Assemblea Nazionale de "I Riformatori per l'Europa" org. da "I Riformatori per l'Europa" presso la Camera del Lavoro

Prende il posto come possiamo cominciare intanto ringraziamo tutti
I partecipanti i compagni e le compagne che sono
Che sono già qui presenti e quelli che saranno presenti fra poco perché in ritardo con i mezzi di trasporto
La resta
Molto come molti sanno tutti noi lo sappiamo abbiamo con una scelta politica compiuta da qualche tempo da qualche anno
Contribuito alla costituzione di questo nuovo partito che sarà sostanzialmente determinato e definito con il congresso nazionale che proprio a Torino
Si svolgerà a partire dalla giornata di domani abbiamo pensato utili di fare questa iniziativa perché le ragioni della storia delle idee socialiste del movimento socialista
Ovviamente per le scelte che noi abbiamo compiuto si ritrovano completamente nella costituzione di questa di questa forza politica perché finalmente le idee del riformismo sono idee che vanno come dire si affermano anche se siamo in presenza di incognite di carattere anche più generale che riguardano come la sinistra si attrezza però l'esigenza di costruire una nuova forza una forza moderna con le caratteristiche socialdemocratica europea
è una Seat è un'esigenza che noi abbiamo colto già da qualche tempo come una risposta che si poteva dare all'evoluzione della sinistra nel nostro Paese in particolare all'evoluzione della stessa sinistra democratica
Il congresso che si aprirà domani quindi sarà una ponga un puntamento che noi riteniamo fondamentale questa iniziativa ha voluto essere in qualche modo un segnale politico più che un contributo perché ovviamente i contributi li abbiamo dati saranno dati in quel congresso
Ma un'iniziativa politica per segnalare che noi consideriamo che la tradizione socialista Elli che trova posto che trova spazio e che trova leggi
Senso e pensiamo che in quella sede idee socialiste lei Delaj le sorelle
Trovano spazio legittimità perché con
Una battaglia politica da tutti assieme abbiamo compiuto noi che siamo qui con le altre persone che altri compagni che vengono da esperienze diverse stiamo lavorando per costruire una vera forza con le caratteristiche riformiste
Che abbiamo sempre pensato le di cui avesse
Io ringrazio tutti quelli che partecipano e che interverranno a questa a questa iniziativa in particolare voglio ringraziare il compagno Marcenaro che qui a casa sua come è noto ma oggi è qui in veste di segretario regionale del Partito dei DS se lo ritiene utile lo inviterei anche alla presidenza
Più tardi sarà presente il ministro compagno Fassino che interverranno alla sua contributo in questa in questa sede ringrazio i compagni parlamentare che sono qui già presenti
Ovviamente previsto il loro intervento non cercano di dare la parola in ordine anche al in ordine all'arrivo in questa sede in base come dire ritardi stessi hanno
O la Guglielmo Epifani che fa la la relazione introduttiva che la base per la discussione di questa edizione
Noi abbiamo colto l'occasione della celebrazione d'apertura del congresso di domani
Per fare un poco punto una valutazione della del congresso dei suoi esiti possibili del lavoro di preparazione
In relazione diciamo soprattutto a quello che noi siamo quello che vorremmo rappresentare al meglio al contributo che siamo in condizione di poter dare alla profilo del rinnovamento progettuale e programmatico dei Democratici di sinistra
Come voi sapete l'associazione riformatori per l'Europa è un'associazione che vede impegni
Historia di cultura di esperienza socialista repubblicana laica impegnati in diversi settori di attività sociale e politica benché intendono diciamo trasferire trasportare nella costruzione del nuovo partito una parte di quel patrimonio che essi stessi bene o male poco tanto hanno contribuito a segnare con la loro vita con la loro esperienza con le loro capacità
Per questo questa introduzione serve soltanto a fare il punto di massima sul sul processo aperto sui suoi limiti sulle sue opportunità suo ruolo che possiamo ritagliarci su come possiamo contribuire con le forze che abbiano né più né meno
A una migliore riuscita di questo processo politico
Per questo partirei dall'andamento del congresso da una prima valutazione che sul nostro versante siamo in condizione di poter dare
Dicendo innanzitutto che noi siamo stati e siamo per questo ancora ben più oggi no assolutamente favorevoli al fatto che finalmente si sia svolto questo congresso io so che normalmente questa è una frase che non si dovrebbe dire perché per la vita politica della regolarità della vita democratica del Paese
Norma che si svolgano congressi democratici GB formazioni politiche democratiche in realtà non è così
Perché
Lo stravolgimento politico istituzionale dell'inizio dagli altri novanta gli anni novanta ha consegnato in realtà tra tanti problemi irrisolti del compimento di questa lunghissima fase di transizione anche questo problema che non sempre si trova nella vita dei partiti modelli e pratiche democratiche di confronto e di decisione e che quindi insegnare questo fatto cioè che siamo alla vigilia di un congresso che alle spalle centinaia di congressi di base dei congressi provinciali di congressi regionali rappresenta pur sempre un valore di partecipazione di democrazia sul quale abbiamo molto insistito che per questo io penso sia opportuno sottolinea d'altra parte se ci si pensa bene
Anche lo svolgimento di questo congresso è in fondo lo specchio più fedele dei problemi dei limiti o delle opportunità che il progetto politico dei Democratici di sinistra incontra nella sua fase storica determinante
Si può dire che lo svolgimento del congresso esattamente la fotografia
Delle opportunità dei problemi delle ambizioni delle possibilità dei ritardi delle contraddizioni
Lo svolgimento politico di questa fase ci consegna io penso che potremmo convenire su una prima valutazione
E per questo anche una discussione tra di noi secondo me può essere utile e cioè che questa fatto graffia ci porta innanzitutto
Un processo che appare denso di possibilità che appare necessario da più punti di vista ma che si presenta ancora con uno spessore di difficoltà e di problemi non risolti ancora molto ampi e come ce ne sono stanza se il Congresso fin qui svolto dimostrasse come in fondo è molto difficile riuscire a completare compiutamente un processo di autoriforma di riforma e di rinnovamento del partito che in Italia non soltanto il più grande partito della sinistra Marra presente a pieno titolo
La presenza all'esperienza del partito in Italia appartenente alla famiglia del socialismo europeo e del socialismo internazionale
E dunque un processo di difficile transizione per i democratici di sinistra
In questa difficoltà si mescolano a vario titolo diverse componenti
Evidente ad esempio dalla pratica dall'esperienza politica verificata in questi mesi o anche in questi anni a partire dagli stati generali di Firenze come resta irrisolto
Un giusto rapporto un giusto equilibrio tra il vecchio beh il nuovo tra il peso e la valutazione che il passato porta dentro le persone dentro le vite collettivo dentro le organizzazioni delle esigenze di guardare al futuro
Di come cioè in sostanza si debba ancora operare per evitare che il futuro nasca senza un bilancio un ancoraggio forte al passato
Ma contemporaneamente evitando che il passato dice peso del passato quello che esso sia possa impedire a un partito di svolgere il suo lavoro fondamentale cioè quello di guardare avanti
Di guardare e di rivolgersi al futuro
Quando ad esempio anche nella polemica dei giornali
C'è qualche commentatore che dice il congresso dei DS deve prima fare i conti col passato
E contemporaneamente su qualche altro giornale qualche altro autorevole commentatore dice no
Bisogna in fondo riuscire a tagliare col passato e guardare avanti a guardare al futuro c'è dentro diciamo questa dialettica di opinioni esattamente il punto di equilibrio
Che fino a oggi secondo me la vicenda politica istituzionale del Paese non ancora trovate probabilmente non ancora trovata la stessa esperienza dei democratici di sinistra
E guardate che quando parlo di vecchio e nuovo non mi riferisco unicamente ad esempio al modo con il quale la questione socialista è vissuta voi affrontando penso anche a quel rapporto tra vecchio e nuovo che vive dentro i compagni e la discussione che attraversa quei compagni che vengono dalla storia del Partito Comunista Italiano non esiste un vecchio o un nuovo che riguarda solo una banca esiste un giusto equilibrio tra vecchio e nuovo che riguarda tutti e questo è importante perché stabilisce al di là delle storie delle ragioni e dei torti un punto di eguaglianza né i problemi che abbiamo di fronte che dovrebbe consentire consigliare a tutti di affrontare nel modo giusto la soluzione di questo problema
Ma c'è una seconda difficoltà evidente che riguarda questa fotografia del processo in corso
E che è un altro modo di guardare al rapporto tra vecchio e nuovo
Ed è la grande questione del modo con il quale caduti di grandi fondamentalismi ideologici che sono stati per generazioni cemento e patrimonio di adesione di militanza nelle formazioni politiche
Come sia possibile nelle condizioni di oggi riassumere ritrovare identità forte non più mutuati da grandi ideologia trascendentale ma da programmi da valori forti da scelte di contenuto che segnano per i valori che incarnano e per le coerenze che reclamano delle identità progettuali compiuti anche qui il passaggio non è facile facile a parole
Ma non è facile né la sostanza né la profondità perché prima era molto più facile l'appartenenza alle grandi famiglie la grande famiglia democristiana la grande famiglia di destra la grande famiglia socialista grande famiglia comunista che si rifaceva una grande ideologia grandi stravolgimenti storici
Oggi più difficile trovare identità forti nelle condizioni nuove delle quali c'è comunque bisogno ma al di là di quelle appartenenze che non possono naturalmente d'essere libro boss ebbe il futuro nello stesso modo con le quali esse sono state vissute da generazione da persone intere negli anni precedenti
Ma poi ancora c'è un rapporto non risolto
Tra come un'identità programmatica progettuale vive si stabilisce del modo con il quale questa diventa azione diventa pratica diventa responsabilità effettive troppo volte della vicenda politica parlamentare anche dell'ultima crisi di governo lo dimostra troppe volte noi assistiamo a proclami via comportamenti che vanno in un'altra direzione all'assunzione di certezza programmatica per la soluzione dei problemi abbia comportamenti tattici del sviliscono ora contraddicono dei non si fonda una nuova identità forte su valori su programmi su progetti se contemporaneamente non c'è un legame stretto tra questa adesione dei comportamenti concreti paradossalmente ma non tanto mentre al tempo delle grandi ideologie unificanti si poteva sostenere la differenziazione di un'azione tattica rispetto alla strategia perché esisteva comunque un fine ultimo una democrazia di Fini che giustificava le correzioni ieri tirati cambiamenti nel momento in cui un'identità è fondata su valori su programmi la coerenza dei comportamenti rispetto ai programmi valori che si assumono a oggi un'importanza molto più forte che nel passato
E infine il rapporto tra le regole di una vita democratica tra le regole che debbono sovraintendere una comunità organizzativa grande come può essere un partito questo o altri partiti e anche qui i comportamenti concreti non si può cioè nel momento in cui si costruisce si volta Sforza questo progetto di immaginare che ci siano regole lacunose
Regole che valgono per alcuni e non per altre e che ci siano poi comportamenti pratici che contraddicono queste aree se ad esempio la questione del pluralismo dico io penso alla relazione di Veltroni domani sarà molto dense molto piena dei contemporaneamente nei comportamenti concreti questo pluralismo non vite allora è evidente che non si pone soltanto diciamo un problema di restituzione di un rapporto corretto tra le regole e comportamenti si finisce per minare quel rapporto di entusiasmo di cemento di di adesione forte di cui viceversa non solo la vicenda politica dei dischi dei DS ma la vicenda politica e istituzionale del Paese a oggi bisogna ecco perché io credo che onestamente dobbiamo fare questa fotografia dello svolgimento congressuale e farla senza rammarico dei con la consapevolezza che idea politica l'intuizione politica la scelta politica e assolutamente fondante
D'altra parte si pone qui già subito la seconda delle questioni di importare
C'è questa discussione
Tra il profilo dell'azione del partito
Il profilo dell'azione dell'opposizione il profilo e l'azione dei livelli di delle diciamo regole istituzionali ed elettorali del Paese
Bene
è evidente
Che nelle condizioni politico istituzionale di oggi
E sempre più in uno schema nel quale noi crediamo e continuiamo fortemente aggredire di dare anche a questo Paese una visibile computer matura forma di alternanza tra schieramenti che si contendono la guida del Paese sulla base di programmi di coalizioni di voti responsabilmente ricevuti dagli elettori i cittadini
Che il rapporto tra le scelte l'azione e l'identità di un partito le scelte l'azione l'identità della coalizione non possono essere vissute Allo stesso modo del Periodo con il quale vigeva un sistema proporzionale è un sistema di sostanziale di mobilità del quadro politico istituzionale di governo o di opposizione evidente che il rapporto tra l'autonomia e le scelte le responsabilità di un partito tanto più quando questo è il partito più grosso della coalizione e le scelte e responsabilità l'azione della coalizione con la quale si vanno alle elezioni pretende un affinamento di soluzioni e risposte molto diverse di più convincenti che nel passato
E questo rappresenta tuttora un problema avverto anche nella discussione dentro i DS
Tra chi pensa che il partito del fondo si debba sciogliere in un contenitore più grande tra chi pensa che il partito debba mantenere l'identità è un collegamento più trasparente con gli altri partiti della coalizione
Io se posso dirla tutta come la penso avendo vissuto con molti di voi con Pietro particolare l'esperienza da Firenze a oggi del nuovo partito io mi permetto di metterla così
è sbagliato sia l'idea di chi pensa che l'identità del partito venga al di fuori il prima di ogni altra valutazione e l'opinione di chi pensa in fondo dell'identità di un partito si può fare a meno perché c'è bisogno comunque di qualcosa di più grande perché messa così l'alternativa è un'alternativa che non portano da nessuna va perché mette in contrapposizione
Il ruolo e la funzione di identità e la responsabilità di un soggetto politico a quella più generale della coalizione finisce per annullare l'identità e le ragioni della coalizione e soprattutto diventa sterile se non si fanno contemporaneamente dei due operazioni
Per ridare un'identità Nagy Ardenza democratica recinto dei singoli partiti assumendo come autolimitazione
Quelle regole quei progetti e quei valori che debbano sopraintendere la vita della coalizione
Non c'è bisogno di meno regole
O meno certezze c'è bisogno di più regole e di più certezze per la vita democratica all'interno di vis singolo partito e per le regole la vita il progetto che debbono sovraintendere latita della coalizione
In sostanza
Più regole più Progetto più valore unificante tipico della coalizione e contemporaneamente più certezza più vita democratica di ogni singolo parti
Io so che è difficile
E naturalmente lo scoglio di queste vicende politiche che travagli al centro sinistra in modo particolare undici partiti da coalizzare ognuno dei quali pensa soprattutto i più piccoli di a vere
Una rendita di posizione da poter esprimere
Però il problema e questo
Ossia affronta senza taxi e fughe in avanti con la costruzione paziente ma duratura
La soluzione di questo problema o se resta aperta questa discussione infinita e sicuro il tratto con quale con si concluderà questa vicenda
Una collezione che non apparirà più nella sua funzione di governo o agli occhi dell'opinione pubblica in grado di essere vincente nella propria capacità di governare il Paese
E partiti che continueranno a lacerarsi non su come costruire il meglio per se stessi e per gli altri ma di come costruire una propria difesa in un però assenza e deserta mi risulta di tutt'
La seconda considerazione che volevo fare riguarda invece i contenuti programmatici l'andamento del congresso in relazione alle mozioni al programma e ai problemi che rimangono aperti
Noi abbiamo sostanzialmente tutti sostenuto la mozione di di Veltroni e di D'Alema in questo in questo congresso
Devo dire che qualche compagno della sinistra dei DS ce lo anche rimproverato io penso che la migliore risposta a questi compagni è molto semplice
Ma come è pensabile
Che un gruppo di persone che si impegna a lavorare per un partito nuovo fosse in qualche misura a farlo senza condividere diciamo il grosso di orientamenti delle scelte del gruppo dirigente del partito
