Nostro mulino in termini di consensi già maturati proprio qui
Proprio perché non è così è perché anzi proprio carriere nel disagio che viene a maturarsi un distacco dalla politica ancora maggiore e quindi un'indifferenza i fatti politici
E quindi la pericolosità della passività azioni anche delle delle dei dei quadri sociali più avvertiti io credo che bisogna metterla qui la riflessione e la capacità della nostra iniziativa e della nostra capacità complessiva di essere partito che alimenta e agisse sulla sfera sociale da qui io credo che vada fatta la promozione di uno scatto che richiamava Bertinotti nella introduzione della manifestazione del ventiquattro di febbraio anch'io come Galli dico che forse mi sarebbe piaciuto provare
A vedere la possibilità di realizzarla prima ma insomma non voglio discutere su questo la settimana prima e Carnevale e così via
Mi interessa però dire appunto che la manifestazione che qui viene a proporsi non è solamente quello che siamo capaci di fare ma è la continuazione necessaria di una battaglia che abbiamo iniziato già in autunno eppure qui
Io lo ricordo perché ci siamo cimentati su questa riflessione già nell'altro comitato politico e poi nelle direzioni successivamente
Ad indagare le insufficienze rispetta la campagna d'autunno pur rimarcando una valenza politica degli obiettivi politici che avevamo messo al centro di quella campagna d'autunno
Ecco la manifestazione come obiettivo rispetto ad una campagna d'autunno che deve ancora alimentarsi
A partire dalle grandi scelte che là dentro noi andavamo a fare sulle quali come dire non solo condivido ma mi pare che oggi vanno via palizzate la questione del salario volevamo lì
Dalla conferenza di lavoratori e lavoratrici ma anche rispetto alla grande campagna che abbiamo messo in atto villa della raccolta delle firme su questo io vorrei interrogarmi di più perché hanno ragione quei compagni che dicono ancora
Ad esempio ci siamo anche su questa
Campagna d'autunno arrestati sulla soglia della propaganda ma attenzione io la valle neppure liquidare così parto dalla mia esperienza dalla mia federazione
Con tutte le ambiguità insufficienze che i compagni conoscono per prima io ma anche altri che vi sono dentro
Io credo che abbiamo provato a di iniziare interrogandosi sul fatto di come la nostra originalità politica era quella capace di saltare la questione politica sociale a sedimentazione i collettive di nuova consapevolezza politiche sociali per esempio a partire dai giovani l'esperienza che abbiamo compiuto ad esempio nella nostra federazione
Rispetto al salario e all'occupazione giovanile rideterminati quando le condizioni di una prassi sociale che andava anche a ridefinire soggettività diverso e mi pare che sia interessante non vi porto qui
Un bilancio positivo con numeri e quantitativamente importanza come fenomeno rispetto presente ai comitati e coordinamenti che abbiamo costituito sul lavoro e sull'occupazione eppure sono qui a dirvi che quella mi pare un'esperienza da indagare come in una realtà metropolitana scomposta
Dalla crisi sociale dalla ristrutturazione capitalistica dove non solo in Toscana
Il lavoro nero come ricordava che egli sta diventando una piaga sociale sulle quali neppure si tenta più di intervenire perché altrimenti c'è solo l'emarginazione la disoccupazione ma dove c'è anche a Roma
Un'occupazione non flessibile ma davvero nera assolutamente non garantita che sta emergendo che non riusciamo neppure a gridare in modo scandaloso con dati e numeri perché nessuno
Ha il coraggio di conoscerne analizzarle bene su questo territorio
Di soggetti scomposti non stiamo intervenendo in mi pare
In modo grandemente il lucido anche perché c'è sicuramente da questo punto di vista appunto la realtà metropolitana che si scompone si ricompone su altre esigenze laddove quelle esigenze potrebbero essere occupati dalla nuova destra
O dalla destra di AN che poi è la stessa cosa con i anche qui da noi di sempre in questa città romana abbiamo un'esperienza inquietanti delle occupazioni
