"Le Regioni tra nuovi statuti e riforma federalista" presentazione dell'indagine conoscitiva curata dalla Commissione bicamerale per le questioni regionali

Signori e signore buongiorno
Ringrazio e saluto con Simpatia
E anche con qualche sentimento di amicizia di affetto
Il Presidente
Senatore Nicola Mancino il l'onorevole Luciano Violante
Che hanno voluto onorare
Questo nostro forum di approfondimento
Sui temi che stanno all'ordine del giorno
Il desiderio
Di me che presiedo la commissione per le questioni regionali
E quello di ritrovare un clima di collaborazione di pacificazione tra le istituzioni e nel Paese
Per affrontare seriamente vorrei dire
La seconda partita della riforma
Costituzionale nel nostro Paese
Io sono convinto che con la guida di due presidenti
Con la collaborazione tra le forze politiche possibile
Dare un assetto istituzionale al nostro Paese alle comunità
Che chiedono stabilità nella governabilità e nella pacificazione generale
Ringrazio voi per la presenza dei collaboratori i colleghi parlamentari che hanno condotto commi la presentazione di quest'indagine conoscitiva
Do la parola al presidente Violante per il suo saluto
E il suo
Consiglio di approfondimento grazie
Signor presidente del Senato signor Presidente Pepe
Signori Presidenti delle Regioni
Signore e signori la commissione parlamentare per le questioni regionali presenta oggi i risultati di un'indagine conoscitiva dedicata alle problematiche attuali della transizione costituzionale dal federalismo amministrativo allo Stato federale
Il fatto che noi oggi discutiamo di transizione costituzionale e la prova che in questa legislatura il Parlamento ha lavorato alle riforme ho conseguito risultati anche se il suo lavoro non è ancora completato
Dopo il blocco dei lavori della commissione bicamerale Senato e Camera sono andate avanti ed hanno realizzato sia sul piano della legislazione ordinaria
Si è che sul piano della DC legislazione costituzionale riforme istituzionale di rilievo che già producono effetti positivi sulla vita dei cittadini
Sul piano del federalismo fiscale sono fatti notevoli passi avanti
Dal novantasei al novantotto il gettito dei tributi propri regionali e passato da tredici mila miliardi ad oltre sessantadue mila miliardi con un momento del trecentoventi per cento
Il decreto legislativo numero cinquantasei del due mila emanato sulla base della legge delega numero centotrentatré del novantanove
Dalle regioni ulteriori risorse per complessivi trentacinque mila miliardi che garantisce loro una maggiore autonomia nella destinazione delle entrate tributarie
Importante ora dare rapidamente attuazione alla delega anche per la parte relativa all'autonomia impositiva dei comuni
Sono stati in questo giorno in questi giorni completati tutti gli adempimenti relativi alla individuazione delle risorse finanziarie organizzativi umane da trasferire alle Regioni agli enti locali in attuazione della riforma sul federalismo amministrativo
Si tratta di quasi diciannove mila persone tra impiegati e dirigenti e di più di ventidue mila miliardi escluse le spese per il personale
In questo modo dopo l'attività di ripartizione assegnazione delle risorse che verrà nei prossimi mesi la riforma potrà diventare operativa come già previsto dal primo gennaio due mila e uno
La modifica di articoli centoventuno centoventidue centoventitré centoventisei della Costituzione
Ha consentito l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni a statuto ordinario
Ha creato un quadro di stabilità di governo nelle regioni e attribuito dopo un'ampia sfera di autonomia statutaria sottraendo all'approvazione del gli statuti ad ogni forma di controllo statale
Unico vincolo e che si siano in armonia con la Costituzione
Lo statuto regionale dovrà disciplinare delicati rapporti tra presidente e giunta consiglio corpo elettorale regionale
L'autonomia statutaria una grande risorsa che consentirà a ciascuna Regione di costruire il proprio assetto istituzionale non secondo modelli rigidamente imposta dall'alto ma in aderenza alle ispettive specificità
Questa eterogeneità non deve preoccupare perché sistemi elettorali diversi forme di governo diverse equilibri istituzionali diversi non sono di per sé sinonimo di frammentazione e dispersione
Ciò che invece che ci deve preoccupare e quadro politico istituzionale complessivo nel quale si colloca l'esercizio delle autonomia statutaria come passaggio fondamentale della costruzione del federalismo autonomia statutaria elezione diretta dei presidenti federalismo fiscale federalismo amministrativo sono tutti pezzi di un federalismo che non abbiamo ancora finito di costruire
Per evitare che questi pezzi di riforma diventino segmenti di una linea spezzata occorrono due condizioni
Un disegno costituzionale unitario ed omogeneo e un nucleo solido di principi e di valori
La prima condizione potrei serializzata già in questa legislatura se le forze politiche che si dichiarano tutte favorevole al federalismo ne proclamò l'urgenza
Decideranno di restituire impulso l'esame del progetto di legge costituzionale di proforma federale dello Stato
E che all'ordine del giorno dell'assemblea della Camera a partire dalla prima settimana di pubblico
La creazione di un quadro costituzionale omogeneo e coerente impone che entro questa legislatura si approvi anche il disegno di legge costituzionale sull'elezione diretta dei presidenti delle Regioni a statuto speciale
Approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati ed attualmente all'esame d'Assemblea del Senato
E questo quadro naturalmente non sarebbe sufficientemente solito se le stesse garanzie di stabilità che hanno il presidente regioni non avesse il Presidente del Consiglio dei ministri
Che altrimenti federalismo di serie essere come dire una sì una operazione di disarticolazione sistema statuale se non c'è un centro di gravità forte che abbia la stessa forza
Che hanno il presidente della Regione quindi anche da questo di punto di vista costituzionale
è assolutamente ineludibile per un verso la riforma elettorale per altro verso il consolidamento euro del Governo il Parlamento lo scudo del governo in Parlamento per evitare che sia in balìa del variabilità delle maggioranze parlamentari
I problemi di raccordo tra la nuova forma di Stato l'impianto istituzionale complessivo che dovessero rimanere aperti
Potrebbero essere affrontati e risolti fin dall'inizio della prossima legislatura senza creare soluzioni di continuità in un processo di riforma che deve essere portata a conclusione nell'interesse del Paese a prescindere dallo schieramento politico che governa in un dato momento
Questo punto si collega la seconda condizione quella tenuto di principi e di valori su quali vogliamo costruire il federalismo
La riforma del federalismo intesa come ridefinizione del rapporto fra diverse comunità politiche costituiscono Stato nazione autonomie locali Regioni Stato non può essere compiuta in un clima di contrapposizioni e lacerazioni
Il federalismo e la forma moderna della unità nazionale un'occasione per rafforzare la coesione nazionale intesa non come minaccia o costrizione ma come scelta condivisa di libertà di responsabilità di crescita della democrazia il federalismo non può ridursi ad una mera operazione di spostamento di potere di risorse sul territorio
Il federalismo infine e la diva moderna dell'integrazione nell'unità della Repubblica di tutte le realtà regionali
All'inizio della Repubblica il problema di fondo che io il Paese era l'integrazione dei deboli
Allora il centralismo fu un potente fattore di unificazione questo non bisogna dimenticarlo
Ora che siamo una delle più forti nazioni del mondo il federalismo oltre a svolge le funzioni già indicate costituisce lo strumento per una seconda integrazione quella dei forti
Che altrimenti maturerebbero crescenti aste separatismo nei confronti dell'unità nazionale
Si tratta invece di ridefinire diversi di vedi rappresentanze di decisione politica in funzione dei bisogni dei cittadini
Trasferire competenze e risorse e responsabilità dal centro alla periferia secondo il principio di sussidiarietà
Significa evitare che le comunità territoriali tu piccolo in Comuni Province si sentano schiacciate dal peso delle comunità politiche più vaste regioni e Stato vedo qui presente il presidente La Loggia perché siamo si permette conoscitori di realtà siciliane possiamo dire che il modello da non seguire e quello della Regione Siciliana che ha così tutto il tema di centralismo nei confronti dei comuni nei confronti delle Province
Su questo punto si misurerà anche in occasione dell'approvazione degli statuti la maturità delle regioni come soggetti di governo si misurerà la loro capacità di lasciarsi alle spalle ogni tentazione di nuovo centralismo e di divenire snodi fondamentali di costruzione di un moderno sistema democratico grazie
Ringrazio il presidente Violante la parola al presidente Nicola Mancino
Il saluto e il presidente della Camera il presidente della commissione per le questioni regionali i ministri presenti i presidenti delle giunte regionali
Dirò che
L'iniziativa assunta
Dal
Commissione per le questioni regionali è futile
Anche perché consente da quando ha concluso la propria indagine
Di fare un'ulteriore riflessione rispetto ai mutamenti che sono intervenuti
Che sono anche
Di in natura costituzionale
Ma sono
Mutamenti che lentamente portano al centro del dibattito politico una riflessione sul rapporto
Regioni
è stato quindi regioni Governor prigione Parlamento
E il sistema delle istituzioni territoriali che è un sistema complesso
Che bisogna attentamente e considerare proprio per evitare che specifiche riforme non rispondano al disegno complessivo di organicità
Con la elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
Noi abbiamo da una parte
Un rafforzamento istituzionale
Del governo
Delle regioni
Ma al rafforzamento istituzionale non corrisponde ancora
Un rafforzamento di ruolo
Di funzioni e di competenze delle Regioni
Restano legate e se in tutte alle grandi trasformazioni che pure hanno registrato nel tempo
Ai primi decreti del mille novecentosettantadue
A quelli più organici
Del mille e novecento settantasette
Però siamo
Ancora agli inizi
Di una riflessione di sistema
Per stabilire correttamente uno spartiacque che giustamente viene reclamato dalle regioni ma credo che interesse dello Stato assecondare
La Bassanini con lei Bassanini
Hanno anticipato una riforma costituzionale non è ancora intervenuta
Perché non basta all'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
Occorre costituzionalizzare una sorta discepoli azione
Come io definisco la sottrazione allo Stato centrale
I ruoli di funzioni e di competenze
Di costituzionalizzare questa sorta di spoliazione rispetto a un impianto regionale di federalismo
Che e ancora all'esame del Parlamento
E il problema
Si racchiude tutto in una capacità di velocità diversa da quella fino a oggi impressa al processo riformatore
Riforme ce ne sono state però tutte le riforme a mio avviso
Vanno considerate come un tentativo non organico
Di realizzare
Un ribaltamento
Quale quello reclamato
Dalla natura federalista se in natura federalista intendiamo in imporre al nostro sistema costituzionale
Ecco io non ho nessuna difficoltà difficoltà ad ammettere
Che sul federalismo sussiste ancora un'ambiguità
Anche nominalistica
E perché si superi l'ambiguità nominalistica
è necessario portare avanti le riforme
E la riforma del federalismo è un impegno che noi abbiamo sul piano parlamentare
Questo impegno può essere portata a compimento soltanto se la volontà politica a un balzo notevoli in avanti
Senza questa volontà è difficile poter procedere ad un impianto che sia è corretto e rispettoso sia nei confronti delle regioni sia nelle nei confronti dello Stato
E il federalismo
Ho e strisciante come oggi perché ci illudiamo di definirlo tale
O è un freezer federalismo sistematico che occorre realizzare attraverso ritocchi della carta costituzionale sa in modo che sia chiaro
Quali sono i limiti dello Stato rispetto alle istituzioni territoriali per prima le Regioni banche quali sono i limiti delle regioni rispetto allo Stato
Solo la carta costituzionale può definire limiti
Ruoli competenze e funzioni
Anche sul piano del federalismo fiscale
Io credo che abbiano ragione le regioni quando rivendicano autonomia finanziaria piena e rivendicano soprattutto una riforma
Che di legge ordinaria ma che appartiene al sistema fiscale visto complessivamente
Cioè fino a quando ci saranno addizionali
Non ci sarà una vera e propria autonomia tributaria delle regioni né sì puoi immaginare di raggiungere una autonomia finanziaria
Che il problema principale che interessa tutto il complesso rapporto del mondo delle Autonomie enti locali Province e Comuni regioni
Regioni dall'altra parte
E qui mi sento di condividere la annotazione fatta dal Presidente Violante
Quando sostiene
Che
Una volta superato
Il centralismo statale
è occorre porre mano anche
A risolvere il problema del neo centralismo regionale che è un'altra questione
Che affidata questa volta alla esclusiva responsabilità della istituzione Regione non ha bisogno di apporti da parte dello Stato ma questa autonomia
E va risolta anche attraverso ritocchi della Carta della carta costituzionale
Io non so se nel rapporto Stato-Regioni non si possa realizzare un'intesa che nel rispetto dell'autonomia organizzativa delle regioni si posso finalmente togliere
Quel normalmente dall'articolo centodiciotto terzo comma della Costituzione questo senza tentare all'autonomia
Politica e organizzativa delle regioni
Ma fino a quando il rapporto è di mera concessione nei confronti delle istituzioni territoriali minori il rapporto concessivo
Non esalta ma il corretto rapporto istituzionale tra Comuni Province e Regione
Vado verso la conclusione
L'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale va completata attraverso queste riforme
Non può rimanere
A metà strada
Perché ha un ruolo forte
Del vertice del governo regionale allo stato non corrispondere un altrettanto un ruolo forte della Giunta regionale o delle giunte regionali
C'è bisogno
Che nell'esercizio di un'altra attività autonoma dal punto di vista della elaborazione degli statuti
E le regioni tengono conto da una parte della esigenza di rafforzare il ruolo dentro il governo regionale
Ma dall'altra parte di tenere conto di una esperienza che si è fatta all'interno del nostro paese sul piano delle istituzioni delle altre istituzioni territoriali comuni e province
Il rapporto fra governo locale e assemblee
è un rapporto diciamo che mette da una parte in una posizione di forza il Governo e dall'altra parte in una condizione di debolezza proprio nell'esercizio del ruolo di Indirizzo e di controllo che è proprio delle del proprio delle assemblee
è un problema certamente complesso perché coinvolge anche il corretto rapporto fra il Parlamento e il Governo nazionale
Noi mai siamo riusciti ad esercitare una funzione di controllo sull'attività di governo se non attraverso una lettura di organo terzo
Come la corte dei conti ma un vero e proprio esercizio di controllo da parte del Parlamento nei cinquant'anni è davvero mancato
Quindi se e mi
Mi avvio proprio alla conclusione se un punto bisogna tenere nella massima considerazione
E questo le democrazie
Vivono attraverso la rappresentanza
Di un corretto rapporto tra l'Assemblea e Governo
La centralità dell'Assemblea non può venire meno
Ma dall'altra parte c'è un'esigenza di rendere spedito veloce
Il cammino dei governi regionali così come ci avverte sul piano nazionale anche se non siamo ancora riusciti a realizzare questo rapporto di velocizzazione
Del degli esecutivi non solo attraverso la stabilità ma anche attraverso l'attuazione da loro programma di governo grazie