Al di là delle provenienze con il quale impegnato a lavorare come si può aderire a un progetto e contemporaneamente contrastare i contenuti le scelte e valori della maggioranza del corpo
Di quel partito nel quale questi progetti e questi obiettivi
Si intendono realizzato
E quindi abbiamo dato una valutazione di questo documento sia del documento di Ruffolo molto nitido e preciso nelle sue collocazioni e identità europee
Molto forte nel suo richiamo al socialismo alla cultura socialista democratica socialista liberale e contemporaneamente della mozione congressuale che ha preso l'ottanta per cento di voti
Detto questo però non c'è dubbio
Che il passo da fare e anni ora diciamo notevole
C'è innanzitutto secondo me da definire ancora con maggior forza il profilo riformista della nuova formazione politica
Non che non sia esplicitato nelle grandi scelte sulla globalizzazione sul rapporto tra mercato e ruolo dello Stato di sua regolazione
Nel rapporto ad esempio sul terreno sociale tra le tutele e diritti del mondo del lavoro e le esigenze della flessibilità o della globalizzazione
Nella valutazione della ruolo e della funzione dalla concertazione sociale non c'è dubbio che ci sono scelte molto esplicite molto importanti scelte peraltro che per una parte
Come noi diciamo assolutamente omogenea la propria storia la propria battaglia politica anche dentro le organizzazioni sindacali lungo gli anni settanta ottanta e novanta il problema è che questo profilo riformista deve essere calato esplicitamente nelle scelte e nei comportamenti nella cultura diffusa della della vita politica del partito non deve essere intesa
Come profilo valido solo in quanto si sia legge in questi esercita in questa fase una funzione di governo deve essere una scelta un profilo riformista permanente valida sia che si esercitano funzioni di governo
Sia che si esercitino funzioni di opposizione anzi
E trovo proprio qui la matura profonde risultato profondo di un'operazione di rinnovamento politico assumere questa discriminante indipendentemente diciamo per quanto possibile ovviamente
Dalle funzioni che si riscoprono
Un obiettivo una scelta un comportamento un metodo valgono sia che si governi sia si sta all'opposizione questo dalla forze identità riformista a un partito
C'è dentro questa costruzione di un profilo riformista l'esigenza che noi poniamo con forza non da oggi che in questo profilo riformista l'ancoraggio ai valori alla storia del socialismo e del socialismo europeo non sia di facciata
Si ha qualcosa di sostanziale per dirla tutta se posso dirla
Quando noi pensiamo ha un'identità forte del nuovo soggetto politico noi la troviamo fortemente ancorata alla sua identità socialista e democratico
Io so bene perché più volte anche parlando col segretario del partito
L'obiezione che vive quella che non c'è un solo rifornimento ma in Italia ed è vero
C'è una cultura riformista diffusa fortunatamente che riguarda la cultura e la presenza cattolica del cattolicesimo democratico c'è una presenza riformista forte del mondo laico della cultura azionista c'è una presenza riformista forte
Nella Maria stessa del PC c'è una presenza riformista fatta di pezzi istituzionali di Società Civile del mondo del volontariato è tutto vero ed è giusto c'è un partito che si richiami riformista
Ottavi una sintesi tra tutti i riformismi che esistono valorizzandoli
Però attenzione
Perché se accanto a questa valorizzazione degli apporti riformatore riformisti che provengono da più parti sistemi intere
Quell'identità forte al riformismo socialista e socialdemocratico o socialista liberale
Il rischio e che non costruiamo
Un'identità più forte e più matura ma un sincretismo
Culturale politico nel quale alla fine la costruzione di un'identità forte in qualche misura corre il rischio di non apparire
Così
Infine sta per non affrontare tutte le questioni c'è una questione che riguarda la forma partito
Un partito che abbiano identità un programma dei valori forti un comportamento concreto tra e coerente tra le cose che dice di voler fare i comportamenti deve essere un partito aperto
Deve essere un partito cioè che è in grado di non rappresentare
La società occupando la dall'altro
Per essere un partito che per il modo con il quale si organizzarla rappresenta per il pezzo che la rappresenta sia in grado di essere un filtro leggero ma non evanescente
Del rapporto della rappresentanza sociale per questo ci risulta un po'incomprensibile anche qui questa discussione questa polemica sul modo di associarsi al partito
Maniera collettiva in maniera individuale c'è chi dice basta con queste associazioni collettive e incomprensibile perché vedete
Io penso
Cioè nel momento in cui si costruisce un partito rinnovato il fatto di poter aprire forme plurime di adesione parla un mondo che cambia
Parla una società che si esprime in maniera diverso
Che cosa ci si deve chiedere noi chiediamo
Che taxi scritta individualmente chi è scritto collettivamente al partito debbono valere parità di diritti e di doveri e su questo non c'è dubbio
Perché nel momento in cui c'è bisogno di un partito aperto c'è bisogno di una certezza di regole in cui non ci può essere qualcuno ad esempio che tardano a quotidiani visione più bassa solo perché collettivamente aderente a quel partito no
Le regole le responsabilità i doveri debbono essere uguale per tutti
Però anche diritti
E da questo punto
Il diritto al potere collettivamente
Lavorare in questo partito sera secondo me sarebbe sbagliato ed esiziale se fosse messo in discussione ma non lo dico per noi cioè non faccio una difesa di ufficio di quello che noi abbiamo fatto in gran parte
Ne faccio una questione che riguarda la capacità del partito e poi se mi permettete
A me suona un po'strana
Che in un partito che come ha dimostrato la vicenda congressuale ha molte anime molte sfaccettature una lotta politica tra i gruppi dirigenti molto forte in molte aree il problema
Possa essere rappresentato dal fatto che c'è qualcuno che si associa collettivamente
Non è vero è sbagliato si scambiano cause per gli affetti riproviamo a ricostruire un filo razionale di ragionamento che lega
La struttura della forma partito al suo insediamento al suo sviluppo e si vedrà che questo è un giudizio non corre
Da questo punto di vista io penso quindi che anche il nostro ruolo nel congresso
Negli interventi nei lavori nelle votazioni nella sessantina di delegati che rappresentiamo che sono stati eletti nelle diverse stanze congressuali io credo che questo debba essere il nostro comportamento è il nostro ruolo
Ci sono
Punti molto aperti lo si è letto sui giornali questa questione dell'elezione diretta del segretario generale che agita la discussione ma perché essere contrari dalla direzione
Che era stata già decisa dagli iscritti abbiamo bisogno di funzioni forti di segreteria generale in un partito federalista in un partito plurale
Semmai il problema non è quello se il segretario generale può essere deve essere eletto dagli iscritti o dalla direzione problema vero che nel momento in cui c'è un'investitura forte del segretario generale le sei reti le procedure
Di pluralismo ridiscussione di Vattimo di controllo di direzione debbono diventare più forti
La vera discussione allora non è se domani o dopodomani Veltroni debba essere letto dagli scritti dal Congresso o dalla direzione del problema perché il segretario generale che ha un'investitura molto forte della quale ci vuole collegata a un programma
Deve potere essere accompagnato bilanciato attraversato
Da organismi che siano nella loro rappresentatività nella loro forza nella loro autorevolezza delle sedi di intensa azione democratica molto efficiente non bisogna guardare solo ai pericoli individuando i pericoli tornare indietro
Proviamo a guardare agli pericoli anche come opportunità e cerchiamo di limitare i rischi attraverso una costruzione democratica più forte e più avanza
Per ultimo mi affrontò di nuovo questa questione poi apriamo una discussione attorno a questi temi questa questione del pluralismo e ovviamente per noi un problema molto molto sentito
Noi non siamo tra quelli che diciamo lamentano sempre che c'è un pluralismo che in realtà non funziona non mi piace la cultura di chi si lamenta noi dobbiamo guardare a questo problema nei suoi limiti
Vedendo le cose che non funzionano avendo però la capacità di guardare avanti per superare non possiamo essere coloro che si sentono vittime non possiamo portarci dentro l'idea minoritaria
Noi dobbiamo avere la forza e la consapevolezza di dire con chiarezza che arriva un punto nel quale la costruzione politica di valori di programmi di comportamenti devi
Trovare definitivamente una sua assetto coerente nel rapporto tra la valorizzazione degli apporti delle scelte del pluralismo
E sarebbe anche ingeneroso non dire che una parte di questo sforzo nel congresso si è fatto una parte di rinnovamento una parte di attenzione in molte aree del Paese il nostro ruolo è stato apprezzato è stato valorizzato c'è stato davvero diciamo quella mescolanza di via apporti di cultura in altre parti no
Su altri fronti no ci son vicende anche anche recenti che ci hanno fatto diciamo
Aprire le antenne molto molto attente di compagne e compagni che provengono da altre esperienze che diciamo sono stati il nome di chi altre scelte gli altri criteri diciamo sacrificati e non valorizzati questo deve finire
Deve finire ma non per qualcuno
Deve finire per l'idea
Che se uno sta fuori questo partito ha valorizzato di più che se sta attento ma non perché qualcuno diciamo pensa
Ci sono in questo modo si può contare di più no
Ma perché in un processo di partito di rinnovamento come questo deve valere la regola fondamentale che non esistono due diritti due comportamenti non esistono cittadine dirigenti di Seriate SDP
Dobbiamo essere o diventare o continuare a ritornare ad essere esattamente tutti uguali
Sto principio di eguaglianza che non potrà che essere un valore fondamentale del nuovo partito
Deve essere io penso una regola la bussola anche nei comportamenti concreti
Vale quando c'è di impegnarsi in un lavoro di volontariato di volantinaggio di lavoro sporco vale quando c'è da leggere un sottosegretario o ministro quando c'è da fare una delegazione quando c'è da affidare una responsabilità importa
Solo il valore delle persone la loro affidabilità la loro esperienza può essere la bussola corretta di una politica dei quadri o di una politica di responsabilità
Io penso e di questo ne sono assolutamente convinto che questo è uno dei nodi non secondari dei problemi che resta da affrontare
Una parte di cammino si è fatto un'altra parte di cammino ci deve fare io penso che con la nostra presenza nel vogliamo contribuire a rendere più forte e più plurale più completo questo processo questa scommessa politica di cui c'è bisogno per il futuro della Sinistra democratica riformista e socialista italiana
La ringrazio Fausto ringrazio giorno
Do la parola subito Fausto Vigevani
Dal momento che sono d'accordo su tutto quello che ho detto Guglielmo io vorrei
Non ripetermi
Il caso mai aggiungere elementi di riflessione
Io non sono in grado non credo che nessuno sia in grado di posso o possegga agli elementi la conoscenza a partire dalla relazione di Veltroni
Per sapere quale sarà quale caratteristica assumerà questo congresso
Per quel che io sono riuscito a a capire in queste ultime settimane per i problemi che sono aperti
M'immagino che sarà un congresso molto difficile molto complicato
Probabilmente meno difficile meno complicato se si pensa
Solo ed esclusivamente a una logica interna in qualche modo se si pensa invece i problemi che sono davanti al partito in rapporto alla società italiana alle questioni di governo alle questioni dell'alleanza
Alle questioni stesse della configurazione del partito invece sarà una cosa molto difficile
Sulla base di questo allora accetta augurarci che su i vari elementi della complessità ci sia da sperare che si esca dal Congresso con qualche questione risolta
C'è un problema del partito
Io credo che non diciamo una cosa
Offensiva visto che ne facciamo parte
Se diciamo che
Abbiamo un partito facciamo parte di un partito che non ha udite entità
Chi ha fatto i congressi
Riguarda i comportamenti concreti
Chi non considera il partito come il partito dei dei leader ma guarda al Complesso le periferie le strutture gli uomini e le donne che ne fanno parte non fa fatica a scorgere che manca gli elementi fondamentali di identità
E questo è un problema
Ed è un problema
Che poi si traduce si trasferisce più o meno consapevolmente sulle stesse basi che regolano la vita democratica
Del partito stesse no
Insomma i
Un partito che non abbia identità e quindi una sua carta scritta che sia condivisa
Dalla passione alla militanza dal pensiero di migliaia e migliaia di persone
è un partito di una fragilità estrema sarebbe come se la democrazia italiana si potesse pensare che ha potuto vivere senza la carta costituzionale
Senza una carta che definisca costituisca elementi convinti di identità i problemi sono enormi
Diventano ancor più gravi se si pensa al problema della rapporto con l'alleanza con altri partiti
Diventano seri quando si pensa all'azione di governo
Usciamo da una situazione da una crisi
Che ha e mette nel conto che ogni giorno in qualche aula di commissione
Della Camera dei deputati o del Senato la maggioranza l'alleanza del governo possono andare in minoranza ogni giorno
Tutti però pone
Di nuovo
Ho visto in queste ultime settimane è una contrapposizione che come mine mi cito ho avuto modo di dire in questi anni in molti luoghi prima si ripropone la contrapposizione tra il partito all'alleanza che considero una contrapposizione stupida
Si propone una riflessione su che contemporaneamente sul che fare nei prossimi mesi ma ogni questione del che fare metti in conto di sapere se ci sono il che fare si riferisce anche elementi fondativi fondamentali
Sull'identità del partito sui valori a cui fare riferimento
Sui programmi e sui progetti e
Il punto io credo
Sul quale peraltro fare un'ulteriore in qualche modo si di sintesi considerazione che
Non possiamo non interrogarci e fare i conti col fatto che mai nella storia del nostro Paese la sinistra
Italiana è stata così debole come oggi
Anche quando mettiamo nel conto nella somma dei numeri dalla sinistra e consideriamo di sinistra anche Rifondazione comunista
Non mi è parso il non mi pare che ci si interroghi ma non tanto per guardare indietro
Alle cause che hanno portato a questa condizione
Mi interessa sapere se
Le riflessioni che si fanno hanno anche dentro la capacità di proporsi il tema come si fa a crescere
Come si fa a rafforzare una sinistra il Governo che sia
Quello che noi e pochi più di noi dicono
Nel partito non in qualche dirigente
Il Partito del socialismo europeo in Italia che è un termine
Che gli USA e
Raramente soprattutto i leader se ne sono serviti altrimenti non avrebbero avuto il passaporto
Per interloquire con le grandi formazioni della sinistra in Europa
Lo dico con un accento evidentemente polemico
In rapporto al fatto che la parola socialismo si fa fatica a essere utili fa fatica a essere utilizzata dentro il nostro partito
C'è un'abbondanza lo ricordava anche sotto un'altra visuale Guglielmo
Della richiamo almeno di una parte del partito sul riformismo
Ha ragione Guglielmo dire che già nel nostro schieramento ci sono tanti riformismi io aggiungo che in questi ultimi decenni in Italia soprattutto in altre parti del mondo abbiamo visto anche fortissimi riformismi di destra
Per dire che la parola che pure ha una tradizione solo socialista
Forse
Merita tutti essere non dico sostituita perché ha una connotazione
Dovrebbe invece più apertamente e liberamente
Come dire essere un connotato della parola socialista socialdemocratica per tagliarla corta e non continuare in un'operazione tipo crisi sia o di ritardo politico oltre che culturale
A questo proposito io intervengo per fare una prima considerazione noi dentro questo cosa pensiamo di fare
Già Guglielmo ha parlato della uguaglianza formale sostanziali di diritti che deve catalizzare ogni militante io ogni forma organizzati individuale o collettiva per l'appartenenza al partito
Però qui c'è un punto è un passaggio che dobbiamo realizzare
Se si vuole produrre un'innovazione
Non di poco conto nella struttura del partito
E se guardiamo a come il partito è permanentemente in ritardo in questo caso non solo il nostro
Rispetto alle dinamiche sociali bisogna dire che la struttura tradizionale che pure deve continuare a esistere la sezione la federazione le strutture regionali livelli nazionali
Non sono assolutamente sufficienti a intercettare in tempi non dico reali ma non dieci anni dopo
Le dinamiche delle società contemporanee
Se il partito vuole insistere
Come dire il punto di
Intermezzo tra la società e i luoghi nei quali partito riversa i suoi progetti cioè i rappresentanti nelle istituzioni deve dotarsi di una rete di strumenti
Che possono mettere insieme militanti
Ma anche non militanti al partito
Una rete di circoli di movimenti di associazioni dotati di prerogative di potere di dovere di responsabilità e abilitati a essere ad ogni titolo strumenti strutture membri dal partito