Di quegli spazi politici che una volta erano della sinistra fatti appunto da alleanze nazionali nelle periferie e rispettasse i dementi giovanili che oggi dobbiamo invece sta per aggredire in un altro modo perché è più semplice appunto per loro
Da questo punto di vista caricarsi sulle spalle il disagio sociale se non interviene appunto una forza quali la nostra che produce invece elementi di solidificazione di consolidamento di alternatività per pensando invece in termini assolutamente diversi
Del passato
E allora perché ad esempio qui a Roma
Come in altre parti probabilmente non siamo riusciti a fare emergere con un dato più incisivo il dato della campagna d'autunno qui cade sicuramente la questione anche e a nostra città come appunto dicevo di una soggetto organizzato sociali c'è la questione sindacale per compagni varate vi è un'indifferenza i fatti politici che viene a consumarsi
Non vi è come dire semplicemente dentro al sindacato una scarsa autonomia dal quadro politico viene mi pare un deficit culturale Dickens progressivamente natura proprio verso l'indifferenza sociali complessivamente intesa
Era grave lo dicevo un po'come sfogo ma se volete credo che da questo punto di vista io dovremo prendere un po'più di dà conto ed Effetto registrare che ad esempio dite a quei presidi che noi in modo assolutamente modesto ma che comunque abbia tentato di realizzare davanti al Parlamento noi non abbiamo avuto uno scatto neppure quando non eravamo solo come Rifondazione comunista
Ma dentro presente ad una realtà alternativa di opposizioni mis piccola che a Roma si sta materializzando nei giorni precedenti all'ultimo dibattito parlamentare non abbiamo trovato ad esempio neppure parti del sindacato in movimento come non abbiamo trovato il sindacato dentro per esempio all'esperienza della grande denunciati hanno fatto gli immigrati durante il lungo il loro corteo dell'altro giorno mi pare questo un fatto assai gravi
E qui credo che si produce assolutamente l'altra emergenza come possiamo dentro alla costruzione della manifestazione del venticinque a partire da questa esigenza incrociare anche questi lavoratori e lavoratrici che si passi di lavoro oggi non trovano con efficacia una rappresentanza sindacale che precedentemente ricordo anche gli ultimi e le ultime esperienze di movimento e di lotta che pure abbiamo molti di noi fatto dentro all'esperienza di esseri sindacato oggi vicini parlo ovviamente qui dell'esperienza
Del movimento confederali mi pare che da questo punto di vista dovremmo provare rispetto al prossimo congresso della CGIL non solo a dire su questo magari ci ritorneremo a tempo debito in occasioni debite dobbiamo sostenere il documento laddove siamo ancora in grado di farlo il documentati ermetico vi è uno scatto di esigenza politica non di orgoglio d'identità uno scatto necessario per ricostruire anche in essi
Fra la necessità di un'alternativa politica e sociale e il lavoro che si sta consumando il lavoro e il disagio politico che si sta consumando in tre posti di lavoro
Grazie adesso la parola al compagno vizio vorrei ricordare che i compagni che non hanno ancora votato sono invitati a farlo do notizia di nuove sottoscrizioni fatte qui in questa riunione compagno Pagliarulo cinquecento mila compagno Fausto Coppi cinquecento mila accompagna Rina Gagliardi cinquecento mila Bruno Morandi cinquecento mila grazie a tutti questi compagni prego insomma
Ci veniva posto stamattina
Alcuni il prestigio e l'ultimo intervento per la giornata alcuni quel finto uno del quale era appunto le grosse difficoltà che si sono avute
Nella della rilanciano e nella nell'iniziare la campagna d'autunno
Prezzi diceva che
Pur avendo la giustezza della parole d'ordine come il recupero salariale dell'inflazione
Reale rispetta la programmatica la riduzione d'orario di lavoro a parità di sala i lavori socialmente utili
E così via
Ebbene l'altro interrogativo era appunto che non si riesce a costruire un movimento di massa io aggiungo un partito di massa
Porta bene come mai
Secondo me
Come mai fino adesso non sia avvenuto
Questo riscontro positivo della campagna d'autunno
Pur dichiarante insomma
Che giustamente le parole d'ordine sono solo favoloso ma che evidentemente non c'è abbastanza convinzioni innanzitutto tra di noi