Ringrazio il presidente Nicola Mancino il presidente Luciano Violante per la loro presenza e soprattutto per l'autorevole contributo che hanno voluto offrire al prosieguo dei nostri lavori
Un break di cinque minuti per consentire il presidente di arrivare alle loro sedi
Presidente Elia
Possiamo ripigliare i nostri lavori
E ringrazio ancora una volta gli autorevoli interlocutori autorità politiche
Alla presidenza che saranno di seguito il loro contributo
Il titolo di questo forum che abbiamo organizzato come commissione per le questioni regionali e una puntualizzazione
Delle questioni che interessano la nostra comunità nazionale a livello soprattutto istituzionale
Abbiamo un dato certo incontrovertibile con la legge numero uno del novantanove è stato non soltanto conferita autonomia alle Regioni nella scelta della propria forma di governo e del sistema elettorale
Ma sì anche inteso dare i governi regionali quella autorevolezza e legittimazione che deriva dall'elezione diretta dei loro presidenti
Tre sono le critiche mosse alla legge
Essa indirizzi ribello riordinamento verso modelli vertici istrici
E salterebbe i particolarismi regionali si dice penalizzerebbe le assemblee elettive vero fulcro del sistema democratico
Voglio analizzarle brevemente anche se non dobbiamo fare qui interventi apologetici una scelta per una democrazia verticistiche plebiscitaria niente affatto piuttosto riteniamo che sia la logica conseguenza di un percorso riformatore
Nato con il referendum sulla preferenza unica e fortemente anche spinto dalla legge ottantuno per la elezione dei sindaci
Si sta realizzando comunque la previsione secondo cui la riforma del sistema politico italiano non può che procedere dei governi locali per giungere a quelli regionale l'ultimo tassello riguarda il livello centrale ma già si avverte come possiamo constatare dalle più recenti proposte sulla sfiducia costruttiva e come dimostra l'esperienza degli Stati federali l'esigenza di un governo centrale autorevole e stabile interlocutori delle Autonomie
La seconda obiezione proveniente anche da una autorevole dottrina giusto pubblicistica afferma che l'autonomia regionale nella scelta della forma di governo accentuerebbe i particolarismi
In realtà il significato vero dell'autonomia statutaria e nella possibilità di mutare la forma di governo ma è compito della politica ove non sussistano realtà particolari che comunque in certi casi esistono e vanno salvaguardati trovare la formula giusta
Che sarà la più adatti in questa fase consolidare le regioni di fronte e i poteri centrali
L'ultima critica l'elezione diretta indebolirebbe il vero pilastro di ogni sistema democratico le assemblee elettive anche queste obiezioni discutibile dato che in termini sociologici
Confonde il concetto di potere con quello di autorità il fatto indiscutibile e che l'autorità dei due centri di potere Presidente Consiglio deriva ormai dalla stessa fonte
E con lo stesso grato di legittimazione popolare
Ora ciò non rappresenta un indebolimento delle assemblee
Ma piuttosto un rafforzamento degli istituti
E allora evidente le esigenze non tanto di un ridistribuzione interna di potere conti di quanto piuttosto di una ridefinizione del sistema complessivo che avverrà con i nuovi statuti regionali in un quadro in cui si dovranno sì discutendo in funzione degli ordini di Cipro cinque
Bilanciamenti ma soprattutto il peso delle formazioni politiche e della società civile
Avvertiamo un'esigenza fondamentale che vogliamo affidare questi tre punti forti di attacco
Come Commissione per le questioni regionali un immediato inserimento reinserimento del progetto sull'ordinamento federale nel programma e nel calendario dei lavori della casa
Individuazione di alcuni punti totali di quel testo da stralciare e approvare nel più breve tempo possibile
Rafforzamento dei momenti di raccordo tra Parlamento regioni autonomia locale
Su quest'ultimo punto prospetto due strati che appaiono tra loro complementari anzitutto si potrebbe ipotizzare la creazione di un nucleo di delegati parlamentari
Che in funzione di osservatori partecipino alle sedute della Conferenza Stato regione della conferenza stato città unificato
Questo è un nucleo per eredità composizione paritetica maggioranza e opposizione al fine di sottolineare il ruolo essenzialmente strumentale
Hanno largamente a quanto avviene nel comitato per la legislazione si tratterebbe naturalmente di un attività non formale tesa all'acquisizione di elementi soprattutto conoscitivi e di dialogo interno istituzionale la seconda indicazione che ormai piuttosto nota
Attiene al potenziamento della commissione parlamentari per la questione regionali
Integrata dei presidenti delle Regioni delle Province auto
Mentre il nucleo vide legati parlamentari presso le conferenze avrebbe un ruolo quasi tecnico
Alla commissione per le questioni regionali spetterebbe un azione di composizione
E di mediazione tra istanze politiche generali e istanze del territorio
Questa idea
Che potrebbe sembrare paradossale ma comunque fascinoso sul piano della ermeneutica giuridica darebbe una risposta sia pure provvisoria alla legittima richiesta delle regioni di una loro presenza del procedimento legislativo nazionale
Potrebbe forse cioè realizzarsi con una innovazione regolamentare o meglio con la modifica dell'articolo centodiciassette della Costituzione già suggerita dalla Commissione per le questioni regionali nel parere al testo unificato dei progetti di legge costituzionale sull'ordinamento federale denari
Con queste considerazioni che sono maturate all'interno della Commissione e sulle indagini e anche su un documento di indirizzo che abbiamo rimesso alle regioni
All'inizio di questa settima legislatura regionale noi ringraziamo ancora una volta i presenti i colleghi parlamentari che come avevo dato questo contributo alle autorità all'istituzione
Do in ordine la parola al ministro Maccanico poi al senatore del La Loggia e poi osservatori riempia il ministro Loiero perché sono impegnati
Tutti questi nostri autorevoli rappresentanti al Senato per i lavori della giornata grazie e buon proseguimento
Sarò molto breve perché fra dieci minuti esatti cominciano a seduta senatore come vedremo in prima fila
Io vorrei partire da uno
Da un assunto e cioè dare contestare un'opinione che largamente diffusa secondo la quale in questa legislatura in materia di riforme soprattutto di riforma tra divisione della forma di Stato ci non si sia fatto nulla
Questo è del tutto inesatto io ricordo che all'inizio della legislatura
C'è stato una sorta di divisione del lavoro fra il Governo la commissione bicamerale il Governo avrebbe agito come impulso per le riforme a Costituzione invariata la commissione bicamerale doveva provvedere alla riforma costituzionale
Purtroppo come sappiamo la riforma costituzionale si è arenata cioè proprio quando era in Assemblea
Si sa anche per responsabilità di chi
Però il governo ha operato ha operato a Costituzione invariata molto in modo molto significativo
La legge numero cinquantanove del
Del novantasette del
De collega Bassanini ha posto le premesse di una
Non temo le adesso si direbbe devolution
Di attribuzioni di poteri alle
Alle Regioni
Contemporaneamente a si è operato sul piano della ordinamento dell'ordinamento finanziario delle Regioni il cosiddetto federalismo fiscale quindi l'abbiamo avuto due impulsi federalismo amministrativo del federalismo fiscale
Per il federalismo amministrativo con la legge cinquantanove del novantasette soprattutto col decreto legislativo centododici sono passate competenza importante per regioni in materia di industria viabilità a ambiente formazione mercato del lavoro
Agricoltura
Per quanto riguarda il federalismo fiscale la legge di delega e poi pretendere gatti hanno hanno conferito alla le regioni una nuova imposta all'ira in sostituzione di altre
Che ha garantito alla Regione un gettito annuale di circa cinquanta mila miliardi
Ha stabilito che il ventisei per cento dell'IVA
Dovesse rimanere alle regioni
E questo si guarda anche una riguarda trentacinque mila miliardi all'anno
E poi ad avere ragione tassa di circolazione parte importante del posto di fabbricazione sulla benzina
E un'addizionale sull'IRPEF che sono ammontano altri cinque mila biliare
Altri cinque mila miliardi
Direi che queste due due filoni di attività quella sull'attività di difendi federalismo amministrativo e quel riferendosi Scala creato l'impulso perché una volta fallito alla la Bicamerale si procedesse con l'articolo centotrentotto alla riforma costituzionale
E questo devo dire che è stata felice la scelta di cominciare dalla legge ti elezione diretta dei presidenti delle più
La legge numero uno del novantanove che ha consentito alla lezione diretta dei presidenti delle Regioni
Naturalmente il tema si allargato perché sono modificati per un articolo centoventuno cedendo duecentoventitré centoventisei della Costituzione quindi il quadro si è allargato
Ed abbiamo avuto un primo effetto importante che adesso i presenti e Regione stanno constatando cioè questa riforma costituzionale incide già profondamente sulla legislazione vigente ci sono norme vigenti che sono in contrasto palese con la riforma costituzionale tant'è vero che nell'ultima riunione con le regioni
Abbiamo stabilito di creare un tavolo
Stato governo regioni per fare un inventario di questa normativa che non è più sostenibile per la riforma costituzionale già fa ma questa riforma costituzionale non basta
Il governo i governi che sono sul venuti dopo la fallimento della della Bicamerale hanno avuto ministri per i terreni forme istituzionali
Il collega Amato prima ed ora domani stesso
E l'iniziativa è stata presa sul piano del dell'ordinamento federale della Repubblica un disegno di legge che è stato discusso ampiamente nella Commissione della Camera che ora
Direi dal mese di dicembre te
Allo stadio di esame degli articoli
E a me fa molto piacere che nell'ultima riunione con i presidenti di Regione venuto un impulso molto forte a che questa legge andrà vada avanti
Vada avanti per una ragione molto semplice perché è necessario dare un quadro costituzionale nuova quello che è stato fatto a Costituzione invariata
è necessario innanzitutto che quelle trasferimenti di funzioni che adesso sono state date per via per via di delega trovino mancanti a costituzionale sicuro
E devo dire che il testo che è stato elaborato nella commissione che all'esame reattivi Solvay questi problemi
Intanto capovolge l'articolo centodiciassette della Costituzione stabilendo quali sono le attribuzioni dello Stato e per tutto il resto lasciandola Belgio
E in secondo luogo
Stabilisce
Per esempio che le attività amministrative sono degli enti locali ecco il problema quale alludevano il ministro il presidente Violante presidente Mancini e cioè evitare che era centralismo scende della costato centrale si sostituisse centralismo delle regioni c'è una norma che riguarda questo punto molto importante c'è la possibilità di
Di
E autonomie differenziate e che questo è un punto importante la possibilità di avere di creare quella federalismo a geometria variabile che viene spesso considerato come una via d'uscita per un Paese dualistico e Congo differenziazione regionale molto forti
Sono eliminati i controlli i controlli che adesso sono soffocanti
E c'è una norma sul sul federalismo fiscale che età solidità costituzionale le soluzioni che sono state già va a questo riguardo di materia di devolution e io voglio ricordare che quando si parla di federalismo fiscale in genere in Italia si intende qualche cosa di diverso anzi opposto a quello che di significato data al fiscal federalismo negli Stati Uniti
Il fisco federalismo e gli Stati Uniti significano quali sono le risorse che devono rimanere al governo federale al Foro allo scopo di svolgere i racconti delle attribuzioni che ha non quella da dare alle regioni
Noi lo interpretiamo in senso diverso e forse perché in America sono passati dagli stati alla Confederazione alla Federazione no invece lo Stato centrale passiamo passiamo largamente ordinamento federale
Però qualsiasi se voi andate a vedere tutti gli ordinamenti federali questo campo
Nessuno di questi
Ordinamenti comporta una ripartizione del gettito fiscale che vada oltre il cinquanta per cento a perdere in genere la media tra i quaranta e quarantacinque
Quindi cominciamo a vedere quando parliamo di federalismo fiscale come funzionano i Paesi che al sono già a ordinamento federale su questo punto questo mi pare che non dobbiamo è uscito una recente e ricerca dalla fatto dalla Svimez sul federalismo fiscale che questi punti vi pone particolarmente in evidenza
Ecco io vorrei concludere perché purtroppo sono Gianni in ritardo dicendo che a me pare che sia veramente indispensabile se vogliamo che questa legislatura si concluda in modo onorevole
Che
Il disegno di legge sul federalismo fiscale sul sul federalismo sull'ordinamento federale della Repubblica presentato dal mio collega Amato su tempi e ormai all'ordine del giorno della Camera B perversa me degli articoli vada avanti questo è un impegno secondo me fondamentale
Perché se noi chiuderemo la legislatura con questa completamento di opere noi avremo dato fatto un grosso passo avanti nella costruzione graduale derby fragranti noi non possiamo pensare che il federalismo in Italia si creerà un giorno alla sera da matti
è una costruzione graduale e nemmeno questa legge basterà perché rimarranno dei problemi irrisolti anche la prossima legislatura sarà una legislatura costituente se dobbiamo sapere
Naturalmente è conseguente a questo è anche e ed è motivo di soddisfazione per il ministro constatarlo
E il problema di rafforzare il governo centrale
Dare stabilità al Governo centrale non possiamo pensare che in futuro lo diceva il presidente Mancino
Abbiamo dei governi regionali forti stabiliti con risorse abbastanza notevoli e con attribuzioni
Forte è un governo centrale sposta qualsiasi insidia parlamentari ecco queste l'altro punto sul quale secondo me occorre riflettere e fare in modo che questa legislatura abbia una chiusura direi onorevole per tutte le parti intime di gioco maggioranza e opposizione perché sui temi istituzionali secondo me la linea bipartisan quella che deve prevalere grazie grazie
Oscar grazie Maccanico do la parola al presidente Enrico la Loggia
Grazie presidente Pepe grazie anche per l'invito questo importantissimo convegno al quale anche a me piacerebbe poter partecipare a lungo per tutto il periodo e anche dare un contributo ben più cospicuo rispetto a quello che potrò rapidamente a dare ma io perché devo inseguire il ministro Maccanico
Visto che lui sta al governo io sto all'opposizione al Senato dobbiamo in qualche modo riequilibrare le cose
Diversi problemi
Avrebbero potuto essere agevolmente
Risolti
Se avessimo potuto affrontarle in unico contesto riformatore
All'interno di quella che poteva essere l'Assemblea costituente o in subordinata di quello che avrebbe potuto essere la Bicamerale
è ovvio che andando a piccoli passi per piccoli pezzi di riforma non Sempre
Si può immaginare una ottimizzazione del risultato
Per cui restano diversi problemi irrisolti
Mi limito a fare una rapidissima elencazione di questi problemi indicando in maniera ma proprio schematica quali a mio avviso ma in questo intendo vestirmi più dei panni di costituzionalista rispetto per quelli di presidente del gruppo di Forza Italia
Dicevo a mio avviso potrebbero essere le soluzioni partiamo la ripartizione dei poteri
Meglio sarebbe
Una un riconoscimento più ancora che un'attribuzione a una concessione un riconoscimento di poteri
Nei confronti delle regioni