In questo campo c'è un ruolo per noi
Io penso lo dico esplicitamente in questa sede perché ci facciamo tutti insieme per qualche compagno sa che non lo dico da oggi che noi dobbiamo essere protagonisti
E possiamo esserlo della
Costruzione nel nostro Paese di una rete di circoli di associazioni
Il club
In qualche modo ma sono passati un po'tardi mi serva solo per fare un'associazione
Di memoria
Il Partito socialista francese dopo la grande crisi ricchi che vinse poi con Mitterrand partì con l'idea dei dei circoli dei movimenti che alimentarono la rigenerazione del Partito socialista francese
Fatte le dovute differenze di antichi situazione in qualche misura il problema il tenti
Procediamo per fin definirci sì cibo ci si muove in questa direzione
Con una dichiarazione un'intenzione oggettivamente polemiche
Possiamo definirci se lo vogliano essere protagonisti di una costruzione di questa
Avrete
Umana compito arduo
Di cercare di tradurre in termini di
Moderno socialismo i problemi che le società ci propongono
Sui temi delle strategie e delle culture dei contenuti dei progetti dei programmi
Se è vero che come vero
Che come i fatti dimostrano
Quanto più a fronte dei processi di internazionalizzazione di mondializzazione si crea no disuguaglianze
Che riguardano distanze tra continenti transitati prima ancora che tra ceti categorie c'è un problema della disuguaglianza che un punto della ragione d'essere di una sinistra socialista
In Italia in Europa e nel mondo
Pronunciare questo nome è un punto di confronto rilevante per segnare i connotati di valore di una moderna forza di sinistra in Italia e in Europa
C'è una seconda questione che voglio toccare accennavo prima rispunta rispuntata in queste settimane non ho la socio un titolo stamattina di nuovo il problema della contrapposizione tra partito
Ho Ulivo
Io ho detto considero stupita questa contrapposizione
Spiego rapidamente perché
Se questa questione viene proposta strettamente dentro al recinto degli schieramenti e delle forze politiche per l'amor di Dio
Si può immaginare che si fa un partito solo ci si prova e pensare invece di quali partiti a hanno bisogno le società moderne
Si scopre che le società moderne
Hanno bisogno contemporaneamente del massimo grado di rappresentatività
E del massimo grado di stabilità e non esiste partito al mondo in grado da solo di rappresentare il cinquanta più uno per cento delle opinioni pubbliche che si esprime una che voto
Non esistono in America dove l'offerta politica è fatta da due partiti col risultato che meno del cinquanta per cento risponde questa situazione e in Inghilterra che pure ha una tradizione centenaria un partito del diciassette per cento è stato fuori fino a ieri dal Parlamento da noi sarebbe uno che detta le leggi in questo Paese
E quando Blair c'ha provato a introdurre qualche elemento di proporzionalità anzi qualche elemento robusto riscosse in Galles da una tradizione centenaria di bipartitismo somma apparsi dieci o quindici schieramenti
Per dire cosa
Che il massimo grado di rappresentatività deve misurarsi col massimo grado di stabilità e non si sfugge
Ha una logica in cui sono le alleanze che vincono ma le alleanze non sono il prodotto di forze deboli ma sono il prodotto di forse forti l'alleanza e non sono forti se gli addendi sono deboli
E in questo bisogna rispondere
Anche a coloro che più o meno petulante mentre spiegano le cosiddette arroganze
Dove mai queste ragazze francamente
Possono essere di Toni di atteggiamenti mi pare che in questi ultimi mesi anche questo in questo bel romeno c'è una un miglioramento nelle stesse in qualche battuta del del premier di governo il problema è che tutti debbano crescere pendolare Leanza ripeto è forte se gli addendi sono forti
E in questo noi dobbiamo crescere a rivendicare il diritto a crescere come apporto ad un'alleanza che deve essere considerata un valore non tattico non strumentale lo dico di proposito perché in quello che rimane che ahimè ce n'è ancora tanto di cultura comunista le alleanze sono sempre strumentali non sono un valore positivo
Questo è un elemento sul quale si fa battaglia politica di orientamento ad ogni livello del Paese
Un'ultima
Considerazioni di carattere generale ho detto prima con un parole forse forti
Dell'assenza d'identità del partito
Io ho partecipato qualche congresso in qualche regione forte
E ma colpito il fatto
Chi
I diversi una sequenza di interventi nel dibattito dei congressi provinciali o di sezione
Compagni e compagni peraltro molto bravi
Dalla tribuna spiegassero con loro intervento il bisogna essere e non il cosa fare
Quando il punto di crisi dell'identità è in primo luogo su cosa se la politica è prima il cosa poi come e quindi il chi
Non esistono i temi forti
Che costituiscono l'identità del partito sul welfare sfido tutti
Ognuno di noi a dire poi ognuno di noi e fuori di qui ha una sua opinione
Ma per dire quanto è debole gracile basta una dichiarazione sulla previdenza per scatenare tutti sul tema pensioni quasi sbagliando peraltro quasi che il problema del moderno Welfare fosse ed esclusivamente il tema previdenziale che pure era e resta una grande grandissima questione
Mai quel format Terni hanno altre caratteristiche che comprendono anche fondamentalmente certo il problema dal reddito dignitoso per le persone anziane le garanzie che si debbano dare
Da questo punto di vista si fanno dei confronti con la Francia
Con Blair
Beh io vorrei solo io mi sottraggo al alla collocazione mi sottraggo all'idea di essere dalle Viana veltroniano in questa dimensione provincia lotta ai miei sottraggo anche a essere qualificato così
Perché se no il confronto col passato diventa attuale aveva un senso qualche decennio fa essere per i comunisti Ammendolia anni ad ingressi anni
Poteva essere per i socialisti essere negli anni o lombardi anni mi mi si consenta di dire che a meno Sands oggi
In rapporto a questa situazione
Non c'è confronto finiamola lì
Guardiamo alle cose
E le cose ci dicono
Che noi abbiamo un limite gravissimo attorno agli elementi
Cultura attraverso i quali leggere le dinamiche delle società moderne quello che portano in evidenza
Voglio fare un esempio che è stato tradotto male debolmente tanto è vero che la cosa non ha avuto ancora successo
Ripetendo che non voglio essere iscritto solo per questo esempio che faccio in termini positivi ad una ad una collocazione persona di persone
Io penso che Tony Blair peraltro il merito non è sua laburisti inglesi ci hanno lavorato per cinque o sei anni con i due precedenti segretari
A proposito del rinnovamento del sistema di welfare
Ha prodotto una grande innovazione che poi la riesca a tradurla con me il consenso questo è altro discorso riguarda i laburisti inglesi
A fronte della crisi dei sistemi di welfare pesantezza burocratizzazione pensa un modello in cui i destinatari degli interventi dei sistemi di protezione siano parte attiva non sia finita l'epoca della culla alla tomba chi ha bisogno aspetta a casa l'aiuto e il sostegno rendere protagonisti partecipi coloro che sono parte tutelata gare coperta aiutata per i sistemi di protezione a una innovazione radicale
Gli ha così si fa una riflessione attorno a questa questione
Che è un problema micidiale ti straordinaria difficoltà
Concettuale e teorica e poi politica e progettuale si facesse una cosa in questa direzione
Siccome non si fa poi si scarica sul sindacato tante cose che peraltro il sindacato
Non non merita
Ora io vorrei finire non voglio farla lunga
Io penso che hanno il competa non perché abbiamo chissà quali virtù
Sicuramente è un compito che penso possiamo più facilmente di altri
Assolvere
Che ci deriva dal fatto che abbiamo meno carichi sulle spalle dal punto di vista di tradizioni insediamenti di culture che hanno caratterizzato come dire la storia e la cultura di decenni per migliaia decine centinaia di migliaia di militanti della CBS abbiamo come dire potenzialmente una maggiore disponibilità guardare le cose per quello che sono
Noi dobbiamo metterci in condizione di mettere in campo questo che siano mettiamo in campo è un valore aggiunto che in qualche modo corregge i limiti quantitativi dalla nostra possibilità di agire
Ma se ci diamo anche modelli organizzativi
Quali quelli che io indicano
Se ci muoviamo in questa direzione noi possiamo già a partire questo me lo auguro da questo congresso per realizzare almeno una condizione
Che con questo fu congresso finisca la condizione di ieri di qualcosa
Anche perché sul piano individuale non si può stabilire chiesti qualcosa lo stabilisce individui l'interessato se si ritiene o no ex di qualcosa
Nel mio caso ma credo nel caso dei compagni e delle compagne che sono qui presenti stare in un partito che è membro del Partito socialista europeo dell'Internazionale socialista e dirsi socialisti non le mette in condizione di essere di ex niente
Ed è una condizione abbastanza agevole
Ma se si vuole si può anche come dire non fare questo riferimento che è pura una sua consistenza attualità politica rilevante nella bottarga politica e culturale dentro il partito
Ma questa condizione deve essere superata
E deve essere superata sui due versanti
Da parte delle forze non di provenienza PDS che hanno concorso in questa direzione perché sarebbe ingeneroso e ingiusto dire che sta solo di lana
Il problema sta anche da noi non qui ma da noi come provenienze socialiste varie
Esiste terra altri segmenti e poi esiste anche per PDS
Non esiste come affermazione ma esiste come pratica
Come pratica pesante
Quando si tratta come dire nei congressi nelle scelte delle persone degli uomini delle candidature
In ogni circostanza
Questo è un problema
Che dobbiamo come dire sollevare con molta determinazione
Avendo cura di sollevarlo proprio nei momenti in cui non abbiamo niente da chiedere ma vi deve essere un atteggiamento di apertura totale in questa direzione
Anche perché in certe circostanze parlo per la mia esperienza recente in questo congresso
Mi permetto di dire che anche in realtà forti
Anche piccole compagini
Di compagne e compagni socialisti
Che io ero al congresso senza vere da chiedere niente
Sono stati decisivi
Per far uscire congressi che altrimenti sarebbero state dei disastri
Realtà limitate circoscritte a qualche zona qualità aree del paese può essere
Intanto abbiamo contribuito alzare di molto la partecipazione alzare dibattito mi permetto di dire anche la qualità del dibattito e queste cose in un partito con gruppi dirigenti intelligenti debbano contare
Perché se non contano
Si possono vedere delle tribune messi sotto grandi osservatori di radio televisioni e giornali il giorno dopo nulla è cambiato tutto rimane com'è allora la sconfitta prenotate
Ringrazio Fausto Vigevani ora la parola al compagno Gianni Iuliano
Per darci un ordine noi abbiamo presenti allo stato dei compagni che devono intervenire
Penna che interverrà dopo Iuliano beh soccorrerlo
Tirare solo
Grazie scudiero con buonasera i compagni grazie dell'invito
Ricevuto che ci consente di fare qualche riflessione prima del congresso del dei Democratici di sinistra che parte domani io concordo in pieno con la relazione introduttiva
Di Guglielmo Epifani
Dobbiamo avere credo il coraggio anche perché siamo in una fase en discorsiva di dirci anche delle verità in maniera più cruda
E non far sì che questo congresso che si apre domani sia semplicemente un congresso un po'doroteo
Vecchi congressi democristiani che si aprivano nella concordia generale poi nell'unico momento di vibrazione era quello
Quando si doveva decidere gli organismi dirigenti dove
Si scatenavano le le richieste e giusto per far
Diventare questo congresso vero bisogna vedere quelle che sono le contraddizioni che devono venire fuori è che vengono opportunamente spesso sopite io opportunamente da parte di qualcuno io credo che invece le contraddizioni debbano venir fuori tutte anche perché
Questo adesso che per gli ex comunisti ex posso dirlo in questo caso Fausto
è un congresso che viene dopo sei o sette anni è per noi socialisti viene altrettanto dopo sei sette anni finalmente forse il primo congresso che fai un partito di sinistra
In Italia dopo tanto Periodo
Ed è inutile negarlo Shell o forse il dibattito vero non è fra una mozione di sinistra che ha raccolto il venti per cento che oggi
Discutesse il segretario debba essere è giusto che sia nominato prima del congresso altro credo che non sia questo il vero nudo il vero nodo rimane sempre quello di una posizione
Di un partito democratico di un partito che tende a superare anche le esperienze dei partiti socialdemocratici è quella di un partito socialdemocratico
Io personalmente ma credo la maggioranza di quelli che stanno qua solo per mantenere un'identità forte di un partito socialdemocratico perché in questa società italiana
Non è che la politica fa sempre schifo la politica fa schifo quando la rappresentiamo in un certo modo e c'è bisogno di rappresentarla invece bene con partiti forti
E
Sicuramente
Noi se ci riempiamo la bocca di euro siamo in Europa e la globale
Marci dall'essere europei anche nell'individuare una forma di partito che in tutta Europa si chiama con nome e cognome inventarci delle soluzioni che avrebbero gambe fragile e che soprattutto non avrebbero fondamenta
Necessarie per poter affrontare
I grossi problemi che ancora ci sono nella società italiana
Società italiana che nella fase eterna di transizione a una prima esigenza di coesione all'uso gruppo io vengo da una regione meridionale e dei non molti compagni qua che vengono dalla campagna che è una delle tre o quattro regioni italiane che ancora sono rimaste indietro
In un un processo di sviluppo che vede grande attività
Anche all'interno del Mezzogiorno d'Italia alcune regioni mentre altre come la Campania sono ancora arretrata e credo che uno sforzo complessivo non solidaristico
In senso così umanitario vada fatto per capire che risorse Investimenti puntare su anche su queste regioni significa vere uno sviluppo omogeneo in tutto il territorio nazionale che ci possa consentire poi di competere bene con i Paesi europei
Questo possiamo farlo se abbiamo non soltanto una classe imprenditoriale forte ma possiamo far così abbiamo una classe politica forte che riprenda il i ruoli decisionali e non si faccia guidare dagli ulteriori di un di una società molto spesso guidata dai mass media che non si faccia guidare da potentati economici ma una classe politica ricostituita nella sua dignità dopo il periodo triste di Tangentopoli
C'è bisogno di un partito forte di sinistra che dica le cose di sinistra
Non c'è necessità di inseguire io sono molto preoccupato
In questi giorni quando si parla dei referendum
Dei referendum proposti dai radicali io vedo con preoccupazione anche a sinistra qualche atteggiamento neoliberista che non ha nulla a che fare con la tradizione socialista e socialdemocratica del nostro Paese lo vedo con preoccupazione perché credo che chi ha dalla sinistra pensa di poter rappresentare posizioni moderate posizioni neoliberiste sbaglia completamente sia la strategia sia il la collocazione perché noi dobbiamo essere su questo
Non aveva assolutamente dubbi noi dobbiamo essere assolutamente per il no dobbiamo fare delle grosse battaglie e farle a fianco delle organizzazioni sindacali dobbiamo fare delle grosse battaglie di chiarezza altrimenti il nostro elettorato non capirei
La posizione di un partito che dice sì però ma qualche referendum o forse possiamo ragiona ci no io credo che noi proprio in dobbiamo riappropriarci di questo ruolo di classe politica che sia in grado di digerire non di essere guidata dagli umori della società
E francamente la nostra tradizione socialista e riformista non possiamo nemmeno metterla al servizio di operazioni neo centriste io faccio fatica a pensare accompagni che si fanno guidare in un strategie politiche da Cossiga su operazioni che sono di piccolo cabotaggio che continuano a essere un elemento di confusione Mella politica italiana e io mi auguro
Che non il voto socialista perché io non credo più che bisogna andare alla ricerca e alla rincorsa di un voto socialista il voto oggi è un voto che si conquista giorno dopo giorno questa è un'altra illusione il voto socialista non esisti più quello che noi consideravamo la nicchia o quell'elettorato di base è un è un elettorato che noi ci dobbiamo riconquistare giorno dopo giorno non credo che un voto di un elettorato riformista Possa inseguire esperienze cossighiani
E poi dobbiamo affrontare inutili
Che derivano dalla
Dal periodo di transizione
Io in questo sono molto schematico credo che
Dopo Tangentopoli
Non si è ancora creata una classe dirigente degno di questo nome
Molti
Molti rappresentanti di partiti molti dirigenti hanno pensato che bastasse sconfiggere
La classe dirigente socialista o quella democristiana per potersi poi sostituire nella direzione del paese
Così non è stato noi dobbiamo fare questa riflessione cioè non basta dire