Ma questo lo per fare polemica ma se una cosa è giusto e non decollò
C'è poco da da interrogarsi allora se siamo tutti d'accordo che sulle parole d'ordine siamo tutti d'accordo e sono giusta e sacrosanta perché io sfido chiunque a non essere d'accordo con la riduzione d'orario di lavoro
A parità di salario diciamo con aumenti salariali
Però interroghiamoci come mai non t'è crollata questi occhi evidentemente neppure il letto hanno qui gruppo dirigente c'è la credibilità poi questa di queste parole d'ordine addirittura si capisce a cose che non c'è molta praticabilità
O che addirittura non si fa abbastanza questione concreta nel farlo decollare
Perché guardate questi obiettivi
Sono sostanzialmente obiettivi sindacale
Gli obiettivi della riduzione d'orario di lavoro non è che diciamo oggi la l'abbiamo affrontiamo affrontandolo il come partito ma tanti anni fa era già un oggetto sindacale quello della riduzione d'orario di lavoro
Come pure
L'indicizzazione della scala mobile era già una questione che i lavoratori il sindacato all'epoca già ce l'aveva
Quindi come mai perché questo è il punto
E allora se queste cose non hanno fatto Provenza in questo autunno in questa campagna d'autunno
Evidentemente vuol dire che non vanno affrontati in questo modo vuol dire che bisogna dare a queste parole d'ordine bisogna dare credibilità a loro com'è che si fa a dare credibilità a questione prettamente che riguardano ai lavoratori
Tappe secondo me se vogliamo dare credibilità ah per le questioni che non sono solo politiche ma che riguardano da vicino i lavoratori nel luogo di lavoro eccetera secondo me a mio avviso vanno innanzitutto coinvolti i lavoratori
Vanno innanzitutto
Portate all'interno del gruppo di lavoro questa proposta e ti sorrideva portava ecco cioè devo portare il nostro partito
Il nostro Partito siamo noi queste un'analisi che dovremmo fare
E allora evidentemente non siamo presenti non siamo radicata nell'ultima volta allora incominciamo a dire questo partito per rilanciare questa parole d'ordine questa campagna d'Autun abbiamo l'esigenza di rivolgerci anche oggetti i soggetti sono i lavoratori hanno ricominciato a coinvolgere i compagni di Rifondazione che stanno tra i lavoratori evidentemente ne siamo talmente ok perché poi non riusciamo a muovere evidentemente allora ci dobbiamo noi porre il problema come partito innanzitutto il radicamento perché vedete
Io mi ricordo quando nel novantuno lo posti tipo il movimento di Rifondazione
Ebbene lì
Sì nasceva il movimento spontaneo perché c'erano dei problemi c'era la questione della scala mobile c'era la questione dell'attacco hai lavorato bene che l'attendevano tutti pura ma è poco non eravamo organizzato non eravamo un grande partito nell'immediato dopo il movimento nella costruzione del partito senta la grande organizzazione che abbiamo adesso ebbene riuscimmo all'inizio del partito riuscì ma addirittura appare tre grande manifestazione Milano Roma e Napoli Napoli addirittura fu un successone una manifestazione per il lavoro Annapolis
Addirittura quindi insuccesso come perché avemmo questo eccesso perché avevamo delle grandi parole d'ordine
No perché riuscimmo a far capire Michel ma a sensibilizzare la gente i compagni
Riuscirono
A praticare
Perché c'era una grossa convinzione che quelle l'attacco ai lavoratori che quello era direttamente per far scomparire il grande partito comunista perché allora si diceva caduto il Muro di Berlino non c'è più di solito il Partito comunista il PC ci fu un uno scatto un balzo perché fin quando c'era il capitalismo c'era bisogno di Comuni sminuita è bene a questo aderirono tutti oggi invece com'è che su queste parole d'ordine
Non riusciamo
Non riusciamo a far decollare evidentemente lui aveva avremo avevamo iniziato a interrogarci allora con la costruzione della Partito della Rifondazione
è dicendo che innanzitutto dovevamo essere un partito di movimento radicato tra la gente della società nel luogo di lavoro perché dovevamo arrivare come punto di riferimento ci fu una grande discussione se doveva essere la classe operaia o la classe lavoratrice