E al fine di evitare che si passi da un centralismo statale ad un centralismo regionale e condivido l'osservazione fatta poc'anzi dal presidente Violante
Ma quando nacque lo Statuto siciliano il quindici maggio del mille novecentoquarantasei eravamo ben lontani dall'immaginare ovviamente tutto ciò che sarebbe successo successivamente
Ma fu certamente il primo esperimento serio compiuto di federalismo nel nostro Paese direi un federalismo ante litteram
Un federalismo nato addirittura prima della Costituzione repubblicana
Quindici maggio quarantasei due gennaio quarantotto
Se avessimo seguito di già da allora la impostazione data ai poteri della Regione Siciliana avessimo avuto il coraggio allora
Di attori non di attribuire
Dico meglio di riconoscere quei diritti anche ad altre regioni alle altre regioni dal nostro paese e non facendo una distinzione tra statuti autonomia speciali e statuti ordinari
Sarebbe nata un'Italia diversa rispetto a quella che è nata adesso e che
Ci troviamo in qualche modo a correggere
Rincorrendo un risultato che avremmo dovuto molto più agevolmente raggiungere se fossimo partiti dal basso che non dall'alto
Però questa è
E con questa realtà dobbiamo fare i conti
Proprio per evitare dicevo che si passi dal neo dal centralismo statale ad un neo centralismo regionale va ressa quella parte dello Statuto siciliano che riguarda l'autonomia ordinamentale nella materia degli enti locali
E va sviluppata corretta in maniera tale che
Dall'East esso nasca Lauria equilibratura dei poteri tra organo c'entra la Regione
E organi periferici enti locali comunali e provinciali laddove si ritenesse ha definitivamente ma io ho un'opinione contraria ma ma tengo con un'opinione personale che dovrebbero essere appunto eliminato le province ma nel momento in cui si decidesse di mantenerle
è ovvio che va riconosciuto il diritto a ciascuna Regione nell'ambito dell'ordinamento degli enti locali di operare questa distinzione
E questa distribuzione dei compiti non esplodere in questo contesto una sorta di costituzione
Periferica della Conferenza Stato Regioni uno Stato grande città a livello regionale Conferenza Regioni-Enti locale
E questo è
Uno spostamento consistente di poteri che potremmo operare accanto all'altro
Che è l'argomento principale sul quale si dibatte su cui in gran parte impatto poi anche la Bicamerale che
E il cosiddetto federalismo fiscale pessima espressione per tradurre un concetto che ancora un po'sgomenta qual è il concetto che un po'ancora sgomenta
Quel con quella naturale mancanza di coraggio che giustificabile quando si passa da un sistema d'un altro sistema lo stesso tempo di coraggio che nel mille novecentosessantaquattro l'amministrazione degli Stati Uniti d'America apporto al primo sistema la prima grande riforma del sistema di bilancio federale
Saremo capaci di avere questo coraggio non nostro Paese
Nel riconoscere che la finanza derivata non debba più essere considerata come finanza derivata dallo Stato verso le Regioni ma una finanza derivata dalle regioni verso lo Stato
Tutto qua il problema
Se noi riuscissimo ad immaginare che le Regioni hanno un loro reddito loro una loro un ruolo insieme di risorse e che esauriti i bisogni di quelle regioni è distribuita queste risorse nell'ambito del proprio territorio
C'è un altro problema grave e serio che va risolto che quello di consentire allo Stato centrale lo svolgimento di quelle funzioni che non sono delegabili che sono sicuramente da mantenere alla amministrazione centrale dello Stato
E il secondo problema per noi per me assolutamente ineludibile che quello comunque di costituire un fondo di solidarietà
Una rivoluzione copernicana rispetto a quello di cui ancora oggi si discute pur mentre alla Camera lodevolmente sta occupandosi di neo federalismo
E laddove anche attraverso gli atti legislativi composti dalle due Camere che vanno sotto il nome del ministro Bassanini
E sono ancora modestissimi tentativi notevolissimi mo'lo stesso tempo modestissimi tentativi il rispetto
A quella cosa che sto in maniera estremamente schematica mi piacerebbe poterla spiegare in maniera molto più compiuta quella che questa idea sulla quale
Mi sono affezionato del lavoro da tanti anni
E allora
E su questo a mio avviso che va giocata la grande scommessa del futuro del nostro Paese
Non tanto soltanto nel fare un aggiustamento marginale
Di Poteri e quindi di esercizio di funzioni all'interno di parti del territorio regionale in contrapposizione spesso rispetto allo Stato centrale ma al contrario
Avere finalmente al coraggio
Questo momento in poi questo può
Ogni regione organizzi perché gli si dà il compito evidentemente proprio per evitare quelle forme di neocentralismo gli si dà il compito di redistribuire quei poteri all'interno del proprio territorio tra enti locali
Il Governo centrale della Regione e si attribuisce alle Regioni
Il potere primario di raccolta del reddito per far fronte al funzioni improprie
E solo in modo derivato ha una funzione dello Stato
Immagino che si possa fare nel futuro quando sarà se sarà mai realizzata una Camera delle Regioni si possa stabilire che è una volta all'anno
Dando per scontato una parte fissa di quel reddito una parte invece che andrà concordata tra Stato e Regioni venga attribuita di volta in volta allo stato secondo le funzioni che dovrà esercitare nel medio e nel lungo periodo
Una sorta di finanza una sorta di legge Finanziaria riveduta e corretta che va fra per l'anno successivo è per un piano programmatico può essere di un triennio di un quinquennio
Ben diverso ovviamente ben diverso di ciò di cui si discute attualmente nelle aule della Camera e del Senato
Ben diverso rispetto a tentativi lodevolissime lo riconosco ma certamente e inferiore alle aspettative che tante Regioni non solo dal nord chi vi parla siciliano non solo del Nord ma anche soprattutto direi del sud sento no come problema immediato e con un'ultima cosa nuova una ultima cosa che consente alla mia terra la Sicilia di avere un enorme alibi il rispetto alla al mancato esercizio di quell'enorme quantità di poteri a suo tempo attribuiti
Che quando tutto questo accadrà bisognerà che la riforma abbia una completa e immediata applicazione
Molti purtroppo non ricordano che in gran parte dei poteri a suo tempo attribuito alla Regione Siciliana erano sottoposti ad una successiva valutazione della Conferenza Stato Regioni che avrebbe Mammano
Distribuito quei poteri e sottratto quei poteri allo Stato per attribuirlo alla Regione soprattutto in materia di finanza
Le Ande alibi che certamente nel fare una vera riforma in quella direzione che da cui accennavo prima non dovrebbe essere consentito a nessuno nel senso che sì certo ci sarà come giusto un periodo di rodaggio ma da quel momento in poi occorrerà che la riforma dispieghi per intero la potenzialità dei propri del e l'efficacia dei propri affetti grazie tante
Grazie al presidente La Loggia la parola al presidente leopoldo Elia
Ringrazio anch'io il presidente Pepe
Per questo invito e mi soffermerò solo su alcuni punti naturalmente di questa immensa materia della transizione costituzionale
A me pare che concludere la transizione e sul piano sulla questione federalismo sia almeno tanto urgente quanto concluderla
Sulla legge elettorale e sulla forma di governo perché e crescente la incertezza che si è andata creando su questo piano dopo che la Bicamerale
Aveva pur proposto un testo che poi è l'unico che è stato approvato dalla Camera
Dei dei dal dalla Camera dei deputati
Ecco di tutto quello che la che la Bicamerale aveva fatto e quindi avrebbe dovuto formare oggetto e di una sorta di corsia preferenziale di una sorta di situazione privilegiata invece non è stato così
E purtroppo paghiamo le conseguenze di questa inerzia di questa omissione certamente grave
E dico che è essenziale arrivare a qualche punto di certezza sui poteri delle Regioni sui poteri dello Stato
Sui poteri degli enti locali perché altrimenti il Titolo quinto della Costituzione diventa una specie di terra di nessuno in cui si salta dalle prese di posizione diciamo della Bicamerale
Alla devolution di cui si parla un po'indiscriminatamente in questo Periodo e allora c'è bisogno di consegnare alla legislatura che verrà quale che sia la maggioranza di questa legislatura avrà diciamo motivo di ringraziare la tredicesima legislatura se ci sarà un parametro
Consolidato con cui confrontarsi la Bassanini non può bastare le leggi Bassanini non possono bastare non tanto e non solo per una ragione di quali di merito diciamo delle attribuzioni fatte
Ma è perché non appunto non danno la una una crescita garantita la garanzia può esserci solo a livello costituzionale e deve essere una garanzia che riguarda l'intera comunità nazionale tiene conto sia dei poteri delle regioni a statuto speciale sia dei poteri degli enti locali c'è bisogno di fare chiarezza perché il federalismo di cui si parla come è stato detto anche stamattina dal presidente Mancino conserva elementi di forti ambiguità
Davvero vogliamo ridurre i poteri dello Stato unitario
Ai diritti regalia della della moneta che è passata ad altro livello dell'esercito delle forze armate che hanno un rilievo nella diciamo nell'Unione europea certamente molto diverso da quello che avevano un tempo è un osso spolpato l'insieme dei diritti
Di cui che si vorrebbero conservare come tali dallo Stato e se la problematica degli Stati federali si riducesse a questa contrapposizione
Tra diritti minimi chiamerei Poteri minimi dello Stato
Unitario e invece un potere direi quasi indiscriminato perché addirittura arrivare
A non dico a prima della convenzione di Filadelfia ma insomma a una finanza puramente derivata dello Stato nazionale in confronto agli stati membri ecco mi pare che si opererebbe un rovesciamento della realtà
Degli Stati federali piogge qual è il grande problema degli Stati federali che ci costringe ad andare oltre e si va oltre ai diritti regali ieri nel testo della che è sottoposta alla Camera il problema è di come assicurare come dice l'articolo settantadue della legge fondamentale tedesca
Come assicurare l'unità giuridica economica
E il problema più grosso è l'unità lì non è detto nell'articolo settantadue ma in pratica è stato attuato l'unità sociale della Repubblica cioè bisogna garantire una certa omogeneità
Se non un'assoluta uniformità e nelle prestazioni sociali di base cioè non è possibile che la prestazione sanitaria la prestazione
Dell'istruzione possano essere così io radicalmente diverse da regione a regione in uno stato europeo vedete anche la diciamo sì e significativa la deroga che viene apportata al principio di sussidiarietà
Dagli articoli trentatré e seguenti della Costituzione in cui si dice che lo Stato istituisce scuole in tutte di ogni ordine e grado eccetera si potrà modificare questo articolo ma finché c'è
Dimostra come caso limite la necessità che talune prestazioni tendano per lo meno ad essere omogenee in tutto il paese e questo significa certamente un impegno forte che non può essere risolto
Diciamo una volta per tutte la Costituzione può stabilire dei quadri ma dare anche delle certezze quando si parla gli Autonomie differenziate evidentemente questa nozione non avrebbe nessun senso se si arrivasse alla devolution che lasciasse solo questi diritti della moneta della e e perché perché evidentemente non ci sarebbe nulla da differenziare perché lo Stato sarebbe avrebbe poteri così minimi che non sarebbe necessario differenziare di per sé alcunché
Ecco col intanto si può differenziare vedendo se qualche competenza di tipo appartenente alle regioni speciali a statuto speciale
Può essere trasferito in quanto rimanga al allo Stato unitari Doyle compito di assicurare questa omogeneità sociale nelle prestazioni dei diritti fondamentali come nel testo
Della bicamerale come nel testo della modifica dell'articolo quinto e così via questo non significa che non si fa un passo enorme rispetta l'accentramento che è stato mantenuto
Prima della Bassanini ma il delle Bassanini ma anche in parte anche dopo lei Bassanini proprio perché mancava questa certezza questa garanzia di quadro costituzionale
Certo le autonomie differenziate non possono giocare il ruolo che in Italia ha giocato diciamo che in Spagna ha giocato per la Catalogna per i Paesi Baschi
Per l'Italia la valle del Po
Le regioni della Valle del Po rappresentano qualcosa di ben diverso di quello che la Catalogna e i Paesi Baschi rappresentano per la Spagna e quindi c'è bisogno indubbiamente di una diciamo di una calibratura che non può essere così diversificata come avrebbe voluto prima delle ultime elezioni
Pulci Jolla in per la Catalogna o per altre regioni spagnole tuttavia
Ecco c'è bisogno di fare
Questo passo avanti
Non solo per dare diciamo chiarezza alla situazione che oggi estremamente incerta perché anche dei rapporti con gli enti locali voi capite finché rimane l'articolo centoventotto
Della Costituzione con la legge generale dello Stato la Bassanini che ha agito su base di partita dove c'era al cento dieci a sette
E e è stato lasciata alle Regioni il potere ordinamentale di allocare le competenze le attribuzioni invece per le altre parti è stato lo Stato che direttamente coi decreti legislativi allocato per allora c'è bisogno effettivamente di fare ordine
E chiarezza non tanto però per una che solo per una garanzia diciamo
Di quelli che sono i compiti essenziali che rimarranno allo Stato unitario ma per dare possibilità alle regioni
Che nello Statuto devono regolare i rapporti tra organi costituzionali della Regione per dare alle regioni il potere Yes Thunders si e di funzionare
In modo accettabile senza alibi nell'incertezza dei rapporti con lo stato dei controlli dei non controlli bisogna responsabilizzare le regioni e responsabilizzare contemporaneamente
Anche l'apparato centrale dello Stato compito arduo ma che comincia con l'approvazione della legge costituzionale sulla riforma del titolo quinto grazie
Grazie presidente in Libia
Pregherei
Il presidente Mussi Bassolino Garland a prendere posto qui sul Pergamo in modo che
Possono anche poi successivamente dare il loro contributo la parola al ministro Loiero seguirà il collega onorevoli procedure vi è poi primo parola ai colleghi regionali al presidente russo
Grazie presidente
Dalla conclusione dell'indagine promossa dalla Commissione per le questioni regionali concernente la transizione
Dal federalismo amministrativo allo Stato federale importanti avvenimenti che si sono succeduti nel più recente periodo i principali riguardano l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
La formazione del nuovo governo Amato la tornata referendaria
Gli obiettivi prioritari che intendano caratterizzare l'azione del governo nella fase iniziale della legislatura riguardano il completamento del processo di decentramento
La riorganizzazione e semplificazione dell'attività della pubblica amministrazione
L'approvazione della legge elettorale il completamente delle riforme costituzionali individuate successivamente alla conclusione dei lavori dalla commissione bicamerale le trasformazioni intervenute nell'economia internazionale la crescente differenziazione grazie dei sistemi sociali territoriali
Richiedono una sollecita riforma della pubblica amministrazione e una nuova articolazione dei poteri tra centro e periferie
Per realizzare una politica autenticamente riformatrice occorre andare dal centro alla periferia dallo Stato centralizzato allo stato delle autonomie
Il processo di riforma avviato dalla legge cinquantanove del novantasette e dai provvedimenti ad essa collegati
La presente a un passo importante per ridisegnare l'assetto delle istituzioni di governo nel nostro Paese