Abbiamo spazzato via una vecchia classe dirigente per alcol crearne automaticamente una nuova no noi abbiamo oggi una grande difficoltà quella di selezionare dei quadri dirigenti che siano in grado di guidare non solo i partiti ma anche il Paese
E
Questa sarà lo sforzo che i partiti dovranno mettere in campo perché attraverso la selezione della proprie classe dirigente io mi auguro che il partito dei Democratici di sinistra possa riuscire a mettere in campo una classe dirigente
Non basata sulle strategie e sulle alchimie delle componenti interne ma sulla capacità dei
Dei singoli di affrontare temi importanti e di consegnare dei valori importante alle future generazioni
Credo che noi dovremmo ritornare alla militanza di partito
La militanza di partito significa che ognuno di noi che si impegna in un partito né i vari ruoli istituzionali o nella società delle dare una parte di sé questo partito verrà individuato come il partito a cui fanno riferimento i giovani le donne altri settori della società soltanto se questo partito saprà uscire
Da tentazioni di tipo soltanto strategico di alleanze di ricerca del potere per poter soltanto galleggiare e sia in grado invece di ridare dei valori è sbagliato dire i giovani di oggi non hanno valori giovanili oggi hanno i valori che non li
Le la la classe la classe dirigente di oggi e capaci di trasmetterli
Noi se siamo in grado di trasmettere valori di di grande rilievo
Della giustizia vera della libertà delle solidarietà
Avremo dei giovani che saranno in grado di recepire questi valori altrimenti avremo
Dei giovani che faranno altre scelte molto spesso le scelte della non politica e questo sarebbe la fine per questo Paese che sarebbe consegnato soltanto agli avventurieri
Noi tentiamo di fare queste cose con spirito assolutamente aperto speriamo che questo partito sia il partito dove
Sia consentito esprimibili esprimere le opinioni in grande libertà sappiamo che dobbiamo fare del grandi battaglie per poter
Riuscire a a scalfire quanto di conservatore c'è ancora in molti settori del partito a questa è un nostro impegno io credo che con Lille con l'aiuto del delle forze sociali con la spinta delle dei settori più giovani con
L'aiuto di coloro che vogliono impegnarsi in questo periodo di militanze riusciremo anche a raggiungere dei risultati positivi per il nostro Paese in modo da
Consegnare
Alle future generazioni un partito è una società migliori di quanto l'abbiamo vissuto in questi anni grazie
Anni ora la parola Renzo Penn
Dopo penna interverrà verso Cordero
Compagno Felice Besostri
E poi Giorgio Benvenuto crea arrivato gli chiedo di venire alla presidenza
Se io ringrazio i compagni mi mi scuso per la voce e quindi sono d'accordo con la relazione ci ha fatto Guglielmo quindi e poche cose insomma per noi che abbiamo seguito costruzione di questo partito
Sino a Firenze e poi in avanti sono debbo dire che ad esempio le rappresentazioni che da un po'di tempo si fanno su quella che viene continuamente richiamata come la Cosa due francamente solo la presentazione io ho visto un articolo sulla Stampa di di due giorni fa
Che sono un po'mortificanti un po'strumentali
Nel senso che davvero non si capisce molto bene da un lato
Giustamente vengono condannate tutte le difese di posizione l'aumento dalla frammentazione delle forze politiche e quant'altro dall'altro quando per carità con modestia però molti compagni quelli che sono qui è anche altre esperienze hanno negli anni cerchiato di portare avanti un processo di unificazione di semplificazione e poi dopo la rappresentazione
è quella che viene fatta ad esempio sull'articolo della stampa perché
O di questa benedetta questione della Cosa due bisogna parlarne in questo modo non che l'appuntamento di Firenze la costruzione del partito
Non sia stato esente da limiti anzi tutt'altro
Anche se una serie di cose però positivi ci sono stati ad esempio il documento degli stati generali di Firenze fu un ottimo documento la cosa il limite rilevante è che è stato un documento che hanno conosciuto cento centocinquanta persone quelle che hanno diciamo così lavorato la sua costruzione poi dopo Firenze non ci sono stati l'apertura dei cantieri come si diceva e neanche in particolare la discussione di massa che io poi oggi ormai assolutamente fondamentale per la costruzione di un partito nuovo non più partito come giustamente ha richiamato Ruffolo quindi limiti assolutamente evidenti però dentro una scelta è una scelta giusta di un processo e in controtendenza di unificazione
Della sinistra e dei e dei partiti
Questi limiti
Che hanno poi manifestato in particolare in periferia anche delle resistenze dette agli opportunismi
E magari è hanno convinto qua e là nella mancanza di discussione sul fatto che tutto sommato era meglio che magari diciamo così i socialisti stessero fuori e non dentro
Hanno lasciato aperto è stato letto la relazione la ripreso Vigevani il problema rilevante della identità della Ruhr di questo partito
E l'impressione è che per la difficoltà e per la mancanza di discussione che c'è stata sino adesso questo problema dell'identità dei Democratici di sinistra PSI sarà molto probabilmente difficilmente risolto dal Congresso che inizia domani però rimane
Un problema rilevanti per un partito di sinistra di governo riformatore
Chiesi caratteristiche Za e in qualche modo si qualifica per la partecipazione al socialismo europee
A mio modo di vedere questa difficoltà appella identità di questo nuovo partito beh deriva dal fatto che la sua formazione la maggioranza qui non poteva che essere così per le vicende storiche
Che abbiamo conosciuto all'inizio degli anni Novanta la maggioranza di questo partito ha provenienza PDS quindi a provenienza dentro la storia comunista
Ecco noi avevamo approvato quando dicono mitico ad esempio parlamentari compagni dalla Camera del Senato
Di come dire storia e cultura socialista però dentro i Democratici sinistra ponendo questa questione della questione
E socialista ad esempio in un documento che era parso un documento su cui avevamo discusso presentato Veltroni nel dicembre novantotto dove potevamo questa questione della questione socialista per il nuovo partito come un fatto vero
Quella discussione non sia e non c'è stata non ha diciamo così a non è diventato una discussione chi ha ha riguardato
I con l'importanza del partito e adesso le vicende di queste ultime settimane questa crisi un po'incredibile che non è stata capita
Da nessuno abbia avuto difficoltà comprenda la noi figuriamoci l'elettorato le persone in giro rischia di essere vista di essere letta come una riproposizione
In vecchio stampo in vecchio stile
Di un pezzo di questione socialista però non con diciamo così una discussione sulle questioni di merito ma sui temi arrivo con la testa rivolta al passato
Infatti la questione della commissione di Tangentopoli al di là del fatto che si può benissimo fare e le questioni attorno alla legge elettorale
Quindi diciamo così anche se in qualche modo si è cercato di tenerla fuori questa questione delle identità questo è un problema che ritorna noi ci domandiamo è possibile un'identità indistinta di un partito che fa riferimento ai grandi formazioni della sinistra socialista in Europa è possibile come abbia modo di vedere molti compagni del PDS hanno per un e per almeno una parte di comparire PDS hanno per una parte di tempo e pensato quello che fosse possibile diciamo così un passaggio silenzioso dalla condizione diaspro comunisti e per sciogliere questa situazione dentro il corpo di una forma diciamo così di formazione democratica abbiamo visto che questa è un'operazione che diciamo così non risolvi problemi non ci sta perché poi al primo scoglio alla la questione dell'identità è una questione che si ripropone e che quindi in qualche modo va affrontata Piva risolta e credo che anche se le richieste diciamo così allo scioglimento che vengo che vedo che vengono riproposte non ultima oggi l'intervista di Parisi
Sulla Repubblica bene forse hanno qualche motivazione
Diciamo così da chi la propone perché magari comincia a fare i conti con diciamo così i problemi che sono presenti all'interno dello suo schieramento ma come dire non risolve la questione di una grande formazione da sinistra
E allora forse ma ci avremmo dovuto tutti insieme i democratici sinistra con quella discussione che non c'è stata ma che in qualche modo però per fortuna sia avviata con il congresso
Fare e lo dovremo probabilmente fare i conti tutti insieme dalle varie provenienze
Nelle due direzioni sia con diciamo così le cose positive ma agli errori del del del della vicenda passata per quanto riguarda la sinistra quella che è stata in questo Paese
Qual è il prezzo socialista quale prezzo comunista e quella delle altre formazioni laiche e con più coraggio diciamo così rivendicare all'interno delle storie della della sinistra italiana come dire le parti positive la spinta riformista riformatrice che c'è stata in momenti rilevanti nella storia del partito socialista penso a tutte le vicende del primo del primo centro sinistra penso visto che domani inizia il congresso a Torino al al bel complesso che fece il Partito socialista a Torino nel settantotto bello il senso di discussione e di contributi diritti di proposte programmatiche alla via all'avvio della delle riforme istituzionali e perché no anche io lo posso dire visto che diciamo così nei confronti di Craxi non ho mai avuto grandissime e non mi ha mai emozionato diciamo così ma anche alla rivalutazione di una parte significativa della sua della sua parte prima parte di governo e dentro questa vicenda la sinistra rimane visto che molti compagni son compagna sindacato continua a rimanere a rimanere diciamo così un punto di silenzio che riguarda le vicende dall'ottantaquattro
Che riguarda le vicende che davvero in quella fase per un però e determinare una situazione di rottura all'interno del movimento operaio e della sinistra e per quanto riguarda il PC
In sicuramente in ritardo ma anche lì le spinte riformiste che ci sono stati una tradizione comunista italiana perché non rivendica
Io ricordo solo un dirigente e mi sembra diciamo così lo voglio ricordare io sono dirigente che è mancato da qualche tempo
Che però è stato un grande dirigente del movimento operaio socialista comunista riformista Luciano Lanna
Beh non c'è no la storia di Luciano Lama delle grandi spinte dal punto di vista riformista la scelta delle orge cos'è stata se non la scelta di un movimento sindacale da sinistra in questo Paese che ha posto finalmente la questione la politica dei redditi che ha aperto la strada popoli novantadue in avanti alla politica la concertazione
E allora
Questo invece della diciamo così della delle nascondersi silenziosamente
Perché magari ci son delle cose nel passato cui non si vuole fare i conti affrontare mettere in luce gli aspetti positivi del riformismo della sinistra della sinistra italiana e naturalmente essere in grado perché non si vive solo
Di cose del passato di essere in grado di innovare molto e di presentare programmi formativi innovativi per rilevanti sulle questioni che riguardano che riguardano oggi ultima questione
La questione la forma partito io credo che ripeto abbiamo fatto bene a dirlo i compagni dell'associazione sul fatto sull'esigenza di realizzare di fare il congresso del Congresso adesso però di questo partito del come dire alla sinistra italiana in qualche modo dovrà essere eletto perché è dei congressi si fanno e poi dopo bisognerà come dire verificarne le luci e le ombre
E la situazione diciamo del partito e quindi la situazione diciamo così della sinistra italiana a chi è chi è al Governo riformatrice è una situazione come dirti una qualche difficoltà
Il conte io se penso a a questa Regione se penso al Piemonte e Veneto come dire grossi situazione difficoltà appuntito del congresso non non non si è potuto fare
Per mancanza di prese di di persone di presenze per una partecipazione tutto sommato non rilevantissima se vediamo poi i dati de al Congresso vedessimo
Punti di forza e punti di debolezza difficoltà di una formazione di un partito che ha difficoltà là dove a livello territoriale ava avrebbe bisogno di farlo posizione fa l'opposizione ha difficoltà nella dimensione nazionale a valorizzare i risultati importanti
E del governo di questi ultimi tre o quattro anni
E quindi alla forma partito una giusta attenzione
Al alle forme tradizionali gli alle sezioni ma anche agli elementi nuovi
Alle associazioni e ai circoli
Io ho fatto questa esperienza vivendo in una realtà quella diciamo così dalla mia provincia qua di Alessandria dove a sinistra una sera molto forte insomma sia il partito comunista che il Partito socialista quindi c'è un ente come dire c'è una presenza rilevanti che in questi anni e poi ha preso tanti strade entrante e tanti i tanti direttrici io ho verificato codesto
Che si si vuole recuperare una parte di quell'elettorato socialista bisogna anche diciamo così individuare dentro il partito oltre agli aspetti di contenuti anche anche qualche riferimento diciamo così alla storia comune ai dirigenti ad esempio abbiamo costruito dalla Provincia Alessandra accordo con la con il con il gruppo dirigente abbiamo costruito dalle nuove sezioni in territori dove non c'è vero ne abbiamo dato a queste sezioni nomi dalla storia di dirigenti dalla scuole socialista c'è la sezione Riccardo Lombardi e c'è la sezione partitini questo è stato come dire per compagni Kiron iscritti al PSI un modo di riconoscersi ci siano non avrebbero non avrebbero visto però queste cose non bastano io ho verificato sto verificando che ad esempio in modo particolare per quanto riguarda come dire uno dei punti di difficoltà la presenza dei giovani l'impegno nella politica
Beh insomma se tu metti in campo strumenti come i circoli come come le associazioni dove uno si può iscrivere o meno al partito
Ma è più facile che si scriva l'associazione perché è uno strumento più leggero questo consente come dire forme di avvicinamento strumenti più leggeri quindi questi vanno andranno assolutamente tenuti continua la forma del Partito papà posta grande attenzione Pedio fu questo chiudo sono d'accordo con le cose ultime che diceva visione del suo intervento bisognerebbe pergamene finire ma io spero che almeno su questo il congresso di Jaume segnale positivo sul fatto che diciamo così debbono stare insieme per la coalizione di centrosinistra di questo Paese entrambe le tue idee cose cioè una forte alleanza coesa
E fatta da componenti forti
Che si affidano fra di loro che davvero si scambiano anche come si dice possibilità di di potere ieri e quant'altro ma che è fatta di soggetti forti
Soggetti che sono in qualche modo radicati nella società
Dei giovani e delle forze sociali perché se non c'è questo edifici Rimmel segnare non solo come dire un'alleanza forte è difficile immaginare un partito forte ma è difficile anche immaginare una sinistra forte quindi penso che l'esperienza nostra complessa tribolata di questi anni è un segnale in questa direzione alla Diodato e vi ringrazio
Ringrazio rancio penna la parola Livio Besso correrlo
La mia prima intenzione non era quella di intervenire io mi ero mi accontentavo diciamo così di essere stato uno di coloro i quali hanno promosso questo incontro
Di aver visto poco aver rivisto certi casi molti compagni con cui avevamo fatto o di strada assieme
E devo dire che poi sono stato spinto invece a dire un po'la mia
Proprio dall'aver incontrato tutta una serie di persone di compagni con i quali abbiamo diviso
Ore di appassionata discussione
Con il quale abbiamo militato
Il Partito dei Socialisti italiani
E che per un po'ci siamo come dire separati che con i quali io credo e spero si possono ritrovare elementi vere riprenderà assieme
Dico questo perché al contrario di chi di quasi tutti coloro i quali che mi hanno preceduto
Noi abbiamo deciso dopo più tardi dopo la Cosa due
Avendo criticato la Cosa due perché ero per come era stata impostata
Di qualcuno ha detto uscire non mi viene un'altra parola in questo momento dal Partito Socialista noi non eravamo entrate lei socialisti democratici italiani
E avevamo fatto questa scelta di loro ingresso in un nuovo soggetto politico che si costituiva per direi due ragioni la prima perché ci pareva che questo nuovo soggetto politico dichiararsi come dichiarazione di principio di voler superare la diaspora socialista ma che di fatto rimettere se assieme vecchi cocci di del vecchio partito
Senza una strategia politica e che dall'altra parte ci fosse un altro limite molto importante che prosegue limite che ahimè continua a sussistere e cioè quello di una mancanza di chiarezza politica anche dal punto di vista proprio della collocazione politica
Questo fu di Ray l'elemento che consiglio alcuni compagni
Io condiviso questa esperienza a livello parlamentare qui presente poi senatore Iuliano a dire noi non entriamo in questo nuovo soggetto politico e che come dire entriamo in mare aperto
Senza avere ancora una iscrizione
Precisa ai democratici
Qualcuno ci accusò allora di essere dei traditori
Qualcuno ci accusò di essere degli opportunisti
I commi credo io mi chiedo Seru siano più i traditori coloro i quali poco dopo hanno scelto per difetto a detta loro le idee socialiste di mettersi assieme a Bossi