Però alla fine decidemmo che questa è un partito che aveva come punto di riferimento la classe lavoratrice
Perbene quella fu una scelta chiara allora nel momento in cui andavi a far l'Assemblea andavi a discutere con la gente tu avevi quella quella posizione ed era inequivocabile evidentemente oggi invece questa posizione perché poi non è che l'abbiamo affrontata non è che poi l'abbiamo approfondita noi questa posizione evidentemente oggi sia offuscata un pochettino per cui manchiamo di credibilità quando andiamo a proporre delle parole d'ordine ai lavoratori
Evidentemente sarà proprio così perché l'altra questione della nostra convinzione quando lascia il e la dimostrazione oppure e Clara tutte è un imminente subito dopo il Ferragosto a a settembre la grande manifestazione a Milano eppur non c'era tanta preoccupazione che non riuscisse a eppure fu inventata nel bel nel giro di ventiquattro eppure fu una grandissima manifestazione perché perché si intacca va la scala mobile perché c'era l'accordo sul costo del lavoro catene o gomme si spiega
Che nella stessa nello stesso anno nel novanta dunque facemmo addirittura la compare la prima conferenza dei lavoratori e lavoratrici attori non
Dopo la scia della grande manifestazione di Roma
è su questa conterrà interne la questa conferenza giace c'erano le idee chiare perché emergente da quell'assemblea da quella conferenza un grande bisogno
Di rifondare il sindacato una grande critica al sindacato confederale perché i si usciva appunto dal costo del lavoro perché si usciva da accordi senza consultazione perché c'era il sindacato che aveva preso i bulloni ebbene in quella conferenza si riuscì a mettere al centro della discussione la questione sindacale
E c'era anche una grossa critica una critica serie è serrata all'interno del partito con la consapevolezza che era un problema che si doveva apre dare a più breve tempo possibile perché non era pensabile che un partito che si riconosceva come punto di riferimento alla classe operaia non ti interessa assai della sua organizzazione dell'organizzazione di questi lavoratori impensabile non affrontare il problema del sindacato è già me lo facemmo nel novanta dopo già era un panetto che avevamo messo era qui già la continuità della nascita del Partito della Rifondazione quindi con questi obiettivo con questa chiarezza di legna
Era molto facilitato il compito dei comunisti nel gruppo di lavoro c'era molto facilitato radicarsi del luogo di lavoro era molto facile appare le tessere far nascere i circoli i circoli di fabbrica oggi molto difficile
Bene se se questo sulla scelta che tutti facemmo all'epoca
E quindi su questa cose che noi ci spronare l'ad andare avanti
Ebbe come mai che da quel giorno da quelle grosse Pataki e poi non siamo riuscite poi a costruire granché è secondo me perché ci siamo adagiati nella dimostrazione voglio dire
è di questi giorni perché se non ci adagiamo guardarlo a fare una grande opposizione parlamentare con ventiquattro del infatti non vede che riusciamo a portare molti risultati a casa allora la prima scelta che dovremmo fare appunto è questo
E io capisco pure e fare la scelta di movimenti istanti parlamentarista istituzionale si può anche pensare di
Di far scomparire voglio dire il partito dal Parlamento adesso secondo me avverrà ugualmente se questa è la preoccupazione o non abbiamo Pittalunga perché questo non dipenderà alcuni valori allora se questo recente incominciano a porsi il problema di come ci poniamo nella società tra la gente quali sono i bisogni reali della gente non pensiamo si andranno a fare la battaglia parlamentare che poi qual è stato il risultato sulle pensioni però diceva prima di liberta hanno si sono inventati i voti di fiducia chiavi maxiemendamento istituzionalmente stiamo deboli allora dobbiamo rafforzarci come ci rapportiamo se non della società interno dove non siamo presenti e se siamo comunisti pensiamo presente nel luogo di lavoro siamo presenti in tutta la società mass
Siamo impegnati in campagne continuamente in campagna elettorale provinciale torna la politica eccetera eccetera mi dite quand'è che incominciano appare nella battaglia per farlo santo dell'arte ciondolanti lavoro chiacchiera diamo a proporre