Interrotto il progetto avviato dalla Commissione bicamerale per le riforme il programma di riforme amministrative istituzionali è proseguito pur con difficoltà realizzando importanti e significative dichiarazioni
La riforma dei ministeri e della presidenza del Consiglio
L'approvazione di altri importanti decreti delegati in attuazione della legge cinquantanove l'adeguamento dell'ordinamento locale a dopo la legge duecentosessantacinque novantanove
La riforma dell'elezione dei presidenti di giunte delle Regioni a statuto ordinario e quello mi auguro prossima delle regioni a statuto speciale rappresentano alcuni dei provvedimenti
Che ci fanno sperare in un dattilo completamento del processo riformatore
Avviato all'inizio della tredicesima legislatura e che dovrebbe auspicabilmente concludersi con la riforma federale dello Stato
La legge costituzionale numero uno del novantanove a la dica al mento è mutato l'assetto istituzionale della Regione
Il Presidente di Giunta ci fu configura come organo centrale primario per lo svolgimento della politica regionale
Questi dirige infatti la politica della giunta ne sceglie liberamente i componenti e centro di imputazione dell'attività normativa regolamentare
La cessazione del presidente di giunta dalla carica per causa politica
Mozione di sfiducia del Consiglio rimozione o per altre cause dimissioni volontarie o impedimento permanente comporta il contestuale scioglimento del consiglio
La sua centralità conseguente alla direttiva contenuta nella nuova legge costituzionale che vuole il Presidente di Giunta legittimato dall'investitura diretta da parte degli elettori
Un primo problema di carattere istituzionale vi guarda nell'immediato i rapporti fra il governo centrale
Che tuttora è espressione di una forma di governo parlamentare ed i governatori regionali espressione di una forma di governo di tipo presidenziale
Un riferimento lo ha fatto anche il presidente Violante nella sua introduzione
La nuova legge costituzionale e a parte alcune norme direttamente precettive
Ad esecuzione differita nel senso che il sistema di elezione degli organi componenti l'esecutivo e la stessa forma di governo e demandata futura legge regionale infatti il nuovo assetto dell'ente Regione
E rimessa all'adozione dei nuovi statuti che dovranno determinare la forma di governo ed i principi fondamentali di Hawthorn di organizzazione e funzionamento
Dal che consegue che ciascuna Regione in piena autonomia sceglierà il proprio modello
La struttura ritenuta più opportuno senza controlli centralistici di tipo giuridico e tanto meno di tipo politico
Poiché l'unico vincolo che incontrò i nuovi statuti e di essere adottati in armonia con la Costituzione appare evidente che ogni Regione si doterà per questi aspetti di una propria carta costituzionale
In quanto e ciò costituisce una vera e propria novità istituzionale gli statuti non incontrano più limiti riferiti alla legislazione statale
Bensì ed unicamente limiti rinvenibili nei principi supremi su cui si fonda la nostra Costituzione e che caratterizzano la forma di Stato
Diritti inviolabili principi di democraticità di sovranità popolare principi generali dell'ordinamento giuridico tali limiti come ovvio lasciano alle Regione uno spazio di autonomia
Prima impensabile talché è lecito desumere che l'indirizzo politico che ciascuna Regione sceglierà va incontro alle esigenze di un accentuato federalismo
Non di meno gli interessi politici regionali Urru fortemente differenziati debbono comunque trovare momenti di armonizzazione con l'indirizzo politico generale dello stato di cui il governo e detentore
Tanto a significare che le scelte politiche delle intestato dell'ente Regione debbono comporsi secondo modelli di cooperazione e collaborazione
In questo contesto in cui sono destinata ad operare alle istituzioni si impone comunque un primo radicale cambiamento
Che riguarda essenzialmente la struttura costituzionale del governo i poteri forti delle regioni debbono confrontarsi con un potere altrettanto forte del Presidente del Consiglio
Legittimato dall'investitura diretta da parte del popolo italiano solo in Khaled è niente se i poteri di cui disporranno le Regioni subiranno è necessario bilanciamento con un altro potere rappresentativo dell'intera comunità nazionale
Soli in tale evenienza si ripete potrà dirsi che la riforma sul nostro assetto delle istituzioni regionali di una risposta ottimale alle esigenze di autogoverno da parte delle comunità locali
Va infine aggiunto che accanto alla riforma costituzionale
Della struttura di Governo le forze politiche dovrebbero convenire sulla necessità di un'approvazione rapida del disegno di legge costituzionale sull'ordinamento federale della Repubblica che rivede in modo compiuto
L'intero Titolo quinto della Costituzione
Ed in cui ampiamente valorizzato il ruolo degli enti subregionali comuni e provincia
Non va infatti sotto e tutta l'importanza dei compiti da affidare agli enti locali la cui autonomia deve essere salvaguardata al massimo grado
Talché è che anche i poteri regionali subiscono un grado di tale di decentramento in esse qui o al principio di sussidiarietà
Sì da poterli ricondurre ha poteri che dialogano nell'ambito delle rispettive competenze ed in termini paritetici con gli altri poteri locali che insistono in modo dialettico nel territorio di ciascuna regione
Un'ultima annotazione riguarda e non l'articolo centoventidue della Costituzione
Che manda alla Regione alla disciplina del sistema di elezione ed i casi di ineleggibilità e di incompatibilità di tutti i componenti degli organi regionali nel limite dei principi fondamentali stabiliti con legge dalla Repubblica
Sussiste un problema di estrema delicatezza che riguarda lo spazio di autonomia ho attribuito alle per singole regioni circa le scelte da effettuare in materia elettorale
Ed i limiti inderogabili crostata porre la legislazione regionale per tutto era avere le esigenze unitarie dalla materia
Sembra evidente che lo Stato dovrebbe poter dettare norme di carattere generale
Sulla considerazione della necessità di rendere quanto mai omogenei sistemi elettorali per l'intero Paese nonché principi validi per tutte le regioni sui casi di ineleggibilità e incompatibilità laddove i requisiti per l'accesso o la permanenza alla carica elettiva siano strettamente connesse alla formazione e dal funzionamento democratico degli organi regionali
Ed è a garanzia della libera formazione della volontà che sono chiamati ad esprimere grazie
Grazie ministro Loiero adesso
Diamo la parola al collega presidente della Commissione per la riforma amministrativa onorevoli Cerulli Irelli
Poi utilizziamo pure al presidente Bassolino presidente Galan ma
Di comprende limosi consente
Con il presidente russo presidente grazie brevissimamente io credo che questo incontro questa mattina abbia un importante carattere politico quindi non non faccio un intervento che peraltro consegno per iscritto
E e invece pongo delle questioni soprattutto li pongo agli attori che in questo momento sono sulla scena i presidenti delle regioni e i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento
Innanzitutto per quanto riguarda l'attuazione il completamento di quel processo di riforma importante che abbiamo avviato con la legge cinquantanove
E la cui attuazione in qualche modo e affidata alla responsabilità della Commissione che ho l'onore di presiedere
Qui noi prendiamo atto de il fatto importante è avvenuto soltanto un paio di settimane fa in Conferenza Stato-Regioni che su si è superata una difficoltà grossa illa parte più significativa dei decreti intesi all'individuazione delle risorse stanno arrivando in Parlamento noi ci impegniamo ad approvarli in pochissimi giorni
E questo problema che un mese fa ci preoccupava molto adesso insomma riteniamo che possa essere superato rimangono molte questioni riaperte per esempio rimane la questione del personale
Quei decreti sono decreti che sull'individuazione delle poste di bilancio
A parlano chiaro diciamo così e quindi siamo in grado al prossimo Bilancio due mila uno di individuare quello che passa alla Regione
Per quanto riguarda il personale e viceversa sono in larga misura decreti di rinvio che necessitano di ulteriori decreti ad ulteriori trattative
Quindi ci troveremo forse di fronte al problema che io ho segnalato al presidente del Consiglio a nome della Commissione soltanto qualche giorno fa ci troveremo forse di fronte al problema al gennaio del due mila che le Regioni avranno la disponibilità delle poste di Bilancio ma non avranno ancora la disponibilità del personale relativo all'esercizio di quelle funzioni
E questo certamente un problema che in questi mezzi necessita di un'attenzione da parte nostra ma direi soprattutto da parte delle regioni
Ancora resta aperto il problema che entro l'anno dovrebbe essere risolto delle dimensioni ottimali del governo locale
Perché nelle nei decreti attuativi della cinquantanove noi abbiamo condizionato il trasferimento al fatto che le Regioni a loro volta individuino i livelli di governo locale
Ciò che le regioni hanno fatto credo tutti ormai
Con proprie leggi ma manca l'attuazione da parte comunale cioè manca l'individuazione concreta delle forme associative nell'ambito territoriale ottimale che è stato individuato
Ecco qui alcune regioni hanno pensato a a strumenti alternativi per esempio a un trasferimento interinale alle Province
Ecco altre regioni viceversa non contemplano strumenti alternativi anche questo io l'ho posto come problema al governo
Nel senso che forse è il caso da qui a dicembre di pensare naturalmente di comune accordo con le regioni degli strumenti che ci consentano di superare l'ostacolo del trentuno dicembre cioè sì a quel momento non avremo ancora
Le forme associative costituite per l'esercizio a livello locale delle funzioni ciò nondimeno il processo di trasferimento possa partire
Vengo al federalismo cari amici qui oggi il problema si è posto in maniera molto chiara
è assolutamente impossibile arrivare soltanto con lo strumento ordinario tipo Bassanini insomma legge cinquantanove e seguenti a qualche risultato compiuto per evidenti ragioni sia ragione di carattere strettamente costituzionale formale che ci son delle cose scritte in Costituzione che non si che non le possiamo toccare e che certamente oggi costituiscono un ostacolo ma anche per un fatto di carattere politico
Il trasferimento il decentramento la devoluzione chiamatela come vi pare è una cosa difficile
Che ha molte resistenze noi che viviamo tutti i giorni e le resistenze da parte delle organizzazioni di categoria da parte delle grandi burocrazie ministeriali anche da parte della politica
Perché molte parti politiche non c'erano programmi di grande decentramento e il federalismo ma poi in realtà vivono con mentalità centralistica parliamoci chiaro
Quindi una copertura costituzionale è assolutamente indispensabile
Ora il testo che la commissione ha rielaborato è in aula relatore l'onorevole Soda e di è un testo Pier risponde certamente ne possiamo discutere possiamo migliorarlo come volete però risponde in maniera chiara almeno a quattro questioni
La prima le macchine
Le Regioni vogliono più competenze hanno reso
Nel testo sono previste tutta una serie di materie da trasferire alle Regioni sia competenza esclusiva sia concorrente sulle materie vogliamo aprire un tavolo alcuni hanno detto letto colleghi in questi giorni importanti Tremonti Frattini hanno detto che l'elenco è troppo esiguo benissimo apriamo un tavolo sull'elenco delle materie
Un tavolo tra presidenti delle regioni e la Commissione parlamentare il comitato dei nove come volete apriamo un tavolo e vediamo concretamente come l'elenco possa essere integrato
Ma c'è però una questione su questo che nel testo questo su proposta proprio della Commissione prima lo ricordava
Ricordavo che alcuni colleghi e previsto anche la possibilità di un regionalismo differenziato
Perché perché noi riteniamo siamo profondamente convinti che tra Regione che vi posso dire della dimensione della Lombardia e della Campania o regioni cito la mia così non offendo nessuno
Come l'Abruzzo e le differenze sono molto forti
Insomma in termini dimensionali in termini di capacità di governo anche in termini di tradizione storico politica e e quindi un cerotto regione concerto tasso di differenziazione sia necessario nel testo è previsto un sistema per cui alcune regioni sul loro proposte possono aprire un negoziato con il governo nazionale nel senso di vedere concretamente anche sulla base della loro capacità di governo e di mezzi finanziari disponibili di vedere concretamente su quali materie si può con loro intavolare un negoziato particolare alcune regioni ritengono di avere particolari e specifiche aspirazioni alla competenza sulla scuola e su questo si può aprire un negoziato in base a quella norma
Una è consigliato che viene sanzionato poi da una legge del parlamento e da una legge regionale insomma un'intesa
Quindi la questione delle materia e Valletta in quel testo in relazione al regionalismo differenziato che è previsto terza questione i controlli e nominiamo ancora e con un testo costituzionale che contempla controlli di tipo napoleonico li abbiamo soppresso
Sia nei confronti dei via Novi abbiamo nel testo sono
Sia nei confronti adesso no
Inizia sempre resta brevi
Sia nei confronti degli enti locali sia nei confronti della Regione
Sia nei confronti degli atti amministrativi sia nei confronti delle leggi ma quanti Dinoi
Vivono il problema ora ad ogni legge regionale si apre un negoziato col governo passa non passa passa o non passa trattative per i funzionari regionali
E i funzionari del Dipartimento regioni del governo ma questo scompare
La legge regionale una volta approvata passa se il governo ha qualcosa da dire si rivolge alla Corte costituzionale commi abbiamo previsto nella legge uno novantanove a proposito degli statuti
Ho quindi io ritengo o no un momento quarta questione la finanza
Ora vedete sulla finanza io mi dispiace che poi l'onorevole Tremonti in una importante intervista recente abbia fatto grandi lamentele perché in realtà il testo che sta in aula
è stato scritto di comune accordo
E in larghissima misura ispirato dall'Ulivo
Che è un importante esperto di questa materia
Ora in quel testo sono scritti alcune cose importantissime innanzi non entra innanzitutto la territorialità il principio della territorialità dei tributi
Il tributo appartiene in primo luogo al territorio quello esprime e quindi anche se viene esatto dalla organizzazione statale questo prezzo credo che sia concretamente inevitabile
Però poi viene diviso in base all'appartenenza
Rispettivamente della Regione per uno quota dello Stato per un'altra quota secondo le rispettive attribuzioni e poi c'è una terza quota sistema tedesco delle tre quote c'è una terza quota gamba al fondo perequativo
Cioè che serve per venire incontro alle situazioni svantaggiate a questo c'è qui nel testo
Che può essere naturalmente ancora aggiustato e chiarito però questo c'è e questo Rispetto alla situazione alla Costituzione attuale è un passo avanti straordinari forse anche eccessivo forse rivoluzionari
Quindi in conclusione non si può dire che questo testo non sia un testo avanzato
Qui c'è un problema politico però che io vorrei che venga chiarito forse oggi nella sede il problema politico che da parte degli amici e colleghi del Po
In Parlamento questo di chi in Parlamento
è stato prodotto una questione a mio giudizio insomma abbastanza pretestuose
E cioè che questo testo non va avanti se non si inserisce anche la norma relativa alla cosiddetta sussidiarietà sociale
Ecco che è una norma la quale non c'entra nulla con la quale abbiamo detto benissimo apriamo un tavolo che quella norma da un'altra parte non c'entra con questo allora io vorrei sapere dagli amici e colleghi del popolo questo problema è superato o no