Io credo che siano successe delle cose invece a fronte delle quali non è possibile non tenere conto come dire della storia
E non si deve mai non essere così generosi politica da tenere conto anche della rivoluzione
Delle forze politiche e allora su questa strada credo che non si possano indire che nel frattempo quello che era il Partito comunista con una come dire accelerazione formidabile
Aveva scelto di diventare prima Partito Democratico della Sinistra e poi Democratici di sinistra ma soprattutto ci fu una consacrazione internazionale attraverso l'iscrizione all'internazionale aggiunge
Io noi se posso dire questo non è plurale mai estatico ma noi
Inviano vivo altri che avevamo fatto questa scelta dicevamo che ci troveremo a veramente singolare che ci fossero due partiti socialisti o sedicenti tali in Italia con due segretarie che andavano sedersi all'Internazionale socialista e poi tornavano in Italia litiga sembra una cosa che non stava né in cielo né in terra
Semplicemente dicevamo
Che ci pareva giunto il momento di giocare una scommessa forte generosa che era quella di tentare di mettere assieme almeno i partiti che si richiamavano alla Internazionale socialista credo che oggi oggi io compito sia più ambizioso
Dovrebbe essere quello di cominciare a lanciare il messaggio che ora è ora è giunto il momento di cercare di rimettere assieme tutti i partiti della sinistra italiana se vogliamo avere un partito serio serio dal punto di vista di numeri innanzi tutt'e poi dal punto di vista della elaborazione politiche su questa strada
Qualcuno parlando con molti dei compagni che poi non hanno scelto questa strada io faccio questo discorso badate in questo momento qui perché è una delle occasioni formidabili perché io ho rivisto queste persone qua in questa sala e allora importante perché ci sarà forse un ottanta per cento cui che già scelto
Ma se ce ne sono altri che non hanno scelto io credo che con questi bisogna continuare a parlare che la generosità politica sia anche questa ecco dicevo qualcuno mi chiedeva
Ma che cosa mi dai tu te ne vai via da questo partito è stato la nostra casa la nostra tradizione e la nostra cultura per tanti anni e che cosa mi propone avevamo cominciato proponendo un'associazione avevamo cominciato proponendo un giornale che comunque ha visto la collaborazione di molti parlamentari per cui hanno scritto
A me basta voltarmi hanno scritto Guglielmo Epifani assetto Pietro Larizza hanno scritto Vigevani benvenuto e quindi molti di questi compagni hanno scritto hanno collaborato con lui per questo giornale questo arduo dire vedete che potevamo dare
A una organizzazione e a un qualche cosa in cui sì può continuare a militare e si viene riconosciuti qualcun altro chiedeva ma dimmi che cosa c'è di socialista
Nei Democratici di sinistra
Via costoro non rispondevano sempre hanno che quello che portiamo noi perché non si può pensare che gli altri come dire facciano una strada per essere finalmente noi no colori quali bontà loro
Si degnano di affiancarsi Boy da un certo punto lungo questa strada la statale si costruisce assieme io credo che ripeto di cultura socialista nei DS ci sia amabile quello che noi come socialista abbiamo voglia di portare
Senza dimenticare un'altra esperienza forte grande che non può essere sottaciuta
Dei partiti laici o dei laici diciamo così che hanno accettato di giocare la scommessa
Cioè un elemento forte su tutto questo
E non lo dico perché siamo qui
Il sette CGIL a Torino ma sicuramente i riformatori per l'Europa possono essere una organizzazione tale all'interno della quale molti possono ritrovare una propria identificazione una propria identità io mi rendo conto e capisco che chi per molti anni ha fatto militanza politica chi per molti anni è stato abituato a fare i direttivi a fare le segreterie e sia il bottino più difficile pensare magari di andare in mare aperto senza particolari e precisi punti di riferimento e persone che riferì allora questo può essere un punto di riferimento e una organizzazione di riferimento
Su questa questione badate il prossimo congresso che si andrà a celebrare estremamente importante io chiedo come dire che in un qualche modo l'iscrizione collettiva venga mantenuta perché proprio quella che ci dà la possibilità e ci darà la possibilità di continuare ad essere punto di riferimento
E quindi ad essere come dire elemento di raccolta attorno a noi di coloro i quali hanno militato
Nel movimento socialista nel partito socialista che sono di cultura laica e socialista e che hanno bisogno comunque ripetuti un elemento a cui riferirsi
Per fare che cosa qualcuno anche chiedendo anni
Per andare a dire io rispondo in modo molto semplice le cose che abbiamo sempre detto le cose in cui abbiamo sempre creduto
Partito ha bisogno di una linea politica me lo diceva qualche compagno prima allora per andare a dire che noi difendiamo la laicità della scuola per andare a dire che la riforma del welfare va fatta senza buttare a mare le conquiste fatte per andare a a dire come va affrontata questa società multietnica
Fattore mica da quattro soldi
Che fa proprio il paio secondo me quest'dovrebbe dopo
Con chi come noi la cultura socialista ha difeso
E per prima ha portato sul tavolo la difesa dei diritti e la conquista dei diritti civili
E credo che questo sia proprio uno degli elementi fondamentali nostra che quello della solidarietà
Io mi fermo perché ripeto non volevo
L'intervento l'ho fatto soprattutto come dire per avere la possibilità di parlare con questi compagni
Che ringrazio in modo particolare di essere qua
Ma che se sono qui ci sono la testimonianza vivente di una esigenza a cui noi dobbiamo dare risposta se siamo veramente come dire politici generosi che capiscono anche la necessità di dare queste risposte
Siamo qua non per fare una corrente non vorrei mai che qualcuno pensasse queste siamo qua per fondare io credo anche in un qualche modo come dire una scuola in cui si possa dibattere in cui si possono ritrovare il piacere del dibattere dette il dibattito e la discussione
Dell'idea socialista che sono state le nostre idee sulle quali dico abbiamo passato molti anni della nostra vita e per vedere come dice appunto
Il titolo quanto di queste idee socialiste c'è nel nuovo congresso dei Democratici di sinistra senza levarci però un una responsabilità che molto di questo quanto dipende da noi che la scommessa dice laddove dobbiamo giocare buttano
Grazioli io la parola Felice Besostri
Già in altri interventi si è posto l'accento sul problema dell'identità di questo partito dei Democratici di sinistra come uno delle questioni maggiori che questo congresso dovrà affrontare e risolvere e questo è un problema di identità crea vari aspetti un'identità obiettiva sicuramente esiste è un partito che fa parte del Partito dei socialisti europei è un partito dell'Internazionale socialista è un partito o i cui esponenti quando partecipano all'attività internazionali lo fanno sotto la sigla socialista
Però credo che questo non basti perché se questo fosse facesse parte anche della identità soggettiva di questo partito
Non saremo riuniti qui in sede separata per discutere di questi problemi di questo si discuterebbe insieme a tutte le componenti che hanno dato vita alla ai Democratici di sinistra a febbraio due mila nove novecentonovantotto a Firenze
Tra l'altro essendo collocati a sinistra si pone un problema di identità come partito di sinistra
E ed è su questo che credo che ci siano i tubi maggiori che percorrono questo partito si parte da un'idea largamente diffusa che quantomeno nel nostro Paese
Riaffermare un'identità di sinistra impedirebbe ogni possibilità di vittoria
Cioè non è soltanto un calcolo in base alla legge elettorale della necessità di alleanza è una valutazione che attiene alla stessa collocazione e definizione del partito
è una questione che non mi convince
Non mi ha mai convinto perché bisognerebbe trovare quali sono allora le ragioni e le nostre responsabilità poi cui l'Italia unico paese in Europa
Una formazione che si definisca chiaramente come formazione della Sinistra democratica e socialista non possa aspirare alla vita del Paese e a raccogliere consensi
Se questo è vero
Questo allora dipende probabilmente da errori nostri
Non parlo di paesi lontani
Ma recentemente in Croazia che parte da situazioni economiche sociali sicuramente peggiori delle nostre con una struttura una struttura politica più arretrata dalle nostre
Le elezioni sono stati vinti da due partiti quello che si chiama socialdemocratico e l'altro socialista liberale perciò non sono stati certamente di ostacoli
Si parla anche che però questa esigenza di rinnovamento è presente in tutto il movimento socialista europeo si fanno gli esempi di di Brera in Gran Bretagna il New labour la terza via
De la Germania con noi e mite il nuovo il nuovo centro ma riflettiamo un momento
Queste sono state tutte revisioni all'interno di una collocazione che non veniva messa in discussione
Ma soprattutto non veniva messo in discussione da nessuno
Di questi partiti che era in quanto tali che potessero aspirare a guidare a guidare il Paese facendo quel necessario aggiornamento teorico
Per far fronte a una situazione obiettivamente è cambiata
Qui da noi forse ci vogliono bruciare le tappe
Per esser rimasti troppo indietro per cui si passa dal comunismo al liberismo senza non dico una fase ma almeno una pausa socialdemocratica
L'altro problema è quello della continuità discontinuità di questa formazione rispetto alle formazioni storiche della sinistra in Italia parlo del PC e del Partito Socialista italiani io credo che dovremmo trovare un modo di comporre queste due termini che non sono così antitetici come può apparire nel senso che noi dobbiamo partire da una continuità che si basa sull'esperienza che sono state fatte dal PG ed al PSI nel nostro Paese ma invece una discontinuità netta rispetto a un sistema di valori
Quando in alcuni congressi regionali sono passate delle proposte di riforma dello statuto con cui si è voluto parlare tra i valori fondanti del nuovo partito
Dei valori del Partito Comunista Italiano chi si è opposto non è che vuol legare l'importanza eccezionale che ha avuto per lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese il Partito Comunista Italiano
Ma un conto è parlare delle sue esperienze e un conto è parlare invece di Vallauri di un comunismo italiano cioè fino alla rottura quantomeno non si differenziavano dai valori del comunismo nel suo complesso
E vi era una decisione a un sistema di paesi di concezione dell'economia di concezione dei rapporti tra le libertà e le conquiste economiche sociali rispetto ai quali la discontinuità
Deve essere totale
è un'altra discontinuità va introdotta sicuramente nella formazione dei gruppi dirigenti
Dobbiamo perciò affrontare il problema come un dal modo di formare gruppi dirigenti in un partito democratico ed aperto
In una fase transitoria
C'è stata una giustapposizione cioè i cofondatori anche loro come gruppo dirigenti ci sono sommati al gruppo dirigente che esiste
Va primo nel PDS ma essendo la logica dei numeri avendo la sua importanza non è l'unica c'è anche una logica politica il risultato a mio avviso estremamente insoddisfacente
E in ogni caso non si può parlare a mio avviso nei di un partito nuovo ne di un nuovo partito se non si affrontano appunto i criteri di formazione del suo gruppo dirigente
E allora trovo che al di là degli slogan che vengono adottati dei richiami a don Milani o a Rosselli o qualunque altro che spostare essere ricordato quando ho l'impressione anche su alcune esperienze di campo
Chi i gruppi dirigenti si formano con la logica con cui si formavano nel vecchio partito comunista dell'Unione Sovietica cioè attraverso i blocchi di cordate
Gorbaciov Eltsin e prima di lui quando c'era l'approvazione dell'iter di questo gruppo tutti quelli che avevano collaborato con questo leader in blocco venivano passati al livello superiore
E qui dove pare che distratti o i blocchi siano costituiti dalle varie esperienze di segreteria della Federazione giovanile comunista italiano questo è un criterio come un altro come tutti i criteri sono contestabili ma sicuramente vengono contestati da chi automaticamente escluso da questo criterio ed è chiaro se non altro per interesse personale che devo essere contrario a un criterio dove la logica e quella dell'antica FIGC perché in quel periodo io stato d'un'altra organizzazione giovanile che dalla federazione giovanile socialista italiana
Se questo
Trasformazioni devono essere fatte però dobbiamo anche chiederci se non abbiamo la nostra parte di responsabilità io penso che sicuramente questa ci sia
Innanzitutto avremmo dovuto cercare un maggiore coordinamento di questa presenza che vuole rappresentare la tradizione socialista
Ma non questo come un problema di stare insieme per una nostra identità o una nostra visibilità
Il problema di stare insieme e quello Caretto anche Livio spesso Cordero prima perché solo in questo modo
Possiamo
A portare il PPI a questo a questo partito e possiamo essere anche esigenti nei confronti dei cambiamenti chiedevano può essere che devono essere fra
Sono sensibile sicuramente alla innovazione
E molto sforzo di innovazione c'è in questo gruppo dirigente forse fatta come tentativi in varie direzioni per saggiare poi come risponde l'opinione pubblica ma noi siamo in un sistema dove la vera risposta dell'opinione pubblica ce l'abbiamo in base ai risultati elettorali
Se ci facciamo invece condizionare dalla risposta dell'opinione pubblica così come interpretata dai giornali spesso diamo l'impressione più una strategia non di lunga durata fatta anche per convincere ma di un aggiustamento proporre Sivo delle nostre proposte anche quelle concrete a seconda della maggiore facilità di farlo passare vorrei fare un esempio su tutti quella della questione del sistema elettorale
Dove abbiamo sostenuto e direi che ha ragione in un sistema politico come il nostro il sistema elettorale maggioritario a doppio turno che a un certo punto abbiamo improvvisamente abbandonato o ci apprestiamo ad abbandonare a favore di un risultato simile a quello che sarà prodotto dal prossimo referendum elettorale
Tipo di sistema elettorale
Che così come è congegnato
Condanna
Non solo la sinistra il centrosinistra a mio avviso alla sconfitta
Ma noi non dobbiamo rifiutare un sistema elettorale in base a un determinato interesse di partito perché la sconfitta di oggi può preparare la vittoria domani ma proprio perché abbiamo fatto una certa esperienza del maggioritario uninominale
Che nella nostra cultura politica produce a frammentazione e non produce aggregazione produce questi cambiamenti che ci sono stati produce un sistema politico che è di difficile gestione ed è su questo piano credo dobbiamo dare la nostra risposta
Ci sono poche forse va bene ma le proposte non possono essere incidenti fin dall'inizio se si dà anche l'impressione che non ci crediamo
E fatto una proposta appena non troviamo il consenso unanime immediatamente ci ritiriamo
Viene meno la funzione dirigente del partito e dovremo metterci a seguire quegli umori dell'opinione pubblica che sono tra l'altro tra loro mutevoli e che a volte invece riflettono servì semplicemente le preoccupazioni di chi vuole rappresentare l'opinione
Lo stesso deve valere sulla questione della scuola
Nei rapporti tra lo stato e e la Chiesa negli USA rapporti al nostro interno e con le altre formazioni del del centro del centro sinistra
Ma è chiaro che nessuna sinistra apposte rare a vincere se lei stessa per prima crede che questo sia impossibile
Dobbiamo trovare certamente degli slogan ma dobbiamo trovare soprattutto una politica e se dobbiamo anche riassumere in poche parole i nostri obiettivi
Io sarò forse un tradizionalista ma in un vecchio statuto del Partito socialista operaio spagnolo c'era scritto tra gli obiettivi che si era per una società
Senza classi
Di uomini liberi e uguali e qui siamo diciamo nel classico ormai libere uguali ma aggiungeva anche onorati ed intelligente
Ora prendiamo questo vecchio slogan con due soli aggiornamenti che io propongo che è quello di sostituire la parola uomini con esseri umani voi sapete ormai che c'è una certa sensibilità
Femminista o femminile per cui noi vogliamo una società dove tutti gli esseri umani lo soltanto gli uomini intesi come maschi siano liberi uguali o dorati e intelligenti
E a quelle quattro
Aspirazioni o fosse aggiungerei anche che esseri umani che oltre a essere liberi uguali onorati intelligenti siano anche felici e questo mi sembra un obiettivo che noi possiamo sicuramente dare a questa società abbiamo invece un altro slogan ai che
Che tra l'altro non tutti l'hanno capito immediatamente che che è una parola inglese che poi c'è ai e poi c'è che e non è Italo Vicarelli questa roba che non si sa cos'è a me l'unica cosa che fa venire in mente
Indicare Icaro
Allora questo sarà un partito che segna un partito Icaro come sembra nella nel suo slogan deve stare attento