Senta poi propone invece un cambiamento della del lavoro come sulla questione dei lavori socialmente utili voglio dire non abbiamo qui una può
Dizione chiara andiamo a discutere con i lavoratori che sta alla cassa integrazione per imposizione si finisco subito
Va bene nel momento in cui facciamo invece la scelta di stare
Di stare nella società di stare nel luogo di lavoro
è ovvio che ci corre l'obbligo di essere presente
Di essere l'avanguardista e amanti
A quelle poche
Proprio poche
Esperienza di lotte che stanno nel Paese
Guardate e terra
Che ha assunto furbetti una vertenza Alfa io non voglio parlare della legna non voglio parlare dell'Olivetti non voglio parlare di alcuni cantieri voglio parlare dell'altopiano X
Ma negli anni ottanta non fu per molto meno
Che ci fu il blocco dei cancelli alla FIAT di Torino
Ebbene e nostro compito il compito dei comunisti in Italia il compito di Lula Partito della Rifondazione quando può essere
Quella di di fare un'Assemblea
Quelle di di fare un'altra enunciazione che siamo contro tutti i licenziamenti e non è e alla conseguente quaranta questa posizione allora la posizione secondo me i del Partito della Rifondazione Comunista sulla questione dell'Alfa di Arese
Innanzitutto si dovrebbe si dovrebbe nata tutta la segreteria si dovrebbe esporre in prima persona alterati a dire che non passa nessun licenziamento mano a Chiatti baciando può carica Enchaîné
Facendo occupare la fa stiamo parlando di ulteriori novecentoquarantacinque licenziamento con mille settecento supra a giugno
Allora sì che incomincia maestre credibili se noi cominciamo a proporre iniziative di lotta non è con la conferenza non è come immagino non è il partito d'opinione che passiamo aggregarli la società e tra la gente me andare lì a proporre come stile esce dalla crisi pezzi esce stando CIN prima persone in prima linea
Non è pensabile che si fa un'altra conferenza com'è successo più che sgradevole diceva che poi non è stata più una conferenza dei lavoratori è stato un'Assemblea sapete qual è la differenza perché alla volta nel terreno ha messo ordine del giorno discussione all'assemblea e dieci non erano accettata nel documento n ordini terzo per cui quella è la ricetta quella lì le i punti quelle erano le parole d'ordine andiamo avanti andiamo a
A predicare nel mondo
Ecco si è pensabile fare un partito radicato tra la gente e c'erano e ci stanno ancora tanti focolai Gorge esistente che non conosciamo
è il nostro compito è quella di lasciarli abbandonati a se stessi
è lì che dobbiamo andare a raccogliere i nostri consensi tra la gente
Che sta sulle barricate tra la gente che non percepisce salari tra la gente che sta nelle fabbriche occupate non è pensabile raccogliere il consenso ma nostra linea ma ci andavo interviste oppure lasciando comparente accompagna cantante
Abbiamo riempito innanzitutto questa segreteria a prendere posizione sulla questione dell'Alfa di Arese
E se a coinvolgere tutto il partito sulla vertenza dell'alto ad Arese ma non in termini del Maggi propri comunicati
Concludo io tanta parte incompiuto tant'è vero che i io mi auguro che il la Conferenza programmatica non sia e non abbia
Il teste le stesse situazioni che ha avuto l'Assemblea dei lavoratori e lavoratrici autografo gli autori e mi auguro che questo slittamento
Della conferenza programmatica faccia riflettere
No sulla fa ci faccia interrogare su che partito vogliamo costruire
Perché il sindacato abbiamo da proporre alle classe lavoratrice
Bene noi possiamo a questo punto chiudere la seduta per domattina i primi iscritti a parlare saranno i seguenti compagni
No Turigliatto Di Clemente c'era al suolo la riunione domattina dovrebbe concludersi verso verso le tredici per consentire i compagni di
Nelle loro sedi quindi raccomando la puntualità alle ore nove domani mattina alle ore nove d'accordo alle nove chiudere e verso le dodici e mezzo prenderà la parola alle nove per la conclusione
Per l'ultima seduta larsen seduta di domani d'accordo grazie ai compagni buona serata
Praticamente