Cioè vogliamo effettivamente farlo questo testo in questo caso noi siamo pronti penna in mano
Prontissimi a farlo prima dell'estate almeno alla Camera
Oppure no Henze non c'è questa disponibilità e si dice ci vuole la sussidiarietà sociale poi si dirà che ci vuole un'altra cosa è un'altra cosa ancora e allora lo si dica e il tavolo non si apre
Però questo è un problema come voi capite squisitamente ed esclusivamente politico che nulla a che fare poi con le questioni che che le risolviamo tutti e io credo che adesso chiudo che il si è partiti con un nuovo Periodo una nuova fase nella vita delle regioni in virtù della legge uno novantanove i presidenti hanno tutto il diritto e il dovere di gestire pienamente i loro potere i quali sono stati chiamati dal popolo ecco io credo che sia interesse soprattutto loro
A prescindere dalle rispettive appartenenze politiche questo processo si sblocchi rapidamente grazie
Grazie presidenti livelli per questa provocazione sei diamo un po'di spazio io do la parola alla presidente Bassolino
Poi interverrà il
Presidente Galan il presidente Martini ed è
E allora sarà per i banchi di dibattito per qualche intervento abbiamo già qualche provocazione
A lei la parola Presidente basso
Grazie
Anche per avere
Organizzato questo incontro
Che mi sembra una
Occasione utile
Soprattutto alla vigilia
Di appuntamenti importanti che abbiamo in Parlamento
Ma io sarà molto essenziale come è giusto fare in una sede come questa
E poi essendo d'accordo con molte considerazioni già fatta ma noi siamo ad un passaggio molto delicato ed impegnativo
Perché abbiamo avuto nei mesi scorsi una novità rilevante
L'elezione diretta dei presidenti delle Regioni da parte dei cittadini
Vorrei anche
Osservare subito che grazie a questa novità
Noi abbiamo evitato un rischio a mio avviso molto seria molto grave
Chi c'era in Parlamento
Vale a dire il rischio che fallita la Bicamerale
Si arrestasse di fatto ogni meccanismo e processo riformatore
Anche adesso col di un'antica tradizione italiana che è spesso fatta di oscillazioni
Tra nobili disegni
Avvolti onnicomprensivi come a mio avviso giustamente era stata l'ambizione della bicamerale e poi al contrario
La difficoltà a far col a far riuscire a camminare lei che forme che è possibile fare
In questo senso l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni ha dimostrato
Che è possibile modificare la Costituzione
Con coraggio il realismo
Evitando il rischio della falsa alternativa tra il tutto oppure il nulla e il blocco di ogni meccanismo riformatore
In questo senso una novità importante ed ora questo mi sembra il punto più politico di fronte a noi
Si tratta di fare in modo che nei prossimi mesi
E poi nei prossimi anni
Alla novità dell'edizione Diretta
Sì accompagna ora un cambino riformatore coerente
Io vi do subito un tema di fronte noi di cui abbiamo già parlato nella conferenza governo nazionale regioni come è giusto che cominciamo a chiamarla perché lo Stato siamo anche noi le regioni italiana
E il primo tema che di fronte a noi
A nostro avviso questo
Già le norme costituzionali approvate
Modifica di più articoli della Costituzione
Prendo la mio è a nostro avviso superata
Una serie di norme della legislazione nazionale e regionale
Che sono chiaramente in contrasto con norme costituzionali che sono superiori
Io penso che sia giusto andare e rapidamente nei prossimi giorni nelle prossime settimane ad un Censimento delle norme da considerare superata
Andare ad una forte interpretazione autentica
E si è indispensabile andare anche ad approvare
Norme nazionali che lo rendano più forte
Una interpretazione autentica che possibile a fare subito e presto
è il primo compito di fronte a noi anche perché vorrei sottolineare un tema che credo ci riguarda tutti
Presidenti di centrosinistra e di centrodestra lo dico con la esperienza che ho già fatto al lungo come sindaco
L'elezione diretta e molto importante
Però
Evoca i suscita anche
Molte richieste e molte attese
Attenzione per tutti quanti noi
Non c'è peggiore errore
Che il rinviare ad un domani indefinito ciò che è possibile ed è doveroso fare supplì
In materia di poteri e di funzioni e di possibilità di dare risposte invidiate e concrete io e per questo che incominciò ad insistere sulle norme da considerare già superato
E
Reputo di enorme importanza il fatto che finalmente ora dagli inizi di luglio incomincia alla Camera
La fase più impegnativa
Della riforma del capitolo quinto della seconda parte della Costituzione
Abbiamo chiesto formalmente ancora in queste ore
Un incontro con il comitato dei nove e l'ha fatto anche il presidente Ghigo al nome tutti quanti noi ma ne avevamo già fatto al tavolo della conferenza Governo nazionale governi regionali perché
Io penso che sia molto importante utilizzare bene i prossimi mesi il tempo cioè
Anche per i passaggi tra Camera e senato il tempo c'è
Per riformare quanto più e possibile in tema di riforma federale
Anche modificando la Costituzione
E vedendo poi nella nuova legislatura i passi in avanti successivi che bisognerà ancora fa
Ma guai a fermarci ora e a rinviare a dopo a un domani indefinito lo dico per tutti quanti noi
Ed è possibile lo dico anche da presidente di una grande regione meridionale
Approvare le norme anche per un federalismo differenziato e variabile
Il che mi sembra il del tutto giusto poi vedremo
Per esempio se c'è una strada come questa io penso di aprire una trattativa con lo Stato centrale per esempio in materia di beni culturale di materia e di beni ambientali perché intendo valorizzare al massimo lei potenzialità e le ricchezze originali che ha una regione una realtà come la mia
Ritengo che in tema di controlli noi dobbiamo fare passi in avanti vale per le regioni ma lo dico vale anche per i comuni i comitati di controllo sugli atti degli enti locali sono da a punitive puramente e semplicemente
E attenzione su questa strada
A non avere una visione diversa tra regioni e comune
Qui c'è e l'altro punto che vorrei sottolineare un tema delicatissimo
Noi dobbiamo dare poteri e funzioni nuove alle regioni ma in una visione non gerarchica delle istituzione
Io considero questo un punto di fondo e di discussione
Una visione non gerarchica nei rapporti tra
Stato centrale
Stato regionale
E il lo stato dei comuni e di quelle che chiamiamo le autonomie locali
La modifica della Costituzione è importante anche da questo punto di vista perché noi dobbiamo dare a mio avviso piena dignità costituzionale ai comuni
Ieri dignità costituzionale
Rendere chiara che tutta la gestione amministrativa
Appartiene alla forma di Stato più vicina al territorio che è il Comunale
E questo è il modo limpido e anche costituzionale di evitare ogni forma di neo centralismo regionale
Nessuna visione gerarchica tra le istituzioni la Regione non è gerarchicamente sopra ordinata rispetto al Comune
Come lo Stato centrale non è gerarchicamente sovraordinato rispetto alle nuove regioni tra le istituzioni della Repubblica italiana ci sono rapporti funzionali ognuno sovrano e autonomo nelle proprie competenze irresponsabilità e nessuna istituzione è gerarchicamente sovraordinata rispetto alle altre
Qui c'è proprio un limpido tema istituzionale e costituzionale che noi dobbiamo spingere in una avanti in questo senso è molto importo
Nei prossimi mesi e poi continueremo al lavorare lì a vedere assieme anche della Lupa legislatura infine e concludo evidente
Che è interesse di tutti quanti noi
Contestualmente alla riformando il Titolo quinto della parte seconda della Costituzione evidente che sarebbe molto importante
Giungere ad un accordo su una nuova legge elettorale
Che non renda forte un bipolarismo
Italiano tra gli schieramenti
E non renda più stabile anche il governo nazionale
Perché credo che sia interesse di tutti quanti noi interessi di presidenti e sindaci eletti direttamente dai cittadini avere un interlocutore
Centrale porta perché questo è nell'interesse anche nostro e della democrazia italiana in questo senso
I prossimi mesi hanno effettivamente un pallore enorme per tutti quanti noi
Bassolino anche per questo rilievo il richiamo sostanziale vorrei dire al valore statali delle amministrazioni degli enti locali
La parola al presidente Galan
Confuso Novello così
Nel dover porre l'accento più che sulla forte innovazione che ha voluto significare l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni su un altro aspre
Altrettanto a mio avviso addirittura anche più importante ed è l'eliminazione che il nuovo articolo centoventitré ha fatto della soggezione
Degli statuti regionali avrebbe giù dal pubblico
Consentendo così ai consiglieri regionali al Consiglio regionale
Di esprimersi attraverso una formula di autonomia limitata esclusivamente dal raccordo con le norme costituzionali a questo punto ridisegnare l'organizzazione costituzionale dello Stato un compito non più eludibile
Il quanto di autonomia che i consiglieri regionali designerà bisogna l'anno per le loro ragioni dipenderà dalla capacità delle singole regioni
Dalla volontà singole regioni di porre in campo strumenti che secondo uno schema flessibile rispettoso delle diversità socioeconomiche culturali consentiranno valorizzazione di un modello diventato in senso federale
L'unico limite da rispettare è come abbiamo detto l'armonizzazione dello statuto con la Costituzione e vorrei anche dire
Che ho usato la parola limite per dare tempo senso del della rapporto giuridico fra le varie no ma vorrei usare non tanto il termine limite quanto quello valore
Perché in quella armonia con le norme costituzionali e sta il significato di uno Stato unitario che nessuno se sono di fra
Ma è un limite quindi ma un valore quello dell'armonia con
La legge fondamentale della
No spara Repubblica
Per toccare e di essere utile a questa riunione io ringrazio tutti i presenti così numerosi così
Stranamente se mi è consentito numerose e tutte le altre occasioni vedevano una partecipazione molto più limitata ed i parlamentari
Di pubblico i giornalisti
Per fare qualcosa di utile credo di dover diretti cosa farà
E non è una novità
Non è una novità perché quello che il Veneto scriverà nella nuova Costituzione del popolo veneto qualcuno giudicherà eversivo
Questo approccio ma non è affatto eversivo prima di tutto perché il termine costituzione
Per i nuovi statuti regionali mi sembra che io sia ormai diventato di uso comune e perché il termine popolo veneto è già una norma costituzionale
Essendo l'articolo due del nostro attuale statuto approvarlo si pensi un po'nel mille novecento e settantadue
E cosa conterrà contava alcuni principi che non sono una novità
Avendo lì condensati in quello che si voleva proporre come al referendum
A regionale consultivo ai veneti che il governo in invece interloquito in prima istanza e dopo la riapprovazione
Con i due terzi dei voti favorevoli a bloccato presso la Corte costi
Si pensi che fra le norme che si volevano allora inserire ce n'era una che riguardava la determinazione da parte della Regione della propria forma di governo inclusa la possibilità di prevedere l'elezione diretta del presidente della Regione
E la disciplina del sistema elettorale o regionale
Si pensi che questo era così eversivo così stravolgente tanto da costringere il governo della repubblica a impugnando presso la Corte costituzionale e a opporsi in ogni modo che poi diventata legge dello Stato
E che mi sembra che dimostri che le eresie via oggi possono benissimo essere le ortodossie di domani ed è l'augurio che molti presidenti di regione si fa
I punti cardine e quindi del nuovo statuto saranno quattro primo potestà legislativa e amministrativa dello Stato
In materia chiaramente la norma è la norma che scriveremo sarà un desunto di questo principio
Potestà legislativa amministrativa dello Stato in materia di politica estera difesa moneta giustizia quatto poteri tradizionali degli Stati federali organi costituzionali dello Stato livelli minimi di assistenza potestà legislativa della Regione in ogni altra materia
Finché non mi sembra né io per Simone sconvolgente
Semplicemente quello che avviene negli Stati autenticamente federali che fa giustizia anche di tante
Questioni sollevate con grande clamore in questi giorni con molto minor clamore qualche tempo fa per esempio sulle funzioni di polizia locale per esempio sulle questioni di sicurezza cose che pacificamente
In ogni Stato federale sono attribuite allo Stato federato
E non allo stato Ferrara
Carabinieri restano i carabinieri della Repubblica
Tranquillizzare chi avesse qualche dubbio
Secondo principio cui si ispiravano le norme della nostra costituzione l'esercizio a livello locale delle funzioni amministrative ripetitivo Bove sotto le armi tutte le funzioni amministrative
Attribuzione alla regione delle funzioni di programmazione e compatto
Poiché mi sembra che si risolva quella che può essere per davvero un grande pericolo in Sicilia non è un pericolo è un è un dramma uguale ma può essere un pericolo basta non agitando
Come pericolo troppo altrimenti a forza di evocare le sventure queste poi se realizzano per davvero ma mi sembra che un principio di questo tipo risolva
Il dubbio il pericolo di un neo centralismo regionale come si dice
Che sarebbe probabilmente la cosa più negativa tenda l'esempio siciliano loro dimostrano
Terzo principio quindi terzo gruppo di norme
Riconoscimento alla Regione del potere di stipulare accordi con spazi
O enti territoriali di altri stati altra regione
E di partecipare alla formazione degli atti dell'Unione Europea provvedendo in via autonoma all'attuazione degli atti comunitari
Sconvolgente non credo la politica estera è un'altra cosa ed è riservata allo Stato
Ma ci trovate qualcosa qualcuno trova qualcosa di strano
Se il presidente di una Regione italiana firma col presidente di una Repubblica
Magari Sud America del Nord America un accordo culturale una lettera d'intenti in materia culturale e turistica
Credo che sia no una risposta di ognuno di buonsenso
Bene il governo dalla Repubblica italiana ha impugnato presso la Corte costituzionale una lettera di intenti si badi bene non un raccordo
E neppure commerciale ma una lettera d'intenti in materia di scambio turistico e di scambi culturali fra il presidente per la Regione Veneto e il Presidente della Repubblica Argentina
Credo che se non altro per rubare mi spoglio
Dare un segno più invivibili di
Come disponibilità credo che quella decisione andrebbe quantomeno io sta
Quarto e ultimo punto è la norma fiscale ovvio che ognuno sulla spetta
E l'attribuzione alla regione del potere di istituzione accertamento e riscossione dei tributi
Devoluzione allo stato di una quota non superiore a un terzo delle entrate tributarie riscosse dalla Regione merita una spiegazione questa norma che è la base di quella che sarà la vera trattativa composta
Si indica in due terzi mio collega presidente della Lombardia qualche giorno fa indicava nel settanta per cento quindi perché il Veneto è già più generoso della vicina Lombardia
Nulla di male sale per un tempo che si voleva definire sia sarà continuerà ad essa dello Stato il soggetto
Che riscuote le imposte nulla di male se stava allo Stato per un lungo periodo ancora per un periodo da trattare
Ad avere il potere di istituire le
Ma credo che nulla Possa nessuno possa contestare la ragionevolezza di porta questa norma in prospettiva federalismo cioè
Se c'è la base che è quella fiscale
E per quanto riguarda quel terzo del entrate regionali da attribuire allo stato è un terzo una base di partenza una base di trattativa
Non lontana dalla realtà peraltro se le competenze dello Stato fossero soltanto quelle
Materiale è più che sufficiente per quella e per un'altra funzione sacrosanta