Né a volare troppo alto né troppo basso cioè troppo basso
Gestione quotidiana del potere né troppo alto nel senso di avere grandi slogan visioni della società ma poi non legge gli strumenti per trovare la giusta via media che quella sulla quale possiamo sperare di allargare il nostro con
Colorado la parola Giorgio Benvenuto
Ringrazio Piero Fassino per esser presente prenderà la parola subito dopo Giorgio e poi ci sono le conclusioni Pietro Larizza quindi siamo in conclusione di questa nostra iniziativa vi chiedo di avere attenzione pazienza presenza soprattutto questo figlioli cercherò di ridurre all'essenziale che il mio intervento
Non ricordo che
Il congresso e alla vigilia di tre grandi appuntamenti quello delle elezioni regionali quello dei referendum è quello delle elezioni politiche
è un congresso quindi che offre l'opportunità non solo di concludere dopo una lunga fase di transizione non solo quello di guardare all'interno di come costruire questo partito mettendo assieme le diverse esperienze diverse provenienze Paolo opportunità questo congresso Piron guardare solo al passato ma soprattutto di costruire le linee le posizioni e le alleanze che sono fondamentali
Per questi appuntamenti che sono dinanzi a noi
Maniera molto sintetica voglio ricordare nel richiamare l'attenzione di tutti noi che sono appuntamenti diversi rispetto a quelli del passato per quanto riguarda le regioni la partita il gioco enorme perché non si tratta di elezioni regionali tradizionali ma si tratta di elezioni che aprono una fase costituente di modifica profonda dirlo struttura dello stato
Le giunte regionali che verranno elette e le regioni che è vero che saranno chiamate a votare apriranno una fase costituente
Perché le nuove regioni avranno grande capacità
E autonomia di governo si dovrà dovranno definire i propri statuti dovranno definire le proprie regole elettorali per le prossime elezioni e avranno molti di quei compiti che nella puro di riforma che è stato fatto in questi anni doterà le regioni vi possibilità economiche di entrata e di competenze esclusive rispetto allo stato così come lo abbiamo conosciuto e così come lo viviamo oggi quindi è una partita fondamentale perché elezioni che aprono una fase costituente ed elezioni nelle quali noi abbiamo l'obiettivo di per riconquistare le regioni del Nord che oggi sono nelle mani della opposizione secondo appuntamento è quello dei referendum e io non lo vivo in una fase difensiva e di angoscia penso che sia una occasione importante sei tutti i referendum
Verranno confermati dalla Corte costituzionale per affrontare in termini anche qui l'onda difensivi il problema del Welfare re dello stato sociale nel nostro Paese
Penso che abbiamo molte carte da giocare abbiamo molte ragioni da far valere
E che il fatto di aver posto questi referendum che apre dei problemi nella opposizione diventa un'occasione importante per Borrelli nel modo giusto la questione dello Stato sociale e trovo molto giù sta la scelta che è stata fatta in particolare dalla Wiley dalla CGIL di non trasformare questi referendum in una sorta di partita
Di referendum a favore o contro il sindacato ma come di una questione fondamentale che riguarda i diritti la solidarietà nei confronti dei settori deboli della società il terzo appuntamento e quello che ha riferito alle elezioni politiche che rappresenteranno il momento di conclusione di quella che è stata l'esperienza di governo che è stata portata avanti in questi cinque anni e quindi il congresso non è un congresso interno è un congresso che guarda chi ha la possibilità di riempire i Dini contenuti di definire io un programma di delineare una strategia proprio all'inizio degli anni Duemila
Noi come ci arriviamo a questo appuntamento ci arriviamo in un modo diverso
Di quello con il quale noi abbiamo affrontato l'inizio della fase costituente a Firenze lo voglio anche qui ricordare perché ci sono stati molti problemi molte incertezze e molte difficoltà molte anche molte esperienze difficili da mettere assieme ma trovo che sia particolarmente importante e significativo il fatto che a questo congresso ci si arrivi
E di questo bisogna essere grati a tutti voi gonna un numero di delegati che sono passati attraverso il filtro ed una partecipazione comune ad quella di altre compagnie di altri compagni che provenivano da altre esperienze i congressi regionali congressi provinciali congressi di sezione hanno permesso come dire di fare questo confronto di fare questo lavoro comune
No se ci sono state anche delle ombre ma le luci sono più forti delle ombre questa è stata un'esperienza positiva io l'ho vissuta partecipando a molte iniziative Lella associazione ma partecipando anche direttamente
In rappresentanza della direzione nazionale anche a dei congressi che si sono svolti a livello provinciale e regionale quindi arriviamo al congresso
E arriviamo al congresso con uno stato d'animo
Diverso e con delle responsabilità diverse rispetto a quelle che avevamo quando si partiva a Firenze e come voi ricorderete i delegati erano il risultato di una designazione dall'alto che veniva fatta da parte della associazione come affrontare adesso questi problemi e quali questioni voglio sottolineare le difficoltà gli appuntamenti che noi abbiamo CD chiedono ci richiedono di superare il questo complesso che non c'è solamente tra di noi ma questo atteggiamento che molte volte vediamo riaffiorare all'interno dei Democratici di sinistra e delle diverse anime dei Democratici di sinistra di sentirci tutti posto posto socialisti posta repubblicani post cattolici imposta comunisti io penso che il Congresso debba segnare il superamento di questa fase e di questa fase transitoria che durata abbastanza a lungo e debba avviare una fase nella quale i problemi vengano affrontati no con gli occhi rivolti al passato ma vengano affrontati cimentandosi sugli appuntamenti sui problemi e sulle difficoltà che sono dinanzi a noi parlare il meno di quello che ci ha diviso ieri nel passato è troppo vicino quel passato entro è un passato che non riguarda la storia ma che riguarda ancora la cronaca e non ci aiuta ad affrontare i problemi che hanno visto queste diverse anime queste diverse esperienze a venire altre idee a vere altre opinioni quello che decisivo e che è importante e che si riesca a affrontare i problemi di oggi
Le scadenze e di domani
La strategia del futuro e la si riesca a fare contaminando e mettendo assieme le diverse esperienze e costruendo insieme il progetto del del futuro io sono convinto che possiamo dare un grande contributo e questo grande contributo a costruire un partito forte della sinistra agganciato fortemente alla esperienza e alla tradizione europea lo vediamo come forte questa questo aggancio questo legame e come decisivo questo legame anche in pista
Del rafforzamento dell'Unione europea e dell'allargamento dell'Europa nei prossimi anni noi possiamo dare questo grande contributo e io anche qui riducendo lo all'osso nel mio intervento lo vedo in un grande sforzo che deve essere fatto di sconfiggere
All'interno della sinistra questa cultura Forte che c'è nella sinistra politica e nella sinistra sociale che è una cultura di opposizione
Noi siamo bravi a va affrontato criticare noi siamo bravi a portare avanti una politica di opposizione ma quando si tratta di affrontare i problemi del governo quando si tratta di valorizzare One dodici giusto di efficace che è stato fatto e si sta facendo a livello di governo è qui come dire nella sinistra politica e nella sinistra sociale viene fuori una sorta di complesso si comincia a essere titubanti si comincia a essere timidi e non si è in grado di valorizzare fino in fondo quanto è stato fatto io sono convinto che accanto a una giusta capacità di sollecitazione di stimolo e di critica sia sbagliato non valorizzare quanto si è fatto e questo lo viviamo anche in queste ore in questi giorni noi ci preoccupiamo di più della qualità delle alleanze che si sono dovute fare in questa situazione politica che meno di quella che l'essenza e le cose che sono state fatte
è vero che sul problema delle alleanze c'è molto da direi ci sono molti problemi e molte cose che forse vorremmo che fossero diverse ma io sono convinto che se stiamo sereni quello che è stato fatto prima da Prodi
E ora da D'Alema sull'azione di governo nonostante questi limiti oggettivi che derivavano dà i numeri in Parlamento dai numeri nel Paese e dalle alleanze che si sono dovute fare se noi andiamo a vedere l'attualità delle riforme che sono state realizzate ci dobbiamo rendere conto che è stato fatto parecchio e che le modifiche che sono state introdotte e le riforme che si sono realizzate nel Paese sono delle riforme che vanno nel segno del cambiamento e vanno nel senso di temperare
La necessaria liberalizzazione
Con delle regole che stabiliscano è mantengano i diritti anche dei cittadini e qui io sono convinto che la nostra esperienza la nostra culturali ci deve portare a dare più spazio perché se vogliamo vincere i prossimi e vogliamo essere vincitori ai prossimi appuntamenti elettorali è fondamentale che si sappia valorizzare quello che è stato fatto essi sappiano indicare con chiarezza anche le scelte lei gradualità che saranno necessarie per risolvere i problemi che sono ancora aperti io penso ai quindi voglio limitarmi a questo che la culturale di governo deve avere uno assicura la sua capacità di realizzazione e che ci deve essere una maggiore partecipazione un maggiore convincimento a livello politico è a livello sociale nel saper valorizzare i risultati che sono stati raggiunti
E nel saper costruire le soluzioni che sono ancora da individuare e da trovare
Concludo dicendo
Che certamente non è tutta non è tutto rose e fiori quello che avviene che in molti problemi ci sono ma io sono convinto proprio per la mia natura Weber la mia esperienza e che noi ci troviamo in una situazione dove e possibile fare di più ed è possibile anche dare un forte contributo al rafforzamento anche in Italia di un partito di sinistra che abbia delle dimensioni
Più ampie e che sia in grado di recuperare i molti consensi che si sono allontanati in questi ultimi anni e lo sforzo di a vere un partito ha perso un partito che discute un partito che ha questo appuntamento importante quando dovrà definire il programma di un partito che si organizzi in maniera diversa che abbia le aree a tematiche ma abbiamo anche la capacità di utilizzare diverse esperienze diversi legami con le associazioni che abbia la capacità anche di lavorare sulle adesioni individuali anche sulle adesioni collettive di un partito che sia presente nella società
Di un partito che non si muove e non si organizza
Solo quando ci sono determinati appuntamenti quali possono essere i congressi o le elezioni amministrative regionali ma che sappia rappresentare un continuo di attività di impegno un partito e Recuperi il rapporto con il mondo intellettuale che recuperi il rapporto con questo mondo così frammentato ma così bisognoso di avere un punto di riferimento e di dibattito che è rappresentato dal lavoro così come si chiede trasformato e da un partito
Che possa rivolgersi ai giovani e recuperare i giovani con dei contenuti ideali ma anche con dei contenuti propositivi
Io penso che si possa dare questo contributo si possa fare questo lavoro penso perché noi dobbiamo porci il problema di questo terreno è di questo giacimento che c'è che riguarda la sinistra nel nostro Paese e io penso che noi dobbiamo fare un grande sforzo perché si possano recuperare
I voti i consensi ma direi la partecipazione la partecipazione di quei tanti compagni e di quelle tante compagnie di quei tanti ragazzi e di quelle tante ragazze che oggi vivono la politica in senso negativo o vivono ancora in una posizione in disparte
Io speriamo che si recuperino i rapporti tra i partiti così come sono oggi bene le alleanze come ci sono ma guardo con particolare attenzione ha la necessità di un'azione Thierry guadagni alla politica che riguadagna agli ideali di una sinistra di cui c'è bisogno nel nostro paese così come opera nelle altre realtà
Un terreno fertile dove noi possiamo fare parecchio per convincere chi sta lì ad aspettare in piedi in disparte che giunto il momento dei riprendere a fare politica che c'è una casa nuova che si sta costruendo non è una casa nella quale noi entriamo ma è una casa che costruiamo assieme con gli altri e che occorre superare queste difficoltà a questi rancori che ci sono per il passato sapendo che i rancori per il passato non ci portano lontano
E che ha vero del rancore ci potrebbe mettere nelle condizioni poi domani di avere il ricorso di aver perso l'occasione di costruire una nuova realtà è di dare un contributo fondamentale a una rafforzamento dei valori di solidarietà di libertà e di un mercato che abbia delle regole definite e in più una progresso di uno sviluppo che non sia contro il mondo del lavoro che non sia contro gli anziani
Che non sia contro i giovani ma di una progresso e di uno sviluppo che la sinistra come lo abbiamo dimostrato in altre realtà
E come lo dimostra la sua lunga storia
Grado di utilizzare per portare ancora avanti il mondo del lavoro e per costruire delle solidarietà più ampie e più forte
Alzi Giorgio do la parola io non fossi
Io ringrazio
Panini venne invitato in questa questo incontro
Partecipo davvero molto volentieri
Vorrei diciamo
Concentrare il mio intervento su tre questioni
La prima riguarda diciamo il dato l'elemento di fondo la caratteri di fondo di questo nostro congresso
Che forse diciamo abbiamo messo in evidenza poco il primo congresso da questo punto di vista
Se non altro per questa ragione è un po'difficile che noi possiamo accedere all'invito di scioglierci perché non esiste un partito che al primo congresso decide di sciogliersi se no
è un congresso al quale noi portiamo a compimento un percorso percorso che ci ha impegnato lungo un decennio
Prima nella trasformazione da pc e PDS poi nel processo costituente dal PDS e DS
E non è un caso che il dibattito in queste settimane anche gli interlocutori esterni al nostro partito abbiano posto e pongono costantemente il il il problema del TC chi siete cosa volete o chi siamo cosa vogliamo il problema della identità
E io credo che in effetti il congresso
Darà una risposta a questo tema noi non siamo più un partito di ex non siamo un partito post
La traiettoria che abbiamo
Percorso in questi dieci anni ci ha consentito di costruire un'identità forte di un partito riformista europea di governo che assume il tilt tema della modernità come il terreno della sfida
Non solo sul piano politico
Ma anche sul terreno culturale
Di un partito che pratica la sua identità nel voler essere in Italia quello che assolvere in Italia la funzione che in altri Paesi europei da tempo assolvono i grandi partiti socialisti e socio
Tuttavia la definizione di un'identità non può essere fatta soltanto di riferimenti
Storici o politici che guardano le esperienze pure importanti ci ritornerò come le esperienze socialiste europee
Ma il tema dell'identità va radicato in primo luogo nel rapporto tra noi e la realtà
Io credo che lo sforzo che noi stiamo facendo è costruire un partito riformista di sinistra
Che si misuri con le dimensioni e gli orizzonti nuovi qualitativamente nuovi che pone l'accelerato processo di globalizzazione e di internazionalizzazione
Io farò credo che questo sia un punto ne dobbiamo mettere in evidenza maggiormente perché altrimenti una serie di passaggi importanti dalla nostra politica rischiano di essere vissuti dai nostri stessi scritti dei nostri stessi militanti i nostri stessi elettori
In un modo riduttivo
Mi ha colpito no in questi mesi come per esempio una serie di scelte di governo
Cui faceva riferimento anche adesso Giorgio
Come per esempio lo sforzo per mettere mano alla riforma del welfare
Ho misurarsi con temi come quello della flessibilità
Vengano vissuti dal nostro insediamento sociale e da chi guarda al nostro partito più come una esigenza
Diciamo che deriva dalla dialettica politica che non una esigenza di fare i conti con la realtà
Ma non è che dobbiamo affrontare il problema della flessibilità perché se lo pone la Confindustria opera potrà affrontare una flessibilità perché la struttura produttiva il rapporto tra cinque mercato che è diventato flessibile
Noi dobbiamo porci plana la riforma delle pensioni non perché se lo pone qualcuno ma perché le modificazioni strutturali che sono intervenuti da un lato nella composizione nelle dinamiche demografiche del Paese dall'altra nell'organizzazione
Dello stato e della sua speso sociale pubblica ci pongono il problema di mettere mano ad una riforma che in ogni caso si porrebbe si porrà chiunque governi questo Paese
Cioè fare i conti con i processi diciamo di
Con le dinamiche nuove che ci sono poste si pongono in modo sempre più accelerato di fronte a noi è assolutamente essenziali in altri termini
I vincoli le compatibilità e le opportunità intorno cui definiamo la nostra politica e la Storta stessa identità sono ridefiniti da un mutamento di natura strutturale