Che la solidarietà nei confronti informa possibilmente non assistenziale sequestro
Paese riuscirà a farlo alle regioni meno favori per favorire loro
Credo che ce ne sia abbastanza anche una forma un po'diversa da quella sulla quale val la pena di ritornare perché non è solidarietà vera quella che è alla base di quella ipotesi di quella legge
Di
E a qualche pregio di ripartizione
Del novanta per cento di quota di solidarietà della nuova percentuale delle grandi imposte erariali proprio perché in questo caso destinata alla sanità delle Regioni italiane non lo è
Perché manca di un elemento fondamentale portando al novanta per cento del dieci per cento oltretutto quella ormai perché non mette in condizione le regioni nessuna regione
Nel bene nella Basilicata che sta andando benissimo
Gli ultimi anni
Né alcun'altra regione del nord e del sud di tramutare i successi le capacità in materia di produzione di Eva il dito i di produzione
E quindi di prelievo fiscale visto che la norma si basa sui consumi quindi in strettissima relazione col prodotto interno lordo ecco visto che non consente a nessuna regione di trasformare quel di più quella capacità di produrre prodotto interno lordo i migliori servizi per i traffici
Io questo appello credo di doverlo fare non va logicamente in una visione in un'ottica di contrasto di rapporti fra nord e sud canta entra nulla anzi in senso contrario io voglio che ci sia una norma che consenta
Alla Basilicata i cui risultati sono formidabili in questi ultimi anni e trasformare i migliori servizi per i suoi cittadini tappe di Vega riesce a il prodotto interno
Ecco io questo farà il bene io non so se sarà giudicato eversivo
Quant'altro
Lo faremo
Certo certo ci vorrà una formaggi uova anche un Parlamento capace di recepire costituzionalmente
Queste spinte
Significa rafforzare sullo Statuto come ho letto su molta stampa vola sì forza del furto
Lo farà
Significherà versione no non credo
Tempo ci prova un Parlamento capace di recepire queste spinte
E sono evidentemente le spinte massime io non credo anzi lo dico apertamente che se fosse il presidente della Calabria mai mi sognerei di rivendicare la salita come competenza esclusiva dalla mia regione
Ma siccome non lo sono
Lo fa
Non so se piaceva
Alla maggioranza dei parlamentari attuali ne dubito
Non so spero e piazza la maggioranza me lo auguro dei parlamentari futuri so che piace ai veneti che piacerà anche molto
Dalla
Do la parola al presidente della Regione Toscana
Onorevole Claudio Martini poi parlerà il presidente il dibattito
Ma a questo punto del dibattito io credo conclude
Sia necessario essere sintetici mandare al fondo di alcune questioni grosse che stanno emergendo
La mia prima considerazione questa dal dalla dall'inizio del mese di luglio inizia ricomincia la camera una discussione importante su completamento del federalismo
Io credo che questo sia un'occasione da non perdere
E allora vorrei buttarla per adesso soprattutto sul piano politico istituzionale
Al di là delle varie sfumature sulle disutili gli aspetti credo che quello che le Regioni si attendono io dico tutte le regioni e che questa occasione non sia perduta
E magari per una sorta di perfezionismo di norma
Alla ricerca dell'ultima
Della spaccatura dell'ultimo Capello può in realtà non ci si muova e non si utilizzi bene quest'ultimo anno di legislatura
Bassolino già diceva dell'iniziativa che la Conferenza presidente assunto per un incontro con la Commissione comitato dei nove noi vogliamo che dissi a uno sbocco reale di questa discussione che si arrivi in fondo anche per togliere ogni alibi in qualunque schieramento politico io lo dico con Karin qualunque schieramento politico
Togliere ogni alibi sul fatto che non si possa andare ulteriormente avanti in questa legislatura che già qualche passo avanti lo acconsentì
Io credo che completare questo processo sia del tutto indispensabili per due motivi
Uno per
Darci le condizioni di ridurre il divario che già evidente all'inizio della legislatura reciso regionale
Tra le grosse aspettative che si sono aperte rispetto ai poteri delle Regioni al ruolo che esse possono svolta nella trasformazione dello Stato
E i reali poteri di fatto questo e le reali condizioni per svolgerlo e quindi questo è un punto importante
è già stato detto nocivi
Ma l'altra questione e che noi abbiamo l'esigenza di andare ulteriormente avanti
Anche per sollecitare
Una trasformazione del quadro istituzionale a livello nazionale io dico che come è già stato detto siccome l'anno l'elezione diretta dei presidenti è il primo passo
E l'elemento che da inizio al gioco
Secondo me bisogna sollecitarlo ulteriormente perché diventi il rimandabile anche la questione di una trasformazione del quadro istituzionale nazionale
In termini di legge elettorale di forma di governo e di tutte le altre questioni
Credo che questo divario che già incomincia ad emergere anche se talora viene utilizzato in modo un po'esasperato io credo ci vorrebbe anche un certo garbo nel gestire tra la legittimazione piena e totale dei presidenti delle Regioni
E il fatto che il quadro di governo nazionale non lo è nella stessa misura però è un problema che esista e che deve essere secondo me affrontato in questa fase e quindi questo è la la questione politica di che oggi si pone poi le discussioni di merito sui problemi vediamole nel quadro della discussione ma non prima facciamo partire questo treno arriviamo fino
Io credo che qui si misurerà anche questo grande tema della delle autonomie speciali
Io ho fatto una una dichiarazione ai giorni scorsi soprattutto invitando anche rivolto un po'annoiano i presidenti delle Regioni a trovare sempre di più elementi di sintonia di sostegno comune di questa battaglia
Perché a me parrebbe davvero abbastanza singolare che partisse una gara
A chi è il maestro di federalismo in Toscana da Morsi sono in Italia si sono improvvisamente istituite delle cattedre
Di di federalismo assoluto dove e c'è sempre qualcuno che dà lezione agli altri io credo che quello che serve oggi è una grande capacità unitaria comune delle Regioni di sostenere
Questo questo tema
Perché altrimenti credo che rischiamo di usare anche il tema delle Autonomie speciali che io considero vitale per questo Paese
Come qualcosa che finisce per disarticolare la stessa battaglia federalista
Dall'ANCI ha detto adesso delle sue idee su quel come pensa di gestire la fase dello Statuto
In
Il Veneto io posso dire per parte mia che anche noi abbiamo messo nel programma di governo quello che ha portato alla mia elezione il tema dell'autonomia speciale
Della Toscana su questioni rilevanti su temi specifici
Però penso io la mia sommessa la mia sommessa opinione e che forse anche su questo un po'di confronto tra di noi non farebbe male perché io ho idea che qui ognuno vada avanti per conto suo
Legittimamente però alla fine non so se il risultato è che teniamo sia quello che davvero vogliamo ha davanti io dico che hanno per me il tema che sento non s le proposte sono eversive o no perché io le considero sempre e comunque non eversive
Quello che ritengo e se sono proposte utili o no
Se l'insieme degli sforzi che noi facciamo l'insieme degli sforzi come facciamo perché ogni nostra regione abbia il massimo di autonomia
Alla fine delinea un quadro nella quale le stesse regioni ce la fanno a portare avanti il loro impegno o no perché non ci illudiamo nessuna regione potrà fare corpo assegni isola felice a sé
Né in sanità né nei trasporti né nei beni culturali né da nessuna parte non esiste la la separatezza
Guarda io ho fatto per cinque anni Galan lo sa l'assessore alla sanità devo dire che su molte questioni
Tratto Scanavacca bene ecco altre le abbiamo non soltanto discusso insano ha fatto anche progetti comuni lavoro comune
E io non so tant'è che come tu sai bene ho chiesto che si faccia di persone specifica sulla sanità tra di noi non so se questo misterioso concetto di devolution totale sulla sanità di cui capisco il senso del sostantivo il senso dell'aggettivo singolarmente presi ma messi insieme non capisco cosa significhi non so se tutto questo alla fine aiuterà di più a portare avanti quei progetti comuni che abbiamo fatto nelle passate legislature
O se invece ci porterà de a questo punto e quindi per me il dibattito non è se una proposta eversiva uno ma se le proposte sono utili efficaci capaci di elevare la qualità del Governo
E non soltanto l'estetica autonomistica
Lo dico chiedendo un dibattito non esprimendo giudizi ho la preoccupazione che dietro tante formulazione non ci sia una meditata e approfondita riflessione sulle conseguenze generali
Non soltanto per i giornali che questo determina ma lo dico umilmente
Così come sulla sanità ho proposto quella cosa ed è stata colta dai presidenti delle Regioni e io spero si faccia un dibattito Serio tu sai tratto Calanca quanto ci sia anche diversità di impostazioni
In sanità è vero ed è bene farlo io credo che su altre questioni sul problema si ponga
E quindi io dico
Bene una forte sottolineatura dell'autonomia speciale anche del ma però cerchiamo di vedere insieme ecco qual è il risultato qual è l'Italia che costruiamo e non soltanto qual è il Veneto qual è la Toscana costa che io dovessi dar retta alle spinte autonomistiche dei toscani
Per cui sapete non ci fermiamo nemmeno ai comuni noi abbiamo le contrade
Noi abbiamo i campanili sub comunali e persino nelle contrade si sono ma poi la la chiocciola di sopra e la chiocciola di sogni ho capito scadenza quindi io voglio dire se ci mettiamo a a far gara a chi è più Descent trattore
Insomma nelle sul podio riusciamo a salire anche noi
Ecco io dico vediamo come tutto questo lo costruiamo in una dimensione che sia utile efficace positiva perché in fondo la partita dell'autonomia deve essere funzionale alla miglioramento del della qualità del Governo
Dell'intervento sulle questioni e non soltanto a un semplice riconoscimento
Due ultime battute per concludere per tornare a due questioni che sono emersi nel nostro dibattito la questione è giunta Giunta e Consiglio
Nelle regioni ecco il punto emergerà da l'esigenza di trovare via via strada facendo degli equilibri più avanzati raggiunte e consigli emergerà perché già sono già dei primi momenti la discussione la questione
Siamo in presenza di un presidente di una giunta forti a seguito di una legittimazione popolare che non è solo personale
Ma badate bene
E anche sul programma che ognuno di noi ha portato alle elezioni non a caso quest'anno credo in tutte le regioni ad avuto una grossa novità
Che la Giunta non è eletta dal Consiglio non solo al punto net al Consiglio ma il Presidente della Giunta va in Consiglio e illustra il programma di governo per i cinque anni comunica al consiglio il quale non approva il programma
In quanto il programma è approvato automaticamente dagli elettori che hanno votato un presidente
Questo crea del del delle cose nuove ci sono delle belve raccordo abbiamo quindi un Presidente la Giunta forte e un consiglio forte perché anch'esso ha una rappresentanza legittimata e anche bisogno di trovare meccanismi di non dico di compensazione ma di equilibrio allora noi dobbiamo avere l'accortezza di non andare verso andamenti Zotti
Ma veri due poteri forti il presidente e il consiglio dico tutte due forti che però non si paralizza Dino non si annullino a vicenda questo poi grande tema ma si aiutino ingegneria istituzionale deve fare funzionare le cose e non avere solo un ma preoccupazione di estetica servire tutte apposte via secondo me provento funzionale l'ultima questione è il tema del neo centralismo regionale
Molti di noi con questi si sono misurati ogni ogni regione credo abbia trovato o dichiarazioni o esperienze pratiche
Per cercare di risolvere questo problema noi Toscana stiamo sperimentando ormai da due anni in questo Consiglio regionale delle Autonomie
Istituito da sindaci e presidenti delle Province che praticamente interviene sulla vita delle delle band della regione
Dell'Assemblea regionale
Io credo questo sì un problema vero anche se vorrei che non devi assicura dall'attenzione alla questione che non è che abbiamo superato il centralismo nazionale e ora dobbiamo evitare che nasca il centralismo regionale cioè non ci imbrogliano si dice dalle nostre parti
Il problema del centralismo nazionale rimane la questione la questione poi certo dobbiamo fare in modo che non è nasca una rete credo che il problema sia accentuare la diversità di ruolo
Volo legislativo ruolo gestionale e usare molto bene lo Statuto come occasione per fare questo questo confronto
Però anche qui penso che il problema di fondo sia trovare tra Regione comuni e province soprattutto una riflessione sul nuovo sul nuovo Stato che dobbiamo costruire insieme
Perché in realtà siamo all'inizio di un passaggio e come un inizio dobbiamo affrontarlo con molta determinazione io credo che sia un'occasione irripetibile ma al tempo stesso con molta meditazione e attenzione alle conseguenze che ne determina ombra
Presidente i
Per questo contributo di buon senso di equilibrio la parola al presidente Mussi segue l'onorevole Calimani che poi l'onorevoli migliori Gallo che prima di parlare
Ma questa è un'occasione certamente importante dalla quale ringrazio
Gli organizzatori un'occasione importante di dibattito
Potrebbe diventare un'occasione importantissima
Se qui noi fossimo in grado parla naturalmente ognuno per sé di assumere
Impegni politici precisi
Parlo non di lungo periodo ma di breve periodo tredici o nelle settimane che certe
Io intendo farlo come
Presidente del gruppo parlamentare di maggioranza relativa
Palma che non sono disposto a cedere a tavolino senza combattere anche per la prossima legislatura ma
Lo dico a Galan ne e in questa diciamo gruppo di maggioranza relativa che credo possa avere un pezzo e spero che su cosa di tanta importanza lo esercizi per il meglio
In questa nostra discussione per la verità aleggia un po'
Il fantasma della cara estinta parlo della
Commissione bicamerale sa
Vorrei ricordare però prima
Come dire di passare oltre quell'episodio
Come un incidente di percorso che
La Camera come è stato ricordato in un paio di interventi arrivò a votare titolo uno titolo due con qualche accantonamento
Della parte ordinamentale la seconda parte della Costituzione
Arrivo a votare un testo assai complesso che sia per inizia prima con un
Con un autentico rullo di tamburi con un articolo cinquantacinque primo comma
Dal punto di vista dei principi
Ne sovversivo Nevel Sivo ma autenticamente rivoluzionario che l'altra cosa
La Repubblica la Repubblica è costituita dai Comuni
Dalle Province e dalle città metropolitane
Dalle regioni e dallo sta
Stato all'oggetto della più lunga e anche conflittuale discussione
Lo Stato veniva messo alla Parker la costituzionalizzazione integrale di tutti i soggetti con lo Stato messo alla pari
Nel testo perché aveva voglia andarselo a vedere credo che forse ben risolta la questione la sussidiarietà istituzionale
Perché se è vero che il centralismo che dobbiamo ancora fronteggiare quello dello Stato come ricordava Martini ebbene curare che esso non venga diffuso venga contrastato quello che c'è e che non venga diffuso
Nell'articolo cinquantotto
Era già operata all'inversione del centodiciassette con una
Ribaltamento di primazia nelle indicazioni del potere rispetta l'attuale testo costituzionale fra Stato e regioni
Nell'articolo sessantadue veniva indicato il principio dell'autonomia finanziaria di artisti e del federalismo fiscale
Lunga discussione con un testo di mediazione
Con le tre quo
E con la terza quota per la verità lo ricordo pro memoria
Dedicata cioè la parte non distribuita anni dal tra amministrazioni locali Regioni Stato restava una terza quota destinata al finanziamento del debito