Sia dello sviluppo del Paese sia delle dinamiche internazionali in cui il Paese è sempre più collocato che con cui dobbiamo fare i conti e che richiedono uno sforzo di innovazioni in termini culturali e politici molto grande
Ma siamo a Torino
Beh ma questa è una città che sta ridefinendo fondamentalmente alla sua vocazione alla sua identità
In un modo come dire radicale Torino è stata per un secolo il punto estremo di un triangolo
Che come dire guardare a verso est obiettivamente nel momento in cui conoscendo bene come il processo di integrazione europea il confine che sta cinquanta chilometri da qui non c'è più lo sviluppo di Torino non può più può essere pensato come l'estrema punta di un triangolo che guardate viene ripensato totalmente in modo diverso e questa che può sembrare una speculazione intellettuale culturale a dei concreti effetti programma grazie
L'alta velocità da Torino a Trieste non può più essere un tema che noi affrontiamo
Come se fosse soltanto un problema del Paese nazionale come organizzare la mobilità la comune e i trasporti
Delle merci e delle persone su un asse di comunicazione interno perché la Torino Trieste l'asse centrale di un grande asset Inter di un grande aste transeuropee o di sviluppo che parte da Lisbona e da lontano da una parte arriva a Mosca dall'altra e se noi facciamo l'alta velocità eccolo e facciamo e emettiamo diciamo questo asse dentro lo standard a cui vengono riorganizzate su scala europea i processi di mobilità di comunicazione noi collochiamo quest'area attento a uno sviluppo se non lo facciamo ora che la gente la merce non si spostano passeranno di sopra
Chiaro faccio questo esempio Porter
E lo stesso ragionamento si potrebbe far fare per come pensare alla riorganizzazione del mercato del lavoro e della flessibilità e lo stesso problema si potrebbe lo stesso tema si pone approntando
Lei è uno dei ha determinato un salto che diciamo a sua volta il moltiplicatore di altri processi di integrazione l'euro è altro e Omega al tempo stesso di un processo di integrazione e Omega di un processo di unificazione del mercato ma è anzi fa di altri processi di integrazione che quel processo che che sono a a a loro volta innescati perché moneta unica sia pure con mille difficoltà non può che portare verso prima o poi un sistema fiscale unico
Moneta unica porterà verso un mercato del lavoro con regole omogenee moneta unica fare porta verso regole degli investimenti che siano armonizzate moneta unica vuol dire politiche rifinanziamento del welfare e della finanza pubblica che siano convergente se non la moneta non vale la stessa cosa
Nel mercato e allora noi dobbiamo ripensare vincoli compatibilità e opportunità dentro una dimensione del tutto nuovo
Allora l'identità riformista intanto parte da questo chi siete cosa volete siamo una grande forza riformista di sinistra che vuole ripensare lo sviluppo dell'Italia nelle coordinate nuove che i processi di globalizzazione di internazionalizzazione pongono e che sollecitano implicano a rideterminare gli elementi essenziali dello sviluppo del Paese non soltanto come variabili dello sviluppo del mercato interno e sempre di più ci obbligano a intrecciare a connettere le dinamiche dello sviluppo del Paese con dinamiche che sono più larghe di no
Io penso che questo noi vogliamo rendere evidente chiaro
Allora affrontare anche sfide difficili come la riforma dello Stato sociale la riforma del mercato del lavoro
è diventano delle sfide come dire che per quanto difficile noi assumiamo non come terreno difensivo
E invece come il terreno su cui noi ridefiniamo
Una politica di modernizzazione del Paese che sia capace di tenere insieme modernità e giustizia che è il senso di una politica di sinistra
Secondo secondo aspetto
Nella definire la nostra identità
No in questi dieci anni abbiamo teso a guardare a matrici culturali plurime
E lo stesso Partito dei democratici di sinistra nel momento in cui arriva al suo congresso
Fede era
In un unico partito donne e uomini che vengono da esperienze e culture e storie diverso come sappiamo
Tuttavia questo non è assolutamente in contraddizione in contrasto con come dire collocare un partito che siederà culture diverso dentro quello che la matrice fondamentale del riformismo europeo che una matrice socialista che socia del
Si è fatto riferimento nel nostro dibattito talora in questi mesi ai Piné
Bene epidemie siederò
Gli eredi della scrigno di chi mollare con i repubblicani di Mitterrand con i radicali di Mendes France Comi socia al cristiano e dire loro fede o o culture ed esperienze diverse che non impedirono a quel partito di chiamarsi socialista e di essere l'espressione di un'identità socialista in Francia euro
E io credo che noi dobbiamo rendere più esplicito questo aspetto questa è una cosa che io non dico qui a un'assemblea i compagni che vengono da una speranza socialista che è fin troppo ovvio per ma lo dico perché l'ho sempre detto anche ai compagni che vengono dalla mia storia
Io ho vissuto perché diciamo quella era la funzione che ricoprivo vissuto tutta l'esperienza di adesione del partito democratico della sinistra l'Internazionale socialista
Che abbiamo voluto come una scelta di identità quella scelta fu una scelta fatta al congresso di fondazione del PDS fu fatta con una scelta di identità di collocazione del partito
So bene come in quel momento
Noi quella scelta non fosse affatto scontato tra le file dei compagni che venivano dal pc
E come si è stata fatta con Travaglio
E come in quella fase non pochi compagni hanno vissuto quella scelta più come come dire una scelta di legittimazione politica della svolta che non di collocazione di identità
Dieci anni però non sono passati invano noi domani apriamo un congresso che si apre con i messaggi di play Blair Jospin e Schroeder dalla tribuna del congresso parla Guterres che il neo presidente dell'Internazionale socialista Veltroni pare la prima volta che parla non solo come segretario ma anche come vicepresidente all'Internazionale socialista ha un senso tutto
Ha un senso
Che noi dobbiamo rendere molto esplicito
Ha un senso che è quello di voler costruire un partito che ha un'identità radicata nella storia del riformismo europeo e riformismo europeo alla sua principale e fondamentale matrice nella matrice socialista poi e in questo c'è un po'di provincialismo italiano pensiamo sempre di essere quelli più furbi di altri criteri Gente viaggi basterebbe essere un po'meno provinciali per vedere che sono gli stessi partiti socialisti socialdemocratici ed essersi posti in questi anni
Il problema di andare oltre l'esperienza socialdemocratica del welfare del
Riguarda gli anni sessanta e settanta
Io ricordo che andai nel mille novecentonovantadue al congresso dei laburisti norvegesi che è uno dei grandi partiti socialdemocratici storici è il tema del congresso era affermare la giustizia è una società flessibile
Non è il tema con cui facciamo i conti corteggiò almeno
E in questi partiti non c'è la stessa ricerca che stiamo compiendo noi come rinnovare un'idealità e una radice Forte del riformismo socialista socialdemocratico facendole incontrare con altre culture altre riformismi che sono portatori di sensibilità vecchie e nuove che sono venute manifestandosi
Da quella ambientalista i problemi che ci sono posti interni del tutto nuove della rivoluzione femminile eccetera eccetera
Quindi io penso che noi dobbiamo essere consapevoli di questo fatto del fatto che noi molte costruiamo diamo vita a un partito
Di governo di sinistra riformista
Che assume il tema della modernizzazione come una grande sfida culturale e politica che federa storie culture riformiste diverse e che le ricordo lotta però e trova il punto di unificazione di queste riformismo e nel collocare questa questo partito dentro la grande famiglia riformista europea che alla sua matrice Fondi ideale politico culturale fondamentale nella matrice socialista e socialdemocratica
Terzo e finisco
Parole così le questioni le due questioni che opposto a me pare consente anche di affrontare una questione che avverte che il congresso non risolve di per sé che la questione socialista
Questa questione c'è stata riproposta anche recentemente dagli articoli di Intini sull'Unità di qualche giorno fa l'intervista di Boselli la replica che ha fatto Giorgio Ruffolo
Io credo che
Forti appunto di un'identità chiara noi dobbiamo essere capaci di affrontare questa questione e di dare una sbocco Poli una soluzione politica questa che è una questione politicamente e perciò
La storia della sinistra italiana è la storia di una sinistra afflitta da un male oscuro te questo male oscuro è la pretesa volta voltati ciascun partito della sinistra di rappresentarla da solo tutte
E la storia di più di settant'anni
Di sinistra caratterizzata da una pluralità di partiti è la storia di una lotta per l'egemonia di ciascuno contro l'altro in cui ciascuno atteso appunto
Via via a far prevalere una rappresentanza
Prevalente sì e cioè
E senza andare troppo in là nella storia per esempio questo fu l'errore del PC compirà settantacinque settantasei al massimo storico elettorale del PC al minimo storico lettore socialista quando ci fu una lettura di quel voto che diciamo interpretava quel vuoto come l'assegnazione ormai Comunisti italiani
Di un compito rappresentanza universale a sinistra gli anni dopo si incaricano dimostrare che non era così
Lo stesso errore lo compì
Craxi Partito socialista nel gli anni Ottanta quando di fronte alla crisi del PC post berlingueriano scommesse sull'approfondire questa crisi
Sperando che l'approfondimento di questa che si consentisse finalmente al Partito Socialista a sua volta Luigi assumere una rappresentanza universale
Fino al punto di contestare come dire di negare il valore alla svolta di Occhetto quella negazione ma questo seggio
La cosa che è sconcertante
E che neanche il grande terremoto che dal novanta sconvolto e cambiato
Totalmente alla geografia politica italiana ha consentito la sua lista di liberarsi di questo male oscuro perché questa come diciamo conflitto competizione continuato anche in questi anni con una piccola differenza che tra il mille novecentoquarantasei al mille novecentonovantadue litigavano due partiti che insieme superavano sanno sempre superato il quaranta qualche volta ha sfiorato il quarantacinque due volte ha osservato dirittura il cinquanta per cento negli ultimi sette anni litigano due partiti che insieme non superano il tre
E c'è una fascia sempre più grande di elettori non solo socialisti
Che di fronte a tutto questo come dire rischia di essere tentato dal ripiegamento dall'astensione quando non come sappiamo per una parte elettorato socialista anche da un voto che addirittura va all'avversario
No io credo che noi dobbiamo affrontarlo
Non lo risolveremo naturalmente in questo congresso ma dobbiamo sapere che questo il fatto di dare di fare un congresso che radica un'identità chiara e netta dei Democratici sinistra non significa ricchi viale questo tema come se fosse il riso
Dobbiamo avere il coraggio di sapere che lo dovremo risolvere quanto più lo risolviamo in fretta tanto tanto meglio sarà
Con uno sforzo di rivisitazione della storia italiana che dobbiamo fare tutti insieme
E che ci consenta di superare delle reciproche demonizzazione ci consenta di superare delle visioni maniche unilaterale della storia del Paese
Ci consenta di fare i conti con la storia dell'Italia per quello che è stato peraltro voglio dire ormai con tutto quello che è accaduto credo ci siano anche le condizioni per rivisitare questa storia con uno sforzo di oggettività e di distacco sufficiente a risolvere politicamente questo problema
Non può non essere materia di riflessione il fatto che oggi al centro del dibattito politico italiano e di tutte le forze politiche italiano ci sta sostanzialmente la piattaforma della conferenza programmatica socialista di Rimini questo boom
Dalle riforme istituzionali allo stallo alla riforma del welfare come welfare delle opportunità per non parlare di altri tempi noi oggi tutti centrosinistra centrodestra discutiamo di temi che furono poste in quella conferenza
Poi sappiamo tutti come diciamo una definizione come dire una diciamo una proposizione culturale politica suggestiva interessante è stata tradotta poi concretamente invece una gestione politica fortemente discutibile ma questa è un'altra cosa non può cancellare il fatto che ci fu una fase nella quale diciamo per esempio il Partito socialista seppe farsi interprete di una domanda di modernizzazione del Paese è invece l'altro grande partito della sinistra Laus
Coloro ritardando un processo di trasformazione di modernizzazione di cui invece l'Italia aveva bisogno
Fare i conti con lo stesso gesto significa fare i conti con queste questioni diciamo ricostruire una storia del Paese che sia corretta
Che veda naturalmente tutti i problemi che ci sono stati e che non sia prigioniero diciamo
Di una disputa nella quale il problema e dare quindi ragione a qualcuno a torto qualcun altro quanto invece ricostruire passaggi essenziali della storia dell'Italia per come dire
Essere in grado oggi comunità entità forte e lasciando alle spalle quella divisione ci consenta diciamo di corrispondere effettivamente alle domande dalle esigenze all'esigenza del Paese ecco io penso che
Per questo
Il contributo che può venire
Alla vita
Dei democratici sinistra dai compagni che vengono dall'esperienza socialista è molto importante
Proprio perché non siamo più
Un partito postcomunista come necessariamente era il PDS nel mille novecento ottantanove novantuno all'indomani
De la trasformazione del PC
Non siamo un partito soltanto dinanzi a un partito diciamo che ha avuto la capacità di costruire in questi anni una politica una strategia un consenso nel Paese
Al punto da diventare forza che governa il Paese ha la responsabilità primaria di guidare la gestione del Governo con tutto quello che questo comporta in termini di maturazione culturale politica e programmatica e quindi credo che tutto questo ci consenta anche con maggiore forza
Di guardare diciamo alla prospettiva del Paese alla funzione che noi vogliamo giocare nel Paese con sufficiente sicurezza e io credo appunto che dai compagni che vengono esperienza socialista può venire un contributo fondamentale fare in modo che i DS siano davvero quel grande partito riformista che sia capace di assolvere in Italia la funzione dirigente che in altri Paesi da tempo il i partiti che si richiamano a matrice socialista e socialdemocratica assolvo grazie
Lazio Piero Fassino
E do la parola a Pietro Larizza per le conclusioni
Nel frattempo voglio ringraziare il dottor Paolo Serventi Longhi il Senatur Cabras Santo Antonello Cabras per essere presenti anche che non prendo la parola per evidenti ragioni di tempo grazie
Paolo Serventi Longo Longhi uno dei fondatori autorevolissimi ah eccolo sta lì
Navali iniziato un questo dibattito dopo la relazione di Guglielmo
Parlando del congresso che inizia domani il congresso di Vieusseux
E qual è il ruolo del contributo che possiamo fornire nuovi
Che abbiamo scelto
L'associazione dei formatori d'Europa come sede attraverso la quale all'interno dei DS esprimiamo la nostra storia la nostra cultura e le nostre idee sul futuro
Piero Fassino introitate
Considerazione
Su un tema non c'è più vasto che io condivido quello del riformismo
Reale del riformismo sulla realtà non del riformismo astratto e parolaio
Così come condivido alcune riflessioni
Di ordine internazionale che lo ha compiuto torna gare non sono d'accordo con lui sulle conseguenze che trae o per lo meno non su tutte le conseguenze che attratto con una forte dose di automatismo
E in ogni caso
Pur non essendo d'accordo con alcune conseguenze c'è un fatto che ci riguarda tutti
Cioè il quale il rapporto che c'è tra soggetti diretti chi opera nelle istituzioni che operano i partiti ad esempio che opera nel sindacato nelle organizzazioni sociali
Rispetta i processi di riforma che nel nostro Paese si pongono e in che talune circostanze uno anche processi di riforma che hanno il carattere dell'estrema urgenza
Ecco fra i processi di riforma che hanno carattere urto urgenza certamente inserisco anche quella dello Stato sociale
Ma io non traggo nessun automatismo tra Stato sociale e previdenza e soprattutto non traggono alcun automatismo tra previdenza e spesa pubblica
Io riflettevo
Su una serie di fatti che
Ci riguarderanno inesorabilmente
Mamma nonché entreremo nel contesto più politica e meno sociale
Si diceva siamo stati indicati come cofondatori
Cofondatori
Cofondatore di che cosa
E cofondatori e si parla sempre di Firenze per quale percorso
Noi abbiamo costituito l'associazione e dai responsabili dell'associazione
Abbiamo aperto un progetto è uno statuto con scopi espliciti e dichiarati
Che erano quelli di essere soggetti costituente appunto
Ma anche soggetti proponenti
Per realizzare nel nostro Paese nella forma più moderna possibile senza rivalse senza nostalgie
Un moderno partito del socialismo europeo
Se viene a mancare questo fine
Bene a mancare le ragioni per cui si è costituito l'accesso riformatori per l'Europa