Al fondo perequativo
E ad un impegno comune per fronteggiare le calamità naturali che in Italia comportano se guardate sul lungo periodo
Notevole costante esborso
Nell'articolo due titolo due del testo
Si era anche passati a alla forma di governo cioè al sistema di bilanciamento dei poteri
Con l'elezione diretta del presidente a Repubblica gli Abba vogliate ragione archivistica e andare a vedere articolo sessantasette veniva costituzionalizzato anche la par condicio
E no è anch'essa è un testo interessa
Era un teste interessante e la Bicamerale questo testo non è morta di morte naturale ma per una decisione politica di una parte politica di un leader politico
Nell'attuale leader del Polo onorevole Silvio Berlusconi che avanzo alla fine dopo aver portato questo testo cinque obiezione
La più rilevante della quale era il fatto che il testo non comprendeva la sussidiarietà sociale
Che naturalmente non c'entra col federalismo ma è un altro principio che riguarda un altro ordine di pensieri di soluzioni costituzionali io mi associo alla domanda di Cerruti eventi
Questa obiezione che allora fu quella contro la quale se venne alzata una muraglia insuperabile
Resta
Così come apparve il quindici maggio del mille novecentonovantotto
Oppure si può lavorare intorno a soluzioni che non mi accontento
Da allora da quando è caduta la Bicamerale naturalmente qualcosa è successo come è stato ricordato da Maccanico per per primo
Con il Bassanini e anche con l'introduzione di importanti novelle nel sistema fiscale novelle dal punto di vista del regionalismo e del federalismo
Naturalmente a Costituzione vigente
Ora sappiamo anche di essere una fase storica nella quale ci sono Ottieri
Che vanno spostandosi
Terzo le regioni d'Europa e se ci riusciamo ad aver fatto la moneta verso le istituzioni comunitarie
Tra l'altro qui non si è detto si è detto poco del del del del dell'idea che abbiamo e di un confronto che dobbiamo più approfondire
Sull'evoluzione dell'Unione europea c'è sul tavolo la proposta del ministro degli Esteri tedesco credo che quando si parla di stato di regioni questo orizzonte debba essere pienamente contemplato anche perché
C'è ora lo stato dei fatti
Salvo auspicabili evoluzioni future un patto di stabilità in cui rispetto e dovuta da parte di tutti i soggetti si
La più grande novità non c'è dubbio è stata quella in extremis
Alla vigilia della presentazione delle liste e dei programmi per le regioni l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni io sono d'accordo con una espressione che ha usato Martin
Che c'è trattato come dire come una specie di mossa d'apertura di partita chiusa quella della Bicamerale la partita si è riaperta qui
Pone
Questo ci apre due porte bisogna sapere se siamo nelle condizioni di DDT di entrare dentro queste due nuove sta
La prima è quella degli statuti
Ed è il riassetto istituzionale statutarie delle regioni sono i problemi dei rapporti fra la presidente giunta assemblee dei poteri esercitati dell'ordinamento regionale della legge elettorale
Le Regioni questo non ho capito bene stanno collaborando per muoversi in una direzione
Coerente per quanto riguarda le legge elettorale noi siamo in un sistema nel quale
Provincia Comune Regione eccetera
Almeno dal punto di vista di alcuni principi ispiratori c'è la possibilità di non fare venti sistemi uno difforme dall'altra ma è un capitolo che forse non riguarda questa discussione
No vista tutti
Galan ha depositato un'espressione che poi mi è parso un po'negare
Ha detto a noi ci prepariamo a fare lo Statuto riteniamo un valore l'armonia con la Costituzione
Questa armonia però non può essere intesa come il fatto che le Regioni ognuno fa lo Statuto che crede può la Costituzione si adegua perché questo non è un fatto armo
Io credo allora che occorrerà pensare e decidere insieme in questo momento abbiamo pochi giorni dite
Sì si apre la seconda porta
Di questa stanza al centro della quale c'è il presidente eletto diretta
E quella del cambiamento o non rimandato a tempi politici futuri del quadro
Costituzionale
Tensione perché il tempo del tempo per sé una variabile che non gioca a favore di chi vuole
Accelerare nel senso della riforma dello Stato perché non so solo il problema che ha posto che Bassolino quello della di una iper rappresentanze problema nota costituzionalista
Cioè di un'elezione diretta che dà forza visibilità profilo autorità
A cui non corrispondono adeguati poteri bilanciati e potere insufficienti nei quali questa iper apre sentenza forse esercitato
Gli architetti non siamo in grado di farlo la Bicamerale la visto che era un grande progetto degli architetti e questo grande progetto compiuto è fallito
Questa volta è fallito in questo passaggio è fallito ora dobbiamo rinunciare
A tentare di introdurre riforme e innovazioni più parziale
Almeno a fare nei mesi prossimi di operare insieme agli architetti io credo che sarebbe un errore
Cioè lasciar consumare il tempo ed aprire
Una cartina di micro o macro conflitti tra il potere esistenti
Ho l'impressione che possa far male alla salute dello stato delle amministrazioni locali e delle Regioni
Io credo che alle novità già introdotte con le leggi federalista ordinamento vigente e con l'elezione diretta del Presidente Regione debba corrispondere un cambiamento di quadro
Bassolino ha detto che c'è un incontro tra il Presidente Regione il comitato dei nove
Io plaudo spero che ne innesca un
Non rientra mento politico comune
Nella prima settimana di luglio è calendarizzato alla Camera il testo che qui ha illustrato
Ed è un testo che del titolo primo della Bicamerale estrae alcuni punti essenziali
Il ribaltamento del centodiciassette
La sussidiarietà verticale
La fine delle attuali controlli centralistici
La riforma fiscale ma introdotta in Costituzione non solo a morsi a bocconi a frammenti come è stata finora fatta e il tema delle autonomie differenziate
Io credo che una sfida che debba essere raccolta
è una sfida che da da si è raccolta cari amici sapendo due cose una quella che ha detto Elia
C'è una prima parte della Costituzione che
Sancisce che la Repubblica combatte le disuguaglianze e promuove l'effettività della libertà
Non può restare un ruolo residua
Per cui il grande tema dell'autonomie differenziate sta dentro un quadro
Costituzionale ma è una sfida la più appassionante noi siamo in grado nella prima settimana di luglio di approvare uno due tre quattro cinque anche la questione dell'autonomie speciali o meglio delle autonomie differenziate
Cioè la possibilità una volta ribaltato il sistema di poteri Stato-Regioni anche di consentire alle regioni che lo vogliano e che possano di allargare il loro potere
Io credo che c'era già una cosa politicamente saggia
Non a favore di una parte o dell'altra tra l'altro l'elezioni regionali sono state com'è finita è noto non ci son più meriti da da rivendicare o da solo da dividere in questo momento c'è solo meriti di una riforma costituzionale limitata ma di enorme significato da
Dividere non da rivendicare una parte contro l'altra
Io credo il tempo c'è che se in questa fine legislatura operiamo questi cambiamenti del quadro costituzionale nel senso del federalismo facciamo una cosa buona sapendo anche che se vogliamo fare sul serio
Per la legge elettorale nazionale
Restano anche delle correzioni da fare ancora costituzionale sugli articoli novantadue
E seguenti che riguardano la forma di governo
Se c'è l'impegno legge costituzionale lunga per la procedura dei passati tra le Camere
Non è obbligatoriamente lunga nel dibattito parlamentare
Si può affrontare e dibattere discutere e votare già alla Camera entro la prima settimana di luglio
In questa direzione va all'impegno del gruppo che presiedo
Spero di trovare un impegno comune anche in nella maggioranza e gli altri gruppi
Dell'attuale maggioranza parlamentare dell'opposizione parlamentare ma quando si parla di Costituzione vale la logica bipartisan non quella che contrappone la maggioranza l'opposizione
Grazie presidente
L'autorevolezza è avvenuto e anche per la capacità propositiva che Andrea Biffi l'evidenza la parola alla collega Taliban
Poi io colleghi migliori e all'assessore della Regione Lazio Robilotta
Grazie presidente
Ritengo che sia estremamente importante questa iniziativa che stiamo svolgendo perché credo siamo tutti convinti che questo federalismo è un processo che ha bisogna anche di un'acquisizione dire in termini culturali
A oggi ci troviamo qui a affrontare anche un tema molto pragmatico che cosa
In queste legislatura si vuole e si può a
Con il concorso di tutti
Perché sappiano che essendo questo un processo non si concluderà in questa legislatura non questa legislatura si può raggiungere un livello di irreversibilità almeno di alcune questioni che sono state poste con i decreti Bassanini non ancora arrivati ai terminali perché il DPCM come è stato detto anche da Cerulli Irelli
Hanno bisogno di ulteriore DPCM per essere poi oltre alle assegnazioni
Anche le distribuzioni delle risorse assegnate alle Regioni quindi questo è un appello al governo perché attivi rapidamente affinché si attiene agli affetti diciamo di un processo riformatore che a livello di costituzione invariata era in massima di quanto non si potesse fare e
è stato fatto
Ma la seconda questione secondo binario riguardo alla riforma costituzionale che già con l'elezione diretta dei presidenti e dei gli statuti che non hanno più bisogno di controlli è arrivato a un punto importante ma proprio per questo direi che sarebbe
Interessante conoscere anche l'opinione dei presidenti delle Regioni stop sul tema che è stato quel posto dell'allargamento della Commissione questioni regionali ai presidenti delle Regioni
Io vorrei sentire esprimere qualche presidente
Su questo quesito che noi abbiamo apposto affinché sia costituzionalizzato
Perché
Questo processo
Ambiente con me costruttori e non solo interlocutori le regioni
Ma che ne accenno a parte a pieno titolo vista l'autorevolezza che hanno assunto nel momento dell'elezione indiretta
A partecipare a questo processo riformatore
E diverso il rimanere all'esterno ad osservarlo a criticarlo
Altro è farne parte
In una forma che non è certe
Lui cerca insieme e uno degli obiettivi che secondo me dovremmo aderire tutti
La seconda queste armi sono tre era finalmente vogliono individuare e trattare
Quello del federalismo a geometria variabile
Sono convinta che
Non esiste altro federalismo che questo perché una volta che a livello costituzionale si sono individuati
I campi che non staccano
Attribuisce a se stessa
Tutto il resto
Non può essere consegnato alle regioni di intenti
Non è una forma di regionali di federalismo questi
è
Attribuibile qualora le regioni
Lo richiedesse e anche nei tempi in cui le regioni si sentiranno di assumere i nuovi poteri che come è stato detto alle regioni in Italia sono diverse se non fosse così questo bisogni federalismo sarebbe così pressante
E allora Mammano che una regione si sentirà di assumere nuovi compiti nuovi poteri nuove funzioni ebbene saranno vista tutti ricchi
E quindi io Barenghi era galante che
Non si tratta tanto di verificare se le proposte dello Statuto regionale saranno buone o cattive
Ho eversive
Utili o meno
Non si tratta di verificare quanto saranno costituzionali o incostituzionali come le precedenti fatte quelle che aveva fatto richiesta che aveva fatto alla Regione Veneto anche attraverso una richiesta di referendum che poi sono state assunte
Dalla riforma costituzionale ma fintanto che non lo sono
Sono semplicemente né buone né cattive sono incostituzionali
Se quindici vogliamo mettere su questo binario che il binario corretta ordinario diretto
Ebbene allora
Vogliamo perseguire la tentazione di nomi riformare nulla in questa legislatura rimandando alla prossima le riforme
Che alcuni spera no una maggioranza diversa da quella quale possa realizzare ma allora è proprio qui che si svela la contraddizione
E la schizofrenia direi di volere da una parte una maggiore attribuzione di funzioni che la realtà è che la Costituzione ancora non concede non consente e dall'altra a bloccare il processo riformatore che ancora potrebbe in questa legislatura essere compiuto
Questi non è accettabili
L'ultima questione rapidissima riguarda
Un
Trinci il principio di sussidiarietà
Che è stato
Spesso invocato per evitare che il centralismo nazionale si traduca in centralismo regionalista
Perché sappiamo quanto sia
Difficile spesso
Consegnare agli enti locali
Funzioni che le regioni
Hanno quindi
L'aiuto a questo sarebbe stato dato anche attraverso quel consiglio delle Autonomie locali che era presente nel testo governativo
La nostra Commissione ha espresso parere negativo alla soppressione
Di questo e quindi rivolgo alla anche ai colleghi della prima commissione
Che ha visto la soppressione di questo Consiglio delle Autonomie locali allora se noi guardiamo poi tradurre in concrete cose le affermazioni che teoricamente facciamo dovremmo anche poi
Consentire che ci siano ben strumenti adeguati per far sì che queste nostre proposte pro cerca grazie
Onorevole Migliori
Poi per ultimo il collega consigliere e assessore regionale Robilotta
Onorevoli migliori autorevole responsabile del gruppo di Alleanza Nazionale
Che nemici io debbo innanzitutto
Giustificare la l'assenza del presidente uscente impegnato
In sede di commissione parlamentare questa mattina
Dire velocemente quello che presumo
Avrebbe anche lui offerto come contributo a questo nostro
Incontro odierno
Mi preme innanzitutto
Come deputato d'opposizione registrare un fatto positivo
Cioè questo lavoro della Commissione
Fare il moralista commissione bicamerale che nel corso di questa legislatura
Io ritengo abbia offerto un contributo
Significativo
Oserei dire di lavori preparatori a quelli che poi sono stati gli approdi anche di revisione costituzionale
Che abbiamo sperimentato con l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni nello scorso aprile
Voglio dire e rispetto a tanti luoghi di inutile purtroppo sterile confronto che abbiamo avuto
In questa legislatura la commissione bicamerale per gli Affari regionali ha testimoniato la possibilità che laddove c'è un confronto anche a
Ma possibile e scevro da ogni tatticismo è possibile
Fare raggiungere determinati obiettivi quindi
Lo dico ufficialmente anche se in questo miti presidente degli assenti ma è così
Noi io ritengo si sia svolto un lavoro preparatori importante rispetto a quelli che poi sono stati gli adempimenti concreti cui è pervenuto la Camera e il Senato perché riguarda la riforma di quegli articoli della Costituzione che hanno permesso l'elezione diretta per la prima volta dei presidenti delle
Seconda questione
Nel dibattito parlamentare e anche dei lavori in Commissione l'abbia detto più volte Moggi ma abbiamo la riprova della bontà di questo ragionando la riforma in senso presidenzialista
è stata la garanzia anche per uno sbocco federalista degli assetti
Relativi alle regioni del nostro Paese
Se oggi le Regioni sono forti cioè lo so forse non lo sono mai state così forti lo si vede anche e soprattutto perché abbiamo dato autorevolezza
Ai ribelli di governo e poteri locali regionali
Oggi le Regioni non sarebbero così forti
Se i presidenti delle Regioni non fossero investiti di un mandato elettorale diretto
Questo lo dica quelle forze politiche che hanno osteggiato questa riforma in sede di commissione in sede parlamentare
Fino a un momento prima di arrivare al voto in seconda lettura della riforma
Oggi abbiamo la riprova della bontà di questo ragionamento che la maggioranza
Costituzionale non parlamentare sul punto a con forza e con coerenza nel corso dei mesi precedenti questo voto Espresso
Quindi io parto da qui
Grazie al lavoro anche della nostra Commissione il Parlamento ha varato una storica riforma costituzionale