Visto che ogni aderente
Ha conosciuto statuti e Fini e credo che nessuno di noi abbia i titoli o i poteri per dire ragazzi abbiamo sbagliato
Questi è una cosa fondamentale
Perché nel dibattito in corso in Italia
E soprattutto nel dibattito in corso nella sinistra e nella sinistra socialista e riformista
I DS sono debitori di una risposta non a noi
Ma al Paese e soprattutto la questione socialista che c'è nel Paese
Io ho sempre considerato un errore e ancora illusione
Pensare che si possono inseguire il socialista un voto socialista dicendo venite con noi
Se c'è una questione non completamente risolta socialista i è una questione
Che riguarda il progetto che riguarda il programma e che riguarda le disponibilità
Le disponibilità verso coloro che non hanno rinunciato ad essere socialisti
Ma non trovano le condizioni più idonee per esprimere questa loro storia e questa loro cultura
E guardate non mi riferisco
Ha qualche contrasto che c'è stato in giro per l'Italia
Perché attimi diceva guardate ma lì c'è un dirigente su un figlio di buona donna uno chiuso non resta ed abbiate pazienza
Molte di noi hanno passato una vita nel proprio partito gli abbiamo affrontato situazione peggiore liti molto più gravi allora venivano attenuato dal fatto che la mamma lo stesso partito oggi vengono esaltate per il patto si sta costruendo azioni Progetto
E la resistenze e gli egoismi degli apparati vengono citati come una chiusura intollerabile
Io l'ho ascoltato ho dato per scontato che in questo percorso avvenissero questi fatti
Il problema centrale uno
Qual è il messaggio
E qual è il progetto
Nei contenuti e nella gestione
E da questo congresso escono
Siamo partiti facendo una scelta precisa
Che è quella di sostenere la mozione firmata dal segretario del partito incarichi è sostenuta Presidente Consiglio dello stesso partito
Io considerando la cosa un poco singolare
Che si chiedesse a noi
Che abbiamo partecipato alla fase congressuale
Su una mozione su un progetto che condividiamo
E adesso una parte di un mondo che si divide per vecchie storie tra centro destra sinistra poi nel centro eccetera partendo con una scelta pregiudiziale e motivata essere minoranza
Minoranza di che cosa
Oppure dividerci nella stessa logica tra maggioranza e minoranza con cui si sono divisi gli allegati
Ai congressi dei DS questo significa aver sottovalutato o peggio non considerato
Le ragioni della nostra adesione e soprattutto gli scopi per cui ci siamo costituiti in associazione
Questo è un pochettino più seria la questione se non la proiettiamo nel prossimo futuro
C'è la prima questione
Quella dei modi con cui la sinistra
Si attrezza a vincere ancora alle regionali e alle politiche
è vero si dice la sinistra da sola verde ma i numeri dicono che la sinistra oggi da sola perde
Questo non vuol dire che gli accessi alla sinistra vincono
Vuol dire che da sole la sinistra non ha le condizioni di autosufficienza di consenso per candidarsi a governare in quanto sinistra il nostro Paese
Quindi il problema delle alleanze il problema della coalizione
Problema di agganciarla cotti riaudizione che voi sapete crea e sta creando un dibattito fino a corse recenti assolutamente grottesche
Tipo quello di sciogliersi
Perché cosa e in che cosa
Uno si scioglie
E poi io sciogliersi significa non solo mettersi d'accordo con Parisi
Soli ciò gli assi significa una cosa molto semplice o che tutti compreso Parisi vengono all'Internazionale socialista
Ok pista all'internazionale ci siamo lasciati a meno che non si dica o non sia della visione casalinga domestica della politica per cui quello che avvenne Italia
Non hai spetti
Oltre i confini o quello che avviene oggi continuano mettete unitaria
E una cosa che io considero grottesca
E siccome le persone io mi rifiuto di pensare che siano stupide
Perché una cosa grottesca viene posta in questo momento
Perché in questo momento le cose grottesche so tante
Siamo in tanta al voler farà le cose
Ma ce ne sono molti di più
Che con vecchie tecniche che hanno sempre penalizzati socialisti evitano di rispondere dice ne parliamo domani
Ne cito un'altra che io ora che ora
Si parla di una coalizione che sta governando
Di un po'prossimi si un appuntamento regionale
Che è essenziale vincere
E della Pro disposizione del prossimo appuntamento politico nel due mila e uno
Di una coalizione
Che sta discutendo attorno a sé a mente sul come stare assieme
A volte anche sul perché stare assieme ognuno c'ha le sue idee ma non riesce ad esprimere la cosa fondamentale che basilare per ogni forma di democrazia anche nel condominio cioè quali sono le regole attraverso cui si sta assieme
E di mancanza di regole si arriva ad altro paradosso che certamente non aggrega consensi in Italia
Quello per cui c'è una maggioranza parlamentare che dice una persona che si chiama in questo caso Massimo D'Alema
Pone il nostro consenso e il nostro modo per governare l'Italia
Poi a settembre ottobre noi
Decidiamo che tu se sta governando Italia se idoneo per ricandidati appare il Presidente del Consiglio
Guardate nel bizantinismo italiano
Si può scommettere anche sulla continua assenza di memoria delle persone ma mi sembra che ci siano dei limiti della decenza e anche della prudenza che non sia proprio consigliabile superare perché si creano solo operazioni di rigetto
Anche per incomprensione
Rispetto ad alcuni fenomeni dispetto alcuni comportamenti
Ma ce n'è un'altra
Il modello elettorale
Il modello elettorale avrà effetti nell'arco dalla prossima legislatura imporre e tetti che non so quanti stanno valutando
Ognuno c'ha le sue idee sul modello ideale io ero sempre convinto che non ho mai cambiato idea e l'ho detto già da anni
è il miglior modello elettorale secondo me era quello del doppio turno di collegio per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio ma il presidente La Repubblica
Poi ti propone una soluzione proporzionale alla tedesca il la verità e a una che c'è una corrente di pensiero
Che ormai attraverso l'Italia
E l'ultimo voto referendario ha dimostrato anche se non si è raggiunto il quorum
Che consigliera e ci sono i tanti che lo spiego che il sistema
Uninominale a turno unico e il modello che risolve i problemi dalla dispersione della divisione della scomposizione che oggi sta
Quindi secondo me quel modello a totale
Gestione per collegi unici o ammassa grande maggioranza superando la condizione reale secondo me
E il modello destinato ad affermarsi anche perché non c'è una maggioranza capace di proporre uno diverso
Attenzione
Che cosa succede
A meno che ripeto non pensi che in Italia si è una specie di zona marziana dopo si può fare tutto e soprattutto si può arrivare al punto della fantasia e diventare eccentrici in tutto il mondo
Ma se l'Italia bene quello che normalmente avviene in tutto il mondo
Se il modello che passa è quello c'era un piccolo problema
Cambia radicalmente la funzione del partito nel Paese nei partiti nel Paese
I soggetti
Titolari prevalente quasi esclusivi dalla parifica saranno i governi e le istituzioni
E ci sarà di conseguenza
Un ruolo da definire ai soggetti intermedi
C'è a questa intorno intercapedine organizzatrice di Progetto di concezioni che ha richiamato parti del sindacato
Quanto più si spillava anti questo processo tanto più il partito
Dovrà fare passi indietro
E dove esiste questo sistema tutti conosciamo che governa nessuno sa chi sui segretari di partiti
Ma noi veniamo un esperienza in cui ciascuno per essere titolare di consenso deve dimostrare che esiste per esistere deve parlare tutti i giorni e per avere voce tutti i giornali da parlare male degli altri soprattutto alla coalizione
Ecco questo non ci può dare riesce
Salva mettere in conto
Una crisi
Di avere natura al mese
A quel punto a quale modello di società pensa
La quale modello di organizzazione sociale pensa
Il partito dei Democratici di sinistra
In cui c'è una velina
Di socialismo autentico che quello sinistra perché quello di destra in una forma di autocertificazione abusiva
Che abbia le idee su questa materia
Cioè come
I democratici di sinistra all'interno di una coalizione che si muoverà in quella dimensione istituzionale
La legge Dapporto
Non dico con la sua base sociale ma con la pace sociale che storicamente naturalmente compreso negli Stati Uniti dove si chiamano democratici appoggia
La sinistra politica
E lo appoggia perché il sindacato rappresenta interessi non capitale
Quale sarà il modello guardate bisogna cominciare a dirlo ora perché sta cosa i primi connotati cominceranno fra breve
Ed allora
Quale sarà il processo
Della sinistra socialiste e socialdemocratiche in Italia su un modello di organizzazione sociale già avviata anche se non completato quello che chiamiamo concertazione anche se tutti ne parlano in molte non la conosco
Cioè questo processo
La prima soglia della democrazia economica che la concertazione si completa e pensano modello di società che ha riferimenti al centro nord Europa
Oppure si interrompe
Si interrompe e se si interrompe siccome nessuno vuole deperire
Si torna alla promozione degli interessi del mondo lavora attraverso i rapporti di forza
Se qual è la strada in questo sistema istituzionale che si prefigura
La pace sociale da sinistra sì per te
Chi risponde a queste cose che non sono di dopodomani o fra vent'anni sono di domani di domani
Quindi
Dal mio punto di vista sì c'è un problema contingente un problema tattico un problema di posizionamento
Col centro
Con la sinistra col centro che guardava a sinistra col centro minacciato con l'andar tutte cose interessanti
E soprattutto nell'ambito la sinistra riformista che meritano una risposta
La risposta della disponibilità a costruirà ecco assieme ad altri che oggi non ci stanno e con pari dignità questo progetto e quando parlo di pari dignità parlottare dignità di progetto
Rispettando il voto dei cittadini che distribuisce diversamente i consensi elettorali
Quindi la sinistra riformista Cuesta posizione ci deve essere e noi dovremmo fra coloro e se fra coloro che questa posizione lo sostengo ma contemporaneamente
In un progetto non a me no nemmeno Pozzato
Noi che ci siamo costituiti per un progetto ma ci stiamo questi dei quali soggetti che operano nel sociale
Quando è nata l'associazione e nata fra persone
Che operavano nella CGIL che operavano la UIL che operavano
Nella cooperazione che operavano gli artigiani che operavano il sindacato degli orsi dei giornalisti questa è stata la matrice
Cioè soggetti che operavano nel sociale accomunate da un'idea da una storia da una cultura socialista e laica
Che condividendo il progetto si impegnavano per la sua realizzazione
E che io penso che la funzione dell'associazione sì anche quella di esprimere con lealtà
Ma con convinzione
Non i timori
Ipotesi
E soprattutto soluzione possibili in un percorso calma e sembra evidente e visibile
Per la sinistra e per i diversi
Dovremo pure
Va detto in maniera egregia e io lo condivido Guglielmo
Dalla pure capire bene cosa siamo e cosa vogliamo fare da grande
Io ve lo dico subito io considero la forma dell'associazione collettiva una forma di assicurazione permanente o per lo meno una forma non contingente e non limitata a questo congresso
Sì all'interno al congresso dei DS dovessero porre dei limiti
Dici questa formula
Si conclude entro un anno
Come sembra che sostenga
La sinistra interna non so con quanta fortuna
Pone in crisi il rapporto per molti aderenti all'associazione e si crea un anno secondo me ai DS stessi
Noi siamo in condizione di dare una garanzia che siamo persone serie e leali
Che non consideriamo questa adesione collettiva Como mezzo con uno strumento molto diffusa la politica che è quello di dire io sono d'accordo con te politicamente
Fin quando io sono personalmente premiato
E per cui nel sottofondo di ogni mia analisi politica resta la domanda io che faccio ecco noi non siamo così
Ne consideriamo l'adesione collettiva un mezzo Levantino per poter entrare e uscire a piacimento
La scelta è vero certe commenta scelte motivate soprattutto la scelta e indicata prima ancora della lesione
Ma la forma collettive l'unico strumento
Ora è utile per la sinistra comincia alle dieci attraverso il quale
Senza mediazione non ripeto non siamo persone che hanno problemi di nostalgico di ritorsione
Persone
Che si avvale di una sezione al giovane per parlare spigliato chi ha parlato persone
Che non hanno chiesto nulla
Non abbiamo chiesto
Quali cofondatori con un certo numero di aderenti sottosegretaria amici parenti ministri quello non abbiamo visto nulla anzi anzi l'unica cosa su cui abbiamo dato un segno
Di forte vivacità dialettiche critica è stata quella che può alla fine dura meno di tutte quella dei delegati
Proprio perché
La nostra voce non so dire quello di poter parlare e fare sentire la voce di coloro che condividono il progetto ma hanno qualcosa da dire
In un percorso non compiuto e in una transizione non definita che peraltro aggio interno una serie di aspetti inquietanti che riguardano anche gli altri soggetti che operano alla società
E se è capace di essere portatore anche di un'idea del riformismo
Piero Fassino parlava
Di alcune necessità del Paese
Ed è bisogno di farlo a prescindere
Non perché vi lo chiede qualcuno sta perché servono al Paese
Io sono d'accordo
E la questione lo stato sociale la prima la questione la modernizzazione del Paese è associata
Alla riforma dello Stato sociale
L'organizzazione produttiva del sistema Italia
è una questione fondamentale così come è fondamentale creare la libertà di impresa e di lavoro che oggi non c'è
Ma credo che per la sinistra si anche fondamentale
Porre le condizioni affinché nei processi istituzionali compreso quello che riguardano la grande riforma sociale ci sia la trasparenza
E in Italia la trasparenza non c'è
Si vuole la riforma lo stato sociale siamo d'accordo al parlo si vuole intervenire anche al sistema previdenziale
E non abbiamo detto che una data siamo pronti a farlo però nessuno sale d'Italia come stanno le cose
E allora dato
Per accertate il patto e per necessaria la soluzione
La trasparenza oggi diventa una delle condizione da cui passa il riformismo vero dalla sinistra
Dopo di che
Su tante cose di cui si parla
è vero
Che ci sono state forme spinte
E a volte spinte al limite alla rottura di conservazione sindacale ma non è stato il sindacato general generico
Rispetta processo di riforma avviati
La Resistenza anzi il blocco alla riforma a nome cognome indirizzo non c'è un sindacato general generico che l'ha fatto nome cognome indirizzo
Quindici anni fa dieci anni fa cinque anni fa forse anche cinque giorni fa
E allora è vero
Che il sindacato non può essere
Lo stacco anzi io aggiungo che il sindacato non è se non è il soggetto del riformismo vero il sindacato è destinata a deperire un sindacato che tenda conservante negato temo
E tra le cose da riformare c'è anche lo stato sociale
E ci sono anche alcune materie indicate dai referendari
Da riformare
E se possibile uscita parli forse oggi forse
Perché nel novantasei le cose referendari sostanza sul tavolo del GRA dal confronto con il governo Prodi
Quelli stessi Demi meno quello del licenziamento naturalmente ma quelle stesse sostando sul tavolo e su temi di quelle questioni
C'era la possibilità di una riforma intelligente
Non liberale liberista
Intelligente perché era accompagnata da regole
Che non erano più un vincolo ma era una doverosa protezione per i più deboli
Qui da alcune cose ciò accordo
E necessario farlo e non ci dobbiamo misurare anche sulla capacità di essere riformisti di sinistra nel para le cose che servono anche quando non piacciono
Ma le cose vere
Non le cose che rompono
O cose che oltre a essere ingiuste impediscono quella che ha ucciso l'altra necessità per un governo di centrosinistra
La ricostituzione urgente costi quel che costi la ricostituzione unitario del sindacato italiano
Queste una priorità tra le priorità
Le cui conseguenze possono essere molto più seria di quanto si possa immaginari
Alla testa del terremoto di fornisco
Su cui non ci misuriamo
All'interno del percorso è diversa per un progetto che vogliamo contribuire a qualificare che per poco di esperienza che possano portare in una logica
Che con tutti i difetti abbiamo cercato sempre di seguire ecco di non essere
I blocchi d'ordine del mantenimento dalla situazione attuale ma di essere protagonisti con tutti i limiti e con tutti i difetti che ci abbiamo del cambiamento
Come abbiamo fatto spesso unitariamente gli ultimi dieci anni
E come dovremmo fare in futuro evitando evitando proprio dividendoci perché riattivate Curie di pensiero prima ancora che per categorie sociali
Evitando cori non sino di bloccare
Un processo che alla fine prima anche dal sindacato
Lo paga la governabilità del Paese e né la governabilità del Paese il primattore e la sinistra socialista
Questi sono i problemi che abbiamo davanti
E questi sono i problemi sui quali io credo ciascuno di noi nel mestiere da decennale che fai tutte assieme all'associazione possiamo dare un grande contributo ringrazio
E ringrazio i compagni e le compagne che hanno partecipato ci vediamo al Congresso direttamente il verbale grazie
No