Che rende le regioni più forti di prima e forze più forti
Rispetto a qualsiasi altra epoca precedente per fare che cosa
E anche qui la portata storica di questa boutique
Noi abbiamo creato un clima irreversibile di modifica costituzionale siamo uno strano Paese nel quale purtroppo dato di fatto
Abbiamo attraverso la legge ottantuno modificati i sistemi elettorali per l'elezione diretta del sindaco e di presidente della Provincia abbiamo modificato con questa revisione costituzionale i sistemi d'elezione del presidente della regione Resta l'ultimo decisivo tassello che guarda caso però è quello che attiene alla riforma complessiva generale capo nazionale parlamentare della forma di governo in questo nostro fine
E io non voglio fare una sorta di che era della vanità a rovescio come ha fatto l'amico Mussi sulle e occasioni perdute
Sul fiore che non Cozzi
In questa legislatura
Dobbiamo guardare non tanto al passato a questo riguardo va al futuro perché vedete se siamo d'accordo come nemici vivo
Agli amici la maggioranza ma anche ai colleghi dell'opposizione
Su un fatto della Polverini della positività che oggi Consigli regionali sono assemblee costituenti
Di fatto perché dava riscrivere il re
Siamo d'accordo sull'elezione diretta
Del presidente della Renault
Siamo d'accordo su questo clima che da dopo debolezza una democrazia governante partecipata allo stesso tempo garantendo comunque un ruolo viene una coalizione politica del nostro Paese di centralità dei consigli
Ai quali abbiamo tolto
Con un emendamento che mi vanto di avere scritto insieme ad altri colleghi
Competenze di tipo amministrativo regolamentare
Tutti d'accordo ma qualcuno sempre una scintilla riscatti dall'incendio e siamo contenti Rita scintillano di liquidi Duarte insieme per evitare che i Consigli continuassero ad essere di piccoli consigli comunali oggi sono gran commenti di indirizzo di legislazione attiva di controllo
Ma solo qualche cosa
Cui abbiamo qualitativamente dato la possibilità di confrontati con un presidente forte quale quindi eletto direttamente dalla allora se siamo d'accordo d'accordo su questo schema non è difficile
A mio avviso trovare Orioli tatticismo dalla tempistica in modi per inserire questi elementi innovativi dentro il grande confronto circa le modifiche della forma di Stato e di governo nel nostro Paese
Ecco perché dico che abbiamo fatto lavori importanti
Perché non solo abbiamo costituito un clima costituente delle Regioni questo clima costituente fatalmente investe il quadro politico nazionale investe la riflessione circa le modifiche impellenti di natura costituzionale
Siccome tardi io pochi minuti vorrei dire solo un due cose
Una che riguarda anche una riflessione e l'abbiamo fatto
Confronto con il Bundestag che la commissione avuta dice
Dove c'è da meravigliarsi tutto perché l'erba del vicino è sempre più verde
I deputati ed etici dalla mucosa voi italiani avete il Mattarellum lo potessimo avere nulla dovrebbe potrò sistema era una situazione kafkiana
Ma una riflessione evento possa essere comune a tutti
Non scherziamo offre voi a luglio cominciamo il Parlamento a discutere alla Camera la riforma federalista
Riforma federalista e questo Paese resterà sul serio compiutamente lo strano scherzo quando ci sarà una Camera delle Regioni
Quando avremo momenti forti di capacità rappresentativa a livello nazionale delle assemblee o dei governi regionali se non si scherza
A volte caratterizza a fare tattici ma date che chiamiamolo camera della Regione delle regioni Piemonte ballo senatori dell'Ulivo al Senato di sostengono mettere un buffetto perché vengono Arrigoni
E continuo a considerarmi consigliere regionale imprestato alla politica nazionale sui temi che ci si vergogna delle umili origini un consigliere regionale deturpato dicevo vengono consiglio comunale pattizi dopo ma difficilmente ci ha fatto l'assessore consigliere
Come io vengo da quell'esperienza mi pare divina qui l'esperienza lo ridico qui non sono bilingue in questo senso che vivono in quello che diceva a Firenze in Consiglio regionale
Almeno gli ultimi anni della mia vita regionale pulite voglio dire voi W sul serio non scherzare sul punto
Il Bundesrat e è un organo fondamentale attraverso il quale le Regioni riescono a parlare lo strato sono fra gli organi di garanzia sono un momento anche dirimente dei conflitti istituzionali
Senza eguali non esiste assetto federale non si fa ho voluto ricordare questo elemento perché altrimenti noi rischiamo di fare una riforma monca lo dobbiamo a riformare chiude il sistema dopo i Comuni le Province e le Regioni chiude il sistema per permettere a vista all'Italia serie come si dice oggi di vincere la sfida alla globalizzazione debbo dire semplicemente far sì che il nostro sia un Paese più seria più coeso
Più forte nella condivisione di comuni principi ringrazio grazie
Il assessore Robilotta e abbiamo finito
Cioè tre
Ringrazio il presidente per avermi dato la parola borchie stanchi non prevista come assessore alla Regione Lazio che fa istituzionale il dibatteva ne ha come dire dato che è stato abbastanza esauriente su cui gran parte lo condivido ma credo che abbia messo come dire
Il partito nuovo necessità quello che diceva prima il presidente ceduti le regole diceva non è possibile affrontare
La pressione del federalismo e del federalismo fiscale
Soltanto attraverso le leggi Bassanini e i decreti legislativi se non si affronta poi il problema della riforma della Costituzione questo è il punto come dire avevo supremo che scala centrale un grande problema culturale anche di affrontarli magari verso chi federalismo significa compendi come senza usare la parola inglese Competition o devolution ma federalismo significa competizione anche competizione fra la Regione e competizione tra i servizi e quindi se non cominciamo a capire cosa significa federalismo poi alla fine come l'Innovation anche capire come farlo e quindi c'è un problema della Costituzione e nel dibattito che è emerso evidentemente Batigol politiche funzione emerso unico vero grande problema che l'Italia avute in questi dieci anni ne abbiamo affrontato
Il nostro paese alla fine di aprile degli anni ottanta un grande dibattito sull'autonomia delle forme dell'autonomia poi però siamo andati sulle riforme che riguardano l'autonomia dalla centoquarantadue davanti alla legge
Del novantatré l'ottantuno dell'elezione dei si dice siamo andati come si dice a Roma a spizzichi e bocconi ce l'abbiamo fatto un pezzo per volta senza affrontare da subito quello che era dice il mancato l'architetto modo se manca da Pierre quello che era la grande riforma istituzionale la legge elettorale nazionale della riforma dello Stato e della forma di governo che il grande problema che sta oggi
Perché noi oggi abbiamo i sindaci che hanno un grande potere che gli deriva da lezioni
Anni abbiamo il presidente le province prima c'era il presidente
Il gruppo di Forza Italia che giustamente diceva ma io sono per esempio per eliminare le Province molti sono per dire ma le Province che enti sono
Glielo spiegherà qualcuno ai presidenti delle Province che poi bisognava eliminati anche con la quarantadue adesso che l'abbiamo varato una legge ordinaria e l'elezione diretta chi glielo fa dire ad esempio Province che adesso con le aree metropolitane devono scomparire quando poi gli abbiamo dato lezioni detta dei presidenti avvincenti deterrente ai cittadini
Cioè abbiamo fatto delle riforme un poco i contrastante che non c'era poco come di una messa a punto complessiva della riforma istituzionale
E questa oggi pure abbia un'ultima
Quella dei Presidente Regione che dai residenti regioni come dire
Che ha creato grandi aspettative
Gli ha fatto bene il presidente base a dire attenzione che questa creata canta brasiliana grande aspettativa da parte di cittadini che adesso si aspettano che i presidenti delle Regioni via rinnovi che due minuti poi mettono a posto tutto diceva
Invitiamo le indichiamo dei governatori
Io non so e sono governatori di fatto perché come dire c'è una modifica della Costituzione ve l'ha fatto Pazzini a dire siccome c'è una modifica importante andiamo a vedere tutte le cose che vanno eliminate e che da subito può fare il governo con dei come ero con delle interpretazioni che la Conferenza Stato regione può dell'interpretazione del Consiglio di Stato spetta ai regolamenti per eliminare da subito i conflitti che possono sorgere tra le competenze della Giunta e del Consiglio perché non c'era mica facile fare gli statuti
Non sarà mica facile fare i conti come dire i regolamenti consiliari e che poi non è che il Consiglio una volta fatta con la modifica
In Costituzione il consiglio si fa togliere i poteri così facilmente non sarà mica facile
Non sarà mica facile fare in tre mesi di statuti e quindi i conflitti che possono come dire avvenivano subito ebbene come dire cercare delle minarne ma ecco la mia vocazione
La cosa che bisogna affrontare io non so Ruggiero Val luglio questo disegno di legge sul federalismo ma in grado questo Parlamento ma questo che resta di affrontarlo c'è diceva prima Mussi
Noi abbiamo presentato una legge attorale di cervelli
Purtroppo qui la Bicamerale non è riuscito a fare la la la la riforma che Berlusconi l'appalto frontale io non entro nel merito vorrei soltanto ricordare ai musei che in Italia nel Sud non soltanto la Bicamerale del presidente D'Alema è stata sono statali e tutte le bicamerali
Perché tu credi che andranno infatti nel merito non è arrivata a una conclusione
Probabilmente nessuno s'è chiesto se quello era il metodo migliore per arrivare in forma scritta ripropone a monte chiesto perché nel novantasei non si è potuto istituire una legge una costituente che la polizza varare
E oggi ancora si terrebbe in tempo a seguire una strada diversa Labicana di Lily su una legge con il Suma costituente che mettesse mano e rapidamente perché soprattutto volta che abbiamo evitare elezione diretta dei sindaci
Dei presidenti delle Regioni noi non possiamo parlare di riforma elettorale senza affrontare poi l'elezione diretta del premier o del presidente
Perché è inutile presentare una legge elettorale sul modello riesca a dire una cosa è certa ma poi non affrontiamo con il nodo vero che se vogliamo un federalismo vero e se vogliamo autonomia vera se vogliamo c'è comuni forti regioni forti questi possono venire di fronte a un governo rosa forte è autore aveva di fronte alle cenetta dei presidenti di Regione dei sindaci non possiamo affrontare seriamente anche da subito
L'elezione diretta del premier rappresenterebbe una inutile presentare poi valigie attuale che affronta solo una parte del problema non d'acquisto
Ecco credo come tutti insieme comunque vince associazioni voi in Parlamento che affronti rapidamente se questo Parlamento vuole veramente avere come dire come arriviamo fino alla legislatura affronti seriamente questa elezione indiretta
Della riforma complessiva della Costituzione per arrivare un vero federalismo io non so se mi stanno i tempi e qualità da seguire se questo Parlamento io ho sempre dopo personalmente classe ad un'assemblea docente sarebbe stato ancora più rapida era pervenuta dalle che quell'aveva ad ed ha avuto l'autorevolezza perché l'assemblea costituente eletta direttamente dai cittadini a questo scopo avrebbe avuto l'autorevolezza a far ma ciò che nessuna commissione bicamerale a Potenza Di Noto sarebbe questa la strada segnali su quello ma che da questo sia il problema all'ordine giorno grazie
Grazie a lei sembra assessore ringrazio tutti voi i dirigenti collaboratori
Del palazzo San Macuto i collaboratori
Della commissione
Ritengo che il lavoro sarà voli intervenire Pagliarini prego prego prima di la parola al collega Natalia
Capogruppo del
Esilio eravamo in riunione che Nord-Est prego
Detenendo perché è venuta in mente vengo velocemente solo per dire che va be peccato la lega non è stata in vendita tele mi dispiace moltissimo l'ho già detto sul federalismo
La nostra idea ho fatto un intervento alla riunione
Della Compagnia delle Opere l'altro giorno dicendo che secondo me per legge bisognerebbe impedire di parlare di federalismo per almeno cinque anni perché non si applica il principio di sussidiarietà nel nostro Paese perché il presupposto
E poi perché le idee sono di un confuso incredibile
Non so se è venuto fuori nel dibattito federalismo deriva dalla parola Fëdor che significa patto in ogni patto ci sono per forza due elementi no l'individuazione dei soggetti che aderiscono al patto e la loro libertà cioè il matrimonio un patto è un foedus
I soggetti sono marito e la moglie sono identificati e sono liberi se vogliono si sposano ma se non vogliono non si possono mica sanno che il patto è che sedusse che federalismo è
E poi dopo essersi sposati se vogliamo che forse non se no no allora trasportiamo il feto se nella situazione politica chi sono i soggetti che aderiscono al patto federale
Secondo le varie proposte secondo noi non possono essere altro che le attuali regioni che poi possono unirsi fondersi dividersi però li devi individuare nomi
E poi deve inviare la libertà se no non c'è nessun patto non c'è nessun Foetus
Questo è un punto che mi sembra
Abbastanza importante da da sottolineare
Poi un'altra cosa abbiamo notato che non funziona e che si pensa che il federalismo sia uguale a sussidiarietà
Nella Repubblica federale svizzera ci sono dei Cantoni
Dove non c'è nessuna sussidiarietà mi dicono che nel cantone di Vaud dove c'è Rosanna il sistema è molto cioè accentrato mentre il cantone dei Grigioni molto decentrato
Ora quindi credo che tutti parlano di necessità di dare più poteri agli enti locali
Quindi può dire di applicare molta sussidiarietà non è detto che col federalismo si raggiunga questo obiettivo perché ripeto ci sono stati negli Stati Uniti e cantonese nella Svizzera dove non c'è sussidiarietà
Quindi son due cose molto diverse e questo credo sia contributo che volevo dare l'ultimo contributo a me sembra di tutta evidenza però vedo che non viene recepito nel dibattito se vogliamo che l'Italia diventi una Repubblica federale ed è è evidente che per un milionesimo di secondo ci sarà una successione no
Perché oggi uno Stato unito quindi non federale se vogliamo che diventi Repubblica federale quindi che dei diversi
Firmino il patto federale che si uniscono per un milionesimo di secondo l'Italia unita non c'è più
Ci sono i diversi che firmano il patto e si uniscono Repubblica federale ecco questo è secondo me la cosa che non si capisce Lassini ha depositato decreti legge che per me è assurdo è già cominciata la discussione in aula su questo ordinamento federale della Repubblica
Cioè il federalismo presuppone una Repubblica federale una Repubblica federale ovviamente a all'ordinamento federale eccetera presenterà una legge intitolata ordinamento federale
Colpo di gomito di una Repubblica che però nella Repubblica Federale e ci prendiamo in giro o peggio prendiamo in giro i cittadini
Perché si strumentalizza la parola federalismo perché vedremo vuol dire fare una Repubblica federale preme si parla d'altro no per due donne ordinamento federale dopo è fare la Repubblica federale o no
Se vuole veronese infatti io ho già detto Mussi
Che per quanto mi riguarda ma anche tanti altri la legge che è stata depositata adesso io la voto basta che tolgono la parola federalismo dal titolo perché non c'entra assolutamente niente
Dopodiché si modifica la Costituzione va bene modifichiamola ma siccome non si costituisce la Repubblica Federale non c'entra assolutamente niente con il federalismo ringrazio e mi dato la parola Macuto per il ritardo grazie presidente Pagliarini
Grazie a tutti voi e anche grazie per la paziente contributo pagine